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Anno II Numero 19 2 ottobre 2010 € 1,00 di Daniele Pertot . L’impegno del nostro giornale é la semplice ed antica regola cavalleresca: dire la verità, non avere paura, proteggere i più deboli . Redazione e pubblicità: TRIESTE - Via Fabio Filzi 9 - tel. 040 771103 - Fax 040 3725881 - Mailbox [email protected] - inteRnet www.iltuono.it - ESCE IL SABATO Trieste turistica... Nessuna città avrebbe chiuso al transito una strada principale come Corso Italia per ben tre giorni. Soltanto “l’intelligenza” dei nostri amministratori che autorizzano continuamente i soliti gazebi. Migliaia di cittadini arrabbiati, in auto e sui mezzi pubblici, hanno dovuto ritardare di qualche ora l’arrivo sul posto di lavoro. Questa scemenza non esiste a Firenze, Roma, Milano , Venezia o altre città meglio amministrate. Anche in via Montenapoleone, in pieno centro di Milano circolano le autovetture. Per una simile chiusura nel centro per i gazebi, gli stessi commercianti avrebbero buttato il Sindaco milanese nel Naviglio. Mi chiedo, il nostro Sindaco Dipiazza sceso dalla sua villa di Grignano a che ora è arrivato in ufficio? Visto che non pare possieda ancora l’elicottero blu... Il Presidente camerale Paoletti, che incassa il denaro dei nostri commercianti, dov’era e quali vantaggi offre loro? Dov’era l’assessore Rovis, che si occupa di turismo, e con questi gazebi che tipo di turisti porta in città? E dov’era l’assessore Giacomelli, pagato dai contribuenti anche come responsabile dell’occupazione del suolo pubblico, nell’orario di lavoro del Comune: in ufficio o al solito caffè di via Filzi davanti alla nostra redazione? Con Trieste ridotta a tendopoli di bancarelle da sottosviluppo, venditori di frittelle e banchetti di prodotti alimentari in condizioni dubbie: guerra tra poveri che si portano via quei quattro spiccioli che riescono ad incassare dalla gente, danneggiando comunque i nostri commercianti che pagano le tasse qui. L’unico vero affare è per tale signor Rovinelli e soci della Flash srl che gestiscono un anomalo monopolio di gazebi su suolo pubblico comunale, e pure in modi discutibili. Nel giugno 2008 abbiamo pagato loro ben 1.080 euro (chiesti anticipatamente) per un gazebo, in occasione della serata inaugurale del nostro settimanale. Non abbiamo a tutt’oggi ricevuto la fattura relativa al pagamento. Complimenti alla Flash ed al Comune. Daniele Pertot il settimanale è su Facebook: Il Tuono (Gruppo Ufficiale del Giornale) PER I VOSTRI COMMENTI E SUGGERIMENTI ISCRIVETEVI E CONDIVIDETE Vìola l’interesse di trieste e il diritto internazionale dei trattati del 1947, 1954 e 1975 Porto Vecchio: la cessione agli speculatori va fermata occorre togliere immediatamente consenso e voto a tutti i politici che la appoggiano È vero che sulla firma della concessione del Porto Vecchio ai privati si gioca il futuro di Trieste. Ma per l’esatto contrario delle tesi dei sostenitori in buona o mala fede di quest’operazione. Perché la concessione sarebbe in realtà una cessione alla speculazione edilizia ed immobiliare, sterile ed irreversibile, del maggiore patrimonio inutilizzato della città: 70 ettari di spazio libero e perfettamente agibile di zona franca portuale unica in Europa, che può essere attivata in qualsiasi momento creando lavoro per mezza città. Questa cessione già aberrante è illegittima perché vìola strumenti internazionali specifici, notori e prevalenti sul diritto nazionale e comunitario. Vi sono inoltre ricorsi, in particolare al Consiglio di Stato, dei quali si deve comunque attendere l’esito perché possono causarne la revoca. Ne stanno per essere presentati altri anche in sede comunitaria ed internazionale, e se la cessione venisse egualmente firmata partirebbero immediatamente anche le denunce penali. Opinioni internazionali Se provate a chiedere cosa ne pensano operatori ed investitori internazionali degni di questo nome (e noi l’abbiamo fatto) vi diranno che se gli diamo mano libera, cioè senza intromissioni delle marmaglia politicante locale, quella zona franca ce la riempiono loro di attività redditizie nell’arco di un anno, rispettandone pure i valori storici ed architettonici e dando lavoro diretto ed indotto a migliaia di persone, con tutti gli standard Le vostre lettere e segnalazioni a pagina 8-9 munitarie sono vincolate a strumenti di diritto internazionale precedenti e sovrastanti quello nazionale e quello comunitario europeo. Anzittutto al Trattato di Pace di Parigi del 1947, che sul modello di Hong Kong e Singapore creò il Porto Franco (Free Port) internazionale di Trieste, con attorno un proprio Stato sovrano, il Territorio Libero di Trieste (TLT) per gestirlo, sotto tutela diretta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E poi al Memorandum di Londra del 1954 ed al Trattato di Osimo del 1975, che portarono Trieste ed il porto internazioA Trieste serve uno sviluppo portuale vero e non campato in aria... nale sotto amministrazione ita(acrilico di Sergio Martini - serie Trieste Fantastica) liana conservandone il regime delle zone franche moderne che ciato le franchigie dell’area. di Punti franchi (ed Osimo adcrescono e prosperano in tutto Non le possono revocare né dirittura estendendolo nell’enil mondo (come abbiamo docu- Roma, né l’UE, perché a diffe- troterra sino in Slovenia). mentato sul numero scorso). renza che nelle zone franche cocontinua a pagina 2 Vi diranno pure che siamo stati degli sciocchi in mano ad Il regime di Porto Franco a Trieste imbecilli e malfattori a lasciarla deserta per decenni, ed imbecilI Punti Franchi di Trieste sono in regime di Porto Franco internali assoluti se adesso la lasciamo zionale, per cui le merci possono essere sbarcate e imbarcate, deposiregalare a speculazioni parassitate, movimentate, manipolate, lavorate e trasformate senza controlli te, che andrebbero ad occupare né oneri doganali. Sulle merci, operazioni e navi mercantili possono il massimo di spazio col minimo essere imposti solo oneri per servizi prestati. di utilità sociale. Gli operatori, anche comunitari, possono quindi creare liberamenDovreste anche vedere la loro te in franchigia depositi e fabbriche di merci da vendere o rivendere in espressione incredula quando tutto il mondo, anche tra Paesi comunitari, con o senza lavorazioni e li portate sul posto (abbiamo trasformazioni. fatto anche questo) al vedere Anche gli operatori italiani possono immagazzinare e lavorare qui quel bendidìo in zona franca di la merce come se fosse uscita dall’Italia e dall’UE, rivenderla in altro banchine con fondali di 15 meStato senza imposizione fiscale od importarla in Italia con diritti dogatri, magazzini e ferrovia abbannali differiti a 180 giorni ed interessi dimezzati. donato ai topi da decenni: come Il Direttore (attualmente Presidente dell’Autorità Portuale) ha gedopo una guerra o un’epidemia, stione autonoma, piena e diretta sulle opere, i lavori e le installazioni commentano a nostra vergogna. di Porto Franco, e l’obbligo inderogabile di mantenerlo tale nella massima efficienza. Non può pertanto destinare o concedere le aree o loro Diritti e fonti parti ad usi diversi da quelli di Porto Franco, ed i suoi eventuali atti Poiché altri evitano di chiariin tal senso (come le concessioni ora prospettate) sarebbero - notoriare cosa rischiamo di perdere, vi mente - nulli. Con tutte le conseguenze del caso. precisiamo noi qui nell’incorni- Inchiesta sui mitili avvelenati a pagina 7 I cani da adottare a pagina 14 Appuntamenti La fiaba: d’arte “Il francobollo e cultura magico” a pagina 16-17 a pagina 26-27-28 2 q il tuono OSSERVATORIO SETTIMANALE Quest’ Osservatorio, a cura del direttore, vi offre una scelta di notizie particolari della settimana sino al venerdì mattina (quando chiudiamo il numero in tipografia), approfondite per quanto possibile e commentate. Macelli satanici Udine, 25 settembre – La Squadra Mobile di Udine ha denunciato per uccisione violenta di animali due capi setta che praticavano riti spiritico-satanici Yoruba con “sacrifici” di animali: uccidevano e sezionavano cani, capre, galline ed altri volatili per utilizzi rituali, in particolare del sangue. Sono cose che accadono purtroppo anche a Trieste, ed il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha emesso una nota per chiedere condanne esemplari per chi maltratta ed uccide gli animali. Più che giusto. Ma, a parte l’uccisione di cani, con gli altri animali due balordi hanno fatto esattamente quello che si fa a livello industriale con milioni di animali nei macelli e nelle macellerie per rifornirci di bistecche, frattaglie e pollame. In misura e modi di cui dovremmo prendere coscienza, perché sono altrettanto satanici, ed altrattanto meritevoli di divieti e sanzioni. Coincidenze spiacevoli Trieste, 25 settembre – Le imprese di costruzioni Maltauro, De Eccher e Sinloc, rinite nella società “Portocittà” e vincitrici dell’illegittima (v. prima pagina) concessione per 65 anni del Porto Vecchio di Trieste, patrocinata con tanta foga dal sindaco Dipiazza, hanno citato in giudizio il progettista ing. Giovanni Cervesi per rescissione ingiustificata di contratto. Ma Cervesi ribatte che, oltre a non pagargli la parcella di quasi due milioni di euro, le imprese gli hanno affiancato, non chiamata, la brava arch. Rossella Gerbini. Che non è solo una brava professionista ma, per spiacevole coincidenza, anche la compagna del sindaco Dipiazza. Abisso e labirinto Trieste, 26 settembre – Chi si è ascoltato in rete o tv il discorso d’insediamento chiaro, concreto ed energico di David Milliband a nuovo leader del partito laburista inglese ha avuto l’esatta misura dei due problemi principali della sinistra italiana, a Trieste come dappertutto: l’abisso di confusione mentale e verbale in cui è sprofondata , ed il labirinto della selezione negativa dei dirigenti che elimina o emargina i migliori, giovani o anziani che siano. Squilibrando così il quadro politico italiano non meno delle cialtronate e rozzezze di altre parti politiche. AnCorA siLenzi A dieCi Mesi dALLA denunCiA PenALe e doPo tre Mesi deLLA nostrA CAMPAgnA stAMPA: V E R G O G N A !!! I politici locali di maggioranza e di opposizione continuano a coprire con un silenzio omertoso lo scandalo Dipiazza. Cioè la speculazione immobiliare illecita da 200.000 euro del sindaco con un terreno del Comune e con la complicità attiva e passiva dei funzionari, della giunta e del consiglio. Arriveranno prima la magistratura penale e contabile, e il prefetto? delle rimozioni più clamorose della storia “scomoda” di Trieste. Sino alla fine di aprile del 1945 fu infatti, assieme alla scomparsa “Villa Triste”, sede di detenzione, torture e stupri del feroce Ispettorato Speciale di Polizia della Venezia Giulia, che operava con centinaia di agenti palesi e segreti prima agli ordini del regime fascista, e poi come corpo di polizia collaborazionista con efficienza, violenza e sadismo spesso addirittura superiori a quelli delle SS da cui dipendeva. È quella che persino certa storiografia di sinistra chiama ancora impropriamente “Banda Collotti”, dal nome di un suo comandante, per lasciar credere che fossero irregolari o banditi, e non un’istituzione poliziesca regolare dello Stato italiano di allora. Dopo la guerra i suoi membri se la cavarono quasi tutti impuniti, qualcuno ricevette addirittura decorazioni arretrate, molti vennero riciclati nelle forze dell’ordine dell’Italia democratica, ed i nomi di alcuni dei pochi uccisi nel tempo di guerra finirono sulle lapidi commemorative dei caduti di polizia in servizio. È quindi una pagina vergognosa di storia che va riscoperta e meditata assieme ai motivi per cui ce l’hanno ufficialmente nascosta per oltre sessant’anni, come buona parte della storia vera, e non propagandistica, di Trieste e di queste terre. Fiera: liquidazione e speculazione edilizia Trieste, 28 settembre – La Fiera di Trieste, nata nel 1948 con la nuova prosperità della Zona A del Territorio Libero di Trieste amministrata dall’ottimo Governo Militare Alleato, va in liquidazione definitiva - con un passivo di bilancio che non la giustifica - dopo aver ricalcato e materialmente e simbolicamente tutte le tappe del degrado economico e culturale delle nostre amministrazioni pubbliche: dall’internazionalità alla sagra paesana. Assunzioni pilotate all’AcegasAps La caserma di via Cologna Trieste, 26 settembre – La Provincia di Trieste vende all’asta l’ex caserma dei Carabinieri di via Cologna, chiusa ormai da 15 anni. Diventerà probabilmente un complesso residenziale e commerciale. Ma l’edificio è anche uno dei luoghi più tragici della città e simbolo Sabato, 2 ottobre 2010 Trieste, 28 settembre – Il sindacato Filctem CGIL denuncia con una lettera aperta che almeno il 50% delle assunzioni all’AcegasAps sarebbe frutto di favoritismi: parenti di politici, amici di famiglia, amici degli amici, senza dare spazio a professionalità e merito, mentre avrebbe chiuso le tradizionali assunzioni di figli di normali dipendenti. Come abbiamo già scritto altre volte, AcegasAps S.p.A ha forma ingannevole di azienda privata, perchè è un’ex azienda comunale privatizzata per sottrarla alle norme sulla pubblica amministrazione conservandone la proprietà al Comune, cioè ai politici che lo reggono. Ma queste sue caratteristiche ed il ruolo di concessionaria di pubblici servizi la sottopone comunque alle norme della pubblica amministrazione, anche secondo giurisprudenza costituzionale recente. Le assunzioni clientelari denunciate pubblicamente dal sindacato assumono perciò anche aspetti amministrativi pubblii di competenza della procura della Corte dei Conti, e penali di competenza della Procura della Repubblica. Che dovrebbero aprire le relative indagini. Portopiccolo: cosa sanno gli acquirenti? Trieste, 29 settembre – La notizia è che 40% delle abitazioni nel futuro villaggio turistico di Portopiccolo (cava di Sistiana) sarebbe già prenotato con caparre, in particolare da austriaci, sloveni, tedeschi, inglesi e statunitensi. Non sappiamo però se questi acquirenti conoscano bene le nostre differenze di legge tra abitazioni turistiche, dove non si può abitare tutto l’anno, e residenziali. In caso contrario potrebbero avere, come a Porto San Rocco, delle amare sorprese restando coinvolti in contenziosi tra costruttori-gestori, pubbliche amministrazioni ed autorità giudiziaria. Per essere informati seriamente: – sul malaffare in Italia (e connessioni estere), leggete il quotidiano Il FaTTo, che a 1,5 euro euro vi offre le migliori firme del giornalismo investigativo italiano, e non solo; – su quello che accade nel mondo, trovate ogni venerdì in edicola a soli 3 euro InTernazIonale, ottima rassegna settimanale di articoli e notizie tradotti della migliore stampa estera, su 106 pagine praticamente senza pubblicità, e così interessanti e ben fatte che si finisce per leggerle tutte. segue dalla prima Porto Vecchio: la cessione va fermata Ma questi nostri diritti inalienabili vengono sabotati sistematicamente dai complici politici locali della speculazione edilizia e degli interessi contrari dei porti italiani concorrenti, che condizionano i governi italiani di qualsiasi schieramento e retorica. Informazioni nascoste E tutti costoro continuano a nascondere, con vergognose complicità stampa, altre quattro informazioni fondamentali sui diritti nostri ed altrui all’internazionalizzazione del porto. La prima è che secondo il Trattato di Pace il Porto Franco di Trieste ha esistenza giuridica propria, indipendente anche dall’incompiuto TLT e subor- dinata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Può essere quindi ripristinato in qualsiasi momento, anche su iniziativa di Paesi che hanno diritto ed interesse a fruirne, e nonostante Roma. La seconda è che i diritti di gestione del Porto Franco internazionale appartenevano a tutti i cittadini dell’allora TLT. Col suo venir meno sono quindi rimasti ai corrispondenti cittadini dei Paesi successori: Italia per l’ex Zona A (l’attuale provincia di Trieste), Federazione jugoslava ed ora Slovenia e Croazia per l’ex Zona B (Istria costiera settentrionale sino al fiume Quieto-Mirna); tanto che il Trattato di Osimo potè estendere i Punti Franchi di Trieste ad una zona franca mista a cavallo del confine, irrealizzata per l’ubicazione inaccettabile sul Carso, ma trasferibile e non rinunciata. La terza è che ne consegue un diritto di condivisione del regime di Porto Franco quantomeno fra Trieste e Capodistria, che consentirebbe - ora che siamo riaffratellati a confini aperti nell’Europa Unita - di coordinarle per riformare un vero, formidabile polo portuale mitteleuropeo, collegato con una semplice bretella ferroviaria tra le zone industriali delle Noghere e di Sermin. La quarta è che questo progetto risale già al 1982-83, quando venne proposto (proprio da chi scrive) col favore dei ministeri degli esteri italiano ed allora ju- goslavo in colloqui bilaterali sui problemi attuativi di Osimo. Ma è rimasto bloccato dal politicume locale, che prima ha tentato di occupare le Noghere con una centrale a carbone, poi ha legato sistematicamente i rilanci del porto a grandi opere fattibili in 10-20 anni, ed ora appoggia il rovinoso progetto Unicredit che vanificherebbe il Porto Franco subordinando Trieste addirittura a Monfalcone. occorre fermarli Insomma: Trieste ha ancora il diritto e la possibilità di avviare una zona franca internazionale nel Porto Vecchio e di ripristinare il proprio Porto Franco internazionale, anche in collabora- zione e non più concorrenza con Capodistria, che potrebbe aiutare avanzando i diritti propri. Ce lo impedisce una squallida banda di politicanti e speculatori che ci sta rapinando il Porto Vecchio e le sue vere possibilità di lavoro, tra sviolinate stampa invereconde sulla sua immaginaria “restituzione alla città”. Conclusione: dobbiamo fermarli. Incominciando assieme col togliere immediatamente consenso (e voto) a tutti i politici, di qualsiasi colore, che appoggiano o non impediscono la rapina. Per passare poi, se non capiscono, alle raccolte di firme ed a quant’altro necessario. Paolo G. Parovel il tuono q 3 OSSERVATORIO SETTIMANALE Sabato, 2 ottobre 2010 Danni alle aziende portuali Trieste, 29 settembre – Nella Repubblica di Slovenia, che è un Paese europeo piccolo ma molto più normale del nostro, la gestione del Porto di Capodistria fa causa ad alcuni suoi dirigenti perché avrebbero danneggiato l’azienda portuale per oltre 32 milioni di euro. Chi farà causa a Trieste ai tanti illustri dirigenti portuali che per incompetenza, inefficienza od altro hanno danneggiato il nostro porto e la città per cifre enormemente superiori? La campagna anti-Fini e Trieste Trieste, 30 settembre – Il violentissimo attacco diffamatorio berlusconiano contro il dissidente Gianfranco Fini per la ridicola storia di un appartamento (il bue che dà del cornuto all’asino...) è un parto tipico di settori servizievoli dei Servizi italiani. Cosa che nella trasmissione televisiva d’inchiesta Anno Zero il rappresentante del quotidiano che ha lanciato la campagna, Il Giornale, ha voluto smentire affermando che le informazioni erano arrivate, invece, da un giornalista di fama: Livio Caputo. Ma a Trieste ci si ricorda, documentatamente, il Caputo anche come uno degli uomini in posizione determinante, prima come giornalista nazionale e poi come sottosegretario agli Esteri di Berlusconi, nella martellante campagna propagandistica neo-irredentista organizzata in coincidenza ed a seguito del crollo della Jugoslavia da altri settori servizievoli dei Servizi: la cosiddetta organizzazione “Gladio 2” su cui esistono da vent’anni analisi e dossier sino a Washington. E proprio da Trieste nel 1991, durante la pseudo-guerra in Slovenia, l’allora inviato dell’autorevole Corriere della Sera Gianantonio Stella scrisse che i partigiani jugoslavi giunti in città nel 1945 seviziavano gli italiani cavando occhi, evirando uomini e sventrando donne incinte. Lo chiamai subito per sapere chi gli avesse spacciato balle così colossali e dannose: un buon frate, disse. Gli spiegai che il buon frate, Flaminio Rocchi nato Anton Sokolic ed ex incursore, era anche diffusore spu- Rischi nel porto industriale: si muove l’Unione Europea Trieste, 30 settembre - La Commissione Europea ha dato infine seguito alle denunce di Greenaction Trnasnational sulla mancata informazione pubblica dei rischi di incidenti gravi nella zona industriale di Trieste. La contestazione mossa ora da Bruxelles all’Italia riguarda gli impianti esistenti, ma impedirà anche la realizzazione accanto ad essi del pericolosissimo rigassificatore proposto da Gas Natural. Solo stupidità Trieste, 30 settembre - L’aggiunta alle pubblicità della Barcolana, regata di Trieste, dello slogan regionale “Tipicamente friunalo” non è una provocazione. è solo pura stupidità, che come tale non merita nemmeno polemiche, né altri commenti. Angherie della polizia locale di Dipiazza e soci Trieste, 30 settembre – L’amministrazione comunale Dipiazza continua a vantarsi vergognosamente in continui comunicati stampa delle angherie verso soggetti deboli che manda la sua polizia locale (municipale) in esecuzione irragionevole di ordinanze arbitrarie o illegittime del sindaco. Poichè non sono servite a ridurle neanche le nostre campagne stampa, stiamo preparando le denunce penali. APPUNTI DI RASSEGNA STAMPA Il caso dell’ex Magazzino Vini Trieste, 28 settembre – Massimo Paniccia, in veste di presidente (anche) della potente Fondazione CRTrieste, annuncia l’affidamento del primo lotto – fondazioni speciali ed opere strutturali – della “riqualificazione” dell ex Magazzino Vini sulle rive, per ben 7.800.000 euro, appaltato al raggruppamento d’imprese con mandataria – sorpresa! - la Riccesi S.p.A., e mandanti Imprefond s.r.l. e Trevi S.p.A. L’edificio verrà rifatto a più piani, anche imprudentemente interrati sotto il livello del mare, trasformandolo nel solito kitsch di un “contenitore polifunzionale ad uso culturale, espositivo, direzionale e commerciale”. Con due anni di lavori e spese enormemente superiori al sobrio e rapido restauro che sarebbe stato elegante, corretto, sensato e più che sufficiente per qualsiasi utilizzo ragionevole. La nota stampa della Fondazione omette stranamente di menzionare il progettista ing. Casamonti, di cui abbiamo perciò cercato e trovato notizie nella rassegna stampa 2006-2010: 25.9.2006 - Il Piccolo: l’architetto viennese-triestino di fama internazionale Boris Podrecca (tra i primi cento nella classifica mondiale) rimprovera il sindaco Dipiazza di avergli garantito l’esecuzione del suo progetto, vincitore del concorso internazionale di idee, per il Magazzino Vini, affidato invece inspiegatamente all’architetto fiorentino Marco Casa- POESIA DE TRIESTE dorato delle peggiori invenzioni di propaganda nazionalista, che lui stesso si vantava di rendere credibili approfittando della veste francescana. Stella mi promise di pubblicare subito un pezzo correttivo della disinformazione subìta e diffusa. Dopo alcuni giorni d’attesa lo richiamai: Scusa, ma cosa aspetti? Niente da fare, me l’hanno bloccato. Chi? Il mio caposervizio esteri. E come si chiama? Livio Caputo. monti, che Podrecca accusa di aver copiato il suo progetto. Aggiunge che colleghi alla Biennale di Venezia gli hanno detto che comportamenti del genere sono «prassi a Trieste, dove il solo Casamonti è gia entrato in almeno altri tre lavori vinti e “guadagnati” da altri», commentando che non capisce neanche «il comportamento della Fondazione CRTrieste, che ha segato un progetto visto e approvato in favore di quello di uno sconosciuto». Il giornalista ne precisa ancora il pensiero: «in città si fanno concorsi pubblici, s’indicono gare d’idee internazionali, e poi i progetti li fanno gli amici degli amici» (Casamonti ha anche ottenuto da Stato, Università e Fondazione CRTrieste la “riqualificazione” dell’ex Ospedale Miilitare); seguono apprezzamenti negativi sull’assessore Bucci. É una denuncia pubblica ed autorevole di corruzione abituale in recidiva plurima, ma in Procura pare non l’abbia letta nessuno, perché altrimenti avrebbero dovuto aprire un fascicolo d’indagine; nemmeno il giorno dopo, 27.9, quando sempre sul Piccolo lo stesso Bucci glielo evidenzia in tono di sfida: «Podrecca parla degli amici degli amici? Se li conosce, lo denunci.» (pare che invece da Vienna l’architetto li abbia mandati tutti a quel paese). Novembre 2008 - La Nazione, Il Piccolo ed altri: la Procura di Firenze indaga per corruzione in materia di urbanistica, edilizia ed appalti alcuni grandi costruttori, incluso Salvatore Ligresti, ed altri fra cui l’architetto Casamonti, che secondo la stampa viene intercettato, perquisito arrestato e confessa un appalto pilotato. Boris Podrecca commenta: Prima o poi doveva accadere. Nel nostro ambiente, specie a livello internazionale, se l’aspettavano un po’ tutti. E alla fine è successo. Casamonti è un simpaticone, nato col telefonino in mano (...). E bravo sui progetti degli altri. É che nella nostra società esistono sì le regole, ma anche le cosiddette forze sotterranee. Febbraio 2010 - La Nuova Sardegna, La Nazione ed altri: un’intercettazione di Casamonti del 2008 (in cui affermava tra altro di poter far levitare di milioni di euro un saldo lavori: viene indagato per truffa allo Stato) ha condotto gli inquirenti sino al Presidente del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici Balducci, a Roma e poi ai progetti per il G8 alla Maddalena ed altri: ne esplode il noto, clamoroso scandalo nazionale di appalti e corruzione che travolge Balducci, il responsabile della Protezione Civile Bertolaso ed altri, con strascichi di ogni genere. Ma secondo il quotidiano La Nuova Sardegna Casamonti rimarrebbe «un architetto considerato intoccabile per i suoi legami con la famiglia Berlusconi e con il Vaticano». E non privo di amicizie influenti, evidentemente, anche a Trieste. Dialeto Trieste xe come l’amor Che sempre se zerca in sto mondo E quando che te ghe xe lontan Te pensi che in fondo Xe meio star mal ma star qua Un bel dialeto la gente te parla. E sempre in dialeto a scola o per strada In banca o in tribunal Volendo, risponder te pol E nisun te dirà contadin! Xe el nostro dialeto Qualcossa de grande Una lingua de sior El xe fine e pulito, dolce e scandì Nol ga miagolade Ma el xe conciso el xe ciaro Cos’te vol de più? Xe la lingua de tu mama e de tu nona De la fiaba che ricorda el tuo cuor Viva Trieste co la parla el dialeto Che no pol e che no devi morir Wilma Mismas il tuono SETTIMANALE PER TRIESTE E DINTORNI EditorE: Il Tuono di Daniele Pertot 34132 triEstE - Via Fabio Filzi 9 Tel.+39 040.771103 - Fax +39 040.3725881 Mailbox: [email protected] - WEb: www.iltuono.it dirEttorE rEsponsabilE: Paolo G.Parovel a quEsto nuMEro hanno collaborato: Manuela Acquafresca, Claudia Bolboceanu, Mario Cestaro, Sara Cristaldi, Fabio Dalmasso, Bernardino de Hassek, Daniele Fasolo, Adriana Firmiani, Nuria Kanzian, Anna Keber, Massimo Laudani, Denis Locoselli, Alessandro Lombardi, Giorgio Marchesi, Sergio Martini, Chiara Meriani, Edoardo Milani, Benedetta Moro, Nicola Napoli, Angela Spechar, Stefano Tieri. pubblicità: Il Tuono 34132 triEstE - Via Fabio Filzi 9 Grafica e impaginazione in proprio Tipografia: Edigraf Trieste - Via dei Montecchi 6 Distribuzione: Litoranea Editoriale S.r.l. Mofalcone (Gorizia) - Via Bagni Nuova Autorizzazione Tribunale di Trieste 1169 del 18 marzo 2008 Questo numero e stato chiuso per la stampa il 1° ottobre 2010 Diritti riservati I numeri arretrati si trovano presso la redazione a Trieste, via Filzi, 9 4 q il tuono L ETTERE E SEGNALAZIONI Questa pagina è aperta a tutti, negli ovvi limiti dello spazio e della ragionevolezza, e vedremo anche di darvi risposte e chiarimenti. Potete inviarci i vostri scritti per posta (Via Fabio Filzi 9) o via e-mail ([email protected]), o portarceli direttamente in redazione. Vi preghiamo di indicare un recapito postale o telefonico, di essere chiari e possibilmente brevi, e ci riserviamo di proporvi sia abbreviazioni, sia modifiche di espressioni che fossero querelabili. Mentre sulla pubblicazione di eventuali scritti anonimi decideremo noi. Lettere e segnalazioni potranno venir pubblicate, a vostra scelta, con firma intera o parziale, con una sigla, o anche senza. Questo per evitare che i problemi che qualcuno può avere ad esporsi impediscano la pubblicazione di informazioni rilevanti. Eviteremo invece di pubblicare propagande e ruffianate politiche. Precisazioni e rettifiche di legge verranno pubblicate come dalle norme specifiche, ospitandole sulla pagina pertinente oppure, se espressamente richiesto, su questa. AMMINISTRAZIONI DI SOSTEGNO Abusi drammatici Egregio Direttore, molte persone sono grate a Il Tuono, per la possibilità di far sentire la propria voce a chi è perseguitato e ignorato da tutti i mezzi di informazione. Vivo per mia disgrazia a Trieste, dove senza aver commesso nessun reato mi vengono imposte condizioni di vita disumane. Le mie disgrazie sono cominciate per aver avuto bisogno del pronto soccorso a causa del fumo prodotto dalla combustione di materiale elettrico dovuto a un cortocircuito. Inspiegabilmente sono stata portata al reparto di diagnosi e cura, cioè psichiatria, con cui non avevo niente a che fare. Di lì a poche ore venne a prelevarmi una vettura del servizio sanitario; pensavo mi accompagnassero a casa, e invece mi portarono in un Centro di salute mentale. Volevo immediatamente andarmene ma venni trattenuta con la forza. Mi dicevano che dovevano trattenermi per alcuni giorni, mi sequestrarono il telefonino e i documenti. Intimai la restituzione del telefonino, intendevo chiamare aiuto, ma loro mi fecero un’iniezione di psicofarmaci attraverso i vestiti. Mi chiedevo terrorizzata in quali mani fossi caduta. Riuscii a scappare con l’aiuto di un conoscente. Lo psichiatra R., responsabile delle violenze, comunicò al tribunale di Trieste una richiesta per assegnarmi un amministratore di sostegno; le motivazioni erano assolutamente false. Una giudice emise il provvedimento senza darmi nessuna possibilità di oppormi. Da quel momento la mia condizione di vita è di riduzione in schiavitù. Non posso disporre dei miei soldi, gestiti da estranei. Una amministratrice di sostegno, (avv. G.), l’anno scorso ha prelevato dal mio conto un importo di 1.400 euro. L’attuale amministratrice di sostegno, (avv. F) mi “concede” una quota settimanale dei miei soldi, e devo andare ogni settimana a prelevarli in banca malgrado le mie difficili condizioni di salute e di movimento. Adesso mi ha cambiato la banca: ha scelto una che è più comoda per lei. Per piccoli problemi devo andare nel suo studio dove spesso non si fa trovare e mi fa tornare più volte. Sono angherie, perché mi è molto difficile; non ho potuto curarmi per tempo con i miei soldi perché me li tengono bloccati. Con quella cifra non ce la faccio, sono costretta a mendicare qualche pasto alla Caritas e a un’altra fondazione. Il mio medico di base, dr C., è stato convocato in tribunale dallo psichiatra R. e dalla giudice. Gli hanno ordinato cosa può e cosa non deve prescrivere a me, sua assistita. Il dr C. è rimasto sconvolto; stenta a credere che tutto questo realmente avvenga a Trieste nell’anno 2010. Sono stata alla stazione dei Carabinieri per denunciare un episodio di violenza, prima che siano passati i 90 giorni, ma mi hanno detto che essendo “seguita” dal centro di salute mentale non posso fare denunce. lo non sono una paziente degli psichiatri, non sono seguita da nessuno, questo marchio me l’hanno messo addosso loro e in nessun modo riesco a liberarmene. Perchè a Trieste possono compiere impunemente queste prepotenze? Una donna mi telefona e mi dice che verrà da me per farmi compagnia, a pagamento: 15 euro all’ora. Sono saltata su: come si permette? Chi le ha dato il mio numero di telefono? E’ stato lo psichiatra R. So che ha rovinato l’esistenza di altri innocenti. Pochi giorni fa un altro psichiatra, C., dello stesso Csm, ha voluto venire a trovarmi. Mi ha chiesto: “Quando ha l’appuntamento con il giudice D.?” Sbalordita gli ho chiesto: “Chi glielo ha detto?” E lui: “Non si preoccupi”: Ma io mi preoccupo eccome! Sono come un capo di bestiame marchiato: E alle mie spalle c’è gente che segnala i miei movimenti, le mie telefonate, anche se contatto un giudice? Non voglio descriverle nei dettagli le sofferenze e la disperazione per essere sottoposta a queste prepotenze. Sopravvivo anche grazie all’aiuto di alcuni generosi amici. Il suo giornale ha dato notizia di un signore che è riuscito a liberarsi dalla schiavitù dell’amministratore di sostegno dopo anni di sopraffazioni. Anch’io sono in possesso delle perizie di integrità mentale; voglio che mi sia tolto il marchio impostomi illegalmente e con la violenza da quegli psichiatri, e rientrare immediatamente in possesso dei miei diritti umani, civili e costituzionali. E dei miei soldi. Egregio Direttore, spero che essendo resi noti tanti abusi venga fatta un’inchiesta. E che qualche avvocato onesto si renda disponibile