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n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it EDITORIALE Philips non deve mollare Quando si dà un occhio alle quote di mercato nel settore TV, si capisce che i marchi realmente attivi e presenti sono diventati pochissimi. Quelli che continueranno sicuramente ad esistere su questo mercato per diversi anni sono solo sei (in rigoroso ordine alfabetico): LG, Panasonic, Samsung, Sharp, Sony, Toshiba. Manca ancora un grande nome, Philips, marchio ancora molto attivo ma che, malgrado quote di mercato per il momento non trascurabili, non ci pare abbia ancora messo in pista tutte le contromisure necessarie per competere nell’arena dei televisori. Più che altro il mercato, soprattutto gli operatori, non ha capito bene quali sono i programmi di Philips per il futuro: la sensazione è che ci sia un po’ di voglia di transitare interamente verso i piccoli elettrodomestici, il personal care e l’illuminazione, mercati più redditizi, e lasciare pian piano morire il settore dei TV, quello che fu il fiore all’occhiello dell’azienda olandese. In fondo il top management di Philips negli anni scorsi non aveva fatto mistero che nei progetti a lungo termine poteva esserci quello di chiudere con i TV. Sarebbe un peccato, perché il marchio è ancora molto forte e i TV ancora interessanti (soprattutto nel design). Tanto che, con pochissimo sforzo di marketing, si vendono quasi per inerzia. Non durerà per sempre ma basta per capire che non bisogna mollare. Cara Philips, è ora di muoversi. Gianfranco Giardina PEOPLE & MARKET / I contenuti RAI 3D (ma quali?) trasmessi via sat su 23.5° Est p. Rai fornirà contenuti 3D ad Astra ma in Italia pochissimi li vedranno Rai ha siglato una partnership con Astra per la diffusione gratuita di contenuti 3D su un satellite che quasi nessuno in Italia riceve. Mossa inspiegabile come sempre fatta con i soldi dei “possessori di TV” di R. Pezzali SES Astra ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la RAI per aumentare le trasmissioni dei suo canale sperimentale 3D. Sarà la Rai a fornire una serie di contenuti stereoscopici da trasmettere sul satellite della società del Lussemburgo, contenuti che spazieranno dallo sport alla musica all’entertainment. Markus Fritz, Vice President & General Manager Marketing di Astra è ovviamente contentissimo. “Siamo molto contenti di questa collaborazione con la Rai che porterà ad un aumento della varietà dei contenuti in 3D offerti dal nostro canale demo 3D”. Meno contenti saranno invece gli ita- PEOPLE & MARKET / liani che hanno comprato o stanno comprando un TV 3D e vengono a conoscenza del fatto che la TV pubblica italiana, che evidentemente ha contenuti in 3D, ha deciso di trasmetterli gratuitamente su un satellite posizionato a 23.5° EST che pratica- mente nessuno in Italia riceve. Alcuni impianti evoluti infatti ricevono oltre a Hotbird, il satellite con Sky, anche Astra ma a 19°: quasi nessuno riceve il satellite di Astra a 23.5 che verrà usato per questa sperimentazione. Ecco servito il 3D all’italiana. Per vedere (quasi tutto) Sudafrica 2010 in HD via satellite non serve SKY Mondiali di calcio in HD anche su Tivùsat ma la CAM non è a buon mercato Con un comunicato stampa ufficiale Tivùsat ha annunciato la trasmissione delle partite dei mondiali in HD di R. Pezzali e M. Dalli Le partite dei Mondiali di calcio che Rai Uno trasmetterà a partire dal prossimo 11 giugno saranno visibili anche in alta definizione non solo sul canale 501 del digitale terrestre, ma anche sul canale 101 di Tivùsat. Rai utilizzerà un canale a 10 Mbit per trasmettere le partite. “Siamo soddisfatti che RAI abbia deciso di trasmettere in Alta Definizione a 13° Est”, afferma Olivier Millies-LaCroix, Direttore Commerciale di Eutelsat. “La nostra principale posizione orbitale è senza dubbio la scelta ottimale per RAI in termini di copertura del territorio e qualità del segnale, una dimostrazione di quanto HOT BIRD™ rappresenti un asset unico per il mercato DTH in Italia”. Per vedere Tivùsat nelle aree dove non è disponibile il canale HD del digitale terrestre serve un decoder Tivùsat oppure un pacchetto CAM+ card da abbinare a uno dei TV con tuner satellitare integrato. L’hardware della CAM Tivùsat dovrebbe essere identico alla SmarCAM che consente di vedere i canali pay sul digitale terrestre, ma il suo prezzo è superiore, ben 84,90 euro; almeno questo il prezzo ufficiale apparso sull’ultimo volantino di una nota catena. Non pochi se confrontati con i 50-70 euro della SmarCAM. Con questa CAM però, a differenza della SmarCAM, si possono vedere anche i canali HD, nello specifico Rai HD su cui la Rai trasmetterà i mondiali di calcio; nella confezione inoltre è inclusa anche la tessera e si può continuare a usare il decoder sa- tellitare che più si preferisce (ad eccezione di quelli SKY), ma questo prezzo ci pare ingiustificato. Calerà in futuro? Difficile da dire, nel frattempo sul sito di Tivùsat sono comparsi anche i TV e i decoder compatibili con la CAM: tra questi figurano il decoder TELESystem TS4.3 C, i TV LG delle serie LE5750 e LD575 e i TV Samsung C670 e C6900. Non sono molti, ma probabilmente la CAM funzionerà anche con altri TV e decoder. Tivùsat può comunque considerarsi un successo, con ben 300.000 tessere attive, è una valida offerta per chi riceve il segnale digitale terrestre. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p. ENTERTAINMENT Abbiamo seguito il Roland Garros in diretta e in 3D Il primo importante evento sportivo europeo in 3D è trasmesso da Orange e EuroSport, grazie a Panasonic i match possono essere visti in 3D anche in Italia in alcuni spazi allestiti nei principali punti vendita. Un assaggio dello sport in 3D che verrà nei prossimi anni. di P. Centofanti G li open di Francia di tennis, il prestigioso Roland Garros è il primo evento di una certa lunghezza e importanza a essere trasmesso in tre dimensioni, almeno per i fortunati possessori (francesi) di schermi di nuova generazione, prima ancora dei mondiali di calcio 2010, grazie alla cooperazione tra Orange, Eurosport e Panasonic. Gli incontri del campo centrale del Roland Garros sono trasmessi in Francia su un canale apposito del canale via cavo (ADSL e fibra ottica) dell’operatore Orange, e nel resto d’Europa su un canale di test criptato dedicato allestito da Eurosport. La buona notizia è che, grazie a un accordo di esclusiva con Panasonic, i match di tennis potranno essere visti anche in Italia come materiale dimostrativo nei maggiori punti vendita, che offriranno la visione gratuita al pubblico degli incontri, naturalmente su schermi Panasonic. L’elenco dei centri che offriranno questa possibilità è consultabile online sul sito Internet di Panasonic Italia, per comodità lo riportiamo a fondo pagina. DDay.it ha avuto la possibilità di assistere da vicino l’avvio delle riprese, e con l’occasione di dare anche un veloce sguardo dentro la cabina di regia di Orange. La copertura dell’evento è affidata all’utilizzo di cinque videocamere a cui si aggiungono i primi campioni della prima macchina professionale Panasonic compatta 3D, l’AG-3DA1, che sarà disponibile a partire da settembre. Le trasmissioni, per offrire la compatibilità con gli attuali set-top-box per la televisione digitale, avvengono in formato 1080i in modalità side-by-side, quindi con video Sul canale canaleDDAYVideo DDAYVideo diYoutube di Youtube è statoèpubblicato stato pubblicato il video conil le impressioni video con il dietro d’uso dell’interfaccia le quinte delle grafica ripresedel video Linksys in 3D Media del Hub NMH410 Roland Garros.. Clicca qui per andare direttamente al video. metà risoluzione orizzontale rispetto ai normali segnali in alta definizione in 1080i. Durante l’evento abbiamo avuto modo di seguire alcuni incontri su schermi Panasonic da 50 pollici della serie VT20 direttamente sul posto a pochi passi dai campi di tennis. È innegabile che con lo sport il 3D è in grado dare davvero il meglio di sé, offrendo la possibilità di apprezzare gesti atletici, geometrie di gioco e nel complesso una visione più naturale dell’evento sportivo. Rimane un po’ il nodo di trovare il miglior modo di visualizzare la grafica fissa (punteggi, loghi e così via), elementi che a volte disturbano un po’ sull’immagine in tre dimensioni. La qualità del sistema Panasonic è in effetti molto buona, con un crosstalk praticamente assente (ma non del tutto), un’ottimale resa cromatica e una buona luminosità. Alcuni dubbi rimangono sulla qualità effettiva della modalità side-by-side, specie per uno sport “veloce” come il tennis. Da una parte la risoluzione ridotta mostra spesso i limiti nella forma di qualche linea seghettata, dall’altra mentre campo e giocatori sono resi al meglio, la palla in movimento sembra perdere di profondità, quasi fosse incollata in 2D sull’immagine tridimensionale. Per l’arrivo delle trasmissioni 3D in full HD, d’altra parte, la strada è ancora lunga. Ecco in quali negozi vedere il Roland Garros in 3D con Panasonic Piemonte Media World - Torino 2 Corso Giulio Cesare, 202/210 Torino Lombardia Saturn - Milano Viale Certosa, 29 Milano Media World - Milano Via Lorenteggio, 230 Milano Saturn - Milanofiori Viale Milanofiori, 29 Assago Media World - Cinisello Balsamo Via Lucania, 10 Cinisello Balsamo (MI) Media World - Rescaldina CC dei Laghi Strada Statale Saronnese Via Togliatti, 1 Rescaldina (MI) Saturn - Stezzano (BG) CC Due Torri Via Guzzanica Stezzano (BG) Media World - Orio Center Località Portico, 71 Orio al Serio (BG) Emilia Romagna Media World - Bologna CC Meraville Viale Tito Carnacini, 25 Bologna Media World - Casalecchio Via del Lavoro, 85 Casalecchio di Reno (BO) Media World - Modena Via Emilia - Località Bruciata Modena Media World - Parma Piazzale Balestrieri, 19/A Parma Omnimedia Group Via Paradigna 87/a Parma Toscana Media World - Cisanello (PI) Via Matteucci ang. Via Malagoli Cisanello (PI) Media World - Firenze Viuzzo Case Nuove, 9/12 Firenze Media World - Campi Bisenzio (FI) Via San Quirico Campi Bisenzio (FI) Lazio Media World - Roma Viale Schiavonetti Roma Saturn - Lunghezza CC ROMAEST Via Collatina Km 12,800 n. 85 Lunghezza (RM) Campania Saturn - Marcianise CC Campania località Aurno, 1 Marcianise (CE) n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it AUDIO VIDEO / Ai blocchi di partenza Europa 7, nuova emittente nazionale su digitale terrestre Europa7 parte a luglio con canali HD e prezzi competitivi in standard DVB-T2 AUDIO VIDEO p. Bose lancia l’home cinema facile con Unify Presentato il decoder DVB-T2 e i dettagli della offerta televisiva in HD, pacchetti in promozione fino a ottobre di R. Pezzali E uropa 7 parte a luglio con tutto quello che era stato promesso: canali HD, DVB-T e un’offerta molto competitiva anche sotto il profilo economico. Sono stati presentati il decoder DVB-T2 e tutti i programmi, i prezzi e i pacchetti. La commercializzazione del decoder 7-Box (foto a fianco) è prevista il prossimo 15 giugno: il decoder DVB-T2 con uscita HDMI prodotto dalla Kaon Media costerà 149 euro e la smartcard all’interno permettera di vedere i canali HD di Europa 7 gratuitamente per un mese. Per quanto riguarda i programmi i canali saranno otto, ovviamente tematici e in HD con audio Dolby Digital: Fly (gratuito), Family, Action, Classic, Sentimental, Italia Cult, Horror, Iron. A questi si aggiunge un’offerta di canali per adulti. L’offerta come al solito prevede diversi pacchetti il cui prezzo va da un minimo di 7,99 euro a un massimo di 19,99 euro in promozione speciale fino a settembre, dopodiché i prezzi cambieranno. Nell’immagine qui sotto sono elencate tutte le offerte previste, con prezzi della promozione ben in evidenza. Saremo tra i primi a provare la nuova piattaforma, sperando che le promesse vengano mantenute, soprattutto quelle sotto che riguardano la qualità di visione. Il nodo che Europa 7 deve sciogliere nel Parola d’ordine “semplicità” per l’azienda americana che lancia tre sistemi audio compatti con l’innovativa tecnologia Unify di R. Pezzali frattempo è quello dei diritti: porno a parte, non sembra che ci siano ancora sul mercato grandi titoli commerciabili, a meno che non si voglia sostenere che DVB-T2 sia una terza piattaforma alla pari di satellite e Digitale terrestre. Tesi fantasiosa che ci pare tutta da dimostrare. Staremo a vedere. Nel settore Home Theater il segmento dei sistemi compatti 2.1 e 5.1 è l’unico che continua a crescere, seppur lentamente. Bose ne approfitta per lanciare i nuovi sistemi LifeStyle V35, V25 e T20 con tecnologia Unify: un insieme di accorgimenti per facilitare l’installazione. Tutte le scatole all’interno della confezione sono numerate e i componenti vanno montati rispettando quest’ordine. Quando si accende l’unità centrale appaiono a schermo le indicazioni da seguire passo passo e l’installazione esegue in tempo reale una serie di test per controllare le connessioni. Il sistema accetta sei sorgenti in alta definizione, già identificate dai nomi dei dispositivi da collegare (Blu-ray, decoder, TV, radio e CD). Bose assicura che tutti sono in grado di installare e utilizzare questi sistema grazie proprio alla tecnologia hardware e software Unify. Tra le caratteristiche tecniche dei nuovi ricordiamo il sistema di calibrazione acustica AdaptiQ, che ottimizza l’equalizzazione audio in ambiente, la docking per iPod e iPhone. Il nuovo telecomando inoltre ha un piccolo display LCD che mostra i nomi delle stazioni radio o delle canzoni riprodotte rendendo così non necessario l’uso del TV. I prezzi non sono proprio alla portata di tutti: 3299 $ per il V35, 2499 $ per il V25 e 1999 $ per il T20. