Giugno 2011 - La Residenza
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Giugno 2011 - La Residenza
Il nostro notiziario ANNO II - N° 6 Giugno 2011 “Una poesia mi sembra sempre Come l’immortalità, Perché è la mente sola senza la sua Compagnia corporea” E. Dickinson UN’ ALTRA ESTATE L’Estate e iniziata alla Residenza, rinnovandosi come luogo di villeggiatura, anche noi che ci lavoriamo, nonostante l’incremento di cose da fare, sentiamo, respiriamo aria di vacanza. Le sedie di legno e i tavoli aperti di fronte al “Nostro Faggio” fanno “VIVERE” il nostro Giardino e alla mattina è bello vedere signore e signori che si cimentano, con look estivo, nel giro completo del nostro meraviglioso Parco. Per rendere questi giorni più allegri abbiamo pensato a momenti di Animazione vari, da tenersi speriamo all’aperto…… É vero, ci vuole un pizzico di pazienza perché, come è ovvio che sia, più si e’ e più ci dobbiamo confrontare con realtà diverse ma tutto questo è positivo per non chiuderci troppo in noi stessi. La convivenza richiede attenzione e rispetto e pazienza, ma sono certa che La Residenza possa dare a tutti il giusto spazio, un angolo di tranquillità, conversazioni piacevoli, con persone nuove, quindi BUONA ESTATE a tutti: agli ospiti “di casa” e agli ospiti ”estivi”. La Direttrice Antonella De Micheli. LA MIA ISOLA Oggi pensavo alla mia isola, un ricordo che passava dal cuore, era come se avessi un plastico nella mano e guardassi la mia Sicilia da mille punti diversi e contemporaneamente come se la racchiudessi tutta in me. Vedevo la Cattedrale di Palermo, con la sua forma unica, il grande atrio che la racchiude in tutta la sua lunghezza con le sue molte statue e, nel centro, Santa Rosalia. In un secondo eccomi dentro, davanti alla tomba di Federico II, con mazzi di fiori sempre freschi. La tomba di granito è circondata da tombe di marmo di Costanza e di Guglielmo il Buono; in fondo, accanto all’ Altare centrale, l’urna d’argento che racchiude il corpo della Santa Protettrice della città: la piccola Rosalia. Sono tante le chiese che si possono ammirare in questa città, in stile Barocco, Normanno, persino una con le cupole rosse tipiche delle costruzioni arabe. I ricordi, le immagini si susseguono, si accavallano, ecco la manciata di isolette che circondano l’isola madre gettate là come fiori. Stromboli bisogna ammirarla dal mare, di notte, la calata lavica ( lascione ) che ininterrottamente dalla cima del vulcano si getta a mare. Ho due ricordi di Vulcano ( una delle isole Eolie) uno buffo : un gruppo di stranieri immersi n una conca di fango curativo, sembravano statue, seri, immobili, in definitiva buffi; tuttaltro che buffa è stata la scottatura che ho preso posando inavvertitamente il piede su una bolla di acqua bollente nascosta lungo il bagnasciuga, chi poteva pensare che il mare, così sorridente, nascondesse una simile trappola! Ho lavorato per parecchi anni presso l’ Assessorato per la tutela dei Beni Culturali, un lavoro affascinante. C’è di tutto in Sicilia, dai resti preistorici del monte Saraceno alla maestosità della Valle dei Templi, dai resti greco romani di Salinunte, Solunto e Segeste alla maestosità dell’Etna, tornando in pullman da Catania a Palermo ho avuto l’impressione che il vulcano ci seguisse, un’ impressione affascinante e paurosa nello stesso tempo. I ricordi si affastellano, si mescolano e soprafanno l’uno o l’altro, la mia terra ha un fascino sottile e severo nello stesso tempo, non si può descriverlo, bisogna assorbirlo e allora ti conquista come la struggente malinconia di un tramonto sul mare. Pagina 3 RACCONTO : “ IL PITTORE E IL BAMBINO “ Fuori dal suo studio il noto pittore si immergeva nella natura. Non gli importava che fosse bella o brutta, lui vi trovava sempre qualche cosa che valeva la pena di immortalare nelle sue tele. Quel giorno aveva deciso di andare in un luogo che aveva visto giorni addietro. Voltando le spalle ad un canale mezzo asciutto ma pieno di fango, aveva piazzato il suo cavalletto sul bordo ed aveva iniziato a ritrarre un misero albero che la sua arte avrebbe reso celebre e degno di essere visto. Non sapeva di avere un ammiratore. Silenzioso, immobile, dietro di lui un bambino lo guardava e lo invidiava. Pensava alle barchette, alle case, agli alberi che anche lui dipingeva a scuola, ma gli riuscivano sempre brutti, diversi da quelli che vedeva e poi avrebbe voluto ritrarre. Perché, si domandava, lui non riusciva ad essere bravo? Il pittore dipingeva e, per ottenere una migliore visuale arretrava lentamente e il bambino lo tallonava alle spalle. Nessuno dei due si rendeva conto che si avvicinavano sempre più al canale. Un attimo, un urlo, un tonfo e il bambino cadeva nell’acqua fangosa. Il pittore, tornato alla realtà, cercava di aiutarlo a ritornare sul bordo del canale. Non riusciva a capire cosa era successo. Non si era accorto che il bambino era alle sue spalle e che