per avviare richieste di risarcimento. A.G. (lettera firmata) * * * Grazie per la fiducia nel giornale e nei suoi lettori, anche istituzionali. Provvediamo subito ad aggiungere il suo caso agli altri documentati che sono già in denuncia ed in indagine da parte delle sedi competenti. Il quadro che ne emerge conferma prtroppo tutto quanto abbiamo scritto sinora e l’estrema gravità di una situazione delle amministrazioni di sostegno che non si comprende come possa essere degenerata sino a questo punto, sotto gli occhi di tutti senza che nessuno intervenisse. SCANDALO DIPIAZZA Ho saputo, verificando al Tavolare, che oltre alla speculazione edilizia con un terreno del Comune, che avete denunciato come illecita nel silenzio generale, il sindaco Dipiazza si è comprato da persone in difficoltà, nella zona superpanoramica sopra Grignano, assieme a una casa anche un enorme appezzamento di terreni non edificabili (perchè destinati a verde o al Parco del Carso) pagandoli perciò poco più di un euro al metro quadrato. Dopodiché con una variante del piano regolatore comunale se li è fatti diventare edificabili per agricoltori e simili, con possiblità di costruire anche case e impianti agricoli o zootecnici, così moltiplicandone il valore da 30 a 40 volte. Sembra perciò anche questa una grossa speculazione fatta attraverso il Comune di cui è Sindaco. Chissà se almeno i consiglieri dell’opposizione se ne sono accorti, o se hanno votato con la vairante anche questo... in ogni caso, potete fare voi un’inchiesta? Attendo con fiducia. G.V. * * * Certo. Non andrà deluso. Imprenditore triestino e mafia lucana Sono un imprenditore triestino e ho i miei motivi per voler sapere se esiste la mafia anche nella regione Basilicata detta anche Lucania che ha come capoluogo regionale la piccola città di Potenza, e quali ne sono le estensioni, in particolare nel settore degli appalti pubblici. Cosa ne sapete voi giornalisti? (anonimo) * * * Non molto, ma l’8 luglio 2008 l’autorevole quotidiano economico italiano Il Sole 24 Ore, che imprenditori e pubblici amministratori dovrebbero seguire con migliore attenzione, ne aveva pubblicato il servizio dell’inviato Roberto Galullo «Quella potente rete dei Basilischi, la quinta mafia italiana» di cui diamo volentieri una sintesi. Il nome di Basilischi è ricavato da un vecchio film di Lina Wertmüller, ma i fatti sono attuali, concreti e drammatici, risultano emersi da 12 anni di indagini giudiziarie della Procura della Repubblica di Potenza, e si trovano riassunti nelle 700 pagine delle motivazioni di una sentenza di primo grado del 24 dicembre 2007. Che raccontano, precisa il quotidiano «la storia di una Sabato, 2 ottobre 2010 mafia violenta, radicata, che fa proseliti e raccoglie consensi, collusa con il potere politico, protesa verso i centri massonici occulti e pronta a spartirsi i ricchi affari che nascono dai finanziamenti comunitari e pubblici.» La sentenza ha condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso (416 bis) a complessivi 242 anni di carcere 26 imputati, in parte già detenuti. Tra questi Gino Cosentino, quale capo con ruoli simili a quelli di Felice Maniero per la mafia del Brenta (pentito come lui) e quali figure di spicco Antonio Cossidente, Michele Danese, Franco Mancino, Franco Pontiero, Carlo Troia. Il magistrato della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Potenza, Vincenzo Montemurro, ha precisato al giornale che la sentenza «dimostra come la mafia lucana abbia un proprio profilo, un proprio radicamento sul territorio che tende a escludere dai clan chi non è nato in questa terra e che è pronta a scendere a patti con le altre mafie pur di fare affari.» Secondo le indagini le prime penetrazioni mafiose in Basilicata (Lucania) sarebbero state tra l’anteguerra e gli anni ‘70 di Cosa Nostra – durante i soggiorni obbligati don Calogero Vizzini e poi di Giuseppe Mandalari, pseudo-massone e uomo di Totò Riina – soppiantata poi dalla ‘ndrangheta calabrese e dalla camorra campana. Sino al 1994, quando il Cosentino avrebbe iniziato dal carcere la formazione di una mafia lucana autonoma, collegata al potere nazionale ed internazionale della ‘ndrangheta. L’inchiesta di Potenza la definisce questa nuova mafia lucana «un sodalizio teso ad acquisire il controllo delle attività economiche e imprenditoriali in primis della provincia di Potenza, a rilasciare concessioni e autorizzazioni amministrative attraverso il ricorso a funzionari e dirigenti corrotti o vicini alla criminalità, a condizionare illecitamente i diritti politici dei cittadini, orientando il voto. (...) sottoponeva a una sistematica attività di estorsione i commercianti e le imprese che vincevano gli appalti privati o quelli pubblici in maniera pulita (...) praticava l’usura, ricettava i titoli di credito di provenienza delittuosa, riciclava i proventi sporchi e affermava un controllo egemonico del territorio e al proprio interno, attraverso vincoli di comparaggio, rigide gerarchie e pagamento delle spese processuali per gli arrestati.» Il quotidiano ha precisato che dopo la sentenza, contro cui è stato presentato appello, rimangono aperti altri filoni d’indagine, che in particolare delineano una cupola politica trasversale che continuerebbe a cementare affari e malavita. Gli inquirenti vi avevano collegato un allora deputato di Forza Italia, Gianfranco Blasi, poi svincolato dalle indagini e dal processo perché la Camera dei deputati negò l’autorizzazione a procedere. Secondo Il Sole 24 Ore e la Dda la mafia lucana sarebbe comunque sopravvissuta al processo, che ha colpito un solo un piccolo numero di aderenti, e continuerebbe ad operare in contatto con alcune ‘ndrine calabresi. Il responsabile regionale di Libera, don Marcello Cozzi, ha pubblicato in merito il libro “Quando la mafia non esiste - Malaffare e affari della mala in Basilicata”, che può essere chiesto all’associazione (http://liberabasilicata.wordpress. com/). La preoccupazione delle Associazioni di genitori per il destino del Burlo Garofolo Recentemente sono state diffuse dai media notizie circa alcune iniziative politiche a livello regionale nate dalla preoccupazione per il futuro dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo di Trieste e critiche nei confronti del Piano Socio Sanitario 2010-2012. Le firmatarie Associazioni senza fini di lucro sottolineano con forza che il presente comunicato non esprime in alcun modo partecipazione al confronto a livello politico passato, presente o futuro, in quanto la politica esula totalmente dalla loro natura e dai loro compiti statutari. Le Associazioni intendono rendere pubblica con questo comunicato la loro preoccupazione e la preoccupazione delle famiglie che rappresentano a Trieste, in tutta la Regione e oltre, per il futuro dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo. Sabato, 2 ottobre 2010 L ETTERE E SEGNALAZIONI Il Burlo Garofolo è un’organizzazione di straordinaria complessità operativa e organizzativa, che tratta patologie che richiedono specializzazioni particolari e personale con formazione e sensibilità adeguate. Il Burlo Garofolo inoltre è un Istituto di Ricerca nel quale si sperimenta il proficuo incontro di questa con la pratica clinica. Il Burlo Garofolo ha una storia travagliata segnata da continui cambi di timoniere e altrettanti cambi di rotta che ne hanno di fatto impedito un pieno sviluppo delle potenzialità. In linea generale quanto è stato realizzato all’interno di questo particolare Ospedale regionale è dovuto più alla volontà e all’abnegazione degli operatori che non alla lungimiranza degli amministratori. Con l’appoggio di svariate Associazioni di volontariato, l’Ospedale e i suoi operatori sono comunque assurti a livelli di eccellenza di valore nazionale e internazionale. Oggi vogliamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e timore per il futuro di questo Ospedale così come oggi lo conosciamo. Al di là delle vaghe e spesso incomprensibili locuzioni dei documenti ufficiali, nella inestricabile giungla delle leggi, delle delibere e dei decreti, il reale destino del Burlo sarà quello di soggiacere al progetto riformista di un Piano Sociosanitario che si rifà principalmente a principi di economicità ed efficienza, ma quasi mai di qualità dei servizi e di rispetto del diritto alla qualità delle cure dei bambini-cittadini. Il Piano Sociosanitario 2010-2012, che pure si rifà a documenti precedenti come il Progetto Obiettivo Materno Infantile del 2005 o lo stesso Piano Sociosanitario 2006-2008, che affidavano al Burlo, come anche al Cro di Aviano, un ruolo di primaria importanza a livello regionale e addirittura ne auspicavano il potenziamento della capacità attrattiva a livello nazionale ed internazionale, in realtà prevede, tramite una serie di accorpamenti e trasferimenti, lo spoglio di funzioni e servizi fondamentali e propri di un Istituto di Ricovero e Cura. Si tratta di un impoverimento strutturale che temiamo porterà via via ad una drastica diminuzione nella qualità del servizio offerto ai bambini-pazienti. Nel nome di un ipotetico risparmio nel breve si è scelto di rinunciare allo sviluppo di una delle eccellenze della regione, patrimonio ricordiamolo non delle istituzioni, ma delle famiglie e dei bambini, riducendone le potenzialità a quelle di un ospedaletto di provincia. Inoltre nel medio lungo termine questa involuzione dell’Istituto influirà negativamente sulle sue capacità di fare ricerca, con la conseguente perdita della qualifica di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, di attrarre pazienti da fuori regione e quindi sulla possibilità di sviluppare competenze e di attrarre o trattenere i medici migliori ed infine sull’immagine e credibilità a livello nazionale e internazionale. Entro quest’anno il Burlo perderà definitivamente il primo pezzo e cioè quella funzione di Medicina Trasfusionale (leggasi sangue e affini) che verrà trasferita anima (personale) e corpo (beni mobili, comprese le attrezzature e apparecchiature che le genti di tutto il Friuli Venezia Giulia e di altre regioni hanno donato al Burlo Garofolo in quanto tale) all’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste. Il personale che attualmente si occupa anche di importanti progetti specifici dell’area materno infantile, compreso l’insostituibile appoggio operativo alle attività trapiantologiche, chirurgiche e di ricerca da domani rimpolperà le file di un’anonima routine quotidiana che dai laboratori dell’Ospedale di Cattinara, privo persino di un collegamento informatico con il Burlo, invierà a questo i risultati delle analisi con mezzi e tempi incerti. Il patrimonio di competenze ed esperienza del personale, maturato nell’ambito di un prestigioso Istituto pediatrico di cura e ricerca, sarà disperso, mentre la rotazione dei turni metterà al servizio dell’area materno infantile personale con alcuna esperienza nel settore specifico. Quindi ancora regresso e declassamento invece che investimento e sviluppo. Presto altre funzioni e servizi seguiranno il destino della Medicina Trasfusionale. Sono in via di trasferimento o accorpamento Chirurgia maxillo facciale e odontostomatologia, Oculistica, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Riabilitazione, Radiologia, Malattie metaboliche, Anatomia patologica, Farmacia. Le firmatarie Associazioni di Genitori e Volontari chiedono un confronto pubblico e ufficiale con le Amministrazioni in cui si dia risposta a queste preoccupazioni, si illustrino scelte tecniche che comportano se non altro una altissima responsabilità morale da parte di chi le opera e della quale i bambini di questa regione chiederanno conto, chiedono che un Servizio Sanitario Regionale, peraltro incredibilmente in attivo per 11,6 milioni di Euro (!),dimostri di essere capace di affrontare l’assistenza sanitaria imprenditorialmente in termini di sviluppo, investimento e qualità e non solo in base ad un insufficiente criterio aritmetico di risparmio involutivo. A.G.M.E.N. Friuli Venezia Giulia supporta e assiste i bambini affetti da tumore e le loro famiglie nell’ambito della Regione. L’associazione opera da più di 26 anni collaborando con tutti i centri regionali che si occupano di oncologia pediatrica in regione, ma ha sede presso l’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo in quanto questo è centro di riferimento regionale per l’oncologia pediatrica. Associazione Genitori Malati Emopatici Neoplastici Friuli Venezi-Giulia O.N.L.U.S. Il Presidente Massimiliano du Ban Il Presidente Alfredo Sidari AZZURRA - Associazione Malattie Rare O.N.L.U.S Il Presidente Alfredo Sidari A.B.C. - Associazione per i Bambini Chirurgici Del Burlo O.N.L.U.S. Il Presidente Luca Alberti Per informazioni contattare AGMEN FVG 040 768362, Azzurra ONLUS 040 3785467, ABC Burlo 040 3785217. * * * Condividiamo tutte queste preoccupazioni ed invitiamo i lettori a mobilitarsi per quanto possibile a difesa del Burlo. Operai e impiegati parte civile contro la Ferriera In linea con la posizione assunta a livello nazionale, la FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) CGIL di Trieste si costituirà parte civile alla udienza preliminare prevista per il prossimo giovedì 30 settembre presso il Tribunale di Trieste che vede imputata la Direzione Lucchini Servola per rispondere delle responsabilità in merito all’infortunio mortale di Dusan Poldini. il tuono q 5 di organizzazione rappresentante generale di tutti i lavoratori una battaglia straordinaria di civiltà che si conferma nella posizione assunta per respingere la richiesta delle imprese, del Governo e di altre associazioni sindacali per cui i lavoratori dovrebbero da una parte aumentare ulteriormente i ritmi e gli orari di lavoro straordinario (tenete conto che questi elementi sono di norma le cause degli infortuni mortali) e dall’altra rinunciare ai loro diritti costituzionali di legge e di contratto, ciò significa la rinuncia alla dignità delle persone sul luogo di lavoro compreso quella della sicurezza. Trieste sotto questo aspetto paga già un conto molto salato ci riferiamo alle morti e malattie professionali relative all’amianto di cui la nostra Provincia vanta il triste primato di essere al primo posto in Regione e ai vertici in Italia. In questo contesto la costituzione di parte civile della FIOM CGIL di Trieste nel processo Lucchini assume anche un risvolto locale teso a riaffermare il diritto dei lavoratori e dei cittadini di Servola alla sicurezza ed alla salute in generale. La FIOM CGIL di Trieste ritiene che le responsabilità di tali gravi situazioni vada attribuita all’inconcludenza delle azioni promosse da ormai 10 anni dalle Istituzioni locali e dall’inadeguatezza degli interventi aziendali all’interno dello stabilimento. Stefano Borini Segretario provinciale FIOM CGIL di Trieste * * * Più che vero. Tutta la nostra solidarietà. Sistiana: fermare la distruzione della Costiera e la speculazione edilizia di Portopiccolo La Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, scavalcata dall’Amministrazione Comunale di Duino-Aurisina, ha espresso la sua contrarietà alla cementificazione della costiera con un intervento del Soprintendente Rinaldi titolato dal «Piccolo» (1-8-2010) «Portopiccolo non mi piace» e motivato con le seguenti frasi: « Il progetto di valorizzazione della Baia di Sistiana non rappresenta affatto un esempio di sviluppo corretto del territorio e soprattutto di uso delle risorse, deperibili e irriproducibili, del paesaggio. L’intervento, sempre che il render sia corretto è molto migliorato rispetto alle versioni iniziali. Rimane però la realtà di un borgo turistico del tutto artificiale, sorto in un tratto di costa mai abitato. Che ci sia stata finora una cava non giustificava le lottizzazioni, ma semmai il recupero dell’area naturale. Per far questo ci voleva un grande sforzo da parte di tutte le amministrazioni pubbliche per favorire un diverso tipo di sviluppo, meno redditizio certo per le casse comunali e soprattutto per gli investitori privati, ma più lungimirante e in linea con le tendenze di un turismo colto, com’è quello tradizionale della costiera triestina… . Il progetto della Baia rappresenta una concezione di sviluppo datata. È la cultura del mattone che riemerge. Anche se poco ci consola va rilevato che in Friuli Venezia Giulia aree sul mare da ”valorizzare” come queste, nemmeno volendo, esistono più». Simone Napolitano Duino-Aurisina - [email protected] * * * Stiamo preparando un’inchiesta specifica. A Trieste multe invece di soluzioni serie Il lavoratore dipendente della Lucchini è deceduto il 12 gennaio 2009 a seguito dello schiacciamento avvenuto su un impianto di sollevamento all’interno dello stabilimento di Servola. La FIOM CGIL di Trieste con tale atto rivendica in generale il diritto costituzionale alla sicurezza e alla integrità fisica dei lavoratori sui luoghi di lavoro. In particolare si pone l’obiettivo che il processo determini chiarezza nei fatti, nelle responsabilità e fornisca indicazioni affinchè infortuni mortali all’interno dello stabilimento di Servola non si ripetano più, contestualmente rimette al centro dell’informazione e quindi non fa dimenticare il tema delle morti sul lavoro. Il livello degli infortuni mortali e non, registrati nel recente periodo continua ad essere troppo elevato tenuto conto che l’aumento esponenziale delle ore di cassa integrazione nel corso del 2009 e di quest’anno, hanno svuotato le varie aziende e conseguentemente hanno diminuito in generale i rischi per i lavoratori. Tale situazione impone alla FIOM CGIL per il ruolo Quando leggo i regolamenti emanati dagli amministratori della citta, la prima cosa che balza agli occhi sono le multe, multe per i rifiuti, multe per i cani, multe per la differenziata, multe multe multe, giuste o sbagliate che siano MULTE. Non leggo mai di soluzioni per evitare queste multe, non leggo mai di aiuti per le famiglie, TUTTE le famiglie. Per la differenziata esistono postazioni automatiche chiamate Ecobank, di materiali come pet e lattine in acciaio e alluminio. Il vantaggio? La possibilità per il cittadino virtuoso di ricevere un bonus, tramite una carta multiservizi che permette ai cittadini di accumulare i crediti per la restituzione di imballi di plastica e di alluminio. Il bonus di Ecobank può essere utilizzato negli esercizi commerciali convenzionati. Altro modo per aiutare i cittadini sono le Casette dell’acqua pubblica che di solito sono piccole costruzioni in muratura site nelle piazze o in prossimità di 6 q il tuono L Sabato, 2 ottobre 2010 ETTERE E SEGNALAZIONI parchi pubblici. Hanno tubature collegate direttamente all’acquedotto e i rubinetti in acciaio inox sono comandati da una fotocellula: Dai rubinetti delle Case dell’Acqua sgorga, acqua liscia o gassata, temperatura, ambiente o refrigerata GRATIS. Queste semplici idee aiutano a ripristinare il valore nelle risorse naturali portando giovamento sia all’ambiente che alle tasche dei cittadini i quali, si stima, risparmiano fino a 300euro a famiglia l’anno. Oltre 360mila bottiglie di plastica eliminate dal mercato e quindi dall’ambiente, con una riduzione dei consumi energetici di 369mila kw/h e di quelli idrici pari a 153mila litri d’acqua necessari per la produzione di Pet, senza contare i 21mila 750 chilogrammi di Co2 che non finiranno nell’atmosfera. Purtroppo queste due iniziative NON esistono né a Trieste, né nel resto nella nostra regione, mentre sono presenti nella magior parte delle regioni della penisola, in tantissime città e paesi. G/L * * * Evidentemente assai meglio amministrati. Omaggio ai giovani operai caduti a San Giacomo nel settembre 1920 Il giorno 8 ottobre, ore 17, alla facoltà interpreti dell’Università, via Filzi 14 - ex Narodni dom - terremo un incontro-dibattito sui fatti di S. Giacomo del 1920, con la storica Marina Rossi e l’ intervento-testimonianza di un operaio (Paolo Niccolini,già dirigente CGIL e assessore al lavoro della Provincia) fermato e arrestato per 27 giorni durante la protesta dell’ottobre 1966 contro la chiusura dei cantieri S. Marco anche a S. Giacomo. Era innocente, ma fu tuttavia condannato, tre anni dopo, a due anni di galera, evitati solo per un’amnistia. Un tanto per sottolineare la continuità delle lotte operaie a S. Giacomo. Più la testimonianza, ricevuta dal padre, di un novantenne di S. Giacomo (Casimiro Giovannini-Miro Ivancic). Come annunciato precedentemente, lunedì 20 settembre, in campo S. Giacomo si è inoltre tenuta una breve e semplice cerimonia, senza inutili clamori e falsi orpelli ma densa di significati per la memoria storica e antifascista di Trieste che nel settembre 1920, ebbe stroncate nove giovani vite di operai durante la repressione violenta di quella spontanea rivolta operaia generata dalla mancanza dei più elementari diritti umani e del lavoro, negati da un potere di occupazione oppressivo e sordo alle richieste di giustizia sociale prima dell’annessione ufficiale della città all’Italia con il trattato di Rapallo del novembre1920. A cura dei movimenti antifascisti “Cittadini Liberi ed Eguali “e del “Coordinamento Antifascista di Trieste” nonchè di lavoratori apppartenenti al sindacato, è stata collocata temporaneamente una targa con la scritta” Agli operai di S.Giacomo italiani e sloveni caduti nel settembre1920 per la libertà e per l’eguaglianza sociale - Trieste-settembre 2010. In lingua italiana e slovena. Alla presenza di una cinquantina di persone (tra cui il segretario regionale del Pdci Stojan Spetic, l’ex consigliere regionale Bruna Zorzini, il consigliere provinciale Albino Sosic, la presidente della casa delle donne e sindacalista della CGIL Ester Pacor, la storica Claudia Cernigoi, Peter Behrens, del PRC, il giornalista Luciano Santin, Dario Visentin, Luciano Ferluga del Comitato Danilo Dolci, Pier Brovedani della CGILfunzione pubblica del Burlo e altri) è stato ricordato il sacrificio di quei giovani operai sangiacomini, divenuti l’emblema delle lotte operaie triestine e caduti per la libertà, la solidarietà e il progresso sociale. Ha dato una toccante testimonianza di quella lotta antifascista ed operaia Miro Ivancic, novantenne memoria storica del quartiere. Verrà chiesto alla Giunta comunale di Trieste di apporre, in seguito, una targa definitiva, in Campo S. Giacomo. Alcuni consiglieri comunali hanno già aderito. Dopo ben 90 anni la Città ricorderà così degnamente quell’evento doloroso e tragico della lotta operaia triestina del settembre 1920, denso di significati poco prima dell’avvento al potere del regime mussoliniano nel Paese, lotta operaia da troppo tempo ipocritamente trascurata dalla storiografia ufficiale giuliana e italiana nonché dalla Trieste di facciata delle istituzioni. Claudio Cossu * * * è uno degli esempi più eclatanti della rimozione ufficiale della storia vera di Tirest, che va riscoperta ed onorata. Scuola sofferta è finalmente iniziata la scuola!! Che orrore, parlo per la stragrande maggioranza di genitori con ragazzi in età scolastica di tutti i livelli (la schifezza non fa differenza) che non possono dire quello che realmente pensano dei docenti perché se no i figli vengono cazziati. Nel mio caso con un ragazzo alla scuola media o ti spacchi in quattro per fargli fare ripetizioni (20,00 euro all’ora) o viene bocciato, allora polemica: Perché noi che paghiamo le tasse dobbiamo ripagare qualcuno per fare il lavoro che uno statale non fa? Premetto che non è un caso isolato, di testimonianze ne abbiamo a centinaia esempio: Verifica di matematica su 26 alunni, 24 insufficienze questo tutto l’anno e comunque comprovato da un registro, vai a parlare e ti dicono di non preoccuparti tanto recupereranno; difatti dopo un paio di giorni domanda “idiota” tanto per fare e otto dal posto! Se dei dodicenni ti arrivano a casa e ti dicono che anche se prendono 2-3 in verifica poi recuperano con domandina idiota dal posto tu come genitore cosa gli rispondi? Tutte le cose sullo studio, la correttezza e la giustizia che noi cerchiamo di insegnare ai nostri figli a questo punto vengono messe in discussione per delle persone che non hanno voglia di fare un c..., e si sfogano per le loro repressioni di vita sugli alunni a scuola? A calci in culo tutti e li rimanderei tutti a scuola, ma con degli insegnanti veri. Buon inizio a tutti. Alessandra * * * Altrettanto: in questo paese le riforme della scuola che servono non non di fanno mai. Solo quelle più stupide e controproducenti. APPUNTAMENTO Anche quest’anno si terrà il raduno della VGPF - Polizia Civile sabato 16 ottobre 2010. Seguiranno informazioni sui quotidiani per il pranzo. Eventualmente telefonare: 040.662172 DIRITTO DI REPLICA Comitato PLT Facciamo seguito alle dichiarazioni apparse sul Vostro giornale del 25 Settembre sulla pagina 5 in merito al Comitato Porto Libero di Trieste PLT, a firma del Direttore, e Vi trasmettiamo in allegato un breve testo che confidiamo vorrete pubblicare con sollecitudine a sostegno del nostro diritto di replica. Siamo certi che comprenderete le ragioni di tale iniziativa, e le necessità di fornire ai lettori un’informazione corretta e imparziale, il che finora a nostro parere non è stato fatto. Confidiamo altresì che comprenderete come il rifiuto di pubblicare quanto allegato ci costringerà a tutelare l’onorabilità della nostra immagine nelle sedi competenti. Distinti saluti. Marcus Donato Presidente del Comitato Porto Libero di Trieste Ecco la replica inviataci: Leggiamo con disappunto la risposta del direttore di questa testata alla lettera di un lettore circa la mancata diffusione di notizie sul Comitato Porto Libero di Trieste (PLT). Riteniamo che i toni usati rendano doverosa una replica da parte nostra, per chiarire ai lettori quali siano le nostre posizioni e rimediare per quanto possibile al danno arrecato alla nostra immagine da insinuazioni che deploriamo. Il Comitato PLT è formato da cittadini originari di quei territori, oggi sotto amministrazione italiana, slovena e croata, ricompresi nei confini del Territorio Libero di Trieste così come definito negli allegati del Trattato di Pace fra l’Italia e gli Alleati, ed ivi residenti. Il Comitato PLT si propone l’attuazione in toto degli accordi internazionali che l’Italia ha sottoscritto di fronte alle potenze vincitrici del Secondo Conflitto Mondiale, e che prevedono la costituzione di un Porto Libero e di un Territorio Libero ad esso collegato governato dai cittadini originari del Territorio Libero sotto l’egida delle Nazioni Unite. Con il Comitato PLT collaborano tecnici e giuristi di fama internazionale, che ritengono una forzatura ed un abuso del diritto internazionale sia l’oscuramento del Territorio Libero di Trieste ad opera di Italia ed eredi dell’ex Jugoslavia, che la gestione del Porto di Trieste negli ultimi 56 anni. Il Comitato PLT esaurirà i propri compiti con la nomina da parte del Consiglio di Sicurezza in nome del Segretario Generale dell’ONU di un Governatore del Territorio Libero di Trieste, che avrà poi il compito di portare il nuovo stato a libere elezioni. Respingiamo quindi energicamente la definizione di partito o movimento politico che non ci appartiene, e sfidiamo il direttore a produrre i documenti con cui avremmo provato a strumentalizzare questo giornale, certi della loro inesistenza in quanto, contrariamente ai personaggi con cui il direttore sembra avere familiarità, non siamo adusi a strumentalizzazioni. Ci spiace rilevare come l’affermazione del direttore circa le nostre volontà di “creare nuovi problemi inutili alla già difficile situazione generale di Trieste” lo qualifichi invece apertamente come un seguace di quei poteri più o meno sotterranei che hanno perseguito per anni, e tuttora perseguono, l’affossamento definitivo del ruolo naturale di Trieste quale grande porto europeo. Rileviamo infine come nessuna delle parti sin qui in causa, quelle sì politiche, hanno fatto alcun chè di serio per il rilancio del porto, fino al punto di perseguire la trasformazione di una parte di esso in una speculazione immobiliare che niente ha a che fare con la portualità. Marcus Donato Comitato Porto Libero Trieste PLT Odbor Prosta Luka Trst PLT Committee Free Port of Triest FPT * * * Risponde il direttore: rinvio a quanto già pubblicato su questo comitato a pagina 5 del numero scorso sotto il titolo “Perché non ne abbiamo ancora scritto”. Dove non avevo precisato, per rispetto e stima degli aderenti di buona fede che conosco, quali fossero secondo me i limiti, in particolare di preparazione e di realismo, ed i rischi conseguenti per Trieste di questo nuovo embrione di movimento politico. Li ha ora voluti precisare il suo stesso leader Donato Marcus: non vogliono solo il porto internazionale necessario per Trieste, che è obiettivo serio e realistico, ma anche inutilmente tutta l’ex Zona B, destabilizzando equilibri umani ed internazionali quietati positivamente da lungo tempo, e che ci servono per vivere meglio tutti. Siamo nel 2010, non nel 1954. Oltre a questa che ritengo un’assurdità dannosa, in passate riunioni era emerso che lo stesso Marcus si è autoproclamato, con lettera all’ONU, Direttore del Porto Libero di Trieste, sostenendo che la mancata risposta costituirebbe silenzio-assenso. Ritengo quindi che le ragioni della mia opinione e scelta redazionale siano state ora chiarite ai lettori da lui stesso. E dalle loro pesanti e gratuite offese personali che vi ha aggiunto nei miei confronti, per le quali mi riservo querela. Questi signori hanno anche minacciato l’editore, se non pubblichiamo quello che vorrebbero, di sabotare il nostro giornale attaccandolo ed invitando a non comprarlo sul loro sito internet, dove affermano di avere migliaia di sostenitori. Facciano pure: deciderà la gente. Quanto a me, in tutta la mia vita non mi sono mai lasciato intimidire, neanche da prepotenti grossi e pericolosi. E non comincerò certo adesso. In ogni caso ospitiamo a pagina 11 un loro inserto pubblicitario, su un’iniziativa dove gli eventuali interessati potranno farsi un’idea da sé. il tuono q 7 INCHIESTE Sabato, 2 ottobre 2010 è necessario riesaminare ancHe il caso locale Del terrapieno inquinato “acquario” Dietro lo scandalo nazionale dei mitili tossici nei documenti gravi corresponsabilità penali impunite delle autorità competenti di trieste e muggia La settimana scorsa l’Italia è stata percorsa da una sequenza drammatica di intossicazioni da mitili, concentrata a Torino (con oltre 300 persone colpite) ed Aosta, con episodi minori in altre regioni. La Procura di Torino ha ipotizzato che i mitili contaminati provenissero dai noti allevamenti del Golfo di Trieste, disseminati nell’arco costiero che va da Duino a Muggia, e che l’agente patogeno sia una biotossina algale già nota, la cui pre- Minacce istituzionali al mitilicolore Il 15 gennaio 1998 la Capitaneria, a firma del contrammiraglio Sergio Destefano, scrive invece al Ministero dei Trasporti e della Navigazione di avere dato parere positivo alla discarica, definendola ingannevolmente “realizzazione di un centro turistico-balneare”, e che non vi è incompatibilità con l’allevamento di mitili poiché il ter- Il terrapieno inquinato a ridosso degli allevamenti di mitili senza sarebbe dunque sfuggita ai controlli delle autorità locali. Ma le autorità della Provincia di Trieste hanno in materia responsabilità ancora più gravi, e da molti anni, a grave danno degli allevatori di mitili e pericolo per i consumatori. Ne riassumiamo ed integriamo qui le informazioni documentate dal prezioso libro-inchiesta sul malaffare locale “Tracce di legalità”, di Roberto Giurastante, presidente dell’organizzazione ambientalista Greenaction Transnational e rappresentante in Italia dell’internazionale Alpe Adria Green. rapieno non disperderà materiali reflui perché verrà dotato una scogliera e di una barriera flottante (poi mai realizzate). Chiede però che in caso di inconciliabilità accertata si neghi al mitilicoltore il rinnovo della concessione, perché il “centro balneare” è di maggiore interesse pubblico. Il senso è chiaro: l’allevatore se ne stia zitto e buono, se no verrà sloggiato, e rovinato. Così la discarica di inerti e rifiuti tossico-nocivi quindi inizia, e prosegue incontrollata ed indisturbata dalle autorità per quasi 6 anni, sino al 2003. Autorizzazioni illegittime Denuncia e processo Nel 1997 sulla litoranea muggesana le autorità competenti (Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Capitaneria di Porto di Trieste, Comune di Muggia) autorizzarono stranamente una società privata, la Acquario srl, a realizzare grande discarica a mare di asseriti inerti, sino a creare un terrapieno per strutture balneari e ricreative. Che non potevano autorizzare, perché le discariche a mare sono vietate per legge. Ed in questa venivano notoriamente scaricati anche rifiuti tossico-nocivi (terreni inquinati da metalli pesanti, diossine ed idrocarburi) provenienti dalla trasformazione del vicino ex cantiere navale San Rocco nell’omonimo porto nautico e villaggio turisticoresidenziale. La discarica è stata inoltre (illecitamente) autorizzata di fronte ad un grande allevamento di mitili, che il titolare ha realizzato da 25 anni, su regolare concessione, in quelle acque ancora pure con un investimento complessivo di 400 milioni di lire; è anche la sola fonte di reddito della sua famiglia. Il 1° dicembre 1997 il mitilicoltore presenta quindi alla Capitaneria di Porto opposizione all’autorizzazione, segnalando i danni e rischi ambientali della discarica illegittima e l’incompatibilità con l’allevamento preesistente da un quarto di secolo. Nel 2003 una denuncia documentata di Giurastante porta al sequestro penale del sito, con analisi, incriminazionui e processo. Ma la Procura incrimina soltanto titolari della società e trasportatori, e non le autorità responsabili dell’autorizzazione illegittima della discarica e della mancata sorveglianza su ciò che vi veniva scaricato prelevandolo con i camion dal cantiere di San Rocco sotto gli occhi di tutti. All’udienza del 19 dicembre 2005 del pubblico processo il perito del Tribunale Mauro Sanna, tecnico di fama in Italia ed all’estero, dichiara che c’è serio rischio per l’alimentazione umana perché «sicuramente quelle sostanze tossiche e nocive che noi abbiamo trovato in qualità e quantità abnorme nei sedimenti, nel bancamento, saranno finite sicuramente nei mitili e quindi dai mitili saranno finiti nei piatti dell’uomo» e precisa «finché il materiale inquinato sarà in grado di cedere, cederà attraverso lisciviazione sia delle acque che vengono dall’alto – cioè le precipitazioni atmosferiche – atmosferiche sia dal moto di va e vieni delle maree (…) i mitili, com’è noto, si cibano filtrando enormi volumi d’acqua, è evidente che più questi volumi d’acqua sono inquinati, più filtrano queste sostanze che rimangono poi all’interno del mitilo, e quindi per poi depurarlo dovrebbe essere spurgato per assicurarsi che non ci sono più presenti queste sostanze». La denuncia tccnica qualificata di grave pericolo per la salute pubblica è chiarissima e verbalizzata, ma la Procura che partecipava direttamente all’interrogatorio in aula non ci risulta avere aperto un procedimento accertativo. Altre azioni ed omissioni istituzionali Il 27 giugno 2006 l’ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente scrive alla Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici della stessa Regione ed ai settori omologhi della Provincia di Trieste e del Comune di Muggia che la propria attività di monitoraggio periodico dell’inquinamento delle acque marine per la messa in sicurezza del terrapieno sequestrato è iniziata soltanto nel febbraio 2006 (cioè quasi 3 anni dopo il sequestro!) e “consiste nel monitoraggio periodico delle concentrazioni di piombo, mercurio ed I.P.A. nella polpa di mitili selezionati e dedicati, posti in stabula- zione nelle immediate adiacenze di quelli attualmente allevati a scopi alimentari.” ma i risultati non sono ancora disponibili. Il 30 giugno 2006 il Comune di Muggia scrive all’ARPA ed ai settori gestione rifiuti della Regione e della Provincia che nel novembre 2004 (quasi due anni prima) era stata notificata ai responsabili della discarica di inquinanti l’ordinanza di diffida a mettere in sicurezza d’emergenza l’area, ma nessuno di essi aveva ottemperato, ed il Comune non poteva eseguire lui l’intervento perché troppo costoso. Nel gennaio 2005 il sindaco (Gasperini) aveva tentato senza esito un accordo bonario. Dopodiché il Comune non risulta aver fatto più nulla, a parte chiedere all’ARPA il monitoraggio dei mitili, ma per vrificare l’eventuale dannosità degli inquinanti per l’allevamento, e non per la salute pubblica. 