Consiglio europeo - Dublino, 10 e 11 marzo 1975
Transcript
Consiglio europeo - Dublino, 10 e 11 marzo 1975
.· COMUNITA 9 EUROPEE ;J;LQ2!?:!!!e<!!2 Concerne : Bruxelles, 14 marzo 1975 R/807/75 Riunione dei Capi di Governo in Consiglio a Dublino del 10 e 11 marzo 1975 - Sommario delle decisioni e conclusioni I. Meccanismo correttore in materia di bilancio I Capi di Governo riuniti in Consiglio esprimono il loro accordo sul meccanismo correttore riportato nella comunicazione della Commissions avente per oggetto "Situazione inaccettabile e meccanismo correttore", dopo aver apportato le seguenti modifiche : 1. I criteri relativi al disavanzo della bilancia dei pagamenti nonche il limite massimo dei 2/3 sono soppressi, 2, Le seguenti disposizioni saranno incluse nel meccanismo stabilito : a) L'importo del meccanismo correttore e fissato a un limite massimo di 250 milioni di unita di conto. Tuttavia, non appena l'ammontare del bilancio della Cornunita. superera gli 8 miliardi di unitB.. di co:nto 9 tale limite massimo sara fissato a un importo pari al 3 1o della spesa totale di bilancio. b) Quando, sulla base di una media mobile stabilita per un periodo di tre anni, appare che la bilancia dei pagamenti correnti del paese considerate e eccedentaria, la correzione si effettua soltanto sull'eventuale diva.rio tra l'importo dei suoi versamenti a titolo dell'I.V.A. e quello risul tante dalla sua parte relati va nel P .N ,I,. comunitario, R/807 i/75 - 2 - II. NUOVA ZELANDA Trat tato - Dich iaraz ione rela tiva al Prot ocol lo n° 18 del di ades ione il I Capi di Gove rno riun iti in Con sigli o a Dub lino tton o al 10 marz o sott olin eano l'im port anza che essi anne to rigu arda Prot ocol lo n° 18 dell 'Att o di ades ione per quan che forn isce le rela zion i tra la Com unita e la Nuova Zela nda, una note vole trad izion alme nte p~odctti latti ero. :..ca sear i ad part e dell a Com unita alla rgat a. ' zion e Essi invi tano la Com miss ions apre sent are una rela Prot ocol lo per prep arar e l'esa me prev isto dall 'arti colo 5 del sa a man tene e a sotto porr e appe na poss ibile una prop osta inte di impo rtare, dopo il 31 dicem bre 1977 , il regim e spec iale le Istit uzio ni zion e di cui al sudd etto arti colo . Cost atan o che tame nti di dell a Com unita hann o gia proc edut o ad alcu ni adat la Com unita , prez zi di dett o Prot ocol lo. Nell o stes so spir ito lo, e sernp re soll ecit a di un'e qua attu azio ne del Prot ocol ssar io a disp osta a riesa rnin are perio dica rnen te e se nece nda e adeg uare i prez zi in base agli svil upp i dell a dorna urna tori dell 'off erta nei prin cipa li paes i prod utto ri e cons zion e dei del mondo, nonc he in base al live llo e all'e volu zi di inte rven to prez zi prat icat i nell a Corn unita - incl usi i prez 'evo luzi one e nell a Nuova Zela nda, tene ndo inol tre cont o dell dei cost i in Nuov a Zela nda e dell~evoluzione dell e tari ffe dei tras por ti. Per quan to rigu arda i qua ntita tivi annu i che le ito del regim e Istit uzio ni corn unita rie devo no fiss are nell 'amb la Nueva Zela nda spec iale dopo il 1977 , essi non dovr anno priv are al 1980 di sboc chi per essa esse nzia li, Per il peri odo fino uzio ne dei dett i qua ntita tivi annu i, seco ndo la futu ra evol tivi effet·';i~ mer cati, potr ebbe ro rima nere v~c~n~ ai qua ntita lo n° 18 e ai vame nte forn iti nel 1974 nel quad ro del Prot ocol R/80 7 i/75 - 3 - quantitativi attualmente previsti dalla Nuova Zelanda per i l 1975. I Capi di Governo osservano che, in base al Protocollo n° 18, gli accordi eccezionali sull'importaz ione di formaggio non possono essere mantenuti in vigore oltre il 31 dicembre 1977 e che talfl situazione ed i problemi che possono derivarne saranno presi in debita considerazion e in tempo utile, tenendo anche conto delle considerazio ni esposte: nel paragrafo segu.ente, I Capi di Governo rilevano infine che le esportazioni della Comunita e della Nuova Zelanda rappresentano insieme la maggior parte delle esportaz5.