Favole inventate
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Favole inventate
Dai bambini della 2°A e 2° B a.s. 2015/16 del plesso “Gorgorosso” Istituto comprensivo “G.Boscarino-A.Castiglione” di Mazara del Vallo (TP) Insegnante: Gabriella Sirchia Introduzione alle favole scritte dai bambini delle classi 2°A – 2°B plesso “Gorgorosso” Istituto Comprensivo G. Boscarino – A. Castiglione Insegnante delle due classi: Gabriella Sirchia Le favole, proprio come racconti fantastici, costituiscono il mondo meraviglioso in cui vivono i bambini. E chi, meglio di loro, può raccontare, anzi, meglio, inventare delle favole che esprimono i loro sentimenti, le loro emozioni, le loro paure, i loro desideri, il loro modo di vedere il mondo che li circonda. Ecco che ho voluto raccogliere in un volume queste belle favole scritte e illustrate dai miei alunni delle classi 2°A – 2°B plesso Gorgorosso, affinchè noi grandi potessimo imparare qualcosa dai nostri piccoli per conoscerli meglio e aiutarli a crescere più sereni in un mondo che loro, spesso, hanno difficoltà a decifrare. Con affetto la maestra Gabriella Sirchia. INDICE Elenco alunni 2°A “Gorgorosso” Insegnante: Gabriella Sirchia 1. Arini Agnese 2. Bencivenga Christian Armando 3. Bertuglia Sara 4. Colorito Noemi 5. Corona Christel Vita 6. Di Liberti Gabriele 7. Di Marco Chiara 8. Ferro Cloe 9. Gancitano Ginevra 10. Giacalone Gaia 11. Ingargiola Giada 12. Ingargiola Vito 13. Introia Giulia 14. Mirasolo Giovanni 15. Modica Carlotta 16. Pecoraro Cristiano 17. Pernici aro Giovanni 18. Pipitone Elsa 19. Rausa Giada 20. Scavone Helena 21. Tedesco Gabriele 22. Tilotta Antonino 23. Villani Marta Elenco alunni 2°B “Gorgorosso” Insegnante: Gabriella Sirchia 1. Armata Michele 2. Bertolino Nicholas 3. Bondesan Stefano 4. Calia Paolo 5. Coronetta Natale 6. D’Alberti Asia Sharon Esperanza 7. Di Giorgi Maria Benedetta 8. Di Gregorio Angelica 9. Falco Loris 10. Ferreri Manuel 11. Giacalone Giorgia 12. Giacalone Simona 13. Giglio Agata Maria 14. Gucciardo Gabriele 15. Ingargiola Oliver 16. Ingargiola Samuele Salvatore 17. La Grassa Adele 18. Marmoreo Benito 19. Minaudo Michelle 20. Sanfilippo Luana 21. Sossio Andrea 22. Torre Martina Indice delle favole 1) Lo scoiattolo mangione, la vipera che diceva bugie e la tartaruga. ( Christel Corona) 2) Il gatto pigro, l’anatroccolo disubbidiente, l’aquila superba e la giraffa vanitosa. ( Christel Corona ) 3) Il lupo e l’agnellino. ( Giovanni Mirasolo ) 4) Chicco, Spillo, Lola. ( Helena Scavone ) 5) La vipera che diceva sempre le bugie. ( Christian Armando Bencivenga ) 6) La giraffa e il gatto. ( Giada Rausa ) 7) Una colomba, un gatto e un topo. ( Cloe Ferro) 8) Il gatto e il topo aiutano una colomba. ( Carlotta Modica ) 9) La colomba, il gatto e il topolino. ( Giovanni Perniciaro ) 10) Una colomba, un gatto e un topo. ( Vito Ingargiola) 11) La colomba, il gatto e il topo. ( Cristiano Pecoraro ) 12) Un gatto, una colomba e un topo. (Giada Rausa ) 13) Una colomba, un gatto e un topo. ( Chiara Di Marco ) 14) Una colomba, un gatto e un topo. (Agnese Arini) 15) Il topolino Tommy e i suoi amici. (Marta Villani) 16) Una colomba, un gatto e un topo. ( Giovanni Mirasolo ) 17) Il gatto, il topo e la colomba. ( Ginevra Gancitano) 18) Una colomba, un gatto e un topo. ( Gabriele Di Liberti ) 19) Una colomba, un gatto e un topo. ( Helena Scavone ) 20) Una colomba, un gatto e un topo. (Noemi Colorito ) 21) Un gatto ed i suoi amici. ( Antonino TIlotta ) 22) Il gatto, il topo e la colomba. ( Sara Bertuglia ) 23) Un gatto, un topo e una colomba. ( Giulia Introia ) 24) La colomba, il gatto e il topo. ( Giada Ingargiola ) 25) Una colomba, un gatto e un topo. ( Manuel Ferreri) 26) Il leone e il topo. ( Giovanni Perniciaro ) 27) Il tasso e il gabbiano. ( Crisitiano Pecoraro ) 28) La colomba, il topo e il gatto. ( Gabriele Gucciardo ) 29) La colomba, il topo e il gatto. ( Samuele Ingargiola ) 30) Il lupo e l’anatroccolo. ( Simona Giacalone ) 31) Il cane e la tartaruga. ( Oliver Ingargiola ) 32) 33) 34) 35) 36) 37) 38) 39) 40) 41) 42) 43) 44) 45) 46) 47) 48) 49) 50) 51) 52) 53) 54) 55) 56) 57) 58) 59) 60) 61) Un elefante e un criceto. ( Nicholas Bertolino) La colomba, il topo, il gatto. ( Agata Giglio ) Il gatto e il cane. ( Michelle Minaudo ) La colomba, il gatto e il topo. (Natale Coronetta ) Il gatto, il topo e la colomba. ( Asia D’Alberti ) Il principe maialino. ( Giulia Introia) Il cane e il gatto. ( Gaia Giacalone ) La lepre e la tartaruga. ( Sara Bertuglia ) Il drago del lago incantato. (Ginevra Gancitano ) La volpe e il cane. ( Marta Villani ) La foresta stregata. ( Giada Ingargiola ) Un cane, un gatto, un topo. ( Chiara Di Marco ) Il leone e il topo. ( Vito Ingargiola ) Il gatto, il cane e la gallina. ( Carlotta Modica ) Uuuh! Che paura. (Cloe Ferro ) Il delfino giocherellone. (Adele La Grassa ) La colomba che salva il topo dal gatto. ( Stefano Bondesan ) Il cane e il gallo. ( Maria Benedetta Di Giorgi) La volpe e il leone. ( Angelica Di Gregorio ) L’orso e la volpe. ( Luana Sanfilippo ) La colomba coraggiosa. ( Paolo Calia ) Il toro e il topolino. ( Gabriele Tedesco ) Il delfino e lo squalo. ( Elsa Pipitone ) Il cane e il lupo. ( Loris Falco ) La colomba Rosa. ( Loris Falco ) Il leone e il coniglio. ( Michele Armata ) Il leone e il topo. ( Giorgia Giacalone ) Il cigno reale e la volpe rossa. ( Andrea Sossio ) Il gatto e il topo. ( Marmoreo Benito) Il gatto e il coniglio. ( Martina Torre ) FAVOLA 1 “Lo scoiattolo mangione, la vipera che diceva sempre bugie e la tartaruga.” C’era una volta una tartaruga che diceva ad uno scoiattolo, con tono adirato, di non mangiare ogni momento. Lo scoiattolo non smise, così intervenne la vipera che gli disse: << potresti smettere, per favore?>>, lo scoiattolo rispose: << non smetterò mai perché non voglio>> . Christel Corona FAVOLA 2 “Il gatto pigro, l’anatroccolo disubbidiente, l’aquila superba e la giraffa vanitosa” Nelle giornate di autunno ci sono tanti frutti. La giraffa ne vide qualcuno, ma non riusciva a prenderlo perché non era tanto alta, li vide pure il gatto ed anche lui voleva prenderne qualcuno. Così, l’aquila che poteva volare, prese un frutto ad ognuno. Christel Corona FAVOLA 3 “Il lupo e l’agnellino” C’era una volta un agnellino che si era perso mentre stava pascolando. Impaurito cercava la sua mamma e invece si trovò di fronte ad un lupo affamato. Il lupo, appena lo vide, si leccò i baffi. Lo inseguì pensando che avrebbe fatto una bella cena, ma all’improvviso arrivò il pastore che lo cacciò, così l’agnellino si salvò e il lupo rimase a digiuno. MORALE: Quando pensi di avere la pancia piena, rimani a digiuno. Giovanni Mirasolo FAVOLA 4 “Chicco, Spillo e Lola” C’era una volta un contadino che aveva due cagnoloni, belli, ma litigiosi. Chicco e Spillo, così si chiamavano i due cani e litigavano tutte le volte che il padrone dava loro da mangiare. Un giorno il padrone mise in una ciotola una fetta di carne molto appetitosa. Chicco e Spillo cominciarono a correre verso la ciotola per mangiare la carne. Tutto ad un tratto si misero a litigare in maniera feroce. Per caso si trovò a passare da li una gattina di nome Lola. Era una gattina molto bella ed elegante che con molta tranquillità mangiò quella fetta di carne mentre i cani continuavano a litigare. Quando i cani smisero di litigare arrivarono davanti la ciotola ma la trovarono vuota e capirono che: tra i due litiganti, il terzo gode. Helena Scavone FAVOLA 5 “La vipera che diceva sempre le bugie” C’era una volta una vipera e un giorno andò dai suoi amici chiedendogli se appartenesse alle forze americane. La vipera rispose: <<ma certo che no!