il tuono

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il tuono
Anno II
Numero 19
2 ottobre 2010
€ 1,00
di Daniele Pertot
. L’impegno del nostro giornale é la semplice ed antica regola cavalleresca: dire la verità, non avere paura, proteggere i più deboli .
Redazione e pubblicità: TRIESTE - Via Fabio Filzi 9 - tel. 040 771103 - Fax 040 3725881 - Mailbox [email protected] - inteRnet www.iltuono.it - ESCE IL SABATO
Trieste turistica...
Nessuna città avrebbe chiuso al
transito una strada principale come
Corso Italia per ben tre giorni. Soltanto “l’intelligenza” dei nostri amministratori che autorizzano continuamente i soliti gazebi.
Migliaia di cittadini arrabbiati, in
auto e sui mezzi pubblici, hanno dovuto ritardare di qualche ora l’arrivo sul
posto di lavoro. Questa scemenza non
esiste a Firenze, Roma, Milano , Venezia o altre città meglio amministrate.
Anche in via Montenapoleone, in
pieno centro di Milano circolano le
autovetture. Per una simile chiusura
nel centro per i gazebi, gli stessi commercianti avrebbero buttato il Sindaco milanese nel Naviglio. Mi chiedo, il
nostro Sindaco Dipiazza sceso dalla
sua villa di Grignano a che ora è arrivato in ufficio? Visto che non pare
possieda ancora l’elicottero blu...
Il Presidente camerale Paoletti, che
incassa il denaro dei nostri commercianti, dov’era e quali vantaggi offre
loro? Dov’era l’assessore Rovis, che
si occupa di turismo, e con questi gazebi che tipo di turisti porta in città?
E dov’era l’assessore Giacomelli, pagato dai contribuenti anche come responsabile dell’occupazione del suolo
pubblico, nell’orario di lavoro del Comune: in ufficio o al solito caffè di via
Filzi davanti alla nostra redazione?
Con Trieste ridotta a tendopoli di bancarelle da sottosviluppo,
venditori di frittelle e banchetti di
prodotti alimentari in condizioni
dubbie: guerra tra poveri che si portano via quei quattro spiccioli che
riescono ad incassare dalla gente,
danneggiando comunque i nostri
commercianti che pagano le tasse qui.
L’unico vero affare è per tale signor
Rovinelli e soci della Flash srl che gestiscono un anomalo monopolio di
gazebi su suolo pubblico comunale, e
pure in modi discutibili.
Nel giugno 2008 abbiamo pagato
loro ben 1.080 euro (chiesti anticipatamente) per un gazebo, in occasione
della serata inaugurale del nostro
settimanale. Non abbiamo a tutt’oggi
ricevuto la fattura relativa al pagamento. Complimenti alla Flash ed al
Comune.
Daniele Pertot
il settimanale è su Facebook:
Il Tuono (Gruppo Ufficiale del Giornale)
PER I VOSTRI COMMENTI E SUGGERIMENTI
ISCRIVETEVI E CONDIVIDETE
Vìola l’interesse di trieste e il diritto internazionale dei trattati del 1947, 1954 e 1975
Porto Vecchio: la cessione
agli speculatori va fermata
occorre togliere immediatamente consenso e voto a tutti i politici che la appoggiano
È
vero che sulla firma della
concessione del Porto Vecchio ai privati si gioca il futuro
di Trieste. Ma per l’esatto contrario delle tesi dei sostenitori in
buona o mala fede di quest’operazione. Perché la concessione
sarebbe in realtà una cessione
alla speculazione edilizia ed
immobiliare, sterile ed irreversibile, del maggiore patrimonio
inutilizzato della città: 70 ettari
di spazio libero e perfettamente
agibile di zona franca portuale
unica in Europa, che può essere
attivata in qualsiasi momento
creando lavoro per mezza città.
Questa cessione già aberrante è illegittima perché vìola
strumenti internazionali specifici, notori e prevalenti sul diritto nazionale e comunitario.
Vi sono inoltre ricorsi, in particolare al Consiglio di Stato,
dei quali si deve comunque attendere l’esito perché possono
causarne la revoca. Ne stanno
per essere presentati altri anche
in sede comunitaria ed internazionale, e se la cessione venisse
egualmente firmata partirebbero immediatamente anche le
denunce penali.
Opinioni internazionali
Se provate a chiedere cosa ne
pensano operatori ed investitori
internazionali degni di questo
nome (e noi l’abbiamo fatto) vi
diranno che se gli diamo mano
libera, cioè senza intromissioni delle marmaglia politicante
locale, quella zona franca ce la
riempiono loro di attività redditizie nell’arco di un anno, rispettandone pure i valori storici
ed architettonici e dando lavoro
diretto ed indotto a migliaia di
persone, con tutti gli standard
Le vostre
lettere
e segnalazioni
a pagina 8-9
munitarie sono vincolate a strumenti di diritto internazionale
precedenti e sovrastanti quello
nazionale e quello comunitario
europeo.
Anzittutto al Trattato di
Pace di Parigi del 1947, che sul
modello di Hong Kong e Singapore creò il Porto Franco (Free
Port) internazionale di Trieste,
con attorno un proprio Stato
sovrano, il Territorio Libero di
Trieste (TLT) per gestirlo, sotto
tutela diretta del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite.
E poi al Memorandum di Londra del 1954 ed al Trattato di
Osimo del 1975, che portarono
Trieste ed il porto internazioA Trieste serve uno sviluppo portuale vero e non campato in aria...
nale sotto amministrazione ita(acrilico di Sergio Martini - serie Trieste Fantastica)
liana conservandone il regime
delle zone franche moderne che ciato le franchigie dell’area.
di Punti franchi (ed Osimo adcrescono e prosperano in tutto
Non le possono revocare né dirittura estendendolo nell’enil mondo (come abbiamo docu- Roma, né l’UE, perché a diffe- troterra sino in Slovenia).
mentato sul numero scorso).
renza che nelle zone franche cocontinua a pagina 2
Vi diranno pure che siamo
stati degli sciocchi in mano ad
Il regime di Porto Franco a Trieste
imbecilli e malfattori a lasciarla
deserta per decenni, ed imbecilI Punti Franchi di Trieste sono in regime di Porto Franco internali assoluti se adesso la lasciamo
zionale, per cui le merci possono essere sbarcate e imbarcate, deposiregalare a speculazioni parassitate, movimentate, manipolate, lavorate e trasformate senza controlli
te, che andrebbero ad occupare
né oneri doganali. Sulle merci, operazioni e navi mercantili possono
il massimo di spazio col minimo
essere imposti solo oneri per servizi prestati.
di utilità sociale.
Gli operatori, anche comunitari, possono quindi creare liberamenDovreste anche vedere la loro
te in franchigia depositi e fabbriche di merci da vendere o rivendere in
espressione incredula quando
tutto il mondo, anche tra Paesi comunitari, con o senza lavorazioni e
li portate sul posto (abbiamo
trasformazioni.
fatto anche questo) al vedere
Anche gli operatori italiani possono immagazzinare e lavorare qui
quel bendidìo in zona franca di
la merce come se fosse uscita dall’Italia e dall’UE, rivenderla in altro
banchine con fondali di 15 meStato senza imposizione fiscale od importarla in Italia con diritti dogatri, magazzini e ferrovia abbannali differiti a 180 giorni ed interessi dimezzati.
donato ai topi da decenni: come
Il Direttore (attualmente Presidente dell’Autorità Portuale) ha gedopo una guerra o un’epidemia,
stione autonoma, piena e diretta sulle opere, i lavori e le installazioni
commentano a nostra vergogna.
di Porto Franco, e l’obbligo inderogabile di mantenerlo tale nella massima efficienza. Non può pertanto destinare o concedere le aree o loro
Diritti e fonti
parti ad usi diversi da quelli di Porto Franco, ed i suoi eventuali atti
Poiché altri evitano di chiariin tal senso (come le concessioni ora prospettate) sarebbero - notoriare cosa rischiamo di perdere, vi
mente - nulli. Con tutte le conseguenze del caso.
precisiamo noi qui nell’incorni-
Inchiesta
sui mitili
avvelenati
a pagina 7
I cani
da adottare
a pagina 14
Appuntamenti
La fiaba:
d’arte
“Il francobollo
e cultura
magico”
a pagina 16-17
a pagina 26-27-28
2 q il tuono
OSSERVATORIO SETTIMANALE
Quest’ Osservatorio, a cura del direttore, vi offre una
scelta di notizie particolari della settimana sino al
venerdì mattina (quando chiudiamo il numero in tipografia), approfondite per quanto possibile e commentate.
Macelli satanici
Udine, 25 settembre – La Squadra Mobile di Udine
ha denunciato per uccisione violenta di animali due capi
setta che praticavano riti spiritico-satanici Yoruba con
“sacrifici” di animali: uccidevano e sezionavano cani,
capre, galline ed altri volatili per utilizzi rituali, in particolare del sangue. Sono cose che accadono purtroppo
anche a Trieste, ed il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha emesso una nota per chiedere condanne
esemplari per chi maltratta ed uccide gli animali.
Più che giusto. Ma, a parte l’uccisione di cani, con gli
altri animali due balordi hanno fatto esattamente quello che si fa a livello industriale con milioni di animali
nei macelli e nelle macellerie per rifornirci di bistecche,
frattaglie e pollame. In misura e modi di cui dovremmo
prendere coscienza, perché sono altrettanto satanici, ed
altrattanto meritevoli di divieti e sanzioni.
Coincidenze spiacevoli
Trieste, 25 settembre – Le imprese di costruzioni
Maltauro, De Eccher e Sinloc, rinite nella società “Portocittà” e vincitrici dell’illegittima (v. prima pagina)
concessione per 65 anni del Porto Vecchio di Trieste,
patrocinata con tanta foga dal sindaco Dipiazza, hanno
citato in giudizio il progettista ing. Giovanni Cervesi per
rescissione ingiustificata di contratto.
Ma Cervesi ribatte che, oltre a non pagargli la parcella
di quasi due milioni di euro, le imprese gli hanno affiancato, non chiamata, la brava arch. Rossella Gerbini. Che
non è solo una brava professionista ma, per spiacevole
coincidenza, anche la compagna del sindaco Dipiazza.
Abisso e labirinto
Trieste, 26 settembre – Chi si è ascoltato in rete o
tv il discorso d’insediamento chiaro, concreto ed energico di David Milliband a nuovo leader del partito laburista inglese ha avuto l’esatta misura dei due problemi
principali della sinistra italiana, a Trieste come dappertutto: l’abisso di confusione mentale e verbale in cui è
sprofondata , ed il labirinto della selezione negativa dei
dirigenti che elimina o emargina i migliori, giovani o
anziani che siano. Squilibrando così il quadro politico
italiano non meno delle cialtronate e rozzezze di altre
parti politiche.
AnCorA siLenzi A dieCi Mesi dALLA denunCiA PenALe
e doPo tre Mesi deLLA nostrA CAMPAgnA stAMPA:
V E R G O G N A !!!
I politici locali di maggioranza e di opposizione continuano a coprire con un silenzio
omertoso lo scandalo Dipiazza. Cioè la speculazione immobiliare illecita da 200.000
euro del sindaco con un terreno del Comune e con la complicità attiva e passiva dei
funzionari, della giunta e del consiglio. Arriveranno prima la magistratura penale e
contabile, e il prefetto?
delle rimozioni più clamorose della storia “scomoda” di
Trieste.
Sino alla fine di aprile del 1945 fu infatti, assieme alla
scomparsa “Villa Triste”, sede di detenzione, torture e
stupri del feroce Ispettorato Speciale di Polizia della Venezia Giulia, che operava con centinaia di agenti palesi e
segreti prima agli ordini del regime fascista, e poi come
corpo di polizia collaborazionista con efficienza, violenza e sadismo spesso addirittura superiori a quelli delle
SS da cui dipendeva.
È quella che persino certa storiografia di sinistra chiama ancora impropriamente “Banda Collotti”, dal nome
di un suo comandante, per lasciar credere che fossero
irregolari o banditi, e non un’istituzione poliziesca regolare dello Stato italiano di allora.
Dopo la guerra i suoi membri se la cavarono quasi tutti impuniti, qualcuno ricevette addirittura decorazioni
arretrate, molti vennero riciclati nelle forze dell’ordine
dell’Italia democratica, ed i nomi di alcuni dei pochi uccisi nel tempo di guerra finirono sulle lapidi commemorative dei caduti di polizia in servizio.
È quindi una pagina vergognosa di storia che va riscoperta e meditata assieme ai motivi per cui ce l’hanno ufficialmente nascosta per oltre sessant’anni, come buona
parte della storia vera, e non propagandistica, di Trieste
e di queste terre.
Fiera: liquidazione e speculazione
edilizia
Trieste, 28 settembre – La Fiera di Trieste, nata
nel 1948 con la nuova prosperità della Zona A del Territorio Libero di Trieste amministrata dall’ottimo Governo Militare Alleato, va in liquidazione definitiva - con
un passivo di bilancio che non la giustifica - dopo aver
ricalcato e materialmente e simbolicamente tutte le tappe del degrado economico e culturale delle nostre amministrazioni pubbliche: dall’internazionalità alla sagra
paesana.
Assunzioni pilotate all’AcegasAps
La caserma di via Cologna
Trieste, 26 settembre – La Provincia di Trieste
vende all’asta l’ex caserma dei Carabinieri di via Cologna, chiusa ormai da 15 anni. Diventerà probabilmente
un complesso residenziale e commerciale. Ma l’edificio
è anche uno dei luoghi più tragici della città e simbolo
Sabato, 2 ottobre 2010
Trieste, 28 settembre – Il sindacato Filctem CGIL
denuncia con una lettera aperta che almeno il 50% delle
assunzioni all’AcegasAps sarebbe frutto di favoritismi:
parenti di politici, amici di famiglia, amici degli amici,
senza dare spazio a professionalità e merito, mentre
avrebbe chiuso le tradizionali assunzioni di figli di normali dipendenti.
Come abbiamo già scritto altre volte, AcegasAps
S.p.A ha forma ingannevole di azienda privata, perchè
è un’ex azienda comunale privatizzata per sottrarla alle
norme sulla pubblica amministrazione conservandone
la proprietà al Comune, cioè ai politici che lo reggono.
Ma queste sue caratteristiche ed il ruolo di concessionaria di pubblici servizi la sottopone comunque alle
norme della pubblica amministrazione, anche secondo
giurisprudenza costituzionale recente. Le assunzioni
clientelari denunciate pubblicamente dal sindacato assumono perciò anche aspetti amministrativi pubblii di
competenza della procura della Corte dei Conti, e penali
di competenza della Procura della Repubblica. Che dovrebbero aprire le relative indagini.
Portopiccolo:
cosa sanno gli acquirenti?
Trieste, 29 settembre – La notizia è che 40% delle
abitazioni nel futuro villaggio turistico di Portopiccolo
(cava di Sistiana) sarebbe già prenotato con caparre,
in particolare da austriaci, sloveni, tedeschi, inglesi e
statunitensi. Non sappiamo però se questi acquirenti
conoscano bene le nostre differenze di legge tra abitazioni turistiche, dove non si può abitare tutto l’anno, e
residenziali. In caso contrario potrebbero avere, come a
Porto San Rocco, delle amare sorprese restando coinvolti in contenziosi tra costruttori-gestori, pubbliche amministrazioni ed autorità giudiziaria.
Per essere informati
seriamente:
– sul malaffare in Italia (e connessioni
estere), leggete il quotidiano Il FaTTo, che a 1,5
euro euro vi offre le migliori firme del giornalismo
investigativo italiano, e non solo;
– su quello che accade nel mondo,
trovate ogni venerdì in edicola a soli 3 euro
InTernazIonale,
ottima
rassegna
settimanale di articoli e notizie tradotti della
migliore stampa estera, su 106 pagine praticamente
senza pubblicità, e così interessanti e ben fatte che
si finisce per leggerle tutte.
segue dalla prima
Porto Vecchio: la cessione va fermata
Ma questi nostri diritti inalienabili vengono sabotati sistematicamente dai complici politici
locali della speculazione edilizia
e degli interessi contrari dei porti
italiani concorrenti, che condizionano i governi italiani di qualsiasi schieramento e retorica.
Informazioni nascoste
E tutti costoro continuano
a nascondere, con vergognose
complicità stampa, altre quattro
informazioni fondamentali sui
diritti nostri ed altrui all’internazionalizzazione del porto.
La prima è che secondo il
Trattato di Pace il Porto Franco
di Trieste ha esistenza giuridica propria, indipendente anche
dall’incompiuto TLT e subor-
dinata al Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite. Può essere
quindi ripristinato in qualsiasi
momento, anche su iniziativa di
Paesi che hanno diritto ed interesse a fruirne, e nonostante
Roma.
La seconda è che i diritti di
gestione del Porto Franco internazionale appartenevano a tutti i
cittadini dell’allora TLT. Col suo
venir meno sono quindi rimasti ai
corrispondenti cittadini dei Paesi successori: Italia per l’ex Zona
A (l’attuale provincia di Trieste),
Federazione jugoslava ed ora Slovenia e Croazia per l’ex Zona B
(Istria costiera settentrionale sino
al fiume Quieto-Mirna); tanto che
il Trattato di Osimo potè estendere i Punti Franchi di Trieste ad
una zona franca mista a cavallo
del confine, irrealizzata per l’ubicazione inaccettabile sul Carso,
ma trasferibile e non rinunciata.
La terza è che ne consegue un
diritto di condivisione del regime
di Porto Franco quantomeno fra
Trieste e Capodistria, che consentirebbe - ora che siamo riaffratellati a confini aperti nell’Europa Unita - di coordinarle per
riformare un vero, formidabile
polo portuale mitteleuropeo, collegato con una semplice bretella
ferroviaria tra le zone industriali
delle Noghere e di Sermin.
La quarta è che questo progetto risale già al 1982-83, quando
venne proposto (proprio da chi
scrive) col favore dei ministeri
degli esteri italiano ed allora ju-
goslavo in colloqui bilaterali sui
problemi attuativi di Osimo.
Ma è rimasto bloccato dal politicume locale, che prima ha tentato di occupare le Noghere con
una centrale a carbone, poi ha
legato sistematicamente i rilanci
del porto a grandi opere fattibili
in 10-20 anni, ed ora appoggia il
rovinoso progetto Unicredit che
vanificherebbe il Porto Franco
subordinando Trieste addirittura
a Monfalcone.
occorre fermarli
Insomma: Trieste ha ancora il
diritto e la possibilità di avviare
una zona franca internazionale
nel Porto Vecchio e di ripristinare il proprio Porto Franco internazionale, anche in collabora-
zione e non più concorrenza con
Capodistria, che potrebbe aiutare
avanzando i diritti propri. Ce lo
impedisce una squallida banda
di politicanti e speculatori che ci
sta rapinando il Porto Vecchio e
le sue vere possibilità di lavoro,
tra sviolinate stampa invereconde sulla sua immaginaria “restituzione alla città”.
Conclusione: dobbiamo fermarli. Incominciando assieme
col togliere immediatamente
consenso (e voto) a tutti i politici,
di qualsiasi colore, che appoggiano o non impediscono la rapina.
Per passare poi, se non capiscono, alle raccolte di firme ed a
quant’altro necessario.
Paolo G. Parovel
il tuono q 3
OSSERVATORIO SETTIMANALE
Sabato, 2 ottobre 2010
Danni alle aziende portuali
Trieste, 29 settembre – Nella Repubblica di Slovenia, che è un Paese europeo piccolo ma molto più normale del nostro, la gestione del Porto di Capodistria fa
causa ad alcuni suoi dirigenti perché avrebbero danneggiato l’azienda portuale per oltre 32 milioni di euro.
Chi farà causa a Trieste ai tanti illustri dirigenti portuali che per incompetenza, inefficienza od altro hanno
danneggiato il nostro porto e la città per cifre enormemente superiori?
La campagna anti-Fini e Trieste
Trieste, 30 settembre – Il violentissimo attacco
diffamatorio berlusconiano contro il dissidente Gianfranco Fini per la ridicola storia di un appartamento
(il bue che dà del cornuto all’asino...) è un parto tipico
di settori servizievoli dei Servizi italiani. Cosa che nella
trasmissione televisiva d’inchiesta Anno Zero il rappresentante del quotidiano che ha lanciato la campagna,
Il Giornale, ha voluto smentire affermando che le informazioni erano arrivate, invece, da un giornalista di
fama: Livio Caputo.
Ma a Trieste ci si ricorda, documentatamente, il Caputo anche come uno degli uomini in posizione determinante, prima come giornalista nazionale e poi come sottosegretario agli Esteri di Berlusconi, nella martellante
campagna propagandistica neo-irredentista organizzata
in coincidenza ed a seguito del crollo della Jugoslavia da
altri settori servizievoli dei Servizi: la cosiddetta organizzazione “Gladio 2” su cui esistono da vent’anni analisi e dossier sino a Washington.
E proprio da Trieste nel 1991, durante la pseudo-guerra in Slovenia, l’allora inviato dell’autorevole Corriere
della Sera Gianantonio Stella scrisse che i partigiani
jugoslavi giunti in città nel 1945 seviziavano gli italiani cavando occhi, evirando uomini e sventrando donne
incinte. Lo chiamai subito per sapere chi gli avesse spacciato balle così colossali e dannose: un buon frate, disse.
Gli spiegai che il buon frate, Flaminio Rocchi nato
Anton Sokolic ed ex incursore, era anche diffusore spu-
Rischi nel porto industriale:
si muove l’Unione Europea
Trieste, 30 settembre - La Commissione Europea
ha dato infine seguito alle denunce di Greenaction Trnasnational sulla mancata informazione pubblica dei
rischi di incidenti gravi nella zona industriale di Trieste.
La contestazione mossa ora da Bruxelles all’Italia riguarda gli impianti esistenti, ma impedirà anche la realizzazione accanto ad essi del pericolosissimo rigassificatore proposto da Gas Natural.
Solo stupidità
Trieste, 30 settembre - L’aggiunta alle pubblicità
della Barcolana, regata di Trieste, dello slogan regionale
“Tipicamente friunalo” non è una provocazione. è solo
pura stupidità, che come tale non merita nemmeno polemiche, né altri commenti.
Angherie della polizia locale
di Dipiazza e soci
Trieste, 30 settembre – L’amministrazione comunale Dipiazza continua a vantarsi vergognosamente in
continui comunicati stampa delle angherie verso soggetti deboli che manda la sua polizia locale (municipale) in
esecuzione irragionevole di ordinanze arbitrarie o illegittime del sindaco.
Poichè non sono servite a ridurle neanche le nostre
campagne stampa, stiamo preparando le denunce penali.
APPUNTI DI RASSEGNA STAMPA
Il caso dell’ex Magazzino Vini
Trieste, 28 settembre – Massimo Paniccia, in veste di presidente
(anche) della potente Fondazione
CRTrieste, annuncia l’affidamento
del primo lotto – fondazioni speciali ed opere strutturali – della “riqualificazione” dell ex Magazzino
Vini sulle rive, per ben 7.800.000
euro, appaltato al raggruppamento d’imprese con mandataria
– sorpresa! - la Riccesi S.p.A., e
mandanti Imprefond s.r.l. e Trevi
S.p.A. L’edificio verrà rifatto a più
piani, anche imprudentemente interrati sotto il livello del mare, trasformandolo nel solito kitsch di un
“contenitore polifunzionale ad uso
culturale, espositivo, direzionale e
commerciale”.
Con due anni di lavori e spese
enormemente superiori al sobrio
e rapido restauro che sarebbe stato elegante, corretto, sensato e più
che sufficiente per qualsiasi utilizzo ragionevole.
La nota stampa della Fondazione omette stranamente di menzionare il progettista ing. Casamonti,
di cui abbiamo perciò cercato e trovato notizie nella rassegna stampa
2006-2010:
25.9.2006 - Il Piccolo: l’architetto viennese-triestino di fama
internazionale Boris Podrecca
(tra i primi cento nella classifica
mondiale) rimprovera il sindaco
Dipiazza di avergli garantito l’esecuzione del suo progetto, vincitore del concorso internazionale di
idee, per il Magazzino Vini, affidato invece inspiegatamente all’architetto fiorentino Marco Casa-
POESIA DE TRIESTE
dorato delle peggiori invenzioni di propaganda nazionalista, che lui stesso si vantava di rendere credibili approfittando della veste francescana.
Stella mi promise di pubblicare subito un pezzo correttivo della disinformazione subìta e diffusa. Dopo alcuni giorni d’attesa lo richiamai: Scusa, ma cosa aspetti?
Niente da fare, me l’hanno bloccato. Chi? Il mio caposervizio esteri. E come si chiama? Livio Caputo.
monti, che Podrecca accusa di aver
copiato il suo progetto.
Aggiunge che colleghi alla Biennale di Venezia gli hanno detto che
comportamenti del genere sono
«prassi a Trieste, dove il solo Casamonti è gia entrato in almeno
altri tre lavori vinti e “guadagnati” da altri», commentando che
non capisce neanche «il comportamento della Fondazione CRTrieste, che ha segato un progetto visto e approvato in favore di quello
di uno sconosciuto». Il giornalista
ne precisa ancora il pensiero: «in
città si fanno concorsi pubblici,
s’indicono gare d’idee internazionali, e poi i progetti li fanno gli
amici degli amici» (Casamonti
ha anche ottenuto da Stato, Università e Fondazione CRTrieste la
“riqualificazione” dell’ex Ospedale
Miilitare); seguono apprezzamenti
negativi sull’assessore Bucci.
É una denuncia pubblica ed
autorevole di corruzione abituale
in recidiva plurima, ma in Procura pare non l’abbia letta nessuno,
perché altrimenti avrebbero dovuto aprire un fascicolo d’indagine;
nemmeno il giorno dopo, 27.9,
quando sempre sul Piccolo lo stesso Bucci glielo evidenzia in tono
di sfida: «Podrecca parla degli
amici degli amici? Se li conosce,
lo denunci.» (pare che invece da
Vienna l’architetto li abbia mandati tutti a quel paese).
Novembre 2008 - La Nazione, Il Piccolo ed altri: la Procura di Firenze indaga per corruzione in materia di urbanistica,
edilizia ed appalti alcuni grandi
costruttori, incluso Salvatore Ligresti, ed altri fra cui l’architetto
Casamonti, che secondo la stampa viene intercettato, perquisito
arrestato e confessa un appalto pilotato. Boris Podrecca commenta:
Prima o poi doveva accadere. Nel
nostro ambiente, specie a livello
internazionale, se l’aspettavano
un po’ tutti. E alla fine è successo. Casamonti è un simpaticone,
nato col telefonino in mano (...).
E bravo sui progetti degli altri. É
che nella nostra società esistono
sì le regole, ma anche le cosiddette forze sotterranee.
Febbraio 2010 - La Nuova
Sardegna, La Nazione ed altri: un’intercettazione di Casamonti del 2008 (in cui affermava
tra altro di poter far levitare di milioni di euro un saldo lavori: viene indagato per truffa allo Stato)
ha condotto gli inquirenti sino al
Presidente del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici Balducci, a
Roma e poi ai progetti per il G8
alla Maddalena ed altri: ne esplode il noto, clamoroso scandalo nazionale di appalti e corruzione che
travolge Balducci, il responsabile
della Protezione Civile Bertolaso ed altri, con strascichi di ogni
genere. Ma secondo il quotidiano
La Nuova Sardegna Casamonti rimarrebbe «un architetto considerato intoccabile per i suoi legami
con la famiglia Berlusconi e con il
Vaticano». E non privo di amicizie
influenti, evidentemente, anche a
Trieste.
Dialeto
Trieste xe come l’amor
Che sempre se zerca in sto mondo
E quando che te ghe xe lontan
Te pensi che in fondo
Xe meio star mal ma star qua
Un bel dialeto la gente te parla.
E sempre in dialeto a scola o per strada
In banca o in tribunal
Volendo, risponder te pol
E nisun te dirà contadin!
Xe el nostro dialeto
Qualcossa de grande
Una lingua de sior
El xe fine e pulito, dolce e scandì
Nol ga miagolade
Ma el xe conciso el xe ciaro
Cos’te vol de più?
Xe la lingua de tu mama e de tu nona
De la fiaba che ricorda el tuo cuor
Viva Trieste co la parla el dialeto
Che no pol e che no devi morir
Wilma Mismas
il
tuono
SETTIMANALE PER TRIESTE
E DINTORNI
EditorE: Il Tuono di Daniele Pertot
34132 triEstE - Via Fabio Filzi 9
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dirEttorE rEsponsabilE: Paolo G.Parovel
a quEsto nuMEro hanno collaborato:
Manuela Acquafresca, Claudia Bolboceanu, Mario Cestaro,
Sara Cristaldi, Fabio Dalmasso, Bernardino de Hassek, Daniele Fasolo,
Adriana Firmiani, Nuria Kanzian, Anna Keber, Massimo Laudani,
Denis Locoselli, Alessandro Lombardi, Giorgio Marchesi, Sergio Martini,
Chiara Meriani, Edoardo Milani, Benedetta Moro,
Nicola Napoli, Angela Spechar, Stefano Tieri.
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Grafica e impaginazione in proprio
Tipografia: Edigraf Trieste - Via dei Montecchi 6
Distribuzione: Litoranea Editoriale S.r.l.
Mofalcone (Gorizia) - Via Bagni Nuova
Autorizzazione Tribunale di Trieste 1169 del 18 marzo 2008
Questo numero e stato chiuso per la stampa il 1° ottobre 2010
Diritti riservati
I numeri arretrati si trovano presso
la redazione a Trieste, via Filzi, 9
4 q il tuono
L
ETTERE E SEGNALAZIONI
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dello spazio e della ragionevolezza, e vedremo anche
di darvi risposte e chiarimenti. Potete inviarci i vostri scritti per posta (Via Fabio Filzi 9) o via e-mail
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in redazione. Vi preghiamo di indicare un recapito
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Mentre sulla pubblicazione di eventuali scritti anonimi decideremo noi. Lettere e segnalazioni potranno venir pubblicate, a vostra scelta, con firma intera o parziale, con una sigla, o anche senza. Questo
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DI SOSTEGNO
Abusi drammatici
Egregio Direttore, molte persone sono grate a Il
Tuono, per la possibilità di far sentire la propria voce a
chi è perseguitato e ignorato da tutti i mezzi di informazione. Vivo per mia disgrazia a Trieste, dove senza aver
commesso nessun reato mi vengono imposte condizioni
di vita disumane.
Le mie disgrazie sono cominciate per aver avuto bisogno del pronto soccorso a causa del fumo prodotto dalla
combustione di materiale elettrico dovuto a un cortocircuito. Inspiegabilmente sono stata portata al reparto
di diagnosi e cura, cioè psichiatria, con cui non avevo
niente a che fare. Di lì a poche ore venne a prelevarmi
una vettura del servizio sanitario; pensavo mi accompagnassero a casa, e invece mi portarono in un Centro di
salute mentale.
Volevo immediatamente andarmene ma venni trattenuta con la forza. Mi dicevano che dovevano trattenermi
per alcuni giorni, mi sequestrarono il telefonino e i documenti. Intimai la restituzione del telefonino, intendevo
chiamare aiuto, ma loro mi fecero un’iniezione di psicofarmaci attraverso i vestiti. Mi chiedevo terrorizzata in
quali mani fossi caduta. Riuscii a scappare con l’aiuto
di un conoscente.
Lo psichiatra R., responsabile delle violenze, comunicò al tribunale di Trieste una richiesta per assegnarmi
un amministratore di sostegno; le motivazioni erano
assolutamente false. Una giudice emise il provvedimento senza darmi nessuna possibilità di oppormi. Da
quel momento la mia condizione di vita è di riduzione
in schiavitù. Non posso disporre dei miei soldi, gestiti
da estranei. Una amministratrice di sostegno, (avv. G.),
l’anno scorso ha prelevato dal mio conto un importo di
1.400 euro. L’attuale amministratrice di sostegno, (avv.
F) mi “concede” una quota settimanale dei miei soldi, e
devo andare ogni settimana a prelevarli in banca malgrado le mie difficili condizioni di salute e di movimento.
Adesso mi ha cambiato la banca: ha scelto una che è più
comoda per lei. Per piccoli problemi devo andare nel
suo studio dove spesso non si fa trovare e mi fa tornare
più volte. Sono angherie, perché mi è molto difficile; non
ho potuto curarmi per tempo con i miei soldi perché me
li tengono bloccati.
Con quella cifra non ce la faccio, sono costretta a
mendicare qualche pasto alla Caritas e a un’altra fondazione. Il mio medico di base, dr C., è stato convocato in
tribunale dallo psichiatra R. e dalla giudice. Gli hanno
ordinato cosa può e cosa non deve prescrivere a me, sua
assistita. Il dr C. è rimasto sconvolto; stenta a credere
che tutto questo realmente avvenga a Trieste nell’anno
2010.
Sono stata alla stazione dei Carabinieri per denunciare un episodio di violenza, prima che siano passati i
90 giorni, ma mi hanno detto che essendo “seguita” dal
centro di salute mentale non posso fare denunce. lo non
sono una paziente degli psichiatri, non sono seguita da
nessuno, questo marchio me l’hanno messo addosso
loro e in nessun modo riesco a liberarmene. Perchè a
Trieste possono compiere impunemente queste prepotenze?
Una donna mi telefona e mi dice che verrà da me
per farmi compagnia, a pagamento: 15 euro all’ora.
Sono saltata su: come si permette? Chi le ha dato il mio
numero di telefono? E’ stato lo psichiatra R. So che ha
rovinato l’esistenza di altri innocenti. Pochi giorni fa un
altro psichiatra, C., dello stesso Csm, ha voluto venire
a trovarmi. Mi ha chiesto: “Quando ha l’appuntamento
con il giudice D.?” Sbalordita gli ho chiesto: “Chi glielo
ha detto?” E lui: “Non si preoccupi”: Ma io mi preoccupo
eccome! Sono come un capo di bestiame marchiato: E
alle mie spalle c’è gente che segnala i miei movimenti, le
mie telefonate, anche se contatto un giudice?
Non voglio descriverle nei dettagli le sofferenze e la
disperazione per essere sottoposta a queste prepotenze.
Sopravvivo anche grazie all’aiuto di alcuni generosi
amici. Il suo giornale ha dato notizia di un signore che
è riuscito a liberarsi dalla schiavitù dell’amministratore
di sostegno dopo anni di sopraffazioni. Anch’io sono in
possesso delle perizie di integrità mentale; voglio che mi
sia tolto il marchio impostomi illegalmente e con la violenza da quegli psichiatri, e rientrare immediatamente
in possesso dei miei diritti umani, civili e costituzionali.
E dei miei soldi.
Egregio Direttore, spero che essendo resi noti tanti
abusi venga fatta un’inchiesta. E che qualche avvocato
onesto si renda disponibile per avviare richieste di risarcimento.
A.G. (lettera firmata)
* * *
Grazie per la fiducia nel giornale e nei suoi lettori,
anche istituzionali. Provvediamo subito ad aggiungere il suo caso agli altri documentati che sono già
in denuncia ed in indagine da parte delle sedi competenti. Il quadro che ne emerge conferma prtroppo tutto
quanto abbiamo scritto sinora e l’estrema gravità di
una situazione delle amministrazioni di sostegno che
non si comprende come possa essere degenerata sino a
questo punto, sotto gli occhi di tutti senza che nessuno
intervenisse.
SCANDALO DIPIAZZA
Ho saputo, verificando al Tavolare, che oltre alla speculazione edilizia con un terreno del Comune, che avete
denunciato come illecita nel silenzio generale, il sindaco
Dipiazza si è comprato da persone in difficoltà, nella
zona superpanoramica sopra Grignano, assieme a una
casa anche un enorme appezzamento di terreni non edificabili (perchè destinati a verde o al Parco del Carso)
pagandoli perciò poco più di un euro al metro quadrato.
Dopodiché con una variante del piano regolatore
comunale se li è fatti diventare edificabili per agricoltori
e simili, con possiblità di costruire anche case e impianti
agricoli o zootecnici, così moltiplicandone il valore da
30 a 40 volte.
Sembra perciò anche questa una grossa speculazione
fatta attraverso il Comune di cui è Sindaco. Chissà se
almeno i consiglieri dell’opposizione se ne sono accorti,
o se hanno votato con la vairante anche questo... in ogni
caso, potete fare voi un’inchiesta? Attendo con fiducia.
G.V.