·:mi mondiali dei prodotti lattiero-cas eari. Pertanto, auspicano che, nello stesso spirito che anima la Comunita nell'applicaz ione del Protocollo n° 18, una collaborazion e sempre piu stretta si sviluppi tra le Istituzioni comunitarie e le Autorita neozelandesi allo scopo di promuovere, nel reciproco interesse, un ordinato funzionamento dei mercati mondiali. Indipendentem ente dalla sua utilita intrinseca, tale cooperazione dovra servire come base per pervenire, in un ambito piu ampio, alla conclusione di un accordo mondiale efficace come previsto nel Protocollo n° 18. R/807 i/75 - 4 e situ azi one III . Situ azi one eco nom ica e mon dial e del la Com unit a eco~£mica e soc~ ha!InO pro ced uto I Cap i di Gov erno riu nit i in Con sigl io one eco nom ica mon dial e a uno scam bio di opi nio ni sul la situ azi del la Com unit a, e sul la situ azi one eco nom ica e soc iale [""d oc. COM(75) 80 def in._ 7 o di riso luz ion e Ess i l"IR:r.Jlo pre so at't o di un -pro gett NS, Prim o Min istr o del (Al leg ate I) pre sen tato dal sig . TINDEMA nel la sua com pgs izio ne Bel gio ed han na inv itat o il Con sig lio, anz e, a pre nde rlo in con i Mi nis tri del l'Ec nom ia e del le Fin pe ril 18 mar zo 197 5. con side raz ion e nel la ses sio ns pre vis ta bito del le rela zio ni IV. Pro blem i del le mat erie prim e nel l'am con i pae si in via di svil upp o han no pro ced uto I Cap i di Gov erno riu nit i in Con sigl io prim e in gen era le. a uno scam bio di opi nio ni sul le mat erie fari est eri ) Ess i han no inc aric ato il Con sigl io (Af i pro blem i che si pongono di stu dia re, in man iera pri ori tar ia, test o glo bal e del le al rigu ard o del le ma teri e prim e nel con po. rela zio ni con i pae si in via di svi lup sul la bas e del~e Si pro ced era a tal i stu di seg nata men te s (docu~enti R/4 24/ 75, rec ent i com uni caz ion i del la Com mis sion I/59 /75 e I/6 0/7 5). T/8 07 i/75 - 5 - v. Prepa razion e del dialog o Produ ttori/C onsum atorf (data propo sta 1 .4. 197 5) e_pro blemi della P()li tica energ etica della_ Comuni ta I Capi di Governo, riuni ti in sede di Consi glio a Dublin o, hanno esamin ato i proble mi relati vi alla Confe renza inter.n azion ale dell'e nergi a. Essi hanno conven uto sulla neoes sita di proced ere senza indug io ad una inten sa prepar azione di detta Confe renza in seno alla Comun ita. Ai fini della prepa razion e si dovran no indiv iduare i vari proble mi da tratta re nel oorso della Confe renza e della sua riunio ne prepa ratori a, sia quell i specif icame nte relati vi all'en ergia , sia quell i, econo mici, finan ziari e relati vi ai paesi in via di svilup po, che sono diretta mente colleg ati all'en ergia . In essa si cerche ra anche di defini re le soluz ioni comuni da appor tarvi tenend o conto delle posizi oni che sarann o adotta te dagli altri paesi che partec ipano alla Confe renza. ' Si proced era a tale prepa razion e sotto l'auto rita del Consi glio (Affa ri Ester i), in seno ad un Comit ate ad hoc ad alto livell o compasta di rappr esenta nti degli Stati membri e di rappr esenta nti della Comm issione . Essa si