Rapporto di sostenibilita?
Transcript
Rapporto di sostenibilita?
Rapporto di Sostenibilità 2007 Responsabilità economica, ambientale e sociale Rapporto di Sostenibilità 2007 Responsabilità economica, ambientale e sociale Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno è in se stesso una vita. Seneca Indice 7 Lettera agli stakeholder Informativa standard Strategia e analisi Profilo dell’organizzazione Parametri del report Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder 35 Modalità di gestione e indicatori di performance 10 14 26 30 Indicatori di performance economica 38 Perfomance economica 44 Presenza sul mercato 45 Impatti economici indiretti 48 50 52 53 54 60 74 75 75 Indicatori di performance ambientale Materie prime Energia Acqua Biodiversità Emissioni, Scarichi, Rifiuti Prodotti e servizi Conformità Trasporti Generale Indicatori di performance sociale 78 Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 78 Occupazione 85 Relazioni industriali 92 Salute e sicurezza sul lavoro 94 Formazione e Istruzione 97 Diversità e Pari Opportunità 99 Indicatori di performance sui diritti umani 99 Pratiche di investimento e di approvvigionamento 99 Non discriminazione 99 Libertà di associazione e contrattazione collettiva 99 Lavoro minorile 99 Lavoro forzato 100 Pratiche di sicurezza 100 Diritti delle popolazioni indigene 101 101 102 102 102 Indicatori di performance sulla società Corruzione Contributi politici Comportamenti anti competitivi Conformità 103 Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto 103 Salute e sicurezza dei consumatori 105 Etichettatura di prodotti e servizi 106 Marketing Communications 106 Rispetto della privacy 106 Conformità Lettera agli stakeholder Nel costruire il proprio futuro come grande impresa industriale, il Gruppo affronta la sfida di conciliare le proprie ambizioni di crescita con le basi fondamentali del rispetto. Negli ultimi quattro anni, la Fiat è profondamente cambiata. È tornata ad essere un Gruppo che ha basi finanziarie solide, uno spirito competitivo e guarda al domani con ottimismo. Abbiamo ambiziosi obiettivi di sviluppo. Questi obiettivi saranno perseguiti con senso di responsabilità e rispetto, pienamente consapevoli che il successo si giudica anche, e principalmente, dal modo in cui è stato raggiunto. Necessariamente il percorso di sviluppo che stiamo costruendo non può prescindere dal sistema di valori che lo guideranno. Questa è l’ottica da cui nasce anche il quarto Rapporto di sostenibilità del Gruppo Fiat, che ha l’obiettivo di presentare i progetti realizzati e i traguardi raggiunti nel corso del 2007, oltre che gli impegni per i prossimi anni. Per fornire un’informativa che meglio risponda alle esigenze degli stakeholder, Fiat ha deciso di allineare il documento alle nuove linee guida messe a punto dalla Global Reporting Initiative, tra i migliori standard al mondo per questo tipo di bilancio. In queste pagine, azionisti, investitori istituzionali e finanziatori troveranno gli strumenti di governance adottati a garanzia di una reale trasparenza aziendale. I clienti potranno valutare i frutti della nuova strategia di business, che pone in primo piano la qualità e la sicurezza del prodotto. Questa filosofia ha comportato l’introduzione di nuovi standard d’eccellenza lungo tutto il processo di produzione e l’impiego di notevoli risorse per potenziare l’organizzazione commerciale e offrire servizi più efficienti. Ai nostri dealer e ai nostri fornitori presentiamo una visione d’insieme sulle azioni adottate per migliorare i processi di acquisto e di vendita e per instaurare solide relazioni di partnership. Le persone della Fiat troveranno le iniziative avviate nel corso dell’anno per migliorare le condizioni di lavoro nelle fabbriche e negli uffici, garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e, più in generale, aumentare il grado di soddisfazione della vita lavorativa. Questo documento racconta anche, attraverso numeri e fatti concreti, i progressi compiuti sul fronte della mobilità sostenibile, tra cui il lancio di alcuni prodotti già in linea con la futura normativa Euro5, lo sviluppo di nuove soluzioni motoristiche in grado di ridurre le emissioni, le attività di ricerca nell’ambito dei combustibili alternativi, l’obiettivo raggiunto con un anno di anticipo di rendere tutti i veicoli della gamma Fiat recuperabili al 95% a fine vita, il rafforzamento di New Holland quale Clean Energy Leader. Crediamo però che l’impegno della Fiat per uno sviluppo sostenibile sia qualcosa che va al di là di queste pagine. È piuttosto un modo di fare impresa, qualcosa che pervade ogni processo aziendale, ad ogni livello e in ogni settore di attività. È un impegno strutturato, che la nostra gente porta avanti in maniera pienamente integrata al business. Operare in 190 Paesi e dare lavoro a più di 185.000 persone nel mondo comporta una grande responsabilità. Nei confronti delle persone che lavorano nel Gruppo, dei nostri partner e del mondo esterno. Fiat intende assumere a pieno questa responsabilità, consapevole dell’importanza che ogni scelta venga presa con rigore e serietà e con piena coscienza delle conseguenze che ne possono derivare. L’impegno è quello di far crescere l’azienda nel pieno rispetto delle comunità con cui entra in contatto, facendosi carico delle proprie azioni nel libero mercato. L’impegno è anche quello di sviluppare il business con particolare attenzione all’ambiente, gestendo gli impianti produttivi in maniera ecologicamente efficiente e investendo notevoli risorse su prodotti sempre più eco-compatibili. Per quanto riguarda le persone, siamo consapevoli che i protagonisti del cambiamento del nostro Gruppo sono le donne e gli uomini che lavorano in Fiat le cui qualità umane e professionali sono il cuore della rinascita Fiat. Per questo il Gruppo riconosce la centralità di queste persone, l’importanza di valorizzare le capacità e le competenze individuali e di garantire qualità e dignità al loro lavoro. Questo è l’approccio che abbiamo seguito finora e che ci impegniamo a seguire. Perché siamo convinti che un percorso di sviluppo sia coraggioso e ambizioso solo nella misura in cui è anche sostenibile. Il Presidente Luca Cordero di Montezemolo L’Amministratore Delegato Sergio Marchionne Lettera agli stakeholder 7 Se guardassi con occhi più attenti vedresti tutto in movimento. Friedrich Nietzsche Informativa standard 10 Strategia e analisi 14 Profilo dell’organizzazione 26 Parametri del report 30 Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder 35 Modalità di gestione e indicatori di performance Strategia e analisi La Responsabilità sociale del Gruppo Fiat è un modo di fare impresa che pervade ogni processo aziendale, ogni singola attività e, travalicando i confini dell’azienda, coinvolge i dipendenti, i clienti e le persone che vivono nelle aree in cui il Gruppo opera. Numerosi e documentati nella storia sono gli impegni della Fiat verso i dipendenti. Ne sono solo un esempio i servizi di assistenza sanitaria, la Scuola centrale Allievi Fiat, i servizi che, nel corso della seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra, suppliscono le carenti strutture pubbliche. I molteplici organismi associativi come il Gruppo sportivo Fiat, le Colonie alpine, l’Associazione impiegati, nascono negli anni Venti e, pur seguendo le trasformazioni sociali, costituiscono una costante nella vita aziendale fino a oggi. Il rinnovato Codice di Condotta del 2003 riconosce che: “la Fiat è un Gruppo internazionale che, per le dimensioni e l’estensione geografica delle sue attività, svolge un ruolo rilevante rispetto allo sviluppo economico e al benessere delle comunità in cui è presente”. Questa consapevolezza ha rafforzato l’impegno a fare sempre di più e ha fatto nascere l’esigenza di una maggiore trasparenza su temi come l’ambiente e il sociale, storicamente esclusi dall’informativa di bilancio. Diffondere una nuova cultura con la convinzione di creare un circolo virtuoso in grado di generare comportamenti emulativi è uno dei modi in cui Fiat interpreta la propria responsabilità sociale. In occasione dell’incontro di fine anno tra il vertice Fiat e la dirigenza del Gruppo in tutto il mondo, (Europa, Brasile, Argentina, Stati Uniti, Canada, Marocco, Sud Africa, Cina, India e Australia), l’Amministratore Delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha sottolineato che: ”il nostro Gruppo non può