* * *
Certo. Non andrà deluso.
Imprenditore triestino e mafia lucana
Sono un imprenditore triestino e ho i miei motivi
per voler sapere se esiste la mafia anche nella regione
Basilicata detta anche Lucania che ha come capoluogo
regionale la piccola città di Potenza, e quali ne sono le
estensioni, in particolare nel settore degli appalti pubblici. Cosa ne sapete voi giornalisti?
(anonimo)
* * *
Non molto, ma l’8 luglio 2008 l’autorevole
quotidiano economico italiano Il Sole 24 Ore, che
imprenditori e pubblici amministratori dovrebbero
seguire con migliore attenzione, ne aveva pubblicato
il servizio dell’inviato Roberto Galullo «Quella potente
rete dei Basilischi, la quinta mafia italiana» di cui diamo
volentieri una sintesi.
Il nome di Basilischi è ricavato da un vecchio film
di Lina Wertmüller, ma i fatti sono attuali, concreti e
drammatici, risultano emersi da 12 anni di indagini
giudiziarie della Procura della Repubblica di Potenza, e
si trovano riassunti nelle 700 pagine delle motivazioni
di una sentenza di primo grado del 24 dicembre 2007.
Che raccontano, precisa il quotidiano «la storia di una
Sabato, 2 ottobre 2010
mafia violenta, radicata, che fa proseliti e raccoglie
consensi, collusa con il potere politico, protesa verso
i centri massonici occulti e pronta a spartirsi i ricchi
affari che nascono dai finanziamenti comunitari
e pubblici.» La sentenza ha condannato per
associazione a delinquere di stampo mafioso (416
bis) a complessivi 242 anni di carcere 26 imputati, in
parte già detenuti. Tra questi Gino Cosentino, quale
capo con ruoli simili a quelli di Felice Maniero per la
mafia del Brenta (pentito come lui) e quali figure di
spicco Antonio Cossidente, Michele Danese, Franco
Mancino, Franco Pontiero, Carlo Troia.
Il magistrato della Direzione distrettuale
antimafia (Dda) di Potenza, Vincenzo Montemurro,
ha precisato al giornale che la sentenza «dimostra
come la mafia lucana abbia un proprio profilo,
un proprio radicamento sul territorio che tende a
escludere dai clan chi non è nato in questa terra e che è
pronta a scendere a patti con le altre mafie pur di fare
affari.» Secondo le indagini le prime penetrazioni
mafiose in Basilicata (Lucania) sarebbero state tra
l’anteguerra e gli anni ‘70 di Cosa Nostra – durante
i soggiorni obbligati don Calogero Vizzini e poi di
Giuseppe Mandalari, pseudo-massone e uomo di Totò
Riina – soppiantata poi dalla ‘ndrangheta calabrese
e dalla camorra campana. Sino al 1994, quando il
Cosentino avrebbe iniziato dal carcere la formazione
di una mafia lucana autonoma, collegata al potere
nazionale ed internazionale della ‘ndrangheta.
L’inchiesta di Potenza la definisce questa nuova
mafia lucana «un sodalizio teso ad acquisire il
controllo delle attività economiche e imprenditoriali
in primis della provincia di Potenza, a rilasciare
concessioni
e
autorizzazioni
amministrative
attraverso il ricorso a funzionari e dirigenti corrotti
o vicini alla criminalità, a condizionare illecitamente
i diritti politici dei cittadini, orientando il voto. (...)
sottoponeva a una sistematica attività di estorsione
i commercianti e le imprese che vincevano gli
appalti privati o quelli pubblici in maniera pulita
(...) praticava l’usura, ricettava i titoli di credito di
provenienza delittuosa, riciclava i proventi sporchi e
affermava un controllo egemonico del territorio e al
proprio interno, attraverso vincoli di comparaggio,
rigide gerarchie e pagamento delle spese processuali
per gli arrestati.»
Il quotidiano ha precisato che dopo la sentenza,
contro cui è stato presentato appello, rimangono
aperti altri filoni d’indagine, che in particolare
delineano una cupola politica trasversale che
continuerebbe a cementare affari e malavita. Gli
inquirenti vi avevano collegato un allora deputato
di Forza Italia, Gianfranco Blasi, poi svincolato
dalle indagini e dal processo perché la Camera dei
deputati negò l’autorizzazione a procedere.
Secondo Il Sole 24 Ore e la Dda la mafia lucana
sarebbe comunque sopravvissuta al processo, che
ha colpito un solo un piccolo numero di aderenti, e
continuerebbe ad operare in contatto con alcune
‘ndrine calabresi. Il responsabile regionale di
Libera, don Marcello Cozzi, ha pubblicato in merito
il libro “Quando la mafia non esiste - Malaffare e
affari della mala in Basilicata”, che può essere chiesto
all’associazione (http://liberabasilicata.wordpress.
com/).
La preoccupazione
delle Associazioni di genitori
per il destino del Burlo Garofolo
Recentemente sono state diffuse dai media notizie
circa alcune iniziative politiche a livello regionale nate
dalla preoccupazione per il
futuro dell’I.R.C.C.S. Burlo
Garofolo di Trieste e critiche nei confronti del Piano
Socio Sanitario 2010-2012.
Le firmatarie Associazioni senza fini di lucro sottolineano con forza che il presente comunicato non
esprime in alcun modo partecipazione al confronto a
livello politico passato, presente o futuro, in quanto la
politica esula totalmente dalla loro natura e dai loro
compiti statutari.
Le Associazioni intendono rendere pubblica con
questo comunicato la loro preoccupazione e la preoccupazione delle famiglie che rappresentano a Trieste,
in tutta la Regione e oltre, per il futuro dell’I.R.C.C.S.
Burlo Garofolo.
Sabato, 2 ottobre 2010
L
ETTERE E SEGNALAZIONI
Il Burlo Garofolo è
un’organizzazione di straordinaria
complessità
operativa e organizzativa,
che tratta patologie che
richiedono specializzazioni particolari e personale
con formazione e sensibilità adeguate. Il Burlo
Garofolo inoltre è un Istituto di Ricerca nel quale
si sperimenta il proficuo
incontro di questa con la
pratica clinica.
Il Burlo Garofolo ha
una storia travagliata segnata da continui cambi di timoniere e altrettanti cambi di rotta che ne hanno di
fatto impedito un pieno sviluppo delle potenzialità. In
linea generale quanto è stato realizzato all’interno di
questo particolare Ospedale regionale è dovuto più alla
volontà e all’abnegazione degli operatori che non alla
lungimiranza degli amministratori. Con l’appoggio di
svariate Associazioni di volontariato, l’Ospedale e i suoi
operatori sono comunque assurti a livelli di eccellenza di
valore nazionale e internazionale.
Oggi vogliamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e timore per il futuro di questo Ospedale così
come oggi lo conosciamo. Al di là delle vaghe e spesso
incomprensibili locuzioni dei documenti ufficiali, nella
inestricabile giungla delle leggi, delle delibere e dei decreti, il reale destino del Burlo sarà quello di soggiacere
al progetto riformista di un
Piano Sociosanitario che si rifà principalmente a principi di economicità ed efficienza, ma quasi mai di qualità
dei servizi e di rispetto del diritto alla qualità delle cure
dei bambini-cittadini.
Il Piano Sociosanitario 2010-2012, che pure si rifà a
documenti precedenti come il Progetto Obiettivo Materno Infantile del 2005 o lo stesso Piano Sociosanitario
2006-2008, che affidavano al Burlo, come anche al Cro
di Aviano, un ruolo di primaria importanza a livello regionale e addirittura ne auspicavano il potenziamento
della capacità attrattiva a livello nazionale ed internazionale, in realtà prevede, tramite una serie di accorpamenti e trasferimenti, lo spoglio di funzioni e servizi
fondamentali e propri di un Istituto di Ricovero e Cura.
Si tratta di un impoverimento strutturale che temiamo
porterà via via ad una drastica diminuzione nella qualità del servizio offerto ai bambini-pazienti. Nel nome di
un ipotetico risparmio nel breve si è scelto di rinunciare
allo sviluppo di una delle eccellenze della regione, patrimonio ricordiamolo non delle istituzioni, ma delle famiglie e dei bambini, riducendone le potenzialità a quelle
di un ospedaletto di provincia.
Inoltre nel medio lungo termine questa involuzione
dell’Istituto influirà negativamente sulle sue capacità di
fare ricerca, con la conseguente perdita della qualifica
di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, di
attrarre pazienti da fuori regione e quindi sulla possibilità di sviluppare competenze e di attrarre o trattenere
i medici migliori ed infine sull’immagine e credibilità a
livello nazionale e internazionale.
Entro quest’anno il Burlo perderà definitivamente
il primo pezzo e cioè quella funzione di Medicina Trasfusionale (leggasi sangue e affini) che verrà trasferita
anima (personale) e corpo (beni mobili, comprese le
attrezzature e apparecchiature che le genti di tutto il
Friuli Venezia Giulia e di altre regioni hanno donato al
Burlo Garofolo in quanto tale) all’Azienda Ospedaliera
Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste. Il personale
che attualmente si occupa anche di importanti progetti
specifici dell’area materno infantile, compreso l’insostituibile appoggio operativo alle attività trapiantologiche, chirurgiche e di ricerca da domani rimpolperà le
file di un’anonima routine quotidiana che dai laboratori
dell’Ospedale di Cattinara, privo persino di un collegamento informatico con il Burlo, invierà a questo i risultati delle analisi con mezzi e tempi incerti. Il patrimonio
di competenze ed esperienza del personale, maturato
nell’ambito di un prestigioso Istituto pediatrico di cura
e ricerca, sarà disperso, mentre la rotazione dei turni
metterà al servizio dell’area materno infantile personale
con alcuna esperienza nel settore specifico. Quindi ancora regresso e declassamento invece che investimento
e sviluppo.
Presto altre funzioni e servizi seguiranno il destino della Medicina Trasfusionale. Sono in via di trasferimento o accorpamento Chirurgia maxillo facciale e
odontostomatologia, Oculistica, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Riabilitazione, Radiologia, Malattie metaboliche, Anatomia patologica, Farmacia.
Le firmatarie Associazioni di Genitori e Volontari
chiedono un confronto pubblico e ufficiale con le Amministrazioni in cui si dia risposta a queste preoccupazioni, si illustrino scelte tecniche che comportano se non
altro una altissima responsabilità morale da parte di chi
le opera e della quale i bambini di questa regione chiederanno conto, chiedono che un Servizio Sanitario Regionale, peraltro incredibilmente in attivo per 11,6 milioni di Euro (!),dimostri di essere capace di affrontare
l’assistenza sanitaria imprenditorialmente in termini di
sviluppo, investimento e qualità e non solo in base ad un
insufficiente criterio aritmetico di risparmio involutivo.
A.G.M.E.N. Friuli Venezia Giulia supporta e assiste i
bambini affetti da tumore e le loro famiglie nell’ambito della Regione. L’associazione opera da più di 26 anni
collaborando con tutti i centri regionali che si occupano
di oncologia pediatrica in regione, ma ha sede presso
l’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo in quanto questo è centro di
riferimento regionale per l’oncologia pediatrica.
Associazione Genitori Malati Emopatici
Neoplastici Friuli Venezi-Giulia O.N.L.U.S.
Il Presidente Massimiliano du Ban
Il Presidente Alfredo Sidari
AZZURRA - Associazione Malattie Rare O.N.L.U.S
Il Presidente Alfredo Sidari
A.B.C. - Associazione per i Bambini Chirurgici
Del Burlo O.N.L.U.S.
Il Presidente Luca Alberti
Per informazioni contattare AGMEN FVG 040 768362,
Azzurra ONLUS 040 3785467, ABC Burlo 040 3785217.
* * *
Condividiamo tutte queste preoccupazioni ed invitiamo i lettori a mobilitarsi per quanto possibile a
difesa del Burlo.
Operai e impiegati parte civile
contro la Ferriera
In linea con la posizione assunta a livello nazionale,
la FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici)
CGIL di Trieste si costituirà parte civile alla udienza preliminare prevista per il prossimo giovedì 30 settembre
presso il Tribunale di Trieste che vede imputata la Direzione Lucchini Servola per rispondere delle responsabilità in merito all’infortunio mortale di Dusan Poldini.
il tuono q 5
di organizzazione rappresentante generale di tutti i
lavoratori una battaglia straordinaria di civiltà che si
conferma nella posizione assunta per respingere la
richiesta delle imprese, del Governo e di altre associazioni sindacali per cui i lavoratori dovrebbero da
una parte aumentare ulteriormente i ritmi e gli orari
di lavoro straordinario (tenete conto che questi elementi sono di norma le cause degli infortuni mortali)
e dall’altra rinunciare ai loro diritti costituzionali di
legge e di contratto, ciò significa la rinuncia alla dignità delle persone sul luogo di lavoro compreso quella
della sicurezza. Trieste sotto questo aspetto paga già
un conto molto salato ci riferiamo alle morti e malattie professionali relative all’amianto di cui la nostra
Provincia vanta il triste primato di essere al primo posto in Regione e ai vertici in Italia.
In questo contesto la costituzione di parte civile
della FIOM CGIL di Trieste nel processo Lucchini
assume anche un risvolto locale teso a riaffermare il
diritto dei lavoratori e dei cittadini di Servola alla sicurezza ed alla salute in generale.
La FIOM CGIL di Trieste ritiene che le responsabilità di tali gravi situazioni vada attribuita all’inconcludenza delle azioni promosse da ormai 10 anni dalle
Istituzioni locali e dall’inadeguatezza degli interventi
aziendali all’interno dello stabilimento.
Stefano Borini
Segretario provinciale FIOM CGIL di Trieste
* * *
Più che vero. Tutta la nostra solidarietà.
Sistiana: fermare la distruzione
della Costiera e la speculazione
edilizia di Portopiccolo
La Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia,
scavalcata dall’Amministrazione Comunale di Duino-Aurisina, ha espresso la sua contrarietà alla
cementificazione della costiera con un intervento
del Soprintendente Rinaldi titolato dal «Piccolo»
(1-8-2010) «Portopiccolo non mi piace» e motivato
con le seguenti frasi: « Il progetto di valorizzazione della Baia di Sistiana non rappresenta affatto un
esempio di sviluppo corretto del territorio e soprattutto di uso delle risorse, deperibili e irriproducibili, del paesaggio.
L’intervento, sempre che il render sia corretto è
molto migliorato rispetto alle versioni iniziali. Rimane però la realtà di un borgo turistico del tutto artificiale, sorto in un tratto di costa mai abitato. Che ci
sia stata finora una cava non giustificava le lottizzazioni, ma semmai il recupero dell’area naturale. Per
far questo ci voleva un grande sforzo da parte di tutte
le amministrazioni pubbliche per favorire un diverso tipo di sviluppo, meno redditizio certo per le casse
comunali e soprattutto per gli investitori privati, ma
più lungimirante e in linea con le tendenze di un turismo colto, com’è quello tradizionale della costiera
triestina… .
Il progetto della Baia rappresenta una concezione
di sviluppo datata. È la cultura del mattone che riemerge. Anche se poco ci consola va rilevato che in
Friuli Venezia Giulia aree sul mare da ”valorizzare”
come queste, nemmeno volendo, esistono più».
Simone Napolitano
Duino-Aurisina - [email protected]
* * *
Stiamo preparando un’inchiesta specifica.
A Trieste multe invece di soluzioni serie
Il lavoratore dipendente della Lucchini è deceduto
il 12 gennaio 2009 a seguito dello schiacciamento avvenuto su un impianto di sollevamento all’interno dello
stabilimento di Servola.
La FIOM CGIL di Trieste con tale atto rivendica in
generale il diritto costituzionale alla sicurezza e alla integrità fisica dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
In particolare si pone l’obiettivo che il processo determini chiarezza nei fatti, nelle responsabilità e fornisca
indicazioni affinchè infortuni mortali all’interno dello
stabilimento di Servola non si ripetano più, contestualmente rimette al centro dell’informazione e quindi non
fa dimenticare il tema delle morti sul lavoro.
Il livello degli infortuni mortali e non, registrati nel
recente periodo continua ad essere troppo elevato tenuto conto che l’aumento esponenziale delle ore di cassa
integrazione nel corso del 2009 e di quest’anno, hanno
svuotato le varie aziende e conseguentemente hanno diminuito in generale i rischi per i lavoratori.
Tale situazione impone alla FIOM CGIL per il ruolo
Quando leggo i regolamenti emanati dagli amministratori della citta, la prima cosa che balza agli occhi sono le multe, multe per i rifiuti, multe per i cani,
multe per la differenziata, multe multe multe, giuste
o sbagliate che siano MULTE.
Non leggo mai di soluzioni per evitare queste multe, non leggo mai di aiuti per le famiglie, TUTTE le
famiglie.
Per la differenziata esistono postazioni automatiche chiamate Ecobank, di materiali come pet e lattine
in acciaio e alluminio. Il vantaggio? La possibilità per
il cittadino virtuoso di ricevere un bonus, tramite una
carta multiservizi che permette ai cittadini di accumulare i crediti per la restituzione di imballi di plastica e di alluminio. Il bonus di Ecobank può essere
utilizzato negli esercizi commerciali convenzionati.
Altro modo per aiutare i cittadini sono le Casette
dell’acqua pubblica che di solito sono piccole costruzioni in muratura site nelle piazze o in prossimità di
6 q il tuono
L
Sabato, 2 ottobre 2010
ETTERE E SEGNALAZIONI
parchi pubblici. Hanno tubature collegate direttamente
all’acquedotto e i rubinetti in acciaio inox sono comandati da una fotocellula:
Dai rubinetti delle Case dell’Acqua sgorga, acqua liscia
o gassata, temperatura, ambiente o refrigerata GRATIS.
Queste semplici idee aiutano a ripristinare il valore nelle risorse naturali portando giovamento sia
all’ambiente che alle tasche dei cittadini i quali, si stima, risparmiano fino a 300euro a famiglia l’anno. Oltre 360mila bottiglie di plastica eliminate dal mercato
e quindi dall’ambiente, con una riduzione dei consumi energetici di 369mila kw/h e di quelli idrici pari a
153mila litri d’acqua necessari per la produzione di Pet,
senza contare i 21mila 750 chilogrammi di Co2 che non
finiranno nell’atmosfera.
Purtroppo queste due iniziative NON esistono né a
Trieste, né nel resto nella nostra regione, mentre sono
presenti nella magior parte delle regioni della penisola,
in tantissime città e paesi.
G/L
* * *
Evidentemente assai meglio amministrati.
Omaggio ai giovani operai caduti
a San Giacomo nel settembre 1920
Il giorno 8 ottobre, ore 17, alla facoltà interpreti
dell’Università, via Filzi 14 - ex Narodni dom - terremo
un incontro-dibattito sui fatti di S. Giacomo del 1920,
con la storica Marina Rossi e l’ intervento-testimonianza
di un operaio (Paolo Niccolini,già dirigente CGIL e assessore al lavoro della Provincia) fermato e arrestato per
27 giorni durante la protesta dell’ottobre 1966 contro la
chiusura dei cantieri S. Marco anche a S. Giacomo. Era
innocente, ma fu tuttavia condannato, tre anni dopo, a
due anni di galera, evitati solo per un’amnistia. Un tanto per sottolineare la continuità delle lotte operaie a S.
Giacomo. Più la testimonianza, ricevuta dal padre, di un
novantenne di S. Giacomo (Casimiro Giovannini-Miro
Ivancic).
Come annunciato precedentemente, lunedì 20 settembre, in campo S. Giacomo si è inoltre tenuta una breve e
semplice cerimonia, senza inutili clamori e falsi orpelli
ma densa di significati per la memoria storica e antifascista di Trieste che nel settembre 1920, ebbe stroncate
nove giovani vite di operai durante la repressione violenta di quella spontanea rivolta operaia generata dalla
mancanza dei più elementari diritti umani e del lavoro,
negati da un potere di occupazione oppressivo e sordo
alle richieste di giustizia sociale prima dell’annessione
ufficiale della città all’Italia con il trattato di Rapallo del
novembre1920.
A cura dei movimenti antifascisti “Cittadini Liberi
ed Eguali “e del “Coordinamento Antifascista di Trieste” nonchè di lavoratori apppartenenti al sindacato,
è stata collocata temporaneamente una targa con la
scritta” Agli operai di S.Giacomo italiani e sloveni caduti nel settembre1920 per la libertà e per l’eguaglianza sociale - Trieste-settembre 2010. In lingua italiana e
slovena. Alla presenza di una cinquantina di persone
(tra cui il segretario regionale del Pdci Stojan Spetic,
l’ex consigliere regionale Bruna Zorzini, il consigliere
provinciale Albino Sosic, la presidente della casa delle
donne e sindacalista della CGIL Ester Pacor, la storica
Claudia Cernigoi, Peter Behrens, del PRC, il giornalista Luciano Santin, Dario Visentin, Luciano Ferluga
del Comitato Danilo Dolci, Pier Brovedani della CGILfunzione pubblica del Burlo e altri) è stato ricordato il
sacrificio di quei giovani operai sangiacomini, divenuti l’emblema delle lotte operaie triestine e caduti per
la libertà, la solidarietà e il progresso sociale. Ha dato
una toccante testimonianza di quella lotta antifascista
ed operaia Miro Ivancic, novantenne memoria storica
del quartiere.
Verrà chiesto alla Giunta comunale di Trieste di apporre, in seguito, una targa definitiva, in Campo S. Giacomo. Alcuni consiglieri comunali hanno già aderito.
Dopo ben 90 anni la Città ricorderà così degnamente
quell’evento doloroso e tragico della lotta operaia triestina del settembre 1920, denso di significati poco prima
dell’avvento al potere del regime mussoliniano nel Paese, lotta operaia da troppo tempo ipocritamente trascurata dalla storiografia ufficiale giuliana e italiana nonché dalla Trieste di facciata delle istituzioni.
Claudio Cossu
* * *
è uno degli esempi più eclatanti della rimozione ufficiale della storia vera di Tirest, che va riscoperta ed
onorata.
Scuola sofferta
è finalmente iniziata la scuola!! Che orrore, parlo per
la stragrande maggioranza di genitori con ragazzi in età
scolastica di tutti i livelli (la schifezza non fa differenza)
che non possono dire quello che realmente pensano dei
docenti perché se no i figli vengono cazziati.
Nel mio caso con un ragazzo alla scuola media o ti
spacchi in quattro per fargli fare ripetizioni (20,00 euro
all’ora) o viene bocciato, allora polemica:
Perché noi che paghiamo le tasse dobbiamo ripagare
qualcuno per fare il lavoro che uno statale non fa? Premetto che non è un caso isolato, di testimonianze ne abbiamo a centinaia esempio:
Verifica di matematica su 26 alunni, 24 insufficienze
questo tutto l’anno e comunque comprovato da un registro, vai a parlare e ti dicono di non preoccuparti tanto
recupereranno; difatti dopo un paio di giorni domanda
“idiota” tanto per fare e otto dal posto! Se dei dodicenni
ti arrivano a casa e ti dicono che anche se prendono 2-3
in verifica poi recuperano con domandina idiota dal posto tu come genitore cosa gli rispondi? Tutte le cose sullo studio, la correttezza e la giustizia che noi cerchiamo
di insegnare ai nostri figli a questo punto vengono messe
in discussione per delle persone che non hanno voglia
di fare un c..., e si sfogano per le loro repressioni di vita
sugli alunni a scuola? A calci in culo tutti e li rimanderei
tutti a scuola, ma con degli insegnanti veri.
Buon inizio a tutti.
Alessandra
* * *
Altrettanto: in questo paese le riforme della scuola
che servono non non di fanno mai. Solo quelle più stupide e controproducenti.
APPUNTAMENTO
Anche quest’anno si terrà il raduno della
VGPF - Polizia Civile sabato 16 ottobre 2010.
Seguiranno informazioni sui quotidiani per
il pranzo.
Eventualmente telefonare: 040.662172
DIRITTO DI REPLICA
Comitato PLT
Facciamo seguito alle dichiarazioni apparse sul Vostro giornale del 25 Settembre sulla pagina 5 in merito
al Comitato Porto Libero di Trieste PLT, a firma del Direttore, e Vi trasmettiamo in allegato un breve testo che
confidiamo vorrete pubblicare con sollecitudine a sostegno del nostro diritto di replica.
Siamo certi che comprenderete le ragioni di tale iniziativa, e le necessità di fornire ai lettori un’informazione corretta e imparziale, il che finora a nostro parere
non è stato fatto.
Confidiamo altresì che comprenderete come il rifiuto
di pubblicare quanto allegato ci costringerà a tutelare
l’onorabilità della nostra immagine nelle sedi competenti.
Distinti saluti.
Marcus Donato
Presidente
del Comitato Porto Libero di Trieste
Ecco la replica inviataci:
Leggiamo con disappunto la risposta del direttore di
questa testata alla lettera di un lettore circa la mancata
diffusione di notizie sul Comitato Porto Libero di Trieste
(PLT). Riteniamo che i toni usati rendano doverosa una
replica da parte nostra, per chiarire ai lettori quali siano
le nostre posizioni e rimediare per quanto possibile al
danno arrecato alla nostra immagine da insinuazioni
che deploriamo.
Il Comitato PLT è formato da cittadini originari di
quei territori, oggi sotto amministrazione italiana,
slovena e croata, ricompresi nei confini del Territorio
Libero di Trieste così come definito negli allegati del
Trattato di Pace fra l’Italia e gli Alleati, ed ivi residenti.
Il Comitato PLT si propone l’attuazione in toto degli accordi internazionali che l’Italia ha sottoscritto
di fronte alle potenze vincitrici del Secondo Conflitto
Mondiale, e che prevedono la costituzione di un Porto Libero e di un Territorio Libero ad esso collegato
governato dai cittadini originari del Territorio Libero
sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Con il Comitato PLT collaborano tecnici e giuristi
di fama internazionale, che ritengono una forzatura ed un abuso del diritto internazionale sia l’oscuramento del Territorio Libero di Trieste ad opera di
Italia ed eredi dell’ex Jugoslavia, che la gestione del
Porto di Trieste negli ultimi 56 anni.
Il Comitato PLT esaurirà i propri compiti con la
nomina da parte del Consiglio di Sicurezza in nome
del Segretario Generale dell’ONU di un Governatore
del Territorio Libero di Trieste, che avrà poi il compito di portare il nuovo stato a libere elezioni.
Respingiamo quindi energicamente la definizione
di partito o movimento politico che non ci appartiene, e sfidiamo il direttore a produrre i documenti con
cui avremmo provato a strumentalizzare questo giornale, certi della loro inesistenza in quanto, contrariamente ai personaggi con cui il direttore sembra avere
familiarità, non siamo adusi a strumentalizzazioni.
Ci spiace rilevare come l’affermazione del direttore circa le nostre volontà di “creare nuovi problemi
inutili alla già difficile situazione generale di Trieste”
lo qualifichi invece apertamente come un seguace di
quei poteri più o meno sotterranei che hanno perseguito per anni, e tuttora perseguono, l’affossamento
definitivo del ruolo naturale di Trieste quale grande
porto europeo.
Rileviamo infine come nessuna delle parti sin qui in
causa, quelle sì politiche, hanno fatto alcun chè di serio per il rilancio del porto, fino al punto di perseguire
la trasformazione di una parte
di esso in una speculazione immobiliare che niente
ha a che fare con la portualità.
Marcus Donato
Comitato Porto Libero Trieste PLT
Odbor Prosta Luka Trst PLT
Committee Free Port of Triest FPT
* * *
Risponde il direttore:
rinvio a quanto già pubblicato su questo comitato
a pagina 5 del numero scorso sotto il titolo “Perché
non ne abbiamo ancora scritto”.
Dove non avevo precisato, per rispetto e stima degli aderenti di buona fede che conosco, quali fossero
secondo me i limiti, in particolare di preparazione
e di realismo, ed i rischi conseguenti per Trieste di
questo nuovo embrione di movimento politico.
Li ha ora voluti precisare il suo stesso leader Donato Marcus: non vogliono solo il porto internazionale
necessario per Trieste, che è obiettivo serio e realistico, ma anche inutilmente tutta l’ex Zona B, destabilizzando equilibri umani ed internazionali quietati
positivamente da lungo tempo, e che ci servono per
vivere meglio tutti. Siamo nel 2010, non nel 1954.
Oltre a questa che ritengo un’assurdità dannosa,
in passate riunioni era emerso che lo stesso Marcus
si è autoproclamato, con lettera all’ONU, Direttore
del Porto Libero di Trieste, sostenendo che la mancata risposta costituirebbe silenzio-assenso.
Ritengo quindi che le ragioni della mia opinione e
scelta redazionale siano state ora chiarite ai lettori
da lui stesso. E dalle loro pesanti e gratuite offese
personali che vi ha aggiunto nei miei confronti, per
le quali mi riservo querela.
Questi signori hanno anche minacciato l’editore,
se non pubblichiamo quello che vorrebbero, di sabotare il nostro giornale attaccandolo ed invitando a
non comprarlo sul loro sito internet, dove affermano di avere migliaia di sostenitori.
Facciano pure: deciderà la gente. Quanto a me,
in tutta la mia vita non mi sono mai lasciato intimidire, neanche da prepotenti grossi e pericolosi. E
non comincerò certo adesso.
In ogni caso ospitiamo a pagina 11 un loro inserto
pubblicitario, su un’iniziativa dove gli eventuali interessati potranno farsi un’idea da sé.
il tuono q 7
INCHIESTE
Sabato, 2 ottobre 2010
è necessario riesaminare ancHe il caso locale Del terrapieno inquinato “acquario”
Dietro lo scandalo nazionale dei mitili tossici
nei documenti gravi corresponsabilità penali impunite delle autorità competenti di trieste e muggia
La settimana scorsa l’Italia è stata percorsa da una sequenza drammatica di intossicazioni da mitili,
concentrata a Torino (con oltre
300 persone colpite) ed Aosta, con
episodi minori in altre regioni. La
Procura di Torino ha ipotizzato che
i mitili contaminati provenissero
dai noti allevamenti del Golfo di
Trieste, disseminati nell’arco costiero che va da Duino a Muggia, e
che l’agente patogeno sia una biotossina algale già nota, la cui pre-
Minacce istituzionali
al mitilicolore
Il 15 gennaio 1998 la Capitaneria, a firma del contrammiraglio
Sergio Destefano, scrive invece
al Ministero dei Trasporti e della
Navigazione di avere dato parere
positivo alla discarica, definendola ingannevolmente “realizzazione
di un centro turistico-balneare”,
e che non vi è incompatibilità con
l’allevamento di mitili poiché il ter-
Il terrapieno inquinato a ridosso degli allevamenti di mitili
senza sarebbe dunque sfuggita ai
controlli delle autorità locali.
Ma le autorità della Provincia
di Trieste hanno in materia responsabilità ancora più gravi, e
da molti anni, a grave danno degli
allevatori di mitili e pericolo per i
consumatori.
Ne riassumiamo ed integriamo
qui le informazioni documentate
dal prezioso libro-inchiesta sul malaffare locale “Tracce di legalità”,
di Roberto Giurastante, presidente
dell’organizzazione ambientalista
Greenaction Transnational e rappresentante in Italia dell’internazionale Alpe Adria Green.
rapieno non disperderà materiali
reflui perché verrà dotato una scogliera e di una barriera flottante
(poi mai realizzate). Chiede però
che in caso di inconciliabilità accertata si neghi al mitilicoltore il
rinnovo della concessione, perché
il “centro balneare” è di maggiore interesse pubblico. Il senso è
chiaro: l’allevatore se ne stia zitto
e buono, se no verrà sloggiato, e
rovinato.
Così la discarica di inerti e rifiuti tossico-nocivi quindi inizia,
e prosegue incontrollata ed indisturbata dalle autorità per quasi 6
anni, sino al 2003.
Autorizzazioni illegittime
Denuncia e processo
Nel 1997 sulla litoranea muggesana le autorità competenti (Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia
di Trieste, Capitaneria di Porto di
Trieste, Comune di Muggia) autorizzarono stranamente una società
privata, la Acquario srl, a realizzare grande discarica a mare di asseriti inerti, sino a creare un terrapieno per strutture balneari e ricreative. Che non potevano autorizzare,
perché le discariche a mare sono
vietate per legge. Ed in questa venivano notoriamente scaricati anche
rifiuti tossico-nocivi (terreni inquinati da metalli pesanti, diossine ed
idrocarburi) provenienti dalla trasformazione del vicino ex cantiere
navale San Rocco nell’omonimo
porto nautico e villaggio turisticoresidenziale.
La discarica è stata inoltre (illecitamente) autorizzata di fronte
ad un grande allevamento di mitili, che il titolare ha realizzato da
25 anni, su regolare concessione,
in quelle acque ancora pure con
un investimento complessivo di
400 milioni di lire; è anche la sola
fonte di reddito della sua famiglia.
Il 1° dicembre 1997 il mitilicoltore
presenta quindi alla Capitaneria
di Porto opposizione all’autorizzazione, segnalando i danni e
rischi ambientali della discarica
illegittima e l’incompatibilità con
l’allevamento preesistente da un
quarto di secolo.
Nel 2003 una denuncia documentata di Giurastante porta
al sequestro penale del sito, con
analisi, incriminazionui e processo. Ma la Procura incrimina
soltanto titolari della società e
trasportatori, e non le autorità
responsabili dell’autorizzazione
illegittima della discarica e della
mancata sorveglianza su ciò che vi
veniva scaricato prelevandolo con
i camion dal cantiere di San Rocco
sotto gli occhi di tutti.
All’udienza del 19 dicembre
2005 del pubblico processo il
perito del Tribunale Mauro Sanna, tecnico di fama in Italia ed
all’estero, dichiara che c’è serio
rischio per l’alimentazione umana perché «sicuramente quelle
sostanze tossiche e nocive che
noi abbiamo trovato in qualità e
quantità abnorme nei sedimenti,
nel bancamento, saranno finite
sicuramente nei mitili e quindi
dai mitili saranno finiti nei piatti
dell’uomo» e precisa «finché il materiale inquinato sarà in grado di
cedere, cederà attraverso lisciviazione sia delle acque che vengono
dall’alto – cioè le precipitazioni
atmosferiche – atmosferiche sia
dal moto di va e vieni delle maree
(…) i mitili, com’è noto, si cibano
filtrando enormi volumi d’acqua,
è evidente che più questi volumi
d’acqua sono inquinati, più filtrano queste sostanze che rimangono
poi all’interno del mitilo, e quindi
per poi depurarlo dovrebbe essere
spurgato per assicurarsi che non ci
sono più presenti queste sostanze».
La denuncia tccnica qualificata
di grave pericolo per la salute pubblica è chiarissima e verbalizzata,
ma la Procura che partecipava direttamente all’interrogatorio in
aula non ci risulta avere aperto un
procedimento accertativo.
Altre azioni
ed omissioni istituzionali
Il 27 giugno 2006 l’ARPA –
Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente scrive alla
Direzione Centrale Ambiente e
Lavori Pubblici della stessa Regione ed ai settori omologhi della
Provincia di Trieste e del Comune
di Muggia che la propria attività di
monitoraggio periodico dell’inquinamento delle acque marine per la
messa in sicurezza del terrapieno
sequestrato è iniziata soltanto nel
febbraio 2006 (cioè quasi 3 anni
dopo il sequestro!) e “consiste nel
monitoraggio periodico delle concentrazioni di piombo, mercurio
ed I.P.A. nella polpa di mitili selezionati e dedicati, posti in stabula-
zione nelle immediate adiacenze di
quelli attualmente allevati a scopi
alimentari.” ma i risultati non sono
ancora disponibili.
Il 30 giugno 2006 il Comune di
Muggia scrive all’ARPA ed ai settori gestione rifiuti della Regione
e della Provincia che nel novembre 2004 (quasi due anni prima)
era stata notificata ai responsabili della discarica di inquinanti
l’ordinanza di diffida a mettere
in sicurezza d’emergenza l’area,
ma nessuno di essi aveva ottemperato, ed il Comune non poteva
eseguire lui l’intervento perché
troppo costoso. Nel gennaio 2005
il sindaco (Gasperini) aveva tentato senza esito un accordo bonario.
Dopodiché il Comune non risulta
aver fatto più nulla, a parte chiedere all’ARPA il monitoraggio dei
mitili, ma per vrificare l’eventuale dannosità degli inquinanti per
l’allevamento, e non per la salute
pubblica.