13 anni di inerzie, e peggio Siamo nel settembre 2010, a 13 anni dall’inizio dell’inquinamento ed a 7 dal suo accertamento giudiziario. Durante i quali in sostanza l’allevatore dei mitili gravemente ed ingiustamente danneggiato è stato costretto a continuare a tacere sotto la minaccia formulata dalla Capitaneria e non ci risulta aver avuto alcun risarcimento, mentre gli inquinanti hanno continuato a fluire quotidianamente in mare, le autorità responsabili non sono state incriminate per i gravi fatti pregressi e risultano avere anche omesso qualsiasi intervento, sia di messa in sicurezza del sito che di salvaguardia della salute dei consumatori di prodotti ittici della zona. Dove oltre all’allevamento di mitili si vedono ogni giorno dei pescatori. Conclusioni Quella così emersa è una situazione di illegalità e pericolo clamorosi, che inizia e finisce con gravi e scandalose responsabilità sinora impunite di soggetti istituzionali, di Trieste e Muggia, che devono venir finalmente indagate da parte delle sedi di pertinenza. Senza stupirsi se nei mitili responsabili di avvelenamenti si troveranno, oltre o invece che biotossine, veleni inorganici come i metalli pesanti, le diossine e gli idrocarburi. Max TAGLI ALLE UNIVERSITà Si schierano ricercatori e Senato Accademico A due settimane dall’ultimatum lanciato dal rettore di Bologna Ivano Dionigi ai ricercatori del proprio ateneo («chi sciopera sarà sostituito»), provocando lo sdegno del mondo accademico e non solo, anche nell’Università di Trieste i ricercatori abbracciano la protesta. Il Senato Accademico, riunitosi lunedì pomeriggio, «condivide l’allarme per lo stato di crisi sistematica cui è esposta l’università italiana» e «ritiene ingiusti e irrazionali i tagli stipendiati inferti dal d.l. 31 maggio 2010, n. 78, con particolare riguardo agli effetti penalizzanti che essi comportano sulle retribuzioni dei colleghi meno anziani». Pertanto «impegna le Facoltà, nel rispetto dell’integrità dell’offerta formativa programmata per l’anno accademico in corso a tutela del diritto fondamentale degli studenti al regolare percorso formativo, a sospendere, in tutto o in parte, nella settimana del 4 ottobre p.v., l’attività didattica, organizzando momenti pubblici d’informazione e di dibattito sui temi in esame». Ma facciamo un passo indietro: perché protestare? Nell’assemblea degli studenti organizzata dalla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali si è provato a rispondere a questa domanda, dati alla mano. Le entrate dell’Università di Trieste provengono per ben il 66,8% dai ministeri (il così detto FFO, “Fondo di Finanziamento Ordinario”, che costituisce la maggiore fra le entrate dell’ateneo), mentre le tasse universitarie costituiscono meno del 12% delle entrate. Con la legge 133 – votata dall’attuale governo – le università il cui rapporto fra spese per il personale e l’FFO risulta essere superiore al 90% non possono bandire concorsi né per docenti, né per ricercatori, né per personale amministrativo. Fin qui, tutto bene. Se non fosse per i tagli al FFO: nel 2010 è stato ridotto del 9%, mentre per il 2011 è previsto un ulteriore taglio del 17%. Tagli che porteranno l’Università, nel difficile tentativo di non indebitarsi, a ridurre fortemente il numero di corsi, compromettendo l’offerta didattica. Finora sono le facoltà di Lettere e Filosofia, quella di Scienze matematiche, fisiche e naturali e quella di Medicina ad essersi schierate per la mobilitazione, anche se in alcuni casi non si è ancora deciso con quali modalità. Il consiglio di facoltà del 30 settembre di Scienze matematiche, fisiche e naturali ha deciso di sospendere la didattica nella settimana dal 4 all’8 ottobre e di indire un’assemblea di facoltà lunedì alle ore 10 in aula magna c11 aperta a chiunque voglia parteciparvi, nella quale si affronterà il tema della riforma universitaria. A Lettere e Filosofia invece, nel consiglio di facoltà del 29 settembre, è stato votato all’unanimità l’appoggio ai ricercatori, ma non si è deciso come portare avanti la protesta. Se una decisione di comune accordo non è stata presa, si sa però qual è la scelta dei ricercatori stessi, i quali hanno dichiarato «a partire da oggi l’indisponibilità a svolgere compiti didattici per l’a.a 2010-2011 che esulino da quanto previsto dalla normativa vigente per i ricercatori universitari» (così dalla lettera indirizzata alla Preside di Facoltà). Le motivazioni: «non è stato introdotto alcun rimedio alle penalizzazioni nei confronti dei ricercatori universitari, cui sono stati tolti anni di possibilità di avanzamento di carriera e cui non è e non sarà in alcun modo riconosciuta ai fini concorsuali la funzione docente svolta». «Inoltre – continua la lettera – la manovra finanziaria ha colpito in maniera indiscriminata i professori di I e II fascia e i ricercatori universitari, tagliando gli scatti stipendiali per un intero triennio e penalizzando maggiormente i più giovani in età e in carriera, con gravi conseguenze sul loro futuro pensionistico». Stefano Tieri 8 q il tuono FORZE DELL’ORDINE Sabato, 2 ottobre 2010 FINaNZIERI (E POLIZIOTTI) DIScRImINaTI E SENZa bENEFIcI SOLO PERché INDOSSaNO La DIvISa Guardia di Finanza: l’emergenza negata delle esposizioni all’amianto Alcuni Comandi arrivano persino a negare l’esposizione obiettiva ed il rischio zioni effettuate prima del 2003, anno limite per la concessione del beneficio, le risulta? Mi risulta che, pur negando ogni beneficio previdenziale collegato alla Legge 257/1992, nonché il rilascio del curriculum lavorativo ai propri dipendenti ed al personale in congedo, la Guardia di Finanza di Trieste non ha mai esibito i presunti rilevamenti che sarebbero stati L’aumento dei casi di patologie effettuati prima del 2003. Inoltre lo stesasbesto-correlate tra i finanzieri so Comando, in alcune comunicazioni ufche hanno prestato e prestano ser- ficiali, ha dichiarato di aver effettuato devizio in esposizione all’amianto fa gli asseriti scarti d’archivio quinquennali gridare all’emergenza. Lei come proprio sugli atti concernenti l’amianto. Presidente dell’associazione “Movi- E sinceramente mi sembra improbabimento dei Finanzieri Democratici”, le che ciò sia potuto accadere. Infatti le trattazioni previste dal D.Lgs 626/94, cosa ne pensa? In Italia non può essere messo in dub- in tema di amianto e sicurezza sul lavobio che siano stati esposti all’amianto ro vanno custodite per lungo tempo, a milioni di lavoratori, e tra questi anche maggior ragione essendo ancora in corappartenenti al personale della Guardia so una vertenza con il personale che va avanti da diversi anni. A proposito di ciò, con il Colonnello Vincenzo Cerceo, alcuni anni fa effettuammo un accesso mirato presso il Comando Provinciale di Trieste ma ci fu mostrata solo corrispondenza tra i vari uffici, tra l’altro, a mio avviso, di scarsa rilevanza. Ci sono stati casi di decesso tra i finanzieri di Finanza, in porti, autoporti, aree do- o ex appartenenti al Corpo certificati ganali, scali ferroviari, valichi, caserme... per amianto. Ma, a quanto pare, non ad esempio, in Friuli Venezia Giulia i Co- basta neanche morire per vedersi rimuni di Trieste e Monfalcone sono quelli conosciuto un minimo dovuto. Cosa maggiormente a rischio per la presenza ne dice? dei cantieri navali, per il massiccio transiSì, da quanto ci risulta sono almeno to di amianto nel corso degli anni passati quattro i decessi tra il personale che pose per mille altre ragioni. Per dirsono essere collegati ne una, nel capoluogo giuliano, con un certo margine La Corte dei Conti di sicurezza all’esposisolo nell’ambito portuale, sono faccia pagare stati recentemente censiti alzione all’amianto; altri chi non ha voluto meno 100.000 mq di tettoie in finanzieri soffrono tutapplicare le leggi eternit in pessimo stato di contora di patologie molto servazione, spesso friabili, lascio gravi che la medicina immaginare cosa è accaduto, e accade, legale definisce asbesto-correlate. Penso con la bora in questi anni. che sia giunta l’ora di adire le vie legali Alle reiterate richieste di rilascio sotto il profilo penale oltre che amminidel curriculum lavorativo avanzate strativo. Tempo fa, il nostro legale, l’Avv. dai finanzieri (o ex), anche attra- Ezio Bonanni, ha rappresentato i familiaverso l’Avv. Ezio Bonanni del Foro ri di un nostro collega vittima del mesotedi Roma – tra i maggiori esperti lioma, ma ad oggi, per quanto ne sappia, nazionali in tema di amianto – per non c’è stata ancora giustizia. dare corso alla prevista pratica di è veramente incredibile che un risarcimento previdenziale, sappia- Corpo di Polizia così prestigioso e mo che i Comandi del Friuli Venezia con tanta storia non riconosca, in Giulia hanno risposto, negando il questo caso, ai propri dipendenti documento, che il personale non ha non solo il diritto alla salute (vedi manipolato l’amianto o che ha subi- bonifiche tardive o mai fatte, ecc.) to un livello di esposizione inferio- ma neanche il minimo indennizzo re al limite di legge. Senza - peraltro previdenziale previsto. Ciò lascia - aver mai mostrato delle misura- perplessi... Tra le attività significativamente esposte all’amianto (asbesto) con i terribili rischi, e purtroppo spesso esiti, che ne conseguono, ci sono anche quelle istituzionali degli appartenti alla Guardia di Finanza ed agli altri corpi di polizia dello Stato. Che non chiedono privilegi, ma di non essere addirittura discriminati nei doverosi provvedimenti e riconoscimenti, come invece accade. Sull’ingiustizia di questa discriminazione, tanto più grave perché attuata da organi dello Stato, pubblichiamo un’intervista molto chiara di Fedele Boffoli a Lorenzo Lorusso, presidente del Movimento dei Finanzieri Democratici (mail: [email protected]). Il personale del Corpo della Guardia di Finanza ha sempre dovuto lottare per ottenere dei diritti che altri corpi di polizia, la Polizia di Stato in primis, ottenevano molto più facilmente. Questo è dovuto al fatto che le Fiamme Gialle sono l’unico corpo di polizia economicofinanziaria del mondo che sia ancora militarizzato, e quindi nell’impossibilità di avere un vero sindacato a tutela del personale. Per la prima volta nella storia, e da poco, la Guardia di Finanza è retta da un generale interno al Corpo. Non crede che sia il caso di rivolgergli un pubblico appello affinché intervenga per sanare questa controversia che rovina l’immagine dell’Istituzione e la dignità dei finanzieri, e per far cessare quell’odioso atteggiamento negazionista di alcuni ufficiali, richiamandoli alle loro responsabilità morali, civili, militari e penali? Sarebbe opportuno che il Comandante Generale ristabilisse ordine sulla questione amianto: è ciò che moltissimi finanzieri in servizio ed in congedo auspicano da tempo”. Oltretutto gli stessi ufficiali che negano la contaminazione, o la ritengono inferiore ai limiti di Legge, sono stati esposti al pari dei più umili finanzieri. Quindi il rischio di contrarre il mesotelioma della pleura, il cancro ai polmoni, l’asbestosi e quant’altro, vale anche per loro. Perché complicare tanto le cose? Si può ipotizzare che i vertici della Guardia di Finanza cerchino di bloccare i costi economici stimati per la concessione dei benefici previdenziali di cui alla legge 257/1992. Pare non vi sia altra spiegazione, visto che il cancro non risparmia neppure chi indossa stellette, torri e greche sulle spalline dell’uniforme. E bisogna fare in fretta: secondo i ricercatori, purtroppo, il picco dei tumori si verificherà tra circa 10 anni, considerato il lungo periodo di latenza. Ecco perché è urgente anche un sistema di sorveglianza sanitaria.” Ci sono stati ricorsi dei finanzieri alla Magistratura amministrativa (con enormi esborsi a carico dell’Amministrazione) e forse ce ne saranno anche di penali. Verrebbe da chiedersi chi paga tutto questo. Cosa prevede in merito? Io auspico che la Corte dei Conti faccia pagare di persona quegli ufficiali o quei dirigenti che hanno commesso degli errori o che hanno tardato nell’applicare la Legge. Sarebbe ingiusto scaricare eventuali costi dovuti ad inottemperanze sulle spese dello Stato, cioè sulle tasche di tutti noi. Vorrei che intervenissero d’ufficio sia la Magistratura, sia il Capo dello Stato, a difesa dei diritti dei finanzieri e degli altri militari, e dei poliziotti, che si sono visti sottrarre un equo risarcimento solo perché indossavano o continuano ad indossare una divisa. Anche perché a suo tempo ne incari- cammo l’Avv. Ezio Bonanni, del Foro di Roma, che con il ricorso al TAR del Lazio pose in evidenza la singolarità e la contraddizione questo trattamento, resa palese dal fatto che molti nostri colleghi risultano iscritti nel registro degli esposti della regione Friuli Venezia Giulia in seguito ad accertamento amministrativo. Al quale la Sentenza n°5750/09, accogliendo il nostro ricorso, attribuisce dignità pari a quella dell’atto di indirizzo ministeriale ai fini del riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione all’amianto. Dobbiamo reagire, e reagiremo, e certamente non chineremo la testa, facendoci guidare dal leale senso di giustizia che abbiamo nelle vene per il nostro legame forte con i valori della democrazia e della trasparenza. il tuono q 9 PROBLEMI DELLA CITTÀ Sabato, 2 ottobre 2010 nonostante le continue lamentele di buona parte dei cittadini le condizioni restano deprecabili per l’incuria a cui esso è stato abbandonato Peggiora il degrado al cimitero Sant’Anna Peggiora il degrado del cimitero di Sant’Anna, già denunciato sulle pagine di questo settimanale l’8 maggio scorso. A distanza di 4 mesi, nonostante le continue lamentele di buona parte dei cittadini che visitano periodicamente i loro cari che riposano a Sant’Anna, le condizioni del luogo di sepoltura continuano ad essere deprecabili per l’incuria a cui esso è stato abbandonato, anzi sembrano chiaramente aggravate. Per la verità, la situazione è andata via via peggiorando negli anni a partire dal passaggio della gestione dal Comune a terreno con il loro squallido scheletro in Acegas, dimostrando ancora una volta che la terziarizzazione dei servizi non ga- quanto nessuno da mesi si è preoccupato rantisce la qualità delle prestazioni avendo di eliminarli e sostituirli con giovani pianle società affidate, come primo obiettivo, il te. Tanti altri faranno probabilmente la risultato economico. Le foto che corredano stessa fine in quanto attaccati in maniera il presente articolo sono molto eloquenti aggressiva da tralci infestanti di edera che in quanto rappresentano l’ignobile stato da tempo succhiano la linin cui versava il Camposanto fino a pochi fa all’albero nella completa indifferenza dei gestori del giorni fa. È vergognoso constatare che in molti cimitero. Oltre alle tombe, campi di sepoltura le erbe sono cresciute pertanto anche i cipressi di Sant’Anna riena tal punto da coprire le trano nel patrimonio lapidi, già precarie per Le erbe sono da salvaguardare in le condizioni ondulate cresciute a quanto esempio tipidel terreno. Anche tomco di verde cimiteriatal punto da be di importanti famiglie triestine non sfuggono al coprire le lapidi le, da sempre vissuto dai visitatori come il proliferare della vegetasimbolo dell’albero zione rimasta evidentemente da tempo incontrollata. Peggio an- sotto cui raccogliersi in precora, moltissimi antichi cipressi, morti per ghiera in onore dei defunti cause ancora da stabilire, sono rimasti nel e meditare sulla caducità con buona pace degli animalisti, sarebbe da sottolineare che, pur amando in generale gli animali, ambienti come quello cimiteriale (e così quello ospedaliero) non rappresenterebbero proprio il luogo giusto per la proliferazione della specie, anche per motivi di igiene. Ai gatti poi si aggiungono sempre più numerose le cornacchie e qualche gabbiano che consumano i resti lasciati dai felini. C’è da chiedersi: esiste un responsabile della manutenzione sia dei manufatti che del verde comune cimiteriale? Viene richiesto ai concessionari delle della vita. Anche buona parte dei sepolcri, tombe di provvedere almeno alla pulisoprattutto quelli monumentali in conces- zia dello spazio di rispetto? I dirigenti di sione, posti sotto il porticato, di competen- Acegas, che hanno gli uffici a pochi passi za comunale, sono abbandonati e ridi distanza, si preocdotti al massimo degrado: monumenti Anche i cipressi cupano qualche volta in sfacelo, pesanti infiltrazioni d’acqua di fare un sopralluogo di Sant’Anna dalla cupola, strati per controllare lo starientrano nel di guano lasciato to generale del cimipatrimonio da cadere dai numetero? salvaguardare rosi colombi che Un luogo sacro stazionano sulcome il Camposanto la sommità della dovrebbe essere mantenuto in condizioni volta. In aggiunta, esemplari per rispetto dei vivi e dei morti alcune “gattare” non e basterebbe che i responsabili facessero si preoccupano di re- qualche visita ai cimiteri delle principali cuperare i contenitori città italiane (per esempio Milano, Firendi plastica, in cui de- ze, Bolzano) per rendersi conto della difpositano il cibo per la ferenza. Forse i triestini si sono rassegnati numerosa colonia di alle condizioni del nostro, ma certamente felini, che poi il vento ai parenti che provengono da fuori Trieste sparpaglia fra i sacel- viene un gran magone. li. A questo proposito, Bernardino de Hassek L’inquinamento al parco del Farneto Il problema dell’inquinamento nelle aree boschive attorno alla città di Trieste non è da sottovalutare. Quando si passeggia in certe zone del Carso locale, si possono vedere tra i cespugli diversi oggetti che non appartengono alla sua natura: cartacce, stracci, bottiglie, elettrodomestici… Sembra quindi che il nostro amato Carso si stia trasformando nuovamente in una discarica a cielo aperto rendendo vano il lavoro di pulizia svolto qualche anno fa dagli ambientalisti e quello svolto dagli speleologi. Questo feno- meno così palpabile, non riguarda solo l’altopiano carsico ma sembra coinvolgere anche i boschi più piccoli e le aree urbane, seppure con forme e modalità diverse. Infatti accanto al problema appena citato sembra stia dilagando un altro fenomeno, quello dell’inquinamento diffuso (o a macchia di leopardo). Diverso dalla questione delle discariche ma non per questo meno pericoloso, l’inquinamento diffuso riguarda di solito i centri abitati o i piccoli boschi. Uno degli esempi più significativi è quello relativo al Parco Urbano Far- neto. Il Parco è composto da un bosco dalla grandezza più limitata rispetto all’altopiano e occupa l’area compresa tra San Giovanni, San Luigi e il Ferdinandeo. Percorrendo i sentieri dalla Rotonda del Boschetto si possono osservare i primi disagi: tanti mozziconi di sigaretta, lattine, deiezioni di varia provenienza. Se invece si parte dal parcheggio di San Luigi e si prosegue lungo il sentiero principale e parallelo a via Marchesetti si possono osservare degli atti di vandalismo: tavolini danneggiati, se- Filo spinato abbandonato die rotte, attrezzature per lo sport spezzate e pericolanti. Inoltre, le indicazioni poste sui vari cartelloni utili per l’orientamento sono state coperte da indecifrabili parole. Anche la facciata del “tempietto” situata accanto al parcheggio del Ferdinandeo è stata imbrattata da scritte di ogni tipo e da escrementi; il tutto circondato da minuti e pericolosi pezzi di vetro, resti di falò e fazzoletti di carta sporchi appesi ai rami. Uscendo dal Parco all’altezza del piazzale Largo Caduti di Nasiriya e proseguendo in direzione dell’area verde che si trova dietro via dell’Eremo le cose non sembrano migliorare: bombolette, lattine, bottiglie, qualche copertone, pezzi di automobili, chiodi. Facendo un po’ di attenzione, si può anche notare che alcuni cespugli sono stati avvolti con del filo spinato. Forse qualcuno spera di ferire o catturare qualche animale? Attualmente, l’attenzione dell’opinione pubblica è stata dirottata sulla presenza dei cinghiali, descritti come se fossero delle fastidiose e feroci creature, senza far comprendere alla cittadinanza quali sono i reali motivi per i quali questi animali sono stati costretti a spo- starsi verso i centri abitati. Invece, non sembra esserci stata una reale presa di coscienza sul problema grave dell’inquinamento diffuso e delle discariche sul Carso. A questo punto resta da capire se tutto questo sia dovuto alla mancanza di conoscenze sui danni che un costante inquinamento potrebbe avere sulla popolazione e sulla natura o se si tratta di un problema legato alla volontà di alcuni di farsi beffa delle leggi, delle regole o dei principi della buona educazione per compiere consapevolmente delle gesta pericolose per l’ambiente e la collettività. Angela Spechar 10 q il tuono DIRITTI DEI CITTADINI Sabato, 2 ottobre 2010 seconda parte della piccola guida con consigli pratici per non trovarsi impreparati al passaggio dall’analogico al digitale Digitale terrestre: informazioni utili Alcuni dei canali gratuiti attualmente ricevibili in chiaro tramite il digitale terrestre Quello che pubblichiamo sopra è un elenco di canali in chiaro visibili appunto gratuitamente. Oltre a questi bisogna aggiungere i due pacchetti a pagamento attualmente presenti sul digitale terrestre precisando, per i meno esperti, che anche se si acquista un decoder predisposto alla ricezione di questi canali non si è obbligati a sottoscrivere l’abbonamento. L’apparecchio dedicato a questo uso presenta un’apposita slot dove inserire una carta a microchip acquistabile separatamente la quale dà diritto alla ricezione per un certo periodo dei canali che si ha deciso di comprare. I prezzi oscillano da 14 a 50 euro al mese a seconda del numero dei canali prescelti e dei fornitori del servizio anche se sono cifre puramente indicative spesso soggette a sconti per offerte in corso soprattutto per quel che riguarda i nuovi abbonati. nel mobiletto della tv per inserire un altro decoder non compatibile con il DTT e istallare una parabola per la ricezione del segnale via satellite. a che fare con la tv ad alta definizione che dal rivenditore hanno usato come esca collegando attraverso la presa HDMI un lettore blue ray o un’altra sorgente del genere con film e documentari registrati con questo sistema. Il contenuto proveniente dal decoder non riesce sempre a soddisfare la composizione dell’immagine. Con uno schermo di grandi dimensioni, aumenta pure la grandezza dei pixel (che in parole povere sono quelle piastrelle che compongono il quadro) creando un effetto mosaico quasi insopportabile e in caso di scene Standard per la trasmissione digitale Entrando più nello specifico dell’argomento a livello tecnico, introduciamo il concetto di standard per la trasmissione digitale che altro non è che una serie di regole che case costruttrici di trasmettitori e apparecchi domestici e operatori del settore adottano. Molti ricorderanno la lunga indecisione sull’introduzione della tv a colori in Italia. Oltre a una questione politica ci fu anche l’imbarazzo su quale sistema colore adottare. L’obsolescenza dell’americano NTSC si scontrava con la rivalità Pay per view franco-tedesca SECAM – Oltre all’abbonamento PAL. In questo marasma mensile o annuale esiste la la ricerca italiana sviluppò possibilità di comprare solo un proprio sistema di livelun evento ovvero la pay per lo superiore che fu scartato view: se si vuole ad esem- perché non conforme agli pio guardare soltanto un standard europei. Alla fine incontro sportivo o un film si adottò il PAL. Senza troppi approfonsi paga esclusivamente per quel programma. L’impor- dimenti diremo che per le to viene addebitato su una stesse ragioni sorte simile speciale carta ricaricabile toccò anche alla scelta dello standard di vio a scelta sulla deoregistraziocarta di crediCon la pay per ne ricaduto sul to. view è possibile VHS, di certo il I contenuti offerti hanno comprare anche peggiore sistema a disposicome protagosolo un evento zione all’epoca. nista il calcio. Il digitale Mediaset premium aggiunge cinema e terrestre italiano adotta lo serie tv, Dahlia invece sport standard MPEG2 introdotestremi, documentari, con- to nel 1994 per la trasmiscerti e intrattenimento per sione e la distribuzione di adulti. Questo tipo di offer- immagini televisive. Oggi te non vanno confuse con questo sistema risulta dequelle di Sky, altro operato- cisamente obsoleto. Se ne re nel settore della tv a pa- sono accorti molto bene gamento digitale che attual- i possessori di quei granmente usa come sistema di di televisori piatti che vediamo in bella mostra nei trasmissione il satellite. Una feroce battaglia le- centri commerciali. Dopo gale da parte di Mediaset è l’entusiasmo dell’acquisto in corso alla Corte di Giusti- arriva la grande amarezza. zia europea per osteggiare Scartato il pacco e accel’ingresso di Sky nel circuito so il “gioiello” della tecnica dei canali a pagamento sul si scopre che molte delle digitale terrestre. Chi quin- trasmissioni su digitale terdi volesse dotarsi anche di restre seppure di qualità questa opportunità per il superiore rispetto a quelle momento deve far spazio analogiche niente hanno veloci una riga trasversale altrettanto fastidiosa. In più se l’immagine è nello standard 4:3 viene tagliata o deformata, a volte peggio del vecchio tubo. Tutto ciò accade per varie ragioni: la codifica in MPEG2 teoricamente è stata scelta per questioni di standard e di risorse disponibili (occupando meno spazio all’interno della banda si possono inserire un maggior numero di canali a discapito ovviamente della qualità del segnale). Altri paesi come la vicina Slovenia hanno adottato la codifica con il sistema MPEG4 di qualità nettamente superiore. In pratica, è probabile che l’adeguamento arrivi presto anche in Italia, non prima di aver esaurito la scorta di decoder MPEG2 ancora da vendere. Ecco perché per chi deve ancora prendere il decoder ci sarebbe da riflettere sull’acquisto di un apparecchio compatibile per entrambe le codifiche. Il futuro della televisione C’è anche da dire che il “sistema televisione” come lo intendiamo oggi è destinato lentamente a scomparire. Si corre velocemente (e i giovanissimi lo sanno) verso un’integrazione tra tv e computer che rivoluzionerà la fruizione dei contenuti e aumenterà il livello di interattività. La transazione è già in atto e ce ne accorgiamo ancora una volta quando entriamo nei grandi magazzini dell’elettronica di consumo. Sempre più spesso si notano apparecchi “ibridi” come per esempio l’hard disk multimediale, praticamente un serbatoio di memoria facilmente collegabile a qualsiasi televisore che può essere “caricato” con centinaia di film, video e musica disponibili subito con un click del suo telecomando, oppure ancora i decoder interattivi dotati di connessione alla rete che permettono di interagire con la trasmissione in corso per esprimere ad esempio il proprio parere o ancora inviare una mail. Con qualche piccolo trucco si può trasformare il mega tv del soggiorno in un grande monitor del pc e guardare i contenuti web da youtube o le stesse web tv. Al contrario, con un ac- cessorio dal costo irrisorio collegabile via usb, anche un piccolo pc portatile può diventare una tv con ricevitore digitale terrestre. Le possibilità quindi si ramificano e per chi non vuole restare attaccato alla vecchia antenna non c’è che l’imbarazzo della scelta e centinaia di canali tv disponibili in chiaro e legalmente attraverso internet. Prenderemo in considerazione in un prossimo articolo queste nuove soluzioni e i loro contenuti. Intanto per i più pigri e risparmiosi oltre ai già presenti in buon numero, sono in arrivo, con l’apertura di nuovi mux, altri canali in chiaro sul digitale terrestre. Buona visione… Edoardo Milani La prima parte della piccola guida al digitale terrestre è stata pubblicata sul numero 18 del 25 settembre 2010. Alcuni dei canali a pagamento attualmente ricevibili in chiaro tramite il digitale terrestre Proseguono i rimborsi delle cauzioni versate dagli utenti per il prestito bibliotecario Fino al 17 dicembre (ma anche l’anno prossimo e successivamente, nei periodi che verranno per tempo comunicati) tutti gli aventi diritto possono accedere al rimborso delle cauzioni versate (tra il 1 maggio 2000 e il 30 aprile 2010) per usufruire del prestito bibliotecario nelle sedi del Servizio Bibliotecario Urbano del Comune di Trieste (Biblioteca Civica “Hortis”, “Quarantotti Gambini” di San Giacomo, “Stelio Mattioni” di Borgo San Sergio). Per ottenere la restituzione della cauzione sarà sufficiente presentarsi agli uffici amministrativi della Biblioteca Civica “Hortis”, nell’attuale sede di via Madonna del Mare 13 (orario: lunedì e mercoledì dalle 9 alle ore 12.30 e dalle 14 alle 17; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13), possibilmente con la tessera della biblioteca e con la ricevuta del versamento a suo tempo effettuato, per verificare l’importo da restituire e per la predisposizione del modulo da consegnare poi all’Unicredit Banca Spa di via Cassa di Risparmio 10, al fine del pagamento in contanti oppure eventualmente tramite bonifico bancario (solo per i correntisti Unicredit). L’eliminazione dell’istituto della cauzione è stata approvata dal Consiglio comunale il 12 aprile scorso: con apposita delibera si è previsto appunto che a decorrere dal 1 maggio 2010 la cauzione (di 6,20 Euro) per i prestiti di libri, dvd o altri supporti, in tutte le strutture del Servizio Bibliotecario Urbano, non doveva più venir versata; contestualmente, con