essere solo un’azienda che fa auto, camion, trattori, macchine movimento terra, motori e componenti. È la più grande impresa industriale italiana. È un gruppo internazionale che opera in 190 Paesi nel mondo. Diamo lavoro a più di 185.000 persone. Ogni giorno entriamo in contatto con altre migliaia di persone, fuori dal Gruppo. Questo dà un’idea di quanto possono pesare le nostre scelte. Che ci piaccia o no, dobbiamo essere consapevoli che quello che facciamo influenza la società. Un vero leader non può ragionare solo in termini di costi e di processi, ma deve essere da esempio come modello di comportamento. Credere in quello che facciamo significa avere piena coscienza che il futuro che lasceremo ai nostri figli dipende anche da quello che faremo ogni giorno e da come lo faremo. Le nostre scelte hanno un impatto su qualcosa di più grande. Per questo è così importante che ogni nostra scelta sia presa con rigore e serietà e con piena consapevolezza delle conseguenze che ne possono derivare. Non dico sia un compito facile. Ma non possiamo tirarci indietro. Progettare lo sviluppo di un’azienda chiama in causa anche la responsabilità morale del nostro operato. Questo è l’approccio che abbiamo seguito finora e che continueremo a seguire”. Perseguendo la necessaria conciliazione fra sostenibilità e successo economico, Fiat è consapevole che tutti quei comportamenti che vanno oltre i vincoli imposti dalle normative costituiscono anche una forte leva competitiva per attirare la condivisione degli stakeholder. Il Gruppo Fiat opera oggi attraverso numerosi Settori: Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari, CNH-Case New Holland, Iveco, FPT Powertrain Technologies, Magneti Marelli, Teksid, Comau e Itedi. Proprio la sua complessa articolazione territoriale e di business richiede quelle autonomie strategiche e gestionali rispettose del principio anglosassone di accountability. In quanto parte integrante del modo di essere impresa, le politiche e le pratiche di “corporate social responsibility” del Gruppo sono responsabilità di tutte le unità aziendali. I rapporti con i fornitori, i dealer e i clienti, il monitoraggio dell’applicazione del Codice di Condotta, la gestione del processo produttivo, la ricerca e applicazione di nuovi prodotti, la salute e sicurezza sul posto di lavoro, la gestione dei rapporti con la comunità locale, sono tutte attività a forte impatto ambientale o sociale, che i dipendenti del Gruppo ad ogni livello dell’organizzazione portano avanti con grande senso di rispetto. La necessità di fornire agli stakeholder del Gruppo un’informativa mirata sugli impegni e sulle performance 10 Informativa standard Strategia e analisi in campo ambientale e sociale, è sfociata nel 2004 nel primo Rapporto di Sostenibilità in cui è confluito il Rendiconto Ambientale datato 1992. Il Rapporto illustra gli impegni e i progressi del Gruppo in tutto il mondo, non solo sul fronte economico, ma anche ambientale e sociale. Offre un quadro dettagliato dell’attenzione a una gestione ecologicamente efficiente degli stabilimenti e allo sviluppo di prodotti rispettosi dell’ambiente, per consumi e emissioni. Illustra, inoltre, il lavoro di ricerca e le applicazioni sulla mobilità ecologica e sulla sicurezza stradale. Sul fronte sociale sono presi in esame i rapporti di Fiat, presso le sedi del Gruppo nel mondo, con i propri dipendenti e con la collettività, non trascurando la salute e sicurezza sul posto di lavoro e le pari opportunità. Nell’intento di fornire un’informativa sempre più vicina alle esigenze dei propri stakeholder, il Gruppo ha deciso di allineare lo strumento di rendicontazione della propria sostenibilità alle nuove linee guida messe a punto dalla Global Reporting Initiative (GRI-G3 sustainability reporting guidelines). La Global Reporting Initiative è una rete multi-stakeholder composta da migliaia di esperti nel mondo che contribuiscono alla definizione delle procedure di rendicontazione della sostenibilità e alla loro diffusione. Le linee guida GRI-G3 rappresentano un modello universalmente accettato per il reporting della performance economica, ambientale e sociale di un’organizzazione. A differenza delle passate edizioni, pertanto, il Rapporto di Sostenibilità 2007 riproduce l’articolazione dei contenuti del GRI-G3, presentandosi suddiviso in due parti: una dedicata alla cosiddetta informativa standard e l’altra agli indicatori di perfomance. Nella sezione dedicata all’informativa standard trovano spazio le scelte strategiche che fanno da cornice alle iniziative descritte più analiticamente in altre sezioni del Rapporto e l’analisi dei principali rischi, delle opportunità, degli impatti e dei risultati conseguiti nell’anno. Sono, inoltre, illustrati il profilo dell’organizzazione, le scelte metodologiche alla base della redazione del documento, le scelte di corporate governance, i valori dell’Azienda e i meccanismi di coinvolgimento degli stakeholder. Nella sezione dedicata agli indicatori di performance trovano spazio i risultati economici, ambientali e sociali. Tra gli indicatori di performance ambientale, i dati su energie, acque, emissioni, rifiuti, biodiversità e caratteristiche di sostenibilità dei prodotti. Tra gli indicatori sociali, le pratiche di lavoro, le relazioni industriali, la salute e sicurezza sul posto di lavoro, la formazione dei dipendenti, le diversità e pari opportunità, i diritti umani, la collettività e la responsabilità di prodotto. L’informativa contenuta nel documento si integra con quella presente nel sito internet www.fiatgroup.com nella sezione “Corporate Responsibility” dedicata alla sostenibilità, dove è possibile scaricare il Rapporto in formato elettronico e utilizzare l’indirizzo mail [email protected] per ogni comunicazione in materia di responsabilità sociale del Gruppo. Con riferimento alle sfide economiche, ambientali e sociali il 2007 è stato un anno importante per il futuro del Gruppo. Il piano di turnaround industriale, presentato all’incontro con gli investitori svoltosi a Balocco nel luglio del 2004, è stato portato a termine e tutti gli obiettivi allora fissati per i Settori e per il Gruppo sono stati raggiunti e in molti casi superati. Le attività industriali sono finalmente libere da debiti segnando così un’ulteriore rottura con il recente passato. Il Gruppo ha iniziato ad implementare il piano di crescita e di incremento di margini per il periodo 2007-2010 presentato nel novembre del 2006, che trasformerà il Gruppo in una grande impresa industriale di livello internazionale. Il 2007 così come il precedente anno è stato caratterizzato da una fitta rete di accordi commerciali, industriali e finanziari, in partcolare in mercati come Cina, India e Russia. Sul fronte economico con ricavi di quasi 59 miliardi di euro (in aumento del 12,9 per cento rispetto al 2006) il Gruppo ha chiuso l’anno con un risultato della gestione ordinaria di 3,2 miliardi di euro, ben oltre gli obiettivi prefissati e in crescita di circa il 66 per cento rispetto all’anno precedente, grazie al contributo di tutti i principali Settori. I business dell’Automobile hanno più che raddoppiato il risultato della gestione ordinaria a 1,1 miliardi di euro, CNH ha raggiunto 1 miliardo di euro e Iveco 0,8 miliardi di euro. Il risultato netto, pari a 2,1 miliardi di euro, aumentato del 78,5 per cento rispetto al 2006, consente al Consiglio di Amministrazione di proporre il pagamento di un dividendo complessivo, per le diverse categorie di azioni, pari a 523 milioni di euro. Nel 2007 il Gruppo ha azzerato l’indebitamento netto industriale e ha chiuso l’anno con una Informativa standard Strategia e analisi 11 disponibilità netta di 0,4 miliardi di euro. Sono stati confermati gli obiettivi di Gruppo per il 2008, con ricavi e disponibilità nette industriali riviste al rialzo. Nel 2007 il Gruppo Fiat ha continuato nell’ambizioso programma di miglioramento continuo in tutta l’area manufacturing, con l’obiettivo di conseguire gli standard di eccellenza previsti dal World Class Manufacturing (WCM). Si tratta di una metodologia di organizzazione dell’azienda che, attraverso il miglioramento continuo di tutte le performance e il coinvolgimento di tutti i livelli aziendali porta all’eccellenza dell’intero ciclo logistico produttivo. Insieme con i migliori esperti europei e giapponesi è stato definito un sistema di produzione che riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo complesso e che interessa il sistema qualità, la manutenzione, la gestione dei costi, la logistica, in un’ottica di continua evoluzione. Questo sistema si basa sull'aggressione sistematica di ogni tipo di spreco e di perdita, con il coinvolgimento di tutti, attraverso l’impiego rigoroso di metodi e standard. È un sistema che coinvolge anche temi quali l’impatto ambientale dei processi produttivi e la salute e sicurezza sul posto di lavoro. Con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici, gli inquinanti, aumentare le quote di riciclo dei rifiuti, migliorare l’ambiente di lavoro ed eliminare le condizioni per potenziali incidenti ambientali ed infortuni. Il 2007 ha portato i primi riconoscimenti con il raggiungimento del “Bronze Level” per gli stabilimenti di Tychy e Melfi. Nel corso del 2007 sono iniziate le attività sui fornitori e da ottobre è partito il programma Worl Class Manufacturing presso i primi venti fornitori. Un impegno concreto ha, inoltre, riguardato lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove nel corso dell’anno è stata presa la decisione di sospendere la produzione per due mesi per procedere ad una totale riorganizzazione del processo produttivo secondo i principi del WCM. Per i lavoratori è stato studiato un intenso piano di formazione. Il costo totale di questa operazione sarà pari a 110 milioni di euro, di cui 70 per il rinnovamento tecnologico degli impianti e la formazione dei dipendenti mentre 40 rappresentano il costo della fermata produttiva. L’impegno che il Gruppo ha assunto non servirà solo a creare migliori 12 Informativa standard Strategia e analisi condizioni di lavoro, ma anche a migliorare l’efficienza produttiva. L’obiettivo è di portare Pomigliano al livello della migliore concorrenza e allo stesso livello degli altri stabilimenti del Gruppo. Una pura logica di mercato avrebbe portato alla chiusura dell’impianto, con pesanti conseguenze per i lavoratori e per l’indotto. Ma non è in questo modo che Fiat intende costruire il proprio futuro. L’entrata in vigore della L. 123 del 3 agosto 2007, ha dettato nuove misure in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, ha reso necessario l’aggiornamento del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo di Fiat S.p.A. La società ha, infatti, definito le linee guida per tutte le Società del Gruppo e ha diffuso il Modello mediante informativa diretta ai propri dipendenti. Con riferimento alle sfide in campo ambientale, il 2007 è stato caratterizzato dalle evoluzioni in ambito comunitario della regolamentazione di emissioni di anidride carbonica (CO2). Il Gruppo è fortemente impegnato nella riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e tale impegno è attivo su più fronti: i prodotti, i comportamenti degli automobilisti e il processo produttivo. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni medie di CO2 della gamma Fiat, nel 2007 il 23 per cento delle vetture Fiat vendute nell’Unione Europea presentava emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km ed il 67 per cento inferiori o uguali a 140 g/km. A prescindere da quelle che saranno le decisioni in sede europea, il brand Fiat è impegnato a raggiungere, entro il 2012, il più basso livello medio ponderato di emissioni di CO2 per le sue automobili. In occasione della conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è tenuta a Bali in Indonesia nel dicembre 2007, il Gruppo Fiat, insieme ad altre 12 case automobilistiche, quale membro del board ACEA (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili), ha espresso il proprio sostegno ed incoraggiamento alle attività della conferenza. Fieri dei risultati raggiunti nella riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra delle proprie produzioni, gli amministratori delegati delle case costruttrici, hanno, infatti, ribadito l’impegno nell’incessante ricerca e sviluppo di veicoli a basse emissioni di CO 2. Coniugando tale finalità con altre importanti sfide sul fronte della sicurezza stradale, del miglioramento della qualità dell’aria e dell’occupazione, hanno sottolineato la necessità di una solida collaborazione con le istituzioni fondata su una visione comune. Il problema dei cambiamenti climatici non potrà essere risolto, infatti, contando sul contributo di un singolo settore, di una sola tecnologia o di un unico provvedimento. Sul fronte della ricerca, i grandi temi dell’ambiente e della sicurezza sono al centro dell’attenzione del Gruppo. Le principali direttrici sono rappresentate dalla riduzione dei consumi, delle emissioni di inquinanti in atmosfera e di gas ad effetto serra, dall’aumento della sicurezza stradale attiva e passiva e dal miglioramento della mobilità urbana e interurbana (riduzione della congestione di traffico stradale). Il Gruppo Fiat lavora, pertanto, su più fronti per garantire il raggiungimento di tali obiettivi. Sviluppo di motori diesel, benzina e motori alimentati con carburanti alternativi. Sviluppo di applicazioni elettroniche e di sistemi per la riduzione delle emissioni, come i filtri anti-particolato ed il sistema SCR (Selective Catalytic Reduction), un metodo di post-trattamento dei gas di scarico per la riduzione degli ossidi di azoto (NOx). Soluzioni studiate in termini di architettura del veicolo per aumentarne la sicurezza attiva e passiva e ridurre i pesi. Sviluppo di applicazioni telematiche a supporto della mobilità efficiente e sicura di persone e merci per facilitare l’interazione tra veicoli, tra veicolo e infrastruttura e tra veicolo e persone. Tra applicazioni e prototipi, il 2007 ha visto molte novità nei principali Settori del Gruppo. La Fiat 500 si è presentata con tutta la gamma di motorizzazioni pronta a rispettare i limiti di emissioni fissati dal nuovo standard Euro 5, in anticipo di oltre due anni rispetto alla scadenza legislativa prevista per settembre 2009. Nel mese di settembre è stata presentata la “Panda Aria”, concept car con un motore bicilindrico dotato di sistema Multiair® a doppia alimentazione benzina/miscela metano e idrogeno. Ferrari ha realizzato un dimostratore tecnologico Biofuel sulla base della F430 Spider, che utilizza una miscela di etanolo all’85 per cento. New Holland ha rafforzato il proprio ruolo di “Clean Energy Leader” approvando l’utilizzo di biodiesel puro B100 per tutte le sue macchine con motori New Holland. Nel mese di gennaio la società ALTRA (Alternative Transport) che da oltre quindici anni sviluppa trazioni alternative (ibridi, elettrici a batteria, diesel-elettrici, celle a combustibile alimentate a idrogeno) è diventata una Società interamente Iveco. È continuata la posizione di leadership di Magneti Marelli nell’ambito delle tecnologie di iniezione elettronica nel mercato brasiliano grazie all’innovativo SFS® (Software Flexfuel Sensor) che consente al guidatore di scegliere il carburante con il quale rifornire il veicolo, essendo possibile utilizzare indifferentemente benzina, alcool o una miscela fra i due in qualsiasi proporzione. Sul fronte delle iniziative in campo sociale è continuato l’impegno verso le comunità dove il Gruppo opera. Quasi la metà degli interventi realizzati nel 2007 hanno riguardato forme di sostegno in denaro o in natura direttamente erogate dal Gruppo oppure tramite fondazioni e associazioni non-profit, per la realizzazione di importanti progetti di solidarietà sociale. Anche quest’anno gran parte di tali iniziative è stata destinata a ridurre il disagio sociale in Brasile. Sono proseguite anche nel 2007 le istituzionali iniziative di coinvolgimento dei dipendenti come i “family day” e il “Natale bimbi”. A Torino è stato aperto un asilo nido, il “Mirafiori Baby”, come parte di un’iniziativa molto più ampia il “Progetto Benessere”, che ha previsto la riqualificazione del comprensorio di Mirafiori. Anche negli altri Settori del Gruppo sono state avviate iniziative per aumentare il senso di appartenenza dei dipendenti alla propria azienda. Informativa standard Strategia e analisi 13 Profilo dell’organizzazione Fiat è un grande Gruppo industriale che da più di cent’anni opera in campo automotoristico progettando, costruendo e vendendo automobili, camion, trattori, macchine agricole, macchine per le costruzioni, motori e componenti per autoveicoli, mezzi e sistemi di produzione. Il Gruppo svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotoristico attraverso Società localizzate in 50 Paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in oltre 190 Paesi. Con 178 stabilimenti, dà lavoro a più di 185 mila dipendenti in tutto il mondo e dispone di 114 centri di ricerca e sviluppo nei cinque continenti, in cui operano circa 12.900 persone, altamente qualificate. Nel corso degli ultimi anni, Fiat Group ha portato avanti un coraggioso e ambizioso piano di contenimento dei costi, di rilancio industriale e di trasformazione. Nel corso dell’anno è partito il nuovo piano di crescita e di espansione dei margini per il periodo 2007-2010, progetto destinato a trasformare il Gruppo in una grande impresa di livello internazionale. Il Gruppo Fiat svolge le attività produttive e di servizio attraverso i propri Settori operativi, che possono essere raggruppati per aree di attività, di seguito brevemente illustrate. Fiat Group Automobiles Tra i pionieri dell’industria automobilistica, Fiat ha costruito la sua prima vettura nel 1899. Da allora sono stati prodotti più di 90 milioni di vetture e veicoli commerciali leggeri. Molti di questi modelli hanno segnato le tappe fondamentali nella storia dell’automobile. Fiat Group Automobiles progetta, produce e vende vetture con i marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Abarth e veicoli commerciali con il marchio Fiat Professional. Ogni brand ha un’identità specifica, presenta caratteristiche definite e riconosciute, persegue politiche commerciali e di marketing distinte. Gli stabilimenti produttivi sono dislocati in Italia, Polonia, Brasile e Argentina. L’attività industriale è svolta anche attraverso joint-venture e accordi di licenza in Francia, Turchia, Egitto, Sud Africa, India, Cina e Russia. Nel 2007 Fiat Fiat Group Automobili 100% Fiat Group Automobiles 100% Maserati 85% Ferrari Macchine per l’agricoltura e le costruzioni Veicoli industriali 90% CNH 100% Iveco Componenti e sistemi di produzione 100% 100% Fiat Powertrain Technologies Magneti Marelli 14 Informativa standard Profilo dell’organizzazione Altre attività 84,8% Teksid 100% Comau 100% Itedi Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.233.800 automobili e veicoli commerciali (+ 12,8 per cento rispetto al 2006), raggiungendo ricavi per 26,8 miliardi di euro, in aumento di oltre il 13 per cento rispetto all’anno precedente. Un successo ottenuto grazie all’ampliamento della gamma e al lancio di nuovi modelli: dalla Bravo alla 500, vettura simbolo della nuova Fiat, dalla nuova Croma alla Fiat Linea, alla Grande Punto Abarth, primo modello stradale del rinato marchio dello Scorpione. Lancia ha introdotto la Nuova Musa e la versione Sport Momo Design della Ypsilon. Alfa Romeo ha lanciato la versione diesel dell’Alfa Spider e l’Alfa 147 Ducati. Mentre nell’ambito dei veicoli commerciali, Fiat Professional ha presentato la versione Panorama dello Scudo, il nuovo Fiorino Cargo e il Ducato Minibus Elegant. Entro il 2010 Fiat Group Automobiles punta ad arricchire la gamma prodotti con 23 nuovi modelli e altrettanti aggiornamenti. L’obiettivo è arrivare a vendere tre milioni e mezzo di vetture nel mondo, joint venture comprese, nell’arco dei prossimi tre anni. Degno di menzione è Autonomy, il Programma di Mobilità di Fiat Group Automobiles, nato 12 anni fa, nella convinzione che garantire il diritto alla mobilità per tutti, anche per coloro che presentano limitazioni motorie, sensoriali o intellettive sia tra le responsabilità sociali di un costruttore di automobili. Si riporta di seguito una breve descrizione del programma. Fiat Group Automobiles Autonomy Una delle peculiarità di Autonomy sono i Centri di Mobilità, 18 in Italia, 3 in Brasile e altri nel resto d’Europa, che vogliono garantire a tutti, concretamente e gratuitamente, la possibilità di verificare e migliorare la qualità del proprio movimento. In ogni Centro, infatti, il cliente può testare le proprie capacità motorie residue tramite speciali simulatori, prendere confidenza con i veicoli modificati per provare la guida per la prima volta o per testare nuovi adattamenti rispetto a quelli già posseduti, e chiedere il parere di fisioterapisti e degli operatori dei centri stessi. Il simulatore di guida è una sofisticata strumentazione elettronica che valuta le capacità motorie, visive e cognitive della persona disabile, consentendole di prendere confidenza con le apparecchiature che utilizzerà sulla vettura. I simulatori sono disponibili per le persone con disabilità sia agli arti inferiori che agli arti superiori. I Centri di Mobilità lavorano in collaborazione con le Commissioni mediche delle varie Asl, alle quali spetta il compito di riconoscere le idoneità alla guida e prescrivere gli ausili necessari. Frequentando un Centro di Mobilità il disabile può ottenere un attestato che facilita il compito di valutazione della Commissione medica locale durante la visita d’idoneità. Il programma Autonomy prevede la possibilità di allestire qualunque modello di vettura e veicolo commerciale Fiat, Lancia e Alfa Romeo, con avanzati sistemi di aiuto alla guida ed elevatori per sedie a rotelle. I numeri del programma Autonomy in Italia Vetture vendute (Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional) Persone che hanno visitato i Centri di Mobilità 2007 2006 2005 11.300 12.120 10.600 900 900 800 Testimonial del Programma Autonomy per il 2007 sono stati: la sciatrice Melania Corradini, il ciclista Fabrizio Macchi e il pilota Alfredo Di Cosmo. È, inoltre, entrato a far parte della squadra Autonomy l’atleta paralimpico piemontese Roberto La Barbera. Nel mese di marzo, in occasione di “Un anno dopo le Paralimpiadi”, al Fiat Mirafiori Motor Village di Torino, si sono ritrovati atleti e sponsor su invito del Comitato per l’Organizzazione dei IX Giochi Paralimpici. Lo scorso anno, infatti, il Gruppo Fiat è stato Partner Ufficiale dei IX Giochi Paralimpici Invernali di Torino 2006, una sfida umana e sportiva che ha lanciato un messaggio emozionante al mondo intero: non esistono competizioni “diverse” ma solo abilità “diverse”. La sponsorizzazione dei IX Giochi Paralimpici Invernali di Torino 2006 è stata anche l’occasione ideale per far conoscere ad un pubblico vasto ed eterogeneo, come è quello degli eventi sportivi, l’impegno del Gruppo Fiat in questo ambito. Già nel mese di gennaio a Roma, infatti, durante i giorni di presentazione internazionale della Nuova Fiat Bravo, è stato esposto un esemplare allestito con alcuni dispositivi speciali. È stata la prima volta che al debutto di un nuovo modello Fiat viene dato uno spazio così rilevante ad una vettura allestita secondo i principi di Autonomy. Informativa standard Profilo dell’organizzazione 15 Sempre nel mese di marzo al Mirafiori Motor Village di Torino è stato presentato Alfredo Di Cosmo e la sua Alfa 147 TS 16v 2.0 GR con la quale ha partecipato al Campionato Italiano Turismo 2007, 1° Divisione gruppo N 3 riservato a vetture di cc 2.0. Sponsorizzato dal Programma Autonomy e dal brand Alfa Romeo Automobiles, già lo scorso anno il pilota milanese aveva preso parte alla stessa competizione - unico disabile iscritto al Campionato Italiano Turismo 2006 classe N3 affrontando le dieci prove previste e piazzandosi quindicesimo su trentadue concorrenti. La vettura è dotata di dispositivi Guidosimplex: comando acceleratore a cerchiello meccanico posto sopra il volante, freno a cerchiello servo assistito posto dietro il volante, cambio sequenziale a 6 marce Sadev con pulsante per attivazione della frizione. L’Alfa 147 da gara propone il ripartitore della frenata a leva con 4 posizioni per aumentare o diminuire la frenata sul posteriore o sull’anteriore, autobloccante e impianto ammortizzatori regolabili a gas. Nel mese di giugno il Programma Autonomy è stato Main Sponsor dei Campionati del Mondo di Handbike che si sono svolti a Parabiago (Milano). Al prestigioso evento sportivo hanno partecipato oltre duecento atleti diversamente abili, provenienti da venti Paesi, che si sono sfidati sull’handbike, una speciale bicicletta a tre ruote nella quale la spinta è data dalle braccia e non dalle gambe. Lo stand realizzato per la manifestazione sportiva ha ospitato un’Alfa Spider, un’Alfa 159 Sportwagon 2.4 JTDm con cambio Q-Tronic dotata di acceleratore a cerchiello e leva freno lungo braccio e, infine, un Doblò Tetto Rialzato allestito con pedana elevatrice per il trasporto di persone in carrozzina. Inoltre, per i trasferimenti degli atleti, sono stati messi a disposizione dell’organizzazione un esemplare del Nuovo Scudo, l’ultimo nato tra i veicoli di Fiat Professional, e una Lancia Musa 1.3 Multijet con cambio DFN. Inoltre, in un’area adiacente allo stand, i visitatori hanno potuto osservare da vicino una Fiat Croma con acceleratore elettronico a cerchiello e leva freno autobloccante e una Fiat Grande Punto allestita con acceleratore sotto il volante, freno a pavimento, frizione elettronica e due piccole gru (una elettrica di trasferimento e l’altra destinata al carico delle carrozzine nel bagagliaio). Per agevolare il posizionamento della carrozzina sul sedile posteriore della Fiat 500 e rendere completamente autonomo il conducente, è stato reso girevole di 90° il sedile del guidatore. 