13 anni di inerzie, e peggio
Siamo nel settembre 2010, a 13
anni dall’inizio dell’inquinamento
ed a 7 dal suo accertamento giudiziario. Durante i quali in sostanza
l’allevatore dei mitili gravemente
ed ingiustamente danneggiato è
stato costretto a continuare a tacere sotto la minaccia formulata dalla Capitaneria e non ci risulta aver
avuto alcun risarcimento, mentre
gli inquinanti hanno continuato a
fluire quotidianamente in mare, le
autorità responsabili non sono state
incriminate per i gravi fatti pregressi e risultano avere anche omesso
qualsiasi intervento, sia di messa in
sicurezza del sito che di salvaguardia della salute dei consumatori di
prodotti ittici della zona. Dove oltre
all’allevamento di mitili si vedono
ogni giorno dei pescatori.
Conclusioni
Quella così emersa è una situazione di illegalità e pericolo clamorosi, che inizia e finisce con gravi
e scandalose responsabilità sinora
impunite di soggetti istituzionali, di
Trieste e Muggia, che devono venir
finalmente indagate da parte delle
sedi di pertinenza. Senza stupirsi
se nei mitili responsabili di avvelenamenti si troveranno, oltre o invece che biotossine, veleni inorganici
come i metalli pesanti, le diossine
e gli idrocarburi.
Max
TAGLI ALLE UNIVERSITà
Si schierano ricercatori e Senato Accademico
A due settimane dall’ultimatum lanciato dal
rettore di Bologna Ivano Dionigi ai ricercatori
del proprio ateneo («chi sciopera sarà sostituito»), provocando lo sdegno del mondo accademico e non solo, anche nell’Università di Trieste i
ricercatori abbracciano la protesta.
Il Senato Accademico, riunitosi lunedì pomeriggio, «condivide l’allarme per lo stato di crisi
sistematica cui è esposta l’università italiana» e
«ritiene ingiusti e irrazionali i tagli stipendiati
inferti dal d.l. 31 maggio 2010, n. 78, con particolare riguardo agli effetti penalizzanti che essi
comportano sulle retribuzioni dei colleghi meno
anziani». Pertanto «impegna le Facoltà, nel rispetto dell’integrità dell’offerta formativa programmata per l’anno accademico in corso a tutela del diritto
fondamentale degli studenti al regolare percorso formativo, a sospendere, in tutto o in parte, nella settimana
del 4 ottobre p.v., l’attività didattica,
organizzando momenti pubblici d’informazione e di dibattito sui temi in
esame».
Ma facciamo un passo indietro:
perché protestare? Nell’assemblea
degli studenti organizzata dalla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche
e naturali si è provato a rispondere
a questa domanda, dati alla mano.
Le entrate dell’Università di Trieste provengono
per ben il 66,8% dai ministeri (il così detto FFO,
“Fondo di Finanziamento Ordinario”, che costituisce la maggiore fra le entrate dell’ateneo),
mentre le tasse universitarie costituiscono meno
del 12% delle entrate. Con la legge 133 – votata
dall’attuale governo – le università il cui rapporto fra spese per il personale e l’FFO risulta essere
superiore al 90% non possono bandire concorsi
né per docenti, né per ricercatori, né per personale amministrativo. Fin qui, tutto bene. Se non
fosse per i tagli al FFO: nel 2010 è stato ridotto
del 9%, mentre per il 2011 è previsto un ulteriore
taglio del 17%. Tagli che porteranno l’Università,
nel difficile tentativo di non indebitarsi, a ridurre
fortemente il numero di corsi, compromettendo
l’offerta didattica.
Finora sono le facoltà di Lettere e Filosofia,
quella di Scienze matematiche, fisiche e naturali e
quella di Medicina ad essersi schierate per la mobilitazione, anche se in alcuni casi non si è ancora
deciso con quali modalità. Il consiglio di facoltà
del 30 settembre di Scienze matematiche, fisiche e
naturali ha deciso di sospendere la didattica nella
settimana dal 4 all’8 ottobre e di indire un’assemblea di facoltà lunedì alle ore 10 in aula magna c11
aperta a chiunque voglia parteciparvi, nella quale
si affronterà il tema della riforma universitaria.
A Lettere e Filosofia invece, nel consiglio di facoltà del 29 settembre, è stato votato all’unanimità l’appoggio ai ricercatori, ma non si è deciso
come portare avanti la protesta. Se una decisione
di comune accordo non è stata presa, si sa però
qual è la scelta dei ricercatori stessi, i quali hanno
dichiarato «a partire da oggi l’indisponibilità a
svolgere compiti didattici per l’a.a 2010-2011 che
esulino da quanto previsto dalla normativa vigente per i ricercatori universitari» (così dalla lettera
indirizzata alla Preside di Facoltà). Le motivazioni: «non è stato introdotto alcun rimedio alle
penalizzazioni nei confronti dei ricercatori universitari, cui sono stati tolti anni di possibilità di
avanzamento di carriera e cui non è e non sarà in
alcun modo riconosciuta ai fini concorsuali la funzione docente svolta». «Inoltre – continua la lettera – la manovra finanziaria ha colpito in maniera
indiscriminata i professori di I e II fascia e i ricercatori universitari, tagliando gli scatti stipendiali
per un intero triennio e penalizzando maggiormente i più giovani in età e in carriera, con gravi
conseguenze sul loro futuro pensionistico».
Stefano Tieri
8 q il tuono
FORZE DELL’ORDINE
Sabato, 2 ottobre 2010
FINaNZIERI (E POLIZIOTTI) DIScRImINaTI E SENZa bENEFIcI SOLO PERché INDOSSaNO La DIvISa
Guardia di Finanza: l’emergenza
negata delle esposizioni all’amianto
Alcuni Comandi arrivano persino a negare l’esposizione obiettiva ed il rischio
zioni effettuate
prima del 2003,
anno limite per
la
concessione
del beneficio, le
risulta?
Mi risulta che, pur
negando ogni beneficio previdenziale
collegato alla Legge
257/1992, nonché
il rilascio del curriculum lavorativo ai
propri dipendenti
ed al personale in
congedo, la Guardia
di Finanza di Trieste non ha mai esibito
i presunti rilevamenti che sarebbero stati
L’aumento dei casi di patologie effettuati prima del 2003. Inoltre lo stesasbesto-correlate tra i finanzieri so Comando, in alcune comunicazioni ufche hanno prestato e prestano ser- ficiali, ha dichiarato di aver effettuato devizio in esposizione all’amianto fa gli asseriti scarti d’archivio quinquennali
gridare all’emergenza. Lei come proprio sugli atti concernenti l’amianto.
Presidente dell’associazione “Movi- E sinceramente mi sembra improbabimento dei Finanzieri Democratici”, le che ciò sia potuto accadere. Infatti le
trattazioni previste dal D.Lgs 626/94,
cosa ne pensa?
In Italia non può essere messo in dub- in tema di amianto e sicurezza sul lavobio che siano stati esposti all’amianto ro vanno custodite per lungo tempo, a
milioni di lavoratori, e tra questi anche maggior ragione essendo ancora in corappartenenti al personale della Guardia so una vertenza con il personale che va
avanti da diversi
anni. A proposito di ciò, con il
Colonnello Vincenzo
Cerceo,
alcuni anni fa
effettuammo un
accesso mirato
presso il Comando Provinciale
di Trieste ma ci
fu mostrata solo
corrispondenza
tra i vari uffici,
tra l’altro, a mio
avviso, di scarsa
rilevanza.
Ci sono stati
casi di decesso
tra i finanzieri
di Finanza, in porti, autoporti, aree do- o ex appartenenti al Corpo certificati
ganali, scali ferroviari, valichi, caserme... per amianto. Ma, a quanto pare, non
ad esempio, in Friuli Venezia Giulia i Co- basta neanche morire per vedersi rimuni di Trieste e Monfalcone sono quelli conosciuto un minimo dovuto. Cosa
maggiormente a rischio per la presenza ne dice?
dei cantieri navali, per il massiccio transiSì, da quanto ci risulta sono almeno
to di amianto nel corso degli anni passati quattro i decessi tra il personale che pose per mille altre ragioni. Per dirsono essere collegati
ne una, nel capoluogo giuliano,
con un certo margine
La Corte dei Conti di sicurezza all’esposisolo nell’ambito portuale, sono
faccia pagare
stati recentemente censiti alzione all’amianto; altri
chi non ha voluto
meno 100.000 mq di tettoie in
finanzieri soffrono tutapplicare le leggi
eternit in pessimo stato di contora di patologie molto
servazione, spesso friabili, lascio
gravi che la medicina
immaginare cosa è accaduto, e accade, legale definisce asbesto-correlate. Penso
con la bora in questi anni.
che sia giunta l’ora di adire le vie legali
Alle reiterate richieste di rilascio sotto il profilo penale oltre che amminidel curriculum lavorativo avanzate strativo. Tempo fa, il nostro legale, l’Avv.
dai finanzieri (o ex), anche attra- Ezio Bonanni, ha rappresentato i familiaverso l’Avv. Ezio Bonanni del Foro ri di un nostro collega vittima del mesotedi Roma – tra i maggiori esperti lioma, ma ad oggi, per quanto ne sappia,
nazionali in tema di amianto – per non c’è stata ancora giustizia.
dare corso alla prevista pratica di
è veramente incredibile che un
risarcimento previdenziale, sappia- Corpo di Polizia così prestigioso e
mo che i Comandi del Friuli Venezia con tanta storia non riconosca, in
Giulia hanno risposto, negando il questo caso, ai propri dipendenti
documento, che il personale non ha non solo il diritto alla salute (vedi
manipolato l’amianto o che ha subi- bonifiche tardive o mai fatte, ecc.)
to un livello di esposizione inferio- ma neanche il minimo indennizzo
re al limite di legge. Senza - peraltro previdenziale previsto. Ciò lascia
- aver mai mostrato delle misura- perplessi...
Tra le attività significativamente
esposte all’amianto (asbesto) con i terribili rischi, e purtroppo spesso esiti, che ne
conseguono, ci sono anche quelle istituzionali degli appartenti alla Guardia di
Finanza ed agli altri corpi di polizia dello
Stato. Che non chiedono privilegi, ma di
non essere addirittura discriminati nei
doverosi provvedimenti e riconoscimenti, come invece accade.
Sull’ingiustizia di questa discriminazione, tanto più grave perché attuata da
organi dello Stato, pubblichiamo un’intervista molto chiara di Fedele Boffoli a
Lorenzo Lorusso, presidente del Movimento dei Finanzieri Democratici (mail:
[email protected]).
Il personale del Corpo
della Guardia di Finanza ha
sempre dovuto lottare per
ottenere dei diritti che altri
corpi di polizia, la Polizia di
Stato in primis, ottenevano
molto più facilmente. Questo è dovuto al fatto che le
Fiamme Gialle sono l’unico
corpo di polizia economicofinanziaria del mondo che
sia ancora militarizzato, e
quindi nell’impossibilità di
avere un vero sindacato a
tutela del personale.
Per la prima volta nella storia, e da poco, la Guardia di Finanza è retta da un generale interno
al Corpo. Non crede che sia il caso di
rivolgergli un pubblico appello
affinché intervenga per sanare
questa controversia che rovina l’immagine dell’Istituzione
e la dignità dei finanzieri, e per
far cessare quell’odioso atteggiamento negazionista di alcuni ufficiali, richiamandoli alle
loro responsabilità morali, civili, militari e penali?
Sarebbe opportuno che il Comandante Generale ristabilisse ordine sulla questione amianto: è ciò
che moltissimi finanzieri in servizio
ed in congedo auspicano da tempo”.
Oltretutto gli stessi ufficiali che
negano la contaminazione, o la ritengono inferiore ai limiti di Legge, sono stati esposti al pari dei più
umili finanzieri. Quindi il rischio di
contrarre il mesotelioma della pleura, il cancro ai polmoni, l’asbestosi
e quant’altro, vale anche per loro.
Perché complicare tanto le cose?
Si può ipotizzare che i vertici della
Guardia di Finanza cerchino di bloccare i
costi economici stimati per la concessione
dei benefici previdenziali di cui alla legge
257/1992. Pare non vi sia altra spiegazione, visto che il cancro non risparmia neppure chi indossa stellette, torri e greche
sulle spalline dell’uniforme. E bisogna
fare in fretta: secondo i ricercatori, purtroppo, il picco dei tumori si verificherà
tra circa 10 anni, considerato il lungo periodo di latenza. Ecco perché è urgente
anche un sistema di sorveglianza sanitaria.”
Ci sono stati ricorsi dei finanzieri alla Magistratura amministrativa (con enormi esborsi a carico
dell’Amministrazione) e forse ce ne
saranno anche di penali. Verrebbe
da chiedersi chi paga tutto questo.
Cosa prevede in merito?
Io auspico che la Corte dei Conti faccia
pagare di persona quegli ufficiali o quei
dirigenti che hanno commesso degli errori o che hanno tardato nell’applicare la
Legge. Sarebbe ingiusto scaricare eventuali costi dovuti ad inottemperanze sulle
spese dello Stato, cioè sulle tasche di tutti
noi.
Vorrei che intervenissero d’ufficio sia
la Magistratura, sia il Capo dello Stato, a
difesa dei diritti dei finanzieri e degli altri
militari, e dei poliziotti, che si sono visti
sottrarre un equo risarcimento solo perché indossavano o continuano ad indossare una divisa.
Anche perché a suo tempo ne incari-
cammo l’Avv. Ezio Bonanni, del Foro di
Roma, che con il ricorso al TAR del Lazio pose in evidenza la singolarità e la
contraddizione questo trattamento, resa
palese dal fatto che molti nostri colleghi
risultano iscritti nel registro degli esposti
della regione Friuli Venezia Giulia in seguito ad accertamento amministrativo. Al
quale la Sentenza n°5750/09, accogliendo
il nostro ricorso, attribuisce dignità pari a
quella dell’atto di indirizzo ministeriale ai
fini del riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione all’amianto.
Dobbiamo reagire, e reagiremo, e certamente non chineremo la testa, facendoci guidare dal leale senso di giustizia che
abbiamo nelle vene per il nostro legame
forte con i valori della democrazia e della
trasparenza.
il tuono q 9
PROBLEMI DELLA CITTÀ
Sabato, 2 ottobre 2010
nonostante le continue lamentele di buona parte dei cittadini le condizioni restano deprecabili per l’incuria a cui esso è stato abbandonato
Peggiora il degrado al cimitero Sant’Anna
Peggiora il degrado del cimitero di
Sant’Anna, già denunciato sulle pagine
di questo settimanale l’8 maggio scorso. A distanza di 4 mesi, nonostante le
continue lamentele di buona parte dei
cittadini che visitano periodicamente
i loro cari che riposano a Sant’Anna, le
condizioni del luogo di sepoltura continuano ad essere deprecabili per l’incuria a cui esso è stato abbandonato,
anzi sembrano chiaramente aggravate.
Per la verità, la situazione è andata via
via peggiorando negli anni a partire dal
passaggio della gestione dal Comune a
terreno con il loro squallido scheletro in
Acegas, dimostrando ancora una volta
che la terziarizzazione dei servizi non ga- quanto nessuno da mesi si è preoccupato
rantisce la qualità delle prestazioni avendo di eliminarli e sostituirli con giovani pianle società affidate, come primo obiettivo, il te. Tanti altri faranno probabilmente la
risultato economico. Le foto che corredano stessa fine in quanto attaccati in maniera
il presente articolo sono molto eloquenti aggressiva da tralci infestanti di edera che
in quanto rappresentano l’ignobile stato da tempo succhiano la linin cui versava il Camposanto fino a pochi fa all’albero nella completa
indifferenza dei gestori del
giorni fa.
È vergognoso constatare che in molti cimitero. Oltre alle tombe,
campi di sepoltura le erbe sono cresciute pertanto anche i cipressi
di Sant’Anna riena tal punto da coprire le
trano nel patrimonio
lapidi, già precarie per
Le
erbe
sono
da salvaguardare in
le condizioni ondulate
cresciute
a
quanto esempio tipidel terreno. Anche tomco di verde cimiteriatal punto da
be di importanti famiglie
triestine non sfuggono al
coprire le lapidi le, da sempre vissuto
dai visitatori come il
proliferare della vegetasimbolo dell’albero
zione rimasta evidentemente da tempo incontrollata. Peggio an- sotto cui raccogliersi in precora, moltissimi antichi cipressi, morti per ghiera in onore dei defunti
cause ancora da stabilire, sono rimasti nel e meditare sulla caducità
con buona pace degli animalisti, sarebbe
da sottolineare che, pur amando in generale gli animali, ambienti come quello
cimiteriale (e così quello ospedaliero)
non rappresenterebbero proprio il luogo
giusto per la proliferazione della specie,
anche per motivi di igiene. Ai gatti poi
si aggiungono sempre più numerose le
cornacchie e qualche gabbiano che consumano i resti lasciati dai felini.
C’è da chiedersi: esiste un responsabile della manutenzione sia dei manufatti che del verde comune cimiteriale?
Viene richiesto ai concessionari delle
della vita. Anche buona parte dei sepolcri,
tombe di provvedere almeno alla pulisoprattutto quelli monumentali in conces- zia dello spazio di rispetto? I dirigenti di
sione, posti sotto il porticato, di competen- Acegas, che hanno gli uffici a pochi passi
za comunale, sono abbandonati e ridi distanza, si preocdotti al massimo degrado: monumenti
Anche i cipressi cupano qualche volta
in sfacelo, pesanti infiltrazioni d’acqua
di fare un sopralluogo
di Sant’Anna
dalla cupola, strati
per controllare lo starientrano nel
di guano lasciato
to generale del cimipatrimonio da
cadere dai numetero?
salvaguardare
rosi colombi che
Un luogo sacro
stazionano
sulcome il Camposanto
la sommità della
dovrebbe essere mantenuto in condizioni
volta. In aggiunta, esemplari per rispetto dei vivi e dei morti
alcune “gattare” non e basterebbe che i responsabili facessero
si preoccupano di re- qualche visita ai cimiteri delle principali
cuperare i contenitori città italiane (per esempio Milano, Firendi plastica, in cui de- ze, Bolzano) per rendersi conto della difpositano il cibo per la ferenza. Forse i triestini si sono rassegnati
numerosa colonia di alle condizioni del nostro, ma certamente
felini, che poi il vento ai parenti che provengono da fuori Trieste
sparpaglia fra i sacel- viene un gran magone.
li. A questo proposito,
Bernardino de Hassek
L’inquinamento al parco del Farneto
Il problema dell’inquinamento nelle aree boschive attorno alla città di
Trieste non è da sottovalutare.
Quando si passeggia in
certe zone del Carso locale, si possono vedere tra
i cespugli diversi oggetti
che non appartengono
alla sua natura: cartacce,
stracci, bottiglie, elettrodomestici… Sembra quindi che il nostro amato
Carso si stia trasformando nuovamente in una
discarica a cielo aperto
rendendo vano il lavoro
di pulizia svolto qualche
anno fa dagli ambientalisti e quello svolto dagli
speleologi. Questo feno-
meno così palpabile, non
riguarda solo l’altopiano
carsico ma sembra coinvolgere anche i boschi più
piccoli e le aree urbane,
seppure con forme e modalità diverse. Infatti accanto al problema appena
citato sembra stia dilagando un altro fenomeno,
quello dell’inquinamento
diffuso (o a macchia di
leopardo). Diverso dalla
questione delle discariche ma non per questo
meno pericoloso, l’inquinamento diffuso riguarda
di solito i centri abitati o i
piccoli boschi.
Uno degli esempi più
significativi è quello relativo al Parco Urbano Far-
neto. Il Parco è composto
da un bosco dalla grandezza più limitata rispetto all’altopiano e occupa
l’area compresa tra San
Giovanni, San Luigi e il
Ferdinandeo.
Percorrendo i sentieri dalla Rotonda del Boschetto si possono osservare i primi disagi:
tanti mozziconi di sigaretta, lattine, deiezioni di varia provenienza. Se invece
si parte dal parcheggio di
San Luigi e si prosegue
lungo il sentiero principale e parallelo a via Marchesetti si possono osservare
degli atti di vandalismo:
tavolini danneggiati, se-
Filo spinato abbandonato
die rotte, attrezzature per
lo sport spezzate e pericolanti. Inoltre, le indicazioni poste sui vari cartelloni
utili per l’orientamento
sono state coperte da indecifrabili parole. Anche
la facciata del “tempietto” situata accanto al parcheggio del Ferdinandeo è
stata imbrattata da scritte
di ogni tipo e da escrementi; il tutto circondato da minuti e pericolosi
pezzi di vetro, resti di falò
e fazzoletti di carta sporchi appesi ai rami. Uscendo dal Parco all’altezza
del piazzale Largo Caduti
di Nasiriya e proseguendo in direzione dell’area
verde che si trova dietro
via dell’Eremo le cose
non sembrano migliorare: bombolette, lattine,
bottiglie, qualche copertone, pezzi di automobili,
chiodi. Facendo un po’ di
attenzione, si può anche
notare che alcuni cespugli
sono stati avvolti con del
filo spinato. Forse qualcuno spera di ferire o catturare qualche animale?
Attualmente, l’attenzione dell’opinione pubblica è stata dirottata sulla presenza dei cinghiali,
descritti come se fossero
delle fastidiose e feroci
creature, senza far comprendere alla cittadinanza quali sono i reali motivi
per i quali questi animali
sono stati costretti a spo-
starsi verso i centri abitati. Invece, non sembra esserci stata una reale presa
di coscienza sul problema
grave dell’inquinamento
diffuso e delle discariche
sul Carso. A questo punto resta da capire se tutto questo sia dovuto alla
mancanza di conoscenze
sui danni che un costante
inquinamento potrebbe
avere sulla popolazione e
sulla natura o se si tratta di un problema legato alla volontà di alcuni
di farsi beffa delle leggi,
delle regole o dei principi
della buona educazione
per compiere consapevolmente delle gesta pericolose per l’ambiente e la
collettività.
Angela Spechar
10 q il tuono
DIRITTI DEI CITTADINI
Sabato, 2 ottobre 2010
seconda parte della piccola guida con consigli pratici per non trovarsi impreparati al passaggio dall’analogico al digitale
Digitale terrestre: informazioni utili
Alcuni dei canali gratuiti attualmente ricevibili in chiaro tramite il digitale terrestre
Quello che pubblichiamo
sopra è un elenco di canali
in chiaro visibili appunto gratuitamente. Oltre a
questi bisogna aggiungere
i due pacchetti a pagamento attualmente presenti sul
digitale terrestre precisando, per i meno esperti, che
anche se si acquista un decoder predisposto alla ricezione di questi canali non si
è obbligati a sottoscrivere
l’abbonamento. L’apparecchio dedicato a questo uso
presenta un’apposita slot
dove inserire una carta a microchip acquistabile separatamente la quale dà diritto
alla ricezione per un certo
periodo dei canali che si ha
deciso di comprare. I prezzi
oscillano da 14 a 50 euro al
mese a seconda del numero dei canali prescelti e dei
fornitori del servizio anche
se sono cifre puramente indicative spesso soggette a
sconti per offerte in corso
soprattutto per quel che riguarda i nuovi abbonati.
nel mobiletto della tv per
inserire un altro decoder
non compatibile con il DTT
e istallare una parabola per
la ricezione del segnale via
satellite.
a che fare con la tv ad alta
definizione che dal rivenditore hanno usato come esca
collegando attraverso la
presa HDMI un lettore blue
ray o un’altra sorgente del
genere con film e documentari registrati con questo sistema.
Il contenuto proveniente
dal decoder non riesce sempre a soddisfare la composizione dell’immagine. Con
uno schermo di grandi dimensioni, aumenta pure la
grandezza dei pixel (che in
parole povere sono quelle
piastrelle che compongono
il quadro) creando un effetto mosaico quasi insopportabile e in caso di scene
Standard per
la trasmissione
digitale
Entrando più nello specifico dell’argomento a livello tecnico, introduciamo il
concetto di standard
per la trasmissione
digitale che altro non
è che una serie di regole che case costruttrici di trasmettitori
e apparecchi domestici e operatori del
settore adottano.
Molti ricorderanno la
lunga indecisione sull’introduzione della tv a colori in
Italia. Oltre a una questione
politica ci fu anche l’imbarazzo su quale sistema colore adottare. L’obsolescenza
dell’americano NTSC si
scontrava con la rivalità
Pay per view
franco-tedesca SECAM –
Oltre all’abbonamento PAL. In questo marasma
mensile o annuale esiste la la ricerca italiana sviluppò
possibilità di comprare solo un proprio sistema di livelun evento ovvero la pay per lo superiore che fu scartato
view: se si vuole ad esem- perché non conforme agli
pio guardare soltanto un standard europei. Alla fine
incontro sportivo o un film si adottò il PAL.
Senza troppi approfonsi paga esclusivamente per
quel programma. L’impor- dimenti diremo che per le
to viene addebitato su una stesse ragioni sorte simile
speciale carta ricaricabile toccò anche alla scelta dello
standard di vio a scelta sulla
deoregistraziocarta di crediCon la pay per
ne ricaduto sul
to.
view
è
possibile
VHS, di certo il
I contenuti
offerti hanno
comprare anche peggiore sistema a disposicome protagosolo un evento
zione all’epoca.
nista il calcio.
Il
digitale
Mediaset premium aggiunge cinema e terrestre italiano adotta lo
serie tv, Dahlia invece sport standard MPEG2 introdotestremi, documentari, con- to nel 1994 per la trasmiscerti e intrattenimento per sione e la distribuzione di
adulti. Questo tipo di offer- immagini televisive. Oggi
te non vanno confuse con questo sistema risulta dequelle di Sky, altro operato- cisamente obsoleto. Se ne
re nel settore della tv a pa- sono accorti molto bene
gamento digitale che attual- i possessori di quei granmente usa come sistema di di televisori piatti che vediamo in bella mostra nei
trasmissione il satellite.
Una feroce battaglia le- centri commerciali. Dopo
gale da parte di Mediaset è l’entusiasmo dell’acquisto
in corso alla Corte di Giusti- arriva la grande amarezza.
zia europea per osteggiare
Scartato il pacco e accel’ingresso di Sky nel circuito so il “gioiello” della tecnica
dei canali a pagamento sul si scopre che molte delle
digitale terrestre. Chi quin- trasmissioni su digitale terdi volesse dotarsi anche di restre seppure di qualità
questa opportunità per il superiore rispetto a quelle
momento deve far spazio analogiche niente hanno
veloci una riga trasversale
altrettanto fastidiosa.
In più se l’immagine è
nello standard 4:3 viene tagliata o deformata, a volte
peggio del vecchio tubo.
Tutto ciò accade per varie ragioni: la codifica in
MPEG2 teoricamente è
stata scelta per questioni
di standard e di risorse disponibili (occupando meno
spazio all’interno della banda si possono inserire un
maggior numero di canali a
discapito ovviamente della
qualità del segnale). Altri
paesi come la vicina Slovenia hanno adottato la codifica con il sistema MPEG4
di qualità nettamente superiore.
In pratica, è probabile
che l’adeguamento arrivi
presto anche in Italia, non
prima di aver esaurito la
scorta di decoder MPEG2
ancora da vendere. Ecco
perché per chi deve ancora
prendere il decoder ci sarebbe da riflettere sull’acquisto di un apparecchio
compatibile per entrambe
le codifiche.
Il futuro della
televisione
C’è anche da dire
che il “sistema televisione” come lo intendiamo oggi è destinato lentamente a
scomparire. Si corre
velocemente (e i giovanissimi lo sanno)
verso un’integrazione
tra tv e computer che
rivoluzionerà la fruizione dei contenuti
e aumenterà il livello di interattività. La
transazione è già in
atto e ce ne accorgiamo ancora una volta quando entriamo nei grandi magazzini dell’elettronica di
consumo.
Sempre più spesso si
notano apparecchi “ibridi”
come per esempio l’hard
disk multimediale, praticamente un serbatoio di
memoria facilmente collegabile a qualsiasi televisore
che può essere “caricato”
con centinaia di film, video
e musica disponibili subito
con un click del suo telecomando, oppure ancora i
decoder interattivi dotati
di connessione alla rete che
permettono di interagire
con la trasmissione in corso
per esprimere ad esempio il
proprio parere o ancora inviare una mail.
Con qualche piccolo
trucco si può trasformare
il mega tv del soggiorno in
un grande monitor del pc
e guardare i contenuti web
da youtube o le stesse web
tv. Al contrario, con un ac-
cessorio dal costo irrisorio
collegabile via usb, anche
un piccolo pc portatile può
diventare una tv con ricevitore digitale terrestre.
Le possibilità quindi si
ramificano e per chi non
vuole restare attaccato alla
vecchia antenna non c’è che
l’imbarazzo della scelta e
centinaia di canali tv disponibili in chiaro e legalmente
attraverso internet. Prenderemo in considerazione in
un prossimo articolo queste
nuove soluzioni e i loro contenuti.
Intanto per i più pigri e
risparmiosi oltre ai già presenti in buon numero, sono
in arrivo, con l’apertura di
nuovi mux, altri canali in
chiaro sul digitale terrestre.
Buona visione…
Edoardo Milani
La prima parte della piccola guida
al digitale terrestre è stata pubblicata
sul numero 18 del 25 settembre 2010.
Alcuni dei canali a pagamento attualmente ricevibili in chiaro tramite il digitale terrestre
Proseguono i rimborsi delle cauzioni versate
dagli utenti per il prestito bibliotecario
Fino al 17 dicembre (ma anche
l’anno prossimo e successivamente,
nei periodi che verranno per tempo
comunicati) tutti gli aventi diritto
possono accedere al rimborso delle cauzioni versate (tra il 1 maggio
2000 e il 30 aprile 2010) per usufruire del prestito bibliotecario nelle
sedi del Servizio Bibliotecario Urbano del Comune di Trieste (Biblioteca
Civica “Hortis”, “Quarantotti Gambini” di San Giacomo, “Stelio Mattioni” di Borgo San Sergio).
Per ottenere la restituzione della
cauzione sarà sufficiente presentarsi agli uffici amministrativi della
Biblioteca Civica “Hortis”, nell’attuale sede di via Madonna del Mare
13 (orario: lunedì e mercoledì dalle
9 alle ore 12.30 e dalle 14 alle 17;
martedì, giovedì e venerdì dalle 9
alle 13), possibilmente con la tessera
della biblioteca e con la ricevuta del
versamento a suo tempo effettuato,
per verificare l’importo da restituire
e per la predisposizione del modulo da consegnare poi all’Unicredit
Banca Spa di via Cassa di Risparmio
10, al fine del pagamento in contanti
oppure eventualmente tramite bonifico bancario (solo per i correntisti
Unicredit).
L’eliminazione dell’istituto della
cauzione è stata approvata dal Consiglio comunale il 12 aprile scorso:
con apposita delibera si è previsto
appunto che a decorrere dal 1 maggio 2010 la cauzione (di 6,20 Euro)
per i prestiti di libri, dvd o altri supporti, in tutte le strutture del Servizio
Bibliotecario Urbano, non doveva
più venir versata; contestualmente,
con una determinazione dirigenziale dell’Area Cultura del Comune,
veniva stabilita la restituzione delle
cauzioni precedentemente riscosse
e ancora in essere, fissando la data
del 1 settembre per l’inizio dei rimborsi.
Va ricordato peraltro che con il
nuovo “regime” dei prestiti, e abolite le cauzioni, chi non restituirà
quanto appartiene al patrimonio
culturale del Municipio dovrà naturalmente rifonderne il suo valore
commerciale o versare un prezzo
fissato dai competenti funzionari del
Comune qualora si tratti di un pezzo
ormai fuori commercio.
C.S.
Sabato, 2 ottobre 2010
PUBBLICITà
regalato a speculatori
il tuono q 11
12 q il tuono
SALUTE E BENESSERE
Sabato, 2 ottobre 2010
XVII EDIZIONE DELLA cAmpAgNA “NAstrO rOsA”, prOmOssA DALLA FONDAZIONE EstèE LAuDEr
Appuntamenti e informazione per il mese
della prevenzione dei tumori al seno
La città di Trieste e la Lega Italiana per
la Lotta contro i Tumori anche quest’anno
ribadiscono assieme l’importanza cruciale della prevenzione per i tumori al seno.
Questa sfida prende lo slancio grazie alla
campagna intitolata “Nastro Rosa” promossa in tutto il mondo proprio nel mese
d’Ottobre dalla Fondazione Estèe Lauder e arrivata oggi alla XVII edizione. La
campagna, tenutasi dal duemilauno nelle
principali città italiane, è rivolta a tutte le
persone affinché si ponga un maggior accento sull’importanza della diagnosi precoce dei tumori al seno e alla prevenzione
– ci riferisce la dott.sa Scaggiante, Presidente della LILT di Trieste. E poi continua
– nella sola Trieste si registrano trecento
nuovi casi all’anno, vista l’incidenza sempre maggiore sulla popolazione, il tumore alla mammella ormai lo si può definire
una malattia sociale.
La campagna di sensibilizzazione, nata
negli Stati Uniti nel 1989 dalla volontà di
Evelyn Lauder, punta ad aumentare la
consapevolezza delle persone nel combattere e prevenire i tumori al seno gra-
zie alla conoscenza del patologia. Grazie a
questa iniziativa, abbracciata e supportata
in Italia dalla LILT, tutte le donne si possono avvalere gratuitamente di trecentonovanta punti di prevenzione in Italia tra
ambulatori e ospedali ove eseguire visite
senologiche e controlli clinici strumentali.
Per iniziativa della sede di Trieste della
LILT e del Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura, e dei Civici Musei di Storia ed Arte – il mese d’Ottobre sarà ricco
di appuntamenti a libero ingresso legati alla campagna “Nastro Rosa” e rivolti
alla cittadinanza. Dopo la manifestazione
d’apertura di venerdì 1 Ottobre al Palazzo
Gopcevich intitolta “Illuminazione in rosa
della fontana del Giovanin”, il mese della prevenzione a Trieste prevede un fitto
calendario d’incontri con medici triestini
durante i quali le persone potranno ascoltare pareri e ricevere utili consigli sulla
prevenzione di questa patologia. La sede
degli incontri si trova nella sede di Piazza
dell’Ospitale 2, III piano scala A.
Tra i primi appuntamenti, menzioniamo l’incontro del 12 Ottobre con il
medico Francesco Morosetti dell’Unità
operativa di Ginecologia Casa di Cura
Sanatorio Triestino, il quattordici Ottobre con la dott.sa Maura Tonutti, Responsabile della Sezione di Senologia
dell’Istituto di Radiologia dell’Azienda
Ospedaliera Universitaria di Trieste e il
diciannove sia con il medico Carla Del- 16.00 intitolato “La bellezza in….piatto”:
lach, Responsabile diagnosi precoce e pomeriggio di animazione a cura di Orscreening del Centro sociale oncologico nella Serafini dedicato a “alimentazione
sia con il dottor Fabrizio Zanconati del e creatività” nel quale interverranno gli
reparto di Anatomia Patologica Univer- operatori del CSO e Bruna Scaggiante,
sità di Trieste sennonché responsabile Presidente della LILT di Trieste.
Daniele Fasolo
per l’Azienda Ospedaliera Universitaria
di Trieste del programma
di screening mammografico. Da ricordare inoltre,
Per informazioni e appuntamenti chial’appuntamento al Centro
mare la segreteria dalle 9.00 alle 12.00 allo
Sociale Oncologico (CSO)
040-398312 o visitare il sito web: www.
di via della Pietà, 19 il venlegatumori.trieste o [email protected]
ticinque Ottobre alle ore
GANd, iN BELGio, è LA pRimA ciTTà AmicA dELL’AmBiENTE Ad iSTiTUiRE UfficiALmENTE UN GioRNo ALLA SETTimANA RiGoRoSAmENTE vEGETARiANo
La settimana internazionale senza carne
Dal 1° al 7 ottobre 2010 si celebra la Settimana Vegetariana Mondiale, con lo scopo
di spiegare al pubblico che con un’alimentazione a base vegetale si possono ridurre
i problemi che un’alimentazione ricca di carne, latte e
altri prodotti animali causa
alla salute, all’ambiente,
agli animali e alla società in
generale.
La data è stata scelta perché la settimana dal 1° al
7 include varie ricorrenze
associate alla scelta vegetariana, tra cui la Giornata
Vegetariana Mondiale il 1°
ottobre, la Giornata Internazionale per gli Animali
d’Allevamento, la Giornata
della Non-Violenza il 2 ottobre e la Giornata Internazionale per gli Animali il
4 ottobre (coincidente con il
giorno di San Francesco).
