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GLOSSARIO AMBIENTALE
Il presente glossario, contiene 2362 vocaboli, ha lo scopo di facilitare la comprensione della terminologia
comunemente utilizzata in campo ambientale, fornendo per ogni termine la relativa definizione con parole
semplici e comprensibili. Esso sarà pertanto sottoposto ad un aggiornamento periodico anche sulla base
delle richieste di integrazioni e di revisione che perverranno da parte di chiunque voglia contribuire a
migliorarlo. Vi invitiamo pertanto a segnalare l'opportunità di inserire nuovi termini o correggere eventuali
inesattezze od errori scrivendo a:
Dr. Paolo Bortolami
Servizio Comunicazione ed Educazione Ambientale
Tel. +39 049 8767691 - Fax + 39 049 8767340
e-mail: [email protected]
Grazie per la collaborazione
GLOSSARIO ARPAV
Nome
ABBATTIMENTO CATALITICO
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Processo in cui l’abbattimento degli inquinanti avviene con l’impiego di catalizzatori, sostanze in grado di aumentare la velocità di una reazione
chimica, rimanendo invariate alla fine di essa.
ABERRAZIONE CROMOSOMICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Alterazione di notevole entità che interviene nel corredo cromosomico di un organismo modificando il numero o la struttura dei cromosomi che lo
compongono.
ABETAIA o ABETINA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco di aghifoglie con prevalenza di Abete Bianco (Abies Alba).
ABIOTICO
GLOSS. ENI
ABISSALE
GLOSS. ENI
Indica l’assenza di organismi viventi.
Ambiente marino e oceanico molto profondo (dal latino abyssus, senza fondo), compreso fra le profondità di 3.000 e di 6.000 metri. Occupa la
maggior parte delle aree profonde degli oceani.
ABITANTI EQUIVALENTI
STREAMS - TREVISIOL
Parametro di equivalenza del carico inquinante prodotto per abitante, pari convenzionalmente ad un BOD di 60 gr. di ossigeno al giorno. E' un
concetto utile per esprimere il carico di una particolare utenza civile o industriale dell’impianto di depurazione, in termini omogenei e confrontabili
con le utenze civili. L’equivalenza si può riferire o al carico idraulico, o al carico in solidi sospesi, o infine, (ed è questo il caso più frequente), al
carico organico espresso come BOD5. Si assume il valore di 54 g/giorno come quantità di ossigeno necessaria per degradare la materia
organica contenuta nello scarico giornaliero prodotto da un abitante civile.
ABLAZIONE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Processo di fusione della neve e del ghiaccio dei ghiacciai.
ACARI
ARPAV
Sono artropodi di piccole dimensioni che appartengono all’ordine degli aracnidi. Vivono come parassiti di uomini, animali e piante. Si distinguono
facilmente dagli insetti perchè possiedono quattro paia di arti invece di tre. Alcune specie domestiche, non visibili ad occhio nudo, sono in grado
di provocare allergia in soggetti predisposti. Prediligono i luoghi caldi e umidi, si cibano di forfora umana e di muffe e si annidano soprattutto nei
materassi e nei cuscini. Nei soggetti allergici causano congiuntiviti, raffreddori e asma bronchiale. Presso i centri specialistici di allergologia
vengono effettuati gli opportuni test diagnostici e, ove indicato, viene effettuata una terapia con vaccini costituiti da estratti purificati di acari
(immunoterapia specifica = ITS). Il contatto con gli acari nelle abitazioni può essere fortemente ridotto con adeguate misure di profilassi.
ACB
ANPA
Analisi Costi Benefici. Tecnica intesa a calcolare e a ponderare tutti i costi e i benefici relativi ad un determinato piano, programma o progetto. Si
tratta, tra l'altro, dei valori di tali costi e benefici, alcuni dei quali, essendo di tipo ambientale, non sono stati o non saranno riflessi in effettive
entrate o uscite.
ACCESSO AL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE CONFORMITA'
Possibilità per un richiedente di ottenere la valutazione della conformità secondo le regole del sistema.
ACCLIMATAMENTO
EN 45020:1998
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Dal punto di vista biologico, è il processo, di durata variabile, a cui vanno incontro gli organismi viventi per ambientarsi e riprodursi in un clima
diverso da quello di origine. L’acclimatazione porta a modificazioni morfologiche e funzionali più o meno pronunciate.
ACCORDI AMBIENTALI
ARPAC
Forme di tutela concordate e negoziate tra tutti gli attori dello scenario ambientale, in particolare le industrie ed i soggetti pubblici auspicate dal V
Programma di Azione per l’Ambiente (varato dalla Comunità Europea nel 1993) in cui si sono riconosciuti i limiti della strategia detta del "
command and control" – che sottopone ad autorizzazioni e controlli pubblici tutte le attività potenzialmente pericolose per l’ambiente.
Recentemente la Commissione Europea ha elaborato un documento di base in cui si individua una "lista dettagliata" contenente i requisiti minimi
di validità degli accordi ambientali, in vista di una prossima direttiva che dovrebbe disciplinare la materia.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
ACCORDO DI RICONOSCIMENTO
EN 45020:1998
ACCREDITAMENTO
EN 45020:1998
Accordo tra le parti basato sull'accettazione, ad opera di una parte, dei risultati presentati da un'altra parte, per l'attuazione di uno o più elementi
funzionali specifici di un sistema di valutazione della conformità. Ad esempio, gli accordi per le attività di prova, per le ispezioni o per la
certificazione.
Procedimento con cui un organismo riconosciuto attesta formalmente la competenza di un organismo o persona a svolgere funzioni specifiche.
In Italia esistono attualmente i sottoelencati Enti di accreditamento: SINCERT, per l'accreditamento degli organismi di certificazione, e SINAL, per
l'accreditamento dei laboratori di prova, SICEV... SIT.…
ACCREDITAMENTO DI UN LABORATORIO
GLOSS. FEDERLEGNO
Riconoscimento formale della idoneità di un laboratorio ad effettuare specifiche prove o determinati tipi di prova. In carenza di una legge di
riferimento viene oggi effettuato da SINAL, che verifica la conformità del laboratorio alle norme UNI CEI EN 45001.Gli accertamenti che il SINAL
effettua presso il laboratorio richiedente riguardano l’esistenza dei requisiti tecnici e organizzativi necessari per garantire il riferimento
metrologico, la riproducibilità delle procedure adottate, l’adeguatezza della strumentazione utilizzata, la competenza del personale, l’imparzialità
del giudizio tecnico.
ACCREDITAMENTO DI UN ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE
GLOSS. FEDERLEGNO
Riconoscimento formale della idoneità di un organismo ad effettuare la certificazione di prodotti e/o di sistemi di qualità . In carenza di una legge
di riferimento, viene oggi effettuato da SINCERT, che valuta la conformità dell'ente alle norme UNI CEI EN 45011 (prodotti) o 45012 (sistemi di
qualità). In particolare il SINCERT richiede che l’organismo che intende svolgere attività di certificazione e/o ispezione, si impegni a non
esercitare attività di consulenza sia direttamente che tramite società ad esso collegate.
ACCRESCIMENTO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Insieme di processi di trasformazione di sostanze alimentari in componenti di un organismo vivente con conseguente aumento di peso e di
volume. Mentre l’accrescimento delle piante, soprattutto di quelle perenni, è indefinito, quello degli animali si dice definito se cessa con
l’acquisizione della maturità sessuale (come per esempio nel caso dei Mammiferi). Numerosi fattori influiscono sulla velocità dell’accrescimento:
fra quelli esterni la temperatura, fra quelli interni gli ormoni.
ACCUMULO
GLOSS. ENEL
Riserva d'acqua collocata in serbatoi ubicati in un punto strategico del territorio.
ACCURATEZZA
UNICHIM
Descrive il grado di accordo fra il risultato di una misurazione e il valore di riferimento del misurando.
ACERO TIGLIETO
ARPAV
Bosco costituito in prevalenza da aceri montani e tigli nostrani.
ACHENIO
Frutto semplice, secco che non si apre a maturità (indeiscente).
ANPA
ACIDI FULVICI
Vedi humus.
ACIDI UMICI
Vedi humus.
ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI
GLOSS. ENI
ACIDO
GLOSS. ENI
Processo chimico causato dall’inquinamento idrico e atmosferico, che determina una diminuzione del pH delle acque superficiali.
Sostanza di sapore acre che, sciolta in acqua o in altri solventi, libera ioni idrogeno ed è in grado di trasferire protoni, i quali vengono accettati
da una base. Gli acidi si distinguono in: acidi forti e deboli secondo la maggiore o minore capacità di dissociazione; acidi monobasici, bibasici,
tribasici, secondo che la molecola, dissociandosi, liberi uno, due o tre ioni idrogeno; acidi inorganici (ad esempio, acido cloridrico, acido
solforico, acido nitrico) e acidi organici (ad esempio, acido acetico, acido butirrico, acidi grassi).
ACIDO DESOSSIRIBONUCLEICO
Vedi DNA.
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Nome
ACIDO UMICO
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanza presente negli strati più superficiali del terreno, dovuta alla decomposizione delle sostanze organiche. Il termine deriva da humus (=
terreno)
ACIDOGENICO
E’ un processo in genere microbiologico, che genera acidi.
ACQUA
GLOSS. ENI
STREAMS - TREVISIOL;
GLOSS. ECOITALY; GLOSS.
ENI;
Sostanza inorganica composta di idrogeno e ossigeno, formula H2O, peso molecolare 18.016, punto di fusione 0 °C, punto di ebollizione 100 °C.
La molecola dell’acqua è asimmetrica e costituisce quindi un dipolo elettrico (ossia possiede un polo positivo ed uno negativo, a somiglianza di
una piccola elettrocalamita). Da questo fatto derivano la maggior parte delle singolari proprietà dell’acqua e, in particolare, il suo eccezionale
potere solvente verso gran parte delle sostanze, e la sua elevatissima capacità termica, che consente alle grandi masse di acqua (mare, laghi)
di condizionare il clima delle regioni costiere. Elemento essenziale per la vita, costituisce il principale componente del protoplasma cellulare e i
due terzi del peso corporeo dell'uomo. E' una risorsa limitata e "strategica" che può condizionare lo sviluppo socioeconomico di un territorio.
E’ l’insieme delle acque sotterranee e delle acque superficiali (dolci, salmastre e marine), considerate come componenti, come ambienti e come
risorse. Al fine di una razionale valutazione e gestione dell’acqua si fa riferimento ai corpi idrici, cioè a quelle masse d’acqua che presentano
proprie caratteristiche idrologiche, fisiche, chimiche e biologiche. I corpi idrici soggetti alla normativa italiana sono stati così definiti:
laghi e serbatoi artificiali;
corsi d’acqua naturali e artificiali;
acque di transizione (estuari, lagune);
acque costiere marine;
falde acquifere sotterranee. Tra le diverse forme che assume l’acqua, si realizza un complesso sistema dinamico (il ciclo idrologico),
caratterizzato da continui scambi.
ACQUA DI FALDA
GLOSS. ENI
Acqua sotterranea, presente in strati di roccia porosa o fessurata, generalmente sovrastante a strati di roccia impermeabile. Essa costituisce
una importantissima risorsa naturale messa in pericolo sia dall’inquinamento proveniente da infiltrazione di sostanze tossiche nel sottosuolo, sia
dal suo depauperamento, causato ad esempio dalla riduzione del tasso di infiltrazione per aumento dell’estensione di superfici impermeabili. In
altri casi, invece, variazioni dell’entità degli emungimenti e maggiore apporto di precipitazioni idriche determinano innalzamenti del livello delle
acque nel sottosuolo e conseguenti danni alla parte sotterranea delle costruzioni.
ACQUA DI PRODUZIONE MINERARIA
GLOSS. ENI
Acqua associata, nei giacimenti, al gas naturale e al petrolio ed estratta insieme agli idrocarburi. Nella fase di produzione costituisce il tipo di
refluo liquido più rilevante presso i centri di trattamento degli idrocarburi. L’acqua di produzione contiene composti inorganici (tracce di metalli) e
organici (principalmente idrocarburi dispersi e in soluzione, acidi organici). Gli idrocarburi aromatici sono in genere più abbondanti nelle acque
prodotte dalle piattaforme a gas che in quelle ad idrocarburi liquidi. Previa autorizzazione si ricorre spesso alla reiniezione in strati geologici
profondi e confinati o, dopo trattamento di disoleazione, allo scarico in mare.
ACQUA DI ZAVORRA
GLOSS. ENI
ACQUA LENTICA
GLOSS. ENI
Acqua di mare utilizzata dalle navi petroliere per riempire le loro cisterne, al fine di mantenere la stabilità quando effettuano viaggi con carico
parziale o senza carico. Può essere stivata in apposite cisterne (zavorra segregata) o ad uso misto. In quest’ultimo caso l’acqua di zavorra
deve essere pompata in serbatoi del porto di caricamento per essere opportunamente trattata (Deballasting).
Acqua caratterizzata da assenza di corrente e direzione costante nel tempo, tipica di laghi, stagni, paludi.
ACQUA LOTICA
GLOSS. ENI
Acqua caratterizzata da scorrimento o elevata turbolenza, tipica dei fiumi e dei torrenti.
ACQUA MARINA
Acqua caratterizzata da salinità superiore a quella delle acque dolci e contenuta nei mari e negli oceani.
ACQUA PESANTE
GLOSS. ENI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
È costituita da un atomo di ossigeno e due di deuterio. L’acqua pesante pura ha quindi la formula D2O, ha le stesse proprietà chimiche
dell’acqua normale, ma densità maggiore (1,10 a 25°C); è usata, fra l’altro, negli impianti di raffreddamento delle centrali nucleari.
ACQUATICA SOLARE O COLTURE IDROPONICHE
STREAMS - TREVISIOL
E' un metodo, basato sull’utilizzo dell’energia solare, per il trattamento di acque luride di industrie agro - alimentari, che sfrutta il potere
purificante e riciclante di ecosistemi acquatici aerati, costituiti da batteri, alghe, piante e animali microscopici, chiocciole, pesci, piante superiori.
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Nome
fonte
ACQUE (impianto di depurazione delle)
GLOSS. ENI
ACQUE BIANCHE
GLOSS. ENI
Impianto che, attraverso uno o più processi di carattere meccanico, fisico, chimico e biologico, consente l’eliminazione di sostanze nocive dai
liquidi. I trattamenti meccanici hanno la funzione di separare gran parte dei materiali in sospensione, mentre i trattamenti biologici operano la
degradazione delle sostanze organiche ad opera di particolari microrganismi. Infine i trattamenti chimico-fisici consistono essenzialmente
nell’insolubilizzazione e nella successiva separazione di sostanze disciolte.
Acque reflue meteoriche e quelle provenienti da falde idriche sotterranee. "Acque assimilabili alle bianche" sono le acque provenienti da scambi
termici indiretti o comune conformi, a monte di qualsiasi trattamento, ai limiti della tabella A della legge 10 maggio 1976, n° 319.
ACQUE COSTIERE
ANPA
Le acque al di fuori delle linee di bassa marea o del limite esterno di un estuario (D.Lgs. 11/05/99 n. 152)
ACQUE DI BALNEAZIONE
ARPAV
ACQUE DI TRANSIZIONE
ARPAV
Sono così definite le acque che rispondono agli standard definiti dalla legge in relazione all'uso ricreativo-balneare.
Sono così definite le acque di laguna, di laghi salmastri, di stagni costieri, di delta e di estuario dei fiumi.
ACQUE DOLCI
GLOSS. META S.p.A. Modena
Le acque che si presentano in natura con una bassa concentrazione di sali e sono considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al
fine di produrre acqua potabile (D.L. 11/05/99 n. 152).
ACQUE MISTE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Acque nere e bianche mescolate.
ACQUE NERE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Le acque usate per le varie attività dell’uomo provenienti da insediamenti civili (bagni, W.C., cucine, lavanderie, ecc.) e da insediamenti
produttivi, quando non conformi ai limiti della tabella A della legge 10 maggio 1976, n° 319.
ACQUE POTABILI
ARPAV
Sono le acque distribuite dagli acquedotti pubblici, consortili e privati che possiedono le caratteristiche chimico fisiche stabilite dalla Legge per
essere destinate al consumo umano.
ACQUE REFLUE
STREAMS - TREVISIOL
Si indicano con questo nome tutti i rifiuti liquidi provenienti dalle attività fisiologiche dell’uomo (metabolismo), oppure da sue attività lavorative
primarie (agricoltura e allevamento di bestiame) o secondarie (industria). Tali rifiuti contengono sostanze organiche ed inorganiche sovente
assai nocive le quali, se immesse senza alcun trattamento di depurazione (o con un trattamento incompleto o comunque inefficace)
nell’ambiente naturale, lo contaminano gravemente con esiziali conseguenze a carico degli esseri viventi nell’ambiente medesimo.
ACQUE REFLUE DOMESTICHE
ANPA
Acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività
domestiche. (D.Lgs. 11/05/99 n. 152)
ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
Qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici in cui si svolgono attività commerciali o industriali, diverse dalle acque domestiche e dalle
acque meteoriche di dilavamento(D.Lgs. 11/05/99 n. 152)
ACQUE REFLUE URBANE
ANPA
AGENDA 21
Acque reflue domestiche o miscuglio di acque reflue domestiche (acque nere), acque reflue industriali (assimilabili alle acque urbane reflue
urbane) e/o acque meteoriche di dilavamento (acque bianche)
ACQUE SOTTERRANEE
ANPA
Le acque che si trovano al di sotto della superficie del terreno, nella zona di saturazione e in diretto contatto con il suolo e sottosuolo (D.Lgs.
11/05/99 n. 152)
ACQUE SUPERFICIALI
GLOSS. META S.p.A. Modena
Espressione con cui si indica quella componente dell'idrosfera che è costituita dai corsi d'acqua dai laghi e dalle zone umide.
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Nome
fonte
ACQUE TERRITORIALI
GLOSS. ENI
ACQUEDOTTO
GLOSS. ENI
ACQUIFERO
GLOSS. ENI
Zona di mare che si estende dalla costa ad un determinato limite verso il largo. E’ sottoposta alla piena sovranità dello Stato costiero che deve,
però, concedere il diritto di passaggio alle navi straniere. La Convenzione di Montego Bay, adottata a conclusione dei lavori della III Conferenza
delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 30.4.1982, ha imposto uniformemente il limite di 12 miglia nautiche per la determinazione delle acque
territoriali.
Manufatto realizzato per portare l’acqua da una località all’altra, composto da sistemi di captazione o alimentazione, sistemi di adduzione, sistemi
di accumulo (serbatoi), sistemi di distribuzione. A queste componenti si aggiungono opere accessorie quali impianti di potabilizzazione e di
sollevamento. E’ costituito da condotte artificiali d’acqua oppure da canali murati per condurre l’acqua da un luogo ad un altro. Può essere
sotterraneo o sopra terra: in questo caso per lo più è ad archi.
Strato di roccia porosa o fessurata contenente acqua di falda. Esso può essere libero o in pressione: nel caso delle falde libere (o freatiche) la
superficie superiore della falda acquifera ha la possibilità di oscillare, variando la quota in relazione alle diverse condizioni di alimentazione o di
sfruttamento; nel caso di quelle in pressione, la superficie della falda è confinata superiormente da livelli impermeabili. In quest’ultimo caso, se la
falda è raggiunta da pozzi, l’acqua può risalire fino ad una quota detta livello piezometrico.
ACQUIFERO (TERRENO)
Vedi falda acquifera.
ACQUISIZIONE DEI DATI
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
modalità con cui i dati archiviati dalle stazioni automatiche vengono trasferiti, via radio o via modem, alla centrale operativa dei Centri, nonché le
modalità con cui vengono raccolti i dati provenienti dai rilevi manuali.
ACTION PLAN (piano delle attività)
MECCANICAUTILE s.r.l.
Serie di attività programmate che indicano cosa deve essere attuato, entro quando tale attività deve essere completata e chi ne è il
responsabile. In inglese si usa il termine tre W (what, when, who).
ACTIVITY BASED COSTING
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Assegna i costi alle attività dell’azienda che danno luogo ad un prodotto. Per esempio, il marketing, l’acquisto di materiali, la progettazione, la
stesura di piani, sono tutte attività associate alla creazione di un prodotto. Tutte richiedono risorse e impiegano tempo. Questi input possono
essere misurati e se ne può calcolare una media. La somma di queste attività rappresenta il costo per produrre il prodotto.
ACUSTICA
AGENDA 21
Controllo di fonti di inquinamento.
ADALE
GLOSS. ENI
ADATTAMENTO
GLOSS. ENI
Ambiente oceanico molto profondo (dal greco: invisibile, nascosto). Comprende le grandi fosse e le massime profondità della idrosfera tra 6.000
e 10.957 metri (fossa Challenger presso le isole Marianne, massima profondità conosciuta). L’ambiente adale occupa solo il 3% della superficie
totale della idrosfera.
Facoltà degli organismi viventi di mutare i propri processi metabolici, fisiologici e comportamentali, consentendo loro di adattarsi alle condizioni
dell’ambiente nel quale vivono.
ADDESTRAMENTO
MECCANICAUTILE s.r.l.
Insieme di attività volte a fornire al personale gli strumenti e le conoscenze del lavoro che possono essere applicati a situazioni specifiche ed a
permettere il riscontro, a fronte di prescrizioni o prove stabilite, della loro proficua acquisizione. L'addestramento prevede due aspetti: la
formazione e l'informazione. L'informazione è volta a fornire al personale le conoscenze che gli permettono di svolgere il proprio lavoro in un
contesto disciplinato.
ADDITIVI ALIMENTARI
ARPAV
Gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte alle derrate per aumentarne alcune caratteristiche quali la conservabilità, l'aspetto, il
gusto e la consistenza.
Sono da sempre impiegati dall’uomo nella preparazione dei cibi (basti pensare alla salatura o all’affumicatura per conservare carne e pesce.)
ma al giorno d’oggi, grazie all’impiego di nuovi prodotti di sintesi, trovano vasto utilizzo nell’industria alimentare che richiede il mantenimento di
determinati standard di qualità (in termini di valore nutrizionale, sicurezza, aspetto organolettico ed estetico dei prodotti commerciali.)
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Nome
ADDUZIONE
fonte
STREAMS - TREVISIOL
Fase dell’approvvigionamento idrico che consiste nel trasporto dell’acqua dal luogo di captazione a quello di distribuzione. Può essere a pelo
libero, quando si abbiano portate notevoli e sia possibile il funzionamento a gravità, cioè a pendenza costante e a pressione pari a quella
atmosferica; questo sistema, molto usato in passato, è ormai del tutto abbandonato. L’adduzione oggi avviene prevalentemente sotto pressione,
sia quella a gravità che a sollevamento meccanico, a seconda del dislivello disponibile, e si realizza mediante condotte ricoperte di terreno.
AEA
ANPA
Agenzia Europea per l'Ambiente. Nel giugno 1990, il Consiglio dei ministri adotta il regolamento che costituisce la base giuridica dell'Agenzia
(regolamento (CEE) n. 1210/90). Nell'ottobre 1993, infine, si decide che l'AEA avrà sede nella capitale danese, Copenaghen. Ha il compito di
sviluppare e coordinare la rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale (EIOnet), con l'obiettivo di raccogliere, elaborare
e divulgare i dati ambientali di interesse europeo per aiutare la Comunità a migliorare l'ambiente ed avviarsi verso lo sviluppo sostenibile e per
assisterla nello sforzo d'integrare la dimensione ambientale nelle politiche economiche.
AERAZIONE
GLOSS. ENI
Immissione di aria in un ambiente o in una sostanza per facilitare il processo di ossidazione. Viene utilizzata come sistema di depurazione delle
acque reflue.
AEROBICO
GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL
Viene così denominato un procedimento nel quale i microrganismi si sviluppano in presenza di aria o ossigeno. Così si avranno microrganismi
aerobi. Il contrario: anaerobico.
AEROBIO
GLOSS. ENI
Uno dei due grandi ambienti della biosfera contrapposto all’idrobio. Indica anche un organismo animale o vegetale che utilizza l’ossigeno dell’aria
o dell’acqua per produrre l’energia necessaria alle funzioni vitali.
AEROSOL
GLOSS. META S.p.A. Modena
Stato di sospensione di minutissime particelle di una sostanza solida o liquida nell'aria o in un mezzo gassoso.
AFFIDABILITÀ
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
L'attitudine di un servizio, di un prodotto o di un sistema a fornire la prestazione richiesta senza disservizi, guasti od inconvenienti, per un
determinato periodo di tempo, sotto condizioni prestabilite.
AFILLIA
ANPA
E' la perdita precoce delle foglie per compiere la fotosintesi attraverso i fusti giovani ancora verdi. Caratteristica di numerose specie di
leguminose arboree ed arbustive tipiche della vegetazione mediterranea (ginestre).
AFOTICO
GLOSS. ENI
Privo di luce. E’ così definito l’ambiente sottomarino profondo, nel quale non penetra la luce solare e nel quale gli organismi viventi sono
caratterizzati dall’adattamento al buio perenne. La sua estensione dipende dalle caratteristiche di trasparenza delle acque e in genere si
sviluppa a partire da 200/300 metri, fino alle massime profondità esistenti.
AGENDA 21
ARPAV
E' il principale documento di natura programmatica e operativa sottoscritto alla Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo,
tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992, e sintetizza le azioni specifiche e le strategie che i 179 paesi firmatari si impegnano ad attuare per il
conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il documento si articola in 4 sezioni (Dimensione sociale ed economica; Conservare e
gestire le risorse per lo sviluppo; Rafforzare il ruolo dei soggetti sociali; Strumenti di attivazione) e 40 capitoli tendenti a tradurre in pratica il
principio dell’integrazione ambiente e sviluppo o dello sviluppo sostenibile, identificando le basi d’azione, gli obiettivi da perseguire, le attività da
realizzare e gli strumenti di attuazione. Agenda 21 locale è invece un processo strategico per incoraggiare e controllare lo sviluppo sostenibile
a livello locale. Fa parte delle strategie previste da Agenda 21 e ha lo scopo di definire gli obiettivi di sviluppo duraturo delle comunità locali
attraverso la partecipazione e la cooperazione dei diversi soggetti istituzionali, sociali, economici e culturali di un determinato territorio.
AGENDA 21 LOCALE
ARPAV
E' un programma strategico per incoraggiare e controllare lo sviluppo sostenibile. Fa parte delle strategie previste da Agenda 21 e ha lo scopo
di definire gli obiettivi di sviluppo duraturo delle comunità locali attraverso la partecipazione e la cooperazione dei diversi soggetti istituzionali,
sociali, economiche culturali di un determinato territorio.
AGENZIA AMERICANA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Vedi EPA.
AGENZIA EUROPEA PER L'AMBIENTE
ANPA
Vedi AEA.
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Nome
AGENZIA INTERNAZIONALE DELL'ENERGIA
fonte
GLOSS. SNAM
Vedi IEA.
AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO
GLOSS. ENI
Vedi IARC.
AGENZIA INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA ATOMICA
ANPA
Vedi AIEA.
AGENZIA NAZIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Vedi ANPA.
AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
GLOSS. ENI
Vedi ANPA.
AGHIFOGLIA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Albero od arbusto con foglie aghiformi (conifere).
AGRICOLTURA BIOLOGICA
ARPAV
Sistema di coltivazione in cui le tecniche di difesa dai parassiti delle piante sono costituite da sistemi alternativi all’uso di prodotti di sintesi. In
agricoltura biologica si tende infatti a limitare l’impiego o non utilizzare del tutto fertilizzanti chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi,
fitofarmaci in genere). Le colture vengono difese innanzitutto in via preventiva, selezionando specie rustiche e resistenti alle malattie e
intervenendo con appropriate tecniche di coltivazione:
1)la rotazione delle colture (in questo modo si ostacola l’ambientarsi dei parassiti e vengono usate in modo più razionale e meno intensivo le
sostanze nutrienti del terreno);
2)la piantumazione di siepi ed alberi (che, oltre a ricreare il paesaggio, danno ospitalità ai predatori naturali dei parassiti e fungono da barriera
fisica a possibili inquinamenti esterni);
3)la consociazione (coltivando in parallelo piante che sono sgradite l'una ai parassiti dell'altra).
I fertilizzanti sono naturali, come il letame opportunamente compostato; in questo modo quello che negli allevamenti convenzionali è considerato
un rifiuto e costituisce un problema perché richiede grandi superfici per essere smaltito, in agricoltura biologica costituisce una fonte di
sostanze nutrienti per il terreno. Si usano anche altre sostanze organiche compostate (sfalci, ecc.) e sovesci, cioé incorporazioni nel terreno di
piante appositamente seminate, come trifoglio e senape. In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene con sostanze naturali
vegetali, animali, o minerali: estratti di piante (ad esempio il piretro, che deriva da una pianta erbacea), insetti utili che predano i parassiti, farina
di roccia e minerali naturali (come il rame e lo zolfo) per correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno o per difendere le coltivazioni
dalle crittogame, ecc.
AGRICOLTURA INDUSTRIALE O INTENSIVA
GLOSS. ECOITALY
E’ l’agricoltura degli ultimi cent'anni che ha fatto sempre più ricorso ai concimi chimici, alla meccanizzazione, ai pesticidi. E’ un’agricoltura che può
culminare, se spinta all’eccesso, nella compromissione dell'ambiente e anche delle sorgenti della propria produttività. Questa agricoltura mira a
produrre sempre di più e ad ogni costo, puntando più sulla quantità che sulla qualità.
AGROECOSISTEMA
S'intende l'insieme delle piante e degli animali introdotte o modificate dall'attività umana.
ARPAV
AICQ
GLOSS. ENI
AIEA
ANPA
Associazione Italiana per la Qualità. E' un'associazione senza fini di lucro con sede a Milano in Via Cornalia, 19 che si propone di diffondere in
Italia la cultura della Qualità e i metodi per pianificare, costruire, controllare e certificare la Qualità. Costituita in Milano l'11 Maggio 1955, l'AICQ è
dal 10 Gennaio 1982, una Federazione di Associazioni per la Qualità: è strutturata su una Federazione Nazionale e su 7 Associazioni Territoriali
Aderenti. Vi aderiscono manager, consulenti e valutatori di sistemi qualità.
Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Organismo dipendente dalle Nazioni Unite, istituito nel 1957, con l'obiettivo di contribuire affinché
l'energia atomica venga utilizzata a scopi pacifici, per migliorare la salute e la prosperità, e non venga invece impiegata a fini militari. A tal fine
l'AIEA, cui aderiscono 127 Stati, svolge anche il ruolo di ispettorato internazionale per l'applicazione delle misure di sicurezza nel settore
nucleare e di verifica delle misure e dei programmi del nucleare civile, come agenzia specializzata delle Nazioni Unite.
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Nome
fonte
AIOICI
GLOSS. ENI
AIR SPARGING
GLOSS. ENI
È l'associazione italiana degli organismi indipendenti di certificazione ed ispezione che fanno capo a società estere fondata fra il 1988 ed il
1989. Essa ha sede in Milano, Via G. Gozzi, 1/A e persegue i seguenti scopi:
cooperazione fra gli Associati finalizzata al miglioramento del livello professionale dei servizi;
rappresentatività degli interessi collettivi degli associati verso amministrazioni e/o enti pubblici e verso il mondo economico, in ambito sia
nazionale che internazionale;
sensibilizzazione circa l'importanza della Certificazione e delle Ispezioni come strumenti di supremazia e qualificazione commerciale, e
dell'impiego di tali servizi nell'ambito di applicazione delle direttive e regolamentazione dell'UE;
promozione di iniziative culturali sulle tematiche della certificazione e delle ispezioni, per collaborare con Enti italiani che svolgano attività
istituzionali in questa materia;
collaborazione con gli Enti preposti nazionali e/o comunitari (UE) per l'elaborazione di norme, regolamenti, procedure aventi per oggetto
l'esecuzione di attività di Certificazione e di Ispezione;
informazione reciproca fra i soci in modo da seguire in maniera più completa le iniziative esterne nel campo della certificazione e quindi reagire
più tempestivamente e compiutamente
Tecnologia per la bonifica di suoli contaminati nella zona satura. Il sistema consiste nella ventilazione del sottosuolo mediante insufflazione di
aria compressa, al fine di rimuoverne i contaminanti volatili.
AIVSQ
GLOSS. ENI
È l'associazione italiana dei valutatori di sistemi qualità, costituita con lo scopo principale di promuovere e tutelare l'attività del Valutatore Sistemi
Qualità (VSQ) come professione intellettuale inquadrata nel titolo III capo II del Codice Civile.
ALARA
ARPAV
Acronimo di: “As Low As Reasonably Achievable” = il più basso ragionevolmente raggiungibile. Si tratta di una politica di prevenzione che ha lo
scopo di minimizzare i rischi riconosciuti, mantenendo l’esposizione ai livelli più bassi “ragionevolmente” possibili, tenendo in considerazione non
solo gli aspetti tecnologici, ma anche i costi e soprattutto i benefici per la salute pubblica. Il principio ALARA viene utilizzato nelle situazioni in
cui i limiti di esposizione non sono stabiliti sulla base di una valutazione che abbia individuato una soglia al di sotto della quale il rischio non è
dimostrabile, ma sulla base di un rischio “non inaccettabile”. Un esempio tipico è quello delle radiazioni ionizzanti utilizzate a scopi medici. In
queste e in simili circostanze va portato al livello più basso possibile (minimizzazione) un rischio che si presume possa essere ancora presente
ad ogni livello di esposizione, in considerazione dei benefici attesi per la salute.
ALBEDO
ENEA
L'albedo di un pianeta è il rapporto fra l'energia solare che arriva sul pianeta e l'energia riflessa che non viene assorbita. L'albedo della
superficie terrestre può essere alterata da cambiamenti del territorio quali desertificazioni, innevamento, mentre l'albedo planetaria può essere
alterata da cambiamenti nell'ammontare di particelle di aerosol e dalla composizione e quantità delle nuvole.
ALGA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Organismo vegetale autotrofo che vive in ambiente acquatico, oppure su rocce costantemente bagnate, in terreni umidi e negli strati del suolo
compresi tra i 30 e i 50 cm. Ne esistono diverse specie e i loro estratti possono essere utilizzati per usi farmaceutici, cosmetici e alimentari. Le
alghe lasciate sulle spiagge sono anche un ottimo concime per le campagne perché contengono materiale organico ed inorganico. I cloroplasti
nelle alghe, oltre alla clorofilla, possiedono alcuni pigmenti che conferiscono loro una colorazione caratteristica. In base a questa si possono
distinguere tre grandi gruppi: alghe verdi, brune e rosse. I pigmenti svolgono un ruolo importante perché determinano l’ambiente in cui l’alga può
vivere, dagli strati superficiali a quelli più profondi. La proliferazione algale è il fenomeno di crescita spropositata delle alghe microscopiche per
una eccessiva concentrazione nell’acqua di sali minerali, specialmente di quelli contenenti azoto e fosforo. Provoca la mancanza di ossigeno
nell’acqua e quindi la morte delle specie ittiche.
ALIMENTAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Atto con il quale l’organismo vivente assume sostanze contenenti vari principi nutritivi indispensabili per la vita.
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ALIMENTO
UE
Sebbene a livello europeo esista un corpus consistente di legislazioni in campo alimentare, il termine "alimento" non è mai stato definito. La
maggior parte degli Stati membri possiedono una definizione di alimenti o di generi alimentari e a livello internazionale una definizione esiste nel
Codex Alimentarius. Sia il libro verde sulla legislazione in materia alimentare che il libro bianco sulla sicurezza alimentare propongono di definire
il termine e di adottarne l'uso nelle future proposte sulla legislazione alimentare, al fine di accrescere la chiarezza e certezza giuridica e
consentire una comprensione di tali concetti a livello comunitario. La recente proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
recante "I principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, l'istituzione dell'Autorità europea per gli alimenti e le procedure nel campo
della sicurezza alimentare" (Documento 500PC716, art.2) colma questa lacuna. Il termine "alimento" (o "prodotto alimentare", o "derrata
alimentare") designa qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato, destinato o atto ad essere ingerito
da esseri umani. Sono comprese le bevande, le gomme da masticare e qualsiasi sostanza intenzionalmente incorporata negli alimenti nel corso
della loro produzione, preparazione o trattamento. È compresa l'acqua, fatti salvi i requisiti previsti dalle direttive 80/778/CEE e 98/83/CE. Non
sono compresi:
i mangimi;
gli animali vivi, a meno che siano preparati, confezionati o serviti per il consumo umano;
i vegetali prima della raccolta;
i medicinali ai sensi della direttiva 65/65/CEE del Consiglio;
i cosmetici ai sensi della direttiva 76/768/CEE del Consiglio;
il tabacco e i prodotti derivati dal tabacco ai sensi della direttiva 89/622/CEE del Consiglio;
le sostanze narcotiche o psicotrope ai sensi della Convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961 e della Convenzione delle
Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope del 1971.La definizione proposta riflette ciò che generalmente si intende per alimenti nei provvedimenti
comunitari, riprende la definizione del Codex Alimentarius e tiene conto delle definizioni consolidate contenute nelle legislazioni degli Stati membri.
ALLERGENI
ARPAV
ALLERGIA
ARPAV
Gli allergeni sono sostanze chimiche (in genere proteine) che causano manifestazioni allergiche. Gli allergeni più frequenti sono i pollini, alcuni
acari della polvere domestica, le forfore animali, alcuni alimenti, il veleno di alcuni insetti (api, vespe, calabroni). La vera allergia a farmaci è rara.
La maggior parte delle reazioni avverse a farmaci non è causata da allergia ma da altri meccanismi.
L’allergia è una reazione dell’organismo che si manifesta in individui predisposti che reagiscono con sintomi molto intensi a stimoli che sono
innocui per la maggioranza della popolazione, anche se a dosi estremamente basse. L’allergia vede sempre coinvolto il sistema immunitario. Le
manifestazioni allergiche più comuni sono l’asma bronchiale, il raffreddore allergico, l’orticaria e l’eczema. Anche le reazioni a farmaci, ad
alimenti o a puntura di insetti possono in alcuni casi essere di natura allergica.
ALLEVAMENTO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Attività umana volta a far crescere, riprodurre e migliorare specie animali e vegetali. Nel caso di molte piante si sono effettuati incroci selettivi
per ottenere frutti migliori, per scopi ornamentali o per produrre cereali ad alta resa; nel caso degli animali per potenziare determinati caratteri,
per esempio la resistenza allo sforzo nei cavalli particolarmente adatti al traino.
ALLOCTONA (specie)
ARPAV
Specie animale o vegetale originaria di un territorio diverso da quello dove viene rinvenuto.
ALLOGAMIA
ANPA
ALLOPATIA
ANPA
Impollinazione incrociata, che può verificarsi col trasporto del polline sui fiori della stessa pianta o col trasporto su fiori di altre piante della
medesima specie.
E' la capacità di alcune sostanze, che vengono rilasciate nel terreno in seguito alla decomposizione dei residui vegetali, di esercitare effetti
negativi sulla germinazione di altre specie.
ALLUVIONALE (suolo)
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Suolo formato da fini particelle di roccia dilavate dalla pioggia o dai fiumi e depositate in una valle o in un estuario. Alcuni dei suoli più fertili sono
alluvionali.
ALLUVIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Esondazione di un corso d’acqua dal suo alveo, normalmente in seguito a precipitazioni intense. Per estensione si dicono alluvionali i depositi
sedimentari lasciati dai corsi d’acqua, sia nei propri bacini, sia alle foci, sia nei fondi marini dove si gettano.
ALOFITE
Piante che vivono su suoli ad elevata salinità. La loro resistenza alla salsedine si deve ad una particolare struttura plasmatica e ad una
ridottissima superficie traspirante oppure ad attitudini osmotiche speciali o capacità particolare che permettono loro di eliminare il sale in
eccesso per escrezione.
ALO-PSAMMOFILI
ANPA
ARPAV
Insieme di macro e microorganismi che vivono nello staro sabbioso e limoso costantemente coperto d'acqua salmastra.
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Nome
ALPI
fonte
GLOSS. ENI
Associazione Laboratori di Prova e Organismi di Certificazione Indipendenti. Con sede a Milano in via L. Battistotti Sassi 13Essa rappresenta gli
Operatori di Parte Terza (Enti economici di diritto pubblico e privato) che, in autonomia tecnica, commerciale ed amministrativa, svolgono attività
di ricerca applicata e sviluppo tecnologico (Laboratori e Centri di Ricerca) e/o forniscono servizi di valutazione e attestazione di conformità a
Norme Tecniche (certificazione volontaria) e Regole Tecniche (certificazione obbligatoria) di sostanze, materiali, prodotti, sistemi e processi
(Laboratori di Prova e Analisi, Laboratori di Taratura, Organismi di Certificazione di prodotti e sistemi di gestione aziendale, Organismi di
Ispezione) ed operano in tutti i campi disciplinari e settori tecnologici (energia, elettrotecnica ed elettronica, telecomunicazioni, informatica,
meccanica, metallurgica, autoveicoli, costruzioni ed edilizia, geologia e geotecnica, chimica, biologia, agroalimentare, tessile e abbigliamento,
calzaturiero, ambiente e territorio, igiene e sanità, ecc.. ).
ALTA DIREZIONE (vertice)
Persona o gruppo di persone che, dal livello più elevato di un'organizzazione, la guidano e la gestiscono.
ALTERAZIONE PEDOLOGICA
UNI EN ISO 9000:2000
ARPAV
Trasformazione chimica di rocce, minerali, sedimenti e suoli che avviene in presenza dell’acqua che trasporta agenti attivi quali ossigeno, acidi
organici e anidride carbonica. I minerali originari vengono parzialmente o totalmente trasformati in minerali secondari, cristallini o amorfi.
ALTERNATIVE
ANPA
Nel contesto della valutazione ambientale strategica (VAS), le alternative consistono in una gamma di opzioni strategiche grazie alle quali è
possibile conseguire nel modo migliore l'obiettivo (o gli obiettivi) dei piani e dei programmi, al minor costo e/o con il maggior beneficio per
l'ambiente e la sostenibilità, o che consentono di giungere al compromesso più efficace tra obiettivi conflittuali. Ad esempio: riduzione della
domanda, localizzazione alternativa, un diverso tipo di sviluppo che può far conseguire il medesimo obiettivo, strumenti programmatici e misure
fiscali, ecc.
ALTERNATIVE AMBIENTALI (analisi delle)
GLOSS. ENI
Fase dello studio di un progetto in cui vengono analizzate e valutate le diverse possibili alternative a disposizione. L’analisi delle alternative
effettuata nell’ambito dello Studio di impatto ambientale deve enfatizzare non solo i possibili benefici economici (tempi, costi, efficienza
produttiva), ma anche i potenziali benefici ambientali (minori impatti sulle singole componenti, minor consumo di risorse, ecc.). Generalmente le
principali tipologie di alternative che vengono valutate possono essere suddivise in scelte tecnologiche, scelte inerenti alla localizzazione, scelte
di carattere logistico e scelte di carattere puramente ambientale.
ALTIMETRIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Letteralmente "misurazione delle altitudini". Per estensione la rappresentazione cartografica delle forme e dei valori altimetrici del terreno. Tale
rappresentazione si affida generalmente alle curve di livello (o isoipse) e ai punti quotati. Le aree comprese fra le curve (che devono essere
equidistanti) sono spesso colorate con tinte diverse secondo una scala cromatica che mette in evidenza la successione delle fasce altimetriche.
ALTITUDINE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Elevazione di un punto della superficie terrestre rispetto al livello medio del mare.
ALVEO BAGNATO
ANPA
ALVEO DI MAGRA
ANPA
ALVEO DI MORBIDA
ANPA
ALVEO DI PIENA
ANPA
Porzione dell’alveo in cui è presente l’acqua.
Porzione dell’alveo che resta bagnata anche in condizioni di magra. Si tratta all’interno del letto ordinario, in particolare nei fiumi a regimi irregolari.
Porzione dell’alveo occupata nelle condizioni di morbida alta. La frequenza delle sommersioni, la loro durata e l’azione delle correnti di piena sulla
vegetazione e sui ciottoli (abrasione, rotolamento) determinano condizioni che non permettono lo sviluppo di arbusti. Nei periodi asciutti viene
colonizzato, soprattutto nella fascia più esterna, dalle erbacee pioniere di greto. Si noti che, di norma, l’alveo di morbida non corrisponde
all’alveo bagnato nelle condizioni di morbida ordinaria.
Porzione del letto fluviale occupata nelle condizioni di piena.
ALVEO DI PIENA ECCEZIONALE
ANPA
Porzione del letto fluviale occupata nelle condizioni idrologiche episodiche di piena eccezionale.
ALVEO PENSILE
ANPA
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Alveo il cui letto è posto ad una quota più elevata del piano di campagna circostante. È una condizione frequente nei corsi d’acqua in pianura
arginati i cui sedimenti, non potendosi depositare nella piana alluvionale, si accumulano nell’alveo, sopraelevandolo. È una situazione molto
rischiosa perché, in caso di rottura dell’argine, l’intera portata del fiume si riversa nella piana alluvionale creando inondazioni devastanti.
Nome
fonte
AMALGAMA
ARPAV
Viene usato da oltre 150 anni per le otturazioni dentarie. E’ composto in egual misura da mercurio elementare e da una lega di argento, stagno,
rame e piccole quantità di altri elementi. Recentemente si è diffuso il timore che il mercurio contenuto nelle otturazioni possa accumularsi
nell’intero organismo fino a causare effetti tossici. Organizzazioni no profit (NCAHF: National Council Against Health Fraud = Consiglio nazionale
contro le frodi nel campo della salute) hanno rilevato che il rilascio di mercurio dalle amalgame è molto basso e i livelli misurabili di mercurio nel
sangue sono molto al di sotto rispetto alle dosi in grado di provocare effetti tossici. Non sussiste quindi motivo di allarme, nè è giustificato
rimuovere e sostituire le otturazioni in amalgama. Piccole dosi di mercurio sono presenti nell’organismo anche in assenza di otturazioni.
AMBIENTE
ARPAV
Si tratta di un termine ricco di significati e di implicazioni. Nell’accezione comune comprende l’insieme delle condizioni fisiche (temperatura,
pressione, ecc.), chimiche (concentrazione di gas, sali, sostanze organiche o inorganiche, ecc.) e biologiche nell’ambito del quale si svolge la
vita. Sono parte dell’ambiente l’acqua, l’aria, i minerali e gli esseri viventi, vegetali e animali, inclusi i microorganismi. Ma l’ambiente è un sistema
aperto, in equilibrio dinamico, capace di autoregolazione, in cui si verificano interrelazioni a tutti i livelli, insieme a flussi di energia e di
informazioni. L’ambiente è un sistema complesso di relazioni di cui l’uomo è parte e con il quale interagisce. Nella pratica di tutti i giorni viene
quindi focalizzato di volta in volta un aspetto particolare dell’ambiente, che verrà definito dall’aggettivo che accompagna il termine: avremo così
un ambiente ecologico , naturale, sociale, politico, istituzionale, ma anche relazionale e affettivo ed altri ancora.
AMBIENTE (tutela dell')
GLOSS. ENI
AMBIENTE DI LAVORO
UNI EN ISO 9000:2000
Insieme di misure di diritto penale e amministrativo tendenti a proteggere l’ambiente naturale (aria, terra, acque, bellezze naturali e lo stesso
spazio interplanetario) da ogni inquinamento o supersfruttamento. A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, si sono espressi crescenti
timori per il futuro dell’ambiente, minacciato dalle attività umane, sempre più invadenti e distruttive, a livello sia locale, sia globale. Le
preoccupazioni per la salvaguardia dell’ambiente locale (urbano e rurale) hanno condotto all’elaborazione di apposite leggi: agricoltura, industria,
produzione di energia, trasporti, costruzione di nuovi insediamenti sono attività soggette a valutazione e a normative di contenimento
dell’impatto ambientale. Per tenere sotto controllo le alterazioni prodotte sull’ambiente globale (fino a modificare la composizione dell’atmosfera o
la temperatura media sulla Terra) sono stati raggiunti accordi internazionali. Nel corso di una serie di conferenze svoltesi sotto l’egida delle
Nazioni Unite, iniziate nel 1972 a Stoccolma e culminate nel Vertice mondiale su Ambiente e sviluppo tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992 (UNCED
e Agenda 21), sono state adottate convenzioni internazionali per salvaguardare il clima e la diversità biologica.
Insieme di condizioni nel cui ambito viene svolto il lavoro
AMBIENTE FLUVIALE
GLOSS. ENI
Ambiente caratterizzato da corsi d’acqua di rilevante portata che influiscono sulla regione che attraversano, tanto in termini di evoluzione e
modellamento del territorio (ciclo fluviale, geomorfologia di ambiente fluviale, erosione lineare), quanto in termini di biocenosi floristiche e
faunistiche (foresta fluviale). Dello studio dei fiumi come ambiente e organismi viventi si occupa la potamologia.
AMBIENTE NATURALE
STREAMS - TREVISIOL
AMBIENTE TRASFORMATO
STREAMS - TREVISIOL
Parte di territorio organizzato fin dall’origine o in via di recupero spontaneo, da parte dell’ecosistema naturale.
Parte di territorio organizzato dall’uomo per fini prevalenti di produzione agricola (ambiente rurale) oppure per fini residenziali, di servizio o
produttivi di tipo artigianale, commerciale e industriale (ambiente urbano).
AMIANTO (ABSESTO)
ARPAV
Con il termine amianto, o asbesto, si intende un gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile in fibre molto sottili e resistenti.
In natura esistono diversi tipi di amianto, i più diffusi e utilizzati sono: crisotilo (quello più usato), amosite e crocidolite. La sua elevata fibrosità fa
dell’amianto un materiale: resistente al calore e al fuoco; resistente all’azione degli acidi e alla trazione; molto flessibile; filabile; dotato di proprietà
fono-assorbenti e termo-isolanti. Queste caratteristiche, insieme al basso costo di lavorazione, hanno favorito l’impiego di questo materiale in
diversi campi (dall’edilizia all’industria ai trasporti) e in oltre 3000 prodotti diversi.
AMMENDANTE
ARPAV
AMMONITE
ARPAV
Mezzi atti a migliorare la qualità dei terreni semplicemente nei riguardi fisico-meccanici.
Mollusco fossile dell'era mesozoica caratterizzato da una conchiglia a più camere avvolta a spirale.
ANAEROBICO
GLOSS. ENI
Processo microbiologico che avviene in assenza di ossigeno.
ANAEROBIO
Microrganismo che non necessita di ossigeno per le sue funzioni vitali e che addirittura non può vivere in presenza di ossigeno.
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GLOSS. ENI
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Nome
ANALISI AMBIENTALE
fonte
ARPAC; GLOSS. ENI
Esauriente analisi iniziale dei problemi ambientali, degli effetti e dell’efficienza ambientali, relativi alle attività previste in un sito (Reg. 1836/93)
ANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE
ARPAV
E' il primo passo per la valutazione, il controllo e il miglioramento delle performance ambientali di una organizzazione, consente di identificare i
fattori di impatto associati alle attività produttive e/o di servizio e di orientare la successiva scelta di strumenti di valutazione più approfonditi.
ANALISI AMBIENTALE TERRITORIALE
ARPAT
Gli obiettivi dell'analisi ambientale territoriale includono: la valutazione della quantità di rifiuti dei processi produttivi potenzialmente suscettibili di
essere reimpiegate come materie seconde nell'area territoriale di e l'individuazione dei cluster di aziende tra cui potrebbe essere avviata una
attività di scambio e riutilizzo dei rifiuti che riduca l'ammontare complessivo dei rifiuti avviati al trattamento o allo smaltimento nell'ambiente.
ANALISI COSTI-BENEFICI
ANPA
Vedi ACB.
ANALISI DEI FLUSSI DI MATERIA
ARPAV
Vedi MFA.
ANALISI DEL CICLO DI VITA
ARPAT; ARPAV
Vedi LCA.
ANALISI DI RISCHIO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Strumento per la gestione dei vari problemi ambientali. Essa permette di calcolare se un particolare composto inquinante sia causa di effetti
nocivi per l'uomo e per l'ambiente posti a contatto diretto e indiretto con la sostanza stessa. Nel campo degli interventi di risanamento
ambientale, è possibile utilizzare l'analisi di rischio come riferimento per la progettazione di interventi di bonifica e messa in sicurezza.
ANALISI DI SIGNIFICATIVITA'
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Valutazione dell'importanza di un impatto ambientale in base a: 1. considerazioni ambientali (dimensione dell'impatto, gravità dell'impatto,
probabilità di accadimento, permanenza degli effetti dell'impatto)
1. considerazioni ambientali (dimensione dell'impatto, gravità dell'impatto, probabilità di accadimento, permanenza degli effetti dell'impatto) 2.
considerazioni economiche (implicazioni penali, difficoltà di eliminazione dell'impatto, costo dell'eliminazione, coinvolgimento delle parti
interessate, effetti sull'immagine pubblica dell'Azienda.
2. considerazioni economiche (implicazioni penali, difficoltà di eliminazione dell'impatto, costo dell'eliminazione, coinvolgimento delle parti
interessate, effetti sull'immagine pubblica dell'Azienda.
ANALISI ECONOMICO-AMBIENTALE
ARPAT
Analisi che permette di: calcolare i costi delle misure intraprese dalle aziende per prevenire, ridurre o riparare i danni causati all'ambiente dalle
proprie attività (i costi ambientali); individuare le fasi del processo in cui la riduzione degli impatti sull'ambiente coincide con la riduzione dei costi
d'impresa; individuare le aree di costo che verrebbero modificate con la creazione del progetto di metabolismo eco-industriale
ANEMOCORIA
ANPA
E' la disseminazione attuata dal vento.
ANGIOSPERME
ANPA
Gruppo di piante i cui semi si formano all'interno di una struttura (ovario) che maturando si trasforma in frutto. Si suddividono in due classi:
Monocotiledoni e Dicotiledoni.
ANIDRIDE CARBONICA
ARPAV
ANIDRIDE SORLFOROSA
ARPAV
Composto chimico allo stato gassoso la cui molecola è formata da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È presente in atmosfera
per lo 0,03% in volume. Costituisce il reagente fondamentale per la fotosintesi clorofilliana.
Composto chimico allo stato gassoso la cui molecola è formata da un atomo di zolfo lagato a due atomi di ossigeno – E’ uno dei più diffusi
inquinanti atmosferici derivato dalle attività industriali e dalla combustione di impianti fissi.
ANIONE
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Atomi o molecole che hanno acquistato uno o più elettroni a causa della loro carica, quando sono sottoposte ad un campo elettrico, migrano
verso l'anodo (polo positivo).
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Nome
ANODO
fonte
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Polo positivo di un apparecchio elettrico o elettronico.
ANPA
GLOSS. ENI
L’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente è una struttura pubblica, istituita con la legge del 21 gennaio 1994, n. 61, che è stata
emanata in seguito al referendum del 18 aprile 1993, con il quale erano state sottratte alle USL le competenze in materia di controlli ambientali., Il
nuovo ente deve svolgere attività di monitoraggio, informazione, promozione e proposizione sulle tematiche ambientali che avvicinano il modello
italiano a quello di analoghe strutture già operanti in altri paesi (Agenzia per la Protezione Ambientale). Tra i compiti essenziali dell’ANPA
rientrano: il sostegno tecnico-scientifico alle autorità amministrative; la realizzazione di una rete di informazioni sullo stato dell’ambiente;
l’attuazione di controlli ispettivi; la definizione di standard di qualità ambientale; l’impulso alla ricerca di tecnologie ecocompatibili; le funzioni di
segreteria tecnica del comitato competente per l’attuazione del Regolamento sull’audit ambientale (EMAS) e sull’ecolabel. La legge al tempo
stesso dà mandato alle Regioni e alle Provincie autonome di istituire apposite Agenzie regionali (ARPA) e provinciali autonome (APPA), alle quali
sono affidati compiti di intervento operativo sul territorio. Di recente, con il D.Lgs. 30/07/1999 n. 3000 l'ANPA è stata commissariata in attesa che
venga istituita l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici dopo l'insediamento del nuovo Governo.
ANTAGONISMO BIOLOGICO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Competizione di due organismi in gara o contesa tra loro per la conquista della nicchia ecologica.
ANTE OPERAM/POST OPERAM
GLOSS. ENI
Termini utilizzati per descrivere la situazione ambientale di una determinata area, prima e dopo la realizzazione di un’opera in progetto
ANTERA
ANPA
Parte superiore dello stame dove si forma il polline.
ANTIBIOTICO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanza chimica di natura complessa prodotta in genere da muffe e da funghi o per sintesi in laboratorio. Gli antibiotici hanno un’azione
battericida sui principali germi portatori di malattie.
ANTICLINALE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Piega degli strati rocciosi con la concavità rivolta verso il basso e terreni più antichi al nucleo.
ANTICRITTOGAMICI
GLOSS. ENI
(vedi Fungicidi)
ANTIDETONANTI
ARPAV
Composti chimici che servono a regolare la reattività di miscele combustibili per motori a benzina (ciclo Otto), prevenendo eccessivi stress
termici e meccanici e riducendo la presenza di inquinanti nei gas di scarico. Si può ottenere un’azione antidetonante agendo sulla composizione
della benzina. Per lungo tempo gli antidetonanti più utilizzati sono stati i composti alchilici del piombo. Più recentemente il progresso tecnico e la
legislazione hanno portato alle benzine senza piombo e alla richiesta di alternative. Tra queste, alcuni composti ossigenati, che oltre all'azione
antidetonante comportano anche una riduzione del monossido di carbonio formato durante la combustione.
ANTIPARASSITARI
GLOSS. ENI
Vedi Fitofarmaci.
ANTISETTICO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Farmaco che arresta lo sviluppo dei germi e ne inibisce la moltiplicazione. Gli antisettici sono usati per la conservazione di sostanze alimentari,
come conserve, carni, marmellate.
ANTROPICO
MANUALE DELL'AGRONOMO ED. REDA
Ambiente o paesaggio colonizzato dall’uomo e alterato dallo stesso.
ANTROPIZZAZIONE
Colonizzazione da parte dell’uomo degli ambienti naturali, con conseguente modifica e alterazione degli stessi.
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GLOSS. ENI
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Nome
fonte
APLOIDE
ANPA
Dicesi di cellula che presenta un nucleo costituito dal più semplice corredo cromosomico.
APPA
GLOSS. ENI
Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente. Vedi ANPA
APPLICAZIONE DI UN DOCUMENTO NORMATIVO
EN 45020:1998
APPLICAZIONE DIRETTA DI UNA NORMA INTERNAZIONALE
EN 45020:1998
Utilizzazione di un documento normativo nelle attività produttive, commerciali, ecc..
Utilizzazione di una norma internazionale senza il suo recepimento in un altro documento normativo
APPROCCIO INTEGRATO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Struttura organizzativa, responsabilità, procedure, procedimenti e risorse messe in atto per la gestione integrata nell'impresa di qualità,
sicurezza e ambiente.
I vantaggi di un approccio integrato possono essere riassunti in:
- ottimizzazione delle attività e delle risorse
- miglioramento della gestione dei sistemi tramite lo sviluppo di azioni sinergiche di prevenzione
- sviluppo di piani integrati di miglioramento
- sviluppo di prodotti e processi secondo criteri integrati
- conduzione di audit in modo integrato.
APPROCCIO PREVENTIVO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Modifica della produzione, della vendita e dell’uso dei prodotti e servizi nonché della conduzione delle attività, in base alle conoscenze tecnicoscientifiche esistenti, allo scopo di prevenire il degrado grave o irreversibile dell’ambiente.
APPROVAZIONE
EN 45020:1998
Autorizzazione a commercializzare o utilizzare un prodotto, processo o servizio per scopi precisi e per condizioni previste. E' sinonimo di
autorizzazione ed omologazione. L'approvazione di tipo è l'approvazione basata su prove di tipo.
ARBUSTETO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Ambiente in cui predomina una vegetazione formata da cespugli.
ARCHEOBOTANICA
ANPA
Lo studio delle piante e delle comunità di piante del passato che ha lo scopo di comprendere meglio l'evoluzione delle piante e la loro
distribuzione.
ARCHITETTURA BIOECOLOGICA
ARPAV
Architettura basata su tecniche costruttive di edifici compatibili con l'ambiente e rispettose per la salute dei suoi abitanti.
ARCHITETTURA DELL’ACQUA
Arte e tecnica dell’ideare, progettare e realizzare manufatti edilizi che dialogano, valorizzano ma soprattutto rispettano l’elemento acqua.
ARCHITETTURA ECOLOGICA
ARPAV
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Progetta in stretta relazione con l'ambiente ed attenta anche ai rischi interni costituiti dalle varie emissioni inquinanti (sostanza chimiche, radon,
onde magnetiche..). Tutto ciò richiede un modo neotecnico di progettare gli edifici anche con l'utilizzo della "domotronica" (applicazione
dell'elettronica alla gestione della casa).
ARCHIVIO FINALE
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Ambiente informatico in cui vengono raccolti i dati validati e quindi disponibili per le diverse applicazioni sia verso l’interno che verso l’esterno dei
Centri.
AREA ECOLOGICA ATTREZZATA
GLOSS. ENI
Area comprendente un ecosistema naturale, nella quale sono presenti infrastrutture che ne consentono la visita, l’osservazione e lo studio.
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Nome
AREA NATURALE RELITTA
fonte
PROVINCIA DI BOLOGNA
Lembi residui degli antichi ecosistemi naturali che si estendevano anche in pianura prima dell'antropizzazione che ha portato alla
frammentazione degli habitat.
AREA UMIDA
IDROBIOLOGIA-EDA
Paludi, torbiere acquitrini e comunque specchi d'acqua naturali ed artificiali, perenni o no, con acqua dolce o salata, ferma o corrente, incluse le
coste marine la cui profondità non superi i 6 metri con la bassa marea.
AREE IMPORTANTI PER L'AVIFAUNA
Vedi IBA.
AREE PROTETTE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Aree dotate di particolari caratteri ambientali, di cui lo Stato o gli altri organi che hanno poteri di gestione del territorio garantiscono la
salvaguardia grazie a specifici vincoli legislativi. Tali sono i parchi nazionali e regionali, le foreste demaniali, le riserve integrali, le oasi
faunistiche.
AREE SENSIBILI
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Si possono definire "aree sensibili"' quelle zone che per vari motivi strutturali o funzionali hanno scarsa possibilità di subire senza danni
irreversibili ampie variazioni dei parametri ambientali che ne regolano il funzionamento; esse hanno bassa resistenza e resilienza. Sono aree
particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici la zona artica e antartica, ed è infatti per questo che gran parte delle ricerche sul clima e su I
l'inquinamento globale dei pianeta Terra si svolgono in tali zone. Ma sono aree sensibili, soprattutto ai cambiamenti climatici, anche quelle di alta
montagna o quelle di macchia mediterranea che possono essere soggette alla copertura di ghiacciai o alla desertificazione, o ancora quelle
lagunari e le isole che possono subire notevoli influenze in caso di innalzamento del livello del mare per scioglimento dei ghiacci.
ARENARIE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Rocce composte da frammenti litici con dimensioni comprese tra 1/16 e 2 mm.
ARGILLA
ARPAV
Frazione minerale del suolo costituita da particelle di diametro inferiore a 0,002 mm.
ARGILLE
Rocce composte da particelle con dimensioni inferiori a 1/256 mm (definite anche peliti).
ARGINE
ANPA
Opera longitudinale rilevata rispetto al piano di campagna. Ha la funzione di contenere le acque di piena e, perciò, di proteggere la piana
alluvionale dalle inondazioni. Nei grandi fiumi possono essere presenti più serie di argini, il più esterno dei quali (più elevato) viene chiamato
argine maestro. Quando l’argine è realizzato con un muro verticale si parla di muro arginale.
ARGOMENTO DI NORMAZIONE
EN 45020:1998
Oggetto di studio specifico nell'ambito di un programma di normazione
ARIA (livello di qualità dell’)
GLOSS. ENI
Per livelli di qualità dell’aria, si intende la concentrazione di uno o più inquinanti rilevata nell’aria ambiente. Tali valori, confrontati con opportuni
standard fissati dalla normativa, permettono di stabilire il grado di inquinamento atmosferico presente.
ARILLO
ANPA
E' un involucro che avvolge parzialmente l'ovulo e quindi il seme di alcune Gimnosperme. E' quasi sempre carnoso e spesso colorato.
AROMATICI
GLOSS. ENI
ARPA
GLOSS. ENI
Idrocarburi dall’odore tipico e gradevole, da cui il nome, generalmente caratterizzati dalla presenza nelle loro molecole di almeno un anello
benzenico. Sono presenti nel greggio e si formano in alcuni processi di raffinazione finalizzati alla produzione di componenti per benzina. La
particolare attenzione rivolta negli ultimi anni agli idrocarburi aromatici deriva dalla evidenziata nocività dei loro vapori, specialmente del benzene,
che ha portato alla limitazione dei contenuti massimi ammessi nelle benzine finite e all’adozione, a breve, di specifiche cautele operative nelle
stazioni di servizio stradali (Benzine riformulate).
Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.
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Nome
ARPAV
fonte
ARPAV
La sigla sta per: “Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto”. Più in generale, le ARPA sono le Agenzie
Regionali per l’Ambiente costituite presso ogni Regione a seguito del referendum del 1993 che ha abrogato le competenze del Servizio Sanitario
Nazionale nel campo del controllo e della prevenzione ambientali. Il sistema delle ARPA regionali e delle APPA (Agenzie Provinciali per la
Protezione dell’Ambiente delle Province autonome) viene coordinato a livello nazionale dall’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i
Servizi Tecnici).
La Legge istitutiva dell’ARPAV (L.R. n. 32 del 18 ottobre 1996) prevede che l’Agenzia operi “per la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente e
per la prevenzione e promozione della salute collettiva, perseguendo l’obiettivo dell’utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine di
consentire la massima efficacia nell’individuazione e nella rimozione dei fattori di rischio per l’uomo e per l’ambiente”. La struttura organizzativa
dell’ARPAV è articolata in una Direzione Centrale e altre strutture specializzate nello studio e monitoraggio di singole matrici ambientali.
ASPETTO AMBIENTALE
Elemento di un'attività, prodotto o servizio di un'organizzazione che può interagire con l'ambiente
ASSICURAZIONE DELLA CONFORMITA'
UNI EN 14001:1996
EN 45020:1998
Procedimento avente come risultato un'attestazione che fornisce confidenza sulla rispondenza di un prodotto, processo o servizio ai requisiti
specificati.
ASSICURAZIONE O GARANZIA DELLA QUALITÀ
UNI EN ISO 9000:2000
ASSISTENZA (Nel Contesto Dei Fondi Strutturali)
ANPA
Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. L'assicurazione della qualità è realizzata
completamente solo se i requisiti considerati corrispondono pienamente alle esigenze dell'utente.
Le forme di assistenza predisposte dai Fondi, vale a dire:
-programmi Operativi o Documenti Unici di Programmazione;
-programmi relativi ad iniziative comunitarie;
-supporto all'assistenza tecnica e misure innovative
ASSISTENZA AL CONSUMATORE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Consigliare e, se necessario, istruire i clienti, i distributori e il pubblico al fine di favorire la sicurezza e il rispetto dell'ambiente nell'uso, trasporto,
stoccaggio ed eliminazione dei prodotti forniti.
ASSOCIAZIONE ECOLOGICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Insieme di popolazioni animali e vegetali che vivono in una data area e in un determinato ambiente fisico.
ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI VALUTATORI DI SISTEMI QUALITÀ
GLOSS. ENI
Vedi AIVSQ.
ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA QUALITÀ
GLOSS. ENI
Vedi AICQ.
ASSOCIAZIONE LABORATORI DI PROVA E ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE
INDIPENDENTI
GLOSS. ENI
Vedi ALPI.
ASSOCIAZIONE VEGETALE
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Insieme di specie vegetali presenti in un dato biotopo seconda una tipica e ricorrente combinazione.
ASSOQUALITY
GLOSS. ENI
ASSORBIMENTO
GLOSS. ENI
È l’associazione italiana delle società di consulenza che si occupano di qualità, nata nel 1991 con il patrocinio di Assolombarda, riunisce le
società di consulenza che operano nel mondo della "Qualità Totale", del Miglioramento dei Processi, e dell’Impatto Ambientale. Ha sede presso
Assolombarda, Via Pantano n°9, 20122 Milano.
L’inglobamento di materiale liquido o gassoso all’interno di un altro materiale liquido o solido adsorbente.
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Nome
fonte
ATMOSFERA
ARPAV
L’involucro gassoso che circonda la Terra costituisce l’atmosfera. Essa è composta dall’aria, una miscela di gas in cui si trovano sospese
anche particelle solide e liquide di diversa natura. La composizione attuale dell'atmosfera è il risultato del ciclo del carbonio e del ciclo dell'azoto;
l'atmosfera è rinnovata e mantenuta stabile da questi processi. Tra tutti i pianeti del sistema solare la Terra è l’unico a possedere un’atmosfera
ricca di ossigeno e di azoto, elementi fondamentali per consentire la presenza della vita in tutte le sue forme, animali e vegetali. L’atmosfera
svolge anche un ruolo essenziale per garantire la protezione della vita: essa costituisce infatti uno schermo efficace per le radiazioni
ultraviolette e per il flusso di particelle provenienti dal Sole. La densità dell’atmosfera terrestre diminuisce con l’aumentare della quota e ciò
permette di suddividerla in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a 50-60 chilometri), la cui parte più alta è
caratterizzata dalla presenza rilevante di molecole di ozono e che per questo viene chiamata ozonosfera, ionosfera (fino a 800 chilometri) ed
esosfera. Si impiegano anche suddivisioni differenti, soprattutto con riferimento alla temperatura relativa alle diverse quote.
L’inquinamento e altre attività o sostanze prodotte dall’uomo modificano l’atmosfera, sia nella composizione dell’aria che nei processi che in essa
si verificano. Tutto ciò provoca mutate condizioni ambientali che si ripercuotono sulla salute dell’uomo, direttamente e indirettamente, a breve e
a lungo termine.
ATOMO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Unità fondamentale della materia. Dal punto di vista fisico risulta composto da diversi tipi di particelle. Il modello più semplice che se ne può dare
è quello "planetario" dovuto a Bohr (1913): l’atomo è composto da un nucleo centrale, carico positivamente, attorno al quale ruotano tanti
elettroni (con carica neg.) quanti sono le cariche positive del nucleo. Il nucleo risulta a sua volta formato da protoni (carichi pos.) e di neutroni
(particelle di massa circa uguale a quella dei protoni ma privi di alcuna carica). Data la piccolissima massa degli periferici, il nucleo rappresenta
in pratica tutta la massa dell’atomo. Il modello planetario dell’atomo si deve considerare solo come una prima approssimazione alla realtà fisica.
Secondo la moderna meccanica quantistica (1925) l’orbita di un elettrone (come di ogni altra particella atomica o subatomica) non può essere
concepita come quella dei pianeti attorno al sole, ma va interpretata in senso probabilistico: l’elettrone può trovarsi con una probabilità
determinata in ogni punto attorno al nucleo; le zone dello spazio, dove la probabilità diventa maggiore, si possono far corrispondere alle orbite
del modello di Bohr.
ATOPIA
ARPAV
L’atopia è una tendenza famigliare o individuale a sviluppare allergie.
ATTESTAZIONE DELLA CONFORMITA'
EN 45020:1998
ATTIVITA' DI PROVA
EN 45020:1998
Ogni attività relativa alla determinazione, diretta o indiretta, che i requisiti applicabili siano pienamente rispettati. Tipici esempi sono il
campionamento, le prove, i controlli e i collaudi (o ispezioni), la valutazione, la verifica e la registrazione, l'accreditamento, l'approvazione e le
loro combinazioni. Atto mediante il quale una terza parte indipendente (Laboratorio) testimonia che un determinato campione (tipo) sottoposto a
prova è conforme ad una specifica norma o ad altro documento normativo.
Attività consistente in una prova più prove.
ATTIVITÀ INDUSTRIALE
ARPAC
Qualsiasi attività elencata nelle sezioni C e D della classificazione delle attività economiche nella Comunità europea (NACE Rev. 1), stabilita dal
regolamento (CEE) n. 3037/90 del Consiglio (Cfr. GU n. L 293 del 24.10.1990, p. 1), nonché la produzione di elettricità, gas, vapore e acqua
calda, ed il riciclaggio, il trattamento, la distruzione o lo smaltimento di rifiuti solidi o liquidi (Reg. 1836/93)
ATTRIBUTO
MECCANICAUTILE s.r.l.
Caratteristica non misurabile o che si preferisce non misurare sulla quale viene dato unicamente il giudizio di appartenenza ad una o più
categorie alternative.
ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Fase del Sistema di Gestione Ambientale che comprende:
- struttura e responsabilità
- formazione, sensibilizzazione e competenze
- comunicazione
- documentazione del sistema di gestione ambientale
-controllo della documentazione
- controllo operativo
-preparazione alle emergenze e risposta.
AUDIOMETRIA
E' l'insieme delle tecniche di misurazione della sensibilità uditiva.
AUDIT
DIZIONARIO GARZANTI
ARPAV
Verifica ispettiva. È l'esame sistematico e indipendente svolto sull'organizzazione aziendale per stabilire se le attività effettuate per la qualità e i
risultati ottenuti sono in accordo con quanto stabilito dalla norma e se quanto stabilito viene attuato efficacemente e risulta idoneo al
conseguimento degli obiettivi. Le verifiche ispettive possono essere svolte dall'azienda al proprio interno per radiografare lo stato di salute del
sistema qualità (verifica di parte prima) o da una parte terza al fine di rilasciare una certificazione o ancora da parte di un cliente sul fornitore
(verifiche di parte seconda).
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Nome
fonte
AUDIT AMBIENTALE
ARPAC; GLOSS. ENI
Per audit (di sicurezza o ambientale) si intende l’insieme delle attività svolte secondo apposita procedura, che consente una valutazione
sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione e del sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente,
anche mediante la verifica della corretta attuazione delle politiche e delle procedure operative aziendali, la verifica del raggiungimento degli
obiettivi fissati e l’individuazione di eventuali azioni correttive. (UNI ISO 14050)Questo al fine di:
facilitare il controllo di gestione delle prassi che possono avere un impatto sull'ambiente;
valutare la conformità alle politiche ambientali aziendali (reg. 1836/93)Audit ambientali o di sicurezza possono essere svolte sia da verificatori
interni all’azienda, sia da esterni, quali società di consulenza accreditate per il rilascio della certificazione ambientale o da verificatori accreditati
dall’Unione europea.
AUDITOR AMBIENTALE
ARPAC; GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Persona qualificata per effettuare un audit ambientale (ISO 14010)L'auditor non dovrebbe dipendere gerarchicamente dai responsabili di ciò che
è oggetto dell'audit e dovrebbe possedere un appropriato insieme di conoscenze, attitudini ed esperienze. Le conoscenze specifiche richieste
sono:
-aspetti ambientali
-prescrizioni legali e altri regolamenti
-sistemi di gestione e norme di riferimento
-tecniche di audit.
AUTO ELETTRICA
GLOSS. ENI
Automobile con apparato di trazione costituito da un sistema di accumulatori ricaricabili che alimentano un motore elettrico. Attualmente questa
tecnologia presenta limiti notevoli in termini di autonomia, potenza, durata e costi; in compenso l’auto elettrica non dà luogo a emissioni di gas
combusti su strada (le emissioni sono traslate agli impianti di produzione dell’energia elettrica) e risulta pertanto adatta all’impiego in ambienti
urbani critici.
AUTOCERTIFICAZIONE
EN 45020:1998
Termine improprio che vorrebbe indicare la dichiarazione di un produttore sulla conformità dei propri prodotti, senza l'intervento di un Ente terzo
indipendente. Viene usato impropriamente in sostituzione dell'espressione "dichiarazione di conformità". Il Termine non è corretto in quanto la
parola Certificazione nell'accezione specifica indica sempre che la verifica venga svolta con l'intervento di una terza parte indipendente.
AUTOCORIA
ANPA
E' la disseminazione autonoma, che esclude forme esteriori di energia per attuarsi. E' sinonimo di autodisseminazione.
AUTOCTONA (specie)
ARPAV
Specie animale o vegetale originaria del territorio dove viene rinvenuta.
AUTODEPURAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Capacità delle acque naturali di smaltire un carico inquinante organico ad esse imposto, grazie all’opera dei microrganismi aerobi, i quali
demoliscono le sostanze organiche con formazione di prodotti finali relativamente innocui. Tuttavia i batteri aerobi, durante tale attività,
consumano ossigeno; pertanto, se il carico inquinante è eccessivo, ne può derivare un eccessivo e pericoloso impoverimento del tenore
dell’ossigeno disciolto nel corso d’acqua (fiume, lago, mare) sul quale il detto carico inquinante è imposto.
AUTOECOLOGIA
GLOSS. ENI
E’ lo studio delle relazioni tra un singolo organismo (o una specie) e i diversi fattori ambientali (ecologia degli organismi). In questo ambito, sono
esclusi i rapporti che l’organismo ha con gli altri organismi viventi.
AUTOREGOLAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Regolazione automatica delle diverse funzioni di un organismo vivente che mantiene così in equilibrio le caratteristiche del proprio ambiente
interno.
AUTORITA'
EN 45020:1998
Organismo che esercita diritti ed ha poteri conferitigli dalla legge.
AUTORITA' INCARICATA DELL'APPLICAZIONE
EN 45020:1998
AUTORIZZAZIONI
EN 45020:1998
Autorità che ha la responsabilità dell'applicazione dei regolamenti. Non necessariamente coincide con l'autorità per la regolamentazione.
Decisione scritta che autorizza l'esercizio di un impianto o parte di esso a precise condizioni che garantiscono che l'impianto medesimo sia
conforme ai requisiti della normativa applicabile. Vedi anche la voce "approvazione".
AUTOTROFO
GLOSS. ENI
Microrganismo in grado di produrre nutrienti organici direttamente da sostanze inorganiche semplici, quali l’anidride carbonica e l’azoto
inorganico.
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Nome
fonte
AVAIBLE WATER CAPACITY
ARPAV
Vedi AWC.
AWC
ARPAV
Avaible Water Capacity. Massima quantità di acqua in un suolo che può essere utilizzata dalle piante. E’ data dalla differenza tra quantità di
umidità presente nel suolo alla capacità di campo e al punto di appassimento permanente (pF 4.2)
AZIONE CORRETTIVA
EN 45020:1998; GLOSS.
GALGANO & ASSOCIATI
Azione intrapresa per eliminare le cause di esistenti non conformità rilevata o di altre situazioni indesiderabili al fine di prevenirne il ripetersi. La
necessità di un'azione correttiva deriva da non conformità ripetitive o "di sistema" e può essere individuata nel corso di valutazioni periodiche
delle non conformità riscontrate , di verifiche ispettive o di riesame del sistema. La rimozione della causa di una non conformità può richiedere
anche più azioni correttive. Individuata un'azione correttiva, devono essere definiti i responsabili e i termini temporali per la sua attuazione. Ogni
azione correttiva deve essere sottoposta all'approvazione della direzione, alla quale saranno in seguito sottoposti i risultati raggiunti.
AZIONE DI PROGETTO
GLOSS. ENI
AZIONE FOTODINAMICA
GLOSS. ENI
Elemento, nell’ambito di un progetto, che costituisce la sorgente di interferenze sull’ambiente circostante e ne è quindi causa di perturbazione.
E’ l’azione esercitata dalla luce sulla sostanza vivente. L’effetto può essere dannoso; da qui, l’esigenza degli organismi di proteggersi con strati
di cheratina (cellule morte) e con pigmenti. Determinate lunghezze d’onda di luce sono sufficienti per uccidere alcuni batteri ed anche quegli
organismi che, vivendo in zone prive di luce (grotte, interstizi del terreno), sono privi di pigmenti. L’insorgenza di alcuni tipi di tumore della pelle è
dovuta all’azione fotodinamica della luce.
AZIONE PREVENTIVA
EN 45020:1998
Azione intrapresa per eliminare le cause di potenziali non conformità, difetti o altre situazioni non desiderate, al fine di prevenirne il verificarsi.
La necessità di azioni preventive può essere evidenziata da verifiche ispettive, riesami periodici della direzione, ma anche suggerimenti ed
indicazioni da parte del personale e dei clienti, finalizzati al miglioramento dei servizi offerti. Ogni possibile azione preventiva deve essere
attentamente valutata, in termini di costi e di benefici raggiungibili. Analogamente a quanto previsto per le azioni correttive, le proposte di
miglioramento approvate devono essere registrate e devono essere definite le azioni da attuare, i rispettivi responsabili, i tempi previsti e le
risorse eventualmente necessarie. Tutte le azioni preventive e gli elementi correlati (risorse, tempi, ecc.) devono essere sottoposti
all'approvazione della direzione.
AZOTOFISSAZIONE
ARPAV
Processo attuato da batteri aerobi (azotobatteri) capaci di produrre azoto organico, cioè proteine utilizzando l’azoto gassoso dell’atmosfera. Gli
azotobatteri vivono nel terreno e nelle acque e possono instaurare forme di simbiosi con alcune piante superiori tra cui le leguminose
(azotofissazione simbiotica).
BACINO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Concavità della crosta terrestre. Può ospitare acque marine (bacino marittimo) o laghi (bacino lacustre) o l’insieme delle valli che convogliano le
acque a un fiume collettore (bacino fluviale). All’interno dei continenti si hanno grandi bacini racchiusi da catene montane, talora senza sbocco
al mare (bacini endoreici).
BACINO IDROGEOLOGICO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Zona della crosta terrestre nella quale si raccolgono e sono convogliate le acque meteoriche e selvagge che penetrano in profondità; differisce
sia dal b. idrografico sia dal b. orografico in quanto lo spartiacque è sotterraneo e il suo andamento dipende dalla morfologia del terreno,
dall'orientamento stratigrafico delle rocce impermeabili e dalla dinamica dei corsi sotterranei. Il b. idrogeologico alimenta le falde acquifere.
BACINO IDROGRAFICO
ARPAC; GLOSS. ENI
Il territorio dal quale le acque pluviali o di fusione delle nevi e dei ghiacciai, defluendo in superficie, si raccolgono in un determinato corso
d'acqua direttamente o a mezzo di affluenti, nonché il territorio , delimitata da una cintura montuosa o collinare che funge da spartiacque, che
può essere allagato dalle acque del medesimo corso d'acqua, ivi compresi i suoi rami terminali con le foci in mare ed il litorale marittimo
prospiciente; qualora un territorio possa essere allagato dalle acque di più corsi d'acqua, esso si intende ricadente nel bacino idrografico il cui
bacino imbrifero montano ha la superficie maggiore. Il bacino termina in un punto del fiume detto "sezione di chiusura", in cui transitano tutte le
acque che defluiscono dal monte. (L.183/89)
BACINO OROGRAFICO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Regione che presenta caratteri geologici uniformi e che è delimitata da un rilievo facente parte dello stesso sistema.
BACINO SCOLANTE
AGENDA 21
Area geografica definita dall'insieme dei corpi idrici che defluiscono all'interno della laguna di Venezia.
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Nome
BAR
Unità di misura della pressione con particolare riferimento a gas metano. 1 bar=0,987 atmosfera.
fonte
GLOSS. META S.p.A. Modena
BARENA
ARPAV
Dosso sabbioso delle lagune che emerge dall'acqua con la bassa marea. SIN: bassofondo.
BARRIERA ARTIFICIALE DI CONTENIMENTO
GLOSS. ENI
BARRIERA ARTIFICIALE MARINA
GLOSS. ENI
Struttura posta a salvaguardare una determinata zona dall’invasione di un prodotto inquinante o ad isolare una zona inquinante dall’ambiente
esterno.
Struttura sommersa, costruita mediante accumulo di elementi di varia natura e tipologia (blocchi di roccia, elementi di calcestruzzo, relitti e
rottami metallici, ecc.) per proteggere determinate aree di fondale pianeggiante dalle attività di pesca a strascico e costituire nel contempo una
zona di riproduzione e protezione per gli organismi bentonici che possono trovarvi tane e rifugi.
BARRIERA CORALLINA
GLOSS. ENI
BARRIERA MICROBIOLOGICA
GLOSS. ENI
BARRIERE FONOASSORBENTI
GLOSS. ENI
BASELINE AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Struttura naturale costituita dall’accrescimento di coralli, madreporari e altri celenterati coloniali marini che fissano il carbonato di calcio
contenuto in soluzione nell’acqua marina, costruendo vere e proprie cordigliere subacquee. Queste possono giungere fino alla superficie,
costituendo ambienti di laguna comunicanti con il mare aperto e ospitanti un denso popolamento biocenotico (Biocenosi), ricco di specie e di
individui.
Sistema di bonifica delle acque sotterranee che consiste nell’iniezione di aria in pressione sotto la falda (Acqua di falda), per incrementare la
concentrazione di ossigeno nell’acqua ed accelerare la degradazione biologica dei contaminanti organici, mediante microrganismi presenti.
Barriere acustiche dotate di particolari accorgimenti e materiali in grado di assorbire l’energia acustica su di essi incidente. La capacità di
assorbire energia da parte dello schermo viene indicata dal coefficiente di assorbimento, definito come il rapporto fra l’energia assorbita e
quella incidente su una superficie unitaria di barriera.
Insieme delle condizioni di stato e di qualità ambientale, nonché dei processi di trasformazione in atto, relativi al sistema ambiente nel suo
complesso ed alle diverse componenti ambientali, prima della realizzazione dell’opera in progetto.
BASI DI SCAMBIO
ARPAV
Cationi del suolo (Ca, Mg, Na e K) presenti nel complesso di scambio.
BASIC NEEDS
STREAMS - TREVISIOL
Soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Possono essere intesi in termini materiali (sicurezza, benessere) o in termini qualitativi (libertà,
identità); i loro confini possono espandersi fino a contenere il bisogno di un equilibrio ecologico; vanno relativizzati, in qualche misura, alla storia
(e al potere d’acquisto della moneta) delle singole esperienze; debbono spingersi fino alla totale soppressione di medie statistiche, che non ci
dicono quanti soggetti raggiungono effettive soglie di sopravvivenza, ma debbono fare i conti col patrimonio statistico esistente.
BAT
GLOSS. ENI
BATIALE
GLOSS. ENI
Best Available Technology. La più efficiente ed avanzata tecnologia, industrialmente disponibile in quel momento sul mercato ed applicabile in
condizioni tecnicamente valide, in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso. E’ interessante notare
come, nella Direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento, rientrino in questa definizione anche le modalità di
progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e dismissione di un impianto. L’applicazione della migliore tecnologia disponibile per la
riduzione e l’abbattimento dell’inquinamento generato dall’esercizio di un impianto è la base sulla quale il legislatore fissa i valori limite di
emissione degli inquinanti. Le imprese cosiddette sostenibili, dovrebbero sistematicamente far ricorso alle BAT.
Ambiente marino esteso tra 200 e 3.000 metri (secondo alcuni autori 2.500, secondo altri 4.000). Occupa la zona della scarpata continentale.
Le condizioni ambientali sono molto più variabili e variate in questo ambiente che in quello abissale contiguo, per le fluttuazioni nei ritmi
sedimentari, nei livelli di ossigenazione delle acque, nell’idrodinamismo, negli effetti delle frane sottomarine e delle correnti di torbida lungo la
scarpata.
BATTERI
GLOSS. ENI
Microrganismi procarioti di tipo vegetale, come le alghe, ma privi di clorofilla. Alcuni batteri sono patogeni, ossia apportatori di malattie, e devono
quindi essere accuratamente eliminati dalle acque per uso potabile. Più numerose sono le specie innocue o utili: vanno ricordati i batteri
nitrificanti, che trasformano l’ammoniaca in nitrito e questo in nitrato; i batteri denitrificanti, che riducono l’ammoniaca ad azoto elementare; i
batteri solforiducenti ed i solfossidanti, che possono trasformare rispettivamente i composti solforati in acido solfidrico e in acido solforico; i
batteri ferrici, che trasformano i composti di ferro disciolti in idrossido ferrico.
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Nome
fonte
BATTERI IDROCARBURO OSSIDANTI
GLOSS. ENI
BATTERIE ESAUSTE
GLOSS. ENI
Batteri capaci di utilizzare gli idrocarburi come fonte di carbonio, degradandoli. L’elevata presenza di questi batteri riflette l’esposizione
all’inquinamento da prodotti petroliferi.
Per accumulatori al piombo (o batterie di accumulatori) esausti s’intendono quelli provenienti da batterie per l’avviamento di autoveicoli, per la
trazione di alcuni mezzi di trasporto e/o sollevamento, per l’alimentazione di reti telefoniche e di telecomunicazione e per l’alimentazione degli
impianti dei treni. L’elevata possibilità di recupero di alcuni materiali e l’elevato rischio ambientale, connesso alle fasi di smaltimento, hanno spinto
il legislatore a regolamentare la gestione delle batterie esauste. La legge 9 novembre 1988, n. 475, ha istituito il Consorzio obbligatorio delle
batterie al piombo e dei rifiuti piombosi (COBAT). Tale legge prevede che "chiunque detiene batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi è
obbligato al loro conferimento al Consorzio direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati del Consorzio". Al COBAT è quindi
demandata la normale attività di raccolta, nonché di riciclaggio.
BEI
ARPAV
Indici biologici di esposizione. Rappresentano valori di riferimento da utilizzare nella pratica dell’Igiene Industriale per la valutazione dei rischi per
la salute. Gli indicatori biologici di esposizione rappresentano i valori del livello di un determinato indicatore che è possibile riscontrare in
campioni biologici prelevati da lavoratori sani, esposti a livelli di concentrazione del tossico nell’aria dell’ordine di grandezza dei limiti negli
ambienti di lavoro TLV-TWA.
BENCHMARKING
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Processo continuo di misurazione di prodotti, servizi e procedure aziendali mediante il confronto con i concorrenti più forti o con le imprese
riconosciute leader nel settore.
Le principali fasi del benchmarking sono:
- conoscere le proprie attività operative;
- conoscere le imprese leader o concorrenti;
- imparare ed incorporare il meglio.
BENCHMARKING COMPETITIVO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Valutazione che identifica il rapporto sforzi-risultati dei concorrenti su temi specifici e permette di prevedere le strategie di altre imprese in vista
di nuovi orientamenti legislativi.
BENCHMARKING INTERNO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Valutazione applicata attraverso interviste e audit presso stabilimenti produttivi, sedi e filiali amministrative e commerciali. Attraverso il
benchmarketing interno vengono rilevate informazioni sulle emissioni, sui consumi di materie prime, sull'assetto tecnologico e sugli aspetti
gestionali. Queste aree rappresentano, infatti, i fattori chiave per il conseguimento di obiettivi di eccellenza ambientale.
BENEFICIO AMBIENTALE
GLOSS. ENI
BENTHOS
GLOSS. ENI
Aumento del livello di benessere collettivo dovuto ad un miglioramento della qualità dell’ambiente. Il termine viene anche comunemente utilizzato
per indicare semplicemente un miglioramento relativo a una o più componenti ambientali.
Complesso degli organismi vegetali (fitobenthos) e animali (zoobenthos) che vivono ancorati sul fondo marino, come i coralli e le madrepore, o
liberi e dotati di capacità di spostamento autonomo, oppure infossati nei sedimenti incoerenti, dove scavano tane e gallerie dando origine alle
bioturbazioni.
BENTONICO
Detto di organismo vivente in stretta prossimità e dipendenza del fondo marino.
BENZENE
GLOSS. ENI
GLOSS. ENI; ARPAV
Idrocarburo di formula C6H6 a struttura esagonale (atomi di carbonio e 6 atomi di idrogeno). E’ il composto-base della classe degli idrocarburi
aromatici, dal caratteristico odore pungente; a temperatura ambiente volatilizza assai facilmente. E’ la sostanza aromatica con la struttura
molecolare più semplice (un solo anello). E’ presente nel petrolio greggio e viene prodotto in alcuni processi di raffinazione, per cui si ritrova in
piccole quantità anche nella benzina. Ad essa apporta qualità ottaniche, migliorandone le prestazioni. E’ largamente utilizzato come solvente e
come materia prima chimica (resine, esplosivi, ecc.). E’ un prodotto tossico per il sistema nervoso centrale in caso di esposizioni elevate ed è
classificato cancerogeno per lunghe esposizioni. studi recenti hanno portato a stime del valore medio di esposizione professionale al benzene
(addetti a impianti petrolchimici e a distributori di carburanti) di un ordine di grandezza inferiore al limite di 1 p.p.m. (pari a 3,25 mg/mc) definito
dalla Direttiva 97/42. I valori medi di esposizione della popolazione stimati consistono in un ordine di grandezza inferiore all’esposizione
professionale: la componente principale dell’esposizione non professionale al benzene risulta il fumo.
BENZINA
GLOSS. ENI
Qualunque distillato di petrolio corrispondente ai seguenti codici doganali: NC 27100026 - 27100027 - 27100029 - 27100032-27100034 27100036.
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Nome
fonte
BENZINA SUPER SENZA PIOMBO o VERDE
GLOSS. ENI
BENZINE RIFORMULATE
GLOSS. ENI
BERSAGLIO (specie)
GLOSS. ENI
Miscela di idrocarburi. Liquida alle condizioni ambiente di temperatura e pressione, è costituita da tagli di diverse lavorazioni di raffineria, senza
l’aggiunta di additivi di piombo. Ha un numero di ottano inferiore a quello della benzina super con piombo (95 contro 97). Può essere utilizzata da
tutti i motori compatibili con il suo numero di ottano. Deve necessariamente essere usata dai veicoli equipaggiati con la marmitta catalitica.
Benzine preparate con nuovi componenti (come l’MTBE) che contengono ossigeno e hanno un livello ottanico assai elevato. Essi permettono
l’abbandono totale di additivi contenenti piombo e la riduzione di componenti aromatici. Sono state le esigenze di protezione ambientale che
hanno determinato la necessità di studiare nuovi criteri di preparazione delle benzine finite, in modo che fossero ridotte le emissioni nocive in
atmosfera, in particolare ossido di carbonio, aromatici e composti solforati e ne risultasse migliorata la combustione.
Specie animale o vegetale, che per particolari caratteristiche viene assunta come elemento di riferimento per accertamenti specifici e statistici in
un determinato ambiente.
BEST AVAILABLE TECHNOLOGY
GLOSS. ENI
Vedi BAT.
BEST PRACTICABLE TECHNOLOGY
GLOSS. ENI
Vedi BPT.
BET
ARPAT; ARPAV
Bilancio Ecologico Territoriale. E' uno strumento di raccolta dati e di analisi che serve a quantificare, in una data area territoriale, i consumi di
risorse naturali, energia e acqua ed i livelli globali di emissioni inquinanti in aria, acqua e suolo, individuando i casi di superamento del carico
ambientale sostenibile.
BHOPAL
ARPAV
Città dell'India centrale. Nel dicembre 1984 fu teatro di una delle maggiori catastrofi ecologiche della storia: in seguito alla fuoriuscita di un gas
altamente tossico, il metil-isocianato, da un impianto chimico appartenente ad una multinazionale migliaia di persone persero la vita e alcune
centinaia di migliaia ne subirono le conseguenze.
BILANCIO AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Strumento contabile in grado di fornire un insieme organico delle interrelazioni dirette tra l’impresa e l’ambiente naturale, attraverso un quadro
riassuntivo di dati quantitativi relativi all’impatto ambientale di determinate attività produttive e all’impegno economico dell’impresa, nel campo della
protezione ambientale.
Qualora comprenda anche una parte dedicata alla descrizione degli aspetti qualitativi dell’impegno ambientale dell’impresa, viene chiamato
rapporto ambientale.
BILANCIO ECOLOGICO TERRITORIALE
ARPAT; ARPAV
Vedi BET.
BILANCIO ENERGETICO
ARPAT; ARPAV
Computo dell'energia totale impiegata nel funzionamento di un determinato sistema. Comprende sia l'energia necessaria alla produzione del
prodotto che l'energia dispersa come calore.
BIO
STREAMS - TREVISIOL
Dal greco bios = vita. Relativo alla vita, agli esseri viventi.
BIOACCUMULATORI
ARPAV
Sono organismi in grado di sopravvivere alla presenza di un contaminante assimilato dalle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e di
concentrarlo al proprio interno permettendone il riconoscimento e la quantificazione. Un esempio di organismi bioaccumulatori sono i muschi e i
licheni per quanto riguarda i metalli pesanti. I mitili sono impiegati per il monitoraggio della qualità delle acque marine costiere, per la capacità di
accumulare metalli pesanti, sostanze organiche e microorganismi patogeni. Anche insetti, come le api, vengono impiegati nella valutazione
dell’inquinamento di metalli pesanti, fitofarmaci e sostanze radioattive.
BIOACCUMULAZIONE
ARPAV
La bioaccumulazione è il processo di concentrazione di sostanze chimiche in un organismo. Per esempio, il DDT, composto bioaccumulabile, si
concentra nei pesci e poi negli uccelli che si nutrono di pesci. L'effetto concentrazione è dato dal rapporto tra la concentrazione di una
sostanza chimica in un organismo (ad esempio il pesce) rispetto alla concentrazione nel mezzo circostante (ad es. l'acqua). La
bioaccumulazione può essere la conseguenza dell'assorbimento dall'acqua, dal cibo o dai sedimenti. Si verifica quando la quantità eliminata è
inferiore a quella assorbita.
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Nome
BIOCENOSI
fonte
GLOSS. ENI; BIBLIOTECA
PEDAGOCICA - FIRENZE
E’ l’insieme delle popolazioni di specie animali e vegetali che coesistono nello spazio e nel tempo in un dato ambiente ed interagiscono fra loro, in
reciproca relazione. Lo spazio, o ambiente, occupato dalla biocenosi, è chiamato biotopo. Si suddivide in fitocenosi ed in zoocenosi quando ci
si riferisce rispettivamente a vegetali o animali che popolano un ambiente.
BIOCHIMICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Letteralmente "chimica della vita". È la disciplina che studia i composti chimici tipici della materia vivente e le reazioni chimiche che avvengono
negli organismi viventi.
BIOCIDA
GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL
Termine coniato nel 1947, formato dal greco bios = vita più il latino caedere = uccidere; quindi che uccide la vita). Generalmente ma non
necessariamente è una sostanza chimica artificiale utilizzata per eliminare le forme di vita indesiderate, in particolare nella moderna agricoltura.
E’ sinonimo di pesticida, antiparassitario, insetticida.
BIODEGRADABILE
AGENDA 21
Riferito alle sostanze che possiedono la caratteristica di poter essere degradate per via microbica, ossia mediante decomposizione per effetto
di agenti biofisici naturali (batteri, luce solare, umidità, etc.), implicando la non tossicità dei residui della decomposizione che non provocheranno
problemi alle catene alimentari.
BIODEGRADABILITA'
ARPAV
Quando un composto o una sostanza subiscono una degradazione biologica ad opera di microrganismi, si parla di biodegradabilità. Essa è una
caratteristica propria delle sostanze organiche, che in un ecosistema perfettamente naturale vengono assorbite, trasformate e utilizzate da
elementi biotici e abiotici. Al contrario si parla di ‘persistenza’ quando un composto chimico tende a mantenere invariate le sue caratteristiche
chimiche e fisiche nell’ambiente o nell’organismo in cui è stato immesso.
BIODEGRADATION IN SITU
GLOSS. ENI
Sistema di bonifica dei terreni in situ, per cui l’attività dei microrganismi presenti nel terreno viene stimolata con varie tecnologie, come ad
esempio la circolazione di soluzioni acquose per aumentare la degradazione biologica dei contaminanti organici. Allo scopo di accelerare la
degradazione e l’eliminazione dei contaminanti gassosi possono essere aggiunti ossigeno e nutrienti. (L.183/89)
BIODIESEL
ENEA; MINISTERO
DELL'AMBIENTE
Carburante alternativo ai derivati dal petrolio che si ottiene utilizzando oli vegetali. Non contiene zolfo e quindi non emette anidride solforosa
nella combustione ed è fortemente biodegradabile. Non è concorrenziale come costo ai combustibili tradizionali. In Italia viene prodotto il Diesel-bi
ricavato dai semi di girasole e di soia.
BIODINAMICA
STREAMS - TREVISIOL
Metodo di giardinaggio, sviluppato da Rudolf Steiner, in cui la pratica organica viene eseguita seguendo le fasi lunari, planetari e stagionali. In
questo modo, il coltivatore biodinamico auspica di aumentare le proprietà vantaggiose delle piante desiderabili inibendo nel contempo la sfera
d’azione e l’incidenza dei predatori.
BIODISPONIBILITA’
La possibilità di una sostanza organica e inorganica di essere metallizzata dai microrganismi presenti in un determinato ambiente.
GLOSS. ENI
BIODIVERSITÀ
ARPAV
Biodiversità è sinonimo di varietà delle forme di vita vegetali e animali nei diversi habitat del pianeta. E' un concetto molto ampio che include, la
diversità genetica all'interno di una popolazione, il numero e la distribuzione delle specie in un'area, la diversità di gruppi funzionali (produttori,
consumatori, decompositori) all'interno di un ecosistema, la differenziazione degli ecosistemi all'interno di un territorio.
La perdita di biodiversità si riferisce alla diminuzione di questa "variabilità" dovuta a fattori naturali e, in prevalenza, al progressivo aumento di
fattori di inquinamento, delle infrastrutture, degli insediamenti produttivi e dei centri urbani che riducono l'estensione e la funzionalità degli habitat.
BIOENERGIA
GLOSS. ENI
Energia derivante da processi di trasformazione di bioprodotti quali biomasse cerealicole, lignocellulosiche, delezioni animali, eccedenze
alimentari, rifiuti urbani cartacei, ecc.. E’ un’energia rinnovabile, non provoca aumenti di gas serra, in quanto l’anidride carbonica prodotta
durante la combustione viene riassorbita dalla biomassa in fase di sviluppo e si utilizza nella forma di biofuels (carburanti come etanolo e
metanolo), bioelettricità, calore, biogas.
BIOETICA
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Bioetica è la disciplina che indica un dovere morale dell'uomo per un rispetto e una reverenza verso la natura, sostenendo che il mondo naturale
ha un proprio diritto bioetico, incluso quello della esistenza, completamente indipendente da ogni considerazione circa la sua utilità per l'uomo.
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Nome
BIOFABBRICHE
fonte
GLOSS. ECOITALY
Sono delle strutture industriali, con finalità economiche, che allevano, moltiplicano, confezionano e vendono agli agricoltori degli insetti utili, da
distribuire nelle colture infestate al posto dei pesticidi. Numerose all'estero soprattutto in Olanda, costituiscono nel nostro paese una novità. La
prima biofabbrica italiana, il Biolab, si trova a Martorano di Cesena, in Romagna, ed è nata per ispirazione dell'Istituto di Entomologia Guido Grandi
dell'Università di Bologna, e con l'intervento dell'ENEA e dell'Assessorato all'Agricoltura dell'Emilia Romagna.
BIOFILE
ARPAC
Disposizione del terreno inquinato da bonificare mediante tecnica biologica in cumulo (pile, heap) all’interno del quale vengono introdotti,
mediante apposite reti separate di tubazioni, aria, sostanze nutrienti (nitrati, fosfati) e acqua, in modo da ottimizzare le condizioni di sviluppo ed
attività della flora batterica che attua la degradazione biologica, aerobica, degli inquinanti
BIOFILTRO
GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL
Sistema di filtraggio di liquidi o di gas, che sfrutta l’attività di microrganismi immobilizzati su una struttura di supporto. Si tratta di un invaso
(utilizzo di fossati preesistenti o creazione ex - novo) riempito con materiale inerte con diversa granulometria, per facilitare la formazione del film
biologico che ottimizza il processo depurativo.
BIOFITODEPURAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
E' la depurazione naturale svolta, attraverso la biodegrazione iniziale della sostanza organica (scarico) ad opera di batteri aerobi o anaerobi,
con successivo fitoassorbimento dei prodotti mineralizzati (azoto, fosforo, carbonio...) da parte di vegetali.
BIOFLUSHING
GLOSS. ENI
BIOFOULING
GLOSS. ENI
Tecnica combinata per il trattamento in sito di suoli permeabili inquinati, che sfrutta il metabolismo dei microrganismi, associata all’azione di un
biosurfattante.
Sviluppo in successione di micro e macrorganismi in grado di insediarsi su superfici artificiali e non, costituendovi il proprio habitat. Le
concrezioni di materiale organico e inorganico che si formano in ambienti particolarmente ricchi di nutrienti, ad opera di tali organismi, possono
raggiungere lo spessore di vari centimetri e possono modificare la resistenza e la solidità delle strutture immerse in mare.
BIOFUELS
GLOSS. ENI
Carburanti e combustibili ottenuti dalla trasformazione di materie prime di origine biologiche.
BIOGAS
GLOSS. ENI
Formazione di gas, per fermentazione anaerobica in presenza di microrganismi (batteri acidogeni, batteri acetogeni e metanobatteri) di rifiuti
industriali e agricoli o fanghi dei trattamenti delle acque urbane, il metano contenuto nel biogas può essere utilizzato per la produzione di
energia. . Dal processo di biogassificazione si ricavano, oltre al biogas, buoni fertilizzanti naturali.
BIOGEOGRAFIA
GLOSS. ENI
BIOHERMA
GLOSS. ENI
Disciplina che studia la distribuzione degli esseri viventi (biomi) sulla Terra e i fattori che la determinano. La biogeografia si può distinguere in
zoogeografia (studio della distribuzione degli animali) e fitogeografia (studio della distribuzione della vegetazione).
Corpo geologico organogeno costituito in ambiente sottomarino da scheletri di organismi bentonici costruttori, come coralli, briozoi, alghe,
archeociatidi e altri equivalenti.
BIOINDICATORI
ARPAV
Gli organismi vengono definiti come "bioindicatori" quando subiscono variazioni misurabili del loro stato naturale in presenza di inquinanti. Un
organismo può essere considerato un buon bioindicatore se manifesta risposte biologiche identificabili correlate alle differenti concentrazioni di
inquinanti (relazione dose/risposta). Il monitoraggio biologico o biomonitoraggio verifica le variazioni ecologiche indotte dalle alterazioni
dell'ambiente a diversi livelli: da un lato l'accumulo di sostanze inquinanti negli organismi tramite i bioaccumulatori, dall'altro gli effetti causati
tramite lo studio delle modificazioni morfologiche, strutturali o di vitalità degli organismi e le modificazioni nella composizione delle comunità
animali e vegetali. Sono stati quindi messi a punto test atti a valutare la tossicità acuta, la tossicità cronica o eventuali danni al patrimonio
genetico di adeguati sistemi biologici bersaglio. Per una più completa valutazione di un ecosistema si possono utilizzare differenti organismi
come bioindicatori.
BIOINGEGNERIA
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Propone interventi di restauro ambientale e di difesa del suolo attraverso tecniche "dolci", secondo un approccio ecologico in alternativa a
quello dell'ingegneria tradizionale. La capacità autodepurativa, gli interscambi idrici, l'habitat di animali e piante e gli ecosistemi con le tecnologie
"dure" dell'ingegneria tradizionale vengono infatti ridotti ed i paesaggio inaridito. Nel caso di un ripristino fluviale la misura più importante è quella
di lasciare lungo il corso un corridoio ripariale di almeno 10 metri.
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Nome
BIOITALY
fonte
ARPAV
Progetto con il quale l'Italia dal 1995 al 1997 ha svolto il lavoro di identificazione dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) nel proprio territorio
nazionale, nell'ambito della Direttiva Habitat. Il risultato finale consiste nell'implementazione da parte delle Regioni di una banca dati
informatizzata, di formulari cartacei Natura 2000 e delle relative cartografie.
BIOLOGIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sintesi di molte discipline che studiano la "vita" nella sua totalità. La biologia può essere suddivisa in: generale e applicata. I principali rami della
biologia generale sono la zoologia e la botanica. Il mondo vivente viene studiato considerando le forme (Morfologia), le funzioni (Fisiologia) e le
alterazioni di forme e funzioni (Patologia). Collegata con altre discipline morfologiche e fiosiologiche si può considerare la tassonomia o
sistematica, ovvero la classificazione il più possibile naturale delle innumerevoli varietà degli organismi animali e vegetali. Discipline
spiccatamente biologiche sono l’ecologia e la biogeografia. La biologia applicata, che si occupa del mondo vivente con un indirizzo pratico,
annovera, tra le altre discipline, l’agraria.
BIOLOGICAL OXYGEN DEMAND
GLOSS. ENI; ISTAT; ARPAV
Vedi BOD.
BIOLUMINESCENZA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Luce animale o vegetale dovuta a complesse reazioni chimiche. Presentano questo fenomeno alcune specie di batteri, di alghe e funghi e di
animali (spugne, meduse, insetti). Tra gli animali si trova soprattutto nei pesci che vivono a grande profondità. Alcune specie di pesci oceanici
abissali sono provviste di organi luminosi che servono come richiamo per attirare le prede.
BIOMA
GLOSS. ENI; AGENDA 21;
ARPAV
E’ la comunità di organismi viventi, sia del regno animale che vegetale caratteristica di una regione climatica e viene in genere distinto in base al
tipo di vegetazione. Sono biomi terrestri la tundra, la foresta di conifere boreale (o taiga), le foreste temperate, la foresta pluviale tropicale, la
prateria, la macchia mediterranea e il deserto.
BIOMASSA
ENEA; MINISTERO
DELL'AMBIENTE
Termine generico che indica tutta la materia organica sia di natura vegetale che animale presente, ad esempio, in un ecosistema. E’ un indice
della capacità produttiva di un particolare ambiente biologico. Normalmente viene espressa in peso (secco) per unità di superficie o in unità di
energia (J/m). Ovviamente l'unità di misura cambia a seconda dell'oggetto in esame. La biomassa di una popolazione di insetti, ad esempio, verrà
calcolata in g/m, mentre quella di una comunità erbacea presente in un prato in kg/m e quella di un bosco in t/ha. In campo energetico la
biomassa indica la quantità di materiale organico che può essere utilizzata per produrre energia per combustione o tramite fermentazione. Le
biomasse utili ai fini della produzione di energia includono il legno, liquami e feci animali, residui agricoli, forestali e della carta. Il concetto di
biomassa è strettamente collegato a quello di "produttività" che indica la produzione di biomassa per unità di tempo ed è un parametro funzionale
utile allo studio della qualità ambientale e all'evoluzione dello stato di un ecosistema
BIOPESTICIDI
GLOSS. ENI
Fitofarmaci.
BIOPILA
GLOSS. ENI
Il termine originario inglese, ormai utilizzato anche in italiano, indica la disposizione del terreno inquinato da bonificare mediante tecnica biologica
in cumulo (pile, heap) all’interno del quale vengono introdotti, mediante apposite reti separate di tubazioni, aria, sostanze nutrienti (nitrati, fosfati)
e acqua, in modo da ottimizzare le condizioni di sviluppo ed attività della flora batterica che attua la degradazione biologica, aerobica degli
inquinanti.
BIORAFFINERIA
GLOSS. ENI
BIOREATTORI
GLOSS. ENI
Raffineria che utilizza, oltre al petrolio, prodotti di origine agricola derivanti da coltivazioni dei terreni circostanti. E’ per ora uno schema
concettuale. La bioraffineria permetterebbe di sviluppare prodotti a elevate caratteristiche tecniche e ambientali (eteri, componenti altottanici per
benzine pulite, basi per lubrificanti, biodiesel, idrogeno per la desolforazione dei prodotti petroliferi, assorbenti biologici per fuoriuscite di
Sono reattori nei quali i parametri fisico-chimici (pH, temperatura, ossigeno, nutrienti e prodotti di reazione) vengono continuamente monitorati in
modo da mantenere un ambiente ottimale per lo sviluppo di una popolazione microbica applicabile ad esempio per degradare sostanze
organiche contaminanti. Tale popolazione può essere quella naturalmente presente nel suolo contaminato o può essere quella opportunamente
selezionata in laboratorio come la più adatta alla degradazione dei contaminati da abbattere. La bonifica mediante l’utilizzo di un bioreattore ha il
vantaggio sia di una maggiore efficienza, sia di poter utilizzare colture microbiche specializzate in grado di degradare contaminanti che non
potrebbero altrimenti essere trattati con una biodegradazione in situ.
BIORISANAMENTO
GLOSS. ENI
Processo di bonifica di un ambiente inquinato mediante il quale i microrganismi sono stimolati a degradare rapidamente sostanze inquinanti fino a
concentrazioni accettabili.
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Nome
fonte
BIOSENSORI
GLOSS. ENI
Organismi biologici, in genere semplici, caratterizzati da reazioni note a certe concentrazioni di specifici inquinanti e utilizzati quindi per
monitoraggi della qualità dell’ambiente.
BIOSFERA
ARPAV
Indica l'involucro esterno alla superficie terrestre, costituito da aria, acqua, suolo e sottosuolo (per la profondità di poche decine di metri), in cui
sussistono le condizioni essenziali alla vita; per estensione definisce l'insieme delle forme viventi presenti sul pianeta Terra. Con l'idrosfera,
insieme delle masse d'acqua, la geosfera, insieme dei substrati geologici, e l'atmosfera che è la massa d'aria che ci circonda, costituisce
l'ecosfera, in pratica, il pianeta stesso, considerato come la massima espressione dell'integrazione tra le varie componenti viventi (biotiche) e
non viventi (abiotiche). La biosfera non è una cosa separata dal resto, ma si compenetra con tutte le matrici ambientali; infatti gli esseri viventi
sono presenti sia all'interno dell'idrosfera che negli strati più bassi dell'atmosfera e nella geosfera (soprattutto nella pedosfera, cioè lo strato
superficiale dei suolo).
BIOSPARGING
GLOSS. ENI
BIOSTROMA
GLOSS. ENI
BIOTA
GLOSS. ENI
Tecnica di trattamento in situ di suoli contaminati nella zona insatura, consistente nell’immissione di nutrienti e di aria per favorire l’attività
biodegradativa della flora microbica presente.
Corpo di rocce sedimentarie calcaree organogene, formato in ambiente sottomarino, prevalentemente dall’accumulo di gusci e resti di organismi
bentonici, planctonici e nectonici. A differenza del bioherma, il biostroma è spesso stratificato.
Vita animale e vegetale caratterizzante una regione. Si usa anche per indicare collettivamente la flora e la fauna.
BIOTECNOLOGIE
ARPAV
Con il termine biotecnologie si indica genericamente l’impiego di organismi viventi in processi produttivi di diversa natura, sia in ambito industriale
che agricolo. In pratica si può definire biotecnologia "qualsiasi tecnica che utilizza fenomeni biologici o processi determinati da microrganismi,
per ottenere un processo tecnologico, cioè un qualcosa che in natura non si verificherebbe senza una progettualità dell'uomo” (Tamino G.,
2001).
L’applicazione delle biotecnologie è molto antica: già svariati millenni prima della nascita di Cristo nei processi di fermentazione venivano sfruttati
lieviti ed altri microorganismi per la produzione della birra, del vino, del pane e del formaggio. Nelle società agricole, inoltre, veniva svolta una
progressiva selezione di piante dotate di caratteristiche più favorevoli dal punto di vista alimentare o della coltivazione. Analogamente, per il
bestiame venivano ottenute - con adatti incroci - nuove specie con le caratteristiche desiderate (miglior rendimento, maggiore resistenza alla
fatica, ecc.).
Dal secolo scorso ad oggi le conoscenze sulla fisiologia dei processi cellulari si sono progressivamente evolute, consentendo una espansione
massiccia delle biotecnologie e il progressivo loro impiego a partire dal 1940 per la produzione industriale di antibiotici, di aminoacidi, vaccini,
enzimi, farmaci in grandi quantità.
Dalla fine degli anni ’70 le biotecnologie vengono rivoluzionate con le applicazioni della genetica e delle tecnologie del DNA ricombinante che
portano alla nascita di una vera e propria ingegneria genetica. Le moderne biotecnologie sono quindi in grado di apportare modificazioni nel
patrimonio genetico di microorganismi o di organismi più complessi per ottenere funzioni nuove o per potenziare funzioni già esistenti.
BIOTICO
GLOSS. ENI
Indica la presenza degli organismi viventi e dei processi vitali.
BIOTOPO
AGENDA 21
Ambiente fisico unitario in cui vive una singola popolazione animale e vegetale che offre determinate caratteristiche fisico-chimico-climatiche
omogenee ed entro il quale risiede una popolazione o associazione di organismi viventi (Biocenosi).
BIOTURBAZIONI
GLOSS. ENI
Tracce, solchi, impronte sui sedimenti incoerenti del fondo marino generati da animali nel loro transito o nello scavo di tane e gallerie.
BIOURBANISTICA
STREAMS - TREVISIOL
Disciplina che studia le condizioni, le manifestazioni e le esigenze di vita e di sviluppo delle città, concependo il territorio come organismo
vivente, in cui viene rispettata la chiusura dei cicli naturali delle risorse (acqua, energia, aria, materiali...). La biourbanistica vede il territorio non
come zonizzazione rigida, ma considera "l’organismo territorio" con la sua vita e quindi il suo metabolismo. Il metabolismo urbano presenta i suoi
input e i suoi output: gli input comuni a tutte le città urbane sono l’acqua, il cibo, il combustibile. Gli output sono gli scarichi idrici fognari, i rifiuti
solidi e l’inquinamento atmosferico.
BIOVENTING
GLOSS. ENI
Tecnica di bonifica biologica dei terreni in situ, mediante la quale viene indotta, tramite insufflazione o aspirazione per mezzo di appositi pozzetti
perforati nel terreno da bonificare, una circolazione forzata di aria, tale da fornire l’ossigeno necessario alla flora batterica che attua la
degradazione biologica, in condizioni aerobiche (vedi), degli inquinanti presenti nel sottosuolo
BISOGNO EDUCATIVO
ARPAV
Scarto tra comportamento auspicabile e comportamento in atto in un soggetto.
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Nome
fonte
BLOOM
GLOSS. ENI
BLOW OUT PREVENTER
GLOSS. ENI
Rapida ed abnorme crescita di una o più specie di organismi planctonici vegetali in un tratto di mare. Può derivare da condizioni ipertrofiche
causate da inquinamenti.
Vedi BOP.
BOCCA DEL CAMINO
GLOSS. META S.p.A. Modena
Sezione terminale retta del camino.
BOCCA DI USCITA DEL FUMO
GLOSS. META S.p.A. Modena
Apertura praticata nelle pareti o nelle coperture di un edificio, onde permettere l'uscita del calore/fumo in caso di incendio. Viene azionata
automaticamente e/o manualmente.
BOD
GLOSS. ENI; ISTAT; ARPAV
Biological Oxygen Demand. Indica il contenuto di sostanza organica biodegradabile, presente negli scarichi idrici, espresso in termini di quantità
di ossigeno necessario alla degradazione da parte di microrganismi in un test della durata di cinque giorni. Il parametro rappresenta un
indicatore del potenziale di riduzione dell’ossigeno disciolto nei corpi idrici ricettori degli scarichi con possibili effetti ambientali negativi. (mg/l di
O2)
BOIL OFF
GLOSS. ENI
Vapori di Gas Naturale Liquefatto, che si formano per evaporazione del GNL a seguito dello scambio termico con l’ambiente. Per evitare
l’emissione in atmosfera di gas naturale nelle navi adibite al trasporto di GNL e negli impianti di terra (liquefazione e rigassificazione), vengono
installate apposite apparecchiature per il recupero del boil off.
BOLOCORIA
ANPA
E' la disseminazione operata dalla stessa pianta (autodisseminazione) attraverso l'espulsione, il lancio, dei semi a distanza.
BONELLO
Zona che si forma come naturale evoluzione di uno "scanno" e che in genere è ricoperta da pochi palmi d'acqua.
BONIFICA
ARPAV
PROVINCIA TO; GLOSS.
GALGANO & ASSOCIATI; ENI
Ogni intervento di rimozione della fonte inquinante e di quanto dalla stessa contaminato fino al raggiungimento dei valori limite conformi all'utilizzo
previsto per l'area. (D.Lgs 22/97). Esistono diversi tipologie di interventi di bonifica: interventi di tipo chimico, che tendono a trasformare le
sostanze inquinanti in sostanze non pericolose interventi di tipo fisico, che riescono a rimuovere le sostanze inquinanti interventi di tipo termico,
che riescono a distruggere le sostanze inquinanti interventi di tipo biologico che sfruttano la capacità di alcuni batteri che si nutrono di sostanze
contaminanti.
BONIFICA BIOLOGICA (BIOREMEDIATION)
ARPAC
L'utilizzo di metodi biologici per recuperare o ripristinare suoli contaminati. Un metodo tipico fa uso di specifici batteri per decomporre i fenoli, un
inquinante importante in molti siti (Dic. Env. Sci. Techn.)
BONIFICA DI SERBATOIO O RECIPIENTE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Rimozione degli idrocarburi contenuti nel serbatoio o recipiente, in modo che l'atmosfera residua sia al di sotto del 20% del limite inferiore di
espositività.
BOP
GLOSS. ENI
Blow Out Preventer. Apparecchiatura idraulica di sicurezza, usata durante la perforazione di un pozzo petrolifero, destinata a prevenire
l’eruzione incontrollata del pozzo stesso. Poiché l’eruzione può avvenire anche con il passaggio, attraverso l’interno cavo delle aste di
perforazione, dei fluidi e dei gas in pressione provenienti dal giacimento, nei pozzi di perforazione le apparecchiature in questione sono dotate
anche di ganasce trancianti, che consentono di chiudere completamente il foro e interrompere quindi il passaggio dei fluidi all’interno delle aste.
BOSCAGLIA DI FORRA
ARPAV
Superficie costituita da un consorzio di piante arboree e arbustive che crescono in modo apparentemente disordinato su gole strette e ripide
formatesi per erosione.
BOSCO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Termine generale riferito a quelle formazioni vegetali che sono costituite da alberi e arbusti.
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Nome
BOSCO CEDUO
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Riferito a vegetazione in cui gli alberi e gli arbusti sono regolarmente tagliati, per esempio ogni 10-15 anni. Gli alberi dei boschi cedui comuni in
Italia sono il castagno, il nocciolo, il faggio.
BOSCO COETANEO, COETANEIFORME
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco costituito da alberi grosso modo della stessa età.
BOSCO DISETANEO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco costituito da alberi di età diversa.
BOSCO PLANIZIALE
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Formazione boschiva, tipica della pianura, in cui predomina Farnia (Quercus robur) e Carpino bianco (Carpinus betulus).
BOSCO TERMOFILO
ARPAV
Bosco che cresce spontaneamente in condizioni climatiche con temperature medie elevate.
BOTANICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Ramo delle scienze biologiche che studia il mondo vegetale in tutti i suoi aspetti, per esempio la classificazione e la descrizione degli organismi
vegetali (Botanica Sistematica), la forma esterna e l’anatomia delle piante (Morfologia),; le funzioni vitali delle piante (Fisiologia).
BPA
ARPAV
Buone pratiche agricole. Le buone pratiche agricole sono "l'insieme dei metodi colturali, che un agricoltore diligente impiegherebbe in una
regione interessata" (art. 28 del Reg. CE n. 1750/99). Contengono le indicazioni di base relative alle principali pratiche agronomiche e
fitosanitarie il cui rispetto costituisce la condizione di accesso ai benefici previsti dal Piano di Sviluppo Rurale.
BPL
D.Lgs 27 gennaio 1992, n. 120
Buona Prassi di Laboratorio. Riguarda il processo organizzativo in cui gli studi non clinici sulla sicurezza per la salute umana e l'ambiente
vengono programmati, eseguiti, controllati, registrati e riportati.
BPT
GLOSS. ENI
Best Practicable Technology. Concetto analogo a quello di BAT (Best Available Technology), a cui si aggiunge un’analisi dei costi che simili
tecnologie comportano (BATNEEC = Best available Technology Not Entailing Excessive Cost). Viene stabilita da certificatori ambientali,
accreditati da organismi internazionali.
BRACHIBLASTI
ANPA
Rami accorciati portanti una o più foglie.
BRADISISMO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Lento movimento verticale di una zolla terrestre, dovuto a cause diverse (tettoniche, vulcaniche etc.). questo fenomeno si riferisce al livello
medio del mare e si distingue in bradisismo negativo, a seconda che la terra si alzi o si abbassi rispetto al livello del mare.
BRATTEE
ANPA
Foglie trasformate, che si formano generalmente all'attaccatura dei fiori.
BREAKTHROUGH
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Miglioramento sostanziale di una determinata prestazione, tale da rappresentare una discontinuità rispetto alle precedenti performance. Alla
base di questo concetto sta la fiducia che la creatività e l'impegno dell'uomo, accompagnati da un metodo molto accurato, possano ottenere
cambiamenti importanti in senso positivo in qualsiasi tipo di processo.
BRIGLIA
ANPA
Opera trasversale rilevata. Ha la funzione di intrappolare i sedimenti, elevando il livello del letto e, perciò, di proteggere dall’erosione manufatti,
scarpate spondali o versanti (rincalzandoli al piede e riducendo la pendenza, quindi la forza erosiva).
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Nome
fonte
BRIOFITE
Piante terrestri non differenziate in radici, fusto e foglie e ancora condizionate dalla presenza di un elevato tasso di umidità. (muschi ed
epatiche)
BRUECKNER (ciclo di)
ANPA
GLOSS. ENI
Ciclo di fenomeni climatici e naturali ricorrenti in modo irregolare.
Comprende periodi di annate calde o secche, alternate con annate fredde o umide; avanzata e ritiro dei ghiacciai alpini; livello del mar Caspio e
dei fiumi che vi sfociano; oscillazioni dei parametri meteorologici. Questo ciclo era noto prima di Brueckner, che tuttavia lo riscoprì nel 1890
calcolandone la durata media attorno a 35 anni, con oscillazioni variabili tra 25 e 50 anni.
BRUGHIERA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Terreno più o meno pianeggiante ed esteso, povero di humus, ricoperto da una vegetazione arbustiva composta per lo più da brugo (da cui il
nome), erica, ginestra, robinia; talvolta vi si trovano noccioli, castagni, conifere. La brughiera è tipica dell'Europa settentrionale.
BS 7750
GLOSS. ENI
BS 8800
GLOSS. ENI
Lo standard BS 7750 venne emanato dalla British Standard Institution nel 1992. Contiene una specifica per l’adozione di un sistema di gestione
ambientale che assicuri e documenti la conformità delle azioni aziendali a politiche e obiettivi ambientali definiti.
Lo standard BS 7750 ha costituito la traccia per la emanazione successiva (1993) del Regolamento EMAS ed è oggi sostituito dalle norme della
serie ISO 14000.
Le British Standard 8800 sono state il primo esempio, a livello Paese, di standard in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
Recentemente sono stati pubblicati gli standard internazionali ISO della serie 18000, che riguardano il medesimo argomento.
BTC
STREAMS - TREVISIOL
BTX
GLOSS. META S.p.A. Modena
Misura (Mcal/mq/a) della biopotenzialità territoriale di un paesaggio (o una sua parte).
Sigla che indica la presenza di tre sostanze appartenenti alla classe dei COV: benzene, toluene, xilene. Il lorp rilevamento è ritenuto
particolarmente significativo in relazione agli effetti sulla salute umana.
BUCO DELL’OZONO
ARPAV
Termine utilizzato per indicare la diminuzione della concentrazione dell’ozono stratosferico in prossimità del Polo Sud e in corrispondenza di altre
aree del pianeta, dovuta in parte a fattori naturali ma soprattutto a causa di alcuni inquinanti rilasciati in atmosfera (soprattutto CFC e BFC). Il
“buco dell’ozono” determina una riduzione dell’effetto schermante delle molecole di ozono con un conseguente aumento dei raggi UV che
giungono sulla superficie della Terra.
BUFFER STRIP (fascia tampone)
ANPA
Zona riparia a forma longitudinale, interposta tra il sistema fluviale e il territorio circostante, che svolge numerose funzioni ecologiche.
Utilizzando il termine "buffer strip", anziché quello di "fascia riparia" s’intende riferirsi essenzialmente alla sua funzione di intercettare e
depurare i nutrienti e gli inquinanti dilavati dal territorio, prima che essi giungano al fiume.
BULKING
Indica una condizione di non sedimentabilità dei fiocchi di fango per eccessiva presenza di batteri filamentosi.
STREAMS - TREVISIOL
BUONA PRASSI DI LABORATORIO
Vedi BPL.
BUONE PRATICHE AGRICOLE
ARPAV
Vedi BPA.
BUSINESS PROCESS REENGINEERING
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Tecnica di riprogettazione e riorganizzazione dei processi, caratterizzata, più che dall'apportare modifiche al processo esistente, dal
reimpostarlo ex novo. Si utilizza quando le prestazioni dei processi sono molto lontane da quelle attese.
C.S.C.
ARPAV
Quantità massima di cationi adsorbibili (cationi scambiabili) dai colloidi organici e minerali del suolo, espressa in milliequivalenti per 100 grammi di
suolo.
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Nome
fonte
CABINA DI DECOMPRESSIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
CABINA ELETTRICA
GLOSS. META S.p.A. Modena
Impianto che permette di ottenere una notevole diminuzione della pressione del gas metano in prossimità delle utenze o dove è necessario
mettere in comunicazione gasdotti operanti a pressioni differenti.
Impianto della rete elettrica di distribuzione per la trasformazione della tensione.
CALANCHI
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Sono forme di erosione che producono (generalmente lungo i versanti esposti a sud) sistemi di minutissime vallecole separate da crestine a
disposizione ordinata (spina di pesce, a raggiera, a pettine, ecc.).
CALANCO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Forma di erosione tipica dei terreni argillosi. L’acqua scava nei pendii solchi paralleli o convergenti, che restano separati da sottili costolature a
forma di lame.
CALCARE
ARPAV
Roccia sedimentaria formata principalmente da carbonato di calcio con minime percentuali di dolomite, bitume o argilla, spesso di origine fossile
o derivante da spoglie calcaree di animali e vegetali. I calcari trovano impiego come pietre ornamentali per rivestire pavimenti e interni, da
costruzione, per preparare calce e cemento.
CALCARE ATTIVO
ARPAV
CALCARE TOTALE
ARPAV
Frazione finemente suddivisa del calcare totale, suscettibile di solubilizzarsi rapidamente sotto forma di bicarbonato. In realtà il metodo analitico
utilizzato determina gli ioni calcio solubilizzati da tutti i sali.
Quantitativo totale di carbonati presenti nella frazione del suolo inferiore a 2 mm; espresso come carbonato di calcio.
CALCAREO (suolo)
Suolo contenente una quantità di carbonato di calcio tale da dare effervescenza visibile o almeno udibile se trattato con acido cloridrico.
CALCARI
ARPAV
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Sono rocce costituite principalmente da carbonati e possono avere diverse origini: Calcari organogeni dovuti all'accumulo di resti organici
(calcari di scogliera, calcari a coralli, alghe, crinoidi o foraminiferi); Calcari di precipitazione chimica (calcari evaporitici, calcari oolitici o pisolitici);
Calcari detritici o clastici dovuti alla deposizione meccanica di frammenti di carbonato (se di origine organica assumono il suffisso bio-) e
suddivisi in base alla granulometria della matrice in micriti o spariti.
CALCICO (orizzonte del terreno)
ARPAV
Orizzonte di accumulo di carbonati di calcio e magnesio di origine pedogenetica. Si indica con k (per es. Ck).
CALDAIA
GLOSS. META S.p.A. Modena
CALDAIA A BASSA TEMPERATURA
GLOSS. META S.p.A. Modena
CALDAIA A GAS A CONDENSAZIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
L'unità centrale scambiatore termico-bruciatore destinata a trasmettere all'acqua il calore prodotto dalla combustione.
Caldaia che può funzionare in regime continuo, in cui la temperatura dell'acqua di alimentazione è compresa tra 35 e 40° C, e che in certi casi
può dare luogo a condensazione. Sono comprese le caldaie a condensazione che utilizzano combustibili liquidi.
Caldaia progettata per poter condensare in permanenza una parte considerevole del vapore acqueo contenuto nei gas.
CALDAIA DA INSTALLARE IN UN AMBIENTE ABITATO (IMPIANTI TERMICI)
GLOSS. META S.p.A. Modena
Caldaia con potenza nominale utile inferiore a 37 kW progettata per riscaldare, mediante il calore emesso dall'involucro, l'ambiente abitato in cui
è installata, provvista di vaso di espansione aperto che provvede all'alimentazione con acqua calda mediante circolazione naturale per gravità;
sull'involucro di questa caldaia è menzionato esplicitamente che deve essere installata in un ambiente abitato.
CALIBRAZIONE
ARPAV
E' il controllo dell'accuratezza e della precisione di una grandezza di riferimento mediante un qualsiasi strumento di misura.
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Nome
fonte
CALICE
ANPA
Involucro esterno del fiore costituito dai sepali.
CALORE
GLOSS. ENI
Forma di energia che si trasmette da un corpo più caldo ad uno più freddo, trasformandosi in energia interna del corpo ricevente. Il calore non si
trasmette mai spontaneamente da una sostanza più fredda ad una più calda.
CALORIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Unità di misura del calore. Si definisce come la quantità di calore necessario per aumentare la temperatura di 1 grammo d’acqua distillata da
14,5°C a 15,5°C, a pressione atmosferica normale. Generalmente viene usato il suo multiplo, la kilocaloria (Kcal), pari a mille calorie. Il contenuto
energetico degli alimenti si indica in Kcal (per esempio 1 uovo = 85 kcal).
CAMBIAMENTI CLIMATICI
ARPAV
CAMBICO (orizzonte del terreno)
ARPAV
Il clima non è costante: varia da zona a zona (si pensi ad esempio quanto è diverso il clima marino da quello montano) e varia nel tempo, sia per
periodi di alcuni decenni, sia per periodi più lunghi (ad esempio le ere glaciali si sono ripetute con frequenze di alcune decine di migliaia di anni).
Quando però il clima varia troppo velocemente si parla di “cambiamenti climatici”. Poiché tali cambiamenti si manifestano su scala planetaria, cioè
coinvolgono tutta o gran parte della Terra, si è soliti parlare di cambiamento globale o global change. Quando si parla di “alterazioni climatiche”,
si intendono i cambiamenti climatici specificatamente indotti dalle attività antropiche, cioè causati dall’uomo. Allo stato delle conoscenze attuali, il
contributo dell’uomo al global change risulta per lo più connesso all’alterazione della composizione chimica dell’atmosfera per effetto
dell’aumento della concentrazione di gas serra, sia di quelli già presenti in natura come l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e il
monossido di azoto (NO sia di quelli immessi da attività industriale, come gli idrofluorocarburi (HFCs), i perfluorocarburi (PFCs) e l’esafloruro di
zolfo (SF6).
Già dal rapporto del 1996 dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) emergevano il continuo lento aumento della temperatura sul
pianeta, la crescita continua della concentrazione di gas serra in atmosfera e la necessità di forti riduzioni nelle emissioni. Il successivo
rapporto del 2001 conferma e rafforza le conclusioni precedenti, sottolineando che un cambiamento climatico nel pianeta è effettivamente in
atto, con un aumento della temperatura media globale superficiale compreso tra 0.2 e 0.6° C dalla fine del XIX secolo.
Orizzonte minerale di alterazione con cambiamenti nella struttura e nel colore del materiale di partenza (vedi). Generalmente viene indicato con
Bw.
CAMEFITE
ANPA
Piante erbacee o legnose alla base adattate a superare la stagione sfavorevole portando le gemme ad una altezza massima di 25 cm dal livello
del suolo, su rametti dritti o coricati.
CAMERA DI CALMA
GLOSS. META S.p.A. Modena
CAMERA DI COMBUSTIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
CAMINO
GLOSS. META S.p.A. Modena
Dispositivo atto a separare dai fumi, essenzialmente per effetto della forza di gravità, le particelle in essi contenute.
Parte di un impianto termico nella quale brucia il combustibile. Ogni focolare costituisce una unità termica. Fumi: prodotti della combustione
immessi nell'atmosfera.
Tubazione verticale utilizzata per immettere in atmosfera ad altezza opportuna i fumi in uscita dall'impianto di combustione.
CAMPAGNA
ARPAV
Insieme di azioni programmate e/o effettuate finalizzate a perseguire determinati obiettivi (es. campagna di informazione in campo ambientale,
campagna di monitoraggio di determinati inquinanti ambientali ecc.).
CAMPIONAMENTO
VOCABOLARIO
INTERNAZIONALE DI
METROLOGIA
Campione materiale, apparecchio per misurazione o sistema di misurazione inteso a definire, realizzare, conservare o riprodurre una unità
ovvero uno o più valori noti di una grandezza per trasmetterli per confronto ad altri strumenti per misurazione.
CAMPIONE
GLOSS. SCHEDA 2000
Porzione avente caratteristiche omogenee, in una o più aliquote, di una determinata matrice ambientale (acqua, aria, suolo) o di un determinato
lotto di materiale che è prelevato e trasportato al laboratorio.
CAMPO DI NORMAZIONE
EN 45020:1998
Insieme di oggetti di normazione tra loro correlati. Ad esempio: l'ingegneria, i trasporti, l'agricoltura, le grandezze e le unità potrebbero essere
considerati come esempi di campi di normazione.
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Nome
fonte
CAMPO ELETTRICO
Regione di spazio in cui si risente l’effetto di una forza di tipo elettrico, dovuta alla presenza di corpi elettricamente carichi. Si rivela la sua
presenza esplorando con una carica puntiforme q la porzione di spazio che circonda un sistema di corpi carichi; la carica q risentirà di una
forza F. Il campo elettrico E viene definito come E = F/q e fornisce una rappresentazione del campo indipendente dalla carica q.
CAMPO ELETTROMAGNETICO
ARPAV
ARPAV
In maniera molto elementare, si può dire che la presenza di una sorgente di carica elettrica q nello spazio genera un campo elettrico statico: in
pratica una serie di linee di forza che si allontanano dalla sorgente. Se la carica elettrica q si muove nello spazio, o meglio, se c’è un flusso di
cariche elettriche che scorre in un conduttore (come un flusso d’acqua all’interno di un tubo che si sposta da un punto a maggior pressione ad
uno a pressione inferiore), si crea una corrente elettrica. Avremo così un moto di cariche negative in un senso e un analogo moto di cariche
positive nel verso opposto. Convenzionalmente si dice che la corrente fluisce dal polo positivo (cioè dai punti a potenziale maggiore) al polo
negativo (corrispondente ai punti a potenziale minore). Tra due punti a diverso potenziale esiste dunque un campo elettrico.
I fenomeni elettrici e magnetici sono strettamente collegati e dipendenti tra di loro: dove si verifica il passaggio di una corrente elettrica (e quindi
esiste un campo elettrico), si genera un campo magnetico. Analogamente variazioni nel circuito di un campo magnetico inducono in un
conduttore un flusso di corrente elettrica (induzione magnetica). Campo elettrico e campo magnetico, sono dunque per loro natura inscindibili in
quanto la variazione dell’uno è sorgente dell’altro. Da queste premesse nasce il concetto di campo elettromagnetico come entità unica.
Variazioni periodiche del campo elettrico e magnetico determinano la diffusione del campo elettromagnetico nello spazio a grandi distanze sotto
forma di onde, che vengono appunto definite radiazioni elettromagnetiche (EM).
CAMPO GRAVIMETRICO TERRESTRE
GLOSS. ENI
Insieme dei valori della forza di attrazione esercitata dalla terra in ogni suo punto, secondo la legge di Newton (F=G× m× M/r2). Nel caso della
terra è detta "forza di gravità". Si definisce "intensità del campo gravitazionale" in un punto, la forza di gravità agente su un corpo di massa
unitaria posto in quel punto.
CAMPO MAGNETICO
ARPAV
Regione di spazio nella quale si manifestano azioni magnetiche, dovute a interazione tra dipoli magnetici oppure generate da conduttori percorsi
da corrente elettrica. Un campo magnetico viene descritto dal vettore H, chiamato intensità del campo magnetico e definito come la forza agente
su una massa magnetica unitaria. Spesso si preferisce descrivere un campo magnetico mediante il vettore induzione magnetica B e ridefinire H
come H = B/µ, dove µ è la permeabilità magnetica del mezzo in esame.
CAMPO MAGNETICO TERRESTRE
GLOSS. ENI
Campo magnetico equivalente a quello generato da un dipolo magnetico situato al centro della terra (una tozza calamita cilindrica passante per il
centro della terra, con asse inclinato di circa 11° rispetto all’asse terrestre e le polarità a 400 km dal centro della terra). L’unità di misura
dell’intensità del campo magnetico utilizzata nei rilievi aeromagnetici è il gamma (g). L’intensità del campo magnetico terrestre varia da 35.000 a
65.000 gamma, passando dall’equatore alle zone polari. Il campo magnetico terrestre è una grandezza vettoriale, per cui ha una componente
orizzontale (declinazione magnetica), una verticale (inclinazione magnetica) ed una risultante (campo magnetico totale).
CANALE
STREAMS - TREVISIOL
Sede di scorrimento, scavato artificialmente, di acque usate per l’irrigazione, la navigazione, l’industria. Conduttura, acquedotto di grande
capacità. A partire dalle civiltà dell’Indo, tutte le società hanno costruito canali per l’irrigazione, la difesa, l’energia, l’artigianato, l’industria, oltre
che, naturalmente, per l’approvvigionamento idrico.
CANALI DA FUMO
GLOSS. META S.p.A. Modena
Insieme delle canalizzazioni attraversate dai fumi prodotti dalla combustione.
CANCEROGENO
ARPAV
CANCRO
ARPAV
Si dice di un agente chimico o fisico capace di causare il cancro. E’ stato dimostrato che alcuni agenti chimici o fisici (come ad esempio alcuni
idrocarburi policiclici aromatici, il cromo esavalente o le radiazioni ionizzanti), sono cancerogeni. I tumori causati da agenti presenti nell’ambiente
di vita o di lavoro non si possono in alcun modo distinguere da quelli che si verificano spontaneamente. La capacità cancerogena viene studiata
nell’animale da esperimento e tramite studi epidemiologici che dimostrino che nei soggetti esposti ad un determinato agente esiste un maggior
rischio, vale a dire una maggiore probabilità, di andare incontro a tumore rispetto alla popolazione generale, dello stesso sesso, età, abitudini di
vita. Si dice anche che per una esposizione ad una sostanza è stato dimostrato un eccesso di tumori.
Lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) organismo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, classifica il livello di evidenza
della capacità cancerogena in categorie.
Si definisce cancro un gruppo di oltre 100 diverse malattie che si verificano quando una cellula o un gruppo di cellule si moltiplica in modo
anomalo, atipico e incontrollato. Può interessare tutti i tessuti del corpo e assume caratteristiche diverse in ciascuna sede in cui si sviluppa. La
maggior parte delle forme cancerose portano il nome del tipo di cellule o dall'organo in cui la malattia inizia, come ad esempio la leucemia per la
proliferazione delle cellule del sangue o il cancro del polmone.
CANNETO
ANPA
Ai fini della compilazione della scheda I.F.F. si è inteso definire come canneto un insieme di cenosi vegetali tipiche di zone umide, tra i quali i
canneti, i fragmiteti, gli scirpeti, i cariceti, i tifeti; sono, invece, esclusi i canneti di Arundo donax.
CAPACITA'
UNI EN ISO 9000:2000
Abilità di un'organizzazione, sistema o processo a realizzare un prodotto in grado di rispondere ai requisiti per quel prodotto.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
CAPACITÀ COMPLESSIVA DI UN DEPOSITO
GLOSS. ENI
CAPACITÀ COMPLESSIVA DI UN DEPOSITO ESPRESSA IN MASSA
GLOSS. ENI
Capacità, in mc., pari alla somma delle capacità geometriche di serbatoi fissi, serbatoi mobili e recipienti mobili, condutture ed impianti.
Quantità massima di g.p.l., espressa in kg, che può essere detenuta nel deposito sulla base di apposita autorizzazione (in serbatoi fissi e/o in
recipienti mobili).La capacità di riempimento di un recipiente mobile è la quantità massima di g.p.l., espressa in kg, che è consentito immettere nel
recipiente.
CAPACITÀ DI CARICO (CARRYING CAPACITY)
ENEA
CAPACITÀ DI DEFLUSSO O DI SFOLLAMENTO
GLOSS. ENI
E' un concetto sviluppato per valutare qual è la massima popolazione che può sopportare un determinato ambiente o ecosistema senza che
venga compromesso. Si esprime come numero di individui per unità di superficie.
Numero massimo di persone che, in un sistema di vie d'uscita, si assume possano defluire attraverso una uscita di "modulo uno". Tale dato,
stabilito dalla norma, tiene conto del tempo occorrente per lo sfollamento ordinato di un compartimento.
CAPACITÀ DI PARCAMENTO
GLOSS. ENI
E' data dal rapporto tra la superficie netta del locale e la superficie specifica di parcamento.
CAPACITÀ NETTA
GLOSS. ENI
Il volume espresso in millilitri del recipiente del generatore aerosol confezionato.
CAPACITA’ AUTODEPURANTE
GLOSS. ENI
CAPACITA’ D’USO DEL SUOLO
GLOSS. ENI
CAPACITA’ DEPURATIVA
GLOSS. ENI
CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO
GLOSS. ENI
Capacità di un corpo idrico o di un terreno di depurarsi in modo naturale da sostanze inquinanti (ad esempio petrolio, prodotti chimici, ecc.)
attraverso processi biologici come il metabolismo batterico, di tipo aerobico o anaerobico.
Potenzialità di utilizzazione di un suolo in determinati modi o con determinate pratiche di gestione, in funzione della presenza o meno di una o più
limitazioni, quali pendenza o scarsa permeabilità.
La possibilità che ha un determinato ambiente di purificare l’immissione di un inquinante. La capacità depurativa varierà in base al tipo di
ambiente considerato e alla quantità e tipo di sostanza estranea immessa.
Capacità di un mezzo poroso di poter assorbire liquidi o gas per tutta la sua massa.
CAPACITA’ DI CAMPO (del terreno)
ARPAV
Massima quantità di acqua che un suolo può trattenere, una volta che sia stata eliminata l'acqua gravitazionale. Corrisponde all'acqua presente
nel suolo (pF 2.0) quando esso, dopo essere stato saturato, ha subito la fase di drenaggio rapido, che generalmente dura da uno a tre giorni.
CAPACITA’ PORTANTE
Carico per superficie unitaria che può essere sopportato dal terreno.
GLOSS. ENI
CAPACITA’DI SCAMBIO CATIONICO
Vedi C.S.C.
CAPITALE NATURALE
ARPAT
E' composto dall'insieme dei sistemi naturali (mari, fiumi, foreste, fauna, flora) e dei prodotti dell'agricoltura, della pesca, della caccia nonché dal
patrimonio artistico e culturale presente in un dato territorio.
CAPITOZZA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Portamento di alcune specie arboree (Salice bianco, Pioppo nero, gelsi) indotto dalla ripetuta ceduazione della ramificazione primaria con
conseguente ingrossamneto della testa del fusto.
CAPSULA
ANPA
Frutto secco deiscente che a maturità si fessura secondo linee longitudinali o pori. Organo delle Briofite dove si formano le spore (sporangio).
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Nome
fonte
CAPTAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Prelievo dell’acqua che può avvenire o dalle falde, nel qual caso si usano i pozzi, dotati di pompe di sollevamento dell’acqua, e manufatti per il
collegamento alle opere di adduzione, o da sorgenti e invasi, mediante la costruzione di condotte che la portino fino ai centri abitati. Dai fiumi
l’acqua viene captata tramite la costruzione di traverse o dighe per poter realizzare le condizioni idrauliche adatte per l’alimentazione delle opere
di presa.
CARATTERE EREDITARIO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Termine usato in genetica; indica una caratteristica di un essere vivente che viene trasmessa dai genitori ai figli. I caratteri ereditari sono
posseduti da un individuo e non da un altro, da una specie e non da un’altra e possiedono la loro base fisica nei cromosomi o più
specificamente in "pezzetti" di cromosomi chiamati geni. I caratteri si distinguono in dominanti che predominano su di altri detti recessivi (dal
latino recedere = restare indietro). Alcuni esempi di caratteri ereditari nell’uomo sono la forma del naso e delle orecchie; il colore degli occhi,
della pelle e dei capelli; il gruppo sanguigno.
CARATTERISTICA
UNI EN ISO 9000:2000
Elemento distintivo che può essere fisico (per esempio, meccaniche, elettriche, chimiche o biologiche), sensoriali (odore, tatto, gusto, vista,
udito), comportamentali (cortesia, onestà, veridicità), temporali (puntualità, affidabilità, disponibilità), ergonomiche (caratteristiche fisiologiche o
riferite alla sicurezza delle persone), funzionali (es. la velocità massima di un aereo)
CARBON TAX
GLOSS. ENI
Tassa definita sulla base del contenuto di carbonio del bene tassato e finalizzata a far ricadere i danni ambientali, causati dal carbonio,
sull’inquinatore. In ambito europeo, l’ipotesi di una carbon tax è stata avanzata in una comunicazione della Commissione al Consiglio nell’ottobre
1991 ed è successivamente divenuta proposta formale nel giugno 1992 come parte di una più ampia strategia di riduzione delle emissioni di
anidride carbonica. Appoggiata solo da alcuni paesi, la proposta non ha raggiunto l’accordo unanime degli Stati membri dell’Unione Europea.
CARBONE
GLOSS. ENI
Minerale originato dalla carbonificazione (distallazione in assenza di aria) di materiale vegetale, soprattutto legno, che si è accumulato in
ambiente anaerobico e che è stato sepolto da una coltre sedimentaria. Il carbone ha la proprietà di bruciare con reazione fortemente
esotermica. Nell’analisi dei diversi tipi di carbone vengono determinati l’umidità, le materie volatili, il tenore delle ceneri, il carbonio fisso e lo zolfo.
Secondo la classificazione geologica, il carbone può essere suddiviso in:
torba (peaf): carbone relativamente recente formatosi in seguito alla decomposizione lenta di vegetali, generalmente palustri, in presenza di
acqua e di organismi anaerobici. Umidità fino al 75%;
lignite (brown coal): carbone proveniente da piante arboree. Presenta tracce visibili delle materie prime vegetali ed è di formazione
relativamente recente. A contatto con l’aria tende facilmente a polverizzarsi e a liberare materie volatili. E’ di difficile immagazzinaggio e
trasporto, perché presenta forti rischi di combustione. Ha umidità superiore al 21%.
litantrace sub-bituminoso (sub-bituminous coal): carbone fossile, di aspetto nero e legnoso, che si polverizza abbastanza lentamente a contatto
con l’aria. La sua combustione sviluppa una grande quantità di fumo. Viene impiegato principalmente per la produzione di vapore nelle centrali
elettriche;
litantrace bituminoso (bituminous coal): è il carbone per antonomasia, quello più comunemente utilizzato nel commercio internazionale per la
produzione di energia elettrica. Le sue sostanze volatili variano dal 14% ad oltre il 40%, mentre l’umidità non supera il 21% (ma per il seaborne
trade - cioè il carbone trasportato via mare - è inferiore al 12%). Produce fumo nella combustione, si decompone facilmente se esposto all’aria;
antracite (anthracite): carbone di rango più elevato di tutti, caratterizzato da una percentuale di materie volatili inferiore al 10% e da una elevata
percentuale di carbonio. L’antracite ha un aspetto lucido metallico, brucia lentamente senza fumo, non è usata nella produzione di energia
elettrica per il suo alto costo e la sua difficile reperibilità.
CARBONE (trattamento del)
GLOSS. ENI
CARBONE ATTIVO
GLOSS. ENI
Processo essenzialmente fisico tendente a ridurre le percentuali di cenere e zolfo, nonché a rendere omogenea la pezzatura del prodotto, allo
scopo di aumentarne il potere calorifico e diminuire l’inquinamento atmosferico. E’ sinonimo di preparazione del carbone.
Particolare tipo di carbone, finemente macinato, caratterizzato da un enorme numero di pori nei quali possono essere adsorbite (Adsorbimento)
sostanze liquide o gassose.
CARBONIO ORGANICO TOTALE
GLOSS. ENI
Vedi COT.
CARBURANTE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Termine usato per indicare tutte le sostanze combustibili (liquide o gassose) che miscelate con un comburente, come ad esempio l’ossigeno,
formano una miscela esplosiva. Tra questi ricordiamo la benzina usata per l’autotrazione.
CARICETO
ARPAV
Zona umida coperta perlopiù da piante erbacee che vivono nelle zone umide e acquitrinose appartenenti alla famiglia delle Ciperacee, genere
Carex.
CARICO AMBIENTALE
ARPAT; ARPAV
L'insieme delle pressioni esercitate dai fattori antropici presenti in un'area, sul complesso delle risorse ambientali.
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Nome
fonte
CARPOFORO
ANPA
Peduncolo che si sviluppa alla base dell'ovario e che a maturità sorregge il frutto.
CARSISMO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Insieme di fenomeni di erosione chimica e meccanica provocati dalle acque piovane sulle rocce carbonatiche (in particolare sui calcari)
facilmente solubili e rese permeabili all’intensa fratturazione. In superficie si formano concavità imbutiformi dette doline, sequenze di solchi
(campi carreggiati), ampi bacini chiusi, privi di deflusso superficiale (uvala, polje). Le acque che scorrono in profondità creano cunicoli e grotte,
spesso di grandi dimensioni.
CARTA DA MACERO
ARPAC
Carta recuperata dopo l'uso, o costituente sfridi di trasformazione, utilizzata per essere riconvertita in pasta per usi cartari (COMIECO).
CARTA DEL TURISMO SOSTENIBILE
ARPAV
Documento fondamentale redatto in occasione della Conferenza di Lanzarote patrocinata dal WTO e dall'UNESCO nel 1995. La carta raccoglie
18 principi che delineano in maniera abbastanza generale e generica in quale modo il turismo possa essere pianificato e svolto in modo tale da
salvaguardare risorse naturali e patrimonio perle generazioni future. La Carta del Turismo Sostenibile ha seguito e preceduto la compilazione di
numerosi altri decaloghi di norme di comportamento (UNEP, 1996).
CARTA DELLA NATURA
ARPAV
Il progetto Carta della Natura previsto dalla legge 394/91 “Legge quadro sulle aree naturali protette” consiste nella realizzazione di una
cartografia dell’intero territorio nazionale a diverse scale di analisi, che permetta di identificare lo stato dell’ambiente naturale e di stimarne
qualità e vulnerabilità. Il prodotto, fruibile da Amministrazioni centrali e locali, fornisce utilissime informazioni a supporto della pianificazione
territoriale.
CARTAGENA PROTOCOL ON BIOSAFETY
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
E' un supplemento alla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) ed è stata firmata il 29 gennaio 2000. Questo protocollo mira a tutelare la
biodiversità biologica esistente attualmente dal rischio potenziale che deriva dalla produzione e utilizzazione degli organismi geneticamente
modificati nell'ambiente.
CARTASTROFE NATURALE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Qualsiasi rivolgimento o evento disastroso di natura geologica che ha provocato e provoca il progressivo cambiamento d’aspetto della terra.
Possiamo annoverare tra le catastrofi naturali eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni e frane.
CARTE DI VALUTAZIONE DELLA FRAGILITÀ, DISSESTO E DEGRADO
AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL
CARTE DI VALUTAZIONE DELLA NATURALITÀ E ARTIFICIALITÀ
STREAMS - TREVISIOL
CARTE DI VALUTAZIONE DELLE POTENZIALITÀ E TRASFORMABILITÀ
STREAMS - TREVISIOL
Carta di base a scala 1:10.000 0 1:5.000.Contenuti: fragilità ambientale, ad esempio zone di transizione, zone carsiche, zone umide, golene, ripe
fluviali, superfici detritiche, dune mobili, ecc. Dissesto naturale, ad esempio, frane, calanchi, erosioni fluviali, eoliche, marine, ecc. Degrado
ambientale indotto dalle attività umane, quale il degrado di aria, suoli, acque e della vegetazione, suddiviso in degrado fisico o chimico, biologico,
ecologico. Degrado funzionale, quale il degrado economico, produttivo e di fruibilità. Degrado paesaggistico, quale il degrado percettivo sulle
grandi estensioni, il degrado estetico delle qualità architettoniche ed ornamentali, il degrado culturale, legato alla perdita di legami con l’habitat di
vita, ecc.
Rappresentano lo stato della naturalità e della trasformazione (carta di base a scala 1:10.000 o 1:5.000).Contenuti: vengono definiti cinque indici
e classi di naturalità e di trasformazione a partire dal concetto di biopotenzialità (condizione climax) e di artificialità (massima trasformazione).
Carta delle potenzialità naturali, agronomiche, di sviluppo urbano o edificatorio e produttivo (carte di base a scale 1:10.000, 1:5.000 e per zone
campione a scala 1:2.000).Carte della trasformabilità dell’ambiente naturale, rurale e urbano (carte di base come sopra).Contenuti:
evidenziazione delle diverse potenzialità produttive o possibilità di trasformazione e uso delle risorse e dei beni presenti nei vari ambienti
naturali, rurali e urbani. Assieme alle zone trasformabili, di cui si possono definire indici o classi relative, sono messe in evidenza le aree non
trasformabili salvaguardate per tutelare la produttività naturale e quindi protette o conservate, per funzioni di tutela agricola o storicoarchitettonica.
CARTE ECOLOGICHE
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Sono dichiarazioni a carattere generale che in passato hanno svolto un ruolo notevole ed ancor oggi costituiscono un punto di riferimento per il
dibattito sul rapporto uomo-ambiente e sulla necessità di codificare con leggi e norme il diritto dell'uomo a vivere in un ambiente sano ed in
equilibrio ecologico.
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Nome
CARTOGRAFIA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scienza complessa che comprende tutte le operazioni scientifiche, tecniche ed artistiche necessarie all’elaborazione e all’allestimento delle
carte geografiche e dei diversi sistemi di espressione grafica sulla base di rilevamenti diretti del terreno e di altre fonti di cartografiche o
documentarie. Il termine cartografia si riferisce non solo alla produzione ma anche alla lettura e all’utilizzo delle carte.
CASERA
ARPAV
Casa in montagna dove, in estate, si producono formaggi.
CATALISI
GLOSS. ENI
CATALIZZATORE
GLOSS. ENI
Fenomeno per cui una piccola quantità di una sostanza accelera notevolmente una reazione chimica, senza essere consumata.
Materiale utilizzato per aumentare la velocità e la selettività delle reazioni chimiche. Il catalizzatore non prende parte alla reazione chimica e può
essere nella stessa fase dei reagenti (catalisi omogenea: reagenti in fase gassosa e catalizzatori in fase gassosa) o in fase diversa (catalisi
eterogenea: reagenti in fase gassosa o liquida e catalizzatore solido). Il catalizzatore perde la sua attività con l’uso e deve essere
periodicamente rigenerato o sostituito.
CATASTROFI ECOLOGICHE
ARPAV
Si intende per catastrofe ecologica un avvenimento caratterizzato da conseguenze disastrose che esercitano effetti distruttivi su vaste
estensioni dell’ambiente naturale nonché sull’uomo e sulle sue attività socioeconomiche per periodi di tempo prolungati. Le catastrofi ecologiche
possono essere determinate da cause di origine naturale oppure da attività umane. Gli effetti possono manifestarsi in maniera improvvisa (ad
esempio una fuga di gas tossico, un terremoto), in altri casi le catastrofi ecologiche si manifestano progressivamente, come risultato di processi
i cui effetti restano poco percepibili per lungo tempo anche se i danni che provocano hanno dimensioni notevoli. Le catastrofi ecologiche
possono essere classificate in base alle cause e alla natura dei fenomeni che le contraddistinguono: cause di tipo geofisico (terremoti, eruzioni
vulcaniche, maremoti), climatico (cicloni, gelate, inondazioni, siccità), demografico (sovrappopolazione), tecnologico (grandi inquinamenti,
inverno nucleare). Negli ultimi anni si è osservato un incremento progressivo della frequenza delle catastrofi ecologiche, sia causate dall'uomo,
che di origine naturale, in particolare in regioni ad alta densità di popolazione ed elevata probabilità di catastrofi, come nel cosiddetto Terzo
Mondo. Sono più vulnerabili le aree in cui non esiste un’accurata valutazione preventiva del rischio di catastrofi ecologiche e non sono state
messe in atto adeguate contromisure (ad es. costruzioni antisismiche, controllo delle acque, controllo delle emissioni e della sicurezza degli
impianti industriali, ecc.). Tra le catastrofi ecologiche causate dall'uomo citiamo qui l'incidente di Bhopal, causato da una fuga di metil isocianato,
l'inquinamento della baia di Minamata da mercurio, di Manfredonia dall'arsenico, di varie aree del Giappone e del Belgio da cadmio, di Seveso da
diossina, di Chernobyl da radiazioni ionizzanti.
CATENA ALIMENTARE
GLOSS. ENI; MINISTERO
DELL'AMBIENTE
Insieme di processi per cui in natura i residui di una forma di vita diventano alimenti per altre forme di vita successive o parallele. Esempio: il
bruco mangia la foglia, l'uccello insettivoro mangia il bruco, il falco mangia l'uccello insettivoro. All'interno di una catena alimentare si distinguono
organismi produttori, organismi consumatori e organismi produttori. La catena alimentare o catena trofica unisce le specie che fanno parte di
uno stesso flusso di energia all'interno di un ecosistema. Le catene trofiche sono costituite da organismi con tre funzioni principali:
produttori primari, capaci di produrre sostanza organica a partire dai composti inorganici e, quindi, dare inizio al flusso di energia lungo la catena
stessa. Sono produttori primari alcuni batteri e tutti i vegetali verdi, cioè che possiedono la clorofilla (non tutti i vegetali sono verdi, vi sono
piante senza clorofilla che, di conseguenza, non sono autotrofe, ma eterotrofe) e, quindi, tramite il processo della fotosintesi che utilizza come
fonte energetica le radiazioni solari, trasformano acqua, sali minerali e anidride carbonica in materiale organico;
consumatori, suddivisi in primari, gli erbivori, e secondari, i carnivori;
decompositori, rappresentati principalmente da batteri e funghi che demoliscono il materiale organico e lo restituiscono al suolo o all'acqua sotto
forma di composti inorganici. Le catene alimentari sono piuttosto brevi, ma sono sempre interconnesse fino a formare delle vere e proprie
maglie trofiche o reti trofiche. È intuitivo, quindi, capire come i cambiamenti ambientali, anche se sono dannosi soltanto per gli organismi che
formano un anello, hanno conseguenze per tutti quelli che fanno parte della stessa catena e rete alimentare. Spesso, infatti, si notano
conseguenze negative di azioni sull'ambiente in contesti molto lontani ed apparentemente inspiegabili che sono comprensibili solo quando si
vengono a conoscere le intricate interconnessioni tra i vari organismi di un ecosistema.
CATIONE
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Ioni carichi di elettricità positiva presenti nelle soluzioni elettrolitiche degli acidi, delle basi e dei sali (dove si formano per dissociazione, e nei sali
fusi). La loro denominazione è dovuta al fatto che nei processi elettrolitici migrano verso il catodo (polo negativo).
CATODO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Elettrodo di una cella galvanica sul quale avviene la riduzione. In una pila il catodo è il polo positivo in quanto su di esso avviene la riduzione
depolarizzante (idrogeno nella pila Daniell, biossido di manganese nella pila Leclanchè). In una cella elettrolitica, nella quale una corrente esterna
viene applicata agli elettrodi, il catodo è invece il polo negativo.
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Nome
CAUSALITA’ (principio di)
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
La relazione causa-effetto è stata tradizionalmente considerata come il succedersi necessario di un evento B (effetto) a un evento A (causa),
onde al modificarsi di A si modifica anche B. Attualmente il principio di causalità viene enunciato come un postulato assai più generico e cioè
che esista una dipendenza, che può risultare diversa da un caso all’altro, tra le varie situazioni osservabili. Esso può essere considerato come
una regola che guidi un’indagine scientifica e implica che possa essere individuato un criterio che permetta di identificare empiricamente la
dipendenza o la connessione tra i fenomeni. Nelle scienze ambientali, dove si assiste sovente al sovrapporsi di cicli indotti dall’uomo a cicli
naturali, questo criterio è spesso di difficile individuazione, in quanto le cause sono sempre molteplici, così come numerosi sono gli effetti. Le
relazioni di causalità risultano, quindi, a volte inestricabili, o si prestano a differenti interpretazioni. Si veda, come esempio, il problema
dell’aumento di temperatura del pianeta (il cosiddetto effetto serra) che può essere posto in relazione sia con l’azione umana sia con le cicliche
variazioni dell’attività solare. In quest’ultimo caso le divergenti interpretazioni del fenomeno che differenti studiosi hanno fornito vanno poste in
relazione con l’oggettiva difficoltà di valutare con precisione gli effetti dovuti al ciclo solare e di scinderli da quelli dovuti all’attività umana.
CAVA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scavo, in genere a cielo aperto o anche raggiungibile in galleria, operato dall’uomo nei fianchi di un rilievo o nel letto di un fiume per l’estrazione
di pietra da costruzione, ghiaia, sabbia, gesso, zolfo e simili.
CBPA
ARPAV
Codice di buona pratica agricola. Insieme di indicazioni relative a sistemi di buona pratica agricola specificatamente rivolto ai problemi dell'azoto.
Il codice, richiesto dalla Direttiva 91/676/CEE, è stato redatto Ministero delle Risorse Agricole, Alimentare e Forestale ed approvato con D.M. del
19/04/99.
CDB
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Convenzione firmata nel giugno 1992 che persegue l'obiettivo di conservare la biodiversità biologica del pianeta.
CDM
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Clean Development Mechanism. E' un ulteriore strumento attuativo previsto dal protocollo di Kyoto ed è a favorire la collaborazione
internazionale e la cooperazione tra i Paesi industrializzati e I Paesi in via di sviluppo su programmi e progetti congiunti in modo che, attraverso
l'attuazione degli impegni contenuti nella Convenzione UN-FCCC, venga dato impulso anche ai processi di sviluppo socioeconomico ed
industriale nel quadro di riferimento più generale dello sviluppo sostenibile. Esso promuove il trasferimento di tecnologie e di know how.
CDR
GLOSS. ENI
E’ un combustibile alternativo ottenuto dalla componente secca (carta, plastica, fibre tessile, ecc.) dei rifiuti urbani, dopo un apposito trattamento
di separazione e purificazione da altri materiali, quali vetro metalli e inerti. Il CDR ha mediamente la seguente composizione: 44% carta, 23%
plastiche, 12% residui tessili, 4,5% scarti legnosi, 14% organico putrescibile e 2,5% inerti; il suo potere calorifico inferiore è mediamente pari a
15.000 Kj/kg (circa 3.600 kcal/kg). Attualmente, sono due le possibilità di impiego di questo materiale:
sfuso e/o addensato, per la combustione in impianti industriali (cementifici, acciaierie, centrali termoelettriche, ecc.) o in forni dedicati a griglia o
a letto fluido (Forni d’incenerimento);
in pellets, per la combustione con carbone o in combustori a letto fluido bollente o ricircolante. Le caratteristiche e le modalità di impiego dell’RDF
furono definite con D.M. 16.1.95 e successivamente revisionate con le nuove disposizioni previste dal D. Lgs. 5.2.97, n. 22, per le quali l’RDF
viene ridefinito Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR) e, dal punto di vista normativo, non più considerato rifiuto urbano, ma rifiuto speciale
assimilabile all’urbano.
CEI
CEI
Comitato Elettrotecnico Italiano. Fondato nel 1909, con sede in via Saccardo,9 - 20134 Milano tra i primi enti normatori al mondo, è l'ente
istituzionale riconosciuto dallo Stato Italiano e dalla Unione Europea, preposto alla normazione e all'unificazione del settore elettrotecnico ed
elettronico e delle telecomunicazioni. Finalità istituzionale del CEI è la promozione e diffusione della cultura tecnica e della sicurezza elettrica. A
tale scopo il CEI sviluppa una serie di attività normative e prenormative a livello nazionale e internazionale che includono, oltre alla redazione dei
documenti normativi e al recepimento delle direttive comunitarie e dei documenti armonizzati, azioni di coordinamento, ricerca, sviluppo,
comunicazione e formazione in sinergia con le parti coinvolte nel processo normativo.
CELLULA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Unità fondamentale di tutti gli organismi viventi. È stata osservata, per la prima volta, nel 1965 al microscopio ottico dallo scienziato inglese
Robert Hooke. Una cellula ha forma e struttura diversa a seconda della funzione che svolge e anche le sue dimensioni sono variabili. Alcuni
organismi sono costituiti da una sola cellula (e perciò sono detti unicellulari), mentre altri sono formati da un insieme ben coordinato di cellule
(organismi pluricellulari). Ogni cellula è in grado di alimentarsi, scartare le sostanze rifiuto, costruire i composti di cui l’organismo ha bisogno e
adattarsi ai mutamenti dell’ambiente. Inoltre si riproduce e, alla sua morte, viene eliminata. Tutte le cellule hanno così un ciclo biologico.
Microscopi più potenti e perfezionati hanno permesso di constatare che, al di là delle forme diverse, tutte le cellule sono costituite allo stesso
modo: ognuna è formata da una membrana che circonda un materiale gelatinoso, il citoplasma, nel quale sono immersi un piccolo corpo rotondo,
il nucleo, e altri corpuscoli detti organuli, ognuno dei quali ha una precisa funzione, specificata qui di seguito. I mitocondri servono per la
produzione di energia, necessaria per lo svolgimento di tutte le reazioni chimiche che avvengono all’interno della cellula. Il reticolo
endoplasmatico assicura il trasporto dei materiali al suo interno. I ribosomi sono il luogo dove avviene la formazione (sintesi) delle proteine.
L’apparato del Golgi provvede all’inserimento ed alla secrezione di alcune sostanze. I vacuoli sono veri e propri depositi per i materiali di riserva.
I lisosomi contengono gli enzimi digestivi che demoliscono alcune grosse molecole. Nelle cellule vegetali esistono anche i cloroplasti, in cui
avvengono le reazioni della fotosintesi clorofilliana. Il nucleo, comune a tutti i tipi di cellula, contiene l’informazione genetica e coordina tutte le
attività che si svolgono nelle cellula stessa. La durata di vita di una cellula è variabile a seconda del tipo. Per esempio, le cellule che
costituiscono la pelle si rinnovano in media ogni 28 giorni. Quelle nervose, invece, sono le uniche che non si rigenerano, infatti nascono e
muoiono con l’organismo.
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Nome
CELLULA UOVO
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Cellula specializzata per la riproduzione sessuale. Viene anche chiamata gamete femminile.
CEN
ARPAC
European Committee for Normalization. Libera associazione con sede a Bruxelles, rue de Stassart, 36–B-1050 fondata allo scopo di sviluppare
l'attività normativa in campo europeo in tutti i settori tecnici con la sola esclusione del settore elettrico, affidato al CENELEC e delle
telecomunicazioni (di competenza dell'Etsi) e di promuovere lo sviluppo degli scambi commerciali con l'eliminazione delle barriere tecniche
costituite dall'esistenza di norme tecniche nazionali fra loro non armonizzate. L'Italia è rappresentata presso il CEN dall'UNI.
CENELEC
Ente normatore europeo per il settore elettrotecnico ed elettronico. L'Italia è rappresentata presso il CENELEC dal CEI.
CENTRALE OPERATIVA
MECCANICAUTILE s.r.l.
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Struttura costituita da hardware (elaboratore, apparati di ricetrasmissione) e software applicativo, la cui funzione primaria è rappresentata
dall’acquisizione dei dati provenienti dalle stazioni periferiche e dai rilevamenti manuali.
CENTRI SPERIMENTALI
AGENDA 21
Strutture con funzioni di osservatori e centri di ricerca ambientale. Sono Centri dell'ARPAV:
Centro Meteorologico di Teolo (PD): nuovo assetto dei servizi per l’ambiente agricolo, per la meteorologia, per la gestione dei sistemi di
monitoraggio e per i sistemi remoti.
Centro Valanghe di Arabba (BL): nuovo assetto dei servizi per la neve, per le valanghe e per la tutela degli ecosistemi, osservatorio
idrogeologico.
Centro Agroambientale di Castelfranco Veneto (TV): nuovo assetto dei servizi per i suoli e per la qualità dell’ambiente, osservatorio rifiuti.
CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA SULL'INQUINAMENTO DA
AGENTI FISICI
ANPA
Vedi CIRIAF.
CENTRO NAZIONALE MATERIALI DI RIFERIMENTO
GLOSS. ENI
Vedi CNMR.
CENTRO RICERCHE AMBIENTE MARINO
ANPA
Vedi CRAM.
CENTRO TEMATICO NAZIONALE
ANPA
Vedi CTN.
CEPPAIA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Parte dell'albero che rimane a livello del terreno dopo il taglio del fusto.
CERCHIO DELLA QUALITÀ
UNI ISO 8402
Modello concettuale per indicare le attività che, interagendo tra di loro, influenzano la qualità di un prodotto o di un servizio nelle varie fasi che
vanno dall'identificazione delle esigenze da soddisfare alla verifica del loro soddisfacimento.
CERTIFICATO
GLOSS. ENI
Il provvedimento finale che attesta l'omologazione di un apparecchio o di materiali soggetti all'attività istituzionale ovvero prove eseguite presso
laboratori dell'istituto ovvero estranei autorizzati con il predetto decreto ministeriale.
CERTIFICATO DI CONFORMITA'
EN 45020:1998
Documento emesso secondo le regole di un sistema di certificazione, il quale indica che, con sufficiente certezza, un determinato prodotto,
processo o servizio è in conformità con una specifica norma o ad un altro documento normativo.
CERTIFICAZIONE
GLOSS. FEDERLEGNO
Attestazione di un atto, il suo renderlo certo. Nel linguaggio della qualità ci si riferisce prevalentemente alla "Certificazione di conformità", ossia
alla procedura in base alla quale un organismo di certificazione (cioè, una parte terza) attesta per iscritto che un prodotto, un processo, un
servizio o una figura professionale sono conformi ai requisiti specificati dalla normativa.
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Nome
CERTIFICAZIONE AMBIENTALE
fonte
GLOSS. ENI; ARPAT; ARPAC;
ARPAV
Al fine di migliorare la gestione operativa delle attività che possono avere un negativo impatto sull’ambiente, molte imprese industriali hanno
iniziato a sottoporsi alla verifica di certificatori esterni (società di consulenza specializzate con esperienza primaria nel campo dell’analisi
finanziaria e di bilancio). In caso tale verifica vada a buon fine (non abbia cioè riscontrato significative anomalie nel Sistema di gestione
ambientale degli impianti o superamento dei valori-limite alle emissioni prescritte dalla normativa ambientale in vigore), viene rilasciata una
certificazione ambientale che si rifà allo standard volontario prescelto (BS 7750, ISO 14000). Alcune società di consulenza si stanno orientando
ad operare anche nell’ambito del Regolamento EMAS (Regolamento 1836/93 CEE), che prevede l’accreditamento di verificatori a livello
comunitario. La certificazione ambientale può essere rilasciata oltre che per un Sistema di Gestione (a livello di sito o d’impresa) anche per un
Rapporto Ambientale. In quest’ultimo caso viene verificata la correttezza della metodologia impiegata nella raccolta, elaborazione e
rappresentazione dei dati e vengono di solito effettuate verifiche a campione sulle attività oggetto del Rapporto.
CERTIFICAZIONE CEE
ARPAV
La procedura mediante la quale un organismo autorizzato a tal fine da uno Stato membro constata, previa prova, e attesta che un tipo di
attrezzatura è conforme alle prescrizioni armonizzate indicate nella presente direttiva e nelle direttive particolari che la riguardano.
CERTIFICAZIONE DELLE PERSONE
GLOSS. FEDERLEGNO
Attestazione di una terza parte indipendente che una determinata persona ha i requisiti per operare con competenza in un determinato settore.
Per esempio: ispettori di sistemi di qualità aziendali; saldatori; tecnici per prove non distruttive; ecc.
CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ
ARPAV
Atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un determinato prodotto o servizio è conforme ad
una specifica norma o regola tecnica. Si distingue tra "certificazione di prodotto", "certificazione di sistema" e "certificazione delle persone". La
certificazione ha maggiore o minor valore a seconda della attendibilità e dell'accreditamento dell'organismo certificante.
CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO
GLOSS. FEDERLEGNO
CERTIFICAZIONE DI SISTEMA DI QUALITÀ AZIENDALE
GLOSS. FEDERLEGNO
Attestazione di una terza parte indipendente della conformità riferita ad un particolare prodotto o servizio. Si basa sul controllo del prodotto e
del suo processo produttivo, che devono adeguarsi a norme specifiche, relative a quel tipo di prodotto o servizio: non è applicabile se queste
norme non esistono.
Attestazione di una terza parte indipendente della conformità riferita al sistema di qualità di un'azienda, relativa al suo adeguamento a norme
specifiche. Di solito ci si riferisce alle norme internazionali UNI EN ISO 9000, che indicano come deve essere organizzata e deve operare
un'azienda in regime di garanzia di qualità. La certificazione della qualità aziendale accerta unicamente la capacità organizzativa a produrre
quanto promesso in termini di qualità e rispondenza alle prescrizioni di legge, allo stato dell’arte, della scienza e della tecnica.
CERTIFICAZIONE ITALIANA DEI SISTEMI DI QUALITÀ
CISQ
Vedi CISQ.
CFC
ARPAV
Clorofluorocarburi. Questi composti sono stati usati nell’industria in grande quantità, soprattutto nei frigoriferi, nei sistemi di condizionamento
dell’aria e in altri prodotti di consumo. I CFC e i composti analoghi, una volta rilasciati in aria, salgono fino alla stratosfera, uno strato superiore
dell’atmosfera tra i 15 e i 50 Km di altezza dal suolo. Nella stratosfera i CFC entrano in una complessa serie di reazioni che causano una
riduzione dello strato di ozono che protegge la superficie terrestre dal pericoloso effetto sull’ambiente e sulla salute delle radiazioni ultraviolette
presenti nella luce solare. La Legge 28.12.1993, n. 549 favorisce la sostituzione delle sostanze nocive all’ozono stratosferico e dannose per
l’ambiente e disciplina le fasi di raccolta, riciclo e smaltimento di tali sostanze. Inoltre, il D.M. 16 maggio 1996, in recepimento di una direttiva CEE,
stabilisce l’attivazione del sistema di sorveglianza di inquinamento da ozono.
CHECK LIST
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Strumento usato per assicurare che siano stati analizzati tutti i processi, procedimenti e tutte le fasi di un'operazione.
CHEMICAL OXYGEN DEMAND
GLOSS. ENI; ANPA
Vedi COD.
CHERNOBYL
ARPAV
Città dell'Ucraina, nella provincia di Kiev, a pochi chilometri da una centrale termonucleare dove nell’aprile 1986 in seguito ad un guasto a uno dei
reattori si verificò un gravissimo episodio d'inquinamento radioattivo. L'esplosione avvenuta all'interno del reattore liberò un'enorme quantità di
radiazioni che si diffusero su gran parte dell'Europa. Le vittime dichiarate dal governo sovietico furono circa 30, ma il numero reale delle morti e
delle patologie legate nel medio e lungo periodo agli effetti della radioattività risulta in realtà incalcolabile. Oltre centomila persone vennero fatte
evacuare dall'area circostante Chernobyl, ma si può affermare che l'intero continente fu investito dell'aumento di radioattività e ne subì gli effetti
CHIARIFICAZIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Processo di trattamento delle acque reflue in cui si ha la separazione gravitazionale dei solidi sospesi sedimentabili presenti, con la
conseguente produzione di un effluente più limpido.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
CHIMICA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scienza che si occupa delle sostanze che formano i corpi: ne studia la composizione, la struttura e le trasformazioni che esse subiscono
interagendo tra di loro. L’industria chimica si occupa anche di sintetizzare nuovi materiali da utilizzare nei settori più disparati, dalla medicina alla
cosmesi, all’ingegneria, alla veterinaria, all’agricoltura.
CHM
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Clearing House Mechanism. Il CHM dal 1996 nel contesto dell’art. 18.3 del CBD, assume il significato di azioni tese alla promozione e alla
cooperazione tecnologica e scientifica. Esso rappresenta un meccanismo per la condivisione e lo scambio di informazioni che portino benefici a
tutte le parti interessate.
CHOCOLATE MOUSSE
GLOSS. ENI
Emulsione stabile di acqua in olio, di colore marrone, che si forma durante l’invecchiamento di uno sversamento di petrolio greggio (Versamenti
di greggio).
CIAL
CONAI
Consorzio per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in alluminio. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in alluminio
che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi).
CIBERNETICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
È lo studio dei sistemi di regolazione e di comunicazione condotto da un punto di vista unitario che ne esamina gli aspetti comuni alle macchine,
agli animali e alle organizzazioni. Questa scienza, in un certo senso, unifica il lavoro dell’ingegnere specializzato in servomeccanismi, quello del
tecnico delle telecomunicazioni e alcune parti del lavoro del fisiologo, del neurologo, dello psicologo, del sociologo e dell’economista.
CICLO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Dal greco kyklos (=cerchio). Corrisponde al succedersi regolare di una serie di fenomeni che si ripetono senza interruzione e con periodico
ritorno al punto di partenza. c. biologico – riciclo di alcuni elementi chimici dagli esseri viventi (bio) al mondo inanimato (geo) terrestre e
all’atmosfera. Esiste un ciclo del carbonio, dell’azoto, dell’ossigeno, del fosforo, ciascuno con le sue particolarità. Sull’idea di ciclo è basato il
concetto di risorse rinnovabili spontaneamente purché l’uomo non rompa questo equilibrio messo a punto in miliardi di anni di evoluzione. c.
vegetativo – insieme delle diverse fasi che si avvicendano nella vita di una pianta: germinazione del seme, accrescimento, fioritura, maturazione
del frutto o del seme. c. vitale – sequenza degli eventi che vanno dalla nascita di un organismo vivente alla sua riproduzione con formazione di
nuovi esseri viventi.
CICLO BIOLOGICO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
L'insieme dei processi di accrescimento, di differenziamento e di riproduzione che conducono da un individuo ad altri simili (discendenti). Ha
complessità diversa nei vari organismi.
CICLO COMBINATO
GLOSS. ENEL
Modalità di produzione di energia elettrica che prevede l'accoppiamento di una turbina a gas con una turbina a vapore.
CICLO DI AUDIT
ARPAC
Periodo in cui tutte le attività di un dato stabilimento sono sottoposte ad audit, , conformemente alle esigenze dell'articolo 4 e dell'allegato II,
relativamente a tutti gli aspetti ambientali pertinenti citati nell'allegato I, punto C (Reg. 1836/93).
CICLO DI VITA
GLOSS. ENI
Valutazione del ciclo di vita.
CICLO PRODUTTIVO CHIUSO
ARPAT
Ciclo produttivo che non si limita al processo di trasformazione delle materie prime in prodotti ma, con l'assorbimento degli scarti generati nel
corso dell'attività, tende alla minimizzazione del consumo delle risorse naturali e della produzione di rifiuti.
CICLONE
GLOSS. ENI
Apparecchio che utilizza le accelerazioni centrifughe generate da un moto vorticoso per separare da una corrente gassosa le particelle solide
o liquide che essa trascina o fluidi a differente peso specifico.
CIRCO GLACIALE
ARPAV
Vasta depressione ad anfiteatro modellata dall'azione erosiva dei ghiacciai e situata sui fianchi di un monte o in testa ad una valle.
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Nome
CIRIAF
fonte
ANPA
Il CIRIAF è sorto nel 1997 con lo scopo di promuovere la ricerca nel campo dell'inquinamento ambientale unendo le esperienze di importanti
laboratori e gruppi di ricerca già operanti in questo settore. La sede amministrativa del Centro è stabilita presso l’Università degli Studi di Perugia,
Facoltà di Ingegneria, Istituto di Energetica, Laboratorio di Acustica.
CISQ
CISQ
È la federazione per la certificazione italiana dei sistemi di qualità aziendali con sede in Via Quintiliano 41 - 20138, Milano. Essa raggruppa i
certificatori nazionali, operando in tutti i settori: dall’agricoltura all’industria, dal commercio ai servizi. CISQ è anche l’unico membro italiano di
IQNet, la più grande rete internazionale di certificazione. Le aziende certificate da CISQ ottengono automaticamente anche il certificato IQNet,
che conferisce validità internazionale alla certificazione.
CISTERNA
STREAMS - TREVISIOL
Serbatoio con capacità per lo più limitata, destinato a raccogliere l’acqua piovana. Un tipo particolare di questo serbatoio era la cosiddetta
"cisterna veneziana", un sistema attraverso cui l’acqua piovana, raccolta dai "campi o campielli", dalle corti e dai tetti, penetrava nel sottosuolo e
qui, filtrata attraverso uno strato di sabbia o ghiaia o carbone, raggiungeva il fondo di un pozzo, posto centralmente, da cui si attingeva l’acqua
sufficientemente depurata. Questo sistema riusciva a coprire, nel momento del suo massimo sfruttamento, circa i due terzi del fabbisogno idrico
della Venezia dell’epoca.
CIVIL LIABILITY CONVENTION
GLOSS. ENI
Vedi CLC.
CLASSE
UNI EN ISO 9000:2000
Categoria o grado attribuito a differenti requisiti per la qualità relativi a prodotti, processi o sistemi aventi la stessa utilizzazione funzionale. Ad
esempio, classe di biglietti aerei.
CLASSIFICAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Attribuzione a tutti gli esseri viventi di un nome secondo una precisa collocazione sull’albero dell’evoluzione. In zoologia e in botanica si utilizza
la nomenclatura binomia, introdotta dal naturalista Linneo nel Settecento, con la quale si identifica un organismo mediante il nome formato da due
parole latine: il genere e la specie. Il criterio su cui si basa è il raggruppamento degli individui per le loro caratteristiche strutturali. Solitamente la
classificazione di un organismo comprende diverse categorie sistematiche: regno, phylum, classe, ordine, famiglia, genere, specie.
CLC
GLOSS. ENI
Civil Liability Convention. E’ una convenzione internazionale sulle responsabilità civili derivanti da danni da inquinamento da idrocarburi. Si
applica a tutte le navi che trasportano più di 2.000 tonnellate di idrocarburi ed obbliga i proprietari di dette navi, immatricolate in un paese
contraente, a provvedere una assicurazione ed altre garanzie finanziarie a copertura della propria responsabilità per i danni da inquinamento.
Tale copertura assicurativa è comprovata da un certificato.
CLEAN DEVELOPMENT MECHANISM
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Vedi CDM.
CLEANER PRODUCTION
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Impiego continuo di strategie ambientali integrate e in ottica preventiva nell'ambito di processi, prodotti e servizi con l'obiettivo di raggiungere un
aumento dell'efficienza ecologica e un miglioramento della qualità della vita di una regione. "Ecoprofit", facendo cardine sulla filosofia Cleaner
production, ha già portato alla realizzazione degli obiettivi suddetti e può essere qualificato come programma di Cleaner production di maggior
successo.
CLEARING HOUSE MECHANISM
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Vedi CHM.
CLIENTE
UNI EN ISO 9000:2000
Organizzazione o persona che riceve un prodotto. Ad esempio, il consumatore, il committente, l'utilizzatore finale ecc.. Il cliente può essere
interno od esterno all'organizzazione.
CLIMA
GLOSS. ENI
CLIMATICI, cambiamenti
GLOSS. ENI
Complesso delle condizioni meteorologiche di una regione nel corso delle stagioni. Il clima dipende dalla latitudine, dall’altitudine, dalla posizione
rispetto ai continenti e alle aree oceaniche.
Variazioni del clima di una determinata regione o area della superficie terrestre come conseguenza di fenomeni astronomici (ad esempio,
variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, polveri cosmiche o vulcaniche, ecc.), di fenomeni e variazioni indotte localmente (ad esempio,
formazione di grandi bacini lacustri in aree desertiche, grandi incendi in aree boschive e di foresta, ecc.) o per l’effetto serra.
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Nome
CLIMATOLOGIA
La climatologia è la scienza che studia i fenomeni dei clima a varie scale spaziali.
CLIMAX
fonte
MINISTERO DELL'AMBIENTE
GLOSS. ENI
Comunità che ha raggiunto lo stadio di equilibrio ottimale in presenza di particolari condizioni ambientali (Biocenosi). Rappresenta lo stadio finale
di una serie di successioni, intese come modalità non stagionali, direzionali e continue di colonizzazioni e di estinzioni di un sito da parte di
popolazioni di specie. Un esempio di successione su un terreno di partenza spoglio può essere: muschi, piante erbacee (arbusti), alberi
caducifoglie, conifere. Possono essere necessarie anche centinaia di anni prima di raggiungere lo stadio di climax, ma una volta raggiunto,
saranno necessari grossi cambiamenti climatici perché si abbiano significative variazioni della vegetazione.
CLOACA
STREAMS - TREVISIOL
Grande fogna o canale sotterraneo destinato a ricevere e scaricare altrove gli scarichi di una città. Un esempio significativo è la cloaca
Massima di Roma costruita da Tarquinio Prisco.
CLONAZIONE
ARPAV
CLORAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Processo mediante il quale viene prodotta in laboratorio la duplicazione del patrimonio biologico di una o più cellule a partire da un’unica cellula
“madre” senza usare una cellula “padre”. In pratica si preleva una cellula dall’organismo da clonare, se ne estrae il nucleo e lo si inserisce in un
ovulo prelevato da un organismo della stessa specie. In tal modo si possono allestire tessuti (cellule della pelle, del fegato, ecc.) identici
geneticamente a quelli del donatore, fino ad un organismo intero (ad es. la pecora Dolly).
Sistema usato, a partire dal 1908, per rendere potabile l’acqua, che traeva allora spunto dalle nuove ricerche in campo batteriologico. Ancora
oggi viene usato per assicurare la potabilità di acque non del tutto esenti da rischi di tipo batteriologico.
CLORINITA’
GLOSS. ENI
CLORO
GLOSS. ENI
Permette di determinare la salinità del mare in base ad una precisa formula di calcolo: (tavole di Knudsen) S=0,030+1.805 Cl, dove S=salinità e
Cl=clorinità (grammi di cloro in un kg di acqua). Secondo altri (Lyman e Fleming, 1940) la relazione è più correttamente indicata come
S=0,07+1.811 Cl. Infatti in tutti i mari e gli oceani il complesso salino dell’acqua presenta la medesima composizione qualitativa e quantitativa
relativa dei diversi sali.
Presente sotto forma di ione nel sale marino, si produce per elettrolisi di esso come molecola allo stato gassoso. Suoi derivati ossigenati
vengono utilizzati per la potabilizzazione e per il trattamento delle acque reflue industriali e civili. Trova anche impiego nella sintesi di numerosi
composti organici e inorganici. Particolari attenzioni vengono usate nella manipolazione e nel trasporto, data la sua tossicità.
CLOROFILLA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Pigmento di colore verde presente nelle cellule dei vegetali, in grado di assorbire l’energia della luce solare necessaria per la produzione degli
zuccheri. È contenuta nei cloroplasti, organuli cellulari adibiti alla fotosintesi clorofilliana. Le piante non contengono solamente il pigmento della
clorofilla. In autunno, quando la clorofilla scompare, sono evidenti altri colori, dovuti alla presenza nelle foglie di pigmenti colorati. La clorofilla
esiste in due diversi tipi (clorofilla a e clorofilla b), complementari nell’assorbire la luce del sole a seconda della sua incidenza. In questo modo,
non avviene spreco di energia luminosa.
CLOROFLUOROCARBURI
Vedi CFC.
CNA
CONAI
Consorzio Nazionale Acciaio. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in acciaio che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38
commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi).
CNC
GLOSS. ENI
Combustibili non Convenzionali. Scarti derivanti da processi di differenti lavorazioni che, grazie al loro potere calorifico e al non elevato
contenuto di sostanze inquinanti, possono essere utilizzati in parziale sostituzione di altri combustibili in alcuni processi di combustione. L’elenco
dei CNC e le loro modalità di impiego sono stati definiti con DM 16.1.95. Con l’emanazione del Decreto Legislativo 5.2.97, n. 22 i CNC rientrano
nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.
CNMR
GLOSS. ENI
E’ un'Associazione senza fini di lucro, fondata nel 1991 dalle più rappresentative organizzazioni nazionali di ricerca, normativa, accreditamento,
allo scopo di promuovere e coordinare le attività relative ai materiali di riferimento, emanando linee guida sui diversi aspetti della preparazione e
certificazione dei materiali di riferimento ed assistendo i laboratori nella ricerca e nella scelta dei materiali di riferimento più idonei per
l'esecuzione delle specifiche prove. Cio' consente ai laboratori di disporre, sul territorio nazionale, di un punto di rapido approvvigionamento di
questi materiali che garantisce, inoltre, la loro integrita' nelle fasi di stoccaggio e distribuzione. Il CNMR ha sede via Castel Romano 100 - Roma.
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Nome
COAGULAZIONE
fonte
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Gelificazione o precipitazione di colloidi da soluzione sottoforma di una massa solida o semisolida di consistenza più o meno molle. Può essere
provocata dall'azione di agenti fisici o chimici come la temperatura, o chimici come enzimi, acidi , elettroliti.
COBAT
COBAT
Consorzio Obbligatorio delle Batterie al Piombo e dei Rifiuti Piombosi. l COBAT assicura la raccolta, il trasporto ed il riciclaggio delle batterie al
piombo esauste in impianti specifici consortili che garantiscono l'inertizzazione dell'acido solforico e il recupero del piombo metallico, evitando
così la dispersione nell'ambiente di elementi quanto mai pericolosi per l'equilibrio dell'ecosistema nella sua accezione più vasta. Per tale ragione,
come recita l’Art. 9, comma 6, legge 475/1988, "chiunque detiene batterie al piombo usate o rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al
COBAT direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati dal Consorzio".
COD
GLOSS. ENI; ANPA
Domanda Chimica di OssigenoIl COD misura la quantità di ossigeno utilizzata per l’ossidazione (Ossidoriduzione) di sostanze organiche e
inorganiche contenute in un campione d’acqua a seguito di trattamento con composti a forte potere ossidante (mg/l di O2). Questo parametro,
come il BOD, viene principalmente usato per la stima del contenuto organico e quindi del potenziale livello di inquinamento delle acque naturali e
di scarico. Un alto valore di COD di uno scarico comporta una riduzione dell’ossigeno disciolto nel corpo idrico ricettore e quindi una riduzione
della capacità di autodepurazione e di sostenere forme di vita.
CODICE DI BUONA PRATICA AGRICOLA
Vedi CBPA.
CODICE DI PRATICA
EN 45020:1998
Documento che raccomanda regole pratiche o procedure per la progettazione, la fabbricazione, l'installazione, la manutenzione o l'utilizzazione
di apparecchiature, strumenti o prodotti. Un codice di pratica può essere una norma, una sua parte o a sé stante.
CODICE GENETICO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Cifrario o "chiave" che consente di passare dal linguaggio del DNA, acido nucleico, al linguaggio delle proteine, espresso in amminoacidi. Nel
DNA sono codificati tutti i caratteri di un essere vivente comprese le forme esterne.
COGENERAZIONE
GLOSS. ENI; ENEA
Produzione associata di energia elettrica e di calore in una centrale termoelettrica, nella quale il calore ad elevata temperatura (1200-1300 °C)
generato nella combustione di sostanze fossili viene utilizzato per la produzione di energia elettrica, mentre il vapore uscente dalla turbina viene
inviato ad utenze diverse, civili o industriali, sia tal quale, sia come acqua calda, dopo condensazione. Questa tecnica è caratterizzata da
un’elevata efficienza termodinamica e il suo utilizzo si sta sviluppando sia nel settore industriale, sia in quello civile, poiché permette di ottenere
una notevole riduzione dei costi e dell'impatto ambientale attraverso il contenimento dei consumi di combustibile rispetto ad una generazione
indipendente di energia elettrica e termica.
COLIFORMI
ARPAV
Organismi batterici che si originano usualmente nel tratto intestinale degli animali a sangue caldo e dell'uomo.
COLLAUDO
ARPAV
Metodo di controllo della produzione basato sull'esame di ogni pezzo prodotto, per verificarne la conformità a determinate norme. I collaudi sono
un insieme di controlli e prove per lo più legati all’accettazione di prodotti finiti o semilavorati critici. Le prove eseguite per controllare le
rispondenze del funzionamento degli impianti o dei macchinari ai risultati di studi o progetti ovvero alle clausole dei contratti di fornitura; b) le
prove eseguite su parti essenziali degli impianti o dei macchinari nel corso delle operazioni di montaggio; c) le prove eseguite dopo i lavori di
riparazione che comportino lo smontaggio e la sostituzione di parti od elementi essenziali; d) le prove eseguite per l'impiego e la elaborazione di
nuove sostanze su impianti o macchinari già esistenti; e) le prove sperimentali che ingenerino nel materiale sollecitazioni superiori a quelle del
normale esercizio.
COLLETTORE
STREAMS - TREVISIOL
Canale, coperto o scoperto, che raccoglie acque reflue provenienti da abitazioni, stabilimenti industriali, aziende agricole o allevamenti di
bestiame. Talvolta è sinonimo di fognatura.
COLLETTORE SOLARE
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Impianto in grado di riscaldare acqua sfruttando l'energia solare. E' costituito da una sottile piastra (in cui scorre l'acqua da riscaldare contenuta
in un involucro isolato termicamente e ricoperto da una lastra di vetro. Per effetto serra il calore solare viene intrappolato nell'involucro
determinando il riscaldamento dell'acqua.
COLLOIDE
ARPAV
Sistema eterogeneo stabile di piccole particelle (generalmente da 1 a 10 nm) disperse in un mezzo gassoso liquido o solido. Le dimensioni delle
particelle che costituiscono un sistema colloidale sono generalmente più piccole di quelle che formano una sospensione e più grandi di quelle
che formano una soluzione.
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Nome
fonte
COLONIALE (specie)
GLOSS. ENI
Organismo che vive in acque dolci e marine, i cui individui non conducono vita solitaria, ma si aggregano in colonie nelle quali costruiscono una
comune struttura abitativa e protettiva.
COLONIZZAZIONE
GLOSS. ENI
Processo di insediamento in un determinato habitat da parte di una specie animale o vegetale o da un insieme di specie animali (zoonosi) o
vegetali (fitocenosi) che tendono a occuparlo.
COLORE (del terreno)
ARPAV
COLUBRIDI
ARPAV
Importante proprietà la cui variazione verticale all'interno di un suolo è indice dei diversi processi pedogenetici. Il colore viene codificato con le
"Munsell - Soil Color Charts" che utilizzano tre variabili: HUE (tinta), VALUE (luminosità), CHROMA (purezza). Ad esempio 10 YR 5/4 un colore
con hue=10 YR, value=5 e chroma=4.
Rettili caratterizzati dalla mancanza di denti veleniferi e quindi innocui per l'uomo.
COMANDO E CONTROLLO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Filosofia a cui le normative ambientali erano ispirate tra i primi anni Settanta e la fine degli anni Ottanta. La tecnica prevalente era quella
dell'imposizione legislativa di standard di qualità dei singoli fattori ecologici ed ambientali, ovvero, di limiti di emissioni immissione delle fonti
inquinanti (comando) verificata in sede amministrativa mediante meccanismi di tipo autorizzatorio (controllo).Nel corso degli anni Ottanta, i
sistemi di protezione ambientale comando e controllo cominciarono ad entrare in crisi a causa d un limite oggettivo, dovuto al fatto che essi sono
idonei ad intervenire su squilibri ambientali attuali o potenziali, ma comunque identificabili. Questo aspetto ne condiziona fortemente l'efficacia
dal momento in cui la politica ambientale tende a prefiggersi non più soltanto il controllo delle fonti inquinanti, ma un mutamento complessivo dei
comportamenti sociali che producono un impatto sull'ambiente.
COMBUSTIBILE DERIVATO DAI RIFIUTI
GLOSS. ENI
COMBUSTIBILE DERIVATO DAI RIFIUTO (impianto di produzione del)
GLOSS. ENI
Vedi CDR E’ un combustibile alternativo ottenuto dalla componente secca (carta, plastica, fibre tessile, ecc.) dei rifiuti urbani, dopo un apposito
trattamento di separazione e purificazione da altri materiali, quali vetro metalli e inerti. Il CDR ha mediamente la seguente composizione: 44%
carta, 23% plastiche, 12% residui tessili, 4,5% scarti legnosi, 14% organico putrescibile e 2,5% inerti; il suo potere calorifico inferiore è
mediamente pari a 15.000 Kj/kg (circa 3.600 kcal/kg). Attualmente, sono due le possibilità di impiego di questo materiale:
sfuso e/o addensato, per la combustione in impianti industriali (cementifici, acciaierie, centrali termoelettriche, ecc.) o in forni dedicati a griglia o
a letto fluido (Forni d’incenerimento);
in pellets, per la combustione con carbone o in combustori a letto fluido bollente o ricircolante. Le caratteristiche e le modalità di impiego dell’RDF
furono definite con D.M. 16.1.95 e successivamente revisionate con le nuove disposizioni previste dal D. Lgs. 5.2.97, n. 22, per le quali l’RDF
viene ridefinito Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR) e, dal punto di vista normativo, non più considerato rifiuto urbano, ma rifiuto speciale
assimilabile all’urbano.
La tecnica della produzione di combustibile solido derivato dai rifiuti urbani (CDR), viene adottata nei casi seguenti:
in alternativa alla termodistruzione del RSU (indifferenziati), oppure negli impianti di selezione e compostaggio in luogo della combustione della
frazione secca (sovvalli);
in alternativa al recupero della carta e della plastica. I rifiuti solidi urbani sono trasformabili in CDR, a condizione che vengano precedentemente
sottoposti a trattamenti meccanici atti a selezionare la frazione a più elevato potere calorifico, ad omogeneizzarla e condizionarla. Un impianto di
produzione del CDR è in genere costituito da una sezione di preselezione RSU e da una successiva sezione di preparazione CDR. La
preselezione costituisce la fase in cui il rifiuto viene sottoposto a trattamenti di frantumazione, deferrizzazione e vagliatura primaria per la
separazione grossolana della materia prevalentemente organica. Mentre la parte organica può essere poi inviata ad una eventuale linea di
compostaggio, la frazione combustibile viene convogliata al reparto di produzione di CDR, ove subisce un’ulteriore separazione mediante
insufflazione d’aria per il recupero della frazione leggera, che viene ancora triturata in modo da ridurre la pezzatura fino a 30-50 mm. Essa
rappresenta la parte a più elevato potere calorifico dei rifiuti solidi urbani e può essere utilizzata tal quale (CDR sfuso o cosiddetto fluff) o può
essere ulteriormente addensata o pellettizzata. Tra i due prodotti, il CDR sfuso sarebbe da preferire perché, oltre a richiedere un consumo
energetico minore, è più facile da ottenere e quindi il suo costo è inferiore. Occorre però considerare che il materiale sfuso, oltre che di più
difficile utilizzo, è soffice ed ha un peso specifico di circa 200 kg/m3, tanto da renderlo poco adatto al trasporto e allo stoccaggio. Il CDR in
pellets ha un costo di produzione più elevato e un peso specifico di circa 600 kg/m3.
COMBUSTIBILI NON CONVENZIONALI
GLOSS. ENI
Vedi CNC.
COMBUSTIONE
Reazione di sostanze organiche con l’ossigeno. Essa produce principalmente ossidi di carbonio, vapore d’acqua ed energia termica.
COMIECO
GLOSS. ENI
CONAI
Consorzio per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi a Base Cellulosica. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi
a base cellulosica che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi).
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO
CEI
Vedi CEI.
COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO
ARPAV
Vedi CTI.
COMMAND AND CONTROL
ARPAV
Strumento di politica ambientale basato sull'emanazione di norme e sul relativo controllo dell'applicazione e dell'osservanza. Rappresenta
l'approccio iniziale che sin dagli anni '70 ha improntato la legislazione comunitaria e di tutti gli Stati membri per la gestione delle politiche
ambientali. A partire dai primi anni '90, in contrapposizione a tale sistema si è posto quello dell'EMAS che introduce approcci volontari di
corresponsabilizzazione dell'apparato produttivo.
COMMENSALE (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie che convive con un'altra, senza danneggiarla, ma che utilizza a proprio vantaggio alcune risorse comuni (spazio, cibo, ecc.).
COMMENSALISMO
GLOSS. ENI
Associazione di tipo mutualisticamente neutro ovvero senza né danno, né vantaggio reciproco di due organismi animali o vegetali che
convivono a stretto contatto.
COMPATIBILITA'
EN 45020:1998
Idoneità di prodotti, processi o servizi ad essere utilizzati assieme, sotto determinate condizioni, per soddisfare particolari requisiti senza
causare inaccettabili interazioni.
COMPATIBILITA' AMBIENTALE (O ECO-COMPATIBILITA')
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Caratteristica di un progetto di essere realizzato e di sussistere senza produrre impatti negativi sulle condizioni dell'ambiente.
COMPATIBILITÀAMBIENTALE
GLOSS. ENI; PROVINCIA DI
TORINO
La coerenza e la congruità delle strategie e delle azioni previste da piani e programmi, nonché degli interventi previsti dai progetti, con gli
obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente e della qualità della vita, di valorizzazione delle risorse, nel rispetto
altresì delle disposizioni normative comunitarie, statali e regionali".
COMPETIZIONE
GLOSS. ENI
COMPONENTE AMBIENTALE
GLOSS. ENI
E’ un’interazione tra individui, provocata da una comune esigenza di una risorsa disponibile in quantità limitata; determina una diminuzione della
sopravvivenza, dell’accrescimento e/o della riproduzione degli individui in competizione. La competizione può essere intraspecifica (le
interazioni avvengono fra individui appartenenti alla stessa specie) o interspecifica (le interazioni avvengono fra individui di specie diverse).
Categoria di elementi fisicamente individuabili che compongono l’ambiente considerato dagli Studi di impatto ambientale. Ad essa viene
riconosciuta un’omogeneità al fine degli impatti attesi. Le componenti ambientali previste dagli Studi d’impatto ambientale sono: atmosfera, suolo
e sottosuolo, ambiente idrico, vegetazione, flora e fauna, ecosistemi, salute pubblica, rumore e vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti,
paesaggio.
COMPOST (CONCIME O AMMENDANTE)
GLOSS. ENI; GLOSS. META
S.p.A. Modena
Termine di derivazione anglosassone, che significa concime o ammendante organico. Il compost è un prodotto ottenuto mediante un processo
biologico aerobico dalla componente organica di rifiuti solidi urbani, da materiali organici naturali fermentescibili o da loro miscele con fanghi
derivanti da processi di depurazione delle acque di scarico di insediamenti civili (Fanghi di depurazione acque). Il compost deve avere
caratteristiche agronomiche e valori-limite di accettabilità per alcuni inquinanti, conformi a quanto stabilito dalla vigente normativa.
COMPOSTAGGIO
ARPAV
Processo attraverso il quale la frazione organica dei rifiuti (scarti di cucina, scarti dell’attività di giardinaggio, scarti alimentari, alcuni tipi di
fanghi, ecc.), raccolta in modo differenziato, può essere trasformata in fertilizzante organico successivamente utilizzabile nelle normali pratiche
agricole.
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Nome
COMPOSTAGGIO (impianto di)
fonte
GLOSS. ENI
Sono compresi in questa categoria gli impianti che trattano i RSU indifferenziati mediante tecnologie di sola selezione meccanica, con
separazione della frazione umida e produzione di composti. Si tratta di impianti che vengono realizzati con lo scopo principale di valorizzare la
frazione umida (putrescibile) per produrre compost da riutilizzare in agricoltura. In linea indicativa un impianto di compostaggio è costituito da tre
fasi di lavorazione principali:
pretrattamento meccanico, necessario alla selezione dei RSU;
omogeneizzazione e riduzione di dimensioni della parte organica;
fermentazione propriamente detta.
Le varie sezioni che compongono un impianto di compostaggio sono le seguenti:
- ricezione e alimentazione dei rifiuti indifferenziati;
- triturazione e vagliatura, con separazione della frazione umida;
- separazione dei materiali ferrosi;
- fase biologica (fermentazione e maturazione);
- raffinazione finale, con eventuali pellettizzazione ed insaccamento.
COMPOSTI AZOTATI
ARPAV
COMPOSTI ORGANICI VOLATILI
ARPAV
Composti naturali o di sintesi contenenti uno o più atomi di azoto.
Vedi VOCs.
COMPOSTI ORGANOFOSFORICI
ARPAV
Composti organici aventi nella loro molecola almeno un atomo di fosforo. Vengono largamente impiegati come insetticidi in agricoltura.
COMUNICAZIONE AMBIENTALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
L'organizzazione deve, in relazione ai suoi aspetti ambientali ed al sistema di gestione ambientale, stabilire e mantenere attive procedure per:
assicurare le comunicazioni interne tra i differenti livelli e le diverse funzioni dell'organizzazione, ricevere, documentare e rispondere alle
richieste provenienti dalle parti interessate esterne. L'organizzazione deve prendere in considerazione procedimenti di comunicazione esterna
riguardanti gli aspetti ambientali significativi e registrare ogni decisione in merito. La comunicazione ambientale aiuta a concentrare l'attenzione
delle imprese e dei consumatori sui problemi ambientali e sulle loro possibili soluzioni.
COMUNITA’
GLOSS. ENI
CON.CERTI
ARPAV
CONAI
CONAI
CONCA CARSICA
ARPAV
Insieme di animali che abitano in un'area ristretta (uno stagno, un prato). La composizione del gruppo di tali animali può variare nel corso delle
stagioni e degli anni. Con la stessa parola si individuano anche un gruppo di piante che crescono insieme in condizioni naturali. Tali piante
formano un gruppo vegetazionale riconoscibile, per esempio un bosco di querce (querceta). La comunità biologica è l'insieme del gruppo
animale e vegetale di una determinata area (vedi Biocenosi).
È l'associazione a cui aderiscono le imprese di consulenza certificate per le piccole e medie imprese. Essa intende raggruppare le imprese e gli
studi associati operanti nei settori della Consulenza Aziendale al fine di offrire alla clientela, principalmente costituita da Piccole Medie Imprese,
servizi di elevato livello qualitativo La CON:CERTI ha sede in via A. M. Ampére, 113 20131 Milano.
Consorzio Nazionale Imballaggi. Consorzio costituito dalle imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi in adempimento dell’obbligo previsto
dall’Art. 38 comma 2 e delle disposizioni dell’Art. 41 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi).
Superficie del suolo a forma concava generalmente ampia e più o meno regolare che presenta fenomeni di carsismo.
CONCAWE
GLOSS. ENI
E’ l’organizzazione delle compagnie petrolifere operanti in Europa che si occupa delle problematiche di ambiente, salute e sicurezza e delle loro
implicazioni tecnico-economiche nel campo della raffinazione, distribuzione e marketing dei prodotti petroliferi.
CONCLUSIONI DELL'AUDIT
ARPAC
Giudizio professionale o osservazioni espresse da un auditor sull'argomento oggetto di audit, basati unicamente sulle considerazioni che un
auditor ha desunto dai risultati dell'audit (ISO 14010).
CONDENSAZIONE DEGLI INQUINANTI
GLOSS. ENI
Processo utilizzato per l’eliminazione da effluenti gassosi di inquinanti presenti in forma di vapori condensabili; tale processo avviene in genere
con un abbassamento di temperatura e la conseguente conversione della sostanza in fase gassosa in uno stato liquido o solido.
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Nome
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CONDIZIONI DI SCARICO
STREAMS - TREVISIOL
CONDOTTA FORZATA
STREAMS - TREVISIOL
CONDOTTO
STREAMS - TREVISIOL
E' inteso il funzionamento regolare dell’impianto di depurazione progettato, per ridurre le caratteristiche di un effluente ai limiti di accettabilità
previsti (condizioni accertate preventivamente nella fase istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione allo scarico): cioè l’impianto marcia a regime
preventivato e controllato.
Tecnica usata sin dall’antichità in Grecia e a Roma negli acquedotti, per raggiungere zone o pari delle città più elevate, impiegando la forza
ascensionale dell’acqua e sfruttando il principio dei vasi comunicanti, scoperto da Erone e utilizzato ancora oggi a questo scopo.
Tubo, canale di metallo o di terracotta per portare acqua da un luogo ad un altro.
CONDUTTORE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
In fisica indica un mezzo nel quale può avvenire la trasmissione di energia. Viene soprattutto usato in relazione al calore e all’elettricità. I metalli
sono in genere buoni conduttori sia dal punto di vista termico che elettrico; le sostanze plastiche sono cattive conduttrici.
CONFERENZA DELLE PARTI
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Principale organo della Convenzione per i Cambiamenti Climatici (UNFCCC), ha il compito di verificare l’implementazione della stessa e degli
strumenti giuridici adottati, e di prendere, nell’ambito del suo mandato, le decisioni necessarie per promuovere l’effettivo raggiungimento degli
obiettivi posti. Le sessioni ordinarie della COP si tengono periodicamente ogni anno, se non diversamente deciso. Sessioni straordinarie della
COP possono tenersi in ogni altro momento quando considerato necessario dalla stessa COP o in base a richiesta di una delle Parti, a
determinate condizioni.
CONFETTATURA
ANPA
Lavorazione che consiste nel rivestimento del seme con soatanze inerti, talvolta veicoli di pesticidi, e collanti idrosolubili fino ad ottenere un
prodotto che ha generalmente l'aspetto di una pillola ("confetto"). Questa si scioglie o si spacca al contatto con l'acqua, liberando il seme.
CONFORMITÀ
GLOSS. FEDERLEGNO
Soddisfacimento di un requisito (VISION 2000)Rispondenza di un prodotto, processo o servizio a tutti i requisiti specificati in una determinata
norma, legge o specifica contrattuale.
CONIFERE
ARPAV
Sottoclasse di piante arboree o arbustive delle Gimnosperme, molto diffuse e costituenti ampie foreste. Hanno foglie aghiformi, canali resiniferi e
pigne contenenti i semi; molto usate per i legni, resine per vernici e nell'industria tintoria, in medicina per sostanze medicinali e in cucina per i
semi commestibili. Comprendono alberi d'alto fusto (sequoie) e qualche arbusto (ginepro, mugo); le Conifere sono tipiche delle zone temperate e
fredde dell'emisfero boreale.
CONOIDE ALLUVIONALE
ARPAV
CONSAPEVOLEZZA (ambientale)
ARPAV
Deposito sedimentario a composizione spiccatamente ghiaiosa-sabbiosa che caratterizza il territorio dell’alta pianura. Presenta forma di
ventaglio con apice rivolto verso monte e si genera quando i corsi d'acqua incontrano diminuzioni di pendenza (solitamente allo sbocco in
pianura).
E' la condizione che porta ad una coscienza critica e ad una riflessione propositiva sull'ambiente. La consapevolezza ambientale assicurando
una maggior comprensione dei problemi e una migliore individuazione delle soluzioni consente lo sviluppo di capacità operative quali il senso di
iniziativa e la capacità di assunzione di responsabilità.