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p. ENTERTAINMENT / Sony apre la sezione video sul suo PSN Store. Videoteche sempre più in crisi ENTERTAINMENT È arrivato il lungamente annunciato servizio che porta film in streaming in SD e in HD nelle case usando PlayStation 3 Blu-ray ancora determinante per la PS3 Film online sulla PS3. Mazzata sul noleggio di M. Dalli N on solo giochi, ma anche film: all’interno del PSN Store nasce il nuovo Movie Delivery Service che propone film in streaming sulla PS3 in HD e in SD con due diverse modalità, vendita o noleggio. Sony è riuscita a mettere insieme le sette grandi, Sony, Paramount, 20th Century Fox, Walt Disney, Warner, MGM e Universal per creare una libreria di titoli e novità disponibili più ampia di quella proposta dalla rivale Microsoft con Xbox. Al momento sono disponibili circa un centinaio di film, ma il loro numero verrà progressivamente incrementato in concomitanza con l’uscita dei titoli a noleggio. I prezzi varieranno a seconda della versione e della modalità scelta: per il noleggio si parte da 2.90 euro ver- sione SD mentre per la vendita da 8,90 euro. I prezzi, uniformi a livello europeo, sono flessibili: per acquistare alcuni titoli di punta si può arrivare anche a 15,90 euro. I titoli in HD al momento possono essere solo noleggiati e non comprati, ma le cose dovrebbero cambiare a breve, non appena Sony definirà una politica di prezzo adeguata per questi titoli. Una volta effettuato il noleggio si hanno a disposizione 14 giorni per iniziare la visione e quindi 48 ore per terminare la visione, dopodiché la licenza scade. Il servizio dovrebbe essere molto veloce: si può iniziare a guardare il film pratica- video Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubblicato il video di presentazione con le nuove funzionalità del Sony PSN Store. Clicca qui per andare direttamente al video. mente in tempo reale, non appena iniziato il download. Tra i titoli disponibili da subito ci sono 2012, Bastardi senza gloria, District 9, L’isola delle coppie, The Informant!, Sherlock Holmes , Star Trek, Truman Capote: a sangue freddo e Up. Per tutti coloro già iscritti al PlayStation Network è prevista una speciale offerta: l’opportunità di ricevere una copia di Constantine con l’acquisto di Sherlock Holmes. Qualcuno può obbiettare che i “prezzi sono troppo alti” : a 15,99 euro si può comprare il DVD. L’offerta noleggio è però vantaggiosa: 2,99 euro per vedere i film all’istante, direttamente a casa, è un prezzo inferiore a quello della videoteca e a quello della pay per view, con il vantaggio in molti casi di vedere i film in HD. Sfruttando l’uscita di God of War III per PS3, l’istituto di ricerca Nielsen ha condotto un sondaggio su 700 giocatori nella fascia di età compresa tra i 7 e i 54 anni che non possiedono una PS3, ma sicuramente o molto probabilmente ne acquisteranno una nei prossimi sei mesi. Alla domanda: “Quali fattori sono determinanti per l’acquisto della console?”, sono emerse alcune risposte interessanti. ll motivo più frequente, con ben il 65% di scelte, è stato la possibilità di riprodurre i Blu-ray, seguito a ruota dalle recenti riduzioni di prezzo (63%), dal parco giochi disponibili e dalla voglia di aggiornare la vecchia PS2 (62%). Inoltre, chi ha scelto di comprare la PS3 per un titolo specifico (12%) sembra preferire proprio God of War III come “scusa” per comprare anche l’hardware. In buona sostanza, il Blu-ray sembra farla ancora da padrone, anche se dobbiamo far presente che 700 utenti potrebbero non essere un campione così significativo. PEOPLE & MARKET PEOPLE & MARKET L’antitrust si accorge di iTunes Apple minaccia le case discografiche? RapidShare non infrange il copyright Apple avrebbe fatto pressioni per ottenere le esclusive di R. Pezzali La musica va prima su iTunes: una regola non scritta ma che pare sia ben nota a molte etichette discografiche. L’organo che vigila sulla corretta concorrenza del mercato Usa ha avviato un’indagine nei confronti del più popolare store musicale online, iTunes. Pare infatti che Apple abbia minacciato alcune etichette discografiche di non promuovere alcuni brani se questi fossero stati dati in anteprima ad altri competitor. La situazione che ha fatto “scoppiare” il caso è quella di Amazon, che stava trattando con alcune etichette l’esclusiva per la vendita di alcuni album un giorno prima la data di uscita ufficiale sul mercato. Apple, venuta a conoscenza della cosa, avrebbe fatto pressioni sulle etichette per far saltare l’accordo. Una politica scorretta, anche se viene da sorridere pensando che Amazon è stata spesso accusata di fare la stessa cosa con gli editori di libri, facendo pesare la forza del Kindle e della sua piattaforma di e-book. ll servizio di file hosting scagionato da una corte californiana di P. Centofanti Dopo la vittoria in patria, il servizio di file hosting tedesco RapidShare anche negli Stati Uniti è stato riconosciuto non colpevole di violazione del copyright da un tribunale californiano. In entrambi i casi RapidShare non è stato considerato responsabile delle attività illegali compiute dai propri utenti. Christian Schmid, fondatore della compagnia, si dice soddisfatto che RapidShare venga riconosciuto come cosa ben diversa da non meglio identificati altri servizi di file hosting che offrono download illegali. Ma la sentenza lascia quanto meno perplessi, perché a differenza di motori di ricerca e tracker bittorrent giudicati nei scorsi mesi colpevoli di violazione dei diritti d’autore, RapidShare di fatto ospita sui propri server copie illegali di opere protette da copyright, il modello di business del servizio si basa proprio sulla vendita di pass premium per download simultanei e più veloci, funzionalità che forse interessano soprattutto chi cerca musica e film. RapidShare non si è mai opposta alla cancellazione di materiale protetto dal diritto d’autore, rispondendo tempestivamente alle richieste di rimozione, ma la posizione è ambigua: è facile immaginare che la maggior parte degli utenti premium (e quindi paganti) siano attirati soprattutto dalla possibilità di accedere proprio a quei file. La stampa non vi fa percepire le innumerevoli tonalità di colore dell’immagine. La sua reazione sì. NUOVO AQUOS DI SHARP CON TECNOLOGIA QUATTRON. L'immagine nei televisori è formata da circa due milioni di puntini (i pixel) a tre colori: rosso, verde e blu. Ora Sharp ha messo a punto una nuova tecnologia, Quattron, con pixel a quattro colori. Ai tre tradizionali ha aggiunto il giallo per riprodurre una gamma di colori, soprattutto dei gialli, dei blu, dei verdi e dei marroni, come non avete mai visto prima in un televisore. L'RGB (red, green, blu) è diventato RGBY (Y per yellow) che, non ultimo, permette una ulteriore riduzione dei consumi (meno di 100 Watt per un 52"!). Potreste avere la stessa reazione di Mister Quattron. Se non lo vedi, non ci credi. www.sharp.it n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p. ENTERTAINMENT/ Finalmente è arrivato il primo Blu-ray 3D destinato alla vendita in Italia Piovono Polpette, il primo Blu-ray 3D Abbiamo testato il primo (e al momento unico) Blu-ray 3D commercializzato in Italia compatibile anche con i sistemi 2D. Ottimi risultati ma con l’animazione digitale poteva essere altrimenti? di M. Dalli M entre la guerra delle esclusive continua a tutto danno per i consumatori, Sony Pictures lancia sul mercato quello che potrebbe essere l’unico Blu-ray 3D in vendita libera sul mercato italiano: Piovono Polpette. Il film in sé non è forse il titolo migliore che si può desiderare per la propria collezione, ma in quanto primo e (per ora) unico esemplare della sua specie è senza dubbio meritevole di uno sguardo. Prima di tuffarci nella recensione, una piccola parentesi: il Blu-ray 3D è un nuovo formato che richiede processi diversi per la realizzazione. Nei prossimi giorni avremo modo di vedere da vicino questo processo, per cui se siete interessati approfondiremo la questione nel dettaglio più in là. Per ora chiariamo subito che, pur essendo 3D, questo Blu-ray è perfettamente compatibile con i lettori 2D attualmente in commercio. Prova di visione 3D: buono, forzato a tratti Partiamo subito da quella che è la caratteristica innovativa di questo disco, ovvero la tridimensionalità. Abbiamo effettuato la prova di visione con due sistemi 3D, uno a marca LG basato su lettore Blu-ray BX580 e TV 47LX9800 e il secondo a marca Samsung, basato sul lettore BD-C6900 e il TV plasma 50C7000. In entrambi i casi la resa del 3D è più che soddisfacente, ma abbiamo notato un leggero sdoppiamento in alcune scene (non molte, per la verità), anche se è difficile capire se la colpa è del cross-talk del TV oppure del disco. In ogni caso, il senso di profondità è molto buono, con alcuni dettagli che “bucano” letteralmente lo schermo. Nel complesso come primo disco 3D possiamo affermare che l’esperimento è ben riuscito. C’è ancora qualche dettaglio da limare, forse, nel complesso è un genere completamente nuovo che merita di essere seguito. Sarà poi interessante capire, quando usciranno, come si comporteranno i dischi con materiale video, non di animazione che, come sempre in queste cose, si presta con estrema facilità. Per ora pare però che Sony abbia intenzione solo di rilasciare titoli di animazione, con Boog & Elliot e Monster House prossimi a fare il loro debutto sul mercato (in questo Blu-ray sono infatti presenti i trailer di questi due cartoni). Acquistare un Blu-ray 3D non significa necessariamente avere anche un sistema 3D. Questi Blu-ray sono infatti perfettamente compatibili anche con i sistemi 2D, pertanto ci è sembrato giusto dare peso anche a questo aspetto del disco. In breve, un Blu-ray 3D viene codificato utilizzando un particolare codec chiamato MVC, in cui il video per l’occhio destro viene codificato separatamente da quello per l’occhio sinistro e per differenza. In altri termini, il video 2D e quello 3D condividono una traccia video (quella per l’occhio sinistro), mentre l’altra viene “calcolata” sulla base della prima e occupa circa il 50% del video 2D. Sul disco c’è quindi meno spazio per inserire i contenuti speciali e, ovviamente, anche per il video stesso. Su DDay.it, potete trovare alcuni screenshot tratti dal video 2D in cui si può notare come la qualità non sembra risentire del minore spazio a disposizione, anche perché il bitrate non è poi così basso (24548 kbps). A onor del vero, bisogna anche dire che in generale i titoli di animazione si prestano molto bene per la codifica, anche se il bitrate non è altissimo; sarà interessante capire come si comporteranno titoli più lunghi e con materiale di origine film, come ad esempio Avatar, che dura 2 ore e 40 minuti. Ma per quello c’è ancora tempo. L’audio: tre tracce “lossless” Come sempre Sony è molto attenta anche alla parte audio, e anche in versione 3D questo disco non delude. Le tre tracce principali (Inglese, Spagnolo e Italiano) sono tutte in DTS-HD Master Audio lossless, una scelta che privilegia la qualità. La traccia è molto buona per spazialità e i dialoghi sono ben intelligibili. AUDIO VIDEO / Rumors su Avatar 3D che dovrebbe andare in esclusiva a Panasonic Titoli 3D in esclusiva: guerra inutile e dannosa Secondo alcune fonti Panasonic si sarebbe aggiudicata l’esclusiva del Bu-ray 3D di Avatar È l’ennesimo colpo di una guerra senza quartiere che, quando ogni TV avrà il suo bundle, non avrà vincitori di R. Pezzali L a povertà scatena le guerre, ed è proprio la povertà di contenuti a scatenare l’ennesima, inutile e a nostro parere dannosa guerra per aggiudicarsi l’esclusiva dei pochi titoli 3D disponibili sul mercato. La prima pallottola l’ha sparata Samsung: Mostri contro Alieni infatti resterà esclusiva dell’azienda coreana che potrà abbinare il Blu-ray 3D ai vari prodotti per incentivare l’acquisto di TV a LED e lettori Blu-ray 3D Samsung. A questo titolo si aggiungerà probabilmente nei prossimi mesi un secondo titolo, anche se nessun annuncio è stato fatto in questa direzione. Panasonic risponde all’attacco con Coraline e Ice Age 3: due titoli di impat- to non dirompente che saranno abbinati al plasma VT20 e al lettore Blu-ray BD-T300. Secondo alcuni analisti Sony starebbe trattando Alice nel Paese delle Meraviglie, ma la cosa non avrebbe però molto senso: Sony poteva avere senza problemi l’esclusiva di Piovono Polpette, ma il titolo sarà probabilmente l’unico disco 3D in libera vendita sul mercato. La notizia però più grossa è arrivata ultimamente: Panasonic si sarebbe aggiudicata, a suon di dollari, ovvio, anche l’esclusiva per il titolo più ambito: Avatar. Avatar 3D, in uscita a fine anno, resterebbe una esclusiva Panasonic per un numero indefinito di mesi. Se nel resto del mondo, complice anche qualche trasmissione in 3D la cosa può far sorridere, questa guerra di titoli esclusivi abbinata al mercato italiano non può che far discutere. Ci troviamo infatti in una situazione dove ci sono quattro aziende che propongono TV 3D (Samsung, LG, Sony e Panasonic) e un solo titolo liberamente acquistabile sul mercato, Piovono Polpette. Senza tenere conto del fatto che chi compra ora un TV Panasonic non avrebbe in ogni caso diritto ad avere Avatar, abbinato probabilmente alle vendite natalizie. Una situazione questa abbastanza paradossale, che rende di fatto poco interessante la tecnologia 3D che le aziende stanno cercando in ogni modo di promuovere. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it AUDIO VIDEO / Presentata Google TV, la nuova piattaforma per la riproduzione di contenuti Internet sui TV p. Google entra prepotentemente nei televisori Non solo video ma anche tutti i contenuti Web fruibili sugli schermi della TV alla base della nuova idea di Google. La nuova piattaforma sarà integrata nei TV di nuova generazione e sarà disponibile anche come box esterno di M. Dalli S e ne parlava da tempo, ora è finalmente realtà: Google ha annunciato Google TV, la piattaforma che verrà installata in alcune TV future, ma anche in set-top-box per chi possiede già una TV (e non vuole cambiarla). Ma di che cosa si tratta esattamente? Google TV è l’integrazione tra la televisione “classica” e il mondo di internet. Tutto Internet, non solo un sottoinsieme, come spesso accade con alcune delle attuali offerte dei produttori. Mentre si sta guardando un programma si possono fare ricerche su Internet (c’è un browser completo), ma anche ricerche sulla guida programmi, consentendo di programmare la registrazione oppure richiamare una registrazione precedente. Non solo, se si ricerca un film o una serie TV è possibile vederla in streaming da Internet, qualsiasi sia la fonte (ovviamente in Italia questa funzione sarà inutile, vista la scarsità di servizi di streaming). Trattandosi poi di Google, non può mancare YouTube (ma questa di per sé non è una grossa novità). Alla base di Google TV c’è Android 2.1, mentre per il browser la scelta è caduta ovviamente su Chrome; non manca il supporto a Flash 10.1, scelta che ormai sembra diventata più un pretesto per video Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubblicato il video di presentazione di Google TV. Clicca qui per andare direttamente al video. fare un “dispetto” ad Apple che altro. Dal punto di vista hardware il sistema si basa sul processore Intel CE4100, con una porta HDMI e Wi-Fi integrato. La cosa che fa sorridere è l’emettitore IR integrato, necessario per controllare i decoder esterni (tipo quello di SKY, per intenderci). Trattandosi di Android, su Google TV potranno girare tutte le applicazioni per Android esistenti, a patto ovviamente che non necessitino della parte radio. Questo significa aprire il sistema a un parco applicazioni molto vasto, anche se ovviamente l’esperienza migliore si avrà con applicazioni sviluppate nativamente per Google TV. Come dicevamo, Google TV sarà disponibile in tre forme diverse: come parte integrante di alcuni TV e lettori Blu-ray Sony, disponibili a partire dall’autunno negli USA e dal 2011 nel resto del Mondo (si spera Italia compresa); come set-top-box esterno, per ora annunciato da Logitech assie- Sopra vediamo uno dei primi prototipi dei TV Sony che dovrebbero integrare la piattaforma Google TV, sotto il set-top-box Logitech con Google TV. me a un telecomando Harmony e ad alcuni accessori; non ultimo integrato nei ricevitori dell’operatore satellitare americano DISH. PEOPLE & MARKET / Proposta l’alternativa open source ad H.264. Codifica VP8 per il video e Ogg Vorbis per l’audio Google lancia il codec “libero” WebM. Ma c’è già qualche intoppo La società che gestisce i diritti di sfruttamento di H.264 sarebbe all’opera per raggruppare i brevetti che il formato proposto da Google violerebbe di P. Centofanti U na delle novità più interessanti di HTML5, la nuova versione del linguaggio di programmazione delle pagine del World Wide Web, è il supporto diretto per l’integrazione di video nelle pagine web, senza ricorrere a plug-in esterni come Adobe Flash. L’ argomento è di grande attualità, portato alla ribalta dalla posizione di Apple contro l’adozione di Flash all’interno della piattaforma iPhone. Ma HTML5 non definisce in realtà quale formato debba essere utilizzato, scaricando la patata bollente sui browser e i codec video da essi supportati. Il formato video oggi più utilizzato su Web è H.264, coperto però da diversi brevetti, i cui diritti di sfruttamento sono gestiti da un’unica società di collecting, la MPEG LA. Un’alternativa open source a H.264 è il codec Ogg Theora, che però è meno efficiente e che potrebbe violare anche alcuni brevetti. I browser Microsoft e Apple attualmente supportano H.264, Mozilla supporta esclusivamente Theora, Google con Chrome riproduce entrambi. Il formato annunciato da Google si propone come quindi come nuova e importante alternativa, completamente aperta e più performante di Theora. Il sistema utilizza per il video il codec VP8, per l’audio Ogg Vorbis e come container Matroska, tutti open source. L’annuncio di Google ovviamente ha raccolto molti consensi: Mozilla e Opera si sono detti pronti ad adottare il nuovo formato, Microsoft è interessata ad offrire la compatibilità con WebM nel suo nuovo Internet Explorer 9, anche produttori di processori, come ARM, hanno dichiarato la possibilità di offrire accelerazione hardware per la decodifica di VP8. Adobe aggiungerà il supporto a VP8 all’interno di flash. All’appello manca solo Apple, uno dei maggiori sostenitori di HTML5 ma anche di H.264. Ma le reazioni di MPEG LA all’annuncio del progetto WebM non si sono fatte attendere: Larry Horn, CEO di MPEG LA, ha annunciato che la società è al lavoro per allestire l’insieme dei brevetti che sarebbero violati dal codec VP8 reso open source da Google. In realtà MPEG LA da tempo sostiene che anche il codec open source Theora violerebbe diversi brevetti, ma le minacce a oggi non si sono mai concretizzate. Critiche alla scelta di VP8 arrivano anche dagli addetti ai lavori e in particolare da uno degli sviluppatori dell’implementazio- ne open source di H.264 denominata x264, Jason Garrett-Glaser. Secondo il programmatore, VP8 sarebbe inferiore come prestazioni a H264 e fin troppo simile ad esso in alcune parti fondamentali, quanto meno troppo per non cadere nella trappola dei brevetti. Garrett-Glaser lamenta inoltre la mancanza di precisione di VP8 sottolineando come sarebbe impossibile creare un’implementazione pratica del decoder basandosi esclusivamente su quanto rilasciato fino ad ora. Lo stesso articolo è stato citato anche da Steve Jobs: ciò basterebbe per dedurre che Apple non ha intenzione al momento di supportare WebM, ma visto l’ampio consenso che il codec di Google sta ricevendo, Apple rischierebbe di trovarsi tagliata fuori se avvenisse un passaggio massiccio da H264 a VP8. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p. PC & MULTIMEDIA nVidia rinvia a giugno il multimonitor 3D Presentato al CES di gennaio e previsto inizialmente per aprile, il 3D Vision Surround di nVidia è stato invece rinviato a fine giugno: il comunicato arriva direttamente da nVidia, che dice di non essere ancora pronta con la tecnologia. Chi ha comprato una scheda grafica nVidia GTX470 o 480 dovrà quindi aspettare i nuovi driver che usciranno in giugno per poter finalmente pilotare tre monitor in configurazione 3D con i giochi. Non solo, è stata rinviata a giugno anche la tecnologia nVidia Surround, che consente di pilotare i monitor nel “normale” 2D. Al momento, quindi, l’unica soluzione multi-monitor per videogiocatori effettivamente funzionante rimane la Eyefinity di ATi, che al Computex presenterà addirittura una soluzione a 12 monitor. Certamente un brutto colpo per nVidia. AUDIO VIDEO Su Hot Bird Calcio 3D in chiaro per tutti L’operatore polacco Cyfra+ ha iniziato le trasmissioni di un canale 3D non criptato che veicolerà alcuni eventi sportivi in formato side-by-side Anche in Italia vedremo i mondiali in 3D, ma al cinema. Se al momento, infatti, pare tramontata ogni possibilità di avere un canale 3D di Sky per la visione delle 25 partite in 3D, sarà ugualmente possibile vedere questi match in tre dimensioni presso alcuni cinema selezionati. Le trattative, al momento ancora segrete, sono in una fase molto avanzata, e i principali circuiti italiani stanno parlando con la Svizzera Aruna Media che gestisce questi diritti per aggiudicarsi l’affare. Tra questi ci sarebbe anche The Space Cinema che ha già sperimentato con successo il 3D in occasione della finale di Coppa Italia con Roma/Inter e vorrebbe ripetersi proponendo i match più caldi dei mondiali. Le prossime settimane dovrebbero essere decisive. Il 3D non fa male secondo gli oftalmologi di M. Dalli Nei negozi si cominciano a vendere i primi TV 3D e qualche broadcaster sperimenta la tecnologia. Dopo gli annunci di Sky UK ed Eurosport, ora il bouquet polacco Cyfra+ ha lanciato su Hotbird un canale di test in 3D. Il canale, visibile in chiaro sulla frequenza di 12303 MHz, trasmette per il momento un promo in 3D side-byside, ma viene impiegato nei weekend per coprire alcuni eventi sportivi, sempre in 3D e sempre in chiaro (al contrario delle trasmissioni 2D che saranno ovviamente criptate). Al momento si parla solo di calcio polacco, ma non è da esclude- re che possano trasmettere anche il Mondiale di Calcio del Sudafrica, il primo che avrà alcune partite riprese in 3D. Sicuramente un’ottima notizia per chi ha una TV 3D con tuner satellitare integrato (oppure un decoder esterno) e una parabola puntata su Hotbird. PEOPLE & MARKET Mondiali in 3D nei cinema italiani: si fa PEOPLE & MARKET ENTERTAINMENT Calcio olografico negli stadi per il 2022? Se il Giappone ospiterà i Mondiali di Calcio del 2022, potrebbe proiettare gli incontri in altri stadi sparsi per il mondo, anche in 3D olografico di M. Dalli Nella proposta di ospitare i Mondiali di Calcio del 2022 che il Giappone ha inviato alla FIFA è contenuta una promessa davvero “bizzarra”. Se vincerà la gara d’appalto, c’è già un progetto da 6 miliardi di dollari per riprendere e trasmettere tutti i match in 3D. La visione avverrà anche in 400 stadi sparsi nei 208 Paesi membri della FIFA, e qui viene il bello. Il piano “base” prevede infatti la visione su grandi schermi, ma se la tecnologia si evolverà sufficientemente in fretta, il progetto è quello di “proiettare” le immagini in formato olografico all’interno degli stadi. Sarà un po’ come andare a San Siro per vedere una partita che si svolge al Tokyo Dome, ma sarà come vederla dal vivo. I match verranno infatti ripresi a 360 gradi da 200 telecamere in alta definizione, con tanto di microfoni installati sotto al terreno di gioco per riprendere i più piccoli rumori, dal calcio al pallone al fischio dell’arbitro. Non poteva mancare poi la componente “ecologica” della cosa: l’energia necessaria per riprendere e trasmettere gli incontri sarà fornita in parte da pannelli solari posti sopra gli stadi, in parte dagli spettatori stessi che, sbattendo i piedi per terra ed esultando per la loro squadra, dovrebbero generare energia a sufficienza. Paura da 3D? Secondo gli oftalmologi la visione 3D non dà nessun problema di natura fisica. Se si avvertono disagi è per problemi pregressi di M. Dalli Vi ricordate la polemica scatenatasi dopo le prime proiezioni in 3D al cinema che dipingevano la tecnologia come “dannosa” per la salute? Bene, pare che la Società Oftalmologica Italiana abbia definitivamente fugato ogni dubbio sulla presunta pericolosità del 3D, sia al cinema che in casa. “Abbiamo riunito i maggiori esperti di tutti i settori coinvolti”, spiega al Corriere della Sera Matteo Piovella, presidente della Soi, “e ci sentiamo di tranquillizzare la popolazione. Esistono dei soggetti ipersensibili a queste tecnologie, ma come per altri fenomeni come i fastidi che si hanno leggendo in treno quando si smette i disagi passano e non lasciano danni permanenti. Questo vale sia per il cinema che per tv e videogiochi, che nei prossimi anni invaderanno le case”. “Sul nostro sito -Per vedere fatti vedere- sono arrivate centinaia di richieste di mamme preoccupate per i loro bambini”, continua Piovella, “in realtà se il bimbo manifesta qualche disagio potrebbe avere dei difetti di vista pregressi, e questa potrebbe essere una ‘spia positiva’ della necessità di andare dall’oculista”. Piovella ha inoltre espresso parere positivo sugli occhiali usa e getta, perfettamente igienici, oltre a quelli riciclabili che sono riutilizzabili senza pericoli dopo le normali procedure di pulizia. IL CAMPO DI GIOCO DELLE MIGLIORI IMMAGINI IN MOVIMENTO Preparatevi per il massimo dell’esperienza visiva! Nuovi TV Viera NeoPDP con tecnologia 600Hz: più di due milioni di pixel auto illuminanti, controllati per offrire tempi di risposta velocissimi. Perfetti per sport, cinema e videogiochi: mai più nessun dettaglio andrà perso! Perché un’immagine perfetta conta. TUTTO CONTA *Sub-field Drive www.panasonic.it n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.11 PEOPLE & MARKET AUDIO VIDEO / Estesa la gamma 3D sotto i 50” AUDIO VIDEO Cresce il Blu-ray in Europa DVD stabile Il TV 3D di Panasonic anche in formato 42 pollici Philips svela il 58” 3D in formato 21:9 Dopo anni di sofferenza, le vendite dei Blu-ray hanno finalmente messo la freccia. Secondo il Digital Entertainment Group Europe, nel primo trimestre del 2010 sono stati venduti in Europa più di 8 milioni di dischi, quasi il doppio (+94%) rispetto allo stesso periodo del 2009. A valore questo incremento è leggermente più basso, attestandosi a un +61,5%, indice del fatto che i prezzi medi si sono abbassati. E se i prezzi si abbassano, la gente compra di più; ci voleva tanto per capire questa lezione? Tornando invece ai dati di vendita, il DVD si mantiene sostanzialmente stabile, con un +0,9% rispetto al 2009; l’interesse c’è ancora, ma ormai il mercato è saturo. La domanda che ci poniamo però è se la scelta dei consumatori di “premiare” il disco Blu sia effettivamente dettata da una voglia di maggiore qualità oppure sia semplicemente dovuta al fatto che ormai i lettori Blu-ray si vendono come i lettori DVD di un tempo e quindi la gente vuole “sperimentare” il Blu-ray, senza necessariamente sapere quali sono i vantaggi che apporta. Se così fosse, nonostante il segno più, il Blu-ray avrebbe fallito la sua missione. Ma a questa domanda solo il tempo potrà dare una risposta, ammesso che il supporto fisico riesca a sopravvivere sufficientemente a lungo. PEOPLE & MARKET Blockbuster Italia pronta a vendere Che Blockbuster non goda di ottima salute, economicamente parlando, è cosa nota. Secondo un’indiscrezione di mercato riportata da e-duesse, pare però ora che la filiale italiana stia per vendere tutto a un fondo di investimento. Questa operazione non sarebbe nuova per Blockbuster, che già lo scorso agosto aveva ceduto le attività in Irlanda al fondo Birchall Investments, per un totale di 45 milioni di dollari. La gamma di TV al plasma 3D di Panasonic verrà estesa anche ai modelli di taglio inferiore. L’annuncio all’evento per il Roland Garros 3D di P. Centofanti La line up di plasma 3D di Panasonic verrà ulteriormente estesa nel corso dell’anno. In estate, dopo il modello da 50” della serie VT20, arriverà anche il già annunciato plasma da 65”. Ma Panasonic intende andare oltre estendendo la funzionalità 3D anche sui tagli più piccoli. Entro fine anno arriveranno infatti anche i plasma 3D da 42”. Ce