>>, e gli amici le dissero: << ma sei sicura? Perché ieri al telegiornale abbiamo visto che eri nel campo di grano>>. E subito squillò il telefono ed era il presidente Obama che chiamò tutti i soldati che erano presenti: la biscia, il cobra ed il pitone. << Mi dispiace>>, disse la vipera, << ma ho lasciato il rubinetto aperto e devo andare a chiuderlo prima che mi si allaga la casa>>. Ed andò alla stazione militare e il presidente disse: << andate subito!>> e tutti andarono in guerra vincendo la battaglia. I suoi amici, sorpresi, dissero sottovoce: << che bugiarda!>>. Christian Armando Bencivenga Favola 6 “La giraffa e il gatto” C’era una volta un gatto che uscì e incontrò una giraffa. Il gatto chiese alla giraffa se per favore poteva prendergli una mela dall’albero, ma la giraffa rispose di “no” con maleducazione e se ne andò. Il giorno dopo la giraffa si vantava con gli altri animali di essere la più alta e di non avere bisogno di nessuno. Nel pomeriggio le venne fame e infilò la testa tra i rami dell’albero di mele rimanendo incastrata. Intanto passava di li il gatto e vedendola in difficoltà, decise di darle un aiuto. Infine, la giraffa ringraziò il gatto. La storia ci insegna che bisogna sempre accettare l’aiuto degli altri. Giada Rausa FAVOLA 7 “Una colomba, un gatto e un topo” C’era una volta un topolino molto timido e pauroso perché era il più piccolo degli animali della fattoria. Una gatta di nome Carlina vedeva sempre il topolino Totò stare dentro la sua tana e non uscire mai per giocare. Un giorno Carlina decise di bussare alla porta di Totò con un pezzo di formaggio. Il topolino sentendo l’odore del formaggio uscì e divennero amici. La colomba Martina guardava i due amici giocare e un giorno disse al topolino: << non fidarti della gatta, un giorno ti mangerà!>>. << Non ti preoccupare>>, rispose Totò, << anche se diversi, io e la gatta Carlina saremo grandi amici!>>. Insegnamento: Anche se diversi si può essere amici. Cloe Ferro Favola 8 “Il gatto e il topo aiutano una colomba” C’era una volta un gatto che passeggiava nel bosco per cercava un fiume per bere. Mentre passeggiava vide una colomba a terra con un’ala ferita, così la prese in bocca e andò a cercare il fiume per lavarla. Quando arrivarono al fiume, trovarono il topo che faceva un pisolino, ma il gatto lo svegliò chiedendogli se potesse aiutarlo. Infine il gatto e il topo aiutarono la colomba a guarire. La favola ci insegna che i grandi possono avere bisogno dei piccoli. Carlotta Modica FAVOLA 9 “La colomba, il gatto e il topolino” C’era una volta un piccolo topo che passeggiava nel bosco quando all’improvviso s’imbatté in un gatto che voleva mangiarselo. Così il topo riuscì a scappare e nascondersi nella sua tana. Il gatto, molto dolcemente, gli disse di uscire e di non avere paura perché le sue intenzioni non erano quelle di mangiarlo ma di voler giocare insieme. Nel frattempo arrivò dal cielo una colomba che consigliò al topo di non fidarsi delle parole del gatto e di rimanere nascosto. Il topo diede ascolto alla colomba e rimase nella tana. Il gatto, vedendo che il topo si fidò della colomba, si arrabbiò. Ma la colomba riuscì a farlo calmare dicendogli di essere più buono e di non prendersela con i più deboli. Giovanni Perniciaro FAVOLA 10 “Una colomba, un gatto e un topo” C’era una volta una vecchia villa di campagna dove vi erano tre amici inseparabili: un gatto, un topo e una colomba. Un bel giorno il gatto convinse gli altri due a fare una gara di corsa, così uscirono da casa e decisero il tragitto da percorrere. Il gatto disse: << non appena dirò “Miao”, parte la gara!>> Così, al via, il gatto inizò a correre all’impazzata, il topolino correva a fatica non riuscendo a raggiungerlo e la colomba svolazzava di qua e di la. Ad un certo punto, però, il gatto si stancò così il topolino ne approfittò per superarlo e così anche la colomba. Ma la colomba, presa dall’eccitazione, andò a sbattere contro un albero, così il topo ebbe la meglio e felice e contento vinse la gara. La morale della favola è: ci va piano va sano e va lontano. Vito Ingargiola FAVOLA 11 “La colomba, il gatto e il topo” C’erano una volta tre amici: una colomba, un gatto e un topo. Abitavano in un palazzo per animali, con tre piani. Loro stavano insieme al primo piano. Il topo era molto furbo, riusciva a nascondere bene le cose e a rimanere nella sua tana. Il gatto era mangione e divorava tutto ciò che gli capitava, mentre la colomba era bugiarda e diceva sempre bugie a tutti quanti. Un giorno, il topolino uscì dalla propria tana e vide arrivare dei lupi, così avviso tutti gli animali del palazzo, il pesce, la volpe, il cane. Per non farsi attaccare decisero di combattere tutti insieme. Riuscirono a sconfiggere i lupi e così ebbero il pranzo e mangiarono tutti insieme allegramente. La morale della favola è: bisogna aiutarsi a vicenda. Cristiano Pecoraro FAVOLA 12 “Un gatto, una colomba e un topo” C’erano una volta un gatto, una colomba e un topo che parlavano a casa loro. Una mattina, dopo aver fatto colazione, uscirono insieme. La colomba Rosetta volava in alto nel cielo blu e il gatto Carlo passeggiava insieme al topo Federico. Camminando per il bosco videro un uccello che disse loro di essere il più bello di tutti. Era un uccello molto vanitoso, gli piaceva guardarsi spesso allo specchio e si era permesso di dire alla colomba di essere bruttissima. Il gatto e il topo lo rimproverarono dicendogli di essere cattivo, così l’uccello si scusò. Infine, grazie alle scuse, la colomba lo perdonò e divennero tutti e quattro grandi amici. La favola ci insegna che non devi offendere gli altri. Giada Rausa FAVOLA 13 “Una colomba, un gatto e un topo” C’era una volta una bella colomba bianca, un po’ fifona ed aveva paura di qualsiasi cosa. Un giorno mentre beveva su uno scoglio di