CONSENSO
EN 45020:1998
Accordo generale, caratterizzato dall'assenza di sostenute opposizioni, provenienti da parti rilevanti degli interessi coinvolti, e da un processo
che implichi tentativi di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti coinvolte e per conciliare tutti i pareri contrastanti. Il consenso non implica
necessariamente l'unanimità.
CONSERVANTE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Prodotto che rallenta o impedisce l’alterazione e il deterioramento di una sostanza. È particolarmente utilizzato nell’industria alimentare come
additivo e in quella cosmetica.
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR)
E' l'ente nazionale di ricerca con competenza scientifica generale e istituti scientifici distribuiti sul territorio, che svolge attività di prioritario
interesse per l'avanzamento della scienza e per il progresso del Paese. Il CNR ha sede in Piazzale Aldo Moro,7 - 00185, Roma.
CONSORZIO NAZIONALE ACCIAIO
ANPA
CONAI
Vada CNA.
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Nome
CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI
fonte
CONAI
Vedi CONAI.
CONSORZIO NAZIONALE PER IL RECUPERO ED IL RICICLAGGIO DEGLI
IMBALLAGGI IN LEGNO
CONAI
Vedi RILEGNO.
CONSORZIO OBBLIGATORIO DELLE BATTERIE AL PIOMBO E DEI RIFIUTI
PIOMBOSI
COBAT
Vedi COBAT.
CONSORZIO PER IL RECUPERO DEL VETRO
CONAI
Vedi COREVE.
CONSORZIO PER LA RACCOLTA, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DI
IMBALLAGGI A BASE CELLULOSICA
CONAI
Vedi COMIECO.
CONSORZIO PER LA RACCOLTA, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DI
IMBALLAGGI IN ALLUMINIO
CONAI
Vedi CIAL.
CONSORZIO PER LA RACCOLTA, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DI
IMBALLAGGI IN PLASTICA
CONAI
Vedi COREPLA.
CONSUMATORI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Termine usato in ecologia. Indica gli organismi che si nutrono di sostanze organiche fabbricate da piante verdi. Sono consumatori tutti gli animali.
CONSUMO DI ACQUA
GLOSS. ENI
CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
GLOSS. ENI
CONSUMO DI SUOLO
GLOSS. ENI
Quantità di acqua destinata al consumo per qualsiasi uso (civile e industriale) direttamente o indirettamente afferente l’impianto in progetto, al
netto di eventuali ricicli.
Quantità di energia elettrica destinata al consumo per qualsiasi uso (civile e industriale) direttamente o indirettamente afferente l’impianto in
progetto.
Quantità di terreno, sotto forma di materiale escavato, inteso sia come suolo superficiale che come materiale di cava, che risulta necessario alla
costruzione e all’esercizio dell’impianto in progetto. Il consumo si riferisce al terreno necessario, ad esempio per il livellamento dell’area, la
costruzione di rilevati, la preparazione del calcestruzzo, ecc. e, inoltre, alla sottrazione di tale risorsa ad utilizzi di altri tipo (agricoli, ricreativi,
ecc.).
CONSUMO ENERGETICO
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Il consumo energetico è stato tradizionalmente considerato indice di benessere: un suo calo è quindi interpretato come indice di crisi economica.
In tempi più recenti si ritiene che ad un aumento dei benessere, ed in particolare del PIL Prodotto Interno Lordo, che ne costituisce l'indicatore
più correntemente usato, non debba necessariamente corrispondere un aumento dei consumo energetico. Ciò è possibile grazie ad
un'aumentata efficienza dei sistema energetico.
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Nome
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CONTABILITA' AMBIENTALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Creazione, analisi ed utilizzo di informazioni finanziarie e non finanziarie allo scopo di ottimizzare la performance ambientale ed economica
dell'azienda e di raggiungere un business sostenibile. Gli obiettivi della contabilità ambientale possono essere così riassunti:
- dimostrare l'impatto delle attività correlate all'impatto ambientale sul conto economico e sullo stato patrimoniale;
- allocare correttamente i costi ambientali a specifichi prodotti e processi;
- identificare opportunità di riduzione dei costi;
- guidare decisioni di investimento;
- orientare decisioni di sviluppo di nuovi prodotti.
Si possono, inoltre, distinguere i seguenti vantaggi:
- miglioramento delle performance ambientali;
- creazione di un vantaggio competitivo strumento per l'integrazione del sistema di gestione ambientale;
- risparmio di energia, materiali e acqua;
- minori costi di smaltimento dei rifiuti;
- migliore immagine dell'impresa.
CONTAMINAZIONE
GLOSS. ENI
Effetto provocato da un agente esterno (contaminante) scaricato in un sistema recettore (acqua, aria, suolo).
CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA
ARPAV
Si definisce come contaminazione radioattiva la contaminazione di una qualsiasi matrice ambientale, vale a dire, aria, acqua, suolo, di un
ambiente di vita o di lavoro da parte di sostanze radioattive. Nel caso del corpo umano, la conseguente esposizione alle radiazioni può
provenire sia dall’esterno che dall’interno, ad esempio per inalazione o ingestione di radionuclidi
CONTENUTO ENERGETICO
ARPAT
Esprime il valore di una merce sulla base della quantità di energia assorbita dalla stessa lungo il suo ciclo di vita: da quella necessaria per
produrla, sin dalla fase iniziale dell'estrazione delle materie prime, fino a quella utilizzata nella fase finale del ciclo, per eliminarla, una volta
trasformata in rifiuto. Il calcolo del contenuto energetico può essere utilizzato per confrontare tra loro prodotti con prestazioni analoghe o per
orientare il consumo verso prodotti a basso contenuto di energia.
CONTRIBUTO ALLO SFORZO COMUNE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Contributo all’elaborazione di politiche pubbliche e a iniziative e programmi educazionali del settore privato, del settore pubblico e delle istanze
governative e intergovernative tendenti ad una maggiore sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e della sua protezione.
CONTROLLO
GLOSS. SCHEDA 2000
Esame accurato, accertamento. Il controllo ha la finalità di:
verificare la conformità delle diverse situazioni ambientali alle norme vigenti,
prevenire le situazioni d'inquinamento, conoscere e monitorare nel tempo la quantità e/o la qualità delle matrici ambientali.
CONTROLLO DELLA QUALITÀ
UNI EN ISO 9000:2000
Tecniche ed attività a carattere operativo messe in atto per soddisfare i requisiti per la qualità. Esso implica tecniche ed attività a carattere
operativo volte sia a tenere sotto controllo i processi operativi, sia ad eliminare le cause di carenze in determinate fasi del cerchio o spirale della
qualità ai fini di una maggiore efficienza economica (UNI ISO 8402)L'adozione del Controllo Statistico negli anni '20 ha permesso di ridurre i costi
del controllo rispetto al metodo del collaudo.
CONTROLLO OPERATIVO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Individuazione delle operazioni e delle attività associate agli aspetti ambientali significativi, in linea con la politica ambientale e i relativi obiettivi e
traguardi. Queste attività devono essere condotte sotto condizioni controllate stabilendo e aggiornando procedure e definendone i criteri
operativi.
CONTROLLO UFFICIALE
UE
Qualsiasi ispezione, verifica contabile, campionatura, esame di laboratorio o analisi o altro mezzo per eseguire controlli da parte dell'autorità
competente degli Stati membri o dei loro mandatari o da parte dei servizi della Commissione allo scopo di garantire il rispetto della legislazione
alimentare e di proteggere la salute umana e gli interessi dei consumatori (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione
alimentare).
CONVENTION ON BIOLOGICAL DIVERSITY
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Vedi CDB.
CONVENZIONE RAMSAR
RETE CIVICA DI ROMA
Convenzione Internazionale firmata a Ramsar (Iran) il 2 febbraio 1972 per la protezione delle zone umide di importanza internazionale.
Attualmente sono oltre 80 nazioni che hanno sottoscritto questo documento che rappresenta una delle prime manifestazioni di cooperazione
internazionale in tema di tutela ambientale.
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Nome
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CONVERGENZA ECOLOGICA
ANPA
E' il caso in cui, dovendosi adattare alle stesse condizioni di vita, specie animali e vegetali non affini, che occupano lo stesso habitat, sviluppano
forme e comportamenti simili.
CONVERSIONE
GLOSS. ENI
Lavorazione, termica o catalitica, di frazioni petrolifere finalizzate alla produzione di prodotti di maggiore qualità e minore impatto ambientale
nell’uso finale. Viene effettuata in impianti complessi a condizioni operative di alta temperatura e pressione.
COORDINATION OF INFORMATION ON THE ENVIRONMENT
REGIONE VENETO - DIREZIONE
FORESTE
Vedi CORINE.
COREPLA
CONAI
Consorzio per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero di Imballaggi in Plastica. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in plastica
che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi).
COREVE
CONAI
Consorzio per il Recupero del Vetro. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di vetro che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3
ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi).
CORINAIR (Coordination Information - AIR)
GLOSS. ENI
Progetto promosso dall’Unione europea con il fine di raccogliere e organizzare informazioni sulle emissioni inquinanti nei paesi dell’Unione.
L’ENEA partecipa al progetto, in qualità di referente ufficiale dell’Italia, su mandato del Ministero dell’Ambiente. Corinair è parte di un lavoro della
European Environmental Agency.
CORINE
REGIONE VENETO - DIREZIONE
FORESTE
Coordination Of Information On The Environment. Coordination of Information on the Environment: programma intrapreso dalla commissione della
comunità europea in seguito alla decisione del Consiglio Europeo del 27 giugno 1985. Risponde alla necessità di raccogliere informazioni
standardizzate e geograficamente localizzate sullo stato dell'ambiente nell'ambito dei paesi della comunità europea.
COROGRAFIA
GLOSS. ENI
Studio o descrizione di una regione o di altra porzione limitata della superficie terrestre, normalmente comprensiva di ambienti diversi (carta
corografica).
COROTIPO
ANPA
Categoria indicante l'area di distribuzione di una specie vegetale. (es. corotipo mediterraneo; corotipo boreale).
CORPO PRINCIPALE DI UNA NORMA
EN 45020:1998
Insieme delle disposizioni che costituiscono la parte essenziale di un documento normativo.
CORRENTE
GLOSS. ENI
Movimento di masse d’acqua o d’aria, dovuto a varie cause di carattere fisico e geofisico.
CORRENTINO
Tratto fluviale caratterizzato da flusso idrico discreto, ma privo di increspature superficiali e con profondità praticamente costante.
CORRETTIVO
ANPA
MANUALE DELL'AGRONOMO ED. REDA
Sostanze atte a correggere principalmente la reazione (pH) impropria del terreno.
CORREZIONE
EN 45020:1998
Eliminazione di errori di stampa, grammaticali e simili dal testo di un documento normativo pubblicato. Azione per eliminare una non conformità
rilevata (VISION 2000).
CORROSIONE
Distruzione graduale di un metallo o lega dovuta all’azione di un agente chimico, che può essere anche l’ossigeno dell’aria.
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GLOSS. ENI
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Nome
COSTA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Linea di contatto fra terraferma e acque (marine o lacustri). Si distinguono le linee di costa, che sono dati planimetrici e nelle carte si disegnano
appunto con linee, dalle fasce costiere, che sono le zone di terraferma interessate dall’influsso indiretto o diretto del mare. L’influsso diretto,
fisico, è determinato dall’impatto che sulla costa hanno i moti del mare (onde, correnti, maree), con esiti diversi a seconda che la costa sia alta o
bassa, rocciosa o sabbiosa. Gli influssi indiretti sono soprattutto dovuti all’azione mitigatrice del mare sul clima delle regioni costiere e sulle
opportunità che la presenza del mare offre alle attività umane.
COSTI AMBIENTALI
GLOSS. ENI; ARPAT; GLOSS.
GALGANO & ASSOCIATI;
ARPAV
Rappresentano la somma dei costi delle misure adottate dall'azienda (o da terzi per suo conto) per prevenire, ridurre e/o riparare i danni causati
all'ambiente dalle proprie attività operative, e di quelli sostenuti per la conservazione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili. Il termine viene
anche comunemente utilizzato per indicare la riduzione del livello di benessere collettivo dovuto all’impatto di un progetto sull’ambiente.
Generalmente di difficile quantificazione in quanto nasce dalla percezione privata di ciascun individuo. I costi ambientali possono essere distinti
in:
- convenzionali: acquisto e stoccaggio di prodotti, manutenzione di processo, utilities;
- nascosti: gestione dei rifiuti, conformità normative, canoni e tasse, assicurazioni, mancata produzione;
- contingenti: passività presenti e future per perdite accidentali, incidenti, bonifiche, danni alla comunità;
- d'immagine: relazioni con la Comunità locale, pubblicità negativa, impatti sul cliente o consumatore, vantaggio competitivo, impatti
sull'ecosistema.
COSTI AMBIENTALI NASCOSTI
ARPAT
Costi diretti che vengono attribuiti a centri di costo diversi da quelli ambientali sebbene il motivo principale per il quale sono stati sostenuti sia di
tipo ambientale e che vengono considerati "costi ambientali" solo dopo un processo di riclassificazione del bilancio.
COSTO DEL NON AMBIENTE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Costo di non adeguamento alle normative ambientali. Il costo del non ambiente è oggi maggiore rispetto a quello di adattamento ad una politica
ambientale d'impresa per tre motivi fondamentali:
- la ricerca della compatibilità ambientale da parte delle imprese si traduce di norma in sforzo di investimento e di innovazione di processo e/o di
prodotto di carattere non dissimile da quello normalmente perseguito nelle dinamiche competitive dell'impresa;
- l'obiettivo dell'eco-efficienza si trova più spesso a coincidere in buona parte con l'obiettivo della qualità e, in particolare modo, con quello della
Qualità Totale (ossia quella che concerne l'intero funzionamento dell'impresa e non solo quello di una sua parte);
- si è confermata la nuova realtà di una domanda crescente di prodotti eco-compatibili.
COSTRUZIONE DI SCOGLIERE/ PIATTAFORME
GLOSS. ENI
Politica USA per promuovere la conversione di piattaforme dismesse in scogliere artificiali per la vita marina.
COT
GLOSS. ENI
Il carbonio Organico Totale è un indice della concentrazione totale di sostanze organiche presenti negli scarichi inquinanti. La misura del COT è
generalmente eseguita con un analizzatore a ionizzazione di fiamma. La correlazione fra COT, COD e BOD, consente di valutare il reale carico
inquinante ed il suo abbattimento.
COTICO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Copertura erbacea di un prato o di un pascolo.
COTILEDONE
ANPA
CRAM
ANPA
CREA
ANPA
E' una foglia primordiale contenuta nell'embrione, che può assolvere a diverse funzioni: nelle monocotiledoni svolge funzione di assorbimento di
sostanze nutritive, nelle dicotiledoni invece ha funzione di riserva.
Centro Ricerche Ambiente Marino di S.Teresa località' Pozzuolo di Lerici 19100 La Spezia istituito nel 1982 dall'ENEA.
Centro Ricerche Energia Ambiente.
CRENON
ANPA
CRIOCONSERVAZIONE
ANPA
Tratto di un corso d’acqua, sorgentizio e ruscellante, povero di sostanza organica e quindi di organismi viventi.
Conservazione a temperature molto basse, generalmente in azoto liquido.
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Nome
CRITERI DI ACCREDITAMENTO
fonte
EN 45020:1998
Insieme dei requisiti utilizzati da un organismo di accreditamento che deve essere soddisfatto da parte dell'organismo di valutazione della
conformità per ottenere l'accreditamento.
CRITERI DI AUDIT
ARPAC
Politiche, prassi, procedure, requisiti, rispetto ai quali l'auditor paragona le evidenze oggettive raccolte durante l'audit, sulla materia in oggetto
(ISO 14010)
CRITERI DI AUDIT DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
ARPAC
Politiche, prassi, procedure o requisiti, come quelli definiti nella ISO 14001 e ogni altro requisito supplementare, se applicabile, riferito all'EMAS
(sistema di gestione ambientale, n.d.r.), in confronto alle quali l'auditor paragona le evidenze oggettive di audit raccolte sul sistema di gestione
ambientale dell'organizzazione (ISO 14011).
CRITTOGAME
E' un termine che non ha valore tassonomico, ma indica le piante a "nozze nascoste", che cioè sono prive di fiori e si riproducono mediante
spore.
CROMO
E’ un metallo pesante (simbolo chimico Cr) presente in natura in vari stadi di ossidazione. Il cromo esavalente è considerato la forma più
pericolosa per la maggiore solubilità e capacità di penetrare nelle strutture cellulari
CROMOSOMI
ANPA
ARPAV
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Dal greco chròma (= colore), e soma (= corpo). Sono sottili filamenti di DNA che si possono evidenziare con una colorazione specifica. Sono
contenuti nel nucleo di tutte le cellule ed il loro numero varia da specie a specie; in ognuna il numero è sempre costante. Per esempio nell’uomo il
corredo cromosomico è di 23 coppie. I cromosomi hanno grande importanza in genetica perché sono portatori dei caratteri ereditari.
CROSTA TERRESTRE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Parte superficiale della terre che comprende la parte superiore della litosfera. Ha uno spessore medio dai 15 ai 30 km. La crosta si distingue in
continentale e oceanica. La crosta continentale è quella parte di crosta terrestre che corrisponde ai continenti e alla loro prosecuzione sotto il
livello del mare. La crosta oceanica e coperta interamente dalle acque dei mari, di cui costituisce "il pavimento". La crosta e costituita da rocce
granitiche, metamorfiche e vulcaniche (95%), sedimentarie (4%), arenarie (0,75%) e calcari (0,25%).
CRR
ANPA
CTI
ANPA
Centri Regionali di riferimento per il rilevamento della Radioattività Ambientale.
Comitato Termotecnico Italiano.
CTN
ANPA
Centro Tematico Nazionale, rappresenta uno dei nodi principali per lo sviluppo del Sistema Informativo Nazionale Ambientale con il compito di
stabilire il contenuto informativo dei database ambientali ossia delle regole che garantiscono la qualità delle informazioni raccolte attraverso
specifiche procedure di acquisizione dei dati. Attualmente sono operativi i seguenti centri:
CTN-ACE: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Atmosfera, Clima ed Emissioni aria.
CTN-AGF: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Agenti Fisici.
CTN-AIM: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Acque Interne e Marino costiere
CTN-NEB: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Natura e Biodiversità
CTN-RFM: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Rifiuti e Flussi di materiali.
CTN-TES: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Territorio e Suolo.
CULMO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Stelo delle piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Graminacee.
CULTIVAR
ANPA
Insieme di piante coltivate che si distinguono per alcuni caratteri comuni (di forma, di funzione organica, chimici) e che, quando vengono
riprodotti per via sessuale, conservano le loro caratteristiche distintive.
CULTURA AMBIENTALE
ARPAV
Cultura è l'intero complesso di conoscenze, conquiste, tecnologia, tradizioni, percezioni, costumi, valori ed altre capacità delle società e
dell'individuo che collegano i comportamenti del passato a quelli del presente. La cultura influenza idee ed azioni di individui e gruppi e le
interazioni tra questi e l'ambiente.
In tal senso cultura ambientale è l'insieme delle conoscenze formali ed informali che accrescono la comprensione dei fenomeni ambientali e
correggono i comportamenti umani tendenti alla distruzione.
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Nome
CURVE DI ISOCONCENTRAZIONE
fonte
GLOSS. ENI
Linee congiungenti i punti a concentrazione costante degli inquinanti atmosferici; forniscono un metodo utile alla rappresentazione dei livelli di
qualità dell’aria su una determinata area.
CUSTOMER SATISFACTION
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Approccio che, attraverso il ricorso a varie tecniche (indagini, questionari, ecc.) si prefigge come obiettivo quello di conoscere
quantitativamente percezioni e attese dei cittadini-clienti di un servizio. Tra gli approcci alla Customer satisfaction ricordiamo quello di A.
Parasuraman, che suddivide il servizio in cinque fattori (affidabilità, capacità di servizio, assurance, empatia e aspetti tangibili) la cui percezione
è in grado di mettere in evidenza i punti di forza e quelli di debolezza del servizio offerto. La Custopmer satisfaction diventa la base per
scegliere le priorità di intervento.
DANNO AMBIENTALE
PROVINCIA TORINO
Il danno ambientale è previsto e disciplinato dall'art.18 della legge n.349 dell'8 luglio 1986 e s.m.i., nel quale il legislatore sancisce che "qualunque
fatto doloso o colposo in violazione di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base a legge che comprometta l'ambiente, ad esso
arrecando danno, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte, obbliga l'autore del fatto al risarcimento nei confronti dello
Stato".
DATOAMBIENTALE
REGIONE UMBRIA
Informazione relativa allo stato momentaneo di una determinata variabile ambientale frutto di una specifica operazione di rilevamento ed
espressa in forma codificata in modo da poter essere confrontata in modo coerente con altre informazioni analoghe rilevate da operatori
differenti.
DDT
ARPAV
Il dicloro-di-fenil-tricloroetano è un composto che è stato largamente utilizzato come insetticida sintetico, in agricoltura e per debellare la
malaria. Esso fa parte della “sporca dozzina” (dodici tra le più pericolose sostanze chimiche) e nel 1972 l’EPA ne ha proibito la maggior parte
degli usi, principalmente a causa della capacità di molti organismi animali e vegetali di concentrare il DDT nei tessuti e di provocare, attraverso la
catena alimentare, un processo di accumulo dell’inquinante negli organismi. Tuttavia, nei paesi in via di sviluppo, nelle zone in cui la malaria è
endemica, l'uso del DDT spray sulle pareti domestiche è approvato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in ragione della sua alta
efficacia nella lotta contro questa malattia.
DEBALLASTING
GLOSS. ENI
Procedura di svuotamento delle acque di cisterna di una petroliera.
Imbarcate durante la navigazione per dare stabilità alla nave, devono essere scaricate prima di procedere alle operazioni di riempimento delle
cisterne con greggio. Normalmente lo svuotamento avviene per mezzo di tubazioni o manichette dette di deballasting che inviano le acque a
terra dentro appositi serbatoi per opportuna decantazione (confronta Acqua di zavorra).
DECADIMENTO RADIOATTIVO
GLOSS. ENI
DECANTATORE
GLOSS. ENI
Trasformazione spontanea del nucleo di un atomo, accompagnata dall’emissione di particelle o dalla cattura/emissione di elettroni (radiazioni).
Apparecchiatura utilizzata per la separazione fisica, dall’acqua, delle sostanze inquinanti in sospensione, utilizzandone il differente peso
specifico. Il residuo principale ottenuto è costituito dai fanghi.
DECANTAZIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Sistema di separazione fisica dall'acqua delle sostanze inquinanti in sospensione utilizzandone il differente peso specifico. Il residuo principale
ottenuto è costituito da fanghi.
DECIBEL (dB)
GLOSS. ENI
Il decibel è un modo di esprimere una determinata misura di rumore, di vibrazioni, di campi elettrici. Esso denota la grandezza di una quantità
rispetto ad un valore di riferimento stabilito arbitrariamente, in termini di 10 volte il logaritmo (in base 10) del quoziente delle due quantità. In
acustica il decibel misura il livello dell’intensità energetica dei suoni.
DECISIONE
GLOSS. FEDERLEGNO
DECISIONI UE
GLOSS. FEDERLEGNO
Una decisione è vincolante nella sua globalità per i destinatari. Le decisioni devono essere notificate a coloro ai quali sono indirizzate ed hanno
effetto dal momento della notifica.
Atti della Commissione e del Consiglio della Unione europea. Esse possono essere prese per pronunciare un giudizio o per imporre ammende a
persone, entità commerciali o Stati che hanno infranto le regole comunitarie. Le decisioni sono vincolanti per i destinatari cui sono indirizzate;
hanno effetto dal momento della notifica.
DECISORI SOCIALI
ARPAV
Persone che rivestono funzioni istituzionali pubbliche con potere decisionale.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
DECOMPOSITORI
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Termine usato in ecologia; indica quegli organismi, quasi tutti microrganismi eterotrofi che decompongono le sostanze organiche contenute nei
resti di animali e vegetali morti in sostanze inorganiche. Questo processo si definisce mineralizzazione e porta all’immissione di atomi sotto
forma inorganica, nell’aria, nell’acqua e nel terreno chiudendo il ciclo della materia. Sono decompositori essenzialmente i batteri e i funghi.
DECONTAMINAZIONE
GLOSS. RADIAZIONI
operazione meccanica o chimica destinata a rimuovere lo sostanza radioattiva depositata su un materiale.
DECRETO RONCHI
ARPAV
Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n. 22. Attuazione delle Direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE
sull'imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.
DEFLAZIONE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Azione di trasporto di granuli da parte del vento che a seconda della forza e del peso specifico si esercita con meccanismi di: sospensione,
saltazione o rotolamento.
DEFORESTAZIONE
ARPAV
Rapida distruzione delle foreste in molte zone del mondo, soprattutto ai Tropici e in particolare nella foresta Amazzonica per convertire il terreno
a un uso non forestale; ne consegue l’impoverimento delle risorse naturali capaci di abbassare il tasso di anidride carbonica nell’aria: la
combustione, spesso dolosa, delle foreste pluviali, produce infatti più anidride carbonica di quanta esse ne assorbano. La progressiva
scomparsa di foreste e boschi aumenta il ritmo di erosione del suolo, e le specie animali che esse ospitavano rischiano l’estinzione.
DEGRADAZIONE
GLOSS. ENI
Nella chimica organica indica il passaggio da un composto o un altro contenente un diverso gruppo funzionale e un numero più piccolo di atomi
di carbonio.
DEGRADAZIONE BIOLOGICA
ARPAV
Processo di demolizione della struttura molecolare delle sostanze organiche ad opera di diverse specie di microrganismi con formazione di
sostanze minerali semplici quali ad esempio: acqua, anidride carbonica, ammoniaca, calcio, magnesio, ecc.
DEGRADO AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL
DEGRADO DELLE RISORSE
STREAMS - TREVISIOL
Perdita dei caratteri originari delle strutture, degli elementi e delle relazioni fra le componenti dell’ecosistema, con conseguente impoverimento del
flusso energetico e degli scambi materiali esistenti.
Perdita dei caratteri originari dei materiali coinvolti nei cicli dell’ecosistema.
DEGRADO INDOTTO
Rappresenta le trasformazioni dell’ambiente naturale con squilibri e distruzione di risorse, operati dalle attività umane.
STREAMS - TREVISIOL
DEMATERIALIZZAZIONE
E' un orientamento dell'economia che prevede di produrre la stessa "unità di servizio" con un quantitativo minore di materie e di materiali.
ARPAT
DEMERSALE
GLOSS. ENI
DENITRIFICATORE
GLOSS. ENI
DENITRIFICAZIONE
GLOSS. ENI
Organismo (specialmente detto di pesci e specie ittiche) che vive normalmente in prossimità del fondo beneficiando, come nutrimento, delle
forme viventi bentoniche.
Dispositivo in cui avviene l’abbattimento dei nitrati tramite il processo di denitrificazione biologica e con l’utilizzo di sistemi catalitici, come nei
processi di controllo degli ossidi di azoto nei fumi.
Processo di riduzione dei nitrati ad azoto elementare (che si libera in forma gassosa) ad opera di batteri facoltativi in grado di utilizzare, in
condizioni anossiche, l’ossigeno contenuto in questi composti.
DENITRIZIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Processo di riduzione dei nitrati ad azoto elementare per mezzo di batteri in grado di utilizzare l'ossigeno contenuto in questi composti.
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Nome
DENSITÀ DI POTENZA
Potenza incidente su una superficie per unità di area.
DENSITA' POTENZIALE SOSTENIBILE
fonte
GLOSS. RADIAZIONI
GLOSS. ECOITALY
Si riferisce alla densità numerica di individui raggiungibile da una singola specie animale in un determinato territorio senza ripercussioni negative
sull’ecosistema.
DENSITA’
GLOSS. ENI
DENUDAZIONE
GLOSS. ENI
Rapporto tra massa e volume di un corpo o di una sostanza (densità assoluta). In pratica si utilizza spesso la densità relativa, espressa dal
rapporto tra la densità assoluta della sostanza in esame e quella di una sostanza di riferimento, in genere l’acqua pura a 4°C. La densità dei
solidi si misura con particolari recipienti detti "picnometri".
Logorio della superficie terrestre dovuto all’azione congiunta di numerosi agenti naturali: sole, vento, pioggia, acque selvagge, azione del gelo,
ghiaccio.
DEPLOYMENT
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Piano delle attività operative di adeguamento che consente alla Direzione di controllare sistematicamente lo stato di avanzamento del programma
e di disporre di una visione chiara e puntuale della ripartizione dei compiti tra i diversi Enti e Funzioni aziendali. Il deployment è realizzato
partendo dai risultati del survey iniziale e coinvolgendo attraverso specifici incontri i responsabili di Enti e >Funzioni interessati a ciascuno degli
elementi della normativa di riferimento (ISO 14001 e Reg. CEE n. 1836/1993). Per ciascun elemento vengono individuate e condivise le relative
attività da svolgere e, per ogni attività viene indicato un responsabile interno all'azienda e fissati i tempi di attuazione.
DEPOSIZIONE ACIDA
MINISTERO DELL'AMBIENTE;
ARPAV
l'insieme dei composti a reazione acida che dall'atmosfera si depositano sulle componenti degli ecosistemi (suolo, acqua, …) sia per via secca
che per via umida.. Si distinguono le deposizioni solide, costituite principalmente dal particolato atmosferico, e quelle umide che comprendono la
pioggia, la neve, la grandine e la nebbia. I composti che conferiscono acidità alle deposizioni sono generalmente l'acido nitrico e quello solforico
che si formano dalla reazione dell'acqua con gli ossidi di azoto e di zolfo presenti nell'aria inquinata. Le deposizioni acide possono modificare
l'acidità dei laghi e delle acque, uccidendo pesci ed altri organismi acquatici, o quella dei suoli alterando la disponibilità degli elementi nutritivi e di
quelli tossici con conseguenze sulla fertilità. Le deposizioni acide possono causare anche danni alla vegetazione diretti, ad es. sciogliendo le
cere di protezione delle foglie esponendole ad una maggiore traspirazione ed influenza dei parassiti o modificando le possibilità di scambio con i
gas dell'atmosfera, o indiretti, ad es. immobilizzando l'alluminio presente nei terreno, che è tossico per i funghi che vivono in simbiosi con gli
alberi (micorrizze). Poiché le micorrizze facilitano l'uso dell'acqua da parte delle radici funzionando come una carta assorbente che aspira
l'acqua presente nel suolo e fissano l'azoto atmosferico trasformandolo in composti utilizzabili dalle piante, la morte dei funghi micorrizzici porta
al deperimento e alla morte delle piante con cui essi sono in simbiosi. Le deposizioni acide, oltre che agli ecosistemi, provocano danni anche agli
edifici e ai monumenti. (cfr. DM 31-05-91)
DEPURATORE
GLOSS. ENI
DEPURAZIONE
GLOSS. ENI
Impianto dedicato alla rimozione del carico inquinante contenuto in acque di scarico. E’ generalmente costituito da due sezioni principali,
ciascuna idonea a un trattamento specifico:
chimico-fisico, che provvede con mezzi chimici o fisici ad un pretrattamento delle acque per la rimozione dei solidi sospesi, per equilibrare
l’acidità o l’alcalinità eccessive, per neutralizzare particolari sostanze nocive prima del successivo trattamento biologico, per aerazione;
biologico, ad opera di microrganismi selezionati che provocano la degradazione delle sostanze organiche inquinanti, fino a farle rientrare nei
limiti di legge. In genere un depuratore comprende una serie di vasche (Vasche di ossidazione biologica), in cui le acque fluiscono in serie per
subire i vari passaggi del processo di depurazione.
è il tentativo dell’uomo di ripristinare le condizioni originarie della sostanza alterata o di renderla atta a determinati usi. Ad esempio la
depurazione dell'acqua è l'insieme dei trattamenti artificiali che permettono di eliminare totalmente o parzialmente da un’acqua le sostanze
inquinanti. Esistono numerosi trattamenti di depurazione e il loro impiego dipende dalle caratteristiche dell’acqua da depurare e dal grado di
depurazione che si vuole raggiungere. Gli impianti di depurazione si possono differenziare, a seconda dei processi di funzionamento su cui si
basano, in fisici, chimico-fisici e biologici (Depuratore).
DESALINIZZAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Asportare da acque salmastre dei sali in esse contenuti.
DESERTIFICAZIONE
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Processo di trasformazione in deserto di territori aridi o semiaridi dovuto principalmente a variazioni climatiche, deforestazione, a cattiva
gestione o uso improprio dei territorio.
DESERTO
GLOSS. ENI
Ogni area inadatta all’insediamento umano per accentuata aridità o per freddo intenso. Esistono due tipi elementari di deserto: uno si riferisce
alle aree con clima arido, vegetazione ridotta, discontinua o assente, morfologia tormentata e mancanza di corsi d’acqua perenni; l’altra, alle
aree settentrionali marginali dei continenti boreali, a gran parte della Groenlandia e all’Antartide. Le aree desertiche in senso lato coprono il 30%
delle terre emerse, il 16% riferito ai deserti aridi e il 14% a quelli freddi.
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Nome
fonte
DESOLFORATORE
GLOSS. ENI
Dispositivo per la riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo nei processi di combustione. In genere funziona con processi a secco, semisecco o
umido.
DESOLFORAZIONE E IDRODESOLFORA-ZIONE
GLOSS. ENI
Processo di trattamento di frazioni petrolifere finalizzato alla riduzione del contenuto di zolfo nei prodotti petroliferi. E’ realizzato in impianti ad
alta pressione e temperatura in presenza di catalizzatore e di idrogeno.
DESTRUTTURARE
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Termine coniato dal filosofo Jaques Derrida per indicare le operazioni di "smontaggio" del mondo così come è concepito dall'uomo, per
prepararlo ad un rapporto più equilibrato con le leggi naturali.
DETENTORE
PROVINCIA TORINO
Ai sensi dell'art.6, comma 1, lett.b), D.Lgs. 22/97 e s.m.i., è detentore qualsiasi soggetto che si trova ad avere la materiale disponibilità dei rifiuti
e solo per questo ne assume la responsabilità giuridica.
DETERSIVI
STREAMS - TREVISIOL
Chiamati anche detergenti, sono sostanze chimiche coadiuvanti il lavaggio a mano o a macchina degli indumenti, delle stoviglie e dei prodotti
industriali. Contengono molecole costituite da due parti: una idrofila (amica dell’acqua) e l’altra idrofoba (nemica dell’acqua). La prima si orienta
verso l’acqua e la seconda verso il grasso di cui è formato in genere il sudiciume e lo allontana dai tessuti e dagli oggetti ai quali aderisce. I
componenti dei detersivi sono: i fosfati che favoriscono l’eutrofizzazione, i tensioattivi ricavati dal petrolio e dal carbone e sono i responsabili di
alcune malattie cutanee, brillanti per aumentare la lucentezza, sbiancanti sono perborati e percarbonati, sbiancanti ottici, enzimi prodotti da
batteri, riempitivi, antischiuma, anticorrosivi (silicati di sodio e di alluminio), ammorbidenti, profumi sintetici sono oli di sintesi.
DETRITI DI PERFORAZIONE
GLOSS. ENI
Frammenti di roccia che si producono a causa dell’avanzamento dello scalpello, durante l’attività di perforazione di pozzi per idrocarburi,
trasportati alla superficie dal fluido di perforazione. In superficie sono raccolti in bacini confinanti, ai fini dei trattamenti e dello smaltimento finale.
Questi reflui sono classificabili come rifiuti speciali non pericolosi e consolidati mediante l’aggiunta di cemento o silicati, in modo tale che ne è
possibile il riutilizzo come copertura in discariche per rifiuti solidi urbani o lo smaltimento in discariche per rifiuti speciali.
DETRITO
ANPA
Ci si riferisce al detrito organico costituito da frammenti vegetali in vari stati di decomposizione.
DG XI
ARPAC
Direzione Generale n. XI della Commissione Europea che si occupa di "ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile".
DICHIARAZIONE
EN 45020:1998
Disposizione che fornisce un'informazione.
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
ARPAC; GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Dichiarazione elaborata dall’impresa per descrivere la politica ambientale adottata e le attività svolte, per valutare i problemi ambientali rilevanti e
fornire un prospetto dei dati quantitativi su emissioni inquinanti, produzione dei rifiuti, consumo di materie prime, energia e acqua, rumore e altri
aspetti ambientali significativi. (Reg. 1836/93)I contenuti della dichiarazione ambientale sono:
- descrizione delle attività dell'impresa nel sito;
- valutazione di tutti i problemi ambientali rilevanti connessi con le attività;
- compendio dei dati quantitativi concernenti emissioni inquinanti, produzione di rifiuti, consumo di materie prime, energia e acqua,, rumore e altri
aspetti ambientali rilevanti;
- altri fattori relativi all'efficienza ambientale;
- presentazione di politica, programmi e Sistema di Gestione Ambientale applicati all'impresa.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
GLOSS. FEDERLEGNO
Dichiarazione di un fornitore, sotto la sua sola responsabilità, che un prodotto o servizio è conforme ad una norma. In genere la facoltà di
emettere questa dichiarazione è subordinata ad un controllo da parte del soggetto stesso (per esempio alla verifica del sistema di qualità del
fornitore).Tale dichiarazione è la forma di trasparenza più diretta e conveniente per il fornitore ma anche, in quanto di parte, la meno credibile
almeno quando non sia convalidata da altri segnali qualitativi.
DICHIARAZIONE DI RIO (sull’Ambiente e lo Sviluppo)
ARPAV
Dichiarazione approvata dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo "Eart Summit" riunita a Rio de Janeiro dal 2 al 14 giugno
1992. - Il documento si articola in 27 principi il terzo dei quali afferma che "il diritto allo sviluppo deve essere realizzato in modo da soddisfare
equamente le esigenze relative all'ambiente ed allo sviluppo delle generazioni presenti e future".
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Nome
DICLINE
fonte
ANPA
Fiore caratterizzato dalla sola presenza dell'androceo o del gineceo, pertanto unisessuale.
DICLORO-DI-FENIL-TRICLOROETANO
ARPAV
Vedi DDT.
DICOTILEDONI
ANPA
Sono piante il cui embrione ha due cotiledoni.
DIFESA SPONDALE
ANPA
Opera longitudinale, solitamente in massi ciclopici o in gabbionate di rete metallica riempite di ciottoli, realizzata per proteggere una sponda
dall’erosione. A differenza dell’argine, la difesa spondale non è rilevata rispetto al pèiano di campagna e non ha funzione di protezione dalle
esondazioni. Quando è realizzata con un muro verticale si parla di muro spondale.
DIFETTO
UNI EN ISO 9000:2000
Mancato soddisfacimento di un requisito attinente un'utilizzazione prevista o specificata. Differisce dalla "non conformità" in quanto esso ha
implicazioni legali, particolarmente quelle associate alla responsabilità del prodotto.
DIFFERENZIAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Processo di diversificazione in rapporto alla funzione da svolgere che subiscono le varie cellule di una pianta o di un animale quando sono
ancora allo stadio embrionale.
DIFFUSIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
In fisica si riferisce a due fenomeni completamente diversi: a) diffusione di materia: per esempio si ha diffusione nel passaggio di molecole da
una parte all’altra di una membrana semipermeabile; b)diffusione di radiazioni: per es. quando un raggio di luce incide su una superficie non
levigata, essa non viene riflessa in una direzione determinata, ma sparpagliata in tutte le direzioni (luce diffusa).In biologia è la dispersione di
una specie animale o vegetale in un territorio. La disseminazione, operata in diversi modi, è un mezzo che contribuisce alla diffusione delle
specie vegetali. d. adattativa – Evoluzione di numerose specie animali in un nuovo ambiente a partire da un antenato comune. Affinché questo
fenomeno si verifichi è necessario che siano disponibili nicchie ecologiche libere.
DIGESTIONE AEROBICA
GLOSS. ENI
Processo di stabilizzazione dei fanghi concentrati, provenienti da un trattamento di acque reflue, con aerazione prolungata, atto a completare la
degradazione biologica delle sostanze organiche, in ambiente aerobico, iniziata nella fase di ossidazione biologica. E’ applicata generalmente in
impianti senza sedimentazione primaria.
DIGESTIONE ANAEROBICA
GLOSS. ENI
Trattamento biologico di liquami organici molto concentrati, effettuato in recipienti chiusi, ad opera di batteri anaerobi e facoltativi. In assenza di
ossigeno, tali batteri provvedono alla riduzione biologica delle sostanze organiche presenti, con produzione di anidride carbonica, metano e
prodotti solforati.
DIGESTORE
GLOSS. ENI
Reattore chiuso in cui un materiale organico, costituito da rifiuti solidi o fanghi di depurazione o acque di lavaggio, viene sottoposto all’azione di
batteri anaerobici che lo decompongono con formazione di biogas, eventualmente utilizzabile come combustibile. Nel caso di residui vegetali e
comunque non tossici, il residuo solido della digestione anaerobica può essere utilizzato come ammendante agricolo.
DILAVAMENTO
ARPAV
Allontanamento di materiali solubili dal suolo o da altre matrici permeabili ad opera dell'acqua piovana.
DINAMICA DEMOGRAFICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Variazione (aumento o diminuzione) della popolazione derivante, statisticamente, dal saldo fra la dinamica naturale e la dinamica migratoria.
DINAMICA MIGRATORIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
È la variazione della popolazione dovuta ad iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per cambio di residenza in un periodo stabilito. Si contrappone
alla dinamica naturale. Il risultante dei due fenomeni costituisce la dinamica demografica.
DINAMIZZAZIONE DELL’ACQUA
STREAMS - TREVISIOL
Riguarda i movimenti archetipici dell’acqua. Dovunque essa appaia assume forme sferiche. Seguendo un antico detto contadino: "L’acqua dopo
tre salti si riossigena"; possiamo intuire che, consentendo all’acqua di muoversi e di scorrere in ambienti sinuosi e meandriformi, si conferisce
all’acqua stessa la possibilità di rivitalizzarsi e purificarsi.
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Nome
fonte
DIOICO
ANPA
Si dice di piante che portano i fiori maschili e femminili su individui diversi.
DIOSSINE
ARPAV
Con il termine generale di diossine viene descritto un gruppo di centinaia di composti chimici capaci di persistere per lungo tempo nell’ambiente.
Almeno 13 di queste molecole sono considerate sicuramente tossiche per l’uomo e gli animali. Il composto più tossico è la tetraclorodibenzo-pdiossina o TCDD. La tossicità delle altre diossine e delle sostanze analoghe viene espressa in relazione alla TCDD
DIPARTIMENTO ARPAV PROVINCIALE( DAP)
AGENDA 21
I Dap formano una struttura articolata su ogni provincia del Veneto con compiti di prevenzione, monitoraggio, controllo, supporto tecnicoscientifico relativi alle principali matrici ambientali.
DIPLOIDE
ANPA
Cellula dotata di doppio corredo cromosomico (risulta nell'insieme due volte l'aploide).
DIRETTIVA HABITAT
ARPAV
Direttiva CEE/CEEA/CE n.43 del 21/05/1992: strumento legislativo mirato alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e
della fauna selvatiche. L'obiettivo finale della Direttiva è quello di creare una rete Natura 2000 formato da aree ZSC. Tale Direttiva ha creato per
la prima volta un quadro di riferimento per la conservazione della natura in tutti gli stati dell'Unione Europea.
DIRETTIVA UCCELLI
ARPAV
Direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. L'obiettivo consiste nell'attuazione di azioni per la conservazione
numerose specie di uccelli, indicate negli allegati della direttiva stessa, e nell'individuazione da parte degli stati dell'Unione Europea di aree da
destinarsi alla conservazione degli uccelli selvatici (ZPS).
DIRETTIVE UE
GLOSS. FEDERLEGNO
Atti emessi dalla Commissione dell'Unione Europea, di solito relativi a problemi che possono creare situazioni di pericolosità per le persone o per
l'ambiente, e sono di recepimento obbligatorio da parte degli Stati membri. Ogni direttiva è vincolante per gli obiettivi che si prefigge ma lascia alle
Autorità nazionali la scelta dei modi e delle forme della sua applicazione. La Commissione controlla la sua adozione da parte degli Stati membri,
che possono essere deferiti alla Corte di Giustizia nel caso di mancata ottemperanza. Secondo il "Nuovo Approccio" CEE (1985) le Direttive
stabiliscono i requisiti essenziali cui il prodotto o servizio deve adeguarsi e demandano al CEN l'emanazione delle specifiche tecniche relative.
Esse sono notificate a coloro ai quali sono destinate ed hanno effetto nel momento della notifica. Tutte le direttive sono pubblicate sulla
Gazzetta Ufficiale della CEE serie "L".
DISBOSCAMENTO
GLOSS. ENI
Diradamento delle foreste come risultato dei processi di antropizzazione.
DISCARICA
ARPAV
Area predisposta per il deposito dei rifiuti, dotata di caratteristiche costruttive diverse in funzione del tipo di rifiuto ad essa destinato e in base
alle disposizioni della normativa. La discarica di 1° categoria è adibita al conferimento di RU e RAU. Le discariche di 2° categoria si suddividono
in Tipo A per rifiuti inerti, Tipo B per rifiuti industriali, con limiti sul contenuto di sostanze pericolose.
DISCARICA CONTROLLATA
GLOSS. ENI
Area predisposta per il contenimento di rifiuti e dotata di caratteristiche costruttive diverse in funzione del tipo di rifiuto ad essa destinato e in
base alle disposizioni della normativa. A seguito della Deliberazione 27.7.94 del Comitato interministeriale, sono state prescritte in Italia tre
categorie di discariche. All’interno della 2a categoria sono individuati poi tre tipi diversi. In sintesi, le discariche della 1a categoria sono destinate
ad accogliere RSU e RSA; quelle di 2a, Tipo A, sono per rifiuti inerti; quelle di 2a , Tipo B, sono per rifiuti industriali, con limiti sul contenuto di
sostanze pericolose; quelle di 2a, Tipo C, sono per la stessa tipologia, ma con limiti meno restrittivi sulla composizione dei rifiuti; quelle di 3a
categoria infine, sono per rifiuti tossico-nocivi particolarmente pericolosi, non smaltibili nelle discariche di 2a categoria. Al crescere nella scala
delle tipologie, corrispondono soluzioni costruttive via più isolanti dall’ambiente esterno. Attualmente, nel regime "transitorio" seguito al nuovo D.
Lgs. sui rifiuti del 5.2.97, la dizione rifiuti pericolosi ha sostituito quella di tossico-nocivi. Lo stesso Decreto recita inoltre: "A partire dal 1°
gennaio 2000 è consentito smaltire in discarica solo i rifiuti inerti, i rifiuti individuati da specifiche norme tecniche ed i rifiuti che residuano da
operazioni di riciclaggio, di recupero e di smaltimento ...(di rifiuti)...".
DISERBANTE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanza chimica che impedisce o rallenta lo sviluppo di erbe infestanti. Agisce bloccando la germinazione dei semi e accumulandosi nei tessuti
vegetali.
DISINFESTANTE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanza che uccide gli organismi animali apportatori di germi patogeni. I disinfestanti vengono utilizzati dall’uomo per uso sia veterinario sia
agricolo. Rientrano in questa categoria tutti i composti chimici capaci di uccidere i protozoi, gli insetti, gli aracnidi, etc.
DISINFEZIONE
ARPAV
Trattamento dell'acqua, effettuato con cloro od altri mezzi, atto a distruggere i germi patogeni.
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Nome
fonte
DISMISSIONE
GLOSS. ENI
DISOLEATORE
GLOSS. ENI
DISOLEAZIONE (trattamento di)
GLOSS. ENI
L’insieme delle operazioni necessarie per la cessazione delle attività produttive di un impianto o di un’area industriale. Si suddivide generalmente
in tre fasi: messa in sicurezza (Bonifica) delle componenti; smantellamento e rimozione delle apparecchiature e delle strutture; ripristino del
suolo.
Dispositivo utilizzato per l’eliminazione degli oli e dei grassi presenti nelle acque di scarico. Generalmente si tratta di vasca o serbatoio che
rallenta la velocità del liquame, favorendo la flottazione (Flottatore) naturale di tali particelle, con densità minore dell’acqua che, raccoltesi in
superficie, vengono eliminate con appositi rastrelli.
Processo di purificazione delle acque di scarico, volto ad eliminare gli oli e i grassi presenti, mediante disoleatore.
DISPERDENTI
GLOSS. ENI
Sostanze organiche aggiunte a sospensioni solido-liquido o liquido-liquido, capaci di formare e/o stabilizzare dispersioni tra una fase oleosa ed
una acquosa. Generalmente usati per combattere gli oil spills.
DISPERSIONE DEL GREGGIO VERSATO IN MARE
GLOSS. ENI
Tecnica di riduzione del greggio galleggiante sul mare mediante trattamento delle chiazze di olio con agenti disperdenti (prodotti tensioattivi) che
provocano la formazione di piccolissime gocce (meno di 100 micron di diametro), riducendo la tensione superficiale tra olio ed acqua e
facilitando la loro dispersione.
DISPERSIONE DI INQUINANTI IN ATMOSFERA
GLOSS. ENI
Fenomeno subìto dagli inquinanti durante il trasporto turbolento in atmosfera. A causa della dispersione gli inquinanti subiscono una diluizione al
crescere della distanza dalla sorgente di emissione. E’ possibile modellizzare il fenomeno attraverso opportuni algoritmi in grado di descrivere il
comportamento degli effluenti e di calcolare i valori di concentrazione degli inquinanti in un qualsiasi punto dello spazio.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Vedi DPI.
DISPOSIZIONE
EN 45020:1998
Espressione contenuta in un documento normativo che assume forma di dichiarazione, istruzione, raccomandazione o requisito.
DISPOSIZIONE DESCRITTIVA
EN 45020:1998
DISPOSIZIONE DI PRESTAZIONE
EN 45020:1998
DISPOSIZIONE DI RISPONDENZA
EN 45020:1998
Disposizione per l'idoneità allo scopo, concernente le caratteristiche di un prodotto, processo o servizio.
Disposizione per l'idoneità allo scopo, riguardante le prestazioni di un prodotto, processo o servizio nella sua utilizzazione o in rapporto ad essa.
Disposizione che indica uno o più modi di conformarsi ai requisiti prescritti da un documento normativo.
DISSALAZIONE DELL’ACQUA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Processo chimico mediante il quale si ottiene acqua dolce da acqua salata, particolarmente nelle zone aride. Sulla terra il 98% dell’acqua
esistente è acqua marina la cui concentrazione in sali è tale da non potere essere utilizzata né a scopo domestico né agricolo né industriale. La
dissalazione si può ottenere per separazione dei sali disciolti oppure per liberazione dell’acqua dalla soluzione salina. Per tutti i processi è però
necessaria una notevole quantità di energia e fino ad ora l’alto costo li ha resi convenienti solo in parte. I più recenti impianti di dissalazione
possono produrre acqua dolce fino a 800 milioni di litri al giorno e i costi di produzione, se comparati ai costi del riciclaggio delle acque di scolo,
risultano sufficientemente concorrenziali almeno nelle regioni costiere.
DISSEMINAZIONE
ANPA
Dispersione naturale del seme e, in generale, di frutti, spore o altri organi preposti alla moltiplicazione sessuale. In relazione al vettore che opera
la dispersione può essere anemocora, autocora, bolocora, mirmecofora, zoocora.....Nei climi temperati, i generi delle specie legnose con
disseminazione anemofila non hanno, abitualmente, dormienza leggera. Quando la disseminazione è, invece, dovuta a mammiferi o uccelli, i semi
mostrano solitamente dormienze profonde, particolarmente nel caso di generi di sottobosco.
DISSESTI IDROGEOLOGICI
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Frane, smottamenti, valanghe, alluvioni, erosioni, abbassamento del suolo sono squilibri dell'ambiente dovuti quasi sempre a due fattori principali:
quello geologico predisponente e quello idrico determinante. Si parla di rischio idrogeologico in riferimento ai danni che tali fenomeni possono
causare a beni artificiali e naturali. A determinare il rischio idrogeologico concorrono fattori interni endogeni relativi alla geomorfologia del suolo
e del sottosuolo e fattori esogeni come il clima, la vegetazione, la fauna e l'uomo.
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Nome
DISSESTO AMBIENTALE
fonte
GLOSS. ENI
Fenomeno naturale o indotto da opere dell’uomo che interessa vari aspetti dell’ambiente (suolo, acqua, ecosistemi, ecc.) e ne modifica
negativamente l’equilibrio naturale. Nel caso di frane e inondazioni che hanno effetti dannosi per il territorio, le infrastrutture e le popolazioni, si
parla ad esempio di dissesto idrogeologico.
DISSESTO NATURALE
Fenomeno di instabilità spontaneamente in atto.
DISTILLAZIONE PRIMARIA
STREAMS - TREVISIOL
GLOSS. ENI
Processo di distillazione frazionata del petrolio greggio dal quale si ottengono le principali frazioni petrolifere (che bollono a temperature
diverse), da avviare agli impianti di conversione e trattamento della raffineria.
DISTRIBUZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Fase in cui l’acqua prelevata e addotta viene distribuita alle singole utenze. Essa avviene di solito per mezzo di un sistema di tubazioni facenti
capo a una condotta principale allacciata a un serbatoio. Questo sistema può essere del tipo aperto, cioè a rami fino alle estreme utenze
periferiche, o del tipo chiuso, cioè a maglie (o a rete), costituito da circuiti chiusi in ciascun punto dei quali l’acqua può giungere da almeno due
direzioni. In generale il sistema a rami è più adatto per utenze sparse, mentre il sistema a maglie è preferibile in agglomerati di una certa
importanza.
DISTRIBUZIONE STATISTICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Il termine distribuzione, in statistica, fa riferimento a distribuzione di frequenza o di probabilità, inerente ai dati del campione e a distribuzioni
calcolate in base a ipotesi matematiche riguardanti il comportamento di esperimenti ripetitivi che presentano regolarità statistiche. La
distribuzione di frequenza può essere considerata come una modalità particolare di rappresentazione di dati appartenenti a un campione.
Immaginiamo infatti di aver effettuato 5000 misurazioni della statura in cm su un campione estratto della popolazione italiana di maschi adulti, allo
scopo di studiare , nell’ambito di una ricerca CE, l’altezza degli italiani .è evidente che non ci sarà possibile farci un’idea dell’andamento delle
stature esaminando i nostri dati, in quanto essi risultano troppo numerosi e troppo poco maneggevoli. Un primo passo, per potere proseguire
nell’indagine, sarà dunque quello di raggrupparli in svariati sottoinsiemi o classi e di contare quanti soggetti appartengono ad ogni classe. I nostri
5000 soggetti verranno così ad essere inclusi in sole x classi diverse. Sarà in tal modo assai più facile osservare che esistono delle classi (ad
esempio quelle comprese tra 1,60 e 1,80) in cui si concentrano moltissimi soggetti, mentre altre classi in cui si possono contare pochissimi
soggetti. Questo tipo di distribuzione si definisce anche di frequenza in quanto ci indica quali sono, per un campione grande quanto si voglia, le
frequenze relative di appartenenza ad una determinata classe. Il modo più semplice per rappresentare queste distribuzione è l’istogramma. Le
distribuzioni calcolate in base a ipotesi matematiche possono considerarsi come modello inerente a variabili particolari. La distribuzione normale
o gaussiana è la distribuzione matematica che descrive l’andamento di una variabile continua, come per esempio la statura o la pressione
arteriosa in una popolazione. Essa viene rappresentata con la caratteristica curva a campana che indica che la variabile si presenta con
grande frequenza in un segmento centrale, equidistante dai valori estremi. La distribuzione gaussiana può essere considerata come la forma
alla quale tende la distribuzione di frequenza di una variabile continua se il campione cresce indefinitivamente. La distribuzione binomiale
riguarda invece la distribuzione di probabilità di una sequenza casuale in cui il risultato di ogni prova sia A o B, per esempio il lancio di un dado il
cui risultato sia la probabilità di avere numeri pari o dispari. La distribuzione di Poisson riguarda invece la distribuzione di eventi casuali nel
tempo.
DIVERSITA’ (indice di)
GLOSS. ENI
Indice esprimente il grado di eterogeneità di una comunità di organismi (Biocenosi) mediante accertamento statistico della situazione reale
esistente fra le due situazioni teoriche estreme:(a) tutti gli individui della comunità appartengono alla medesima specie,
(b) ogni individuo della comunità appartiene ad una specie diversa.
Fra queste due estremità si possono trovare tutte le gradazioni intermedie.
DNA
ARPAV
DNA RICOMBINANTE
ARPAV
L’acronimo sta per acido desossiribonucleico. E’ il costituente principale dei cromosomi e possiede una struttura a doppia elica avvolta a spirale.
Nel DNA sono contenute tutte le informazioni genetiche che consentono alle cellule di replicarsi e di produrre le proteine e le altre sostanze che
le compongono. E’ il veicolo tramite il quale ciascun organismo trasmette ai discendenti le proprie informazioni biologiche.
Si definisce DNA ricombinante una molecola di DNA modificata con le tecniche dell'ingegneria genetica. Una volta individuata la struttura e la
funzione di determinate frazioni del DNA, è possibile infatti, utilizzando particolari enzimi detti nucleasi di restrizione, in pratica delle
microscopiche “forbici” altamente specifiche, separare e isolare frammenti di DNA che contengano geni dotati di precise caratteristiche
funzionali. Questi geni sono poi duplicati in quantità elevate tramite altri enzimi, le polimerasi, per essere infine introdotti, legati ad appropriati
agenti trasportatori, in una nuova molecola di DNA. Questa molecola modificata (DNA ricombinante) verrà ad acquisire nuove proprietà, come
ad esempio l’informazione per far produrre alla cellula che la ospita una sostanza che prima non produceva. Le sequenze di nucleotidi
ricombinanti, che vengono inserite all'interno di una molecola di DNA con manipolazioni in vitro, provengono generalmente da organismi di specie
differenti da quello del ricevente. Così ad esempio, l’insulina umana viene oggi prodotta da un comune batterio: l’Escherichia coli.
La possibilità di isolare un gene e di spostarlo dalla cellula di origine in un’altra trova applicazioni in numerosi campi che comprendono la
produzione industriale di farmaci e vaccini, la ricerca di nuove terapie per le malattie genetiche o la produzione di alimenti (OGM Organismi
geneticamente modificati). La tecnologia del DNA ricombinante è uno dei rami più importanti delle biotecnologie ed ha rivoluzionato la moderna
biologia.
DOCUMENTO
EN 45020:1998
Ogni supporto di informazioni, assieme alle informazioni che esso contiene.
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Nome
DOCUMENTO NORMATIVO
fonte
EN 45020:1998
Documento che fornisce regole, direttive o caratteristiche concernenti determinate attività o i loro risultati. Si riferisce a diversi tipi di documenti
quali: norme, specificazioni tecniche, codici di pratica, regolamenti.
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
Vedi DOCUP.
DOCUP
ARPAV
Docup Obiettivo 2. Documento programmatico per gli anni 2000-2006 in ottemperanza al Regolamento CEE 1260/99 recante disposizioni sui
Fondi Strutturali.
DOLINA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Depressione del terreno a forma concava, tipica delle regioni carsiche.
DOLOMIA
ARPAV
Roccia costituita prevalentemente da dolomite. Carbonato doppio di calcio e magnesio CaMg(CO3)2 in gran parte di origine secondaria a seguito
della sostituzione di atomi di Ca con atomi di Mg (processo di dolomitzzazione).
DOLOMITE
ARPAV
Carbonato doppio di calcio e magnesio di formula CaMg(CO3)2. Si presenta in cristalli romboedrici incolori se puri o gialli e bruni se impuri.
DOMINIO
GLOSS. ENI
Ripartizione dell’ambiente marino che viene diviso nel dominio bentonico, comprendente tutti i fondali, e nel sovrastante dominio pelagico,
comprendente le masse d’acqua, che a sua volta è ripartito in due regioni: una neritica, sovrastante la platea continentale e una oceanica,
sovrastante le altre aree di mare aperto più profondo.
DORMIENZA
ANPA
Stato fisiologico, dovuto a cause fisiche e/o fisiologiche intrinseche, che impedisce la germinazione, anche in condizioni ambientali favorevoli. E'
una caratteristica controllata geneticamente che interagisce in vario modo con i fattori ambientali.
DOSE
Quantità di una sostanza necessaria per ottenere un determinato effetto.
DOSE ACCUMULATA
GLOSS. ENI
GLOSS. RADIAZIONI
Rappresenta, integrata nel tempo, la somma di tutte le dosi ricevute da un individuo, qualunque ne sia la sorgente, escluse quelle provenienti dal
fondo naturale di radiazioni, da esami e cure mediche.
DOSE ALLA POPOLAZIONE
GLOSS. RADIAZIONI
Dose di radiazioni ionizzanti ricevuta dalla popolazione durante un determinato intervallo di tempo, ponderata in funzione dei dati demografici.
DOSE ASSORBITA
GLOSS. RADIAZIONI
DOSE INDIVIDUALE
GLOSS. RADIAZIONI
Quantità di energia ceduta dalle particelle ionizzanti allo unità di massa della sostanza irradiata nel punto preso in esame, quale che sia la natura
della radiazione ionizzante utilizzata.
Dose di radiazioni ionizzanti ricevuta da un individuo durante un determinato intervallo di tempo.
DOSE/RISPOSTA (RAPPORTO DOSE/RISPOSTA)
ARPAV
Il termine dose indica la quantità di una sostanza chimica o l’intensità di un agente fisico (ad esempio il rumore o le radiazioni ionizzanti) a cui un
organismo viene esposto. Il termine risposta indica l’effetto sull’organismo di tale esposizione. La dose e la risposta sono spesso legate da una
relazione per cui all’aumentare della dose si ha un aumento dell’effetto. Inversamente, poichè con il diminuire della dose l’effetto si riduce, vi può
essere una dose (detta dose soglia) al di sotto della quale non si verificano effetti nocivi per l’organismo.
DOSI MASSIME AMMISSIBILI
GLOSS. RADIAZIONI
Dosi di radiazioni ionizzanti che, allo stato attuale delle cognizioni, non sono suscettibili di causare alterazioni notevoli né all'individuo nel corso
della sua vita, né alla popolazione. Tali dosi sono fissate tenendo conto delle irradiazioni ricevute dagli individui o dalla popolazione, escluse
quelle provenienti dal fondo naturale di radiazioni e quelle provenienti da esami e cure mediche.
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Nome
DOSIMETRO
fonte
GLOSS. RADIAZIONI
Apparecchio o dispositivo di misura della dose in un ambiente (dosimetro ambientale) o assorbita da una persona (dosimetro personale).
DOSSO
ARPAV
Zona altimetricamente rilevata rispetto alle aree limitrofe.
DPI
D.Lgs 19 settembre 1994, n. 626
Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo
di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o
accessorio destinato a tale scopo.
DPSIR
ARPAV
Modello concettuale elaborato nell'ambito del dibattito internazionale in materia di informazione ambientale (OCSE, 1993; Eurostat, 1997; EEA,
1998).Il modello evidenzia l'esistenza a "monte" delle pressioni sull'ambiente, di forze motrici o determinanti che possono essere identificati con
le attività e i processi antropici che causano le pressioni. A "valle" delle pressioni sta invece lo stato della natura, che si modifica in seguito alle
sollecitazioni umane. Il modificarsi dello stato della natura comporta impatti sul sistema antropico. Poiché gli impatti sono quasi sempre negativi, a
questo ciclo di rapporti causali che hanno come effetto il deterioramento della natura, la società reagisce fornendo risposte basate sulla
consapevolezza dei meccanismi che la determinano. Le risposte sono dirette sia alle cause immediate degli impatti (i cambiamenti dello stato) sia
alle cause più profonde, risalendo a "monte" fino alle pressioni stesse e ai fattori che le generano. Il cerchio così si chiude con la retroazione
consapevole della società alle conseguenze negative del suo stesso sviluppo.
DRENAGGIO
STREAMS - TREVISIOL
Tecnica di bonifica consistente nel prosciugamento di un terreno impregnato d’acqua. Può essere eseguito mediante scolo naturale dell’acqua
(se il terreno da bonificare si trova a un livello più elevato di quello del corpo idrico), o mediante prosciugamento artificiale (quando il terreno è
situato a un livello inferiore o uguale a quello del corpo idrico; in tal caso è necessario sollevare l’acqua con mezzi meccanici (idrovore) e
scaricarla nel corpo idrico ricevente.
DRENAGGIO ESTERNO
ARPAV
Si riferisce allo scorrimento superficiale delle acque.
DRENAGGIO INTERNO
Si riferisce alla dinamica dell’acqua all’interno del profilo.
DUNA
ARPAV
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Formazione sabbiosa dovuta all'accumulo di materiale contro un ostacolo. Le dune sono prodotte da moti turbinosi del vento e perciò non stabili
ma si spostano secondo la direzione del vento.
EAC
GLOSS. ENI
European Accreditation for Certification. È l'associazione, costituita nel 1991, che riunisce a livello europeo gli enti di accreditamento di
organismi di certificazione riconosciuti nell'ambito nazionale. Sinteticamente, i principali obiettivi dell'EAC sono:
sviluppo e mantenimento di accordi di mutuo riconoscimento per quanto riguarda:
gli accreditamenti rilasciati dagli enti di accreditamento facenti parte dell'EAC stesso
i certificati emessi da organismi di certificazione accreditati dagli enti di accreditamento facenti parte dell'EAC
sviluppo e mantenimento di accordi bilaterali di mutuo riconoscimento tra enti di accreditamento facenti parte dell'EAC ed enti di accreditamento,
europei ed extra europei, non facenti parte dell'EAC
cooperazione con altre organizzazioni, europee e non, che operano nell'ambito delle attività di verifica della conformità (es. EAL, EOTC, IAF).
ECCELLENZA AMBINETALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Il misurarsi attivamente con la variabile ecologica, ottenendo importanti vantaggi competitivi, sia in termini di rilevanti risparmi di costi conseguibili
con tecnologie di prevenzione dell'inquinamento, sia in termini di una riformulazione dei prodotti che attui una differenziazione degli stessi
riconducibile ad una loro maggiore ecocompatibilità.
ECOAUDIT
GLOSS. ENI
Strumento volontario che le imprese possono adottare per migliorare, attraverso un sistema integrato di gestione e di controllo ambientale, la
propria efficienza interna e ridurre l'impatto sull'ambiente. (vedi anche Audit ambientale)Tale sistema è stato istituito dal Regolamento CE
n.1836/1993 (vedi EMAS).Il sistema ruota attorno a sei momenti principali: compimento di un'analisi ambientale del sitoadozione di una politica
ambientale aziendale introduzione di un programma ambientale effettuazione di un'audit ambientale fissazione, in funzione dei risultati delll'audit.,
di nuovi obiettivi per il costante incremento dell'efficienza ambientale elaborazione, al termine di ogni audit, di una dichiarazione ambientale
destinata al pubblico. L'eco-audit permette all'azienda di darsi dei programmi e degli obiettivi in materia ambientale che tengano conto delle
proprie esigenze.E', inoltre, il primo provvedimento legislativo che mira ad eliminare il concetto del comando e del controllo che da sempre sta
alla base delle legislazioni in materia ambientale e non.
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Nome
fonte
ECOBILANCIO
ARPAC
Individuazione e quantificazione delle entrate e delle uscite di materia ed energia per un dato sistema "prodotto", "impianto" o "sito", con
particolare riferimento ai relativi fattori di impatto ambientale.
ECODESIGN
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Riprogettazione del prodotto in modo che causi il minor danno possibile all'ambiente durante la produzione, l'uso e lo smaltimento.
ECO-EFFICIENZA
ARPAT; GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Orientamento strategico che consente ad un'impresa che investe nella riduzione degli impatti sull'ambiente di superare i fattori penalizzanti
(iniziale aumento dei costi, adeguamenti tecnologici ecc.) trasformandoli in occasioni di aumento della profittabilità e competitività dell'azienda.
L'eco-efficienza è un nuovo modello di management che incoraggia le aziende a diventare più responsabili nei confronti dell'ambiente, unendo
gli obiettivi di eccellenza economica dell'impresa con quelli di eccellenza ambientale, così da consentire all'azione della direzione aziendale di
contribuire al raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Infatti, usare minori quantità di risorse e produrre meno rifiuti significa risparmiare
denaro e generare profitti(efficienza economica), mentre minori quantità di rifiuti e materie prime proteggono l'ambiente, conservando le risorse
naturali e riducendo l'inquinamento (efficienza ambientale).
ECOGESTIONE
GLOSS. ENI
Per ecogestione o gestione ambientale si intende la parte del sistema di gestione complessivo dell’impresa che comprende la struttura
organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica ambientale dell’impresa stessa.
ECOLABEL O ETICHETTA ECOLOGICA (Margherita Europea)
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Nel marzo dei 1992 il Consiglio dell'Unione Europea ha emanata il Regolamento n. 880/92/CEE "concernente un sistema comunitario di
assegnazione di un marchio di qualità ecologica", più noto con il nome di ecolabel. Lo scopo dell'ecolabel è quello di promuovere la ideazione, la
produzione, la commercializzazione e l'uso di prodotti con minor impatto ambientale e fornire ai consumatori una migliore informazione
sull'impatto ambientale dei prodotti. Ad oggi la sua applicazione è volontaria. Per ottenere l'ecolabel si tiene conto dell'impatto ambientale
dell'intero ciclo di vita del prodotto dalla produzione, compresa la selezione delle materie prime, alla distribuzione, consumo e uso, fino alla
eliminazione.
ECOLABELLING
GLOSS. ENI
Insieme delle procedure introdotte in ambito europeo del Regolamento comunitario n. 880/92, consistenti nel contrassegnare con un logo
specifico i prodotti caratterizzati da un limitato impatto ambientale. Il logo viene assegnato a quei prodotti che soddisfano uno specifico insieme
di criteri ecologici. Finora hanno ottenuto l’ecolabel comunitario alcuni prodotti nei settori dei detergenti, lavatrici, vernici, ecc..
Poiché l’ecolabel è un simbolo che evidenzia le favorevoli prestazioni ambientali di un prodotto (ad esempio, il contenere un minor quantitativo di
un determinato inquinante) rispetto ai suoi concorrenti, le imprese se ne avvalgono per orientare i consumatori all’acquisto di beni più rispettosi
dell’ambiente.
ECOLOGIA
MINISTERO DELL'AMBIENTE;
ARPAV
Dal greco òikos = casa ( luogo in cui si abita ) e lògos = studio - studio dell'ambiente. Scienza che studia l'insieme delle interrelazioni con
l'ambiente da parte degli organismi vegetali e animali (Haeckel, 1866); recentemente le tematiche di ecologia sono state estese anche all'uomo,
con particolare riferimento all'influenza che le variazioni climatiche, ambientali ecc. (comprese quelle indotte dall'uomo) esercitano sull'uomo,
sugli animali e sulle piante. Nell'accezione contemporanea indica lo studio interdisciplinare delle problematiche ambientali e la ricerca delle
possibili modalità di recupero degli squilibri. Ecologia non è quindi solo protezione della natura o studio dell'inquinamento! Si occupa
fondamentalmente dei rapporti che legano gli esseri viventi, uomo compreso, all'ambiente che li circonda e richiede il contributo di molte scienze
(geografia, botanica, zoologia, biologia, biochimica, medicina, antropologia, etc.)
ECOLOGIA DEL PAESAGGIO
STREAMS - TREVISIOL
Analisi dal punto di vista scientifico dell’organizzazione dei paesaggi e della loro incidenza sullo spazio fisico. La unità più piccola è l’ecosistema
geografico. Nei parchi l’ecologia del paesaggio determina le unità di paesaggio.
ECOLOGIA DOMESTICA
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Si interessa degli equilibri ecologici e dei rapporti tra casa ed abitanti, delle possibili fonti di inquinamento interne e degli influssi che i
comportamenti domestici determinano sull'ambiente esterno. La casa è un ecosistema artificiale di piccole dimensioni, per le cui analisi è
possibile utilizzare i principi riferibili ad un ecosistema naturale.
ECOLOGIA INDUSTRIALE
ARPAT
Area di ricerca che, attraverso l'analogia tra funzionamento dell'ecosistema e del sistema industriale, estende a quest'ultimo i principi cardine
dell'ecologia (simbiosi, riciclizzazione, fattore limitante, produttività totale dei materiali, scarti zero, riutilizzo integrale dei residui).
ECOLOGIA PROFONDA
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Definizione coniata da Arnae Ness nel 1973 per indicare la corrente degli ecologisti più radicali, che ritengono necessario destrutturare la
tecnosfera e regredire tecnologicamente per sopravvivere.
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Nome
ECOMANAGEMENT AND AUDIT SCHEME
fonte
GLOSS. ENI
Vedi EMAS.
ECOPROFIT
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Modello di cooperazione municipale semplice, ma molto efficace, che unisce una produzione ecologicamente compatibile a un corrispondente
successo economico. Ecoprofit utilizza tecniche ambientali integrate e prevede aziende, comuni, autorità pubbliche e consulenti come partner di
una cooperazione finalizzata al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. Ecoprofit è una metodologia flessibile che:
- aumenta il margine di profitto;
- promuove l'innovazione;
- migliora la sicurezza del lavoro;
- motiva i dipendenti;
- soddisfa le autorità;
- riduce i rischi economici;
- protegge l'ambiente.
ECOSISTEMA
ARPAV
L'ecosistema è l'unità funzionale di base in ecologia costituita da un particolare ambiente e dalla comunità di esseri che in esso vivono. In un
ecosistema vi sono fattori fisici corrispondenti alle catatteristiche dell'habitat (struttura del suolo, temperatura, illuminazione, etc) e fattori biotici
corrispondenti alle caratteristiche della comunità (le specie di appartenenza degli organismi, le catene alimentari, le relazioni di interdipendenza).
La definizione più comunemente accettata fu formulata da Odum nel 1971 e definisce ecosistema come: "l'unità che include gli organismi che
vivono insieme in una certa area (comunità biotica o biocenosi), interagenti con l'ambiente fisico (biotopo) in modo tale che un flusso di energia
porti ad una ben definita struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali fra viventi e non viventi all'interno del sistema".
Si parla, oltre che di ecosistemi naturali, anche di "ecosistemi artificiali", ovvero quelli prodotti dall'attività umana.
ECOSISTEMA ANTROPICO
GLOSS. ENI
ECOSISTEMA MARINO
GLOSS. ENI
ECOSISTEMA NATURALE
GLOSS. ENI
Complesso ecologico formato dall’uso del suolo, dalla mobilità e dalle componenti socioeconomiche dell’ambiente. In termini generici l’ambiente
che coinvolge direttamente l’uomo.
Ecosistema naturale tipico dell’ambiente acquatico marino, nel quale gli autotrofi (piante verdi) sono presenti con biomassa, per unità di
superficie e dimensioni molto più piccole degli autotrofi terrestri e dove il consumo di acqua, durante la fissazione dell’anidride carbonica, è
nettamente minore.
Unità che include tutti gli organismi che vivono insieme in una data area, interagenti con l’ambiente fisico, in modo tale che un flusso di energia
porta a una ben definita struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali tra viventi e non viventi all’interno del sistema.
ECOSISTEMA O SISTEMA ECOLOGICO
ARPAV
Indica un particolare ambiente e tutti gli esseri viventi e non viventi che lo popolane. E'' l'unità funzionale di base in ecologia ed è composta da
una comunità di esseri viventi (componente biotica) e non viventi (componente abiotica), dai flussi di energia e dalle loro interazioni. Si parla,
oltre che di ecosistemi naturali, anche di "ecosistemi artificiali", ovvero quelli prodotti dall'attività umana.. Il concetto di ecosistema è funzionale
alla possibilità di eseguire degli studi per capire il funzionamento dei complessi processi biologici. In realtà i limiti di un ecosistema sfumano
normalmente in quelli di un altro e gran parte degli organismi possono far parte di ecosistemi diversi in momenti diversi.
ECOSISTEMA TERRESTRE
GLOSS. ENI
Ecosistema naturale provvisto di popolazioni di autotrofi (piante verdi) di grosse dimensioni e con elevato consumo di acqua, durante la
fissazione dell’anidride carbonica.
ECOSPAZIO
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
E' la zona in cui un organismo trova le condizioni necessarie alla sua sopravvivenza. Quasi ovunque tale spazio Š stato profondamente
modificato dall'uomo nel corso della sua storia.
ECOSVILUPPO
ARPAT
Secondo l'UNEP (United Nation Environment Program) si tratta di uno sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale che tiene conto dei bisogni
umani fondamentali (basic needs) e della capacità di basarsi sulle risorse locali e sull'autorganizzazione (self-reliance)."Uno sviluppo endogeno
e basato sulle proprie forze (self-reliant); sottomesso alla logica dei bisogni dell’intera popolazione e non della produzione elevata a fine in sé, e
finalmente cosciente della propria dimensione ecologica e alla ricerca di un’armonia tra uomo e natura" (Assemblea generale delle Nazioni Unite
1975).
ECOTECNOLOGIE
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Nuove frontiere della scienza e della tecnica che puntano verso uno sviluppo ed una crescita economica mondiale basata su di una
utilizzazione di materie prime, di risorse, di energia in quantità minori rispetto al presente. Sono tecnologie avanzate che tendono ad avere un
impatto ambientale sempre minore, secondo il principio che è opportuno prevenire piuttosto che curare il degrado ambientale.
venerdì 1 luglio 2005
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fonte
ECOTIPO
GLOSS. ENI
ECOTONO
GLOSS. ENI
ECOTOPO
STREAMS - TREVISIOL
Varietà locale (razza o sottospecie), fissata geneticamente, nell’ambito di una stessa specie. L’ecotipo si crea in risposta alle diverse condizioni
ambientali a cui le popolazioni di una specie sono sottoposte, vivendo in aree geografiche e/o ambienti differenti.
Zona di transizione fra due diverse biocenosi. Nell’ecotono si ha un graduale passaggio fra le specie caratteristiche di una biocenosi e le
specie caratteristiche dell’altra. L’importanza dell’ecotono è dovuta al fatto che in esso, generalmente, si ha una maggiore biodiversità che nelle
biocenosi che separa.
Il minimo volume omogeneo di paesaggio.
ECOTOSSICITA'
ARPAV
Si dice di un inquinante tossico o comunque pericoloso per piante o animali.
ECOTOSSICOLOGIA
ARPAV
E' la scienza che studia gli effetti delle sostanze tossiche sugli ecosistemi, utilizzando la metodologia propria della tossicologia e applicando i
principi dell'ecologia e della chimica ambientale. Essa si avvale tra l'altro di saggi ecotossicologici, che utilizzano sistemi biologici come bersaglio,
sia allo scopo di quantificare gli effetti legati all'inquinamento degli ecosistemi da parte di sostanze tossiche, sia per scopi previsionali,
valutando il rischio ambientale di nuove sostanze o situazioni di potenziale inquinamento.
EDAFICO
GLOSS. ENI
Riferito al suolo e alla porzione superficiale della crosta terrestre e agli organismi che vi prolificano.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
ARPAV
Processo educativo orientato ad approfondire le conoscenze delle interazioni uomo-ambiente, utilizzando una prospettiva interdisciplinare ed un
approccio di problematizzazione e ricerca di soluzione degli aspetti rilevanti e critici che derivano da tali interazioni. Concerne il progresso delle
conoscenze e delle azioni miranti ad un'integrazione sempre più adeguata dei soggetti e dei gruppi sociali al contesto ambientale
,preoccupandosi della salvaguardia e dell'uso delle risorse.
EDUCAZIONE PERMANENTE
ARPAV
Educazione Ambientale vista e perseguita come Educazione allo Sviluppo Sostenibile estesa dall'età prescolare fino all'età adulta allo scopo di
continuare ad aggiornare le conoscenze e le competenze in un processo di educazione continuo in funzione e in sintonia con l'evoluzione dei
sistemi ambientali siano essi naturali che modificati dall'attività umana.
EDULE
GLOSS. ENI
Detto di organismo animale o vegetale commestibile per l’uomo.
EEA
ANPA
European Environment Agency è stata costituita nel 1993 per elaborare e diffondere le informazioni rilevanti riguardanti lo sviluppo della
protezione ambientale in Europa. L’Agenzia, con sede in Danimarca, opera in stretta collaborazione con EIONET (European Environment
Information and Observation Network) costituito dalle diverse reti degli stati membri. L’EEA inoltre dispone di una serie di Banche dati e di una
ricca lista di link diretti con i principali siti indice sull’ambiente.
EFFETTI A BREVE O A LUNGO TERMINE
GLOSS. ENI
Conseguenze sull’ambiente derivanti dalla realizzazione di un’opera (ad esempio stabilimento industriale, ferrovie, ecc.), a distanza di poco
(settimane, mesi) o molto tempo (anni).
EFFETTI AMBIENTALI
ARPAT; ARPAV
Cambiamenti nell'ambiente, sia positivi che negativi, causati dalle attività, prodotti e/o processi di una data organizzazione (Reg. 1836/93 EMAS).
Possono essere distinti in effetti interni (riconducibili cioè alle attività svolte all'interno del perimetro del sito) ed effetti esterni (causati dalle
attività svolte al di fuori del perimetro del sito, per effetto della presenza del sito stesso), come ad esempio l'emissione di inquinanti atmosferici
associati alla movimentazione delle merci, persone e prodotti.
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Nome
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EFFETTO SERRA
ARPAV
E’ un meccanismo con cui viene definito il ruolo svolto dall’atmosfera nel processo di riscaldamento della superficie terrestre. La radiazione
emessa dal Sole, dopo aver attraversato l’atmosfera, giunge sulla Terra illuminandola e riscaldandola. La Terra assorbe le radiazioni solari e ne
riemette una parte verso l’alto sotto forma di radiazione infrarossa. L’atmosfera assorbe parzialmente la radiazione infrarossa attraverso le
molecole di vapore acqueo e anidride carbonica ed altri gas minori, e la riemette nuovamente verso la Terra riscaldandola ulteriormente e
rendendo possibile la vita. L’effetto serra dunque è di per sé un fenomeno naturale e benefico, poiché senza di esso la temperatura media della
superficie terrestre sarebbe di circa 19 ° sotto lo zero. I gas dell’atmosfera responsabili dell’effetto serra naturale sono: vapore acqueo,
anidride carbonica, metano, ossido nitroso, ozono. L’anidride carbonica, oltre ad intervenire in numerosi processi biologici quali la fotosintesi
clorofilliana, attraverso la quale viene utilizzata dalle piante verdi come “alimento”, contribuisce a regolare il naturale effetto serra del pianeta. La
quantità di anidride carbonica ottimale è garantita dalla presenza di piante verdi, in particolare dalle grandi foreste, e attraverso l’assorbimento
da parte degli oceani. Nell’ultimo secolo tuttavia il fenomeno dell’effetto serra si è intensificato ed ha provocato un aumento della temperatura
media del Pianeta. L’incremento dei gas serra riguarda in modo particolare l’anidride carbonica che viene prodotta in tutti i fenomeni di
combustione legati alle attività umane (attività industriali, emissioni degli autoveicoli, produzione di energia elettrica). L’incremento di anidride
carbonica dipende inoltre, anche se indirettamente, dalla deforestazione.
EFFICACIA
UNI EN ISO 9000:2000
EFFICIENZA
UNI EN ISO 9000:2000
Grado di realizzazione delle attività pianificate e di conseguimento dei risultati. La misura dell'efficacia è data quindi dal rapporto tra il risultato
auspicato/conseguito e lo sforzo previsto/impegnato per ottenerlo.
Rapporto tra risultati ottenuti e le risorse utilizzate per ottenerli.
EFFICIENZA ECOLOGICA
GLOSS. ENI
L’efficienza ecologica è un concetto complesso che qualifica beni e servizi in grado di contribuire competitivamente alla qualità della vita,
minimizzando l’impatto ambientale e l’utilizzo di risorse nell’intero ciclo di vita.
EFFLUENTE DI ALLEVAMENTO
ANPA
Le deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezione di bestiame anche sottoforma di prodotto trasformato.
EFFLUENTE GASSOSO
GLOSS. ENI
EFFLUENTE LIQUIDO
GLOSS. ENI
Scarico di sostanze in fase gassosa convogliate e provenienti da qualsiasi unità di processo.In campo normativo l’effluente gassoso è il mezzo
attraverso il quale una o più sostanze inquinanti vengono veicolate nell’ambiente, concorrendo a modificarne la qualità.
Nei processi industriali definisce lo scarico di sostanze liquide che alterano le caratteristiche fisiche, chimiche o biologiche del corpo recettore
(acque superficiali, acque sotterranee, suolo) destinate ad impianti di depurazione o fognanti.
EFFLUENTI GASSOSI ( impianto di abbattimento degli inquinanti negli)
GLOSS. ENI
E’ un insieme di apparecchiature finalizzate alla rimozione, ovvero alla riduzione della concentrazione degli inquinanti presenti nell’effluente
gassoso da trattare. In base alle proprietà chimico-fisiche dell’effluente e degli inquinanti, l’impianto può essere costituito da uno o più stadi di
abbattimento. In relazione allo stato fisico dell’inquinante presente nella corrente gassosa e in base anche alle sue proprietà chimiche, si sceglie
il sistema di abbattimento più appropriato: sistema a secco (ad esempio per i polveri o goccioline), dinamici e statici come i cicloni e i filtri a
maniche; sistemi ad umido (ad esempio per anidride solforosa o acido cloridrico), come le torri di lavaggio ad assorbimento; sistemi termici e
catalitici (ad esempio per ossidi di azoto e composti organici policiclici e/o policlorurati) come i combustori e i reattori catalitici; sistemi ad
adsorbimento (per composti organici insolubili in acqua) come le colonne a carboni attivi; sistemi biologici come i biofiltri (vedi). Nel caso di
impianti di abbattimento multistadio, si parla generalmente di filiera di depurazione. In genere vengono associati stadi di abbattimento ad umido,
come le unità di assorbimento. E’ inoltre frequente avere uno stadio finale di abbattimento catalitico o di adsorbimento, che faccia da guardia
finale per l’abbattimento spinto di inquinanti particolarmente pericolosi come i composti organici clorurati.
EIONET
ANPA
Enviromental Information and Observation NETwork: rete informativa ambientale dell'AEA.
ELAIOSOMA
ANPA
E' un appendice dei semi che svolge varie funzioni tra cui la più importante è quella di attrarre gli animali che li disperdono (in genere formiche,
ma anche uccelli). Gli elaiosomi dei semi dispersi dalle formiche differiscono da quelli dei semi dispersi dagli uccelli, sebbene contengano
entrambi lipidi.
ELEMENTO NATURALE
GLOSS. ENI
ELEMENTO STORICO-TESTIMONIALE
GLOSS. ENI
Elemento biotico o abiotico del paesaggio, non direttamente ascrivibile alle attività umane.
Elemento antropico del paesaggio caratterizzato dal valore artistico o storico.
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Nome
ELEMENTO SUPPLEMENTARE
fonte
EN 45020:1998
Informazione inclusa in un documento normativo che non ha influenza sulla sua sostanza.
ELETTRICITA'
ARPAV
ELETTRODOTTO
ARPAV
Fenomeno, già noto nell’antichità, per cui l’ambra (in greco electron) strofinata attira piccoli pezzi di sughero, carta, ecc. Si hanno 2 specie di
elettricità: la positiva (+), che si ottiene strofinando sostanze quali il vetro; la negativa (-) che si ottiene strofinando sostanze quali l’ebanite.
Sono portatori di elettricità negativa gli elettroni e tutte le particelle elementari cariche negativamente; le cariche positive (protoni) sono costituite
da atomi o molecole che hanno perduto uno o più elettroni. In un corpo elettricamente neutro esistono tanti elettroni quanti ne occorrono per
neutralizzare le cariche del nucleo; se il corpo, o una sua parte, contiene un numero di elettroni superiore o inferiore al precedente, appare
elettrizzato negativamente o positivamente. L’elettricità in movimento (corrente elettrica) è costituita da un flusso di soli elettroni.
Sistema di trasporto dell’energia elettrica, costituito da linee elettriche propriamente dette (linee aeree o cavi interrati), da sottostazioni, da
cabine di trasformazione e da centrali elettriche.
ELETTROFILTRO
GLOSS. ENI; GLOSS. META
S.p.A. Modena
Apparecchiatura di abbattimento delle polveri dalle emissioni gassose. I princìpi-base del processo di precipitazione elettrostatica su apposite
piastre cariche elettricamente possono essere così riassunti:
sviluppo di una corrente ad alto voltaggio utilizzata per caricare elettricamente il materiale particellare dell’aeriforme da depurare;
creazione di un campo elettrico tra gli elettrodi di scarica e gli elettrodi di raccolta con conseguente migrazione del particolato, caricato
negativamente, sulle piastre di raccolta, caricate positivamente;
rimozione del materiale particellare raccolto mediante scuotimento delle piastre, per battitura o scorrimento d’acqua.
ELETTROMAGNETISMO
ARPAV
ELETTRONVOLT (eV)
ARPAV
Termine con cui si indica genericamente lo studio delle interconnessioni tra elettricità e magnetismo.
Unità di misura dell'energia usata prevalentemente in fisica atomica e nucleare per esprimere l'energia di ioni e di particelle subatomiche. Un eV
è l’energia cinetica acquistata da un elettrone che si muove in un campo elettrico uniforme sotto la differenza di potenziale di un volt. Indica la
scala con cui quantificare, ad esempio, l’energia necessaria per ionizzare un atomo, in pratica per strappargli un elettrone. E' una unità di
energia estremamente piccola.
ELETTROSMOG
GLOSS. ENI
Termine utilizzato per indicare l'inquinamento causato dall'esposizione ai campi elettromagnetici. Il termine è stato coniato a seguito del recente
sviluppo delle telecomunicazioni, che hanno prodotto un consistente aumento delle fonti di campi elettrici e magnetici e la conseguente
esposizione ad essi, della popolazione.
ELIOFILIA
ANPA
La predilezione dell' esposizione in pieno sole; contrario di sciafilia.
ELOFITE
Tutte le specie di piante palustri, con particolare riferimento a quelle con "i piedi nell’acqua e la testa al sole".
EMAS
ANPA
GLOSS. ENI
Nel 1993 la Comunità europea ha emanato il Regolamento n. 1836 EMAS sulla partecipazione volontaria delle imprese industriali a un sistema di
ecogestione e audit. Il Regolamento prevede che le imprese partecipanti adottino, nei propri siti produttivi, dei sistemi di gestione ambientale
basati su politiche, programmi, procedure e obiettivi di miglioramento dell’ambiente e pubblichino una dichiarazione ambientale (un vero e proprio
bilancio ambientale di sito).
Ai fini della registrazione del sito nell’apposito elenco istituito presso la Commissione europea, il Regolamento EMAS prevede che la
dichiarazione ambientale venga convalidata da un verificatore accreditato da un Organismo nazionale competente; in Italia tale organismo, attivo
solo dal 1997, è il Comitato per l’Ecolabel (Ecolabelling) e l’Ecoaudit che si avvale del supporto tecnico dell’ANPA. Questa certificazione
ambientale si affianca agli altri standard internazionali in materia come le norme della serie ISO 14000 e BS 7750 e ha avuto, soprattutto in
Germania, un notevole successo per quanto riguarda la partecipazione delle imprese e il numero di verificatori accreditati.Il sistema comunitario
di ecogestione ed audit EMAS ha una notevole valenza politica, poiché assegna all'impresa una responsabilità diretta nella crescita complessiva
della qualità ambientale. Obiettivi dell'EMAS sono:
- miglioramento continuo dell'efficienza ambientale dell'impresa;
- strutturare all'interno dell'impresa un sistema per migliorare l'impatto ambientale;
- fissare obiettivi ambientali raggiunti i quali si procede nell'identificazione di nuovi.
EMBRICATA (struttura)
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Struttura dovuta alla tendenza dei ciottoli a disporsi parallelamente alla direzione della corrente.
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Nome
EMBRIONE
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Organismo animale o vegetale nei primi stadi di sviluppo partendo dalla cellula uovo fecondata.
EMEP
GLOSS. ENI
Co-operative Programme for Monitoring and Evaluation of the Long Range Transmission of Air Pollution in Europe (Programma di cooperazione
per il monitoraggio e la valutazione della trasmissione a lungo raggio dell'inquinamento atmosferico in Europa).
EMERGENZA NATURALE
GLOSS. ENI
Elemento di particolare pregio naturalistico sotto il profilo della valutazione paesaggistica.
EMERGENZASTORICA
GLOSS. ENI
Elemento di particolare pregio storico-artistico sotto il profilo della valutazione paesaggistica.
EMICRIPTOFITE
ANPA
Piante che sopravvivono alla stagione sfavorevole con gemme situate al livello del suolo o poco al di sopra, protette da squame o da vecchie
foglie caulinari morte (es.: Primula).
EMISSION TRADING O DIRITTO DI EMISSIONE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Il Protocollo di Kyoto stabilisce che è possibile, nell’esecuzione dei propri obblighi, trasferire i propri diritti di emissione o acquistare i diritti di
emissione di un altro Paese. In altre parole, se un Paese riesce a ridurre le proprie emissioni più della quota assegnata può vendere la rimanente
parte delle sue emissioni consentite ad un altro Paese che non sia in grado, o potrebbe non essere in grado, di raggiungere l’obiettivo che gli
spetta. Viceversa un Paese che spenda di più per ridurre una quota delle proprie emissioni che non ad acquistare la stessa quota da un altro
paese disposto a trasferirla, può acquistare tale diritto supplementare.
EMISSIONE
ARPAC; GLOSS. ENI
Scarico di qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’ecosistema, , proveniente da un impianto o da qualsiasi altra fonte che può
produrre direttamente o indirettamente un impatto sull’ambiente. Vale a dire un inquinamento atmosferico (cfr. DPR 203/1988). Viene misurata
nel punto di introduzione.
EMISSIONE CONVOGLIATA
GLOSS. ENI
EMISSIONE DIFFUSA
GLOSS. ENI
Scarico di una sostanza gassosa attraverso un camino, allo scopo di migliorare la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera e limitarne la
ricaduta a terra.
Fuoriuscita di una sostanza gassosa in atmosfera, prodotta da perdite di alcuni componenti degli impianti di lavorazione (valvole, tenute, ecc.),
dei serbatoi di stoccaggio e degli impianti di movimentazione dei prodotti.
EMISSIONE LUMINOSA
Radiazione ottica non ionizzante, associabile al campo del visibile, con lunghezze d’onda comprese tra 400 nm e 760 nm.
GLOSS. ENI
EMISSIONI AUTOVEICOLARI
ARPAC
Nome generico per le emissioni provenienti dai gas di scarico degli autoveicoli, i cui principali componenti sono: anidride carbonica (CO2),
vapore acqueo (H2O), ossidi di azoto (NOx), aldeidi e monossido di carbonio (CO) (Dic. Env. Sci. Techn.)
EMISSIONI EVAPORATIVE
GLOSS. ENI
Dispersioni di idrocarburi per evaporazione. La maggior parte delle emissioni evaporative viene determinata da perdite durante la distribuzione
(depositi, autobotti, stazioni di servizio) e l’impiego (automobili) della benzina.
EMISSIONI FUGGITIVE
GLOSS. ENI
Con questo termine si individuano le emissioni gassose di sostanze organiche volatili, dovute alle perdite fisiologiche e cioè non accidentali,
dagli organi di tenuta degli impianti chimici e petrolchimici. I principali organi di tenuta che si prendono in considerazione sono quelli relativi a:
flange, valvole di sicurezza, compressori, pompe e valvole di regolazione.
EMIVITA
ARPAV
Indica il tempo richiesto perchè la concentrazione di una sostanza chimica dell'ambiente si riduca della metà. L'emivita di una sostanza
radioattiva è il tempo impiegato per perdere metà della sua radioattività. L’emivita delle sostanze radioattive è particolarmente prolungata: ad
esempio tra gli isotopi dispersi dopo l'incidente di Cernobyl, il Cesio (137Cs) ha un'emivita di 30,12 anni e lo stronzio (90 Sr) ha un’emivita di circa
28,5 anni. Il Plutonio (240 Pu) può raggiungere un’emivita di 6560 anni.
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Nome
fonte
EMUNGIMENTO
GLOSS. ENI
Estrazione di acqua dal sottosuolo. Ai fini di una razionale sfruttamento delle acque sotterranee, è necessario sapere se si tratta di acque
fossili, cioè non più rifornite con apporti che integrino quanto viene estratto, oppure di una risorsa di acqua rinnovabile.
END OF PIPE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Metodo di analisi a posteriori delle problematiche ambientali, senza risoluzione delle cause di inquinamento e di degrado ambientale a monte.
ENDEMICA (specie)
ARPAV
Specie animale o vegetale che si trovano esclusivamente in un dato territorio.
ENDEMICO
ANPA
Il termine si riferisce alla caratteristica di quelle specie la cui naturale presenza è confinata ad una determinata regione e la cui distribuzione è
relativamente limitata.
ENDEMISMO
STREAMS - TREVISIOL
Distribuzione localizzata di una o più specie in un territorio circoscritto, nel quale le condizioni ambientali ne hanno favorito e protetto
l’insediamento.
ENDOCARPO
ANPA
ENDOSPERMA
ANPA
Strato più interno del pericarpo che circonda i semi. Può essere carnoso, membranoso oppure di consistenza legnosa.
E' il tessuto in cui sono immagazzinate le sostanze nutritive che permettono al seme di sopravvivere.
ENEA
PROVINCIA TORINO
Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente ente di diritto pubblico operante nei campi della ricerca e della innovazione per lo sviluppo
sostenibile, finalizzata a promuovere insieme gli obiettivi di sviluppo, competitività e occupazione e quella della salvaguardia ambientale. L'Enea
svolge altresì funzioni di garanzia per le pubbliche amministrazioni mediante prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, dell'ambiente
e dell'innovazione tecnologica".(D.Lgs 30 gennaio 1999, n.36)
ENERGIA
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Energia è la capacità che ha un corpo di compiere lavoro, , posseduta in virtù del suo stato chimico o fisico. Tipologia: chimica; cinetica;
elettrica; elettromagnetica; luminosa; meccanica; muscolare; solare; termica; termica radiante Ad esempio l'acqua di un bacino idroelettrico
possiede l'energia necessaria per azionare le turbine di una centrale. Un corpo fermo non compie lavoro, ma è caratterizzato da un particolare
tipo di energia detta energia potenziale. Esistono varie forme di energia come l'energia atomica che si libera in seguito a trasformazioni che
avvengono all'interno di un atomo; chimica che si sviluppa in seguito ad una trasformazione come la combustione; elettrica e termica quella
fornita dal calore. L'energia svolge un ruolo chiave nello sviluppo economico, ma il suo uso comporta degli effetti negativi sull'ambiente, diversi a
seconda delle fonti energetiche utilizzate. Questi effetti hanno agito anche a livello globale, basti pensare all'aumento di anidride carbonica
(CO2) in atmosfera dovuto all'uso di combustibili fossili.
ENERGIA ALTERNATIVA
AGENDA 21
ENERGIA GERMINATIVA
ANPA
Fonti energetiche diverse dal petrolio, gas, carbone e nucleare, ad esempio: energia delle onde, ricavata dall’energia cinetica delle onde;
energia eolica (che utilizza i venti) prodotta dai mulini a vento; energia solare solare (che utilizza la luce) originata dal sole e quella geotermica
(che utilizza il calore interno alla Terra). Dal 1970 in avanti, quando si parlava di energie alternative, si pensava ad energie alternative al petrolio;
ora una definizione più vicina alle mutate esigenze socio-ambientali fa restringere il campo alle sole fonti rinnovabili: il sole, il vento, l'energia
idraulica, la geotermia, il moto ondoso, le maree, le biomasse (trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici) [con esclusione, cioè del nucleare].
Velocità di germinazione delle sementi, talvolta espressa come percentuale dei semi germinati durante la prima settimana di analisi, rispetto alla
germinabilità totale.
ENERGIA NUCLEARE
GLOSS. ENI
E’ l’energia contenuta nel nucleo atomico, che si libera per sintesi di nuclei leggeri nel processo di fusione, o per scissione di nuclei pesanti nel
processo di fissione. Alcuni Paesi utilizzano le centrali nucleari per la produzione di energia elettrica. In Italia gli impianti esistenti sono stati
smantellati o riconvertiti a seguito dell’esito del referendum che ha abolito l’impiego del nucleare (1987).
ENTALPIA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Funzione di stato che serve a caratterizzare un sistema termodinamico; viene anche detta calore totale o contenuto termico del sistema. Le
variazioni di entalpia dipendono sempre dagli stati iniziale e finale del sistema, qualunque sia il modo con cui venga realizzata una
trasformazione.
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Nome
ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E L'AMBIENTE
fonte
PROVINCIA TORINO
Vedi ENEA.
ENTISUOLO
ARPAV
Ordine della Soil Taxonomy. Suolo poco evoluto caratterizzato dalla mancanza di orizzonti diagnostici.
ENTROPIA
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Da en (dentro) e tropé (rivolgimento) : grandezza fisica che misura il grado di disordine di una struttura organizzata. tendenza alla
disgregazione e al caos definita dalle leggi della termodinamica.
ENVIROMENTAL EUROPEAN AGENCY
ANPA
Vedi EEA.
ENVIROMENTAL INFORMATION AND OBSERVATION NETWORK
ANPA
Vedi EIONET.
ENVIRONMENTAL MANAGEMENT SYSTEM
UNI EN 14001:1996
Vedi Sistema di gestione ambientale.
ENZIMA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Proteina che, funzionando da catalizzatore, è in grado di accelerare una reazione chimica organica senza parteciparvi attivamente. L’enzima
ricompare infatti inalterato al termine della reazione stessa. A una sostanza su cui l’enzima agisce si dà il nome di substrato. Ogni enzima è
altamente specifico per il proprio substrato, ovvero è in grado di catalizzare solo una particolare reazione, esattamente come una serratura che
può essere aperta da una sola chiave.
EPA
GLOSS. ENI
Enviroment protection Agency .Agenzia americana, con sede a Washington, responsabile della gestione del Programma Nazionale
dell’Ambiente, il suo mandato viene svolto principalmente fissando e facendo osservare gli standard ambientali nazionali (previsti nel Clean Air
Act del 1970 e nel Clean Water del 1972) sui limiti degli scarichi inquinanti e sugli impianti necessari per mantenere l’inquinamento ambientale
entro determinati standard.
EPIBENTHOS
GLOSS. ENI
Organismi animali o vegetali viventi sul fondo marino; possono essere sia sessili che vagili.
EPIBIOSI
GLOSS. ENI
Modalità di vita di un organismo animale o vegetale su di un altro organismo animale o vegetale senza che questo comporti necessariamente
parassitismo, commensalismo o simbiosi. L’organismo installato sull’altro, che gli serve da mero supporto fisico, è definito genericamente epifita
o epizoo, a seconda che si tratti di vegetale o di animale.
EPICARPO
ANPA
EPICOTILE
ANPA
Parte più esterna del pericarpo dei frutti, generalmente membranosa e sottile.
Porzione dell' asse embrionale o della plantula collocato al di sopra dei cotiledoni.
EPIFITI EPIZOI
GLOSS. ENI
Organismi vegetali viventi su substrati e su altri organismi vegetali o animali senza esserne parassiti.
EPIPEDON
ARPAV
Orizzonte diagnostico di superficie.
EQUILIBRIO
STREAMS - TREVISIOL
Concetto non inteso in senso statico, ma dinamico, quale condizione che può essere modificata nella ricerca continua dell’assetto ottimale di
spazi e risorse. I riferimenti spaziali sono fatti considerando la possibilità di identificazione dei tre ambienti fondamentali: naturale, rurale e
urbano. L’equilibrio si concretizza nella ricerca di relazioni e scambi fra le componenti ambientali capaci di mantenere attivo e controllato il
sistema. Quindi considerando non soltanto la necessità del soddisfacimento primario dei bisogni umani, ma anche di produzione e riproduzione
delle risorse naturali.
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Nome
EQUILIBRIO BIOLOGICO
fonte
MINISTERO DELL'AMBIENTE
In una comunità biologica produttori, consumatori e decompositori, interagendo tra loro e con l'ambiente in cui vivono, raggiungono una
condizione di equilibrio dinamico. Si instaura così un meccanismo di regolazione reciproca che si traduce in una condizione di equilibrio
biologico, stabile finche non intervengono fattori esterni a provocare mutamenti importanti. L'aumento della concentrazione di anidride carbonica
nell'atmosfera, favorendo il riscaldamento della superficie terrestre, turba l'equilibrio biologico complessivo.
ERA GEOLOGICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Intervallo di tempo che caratterizza un particolare momento della storia della terra. I geologi hanno individuato cinque ere a partire dalla nascita
del pianeta Terra, ovvero da circa cinque miliardi di anni fa. Era Azoica (iniziata circa 5 miliardi di anni fa), Era Arcaica (circa 3400 milioni di anni
fa), Era Paleozoica (circa 570 milioni di anni fa), Era Mesozoica (circa 225 milioni di anni fa), Era Cenozoica (circa 65 milioni di anni fa).
ERBICIDI
GLOSS. ENI
Fitofarmaci in grado di combattere le erbe infestanti, eliminando la competizione di queste con coltura utile da proteggere, ovvero idonei ad
eliminare la vegetazione indesiderata.
EREDITARIETA’
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Trasmissione dei caratteri biologici attraverso il corredo cromosomico.
ERMAFRODITA
ANPA
Individuo nel quale si trovano organi maschili e femminili.
EROSIONE
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Lento sgretolamento dei terreno o di rocce prodotto dagli agenti atmosferici, quali temperatura, vento (erosione eolica), fiumi (erosione fluviale),
mare (erosione marina o abrasione), ghiaccio (erosione glaciale o esarazione), pioggia. L’erosione è un processo naturale in tutti gli ecosistemi
terrestri, ma è accelerato e intensificato da numerose attività antropiche. Una delle conseguenze attese dei cambiamento climatico è
l'intensificarsi di fenomeni di erosione delle zone rocciose e delle zone costiere a causa dell'aumento della piovosità e degli estremi climatici. Le
piccole isole e le aree a bassa costa sono particolarmente vulnerabili perché come conseguenza di un aumento della temperatura si ha un
innalzamento dei livello dei mare e si può verificare l'aumento delle inondazioni e dei fenomeni di erosione delle coste. Ciò può avere gravi
ripercussioni anche sui cicli biologici.
ERRATICA (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie, fondamentalmente sedentaria, che effettua movimenti irregolari, soprattutto per quanto riguarda direzione, entità e periodicità dello
spostamento.
ESARAZIONE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Azione erosiva dei ghiacciai che si esprime con un'azione di rimozione di materiali già disgregati, abrasione dovuta allo sfregamento e
sradicamento di blocchi e scaglie.
ESARAZIONE GLACIALE
ARPAV
Azione erosiva e abrasiva esercitata sulle rocce dai ghiacciai in movimento.
ESAURIMENTO DELLA FALDA
GLOSS. ENI
Estrazione prolungata di acqua da una falda con portata superiore a quella di alimentazione.
ESONDABILITA’
GLOSS. ENI
Attitudine delle acque fluviali a straripare o traboccare oltre gli argini.
ESPERTO QUALIFICATO
GLOSS. RADIAZIONI
persona che possiede le cognizioni e l'addestramento necessari per misurare le radiazioni ionizzanti, per assicurare l'esatto funzionamento dei
dispositivi di protezione e per dare le istruzioni e prescrizioni necessarie a garantire la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della
popolazione. La qualificazione dell'esperto qualificato è riconosciuta dalla competente Autorità.
ESPOSIZIONE PERSONALE DI UN LAVORATORE (valori limite)
GLOSS. ENI
Esposizione del lavoratore ad agenti chimici, fisici e biologici nell’ambiente di lavoro (D.L. 277/91 - "tutela del lavoratore contro il rischi...").