lo ha confermato direttamente il numero uno di Panasonic Europe, Laurent Abadie (al centro nella foto durante l’avvio delle trasmissioni in 3D del Roland Garros), che in una chiacchierata ci ha parlato dei progetti dell’azienda giapponese per la promozione del 3D. Innanzitutto per quanto riguarda i display Panasonic continuerà a concentrarsi solo sui TV al plasma per il 3D, ritenuti tecnologicamente superiori rispetto agli LCD da questo punto di vista. La scelta è stata quella di partire naturalmente dai modelli più grandi, più adatti. Ma l’ecosistema 3D non si fermerà a TV e lettori Blu-ray Disc: a settembre Panasonic lancerà sul mercato la prima videocamera professionale compatta per riprese in tre dimensioni, ma “presto” arriveranno anche soluzioni consumer per tutti. Abadie è fiducioso che entro il 2012 il 50% degli schermi sul mercato superiori ai 27 pollici saranno 3D e che la stragrande maggioranza dei contenuti che “consumeremo” saranno in 3D: gaming, film in Blu-ray Disc, trasmissioni TV, ma anche user generated contents. Auspicio o profezia? Al momento quello dei contenuti in 3D continua a rimanere il grande rebus, soprattutto in Italia. AUDIO VIDEO I nuovi TV Toshiba LED Edge serie WL Prezzi e dettagli dei nuovi TV top di gamma di M. Dalli La nuova serie WL 753 Toshiba rappresenta l’attuale top di gamma del produttore giapponese. Disponibili in tre tagli, 40, 46 e 55 pollici, i TV della serie WL sono dotati di profilo ultra slim con retroilluminazione LED Edge e pannello full HD a 200 Hz. Toshiba ha esteso su buona parte della gamma la connettività di rete, in questo caso anche Wi-Fi grazie alla dongle USB fornita in dotazione, con funzionalità di setup a un tocco WPS. I TV supportano il protocollo per la condivisione dei file multimediali DLNA e sono compatibili con il profilo Digital Media Renderer che consente di avviare la riproduzione di contenuti direttamente da un altro dispositivo DLNA. In più offrono la possibilità di riprodurre i video direttamente da YouTube grazie a un apposito browser integrato. Non manca la possibilità di riprodurre anche file multimediali da porte USB. Tra le altre funzionalità si segnalano l’esclusiva tecnologia di upscaling per i contenuti in definizione standard Resolution+, il Dolby Volume per la regolazione automatica del volume di ascolto durante lo zapping e le interruzioni pubblicitarie durante la visione di programmi televisivi, e naturalmente troviamo il decoder digitale terrestre compatibile con l’alta definizione. I prezzi sono i seguenti: 1299 euro per il 40WL753, 1599 per il 46WL753 e infine 2199 per il 55WL753, rispettivamente da 40, 46 e 55 pollici. Sarà un 58” il nuovo TV Philips in formato Cinemascope. Philips dovrebbe utilizzare la linea estetica della nuova serie 8000 con una cornice sottile bordata da una finitura in alluminio spazzolato, con un’unica lastra di vetro frontale per una finitura simil borderless. Il nuovo 58PFL9955 sarà un LCD LED con scansione a 400 Hz (ottenuta combinando il backlight scanning ad un pannello da 200 Hz) e compatibilità 3D. La risoluzione dovrebbe essere la stessa del modello precedente, 2560 x 1080, mentre il prezzo pare sia stato fissato a 3999 euro. AUDIO VIDEO 84 pollici in 3D per LG Display Molti si domandano se il 3D domestico abbia senso su schermi da 50 pollici o giù di lì. Che ne dite quindi di questo TV 3D da 84“ che LG Display presenterà in questi giorni al SID di Seattle? Se escludiamo il plasma 3D da 152” che Panasonic ha presentato (ma non mostrato) al CES questo gennaio, il TV di LG si candida come il display 3D più grande in circolazione. A queste dimensioni il 1080p non basta più, quindi la risoluzione sale a UHD (Ultra High Definition), ovvero 3840x2160 pixel, quattro volte il 1920x1080. Davvero impressionante. Inoltre, LG Display presenterà anche il pannello TV più sottile al mondo, solo 2.6 millimetri. In mostra ci saranno anche un TV 47 pollici 3D con occhialini a lenti polarizzate in grado di abbattere il cross talk all’1%, e un TV che utilizza una lente liquida per evitare l’uso di occhialini di qualsiasi genere. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it AUDIO VIDEO AUDIO VIDEO / Presentata la nuova gamma sintoampli 2010 PVR e 3D ecco il Samsung BD-C8900 La nuova serie offre HDMI 1.4, applicazioni per iPhone e un ottimo rapporto qualità/prezzo Nuovi lettori Blu-ray in arrivo, almeno in Europa. A portare altri player nel vecchio continente è Samsung, e il modello che dovrebbe giungere prima di tutti è il nuovo BD-C8900. Prendete il BD-C6900, il lettore Blu-ray 3D di Samsung e il BD-C8500, il lettore Blu-ray con PVR e hard disk da 500 GB e metteteli in un frullatore insieme. Il risultato è questo lettore del quale si conoscono al momento solo le caratteristiche tecniche ma non ancora il prezzo: 3D BD Playback, Barcelona chip solution, BD Wise, DVB-T/Cor DVBS/S2 o DVB-T2/C, CI+, 500 GB HDD, Internet@TV, Built-in Wi-Fi, DLNA, AMG Music Data, Digital Contents Management, USB, Anynet + (HDMI-CEC), Ultra Fast Play. Al momento non ci sono certezze sull’arrivo di questo prodotto sul mercato italiano, in ogni caso per toccare i nuovi prodotti ci sarà da aspettare l’IFA. AUDIO VIDEO LG risponde a Samsung con l’HR500 Si chiamerà HR-500 e sarà il prodotto firmato LG che andrà a competere direttamente con il Samsung BD-C8500 / BD-C8200. Sostanzialmente siamo di fronte a prodotti con le stesse caratteristiche: doppio tuner DVB-T HD, hard disk interno da 250 GB, funzionalità DLNA e lettore Blu-ray di ultima generazione. Il prodotto per il mercato italiano, attualmente in fase di certificazione, sarà dotato di slot common Interface Plus e accetterà la CAM DGTVi. Al momento non conosciamo il prezzo di mercato, ma non dovrebbe mancare molto alla disponibilità del modello sui punti vendita. Ovviamente il player Blu-ray ha tutte le funzionalità dei lettori LG di fascia medio alta, incluso il Wi-Fi integrato. p.12 iPhone e 3D per i nuovi ampli Pioneer di R. Faggiano Dopo le anticipazioni sui modelli più economici, è stata svelata anche la nuova gamma media e alta dei sintoamplificatori audio/video di Pioneer. Le novità rispetto agli attuali modelli non sono rivoluzionarie, piuttosto si tratta di aggiornamenti operativi. I nuovi modelli saranno gestibili tramite iPhone scaricando un’applicazione gratuita, inoltre l’HDMI è stata aggiornata alla versione 1.4 per poter gestire i segnali da sorgenti 3D. La nuova gamma media Pioneer parte dal modello VSX-920 che avrà un prezzo attorno ai 500 euro, seguito dal VSX-1020 (circa 700 euro), entrambi adottano un processore video Anchor Bay e il circuito Sound Retriever per migliorare la resa musicale con sorgenti compresse; la connessione Bluetooth è offerta tramite un modulo opzionale. Presente anche la presa Ethernet per l’accesso alla rete e a server casalinghi. Per quanto riguarda le decodifiche audio gli amplificatori sono aggiornati ai formati HD Dolby Digital e DTS ed è disponibile anche il Dolby Pro Logic IIz. Ancora un gradino più in alto il modello VSX-2020 (circa 1000 euro) che può fregiarsi della certificazione THX Select 2. Salendo di classe e prezzo la nuova gamma sarà completata dagli aggiornamenti della più prestigiosa serie LX, con i modelli LX53 e LX83, anch’essi strettamente derivati dagli attuali modelli e che dovrebbero esordire sul mercato in occasione del prossimo Top Audio, i prezzi non sono ancora noti. Anch’essi offrono il controllo con l’applicazione per iPhone e la presa Ethernet per l’ascolto diretto delle radio via web e per la gestione dei contenuti sui server casalinghi. Questi modelli sono dotati di ben sei ingressi HDMI. Rinnovata anche l’interfaccia grafica su schermo, per rendere più facile la gestione dei contenuti multimediali di server e iPod. Tra le novità presentate da Pioneer anche una originale docking station per iPod e iPhone, la NAV 1, che oltre ad accogliere i portatili Apple ha pure la possibilità di riprodurre dischi DVD e CD tramite la fessura di caricamento superiore motorizzata. C’è anche una presa USB per ascoltare musica o vedere filmati e fotografie da chiavette di memoria o piccoli hard disk portatili. Una apposita funzione permette di copiare i contenuti di un CD sulla chiavetta USB. Già prevista la riproduzione di filmati da You Tube tramite iPhone o iPod Touch. Il lettore DVD è già pronto per i filmati Divx e immagini JPEG, ha il circuito per upscalare tutti i contenuti fino al 1080p, portandoli verso il televisore tramite l’uscita HDMI. In pratica abbiamo quindi un originale sistema audio/video completo, con tutte le sorgenti a disposizione, che occupa uno spazio estremamente ridotto, pronto per essere collegato al televisore. Gli altoparlanti sono già incorporati, con potenza di 2 x 10 watt. Il prezzo dovrebbe essere attorno ai 300 euro. PC & MULTIMEDIA Il più grande monitor 3D da gioco Asus lancia un nuovo monitor 3D da 27” destinato ai gamer e aggiunge altri due modelli alla sua gamma di eeePC di M. Dalli Asus ha annunciato una nuova gamma di monitor LCD per computer tra cui spicca sicuramente il nuovissimo PG276, il monitor 3D più grande al mondo capace di accettare sui suoi 27” di schermo un segnale 1080p a 120 Hz, quindi perfetto per il sistema nVidia 3D Vision. Il monitor è disponibile anche in tagli più piccoli, per esempio nel formato da 23”. Asus ha pensato anche agli appassionati di fotografia, proponendo un display di tipo professionale destinato a chi cerca la migliore resa cromatica, il PA246Q. Non si conoscono al momento ulteriori dettagli e neppure un prezzo. Inoltre, Asus ha lanciato due nuovi EeePC, siglati rispettivamente 1015P e 1015PE. Le differenze sono solamente estetiche, perché per il resto ci troviamo di fronte alla classica piattaforma Pine Trail con Atom N450, 1 o 2 GB di RAM, 160 GB di disco e schermo LED da 10.1” e 1024 x 600 di risoluzione. Niente di nuovo quindi, se non fosse per l’autonomia: i due Asus infatti raggiungono le 13,5 ore di autonomia con la batteria a sei celle da 63 Wh. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.13 AUDIO VIDEO / Prime anticipazioni della nuova gamma Marantz si lancia nella Rete In arrivo a settembre in Italia i nuovi prodotti, tra le novità un nuovo client di rete DLNA di R. Faggiano Non solo aggiornamenti HDMI per la nuova gamma di apparecchi audio/video che verrà lanciata in autunno da Marantz. Grande attenzione è dedicata ai contenuti multimediali disponibili su internet o archiviati in server, PC, chiavette USB e hard disk. Si chiama NA7004 (850 euro) il nuovo Network Audio Player, un componente da aggiungere a sistemi stereo preesistenti oppure da collegare a diffusori amplificati. L’NA7004 può raccogliere contenuti dal Web come internet radio o musica in streaming, è certificato DLNA 1.5 per il dialogo con server e PC e ha un ingresso USB per la musica archiviata su chiavette, hard disk portatili o iPod. I file musicali supportati vanno dall’MP3 al FLAC, compresi WMA e AAC. Inoltre incorpora un convertitore D/A con la nota qualità audio Marantz per qualsiasi sorgente digitale tramite ingresso caossiale, ottico e USB. Non manca la compatibilità con iPod e iPhone e, in opzione, troviamo anche un modulo Bluetooth per il collegamento senza fili ai telefoni cellulari. Incorporata anche una sezione radio con FM e DAB, telecomando in dotazione. Nella strada del “tutto in uno” arriva il sistema M-ER803 (1100 euro), un apparecchio molto compatto che incorpora lettore Blu-ray, decoder HD Dolby e DTS con Virtual Dolby, amplificatore stereo da 2 x 50 Watt, radio FM, ingresso USB frontale e posteriore, funzioni BD Live con porta Ethernet, ingresso per modulo Bluetooth opzionale e basetta per iPod e iPhone già in dotazione. Sul retro è già pronta un uscita dedicata a un subwoofer, inoltre si possono collegare altre due sorgenti audio. L’uscita video è tramite HDMI con upscaler fino a 1080p. Molto curata l’estetica con pannello II nuovo network audio player NA7004: la qualità Marantz al servizio dei file multimediali. laccato nero e comandi nascosti dietro a uno sportellino. Arrivano anche notizie della nuova gamma di sintoamplificatori, il modello integrato top di gamma SR7005 (1650 euro) si fa notare per Aspetto elegante per l’amplificatore audio/vil’elegante piccolo display deo SR7500, privo di pulsanti in vista e con il circolare in vista mentre secondo display nascosto sotto lo sportellino. il display principale e i comandi sono nascosti dietro a uno sportello ribaltabile. Il processore Anchor Bay, oppure pasnuovo modello è aggiornato all’HD- sare senza trattamenti verso l’uscita, MI 1.4, aggiunge la funzione Dolby anche ad apparecchio spento. Per la Pro Logic IIz e ha una potenza di 7 x calibrazione automatica dei livelli ar125 Watt RMS. La certificazione DLNA riva l’Audissey in versione DSX; per un 1.5 permette di accedere ai contenuti eventuale cellulare Bluetooth è premultimediali di PC e server casalinghi visto un apposito modulo opzionale. oppure ascoltare radio Web. I segna- Per i nostalgici c’è pure un ingresso li video possono entrare tramite sei per il giradischi. Sono disponibile in prese HDMI per essere trattate da un versione nera oppure gold/silver. AUDIO VIDEO / Nuove finiture per i diffusori Chario Piccolo Star e Constellation Con le K Series arrivano le Chario laccate I celebri diffusori italiani per la prima volta affiancano alla classica finitura in legno naturale le lacccature lucide e opache. Per gli incontentabili è possibile richiedere anche tinte personalizzate in una gamma di 99 colori di C. Stellari Chario rappresenta l’eccellenza nel campo dei diffusori: gli approfonditi studi di acustica e le avanzate soluzione tecniche permettono ai diffusori della Casa di Merate di offrire prestazioni allo stato dell’arte. Ma il vero tratto distintivo di Chario è da sempre la sapiente lavorazione del legno utilizzato per la costruzione e la finitura naturale che diventa addirittura massello nelle linee più importanti, Piccolo Star, Constellation e Academy. Ora Chario con le