Oltre a Margherita Hack,
astronoma di fama internazionale, ci sono molti altri
vegetariani famosi, come
Victor Adler (1852-1918),
Eric Fromm (1900-1980).
Carl Gustav Jung (18751961), Ippocrate (460-377
a.C.), Albert Schweitzer
(1875-1965), Leonardo da
Vinci (1452-1519), Plotino
(205-270), Herman Hesse (1877-1962),
Hugo Von Hofmaansthal (1874-1929),
Franz Kafka (1883-1924) e molti altri ancora come Richard Wagner (1813-1883),
Simone Weil (1909-1943), Franz Kafka
(1883-1924), Jean Jacques Rousseau (17121778), Aldo Capitini (1899-1968).
Il termine “Vegetariano” deriva da “Vegetus”, che significa sano. Le radici del
vegetarismo risalgono agli insegnamenti
greci di Pitagora, avallati da filosofi come
Plutarco, Epicuro, Platone.
La storia lascia traccia di popolazioni vegetariane in tutto il mondo e l’orientamento
vegetariano caratterizza ancora oggi molte colture Organization), il bestiame è responconfessioni religiose: le suore carmelita- sabile del 18% delle emissioni globali di gas
ne, tra i cristiani cattolici; i quaccheri, gli serra e l’Onu ha rinnovato gli appelli a riavventisti del settimo giorno o i mormoni nunciare al consumo di carne almeno una
tra i cristiani protestanti; i sufi tra i musul- volta ogni sette giorni.
Oltre a ridurre così la famigerata carmani; gli induisti, i jaininsti (che ritengono
che la vita debba essere rispettata al punto bon footprint, ovvero l’impatto ambientada non uccidere nessuna creatura, neanche le, Gand vuole anche mandare un segnale
gli insetti), gli hare krishna, molti buddisti contro l’obesità e promuovere un’alimentazione più equilibrata e sana, tagliando il
e zoroastriani.
La necessità di spostare i consumi globali colesterolo.
Le ricette vegetariane sono buone e guverso alimenti vegetali è ormai imperativa
quando si considera l’impatto sull’ambien- stose, hanno sapori biologici e naturali, dolte sulla fame nel mondo delle produzioni ci o salati, nei piatti si possono assaggiare
animali. Il nuovo report dell’UNEP (Pro- vari prodotti dell’orto e verdure di stagione. Antipasti, minestre,
gramma per l’Ambiente
legumi e salse senza
delle Nazioni Unite), del
carne sono comune2 giugno 2010 intitolamente chiamati “cucina
to Calcolo degli impatti
verde”, le ricette descriambientali dei consumi
vono zuppe di cavoli e
e della produzione, evidi carciofi, crocchette di
denzia senza ombra di
formaggio e noci, tortini
dubbio come il consudi patate con i pomodomo di alimenti animali,
rini, oppure pasta al farcarne, pesce, latticini,
ro e spiedini di verdure,
uova, sia una delle cause
crostata ai frutti di boprimarie di impatto amsco e budino di tapiobientale, inquinamento, Piramide nutrizionale vegetariana
ca, o ancora melanzane
effetto serra e spreco di
della nonna, polenta e asparagi e torta alla
risorse.
In Belgio, più precisamente a Gand, si nocciola.
In Italia si stanno organizzando numerotrova la prima città amica dell’ambiente ad
istituire ufficialmente un giorno alla set- si eventi con tavoli informativi e di assaggi
timana rigorosamente vegetariano con il in piazza in oltre 30 città. Ad oggi sono già
veggiedag. Gand è la prima ad ascoltare il previste circa 20 diverse iniziative in altretmonito a favore dell’ambiente lanciato dal- tante città, e molte altre se ne aggiungeranle Nazioni Unite, anche se presto altre città no nel corso delle prossime settimane. Per
in Belgio potrebbero seguire il suo esempio. informazioni sulla Settimana Vegetariana
Perché anche un piccolo passo può fare la Mondiale: www.vegetarianweek.org
Nuria Kanzian
differenza: secondo la FAO (Food and Agri-
Sabato, 2 ottobre 2010
SALUTE E BENESSERE
il tuono q 13
Contrastare il Morbo di Alzheimer
Una dieta equilibrata ed un adeguato livello di attività fisica potrebbero prevenire e contrastare, almeno parzialmene, la Malattia di Alzheimer
L’articolo di oggi verte su una malattia particolarmente grave e diffusa
in Italia che, secondo i risultati di studi
recenti (che necessitano tuttavia di ulteriori conferme), potrebbe essere prevenuta e contrastata,
almeno parzialmente,
da una dieta equilibrata ed un adeguato
livello di attività fisica:
il “Morbo di Alzheimer”.
all’interno dei neuroni). Un’altra alterazione tipica della malattia di Alzheimer
è costituita dalle cosiddette “placche senili”: depositi di materiale amorfo che
si formano tra un neurone e l’altro.
Classificazione.
Esistono due forme di Malattia di Alzheimer:
- una forma precoce (“Early Onset
Familiar Alzheimer
Che cosa è il “MorDisease” – EOFAD
bo di Alzheimer”?
-) che insorge a
Il morbo di Alzheitrenta, quaranta o
mer (o “Malattia di
cinquanta anni, ha
Alzheimer”) è la forma
una base familiapiù comune di demenre ed è associata a
za, tra le persone anmutazioni nei geni
ziane, in Italia.
“PSEN 1”, “PSEN 2”
Per “demenza” si
e “APP” che vengointende la progressiva
no trasmessi dai geperdita delle “funzioni
nitori ai figli. Sono
cognitive”: la memodisponibili test di
ria, il ragionamento, la Il medico tedesco Alois Alzheimer
laboratorio che concapacità di pensiero.
sentono di rilevare
la presenza di tali mutazioni e conseQuanto è diffusa la malattia
guentemente il rischio di contrarre la
di Alzheimer?
malattia o di trasmetterla alla prole.
- Una forma tardiva, che è responsaSecondo dati del 2008 del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza bile di oltre il 95% dei casi di malattia, e
e Promozione della Salute, circa il 5% insorge dopo i sessanta anni di età.
degli italiani ultrasessantenni è affetto
da Malattia di Alzheimer (1), per com- Sintomi.
plessivi 500.000 ammalati Oltre 5 miL’esordio della demenza è subdolo e
lioni di persone sono affette da Malattia lento, i primi sintomi della malattia radi Alzheimer negli U.S.A. (2)
ramente sono colti dal malato, più spesso dai famigliari: il malato “non sembra
Il nome.
più la stessa persona”. I primi segni di
Il nome della malattia deriva da quello del suo scopritore, il neurologo tedesco Alois
Alzheimer (1864 – 1915) che,
per primo, descrisse la malattia in una donna cinquantunenne (Augusta Deter) che
non era più in grado di riconoscere i suoi familiari e perdeva l’orientamento all’interno della sua stessa abitazione.
La Signora Deter presentava
anche problemi di linguaggio, incapacità ad utilizzare
utensili di uso comune ed
aveva sviluppato un carattere estremamente sospettoso
e diffidente. Alzheimer seguì
l’evoluzione della malattia
nella sua paziente e, quando
la donna morì, eseguì una
accurata autopsia descrivendo le alte- Malattia di Alzheimer comprendono:
- perdita di interesse ed iniziativa.
razioni tipiche della malattia che oggi
- Avere difficoltà a prendere decisioni
porta il suo nome: la riduzione delle
cellule della superficie del cervello e gli rapide.
- Avere difficoltà a dare il giusto vainviluppi di filamenti proteici all’interno delle cellule cerebrali (la cosiddetta lore al denaro (ad esempio pagare con
“degenerazione neuro fibrillare”, che una banconota da cinquanta euro un
in lingua inglese, viene oggi tradotta oggetto che ne costa dieci, pur avendo
con il termine “neurofibrillary tangles” nel portamonete delle banconote da
– letteralmente “grovigli di nurofibrille” dieci o venti euro) o dimenticarsi di
a sottolineare e caratterizzare l’aspetto pagare, oppure dare in mano al negodegli ammassi proteici che si formano ziante l’intero portafoglio invece che la
somma richiesta per il pagamento.
- Avere difficoltà a trovare le parole nel corso
di una conversazione,
sostituire una parola con
un’altra dal suono o dal
significato simile.
- Bloccarsi durante una
conversazione (per evitare di dire parole sbagliate).
- Interrompere, o non
portare a termine, delle
attività svolte quotidiana-
mente (es. lavare i piatti, fare i letti).
- Perdere la strada (o non ricordare la
strada) verso luoghi famigliari.
- Rifiutarsi di svolgere attività che
esulino dalla routine quotidiana.
- Ripetere più volte la stessa domanda.
- Arrabbiarsi facilmente (in persone
usualmente non colleriche).
- Non prendere decisioni, ad esem-
pio, ottenere come risposta alla domanda “cosa mangerai a cena?”: “mangerò
quello che mangerò”.
- Impiegare più tempo per svolgere
attività usualmente svolte rapidamente. La persona affetta da morbo di Alzheimer tende ad agitarsi nel caso gli si
metta fretta o succeda qualcosa di imprevisto.
- Dimenticarsi di mangiare, mangiare solo un certo tipo di cibo o mangiare
costantemente.
- Cercare, controllare o ammucchiare
costantemente cose di nessun valore.
nell’organismo ma il loro livello è tenuto sotto controllo da un complesso
di sostanze antiossidanti che, in parte, sono prodotte dall’organismo (es.:
“catalasi”, “superossido dismutasi”)
in parte sono presenti negli alimenti e
assunti con la dieta (es.: vitamina C, vitamina E, vitamina A, ferro, rame). La
produzione di ROS aumenta: con l’invecchiamento, in conseguenza a malattie croniche (es.: diabete
mellito), per azione di
sostanze inquinanti, in
conseguenza alla somministrazione di farmaci.
L’attività fisica, se
svolta con regolarità, e
in modo non eccessivo,
determina una riduzione dei ROS stimolando
la produzione di sostanze antiossidanti da parte
dell’organismo.
Nel nostro prossimo
appuntamento esporrò i “fattori di rischio” associati al “Morbo di Alzheimer” e quelli che, in base ai primi studi,
sembrano essere dei fattori protettivi
nei confronti della malattia.
Quali sono le cause della
“Malattia di Alzheimer”?
Non è noto quali siano le cause della Malattia di Alzheimer, si ritiene che
essa sia la conseguenza di fattori genetici, fattori ambientali e stile di vita. Un
dato epidemiologico che risulta evidente è quello che lega l’età allo sviluppo
della malattia: oltre il 90% dei casi di
“Morbo di Alzheimer” riguardano soggetti con oltre 60 anni e il rischio di ammalarsi cresce esponenzialmente con il
passare degli anni, studi epidemiologici
statunitensi rilevano come il rischio di
contrarre la malattia in soggetti ultra
ottantenni possa raggiungere il 50%. È
noto che il normale invecchiamento del
cervello determina fenomeni di “atrofia” (riduzione della massa cerebrale),
incremento di fenomeni infiammatori ed un aumento della produzione di
particolari specie chimiche denominate
“Specie reattive dell’Ossigeno” (“Reactive Oxygen Species” – ROS -), i noti
“radicali liberi” sono una categoria di
ROS.
I ROS si formano normalmente
Note:
(1). Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute. Malattie di Alzheimer.
Cneps - Istituto Superiore di Sanità –
20 Giugno 2008.
(2). Alzheimer’s Disease Education &
Referral Center, Alzheimer’s Disease NIH Publication N° 08 – 6423, November 2008.
Dottor MArIo CeSTAro
Biologo NutrizioNista
specialista iN MicroBiologia
e Virologia
Master, i* liVello, iN scieNze dello sport
e del FitNess
www.dietaepeso.it
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L’Unione Italiana dei Ciachi e
degli Ipovedenti - Sezione Provinciale di Trieste informa che la responsabile della Biblioteca braille
sezionale, signora Marisa Mari, offre la sua disponibilità per un corso
gratuito di lettura e scrittura braille
da svolgersi il mercoledì dalle ore
16:00 alle ore 18:00 presso la sede
di via Cesare Battisti 2 - 2° piano.
Chiunque fosse interessato è
pregato di segnalare il proprio nominativo in segreteria.
Per maggiori informazioni:
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Sezione provin-
ciale di Trieste, via Cesare Battisti 2 - 34125 Trieste
Tel. 040-768046 - Tel./Fax 040768312 - e-mail: [email protected]
14 q il tuono
ANIMALI
Sabato, 2 ottobre 2010
Dall’8 al 10 ottobre a Cormòns la 54ª edizione
del Campionato Sociale di Addestramento Sas
Lo stadio Germano Mian di Còrmons
ospiterà nei giorni 8, 9 e 10 ottobre 2010
il 54° campionato italiano di addestramento Sas 2010, organizzato
dalla Società Amatori Schafferhunde
del Friuli Venezia Giulia: la gara per pastori tedeschi, d’importanza nazionale,
conterà all’incirca un centinaio di iscritti, avendo raggiunto la qualificazione
110 conduttori di tutte le regioni d’Italia.
Questo tipo di manifestazione, molto
seguita da amatori della razza e che porterà notevoli benefici nell’ambito del turismo regionale, mobilita di solito centinaia di appassionati nell’arco delle tre
giornate di prova, e consiste in tre sessioni di lavoro di utilità e difesa: il primo
giorno i cani devono seguire una pista di
circa 600 passi pretracciata un’ora prima, composta da 5 lati e 4 angoli retti,
segnalando il ritrovamento di 3 oggetti
di 10 cm con assoluta precisione.
Il secondo giorno gli animali si cimentano in esercizi di obbedienza senza
guinzaglio molto complessi, quali scalata di palizzata e salto con riporto, in
coppia con un altro cane.
Il terzo giorno daranno spettacolo
gli ideatori del progetto educazione cinofila Senzaguinzaglio, centro cinofilo
sportivo di San Giuseppe della Chiusa,
avendo raggiunto la qualificazione al
campionato regionale Veneto ai primi
di giugno in classe IPO 3, con 264 punti su 300 disponibili, con il cane Elena
della Decima Mas, detta Zoe, pastore
tedesco femmina di 4 anni e mezzo; e
il triestino Gianni Merciai, titolare
della pensione per cani Hobby Dog di
San Pier d’Isonzo, conduttore di cani
da 23 anni e attuale campione italiano
con il suo pastore belga malinois: ha
rappresentato l’Italia agli ultimi campionati del mondo Malinois, ora prova
l’impresa con Betty di Casa Milocco,
pastore tedesco femmina di 4 anni e
mezzo.
Di matrice triestina anche l’organizzazione dell’evento: Paolo Spaccini,
presidente della Sas Friuli Venezia
Giulia, ha messo in moto la macchina
organizzativa, per una completa riuscita della manifestazione stessa.
Per ulteriori informazioni, www.
campionatoaddestramentosas2010.com
in lavoro di attacchi, dimostrando nervi di acciaio e assoluto controllo da parte del
conduttore, nel contrastare
l’azione di un figurante malintenzionato. 300 i punti a
disposizione in totale, 100
per sessione di lavoro (pista,
obbedienza, attacchi): un ottimo rapporto cane-padrone
e costanza nel lavoro, oltre
che capacità e doti caratteriali del cane stesso, determineranno il campione italiano per il 2010.
Spesso questa disciplina
è vista come negativa per il
cane, o addirittura violenta,
questa prova può dimostrare il contrario e far capire a
tutti che di sport cinofilo, oltretutto difficile e impegnativo, si tratta.
Per quel che riguarda
Trieste, alla gara partecipano il triestino Massimo
Visintin, ex gestore del
Gilros di Opicina e uno de-
Tavola rotonda al Polo Zooantropologico a Sgonico: un’occasione
per conoscere i problemi degli animali nella Trieste zoofila
Lunedì 4 ottobre, alle ore 17.00, presso
il Polo Zooantropologico in località Prosecco - Stazione n. 20 – Sgonico, in occasione
della festa di San Francesco d’Assisi, il Polo
Zooantropologico dell’A.S.S. n.1 Triestina,
organizza una tavola rotonda alla quale
parteciperanno il dott. Corrado Abatangelo, il dott. Alessandro Paronuzzi, i rappresentanti delle associazioni Astad, il Gattile,
Enpa, il Capofonte ed altre personalità.
Sarà un’evento aperto a tutta la cittadinanza per conoscere le varie realtà che
operano sul territorio.
Ricordiamo ai lettori che la festa di San
Francesco d’Assisi può essere una buona
occasione per farci riflettere sulle angosciose condizioni di vita dei cani rinchiusi
nei canili, sulla cattiveria e sulla crudeltà
umana e può essere uno stimolo per un
radicale cambiamento. Quindi non acquistiamo cani, non riempiamo più le tasche
degli allevatori, ma aiutiamo queste creature private della libertà, ridando loro una
vita degna di essere vissuta.
“Tutte le creature che sono sotto il cielo,
ciascuna secondo la sua natura servono,
conoscono e obbediscono al loro creatore
meglio di te, o uomo”
San Francesco d’Assisi
Muk: cuccioletto di 4 mesi sano e vaccinato, bravissimo al
guinzaglio, molto pulito ed educato attende speranzoso un
amico per condividere una nuova vita.
Sax: piccolo Sax, così dolce, così bello, così buono, ma
scompare dietro ad altri 250 cani nel mega canile di Porpetto. Trovato circa un anno fa nei pressi dello stadio Rocco,
non è stato richiesto da nessuno e nessun triestino interessato a lui ha voluto recarsi in Friuli per conoscerlo. Dovrà
rimanere in canile per tutta la vita??? No! I nostri volontari
sono disposti ad accompagnarvi fino a Porpetto se volete
donargli una nuova vita!
Lory: splendido maschietto, affettuoso, vivacissimo e allegro, taglia media contenuta. Nonostante l’abbandono non
ha perso la fiducia negli esseri umani e si può notare con
quanta dignitosa forza cerchi il contatto attraverso le sbarre
del box. Perchè lasciarlo chiuso in un box a spegnere la sua
gioia innata?
Per tutti gli appelli di smarrimento/adozione
chiamare l’associazione il Capofonte al numero
040 571623 dalle ore 09:00 alle 13:00
oppure: dalle 13:00 alle 16:00 al numero
3383498405 dopo le 16:00 sms.
Scrivere a
[email protected]
Per vedere altri cani da adottare:
www.ilcapofonte.it
c/c postale n. 94147162
causale obbligatoria: cani
Adon: incrocio Rottweiler adulto, giovane, ubbidiente al
guinzaglio, dal carattere equilibrato, tranquillo con le persone, dominante con gli altri maschi, adatto a conoscitori della
razza.
Bobo: simpatico cagnolino di taglia media, 8 anni, buono
con le femmine e con i gatti, a causa di gravissimi problemi famigliari deve trovare al più presto una nuova famiglia
altrimenti sarà trasferito al canile. Proposto più volte per
l’adozione inspiegabilmente nessuno sembra essersi accorto di lui.
Sabato, 2 ottobre 2010
CULTURA
il tuono q 15
IntervIsta a manuela acquafresca, una maestra che ama Il suo lavoro e adora scrIvere bellIssIme fIabe
La magia nelle fiabe di una triestina
«le case editrici italiane danno spazio ad autori stranieri senza prestare attenzione agli scrittori nostrani»
Leggendo le fiabe in classe i bambini mi assolutamente. Trieste, nonostante abinfanzia?
Manuela AcquafreNei personaggi che chiedevano di accompagnare le storie bia una casa editrice per la narrativa
sca, “triestina doc”,
la mia fantasia crea ci con delle immagini e cosi ho provato. d’infanzia, si rifiuta di pubblicare le
non è semplicemente
sono non solo ricordi Anche loro hanno collaborato a illu- mie fiabe. La mia grande delusione è
una maestra che ama i
della mia vita, ma an- strare diverse fiabe. Per “Il francobollo che nessuna casa editrice al momento
suoi “bambini” e il suo
che diverse sfaccetta- magico”, ad esempio , io ho preparato dimostra fiducia piena per pubblicare
lavoro, ma è anche una
ture del mio carattere. l’impronta delle illustrazioni usando i qualche mia raccolta. Ricevo complidonna forte e sensibile
C’è poi una parte delle giochi del computer; successivamente menti e promesse però mai qualcosa di
che nasconde dietro i
mie figlie, di mio mari- ho elaborato tutto con i veri franco- concreto. Troppo spesso ultimamente
suoi grandi occhi neri
to, una parte dei miei bolli di mio marito (un grande filate- in Italia le case editrici danno spazio
un cuore bambino che
nipoti e soprattutto ci
e voce ad autori stranieri
ama, vive e crede nel
sono i miei “bambini”
senza prestare abbastanza
potere delle fiabe.
della scuola dell’infanattenzione e dare il giusto
Un amore per la
zia comunale “Giochi
spazio ai propri cittadini.
fantasia e la magia che
delle stelle”. Con alcuNonostante i vari rifiuti
attraverso i suoi racni di loro, dopo anni,
io non mi arrendo: quello
conti e le sue illustramantengo ancora buoche mi farà continuare è
zioni vuole condivideni rapporti . Uno dei
l’amore per la scrittura, la
re con tutti, grandi e Manuela Acquafresca
più grandi, ad esempio,
gioia che vedo nello sguarsoprattutto piccini.
frequenta l’Università,
do dei bambini quando
Infatti Manuela ha
leggono le mie fiabe. Sono
un modo di scrivere magico, tanto sem- studia Scienze della formazione primatenace, io so che ci riusciplice e delicato, quanto forte e pieno di ria e vuole fare il maestro d’asilo. Adesrò, poi dalla mia parte ho
messaggi educativi. È diretta e profon- so è impegnato anche in un laboratorio
di lettura con i bambini della mia scuola magia giusto?
da, creativa e vulcanica.
Progetti per il futuE soprattutto è innovativa: in un la. È una bella soddisfazione per una
ro?
mondo che scorre troppo veloce, dove maestra.
Come è nata la collaborazione
Sto scrivendo e scrivo
i bambini imparano a giocare con il
tantissimo:
ho un sacco
computer e la Wii, lei ha l’accortezza con Poste Italiane?
Un’illustrazione di Manuela Acquafresca per Ciok, l’orso di
Ho cominciato a collaborare con cioccolato
di materiale nel compudi scrivere fiabe che parlano di filateter, sui quaderni, ovunque
lia. Manuela infatti, è l’unica autrice in Poste Italiane quando, a maggio di
Italia a pensare di scrivere fiabe legate quest’anno, hanno messo sul mercato lico). I bambini invece hanno colorato perché scrivo sempre anche in vacanal mondo della filatelia perché avvici- un francobollo dedicato proprio ai libri le illustrazioni: per motivi di privacy za. Sto scrivendo per le Poste, anzi ho
non possono però essere nominati. finito di scrivere proprio questi giorni
nare i bimbi al mondo della lettera e per l’infanzia.
In
quell’occasione, Quest’anno inoltre ho partecipato ad un “Il primo natale di Francobollo” perdella lettura oggi è più
i dirigenti delle Poste, concorso internazionale di narrativa e, ché a dicembre, presso il museo Postaimportante di quanto
«Quello che mi farà
che ogni anno orga- con grande meraviglia e un pizzico di le e Telegrafico della Mitteleuropa e lo
possa sembrare.
continuare è la gioia
nizzano diverse attivi- stupore, sono arrivata terza come illu- Spazio Filatelia della Posta centrale di
È uno spirito libero
che vedo nello sguardo tà impegnando anche stratrice. Di solito disegno su veri fogli Trieste, si terrà un breve ciclo di letture
che si riflette sia nel medei bambini quando
le scuole, sapendo che di carta e successivamente
per i bimbi delle scuole elestiere di insegnate che
scrivo fiabe, mi hanno scannerizzo le immagini,
nel modo di scrivere.
leggono le mie fiabe»
«Il mio progetto mentari e scuole d’infanzia,
chiesto se avessi potu- dopo averle elaborate con il
dedicate a racconti fantaQuando hai copiù importante
to leggere qualcosa di metodo del collage. Per illustici sul francobollo, scritminciato a scrivere
per il futuro è
mio, anche se non pubblicato, ai ragaz- strare le ultime fiabe invece
ti e illustrati da me. Per la
fiabe?
quello di fare
sto utilizzando la tecnica del
prossima edizione invece
Sono tanti anni che scrivo fiabe per zini delle scuole elementari.
la scrittrice a
Io ho scritto un racconto ad hoc e cosi bricolage e sono molto consto scrivendo “Letterine di
bambini. Ho sempre scritto , tenevo
tempo pieno»
Francobollo in viaggio nelsempre i miei foglietti sparsi per la casa è nato “Il francobollo magico”. Si trat- tenta del risultato.
Hai in programma
lo spazio” e probabilmente
o in qualche cassettone. Poi un gior- ta di una storia fantastica nella quale
collaborerò ancora con le
no ho pensato: “Perché non provare a ho utilizzato qualche personaggio della qualche altro concorso
Poste. Sto scrivendo anche il quinto vochiedere alle case editrici o partecipare mia saga fantasy, la strega Argania e a cui partecipare?
Quello dei concorsi è un mondo diffi- lume della mia prima saga fantasy che
a qualche concorso di narrativa!” Cosi Cuore di fata. In questo modo, ho fatto
ho cominciato a informarmi, mandare rivivere le mie creature anche in que- cile perché, pur partecipandone a vari si intitola “Viola cuore di fata”, scritto,
in tutta Italia e avendo anche le quali- pensato e ideato per ragazzine che vansta avventura.
Ho avuto una bella sod- tà necessarie, arrivo sempre in finale, no dagli otto ai dodici anni. Mi sono
disfazione: sarà stato il ma vincono le altre. Me lo hanno detto divertita tantissimo a scriverla e spero
mio modo di raccontare chiaro e tondo: a vincere ci si arriva e so che piacerà molto.
la storia, le immagini il- per conoscenze e io, non essendo conoProprio ieri invece ho finito di sistelustrate da me che scorre- sciuta, non vinco. Semplivano sullo schermo e ac- ce.
compagnavano la storia,
Quest’anno però ho
le vocine che facevo men- partecipato al concortre leggevo, i pupazzi di so internazionale Lion’s
peluche... sta di fatto che i Club Miramar di Triebambini erano entusiasti. ste intitolato “Una favoHo ricevuto tanti com- la per sognare” dove ho
plimenti e i complimenti portato ‘“Ciok: l’orso di
fatti da bambini di otto cioccolato”, favola tratta
e dieci anni sono sempre dal gruppo di fiabe desinceri. È stato bellissimo. dicato ai cibi dolci che fa
Un’illustrazione di Manuela Acquafresca per Il francobollo
Quindi non solo parte della raccolta “Fiamagico
scrivi, ma illustri an- be commestibili”. Con
manoscritti e, diciamo pure, rompere a che le tue fiabe?
questa fiaba sono arrivaÈ nato per caso il lavoro di illustrare, ta settima come scrittrichiunque per avere un po’ di attenzione. Ho partecipato a vari concorsi e dare un volto ai personaggi della mia ce, anche se sarei potuta
da subito ho avuto dei riscontri positivi fantasia. Ed è sempre grazie ai ragaz- arrivare prima – dice Un’illustrazione di Manuela Acquafresca per Ciok, l’orso di
rendendomi conto che quello che scrivo zini che è cominciata questa avventura. sorridendo - e, come ho cioccolato
piace ai bambini e non solo. Dopo anni
già detto, terza
che busso a tutte le porte qualche risulcome illustratrice. Successi- mare per Il Tuono la fiaba “Streghela la
tato, con tanta gioia, comincio a ottevamente Ciok è diventata un frittella” e “La Giraffa di marzapane”
nere . I miei grandi fan sono sempre
bellissima recita natalizia che che verranno pubblicate nei prossimi
stati i ragazzini dai tre ai dodici anni e
ha coinvolto i bambini in un numeri. Il mio progetto più importante per il futuro però è quello di fare la
poi sicuramente le mie nipoti e le mie
meraviglioso spettacolo.
Acquafresca Manuela
ormai cresciute figlie.
Tel. 040.913032
Che rapporto hai con le scrittrice a tempo pieno. Che ne dite ce
la farò?
I protagonisti delle tue fiabe
e-mail: [email protected]
case editrici?
Claudia Bolboceanu
sono persone e ricordi della tua
Non ho un buon rapporto,
Contatti
16 q il tuono
FIABA
Sabato, 2 ottobre 2010
Il francobollo magico
«Dammi un pizzicotto - mormorò Dita di Zucchero Non sono sicuro di essere sveglio».
«Forse stiamo solo sognando - rispose Cuore di Fata
in un bisbiglio - Di certo dev’essere soltanto un brutto
incubo!».
I due amici erano rimasti tanto sconvolti perché avevano appena ricevuto un messaggio del RE di FRANCOBOLLANDIA in cui gli si ordinava di portare a tutti
i principi del vicino regno di LETTERANDIA l’invito
a partecipare alla festa di compleanno di sua figlia, la
principessa Sibilla.
Era da tanto tempo che Re Bollo sperava
in cuor suo di riuscire a maritare la bella figliola, soprattutto perché non vedeva l’ora
di diventare nonno di una schiera di vivaci
nipotini.
Stranamente però tutti gli inviti che lui
tentava, ormai da anni, di spedire ai regni
seppur vicini non arrivavano mai.
Quindi mai nessun principe partecipò
alle feste in onore di Sibilla e lei continuò a
rimanere zitella seppur tanto dolce e tanto
bella.
Dita di Zucchero e Cuore di Fata erano
due ragazzini speciali che vivevano felici il
quel regno, ed erano anche dotati di tanta
fantasia e creatività ed era proprio per quel
motivo che Re Bollo aveva deciso di assoldarli per quella importantissima missione.
«Chissà forse loro riusciranno ad inventarsi il modo per arrivare a destinazione»
pensava il sovrano.
Fra il regno di FRANCOBOLLANDIA e
quello di LETTERANDIA però si estendeva una vasta
valle chiamata VALLE OSCURA dentro alla quale si
spandeva in tutto il suo lussureggiante splendore il conosciuto e temutissimo BOSCO DI LUCI SPENTE.
In quel bosco oscuro ed abitato da strane creature malvagie vivevano esiliate anche le perfide streghe
bianche chiamate così per il loro particolare colore degli occhi.
Le Streghe, che infestavano quel bosco, oltre agli
svariati bitorzoli che spuntavano come funghi tra i loro
menti appuntiti e i loro arcuati nasi, e alle strane orecchie a punta erano dotate soprattutto di una particolarità che le rendeva proprio orripilanti.
Quelle streghe infatti avevano i capelli, le sopracciglia, le ciglia e gli occhi bianchi come la neve.
Nemmeno l’iride aveva colore ed il
loro freddo sguardo faceva raggelare il sangue nelle vene a chiunque le
guardasse.
Inoltre esse erano tanto brutte
quanto cattive e utilizzando i loro
grandi poteri di magia nera riuscivano sempre ad ostacolare tutti i messaggeri di Re Bollo che dovevano attraversare per forza quel posto per
raggiungere gli altri regni.
Così tutti quelli che prima di Cuore
di Fata e Dita di Zucchero erano entrati, galoppando sui loro veloci destrieri, in quella Valle Stregata non vi
fecero mai più ritorno.
E così le lettere del RE non giungevano mai e poi mai a destinazione.
Tante furono negli anni le fate di corte
che tentarono di forgiare amuleti magici per
gli impavidi messaggeri nella loro missione.
Purtroppo però i falchi sentinella, dagli occhietti
gialli e vispi, amici di quelle terrificanti streghe, avvistavano sempre per tempo quei monili dai poteri magici e volando in fretta correvano a riferire tutto quanto
alle loro amiche bitorzolute.
Così i poveri messaggeri del RE venivano travolti dagli incantesimi di quelle streghe e trasformati in viscidi
e striscianti serpentelli, in gracidanti ranocchi, o peggio ancora in luridi e puzzolenti topi di fogna.
Com’era quindi ormai consuetudine, anche per la
partenza di Cuore di Fata e Dita di Zucchero fu creato
un monile speciale.
Le splendide fate del lago di giada invitate a corte
per l’occasione da RE Bollo potenziarono quei piccoli
ciondoli di metallo inserendovi dentro tre goccioline
d’acqua dai poteri illimitati .
O almeno così si sperava.....
«No! Io non voglio partire - brontolò il pasticcere di
corte Dita di Zucchero - Non ho nessuna intenzione di
finire a strisciare per il resto dei miei giorni sulla terra
melmosa di quel Bosco oscuro».
Cuore di Fata lo rimproverò severamente, la ragazzina dal cuore coraggioso e dall’animo puro, ricordò
all’amico i loro doveri verso Re Bollo e la principessa
Sibilla.
Quest’ultima infatti era
sempre stata gentile con loro
due donandogli tanti bei libri di fiabe illustrati, cosa
rarissima da trovare in quel
regno.
Una volta convinto Dita di
Zucchero dell’importanza di
quella missione i due amici
partirono montando in sella
ai loro destrieri. Prima però
i due si legarono stretto al
collo l’amuleto che conservava al suo interno le magiche
gocce d’acqua.
Dono di quelle Fate inquietanti che ricordavano tanto le
sirene dei mari a causa della
loro particolare coda squamosa e delle alghe, coralli e
stelle marine che portavano annodati fra i lunghi capelli.
Una volta giunti nella famosa VALLE OSCURA i due
amici iniziarono ad addentrarsi nel BOSCO DI LUCI
SPENTE.
A Cuore di Fata batteva forte il cuore nel petto per
la paura che da sempre aveva del buio mentre Dita di
Zucchero invece continuava a lamentarsi per i dolori
che gli erano venuti alle natiche cavalcando per tante
ore.
«Accidentaccio! Maledetto il momento in cui ti ho
dato ascolto e mi sono fatto convincere a seguirti in
questa missione!» e continuò così per tutto il tempo del
viaggio, o quasi.
Giunti poi in una radura riparata e nascosta
da meravigliosi rami degli alberi a causa dei
quali il sole non riusciva a filtrare nemmeno un
flebile raggio di luce, i due ragazzini decisero di
scendere da cavallo per riposarsi un po’ tante
erano ancora le ore di viaggio che li attendeva..
«Accenderò un bel fuocherello e ci scalderemo un pochino» disse Dita di Zucchero prima
di dar fuoco in un solo attimo ai legnetti e alle
foglie secche che aveva raccolto da terra.
Cuore di Fata tentò di spegnere immediatamente quel fuocherello balzellando con i suoi
stivali sopra gli arbusti incandescenti. Mentre
lo faceva spiegava all’amico che accendendo
un fuoco avrebbero attirato gli sguardi di occhi
curiosi....e dei nemici!
Quel fumo però, nonostante il tempestivo
gesto di Cuore di fata, si levò nell’aria e attirò
immediatamente la curiosità dei falchi sentinella.
Quei rapaci dagli occhi gialli e dal piumaggio color argenteo dopo aver spiato i due nuovi messaggeri di Re Bollo per alcuni attimi volarono veloci ad
avvisare le Streghe Bianche della loro presenza all’interno di quel bosco.
Poi quegli spioni piumati misero al corrente le loro
perfide amiche anche degli “strani” monili che i due
messaggeri portavano stretti al collo.
«Sorelle mie, ci sono nuovamente ospiti. Altri sciocchi messaggeri di Re Bollo con i loro soliti ed inutili
amuleti si sono azzardati ad infestare il nostro territorio. Dobbiamo dar loro una sonora punizione....» ruggì
arrabbiata Argania la Strega bianca più anziana e cattiva del gruppo.
Così le Streghe bianche partirono per dare la caccia
ai due ignari ragazzini.
Sabato, 2 ottobre 2010
Una volta avvistati Dita di Zucchero e Cuore di Fata
furono travolti dalla furia e dalla cattiveria di quelle canute megere che si accanirono sui poverini lanciandogli addosso ogni sorta di malefico incantesimo .
I due amici riuscirono però grazie alla loro sveltezza
a sfuggire ai primi lampi di luce verdognola che dal cielo cadevano fitti come pioggia nascondendosi dietro il
tronco di una quercia secolare.
Con un ghigno feroce Argania indispettita lanciò allora un potente sortilegio che squarciò in due il tronco
di quercia e avvolgendo i due ragazzini ben stretti fra le
spire di quell’incantesimo li sollevò facendoli rimanere
così sospesi nel vuoto.