una determinazione dirigenziale dell’Area Cultura del Comune, veniva stabilita la restituzione delle cauzioni precedentemente riscosse e ancora in essere, fissando la data del 1 settembre per l’inizio dei rimborsi. Va ricordato peraltro che con il nuovo “regime” dei prestiti, e abolite le cauzioni, chi non restituirà quanto appartiene al patrimonio culturale del Municipio dovrà naturalmente rifonderne il suo valore commerciale o versare un prezzo fissato dai competenti funzionari del Comune qualora si tratti di un pezzo ormai fuori commercio. C.S. Sabato, 2 ottobre 2010 PUBBLICITà regalato a speculatori il tuono q 11 12 q il tuono SALUTE E BENESSERE Sabato, 2 ottobre 2010 XVII EDIZIONE DELLA cAmpAgNA “NAstrO rOsA”, prOmOssA DALLA FONDAZIONE EstèE LAuDEr Appuntamenti e informazione per il mese della prevenzione dei tumori al seno La città di Trieste e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori anche quest’anno ribadiscono assieme l’importanza cruciale della prevenzione per i tumori al seno. Questa sfida prende lo slancio grazie alla campagna intitolata “Nastro Rosa” promossa in tutto il mondo proprio nel mese d’Ottobre dalla Fondazione Estèe Lauder e arrivata oggi alla XVII edizione. La campagna, tenutasi dal duemilauno nelle principali città italiane, è rivolta a tutte le persone affinché si ponga un maggior accento sull’importanza della diagnosi precoce dei tumori al seno e alla prevenzione – ci riferisce la dott.sa Scaggiante, Presidente della LILT di Trieste. E poi continua – nella sola Trieste si registrano trecento nuovi casi all’anno, vista l’incidenza sempre maggiore sulla popolazione, il tumore alla mammella ormai lo si può definire una malattia sociale. La campagna di sensibilizzazione, nata negli Stati Uniti nel 1989 dalla volontà di Evelyn Lauder, punta ad aumentare la consapevolezza delle persone nel combattere e prevenire i tumori al seno gra- zie alla conoscenza del patologia. Grazie a questa iniziativa, abbracciata e supportata in Italia dalla LILT, tutte le donne si possono avvalere gratuitamente di trecentonovanta punti di prevenzione in Italia tra ambulatori e ospedali ove eseguire visite senologiche e controlli clinici strumentali. Per iniziativa della sede di Trieste della LILT e del Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura, e dei Civici Musei di Storia ed Arte – il mese d’Ottobre sarà ricco di appuntamenti a libero ingresso legati alla campagna “Nastro Rosa” e rivolti alla cittadinanza. Dopo la manifestazione d’apertura di venerdì 1 Ottobre al Palazzo Gopcevich intitolta “Illuminazione in rosa della fontana del Giovanin”, il mese della prevenzione a Trieste prevede un fitto calendario d’incontri con medici triestini durante i quali le persone potranno ascoltare pareri e ricevere utili consigli sulla prevenzione di questa patologia. La sede degli incontri si trova nella sede di Piazza dell’Ospitale 2, III piano scala A. Tra i primi appuntamenti, menzioniamo l’incontro del 12 Ottobre con il medico Francesco Morosetti dell’Unità operativa di Ginecologia Casa di Cura Sanatorio Triestino, il quattordici Ottobre con la dott.sa Maura Tonutti, Responsabile della Sezione di Senologia dell’Istituto di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste e il diciannove sia con il medico Carla Del- 16.00 intitolato “La bellezza in….piatto”: lach, Responsabile diagnosi precoce e pomeriggio di animazione a cura di Orscreening del Centro sociale oncologico nella Serafini dedicato a “alimentazione sia con il dottor Fabrizio Zanconati del e creatività” nel quale interverranno gli reparto di Anatomia Patologica Univer- operatori del CSO e Bruna Scaggiante, sità di Trieste sennonché responsabile Presidente della LILT di Trieste. Daniele Fasolo per l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste del programma di screening mammografico. Da ricordare inoltre, Per informazioni e appuntamenti chial’appuntamento al Centro mare la segreteria dalle 9.00 alle 12.00 allo Sociale Oncologico (CSO) 040-398312 o visitare il sito web: www. di via della Pietà, 19 il venlegatumori.trieste o [email protected] ticinque Ottobre alle ore GANd, iN BELGio, è LA pRimA ciTTà AmicA dELL’AmBiENTE Ad iSTiTUiRE UfficiALmENTE UN GioRNo ALLA SETTimANA RiGoRoSAmENTE vEGETARiANo La settimana internazionale senza carne Dal 1° al 7 ottobre 2010 si celebra la Settimana Vegetariana Mondiale, con lo scopo di spiegare al pubblico che con un’alimentazione a base vegetale si possono ridurre i problemi che un’alimentazione ricca di carne, latte e altri prodotti animali causa alla salute, all’ambiente, agli animali e alla società in generale. La data è stata scelta perché la settimana dal 1° al 7 include varie ricorrenze associate alla scelta vegetariana, tra cui la Giornata Vegetariana Mondiale il 1° ottobre, la Giornata Internazionale per gli Animali d’Allevamento, la Giornata della Non-Violenza il 2 ottobre e la Giornata Internazionale per gli Animali il 4 ottobre (coincidente con il giorno di San Francesco). Oltre a Margherita Hack, astronoma di fama internazionale, ci sono molti altri vegetariani famosi, come Victor Adler (1852-1918), Eric Fromm (1900-1980). Carl Gustav Jung (18751961), Ippocrate (460-377 a.C.), Albert Schweitzer (1875-1965), Leonardo da Vinci (1452-1519), Plotino (205-270), Herman Hesse (1877-1962), Hugo Von Hofmaansthal (1874-1929), Franz Kafka (1883-1924) e molti altri ancora come Richard Wagner (1813-1883), Simone Weil (1909-1943), Franz Kafka (1883-1924), Jean Jacques Rousseau (17121778), Aldo Capitini (1899-1968). Il termine “Vegetariano” deriva da “Vegetus”, che significa sano. Le radici del vegetarismo risalgono agli insegnamenti greci di Pitagora, avallati da filosofi come Plutarco, Epicuro, Platone. La storia lascia traccia di popolazioni vegetariane in tutto il mondo e l’orientamento vegetariano caratterizza ancora oggi molte colture Organization), il bestiame è responconfessioni religiose: le suore carmelita- sabile del 18% delle emissioni globali di gas ne, tra i cristiani cattolici; i quaccheri, gli serra e l’Onu ha rinnovato gli appelli a riavventisti del settimo giorno o i mormoni nunciare al consumo di carne almeno una tra i cristiani protestanti; i sufi tra i musul- volta ogni sette giorni. Oltre a ridurre così la famigerata carmani; gli induisti, i jaininsti (che ritengono che la vita debba essere rispettata al punto bon footprint, ovvero l’impatto ambientada non uccidere nessuna creatura, neanche le, Gand vuole anche mandare un segnale gli insetti), gli hare krishna, molti buddisti contro l’obesità e promuovere un’alimentazione più equilibrata e sana, tagliando il e zoroastriani. La necessità di spostare i consumi globali colesterolo. Le ricette vegetariane sono buone e guverso alimenti vegetali è ormai imperativa quando si considera l’impatto sull’ambien- stose, hanno sapori biologici e naturali, dolte sulla fame nel mondo delle produzioni ci o salati, nei piatti si possono assaggiare animali. Il nuovo report dell’UNEP (Pro- vari prodotti dell’orto e verdure di stagione. Antipasti, minestre, gramma per l’Ambiente legumi e salse senza delle Nazioni Unite), del carne sono comune2 giugno 2010 intitolamente chiamati “cucina to Calcolo degli impatti verde”, le ricette descriambientali dei consumi vono zuppe di cavoli e e della produzione, evidi carciofi, crocchette di denzia senza ombra di formaggio e noci, tortini dubbio come il consudi patate con i pomodomo di alimenti animali, rini, oppure pasta al farcarne, pesce, latticini, ro e spiedini di verdure, uova, sia una delle cause crostata ai frutti di boprimarie di impatto amsco e budino di tapiobientale, inquinamento, Piramide nutrizionale vegetariana ca, o ancora melanzane effetto serra e spreco di della nonna, polenta e asparagi e torta alla risorse. In Belgio, più precisamente a Gand, si nocciola. In Italia si stanno organizzando numerotrova la prima città amica dell’ambiente ad istituire ufficialmente un giorno alla set- si eventi con tavoli informativi e di assaggi timana rigorosamente vegetariano con il in piazza in oltre 30 città. Ad oggi sono già veggiedag. Gand è la prima ad ascoltare il previste circa 20 diverse iniziative in altretmonito a favore dell’ambiente lanciato dal- tante città, e molte altre se ne aggiungeranle Nazioni Unite, anche se presto altre città no nel corso delle prossime settimane. Per in Belgio potrebbero seguire il suo esempio. informazioni sulla Settimana Vegetariana Perché anche un piccolo passo può fare la Mondiale: www.vegetarianweek.org Nuria Kanzian differenza: secondo la FAO (Food and Agri- Sabato, 2 ottobre 2010 SALUTE E BENESSERE il tuono q 13 Contrastare il Morbo di Alzheimer Una dieta equilibrata ed un adeguato livello di attività fisica potrebbero prevenire e contrastare, almeno parzialmene, la Malattia di Alzheimer L’articolo di oggi verte su una malattia particolarmente grave e diffusa in Italia che, secondo i risultati di studi recenti (che necessitano tuttavia di ulteriori conferme), potrebbe essere prevenuta e contrastata, almeno parzialmente, da una dieta equilibrata ed un adeguato livello di attività fisica: il “Morbo di Alzheimer”. all’interno dei neuroni). Un’altra alterazione tipica della malattia di Alzheimer è costituita dalle cosiddette “placche senili”: depositi di materiale amorfo che si formano tra un neurone e l’altro. Classificazione. Esistono due forme di Malattia di Alzheimer: - una forma precoce (“Early Onset Familiar Alzheimer Che cosa è il “MorDisease” – EOFAD bo di Alzheimer”? -) che insorge a Il morbo di Alzheitrenta, quaranta o mer (o “Malattia di cinquanta anni, ha Alzheimer”) è la forma una base familiapiù comune di demenre ed è associata a za, tra le persone anmutazioni nei geni ziane, in Italia. “PSEN 1”, “PSEN 2” Per “demenza” si e “APP” che vengointende la progressiva no trasmessi dai geperdita delle “funzioni nitori ai figli. Sono cognitive”: la memodisponibili test di ria, il ragionamento, la Il medico tedesco Alois Alzheimer laboratorio che concapacità di pensiero. sentono di rilevare la presenza di tali mutazioni e conseQuanto è diffusa la malattia guentemente il rischio di contrarre la di Alzheimer? malattia o di trasmetterla alla prole. - Una forma tardiva, che è responsaSecondo dati del 2008 del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza bile di oltre il 95% dei casi di malattia, e e Promozione della Salute, circa il 5% insorge dopo i sessanta anni di età. degli italiani ultrasessantenni è affetto da Malattia di Alzheimer (1), per com- Sintomi. plessivi 500.000 ammalati Oltre 5 miL’esordio della demenza è subdolo e lioni di persone sono affette da Malattia lento, i primi sintomi della malattia radi Alzheimer negli U.S.A. (2) ramente sono colti dal malato, più spesso dai famigliari: il malato “non sembra Il nome. più la stessa persona”. I primi segni di Il nome della malattia deriva da quello del suo scopritore, il neurologo tedesco Alois Alzheimer (1864 – 1915) che, per primo, descrisse la malattia in una donna cinquantunenne (Augusta Deter) che non era più in grado di riconoscere i suoi familiari e perdeva l’orientamento all’interno della sua stessa abitazione. La Signora Deter presentava anche problemi di linguaggio, incapacità ad utilizzare utensili di uso comune ed aveva sviluppato un carattere estremamente sospettoso e diffidente. Alzheimer seguì l’evoluzione della malattia nella sua paziente e, quando la donna morì, eseguì una accurata autopsia descrivendo le alte- Malattia di Alzheimer comprendono: - perdita di interesse ed iniziativa. razioni tipiche della malattia che oggi - Avere difficoltà a prendere decisioni porta il suo nome: la riduzione delle cellule della superficie del cervello e gli rapide. - Avere difficoltà a dare il giusto vainviluppi di filamenti proteici all’interno delle cellule cerebrali (la cosiddetta lore al denaro (ad esempio pagare con “degenerazione neuro fibrillare”, che una banconota da cinquanta euro un in lingua inglese, viene oggi tradotta oggetto che ne costa dieci, pur avendo con il termine “neurofibrillary tangles” nel portamonete delle banconote da – letteralmente “grovigli di nurofibrille” dieci o venti euro) o dimenticarsi di a sottolineare e caratterizzare l’aspetto pagare, oppure dare in mano al negodegli ammassi proteici che si formano ziante l’intero portafoglio invece che la somma richiesta per il pagamento. - Avere difficoltà a trovare le parole nel corso di una conversazione, sostituire una parola con un’altra dal suono o dal significato simile. - Bloccarsi durante una conversazione (per evitare di dire parole sbagliate). - Interrompere, o non portare a termine, delle attività svolte quotidiana- mente (es. lavare i piatti, fare i letti). - Perdere la strada (o non ricordare la strada) verso luoghi famigliari. - Rifiutarsi di svolgere attività che esulino dalla routine quotidiana. - Ripetere più volte la stessa domanda. - Arrabbiarsi facilmente (in persone usualmente non colleriche). - Non prendere decisioni, ad esem- pio, ottenere come risposta alla domanda “cosa mangerai a cena?”: “mangerò quello che mangerò”. - Impiegare più tempo per svolgere attività usualmente svolte rapidamente. La persona affetta da morbo di Alzheimer tende ad agitarsi nel caso gli si metta fretta o succeda qualcosa di imprevisto. - Dimenticarsi di mangiare, mangiare solo un certo tipo di cibo o mangiare costantemente. - Cercare, controllare o ammucchiare costantemente cose di nessun valore. nell’organismo ma il loro livello è tenuto sotto controllo da un complesso di sostanze antiossidanti che, in parte, sono prodotte dall’organismo (es.: “catalasi”, “superossido dismutasi”) in parte sono presenti negli alimenti e assunti con la dieta (es.: vitamina C, vitamina E, vitamina A, ferro, rame). La produzione di ROS aumenta: con l’invecchiamento, in conseguenza a malattie croniche (es.: diabete mellito), per azione di sostanze inquinanti, in conseguenza alla somministrazione di farmaci. L’attività fisica, se svolta con regolarità, e in modo non eccessivo, determina una riduzione dei ROS stimolando la produzione di sostanze antiossidanti da parte dell’organismo. Nel nostro prossimo appuntamento esporrò i “fattori di rischio” associati al “Morbo di Alzheimer” e quelli che, in base ai primi studi, sembrano essere dei fattori protettivi nei confronti della malattia. Quali sono le cause della “Malattia di Alzheimer”? Non è noto quali siano le cause della Malattia di Alzheimer, si ritiene che essa sia la conseguenza di fattori genetici, fattori ambientali e stile di vita. Un dato epidemiologico che risulta evidente è quello che lega l’età allo sviluppo della malattia: oltre il 90% dei casi di “Morbo di Alzheimer” riguardano soggetti con oltre 60 anni e il rischio di ammalarsi cresce esponenzialmente con il passare degli anni, studi epidemiologici statunitensi rilevano come il rischio di contrarre la malattia in soggetti ultra ottantenni possa raggiungere il 50%. È noto che il normale invecchiamento del cervello determina fenomeni di “atrofia” (riduzione della massa cerebrale), incremento di fenomeni infiammatori ed un aumento della produzione di particolari specie chimiche denominate “Specie reattive dell’Ossigeno” (“Reactive Oxygen Species” – ROS -), i noti “radicali liberi” sono una categoria di ROS. I ROS si formano normalmente Note: (1). Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute. Malattie di Alzheimer. Cneps - Istituto Superiore di Sanità – 20 Giugno 2008. (2). Alzheimer’s Disease Education & Referral Center, Alzheimer’s Disease NIH Publication N° 08 – 6423, November 2008. Dottor MArIo CeSTAro Biologo NutrizioNista specialista iN MicroBiologia e Virologia Master, i* liVello, iN scieNze dello sport e del FitNess www.dietaepeso.it CORMONS (GO) Corsi di lettura e scrittura braille L’Unione Italiana dei Ciachi e degli Ipovedenti - Sezione Provinciale di Trieste informa che la responsabile della Biblioteca braille sezionale, signora Marisa Mari, offre la sua disponibilità per un corso gratuito di lettura e scrittura braille da svolgersi il mercoledì dalle ore 16:00 alle ore 18:00 presso la sede di via Cesare Battisti 2 - 2° piano. Chiunque fosse interessato è pregato di segnalare il proprio nominativo in segreteria. Per maggiori informazioni: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Sezione provin- ciale di Trieste, via Cesare Battisti 2 - 34125 Trieste Tel. 040-768046 - Tel./Fax 040768312 - e-mail: [email protected] 14 q il tuono ANIMALI Sabato, 2 ottobre 2010 Dall’8 al 10 ottobre a Cormòns la 54ª edizione del Campionato Sociale di Addestramento Sas Lo stadio Germano Mian di Còrmons ospiterà nei giorni 8, 9 e 10 ottobre 2010 il 54° campionato italiano di addestramento Sas 2010, organizzato dalla Società Amatori Schafferhunde del Friuli Venezia Giulia: la gara per pastori tedeschi, d’importanza nazionale, conterà all’incirca un centinaio di iscritti, avendo raggiunto la qualificazione 110 conduttori di tutte le regioni d’Italia. Questo tipo di manifestazione, molto seguita da amatori della razza e che porterà notevoli benefici nell’ambito del turismo regionale, mobilita di solito centinaia di appassionati nell’arco delle tre giornate di prova, e consiste in tre sessioni di lavoro di utilità e difesa: il primo giorno i cani devono seguire una pista di circa 600 passi pretracciata un’ora prima, composta da 5 lati e 4 angoli retti, segnalando il ritrovamento di 3 oggetti di 10 cm con assoluta precisione. Il secondo giorno gli animali si cimentano in esercizi di obbedienza senza guinzaglio molto complessi, quali scalata di palizzata e salto con riporto, in coppia con un altro cane. Il terzo giorno daranno spettacolo gli ideatori del progetto educazione cinofila Senzaguinzaglio, centro cinofilo sportivo di San Giuseppe della Chiusa, avendo raggiunto la qualificazione al campionato regionale Veneto ai primi di giugno in classe IPO 3, con 264 punti su 300 disponibili, con il cane Elena della Decima Mas, detta Zoe, pastore tedesco femmina di 4 anni e mezzo; e il triestino Gianni Merciai, titolare della pensione per cani Hobby Dog di San Pier d’Isonzo, conduttore di cani da 23 anni e attuale campione italiano con il suo pastore belga malinois: ha rappresentato l’Italia agli ultimi campionati del mondo Malinois, ora prova l’impresa con Betty di Casa Milocco, pastore tedesco femmina di 4 anni e mezzo. Di matrice triestina anche l’organizzazione dell’evento: Paolo Spaccini, presidente della Sas Friuli Venezia Giulia, ha messo in moto la macchina organizzativa, per una completa riuscita della manifestazione stessa. Per ulteriori informazioni, www. campionatoaddestramentosas2010.com in lavoro di attacchi, dimostrando nervi di acciaio e assoluto controllo da parte del conduttore, nel contrastare l’azione di un figurante malintenzionato. 300 i punti a disposizione in totale, 100 per sessione di lavoro (pista, obbedienza, attacchi): un ottimo rapporto cane-padrone e costanza nel lavoro, oltre che capacità e doti caratteriali del cane stesso, determineranno il campione italiano per il 2010. Spesso questa disciplina è vista come negativa per il cane, o addirittura violenta, questa prova può dimostrare il contrario e far capire a tutti che di sport cinofilo, oltretutto difficile e impegnativo, si tratta. Per quel che riguarda Trieste, alla gara partecipano il triestino Massimo Visintin, ex gestore del Gilros di Opicina e uno de- Tavola rotonda al Polo Zooantropologico a Sgonico: un’occasione per conoscere i problemi degli animali nella Trieste zoofila Lunedì 4 ottobre, alle ore 17.00, presso il Polo Zooantropologico in località Prosecco - Stazione n. 20 – Sgonico, in occasione della festa di San Francesco d’Assisi, il Polo Zooantropologico dell’A.S.S. n.1 Triestina, organizza una tavola rotonda alla quale parteciperanno il dott. Corrado Abatangelo, il dott. Alessandro Paronuzzi, i rappresentanti delle associazioni Astad, il Gattile, Enpa, il Capofonte ed altre personalità. Sarà un’evento aperto a tutta la cittadinanza per conoscere le varie realtà che operano sul territorio. Ricordiamo ai lettori che la festa di San Francesco d’Assisi può essere una buona occasione per farci riflettere sulle angosciose condizioni di vita dei cani rinchiusi nei canili, sulla cattiveria e sulla crudeltà umana e può essere uno stimolo per un radicale cambiamento. Quindi non acquistiamo cani, non riempiamo più le tasche degli allevatori, ma aiutiamo queste creature private della libertà, ridando loro una vita degna di essere vissuta. “Tutte le creature che sono sotto il cielo, ciascuna secondo la sua natura servono, conoscono e obbediscono al loro creatore meglio di te, o uomo” San Francesco d’Assisi Muk: cuccioletto di 4 mesi sano e vaccinato, bravissimo al guinzaglio, molto pulito ed educato attende speranzoso un amico per condividere una nuova vita. Sax: piccolo Sax, così dolce, così bello, così buono, ma scompare dietro ad altri 250 cani nel mega canile di Porpetto. Trovato circa un anno fa nei pressi dello stadio Rocco, non è stato richiesto da nessuno e nessun triestino interessato a lui ha voluto recarsi in Friuli per conoscerlo. Dovrà rimanere in canile per tutta la vita??? No! I nostri volontari sono disposti ad accompagnarvi fino a Porpetto se volete donargli una nuova vita! Lory: splendido maschietto, affettuoso, vivacissimo e allegro, taglia media contenuta. Nonostante l’abbandono non ha perso la fiducia negli esseri umani e si può notare con quanta dignitosa forza cerchi il contatto attraverso le sbarre del box. Perchè lasciarlo chiuso in un box a spegnere la sua gioia innata? Per tutti gli appelli di smarrimento/adozione chiamare l’associazione il Capofonte al numero 040 571623 dalle ore 09:00 alle 13:00 oppure: dalle 13:00 alle 16:00 al numero 3383498405 dopo le 16:00 sms. Scrivere a [email protected] Per vedere altri cani da adottare: www.ilcapofonte.it c/c postale n. 94147162 causale obbligatoria: cani Adon: incrocio Rottweiler adulto, giovane, ubbidiente al guinzaglio, dal carattere equilibrato, tranquillo con le persone, dominante con gli altri maschi, adatto a conoscitori della razza. Bobo: simpatico cagnolino di taglia media, 8 anni, buono con le femmine e con i gatti, a causa di gravissimi problemi famigliari deve trovare al più presto una nuova famiglia altrimenti sarà trasferito al canile. Proposto più volte per l’adozione inspiegabilmente nessuno sembra essersi accorto di lui. Sabato, 2 ottobre 2010 CULTURA il tuono q 15 IntervIsta a manuela acquafresca, una maestra che ama Il suo lavoro e adora scrIvere bellIssIme fIabe La magia nelle fiabe di una triestina «le case editrici italiane danno spazio ad autori stranieri senza prestare attenzione agli scrittori nostrani» Leggendo le fiabe in classe i bambini mi assolutamente. Trieste, nonostante abinfanzia? Manuela AcquafreNei personaggi che chiedevano di accompagnare le storie bia una casa editrice per la narrativa sca, “triestina doc”, la mia fantasia crea ci con delle immagini e cosi ho provato. d’infanzia, si rifiuta di pubblicare le non è semplicemente sono non solo ricordi Anche loro hanno collaborato a illu- mie fiabe. La mia grande delusione è una maestra che ama i della mia vita, ma an- strare diverse fiabe. Per “Il francobollo che nessuna casa editrice al momento suoi “bambini” e il suo che diverse sfaccetta- magico”, ad esempio , io ho preparato dimostra fiducia piena per pubblicare lavoro, ma è anche una ture del mio carattere. l’impronta delle illustrazioni usando i qualche mia raccolta. Ricevo complidonna forte e sensibile C’è poi una parte delle giochi del computer; successivamente menti e promesse però mai qualcosa di che nasconde dietro i mie figlie, di mio mari- ho elaborato tutto con i veri franco- concreto. Troppo spesso ultimamente suoi grandi occhi neri to, una parte dei miei bolli di mio marito (un grande filate- in Italia le case editrici danno spazio un cuore bambino che nipoti e soprattutto ci e voce ad autori stranieri ama, vive e crede nel sono i miei “bambini” senza prestare abbastanza potere delle fiabe. della scuola dell’infanattenzione e dare il giusto Un amore per la zia comunale “Giochi spazio ai propri cittadini. fantasia e la magia che delle stelle”. Con alcuNonostante i vari rifiuti attraverso i suoi racni di loro, dopo anni, io non mi arrendo: quello conti e le sue illustramantengo ancora buoche mi farà continuare è zioni vuole condivideni rapporti . Uno dei l’amore per la scrittura, la re con tutti, grandi e Manuela Acquafresca più grandi, ad esempio, gioia che vedo nello sguarsoprattutto piccini. frequenta l’Università, do dei bambini quando Infatti Manuela ha leggono le mie fiabe. Sono un modo di scrivere magico, tanto sem- studia Scienze della formazione primatenace, io so che ci riusciplice e delicato, quanto forte e pieno di ria e vuole fare il maestro d’asilo. Adesrò, poi dalla mia parte ho messaggi educativi. È diretta e profon- so è impegnato anche in un laboratorio di lettura con i bambini della mia scuola magia giusto? da, creativa e vulcanica. Progetti per il futuE soprattutto è innovativa: in un la. È una bella soddisfazione per una ro? mondo che scorre troppo veloce, dove maestra. Come è nata la collaborazione Sto scrivendo e scrivo i bambini imparano a giocare con il tantissimo: ho un sacco computer e la Wii, lei ha l’accortezza con Poste Italiane? Un’illustrazione di Manuela Acquafresca per Ciok, l’orso di Ho cominciato a collaborare con cioccolato di materiale nel compudi scrivere fiabe che parlano di filateter, sui quaderni, ovunque lia. Manuela infatti, è l’unica autrice in Poste Italiane quando, a maggio di Italia a pensare di scrivere fiabe legate quest’anno, hanno messo sul mercato lico). I bambini invece hanno colorato perché scrivo sempre anche in vacanal mondo della filatelia perché avvici- un francobollo dedicato proprio ai libri le illustrazioni: per motivi di privacy za. Sto scrivendo per le Poste, anzi ho non possono però essere nominati. finito di scrivere proprio questi giorni nare i bimbi al mondo della lettera e per l’infanzia. In quell’occasione, Quest’anno inoltre ho partecipato ad un “Il primo natale di Francobollo” perdella lettura oggi è più i dirigenti delle Poste, concorso internazionale di narrativa e, ché a dicembre, presso il museo Postaimportante di quanto «Quello che mi farà che ogni anno orga- con grande meraviglia e un pizzico di le e Telegrafico della Mitteleuropa e lo possa sembrare. continuare è la gioia nizzano diverse attivi- stupore, sono arrivata terza come illu- Spazio Filatelia della Posta centrale di È uno spirito libero che vedo nello sguardo tà impegnando anche stratrice. Di solito disegno su veri fogli Trieste, si terrà un breve ciclo di letture che si riflette sia nel medei bambini quando le scuole, sapendo che di carta e successivamente per i bimbi delle scuole elestiere di insegnate che scrivo fiabe, mi hanno scannerizzo le immagini, nel modo di scrivere. leggono le mie fiabe» «Il mio progetto mentari e scuole d’infanzia, chiesto se avessi potu- dopo averle elaborate con il dedicate a racconti fantaQuando hai copiù importante to leggere qualcosa di metodo del collage. Per illustici sul francobollo, scritminciato a scrivere per il futuro è mio, anche se non pubblicato, ai ragaz- strare le ultime fiabe invece ti e illustrati da me. Per la fiabe? quello di fare sto utilizzando la tecnica del prossima edizione invece Sono tanti anni che scrivo fiabe per zini delle scuole elementari. la scrittrice a Io ho scritto un racconto ad hoc e cosi bricolage e sono molto consto scrivendo “Letterine di bambini. Ho sempre scritto , tenevo tempo pieno» Francobollo in viaggio nelsempre i miei foglietti sparsi per la casa è nato “Il francobollo magico”. Si trat- tenta del risultato. Hai in programma lo spazio” e probabilmente o in qualche cassettone. Poi un gior- ta di una storia fantastica nella quale collaborerò ancora con le no ho pensato: “Perché non provare a ho utilizzato qualche personaggio della qualche altro concorso Poste. Sto scrivendo anche il quinto vochiedere alle case editrici o partecipare mia saga fantasy, la strega Argania e a cui partecipare? Quello dei concorsi è un mondo diffi- lume della mia prima saga fantasy che a qualche concorso di narrativa!” Cosi Cuore di fata. In questo modo, ho fatto ho cominciato a informarmi, mandare rivivere le mie creature anche in que- cile perché, pur partecipandone a vari si intitola “Viola cuore di fata”, scritto, in tutta Italia e avendo anche le quali- pensato e ideato per ragazzine che vansta avventura. Ho avuto una bella sod- tà necessarie, arrivo sempre in finale, no dagli otto ai dodici anni. Mi sono disfazione: sarà stato il ma vincono le altre. Me lo hanno detto divertita tantissimo a scriverla e spero mio modo di raccontare chiaro e tondo: a vincere ci si arriva e so che piacerà molto. la storia, le immagini il- per conoscenze e io, non essendo conoProprio ieri invece ho finito di sistelustrate da me che scorre- sciuta, non vinco. Semplivano sullo schermo e ac- ce. compagnavano la storia, Quest’anno però ho le vocine che facevo men- partecipato al concortre leggevo, i pupazzi di so internazionale Lion’s peluche... sta di fatto che i Club Miramar di Triebambini erano entusiasti. ste intitolato “Una favoHo ricevuto tanti com- la per sognare” dove ho plimenti e i complimenti portato ‘“Ciok: l’orso di fatti da bambini di otto cioccolato”, favola tratta e dieci anni sono sempre dal gruppo di fiabe desinceri. È stato bellissimo. dicato ai cibi dolci che fa Un’illustrazione di Manuela Acquafresca per Il francobollo Quindi non solo parte della raccolta “Fiamagico scrivi, ma illustri an- be commestibili”. Con manoscritti e, diciamo pure, rompere a che le tue fiabe? questa fiaba sono arrivaÈ nato per caso il lavoro di illustrare, ta settima come scrittrichiunque per avere un po’ di attenzione. Ho partecipato a vari concorsi e dare un volto ai personaggi della mia ce, anche se sarei potuta da subito ho avuto dei riscontri positivi fantasia. Ed è sempre grazie ai ragaz- arrivare prima – dice Un’illustrazione di Manuela Acquafresca per Ciok, l’orso di rendendomi conto che quello che scrivo zini che è cominciata questa avventura. sorridendo - e, come ho cioccolato piace ai bambini e non solo. Dopo anni già detto, terza che busso a tutte le porte qualche risulcome illustratrice. Successi- mare per Il Tuono la fiaba “Streghela la tato, con tanta gioia, comincio a ottevamente Ciok è diventata un frittella” e “La Giraffa di marzapane” nere . I miei grandi fan sono sempre bellissima recita natalizia che che verranno pubblicate nei prossimi stati i ragazzini dai tre ai dodici anni e ha coinvolto i bambini in un numeri. Il mio progetto più importante per il futuro però è quello di fare la poi sicuramente le mie nipoti e le mie meraviglioso spettacolo. Acquafresca Manuela ormai cresciute figlie. Tel. 040.913032 Che rapporto hai con le scrittrice a tempo pieno. Che ne dite ce la farò? I protagonisti delle tue fiabe e-mail: [email protected] case editrici? Claudia Bolboceanu sono persone e ricordi della tua Non ho un buon rapporto, Contatti 16 q il tuono FIABA Sabato, 2 ottobre 2010 Il francobollo magico «Dammi un pizzicotto - mormorò Dita di Zucchero Non sono sicuro di essere sveglio». «Forse stiamo solo sognando - rispose Cuore di Fata in un bisbiglio - Di certo dev’essere soltanto un brutto incubo!». I due amici erano rimasti tanto sconvolti perché avevano appena ricevuto un messaggio del RE di FRANCOBOLLANDIA in cui gli si ordinava di portare a tutti i principi del vicino regno di LETTERANDIA l’invito a partecipare alla festa di compleanno di sua figlia, la principessa Sibilla. Era da tanto tempo che Re Bollo sperava in cuor suo di riuscire a maritare la bella figliola, soprattutto perché non vedeva l’ora di diventare nonno di una schiera di vivaci nipotini. Stranamente però tutti gli inviti che lui tentava, ormai da anni, di spedire ai regni seppur vicini non arrivavano mai. Quindi mai nessun principe partecipò alle feste in onore di Sibilla e lei continuò a rimanere zitella seppur tanto dolce e tanto bella. Dita di Zucchero e Cuore di Fata erano due ragazzini speciali che vivevano felici il quel regno, ed erano anche dotati di tanta fantasia e creatività ed era proprio per quel motivo che Re Bollo aveva deciso di assoldarli per quella importantissima missione. «Chissà forse loro riusciranno ad inventarsi il modo per arrivare a destinazione» pensava il sovrano. Fra il regno di FRANCOBOLLANDIA e quello di LETTERANDIA però si estendeva una vasta valle chiamata VALLE OSCURA dentro alla quale si spandeva in tutto il suo lussureggiante splendore il conosciuto e temutissimo BOSCO DI LUCI SPENTE. In quel bosco oscuro ed abitato da strane creature malvagie vivevano esiliate anche le perfide streghe bianche chiamate così per il loro particolare colore degli occhi. Le Streghe, che infestavano quel bosco, oltre agli svariati bitorzoli che spuntavano come funghi tra i loro menti appuntiti e i loro arcuati nasi, e alle strane orecchie a punta erano dotate soprattutto di una