16 Informativa standard Profilo dell’organizzazione Nel mese di luglio il Programma Autonomy ha partecipato al Trofeo della Mole di Torino. Il Torneo Internazionale di Tennis in carrozzina, ospitato nel prestigioso Circolo della Stampa Sporting, ha coinvolto 100 atleti, provenienti da 22 Paesi: dal Giappone alla Svezia, dal Belgio alla Grecia, dal Canada alla Svizzera, dall’Italia alla Malesia. Il Programma Autonomy ha messo a disposizione del “Trofeo della Mole” tre veicoli Fiat Professional: due Ducato allestiti con piattaforma per il trasporto delle carrozzine e un nuovissimo Scudo Panorama per il trasferimento degli ospiti e degli organizzatori. Inoltre, il pubblico ha potuto ammirare la nuovissima Fiat 500 allestita con alcuni dispositivi speciali. In particolare, l’originale vettura adotta un nuovo acceleratore elettronico a cerchiello sotto il volante con la leva del freno di servizio verticale. Dal 18 al 24 novembre il Programma Autonomy è stato main sponsor dell’“Ice Sledge Hockey European Championships” ospitati nel Palaghiaccio di Pinerolo e che ha visto coinvolti più di 100 atleti delle sette migliori squadre europee. Il programma Autonomy ha infine concluso l’anno con una serata di beneficenza al Mirafiori Motor Village con la presentazione del libro di Fabrizio Macchi “Più forte del male” e un concerto gospel il cui incasso è andato all’AIRC per la ricerca contro il cancro così come il ricavato dalla vendita del volume. Maserati Fondata nel 1914 a Bologna, Maserati ha conquistato il suo primo campionato di Formula 1 nel 1957 ed è ancora oggi l’unico marchio europeo ad aver vinto due volte consecutive sul circuito di Indianapolis nel 1939 e 1940. Da sempre sinonimo di esclusività e prestigio, l’Azienda produce vetture di grande fascino in piccola serie. Per l’Azienda il 2007 è stato un anno ricco di novità: dopo il lancio della nuova Quattroporte Automatica al Salone di Detroit, nel mese di marzo al Salone di Ginevra è stata presentata la nuova Maserati GranTurismo, un coupé ad alte prestazioni, con il comfort di una quattro posti. Infine nel mese di settembre al Salone di Francoforte è stata presentata, registrando un’accoglienza particolarmente favorevole, la nuova Quattroporte Sport GTS. Il successo di questi modelli è stato confermato dai risultati economici: Maserati ha chiuso l’anno con ricavi pari a 694 milioni di euro, in crescita del 33,7 per cento rispetto al 2006, e - per la prima volta dall’acquisizione da parte di Fiat, avvenuta nel 1993 ha conseguito un risultato della gestione ordinaria positivo (24 milioni di euro). Le vetture consegnate sono aumentate del 30,7 per cento e hanno raggiunto le 7.496 unità. Ferrari La prima vettura Ferrari nasce a Maranello nel 1947, nell’azienda che Enzo Ferrari aveva trasferito da Modena quattro anni prima: era la 125 S, una biposto destinata alla vittoria nel GP di Roma del 1947. Da allora l’Azienda ha fatto un lungo cammino costellato di tanti successi, come testimonia la recente vittoria della Scuderia Ferrari che nel 2007 ha conquistato per la quindicesima volta il Titolo Mondiale Piloti e quello Costruttori di Formula 1. Nel 2007 Ferrari ha confermato la straordinaria capacità di attrazione dei suoi prodotti, non solo nei mercati tradizionali ma anche in quelli di recente sviluppo: la casa modenese ha conseguito ricavi per 1.668 milioni di euro, con un incremento del 15,3 per cento rispetto all’anno precedente. Le automobili omologate vendute al cliente finale sono state 6.465, con un incremento del 14 per cento rispetto al 2006. Di rilievo il contributo derivante dalle vendite negli Stati Uniti, nei mercati dell’Europa dell’Est e in Estremo Oriente. Un risultato in larga misura attribuibile al successo commerciale di vetture come la F430 e la 599 GTB Fiorano, che sono il frutto del continuo travaso di tecnologia dall’ambito delle gare a quello delle vetture da strada. CNH-Case New Holland CNH nasce nel 1999 dall’acquisizione di Case Corporation da parte di New Holland NV. È un leader globale nella produzione e vendita di macchine per l’agricoltura (trattori, mietitrebbia, vendemmiatrici) ed è ai vertici mondiali anche nel settore delle macchine per le costruzioni (escavatori, caricatori, pale e terne). Per soddisfare con la massima efficacia le diverse necessità dei clienti e della rete di vendita, CNH opera attraverso sei distinti marchi e due business unit. Quattro brand a livello globale - New Holland Agriculture, Case IH Agriculture, New Holland Construction, Case Construction - e due a livello regionale - Steyr per le macchine agricole e Kobelco per le costruzioni. Le business unit sono: CNH Capital e CNH Parts & Services. Nel 2007 New Holland Agriculture ha lanciato due importanti linee di trattori, la Serie T6000 e T7000. Quest’ultima ha vinto i prestigiosi riconoscimenti “Tractor of the Year” e “Golden Tractor for Design”. New Holland Agriculture ha ricevuto il premio per l’innovazione “Eye on Biodiesel”. Il marchio ha anche lanciato i trattori a 4 ruote motrici Serie T9000, i trattori per colture in fila Serie T8000, nonché i trattori Serie T5600 sul mercato cinese destinati a un segmento in crescita. La raccogli-trinciacaricatrice FR9000 ha vinto il premio “Machine of the Year” e la nuova mietitrebbiatrice CR 9000 Elevation ha ricevuto riconoscimenti per l’innovazione. Case IH Agriculture ha iniziato la consegna dei trattori Serie new PumaTM, della nuova mietitrebbia Axial-Flow ® 7010 e del raccoglitore/imballatore di cotone Module ExpressTM 625, che consente di raccogliere, trasportare e imballare il cotone con un solo macchinario. Il marchio ha anche lanciato la nuova serie di andanatrici semoventi WD e una nuova macchina per la raccolta dello zucchero di canna, la A7700 con motori Tier 3. In occasione del 35esimo anniversario della produzione di mini pale gommate, New Holland Construction ha presentato nuovi modelli di questo prodotto con motori potenziati, cabine più funzionali e altri contenuti innovativi. Ha inoltre lanciato nuovi prodotti Tier 3 in America Latina, tra i quali gli escavatori cingolati E215 e E330, nuove mini pale gommate e terne e, in Europa, una nuova versione Tier 3 E245 di escavatori cingolati con migliori prestazioni e più elevata produttività. Case Construction ha lanciato i nuovi escavatori idraulici Serie Tier 3 CX B, che offrono significativi miglioramenti in termini di produttività, efficienza e silenziosità. Il marchio ha anche lanciato le nuove terne M Serie 2, le pale gommate Serie E e, in Nord America, le pale cingolate ad alta potenza 1650L, il primo modello nella sua nuova linea Serie L. Il 2007 si è chiuso per CNH con ricavi per 11,8 miliardi di euro, in crescita del 12,5 per cento rispetto al 2006, grazie all’aumento dei volumi di vendita. Tutti i marchi hanno migliorato le proprie quote di mercato, con incrementi significativi per le mietitrebbiatrici e i trattori ad alta potenza. Informativa standard Profilo dell’organizzazione 17 Iveco Magneti Marelli Nel 1975 il Gruppo Fiat, fondendo le esperienze di cinque storici produttori europei di veicoli industriali, crea Iveco. Nei trent’anni successivi, il Settore si è ampliato per mezzo di acquisizioni e joint venture di livello internazionale. Progetta, costruisce e commercializza veicoli industriali con il marchio Iveco, autobus con quello Iveco Irisbus, veicoli antincendio e veicoli per impieghi speciali con i marchi Magirus e Astra. Nel 2007 Iveco ha consegnato 211.700 veicoli e ha raggiunto un fatturato di 11,2 miliardi di euro, in aumento del 22,5 per cento rispetto al 2006, grazie al brillante incremento dei volumi di vendita sia in Europa Occidentale sia in Europa Orientale. Nel corso