effett uera in base all'in venta rio dei proble mi da tratta re nel corso della Confe renza e della sua riunio ne prepa ratoria che sara stato stabi lito dalla Commissione e in base alle propo ste che quest 'ultim a prese ntera al riguar do al Consi glio, ed infine sulla base dei sugge rimen ti e delle richie ste avanz ati dagli Stati membri. Il Consi glio adotte ra, su tale base, adegu ate' decisi oni e determ inera in partic olare il conten uto e le modal ita del dialog o da istitu ire sia con gli altri paesi consum atori sia con i paesi produ ttori. Il Consi glio ha deciso di riuni rsi a livell o dei Capi di Gover.no in tempo utile per prepa rare la Confe renza. R/807 i/75 - 6 - o Min istro del VI, Dic hiar azio ne sull 'acc iaio fatt a dal Prim Regno Uni te asco ltat o I Cap i di Gov erno riun iti in Con sigl io hann o o Min istro del una dich iara zion e sull 'acc iaio fatt a dal Prim Regno Uni te (All egat e II). dich iara zion e La solu zion e del prob lema sol· leva to in tale e stat a rinv iata ad una fase succ essi va dei lavo ri dell a Comuni ta. R/807 i/75 - 7 B VII, DICHIARAZIONE SULLA C .s .C .E • "I Capi di Governo hanna riaffermato la volonta dei Nove di proseguire e sviluppare la lora politica di distensions e di cooperazione in Europa. Essi hanna espresso l'auspi·cio che tale poli tica favorisca il continuo rafforzamento della comprensione e della fiducia tra i popoli, che sono il fondamento di un miglioramento effettivo del clima politico sul Continents. Tale obiettivo dovra segnatamente concretarsi nella sviluppo tra gli Stati ed i popoli di relazioni nelle quali sia riconosciuto un posto importante all'individuo. In tale contesto, la Conferenza sulla Sicurezza e sulla Cooperazione in Europa e l'esecuzione delle sue decisioni non mancheranno di svolgere una funzione di rilievo. I Capi di Governo si felicitano per la fupzione costruttiva che, grazie alla lora diplomazia concertata e alle posizioni adottate in comune, i Nove hanna potuto svolgere durante questa Conferenza che tocca da vicino gli interessi della Comunita Europea. I Capi di Governo hanno proceduto all'esame dell'evoluzione dei lavori che attualmente si svolgono a Ginevra : hsnno costatato che si sono gia registrati progressi sostanziali ma che restano punti importanti ancora da risolvere. Essi si sono pronunciati per la conclusione piu rapida possibile di questi lavori. A tale scopo intendono proseguire ed intensificare i lora sforzi al fine di trovare, con spirito aperto e costruttivo, soluzioni positive ai problemi ancora in discussione o insoluti. I Cap:i, di Governo auspicano chetutti gli Stati partecipanti facci~~o tutti gli sforzi necessari, come sono essi stessi decisi a farli, peril conseguimento di-risultati equilibrati e soddisfacenti su tutti i punti dell'ordine del ·giorno. In tal modo sara possibile concluders la Conferenza quanto prima e al livello piu elevate." R/807 i/75 - 8 - VIII. DICHIAR.AZIONE SU CIPRO I Capi di Governo e i Minist ri degli Affari Esteri, rammentando la dichiar azione pubblic ata dai Minist ri degli Affari Esteri, dopo la riunion e di Dublino del 13 febbrai o, auspica no che, nell'am bito del dibatti to attualm ente in corso presso ie Nazion i Unite .a Nuova York, vengano prontamente ripresi i negozi ati sul problem a di Cipro. I Nove continu eranno natural mente a seguire da vicino gli svilupp i relativ i alla situazi one di Cipro. R/807 i/75 - 9 .1\LLEGATO I Situazione economica e socials della Comunita all'inizio del 1975. Il Consiglio europeo : avendo preso in considerazione la Comunicazione