Viene definita, in funzione dell’intensità del fattore, in base al tempo effettivo di esposizione e al periodo di riferimento temporale (8 ore
giornaliere o settimana lavorativa).
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Nome
ESSENZA
fonte
STREAMS - TREVISIOL
Specie legnosa arborea o arbustiva coltivata su una determinata area.
ESSICCATORE
GLOSS. ENI
Apparecchiatura utilizzata al fine di ridurre l’umidità dei fanghi di depurazione a valori fino all’ordine del 5% in peso. Scopo del trattamento è
ridurre il volume finale di fango da smaltire, stabilizzarlo termicamente, anche per la quasi completa assenza d’acqua, in modo da renderlo
utilizzabile in agricoltura o inceneribile in appositi impianti attrezzati per la produzione di energia termica o elettrica.
Gli essiccatori si possono distinguere essenzialmente in diretti e indiretti a seconda che il fluido scaldante venga in contatto, o meno, con il
fango da essiccare.
ESTINZIONE
ARPAV
Scomparsa totale di una specie animale o vegetale dal suo originario ambiente di vita a causa della insorgenza di condizioni (climatiche,
ambientali, alimentari, ecc.) o di fattori (nemici, predatori, ecc.) incompatibili con la sua sopravvivenza.
ESTIVA (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie nidificante nel territorio, ma presente solo nel periodo riproduttivo, in quanto svernante più a sud.
ESTIVANTE (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie presente nella stagione adatta alla riproduzione, ma non nidificante.
ESTRAZIONE CON SOLVENTE
GLOSS. ENI
Metodo di separazione, nel quale un solido o una soluzione vengono posti in contatto con un solvente liquido nel quale sono trasferiti uno o più
componenti.
ESTUARIO
GLOSS. ENI
L'area di transizione tra le acque dolci e le acque costiere alla foce di un fiume, i cui limiti esterni verso il mare sono definiti con un Decreto del
Ministro dell'Ambiente; in via transitoria sono fissati a cinquecento metri dalla linea di costa.
ETC
ANPA
European Topic Center (Centri tematici europei), consorzio di istituzioni e organizzazioni deliberato dal Management Board dell'AEA sulla base di
un processo di selezione competitivo, che opera su contratto per la realizzazione di attività identificate nell'ambito del Multiannual Work
Programme.
ETEROTERMO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Si definiscono in questo modo animali che non possiedono meccanismi di termoregolazione; la temperatura corporea è infatti variabile e dipende
da quella dell'ambiente esterno. Sono animali eterotermi tutti gli invertebrati e i vertebrati inferiori (pesci, anfibi, rettili).
ETEROTROFO
GLOSS. ENI
ETOLOGIA
GLOSS. ENI
Microrganismo che non è in grado di produrre nutrienti organici direttamente da sostanze inorganiche semplici, quali l’anidride carbonica e
l’azoto inorganico e deve quindi prelevarli dall’ambiente esterno.
Scienza che studia il comportamento e la vita di relazione degli animali.
ETSI
ARPAV
EUCARIOTE
ARPAV
È l'organismo europeo di normazione nel campo delle telecomunicazioni.
Ogni organismo con organizzazione cellulare complessa.
EUFOTICO
GLOSS. ENI
EURIALINO
GLOSS. ENI
Bene illuminato. E’ così definito ad esempio l’ambiente sottomarino superficiale nel quale penetrano abbondantemente le radiazioni luminose
solari e dove si riscontra il massimo sviluppo vegetale (alghe fotofile, fanerogame marine) e il più denso sviluppo di zoobenthos (Benthos).
Organismo marino vivente, capace di tollerare variazioni di salinità anche notevoli.
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Nome
fonte
EURITERMA
GLOSS. ENI
Detto di specie animale o vegetale che tollera ampie variazioni di temperatura e che vive nell’ambito di una escursione termica molto estesa.
EUROPAC
ARPAV
Organizzazione paneuropea che raggruppa tutte le tipologie di aree protette con lo scopo di migliorare la conservazione e la qualità ed efficacia
delle aree protette in tutta Europa, attraverso scambi tra professionisti, la diffusione di informazioni ed esempi, linee guida, conferenze,
seminari, gruppi di lavoro tematici, progetti articolati. Istituita nel 1973 conta attualmente 350 membri, soprattutto parchi e altre categorie di aree
protette, in 33 paese europei.
EUROPEAN ACCREDITATION OF CERTIFICATION
GLOSS. ENI
Vedi EAC.
EUROPEAN COMMITTEE FOR NORMALIZATION
ARPAC
Vedi CEN.
EUROPEAN TOPIC CENTRE
ANPA
Vedi ETC.
EUROSTAT
ARPAV
E' l'Istituto di Statistica dalla Comunità Europea istituito nel 1953 con sede a Lussemburgo.
EUSTATICHE (oscillazioni)
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Variazioni del livello dei mari con conseguente spostamento della linea di costa e variazione degli ambienti deposizionali.
EUSTATISMO
GLOSS. ENI
Variazione di livello relativo tra le masse continentali e la superficie dei mari e degli oceani, che produce cambiamenti di diverso genere (ad
esempio formazione di successioni di linee di costa, terrazzi marini o fluviali, ecc.) con fenomeni di avanzamento (trasgressione marina) o di
arretramento (regressione marina) delle acque rispetto alle terre emerse. Le variazioni eustatiche rivestono grande importanza nella storia
geologica del pianeta.
EUTROFICO
GLOSS. ENI
Ambiente notevolmente e talora abnormemente ricco di sostanze nutritive, in termini qualitativi e quantitativi, con conseguente tendenza a
facilitare un proliferare, anche eccessivo, di forme di vita vegetali o animali.
E’ il caso dei bacini marini poco profondi, chiusi o a limitato ricambio idrico, nei quali si gettano le acque di grossi fiumi che recano abbondanti
quantità di sostanze eutrofizzanti (Eutrofizzazione).
EUTROFIZZAZIONE
ARPAV
EUXINICO (ambiente)
ARPAV
Il termine eutrofizzazione (dal greco eutrophòs=ben nutrito) si riferisce al processo di arricchimento in nutrienti (soprattutto sali di fosforo e
azoto) degli ecosistemi acquatici in grado di alterare più o meno profondamente il loro stesso equilibrio fino a compromettere in casi estremi la
loro esistenza.
Le alghe e le piante acquatiche hanno bisogno, per compiere il proprio ciclo biologico, oltre che di luce, acqua ed anidride carbonica, anche di
nutrienti tra cui l’azoto e il fosforo. L’apporto di nutrienti nei corsi d’acqua e nel mare è un fatto naturale ma può venire fortemente accelerato
dalle attività umane che esercitano un’azione involontaria di fertilizzazione determinata da tre fattori quasi sempre connessi tra loro e
direttamente legati all’evoluzione demografica e al conseguente inquinamento dell’acqua:
-incremento della popolazione e conseguente aumento degli scarichi urbani, uso progressivo di detergenti contenenti polifosfati;
-intensificazione dell’agricoltura e conseguente uso crescente di fertilizzanti, concentramento degli allevamenti zootecnici; con rilascio in
particolar modo di nitrati;
-rapida industrializzazione e conseguente incremento di scarichi industriali contenenti sostanze nutritive.
Il fenomeno comporta una crescita eccessiva di alghe, piante acquatiche e fitoplancton dei corsi d’acqua, dei laghi, delle lagune e del mare. Il
loro sviluppo incontrollato rende difficile alla luce solare di penetrare nelle acque più profonde inibendo il processo della fotosintesi delle alghe e
delle piante acquatiche poste in profondità; la conseguente marcescenza della biomassa algale e la riduzione dell’ossigeno (anossia) porta alla
morte della fauna ittica e, nei casi estremi, di tutte le forme viventi.
Ambiente di sedimentazione di depositi lagunari o di mare interno con acque a scarsissima circolazione, poco ossigenate e asfittiche. Il termine
deriva dal nome latino del Mar Nero (Pontus Euxinus) dove si riscontra un ambiente altamente riducente.
EVAPORAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Con questo termine si definisce il passaggio di stato de una sostanza dallo stato liquido a quello gassoso. e. dell’acqua – Si verifica a ogni
temperatura, dipende dalla superficie di liquido in contatto con l’aria, dalla pressione e dal grado d’umidità presente nell’ambiente. A 100°C di
temperatura e a pressione ambiente, l’evaporazione si trasforma in ebollizione.
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Nome
EVAPOTRASPIRAZIONE
fonte
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CLUB ITALIANO
Insieme di due processi: evaporazione e traspirazione. L’evaporazione riguarda quella parte dell’acqua presente nel suolo che torna
direttamente nell’atmosfera attraverso il passaggio distato. La traspirazione che avviene attraverso l’apparato fogliare, riguarda l’H2O assorbita
dalle radici delle piante e trasporta fino alle foglie per poi essere di nuovo liberata in atmosfera.
EVIDENZA OGGETTIVA DI AUDIT
ARPAC
Informazioni, registrazioni, dichiarazioni relative a fatti verificabili (ISO 14010).
EVOLUZIONE
GLOSS. ENI
Complesso delle modifiche e degli adattamenti che un organismo vivente subisce per meglio prosperare nell’ambiente nel quale si trova e
adattarsi ai progressivi cambiamenti indotti nell’ambiente stesso.
EVOLUZIONE DEGLI ECOSISTEMI
GLOSS. ECOITALY
Quando sono giovani gli ecosistemi tendono ad evolversi nel tempo e presentano poche specie vegetali o animali, dette pionieristiche. In questa
fase di continuo mutamento le popolazioni pionieristiche presentano una certa instabilità demografica e le loro densità sono molto variabili.
Raggiunta la maturità, gli ecosistemi presentano molte specie, a basse densità, in condizioni di equilibrio, o quasi-equilbrio biologico. Il campo
coltivato, o agroecosistema, è simile ad un ecosistema giovane, con un equilibrio o quasi-equilibrio biologico precario e, per di più, le specie
botaniche che lo popolano, al contrario delle pionieristiche, sono state sottratte dall'uomo alla selezione naturale e sono quindi poco resistenti
alle avversità.
EX SITU
GLOSS. ENI
Intervento di risanamento ambientale con modalità di trattamento di un particolare materiale inquinato effettuato all'esterno dell'area interessata,
dalla quale è stato prelevato.
EXECUTIVE BOARD, DEL CDM
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Organo elettivo dell’UNFCCC con il compito di definire regole operative per lo sviluppo di progetti CDM. L’Executive Board è formato da 20 membri
eletti dalla Conferenza delle Parti. Il CDM Executive Board ha l’autorità per approvare metodologie per la definizione della baseline, dei piani di
monitoraggio, per accreditare le entità operative.
EXPORT
ANPA
Quantità di energia, sotto forma di materia organica metabolizzabile, che esce da un tratto discreto di fiume.
FABBISOGNO IDRICO
STREAMS - TREVISIOL
E' il consumo di acqua per abitante che varia in funzione di molti fattori: abitudini della popolazione, livello sociale, diffusione di bagni, docce,
elettrodomestici, presenza o meno della fognatura e conseguente sistema ad acqua o meno dei gabinetti. Di solito il fabbisogno idrico è di circa
50 l/ab/giorno per case rurali e piccoli agglomerati rurali, di 100 l/ab/g. per piccoli e medi agglomerati con bagni non molto diffusi, di 200 l/ab/g.
per medi agglomerati con buon livello sociale, 250 - 350 l/ab/g. per città grandi, industriali ed infine di 500 l/ab/g. per metropoli.
FACCIA DI PRESSIONE
ARPAV
Pellicola formatasi per pressione e scorrimento tra aggregati del suolo.
FACIES
GLOSS. ENI
Insieme delle caratteristiche petrografiche, sedimentologiche e paleontologiche di una roccia sedimentaria, che esprimono le caratteristiche
ambientali della zona di formazione della roccia stessa.
FACOLTA' GERMINATIVA
ANPA
La germinazione massima di un lotto di seme è chiamata capacità germinativa o, più comunemente, facoltà germinativa. Si definisce come la
percentuale di semi puri in grado di germinare in particolari condizioni, entro un determinato periodo, secondo le norme indicate dai Metodi
Ufficiali di Analisi per le Sementi (Ministero dell' Agricoltura e delle Foreste, 1992)
FAGGETA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco di latifoglie nel quale predomina il Faggio (Fagus sylvatica).
FAGLIA
GLOSS. ENI
FALDA
GLOSS. ENI
Frattura degli strati rocciosi che indica quindi un comportamento fragile del volume roccioso da essa interessato. Alla faglia è sempre associato
uno scorrimento relativo di entità apprezzabile delle due parti a contatto. Successivamente la coesione può essere parzialmente ripristinata
grazie alla mineralizzazione depositata da fluidi circolanti, ma la superficie di faglia continuerà a costituire una zona di debolezza e potranno in
seguito avvenire altri movimenti sotto l’azione di un nuovo campo di sforzo.
deposito di acqua meteorica penetrata nel terreno e fermatasi a contatto con una superficie compatta ed impermeabile.
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Nome
FALDA ACQUIFERA
fonte
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Zona sotterranea impregnata d'acqua, costituita di terreni permeabili per porosità o fessurazione, delimitati inferiormente da uno strato di roccia
impermeabile; quando la falda acquifera è delimitata anche superiormente da strati impermeabili si ha una falda artesiana. A partire dall'alto si
possono incontrare più falde acquifere la prima delle quali è detta falda freatica.
FALDA ARTESIANA
Vedi falda acquifera.
FALDA DETRITICA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Accumulo di materiale roccioso incoerente ai piedi delle pareti rocciose.
FALDA FREATICA
Vedi falda acquifera.
FAMIGLIA
5° livello della classificazione Soil Taxonomy; raggruppa suoli simili per la loro tessitura, composizione mineralogica, reazione e regime di
temperatura.
FANEROGAME
ARPAV
ANPA
(anche dette Spermatofite) Piante provviste di radici, fusto, foglie ben differenziati e che si riproducono mediante semi. Fanno parte di questo
gruppo le Gimnosperme e le Angiosperme.
FANGHI ATTIVI
GLOSS. ENI
FANGHI DI DEPURAZIONE ACQUE
GLOSS. ENI
Massa semiliquida di microrganismi, rimossa dal flusso liquido di un depuratore e soggetta ad aerazione, combinata all’azione microbica
aerobica di detti microrganismi. E'' metodo aerobio di depurazione di acque inquinate, basato sul fatto che, quando un liquido è sottoposto ad
aerazione si forma una fanghiglia costituita da colonie di microrganismi aerobi, i quali si nutrono delle sostanze organiche contenute nel liquido
stesso, depurandolo.
Sono i principali prodotti di risulta della depurazione delle acque, originati dai trattamenti di tipo fisico, chimico-fisico e biologico delle acque reflue
urbane. Quando derivano dal trattamento epurativo di liquami di origine civile, sono caratterizzati da una notevole tendenza alla fermentazione
anaerobica, dando luogo alla emissione di sostanze maleodoranti.
FANGHI DI PERFORAZIONE
GLOSS. ENI
Fluidi composti da una sospensione di argilla in acqua con l’aggiunta di vari prodotti chimici usati durante la perforazione di un pozzo petrolifero,
principalmente al fine di raffreddare e lubrificare lo scalpello di perforazione e rimuovere i detriti dal fondo del pozzo. Questi reflui sono
classificabili come rifiuti speciali non pericolosi e, dopo la raccolta in appositi bacini, vengono disidratati in modo da poter essere utilizzati come
materiale di copertura in discariche di rifiuti solidi urbani o smaltiti in discariche per rifiuti speciali.
FARMACO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanza chimica di origine animale, vegetale o inorganica, che agisce con effetti terapeutici su un fenomeno vitale. Molti farmaci sono
altamente specifici per una determinata funzione dell’organismo.
FASCIA CLIMATICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Le varie combinazioni dei fattori climatici determinano i diversi tipi di clima riscontrabili sulla terra. Molte classificazioni sono fondate sui valori di
alcuni elementi meteorologici, tra cui in particolare la temperatura e le precipitazioni, esaminati in relazione alla flora. Vengono così individuate
diverse zone climatiche distribuite sul globo per fasce di latitudine; nel loro ambito, si distinguono, inoltre, un insieme di regioni climatiche che,
all’interno delle suddette zone, circoscrivono aree più ristrette, delimitate in base a caratteristiche climatiche locali.
FASCIA PERIFLUVIALE
ANPA
Fascia di territorio localizzata topograficamente lungo il corso d’acqua, immediatamente esterna all’alveo di morbida. Nell’ambito della fascia
perifluviale si collocano, se presenti, le formazioni riparie arbustive ed arboree; in ogni caso, comprende al suo interno l’ecotono tra l’alveo ed il
territorio circostante.
Primaria: fascia formata in modo naturale, dove la vegetazione spontanea si è insediata e consolidata con modelli naturali ed esiste una
condizione di continuità e totale permeabilità ai flussi tra alveo e territorio circostante.
Secondaria: fascia formatasi all’interno di un alveo artificiale con evidente interruzione del continuum trasversale.
FASCINATE
GLOSS. ENI
Opere di difesa idraulica utilizzate negli interventi di ripristino per contenere il ruscellamento delle acque e per la stabilizzazione superficiale dei
terreni. Sono costituite da fasci di specie legnose di qualsiasi essenza, sistemate lungo aree in forte pendenza.
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Nome
FASCIO DIRETTO (O FASCIO PRIMARIO)
fonte
GLOSS. RADIAZIONI
Il fascio di raggi X proveniente direttamente dal tubo a RX e diretto verso la particolare ragione da irradiare.
FASE
ARPAV
FATTIBILITA’
ARPAV
Suddivisione di una qualsiasi categoria tassonomica del suolo, orientata all’uso ed alla gestione; si individuano fasi di pendenza, di erosione, di
pietrosità, etc.
Disponibilità di risorse scientifiche, economiche, politiche, formative-educative, per la realizzazione di un'azione.
FATTORE AMBIENTALE
REGIONE UMBRIA; GLOSS. ENI
Elemento ambientale che interagisce con altri condizionandone lo stato o l'evoluzione, determinando flussi di materia e/o energia verso altri
elementi (stato chimico-fisico dell'acqua, rumore, traffico, ecc.). Le componenti ambientali sono anche fattori.
FATTORE DI EMISSIONE
AGENDA 21
quantità di sostanza inquinante emessa riferita al processo produttivo considerato nella sua globalità e nelle sue fasi tecnologiche: si esprime in
termini di massa di prodotto o materia prima impiegata, o comunque di altri parametri idonei a rappresentare il settore produttivo in esame (cfr.
DPR 203/1988).
FATTORE D'IMPATTO AMBIENTALE
ARPAC
FATTORE PERCETTIVO (paesaggio)
GLOSS. ENI
Fattore materiale (prodotti, residui, etc.) e immateriale (energia, agenti fisici quale rumore e vibrazioni o altro) che può causare, per la sua
quantità e qualità, effetti sull’ambiente.
Termine utilizzato nell’analisi di inserimento territoriale/paesaggistico di un’opera. In particolare i fattori percettivi sono quegli elementi che
concorrono ad aumentare/ridurre la visibilità dell’opera stessa nel territorio.
FATTORI BIOTICI
MINISTERO DELL'AMBIENTE
I fattori biotici sono le componenti biologiche di un ecosistema che comprendono le piante, gli animali e i microrganismi che interagiscono nella
comunità biologica.
FATTORI DI PRESSIONE
ARPAT
I fattori che determinano una pressione sull'ambiente e che sono rappresentati, in diverso modo, da attività antropiche quali il turismo, l'attività
industriale, l'agricoltura, l'allevamento, il trasporto ecc.
FAUNA
GLOSS. ENI
Il complesso delle specie animali proprie di un determinato ambiente o territorio. La fauna viene divisa in due grandi categorie: gli invertebrati e i
vertebrati.
FAUNA ERPETOLOGICA
ARPAV
Insieme delle specie dei rettili e tradizionalmente anche degli anfibi.
FAUNA ORNITICA
ARPAV
Insieme delle specie di uccelli.
FEAOG
ANPA
Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e garanzia.
FEEDBACK
STREAMS - TREVISIOL
detto anche retroazione, retroreazione, reazione. Informazione che modifica e controlla un processo o un sistema mediante i risultati o gli effetti
di quello stesso processo o sistema; il ritorno di una parte dell’output (il segnale in uscita, cioè il prodotto di un sistema) alla fase precedente del
processo, a quella che lo ha generato (cioè all’input, il segnale o potenza in ingresso); risposta (reazione), commenti e informazioni, su
qualcosa fatto da qualcuno.
FENOLOGIA
GLOSS. ENI
Scienza che studia gli effetti dei cambiamenti stagionali sulla vita degli animali e dei vegetali. Comprende, tra l’altro, lo studio dei fenomeni quali la
fioritura, l’apparire delle gemme, il primo e l’ultimo apparire degli uccelli migratori e degli insetti.
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Nome
FERMENTAZIONE
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Processo chimico che da luogo in assenza di ossigeno (anaerobico) e mediante il quale si ha la parziale demolizione di molecole organiche e la
formazione di prodotti chimici più semplici. Molti esseri viventi si procurano tutta l’energia di cui hanno bisogno attraverso questo processo che
avviene per opera di microrganismi (batteri, lieviti, funghi) che agiscono mediante enzimi. Per esempio: la fermentazione alcolica si svolge con
produzione di alcol etilico, anidride carbonica ed energia sotto forma di ATP, avendo come reagente di partenza il glucosio.
FEROMONI
GLOSS. ENI
Miscela di sostanze specifiche secrete nell’ambiente da un organismo vivente, per provocare una risposta da altri individui della stessa specie.
Avendo un ruolo essenziale nel processo riproduttivo, i feromoni sessuali di insetti nocivi (riprodotti per via sintetica) hanno trovato impiego,
con vario successo, nella lotta biologica, con l’uso di apposite trappole o di strategie di disorientamento, contribuendo a limitare l’uso di insetticidi.
FERTILIZZANTI
ARPAV
I fertilizzanti sono sostanze naturali o derivate da processi di sintesi che - per il loro contenuto in elementi nutritivi, in particolare l’azoto, e per le
caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche - contribuiscono al miglioramento della fertilità del terreno agrario, al nutrimento delle specie vegetali
coltivate e ad un loro migliore sviluppo.
I fertilizzanti si dividono in concimi quando forniscono alle colture gli elementi chimici della fertilità, necessari alle piante per lo svolgimento del
loro ciclo vegetativo e produttivo, ed ammendanti e correttivi quando modificano le proprietà e le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e
meccaniche di un terreno, migliorandone l’abitabilità per le specie vegetali coltivate.
FERTILIZZANTI OLEOFILI
GLOSS. ENI
Fonti di azoto e fosforo minerale usate nel biorisanamento di oil spills (Versamenti di greggio), formulate in modo da facilitare la permanenza dei
microrganismi intorno alla zona oleosa.
FESR
ANPA
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
FILIERA
L'insieme delle attività (dall'estrazione delle materie prime ai processi industriali di lavorazione, dai macchinari utilizzati per fabbricare gli
imballaggi agli utilizzatori finali) che caratterizzano il ciclo di vita di ogni materiale impiegato (COMIECO).
FILLOPTOSI
ARPAC
ANPA
Anormale caduta delle foglie dovuta generalmente a fitopatie di origine parassitaria, ma anche caduta autunnale delle foglie.
FILTRAZIONE
GLOSS. ENI
Processo che consiste nel far passare un liquido attraverso un mezzo filtrante per eliminare i solidi in sospensione.
FILTRAZIONE BIOLOGICA
STREAMS - TREVISIOL
Sistema a filtro percolatore. Metodo aerobio di depurazione (già usato nell’antichità e ripreso dalla fine del XVIII sec.) consistente nello
spandimento del liquame su un letto costituito da un mezzo filtrante di adatta pezzatura ( ghiaia, coke, plastica, ecc.). Il liquame percola
attraverso il mezzo, incontrando l’aria che sale in controcorrente per tiraggio naturale o forzato, e ciò favorisce la formazione, sulla superficie
del mezzo medesimo, di un film biologico di microrganismi aerobi, che effettuano la trasformazione delle sostanze organiche. L’acqua esce dal
basso parzialmente depurata, ma contiene in sospensione fanghi organici e ancora i nutrienti prodotti dalla mineralizzazione, che devono
essere smaltiti.
FILTRO A MANICHE
GLOSS. ENI
Strumento di depurazione degli effluenti gassosi, costituito da cilindri di tessuto aperti da un lato. Attraversando il tessuto, i fumi depositano le
polveri in essi contenute, comprese particelle di dimensioni submicroniche.
FILTRO ANAEROBICO
GLOSS. ENI
FIORITURE ALGALI
GLOSS. ENI
Colonna con riempimento solido, sul quale viene fatta sviluppare una biomassa batterica anaerobica. La possibilità di ricircolare il refluo sul filtro
permette di diminuire i tempi necessari per la sua stabilizzazione.
Aumento improvviso della concentrazione di fitoplancton.
FISCALITÀ' AMBIENTALE
ARPAT
Insieme di tasse e tributi che incentivano l'uso di risorse abbondanti e favoriscono il risparmio di quelle limitate. A seconda della base che vanno
a colpire le tasse ambientali possono essere ripartite in: tasse e tariffe sulle emissioni; tasse sui prodotti; tasse d'uso riferite ai servizi
ambientali di cui si usufruisce.
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Nome
FISICA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Secondo l’etimologia del termine è la "scienza della natura". Suo oggetto sono le proprietà della materia e delle leggi che la governano. Nella
ricerca fisica attuale si possono distinguere vari settori: fisica atomica, nucleare, delle particelle elementari, della materia condensata,
dell’universo. Sotto l’aspetto fondamentale – di grande valore anche culturale – la fisica ha ricondotto l’enorme varietà di forze e di interazioni,
che si trovano a livello fenomenologico, a solo quattro tipi di forza: gravitazionali, elettromagnetiche, nucleari deboli (responsabili della
radioattività) e nucleari forti (cui si deve la coesione dei nuclei atomici). Da un punto di vista applicativo bisogna ricordare l’enorme impatto della
conoscenza fisica con lo sviluppo tecnologico.
FISIOLOGIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Disciplina scientifica che studia tutte le funzioni degli esseri viventi (come per esempio la circolazione del sangue, la conduzione dello stimolo
nervoso, la crescita etc.) con metodi derivati dalla fisica e dalla chimica.
FISSIONE NUCLEARE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Alcuni elementi radioattivi, come l’uranio-235 (di origine naturale ) e il plutonio-239 (di origine artificiale), sottoposti a bombardamento con
neutroni lenti, diventano instabili e si scindono in due (molto raramente in tre) nuclei, di numero atomico inferiore e di massa complessiva minore
de quella del nucleo iniziale. L’energia prodotta nella fissione è dovuta precisamente alla trasformazione di questa differenza di massa. I
neutroni che si liberano nel processo di fissione possono a loro volta determinare altre fissioni (reazioni a catena). Nei reattori nucleari la
reazione è mantenuta sotto controllo per la produzione di energia. Nella bomba atomica la reazione a catena assume carattere esplosivo.
Perché questo si verifichi, si devono portare a contatto molto rapidamente due o più frammenti di materiale fissile, in modo da raggiungere la
cosiddetta "massa critica", che causa l’esplosione.
FITOECOLOGIA
STREAMS - TREVISIOL
Si occupa dello studio dei rapporti tra le piante ed il loro ambiente (fitos in greco significa pianta). Lo studio dei rapporti tra animali ed ambiente si
denomina invece zooecologia. Per comodità di studio è stata divisa in due settori: la corologia e la fitoecologia. La prima si interessa della
distribuzione geografico - ambientale odierna delle specie vegetali e delle cause ecologiche, storiche e genetiche che le hanno originate. La
seconda concerne lo studio della distribuzione topografica delle varie specie di piante e la loro organizzazione in comunità vegetali.
FITOFAGO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Si definiscono in questo modo animali che si nutrono di sostanze vegetali.
FITOFARMACI
ARPAV
I fitofarmaci sono sostanze utilizzate nel settore agricolo per la difesa delle colture dalle malattie infettive (anticrittogamici), dalle avversità
animali (insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi, rodenticidi), dalle piante infestanti (diserbanti ed alghicidi), dalle fisiopatie e dagli eventi
traumatici (fisiofarmaci, cicatrizzanti, disinfettanti). Sono inoltre impiegati per migliorare le funzioni fisiologiche delle piante coltivate
(fitoregolatori, integratori della nutrizione).
I fitofarmaci utilizzati per inibire o eliminare specie viventi dannose sono anche chiamati pesticidi.
L’impiego dei principi attivi nella difesa delle colture è aumentato in modo massiccio a partire dal dopoguerra ed ha permesso un forte
incremento produttivo in agricoltura, con un minore impiego di manodopera, contribuendo notevolmente allo sviluppo economico.
Le avversità delle piante arrecano danni gravissimi alla produzione agroalimentare e si calcola che, ad esempio, la produzione sottratta ai
cereali dalle sole erbe infestanti, senza l’impiego di diserbanti, sarebbe di oltre il 30% ed occorrerebbero centinaia di milioni di ettari da destinare
a queste colture per ottenere una pari produzione. I vantaggi nel loro utilizzo presentano tuttavia una serie di problematiche legate all’impatto
sull’ambiente, all’integrità degli ecosistemi e alla salute umana.
FITOGEOGRAFICO
ARPAV
Relativo alla scienza che studia la distribuzione delle specie vegetali sulla superficie terrestre in relazione all'ambiente incui vivono.
FITOPLANCTON
GLOSS. ENI
Organismi flottanti o debolmente natanti in grado di fotosintetizzare; sono costituiti da singoli organismi o da forme coloniali. La maggior parte di
loro è soggetta al trasporto passivo da parte delle correnti.
FITORISANAMENTO
STREAMS - TREVISIOL
funzione antinquinamento dei vegetali, che assorbono e neutralizzano gli inquinanti dell’ambiente. Nel ’97 è stato scoperto da un istituto di
ricerca del Dipartimento Americano dell’Agricoltura, il Water Management Lab di Fresno in California, che i vegetali possono assorbire sostanze
inquinanti come nichel, zinco… Processo che viene definito appunto con il termine di fitorisanamento e si compone di quattro processi base: la
rizofiltrazione (le radici assorbono i metalli tossici delle acque inquinanti); la fitostabilizzazione (la pianta cattura i residui metallici presenti nel
suolo); la fitoestrazione (la parte aerea della pianta, dove si concentrano i metalli può essere bruciata riciclando dalle ceneri il metallo); la
fitovolatilizzazione (la pianta assorbe, per esempio, selenio e mercurio e li libera in forma diluita nell’atmosfera).Gli esperti del dipartimento
sostengono che questi vegetali producano molecole (peptidi) oppure acidi organici per legare i metalli da immagazzinare nei vacuoli
(compartimenti cellulari dove le piante custodiscono le sostanze utili o quelle da eliminare). Quindi, non solo una pianta può assorbire grandi
quantità di sostanze tossiche, ma le può bloccare chimicamente evitando di esserne a sua volta "asfissiata".
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Nome
FITOSOCIOLOGIA
fonte
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Nell'ambiente le piante tendono a riunirsi in gruppi: se predominano gli alberi si hanno boschi o foreste, se prevalgono le piante erbacee si
formano praterie. Lo studio di questi raggruppamenti si definisce fitosociologia, termine coniato nel 1986 da Krylow e Paczoski.
FITTONE
ANPA
Radice principale talvolta accompagnata da altre. Originano dal colletto, in opposizione al fusto, d hanno uno sviluppo prevalente sulle radici
secondarie.
FLARING
GLOSS. ENI
Nella produzione degli idrocarburi, il flaring consiste nel bruciare in torcia il gas associato all'olio, che non è possibile utilizzare sul posto, o
reiniettare o trasportare nelle aree di mercato.
FLOCCULAZIONE
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Agglomerazione delle particelle di soluzioni colloidali in aggregati di dimensioni più grandi.
FLORA
GLOSS. ENI
Il complesso delle piante spontanee, naturalizzate o largamente coltivate in un dato territorio.
FLORA NITROFILA
ARPAV
Insieme delle piante che per crescere richiedono suoli ricchi in azoto assimilabile come ad esempio i pascoli di montagna lungamente sfruttati.
FLORA VASCOLARE
ARPAV
Vegetazione dotata di radici, fusto e foglie che consentono la circolazione della linfa.
FLOTTATORE
GLOSS. ENI
Apparecchiatura utilizzata per la separazione dall’acqua di sostanze liquide o solide, avvalendosi di un gasi di trasporto che ne favorisca la
raccolta in superficie. Il gas di trasporto, prevalentemente aria, può essere sia disperso nella corrente liquida da depurare (flottatori ad aria
disciolta), sia aspirato direttamente dalla stessa, attraverso idonei dispositivi (flottatori ad aria indotta).
Applicazioni prevalenti riguardano la separazione dall’acqua di sostanze oleose e l’ispessimento dei fanghi prodotti dal trattamento biologico.
FLOTTAZIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Sistema per la separazione dall'acqua di sostanze liquide o solide che si avvale di un gas di trasporto che ne favorisce la raccolta in superficie.
Applicazioni prevalenti riguardano la separazione dall'acqua di sostanze oleose e l'ispessimento dei fanghi prodotti dal trattamento biologico.
FLUSSO LAMINARE
ANPA
FLUSSO TURBOLENTO
ANPA
Dal punto di vista strettamente idraulico, è una condizione di scorrimento dell’acqua dove predominano le forze di coesione tra le molecole, o più
in generale la viscosità del fluido: è caratterizzato da movimento uniforme. Ai fini dell’ I.F.F., il flusso può essere considerato laminare quando la
superficie idrica non presenta increspature.
Condizione in cui le forze di coesione o viscosità dell’acqua sono vinte dalle forze idrodinamiche che rendono il movimento non uniforme ma
turbolento. Ai fini dell’ I.F.F., il flusso si considera turbolento quando la superficie idrica non è liscia, ma increspata.
FOGNATURA
STREAMS - TREVISIOL
FOGNATURA DINAMICA
STREAMS - TREVISIOL
FOGNATURA SEPARATA
STREAMS - TREVISIOL
La fognatura domestica è costituita da una rete di collettori secondari e principali, che raccolgono le acque provenienti dalle abitazioni e le
adducono a un impianto terminale per il trattamento di depurazione. L’effluente che esce dall’impianto è riversato nel corso d’acqua ricevente
(fiume, canale, lago, mare). Le fognature separate convogliano soltanto i liquami domestici; quelle miste ricevono anche l’acqua proveniente
dalle strade in tempo di pioggia.
Presuppone l’immediato e continuo allontanamento del liquame dal punto di produzione convogliandolo in zona opportuna per lo smaltimento. E’
pertanto il tipico sistema che separa nettamente la fase dell’allontanamento da quella dello smaltimento.
La fognatura costituita da due differenti reti: una per le sole acque nere, definita fognatura nera, ed una per le sole acque bianche, definita
fognatura bianca.
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Nome
FOGNATURA STATICA
fonte
STREAMS - TREVISIOL
Consiste nel conservare i liquami nel luogo stesso della raccolta, lasciando che essi subiscano in sito una parziale o totale trasformazione per
poi essere smaltiti in depuratore. Per esempio il pozzo nero, oramai non più utilizzato, il pozzo perdente solo per acque bianche e i bottini mobili.
FOGNATURA STATICO - DINAMICA
STREAMS - TREVISIOL
Trattasi di una forma intermedia tra le altre due forme di fognatura, caratterizzata dallo smaltimento continuo e automatico delle acque nere nello
stesso luogo di raccolta o in prossimità ad esso, previo stazionamento e parziale fermentazione delle acque stesse. Un esempio sono le
cosiddette fosse settiche (fossa Mouras).
FOGNATURA UNITARIA O MISTA
STREAMS - TREVISIOL
La fognatura costituita da una sola rete per le acque sia bianche che nere.
FONDI DI INDENNIZZO
GLOSS. ENI
Strumenti di copertura del danno ambientale che integrano l’assicurazione nei casi in cui le dimensioni del danno eccedano la copertura
assicurativa, oppure l’identificazione dei responsabili non sia possibile. Possono essere fondi pubblici o privati, volontari o resi obbligatori dalla
legge, finanziati da versamenti delle imprese, da contributi pubblici oppure da imposte specifiche per il settore al quale il fondo si riferisce.
FONDI STRUTTURALI
ANPA
Sono il principale strumento finanziario comunitario per la distribuzione di aiuti regionali nell'ambito dell'Unione Europea. Attualmente vi sono
quattro Fondi distinti.- il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);- il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG) (sezione di
orientamento);- il Fondo sociale europeo (FSE);- lo strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP).
FONDO NATURALE DI RADIAZIONI
GLOSS. RADIAZIONI
insieme delle radiazioni ionizzanti provenienti da sorgenti naturali terrestri e cosmiche.
FONDO SOCIALE EUROPEO
Vedi FSE.
FONOMETRIA
ARPAV
FONOMETRO
ARPAV
FONTANILE
ARPAV
E' l'insieme delle tecniche di misurazione dell'intensità sonora di ambienti o aree.
Apparecchio che misura l'intensità sonora.
Escavazione artificiale usata da secoli per captare, in zone di pianura, le acque emergenti dal terreno (provenienti dalla falda freatica). In Italia
hanno costituito uno dei caratteri ambientali tipici della pianura padano-veneta, dal Piemonte al Friuli. Sono detti fontanili in Lombardia, resultive in
Veneto, sortumi in Piemonte, fontanazzi nel modenese, laghi e fontane nel reggiano, fontanoni nel piacentino e nel parmense.
FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI
ENEA
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI
ENEA
Le fonti di energia presenti sulla Terra solo in quantità limitate. Sono materie prime che si estraggono dal sottosuolo. Tra le più importanti i
combustibili fossili ed alcuni materiali radioattivi quali l'uranio.
Sono fonti di energia disponibili in maniera continuativa ed in quantità tali da non essere soggette ad esaurimento. Tra le principali vi sono
l'energia solare, l'energia eolica e quella derivante dall'impiego di biomasse, a cui si aggiunge l'utilizzo dell'energia geotermica ed altre ancora in
fase di sperimentazione, come lo sfruttamento della differenza di temperatura negli oceani tra le acque calde di superficie e quelle fredde in
profondità. L’utilizzo di queste fonti produce un inquinamento molto ridotto.
FORESTA
GLOSS. ENI
Vasta estensione di terreno ricoperta da alberi di alto fusto. In base alla latitudine e al clima nei quali si sviluppa e alle piante che la
costituiscono, assume aspetti e denominazioni diversi: a galleria, decidua, di conifere, equatoriale, tropicale, spinosa.
FORESTA PLANIZIALE
ARPAV
Foresta che ricopre aree di pianura.
FORMA BIOLOGICA
ANPA
Categoria di assegnazione delle piante in base agli adattamenti sviluppati per proteggere le loro gemme durante la stagione avversa (cioè
durante il freddo invernale oppure la secchezza estiva).
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Nome
fonte
FORMALDEIDE
ARPAV
La formaldeide è un composto chimico della classe delle aldeidi alifatiche. E' l'aldeide più semplice e più comune. A temperatura ambiente è un
gas dall'odore pungente. Appartiene al gruppo di sostanze definite composti organici volatili (VOCS) potenzialmente presenti nei luoghi di vita e
lavoro.
FORMAZIONE (ambientale)
ARPAV
Trasmissione di specifiche competenze in campo ambientale. La formazione e l'aggiornamento professionale degli operatori nel settore
ambientale rappresentano un importante strumento per assicurare l'aggiornamento delle conoscenze e delle competenze professionali.
FORNI D’INCENERIMENTO
GLOSS. ENI
Impianti per il trattamento dei rifiuti urbani e/o speciali, che utilizzano processi di combustione condotti in eccesso di ossigeno; i prodotti della
combustione sono essenzialmente anidride carbonica e acqua.
Tali processi trovano frequente applicazione a livello industriale con l’utilizzo e combustibili convenzionali (gas naturale, olio combustibile e
carbone) e attualmente vengono utilizzati come una delle soluzioni alternative alla collocazione dei rifiuti in discarica.
Per quanto riguarda l’incenerimento dei RSU, dei RSA e dei rifiuti speciali i forni normalmente utilizzati sono i seguenti:
- Forni a griglia, del tipo a barrotti, a rulli, o stocker (derivato dalle caldaie di combustione del carbone), adatti per rifiuti indifferenziati o per
frazioni combustibili (carta, cartoni, plastiche, tessili, ecc.).
Questi forni hanno avuto una diffusa applicazione, in conseguenza della notevole flessibilità d’esercizio e del buon grado di affidabilità.
- Forni a letto fluido, del tipo bollente o ricircolante, adatti in particolare modo per le frazioni dei RSU a più elevato potere calorifico come RDF,
residui plastici, ecc..
- Forni a tamburo rotante, largamente utilizzati nel campo dei rifiuti industriali, grazie alla loro affidabilità e flessibilità; questo tipo di forno ha
trovato invece scarsa applicazione nel settore RSU per il suo basso rendimento energetico e gli elevati costi di investimento e di esercizio.
- Forni a camera statica, costituiti da camere di combustione, generalmente cilindriche, dotate di bruciatori e lance per l’immissione di combustibili
liquidi o gassosi; nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti sono impiegati per la termodistruzione di reflui liquidi e sfiati gassosi. Per tutti i nuovi
impianti d’incenerimento di rifiuti la recente normativa (D. Lgs. 5.2.97, n. 22) impone, a partire dal 1°.1.99, l’adozione di sistemi di recupero
energetico. Anche la convenienza economica suggerisce di installare cicli termici in modo da ottenere:
- produzione di sola energia termica (vapore);
- produzione di sola energia elettrica;
- cogenerazione di energia termica ed elettrica.
Per esempio dalla termodistruzione di 1 t di RSU con potere calorifico inferiore (p.c.i.) di 2.200 ¸ 2.300 kcal/kg, si possono produrre 2,5-3 t di
valore o 500-600 kWh di energia elettrica.
Dalla combustione dei rifiuti restano come residui, scorie e ceneri, che rappresentano il 25-30% in peso dei rifiuti stessi (circa il 10% in volume).
FORNITORE
UNI EN ISO 9000:2000
Organizzazione o persona che fornisce un prodotto. Chi è responsabile del prodotto o servizio e garantisce che venga applicata
l'assicurazione di qualità : produttori, distributori, assemblatori, organizzatori di servizi, ecc...
FORRA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Gola stretta e profonda, sul cui fondo normalmente scorre un corso d'acqua e caraterizzata da una densa copertura vegetale, alta umidità e
scarsa insolazione.
FORSU
AGENDA 21
Acronimo utilizzato per indicare la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani che viene separata per la produzione di compost.
FORZA DEL RINVIO
EN 45020:1998
Rinvio a norme il quale indica che il solo modo per soddisfare i requisiti di un regolamento tecnico è quello di conformarsi alla/e norma/e citata/e
(per rinvio vincolante) ovvero è uno dei modi (per il rinvio consigliato)
FOSFORO
GLOSS. ECOITALY
Elemento chimico (P). Non si trova libero in natura ma combinato principalmente come fosforite roccia di origine organica [Ca5(PO4)3(OH)],
costituisce lo 0,11% della crosta terrestre. Il fosforo, forma molti importanti acidi è un nutriente essenziale per piante e animali, è presente negli
scarichi idrici e favorisce la funzione di equilibrio nella crescita dei batteri necessari alla depurazione biologica. Alte concentrazioni di sali
fosforici rendono abnorme la proliferazione delle piante acquatiche dando luogo ai fenomeni di eutrofizzazione e anossia.
FOSGENE
ARPAV
Gas estremamente tossico, di formula COCl2, con odore irritante e fastidioso. Si prepara per reazione di monossido di carbonio e cloro in
presenza di un catalizzatore. Il fosgene è tossico anche in concentrazioni di 50 ppm (parti per milione) e, se inalato, causa edemi polmonari che
possono provocare la morte nel giro di poche ore. Fu impiegato durante la prima guerra mondiale come aggressivo chimico; oggigiorno è usato
prevalentemente come intermedio per la sintesi di composti organici, tra cui gli esteri carbonici, gli isocianati, i poliuretani e i coloranti. Il rischio
ambientale è legato alla possibile fuoruscita del gas dai depositi, che spesso sono collocati non lontano dagli abitati, in seguito ad eventi
accidentali.
FOSSA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Solco pronunciato dei fondi marini e oceanici, presente spesso in corrispondenza di catene montuose emerse. Come i rilievi, le fosse sono
dovute a movimenti orizzontali della crosta terrestre.
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Nome
FOSSILE-GUIDA
fonte
GLOSS. ENI
Fossile caratteristico di uno specifico intervallo di tempo della storia geologica del nostro pianeta e conseguentemente determinante per il
riconoscimento e la datazione della roccia che lo contiene. Il fossile-guida ideale dovrebbe essere: tipico di un intervallo di tempo ristretto, dotato
di ampia distribuzione geografica, facilmente identificabile, diffuso.
FOTOCHIMICO
GLOSS. ENI
Effetto della luce su una reazione chimica.
FOTOFILO
GLOSS. ENI
Organismo animale o vegetale amante della forte illuminazione naturale e delle aree ben esposte al sole che in ambiente marino costituiscono la
zona eufotica.
FOTOFOBO
GLOSS. ENI
Organismo animale o vegetale amante della semioscurità o del buio totale, condizioni che nell’aerobio si incontrano in ambiente ipogeo e
nell’idrobio si riscontrano nella zona oligofotica e in quella afotica rispettivamente.
FOTOISOLANTE
ARPAV
FOTOMETRO
ARPAV
FOTONE
ARPAV
Sono tutte quelle tipologie di materiali che riescono ad abbattere l'onda sonora, ricreando un ambiente più' favorevole per la permanenza
dell'uomo
E' lo strumento utilizzato per la misurazione oggettiva e soggettiva dell'intensità' e della potenza dell'onda sonora. Esso infatti, oltre che
analizzare il valore reale di queste grandezze, permette anche delle conversioni a valori che si avvicinano maggiormente alla ''sensazione
uditiva'', cioè' a come noi effettivamente percepiamo quel suono. Questo e' necessario perche' la percezione del suono dell'orecchio umano non
e' la medesima a tutte le frequenze.
Particella elementare che trasporta l'energia associata alla radiazione elettromagnetica.
FOTOPERIODISMO
GLOSS. ENI
FOTOSINTESI
GLOSS. ENI
Le risposte fisiologiche di un organismo all’alternarsi della notte e del giorno.
Reazione chimica di sintesi favorita dalla luce. In particolare, attraverso la fotosintesi clorofilliana si instaura un processo biochimico mediante il
quale le piante fornite di clorofilla convertono l’energia luminosa solare in energia chimica, utilizzando acqua e anidride carbonica per
sintetizzare sostanze organiche (soprattutto carboidrati) e liberando nell’atmosfera l'ossigeno. E' la più importante funzione di nutrizione delle
piante autotrofe. L'energia accumulata durante la fotosintesi sostiene tutta la catena alimentare e può liberarsi nuovamente sotto forma di calore
anche attraverso la combustione del legno o dei combustibili fossili.
FOTOSINTESI CLOROFILLIANA
GLOSS. ENI
Fotosintesi.
FOTOTROPISMO
GLOSS. ENI
Risposta mediata della crescita di un organismo vegetale, sotto l’effetto della luce visibile, che si manifesta con l’incurvamento degli organi
vegetali verso la luce stessa.
FRAGILITÀ AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL
equilibrio naturale precario.
FRAGMITETO
ARPAV
Formazione floristica lacustre caratteristica delle medie latitudini, formata da una vegetazione di fragmiti con radici sommerse e fusto emerso.
FRAMMENTAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Insufficiente connettività di un ecotessuto o un paesaggio, con separazione di ecotopi o gruppi di ecotopi dalla configurazione di elementi
paesistici per mezzo di barriere.
FRANA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Distacco e caduta di masse rocciose compatte e incoerenti da versanti più o meno ripidi. Le cause possono essere diverse: terremoti,
dilavamento ed erosione delle acque superficiali, gelo e disgelo di acque penetrate nelle fessure della roccia, distacco per gravità di strati
inclinati.
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Nome
FRANAPOGGIO
fonte
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Orientazione degli strati rocciosi concorde con l'orientazione del pendio.
FRANOSITA’
GLOSS. ENI
Attitudine di un terreno o di una parete rocciosa a subire scivolamenti o distacchi di porzioni più o meno estese lungo un piano di rottura, sotto
l’effetto della gravità (Campo gravimetrico terrestre).
FRATTALE
STREAMS - TREVISIOL
FREE WATER SURFACE WETLAND
STREAMS - TREVISIOL
Dal latino "fractus", che significa "interrotto" o "irregolare". Dimensione frattale è quindi una dimensione non intera (punto, linea, superficie), ma
irregolare, frazionaria, persino immaginaria.
Tipologia di biofitodepurazione con scorrimento del liquame in maniera superficiale (lagunaggio, marcita, sistema di rinaturalizzazione, struttura
in serra, Flowforms). In spagnolo si dice:"agunas de oxidacion".
FREQUENZA
STREAMS - TREVISIOL
Rappresenta il numero di volte in cui accade un dato evento. In campo acustico, è il numero di "pezzetti" di onda sonora uguali tra loro che ci
sono in un secondo: l'unità di misura è l'Hertz (Hz).. Un suono acuto ha una frequenza alta, cioè l'onda si ripete uguale a se stessa molte volte
in un secondo. Un suono grave ha una frequenza bassa. La stessa definizione è applicabile anche per l'onda elettromagnetica. Se l'onda ha
frequenza alta (infrarossi, raggi X, raggi Gamma...) porta con se molta energia. In caso contrario (micro onde, onde radio...), l'onda trasporta
meno energia.
FROLDO
ANPA
Argine o muro arginale realizzato a diretto contatto con l’acqua, senza golena interposta.
FRUGIVORO
ARPAV
Si definiscono in questo modo animali che si nutrono prevalentemente di bacche e frutti.
FSE
ARPAV
FTALATI
ARPAV
Fondo Sociale Europeo. Fondo che sostiene e completa le attività degli Stati membri (UE) volti a sviluppare il mercato del lavoro nonché le
risorse umane. (Regolamento CEE 1784/1999).
Gli ftalati sono additivi chimici presenti in numerosi prodotti di consumo, in particolare nelle plastiche a base di cloruro di polivinile (PVC).
FUEL SWITCHING
GLOSS. ENI
Letteralmente "cambio di combustibile", effettuato di solito a fini ecologici: per esempio il gas naturale presenta emissioni di anidride carbonica
dell’ordine del 50% in meno rispetto al carbone e del 25% in meno rispetto al petrolio.
FUMAGGINI
ANPA
Muffe fungine grigiastre che si sviluppano sulla vegetazione a carico di un substrato zuccherino.
FUMI DI COMBUSTIONE, trattamento dei
GLOSS. ENI
FUMIGAZIONE
GLOSS. ENI
FUNGICIDI
GLOSS. ENI
E’ un processo volto a rimuovere o ridurre il contenuto di sostanze inquinanti presenti nei fumi di combustione di sostanze quali carbone, olio
combustibile, gas naturale, RDF, RSU, ovvero di qualsiasi sostanza in grado di sostenere una combustione. Il trattamento dei fumi di
combustione viene effettuato utilizzando una o più unità di abbattimento degli inquinanti.
Fenomeno tipico delle prime ore del mattino e delle zone costiere. In prossimità di esse i fumi convogliate (Emissione convogliata), provenienti da
qualsiasi unità di processo, dopo una iniziale dispersione in uno strato superiore di aria stabile incontrano, ricadendo verso il suolo, uno strato
di aria in movimento che ne provoca un rapido rimescolamento, determinando il fenomeno della fumigazione.
Composti chimici, detti anche anticrittogamici, che rientrano nella categoria degli antiparassitari o pesticidi, usati per combattere le crittogame
parassite delle piante.
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Nome
FUNGO
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Il fungo è un organismo eterotrofo, privo di clorofilla e rappresenta un ramo laterale dell’evoluzione del regno vegetale. Il corpo del fungo è quasi
sempre formato da un intreccio di sottili filamenti chiamati ife, che, nell’insieme, costituiscono il micelio. I funghi vivono su organismi morti
(saprofiti) o vivi e contribuiscono quindi alla demolizione di molti resti organici mineralizzando così il terreno. Vengono generalmente utilizzati
nelle fermentazioni, per la preparazione di medicinali antibiotici e come alimento. Alcune specie però sono velenose, altre, come parassiti delle
piante, possono causare gravi danni all’agricoltura e altre ancora possono provocare il deterioramento dei cibi o anche essere causa di varie
malattie per l’uomo, dette micosi. L’uso dei funghi in campo alimentare è conosciuto fin dall’antichità, ma il loro valore nutritivo non è grande.
FUNZIONI AMBIENTALI
ARPAT
Tutti i possibili usi che l'uomo può fare dell'ambiente per scopi produttivi, di consumo ed in generale di fruizione.
FURANI
GLOSS. ENI
Policlorodibenzodiossine e Policlorodibenzofurani.
FUSIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
È il passaggio di stato della materia dallo stato solido a quello liquido. f. nucleare- è il processo per cui due nuclei atomici si "fondono", formando
un unico nucleo che risulta più leggero dell’insieme dei nuclei di partenza. La differenza di massa si trasforma in energia. L’enorme energia che
dal sole giunge sulla terra è dovuta principalmente alla "fusione" di nuclei di elio. Processi analoghi si verificano in tutte le stelle. Nel 1952 fu fatta
esplodere la prima bomba nucleare all’idrogeno (bomba H). a tale data risalgono i primi tentativi di fusione nucleare controllata per produrre
energia a scopi pacifici. I problemi tecnici da superare per raggiungere lo scopo sono ancora enormi.
FUSTAIA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco non governata a ceduo, formato da piante mature.
GALAZZE
STREAMS - TREVISIOL
Vasche di decantazione sotterranee costruite nella città di Siena. Risalenti circa alla metà del ‘400, erano collegate ai bottini e permettevano di
eliminare la torbida delle acque, prima di immetterla nelle canalette .
GAMETE
ANPA
GAMETOFITO
ANPA
GARIGA
ANPA
Cellula riproduttiva aploide che, nel fondere il suo corpo con quello di un altro gamete, dà luogo alla formazione dello zigote, dal quale si origina il
nuovo individuo.
Fase aploide (n cromosomi) del ciclo biologico di una pianta, che si origina dalla germinazione di una spora e in cui a maturità si differenziano gli
organi sessuali.
Vegetazione aperta di erbe e suffruttici, spesso aromatici.
GARIGUE
GLOSS. ENI
Termine di origine francese indicante un tipo di vegetazione di brughiera utilizzabile in pratica solo come pascolo per gli ovini.
Si trova nelle regioni nelle quali il terreno è talmente arido e povero da rendere difficile anche la crescita degli sterpi. E’ tipica delle regioni
calcaree. Fra le piante che costituiscono il garigue vi sono le ginestre, la lavanda e il timo.
GARZAIA
ARPAV
Luogo di nidificazione collettiva di varie specie di aironi o il complesso dei loro nidi. Le g. si trovano di solito in terreni boscosi prossimi a paludi.
GAS ACIDI
GLOSS. ENI
Prodotti gassosi della combustione (anidride solforosa, ossido di azoto) caratterizzati da reazione acida in presenza di acqua.
GAS AD EFFETTO SERRA O GASSERRA (GREENHOUSE GASES)
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Sostanze gassose che consentono il riscaldamento della parte più bassa dell'atmosfera e della superficie terrestre, permettendo lo sviluppo
delle specie animali e vegetali sulla Terra. Dall'inizio dell'era industriale ad oggi l'aumento delle concentrazioni di questi gas nell'atmosfera
secondo molti scienziati sta provocando una tendenza al riscaldamento eccessivo e una conseguente modificazione dei clima dell'intero
pianeta. L'elenco dei gasserra è molto ampio, ma le sostanze che contribuiscono in maniera significativa all'effetto serra sono: l'anidride
carbonica (CO2), il metano (CH4), il protossído di azoto (N20), i clorofuorocarburi (CFQ di origine esclusivamente umana, e l'ozono (O3).
GAS INERTE
GLOSS. ENI
Gas o miscela di gas non contenente ossigeno sufficiente a sostenere una combustione.
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Nome
fonte
GAS NATURALE
GLOSS. ENI
GAS NATURALE COMPRESSO (GNC)
GLOSS. ENI
Da un punto di vista geologico il gas naturale è la fase gassosa del petrolio.
Esso è costituito in massima parte da metano e per il resto da quantità variabile, a seconda dei giacimenti, di idrocarburi paraffinici superiori
quali etano, propano, butano, pentano, ecc..
Trova larghissime applicazioni nell’uso domestico, nell’industria e, come materia prima, nell’industria petrolchimica.
Viene utilizzato per autotrazione e distribuito a circa 220 bar in veicoli dotati di appositi sistemi di trasporto e stoccaggio (bombole).
Inizialmente ebbe una notevole diffusione in Italia negli anni 30, per sopperire alla mancanza di petrolio nazionale.
Oggi viene promosso in tutto il mondo come combustibile ecologico da utilizzarsi preferibilmente in aree urbane particolarmente inquinate.
Oltre all’Italia, sono da annoverare fra i paesi a più alta concentrazione di veicoli a GNC l’Argentina e la Nuova Zelanda.
GAS NATURALE LIQUEFATTO
GLOSS. ENI
Vedi GNL.
GAS SERRA
GLOSS. ENI
Si definisce gas serra un gas "trasparente" allo spettro delle radiazioni solari e "opaco" allo spettro delle radiazioni infrarosse proprie della
Terra.
Questa proprietà, simile a quella dei vetri e dei fogli di plastica delle serre, da cui il nome, porta a una temperatura della superficie terrestre
sensibilmente superiore (+19-20°C) di quanto non risulterebbe dal semplice equilibrio termico.
GASSIFICAZIONE
GLOSS. ENI
Ogni processo chimico o termico impiegato per convertire una sostanza liquida o solida in un gas.
GELIVITA'
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Attitudine, più o meno manifesta delle rocce al disfacimento per effetto dell'azione di gelo e disgelo dell'acqua.
GENE
ARPAV
Il termine indica una particella di cromosoma responsabile di uno specifico carattere dell’organismo umano. E’ costituito da frammenti di DNA ed
è localizzato in specifiche sedi sui cromosomi ed è l’unità biologica base nella trasmissione dei caratteri ereditari.
GENETICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scienza che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari depositati in codice nei geni, unità di cui sono costituiti i cromosomi. ogni gene
determina un particolare carattere.
GENOMA
ARPAV
GENOTIPO
ARPAV
E’ costituito da tutto il materiale genetico contenuto nei cromosomi di un particolare organismo.
Costituzione genetica di un organismo.
GEOAMBIENTE
STREAMS - TREVISIOL
L'insieme delle condizioni fisico-chimico e biologiche che permettono e favoriscono la vita degli esseri viventi (Malizia E., 1997).
GEOAMBIENTE URBANISTICO
STREAMS - TREVISIOL
Le interrelazioni tra biosfera e assetto urbanistico, per quanto concerne i condizionamenti che la biosfera impone al buon funzionamento del
piano urbanistico, nonché i cambiamenti che gli impianti urbanistici mettono in atto nella biosfera (Malizia E., 1997).
GEOBIOLOGIA
STREAMS - TREVISIOL
Dal greco ghé (terra) + biologia, la scienza che studia i fenomeni della vita e le leggi che li governano. Il termine geobiologia indica quindi l’ambito
entro il quale si muove questa nuova scienza: studio dell’influenza su tutto ciò che vive dei fenomeni connessi alla terra (Alexandre R., 1989).
GEOCHIMICA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Scienza che studia la composizione qualitativa e quantitativa delle varie parti della Terra, leggi che regolano la diffusione degli elementi chimici in
natura e i processi chimici che hanno portato alla formazione dei minerali e delle rocce.
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Nome
fonte
GEOFITE
ANPA
Piante visibili solo durante la stagione favorevole, in quanto durante l'inverno sopravvivono per mezzo di organi sotterranei (bulbi, radici con
gemme, rizomi).
GEOGNOSTICA
GLOSS. ENI
Descrizione dello strato superficiale del terreno basata su sondaggi e su misure di vario genere.
GEOGRAFIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Etimologicamente dal greco geo (= terra) e gràphein (= scrivere). È la disciplina scientifica che studia il nostro pianeta nei suoi caratteri generali
e nella sua articolazione in regioni e paesaggi.
GEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM
GLOSS. ENI
Vedi GIS.
GEOLOGIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scienza che studia la composizione, la struttura, la formazione e l’evoluzione della terra. Si divide in diverse branche a seconda che vengano
studiati i materiali che compongono la terra, le forze che agiscono su di essi, la strutture che ne risultano, la distribuzione e le età delle rocce
che compongono la crosta terrestre. In particolare la stratigrafia studia le età delle rocce e la successione nel tempo dei fenomeni, mentre la
tettonica e, in particolare, la tettonica a zolle studiano i fenomeni connessi agli spostamenti delle zone litosferiche sulla crosta terrestre,
compresa la deriva dei continenti.
GEOMANZIA
STREAMS - TREVISIOL
Dal latino geomântia, dal greco geomantèia, da gê-terra e mantéia —divinazione, è l’arte e la disciplina che attraverso l’osservazione e
l’interpretazione dei segni sul territorio (montagne, colline, corsi d’acqua, forme della natura…), consente senza la loro alterazione, di mettere in
armonia l’uomo con il suo ambiente.
GEOMORFOLOGIA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Branca della geologia che descrive le forme e gli aspetti della superficie terrestre, studiandone l'evoluzione e ricercandone le cause.
GEOREFERENZIATI
ARPAV
GEOSFERA
ARPAV
Un campione o un punto di rilevamento è aggettivato dal termine georeferenziato quando sono rilevate le coordinate geografiche dello stesso.
La sfera terrestre, il pianeta terra.
GEOTECNICA
GLOSS. ENI
Scienza che studia le caratteristiche ed il comportamento meccanico delle rocce e dei suoli a fini ingegneristici.
Comprende anche gli aspetti applicativi soprattutto dell’ingegneria civile, della geologia, geofisica, idrogeologia, ecc..
GEOTESSUTO
GLOSS. ENI
Tessuto permeabile di materiale artificiale, resistente a trazione, utilizzato per migliorare le caratteristiche geotecniche dei terreni. Vi si ricorre
per problemi di fondazioni in terreni permeabili.
GEOTROPISMO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Proprietà degli organismi vegetali di orientarsi, durante l’accrescimento, in relazione allo stimolo della forza di gravità.
GERMINABILITA'
ANPA
GERMINAZIONE
ANPA
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E' in senzo generale la capacità di germinare. Si usa, talvolta, come sinonimo di facoltà germinativa.
Ripresa della crescita attiva dell'embrione contenuto nel seme che si manifesta con l' emissione della radichetta. Il processo germinativo è
costituito da tre fasi: durante la prima avviene l' assorbimento d' acqua, nella seconda fase, considerata la più importante, le riserve vengono
idrolizzate ed inizia la sintesi di enzimi e sostanze destinate allo sviluppo del semenzale, mentre la terza fase inizia con l' emissione dela
radichetta. La germinazione può essere considerata ultimata quando il semenzale ha prodotto una superficie fotosintetica in grado di
provvedere al fabbisogno di carboidrati.
Nome
fonte
GERMOPLASMA
ANPA
E' la base fisica dell' eredità, il complesso ereditario trasmesso da una generazione all' altra. Costituisce una componente delle risorse genetiche
associata a ciascuna coltura specifica. All' interno del germoplasma di ciascuna specie si possono distinguere diversità interspecifiche, che
determinano la suddivisione in subspecie, razze, varietà, ecotipi.
GESTIONE
UNI EN ISO 9000:2000
Attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione. La gestione integrata è l'integrazione delle politiche, dei programmi e
delle procedure ecologicamente corretti.
GESTIONE DELLO SCARICO
STREAMS - TREVISIOL
E' inteso il comportamento del gestore dell’impianto di depurazione volto a garantire la piena funzionalità in base ai criteri di progetto e nei limiti
accertati in sede di collaudo. In altre parole, la tecnica e la volontà dell’uomo sono indirizzate al conseguimento del funzionamento ottimale
dell’impianto.
GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE
Vedi GFS.
GESTIONE PER LA QUALITA'
Attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione in materia di qualità.
UNI EN ISO 9000:2000
GFS
ARPAV
Sistema di valutazione di gestione forestale sostenibile basata su criteri, indicatori e linee guida operative messi a punto nel corso del cosiddetto
"processo pan europero" per la protezione delle foreste.
GHIACCIAIO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Massa di ghiaccio prodotta dall’accumulo di neve di anno in anno nelle regioni polari e nelle zone montuose poste al di sopra della linea delle nevi
persistenti. I ghiacciai sono soggetti a periodi di espansione e di arretramento, legati alle variazioni delle condizioni climatiche generali.
GIMNOSPERME
ANPA
GINOSTEMIO
ANPA
Piante a semi nudi, non racchiusi in un ovario; i più comuni rappresentanti sono le conifere.
Colonna centrale che porta insieme stimma e stami concresciuti. Struttura tipica delle orchidee.
GIORNO/UOMO
Unità di misura pari ad una giornata lavorativa, della durata convenzionale pari a 8 ore.
GLOSS. SCHEDA 2000
GIS
GLOSS. ENI
GIUNGLA
GLOSS. ENI
Geographical Information System. E’ un insieme complesso di componenti hardware, software, umane e intellettive per acquisire, trattare,
analizzare, immagazzinare e restituire in forma digitale, grafica e alfanumerica, dati di qualsiasi tipo riferiti ad un territorio.
Si tratta cioè dell’evoluzione informatica delle carte tematiche, con il vantaggio del formato elettronico che ne permette un più facile
aggiornamento.
Regione selvaggia e incolta, con vegetazione densa e rigogliosa. Il termine è spesso usato come sinonimo di foresta equatoriale.
GLACIALE WURMIANO
Periodo del quaternario in cui è avvenuta l’ultima espansione glaciale.
GLACIAZIONE
ARPAV
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Periodo di espansione dei ghiacciai seguito da fasi di recessione o interglaciali. Le glaciazioni hanno caratterizzato diverse ere geologiche ma,
in modo particolarmente vistoso, l’attuale era Quaternaria, nel cui primo periodo (Pleistocene) sono state documentate quattro glaciazioni nella
regione alpina e almeno tre nell’Europa settentrionale e nell’America del Nord. Le glaciazioni alpine sono state, in ordine cronologico, quelle dette
di GÜNZ, MINDEL, RISS e WÜRM (dai nomi di alcuni fiumi del versante Nord delle Alpi), e si sono susseguite a partire da circa 1 milione fino a 1015 mila anni fa, intervallate da tre periodi interglaciali. Nel periodo della loro massima espansione si calcola che i ghiacciai coprissero quasi un
terzo delle terre emerse del globo. Importante, per lo studio delle glaciazioni, l’osservazione dei depositi morenici che esse hanno lasciato,
specie allo sbocco delle valli alpine. L’origine delle glaciazioni è legata a variazioni del clima terrestre, le cui cause sono ancora oggetto di ipotesi
da parte degli scienziati.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
GLEY (orizzonte)
ARPAV
Orizzonte di colore blu grigiastro dovuto alla fluttazione della falda; la temporanea saturazione determina condizioni di anaerobiosi con
conseguente riduzione e liberazione del ferro.
GLIDE
ANPA
Tratto con caratteristiche intermedie tra run e riffle, con velocità di corrente solitamente ridotta tra grossi massi.
GLOBAL POSITIONING SYSTEM
GLOSS. ENI
Vedi GPS.
GLOBAL WARMING POTENTIAL
ARPAC
Vedi GWP.
GLP
Vedi BPL.
GNC
GLOSS. ENI
Gas Naturale Compresso. Viene utilizzato per autotrazione e distribuito a circa 220 bar in veicoli dotati di appositi sistemi di trasporto e
stoccaggio (bombole).
Inizialmente ebbe una notevole diffusione in Italia negli anni 30, per sopperire alla mancanza di petrolio nazionale.
Oggi viene promosso in tutto il mondo come combustibile ecologico da utilizzarsi preferibilmente in aree urbane particolarmente inquinate.
Oltre all’Italia, sono da annoverare fra i paesi a più alta concentrazione di veicoli a GNC l’Argentina e la Nuova Zelanda.
GNL
GLOSS. ENI
Gas naturale liquefatto, costituito prevalentemente da metano liquefatto per raffreddamento a -161°C, a pressione atmosferica, allo scopo di
renderlo idoneo al trasporto mediante apposite navi cisterna oppure allo stoccaggio.
Per essere utilizzato, il prodotto liquido deve essere poi riconvertito allo stato gassoso in particolari impianti di rigassificazione e portato alla
pressione di esercizio dei gasdotti.
GOLENA
ANPA
Parte di alveo o di piana alluvionale interna all’argine, solitamente asciutta e vegetata, destinata ad accogliere le acque di piena. In assenza di
argini non si può parlare propriamente di golena.
GOLENALE
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Riferito alla superficie del terreno posta tra l'argine ed il letto di un corso d'acqua in magra.
GPS
GLOSS. ENI
Global Positioning System. E’ un sistema che consente, per mezzo di un ricevitore, un software dedicato e una costellazione di satelliti, di
determinare con un’altissima precisione la posizione al suolo e l’altimetria di un punto, tramite triangolazioni orbitali. Utilizzato inizialmente per
scopi militari, è stato in seguito applicato alla navigazione oceanica. Oggi è in uso anche per alcuni sistemi di sicurezza personale (antifurti) e
nel settore hobbistico.
GRADIENTE
GLOSS. ECOITALY
In metereologia è il rapporto tra la differenza di pressione fra due punti della superficie terrestre alla stessa quota e la loro distanza.
GRANDE GRUPPO
ARPAV
3° livello della Soil Taxonomy; si considera il suolo nella sua interezza, le proprietà significative, i vari orizzonti.
GRANDE IMPIANTO DI COMBUSTIONE
GLOSS. ENI
Impianto di combustione di potenza termica nominale pari o superiore a 50 MW. Si tratta di impianti dedicati alla produzione di energia.
Il combustibile utilizzato a questo scopo può essere solito (come il carbone), liquido (come l’olio combustibile) o gassoso (come il gas naturale).
Vi fa riferimento, a livello comunitario, la direttiva 88/609/Cee.
Essa concerne la limitazione delle emissioni in atmosfera di taluni inquinanti, originate dai grandi impianti di combustione. A livello nazionale tale
impianto è menzionato nel D.L. del Ministero dell’Ambiente n. 51 del 12.7.90, intitolato "linee-guida per il contenimento delle emissioni inquinanti
degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione". Il decreto fissa, per questa tipologia di impianto, i limiti di emissione in
atmosfera degli inquinanti come biossido di zolfo, ossidi di azoto, polveri, monossido di carbonio e altri composti organici e inorganici.
GRANDI RISCHI INDUSTRIALI
AGENDA 21
Formulazione di modelli di simulazione per la definizione di modalità d’intervento in situazioni critiche con riferimento ai rischi industriali.
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Nome
fonte
GRANIVORO
ARPAV
Si definiscono in questo modo animali che si nutrono prevalentemente di semi.
GRANULO POLLINICO
ANPA
Elemento fecondatore delle fanerogame, costituito da una microspora contenente il gametofito maschile.
GRANULOMETRIA
ARPAV
Composizione della parte minerale del suolo; comprende lo scheletro e la terra fine (o< 2 mm).
GRASSI o LIPIDI
GLOSS. ENI
Sono sostanze biologiche insolubili in acqua, ma estraibili con etere o cloroformio. I grassi sono più propriamente lipidi allo stato solido (quelli
liquidi sono detti oli). In natura, i lipidi sono importanti componenti biologici della materia vivente.
GREENMARKETING
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Il marketing verde o ambientale richiede strategie di gestione e di mercato che siano in grado di affrontare con efficacia le sfide legate alla
definizione del termine "verde", ai processi di sviluppo di prodotti "ecologici" ed alla comunicazione dell'impegno e delle iniziative di salvaguardia
dell'ambiente, affinché i prodotti siano credibili e abbiano l'impatto desiderato sulla clientela. Il marketing verde mira essenzialmente al
raggiungimento di due obiettivi: sviluppare prodotti dei quali sia garantita la compatibilità ambientale, cioè che abbiano un impatto minimo
sull'ambiente e che allo stesso tempo siano in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori in termini di servizio , prezzo, convenienza e
comodità; trasmettere un'immagine di elevata qualità, che includa la sensibilità ambientale, sia per quanto concerne gli attributi specifici del
prodotto, sia per quanto riguarda la reputazione dell'azienda produttrice relativamente al grado di conformità ambientale.
GREENPEACE
GLOSS. ENI
Associazione ambientalista fondata in Canada nel 1971, con sede ad Amsterdam. E’ presente in 32 paesi di tutti i continenti ed è ufficialmente
riconosciuta dalle Nazioni Unite.
E’ presente in Italia, con unica sede a Roma, dal 1986. Si è particolarmente impegnata per la salvezza del Mediterraneo contro l’uso dell’energia
nucleare, per il controllo del trasporto dei rifiuti tossici, per la salvaguardia di alcune specie animali in estinzione (balene), contro lo sfruttamento
intensivo della pesca, contro l’inquinamento industriale, per il risparmio energetico.
Greenpeace, che vive esclusivamente del libero contributo versato annualmente dai cinque milioni di sostenitori in tutto il mondo, conta una flotta
di sei navi, di numerosi gommoni e di una mongolfiera.
GREGARIA (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie che vive in gruppi.
GRETO
ANPA
Fascia ciottolosa dell’alveo di morbida, sostanzialmente privo di vegetazione stabile. Nell’alveo di morbida, frequentemente sommerso, le
condizioni sono ostili ad un insediamento vegetale stabile. Anche quando esso è scoperto appare perciò come un materasso ciottolosoghiaioso privo di vegetazione; nei periodi di magra può ospitare una vegetazione rada di piante annuali terofite (a rapido ciclo biologico:
fioriscono e compiono la disseminazione in breve tempo).
GRISOU
GLOSS. ENI
Gas più leggero dell’aria, composto essenzialmente di metano, che può liberarsi in miniera dalle vene di carbone e dalle interfacce carboneroccia.
Il pericolo dell’esplosione rende necessarie particolari precauzioni per prevenire l’ignizione da parte delle macchine e apparecchiature usate in
miniera e richiede la rimozione del gas mediante la ventilazione della miniera o mediante speciali apparecchiature.
GRUPPO DI AUDIT
ARPAC
GUIDA TECNICA
ARPAV
Gruppo di auditor, o anche un singolo auditor, incaricato di effettuare un audit assegnato; il gruppo di audit può comprendere anche esperti
tecnici ed auditor in fase di addestramento (ISO 14010).
Documento che indica i metodi e le procedure da seguire per uniformarsi alle regole tecniche.
GWP
ARPAC
Global Warning Potential. Potenziale di riscaldamento della terra di un certo gas che viene indicato come la massa equivalente di CO2 (che è il
gas serra presente con la più elevata concentrazione nella stratosfera) occorrente per creare lo stesso effetto nello stesso periodo di tempo
(20,50 o 100 anni).
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Nome
HABITAT
fonte
GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL
Dal latino "abitare", è il complesso delle condizioni ambientali in cui vive una particolare specie di animali o di piante, o anche il luogo ove si
compie un singolo stadio del ciclo biologico di una specie. Indica quindi una unità strutturale identificabile come elemento di un ecotessuto o
paesaggio.
HABITAT STANDARD
STREAMS - TREVISIOL
Inverso della densità specifica di popolazione, misurabile come area pro - capite di habitat relativo agli individui di una data specie. Nel caso
dell’uomo, è riferita agli apparati paesistici dell’habitat umano.
HABITUS
GLOSS. ENI
Insieme di caratteri esteriori, utili a identificare un organismo vegetale o un suo particolare stato.
HACCP
ARPAC
Hazard Analysis and Critical Control Point. Metodologia di analisi, valuzione e controllo degli aspetti di rischio di un sistema, richiamata dalla
Direttiva CEE 93/43 del 14/06/93, recepita in Italia con il d. Lgs 155/97 del 26/05/97, che stabilisce le norme generali di igiene dei prodotti
alimentari.
HALON
GLOSS. ENI
Idrocarburo alogenato impiegato per estinguere gli incendi, stante la capacità di inibire la propagazione della fiamma. La normativa vigente ne
prevede la dismissione, in quanto si tratta di un prodotto dannoso per l'ozono stratosferico.
HAZARD ANALYSIS AND CRITICAL CONTROL POINT
ARPAC
Vedi HACCP.
HAZARD AND OPERABILITY ANALYSIS
GLOSS. ENI
Vedi HAZOP.
HAZOP
GLOSS. ENI
(Hazard and Operability Analysis) E' una tecnica di analisi per l'identificazione dei potenziali rischi connessi all'esercizio di un impianto o di
un'attività. Questa tecnica si basa su un esame sistematico delle condizioni operative di funzionamento allo scopo di identificare gli interventi di
modifiche strutturali e operative per prevenire e controllare le conseguenze di eventuali malfunzionamenti.
HDPE
GLOSS. META S.p.A. Modena
High density polyethylene (polietilene ad alta densità): prodotto ad alta densità e rigidezza usato principalmente per fabbricare diversi tipi di
contenitori e tubature.
HUMUS
HUMUS FORESTALI - ED.
CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA
DI TRENTO
E' quella parte della sostanza organica del suolo che deriva da complesse azioni di trasformazioni a carico dei residui di origine vegetale e
animale. Tale processo si completa con la sintesi di molecole organiche a diverso grado di complessità di natura colloidale che in laboratorio è
possibile isolare anche in funzione del differente peso molecolare. Queste sono classicamente rappresentate dagli acidi umici, dagli acidi fulvici
e dalla umina che insieme costituiscono le sostanze umiche.
IAEA
ANPA
International Atomic Energy Agency.
IARC
ARPAV
IBA
ARPAV
IARC è l’acronimo di Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. E' un organismo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità deputato allo
studio del cancro, delle sue cause e delle strategie per il suo controllo. La sua autorevolezza è riconosciuta a livello mondiale e ad essa si fa
riferimento per molte questioni riguardanti il problema dei tumori. Il livello della capacità cancerogena di un agente chimico o fisico capace di
causare il cancro, è espresso dalle seguenti categorie:
Important Bird Areas. Siti di importanza internazionale per la conservazione dell'avifauna, proposte da organizzazioni no-profit (in Italia la Lega
Protezione Uccelli, LIPU) individuate secondo criteri standardizzati e accordati internazionalmente.
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Nome
fonte
IBE
ARPAV
Indice Biologico Esteso. Si basa sull'analisi della struttura della comunità di macroinvertebrati che colonizzano le differenti tipologie fluviali La
presenza o assenza di determinati taxa permettono di qualificare il corso d'acqua. L'IBE è un indicatore per la descrizione dello stato ambientale
delle acque interne assieme al LIM e al SECA. Il LIM (livello inquinamento da macrodescrittori) che è un valore che si ottiene sommando il 75°
percentile per i parametri riportati in tabella 7 dell’All.1 al D.Lgs 152/99 ( Disposizioni sulla tutela delle acque e dall'inquinamento) individuando la
colonna in cui ricade il risultato ottenuto. In tale modo si ottiene un livello di inquinamento per ciascun parametro e un suo punteggio Si ripete tale
operazione per tutti i parametri della tabella e si sommano i punteggi ottenuti.
SECA (Stato Ecologico dei Corsi d'Acqua)l'indice SECA è una classificazione dei corsi d'acqua effettuata incrociando i dati risultanti dai
macrodescrittori del D.Lgs 152/99 con quelli dell'IBE.
IBRIDAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Incrocio tra organismi animali o vegetali appartenenti a specie diverse (ibr. interspecifica). I risultati di questi incroci, che possono avvenire
naturalmente o essere indotti artificialmente, sono definiti ibridi interspecifici e sono generalmente incapaci di riprodursi. L’incrocio può avvenire
anche tra genitori appartenenti a razze e varietà diverse. Come risultato si ottengono in questo caso gli ibridi intraspecifici, conosciuti anche
con il nome di Mendeliani, che sono invece fertili. In agricoltura e nell’allevamento l’uomo, da tempi immemorabili, usa questa tecnica per
migliorare le piante coltivate e gli animali domestici.
ICRAM
ARPAV
Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al Mare. Ente pubblico di ricerca e sperimentazione istituito con l'articolo 8 della
Legge n°41 del 1982 e sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'Ambiente.
IDONEITA' ALLO SCOPO
Idoneità di un prodotto, processo o servizio a soddisfare un particolare scopo in determinate condizioni.
EN 45020:1998
IDROBIO
GLOSS. ENI
IDROCARBURI
GLOSS. ENI
Uno dei due grandi ambienti della biosfera contrapposto all’aerobio. Comprende l’alobio costituito dalle acque marine e salmastre e il limnobio
costituito dalle acque dolci.
Vasta classe di composti chimici formati da carbonio e idrogeno, molti dei quali, gassosi, liquidi o solidi, sono i principali costituenti del greggio e
del gas naturale, oltre che di varie sostanze naturali (resine, caucciù, ecc.). Per la loro diversa struttura molecolare, essi hanno proprietà
fisiche e chimiche diverse e sono quindi in grado di essere utilizzati in moltissimi campi. La loro caratteristica fondamentale è quella di produrre
energia termica per ossidazione rapida (cioè bruciano).
Questa caratteristica può essere utilizzata per produrre energia secondo tecnologie estremamente flessibili. Essi inoltre forniscono la materia
prima indispensabile all’industria chimica moderna che è per questo detta petrolchimica.
Nelle molecole degli idrocarburi gli atomi di carbonio possono legarsi in gran numero, formando catene aperte (idrocarburi alifatici aciclici: alcani,
alcheni, alchini, ecc.) e chiuse (idrocarburi ciclici: alifatici ciclici o aliciclici e aromatici).
Se vi figurano solo legami semplici si hanno idrocarburi saturi (alcani, cicloalcani), se vi sono anche legami doppi o tripli si hanno idrocarburi
insaturi (alcheni, alchini).
Il grande numero di atomi di carbonio che possono far parte delle molecole degli idrocarburi, la possibilità di scambio di valenze diverse tra gli
atomi di carbonio e l’isomerizzazione rendono pressoché illimitato il numero dei possibili composti del carbonio. Si stima siano oltre tre milioni i
composti già conosciuti e che circa 100.000 ne vengano isolati o sintetizzati ogni anno.
IDROCARBURI ALOGENATI
ARPAV
Sono idrocarburi che contengono un atomo di cloro oppure di fluoro, bromo, iodio, ecc.
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
ARPAV
Vedi IPA.
IDROCARBURO-CLASTI (microrganismi)
GLOSS. ENI
Batteri e funghi capaci di utilizzare, come fonte di nutrimento, le molecole idrocarburiche contenute nel petrolio greggio.
IDROCORIA
ANPA
E' la disseminazione operata dall'acqua.
IDROFITA
ARPAV
Si definiscono in questo modo Piante che vivono totalmente o parzialmente nell’acqua. Nell’ambito dell’applicazione dell’Indice I.F.F. si intende
indicare, con il termine idrofite, tutte quelle specie vegetali appartenenti a Briofite, Pteridofite e Fanerogame che si sviluppano interamente in
acqua, in modo che gli individui siano completamente sommersi, appena galleggianti, oppure solo in parte emersi.
IDROGEOLOGIA
GLOSS. ENI
Scienza che ha per oggetto di studio le acque sotterranee, le rocce che le contengono e gli aspetti geologici delle acque superficiali. In anni
recenti è stata ampliata per includervi aspetti ambientali, quali i problemi dell’inquinamento delle falde acquifere.
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Nome
IDROGRAFIA
fonte
STREAMS - TREVISIOL
Descrizione geografica delle acque superficiali.
IDROLISI
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Reazione per cui un legame chimico viene scisso per l'intervento dell'acqua.
IDROLOGIA
STREAMS - TREVISIOL
Studio delle caratteristiche del movimento e della circolazione delle acque.
IDROMETRIA
STREAMS - TREVISIOL
IDROMORFIA
ARPAV
Studio dell’acqua in base alle osservazioni sulle sue misurazioni e sulle sue caratteristiche.
Proprietà del suolo che ne indica la saturazione idrica, permanente o temporanea.
IDROPOLITICA
STREAMS - TREVISIOL
Politica condotta a livello sovrannazionale da parte di organismi e governi per prevenire e risolvere eventuali conflitti che potrebbero nascere in
relazione a risorse idriche che si trovano in situazione di ambiguità territoriale (zone di confine, spartiacque, territori contesi, ecc.).
IDROSFERA
GLOSS. ENI
E' la porzione d'acqua terrestre delimitata fra la litosfera e l’atmosfera.
IEA
GLOSS. SNAM
International Energy Agency: Agenzia Internazionale dell'Energia. Organizzazione autonoma costituita nel 1974 nell'ambito dell'OECD
(Organization for Economic Cooperation and Development) per realizzare l'International Energy Program (IEP), un accordo tra gli Stati Uniti ed i
paesi grandi consumatori di petrolio (Bruxelles, settembre 1974), dopo la decisione unilaterale dell'OPEC di aumentare notevolmente il prezzo del
greggio. Compito della IEA è di:
cooperare per ridurre la dipendenza eccessiva dal petrolio, per realizzare il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti energetiche alternative;
cooperare con i paesi produttori e consumatori di petrolio allo scopo di creare un commercio stabile dell'energia e una sua migliore utilizzazione
nel mondo;
mettere a punto un piano di emergenza per ripartire tra i paesi membri il petrolio disponibile nel loro ambito, nel caso di blocco degli
approvvigionamenti. L'Agenzia ha sede a Parigi e ne sono membri 23 paesi consumatori di petrolio: Australia, Austria, Belgio, Canada,
Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda,
Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, USA.
IEC
ARPAV
IFF
ARPAV
È la sigla della commissione internazionale che emana le norme nei settori elettrotecnico ed elettronico.
Indice di Funzionalità Fluviale. L’I.F.F. esprime soprattutto il livello di funzionalità ecologica attraverso la "lettura" sul campo dei principali fattori
descrittivi delle condizioni ecologiche globali di un corso d’acqua. Si tratta quindi di uno strumento specialistico, che richiede per la sua
applicazione un elevato livello di conoscenza degli aspetti caratterizzanti le funzioni ecologiche dei fiumi. Lo stato della vegetazione delle rive e
del territorio, la morfologia delle sponde, la struttura dell’alveo bagnato, le proprietà autodepurative e la composizione della vita acquatica
vengono rilevati per un determinato segmento fluviale per essere poi codificati in un punteggio, variabile da 14 a 300 e suddiviso in intervalli,
ciascuno riferibile ad un giudizio sintetico di qualità. Ad ogni intervallo è inoltre associato un colore di riferimento, il che permette la restituzione
dei risultati su supporto cartografico attraverso una mappa della funzionalità fluviale, di immediata lettura e comprensione.
IGROFILO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Si definiscono in questo modo un organismo animale o vegetale che ha bisogno per vivere di un alto grado di umidità ambientale.
IMBALLAGGIO
ARPAC
Il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci dalle materie prime ai prodotti finiti, a
consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione,
nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo (Decreto Legislativo 22/97) (COMIECO).
IMBALLAGGIO PER IL TRASPORTO O IMBALLAGGIO TERZIARIO
ARPAC
Imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione ed il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per
evitare la loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari, marittimi ed aerei (Decreto
Legislativo 22/97) (COMIECO)
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Nome
fonte
IMBALLAGGIO PER LA VENDITA O IMBALLAGGIO PRIMARIO
ARPAC
Imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un'unità di vendita per l'utente o per il consumatore (Decreto Legislativo 22/97)
(COMIECO)
IMBOSCHIMENTO
GLOSS. ENI
Processo di trasformazione in bosco di una zona nella quale in precedenza non erano mai cresciuti alberi.
IMENOTTERI
ARPAV
Appartengono all’ordine degli imenotteri le api, le vespe, i calabroni e altri insetti, che hanno spesso abitudini sociali. La puntura degli imenotteri
può causare gravi reazioni in soggetti che abbiano sviluppato un'allergia al veleno che essi iniettano. Anche le punture di alcune specie di
formiche (non presenti in Europa) sono in grado di causare importanti reazioni allergiche.
IMHOFF
STREAMS - TREVISIOL
Le fosse Imhoff o "vasche a due piani" costituiscono il primo esempio, nella tecnica della depurazione delle acque di rifiuto, di impianti "compatti"
di tipo "combinato": il brevetto originale del Tecnico tedesco Imhoff, "creatore" dell’arte della depurazione delle acque di rifiuto, risale all’ormai
lontano 1904.Nella fossa Imhoff sono nettamente distinti due comparti, uno superiore di sedimentazione, uno inferiore di accumulo e di
digestione anaerobica dei fanghi sedimentati: i solidi sospesi sedimentabili presenti nei liquami, catturati nel comparto di sedimentazione,
precipitano, attraverso le fessure di comunicazione, nel sottostante comparto di accumulo e di digestione, dove le sostanze organiche
subiscono una fermentazione anaerobica, con conseguente stabilizzazione, che consente poi ai fanghi di poter essere sottoposti agevolmente
e senza inconvenienti ai successivi trattamenti e manipolazioni.
IMMISSIONI
GLOSS. ENI
IMO
GLOSS. ENI
Rilascio, in atmosfera o nei corpi idrici, e conseguente trasporto turbolento, di un inquinante nell’ambiente. La concentrazione dell'inquinante è
misurata lontano dal suo punto di emissione, quindi l'inquinante è sempre diluito.
Organizzazione Marittima Mondiale. Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, creata nel 1959. I suoi principali obiettivi sono lo sviluppo di misure
internazionalmente accettate per migliorare la sicurezza in mare, la prevenzione dell'inquinamento marino da parte delle petroliere, il
miglioramento del traffico marittimo. L’IMO facilita, a livello internazionale, la stesura e l'adozione di convenzioni, protocolli, codici di
comportamento e raccomandazioni.
IMPATTI CUMULATIVI
ANPA
Gli impatti (positivi o negativi, diretti o indiretti, a lungo e a breve termine) derivanti da una gamma di attività in una determinata area o regione,
ciascuno dei quali potrebbe non risultare significativo se considerato separatamente. Tali impatti possono derivare dal crescente volume di
traffico, dall'effetto combinato di una serie di misure agricole finalizzate ad una produzione più intensiva e ad un più intensivo impiego di
sostanze chimiche, ecc. Gli impatti cumulativi includono una dimensione temporale, in quanto essi dovrebbero calcolare l'impatto sulle risorse
ambientali risultante dai cambiamenti prodotti dalle azioni passate, presenti e future (ragionevolmente prevedibili).
IMPATTO AMBIENTALE
ARPAV
Sta ad indicare i potenziali effetti negativi ma anche positivi, reversibili o irreversibili, che un'opera pubblica o privata può determinare
sull'ambiente naturale nel quale dovrebbe inserirsi. In altre parole, l’impatto ambientale è una variazione della qualità e/o della disponibilità di una
risorsa ambientale (ad esempio acqua, aria, ecc.) causata da un intervento umano legato ad attività di produzione o di consumo.
IMPATTO RESIDUO
GLOSS. ENI
La parte dell'impatto (Impatto ambientale) ancora presente dopo l'adozione delle opportune misure di mitigazione e/o dopo l'intervento di ripristino
ambientale.
IMPATTO VISIVO
GLOSS. ENI
L’impatto visivo può essere definito come il grado di percezione, da parte di un osservatore, di un insediamento industriale o abitativo o delle
modifiche, in genere, apportate dall’intervento umano su un determinato territorio.
Il grado dell’impatto visivo dipende da molteplici fattori, come la difficoltà del paesaggio preesistente ad accogliere i nuovi elementi, oppure, al
contrario, la sua capacità ad integrarsi con essi.
IMPATTO ZERO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Impatto al di sotto della soglia rappresentata dalla capacità dei sistemi naturali di autodepurazione e che, quindi, non altera l'equilibrio di un
ecosistema.
IMPIANTI "PILOTA"
STREAMS - TREVISIOL
Impianti di depurazione di dimensioni ridotte, utilizzati per prove sperimentali di trattamento di acque di rifiuto. Ad essi si ricorre, quando si tratti di
dimostrare la validità di nuovi processi ed impianti di depurazione, oppure quando le acque da trattare presentino caratteristiche particolari (ad
esempio scarichi misti civili - industriali, questi ultimi con effetti a priori non prevedibili sul processo). Quando, invece, le esperienze sono
eseguite su impianti di grandi dimensioni, si parla di esperienze "su scala industriale".
IMPIANTI DI BIOFITODEPURAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Possono essere definiti come "zone umide costruite" in cui il suolo è mantenuto costantemente saturo d’acqua (refluo da trattare).
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Nome
fonte
IMPIANTO DI DEPURAZIONE
ISTAT
Si intende una installazione adibita a trattamenti che permettono di eliminare totalmente o parzialmente dalle acque di scarico urbane le sostanze
inquinanti. Le fosse Imhoff sono da considerarsi impianti di depurazione a tutti gli effetti.
IMPIANTO DI PRETRATTAMENTO
STREAMS - TREVISIOL
Ogni apparecchiatura atta a ricondurre lo scarico nei limiti quali - quantitativi richiesti per l’immissione nella fognatura pubblica, tramite processi
meccanici, fisici, chimici e biologici.
IMPORT
ANPA
Quantità di energia, sotto forma di materia organica metabolizzabile, che entra nel tratto discreto di fiume considerato.
IMPORTANT BIRD AREAS
Vedi IBA.
IMPRESA
L'organizzazione che esercita un controllo gestionale complessivo sulle attività svolte in un determinato sito.
REG. CEE 1836/93
IMPRESA ALIMENTARE
UE
IMPRESA NEL SETTORE DEI MANGIMI
UE
Ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle attività connesse alle fasi di produzione e
distribuzione degli alimenti (art. 3 proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare 500PC0716)
ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle operazioni di produzione, lavorazione, trasformazione,
magazzinaggio o distribuzione di mangimi, compreso ogni produttore agricolo che produca, trasformi o immagazzini mangimi da somministrare
sul suo fondo agricolo ad animali destinati alla produzione alimentare (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione
alimentare)
IMPRONTA ECOLOGICA
ARPAV
E' la superficie di territorio necessaria a sostenere una data economia e mantenere il suo standard di vita e di consumi. La sua valutazione
permette di stimare il consumo di risorse e la necessità di assimilazione di rifiuti da parte di una determinata popolazione umana o di una certa
economia e di esprimerle in termini di superficie di territorio produttivo corrispondente (impronta).
IN SITU
GLOSS. ENI
Intervento di risanamento ambientale con modalità di trattamento di un particolare materiale inquinato effettuato all'interno dell'area interessata,
dalla quale è stato prelevato.
INCENERIMENTO
GLOSS. META S.p.A. Modena
Smaltimento di rifiuti solidi o di fanghi mediante loro combustione, con l'obiettivo di ridurne il volume e di trasformare/abbattere eventuali sostanze
tossiche. L'incenerimento può permettere inoltre il recupero del calore generatosi per la produzione di vapore acqueo ed energia elettrica e dei
rifiuti solidi (ceneri) come materiali inerti da costruzione.
INCENERIMENTO (di rifiuti)
GLOSS. ENI
L’incenerimento consiste nell’essiccare e poi bruciare in appositi impianti (Forni d’incenerimento) i rifiuti; i materiali vengono trasformati in
sostanze inerti, come ceneri e scorie, ed in gas, che necessitano di particolari trattamenti di depurazione, per evitare qualsiasi tipo di
inquinamento. Il nuovo D. Lgs. sui rifiuti del 5.2.97 recita: "A partire dal 1° gennaio 1999 la realizzazione e la gestione di nuovi impianti di
incenerimento possono essere autorizzate solo se il relativo processo di combustione è accompagnato da recupero energetico".
INCENERITORE
PROVINCIA TORINO
Qualunque apparato tecnico utilizzato per l'incenerimento dei rifiuti mediante ossidazione compreso il pretrattamento tramite pirolisi o altri
processi di trattamento termico, per esempio il processo al plasma, a condizione che i prodotti che si generano siano successivamente
inceneriti, con o senza recupero del calore di combustione prodotto. La presente definizione include tutte le installazioni ed il luogo dove queste
sono ubicate compresi: la ricezione dei rifiuti in ingresso allo stabilimento, lo stoccaggio, le apparecchiature di pretrattamento, l'inceneritore, i
sistemi di alimentazione dei rifiuti, del combustibile ausiliario e dell'aria di combustione, il generatore di calore, le apparecchiature di trattamento,
movimentazione e stoccaggio dei rifiuti risultanti dal processo di incenerimento, le apparecchiature di trattamento dei gas e delle acque di
scarico, i camini, i dispositivi e sistemi di controllo delle varie operazioni, e di registrazione e monitoraggio delle condizioni di incenerimento;
per "capacità nominale dell'impianto di incenerimento" si intende la somma delle capacità di incenerimento dei forni che compongono l'impianto,
quali previste dal costruttore e confermate dal gestore, espressa in quantità di rifiuti che può essere incenerita in un'ora, riferita al potere
calorifico medio dei rifiuti stessi (art. 2 Dec. Min. 19/11/97, n. 503).
INCENERITORI DI RIFIUTI
GLOSS. ENI
Forni d’incenerimento.
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Nome
fonte
INCEPTISUOLO
ARPAV
Ordine della Soil Taxonomy che comprende suoli che hanno subito alterazioni chimico-fisiche del materiale di partenza tali da differenziare un
orizzonte cambico più o meno spesso.
INCERTEZZA
ARPAV
Parametro associato con il risultato di una misurazione che caratterizza la dispersione dei valori che potrebbero ragionevolmente essere
attribuiti al misurando. (UNICHIM n. 179/0)
INCIDENTE RILEVANTE
ARPAC
Un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l'attività di
uno stabilimento soggetto alla presente direttiva e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana e/o per
l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose (Reg. 1836/93)
INCORPORAZIONE
GLOSS. RADIAZIONI
Contaminazione interna nella quale sostanze radioattive partecipano al metabolismo dell'organismo o a processi organici.
INDAGINE
DIZIONARIO GARZANTI
Ricerca diligente, sistematica e approfondita.
INDAGINE AMBIENTALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Analisi che ha lo scopo di accertare lo stato di qualità dell'ambiente di una determinata area, ai fini di individuare eventuali inquinamenti dei
terreni e delle acque e di stabilire se siano necessari interventi di bonifica o di disinquinamento.
INDICATORE
ENEA
È un qualsiasi parametro che provvede alla rappresentazione sintetica di un fenomeno complesso. Un indicatore ambientale deriva da una
osservazione o misurazione di una variabile ambientale: per i fenomeni dell'inquinamento i livelli misurati delle diverse sostanze chimiche sono a
tutti gli effetti indicatori della qualità dell'ambiente. Aggregando in maniera opportuna gli indicatori corrispondenti alle singole dimensioni dei
fenomeno osservato si possono ottenere i cosiddetti "indici", che forniscono una informazione sintetica e unitaria dell'entità originale.
INDICATORE DI DISPONIBILITA'
GLOSS. ENI
INDICATORE DI QUALITA'
GLOSS. ENI
Parametro che definisce la situazione di una componente ambientale, in termini di quantità di risorsa utilizzabile.
Parametro che esprime il livello di pregio o di valore di una componente ambientale.
INDICATORE DI RISCHIO
GLOSS. ENI
INDICATORI AMBIENTALI
GLOSS. ENI
Parametro che esprime la possibilità, per una data componente ambientale, di subire un danno o una modificazione.
Sono parametri chimici e/o fisici ai quali si ricorre per la descrizione sintetica della sensibilità ambientale di un’area a particolari perturbazioni.
INDICATORI BIOLOGICI
GLOSS. ENI; GLOSS.
GALGANO & ASSOCIATI
Una elementare definizione del concetto di indicatore resta quella di spia di una serie complessa di condizioni. (Biosensori). Organismo
biologico, in genere semplice, caratterizzato da reazioni note a certe concentrazioni di specifici inquinanti e utilizzato, quindi, per monitoraggi
della qualità dell'ambiente.
INDICATORI DI BASE
ANPA
INDICATORI DI IMPATTO
ANPA
Determinano lo stato delle componenti chiave della situazione ambientale di una data regione (o di più regioni), e dovrebbero essere utilizzati per
individuare e controllare le tendenze (EMAS)
Misurano gli impatti diretti derivati dall'attuazione di un determinato programma o misura. Spesso assumono la forma di "attività prodotte", ad
esempio: il numero di imprese che partecipano al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS).
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Nome
INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE
fonte
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Valori quantitativi e qualitativi che permettono di valutare l’efficacia e l’efficienza nell’uso della risorsa ambientale da parte di un’impresa o di un
intero settore produttivo. Non sempre è possibile una distinzione netta tra indicatori veri e propri e dati che rappresentano una certa situazione.
Infatti, alcune volte un dato può rappresentare il risultato che è stato raggiunto in termini di difesa ambientale. Il più delle volte però è l’insieme di
dati riguardanti un certo periodo di tempo che costituiscono il vero indicatore. Gli indicatori di performance ambientale devono essere:·obiettivi,
cioè indipendenti dall’osservatore e dal metodo di misura;·dimostrabili, cioè supportati da una idonea documentazione;·significativi, cioè dare una
corretta rappresentazione del fenomeno in esame senza possibilità di interpretazioni;·comparabili e omogenei, cioè consentire il paragone nel
tempo e tra diverse realtà locali almeno per gruppi omogenei di situazioni. Per essere completo, un gruppo di indicatori ambientali deve
considerare le relazioni di causa ed effetto tra le attività dell'uomo, i processi ecologici e le condizioni dei vari sistemi ambientali. Si possono
distinguere diverse aree di interesse degli indicatori quali ad esempio:·la produzione di rifiuti, di emissioni gassose e di effluenti;·il livello di
contaminanti nell’aria, nell’acqua e nel terreno;·i rischi di incidenti connessi direttamente o indirettamente ad attività produttive;·il grado di utilizzo
e di ripristino delle risorse rinnovabili;·il consumo di risorse non rinnovabili;·i rapporti tra attività economiche e ambiente. E’ possibile raggruppare
gli indicatori secondo gli obiettivi prevalenti che l’azienda intende raggiungere:·Indicatori di gestione. Vengono elaborati per poter garantire il
controllo e l’operatività dell’impresa in tema ambientale, per la stesura dei piani strategici ed operativi;·Indicatori di informazione. A questo gruppo
appartengono i dati che devono essere forniti per legge o che sono esplicitamente richiesti dalle Autorità o da altri; generalmente l’impresa
fornisce queste informazioni nella forma che viene preventivamente fissata dal richiedente con una apposita modulistica.·Indicatori di
comunicazione. Sono tutte quelle informazioni che l’azienda desidera comunicare all’esterno con diverse modalità e obiettivi o è sollecitata a
comunicare.
INDICATORI DI PRESTAZIONE
ANPA
Sulla base di conoscenze di cui si dispone in merito alla situazione dell'ambiente grazie agli indicatori di base, è possibile elaborare indicatori e
obiettivi relativi alle prestazioni, che possono essere impiegati ai fini di un monitoraggio delle risorse ambientali più importanti e dei cambiamenti
delle caratteristiche di queste ultime nel tempo. Gli "indicatori di prestazione" aiutano a misurare i risultati conseguiti da un determinato piano o
programma (EMAS).
INDICE AMBIENTALE
REGIONE UMBRIA
Parametro numerico di sintesi, in genere adimensionale, derivante dalla combinazione (eventualmente ponderata) dei dati relativi a più indicatori
semplici.
INDICE BIOLOGICO ESTESO
Vedi IBE.
INDICE DI FUNZIONALITA’ FLUVIALE
ARPAV
Vedi I.F.F.
INDICE LIM
ANPA
Livello di inquinamento dei macrodescrittori.
INDICE SECA
ANPA
(stato ecologico dei corsi d'acqua) è una classificazione dei corsi d'acqua effettuata incrociando i dati risultanti dai macrodescrittori del D.Lgs.
152/99 con quelli dell' IBE.
INDICI BIOLOGICI DI ESPOSIZIONE
ARPAV
Vedi BEI.
INERBIMENTO
GLOSS. ENI
Operazione atta a ricoprire un terreno mediante un tappeto erboso. Tale tecnica viene utilizzata come misura di mitigazione dell’impatto
ambientale, laddove le attività di costruzione di un’opera ingegneristica determinino una riduzione del manto erboso o anche come sistema di
consolidamento dei versanti franosi.
INERTIZZAZIONE
GLOSS. ENI
Processo finalizzato a ridurre la mobilità dei contaminanti, ad esempio la solubilizzazione in acqua, prevenendo o limitando al minimo il loro
trasferimento nell'ambiente.
INFESTANTE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
In botanica può essere considerata infestante ogni specie vegetale priva di utilità pratica, dotata di molta vitalità, che cresce spontaneamente
sottraendo spazio e nutrimento alle colture agrarie. Diversi fattori influiscono sulla diffusione delle specie infestanti, quali il luogo, l’epoca, la
specie e il numero delle piante. In ultima analisi è l’uomo che giudica se una pianta sia infestante o meno, prendendo in considerazione non solo
ragioni economiche, ma anche estetiche e filosofiche.
INFIORESCENZE
ANPA
Strutture costituite da un insieme di fiori raggruppati in vario modo.
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Nome
INFORMAZIONE (ambientale)
fonte
D.Lgs 24 febbraio 1997, n. 39
Qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora o contenuta nelle basi di dati riguardante lo stato delle acque, dell'aria, del
suolo, della fauna, della flora, del territorio e degli spazi naturali. L'informazione ambientale riguarda anche le attività, comprese quelle nocive, o
le misure che incidono o possono incidere negativamente sulle predette componenti ambientali e le attività o le misure destinate a tutelarle, ivi
comprese le misure amministrative e i programmi di gestione dell'ambiente. Le autorità pubbliche (amministrazioni pubbliche statali, regionali,
locali, aziende autonome, enti pubblici e concessionari di pubblici servizi) sono tenute a rendere disponibili le informazioni relative all'ambiente a
chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dimostrare il proprio interesse.
INFORMAZIONE (sistema informativo regionale)
AGENDA 21
Organizzazione e gestione di un Sistema Informativo Regionale per il monitoraggio ambientale ed epidemiologico in riferimento a fattori ambientali
ed in particolare su rischi fisici, chimici e biologici.
INFRASTRUTTURA
UNI EN ISO 9000:2000
Sistema di mezzi, attrezzature e servizi necessari per il funzionamento di un'organizzazione.
INFRUTTESCENZA
ANPA
Insieme di frutti che non nascono isolati ma in numero variabile su di un asse principale, semplice o ramificato.
INGEGNERIA NATURALISTICA
STREAMS - TREVISIOL
(environmental engineering o bio-engineering (vedi anche ecoingegneria o ecological engineering ) Disciplina tecnico-scientifica che studia le
modalità di utilizzo, come materiali da costruzione, di piante viventi, loro parti o biocenosi vegetali, in abbinamento a materiali come pietrame,
terra, legname, acciaio e più recentemente prodotti sintetici compatibili, con lo scopo di vitalizzare o rinaturalizzare il paesaggio già costruito.
INGENIERIA GENETICA
ARPAV
Insieme delle tecniche con cui si possono conferire ad organismi viventi caratteristiche genetiche nuove, capaci di variarne non solo gli aspetti
esteriori (il cosiddetto fenotipo), ma anche far loro acquisire nuove proprietà utilizzabili a scopo diagnostico, produttivo o terapeutico.