nuove “K” Series si appresta a lanciare i diffusori delle serie Piccolo Star e Constellation in due nuove finiture laccate che si affiancano alle versioni “tradizionali”: una laccatura opaca con effetto vellulato (chiamata “Velvet Mat”), che piacerà ai modernisti, disponibile in due colori, grigio o nero. La finitura opaca pro- posta assomiglia molto a quella che già oggi riguarda la parte centrale del mobile (quella non in massello) ma è semplicemente estesa in maniera uniforme a tutta la cassa. Più elegante e classica è invece la finitura laccata lucida (chiamata “High Gloss Lacquer”), disponibile anch’essa in due colori, un classico nero “pianoforte” e un bianco ottico molto vistoso ma perfetto per gli ambienti chiari e molto luminosi. Anche in questo caso la finitura riguarda tutto il mobile che quindi diventa interamente lucido, anche nella superficie frontale. Per chi desidera, poi, dei diffusori veramente “fuori serie”, con un piccolo sovrapprezzo è anche possibile richiedere versioni di colore personalizzate, scegliendo tra ben 99 tinte all’interno delle quali è possibile individuare la sfumatura più indicata per una perfetta collocazione in ambiente. Entro pochi giorni il tool per scegliere la tinta preferita dovrebbe essere in linea sui sito www.chario.it. I mobili restano dimensionalmente e come forma in tutto e per tutto identici a quelli dei modelli da cui derviano, conservando anche le scanalature sui fianchi che nel massello segnano le doghe e che in queste nuove finiture risultano semplicemente degli elementi di design. Dal punto di vista progettuale, componentistico e acustico, le prestazioni dei nuovi diffusori sono identiche ai modelli originari; a beneficiarne è invece il prezzo: i risparmi legati al macato uso del massello si trasformano in una riduzione dei prezzi compresa tra il 10 e il 20% a seconda delle finiture. Non solo, quindi, chi non ha una passione sfrenata per la finitura di legno naturale potrà oggi accedere con soddisfazione al catalogo Chario, ma potrà farlo anche risparmiando. I diffusori Chario della serie “K” dovrebbero essere disponibili sin dal mese di giugno su tutti i canali distributivi in cui è presente il marchio. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it AUDIO VIDEO Sony arrotola l’OLED su una matita MOBILE / Tutte le novità di Froyo, per ora solo su Nexus One MOBILE In arrivo il Tethering via Wi-Fi, migliorano le prestazioni delle apps. Spunta la sincronizzazione online e il supporto di caselle di posta Exchange Acer Stream nato per... lo streaming Android 2.2, prova di maturità di P. Centofanti Con uno spessore di soli 80 micrometri Sony stabilisce un nuovo record: non solo ha realizzato l’OLED più sottile al mondo, ma ha pure sfornato il primo OLED che si riesce ad arrotolare attorno a una matita. Il nuovo pannello mostrato in questi giorni è infatti un foglio OLED da 4,1” con una risoluzione da 432 x 240 pixel che può essere arrotolato senza problemi, grazie al substrato flessibile usato come base. Il display ha un contrasto di 1000:1 e una luminosità di 100 nits. AUDIO VIDEO Il Philips BDP7500 guadagna il 3D Sono stati svelati tutti i dettagli di Froyo, la nuova versione di Android 2.2 e le novità sono davvero tante e interessanti. Alcune le avevamo già preannunciate, come il supporto nativo per Adobe Flash 10.1 e la possibilità di utilizzare un nuovo compilatore nativo per le applicazioni di terze parti che offre un notevole aumento delle prestazioni rispetto a tutte le versioni precedenti di Android. Tra le nuove funzioni più “golose” c’è certamente il Wi-Fi Tethering che consente di trasformare lo smartphone in un vero e proprio hotspot per condividere la connessione dati 3G. Ma attenzione: la disponibilità della funzionalità sarà a carico dell’operatore cellulare che avrà anche la facoltà di applicare delle tariffe dati extra. Altra importante e attesa funzionalità è un meccanismo di sincronizzazione tra lo smartphone e il PC. A differenza di quanto avviene con la piattaforma iPhone e iTunes, però, la soluzione scelta da Google è interamente online e “in the cloud”: sarà possibile navigare tra le applicazioni e scaricarle da PC e automaticamente verranno scaricate anche sullo smartphone (attraverso la connessione dati o il Wi-Fi). Più avanti nel corso dell’anno verrà aggiunta all’Android Market anche una sezione musicale che in modo del tutto simile permetterà di scaricare file musicali direttamente sul telefono anche durante la navigazione Web da PC. Google ha inoltre annunciato l’acquisizione di Simplify Media, produttore di una celebre applicazione per iPhone che permetteva lo streaming di musica dal PC su smartphone attraverso Internet (anche su rete 3G). Tra le altre novità si segnalano il supporto nativo per Microsoft Exchange, il nuovo web browser ancora più veloce, l’auto aggiornamento per le applicazioni installate, controlli vocali più sofisticati e alcuni ritocchi grafici. I primi a beneficiare della nuova versione di Android saranno i possessori del Google Nexus One, per gli altri occorrerà aspettare l’aggiornamento da parte dei diversi produttori e operatori cellulari. MOBILE Philips si appresta a lanciare la nuova gamma di lettori Blu-ray, e ci saranno anche modelli 3D. Il nuovo BDP7500B2, malgrado abbia lo stesso nome del modello dello scorso anno (fatta eccezione per il B2) e ne condivida anche la livrea e l’estetica, introduce in realtà molte migliorie. Si va dalla compatibilità 3D alla funzione Net TV per la navigazione dei contenuti online. Purtroppo pare che non sarà disponibile un aggiornamento per aggiungere queste funzionalità ai modelli del 2009. Questa similitudine tra vecchio e nuovo modello renderà difficile a chi compra ora il lettore Blu-ray capire se sta acquistando il modello 2009 o quello 2010, decisamente più avanzato. Anche il prezzo di listino non cambia, 249 euro. p.14 HTC lancia Wildfire Android 2.1 per tutti Un nuovo smartphone con Android 2.1 full optional a un prezzo super aggressivo di M. Dalli Il nuovo smartphone HTC si chiama Wildfire, un terminale basato su Android 2.1 con interfaccia Sense UI sulla carta davvero completo e decisamente interessante, soprattutto nel prezzo. Il display è da 3.2” QVGA, la fotocamera è da 5 megapixel con autofocus e c’è pure un flash LED. Non mancano il WiFi 802.11 b/g, il GPS assistito, la bussola, il Bluetooth e lo slot di espansione SD. Niente male neppure la dotazione di memoria: 512 MB di flash e 384 MB di RAM, mentre il processore è un Qualcomm MSM7225 a 525 Mhz, sicura- mente più lento dello Snapdragon usato sui terminali di fascia alta ma adatto alla classe del dispositivo. Stiamo infatti parlando di uno smartphone che sarà venduto da luglio in Italia a 299 euro, quindi ben al di sotto della soglia di ingresso degli altri telefoni con Android 2.1. Un prezzo, se consideriamo la dotazione, davvero competitivo. Le caratteristiche di punta sono il sistema operativo Android, schermo OLED e DLNA di M. Dalli Lo dice il nome stesso, Stream. Il nuovo smartphone Android di Acer è nato per lo streaming e per soddisfare ogni esigenza multimediale. Spesso circa 11 mm, Stream è basato su Android 2.1, ma l’interfaccia è stata totalmente ridisegnata da Acer. Tutte le applicazioni multimediali più note sono già preinstallate, così come è presente l’integrazione totale con i social network. Le caratteristiche più interessanti dello Stream sono però il display OLED WVGA da 3.7”, il processore Snapdragon da 1 Ghz con 512 MB di RAM e la possibilità di registrare video a 720p. Il nuovo Stream ha connettività 3G HSDPA 7.2 e Wi-Fi N, integra una radio RDS, un client DLNA, il GPS e l’uscita HDMI. PEOPLE & MARKET Motorola rottama i vecchi cellulari L’iniziativa si chiama Motoevolution, ed è un vero e proprio programma di rottamazione targato Motorola che consente di acquistare uno dei suoi smartphone con sistema operativo Android con uno sconto di ben 100 euro. La promozione è valida fino al 4 luglio sull’acquisto degli smartphone Milestone, Backflip e Dext. Tutto quello che serve per usufruire della promozione è recarsi in un punto vendita con il proprio vecchio cellulare che si vuole defenestrare, acquistare il nuovo terminale e compilare l’apposita cartolina che verrà fornita dal negoziante. SERIE SV685D - 55" e 46" LED LOCAL DIMMING - 200 Hz Esperienza visiva incredibilmente perfetta. Colori vivaci e incredibili dettagli vi attendono! . making dark darker, bright brighter L’utilizzo della tecnologia “LED local dimming” permette di raggiungere l’incredibile valore di contrasto di 2.000.000:1 grazie alla gestione avanzata della retroilluminzazione LED. Colori più brillanti e neri “puri” per un’esperienza cromatica ancora più profonda ed intensa. Con i sistemi di retroilluminazione tradizionali, il pannello è costantemente illuminato, non permettendo la corretta rappresentazione del nero. Nei TV della serie SV, l’intera superficie del pannello è retroilluminata da LED che si accendono e spengono grazie alla costante analisi del segnale in ingresso. Grazie al costante investimento di TOSHIBA in R&D, la rappresentazione dei colori e del nero ha finalmente raggiunto l’eccellenza. www.toshiba-italia.com n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it ENTERTAINMENT / La casa taiwanese va a colmare il vuoto dei PC in form factor da media center Acer lancia la Revo Family ed entra alla grande nella digital home p.16 ENTERTAINMENT Samsung approda al mondo e-Book Della nuova serie destinata al mercato consumer fanno parte un HTPC, un Nas e un media player di R. Pezzali A cer lancia una serie di prodotti destinati alla casa digitale. Non conosciamo ancora i dettagli tecnici di questi nuovi prodotti che però sulla carta sembrano interessanti, soprattutto il nuovo media center. La serie si chiama Revo Family, ed è composta dal media center Revo, dal media player RevoView e dal Nas RevoCenter. A questi si aggiunge uno smartphone DLNA con schermo OLED, per il controllo e lo streaming a distanza della famiglia Revo. Il media center Acer Revo Revo è un media center slim dotato di uscita HDMI controllabile con una mini tastiera qwerty (RevoPad) retroilluminata che premendo un tasto diventa anche una superficie multitouch. Non abbiamo dettagli sul sistema operativo utilizzato da Revo. Se il Revo è destinato alla stanza principale, per le altre stanze Acer ha realizzato RevoView, un media player con hard disk integrato estraibile mediante bay di espansione e dotato di porta HDMI. Revoview è dotato di applicazioni web, riproduce ogni formato file sia da schede di memoria sia da USB sia da rete. Tra le novità non manca neppure un NAS basato su processore Atom, con funzione di backup automa- PEOPLE & MARKET / tico dei file e con quattro spazi per dischi da configurare in raid. Si chiama E60 e sarà disponibile da fine giugno. Interessanti le capacità touchscreen, unite al Wi-Fi per il download di libri di M. Dalli Il media player Acer RevoView Il NAS Acer RevoCenter Primi vagiti per la banda ultra-larga Telecom Italia ci riprova con la fibra Partita (ancora una volta) la sperimentazione della fibra ottica. Servite oltre 15.000 abitazioni di Roma con velocità di 100 Megabit/s Estratto dal quotidiano online www.dday.it Registrazione Tribunale di Milano n. 416 del 28 settembre 2009 direttore responsabile Gianfranco Giardina Editore Scripta Manent Servizi Editoriali srl via Gallarate, 76 - 20151 Milano P.I. 11967100154 Per informazioni [email protected] Per la pubblicità [email protected] THE DIGITAL DAY REVOLUTION di M. Dalli Dopo l’annuncio dei giorni scorsi che voleva Fastweb, Vodafone e Wind pronte a collaborare per portare la fibra a 100Mbit/s per gli utenti, Telecom Italia non poteva certo rimanere ferma al palo. L’ex monopolista ha infatti comunicato che è già partita la sperimentazione in 15.000 abitazioni del quartiere Prati di Roma che sono già raggiunte dalla fibra ottica a 100 Megabit. Le case interessate dovrebbero poi diventare 80.000 entro l’anno, espandendosi ai quartieri di Belle Arti, Appia e Pontelungo. L’obiettivo è però quello di raggiungere i 10 milioni di clienti entro il 2016, con una “tappa” intermedia di 1,3 milioni in 13 città entro il 2012. Una banda così larga, secondo Telecom, potrebbe essere impiegata per nuovi servizi come la TV in alta definizione, la domotica (essenzialmente il controllo remoto della propria casa attraverso telecamere), la telepresenza e servizi di cloud computing, estremamente onerosi in termini di banda richiesta. Ricordiamo che Telecom aveva già sperimentato, nell’area di Milano, una rete in fibra a 50 Megabit (limitati a 3 Megabit in upload), sperimentazione terminata il 31 marzo e di cui non si è saputo più nulla. C’è solo da sperare che questa volta il progetto vada avanti! Può darsi che il 2010 venga ricordato come l’anno dei tablet, ma l’eBook ha ancora qualche cartuccia da sparare. O almeno così sembra pensarla Samsung, che ha annunciato ieri il nuovo E60, lettore di libri digitali. Questo e-Book reader monta un display da 6” realizzato con la tecnologia e-Ink, in grado perciò di ricreare l’effetto carta molto più fedelmente di un LCD (risultando anche più riposante per gli occhi). In termini di risoluzione, il display può visualizzare 600x800 pixel, con 256 livelli di grigio dichiarati. Altro vantaggio di questa tecnologia è il risparmio energetico: con una sola carica della batteria, infatti, Samsung assicura di poter “sfogliare” circa 10.000 pagine, anche in virtù dell’assenza di retroilluminazione. La novità di questo E60 rispetto ad altri modelli è la possibilità di scrivere con un pennino (fornito in dotazione) sul display touchscreen. In questo modo si possono prendere appunti sulla pagina, sottolineare passaggi importanti oppure inserire note e post-it. Non manca infine il Wi-Fi, col quale si possono caricare sull’e-Book libri in formato digitale provenienti da alcuni store convenzionati, tra cui DEAstore.it, IBS.it, Simplicissimus.it e Wolters Kluwer. Ovviamente è anche possibile caricare