indietreggiando lo aveva spinto Il pittore era spaventato mentre il piccolo, diventato tutto fangoso, si guardava e rideva per un’avventura che lo faceva sentire un eroe dei fumetti. Abitava lì vicino e arrivato a casa avrebbe sicuramente avuto una sgridata, ma era felice. Era stato salvato da un vero pittore. Chissà che un giorno, diventato adulto, visitando le mostre di pittura vedrà quel quadro e ricorderà quell’ episodio e quel pittore. Pagina 4 ANGELI CUSTODI A QUATTRO ZAMPE Mi è capitato tra le mani un articolo che parla degli “ Angeli Custodi” a quattro zampe : sono i cani guida per persone non vedenti, animali straordinari che vengono educati a diventare gli occhi dei loro padroni, l’ho letto con vero interesse anche perché più di una volta mi sono chiesto come venissero selezionati gli animali, quali le razze più idonee e soprattutto quale e quanto lavoro per gli addestratori. Non tutte le razze hanno le doti di dedizione, equilibrio, prontezza, intelligenza e docilità per diventare una guida, non è neppure da sottovalutare la dimensione dell’animale, impensabile un “ Chihuahua” accanto ad un omone grande e grosso così come un “ San bernardo” accanto ad una signora esile. Nel corso degli anni si è capito che i Labrador, maschi e femmine, sono i più idonei, così come i pastori tedeschi ed i Collie, di queste due razze le più adatte sono le femmine. Il carattere ha un’importanza fondamentale, deve essere docile ma non pauroso, non deve essere aggressivo né con gli uomini né con altri cani, deve saper concentrarsi al massimo e no, farsi distrarre da nulla. Le prime regole che un cucciolo deve imparare sono quelle che ogni buon padrone insegna loro ( non si sale su letti o divani, non si cerca il cibo sotto la tavola, ecc. ), al raggiungimento dell’anno di età potrà entrare al centro addestramento per 5 o 6 mesi e solo dopo potrà iniziare il suo “ servizio”. Al centro imparerà a riconoscere le strisce pedonali e i mezzi di trasporto, ad evitare gli ostacoli, deve imparare a rispondere ad una trentina di ordini in tedesco, lingua usata perché ritenuta più idonea dato che è più secca dell’italiano. Il cane guida deve saper prendere decisioni all’istante, capire se gli ostacoli che incontreranno si possono superare o occorra cercare percorsi alternativi. L’anno di addestramento sarà durissimo ma poi il cane sarà pronto per essere il braccio, gli occhi , il tutore, un servitore fedele per il non vedente, ma saprà essere un capo inflessibile per evitargli i pericoli. Il cane guida, quando inizierà ad avere un po’ di acciacchi, dovuti all’età, andrà in pensione e si godrà il meritato riposo. Leggo la testimonianza di una signora di 47 anni, non vedente da sette anni, improvvisamente, a causa di una malattia, ha perso la sua indipendenza e il dipendere da altri la umiliava molto. Fece domanda al centro addestramento per avere un cane d’accompagnamento, vincendo le sue paure poiché pensava che un cane fosse un grande impegno, soprattutto per lei che non vedeva. Le hanno assegnato un labrador nero che è diventato la sua ombra, l’accompagna dovunque dal lavoro al ristorante, al cinema…. Mi è vicino nei momenti no, non finirò mai di ringraziarlo, è grazie a lui che mi sono ripresa la mia libertà” dice la signora. Ci sono state persone che volevano tener fuori dal proprio negozio il cane, non volevano salisse in treno o, in ospedale, dove aveva prenotato una visita, ma lei ha spiegato con fermezza che esiste una legge in merito e il cane guida può accompagnare ovunque la persona non vedente. Ora dopo cinque anni con il suo labrador si è resa conto che ha ricevuto molto più di ciò che lui abbia mai chiesto. Pagina 5 Fondazione La Residenza Via Paolo Lazzari, 25 21046 MALNATE TEL : 0332 426101 COMPLEANNI OSPITI 10 Luglio Sig.ra Maria Giudici 19 Luglio Sig.ra Teresa Guidali 28 Luglio Sig. FAX: 0332 861072 Mario Guastoni net u inter s o m a a.it Si sidenz e r a l info@ Alla Residenza la serenità è di casa VECCHI RICORDI La meravigliosa quiete del nostro parco, dove trascorro la maggior parte delle mie giornate, mi fa ritornare in mente tanti episodi della mia lunga vita, di cui uno in particolare mi è caro. Negli anni dopo la guerra abitavo a Cortina, dove si trovava un piccolo cimitero di soldati caduti in Italia. Con un pensiero fisso e la macchina fotografica visitai tutte le tombe. Il caso volle che vidi su di una il nome e le generalità di un giovane delle vicinanze del mio paese. Spedii la foto con le dovute spiegazioni ai suoi genitori. La risposta era particolarmente commovente. Da lungo tempo erano stati senza notizie del loro figliolo e non sapevano se era ancora tra i vivi. Si trattava dell’unico figlio, con la prospettiva di uno splendido avvenire. Così il mio “sesto senso” ha contribuito a portare un lume in una casa triste. Non lasciare che passi un giorno senza Che si sia levato un raggio di felicità Su un cuore triste. MADRE TERESA Pagina 6