un laghetto vide sull’altra sponda un gatto prepotente che rincorreva un piccolo topo indifeso. La colomba, nonostante avesse paura, volò verso il topo e con le sue grandi ali bloccò il gatto. Il gatto, con aria minacciosa, le disse che se non si sarebbe spostata avrebbe mangiato anche lei. Ma con molto coraggio, la colomba si scagliò contro di lui impaurendolo e facendolo scappare. Così salvò il topo e divennero grandi amici. La morale della favola è:bisogna sempre affrontare e sconfiggere le proprie paure. Chiara Di Marco FAVOLA 14 “Una colomba, un gatto e un topo” C’era una volta un gatto che molto affamato vide un topolino. Il topo, molto furbo, riuscì a scappare e nascondersi dentro la tana. Così il gatto, non si diede per vinto, e non appena vide una bella colomba andò verso di lei con lo stesso intento, ma anche lei riuscì a volare e a lasciarlo a bocca asciutta. Nel frattempo, uscì una gallina dal pollaio e si avvicinò al gatto perché lo vedeva starsene tutto da solo, incosciente che voleva tentare di mangiare anche lei. Quando la gallina lo capì, riuscì a fuggire e lasciò il gatto a “mani” vuote. La morale della favola è: chi troppo vuole, nulla ottiene. Agnese Arini FAVOLA 15 “Il topolino Tommy e i suoi amici” C’era una volta un topolino di nome Tommy. Un giorno il topolino era in cerca di formaggio ed entrando in cucina ne vide un bel pezzo sul tavolo. Salì sulla sedia e con un salto lo raggiunse. Ma il topolino non si accorse che in cucina ci fosse il gatto Silvestro che stava bevendo il latte. Il gatto, quando sentì rumore e lo vide, cercò di catturarlo, ma Tommy, fortunatamente, riuscì a fuggire. Così iniziò la rincorsa ed arrivarono fino in giardino dove c’era Pippi, una grande colomba bianca amica di Tommy. Quando vide il topolino in difficoltà, sbatté le ali per far distrarre il gatto ed evitare che Tommy venisse catturato. Alla fine Tommy riuscì a salvarsi grazie all’aiuto di Pippi e vissero felici e contenti. Marta Villani FAVOLA 16 “Una colomba, un gatto e un topo” C’era una volta una colomba che feritosi non riuscì più a volare e svolazzava tra i cespugli in cerca di aiuto. Mentre stava riposando, vide un gatto inseguire un topolino, ma senza successo perché il topo era molto veloce. Durante la corsa, il gatto si accorse della colomba ferita che se ne stava dietro il cespuglio e decise di cambiare preda e lanciarsi su di lei. La colomba, anche se non poteva volare bene, riuscì con tutte le sue forze a volare via e lasciare il gatto a bocca asciutta. Alla fine il gatto, rassegnatosi di non avercela fatta ne col topo ne con la colomba, se ne andò a casa triste e arrabbiato. La morale ci insegna che non si può ottenere sempre tutto. Giovanni Mirasolo FAVOLA 17 “Il gatto, il topo e la colomba” Tanto tempo fa in una casa di campagna vi era un piccolo topolino indifeso che fuggiva da una stanza all’altra dagli artigli di un furioso gattaccio. Il piccolo topo molto velocemente riuscì ad arrivare al cortile della casa dove incontrò una bella colomba che gli offrì il suo aiuto dicendogli: << amico mio, ti indicherò io la strada per fuggire dal gatto, da quassù si vede tutto più chiaro!>>. Il topolino si fidò e seguì le indicazioni della colomba riuscendo così a nascondersi nella tana di un albero. Nascostosi tirò un sospiro di sollievo, tirò su i baffi e ridacchiava perché vedeva il gatto infuriato nel non ritrovalo più. La morale ci insegna che chi trova un amico, trova un tesoro. Ginevra Gancitano FAVOLA 18 “Una colomba, un gatto e un topo” C’era una volta un gatto che nel tragitto per andare a casa si incrociava sempre con un topolino che andava a cercare cibo, ma che per paura di essere catturato, non riusciva a sfamarsi e fuggiva subito per andare a nascondersi nella sua tana. Così un bel giorno il topo propose al gatto di diventare dei buoni amici. Il gatto accettò la proposta e da quel momento in poi cominciarono ad esplorare tutto ciò che di bello c’era nel mondo e ad organizzare feste con gli altri amici. I giorni trascorrevano serenamente e in allegria e mentre passeggiavamo li vide una colomba che si accostò a loro chiedendogli se anche lei potesse diventare loro amica. I due amici l’accolsero senza nessuna esitazione e così da quel momento in poi divennero grandi amici inseparabili. La storia ci insegna che se anche diversi fisicamente si può diventare degli ottimi amici. Gabriele Di Liberti FAVOLA 19 “Una colomba, un gatto e un topo” Tanto tempo fa in una vecchia casetta nel bel mezzo della foresta, viveva una coppia di anziani. A fare loro compagnia vi erano un gatto ed un piccolo topo grigio. I due animali erano molto dispettosi, litigavano sempre e tutto ciò che incrociavano lo distruggevano, qualsiasi cosa si trattasse: vasi, pentole, bicchieri. La signora, esausta dei loro capricci, chiese aiuto ad una bella colomba che si poggiò sul davanzale della finestra. La colomba rappresenta il simbolo della pace, così chiamò i due animali e disse loro di non litigare più e di non far disperare la loro anziana padrona. Da quel momento, grazie alle sagge parole della colomba, il gatto ed il topo cominciarono ad andare d’accordo e in casa ritornò ad esserci la serenità e la tranquillità che i signori anziani tanto desideravano. La storia ci insegna che non bisogna mai litigare senza un vero motivo. Scavone Helena FAVOLA 20 “Una colomba, un gatto e un topo” C’era una volta un topolino che correva molto velocemente perché era riuscito a rubare un pezzetto di formaggio e quindi voleva andare subito a nasconderlo nella sua tana. Preso dalla fretta, non si accorse che a pochi metri da lui vi era un gattaccio che lo osservava e aspettava il momento giusto per poterlo catturare. Il gatto, studiatosi tutti i movimenti del topo, partì all’attacco. Il topolino mentre scappava gridava chiedendo aiuto. Fortunatamente per lui si trovò a passare da lì una colomba che lo sentì. La colomba si appoggiò sul ramo di un albero e con un filo d’erba fece arrampicare il topolino lasciando il gatto a bocca asciutta. Il topolino ringraziò la colomba e divise il formaggio con lei diventando grandi amici. La storia ci insegna che quando si fa del bene prima o poi verrà ricambiato. Noemi Colorito FAVOLA 21 “Un gatto ed i suoi amici” C’era una volta un gatto triste e solitario perché non aveva nessun amico. Un bel giorno, mentre passeggiava per le vie della città, vide svolazzare sui tetti delle case una bellissima colomba. La colomba era molto diffidente perché aveva paura che il gatto la volesse trasformare nel suo pasto. Ma non fu così. Gli si avvicinò e gli chiese perché fosse così triste. Il gatto rispose che aveva tanto bisogno di un amico con cui giocare e condividere le giornate e le propose se volesse