dell’anno hanno debuttato il nuovo Stralis, ultima evoluzione della gamma pesante per il trasporto su gomma dalle 19 alle 44 tonnellate, prodotto anche nella versione alimentata a gas naturale compresso, il nuovo Trakker, veicolo off-road per cava cantiere, il Daily CNG (Compressed Natural Gas) e il nuovo Daily 4×4. Inoltre Iveco Irisbus ha presentato il Citelis, mezzo urbano a minimo impatto ambientale e il veicolo granturismo Magelys, top di gamma nel suo segmento. Di recente Iveco ha dato un forte impulso alla sua presenza in Cina e in Sudamerica e ha posto una pietra miliare per iniziare l’espansione in Russia. Azioni che rispondono alla necessità dell’Azienda di trasformarsi da attore internazionale a “global player” mondiale. Magneti Marelli progetta e produce sistemi e componenti ad alta tecnologia per autoveicoli nelle aree illuminazione, sistemi elettronici, controllo motore, sospensioni e ammortizzatori, sistemi di scarico e motorsport. È operativa anche nell’ambito della distribuzione di ricambi al mercato indipendente. La Società, fondata nel 1919 dalla Fiat e dalla Ercole Marelli, è stata interamente acquisita nel 1967 dal Gruppo Fiat, che l’ha trasformata in un polo mondiale della componentistica “automotive”. Magneti Marelli è impegnata nella realizzazione di prodotti innovativi di assoluta eccellenza che puntano alla sicurezza attiva e passiva, al comfort e al rispetto per l’ambiente. Il 2007 si è chiuso per Magneti Marelli con un fatturato di 5 miliardi di euro, in aumento del 12,2 per cento rispetto al 2006. La performance positiva è da attribuire ai maggiori volumi di vendita sia verso i clienti del Gruppo Fiat, sia verso clienti terzi. Inoltre il Settore, nell’ottica di ampliare la propria presenza produttiva e commerciale a livello internazionale, ha stretto importanti accordi in Russia, Cina e India. FPT Powertrain Technologies FPT Powertrain Technologies nasce nel marzo del 2005 per integrare in un’unica realtà le competenze del Gruppo nel settore dei motori e dei cambi. Con una produzione annuale di circa 3,1 milioni di motori, 2,2 milioni di cambi e 300.000 assali, FPT si conferma una delle realtà più rilevanti nel settore dei motopropulsori a livello mondiale. I campi di applicazione spaziano dal settore automotive a quello dei macchinari industriali, al comparto marino, fino all’ambito della Power Generation. Nel 2007 il fatturato di FPT è cresciuto di oltre il 15 per cento, rispetto al 2006 e ha superato i sette miliardi di euro. Questo traguardo è stato raggiunto grazie ad un significativo aumento dei volumi di vendita su tutti i principali mercati. 18 Informativa standard Profilo dell’organizzazione Teksid Teksid opera nel settore della ghisa, fornendo basamenti motore ed altri particolari per motori e componenti per trasmissioni, cambi e sospensioni. Produce, inoltre, attraverso la Teksid Aluminum teste cilindri in alluminio. La Società, costituita nel 1978, ha raccolto l’esperienza di 60 anni di attività Fiat nelle tecnologie siderurgiche e metallurgiche e ha proseguito negli anni la propria collaborazione con i principali costruttori europei ed americani. Teksid è specializzata nelle fusioni e lavorazioni in ghisa (con una capacità produttiva di circa 550 mila tonnellate annue è il più grande gruppo di fonderie di ghisa al mondo) e dispone di stabilimenti in Francia, Portogallo, Polonia, Brasile, Messico e Cina. Teksid Aluminum, che opera nel comparto dell’Alluminio, dispone di uno stabilimento in Italia ed ha in previsione una produzione per il 2008 pari a 31 mila tonnellate. Il 2007 si è chiuso con un fatturato di 783 milioni di euro, in calo del 20 per cento rispetto all’anno precedente. Questa riduzione è da imputare soprattutto alla variazione di perimetro (cessione dell’Attività Magnesio solo in parte compensata dal consolidamento della Teksid Aluminum). Comau Itedi L’attività è cominciata nel 1935, ma è dal 1978 che Comau riunisce in una sola struttura societaria le attività sviluppate da Fiat e da altre aziende del territorio nel campo delle macchine utensili e dei sistemi di produzione. In questo ambito, l’Azienda è fornitore globale, in particolare per il settore autoveicolistico. Grazie ad un ampio assortimento di soluzioni sia nell’ambito dei sistemi di saldatura e assemblaggio scocche sia in quello dei sistemi di lavorazione e montaggio meccanico, Comau si pone ai primi posti in termini di presenza sul mercato. Nel 2007 Comau ha realizzato ricavi per 1.089 milioni di euro, in calo del 14,9 per cento rispetto al 2006, una diminuzione da imputare sostanzialmente alle attività nordamericane, che hanno risentito della difficile situazione di mercato e di uno sfavorevole effetto cambi. La Fiat è presente nell’editoria dal 1926, quando il Gruppo costituì l’Editrice La Stampa per il quotidiano torinese, fondato nel 1867. Nel 1980 nasce l’Itedi, Italiana Edizioni S.p.A., per raggruppare in un unico settore le attività editoriali e di comunicazione della Fiat, che fino ad allora venivano svolte attraverso 14 Società. Oggi l’Azienda opera nel campo editoriale tramite l’Editrice La Stampa S.p.A. e, nel settore della raccolta pubblicitaria, attraverso la Publikompass S.p.A. Nel 2006 il quotidiano “La Stampa” è stato completamente rinnovato, arricchito nella veste grafica e nei contenuti e trasformato in tabloid a colori. Contemporaneamente è stato aggiornato anche il sito internet. Publikompass opera nel settore della raccolta pubblicitaria dal 1972 ed è per fatturato la prima concessionaria italiana “non captive”. Gestisce un portafoglio che spazia su tutti i media. Informativa standard Profilo dell’organizzazione 19 Dati per area geografica Numero di Società Stabilimenti Centri di Ricerca e sviluppo Ricavi per area di destinazione (in milioni di euro) (in milioni di euro) 2007 2006 2007 2006 2007 2006 2007 2006 Italia Europa esclusa Italia Nord America Mercosur Altre aree Totale 162 281 74 32 111 660 146 285 76 31 99 637 56 54 22 24 22 178 52 56 25 20 27 180 49 32 14 10 9 114 50 32 15 10 9 116 15.857 23.461 5.842 8.318 5.051 58.529 14.851 20.298 6.315 5.416 4.952 51.832 Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività Ricavi netti (in milioni di euro) Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) Veicoli Industriali (Iveco) FPT Powertrain Technologies Componenti (Magneti Marelli) Prodotti Metallurgici (Teksid) Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) Editoria e Comunicazione (Itedi) Holdings, Diverse ed Elisioni Totale di Gruppo Risultati della gestione ordinaria Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) Veicoli Industriali (Iveco) FPT Powertrain Technologies Componenti (Magneti Marelli) Prodotti Metallurgici (Teksid) Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) Editoria e Comunicazione (Itedi) Holdings, Diverse ed Elisioni Totale di Gruppo (*) 2007 2006 2007 2006 2007 2006 2007 2006 23.702 519 1.447 10.527 9.136 6.145 4.455 979 1.280 401 (6.759) 51.832 803 24 266 990 813 271 214 47 (23) 12 (184) 3.233 291 (33) 183 737 546 168 190 56 (66) 11 (132) 1.951 635 22 266 953 803 257 209 47 (33) 11 (18) 3.152 727 (33) 183 592 565 102 175 26 (272) 12 (16) 2.061 13.949 364 1.068 18.458 6.398 4.284 2.626 544 1.129 228 (912) 48.136 12.948 300 918 17.756 6.131 4.103 2.294 616 1.034 243 (354) 45.989 Investimenti (*) Spesa in Ricerca e sviluppo (**) Dipendenti (numero) 2007 2006 2007 2006 2007 2006 2007 2006 13.522 435 752 15.582 6.456 2.787 1.822 344 941 158 (1.305) 41.494 12.446 367 634 14.653 5.784 2.444 1.625 365 813 188 (867) 38.452 1.865 97 246 648 347 365 319 32 33 5 28 3.985 2.163 82 142 394 342 254 293 32 56 45 (14) 3.789 751 54 147 308 207 70 221 1 12 (30) 1.741 675 46 83 289 174 74 210 5 20 15 1.591 50.542 695 2.926 28.173 26.461 19.876 27.962 7.826 11.960 809 7.997 185.227 44.691 649 2.870 25.335 24.533 18.924 25.195 8.342 12.293 836 8.344 172.012 Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back). (**) Include i costi per Ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio. 20 Informativa standard Profilo dell’organizzazione Totale Attività Operative 26.812 694 1.668 11.843 11.196 7.075 5.000 783 1.089 391 (8.022) 58.529 Totale Passività Operative (in milioni di euro) Risultato Operativo Gruppo Fiat e Settori Sito web Indirizzo Fiat Group Fiat Group Automobiles www.fiatgroup.com www.fiat.com www.lancia.com www.alfaromeo.com www.abarth.it www.fiatprofessional.com www.fiatautonomy.com