contenuti in formato ePub, PDF o TXT attraverso la porta USB; nel dispositivo sono infatti integrati 2 GB di memoria. Il Samsung E60 sarà disponibile dalla fine di giugno al prezzo di 349 euro. n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.17 AUDIO VIDEO MOBILE Il colosso della chimica ha annunciato la realizzazione di una stampante in grado di creare un pannello OLED da 50 pollici in meno di due minuti Samsung mostra un OLED trasparente da 19” DuPont realizza il sogno degli OLED stampabili di P. Centofanti Fin da quando si è iniziato a parlare di schermi OLED si annunciava tra i tanti vantaggi di questa tecnologia la possibilità in futuro di costruire pannelli di grandi dimensioni semplicemente stampandoli. Ora quel giorno a quanto pare è arrivato stando a un comunicato di DuPont, in cui lo storico gruppo chimico ha annunciato la realizzazione di una tecnologia di stampa rivoluzionaria. Grazie ai nuovi materiali e alla nuova testina di stampa, DuPont è in grado di stampare un display OLED di grande formato come un 50 pollici in due minuti ottenendo un TV in grado di funzionare per 15 anni: i tre elementi RGB perderebbero il 50% della luminosità dopo 29.000 ore per il rosso, 110.000 ore per il verde e 34.000 ore per il blu. DuPont ha utilizzato una stampante a getto di inchiostro realiz- zata dalla Dainippon Screen, ma il vero segreto della tecnologia sarebbe negli inchiostri realizzati da DuPont, che hanno la caratteristica di depositarsi in modo ottimale sui “fogli” TFT mantenendo le proprietà ottiche e elet- troniche desiderate. DuPont mostrerà i primi prototipi alla SID (Society for Information Display) Display Week dal 23 al 28 maggio, schermi OLED con risoluzione da 55 a 128 ppi (17 pollici per un display full HD). AUDIO VIDEO / Panasonic risponde alle nostre richieste di chiarimenti Ecco perché la luminosità dei plasma 2010 fluttua Non è un’anomalia ma una peculiarità della tecnologia delle nuova generazione di televisori al plasma di P. Centofanti Durante la prova del plasma Panasonic TX-P46G20, avevamo evidenziato un comportamento curioso che si manifesta solo in determinate scene e diventa visibile più che altro con film in formato 2.35:1 e quindi con bande nere sopra e sotto l’immagine: una variazione della luminosità di fondo dell’immagine e quindi del livello del nero, da cui il nome di floating black, nero fluttuante, così come viene discussa questa caratteristica da molti appassionati in rete. DDay.it ha finalmente ricevuto una risposta ufficiale da parte di Panasonic riguardo a tutto ciò. Ebbene, gli ingegneri giapponesi confermano che si tratta di una caratteristica assolutamente voluta e che caratterizza tutta la nuova gamma di display per il 2010, non solo plasma ma anche LCD. Si tratta di un sistema che permette di migliorare il contrasto percepito dell’immagine, offrendo un nero più profondo nelle scene più scure e al tempo stesso una maggiore luminosità del pannello nelle scene più contrastate. Osservando il comportamento video Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il video che mostra il “floating black” del TV Panasonic G20. Clicca qui per andare direttamente al video. del pannello, si evince che i plasma Panasonic analizzano il segnale in ingresso e aggiustano il livello del nero a seconda che venga superata una certa soglia. Lo svantaggio di questa soluzione è che in particolari sequenze scure, in prossimità di un cambio di inquadratura, si possa notare l’aggiustamento nel livello del nero, ma non si tratta quindi di un difetto bensì di una caratteristica peculiare di questi TV. Va sottolineato però che questa funzionalità non può essere disattivata in alcun modo. In questi giorni è in corso il SID, importante fiera nel campo dell’information display. Samsung, dopo aver presentato nel corso del CES un notebook con display OLED trasparente, ha mostrato questa volta un prototipo funzionante di OLED trasparente da 19” trasparente. Attualmente la trasparenza dell’esemplare è del 30%, ma si conta di migliorare questo dato portandolo all’80% in pochi anni. Inoltre, sarebbero già pronti a produrre schermi da 40” e superiori con substrati più rigidi e curvi. L’obiettivo è quello di realizzare vetrine con schermi integrati e vetri per le macchine capaci di mostrare in tempo reale informazioni al guidatore. AUDIO VIDEO Il SED è morto Lunga vita all’OLED? Nel settore video tutti gli appassionati hanno sentito parlare almeno una volta del SED, la tecnologia che promette prestazioni “da tubo catodico” in termini di qualità video nello spessore di un LCD o di un Plasma e con consumi ridotti. Tecnologia che non ha mai avuto vita facile: nata come una joint-venture tra Toshiba e Canon, dopo le vicissitudini giudiziarie che ne hanno rallentato il cammino, il tutto è passato in mano alla sola Canon con lo scopo di arrivare sul mercato a breve. Proprio Canon però ha annunciato, tramite il quotidiano Nikkei, che smetterà di lavorare sul SED. Il motivo: non sono riusciti a sviluppare un pannello con costi di produzione accessibili. Tradotto, se il SED costa troppo nessuno lo compra. Lo sviluppo, comunque, continuerà per applicazioni professionali, come pannelli per l’ambito medicale, dove il costo passa in secondo piano. L’attenzione si sposta, quindi, sui pannelli OLED: riusciranno a farci dimenticare il SED? Dammi il cinque! Il tuo 5 per mille può cambiare la vita di molti bambini prematuri. E non ti costa nulla. SOSTIENI AISTMAR Onlus con il tuo 5 per mille Sui moduli CUD, 730 o Unico scrivi Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale FIRMA Mario Rossi Ogni anno in Italia nascono 30.000 bambini prematuri, di cui circa 5000 hanno un peso inferiore a 1500 gr. Questi bambini hanno bisogno di cure, controlli e assistenza per molti anni. E anche i loro genitori hanno bisogno del tuo aiuto. Le donazioni ad AISTMAR Onlus vengono interamente impiegate per: - l’assistenza delle gravidanze a rischio o patologiche - la cura e il supporto al neonato prematuro e alla sua famiglia nel percorso di sviluppo e crescita Oppure puoi sostenere AISTMAR Onlus con versamenti su: • C/C Postale: 29328200 • C/C BancoPosta: IBAN: IT 05 Z 07601 01600 000029328200 presso Posta di via Sambuco, 15 - Milano • C/C Bancario: IBAN: IT 87 N 0351201619 000000003641 presso Credito Artigiano, Agenzia n°14 - Milano ........................................................................ Codice fiscale del beneficiario (eventuale) 9 7 0 2 8 2 1 0 1 5 7 AISTMAR Onlus - via della Commenda, 12 - 20122 Milano - www.aistmar.it FONDAZIONE IRCCS CA’ GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO Dipartimento per la Salute delle Donna, del Bambino e del Neonato U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale via Francesco Sforza, 28 - 20122 Milano Tutto il personale di AISTMAR Onlus è volontario. L’intero ricavato delle donazioni viene impiegato in cure e assistenza ai neonati prematuri e patologici e alle loro famiglie. AISTMAR Onlus Associazione Italiana per lo Studio e la Tutela della Maternità ad alto Rischio n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.19 TEST / Prova comparativa: Creative Vado 3rd Gen, JVC Picsio FM1, Kodak Play Sport , Sony Bloggie MHS-PM5 A confronto le quattro pocket cam HD più hot Sono piccole, economiche e facili da utilizzare, capaci di esportare subito i contenuti sui social network. Abbiamo provato quattro tra i modelli di videocamere tascabili più attesi di R. Pezzali E state, voglia di foto e di riprese. Le videocamere tradizionali perdono però terreno in favore degli smartphone, capaci di caricare subito online le foto e i video realizzati. Ma c’è una categoria di videocamera in crescita: le pocket cam, piccole videocamere HD da impugnare in senso verticale, prive di zoom ottico, dotate di memoria integrata o di scheda di memoria, capaci di scattare foto e con un software integrato per il caricamento immediato sui vari social network. In questa comparativa mettiamo a confronto quattro tra i modelli più attesi: la JVC Picsio, già provata appena uscita, la nuova Sony Bloggie, caratterizzata da una lente aggiuntiva per le foto panoramiche a 360°, la Kodak Playsport, subaquea e ultrarobusta e la nuova Creative Vado HD di terza generazione. Quattro vi- deocamere simili, ognuna però con qualche particolarità che la differenzia dalle altre. I criteri di valutazione e scelta di una Pocket Cam La dotazione di funzioni, trattandosi di modelli simili tra loro, non diffe- risce di molto, meglio concentrarsi sulla qualità video e la resa fotografica. Quando si deve scegliere una di queste videocamere, sono tre gli aspetti da valutare: la dimensione del sensore, più grande è migliore sarà la resa con poca luce; il display, importantissimo e, soprattutto, il connu- Creative Vado 3rd Gen - 149 euro La Vado è l’unica del gruppo che riprende a 720p al posto dei classici 1080 delle altre videocamere. La memoria non si può espandere tramite scheda esterna: i 4 GB di memoria integrata permettono circa 2 ore di registrazione HD o 7000 fotografie. Il corpo macchina è leggero, ergonomico e semplice da impugnare. Sul frontale troviamo l’ottica, grandangolare, un piccolo LED che segnala la carica e la registrazione e il microfono per l’audio. Sul lato c’è il tasto per passare dalla modalità di ripresa a quella di scatto, il tasto per cancellare le scene e un’uscita per il collegamento HDMI al TV. Nella parte alta oltre al tasto di accensione troviamo un connettore che può servire come ingresso microfono aggiuntivo, uscita cuffie oppure uscita video. Il connettore USB è integrato, nella parte bassa. Il display è da 2” in formato 4:3 e da menù si può scegliere se visualizzare l’immagine con il formato corretto oppure a schermo intero, tagliando le zone ai lati in fase di visualizzazione. Sotto il display troviamo i tasti a sfioramento per lo zoom digitale, per la registrazione e bio batteria/memoria, per garantire un’ottima autonomia. Questi sono gli aspetti che abbiamo considerato per ognuno dei modelli in prova, che potete leggere in versione completa su DDAY.it , accompagnata dalle riprese e dagli scatti realizzati nel corso della prova. Praticità Connessioni Costruzione Display Qualità video Qualità foto 9 9 7 8 8 7 per la scelta delle opzioni. Esiste anche un onscreen display, attivabile premendo per più di tre secondi il tasto di scelta della modalità. La batteria è intercambiabile, la sua autonomia è di circa 95 minuti. Software già caricato in memoria Creative offre per la Vado sia il software per PC che per Mac, caricato su una partizione della memoria della videocamera, con avvio automatico quando si collega la periferica al computer: molto utile quando si è in viaggio e si vuole caricare un video da un qualsiasi PC senza preoccuparsi di driver o programmi vari. Vado Central, questo il nome del programma, permette di sfogliare foto e video, li può convertire e può anche tagliare i video per caricarli su Youtube, motionbox, Kinkast, Photobucket, Facebook e Box. Nel caso delle foto si possono regolare luminosità, contrasto e colore e anche ritagliarle, per poi caricarle sui social network o spedirle via email. Per i video si può solo effettuare un taglio oppure catturare un fotogramma. le. Dopo circa 15 giorni di uso intenso il corpo macchina di tipo glossy lascia intravedere qualche graffio: forse sarebbe stato meglio optare per una finitura un po’ meno delicata, tenendo conto che è una macchina da taschino. L’utilizzo è semplicissimo e la qualità di ripresa buona. L’ottica ha una buona apertura, ma in condizioni di scarsa luminosità il comportamento non è impeccabile. La messa a fuoco minima è di circa 20 centimetri. La videocamera mostra una eccessiva scattosità di ripresa durante i panning e le immagini flickerano se si riprende usando luce al neon. Discreta anche la resa fotografica: la Vado 3rd Gen scatta fotografie con una risoluzione massima pari a 1280 x 720 pixel, ovviamente in modalità automatica. La macchina è abbastanza sensibile nei confronti della luce al neon e mostra dell’evidente banding orizzontale. La definizione è però buona. Qualità buona ma non impeccabile La Vado di terza generazione ci ha sorpreso favorevolmente. Tra i punti di forza c’è sicuramente il display luminoso e visibile anche quando c’è molta luce. Il display non è molto risoluto, ma offre un’immagine abbastanza fedesegue a pag. 20 n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it TEST Prova comparativa pocket cam HD p.20 segue da pag. 19 JVC Picsio FM1 - 129 euro La JVC Picsio non è una novità, ma per l’occasione abbiamo avuto a disposizione un campione con il firmware aggiornato. La FM1 ha un sensore Full HD che permette di registrare filmati con risoluzione massima di 1440 x 1080 a 30 fps e scattare foto da 8 megapixel. Delle quattro fotocamere scelte per la comparativa la FM1 è probabilmente quella meno particolare: ha tutto ciò che serve ma non ha nulla che la distingue, è una macchina semplice da usare, ben fatta e con una buona versatilità. Valgono tutte le considerazioni già esposte nella prova effettuata qualche mese fa, che potete leggere su DDay. it a questo link: http://www.dday.it/prodotti/58/JVC-Picsio-GCFM1.html La Picsio dispone di uno slot di card SDHC che migliora la versatilità e l’autonomia di registrazione. Sul frontale oltre all’ottica troviamo il piccolo microfono, mentre a lato ci sono il deviatore per passare alla modalità macro, l’uscita video, l’uscita HDMI e l’USB per il collegamento Connessioni Costruzione Display Qualità video Qualità foto 8 8 7 7 8 7 (ma serve il cavo). Il display da 2” non è il punto forte della videocamera: ha poco contrasto e una risoluzione che non soddisfa a pieno, però è sufficientemente luminoso. I controlli sono abbastanza intuitivi, ma avremmo preferito che il tasto di registrazione fosse meglio identificato con un bel rosso, maggiore facilità per cambiare la modalità di ripresa e magari anche un menù a schermo utile per la gestione delle funzioni di base. La Picsio invece fa della