diventare la sua amichetta. La colomba, rispose di si dopo aver stabilito un patto e cioè quello che non sarebbe diventata la sua cena. Il gatto la tranquillizzò e insieme cominciarono a passeggiare allegramente fino a quando incontrarono un topolino, anche lui da solo. I due amici si misero d’accordo e decisero di chiedere al topolino se volesse entrare a far parte della compagnia. Il topolino senza esitare un momento rispose subito di si e da quel giorno divennero tre amici inseparabili. Antonino Tilotta FAVOLA 22 “Il gatto, il topo e la colomba” C’era una volta nel lungomare di una città una colomba che svolazzava nell’azzurro cielo in cerca di pesce. Durante la ricerca avvistò un grande gatto che stava assaporando un bel pesce appena catturato e voleva tentare di rubarglielo. Nel frattempo, fortunatamente per la colomba, si aggirava nelle vicinanze un topolino. Il gatto lo vide, si distrasse e in quel lasso di tempo la colomba ne approfittò per rubargli il pasto. Il gatto rimase a bocca asciutta perché non mangiò e nemmeno riuscì a catturare il topolino. Sara Bertuglia FAVOLA 23 “Un gatto, un topo e una colomba” C’era una volta in una casa di campagna un topo imprudente. Un giorno girovagando per casa sentì un delizioso odore di formaggio e mentre lo cercava andò a finire nella tana del gatto. Era proprio da lì che veniva l’odore. Con molta euforia per averlo trovato, svegliò il gatto. Cominciò ad inseguirlo e mentre correva per mettersi in salvo chiedeva “aiuto”. Correndo sempre per casa, il gatto si stancò e se ne andò a dormire di nuovo nella sua tana. Il topo si salvò. Passarono alcuni giorni e il topolino andò nuovamente in cerca di formaggio senza badare se il gatto fosse in giro per casa. Il gatto lo beccò e iniziò ad inseguirlo. Fortunatamente per il topolino, passava da li una colomba che vedendo la situazione decise di aiutarlo prendendolo per la coda e portarlo in salvo. Non appena fu al sicuro, il topo ringraziò la colomba dicendole che da quel momento in poi faceva di tutto per essere più prudente. Giulia Introia FAVOLA 24 “La colomba, il gatto e il topo” C’era una volta un topolino credulone molto ghiotto di formaggio. Un giorno incontrò una colomba e le disse se conoscesse un posto dove poter trovare del buon formaggio. La colomba, molto furba, gli suggerì di seguirla. Il topolino si fidò e s’incamminò insieme a lei fino a quando non arrivarono di fronte il portone di una vecchia casa. La colomba a quel punto disse al topolino di entrare e subito dopo volò via. Aprì la porta ed entrò molto entusiasta perché non vedeva l’ora di mangiare del buon formaggio. Ma non fu così perché appena varcata la soglia vide davanti a se un gattone molto affamato che in un solo boccone se lo mangiò. La storia ci insegna che non bisogna mai fidarsi degli estranei. Giada Ingargiola FAVOLA 25 “Una colomba, un gatto, un topo” C’era una volta un topo che se ne stava sempre in disparte perché non aveva amici. Un giorno, mentre passeggiava tutto solo soletto, incontrò un gatto molto dispettoso. Il gatto quando se lo trovò di fronte gli disse: << Alt! Fermati altrimenti ti mangerò!>> Il topolino impaurito fece quello che gli fu detto. Nel frattempo, dall’alto c’era una colomba che assisté a quello che stava succedendo. Anche lei molto spiritosa, come un razzo si lanciò verso il gatto e con molta spavalderia gli disse: << Alt! Fermati altrimenti ti mangerò!>> Il gatto scoppiò a ridere e il topolino tirando un sospiro di sollievo si fece una gran bella risata. Così anche la colomba, contenta di aver evitato il peggio, si mise a ridere e da quel momento in poi i tre animali divennero amici per la pelle. La storia ci insegna che anche se diversi fisicamente si può sempre diventare amici. Manuel Ferreri FAVOLA 26 “Il leone e il topo” C’era una volta un grande leone che correva nella foresta. Ad un tratto, non si accorse che vi era una trappola, e rimase incastrato. Cominciò a chiedere aiuto a tutti gli animali che passavano da lì. Per primo si offrì un elefante. Ci provò e riprovò, ma niente da fare, così se ne andò. Poi venne una giraffa, ma anche lei fallì nel tentativo e alla fine ci volle provare un cane, ma anche lui mettendocela tutta, non fu capace di liberarlo. Il leone era disperato, piangeva giorno e notte perché ormai aveva perso le speranze. Il giorno dopo si trovò a passare da lì un topolino che si offrì di aiutarlo. Il leone gli disse di lasciar perdere perché era molto piccolo ed era sicuro che non ce l’avrebbe fatta. Il topolino, con tenacia ci provò, con i suoi dentini ruppe i fili della trappola e liberò il leone. Il leone contentissimo lo ringraziò infinitamente e da quel momento divennero grandi amici. La storia ci insegna che non bisogna mai giudicare dalle apparenze. Perniciaro Giovanni FAVOLA 27 “Il tasso e il gabbiano” C’erano una volta un tasso ed un gabbiano molto dispettosi. Amavano fare i dispetti e gli scherzi agli altri animali e si divertivano a vederli arrabbiati. Un giorno, mentre stavano progettando un altro dei loro scherzi si trovarono di fronte ai loro nemici: il procione e la sua assistente volpe. Entrambi erano molto vanitosi e tra una battuta e l’altra si sfidarono a colpi di graffi, pungiglioni, etc.. . Il procione facendosi male e accusando molto dolore, mollò la presa e decise di arrendersi così scappò via con la volpe. La volpe si era stancata di essere sempre cattiva con gli altri e decise di abbandonare il procione e di unirsi al tasso e al gabbiano. Loro divennero amici ed un bel giorno mentre passeggiavamo riecco spuntare il procione che si scusò con loro e chiese se poteva unirsi alla compagnia. I tre amici l’accolsero e divennero inseparabili. La storia ci insegna che non bisogna mai essere arroganti e bisogna essere amici di tutti. Cristiano Pecoraro FAVOLA 28 “La colomba, il topo e il gatto” C’era una volta un gatto che girava in tondo senza una meta perché era solo. Ad un tratto vide un topo e si avvicinò a lui. Il topo ebbe paura perché pensava che se lo sarebbe mangiato, invece il gatto gli sussurrò di non avere paura e che aveva soltanto bisogno di un po’ di compagnia e soprattutto di un amico. Il topo ebbe fiducia e divennero buoni amici. Mentre giocavano allegramente, videro una colomba e la chiamarono per farla unire a loro. La colomba era molto titubante perché pensava fosse una trappola per poi essere mangiata. I due amici la tranquillizzarono e le dissero di non avere paura perché la loro intenzione era tutt’altra. Lei si tranquillizzò e scese a giocare con il gatto ed il topo e così passarono il resto della giornata fra giochi e scherzi. La storia ci insegna che a volte i nemici possono diventare buoni amici. Gabriele Gucciardo FAVOLA 29 “La colomba, il