della Commissions del 26 febbraio 1975 sulla situazione economica d.ella Comunita all'inizio del 1975 ; preoccupato delle conseguenze dell'inflazione e dell'aumento della disoccupazione ; deciso a favorire in comune lo sviluppo di un'azione risoluta ; invita le Istituzioni della Comunita ad attuare i seguenti orientamenti politici : 1) mantenere la latta centro l'inflazione come obiettivo prioritario delle politiche economiche 2) accelerare le necessaria misure per riorientare le strutture produttive : a) con misure di riconversione e di formazione professionals della manodopera mediante l'intervento del Fonda socials europeo soprattutto in favors dei settori e delle regioni colpiti dalla crisi dell'occupazione ; b) con una politica fiscale e sociale che contribuisca ad alleviare le conseguenze sociali delle modifiche di struttura e che assicuri una ripartizione equa dell'onere del riadattamento ; 3) associare le parti sociali all'elaborazione delle predette misure : a) organizzando una Conferenza economica con la partecipazione dei Ministri competenti degli Affari Economici, delle Finanze, del Lavoro e dell'Occupazione dei paesi membri, dei rappresentanti della Commissions e delle parti socisli R/807 i/75 - 10 - b) organizz ando, tra la Commissione e i rapprese ntanti dei settori di attivita particola rmente colpiti dalla crisi (settori edilizio , automob ilistico, dei tessili, chimico, del vetro), incontri pariteti ci per esaminar e i provvedi menti da adottare per salvaguardare l'occupa zione. R/807 i/75 (ALLEGATO I) ~ 11 - ALLEGATOII DICHIARAZIONE DEL PRIMO MINISTRO DEL REGNO UNITO SULL'ACCIAIO DELL'11 MARZO 1975 Vorrei aggiungere qualcos'altro per quanto riguaJ~da 1 'acciaio ed i problemi che esso presenta per la Gran Bretagna quale membro della. Comuni ta Europea. All' inizio dei negoziati, i l Ministro degli Affari Esteri e del Commonwealth aveva parlato dell'acciaio come materia che sollevava problemi per noi. Non ci si puo' lamentare mutuo consenso, non si e tentato di progredire nei negoziati sino alla fine della seconda elezione generale britannica di ottobre. Avevamo anche bisogno di acquistare esperienza dei problemi pratici concernenti l'acciaio che so:t·gevano dall'appartenenza alla Connrr1ita. Tuttavia parlai dell'acciaio nel mio discorso pubblico di dicembre e vi feci riferimento a Parigi. Abbiamo un'industria dell'acciaio la cui proprieta appartiene ed e appartenuta per molti anni a privati. Tale fatto non crea problemi ne per noi ne per altri membri della Comunita. E sono convinto che confermerete che ne l'appartenenza alla Comunita ne il Trattat.o CECA come neppure le norme e la prassi seguite in applicazione del Trattato mettano in qualche modo in discussione il diritto della Gran Bretagna o di qualsiasi altro Stato membro di estendere i limiti della proprieta pubblica o perfino di far rientrare l'intera industria nella proprieta pubblica. Questo non e ne e mai stato in questions. L'economia britannica, pero', e un'economia mista e, nella fattispecie, l'acciaio rientra in parte nel settore statale e in parte nel settore private. Noi ci preoccupiamo di far sl che le operazioni del settore privato non contrastino con le norme ed i principi fondamentali, che riguardano per esempio la concorrenza, messi in vigore dal Trat.tato. Nel settore privato ci sono problemi concernenti i prezzi ed anche fusioni. Pensiamo che tali problemi possano essere superati. Il problema principals riguarda il controllo degli invest.imenti nel sett.ore private. R/807 i/75 - 12 - Quando il Regno Unite entre' a far