facilità d’uso la sua arma principale, con la videocamera che si controlla interamente tramite i tasti. Software limitato JVC ha caricato sulla Picsio il software Pixela MediaBrowser LE che però non si avvia direttamente dalla videocamera ma deve essere installato sul disco del PC al quale la videocamera viene collegata. Una cosa un po’ scomoda, anche perché eventuali aggiornamenti si applicheranno all’installazione sul computer e non al software presente sulla macchina stessa. L’applicativo Pixela è decisamente limitato oltre ad essere anche un po’ lento e instabile. È possibile vedere le clip e organizzarle, copiarle su disco e trasferirle su YouTube, ma tutto si limita a queste poche operazioni. Molto meglio usare software esterni per la gestione e per l’editing delle clip. Kodak Play Sport - 149 euro La Play Sport è dedicata a chi vuole riprendere in condizioni particolari: la videocamera può effettuare riprese anche sott’acqua fino a 3 metri di profondità. La costruzione è impeccabile, il corpo è robusto e le finiture sono curate nel migliore dei modi. La lente è fissa con apertura F2.8, il sensore è da 5 megapixel. L’ottica non ha autofocus e non ha zoom, quindi niente parti mobili, una caratteristica in comune con le altre videocamere della prova. Di fianco all’obiettivo è inserito il piccolo microfono mentre l’altoparlante è ricavato nella parte bassa, di fianco al filetto per agganciare la macchina ad un cavalletto. Sul lato destro troviamo il tasto di accensione e, sotto un sportellino stagno, troviamo l’uscita HDMI di tipo C, l’uscita micro-USB e l’uscita videocomposito con audio, su minijack. Sull’altro lato, sempre sotto uno sportellino sigillato, è sistemata la batteria al litio estraibile e lo slot card SDHC. La Play Sport registra a quattro diverse risoluzioni in formato H.264: 1920 x 1080, 1280 x 720 a 30 fps, 1280 x 720 a 60 fps e WVGA 720 x 480. La macchina scatta fotografie a 5 megapixel, quindi a pieno sensore. Il Praticità La Picsio JVC offre una buonissima qualità di ripresa in alta definizione. La risoluzione di 1440 x 1080 regala immagini nitide, con una sufficiente dinamica e una buona definizione anche agli angoli. Il sensore da 8 megapixel penalizza l’immagine quando non c’è sufficiente luce ambientale, e forse sarebbe stato meglio utilizzare un sensore con una minore risoluzione e pixel più grossi. La qualità ovviamente scende in interno, quando si riprende la sera e in situazioni difficili, come il controluce oppure le zone ad alto contrasto. Lo zoom digitale è meglio non usarlo: interpola, ovvero usa altri pixel ricampionando il segnale e non lo fa in modo impeccabile. La FM1 scatta anche fotografie a 8 Megapixel, gli scatti sono di discreta qualità. L’ottica ovviamente non dà grandi soddisfazioni. Praticità Connessioni Costruzione Display Qualità video Qualità foto 8 9 9 8 8 6 display è da 2”, ha il rivestimento antiglare, ma non è antigraffio, cosa che ci saremmo aspettati da una “rugged” camera. I controlli sono sul retro e sono abbastanza intuitivi. È disponibile anche un menù rapido a schermo non proprio di facile comprensione, leggendo il manuale si scopre a cosa fanno riferimento le icone: troviamo il face detection, lo stabilizzatore elettronico, la regolazione del livello di registrazione, dell’audio, della luminosità e una funzione per alzare la sensibilità durante le riprese al buio. La Kodak dispone anche di zoom digitale. Software completo ma solo per PC Immagine nitide in esterni Il software in dotazione è Arcsoft Media Impression: va installato sul PC (non è compatibile con Mac) perché non è molto leggero. È una suite completa per la gestione dei file video e delle foto che permette di importare i contenuti sul computer organizzandoli in librerie, di assegnare TAG e fare conversioni dei video per dispositivi come il Kodak Media Theater e la cornice digitale Kodak. Le funzioni di editing consentono operazioni anche complesse come l’aggiunta di titoli, di audio, di parlato e persino transizioni tra le clip; il fotoritocco, oltre a luminosità e contrasto, permette anche l’aggiustamento del bianco, l’applicazione di qualche effetto e il ritaglio delle foto. I video si possono caricare sui social network (Vimeo, Facebook, Twitter, YouTube) oppure si può procedere all’archiviazione su disco. Riprese fluide, foto da ritoccare La videocamera Kodak è pratica e maneggevole, il display offre una discreta leggibilità, anche se qualche volta le condizioni di luce eccessiva tendono a metterlo in crisi, anche l’angolo di visione non è impeccabile. La qualità delle riprese è buona, sia per quanto riguarda la nitidezza sia per la gestione dell’esposizione. Le riprese sono abbastanza fluide, e anche lo zoom digitale in qualche frangente può risultare utile senza degradare troppo l’immagine. Buona la tenuta cromatica, molto buono l’algoritmo di compressione e la gestione dell’esposizione dell’immagine. Durante i panning orizzontali si nota un leggero effetto wobbling (ondulazione), tipico delle videocamere con sensore CMOS. La Kodak Play Sport scatta fotografie in formato 16:9 da 2072 x 1729, la qualità è discreta: necessitano di un po’ di ritocco e sono forse troppo compresse, con il Jpeg che porta via molto dettaglio. segue a pag. 21 n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.21 TEST Prova comparativa pocket cam HD segue da pag. 20 Sony Bloggie MHS-PM5 La Sony Bloggie è la più costosa ma è anche la più completa. L’ottica può essere ruotata sul fronte e sul retro, su di essa può anche essere installata una lente addizionale per fotografie panoramiche a 360”, ovviamente solo in fase di post produzione. La lente è a ottica fissa, con zoom digitale comandato da una piccola levetta laterale, ma solo quando si riprende a una risoluzione inferiore ai 1080p: alla massima risoluzione la macchina usa tutto il sensore, e non è disponibile lo zoom digitale. La videocamera può riprendere sia a 1080p e 30 fps sia a 720p a 60 e 30 fps. Nella zona frontale troviamo l’ottica e il piccolo microfono per le riprese, l’altoparlante è sul lato. I fianchi sono occupati da una parte dal tasto di accensione, dallo zoom e dalle uscite video, dall’altra dallo slot per la card e dalla batteria. La Sony ha un connettore USB che fuoriesce dal corpo macchina e che non richiede cavo, mentre manca un’uscita di tipo HDMI. La batteria agli ioni di litio assicura una buona autonomia, lo slot card accetta sia memorie Memory Stick Pro Duo sia SDHC. Il display è da 2.4” montato in orizzontale con 200k pixel di risoluzio- - 180 euro Praticità Connessioni Costruzione Display Qualità video Qualità foto 9 8 8 9 8 6 ne, utile più che altro quando si rivedono i filmati perchè mentre si riprende viene utilizzata solo la parte superiore del display e le dimensioni si riducono virtualmente a 2”. Il display è luminoso, molto chiaro e brillante. La videocamera Sony dispone di un piccolo menù a schermo, sia in fase di ripresa per scegliere la risoluzione e attivare il face detector sia per le impostazioni di base (colore e luminosità del display e regolazioni varie). Software in memoria e su CD La Sony Bloggie è davvero ben equipaggiata, nella memoria della videocamera è presente il software Picture Motion Browser Portable per visualizzare all’istante i contenuti e caricarli subito online. Il programma funziona sia su PC sia su Mac. In dotazione c’è anche un CD con la versione completa dell’utility da installare su un computer. Una volta installato questo software permette l’organizzazione completa delle foto e dei video aggiungendo anche alcune opzioni non permesse dal programma portatile, come la conversione degli scatti a 360° realizzati tramite la particolare lente. La qualità ovviamente non è eccelsa, ma la funzione è divertente. Qualità con una marcia in più La videocamera Sony è molto pratica da utilizzare e molto flessibile in termini di ripresa, grazie all’ottica orientabile facilmente e controllabile con un dito. La qualità di ripresa è molto buona, con una nitidezza esemplare se c’è luce e senza artefatti visibili. La qualità della lente è buona e non mostra flessioni ai bordi. La Sony è anche quella che riprende l’audio nel modo migliore, con un’ottima sensibilità microfonica. Registrando a 1080@30 fps si avverte una leggera ma naturale scattosità sul panning, e il sensore di tipo CMOS mette in luce qualche ondulazione (wobbling) di troppo quando si scorre da destra verso sinistra o viceversa. In ogni caso come ripresa, colori, encoding e bilanciamento generale la Sony è quella che forse ha una marcia in più, anche se le differenze con le altre videocamere sono minime. Per quanto riguarda le foto il comportamento è discreto, a penalizzarla è soprattutto la compressione Jpeg un po’ troppo spinta anche quando c’è abbastanza luce. L’ottica di piccole dimensioni introduce anche un po’ di rumore video. In mancanza di luce la macchina sottoespone leggermente. In sostanza, massima portatilità e video OK. Foto solo discrete Saranno anche piccole e tascabili, ma provarle a fondo ci ha richiesto davvero tanto tempo. In ogni caso alla fine abbiamo capito che più o meno queste videocamere si equivalgono, si può preferire una o l’altra a seconda dell’uso e di alcune esigenze particolari, come per esempio la funzione waterproof o la ripresa a 360°. Queste videocamere hanno molto in comune tra di loro: i display per esempio non sono eccezionali, infatti molte fotocamere compatte hanno un display decisamente migliore e più leggibile. La qualità fotografica poi in molti casi è solo discreta: basterebbe una macchina da meno di 100 euro per realizzare uno scatto migliore. La qualità di ripresa però è buona, eccellente in qualche caso: caricando i video su YouTube si può apprezzare una buonissima definizione, soprattutto a 720p dove il downscaling porta anche qualche vantaggio e la riduzione di qualche artefatto. Abbiamo riassunto i risultati nella tabella qui sotto, evidenziando in verde i migliori risultati per ogni aspetto valutato. Praticità Connessioni Costruzione Display Qualità video Qualità foto Prezzo Dimensioni (LxAxP) Peso Creative Vado HD JVC Picsio FM1 Kodak Play Sport Sony Bloggie MHS-PM5 9 9 7 8 8 7 149 euro 8 8 7 7 8 7 129 euro 8 9 9 8 8 6 149 euro 9 8 8 9 8 6 180 euro 98,8 x 57,6 x 15,8 mm 93 g 53 x 97 x 17 mm 95 g 58 x 112, 5 x 19,5 mm 128 g 19 x108 x 54 mm 110 g n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.22 TEST / L’attesissimo attuale top di gamma della serie NeoPDP TV plasma Panasonic TX-P42V20 Il V20 non è 3D, ma si dimostra uno dei migliori TV plasma sul mercato di P. Centofanti L a serie V20 di plasma TV Panasonic è simile alla serie G20, rispetto alla quale offre però alcune interessanti caratteristiche in più. Il V20 come il G20 è un TV al plasma full HD, certificato THX e con connettività di rete e piattaforma Viera Cast. La serie V20 si distingue esteticamente per la diversa colorazione della cornice, comunque più curata, e per la base satinata meglio rifinita rispetto a quella della serie inferiore. L’impatto complessivo non è male, ma manca un po’ di cura per i dettagli e forse la voglia di osare di più. La gamma V20 offre un rapporto contrasto dichiarato superiore, per merito del filtro aggiuntivo High Contrast Filter Pro che dovrebbe garantire un migliore livello del nero. In più troviamo il sintonizzatore digitale satellitare DVB-S/DVB-S2 integrato e la chiavetta Wi-Fi USB in dotazione per il collegamento a Internet senza fili. la prova del 46 pollici della serie G20. Anche a livello di connessioni tutto è come sul G20, fatta eccezione per la presa d’antenna per il sintonizzatore satellitare. In più in dotazione con questo modello troviamo la chiavetta Wi-Fi da inserire in una delle due porte USB. La chiavetta è piuttosto ciccia e collegandola direttamente alla porta USB, sporge dal bordo del TV e occupa spazio per collegare altri apparecchi sull’altro connettore. Per questo motivo Panasonic fornisce in dotazione un cavetto/prolunga USB per un’installazione più pratica. Il telecomando è analogo a quello del resto della gamma di TV Panasonic con la differenza di avere una colorazione silver e i tasti bianchi: migliora un po’ la leggibilità al buio, ma avremmo preferito la retroilluminazione. Menù e connessioni come il G20 La qualità rispetto alla serie G20 vale i 400 euro in più del prezzo di listino? Diciamo subito che le differenze ci sono e questo plasma è sicuramente migliore. Il contrasto percepito è superiore e non di poco. Il livello del nero è più basso rispetto a quello del G20, e durante la visione la percezione di neri più profondi e di immagini ancora più contrastate è evidente. Notevole la precisione sulle basse luci, sulle sfumature del nero e le ombre. Le immagini sono nettamente più pulite, il caratteristico rumore del dithering maggiormente sotto controllo. La pulizia del quadro, insieme al contrasto, sono le caratteristiche che più colpiscono. Inoltre anche i fosfori utilizzati appaiono sensibilmente diversi da quelli utilizzati Le funzionalità del V20 sono identiche alla serie G20, con l’eccezione del sintonizzatore satellitare integrato il cui funzionamento è analogo a quello digitale terrestre. Vista la mole di canali disponibili su satellite, l’impossibilità di creare delle liste di preferiti limita un po’ la praticità. C’è la doppia porta USB per la riproduzione (limitata) di file multimediali, la registrazione dei programmi TV su hard disk esterni, c’è la piattaforma Viera Cast per collegarsi ad alcuni servizi web tra cui Skype che però nel momento in cui scriviamo non è ancora disponibile. Anche il menù è identico, per cui riproponiamo il video che abbiamo realizzato per TV PANASONIC TX-P42V20 - 1499 EURO Quality Longevity Design 9 8 7 Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il video con le impressioni d’uso dei menù del TV Panasonic. Clicca qui per andare direttamente al video. 