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26 Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino GAZZETTA DOMENICA 3 MARZO 2013 » A 25 ANNI DAI DUE ORI OLIMPICI DI CALGARY In migliaia per Tomba: l’abbraccio al campione SESTOLA Vie e piazze stracolme per applaudire “la bomba”, sul palco anche De Piscopo E lui dice: «Ribattezziamo il paese Festola, nel 2017 c’è da festeggiare Albertville» ◗ SESTOLA L’incontro con Razzoli: «Tu un idolo» Alberto Tomba e Giuliano Razzoli ◗ SESTOLA Ieri, a Sestola, Tomba non era l'unico campione in città. Con lui anche “Razzo” Razzoli, a cui appena due mesi fa è stata qui dedicata una pista. È proprio il giovane sciatore ad aprire il corteo, con in mano la bandiera olimpionica. E sul palco l'incontro tra i due è inevitabile: la storia, con la S maiuscola, che dopo un quarto di secolo ancora si ricorda, da una parte e il presente-futuro dello sci emiliano e italiano dall'altra. Due caratteri estremamente diversi, esuberante uno, dall'aria innocente l'altro. «Così impari che t'hanno fatto la pista, ma come la mettiamo per l'anno prossimo?», ironizza Tomba mentre Razzoli sale sul palco a dire che «ora aspettiamo di vedere te con l'oro al collo». «Sei tu il campione che mi ha fatto appassionare - gli risponde Razzo era te che da piccolo guardavo scendere». «La speranza è di fare come te sulle piste non fuori, perché lì ne combinavi di ogni», ironizza Razzo. Tomba sta al gioco: «sei fortunato che sei nato da poco, all'epoca ti avrebbero legnato». (an.min.) Sestola ha celebrato ieri il suo più grande campione, dedicandogli addirittura un giorno, il Tomba Day, a 25 anni dalla suo primo oro olimpico: anno 1988, a Calgary. Quasi duemila persone hanno animato ieri la città, col calore e l'entusiasmo che da sempre circonda il campionissimo, tra sfilata, premiazioni, fuochi d'artificio e la fiaccolata dei maestri di sci al Passo del Lupo. La vittoria di Calgary sembra cosa di pochi giorni fa, la città ha accolto Tomba come fosse appena rientrato da una gara. C'è stata la sfilata per le vie del paese e la jeep che ha portato in trionfo “la bomba” è spesso ferma: troppa calca, troppa ressa intorno, a dimostrazione di quanto sia ancora grande la passione per lui, nonostante il ritiro nel 1998, dopo Nagano. Tomba saluta, posa per le foto con i tifosi, è un autentico istrione per i fan, uno show-men, che in un momento di tranquillità ricorda come «questa città è sempre molto calorosa, ritornare qui è il massimo». Ad aprire la strada i sindaci della montagna. Tanti quelli che in passato erano fissi davanti alla tv per vederlo scendere. Addirittura c'è chi è venuto dalla Turchia. Tanti altri poi quelli che, oggi ancora ragazzi, si sono avvicinati agli sci sull'eco di quel grande campione. Dalle finestre in tanti guardavano lo spettacolo e tornavano a 25 anni prima, mentre i mortaretti facevano piovere su tutti una neve tricolore di stelle filanti. «Tomba ha dato qualcosa di speciale allo sci e all'Appennino - ha spiegato il sindaco Marco Bonucchi - nessuno come lui è riuscito a dare così tanta risonanza a questo sport e a queste montagne. Si tratta di un campione e dopo un quarto di secolo torna lo stesso entusiasmo d'allora». Tra l'altro, all'inizio della sfilata, tra il primo cittadino e il cam- La piazza stracolma di gente ieri per il “Tomba day” e a destra Tomba sul palco con il musicista Tullio De Piscopo (Foto Poluzzi) ieri Incidenti sulle piste Quindici i feriti Una quindicina sono stati ieri gli interventi di soccorso sulle piste del comprensorio del Cimone, interventi che hanno visto impegnati i carabinieri sciatori e il personale di soccorso degli stessi impianti. In un caso ieri pomeriggio è stato anche necessario l’intervento dell’elicottero di Pavullo che