INNOVAZIONE ORIENTATA ALL’AMBIENTE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
L’innovazione connessa alla gestione ambientale è un fenomeno complesso. Esso si presta ad una lettura articolata su quattro livelli:
-·il processo di trasformazione. Gli interventi riguardanti la fase di trasformazione si concentrano sull’ottimizzazione dei consumi di materie
prime, acqua ed energia, sulla minimizzazione degli scarti e delle emissioni e sulla chiusura dei cicli produttivi;
-·il prodotto. Gli interventi in questo ambito mirano a rendere i prodotti intrinsecamente meno inquinanti e dannosi per l’ambiente e la salute
dell’uomo, a progettare beni facilmente disassemblabili e costituiti con materiali recuperabili a fine vita e ad allungare la vita utile dei prodotti, al
fine di ridurre la quantità complessiva di rifiuti;
-·i sistemi di smaltimento e di riciclaggio. Si tratta di soluzioni tecnologiche che hanno come obiettivo la riduzione a valle (end of pipe) delle
emissioni nocive e dei rifiuti, nonché il recupero e il riciclaggio che favoriscono la reimmissione dei sottoprodotti/scarti nel ciclo di trasformazione
o l’impiego degli stessi in altri ambienti;
-·i sistemi di monitoraggio e di gestione. La corretta formulazione e implementazione delle politiche ecologiche prevede l’individuazione di chiare
responsabilità organizzative e l’introduzione di meccanismi operativi di pianificazione, attuazione e controllo, che permette al management
aziendale, attraverso la predisposizione di una contabilità ecologica o, in una fase più avanzata, dei veri e propri eco-bilanci, di monitorare e
migliorare continuamente il rendimento ambientale dell’impresa.
INQUILINISMO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Forma di simbiosi caratterizzata dal fatto che individui di specie diversi occupino lo stesso spazio comune. Alcune specie ci insetti vivono, come
inquilini, all’interno delle tane di alcuni mammiferi, generalmente topi. Allo stesso modo, altri abitano all’interno dei nidi degli uccelli,
condividendone così pienamente lo spazio di vita.
INQUINAMENTO
GLOSS. ENI
INQUINAMENTO (livello ottimale di)
GLOSS. ENI
Alterazione dei parametri fisici, chimici e biologici propri di un ambiente, in stato di equilibrio, provocata dalle attività umane. L’inquinamento può
riguardare il suolo, le acque e l’aria. Tra gli agenti inquinanti si distinguono: sostanze organiche, quali idrocarburi, clorofluorocarburi, il cui effetto
dannoso è provocato da un accumulo anomalo; sostanze inorganiche, come metalli pesanti, amianto ed altre sostanze che esercitano
un’azione tossica sull’uomo, gli animali, le piante o l’ambiente nel suo insieme; fonti sonore, come il traffico automobilistico o le attività produttive
che provochino disturbi acustici; fonti di calore, come gli scarichi di acque a temperatura superiore a quella ambiente; fonti di radiazioni
pericolose (ad esempio quelle ionizzanti) o anche di per se non dannose (ad esempio, la luce) o di incerto effetto (le onde elettromagnetiche).
L’inquinamento può manifestarsi su scala locale, come avviene nella maggior parte dei casi, o globale, come succede nel caso delle emissioni
inquinanti che provocano l’effetto serra o il buco nell’ozono. Dalla fine degli anni Sessanta, l’inquinamento rappresenta un’emergenza tenuta
sotto osservazione specie nei paesi industrializzati: normative nazionali e internazionali tendono a prevenire le possibili forme e a porre rimedio
ai suoi effetti. Importanti decisioni in tema di protezione ambientale sono state assunte dalla conferenza di Rio de Janeiro nel 1992 (UNCED e
Agenda 21).
Livello di inquinamento in corrispondenza del quale il benessere della collettività è massimizzato. L'attività produttiva genera, da una parte,
benefici sotto forma di beni e servizi, dall'altra danni ambientali. Il livello di inquinamento ottimale è un punto in corrispondenza del quale i benefici
netti sociali, ovvero la differenza tra benefici e danni ambientali, sono massimi. In un'ottica economica, pertanto, l'obiettivo è quello di
raggiungere tale livello di inquinamento ottimale e non di ridurre l'inquinamento a livello zero (confronta Permessi di inquinamento negoziabili).
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
INQUINAMENTO (da frazioni petrolifere, controllo dell')
fonte
GLOSS. ENI
Eliminazione e/o controllo delle sorgenti d'inquinamento. Per il settore petrolio e gas questo controllo inizia nella fase di produzione con la
prevenzione di eventuali versamenti dalla testa di pozzo, utilizzando sistemi di chiusura automatica per evitare le eruzioni. Diverse tecniche di
prevenzione sono disponibili per evitare perdite di idrocarburi o scarichi in mare, nella fase di trasporto.
Le emissioni atmosferiche, nella fase di lavorazione e stoccaggio del petrolio, possono essere ridotte utilizzando serbatoi con tetto mobile,
oppure ossidando le emissioni evaporative. Gli effluenti liquidi prodotti in raffineria possono essere trattati con processi di separazione per
gravità, flocculazione o flottazione (confronta Flottatore) e processi biologici.
INQUINAMENTO ACUSTICO
ARPAV
E’ l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare:
-fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane,
-pericolo per la salute umana,
-deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno tale da interferire con le
legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Si parla di:
-valori limite di immissione in riferimento al valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente
abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori, cioè dei soggetti potenzialmente esposti;
-valori di attenzione: il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente;
-valori di qualità: i valori di rumore da conseguire per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla legge quadro sull'inquinamento acustico.
INQUINAMENTO DEL SUOLO
ARPAV
Con questo termine si definisce l’accumulo di rifiuti, in particolare sostanze pericolose, nel suolo tale da determinare alterazioni della
composizione e delle proprietà chimico-fisiche e biologiche del terreno, in grado di mettere in pericolo la salute umana e nuocere agli ecosistemi.
L’inquinamento del suolo può essere dovuto a ben individuabili attività industriali, insediamenti civili, discariche, ad attività diffuse sul territorio
(agricoltura) o a processi naturali di diffusione degli inquinanti (deposizione atmosferica).
Il suolo può inoltre essere contaminato da isotopi radioattivi di origine naturale o a seguito di rilasci deliberati o accidentali di materiale radioattivo.
INQUINAMENTO DELL'ACQUA
ARPAV
INQUINAMENTO DELL'ARIA
ARPAV
INQUINAMENTO INDOOR
ARPAV
INQUINAMENTO LUMINOSO
ARPAV
Il D.Lgs. 152/99 definisce l’inquinamento dell’acqua “lo scarico, effettuato direttamente o indirettamente dall’uomo nell’ambiente idrico, di
sostanze o di energia le cui conseguenze siano tali da mettere in pericolo la salute umana, nuocere alle risorse viventi e al sistema ecologico
idrico, compromettere le attrattive o ostacolare altri usi legittimi delle acque”
Le principali cause dell’inquinamento dell’acqua sono rappresentate da:
-scarichi di acque usate, provenienti da attività industriali;
-scarichi diretti o da pubbliche fognature di insediamenti residenziali, commerciali e civili;
-acque di dilavamento dei suoli agricoli che trasportano materiali inquinanti, rappresentati soprattutto da particelle di suolo, fertilizzanti organici e
di sintesi, pesticidi;
-acque piovane venute a contatto con discariche e rifiuti o che hanno attraversato superfici impermeabilizzate (strade, piazzali,…)
caratterizzate dalla presenza di residui della combustione di autoveicoli, o residui di altre attività antropiche;
-ricaduta al suolo delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera a seguito della pioggia e della neve (piogge acide).
L’inquinamento può essere di tipo “fisico” quando è dovuto all’immissione di rifiuti solidi che modificano le proprietà fisiche dell’acqua (colore,
temperatura, torbidità, trasparenza, ecc.), di tipo “chimico” quando vengono immesse sostanze che modificano le caratteristiche chimiche
dell’acqua o di tipo “biologico” quando vi è immissione di organismi patogeni quali batteri, virus, parassiti.
Per inquinamento dell’aria (o inquinamento atmosferico) si definisce ogni modificazione della normale composizione o dello stato fisico dell’aria
atmosferica, dovuta alla presenza di sostanze in quantità e con caratteristiche in grado di alterare le normali condizioni di salubrità dell’aria. Tali
modificazioni pertanto possono costituire pericolo per la salute dell’uomo, compromettere le attività ricreative e gli altri usi dell’ambiente, alterare
le risorse biologiche e gli ecosistemi, nonché i beni materiali pubblici e privati. Gli agenti inquinanti si possono distinguere in:
-particelle sospese: descritte in base alla densità e alle dimensioni che possono variare da qualche millesimo a qualche centinaio di micron,
vengono classificate in polveri, fumi, brume, nebbie, ecc.;
-gas: elementi o composti chimici con punti di ebollizione sufficientemente bassi e tali da permettere loro di essere presenti sotto forma di
sostanze volatili a temperatura ambiente. Vengono descritti per composizione chimica, concentrazione e soglia di percezione dell’odore;
-odori: sostanze allo stato aeriforme che, anche se presenti in piccolissime concentrazioni, vengono avvertite perché provocano disturbo.
L’inquinamento indoor si riferisce alla presenza di contaminanti fisici, chimici e biologici nell’aria degli ambienti chiusi di vita e di lavoro non
industriali ed in particolare di tutti i luoghi confinati adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto. Con il temine “indoor” si intendono pertanto sia le
abitazioni, gli uffici pubblici e privati (ospedali, scuole, uffici, caserme, ecc.), le strutture commerciali (alberghi, banche, ecc.), i locali destinati ad
attività ricreative e/o sociali (cinema, bar, ristoranti, negozi, strutture sportive, ecc.) ed infine i mezzi di trasporto pubblici e privati (auto, treno,
aereo, nave, ecc.).
Si intende con questo termine ogni forma di irradiazione di luce artificiale rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste. Producono
inquinamento luminoso sia i flussi di luce direttamente rivolti verso l’alto (a causa anche di sistemi di illuminazione male orientati o
apparecchiature mal progettate) sia la luce riflessa da superfici e oggetti illuminati con intensità eccessive, superiori a quanto necessario ad
assicurare la funzionalità e la sicurezza di quanto illuminato..
L’inquinamento luminoso è purtroppo in rapida crescita; alcuni studi evidenziano come aumenti esponenzialmente con il 7% circa di incremento
annuo.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
INQUINAMENTO TRANSFRONTALIERO
ARPAV
Inquinamento che interessa ambiti territoriali di stati diversi da quelli che lo hanno originato.
INQUINANTE
GLOSS. ENI
INQUINANTE ATMOSFERICO
GLOSS. ENI
Sostanza che, immessa nell’ambiente, può alterarne le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, con potenziale rischio per la salute umana
e per l’ambiente stesso.
Ogni sostanza presente nell’atmosfera in quantità o con caratteristiche tali da modificare la normale composizione o stato fisico dell’aria,
alterandone le normali condizioni ambientali e di salubrità.
Gli inquinanti dell’atmosfera possono essere solidi (polveri, ceneri), liquidi (aerosol) e gassosi. Sebbene gli inquinanti derivino anche da eventi
naturali, come le eruzioni vulcaniche, la maggior attenzione è rivolta a quelli prodotti dall’attività umana, tra cui prevalgono i prodotti derivati dalla
combustione (monossido di carbonio, anidride carbonica, ossidi di azoto, idrocarburi incombusti, ecc.). Come dimostrano i fluoroclorocarburi e
gli studi sull’effetto serra, anche concentrazioni relativamente basse possono provocare variazioni del clima ed influire sull’integrità degli esseri
viventi.
INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI
ARPAV
Vedi POPs.
INQUINATORE PAGATORE (principio dell')
GLOSS. ENI
INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
AGENDA 21
Principio fondamentale della politica ambientale, elaborato nel 1972 all'interno dei paesi dell’OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo Economico) e successivamente confluito nel principio 16 della Dichiarazione di Rio (UNCED) sullo Sviluppo e l'ambiente (1992).
Secondo tale principio, colui che inquina dovrebbe pagare l'intero costo dei danni ambientali causati dalla sua attività: ciò creerebbe un incentivo
alla riduzione del danno ambientale. L'obiettivo, quindi, è quello di contenere i danni ambientali, facendo ricadere i loro costi su chi li ha causati.
Si intende uno o più edifici od installazioni collegati tra di loro in un’area determinata dalla quale abbiano origine uno o più scarichi terminali e nella
quale si svolgano prevalentemente, con carattere di stabilità e permanenza, attività di produzione di beni.
INSEDIAMENTO CIVILE
STREAMS - TREVISIOL
Si intende uno o più edifici o installazioni, collegate tra di loro in un’area determinata dalla quale abbiano origine uno o più scarichi terminali, ed
adibiti ad abitazione o allo svolgimento di attività alberghiera, turistica, ricreativa, scolastica, sanitaria, a prestazione di servizi.
INSETTICIDI
GLOSS. ENI
Sostanze in grado di combattere gli insetti dannosi, sia in difesa delle colture agricole e forestali, sia nella lotta ai vettori di malattie per l’uomo e
per gli animali da allevamento. Il loro uso indiscriminato è dannoso per la salute.
INSIEME
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Concetto oggi assunto, in matematica, tra quelli primitivi. Può farsi corrispondere ad una collezione di oggetti o valori numerici circoscritta e ben
definibile. Ogni singolo oggetto o valore numerico viene definito elemento dell’insieme. Per esempio gli alunni della seconda B possono essere
considerati come elementi dell’insieme II B; gli atleti appartenenti alla squadra di calcio possono essere considerati come elementi dell’insieme
squadra di calcio. Un insieme può contenere moltissimi elementi, per esempio l’insieme di tutti gli italiani, oppure l’insieme di tutte le temperature
rilevate in Europain più intervalli di tempo.
INSONORIZZAZIONE
GLOSS. ENI
Intervento passivo su una sorgente di rumore atto a ridurre le immissioni acustiche in determinati ambienti.
INTEGRATED PRODUCT POLICY
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Vedi IPP.
INTENSITÀ
ARPAV
L'I. di un'onda sonora è la "forza" che ha questo fenomeno nello spostare l'aria. A valori elevati di questo parametro, corrispondono suoni
"forti", cioè ad alti volumi. Se l'intensità è eccessiva, c'è il pericolo che sfondi il timpano, arrecando gravissimi danni al organo dell'orecchio, ma
anche a tutto il corpo.
INTERCAMBIABILITA'
EN 45020:1998
Idoneità di un prodotto, processo o servizio ad essere utilizzato in sostituzione di un altro per soddisfare i medesimi requisiti. L'aspetto
funzionale dell'intercambiabilità è detto "intercambiabilità funzionale", mentre l'aspetto dimensionale "intercambiabilità dimensionale".
INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHENGE
Vedi IPCC.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
INTERNATIONAL ATOMIC ENERGY AGENCY
Vedi IAEA.
INTERNATIONAL EMISSION TRADING
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Strumento flessibile previsto dagli accordi di Kyoto finalizzato a permettere lo scambio di crediti d’emissione tra paesi o società in relazione ai
rispettivi obiettivi. Una società o una nazione che abbia conseguito una diminuzione delle proprie emissioni di gas serra superiori al proprio
obiettivo potrà cedere (ricorrendo all’ET) tali “crediti” a un paese o una società che, al contrario, non sia stata in grado di abbattere
sufficientemente le proprie emissioni.
INTERNATIONAL MARITIME ORGANIZATION (IMO)
GLOSS. ENI
Organizzazione Marittima Internazionale.
INTERNATIONAL STANDARDIZATION ORGANIZATION
GLOSS. ENI
Vedi ISO.
INTERRAMENTO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Accumulo di terra a copertura di elementi estranei al terreno. Si effettua prevalentemente nelle discariche controllate dove i rifiuti solidi urbani
vengono coperti da notevoli quantità di terra. La mancanza di ossigeno e la presenza di batteri anaerobi genera la fermentazione e la
produzione di biogas, metano e anidride carbonica che possono essere utilizzati.
INTERSTIZIALE
GLOSS. ENI
Ambiente edafico costituito dalle microfessure dei sedimenti incoerenti ghiaiosi e ciottolosi. Da parte di alcuni autori questo ambiente viene
definito come endogeobio per contrapporlo all’ambiente troglobio caratterizzato dalle ampie cavità ipogee (ad esempio, grotte carsiche, ecc.).
INTERVALLO DI CONFIDENZA (O DI FIDUCIA)
ARPAV
INTERVENTI IN EMERGENZA
ARPAV
Intervallo di valori entro cui si può trovare il valore vero dell'analita ad uno specifico livello di probabilità.
Interventi che, superando l’attività programmata, richiedono una pronta ed immediata operatività, al di là della gravità dell’evento.
INTRUSIONE SALINA
STREAMS - TREVISIOL
Fenomeno che si manifesta con la risalita della salinità all’interno delle falde acquifere in seguito a prelievi dalle stesse superiori alla possibilità di
rialimentazione della falda.
INURBAMENTO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Fenomeno per cui una specie selvatica tende ad occupare stabilmente gli ambienti urbani.
INVAIATURA
Cambiamento di colore dei frutti. Riferito all'olivo è il passaggio dal colore verde al colore nero. Il periodo di tempo necessario può variare in
funzione della varietà del clima e durare da un minimo di 20-30 giorni a qualche mese.
INVASIVA (specie)
ANPA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie che effettua migrazioni molto variabili da un anno all'altro per numero di individui coinvolti e per distanze percorse.
INVENTARIO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Raccolta ed elaborazione di tutti i dati ambientali riferiti all'unità funzionale. Vanno raccolti dati quantitativi per ogni fase dei produzione,
distribuzione e uso del prodotto, seguendo i criteri di un bilancio di materia ed energia.
INVERSIONE TERMICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Fenomeno riferito a condizioni atmosferiche in cui strati di aria fredda e pesante sono intrappolati sotto strati di aria calda e leggera. Queste
inversioni sono tipiche della parte più bassa dell’atmosfera e si verificano, per esempio, nelle vallate montane. Le zone di inversione termica
causano ristagni di aria che favoriscono l’inquinamento nelle città industriali con formazione di strati di nebbie e concentrazione dei fattori
inquinanti (smog).
IONI
STREAMS - TREVISIOL
Atomi o molecole che hanno acquisito una carica elettrica attraverso il guadagno o la perdita di un elettrone.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
IPA
ARPAV
Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono dei contaminanti organici presenti diffusamente nell’ambiente che si formano per combustione
incompleta di materiali organici, in particolare il legno ed i combustibili fossili, come il carbone e il petrolio. Le molecole degli IPA sono costituite da
tre o più anelli benzenici. Alcune di queste molecole sono costituite solo da idrogeno e carbonio, altre contengono anche atomi di altra natura
come l’azoto e lo zolfo. Appartengono alla famiglia degli IPA alcune centinaia di composti molto eterogenei tra loro. Allo stato attuale delle
conoscenze le sostanze più tossiche sono le molecole che hanno da quattro a sette anelli.
Il componente più studiato è il benzo(a)pirene (BaP), un composto a cinque anelli, diffuso nell’ambiente a concentrazioni significative e dotato
della più elevata tossicità, tanto da venire utilizzato per rappresentare l’inquinamento ambientale dell’intero gruppo degli IPA.
IPCC
ENEA
Organo intergovernativo sui cambiamenti climatici. Il ruolo di IPCC, su mandato delle Nazioni Unite attraverso le agenzie: WMO (World
Meteorological Organization) ed UNEP (United Nations Environmental Program), è quello di fare il punto sulla situazione delle conoscenze
scientifiche, tecniche e socioeconomiche che sono fondamentali per capire il clima ed i cambiamenti climatici indotti dalle attività umane.
L’IPCC non conduce ricerche in proprio né effettua osservazioni sugli andamenti del clima ma si avvale della letteratura scientifica disponibile e
di esperti che sulla base delle conoscenze acquisite effettuano analisi e valutazioni per le finalità di IPCC, che, come organo intergovernativo di
consulenza scientifica, sono quelle di fornire, oltre al supporto scientifico richiesto ("special reports"), anche il quadro di riferimento scientifico
e conoscitivo aggiornato ("assessment reports" con periodicità quinquennale) per l’attuazione delle convenzioni internazionali ONU e degli altri
atti deliberati dalle Nazioni Unite inerenti i problemi, dei cambiamenti climatici e le relative interconnessioni o conseguenze con altri problemi
ambientali e di sviluppo socioeconomico.
IPOCOTILE
ANPA
Asse embrionale che collega la radichetta con i cotiledoni.
IPOGEO
ARPAV
Di fauna o flora che vive, si sviluppa sottoterra.
IPOTESI "GAIA"
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Secondo questa ipotesi la Terra è un "essere vivente" e come tutti gli esseri viventi è fornita di complessi ed in parte sconosciuti meccanismi
che controllano e regolano l'ambiente in modo tale da mantenere le condizioni ideali di vita: composizione dell'atmosfera, salinità dei mari,
temperatura e condizioni climatiche sono controllate attivamente da appositi sistemi interni. Questa regolazione automatica è definita
"omeostasi". L'ipotesi formulata nel 1969 a Princeton non è stata smentita dalla scienza ufficiale, né‚ è stata dimostrata completamente dai
sostenitori.
IPP
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Politica pubblica esplicitamente orientata a modificare la prestazione ambientale dei sistemi di prodotto.
IPR
ARPAV
Istituzioni Principali di Riferimento; sono soggetti competenti in particolari settori (Ad esempio ISTAT e Unioncamere) in grado di fornire un utile
contributo al sistema informativo nazionale.
IQ NET
È la rete mondiale a cui fanno capo gli organismi di certificazione nazionali (per l'Italia il Cisq) per il mutuo riconoscimento degli "attestati".
ARPAV
IRRADIAZIONE
GLOSS. RADIAZIONI
IRRADIAZIONE ECCEZIONALE CONCORDATA
GLOSS. RADIAZIONI
Qualsiasi esposizione a radiazioni ionizzanti. Sono irradiazioni esterne quelle nelle quali la sorgente di irradiazione è situata all'esterno
dell'organismo; irradiazioni interne quelle dovute alla incorporazione di sostanze radioattive.
Esposizione alle radiazioni ionizzanti di persona esposta per ragioni professionali, preventivamente valutata e accettata.
IRREVERSIBILITÀ
ANPA
Si configura qualora un potenziale risultato non possa essere annullato, o possa essere annullato solo ad un costo eccessivamente elevato.
IRRIGAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Distribuzione di acqua in terreni agricoli che può avvenire mediante diverse tecniche: per sommersione, il sistema più antico che ricorda i
periodici allagamenti, per cui l’acqua del fiume viene convogliata tramite canali verso i terreni da irrigare e lì trattenuta per tempi stabiliti; mediante
solchi o canaletti, per cui la distribuzione sul terreno avviene per scorrimento su superfici piane o per infiltrazione da solchi; per aspersione,
che viene realizzata per mezzo di tubazioni in pressione che erogano quantità definite di acqua; a goccia, simile alla precedente, con
un’erogazione direttamente sul suolo, in quantità calibrata, così da reintegrare costantemente l’umidità perduta per evapotraspirazione.
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Nome
IRSA
fonte
ARPAV
L' istituto di ricerca sulle acque del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) è stato istituito nel 1968 per effettuare la ricerca in tutti campi
collegati con la gestione e la protezione delle risorse idriche. In
particolare tratta le risorse idriche e l' idrologia, la qualità dell' acqua ed il trattamento delle acque.
ISO
GLOSS. ENI
È l'International Organization for Standardization, vale a dire l'organismo mondiale che sovrintende alla normazione tecnica. Nel settembre del
1996 l’ISO ha pubblicato una serie di norme sulla gestione ambientale ed altre, relative alle procedure di valutazione del ciclo di vita, sono in
preparazione.
Questi standard costituiscono ormai il punto di riferimento internazionale più avanzato per le imprese che vogliano dotarsi di Sistemi di Gestione
Ambientale per le proprie attività produttive. Molte imprese richiedono oggi la certificazione dei propri siti industriali ai sensi delle ISO 14000.
ISO 14000
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Gruppo di norme, emesse ufficialmente il 1° settembre 1996 dall’Organismo Internazionale di Standardizzazione per la certificazione del Sistema
di Gestione Ambientale. Questi standard costituiscono il punto di riferimento internazionale più avanzato per la imprese che vogliono dotarsi di
Sistemi di Gestione Ambientale per le proprie attività produttive. Schemativamente, i requisiti della norma ISO 14001 sono rappresentati dalle
quattro fasi di Deming, precedute dalla politica ambientale: pianificazione, realizzazione e operatività, controlli e azioni correttive, riesame della
direzione.
ISO 9000
GLOSS. META S.p.A. Modena
Norma internazionale sul sistema di qualità del prodotto. Si tratta di una famiglia di norme: di esse, tre (9001, 9002, 9003) riguardano le
condizioni contrattuali ne rapporto tra fornitore e acquirente, una (9004) concerne i criteri di conduzione dell'azienda e la sua organizzazione
interna per operare nell'ottica della qualità. Recepite dalla CEE come EN ISO 9000 e dall'Italia come UNI EN ISO 9000.
ISOIPSA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Detta anche curva di livello è la linea che su una carta geografica unisce tutti i punti che hanno la medesima altitudine sul livello del mare.
ISOLA DI CALORE URBANA
GLOSS. ENI
Particolare stato di turbolenza atmosferica, tipica delle città, indotta dal volume di emissione di calore (dovuto ai processi di combustione, al
calore immagazzinato da edifici e strade, ecc.) oltre che dall’aumentata turbolenza meccanica dovuta alla presenza di edifici e ostacoli.
Comporta una maggiore diffusione verticale degli inquinanti e l’impedimento alla risalita degli stessi, oltre lo strato di inversione sovrastante.
ISOLAMENTO RIPRODUTTIVO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
In biologia è il meccanismo che, impedendo la riproduzione tra due gruppi di individui appartenenti alla stessa specie, determina la comparsa di
nuove specie. Le barriere che portano alla separazione di una specie sono normalmente il tipo geografico, p.e.. il distacco di un’isola dal
continente come per l’Australia. Ci possono essere anche cambiamenti di abitudini, come lo spostamento nel periodo di accoppiamento di una
parte della popolazione.
ISOLE FLUVIALI
ANPA
Deposito di sedimenti fluviali caratterizzato da stabilità temporale, ecologicamente in evoluzione, emergente all’interno dell’alveo con vegetazione
arbustiva e/o arborea.
ISOPLETA
GLOSS. ENI
Linea tracciata su una carta geografica o corografica attraverso i luoghi aventi il medesimo valore di un determinato parametro o elemento.
Esempi comuni di isoplete sono le isobare, isobate, isoterme.
ISOTOPI
ARPAV
Sono atomi di uno stesso elemento chimico che differiscono solo per il numero dei neutroni presenti nel nucleo. Possono esistere in natura o
essere prodotti artificialmente. Ad esempio per l’uranio (U = uranio) l’isotopo denominato U-238 ha nel nucleo 92 protoni più 146 neutroni
(92+146= 238). Un altro isotopo dell’uranio, l’U-235, ha 3 neutroni in meno nel nucleo rispetto all’U-238: sarà quindi identico dal punto di vista
chimico, ma diverso dal punto di vista nucleare (tipo di decadimento, vita media, ecc.). Molti isotopi (isotopi radioattivi o radioisotopi) sono
instabili, ciò significa che dopo un tempo medio caratteristico per ciascuno di essi, decadono, emettendo radiazioni e trasformandosi in isotopi
più leggeri. Numerosi isotopi radioattivi hanno trovato impiego in medicina nella diagnostica (scintigrafia) e nella terapia (radioterapia dei tumori).
ISPESL
ARPAV
Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. È un organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale e dipende dal
Ministero della Sanità. Molteplici sono i compiti istituzionali, che spaziano dalla promozione di una cultura della sicurezza alla formazione
specifica di settore, dalla ricerca scientifica all'assistenza e consulenza tecnica per Ministeri, Commissioni, Organizzazioni sindacali e aziende
private, dalle problematiche ambientali alla proposta normativa. È organizzato in Dipartimenti centrali e periferici distribuiti sul territorio nazionale,
ciascuno con la sua area d'intervento specifica.
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Nome
ISPEZIONE
fonte
UNI EN ISO 9000:2000; GLOSS.
SCHEDA 2000
Valutazione della conformità effettuata per mezzo di osservazioni e giudizi associati, quando opportuno, a misurazioni, prove e verifiche a
mezzo di calibri. Suoi sinonimi sono: controllo, collaudo.
Operazione finalizzata a:
- individuazione di situazioni di potenziale rischio d'inquinamento ambientale;
- acquisizione d'informazioni e conoscenze su:
- aspetti di una matrice ambientale,
- fonte d'inquinamento,
- prelevamento di campioni e/o esecuzione di una o più misure in loco, verifica di conformità della situazione ispezionata alla normativa vigente
(da un punto di vista amministrativo) Generalmente, un'ispezione comporta la redazione di una relazione/rapporto/verbale di prelevamento, che,
in ogni caso, non va conteggiato come parere. Un'ispezione che dà luogo esclusivamente ad un verbale di prelevamento non va conteggiata
come ispezione, bensì va registrata solo come campione prelevato (es. attività di prelievo nell’ambito di monitoraggio ambientale d'acque
superficiali e sotterranee, ecc.).
ISTAT
ARPAV
Attivo dal 1926 l'Istituto Nazionale di Statistica è il maggior produttore di dati demografici, economici e sociali sul paese. L'ISTAT ha un ruolo
centrale nel SISTAN, il Sistema Statistico Nazionale istituito nel 1989, di cui fanno parte gli uffici di statistica delle amministrazioni centrali e delle
aziende autonome, delle regioni, delle province e delle province autonome, delle prefetture, delle camere di commercio, dei comuni e delle ASL.
ISTITUTO CENTRALE PER LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
APPLICATA AL MARE
Vedi ICRAM.
ISTITUTO DI RICERCA SULLE ACQUE
Vedi IRSA.
ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO
Vedi ISPESL.
ISTITUZIONI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO
Vedi IPR.
ISTRUZIONE
EN 45020:1998
Disposizione che stabilisce un'azione da compiere.
JOINT IMPLEMENTATION
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
La "joint implementation", ovvero l’attuazione congiunta degli obblighi definiti dal Protocollo di Kyoto è prevista come strumento di cooperazione
all’interno del gruppo di Paesi cui è destinato il Protocollo stesso, cioè fra i Paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione. Tuttavia,
devono essere rispettate alcune condizioni di base.
KELP
GLOSS. ENI
Alghe brune dell’ordine delle Laminarie al quale appartengono le più grandi alghe conosciute. Tipicamente prosperano su fondali rocciosi e in
acque fredde, dove arrivano a raggiungere e superare lunghezze di 30 metri e una larghezza delle foglie di 1,5 metri.
KRENE GRECHE
Qualsiasi tipo di sorgente d’acqua o punto di captazione.
LABORATORIO DI PROVA
STREAMS - TREVISIOL
EN 45020:1998
Laboratorio che esegue le prove. Può essere utilizzata sia per indicare un'entità legalmente riconosciuta o un'entità tecnica o entrambe.
LACERETO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco di aghifoglie con prevalenza di Larice (Larix decidua).
LACINIE
ANPA
Incisioni profonde, irregolari e strette.
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Nome
LAGO
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Ampia concavità della superficie terrestre colmata dalle acque di fiumi o torrenti. Tali concavità (o bacini) possono essere antichi crateri di
vulcani spenti, valli sovraescavate dai ghiacciai o sbarrate da rilievi morenici, fosse tettoniche, bassopiani costieri, il cui drenaggio sia stato
impedito dalla formazione di cordoni di dune. Esistono anche numerosi laghi artificiali, creati dall’uomo per lo più sbarrando con dighe le valli, allo
scopo di produrre energia idroelettrica o di alimentare acquedotti e canali d'irrigazione. l. salato – si tratta di un lago che, essendo situato in
regioni aride, presenta un’evaporazione maggiore della quantità d’acqua apportata dai fiumi e dalle precipitazioni. Di conseguenza diventa
estremamente salato e le sue rive risultano incrostate di sale man mano che l’acqua si ritira.
LAGUNA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Bacino costiero originatosi per la formazione di un cordone litorale che chiude lo sbocco di una baia o di un golfo; può anche essere originata
da una barriera corallina o da un delta di un fiume.
LAGUNAGGIO
STREAMS - TREVISIOL
E' costituito da una o più vasche dove si immette l’acqua da depurare o già pretrattata e dove un gran numero di organismi viventi, tra i quali
batteri, alghe, zooplancton e macrofite, demoliscono e assorbono le sostanze organiche.
LAMA
ARPAV
Palude o terreno paludoso che si forma nei luoghi bassi per radunarsi di acque di piena.
LANCA
ARPAV
Braccio di alveo fluviale occupato da acque stagnanti.
LANDFARMING
GLOSS. ENI
LANDSCAPE ECOLOGY
GLOSS. ENI
Tecnica di bonifica biologica in situ. Consiste nell’effettuare ripetute operazioni agricole (aratura, fresatura, discatura, erpicatura, ecc.) atte a
favorire l’esposizione del terreno all’ossigeno atmosferico e a fornire, mediante concimazione, le opportune sostanze nutrienti necessarie a
sostenere l’attività batterica dei microrganismi naturalmente presenti o eventualmente inoculati. Tale tecnica permette la degradazione biologica
aerobica degli eventuali inquinanti presenti nel terreno, principalmente degli idrocarburi).
Ecologia del paesaggio.
LARVA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Stadio giovanile di sviluppo di molti animali che non assomiglia all’individuo adulto per aspetto, forma e organizzazione. L’individuo nasce
dall’uovo e diventa simile all’adulto solo in seguito a una serie di metamorfosi più o meno profonde. Non sono state fino ad oggi completamente
chiarite le cause di questo sviluppo indiretto.
LATIFOGLIA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Pianta arborea od arbustiva a foglie espanse e per lo più caduche.
LATTICE
ARPAV
Il lattice (o latice) è un liquido lattiginoso, secreto da speciali cellule presenti in molte piante superiori. Dalla lavorazione di alcuni tipi di lattice si
ricavano sostanze utilizzate a livello industriale ottenendo dei polimeri (come il caucciù o la guttaperca). Alcuni di questi polimeri possono
essere sintetizzati anche artificialmente. La quasi totalità della gomma naturale (caucciù) viene prodotta dal lattice, che si ottiene dall'albero della
gomma (Hevea brasiliensis), una pianta tropicale della famiglia delle Euphorbiaceae.
LAVORATORI ESPOSTI
GLOSS. RADIAZIONI
I soggetti che, in ragione dell'attività lavorativa svolta per conto del datore di lavoro, sono suscettibili di una esposizione alle radiazioni ionizzanti
superiore ad uno qualsiasi dei limiti fissati per le persone del pubblico.
LC50 (concentrazione letale media)
GLOSS. ENI
Concentrazione di sostanza che si rivela letale per il 50% degli organismi usati in un test di tossicità per un certo tempo di esposizione.
LCA
ARPAT; ARPAV
Analisi del Ciclo di Vita. E' un metodo di valutazione dei carichi ambientali correlati ad un prodotto, un processo o un'attività, consistente
nell'identificazione e nella quantificazione dell'energia, dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell'ambiente. La valutazione include l'intero ciclo di
vita del prodotto, processo o attività, e comprende l'estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione,
l'uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale.
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Nome
fonte
LEGAMBIENTE
GLOSS. ENI
Associazione ambientalista costituita nel 1980, presente su tutto il territorio nazionale. Ogni anno promuove due campagne per il monitoraggio
della qualità delle acque di balneazione (Goletta verde) e per il monitoraggio dell’inquinamento acustico ed atmosferico (Treno verde).E' inoltre
promotrice di numerose altre iniziative, che coinvolgono ogni anno migliaia di volontari, quali l’operazione "Spiagge pulite", Clean-up the
World/Puliamo il mondo, la "Festa dell’albero". Attraverso i Centri di Azione Giuridica promuove, su segnalazione dei cittadini, centinaia di
iniziative giudiziarie. L’Istituto di Ricerche ambiente Italia cura un rapporto annuale sullo stato del paese e l’analisi ambientale delle città e delle
regioni italiane.
LEGGE GALLI
STREAMS - TREVISIOL
legge 5 gennaio 1994, n. 36 "Disposizioni in materia di risorse idriche", la cosiddetta "legge Galli", che introduce per la prima volta in Italia il
concetto di gestione integrata del ciclo delle acque. La Galli attende di essere recepita in circa metà del territorio nazionale anche se, in questo
caso, molte Regioni del Mezzogiorno si sono mosse con anticipo rispetto a Regioni come Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. "Bisogna
sottolineare il fatto che le leggi sulla qualità delle acque (in attesa del recepimento della Direttiva 91/271) non affrontano efficacemente il
problema del livello massimo di inquinamento di un corpo idrico; la stessa Galli lo affronta ponendo l’attenzione non tanto sulla risorsa naturale
nella sua qualità fisica ed ecologica, quanto sullo scarico, una attività che, nello specifico, si assume, in sostanza, comunque necessaria a
prescindere dalla resistenza ecologica intrinseca dell’ecosistema interessato" (Ambiente Italia, 1998).
LEGGE MERLI
STREAMS - TREVISIOL
Attualmente, sotto il nome di legge Merli viene compresa la normativa risultante dalla integrazione di numerosi provvedimenti normativi rispetto
alla legge - base 120 maggio 1976 n° 319 entrata in vigore il 13 giugno 1976. L’ambito e le finalità della legge sono: disciplina degli scarichi di
qualsiasi tipo (e, quindi, non solo di rifiuti) in acque, in fognature, nel suolo e nel sottosuolo; formulazione di criteri generali per l’utilizzazione e lo
scarico delle acque; organizzazione dei pubblici servizi di acquedotto, fognature e depurazione, rilevamento sistematico delle caratteristiche dei
corpi idrici.
LEGISLAZIONE ALIMENTARE
UE
Il termine "legislazione alimentare" si riferisce un insieme del le leggi, regolamenti e disposizioni amministrative che non riguardano
esclusivamente i generi alimentari. Comprende infatti tutte le misure concernenti i materiali e le sostanze che vengono a contatto con gli alimenti,
le metodologie utilizzate nelle aziende agricole e i mangimi dati agli animali destinati al consumo umano, laddove possano avere un impatto diretto
o indiretto sulla sicurezza alimentare.
LEGISLAZIONE AMBIENTALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Normative che impongono regole, incentivi e disincentivi, per ridurre l'inquinamento tramite limiti alle attività, standard di qualità ambientale,
pianificazione territoriale, tasse e contributi.
LEGNO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
I botanica questo termine si riferisce al tessuto conduttore delle piante che trasporta acqua e sali minerali dalle radici alle parti aeree della
pianta. È un tessuto complesso, formato da diversi tipi di cellule: elementi conduttori veri e propri chiamate vasi, fibre e cellule parenchimatiche.
Tutti questi tipi di cellule hanno pareti lignificate e costituiscono un tessuto morto. La loro funzione, oltre a quella di conduzione, è di sostegno.
Le proprietà tecnologiche del legno come l’elasticità, la durezza, la facilità di lavorazione variano a seconda della distribuzione e della frequenza
di questi elementi. Per esempio: un legno duro sarà ricco di fibre, mentre un legno molle presenterà grandi vasi. Legni uniformi, come quelli delle
conifere, sono ottimi per la fabbricazione della carta.
LEMMA
ANPA
Brattea squamosa che avvolge la palea (altra brattea) e il relativo fiore all'interno della spighetta (infiorescenza delle graminacee).
LETARGO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Condizione di vita latente in cui vengono a trovarsi molti animali durante la stagione sfavorevole al normale svolgersi della loro attività. Il letargo
deve essere considerato, più che un adattamento alle temperature sfavorevoli, una difesa contro la mancanza di acqua e di cibo. La variazione
di temperatura dà solo il segnale dell’inizio di tale stagione. Gli animali possono andare in letargo in inverno (ibernazione) addormentandosi e
abbassando di molto la temperatura corporea (per esempio: in Europa, lo scoiattolo, il ghiro e la marmotta). Nei paesi caldi si può avere il letargo
estivo (estivazione) come nel caso delle chiocciole del deserto che sospendono ogni attività e si tappano nel guscio.
LETTIERA
HUMUS FORESTALI - ED.
CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA
DI TRENTO
Indica i residui organici (foglie, rametti, cortecce, escrementi, spoglie d'animali, fiori, frutti, muschi, licheni, funghi, alghe…) prevalentemente di
origine vegetali, che intatti o poco trasformati sono collocate alla superficie del suolo.
LETTO PERCOLATORE
GLOSS. ENI
Particolare impianto di depurazione biologica, costituito da uno strato di materiale filtrante attraverso il quale viene fatto fluire per gravità il refluo
da depurare.
LICENZA PER CERTIFICAZIONE
EN 45020:1998
.Documento emesso conformemente alle regole di un sistema di certificazione, con cui un organismo di certificazione accorda a persone o
organizzazioni il diritto di utilizzare certificati e marchi di conformità per un determinato prodotto, processo o servizio secondo le regole del
relativo schema di certificazione.
venerdì 1 luglio 2005
Pagina 105 di 190
Nome
fonte
LICENZIATARIO PER CERTIFICAZIONE
EN 45020:1998
Persona o organismo con cui un ente di certificazione ha accordato il diritto di utilizzare certificati e marchi di conformità.
LICHENE
ARPAV
Vegetale risultante dall'associazione di un fungo con un'alga. Possono essere utilizzati per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico
(indicatore biologico).
LIEVITI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sono funghi unicellulari tra i più evoluti. I lieviti hanno un aspetto completamente diverso dagli altri funghi ma sono compresi nel gruppo degli
ascomiceti perché come questi si riproducono per aschi. Il loro modo di riprodursi più comune è comunque quello agamico per gemmazione. Tra
i lieviti più noti ricordiamo i saccaromiceti. I lieviti hanno una grande importanza pratica perché attuano il processo di fermentazione alcolica sul
quale è basata la preparazione del pane, del vino, della birra e in genere di tutte le bevande alcoliche.
LIFE CYCLE ASSESSMENT
GLOSS. ENI
Valutazione del ciclo di vita.
LIFE CYRCLE ANALYSIS
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Analisi sistematica che valuta i flussi di materia e di energia durante tutta la vita di un prodotto, dall'estrazione delle materie prime, alla
produzione, alla distribuzione, all'utilizzo, fino all'eliminazione del prodotto stesso una volta divenuto rifiuto. L'obiettivo generale è valutare gli
impatti ambientali associati alle varie fasi del ciclo di vita di un prodotto, nella prospettiva di un miglioramento ambientale di processi e di prodotti.
E' possibili, infatti, ripensare il prodotto all'atto della sua progettazione in funzione della sua migliore eco-compatibilità sia nella fase di
produzione, sia in quella di utilizzo che infine nello smaltimento.
LIGULA
ANPA
Piccola formazione a forma di lamina situata tra la guaina e il lembo di alcuni tipi di foglie (graminacee). Con lo stesso termine viene anche
indicato il lembo della corolla nei fiori a simmetria bilaterale delle composite.
LIM
Livello inquinamento macrodescrittori. Vedi IBE.
LIMITE
ARPAV
Livello fissato al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi sulla salute umana o per l'ambiente nel suo complesso.
LIMITE NELL'AMBIENTE DEL LAVORO
ARPAV
I limiti igienici per l’ambiente di lavoro derivano dallo studio della relazione dose-risposta delle sostanze tossiche sull’uomo o nell’animale da
esperimento. Teoricamente tutte le sostanze per cui sia possibile fissare un limite di concentrazione nell’ambiente di lavoro dovrebbero avere un
ben determinato livello di soglia o livello di esposizione a cui non si osserva alcun effetto sugli esposti. Al di sotto del livello di soglia i
meccanismi di rimozione del tossico dovrebbero far sì che anche aumentando il tempo di esposizione non si osservi alcun effetto. Per definire
un limite di esposizione a sostanze tossiche per gli ambienti di lavoro si utilizzano i seguenti criteri:
1)determinazione nell’animale della dose del tossico priva di effetti nocivi (determinazione della soglia di risposta). La risposta può essere la
variazione reversibile di un parametro biochimico;
2)estrapolazione della soglia individuata all’uomo, con l’inserimento di un fattore di sicurezza. Ad esempio si divide per 10, 100, o 1000;
3)valutazione del limite proposto nelle situazioni di reale esposizione dei lavoratori in ambiente industriale.
L’ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) ha proposto una serie di limiti da applicare nelle diverse situazioni di
rischio:
-TLV (Threshold Limit Value – valore limite di soglia)
-TWA (Time Weighted Average – media ponderata nel tempo). Il TLV – TWA è la più usata: indica la concentrazione media ponderata nel tempo,
su una giornata lavorativa di otto ore e su 40 ore lavorative settimanali, alla quale tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti senza
effetti negativi.
-TLV – STEL (Short-Term Exposure Level – livello permesso per esposizioni di breve durata)
-TLV – C (C= Ceiling = tetto – limite invalicabile che non deve mai essere superato durante l’attività lavorativa nemmeno per un brevissimo
periodo di tempo).
I TLV indicano, per le sostanze aerodisperse elencate, le concentrazioni alle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa essere
esposto continuativamente senza effetti negativi per la salute. Alcuni individui possono tuttavia essere ipersuscettibili o particolarmente sensibili
a talune sostanze a causa di fattori genetici, dell’età, di abitudini personali (fumo, alcool, ecc.), cure mediche o esposizioni pregresse. Tali
lavoratori possono non risultare adeguatamente protetti a concentrazioni eguali o superiori ai TLV.
I limiti (TLV) devono essere utilizzati esclusivamente nell’ambito dell’igiene industriale come orientamento o raccomandazione per la prevenzione
dei rischi per la salute negli ambienti di lavoro. I TLV non possono essere applicati in altre situazioni, come ad esempio: per la valutazione
dell’inquinamento atmosferico, per la valutazione di esposizioni continue o prolungate oltre il normale orario di lavoro, in ambito medico-legale
come prova o esclusione della natura professionale di una patologia in atto.
LIMITI DI ACCETTABILITA'
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Valori limite di concentrazione superati i quali il terreno, le acque e l'aria sono considerati contaminati oltre i livelli accettabili. Costituiscono,
inoltre, i valori limite di decontaminazione da raggiungere mediante l'azione di risanamento. Qualora, nonostante l'utilizzo delle migliori tecniche
disponibili, non si riescano a raggiungere i limiti di accettabilità fissati dalla normativa, l'azione di risanamento è solo parziale e viene attuata
mediante una messa in sicurezza del sito.
venerdì 1 luglio 2005
Pagina 106 di 190
Nome
LIMITI DI ESPOSIZIONE
fonte
GLOSS. ENI
I limiti di esposizione indicano, per ciascuna sostanza considerata, le concentrazioni delle sostanze aerodisperse alle quali si ritiene che la
maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente, giorno dopo giorno, senza effetti negativi per la salute (Livello di
accettabilità).In ambiente di lavoro si considerano tre categorie di limiti di esposizione:
il limite di esposizione giornaliero è la concentrazione media ponderata nel tempo per una giornata lavorativa di 8 ore e per 40 ore lavorative
settimanali, alla quale quasi tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi;
il limite per breve tempo di esposizione è la concentrazione a cui i lavoratori possono essere esposti
continuativamente per un breve periodo di tempo, senza che insorgano irritazioni, alterazioni croniche o irreversibili, narcosi, purché il valorelimite di soglia giornaliero non venga superato;
il limite istantaneo è la concentrazione che non deve essere superata durante l'esposizione lavorativa nemmeno per un istante.
LIMNOLOGIA
GLOSS. ENI
Scienza che studia i laghi e le acque dolci in generale.
LIMO
ARPAV
Frazione minerale di un suolo le cui particelle hanno un diametro compreso tra 0,05 e 0,002 mm.
LIMONETO
ARPAV
LIQUAMI
ARPAV
Area umida occupata perlopiù da piante appartenenti al genere Limonium .
Deiezioni zootecniche o altri reflui prevalentemente organici (es.reflui di fognatura civile) con elevato contenuto di acqua.
LISCIVIAZIONE
GLOSS. ENI
LISCIVIAZIONE (test di)
GLOSS. ENI
Dissoluzione selettiva di una sostanza da altre, sfruttando la differenza di solubilità, mediante immersione in opportuni solventi o soluzioni. Tale
operazione è utilizzata soprattutto in metallurgia per l’estrazione dei minerali o in analitica per i test di lisciviazione previsti dalla legge.
Prova di rilascio di composti inquinanti, contenuti in una matrice solida (suolo), effettuata con acqua satura di anidride carbonica (simulazione
della pioggia) o con acido acetico.
LISTE BLU
ANPA
Catalogo di specie la cui situazione di rischio può venire considerata come ragionevolmente superata.
LISTE ROSSE
ARPAV
Liste di specie animali/vegetali minacciate in un determinato territorio.
LITOLOGIA
ARPAV
Lo studio in generale delle rocce (anche sciolte), nei loro aspetti strutturali, fisici e mineralogici.
LITOSFERA
GLOSS. ENI
Involucro superficiale della Terra, dello spessore di 70-100 km, detto anche crosta terrestre. In senso più ampio è intesa come la porzione
solida della Terra, in antitesi ad atmosfera e idrosfera che ne costituiscono, rispettivamente, l’involucro gassoso e la porzione liquida.
LIVELLI DI ATTENZIONE E DI ALLARME (inquinamento atmosferico)
ARPAV
Sono le concentrazioni di inquinanti atmosferici che determinano lo stato di attenzione e di allarme. I livelli sono quelli fissati nella tabella I
dell'allegato 1 al D.M. 15 aprile 1994.
LIVELLO DI ACCETTABILITA'
GLOSS. ENI
Massima concentrazione di una sostanza (o misura di un agente chimico, fisico o biologico) a cui l’individuo può essere esposto giornalmente
attraverso l’aria, l’acqua e gli alimenti, senza incorrere in un rischio apprezzabile per la salute. Si ottiene applicando delle opportune correzioni
alla dose determinata sperimentalmente che non ha mostrato alcun effetto tossico, tenendo in considerazione il peso corporeo medio, il
consumo medio giornaliero di uno specifico alimento o di acqua oppure di aria inspirata. Le opportune correzioni, così come le quantità fissate a
livello internazionale, sono determinate e applicate nelle condizioni più conservative, al fine di proteggere l’uomo esposto.
E' utilizzato per stabilire i limiti di esposizione.
LIVELLO DI NORMAZIONE
EN 45020:1998
Area geografica, politica o economica della normazione.
LIVELLO DI PRESSIONE SONORA
In acustica, è indicatore utilizzato per valutare il valore istantaneo del rumore.
venerdì 1 luglio 2005
GLOSS. ENI
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Nome
fonte
LIVELLO DI RUMORE STATISTICO
GLOSS. ENI
LIVELLO EQUIVALENTE DI RUMORE
GLOSS. ENI
In acustica, è il livello di rumore superato per una percentuale n di tempo nel periodo di tempo T. I livelli statistici generalmente utilizzati sono L1,
L5, L10 per denotare la rumorosità di picco e L90, L95, L99 per caratterizzare la rumorosità di fondo.
In acustica, è l’indicatore utilizzato per valutare il livello medio di rumore di un segnale variabile, su un periodo di tempo T.
LIVELLO INQUINAMENTO MACRODESCRITTORI
Vedi IBE.
LIVELLO OTTIMALE DI INQUINAMENTO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Livello di inquinamento in corrispondenza del quale il benessere della collettività è massimizzato. L’attività produttiva genera, da una parte,
benefici sotto forma di beni e servizi, dall’altra, danni ambientali. Il livello di inquinamento ottimale è un punto in corrispondenza del quale i
benefici netti sociali, ovvero la differenza tra benefici e danni ambientali, sono massimi. In un’ottica economica, pertanto, l’obiettivo è quello di
raggiungere tale livello di inquinamento ottimale e non di ridurre l’inquinamento a livello zero.
LIVELLO TROFICO
GLOSS. ENI
In natura, il livello trofico corrisponde ad ogni anello della catena alimentare, mediante il quale l'energia (intesa come nutrimento) fluisce
attraverso un ecosistema, trasferendosi da un organismo all’altro, a partire dal mondo vegetale, per arrivare ai carnivori di grosse dimensioni.
Passando da un livello trofico a quello successivo, la quantità disponibile di energia decresce. Infatti, ad ogni passaggio, una piccola parte
dell’energia viene utilizzata dagli organismi per compiere i processi vitali e una gran parte viene eliminata come rifiuto.
LOAD ON TOP SYSTEM
GLOSS. ENI
Procedura adottata per ridurre l'inquinamento dovuto allo scarico in mare delle acque di lavaggio dei serbatoi delle petroliere di vecchia
generazione. La procedura consiste nel raccogliere le acque di lavaggio di tutti i serbatoi lavati in uno solo, nel separare la fase oleosa
dall'acqua, che viene scaricata fuoribordo (senza causare inquinamento) e infine nel raccogliere i residui oleosi in un serbatoio che verrà
riempito con il greggio del successivo carico (load on top) e poi con esso scaricato.
LOGISTICA
Insieme delle strutture e dell’organizzazione che assicurano la movimentazione e la distribuzione dei prodotti.
LOTTA BIOLOGICA CLASSICA
GLOSS. ENI
GLOSS. ECOITALY
Ogni organismo, in natura, ha dei nemici, degli organismi che ne limitano la crescita numerica. Gli insetti vegetariani, che divorano le piante, detti
anche fitofagi, vengono a loro volta mangiati da insetti carnivori, detti entomofagi, che sono alleati dell’agricoltore nella difesa delle sue colture.
La lotta biologica è una strategia in forza della quale vengono mobilitati degli entomofagi contro i fitofagi, evitando compì di ricorrere agli
insetticidi. Gli insetti utili vengono allevati, moltiplicati e commercializzati dalle biofabbriche e venduti all'agricoltore che li distribuisce nei campi e
nelle serre al momento del bisogno. La lotta biologica con entomofagi viene chiamata classica perché le sue prime esperienze scientifiche
vennero effettuate alla fine del secolo scorso in California. Alla lotta biologica classica si affianca la lotta microbiologica, perché l'una e l'altra
puntano sulla gestione da parte dell'uomo della lotta per la vita, solo che nella lotta biologica si impiegano come elementi tattici degli entomofagi e
nella lotta microbiologica dei microbi. La lotta microbiologica fa uso di batteri, virus, funghi, protozoi, capaci di infettare e di provocare epidemie
mortali nelle popolazioni dei divoratori delle colture.
LOTTA BIOLOGICA MODERNA
GLOSS. ECOITALY
Alcuni chiamano le strategie della lotta biologica cosiddetta moderna mezzi biotecnici. Queste strategie mirano a debellare gli insetti dannosi
all'uomo, come vettori di malattie, per esempio la malaria, o alle colture, senza far ricorso ai pesticidi. Costituiscono delle tecniche non inquinanti,
dunque ecologiche. Ricordiamo l'autocidio, che consiste nello sterilizzare con raggi gamma o con sostanze chimiche dei maschi di una certa
specie di insetto, allevati e moltiplicati in laboratorio, e nel lanciarli in campo perché competano con i maschi selvatici nella fecondazione delle
femmine. Una femmina fecondata da un maschio sterile non avrà figli, e la popolazione collasserà. Altra strategia della lotta biologica moderna si
fonda sull'impiego dei feromoni, che meritano una voce a parte che trovi nel glossario.
LOTTA CHIMICA
GLOSS. ECOITALY
LOTTA GUIDATA
GLOSS. ECOITALY
venerdì 1 luglio 2005
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Gli insetti e gli acari, che si nutrono delle nostre colture, possono essere combattuti con i pesticidi, più propriamente con gli insetticidi ( o con gli
acaricidi se si tratta di acari ). La lotta chimica a calendario prevede che si faccia l'intervento chimico quando si presume che l'insetto dannoso
sia presente, e non quando si è riscontrata scientificamente la sua presenza. Molti trattamenti ( il 50 % ) risultano così inutili, con danni per
l'ambiente, per la salute del produt- tore e dei consumatore, e con sperpero di denaro. La lotta a calendario è la strategia più grossolana di
difesa delle colture dagli insetti, e viene praticata soltanto dove manca una corretta istruzione tecnica.
Secondo il Manifesto dell' Ovronnaz ( 1976 ), la lotta guidata è una lotta chimica basata su di una soglia economica di densità dell’insetto
dannoso su una data coltura. Se questa densità é tale che il danno supera il costo dell'intervento insetticida si fa l'intervento, altrimenti no. La
soglia economica viene valutata a vista o raccogliendo materiale (foglie, per esempio ) per dei computi di laboratorio, oppure contando gli insetti
caduti nelle trappole, e così via. E un sistema infinitamente migliore della lotta a calendario, perché sostituisce una infestazione presunta con
una reale, e consente di diminuire il numero degli interventi insetticidi.
Nome
fonte
LOTTA INTEGRATA
ARPAV
La lotta integrata consiste nell’utilizzare contemporaneamente prodotti chimici e sistemi biologici per la lotta contro i parassiti delle piante.
L’utilizzo armonizzato delle due tecniche consente di ridurre l’impiego di sostanze chimiche nocive e la loro diffusione nell’ambiente. Le sostanze
chimiche vanno usate in quantità e soprattutto in tempi adeguati per raggiungere i migliori risultati. I sistemi biologici impiegano metodiche molto
diverse, come la creazione e selezione di varietà colturali particolarmente resistenti e competitive, interventi di tipo agronomico (agricoltura
biologica), l’introduzione di fattori di disturbo contro le specie nocive come piante-esca che distolgano i parassiti dalle varietà "pregiate", oppure
la diffusione di maschi sterili che riducano la frequenza di accoppiamenti fertili e quindi l'incremento degli organismi fitofagi, il rilascio periodico di
specie animali esotiche o native predatrici degli insetti fitofagi (che divorano le piante) o anche l’immissione nel sistema ecologico agricolo di
composti chimici particolari come i ferormoni che possono disorientare le specie nocive. Nelle serre è possibile l’effettuazione della coltivazione
in condizioni climatiche che rendano difficile lo sviluppo di funghi parassiti e l’impiego di filtri biologici nei sistemi di aerazione. L’impiego di
microrganismi capaci di infestare i parassiti va effettuato con le dovute cautele.
LUCE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
L’occhio umano percepisce soltanto le onde elettromagnetiche che hanno una lunghezza d’onda compresa tra i 3800 e i 7600 Ångström (Å = un
decimilionesimo di millimetro), che sono dette radiazioni luminose. Il complesso di queste radiazioni luminose costituisce la luce bianca. Quando
un fascio di luce bianca viene fatto passare attraverso un prisma di vetro, le radiazioni di diverse lunghezze d’onda vengono deviate e si
osserva la loro scomposizione in una gamma di colori. Il medesimo fenomeno si può osservare anche dopo un temporale, in quanto le goccioline
d’acqua agiscono sulle radiazioni luminose allo stesso modo del prisma e la luce scomposta dà origine al suggestivo fenomeno dell’arcobaleno.
LUMINA
STREAMS - TREVISIOL
Pozzi verticali che venivano scavati lungo i tratti sotterranei degli acquedotti romani raggiungendo così il canale principale. Erano atti
all’areazione, all’asporto dei detriti e delle incrostazioni calcaree.
LUNGHEZZA D'ONDA
Distanza tra due massimi (o due minimi) successivi di un onda; l'unità di misura è il metro (m).
MACCHIA DI PETROLIO
GLOSS. RADIAZIONI
GLOSS. ENI
Dispersione di una perdita di petrolio (Versamento di greggio) sulla superficie del mare. A causa del vento, delle onde e delle correnti la macchia
tende a sparire naturalmente per effetto dell'evaporazione, della dispersione e della biodegradazione. Se invece la macchia di petrolio
raggiunge la costa, si ha inquinamento costiero.
MACCHIA MEDITERRANEA
GLOSS. ENI
Bioma terrestre caratteristico dei climi di tipo mediterraneo (inverni miti e umidi, estati calde e secche). è caratterizzata dalla presenza di alberi e
arbusti sempreverdi aridoresistenti, con foglie spesse e rigide (sclerofilli). Oltre che nel bacino del Mediterraneo, la macchia mediterranea si
trova in California, Australia meridionale e sud- occidentale, Cile e Sud Africa.
MACERAZIONE
ANPA
Operazione per la quale si tende all'estrazione delle fibre vegetali oppure nel caso dei frutti carnosi, della polpa. Viene eseguita generalmente
per immersione in acqua.
MACERETO
ARPAV
Ammasso costituito da frammenti di roccia derivati dal franamento o dalla disgregazione di pareti rocciose.
MACROBENTHOS
Vedi Macroinvertrebati, Benthos.
MACROFITE ACQUATICHE
ANPA
Categoria nomenclaturale che comprende numerose specie vegetali che hanno in comune le dimensioni macroscopiche e l’essere rinvenibili sia
in prossimità sia all’interno di acque dolci superficiali (lotiche e lentiche). In pratica, sono da considerarsi macrofite sia le specie appartenenti alla
vegetazione acquatica sia quelle che costituiscono il raggruppamento delle erbacee pioniere di greto. Le macrofite sono costituite in massima
parte da fanerogame ma ne fanno parte anche un piccolo contingente di pteridofite, numerose briofite ed alghe macroscopiche. Nella
composizione della scheda IFF, tuttavia, le alghe macroscopiche vengono considerate appartenenti al periphyton.
MACROINVERTEBRATI
ARPAV
La comunità macrobentonica, cioè l'insieme di tutti gli organismi invertebrati che popolano i fondali dei corsi d'acqua è costituta da
Macroinvertebrati che possiamo finalmente definire come i bioindicatori per eccellenza della qualità delle acque fluviali. Si definiscono
macroinvertebrati tutti gli organismi invertebrati di dimensioni più grandi di 1mm che popolano i corsi d'acqua sia allo stadio adulto che di larva.
Tra questo segnaliamo Insetti, Crostacei, Molluschi.
MAGNETE PERMANENTE
GLOSS. RADIAZIONI
Magnete il cui campo magnetico origina da materiali magnetizzati in modo permanente (esempio: calamita)
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Nome
MAGNETE SUPERCONDUTTORE
fonte
GLOSS. RADIAZIONI
magnete il cui campo magnetico origina da correnti che fluiscono in un superconduttore (sostanza la cui resistenza elettrica si annulla a
temperature prossime allo zero assoluto).
MAGRA
ANPA
MAIN COMPONENT ELEMENT
ANPA
Condizione di acque basse. Si parla di magra naturale quando la scarsità idrica è dovuta ad eventi stagionali naturali; se, invece, è conseguente
a cause antropiche (sbarramenti, captazioni, deviazioni) si parla di magra indotta.
Vedi MCE.
MANGIMI O ALIMENTI PER ANIMALI
UE
Prodotti di origine vegetale o animale allo stato naturale, freschi o conservati, nonché prodotti derivati dalla loro lavorazione industriale, destinati
alla nutrizione per via orale degli animali destinati alla produzione alimentare (art.3 Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla
legislazione alimentare).
MANUALE DELLA QUALITÀ
ARPAV
È il documento che descrive il sistema qualità di una azienda. Viene usato come riferimento costante nell’applicazione e nell’aggiornamento del
sistema qualità sia per l'interno che per l'esterno.
MAPPAGGIO MORFOLOGICO
STREAMS - TREVISIOL
MARCHIO CE
GLOSS. FEDERLEGNO
Un modello descrittivo onnicomprensivo delle interazioni tra tutte le forme di vita, tra i loro cicli e processi, all’interno del contesto del tutto
gaiano. Un modo per comprendere la totalità della vita.
Marchio obbligatorio, relativamente solo ai prodotti che sono contenuti in una specifica Direttiva (es. Direttiva prodotti da costruzione) che
accompagna la dichiarazione di conformità emessa da un fornitore relativamente ai prodotti o servizi forniti, a dimostrazione del loro
adeguamento a specifiche Direttive CEE e del possesso dei requisiti minimi essenziali. Esso si riferisce alle categorie di prodotti definiti nella
Direttiva ed è indispensabile per consentirne la commercializzazione nella Comunità. Per apporre il marchio sui propri prodotti il fornitore deve
seguire le procedure contenute nella Direttiva stessa.
MARCHIO DI CONFORMITÀ
EN 45020:1998
Marchio depositato, applicato conformemente alle regole di un sistema di certificazione, indicante con sufficiente certezza, che un prodotto,
processo o servizio è conforme ad una specifica norma o ad altro documento normativo.
Esistono marchi volontari e marchi obbligatori.
MARCHIO DI QUALITÀ
GLOSS. FEDERLEGNO
A forte caratterizzazione commerciale, serve come elemento di distinzione rispetto alla concorrenza. In genere attesta che il prodotto ha
caratteristiche ulteriori o superiori a quanto richiesto dalle eventuali norme obbligatorie.
MARCHIO OBBLIGATORIO
GLOSS. FEDERLEGNO
MARCHIO VOLONTARIO
GLOSS. FEDERLEGNO
Attesta che un prodotto è conforme ad una norma di applicazione obbligatoria: per esempio, il Marchio CE attesta la conformità alle direttive della
CEE e il rispetto dei requisiti minimi essenziali in esse contenuti.
Di carattere esclusivamente commerciale, serve come elemento di distinzione rispetto alla concorrenza. In genere attesta che il prodotto ha
caratteristiche che vanno al di là di quanto richiesto dalle eventuali norme obbligatorie.
MARCITA
STREAMS - TREVISIOL
E’ una tecnica biofitodepurativa applicabile per lo più a liquami agro - alimentari dove non entrano in gioco nel ciclo produttivo inquinanti tossici e
metalli pesanti. Si tratta sostanzialmente di coltura di prati polifiti stabili realizzati su terreno irriguo tenuto coperto durante la stagione fredda da
un velo d’acqua corrente (liquame) allo scopo di garantire una temperatura sufficiente per la crescita invernale dell’erba e depurare quindi le
acque reflue. Le marcite erano già applicate nel Medioevo dai monaci cistercensi (per la precisione a Chiaravalle nei pressi di Milano, a partire
dal 1150).
MARGINE DI TOLLERANZA
ARPAV
Percentuale entro la quale è ammesso il superamento dei valori limite di concentrazione di vari inquinanti. Per esempio, il D.M. 2 aprile 2002, n.
60 individua per il Benzene un margine di tolleranza pari al 100 % del valore limite (5ìg/mc) a partire dal 13.12.2000. Tale margine è ridotto al 1°
gennaio 2006, e successivamente ogni 12 mesi, secondo una percentuale annua costante, per raggiungere lo 0% al 1° gennaio 2010.
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Nome
MARMITTA CATALITICA
fonte
GLOSS. ENI
Complesso dispositivo di trattamento dei gas di scarico di un motore, costituito da una prima fase di ossidazione catalitica di ossido di carbonio
e di idrocarburi incombusti, che sono convertiti in anidride carbonica e vapore d’acqua, seguita da una fase di scissione catalitica degli ossidi di
azoto in ossigeno e azoto.
Tale dispositivo consente una riduzione media delle emissioni inquinanti del 65-80%.
La sua adozione ha portato a significativi miglioramenti della qualità dell’aria in ambiente urbano.
MARNE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Rocce carbonitiche contenenti dal 35% al 65% di materiale argilloso.
MARPOL 73/78 (convenzione)
GLOSS. ENI
Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento da parte delle navi, adottata sotto gli auspici di IMO (International Maritime
Organization), nel 1973. Fu perfezionata nel 1978 e in parte resa operativa nel 1983.
MASSA
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Quantità di materia che costituisce un oggetto; misura anche la sua inerzia al moto, ovvero l'opposizione dell'oggetto a cambiare velocità.
Secondo la relazione di Einstein (E=mc/2), la massa equivale ad energia; quando scompare massa si crea energia e viceversa.
MATERIA PRIMA SECONDARIA
PROVINCIA TORINO
Ai sensi della legge 8 novembre 1988, n.475 è il residuo derivante da un processo produttivo e che è suscettibile, eventualmente previo idoneo
trattamento, di essere utilizzato come materia prima in altri processi produttivi della stessa o di altra natura.
Non costituiscono materie prime secondarie le sostanze suscettibili di essere impiegate nell'ambito di processi di combustione destinati a
produrre energia.
Si precisa che la legge citata è stata abrogata e che il D.Lgs 22/97 e s.m.i. non fa riferimento alle materie prime secondarie; tuttavia, dal
momento che alcune leggi regionali riprendono il concetto in oggetto si è ritenuto opportuno riportarlo.
MATERIAL INPUT PER SERVICE
ARPAT; ARPAV
Vedi MPS
MATERIALE DI PARTENZA
Roccia o sedimento da cui si è sviluppato il suolo; da non confondere con il substrato che è la roccia o il sedimento presente al di sotto del
suolo e che non sempre coincide con il materiale di partenza.
MATERIALE DI RIFERIMENTO
ARPAV
VOCABOLARIO
INTERNAZIONALE DI
METROLOGIA
Materiale o sostanza per la quale una o più proprietà sono sufficientemente ben stabilite da essere usate per la taratura di un apparecchio, per
la valutazione di un metodo per la misurazione o per l'assegnazione di valori a materiali.
MATERIE PRIME SECONDE (MPS)
GLOSS. ENI
Sottoprodotti che possono essere riutilizzati, in luogo di altre materie prime, in processi produttivi. L’elenco di tali sostanze e dei processi
nell’ambito dei quali possono essere riutilizzate, è fissato con D.M. 5.9.94. Con l’emanazione del Decreto legislativo 5.2.97, n. 22, le MPS
rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.
Sottoprodotti che possono essere riutilizzati, in luogo di altre materie prime, in processi produttivi. L’elenco di tali sostanze e dei processi
nell’ambito dei quali possono essere riutilizzate, è fissato con D.M. 5.9.94. Con l’emanazione del Decreto legislativo 5.2.97, n. 22, le MPS
rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.
MATRICE D'IMPATTO
ANPA
Nel contesto della VAS, multidimensionale impiegata per mostrare gli effetti esercitati sull'ambiente da determinate politiche, piani o programmi.
MATRICI (metodo delle)
GLOSS. ENI
Sistema di identificazione ed, eventualmente, valutazione degli impatti ambientali previsti, funzionante come una check list bidimensionale, in cui
un asse del sistema descrive le azioni proposte e l'altro asse elenca le componenti ambientali.
Ogni casella marcata identifica la presenza di un impatto potenziale indotto da un’azione progettuale su una componente ambientale.
Nel caso in cui la matrice esprima anche valutazione di impatto, la casella non sarà solamente marcata, ma conterrà un numero (o simbolo) che
quantifichi l'impatto corrispondente.
MCE
ANPA
Main Component Element. Istituzione o organizzazione designata da ciascun Paese e finanziata a livello nazionale, che raccoglie con regolarità,
dati ambientali su scala nazionale attraverso la gestione di reti di monitoraggio, ovvero è in possesso di conoscenze in materia di elaborazione
di modelli, e di scienze ambientali.
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Nome
MEANDRO
fonte
STREAMS - TREVISIOL
Ampia sinuosità del corso di un fiume che ne caratterizza la parte terminale, dove la pendenza è minima. A seconda della loro minore o
maggiore stabilità, si distinguono meandri divaganti (instabili) e meandri incassati. I primi, assai più diffusi, sono tipici di quasi tutti i corsi d’acqua
impostati sulle pianure alluvionali, i secondi sono invece quelli incisi direttamente e profondamente nella roccia. Quando il corso d’acqua rettifica
il suo alveo incidendo il collo del meandro, si hanno i meandri morti. In geologia, fessura o canaletto apertosi nelle rocce per cause diverse,
attraverso cui le acque superficiali percolano all’interno e formano sorgenti. Il nome meandro deriva dall’omonimo fiume dell’Anatolia (Turchia,
lungo 529 Km), che nasce dall’altopiano centrale, a SW di Afyonkarahisar, e tributa al Mar Egeo. Nel suo basso corso è assai tortuoso.
MEDIA STATISTICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
L’operazione di media consiste nell’effettuare la somma di tutti i singoli dati numerici appartenenti a un determinato campione e,
successivamente, la divisione del risultato così ottenuto per il numero totale dei dati contenuti nel campione. Questo tipo di operazione ci
permette di avere una conoscenza più esatta di una determinata situazione, in quanto tende ad annullare, con il crescere del campione ,
l’influenza delle situazioni locali o degli errori di campionatura sulla stima finale, eliminando così quei “vizi di prelevamento”, che possono portare
a conclusioni errate sull’andamento di un determinato fenomeno.
MEDICINA NUCLEARE
GLOSS. RADIAZIONI
L'uso diagnostico o terapeutico di radionuclidi.
MEDICO AUTORIZZATO
GLOSS. RADIAZIONI
Medico che possiede la specializzazione e l'addestramento necessari a garantire la sorveglianza medica della protezione dei lavoratori e della
popolazione. La specializzazione e l'autorità del medico autorizzato sono riconosciute dalla competente Autorità
MEMBRO DI UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ
EN 45020:1998
Organismo di valutazione della conformità che opera secondo le regole di un sistema e che ha la facoltà di prendere parte alla gestione del
sistema stesso.
MERCURIO
ARPAV
MERICARPI
ANPA
E’ l’unico metallo presente allo stato liquido a temperatura ambiente.
Elementi di un frutto multiplo, che derivano dalla frazione di un carpello.
MESOCARPO
ANPA
Strato mediano del pericarpo. In generale è la polpa dei frutti carnosi.
MESSA IN SICUREZZA
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI; PROVINCIA TORINO
Ogni intervento per il contenimento o isolamento definitivo della fonte inquinante rispetto alle matrici ambientali circostanti (ex art. 6, lett o D.Lgs
22/97).
Ogni operazione finalizzata all'instaurazione ed al mantenimento di misure protettive che assicurino la non pericolosità di un impianto, area o sito
industriale. Ciò delimita l'estensione dell'area inquinata e isola la sorgente dell'inquinamento per impedire la propagazione della contaminazione e
per evitare pericoli per la salute e la sicurezza delle persone e dell'ambiente all'esterno dell'area isolata.
META
Meta dati Ambientali e criteri per le basi di dati è un gruppo composto dai rappresentanti di ciascun CTN e coordinato dall'ANPA.
ANPA
METABOLISMO
ARPAT
METABOLISMO INDUSTRIALE
ARPAT
Flussi continui di energia e di sostanze nutrienti tra comunità vivente e non vivente dell'ecosistema. Tali flussi consentono al sistema naturale di
mettere in moto dei meccanismi di equilibrio tra specie biotiche e abiotiche che vivono in un dato ambiente per soddisfare le richieste
energetiche di ogni organismo.
Sistema di relazioni tra imprese che ha come finalità l'analisi e l'organizzazione dei flussi energetici e dei materiali tra imprese. Il metabolismo
industriale si occupa di descrivere il legame tra flussi di materia di origine antropica e l'impatto potenziale delle attività economiche sull'ambiente,
in particolare per quel che riguarda i nutrienti come l'azoto, l'idrogeno, l'ossigeno, il carbonio, lo zolfo e il fosforo.
METACLIMA
STREAMS - TREVISIOL
Insieme interconnesso di sub - unità di una stessa serie dinamica di associazioni vegetali a diversi stadi. E’ simile al concetto di sigmetum, ma se
ne discosta perché tutti gli stati sono considerati egualmente necessari al funzionamento del sistema.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
METAECOSISTEMA
STREAMS - TREVISIOL
Sistema di ecosistemi, definito come livello di organizzazione biologica superiore all’ecosistema. Per esempio le strutture bio -ingegneristiche
nell’ambiente lo "rivitalizzano".
METALLI PESANTI
ARPAV
I metalli (dal greco "metallon", che significa miniera e quindi minerale) sono elementi chimici solidi, ad eccezione del mercurio, a temperatura
ambiente; sono una eterogenea categoria di elementi duttili e malleabili, buoni conduttori di elettricità e di calore. Dei 103 elementi che
compongono la tavola periodica ben 79 possono essere fatti rientrare nel gruppo dei metalli.
Si definiscono pesanti quei metalli che hanno un numero atomico superiore a 20, come il mercurio, il piombo, il cromo, il cadmio, il cobalto, il
nichel, ecc. Hanno la tendenza ad accumularsi nel suolo e quindi nella catena alimentare e possono avere effetti nocivi sugli esseri viventi
anche a concentrazioni non elevate.
METAMORFICHE (rocce)
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Rocce che hanno subito trasformazioni allo stato solido per effetto delle mutate condizioni di temperatura e/o pressione.
METAMORFOSI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Insieme delle trasformazioni che si verificano in un organismo durante il passaggio da una forma larvale ad una adulta. In questo periodo si
osservano cambiamenti sia nella morfologia che nella fisiologia dell’individuo. È tipica degli insetti e degli anfibi. La rana offre il miglior esempio di
metamorfosi. Infatti alla nascita il girino è completamente acquatico, ha la coda e respira per branchie. Nel momento della metamorfosi passa allo
stato anfibio, in cui la respirazione avviene sia attraverso la cute sia attraverso i polmoni, come la respirazione aerea.
METANO
GLOSS. ENI
E' un gas incolore, inodore, non tossico, che brucia all'aria con fiamma bluastra; è costituito da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno con
formula chimica (CH4).
METEOROLOGIA
GLOSS. ENI; AGENDA 21;
ARPAV
Scienza che studia l’atmosfera terrestre e i fenomeni che in essa si verificano. Le applicazioni e le rilevazioni effettuate consentono di produrre
una serie di servizi tra cui le previsioni del tempo.
METODO DI PROVA
EN 45020:1998
Procedura tecnica specifica per eseguire una prova. I metodi di prova costituiscono una necessaria componente delle norme tecniche.
MFA
ARPAV
MICOTOSSINE
ARPAV
Analisi dei Flussi di Materia. Strumento di analisi che contabilizza in unità fisiche (tonnellate) tutti i flussi di sostanze, materie vergini, prodotti di
base, rifiuti, emissioni atmosferiche o idriche relative ad un processo produttivo, in un dato territorio o in una data impresa. L'analisi si concentra
sui flussi diretti e non su quelli "importati" che riguardano il contenuto materiale dei prodotti intermedi utilizzati.
Le micotossine sono delle molecole prodotte naturalmente da alcune specie di funghi parassiti che crescono e si sviluppano sulle piante in
campo o nelle derrate alimentari durante lo stoccaggio.
Tra queste le più note sono le aflatossine (B1,B2,G1,G2,M1,M2), l’ocratossina A, il Deossinivalenolo, la Tossina T-2, lo Zearalenone e le
Fumonisine, prodotte prevalentemente dai funghi appartenenti ai generi Aspergillus, Pennicillium e Fusarium.
MICROCLIMA
GLOSS. ENI; ENEA
E' il clima locale, quasi uniforme, di uno specifico sito o di un habitat, comparato con il clima dell'intera area di cui è parte
Andamento medio degli elementi climatici negli strati dell'aria immediatamente a contatto con il suolo. Il microclima ha una importanza applicativa
per lo studio e la soluzione di problemi quali la formazione delle nebbie, la diffusione degli inquinamenti atmosferici, lo sviluppo delle colture,
l'insediamento dei complessi industriali e dei centri urbani. Il termine microclima viene usato talvolta con altri significati: si intende così per
microclima il clima di una zona geografica, ristretta e ben delimitata (fondovalle, lago, territorio urbano) o di un ambiente ancora più ristretto, per
esempio un tratto di spiaggia, una piazza, l'interno di una stanza e altro. Microclima viene definito anche il clima corrispondente allo strato d'aria
un cui sviluppa una determinata associazione vegetale.
MICROFAUNA PREGLACIALE
ARPAV
Insieme delle specie animali di piccolissime dimensioni, presenti per lo più nel suolo, nell'acqua sia dolce sia salata e sulla sostanza organica in
decomposizione del periodo precedente ad una glaciazione.
MIGLIORAMENTO A PICCOLI PASSI
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Miglioramento ottenuto con il coinvolgimento del personale e realizzato con piccoli passi, operando sulla realtà esistente. Ogni passo è costituito
da un progetto di miglioramento. Esso richiede molti sforzi da parte del personale ma limitati investimenti.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
MIGLIORAMENTO CONTINUO
fonte
ARPAC; GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Processo di accrescimento del sistema di gestione ambientale per ottenere miglioramenti della prestazione ambientale complessiva in accordo
con la politica ambientale dell'organizzazione (ISO 14001:1996)
Attività ricorrente mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisiti (VISION 2000)
Si ottiene con il miglioramento per innovazione e con il miglioramento a piccoli passi.
Il miglioramento continuo si basa su due presupposti:
è possibile realizzare questo tipo di miglioramento, ossia l'uomo possiede le risorse per metterlo in atto e queste risorse sono illimitate
questo miglioramento viene realizzato non soltanto con le innovazioni, ma attraverso una miriade di miglioramenti incrementali sulle realtà
esistenti, attuati da tutto il personale. E' costituito da una serie continua di cicli PDCA.
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA'
UNI EN ISO 9000:2000
Parte della gestione per la qualità mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisiti per la qualità. I requisiti possono riguardare aspetti
quali l'efficacia, l'efficienza o la rintracciabilità.
MIGLIORAMENTO PER INNOVAZIONE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Miglioramento ottenuto attraverso l'innovazione. Richiede breakthrough cioè grandi salti nella tecnologia, nei processi e nella struttura.
Questa forma di miglioramento non richiede molti sforzi da parte del personale, ma sostanziali investimenti.
L'innovazione risulta essere uno strumento essenziale di fini del raggiungimento di risultati positivi nella gestione del fattore ecologico.
Quest'ultima, infatti, richiede l'introduzione nell'impresa di nuove tecnologie e la definizione di nuove soluzioni organizzative che aumentano il
grado di compatibilità ambientale dei processi e dei prodotti aziendali.
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (BAT)
ARPAC
La più efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità pratica di determinate tecniche a costituire,
in linea di massima, la base dei valori limite di emissione intesi ad evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le
emissioni e l'impatto sull'ambiente nel suo complesso. Per:
1. tecniche: si intende sia le tecniche impiegate sia le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell'impianto;
2. disponibili: qualifica le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente valide
nell'ambito del pertinente comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno
applicate o prodotte nello Stato membro di cui si tratta, purché il gestore possa avervi accesso a condizioni ragionevoli;
3. migliori: qualifica le tecniche più efficaci per ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso.
Nel determinare le migliori tecniche disponibili, occorre tener conto in particolare degli elementi di cui all'allegato IV della direttiva IPPC. (Dir.
96/61/CE)
MIGRATRICE (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Tra gli Uccelli, specie che periodicamente si sposta tra un'area riproduttiva ed una di svernamento, tra loro più o meno lontane.
MIGRAZIONE
GLOSS. ENI
Periodici spostamenti di specie animali che si trasferiscono da un’area ad un’altra, alla ricerca di migliori pascoli o al seguito di altre specie
migratrici.
MIGRAZIONE PARZIALE
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Tra gli Uccelli, specie nidificante in una data area geografica con popolazioni formate da individui in parte sedentari ed in parte migratori.
MIMETISMO
GLOSS. ENI
Capacità di un organismo animale o vegetale, di confondersi con il substrato sul quale vive, assumendone caratteristiche cromatiche e forme,
che ne rendano difficile l’identificazione. È un mezzo di difesa dai nemici, oppure ha funzione aggressiva, permettendo al predatore di non
essere scorto dalla vittima.
MINAMATA
ARPAV
Baia dell'isola giapponese di Kyushu. Ha dato il nome ad un'intossicazione da mercurio organico (metil-mercurio). Negli anni ‘50 e ’60, il mercurio,
proveniente dagli scarichi industriali di una fabbrica che utilizzava cloruro e solfato di mercurio come catalizzatori, entrò nella catena alimentare
concentrandosi nei pesci e nei molluschi, alimenti abbondantemente consumati dai giapponesi. I primi casi furono osservati nei pescatori che
consumavano il pesce contaminato e nei loro familiari. L’intossicazione colpisce il sistema nervoso centrale e si manifesta con alterazioni della
sensibilità, la percezione di crampi e formicolii (parestesie), difficoltà di parola, riduzione del campo visivo, sordità, disturbi dell’equilibrio e della
coordinazione motoria, tremori e disturbi mentali. L’intossicazione colpisce il feto con gravi danni cerebrali. L’intossicazione è stata diagnosticata
ufficialmente in oltre 2000 persone, di cui oltre 1.000 sono decedute.
MINERALE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanza inorganica contenuta nella litosfera. I minerali sono per lo più allo stato solido e possono presentarsi in forme poliedriche (cristalli).
Sono costituenti delle rocce.
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Nome
MINERALIZZAZIONE
fonte
HUMUS FORESTALI - ED.
CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA
DI TRENTO
Consiste nella trasformazione, a opera prevalente dell'attività biologica, dei composti organici in sostanze minerali semplici quali ad esempio:
acqua, anidride carbonica, ammoniaca, calcio, magnesio, ecc.
MIRMECOCORIA
ANPA
E' la disseminazione operata dalle formiche.
MISURA
DIZIONARIO GARZANTI; ANPA
Rapporto tra una grandezza ed un'altra, convenzionalmente scelta come unitaria.
Può significare anche:le modalità con cui una priorità è attuata nel corso di più anni, che consentono di finanziare le operazioni. Si definisce
"misura" qualsiasi regime di aiuti ai sensi dell'articolo 92 del trattato o qualsiasi aiuto accordato da organismi designati dagli Stati membri.
MISURA DI COMPENSAZIONE
GLOSS. ENI
Intervento di ripristino ambientale in una data area (ad esempio, creazione di un parco naturale) per compensare la perdita di valore ambientale
causata dalla realizzazione di opere (ad esempio, ferrovie) in un’altra area, più o meno vicina alla prima.
MISURA DI MITIGAZIONE
ARPAV
MISURAZIONE
ARPAV
Accorgimento atto a ridurre o annullare i possibili effetti negativi o dannosi dovuti alla presenza di un’unità di processo sull’ambiente circostante.
Più specificatamente, modifica tecnica o elemento tecnologico aggiuntivo (depuratore, filtro, misura di protezione ambientale) apportato al
progetto iniziale per ridurre gli effetti negativi sull'ambiente.
Insieme di operazione aventi come obbiettivo la determinazione di un valore di una grandezza. UNICHIM n. 179/0.
MITIGAZIONE
ANPA
Azione intesa ad impedire, evitare o minimizzare gli effetti negativi (reali o potenziali) di una determinata politica, piano, programma o progetto.
Può provocare l'abbandono o la modifica di una proposta, la scelta di una differente localizzazione, uno spostamento di obiettivo (invece di
realizzare nuovi sviluppi, migliorare le prestazioni delle strutture esistenti), ecc.
MODELLI DI SIMULAZIONE
ARPAV
Formulazione di modelli di simulazione per definire gli interventi per situazioni critiche con riferimento a rischi industriali.
MODELLI PREVISIONALI DI QUALITÀ DELL’ARIA
GLOSS. ENI
Sistemi di calcolo in grado di stimare i valori futuri di qualità dell’aria (confronta Aria, livelli di qualità dell’), in base a vari parametri, come lo stato
del traffico e le condizioni meteorologiche previsti.
MODELLO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Strumento di indagine e di interpretazione della realtà volto a rendere più intuitivo il decorso dei fenomeni e a farceli comprendere con maggiore
chiarezza.
MODELLO ADATTIVO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Modello manageriale delle imprese che si conformano alle norme, reagiscono agli stimoli della società e mettono in opera comportamenti
innovativi a seconda delle necessità. Si tratta di un modello che allarga l’obiettivo di compatibilità ambientale alla modifica dei processi produttivi
o, in una fase più avanzata, al ridisegno dei prodotti; ciò richiede da un lato un’estensione della responsabilità degli obiettivi ambientali ad un
numero più ampio di funzioni manageriali e, dall’altro, l’adozione di soluzioni tecnologiche non semplicemente incrementali.
L’obiettivo strategico è quello di ottimizzare l’intero sistema dell’azienda e quello di compiere salti qualitativi in funzione dell’eco-efficienza e
dell’eco-compatibilità.
MODELLO PASSIVO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Modello manageriale che contraddistingue le imprese che percepiscono la problematica ambientale solo come un costo, senza cogliere l'aspetto
delle opportunità: le imprese che corrispondono a questa categoria si limitano ad intervenire a valle del processo
MODELLO PROATTIVO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Modello manageriale delle imprese che hanno compreso l'opportunità della funzione ambientale in termini di eco-efficienza e di mercato.
L'impresa ha interiorizzato l'obiettivo ambientale a tutti i livelli della gerarchia con le conseguenti implicazioni in
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Nome
MODELLO STATO-PRESSIONE-RISPOSTA
fonte
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Rappresentazione semplificata della realtà che mette in relazione la qualità dell’ambiente (stato), gli impatti ambientali derivanti dalle attività
umane (pressione) e le attività di tutela attuate per la difesa dell’ambiente (risposta) per ogni tema ambientale (rifiuti, inquinamento delle acque,
clima, etc.)
MODIFICA
EN 45020:1998
Cambiamento integrazione o eliminazione di determinate parti del contenuto di un documento normativo.
MOLECOLA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Indica la più piccola particella di una sostanza chimica che ha tutte le caratteristiche della sostanza stessa. È composta da un numero
rigidamente definito di atomi di uno o più elementi. Per esempio, nella molecola dell’idrogeno vi sono due atomi di questo elemento, come viene
identificato dalla sua formula chimica H2. Nella molecola dell’acqua (H2O) ci sono due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno. Le molecole più
semplici hanno le dimensioni di alcuni Ångström (Å = un decimilionesimo di millimetro) mentre le molecole più complesse, per esempio quelle
organiche, possono arrivare fino ad alcune centinaia di Å.
MOLLICO (orizzonte del terreno)
ARPAV
Orizzonte superficiale di colore scuro, soffice, spesso almeno 18 cm e con alta saturazione in basi.
MOLLISUOLO
ARPAV
Ordine della Soil Taxonomy. Suolo con epipedon mollico e saturazione in base superiore al 50%.
MONITORAGGIO
ARPAV
Combinazione di osservazione e misurazione delle prestazioni di un piano, programma o misura, e della conformità delle medesime con la
politica e la legislazione in campo ambientale rispetto ad una serie di indicatori, criteri ed obiettivi programmatici predeterminati, ad esempio la
conformità con la politica in campo ambientale.
MONITORAGGIO AMBIENTALE
GLOSS. ENEL
Controllo svolto attraverso la rilevazione e misurazione nel tempo di determinati parametri bio-fisici che caratterizzano l'ambiente.
MONITORAGGIO BIOLOGICO
ARPAV
L’esposizione a tossici industriali può essere monitorata, oltre che con misurazioni ambientali, anche con test biologici sui lavoratori esposti. Si
distinguono due principali categorie di test biologici:
a)test di esposizione o di dose: vengono utilizzati per determinare la concentrazione di un tossico o di un suo metabolita nel sangue, nelle urine,
nell’aria espirata o in altri campioni biologici. I test di esposizione consentono di valutare il grado di esposizione al tossico;
b)test di risposta o di effetto: si tratta di test biochimici specifici che permettono di svelare un’azione lesiva sui sistemi biologici bersaglio del
tossico. Se sufficientemente sensibili, possono svelare alterazioni biologiche in una fase che precede la comparsa di sintomi clinici.
I test di esposizione e i test di effetto possono essere utilizzati anche per la valutazione di singoli o gruppi di soggetti nella popolazione
generale, in particolare in situazioni di emergenza (catastrofi ecologiche, esposizioni particolari, ecc.).
Sono stati messi a punto dei valori di riferimento detti indici biologici di esposizione (BEI) da utilizzare nel monitoraggio dei lavoratori esposti per
valutare se l’esposizione individuale è superiore ai limiti di sicurezza.
MONOCOTILEDONI
ANPA
Piante il cui embrione ha un solo cotiledone (vedere Cotiledone)
MONOICA
ANPA
Sono dette monoiche le piante che portano sullo stesso individuo fiori maschili e femminili.
MONOSSIDO DI CARBONIO
ARPAV
Il monossido di carbonio (CO), noto anche come ossido di carbonio, è uno degli inquinanti atmosferici più diffusi. E’ un gas tossico, incolore,
inodore e insapore, che viene prodotto ogni volta che una sostanza contenente carbonio brucia in maniera incompleta. E’ più leggero dell’aria e
diffonde rapidamente negli ambienti.
MONTREAL (Protocollo di)
GLOSS. ENI
Adottato nel 1987 da un gruppo di venticinque paesi e divenuto effettivo il 1° gennaio 1989, il "Montreal Protocol on Substances that Deplete the
Ozone Layer" aveva come obiettivo, per i paesi sviluppati, la riduzione della produzione e del consumo di clorofluorocarburi al 50% dei livelli del
1986 entro il 1988 e la stabilizzazione della produzione e del consumo di "halon" ai livelli del 1986, onde contenere il danno che possono
arrecare allo scudo d'ozono. Ai paesi in via di sviluppo, invece, il Protocollo di Montreal concedeva un periodo di adattamento di dieci anni. I
vincoli stabiliti dal Protocollo sono stati in seguito irrigiditi dal "London Meetings of the Protocol Parties", del giugno 1990, che stabiliva
l'eliminazione dei clorofluorocarburi e dell'halon entro il 2000. Circa settanta paesi, tra quelli che producono il 90% del volume mondiale dei
clorofluorocarburi, aderirono al Protocollo.
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Nome
fonte
MORBIDA
Condizione di portata ordinaria. Può essere distinta in morbida alta (giorni successivi alla piena), morbida media (stato ordinario) e morbida
bassa (periodo precedente alla magra).
MORENA
ANPA
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Particolare forma assunta dai materiali trasportati e depositati dai ghiacciai.
MORFOLOGIA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
La forma e la struttura degli organismi.
MOTO ONDOSO
GLOSS. ENI
In idrologia, movimento di massa d'acqua che si solleva alternativamente sul livello di quiete.
MPS
ARPAT; ARPAV
E' il termine che serve ad individuare la somma complessiva delle risorse (espressa in tonnellate) che sono necessarie per produrre un
determinato servizio. La valutazione include l'intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività, che comprende l'estrazione e il trattamento
delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l'uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale.
MUCILLAGINI
ARPAV
Materiale mucoso definito “essudato” prodotto da microalghe, batteri, virus che abitualmente vivono nel mare, costituito prevalentemente da
zuccheri.
In alcuni periodi e con il verificarsi di condizioni meteoclimatiche particolarmente favorevoli la produzione di muco risulta incrementata a tal punto
da assumere proporzioni talvolta abnormi. Il metabolismo di tali cellule, inoltre, continua a produrre gas che, rimanendo intrappolati nella matrice
mucosa, formano una serie di bollicine in grado di sollevare e far fluttuare la massa gelatinosa; inizialmente essa, in virtù di tali bollicine, risale
verso la superficie e dopo un po’, quando la produzione di gas diminuisce, torna in profondità adagiandosi sul fondo.
MUD
ANPA; GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI;
Modello Unico di Dichiarazione Ambientale(L. 70/1994)
Modulo di dichiarazione riguardante gli obblighi di comunicazione annuale dei dati relativi alla produzione e gestione dei rifiuti e i dati relativi
all'immissione nel territorio nazionale ed al riutilizzo degli imballaggi.
Il modello deve essere presentato ala camera di Commercio territorialmente competente, che provvede ad informatizzarlo e, a sua volta, a
trasmettere i dati alle Amministrazioni competenti (Unioncamere, ANPA, Regioni e Province).
MUFFA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Colonia di funghi appartenenti al gruppo degli ascomiceti. Fra le muffe più conosciute ricordiamo quelle verdi del genere Penicillum. Non tutti i
penicilli sono dannosi. Fra questi ricordiamo Penicillum notatum che produce la penicillina, il primo tra gli antibiotici ad essere stato scoperto e
prodotto industrialmente e che è tuttora uno dei più importanti.
MUGHETA
ARPAV
Superficie coperta dal bosco monospecifico di pino mugo che si forma su suoli poco evoluti in ambiente a clima freddo. Costituisce coperture
anche molto fitte ed estese, spesso collocate nella fascia a copertura vegetale più elevata in quota.
MUSCHI
ARPAV
Piante che crescono nei terreni umidi, su alberi o rocce, in colonie spesso molto numerose. Possono essere utilizzati per il monitoraggio
atmosferico (indicatori biologici).
MUTAGENICITA'
ARPAV
Una modificazione del materiale genetico di un organismo vivente, che coinvolge generalmente un unico gene. Può essere indotta da agenti
chimici o fisici di varia natura. Se compatibile con la vita, la mutazione può essere trasmessa alle generazioni successive.
MUTAGENO
Agente che aumenta la frequenza delle mutazioni genetiche oltre la velocità normale
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GLOSS. ENI
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Nome
MUTAZIONE
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Comparsa improvvisa di un nuovo carattere in un gruppo di organismi che prima non lo presentavano. Le mutazioni avvengono in tutti gli esseri
viventi: nei virus, nei batteri, nelle piante e negli animali, uomo compreso. Esempi di mutazioni sono l’albinismo, cioè la mancanza totale di
pigmento, forma e colori diversi dei fiori, i vari colori del pelo degli animali. Le mutazioni avvengono a caso, sono cioè imprevedibili e i caratteri
nuovi che esse determinano vengono ereditati come quelli originari. Oggi possiamo dire che una mutazione riflette un cambiamento nella
struttura di un gene, cioè un cambiamento della molecola di DNA che porta l’informazione per quel gene. Le mutazioni che interessano regioni
estese del cromosoma sono dette cromosomiche: sono quasi sempre letali perché interessano un numero molto elevato di geni, si possono
osservare al microscopio e si presentano come variazioni nella struttura del cromosoma (sindrome di Down). Se la mutazione interessa le
cellule riproduttive allora può essere trasmessa alla progenie. Il numero delle mutazioni può essere notevolmente aumentato esponendo gli
organismi a radiazioni o per l’azione di una vasta gamma di sostanze chimiche come gli additivi alimentari, i coloranti, i pesticidi, taluni farmaci.
L’ambiente seleziona le mutazioni più vantaggiose e viene così promosso il processo evolutivo (evoluzione biologica).
MUTUALISMO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Simbiosi in cui due organismi traggono reciprocamente vantaggio dalla situazione di convivenza. Per esempio sei formicai e nei termitai vi sono
numerose specie di insetti che forniscono alle formiche o alle termiti sostanze zuccherine da loro secrete, ricevendo in cambio protezione,
assistenza e persino nutrimento.
NANSEN (bottiglia di)
GLOSS. ENI
Bottiglia per il campionamento di acqua in profondità. Esclude il rischio di inquinamento da parte di acque situate a quote superiori durante il
recupero.
NARDETO
ARPAV
Formazione erbosa di specie appartenente al genere Nardus (pianta perenne erbacea cespugliosa).
NAS
Nucleo Anti Sofisticazioni istituiti dal Ministero della Sanità, svolgono con l'ausilio dell'Arma dei Carabinieri attività di controllo e vigilanza su
eventuali illeciti nella produzione e nel commercio dei prodotti di origine animale e vegetale destinati all'alimentazione. (D.M. 5.11.1963)
NATIONAL ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY
ANPA
GLOSS. ENI
Vedi NEPA.
NATIONAL FOCAL POINT
ANPA
Vedi NFP.
NATIONAL REFERENCE CENTRE
ANPA
Vedi NRC.
NATURA
MINISTERO DELL'AMBIENTE
NATURA 2000
MINISTERO DELL'AMBIENTE
È l’insieme dei mondo esterno all'uomo ma che lo comprende per la sua dimensione biologica. L’idea di natura viene generata socialmente in
contrapposizione all'uomo. Risorsa naturale è la natura vista attraverso il paradigma dello sviluppo. Con essa si intendono le materie prime che
si trovano sulla Terra e che sono utili all'uomo o possono diventarlo a secondo delle circostanze economiche, sociali o tecnologiche. Attraverso
la lente ecologica la lettura fa riferimento a valori diversi come il patrimonio genetico, la naturalità, i diritti delle generazioni future, il diritto alla vita
di tutti gli esseri viventi, e su di essi vi fonda i principi della tutela.
Nome che il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha assegnato ad un sistema coordinato e coerente (una rete) di aree destinate alla
conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione stessa ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie
animali e vegetali indicati negli allegati 1 e 2 della Direttiva Habitat (92/43/CE) recepita in Italia attraverso il D.P.R. del 8 settembre 1997 n°357.
NATURALITÀ
STREAMS - TREVISIOL
Qualità degli ambienti naturali. Intesa di solito per valutare ecosistemi non antropizzati, ma estendibile, per i principi dell’ecologia del paesaggio,
anche a ecotopi (o ecotessuti) con antropizzazione non contro natura.
NAVE ANTINQUINAMENTO
GLOSS. ENI
Nave progettata ed equipaggiata per la lotta contro l'inquinamento marino. è generalmente fornita di una benna per "spazzar via" i rifiuti più
grossi, di attrezzature per il recupero degli idrocarburi e di apparecchiature per spargere sulla macchia di petrolio i disperdenti. Questi ultimi
sono prodotti tensioattivi che danno origine a gocce di dimensioni diverse, in modo che parte degli idrocarburi venga dispersa e parte
emulsionata. Tali prodotti non devono essere dannosi per la flora e la fauna marine e per la costa.
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Nome
NEBBIA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sospensione di microscopiche goccioline d’acqua che si forma a livello del suolo. La nebbia è dovuta al raffreddamento di una massa di aria
calda e umida, spessa alcune centinaia di metri, che entra in contatto con una superficie fredda di terra e acqua. L’aria calda cede calore alla
superficie fredda del suolo o all’oceano e si raffredda fino a raggiungere la temperatura a cui il vapore acqueo si condensa e si origina la
nebbia. Quando la nebbia è mista a fumo si ha il fenomeno dello smog.
NEMORALE (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie vegetale che cresce in ambiente boschivo.
NEPA
GLOSS. ENI
NERITICO
GLOSS. ENI
National Environmental Protection Agency. Ente nazionale di gestione dell’ambiente degli Stati Uniti d’America.
Zona di ambiente marino situata entro la platea continentale e comprendente le baie costiere e la piattaforma stessa.
NEUTRALIZZAZIONE
GLOSS. ENI
L'azione chimica attraverso la quale una soluzione acida o basica è resa neutra (cioè né acida, né basica) per aggiunta, rispettivamente, di una
base o di un acido. In generale, per neutralizzazione si intende un processo utilizzato per rendere innocuo un agente chimico tossico.
NFP
ANPA
National Focal Point, designato da ciascun Paese UE con la funzione di coordinare a livello nazionale la raccolta dei dati ambientali d'interesse
della rete europea. L'ANPA ha la funzione di NFP (decreto del Ministro dell'Ambiente del 29/10/98).
NICCHIA ECOLOGICA
GLOSS. ENI; MINISTERO
DELL'AMBIENTE
Concetto astratto che riunisce tutte le esigenze di un organismo o, in senso lato, di una specie, ovvero tutte le condizioni ambientali
(temperatura, umidità, pH, salinità, ecc.) e le quantità delle risorse necessarie alla sua sopravvivenza.
In breve, è l’insieme multidimensionale dello spazio fisico e del ruolo funzionale occupato da un organismo in un sistema ecologico. cioè il suo
"mestiere" e la sua posizione nei gradienti dei fattori abiotici che caratterizzano l'ecosistema. Si possono quindi distinguere tre tipi di nicchie
ecologiche, la nicchia spaziale o habitat, la nicchia trofica e la nicchia multidimensionale o di ipervolume.
NICHEL
ARPAV
E’ un metallo (Ni) presente nella crosta terrestre con una concentrazione di fondo di 200 ppm ed è contenuto in alcuni minerali. Il nichel e le sue
leghe sono usati in un’ampia varietà di applicazioni industriali: nell’industria automobilistica, nella cantieristica, nell’industria elettrica, petrolifera,
alimentare e chimica. L’aumento naturale del livello di nichel è determinato principalmente dalla ricaduta di quello particolato presente
nell’atmosfera: le ceneri del carbone lo possono contenere e così pure il petrolio greggio e il gasolio. Altre fonti sono naturali come la polvere dal
suolo, il sale marino, i vulcani, gli incendi delle foreste. Contributi possono venire anche dai processi industriali di purificazione per fusione o
elettrolisi e a quelli di produzione di leghe con ferro, rame, cromo, zinco. Un elevato impiego di nichel si ha anche nelle officine galvaniche.
Tuttavia la fonte principale di esposizione al nichel per l’uomo è il cibo. Ma le persone che vivono in vicinanza di fonderie o di altre fonti di
contaminazione, possono essere esposte a concentrazioni di nichel significativamente più elevate di quelle a cui è esposta la popolazione in
generale. E’ stato accertato che alcuni composti del nichel sono carcinogeni per l’uomo. Data la sua vastissima diffusione negli ambienti di vita, il
nichel è una delle principali cause di eczema da contatto.
NIDIFICANTE (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie che porta a termine la riproduzione in una data area geografica.
NITRATI
ARPAV
I nitrati sono sali dell'acido nitrico e costituiscono un essenziale nutriente vegetale assorbito dalle piante del terreno. Sono composti largamente
presenti in natura e dotati di elevatissima solubilità in acqua. Sioriginano dalla materia vivente in seguito di processi di degradazione, ad opera
prevalentemente di microrganismi, che portano alla formazione di composti semplici.
I nitrati rappresentano la forma azotata più facilmente assorbibile da parte dell'apparato radicale dei vegetali; una volta assorbiti i nitrati vengono
utilizzati per la sintesi di sostanze complesse indispensabili per la struttura e la funzione delle piante (proteine, acidi nucleici). I nitrati sono quindi
un componente naturale nella frutta, verdura e cereali.
NITRITI
ARPAV
NODULO
ARPAV
Composti dell’azoto che si formano in natura per riduzione dei nitrati o per ossidazione dell’ammoniaca ad opera di microrganismi.
Corpo di forma tondeggiante, duro e soffice, costituito da carbonati, ferro, manganese, etc.
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Nome
fonte
NOE
ANPA
Nucleo Operativo Ecologico
NON CONFORMITÀ
GLOSS. SCHEDA 2000
Alla voce campioni non conformi, non conformità riscontrate (e simili) si dovranno riportare i risultati irregolari che, per questa ragione, hanno
dato luogo a rapporto all’autorità giudiziaria o a proposte di provvedimenti amministrativi (es. ordinanze, sequestri, diffide, sanzioni
amministrative, ecc.) o a specifiche relazioni all'organo prelevatore.
NON CONFORMITÀ (del sistema qualità)
UNI EN ISO 9000:2000
Non soddisfacimento da parte del sistema qualità di un requisito richiesto. Viene rilevata dai valutatori nel corso delle visite ispettive e a
seconda della sua rilevanza può comportare il mancato rilascio della certificazione oppure il suo ritiro.
NORMA
EN 45020:1998
Documento, prodotto mediante consenso ed approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida
o caratteristiche, relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto.
NORMATIVA TECNICA EUROPEA
GLOSS. FEDERLEGNO
NORMATIVA TECNICA INTERNAZIONALE
GLOSS. FEDERLEGNO
NORMATIVA TECNICA ITALIANA
GLOSS. FEDERLEGNO
L'insieme delle norme tecniche emesse dall'apposito organo (CEN) della Comunità europea. Più di 2000 gruppi di lavoro stanno lavorando per
armonizzare le norme dei singoli Stati e definire norme comuni per ogni categoria di prodotti o servizi. Per ognuno di questi quando è operativo
un gruppo di lavoro CEN non è ammessa l'attività normativa dei singoli Stati (stand still).
Sono le norme tecniche volontarie elaborate ed emesse dall'ISO - Istituto per la normativa Internazionale - Esso è costituito da rappresentanti
degli enti membri di oltre 180 Paesi.