A ben poco servirono i poteri degli amuleti delle
fate del lago di giada perché una delle altre streghe del
gruppo con un solo gesto delle sue ossute mani li fece
staccare dai loro colli e cadere a terra.
Così quei ciondoli magici si frantumarono in mille
pezzettini disperdendo le goccioline d’acqua conservate al loro interno sul fango di quel terriccio.
Fortunatamente Cuore di Fata, anche se spaventata a morte dall’altezza da cui penzolava, non si perse
d’animo e raccogliendo tutto il suo coraggio pensò con
la fantasia di cui era dotata a come liberarsi da quelle
malvagie streghe.
Mentre pensava la ragazzina si ricordò di Bagigio, il
piccolo e bianco coniglietto nano suo amico inseparabile che anche quella volta aveva portato con se nascondendolo nella tasca del suo vestito.
Da qualche parte su di un libro di fiabe Cuore di Fata
ricordò anche di aver letto che le Streghe bianche erano
terrorizzate dalla presenza di quei piccoli roditori.
Così con fatica riuscì a sciogliere un braccio da quelle potenti spire maligne ed infilò la mano nella tasca
prendendo con delicatezza il suo amico roditore per la
FIABA
collottola
Una volta estratto dalla
tasca il piccolo e tenero coniglietto Cuore di Fata lo esibì
per bene davanti alle facce bitorzolute di quelle streghe.
Argania quasi schiattò dal
terrore osservando quel musetto così troppo tenero e
fastidiosamente
innocente
e diede l’ordine immediato
alle altre sorelle di scappare a
gambe levate, certa che la purezza di Bagigio, il coniglietto,
avrebbe per sempre nuociuto
ai loro maligni poteri.
Dita di Zucchero e Cuore di
Fata una volta in salvo, e dopo
un sonoro ruzzolone a terra,
poterono far ritorno a Francobollandia
insieme al piccolo e peloso roditore.
Tristi però per il fallimento della missione assegnatagli dal loro amato e gentile sovrano, corsero subito a
corte a raccontare a lui e alla principessa tutto l’accaduto e a scusarsi con loro.
Mentre i due scaltri ragazzini chiedevano umilmente
perdono al loro sire, e raccontavano
in ogni particolare cosa fosse loro
successo spiegando che si erano salvati grazie al piccolo coniglietto bianco, Nenufar piccola elfa dei boschi,
che proprio in quel momento passava volando sopra le loro teste, ascoltò
curiosa tutto il racconto e sbattendo
poi nervosamente le ali attirò l’attenzione dei presenti.
«Penso di aver trovato la soluzione
per far arrivare tutta la posta di questo regno a destinazione» esclamò!
E così dicendo materializzò subito fra le sue minuscole mani carta
e penna e ritrasse incorniciandolo
dentro ad un piccolo quadratino
il musetto del coniglietto che nel
frattempo stava
rosicchiando indisturbato delle tenere foglioline di
lattuga rubate dall’orto di corte.
La bellissima elfa dei fiori strappò
poi con attenzione i bordi di quella
cornice e mise nelle mani di Re Bollo quel minuscolo ritratto.
«Chiamate subito a corte tutte le
fate del regno e ordinate a loro di
mettere tutti i poteri magici in loro
possesso dentro a questo minuscolo
ritratto. Appiccicatelo poi su tutti i
messaggi postali che vorrete mandare negli altri regni. E state pur
certo mio sire che quando le Streghe bianche tenteranno di fermare i
prossimi messaggeri scapperanno a
gambe levate vedendo materializzarsi da questo quadratino di carta il nostro amico roditore».
Re Bollo ascoltò le parole dell’elfa e fece tutto quello
che lei gli aveva suggerito di fare ,anche perché ormai,
vista la disperata situazione, non aveva più nulla da
perdere.
E poi l’anziano Re Bollo voleva trovare a tutti i costi
entro l’anno corrente un marito per la sua dolcissima
figlia.
Alcuni giorni dopo il nuovo messaggero partì da
Francobollandia per raggiungere
LETTERANDIA portando con se la
lettera su cui era stato appiccicato con la resina il
piccolo e magico pezzettino di carta che ritraeva il
musetto di Bagigio, il coniglietto bianco.
Quel messaggio arrivò a
destinazione senza alcun
problema perché le cose
funzionarono magnificamente.
Quel piccolo pezzettino
di carta illustrato divenne
così il solo ed unico talismano magico di tutta la
posta del Re.
FRANCOBOLLO fu il
nome con cui battezzarono
quel piccolo e tanto utile
il tuono q 17
pezzetto di carta illustrato e lo fecero proprio durante
la grande festa di corte in onore delle nozze della principessa Sibilla con il principe di LETTERANDIA l’illustrissimo Timbro Postale.
Da allora in poi, per scaramanzia, tutti gli altri regni
del mondo adottarono l’idea di usare sempre per la loro
posta quel cartaceo talismano che nel corso dei secoli
fu illustrato nei modi più svariati.
Alcuni Re infatti fecero stampare sopra quel pezzetto
di carta il proprio ritratto, altri i colori della bandiera
del loro regno, o alcuni ritratti di animali tipici delle
loro parti, o ancora la raffigurazione del loro castello
ecc.
Tutti questi francobolli sono tutt’ora conservati
all’interno dei musei postali Italiani oppure nelle raccolte di qualche collezionista filatelico.
Il primo francobollo al mondo però con ritratto il
buffo musetto di quel coniglietto bianco che aveva una
macchiolina nera proprio vicino al suo minuscolo nasetto rosa, è tutt’oggi conservato nel ricordo di tutti gli
animi puri e dei... coraggiosi CUORI di FATA e basta
far parte di questa categoria per poterlo vedere quando
si vuole.
Da quel tempo in poi inoltre i regni di FRANCOBOLLANDIA E LETTERANDIA rimasero uniti per sempre.
E ancora oggi, se pensiamo alla lettere che dobbiamo
inviare ai nostri parenti o amici, non possiamo fare a
meno di ricordarci di affrancarli con quel piccolo talismano magico.
Soltanto così facendo il nostro messaggio d’amore e
d’amicizia arriverà sano e salvo a....DESTINAZIONE!
Manuela Acquafresca
18 q il tuono
CULTURA
Fughe d’amore
un solo occhio
in comune ed
un solo dente”
(Eschilo), il popolo dei Neuri
“uno dei quali
si muta in lupo
per alcuni giorni ogni
anno” (Erodoto) e Simia,
nel III secolo a. C., parlava
di “…una mostruosa razza
di uomini, per metà cani,
sul cui collo si innesta una
testa canina munita di
possenti mandibole. Essi
abbaiano come cani ma
comprendono il parlare
degli uomini”. Riferisce
inoltre di “…genti senza
testa con la faccia sulle
spalle, esseri con piedi
bovini, caprini, palmati, a
ombrello…”.
Cose
che
capitano
quando il desiderio di soddisfare la voglia di stupire,
sollecita la fantasia ad arricchire fraudolentemente
L’antropologia,
“discorso sull’uomo” secondo l’etimo greco, è di fatto
nata con esso. Supportata
da una congenita curiosità, nota qualità delle
scimmie e prerogativa
dei primati, si è nutrita,
fin dall’inizio, di paragoni
con finalità d’imitazione
o rifiuto. A loro insaputa,
i primi antropologi, furono i grandi viaggiatori
dell’antichità. Con malcelata nostalgia di fronte alle
sorprendenti
cronache
dei suoi antichi colleghi
reporter-viaggiatori, Chatwin riporta le loro descrizioni: “anziane vergini in
forma di cigno, che hanno
In questa terra
di lacrime,
ci restano due
piaceri:
amare una bella
donna
e fumare un
sigaro toscano.
Carlo Levi
(1902-1975)
Non è un’apologia della
sigaretta, rischierei il rancoroso anatema degli igienisti. Ma l’oggetto merita
qualche commemorazione in virtù del suo passato
ricco di aspetti culturali,
ormai oscurati da un integralismo laico che, al pari
di quello religioso garante
di salvezza eterna, ha intrapreso l’evangelizzazione
per una salute eternabile
vietando immagini o allusioni al “vizio”.
Se questa è la tendenza
bisogna rassegnarsi a morire sani e santi: a mio avviso
i due aggettivi non tarde-
La “fuga d’amore” era,
nella maggior parte dei
casi, concordata dalle famiglie che, di buon grado,
acconsentivano al presunto rapimento. Con l’approvazione dei parenti, i
quali stabilivano tempi e
luoghi, gli spasimanti si
davano alla macchia per
ricomparire qualche gior-
no dopo a “consumazione” avvenuta. Accettata
la sostanza non rimaneva
che appagare la forma. Il
matrimonio “riparatore”,
celebrato alla chetichella senza sfarzi, né cortei,
consentiva di risparmiare
una realtà già affascinante
su arredi e corredi.
nella sua complessità.
Nell’isola di Bali (InAncor più stupefacendonesia), a circa 10.000
te è la presunzione, vizio
chilometri di didiffusissimo, di
stanza, utilizzaconsiderare le
no, ancora oggi,
usanze della prol’identico
strapria terra esclutagemma per la
sive e, come tali,
medesima circouniche depositastanza.
rie di originali,
Al
pomposo
irripetibili sagrito nuziale delgezze a fronte di
le classi agiate, il
spaventose semmapadik, precebianze e scanduto da regolare
dalose abitudini
fidanzamento,
manifestate da
durante il quale i
altri popoli. Ma è
rispettivi genitori
veramente così?
si conoscono e il
In Sicilia, era
pretendente chienella tradizione
de rispettosamenche i promessi
te al futuro suocesposi, appartero la mano della
nenti a famiglie
figlia, si contrappovere, convopone il ngorod
lassero a nozze
ovvero il matritramite un artifimonio con scapcio: la fuitina.
Pablo Picasso (1881-1973), Gli amanti (1923)
Usanze e transUmanze - 1
Niente ha bisogno di
essere cambiato quanto le
abitudini degli altri.
Mark Twain (1835-1910)
Sabato, 2 ottobre 2010
patella, identico alla fuitina nostrana. Solitamente
la coppia “clandestina” si
allontana a bordo di motocicli scoppiettanti. Chi
ha avuto occasione di sentire il baccano infernale
prodotto da quei motorini
e il frastornante accompagnamento beneaugurante
di coetanei, amici e sostenitori, si rende subito conto che la segretezza non è
la prima e forse neanche
l’ultima preoccupazione
dei giovani innamorati.
Dopo
quarantadue
giorni, in pratica una lunga “luna di miele”, i fuggitivi finalmente ricompaiono e celebrano le nozze
con tutti i crismi, ma in
tono molto minore. Come
per i siciliani, lo scopo
della trovata è risparmiare sulle spese e sulla
dote, salvando la faccia.
E la “faccia”, stando ai
fatti, sembra non avere
colori tanto diversi e le
famigerate distanze culturali, a guardar bene, non
sono altro che sfumature
espressive.
Nicola Napoli
Usanze e transUmanze - 2
Fili di fumo
ranno a sovrapporsi.
Subissati da questa furia iconoclasta, mi domando, fra altri interrogativi,
a quali espedienti scenici
ricorreranno i maestri della complessa grammatica
cinematografica per descrivere sentimenti quali
angoscia, arroganza, indifferenza?
Penso al portacenere
che si riempiva: attesa insopportabile; alla sigaretta aspirata rapidamente
e frettolosamente spenta:
ansia tormentosa; alla pensierosa fumata di pipa; alla
protervia del sigaro emblema di potere, ricchezza,
sfrontatezza; agli anelli di
fumo sinonimo di tranquillità.
Anche le classi sociali
erano identificate attraverso le loro abitudini tabagiste.
Il vistoso cubano era
appannaggio dei magnati
dell’industria, dei banchieri, ma anche dei capomafia. Le “senza filtro” venivano equamente affibbiate
a operai e intellettuali. La
pipa, in varie fogge e dimensioni, era l’ineludibile
accessorio di commissari,
filosofi e marinai.
Donne fatali irradianti
atmosfere di fascino e irresistibile seduzione, maneggiavano, al pari di una
bacchetta magica, lunghissimi bocchini riforniti di
aromatiche “bionde”; gli
uomini presenti risponde-
vano, fumando in modo
nervoso
(l’innamorato),
indolente (il dandy scanzonato), tranquillo (il gaudente), concitato (l’amante
cornuto).
Ugualmente diffusi i riferimenti etnici: un plausibile capo pellerossa ha sempre fra le mani il calumet
quando tratta con il gringo
che, inevitabilmente, serra
in un angolo della bocca
un “sigarillo” fumigante
e il mercante arabo non è
credibile se non succhia il
narghilè. Il turco, proverbiale ciminiera vivente, viene raffigurato e raccontato
come il consumatore di nicotina per eccellenza.
Un uso singolare e alternativo della sigaretta lo
Offerta di sigarette Shwedagon Pagoda; Yangon. Foto
dell’Autore
hanno inventato i Birmani.
Al centro di Yangon,
ex-capitale della Birmania
(oggi Myanmar), risalta,
fulgido d’oro, il complesso templare buddista della
Shwedagon Pagoda.
L’enorme piazzale (circa 60.000 mq.) racchiude,
oltre all’edificio principale
alto 99 metri, una serie di
santuari o stupa più piccoli (64). Fra questi uno è
riservato a chi cerca aiuto
e protezione per le proprie faccende economiche.
Consapevoli del legame
che unisce affari e tabacco,
i buoni fedeli accendono
una sigaretta e la lasciano
consumare, a guisa di cero,
nell’apposito vassoio. Il
fumo, insieme alla preghiera, sale al cielo verso la divinità, sperando di trovarla
meno interessata degli uomini alle virtù salutiste.
N.N.
Domenica 3 ottobre riprende “Il Revoltella dei bambini”
Sotto il titolo Il Revoltella dei bambini il Museo
Revoltella organizza sei laboratori didattici e artistici per
bambini dai 4 ai 10 anni che si svolgeranno dal 3 ottobre
al 12 dicembre in collaborazione con Paganini Arte.
Gli appuntamenti coincidono con le “Mattinate musicali” per permettere ai genitori di assistere ai concerti
nell’auditorium del museo mentre i bimbi giocano.
Biglietto d’ingresso: bambini 4,50 Euro; accompagnatori 6,50 Euro. Prenotazioni: tel. 040-6754350 o scrivere
a [email protected] o a biglietteria@comune.
trieste.it.
Domenica 3 ottobre 2010, Un Palazzo, Tante Storie,
ore 11: da 7 a 10 anni / ore 16: da 4 a 6 - Operatrice didattica: dott. Serena Paganini.
Il racconto inizia con la nascita del barone Revoltella a
Venezia nel 1795. Era un bambino piccolo - aveva appena
due anni - quando venne coi genitori a vivere a Trieste. E
poi le sue capacità lo portarono a fare una straordinaria
fortuna e a diventare sempre più importante. Ma era anche un uomo generoso che protesse gli artisti e, alla fine,
donò la sua casa e tutto ciò che conteneva per farne un
museo, aperto alla visita già nel 1872.
Nel 2009 molte sale del palazzo sono state sottoposte
a restauro e pertanto sono rimaste chiuse. Finalmente,
dopo tanti mesi di lavoro Palazzo Revoltella è stato appena riaperto e domenica 3 ottobre ospiterà il primo laboratorio creativo di questa stagione. I piccoli visitatori,
sopratutto i più curiosi... , che probabilmente non hanno
mai visto questa “reggia” (ma anche coloro che l’hanno
già visitato) troveranno molte sorprese. Dal passaggio
segreto al forziere, dal telescopio ai “finti quadri”, ci sono
tanti segreti e oggetti da scoprire sala dopo sala, tra dipinti e sculture, mobili antichi e preziose stoffe. Il tutto
sotto lo sguardo vigile del barone, che ci controlla dal suo
salotto verde! Racconteremo ai bambini la sua storia e
anche il modo in cui si viveva quotidianamente in questa
bellissima casa, la più bella di Trieste!
Per le Mattinate musicali, domenica 3 ottobre è in
programma l’esibizione del Viozzi Guitar Duo di Fabio
Cascioli e Giulio Chiandetti che suoneranno con strumenti originali dell’ 800 musiche di Lhoyer, e con strumenti moderni opere di Castelnuovo Tedesco e Piazzola;
il 17 ottobre sarà ospite il vincitore del Concorso Biennale “Città di Vittorio Veneto”.
C.S.
Civico Museo Revoltella
Via Diaz, 27 – 34123 TRIESTE Italy
040 – 675350 - 6754296
[email protected]
www.museorevoltella.it
CULTURA
Sabato, 2 ottobre 2010
il tuono q 19
«la città di trieste è garanzia di serietà per il mio premio per l’italia e l’estero»
Mauro Caputo: Trieste, l’ombelico
del mondo dell’arte e della cultura
Mauro Caputo presidente
del premio “Alabarda”, premio
nazionale letterario e teatrale, in attesa della V° Edizione,
che si terrà nel giugno 2011, ci
parla dell’evoluzione storicoculturale che la nuova
generazione letteraria
sta avendo in questo
secolo.
Il premio Alabarda
come detto è un premio nazionale quindi
nasce a Trieste, definita l’ombelico del
mondo della cultura,
ma si radica in tutto
il nostro paese, infatti
molti artisti arrivano
dal sud Italia desiderosi di poter approdare in questa meravigliosa città che fuori
dai nostri confini comunali gode di un ottima fama, anzi a volte invidiata per tanti
aspetti da molte città,
anche importanti, del
nostro paese.
Anche se il premio è ormai conosciuto nella città,
dato che è arrivato
alla V° edizione,
parlacene.
Il premio è tutto
Triestino, nato sotto
il segno della cultura letterale espandendosi fino a tutte le
forme, o quasi, dell’espressione
artistica. Infatti analizziamo
inediti letterali, opere teatrali,
musica e così via. Inizialmente
era nato per valorizzare ancor
di più una città che ha tanto da
dire in questo ambito. La città
di Trieste è una città ancora
viva sotto l’aspetto artistico
ma rallentata da una mentalità che soffre, purtroppo ancora
oggi, di nostalgia del passato o
comunque in uno stato di continua ricerca d’identificazione.
In brevissimo tempo il concorso si è esteso in tutta Italia, era già partito con l’idea
di coinvolgere l’intera nazione
ma iniziando solo dalla nostra
città natale nessuno avrebbe
mai pensato che in pochissimo
tempo potesse raccogliere interesse e molti consensi dal resto
d’Italia. Grandi soddisfazioni
che hanno portato il premio
alla V° edizione con notevoli
novità e un numero sempre più
in aumento di partecipanti.
Anche dall’estero abbiamo
ricevuto consensi solo positivi,
personaggi di spicco hanno oltretutto avvalorato il concorso
solo per la sua locazione geografica, insomma posso dire
che oltre al lavoro fatto Trieste
è davvero una città meritevole
del nome che porta.
Tutto è nato nel 2007, e posso dire che comunque non è stato per nulla facile anche perchè
ormai viviamo nel secolo dei
concorsi e manifestazioni. che
nascono come funghi. Ogni
giorno in Italia emergono ti-
pologie e manifestazioni simili,
più o meno credibili, e questo
porta chiaramente a frenare
tutti gli eventi che hanno magari una marcia in più. Però
come dicevo in pochissimo ci
siamo fatti conoscere e di questo ne sono molto orgoglioso.
Parlando un po’ dei trascorsi del premio, ricordo che la
prima edizione è stata fatta
al “Caffè San Marco” nel mese
di novembre, direi che andò
molto bene dato il periodo particolare e freddo. Successivamente, quindi l’anno dopo, al
castello di Duino, una grande
soddisfazione anche perchè
eravamo proprio nel cuore
della cultura: fu davvero un
grande successo.
Per chi nasce in origine il
premio Alabarda?
Il premio è nato originariamente per gli inediti letterali,
infatti il trofeo oltre ad identificare il simbolo di Trieste,
l’Alabarda, ha sopra inciso
“premio letterario della città di
Trieste”, ma successivamente
dato dalle richieste abbiamo
deciso di ampliare il concorso, quindi ad estenderlo, anche
ad altre forme d’arte che comunque non sono totalmente
estranee alla letteratura. Addirittura nel 2008 abbiamo
pensato di estendere il premio
aggiungendo un premio alla
carriera, cosa per noi innovativa e importante, quasi d’obbligo verso chi si è totalmente
distinto attraverso l’opera e
la carriera svolta fino ad oggi
all’interno del concorso. Non
posso che dire che sono davvero entusiasta di tutto ciò che è
stato raggiunto.
Attualmente l’interesse
verso questo premio è in
aumento?
Si, posso dire che la visibilità
essendo in pieno aumento molti sono interessati a conoscere
e quindi a partecipare. Forse una marcia in più c’è stata
data dal fatto che ci siamo lasciati sedurre da tutti i nuovi
sistemi informatici più utilizzati nel
nostro secolo.
Quello che ormai per il mondo
intero è normale
per noi non lo è
stato, anche perchè infatti molti
concorsi cercano
sempre di tener
viva quella tradizione letteraria
che ormai fa parte, secondo il mio
punto di vista, del
passato. Aprirsi e
comunicare attraverso i mezzi che le
nuove generazioni
e non solo utilizzano, per noi è stato
cruciale. Internet,
abbattere il cartaceo attraverso la
spedizione di opere per via posta
elettronica, utilizzando estensioni
comuni come “Pdf”
è stato innovativo, quasi surreale.
Pensare che fino a pochi anni
fa tutto arrivava per posta,
fiumi di pacchi, incredibile
dove siamo arrivati!
Questo ha permesso al concorso di aprirci un mondo nuovo, quello multimediale, per la
pubblicità per esempio, e pensare che si abbattono attese
di realizzazione e costi a volte
allucinanti, fino ad arrivare
alla comunicazione con partecipanti e simpatizzanti.
Quale area geografica è
più attenta al concorso?
Attualmente il maggior nu-
mero di partecipanti arrivano
quasi tutti dal sud Italia, sembrerà strano ma il sud dimostra una certa attenzione verso questo tipo di concorso. Di
questo comunque sono molto
contento, anche perchè essere
conosciuti fuori regione è una
grande soddisfazione, ma ar- so di perseguire questa strada
rivare fino al sud Italia direi non come un hobby ma come
che è una grande vittoria per un vero e proprio lavoro.
me e per il premio stesso.
Non essendo un tecnico o
Sembrerà strano ma quan- storico in materia posso solo
do s’informano sul premio e dire che anche la giuria in queleggono che è sito in Trieste sti ultimi anni ha riscontrato in
immediatamente tendono ad quasi tutti gli inediti un profilo
iscriversi subito ancor prima di letterario che soffre del male di
conoscere realmente il premio, questo secolo. Certo noi sapquasi come se solo il nome della piamo che l’arte non vive fuori
dalla storia ma è intrisa, quincittà dia fiducia e garanzia.
Ma la cosa straordinaria è di vive, soffre o gode di ciò che
che mi giungono anche inediti è all’interno della società in cui
dall’estero, e questo mi stupisce nasce l’opera e lo stesso scritperchè anche se è molto gradi- tore si ripercuote all’interno di
to sapere che i nostri italiani essa.
Il male sociale economico,
che vivono fuori dalla nostra
nazione seguono in maniera quindi la paura di una nuova
costante e attenta alle nostre povertà globale, la tensione
del
terroattività
e
rismo
fino
proposte, ri«L’arte non vive fuori dalla
ad
arrivare
mango apstoria ma è intrisa, quindi
problemi
punto stuvive, soffre o gode di ciò che ai
di tipo spipito perchè
è all’interno della società»
rituale che
non ti aspetcoinvolgono
ti di essere
tanto conosciuto e stimato, religioni e anime, sono al cenalmeno credo, fuori dai nostri tro dei temi più sentiti. La cosa
straordinaria e che non si cade
confini.
Cosa si percepisce ne- nella tragedia ma nel positivigli scritti inediti che par- smo cioè il finale è la resurretecipano al concorso? Per zione da questo male globale,
essere più precisi se pos- la ricerca di venir fuori è molto
siamo parlare di periodo forte, il cercare la soluzione dei
letterario come potremmo problemi, questo poi dà anche
interpretare a livello stori- all’opera presentata una vitaco questa nuova generazio- lità ancora più superiore.
Come vedi qualitativane di letterati?
La prima cosa da dire è che mente parlando il cinema
il numero di autori sembra oggi?
Domanda difficile, perchè
che stia aumentando, a parte
il discorso qualitativo, ma si purtroppo non essendo un vero
nota una crescita di chi cerca e proprio tecnico non ti saprei
di trovare una sua collocazio- dire, ma posso risponderti grane all’interno di questa strada. zie alla mia piccola esperienza
Forse sono spronati dai mass- anche di conoscenze attravermedia, che in questi ultimi anni so anche il parere delle giurie
mostrano come la moda, l’arte che prendono parte al concorin generale, sia la strada unica so. Posso dire che attualmente
che porta ad un successo eco- grazie anche alle nuove tecnonomico e artistico. Senza fare logie i costi per la realizzazioi conti con le proprie capacità ne di un opera cinematografie conoscenze, intendo di tipo ca si sono abbassati, e questo
aiuta moltissimo i registi ad
affrontare tale realizzazione.
Comunque anche se si riesce a
risparmiare la qualità tematica e realizzativa ha perso un
po’ e in certi casi un po’ tanto.
Diciamo che il cinema d’autore
italiano è un po in crisi, ora si
cerca di fare il film per il popolo dove il successo è assicurato
e quindi avere un ritorno economico immediato. Quindi il
comico comunque, l’humor è
molto presente nelle scelte di
un film. Questo potrebbe essere
certamente un aiuto ma penalizza moltissimo quel cinema
che magari ci aspettiamo e che
non arriva mai.
La ricerca del guadagno
più di un successo di qualità è
molto presente nella filosofia
culturale.
della produzione e questo mi
Ma a parte questo posso dire dispiace perchè poi i giovani
che la ricerca e il desiderio di registi vengono successivavoler crescere io lo riscontro mente penalizzati insieme alle
quasi sempre all’interno dei loro opere perché non rientravari profili che mi giungono in no nei progetti di grandi case
selezione del concorso, e quin- cinematografiche.
di personaggi che hanno deciAlessandro Lombardi
20 q il tuono
CULTURA
Sabato, 2 ottobre 2010
“StatuS quo…vadiS? accattivanti intermezzi” il Significativo titolo che il teatro Stabile Sloveno ha Scelto per il calendario 2010/2011
La stagione del Teatro Stabile Sloveno
Un titolo significativo quello Il pacchetto base si fonda sulle
che il Teatro Stabile Sloveno ha quattro nuove produzioni del Tevoluto dare quest’anno al suo atro Stabile Sloveno cioè la prima
calendario teatrale 2010/2011. assoluta in lingua slovena de Il
“Status quo…vadis? accattivanti drago d’oro del drammaturgo
intermezzi” a sottolineare il fat- tedesco Ronald Schimmelpfento che il Teatro si sta dirigendo nig nella regia di Janusz Kica, la
verso una situazione economi- commedia Kate Kapuralica
ca migliore rispetto
a quella dei conti
in rosso degli anni
precedenti e che nel
frattempo, aspettando decisioni politiche, vuole proporre
una ricca varietà di
spettacoli per andare
incontro ai gusti di
ognuno.
«Il teatro ha dimostrato una grande energia vitale per
uscire dalla crisi»
afferma Andrej Ber- Duetti (foto SSG-TSS di Agnese Divo)
don, uno dei due
commissari straordinari affidati dell’autore croato originario di
al Teatro per salvarne la condi- Dubrovnik Vlaho Stulli, la prima
zione finanziaria che quest’an- del testo Il teatro di Cankar
no non saranno più necessari in del regista Miha Golob e Giroquanto si passerà ad un’ammi- tondo di Arthur Schnitzler del
nistrazione di normalità. «Ora regista bosniaco Dino Mustafić.
spetta alle istituzioni dare un in- A completare l’abbonamento
dirizzo a questo teatro» aggiunge due musical ospiti, l’opera popil secondo, Paolo Marchesi, dopo rock Nerone di Andrej Rozman
aver ricordato quanto l’operato Roza e Davor Božič nella regia
del TSS sia necessario sia per la di Matjaž Zupančič, che inaugupopolazione italiana che slovena. rerà la stagione il 22 ottobre, e il
Più ricco e vario quindi il pro- Decamerone di Boccaccio afgramma di questa stagione che fidato alla regia di Boris Kobal,
prevede 18 spettacoli e grandi “due spettacoli che danno una
novità sul fronte abbonamenti. risposta contemporanea a temi
di una certa storicità” ha spiegato complessità dei rapporti umani
alla conferenza di presentazio- e comprende Closer di Patrick
ne il direttore artistico del TSS Marber diretto da Dino Mustafić,
Primož Bebler. Novità principa- Art del regista Žarko Petan tratle è la possibilità di completare to dal testo di Yasmine Reza e i
l’abbonamento appena citato due appuntamenti di danza con
con uno, due o tre programmi a Havana de hoy del Ballet de
scelta, divisi e nominati in base Cuba e Noche tanguera del
al contenuto, ciascuno gruppo Naturalis Labor. Infine
dei quali comprende l’abbonamento EMOZIONANTE
due spettacoli di pro- che, come suggerisce il nome,
sa e due spettacoli prevede spettacoli appassionanti
di musica o danza. quali l’ironica farsa Quando ero
L’abbonamento RO- morto diretto da Diego De Brea
MANZESCO, quello e il nuovo spettacolo dell’ex diretpiù classico e “serio” tore artistico del TSS Marko Sosič
si basa sulle connes- La busta ma anche gli eventi
sioni tra la letteratura musicali Laibach revisited,
e le sue metamorfosi concerto del gruppo rock Laibach
teatrali e comprende e lo spettacolo teatral-musicale
gli spettacoli di
prosa Necropoli di Boris
Kobal e la produzione del TSS
Delitto e Castigo, l’appuntamento musicale con
il concerto dell’Orchestra
sinfonica della radiotelevisione slovena in
collaborazione con il centro
musicale Glasbena matica
e una Serata di danza
classica e contemporanea Neron
che vedrà sul palco il corpo di ballo del teatro nazionale Gian Burrasca dal classico delSNG Opera e balletto di Ljublja- la letteratura giovanile di Vamba,
na. Il pacchetto AMOROSO è che verrà interpretato dal caninvece la proposta pensata per gli tante Elio (de “le Storie Tese”) e
spettatori che amano approfon- un quintetto di musicisti di livello
dire l’analisi dei sentimenti e la internazionale. Tutti gli spettaco-
li in abbonamento verranno corredati da sovra titoli in italiano.
Non mancheranno inoltre i pacchetti specifici per i bambini e i
giovani delle scuole triestine con
lingua di insegnamento slovena,
e gli abbonamenti sostenitori oro
o argento che quest’anno includeranno in omaggio un biglietto
per lo spettacolo premio la nuova
commedia del teatro di Capodistria L’ultimo termina(l)tor
di Tamara Matevc e Boris Kobal
nella regia di Samo M. Strelec.
La campagna abbonamenti sarà
aperta fino al 24 ottobre ma
aspettando l’inizio di stagione
a soli 6 E per biglietto il Teatro
ha deciso di iniziare la propria
attività con una serie di repliche
eccezionali e ospitalità
che stanno andando in
scena in queste settimane nelle sale del teatro e
sul territorio nell’ambito della proposta Invito
all’abbonamento. Questa sera al TSS alle ore
18.00
Cappuccetto
rosso nel bosco delle
fiabe della Compagnia
di danza Mehki čevlji,
Sežana mentre al Kulturni dom a Prosecco
alle ore 20.30 la replica
di Duetti di Peter Quilter. Per
maggiori informazioni sugli spettacoli, le date, il costo degli abbonamenti e gli altri eventi organizzati dal TSS www.teaterssg.it
Sara Cristaldi
XXV Festival del Cinema Latino Americano
Si terrà a Trieste, dal 23 al 31 ottobre, il 25° Festival
del Cinema Latino Americano: al Teatro Miela e
in altre sale verranno presentati oltre 160 tra film e documentari sulla realtà artistica, culturale e storica del
continente latino. Il Festival, organizzato dall’APCLAI
(Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) con la collaborazione di enti
ed istituzioni italiane e latino americane, si ripropone
come la più vasta rassegna europea sulla produzione
cinematografica, video e televisiva del continente latino. Oltre alla sezione ufficiale a Concorso, con una
quindicina di opere di recente produzione, verranno
presentate varie retrospettive e
sezioni tematiche.
Novità di quest’anno, parte
delle sezioni saranno proiettate
in sedi diverse rispetto al Teatro
Miela, grazie alle collaborazioni
avviate con alcune istituzioni
locali, fra le quali l’Università degli Studi di Trieste, il Dipartimento di Salute Mentale
dell’Azienda per i Servizi Sanitari Triestina, il Collegio del
Mondo Unito dell’Adriatico e il
Centro Internazionale di Fisica
Teorica.
Particolarmente
prestigiosa la Giuria della Sezione
ufficiale del Festival, presieduta dal popolare cantautore
argentino León Gieco (attivo
da quarant’anni sulle scene internazionali, con artisti quali
Mercedes Sosa, Sting, Peter Gabriel, Bob Dylan, Pete Seeger,
Silvio Rodriguez, Joan Manuel
Serrat, Pablo Milanés...). Gli altri giurati sono la nota
attrice cinematografica messicana Arcelia Ramírez,
più volte premiata per le sue interpretazioni (Premi
Arial, FIPRESCI, MTV Movie) dagli anni ‘90 ad oggi;
il creativo, regista, produttore e sceneggiatore italocileno Johnny Dell’Orto (coautore, fra l’altro, con Pa-
olo Baldoni del film “Strane Storie” (1996), per il quale
ha ottenuto innumerevoli premi); e il parlamentare, ex
Sottosegretario agli Esteri ed Ambasciatore di Slovenia per la Spagna e Cuba, Franco Juri, esponente della minoranza italiana in Istria e profondo conoscitore
dell’America Latina.
León Gieco sarà inoltre protagonista di un evento speciale, con la proiezione del documentario “Mundo Alas”,
nel quale condivide le scene con un gruppo di artisti
diversamente abili, che comunicano la loro visione del
mondo in un commovente road movie. Inoltre a León
Gieco, che è di origini italo-piemontesi (i suoi genitori
sono di Carignano, in provincia
di Torino), verrà attribuito il Premio “Oriundi”, che ogni anno il
Festival di Trieste conferisce ad
autori che hanno valorizzato la
memoria dell’emigrazione italiana in America Latina.
Tra le altre Sezioni in cui è
articolato il Festival del Cinema
Latino Americano, parte delle
quali a concorso, è prevista una
retrospettiva sull’attore Damián
Alcázar, uno fra i maggiori del
nuovo cinema messicano e vincitore di vari premi internazionali,
che sarà presente per l’occasione
a Trieste. Fra le opere alle quali ha partecipato, il Festival di
Trieste presenterà: “La ciudad al
desnudo” di Gabriel Retes, “Bajo
California” di Carlos Bolado,
“El Crimen del Padre Amaro” di
Carlos Carrera, “García” di José
Luis Rugeles, “La Ley de Herodes” di Luis Estrada.
Un’altra sezione, con una trentina di titoli, sarà dedicata al Bicentenario dell’Indipendenza dell’America
Latina dalla Spagna. Per la ricorrenza, realizzata sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri (Direzione
Generale per le Americhe), verranno presentate la retrospettiva promossa dall’Unione Latina di Parigi, che
Mundo Alas, Leon Gieco con Pancho e Alejandro
toccherà tutta l’America Latina in una trentina di repliche, la rassegna di Canal 13 dell’Università Cattolica
del Cile, ed altre opere, che intendono ricordare questo
avvenimento storico.
Inoltre, per il secondo anno, prendendo spunto dalla guerra che nel 1982 contrappose i governi argentino e britannico per il controllo delle isole Malvinas
(Falklands), il Festival di Trieste attribuirà il “Premio
Malvinas” per promuovere la convivenza fra i popoli e
il Diritto internazionale, premiando l’opera che meglio
ne interpreta i valori. In collaborazione con l’Istituto di
Cinema dell’Argentina (INCAA), verrà presentata una
dozzina di titoli, in una sezione con una giuria specifica, di cui farà parte anche un ex combattente delle Malvinas, l’oriundo italiano Mario Volpe.