particolarità che le rendeva proprio orripilanti. Quelle streghe infatti avevano i capelli, le sopracciglia, le ciglia e gli occhi bianchi come la neve. Nemmeno l’iride aveva colore ed il loro freddo sguardo faceva raggelare il sangue nelle vene a chiunque le guardasse. Inoltre esse erano tanto brutte quanto cattive e utilizzando i loro grandi poteri di magia nera riuscivano sempre ad ostacolare tutti i messaggeri di Re Bollo che dovevano attraversare per forza quel posto per raggiungere gli altri regni. Così tutti quelli che prima di Cuore di Fata e Dita di Zucchero erano entrati, galoppando sui loro veloci destrieri, in quella Valle Stregata non vi fecero mai più ritorno. E così le lettere del RE non giungevano mai e poi mai a destinazione. Tante furono negli anni le fate di corte che tentarono di forgiare amuleti magici per gli impavidi messaggeri nella loro missione. Purtroppo però i falchi sentinella, dagli occhietti gialli e vispi, amici di quelle terrificanti streghe, avvistavano sempre per tempo quei monili dai poteri magici e volando in fretta correvano a riferire tutto quanto alle loro amiche bitorzolute. Così i poveri messaggeri del RE venivano travolti dagli incantesimi di quelle streghe e trasformati in viscidi e striscianti serpentelli, in gracidanti ranocchi, o peggio ancora in luridi e puzzolenti topi di fogna. Com’era quindi ormai consuetudine, anche per la partenza di Cuore di Fata e Dita di Zucchero fu creato un monile speciale. Le splendide fate del lago di giada invitate a corte per l’occasione da RE Bollo potenziarono quei piccoli ciondoli di metallo inserendovi dentro tre goccioline d’acqua dai poteri illimitati . O almeno così si sperava..... «No! Io non voglio partire - brontolò il pasticcere di corte Dita di Zucchero - Non ho nessuna intenzione di finire a strisciare per il resto dei miei giorni sulla terra melmosa di quel Bosco oscuro». Cuore di Fata lo rimproverò severamente, la ragazzina dal cuore coraggioso e dall’animo puro, ricordò all’amico i loro doveri verso Re Bollo e la principessa Sibilla. Quest’ultima infatti era sempre stata gentile con loro due donandogli tanti bei libri di fiabe illustrati, cosa rarissima da trovare in quel regno. Una volta convinto Dita di Zucchero dell’importanza di quella missione i due amici partirono montando in sella ai loro destrieri. Prima però i due si legarono stretto al collo l’amuleto che conservava al suo interno le magiche gocce d’acqua. Dono di quelle Fate inquietanti che ricordavano tanto le sirene dei mari a causa della loro particolare coda squamosa e delle alghe, coralli e stelle marine che portavano annodati fra i lunghi capelli. Una volta giunti nella famosa VALLE OSCURA i due amici iniziarono ad addentrarsi nel BOSCO DI LUCI SPENTE. A Cuore di Fata batteva forte il cuore nel petto per la paura che da sempre aveva del buio mentre Dita di Zucchero invece continuava a lamentarsi per i dolori che gli erano venuti alle natiche cavalcando per tante ore. «Accidentaccio! Maledetto il momento in cui ti ho dato ascolto e mi sono fatto convincere a seguirti in questa missione!» e continuò così per tutto il tempo del viaggio, o quasi. Giunti poi in una radura riparata e nascosta da meravigliosi rami degli alberi a causa dei quali il sole non riusciva a filtrare nemmeno un flebile raggio di luce, i due ragazzini decisero di scendere da cavallo per riposarsi un po’ tante erano ancora le ore di viaggio che li attendeva.. «Accenderò un bel fuocherello e ci scalderemo un pochino» disse Dita di Zucchero prima di dar fuoco in un solo attimo ai legnetti e alle foglie secche che aveva raccolto da terra. Cuore di Fata tentò di spegnere immediatamente quel fuocherello balzellando con i suoi stivali sopra gli arbusti incandescenti. Mentre lo faceva spiegava all’amico che accendendo un fuoco avrebbero attirato gli sguardi di occhi curiosi....e dei nemici! Quel fumo però, nonostante il tempestivo gesto di Cuore di fata, si levò nell’aria e attirò immediatamente la curiosità dei falchi sentinella. Quei rapaci dagli occhi gialli e dal piumaggio color argenteo dopo aver spiato i due nuovi messaggeri di Re Bollo per alcuni attimi volarono veloci ad avvisare le Streghe Bianche della loro presenza all’interno di quel bosco. Poi quegli spioni piumati misero al corrente le loro perfide amiche anche degli “strani” monili che i due messaggeri portavano stretti al collo. «Sorelle mie, ci sono nuovamente ospiti. Altri sciocchi messaggeri di Re Bollo con i loro soliti ed inutili amuleti si sono azzardati ad infestare il nostro territorio. Dobbiamo dar loro una sonora punizione....» ruggì arrabbiata Argania la Strega bianca più anziana e cattiva del gruppo. Così le Streghe bianche partirono per dare la caccia ai due ignari ragazzini. Sabato, 2 ottobre 2010 Una volta avvistati Dita di Zucchero e Cuore di Fata furono travolti dalla furia e dalla cattiveria di quelle canute megere che si accanirono sui poverini lanciandogli addosso ogni sorta di malefico incantesimo . I due amici riuscirono però grazie alla loro sveltezza a sfuggire ai primi lampi di luce verdognola che dal cielo cadevano fitti come pioggia nascondendosi dietro il tronco di una quercia secolare. Con un ghigno feroce Argania indispettita lanciò allora un potente sortilegio che squarciò in due il tronco di quercia e avvolgendo i due ragazzini ben stretti fra le spire di quell’incantesimo li sollevò facendoli rimanere così sospesi nel vuoto. A ben poco servirono i poteri degli amuleti delle fate del lago di giada perché una delle altre streghe del gruppo con un solo gesto delle sue ossute mani li fece staccare dai loro colli e cadere a terra. Così quei ciondoli magici si frantumarono in mille pezzettini disperdendo le goccioline d’acqua conservate al loro interno sul fango di quel terriccio. Fortunatamente Cuore di Fata, anche se spaventata a morte dall’altezza da cui penzolava, non si perse d’animo e raccogliendo tutto il suo coraggio pensò con la fantasia di cui era dotata a come liberarsi da quelle malvagie streghe. Mentre pensava la ragazzina si ricordò di Bagigio, il piccolo e bianco coniglietto nano suo amico inseparabile che anche quella volta aveva portato con se nascondendolo nella tasca del suo vestito. Da qualche parte su di un libro di fiabe Cuore di Fata ricordò anche di aver letto che le Streghe bianche erano terrorizzate dalla presenza di quei piccoli roditori. Così con fatica riuscì a sciogliere un braccio da quelle potenti spire maligne ed infilò la mano nella tasca prendendo con delicatezza il suo amico roditore per la FIABA collottola Una volta estratto dalla tasca il piccolo e tenero coniglietto Cuore di Fata lo esibì per bene davanti alle facce bitorzolute di quelle streghe. Argania quasi schiattò dal terrore osservando quel musetto così troppo tenero e fastidiosamente innocente e diede l’ordine immediato alle altre sorelle di scappare a gambe levate, certa che la purezza di Bagigio, il coniglietto, avrebbe per sempre nuociuto ai loro maligni poteri. Dita di Zucchero e Cuore di Fata una volta in salvo, e dopo un sonoro ruzzolone a terra, poterono far ritorno a Francobollandia insieme al piccolo e peloso roditore. Tristi però per il fallimento della missione assegnatagli dal loro amato e gentile sovrano, corsero subito a corte a raccontare a lui e alla principessa tutto l’accaduto e a scusarsi con loro. Mentre i due scaltri ragazzini chiedevano umilmente perdono al loro sire, e raccontavano in ogni particolare cosa fosse loro successo spiegando che si erano salvati grazie al piccolo coniglietto bianco, Nenufar piccola elfa dei boschi, che proprio in quel momento passava volando sopra le loro teste, ascoltò curiosa tutto il racconto e sbattendo poi nervosamente le ali attirò l’attenzione dei presenti. «Penso di aver trovato la soluzione per far arrivare tutta la posta di questo regno a destinazione» esclamò! E così dicendo materializzò subito fra le sue minuscole mani carta e penna e ritrasse incorniciandolo dentro ad un piccolo quadratino il musetto del coniglietto che nel frattempo stava rosicchiando indisturbato delle tenere foglioline di lattuga rubate dall’orto di corte. La bellissima elfa dei fiori strappò poi con attenzione i bordi di quella cornice e mise nelle mani di Re Bollo quel minuscolo ritratto. «Chiamate subito a corte tutte le fate del regno e ordinate a loro di mettere tutti i poteri magici in loro possesso dentro a questo minuscolo ritratto. Appiccicatelo poi su tutti i messaggi postali che vorrete mandare negli altri regni. E state pur certo mio sire che quando le Streghe bianche tenteranno di fermare i prossimi messaggeri scapperanno a gambe levate vedendo materializzarsi da questo quadratino di carta il nostro amico roditore». Re Bollo ascoltò le parole dell’elfa e fece tutto quello che lei gli aveva suggerito di fare ,anche perché ormai, vista la disperata situazione, non aveva più nulla da perdere. E poi l’anziano Re Bollo voleva trovare a tutti i costi entro l’anno corrente un marito per la sua dolcissima figlia. Alcuni giorni dopo il nuovo messaggero partì da Francobollandia per raggiungere LETTERANDIA portando con se la lettera su cui era stato appiccicato con la resina il piccolo e magico pezzettino di carta che ritraeva il musetto di Bagigio, il coniglietto bianco. Quel messaggio arrivò a destinazione senza alcun problema perché le cose funzionarono magnificamente. Quel piccolo pezzettino di carta illustrato divenne così il solo ed unico talismano magico di tutta la posta del Re. FRANCOBOLLO fu il nome con cui battezzarono quel piccolo e tanto utile il tuono q 17 pezzetto di carta illustrato e lo fecero proprio durante la grande festa di corte in onore delle nozze della principessa Sibilla con il principe di LETTERANDIA l’illustrissimo Timbro Postale. Da allora in poi, per scaramanzia, tutti gli altri regni del mondo adottarono l’idea di usare sempre per la loro posta quel cartaceo talismano che nel corso dei secoli fu illustrato nei modi più svariati. Alcuni Re infatti fecero stampare sopra quel pezzetto di carta il proprio ritratto, altri i colori della bandiera del loro regno, o alcuni ritratti di animali tipici delle loro parti, o ancora la raffigurazione del loro castello ecc. Tutti questi francobolli sono tutt’ora conservati all’interno dei musei postali Italiani oppure nelle raccolte di qualche collezionista filatelico. Il primo francobollo al mondo però con ritratto il buffo musetto di quel coniglietto bianco che aveva una macchiolina nera proprio vicino al suo minuscolo nasetto rosa, è tutt’oggi conservato nel ricordo di tutti gli animi puri e dei... coraggiosi CUORI di FATA e basta far parte di questa categoria per poterlo vedere quando si vuole. Da quel tempo in poi inoltre i regni di FRANCOBOLLANDIA E LETTERANDIA rimasero uniti per sempre. E ancora oggi, se pensiamo alla lettere che dobbiamo inviare ai nostri parenti o amici, non possiamo fare a meno di ricordarci di affrancarli con quel piccolo talismano magico. Soltanto così facendo il nostro messaggio d’amore e d’amicizia arriverà sano e salvo a....DESTINAZIONE! Manuela Acquafresca 18 q il tuono CULTURA Fughe d’amore un solo occhio in comune ed un solo dente” (Eschilo), il popolo dei Neuri “uno dei quali si muta in lupo per alcuni giorni ogni anno” (Erodoto) e Simia, nel III secolo a. C., parlava di “…una mostruosa razza di uomini, per metà cani, sul cui collo si innesta una testa canina munita di possenti mandibole. Essi abbaiano come cani ma comprendono il parlare degli uomini”. Riferisce inoltre di “…genti senza testa con la faccia sulle spalle, esseri con piedi bovini, caprini, palmati, a ombrello…”. Cose che capitano quando il desiderio di soddisfare la voglia di stupire, sollecita la fantasia ad arricchire fraudolentemente L’antropologia, “discorso sull’uomo” secondo l’etimo greco, è di fatto nata con esso. Supportata da una congenita curiosità, nota qualità delle scimmie e prerogativa dei primati, si è nutrita, fin dall’inizio, di paragoni con finalità d’imitazione o rifiuto. A loro insaputa, i primi antropologi, furono i grandi viaggiatori dell’antichità. Con malcelata nostalgia di fronte alle sorprendenti cronache dei suoi antichi colleghi reporter-viaggiatori, Chatwin riporta le loro descrizioni: “anziane vergini in forma di cigno, che hanno In questa terra di lacrime, ci restano due piaceri: amare una bella donna e fumare un sigaro toscano. Carlo Levi (1902-1975) Non è un’apologia della sigaretta, rischierei il rancoroso anatema degli igienisti. Ma l’oggetto merita qualche commemorazione in virtù del suo passato ricco di aspetti culturali, ormai oscurati da un integralismo laico che, al pari di quello religioso garante di salvezza eterna, ha intrapreso l’evangelizzazione per una salute eternabile vietando immagini o allusioni al “vizio”. Se questa è la tendenza bisogna rassegnarsi a morire sani e santi: a mio avviso i due aggettivi non tarde- La “fuga d’amore” era, nella maggior parte dei casi, concordata dalle famiglie che, di buon grado, acconsentivano al presunto rapimento. Con l’approvazione dei parenti, i quali stabilivano tempi e luoghi, gli spasimanti si davano alla macchia per ricomparire qualche gior- no dopo a “consumazione” avvenuta. Accettata la sostanza non rimaneva che appagare la forma. Il matrimonio “riparatore”, celebrato alla chetichella senza sfarzi, né cortei, consentiva di risparmiare una realtà già affascinante su arredi e corredi. nella sua complessità. Nell’isola di Bali (InAncor più stupefacendonesia), a circa 10.000 te è la presunzione, vizio chilometri di didiffusissimo, di stanza, utilizzaconsiderare le no, ancora oggi, usanze della prol’identico strapria terra esclutagemma per la sive e, come tali, medesima circouniche depositastanza. rie di originali, Al pomposo irripetibili sagrito nuziale delgezze a fronte di le classi agiate, il spaventose semmapadik, precebianze e scanduto da regolare dalose abitudini fidanzamento, manifestate da durante il quale i altri popoli. Ma è rispettivi genitori veramente così? si conoscono e il In Sicilia, era pretendente chienella tradizione de rispettosamenche i promessi te al futuro suocesposi, appartero la mano della nenti a famiglie figlia, si contrappovere, convopone il ngorod lassero a nozze ovvero il matritramite un artifimonio con scapcio: la fuitina. Pablo Picasso (1881-1973), Gli amanti (1923) Usanze e transUmanze - 1 Niente ha bisogno di essere cambiato quanto le abitudini degli altri. Mark Twain (1835-1910) Sabato, 2 ottobre 2010 patella, identico alla fuitina nostrana. Solitamente la coppia “clandestina” si allontana a bordo di motocicli scoppiettanti. Chi ha avuto occasione di sentire il baccano infernale prodotto da quei motorini e il frastornante accompagnamento beneaugurante di coetanei, amici e sostenitori, si rende subito conto che la segretezza non è la prima e forse neanche l’ultima preoccupazione dei giovani innamorati. Dopo quarantadue giorni, in pratica una lunga “luna di miele”, i fuggitivi finalmente ricompaiono e celebrano le nozze con tutti i crismi, ma in tono molto minore. Come per i siciliani, lo scopo della trovata è risparmiare sulle spese e sulla dote, salvando la faccia. E la “faccia”, stando ai fatti, sembra non avere colori tanto diversi e le famigerate distanze culturali, a guardar bene, non sono altro che sfumature espressive. Nicola Napoli Usanze e transUmanze - 2 Fili di fumo ranno a sovrapporsi. Subissati da questa furia iconoclasta, mi domando, fra altri interrogativi, a quali espedienti scenici ricorreranno i maestri della complessa grammatica cinematografica per descrivere sentimenti quali angoscia, arroganza, indifferenza? Penso al portacenere che si riempiva: attesa insopportabile; alla sigaretta aspirata rapidamente e frettolosamente spenta: ansia tormentosa; alla pensierosa fumata di pipa; alla protervia del sigaro emblema di potere, ricchezza, sfrontatezza; agli anelli di fumo sinonimo di tranquillità. Anche le classi sociali erano identificate attraverso le loro abitudini tabagiste. Il vistoso cubano era appannaggio dei magnati dell’industria, dei banchieri, ma anche dei capomafia. Le “senza filtro” venivano equamente affibbiate a operai e intellettuali. La pipa, in varie fogge e dimensioni, era l’ineludibile accessorio di commissari, filosofi e marinai. Donne fatali irradianti atmosfere di fascino e irresistibile seduzione, maneggiavano, al pari di una bacchetta magica, lunghissimi bocchini riforniti di aromatiche “bionde”; gli uomini presenti risponde- vano, fumando in modo nervoso (l’innamorato), indolente (il dandy scanzonato), tranquillo (il gaudente), concitato (l’amante cornuto). Ugualmente diffusi i riferimenti etnici: un plausibile capo pellerossa ha sempre fra le mani il calumet quando tratta con il gringo che, inevitabilmente, serra in un angolo della bocca un “sigarillo” fumigante e il mercante arabo non è credibile se non succhia il narghilè. Il turco, proverbiale ciminiera vivente, viene raffigurato e raccontato come il consumatore di nicotina per eccellenza. Un uso singolare e alternativo della sigaretta lo Offerta di sigarette Shwedagon Pagoda; Yangon. Foto dell’Autore hanno inventato i Birmani. Al centro di Yangon, ex-capitale della Birmania (oggi Myanmar), risalta, fulgido d’oro, il complesso templare buddista della Shwedagon Pagoda. L’enorme piazzale (circa 60.000 mq.) racchiude, oltre all’edificio principale alto 99 metri, una serie di santuari o stupa più piccoli (64). Fra questi uno è riservato a chi cerca aiuto e protezione per le proprie faccende economiche. Consapevoli del legame che unisce affari e tabacco, i buoni fedeli accendono una sigaretta e la lasciano consumare, a guisa di cero, nell’apposito vassoio. Il fumo, insieme alla preghiera, sale al cielo verso la divinità, sperando di trovarla meno interessata degli uomini alle virtù salutiste. N.N. Domenica 3 ottobre riprende “Il Revoltella dei bambini” Sotto il titolo Il Revoltella dei bambini il Museo Revoltella organizza sei laboratori didattici e artistici per bambini dai 4 ai 10 anni che si svolgeranno dal 3 ottobre al 12 dicembre in collaborazione con Paganini Arte. Gli appuntamenti coincidono con le “Mattinate musicali” per permettere ai genitori di assistere ai concerti nell’auditorium del museo mentre i bimbi giocano. Biglietto d’ingresso: bambini 4,50 Euro; accompagnatori 6,50 Euro. Prenotazioni: tel. 040-6754350 o scrivere a [email protected] o a biglietteria@comune. trieste.it. Domenica 3 ottobre 2010, Un Palazzo, Tante Storie, ore 11: da 7 a 10 anni / ore 16: da 4 a 6 - Operatrice didattica: dott. Serena Paganini. Il racconto inizia con la nascita del barone Revoltella a Venezia nel 1795. Era un bambino piccolo - aveva appena due anni - quando venne coi genitori a vivere a Trieste. E poi le sue capacità lo portarono a fare una straordinaria fortuna e a diventare sempre più importante. Ma era anche un uomo generoso che protesse gli artisti e, alla fine, donò la sua casa e tutto ciò che conteneva per farne un museo, aperto alla visita già nel 1872. Nel 2009 molte sale del palazzo sono state sottoposte a restauro e pertanto sono rimaste chiuse. Finalmente, dopo tanti mesi di lavoro Palazzo Revoltella è stato appena riaperto e domenica 3 ottobre ospiterà il primo laboratorio creativo di questa stagione. I piccoli visitatori, sopratutto i più curiosi... , che probabilmente non hanno mai visto questa “reggia” (ma anche coloro che l’hanno già visitato) troveranno molte sorprese. Dal passaggio segreto al forziere, dal telescopio ai “finti quadri”, ci sono tanti segreti e oggetti da scoprire sala dopo sala, tra dipinti e sculture, mobili antichi e preziose stoffe. Il tutto sotto lo sguardo vigile del barone, che ci controlla dal suo salotto verde! Racconteremo ai bambini la sua storia e anche il modo in cui si viveva quotidianamente in questa bellissima casa, la più bella di Trieste! Per le Mattinate musicali, domenica 3 ottobre è in programma l’esibizione del Viozzi Guitar Duo di Fabio Cascioli e Giulio Chiandetti che suoneranno con strumenti originali dell’ 800 musiche di Lhoyer, e con strumenti moderni opere di Castelnuovo Tedesco e Piazzola; il 17 ottobre sarà ospite il vincitore del Concorso Biennale “Città di Vittorio Veneto”. C.S. Civico Museo Revoltella Via Diaz, 27 – 34123 TRIESTE Italy 040 – 675350 - 6754296 [email protected] www.museorevoltella.it CULTURA Sabato, 2 ottobre 2010 il tuono q 19 «la città di trieste è garanzia di serietà per il mio premio per l’italia e l’estero» Mauro Caputo: Trieste, l’ombelico del mondo dell’arte e della cultura Mauro Caputo presidente del premio “Alabarda”, premio nazionale letterario e teatrale, in attesa della V° Edizione, che si terrà nel giugno 2011, ci parla dell’evoluzione storicoculturale che la nuova generazione letteraria sta avendo in questo secolo. Il premio Alabarda come detto è un premio nazionale quindi nasce a Trieste, definita l’ombelico del mondo della cultura, ma si radica in tutto il nostro paese, infatti molti artisti arrivano dal sud Italia desiderosi di poter approdare in questa meravigliosa città che fuori dai nostri confini comunali gode di un ottima fama, anzi a volte invidiata per tanti aspetti da molte città, anche importanti, del nostro paese. Anche se il premio è ormai conosciuto nella città, dato che è arrivato alla V° edizione, parlacene. Il premio è tutto Triestino, nato sotto il segno della cultura letterale espandendosi fino a tutte le forme, o quasi, dell’espressione artistica. Infatti analizziamo inediti letterali, opere teatrali, musica e così via. Inizialmente era nato per valorizzare ancor di più una città che ha tanto da dire in questo ambito. La città di Trieste è una città ancora viva sotto l’aspetto artistico ma rallentata da una mentalità che soffre, purtroppo ancora oggi, di nostalgia del passato o comunque in uno stato di continua ricerca d’identificazione. In brevissimo tempo il concorso si è esteso in tutta Italia, era già partito con l’idea di coinvolgere l’intera nazione ma iniziando solo dalla nostra città natale nessuno avrebbe mai pensato che in pochissimo tempo potesse raccogliere interesse e molti consensi dal resto d’Italia. Grandi soddisfazioni che hanno portato il premio alla V° edizione con notevoli novità e un numero sempre più in aumento di partecipanti. Anche dall’estero abbiamo ricevuto consensi solo positivi, personaggi di spicco hanno oltretutto avvalorato il concorso solo per la sua locazione geografica, insomma posso dire che oltre al lavoro fatto Trieste è davvero una città meritevole del nome che porta. Tutto è nato nel 2007, e posso dire che comunque non è stato per nulla facile anche perchè ormai viviamo nel secolo dei concorsi e manifestazioni. che nascono come funghi. Ogni giorno in Italia emergono ti- pologie e manifestazioni simili, più o meno credibili, e questo porta chiaramente a frenare tutti gli eventi che hanno magari una marcia in più. Però come dicevo in pochissimo ci siamo fatti conoscere e di questo ne sono molto orgoglioso. Parlando un po’ dei trascorsi del premio, ricordo che la prima edizione è stata fatta al “Caffè San Marco” nel mese di novembre, direi che andò molto bene dato il periodo particolare e freddo. Successivamente, quindi l’anno dopo, al castello di Duino, una grande soddisfazione anche perchè eravamo proprio nel cuore della cultura: fu davvero un grande successo. Per chi nasce in origine il premio Alabarda? Il premio è nato originariamente per gli inediti letterali, infatti il trofeo oltre ad identificare il simbolo di Trieste, l’Alabarda, ha sopra inciso “premio letterario della città di Trieste”, ma successivamente dato dalle richieste abbiamo deciso di ampliare il concorso, quindi ad estenderlo, anche ad altre forme d’arte che comunque non sono totalmente estranee alla letteratura. Addirittura nel 2008 abbiamo pensato di estendere il premio aggiungendo un premio alla carriera, cosa per noi innovativa e importante, quasi d’obbligo verso chi si è totalmente distinto attraverso l’opera e la carriera svolta fino ad oggi all’interno del concorso. Non posso che dire che sono davvero entusiasta di tutto ciò che è stato raggiunto. Attualmente l’interesse verso questo premio è in aumento? Si, posso dire che la visibilità essendo in pieno aumento molti sono interessati a conoscere e quindi a partecipare. Forse una marcia in più c’è stata data dal fatto che ci siamo lasciati sedurre da tutti i nuovi sistemi informatici più utilizzati nel nostro secolo. Quello che ormai per il mondo intero è normale per noi non lo è stato, anche perchè infatti molti concorsi cercano sempre di tener viva quella tradizione letteraria che ormai fa parte, secondo il mio punto di vista, del passato. Aprirsi e comunicare attraverso i mezzi che le nuove generazioni e non solo utilizzano, per noi è stato cruciale. Internet, abbattere il cartaceo attraverso la spedizione di opere per via posta elettronica, utilizzando estensioni comuni come “Pdf” è stato innovativo, quasi surreale. Pensare che fino a pochi anni fa tutto arrivava per posta, fiumi di pacchi, incredibile dove siamo arrivati! Questo ha permesso al concorso di aprirci un mondo nuovo, quello multimediale, per la pubblicità per esempio, e pensare che si abbattono attese di realizzazione e costi a volte allucinanti, fino ad arrivare alla comunicazione con partecipanti e simpatizzanti. Quale area geografica è più attenta al concorso? Attualmente il maggior nu- mero di partecipanti arrivano quasi tutti dal sud Italia, sembrerà strano ma il sud dimostra una certa attenzione verso questo tipo di concorso. Di questo comunque sono molto contento, anche perchè essere conosciuti fuori regione è una grande soddisfazione, ma ar- so di perseguire questa strada rivare fino al sud Italia direi non come un hobby ma come che è una grande vittoria per un vero e proprio lavoro. me e per il premio stesso. Non essendo un tecnico o Sembrerà strano ma quan- storico in materia posso solo do s’informano sul premio e dire che anche la giuria in queleggono che è sito in Trieste sti ultimi anni ha riscontrato in immediatamente tendono ad quasi tutti gli inediti un profilo iscriversi subito ancor prima di letterario che soffre del male di conoscere realmente il premio, questo secolo. Certo noi sapquasi come se solo il nome della piamo che l’arte non vive fuori dalla storia ma è intrisa, quincittà dia fiducia e garanzia. Ma la cosa straordinaria è di vive, soffre o gode di ciò che che mi giungono anche inediti è all’interno della società in cui dall’estero, e questo mi stupisce nasce l’opera e lo stesso scritperchè anche se è molto gradi- tore si ripercuote all’interno di to sapere che i nostri italiani essa. Il male sociale economico, che vivono fuori dalla nostra nazione seguono in maniera quindi la paura di una nuova costante e attenta alle nostre povertà globale, la tensione del terroattività e rismo fino proposte, ri«L’arte non vive fuori dalla ad arrivare mango apstoria ma è intrisa, quindi problemi punto stuvive, soffre o gode di ciò che ai di tipo spipito perchè è all’interno della società» rituale che non ti aspetcoinvolgono ti di essere tanto conosciuto e stimato, religioni e anime, sono al cenalmeno credo, fuori dai nostri tro dei temi più sentiti. La cosa straordinaria e che non si cade confini. Cosa si percepisce ne- nella tragedia ma nel positivigli scritti inediti che par- smo cioè il finale è la resurretecipano al concorso? Per zione da questo male globale, essere più precisi se pos- la ricerca di venir fuori è molto siamo parlare di periodo forte, il cercare la soluzione dei letterario come potremmo problemi, questo poi dà anche interpretare a livello stori- all’opera presentata una vitaco questa nuova generazio- lità ancora più superiore. Come vedi qualitativane di letterati? La prima cosa da dire è che mente parlando il cinema il numero di autori sembra oggi? Domanda difficile, perchè che stia aumentando, a parte il discorso qualitativo, ma si purtroppo non essendo un vero nota una crescita di chi cerca e proprio tecnico non ti saprei di trovare una sua collocazio- dire, ma posso risponderti grane all’interno di questa strada. zie alla mia piccola esperienza Forse sono spronati dai mass- anche di conoscenze attravermedia, che in questi ultimi anni so anche il parere delle giurie mostrano come la moda, l’arte che prendono parte al concorin generale, sia la strada unica so. Posso dire che attualmente che porta ad un successo eco- grazie anche alle nuove tecnonomico e artistico. Senza fare logie i costi per la realizzazioi conti con le proprie capacità ne di un opera cinematografie conoscenze, intendo di tipo ca si sono abbassati, e questo aiuta moltissimo i registi ad affrontare tale realizzazione. Comunque anche se si riesce a risparmiare la qualità tematica e realizzativa ha perso un po’ e in certi casi un po’ tanto. Diciamo che il cinema d’autore italiano è un po in crisi, ora si cerca di fare il film per il popolo dove il successo è assicurato e quindi avere un ritorno economico immediato. Quindi il comico comunque, l’humor è molto presente nelle scelte di un film. Questo potrebbe essere certamente un aiuto ma penalizza moltissimo quel cinema che magari ci aspettiamo e che non arriva mai. La ricerca del guadagno più di un successo di qualità è molto presente nella filosofia culturale. della produzione e questo mi Ma a parte questo posso dire dispiace perchè poi i giovani che la ricerca e il desiderio di registi vengono successivavoler crescere io lo riscontro mente penalizzati insieme alle quasi sempre all’interno dei loro opere perché non rientravari profili che mi giungono in no nei progetti di grandi case selezione del concorso, e quin- cinematografiche. di personaggi che hanno deciAlessandro Lombardi 20 q il tuono CULTURA Sabato, 2 ottobre 2010 “StatuS quo…vadiS? accattivanti intermezzi” il Significativo titolo che il teatro Stabile Sloveno ha Scelto per il calendario 2010/2011 La stagione del Teatro Stabile Sloveno Un titolo significativo quello Il pacchetto base si fonda sulle che il Teatro Stabile Sloveno ha quattro nuove produzioni del Tevoluto dare quest’anno al suo atro Stabile Sloveno cioè la prima calendario teatrale 2010/2011. assoluta in lingua slovena de Il “Status quo…vadis? accattivanti drago d’oro del drammaturgo intermezzi” a sottolineare il fat- tedesco Ronald Schimmelpfento che il Teatro si sta dirigendo nig nella regia di Janusz Kica, la verso una situazione economi- commedia Kate Kapuralica ca migliore rispetto a quella dei conti in rosso degli anni precedenti e che nel frattempo, aspettando decisioni politiche, vuole proporre una ricca varietà di spettacoli per andare incontro ai gusti di ognuno. «Il teatro ha dimostrato una grande energia vitale per uscire dalla crisi» afferma Andrej Ber- Duetti (foto SSG-TSS di Agnese Divo) don, uno dei due commissari straordinari affidati dell’autore croato originario di al Teatro per salvarne la condi- Dubrovnik Vlaho Stulli, la prima zione finanziaria che quest’an- del testo Il teatro di Cankar no non saranno più necessari in del regista Miha Golob e Giroquanto si passerà ad un’ammi- tondo di Arthur Schnitzler del nistrazione di normalità. «Ora regista bosniaco Dino Mustafić. spetta alle istituzioni dare un in- A completare l’abbonamento dirizzo a questo teatro» aggiunge due musical ospiti, l’opera popil secondo, Paolo Marchesi, dopo rock Nerone di Andrej Rozman aver ricordato quanto l’operato Roza e Davor Božič nella regia del TSS sia necessario sia per la di Matjaž Zupančič, che inaugupopolazione italiana che slovena. rerà la stagione il 22 ottobre, e il Più ricco e vario quindi il pro- Decamerone di Boccaccio afgramma di questa stagione che fidato alla regia di Boris Kobal, prevede 18 spettacoli e grandi “due spettacoli che danno una novità sul fronte abbonamenti. risposta contemporanea a temi di una certa storicità” ha spiegato complessità dei rapporti umani alla conferenza di presentazio- e comprende Closer di Patrick ne il direttore artistico del TSS Marber diretto da Dino Mustafić, Primož Bebler. Novità principa- Art del regista Žarko Petan tratle è la possibilità di completare to dal testo di Yasmine Reza e i l’abbonamento appena citato due appuntamenti di danza con con uno, due o tre programmi a Havana de hoy del Ballet de scelta, divisi e nominati in base Cuba e Noche tanguera del al contenuto, ciascuno gruppo Naturalis Labor. Infine dei quali comprende l’abbonamento EMOZIONANTE due spettacoli di pro- che, come suggerisce il nome, sa e due spettacoli prevede spettacoli appassionanti di musica o danza. quali l’ironica farsa Quando ero L’abbonamento RO- morto diretto da Diego De Brea MANZESCO, quello e il nuovo spettacolo dell’ex diretpiù classico e “serio” tore artistico del TSS Marko Sosič si basa sulle connes- La busta ma anche gli eventi sioni tra la letteratura musicali Laibach revisited, e le sue metamorfosi concerto del gruppo rock Laibach teatrali e comprende e lo spettacolo teatral-musicale gli spettacoli di prosa Necropoli di Boris Kobal e la produzione del TSS Delitto e Castigo, l’appuntamento