topo e il gatto” C’era una volta un gatto che abitava in una casetta nel bosco. Un giorno mentre passeggiava vide una colomba impigliata in una rete sopra un albero. Non potendola aiutare da solo, chiamò il suo amico topolino. Non appena arrivò cominciò a rosicchiare la corda e liberò la colomba, così ritornò a volare. La morale della favola è: bisogna aiutare sempre gli altri nel momento del bisogno. Samuele Ingargiola FAVOLA 30 “Il lupo e l’anatroccolo” C’era una volta un anatroccolo che se ne stava tranquillo nel lago incosciente del fatto che un lupo cattivo osservava i suoi movimenti per poterlo rapire. Passarono i giorni e il lupo con la sua scaltrezza riuscì a catturarlo. L’anatroccolo era molto spaventato perché sapeva che avrebbe fatto una brutta fine. Il lupo, stanco, decise di fare un riposino e proprio in quel momento l’anatroccolo ne approfittò per fuggire. Quando si svegliò, non lo vide più e andò di nuovo alla sua ricerca. Tornato al lago, però, non lo trovò. L’anatroccolo, sapendo che il lupo sarebbe tornato a cercarlo, si nascose dietro un cespuglio e nel momento in cui vide il lupo di spalle, lo afferrò dalla coda e tutte le anatre corsero in suo aiuto. Il lupo, trovatosi in difficoltà, scappò e tutte le anatre proclamarono il piccolo anatroccolo come un eroe. La morale della favola è: non fare agli quello che non vorresti fosse fatto a te. Simona Giacalone FAVOLA 31 “Il cane e la tartaruga” C’era una volta un cane di nome Pichino che stava male. Mentre se ne stava tutto solo nella sua cuccia, passò di lì la sua cara amica tartaruga che gli disse: << caro amico, che ti succede? Ti vedo un po’ giù di morale!>> Il cane rispose: << ho preso il raffreddore con questo brutto tempo!>> La tartaruga gli offrì il suo aiuto facendolo riparare nel suo guscio perché lì stava più caldo evitando così di farlo andare dal dottore. Pichino si rifugiò nel guscio e in pochi giorni riuscì a guarire. La ringraziò e rimase contento perché sapeva che poteva sempre contare sull’aiuto della sua amica tartaruga La morale della favola è che quando stai male puoi sempre contare sull’aiuto degli amici. Oliver Ingargiola FAVOLA 32 “Un elefante e un criceto” C’era una volta un criceto birichino che si divertiva a fare i dispetti al suo amico elefante mentre si esibivano al circo. Trovava divertente farlo cadere durante lo spettacolo. Dopo la terza volta, l’elefante s’infastidì e decise di fargliela pagare. Non appena fu il turno del criceto, l’elefante con la sua lunga proboscide cominciò a soffiare così tanto fino a farlo cadere per fare in modo che anche lui venisse squalificato dal circo. La morale della favola è: chi la fa, l’aspetti. Nicholas Bertolino FAVOLA 33 “La colomba, il topo, il gatto” C’era una volta una colomba che viaggiava spesso, ma ad un certo punto, a causa della stanchezza si appoggiò su un ramo di un albero in cerca di cibo. Era disperata perché non vi erano frutti, ma all’improvvisò vide da lontano una casetta dove vi erano un topolino e un gatto che stavano mangiando. Alla colomba venne l’acquolina ma non voleva farsi notare dai due amici e decise di avvicinarsi solo quando i due avevano finito. Il gatto e il topo terminato il pasto si spostarono nell’altra stanza senza aver fatto caso di aver lasciato la finestra aperta. La colomba ne approfittò e con molta scaltrezza riuscì ad entrare e a rubare tutto il cibo che aveva trovato. All’ora di cena, quando i due amici ritornarono in cucina per mangiare si accorsero che non vi era più nulla e rimasti sorpresi non potevano capire cosa fosse successo. Questa storia continuò per giorni, fino a quando il gatto e il topo decisero di nascondersi per vedere chi fosse il ladro del cibo. Non appena la colomba ritornò fu colta in flagrante e venne cacciata via dai i due amici e le dissero che non si ruba il cibo ma poteva benissimo chiederlo e le veniva dato. La colomba imbarazzata li salutò e se ne andò a digiuno. La storia ci insegna che le cose non si devono fare di nascosto ma bisogna chiederle. Agata Giglio FAVOLA 34 “Il gatto e il cane” C’era una volta un gatto che giocava spensierato nel bosco quando all’improvviso sentì da lontano un piagnucolio. Quando si avvicinò vide che si trattava di un cane che piangeva perché si era rotto una zampa. Il gatto gli andò all’incontro per dargli aiuto, ma il cane molto diffidente si scansava perché aveva paura. Il gatto lo tranquillizzò e gli disse che poteva fidarsi di lui, così andò a casa prese una fascia e gli fasciò la zampa. Col passare dei giorni il cane cominciò a stare meglio fino a quando non guarì del tutto. Molto felice ringraziò il gatto e diventarono amici del cuore. La morale della favola è: chi trova un amico, trova un tesoro. Michelle Minaudo FAVOLA 35 “La colomba, il gatto e il topo” C’erano una volta un gatto e un topolino che andavano molto d’accordo perché erano amici da tantissimo tempo. Un giorno il topolino incontrò una colomba molto gelosa della loro amicizia e per far si che litigassero cominciò a dirgli al topo delle cose brutte riguardanti il gatto. Così il topolino, rimasto male dalle cose sentite, si fidò di lei e abbandonò il gatto. La colomba era molto furba, sfruttava il topo solo per il cibo, mandava lui a prendere il formaggio per poter mangiare, fino a quando un giorno rimase intrappolato nella trappola. Quel giorno si trovò a passare da li il gatto e vedendo il suo caro amico in difficoltà decise di aiutarlo anche se l’aveva abbandonato, mentre dall’alto la colomba faceva grasse risate. Il gatto le domandò: << Perché te ne stai lì e non l’aiuti?>> La colomba rispose: << Perché in realtà non mi importa nulla di quel topaccio!>> e volò via. Il topo, non appena fu libero, pianse dalla gioia di rivedere il suo amico, lo ringraziò e gli chiese scusa. I due amici ritornarono uniti come prima e da quel momento in poi non si divisero mai più. La morale è: ci si deve accontentare di quello che si ha. Natale Coronetta FAVOLA 36 “Il gatto, il topo e la colomba” C’erano una volta un topolino ed una colomba che scambiavano due chiacchiere vicino un albero. Parlavamo delle loro capacità e abilità. Il topolino si vantava del fatto che fosse piccolo, veloce e grazie a queste doti era sempre in grado di fuggire da chi lo volesse catturare. La colomba invece si vantava che fosse bella e che per scappare dai cattivi bastava che sbattesse le ali e per riuscire a volare nell’alto cielo blu. Mentre ridacchiavano e ognuno si vantava delle proprie doti, ecco che da lontano videro arrivare un gattaccio grosso e affamato. La colomba per mettersi in salvo volò nel cielo, mentre il topolino cominciò a correre. Il gatto era molto agile e riuscì a catturarlo. La colomba vedendo il topo in difficoltà lo voleva aiutare ma il topo rifiutò e così in un sol boccone venne mangiato dal gatto. La favola ci insegna che non bisogna essere superbi e che non bisogna mai vergognarsi di chiedere aiuto altrui. Asia D’Alberti FAVOLA 37 “Il principe maialino” C’era una volta un giovane principe che viveva in un bellissimo castello. Tutte le persone del paese gli volevano tanto bene perché era buono e gentile. Purtroppo un brutto giorno una strega invidiosa trasformò il principe in un maialino. Il principe rattristato tornò al castello, ma all’improvviso vide davanti al trono una maga buona con un cappello a punta viola con delle stelle raffigurate. La maga gli domandò: << Perché sei triste?