Tra le altre opere che saranno proiettate al Festival
del Cinema Latino Americano di Trieste figureranno
film presentati ai maggiori festival europei, coproduzioni europee-latinoamericane, opere sulla presenza
ebraica in America Latina, produzioni spagnole sulla
cultura ispanica, e varie sezioni sulle Scuole di cinema,
la documentaristica, la letteratura e la musica latina.
Parte dei film presentati a Trieste verranno riproposti nei mesi successivi in altre città, in rassegne promosse in collaborazione con istituzioni pubbliche e
private.
Altre informazioni sul sito web www.cinelatinotrieste.org, all’e-mail [email protected], e su Facebook,
alla pagina www.facebook.com/cinelatinotrieste, dove
stanno già uscendo anticipazioni, articoli e video.
C.S.
il tuono q 21
VIAGGI ED ESCURSIONI
Sabato, 2 ottobre 2010
A due pAssi dAl pAese istriAno di BAle, in CroAziA, spirituAlità ed eCologiA si inContrAno
Eia. Fertilità, amore e saggezza. In ecovillaggio
We are all one. Siamo
tutti figli della stessa madre terra, diverse e peculiari emanazioni della
stessa energia vitale. E per
trovare l’equilibrio ognuno di noi dovrebbe ricercare l’armonia tra la propria
immateriale coscienza e la
materialissima terra. Spiritualità ed ecologia sono
inseparabili, due strade da
percorrere, entrambe, per
dar un senso (positivo)
alla propria vita. E per imboccarle non occorre poi
andare così lontano: l’eko
art centar Eia, situato
in Croazia a pochi chilometri da Bale (ndr, rubrica del 18 settembre 2010)
è davvero un buon punto
di partenza, appena all’interno dell’ultimo lembo
di costa istriana: pulita,
selvaggia, originale e per
questo tanto, tanto bella.
Anima
fondatrice
dell’ecovillaggio é Igor
Drandić, due occhi ben
aperti che sorridono tra
le rughe: quiete è il primo aggettivo che viene in
mente a tentarlo di descrivere. Dopo aver viaggiato
e vagabondato tra terre
tanto diverse e lontane,
dopo esser stato affascina-
to dal Tibet ed aver eletto
la Sardegna più sconosciuta a sua seconda casa,
Igor è tornato alle sue
origini e, sette anni fa, ha
creato il primo ecovillaggio croato, su un terreno
dove un tempo suo nonno
vi coltivava le viti. Segno
di buon auspicio, la scelta del nome: Eia infatti è
un’antica divinità istriana, dea della fertilità, ma
anche dell’amore
e della saggezza.
Tutte necessarie
per raggiungere
il famoso equilibrio, meta e scopo ultimo di una
vita alla ricerca
della pace interiore. Che qui
non si trova soltanto nel silenzio
della solitudine,
ma soprattutto
nella gioia conviviale della comunità:
punto
di forza, assieme
alla natura che
qui regna incontrastata, è infatti
il calore umano,
tenuto ben vivo dalle persone che qui vengono a
cercare, e a portare, pace.
Chi arriva per visitare
questo centro ecologico ed
artistico vi può soggiornare come fosse una sorta di
campeggio: può sistemare
la propria tenda o utiliz-
permacultura. Soprattutto
quest’ultima trova attenzione all’eko centar, dove
ormai da anni si svolgono
corsi di permacultura, sia
con appuntamenti ripetuti
settimanalmente durante tutto il corso dell’anno che con workshop di
alcuni giorni, tenuti da
guru come lo sloveno Janez Božič, l’italiano Dario Cortese padre della
“permacultura selvaggia”
e soprattutto l’austriaco
Sepp Holzer, fondatore do, trance dance, reiki, immagini visionarie o atdell’“agricoltura perma- tai chi, yoga, rebirthing, timi immobili di una renente” e autore del libro terapia del sorriso, tra- altà eterna, impregnata di
Der Agrar–Rebell (L’agri- dizioni indiane, giochi di emozioni che van ben oltre
coltore ribelle) per il qua- relazione alla scoperta del la foto-cartolina. Andate a
le l’Eia ha in esclusiva la mondo maschio-femmina vedere la Galerija dell’Eia:
vendita del testo croato.
capirete che cosa
e alla ricerca di
Il centro si occupa an- una comunione
intendo dire!
«Spesso chi
che di avvicinare i bambi- con il vero sé. E,
“Me piasi inviene qui per segnar quel che
ni alla natura con il pro- naturalmente,
“riposare”
getto Eco education for cibo sano!
me piasi far”
young people – for better
racconta
Igor
Non mancano
scopre che
world per il quale l’Eia ha poi gli incontri
(che tra le altre
è molto più
ottenuto il patrocinio del dedicati alla mulingue parla anriposante
Segretariato della Scienza, sica ancetsrale,
che l’italiano, o
“lavorare”»
Educazione e Sport del- dove si impara
dialetto istriano
la Croazia. Sono molti gli a far vibrare la
per meglio dire).
asili e le scuole che porta- voce (e l’anima) al ritmo Poi sorride, e aggiunge:
no qui i propri bambini e dei tamburi sciamanici. E “Ma no go ancora el diragazzi per visite in gior- i corsi di fotografia creati- ploma de illuminato. Tuto
vorare”: e allora, dopo nata, corsi di “scuola nella va: di professione, infatti, quel che insegno ai altri,
qualche giorno di ambien- natura” o campi estivi.
Igor ha fatto il fotografo. lo zerco de imparar anche
E per chiunque voglia Niente a che vedere con mi. Ogni giorno”. Ecco la
tamento, gli ospiti spesso
ritrovare
se foto da studio o reportage saggezza dell’Eia.
si rimboccastesso, l’Eia of- giornalistici: le sue sono
no le mani e
Chiara Meriani
Punto di forza
fre workshop
si mettono a
è il calore
“spirituali”:
tagliare
leumano, tenuto
corsi dai nomi
gna,
impaaffascinanti
stare fango
ben vivo dalle
come La scuoe paglia, dar
persone che
la della felicità
da mangiare
qui vengono
(Skola Sreće),
agli animali,
a cercare, e a
La vita in equiraccogliere i
portare, pace
librio, Intuiziofrutti dell’orne e spontanieto per poi
godere in compagnia di tà, Meditazione nel Bosco
un buon pasto - bio, a km Magico, L’esperienza della
zero, vegetariano e maga- sweat lodge o capanna suri vegano - davanti ad un datoria… che dan spazio
falò. Il modo migliore per a rilassamento profonsentirsi realizzati è fare, e
facendo si impara molto:
dalla costruzione di casette ecologiche fai-da-te
al bio-giardinaggio; dal
Una volta alla settimana si tiene rego- librio. L’entrata è libera, ma sono gradite
composting
all’utilizzo larmente il corso di permacultura, men- delle offerte: magari cibo per gli animali
delle piante medicinali; tre dall’ 8 al 10 ottobre si svolgerà il semi- della fattoria!
dall’uso dell’energia pu- nario di permacultura “Come realizzare
Per informazioni aggiornate e per
lita alla raccolta di acqua la vita nella Natura”.
saperne di più, potete contattare Igor
potabile; dalla creazione
Ogni mercoledì dalle 18 alle 20 si svol- Drandić oppure visitare le pagine su facedi oggetti in argilla alla gono gli incontri del ciclo La vita in Equi- book (Igor Drandić e Eko-art centar EIA)
zare una tenda o rulotte
messa a disposizione degli
ospiti; può anche sistemarsi in una deliziosa casetta dall’anima di paglia
e fango, in un rifugio di legno incastonato nel bosco
o magari in una piccola
capanna su un albero. Può
godersi l’atmosfera rilassata, il contatto con la natura, può imparare guardando o seguendo varie
attività proposte. Può farsi una vacanza all’insegna
del relax. Ma, ci racconta
Igor, spesso chi viene qui
per “riposare” scopre che
è molto più riposante “la-
Prossimi appuntamenti all’Eia
Eia, dea istriana
della fertilità
Raffigura una donna partoriente: l’antica scultura è stata ritrovata a Nesazio, sito archeologico
che ogni istriano dovrebbe visitare, ricordo orgoglioso delle proprie radici. L’epica difesa dell’indipendenza istriana, nel 177 a.C., cantata nel XVI
libro degli Annali di Ennio e nel Bellum Histricum
di Ostio, di cui rimane il racconto di Livio, ebbe qui
il suo epilogo con il sacrificio di Epulone e della sua
corte. Nesazio, distrutta dai Romani prima e dai
Longobardi poi, era l’unico insediamento istriano
che aveva tutte le caratteristiche di una città già ai
tempi della preistoria.
Eia, la dea istriana della fertilità, dell’amore
e della saggezza, veniva venerata dalle genti che
in antichità popolavano l’insediamento insieme a
Trita, Melesoco, Sentona e Histria Terra.
Info e contatti
Igor Drandić
cell. +385 (0) 98 9160650
tel. +385 (0) 52 824342
www.eia.hr
[email protected]
Dove si trova l’eko art centar Eia
Udruga za ekologiju i kulturu Eia
Association for Ecology and Culture Eia
52211, Bale – Croazia
16 km da Rovigno e 23 km da Pola, l’Eia si
trova nel comune di Bale, a soltanto 3 km dal
paese (e a 10 km dal mare).
Usciti dalla superstrada Rovigno – Kanfanar,
seguire le indicazioni per Bale.
Poco prima del peaese, sulla sinistra, troverete
le indicazioni per Krmed e 800 metri dopo l’incrocio il cartello Eia.
22 q il tuono
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Sabato, 2 ottobre 2010
il tuono q 23
SPORT
Sabato, 2 ottobre 2010
La Triestina cerca i 3 punti contro il Crotone
I biancorossi in serie positiva da quattro turni intendono proseguire la loro scalata in classifica con una vittoria
Una cosa è certa: la voglia di combattere per ottenere un risultato positivo è nel Dna dell’Unione targata Ivo Iaconi. Il tecnico giuliano ha plasmato una
squadra combattiva e reattiva, nemmeno lontana
parente di quella della passata stagione,
quando se passava in svantaggio poi perdeva regolarmente la partita, prova ne sia
il pareggio raccolto sull’ostico campo del
Modena lunedì scorso nel posticipo serale.
La Triestina sotto di 2 reti, dopo un primo tempo a dire poco sconcertante, ha saputo riprendersi alla grande nella ripresa
agguantando il pari grazie alle reti di un
ritrovato Godeas e di Testini su rigore a 2
minuti dallo scadere dell’incontro. Segnali positivi per i biancorossi, che già per la terza volta
dall’inizio del torneo cadetto riescono a raddrizzare
le sorti dell’incontro, prima di Modena infatti era già
accaduto contro l’Albinoleffe e in casa dell’Empoli.
Morale alto quindi in casa alabardata,che dovrà essere già da questo pomeriggio (fischio d’inizio ore 15,
stadio Rocco) confermato contro il Crotone. Mister
Iaconi potrà contare su tutti gli effettivi con la sola
esclusione dell’infortunato centrocampista Lunardini, comunque in fase di recupero. La formazione
calabrese, guidata dal tecnico Leonardo
Menichini (ex giocatore alabardato negli
anni ‘80), attualmente è al terzo
posto in classifica reduce dalla
brillante vittoria contro il Sassuolo per 2 a 0 e di un avvio di stagione piuttosto positivo condito
da 2 vittorie, 4 pareggi e nessuna
sconfitta.
Assieme al Crotone sino ad ora
non hanno perso nessuno incontro solamente la capolista Siena
e l’Empoli. I precedenti delle 2 formazioni
nella serie cadetta a Trieste vedono 3 vittorie alabardate, 1 pareggio e nessuna vittoria
calabrese, con i giuliani vittoriosi per 3 volte di fila dal 2004 al 2007. Queste le partite
in programma valide per la settima giornata
del girone di andata: Albinoleffe – Pescara, Ascoli –
Livorno, Cittadella – Empoli, Grosseto – Frosinone,
Piacenza – Padova, Reggina – Vicenza, Sassuolo –
Atalanta, Siena – Modena, Torino – Portogruaro, Varese – Novara.
Denis Locoselli
dopo il pareggio 1-1- contro il torviscosa la squadra di musolino porterà in campo «aggressività, grinta, entusiasmo e spirito di sacrificio»
Domenica Kras Repen contro Sandonà/Jesolo
Il Kras Repen è reduce dal primo pareggio nel campionato di serie D (1-1 a Torviscosa dopo i successi con Este e Pordenone
e il passo falso di Venezia) e si appresta ad
affrontare il Sandonà/Jesolo il 3 ottobre a
Rupingrande.
«Per domenica scorsa c’è moderata soddisfazione. È stata una di
quelle classiche partite al cui
termine non è facile dire se si
è trattato di un punto guadagnato o di due persi - afferma l’allenatore dei carsolini
Alessandro Musolino - La
gara è stata contraddistinta
da tre fasi ben distinte: un
primo tempo abbastanza
equilibrato in cui però noi
abbiamo dato una chiara
dimostrazione di maggior compattezza e organizzazione; una prima metà del secondo
tempo in cui la reazione del Torviscosa ha
rischiato di travolgerci ed una parte finale
dell’incontro in cui i nostri avversari sono
apparsi molto stanchi e noi abbiamo avuto
più occasioni per assestare il colpo del ko.
Alla fin fine, comunque, il punto ha mosso
la classifica e soprattutto ha corroborato il
morale dopo la sconfitta di Venezia».
E ora sotto con il Sandonà/Jesolo, altra
“grande” che capita in sorte in questo difficile avvio di campionato. La squadra veneta
arriva dall’affermazione contro il blasonato
Venezia ed è secondo solo all’inarrestabile
Treviso dopo tre successi e un pari. È una
compagine nata quest’anno dalla fusione fra
il San Donà e lo Jesolo e non
nasconde di puntare a salire
in Lega Pro.
Ha la struttura classica di
chi punta a vincere la categoria: i fuoriquota, provenienti dai migliori vivai veneti
(Cittadella, Padova, Vicenza,
Bassano), giocano in porta e
sugli esterni di difesa e centrocampo e tutto il resto del
gruppo è composto da ex pro
o big della categoria come Lanzara (ex Treviso e Matova), Faloppa (Sacilese), Zanette
(Tamai) l’anziano regista Migliorini (ex bandiera del Cittadella di Glereran) e poi le bocche da fuoco Andreolla (ex Pordenone, già
a Jesolo l’anno scorso con 17 gol), Gambino
(tra le tante Bassano e Sacilese e 18 gol l’anno scorso a Chioggia) e Amodeo (ex Carpi),
arrivato l’anno scorso a gennaio ed autore di
26 reti in 21 partite giocate.
La squadra del Kras Repen (www.slosport.org - Foto Lako)
Per non farsi mancare niente, poi, l’altra
settimana è stato tesserato anche il ventiseienne Mattia Turetta, che è uscito dalla Primavera del Brescia e ha sempre militato in
club di Lega Pro tra cui Massese e Sassuolo.
«Noi dovremo essere bravi a portare in
campo le armi delle matricole - aggiunge
mister Musolino - e cioè aggressività, grinta,
entusiasmo e spirito di sacrificio, ben consci
di avere pure noi qualche qualità importante
da far pesare in campo».
La rosa comincia ad essere quasi tutta a
disposizione. Contento rientrerà dopo la
squalifica, D’Agnolo potrebbe farcela ad es-
sere disponibile, Vigliani ha ricominciato ad
allenarsi con la squadra e anche il tesseramento di Bozic dovrebbe arrivare in tempo
dopo quello finalmente in cassetto del giovane italo-canadese Fronzo. Ancora out per
pubalgia il bravo Giacomi.
Quanto agli juniores nazionali, i giovani
di Marino Kragelj renderanno visita sabato
2 ottobre proprio al Sandonà/Jesolo, vogliosi di riscattare l’immeritata sconfitta (2-1)
patita a Montebelluna. Tale resa aveva fatto
seguito all’esordio vincente in casa contro il
Pordenone (3-0).
Massimo Laudani
Il forte atleta trIestIno vanta un palmares dI tutto rIspetto con ottImI pIazzamentI a lIvello InternazIonale. Il prossImo obIettIvo londra 2012
Beach volley: Cerqueni sogna le Olimpiadi
Considerato uno dei più forti atleti a livello nazionale di beach volley, il
triestino Alberto Cerqueni, classe 1978,
inizia la carriera agonistica all’età di 13
anni nella pallavolo raggiungendo l’apice in questa disciplina nella stagione
1996/97 con la maglia
del Volley Ball Udine in
serie B1.
Nel 2003 decide di
intraprendere la carriera professionistica
come giocatore di beach volley, abbandonando definitivamente
la pallavolo indoor: da
subito si afferma con
un 1° posto nel Trofeo
Città di Trieste in coppia con Luca Tarantini. L’ entusiasmo e la
voglia di perfezionare
la tecnica lo spingono
a trasferirsi in Brasile
per cinque mesi, più precisamente a Rio
de Janeiro nella splendida cornice di Copacabana, dove si allena con i più grandi
campioni di questo sport.
Tornato in Italia nel 2004 incamera
buoni risultati a livello nazionale: un 7°
posto al Torneo Master del Campionato
Italiano svoltosi a Tor Vaianica (Roma),
e un 3° posto al Raduno Internazionale
di Lignano Sabbiadoro
sono i piazzamenti di
rilievo in quella stagione. L’anno successivo
si piazza 5° agli Open
di Marina di Grosseto,
mentre nel 2006 diventa Campione Regionale del Friuli Venezia
Giulia.
Per quattro edizioni
consecutive, dal 2004
al 2007, vince il Trofeo
Città di Lignano Sabbiadoro. Nel 2008 Cerqueni viene convocato
nella rappresentativa
della nazionale Italiana
per partecipare ai campionati internazionali WVBF, dove con i colori azzurri
conquista per 2 volte il 5° posto sia a Lu-
gano in Svizzera che a Bolzano. Sempre
nello stesso anno viene chiamato nella
rappresentativa nazionale di Beachvolleyball Stars of Italy (solo per questa
occasione torna alla pallavolo indoor),
partecipando in dicembre alla Coppa del
Mondo WVBF piazzandosi 5°. Nel 2009
si piazza sempre 5° ad
una tappa del Torneo
Internazionale WVBF,
mentre quest’anno in
coppia con Davide Dal
Molin vince 2 tappe
degli Open del circuito
nazionale FIPAV.
Come trovi la situazione attuale del
beach volley in Italia?
La crisi economica
purtroppo si è fatta
sentire anche in questa disciplina, in quanto negli ultimi anni la
FIPAV ha dimezzato il
montepremi dei vari
tornei del circuito ita-
liano, aumentando però il costo d’iscrizione alle varie tappe.
Qual’è il compagno di squadra
con il quale ti sei trovato meglio?
Sicuramente Davide Dal Molin con il
quale ho ottenuto i migliori risultati a
livello nazionale. Attualmente abbiamo
un importante progetto in corso che spero vada a buon fine.
Quali sono i tuoi
progetti per il futuro?
L’obbiettivo principale che mi sono fissato è partecipare alle
tappe del World Tour,
cercando di entrare
nel tabellone principale tra le coppie più
forti al mondo, per
poi successivamente
prendere parte alle
Olimpiadi di Londra
del 2012.
D.L.
24 q il tuono
SPORT
Sabato, 2 ottobre 2010
I gIulIanI sI arrendono contro Il Mezzocorona nella gara dI rItorno deglI ottavI dI fInale, oggI Il vIa al caMpIonato dI a1
Pallamano: Trieste eliminata dalla Coppa Italia
Nulla da fare per la
Pallamano Trieste che
esce sconfitta a Mezzocorona e di fatto
esce agli ottavi di finale della Coppa Italia
2010/11.
Dopo la vittoria su
misura nella gara di
andata a Chiarbola (25
a 24 in favore dei biancorossi), Trieste subisce una netta sconfitta
in Trentino per 33 a 26 lasciando agli avversari allenati dall’ex Andreasic la possibilità di proseguire la manifestazione
verso le final – four.
Partita senza storia sino dalle battute
iniziali con il Mezzocorona che prende
subito il largo già al 12°
portandosi sul 7 a 1, fino
ad incrementare il suo
divario sul +8 ( 17 a 9)
alla fine del primo tempo. Nella ripresa la musica non cambia, il solo
Nadoh trova la rete con
una certa continuità per i
triestini totalizzando alla
fine 11 reti personali.
Vista
l’improbabile
rimonta, il coach biancorosso decide di concedere minuti di
gioco alla linea verde inserendo i giovani Kerpen, Anici, Oveglia, Postogna e Di
Nardo. Prova decisamente sottotono per
gli uomini del presidente Lo Duca, privi
di mordente e carica necessaria nei set-
tori nevralgici del campo, con una linea
difensiva dove gli avversari hanno trovato la via del gol con una certa facilità e
un attacco, quello biancorosso, non in
giornata.
Trieste dovrà rimettersi immediatamente
in carreggiata onde evitare pessime figure da
subito, visto che già da
questo fine settimana
prende il via il campionato di Serie A1. I giuliani nella gara d’esordio
sono di scena a Padova
sul campo dell’Emmeti,
di seguito le altre partite della prima giornata:
Estense Ferrara – Spel-
lanzani Casalgrande, Meran – Cassano
Magnago, Romagna – Parma, Sassari –
Pressano.
Denis Locoselli
Domani pomeriggio l’esorDio casalingo al palaTriesTe conTro il casTelleTTo Degli ex sTeffè e palombiTa
Basket, Leo Busca alla corte dell’Acegas
Gran colpo della Pallacanestro Trieste 2004 che
nella giornata di martedì scorso ha ufficializzato l’ingaggio dell’esperto
playmaker Leonardo Busca. L’atleta padovano arriva nel capoluogo giuliano dopo aver militato
nelle ultime 2 stagioni
a Scafati nel campionato di LegaDue.
L’importante
operazione di mercato si
è concretizzata grazie
all’impegno economico
dello sponsor O3 Omicron di Walter Tommasi, che ha garantito la
totale copertura dell’ingaggio del giocatore
veneto,
aumentando
così di fatto in maniera
notevole la qualità del
roster a disposizione di
coach Dalmasson.
Leo Busca inizia la
carriera nel vivaio della Virtus Padova, per
successivamente debuttare in serie A2 a Vicenza
con lo stesso club, che nel
frattempo aveva spostato la propria sede sociale.
Si trasferisce a Pozzuoli
per 3 campionati, dove al
termine del secondo centra la storica promozione
in A2 del club campano.
Nel 1997 passa a Roseto,
dove al primo colpo viene promosso dalla B1 alla
A2, per poi 2 anni dopo
ripetersi conducendo alla
promozione la formazione
abruzzese nella massima
serie. Nel 2000/01 avvie-
ne il suo esordio in serie
A con la casacca arancione della Snaidero Udine,
dove debutta pure nella
competizione
europea
della Coppa Saporta.
Nel 2002 scende di categoria e va alla Pallacanestro Messina, la squadra
sicula perde le finali pro-
mozione ma ugualmente
ottiene la promozione in
serie A grazie al ripescaggio dovuto all’esclusione
della Virtus Bologna. Nel
2004 si trasferisce a Ferrara in Legadue, mentre
la stagione successiva è di
nuovo in serie A sponda Roseto, prima di
iniziare la stagione veste la maglia di Sassari
per poi terminarla con
l’Upea Capo D’Orlando.
Il suo “giro”per l’Italia non termina qui, nel
2007 passa alla Pallacanestro Reggiana, per
poi l’anno dopo vestire la maglia gialloblù
dello Scafati Basket
in LegaDue. Il resto è
storia di questi giorni,
con l’ingaggio del forte
play alla Pallacanestro
Trieste sino al termine
della stagione in corso.
Passando al campionato, l’Acegas dopo la
netta sconfitta a Trento di
sabato scorso per 84 a 69,
è attesa ad un pronto riscatto già da domani dove
troverà al PalaTrieste (inizio dell’incontro fissato
alle ore 18) nel suo esordio
casalingo stagionale il Castelletto degli ex Steffè e
Palombita. Arbitri dell’in-
contro Matteo Boninsegna di Paderno Dugnano
(Mi) e Andrea Chersicla di
Erba (Co).
Questo il programma
completo della 2°giornata di campionato: Copra
Morpho Bakery Piacenza
– PentaGruppo Ozzano,
Pallacanestro Pavia – Paffoni Omegna, Centrale del
Latte Brescia – Garda Cartiere Riva, Zerouno Moncalieri S.Mauro – La For-
tezza Recanati, Goldengas
Senigallia – Bitumcalor
Trento, Co.Mark. Treviglio – Liomatic Perugia,
Edilcost Osimo – Consum.It Siena.
D.L.
Torneo maschile over 35
Organizzato dalla Pallacanestro Saba
di Trieste, con i contributi del Comune di
Trieste, dell’Amministrazione Provinciale
di Trieste, si è svolto in data 23, 24 e 25 settembre 2010 l’edizione del Torneo internazionale di basket maschile over 35.
Il quadrangolare, giunto alla sua quarta
edizione è stato disputato al Palazzo dello
Sport Giorgio Calza di Trieste. Unitamente alla Federazione Italiana Pallacanestro,
Comitato Regionale di Trieste, la Pallacanestro Saba si adopera per rendere possibi-
le la realizzazione di un campionato Master
con le stabilite fasi Provinciali e Regionali.
L’edizione 2010 del torneo ha visto la
partecipazione, oltre che della Pallacanestro Saba, le formazioni Master del Kozina
(Slovenia), Corno di Rosazzo e della Associazione Passione. La classifica finale ha visto primeggiare il Corno di Rosazzo con 6
punti, seguito dalla Pallacanestro Saba (4
punti), Passione (2 punti) e Kozina con 0
punti.
C.S.
Federico Ustolin campione italiano
26 Settembre 2010.
Il Campionato Italiano
Assoluto di canottaggio
sul Lago Superiore a
Mantova ha visto il triestino Federico Ustolin
(Canottieri
Saturnia)
primeggiare nella specialità Singolo Assoluti. La vittoria ha consacrato l’atleta come
canottiere attuale più
interessante sulla piazza, e uno dei pochi nominativi probabili che
indiscrezioni vogliono
sul taccuino del Ct della
squadra senior De Capua
per I Giochi Olimpici di
Londra 2012.
L’atleta allenato da
Spartaco Barbo, si pre-
sentava in finale superando a fatica batterie
e semifinale. Racconta
Ustolin: «In finale, sono
partito molto forte, ho
sorpreso tutti, compresi
i più favoriti. Ho cercato
di non farmi avvicinare
perchè sapevo gli altri
atleti di grand’esperienza sarebbero stati molto
pericolosi nel finale di
gara». Accelerando negli ultimi metri, Ustolin
portava a termine una
delle migliori prestazioni
della sua carriera agonistica.
Il secondo titolo italiano per Trieste arrivava dal 4 di coppia junior
femminile del Saturnia
di Alice Biondi, Ester
Gaggi Slokar, Alice Ferrarese e Beatrice Casali.
Invece, tesserato per I colori delle Fiamme Gialle,
vinceva il titolo italiano
assoluto il triestino Bernardo Miccoli.
Un secondo posto per
l’otto pesi leggeri del Saturnia con Cotognini,
Ferrarini, Leggieri, Milos, Panteca M., Panteca
R., Parma, Tedesco e tim.
Tassan.
Bronzo per il 4 di coppia pesi leggeri della Nettuno di Zacchigna, Deluca, Zobec e Covri. Due
medaglie di bronzo per il
Saturnia, ad opera del 2
senza di Mangano e Ferrarese e dell’otto senior di
Ustolin, Ferrarese, Ferrarini, Leggieri, Magano,
Milos, Panteca, Tedesco
e tim. Tassan. Fuori dalla zona medaglie si sono
piazzati al 4° posto il 4
con della Canottieri Trieste (Mariola, Martini,
Costagliola, Pinat, tim.
Debortoli), i 6° posti del
2 senza (Costagliola, Pinat), ed il 2 con (Mariola,
Martini, tim. Debortoli)
della Canottieri Trieste,
del doppio junior della
Nettuno (Duchic, Donat),
del singolo junior della
Timavo (Bortolotti), e l’8°
del singolo femminile del
Saturnia (Pizzamus).R.,
Parma, Tedesco, timoniere Tassan) del Saturnia
Daniele Fasolo
Sabato, 2 ottobre 2010
il tuono q 25
SPELEOLOGIA
Furio Premiani, Presidente della Federazione Provinciale di sPeleologia: «l’ultimo dei continenti inesPlorati»
L’affascinante mondo delle grotte
Trieste, tra le sue sfu- continente – spiega Premature, nasconde un miani – è fondamentale sia
patrimonio pubblico al per la ricerca scientifica sia
contempo conosciuto e per la salute di gran parte
completamente ignorato, della popolazione italiaesplorato e ancora da com- na. Per quanto riguarda il
prendere: le grotte carsi- valore scientifico, va sotche.
tolineato che
Nella Regione Friuli Ve- le cavità sotnezia Giulia fino ad oggi terranee sono
sono state scoperte sette- l’ultima parte
milatrecento grotte di cui del mondo anla metà (tremilacento) nel cora inesplosol sottosuolo della Pro- rata e dentro
vincia di Trieste.
vi si spalanca
Questi numeri, con- una finestra sul
frontati con il patrimonio passato che, a
nazionale (trentatremila), occhi esperti,
rendono l’idea dell’enorme mostra molte
concentrazione di cavità informazioni su
nella provincia triestina, chi e come si vie predispongono il lettore veva, quali clia cogliere quanto l’attività mi c’erano etc...
d’esplorazione delle grot- dalla preistoria
te carsiche sia importante fino ai giorni nostri. Sul
per gli speleologi e per tut- versante della tutela della
ta la cittadinanza.
salute pubbliInoltre, va anca – ribadire il
7300 grotte
che svelata la rapresidente – il
in regione,
gione per la quale
50% dell’acla speleologia è
3100 nel solo qua potabile
nata e si è particoconsumata in
sottosuolo
larmente svilupdella provincia Italia è un’acpata a Trieste. La
qua originata
di Trieste
risposta è: l’ “acda un ciclo
qua”. Dalla metà
carsico. Quindel XIX secolo, da quando di, la stato di salute delle
il bisogno d’acqua potabile grotte e la loro protezione
divenne pressante per una ha un effetto diretto sulla
città in sviluppo, molti uo- salute degli italiani».
mini iniziarono ad esploraTuttavia, il lavoro della
re il fondo delle grotte per Federazione
Provinciatrovare l’acqua potabile e le di Speleologia non si
questa ricerca diede corso esaurisce nella difesa delle
e corpo alla longeva spele- grotte carsiche. Un partiologia triestina.
colare impegno è rivolto
Oggi la storia continua, nella promozione della
e grazie all’impegno di speleologia, nell’organizmolti appassionati e pro- zazione di convegni e nella
fessionisti, la speleologia pubblicazione di materiale
triestina può vantare dieci divulgativo, nella ricerca
gruppi di speleologi riuniti scientifica
collaborando
nella Federazione Provin- con centri di ricerca e uniciale di Speleologia – come versità, nell’aggiornamenci racconta Furio Premia- to del prezioso strumento
ni, presidente della Fede- di lavoro che è il catasto
razione – e un gruppo di regionale delle grotte.
speleologi a se stante.
Alla base del necessario
Grazie alla Federazione lavoro della Federazione
Provinciale di Speleologia, per unire i vari gruppi e
la speleologia triestina è per affrontare assieme teriuscita ad instaurare un matiche sensibili, come
dialogo con le Istituzioni per esempio la creazione
pubbliche e con i singoli di una linea ferroviaria ad
Comuni per far conoscere alta velocità a Trieste ed i
e salvaguardare – come lo suoi effetti sulle cavità, c’è
definisce Premiani – «l’ul- la dedizione di ogni sintimo dei continenti ine- golo gruppo il quale, indisplorati».
pendentemente dagli altri,
L’importanza di salva- promuove la speleologia
guardare
«quest’ultimo con corsi didattici, si occu-
pa delle pulizia delle grotte
e contribuisce al monitoraggio e alla ricerca scientifica.
«Da molti intesa erroneamente come sport
– continua Premiani – la
speleologia è invece una
disciplina di ricerca e di
esplorazione che deve
partire innanzitutto dalla
conoscenza dell’ambiente
sotterraneo e da una minuziosa preparazione didattica e pratica prima di
cimentarsi in una discesa.
Per la formazione di nuovi speleologi, ogni gruppo,
secondo disponibilità da
accertare sui relativi siti
internet, provvede a organizzare corsi di speleologia che mediamente
durano cinque settimane.
inizio in tutta sicurezza».
I costi d’iscrizione ai corsi
si aggirano attorno ad ottanta euro e includono il
tesseramento alla società,
l’assicurazione e il prestito
dell’attrezzatura per
le discese in grotta.
«Molto spesso gli attori
Il mondo della
politici che dovrebbero speleologia a Trieste è florido, atinteragire con noi
rispondono con omertà tira molti curiosi
che squisitamente
e pressappochismo»
si appassionano e
ne condividono le
carsiche affrontando livelli emozioni, sebbene, per
di difficoltà crescenti. L’ul- sopravvivere certe difficili
tima esplorazione avviene situazioni riguardanti le
durante la quinta settima- grotte carsiche devono esna e una volta terminata, sere risolte – ammonisce
si può dire di esser degli Premiani. «Le grotte sono
speleologi. Ovviamente, – parte integrante della floincalza il Presidente – non ra e della fauna locale. Per
basta un corso di qualche questo motivo la Federas e t t i m a n a zione Provinciale di Speleper aver le ologia si batte e lavora per
capacità
e garantirne la tutela e il ril’esperienza spetto; nonostante l’impeper affron- gno però, molto spesso gli
tare tutte le attori politici che dovrebgrotte: una bero interagire con noi
volta
com- e capire l’importanza di
piuto il cor- questo habitat, rispondoso si fa parte no con omertà e pressapdel gruppo di pochismo». Il problema
speleologia, dell’inquinamento delle
e con esso grotte carsiche – appel’attività di na un anno fa dichiarate,
e s p l o r a z i o - con la Direttiva regionale
ne può aver Habitat Natura 2000 del
In questo periodo, si passa alternativamente da dei
corsi frontali teorici a delle
esercitazioni in palestra, a
delle escursioni ogni fine
settimana in diverse grotte
Carso, habitat faunistico
protetto – è ancora presente e nuocerà la salute
dell’ambiente, del mare e
dei triestini se le autorità
non interverranno in tempi utili.
L’argomento
“salute
delle grotte” a Trieste sembra essere un tabù da nascondere. È un argomento
che tocca più o meno da
vicino interessi particolaristici di proprietari terrieri, che interferiscono sugli
appalti pubblici per la costruzione di infrastrutture
attraversanti il Carso, e nel
momento della pulizia, necessità l’esborso di ingenti
somme di denaro per portare a termine le operazioni di bonifica.
Come spesso accade,
le amministrazioni non
vedono più in là del proprio naso, o per così dire,
del proprio mandato. Bisognerebbe trovare un
metodo per migliorare la
comunicazione tra le Associazioni e le Istituzioni:
forse con un bel disegno
semplice con tanti colori sgargianti, fatto da un
bambino potrebbe aprire
loro gli occhi. Allora, che
s’indìca un concorso artistico!
Daniele Fasolo
La Scuola di Speleologia Isontina
Allievi ed istruttori
Ha avuto inizio ed è in pieno svolgimento il primo
corso di speleologia della neonata Scuola di Speleologia Isontina che vede riuniti ben tre gruppi isontini
in un unico progetto didattico. L’ambiziosa iniziativa che è stata voluta precisamente dal Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” di Gorizia, dal Gruppo Speleologico “ Talpe del Carso” di Doberdò e dal
Gruppo Speleologico Monfalconese A.d.F. di Monfalcone ha riscosso fin da subito il plauso della Provincia
di Gorizia, attraverso l’assessore allo sport sig.a Sara
Vito, e soprattutto dai giovani a giudicare anche dal
numero degli allievi iscritti, ben quattordici.
Grotta Tarnoviza - Preparazione degli allievi
La novità assoluta che caratterizza questa prima
edizione e dei tempi che stanno cambiando è rappresentata dal folto gruppo femminile presente tra gli
iscritti al punto da costituire quasi il 50% del totale
degli allievi dell’intero corso.
Uniti per crescere. È questo il motto fortunato che
ha accompagnato la nascita della nuova interessante iniziativa nella provincia di Gorizia; la Scuola di
Speleologia Isontina, emanazione della Commissione
Nazionale Scuole di Speleologia della Società Speleologica Italiana, si pone dunque come un punto di
riferimento nella didattica speleologica della nostra
provincia.