è andato a Passo del Lupo per uno scontro tra due sciatori. Una ragazza è rimasta ferita, ha riportato un trauma cranico ed è stata trasportata all’ospedale. Non corre comunque pericolo di vita. Venerdì invece l’elicottero era andato a soccorrere un ragazzino al Cimoncino che era caduto mentre sciava. Anche in quel caso ferite non gravi. L’ingresso trionfale in paese di Tomba ieri con il sindaco Bonucchi e un mare di folla che lo attendeva pione è andato in scena un siparietto che bene descrive l'atmosfera, con Tomba che ha proposto di rinominare il paese “Festola”, perché «nel 2017 c'è da festeggiare Albertville»; nel 1992 Tomba vinse infatti l'oro nel gigante ai giochi olimpici. Dalla sfilata al revival il passo è breve e raccolto tutto il corteo non poteva mancare il 1988. Sul maxischermo è tornato un Tomba 22enne: poco più di un minuto di discesa, a velocità folle, che decretarono la nascita di un campione. Mentre il video va in onda, dal palco Tomba ha indicato i punti salienti della discesa: «quella fu una gran giornata, dissi agli altri che erano lassù alla partenza: buona fortuna». E sul palco sono salite le vecchie glorie e i fedelissimi, il Tombaclub: un quarto di secolo fa a Calgary, ieri a Sestola, con lo stesso striscione. Hanno spiegato i veterani del club: «sembra di tornare a 25 anni GUARDA SUL SITO LA FOTOGALLERIA www.gazzettadimodena.it fa, ora abbiamo i capelli bianchi, ma siamo qui con lo stesso entusiasmo». E oggi tornerà ad allenarsi sul Cimone Giuliano Razzoli in vista delle ultime due gare di Coppa del mondo che lo vedranno il 10 marzo a Kranjska Gora in Slovenia e il 17 a Lenzerheide in Svizzera. Andrea Minghelli ©RIPRODUZIONERISERVATA San Dalmazio, il Comitato resiste L’assemblea dopo il via libera all’“inceneritore”: ricorso al Tar e alla Provincia OCCASIONE: vendo a Poggio Rusco (Mn) zona industriale, n. 2 capannoni tot. mq. 1.420 (da sistemare) lotto mq. 4.020 tutto recintato e l’area scoperta asfaltata. I manufatti sono predisposti anche per 2 insediamenti indipendenti. Liberi subito. Euro 350.000,00 tel. 0386864223 ◗ SERRAMAZZONI «A metà Luglio 2011, in una zona agricola di San Dalmazio, alcuni operai con delle macchine eseguono scavi e tagliano querce secolari. I cittadini chiedono informazioni agli amministratori comunali, i quali rispondono di non sapere nulla. Dopo pochi giorni compare un cartello di cantiere inequivocabile: “Impianto di produzione di energia elettrica da biomasse”. Alcuni cittadini chiedono un accesso agli atti, l’amministrazione chiede però di motivare quali siano “gli interessi giuridica- mente rilevanti”, perché deve verificare se il privato cittadino ha veramente un “interesse diretto, concreto e attuale” rispetto all’ambiente in cui vive.. ». È cominciata così, davanti a 100 persone, la lunga relazione del presidente del comitato “no inceneritore”, ingegner Bussei, all’assemblea straordinaria convocata dopo la sentenza del Tar che concede il “lasciapassare” al contestato progetto. La relazione ha percorso tutte le tappe della vicenda, evidenziando anche le ambiguità della precedente amministrazione e l’ostracismo nei confronti del Comitato prati- cato anche in questi giorni. «Le istituzioni ci hanno lasciati da soli», ha sintetizzato Bussei, proponendo quali iniziative perseguire. Scartata l’ipotesi di concorrere con una lista alle elezioni (in sala c’erano alcuni potenziali candidati di altre liste) l’assemblea ha deciso di depositare una “istanza di prelievo” perché sia esaminato il ricorso del comitato al Tar, che finora lo ha ignorato. Poi saranno depositate osservazioni in Provincia e al Suap, appena riprenderà l’iter delle autorizzazioni mancanti. Infine sarà chiesto un preventivo ad un avvocato penalista. Un momento dell’assemblea