>> Il principe rispose: << Perché una strega cattiva mi ha trasformato in un maialino, tu mi potresti aiutare?>> La maga replicò: << Si che potrei, ma dovrei raccogliere degli elementi per fare la pozione magica>> I due s’incamminarono nel bosco e raccolsero bacche, foglie e funghi. La maga prese tutti gli ingredienti per la pozione e mentre li stava mescolando ecco che se ne accorse la strega e mentre era intenta nel fermarla, la maga riuscì a gettare la pozione sul principe facendolo ritornare un bel giovane e con la sua spada uccise la strega. Il principe ringraziò la maga, conobbe una principessa che era prigioniera, la sposò e vissero felici e contenti. Giulia Introia FAVOLA 38 “Il cane e il gatto” C’era una volta un cane di nome Billy che viveva in una bellissima casa, con un grande giardino e con due padroncini che lo amavano infinitamente. Billy era molto viziato, dormiva nel letto e mangiava seduto a tavola. Un giorno i padroni decisero di comprare una gattina e la portarono a casa. alla gattina diedero il nome Giada e quando Billy la vide scattò in lui tanta gelosia. Le faceva i dispetti, ma la povera gattina cercava in tutti i modi di farsi sua amica. Un pomeriggio Billy e Giada erano in giardino. Il cane giocava con la palla e con una zampata andò a finire in mezzo la strada. Billy si precipitò a prenderla ma non si accorse che stava arrivando una macchina in tutta velocità. Giada lo capì e corse subito da lui a fermarlo per poterlo salvare. Da quel momento in poi Billy capì che Giada era una buona amica e che non ne valeva la pena odiarla. Gaia Giacalone FAVOLA 39 “La lepre e la tartaruga” C’era una volta una lepre che si vantava con gli altri animali del bosco perché diceva di essere la più veloce. Un giorno organizzò una gara di corsa e invitò gli altri animali a partecipare con la convinzione che avrebbe vinto sempre e comunque. Fra gli animali che accettarono di partecipare alla gara vi era la tartaruga Gisella. La lepre non appena seppe della sua partecipazione si fece una grassa risata e le disse: << Sei veramente convinta di gareggiare con me? Dove pensi di andare con la tua lentezza?>> La tartaruga annuì e non rispose. Si posizionarono al VIA e partirono. La lepre con la sua velocità corse talmente veloce che ad un certo punto non si vide più e così decise di schiacciare un pisolino in attesa che arrivasse Gisella. La tartaruga pian piano arrivò al traguardo e vinse la gara. Gli amici che esclamarono per la sua vittoria, gioirono e fecero festa. La lepre sentendo tutto questo trambusto si svegliò e si accorse che aveva perso e che il pisolino era durato più del dovuto. La favola ci insegna che non bisogna mai sottovalutare il prossimo. Sara Bertuglia FAVOLA 40 “Il drago del lago incantato” In una foresta ai piedi della montagna c’era un lago abitato da tanti animaletti, tra cui rane, pesci, girini ed anche un grosso drago. Per le sue grandi dimensioni, il drago, stava sempre sott’acqua e per questo gli altri animali non conoscendo bene il suo aspetto credevano che si trattasse di un brutto e cattivo drago. Un giorno nel lago si scatenò un violento temporale e tutti gli animali furono costretti a fuggire, ma il drago con le sue enormi braccia li mise in salvo proteggendoli. Non appena finì la tempesta, li lasciò andare e gli animali contenti del suo gesto eroico, si ricredettero e si resero conto che in realtà il drago era un animale buono e dall’animo gentile. La favola ci insegna che non bisogna mai giudicare dall’aspetto fisico. Ginevra Gancitano FAVOLA 41 “La volpe e il cane” C’era una volta un cane di nome Fufi che aveva il compito di sorvegliare il gregge del suo padrone. Un pomeriggio decise di schiacciare un pisolino e in quel lasso di tempo venne la volpe Pippi che riuscì a rapire un agnellino. L’agnellino iniziò a piagnucolare facendo svegliare Fufi. Il cane accortosi della volpe la pregò di lasciare andare il piccolo agnellino e di non mangiarlo. La volpe lo lasciò andare, ma essendo molto furba, non si dava per vinta. Passarono i giorni e Fufi, vedendo che la situazione fosse tranquilla, si addormentò nuovamente. La volpe fece diversamente, studiò tutta la situazione e con una rincorsa e un solo boccone riuscì a mangiare l’agnellino senza farsene accorgere. Non appena Fufi si accorse di cos’era successo e non appena venne il padrone, lo bastonò e lo cacciò via perché non aveva fatto bene il suo lavoro. La storia ci insegna che chi dorme non piglia pesci. Marta Villani FAVOLA 42 “La foresta stregata” C’erano una volta un leone e un puma che si lanciarono la sfida a chi fosse il più coraggioso ad entrare nella foresta più temuta da tutto il mondo. Il leone era sicuro di se e disse al puma che avrebbe attraversato la foresta senza problemi perché non aveva nessun timore. Si fecero gli auguri di buona fortuna ed entrarono. Si sentivano strani rumori, rami che si spezzavano, urla di animali e il leone si spaventò talmente tanto che non ce la fece e fuggì, a differenza del puma che riuscì ad attraversarla tutta. La storia ci insegna che l’apparenza inganna. Giada Ingargiola FAVOLA 43 “Un cane, un gatto, un topo” C’era una volta una casa dove abitavano un cane, un gatto e un topo. I tre animali non stavano mai insieme perché il gatto aveva paura del cane e stava sempre in giardino, il topo aveva paura del gatto e si nascondeva sempre tra i muri. Un giorno il cane rimase impigliato in una rete e piangendo chiedeva aiuto. Il gatto sentendolo lamentare chiamò il topo e insieme riuscirono a liberarlo e da quel giorno divennero grandi amici. La storia ci insegna che al momento del bisogno diventiamo tutti uguali. Chiara Di Marco FAVOLA 44 “Il leone e il topo” C’erano una volta nella savana un leone e un topolino. Il leone criticava sempre il topolino e lo insultava dicendogli che era troppo piccolo e che il più forte di tutti era solo lui perché era il Re della foresta. Un giorno, i due animali andarono a fare una passeggiata e camminando camminando andarono a finire nel luogo protetto del gorilla Giovanni. Il