musicale con il concerto dell’Orchestra sinfonica della radiotelevisione slovena in collaborazione con il centro musicale Glasbena matica e una Serata di danza classica e contemporanea Neron che vedrà sul palco il corpo di ballo del teatro nazionale Gian Burrasca dal classico delSNG Opera e balletto di Ljublja- la letteratura giovanile di Vamba, na. Il pacchetto AMOROSO è che verrà interpretato dal caninvece la proposta pensata per gli tante Elio (de “le Storie Tese”) e spettatori che amano approfon- un quintetto di musicisti di livello dire l’analisi dei sentimenti e la internazionale. Tutti gli spettaco- li in abbonamento verranno corredati da sovra titoli in italiano. Non mancheranno inoltre i pacchetti specifici per i bambini e i giovani delle scuole triestine con lingua di insegnamento slovena, e gli abbonamenti sostenitori oro o argento che quest’anno includeranno in omaggio un biglietto per lo spettacolo premio la nuova commedia del teatro di Capodistria L’ultimo termina(l)tor di Tamara Matevc e Boris Kobal nella regia di Samo M. Strelec. La campagna abbonamenti sarà aperta fino al 24 ottobre ma aspettando l’inizio di stagione a soli 6 E per biglietto il Teatro ha deciso di iniziare la propria attività con una serie di repliche eccezionali e ospitalità che stanno andando in scena in queste settimane nelle sale del teatro e sul territorio nell’ambito della proposta Invito all’abbonamento. Questa sera al TSS alle ore 18.00 Cappuccetto rosso nel bosco delle fiabe della Compagnia di danza Mehki čevlji, Sežana mentre al Kulturni dom a Prosecco alle ore 20.30 la replica di Duetti di Peter Quilter. Per maggiori informazioni sugli spettacoli, le date, il costo degli abbonamenti e gli altri eventi organizzati dal TSS www.teaterssg.it Sara Cristaldi XXV Festival del Cinema Latino Americano Si terrà a Trieste, dal 23 al 31 ottobre, il 25° Festival del Cinema Latino Americano: al Teatro Miela e in altre sale verranno presentati oltre 160 tra film e documentari sulla realtà artistica, culturale e storica del continente latino. Il Festival, organizzato dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) con la collaborazione di enti ed istituzioni italiane e latino americane, si ripropone come la più vasta rassegna europea sulla produzione cinematografica, video e televisiva del continente latino. Oltre alla sezione ufficiale a Concorso, con una quindicina di opere di recente produzione, verranno presentate varie retrospettive e sezioni tematiche. Novità di quest’anno, parte delle sezioni saranno proiettate in sedi diverse rispetto al Teatro Miela, grazie alle collaborazioni avviate con alcune istituzioni locali, fra le quali l’Università degli Studi di Trieste, il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda per i Servizi Sanitari Triestina, il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico e il Centro Internazionale di Fisica Teorica. Particolarmente prestigiosa la Giuria della Sezione ufficiale del Festival, presieduta dal popolare cantautore argentino León Gieco (attivo da quarant’anni sulle scene internazionali, con artisti quali Mercedes Sosa, Sting, Peter Gabriel, Bob Dylan, Pete Seeger, Silvio Rodriguez, Joan Manuel Serrat, Pablo Milanés...). Gli altri giurati sono la nota attrice cinematografica messicana Arcelia Ramírez, più volte premiata per le sue interpretazioni (Premi Arial, FIPRESCI, MTV Movie) dagli anni ‘90 ad oggi; il creativo, regista, produttore e sceneggiatore italocileno Johnny Dell’Orto (coautore, fra l’altro, con Pa- olo Baldoni del film “Strane Storie” (1996), per il quale ha ottenuto innumerevoli premi); e il parlamentare, ex Sottosegretario agli Esteri ed Ambasciatore di Slovenia per la Spagna e Cuba, Franco Juri, esponente della minoranza italiana in Istria e profondo conoscitore dell’America Latina. León Gieco sarà inoltre protagonista di un evento speciale, con la proiezione del documentario “Mundo Alas”, nel quale condivide le scene con un gruppo di artisti diversamente abili, che comunicano la loro visione del mondo in un commovente road movie. Inoltre a León Gieco, che è di origini italo-piemontesi (i suoi genitori sono di Carignano, in provincia di Torino), verrà attribuito il Premio “Oriundi”, che ogni anno il Festival di Trieste conferisce ad autori che hanno valorizzato la memoria dell’emigrazione italiana in America Latina. Tra le altre Sezioni in cui è articolato il Festival del Cinema Latino Americano, parte delle quali a concorso, è prevista una retrospettiva sull’attore Damián Alcázar, uno fra i maggiori del nuovo cinema messicano e vincitore di vari premi internazionali, che sarà presente per l’occasione a Trieste. Fra le opere alle quali ha partecipato, il Festival di Trieste presenterà: “La ciudad al desnudo” di Gabriel Retes, “Bajo California” di Carlos Bolado, “El Crimen del Padre Amaro” di Carlos Carrera, “García” di José Luis Rugeles, “La Ley de Herodes” di Luis Estrada. Un’altra sezione, con una trentina di titoli, sarà dedicata al Bicentenario dell’Indipendenza dell’America Latina dalla Spagna. Per la ricorrenza, realizzata sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri (Direzione Generale per le Americhe), verranno presentate la retrospettiva promossa dall’Unione Latina di Parigi, che Mundo Alas, Leon Gieco con Pancho e Alejandro toccherà tutta l’America Latina in una trentina di repliche, la rassegna di Canal 13 dell’Università Cattolica del Cile, ed altre opere, che intendono ricordare questo avvenimento storico. Inoltre, per il secondo anno, prendendo spunto dalla guerra che nel 1982 contrappose i governi argentino e britannico per il controllo delle isole Malvinas (Falklands), il Festival di Trieste attribuirà il “Premio Malvinas” per promuovere la convivenza fra i popoli e il Diritto internazionale, premiando l’opera che meglio ne interpreta i valori. In collaborazione con l’Istituto di Cinema dell’Argentina (INCAA), verrà presentata una dozzina di titoli, in una sezione con una giuria specifica, di cui farà parte anche un ex combattente delle Malvinas, l’oriundo italiano Mario Volpe. Tra le altre opere che saranno proiettate al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste figureranno film presentati ai maggiori festival europei, coproduzioni europee-latinoamericane, opere sulla presenza ebraica in America Latina, produzioni spagnole sulla cultura ispanica, e varie sezioni sulle Scuole di cinema, la documentaristica, la letteratura e la musica latina. Parte dei film presentati a Trieste verranno riproposti nei mesi successivi in altre città, in rassegne promosse in collaborazione con istituzioni pubbliche e private. Altre informazioni sul sito web www.cinelatinotrieste.org, all’e-mail [email protected], e su Facebook, alla pagina www.facebook.com/cinelatinotrieste, dove stanno già uscendo anticipazioni, articoli e video. C.S. il tuono q 21 VIAGGI ED ESCURSIONI Sabato, 2 ottobre 2010 A due pAssi dAl pAese istriAno di BAle, in CroAziA, spirituAlità ed eCologiA si inContrAno Eia. Fertilità, amore e saggezza. In ecovillaggio We are all one. Siamo tutti figli della stessa madre terra, diverse e peculiari emanazioni della stessa energia vitale. E per trovare l’equilibrio ognuno di noi dovrebbe ricercare l’armonia tra la propria immateriale coscienza e la materialissima terra. Spiritualità ed ecologia sono inseparabili, due strade da percorrere, entrambe, per dar un senso (positivo) alla propria vita. E per imboccarle non occorre poi andare così lontano: l’eko art centar Eia, situato in Croazia a pochi chilometri da Bale (ndr, rubrica del 18 settembre 2010) è davvero un buon punto di partenza, appena all’interno dell’ultimo lembo di costa istriana: pulita, selvaggia, originale e per questo tanto, tanto bella. Anima fondatrice dell’ecovillaggio é Igor Drandić, due occhi ben aperti che sorridono tra le rughe: quiete è il primo aggettivo che viene in mente a tentarlo di descrivere. Dopo aver viaggiato e vagabondato tra terre tanto diverse e lontane, dopo esser stato affascina- to dal Tibet ed aver eletto la Sardegna più sconosciuta a sua seconda casa, Igor è tornato alle sue origini e, sette anni fa, ha creato il primo ecovillaggio croato, su un terreno dove un tempo suo nonno vi coltivava le viti. Segno di buon auspicio, la scelta del nome: Eia infatti è un’antica divinità istriana, dea della fertilità, ma anche dell’amore e della saggezza. Tutte necessarie per raggiungere il famoso equilibrio, meta e scopo ultimo di una vita alla ricerca della pace interiore. Che qui non si trova soltanto nel silenzio della solitudine, ma soprattutto nella gioia conviviale della comunità: punto di forza, assieme alla natura che qui regna incontrastata, è infatti il calore umano, tenuto ben vivo dalle persone che qui vengono a cercare, e a portare, pace. Chi arriva per visitare questo centro ecologico ed artistico vi può soggiornare come fosse una sorta di campeggio: può sistemare la propria tenda o utiliz- permacultura. Soprattutto quest’ultima trova attenzione all’eko centar, dove ormai da anni si svolgono corsi di permacultura, sia con appuntamenti ripetuti settimanalmente durante tutto il corso dell’anno che con workshop di alcuni giorni, tenuti da guru come lo sloveno Janez Božič, l’italiano Dario Cortese padre della “permacultura selvaggia” e soprattutto l’austriaco Sepp Holzer, fondatore do, trance dance, reiki, immagini visionarie o atdell’“agricoltura perma- tai chi, yoga, rebirthing, timi immobili di una renente” e autore del libro terapia del sorriso, tra- altà eterna, impregnata di Der Agrar–Rebell (L’agri- dizioni indiane, giochi di emozioni che van ben oltre coltore ribelle) per il qua- relazione alla scoperta del la foto-cartolina. Andate a le l’Eia ha in esclusiva la mondo maschio-femmina vedere la Galerija dell’Eia: vendita del testo croato. capirete che cosa e alla ricerca di Il centro si occupa an- una comunione intendo dire! «Spesso chi che di avvicinare i bambi- con il vero sé. E, “Me piasi inviene qui per segnar quel che ni alla natura con il pro- naturalmente, “riposare” getto Eco education for cibo sano! me piasi far” young people – for better racconta Igor Non mancano scopre che world per il quale l’Eia ha poi gli incontri (che tra le altre è molto più ottenuto il patrocinio del dedicati alla mulingue parla anriposante Segretariato della Scienza, sica ancetsrale, che l’italiano, o “lavorare”» Educazione e Sport del- dove si impara dialetto istriano la Croazia. Sono molti gli a far vibrare la per meglio dire). asili e le scuole che porta- voce (e l’anima) al ritmo Poi sorride, e aggiunge: no qui i propri bambini e dei tamburi sciamanici. E “Ma no go ancora el diragazzi per visite in gior- i corsi di fotografia creati- ploma de illuminato. Tuto vorare”: e allora, dopo nata, corsi di “scuola nella va: di professione, infatti, quel che insegno ai altri, qualche giorno di ambien- natura” o campi estivi. Igor ha fatto il fotografo. lo zerco de imparar anche E per chiunque voglia Niente a che vedere con mi. Ogni giorno”. Ecco la tamento, gli ospiti spesso ritrovare se foto da studio o reportage saggezza dell’Eia. si rimboccastesso, l’Eia of- giornalistici: le sue sono no le mani e Chiara Meriani Punto di forza fre workshop si mettono a è il calore “spirituali”: tagliare leumano, tenuto corsi dai nomi gna, impaaffascinanti stare fango ben vivo dalle come La scuoe paglia, dar persone che la della felicità da mangiare qui vengono (Skola Sreće), agli animali, a cercare, e a La vita in equiraccogliere i portare, pace librio, Intuiziofrutti dell’orne e spontanieto per poi godere in compagnia di tà, Meditazione nel Bosco un buon pasto - bio, a km Magico, L’esperienza della zero, vegetariano e maga- sweat lodge o capanna suri vegano - davanti ad un datoria… che dan spazio falò. Il modo migliore per a rilassamento profonsentirsi realizzati è fare, e facendo si impara molto: dalla costruzione di casette ecologiche fai-da-te al bio-giardinaggio; dal Una volta alla settimana si tiene rego- librio. L’entrata è libera, ma sono gradite composting all’utilizzo larmente il corso di permacultura, men- delle offerte: magari cibo per gli animali delle piante medicinali; tre dall’ 8 al 10 ottobre si svolgerà il semi- della fattoria! dall’uso dell’energia pu- nario di permacultura “Come realizzare Per informazioni aggiornate e per lita alla raccolta di acqua la vita nella Natura”. saperne di più, potete contattare Igor potabile; dalla creazione Ogni mercoledì dalle 18 alle 20 si svol- Drandić oppure visitare le pagine su facedi oggetti in argilla alla gono gli incontri del ciclo La vita in Equi- book (Igor Drandić e Eko-art centar EIA) zare una tenda o rulotte messa a disposizione degli ospiti; può anche sistemarsi in una deliziosa casetta dall’anima di paglia e fango, in un rifugio di legno incastonato nel bosco o magari in una piccola capanna su un albero. Può godersi l’atmosfera rilassata, il contatto con la natura, può imparare guardando o seguendo varie attività proposte. Può farsi una vacanza all’insegna del relax. Ma, ci racconta Igor, spesso chi viene qui per “riposare” scopre che è molto più riposante “la- Prossimi appuntamenti all’Eia Eia, dea istriana della fertilità Raffigura una donna partoriente: l’antica scultura è stata ritrovata a Nesazio, sito archeologico che ogni istriano dovrebbe visitare, ricordo orgoglioso delle proprie radici. L’epica difesa dell’indipendenza istriana, nel 177 a.C., cantata nel XVI libro degli Annali di Ennio e nel Bellum Histricum di Ostio, di cui rimane il racconto di Livio, ebbe qui il suo epilogo con il sacrificio di Epulone e della sua corte. Nesazio, distrutta dai Romani prima e dai Longobardi poi, era l’unico insediamento istriano che aveva tutte le caratteristiche di una città già ai tempi della preistoria. Eia, la dea istriana della fertilità, dell’amore e della saggezza, veniva venerata dalle genti che in antichità popolavano l’insediamento insieme a Trita, Melesoco, Sentona e Histria Terra. Info e contatti Igor Drandić cell. +385 (0) 98 9160650 tel. +385 (0) 52 824342 www.eia.hr [email protected] Dove si trova l’eko art centar Eia Udruga za ekologiju i kulturu Eia Association for Ecology and Culture Eia 52211, Bale – Croazia 16 km da Rovigno e 23 km da Pola, l’Eia si trova nel comune di Bale, a soltanto 3 km dal paese (e a 10 km dal mare). Usciti dalla superstrada Rovigno – Kanfanar, seguire le indicazioni per Bale. Poco prima del peaese, sulla sinistra, troverete le indicazioni per Krmed e 800 metri dopo l’incrocio il cartello Eia. 22 q il tuono pubblicità Una proposta unica Privato vende splendido attico da 65 mq. al 7° ed ultimo piano, in casa signorile, con ascensore, in centro città. Appartamento parzialmente arredato, pari ad un primo ingresso, composto da ampia entrata, cucina, bagno, comoda stanza matrimoniale con poggiolo, ampio e luminoso soggiorno, ripostigli e ben 145 mq. di terrazza panoramica con ampia vista sulla città e sul mare. Per informazioni telefonare al n. 337.549460 Sabato, 2 ottobre 2010 il tuono q 23 SPORT Sabato, 2 ottobre 2010 La Triestina cerca i 3 punti contro il Crotone I biancorossi in serie positiva da quattro turni intendono proseguire la loro scalata in classifica con una vittoria Una cosa è certa: la voglia di combattere per ottenere un risultato positivo è nel Dna dell’Unione targata Ivo Iaconi. Il tecnico giuliano ha plasmato una squadra combattiva e reattiva, nemmeno lontana parente di quella della passata stagione, quando se passava in svantaggio poi perdeva regolarmente la partita, prova ne sia il pareggio raccolto sull’ostico campo del Modena lunedì scorso nel posticipo serale. La Triestina sotto di 2 reti, dopo un primo tempo a dire poco sconcertante, ha saputo riprendersi alla grande nella ripresa agguantando il pari grazie alle reti di un ritrovato Godeas e di Testini su rigore a 2 minuti dallo scadere dell’incontro. Segnali positivi per i biancorossi, che già per la terza volta dall’inizio del torneo cadetto riescono a raddrizzare le sorti dell’incontro, prima di Modena infatti era già accaduto contro l’Albinoleffe e in casa dell’Empoli. Morale alto quindi in casa alabardata,che dovrà essere già da questo pomeriggio (fischio d’inizio ore 15, stadio Rocco) confermato contro il Crotone. Mister Iaconi potrà contare su tutti gli effettivi con la sola esclusione dell’infortunato centrocampista Lunardini, comunque in fase di recupero. La formazione calabrese, guidata dal tecnico Leonardo Menichini (ex giocatore alabardato negli anni ‘80), attualmente è al terzo posto in classifica reduce dalla brillante vittoria contro il Sassuolo per 2 a 0 e di un avvio di stagione piuttosto positivo condito da 2 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. Assieme al Crotone sino ad ora non hanno perso nessuno incontro solamente la capolista Siena e l’Empoli. I precedenti delle 2 formazioni nella serie cadetta a Trieste vedono 3 vittorie alabardate, 1 pareggio e nessuna vittoria calabrese, con i giuliani vittoriosi per 3 volte di fila dal 2004 al 2007. Queste le partite in programma valide per la settima giornata del girone di andata: Albinoleffe – Pescara, Ascoli – Livorno, Cittadella – Empoli, Grosseto – Frosinone, Piacenza – Padova, Reggina – Vicenza, Sassuolo – Atalanta, Siena – Modena, Torino – Portogruaro, Varese – Novara. Denis Locoselli dopo il pareggio 1-1- contro il torviscosa la squadra di musolino porterà in campo «aggressività, grinta, entusiasmo e spirito di sacrificio» Domenica Kras Repen contro Sandonà/Jesolo Il Kras Repen è reduce dal primo pareggio nel campionato di serie D (1-1 a Torviscosa dopo i successi con Este e Pordenone e il passo falso di Venezia) e si appresta ad affrontare il Sandonà/Jesolo il 3 ottobre a Rupingrande. «Per domenica scorsa c’è moderata soddisfazione. È stata una di quelle classiche partite al cui termine non è facile dire se si è trattato di un punto guadagnato o di due persi - afferma l’allenatore dei carsolini Alessandro Musolino - La gara è stata contraddistinta da tre fasi ben distinte: un primo tempo abbastanza equilibrato in cui però noi abbiamo dato una chiara dimostrazione di maggior compattezza e organizzazione; una prima metà del secondo tempo in cui la reazione del Torviscosa ha rischiato di travolgerci ed una parte finale dell’incontro in cui i nostri avversari sono apparsi molto stanchi e noi abbiamo avuto più occasioni per assestare il colpo del ko. Alla fin fine, comunque, il punto ha mosso la classifica e soprattutto ha corroborato il morale dopo la sconfitta di Venezia». E ora sotto con il Sandonà/Jesolo, altra “grande” che capita in sorte in questo difficile avvio di campionato. La squadra veneta arriva dall’affermazione contro il blasonato Venezia ed è secondo solo all’inarrestabile Treviso dopo tre successi e un pari. È una compagine nata quest’anno dalla fusione fra il San Donà e lo Jesolo e non nasconde di puntare a salire in Lega Pro. Ha la struttura classica di chi punta a vincere la categoria: i fuoriquota, provenienti dai migliori vivai veneti (Cittadella, Padova, Vicenza, Bassano), giocano in porta e sugli esterni di difesa e centrocampo e tutto il resto del gruppo è composto da ex pro o big della categoria come Lanzara (ex Treviso e Matova), Faloppa (Sacilese), Zanette (Tamai) l’anziano regista Migliorini (ex bandiera del Cittadella di Glereran) e poi le bocche da fuoco Andreolla (ex Pordenone, già a Jesolo l’anno scorso con 17 gol), Gambino (tra le tante Bassano e Sacilese e 18 gol l’anno scorso a Chioggia) e Amodeo (ex Carpi), arrivato l’anno scorso a gennaio ed autore di 26 reti in 21 partite giocate. La squadra del Kras Repen (www.slosport.org - Foto Lako) Per non farsi mancare niente, poi, l’altra settimana è stato tesserato anche il ventiseienne Mattia Turetta, che è uscito dalla Primavera del Brescia e ha sempre militato in club di Lega Pro tra cui Massese e Sassuolo. «Noi dovremo essere bravi a portare in campo le armi delle matricole - aggiunge mister Musolino - e cioè aggressività, grinta, entusiasmo e spirito di sacrificio, ben consci di avere pure noi qualche qualità importante da far pesare in campo». La rosa comincia ad essere quasi tutta a disposizione. Contento rientrerà dopo la squalifica, D’Agnolo potrebbe farcela ad es- sere disponibile, Vigliani ha ricominciato ad allenarsi con la squadra e anche il tesseramento di Bozic dovrebbe arrivare in tempo dopo quello finalmente in cassetto del giovane italo-canadese Fronzo. Ancora out per pubalgia il bravo Giacomi. Quanto agli juniores nazionali, i giovani di Marino Kragelj renderanno visita sabato 2 ottobre proprio al Sandonà/Jesolo, vogliosi di riscattare l’immeritata sconfitta (2-1) patita a Montebelluna. Tale resa aveva fatto seguito all’esordio vincente in casa contro il Pordenone (3-0). Massimo Laudani Il forte atleta trIestIno vanta un palmares dI tutto rIspetto con ottImI pIazzamentI a lIvello InternazIonale. Il prossImo obIettIvo londra 2012 Beach volley: Cerqueni sogna le Olimpiadi Considerato uno dei più forti atleti a livello nazionale di beach volley, il triestino Alberto Cerqueni, classe 1978, inizia la carriera agonistica all’età di 13 anni nella pallavolo raggiungendo l’apice in questa disciplina nella stagione 1996/97 con la maglia del Volley Ball Udine in serie B1. Nel 2003 decide di intraprendere la carriera professionistica come giocatore di beach volley, abbandonando definitivamente la pallavolo indoor: da subito si afferma con un 1° posto nel Trofeo Città di Trieste in coppia con Luca Tarantini. L’ entusiasmo e la voglia di perfezionare la tecnica lo spingono a trasferirsi in Brasile per cinque mesi, più precisamente a Rio de Janeiro nella splendida cornice di Copacabana, dove si allena con i più grandi campioni di questo sport. Tornato in Italia nel 2004 incamera buoni risultati a livello nazionale: un 7° posto al Torneo Master del Campionato Italiano svoltosi a Tor Vaianica (Roma), e un 3° posto al Raduno Internazionale di Lignano Sabbiadoro sono i piazzamenti di rilievo in quella stagione. L’anno successivo si piazza 5° agli Open di Marina di Grosseto, mentre nel 2006 diventa Campione Regionale del Friuli Venezia Giulia. Per quattro edizioni consecutive, dal 2004 al 2007, vince il Trofeo Città di Lignano Sabbiadoro. Nel 2008 Cerqueni viene convocato nella rappresentativa della nazionale Italiana per partecipare ai campionati internazionali WVBF, dove con i colori azzurri conquista per 2 volte il 5° posto sia a Lu- gano in Svizzera che a Bolzano. Sempre nello stesso anno viene chiamato nella rappresentativa nazionale di Beachvolleyball Stars of Italy (solo per questa occasione torna alla pallavolo indoor), partecipando in dicembre alla Coppa del Mondo WVBF piazzandosi 5°. Nel 2009 si piazza sempre 5° ad una tappa del Torneo Internazionale WVBF, mentre quest’anno in coppia con Davide Dal Molin vince 2 tappe degli Open del circuito nazionale FIPAV. Come trovi la situazione attuale del beach volley in Italia? La crisi economica purtroppo si è fatta sentire anche in questa disciplina, in quanto negli ultimi anni la FIPAV ha dimezzato il montepremi dei vari tornei del circuito ita- liano, aumentando però il costo d’iscrizione alle varie tappe. Qual’è il compagno di squadra con il quale ti sei trovato meglio? Sicuramente Davide Dal Molin con il quale ho ottenuto i migliori risultati a livello nazionale. Attualmente abbiamo un importante progetto in corso che spero vada a buon fine. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? L’obbiettivo principale che mi sono fissato è partecipare alle tappe del World Tour, cercando di entrare nel tabellone principale tra le coppie più forti al mondo, per poi successivamente prendere parte alle Olimpiadi di Londra del 2012. D.L. 24 q il tuono SPORT Sabato, 2 ottobre 2010 I gIulIanI sI arrendono contro Il Mezzocorona nella gara dI rItorno deglI ottavI dI fInale, oggI Il vIa al caMpIonato dI a1 Pallamano: Trieste eliminata dalla Coppa Italia Nulla da fare per la Pallamano Trieste che esce sconfitta a Mezzocorona e di fatto esce agli ottavi di finale della Coppa Italia 2010/11. Dopo la vittoria su misura nella gara di andata a Chiarbola (25 a 24 in favore dei biancorossi), Trieste subisce una netta sconfitta in Trentino per 33 a 26 lasciando agli avversari allenati dall’ex Andreasic la possibilità di proseguire la manifestazione verso le final – four. Partita senza storia sino dalle battute iniziali con il Mezzocorona che prende subito il largo già al 12° portandosi sul 7 a 1, fino ad incrementare il suo divario sul +8 ( 17 a 9) alla fine del primo tempo. Nella ripresa la musica non cambia, il solo Nadoh trova la rete con una certa continuità per i triestini totalizzando alla fine 11 reti personali. Vista l’improbabile rimonta, il coach biancorosso decide di concedere minuti di gioco alla linea verde inserendo i giovani Kerpen, Anici, Oveglia, Postogna e Di Nardo. Prova decisamente sottotono per gli uomini del presidente Lo Duca, privi di mordente e carica necessaria nei set- tori nevralgici del campo, con una linea difensiva dove gli avversari hanno trovato la via del gol con una certa facilità e un attacco, quello biancorosso, non in giornata. Trieste dovrà rimettersi immediatamente in carreggiata onde evitare pessime figure da subito, visto che già da questo fine settimana prende il via il campionato di Serie A1. I giuliani nella gara d’esordio sono di scena a Padova sul campo dell’Emmeti, di seguito le altre partite della prima giornata: Estense Ferrara – Spel- lanzani Casalgrande, Meran – Cassano Magnago, Romagna – Parma, Sassari – Pressano. Denis Locoselli Domani pomeriggio l’esorDio casalingo al palaTriesTe conTro il casTelleTTo Degli ex sTeffè e palombiTa Basket, Leo Busca alla corte dell’Acegas Gran colpo della Pallacanestro Trieste 2004 che nella giornata di martedì scorso ha ufficializzato l’ingaggio dell’esperto playmaker Leonardo Busca. L’atleta padovano arriva nel capoluogo giuliano dopo aver militato nelle ultime 2 stagioni a Scafati nel campionato di LegaDue. L’importante operazione di mercato si è concretizzata grazie all’impegno economico dello sponsor O3 Omicron di Walter Tommasi, che ha garantito la totale copertura dell’ingaggio del giocatore veneto, aumentando così di fatto in maniera notevole la qualità del roster a disposizione di coach Dalmasson. Leo Busca inizia la carriera nel vivaio della Virtus Padova, per successivamente debuttare in serie A2 a Vicenza con lo stesso club, che nel frattempo aveva spostato la propria sede sociale. Si trasferisce a Pozzuoli per 3 campionati, dove al termine del secondo centra la storica promozione in A2 del club campano. Nel 1997 passa a Roseto, dove al primo colpo viene promosso dalla B1 alla A2, per poi 2 anni dopo ripetersi conducendo alla promozione la formazione abruzzese nella massima serie. Nel 2000/01 avvie- ne il suo esordio in serie A con la casacca arancione della Snaidero Udine, dove debutta pure nella competizione europea della Coppa Saporta. Nel 2002 scende di categoria e va alla Pallacanestro Messina, la squadra sicula perde le finali pro- mozione ma ugualmente ottiene la promozione in serie A grazie al ripescaggio dovuto all’esclusione della Virtus Bologna. Nel 2004 si trasferisce a Ferrara in Legadue, mentre la stagione successiva è di nuovo in serie A sponda Roseto, prima di iniziare la stagione veste la maglia di Sassari per poi terminarla con l’Upea Capo D’Orlando. Il suo “giro”per l’Italia non termina qui, nel 2007 passa alla Pallacanestro Reggiana, per poi l’anno dopo vestire la maglia gialloblù dello Scafati Basket in LegaDue. Il resto è storia di questi giorni, con l’ingaggio del forte play alla Pallacanestro Trieste sino al termine della stagione in corso. Passando al campionato, l’Acegas dopo la netta sconfitta a Trento di sabato scorso per 84 a 69, è attesa ad un pronto riscatto già da domani dove troverà al PalaTrieste (inizio dell’incontro fissato alle ore 18) nel suo esordio casalingo stagionale il Castelletto degli ex Steffè e Palombita. Arbitri dell’in- contro Matteo Boninsegna di Paderno Dugnano (Mi) e Andrea Chersicla di Erba (Co). Questo il programma completo della 2°giornata di campionato: Copra Morpho Bakery Piacenza – PentaGruppo Ozzano, Pallacanestro Pavia – Paffoni Omegna, Centrale del Latte Brescia – Garda Cartiere Riva, Zerouno Moncalieri S.Mauro – La For- tezza Recanati, Goldengas Senigallia – Bitumcalor Trento, Co.Mark. Treviglio – Liomatic Perugia, Edilcost Osimo – Consum.It Siena. D.L. Torneo maschile over 35 Organizzato dalla Pallacanestro Saba di Trieste, con i contributi del Comune di Trieste, dell’Amministrazione Provinciale di Trieste, si è svolto in data 23, 24 e 25 settembre 2010 l’edizione del Torneo internazionale di basket maschile over 35. Il quadrangolare, giunto alla sua quarta edizione è stato disputato al Palazzo dello Sport Giorgio Calza di Trieste. Unitamente alla Federazione Italiana Pallacanestro, Comitato Regionale di Trieste, la Pallacanestro Saba si adopera per rendere possibi- le la realizzazione di un campionato Master con le stabilite fasi Provinciali e Regionali. L’edizione 2010 del torneo ha visto la partecipazione, oltre che della Pallacanestro Saba, le formazioni Master del Kozina (Slovenia), Corno di Rosazzo e della Associazione Passione. La classifica finale ha visto primeggiare il Corno di Rosazzo con 6 punti, seguito dalla Pallacanestro Saba (4 punti), Passione (2 punti) e Kozina con 0 punti. C.S. Federico Ustolin campione italiano 26 Settembre 2010. Il Campionato Italiano Assoluto di canottaggio sul Lago Superiore a Mantova ha visto il triestino Federico Ustolin (Canottieri Saturnia) primeggiare nella specialità Singolo Assoluti. La vittoria ha consacrato l’atleta come canottiere attuale più interessante sulla piazza, e uno dei pochi nominativi probabili che indiscrezioni vogliono sul taccuino del Ct della squadra senior De Capua per I Giochi Olimpici di Londra 2012. L’atleta allenato da Spartaco Barbo, si pre- sentava in finale superando a fatica batterie e semifinale. Racconta Ustolin: «In finale, sono partito molto forte, ho sorpreso tutti, compresi i più favoriti. Ho cercato di non farmi avvicinare perchè sapevo gli altri atleti di grand’esperienza sarebbero stati molto pericolosi nel finale di gara». Accelerando negli ultimi metri, Ustolin portava a termine una delle migliori prestazioni della sua carriera agonistica. Il secondo titolo italiano per Trieste arrivava dal 4 di coppia junior femminile del Saturnia di Alice Biondi, Ester Gaggi Slokar, Alice Ferrarese e Beatrice Casali. Invece, tesserato per I colori delle Fiamme Gialle, vinceva il titolo italiano assoluto il triestino Bernardo Miccoli. Un secondo posto per l’otto pesi leggeri del Saturnia con Cotognini, Ferrarini, Leggieri, Milos, Panteca M., Panteca R., Parma, Tedesco e tim. Tassan. Bronzo per il 4 di coppia pesi leggeri della Nettuno di Zacchigna, Deluca, Zobec e Covri. Due medaglie di bronzo per il Saturnia, ad opera del 2 senza di Mangano e Ferrarese e dell’otto senior di Ustolin, Ferrarese, Ferrarini, Leggieri, Magano, Milos, Panteca, Tedesco e tim. Tassan. Fuori dalla zona medaglie si sono piazzati al 4° posto il 4 con della Canottieri Trieste (Mariola, Martini, Costagliola, Pinat, tim. Debortoli), i 6° posti del 2 senza (Costagliola, Pinat), ed il 2 con (Mariola, Martini, tim. Debortoli) della Canottieri Trieste, del doppio junior della Nettuno (Duchic, Donat), del singolo junior della Timavo (Bortolotti), e l’8° del singolo femminile del Saturnia (Pizzamus).R., Parma, Tedesco, timoniere Tassan) del Saturnia Daniele Fasolo Sabato, 2 ottobre 2010 il tuono q 25 SPELEOLOGIA Furio Premiani, Presidente della Federazione Provinciale di sPeleologia: «l’ultimo dei continenti inesPlorati» L’affascinante mondo delle grotte Trieste, tra le sue sfu- continente – spiega Premature, nasconde un miani – è fondamentale sia patrimonio pubblico al per la ricerca scientifica sia contempo conosciuto e per la salute di gran parte completamente ignorato, della popolazione italiaesplorato e ancora da com- na. Per quanto riguarda il prendere: le grotte carsi- valore scientifico, va sotche. tolineato che Nella Regione Friuli Ve- le cavità sotnezia Giulia fino ad oggi terranee sono sono state scoperte sette- l’ultima parte milatrecento grotte di cui del mondo anla metà (tremilacento) nel cora inesplosol sottosuolo della Pro- rata e dentro vincia di Trieste. vi si spalanca Questi numeri, con- una finestra sul frontati con il patrimonio passato che, a nazionale (trentatremila), occhi esperti, rendono l’idea dell’enorme mostra molte concentrazione di cavità informazioni su nella provincia triestina, chi e come si vie predispongono il lettore veva, quali clia cogliere quanto l’attività mi c’erano etc... d’esplorazione delle grot- dalla preistoria te carsiche sia importante fino ai giorni nostri. Sul per gli speleologi e per tut- versante della tutela della ta la cittadinanza. salute pubbliInoltre, va anca – ribadire il 7300 grotte che svelata la rapresidente – il in regione, gione per la quale 50% dell’acla