Normativa elaborata ed emessa dall'ente normatore italiano è l'UNI (CEI per il settore elettrico). Esso ha emanato numerose norme in quasi ogni
settore e partecipa in CEN all'attività di normazione europea.
NORMAZIONE
EN 45020:1998
Attività svolta per stabilire, relativamente a problemi effettivi o potenziali, disposizioni per gli usi comuni ripetitivi, miranti ad ottenere l'ordine
migliore in un determinato contesto. La normazione "internazionale" vede impegnati gli organismi di tutte le nazioni, mentre quella "regionale" gli
organismi di nazioni appartenenti ad una sola determinata area geografica, politica o economica. Si distingue la normativa "nazionale" da quella
"territoriale" a seconda che abbia luogo nell'ambito di una determinata nazione o di una divisione territoriale.
NORME E PRESCRIZIONI
AGENDA 21
funzione di controllo sul rispetto delle norme vigenti e delle prescrizioni contenute nei provvedimenti emanati dalle autorità competenti in campo
ambientale.
NORME TECNICHE
GLOSS. FEDERLEGNO
Disposizioni per gli usi comuni e ripetitivi di prodotti o servizi, relativamente a problemi effettivi e potenziali, miranti ad ottenere l'ordine migliore in
un determinato contesto. Sono di applicazione consigliata ma no n obbligatoria. Esse devono essere: accessibili al pubblico; messe a punto con
la cooperazione e il consenso di tutte le parti interessate (produttori, utenti, Autorità ); fondate sui risultati di scienza, tecnologia, esperienza;
rappresentative dello "stato dell'arte", definito come stadio di sviluppo raggiunto in un determinato momento; tendenti al vantaggio della comunità
e al progresso civile; approvate da un organismo riconosciuto sul piano nazionale o internazionale. Divengono obbligatorie solo se
espressamente richiamati in Atti legali e/o amministrativi.
NRC
ANPA
National Reference Centre. istituzione o organizzazione nominata dai Paesi membri, e finanziata a livello nazionale per svolgere, su temi
specifici, una funzione di coordinamento tecnico a livello nazionale e di collaborazione con gli ETC.
NUBE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Nebbia che si forma per condensazione del vapore acqueo di una massa d’aria ad una certa distanza dal suolo (da 100 m d’altitudine fino al
limite della troposfera). A temperature al di sopra del punto di congelamento, le nubi sono costituite da cristalli di ghiaccio misto ad acqua
sopraffusa (acqua che si trova allo stato liquido al di sotto di 0°C, senza essere congelata). A -18°C le nubi sono costituite interamente da
cristalli di ghiaccio. La forma di una nube dipende dal movimento della massa d’aria che l’ha generata: se il movimento è prevalentemente
orizzontale le nubi sono a strati; se il movimento è soprattutto verticale le nubi crescono verso l’alto dando origine a grossi cumuli.
NUCLEO
ARPAV
La parte centrale e più pesante di un atomo. E’ composta di nucleoni (vale a dire protoni carichi positivamente e neutroni privi di carica elettrica).
Il nucleo ha quindi una carica positiva pari al numero dei suoi protoni (numero atomico) ed un massa pari alla somma di quella dei suoi nucleoni
(numero di massa).
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Nome
NUCLEO ANTI SOFISTICAZIONI
fonte
ANPA
Vedi NAS.
NUTRIENTI
GLOSS. ENI
L'insieme dei composti, sia organici, sia inorganici necessari alla sopravvivenza delle specie. In particolare, per i microrganismi, si intendono i
composti contenenti azoto e/o fosforo. Tutti questi elementi si trovano nelle acque di rifiuto domestiche in quantità sufficienti e bilanciate, mentre
possono presentarsi carenze nel caso di presenza nei liquami di acque di rifiuto industriali.
OBBLIGHI LEGISLATIVI
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Regole e limiti legislativi su:·consumi e approvvigionamento acqua;· consumi energetici; ·emissioni in atmosfera;·scarichi idrici;·rifiuti;·trasporto
merci;·prodotti chimici;·amianto;·policlorobifenili-policlorotrifenili;·sostanze lesive allo strato di ozono; rumore; impatto visivo.
OBIETTIVI AMBIENTALI
ARPAC
Gli obiettivi particolari che l'impresa si prefigge in ordine all'efficienza ambientale (Reg. 1836/93). Il fine ultimo ambientale complessivo, derivato
dalla politica ambientale, che un'organizzazione decide di perseguire e che è quantificato ove possibile (ISO 14001).
OBIETTIVO EDUCATIVO
ARPAV
Comportamento auspicabile migliorativo dei comportamenti scorretti rilevanti.
OBIETTIVO PER LA QUALITA'
VISION 2000
Qualcosa cui si aspira o a cui si mira relativo alla qualità.
OCEANOGRAFIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scienza che studia le grandi masse d’acqua, gli oceani e i mari, prendendo in considerazione l’origine de bacini oceanici, la fisica del mare e dei
fondali, la composizione chimica dell’acqua, il moto delle acque marine soggette alle forze interne ed esterne, le interazioni fra mare e
atmosfera, gli organismi che popolano il mare. L'oceanografia quindi comprende gli aspetti marini di parecchie discipline. Ma alcuni scienziati
oggi ritengono più opportuno separare la biologia marina dall’oceanografia, che verrebbe così a comprendere solo il rilievo dei fondali, lo studio
dei sedimenti e l’oceanografia fisica.
OCRICO (orizzonte del terreno)
ARPAV
Orizzonte superficiale povero in sostanza organica, di colore chiaro.
OCSE (OECD)
ARPAV
L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - con sede a Parigi - conta 29 paesi membri, prevalentemente del mondo
industrializzato, ma non solo. L'OCSE fornisce sostanzialmente un luogo di confronto delle esperienze e di discussione sulle principali
problematiche dello sviluppo, collaborando alla definizione e al coordinamento di politiche nazionali e internazionali attraverso una attività di
analisi e di ricerca.
ODN
ARPAV
Osservatorio per la Domanda di informazione proveniente dalla Normativa. Metadatabase nel quale sono state catalogate tutte le domande e
informazioni, derivanti in particolare da leggi e norme europee e nazionali individuate dai Centri Tematici Nazionali (CTN) del sistema
ANPA/ARPA/APPA.
ODORE
GLOSS. ENI
La sensazione corrispondente all'organo dell'olfatto. Odori caratteristici in campo industriale sono provocati dal fenolo, dall'idrogeno solforato e
dall'acido acetico; in ambiente domestico, odori caratteristici sono provocati dall'ammoniaca e dall'acido muriatico. Negli studi di impatto
ambientale, gli impatti da odore sono analizzati nella componente detta "Salute pubblica".
ODORIZZANTE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Sostanza dotata di odore intenso e caratteristico, generalmente a base di mercaptani, che si aggiunge al gas naturale e al GPL per assicurare
adeguati standard di sicurezza nella distribuzione e utilizzazione del gas. Facilitandone l'individuazione di un'eventuale perdita da tubazioni,
apparecchiature, ecc.
OFFSHORE
GLOSS. ENI
Aree marine distanti dalla costa. Si stima che esse contengano il 45% delle riserve mondiali di petrolio e gas. Per deep offshore si intendono le
aree con profondità superiori ai 200 metri.
OGGETTO DI NORMAZIONE
EN 45020:1998
Argomento da normalizzare. La normazione può essere limitata ad aspetti particolari di ciascun oggetto. Per esempio nel caso di calzature, le
dimensioni e la durata possono essere normalizzate separatamente.
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Nome
OGM
fonte
ARPAV
Organismi geneticamente modificati. Un organismo si definisce “geneticamente modificato” quando una parte del materiale genetico di cui è
composto viene modificata stabilmente mediante l’inserimento di porzioni di DNA provenienti da altri organismi. Tali modificazioni avvengono in
modo diverso da quanto si verifica in natura mediante incrocio e/o mediante ricombinazione genetica naturale.
OLIGOELEMENTO
GLOSS. ENI
OLIGOFOTICO
GLOSS. ENI
OLIO COMBUSTIBILE
GLOSS. ENI
OLIO LUBRIFICANTE USATO
GLOSS. ENI
Elemento chimico che, presente in minime quantità negli organismi viventi, vi esplica particolari e importanti funzioni.
I DDAP effettuano campagne di determinazione del contenuto di oligoelementi (iodio, fluoro, etc.) in alimenti ed acque destinate al consumo
umano.
Poco illuminato. È così definito l’ambiente sottomarino poco profondo, nel quale penetrano in forma molto ridotta le radiazioni luminose solari. In
questo ambiente prosperano solo alghe in grado di utilizzare le poche radiazioni luminose appartenenti alla gamma del blu. La sua estensione
dipende dalla trasparenza delle acque. è compresa fra 30/50 e 200/300 metri di profondità, dove la luminosità scompare totalmente (confronta
Afotico ed Eufotico).
Frazione pesante ottenuta dalla raffinazione del petrolio e utilizzata come combustibile per l’industria, le centrali termoelettriche e la propulsione
delle navi. è commercializzato nella qualità ATZ (Alto Tenore di Zolfo: 3-4% di zolfo in peso) il cui utilizzo viene progressivamente ridotto a
favore della qualità BTZ (Basso Tenore di Zolfo: 0,3-1% di zolfo in peso) che limita l’impatto ambientale del prodotto, dovuto alle emissioni di
anidride solforosa, ossidi di azoto e particolato.
Qualunque olio proveniente da basi minerali o sintetiche che, per effetto del suo utilizzo, subisce delle trasformazioni chimico-fisiche che ne
alterano la struttura originaria. Esso può essere contaminato da particelle metalliche prodotte dall’usura di componenti meccanici e da prodotti
della combustione o della decomposizione degli additivi. A salvaguardia dell’ambiente i lubrificanti usati vengono raccolti e riutilizzati, previa
riraffinazione, oppure utilizzati come combustibili in impianti che offrono adeguate garanzie.
OMBROFILO
ARPAV
Si definisce in questo modo una pianta che predilige ambienti naturali piovosi.
OMEORESI
STREAMS - TREVISIOL
Processo capace di mantenere un flusso dinamico ricorrente in un sistema biologico.
OMEOSTASI
STREAMS - TREVISIOL
Processo capace di mantenere uno stato stazionario in un sistema biologico.
OMEOTERMO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Si definiscono in questo modo gli animali che possiedono meccanismi di termoregolazione. La temperatura corporea degli omeotermi si mantiene
costante, indipendentemente dalla temperatura ambientale, subendo solo piccole variazioni, in rapporto al ritmo diurno di attività e di riposo;
variazioni maggiori si hanno in caso di letargo o di processi patologici. Sono omeotermi gli uccelli ed i mammiferi.
OMOLOGAZIONE
Vedi "approvazione". L'omologazione di tipo è un'approvazione basata su prove di tipo.
OMOLOGIA
EN 45020:1998
STREAMS - TREVISIOL
è una corrispondenza biunivoca tra gli elementi euclidei di un piano o dello spazio, tale da mantenere i birapporti, cioè il rapporto di due rapporti
semplici (ABC) / (ABD).
ONDA ELETTROMAGNETICA
GLOSS. ENI
E' costituita dalla vibrazione alternata nello spazio di un campo magnetico e di un campo elettrico, perpendicolari tra loro. Le o.e. rappresentano
un aspetto fondamentale della vita di tutti i giorni: la luce che noi vediamo è un'o.e. che arriva a noi dal sole. Queste onde, nel vuoto, viaggiano
alla velocità della luce, e possono attraversare diversi tipi di materiali a seconda della loro frequenze ed energia.
ONDE NOCIVE
Rappresentano tutti i tipi di onde elettromagnetica la cui intensità è troppo elevata per la salute dell'uomo.
OOLITI
GLOSS. ENI
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Aggregati di forma globulare di piccole dimensioni composti da un nucleo e da involucri in srati concentrici.
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Nome
fonte
OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE
UE
La persona o le persone responsabili di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa alimentare posta sotto il
loro controllo (art.3 proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare).
OPERE FLUVIALI O IDRAULICHE
ANPA
Comprendono un vasto insieme di opere ingegneristiche che incidono più o meno pesantemente sulla funzionalità dell’ecosistema fluviale; fanno
parzialmente eccezione gli interventi di ingegneria naturalistica, che fanno ampio ricorso alle capacità consolidanti delle piante. Tra le più
diffuse opere longitudinali (parallele all’asse fluviale) vi sono gli argini e le difese spondali; tra le opere trasversali (perpendicolare all’asse
fluviale), briglie, soglie, traverse, dighe, pennelli, deflettori; tra le opere di fondo le plateazioni, i rivestimenti e i cunettoni.
OPUS SIGNINUM
STREAMS - TREVISIOL
Rivestimento impermeabile usato per pavimenti, cisterne, ecc., costituito da frammenti di mattone e malta. Il suo nome deriva dalla città di Segni,
nel Lazio, da dove proveniva la calce usata per realizzarlo. (Vedi anche "cocciopesto").
ORDINE
ARPAV
ORGANISMI COMPETENTI
ARPAC
ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE
ARPAC
1° livello della Soil Taxonomy; la differenziazione tra gli ordini si basa sulla presenza o assenza dei principali orizzonti diagnostici.
Gli organismi designati dagli Stati membri in conformità dell'articolo 18 per svolgere i compiti indicati nel presente regolamento (Reg. 1836/93).
Organismo che effettua la certificazione di conformità (EN 45020:1998)
Enti pubblici o privati accreditati dal Sincert che rispondono ai requisiti previsti dalle norme UNI CEI. Tali organismi verificano che il sistema di
qualità o di gestione ambientale che un azienda ha messo in atto siano conformi a determinati standard rilasciando una "certificazione".
Esso può svolgere direttamente od affidare, sotto la propria responsabilità, le attività di ispezione e prova.
ORGANISMO
EN 45020:1998
ORGANISMO ACCREDITATO
EN 45020:1998
ORGANISMO DI NORMAZIONE
EN 45020:1998
ORGANISMO DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA'
EN 45020:1998
Ente Pubblico o Privato che ha compiti e strutture specifici. Esempi di organismi sono: organizzazioni, autorità, aziende, associazioni ed
istituzioni.
Organismo al quale è stato rilasciato l'accreditamento
Organismo con attività normativa, riconosciuto a livello nazionale, regionale o internazionale, la cui principale funzione, in applicazione del
proprio statuto, è la preparazione, l'approvazione o il recepimento di norme accessibili al pubblico.
Organismo che conduce la valutazione della conformità.
ORGANISMO GENETICAMENTE MODIFICATO
ARPAV
Vedi OGM.
ORGANIZZAZIONE
EN 45020:1998
Organismo costituito da altri organismi o persone che ha un proprio statuto e una sua amministrazione.
Insieme di persone e di mezzi con definite responsabilità, autorità ed interrelazioni. (VISION 2000). Ad esempio, società, associazione, impresa,
istituzione.
ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA, SCIENTIFICA E CULTURALE DELLE
NAZIONI UNITE
ARPAV
Vedi UNESCO.
ORGANIZZAZIONE MARITTIMA INTERNAZIONALE(IMO)
GLOSS. ENI
Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, creata nel 1959.
I suoi principali obiettivi sono lo sviluppo di misure internazionalmente accettate per migliorare la sicurezza in mare, la prevenzione
dell'inquinamento marino da parte delle petroliere, il miglioramento del traffico marittimo. L’IMO facilita, a livello internazionale, la stesura e
l'adozione di convenzioni, protocolli, codici di comportamento e raccomandazioni.
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO
ARPAV
Vedi WTO.
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Nome
fonte
ORIZZONTE (del terreno)
ARPAV
Strato del profilo, generalmente parallelo alla superficie, in cui si evidenziano gli effetti dei processi pedogenetici.
ORIZZONTE PROFONDO (del terreno)
ARPAV
ORIZZONTE SUPERFICIALE (del terreno)
ARPAV
E’ a designazione di tutti gli strati compresi fra l’orizzonte superficiale ed il substrato, denominati "B" e distinti mediante suffissi secondo le
modalità di genesi.
E’ lo strato posto a contatto con l’atmosfera; nei suoli coltivati coincide con lo strato interessato dalle normali lavorazioni, denominato "A" e
ulteriormente qualificato mediante suffisso "p" (ploughed=arato).
ORMONI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanze chimiche molto complesse, prodotte da alcune ghiandole (ghiandole endocrine, come ad esempio la tiroide, l’ipofisi, etc.) e riversate
direttamente nel sangue. Gli ormoni, trasportati in tutto il corpo per mezzo del sangue, stimolano solo certi organi e non altri, provocando in essi
reazioni specifiche. Per esempio lo sviluppo in altezza dell’uomo è regolato dall’ormone della crescita.
ORNITOCORIA
ANPA
Disseminazione ad opera di uccelli.
ORNITOLOGIA
ARPAV
Ramo della zoologia che studia gli uccelli.
ORNO-OSTRIETO O OSTRIETO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco di latifoglie in cui predominano il Carpino nero (Ostrya carpinifolia) e l'Orniello (Fraxinus ornus).
OROFITA
ARPAV
In botanica, pianta che vive e si propaga spontaneamente esclusivamente o prevalentemente nelle zone montuise.
OROGENESI
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Processo che porta alla creazione delle montagne.
ORTO BOTANICO
STREAMS - TREVISIOL
Area verde organizzata prevalentemente per lo studio e classificazione delle piante.
OSMOSI INVERSA
GLOSS. ENI
Tecnica usata nella desalificazione e nel trattamento delle acque di scarico; una soluzione salina viene spinta a pressione attraverso una
membrana porosa che impedisce il passaggio dei sali in essa disciolti, consentendo in tal modo di ottenere acqua pura da una parte e una
soluzione salina concentrata dall’altra.
OSSERVATORIO NAZIONALE DEI RIFIUTI
CONAI
Istituito presso il Ministero dell'Ambiente in attuazione all'Art. 26 del D.Lgs 22/1997 (Decreto Ronchi) allo scopo di garantire, in conformità alla
normativa vigente, la prevenzione della produzione della quantità, e della pericolosità dei rifiuti e la corretta gestione dei rifiuti, degli imballaggi e
dei rifiuti di imballaggio.
OSSERVATORIO ORNITOLOGICO
Postazione, in genere mimetizzata, adibita all’osservazione degli uccelli in aree protette.
GLOSS. ENI
OSSERVATORIO REGIONALE DEI RIFIUTI
ARPAV
Osservatorio, istituito presso l'ARPAV con Legge n. 93 del 23/03/2001, svolge funzione di raccolta, bonifica ed elaborazione dei dati sui Rifiuti
Urbani, in collaborazione della Regione Veneto.
OSSIDANTI
GLOSS. ENI
Composti chimici che, nelle reazioni, acquistano elettroni (Ossidoriduzione). Fra gli elementi, i più ossidanti sono l’ossigeno e il fluoro; fra i
composti, i perossidi, i nitrati, i clorati, i perclorati, i permanganati, ecc..
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Nome
fonte
OSSIDANTI FOTOCHIMICI
GLOSS. ENI
Composti chimici che, per azione della luce, sono in grado di promuovere una reazione di ossidazione (confronta Ossidoriduzione).
OSSIDAZIONE
GLOSS. ENI
(Ossidoriduzione)
OSSIDI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Composti binari, ovvero formati da due elementi, dei quali uno è sempre l’ossigeno. Alcuni ossidi sono le principali sostanze inquinanti
dell’atmosfera.
o. di azoto – (NOx) Prodotto dagli scarichi degli autoveicoli e dagli impianti di riscaldamento domestico. È in buona parte responsabile della
formazione dello smog ed è considerato uno dei principali inquinanti emessi durante i processi di combustione. Forma alcuni composti che si
considerano responsabili delle piogge acide.
o. di carbonio – (COx) Il monossido di carbonio (CO) è un gas prodotto dalla combustione dei composti organici quando è presente colo una
piccola quantità di ossigeno. È un inquinante che proviene dai gas di scarico e dagli impianti di combustione domestica ed industriale.
o. di zolfo – (SOx) Composto gassoso ad elevato potere inquinante, specialmente diffuso nelle aree urbane e industrializzate come prodotto di
combustione. La quantità di biossido di zolfo (SO2) nell’aria è un importante indice del grado generale dell’inquinamento atmosferico.
OSSIDORIDUZIONE
GLOSS. ENI
OSSIGENATI
GLOSS. ENI
In chimica viene così definita la reazione (detta redox) nella quale, mediante il trasferimento di elettroni da un atomo all’altro, quello che li
acquista (agente ossidante) acquisisce cariche negative e viene ridotto, mentre quello che li perde (agente riducente) acquisisce cariche
positive e viene ossidato. In biochimica, la teoria dell’ossidoriduzione spiega il processo di respirazione interna, ossia il meccanismo di
ossidazione intracellulare dei prodotti di scissione degli alimenti, quale fonte di energia per gli organismi viventi.
Sostanze (essenzialmente organiche) che contengono nella loro struttura carbonio, idrogeno ed anche ossigeno (alcoli, aldeidi, chetoni, eteri,
ecc.).
In campo petrolifero si indicano con questo termine dei componenti sintetici delle benzine (MTBE, ETBE, Alcool metilico, Alcool etilico), utilizzati
per migliorare la combustione nel motore e ridurre l’inquinamento allo scarico dovuto a idrocarburi incombusti e a monossido di carbonio.
In alcuni paesi, come il Brasile, si è fatto uso massiccio di alcool etilico, in alternativa alla benzina, ma solamente per ragioni autarchiche e come
sostegno all’agricoltura.
La fine delle sovvenzioni ha infatti diminuito l’uso dell’alcool etilico nell’autotrazione.
OVARIO
L'insieme dei carpelli che formano una cavità contenente gli ovuli.
OVERLAPPING
ANPA
GLOSS. ENI
Sistema di valutazione dell’impatto ambientale, mediante sovrapposizione di diverse carte tematiche relative ad un dato territorio (ad esempio,
carta dell’uso del suolo, più carta delle deposizioni al suolo degli inquinanti atmosferici).
OVULO
E' l'organo che darà origine al seme dopo la fecondazione.
OZONO
ANPA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Molecola triatomica dell’ossigeno (O3). Si presenta come un gas di odore penetrante; più solubile in acqua dell’ossigeno, tende facilmente a
trasformarsi nuovamente in ossigeno biatomico (O2) sviluppando ossigeno atomico (O) secondo la reazione: O3-O2+O
Per la sua capacità di liberare ossigeno atomico è usato come sbiancante, come disinfettante e per la potabilizzazione dell’acqua. L’ozono si
forma nell’atmosfera in presenza di scariche elettriche e di radiazioni ultraviolette ed è il gas presente nell’aria durante i temporali. L’atmosfera
ne contiene una quantità relativamente piccola, concentrata nella stratosfera, intorno ai 25 km di quota dove forma l’ozonosfera. Questa esile
“buccia gassosa” è in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette del sole e quelle ancora più penetranti capaci di produrre mutazioni genetiche
e tumore della pelle.
o., buco dell’ – Con questo termine si vuol fare riferimento allo squarcio verificatosi nello scudo di ozono e individuato sopra l’Antartide. Dal 1979
ad oggi l’ozono sul Polo sud si è quasi dimezzato. Molti indizi portano a incriminare gli idrati di fluoro-cloro-carbonio chiamati comunemente CFC
che vengono abbondantemente usati come propellenti per le bombolette spray di deodoranti, di lacche per capelli, di profumi, di detergenti per
uso domestico e di alcuni insetticidi. I CFC sono gas molto leggeri, salgono a grande altezza e si concentrano tra i 20-30 km nella stratosfera.
Qui demoliscono la molecola triatomica di ozono strappandole un atomo di ossigeno. Questo meccanismo è ipotizzato dai chimici e dai fisici per
spiegare la recente diminuzione di ozono riscontrato. Si è anche scoperta una oscillazione dell’ozono antartico ogni 28 mesi, a cui si
sovrappongono variazioni annuali e ogni 11 anni in concomitanza con l’attività del sole. In ogni caso mancano ancora prove indiscutibili per
arrivare ad una condanna definitiva dei CFC ma, nel dubbio, conviene far opera di prevenzione. Partendo da questo punto di vista molti Paesi
hanno dichiarato guerra al gas delle bombolette già da parecchi anni; tra i primi gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania federale che dal 1976 ad
oggi ha dimezzato i consumi di CFC. L’Italia, con più incertezze resistenze, segue le direttive CE, mentre l’industria cerca soluzioni alternative e
converte progressivamente gli impianti.
o., inquinante atmosferico secondario – Questo gas, in condizioni normali non è presente negli strati bassi dell’atmosfera ma vi si può formare
per effetto di una serie di reazioni chimiche a partire da quella tra l’ossido di azoto (NO) e l’ossigeno dell’aria. In questo caso si accumula come
inquinante secondario.
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Nome
fonte
PAA
ANPA
Programma di Azione Ambientale.
PAC
ARPAV
Politica Agricola Comune. Insieme delle Politiche attuate per il sostegno e lo sviluppo delle attività agricole nella UE.
PACCIAMATURA
ANPA
Quando il termine è riferito alle operazioni di semina indica la protezione del terreno realizzata con diversi materiali coibenti, degradabili o no,
scelti in relazione al costo ed alla facilità di reperimento (segatura stagionata, paglia, fogliame, stuoie, film di pellicola, teli di iuta, "tessuto non
tessuto", ecc.) allo scopo esclusivo di proteggere i seme dal freddo e dalla disidratazione del suolo.
PAESAGGIO
GLOSS. ENI
Insieme di elementi biotici e abiotici, naturalistici e antropici, considerati da un punto di vista percettivo ed estetico. Comprende la generalità dei
beni ambientali. Spesso erroneamente confuso con panorama o percezione visiva. Definibile come sistema di ecosistemi, in cui si possono
distinguere sottosistemi detti ecotessuti.
PALEOALVEO
ARPAV
Residuo di un antico corso fluviale.
PALEOGEOGRAFIA
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Distribuzione delle terre e dei mari nei diversi periodi della storia della terra.
PALEONTOLOGIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scienza che studia i resti fossili di organismi animali e vegetali che hanno popolato la terra in epoche anteriori a quella attuale. La paleontologia
si divide in paleozoologia (studio dei fossili animali), paleobotanica (studio dei fossili vegetali) e paleoantropologia, che compie ricerche sui
reperti fossili umani delle epoche arcaiche.
PALIZZATE
GLOSS. ENI
Sono costituite da pali di essenze forti (castagno, robinia e rovere) infissi nel suolo. Vengono utilizzate in operazioni di ripristino (Ripristini
ambientali) e stabilizzazione superficiale dei terreni; in particolare, per la formazione di gradoni, il contenimento del terreno rimosso e la
protezione di argini.
PALUDE
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Tratto di terreno pianeggiante ricoperto in permanenza dalle acque. Le paludi sono generate dalla mancanza di un normale deflusso delle
acque, data la conformazione del terreno oppure dal lento prosciugamento di un antico lago, mare, laguna.
PAN EUROPEAN FOREST CERTIFICATION
Vedi PEFC.
PANNE DI CONTENIMENTO
ARPAV
Manufatti galleggianti di materiale sintetico che hanno la funzione di formare una barriera (Barriera artificiale di contenimento) circoscritta, entro
la quale una macchia di petrolio, versata accidentalmente, può essere racchiusa e bloccata, impedendone il processo di spandimento
superficiale.
PANORAMA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Originariamente, questo termine greco indicava un dipinto semicircolare usato negli allestimenti scenici e disposto in modo che lo spettatore,
posto al suo centro, potesse con facilità contemplarne ogni elemento; si trattava, pertanto, di un grande fondale ricurvo atto a simulare il cielo o
un paesaggio negli spettacoli teatrali. Successivamente, pur mantenendo anche tale significato, l’accezione del vocabolo si è allargata: questo
termine, oggi, indica infatti un’ampia veduta generale e complessiva di un luogo o di una zona, che si offre solitamente da una posizione elevata;
essendo il panorama più o meno apprezzabile soprattutto dal punto di vista estetico e turistico dà inevitabilmente adito a giudizi soggettivi,
dipendenti dall’osservatore e dal contesto storico-sociale. Ampliando ulteriormente il proprio valore semantico, questa parola può anche indicare
il quadro d’insieme che può venire offerto di un fenomeno complesso, dato attraverso una rassegna e un resoconto esaurienti (seppure a titolo
informativo) di elementi, dati, problemi e situazioni del fenomeno stesso (per esempio il panorama delle più recenti scoperte scientifiche, etc.).
PARADIGMA "SUOLO-PAESAGGIO"
ARPAV
Espressione che indica come sia possibile prevedere alcune delle caratteristiche del suolo attraverso l’esame del paesaggio. Principio che si
fonda sulla constatazione che i fattori della pedogenesi sono gli stessi, eccetto per le forze endogene, a quelli della morfogenesi.
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Nome
fonte
PARADIGMA "SUOLO-RISPOSTA ALL’USO"
ARPAV
Espressione che indica come sia possibile prevedere la risposta all’uso del suolo conoscendone caratteri e qualità funzionali. Principio che si
fonda sulla constatazione che suoli simili per caratteri e qualità, posti in ambienti climatici simili e trattati con uguali agrotecniche, possiedono
attitudini e limitazioni d'uso analoghe.
PARAMETRO
GLOSS. SCHEDA 2000
Specie (chimica, fisica, ecc.) oggetto d'identificazione qualitativa e/o di misura quantitativa. Vanno inseriti solamente i numeri relativi ai parametri
che fanno parte dei rapporti di prova, indipendentemente da numeri operativamente effettuati per produrre i referti stessi. Alla voce parametri
fisici determinati non vanno conteggiate le misure di radioattività e quelle relative all’amianto, che devono essere inserite nello specifico capitolo.
PARAMETRO AMBIENTALE
REGIONE UMBRIA; GLOSS. ENI
Grandezza convenzionale che misura il valore assunto da una data variabile ambientale (ad esempio, la concentrazione di ossigeno nell'acqua,
la sua percentuale di saturazione, il livello sonoro espresso in decibel, il traffico orario, ecc.).Insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e del
substrato, che determinano la fisionomia di un determinato ambiente o biotopo, creando specifici riflessi per l’instaurarsi delle biocenosi.
PARASSITISMO
GLOSS. ENI
PARASSITOIDE
ANPA
Relazione di tipo antagonistico tra due organismi, uno dei quali vive a spese dell’altro, danneggiandolo, per un tempo più o meno lungo.
Organismo che si sviluppa a spese di un altro organismo ma che, contrariamente al vero parassita, ne causa la morte.
PARCHI URBANI
STREAMS - TREVISIOL
aree verdi urbane costruite per uso pubblico, sia con valenza mono o polifunzionale, che con finalità ornamentali. Essi sono in rapporto con
strutture urbane diverse (strade, piazze, edifici pubblici, ecc.) sono ben identificati e in genere recintati. Possono essere a loro volta classificati
in base al carattere o funzione prevalente: parchi storico - architettonici, orti botanici, parchi ricreativi - culturali e parchi sportivi.
PARCO
GLOSS. ENI
Area protetta destinata a conservare (a fini scientifici e culturali, ma anche ricreativi) aspetti naturalistici di particolare interesse (Paesaggio) e
specie selvatiche animali e vegetali, in ambienti tipici di una data regione. La salvaguardia di questo patrimonio naturale avviene mediante leggi
che ne impediscono ogni forma di distruzione o di alterazione.
PARENCHIMA
ANPA
Tessuto consistente di cellule viventi a parete sottile, sovente con spazi intercellulari, non molto differenziato.
PARERE
GLOSS. SCHEDA 2000
Valutazione scritta, generalmente richiesta dalla pubblica amministrazione (Regione, Provincia, Comune, ecc.) ai sensi della normativa nazionale
e/o regionale o richiesta da altri soggetti pubblici e/o privati (es. interrogazioni parlamentari, associazioni ambientaliste, segnalazione di privati,
ecc.).Alla voce pareri vanno inserite quelle valutazioni scritte che, recependo relazione/rapporto/verbale di prelevamento d'ispezione o esito
d'accertamenti analitici, sviluppano e/o completano il procedimento amministrativo. Non va considerato parere il semplice giudizio di conformità in
una analisi o in una perizia. Sono considerate attività similari ai pareri, ai fini della compilazione della scheda, le istruttorie, le relazioni tecniche.
PARTECIPANTE IN UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA'
EN 45020:1998
Organismo di valutazione della conformità che opera secondo le regole di un sistema di valutazione senza avere la facoltà di prendere parte
alla relativa gestione.
PARTEINTERESSATA
UNI EN ISO 9000:2000
Persona o gruppo di persone aventi un interesse nelle prestazioni o nel successo di un'organizzazione. Ad esempio, i clienti, i proprietari, i
dipendenti dell'organizzazione, i fornitori, le banche, i sindacati, ecc..
PARTENARIATO
ANPA
PARTENOGENESI
ANPA
Nel contesto dei Fondi Strutturali, il temine può riferirsi a due diversi contesti:
Il regolamento(CEE) n.2081/93 del Consiglio all'articolo 4, primo paragrafo recita: "L'azione comunitaria è complementare alle azioni nazionali
corrispondenti o vi contribuisce. Ciò è il risultato della stretta concertazione tra la Commissione, lo Stato membro interessato, le autorità e gli
organismi competenti - comprese (…) le parti economiche e sociali - designati dallo Stato membro a livello nazionale, regionale, locale o altro
(…)" Tale concertazione è denominata partnership. L'articolo 4, paragrafo 1 afferma anche che "la partnership è operante in fatto di
preparazione e finanziamento, nonché di valutazione ex ante, sorveglianza e valutazione ex post delle azioni"
Il partenariato che approva il Quadro comunitario di Sostegno e il Documento Unico di Programmazione è composto dalla Commissione degli Stati
membri.
Sviluppo di una pianta da un gamete apolide senza fecondazione.
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Nome
PARTICOLATO
fonte
GLOSS. ENI
Si distingue in:
- particelle solide molto piccole presenti nei fumi degli impianti di combustione alimentati a carbone o ad olio combustibile;
- particelle carboniose presenti nei gas di scarico dei motori a combustione interna, specialmente diesel, dovute alla combustione incompleta del
carburante.
PARTICOLATO SOSPESO TOTALE
GLOSS. ENI
Vedi PST
PARTITORI
STREAMS - TREVISIOL
erano grandi serbatoi che ricalcavano il modello tecnico del "Castellum acquae" romano e servivano a raccogliere le acque suddividendole
successivamente nelle varie direzioni e utenze. Erano impiegati soprattutto nel centro urbano.
PASCOLO
ARPAV
Terreno con abbondante erba adibito al pascolo degli animali. SIN: prateria, prato.
PASSIVITÀ AMBIENTALI
ARPAC
Saldo negativo che tutte le attività potenzialmente a rischio per l’ambiente dovrebbero mettere in bilancio. L’esistenza di una passività ambientale
può avere ripercussioni - non solo economiche - molto ampie, nel senso che essa non coinvolge soltanto il responsabile diretto (in termini
materiali e/o giuridici) dell’attività dannosa o pericolosa, ma anche tutti coloro che subentrano nella predetta attività (vedi bonifica e danno
ambientale).
PATOGENO
STREAMS - TREVISIOL
portatore di una malattia, specificatamente per l’uomo. Con riferimento ai microrganismi patogeni (batteri e virus), c’è da evidenziare che essi si
sviluppano solo in animali a sangue caldo (circa 37 °C), possono sopravvivere per un certo tempo anche in ambiente esterno, tuttavia sono
soggetti ad un relativamente rapido processo di scomparsa. I microrganismi patogeni sono prodotti, oltre che da individui malati, anche dai
cosiddetti portatori sani, che cioè non presentano alcun sintomo apparente di malattia.
PATTI TERRITORIALI
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Il patto territoriale è basato sull'accordo che si costruisce tra differenti soggetti locali imprese, enti locali, associazioni industriali e del lavoro,
ecc, e che è volto ad individuare obiettivi di sviluppo condivisi, da realizzare attuando programmi di interventi produttivi ed infrastrutturali tra loro
integrati. Più in particolare, lo strumento è definito dall'art. 2, comma 203 legge 662/1996 .
PCB
ARPAV
Policlobifenili. I policlorobifenili (PCB) sono misture di sostanze chimiche organiche che possiedono una struttura chimica di base e proprietà
fisiche molto simili tra loro. Dal 1977 negli Stati Uniti la produzione, l’utilizzazione e la commercializzazione dei PCB è stata proibita a causa
dell’accertata tossicità e della persistenza nell’ambiente, nel quale sono ancora diffusamente rintracciabili. Prima che la produzione venisse
sospesa si calcola che sia stato prodotto quasi un miliardo di tonnellate di PCB. L'Environmental Protection Agency (EPA) americana ha
identificato la presenza di PCB in almeno 500 dei 1598 siti monitorati. Per le loro caratteristiche chimiche, infatti, i PCB si accumulano nel suolo,
nei vegetali, negli organismi animali in modo proporzionale al livello occupato nella catena alimentare e sono pertanto reperibili in gruppi molto
ampi di popolazione anche nelle aree più remote del pianeta.
I PCB sono stati utilizzati in un grandissimo numero di applicazioni industriali e commerciali, dai conduttori elettrici e termici alle attrezzature
idrauliche. Sono stati usati nelle vernici come plastificanti, nei pigmenti, nei coloranti, nei manufatti in plastica e gomma e in molte altre
applicazioni.
L'esposizione a PCB è stata associata a manifestazioni cutanee simili all'acne nell'adulto e a modificazioni del sistema immunitario e
comportamentali nel bambino. E' stata dimostrata una capacità cancerogena nell'animale da esperimento. Lo IARC ha classificato i PCB come 2A
(cancerogeno probabile).
PCDA
ARPAV
PCDD
GLOSS. ENI
Processo metodologico base per assicurare le attività fondamentali di miglioramento. Si realizza attraverso un'azione ciclica costituita da 4 fasi
fondamentali: PLAN (pianificare, preparare a fondo)DO (fare ciò che si è deciso nella fase di plan)CHECK (verificare i risultati, confrontandoli
con ciò che si è deciso nella fase di Plan)ACT (decidere di mantenere o correggere).
Policlorodibenzodiossine.
PCDF
GLOSS. ENI
Policlorodibenzofurani.
PECCETA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Bosco di aghifoglie con prevalenza di Abete rosso (Picea excelsa).
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Nome
fonte
PECILOTERMO
Vedi eterotermo.
PEDOGENESI
ARPAV
Processo di formazione del suolo a partire per lo più da detriti minerali provenienti dalla disgregazione delle rocce (substrato pedogenetico). Si
realizza attraverso processi di trasformazione, accumulo, perdita e traslocazione dovuti ad un insieme di fattori (detti fattori pedogenetici):
clima, morfologia, roccia, esseri viventi, tempo.
PEDOLOGIA
GLOSS. ENI
Branca della scienza che studia i suoli e ne quantifica i parametri per uso mineralogico, geologico, agricolo, geotecnico. Mediante la
classificazione e la correlazione fra questi parametri e i diversi tipi di suolo, si è in grado di valorizzarne la peculiarità e di ottimizzarne le
funzioni. La pedologia, usualmente applicata in agricoltura, giardinaggio, ripopolamento di versanti, ecc. trova spazio nei ripristini di terreni dopo
l’interramento di condotte.
PEFC
ARPAV
Pan European Forest Certification. Associazione per la definizione di standard di valutazione della gestione forestale sostenibile (GFS).
PELAGICO
GLOSS. ENI
Di mare aperto. Riferito normalmente alla regione oceanica nella quale si distinguono, in successione, dalla superficie verso le acque più
profonde:
una regione epipelagica, dalla superficie fino a circa 50 metri di profondità;
una regione mesopelagica, tra 50 e 200 metri di profondità;
una regione batipelagica, tra 200 e 2.500 o 3.000 metri di profondità;
una regione abissopelagica, tra 2.500 o 3.000 e 6.000 metri di profondità;
una regione adopelagica, oltre 6.000 metri di profondità.
PELO LIBERO
STREAMS - TREVISIOL
sistema di adduzione usato molto spesso negli acquedotti romani, costituito da canali con una pendenza costante, che permettevano il trasporto
dell’acqua per mezzo della sola forza di gravità, e una pressione in superficie pari a quella atmosferica. E’ stato ormai abbandonato, per
questioni igieniche, di convenienza costruttiva e di esercizio.
PENDANA
ARPAV
Edificio di montagna delle zone d'alpeggio adibito a ricovero per il bestiame.
PERCEZIONE
STREAMS - TREVISIOL
PERCOLATO
GLOSS. META S.p.A. Modena
l’atto del prendere coscienza di una realtà, o la sequenza di eventi sensoriali che trasmettono delle informazioni su oggetti o ambiente.
Liquido inquinante originato per la maggior parte da acque piovane che s'infiltrano all'interno dell'ammasso dei rifiuti delle discariche.
PERCOLATO DA DISCARICA RIFIUTI
GLOSS. ENI
Materiale liquido che cola alla base delle discariche dei rifiuti.
Dopo aver subìto numerose trasformazioni biologiche, il materiale organico iniziale è in gran parte trasformato in acidi organici (Acido). La
componente inorganica contiene in genere metalli pesanti (vedi).
PERICARPO
ANPA
Nelle Angiosperme è un involucro che circonda i semi, derivante dalla trasformazione delle pareti dell'ovario dopo la fecondazione. Il pericarpo è
formato da tre strati: epicarpo, mesocarpo (rispettivamente buccia e polpa nei frutti carnosi) ed endocarpo (il più interno a contatto con i semi).
Può risultare secco, duro oppure fresco.
PERICOLO O ELEMENTO DI PERICOLO
UE
agente biologico, chimico o fisico contenuto in un alimento o mangime o condizione in cui un alimento o un mangime si trova, in grado di
provocare un effetto nocivo sulla salute (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla Legislazione alimentare)
PERIODO DI VALIDITA'
EN 45020:1998
Periodo di tempo durante il quale un documento normativo è valido e che intercorre dalla data di entrata in vigore decisa dall'organismo emittente
fino alla data in cui esso viene ritirato o sostituito.
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Nome
fonte
PERIPHYTON
ANPA
Tale termine è ormai entrato nell’uso comune per indicare genericamente una complessa comunità di microrganismi che vivono aderenti a
substrati immersi di diversa natura. È in uso definire come facenti parte del periphyton sia gli organismi che aderiscono al substrato sia quelli
che penetrano o si muovono all’interno della maglia costituita degli altri organismi sessili. Fanno parte del periphyton, microalghe, funghi, batteri e
protozoi. Per feltro perifitico ci si riferisce allo strato di periphyton visibile o, quantomeno, rilevabile al tatto presente su ciottoli e substrati
stabilmente immersi. Le alghe macroscopiche (es. ciuffi di alghe filamentose) di norma non vengono incluse nel periphyton, ma nelle idrofite in
senso lato, o nelle macrofite acquatiche. Esse, tuttavia, ai fini dell’I.F.F., vengono considerate appartenenti al periphyton.
PERMEABILITÀ
STREAMS - TREVISIOL
capacità dei suoli di lasciar filtrare le acque. La legge di Darcy, dal nome del suo ideatore, l’ingegnere dei Ponts e Chausseé Henry Darcy,
stabilisce il coefficiente di permeabilità k che caratterizza la predisposizione di un suolo all’infiltrazione.
PERMEABILITÀ/CONDUCIBILITÀ IDRAULICA
GLOSS. ENI
Capacità di un suolo ad essere attraversato da un fluido senza danni alle strutture. La conducibilità idraulica è la velocità di un flusso di acqua
nell'attraversare l'unità di superficie di un suolo e si misura in litri/giorno.
PERMESSI DI EMISSIONE
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Strumenti di politica ambientale che attribuiscono un diritto di emissione ai loro possessori. L’Autorità di governo emette un numero di permessi
coerente con il livello complessivo prestabilito di emissioni. Il proprietario dei permessi può scegliere di utilizzarli – emettendo una quantità di
emissioni corrispondente a quella consentita dal singolo permesso moltiplicata per il numero di permessi posseduti – o di venderli. Si viene così
a creare un mercato dei permessi il cui prezzo rifletterà il costo marginale di abbattimento delle emissioni. Questo costo viene minimizzato, per il
sistema nel suo complesso, grazie alla possibilità di ridurre le emissioni laddove l’abbattimento è meno oneroso: i soggetti per i quali è meno
costoso abbattere ridurranno infatti le emissioni in misura relativamente maggiore e venderanno i permessi a coloro per i quali l’abbattimento è
più oneroso. Nell’ultimo decennio sono state avviate varie esperienze di utilizzo di questo meccanismo per problemi di inquinamento locale e
nazionale di varia natura. L’Unione Europea intende avvalersi principalmente di tale strumento per contenere le emissioni di gas serra del settore
industriale.
PERMESSI DI INQUINAMENTO NEGOZIABILI
GLOSS. ENI
Permessi ad inquinare concessi dall'autorità pubblica alle imprese. Lo Stato prima definisce un livello di inquinamento accettabile, in termini di
emissioni o accumulo nell'ambiente, poi alloca alle diverse aziende una quantità di permessi ad inquinare, corrispondente complessivamente a
tale livello accettabile. Spesso l'allocazione iniziale di permessi tra le diverse aziende avviene sulla base delle emissioni inquinanti passate. Una
volta acquisiti i permessi, l'impresa dispone di un diritto ad inquinare nella misura definita dal numero di permessi di cui è in possesso. Qualora
l'impresa riesca, ad esempio grazie alla tecnologia, ad inquinare meno del livello consentito dai permessi, può cederne la parte in eccesso ad
altre imprese, ossia negoziarli secondo un calcolo di convenienza economica. Tale cessione di permessi può avvenire internamente alla stessa
azienda, oppure anche all'esterno (confronta Inquinamento, livello ottimale di).
PERSONE ESPOSTE PER MOTIVI PROFESSIONALI
GLOSS. RADIAZIONI
persone che in una zona controllata effettuano abitualmente un lavoro che le espone al pericolo derivante dalle radiazioni ionizzanti.
PESCA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Attività economica che sfrutta le risorse animali delle acque marine o interne per l’alimentazione. La pesca è considerata fra le attività
economiche primarie (insieme con l’agricoltura) ed è oggi praticata a scala industriale con natanti a motore che fanno capo ad attrezzati porti
pescherecci. Si distingue fra pesca costiera o ravvicinata (effettuata con natanti di piccola stazza che salpano e tornano al porto con
frequenza anche giornaliera), pesca d’altura (che s svolge a raggio più ampio e per periodi superiori a tre giorni), e pesca oceanica (realizzata
con mezzi dotati di frigorifero, capaci di stare in mare anche per mesi). L’attività di pesca da parte dell’uomo va considerata, all’interno
dell’ecosistema oceanico globale, come un prelievo ecologico. Affinché questo prelievo non depauperi in modo eccessivo e indiscriminato le
risorse ittiche, è necessario che venga commisurato all’effettiva produttività dell’ecosistema (il che, purtroppo, avviene di rado). Per evitare
prelievi eccessivi si tende a stipulare contratti internazionali tra i paesi costieri, cercando di adeguare il prelievo concesso alla produttività, che
viene valutata con stime e indagini il più possibile obiettive.
PEST
ARPAV
Prospettiva Europea di Sviluppo Territoriale. "Verso uno sviluppo territoriale equilibrato e sostenibile dell'Unione europea" è il sottotitolo che
connota, con termini difficilmente equivocabili, il documento politico approvato a Potsdam nel maggio 1999 dal Consiglio informale dei ministri
responsabili dell'assetto del territorio nei 15 Stati membri dell'Unione.
Lo Schema di sviluppo è l'esito di un processo decennale di elaborazione e di collaborazione tecnico-politica sui temi del territorio.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
PETROLIO
fonte
GLOSS. ENI
Olio di pietra, dal latino petra e oleum, è un liquido denso, vischioso, dall’odore caratteristico e di colore variante da giallo-bruno a nerastro. Il
petrolio è costituito da una miscela di idrocarburi naturali liquidi (olio) e, in proporzione molto minore, gassosi (gas naturale) e solidi (bitumi e
asfalti).
Il petrolio si concentra in rocce serbatoio, ossia in volumi circoscritti del sottosuolo dove particolari conformazioni delle rocce porose e delle
sovrastanti rocce impermeabili, definite trappole, ne impediscono la dispersione verso la superficie.
La composizione dell’olio ha caratteristiche chimico-fisiche molto diverse, a seconda della provincia petrolifera di provenienza, che variano da
quelle degli oli pregiati leggeri (>30°API), con basso contenuto di zolfo, a quelli degli oli pesanti (<20°API) con alto tenore di zolfo e diminuito
valore commerciale. La formazione del petrolio deriva principalmente dall’alterazione termica nei tempi geologici della materia organica contenuta
nelle rocce madri durante il loro seppellimento nei bacini sedimentari. La stragrande maggioranza delle riserve originarie di olio (oltre il 90%)
sono contenute in 1.330 grandi giacimenti che rappresentano solo il 3,2% degli oltre 41.000 giacimenti finora scoperti.
La produzione è aumentata di otto volte negli ultimi 50 anni. Il petrolio contribuisce con il 40% al fabbisogno mondiale di energia collocandosi al
primo posto tra le fonti primarie di energia, seguito dal carbone (27%), dal gas naturale (23%) e dall'energia elettrica (10%). Le sue riserve
attuali, stimate attorno a 140 miliardi di tonnellate, 2/3 delle quali localizzate nel Medio Oriente, hanno una durata di circa 40 anni e si sono
notevolmente accresciute rispetto al 1970, quando la durata delle stesse era prevista attorno ai 30 anni.
La genesi del petrolio era dibattuta fin dall'inizio del 1800 fra i sostenitori di un'origine inorganica (il petrolio sarebbe un prodotto dell'attività di
rocce fuse o magmi) e gli assertori di un’origine organica (il petrolio sarebbe derivato dalla decomposizione di organismi fossilizzati nelle rocce).
Negli anni Settanta i risultati di moderne e approfondite ricerche geochimiche, di esperimenti di laboratorio e di studi e osservazioni geologiche,
hanno dimostrato in modo inconfutabile che i depositi di olio e gas del mondo si sono originati, principalmente, per un lento processo di
alterazione termica della materia organica dispersa nelle rocce sedimentarie. In pratica, durante lo sprofondamento delle rocce madri nei bacini
sedimentari, si genera gas batterico nella prima fase di seppellimento a basse temperature (<50°C) e successivamente, per progressivo
aumento della temperatura, olio e gas umidi ed infine, nella fase finale dell'alterazione termica della materia organica, solo gas secco. Le
moderne conoscenze sull'origine del petrolio hanno avuto importanti risvolti pratici sull'esplorazione petrolifera che è stata indirizzata, in modo
più selettivo, verso le aree in cui si sono verificate le condizioni più favorevoli alla formazione e all'accumulo del petrolio.
PFR
Punti Focali Regionali. Sono responsabili del coordinamento delle attività operative di ciascuna Regione o Provincia nell'ambito del Sistema
Informativo Ambientale Nazione.
PH
ANPA
HUMUS FORESTALI - ED.
CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA
DI TRENTO
E’ definito come il logaritmo negativo della concentrazione di ioni idrogeno presenti in una soluzione.
PHYLUM
In termini tassonomici è un raggruppamento di classi (plurale phyla).
PIANA TIDALE
ANPA
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Estese aree costiere fangose che vengono sommerse durante le fasi di alta marea.
PIANI DI ASSESTAMENTO FORESTALE
Vedi Piano di Riordino Forestale.
PIANIFICAZIONE AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL
è un potente strumento di ottimizzazione del rapporto uomo - ambiente nella prospettiva di una più lunga gestione del territorio (sostenibilità). Ed
è correlata alla salvaguardia ed alla produzione di valori territoriali.
PIANIFICAZIONE DELLA QUALITA'
UNI EN ISO 9000:2000
parte della gestione per la qualità mirata a stabilire gli obiettivi per la qualità e a specificare i processi operativi e le relative risorse necessari per
conseguire gli obiettivi
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
GLOSS. ENI
Attività che porta a progettare l’utilizzo ottimale del territorio, tenendo conto di una serie di fattori economici, demografici e ambientali, in modo da
mantenere, nel tempo, un equilibrio positivo fra l’uomo e l’ecosistema, senza superare la capacità di quest’ultimo, di assorbire l’impatto
ambientale antropico.
PIANO AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL
strumento urbanistico che assicura la produzione e riproduzione delle essenziali risorse naturali, come pure la conservazione dei beni e valori
presenti sul territorio.
PIANO D’EMERGENZA
GLOSS. ENI
Strumento della politica ambientale e di sicurezza, consistente in un programma preorganizzato, avente lo scopo di ridurre le conseguenze
dannose per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente, di un evento accidentale originato da installazioni o da attività in corso. Esso coordina ed
ottimizza le capacità e le risorse disponibili, nelle sedi principali e in quelle periferiche. Un piano di emergenza deve includere le responsabilità e
le autorità, le azioni da intraprendere nelle diverse situazioni e i piani di comunicazione interna ed esterna.
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Nome
PIANO DELLA QUALITA'
fonte
GLOSS. FEDERLEGNO
Documento che precisa le modalità operative, le risorse e le sequenze di attività che influenzano la qualità di un determinato prodotto o servizio.
PIANO DI DISINQUINAMENTO
PROVINCIA TORINO
Piano predisposto dal Ministero dell'Ambiente, d'intesa con le regioni interessate, deliberato dal Consiglio dei Ministri ed approvato con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri, contenente gli interventi necessari per il risanamento delle aree dichiarate ad "elevato rischio di crisi
ambientale".
PIANO DI RECUPERO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
(PR) Piano di iniziativa pubblica o privata per favorire il recupero del patrimonio esistente, indipendentemente dal valore storico/artistico, ma per
la riqualificazione di aree degradate.
PIANO DI RIORDINO FORESTALE
ARPAV
Piano istituito con LR n.25 del 27/06/97: strumento gestionale innovativo che si integra con i Piani di riassetto forestale esistenti, nell'ambito della
pianificazione forestale generale. Obiettivo di tali piani consiste in una corretta gestione del territorio silvo-pastorale.
PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO
GLOSS. ENI
Strumento di pianificazione che definisce le politiche e i criteri di risanamento dei livelli di rumore, presenti in aree del territorio critiche, dal punto
di vista acustico.
PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
GLOSS. ENI
PIANO DI RISANAMENTO DELLE ACQUE
GLOSS. ENI
Strumento di pianificazione che definisce le politiche e i criteri di risanamento della qualità dell'aria (Aria, livelli di qualità dell’) nelle zone urbane e
industriali.
Strumento di pianificazione che definisce gli obiettivi e le modalità di risanamento delle risorse idriche, superficiali e sotterranee, di un
determinato territorio e che indica le necessità finanziarie per le operazioni di risanamento pianificate.
PIANO EDUCATIVO
ARPAV
Sistema prescritto di obiettivi educativi, di azioni educative da intraprendere per realizzarli, di conseguenti attività mirate di tipo organizzativo e
strategico e di fabbisogni di risorse.
PIANTUMAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Uso del suolo per le colture vegetali d’alto fusto, che vengono introdotte in un’area definita dopo la sovrappopolazione nella zona nella zona di
terreno produttivo e adatto. In molti casi serve per opere di ripristino ambientale nei pressi di discariche e sui versanti soggetti a periodico taglio
degli alberi, per mantenere inalterato l’equilibrio ecologico.
PIANURA ALLUVIONALE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Pianura costeggiante un fiume e formata dal deposito di sedimenti trasportati dal fiume stesso, periodicamente inondata dalle sue acque con
l’aggiunta di altri sedimenti. Le frequenti inondazioni promuovono il ricambio dello strato superficiale del terreno, favorendo la coltivazione del
suolo. Classico esempio di pianura alluvionale è la Pianura Padana, formata dai depositi del Po e dei suoi affluenti. Con l’accumulo dei materiali
non di rado l’alveo si innalza sulla campagna circostante e può dar luogo, in seguito, ad una piena e, per rottura degli argini, a inondazioni e
alluvioni che provocano gravi danni. È il caso caratteristico del Po che, nel tratto terminale, ha assunto un letto "pensile", cioè sopraelevato di
vari metri.
PIATTAFORMA CONTINENTALE
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Regione costiera delle terre emerse coperta dalle acque che si prolunga in mare fino all'inizio della scarpata continentale. L'estensione massima
della piattaforma continentale è di 200 Km; la sua profondità non supera in media i 180 m.
PIENA
ANPA
PIENA ECCEZIONALE
ANPA
Quando il corso d’acqua supera determinati livelli prefissati dagli idrometri. Un periodo di acque alte.
Condizioni idrologiche episodiche del corso d’acqua in situazioni eccezionali coincidenti col massimo trasporto liquido. La frequenza può essere
anche più che centenaria.
PIEZOMETRICA (linea)
ARPAV
linea che individua in ogni punto di un condotto la pressione totale posseduta dal liquido che vi scorre
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Nome
fonte
PIEZOMETRO
GLOSS. ENI
Strumento che, inserito all’interno di un foro di sondaggio (Pozzo piezometrico) dei terreni investigati, misura il livello di falda. Viene utilizzato per
applicazioni geotecniche, ambientali e idrogeologiche.
PIOGGE ACIDE
ARPAV
Alcuni prodotti della combustione che si sviluppano dagli impianti industriali, dal riscaldamento domestico o dal traffico urbano come gli ossidi di
zolfo o di azoto vengono assorbiti nella pioggia, nella neve o nella nebbia, trasformandosi in potenti acidi: l’acido solforico e l’acido nitrico.
Ricadendo al suolo possono provocare danni all’uomo e all’ambiente. Quando il tempo è asciutto, le sostanze acide possono venire incorporate
nelle polveri o nei fumi.
PIOMBO
ARPAV
E’ un metallo pesante (simbolo chimico Pb) particolarmente duttile e malleabile che trova vasto impiego nel settore industriale.
PIOMBO (inquinamento da)
GLOSS. ENI
Inquinamento da composti del metallo, soprattutto riferibile all’ampio uso di un suo derivato organico, il piombo tetraetile, come additivo
antidetonante nelle benzine. Nel motore a scoppio, durante la combustione, il piombo tetraetile si decompone originando una miscela
dell’elemento e dei suoi ossidi, altamente tossica per l’uomo, che viene emessa come fumo nello scarico.
PIONIERA (specie)
ARPAV
Specie animale o vegetale che per sue caratteristiche intrinseche risulta essere tra le prime colonizzatrici di un territorio non colonizzato da
altre specie.
PIRAMIDE ECOLOGICA
ARPAV
Struttura grafica di rappresentazione del ruolo ecologico proprio degli organismi di un certo ecosistema, secondo una stratificazione
sovrapposta, che va dai produttori (base) ai superpredatori (vertice).
PIRITE
ARPAV
Minerale costituito da bisolfuro di ferro, con lucentezza metallica, di colore giallo, bruno per alterazione, largamente diffuso in masse granulare
nelle rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche.
PIROCLASTICI (prodotti)
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Materiali di origine vulcanica lanciati nell'atmosfera in seguito ad attività esplosiva.
PIROLISI
GLOSS. ENI
Processo di trattamento che utilizza il calore in un sistema con aria povera di ossigeno, a temperature sufficienti a volatilizzare i contaminanti
organici. Il calore può ricavarsi da radiazioni infrarosse.
PISTILLO
Organo femminile del fiore costituito da un ovario, uno stilo e uno stimma. Esso può essere formato da uno o più carpelli.
PLANCTON
ANPA
GLOSS. ENI
Insieme degli organismi acquatici vegetali (fitoplancton) e animali (zooplancton) che vivono in acque dolci o marine, fluttuanti in sospensione,
trasportati dal vento, dalle onde, dalle correnti, cui sono incapaci di resistere con movimenti propri. Sono dotati di potere natatorio molto scarso
o assente e non stabiliscono alcuna relazione con il fondo.
PLASTICHE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Macromolecole, o molecole giganti, che si ottengono in laboratorio per sintesi attraverso un processo di polimerizzazione (unione di più molecole
semplici) a partire da un idrocarburo della famiglia degli alcheni. L’alchene di partenza si chiama monomero e la macromolecola si chiama
polimero. Le plastiche sono polimeri solidi. Ricordiamo il polimero dell’etilene che si chiama polietilene e viene utilizzato per fabbricare bottiglie di
plastica, giocattoli, sacchetti e fogli. Il teflon è una materia plastica inerte che viene impiegata in rivestimenti antiaderenti su macchine utensili e
attrezzi da cucina. L’elenco delle materie plastiche è lunghissimo, date le infinite possibilità d’impiego. Rimane, però, il grave problema della loro
non biodegradabilità. I danni provocati dall’accumulo di materiale non biodegradabile non sono solo di carattere estetico. Le plastiche , con altri
rifiuti, possono infatti sconvolgere interi ecosistemi. Per prevenire l’inquinamento ambientale bisognerebbe provvedere a riciclarla.
PM
Particulate matter. Vedi polveri atmosferiche.
PM10
Vedi polveri atmosferiche
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Nome
PM2,5
fonte
Vedi Polveri atmosferiche.
POLICLOROBIFENILI
ARPAV
Vedi PCB.
POLIJE
ARPAV
Termine con cui si designa una vasta conca carsica chiusa tra pareti rocciose calcaree, a fondo pianeggiante con terreni fertili e coltivabili, del
diametro che può raggiungere anche decine di chilometri. Il polije si forma per la fusione di più doline, allargandosi progressivamente in
conseguenza a fenomeni di carsismo.
POLIMORFISMO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
In biologia è la variabilità discontinua a basi ereditarie che si osserva nell’ambito di una popolazione. Moltissime specie di animali, come pure
vegetali, sono polimorfiche. Per esempio varie specie di coccinelle possono presentare differenti tipi di punteggiatura sulle elitre. Le specie
dotate di polimorfismo costituiscono materiale utile per analizzare gli effetti della selezione sulle popolazioni naturali.
POLITICA AMBIENTALE
ARPAV
Gli obiettivi ed i principi d'azione dell'impresa riguardo all'ambiente ivi compresa la conformità alle pertinenti disposizioni regolamentari in materia
ambientale (Reg. 1836/93)Dichiarazione, fatta da un'organizzazione, delle sue intenzioni e dei suoi principi in relazione alla sua globale
prestazione ambientale, che fornisce uno schema di riferimento per l'attività, e per la definizione degli obiettivi e dei traguardi in campo
ambientale (UNI ISO 14050)
POLITICA PER LA QUALITÀ
UNI EN ISO 9000:2000
Gli obiettivi e gli indirizzi generali di una organizzazione per quanto riguarda la qualità, espressi in modo formale dall'alta direzione. La politica per
la qualità costituisce uno degli elementi della politica aziendale e va stabilita dall'alta direzione.
POLLINI
ARPAV
POLVERI ATMOSFERICHE
ARPAV
I pollini sono l'elemento maschile della riproduzione delle piante ed hanno il compito di fecondare l'ovulo contenuto nei fiori, così come avviene
con gli spermatozoi nelle specie animali. Alcuni pollini possono essere responsabili di disturbi allergici. Essi sono prodotti dalle piante cosiddette
anemofile, che affidano il loro polline al vento, in grandi quantità, perchè raggiunga i fiori di piante lontane anche decine di chilometri. Altre piante
sono invece dette entomofile: il loro polline viene trasportato dagli insetti di fiore in fiore e solo in circostanze molto particolari possono dar
luogo ad allergie.
Con il termine di polveri atmosferiche, o di materiale particellare, si intende una miscela di particelle solide e liquide, sospese in aria, che varia
per caratteristiche dimensionali, composizione e provenienza.
Parte delle particelle che costituiscono le polveri atmosferiche sono emesse come tali da diverse sorgenti naturali ed antropiche (cd. "particelle
primarie"); parte invece derivano da una serie di reazioni chimiche e fisiche che avvengono nell’atmosfera (cd. "particelle secondarie").
A seconda del processo di formazione, le particelle che compongono le polveri atmosferiche possono variare sia in termini dimensionali sia di
composizione chimica. Diversi sono anche i meccanismi di rimozione cui le polveri vanno incontro: meccanismi che le "allontanano" dall’ambiente
atmosferico facendole ricadere al suolo o verso l’ambiente idrico (fiumi, laghi, mari, …).Le polveri atmosferiche sono definite con i nomi più
diversi, tra i quali i più usati sono: PTS (polveri totali sospese) e PM (dall’inglese "particulate matter").
Le polveri totali sospese (PTS) sono un insieme molto eterogeneo di particelle solide e liquide che, a causa delle ridotte dimensioni, restano in
sospensione nell’aria.
Esistono diversi sistemi di classificazione del materiale particellare.
I regolatori hanno scelto di distinguere le diverse classi di polveri a seconda della dimensione del diametro delle particelle (misurato in micrometri
o mm) e di quantificarne la presenza in aria in termini di concentrazione (espressa in mg/m3, ovvero microgrammi di particelle in sospensione
per metro cubo di aria ambiente).
Il diametro delle particelle può variare da un valore minimo di 0,005 mm fino ad un massimo di 100 mm. All’interno di quest’intervallo si
definiscono:
- grossolane le particelle con diametro compreso tra 2,5 e 30 mm (paragonabile a quello di un capello umano, che è compreso tra 50-100 mm)
- fini le particelle con diametro inferiore a 2,5 mm.
Le polveri grossolane si originano a seguito di combustioni incontrollate e per processi meccanici di erosione e disgregazione dei suoli. Pollini e
spore fanno parte di questa classe dimensionale.
Le polveri fini derivano dalle emissioni prodotte dal traffico veicolare, dalle attività industriali, dagli impianti di produzione di energia elettrica
nonché a seguito di combustioni di residui agricoli.
Oltre alle PTS, la legislazione italiana in materia di inquinamento atmosferico regolamenta la presenza in aria delle polveri PM10, aventi diametro
inferiore a 10 mm e comprendenti un sottogruppo di polveri più sottili denominate PM2,5, aventi diametro inferiore a 2,5 mm.
Nonostante tra PM10 e PM2,5 vi sia una certa sovrapposizione dimensionale, le due classi sono generalmente ben distinte sia in termini di
sorgenti di emissione e di processi di formazione, sia per quanto riguarda la composizione chimica ed il comportamento nell’atmosfera.
Le polveri PM10 sono comunque costituite per circa il 60% dalla frazione più sottile denominata PM2,5.
Tanto inferiore è la dimensione delle particelle, tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e di produrre effetti dannosi sulla salute
umana. Per questo motivo le polveri PM10 e PM2,5 presentano un interesse sanitario sicuramente superiore rispetto alle PTS. Le polveri PM10
sono denominate anche polveri inalabili, in quanto sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla
laringe).
Le polveri PM2,5 sono invece denominate polveri respirabili in quanto sono in grado di penetrare nel tratto inferiore dell’apparato respiratorio
(dalla trachea sino agli alveoli polmonari).
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Nome
POLVERI E FUMI
fonte
GLOSS. ENEL
Insieme di microscopiche particelle solide disperse finemente nell'aria che si mantengono sospese nell'atmosfera. La loro composizione varia a
seconda delle attività da cui provengono.
POMPA
STREAMS - TREVISIOL
meccanismo atto ad aspirare, elevare o comprimere l’acqua. Conosciuta da Vitruvio, la tecnica della pompa è utilizzata nel XV secolo sia
nell’attività mineraria che nelle guerre d’assedio. Può essere manuale, o mossa da forza animale, ruote idrauliche o mulini a vento. Galileo è il
primo che calcola che le pompe di aspirazione non possono sollevare l’acqua oltre i 10 metri; a seguito di questa scoperta il suo allievo Torricelli
valuterà l’esistenza della pressione atmosferica.
POPOLAZIONE
ARPAV
POPs
ARPAV
POROSITA’
ARPAV
In generale, agglomerato umano più o meno numeroso, non necessariamente riconducibile a unità etnica o nazionale, vivente su un dato
territorio. In biologia indica il complesso di animali e piante, indipendentemente dalla loro specie, che sussistono in una data regione e ne danno il
quadro ecologico, perché configurati nel loro ambiente naturale.
Sono composti chimici (dal termine anglosassone Persistent Organic Pollutants POPS) dotati di alcune proprietà tossiche che, contrariamente ad
altri inquinanti, resistono alla degradazione. Sono quindi particolarmente nocivi per la salute umana e per l'ambiente accumulandosi negli
organismi viventi attraverso la catena alimentare.
Rientrano in questo gruppo sia sostanze chimiche di produzione industriale (es. solventi, insetticidi tra cui il noto DDT e i PCB ancora utilizzati nei
paesi in via di sviluppo) sia gruppi di prodotti della combustione e sottoprodotti industriali non emessi intenzionalmente (es. diossine).
Rapporto tra il volume degli spazi vuoti del suolo (i pori) e il volume complessivo del suolo; generalmente viene espressa come percentuale.
PORTATA
ARPAV
volume di fluido che passa attraverso la sezione di condotto nell'unità di tempo
PORTATA IDRICA
STREAMS - TREVISIOL
POTABILITÀ
STREAMS - TREVISIOL
volume d’acqua che attraversa una sezione di un corso d’acqua nell’unità di tempo. Fino all’800 questo è un concetto ignoto; l’idea di associare il
volume d’acqua al tempo è dell’economista J.B.Say, e risale circa al 1812. Il termine sarà adottato da Girard, direttore del Canal de L’Ourq a
Parigi nel 1818. Si esprime con la lettera Q, dal termine "quantitas", utilizzato da Castelli, nel suo "Della misura delle acque correnti" (1628), e da
Torricelli, nel suo "Trattato..." (1644).
concetto relativamente moderno (risalente al secolo scorso), in quanto nell’antichità era considerata "potabile" l’acqua pura, mai utilizzata prima.
Esso deriva dalle ricerche sull’origine del colera e delle altre malattie contagiose che portarono Pasteur a dimostrare, nel 1864, che l’acqua è
potabile se non contiene organismi viventi o sali tossici. Da quel momento sono stati elaborati tantissimi diversi criteri di potabilità che oggi,
secondo la normativa europea, sono oltre 150.
POTABILIZZAZIONE
GLOSS. ENI
E' l’insieme dei trattamenti (chiarificazione, filtrazione, disinfezione e correzione) volti a rendere potabili le acque, cioè a renderle utilizzabili a
scopo alimentare, evitando danni alla salute.
POTAMON
Tratto fluviale planiziale, dove sono dominanti i ciprinidi, l’ambiente lentico favorisce lo sviluppo di una comunità planctonica e la comunità
bentonica e dominata essenzialmente da individui collettori, filtratori e predatori.
POTENZA
Lavoro effettuato nell'unità di tempo
POTENZIALITÀ DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE
Capacità di depurazione sulla quale è stato dimensionato l'impianto; si esprime in abitanti equivalenti serviti
POTENZIALITÀ PRODUTTIVA DELL’AMBIENTE NATURALE
si intende l’aspetto economico legato alla produzione e riproduzione delle risorse naturali.
POTERE FONOISOLANTE
ANPA
GLOSS. META S.p.A. Modena
ISTAT
STREAMS - TREVISIOL
GLOSS. ENI
In acustica, il potere fonoisolante viene utilizzato per indicare la capacità di una parete o di un pannello, di ostacolare il passaggio dell’energia
sonora.
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Nome
fonte
POZZE
ANPA
Tratti con profondità maggiore rispetto alla media, con ridotta velocità di corrente e, spesso, con granulometria ridotta.
POZZO
STREAMS - TREVISIOL
scavo praticato nel terreno verticalmente per estrarre acqua dal sottosuolo, di solito a sezione circolare e rivestito in muratura, nell’antichità
anche in legno; la tecnica di costruzione dei pozzi, anticamente scavati a mano, è rimasta fondamentalmente inalterata per millenni. Il "pozzo
artesiano", che deriva il suo nome dalla contea di Artois, in Francia, dove fu scavato il primo di questo tipo nel 1126, è un pozzo che,
raggiungendo la falda freatica, posta cioè tra due strati impermeabili, quindi in pressione, fa sgorgare l’acqua zampillante. Questa tecnica, che
conobbe una diffusione enorme nel XIX secolo, in realtà, data la scarsa conoscenza degli strati geologici profondi e l’eccessivo sfruttamento,
produsse un danno, rappresentato dall’abbassamento del livello delle falde, per cui venne abbandonata. L’Italia ha una grande tradizione nella
trivellazione dei pozzi, questo per la fiducia nella buona qualità delle acque profonde, che ha favorito la diffusione dell’uso di prelevare acque
sotterranee mediante la perforazione. Ancora oggi, soprattutto al nord, un notevole quantitativo delle acque captate è di origine freatica.
POZZO PIEZOMETRICO
GLOSS. ENI
Pozzo di piccolo diametro che filtra solo un breve tratto della falda. Viene utilizzato per misurare il livello piezometrico, cioè l’altezza dell’acqua di
falda, rispetto al livello del mare (confronta anche Piezometro).
PRATERIA
ARPAV
Vasta distesa pianeggiante nella quale prevalgono piante erbacee, caratteristica delle regioni continentali a clima temperato secco.
PRATERIA SUBALPINA
ARPAV
Superficie pianeggiante ed estesa, con copertura erbacea spontanea colma situata a ridosso delle Alpi.
PRATO STEPPICO
ARPAV
Superficie anche di modesta estensione con copertura vegetale da rada a colma costituita prevalentemente da erbe coriacee e arbusti spinosi.
PRECIPITAZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Si definisce precipitazione atmosferica la caduta d’acqua al suolo anche sotto forma di neve o ghiaccio. La precipitazione ha luogo quando le
goccioline d’acqua, o le particelle di ghiaccio presenti in una nube raggiungono dimensioni tali da non potere più essere sostenute dall’aria,
risentendo dell’attrazione gravitazionale della terra. Le precipitazioni sono di molti tipi diversi. La pioviggine ha luogo quando si ha caduta lenta di
gocce finissime e molto ravvicinate tra di loro; la pioggia presenta gocce più grosse (diametro superiore a 20 millimetri) e più distanziate che
cadono rapidamente; la neve, una precipitazione che nelle nostre regioni si presenta quasi esclusivamente d’inverno, cade sotto forma di
cristalli di ghiaccio. Nelle regioni temperate infine si può avere, come fenomeno sporadico, la grandine. La misura delle precipitazioni
atmosferiche è data dall’altezza in millimetri dello strato di acqua caduta su una superficie di grandezza definita, considerando nulle
evapotraspirazione, scorrimento superficiale e percolazione nel terreno. La distribuzione delle precipitazioni sulla superficie terrestre è
estremamente diseguale: si passa da zone definite aride, dove le precipitazioni non si verificano affatto per interi anni, a zone dette umide, dove
le precipitazioni raggiungono diverse centinaia di millimetri o addirittura alcuni metri all’anno.
PRECISIONE
UNICHIM
Grado di accordo fra risultati indipendenti ottenuti con un procedimento di analisi in condizioni ben specificate.
PREDAZIONE
GLOSS. ENI
Forma di competizione tra individui animali di specie diverse. Una di esse (predatore) ne cattura un’altra (preda) e se ne serve come alimento. In
senso lato, questa definizione comprende, oltre alla predazione classica, anche il pascolo e il parassitismo.
PRELIEVO
GLOSS. SCHEDA 2000
Operazione, definita da leggi o da procedure codificate, finalizzata alla acquisizione del campione.
PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
L’organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure atte ad individuare e a rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza e
a prevenire e attuare l’impatto ambientale che ne può conseguire. L’organizzazione deve riesaminare, allorché necessario, le sue procedure di
preparazione e risposta alle situazioni di emergenza, in particolare dopo che si sono verificati incidenti o emergenze. L’organizzazione deve
provare periodicamente queste procedure, dove sia possibile.
PRESCRIZIONE
EN 45020:1998
Disposizione che definisce le esigenze da soddisfare. Vedi anche "requisito"
PRESENZA FISICA
GLOSS. ENI
Volume aggiuntivo, rispetto alla normale configurazione dei luoghi, realizzato a seguito dell'intervento in progetto (fabbricati, impianti, serbatoi,
cumuli o alterazioni morfologiche).
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Nome
PRESSIONE
fonte
STREAMS - TREVISIOL
termine usato per indicare un tipo di adduzione idrica utilizzato negli acquedotti, e cioè nel caso in cui l’acqua riempie interamente la sezione del
condotto trasmettendo la pressione alle pareti dello stesso. Questo tipo di adduzione può essere a gravità o a sollevamento meccanico, a
seconda del dislivello di cui si dispone.
PRESTAZIONE AMBIENTALE
ARPAC
Risultati misurabili del sistema di gestione ambientale, conseguenti al controllo esercitato dall'organizzazione sui propri aspetti ambientali, sulla
base della sua politica ambientale, dei suoi obiettivi e dei suoi traguardi (ISO 14001)
PREVENZIONE
GLOSS. ENI
L’insieme di disposizioni e misure previste e adottate in tutte le fasi dell’attività produttiva, per evitare o diminuire i rischi per la salute dei
lavoratori e della popolazione e per l’ambiente.
PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO
ARPAV
Uso di processi (procedimenti), prassi, materiali o prodotti per evitare, ridurre o tenere sotto controllo l'inquinamento, compresi il riciclaggio, il
trattamento, i cambiamenti di processo, i sistemi di controllo, l'utilizzazione efficiente delle risorse e la sostituzione di materiali (definizione UNI
ISO 14001)I benefici potenziali della prevenzione dell'inquinamento comprendono la riduzione degli impatti ambientali negativi, l'incremento
dell'efficienza e la riduzione dei costi.
PREVISIONE DEI TEMPO
MINISTERO DELL'AMBIENTE
È il tentativo di conoscere l'evoluzione futura delle variabili meteorologiche su un territorio più o meno ampio. L'attendibilità della previsione
diminuisce notevolmente con l'aumentare dell'arco temporale considerato poiché gli elementi che determinano la dinamica atmosferica sono
caratterizzati da intrinseca caoticità.
PRIMA PARTE
EN 45020:1998
Le parti coinvolte relativamente all'oggetto in questione sono solitamente il fornitore (prima parte), il cliente (seconda parte) e la persona o
organismo riconosciuto come indipendente dalle parti coinvolte (terza parte).
PRINCIPIO "CHI INQUINA PAGA"
ARPAT
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
ARPAV
Principio di imputazione che prevede di far assumere i costi ambientali derivanti dalla attività di produzione (le esternalità ambientali negative) al
produttore. Attraverso l'adozione di tale principio si richiede al produttore di internalizzare nel prezzo del bene anche i costi ambientali sostenuti.
Non si tratta pertanto di un "principio etico" o "punitivo" ma di un sistema per assegnare un prezzo alle variabili ambientali che intervengono nei
processi di produzione.
E' una politica di gestione del rischio che si applica in tutte quelle circostanze caratterizzate da un alto grado di incertezza scientifica sulla
natura ed entità del rischio per la salute, ma che richiedono comunque un intervento di carattere cautelativo per fini preventivi. In Europa
compare per la prima volta nel 1992 nel Trattato sull'Unione Europea di Maastricht. Da allora è entrato a far parte della giurisprudenza dell'UE. Il
principio di precauzione è stato applicato ad esempio nel caso degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) , nel caso della Encefalopatia
Bovina (Bovine Serum Encephalytis: BSE), del bando degli ormoni dalla carne e dei fluorocarburi (CFC) per limitare la riduzione dello strato di
ozono nell'atmosfera.
PRIORITA' (Legge universale delle)
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Legge universale che afferma che in ogni situazione esistono pochi aspetti importanti e molti aspetti di scarsa rilevanza. Le risorse vanno
concentrate prevalentemente sugli aspetti importanti sui quali si deve agire.
PROCARIOTE
ARPAV
PROCEDURA
UNI EN ISO 9000:2000
Microrganismo nel quale il materiale nucleare è morfologicamente indistinto, poiché non è racchiuso da una specifica membrana.
Documento che definisce le modalità di svolgimento di attività previste dal sistema di gestione, in termini di istruzioni gestionali e operative e delle
relative responsabilità di attuazione.
PROCESSO
EN 45020:1998
Assieme a "prodotto e servizio" è adottata nella normativa sulla qualità per indicare l'oggetto di normazione in senso lato. Essa si estende anche
a materiali, componenti, apparecchiature, sistemi, interfacce, protocolli di trasmissione, procedure. Funzioni, metodi o attività. Insieme delle
attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita (VISION 2000).
PROCESSO AMBIENTALE
REGIONE UMBRIA
successione di fatti collegati; procedimento; decorso, svolgimento di un’azione. E’ ciò che si svolge in qualsiasi interazione; può essere una
descrizione dinamica dell’interazione. In campo ambientale è l'insieme di trasformazioni di una data realtà ambientale, che avviene attraverso
fasi successive più o meno riconoscibili o prevedibili
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Nome
fonte
PROCESSO PRODUTTIVO PULITO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Processo che utilizza meno materie prime, meno acqua, meno energia, ma riduce anche gli sprechi perché tende ad eliminare gli scarti
direttamente all'origine.
PRODOTTO
UNI EN ISO 9000:2000
E' il risultato di un processo. Esistono quattro categorie generali di prodotti: servizio (esempio: trasporto)software (esempio: un programma per
computer, il contenuto di un vocabolario)hardware (esempio: la parte meccanica di un motore)materiali da processo continuo (esempio: un
lubrificante)
PRODOTTO VERDE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Prodotto per la realizzazione del quale sono stati messi in atto accorgimenti che tengano conto degli aspetti ambientali (ad es. materie prime
biologiche, imballaggio a peso ridotto, ecc.). Esso è caratterizzato dalla possibilità di riutilizzo, dal fatto di non essere tossico, di essere
realizzato con materiale riciclato e di venire commercializzato in una confezione o in un imballaggio di dimensioni contenute. Non esistono
tuttavia prodotti ecologici in assoluto perché in ogni caso durante i cicli di produzione, distribuzione e trasporto ai magazzini di deposito o ai
dettaglianti e smaltimento, vengono utilizzate energia e risorse con la conseguente creazione di rifiuti e inquinamento. In questo senso il
concetto di "verde" è piuttosto relativo e sta ad indicare quei prodotti che, rispetto ad altri, generano un impatto minore sull'ambiente.
PRODUTTORI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Organismi autotrofi che, in presenza di luce, sono in grado di fabbricare direttamente le sostanze nutritive (composti organici). Sono produttori
tutte le piante verdi che attuano la fotosintesi clorofilliana.
PRODUZIONE ENERGETICA
AGENDA 21
formulazione di proposte sugli aspetti ambientali riguardanti la produzione energetica, la cogenerazione, il risparmio energetico e le forme
alternative di produzione energetica.
PRODUZIONE INTEGRATA
GLOSS. ECOITALY
Per produzione integrata si intende una strategia complessiva di difesa delle colture in cui si fa ricorso a pratiche agronomiche (lavorazioni,
rotazioni, concimazioni equilibrate, irrigazioni, potature), alla lotta guidata, alla lotta integrata, alla lotta biologica ( classica e moderna ), alla
genetica ( piante resistenti ), all'ingegneria genetica ( piante transgeniche ), a tutti quegli interventi in grado di rendere sempre più difficile la vita
degli insetti dannosi
PRODUZIONE PRIMARIA
UE
tutte le fasi della produzione, dell'allevamento o della coltivazione dei prodotti primari, compresi la raccolta, la mungitura e la produzione
zootecnica precedente la macellazione e comprese la caccia e la pesca (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione
alimentare).
PRODUZIONI PULITE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Tecniche di gestione dei processi produttivi che mirano ad ottenere dei miglioramenti dal punto di vista dell'impatto ambientale della produzione.
Si applicano, per esempio, produzioni pulite per ridurre alla fonte la quantità e la tossicità delle emissioni (intese come emissioni in atmosfera,
scarichi liquidi, produzione di rifiuti, ecc.) di un'attività produttiva minimizzando gli impatti ambientali prodotti durante l'intero ciclo di vita del
prodotto, dall'estrazione dei materiali allo smaltimento finale.
PROFILO (del terreno)
ARPAV
Sezione verticale del suolo che si estende dalla superficie al substrato, in cui risulta evidente la successione degli orizzonti.
PROFONDITÀ DI FALDA
GLOSS. ENI
Differenza di quota tra il livello superiore o inferiore delle acque sotterranee rispetto alla superficie del suolo.
PROFONDITA’ UTILE ALLE RADICI
ARPAV
Volume del suolo, identificato dalla componente verticale, facilmente esplorabile dalle radici delle piante.
PROGETTAZIONE A CASCATA
ARPAT
Progettazione degli insediamenti in un'area territoriale che consentono alle imprese presenti di utilizzare, come prodotti intermedi, l'una gli scarti
dell'altra.
PROGETTAZIONE AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL;
AGENDA 21; ARPAV
definizione di un nuovo ordine, attraverso un assetto funzionale, voluto e controllato di un dato spazio. Si vogliono indicare tutte le operazioni,
dagli studi di base di tipo naturalistico al progetto esecutivo, con cui si realizza l’inserimento nell’ambiente delle opere, siano esse infrastrutture,
insediamenti produttivi, abitazioni. La progettazione ambientale cerca di recuperare gli equilibri ecologici esistenti intorno all’opera, riconducendo
i territori interessati alle forme proprie senza l’uso di tecnologie estranee all’ambiente. Essa ha come obiettivo principale la ricomposizione
dell’unità paesaggistica, percettiva, strutturale e funzionale che dovrà ospitare l’opera.
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Nome
PROGETTAZIONE E SVILUPPO
fonte
UNI EN ISO 9000:2000
Insieme di processi che trasforma requisiti in caratteristiche specificate o nella specifica di un prodotto, di un processo o di un sistema. I due
termini a volte sono utilizzati come sinonimi e a volte per definire fasi differenti di un processo generale di progettazione e di sviluppo.
PROGETTO
GLOSS. ENI
Studio relativo alle possibilità di attuazione di un intervento. Il complesso di elaborati tecnici di un progetto, comprendenti i criteri e le scelte
progettuali, le caratteristiche dell'opera da realizzare, la definizione dei consumi e dei rilasci e le modalità di costruzione ed esercizio, sono
allegati allo studio di impatto ambientale. Processo a sé stante che consiste in un insieme di attività coordinate e tenute sotto controllo, con date
di inizio e fine, intrapreso per realizzare un obiettivo conforme a specifici requisiti, ivi inclusi i limiti di tempo, di costi e di risorse.
PROGRAMMA AMBIENTALE
ARPAC
PROGRAMMA D’AZIONE EUROPEO IN MATERIA AMBIETALE
ARPAV
Descrizione degli obiettivi e delle attività specifici dell’impresa, concernenti una migliore protezione dell’ambiente in un determinato sito, ivi
compresa una descrizione delle misure adottate o previste per raggiungere questi obiettivi e, se del caso, le scadenze stabilite per
l’applicazione di tali misure (Regolamento CEE 1836/93).
Programma d’azione che stabilisce i principi della strategia europea nel campo ambientale.
PROGRAMMA DI MONITORAGGIO
GLOSS. ENI
PROGRAMMI DI RICERCA
AGENDA 21
Documento che definisce luoghi e configurazioni delle attività di monitoraggio ambientale, da effettuarsi generalmente durante le fasi di
costruzione e di esercizio.
collaborazione con istituzioni ed enti scientifici nazionali per programmi nazionali e comunitari.
PROGRESSO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Cambiamento innovativo dell’assetto economico e socioculturale di un determinato gruppo sociale. Il fattore ultimo del progresso è l’evoluzione
culturale, caratteristica peculiare dei gruppi sociali di specie evolute. Con questo termine si definisce la possibilità di introdurre nell’intero gruppo
innovazioni individuate da un unico membro e di trasmetterle alle generazioni più giovani. La specie umana è certamente quella che più si è
spinta su questa strada. In una fase primitiva le innovazioni riguardano semplicemente l’utilizzo o la costruzione di strumenti che facilitavano il
lavoro, per esempio strumenti per la caccia o per la pulizia delle prede, oppure la messa a punto di tecnologie utili per la sopravvivenza, come la
scoperta del fuoco per la cottura del cibo. Poiché le generazioni di discendenti ereditano in modo non consapevole le innovazioni a mano a
mano che vengono introdotte nel gruppo sociale, si ha un progressivo accumulo di conoscenze utili alla sopravvivenza che modifica il rapporto
di dipendenza del gruppo dall’ambiente che lo circonda. Nella storia della civiltà umana si possono distinguere principalmente tre grandi periodi in
cui il concentrarsi dell’innovazione culturale ha cambiato qualitativamente l’organizzazione sociale dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente che
lo circonda: a) la rivoluzione agraria, b) la rivoluzione mercantile, c) la rivoluzione industriale. Nel corso della rivoluzione agraria (15000 – 10000
anni fa) ci fu il passaggio dal nomadismo alla sedentarizzazione, reso possibile dalla domesticazione di piante alimentari e di animali e
dall’invenzione di strumenti che permettevano di lavorare la terra, quali zappe e l’aratro. Nel corso della rivoluzione mercantile, che ebbe origine
più o meno contemporaneamente in diversi punti della terra quali il bacino dell’Indio, il bacino del Mediterraneo etc., i gruppi umani superarono la
soglia della sussistenza nella produzione di beni alimentari, iniziarono o perfezionarono nuove tecnologie, quali l’estrazione dei metalli, la
lavorazione del bronzo, del ferro, del vetro etc. e, grazie all’invenzione di un nuovo mezzo di scambio universale, la moneta, superarono la fase
del baratto avviando quei ricchi commerci che furono alla base del fiorire delle civiltà antiche. Nel corso della rivoluzione industriale ebbe luogo
un nuovo e fondamentale cambiamento nel rapporto tra l’uomo e i mezzi di produzione. Questi ultimi, grazie ad un nuovo impulso dato
dall’innovazione tecnologica, diventarono infatti sempre più complessi e il loro possesso finì per concentrarsi nelle mani di un ristretto ceto
sociale: la borghesia. La possibilità di affiancare con macchine il lavoratore umano o addirittura sostituirlo del tutto creò potenzialità e possibilità
produttive fino ad allora impensate. Il successivo passaggio all’una e dall’altra delle tappe che abbiamo qui delineato brevemente non è
certamente avvenuto senza contraddizioni e senza perdite. In termini di qualità soggettiva della vita il termine non deve essere necessariamente
considerato sinonimo di miglioramento.
PROPAGAZIONE DEGLI INQUINANTI
GLOSS. ENI
Movimento degli inquinanti presenti in un sito per effetto di vari fenomeni, come la diffusione o il trasporto.
PROPAGAZIONE SESSUALE (o gamica)
ANPA
Per propagazione sessuale si intende la fusione gametica da cui si origina il seme, organismo nuovo e diverso geneticamente da entrambi i
genitori.
PROPAGAZIONE VEGETATIVA (o agamica)
ANPA
Produzione di piante senza fusione dei gameti, ma mediante talee di radicazione, innesto, micropropagazione, ecc. Consente la riproduzione di
un individuo completo in forma più o meno rapida, con caratteristiche identiche a quello da cui è stato prelevato il materiale di partenza.
PROSPETTIVA EUROPEA DI SVILUPPO TERRITORIALE
Vedi Pest.
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Nome
PROTEINE
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanze organiche formate da atomi di carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto spesso zolfo. Le proteine sono i più abbondanti costituenti della
cellula e risultano formate da un gran numero di molecole più piccole: gli aminoacidi. Le proteine sono lunghe catene di aminoacidi, da alcune
centinaia a diverse migliaia, tenuti assieme da un legame detto legame peptidico. Gli aminoacidi sono di venti tipi diversi e, combinati insieme,
possono costruire un numero elevatissimo di proteine. Nell’uomo, per esempio, sono presenti decine di migliaia di proteine diverse; in un batterio
molte migliaia. Le proteine fungono da catalizzatori delle reazioni chimiche (enzimi), svolgono una funzione strutturale nella composizione della
membrana cellulare e hanno una funzione di riserva nell’uomo e nei semi.
PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA
GLOSS. ENI
Azioni o sistemi adottati per la messa in sicurezza di un sito inquinato. La protezione passiva si effettua, ad esempio, con le barriere di
contenimento, mentre quella attiva è finalizzata all'eliminazione del materiale inquinante.
PROTEZIONE DELL'AMBIENTE
EN 45020:1998
Preservazione dell'ambiente da danni inaccettabili provocati da prodotti, processi o servizi.
PROTEZIONE DI UN PRODOTTO
EN 45020:1998
preservazione di un prodotto da influenze climatiche o da altre condizioni avverse, durante la sua utilizzazione, trasporto o immagazzinamento.
PROTOCOLLO DI KYOTO
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Il protocollo di Kyoto, approvato dalla "Conferenza delle Parti" nella sua terza sessione plenaria tenuta a Kyoto dal 1 al 10 dicembre 1997, è un
atto esecutivo contenente le prime decisioni sull'attuazione operativa di alcuni degli impegni della convenzione UN-FCCC e, precisamente, degli
impegni più urgenti e prioritari relativamente ad alcuni settori delle economie nazionali.
PROTOZOO
ARPAV
Organismo unicellulare eucariote.
PROVA
EN 45020:1998
PROVA DI CONFORMITA'
EN 45020:1998
PROVA DI TIPO
EN 45020:1998
Ogni esperimento compiuto per accertare la qualità di una cosa, dimostrare il valore o la giustezza di una affermazione, verificare le attitudini di
qualcosa o controllare il funzionamento di una macchina. Operazione tecnica che consiste nella determinazione di una o più caratteristiche di un
determinato prodotto, processo o altro servizio secondo procedure specificate.
Valutazione della conformità mediante prove.
Prova di conformità sulla base di uno o più campioni di un prodotto rappresentativo della produzione.
PROVA INTERLABORATORIO
ARPAV
Serie di misurazioni del valore di una o più grandezze eseguite indipendentemente da un certo numero di laboratori seguendo un determinato
piano di lavoro onde procedere in modo statistico sia a fissare il titolo di materiali di riferimento, sia il controllo di qualità di prodotti, di strumenti, di
metodi di analisi.
PSICOLOGIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
L’oggetto di studio della psicologia è il comportamento dell’uomo e, più estesamente, di tutti gli organismi appartenenti al regno animale; i campi di
indagine sono dunque vastissimi: dall’apprendimento alle emozioni, al linguaggio, ai processi del pensiero, ai determinanti biologici del
comportamento stesso (Etologia). È quindi impossibile dare una, anche se pur minima, visione d’insieme di questi campi di ricerca, ci limiteremo
dunque a considerare quelli che presentano un particolare interesse nel campo ambientale e protezionistico.p. ambientale – Indaga sulle
relazioni che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Questi rapporti si collocano a vari livelli di complessità e comprendono aspetti
di tipo oggettivo-rappresentativo così come aspetti di tipo soggettivo-immaginario. Allo scopo di muoversi fisicamente in uno spazio noto, per
esempio la propria abitazione o la città, l’uomo deve ricreare nella sua mente una mappa che può essere considerata un vero e proprio modello
del percorso da seguire. Questa mappa viene attivata ogni volta che si inizia il percorso e serve a organizzare in modo coerente le sequenze di
movimenti motori, siano essi effettuati dal corpo o mediati da mezzi di trasporto quali auto, biciclette o mezzi pubblici, in grado di condurre il
soggetto alla meta desiderata. In questo caso è palese che quanto più il modello sarà aderente alla realtà tanto più sarà possibile effettuare un
risparmio in termini energetici sul tempo di percorrenza. Il campo d’indagine della psicologia ambientale si estende però ben oltre questo tipo di
ricerca sulla rappresentazione spaziale che peraltro è comunque anche ad altre specie di animali. Infatti l’uomo non si limita a ricostruire modelli
della realtà percepibile che lo circonda, utili per l’azione immediata, ma tende anche a ricostruire modelli di realtà ambientali conosciute
indirettamente o solo parzialmente tramite i mass media , che possono essere considerati come vere e proprie immagini mentali. In esse la
corrispondenza tra modello e la realtà esistente è minima, in quanto alla costruzione dell’immagine contribuiscono molteplici e svariati elementi
che poco hanno a che fare con l’ambiente reale: la personalità del soggetto, la sua emozionabilità più o meno cosciente, le sue ipotesi e
convinzioni rispetto allo stato del mondo, le sue informazioni sulla realtà etc. L’immagine dell’ambiente acquista così un significato simbolico, che
può avere per il soggetto un grande valore affettivo e attraverso il quale il soggetto può compiutamente esprimere i propri desideri ed emozioni.
Per esempio, in un recente sondaggio, effettuato tra gli studenti di una classe di liceo è risultato evidente come questa fosse il luogo di una
grande libertà di movimento fisico e di indipendenza dai vincoli sociali e non già un luogo dove fossero attivi dei fortissimi vincoli ecologici, di cui
peraltro gli allievi erano ben consci. La foresta diventava dunque il luogo immaginario dove gli studenti proiettavano i loro desideri più profondi e
inconfessati. izionare varo livelli
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
PST
GLOSS. ENI
Il PST é costituito da particelle di materia di dimensioni talmente ridotte (molto meno di un millesimo di millimetro) da rimanere, anche per molto
tempo, in sospensione in aria, prima di depositarsi al suolo. La composizione del particolato è molto varia (ad esempio, idrocarburi incombusti da
motori diesel, idrocarburi pesanti parzialmente ossidati, metalli pesanti da impianti di combustione, ceneri vulcaniche, polveri, ecc.). La
pericolosità del particolato è in funzione della sua composizione (sostanze dannose eventualmente presenti) e delle dimensioni medie delle
particelle che, se inferiori a 10 micron (1 micron=10-3 mm), possono superare le vie aeree superiori arrivando agli alveoli polmonari.
Per la loro specificità chimica, il gas naturale e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) non producono, in pratica, particolato in combustione, con un
significativo vantaggio per quanto riguarda l’impatto ambientale.
PTERIDOFITE
ANPA
Gruppo di piante vascolari, i cui rappresentanti più noti sono le felci, caratterizzate da alternanza di generazione con prevalenza dello sporofito
(diploide) produttore di spore.
PTS
Polveri totali sospese. Vedi polveri atmosferiche.
PTTA
ANPA
Piano triennale per la tutela dell'ambiente.(1989-1991 legge 305/89) e (1994-1996 delibera CIPE 21/12/93)
PUBBLICA FOGNATURA
una rete organica ed organizzata di collettori fognari impermeabili gestita da Comuni, Comunità Montane o loro Consorzi.
STREAMS - TREVISIOL
PULPER
ARPAC
E' un grande spappolatore (di diversa capacità) nel quale vengono introdotti acqua e balle di materiale fibroso. Grazie ad una girante che si
muove ad alta velocità il pulper idrata e separa le fibre, producendo una sospensione. COMIECO
PULPER DI CARTIERA
GLOSS. ENI
Spappolatore in cui viene preparata la polpa di carta da macero, a partire dagli scarti della carta. La parte semisolida dei suoi residui è
riutilizzabile in processi termici.
PULVINO
ANPA
Forma di crescita a cuscinetto di alcune specie vegetali.
PULVISCOLO ATMOSFERICO
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Minutissimi frammenti di natura vegetale e animale, residui della vita che si svolge sul pianeta, sospesi nell'aria e veicolati dal vento. A questo
pulviscolo di origine naturale si aggiunge quello prodotto dall'inquinamento conseguente ai processi di combustione nonché, il pulviscolo reso
radioattivo dalle attività nucleari.
PUMP AND TREAT
GLOSS. ENI
Tecnologia di bonifica di un suolo, che consiste nel far attraversare il terreno da acqua pompata in un punto di iniezione ed aspirata in un punto
diverso. In questa fase, l'acqua contenente gli inquinanti estratti dal suolo, viene trattata in un impianto di abbattimento e ripompata al punto
iniziale.
PUNTI FOCALI REGIONALI
ANPA
Vedi PFR.
PUNTO DI RILEVAMENTO, DI PRELIEVO
ARPAV
Punto ben identificato di una matrice ambientale che è controllato analiticamente, uno o più volte nel tempo, con metodi manuali o con sistemi
automatici.
QANAT
STREAMS - TREVISIOL
Tecnica di approvvigionamento idrico originaria probabilmente della Persia pre-achemenide e caratteristico comunque delle zone aride o semiaride, collegato agli scavi minerari. Consisteva nello scavo di un pozzo madre per cercare acqua freatica, e quindi di una serie di gallerie
orizzontali a partire dal punto dove sarebbe sgorgata l’acqua fino alla zona del cosiddetto pozzo madre. Venivano poi scavati altri pozzi, distanti
tra i 20 e i 50 metri l’uno dall’altro, con le diverse funzioni di mantenere la direzione prestabilita nella galleria, poter accedere ai tratti in galleria
per controllarli e ripararli, per la ventilazione e per la pulizia e la manutenzione delle "qanate".
QSC
ANPA
Quadro Comunitario di Sostegno. Documento approvato dalla Commissione a seguito della valutazione del piano di sviluppo presentato da uno
Stato membro e contenente le strategie e le priorità d'azione, gli obiettivi specifici delle stesse, il contributo dei Fondi e di altre risorse finanziarie.
Il documento deve essere suddiviso in varie priorità e attuato per mezzo di uno o più Programmi Operativi.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
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QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO
ANPA
Vedi QSC.
QUALITÀ'
UNI EN ISO 9000:2000
L'insieme delle proprietà e delle caratteristiche che conferiscono ad un prodotto, ad un processo di lavorazione o ad un servizio, la capacità di
soddisfare esigenze espresse o implicite (ISO 8402:1995)
Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2000)
Il termine "qualità" non esprime un livello di merito in senso comparativo.
La qualità assume due aspetti fondamentali: quello della conformità alle norme e quello della gestione della qualità, intesa come filosofia
complessiva di gestione strategica dell'azienda.
QUALITÀ DEL SUOLO
GLOSS. ENI
Caratteristica determinata dalle condizioni fisico-chimiche di un suolo in relazione alla presenza di elementi inquinanti.
QUALITÀ DELL’ACQUA
GLOSS. ENI
Caratteristica determinata dalle condizioni fisico-chimiche dell'ambiente idrico, con riferimento alla rilevazione di eventuali sostanze inquinanti.
QUALITÀ DELL’ARIA
ARPAC; GLOSS. ENI
Si intende abitualmente la concentrazione nell'aria di uno o più inquinanti. Per buona parte degli inquinanti la qualità dell'aria si esprime come una
concentrazione media in un determinato periodo di tempo (ad esempio i microgrammi per metro cubo di un dato inquinante misurati nell'arco di
un'ora) (Dic. Env. Sci. Techn.) (confronta Aria, livelli di qualità dell’).
QUALITÀ DELLA VITA
AGENDA 21
Concetto che caratterizza la misura e il grado secondo cui i contesti sociali (a livello locale, nazionale, internazionale) offrono effettive
opportunità di combinazioni congrue tra gli ambienti fisico, naturale e sociale in vista di una progressiva armonizzazione tra bisogni dell'uomo e
risorse ambientali.
QUALITA' TOTALE
ARPAV
Allargamento dei concetti di qualità dagli aspetti tecnici a quelli direzionali dell'azienda. In ogni aspetto dell'attività aziendale ci si uniforma a
concetti quali la garanzia della qualità, la priorità al cliente, il miglioramento continuo delle operazioni.
QUALITA’ AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Concetto che esprime il pregio ed il valore di un bene, di un'area o di qualunque elemento del sistema ambiente da un punto di vista ambientale,
prima dell'introduzione di una determinata opera sul territorio e indipendentemente dai potenziali impatti che ne deriveranno.
QUINTO PROGRAMMA D'AZIONE AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Programma di protezione ambientale dell'Unione Europea per il periodo 1992-96, definito anche Towards Sustainability. I princìpi più importanti
riguardano la prevenzione, da preferire all'intervento a posteriori, la modifica dei modelli di comportamento di tutti gli agenti, attraverso il
coinvolgimento del settore pubblico, delle imprese e dei cittadini, la diffusione degli strumenti di protezione ambientale basati sul mercato (ad
esempio, tasse ambientali ed ecolabelling, vedi le voci corrispondenti). Il programma mira, rispetto al passato, ad applicare tali princìpi più
attraverso l'interazione tra i diversi agenti e i diversi settori dell'economia, che attraverso restrizioni sull'uso di specifici media (ad esempio,
acqua, aria).
RABDOMANZIA
Dal greco rhabdos, verga, e mantéia, divinazione, la ricerca idrica attraverso la bacchetta e i mezzi tensori.
RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI
STREAMS - TREVISIOL
GLOSS. META S.p.A. Modena
Raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al
riciclaggio ed al recupero di materia prima (D. lgs. 22/1997).
RACCOMANDAZIONE
EN 45020:1998
Disposizione che formula un'avvertenza o una guida.
RACCOMANDAZIONI E OPINIONI
GLOSS. FEDERLEGNO
Documenti emessi con queste denominazioni dalla Commissione della Comunità europea e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della CEE, serie "C".
Si tratta di comunicazioni legislative che non hanno valore vincolante per gli Stati membri e servono semplicemente ad esprimere il punto di vista
delle istituzioni che le hanno prodotte.
RACEMI
Infiorescenze in cui l'asse principale è allungato ed i fiori sono portati da pedicelli di uguale lunghezza.
venerdì 1 luglio 2005
ANPA
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Nome
fonte
RADIAZIONE
ARPAV
Con questo termine si indica l’emissione e la propagazione di energia sotto forma di particelle o di onde che possono propagarsi attraverso lo
spazio o all’interno di un mezzo. Per quanto riguarda le radiazioni corpuscolate vedi alla voce radioattività. Esistono radiazioni che si propagano
tramite onde meccaniche (come le onde sonore, elastiche, termiche, ecc.) che sono in grado di viaggiare solo attraverso la materia, mentre le
onde elettromagnetiche possono muoversi anche nel vuoto. In base ai loro effetti sulla materia le radiazioni si distinguono in radiazioni ionizzanti
e non ionizzanti, a seconda che possiedano o meno la capacità di intergire con atomi e molecole con formazione di ioni. Il livello di energia che
discrimina le radiazioni ionizzanti dalle non ionizzanti è dell’ordine dei 10 eV.
RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA
ARPAV
RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE
ARPAV
Si tratta di una radiazione elettromagnetica presente nella luce solare, caratterizzata da una bassa lunghezza d’onda, invisibile all’occhio
umano. Si distinguono tre fasce di Radiazione Ultravioletta (UV): UV-A (8315-400 nm), UV-B (285-315 nm) e UV-C (180-280 nm). Le radiazioni
UV-A e UV-B possono causare danni cutanei cronici con invecchiamento precoce e possono indurre l’insorgenza di tumori della pelle, più
frequenti nei soggetti che lavorano all’aperto. Le radiazioni UV-B inducono la sintesi della vitamina D, indispensabile per il metabolismo del calcio,
ma sono responsabili delle scottature e delle ustioni e le radiazioni UV-C sono utilizzate per la sterilizzazione di superfici, ambienti e strumenti.
Le radiazioni elettromagnetiche (EM) sono costituite da variazioni periodiche di un campo elettrico e di un campo magnetico, che si propagano
nello spazio. Le onde elettromagnetiche sono quindi una particolare modalità di propagazione nello spazio e nel tempo dell’energia
elettromagnetica secondo un moto oscillatorio sinusoidale. Esse si spostano alla velocità della luce (circa 300.000 km al secondo) nel vuoto o a
differenti velocità quando attraversano un mezzo. Le onde EM sono caratterizzate da una serie di variabili, alcune legate ai valori dei campi
elettrico e magnetico, altre alle qualità proprie delle onde e alla loro variabilità nel tempo e nello spazio. La tabella seguente riporta le principali
caratteristiche proprie del moto ondulatorio e le rispettive unità di misura. Le diverse grandezze sono strettamente correlate tra loro: ad esempio
la frequenza aumenta con il diminuire della lunghezza d’onda (grandezze inversamente proporzionali), mentre l’ energia aumenta con
l’aumentare della frequenza (grandezze direttamente proporzionali).