gorilla non appena si accorse dei due, li inseguì e riuscì a catturare il leone e lo legò con una corda al tronco di un albero, mentre il topolino, grazie alle sue piccole dimensioni, si mise in salvo nascondendosi sotto l’erba. Non appena il gorilla se ne andò, il topolino uscì allo scoperto e con i suoi dentini cominciò a rosicchiare la corda liberando il grande leone. Il leone lo ringraziò e gli chiese scusa per tutti gli insulti. La storia ci insegna che anche i più grandi hanno bisogno dei piccoli. Vito Ingargiola FAVOLA 45 “Il gatto, il cane e la gallina” C’era volta una fattoria dove vi abitavano un gatto, un cane e una gallina. I tre animali erano amici e dormivano insieme nella stalla. Una mattina decisero di andare a fare una passeggiata e mentre camminavano si scatenò un temporale e li fece smarrire. Il cane e la gallina avevano molta paura e non riuscivano più a trovare la strada per tornare a casa, mentre il gatto molto coraggioso, si arrampicò sull’albero e dall’alto vide la via d’uscita. Così andò a cercare i due amici e insieme tornarono felici alla fattoria. La storia ci insegna che in caso di pericolo non bisogna avere paura ma rimanere concentrati ed essere coraggiosi. Carlotta Modica FAVOLA 46 “Uuuuh, che paura!” C’era una volta un bambino di sette anni di nome Carletto e non si separava mai dal suo coniglietto Gigio. Carletto non aveva paura di nulla, tranne del buio. Il giorno tirava fuori tutto il suo coraggio ma al calar della sera guardava tutto con sospetto. Una sera si mise a letto e dalla finestra vide un mostro o meglio, erano i suoi occhi a vederlo. Così strinse forte a se il suo amichetto Gigio, si alzò dal letto e aprì la finestra. Vide di fronte a se un grande albero pieno di foglie e gli disse: << Carletto scusa se ti ho spaventato, ma il signor Vento mi mette paura perché soffia molto forte ed io tremo come una foglia>>. Carletto così decise insieme ad Albero di fargli imparare la lezione al Vento. Loro erano sicuri che con l’acqua l’avrebbero spaventato e non appena venne sera, Carletto e Albero cominciarono a sparare al Vento con una pistola d’acqua. Vento si spaventò e si scusò con i due amici e gli promise di non farli più spaventare. La storia ci insegna che non bisogna mai ridere delle paure degli altri. Cloe Ferro FAVOLA 47 “Il delfino giocherellone” C’era una volta un delfino giocherellone che stava dentro una grande piscina in una bellissima villa. Un giorno un bambino di nome Luca si trovava a passeggiare li vicino e si accorse del delfino. Entrò nella villa e si avvicinò al delfino chiedendogli come si chiamasse. Il delfino rispose dicendogli di chiamarsi Bob e che amava giocare con i bambini. Luca, molto contento, iniziò a giocare con Bob. Gli lanciava la palla e il delfino la faceva volare in alto, si tuffava e nuotava insieme a lui e così passarono un bellissimo pomeriggio. Quando venne sera Luca dovette salutare Bob, ma gli promise che l’indomani sarebbe tornato a giocare con lui. Così Bob andò a dormire felice in attesa del giorno seguente. Continuarono a giocare per giorni e vissero felici e contenti. La storia ci insegna che può nascere una bellissima amicizia tra un animale e un bambino. Adele La Grassa FAVOLA 48 “La colomba che salva il topo dal gatto” C’era una volta una colomba molto gentile e buona che adorava volare in alto nel per andare alla ricerca di nuovi amici. Un bel giorno mentre si trovava sopra il tetto di una vecchia casa vide un gatto che rincorreva un topo per poterlo mangiare. La colomba essendo amica di tutti andò in soccorso del topolino e volando in basso lo prese con le sue zampe e lo portò in salvo dal gatto. Insieme volarono insieme e il topolino non finì mai di ringraziarla e divennero amici inseparabili. La storia ci insegna che bisogna aiutare sempre chi si trova in difficoltà. Stefano Bondesan FAVOLA 49 “Il cane e il gallo” C’erano una volta un gallo di nome Sam e il suo amico cane di nome Dog. I due amici decisero di organizzare una festa e di scambiarsi i regali. Sam di nascosto scartò il regalo dell’amico e vide che si trattava di un deodorante per piedi. Ci rimase malissimo e anche lui decise di regalare un deodorante per piedi a Dog. Il giorno della festa Sam scartò il regalo e vide che non era il deodorante ma era un bellissimo maglione e rimase molto contento, a differenza di Dog che invece trovò il deodorante e diventò subito triste. Sam rimase senza parole e capì che la sua curiosità gli aveva fatto un brutto scherzo. Maria Benedetta Di Giorgi FAVOLA 50 “La volpe e il leone” C’era una volta un leone che vagava per tre giorni e tre notti in cerca di cibo. Ad un tratto sotto un albero vide una grande bistecca. Il leone felice corse per mangiarla ma una volpe furba la prese e scappò via. Il leone la seguì ma non avendo più le forze cadde a terra e svenne. Gli amici della foresta lo presero e lo portarono in una grotta e gli diedero da mangiare. La volpe dopo aver mangiato la bistecca pensava che il leone era morto e voleva mangiarlo. Inseguendo le impronte degli amici del leone entrò nella grotta. Mentre dormiva la volpe cercò di aggredire il leone che si svegliò e con il suo ruggito fece spaventare la volpe che corse via terrorizzata. Da quel giorno la volpe non fece più dispetti agli animali della foresta. La favola ci insegna che: chi fa del male si deve aspettare che gli altri, poi, lo fanno a te. Angelica Di Gregorio FAVOLA 51 “L’orso e la volpe” Tanto tempo fa in una bellissima foresta viveva un orso. Tutti gli animali avevano paura, ma non trovarono il modo di ribellarsi. Un giorno passò una volpe che stava andando a trovare il suo amico lupo. Nel tragitto incontrò un piccolo scoiattolo che piangeva e gli chiese: << Piccolino, cosa ti succede?>> Lo scoiattolo rispose: << Il mio fratellino è stato ucciso da una zampata dell’orso>>. La volpe proseguì e dopo poco tempo incontrò un uccellino che cercava di volare, la volpe gli chiese: << Cosa ti succede?>> L’uccellino rispose: << Ho un’ala rotta ed è stato l’orso>>. La volpe continuò per la sua strada e finalmente arrivò dal suo amico lupo. Il lupo iniziò a raccontargli che erano stanchi dell’orso perché voleva comandare tutti. La volpe decise di liberarsi dell’orso chiedendo a tutti gli animali di attaccarlo tutti insieme. Il giorno seguente tutti gli animali erano presenti e ad un segnale della volpe lo attaccarono così l’orso si arrese e se ne andò lontano. Gli animali tutti contenti gridarono: << EVVIVA!>> La volpe prima di andare via disse loro: << Ricordatevi che l’unione fa la forza!