speleologia è 3100 nel solo qua potabile nata e si è particoconsumata in sottosuolo larmente svilupdella provincia Italia è un’acpata a Trieste. La qua originata di Trieste risposta è: l’ “acda un ciclo qua”. Dalla metà carsico. Quindel XIX secolo, da quando di, la stato di salute delle il bisogno d’acqua potabile grotte e la loro protezione divenne pressante per una ha un effetto diretto sulla città in sviluppo, molti uo- salute degli italiani». mini iniziarono ad esploraTuttavia, il lavoro della re il fondo delle grotte per Federazione Provinciatrovare l’acqua potabile e le di Speleologia non si questa ricerca diede corso esaurisce nella difesa delle e corpo alla longeva spele- grotte carsiche. Un partiologia triestina. colare impegno è rivolto Oggi la storia continua, nella promozione della e grazie all’impegno di speleologia, nell’organizmolti appassionati e pro- zazione di convegni e nella fessionisti, la speleologia pubblicazione di materiale triestina può vantare dieci divulgativo, nella ricerca gruppi di speleologi riuniti scientifica collaborando nella Federazione Provin- con centri di ricerca e uniciale di Speleologia – come versità, nell’aggiornamenci racconta Furio Premia- to del prezioso strumento ni, presidente della Fede- di lavoro che è il catasto razione – e un gruppo di regionale delle grotte. speleologi a se stante. Alla base del necessario Grazie alla Federazione lavoro della Federazione Provinciale di Speleologia, per unire i vari gruppi e la speleologia triestina è per affrontare assieme teriuscita ad instaurare un matiche sensibili, come dialogo con le Istituzioni per esempio la creazione pubbliche e con i singoli di una linea ferroviaria ad Comuni per far conoscere alta velocità a Trieste ed i e salvaguardare – come lo suoi effetti sulle cavità, c’è definisce Premiani – «l’ul- la dedizione di ogni sintimo dei continenti ine- golo gruppo il quale, indisplorati». pendentemente dagli altri, L’importanza di salva- promuove la speleologia guardare «quest’ultimo con corsi didattici, si occu- pa delle pulizia delle grotte e contribuisce al monitoraggio e alla ricerca scientifica. «Da molti intesa erroneamente come sport – continua Premiani – la speleologia è invece una disciplina di ricerca e di esplorazione che deve partire innanzitutto dalla conoscenza dell’ambiente sotterraneo e da una minuziosa preparazione didattica e pratica prima di cimentarsi in una discesa. Per la formazione di nuovi speleologi, ogni gruppo, secondo disponibilità da accertare sui relativi siti internet, provvede a organizzare corsi di speleologia che mediamente durano cinque settimane. inizio in tutta sicurezza». I costi d’iscrizione ai corsi si aggirano attorno ad ottanta euro e includono il tesseramento alla società, l’assicurazione e il prestito dell’attrezzatura per le discese in grotta. «Molto spesso gli attori Il mondo della politici che dovrebbero speleologia a Trieste è florido, atinteragire con noi rispondono con omertà tira molti curiosi che squisitamente e pressappochismo» si appassionano e ne condividono le carsiche affrontando livelli emozioni, sebbene, per di difficoltà crescenti. L’ul- sopravvivere certe difficili tima esplorazione avviene situazioni riguardanti le durante la quinta settima- grotte carsiche devono esna e una volta terminata, sere risolte – ammonisce si può dire di esser degli Premiani. «Le grotte sono speleologi. Ovviamente, – parte integrante della floincalza il Presidente – non ra e della fauna locale. Per basta un corso di qualche questo motivo la Federas e t t i m a n a zione Provinciale di Speleper aver le ologia si batte e lavora per capacità e garantirne la tutela e il ril’esperienza spetto; nonostante l’impeper affron- gno però, molto spesso gli tare tutte le attori politici che dovrebgrotte: una bero interagire con noi volta com- e capire l’importanza di piuto il cor- questo habitat, rispondoso si fa parte no con omertà e pressapdel gruppo di pochismo». Il problema speleologia, dell’inquinamento delle e con esso grotte carsiche – appel’attività di na un anno fa dichiarate, e s p l o r a z i o - con la Direttiva regionale ne può aver Habitat Natura 2000 del In questo periodo, si passa alternativamente da dei corsi frontali teorici a delle esercitazioni in palestra, a delle escursioni ogni fine settimana in diverse grotte Carso, habitat faunistico protetto – è ancora presente e nuocerà la salute dell’ambiente, del mare e dei triestini se le autorità non interverranno in tempi utili. L’argomento “salute delle grotte” a Trieste sembra essere un tabù da nascondere. È un argomento che tocca più o meno da vicino interessi particolaristici di proprietari terrieri, che interferiscono sugli appalti pubblici per la costruzione di infrastrutture attraversanti il Carso, e nel momento della pulizia, necessità l’esborso di ingenti somme di denaro per portare a termine le operazioni di bonifica. Come spesso accade, le amministrazioni non vedono più in là del proprio naso, o per così dire, del proprio mandato. Bisognerebbe trovare un metodo per migliorare la comunicazione tra le Associazioni e le Istituzioni: forse con un bel disegno semplice con tanti colori sgargianti, fatto da un bambino potrebbe aprire loro gli occhi. Allora, che s’indìca un concorso artistico! Daniele Fasolo La Scuola di Speleologia Isontina Allievi ed istruttori Ha avuto inizio ed è in pieno svolgimento il primo corso di speleologia della neonata Scuola di Speleologia Isontina che vede riuniti ben tre gruppi isontini in un unico progetto didattico. L’ambiziosa iniziativa che è stata voluta precisamente dal Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” di Gorizia, dal Gruppo Speleologico “ Talpe del Carso” di Doberdò e dal Gruppo Speleologico Monfalconese A.d.F. di Monfalcone ha riscosso fin da subito il plauso della Provincia di Gorizia, attraverso l’assessore allo sport sig.a Sara Vito, e soprattutto dai giovani a giudicare anche dal numero degli allievi iscritti, ben quattordici. Grotta Tarnoviza - Preparazione degli allievi La novità assoluta che caratterizza questa prima edizione e dei tempi che stanno cambiando è rappresentata dal folto gruppo femminile presente tra gli iscritti al punto da costituire quasi il 50% del totale degli allievi dell’intero corso. Uniti per crescere. È questo il motto fortunato che ha accompagnato la nascita della nuova interessante iniziativa nella provincia di Gorizia; la Scuola di Speleologia Isontina, emanazione della Commissione Nazionale Scuole di Speleologia della Società Speleologica Italiana, si pone dunque come un punto di riferimento nella didattica speleologica della nostra provincia. Nata come un primo progetto pilota che, forse in futuro prenderà piede e potrà svilupparsi sull’intero territorio regionale, almeno questo è l’auspicio del coordinatore regionale C.N.S.S. – S.S.I. del Friuli Venezia Giulia, Grotta Ercole sig. Mauro Kraus che è stato presente alla prima lezione del corso svoltasi a Monfalcone. Il grande numero degli allievi iscritti rappresenta indubbiamente un successo ma, non è il solo visto che fin da subito la Scuola ha organizzato già quest’estate uno stage, a livello regionale, per la verifica di nuovi istruttori di tecnica (IT) e aiuto istruttori (AI) in modo da incrementare il corpo docente, non solo di quella isontina ma anche a beneficio delle altre scuole regionali. Anche in questo caso il successo è stato notevole visto che allo stage, inaspettatamente, si erano iscritti numerosi aspiranti docenti provenienti anche da altre regioni d’Italia. Per informazioni e per saperne di più basta andare sul sito www.scuolaspeleoisontina.it C.S. 26 q il tuono APPUNTAMENTI Sabato, 2 ottobre 2010 “Domenica di carta”, archivi e biblioteche si raccontano Domenica 3 ottobre, dalle ore 9.00 alle ore 20.00, apertura straordinaria al pubblico degli archivi e delle biblioteche statali. Un percorso affascinante alla scoperta della memoria del sapere attraverso libri, documenti, fotografie, stampe, disegni e molto altro. Tesori sconosciuti, presentati ai cittadini di ogni età. Tecnologie e servizi innovativi per l’accesso alle informazioni di oggi e di ieri. Visite guidate, esposizioni ed eventi per rendere ancora più avvincente il viaggio nel cuore della cultura che ha fatto grande il nostro Paese. A Trieste, presso l’Archivio di Stato, in via A. Lamarmora 17, alle 10.00 ci sarà la presentazione del patrimonio conservato dall’Archivio di Stato con visita guidata all’edificio e alla mostra documentaria I muri e i confini mobili. Alle 11.00 presentazione dell’attività di restauro dei documenti a cui seguirà, alle 11.30 il caso di un archivio tutelato: l’Archivio generale del Comune di Trieste. Dalle 12.00 proiezione dei filmati realizzati durante il GMA dal Public Affairs Officer a Trieste. Ingresso gratuito. La Biblioteca Statale di largo Papa Giovanni XXIII 6, invece, aprendo per l’intera giornata con tutti i servizi attivi, coglie l’occasione di mostrare la pro- pria sede e di avvicinare i cittadini a tutte le opportunità di offerta al pubblico; nel contempo, sarà possibile visitare la mostra SottoTrieste. Duemila anni di storia in Cittavecchia. Mostra di Archeologia urbana, che vede la Biblioteca, l’Università di Trieste, la Soprintendenza Archeologica e il Comune di Trieste affiancati quali organizzatori e per la quale sono previste visite guidate. La mostra rappresenta il momento culminante del più ampio progetto SottoTrieste, promosso, nel 2009, dal Dipartimento di Storia e Culture dall’Antichità al Mondo Contemporaneo – DiSCAM dell’Università di Trieste, in cooperazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, progetto che si è posto l’obiettivo di divulgare per la prima volta al grande pubblico la portata delle scoperte realizzate nel campo dell’archeologia urbana a Trieste in un settore centrale del nucleo storico della città: Crosada. L’intento dell’esposizione è quello di accompagnare il visitatore in un ideale viaggio nel tempo, attraverso le vicende storiche, le trasformazioni architettoniche e urbanistiche e i cambiamenti nella vita quotidiana avvenuti nel cuore della città in un periodo di quasi 2000 anni, dalle origini di Tergeste fino ai primi decenni del Novecento. Il percorso reale è una “passeggiata cronologica” scandita da pannelli tematici, reperti e documenti, dal periodo dei castellieri all’età romana ed altomedievale fino all’età contemporanea. Molti i reperti esposti, quasi esclusivamente inediti, di grande interesse archeologico e storico, ma anche accattivanti per il grande pubblico: un’occasione di riscoperta della propria città per chi vi abita e un’occasione, in generale, per conoscere più a fondo la storia della città di Trieste. La mostra è stata realizzata grazie alla fattiva collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del FVG, il Dipartimento di Storia e Culture dall’Antichità al Mondo Contemporaneo dell’Università di Trieste, il Comune di Trieste e la Biblioteca Statale di Trieste. La mostra sarà visitabile fino al 7 dicembre con il seguente orario: da lunedì a giovedì 9.0018.30; venerdì e sabato 9.0013.30. Ingresso libero. C.S. “Scorze de mar” di Claudio Ceschin e il passato triestino Scorze de mar (Franco Rosso editore, pgg. 43, € 12) rappresenta una raccolta di ricordi, di profumi, di sentimenti appartenenti a un passato triestino, a quello di Claudio Ceschin. In un piccolo volumetto color della farina, dal titolo scritto con l’azzurro di un’onda del mare, Ceschin si rituffa nel suo passato, facendo riemergere dai fondali della mente la sua infanzia, la sua giovinezza spensierata e tutte le emozioni provate un tempo, verso gli anni Settanta, quando la vita era ancora così semplice. La voglia di riportare alla luce questi pezzi di storia, rimasti abbandonati in un vecchio quaderno, è stata sollecitata dall’incoraggiamento del pittore triestino Livio Ro- signano, che nei giorni scorsi, al Caffè Tommaseo, ha presentato l’autore e il libro, alternando la sua voce a quella di Mariella Terragni, che ha recitato alcune parti del libro. Con il desiderio di sorridere, ma anche di riflettere, Ceschin, classe ’43, ex dipendente della raffineria Aquila, ha voluto scrivere queste piccole opere d’arte in dialetto triestino, senza ricorrere a ricercatezze dialettali d’epoca, ma seguendo un proprio ricordo fonetico per rendere leggibili i racconti anche alle persone più giovani. Brevi e semplici, questi piccoli sprazzi di vita quotidiana vogliono al contempo insegnare qualcosa, ovvero la genuinità e la purezza, dimenticata oggi negli abissi marini di un passato in cui ci si accontentava di poco, dove gli amici, l’estate, la brezza, il vino e i sentimenti erano tutto ciò di cui aveva bisogno un uomo. Ceschin lancia una piccola frecciata alla società odierna: «… iera el principio dei ani setanta/ ne ligava tante robe in comun/ ssai co’ le mule e cantar de Trieste/ la vita svolava, e noi via con ela /stavimo ben, ciaro ier el futuro/ ierimo operai, no iera gran paga/ ma cossa importava, gavevimo el mar/ el carso, la beleza del mus e alegria/ co’ penso a ste robe, quasi no credo/ xe sparì tuto come inghiotido/ el vero valor me par sepelido/ el mondo xe cambiado ssai presto/ el te da qualche fregola/ ma el te ciol tuto el resto». Un modo come un altro per farsi ricordare con simpatia, perché i ricordi svaniscono, soprattutto quelli più remoti, quelli che risalgono ai tempi lontani della scuola, delle prime amicizie, dei primi amori. Tutto diventa fosco e se si cerca di rimembrare, sembra quasi che il passato voglia scappare dalla nostra mente, fuggire chissà dove. E allora ecco che, con la carta e la penna, tutto rimane intatto, o quasi! Il passato riemerge e si fissa per sempre nelle pagine di un libro. Benedetta Moro Poesie sul sentiero Rilke Si è svolta la quinta edizione di “Poesia per la pace sul sentiero Rilke” promossa dalle associazioni “Penombre” e “Il pane e le Rose” di Trieste e “Versitudine” di Bologna in collaborazione con NadirPro di Trieste. L’iniziativa poetica si ispira alle elegie di Rainer Maria Rilke e prevede la lettura di poesie sul sentiero dedicato al poe- ta. Nel corso della passeggiata poetica sono intervenuti i poeti Pino De March, Tito Truglia, Edvino Ugolini, Christian Sinicco, Luigi Nacci, Fabio Franzin, Carlo Bordini, Stella Cappellini, Salvo Quinto, Giovanni Tuzet, Loredana Magazzeni, Serenella Gatti, Piero Simon Ostan e Giacomo Sandron. Edvino Ugolini - Associazione Penombre “Evviva la neve - Vite di trans e transgender” da Knulp Sabato 2 ottobre alle ore 18.00, presso Knulp, in via Madonna del Mare 7/a, l’Associazione Trans Genere presenterà il libro Evviva la neve - Vite di trans e transgender di Delia Vaccarello. Interverranno l’autrice Delia Vaccarello; Fabianna Tozzi Daneri, presidente Associazione Trans Genere; dott. sa Laura Scati, psicologa, e il prof. Carlo Trombetta, Urologo. La più grande difficoltà che può incontrare uno scrittore, narrando la “vita vissuta” come insieme di esperienze, percezioni e emozioni, è quella di rimanerne distaccato, un inviato speciale dentro le storie personali, un cronista, magari scrupoloso ed attento, ma che inevitabilmente perde l’essenza delle “vite” narrate. Ci sono rari casi in cui lo scrivere di “al- tri” diviene un percorso di vita proprio, raccontare, niente si può comprendere un amalgama tra il narratore ed i narrati, fino in fondo se non proviamo a viveruna fusione indispensabile per far passa- lo profondamente, mettendo in campo re un messaggio fondamentale al lettore, tutti i propri sensi, spostando la propria esistenza su un piano di riquello di un vissuto in pricezione totale di quello che ma persona. Non esiste più il ci stà intorno, un esercizio Questo libro narra di narrato e il narrante, che può sembrare a volte momenti di vita vissuta, ma persone che si difficile, ma l’unico per vedove i protagonisti e la dere a fondo il legame di scrittrice sono un contifondono l’un l’altra umanità che tutti noi vornum, una sorta di storia remmo. d’amore, dove l’esito positivo stà nello scambio continuo di emoNoi consigliamo di percorrere un emozioni, dove non esiste più il narrato e il zionante viaggio tra le pagine di questo narrante ma persone che si fondono l’un libro, certi che un nuovo tassello potrà l’altra. essere facilmente collocato nella nostra Questo, a nostro avviso, è l’elemen- battaglia più grande, la nostra vera realtà. to indispensabile per raccontarci e farci C.S. APPUNTAMENTI Sabato, 2 ottobre 2010 il tuono q 27 Personale di Sara Conestabo È stata inaugurata venerdì 1 ottobre 2010, alla NŠK (Narodna Študijska Knjižnica) via S. Francesco 20 , la mostra di Sara Conestabo, Re Petrolio. La mostra rimane visitabile fino al 30 ottobre 2010. In questa serie di opere l’autrice affronta il purtroppo attuale tema dell’inquina- mento, creando delle tele in cui il colore si fa dapprima denso e avvolgente, per poi frammentarsi in filamenti che inesorabili e premonitori, si fanno strada lungo la superficie. Sara Conestabo, figlia d’arte, è nata il 21 luglio 1988 a Trieste. Già da piccola era in contatto con gli artisti stranieri a livello internazionale. La passione per l’arte l’ha guidata ad esprimersi nei suoi lavori. Dal 2006 collabora nell’organizzazione delle mostre nella Conestabo Artgallery. Sara continua a migliorare le varie tecniche di lavoro e l’espressività. La sua prima mostra personale era all’università di Scienze della formazione, Capodistria (2009). Nel 2010 invece ha esposto a più eventi e mostre: Versilia Wine Art Festival-Pietrasanta (Lucca) 2 edition, Etichette- Vino, arte e poesia (Bolzano), Expo Art in Shanghai. Nonostante la sua giovane età ha già collezionato una serie di premi in concorsi nazionali ed internazionali. C.S. Il segno, la poesia, la luce: mostra del pittore Francesco De Marco Il ciclista, 2010- olio su tela S’inaugura lunedì 4 ottobre alle ore 17.00 al circolo Fincantieri Wärtsilä di Trieste (Galleria Fenice, 2) la mostra la Il Segno, la Poesia, la Luce, personale dell’artista Francesco de Marco, che sarà introdotto dalla curatrice Marianna Accerboni. La rassegna propone più di una ventina di oli realizzati dal pittore nel corso del 2010. Nato a Napoli nel 1964, de Marco si è formato nel capoluo- go campano frequentando il pittore Vit- palmente rappresentato torio Piscopo, esponente del Futurismo nell’esposizione triestina, napoletano, col quale aveva stabilito un la creatività del pittore profondo sodalizio. Dal 1981 al 2003 ha ha subito un forte impulvissuto a Trieste e a Udine, attualmente so, come se nuova linfa lo vive e opera tra Lecce e Otranto. Visita- ispirasse. E si è fatta strabile fino al 16 ottobre (orario 17.00 da nell’artista una sorta di appagata chiarezza com- 19.00 esclusi sabato e domenica). «Un poeta con il pennello: chi conosce positiva. I temi visti di re- Il porto sicuro, 2010 - olio su tela le opere e segue l’evoluzione della pittura cente in regione, a Udine, di questo gentile e vigoroso artista parte- sono rimasti i medesimi, lica, a tratti maggiormente figurativa, di nopeo - scrive Marianna Accerboni - che una riflessione sul paesaggio, sui luoghi quel figurativo, che ti appare nei sogni, ha scelto per vivere la luce della Puglia, e sugli accadimenti della vita, ma il mo- che forse ricordi solo il mattino, appena non può non rimanere toccato da quel dus operandi si è arricchito: de Marco ha sveglio. fil rouge di coinvolgente, assorto lirismo saputo lanciarsi con destrezza anche in In quest’esposizione, che rappresenta che avvolge i suoi lavori e chi li guarda: opere di maggiore dimensione e la sua una svolta significativa nella produzione un lirismo a volte giocoso, a volte pensoso pittura si è fatta più luminosa e simbo- dell’artista - conclude Accerboni - de Mare quasi matematico si presenta quale originale co, il quale rende interprete, naturalmente colto le sue rappresene profondo, della contemporatazioni essenziali, neità, approdato alla sensibilità ma nel contempo espressionista anche attraverso profonde. i venti della Transavanguardia, Una delle prime tendenza tra le prime a prodoti che si rilevano muovere, all’inizio degli anni in un vero artista è ottanta, un libero ritorno alla rappresentata dalgioia e ai colori della pittura e la capacità di evolalla figurazione, rompendo il vere, mutandolo, il predominio del concettuale e proprio linguaggio. aprendo l’idioma della pittura Nell’anno 2010, a nuove possibilità e istanze». periodo princi- Il riposo, 2010-olio su tela C.S. Premiazioni concorso fotografico “Andar per l’età di mezzo” Si svolgeranno questo pomeriggio, a partire dalle 18.30, presso la sala Bazlen di Palazzo Gopchevich in via Rossini 4, le premiazioni dei vincitori della seconda edizione del concorso fotografico Andar per l’età di mezzo. La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Trieste e mc59.com, nell’ambito de- gli eventi indetti dall’Associazione Tredici Casade, da oltre dieci anni persegue lo scopo di portare i cittadini sulla “retta storia” della nostra amata Trieste, con tutti gli elementi atti a stimolare i ricordi del medioevo tergestino, che nulla ha da invidiare ad altre città italiane. In questo caso, la presentazione puramente visiva ha visto 60 fotografi provenienti non soltanto dalla regione ma pure dall’estero (sloveni e austriaci), cimentarsi a scattare inquadrature suggestive ai numerosi “figuranti – modelli” presenti all’interno del Castello di San Giusto che hanno appunto riproposto quadri e figure dell’età di mezzo: dame e cavalieri, menestrelli, giullari, arcieri e combattenti all’arma bianca, dove lo scorso 20 giugno hanno posato per tutti i presenti durante l’intero pomeriggio. Dopo le premiazioni del vincitore assoluto e dei primi tre classificati delle due categorie in gara, colore e b/n, seguiranno le proiezioni delle foto di tutti i partecipanti al concorso. L’ingresso è libero. Si ricorda inoltre che questo pomeriggio, con inizio alle ore 15, ci sarà il concorso fotografico Dog Day, organizzato da mc59.com con la collaborazione del Wall Street Institute e Lav Onlus Trieste. Il ritrovo è previsto a partire dalle 14:30 in viale Romolo Gessi, nei pressi della gelateria Vitti da dove partirà la passeggiata non competitiva e il relativo concorso. Denis Locoselli 28 q il tuono APPUNTAMENTI Sabato, 2 ottobre 2010 dal 6 al 10 ottobre simon callow, uno dei più apprezzati attori britannici, porterà sul palcoscenico una commedia inedita scritta da Johnatan bate Shakespeare - The Man from Stratford al Rossetti Riscoprire Shakespeare, ascoltare “davvero” le parole di Shakespeare, così come saranno risuonate per la prima volta in scena, attraverso il talento di Simon Callow, uno dei più ammirati attori britannici. L’inaugurazione della Stagione 2010-2011 è forse la più originale nella storia del Teatro Stabile: affidata a un attore inglese, che reciterà in lingua originale Shakespeare – The Man from Stratford, una commedia inedita, diretta da Tom Cairns e scritta da Johnatan Bate, eminente studioso e autorevole biografo shakespeariano, che ha curato per la Royal Shakespeare Company l’edizione delle opere complete. Un’inaugurazione “fuori dai canoni” ma che lo Stabile ha voluto declinare in questi termini per ragioni molteplici. Innanzitutto il desiderio di aprire entrambi i cartelloni dedicati alla prosa con un grande omaggio alla figura dell’attore: Franco Branciaroli alla Sala Bartoli e sul palcoscenico del Politeama Rossetti lo straordinario Simon Callow. Poi il tributo al genio di Stratford on Avon, che fu drammaturgo e a propria volta attore. Infine l’intenzione di offrire al pubblico un’esperienza nuova: ascoltare la prosa in versione originale non deve spaventare (ci saranno comunque i sopratitoli) anzi, è un’opportunità per ampliare l’orizzonte della nostra passione per il teatro, per farci conoscere – oltre ai significati – anche la musicalità, le cadenze, i contrappunti, le armonie che un autore ha voluto infondere al proprio testo… Simon Callow ci donerà tutto questo, protagonista di una serata memorabile. Il grande pubblico non farà fatica a riconoscerlo nei ruoli principali di tanti film di successo: Amadeus, Camera con vista, Quattro matrimoni e un funerale, Il fantasma dell’Opera, Shakespeare in love, Christmas Carol… Ma in Italia non si conoscono ancora “dal vivo” la sua intensità espressiva, il suo eclettismo, la forza drammatica e la capacità di trascolorare nell’ironia, la pulizia del suo gesto... Lo spettacolo che lo conduce a Trieste – sua prima e sola piazza italiana – e che prima figurerà in cartellone al Festival di Edinburgo, nasce sulla linea del suo successo mondiale, The Mystery of Charles Dickens, replicato dal West End a Broadway, dall’Australia al Canada. In The Man from Stratford ci restituirà il profilo di Shakespeare uomo e quello dell’artista, interpretando i brani più celebri della drammaturgia del Bardo, i suoi personaggi più amati, e dando voce ad altri ricordi, aneddoti, ritratti di grande suggestione. Shakespeare - The Man From Stratford Di: Jonathan Bate Scene: Tom Cairns Regia: Tom Cairns Produzione: Howard Panter for Ambassador Theatre Group and Assembly Theatre, with Marshall Cordell and Act Productions Interpreti: Simon Callow Calendario recite MER 6 ottobre h. 20.30 turno PRI GIO 7 ottobre h. 20.30 turno A VEN 8 ottobre h. 20.30 turno B SAB 9 ottobre h. 20.30 turno C DOM 10 ottobre h. 16.00 turno D Durata dello spettacolo 2 ore con intervallo Prosegue la stagione sinfonica del Teatro Verdi Venerdì 8 ottobre, con replica po- che si sviluppa sui toni ora fiabeschi, ora meridiana sabato 9 ottobre, si terrà il fantastici, ora intensamente romantici. A questa Ouverture faranno seguito quinto appuntamento sinfonico del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”: protagoni- dello stesso autore i Psalms op. 42 che sta della prima parte del concerto Felix vedranno coinvolti nell’esecuzione oltre Mendelssohn Bartholdy di cui sarà all’Orchestra, il Coro del Teatro Verdi eseguita in apertura l’Ouverture op. istruito dal M° Lorenzo Fratini e il so95, “Ruy Blas” che doveva servire prano Miranda Keys. L’artista si è esibita in recital in Londra, d’introduzione all’omoEdimburgo, Glasgow, nimo dramma di Victor Città del Messico, KuaHugo, al suo tempo molla Lumpur, Tokyo, Sinto popolare. Nonostante gapore, Manila, Sydney Mendelssohn rinnegasse e Perth. In particolare le tinte fosche di questo in Inghilterra ha canscritto la composizione tato in sale prestigiose che ne scaturisce, e che come la Barbican Hall, fu portata a termine dal QEH, Glasgow Royal compositore nel 1839, è Concert Hall, Linbury di grande drammaticità e Studio Theatre al Codi sicuro effetto nell’imvent Garden. In campatto sul pubblico. Le po operistico ha reOuvertures da concerto centemente cantato la sono una sezione imporNorna in “Götterdamtantissima della produmerung”; una nuova zione orchestrale di Felix Il soprano Miranda Keys produzione di “Ariadne Mendelssohn-Bartholdy, non solo per la loro qualità, ma anche auf Naxos” a Salisburgo e che ha cantato perché delimitano l’orizzonte ideale e spi- anche per il suo debutto a Lipsia “Hanrituale del compositore nelle tappe suc- sel und Gretel” a Glyndebourne.. Ha poi cessive della sua carriera e mostrano gli debuttato in “Die Götterdammerung” ad aspetti più originali della sua creatività Halle diretta da Mark Elder e diretta da Simon Rattle a Aix-en-Provence e al Festival di Pasqua di Salisburgo. Al “Verdi” ha recentemente cantato in “Tannhauser”. Nella seconda parte del programma sarà eseguita la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op.68 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven, capolavoro tanto noto e Il M° Gudni Emilsson tanto amato dal pubblico di tutto ra entra in gioco in quanto vista e sentita il mondo. Composta tra il 1807 e il 1808, questa sinfonia ha avuto la sua pri- dall’uomo “ è il tempio di una religione ma esecuzione a Vienna, al Theater an der della benevolenza al cui centro vi è l’uoWien il 22 dicembre 1808: “espressione mo”. Sul podio il M° Gudni Emilsson, del sentimento piuttosto che pittura” così nato a Reykjavik, il direttore islandese al era definita nel programma del concer- suo debutto sul podio triestino, è stato Dito. E nella musica del ‘700 la natura era rettore musicale della German Tübingen stata spesso spiata, riprodotta, descritta, Chamber Orchestra, del Classical Music ma Beethoven si inserisce solo formal- Festivals dell’Università di Tübingia in mente in questa tradizione, perché a lui Germania, della Camerata Boema Pranon importava dipingere. “Nessuna pit- ghese e infine della Thailand Philharmotura – decretò – si lascia agli ascoltatori nic Orchestra di Bangkok. Per il 2010 e di individuare le sensazioni”scrisse tra gli il 2011 è stato nominato direttore ospiabbozzi del’opera in gestazione. Il musici- te del Haydn Festival di Vienna, della sta amava tanto la natura e da essa traeva Stuttgart Chamber Orchestra e della San pace e conforto, ma il suo spirito religioso Francisco Chamber Orchestra e infine lo portava a riconoscere Dio nell’univer- della Arthur Rubinstein Philharmonic la so, nelle opere della creazione. La natura più prestigiosa Orchestra delle Polonia. dunque diviene il simbolo della emozione In Italia sarà ospite dell´ Arena di Verostessa, incarna il desiderio di purificazio- na. C.S. ne. La natura, pur protagonista dell’ope- “La soglia del tempo” di Silvia Osojnik La danza dei musici - olio su tela Sarà visitabile fino a venerdì 8 ottobre, presso la Galleria Rettori Tribbio 2 (Piazza Vecchia, 6) di Trieste, la mostra personale della pittrice Silvia Osojnik. La rassegna propone una trentina di opere realizzate dalla pittrice a olio negli ultimi 15 anni, tra cui molti lavori inediti. Gli orari di visita sono: feriali 10.00 · 12.30 / 17.00 · 19.30 - festivi 11.00 · 12.30 (lunedì chiuso) Quante esistenze ha vissuto un artista o un poeta, per raccontare - apparentemente senza motivo e senza sollecitazioni contingenti - vite e atmosfere passate, che odorano di tavole di palcoscenico e di fondali marini, su cui rimarranno per sempre adagiati barche e velieri? È il caso di Silvia Osojnik, pittrice triestina di talento, dalle lontane origini croate e ungheresi, autrice di una pittura avvincente e colta, che magistralmente, nonostante la matrice totalmente autodidatta, sa evocare atmosfere svincolate dal tempo e collocarle nella cornice del sogno. Appassionata di cultura araba, della metafisica orientale e cristiana, dell’arte gotica e medievale, della pittura di De Chirico, l’artista, dipingendo rigorosamente a olio e facendo uso di abili e istintive velature, compone un mondo morbidamente onirico e simbolico, in cui, nel corso del tempo, alla polvere del circo e del teatro, alla finezza e al ritmo delle composizioni di Pietro Longhi, all’evasiva ma drammatica intensità del gesto di Francis Bacon e al silenzio adagiato del fondo del mare, da cui trae spunto per le sue “visioni”, si va un po’ alla volta sostituendo un’architettura surreale, che si fonda su moduli semplici e allusivi, intrecciata a presenze umane: una pittura abile e sottilmente avvincente, naturalmente ricercata e raffinata, legata ai sofismi d’Oriente, ma nel contempo anche alla cultura del passato remoto dell’Europa. Un linguaggio espresso attraverso quelle vibrazioni intense ed evanescenti di luce e di colore, quelle atmosfere incantate e apparentemente cupe, che caratterizzano ancora oggi l’arte del nord est europeo, dall’architettura dei castelli della Baviera all’arte croata contemporanea, alle dense atmosfere magiare, che sembrano materializzare l’evocazione di un sogno mediante un linguaggio composito, ma nel contem- po elementare e attraverso le quali la Osojnik sa rendere visibile l’invisibile. Silvia Osojnik, triestina, è laureata in biologia. Pittrice autodidatta, espone dalla fine degli anni ottanta. In tale periodo ha partecipato a numerose collettive in Italia e all’estero: le sue mostre personali più importanti sono state ordinate a Grado, Firenze, Trieste e Graz. C.S. A causa di un errore nell’impaginazione, nell’articolo A Madrid e in Irlanda per la musica, pubblicato sul numero 17 de il Tuono, sono state invertite le fotografie di Stefano Muscovi e di Walter Geromet. Ci scusiamo con i lettori e con i diretti interessati. Ex-tempore “Vele e Colori di Barcola” Il Circolo Marina Mercantile Nazario Sauro indice per il giorno domenica 3 ottobre il decimo concorso estemporaneo di pittura, scultura e grafica denominato “Vele e colori di Barcola”, che si terrà presso la sede in Viale Miramare 40. L’evento viene organizzato con la collaborazione del Centro Iniziative Culturali Z04 e gode del Patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste e Provincia di Trieste. Alla manifestazione possono partecipare artisti italiani e stranieri di qualsiasi tendenza artistica. La forma espressiva e la tecnica delle opere sono libere: la dimensione massima delle stesse non deve superare 100 cm di base (esclusa l’eventuale cornice). L’ex tempore è aperta anche alla