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[PAGINE DI STORIA] DI MASSIMO FERRARI I Giochi olimpici invernali di Torino sono l’ultimo capitolo di una storia iniziata nel 1924 a Chamonix, nell’Alta Savoia, dove oltre 200 atleti di 16 nazioni diedero vita per la prima volta ai Giochi sulla neve. A farla da padroni furono finlandesi e norvegesi ma la prima medaglia d’oro andò a uno statunitense, Charlie Jewtraw, campione di pattinaggio veloce. E non mancò una contestazione ai danni del norvegese Haug che, oltre a trionfare nel pattinaggio e nello sci di fondo, si assicurò l’oro nel salto. Ma si scoprì un errore di misurazione così l’oro, con ritardo, andò allo statunitense Haugen, che lo riceQui sotto: due immagini dell’edizione di St. Moritz (1948) dei Giochi olimpici. A destra: Manuela Di Centa vette quando aveva superato gli 83 anni. Nell’hockey trionfarono i canadesi, protagonisti anche nei successivi giochi a St. Moritz del ’28, celebri perché una parte delle gare fu sospesa per il tempo... bello che spinse la colonnina di mercurio su massime prossime ai 25 gradi, con scioglimento di neve e ghiaccio sulle piste. L’edizione del ’32, invece, fu la prima in Nord America, a Lake Placid: ridotto il numero dei partecipanti, per il costo della trasferta transoceanica. Canadesi e statunitensi fecero man bassa di medaglie: tra questi ultimi Eddie Eagan che, primo nel bob dopo essere stato campione olimpico di boxe nel ’20, è l’unico atleta ad aver vinto l’oro nei Giochi estivi e in quelli invernali. Nel 1936 gli atleti gareggiarono in Germania, a Garmisch e Partenkirchen. Gli organizzatori vietarono la partecipazione alle prove di sci alpino ai locali maestri di sci, e tutti gli atleti svizzeri e austriaci boicottarono la competizione. Sorpresa nell’hockey: il Canada fu sconfitto dalla Gran Bretagna, formata, però, per tre quarti, da inglesi nati in quel Paese. 80 ANNI IN PUNTA DI SCI Curiosità e retroscena sulle Olimpiadi della neve di ieri La seconda guerra mondiale sospese i Giochi, che ripresero nel 1948, a St. Moritz: vi presero parte 25 nazioni. Germania e Giappone non furono invitate. Nello sci alpino brillò il francese Henri Oreiller, che vinse slalom, discesa e combinata. Nel ’52 le Olimpiadi approdarono a Oslo: per gli atleti del Grande Nord fu l’apoteosi. Nello sci alpino primeggiò con due ori Andra Mead Lawrence. Nel 1956, i Giochi si svolsero a Cortina d’Ampezzo in un’edizione da record: la prima volta dell’Italia e anche delle gare teletrasmesse nonché della partecipazione dell’Urss. Il programma venne esteso con altre due gare di fondo. Il leader fu l’austriaco Toni Sailer: ottenne tutti gli ori nello sci alpino. Nel ’60 si tornò in America, a Squaw Valley, in California, per un testa a testa tra russi e statunitensi. Nel ’68 a Innsbruck, in Austria, le gare furono messe in discussione dal bel tempo. Dovette intervenire l’esercito per portare neve e ghiaccio sulle piste. Brillò Eugenio Monti, bobbista azzurro che prestò un ricambio agli inglesi permettendo così loro di vincere. L’edizione del ’68, a Grenoble, passò alla storia per le imprese di Jean Claude Killy e di Monti, che vinse nel bob a due e a quattro. Nel ’72 il circo olimpico approdò in Giappone, a Sapporo e fu polemica: gli atleti nello sci erano ormai dei professionisti e il Cio minacciò di cacciarli. Dopo il ritorno a Innsbruck nel ’76, le Olimpiadi nell’80 tornarono a Lake Placid e per la prima volta arrivarono i cinesi. Tra gli atleti in vista Wenzel e Stenmark, mentre nell’84 a Sarajevo brillò la stella dei pattinatori inglesi Jayne Torvill e Cristopher Dean, i più applauditi con quelli della Germania Est. A Calgary, nel 1988, per la prima volta i Giochi durarono 16 giorni, per l’aumento delle discipline. Tra i migliori Alberto Tomba, protagonista pure del ’92 ad Albertville, in Alta Savoia. I mutamenti politici videro comparire gli Stati baltici, Slovenia e Croazia. Il Cio decise di non rispettare la tradizione di far disputare i Giochi nello stesso anno di quelli estivi e la scadenza quadriennale: le competizioni si svolsero a Lillehammer in Norvegia. Nel fondo Manuela Di Centa vinse cinque medaglie, tra cui due ori e la staffetta strappò il titolo ai norvegesi. L’edizione del 1998 a Nagano, in Giappone, fu quella dei record: 2.000 i partecipanti e due anche le nuove discipline, lo snowboard e il curling. Infine nel 2002 si tornò a Salt Lake City con la sua comparsa ufficiale il do왎 ping: tre atlete vennero private dei titoli.