RADIAZIONI IONIZZANTI
ARPAV
Si definiscono ionizzanti quelle radiazioni che sono in grado, grazie al loro elevato contenuto energetico, di rompere i legami atomici della materia
trasformando atomi o molecole, neutri dal punto di vista elettrico, in particelle atomiche cariche elettricamente, chiamate “ioni”. Il contenuto
energetico efficace per la ionizzazione è di 12,6 eV (elettronvolt). Possiedono questo livello di energia le radiazioni con lunghezza d’onda
inferiore a 10-7 metri, quindi di frequenza superiore a 3 x 1015 Hz.
Le particelle dotate di carica elettrica, come gli elettroni e le radiazioni alfa (vedi Radioattività), sono in grado di ionizzare direttamente la materia,
mentre le radiazioni elettromagnetiche e i neutroni dotati di sufficiente energia sono indirettamente ionizzanti, in quanto, interagendo con la
materia, conferiscono energia a particelle che divengono a loro volta ionizzanti.
Le radiazioni ionizzanti (RI) hanno una differente capacità di penetrazione nella materia: così le radiazioni alfa, che possiedono un’elevata
capacità di ionizzazione, hanno una limitata capacità di diffusione in aria e possono essere arrestate da barriere di modesta entità (un foglio di
carta o un guanto di gomma). La loro pericolosità è quindi legata ad un’eventuale penetrazione all’interno dell’organismo, ad esempio attraverso
l’introduzione delle sostanze che le emettono mediante alimentazione e respirazione e l’accumulo in tessuti di deposito. Le radiazioni beta
(elettroni) sono più penetranti (circa un metro in aria e un cm nella pelle) ma anch’esse possono essere fermate da ostacoli di modesta entità
come una tavoletta di legno di pochi centimetri o un foglio di alluminio. I raggi gamma e i raggi X passano attraverso i tessuti a seconda della loro
energia e richiedono schermature spesse, realizzate in materiali come ferro, piombo o calcestruzzo.
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
ARPAV
Con il termine di Radiazioni Non Ionizzanti (NIR= Non Ionizing Radiation) si indicano i campi elettromagnetici (CEM) che si propagano nello spazio
sotto forma di onde elettromagnetiche; tali onde non possiedono l’energia necessaria per causare fenomeni di ionizzazione, vale a dire che non
sono in grado di rompere i legami atomici della materia trasformando atomi o molecole in particelle cariche elettricamente, chiamate “ioni” (vedi
Radiazioni ionizzanti). Le NIR comprendono radiazioni di bassa frequenza (in particolare frequenze estremamente basse ovvero Extremely Low
Frequencies –ELF- e frequenze molto basse ovvero Very Low Frequencies –VLF-) e radiazioni di alta frequenza (radiofrequenza -RF-,
microonde, radiazione infrarossa -IR- e luce visibile).
Questa suddivisione viene convenzionalmente fatta in relazione ai possibili effetti dei campi sugli organismi viventi e per effettuare la
valutazione dell’inquinamento degli ambienti di vita.
RADIOATTIVITÀ
ARPAV
I nuclei di alcuni atomi sono instabili e possono disintegrarsi per raggiungere un nuovo equilibrio emettendo radiazioni. Alcuni di questi atomi
esistono in natura, come nel caso del radio, dell’uranio, del torio, ecc.. La radioattività può anche essere indotta artificialmente bombardando
nuclei stabili con neutroni. Si possono così anche sintetizzare nuovi nuclei non presenti in natura. Le radiazioni emesse possono essere
corpuscolate, come i raggi alfa, a carica positiva, costituiti da nuclei di elio (due protoni e due neutroni), i raggi beta, costituiti da elettroni (carica
negativa) o positroni (carica positiva) dotati di grande velocità, i neutroni privi di carica elettrica. Esistono poi radiazioni non corpuscolate, come i
raggi gamma, elettricamente neutri, che sono radiazioni elettromagnetiche ad elevata energia.
RADIOATTIVITA' AMBIENTALE
GLOSS. ENI
E' la radioattività misurata in un determinato ambiente. Particolari sostanze, come ad esempio il gas radon, emettono radiazioni che possono
essere normalmente presenti nell'ambiente a bassi livelli; oltre un certo limite, risultano nocive.
RADIOGRAFIA
GLOSS. RADIAZIONI
Immagine prodotta su film (o altri mezzi) dalla radiazione trasmessa attraverso il corpo e generata da un apparecchio a raggi X.
RADIOTOSSICITÀ
GLOSS. RADIAZIONI
tossicità dovuta alle radiazioni ionizzanti emesse da un nuclide radioattivo incorporato. Tale tossicità dipende dalle caratteristiche radioattive, dal
metabolismo dell'elemento nell'organismo o nell'organo e dal suo stato chimico e fisico.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
RADON
ARPAV
Il radon, specificatamente l’isotopo 222Rn, è un gas radioattivo prodotto dal decadimento dell’Uranio (238U) naturalmente presente nell’ambiente:
graniti, tufi, pozzolane, ecc.). E’ inodore e incolore e, appartenendo al gruppo dei gas nobili, è chimicamente inerte.
RAPPORTO , RESOCONTO DI PROVA
EN 45020:1998
Documento che presenta i risultati della prova eseguita da un laboratorio e altre informazioni ad essa relative. Non è corretto il termine
"certificato", improprio ed usato al posto della locuzione "rapporto di prova".
RAPPORTO AMBIENTALE
GLOSS. ENI
La richiesta del rapporto ambientale ha ormai raggiunto dimensioni ragguardevoli, soprattutto in Nord America ed Europa, a causa della
crescente richiesta di informazioni da parte dei soggetti esterni all’impresa, sulle relazioni esistenti tra essa e il suo territorio di insediamento.
Rapporto (report) o bilancio ambientale sono termini spesso utilizzati indistintamente. Nei paesi anglosassoni (i primi a instaurare questa pratica
aziendale) con il termine environmental reporting si intende l’attività di informazione sul rapporto tra impresa e territorio fisico. Il rapporto
ambientale è pertanto quel documento diffuso al pubblico e redatto periodicamente all’interno, per mezzo del quale l’impresa descrive le sue
principali problematiche ambientali, il suo approccio strategico, la sua organizzazione per la gestione ambientale, le azioni messe in atto per la
protezione ambientale e documenta, con dati statistici e indicatori, il proprio impatto (il bilancio ambientale) e gli aspetti finanziari connessi con
l’ambiente (spese correnti e di investimento).
Oltre che strumento di comunicazione con i vari interlocutori dell’impresa (azionisti, finanziatori, assicuratori, opinione pubblica, gruppi
ambientalisti, autorità nazionali e locali, clienti e consumatori), il rapporto ambientale (e il bilancio che esso contiene) rappresenta un elemento
fondamentale per la gestione strategica della variabile ambiente, all’interno del processo di pianificazione dell’impresa.
RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE
ARPAV
Raccolta, organizzazione e interpretazione di dati già rilevati dalle autorità locali e/o dalle loro agenzie.
Il quadro diagnostico che ne emerge rappresenta la qualità dell'ambiente nell'ambito territoriale considerato, i fattori di pressione che concorrono
ad influenzarla, le politiche di risposta attivate a fronte di determinati obiettivi e priorità di intervento.
Il rapporto deve anche mettere in luce le eventuali carenze o incompletezze informative a cui rispondere attivando nuove campagne di misura e
rilievo.
RASCHI
ANPA
Tratti d’alveo il cui fondo si eleva, caratterizzati da un substrato più grossolano, da forti increspature e/o turbolenze con velocità di corrente in
genere superiore rispetto alla media.
RAU
GLOSS. META S.p.A. Modena
Rifiuti assimilabili a quelli urbani.
RAZZA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Divisione sistematica più piccola della specie. Due individui appartenenti alla stessa specie ma a razze diverse, se incrociati tra loro, danno
origine a ibridi fecondi, che possono riprodursi. Tra questi, per esempio, si possono classificare le razze umane, quelle canine, le infinite varietà
di mele, di rose, di frumento.
REAZIONE AEROBICA
ARPAC
Processo con il quale un organismo aerobico utilizza l’ossigeno gassoso (gli animali) o disciolto (i pesci ed i batteri) per ossidare le sostanze di
cui si alimenta e per produrre energia.
REAZIONE CHIMICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Qualunque trasformazione della materia attraverso la quale si ottengono sostanze diverse da quelle iniziali. Per esempio, la combustione di un
pezzo di legno. Il legno che brucia finisce pian piano per scomparire e al suo posto compaiono sostanze nuove quali ceneri, gas (anidride
carbonica e ossido di carbonio), vapore d’acqua, e si produce energia sotto forma di luce e calore. La trasformazione del legno è stata
profonda e irreversibile, cioè non si potrà più ritornare alla sostanza di partenza.
RECALCITRANTE
GLOSS. ENI
Composto chimico presente in genere come inquinante, difficilmente degradabile.
RECETTORE AMBIENTALE
Qualsiasi elemento dell'ambiente che può diventare bersaglio di un inquinamento.
RECIPROCITA'
GLOSS. ENI
EN 45020:1998
Rapporto bilaterale ove ciascuna delle due parti ha gli stessi diritti e doveri nei riguardi dell'altra.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
RECUPERO (AMBIENTALE), RENOVATION:
fonte
STREAMS - TREVISIOL
Riguarda tutti quegli interventi che tendono a favorire la ripresa spontanea della serie di vegetazione autoctona. Si limita alla ripresa naturale
della vegetazione autoctona riproponendo artificialmente cenosi non molto evolute ma capaci di raggiungere autonomamente sia una
complessità strutturale, tipica delle cenosi naturali, sia una maggiore diversità biologica. All’interno del recupero ambientale si hanno almeno due
casi particolari: il "restauro" (restoration) e il "ripristino" (renewal).
Il restauro si riferisce in genere a un ambito arealmente definito in cui, più che una trasformazione globale, si è avuta una progressiva
alterazione puntuale.
Si parla invece di ripristino ambientale quando l’obiettivo dell’intervento è quello di riproporre le forme e i tipi di vegetazione presenti in un
determinato ambiente prima della sua occupazione.
RECUPERO DEI RIFIUTI
GLOSS. ENI; ARPAT
L'insieme di operazioni per la raccolta, lo stoccaggio, la selezione e la destinazione, in seguito al riciclaggio, dei residui o dei materiali di scarto di
un processo produttivo nel modo più efficace ed economico.
Nel D. lgs. n. 22 del 5.2.97 viene data la seguente definizione delle operazioni di recupero: "Utilizzazione principale come combustibile o come
altro mezzo per produrre energia; rigenerazione/recupero di solventi; riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi,
comprese le operazioni di compostaggio e altre operazioni biologiche; riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici; riciclo/recupero di altre
sostanze inorganiche; rigenerazione degli acidi o delle basi; recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti; recupero dei prodotti
provenienti dai catalizzatori; rigenerazione o altri reimpieghi degli oli; spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia;
utilizzazione dei prodotti ottenuti da una delle suddette operazioni; scambio di rifiuti per sottoporli a una delle suddette operazioni; messa in
riserva di rifiuti per sottoporli a una delle suddette operazioni (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono stati
prodotti)."
RECUPERO ENERGETICO
GLOSS. ENI
RECUPERO VAPORI
GLOSS. ENI
Utilizzazione dell’energia termica liberata in un processo di combustione di rifiuti, per la produzione di vapore da cedere a terzi o da sfruttare in
un ciclo termico, per la produzione di energia elettrica.
Contenimento delle emissioni evaporative di benzina nel ciclo di distribuzione. Si realizza mediante interventi in più fasi: presso il punto vendita
carburanti, le pompe di benzina vengono dotate di sistemi per il recupero dei vapori di benzina che si formano durante il rifornimento delle
vetture; il carico delle autobotti in deposito ed il loro scarico presso i punti vendita vengono effettuati in ciclo chiuso; nei depositi viene installato
un impianto per il recupero dei vapori di benzina.
REFLUO
Scarico di acque provenienti da attività civili o industriali.
REFORMING CATALITICO
GLOSS. META S.p.A. Modena
GLOSS. ENI
Classico processo di raffineria finalizzato alla produzione di benzine ad alto numero di ottani, a partire dalla benzina proveniente dalla
distillazione primaria del petrolio (nafta).
REGIMAZIONE DELLE ACQUE
GLOSS. ENI
REGIME ANEMOMETRICO
GLOSS. ENI
Regolazione della portata di un corso d’acqua, mediante opere di ingegneria idraulica (ad esempio, arginatura, scolmatura, ecc.) e sistemazioni
idraulico-forestali.
Condizione fisica dell'atmosfera relativa alla direzione e velocità dei venti.
REGIME CLIMATICO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Comportamento delle condizioni climatiche di una regione geografica nel corso dell’anno, rilevato dalle medie di lunghe osservazioni effettuate
su una rete sufficientemente fitta di stazioni. Importante, per individuare il regime climatico di un luogo, è il confronto fra l’andamento mensile
delle temperature e quello delle precipitazioni, rappresentabili con diagrammi.
REGIME IDRICO
GLOSS. ENI
Modo col quale è distribuita la portata dei corsi d'acqua durante l'anno.
Per quanto riguarda il terreno definisce dello stato di umidità del terreno nell'arco dell'anno. Il regime di umidità secondo la Soil Taxonomy può
essere: aquico, udico, ustico, xerico, aridico o torrico.
REGIME TERMICO
ARPAV
Definizione dello stato termico del suolo. I regimi di temperatura del suolo si basano sul valore medio annuale della temperatura del suolo a 50 cm
di profondità. I regimi definiti dalla Soil Taxonomy sono: pergelico, cryico, frigido, mesico, termico e ipertermico.
REGIONE ARIDA
GLOSS. ENI
venerdì 1 luglio 2005
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Regione caratterizzata da scarsissime precipitazioni, ove la vegetazione è ridotta o del tutto assente.
Nome
REGIONE GEOGRAFICA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
La regione geografica indica quei tratti della superficie terrestre distinguibili gli uni dagli altri, poiché sono caratterizzati dal raggruppamento di
paesaggi simili; essa si può inoltre definire come quella parte di territorio che si distingue dalle altre per le caratteristiche omogenee del proprio
paesaggio. Il concetto di regione è pertanto complementare e successivo a quello di paesaggio, e ne rappresenta una precisazione ed
elaborazione. Esso può venire ulteriormente approfondito: ciò accade quando, oltre allo studio degli elementi fisici e antropici (utili
all’individuazione di determinati paesaggi), si introduce un più preciso riconoscimento dei caratteri economici presenti nei luoghi in esame. Anche
la nozione di genere di vita, adattato soprattutto a comunità umane isolate, costituisce un anello di congiunzione tra il concetto di paesaggio e
quello di regione. Il genere di vita concerne i rapporti che si sono venuti a delineare e consolidare nel tempo tra l’ambiente fisico (con il suo
apparato di risorse) e gli uomini (con il loro corredo culturale e tecnologico): la presenza di un determinato genere di vita contribuisce dunque a
rendere unitario un territorio, facendone una regione (della quale il paesaggio è una manifestazione). Lo studio di una regione geografica
considera pertanto sia gli aspetti fisici sia quelli antropici di un dato territorio, dedicando particolare attenzione alle scelte politiche: queste
ultime, infatti, sono elementi di grande influenza nella delineazione delle condizioni economiche delle varie regioni. Tali ricerche offrono dunque
molto spazio allo studio dei caratteri economici, la cui individuazione e analisi porta il paesaggio a concretizzarsi nella regione. Naturalmente,
tranne casi eccezionali (come per esempio le isole), tra le differenti regioni non esistono confini netti. Al contrario, i caratteri che distinguono
una determinata regione si presentano accentuati in una zona centrale o nucleo, sfumano nelle zone marginali, coesistono infine in una zona di
transizione con quelli delle regioni vicine. Per abitudine e comodità, si adottano però spesso dei limiti precisi e tradizionali: fiumi, montagne, altri
oggetti o entità geografiche, confini amministrativi etc. E’ opportuno comunque precisare che spesso accade che la regione geografica superi
tali confini. Ricordiamo infine che una regione, proprio a causa dei suoi elementi distintivi, può appartenere ad unità sovraregionali o
subregionali, individuate sulla base di ulteriori e più generiche o particolari differenziazioni.
REGISTRAZIONE
EN 45020:1998
Procedimento con cui un organismo indica in un elenco appropriato, disponibile al pubblico, le caratteristiche di un prodotto, processo o servizio
o le particolarità proprie di un organismo o di una persona.
REGOLA RICONOSCIUTA DI TECNOLOGIA
EN 45020:1998
Disposizione tecnica che una maggioranza rappresentativa di esperti riconosce come riflettente lo stato dell'arte. Si presume che un documento
normativo relativo ad un determinato argomento tecnico al momento della sua approvazione, costituisca una regola riconosciuta di tecnologia,
qualora esso sia stato preparato con la collaborazione dei settori interessati e mediante procedure di consultazione per ottenere consenso.
REGOLA, REGOLAMENTO
EN 45020:1998
Documento emanato da un'autorità che contiene requisiti obbligatori.
REGOLAMENTO CEE
GLOSS. FEDERLEGNO
Documento emesso dalla Comunità europea, di applicazione generale ed obbligatoria in tutti gli Stati membri, dei quali entra nella legislazione
nazionale e le Autorità nazionali e gli strumenti nazionali non possono impedirne l' implementazione. Un Regolamento crea diritti individuali che i
tribunali nazionali devono applicare. I Regolamenti sono usati, per esempio, per stabilire annualmente i prezzi in agricoltura dal Consiglio dei
Ministri della CEE. Se non diversamente stabilito, i Regolamenti entrano in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della
CEE serie "L". A differenza delle Direttive, i Regolamenti comprendono anche le modalità applicative della legge.
REGOLAMENTO TECNICO
EN 45020:1998
Regolamento che riporta requisiti tecnici o direttamente o tramite riferimenti, oppure, incorporando il contenuto di una norma, una specificazione
tecnica o un codice di pratica.
REGOLE TECNICHE
ARPAV
Hanno valore di legge e sono quindi obbligatorie diversamente dalle norme tecniche che hanno carattere volontario. Emesse dalle competenti
autorità nazionali o sovranazionali (esempio, UE) prescrivono quali sono requisiti essenziali che devono presentare certi prodotti per la tutela
della salute e della sicurezza di consumatori o utilizzatori e anche per il risparmio energetico e la tutela dell'ambiente.
REGOLITE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Il disfacimento delle rocce produce una certa quantità di frammenti litici che accumulandosi in un posto (eluvium) danno origine al suolo e ad un
livello intermedio con la roccia sana definito alterite
REGRESSIONE
GLOSS. ENI
Ritiro del mare da regioni precedentemente occupate, con conseguente instaurarsi, in esse, di ambiente continentale. Contrario di
trasgressione. Il termine regressione viene anche utilizzato in riferimento al ritiro dei ghiacciai epigei.
REGRESSIONE MARINA
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Arretramento del mare con emersione di nuove terre.
RELAZIONE
DIZIONARIO GARZANTI
Rapporto scritto od orale svolto su un incarico o su un dato argomento.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
RELAZIONE CAUSA-EFFETTO (maccanismo)
fonte
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
In questo meccanismo vi è l'essenza della gestione: a tutti i livelli l'eccellenza può essere raggiunta soltanto se si ha il massimo controllo di
queste relazioni.
Poiché l'ente deve perseguire obiettivi incrementali per la soddisfazione dei cittadini e l'obiettivo non è altro che un effetto, è necessario che le
persone acquisiscano un meccanismo mentale che le renda sensibili a queste relazioni. Esse devono essere analizzate con metodo ed acume.
Solamente così l'ente acquisisce una potenza enorme per raggiungere obiettivi ambiziosi.
Possedere il controllo di queste relazioni richiede la capacità di ricercare e di identificare le cause che portano ad un effetto. Questa capacità è
l'essenza del metodo scientifico.
La ricerca delle cause si attua attraverso due steps fondamentali:
- elencazione di tutte le possibili cause con il supporto di strumenti specifici (per esempio, il diagramma causa-effetto e il diagramma delle
relazioni);
- identificazioni delle cause reali attraverso l'osservazione dei fatti, l'applicazione di tecniche statistiche e l'esecuzione di prove.
RENDIMENTO
ARPAV
Rapporto tra risultati attesi o conseguiti e risorse previste/impiegate.
REQUISITO
EN 45020:1998
Vedi "prescrizione". Il termine "requisito obbligatorio" dovrebbe essere utilizzato solo per indicare requisiti resi vincolanti da leggi o regolamenti.
Esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o cogente.
RESIDUI
ARPAC
Rifiuti derivanti da processi produttivi, o da raccolte finalizzate, che siano suscettibili, previo idoneo trattamento, di essere riutilizzati come
materie prime in un processo produttivo della stessa o di altra natura.
RESIDUI BITUMINOSI
GLOSS. ENI
Residui pesanti di raffineria, specificamente quelli assai ricchi di peci carboniose, che si ottengono dalla lavorazione del greggio. Il tar ha un
notevole potere calorifico (9.200 ÷ 9.400 kcal/kg), ma è commercialmente scadente e sempre meno ecocompatibile (alta viscosità, peciosità,
elevati contenuti di zolfo e metalli, come nichel, sodio, vanadio). Con l’emanazione del D. Lgs. 5.2.97, n. 22 il tar viene considerato un
combustibile non convenzionale e rientra nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo.
RESILIENZA
Capacità di recuperazione di un sistema ecologico (paesaggio) una volta passati gli elementi perturbatori.
RESINE NATURALI
STREAMS - TREVISIOL
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sostanze secrete dalle cellule di alcune specie di piante. Hanno consistenza da molle a pastosa; la composizione chimica è variabile e
complessa e vi abbondano sostanze volatili. Le resine si ottengono normalmente per incisione delle cortecce degli alberi che le producono, ma
molte sono note e utilizzate allo stato fossile come l’ambra. Le resine molli prendono il nome di balsami. Questi essudati vegetali trovano largo
impiego nella preparazione di vernici, di farmaci e, nel caso dell’incenso, anche nelle funzioni religiose. Oggi per taluni impieghi (per esempio,
nelle vernici e nelle colle) si utilizzano le resine sintetiche, comunemente note come materie plastiche.
RESISTENZA ECOLOGICA
E' la capacità di un sistema di evitare modifiche rispetto allo stato originario durante un episodio di disturbo (impatto negativo).
RESPIRAZIONE
ANPA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Processo fisiologico basilare per tutti gli organismi viventi sia animali sia vegetali. Indica lo scambio di gas, ossigeno e anidride carbonica, tra gli
organismi e l’ambiente. Durante la respirazione viene consumato ossigeno e prodotta anidride carbonica che deve essere in gran parte
eliminata. Gli animali possiedono apparati respiratori conformati a seconda che l’ossigeno venga assunto dall’aria o dall’acqua. Nel primo caso,
si tratta di respirazione polmonare e tracheale, nel secondo, invece, di respirazione branchiale. La respirazione nelle piante avviene
principalmente a livello delle foglie attraverso aperture dette stomi. La respirazione cellulare è, infine, l’attività chimica che avviene all’interno
della cellula durante la quale le molecole complesse degli alimenti (per esempio degli zuccheri) vengono scisse in composti più semplici e viene
liberata energia.
RESPONSABILE DIAUDIT AMBIENTALE
ARPAC
Persona qualificata a dirigere e ad eseguire degli audit ambientali (ISO 14010)
RESPONSABILITA' DA PRODOTTO
ARPAV
Obbligo di un produttore o di altri a risarcire danni a persone o cose, causati da un prodotto o servizio riconosciuto difettoso. Oggetto della
Direttiva CEE 85/374/CEE, recepita in Italia con DPR 2415188 n° 244. Se il produttore può infatti dimostrare di aver operato secondo un sistema
di qualità certificato, nel caso di un difetto non "originario" - sopravvenuto, cioè, in fasi successiva alla produzione -, egli fornisce una prova
"negativa" che il prodotto in uscita dalla sua sfera di controllo era immune da difetti originali.
RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTORE
ARPAT
Si tratta di una approccio, fatto proprio dall'Unione Europea, che prevede che il produttore sia responsabile non solo delle fasi di trasformazione
legate al suo processo di produzione, ma anche delle fasi a monte e delle fasi a valle.
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Nome
fonte
RESPONSIBLE CARE
GLOSS. ENI
Il concetto di Responsible Care fu sviluppato dall’associazione delle aziende chimiche canadesi verso la metà degli anni Ottanta e, in circa un
decennio, è diventato un programma di rilevanza mondiale. è finalizzato ad ottenere miglioramenti delle prestazioni dell’industria chimica nel
settore della salute, della sicurezza e dell’ambiente e a mettere le aziende di tutto il mondo in grado di comunicare i risultati raggiunti, favorendo
la trasparenza con il pubblico. Lanciato in Italia da Federchimica nel 1992, il programma Responsible Care prevede l’adesione volontaria da parte
dell’impresa che si impegna ad applicare i suoi princìpi-guida, tra i quali risulta fondamentale il processo di autovalutazione.
Dall’avvio del Programma in Italia, le adesioni sono in continua crescita e contano gruppi e società di piccole, medie e grandi dimensioni, nazionali
ed estere. Ogni anno la Federchimica pubblica un rapporto ambientale: Responsible Care.
RESTAURO (restoration)
STREAMS - TREVISIOL
RETE
STREAMS - TREVISIOL
e il " Il restauro si riferisce in genere a un ambito realmente definito in cui, più che una trasformazione globale, si è avuta una progressiva
alterazione puntuale.
Termine del linguaggio comune, adottato dal pensiero tecnico per indicare la distribuzione di risorse col minimo consumo di energie, in
particolare dell’acqua potabile, perché, collegando tra loro le estremità dei rami, mantiene il sistema a una pressione costante, riducendo al
minimo la perdita di carico.
RETE ALIMENTARE
ARPAV
Intreccio di relazioni alimentari formato dal collegamento di più catene alimentari.
RETE DI DISTRIBUZIONE
GLOSS. META S.p.A. Modena
Insieme di tubazioni ed impianti volti alla fornitura di energia elettrica, gas, calore e acqua al cliente.
RETE DI RILEVAMENTO
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Struttura costituita da stazioni automatiche di monitoraggio, da sistemi manuali di rilevamento e da una centrale operativa.
RETE NATURA 2000
ARPAV
Obiettivo finale della Direttiva Habitat (92/43/CEE): creazione di questa rete europea di zone speciali di conservazione, attraverso la quale
garantire il mantenimento ed il ripristino di uno stato di conservazione soddisfacente dei tipi di habitat naturali e delle specie interessate nella loro
area di ripartizione naturale.
RETE TROFICA
STREAMS - TREVISIOL
l’insieme degli anelli che collegano un predatore a tutte le sue prede. Una singola linea di tale rete è una catena alimentare.
RETI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
ARPAV
Struttura organizzata di misure ripetute nel tempo, effettuate mediante prelievi automatici o manuali, in punti dislocati spazialmente secondo
criteri atti a caratterizzare lo stato di una o più matrici ambientali di un’area o di un ecosistema.
RETI ECOLOGICHE
ARPAV
Insieme di aree e fasce con vegetazione naturale, spontanee o di nuova realizzazione, tra loro connesse in modo da garantire funzioni diverse,
tra cui la libera circolazione di piante e animali e in definitiva lo scambio genico tra le popolazioni. A tal fine è necessario mantenere delle
“connessioni” tra le aree protette, ovvero fasce di territorio che consentano il superamento delle barriere dovute allo sviluppo delle attività
umane. Gli orientamenti più attuali sono quindi rivolti alla realizzazione di reti ecologiche in cui i nodi sono rappresentati da aree naturali e seminaturali con il ruolo di “serbatoi della biodiversità” e la trama costituita da elementi lineari naturali o semi-naturali che permettono un collegamento
fisico tra gli habitat dei nodi, in modo da consentire lo scambio genico tra le popolazioni e sostenere la biodiversità.
REVISIONE
EN 45020:1998
Introduzione di tutti i cambiamenti necessari alla sostanza e alla prestazione di un documento normativo. Essa comporta l'emissione di una
nuova edizione del documento normativo.
REVISORE
ARPAC
Individuo o gruppo di lavoro, appartenente al personale dell'impresa o esterno ad essa, che opera per conto della direzione generale
dell'impresa, in possesso, individualmente o collettivamente, delle competenze di cui all'allegato II, punto C e sufficientemente indipendente dalle
attività che controlla per esprimere un giudizio obiettivo (Reg. 1836/93).
RIALLOCAZIONE (resettlement)
STREAMS - TREVISIOL
trasferimento di un insediamento situato in una zona a rischio.
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Nome
RICADUTA RADIOATTIVA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Si indica con questo nome (o con il termine inglese fall-out, ormai entrato nell’uso corrente) il ritorno al suolo dei detriti radioattivi prodotti da
un’esplosione atomica o da gravi incidenti a reattori nucleari, come quello ben noto di Chernobyl, avvenuto nel 1986 in Unione Sovietica. Le
particelle più pesanti ricadono entro poche ore vicino al luogo dell’esplosione o dell’incidente e producono intensa radioattività locale. Una parte
dei frammenti radioattivi penetra nella stratosfera e produce radioattività su tutto il globo terrestre per la durata di molti mesi. Effetti dannosi del
fall-out: nella ricaduta locale sono particolarmente pericolose le radiazioni gamma emesse dal materiale radioattivo. Nelle precipitazioni su scala
mondiale il pericolo è rappresentato dalle radiazioni beta a seguito dell’ingestione di cibi e acque contaminate dalle radiazioni. Gli effetti delle
radiazioni possono essere dannosi per l’individuo o per le generazioni future, anche se non se ne può ancora valutare con precisione la
nocività. L’esposizione alle radiazioni può provocare la morte in pochi giorni o causare, anche dopo anni, leucemia e varie forme di tumore. Da
esperimenti effettuati su piante e animali si può dire inoltre che circa il 10% delle presenti mutazioni genetiche è dovuto alla radiazione naturale.
RICAVI AMBIENTALI
ARPAT
Rappresentano tutti i ricavi di un'impresa derivanti dalla riduzione di una serie di costi a seguito di una più attenta gestione ambientale dei
processi di produzione: i ricavi derivanti dalle attività di recupero e riuso di materiali considerati semplici scarti; i ricavi derivanti dalle vendite
ambientali di prodotti eco-compatibili.
RICHIESTA DI OSSIGENO TOTALE
GLOSS. ENI
Sigla universalmente accettata per indicare un parametro di grande importanza per la definizione della qualità di un’acqua. Il TOD è una misura
della quantità totale di ossigeno richiesta da un campione di acqua, in aggiunta a quello discioltovi, per l’ossidazione completa delle sostanze
organiche presenti con trasformazione dei costituenti, per esempio carbonio, idrogeno, azoto zolfo rispettivamente in anidride carbonica,
acqua, acido nitrico, acido solforico. Il TOD si misura con apposite apparecchiature automatiche attraverso la determinazione in continuo della
concentrazione di ossigeno nel gas effluente dal processo di combustione. È uno dei tanti parametri, quali COD, TOC, BOD, attraverso i quali si
cerca di caratterizzare il grado di inquinamento di un’acqua.
RICICLAGGIO
GLOSS. ENI; ARPAT
Riciclare significa "rimettere in circolazione come materie prime" materiali e sostanze ricavati da un adeguato trattamento dei rifiuti, compreso il
riciclaggio organico (Compostaggio) con esclusione, però, del recupero di energia.
Il riciclaggio è, per legge, tra le forme di smaltimento da privilegiare e i vantaggi indubbi vanno individuati sia nella diversa volumetria assunta dai
rifiuti raccolti, sia nel fondamentale risparmio di materie prime utilizzate nell'attuale sistema produttivo.
RICICLO
STREAMS - TREVISIOL
Ritornare allo stadio precedente di un processo ciclico, in particolare per trasformare i rifiuti in materiali e prodotti riutilizzabili.
RICONVERSIONE (reconversion/redevelopment)
STREAMS - TREVISIOL
Un progetto ambientale e territoriale di riconversione (ecologica) di un’area a forte sviluppo industriale e degrado ambientale si configura
simultaneamente come una serie di azioni culturali, sociali, economiche e politiche atte ad avviare modelli esemplari di sviluppo sostenibile.
RIESAME
EN 45020:1998
Attività di verifica di un documento normativo per determinare se esso deve essere riconfermato o ritirato. Attività effettuata per riscontrare
l'idoneità, l'adeguatezza e l'efficacia di qualcosa a conseguire gli obiettivi stabiliti (VISION 2000).
RIESAME DELLA DIREZIONE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
L'alta direzione dell'organizzazione deve, ad intervalli da essa determinati, riesaminare il sistema di gestione ambientale, per assicurarsi che
continui ad adeguato ed efficace. Il procedimento di riesame della direzione deve garantire che siano raccolte le informazioni necessarie per
permettere alla direzione stessa di condurre a termine questa valutazione. Questo riesame deve essere documentato.
Il riesame della direzione deve affrontare l'eventuale necessità di cambiare la politica, gli obiettivi e gli altri elementi del sistema di gestione
ambientale, alla luce dei risultati provenienti dagli audit del sistema stesso, da cambiamenti della situazione e dall'impegno al miglioramento
continuo.
RIFERIBILITÀ DELLE MISURAZIONI
VOCABOLARIO
INTERNAZIONALE DI
METROLOGIA
Proprietà di un risultato di una misurazione per la quale esso può essere posto in relazione con riferimenti definiti, di solito nazionali o
internazionali, attraverso una catena ininterrotta di confronti aventi tutti incertezze note. (UNICHIM n. 179/0)
Nota: in un laboratorio, solo per le apparecchiature che misurano direttamente una grandezza fisica (per esempio le bilance) è possibile
costruire una catena ininterrotta di confronti (per le bilance la taratura); per le apparecchiature che invece operano per confronto, la riferibilità
si può ottenere solo con l'uso di appropriati materiali di riferimento.
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Nome
fonte
RIFIUTI
ARPAV
Comunemente chiamiamo rifiuti i materiali e gli oggetti che nella vita di tutti i giorni eliminiamo. Consideriamo rifiuti ad esempio i vecchi giornali, gli
imballaggi degli oggetti che acquistiamo, le bottiglie e tutti i contenitori “usa e getta” degli alimenti, gli sfalci d’erba del nostro giardino e gli avanzi
dei nostri pranzi.
Anche nelle attività lavorative produciamo rifiuti: sono rifiuti gli imballaggi eliminati dai negozi, i materiali di demolizione dei cantieri edili, gli scarti
dei macelli, la spazzatura delle strade raccolta dal servizio pubblico, l’olio esausto dei motori sostituito nelle officine e nei distributori, i residui di
pittura, i solventi, i collanti e i prodotti chimici in genere utilizzati in tante attività industriali e artigianali.
Non è facile pertanto dare una definizione di rifiuto in quanto il modo di produrre e di consumare, di concepire l’igiene e utilizzare le risorse è
cambiato nel corso dei secoli. Ciò che per noi costituisce un materiale inutile, solo pochi anni fa poteva rappresentare un bene da riutilizzare più
volte e non certo da eliminare.
Secondo il D.Lgs. n.22 del 5.2.97, che rappresenta la normativa quadro sui rifiuti, è “rifiuto” qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle
categorie riportate in un elenco allegato al decreto stesso e “di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”. L’allegato non
è comunque esaustivo e inoltre la definizione di rifiuto è stata oggetto di approfondimenti ed interpretazioni con l’ emanazione di successive
norme e circolari esplicative (L.178/2002).
RIFIUTI NON PERICOLOSI
Secondo il D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, sono rifiuti non pericolosi quelli che non rientrano nell’apposita lista allegata al decreto stesso.
GLOSS. ENI
RIFIUTI PERICOLOSI
PROVINCIA TORINO
RIFIUTI RADIOATTIVI
GLOSS. ENI
RIFIUTI RADIOATTIVI (condizionamento dei)
GLOSS. ENI
RIFIUTI RADIOATTIVI (confinamento dei)
GLOSS. ENI
RIFIUTI RADIOATTIVI (inglobamento dei)
GLOSS. ENI
Secondo il D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, sono pericolosi i rifiuti individuati in un’apposita lista allegata al decreto stesso (allegato D). Viene, pertanto,
superata la classificazione dei rifiuti tossici e nocivi prevista dalla previgente normativa (DPR n. 915/88), che era basata sul contenuto nei rifiuti
di determinate sostanze nocive, individuate da disposizioni tecniche. Con il nuovo criterio, conforme alle norme comunitarie, i rifiuti rientranti
nella citata lista vengono qualificati come pericolosi, a prescindere dalle effettive caratteristiche di rispettiva pericolosità. Per classificare un
rifiuto come pericoloso si dovrà ricorrere al C.E.R., il catalogo europeo dei rifiuti. Tale codice si compone di sei cifre: le prime due si riferiscono
al settore produttivo, le seconde individuano il ciclo produttivo all'interno del settore produttivo, le ultime due individuano il rifiuto.
In base al codice riportato nell'Allegato D), un rifiuto che ha quel determinato codice è un rifiuto pericoloso a priori.
Materiali prodotti o utilizzati nell’impiego pacifico dell’energia nucleare (e per i quali non è previsto il riutilizzo), elementi di combustibile esclusi,
che contengono, dall’origine o in seguito ad attivazione o contaminazione, sostanze radioattive. Non essendo stato trovato un processo pratico
per l’eliminazione di tale radioattività, queste scorie vengono chiuse in recipienti ermetici e raccolte in aree riservate a questo scopo da accordi
internazionali, che prevedono anche le condizioni di sicurezza per la deposizione.
Processo effettuato con l’impiego di un agente solidificante, allo scopo di produrre un manufatto nel quale i radionuclidi siano inglobati in una
matrice solida, in modo da limitarne la mobilità potenziale.
Segregazione dei radionuclidi dalla biosfera, con limitazione di un loro rilascio al di sotto di quantità e concentrazioni ritenute accettabili.
Condizionamento di rifiuti radioattivi solidi, con la produzione di una matrice solida che avvolge i rifiuti stessi, riempiendo gli spazi liberi nel
contenitore.
RIFIUTI RADIOATTIVI (solidificazione dei)
GLOSS. ENI
Condizionamento di rifiuti radioattivi non solidi, con la produzione di una matrice solida nella quale sono miscelati e distribuiti i rifiuti stessi.
RIFIUTI RADIOATTIVI (trattamento dei)
GLOSS. ENI
RIFIUTI SOLIDI E LIQUIDI
AGENDA 21
RIFIUTI SOLIDI URBANI (RSU)
GLOSS. ENI
Complesso di operazioni che, mediante l’applicazione di processi fisici e/o chimici, modificano la forma fisica e/o la composizione chimica dei
rifiuti radioattivi, con l’obiettivo principale di operare una riduzione di volume e/o di preparare i rifiuti stessi alla successiva fase di
condizionamento, oppure di conferire al rifiuto trattato forma, assenza di liquidi liberi e compattezza tali, da poter essere inserito in un
contenitore senza eseguirne il condizionamento, ove siano rispettati i pertinenti limiti di concentrazione dei radionuclidi contenuti.
Attività tecnico scientifiche di prevenzione e controllo.
Vedi Rifiuti Urbani.
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Nome
RIFIUTI SPECIALI
fonte
PROVINCIA TORINO
Secondo il D. Lgs. n. 22. del 5.2.1997 sono rifiuti speciali:
a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali;
b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano da attività di scarico;
c) i rifiuti da lavorazioni industriali;
d) i rifiuti da lavorazioni artigianali;
e) i rifiuti da attività commerciali;
f) i rifiuti da attività di servizio;
g) i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla
depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie;
i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;
l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.
RIFIUTI SPECIALI (impianti di trattamento dei)
GLOSS. ENI
I sistemi di smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi e/o pericolosi, utilizzano per il trattamento le seguenti tecnologie:
- tecnologie per il recupero dei materiali;
- tecnologie per il pretrattamento dei rifiuti;
- tecnologie per lo smaltimento definitivo dei rifiuti.
Il trattamento, il recupero o la valorizzazione dei rifiuti speciali possono essere effettuati mediante processi chimici, fisici, biologici e/o
termochimici.
Per il recupero vengono impiegate tecnologie di rigenerazione degli oli usati (Olio lubrificante usato), di distillazione dei solventi esausti e di
recupero di materiali riutilizzabili nei cicli produttivi.
Oltre alla rigenerazione e al riciclaggio di materiali, è possibile anche il recupero di energia, mediante l’adozione di cicli termici, associati a forni di
incenerimento dei rifiuti, in grado di produrre energia elettrica e/o termica.
Il trattamento dei rifiuti speciali viene effettuato utilizzando appropriati impianti di detossificazione, inertizzazione, depurazione chimico-fisica e/o
biologica, incenerimento e stoccaggio definitivo (discariche controllate).
RIFIUTI SPECIALI ASSIMILABILI AGLI URBANI
GLOSS. ENI
Vedi RSA.
RIFIUTI TOSSICO-NOCIVI
GLOSS. ENI
Questa tipologia di rifiuti non ha più valenza giuridica a seguito dell’abrogazione del D.P.R. n. 915/82 che l’aveva istituita. La qualificazione
introdotta con il D. Lgs. n. 22/97 per tali rifiuti è quella di rifiuto pericoloso.
RIFIUTI URBANI
ARPAV
Secondo il D. Lgs. n. 22/97 sono rifiuti urbani:1. rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile
abitazione;
2. rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui al punto precedente;
3. assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'art.21, comma 2, lett.g;
4. rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
5. rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso
pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
6. rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi ed aree cimiteriali;
7. rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli indicati nei punti 2,3,4.
1. rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
2. rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui al punto precedente;
3. assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'art.21, comma 2, lett.g;
4. rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
5. rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso
pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
6. rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi ed aree cimiteriali;
7. rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli indicati nei punti 2,3,4.
RIFIUTI URBANI RESIDUI
ARPAV
Vedi RUR.
RIFIUTO
ARPAT; PROVINCIA DI TORINO
Qualsiasi sostanza od oggetto rientrante nelle categorie riportate nell'allegato A di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di
disfarsi (D.Lgs. n.22/97)
I rifiuti, in base all'origine, si distinguono in urbani e speciali: queste categorie a loro volta in base al grado di pericolosità si differenziano in
pericolosi e non pericolosi (ex art. 7 D.Lgs. 22/97).
RIFORESTAZIONE
ARPAV
Rimboschimento di aree sottoposte a deforestazione. La riforestazione su vastissima scala è considerata un mezzo per ricostituire il patrimonio
forestale mondiale e per ridurre l'effetto serra.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
RIFORMULAZIONE DI CARBURANTI E COMBUSTIBILI
fonte
GLOSS. ENI
Modifica delle caratteristiche e della composizione (formula) dei prodotti petroliferi a fini ambientali. Negli Stati Uniti la legislazione ambientale ha
imposto a partire dal 1°.1.1995 l’impiego di benzina riformulata nelle zone che presentano problemi di qualità dell’aria relativamente
all’inquinamento da ozono.
RIGENERAZIONE AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL
intervento funzionale al recupero di ambiti naturali caratterizzati da una dinamica propria (operazione di riequilibrio ecosistemico ad esempio
nella forestazione urbana).
RILEGNO
CONAI
Consorzio Nazionale per il recupero ed il Riciclaggio degli Imballaggi in Legno. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in legno
che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi); risponde in generale
all'esigenza di garantire, in conformità alla normativa vigente, la prevenzione della produzione della quantità, e della pericolosità dei rifiuti e la
corretta gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.
RILEVAMENTO AUTOMATICO
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
lettura e registrazione dei dati provenienti dai sensori collegati alla stazione.
RILEVAMENTO PEDOLOGICO DI DETTAGLIO
ARPAV
Studio della natura e distribuzione dei suoli nel paesaggio tramite rilievo diretto, effettuato soprattutto in campagna.
RILEVAMENTO PEDOLOGICO DI RICONOSCIMENTO
ARPAV
RILEVANZA
ARPAV
Studio della natura e distribuzione dei suoli nel paesaggio tramite riconoscimento diretto ed indiretto, cioè per mezzo dell'individuazione di
relazioni tra i suoli ed altri elementi del paesaggio apprezzabili in fotointerpretazione e telerilevamento (vedi anche pattern).
Importanza e significati degli effetti negativi sull'ambiente prodotti da un comportamento in atto o altra causa.
RILIEVI FONOMETRICI
ARPAV
Sono delle sessioni di misurazione della potenza e dell’intensità' dell'onda sonora. Vengono effettuate in diverse locazioni, in modo da avere una
visione completa della situazione, e per periodi più' o meno prolungati, in modo da poter analizzare la variazione nel tempo di tale situazione.
RIMBOSCHIMENTO
GLOSS. ENI
Insieme di pratiche forestali relative al rinnovo del bosco, compiute per evitarne la graduale scomparsa e, in alcuni casi, per impedire i
franamenti di terreni montani in ripido pendio e poveri di vegetazione. Il rimboschimento può avvenire per rinnovo naturale e in tal caso le stesse
piante provvedono, dopo tagli e disboscamenti precedentemente effettuati, alla riproduzione. Il rinnovo artificiale è invece totalmente operato
dall’uomo, per semina o per piantagione.
RINATURALIZZAZIONE
ARPAV
Operazione di ripristino d’ambiti paesaggistici intervenuti dall’uomo, al loro stato originario. Significa più generalmente "aggiunta di caratteristiche
di naturalità" e il termine può essere applicato anche a realtà non ecosistemiche (ad esempio il colore di un oggetto di legno).
RINATURAZIONE (nature restoration / landscape ecology)
STREAMS - TREVISIOL
Incremento della quantità di natura presente su un dato territorio. Significa letteralmente "creazione di nuova natura", in siti ormai artificializzati.
RINTRACCIABILITA'
UE
Capacità di ricostruire la storia e di seguire l'utilizzo di un oggetto o di un'attività, mediante documentazione predisposta, la possibilità di seguire il
percorso compiuto da un alimento, da un mangime, da un animale destinato alla produzione alimentare o da un ingrediente attraversando tutte le
fasi della produzione e della distribuzione; “tutte le fasi della produzione e della distribuzione”, tutte le fasi a partire dalla produzione primaria di
un alimento ivi inclusa, fino alla vendita o erogazione al consumatore finale ivi incluse e, ove pertinente ai fini della sicurezza alimentare, la
produzione, la lavorazione e la distribuzione dei mangimi (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare).
RIPARIALE
GLOSS. ENI
RIPASCIMENTO
GLOSS. ENI
Termine riferito a vegetazione e fauna viventi sulle rive di un corso d’acqua o di un lago.
Ricostituzione di spiagge, mediante sabbia o altro materiale litoide, apportato artificialmente nelle zone costiere.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
RIPOPOLAMENTO
ARPAV
In biologia è l’azione atta ad incrementare il numero degli esemplari di una specie in un territorio. Generalmente viene sospesa l’attività venatoria
per un certo periodo di tempo o si introducono animali provenienti da altre zone o da allevamenti.
RIPRISTINO AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Ultima fase della realizzazione di un’opera, hanno l'obiettivo di riportare le aree interessate alle condizioni e destinazioni d'uso originarie, nel più
breve tempo possibile. Fin dall'avvio del progetto, infatti, viene definita la strategia di ripristino finale. Vengono realizzati studi sulle
caratteristiche dei terreni interessati e di quelli circostanti e sulla climatologia della zona. Vengono definite le modalità di rimboschimento e
inerbimento secondo avanzate tecniche forestali. In molti casi il lavoro di ripristino consente non solo di riportare il territorio alle sue condizioni
originarie, ma anche a migliorare e rendere più sicuro il suo assetto. Nel caso di forte pendenza ciò significa minimizzare le erosioni pluviali ed
eoliche e aumentare la coesione superficiale; nel caso di terreni grossolani, aumentarne la fertilità e migliorarne la capacità di ritenzione idrica.
La posa dei gasdotti, ad esempio, richiede interventi specifici di ripristino nelle diverse fasi del lavoro, dalla scelta del tracciato alla
progettazione e alla costruzione.
RIPRODUZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Capacità degli esseri viventi di produrre nuovi esseri uguali a se stessi attraverso la trasmissione dei caratteri, assicurando la continuità della
specie. La riproduzione è la caratteristica degli esseri viventi (piante, animali e microbi) che li distingue nettamente dal mondo inanimato.
r. agamica – La riproduzione vegetativa o agamica (parola greca che vuol dire “senza nozze”)comporta la formazione di uno o più discendenti a
partire da un unico genitore. È tipica di moltissime piante e numerosi animali. Per esempio, un ramo di pioppo piantato in piena terra può, in
opportune condizioni, mettere radici riformando un nuovo individuo.
Molti esseri unicellulari (alghe, funghi e batteri) si riproducono dividendo in due cellule più piccole l’unica cellula genitore che cessa praticamente
di esistere come individuo.
r. gamica o sessuale – Tipo di riproduzione più perfezionata presente in quasi tutti gli organismi. Intervengono due individui genitori che
producono due differenti cellule specializzate dette gameti: gamete maschile o spermatozoo e gamete femminili o cellula uovo, più grossa e
incapace di movimento. Alcuni organismi, detti ermafroditi, sono capaci di produrre entrambi i tipi di cellule. Durante la fecondazione lo
spermatozoo penetra nella cellula uovo e i nuclei delle due si fondono insieme. Si ottiene così una nuova cellula uovo fecondata o zigote, che
dividendosi darà origine a tutte le cellule del nuovo organismo.
RIPROFILATURA DEL TERRENO
GLOSS. ENI
Riporto e sistemazione del terreno secondo la configurazione morfologica originaria di una data area, interessata dalla costruzione di un
gasdotto. Tale operazione viene effettuata lungo la pista di lavoro, subito dopo la posa e il rinterro della condotta.
RIQUALIFICAZIONE (upgrading/riabilitation)
STREAMS - TREVISIOL
Emerge in tutta la sua complessità in ambito urbano, periurbano o comunque fortemente antropizzato, specialmente quando diviene necessario
destinare ad altra funzione aree industriali o vasti complessi infrastrutturali. Nelle aree cittadine si tratta di interventi ad alta valenza urbanistica
e progettuale necessari per sostituire ad aree con funzioni produttive aree di servizi alla cittadinanza anche di tipo ecologico. Ad esempio con il
contributo delle fitocenosi si può ridurre l’inquinamento acustico ed atmosferico. In campo agricolo un intervento esemplare è quello di eliminare i
concimi chimici, pesticidi e fitofarmaci.
RIRAFFINAZIONE
GLOSS. ENI
Processo di recupero, come materia prima, dell’olio usato, mediante trattamenti fisici e chimici, volti ad ottenere basi lubrificanti di qualità
comparabile con quella di oli di primo impiego.
RISANAMENTO (rehabilitation, vedi anche bonifica)
STREAMS - TREVISIOL
A differenza delle bonifiche del passato (volte a conquistare porzioni di spazio naturale per renderlo produttivo), il risanamento e la bonifica
attuale intendono restituire alla natura porzioni di spazio contaminato dalla presenza umana per poter avviare nuovi cicli di territorializzazione
sostenibili.
RISCALDAMENTO DEL GLOBO
ANPA
L'aumento della temperatura del pianeta provocato dalla presenza di gas ad effetto serra (vedi gas ad effetto serra).
RISCHIO
Probabilità, caratteristiche e modalità del verificarsi di un evento dannoso per la salute umana e per l’ambiente.
RISCHIO (analisi del)
GLOSS. ENI
UE
Processo costituito da tre componenti interconnesse, costituite dalla valutazione, gestione e comunicazione del rischio (Proposta del Parlamento
europeo di regolamento sulla legislazione alimentare).
RISCHIO (comunicazione del)
UE
Lo scambio interattivo, nell'intero arco del processo di analisi del rischio, di informazioni e pareri riguardanti gli elementi di pericolo e i rischi, i
fattori connessi al rischio e la percezione del rischio, tra responsabili della valutazione del rischio, responsabili della gestione del rischio,
consumatori, imprese alimentari e del settore dei mangimi, la comunità accademica e altri interessati, ivi compresi la spiegazione delle scoperte
relative alla valutazione del rischio e il fondamento delle decisioni in tema di gestione del rischio (Proposta del Parlamento europeo di
regolamento sulla legislazione alimentare).
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Nome
fonte
RISCHIO (gestione del)
UE
Processo, distinto dalla valutazione del rischio, consistente nell'esaminare alternative d'intervento consultando le parti interessate, tenendo
conto della valutazione del rischio e di altri fattori pertinenti e, se necessario, compiendo adeguate scelte di prevenzione e di controllo (Proposta
del Parlamento europeo di regolamento sulla legislazione alimentare).
RISCHIO (inondazione)
ARPAV
Temporanea ricopertura della superficie del suolo da parte di acqua di qualunque provenienza. Viene valutato sulla base della frequenza e sulla
durata media di eventi passati.
RISCHIO (valutazione del)
UE
Processo su base scientifica costituito da quattro fasi:
individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione al pericolo e caratterizzazione del rischio (Proposta del
Parlamento europeo di regolamento sulla legislazione alimentare).
RISCHIO AMBIENTALE
MINISTERO DELL'AMBIENTE
RISCHIO IDROLOGICO
ARPAV
RISCHIO INDUSTRIALE
ARPAV
RISERVA BIOGENETICA
ARPAV
Per rischio ambientale si intende uno stato in cui sono presenti condizioni di pericolosità o di minaccia ipotetica verso l'ambiente e l'uomo. Nella
stragrande maggioranza dei casi l'analisi dei rischio tende ad estromettere la dimensione percettiva dell'individuo che spesso è fondamentale.
La maggior parte degli studi sul rischio adotta come principio base la formula per cui il rischio sarebbe uguale alla probabilità che un evento
indesiderato avvenga in un certo arco temporale, definendo il rischio attraverso una funzione di tipo statistico.
Probabilità del verificarsi di un danno ambientale moltiplicata per la grandezza del danno stesso. Nelle procedure di VIA esprime la possibilità
che gli interventi dell'uomo superino un livello tale da provocare sensibili e spesso irreversibili fenomeni di inquinamento e di dissesto con
alterazione degli equilibri preesistenti.
Il rischio idrogeologico, legato al fattore acqua (idro: pioggia e corsi d’acqua) e terra (geo: suolo, roccia, detriti), è determinato dalla probabilità
del verificarsi di un evento catastrofico naturale come l’alluvione, la frana e la valanga, dannoso per l’ambiente e per l’uomo.
Normalmente l’evento idrogeologico è la conseguenza di un fenomeno climatico (pioggia, neve, ecc.) di eccezionale portata e intensità che in
particolari situazioni ambientali provoca dilavamento, trascinamento di roccia e fango con tracimazione di corsi d’acqua dei bacini idrici delle
dighe e - al limite estremo - erosione e cedimento degli edifici, dei ponti, delle vie di comunicazione e delle infrastrutture.
Il rischio industriale è legato alle attività degli stabilimenti produttivi che producono, utilizzano o immagazzinano sostanze pericolose. Il deposito di
queste sostanze può avvenire non solo presso gli stessi stabilimenti (nei serbatoi, condotte, apparecchiature, ecc.) ma anche in altri luoghi
come le banchine, i magazzini portuali e i depositi ferroviari.
La sostanze pericolose comprendono: sostanze tossiche che provocano effetti avversi sull'organismo umano quando sono inalate, ingerite o
assorbite per via cutanea; sostanze infiammabili, esplosive e comburenti e sostanze pericolose per l’ambiente in quanto in grado danneggiare
gli ecosistemi naturali e compromettere la sopravvivenza della flora e della fauna.
Gli impianti produttivi che utilizzano queste sostanze sono definiti dalla normativa “impianti a rischio rilevante” e sono sottoposti a particolari
disposizioni.
Riserva volta principalmente alla tutela di aree prioritarie per la tutela del patrimonio genetico delle specie animali e vegetali presenti.
RISERVA DI POPOLAMENTO ANIMALE
ARPAV
Riserva gestita prioritariamente a beneficio delle emergenze faunistiche in esse presenti. Questo tipo di riserva ospita specie animali di estremo
valore non soltanto a livello nazionale, ma in alcuni casi mondiale.
RISERVA IDRICA
GLOSS. ENI
Corpo idrico naturale o artificiale, utilizzato per immagazzinare, regolarizzare e controllare le risorse idriche.
RISERVA INTEGRALE
GLOSS. ENI
Zona, in genere delimitata e protetta da particolari disposizioni, per la conservazione delle specie vegetali e animali che vi dimorano.
RISERVA NATURALE
GLOSS. ENI; PROVINCIA DI
TORINO
Zona in genere delimitata e protetta da particolari disposizioni per la conservazione di alcune specie vegetali ed animali che vi dimorano.
Fanno parte delle aree protette e sono costituite da aree terrestri, lacuali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti
della flora e della fauna, o presentano uno o più ecosistemi importanti per le diversità biologiche o per la conservazione delle risorse genetiche
(legge 6/12/1991, n. 394).
RISERVA ORIENTATA
ARPAV
Riserva nella quale l'indirizzo gestionale è volto ad una fruizione controllata e proporzionata alle caratteristiche ambientali del territorio. In tale
riserva vengono messe in atto strategie di gestione finalizzate non solo alla conservazione, ma anche allo sviluppo delle piene potenzialità
naturalistiche del territorio. Inoltre vi sono promossi programmi di educazione naturalistica per favorire forme di turismo compatibile più
rispettose e consapevoli nei confronti dell'ambiente.
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Nome
fonte
RISONANZA MAGNETICA
GLOSS. RADIAZIONI
Assorbimento o emissione di energia elettromagnetica da parte dei nuclei posti in un campo magnetico statico, in seguito all'eccitazione dovuta
ad un opportuno campo magnetico a radiofrequenza.
RISORGIVA (o fontanile)
ARPAV
RISORSA
ARPAV
Emergenza della falda freatica che avviene al contatto fra l'alta e la bassa pianura a causa delle differenze di permeabilità fra i sedimenti
ghiaioso-sabbiosi, altamente permeabili, della prima e quelli sabbioso-limoso-argillosi, poco permeabili, della seconda.
Persone, professionalità, cultura, ambiente sociale, attrezzature, fondi, ecc. a disposizione o attivabili per il raggiungimento di un obiettivo.
RISORSA AMBIENTALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Una delle componenti ambientali alle quali è attribuito un valore ambientale, ai fini dell'economia del territorio.
RISORSA IDRICA
STREAMS - TREVISIOL
Per risorse idriche si intendono le quantità di acqua dolce presenti sul suolo e nel sottosuolo in una determinata zona durante un periodo
prefissato e classificate come naturali, potenziali (teoricamente disponibili) e utilizzabili (realmente disponibili).
RISORSE NON RINNOVABILI
ARPAT
RISORSE RINNOVABILI
ARPAT
Risorse del patrimonio naturale il cui utilizzo ed impiego è limitato nel tempo a causa della loro irriproducibilità (es. le risorse minerarie). Vengono
dette anche risorse esauribili.
Risorse del patrimonio naturale che hanno la capacità di riprodursi e rinnovarsi.
RISPARMIO ENERGETICO
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Uno dei sistemi, insieme alla razionalizzazione e all'utilizzo di fonti alternative, per stabilizzare il costo energetico. Risparmiare è una soluzione
che, non richiede alcuno sforzo attivo, ma solo un adeguamento passivo ad una situazione di scarsità ovvero una modifica dei comportamento
dei, consumatori in modo da ottenere lo stesso servizio con un minore uso di energia. La razionalizzazione energetica, invece, richiede
innovazione e proiezione nel futuro verso tecnologie energetiche più efficienti. Anche l'utilizzo di fonti alternative non fossili può far parte di una
razionalizzazione del sistema energetico. I tre sistemi rispondono sia a motivazioni economiche sia ambientali. Da questo secondo punto di
vista lo scopo è ridurre gli impatti relativi alla produzione, trasporto e utilizzo dell'energia. L'obiettivo resta quello di coniugare sviluppo e
ambiente.
RISULTANZE DI AUDIT
ARPAC
Risultati della valutazione delle evidenze oggettive di audit raccolte in confronto ai criteri di audit concordati (ISO 14010).
RISULTATO EDUCATIVO
ARPAV
Modifica positiva del comportamento scorretto determinato dall’azione educativa.
RITHRON
ANPA
Parte intermedia dei corsi d’acqua, che corrisponde alla zona di trote e temoli cioè al tratto salmonilico, ove è presente un’alta diversificazione
dei generi benthonici anche se non molto numerosi, adattati alla corrente ed esigenti di acque fresche e ben ossigenate.
RITMIBIOLOGICI
BIBLIOTECA DI
DOCUMENTAZIONE
PEDAGOGICA - FIRENZE
Il succedersi regolare e periodico di alcuni fenomeni fisiologici riscontrabile ai più- differenti livelli di organizzazione della materia vivente.
RIUSO
ARPAC
Il riuso rappresenta una delle forme di valorizzazione del rifiuto. Consente di utilizzare un bene (altrimenti destinato ad essere trasformato in
rifiuto) nella sua forma originaria.
RIVA
ANPA
In senso lato, linea di confine tra acqua e terra. Ai fini dell’IFF, invece, si intende la fascia in margine esterno al greto. Quasi sinonimo di sponda.
Fascia immediatamente fuori dall’alveo di morbida, posta a confine con la fascia perifluviale.
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Nome
RIVESTIMENTO
fonte
ANPA
Si parla di rivestimento quando un tratto più o meno lungo di alveo viene rivestito (fondo e/o sponde). Solitamente i rivestimenti sono realizzati in
massi ciclopici, in massi cementizi o in calcestruzzi. Possono essere finalizzati a proteggere l’alveo dall’erosione o a ridurre l’attrito e ad
accelerare la velocità della corrente (in corrispondenza di strozzature idrauliche, es. ponti con luce stretta) o ad assolvere entrambe le
funzioni. Quando il rivestimento interessa solo il fondo dell’alveo si parla di plateazioni, mentre la forma estrema di rivestimento è il cunettone in
calcestruzzo, a sezione parabolica. Oltre a presentare anche controindicazioni di tipo idraulico, tutte le forme di rivestimento dell’alveo
presentano un impatto ambientale rilevante.
RIVITALIZZAZIONE (revitalisation/regeneration)
STREAMS - TREVISIOL
Ripresa degli equilibri ecosistemici realizzando l’obiettivo di passare da azioni puntuali di disinquinamento e salvaguardia ad azioni diffuse sui
sistemi ambientali.
RIZOIDI
ANPA
Elementi cellulari solitamente allungati e filiformi che, nei muschi e nelle epatiche, sono assimilabili alle vere radici (che ritroviamo nelle piante
superiori) e che svolgono le funzioni di ancoraggio e assorbimento dei nutrienti dal substrato.
RIZOMA
Fusto sotterraneo di solito a sviluppo più o meno orizzontale.
ROCCIA
ANPA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Aggregato naturale di minerali che forma un corpo geologico ben individuabile. Le rocce possono essere costituite da più specie minerali, o da
un solo tipo, come per esempio un ammasso di gesso o di salgemma. Nel loro insieme costituiscono la litosfera terrestre.
r. magmatica – Deriva dal consolidamento di un magma che ha avuto luogo, sia all’interno della litosfera (rocce intrusive) sia sulla superficie
terrestre (rocce effusive).
r. metamorfica – Deriva dalla trasformazione di rocce magmatiche e sedimentarie all’interno della crosta terrestre per variazioni di temperatura e
di pressione.
r. sedimentaria – Dovuta al deposito di materiali organici e inorganici e al loro successivo compattamento. Si forma, per esempio, per l’azione di
corsi d’acqua e di venti. Le rocce terrestri subiscono in effetti un vero e proprio ciclo di trasformazione. I materiali disgregati dai processi di
erosione sono trasportati e depositati sui fondali marini e dal loro accumulo si formano le rocce sedimentarie. Queste sono sottoposte ad un
lento sprofondamento, tipico dei fondali marini, e sono modificate dalle pressioni e dalle temperature che si incontrano all’interno della crosta
terrestre. Quando lo sprofondamento continua, si giunge alla fusione completa delle rocce dovuta alla elevatissime temperature e pressioni. Il
magma anatettico che così si forma può risalire vicino alla superficie terrestre e solidificare al suo interno formando le rocce intrusive, oppure
grazie a spaccature che si verificano nella crosta, tra cui si possono annoverare i vulcani, può emergere alla superficie e formare in questo
modo le rocce effusive.
RSA
GLOSS. ENI
RSU
GLOSS. ENI
Tipologia di rifiuti di origine commerciale e/o industriale, assimilabili ai rifiuti urbani, per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 21, comma 2, lettera g)
del D. Lgs. 5.2.97, n. 22.
In pratica sono rifiuti speciali assimilabili (RSA) agli urbani quei rifiuti provenienti da mercati ortofrutticoli, da mense aziendali, da strutture
sanitarie (mense e reparti non infettivi), da supermercati e grande distribuzione (residui da imballaggi e scarti vari) e da alcune lavorazioni
industriali, quali cascami e residui tessili, scarti di pulper di cartiera, plastiche e teli d’imballaggio, ecc..
Inoltre con l'acronimo RSA si indica anche la Relazione sullo Stato dell'Ambiente.
Rifiuti Solidi Urbani.
RU
GLOSS. META S.p.A. Modena
Rifiuti urbani.
RUMORE
ARPAV
Dal punto di vista fisico un rumore, o più generalmente un suono, viene generato dalla vibrazione di un corpo che viene trasmessa nell'aria sotto
forma di onde di compressione e di rarefazione. Il fenomeno è simile a quanto si osserva quando si getta un sasso nell'acqua di uno stagno e
si vedono delle onde circolari concentriche che si allontanano dal punto in cui il sasso è caduto: così dalla sorgente sonora si propagano nel
mezzo circostante le onde che verranno percepite dall’orecchio. Le caratteristiche fisiche più rilevanti del rumore sono:
l’intensità sonora (vale a dire la massima ampiezza dell’oscillazione dell’onda) che ci fa percepire un suono come forte o debole. Si misura in
decibel (dB), che è una unità di misura logaritmica;
la frequenza, che indica il numero delle oscillazioni dell’onda sonora in un secondo. Le frequenze alte ci fanno percepire un suono come
acuto, le basse come grave; la frequenza si misura in Hertz (Hz).
Le onde sonore, quando giungono all'orecchio, esercitano una pressione sul timpano, che vibra come il corpo che ha generato il suono. Le
oscillazioni del timpano mettono in moto una catena di ossicini (martello, incudine e staffa) che trasmettono le vibrazioni all'orecchio interno,
dove particolari cellule fornite di ciglia funzionano da microfono e trasformano le vibrazioni in impulsi elettrici che vengono inviati come segnali
nervosi al cervello, dove sono analizzati, riconosciuti e interpretati.
L'orecchio umano ha una sensibilità molto estesa ed è in grado di percepire e distinguere suoni di frequenza compresa fra i 20 ed i 20.000 Hz.
L'orecchio è particolarmente sensibile alle frequenze comprese tra 500 e 4000 Hz, che sono quelle proprie della voce umana. Con l'età la
sensibilità alle alte frequenze (dai 4000 Hz in su) diminuisce progressivamente.
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Nome
fonte
RUOLO ECOLOGICO
ARPAV
Funzione svolta da un organismo animale/vegetale nell’ecosistema che lo ospita.
RUP
GLOSS. META S.p.A. Modena
Rifiuti urbani pericolosi.
RUPA
ANPA
Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione.
RUR
ARPAV
SABBIA
ARPAV
SALICORNIETO
ARPAV
Rifiuto Urbano Residuo. Rifiuto urbano indifferenziato a basso tasso di umidità, che rimane dopo aver attivato la raccolta separata del rifiuto
organico e dei materiali riciclabili.
Frazione minerale di un suolo le cui particelle hanno un diametro che varia da 0,05 a 2,0 mm. Si può ulteriormente suddividere in sabbia molto
grossolana (2,0-1,0 mm), sabbia grossolana (1,0-0,5 mm), sabbia media (0,5-0,25 mm), sabbia fine (0,25-0,1 mm) e sabbia molto fine (0,1-0,05
mm).
Terreni umidi e salmastri. occupati prevalentemente da piante del genere Salicòrnia, genere di piante cosmopolite, suffruticose o erbacee,
appartenenti alla famiglia delle Chenopodiacee.
SALINITÀ'
GLOSS. ENI
SALINIZZAZIONE
GLOSS. ENI
SALUTE PUBBLICA
GLOSS. ENI
SAPROFAGO
GLOSS. ENI
Quantità di sali espressa in grammi/litro o in parti per mille, presenti nelle acque marine, fluviali, lacustri.
La quantità di sale è maggiore nelle acque marine e, sebbene vari molto da mare a mare a causa dell’influenza esercitata dall’evaporazione,
dalle precipitazioni e dall’apporto fluviale, si aggira in media sul 35%.
Aumento dei sali disciolti nell’acqua. Tale fenomeno può essere dovuto, in aree costiere, all’intrusione dell’acqua marina, con interessamento
della falda idrica sotterranea. In tal caso la salinizzazione ha effetti negativi sulla qualità del suolo dal punto di vista agricolo.
Componente degli studi di impatto ambientale, che ha come scopo quello di verificare la compatibilità tra le conseguenze dirette ed indirette della
costruzione di opere e del loro esercizio e gli standard e i criteri adottati per la prevenzione dei rischi riguardanti la salute umana a breve, medio
e lungo periodo.
Organismo animale che si nutre di sostanze organiche in decomposizione.
SAPROFITI
GLOSS. ENI
SASTRUGA
GLOSS. ENI
SAVANA
GLOSS. ENI
Organismi vegetali inferiori che vivono e prosperano su materiale organico in decomposizione. La maggior parte dei saprofiti è costituita da
batteri, muffe, funghi.
Irregolarità prodotta dal vento sulla superficie fresca della neve. Ha forma variabile secondo l’intensità e la durata del vento e le condizioni
superficiali della neve. Tipica configurazione ambientale delle aree nevose della Russia.
Prateria tropicale tipicamente africana, ma riscontrabile con altro nome (llanos, campos) anche in Sud America. Costituisce l’ambiente tipico delle
regioni situate tra la foresta equatoriale e il deserto torrido. La vegetazione spontanea è costituita da alte erbe (graminacee) che si sviluppano
con le prime piogge e scompaiono nel periodo secco e da rade essenze arboree e arbustive (baobab, palme, acacie). La savana costituisce
l’habitat per eccellenza dei mammiferi, presenti in tutte le dimensioni. L’erba a disposizione limita il numero degli erbivori che a loro volta limitano
quello dei predatori, garantendo in tal modo un perfetto equilibrio.
SCABREZZA DI FONDO
Irregolarità del fondo dovuta alla presenza di elementi di diversa grandezza e a diverse distanze in grado di creare turbolenze delle vene
d’acqua.
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ANPA
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Nome
SCALA
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Rapporto fra le misure di lunghezza reali e quelle rappresentate in una scala (scala di riduzione). La scala numerica si esprime con un frazione
avente al numeratore l’unità e al denominatore un numero indicante di quante volte le distanze reali sono maggiori di quella rappresentata:
1:1.000.000 indica che una qualsiasi distanza (per esempio un centimetro) sulla carta va moltiplicata per un milione (1.000.000 di cm, cioè 10
Km), per avere la sua misura reale.
La scala grafica è un segmento graduato (generalmente in unità metriche) che rappresenta, in calce alla carta, l’equivalente distanza sul
terreno, al fine di facilitare rapide misurazioni con il compasso o con un righello millimetrato. Ovviamente la scala si applica sia alle misure lineari
si a quelle superficiali, con l’avvertenza che per queste seconde vale un rapporto geometrico, per cui, raddoppiando la scala numerica si
quadruplica la superficie rappresentata.
Scala Beaufort – Scala di dodici gradi che stima la forza del vento. Ideata dall’ammiraglio inglese Beaufort nel 1806, essa dà una misura
empirica basata sugli effetti del vento: dallo 0 che rappresenta la bonaccia con aria praticamente immobile a 12 che rappresenta una bufera di
vento oltre i 120 Km orari. La valutazione è fatta in base allo spostamento del fumo, di piccoli rami, al moto ondoso delle acque interne, al
movimento degli alberi e ai leggeri danni che vengono causati agli edifici.
Scala Mercalli – Scala che misura in modo empirico l’intensità di una scossa sismica in una determinata zona in base alla distribuzione e agli
effetti del terremoto. E’ suddivisa in 12 gradi, dal 1° della cosiddetta scossa strumentale, percepito solo dai sismografi, al 12° della grande
catastrofe con distruzione totale delle costruzioni e spostamenti di masse rocciose.
Scala Richter - Scala che misura la magnitudo (cioè la forza distruttrice) di un terremoto. Fu introdotta nel 1935 dall’americano C. F. Richter. A
differenza della scala Mercalli basata su osservazioni empiriche dei danni, la scala Richter adotta unicamente registrazioni strumentali.
SCANNO
ARPAV
Affioramento sabbios-limoso posto all'apice del delta formatosi per l'azione concomitante di trasporto fluviale, correnti marine e maree.
SCARICHI IDRICI
ARPAC
Sversamento di effluenti liquidi o comunque convogliabili tramite condotta, proveniente da insediamenti sia produttivi che civili, con
caratteristiche di continuità, o periodicità o anche saltuari, ma non meramente occasionali.
SCARICHI IN ACQUE PROFONDE
Scarichi in mare di sostanze non naturali. L’operazione si esegue dopo l’ottenimento di un permesso.
SCARICO
GLOSS. ENI
STREAMS - TREVISIOL
La nozione di scarico comprende qualsiasi attività di sversamento o deposizione di rifiuti, indipendentemente dal modo nel quale avvenga,
diretto o indiretto, della sua episodicità, dello stato liquido o solido dei rifiuti, e indipendentemente dal luogo, ossia in acque superficiali o
sotterranee, interne o marine, pubbliche o private, sul suolo o sottosuolo (nel caso di specie, è stato ritenuto scarico illecito, perché privo di
autorizzazione, anche quello effettuato indirettamente, ossia l’intermediazione di un autotrasportatore.
SCARICO INDUSTRIALE
GLOSS. ENI
Flusso di materiale di rifiuto proveniente da un processo produttivo industriale. Secondo la normativa vigente, tali scarichi sono da considerarsi
quantomeno rifiuti speciali e possono essere pericolosi (se provenienti da determinati processi).
SCARPATA CONTINENTALE
Pendio che unisce l’orlo della piattaforma continentale al fondale oceanico.
GLOSS. ENI
SCARTI DI PULER
ARPAC
Scarti di cartiera, derivati dallo spappolamento della carta da macero costituiti da una miscela di materiali plastici, legno, residui di carta,
frammenti di vetro, materiale ghiaioso e metallico (COMIECO).
SCAVO A CIELO APERTO
GLOSS. ENI
SCENARIO
GLOSS. ENI
Asportazione di terreno di dimensioni più o meno estese, a partire dalla superficie del suolo. è impiegato nel settore edilizio, minerario, ecc..
Modello dell'ambiente naturale ed antropico, nonché dell'assetto socioeconomico del territorio in cui dovrà inserirsi un progetto, configurato in
presenza e in assenza dell'opera stessa.
SCHEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA'
EN 45020:1998
Sistema di valutazione della conformità relativo a determinati prodotti, processi o servizi ai quali si applicano le stesse norme, le stesse regole
particolari e la stessa procedura.
SCHERMATURE
GLOSS. RADIAZIONI
Pannelli, vetri piombati o comunque spessori di materiale in grado di attenuare la radiazione.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
SCHIUME ("SCUM")
STREAMS - TREVISIOL
Con questo termine generale, si comprendono materiali galleggianti come oli minerali e vegetali, grassi, saponi, residui della preparazione dei
cibi, carte e cartoni, mozziconi di sigarette ed altro materiale vario leggero, che galleggia sulla superficie delle vasche di disoleatura, di
sedimentazione, di digestione, ecc., degli impianti di depurazione. Questo materiale, quando assume una particolare consistenza e
compattezza, viene chiamato "crosta" o "cappello".
SCIAFILO
GLOSS. ENI
Organismo animale o vegetale che predilige le aree di penombra e evita preferibilmente la luce solare diretta.
SCIENZE DELLA TERRA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Gruppo di discipline (dette anche scienze geonomiche) che studia la terra e i suoi rapporti con gli altri corpi dell’universo, la sua costituzione, la
sua struttura, i fenomeni fisici e biologici che l’hanno interessata nel corso dei tempi, i processi di trasformazione ed evoluzione che ancora
caratterizzano la sua crosta superficiale, gli stretti legami fra tutte queste caratteristiche e le attività umane.
Tra queste discipline vengono annoverate la mineralogia, la geologia, la paleontologia, la petrografia, la giacimentologia, la geochimica, ect..
SCINTIGRAFIA
GLOSS. RADIAZIONI
Immagine prodotta su una gammacamera dalla radiazione emessa dal corpo in seguito alla somministrazione di un radiofarmaco.
SCIRPETO
ARPAV
Striscia di vegetazione formata da piante sommerse che fascia marginalmente i laghi e le paludi.
SCLEROFILLE
ANPA
Piante sempreverdi adatte a vivere in stazioni aride; sono provviste di foglie spesse, coriacee, generalmente piccole.
SCOPIA O FLUOROSCOPIA
GLOSS. RADIAZIONI
Osservazione delle caratteristiche interne di un corpo per mezzo della fluorescenza prodotta su uno schermo dai raggi X trasmessi attraverso
il corpo. Attualmente a tal fine vengono impiegati apparecchi detti intensificatori di brillanza.
SCOPING
GLOSS. ENI
Introduzione preliminare allo studio dettagliato di una componente ambientale, nella quale viene descritta la procedura eseguita per l'analisi,
motivando, in relazione allo scopo del lavoro, la scelta degli argomenti che sono stati approfonditi con il maggior grado di dettaglio.
SCORIE (da combustione)
GLOSS. ENI
SCR
GLOSS. ENI
Residuo solido derivante dalla combustione di un materiale ad elevato contenuto di inerti (frazione incombustibile). È il caso, ad esempio, delle
scorie prodotte nella combustione del carbone, dette anche ceneri pesanti, o nell'incenerimento dei rifiuti solidi urbani. In particolare, le scorie di
un processo di termodistruzione di rifiuti urbani, costituite dalla frazione incombustibile degli stessi, più una piccola percentuale di incombusti,
rappresentano circa il 30% in peso ed il 10% in volume dei rifiuti di partenza.
Riduzione catalitica degli ossidi di azoto. Applicata nel campo della depurazione di effluenti gassosi (impianto di abbattimento degli inquinanti
negli Effluenti gassosi), richiede l’uso di un catalizzatore e di un additivo, generalmente ammoniaca.
SCREENING
GLOSS. ENI
Primo gradino nell'analisi di dispersione degli inquinanti in atmosfera. Consiste nel determinare, mediante analisi al calcolatore, le condizioni
meteoclimatiche che determinano il peggior comportamento in termini di dispersione degli inquinanti e la posizione attesa delle massime ricadute
al suolo.
SCREZIATURA
ARPAV
Macchia o sfumatura di colore diverso compresa in una matrice di colore dominante; generalmente è dovuta a processi di ossidoriduzione. In
molti casi è importante per individuare la presenza di idromorfia.
SECA
Stato ecologico dei corsi d'acqua. Vedi IBE
SEDENTARIA (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie presente, e quindi nidificante, in una data area geografica per tutto il corso dell'anno.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
SEDIMENTAZIONE
GLOSS. ENI
Processo di deposizione di materiale solido trasportato in sospensione dall’acqua o dal vento. Da tale processo hanno origine le rocce
sedimentarie. Nella depurazione delle acque la sedimentazione è l’operazione mediante la quale le sostanze solide sospese in un liquido
vengono fatte depositare sul fondo di un recipiente adatto, grazie alla forza di gravità.
SEDIMENTO
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Deposito di residui minerali insolubili che si accumulano generalmente in strati di spessore variabile a seconda del tipo, delle modalità e della
durata della sedimentazione.
SELECTIVE CATALYTIC REDUCTION
GLOSS. ENI
Vedi SCR.
SELECTIVE NON CATALYTIC REDUCTION
GLOSS. ENI
Vedi SNCR.
SELEZIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Fenomeno naturale che consente agli individui di sviluppare particolari caratteristiche morfologiche e fisiologiche che li rendono più adatti
all’ambiente in cui vivono e di trasmetterle a livello genetico alle successive generazioni. In questo modo alcuni caratteri vengono tramandati ai
discendenti, mentre altri vengono scartati.
Selezione artificiale – Meccanismo utilizzato dall’uomo per introdurre nuovi caratteri in animali e piante; viene attuato mediante incroci selezionati.
Selezione naturale – Processo che porta alla scelta, fra tanti individui, di quelli che possiedono una maggiore capacità di sopravvivenza e che
possono garantire la sopravvivenza al maggior numero di nuovi nati. Darwin spiega la teoria dell’evoluzione attraverso il meccanismo della
selezione naturale.
SELEZIONE DELLE VARIETA'
EN 45020:1998
Scelta del miglior numero di dimensioni o di tipi di prodotti, processi o servizi che soddisfino le esigenze prevalenti.
SELF – RELIANCE
STREAMS - TREVISIOL
Autonomia del sistema sociale. Può fare riferimento alla autosufficienza di una comunità, di una nazione, di una regione; e può definirsi nei
termini di uno sviluppo autocentrato come fenomeno puramente tecnologico (le tecnologie appropriate), di mercato, o proclamarsi tale anche
grazie al supporto statuale; può implicare una selezione più o meno accentuata dei rapporti con altri sistemi sociali e un privilegiamento di taluni
di questi ( i sistemi socialisti, altri stati del Sud, ecc.); può prendere infine in considerazione maggiore o minore gli elementi di auto - sufficienza e
dunque il rapporto tra ipotesi innovative e contenuti tradizionali della società.
SEME
ANPA
Dal punto di vista botanico è l'organo che contiene l'embrione e che si forma dopo la fecondazione dalla trasformazione dell'ovulo. Nella pratica
vivaistica il termine si riferisce a qualsiasi materiale impiegato per la semina, indipendentemente dalla corretta definizione botanica. Ad esempio,
nel frassino, si indicano come "semi" le samare, che sono frutti alati indeiscenti.
SENSIBILITA'
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Caratteristica intrinseca di tipo oggettivo dell'ambiente naturale che può subire un maggior danno a parità di rilevanza dell'impatto (vulnerabilità) e
di tipo soggettivo dell'ambiente socioeconomico che comporta un maggior rischio di conseguenze negative sull'attività produttiva (percezione
del rischio e sensibilità sociale).
SEPALI
ANPA
Pezzi fiorari esterni che costituiscono il calice. Sono per lo più verdi, erbacei, indivisi.
SEPARAZIONE (degli inquinanti)
GLOSS. ENI
Processo di trattamento di effluenti inquinati in cui si realizza un’eliminazione degli inquinanti tramite il loro trasferimento in un secondo flusso, più
concentrato, da trattare ulteriormente. Si tratta generalmente di processi di tipo fisico che sfruttano particolari caratteristiche (densità, peso
specifico, solubilità) degli inquinanti stessi.
SERBATOIO
STREAMS - TREVISIOL
Spazio, costituito da un bacino artificiale o da un "recipiente" seminterrato o sopraelevato, destinato ad accogliere una riserva d’acqua
proveniente dalla derivazione idrica, che deve servire a ovviare ai momenti di scarso rendimento delle sorgenti, a permettere le riparazioni e a
far fronte alle situazioni di emergenza.
SERIE
6° livello della Soil Taxonomy; raggruppa suoli all'interno di una famiglia che si differenziano dagli altri appartenenti alla stessa solo per
caratteristiche quali la tessitura superficiale o del substrato. Le serie vengono istituite per scopi pratici raggruppando suoli che presentano
comportamenti simili dal punto di vista gestionale.
venerdì 1 luglio 2005
ARPAV
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Nome
fonte
SESLERIETO
ARPAV
Associazione vegetale in cui prevalgono specie appartenenti alla Sesleria comune e alla Carice sempreverde.
SESSILE
GLOSS. ENI
SESTON
GLOSS. ENI
Detto di organismo animale o vegetale che vive ancorato al substrato e non è dotato di alcuna capacità di spostamento (ad esempio, il corallo).
È il contrario di vagile.
Insieme delle particelle sospese nell’acqua, costituito da organismi viventi (Plancton) e da spoglie di organismi morti.
SET ASIDE
GLOSS. ECOITALY
Terminologia inglese che letteralmente tradotta significa "mettere da parte". Agronomicamente si intende secondo le normative comunitarie il
ritiro dalla produzione agricola di un determinato appezzamento di terreno che viene lasciato a riposo per periodi più o meno lunghi, (20 anni).
Per tale scelta la Comunità Europea corrisponde al proprietario del fondo un contributo economico.
SEVESO
ARPAV
Cittadina in provincia di Milano. E’ tristemente nota per il disastro ambientale verificatosi il 10 luglio 1976, quando dagli stabilimenti dell’ICMESA una industria chimica che produceva sostanze chimiche intermedie per la produzione di profumi, aromatizzanti, cosmetici e prodotti farmaceutici
- si ebbe, a seconda delle stime, la fuoriuscita di una nube di diossina (TCDD) variabile tra qualche centinaio di grammi e qualche chilogrammo.
La ricaduta del tossico provocò la contaminazione ambientale di una vastissima area urbana, la strage di migliaia di animali domestici e rese
necessaria l'evacuazione della popolazione. La zona è ancora oggetto di monitoraggio da parte delle autorità sanitarie per valutare gli effetti a
lunga scadenza (malformazioni fetali e tumori). Gli ultimi dati disponibili (2003) hanno dimostrato un aumentato rischio di neoplasie
linfoemopoietiche, di tumori del digerente, del sistema respiratorio e di sarcomi, di patologie del sistema endocrino (diabete) e del sistema
riproduttivo nei maschi.
SFAGNI
ANPA
Gruppo di Briofite che si differenziano dai "veri muschi" in quanto le piante adulte non possiedono rizoidi. Di solito si trovano nelle torbiere e
nelle paludi.
SFIATO
GLOSS. ENI
Sorgente fissa di emissioni in atmosfera, generalmente incontrollata. La sua attivazione avviene solitamente in concomitanza di
malfunzionamenti di impianto o di processo.
SGA
GLOSS. ENI; ARPAT; ARPAC;
ARPAV
Sistema di Gestione Ambientale. La parte del sistema di gestione aziendale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione,
le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la
politica ambientale (definizione UNI ISO 14050)La documentazione che descrive complessivamente il sistema di gestione ambientale e i mezzi
per raggiungere gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale, dal manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione ambientale.
I moderni sistemi di gestione integrano quasi sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale e spesso associano
a queste tre variabili anche la gestione della qualità.
SIA
GLOSS. ENI
Studio d’Impatto Ambientale. Documento realizzato da un gruppo di studio interdisciplinare ed allegato, dal proponente, al progetto presentato
per l'autorizzazione, contenente gli elementi necessari alla VIA. La struttura del SIA è legata spesso alla normativa dei diversi paesi ma, in
generale, include: l'inquadramento del progetto all'interno degli strumenti di pianificazione e programmazione esistenti; la descrizione del progetto
e dei relativi criteri e standard di progetto adottati; la descrizione dello stato dell'ambiente prima della realizzazione del progetto; la valutazione
delle variazioni e delle interferenze previste per le diverse componenti ambientali e per il sistema ambiente in generale, a seguito della
realizzazione del progetto; le misure di mitigazione adottate e i sistemi di monitoraggio previsti.
SIAM
ANPA
Sistema Informativo Ambientale Marino.
SIC
DIRETTIVA 92/43/CEE
Area che, nella/e regione/i biogeografica cui appartiene, contribuisce in modo significativo a mantenere/ripristinare in uno stato di
conservazione soddisfacente un tipo di habitat naturale di cui all'allegato I della Direttiva Habitat o una specie di cui all'allegato II della Direttiva
Habitat. Un sito che possa inoltre contribuire in modo significativo alla coerenza di Natura 2000 (di cui all'art.3 della Direttiva Habitat), e/o che
contribuisca in modo significativo al mantenimento della diversità biologica nella regione biogeografica o regioni biogeografiche. Per le specie
animali che occupano ampi territori, i siti di importanza comunitaria corrispondono ai luoghi, all'interno dell'area di ripartizione naturale di tali
specie, che presentano gli elementi fisici o biologici essenziali alla loro vita e riproduzione.
SICUREZZA
EN 45020:1998
Assenza di rischi di danni inaccettabili. Situazione nella quale viene minimizzato il pericolo grazie alla messa in atto di una serie di azioni
preventive o difensive, che hanno come obiettivo l'integrità della salute psico-fisica dell'uomo nel lavoro e nella vita e che riguardano le seguenti
aree di intervento: sicurezza degli impianti e delle macchine, igiene del lavoro, antincendio, ambiente esterno, sicurezza del prodotto.
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Nome
SICUREZZA (messa in)
fonte
GLOSS. ENI
Serie di operazioni finalizzate all'instaurazione ed al mantenimento di misure protettive che assicurino la non pericolosità di un impianto, area,
sito industriale, ecc..
SIFONE ROVESCIO
STREAMS - TREVISIOL
Sistema usato negli acquedotti romani per superare valli ampie ma poco profonde; il condotto assumeva una forma ad U sfruttando il principio
dei vasi comunicanti, per far sì che l’acqua non acquistasse una pressione troppo elevata.
SILTITI
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Rocce composte da particelle con dimensioni comprese tra 1/256 mm e 1/16 mm.
SIMBIOSI
GLOSS. ENI
Associazione fra due individui appartenenti a specie diverse, nella quale entrambi traggono vantaggio dalla vita in comune, oppure solo uno ne
è avvantaggiato senza però che l’altro ne subisca danno. La simbiosi può avvenire fra due animali, fra un animale e un vegetale, oppure fra due
vegetali. Quando entrambi gli organismi traggono vantaggio dall’associazione, la simbiosi è detta mutualismo (ad esempio, paguro e attinia);
quando il vantaggio è per uno solo, si parla di commensalismo; se infine i rapporti tra i due simbionti si riducono all’occupazione di spazio
comune, si ha l’inquilinismo.
SIMBIOSI INDUSTRIALE
ARPAT
SINA
ARPAV
Comunità di imprese erogatrici di beni o di servizi che migliorano le performance economiche e minimizzano gli impatti ambientali attraverso la
collaborazione e la cooperazione nel riutilizzo degli scarti come prodotto intermedio, nella gestione dell'ambiente, delle risorse naturali e
dell'energia (distretti eco-industriali).
Il programma per la realizzazione del SINA è nato con l'obiettivo di consentire la razionalizzazione e il coordinamento delle iniziative di gestione
delle informazioni ambientali. Il gestore del sistema è l'ANPA. L'alimentazione della base informativa, in analogia con l'equivalente sistema
europeo, è attuata attraverso il contributo di una rete di soggetti articolati in tre categorie principali:
I Centri Tematici Nazionali (CTN): compagini consortili di strutture tecnico-scientifiche composte dalle Agenzie regionali (ARPA) integrate con
Istituzioni Principali di Riferimento;
I Punti Focali Regionali: sono i responsabili delle attività operative di raccolta dati programmate in ciascuna regione o provincia autonoma. Le
regioni devono designare le strutture a cui affidare questa funzione che costituiranno il SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale);
Le istituzioni principali di riferimento: sono soggetti che contribuiscono alla formazione della base conoscitiva come entità operative avente già
uno specifico ruolo. Tipicamente sono: ISTAT, ISS, ENEA, CNR. La rete del sistema (SINAnet) è completata con il Ministero dell'Ambiente e le
Regioni come principali soggetti di indirizzo e utenti. La rete è collegata all'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) attraverso l'ANPA. Tale
programma viene formalizzato e avviato con la Legge finanziaria 1988 (Legge n.67/88,art.18, comma 1,lettera e).
SINAL
MECCANICAUTILE s.r.l.
Sistema Nazionale per l'Accreditamento dei Laboratori di prova. Associazione senza fini di lucro i cui scopi si riassumono nell'accreditamento
dei laboratori di prova per assicurare che i risultati delle prove da essi effettuate siano accettati con fiducia in Italia e all'estero.
SINANET
ANPA
Rete del Sistema Nazionale Conoscitivo e dei Controlli in campo Ambientale.
SINANTROPICA (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie la cui presenza è legata agli ambienti antropizzati.
SINCERT
ARPAV
È l'organismo nazionale che accredita in Italia le società di certificazione.
SINCLINALE
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Piega degli strati rocciosi con la cavità rivolta verso l'alto e terreni più recenti al nucleo.
SINECOLOGIA
E' una parte dell'ecologia che studia le popolazioni di specie diverse, cioè le biocenosi, i loro rapporti interni e le loro reazioni ambientali.
SINERGISMO
ARPAV
STREAMS - TREVISIOL
dal greco synergo = lavorare assieme, collaborare. La capacità che le cose hanno di potenziare altre cose. Si dice per indicare quegli eventi o
processi che si rafforzano reciprocamente gli uni con gli altri.
venerdì 1 luglio 2005
Pagina 162 di 190
Nome
fonte
SIRA
ARPAV
Sistema Informativo Regionale Ambientale progettato secondo standard qualitativi per la raccolta, il trattamento e la diffusione dei dati ambientali;
rappresenta uno strumento per il controllo delle politiche ambientali, il monitoraggio ambientale ed epidemiologico e la divulgazione strutturata
delle informazioni.
SISMICITA’
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Insieme di movimenti tellurici (sismi) che interessano la crosta terrestre. Con questo termine si indica anche il carattere di un territorio soggetto a
tali movimenti, e in particolare a quelli più brevi e violenti conosciuti come terremoti.
SISTEMA
UNI EN ISO 9000:2000
Insieme di elementi tra loro correlati o interagenti.
SISTEMA AMBIENTALE
REGIONE UMBRIA
Insieme di componenti e fattori ambientali reciprocamente interagenti, risultanti dall'insieme di relazioni tra componenti naturali ed azioni umane
(un fiume, una città, un ecomosaico, un sistema dei trasporti, ecc.).
SISTEMA DI ACCREDITAMENTO
EN 45020:1998
Sistema con proprie regole procedurali e gestionali per condurre l'accreditamento. L'accreditamento dell'organismo di valutazione della
conformità è di regola rilasciato a seguito di una valutazione con esito positivo con successiva adeguata attività di sorveglianza. Sistema per
l'accreditamento e il controllo dei verificatori ambientali, gestito da una istituzione o organizzazione imparziale designata o creata dallo Stato
membro, dotato di competenze e risorse sufficienti e con procedura appropriate per svolgere le funzioni definite dal presente regolamento per
tale sistema (Reg. 1836/93).
SISTEMA DI ALIMENTAZIONE
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Insieme di componenti, in dotazione alla stazione di rilevamento, rappresentati da batterie in tampone per l’alimentazione diretta delle stazioni e
da dispositivi per la ricarica delle batterie, quali: celle solari e/o trasformatori per il collegamento alla rete ENEL, impianto di terra e di protezione.
SISTEMA DI GESTIONE
UNI EN ISO 9000:2000
Sistema per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi. Un sistema di gestione di un'organizzazione può includere sistemi di
gestione differenti quali un sistema di gestione per la qualità, un sistema di gestione finanziaria o un sistema di gestione ambientale.
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
GLOSS. ENI; ARPAT; ARPAC;
ARPAV
Vedi SGA.
SISTEMA DI GESTIONE DELL'IMBALLAGGIO
ARPAC
Consiste in un insieme di regole, procedure ed adempimenti burocratici introdotto dal D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi) per disciplinare
autonomamente nel più generale sistema di gestione dei rifiuti il prodotto "imballaggio" o il rifiuto che ne deriva a fine vita.
SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA'
VISION 2000
Sistema per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione con riferimento alla qualità.
SISTEMA DI INFORMAZIONE GEOGRAFICA
ANPA
Vedi GIS.
SISTEMA DI MEMORIZZAZIONE
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Modalità con cui la stazione organizzazione al suo interno i dati in archivi temporanei per il successivo trasferimento presso la Centrale
operativa.
SISTEMA DI RICOMPRESSIONE IN LINEA
GLOSS. ENI
Insieme di apparecchiature che, in fase di manutenzione di un gasdotto, consente di travasare il gas dal tratto di gasdotto intercettato (le cui
estremità sono state chiuse per mezzo di valvole) ad un altro gasdotto adiacente, senza che vi sia rilascio in atmosfera.
SISTEMA DI TRASMISSIONE
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Mezzo attraverso il quale i dati vengono veicolati dalla stazione periferica verso la Centrale operativa, costituito da: apparato radio, antenna e
cavo antenna, scheda modem.
SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA'
EN 45020:1998
Sistema con proprie regole di procedura e di gestione che attua la valutazione della conformità.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
SISTEMA D'INFORMAZIONE GEOGRAFICA
ARPAV
Banca dati informatizzata di dati geografici, provvista di una piattaforma di gestione, analisi e illustrazione dei dati medesimi. Il SIG costituisce un
importante strumento di analisi, in quanto consente di associare le banche dati informatiche con dati geografici reali.
SISTEMA FLUVIOGLACIALE
ARPAV
Sistema di corsi d'acqua orginatosi dallo scioglimento dei ghiacciai in epoca post-glaciale. In genere un sistema fluvioglaciale ha elevata
capacità di trasportare sedimenti.
SISTEMA INFORMATIVO E DI MONITORAGGIO NAZIONALE AMBIENTALE
ARPAV
Vedi SINA.
SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE AMBIENTALE
ARPAV
Vedi SIRA.
SISTEMA NAZIONALE DI TARATURA
Vedi SIT.
SISTEMA NAZIONALE PER L'ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI DI
PROVA
MECCANICAUTILE s.r.l.
Vedi SINAL.
SISTEMA QUALITÀ
ARPAV
SIT
ARPAV
È l'insieme composto dalla struttura organizzativa, le procedure, i processi e le risorse necessarie ad attuare la gestione della qualità. Si tratta in
sostanza di uno strumento di carattere organizzativo- gestionale per rispettare criteri e requisiti della qualità previsti dalla norma che dice di
fare le cose bene, in modo visibile e tale da dimostrarlo.
Sistema Nazionale di Taratura. Ha competenza sui campioni nazionali e sulla taratura degli strumenti di misura.
SITO
ARPAV; ARPAC; ARPAT
L'intera area in cui sono svolte, in una determinata localizzazione, le attività industriali sotto il controllo di una impresa, nonché qualsiasi
magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto, e qualsiasi infrastruttura e
qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell'esercizio di queste attività (Reg. 1836/93).
SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA
DIRETTIVA 92/43/CEE
Vedi SIC.
SKIMMER
GLOSS. ENI
Dispositivo o apparecchiatura capace di separare, per scrematura, inquinanti in galleggiamento su una superficie liquida, per inviarli ad un
successivo trattamento. Uno skimmer può essere impiegato per disinquinare fiumi, laghi o il mare, potendo essere montato su mezzi di trasporto
di ogni tipo. Lavora in modo ottimale se abbinato alle panne di contenimento.
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
GLOSS. ENI; GLOSS.
GALGANO & ASSOCIATI
Secondo la definizione del D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, tale operazione costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti e deve essere
effettuato in condizioni di sicurezza. In questo decreto viene sancita la differenza tra il modello tradizionale di smaltimento, inteso come attività
che "libera" dai rifiuti, e un nuovo modello in cui il rifiuto diviene elemento costitutivo della risorsa e quindi riduce ad una fase residuale il
momento dell'eliminazione d finale. Tale operazione consiste in: deposito sul o nel suolo; trattamento in ambiente terrestre (ad esempio,
biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli); iniezioni in profondità; lagunaggio; messa in discarica allestita; scarico dei rifiuti solidi
nell’ambiente idrico, eccetto l’immersione; immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino; incenerimento a terra o a mare; deposito
permanente (ad esempio, in una miniera); altri trattamenti biologici; altri trattamenti fisico-chimici (ad esempio, evaporazione, essiccazione,
calcinazione, ecc.); raggruppamento, deposito o ricondizionamento preliminare prima di una delle suddette operazioni.
SMOG
ARPAV
È una parola coniata per descrivere una miscela di fumo (smoke) e nebbia (fog), costituita da alcuni inquinanti atmosferici primari, intrappolata
vicino al terreno da una inversione termica, cioè da un fenomeno meteorologico che consiste nell’aumento della temperatura dell’aria
all’aumentare della quota, al contrario di ciò che avviene normalmente. Il termine è utilizzato per descrivere due situazioni distinte:
1smog di Londra (London smog), causato da elevate concentrazioni di particolato e anidride solforosa, in presenza di alta umidità (>80%) e
temperature da -3° a 5°C;
2.smog fotochimico (Los Angeles smog), causato da elevate concentrazioni di ozono e ossidanti fotochimici, in condizioni di temperatura sui
25-35°C, bassa umidità, velocità del vento inferiore a 2 m/s e in presenza di inversione termica. Emissioni di ossidi di azoto e VOCs, come
alcheni, aromatici o alcani a catena più lunga, dovuti ai gas di scarico automobilistico, sono la principale causa di formazione dei precursori dello
smog fotochimico, degli ossidanti fotochimici e dell'ozono
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Nome
SMOTTAMENTO
fonte
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Scivolamento verso il basso di masse superficiali di terreno, per lo più incoerente, dovuto in genere a infiltrazioni di acqua o a erosioni di torrenti
o a scavi.
SNCR
GLOSS. ENI
SOCIAL (specie)
GLOSS. ENI
Tecnologia per il controllo degli ossidi di azoto nelle emissioni gassose, che prevede l’iniezione di additivi (NH3) nella camera di combustione. La
reazione avviene solo in una determinata finestra di temperatura (900-1000°C).
In biologia, specie animale i cui individui vivono preferibilmente ed elettivamente in comunità (società). Tale associazione è di tipo individualista
quando ciascun componente provvede solamente alle proprie necessità (mammiferi, uccelli); è invece di tipo collettivista quando ciascun
individuo svolge la sua attività in funzione delle necessità dell’intera comunità (vespe, api, formiche, termiti).
SODDISFAZIONE DEL CITTADINO-CLIENTE (strategia della)
UNI EN ISO 9000:2000
Strategia in base alla quale il cittadino diventa la priorità assoluta dell'ente. Nel concreto, questa strategia riunisce una serie di scelte prioritarie
collegate tra loro. Ogni funzione, ogni ruolo, ogni attività deve essere orientata alla soddisfazione dei bisogni e delle attese del cittadino.
SOGGETTO ATTORE
ARPAV
Istituzione, ente, associazione, persona che progetta, realizza, valuta determinati interventi.
SOGGETTO DELL'AUDIT
ARPAC
SOGGETTO DESTINATARIO
ARPAV
SOGLIA
ARPAV
SOGLIA DI ALLARME
ARPAV
SOGLIA DI ATTENZIONE
ARPAV
Organizzazione che è sottoposta all'audit (ISO 14010).
Persona o gruppo portatore di bisogni a cui sono rivolti determinati interventi. Nel campo dell'educazione ambientale è il soggetto portatore di
bisogni educativi a cui va rivolta l'azione educativa.
E’ il livello di esposizione a un agente chimico o fisico al di sotto del quale non si verificano effetti nocivi per l’organismo, dimostrabili con le
tecniche più sensibili a disposizione.
Situazione di inquinamento che può determinare una condizione di rischio ambientale e sanitario (rif. D.M. 15/04/94).
Situazione di inquinamento che, se persistente, attiva lo stato di allarme.
SOGLIE
ANPA
Strutture simili a briglie interrate, delle quali affiora in superficie solo la sommità: a monte di esse non si accumulano quindi né acqua, né
sedimenti. La loro funzione è quella di stabilizzare la quota dell’alveo, impedendone l’approfondimento. Per tale motivo sono spesso realizzate al
piede di ponti, per proteggerli dallo scalzamento dei piloni, oppure vengono disposte in serie in tratti fluviali nei quali l’approfondimento dell’alveo
minerebbe la stabilità dei versanti. Qualora l’erosione del fondo abbia già compromesso la stabilità dei versanti o dei manufatti, la stabilizzazione
mediante soglie può non essere sufficiente; per indurre un innalzamento dell’alveo si può allora ricorrere alla costruzione di briglie. Se si
prescinde dalla fase di costruzione, l’impatto biologico delle soglie può essere considerato trascurabile.
SOIL TAXONOMY
ARPAV
Sistema di classificazione statunitense che prevede sei livelli: ordini, sottordini, grandi gruppi, sottogruppi, famiglie e serie di suoli. Si basa
sull'individuazione di orizzonti diagnostici e proprietà del suolo rilevate principalmente in campagna.
SOIL VAPOR EXTRACTION
GLOSS. ENI
Sistema di bonifica dei terreni inquinati da contaminanti volatili, mediante la realizzazione di piani in cui si crea una depressione che estrae i
componenti volatili presenti nel terreno. Il sistema include anche il trattamento dei volatili estratti.
SOIL VENTING
GLOSS. ENI
Trattamento di bonifica, che consiste nel fornire, ad un suolo contaminato, nutrienti ed ossigeno necessari per facilitare l'ossidazione degli
inquinanti.
SOIL WASHING
GLOSS. ENI
Trattamento di bonifica di un suolo inquinato che consiste nell'effettuare un vero e proprio lavaggio (washing) con acqua, soluzioni acquose di
tensioattivi, biosurfattanti, oppure con solventi organici veri e propri.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
SOLCO LAPISINO
ARPAV
Valle modellata dall'antico ghiacciao del Piave che portava questo nome.
SOLIDI SOSPESI TOTALI
GLOSS. ENI
Vedi SST.
SOLUBILE
ARPAV
Sostanza che può sciogliersi in un'altra senza mutare la propria composizione chimica.
SOLUBILITA'
GLOSS. ENI
E' la capacità di una sostanza, detta soluto, di sciogliersi in un’altra sostanza, detta solvente, formando una soluzione.
SOLUZIONE
ARPAV
SOPRALLUOGO
ARPAV
Miscuglio omogeneo di due o più sostanze.
Attività che prevede una o più delle seguenti operazioni:
- ispezione,
- prelievo di campioni,
- analisi campioni.
SORADORI
STREAMS - TREVISIOL
Si tratta di sfiatatoi. Erano dei pozzetti che raggiungevano verticalmente il condotto per consentire l’areazione e pulizia. Erano dislocati lungo
tutto il percorso dell’acquedotto, ne esistono alcuni ancora nell’acquedotto di Bergamo.
SORGENTE
MINISTERO DELL'AMBIENTE;
GLOSS. ENI
Fonte da cui ha origine l'emissione dell'inquinante. Può essere naturale (acque, suolo, foreste) o antropica (infrastrutture e servizi). A seconda
della quantità di inquinante emessa e delle modalità di emissione una sorgente può essere puntuale, areale, lineare. È puntuale quando è
possibile individuare e caratterizzare singolarmente le fonti di emissione e localizzarle sul territorio, come nel caso di stabilimenti industriali e
grandi impianti di riscaldamento. È areale quando le sorgenti di emissione non possono essere individuate singolarmente a causa della loro
ampia distribuzione sul territorio, come nel caso delle emissioni derivanti dall'uso di impianti domestici. È lineare quando le emissioni vengono
rilasciate in maniera continua e non in un unico punto, come nel caso di strade, autostrade, ferrovie.
Punto di affioramento naturale delle acque di falda. La captazione deve essere fatta all'emergenza geologica della sorgente e non all'emergenza
fittizia o apparente.
SORGENTE (di radiazioni ionizzanti)
GLOSS. RADIAZIONI
SORGENTE NON SIGILLATA
GLOSS. RADIAZIONI
Macchina radiogena (apparecchio generatore di radiazioni) o sostanza avente la capacità di emettere radiazioni ionizzanti.
Sorgente aventi tali caratteristiche da non consentire di prevenire qualsiasi dispersione di sostanze radioattive e qualsiasi rischio di
contaminazione.