www.fiatgroupautomobilespress.com www.maserati.com www.ferrariworld.com www.fptpowertrain.com www.crf.it www.elasis.it www.cnh.com www.newholland.com www.caseih.com www.steyr-traktoren.com www.casece.com www.kobelcoamerica.com www.iveco.com www.iveco-magirus.de www.astraspa.com www.irisbus.com www.magnetimarelli.com www.teksid.com www.teksidaluminum.com www.comau.com www.lastampa.it www.publikompass.it Via Nizza, 250 – 10126 Torino – Italia Corso Agnelli, 200 – 10135 Torino – Italia Maserati Ferrari FPT Powertrain Technologies Centro Ricerche Fiat Elasis CNH-Case New Holland Iveco Magneti Marelli Holding Teksid Comau Itedi Alleanze strategiche Il 2007 così come il 2006 è stato caratterizzato da una fitta rete di accordi commerciali, industriali e finanziari in mercati come Cina, India e Russia. Si riportano di seguito alcuni importanti accordi. Fiat Group Automobiles e Severstal Auto hanno annunciato nel mese di settembre la sottoscrizione di una lettera di intenti per creare una joint venture commerciale ed industriale in Russia. Sempre Fiat Group Automobiles nel mese di agosto ha firmato con Chery Automobiles un memorandum d’intesa per la creazione di una joint venture paritetica nell’ambito delle autovetture. Nel mese di dicembre Fiat Group Automobiles e Nanjing Automobile Corporation firmano l’uscita di Fiat dalla joint venture Nanjing-Fiat. Lo scioglimento della joint venture permetterà ai due gruppi di concentrarsi nei rispettivi importanti piani di ristrutturazione del business autovetture in Cina. Iveco e il gruppo industriale Samotlor-NN, uno dei maggiori carrozzieri russi, hanno firmato nel mese di giugno un accordo industriale che prevede la realizzazione di una joint venture, controllata al 51 per cento da Iveco, per la produzione in Russia del Daily, il veicolo commerciale leggero della gamma Iveco, in particolare nella versione per il trasporto merci, minibus e ambulanze. Nel mese di febbraio Iveco e Tata Motors hanno annunciato la firma di un memorandum Viale Ciro Menotti, 322 – 41100 Modena – Italia Via Abetone Inferiore, 4 – 41053 Maranello (Modena) – Italia Corso Settembrini, 167 – 10135 Torino – Italia Strada Torino, 50 – 10043 Orbassano (Torino) – Italia Via ex Aeroporto s.n. – 80038 Pomigliano d’Arco (Napoli) – Italia Burr Ridge Headquarters – 6900 Veterans Blvd – Burr Ridge, IL 60527 Via Puglia, 35 – 10156 Torino – Italia Viale Aldo Borletti, 61/63 – 20011 Corbetta (Milano) – Italia Strada del Ghiaro, 24/26 – 13044 Crescentino (Vercelli) – Italia Via Rivalta, 30 – 10095 Grugliasco (Torino) – Italia Via Marenco, 32 – 10126 Torino – Italia d’intesa per valutare la fattibilità di una cooperazione, estesa a vari mercati, nel settore dei veicoli commerciali. Il Gruppo Daimler Truck e FPT Powertrain Technologies hanno annunciato, nel mese di giugno, di aver concluso un accordo di collaborazione strategica nel campo dei motopropulsori. Magneti Marelli, Suzuki Motor Corporation e Maruti Suzuki India Limited hanno sottoscritto nel mese di ottobre, un accordo per la creazione di una joint venture in India, finalizzata alla produzione di centraline elettroniche di controllo per motori diesel. Sempre Magneti Marelli nel mese di settembre ha sottoscritto un memorandum d’intesa con Chery Automobile Co. Ltd per la nascita di una joint venture in Cina finalizzata alla produzione di componenti idraulici per il cambio robotizzato AMT (Automated Manual Transmission), di Magneti Marelli (anche noto come Selespeed). Nel mese di giugno con Avtopribor ha sottoscritto una lettera di intenti per la creazione di una joint venture in Russia, finalizzata alla progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di quadri di bordo elettronici per autoveicoli. A questi accordi si aggiunge quello sottoscritto nel mese di gennaio 2008 tra Magneti Marelli e Sumi Motherson Group per la creazione di una joint venture in India, mirata alla produzione di componenti per autovetture nell’ambito dei sistemi di illuminazione e dei sistemi di controllo motore. Informativa standard Profilo dell’organizzazione 21 Riconoscimenti Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat è stato insignito di numerosi riconoscimenti per le attività delle proprie aziende, per le caratteristiche dei prodotti e per le qualità dei manager. Tra i riconoscimenti attribuiti alle aziende si segnala ad esempio l’“European Automotive Shareholder Value 2007” che PricewaterhouseCoopers ha attribuito a Fiat S.p.A. per la più alta creazione di valore per l’azionista tra i costruttori automobilistici europei. Di seguito si riportano brevemente i principali riconoscimenti attribuiti ai prodotti, alle iniziative in campo ambientale e sociale. Si segnalano in particolare i numerosi premi vinti dalla Fiat 500. Non solo “Car of the Year 2008”, riconosciuto da 58 giornalisti specializzati in rappresentanza di 22 Paesi europei, ma anche “Auto Europa 2008”, riconosciuto dai Soci dell’Uiga, l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automobile, “Best small car of the year” e “EuroCarBody 2007”. Fiat Grande Punto è “Carro do Año 2008” e “Auto Interamericana del Año 2008”, quest’ultimo assegnato da 63 giornalisti di 19 Paesi dell’area, tra i quali Brasile e Stati Uniti. Fiat Scudo è stato nominato “International Van of the Year 2008” da una giuria composta da giornalisti specializzati di 20 Paesi. Fiat Ducato è “Van of the Year 2007”, per la categoria dei medi secondo la rivista specializzata australiana Delivery. Il Nuovo Ducato è “Camper dell’Anno 2007” secondo Promobil, autorevole rivista tedesca. Fiat Linea è “AUTOBEST 2008” per una giuria internazionale composta da 15 giornalisti specializzati, in rappresentanza di altrettanti Paesi europei. Al Salone internazionale di Kiev Lancia Thesis è l’”Auto più elegante”. Per New Holland Agriculture Agritechnica 2007 è stato un salone straordinario. Il trattore T7000 ha vinto il prestigioso premio “Tractor of the Year e “Golden Tractor for Design”; la raccogli-trincia-caricatrice FR9000 ha vinto il premio “Machine of the Year” e la mietitrebbia CR Elevation è stata premiata per l’innovazione. La rivista Farm Industry News Magazine ha riconosciuto il premio “FinOvation” 2007 alla linea di trattori Case IH STX Steiger® 2007. La nuova mietitrebbia per la raccolta della canna da zucchero Case IH A7700 AustoftTM ha vinto “Metric Awards Brasil” nella categoria automotive alla PTC Technology Day a Sao Paulo, per innovazione, riduzione costi e miglioramento di produttività. 22 Informativa standard Profilo dell’organizzazione Il telehandler LM-A Series di New Holland Construction ed i nuovi escavatori idraulici Tier 3 CX B Series Case Construction hanno vinto i premi “Top 100 Products” della rivista Construction Equipment Magazine. Case Construction ha vinto inoltre il riconoscimento "Contractor’s Choice" in Nord America della rivista Roads & Bridges Magazine. Il marchio è stato citato come “Best Of” in diverse categorie di prodotto. Iveco Stralis, è “2007 Autodata Truck Award” in Brasile e “Europa del Transporte 20072 per la categoria innovazione. Il Daily è “Light Truck of the Year” in Spagna e “Best Light Truck 2007” in Gran Bretagna. A questi si sommano i numerosi riconoscimenti attribuiti alle auto Ferrari, tra cui “2007 Supercar of the Year” per la Ferrari 599 GTB Fiorano e “dream car of the year” che la rivista TOP GEAR ha attribuito alla Ferrari 430 Scuderia. Non sono mancati tuttavia anche riconoscimenti per l’impegno in campo ambientale e sociale. La Fiat Punto Natural Power per la seconda volta ha vinto il riconoscimento “Best Environmental Car” (2005 e 2007) da parte della Swedish Association of Green Motorists. Magneti Marelli Powertrain ha vinto il premio ACE per la categoria “Technology in Service of Society” dalla rivista North American Spectrum. Il premio è stato riconosciuto per il sistema Tetrafuel che consente al motore di utilizzare quattro diversi tipi di carburante. Sempre per lo sviluppo delle tecnologie per i carburanti alternativi, Magneti Marelli ha ottenuto il riconoscimento “SAE Brasil 2007”. New Holland Agriculture ha ottenuto il premio per l’innovazione “Eye on Biodiesel” alla Conferenza National Biodiesel Board a San Antonio in Texas. In occasione del “Well-Tech Award 2007” Fiat Group ha ottenuto la menzione speciale per le innovazioni che migliorano la qualità della vita. Sono quattro i prodotti con cui Fiat ha partecipato alla rassegna: prototipo