Nata come un
primo progetto
pilota che, forse
in futuro prenderà piede e potrà
svilupparsi
sull’intero territorio regionale,
almeno
questo
è l’auspicio del
coordinatore regionale C.N.S.S.
– S.S.I. del Friuli
Venezia Giulia, Grotta Ercole
sig. Mauro Kraus
che è stato presente alla prima lezione del corso svoltasi a Monfalcone.
Il grande numero degli allievi iscritti rappresenta
indubbiamente un successo ma, non è il solo visto che
fin da subito la Scuola ha organizzato già quest’estate
uno stage, a livello regionale, per la verifica di nuovi istruttori di tecnica (IT) e aiuto istruttori (AI) in
modo da incrementare il corpo docente, non solo di
quella isontina ma anche a beneficio delle altre scuole
regionali. Anche in questo caso il successo è stato notevole visto che allo stage, inaspettatamente, si erano
iscritti numerosi aspiranti docenti provenienti anche
da altre regioni d’Italia.
Per informazioni e per saperne di più basta andare
sul sito www.scuolaspeleoisontina.it
C.S.
26 q il tuono
APPUNTAMENTI
Sabato, 2 ottobre 2010
“Domenica di carta”, archivi e biblioteche si raccontano
Domenica 3 ottobre, dalle ore
9.00 alle ore 20.00, apertura
straordinaria al pubblico degli
archivi e delle biblioteche statali.
Un percorso affascinante alla
scoperta della memoria del sapere attraverso libri, documenti, fotografie, stampe, disegni e
molto altro. Tesori sconosciuti,
presentati ai cittadini di ogni
età. Tecnologie e servizi
innovativi per l’accesso
alle informazioni di oggi
e di ieri. Visite guidate,
esposizioni ed eventi per
rendere ancora più avvincente il viaggio nel cuore
della cultura che ha fatto
grande il nostro Paese.
A Trieste, presso l’Archivio di Stato, in via
A. Lamarmora 17, alle
10.00 ci sarà la presentazione del patrimonio
conservato dall’Archivio
di Stato con visita guidata
all’edificio e alla mostra
documentaria I muri e i
confini mobili. Alle 11.00
presentazione dell’attività di restauro dei documenti a cui seguirà, alle
11.30 il caso di un archivio tutelato: l’Archivio
generale del Comune di Trieste.
Dalle 12.00 proiezione dei filmati realizzati durante il GMA dal
Public Affairs Officer a Trieste.
Ingresso gratuito.
La Biblioteca Statale di largo Papa Giovanni XXIII 6, invece, aprendo per l’intera giornata
con tutti i servizi attivi, coglie
l’occasione di mostrare la pro-
pria sede e di avvicinare i cittadini a tutte le opportunità di offerta al pubblico; nel contempo,
sarà possibile visitare la mostra
SottoTrieste. Duemila anni
di storia in Cittavecchia.
Mostra di Archeologia urbana, che vede la Biblioteca,
l’Università di Trieste, la Soprintendenza Archeologica e il Comune di Trieste affiancati
quali organizzatori e per la
quale sono previste visite
guidate.
La mostra rappresenta
il momento culminante del
più ampio progetto SottoTrieste, promosso, nel 2009,
dal Dipartimento di Storia
e Culture dall’Antichità al
Mondo Contemporaneo –
DiSCAM dell’Università di
Trieste, in cooperazione
con la Soprintendenza per i
Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, progetto
che si è posto l’obiettivo di
divulgare per la prima volta
al grande pubblico la portata delle scoperte realizzate
nel campo dell’archeologia
urbana a Trieste in un settore centrale del nucleo storico della città: Crosada.
L’intento dell’esposizione è
quello di accompagnare il visitatore in un ideale viaggio nel
tempo, attraverso le vicende storiche, le trasformazioni architettoniche e urbanistiche e i cambiamenti nella vita quotidiana
avvenuti nel cuore della città in
un periodo di quasi 2000 anni,
dalle origini di Tergeste fino ai
primi decenni del Novecento.
Il percorso reale è una “passeggiata cronologica” scandita da
pannelli tematici, reperti e documenti, dal periodo dei castellieri
all’età romana ed altomedievale
fino all’età contemporanea.
Molti i reperti esposti, quasi
esclusivamente inediti, di grande interesse archeologico e storico, ma anche accattivanti per
il grande pubblico: un’occasione
di riscoperta della propria città
per chi vi abita e un’occasione,
in generale, per conoscere più a
fondo la storia della città di Trieste.
La mostra è stata realizzata
grazie alla fattiva collaborazione tra la Soprintendenza per i
Beni Archeologici del FVG, il
Dipartimento di Storia e Culture dall’Antichità al Mondo Contemporaneo dell’Università di
Trieste, il Comune di Trieste e la
Biblioteca Statale di Trieste.
La mostra sarà visitabile fino
al 7 dicembre con il seguente
orario: da lunedì a giovedì 9.0018.30; venerdì e sabato 9.0013.30. Ingresso libero.
C.S.
“Scorze de mar” di Claudio Ceschin e il passato triestino
Scorze de mar (Franco Rosso editore, pgg.
43, € 12) rappresenta
una raccolta di ricordi,
di profumi, di sentimenti appartenenti a un passato triestino, a quello di
Claudio Ceschin. In
un piccolo volumetto color della farina,
dal titolo scritto con
l’azzurro di un’onda
del mare, Ceschin si
rituffa nel suo passato, facendo riemergere dai fondali della
mente la sua infanzia, la sua giovinezza
spensierata e tutte le
emozioni provate un
tempo, verso gli anni
Settanta, quando la
vita era ancora così
semplice.
La voglia di riportare alla luce questi
pezzi di storia, rimasti abbandonati
in un vecchio quaderno, è stata sollecitata
dall’incoraggiamento del
pittore triestino Livio Ro-
signano, che nei giorni
scorsi, al Caffè Tommaseo,
ha presentato l’autore e
il libro, alternando la sua
voce a quella di Mariella
Terragni, che ha recitato
alcune parti del libro.
Con il desiderio di sorridere, ma anche di riflettere, Ceschin, classe ’43, ex
dipendente della raffineria
Aquila, ha voluto scrivere
queste piccole opere d’arte
in dialetto triestino, senza ricorrere a ricercatezze
dialettali d’epoca, ma seguendo un proprio ricordo
fonetico per rendere
leggibili i racconti
anche alle persone
più giovani.
Brevi e semplici,
questi piccoli sprazzi
di vita quotidiana vogliono al contempo
insegnare qualcosa,
ovvero la genuinità e
la purezza, dimenticata oggi negli abissi
marini di un passato
in cui ci si accontentava di poco, dove
gli amici, l’estate,
la brezza, il vino e
i sentimenti erano
tutto ciò di cui aveva bisogno un uomo.
Ceschin lancia una
piccola frecciata alla
società odierna: «… iera el
principio dei ani setanta/
ne ligava tante robe in
comun/ ssai co’ le mule e
cantar de Trieste/ la vita
svolava, e noi via con ela
/stavimo ben, ciaro ier el
futuro/ ierimo operai, no
iera gran paga/ ma cossa importava, gavevimo
el mar/ el carso, la beleza
del mus e alegria/ co’ penso a ste robe, quasi no credo/ xe sparì tuto come inghiotido/ el vero valor me
par sepelido/ el mondo xe
cambiado ssai presto/ el
te da qualche fregola/ ma
el te ciol tuto el resto».
Un modo come un altro per farsi ricordare con
simpatia, perché i ricordi
svaniscono,
soprattutto
quelli più remoti, quelli che risalgono ai tempi
lontani della scuola, delle
prime amicizie, dei primi
amori. Tutto diventa fosco e se si cerca di rimembrare, sembra quasi che
il passato voglia scappare
dalla nostra mente, fuggire chissà dove. E allora
ecco che, con la carta e la
penna, tutto rimane intatto, o quasi! Il passato riemerge e si fissa per sempre
nelle pagine di un libro.
Benedetta Moro
Poesie sul sentiero Rilke
Si è svolta la quinta edizione di “Poesia per la pace sul sentiero Rilke” promossa dalle associazioni “Penombre” e
“Il pane e le Rose” di Trieste e “Versitudine” di Bologna
in collaborazione con NadirPro di Trieste.
L’iniziativa poetica si ispira
alle elegie di
Rainer Maria
Rilke e prevede
la lettura di poesie sul sentiero
dedicato al poe-
ta. Nel corso della passeggiata poetica
sono intervenuti i poeti Pino De March,
Tito Truglia, Edvino Ugolini, Christian
Sinicco, Luigi Nacci, Fabio Franzin,
Carlo
Bordini,
Stella
Cappellini, Salvo Quinto,
Giovanni Tuzet,
Loredana
Magazzeni, Serenella
Gatti, Piero Simon
Ostan e Giacomo
Sandron.
Edvino Ugolini
- Associazione
Penombre
“Evviva la neve - Vite di trans e transgender” da Knulp
Sabato 2 ottobre
alle ore 18.00, presso Knulp, in via Madonna del Mare 7/a,
l’Associazione Trans
Genere presenterà il
libro Evviva la neve
- Vite di trans e
transgender di Delia
Vaccarello.
Interverranno l’autrice Delia Vaccarello;
Fabianna Tozzi Daneri,
presidente Associazione Trans Genere; dott.
sa Laura Scati, psicologa, e il prof. Carlo
Trombetta, Urologo.
La più grande difficoltà che può incontrare uno scrittore,
narrando la “vita vissuta” come insieme di
esperienze, percezioni
e emozioni, è quella
di rimanerne distaccato, un inviato speciale dentro le storie
personali, un cronista,
magari scrupoloso ed
attento, ma che inevitabilmente
perde
l’essenza delle “vite”
narrate.
Ci sono rari casi in
cui lo scrivere di “al-
tri” diviene un percorso di vita proprio, raccontare, niente si può comprendere
un amalgama tra il narratore ed i narrati, fino in fondo se non proviamo a viveruna fusione indispensabile per far passa- lo profondamente, mettendo in campo
re un messaggio fondamentale al lettore, tutti i propri sensi, spostando la propria
esistenza su un piano di riquello di un vissuto in pricezione totale di quello che
ma persona.
Non esiste più il
ci stà intorno, un esercizio
Questo libro narra di
narrato e il narrante, che può sembrare a volte
momenti di vita vissuta,
ma persone che si
difficile, ma l’unico per vedove i protagonisti e la
dere a fondo il legame di
scrittrice sono un contifondono l’un l’altra
umanità che tutti noi vornum, una sorta di storia
remmo.
d’amore, dove l’esito positivo stà nello scambio continuo di emoNoi consigliamo di percorrere un emozioni, dove non esiste più il narrato e il zionante viaggio tra le pagine di questo
narrante ma persone che si fondono l’un libro, certi che un nuovo tassello potrà
l’altra.
essere facilmente collocato nella nostra
Questo, a nostro avviso, è l’elemen- battaglia più grande, la nostra vera realtà.
to indispensabile per raccontarci e farci
C.S.
APPUNTAMENTI
Sabato, 2 ottobre 2010
il tuono q 27
Personale di Sara Conestabo
È stata inaugurata venerdì 1 ottobre
2010, alla NŠK (Narodna Študijska
Knjižnica) via S. Francesco 20 , la
mostra di Sara Conestabo, Re Petrolio.
La mostra rimane visitabile fino al 30
ottobre 2010.
In questa serie di opere l’autrice affronta il purtroppo attuale tema dell’inquina-
mento, creando delle tele in cui il colore
si fa dapprima denso e avvolgente, per poi
frammentarsi in filamenti che inesorabili
e premonitori, si fanno strada lungo la superficie.
Sara Conestabo, figlia d’arte, è nata il
21 luglio 1988 a Trieste. Già da piccola era
in contatto con gli artisti stranieri a livello
internazionale. La passione per l’arte l’ha
guidata ad esprimersi nei suoi lavori. Dal
2006 collabora nell’organizzazione delle
mostre nella Conestabo Artgallery.
Sara continua a migliorare le varie tecniche di lavoro e l’espressività. La sua
prima mostra personale era all’università
di Scienze della formazione, Capodistria
(2009). Nel 2010 invece ha esposto a più
eventi e mostre: Versilia Wine Art Festival-Pietrasanta (Lucca) 2 edition, Etichette- Vino, arte e poesia (Bolzano), Expo Art
in Shanghai. Nonostante la sua giovane
età ha già collezionato una serie di premi
in concorsi nazionali ed internazionali.
C.S.
Il segno, la poesia, la luce: mostra
del pittore Francesco De Marco
Il ciclista, 2010- olio su tela
S’inaugura lunedì 4 ottobre alle ore
17.00 al circolo Fincantieri Wärtsilä
di Trieste (Galleria Fenice, 2) la mostra la Il Segno, la Poesia, la Luce,
personale dell’artista Francesco de Marco, che sarà introdotto dalla curatrice Marianna Accerboni. La rassegna propone
più di una ventina di oli realizzati dal pittore nel corso del 2010. Nato a Napoli nel
1964, de Marco si è formato nel capoluo-
go campano frequentando il pittore Vit- palmente rappresentato
torio Piscopo, esponente del Futurismo nell’esposizione triestina,
napoletano, col quale aveva stabilito un la creatività del pittore
profondo sodalizio. Dal 1981 al 2003 ha ha subito un forte impulvissuto a Trieste e a Udine, attualmente so, come se nuova linfa lo
vive e opera tra Lecce e Otranto. Visita- ispirasse. E si è fatta strabile fino al 16 ottobre (orario 17.00 da nell’artista una sorta di
appagata chiarezza com- 19.00 esclusi sabato e domenica).
«Un poeta con il pennello: chi conosce positiva. I temi visti di re- Il porto sicuro, 2010 - olio su tela
le opere e segue l’evoluzione della pittura cente in regione, a Udine,
di questo gentile e vigoroso artista parte- sono rimasti i medesimi,
lica, a tratti maggiormente figurativa, di
nopeo - scrive Marianna Accerboni - che una riflessione sul paesaggio, sui luoghi quel figurativo, che ti appare nei sogni,
ha scelto per vivere la luce della Puglia, e sugli accadimenti della vita, ma il mo- che forse ricordi solo il mattino, appena
non può non rimanere toccato da quel dus operandi si è arricchito: de Marco ha sveglio.
fil rouge di coinvolgente, assorto lirismo saputo lanciarsi con destrezza anche in
In quest’esposizione, che rappresenta
che avvolge i suoi lavori e chi li guarda: opere di maggiore dimensione e la sua una svolta significativa nella produzione
un lirismo a volte giocoso, a volte pensoso pittura si è fatta più luminosa e simbo- dell’artista - conclude Accerboni - de Mare quasi matematico si presenta quale originale
co, il quale rende
interprete, naturalmente colto
le sue rappresene profondo, della contemporatazioni essenziali,
neità, approdato alla sensibilità
ma nel contempo
espressionista anche attraverso
profonde.
i venti della Transavanguardia,
Una delle prime
tendenza tra le prime a prodoti che si rilevano
muovere, all’inizio degli anni
in un vero artista è
ottanta, un libero ritorno alla
rappresentata dalgioia e ai colori della pittura e
la capacità di evolalla figurazione, rompendo il
vere, mutandolo, il
predominio del concettuale e
proprio linguaggio.
aprendo l’idioma della pittura
Nell’anno
2010,
a nuove possibilità e istanze».
periodo
princi- Il riposo, 2010-olio su tela
C.S.
Premiazioni concorso fotografico “Andar per l’età di mezzo”
Si svolgeranno questo pomeriggio, a partire dalle
18.30, presso la sala Bazlen di Palazzo Gopchevich in
via Rossini 4, le premiazioni dei vincitori della seconda edizione del concorso fotografico Andar per l’età
di mezzo.
La manifestazione, organizzata in collaborazione
con il Comune di Trieste e mc59.com, nell’ambito de-
gli eventi indetti dall’Associazione
Tredici Casade, da oltre dieci anni
persegue lo scopo di portare i cittadini sulla “retta storia” della nostra
amata Trieste, con tutti gli elementi atti a stimolare i ricordi del medioevo tergestino, che nulla ha da
invidiare ad altre città italiane.
In questo caso, la presentazione puramente visiva ha visto 60
fotografi provenienti non soltanto
dalla regione ma pure dall’estero
(sloveni e austriaci), cimentarsi a
scattare inquadrature suggestive
ai numerosi “figuranti – modelli”
presenti all’interno del Castello di
San Giusto che hanno appunto
riproposto quadri e figure dell’età
di mezzo: dame e cavalieri, menestrelli, giullari, arcieri e combattenti all’arma bianca, dove lo
scorso 20 giugno hanno posato per
tutti i presenti durante l’intero
pomeriggio.
Dopo le premiazioni del vincitore assoluto e dei primi tre
classificati delle due categorie
in gara, colore e b/n, seguiranno le proiezioni delle foto di
tutti i partecipanti al concorso.
L’ingresso è libero.
Si ricorda inoltre che questo
pomeriggio, con inizio alle ore
15, ci sarà il concorso fotografico Dog Day, organizzato da
mc59.com con la collaborazione
del Wall Street Institute e Lav
Onlus Trieste. Il ritrovo è previsto a partire dalle 14:30 in viale
Romolo Gessi, nei pressi della
gelateria Vitti da dove partirà la
passeggiata non competitiva e il
relativo concorso.
Denis Locoselli
28 q il tuono
APPUNTAMENTI
Sabato, 2 ottobre 2010
dal 6 al 10 ottobre simon callow, uno dei più apprezzati attori britannici, porterà sul palcoscenico una commedia inedita scritta da Johnatan bate
Shakespeare - The Man from Stratford al Rossetti
Riscoprire Shakespeare, ascoltare “davvero” le parole
di Shakespeare, così come saranno risuonate per la prima volta in scena, attraverso il talento di Simon Callow, uno dei più ammirati attori britannici.
L’inaugurazione della Stagione
2010-2011 è forse la più originale nella storia del
Teatro
Stabile:
affidata a un attore inglese, che
reciterà in lingua
originale Shakespeare – The
Man from Stratford, una commedia inedita, diretta da Tom Cairns e
scritta da Johnatan Bate, eminente studioso e autorevole biografo shakespeariano, che ha curato per la Royal
Shakespeare Company l’edizione delle opere complete.
Un’inaugurazione “fuori dai canoni” ma che lo Stabile ha
voluto declinare in questi termini per ragioni molteplici.
Innanzitutto il desiderio di aprire entrambi i cartelloni
dedicati alla prosa con un grande omaggio alla figura
dell’attore: Franco Branciaroli alla Sala Bartoli e sul palcoscenico del Politeama Rossetti lo straordinario Simon
Callow. Poi il tributo al genio di Stratford on Avon, che
fu drammaturgo e a propria volta attore. Infine l’intenzione di offrire al pubblico un’esperienza nuova: ascoltare la prosa in versione originale non deve spaventare
(ci saranno comunque i sopratitoli) anzi, è un’opportunità per ampliare
l’orizzonte della
nostra passione
per il teatro, per
farci conoscere –
oltre ai significati
– anche la musicalità, le cadenze,
i contrappunti, le
armonie che un
autore ha voluto
infondere al proprio testo…
Simon Callow ci donerà tutto questo, protagonista di
una serata memorabile. Il grande pubblico non farà fatica
a riconoscerlo nei ruoli principali di tanti film di successo: Amadeus, Camera con vista, Quattro matrimoni e un
funerale, Il fantasma dell’Opera, Shakespeare in love,
Christmas Carol… Ma in Italia non si conoscono ancora
“dal vivo” la sua intensità espressiva, il suo eclettismo, la
forza drammatica e la capacità di trascolorare nell’ironia,
la pulizia del suo gesto... Lo spettacolo che lo conduce a
Trieste – sua prima e sola piazza italiana – e che prima
figurerà in cartellone al Festival di Edinburgo, nasce sulla
linea del suo successo mondiale, The Mystery of Charles
Dickens, replicato dal West End a Broadway, dall’Australia al Canada. In The Man from Stratford ci restituirà il profilo di Shakespeare uomo e quello dell’artista,
interpretando i brani più celebri della drammaturgia del
Bardo, i suoi personaggi più amati, e dando voce ad altri
ricordi, aneddoti, ritratti di grande suggestione.
Shakespeare - The Man From Stratford
Di: Jonathan Bate
Scene: Tom Cairns
Regia: Tom Cairns
Produzione: Howard Panter for Ambassador
Theatre Group and Assembly Theatre, with Marshall Cordell and Act Productions
Interpreti: Simon Callow
Calendario recite
MER 6 ottobre h. 20.30 turno PRI
GIO 7 ottobre h. 20.30 turno A
VEN 8 ottobre h. 20.30 turno B
SAB 9 ottobre h. 20.30 turno C
DOM 10 ottobre h. 16.00 turno D
Durata dello spettacolo
2 ore con intervallo
Prosegue la stagione sinfonica del Teatro Verdi
Venerdì 8 ottobre, con replica po- che si sviluppa sui toni ora fiabeschi, ora
meridiana sabato 9 ottobre, si terrà il fantastici, ora intensamente romantici.
A questa Ouverture faranno seguito
quinto appuntamento sinfonico del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”: protagoni- dello stesso autore i Psalms op. 42 che
sta della prima parte del concerto Felix vedranno coinvolti nell’esecuzione oltre
Mendelssohn Bartholdy di cui sarà all’Orchestra, il Coro del Teatro Verdi
eseguita in apertura l’Ouverture op. istruito dal M° Lorenzo Fratini e il so95, “Ruy Blas” che doveva servire prano Miranda Keys. L’artista si è esibita in recital in Londra,
d’introduzione all’omoEdimburgo, Glasgow,
nimo dramma di Victor
Città del Messico, KuaHugo, al suo tempo molla Lumpur, Tokyo, Sinto popolare. Nonostante
gapore, Manila, Sydney
Mendelssohn rinnegasse
e Perth. In particolare
le tinte fosche di questo
in Inghilterra ha canscritto la composizione
tato in sale prestigiose
che ne scaturisce, e che
come la Barbican Hall,
fu portata a termine dal
QEH, Glasgow Royal
compositore nel 1839, è
Concert Hall, Linbury
di grande drammaticità e
Studio Theatre al Codi sicuro effetto nell’imvent Garden. In campatto sul pubblico. Le
po operistico ha reOuvertures da concerto
centemente cantato la
sono una sezione imporNorna in “Götterdamtantissima della produmerung”; una nuova
zione orchestrale di Felix Il soprano Miranda Keys
produzione di “Ariadne
Mendelssohn-Bartholdy,
non solo per la loro qualità, ma anche auf Naxos” a Salisburgo e che ha cantato
perché delimitano l’orizzonte ideale e spi- anche per il suo debutto a Lipsia “Hanrituale del compositore nelle tappe suc- sel und Gretel” a Glyndebourne.. Ha poi
cessive della sua carriera e mostrano gli debuttato in “Die Götterdammerung” ad
aspetti più originali della sua creatività Halle diretta da Mark Elder e diretta da
Simon Rattle a Aix-en-Provence e
al Festival di Pasqua di Salisburgo.
Al “Verdi” ha recentemente cantato in “Tannhauser”.
Nella seconda parte del programma sarà eseguita la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op.68
“Pastorale” di Ludwig van Beethoven, capolavoro tanto noto e Il M° Gudni Emilsson
tanto amato dal pubblico di tutto
ra entra in gioco in quanto vista e sentita
il mondo. Composta tra il 1807 e il
1808, questa sinfonia ha avuto la sua pri- dall’uomo “ è il tempio di una religione
ma esecuzione a Vienna, al Theater an der della benevolenza al cui centro vi è l’uoWien il 22 dicembre 1808: “espressione mo”. Sul podio il M° Gudni Emilsson,
del sentimento piuttosto che pittura” così nato a Reykjavik, il direttore islandese al
era definita nel programma del concer- suo debutto sul podio triestino, è stato Dito. E nella musica del ‘700 la natura era rettore musicale della German Tübingen
stata spesso spiata, riprodotta, descritta, Chamber Orchestra, del Classical Music
ma Beethoven si inserisce solo formal- Festivals dell’Università di Tübingia in
mente in questa tradizione, perché a lui Germania, della Camerata Boema Pranon importava dipingere. “Nessuna pit- ghese e infine della Thailand Philharmotura – decretò – si lascia agli ascoltatori nic Orchestra di Bangkok. Per il 2010 e
di individuare le sensazioni”scrisse tra gli il 2011 è stato nominato direttore ospiabbozzi del’opera in gestazione. Il musici- te del Haydn Festival di Vienna, della
sta amava tanto la natura e da essa traeva Stuttgart Chamber Orchestra e della San
pace e conforto, ma il suo spirito religioso Francisco Chamber Orchestra e infine
lo portava a riconoscere Dio nell’univer- della Arthur Rubinstein Philharmonic la
so, nelle opere della creazione. La natura più prestigiosa Orchestra delle Polonia.
dunque diviene il simbolo della emozione In Italia sarà ospite dell´ Arena di Verostessa, incarna il desiderio di purificazio- na.
C.S.
ne. La natura, pur protagonista dell’ope-
“La soglia del tempo” di Silvia Osojnik
La danza dei musici - olio su tela
Sarà visitabile fino a venerdì 8 ottobre, presso la
Galleria Rettori Tribbio 2
(Piazza Vecchia, 6) di Trieste, la mostra personale
della pittrice Silvia Osojnik. La rassegna propone
una trentina di opere realizzate dalla pittrice a olio
negli ultimi 15 anni, tra
cui molti lavori inediti. Gli
orari di visita sono: feriali
10.00 · 12.30 / 17.00 · 19.30
- festivi 11.00 · 12.30 (lunedì chiuso)
Quante esistenze ha vissuto un artista o un poeta,
per raccontare - apparentemente senza motivo e senza
sollecitazioni contingenti
- vite e atmosfere passate,
che odorano di tavole di
palcoscenico e di fondali
marini, su cui rimarranno
per sempre adagiati barche
e velieri? È il caso di Silvia
Osojnik, pittrice triestina di
talento, dalle lontane origini croate e ungheresi, autrice di una pittura avvincente
e colta, che magistralmente, nonostante la matrice
totalmente autodidatta, sa
evocare atmosfere svincolate dal tempo e collocarle
nella cornice del sogno.
Appassionata di cultura araba, della metafisica
orientale e cristiana, dell’arte gotica e medievale, della
pittura di De Chirico, l’artista, dipingendo rigorosamente a olio e facendo uso
di abili e istintive velature,
compone un mondo morbidamente onirico e simbolico, in cui, nel corso del
tempo, alla polvere del circo e del teatro, alla finezza e
al ritmo delle composizioni
di Pietro Longhi, all’evasiva
ma drammatica intensità
del gesto di Francis Bacon
e al silenzio adagiato del
fondo del mare, da cui trae
spunto per le sue “visioni”,
si va un po’ alla volta sostituendo un’architettura
surreale, che si fonda su
moduli semplici e allusivi,
intrecciata a presenze umane: una pittura abile e sottilmente avvincente, naturalmente ricercata e raffinata,
legata ai sofismi d’Oriente,
ma nel contempo anche alla
cultura del passato remoto
dell’Europa. Un linguaggio
espresso attraverso quelle
vibrazioni intense ed evanescenti di luce e di colore,
quelle atmosfere incantate e apparentemente cupe,
che caratterizzano ancora
oggi l’arte del nord est europeo, dall’architettura dei
castelli della Baviera all’arte
croata contemporanea, alle
dense atmosfere magiare,
che sembrano materializzare l’evocazione di un sogno mediante un linguaggio
composito, ma nel contem-
po elementare e attraverso
le quali la Osojnik sa rendere visibile l’invisibile.
Silvia Osojnik, triestina,
è laureata in biologia. Pittrice autodidatta, espone
dalla fine degli anni ottanta.
In tale periodo ha partecipato a numerose collettive
in Italia e all’estero: le sue
mostre personali più importanti sono state ordinate
a Grado, Firenze, Trieste e
Graz.
C.S.
A causa di un errore nell’impaginazione, nell’articolo A Madrid e in Irlanda per la musica,
pubblicato sul numero 17 de il Tuono, sono state
invertite le fotografie di Stefano Muscovi e di
Walter Geromet. Ci scusiamo con i lettori e con i
diretti interessati.
Ex-tempore
“Vele e Colori di Barcola”
Il Circolo Marina Mercantile Nazario Sauro indice per
il giorno domenica 3 ottobre
il decimo concorso estemporaneo di pittura, scultura
e grafica denominato “Vele
e colori di Barcola”, che si
terrà presso la sede in Viale
Miramare 40. L’evento viene
organizzato con la collaborazione del Centro Iniziative
Culturali Z04 e gode del Patrocinio della Regione Friuli
Venezia Giulia, Comune di
Trieste e Provincia di Trieste.
Alla manifestazione possono partecipare artisti italiani e stranieri di qualsiasi
tendenza artistica. La forma
espressiva e la tecnica delle
opere sono libere: la dimensione massima delle stesse
non deve superare 100 cm di
base (esclusa l’eventuale cornice). L’ex tempore è aperta
anche alla partecipazione di
Giornata europea
del pedone
Si svolgerà lunedì 4 ottobre una passeggiata sulla pista
ciclopedonale da Ponziana ad
Altura.
Per i partecipanti ritrovo in
Ponziana alle 10.00 (si arriva con la linea 1 dalla Stazione
Ferroviaria o con la linea 10
fino a S. Giacomo, per il ritorno da Altura con la linea 37 per
Trieste o con la linea 48 direzione Cattinara).
Alla partenza interventi sul significato della giornata da parte
del Presidente della Provincia
prof. Maria Bassa Poropat, del
Direttore del Centro Cardiovascolare dott. Andrea Di Lenarda e del Presidente del COPED
CAMMINATRIESTE prof. Carlo Genzo.
Info: tel. 040 762132 (martedì
10.00 - 12.00 / venerdì 16.30 18.30).
e-mail: [email protected]
Corso di buddismo tibetano
Si informano tutti gli interessati che a partire dal 5 ottobre
2010 presso il Centro Buddista Tibetano Sakya “Kunga Choling”
di Trieste si terrà il consueto corso di buddismo tibetano, a
cura di Ani Sherab Choden, monaca residente del tempio di
via Marconi 34. Gli incontri saranno a cadenza settimanale,
ogni martedì dalle 19 alle 20 circa.
L’iniziativa, che è aperta a tutti e
gratuita, spazia nei vari campi della
religione buddista e della cultura
tibetana.
Per
ulteriori
informazioni,
rivolgersi al Centro Buddhista Sakya
di Trieste, via Marconi 34, telefono e
fax 040 571048.
Sito web: www.sakyatrieste.it
ragazzi dai 6 ai 15 anni di età
per i quali la Giuria assegnerà specifici premi.
A partire da mercoledì 29
settembre le tele e i supporti
degli artisti in concorso possono essere timbrati presso
la sede del C.M.M. in Viale Miramare 40 (con orario
10.00-12.00 e 16.00-18.00),
fino alle 12.00 di domenica 3
ottobre.
Si possono timbrare i supporti anche nelle seguenti
sedi, durante l’orario di apertura:
- Cadel Colori – via Spiro Xidias 6 – tel. 040 371282
Il quadraio - Bottega d’arte
in Monfalcone – via Oberdan
22 Tel. 0481 410525
- La cornice di Milia – Androna Chiusa 3 – Tel. 040
308097 (orario 17.30 20.00)
- Quadricolor – Via Diaz 4 –
Tel. 040 300262
- Galleria Tigor – Baredine –
Donje (Buje - Croazia)
Le opere dovranno essere
consegnate esclusivamente
domenica 3 ottobre entro le
ore 15 al Circolo Marina Mercantile di Viale Miramare 40.
Motoincontro
“Motoraspo”
Il Motoclub Duino organizza
domenica 3 ottobre il motoincontro “Motoraspo”, con ritrovo
a Sistiana mare alle 9.30.
L’evento è aperto a tutti i tipi di
moto maxiscooter, Vespe & c.
Info: Diego 333 6437137
[email protected]
www.motoclubduino.com
il tuono q 29
APPUNTAMENTI
Sabato, 2 ottobre 2010
“Bancarelle” al Giulia
Riprende domenica 3 ottobre
e sarà allestita ogni prima domenica del mese la rassegna “Bancarelle” al Giulia. Il mercatino si
svolgerà dalle 10.00 alle 19.30
presso il Centro Commerciale
“Il Giulia” nell’ambito del Comprensorio del Polo Dreher di via
Giulia, 75/3 a Trieste.
Per informazioni: associazione
culturale “Cose di vecchie case”,
tel. 339 7495333
To escape from Babylon:
Sound boys connection
Il Teatrino Franco e Franca
Basaglia (parco di San Giovanni) organizza giovedì 7 e venerdì
8 ottobre alle 17.00 due giornate
di approfondimento sulla cultura musicale reggae e dance hall.
Road to Zion e Roots and Culture Crew presentano una mostra
fotografica curata dall’Associazione “TriesteInLevare”, proiezione di film-documentari e dibattiti. A seguire due serate live
con tutti i Sound System attivi in
Provincia. L’evento è seguito in
diretta da Radio Fragola (104.5
- 104.8 fm).
Appuntamenti
al KNULP
Lunedì 4 ottobre alle 20.30 (in
collaborazione con Circolo del
cinema Metropolis), per la rassegna cinematografica Una serata
in famiglia, verrà proiettato il
film “La signora ammazzatutti”
di John Waters (USA - 1994 - durata 93’).
Martedì 5 ottobre alle 21.00 si
terrà invece il concerto del Jazz &
Wine of Peace Trio (Pedro Spallati - sax, Igor Spallati - contrabbasso, Ugo Alunni - batteria), in
collaborazione con il Circolo Culturale Controtempo.
Via Madonna del Mare 7/a
tel/fax: 040 300021
Aperto dalle 10.00 alle 24.00.
Laboratorio di
tecniche incisorie
Anche quest’anno l’Associazione “PRINTS” (PResenze INcise a
TrieSte) ha attivato il Laboratorio Didattico di Tecniche Incisorie che si terrà nelle giornate di
lunedì e giovedì dalle ore 18.00
alle 20.00 presso il laboratorio
di ebanisteria del Liceo Artistico Enrico e Umberto Nordio a
Trieste, via Calvola 2 sotto la
guida del prof. Furio de Denaro
e Flavio Girolomini. Nel mese
di ottobre viene offerta ai nuovi
associati la possibilità di seguire
per quattro giornate il Laboratorio Didattico.
Per informazioni:
[email protected]
tel. 349 3634795 - 339 5992564
www.associazioneprints.blogspot.com
Incontri alla
farmacia “Alla Borsa”
Orario invernale
Immaginario Scientifico
Science Centre
Da domenica 3 ottobre, al
Science Centre Immaginario
Scientifico di Trieste (Riva
Massimiliano e Carlotta 15
- Grignano), entra in vigore
l’orario di apertura invernale: ogni domenica dalle 10.00
alle 20.00 (negli altri giorni
il museo è aperto su prenotazione per gruppi e scuole).
Anche il laboratori per
bambini “Scienziati della domenica” si adattano alla stagione e da questa domenica
si svolgeranno alle ore 10.30
(prenotazione consigliata).
Per informazioni:
tel. 040 224424
[email protected]
www.immaginarioscientifico.it
Martedì 5 ottobre alle 17.45 si
terrà la conferenza “Omeopatia
e terapia olistica. Casi clinici”,
con la dott.ssa Silene Piscanec.
Giovedì 7 ottobre alle 17.45
avrà luogo l’incontro “10 regole
per un corretto rapporto cane
- padrone”, a cura di Massimo
Visentin e Costantino Di Iorio,
addestratori ed esperti in psicologia canina
Per la serie L’esperto risponde, mercoledì 6 ottobre alle
17. 30 parleremo di “Fiori di
Bach per adulti e bambini” con
la psicologa Donatella De Colle.
Riapertura dello
Speleovivarium
Sabato 2 ottobre, alle 18.00,
riapre lo Speleovivarium in via
Guido Reni 2. Domenica, dalle
10.00 alle 12.00, si svolgeranno
le visite guidate al pubblico.
Escursione con
Piacevolmente Carso
Domenica 3 ottobre la
cooperativa “Curiosi di natura”
e il consorzio Ecoturismo Friuli
Venezia Giulia propongono
un’escursione guidata sul Monte
Brestovec, nel Carso isontino,
dalle 9.30 alle 13.00, alla
scoperta della natura e dei luoghi
della Grande Guerra.