>> Luana Sanfilippo FAVOLA 52 “La colomba coraggiosa” C’era una volta una colomba che volava sopra nel cielo e da lassù vedeva un gatto e un topo gironzolare nei campi. Mentre guardava i due animaletti ad un tratto vide il gatto che correva verso il topo per acchiapparlo e mangiarselo. La colomba capì che il topolino era in pericolo. Allora la colomba si mise a volare velocemente più in basso e con il suo becco punzecchiò il gatto tanto che lo fece scappare, così il topolino diventò amico della colomba. La favola ci insegna che bisogna aiutare sempre chi si trova in pericolo. Paolo Calia FAVOLA 53 “Il toro e il topolino” C’era una volta nel bosco un toro e un topolino. Un giorno il topolino disse al toro che lui era grosso invece il topolino, naturalmente, era piccolo. Il topolino continuò a prenderlo in giro. Il toro e il topolino parteciparono ad una gara per decidere chi fosse il migliore. Mentre che gareggiavano capirono entrambi che non dovevano litigare per chi fosse il più forte perché le persone perfette non esistono. Quindi alla fine abbandonarono la gara e ritornarono ad essere buoni amici. La favola ci insegna che non si deve prendere in giro nessuno perché la perfezione non esiste e se due amici litigano poi devono ritornare a fare la pace. Gabriele Tedesco FAVOLA 54 “Il delfino e lo squalo” C’era una volta uno squalo che un giorno vide un delfino che scappò subito perché ebbe paura di essere mangiato. Dopo tanto tempo lo squalo e la sua compagna ebbero dei piccolini. Il delfino si accorse che i piccolini erano da soli perché lo squalo era andato a caccia. Allora il delfino andò verso di loro e protesse i piccolini dai pesci più grossi, quando improvvisamente arrivò lo squalo e capì che il delfino aveva salvato i suoi piccolini. Lo squalo ringraziò il delfino e da quel momento diventarono amici per la pelle. La storia ci insegna che non si deve mai litigare ma che prima bisogna conoscersi ed essere grati a coloro che ci fanno del bene. Elsa Pipitone FAVOLA 55 “Il cane e il lupo” Un bellissimo giorno, un piccolo cagnolino che stava passeggiando nel bosco all’improvviso vide un grande e grosso lupo e gli disse di andarsene prima che lo mangiava. Quindi se n’è andato dietro un alto albero e si addormentò. Dopo un po’ il cane si svegliò e si accorse che era già sera e quindi fece una passeggiata e incontrò quel lupo e decise di cambiare strada. Dopo ha trovato il cibo e l’ha mangiato, dopo che era sazio se n’è andato a fare un’altra passeggiata e ha incontrato il lupo e decise di parlarci un po’ e dopo aver parlato divennero grandi amici. La morale della favola è che se c’è uno grande e grosso e si ha paura, si può diventare amici. Loris Falco FAVOLA 56 “La colomba Rosa” Un bel giorno la colomba Rosa volava nel cielo azzurro e vide un’altra colomba e le si avvicinò. L’altra colomba le fece simpatia, diventarono amici e si misero insieme nel nido a giocare allegramente. La morale della favola è che si può diventare amici anche solo attraverso una simpatia. Loris Falco FAVOLA 57 “Il leone e il coniglio” Un coniglio era nella foresta che saltellava. Nelle vicinanze della foresta camminava un leone grande e grosso. Il leone quando ha visto il coniglio lo voleva mangiare. Il coniglio quando ha visto il leone grande e grosso voleva scappare. Quando il leone ha visto il coniglio scappare gli corse dietro perché lo voleva mangiare. Il coniglio stanco cadde a terra. Il leone quando vide il coniglio cadere a terra corse per mangiarlo, lo prese e lo portò a casa. Arrivati a casa il leone stanco si addormentò. Il coniglio cercò di scappare mentre il leone era girato a dormire. Il coniglio scappò, il leone se ne accorse e rimase a bocca asciutta. La morale della favola è che non bisogna sottovalutare chi è più piccolo e più debole di noi. Michele Armata FAVOLA 58 “Il leone e il topo” Un giorno nel bosco c’era un leone che dormiva e dopo un po’ arrivò un topo che si è mangiato il suo pranzo. Dopo il leone si svegliò e vide il topolino che mangiava. Il topolino smise di mangiare e diede il pranzo al leone così divennero amici per sempre. Finalmente vissero felici e contenti giocando sempre insieme. La morale della favola è che non si deve mai litigare e che bisogna essere contenti di condividere le proprie cose con gli altri. Giorgia Giacalone FAVOLA 59 “Il cigno reale e la volpe rossa” C’era una volta un cigno reale bellissimo dalle bianche piume e dal lungo becco. Un giorno mentre se ne stava rilassato nel laghetto vide passare una volpe con una coda di un colore arancio molto acceso e dal soffice pelo. Il cigno pensò che lo volesse mangiare e chiamò i suoi compagni cigni in aiuto. Invece la volpe invitò il cigno a giocare con lei. Ma il cigno disse di essere il re del lago, che tutta la sua famiglia era ricca e importante e quindi non poteva giocare con una volpe rozza, povera e brutta. La volpe ci rimase male e andò via triste. Il cigno si mise a ridere. Improvvisamente arrivò un cane che voleva attaccarlo e il cigno cominciò a gridare. La volpe tornò indietro e fece scappare il cane, ma nella lotta la volpe rimase ferita. Il cigno capì che quello che importa è la nobiltà e la ricchezza del cuore. E da quel giorno il cigno reale e la volpe diventarono amici. Andrea Sossio FAVOLA 60 “Il gatto e il topo” Un giorno c’era un gatto che passeggiava per la foresta, mentre che passeggiava vide un topo che mangiava un formaggio. Il topo vide il gatto che sbavava per la troppa fame, il topo prese il formaggio e scappò. Il topolino era molto stanco e si nascose. Il gatto cominciò a cercare il topolino con il suo fiuto incredibile. Lo trovò subito e il topolino cominciò a scappare. Però il gatto era molto affamato quindi se ne andò a casa per mangiare qualcosa. Dopo aver mangiato la bistecca il gatto ricominciò a cercare il topolino. Il topolino convinto che il gatto non c’era più, uscì dal nascondiglio e se ne andò a casa. il topolino non trovò più la casa e trovò la casa del gatto e non sapendo che fosse quella del gatto entrò e si sdraiò nel letto. Il gatto stanco se ne andò a casa e quando vide il topolino sdraiato nel suo letto, gli mise una coperta sopra e lo abbracciò. La morale della favola è che bisogna sempre essere gentili con gli altri. Marmoreo Benito FAVOLA 61 “Il gatto e il coniglio” Un gatto mentre passeggiava incontrò un coniglio e hanno fatto amicizia. Subito dopo diventarono migliori amici, andarono al parco e giocarono a nascondino. Il gatto gli chiese di andare a casa sua per giocare e scherzare, ma ad un certo punto il gatto si fece male e litigò con il coniglio. L’indomani il gatto si andò a scusare con il coniglio e si rimisero di nuovo a giocare e a scherzare insieme. Il gatto e il coniglio diventarono inseparabili e vissero felici e contenti. La morale della favola è che anche se due amici litigano l’importante è capire di aver sbagliato e fare pace. Martina Torre