partecipazione di Giornata europea del pedone Si svolgerà lunedì 4 ottobre una passeggiata sulla pista ciclopedonale da Ponziana ad Altura. Per i partecipanti ritrovo in Ponziana alle 10.00 (si arriva con la linea 1 dalla Stazione Ferroviaria o con la linea 10 fino a S. Giacomo, per il ritorno da Altura con la linea 37 per Trieste o con la linea 48 direzione Cattinara). Alla partenza interventi sul significato della giornata da parte del Presidente della Provincia prof. Maria Bassa Poropat, del Direttore del Centro Cardiovascolare dott. Andrea Di Lenarda e del Presidente del COPED CAMMINATRIESTE prof. Carlo Genzo. Info: tel. 040 762132 (martedì 10.00 - 12.00 / venerdì 16.30 18.30). e-mail: [email protected] Corso di buddismo tibetano Si informano tutti gli interessati che a partire dal 5 ottobre 2010 presso il Centro Buddista Tibetano Sakya “Kunga Choling” di Trieste si terrà il consueto corso di buddismo tibetano, a cura di Ani Sherab Choden, monaca residente del tempio di via Marconi 34. Gli incontri saranno a cadenza settimanale, ogni martedì dalle 19 alle 20 circa. L’iniziativa, che è aperta a tutti e gratuita, spazia nei vari campi della religione buddista e della cultura tibetana. Per ulteriori informazioni, rivolgersi al Centro Buddhista Sakya di Trieste, via Marconi 34, telefono e fax 040 571048. Sito web: www.sakyatrieste.it ragazzi dai 6 ai 15 anni di età per i quali la Giuria assegnerà specifici premi. A partire da mercoledì 29 settembre le tele e i supporti degli artisti in concorso possono essere timbrati presso la sede del C.M.M. in Viale Miramare 40 (con orario 10.00-12.00 e 16.00-18.00), fino alle 12.00 di domenica 3 ottobre. Si possono timbrare i supporti anche nelle seguenti sedi, durante l’orario di apertura: - Cadel Colori – via Spiro Xidias 6 – tel. 040 371282 Il quadraio - Bottega d’arte in Monfalcone – via Oberdan 22 Tel. 0481 410525 - La cornice di Milia – Androna Chiusa 3 – Tel. 040 308097 (orario 17.30 20.00) - Quadricolor – Via Diaz 4 – Tel. 040 300262 - Galleria Tigor – Baredine – Donje (Buje - Croazia) Le opere dovranno essere consegnate esclusivamente domenica 3 ottobre entro le ore 15 al Circolo Marina Mercantile di Viale Miramare 40. Motoincontro “Motoraspo” Il Motoclub Duino organizza domenica 3 ottobre il motoincontro “Motoraspo”, con ritrovo a Sistiana mare alle 9.30. L’evento è aperto a tutti i tipi di moto maxiscooter, Vespe & c. Info: Diego 333 6437137 [email protected] www.motoclubduino.com il tuono q 29 APPUNTAMENTI Sabato, 2 ottobre 2010 “Bancarelle” al Giulia Riprende domenica 3 ottobre e sarà allestita ogni prima domenica del mese la rassegna “Bancarelle” al Giulia. Il mercatino si svolgerà dalle 10.00 alle 19.30 presso il Centro Commerciale “Il Giulia” nell’ambito del Comprensorio del Polo Dreher di via Giulia, 75/3 a Trieste. Per informazioni: associazione culturale “Cose di vecchie case”, tel. 339 7495333 To escape from Babylon: Sound boys connection Il Teatrino Franco e Franca Basaglia (parco di San Giovanni) organizza giovedì 7 e venerdì 8 ottobre alle 17.00 due giornate di approfondimento sulla cultura musicale reggae e dance hall. Road to Zion e Roots and Culture Crew presentano una mostra fotografica curata dall’Associazione “TriesteInLevare”, proiezione di film-documentari e dibattiti. A seguire due serate live con tutti i Sound System attivi in Provincia. L’evento è seguito in diretta da Radio Fragola (104.5 - 104.8 fm). Appuntamenti al KNULP Lunedì 4 ottobre alle 20.30 (in collaborazione con Circolo del cinema Metropolis), per la rassegna cinematografica Una serata in famiglia, verrà proiettato il film “La signora ammazzatutti” di John Waters (USA - 1994 - durata 93’). Martedì 5 ottobre alle 21.00 si terrà invece il concerto del Jazz & Wine of Peace Trio (Pedro Spallati - sax, Igor Spallati - contrabbasso, Ugo Alunni - batteria), in collaborazione con il Circolo Culturale Controtempo. Via Madonna del Mare 7/a tel/fax: 040 300021 Aperto dalle 10.00 alle 24.00. Laboratorio di tecniche incisorie Anche quest’anno l’Associazione “PRINTS” (PResenze INcise a TrieSte) ha attivato il Laboratorio Didattico di Tecniche Incisorie che si terrà nelle giornate di lunedì e giovedì dalle ore 18.00 alle 20.00 presso il laboratorio di ebanisteria del Liceo Artistico Enrico e Umberto Nordio a Trieste, via Calvola 2 sotto la guida del prof. Furio de Denaro e Flavio Girolomini. Nel mese di ottobre viene offerta ai nuovi associati la possibilità di seguire per quattro giornate il Laboratorio Didattico. Per informazioni: [email protected] tel. 349 3634795 - 339 5992564 www.associazioneprints.blogspot.com Incontri alla farmacia “Alla Borsa” Orario invernale Immaginario Scientifico Science Centre Da domenica 3 ottobre, al Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste (Riva Massimiliano e Carlotta 15 - Grignano), entra in vigore l’orario di apertura invernale: ogni domenica dalle 10.00 alle 20.00 (negli altri giorni il museo è aperto su prenotazione per gruppi e scuole). Anche il laboratori per bambini “Scienziati della domenica” si adattano alla stagione e da questa domenica si svolgeranno alle ore 10.30 (prenotazione consigliata). Per informazioni: tel. 040 224424 [email protected] www.immaginarioscientifico.it Martedì 5 ottobre alle 17.45 si terrà la conferenza “Omeopatia e terapia olistica. Casi clinici”, con la dott.ssa Silene Piscanec. Giovedì 7 ottobre alle 17.45 avrà luogo l’incontro “10 regole per un corretto rapporto cane - padrone”, a cura di Massimo Visentin e Costantino Di Iorio, addestratori ed esperti in psicologia canina Per la serie L’esperto risponde, mercoledì 6 ottobre alle 17. 30 parleremo di “Fiori di Bach per adulti e bambini” con la psicologa Donatella De Colle. Riapertura dello Speleovivarium Sabato 2 ottobre, alle 18.00, riapre lo Speleovivarium in via Guido Reni 2. Domenica, dalle 10.00 alle 12.00, si svolgeranno le visite guidate al pubblico. Escursione con Piacevolmente Carso Domenica 3 ottobre la cooperativa “Curiosi di natura” e il consorzio Ecoturismo Friuli Venezia Giulia propongono un’escursione guidata sul Monte Brestovec, nel Carso isontino, dalle 9.30 alle 13.00, alla scoperta della natura e dei luoghi della Grande Guerra. Al termine possibilità di degustazione enogastronomica. Appuntamento domenica alle ore 9.15 di fronte alla TrattoriaGostilna Peric di Marcottini, a Doberdò del Lago, e trasferimento con mezzi individuali a Devetachi. Seguirà la passeggiata sul Monte Brestovec. Il percorso è adatto a tutti, ma sono necessarie scarpe da escursione. Alla fine (facoltativamente, e su prenotazione) degustazione di prodotti tipici, a prezzo convenzionato. Per la partecipazione all’escursione e alla degustazione è necessaria la prenotazione, contattando il cell. 340 5569374, o l’e-mail: [email protected]. Altre informazioni sul sito web www.curiosidinatura.it Iscrizioni alle attività del “Teatro Incontro” Al “Teatro Incontro” sono aperte le iscrizioni al “Corso di teatro” e al laboratorio trimestrale sulla “Comunicazione teatrale” sino a martedì 5 ottobre. “Per un incontro con la parola e col gesto, con chi ama il teatro, con il palcoscenico, con te stesso” Durante il corso vengono proposte e sviluppate tre materie di insegnamento corrispondenti, in linea generale, ai settori teatrali della Recitazione, della Mimica e della Dizione. Le tre materie sono strettamente interdipendenti. Per informazioni e iscrizioni gli interessati possono rivolgersi ogni martedì e giovedì dalle 18.30 alle 20.00 al “Teatro incontro” in via Somma 3. Tel. 338 1167057 e-mail: [email protected] www.teatroincontro.it Inizio corso: giovedì 7 ottobre ore 19.30. Inizio laboratorio: venerdì 8 ottobre ore 20.00. Nuovi orari Museo della Comunità Ebraica Da lunedì 4 ottobre il Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” di via del Monte 5/7 osserverà un nuovo orario. La struttura sarà aperta lunedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 10.00 alle 13.00; martedì e giovedì dalle 16.00 alle 18.00. Si aggiunge così un’ulteriore apertura pomeridiana per venire incontro alle esigenze dei visitatori che mostrano di preferire, soprattutto in caso di mostre, la fascia del pomeriggio. Per informazioni: tel. 040 633819 www.triestebraica.it [email protected] Prossime attività ARCI Sono aperte le iscrizioni al corso di teatro per bambini 6/10 anni da ottobre ogni mercoledì dalle 17.00 alle 18.30. Il corso è a cura di Elisa Risigari della compagnia teatrale “La luna a guinzaglio”. Per iscrizioni ed informazioni: [email protected] ARCCS (Associazione Culturale Casa dello Studente - via Fabio Severo 154, Trieste) mercoledì 6 ottobre ore 18.30 ARCI Spritz verranno presentate le nuove attività dell’ARCCS. Associazione Swamateh (via Orsenigo 22/1, Trieste) Tel: 040 350114 - Cell: 333 722982 email: [email protected] ogni giovedì ore 20.30 Corso di biodanza presso il Circolo Officina Trovate tutto questo e molto di più sul sito: www.arcitrieste.org Programma Casa Internazionale delle Donne Il 5 e 6 ottobre, dalle 18.00 alle 20.00, la Casa Internazionale delle Donne, centro culturale e di servizi istituito su progetto promosso dalla Provincia di Trieste, apre al pubblico i suoi spazi di Via Pisoni 3 per far conoscere le attività del Settore Ben-Essere. PROGRAMMA: 5 ottobre ore 18.00 Conoscenza e pratica: 18.15 - 18.45: Laboratorio di autostima per donne; vivere con hara per potenziare l’addome, il nostro centro vitale; rio abierto 18.45 - 19.30: tecniche corporee dolci / aisthesis 19.00 - 20.00: biodanza per bimbe/bimbi:18.00 - 20.00 Laboratorio ludico-creativo 6 ottobre ore 18.00 Conoscenza e pratica: 18.15 - 19.15: Laboratorio di autostima per donne; fiori di Bach; danza del ventre 1900 - 19.30: alimentazione consapevole 19.15-20.00: yoga per bimbe/bimbi: 18.00 - 20.00 Laboratorio ludico-creativo Via Pisoni 3 - tel. 040568476 www.casainternazionaledonnetrieste.org [email protected] Calendario 2010/2011 Trieste Contemporanea Il Comitato Trieste Contemporanea è lieto di invitare la S.V. alla conferenza stampa di presentazione del calendario della stagione 2010/2011 che si terrà mercoledì 6 ottobre alle 11.30 allo Studio Tommaseo di via del Monte 2/1. Al termine seguirà bicchierata. Info: Tel. 040 639187 [email protected] www.triestecontemporanea.it 30q il tuono L’oroscopo della settimana Gli oroscopi sono tradizione antichissima che ha diversi livelli, dalla saggezza millenaria raffinata del Libro dei Mutamenti cinese (I Ching) a scemenze assolute e nocive che noi non siamo disposti a pubblicare. Abbiamo scelto perciò di fornirvi un servizio che si avvicina al livello più nobile, assegnando settimanalmente ad ogni casa astrologica convenzionale delle massime che è sempre proficuo meditare. La loro aderenza personale apparterrà al mistero imponderabile della sorte ed alla vostra sensibilità e riflessione critica. CALENDARIO Distributori di carburante aperti nei festivi DOMENICA 3 OTTOBRE Lacaratteristicapiùevidentedegliegoistiè chetrovanosempreunaragionepernondare. toro dal 21 aprile al 20 maggio Primadilamentaretroppeangherìe,provaa trattareglialtricomevorrestitrattasserote. Gemelli dal 21 maggio al 20 giugno Sevuoirimproveraredifettiaglialtri,dilliprima davantiallospecchio:potrebberoessereituoi. CAnCro dal 21 giugno al 22 luglio Nonprometterecosechedovrebberofare altri,masoltantoquellochepotraifaretu. leone dal 23 luglio al 22 agosto Credereatuttièstupidoedimprudente,ma noncrederemaianessunorovinalavita. VerGine dal 23 agosto al 22 settembre Diresemprelaveritàècosagiustaedonorevole,madirlasempretuttaèpurastupidaggine. SCorpione dal 23 ottobre al 21 novembre Unapersonanonèunostrumentochepuoi appenderealmurodopoaverlosuonato. SAGittArio dal 22 novembre al 21 dicembre Hamoltopiùmeritolasantitàcherinuncia almalediquellachenemmenosacosasia. CApriCorno dal 22 dicembre al 19 gennaio Nonpretenderemaidipoteracquistare esperienzesenzapagarletudipersona. ACquArio dal 20 gennaio al 18 febbraio Quello che puoi donare agli altri sono cose, idee,amiciziaedamore,manonl’intelligenza. peSCi dal 19 febbraio al 20 marzo Sevuoicostruirelatuafortuna,devicominciarecolnonfabbricartilatuainfelicità. FERIALE TRIESTE IMpIANTI sElf sERvICE AGIP - Via dell’Istria 155 AGIP - Via Forti 2 - B.go San Sergio AGIP - Viale Miramare 49 AGIP - Via A. Valerio 1 - Università AGIP - Via Forlanini - Cattinara AGIP - Strada del Friuli 5 AGIP - Duino S.S. 14 ESSO - Sgonico S.S. 202 ESSO - Via Carnaro - S.S. 202 - Km 3+0.67 ESSO - Piazza Foraggi 7 ESSO - Quadrivio di Opicina ESSO - Via Flavia 120 ESSO - Str. Prov. del Carso - Km 8+738 OMV - Stazione di Prosecco 35 SHELL - Via Locchi 3 SHELL - Autoporto di Fernetti TAMOIL - Via F. Severo 2/3 TOTAL - R.A. Km 27 Sistiana TOTAL - Via Brigata Casale TAMOIL - Viale Miramare 233/1 Non metterti alla guida se hai abusato di bevande alcoliche Partenza 6.45 7.50 9.00 10.10 11.20 14.10 15.10 16.20 17.30 19.35 Partenza 9.30 11.00 13.30 15.00 16.30 18.00 MUGGIA TRIESTE 7.15 8.20 9.30 10.40 11.50 14.35 15.40 16.50 18.00 20.05 7.15 8.25 9.35 10.45 11.55 14.35 15.45 16.55 18.05 20.05 7.45 8.55 10.05 11.15 12.25 15.05 16.15 17.25 18.35 20.35 MUGGIA MUGGIA TRIESTE 10.00 11.30 14.00 15.30 17.00 18.30 10.15 11.45 14.15 15.45 17.15 18.45 10.45 12.10 14.45 16.15 17.45 19.15 Arrivo Partenza Arrivo FESTIVO TRIESTE MUGGIA Arrivo Partenza Arrivo Regime tariffario linee marittime in vigore dal 1° gennaio 2010 Corsasingola........................................... CorsaAndataeRitorno........................... Abbonamentonominativo10corse......... Abbonamentonominativo50corse......... Biciclette................................................. Euro Euro Euro Euro Euro 3,45 6,40 11,00 26,50 0,70 Ibigliettiedabbonamentisonovendutidirettamentea bordodell’imbarcazione. STAZIONE FERROVIARIA DI TRIESTE CENTRALE Orario dal 13 giugno 2010 TRIESTE Centrale Monfalcone Cervignano S.GiorgiodiNogaro Portogruaro-Caorle S.DonàdiPiave VENEZIA Mestre VENEZIA S. Lucia prosegue per TRIESTE Centrale Monfalcone Cervignano- S.GiorgiodiNogaro Portogruaro-Caorle S.DonàdiPiave VENEZIA Mestre VENEZIA S. Lucia prosegue per (1) (2) (3) (1) 4.30 4.53 5.05 5.14 5.37 5.57 6.24 6.34 5.32 5.55 6.07 6.16 6.40 7.03 7.30 7.40 6.06 6.28 6.42 6.35 6.58 | | 7.37 | 8.15 7.04 7.29 7.41 | 8.12 8.30 8.55 7.35 7.57 Tarvisio 11.44 12.07 12.19 12.28 12.52 13.12 13.39 13.49 12.44 13.07 13.19 13.28 13.52 14.12 14.39 14.49 13.44 14.07 14.19 14.28 14.52 15.12 15.39 15.49 14.11 14.34 14.48 Napoli 9.18 9.41 9.53 10.02 10.26 10.46 11.13 11.24 12.20 12.42 12.56 Milano 8.18 8.41 8.53 9.02 9.26 9.46 10.13 10.24 9.38 10.01 | | 10.40 | 11.16 Carnia 6.41 7.04 7.17 7.24 7.53 8.15 8.51 9.02 (5) (3) * (6) (7) (1) 14.44 15.07 15.19 15.28 15.52 16.12 16.39 16.49 15.44 16.06 16.18 16.27 16.51 17.12 17.37 17.49 15.51 16.17 16.25 16.48 17.03 Tarvisio Tarvisio 16.44 17.07 17.19 17.28 17.52 18.12 18.39 18.49 17.02 17.27 17.40 | 18.11 18.26 18.48 17.34 17.56 18.09 Milano Tarvisio 17.44 18.07 18.19 18.28 18.52 19.12 19.39 19.49 18.44 19.07 19.19 19.28 19.52 20.12 20.39 20.49 Milano 19.18 19.41 19.54 20.03 20.32 20.59 21.39 21.50 19.46 20.12 20.26 20.35 21.03 21.21 21.49 Tarvisio (8) 20.22 20.49 21.02 21.10 21.42 21.54 22.20 22.33 22.42 23.08 23.25 23.49 Udine 22.44 23.17 23.37 23.52 0.34 Lecce (1)Feriale.(2)Festivo.(3)Ferialeesclusosabato.(4) (1) TRIESTE Centrale Monfalcone GORIZIA Centrale Cormons UDINE prosegue per 5.02 5.27 5.51 5.59 6.23 (2) TRIESTE Centrale 14.56 Monfalcone 15.19 GORIZIA Centrale 15.40 Cormons 15.49 UDINE 16.04 prosegue per (1) 5.58 6.23 6.48 7.03 7.28 (1) (2) (1) (1) 6.04 6.29 6.53 7.03 7.28 6.20 6.48 7.10 7.25 7.49 6.56 7.19 7.40 7.49 8.04 7.35 8.03 8.26 8.35 8.57 (6) (2) (5) 14.56 15.51 15.19 16.18 15.40 16.40 16.49 16.49 16.04 17.10 Sacile Tarvisio (2) (1) (2) 7.35 8.56 7.58 9.19 8.18 9.40 8.27 9.49 8.43 10.04 (2) 9.56 10.24 10.48 11.01 11.23 10.56 11.19 11.40 11.49 12.04 11.26 11.54 12.19 12.29 12.53 12.08 12.37 |13.01 |13.15 13.38 (7) (7) (8) 16.02 16.03 16.31 16.56 17.23 17.23 16.30 16.28 16.59 17.19 17.51 17.51 16.53 16.51 17.22 17.40 18.15 18.15 17.02 17.00 17.32 17.49 18.28 19.28 17.24 17.24 |17.55 18.04 18.49 18.49 Tarvisio Tarvisio (7) 17.56 18.19 18.40 18.49 19.04 (9) 18.20 18.49 19.12 19.22 19.46 Sacile (10) 18.20 18.49 19.12 19.22 19.46 Sacile (1) (2) (1) 12.26 12.56 12.56 12.54 13.19 13.19 13.19 13.40 13.40 13.33 13.49 13.49 13.55 14.04 14.04 (1) (1) 18.56 19.53 20.42 19.19 20.04 21.08 19.40 20.27 21.31 19.49 20.36 21.40 20.04 20.57 22.04 (1) (3) (4) 13.30 14.21 14.21 14.00 14.49 14.49 14.25 15.12 15.12 14.40 15.21 15.21 15.04 15.47 15.47 (11) (12) 22.21 22.21 22.44 22.44 23.05 23.05 23.14 23.14 23.29 23.29 (1)Feriale.(2)Festivo.(3)Ferialeesclusosabato.(4)Sieffettuailsabatoefestivi. Laverapersonaonestaèquellachenonruba potendo,enonperchénonnehal’occasione. BilAnCiA dal 23 settembre al 22 ottobre Linea marittima TRIESTE - MUGGIA IMpIANTI ApERTI 24 ORE su 24 TOTAL - Duino Nord Autostrada TS/VE AGIP - Duino Sud Autostrada VE/TS AGIP - Valmaura S.S. 202 - Km 36 (superstrada) AGIP - Via dell’Istria lato Monte AGIP - Via A. Valerio 1 - Università ESSO - Str. Prov. del Carso - Km 8+738 Q8 - Strada della Rosandra - Domio Q8 - Via d’Alviano 14 SHELL - Viale Campi Elisi 1/1 TOTAL - Via Brigata Casale TOTAL - S.S. 202 - Km 27 - Sistiana *** Ariete dal 21 marzo al 20 aprile Sabato,2ottobre2010 AEROPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA - RONCHI DEI LEGIONARI Orario estivo 2010 (in vigore dal 28 marzo al 30 ottobre 2010)+++ Glioraripossonosubirevariazionidapartedellecompagniaaereesenzapreavviso Partenze per Partenza BELGRADO 13.15 10.35 13.35 13.15 BIRMINGHAM 16.55 18.05 BRUXELLESCh. 12.30 CAGLIARI 22.10 CATANIA 12.00 DUSSELDORFWe. 12.00 20.55 LONDRASt. 12.25 14.30 14.50 15.00 15.00 21.40 MONACO 06.20 10.50 15.00 18.55 NAPOLI 12.00 OLBIA 13.15 ROMA 06.55 07.20 11.20 15.20 19.20 TIRANA 10.30 13.00 15.10 20.40 TRAPANI 20.00 Arrivo Frequenza 14.50 -----6- 12.10 -----6- 15.10 -2----- 14.50 ---4--- 18.10 ---4--- 19.20 ------7 14.05 --3---7 23.55 1---5-- 15.25 * 13.45 -2-4--- 22.40 -----6- 13.35 ----5-- 15.40 --3---7 16.00 -----6- 16.10 -2-4--- 16.10 ----5-- 21.40 1------ 07.30 * 12.00 * 16.10 * 20.05 12345-7 13.10 * 15.00 -----6- 08.05 * 08.30 123456- 12.30 * 16.30 * 20.30 * 12.00 -2----- 14.40 ----5-- 16.50 -2----- 22.30 ----5-- 21.40 -2-4-6- Volo Aereo JU411 JU411 JU411 JU411 FR1097 FR1097 FR2834 FR4808 AZ1705 FR6488 FR6488 FR169 FR169 FR169 FR169 FR169 FR169 LH4007 LH3999 LH4003 LH4005 AZ1705 EN1728 AZ1356 AZ1360 AZ1358 AZ1364 AZ1362 LZ152 LZ152 LZ152 LZ152 FR8648 AT7 finoal1/5 AT7 dal8/5 AT7 dal6/4 AT7 dal5/5 738 738 738 738 CR9 viaNapoli 738 dal25/5 738 dal29/5 738 finoal8/4 738 738 738 738 dal16/4 738 AT7 AT7 AT7 AT7 nodal2-22/8 CR9 AT7 dal12/6al28/8 CR9/320 734/320 nodal3-27/8 734/320 734/M80 nodal9-22/8 734/320 AT7 finoal27/4 AT7 finoal11/6 AT7 dal15/6 AT7 dal18/6 738 Note Arrivi da Partenza BELGRADO 11.00 08.20 11.20 11.00 BIRMINGHAM 13.15 14.25 BRUXELLESCh. 10.35 CAGLIARI 20.00 CATANIA 08.30 DUSSELDORFWe. 09.50 18.45 LONDRASt. 09.00 11.05 14.05 11.25 11.35 11.35 17.05 MONACO 09.05 13.15 17.15 21.05 NAPOLI 10.10 OLBIA 10.15 ROMA 09.20 13.20 17.20 20.50 21.25 TIRANA 08.10 10.30 12.40 18.00 TRAPANI 17.55 Arrivo Frequenza 12.40 -----6- 10.00 -----6- 13.00 -2----- 12.40 ---4--- 16.30 ---4--- 17.40 ------7 12.05 --3---7 21.45 1---5-- 11.20 * 11.35 -2-4--- 20.30 -----6- 12.00 ----5-- --3---7 FR168 14.25 -----6- 14.35 -2-4--- 14.35 ----5-- 20.05 1------ 10.10 * 14.20 * 18.20 12345-7 22.10 * 11.20 * 12.00 -----6- 10.35 * 14.35 * 18.35 * 22.05 12345-7 22.40 * 09.40 -2----- 12.10 ----5-- 14.30 -2----- 19.40 ----5-- 19.35 -2-4-6- Volo Aereo Note JU411 JU411 JU411 JU411 FR1096 FR1096 FR2833 FR4807 AZ1708 FR6487 FR6487 FR168 738 FR168 FR168 FR168 FR168 LH3998 LH4002 LH4004 LH4006 AZ1708 EN1729 AZ1357 AZ1365 AZ1361 AZ1359 AZ1363 AF5981 AF5983 AF5983 AF5983 FR8647 AT7 AT7 AT7 AT7 738 738 738 738 CR9 738 738 738 finoal1/5 dal8/5 dal6/4 dal6/5 Frequenze:1Lunedì,2Martedì,3Mercoledì,4Giovedì,5Venerdì,6Sabato,7Domenica.*Giornaliero. CompagnieAeree:AZAlitalia,EN-AirDolomiti,FR-Ryanair,JP-AdriaAirways,JU-JatAirways,LH-Lufthansa(operatodaAirDolomiti-LufthansaRegional),LZ-BelleAir. Aeromobili:319AirbusA319,320AirbusA320,734BoeingB737.400,738BoeingB737.800,AT7-ATR72,CR9BombardierCRJ900,M80-BoeingMDDMD80. viaNapoli dal25/5 dal29/9 finoal9/4 738 738 738 dal16/4 738 AT7 AT7 AT7 nodal2-22/8 AT7 CR9 AT7 dal12/6al28/8 734/320 734/M80 nodal9-22/8 734/320 CR9 nodal2-26/8 734/320 LZ152 finoal27/4 LZ152 finoal11/6 LZ152 dal15/6 LZ152 dal18/6 738 sabato 2 ottobre dalle 13.00 alle 16.00 Via Giulia, 14 Tel. 040 572015 Via Costalunga, 318/A Tel. 040 813268 Muggia - Via Mazzini, 1/A Tel. 040 271124 Prosecco Tel. 040 225141 SERVIZIO NOTTURNO dalle 20.30 alle 8.30 del giorno successivo Via Dante, 7 - Tel. 040 630213 domenica 3 ottobre dalle 08.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.30 Via Giulia, 14 Tel. 040 572015 Via Costalunga, 318/A Tel. 040 813268 Via Dante, 7 - Tel. 040 630213 Muggia - Via Mazzini, 1/A Tel. 040 271124 Prosecco - Tel. 040 225141 (dalle 16.00 alle 20.30 solo per chiamata telefonica con ricetta urgente) Emergenza sanitaria 118 Vigili del fuoco 115 Carabinieri 112 Polizia 113 Polizia Stradale 040 4194311 Questura 040 3790111 Emergenza infanzia 114 Antiviolenza donna 1522 Antincendio boschivo 1515 Guardia di Finanza 117 Polizia Municipale 040 366111 Guardia Costiera emergenze 1530 Capitaneria del Porto 040 676611 ASL Numero verde 800 991170 Osp. Riuniti Trieste 040 3991111 CRI Servizi sanitari 040 3186118 Protezione civile 800 500300 ENPA Protez. animali 040 910600 ASTAD Rifugio animali 040 211292 Canile sanitario 040 820026 AcegasAps guasti 800 152152 Acegas informazioni 800 237313 ACI Soccorso stradale 803116 Regione centralino 040 3771111 Comune centralino 040 6751 Provincia centralino 040 37981 Camera di Commercio 040 6701111 Aeroporto Ronchi d. L. 0481 773224 ATER 040 39991 Poste centralino 040 6764111 RadioTaxi 040 307730 Taxi 040 390039 Trieste Trasporti 800 016675 Biblioteca Civica 040 6758200 Biblioteca Gambini 040 634753 Biblioteca Statale 040 300725 ...quando hai bisogno chiama Telefono Amico CeVita SERVIZIO NOTTURNO dalle 20.30 alle 8.30 del giorno successivo 800 848444 (gratuito) Via Dante, 7 - Tel. 040 630213 Domenica 3 RAI 3 FVG Sabato 2 TELEQUATTRO Cinema Numeri utili Farmacie di turno Radioattività il tuono q 31 INFORMAZIONI UTILI Sabato, 2 ottobre 2010 AMBASCIATORI Viale xx settembre 35 040662424 www.triestecinema.it Inception 16.15 - 18.45 - 21.15 ARISTON Viale Romolo Gessi 14 www.aristontrieste.it La pecora nera sabato 2 ottobre domenica 3 ottobre lunedì 4 ottobre martedì 5 ottobre mercoledì 6 ottobre 17.00 - 18.45 - 21.00 giovedì 7 ottobre 17.00 - 18.45 - 20.30 - 22.00 Giovedì 7 ottobre alle ore 22.00 il regista ASCANIO CELESTINI incontrerà il pubblico in sala. Quella sera dorata anteprima venerdì 8 ottobre ore 21.00 CINECITY Multiplex 7 sale (di cui 4 predisposte per il 3D) Torri d’Europa, via D’Alviano 23, tel. 040 6726800 www.cinecity.it Benvenuti al Sud 15.50 - 17.55 - 20.00 - 22.05 Un weekend da bamboccioni 16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00 Inception 16.00 - 17.40 - 19.00 - 20.30 - 22.00 L’ultimo dominatore dell’aria 3D 15.50 - 17.55 - 20.00 - 22.05 La passione 15.50 - 17.55 - 20.00 - 22.05 Mangia Prega Ama 21.15 F.FELLINI cinema d’essai Viale xx settembre 37 040636495 www. triestecinema.it La solitudine dei numeri primi sabato e domenica 16.15, 18.15, 20.15, 22.15 altri giorni 16.30, 20.00 The horde venerdì, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì 18.30, 22.00 sabato e domenica è in programmazione al Super GIOTTO MULTISALA Via Giotto 8 040637636 www. triestecinema.it Benvenuti al sud sabato e domenica 16.00, 18.00, 20.00, 22.00 altri giorni 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 La passione 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 Somewhere 18.30, 20.15, 22.00 Cani e gatti: la vendetta di Kitty 2D sabato e domenica 15.50, 17.10 altri giorni 16.45 domenica anche alle 11.00 e 14.30 a solo 4,00 € NAZIONALE MULTISALA Viale xx settembre 30 040635163 www.triestecinema.it Inception 17.00, 19.30, 22.00 L’ultimo dominatore dell’aria 3D a solo € 8,50 l’intero e € 6,50 il ridotto 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 domenica anche alle 11.00 e 14.30 a solo 6,50 € Mordimi 16.20 Mangia Prega Ama 17.45, 20.00, 22.15 Un weekend da bamboccioni 16.30, 18.20, 20.15, 22.15 domenica anche alle 14.30 a solo 4,00 € Sansone domenica alle 11.00 e 14.30 a solo 4.00 € Step Up 3D anteprima giovedì 7 ore 22.15 SUPER Via Paduina 4 angolo Viale XX Settembre 040 367417 www.triestecinema.it La horde sabato e domenica 17.30, 19.00, 20.35, 22.15 altri giorni è in programmazione al Fellini SHREK e vissero felici e contentI 2D sabato e domenica 16.00 altri giorni 16.45 al Nazionale domenica anche alle 11.00 e 14.30 a solo 4,00 € (SUPER dal lunedì al venerdì sala riservata) Teatri e concerti Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste Stagione sinfonica 2010 Piazza Verdi, 1 - Trieste - Sabato 2 ottobre, ore 18.00 Turno B Orchestra della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste Direttore: Julian Kovatchev Violino: Federico Agostini Programma: LUDwIG VAN BEETHOVEN “Egmont” ouverture op. 84 MAX BRUCH Concerto in sol min. op. 26 per violino e orchestra PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ Quarta sinfonia in fa min. op 36 - Venerdì 8 ottobre, ore 20.30 Turno A Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste Martedì 5 Lunedì 4 Mordimi 16.05 - 17.45 - 19.30 Cani e gatti: la vendetta di Kitty 3D domenica 11.00 - 13.15 Shrek e vissero felici e contenti 3D 15.50 5-6-7 ottobre Il mondo di Patty - Il Musical martedì ore 20.00, mercoledì e giovedì 17.15 - 20.00 Giovedì 7 anteprima Step Up 3D ore 22.00 e The Town ore 22.00 Direttore: Gudni Emilsson Soprano: Miranda Keys Maestro del coro: Lorenzo Fratini Programma: FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY Ouverture op. 95 “Ruy Blas” Salmo op. 42 per soprano, coro e orchestra LUDwIG van BEETHOVEN (1770- 1827) Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, “Pastorale” Teatrino Franco e Franca basaglia Parco di San Giovanni (ex OPP) Lunedì 4 ottobre, ore 20.30 Something about Hamlet regia di Raffaele Sinkovic Opera musicale moderna Hamlet, uno dei drammi più rappresentati e discussi di william Shakespeare, messo in musica. Mercoledì 6 Giovedì 7 Venerdì 8 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione 07.30 TGR Buongiorno Regione 14.00 TG Regione 19.00 TG Regione 00.10 TG Regione Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR Trasmissioni in lingua slovena 18.40 TV Transfrontaliera 20.30 TGR 07:00 il notiziario mattutino 07:31 Santa Margherita Ligure perla del Tigullio 08:30 il notiziario mattutino - r. 09:00 Malesia: il viaggio, la storia, il sogno 10:00 concerti - Le sinfonie di Mozart 11:05 La Cina imperiale: Beising e Xian 12:45 musa tv 13:10 Conosciamo i nostri ospedali 13:30 il notiziario meridiano 14:00 Ufo di sera 14:55 Hard trek 15:20 Tractor pulling 16:15 dai nostri archivi 16:25 il notiziario meridiano - r. 16:55 K2 19:00 rotocalco adnkronos 19:30 il notiziario serale 20:00 il notiziario sport 20:05 campagna amica 20:30 il notiziario regione 21:00 Il bene oscuro - film tv 22:35 Musica, che passione! 22:50 Antiche ville del FVG 23:00 il notiziario notturno 23:35 Solarolo festival 2010 07:05 07:30 08:05 08:15 08:30 09:30 10:35 11:45 12:10 12:50 07:00 07:35 08:05 08:30 09:00 10:30 il notiziario mattutino Animali amici miei Camper magazine il notiziario mattutino – r. L’età non conta incontri al Caffè de la Versiliana 11:00 Concerti - le sinfonie di Mozart 12:45 Mukko Pallino 13:15 Pagine e fotogrammi 13:30 il notiziario meridiano 14:05 … il baule dei tempi 14:35 Super sea 15:40 Captain Cook cruises 16:25 il notiziario meridiano – r. 16:55 K2 19:00 in contatto... con la Trieste Trasporti 19:30 il notiziario serale 20:00 il notiziario sport 20:05 Antiche ville del FVG 20:30 il notiziario Regione 21:00 Incontri ravvicinati 21:15 Schimansky - Un amore di bambina - telefilm 23:02 il notiziario notturno 23:35 Tg Montecitorio 23:40 incontro Basket Barcellona - Basket Snaidero 07:00 il notiziario mattutino 07:35 dopo il tg… nel baule dei tempi - r. 08:05 Mukko Pallino 08:30 il notiziario mattutino - r. 09:00 A casa del musicista 09:30 incontri al Caffè de la Versiliana 10:30 Concerti - le sinfonie di Mozart 11:55 Super sea 12:50 Incontri ravvicinati 13:05 in contatto... con la Trieste Trasporti 13:30 il notiziario meridiano 14:05 … attualità 14:35 Videomotori 15:30 Hard trek 16:25 il notiziario meridiano - r. 16:55 K2 19:00 La Provincia ti informa 19:30 il notiziario serale - r. 20:00 il notiziario sport 20:05 dai nostri archivi 20:30 il notiziario Regione 21:00 La saga dei Mc Gregor 22:40 rotocalco adnkronos 23:02 il notiziario notturno 23:35 Tg Montecitorio 23:40 Beltenebros 07:00 07:35 08:05 08:30 09:00 09:35 13:00 13:10 13:15 13:45 14:15 14:35 15:10 16:45 17:35 19:30 19:45 21:15 21:30 22:30 22:45 23:40 A casa del musicista L’età non conta - r. Salus tv Musa tv Mukko Pallino rotocalco adnkronos Grado prega cantando Super sea Samoa: le isole del tesoro dai nostri archivi da gennaio a settembre 2010 Domenica è sempre domenica Qui Tolmezzo Musica, che passione! archeologie Camper magazine Campagna amica La saga dei Mc Gregor telefilm Ufo di sera K2 Pagine e fotogrammi Domenica sport il notiziario della domenica Domenica sport Incontri ravvicinati Serata da macello… al Keller Platz Solarolo festival 2010 11:45 12:40 13:10 13:30 14:05 15:00 16:25 16:55 19:00 19:30 20:00 20:05 20:30 21:00 21:45 22:45 23:02 23:35 23:40 il notiziario mattutino Domani si vedrà - r. Super sea il notiziario mattutino - r. La saga dei Mc Gregor Concerti - le sinfonie di Mozart Camper magazine Hard trek Videomotori il notiziario meridiano … animali amici miei rivediamoli: calcio dilettanti e Triestina Calcio il notiziario meridiano - r. K2 Italia economia il notiziario serale il notiziario sport Qui Tolmezzo il notiziario Regione Udinese a giochi fatti Serata da macello… al Keller Platz Pagine e fotogrammi il notiziario notturno Tg Montecitorio incontro Triestina vs. Crotone 07:00 07:35 08:05 08:30 09:00 09:35 Sabato 2 e domenica 3 ottobre 06.00 Radioattività Drive Time (Musicale) 08.00 Il Buongiorno News 10.30 Radioattività Magazine 10.40 Telekommando con Sara 12.30 Radioattività Rewind (Musicale), 14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale) 15.00 Pomeriggio Radioattivo 17.00 Radioattività Music Box 21.00 The Factory (Musicale) 10:55 12:25 12:40 12:50 13:15 13:30 14:05 15:05 15:20 16:25 16:55 19:10 19:30 20:00 20:10 20:30 21:00 21:55 22:50 23:02 23:35 il notiziario mattutino dopo il tg… attualità - r. Videomotori il notiziario mattutino - r. Domani si vedrà incontri al Caffè de la Versiliana Concerti - le sinfonie di Mozart Tractor pulling rotocalco adnkronos La Provincia ti informa - r. Antiche ville del FVG il notiziario meridiano … copertina da Udine Musa tv Salus tv il notiziario meridiano - r. K2 Conosciamo i nostri ospedali il notiziario serale il notiziario sport anteprima Triestina il notiziario Regione Ufo di sera la grande musica sinfonica dai nostri archivi il notiziario notturno Tg Montecitorio 07:00 il notiziario mattutino 07:35 Copertina da Udine - r. 08:05 Hard trek 08:30 il notiziario mattutino - r. 09:00 miti e leggende di Trieste e dintorni 09:35 incontri al Caffè de la Versiliana 10:55 Concerti - le sinfonie di Mozart 12:35 Salus tv 12:50 Italia economia 13:00 dai nostri archivi 13:10 anteprima Triestina 13:30 il notiziario meridiano 14:05 … tutti i gusti 14:35 Conosciamo i nostri ospedali 14:50 Mukko Pallino 16:25 il notiziario meridiano - r. 16:55 K2 19:00 Ditelo al sindaco 19:30 il notiziario serale 20:00 il notiziario sport 20:10 Musica, che passione! 20:30 il notiziario Regione 21:00 Prince of Central Park 23:02 il notiziario notturno 23:40 Tg Montecitorio Da lunedì 4 a venerdì 8 ottobre 06.00 Radioattività Drive Time (Musicale) 08.00 Il Buongiorno News, 08.15 Radioattività Notizie, 08.30 Aggiornameteo, 08.50 Rassegna stampa, 09.15 Radioattività Notizie, 09.30 Music & News 10.00 Radioattività Magazine, 10.15 GR Oggi Trieste News (locale),10.30 L’aggiornameteo, 10.40 Radioattività Telekommando (Segnalazioni), 11.15 Radioattività Notizie,12.15 Radioattività Notizie 13.00 Radioattività Rewind (Musicale), 13.15 GR Oggi Trieste News (Locale) 14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale), 14.03 Units On Air - Quotidiano Universitario 15.00 Pomeriggio Radioattivo, 15.15 Radioattività Notizie, 15.45 GR Sport (Calcio) 17.00 Radioattività Music Box, 17.15 Radioattività Notizie, 18.15 GR Oggi Trieste News (Locale), 18.45 GR Sport, 19.15 Radioattività Notizie, 20.05Units On Air - Quotidiano Universitario 21.00 The Factory (Musicale) 32 q il tuono TRIESTE FANTASTICA di Sergio Martini Sabato, 2 ottobre 2010 A Trieste non dobbiamo lasciarci sommergere dalle essenze infestanti... ... ma nemmeno assediare dagli interessi estranei che ci danneggiano.