Al termine possibilità di
degustazione enogastronomica.
Appuntamento domenica alle ore 9.15 di fronte alla TrattoriaGostilna Peric di Marcottini, a Doberdò del Lago, e trasferimento
con mezzi individuali a Devetachi. Seguirà la passeggiata sul Monte
Brestovec. Il percorso è adatto a tutti, ma sono necessarie scarpe
da escursione. Alla fine (facoltativamente, e su prenotazione)
degustazione di prodotti tipici, a prezzo convenzionato.
Per la partecipazione all’escursione e alla degustazione è necessaria
la prenotazione, contattando il cell. 340 5569374, o
l’e-mail: [email protected].
Altre informazioni sul sito web www.curiosidinatura.it
Iscrizioni alle attività
del “Teatro Incontro”
Al “Teatro Incontro” sono
aperte le iscrizioni al “Corso di
teatro” e al laboratorio trimestrale sulla “Comunicazione teatrale” sino a martedì 5 ottobre.
“Per un incontro con la parola
e col gesto,
con chi ama il teatro,
con il palcoscenico,
con te stesso”
Durante il corso vengono proposte e sviluppate tre materie
di insegnamento corrispondenti, in linea generale, ai settori
teatrali della Recitazione, della
Mimica e della Dizione. Le tre
materie sono strettamente interdipendenti.
Per informazioni e iscrizioni
gli interessati possono rivolgersi ogni martedì e giovedì dalle
18.30 alle 20.00 al “Teatro incontro” in via Somma 3.
Tel. 338 1167057
e-mail: [email protected]
www.teatroincontro.it
Inizio corso: giovedì 7 ottobre
ore 19.30.
Inizio laboratorio: venerdì 8
ottobre ore 20.00.
Nuovi orari Museo
della Comunità Ebraica
Da lunedì 4 ottobre il Museo
della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” di
via del Monte 5/7 osserverà un
nuovo orario.
La struttura sarà aperta lunedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 10.00 alle 13.00;
martedì e giovedì dalle 16.00
alle 18.00. Si aggiunge così
un’ulteriore apertura pomeridiana per venire incontro alle
esigenze dei visitatori che mostrano di preferire, soprattutto
in caso di mostre, la fascia del
pomeriggio.
Per informazioni:
tel. 040 633819
www.triestebraica.it
[email protected]
Prossime attività ARCI
Sono aperte le iscrizioni al corso
di teatro per bambini 6/10 anni da
ottobre ogni mercoledì dalle 17.00
alle 18.30.
Il corso è a cura di Elisa Risigari
della compagnia teatrale “La luna a
guinzaglio”.
Per iscrizioni ed informazioni:
[email protected]
ARCCS (Associazione Culturale
Casa dello Studente - via Fabio Severo 154, Trieste)
mercoledì 6 ottobre ore 18.30
ARCI Spritz
verranno presentate le nuove attività dell’ARCCS.
Associazione Swamateh (via Orsenigo 22/1, Trieste)
Tel: 040 350114 - Cell: 333 722982
email: [email protected]
ogni giovedì ore 20.30
Corso di biodanza presso il Circolo
Officina
Trovate tutto questo e molto di più
sul sito: www.arcitrieste.org
Programma
Casa Internazionale
delle Donne
Il 5 e 6 ottobre, dalle 18.00 alle 20.00,
la Casa Internazionale delle Donne,
centro culturale e di servizi istituito su
progetto promosso dalla Provincia di
Trieste, apre al pubblico i suoi spazi di
Via Pisoni 3 per far conoscere le attività
del Settore Ben-Essere.
PROGRAMMA:
5 ottobre ore 18.00
Conoscenza e pratica:
18.15 - 18.45: Laboratorio di autostima
per donne; vivere con hara per potenziare l’addome, il nostro centro vitale;
rio abierto
18.45 - 19.30:
tecniche corporee dolci / aisthesis
19.00 - 20.00: biodanza
per bimbe/bimbi:18.00 - 20.00
Laboratorio ludico-creativo
6 ottobre ore 18.00
Conoscenza e pratica:
18.15 - 19.15: Laboratorio di autostima per donne; fiori di Bach; danza del
ventre
1900 - 19.30: alimentazione consapevole
19.15-20.00: yoga
per bimbe/bimbi: 18.00 - 20.00
Laboratorio ludico-creativo
Via Pisoni 3 - tel. 040568476
www.casainternazionaledonnetrieste.org
[email protected]
Calendario 2010/2011
Trieste Contemporanea
Il Comitato Trieste Contemporanea
è lieto di invitare la S.V. alla conferenza stampa di presentazione del
calendario della stagione 2010/2011
che si terrà mercoledì 6 ottobre alle
11.30 allo Studio Tommaseo di via
del Monte 2/1.
Al termine seguirà bicchierata.
Info: Tel. 040 639187
[email protected]
www.triestecontemporanea.it
30q il tuono
L’oroscopo
della settimana
Gli oroscopi sono tradizione antichissima che ha diversi livelli, dalla
saggezza millenaria raffinata del Libro dei Mutamenti cinese (I Ching)
a scemenze assolute e nocive che
noi non siamo disposti a pubblicare.
Abbiamo scelto perciò di fornirvi un
servizio che si avvicina al livello più
nobile, assegnando settimanalmente ad ogni casa astrologica convenzionale delle massime che è sempre
proficuo meditare. La loro aderenza
personale apparterrà al mistero imponderabile della sorte ed alla vostra sensibilità e riflessione critica.
CALENDARIO
Distributori di carburante aperti nei festivi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Lacaratteristicapiùevidentedegliegoistiè
chetrovanosempreunaragionepernondare.
toro dal 21 aprile
al 20 maggio
Primadilamentaretroppeangherìe,provaa
trattareglialtricomevorrestitrattasserote.
Gemelli dal 21 maggio
al 20 giugno
Sevuoirimproveraredifettiaglialtri,dilliprima
davantiallospecchio:potrebberoessereituoi.
CAnCro dal 21 giugno
al 22 luglio
Nonprometterecosechedovrebberofare
altri,masoltantoquellochepotraifaretu.
leone dal 23 luglio
al 22 agosto
Credereatuttièstupidoedimprudente,ma
noncrederemaianessunorovinalavita.
VerGine dal 23 agosto
al 22 settembre
Diresemprelaveritàècosagiustaedonorevole,madirlasempretuttaèpurastupidaggine.
SCorpione dal 23 ottobre
al 21 novembre
Unapersonanonèunostrumentochepuoi
appenderealmurodopoaverlosuonato.
SAGittArio dal 22 novembre
al 21 dicembre
Hamoltopiùmeritolasantitàcherinuncia
almalediquellachenemmenosacosasia.
CApriCorno dal 22 dicembre
al 19 gennaio
Nonpretenderemaidipoteracquistare
esperienzesenzapagarletudipersona.
ACquArio dal 20 gennaio
al 18 febbraio
Quello che puoi donare agli altri sono cose,
idee,amiciziaedamore,manonl’intelligenza.
peSCi dal 19 febbraio
al 20 marzo
Sevuoicostruirelatuafortuna,devicominciarecolnonfabbricartilatuainfelicità.
FERIALE
TRIESTE
IMpIANTI sElf sERvICE
AGIP - Via dell’Istria 155
AGIP - Via Forti 2 - B.go San Sergio
AGIP - Viale Miramare 49
AGIP - Via A. Valerio 1 - Università
AGIP - Via Forlanini - Cattinara
AGIP - Strada del Friuli 5
AGIP - Duino S.S. 14
ESSO - Sgonico S.S. 202
ESSO - Via Carnaro - S.S. 202 - Km 3+0.67
ESSO - Piazza Foraggi 7
ESSO - Quadrivio di Opicina
ESSO - Via Flavia 120
ESSO - Str. Prov. del Carso - Km 8+738
OMV - Stazione di Prosecco 35
SHELL - Via Locchi 3
SHELL - Autoporto di Fernetti
TAMOIL - Via F. Severo 2/3
TOTAL - R.A. Km 27 Sistiana
TOTAL - Via Brigata Casale
TAMOIL - Viale Miramare 233/1
Non metterti
alla guida
se hai abusato
di bevande alcoliche
Partenza
6.45
7.50
9.00
10.10
11.20
14.10
15.10
16.20
17.30
19.35
Partenza
9.30
11.00
13.30
15.00
16.30
18.00
MUGGIA
TRIESTE
7.15
8.20
9.30
10.40
11.50
14.35
15.40
16.50
18.00
20.05
7.15
8.25
9.35
10.45
11.55
14.35
15.45
16.55
18.05
20.05
7.45
8.55
10.05
11.15
12.25
15.05
16.15
17.25
18.35
20.35
MUGGIA
MUGGIA
TRIESTE
10.00
11.30
14.00
15.30
17.00
18.30
10.15
11.45
14.15
15.45
17.15
18.45
10.45
12.10
14.45
16.15
17.45
19.15
Arrivo
Partenza
Arrivo
FESTIVO
TRIESTE
MUGGIA
Arrivo
Partenza
Arrivo
Regime tariffario linee marittime
in vigore dal 1° gennaio 2010
Corsasingola........................................... CorsaAndataeRitorno........................... Abbonamentonominativo10corse......... Abbonamentonominativo50corse......... Biciclette................................................. Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
3,45
6,40
11,00
26,50
0,70
Ibigliettiedabbonamentisonovendutidirettamentea
bordodell’imbarcazione.
STAZIONE FERROVIARIA DI TRIESTE CENTRALE
Orario dal 13 giugno 2010
TRIESTE Centrale
Monfalcone
Cervignano
S.GiorgiodiNogaro
Portogruaro-Caorle
S.DonàdiPiave
VENEZIA Mestre
VENEZIA S. Lucia
prosegue per
TRIESTE Centrale
Monfalcone
Cervignano-
S.GiorgiodiNogaro
Portogruaro-Caorle
S.DonàdiPiave
VENEZIA Mestre
VENEZIA S. Lucia
prosegue per
(1)
(2)
(3)
(1)
4.30
4.53
5.05
5.14
5.37
5.57
6.24
6.34
5.32
5.55
6.07
6.16
6.40
7.03
7.30
7.40
6.06
6.28
6.42
6.35
6.58
|
|
7.37
|
8.15
7.04
7.29
7.41
|
8.12
8.30
8.55
7.35
7.57
Tarvisio
11.44
12.07
12.19
12.28
12.52
13.12
13.39
13.49
12.44
13.07
13.19
13.28
13.52
14.12
14.39
14.49
13.44
14.07
14.19
14.28
14.52
15.12
15.39
15.49
14.11
14.34
14.48
Napoli
9.18
9.41
9.53
10.02
10.26
10.46
11.13
11.24
12.20
12.42
12.56
Milano
8.18
8.41
8.53
9.02
9.26
9.46
10.13
10.24
9.38
10.01
|
|
10.40
|
11.16
Carnia
6.41
7.04
7.17
7.24
7.53
8.15
8.51
9.02
(5)
(3)
*
(6)
(7)
(1)
14.44
15.07
15.19
15.28
15.52
16.12
16.39
16.49
15.44
16.06
16.18
16.27
16.51
17.12
17.37
17.49
15.51
16.17
16.25
16.48
17.03
Tarvisio
Tarvisio
16.44
17.07
17.19
17.28
17.52
18.12
18.39
18.49
17.02
17.27
17.40
|
18.11
18.26
18.48
17.34
17.56
18.09
Milano
Tarvisio
17.44
18.07
18.19
18.28
18.52
19.12
19.39
19.49
18.44
19.07
19.19
19.28
19.52
20.12
20.39
20.49
Milano
19.18
19.41
19.54
20.03
20.32
20.59
21.39
21.50
19.46
20.12
20.26
20.35
21.03
21.21
21.49
Tarvisio
(8)
20.22
20.49
21.02
21.10
21.42
21.54
22.20
22.33
22.42
23.08
23.25
23.49
Udine
22.44
23.17
23.37
23.52
0.34
Lecce
(1)Feriale.(2)Festivo.(3)Ferialeesclusosabato.(4)
(1)
TRIESTE Centrale
Monfalcone
GORIZIA Centrale
Cormons
UDINE
prosegue per
5.02
5.27
5.51
5.59
6.23
(2)
TRIESTE Centrale 14.56
Monfalcone
15.19
GORIZIA Centrale 15.40
Cormons
15.49
UDINE
16.04
prosegue per
(1)
5.58
6.23
6.48
7.03
7.28
(1)
(2)
(1)
(1)
6.04
6.29
6.53
7.03
7.28
6.20
6.48
7.10
7.25
7.49
6.56
7.19
7.40
7.49
8.04
7.35
8.03
8.26
8.35
8.57
(6)
(2)
(5)
14.56 15.51
15.19 16.18
15.40 16.40
16.49 16.49
16.04 17.10
Sacile
Tarvisio
(2)
(1)
(2)
7.35
8.56
7.58 9.19
8.18
9.40
8.27 9.49
8.43 10.04
(2)
9.56
10.24
10.48
11.01
11.23
10.56
11.19
11.40
11.49
12.04
11.26
11.54
12.19
12.29
12.53
12.08
12.37
|13.01
|13.15
13.38
(7)
(7)
(8)
16.02 16.03 16.31 16.56 17.23 17.23
16.30 16.28 16.59 17.19 17.51 17.51
16.53 16.51 17.22 17.40 18.15 18.15
17.02 17.00 17.32 17.49 18.28 19.28
17.24 17.24 |17.55 18.04 18.49 18.49
Tarvisio Tarvisio
(7)
17.56
18.19
18.40
18.49
19.04
(9)
18.20
18.49
19.12
19.22
19.46
Sacile
(10)
18.20
18.49
19.12
19.22
19.46
Sacile
(1)
(2)
(1)
12.26 12.56 12.56
12.54 13.19 13.19
13.19 13.40 13.40
13.33 13.49 13.49
13.55 14.04 14.04
(1)
(1)
18.56 19.53 20.42
19.19 20.04 21.08
19.40 20.27 21.31
19.49 20.36 21.40
20.04 20.57 22.04
(1)
(3)
(4)
13.30 14.21 14.21
14.00 14.49 14.49
14.25 15.12 15.12
14.40 15.21 15.21
15.04 15.47 15.47
(11)
(12)
22.21 22.21
22.44 22.44
23.05 23.05
23.14 23.14
23.29 23.29
(1)Feriale.(2)Festivo.(3)Ferialeesclusosabato.(4)Sieffettuailsabatoefestivi.
Laverapersonaonestaèquellachenonruba
potendo,enonperchénonnehal’occasione.
BilAnCiA dal 23 settembre
al 22 ottobre
Linea marittima TRIESTE - MUGGIA
IMpIANTI ApERTI 24 ORE su 24
TOTAL - Duino Nord Autostrada TS/VE
AGIP - Duino Sud Autostrada VE/TS
AGIP - Valmaura S.S. 202 - Km 36
(superstrada)
AGIP - Via dell’Istria lato Monte
AGIP - Via A. Valerio 1 - Università
ESSO - Str. Prov. del Carso - Km 8+738
Q8 - Strada della Rosandra - Domio
Q8 - Via d’Alviano 14
SHELL - Viale Campi Elisi 1/1
TOTAL - Via Brigata Casale
TOTAL - S.S. 202 - Km 27 - Sistiana
***
Ariete dal 21 marzo
al 20 aprile
Sabato,2ottobre2010
AEROPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA - RONCHI DEI LEGIONARI
Orario estivo 2010 (in vigore dal 28 marzo al 30 ottobre 2010)+++
Glioraripossonosubirevariazionidapartedellecompagniaaereesenzapreavviso
Partenze per
Partenza
BELGRADO
13.15
10.35
13.35
13.15
BIRMINGHAM 16.55
18.05
BRUXELLESCh. 12.30
CAGLIARI
22.10
CATANIA
12.00
DUSSELDORFWe. 12.00
20.55
LONDRASt.
12.25
14.30
14.50
15.00
15.00
21.40
MONACO
06.20
10.50
15.00
18.55
NAPOLI
12.00
OLBIA
13.15
ROMA
06.55
07.20
11.20
15.20
19.20
TIRANA
10.30
13.00
15.10
20.40
TRAPANI
20.00
Arrivo
Frequenza
14.50 -----6-
12.10 -----6-
15.10 -2-----
14.50 ---4---
18.10 ---4---
19.20 ------7
14.05 --3---7
23.55 1---5--
15.25
*
13.45 -2-4---
22.40 -----6-
13.35 ----5--
15.40 --3---7
16.00 -----6-
16.10 -2-4---
16.10 ----5--
21.40 1------
07.30
*
12.00
*
16.10
*
20.05 12345-7
13.10
*
15.00 -----6-
08.05
*
08.30 123456-
12.30
*
16.30
*
20.30
*
12.00 -2-----
14.40 ----5--
16.50 -2-----
22.30 ----5--
21.40 -2-4-6-
Volo
Aereo
JU411
JU411
JU411
JU411
FR1097
FR1097
FR2834
FR4808
AZ1705
FR6488
FR6488
FR169
FR169
FR169
FR169
FR169
FR169
LH4007
LH3999
LH4003
LH4005
AZ1705
EN1728
AZ1356
AZ1360
AZ1358
AZ1364
AZ1362
LZ152
LZ152
LZ152
LZ152
FR8648
AT7 finoal1/5
AT7 dal8/5
AT7 dal6/4
AT7 dal5/5
738
738
738
738
CR9 viaNapoli
738
dal25/5
738
dal29/5
738
finoal8/4
738
738
738
738
dal16/4
738
AT7
AT7
AT7
AT7 nodal2-22/8
CR9
AT7 dal12/6al28/8
CR9/320
734/320 nodal3-27/8
734/320
734/M80 nodal9-22/8
734/320
AT7 finoal27/4
AT7 finoal11/6
AT7 dal15/6
AT7 dal18/6
738
Note
Arrivi da
Partenza
BELGRADO
11.00
08.20
11.20
11.00
BIRMINGHAM 13.15
14.25
BRUXELLESCh. 10.35
CAGLIARI
20.00
CATANIA
08.30
DUSSELDORFWe. 09.50
18.45
LONDRASt.
09.00
11.05
14.05
11.25
11.35
11.35
17.05
MONACO
09.05
13.15
17.15
21.05
NAPOLI
10.10
OLBIA
10.15
ROMA
09.20
13.20
17.20
20.50
21.25
TIRANA
08.10
10.30
12.40
18.00
TRAPANI
17.55
Arrivo
Frequenza
12.40 -----6-
10.00 -----6-
13.00 -2-----
12.40 ---4---
16.30 ---4---
17.40 ------7
12.05 --3---7
21.45 1---5--
11.20
*
11.35 -2-4---
20.30 -----6-
12.00 ----5--
--3---7 FR168
14.25 -----6-
14.35 -2-4---
14.35 ----5--
20.05 1------
10.10
*
14.20
*
18.20 12345-7
22.10
*
11.20
*
12.00 -----6-
10.35
*
14.35
*
18.35
*
22.05 12345-7
22.40
*
09.40 -2-----
12.10 ----5--
14.30 -2-----
19.40 ----5--
19.35 -2-4-6-
Volo
Aereo
Note
JU411
JU411
JU411
JU411
FR1096
FR1096
FR2833
FR4807
AZ1708
FR6487
FR6487
FR168
738
FR168
FR168
FR168
FR168
LH3998
LH4002
LH4004
LH4006
AZ1708
EN1729
AZ1357
AZ1365
AZ1361
AZ1359
AZ1363
AF5981
AF5983
AF5983
AF5983
FR8647
AT7
AT7
AT7
AT7
738
738
738
738
CR9
738
738
738
finoal1/5
dal8/5
dal6/4
dal6/5
Frequenze:1Lunedì,2Martedì,3Mercoledì,4Giovedì,5Venerdì,6Sabato,7Domenica.*Giornaliero.
CompagnieAeree:AZAlitalia,EN-AirDolomiti,FR-Ryanair,JP-AdriaAirways,JU-JatAirways,LH-Lufthansa(operatodaAirDolomiti-LufthansaRegional),LZ-BelleAir.
Aeromobili:319AirbusA319,320AirbusA320,734BoeingB737.400,738BoeingB737.800,AT7-ATR72,CR9BombardierCRJ900,M80-BoeingMDDMD80.
viaNapoli
dal25/5
dal29/9
finoal9/4
738
738
738
dal16/4
738
AT7
AT7
AT7 nodal2-22/8
AT7
CR9
AT7 dal12/6al28/8
734/320
734/M80 nodal9-22/8
734/320
CR9 nodal2-26/8
734/320
LZ152 finoal27/4
LZ152 finoal11/6
LZ152 dal15/6
LZ152 dal18/6
738
sabato 2 ottobre
dalle 13.00 alle 16.00
Via Giulia, 14
Tel. 040 572015
Via Costalunga, 318/A
Tel. 040 813268
Muggia - Via Mazzini, 1/A
Tel. 040 271124
Prosecco
Tel. 040 225141
SERVIZIO NOTTURNO
dalle 20.30 alle 8.30
del giorno successivo
Via Dante, 7 - Tel. 040 630213
domenica 3 ottobre
dalle 08.30 alle 13.00
e dalle 16.00 alle 20.30
Via Giulia, 14
Tel. 040 572015
Via Costalunga, 318/A
Tel. 040 813268
Via Dante, 7 - Tel. 040 630213
Muggia - Via Mazzini, 1/A
Tel. 040 271124
Prosecco - Tel. 040 225141
(dalle 16.00 alle 20.30 solo per chiamata telefonica con ricetta urgente)
Emergenza sanitaria
118
Vigili del fuoco
115
Carabinieri
112
Polizia
113
Polizia Stradale
040 4194311
Questura
040 3790111
Emergenza infanzia
114
Antiviolenza donna
1522
Antincendio boschivo
1515
Guardia di Finanza
117
Polizia Municipale
040 366111
Guardia Costiera emergenze
1530
Capitaneria del Porto
040 676611
ASL Numero verde
800 991170
Osp. Riuniti Trieste
040 3991111
CRI Servizi sanitari
040 3186118
Protezione civile
800 500300
ENPA Protez. animali
040 910600
ASTAD Rifugio animali
040 211292
Canile sanitario
040 820026
AcegasAps guasti
800 152152
Acegas informazioni
800 237313
ACI Soccorso stradale
803116
Regione centralino
040 3771111
Comune centralino
040 6751
Provincia centralino
040 37981
Camera di Commercio 040 6701111
Aeroporto Ronchi d. L. 0481 773224
ATER
040 39991
Poste centralino
040 6764111
RadioTaxi
040 307730
Taxi
040 390039
Trieste Trasporti
800 016675
Biblioteca Civica
040 6758200
Biblioteca Gambini
040 634753
Biblioteca Statale
040 300725
...quando
hai bisogno
chiama
Telefono Amico CeVita
SERVIZIO NOTTURNO
dalle 20.30 alle 8.30
del giorno successivo
800 848444
(gratuito)
Via Dante, 7 - Tel. 040 630213
Domenica 3
RAI 3 FVG
Sabato 2
TELEQUATTRO
Cinema
Numeri utili
Farmacie di turno
Radioattività
il tuono q 31
INFORMAZIONI UTILI
Sabato, 2 ottobre 2010
AMBASCIATORI
Viale xx settembre 35
040662424 www.triestecinema.it
Inception
16.15 - 18.45 - 21.15
ARISTON
Viale Romolo Gessi 14
www.aristontrieste.it
La pecora nera
sabato 2 ottobre
domenica 3 ottobre
lunedì 4 ottobre
martedì 5 ottobre
mercoledì 6 ottobre
17.00 - 18.45 - 21.00
giovedì 7 ottobre
17.00 - 18.45 - 20.30 - 22.00
Giovedì 7 ottobre alle ore
22.00 il regista ASCANIO
CELESTINI incontrerà il
pubblico in sala.
Quella sera dorata
anteprima venerdì 8 ottobre
ore 21.00
CINECITY
Multiplex 7 sale
(di cui 4 predisposte per il 3D)
Torri d’Europa, via D’Alviano 23,
tel. 040 6726800 www.cinecity.it
Benvenuti al Sud
15.50 - 17.55 - 20.00 - 22.05
Un weekend da bamboccioni
16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00
Inception
16.00 - 17.40 - 19.00 - 20.30
- 22.00
L’ultimo dominatore dell’aria
3D
15.50 - 17.55 - 20.00 - 22.05
La passione
15.50 - 17.55 - 20.00 - 22.05
Mangia Prega Ama
21.15
F.FELLINI
cinema d’essai Viale xx
settembre 37 040636495 www.
triestecinema.it
La solitudine dei numeri
primi
sabato e domenica 16.15,
18.15, 20.15, 22.15 altri giorni
16.30, 20.00
The horde
venerdì, lunedì, martedì,
mercoledì, giovedì 18.30, 22.00
sabato e domenica è in
programmazione al Super
GIOTTO MULTISALA
Via Giotto 8 040637636 www.
triestecinema.it
Benvenuti al sud
sabato e domenica 16.00,
18.00, 20.00, 22.00 altri giorni
16.30, 18.20, 20.15, 22.15
La passione
16.30, 18.20, 20.15, 22.15
Somewhere
18.30, 20.15, 22.00
Cani e gatti: la vendetta di
Kitty 2D
sabato e domenica 15.50,
17.10 altri giorni 16.45
domenica anche alle 11.00 e
14.30 a solo 4,00 €
NAZIONALE MULTISALA
Viale xx settembre 30
040635163 www.triestecinema.it
Inception
17.00, 19.30, 22.00
L’ultimo dominatore dell’aria
3D a solo € 8,50 l’intero e €
6,50 il ridotto
16.30, 18.20, 20.15, 22.15
domenica anche alle 11.00 e
14.30 a solo 6,50 €
Mordimi
16.20
Mangia Prega Ama
17.45, 20.00, 22.15
Un weekend da bamboccioni
16.30, 18.20, 20.15, 22.15
domenica anche alle 14.30 a
solo 4,00 €
Sansone
domenica alle 11.00 e 14.30 a
solo 4.00 €
Step Up 3D
anteprima giovedì 7 ore 22.15
SUPER
Via Paduina 4 angolo Viale XX
Settembre 040 367417
www.triestecinema.it
La horde
sabato e domenica 17.30,
19.00, 20.35, 22.15 altri giorni
è in programmazione al Fellini
SHREK e vissero felici e
contentI 2D
sabato e domenica 16.00
altri giorni 16.45 al Nazionale
domenica anche alle 11.00 e
14.30 a solo 4,00 €
(SUPER dal lunedì al venerdì
sala riservata)
Teatri e concerti
Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Stagione sinfonica 2010
Piazza Verdi, 1 - Trieste
- Sabato 2 ottobre, ore 18.00 Turno B
Orchestra della Fondazione Teatro Lirico
“Giuseppe Verdi” di Trieste
Direttore: Julian Kovatchev
Violino: Federico Agostini
Programma:
LUDwIG VAN BEETHOVEN
“Egmont” ouverture op. 84
MAX BRUCH
Concerto in sol min. op. 26 per violino e orchestra
PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
Quarta sinfonia in fa min. op 36
- Venerdì 8 ottobre, ore 20.30 Turno A
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico
“Giuseppe Verdi” di Trieste
Martedì 5
Lunedì 4
Mordimi
16.05 - 17.45 - 19.30
Cani e gatti: la vendetta di
Kitty 3D
domenica 11.00 - 13.15
Shrek e vissero felici e contenti 3D
15.50
5-6-7 ottobre Il mondo di
Patty - Il Musical martedì ore
20.00, mercoledì e giovedì
17.15 - 20.00
Giovedì 7 anteprima Step Up
3D ore 22.00 e The Town ore
22.00
Direttore: Gudni Emilsson
Soprano: Miranda Keys
Maestro del coro: Lorenzo Fratini
Programma:
FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY
Ouverture op. 95 “Ruy Blas”
Salmo op. 42 per soprano, coro e orchestra
LUDwIG van BEETHOVEN (1770- 1827)
Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, “Pastorale”
Teatrino Franco e Franca basaglia
Parco di San Giovanni (ex OPP)
Lunedì 4 ottobre, ore 20.30
Something about Hamlet
regia di Raffaele Sinkovic
Opera musicale moderna
Hamlet, uno dei drammi più rappresentati e discussi di
william Shakespeare, messo in musica.
Mercoledì 6
Giovedì 7
Venerdì 8
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
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07:00 il notiziario mattutino
07:31 Santa Margherita Ligure
perla del Tigullio
08:30 il notiziario mattutino - r.
09:00 Malesia: il viaggio, la
storia, il sogno
10:00 concerti - Le sinfonie di
Mozart
11:05 La Cina imperiale: Beising
e Xian
12:45 musa tv
13:10 Conosciamo i nostri
ospedali
13:30 il notiziario meridiano
14:00 Ufo di sera
14:55 Hard trek
15:20 Tractor pulling
16:15 dai nostri archivi
16:25 il notiziario meridiano - r.
16:55 K2
19:00 rotocalco adnkronos
19:30 il notiziario serale
20:00 il notiziario sport
20:05 campagna amica
20:30 il notiziario regione
21:00 Il bene oscuro - film tv
22:35 Musica, che passione!
22:50 Antiche ville del FVG
23:00 il notiziario notturno
23:35 Solarolo festival 2010
07:05
07:30
08:05
08:15
08:30
09:30
10:35
11:45
12:10
12:50
07:00
07:35
08:05
08:30
09:00
10:30
il notiziario mattutino
Animali amici miei
Camper magazine
il notiziario mattutino – r.
L’età non conta
incontri al Caffè de la
Versiliana
11:00 Concerti - le sinfonie di
Mozart
12:45 Mukko Pallino
13:15 Pagine e fotogrammi
13:30 il notiziario meridiano
14:05 … il baule dei tempi
14:35 Super sea
15:40 Captain Cook cruises
16:25 il notiziario meridiano – r.
16:55 K2
19:00 in contatto... con la Trieste
Trasporti
19:30 il notiziario serale
20:00 il notiziario sport
20:05 Antiche ville del FVG
20:30 il notiziario Regione
21:00 Incontri ravvicinati
21:15 Schimansky - Un amore di
bambina - telefilm
23:02 il notiziario notturno
23:35 Tg Montecitorio
23:40 incontro Basket Barcellona
- Basket Snaidero
07:00 il notiziario mattutino
07:35 dopo il tg… nel baule dei
tempi - r.
08:05 Mukko Pallino
08:30 il notiziario mattutino - r.
09:00 A casa del musicista
09:30 incontri al Caffè de la
Versiliana
10:30 Concerti - le sinfonie di
Mozart
11:55 Super sea
12:50 Incontri ravvicinati
13:05 in contatto... con la Trieste
Trasporti
13:30 il notiziario meridiano
14:05 … attualità
14:35 Videomotori
15:30 Hard trek
16:25 il notiziario meridiano - r.
16:55 K2
19:00 La Provincia ti informa
19:30 il notiziario serale - r.
20:00 il notiziario sport
20:05 dai nostri archivi
20:30 il notiziario Regione
21:00 La saga dei Mc Gregor
22:40 rotocalco adnkronos
23:02 il notiziario notturno
23:35 Tg Montecitorio
23:40 Beltenebros
07:00
07:35
08:05
08:30
09:00
09:35
13:00
13:10
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13:45
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19:30
19:45
21:15
21:30
22:30
22:45
23:40
A casa del musicista
L’età non conta - r.
Salus tv
Musa tv
Mukko Pallino
rotocalco adnkronos
Grado prega cantando
Super sea
Samoa: le isole del tesoro
dai nostri archivi da
gennaio a settembre 2010
Domenica è sempre
domenica
Qui Tolmezzo
Musica, che passione!
archeologie
Camper magazine
Campagna amica
La saga dei Mc Gregor
telefilm
Ufo di sera
K2
Pagine e fotogrammi
Domenica sport
il notiziario della domenica
Domenica sport
Incontri ravvicinati
Serata da macello… al
Keller Platz
Solarolo festival 2010
11:45
12:40
13:10
13:30
14:05
15:00
16:25
16:55
19:00
19:30
20:00
20:05
20:30
21:00
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23:02
23:35
23:40
il notiziario mattutino
Domani si vedrà - r.
Super sea
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La saga dei Mc Gregor
Concerti - le sinfonie di
Mozart
Camper magazine
Hard trek
Videomotori
il notiziario meridiano
… animali amici miei
rivediamoli: calcio dilettanti
e Triestina Calcio
il notiziario meridiano - r.
K2
Italia economia
il notiziario serale
il notiziario sport
Qui Tolmezzo
il notiziario Regione
Udinese a giochi fatti
Serata da macello… al
Keller Platz
Pagine e fotogrammi
il notiziario notturno
Tg Montecitorio
incontro Triestina vs.
Crotone
07:00
07:35
08:05
08:30
09:00
09:35
Sabato 2 e domenica 3 ottobre
06.00 Radioattività Drive Time
(Musicale)
08.00 Il Buongiorno News
10.30 Radioattività Magazine
10.40 Telekommando con Sara
12.30 Radioattività Rewind (Musicale),
14.00 Radioattività Fifty Fifty
(Musicale)
15.00 Pomeriggio Radioattivo
17.00 Radioattività Music Box
21.00 The Factory (Musicale)
10:55
12:25
12:40
12:50
13:15
13:30
14:05
15:05
15:20
16:25
16:55
19:10
19:30
20:00
20:10
20:30
21:00
21:55
22:50
23:02
23:35
il notiziario mattutino
dopo il tg… attualità - r.
Videomotori
il notiziario mattutino - r.
Domani si vedrà
incontri al Caffè de la
Versiliana
Concerti - le sinfonie di
Mozart
Tractor pulling
rotocalco adnkronos
La Provincia ti informa - r.
Antiche ville del FVG
il notiziario meridiano
… copertina da Udine
Musa tv
Salus tv
il notiziario meridiano - r.
K2
Conosciamo i nostri
ospedali
il notiziario serale
il notiziario sport
anteprima Triestina
il notiziario Regione
Ufo di sera
la grande musica sinfonica
dai nostri archivi
il notiziario notturno
Tg Montecitorio
07:00 il notiziario mattutino
07:35 Copertina da
Udine - r.
08:05 Hard trek
08:30 il notiziario mattutino - r.
09:00 miti e leggende di Trieste e
dintorni
09:35 incontri al Caffè de la
Versiliana
10:55 Concerti - le sinfonie di
Mozart
12:35 Salus tv
12:50 Italia economia
13:00 dai nostri archivi
13:10 anteprima Triestina
13:30 il notiziario meridiano
14:05 … tutti i gusti
14:35 Conosciamo i nostri
ospedali
14:50 Mukko Pallino
16:25 il notiziario meridiano - r.
16:55 K2
19:00 Ditelo al sindaco
19:30 il notiziario serale
20:00 il notiziario sport
20:10 Musica, che passione!
20:30 il notiziario Regione
21:00 Prince of Central Park
23:02 il notiziario notturno
23:40 Tg Montecitorio
Da lunedì 4 a venerdì 8 ottobre
06.00 Radioattività Drive Time
(Musicale)
08.00 Il Buongiorno News, 08.15
Radioattività Notizie, 08.30
Aggiornameteo, 08.50 Rassegna
stampa, 09.15 Radioattività
Notizie, 09.30 Music & News
10.00 Radioattività Magazine,
10.15 GR Oggi Trieste News
(locale),10.30 L’aggiornameteo,
10.40 Radioattività
Telekommando (Segnalazioni),
11.15 Radioattività Notizie,12.15
Radioattività Notizie
13.00 Radioattività Rewind (Musicale),
13.15 GR Oggi Trieste News
(Locale)
14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale),
14.03 Units On Air - Quotidiano
Universitario
15.00 Pomeriggio Radioattivo, 15.15
Radioattività Notizie, 15.45 GR
Sport (Calcio)
17.00 Radioattività Music Box, 17.15
Radioattività Notizie, 18.15 GR
Oggi Trieste News (Locale),
18.45 GR Sport, 19.15
Radioattività Notizie, 20.05Units
On Air - Quotidiano Universitario
21.00 The Factory (Musicale)
32 q il tuono
TRIESTE FANTASTICA
di Sergio Martini
Sabato, 2 ottobre 2010
A Trieste non dobbiamo lasciarci sommergere dalle essenze infestanti...
... ma nemmeno assediare dagli interessi estranei che ci danneggiano.