SORGENTE SIGILLATA
GLOSS. RADIAZIONI
Sorgente formata da sostanze radioattive solidamente incorporate in materie solide e inattive, o sigillate in un involucro inattivo, che presenti una
resistenza sufficiente per evitare, in condizioni normali di impiego, qualsiasi dispersione di sostanze radioattive e qualsiasi possibilità' di
contaminazione.
SORGENTI DI EMISSIONE SONORA
GLOSS. ENI
Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente che produce emissioni sonore.
SORGENTI DIFFUSE D’INQUINAMENTO
STREAMS - TREVISIOL
SORGENTI PUNTIFORMI D’INQUINAMENTO
STREAMS - TREVISIOL
Hanno origine da località non puntiformi (la superficie del terreno o l’atmosfera). Per la loro natura, queste sorgenti sono molto più difficili da
identificare, misurare e controllare.
Sono caratterizzate da scarichi industriali, fognature urbane o impianti di depurazione delle acque; sono facilmente identificabili, misurabili e
suscettibili di controlli pratici.
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Nome
fonte
SORGENTI SONORE FISSE
GLOSS. ENI
Nell’art. 2 comma 1 della legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 26.10.95 viene data la seguente definizione di sorgenti sonore fisse:
"Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le
infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti
di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative".
SORVEGLIANZA DELLA CONFORMITA'
Valutazione della conformità per determinare il mantenimento nel tempo della conformità ai requisiti specificati.
SORVEGLIANZA DELLA QUALITÀ
EN 45020:1998
GLOSS. FEDERLEGNO
Verifica e controllo continuo dello stato delle procedure, metodi, processi, prodotti, servizi, esame di verbali e certificati a fronte di documenti di
riferimento prestabiliti, per assicurare il soddisfacimento dei requisiti di qualità prefissati.
SORVEGLIANZA FISICA (della protezione)
GLOSS. RADIAZIONI
L'insieme dei dispositivi, degli esami, delle valutazioni, delle misure, delle istruzioni e delle prescrizioni effettuate dall'esperto qualificato al fine di
realizzare la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione contro le radiazioni ionizzanti, e di garantire l'osservanza delle disposizioni di
legge.
SORVEGLIANZA MEDICA (della protezione)
GLOSS. RADIAZIONI
L'insieme delle visite mediche, delle indagini specialistiche e di laboratorio, dei provvedimenti e delle disposizioni sanitarie adottate dal medico
autorizzato al fine di realizzare la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione contro le radiazioni ionizzanti, e di garantire
l'osservanza delle disposizioni di legge.
SOSPENSIONE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Miscuglio eterogeneo tra un solido e un liquido in funzione delle dimensioni delle particelle disperse. Le particelle di una sospensione possono
essere così grosse da risultare chiaramente visibili ad occhio nudo.
SOSTANZA ORGANICA
GLOSS. ENI; ARPAV
SOSTANZA RADIOATTIVA
GLOSS. RADIAZIONI
Composto esistente in natura o creato per sintesi, nel quale è presente il carbonio. Nei suoli questo termine raggruppa l'insieme dei residui
animali e vegetali a vari stadi di decomposizione e le sostanze derivanti dall'attività biologica della popolazione vivente nel terreno.
Ogni sostanza che presenti il fenomeno della radioattività'.
SOSTANZE ORGANICHE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Con questo termine si indicano i composti del carbonio ( C ).Il nome "sostanze organiche" deriva dall’erronea convinzione, diffusa anche nel
secolo scorso, che fossero prodotte dagli esseri viventi e che non si potessero sintetizzare artificialmente in laboratorio .Nel 1928 il tedesco F.
Wöhler riuscì ad ottenere l’urea (sostanza prodotta dagli organismi viventi) attraverso una sintesi in laboratorio. Da allora si dovette rivedere il
principio che divideva in due categorie rigidamente separate in composti chimici: quella della sostanze minerali (inorganiche) e quella delle
sostanze organiche prodotte dai viventi. Sono sostanze organiche le proteine, i lipidi, gli zuccheri, gli acidi nucleici.
SOSTANZE UMICHE
Vedi humus.
SOSTENIBILITÀ
LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED. IL MULINO
Si definisce sostenibile la gestione di un risorsa se, nota la sua capacità di riproduzione, non si eccede nel suo sfruttamento oltre una
determinata soglia.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
ARPAV
Vedi sviluppo sostenibile.
SOTTOGRUPPO
ARPAV
SOTTORDINE
ARPAV
4° livello della Soil Taxonomy. Esistono tre tipi di sottogruppo: il "tipico" con tutte le caratteristiche proprie del grande gruppo; l' "intergrado", che
possiede caratteristiche di transizione tra ordini, sottordini o grandi gruppi diversi; 1' "extragrado", che comprende suoli con caratteristiche
genetiche che fuoriescono dal campo di variabilità del grande gruppo, ma che non si evolvono verso suoli di altre categorie.
2° livello della Soil Taxonomy. I diversi sottordini esprimono le variabili più importanti entro i singoli ordini: presenza di orizzonti caratteristici,
regime idrico, grado di decomposizione della sostanza organica, etc.
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Nome
SOTTOSPECIE
fonte
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Una popolazione i cui membri si differenziano sensibilmente da quelli di altre, di solito separate geograficamente, ma appartenenti alla medesima
specie.
SOVRAPPESCA
GLOSS. ENI
Depauperamento delle risorse ittiche, provocato da un’esagerata e non razionale attività di pesca.
SOVRASCORRIMENTO
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Faglia a basso angolo che porta alla sovrapposizione di masse rocciose, scollate dal substrato, sui terreni adiacenti.
SPARTIACQUE
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Linea immaginaria condotta lungo l'asse principale di un rilievo; segna la zona di separazione delle acque scorrenti lungo i versanti opposti. Non
sempre lo spartiacque coincide con la cresta del rilievo, in quanto, essendo equidistante dalle sorgenti e in funzione della pendenza dei
versanti, può correre anche al di sotto della cresta. Possono avere funzione di spartiacque anche catene montuose nel loro insieme.
SPAZZINO
GLOSS. ENI
Detto di animale che vive al seguito dei predatori (Predazione) e consuma i resti delle prede catturate da questi, contribuendo,
conseguentemente, alla pulizia delle carcasse.
SPECIAZIONE
ANPA
Suddivisione delle linee evolutive con formazione di popolazioni riproduttivamente isolate (nuove specie).
SPECIE
GLOSS. ENI
SPECIE PROTETTA
GLOSS. ENI
E' l’unità base di ogni sistema di classificazione degli organismi animali e vegetali. Gli individui appartenenti alla stessa specie sono
contraddistinti non solo da somiglianze morfologiche, ma principalmente dal fatto di rappresentare un’unità isolata dal punto di vista riproduttivo e
di avere pertanto un patrimonio genetico comune. Ogni specie quindi raggruppa individui che presentano caratteristiche simili e che sono in
grado di accoppiarsi e dare prole feconda.
Specie rara o vulnerabile protetta da leggi o convenzioni internazionali che ne impediscono la cattura o la caccia.
SPECIE RARA
GLOSS. ENI
Specie presente con piccole popolazioni che attualmente non è minacciata o vulnerabile, ma che corre rischi a causa della sua rarità naturale.
SPECIFICA TECNICA O DI PROVA
EN 45020:1998
Documento che stabilisce dei requisiti tecnici che prodotto, processo o servizio devono soddisfare.
SPECIFICAZIONE TECNICA
GLOSS. FEDERLEGNO
SPECUS
STREAMS - TREVISIOL
Specificazione contenuta in un documento che definisce le caratteristiche richieste di un prodotto, quali i livelli di qualità o di proprietà di
utilizzazione, la sicurezza, le dimensioni, comprese le prescrizioni applicabili a un prodotto per quanto concerne la terminologia, i simboli, le
prove e i metodi di prova, l'imballaggio, la marchiatura e l'etichettatura" (art.1.1 Dir. 83/189 CEE).
Speco, canale di conduzione dell’acqua negli acquedotti romani; esso era quasi sempre in muratura, sia che corresse sotterraneo che su
arcate. La sua copertura poteva avere diverse forme, le pareti erano in pietra, tufo o peperino, il rivestimento in "opus signinum".
SPESE AMBIENTALI
ARPAT
Spese sostenute dall'azienda relative ad attività direttamente rivolte alla protezione e miglioramento dell'ambiente. Vengono escluse dalle spese
ambientali tutte quelle spese a cui l'azienda è obbligata in quanto previste dalla normativa.
SPESE COMPENSATIVE
ARPAV; ARPAC; ARPAT
Spese sostenute dall'azienda per porre rimedio al danno ambientale causato dalle attività produttive. Si distinguono in spese compensative di
difesa e di compensazione del danno. Le prime servono a constatare i riflessi negativi del danno, mentre le seconde riguardano i costi sostenuti
per rimediare al danno provocato dal degrado ambientale causato.
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Nome
SPESE DI PROTEZIONE
fonte
ARPAT
Spese sostenute dall'impresa per ridurre l'impatto ambientale delle attività di produzione e consumo attraverso azioni di prevenzione e rimedio
del danno. Si distinguono in spese preventive e spese di riparazione. Le prime si riferiscono ai costi sostenuti per evitare e ridurre la
formazione di inquinamento nel processo produttivo; le seconde raccolgono tutte le spese sostenute affinché l'impatto ambientale causato non
continui a tradursi in danno.
SPESE DIFENSIVE
ARPAT
Spese sostenute dall'azienda aventi come obiettivo il controllo e/o l'eliminazione del degrado ambientale ex-ante e tutte quelle spese di difesa
rispetto agli effetti negativi ex-post associati al degrado ambientale.
SPETTRO BIOLOGICO
STREAMS - TREVISIOL
Insieme gerarchico dei livelli di organizzazione biologica riscontrabili nella biosfera.
SPETTRO DEL RUMORE
GLOSS. ENI
E' una definizione della grandezza delle componenti in frequenza, contenute in un segnale sonoro.
SPETTRO ELETTROMAGNETICO
E' l’insieme di tutte le possibili frequenze delle onde elettromagnetiche.
SPORANGI
ARPAV
ANPA
Minuscoli involucri contenenti le spore.
SPOROFITO
ANPA
Fase diploide (2n cromosomi) del ciclo biologico di una pianta che si origina dall'ovocellula fecondata e termina con la formazione di sporangi e
spore (n cromosomi). Esso costituisce la fase preponderante del ciclo vitale delle piante superiori. Tale fase si alterna con uno stadio aploide (n
cromosomi) detto gametofito.
SPREADING DELLA MACCHIA OLEOSA
GLOSS. ENI
Rapido aumento della superficie idrica coperta dalla macchia oleosa (Macchia di petrolio) e conseguente assottigliamento del suo spessore.
SST
GLOSS. ENI
Solidi Sospesi Totali. Materiale, di qualsiasi natura, in sospensione. La presenza di solidi sospesi oltre determinati limiti, altera la normale
trasparenza dell’acqua. Rappresentano, in pratica, la totalità delle varie sostanze presenti nella miscela liquida, che rimangono in un contenitore,
dopo che tutta l’acqua è stata fatta evaporare.
STAGE I E II
GLOSS. ENI
Sono due fasi della direttiva comunitaria 12/94 riguardanti il controllo delle emissioni di COV. Lo Stage I si riferisce alle operazioni di raffinazione
e distribuzione primaria ed è stato completato con l'installazione di sistemi di recupero e ricircolazione dei vapori. Lo Stage II si riferisce al
recupero e ricircolazione dei vapori durante le operazioni di rifornimento carburanti dei veicoli; è attualmente in corso con priorità per le grandi
stazioni di servizio e le aree critiche.
STAKEHOLDERS
ARPAV
Individui e gruppi che hanno titolo, in virtù della loro residenza, competenza, storia, o per qualsiasi altro motivo, a partecipare ai processi o alle
decisioni i cui risultati possono avere effetti sulla salute o sul benessere proprio o della comunità che rappresentano.
STAMI
ANPA
Organi maschili del fiore costituiti da un filamento e da un'antera; l'insieme degli stami forma l'androceo.
STAMINODIO
ANPA
Stame privo di antera, quindi sterile.
STANDARD AMBIENTALI
GLOSS. ENI
Strumenti di politica ambientale adottati dall'autorità pubblica per il miglioramento della qualità dell'ambiente. In generale, uno standard è un livello
di adempimento fissato dalla legge e fatto rispettare attraverso sanzioni. Si distinguono diversi tipi di standard:
-standard sulle emissioni inquinanti, che stabilisce il limite massimo consentito di emissioni inquinanti, superato il quale si è obbligati al pagamento
di una multa;
-standard di qualità ambientale, che fissa il limite massimo di inquinamento di un certo ambiente;
-standard tecnologici, che prevedono l’adozione di una certa tecnologia, ad esempio, la marmitta catalitica.
STANDARD DI QUALITA' DELL'ARIA
ARPAV
Prescrivono le concentrazioni di inquinanti atmosferici che non possono per legge essere superate in un determinato periodo di tempo e in una
determinata località (Dic. Env. Sci. Techn.)
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Nome
fonte
STANDARD DI RILEVAMENTO
ARPAV
Indici che esplicitano l'intensità delle informazioni pedologiche raccolte. Variano a seconda della scala del rilevamento, delle sue finalità e della
complessità del territorio. Tra i più comuni vi sono: numero di osservazioni per unità di superficie (ad esempio: n/ha), numero di osservazione
per unità tipologica di suolo (n/n), numero di osservazioni per unità cartografica o per poligono (n/n).
STANDARD DI RILEVAMENTO (SITE)
ARPAV
Intorno del luogo dove viene realizzata l'osservazione, di dimensione variabile nell'ordine delle decine o alcune centinaia di metri quadri.
STANZIALE (specie)
ARPAV
Specie faunistica legata ad un certo ambiente per l’intero ciclo biologico.
STATISTICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Branca della matematica che si occupa del trattamento di dati numerici derivanti da oggetti, animati e inanimati, esistenti nella realtà, per esempio
la concentrazione di abitazioni in una determinata area geografica, la temperatura o ancora l’altezza dei suoi abitanti. Il campo della applicazione
della statistica è il mondo reale. Utilizzando tecniche statistiche è possibile analizzare le relazioni e confrontare i dati che riguardano, per
esempio, le differenze quantitative di un determinato fenomeno (velocità del vento, temperatura, ecc) in differenti aree geografiche, oppure la
probabilità che un determinato fenomeno (per esempio un terremoto o un’eruzione vulcanica) ha di presentarsi in un determinato periodo.
STATO DELL'AMBIENTE
REGIONE UMBRIA
Rappresentazione dell'ambiente che ne esprime le condizioni attuali, frutto dell'azione di fattori di varia natura. In termini generali può essere
considerato come insieme di flussi bidirezionali di materia, di energia, di servizi e di beni (compresi quelli di valore estetico, culturale, sanitario,
ecc.) che avvengono all'interno del sistema uomo-ambiente.
STATO DELL'ARTE
EN 45020:1998
Stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi, o servizi basato su scoperte
scientifiche, tecnologiche e sperimentali pertinenti.
STATO DI ALLARME (inquinamento atmosferico)
ARPAV
Una situazione di inquinamento atmosferico suscettibile di determinare una condizione di rischio ambientale e sanitario.
STATO DI ATTENZIONE (per inquinamento atmosferico)
ARPAV
Una situazione di inquinamento atmosferico che, se persistente, determina il rischio che si raggiunga lo stato d'allarme.
STATO ECOLOGICO DEI CORSI D'ACQUA
Vedi IBE.
STAZIONE
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Struttura costituita da un insieme di: sensori di misura, sistema di alimentazione, sistema di trasmissione e logica di gestione dati (datalogger), in
grado di registrare, memorizzare e trasmettere le informazioni ad una centrale operativa e sito di rilevamento di dati manuali.
STAZIONE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA
GLOSS. ENI
Postazione dotata di strumentazione per la rilevazione e la misura delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera. L’organizzazione di più punti
di misura costituisce una rete di monitoraggio in grado di fornire informazioni sui livelli di qualità dell’aria di un’intera area, grazie all’integrazione
delle misure.
STAZIONE ECOLOGICA
GLOSS. META S.p.A. Modena
STAZIONE RADIO BASE
ARPAV
Luogo, recintato e custodito, nel quale è possibile trasportare e depositare una molteplicità di rifiuti, per i quali è possibile prefigurare un
riutilizzo, che altrimenti verrebbero destinati in discariche oppure inceneriti.
Stazioni Radio base
Hanno la funzione di mettere in contatto tra di loro gli utenti dei telefoni cellulari tramite l'emissione di onde elettromagnetiche da antenne poste in
posizione sopraelevata (in genere sul tetto di edifici) e servono in genere un'area di alcuni Km di raggio detta cella. Nelle stazioni radio base
vengono utilizzati bassi livelli di potenza di emissione di radiofrequenze (RF) per evitare interferenze con segnali da celle attigue. Al suolo i livelli
di campi elettromagnetici nel raggio di 100-200 metri da una stazione radio base sono compresi tra 0,1 e 2 V/m, molto al di sotto dei limiti
prescritti dalle leggi. L'intensità del campo elettrico cresce con l'altezza da terra e dipende inoltre dalla distanza dall’antenna e dalle
caratteristiche tecniche dell’antenna.
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Nome
STAZIONE RIPETITRICE
fonte
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Struttura costituita da sistema di alimentazione, sistema di trasmissione e logica di gestione, in grado di veicolare le informazioni da una stazione
di rilevamento ad altra stazione ripetitrice o direttamente alla Centrale operativa.
STENOMEDITERRANEO
ARPAV
Specie animale o vegetale la cui diffusione spontanea è legata alle sole regioni tipicamente mediterranee.
STEPPA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Associazione vegetale prevalentemente costituita da erbe, tipica delle regioni temperate. Per estensione sono dette steppe anche le regioni
pianeggianti ricoperte da questo tipo di associazione vegetale e le zone erbose semiaride confinanti con i deserti.
STIMMA
ANPA
Parte superiore dell'ovario portata da uno stilo oppure no. Su di esso si ferma e germina il polline.
STIPOLE
ANPA
Espansioni fogliacee che si formano da entrambi i lati di alcuni tipi di foglie.
STOCCAGGIO
PROVINCIA TORINO
Indica le operazioni di smaltimento consistenti nel deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D15 dell'allegato B del D.Lgs. 22/97 e s.m.i. e le
operazioni di rifiuto consistenti nella messa in riserva di materiali di cui al punto 13 dell'allegato C.
STOCCAGGIO DEI RIFIUTI
GLOSS. ENI
Deposito provvisorio o definitivo di rifiuti, effettuato previa autorizzazione degli organi statali competenti.
STRATEGIA EDUCATIVA
ARPAV
Azione o combinazione di azioni educative al conseguimento di obiettivi educativi.
STRATIGRAFIA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Ramo della geologia che studia le cause che hanno formato gli strati della crosta terrestre , la successione cronologica dei vari orizzonti e i
reciproci rapporti di giacitura, gli ambienti in cui tali strati si sono formati e la loro distribuzione geografica.
STRATOSFERA
ARPAV
Zona dell’atmosfera che ha inizio intorno ai 9 km ai poli ma va via via aumentando fino a raggiungere i 16 km nelle regioni equatoriali. La
stratosfera si estende per circa 50 km e contiene la maggior parte dell'ozono atmosferico che si concentra intorno ad una altitudine di 22 km.
STRIPPAGGIO
GLOSS. ENI
Operazione di separazione dei componenti più volatili di una miscela, per rapida evaporazione, ottenuta, ad esempio, mediante riscaldamento
con vapore o aspirazione con il vuoto.
STROBILO
ANPA
Struttura riproduttiva costituita da un certo numero di foglie modificate (sporofilli) o di squame riunite su un fusto.
STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE
Strumento atto a progettare e organizzare un determinato settore dell'attività umana, economica e sociale e dell'ambiente coinvolto.
STRUTTURA
GLOSS. ENI
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Dal latino struere (=costruire). Indica la mobilità con la quale più parti costitutive si collegano le une alle altre in modo da dar luogo ad un insieme
compiuto e unito sia dal punto di vista della forma, sia da quello della funzione. Il termine struttura viene utilizzato in campi assai diversi: dalla
biologia (strutture cellulari), all’architettura (complesso degli elementi costruttivi destinati a sopportare il carico di copertura di un edificio), alla
demografia (la struttura della popolazione fa riferimento alle classi d’età che la compongono), all’economia (struttura economica, che definisce
la base produttiva di un sistema economico). In particolare nella biologia e nella storia naturale il concetto di struttura contiene implicitamente la
possibilità di evidenziare, nei singoli elementi che vengono analizzati, la costanza della forma, la sua eredità, le modalità dei suoi mutamenti e, di
conseguenza, le relazioni sottostanti ai singoli elementi. E’ dunque implicita in esso la possibilità di costruire modelli generali di riferimento in
grado di rappresentare al meglio queste relazioni.
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Nome
STRUTTURA IN SERRA
fonte
STREAMS - TREVISIOL
Si tratta di un sistema biofitodepurativo composto da due vasche, realizzate in struttura climatizzata (serra): una anaerobica ed una aerobica,
dove attraverso il continuo ricircolo del refluo, che passa attraverso dei corpi di riempimento ed il fitoassorbimento garantito da piante
ornamentali, si ha la completa mineralizzazione ottenendo così ottimi rendimenti depurativi.
STRUTTURA ORGANIZZZATIVA
UNI EN ISO 9000:2000
Articolazione di responsabilità, autorità ed interrelazioni tra persone. Il manuale della qualità o il piano della qualità di un progetto spesso riporta
la struttura organizzativa.
STUDIO D’IMPATTO AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Vedi SIA.
STUOIA ANTIVIBRANTE
GLOSS. ENI
Dispositivo per ridurre la propagazione delle vibrazioni nel territorio circostante ad infrastrutture ferroviarie. Le stuoie vengono generalmente
realizzate in materiale poliuretanico e vengono inserite sotto la massicciata.
SUBSIDENZA
GLOSS. ENI
Abbassamento della superficie terrestre che si può manifestare in modo gradualmente lento o accelerato, determinato da processi geologici
naturali o da attività umane. è un fenomeno che può essere eventualmente generato da sfruttamento di un giacimento di idrocarburi. Dato che
dipende principalmente dalle caratteristiche geologiche del giacimento, l’approccio usato dalle Compagnie petrolifere nei confronti di tale
eventualità è studiato caso per caso, comprendendo, al fine di poter scongiurare qualsiasi manifestazione dannosa del fenomeno, la fase
previsionale (anticipata individuazione e calcolo dell’entità del fenomeno), la fase di prevenzione (studio anticipato degli interventi per
contrastare la subsidenza, qualora risultasse una previsione di entità critica), la fase di monitoraggio (campagne di misura dei vari parametri
associati al fenomeno e verifiche strumentali ripetute nel tempo).
SUBSTRATO
Roccia o sedimento presente al di sotto del suolo. E’ la parte del profilo dove fenomeni pedogenetici sono scarsi o assenti. Corrisponde in
genere all'orizzonte C o R.
SUBSTRATO CARBONATICO
ARPAV
ANPA
Formazione litologica del letto fluviale prevalentemente di origine calcarea come la dolomia, arenarie calcaree e marne, o metamorfiche come i
marmi.
SUBSTRATO SILICEO
ANPA
Formazione litologica del letto fluviale prevalentemente di origine magmatica, sia essa intrusiva o effusiva, come i graniti o i porfidi, oppure
metamorfica come filladi, micascisti, e gneiss. Sono silicee anche rocce sedimentarie come i diaspri.
SUBSURFACE FLOW WETLAND
STREAMS - TREVISIOL
Tipologia di biofitodepurazione con scorrimento del refluo in maniera sub - superficiale attraverso uno strato di materiale inerte (vassoio
assorbente, setto filtrante e filtro biofitodepurativo per l’acqua piovana). In spagnolo si dice "recipiente con sub - supercicial de fitoabsorciòn".
SUBUNITA’
3° livello della classificazione FAOUNESCO; rappresenta intergradi tra livelli superiori di classificazione (raggruppamenti principali, unita'
pedologiche) oppure indica suoli che possiedono caratteristiche particolari non comprese nell'unita'.
SUCCESSIONE
ARPAV
STREAMS - TREVISIOL
Modificazione sequenziale e prevedibile degli ecosistemi che si sviluppano in un’area che si rende disponibile. Ogni comunità ecologica, benché
adattata (in senso minimo) modifica l’ambiente in modo tale da consentire l’insediamento e l’espansione di una successiva comunità.
SUFFRUTICI
ANPA
Piante perenni che presentano le parti prossimali di fusti e rami legnose, mentre le parti apicali sono erbacee e si rinnovano ogni anno.
SUOLO
MINISTERO DELL'AMBIENTE
La parte più superficiale della crosta terrestre in cui le radici delle piante penetrano e trovano nutrimento e sostegno. Il suolo si forma grazie
all'azione disgregatrice degli agenti meteorici, degli sbalzi di temperatura, di reazioni chimiche e contiene, oltre agli elementi minerali, anche una
componente vivente costituita principalmente da batteri, funghi, attinomicheti, piccoli artropodi, acari ecc. La Terra ha un raggio di circa 6.400 km
e la crosta terrestre uno spessore di circa 100 km; il suolo ha uno spessore massimo di non più di 2 m e uno minimo talvolta di pochi centimetri.
Li suolo agrario, o terreno agrario, non supera generalmente il mezzo metro. Il suolo, oltre a costituire il supporto materiale per le specie vegetali,
fornisce anche tutte le sostanze che rendono possibile la vita sulla Terra. Lo spessore, il tipo di rocce che lo hanno generato e le condizioni
climatiche a cui è esposto, determinano la qualità dei suolo in rapporto alle coltivazioni.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
SUOLO (normative di difesa del)
fonte
GLOSS. ENI
La legge che ha per scopo quello di assicurare la difesa del suolo dall’inquinamento è la n. 183/89 che concepisce una tutela integrata, oltre che
del suolo (inteso come territorio, suolo, sottosuolo, abitati ed infrastrutture), anche delle acque e delle risorse naturalistiche nel loro complesso.
Tratto saliente del provvedimento è l’aver attribuito rilievo alla pianificazione.
Viene, infatti, ripartita tra i vari livelli centrali e locali della Pubblica Amministrazione, la competenza ad avviare una pianificazione e
programmazione degli interventi di conservazione e recupero del territorio mediante, tra l’altro:
- la regolazione dei corsi d’acqua e la moderazione delle piene;
- la disciplina delle attività estrattive;
- la protezione delle coste e il risanamento delle acque sotterranee e superficiali.
Nel 1994 è stata emanata la legge n. 36 con cui sono state dettate disposizioni, in materia di risorse idriche e di riorganizzazione dei servizi
idrici, che integra e completa la legge sulla difesa del suolo, prevedendo una riorganizzazione territoriale, funzionale ed economica dei servizi
pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua, per usi civili, di fognatura e depurazione.
SUONO
ARPAV
Vibrazione prodotta da un corpo in rapida e regolare oscillazione, che si propaga nell'aria o in altri mezzi elastici con produzione di una
sensazione auditiva.
SUPERFICIE DI PARCAMENTO
GLOSS. ENI
E' l'area necessaria alla manovra e al parcamento di ogni autoveicolo.
SURVEY INIZIALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Check-up che ha lo scopo di mettere a fuoco i punti deboli e i punti forti dell'Azienda collegata con l'ambiente e che consente di definire i
programmi delle azioni e degli obiettivi da conseguire.
Gli obiettivi del survey possono essere così sintetizzati:
- prima conoscenza dei processi e della realtà organizzativa dell'azienda;
- valutazione degli aspetti ambientali significativi in rapporto alle situazioni operative normali e straordinarie, ad eventi accidentali e situazioni di
potenziale emergenza ed, infine, in rapporto ad attività passate, attuali e progettate;
- definizione di un programma di massima in termini di azioni, di tempi di realizzazione e di obiettivi da perseguire.
I risultati del survey vengono documentati attraverso una relazione che viene presentata e discussa con la direzione nell'ambito di uno specifico
workshop nel quale vengono, inoltre, illustrate le logiche di fondo e le modalità di sviluppo del programma fino alla certificazione.
SVERNANTE (specie)
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie che trascorre i mesi invernali in una data area geografica.
SVILUPPO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
In biologia si riferisce ai progressivi mutamenti che avvengono in ogni organismo vivente nel corso della sua vita. Esse possono essere di
completa metamorfosi, come negli insetti, oppure di accrescimento progressivo, come nei mammiferi. Lo sviluppo ha termine con il
raggiungimento delle forme adulte, ad esso segue la fase di invecchiamento o senescenza, che è un fenomeno biologico di grande complessità.
In economia è il progressivo aumento nella produzione di beni materiali (alimenti e altri beni di consumo immediato, beni di consumo durevole),
legato all’innovazione tecnologica e all’aumento dei mezzi di produzione. Il motore ultimo dello sviluppo è l’evoluzione culturale che ha permesso
all’umanità di uscire dal ciclo ecologico naturale, in cui si trovano tutte le altre specie, e dove gli ambienti disponibili per la sopravvivenza, e di
conseguenza l’espansione della popolazione, sono necessariamente condizionati dalla produttività naturale dell’ambiente e dalla competizione
con le altre specie. Osservando a ritroso le tappe del progresso, sembra possibile evidenziare che, in molte aree del pianeta e
indipendentemente, lo sviluppo materiale è stato l’obiettivo che ha guidato le attività dei gruppi sociali umani dalla rivoluzione neolitica ad oggi. Ma
è solo in epoca relativamente recente che i limiti di questo sviluppo di tipo materiale si vanno delineando in modo preoccupante. In particolare si
possono distinguere due tipi di fattori necessari per sostenere lo sviluppo economico: i fattori materiali (alimenti, materie prime, combustibili
fossili e nucleari, terra coltivabile, acque, metalli, foreste) e, altrettanto importanti, i fattori sociali (pace e stabilità, istruzione e occupazione,
progresso tecnologico costante).La distribuzione asimmetrica dei fattori materiali e sociali tra i Paesi sviluppati e quelli cosiddetti sottosviluppati,
causata dall’internazionalizzazione dei sistemi economici, è attualmente uno dei principali limiti dello sviluppo in quanto si è visto che, invece di
diminuire, questa asimmetria tende col trascorrere del tempo ad aumentare, di conseguenza i Paesi ricchi consumano sempre di più mentre
quelli più poveri diventano sempre più poveri. In altre parole i Paesi ricchi si appropriano di una quota sempre più cospicua delle risorse
disponibili sul pianeta, mentre al contrario i Paesi poveri rispondono al loro ulteriore impoverimento aumentando la pressione sui territori non
antropizzati ancora disponibili e, paradossalmente, con un aumento vertiginoso e incontrollato della popolazione.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
SVILUPPO SOSTENIBILE
fonte
MINAMBIENTE; GLOSS.
GALGANO & ASSOCIATI;
ARPAT
Termine utilizzato nella Conferenza dell’O.N.U. sull’Ambiente, svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992. Indica la possibilità di garantire lo
sviluppo industriale, infrastrutturale, economico, ecc., di un territorio, rispettandone le caratteristiche ambientali, cioè sfruttandone le risorse
naturali in funzione della sua capacità di sopportare tale sfruttamento. Crescita complessiva (socioeconomica, demografica, dell'uso delle
risorse naturali, dell'uso dei territorio) che sia compatibile con le capacità ricettive dell'ambiente globale. Lo sviluppo sostenibile presuppone una
crescita nella quale lo sfruttamento delle risorse, l'andamento degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo economico e i mutamenti
istituzionali siano in reciproca armonia e capaci di incrementare il potenziale attuale e futuro di soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni
umane. Lo sviluppo sostenibile richiede una rimodellazione dei processi produttivi in modo più rispettoso dell'ambiente e contemporaneamente
significa assicurare che le generazioni future possano godere degli stessi beni, opportunità e opzioni dei quali godiamo noi oggi. Per fare
questo occorre preservare l'ambiente fisico e fornire servizi di base di sostegno alla vita come aria pulita, acqua potabile, terra fertile, sistemi
ecologici diversificati e stabilità climatica. Esistono due principi base della sostenibilità, definiti da Hermann Deli, per la gestione delle risorse
rinnovabili:
la velocità del prelievo dovrebbe essere pari alla velocità di rigenerazione. Questo principio si chiama "principio del rendimento sostenibile" e
significa che in qualsiasi tipo di scelta, un'impresa, un'attività agricola o industriale deve utilizzare risorse che, nell'arco almeno di una vita
umana, possano essere rinnovate;
la velocità di produzione dei rifiuti delle attività produttive deve essere uguale alle capacità naturali di assorbimento da parte degli ecosistemi in
cui i rifiuti vengono immessi. Lo sviluppo sostenibile è un concetto strettamente connesso a quello della qualità, perché sviluppo sostenibile
sostanzialmente significa qualità della vita, nelle scelte energetiche, nei trasporti e nella produzione, ma più che altro vuol dire garantire alle
generazioni future una possibilità di sopravvivenza su questo pianeta.
TAIGA
GLOSS. ENI
Formazione vegetale costituita in prevalenza da conifere e in parte da betulle e ontani. Si estende ad anello nella zona subpolare dalla
Scandinavia sino alla Siberia asiatica, interposta nella fascia situata fra la tundra a nord e le steppe a sud. La taiga è presente anche su
un’estesa area canadese. Nel complesso essa forma un fitto bosco sempreverde; non mancano però radure e spazi occupati da acquitrini e
torbiere (Palude).
TALLO
ANPA
Corpo di una pianta nel quale non sono distinguibili radici, fusto e foglie.
TANATOCENOSI
GLOSS. ENI
Associazione di resti di organismi accumulati nello stesso luogo dopo la loro morte. A differenza di quanto accade in una biocenosi, in una
tanatocenosi possono essere associate spoglie di organismi di habitat diverso. Il concetto si applica unicamente a resti organici coevi.
TARATURA
UNICHIM
Insieme di operazioni per stabilire, a condizioni determinate, la relazione fra i valori delle grandezze indicate da uno strumento di misura o
sistema di misura e i corrispondenti valori realizzati dai materiali di misura. (UNICHIM n. 179/0)
TASSE AMBIENTALI
GLOSS. ENI
Tasse che colpiscono sostanze e prodotti inquinanti con l'obiettivo di far gravare sugli inquinatori (imprese e consumatori) il costo
dell'inquinamento derivante dalle attività di produzione e consumo. Le tasse ambientali vengono pertanto calibrate sull’entità del danno
all'ambiente, in modo tale che il prezzo del prodotto tassato rifletta non solo i costi legati alle tradizionali fasi di produzione e distribuzione, ma
anche i costi ambientali. Nella realtà, tuttavia, la calibrazione ottimale di una tassa ambientale è estremamente complessa, principalmente a
causa delle difficoltà insite nella valutazione monetaria del danno ambientale.
TASSONOMIA
ARPAV
Disciplina che si occupa della classificazione e della nomenclatura degli esseri viventi e delle specie fossili.
TAXA
ARPAV
Plurale di taxon che indica una categoria sistematica di qualsiasi grado (ad esempio specie, genere, famiglia).
TCA
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Total Cost Assessment. Metodo di analisi finanziaria complessiva dei costi e dei benefici di un progetto ambientale. Il TCA comprende
l'allocazione dei costi ambientali alla produzione o alle linee di processo, l'inclusione dei costi, da quelli diretti a quelli contingenti e sociali e la
valutazione dei costi e dei risparmi durante l'intera vita del progetto.
Il TCA può essere utilizzato per supportare i manager nella scelta dei progetti e nel raggiungimento dei loro obiettivi così come definiti dal SGA.
Dato che il SGA specifica la definizione di indicatori ambientali, il TCA potrebbe essere utilizzato anche per scegliere opzioni che riducano gli
impatti di questi indicatori.
TECNICA AFTERLOADING
GLOSS. RADIAZIONI
Procedura per cui alcune guide inattive vengono posizionate nel paziente e attraverso cui vengono successivamente inserite sorgenti per
terapia in condizioni di protezione più favorevoli.
TECNOLOGIA
STREAMS - TREVISIOL
Dal greco tekhnologia = studio, applicazione sistematica delle arti pratiche). La tecnologia, nel senso di modi di fare le cose, è un’estensione
naturale della potenzialità umana.
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Nome
fonte
TECNOLOGIA ALTERNATIVA
STREAMS - TREVISIOL
TECNOLOGIA APPROPRIATA
STREAMS - TREVISIOL
Si interessa principalmente dell’energia ambientale e della conservazione dell’energia, ma anche di altri mezzi di soddisfazione dei bisogni.
Riguarda quella tecnologia che si distingue per utilità, funzione e fini appropriati. Le caratteristiche generali di tale tecnologia sono basso costo,
alta efficienza, sistemi di facile manutenzione e di lunga durata, funzioni alla portata della comprensione dell’utente, basilarità dei bisogni della
comunità (un es. sono le pompe d’acqua eoliche).
TECNOLOGIE INFORMATICHE E TELEMATICHE
Vedi TIT.
TECNOLOGIE PULITE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
E' un metodo di riduzione alla sorgente o riciclo per eliminare o ridurre sensibilmente gli impatti ambientali di un sito produttivo.
Tecnologie di produzioni pulite in senso assoluto non possono esistere: infatti, tutti i processi di trasformazione consumano energia e
determinano la produzione di rifiuti solidi, liquidi e gassosi.
Le tecnologie pulite possono fondamentalmente essere ricondotte alle seguenti tipologie:
-prodotti di minor impatto ambientale
-riduzione di input produttivi (innovazioni che determinano una riduzione del consumo di materie prime nel processo)
- sostituzione di input
-risparmio e recupero energetico
- processi a basso impatto ambientale
- tecnologie di recupero e riciclaggio.
L'introduzione di tecnologie pulite ha i seguenti vantaggi:
-riduzione dei rischi di non conformità alla legislazione ambientale
-riduzione dei costi di produzione, dei costi assicurativi e dei costi ambientali
-diminuzione dei rischi di incidenti.
- miglior immagine dell'impresa.
Insieme di mezzi tecnici adottati da un'azienda che consentono di ridurre le emissioni inquinanti trasferite dai processi produttivi all'ambiente. A
partire dal tipo di riduzione d'impatto che viene garantito possono essere distinte in tecnologie: ambientali di intervento a valle (o end of pipe), di
recupero e riciclo, pulite di processo.
TEGUMENTO
ANPA
Rivestimento di organi o dell'intero corpo vegetale, costituito da tessuti adattati alla funzione di protezione o isolamento dell'ambiente.
TELEFONIA MOBILE
ARPAV
Elementi di un sistema di telefonia cellulare sono il terminale mobile (handset o "telefonino") e le stazioni radiobase. Il telefonino è un apparecchio
ricetrasmittente che connette l'utente con la stazione radiobase più vicina. Questa, a sua volta, provvede a metterlo in contatto con
l'interlocutore a distanza (sia fisso, sia mobile). Il collegamento con la stazione radiobase avviene tramite emissione e ricezione di onde
elettromagnetiche. I telefonini di prima generazione (TACS) operano con onde elettromagnetiche di frequenza intorno ai 900 MHz, i GSM
operano a 900 e 1800 MHz (dual band) mentre gli UMTS di 3a generazione operano intorno ai 2 GHz.
TELERISCALDAMENTO
ENEA
Sistema di riscaldamento che utilizza a distanza il calore prodotto da una centrale termica, da un impianto a cogenerazione, da una sorgente
geotermica. In un sistema di teleriscaldamento il calore viene distribuito agli edifici tramite una rete in cui l'acqua calda o il vapore viene
convogliata.
TELETERAPIA
GLOSS. RADIAZIONI
Irradiazione terapeutica con fasci di radiazione collimati provenienti da sorgenti poste in lontananza dal corpo.
TEMPERATURA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Grandezza fisica che esprime lo stato termico di un corpo. Il concetto di temperatura è strettamente legato a quello di calore: riscaldando un
corpo si determina un aumento di temperatura, oppure un passaggio di stato. In meccanica statistica si definisce la temperatura come indice
dell’energia cinetica media delle molecole del corpo stesso. Per misurare la temperatura il fenomeno più comunemente utilizzato è quello della
dilatazione termica dei corpi (termometri a mercurio, ad alcol), fissando delle opportune scale di riferimento. La scala Celsius, di uso comune e
scientifico, fissa a 0 gradi (0°C) il punto di congelamento dell’acqua a pressione normale e a 100 gradi (100°C) il suo punto di ebollizione, ed è
questo il motivo per cui è detta scala centigrada.
TEMPO DI CORRIVAZIONE
ANPA
Tempo che le acque di precipitazione impiegano per raggiungere una determinata sezione, partendo dai punti più lontani del bacino. Per ciascun
bacino, a parità di condizioni dell’evento meteorico, esso è costante dipendendo dalla natura dei terreni, dalla geometria, dalla morfologia, dalla
pendenza del bacino e dalla copertura vegetale.
TEMPO DI DIMEZZAMENTO (o emivita)
Tempo necessario perché l'attività di una sostanza radioattiva si riduca della metà.
venerdì 1 luglio 2005
GLOSS. RADIAZIONI
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Nome
TEMPO DI RIVERBERO
fonte
ARPAV
E' l'intervallo di tempo che passa dall'emissione di un suono fino al ritorno di quella medesima onda. Questo effetto (effetto eco o di riverbero) e'
causato da oggetti più' o meno grandi che fanno rimbalzare all'indietro l'onda sonora quando ne vengono investiti. Questo può' causare alti livelli
di intensità' sonora anche se la sorgente emette a livelli inferiori, in quanto le varie onde create dall’effetto di riverbero si sommano, aumentando
il livello complessivo.
TEMPO FISIOLOGICO
GLOSS. ENI
E' la combinazione di tempo e temperatura (espressa in "giorni °C") necessaria agli organismi a sangue freddo per svilupparsi. Se, ad esempio,
lo sviluppo delle uova di un insetto a 20°C avviene in 10 giorni (200 giorni °C), a 25°C saranno sufficienti 8 giorni.
TEN
ANPA
Reti transeuropee.
TENSIOATTIVO
GLOSS. ENI
Surfattante.
TEORIA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Formulazione di spiegazioni dettagliate delle osservazioni scientifiche. La teoria oltre a interpretare i dati osservati prevede i risultati di
esperimenti ulteriori. In generale non ha valore assoluto e può essere necessario modificarla in seguito a nuove considerazioni e osservazioni.
Una delle teorie più conosciute e accettate da tutti gli scienziati della natura, almeno nei suoi punti principali, è quella dell’evoluzione che è stata
formulata dal naturalista Charles Darwin, per il quale tutte le specie animali e vegetali mutano nel tempo: la teoria cerca di fornire una
spiegazione per questo cambiamento (selezione).
TEPALI
ANPA
Pezzi fiorali della corolla nelle specie in cui i petali non sono distinti dai sepali.
TERATOGENO
GLOSS. ENI
Composto che induce anomalie o malformazioni fetali.
TERMODISTRUZIONE
GLOSS. ENI
Trattamento termico dei rifiuti che ne prevede un’ossidazione totale (incenerimento) o incompleta (gassificazione, pirolisi), ad alta temperatura,
con trasformazione della parte combustibile in prodotti gassosi.
TERMOFILA
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie o vegetazione che predilige gli ambienti relativamente caldi.
TEROFITE
ANPA
Piante annuali che superano la stagione avversa allo stato di seme.
TERRA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
È uno dei nove pianeti del Sistema Solare. Rispetto agli altri pianeti, si caratterizza per il fatto di avere un’atmosfera e per essere ricca di acqua
allo stato liquido. L’età della terra è stata calcolata approssimativamente in 4,6 miliardi di anni. Il nostro pianeta ha una forma simile ad una sfera
(è uno ellissoide di rotazione o geoide, schiacciato ai poli per la forza centrifuga di rotazione). La terra, infatti, compie una rotazione attorno al
proprio asse, cioè un giro completo su se stessa, in circa 24 ore e una rivoluzione, cioè un giro attorno al Sole, in circa 365 giorni. È il pianeta in
cui si realizza la nostra vita e si compone di una serie di involucri concentrici, che hanno diverse caratteristiche:
crosta – Ce ne sono di due tipi: una continentale, molto spessa (dai 30-50 ai 60-70 km) e una oceanica, più sottile (dai 5 ai 10 km).
mantello – Costituisce la maggior parte della terra, con un raggio di circa 2900 km. Si ritiene che la sua composizione cambi con l’aumentare del
contenuto in ferro e rispettiva diminuzione del magnesio.
nucleo – E’ la parte più interna della terra, e ha un raggio di circa 3470 km. È composto da una parte più esterna, prevalentemente liquida, in cui
pare abbia origine il campo magnetico terrestre. Gli elementi di gran lunga più abbondanti sono il ferro e il nichel.
TERREMOTO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Movimento della crosta terrestre provocato da perturbazioni endogene, come fenomeni vulcanici, movimenti tettonici. Il punto di origine, situato a
profondità variabile, si dice ipocentro, il punto (sulla superficie terrestre) corrispondente sulla verticale di questo si dice epicentro.
Sull’epicentro prevalgono le scosse sussultorie e perifericamente ad esso quelle ondulatorie. L’intensità varia dalle onde sismiche rilevabili solo
dagli strumenti a quelle che producono gravi danni e vittime. La magnitudo del terremoto è espressa secondo scale convenzionali di valori
crescenti. Quelle oggi più usate sono la scala Mercalli e la scala Richter.
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Nome
TERRIGENO
fonte
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Detrito proveniente dall'erosione di aree emerse.
TERRITORIO
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Complesso di luoghi che appartengono a uno specifico spazio definito nel quale si svolgono particolari condizioni di vita delle specie e delle
comunità umane
Il territorio è l'ambiente del pianificatore, cioè lo scenario fisico sul quale si gioca la grande partita tra sviluppo e ambiente.
TERZA PARTE
EN 45020:1998
Vedi prima parte.
TESSITURA
HUMUS FORESTALI - ED.
CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA
DI TRENTO
Esprime la proporzione con cui le particelle minerali di diametro inferiore a 2 mm sono presenti nel terreno; le combinazioni specifiche di sabbia,
lime e argilla, espresse in un diagramma ternario , definiscono le classi di tessitura .
TETRAONIDE
ARPAV
uccello galliforme di medie e grandi dimensioni caratterizzato da una spiccata preferenza per il passo a terra rispetto al volo.
TETTONICA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Scienza che studia le deformazioni delle rocce, fratture, faglie, operate dalle forze orogenetiche.
t. a zolle – Teoria geologica secondo la quale i movimenti la quale i movimenti della crosta terrestre sarebbero causati dallo spostamento di
porzioni della stessa crosta (zolle) lungo linee ben definite, coincidenti con spaccamenti della litosfera e con le dorsali oceaniche.
Fino ad ora sulla crosta terrestre sono state individuate sei grandi zolle: americana, africana, eurasiatica, indo-australiana, pacifica e antartica.
Queste zolle sono in continuo e lentissimo movimento, causando terremoti, superficiali e sottomarini, ed eruzioni vulcaniche.
THRESHOLD LIMIT VALUE
GLOSS. ENI
Vedi TLV.
TIGMOTROFISMO
GLOSS. ENI
Tendenza degli organismi acquatici a dirigersi, avvicinarsi, appoggiarsi a strutture fisse, relitti, barriere artificiali che vengono ad essere situati
su fondali, altrimenti pianeggianti, giungendo a cercarne lo stimolo tattile.
TIMBRO
ARPAV
TIT
ARPAV
E' la caratteristica del suono che dipende dal tipo di fonte: è l'elemento che ci permette di riconoscere la sorgente stessa del suono. Quante
volte avremmo detto "ti ho riconosciuto dalla voce!"!! Questo è permesso proprio grazie al timbro impartito al suono dalla corde vocali. C'è un
timbro caratteristico per tutti i tipi di sorgenti.
Tecnologie informatiche e Telematiche. Gruppo di lavoro costituito con l'obiettivo di definire gli standard tecnologici (informatici e telematici) delle
strutture di rete.
TLV
GLOSS. ENI
TOC (Total Organic Carbon)
GLOSS. ENI
Threshold Limit Value. E' la massima concentrazione atmosferica di una sostanza alla quale si può essere esposti ripetutamente, nell'arco della
giornata lavorativa, senza effetti negativi per la salute.
Carbonio Organico Totale.
TOD (Total Oxygen Demand)
GLOSS. ENI
Richiesta di Ossigeno Totale.
TOPOFISI
ANPA
Il termine indica qualsiasi modificazione del fenotipo che dipende dal particolare organo o posizione sull'organo del materiale usato nella
propagazione vegetativa.
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Nome
TOPOGENE (torbiere)
fonte
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Torbiere sviluppate in depressoni del suolo dove la falda viene alimentata in parte da apporti atmosferici ed in parte dalla falda del bacino idrico.
TOPPING
GLOSS. ENI
Distillazione primaria.
TORBA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
E’ il carbon fossile di età più recente; si rinviene (in aggregati spugnosi, o stratificati, bruni nerastri) nelle torbiere.
TORBIDITI
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Correnti marine ad alta densità con materiale in sospensione che scorrono ad alta velocità lungo le scarpate oceaniche. I sedimenti deposti, con
una caratteristica sequenza di strutture sedimentarie (sequenza di Bouma), formano grandi accumuli di conoidi sottomarini.
TORBIERA
ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA
TECNICA GARZANTI
Giacimento di torba che si forma in climi umidi, temperati o freddi, in seguito al lento e continuo accumularsi di resti vegetali in depressioni del
terreno occupato da acquitrini, paludi o lagune.
TORRE DI LAVAGGIO
GLOSS. META S.p.A. Modena
Impianto di trattamento dei fumi per l'abbattimento di inquinanti gassosi utilizzando un solvente liquido per rimuovere tali sostanze dalla corrente
gassosa.
TORRE PIEZOMETRICA
STREAMS - TREVISIOL
Elemento della rete adduttrice che ha il compito di rimettere in pressione la condotta dopo uno scompenso.
TOSSICITA'
GLOSS. ENI
Per tossicità di una sostanza si intende la sua capacità di provocare effetti dannosi sugli organismi viventi, alterandone il corretto
funzionamento cellulare. Ogni sostanza è virtualmente tossica in funzione della dose; diviene tossica quando raggiunge una certa
concentrazione nell’organismo e nel suo sito di azione.
La tossicità di una sostanza è strettamente legata alla sua possibilità di assorbimento, trasporto, metabolismo ed escrezione nell’organismo
vivente.
Si parla di tossicità acuta quando la dose è elevata e l’effetto si manifesta in tempi brevi (minuti, ore o giorni); la quantità che causa l’effetto
tossico dipende dal tipo di sostanza.
La tossicità cronica è causata da una esposizione a piccole dosi prolungata nel tempo. La dose tossica, in questo caso, viene raggiunta perché
la sostanza si accumula nell’organismo.
TOSSINE
ARPAV
Si tratta di un gruppo eterogeneo di sostanze, prodotte da microrganismi, in particolare batteri e funghi (muffe), da piante (fitotossine) e da
alcuni animali (zootossine), che sono dotate di attività tossica, spesso a concentrazioni estremamente basse, in alcuni casi inferiori al
milionesimo di milligrammo.
Le tossine di origine batterica vengono distinte in esotossine ed endotossine. Le esotossine sono di natura proteica e vengono secrete dai
batteri, agendo a distanza. Sono responsabili dei sintomi di malattie quali la difterite, la pertosse, il tetano o il botulismo. Oggi la tossina botulinica,
a dosi controllate, viene impiegata sia per la terapia di alcune patologie neurologiche, sia per uso cosmetico. Gli effetti delle tossine batteriche
possono manifestarsi a livello gastrointestinale, del sistema nervoso, del sistema vascolare, della cute e di altri organi o apparati. Le
endotossine sono sostanze per lo più di natura polisaccaridica che entrano nella costituzione della struttura di alcuni organismi (ad es. la parete
di alcuni tipi di batteri, i Gram-negativi). Si liberano quando il batterio viene distrutto dalle difese dell’organismo o dagli antibiotici, causando
febbre, danno muscolare, fenomeni settici fino allo shock. Le micotossine sono sostanze tossiche prodotte dal metabolismo di alcune muffe
(Aspergillus, Penicillium, ecc.) che possono costituire un rischio per la salute dell’uomo e degli animali. Comprendono le Aflatossine,
l’Ocratossina A, le Fusariotossine e altre sostanze. Per alcuni di questi composti sono stati dimostrati effetti tossici a livello renale e del sistema
nervoso, effetti mutageni e cancerogeni. Le micotossine prodotte dalle muffe che infestano vegetali possono entrare nella catena alimentare
(cereali, frutta fresca e secca, verdure, caffè, cacao, birra, vino, mangimi, ecc.). Le zootossine (ad es. veleno di serpenti, insetti, pesci, ecc.)
possono causare effetti a carico del sistema nervoso o della coagulazione del sangue o provocare infiammazioni dolorose o bruciore in
corrispondenza del morso o della puntura. Le reazioni mortali sono possibili ma molto più rare di quanto abitualmente si creda. Le tossine si
comportano in genere come potenti antigeni: è possibile quindi, iniettandole a dosi crescenti nell’animale oppure per sintesi, ottenere dei sieri
anti-tossina molto specifici (ad es. i sieri per neutralizzare il morso di serpenti o di insetti velenosi).
TOTAL COST ASSESSMENT
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Vedi TCA.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
TOTAL QUALITY MANAGEMENT
fonte
MECCANICAUTILE s.r.l.
Vedi TQM.
TQM
MECCANICAUTILE s.r.l.
Gestione Totale per la Qualità Modo di governo di un'organizzazione incentrato sulla qualità, basato sulla partecipazione di tutti i suoi membri,
che mira al successo a lungo termine, ottenuto attraverso la soddisfazione del cliente e comporta benefici per tutti i membri dell'organizzazione
e per la collettività. E' una filosofia di direzione, sviluppatasi in occidente sulla scia del CWQC giapponese, che intende guidare il sistema
aziendale verso la soddisfazione totale del cliente e la massima razionalizzazione delle risorse interne attraverso il continuo miglioramento
dell'efficacia e dell'efficienza dell'organizzazione e dei suoi processi.
TRACCIATO
GLOSS. ENI
Linea che indica il tragitto della condotta. Il tracciato dei gasdotti viene scelto tra diverse alternative sulla base di considerazioni relative
all'impatto ambientale, alla sicurezza di trasporto e alla fattibilità tecnico-economica.
TRAGUARDO AMBIENTALE
ARPAC
Dettagliata richiesta di prestazione, possibilmente quantificata, riferita a una parte o all'insieme di una organizzazione, derivante dagli obiettivi
ambientali e che bisogna fissare e realizzare per raggiungere questi obiettivi (ISO 14001).
TRANDISCIPLINARIETÀ
STREAMS - TREVISIOL
Interazione tra diverse discipline, con correlazioni a doppio senso, molti obiettivi e molti livelli, capace di influenzare anche dall’interno le materie
concorrenti.
TRANSGENICO
FEDERCHIMICA-ASSOBIOTEC
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
PER LO SVILUPPO DI
BIOTECNOLOGIE
E' l'organismo, vegetale o animale, nel cui genoma sono stati apportati cambiamenti mediante la modificazione o l'introduzione di geni con la
tecnica del DNA ricombinante.
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Il trasferimento tecnologico si riferisce all'esportazione verso i Paesi in Via di Sviluppo di tecnologia di avanguardia, capace di consumare meno
energia per unità di prodotto fornito. I paesi sviluppati dovrebbero consentire ai Paesi in Via di Sviluppo dì utilizzare tecnologie più efficienti ed
ecocompatibili mettendole a disposizione a prezzi competitivi con quelle tradizionali.
TRASFORMABILITÀ
STREAMS - TREVISIOL
Possibilità verificata di un certo territorio ad essere modificato nei suoi assetti ambientali e quindi nella sua struttura fisica e biotica,
compatibilmente con ruoli di tutela già assegnati.
TRASGRESSIONE
GLOSS. ENI
Invasione del mare su terre o regioni precedentemente emerse.
Contrario di regressione.
TRASGRESSIONE MARINA
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Avanzamento del mare su terre emerse.
TRATTAMENTO
ARPAV
Processo di trasformazione delle caratteristiche dell'acqua per renderla idonea agli usi successivi.
TRATTAMENTO FONOASSORBENTE
ARPAV
E' un particolare tipo di operazione (rivestimento, coibentazione,...) con lo scopo di abbattere l'onda sonora, facendola ''assorbire'' dal materiale
stesso.
TRATTAMENTO INTERSTIZIALE
GLOSS. RADIAZIONI
Vedi brachiterapia.
TRATTAMENTO INTRACAVITARIO
GLOSS. RADIAZIONI
Vedi brachiterapia.
venerdì 1 luglio 2005
Pagina 179 di 190
Nome
fonte
TRATTAMENTO PRIMARIO
ISTAT
Trattamento delle acque reflue urbane che permette la rimozione di buona parte dei solidi sospesi sedimentabili per decantazione meccanica nei
bacini di sedimentazione, con o senza l'uso di sostanze chimiche (flocculanti).
TRATTAMENTO SECONDARIO
ISTAT
Trattamento delle acque reflue urbane mediante processi di ossidazione biologica della sostanza organica biodegradabile sospesa e disciolta
nelle acque di scarico, utilizzando batteri aerobi. Il trattamento si distingue in processo a biomassa sospesa o a biomassa adesa. È necessaria
la presenza di biodischi, letti percolatori e vasche di aerazione nelle unità che costituiscono la linea acque dell'impianto.
TRATTAMENTO TERZIARIO
ISTAT
Si impiega a valle dei trattamenti primari e secondari quando, in considerazione del corpo idrico recettore, si deve procedere alla rimozione dei
nutrienti (nitrati e fosfati).
TRATTO MINIMO RILEVABILE
ANPA
Nella compilazione della scheda IFF occorre procedere per tratti omogenei sufficientemente lunghi, evitando di soffermarsi su situazioni puntuali
che moltiplicherebbero a dismisura il numero di schede da compilare e renderebbero meno leggibile la rappresentazione cartografica. Per
evitare tali rischi, le situazioni più brevi del TMR vanno trascurate. Il TMR è 30 m per alvei di morbida larghi fino a 5 m;40 m per alvei fino a 10m;
60 m per alvei larghi fino a 30m; 75 m per alvei larghi fino a 50m; 100 m per alvei larghi fino a 100m; uguale alla larghezza per alvei larghi più di
100 m.
TRIELINA
ARPAV
TRIVELLATA
ARPAV
Liquido incolore di odore caratteristico impiegato come solvente nello sgrassaggio dei metalli. E’ inoltre utilizzato come solvente nell’estrazione di
oli, grassi, cere e nel lavaggio a secco di tessuti (oggi sostituita dal percloroetilene), come solvente e diluente nell’industria delle vernici.
Operazione esplorativa o di controllo: permette di osservare e stimare solo alcuni dei caratteri pedologici (tessitura, calcare, reazione). La
trivellata si esegue a mano con la trivella olandese, raggiungendo la profondità massima di 120-150 cm.
TRIVELLAZIONE ORIZZONTALE CONTROLLATA
GLOSS. ENI
Tecnologia utilizzata per la posa di condotte sotto corpi d'acqua e sotto ostacoli naturali e artificiali. Consiste in due fasi:
- lungo un profilo direzionale prestabilito si effettua la trivellazione pilota di piccolo diametro, seguita da un tubo guida. Il tracciato del foro pilota
raggiunge un altissimo grado di precisione, consentendo di conoscere in ogni momento la posizione della testa della trivellazione e di
correggerne la direzione automaticamente;
- la seconda fase prevede l'allargamento del foro per permettere l'alloggiamento della condotta. La posa della condotta avviene così a
profondità molto superiori a quelle ottenibili con metodi tradizionali, assicurando l'integrità degli argini e garantendo la sicurezza futura per la
condotta che viene posta al riparo da ogni possibile erosione.
TROFICO
GLOSS. ENI
Livello trofico.
TUBO
STREAMS - TREVISIOL
Condotto, di solito di sezione circolare, usato per il trasporto dell’acqua sotto pressione. A partire dai primi acquedotti furono utilizzati diversi
materiali, prima
il legno, poi la terracotta, la pietra, la ceramica, il piombo, quest’ultimo in gran parte degli acquedotti romani, e f poi fino alla fine del XVIII secolo.
La metallurgia industriale rivoluziona la produzione di tubi; a partire dagli anni ‘80 del XVIII secolo in Inghilterra e in Francia si fabbricano i primi
tubi realizzati colando la ghisa negli stampi, con costi sempre più ridotti. All’inizio del XX secolo si cominciano a usare il cemento armato e
l’acciaio, molto più resistente, che consentono di sopportare pressioni elevatissime da parte delle tubazioni.
TUFO
ARPAV- REGIONE DEL
VENETO- CENTRO VALANGHE
DI ARABBA
Prodotto vulcanico dato dal consolidamento di ceneri.
TUNDRA
GLOSS. ENI
Pianura priva di piante d’alto fusto tipica delle zone circumpolari, dove perdura un clima rigido e secco per la quasi totalità dell’anno.
Il suolo gelato non permette che una scarsa e rada vegetazione, limitata prevalentemente a muschi e licheni.
Solo nelle zone prossime alla taiga, dove si stendono paludi torbose, possono crescere bassi salici, eriche e arbusti nani.
Nel breve periodo del disgelo alcune aree della tundra si trasformano in vasti acquitrini stagnanti a causa del mancato scolo delle acque.
Questo tipico paesaggio si presenta tanto nelle zone subartiche dell’America, quanto in quelle eurasiatiche. La fauna è piuttosto povera.
L’animale più rappresentativo è la renna.
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Nome
TURISMO SOSTENIBILE
fonte
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Turismo che soddisfa i seguenti quattro fondamentali requisiti:
- l’attività deve essere strettamente correlata all’apprezzamento di un’area protetta o ben conservata e deve avere per oggetto la natura nelle
sue componenti;
- l’attività deve ritenere l’interpretazione e la comprensione parti integranti del rapporto con l’ecosistema: l’esperienza del turista non deve
essere di tipo passivo, ma educativa e formativa;
- l’attività deve essere condotta con tecniche e strumenti a limitato impatto ambientale: le infrastrutture devono integrarsi con il background
locale non solo in termini architettonici (utilizzo di materiali naturali, integrazione con il contesto paesaggistico), ma anche per ciò che concerne
gli aspetti gestionali (smaltimento dei rifiuti, trattamento delle acque di scolo, scelta di fornitori locali);
-l'attività deve contribuire alla conservazione ed alla valorizzazione dell’ambiente stesso: gli impatti negativi sull’ambiente sia naturale, sia
socioculturale, devono essere minimizzati e la protezione dell’ecosistema deve essere supportata dal reinvestimento in loco di parte dei redditi
derivanti dal turismo. Devono, inoltre, essere favorite le attività di educazione ambientale rivolte non solo ai turisti, ma anche alle comunità locali
ospitanti, alle istituzioni e , in generale, all’intera opinione pubblica.
In un ipotetico modello di turismo sostenibile, si possono individuare i principali
*benefici:
- aumento dei fondi destinati alle aree protette e alle comunità locali;
- creazione di posti di lavoro all’interno della società che “ospita” le strutture turistiche (ad es. guida turistica, guardaparco, affittacamere, ecc);
- promozione dell’artigianato locale;
- educazione ambientale dei visitatori.
* costi:
- degrado ambientale, connesso all’aumento delle presenze nei siti extra-sensibili;
- instabilità economica, determinata dall’imponenza dei flussi valutari che costituiscono la principale ratio dell’industria turistica nel suo
complesso;
- i mutamenti socioculturali, più forti laddove alle comunità locali non viene concessa l’opportunità di scegliere se partecipare o meno alle attività
turistiche.
TUTELA
STREAMS - TREVISIOL
E’ garanzia di riproduzione di risorse e delle qualità essenziali dell’ambiente di vita. Deve concretizzarsi in un piano di salvaguardia, protezione e
conservazione delle risorse e dei beni, all’interno di un sistema ben definito di organizzazione del territorio.
TUTELA AMBIENTALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Insieme di misure di diritto penale e amministrativo tendenti a proteggere l’ambiente naturale (aria, terra, acque, bellezze naturali e lo stesso
spazio interplanetario) da ogni inquinamento o supersfruttamento. A partire dalla seconda metà degli anni settanta si sono espressi crescenti
timori per il futuro dell'ambiente, minacciato dalle attività umane, sempre invadenti e distruttive, a livello sia locale che globale. Le preoccupazioni
per la salvaguardia dell'ambiente locale (urbano e rurale) hanno condotto all'elaborazione di apposite leggi: agricoltura, industria, produzione di
energia, trasporti, costruzione di nuovi insediamenti sono attività soggette a valutazione e a normative di contenimento di impatto ambientale.
U.S.D.A.
ARPAV
Dipartimento per l'agricoltura degli Stati Uniti, che si occupa del settore agricolo e della conservazione del suolo, ha elaborato il sistema di
classificazione noto come Soil Taxonomy.
UASB
GLOSS. ENI
UMIDITA' ASSOLUTA
GLOSS. ENI
UMIDITA' RELATIVA
GLOSS. ENI
Particolare tipo di reattore biologico che utilizza microrganismi anaerobici, costituito da un recipiente cilindrico all’interno del quale si sviluppa una
particolare flora metanigena, che consente la produzione di biogas.
Contenuto d’acqua, allo stato liquido o di vapore, di una data sostanza o ambiente (ad esempio, terreno, atmosfera, ecc.).
L’umidità del terreno costituisce un fattore di grande importanza per la vita delle piante; così come l’umidità dell’aria condiziona l’azione
termoregolatrice degli organismi viventi, che scambiano calore con l’ambiente per evaporazione d’acqua attraverso la respirazione e la
traspirazione cutanea.
E' definita dal rapporto tra la massa di vapor acqueo contenuta in un dato volume di aria e la massa di vapor acqueo sufficiente a portare l’aria
alla saturazione, ossia alla condizione in cui un ulteriore aumento di vapore, in quelle condizioni di pressione e di temperatura, provoca una
condensazione d’acqua (nebbia, pioggia, neve).
UMIDITA' SPECIFICA
GLOSS. ENI
E' il rapporto tra la massa di vapore e quella di aria secca presenti in un dato volume.
UMIFICAZIONE
HUMUS FORESTALI - ED.
CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA
DI TRENTO
E' l'insieme delle trasformazioni biochimiche a carico della sostanza organica del suolo che portano alla formazione delle sostanze umiche
(humus).
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Nome
fonte
UMINA
Vedi humus.
UNCED
GLOSS. ENI
UNECE
ANPA
United Nations Conference on Environment and Development. Conferenza tenuta a Rio de Janeiro nel giugno 1992. La più complessa ed estesa
organizzata dalle Nazioni Unite (due anni e mezzo di lavori preparatori, 120 capi di Stato e 178 paesi partecipanti). Essa ha originato cinque
documenti formali: cambiamenti climatici, biodiversità, foreste, Rio Declaration on Environment and Development e Agenda 21.
Nella Dichiarazione, che comprende un preambolo e 27 princìpi, vengono date indicazioni volte a promuovere un più sano ed efficiente rapporto
tra uomo e ambiente. In particolare, si richiama l'attenzione su un numero di argomenti rilevanti per l'ambiente, tra i quali l'equità
intergenerazionale, i bisogni del mondo povero, la cooperazione tra Stati, la responsabilità civile e la compensazione dei danni ambientali, il
principio inquinatore-pagatore, la valutazione d'impatto ambientale.
United Nations Economic Commission for Europe ( Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'Europa).
UNEP
ARPAV
United Nations Environment Programme. Organismo delle Nazioni Unite, nato nel1984 con l'obiettivo di elaborare piani di risanamento ambientale
a livello mondiale e di appoggiare quelli di organismi interstatali minori.
UNESCO
ARPAV
UNFCCC
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Organizzazione Educativa, Scientifica e Culturale delle Nazioni Unite. Lo scopo fondamentale di tale organizzazione è quello di promuovere la
cooperazione internazionale nel campo dell'educazione, della scienza e della cultura. In campo ecologico l'UNESCO appoggia l'inserimento
dell'educazione ambientale nella scuola di tutti i Paesi e fornisce indicazioni di carattere metodologico.
United Nations Framework Convention on Climate Change. Convenzione stipulata tra una serie di Paesi firmatari (Parti), con l’obiettivo di ottenere
una stabilizzazione delle concentrazioni di gas-serra nell’atmosfera ad un livello tale da prevenire dannose interferenze antropogeniche nel
sistema climatico.
UNI
MECCANICAUTILE s.r.l.;
ARPAC
Ente Nazionale di unificazione con sede a Milano in via Battistotti Sassi, 11. L'associazione riconosciuta con DPR 20 settembre 1955 n. 1522 ha
il compito di elaborare le norme tecniche volontarie in tutti i settori industriali, commerciali e agricoli, con esclusione di quello elettrotecnico ed
elettronico. Accanto alle attività normative, svolge anche attività di certificazione di prodotto in conformità alle proprie norme. Gode del
riconoscimento della Direttiva CEE 83/189 quale organo nazionale per l'emanazione di norme tecniche volontarie valide per tutti i settori
merceologici; con esclusione di quelli elettrotecnico ed elettronico.
UNI EN
ARPAC
Norma europea recepita in Italia come norma UNI.
UNI EN ISO 9000. Famiglia di norme relative ai sistemi di qualità aziendale. Sono in pratica il recepimento e la traduzione delle ISO 9000 per l’Italia.
UNITÀ DI PAESAGGIO
STREAMS - TREVISIOL
è un volume di paesaggio che presenta una struttura definita in termini di dimensioni e omogeneità. E’ una struttura semiautonoma sia dal lato
funzionale che da quello della struttura.
UNITA' FUNZIONALE
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Unità di prodotto cui vanno rapportati i dati misurati o elaborati nel corso dello studio. Va definita in base allo scopo dell'analisi.
UNITÀ OPERATIVE TEMATICHE
AGENDA 21
Saranno costruite nuove unità operative che, a livello Regionale, riguarderanno, oltre all’amianto, la radioprotezione e i grandi rischi industriali.
Saranno altresì creati due nuovi osservatori, uno per la ricerca e l’innovazione, l’altro per il mare.
UNITA’ CARTOGRAFICA
ARPAV
Insieme delle aree caratterizzate dagli stessi tipi di suolo (delineazioni), identificabili in modo univoco sulla carta pedologica.
UNITA’ DI MISURA
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Grandezza campione usata per compiere un determinato tipo di misura. u. statistica – Campione che viene rilevato. Può essere semplice se è
indivisibile, composta se formata da più unità semplici o complessa se costituita da elementi di diversa natura.
UNITA’ PEDOLOGICA
ARPAV
2° livello della classificazione FAO-UNESCO; i suoli vengono distinti in base alla presenza o meno di caratteristiche, facilmente osservabili e
misurabili, e /o di orizzonti diagnostici.
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Nome
fonte
UNITA’ TASSONOMICA
ARPAV
Unità di campionamento (pedon) classificata secondo la tassonomia adottata.
UNITED NATIONS CONFERENCE ON ENVIRONMENT AND DEVELOPMENT
GLOSS. ENI
Vedi UNCED.
UNITED NATIONS ENVIRONMENT PROGRAMME
ARPAV
Vedi UNEP.
UNITED NATIONS FRAMEWORK CONVENTION ON CLIMATE CHANGE
Vedi UNFCCC.
UPFLOW ANAEROBIC SLUDGE BED REACTOR
GLOSS. ENI
Vedi UASB Particolare tipo di reattore biologico che utilizza microrganismi anaerobici, costituito da un recipiente cilindrico all’interno del quale si
sviluppa una particolare flora metanigena, che consente la produzione di biogas.
UP-GRADIND
STREAMS - TREVISIOL
Rappresenta l’insieme di interventi di ristrutturazione ed ampliamento di un impianto per ammodernizzarlo e riadeguarlo alle nuove normative.
UPTAKE
ANPA
Passaggio di energia, come nutriente, dal comparto inorganico al comparto organico.
URBANIZZAZIONE
STREAMS - TREVISIOL
Fenomeno di concentrazione di popolazioni rurali in centri o aree urbane.
USCHIOLI
STREAMS - TREVISIOL
Sono elementi caratterizzanti dell’acquedotto. Si tratta di veri e propri portelli che consentivano l’accesso e le ispezioni ai fontanari nell’interno
del condotto in quei tratti di maggiori dimensioni dove era possibile camminare poggiando i piedi sui marciapiedi che fiancheggiavano il canaletto
centrale.
USO DEL SUOLO
GLOSS. ENI
Modalità di utilizzo del terreno in relazione a funzioni antropiche o naturalistiche.
UTENTE DELLA FOGNATURA
STREAMS - TREVISIOL
UTILIZZAZIONE APPROPRIATA
STREAMS - TREVISIOL
Il titolare di uno o più allacciamenti alla pubblica fognatura di insediamenti civili e/o produttivi.
Utilizzazione di un territorio più appropriata rispetto alle sue risorse e condizioni specifiche (in inglese "fitness").
VAGILE
GLOSS. ENI
Detto di organismo animale o vegetale dotato di capacità di movimento e di spostamento. E' il contrario di sessile.
VAGLIATURA
GLOSS. META S.p.A. Modena
Cernita automatica dei rifiuti sulla base delle proprietà dei materiali da separare (peso specifico, magnetizzazione, ecc.)
VALANGHE
ARPAV
Spostamento gravitativo di masse di neve lungo versanti. Dotazione di una serie di servizi per il monitoraggio e controllo dei fenomeni valanghivi
in area montana presso il Centro Valanghe di Arabba dell'ARPAV.
VALENZA ECOLOGICA
GLOSS. ENI
Grado di adattabilità di un organismo alle variazioni dei fattori ambientali: temperatura, umidità, disponibilità di ossigeno, salinità, ecc..
Ogni specie animale o vegetale può sopportare una gamma di modificazioni delle caratteristiche fisiche dell’ambiente compresa entro un valore
minimo ed un valore massimo specifici. La tollerabilità ad una vasta gamma di variazioni è propria delle specie ad ampia valenza ecologica, che
generalmente hanno anche vaste aree di distribuzione.
Le specie che, per sopravvivere, necessitano invece di un ambiente stabile o con variazioni di piccola entità, hanno bassa valenza ecologica e
sono distribuite in aree più ristrette.
VALIDAZIONE
ARPAV
Conferma, sostenuta da evidenze oggettive, che i requisiti relativi ad una specifica utilizzazione o applicazione prevista sono stati soddisfatti.
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Nome
VALIDAZIONE DATI
fonte
MANUALE QUALITA' RETI;
ARPAV
Processo di controllo e verifica dei dati acquisiti, mediante procedure interne di analisi, comparazione ed interpretazione, realizzate secondo
quanto indicato dagli standard di riferimento del W.M.O..
VALORE GUIDA
ARPAV
Termine utilizzato per indicare la concentrazione di un determinato composto nelle varie matrici (suolo, acqua, aria, alimenti ecc) che deve
essere rispettata per prevenire l’insorgenza di determinati effetti.
Il Dpr 203/88 ad esempio indica come valori guida le concentrazioni di determinati inquinanti atmosferici in grado di assicurare:
-la prevenzione a lungo termine in materia di salute e protezione dell'ambiente;
-l’identificazione di parametri di riferimento per l'istituzione di zone specifiche di protezione ambientale per le quali è necessaria una particolare
tutela della qualità dell'aria.
VALORE LIMITE
ARPAV
Termine utilizzato per indicare la concentrazione massima di un determinato composto nelle varie matrici (suolo, acqua, aria, alimenti ecc) che
non si deve superare per evitare l’insorgenza di determinati effetti.
Ad esempio il D.M. 2 aprile 2002, n. 60 indica i valori limite di vari inquinanti atmosferici (biossido di azoto, ossidi di azoto, piombo, benzene ecc.)
che non devono essere superati per la protezione della salute umana.
VALORI GUIDA DI QUALITÀ DELL’ARIA
GLOSS. ENI
Limiti di concentrazione e di esposizione, relativi ad inquinamento dell’ambiente esterno, destinati alla prevenzione a lungo termine, in materia di
salute e protezione dell’ambiente e alla determinazione di parametri di riferimento, per l’istituzione di zone di protezione ambientale.
VALORI LIMITE DI EMISSIONE DEL RUMORE
ARPAC
VALORI LIMITE DI IMMISSIONE DI RUMORE
ARPAC
VALUTAZIONE
ARPAV
Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa (legge 447/95).
Il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in
prossimità dei ricettori (legge 447/95)
Processo attraverso il quale si analizza e giudica, al suo termine o a scadenze prefissate, le risorse impiegate, le attività svolte (efficienza) ed i
risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi del programma stesso (efficacia), il tutto in vista della riprogettazione dello specifico sistema
(imparare sistematicamente dall'esperienza e riprogettare al meglio il futuro).
VALUTAZIONE AMBIENTALE
STREAMS - TREVISIOL
L’individuazione delle relazioni o corrispondenze in atto fra i diversi fenomeni sul territorio e l’interpretazione del loro significato rispetto a
parametri o classi di giudizio (naturalità, fragilità, dissesto, degrado, potenzialità e trasformabilità) predeterminati.
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Vedi VAS.
VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE
GLOSS. ENI; ARPAV
Vedi VIA.
VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA
GLOSS. ENI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
GLOSS. ENI
E' la metodologia che consente di valutare l’impatto ambientale complessivo di un prodotto, prendendo in considerazione tutto il suo ciclo di vita,
a partire dalle attività relative all’estrazione e al trattamento delle materie prime, ai processi di fabbricazione, al trasporto, alla distribuzione,
all’uso, ai ricicli e riutilizzi e allo smaltimento finale.
In materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, è il procedimento di valutazione del rischio di accadimento di un evento pericoloso
per la sicurezza e la salute dei lavoratori durante l’espletamento delle loro mansioni sul luogo di lavoro.
In materia di tutela dell’ambiente, è il complesso di attività finalizzate ad accertare e quantizzare le possibili conseguenze dell’inquinamento,
presente in un comparto ambientale, sugli altri comparti e, in particolare, gli effetti che possono determinarsi sulla salute umana.
VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA'
EN 45020:1998
Ogni attività relativa alla determinazione, diretta o indiretta, che i requisiti applicabili siano pienamente rispettati. Esempi di attività di valutazione
sono: il campionamento, le prove, i controlli ed i collaudi o ispezioni, l'assicurazione della conformità, la registrazione , l'accreditamento,
l'approvazione e le loro combinazioni.
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Nome
VALUTAZIONE DI IMPATTO TURISTICO (VIT)
fonte
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Strumento per tradurre in pratica il rispetto dell’ambiente e delle culture “diverse”. La valutazione di impatto turistico si basa sul concetto di
capacità di accoglienza (ovvero, l’area usata dai turisti per unità di spazio medio individuale disponibile) di una determinata località, concetto che
è misurabile con parametri quantitativi e qualitativi come la popolazione residente, la natura geomorfologica dell’area, la disponibilità dell’acqua, il
numero delle strutture di accoglienza e di ristorazione e le caratteristiche dei servizi di trasporto. Mettendo in relazione questi elementi con lo
spazio operativo e il tempo di fruizione è possibile giungere ad una stima accurata della soglia limite alla presenza antropica del sito.
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
ARPAV
La valutazione d'incidenza è un procedimento di salvaguardia al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere
incidenze significative su un sito che rientri attualmente o in futuro nell’ambito della cosiddetta Rete Natura 2000. Quest’ultima rappresenta un
sistema di aree di grande valore naturalistico in cui la Comunità Europea ha stabilito di garantire il mantenimento o il ripristino di habitat naturali e
delle specie interessate. Tale procedura è stata introdotta dalla Direttiva "Habitat" con lo scopo di salvaguardare l'integrità dei siti. La valutazione
di incidenza costituisce lo strumento per garantire il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e
delle specie e l'uso sostenibile del territorio.
VARIABILE AMBIENTALE
REGIONE UMBRIA
Elemento che caratterizza lo stato e/o la dinamica di componenti e fattori ambientali, la cui distribuzione può variare nello spazio e nel tempo (ad
esempio, la distribuzione di ossigeno disciolto nell'acqua, le onde sonore, il passaggio di autoveicoli, ecc.).
VARIABILITA’
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
In biologia, diversificazione di caratteri di individui o specie simili, sia animali che vegetali, che abitano in ambienti diversi. Numerosissimi sono gli
esempi di variabilità. Tra gli altri: orso bruno e orso bianco, pino cembro e pino marittimo, elefante indiano ed elefante africano.
VARIETÀ
STREAMS - TREVISIOL
Raggruppamento di vegetali che rispetto agli altri individui della stessa specie presentano uno o più caratteri diversi, di natura essenzialmente
morfologica.
VAS
ARPAV
La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) viene definito, nel Manuale per la Valutazione Ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei
Programmi dei Fondi strutturali dell'UE, come:" il processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni
proposte-politiche, piani o iniziative nell'ambito di programmi ai fini di garantire che tali conseguenze siano incluse a tutti gli effetti e affrontate in
modo adeguato fin dalla prime fasi del processo decisionale, sullo stesso piano delle considerazioni di ordine economico e sociale".
VASCA IMHOFF
GLOSS. META S.p.A. Modena
Vasca di decantazione a comparto separato per il trattamento dei fanghi.
VASCHE API
GLOSS. ENI
Sono dispositivi per il trattamento di acque oleose, come, ad esempio, gli scarichi di raffineria, detti anche separatori API (da American
Petroleum Institute, l'istituto che per primo ne ha determinato lo standard di progettazione).
La separazione dell'olio dall'acqua avviene semplicemente per gravità, sfruttando la differenza di peso specifico dei due fluidi.
VASCHE DI OSSIDAZIONE BIOLOGICA
GLOSS. ENI
Vasche in cui avviene la depurazione, per via biologica, delle acque inquinate da sostanze di natura organica.
Il processo di ossidazione delle sostanze organiche avviene ad opera di batteri aerobi che, in presenza di ossigeno, trasformano dette
sostanze in anidride carbonica ed acqua.
L’ossigeno necessario per il processo può essere immesso direttamente in vasca, sotto forma di aria od ossigeno puro, attraverso opportuni
diffusori, o fatto pervenire al liquido per scambio diretto, sempre con aria od ossigeno puro, attraverso l’uso di apparecchiature (turbine di
superficie) che mettono continuamente in contatto una massa d’acqua in movimento con l’aria o l’ossigeno puro (in quest’ultimo caso le vasche
sono coperte e a tenuta di gas).
VASCHE VIVE
STREAMS - TREVISIOL
VASSOIO SUB - SUPERFICIALE
STREAMS - TREVISIOL
Forme realizzate per studiare i loro effetti dinamizzanti sull’acqua, come nelle flow-forms, in armonia con le forme e i movimenti naturali
dell’acqua.
Consiste essenzialmente in un ecosistema dove l’elevata efficienza depurativa viene ottenuta attraverso la gestione delle piante e dove anche il
suolo ed i microrganismi concorrono ai processi depurativi. Si tratta di un invaso profondo circa 1 metro e riempito di materiale inerte e con
piantumazione di canne o arbusti.
VEGETAZIONE ACQUATICA
ANPA
Idrofite comprendenti specie appartenenti a vari gruppi sistematici: Fanerogame, Pteridofite, Briofite ed Alghe.
La vegetazione acquatica è costituita da specie che si sviluppano interamente in acqua: può essere distinta in natante (con gli organi vegetativi
galleggianti alla superficie) o radicata (ancorata al substrato mediante radici o rizomi o mediante un organo a ventosa).
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Nome
fonte
VEGETAZIONE LITOFILA
ARPAV
Vegetazione capace di insediarsi e vivere sulla roccia.
VEGETAZIONE NATURALE
E' l’insieme di varie forme vegetali insediate in un dato ambiente, di cui caratterizzano l’aspetto e riflettono le condizioni ecologiche.
VEGETAZIONE PIONIERA
GLOSS. ENI
ARPAV
Vegetazione capace di colonizzare superfici o ambienti creando i presupposti per l'insediamento di specie più esigenti in fatto di fertilità del
suolo.
VEGETAZIONE RIPARIA
ANPA
A partire dall’alveo di magra, esternamente alle erbacce pioniere di greto, le formazioni arbustive ed arboree riparie s’interpongono tra le
fitocenosi acquatiche e le fitocenosi zonali del territorio circostante, non più influenzate dalla presenza del corso d’acqua. L’aggettivo riparie
non ha significato topografico, ma ecologico: indica cioè quelle specie igrofile, strettamente legate alla vicinanza del loro apparato radicale alla
falda freatica (salici, ontani, pioppi). Si tratta di formazioni azonali, indipendenti dal clima locale e ad ampia distribuzione geografica.
Possono essere considerate formazioni riparie anche i canneti, essendo costituiti da piante radicate in acqua, ma emergenti con buona parte
del fusto e delle foglie, e che sopportano periodi anche lunghi d’emersione (purché il livello della falda resti elevato).
VENT
GLOSS. ENI
Sfiato.
VENTING
GLOSS. ENI
Rilascio in atmosfera dei gas associati al petrolio, non suscettibili di utilizzazione economica e non bruciati in torcia.
VENTRE
STREAMS - TREVISIOL
Tratto orizzontale delle condotte forzate degli acquedotti romani, così chiamato e descritto da Vitruvio, che doveva servire a superare vallate, in
alternativa ai tratti su arcate.
VERIFICA
UNI EN ISO 9000:2000
Accertamento, controllo mediante apposite prove dell'esattezza, validità o autenticità di qualcosa.
Conferma, sostenuta da evidenze oggettive, del soddisfacimento di requisiti specificati.
La verifica ispettiva o "audit" è un processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze della verifica ispettiva e valutarne
l'obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri della verifica ispettiva sono soddisfatti (VISION 2000).
VERIFICATORE AMBIENTALE
GLOSS. ENI; GLOSS.
GALGANO & ASSOCIATI
Individuo o gruppo di persone che ha la qualifica per attuare verifiche ispettive dei sistemi di gestione ambientale, anche secondo il Regolamento
EMAS.
Il verificatore deve essere accreditato dall'Organismo nazionale competente secondo un sistema stabilito dall'organismo stesso e che,
comunque, deve garantire indipendenza ed imparzialità. Il Comitato per l'eco-audit, istituito con D.M. 2 agosto 1995 n.413 e attivato con D.M. 12
novembre 1996, oltre a svolgere le funzioni di accreditamento e controllo dei verificatori ambientali, cura la tenuta del relativo albo.
VERIFICATORE AMBIENTALE ACCREDITATO
REG. CEE 1836/93
Qualsiasi persona o organismo indipendente dall'impresa oggetto di verifica che abbia ottenuto un accreditamento in conformità delle condizioni
e procedure dell'articolo 6
VERSAMENTI
GLOSS. ENI
Versamenti di sostanze estranee (inquinanti) in un corpo ricettore, idrico o terreno, o in mare.
VERSAMENTI DI GREGGIO
GLOSS. ENI
Scarichi accidentali di greggio (o di un prodotto petrolifero), da un pozzo (in terra o in mare), da una condotta, da una nave, dovuti ad una
errata manovra, oppure ad un incidente durante la produzione o il trasporto di idrocarburi.
Scarichi intenzionali o operativi riguardano invece gli idrocarburi che accompagnano l'acqua di lavaggio delle petroliere (Acqua di zavorra), i
fanghi di perforazione dopo la loro utilizzazione e i rifiuti dell'industria chimica.
VERTICI (processi o fenomeni)
ARPAV
Elevato contenuto in argille espandibili, fessurazioni e, talvolta, facce di pressione.
VERTISUOLO
ARPAV
Ordine della Soil Taxonomy. Suolo con contenuto di argilla medio-alto e presenza periodica di crepacciature.
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Nome
VIA
fonte
GLOSS. ENI; ARPAV
Valutazione d’Impatto Ambientale. La VIA costituisce una procedura tecnico-amministrativa volta alla formulazione di un giudizio, da parte delle
Autorità competenti, sulla compatibilità che una determinata azione avrà nei confronti dell’ambiente, inteso come l’insieme delle risorse naturali,
delle attività umane e del patrimonio storico culturale.
Tale procedura prevede l’esame, da parte dell’Autorità competente, di uno studio di impatto ambientale predisposto da colui (pubblico o privato)
che propone l’opera in progetto.
La VIA richiede la raccolta di informazioni che consentano di effettuare previsioni sulle possibili interazioni tra progetto e singole componenti
dell'ambiente in cui il progetto viene realizzato.
La VIA quindi tende ad evitare fin dall'inizio i danni ambientali valutando le eventuali ripercussioni di un'opera in progetto sull'ambiente. La VIA
dovrebbe tendenzialmente sostituirsi ai molteplici regimi di concessione, autorizzazione, licenza, ecc.. imposti dalle leggi di settore.
Un aspetto molto importante di questa procedura è la consultazione del pubblico, attraverso un’inchiesta, che vede la partecipazione delle
comunità interessate a un determinato progetto pubblico o privato.
Questo tipo di valutazione preventiva ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta (environmental impact assestement: VIA), e
si è in seguito diffuso in altri paesi industrializzati. In ambito comunitario la materia è stata regolamentata con la direttiva 85/337/CEE (modificata
dalla Dir. n. 97/11/CE).
Tuttavia, ad oltre 13 anni di distanza, tale direttiva non è stata compiutamente recepita in ambito nazionale in quanto, in materia, vige ancora una
disciplina transitoria (dettata con i D.P.C.M. del 10.8.88 e del 27.12.88) cui si è aggiunta una moltitudine di provvedimenti, volti ad estendere la
procedura a diversi settori (ad esempio, la VIA concernente la ricerca e coltivazione di idrocarburi, è regolamentata dal DPR n. 526/94).
Attualmente è all’esame del Parlamento un disegno di legge di recepimento organico della normativa comunitaria cui si è fatto cenno.
VIBRAZIONE
GLOSS. ENI
VICARIANZA
STREAMS - TREVISIOL
Energia meccanica prodotta da una forza variabile nel tempo in intensità e direzione, che si propaga sotto forma di onde in un mezzo elastico.
Fenomeno per cui determinate specie vegetali possono insediarsi al posto di altre, con le quali hanno in comune il tipo di stazione ecologica, pur
provenendo da zone geografiche diverse.
VIGORE
ANPA
Il vigore di un campione di seme (o di un seme) è la somma di tutte quelle caratteristiche e proprietà del seme che determinano il livello dell'attività
e della performance del campione durante la germinazione e l'emergenza dei semenzali. Il vigore può essere valutato in base all'entità
dell'attività respiratoria durante la germinazione, alla velocità ed uniformità dell'emergenza dei semenzali, all'abilità di emergenza in condizioni
avverse, ecc.
VIMINATA
GLOSS. ENI
Sistema di consolidamento lineare composto dall’intreccio di talee (rami provvisti di gemme, come ad esempio quelli del salice), sostenute da
paletti di legno infissi nel terreno.
VINCOLI FORESTALI
PROVINCIA TORINO
VINCOLO AMBIENTALE
PROVINCIA TORINO
Vincoli idrogeologici che consistono nell'assoggettamento di certi terreni all'obbligo della coltura boschiva secondo le modalità di appositi
regolamenti, al fine di regolarizzare il deflusso delle acque.
Il vincolo ambientale consiste in una situazione giuridica di sostanziale non modificabilità dei luoghi, che si traduce in una serie di limitazioni sulle
facoltà dei proprietari, possessori e/o detentori di tali beni. In concreto si realizza tramite una preminente attività di controllo da parte degli organi
competenti e nella necessità di un'autorizzazione per i lavori di modificazione consentiti dei beni inclusi in queste categorie. Le Regioni possono
anche individuare aree in cui è vietata, sino all'adozione dei Piani paesistici, ogni modificazione dell’assetto del territorio, nonché qualsiasi opera
edilizia (art. 1 L. 431/85).
Poiché - come si è detto - gli interventi tendenti alla modificazione dei beni sottoposti a specifica tutela 'ope Legis' (L. 431/85) o per atto
amministrativo di dichiarazione di notevole interesse pubblico (L. 1497/1939), richiedono una specifica valutazione preventiva consistente
nell’autorizzazione dei lavori, occorre uno studio in chiave naturalistica, storica, culturale ed estetica dei tratti connotativi del bene e dei suoi
pregi.
A livello istruttorio verrà conseguentemente analizzato se e come l’intervento richiesto si armonizzi con il preesistente e con l’ambiente. In caso
di incidenza negativa ed alterazione delle caratteristiche di pregio del bene tutelato, verrà negato il provvedimento autorizzato oppure verrà
concesso con una 'correzione' o 'condizionamento' dell’intervento ad una serie di limitazioni o accorgimenti atti a garantire che la realizzazione
si armonizzi con i valori intrinseci della zona.
VIRUS
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Dal latino virus (= veleno). Organismi estremamente primitivi, molto più semplici dei batteri, agenti infettivi di animali e piante. Visibili solo al
microscopio elettronico, le loro dimensioni oscillano tra 1/10 e 1/1000 di ? (micron). I virus sono costituiti soltanto da una molecola di acido
nucleico (DNA o RNA), circondata da un rivestimento proteico protettivo. Questi organismi sono in grado di riprodursi, ma solo all’interno di una
cellula: quindi sono definiti parassiti endocellulari. I virus sono parassiti specifici: ciascuno di essi è in grado di infettare solo alcuni tipi di cellule
di determinati organismi. Nell’uomo numerose patologie tra cui il morbillo, la poliomielite, la varicella, la scarlattina, l’epatite, il raffreddore sono
malattie provocate da virus. Fuori della cellula un virus non ha nessuna delle proprietà di un sistema vivente.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
VITAMINE
fonte
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Sono sostanze organiche complesse, presenti negli alimenti, che l’uomo non è in grado di sintetizzare, ma di cui ha assoluto bisogno per il
normale funzionamento del suo organismo. Le vitamine vengono indicate con le lettere dell’alfabeto: per esempio A, B1, B2, B6, B12 , C, D, E, K,
M, PP. Hanno varie funzioni: alcune (B e PP) sono dei coenzimi, le sostanze a cui gli enzimi devono legarsi per svolgere la loro attività. Sono
necessarie in piccole quantità (la dose è dell’ordine di pochi milligrammi al giorno), e svolgono una funzione importante nella regolazione del
metabolismo. La carenza di una o più vitamine nella dieta provoca delle malattie dette da carenza dovute a un mancato o a un cattivo
funzionamento di alcune reazioni metaboliche. Per esempio la carenza di vitamina D porta al rachitismo nei bambini, la carenza di vitamina C
porta allo scorbuto, quella di vitamina PP alla pellagra.
VOCs
ARPAV
Composti Organici Volatili. Sono composti organici che evaporano con facilità a temperatura ambiente. Comprendono un gran numero di
sostanze eterogenee come idrocarburi alifatici (dal n-esano, al n-esadecano e i metilesani), i terpeni, gli idrocarburi aromatici, (benzene e
derivati, toluene, o-xilene, stirene), gli idrocarburi clorinati (cloroformio, diclorometano, clorobenzeni), gli alcoli (etanolo, propanolo, butanolo e
derivati), gli esteri, i chetoni, e le aldeidi (formaldeide). Nell'aria degli ambienti confinati sono stati identificati più di 900 differenti VOCs; in
ambienti confinati non industriali si possono trovare più di 50 composti organici.
VULCANESIMO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Insieme dei fenomeni prodotti dall’effusione in superficie di materiali ignei provenienti dal mantello: magmi (lave), materiali piroclastici (lapilli,
ceneri), gas e vapori. Manifestazione tipica ne sono i vulcani, rilievi formati dalla sovrapposizione dei materiali emessi durante le eruzioni da una
o più bocche crateriche. Le manifestazioni vulcaniche sono intermittenti: a fasi di attività si alternano fasi di quiescenza (inattività). Fenomeni
secondari del vulcanesimo sono le fumarole, i geyser, i soffioni, le sorgenti termali.
VULCANO
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Rilievo roccioso di varia forma, comunemente associato a zone di instabilità della crosta terrestre. A seconda della sua attività può emettere
lava, lapilli e ceneri provenienti dalla fusione di materiali della crosta terrestre. Il magma si accumula in sacche (camere magmatiche) ad altissima
pressione, prima di essere eruttato per mezzo di un condotto che congiunge la camera magmatica al cratere. La morfologia di un vulcano è
diversa a seconda del tipo di attività e, conseguentemente, delle deposizioni di materiale lavico. Può essere: a scudo, costituito da sole colate di
lava e con fianchi a debole pendenza; misto o stratovulcanico, prodotto da colate laviche e materiale piroclastico; caldera, un edificio vulcanico
sprofondato, spesso occupata da un lago; composito, ottenuto per unione di due o più coni vulcanici; sommavulcano, con cono cresciuto
all’interno di una caldera.
VULNERABILITÀ
MINISTERO DELL'AMBIENTE
L'aumento della anidride carbonica (C02) definisce la misura dei danno di un sistema, generalmente definito vulnerabilità. La vulnerabilità
dipende dalla capacità dei sistema di adattarsi alle nuove condizioni climatiche.
VULNERABILITÀ AMBIENTALE
GLOSS. ENI
Caratteristica che descrive l'attitudine di un'unità ambientale a subire degradi permanenti in conseguenza di pressioni esterne.
WADI
STREAMS - TREVISIOL
Alveo fluviale tipico delle regioni aride (soprattutto del Sahara e del Medio Oriente), residuo della struttura fluviale risalente al Quaternario, con
scorrimento superficiale nullo o quasi, che diventa di portata eccezionale in caso di piene improvvise e consistenti.
WASH-OUT
STREAMS - TREVISIOL
Rappresenta una situazione in cui, per eccesso di portata, tutto il fango biologico di un depuratore viene rimosso dalle vasche di trattamento.
WCED
GLOSS. ENI
Organismo internazionale comunemente denominato "Commissione Brundtland" dal nome del primo ministro norvegese, Gro Harlem Brundtland,
che lo ha presieduto.
Istituita dalle Nazioni Unite nel 1983, questa commissione ha dato origine al rapporto Our Common Future (1987), in cui viene elaborato e definito
il concetto di sviluppo sostenibile.
WEATHERING DI SPILL OLEOSO
GLOSS. ENI
Cambiamento della composizione del prodotto petrolifero versato, a seguito di fenomeni chimico-fisici e meteorologici (dissoluzione,
evaporazione, fotodegradazione, ecc.).
WORLD COMMISSION ON ENVIRONMENT AND DEVELOPMENT
GLOSS. ENI
Vedi WCED.
WORLD WILDLIFE FUND
GLOSS. ENI
Vedi WWF.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
fonte
WTO
ARPAV
Organizzazione Mondiale del Commercio. Ha sede a Ginevra ed è nata nel 1995, come organismo preposto alla liberalizzazione del commercio e
all'abbassamento delle barriere tariffarie.
WWF
GLOSS. ENI
Il Fondo mondiale per la Natura ha come simbolo il panda, primo animale che il WWF salvò dall’estinzione. Dal 1966 in Italia, con sede a Roma,
opera in collegamento con il WWF internazionale, ma in totale autonomia. Partecipa a numerose commissioni presso vari Ministeri (Ambiente,
Marina Mercantile, Agricoltura e Foreste, Pubblica Istruzione, Sanità, Esteri). Promuove la conservazione della natura e dei processi ecologici
tramite la preservazione della diversità biologica a livello di geni, specie ed ecosistemi. Si batte per l’uso sostenibile delle risorse naturali e
contro l’inquinamento e l’uso irrazionale dell’energia e delle risorse.
Promuove la conoscenza dei problemi ambientali nell’opinione pubblica e nei giovani, diffondendo attraverso 5.000 classi associate (Panda
Club) i programmi di educazione ambientale.
Attraverso 300 sedi periferiche fornisce strumenti a tutti i cittadini che vogliano adoperarsi per la salvaguardia dell’ambiente stimolando attività di
volontariato.
Oasi di protezione naturale sono state affidate in gestione al WWF Italia dalle regioni. Si tratta di ambienti naturali minacciati, pari a 28.000 ettari
di territorio in cui si svolgono attività didattiche, di ricerca e di conservazione.
XENOBIOTICI
ARPAV
Con il termine xenobiotico si definisce una sostanza chimica che è estranea al sistema biologico. La categoria include i farmaci, i contaminanti
ambientali, gli agenti cancerogeni, gli insetticidi, ma anche composti di origine naturale e composti che si originano per l’aggiunta di additivi chimici
o in seguito alla cottura dei cibi. In rapporto alla loro natura e concentrazione, gli xenobiotici possono determinare effetti nocivi sull’uomo,
sull’animale o in generale sugli ecosistemi.
XERICO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Riferito ad ambiente arido, con scarsa disponibilità di acqua.
XEROFILO
GRUPPO VICENTINO DI STUDI
ORNITOLOGICI "NISORIA"
Specie o vegetazione che predilige gli ambienti xerici.
XILENE
GLOSS. ENI
Molecola aromatica composta da un anello benzenico e due radicali metilici.
E' prodotto dalla pirolisi degli idrocarburi e utilizzato principalmente come solvente e componente di base per plastificanti.
ZANZARA
ARPAV
Sono chiamate volgarmente zanzare circa 2000 specie di insetti appartenenti all'ordine dei ditteri, riuniti nella famiglia dei culicidi.
Sono dotate di apparato boccale specializzato per pungere e succhiare il sangue dei mammiferi necessario alla loro alimentazione. Tale
prerogativa è solo delle femmine; i maschi, del tutto innocui, si nutrono semplicemente di succhi vegetali.
ZAVORRA PULITA
GLOSS. ENI
Acqua di zavorra.
ZAVORRA SEGREGATA
GLOSS. ENI
Le navi petroliere che effettuano viaggi completamente scariche devono, per motivi di stabilità, riempire parzialmente le cisterne con acqua di
mare, che viene quindi contaminata dal petrolio. Le navi più moderne sono dotate di un sistema detto appunto "a zavorra segregata", ovvero
hanno cisterne dedicate esclusivamente alla funzione di zavorra, che evitano il miscelamento e il conseguente inquinamento dell’acqua di
zavorra con i prodotti petroliferi trasportati.
In tal modo viene abolita la necessità di un trattamento di depurazione dell’acqua segregata prima della sua restituzione in mare.
ZCS
DIRETTIVA 92/43/CEE
Zona Speciale di Conservazione (così definito dalla Direttiva Habitat): un sito di importanza comunitaria designato dagli stati membri mediante un
atto regolamentare, amministrativo e/o contrattuale in cui sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in
uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle popolazioni delle specie per cui il sito è designato.
ZECCA
ARPAV
La zecca è un insetto che appartiene alla sottoclasse degli acari. Se ne conoscono oltre 800 specie, di cui 39 identificate in Italia. Sono lunghe
da alcuni millimetri a oltre 2 cm.. Sono caratterizzate dalla presenza di 8 zampe e di un apparato boccale provvisto di un rostro fatto a punta di
freccia adatto a succhiare il sangue. Sono infatti parassiti che si nutrono del sangue di altri organismi, quasi sempre vertebrati, attaccandosi
alla loro pelle. In questo modo le zecche completano il loro ciclo di sviluppo che avviene attraverso quattro stadi: uova, larva, ninfa, adulto. A
seconda della specie e delle condizioni climatiche l’intero ciclo si può svolgere in quaranta giorni o in più di un anno. Le zecche sono ospiti
abituali di animali quali il cane, il piccione, il cervo, i roditori ed altri mammiferi. Le più comuni sono della famiglia degli Ixoclidi (zecche dure
parassiti dei mammiferi) e degli Argasidi (zecche molli parassiti degli uccelli). Quando pungono introducono nella cute della vittima sia il rostro,
per cui una volta entrato è difficile estrarlo, che la testa per succhiare il sangue.
venerdì 1 luglio 2005
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Nome
ZERO DIFETTI
fonte
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Metodologia che afferma che con l'impegno a guardare i dettagli e a evitare errori, è possibile avvicinarsi all'obiettivo di "zero difetti" produttivi.
ZERO EMISSIONI
GLOSS. GALGANO &
ASSOCIATI
Obiettivo raggiungibile accoppiando e legando fra loro industrie, spesso di settori non contigui fra loro, in una sequenza tale per cui i rifiuti di
una divengono l'input di produzione dell'altra.
Ciò che è prodotto come rifiuto da un singolo comparto produttivo e non ha modo di essere valorizzato all'interno dello stesso, può essere
utilizzato come input da un diverso settore produttivo.
Per ottenere questo utilizzo completo delle materie prime è necessario uscire dal singolo comparto produttivo e iniziare a ragionare in termini di
sistema industriale in modo da cogliere le interazioni tra le diverse parti.
ZIGOTE
A COME AMBIENTE - TOURING
CLUB ITALIANO
Cellula che si ottiene dalla fusione dei nuclei dei due gameti maschile e femminile in seguito alla fecondazione. Nel nucleo sono presenti i
cromosomi provenienti dal nucleo dello spermatozoo (individuo padre) e i cromosomi provenienti dal nucleo della cellula uovo (individuo madre).
Lo zigote è la prima cellula del nuovo individuo che presenterà caratteri derivati dai geni paterni e in parte dai geni materni.
ZOLFO
GLOSS. ENI
Elemento chimico che si trova in natura sotto forma di cristalli gialli.
E' quasi sempre presente nel petrolio greggio sotto forma di composti (mercaptani, acido solfidrico) che vengono eliminati o ridotti mediante
appositi processi di raffineria.
Minore è il contenuto di zolfo, maggiore è la qualità del greggio che presenta meno problemi nella raffinazione.
Lo zolfo viene prodotto puro nelle raffinerie, come sottoprodotto dei processi di desolforazione e venduto per gli usi tipici dell’industria dello
ZONA CONTROLLATA
GLOSS. RADIAZIONI
Ambiente di lavoro, sottoposto a regolamentazione per motivi di protezione dalla radiazioni ionizzanti, in cui sussista il rischio di superamento dei
limiti di dose per i lavoratori di Categoria A, ed in cui l'accesso è segnalato e regolamentato.
ZONA SORVEGLIATA
GLOSS. RADIAZIONI
Ambiente di lavoro in cui può essere superato, in un anno solare, uno dei pertinenti limiti fissati per le persone del pubblico e che non è Zona
Controllata.
ZONA VADOSA, SATURA, INSATURA
GLOSS. ENI
Vadosa o insatura è la zona di un terreno immediatamente sotto la superficie ove l'aria è alla pressione atmosferica, mentre l'acqua è ad una
pressione minore di quella atmosferica.
La zona satura è quella invece nella quale l'acqua penetra negli interstizi del terreno e si trova quindi ad una pressione maggiore di quella
atmosferica.
ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE
DIRETTIVA 79/409/CEE
Vedi ZPS.
ZONE PROTETTE
ARPAV
Zone a particolare valenza naturalistica sottoposte a specifiche normative volte alla loro tutela e valorizzazione.
ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE
DIRETTIVA 92/43/CEE
Vedi ZCS.
ZONIZZAZIONE
GLOSS. ENI
In generale, per zonizzazione si intende la suddivisione del territorio in aree omogenee, in funzione della sua destinazione d’uso (presenza di
attività economiche, densità di popolazione, tipologia di traffico).
In particolare, la zonizzazione acustica consiste nell’associare i limiti ammissibili per la rumorosità nell’ambiente esterno, alle aree omogenee
definite.
ZOOCORIA
ANPA
E' la disseminazione operata da animali.
ZOOLOGIA
ARPAV
Branca della biologia che studia la vita del mondo animale in tutte le sue manifestazioni.
ZPS
DIRETTIVA 79/409/CEE
Aree individuate dagli stati membri dell'Unione Europea da destinarsi alla conservazione degli uccelli selvatici, previste dalla Direttiva Uccelli.
Assieme alle ZSC (Direttiva Habitat) costituiranno la Rete Natura 2000.
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