parte della Comunita Europea, il Governo britannica di allora si mosse in Parlamento per respingere i poteri legislativi che attribuivano al Governo determinati'. controlli sugli investimenti privati nel settore dell'acciaio. Sembra comuuque che la Commissione non abbia un potere di controllo, mentre, secondo i consig~i da noi ricevuti, potrebbero esserci delle difficolta se noi stessi ci adoperassimo per riempire il vuoto introducendo una nueva legislazione. Oggi in Gran Bretagna e sorto un problema - nel Galles del Sud- dove una ditta privata non britannica ne controllata da alcuno Stato membrane da Stati della Comunita ma controllata dall'esterno della Comunita cerca di costruire un nuevo stabilimento. Questo mentre, per motivi di efficienza, il British Steel Board (Consiglio britannica dell'acciaio), sta chiudendo i vecchi stabilimenti in regioni con alto livello di disoccupazione. A causa del rigetto di ~ potere di controllo sugli investimenti, non abbiamo alcuna possibilita di agire. Potremmo assumere i poteri per affrontare tale problema senza entrare in conflitto col Trattato. Ma, indipendentemente dalle imprese di proprieta estera nel settore dell'acciaio, sussistono ancora alcuni problemi che debbono essere risolti • R/807 i/75 (Allegate II) .../ ... - 13 Mentre il Governo di Sua Maesta, che partecipa al comune sforzo per combattere 1' inflazione, limi ta il li vello dei vi investimenti nel settore siderurgice che le delle State, e e sotto m~;:, il centrol- inammissibile che il settore private sia li- bero di svilupparsi dove e quanto vuole, aggravando cosi la pressione inflazionistica sulle risorse. Esistono anche pro- blemi di localizzazione e regionalizzazione, in particolare nelle zone in cui i lavoratori metallurgici sono divenuti troppo numerosi a causa di un'evoluzione tecnica che ha provocato la chi usura di v.ecchi stabilimenti, E' possibile che altri ·stati membri abbiano gia dovuto affrontare questo problema e problemi analoghi. Presume che tali problemi siano stati risolti, previa consultazione ove necessaria, in modi compatibili con il Trattato, date che nessun paese ha tentato di emendare il Trattato, Sarei molto lieto di apprendere dall'esperienza degli altri paesi. Cio' potrebbe risparmiare al Governo britannica molte difficolta. Noi non proponiamo di modificare il Trattato. Preferiremmo di gran lunga evitarlo. E questa e l'ultima cosa che cerchiamo date le ripercussioni che essa avrebbe. Ci possono essere mezzi amministrativi o altri mezzi per scoraggiare i potenziali investitori : controlli dell~~ubiente, controlli di pim1ifi- cazione, controlli ufficiali delle sviluppo industrials, o altri mezzi. Esiste sempre la possibilita di estendere la proprieta pubblica, e noi ci riserviamo il diritto di farlo se necessaria. Se potessimo trovare l'uno o l'altro di questi mezzi o anche qualche altro mezzo per affrontare questo problema in armenia con il Trattato, avremmo trovato la soluzione che cerchiamo, R/807 i/75 (Allegate II) - 14 - ogni caso e per noi di vita le impo rtanz a che il prob lema sia riso lto. In Per conc lude re, desi dero riaff erm are che noi non debb a inten diam o fare di ques to prob lema una ques tion e che prim a del esse re riso lta nel cors o dei pres enti nego ziat i o sia refer endu m. Come ho gia chia rito , purc he il prob lema e la compreso e rico nosc iuto , siamo disp osti a lasc iarn cia, al solu zion e, in uno spir ito di colla bora zion e e di fidu ne fut11ro lavo ro dell a Com unita , se dopo il refer endu m rima rrem o mem bri. ~/807 i/75 (All egat e II)