8 8 Value 9 Gli ingressi coprono tutte le esigenze: troviamo una coppia di prese SCART, component, VGA e tre ingressi HDMI 1.4 più una porta laterale. L’ingresso HDMI 2 ha anche il canale audio di ritorno. Ci sono anche lo slot Common Interface plus, il lettore di schede di memoria SD compatibile AVCHD e due porte USB 2.0. Nero profondo e rumore sotto controllo video Simplicity D-Factor sul pannello della gamma inferiore: il green ghosting è limitato, con un’immagine nettamente più riposante per chi è particolarmente sensibile a questo fenomeno. L’immagine è più contrastata, più pulita e riposante, e naturalmente anche molto definita e dettagliata. Ottima la resa cromatica, con colori caldi e brillanti. Dopo attente verifiche, possiamo dire che come per la serie G20 anche in questo caso la luminosità media dell’immagine tende a fluttuare, in modo impercettibile nelle scene molto luminose, ma più evidente in quelle più scure: in determinate scene si manifesta come lievi sbalzi della luminosità di fondo, specie in prossimità degli stacchi tra le inquadrature. Il fenomeno, grazie alle immagini tendenzialmente più scure, è meno marcato rispetto a quanto visto sul G20 recentemente testato da DDay.it. In realtà si tratta di un caratteristica di questi pannelli, come precisato da Panasonic (news a pag. 17). È l’unica, per così dire, sbavatura di quello che è decisamente un ottimo televisore. Riguardo al ronzio lamentato da alcuni sui TV della serie G20, il V20 giunto in redazione emette un leggero rumore udibile solo accostando l’orecchio al televisore: un lettore Blu-ray è capace di generare più rumore. LEGGI LA PROVA COMPLETA QUI! n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.23 TEST / Provato in anteprima esclusiva il nuovo top di gamma LG TV LCD LED 3D LG 47LX9800 Più di mille LED, ultrasottile e super accessoriato, con caratteristiche che vanno dal 3D alla presenza del tuner MHP. È il nuovo TV LG, uno tra i modelli più interessanti sul mercato di R.Pezzali T ra i prodotti più desiderati di DDay.it un posto importante lo occupano i nuovi TV LG, e il motivo è semplice: la tecnologia Full Led Slim. Il nuovo 47” LX9800 è il TV al vertice della gamma LED di LG, nell’attesa dei nuovi ultraslim che dovrebbero arrivare a breve. Le caratteristiche del TV sono importanti: pannello Full HD a LED posteriori con oltre mille LED gestiti a zone, 3D, interfaccia utente rinnovata, Internet TV, possibilità wireless, client DLNA, riproduzione di contenuti tramite USB e soprattutto un design rinnovato con cornice sottile e profilo ultra slim. Il TV 47LX9800 è la declinazione 3D del modello LE8800, le differenze tra i due sono davvero minime: all’8800 mancano il 3D, il 400 Hz (ha solo 200 Hz) e il telecomando stile Wiimote da usare con l’accelerometro, per il resto i due TV sono paragonabili. Chi non è quindi interessato alla visione tridimensionale può leggere questa prova omettendo il capitolo dedicato al 3D, e si troverà di fronte alla prova dell’LE8800. che questi comandi sono di solito poco utilizzati. LG con il 9800 fornisce una coppia di telecomandi: uno è il telecomando tradizionale già visto sul plasma PK980 con l’aggiunta del tasto 3D esattamente al centro, il secondo è il Magic Remote il cui funzionamento è simile a quello della Wii. Quando si usa il telecomando stile Wii l’interfaccia utente è leggermente diversa per certi aspetti, con tasti e scritte più grandi. Divertente, simpatico, ma alla lunga stanca e viene voglia di tornare al telecomando tradizionale, con il quale le stesse cose si riescono a fare in un quinto del tempo. Se però si deve solo cambiare canale, abbassare il volume e accendere o spegnere il TV, allora si può anche restare con la bacchetta magica. Sempre più sottile Il design LG è in continuo perfezionamento, dopo la serie slim dello scorso anno, lo spessore quest’anno viene ulteriormente ridotto, migliorano le finiture e soprattutto snellisce la cornice, per arrivare al tanto pubblicizzato concetto di borderless che vede fondersi schermo e cornice. Attenzione però: la cornice c’è e, anche se alcune foto delle brochure mostrano un bordo praticamente assente, un paio di centimetri ci sono ancora. Molto bella la base in vetro, con un collo di supporto quadrato munito di passacavi. Il TV è orientabile di qualche grado a destra e sinistra, e può essere fissato a parete con l’apposita staffa. LG non ha integrato sul frontale i tasti touch, ma ha nascosto dietro la cornice una serie di bottoni “standard”: un piccolo risparmio, giustificato considerando Come tutti i TV con vetro frontale glossy, il TV riflette: l’entità dei riflessi dipende molto dalla posizione delle luci nella stanza TV LG 47LX9800 - 2.999 EURO Quality Longevity Design 8 8 9 9 9 Value 8 Connessioni “piatte” I modelli top di LG condividono lo stesso software e la stessa scheda di controllo principale, quindi anche le connessioni sono le stesse, simili ad esempio a quelle del plasma TV PK980, organizzate allo stesso identico modo. La prima obiezione riguarda i connettori posti tutti piatti: che senso ha fare un TV ultraslim se poi quando aggiungo una scart lo spessore sale di almeno 4 centimetri? LG ha realizzato una staffa apposta con all’interno una serie di connessioni ad angolo, e con questa soluzione il TV può essere appeso quasi a filo alla parete con i connettori comunque ben disposti. La presa d’antenna è montata di profilo, con il connettore orientato verso il basso che non sporge. Sul fianco è disposto lo slot per la CAM di tipo CI+, una ulteriore HDMI, una doppia USB, l’uscita cuffie e un ulteriore ingresso component su minijack che richiede un adattatore e che può anche essere usato come ingresso composito. Per quanto riguarda l’USB si possono collegare dischi di ogni tipo, chiavette USB e anche l’adattatore Wi-Fi di LG. Menù ben fatti Il Magic Remote ha un giroscopio integrato, spostando il telecomando in aria il puntatore si muove sullo schermo consentendo di selezionare gli oggetti disegnati dall’interfaccia Simplicity D-Factor Il menù del TV LG ricalca molto da vicino quello del plasma PK980, seppur con qualche differenza di base relativa alla presenza del LED e del 400 Hz oltre che ovviamente del 3D. Le differenze sostanziali riguardano l’assenza nell’LX9800 della certificazione THX, Connessioni - Sul retro del TV troviamo, montate a filo, tre prese HDMI 1.4 (una delle quali è compatibile con i timing del DVI), un ingresso VGA, un ingresso video, un ingresso scart e un ingresso component. Ci sono anche la presa di rete, l’uscita audio su connettore ottico e l’ingresso minijack per l’audio della VGA o del DVI. LG ha inserito anche una presa RS232 per il controllo domotico e un connettore multipolare per il suo sistema Wireless presente invece sul plasma. LG ci ha comunicato che non hanno ancora deciso se aggiungerla o meno, eventualmente verrà integrata tramite un update del firmware. In ogni caso è presente un banco Movie davvero ben fatto e sono presenti i due banchi ISF per esperti, che necessitano però di una sonda per la calibrazione. Il 47LX9800 integra il sistema di calibrazione Picture Wizard di LG di seconda generazione, che permette di segue a pag. 24 n. 3 / 31 maggio 2010 estratto da www.dday.it p.24 TEST TV LCD 3D LG 47LX9800 segue da pag. 23 calibrare il TV senza l’ausilio di un disco test. Questo sistema è davvero ben fatto, anche se non sempre fornisce un risultato perfetto. In ogni caso, come abbiamo già detto, il profilo Movie è davvero ben fatto e basta per ottenere grandi risultati, ovviamente dopo una “ripassata” con il nostro Regolo. Rispetto al PK980 la sezione DLNA di questo TV è decisamente più veloce, e questo probabilmente grazie a un aggiornamento software. Ora il browsing delle cartelle è praticamente istantaneo, sia su chiavetta che in rete. Il TV riproduce praticamente di tutto, fatta eccezione per gli MKV in formato DTS. La sezione Internet TV non è invece ancora sviluppata a dovere: Accuweather, Picasa e YouTube sono davvero poca cosa rispetto ai competitor. La piattaforma si aggiorna automaticamente ogni volta che ci si collega a Internet però crediamo che per quest’anno non ci saranno grosse novità. Nero perfetto La tecnologia utilizzata nell’LX9800 promette un contrasto eccezionale e un ottimo controllo dell’uniformità. E in effetti se non ci fosse il piccolo logo “assenza segnale”, sarebbe davvero difficile accorgersi quando il TV è acceso: il pannello mostra da acceso lo stesso nero che mostra da spento. Le bande nere si fondono totalmente con la cornice, il contrasto è elevatissimo, il bianco è brillante ma nelle zone scure non c’è traccia di luminescenza. Il nero è più profondo persino di quello di un ottimo plasma. LG ha raggiunto questo notevole risultato grazie alla tecnologia Full LED Slim, utilizzando molti LED e quindi molte zone controllabili, che nei TV “slim” i LED sono molto vicini al pannello. Ciò ha permesso di controllare la diffusione di luce, che viene localizzata in un punto e non diffusa. Questo TV ha un effetto “blooming” (vedi box a fianco) molto controllato e solo se ci si mette vicino e ci si sposta di traverso, ingannando il filtro frontale, si percepisce il bagliore attorno alle scritte su fondo nero. Con un angolo di visone non superiore a circa 30°, il TV appare nerissino, dettagliato, per molti aspetti perfetto, se ci si sposta troppo il contrasto tende a calare, il blooming del local dimming appare e soprattutto si nota una leggera riflessione del pannello sul vetro esterno, con le scritte che a tratti appaiono sdoppiate. Si tratta tuttavia di una posizione di visione inconsueta, un angolo di visione di 45° non rappresenta certo una condizione ottimale per guardare il TV. Il local dimming ha anche un rovescio della medaglia: quando il TV visualizza tinte chiare e uniformi, oppure sfumature sempre sul chiaro (dal grigio all’azzurro, per esempio il cielo) si riescono a vedere le nove strisce (sette nel caso del 2.35:1) che compongono la retroilluminazione. Se non fosse per questo il TV LG sarebbe stato senza alcun dubbio uno dei migliori TV mai realizzati, a prescindere dalla tecnologia. In un film questo effetto non è sempre visibile, ma in qualche panoramica si nota. Il contrasto e la dinamica offerte dal TV LG sono davvero buone, il TV ha un ottimo controllo delle zone in ombra e colori vividi, ben controllati e decisamente fedeli. Il pannello non mostra problemi di uniformità luminosa e neppure spurie. LG ha migliorato anche la resa del processore video con i segnali a bassa definizione, il nuovo XD Engine tratta senza problemi e in scioltezza ogni tipo di segnale, sia SD che HD. Da rivedere solo il comportamento del sistema 400 Hz, che può essere attivato su diversi livelli oppure disattivato. Noi abbiamo preferito spegnerlo perché l’immagine appariva fluida ma con qualche artefatto di troppo, questo sistema può essere utile in qualche occasione se tenuto a basso livello. LG con il Full LED Local Dimming sembra avere imboccato la strada giusta per realizzare un sistema che se perfezionato permette di ottenere quello che tutti sognano: il nero più profondo abbinato a un’immagine brillante, dinamica e naturale. Per arrivare a questo risultato si deve lavorare video Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato Sul pubblicato il video che mostra tutte le funzioni disponibili cadel TV LG 47LX9800, Clicca qui per andare direttamente naal video. TECHNOLOGY Blooming, l’effetto dell’alone luminoso Si tratta di un problema tipico della tecnologia Local Dimming Quando su uno schermo completamente nero si visualizza un oggetto, per esempio un punto (la luna) o una scritta (i titoli di coda) che è più piccola di una zona di retroilluminazione, può vedersi attorno all’oggetto un leggero alone luminoso. La foto qui sotto è abbastanza significativa, anche se esasperata. ancora un po’ sulla retroilluminazione, per eliminare i problemi di banding riducendo la visibilità delle fasce luminose sia verticali che orizzontali, anche se queste ultime si vedono meno. Per il resto ci troviamo di fronte a un prodotto che mette insieme un buonissimo processore video, un menù di calibrazione completo, un’ottima dinamica e colori brillanti e decisamente fedeli, oltre a una definizione super. Qualità 3D buona Il TV ha in dotazione un set di occhialini AG-S100 ricaricabili tramite USB, l’autonomia di visione è di circa 40 ore con tempo di ricarica di circa 90 minuti. Gli occhiali si accendono con un piccolo pulsante all’interno, non sono molto “fashion” ma sono comodi, pratici e leggeri. Il TV non è in grado di convertire il 2D in 3D: questa funzione sarà presente probabilmente sulla gamma che verrà mostrata all’IFA di Berlino, tuttavia è compatibile con ogni formato dal side by side al frame packing. La differenza dell’LX9800 rispetto all’LE8800 sta proprio nel pannello, che in questo caso è un 200 Hz: in modalità 3D infatti il TV gestisce 100 Hz per occhio come tutti gli altri TV 3D, e rielabora il 24p a 96 Hz senza aggiungere interpolazioni di sorta. La qualità in 3D è buona, e non si notano significative differenze con altri TV a LED provati: c’è un leggerissimo crosstalk in qualche scena, ma con l’ultimo aggiornamento che ci ha fornito LG la situazione è migliorata molto. L’unico problema in modalità 3D è la mancanza di un aggancio automatico della fase: quando il TV si sincronizza con gli occhialini non sempre viene agganciata la frequenza giusta, e questa va aggiustata con il telecomando premendo un tasto. Se non lo si fa le immagini appaiono piatte, con molto crosstalk e poco incisive. La resa 3D del TV è soddisfacente, e può ancora migliorare se nei prossimi aggiornamenti verrà inserita un’opzione per controllare in modo fine il crosstalk (cosa che ha fatto recentemente anche Samsung). Unica nota: l’impossibilità di scegliere i propri banchi di setup durante la modalità 3D (il TV va su standard e aumenta un po’ la luminosità per compensare quella assorbita dagli occhiali). Il TV permette anche di applicare il 3D alle sorgenti esterne, incluse le chiavette USB: opzione utile per i filmati in side by side. LEGGI LA PROVA COMPLETA QUI!