Panda MultiEco, progettato e costruito per conseguire un livello di impatto ambientale estremamente ridotto in tutte le fasi del ciclo di vita; prototipo Iveco Daily Fideus, studiato per distribuire in modo efficiente le merci in ambito urbano; motore Fire 1.2 Multieco CNG, a 4 cilindri, 8 valvole e 1,2 litri di cilindrata a doppia alimentazione (benzina e metano) di tipo Multipoint a controllo elettronico; sistema TetraFuel brevettato da Magneti Marelli. Tra i migliori posti dove lavorare risultano CNH-Case New Holland con il riconoscimento “One of the Best Places to Work” nella contea di Racine e “Uma das Melhores Empresas para você trabalhar” in Brasile. Anche Ferrari S.p.A. è “Best place to work in Europe 2007” riconosciuto da Great place to work Institute. Fiat Group ha ricevuto il premio “Best Campus Recruiting Program” dalla BIP (Borsa Internazionale del Placement), per “Road School”, il laboratorio italiano di sicurezza stradale. La camera di commercio italiana in Sud Africa ha riconosciuto l’impegno sociale di Fiat Group Automobiles per la creazione del centro sportivo Fiat in Meadowlands Soweto. Infine sul fronte della comunicazione, il Portale “Avanti & Veloci” di Fiat Group Automobiles ha vinto il “Platinum Intranet Innovation Award 2007”. La campagna di comunicazione interna SATA PER NOI che interessa lo stabilimento di Melfi, di recente ha conquistato a Barcellona il “Sabre Award”, prestigioso attestato internazionale dedicato al migliore progetto europeo di relazioni pubbliche e comuni. Iveco ha ottenuto il riconoscimento miglior “sponsorship communication” da Press & Outdoor Key Award per la sponsorizzazione Iveco degli All Blacks, la squadra neozelandese di rugby per la creatività veicolata su stampa (quotidiani e periodici) e outdoor. Il sito web della Maserati GranTurismo ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’”American design Award 2007”. Menzione speciale per il premio Aretê alla comunicazione responsabile per la straordinaria portata emozionale dello spot Fiat 500 “Manifesto” che richiama i più alti valori civili. Informativa standard Profilo dell’organizzazione 23 Parametri del report Il Rapporto di Sostenibilità è un rendiconto redatto in forma volontaria per dar conto a tutti coloro che hanno un interesse nel Gruppo Fiat, i cosiddetti stakeholder, dell’impegno del Gruppo in campo non solo economico, ma anche sociale e ambientale. Il Gruppo Fiat redige tale documento con cadenza annuale a partire dall’esercizio 2004. L’esercizio di riferimento del Rapporto di Sostenibilità coincide con l’anno solare. Nel rispetto delle autonome responsabilità strategiche e gestionali di ogni Settore del Gruppo per i temi afferenti la “corporate social responsibility”, nel corso del 2006 la rendicontazione Triple Bottom Line (TBL) è stata collocata nell’ambito della funzione “Comunicazione” di Fiat Group. Per consentire il confronto delle informazioni in esso contenute, con quelle di organizzazioni similari, il Rapporto di Sostenibilità viene redatto con riferimento alle linee guida messe a punto dal Global Reporting Iniziative, che ne garantisce anche un contenuto informativo di utilità per gli stakeholder. Il Rapporto di Sostenibilità 2007 è stato per la prima volta redatto con riferimento alle nuove linee guida messe a punto dal Global Reporting Initiative, GRI-G3 “sustainability reporting guidelines”. Per tale motivo, i dati pubblicati nel presente documento non sempre presentano il confronto con gli anni precedenti. Il Global Reporting Initiative è la rete multi-stakeholder composta da migliaia di esperti nel mondo che contribuisce alla definizione delle procedure di rendicontazione della sostenibilità e alla loro diffusione. Con riferimento al GRI-G3 , il Gruppo Fiat ritiene di aver raggiunto un livello di applicazione B+. Gli investimenti nella comunità sono classificati, come per i precedenti esercizi, secondo lo schema del London Benchmarking Group (LBG). Si tratta di un’organizzazione con sede a Londra che ha sviluppato una metodologia che permette di identificare e classificare tutte le iniziative delle imprese a favore della comunità locale in cui operano. L’ultimo Rapporto di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2006, è stato reso pubblico, come consueto, in occasione dell’assemblea degli azionisti di Fiat S.p.A. che si è tenuta il 5 aprile 2007. Il Rapporto di Sostenibilità è pubblicato nel sito internet di Gruppo www.fiatgroup.com ed è trasmesso a chiunque ne faccia richiesta. La successione degli argomenti di questo documento rispecchia integralmente quanto previsto dalle linee guida del GRI-G3 e per la loro collocazione nel testo si rimanda all’indice del volume. I dati e le informazioni fornite con il presente documento 26 Informativa standard Parametri del report si riferiscono, salvo diversa espressa indicazione, all’esercizio 2007 e a tutte le Società e a tutti i Settori del Gruppo Fiat nel mondo, che rientrano nel perimetro del consolidamento di Bilancio. In particolare, il Rapporto è stato elaborato avendo a riferimento i princípi di materialità (inclusione delle informazioni che per gli impatti economici, ambientali e sociali sono ritenuti di interesse per gli stakeholder), completezza (trattazione di tutti gli argomenti e indicatori materiali), equilibrio (presenza di aspetti positivi e negativi della performance del Gruppo), comparabilità (possibilità di confronti nel tempo e tra organizzazioni similari), accuratezza, affidabilità e tempestività (pubblicazione del Rapporto in occasione della assemblea degli azionisti di Fiat S.p.A.), chiarezza (il linguaggio utilizzato intende rivolgersi a tutti gli stakeholder). L’eventuale esclusione dal perimetro di rendicontazione di alcune aree geografiche o di alcune Società deriva, pertanto, dalla scarsa significatività del fenomeno da rendicontare rispetto all’intero Gruppo o dall’impossibilità di raccogliere i dati con standard qualitativi soddisfacenti o in modo efficiente. Il perimetro di rendicontazione è progressivamente esteso di anno in anno, pertanto i nuovi indicatori possono prevedere per il primo anno di rendicontazione una limitazione geografica e/o settoriale che è tuttavia superata nel rendiconto dell’anno successivo. Dove applicabile, oltre agli indicatori core di performance sono stati adottati anche gli indicatori addizionali del GRI. Per le precisazioni appena fatte in alcuni casi sono stati inclusi nel perimetro di rendicontazione anche realtà non rientranti nel consolidamento di bilancio ma significative per l’impegno espresso dal Gruppo. Nella tabella che segue sono riportati gli indicatori di performance del GRI-G3 non oggetto di rendicontazione nel presente documento. L’esclusione di tali indicatori è dovuta alla non applicabilità degli stessi al particolare business del Gruppo oppure all’impossibilità, per ragioni meramente tecniche e/o procedurali, di garantire una ragionevole accuratezza del dato e/o dell’informazione richiesta. Indicatori GRI-G3 non rendicontati nel presente documento EC9 EN7 EN10 EN12 add add add core EN14 add EN15 add EN17 core EN19 core EN25 add SO1 core PR3 core PR4 add Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate. Iniziative volte alla riduzione del consumo dell’energia indiretta e riduzioni ottenute. Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata. Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette. Strategie, azioni attuate, piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità. Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell’organizzazione, suddivise per il livello di rischio di estinzione. Altre emissioni indirette di gas a effetto serra significative per peso. Emissioni di sostanze nocive per l’ozono per peso. Identità, dimensione, stato di salvaguardia e valore della biodiversità della fauna e della flora acquatica e dei relativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scarichi di acqua e dalle dispersioni provocate dall’organizzazione. Natura, obiettivo ed efficacia di qualsiasi programma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle operazioni su una determinata comunità, incluse le fasi di inizio di attività, di operatività e di dismissione. Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richiesti dalle procedure e percentuale di prodotti e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi. Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le informazioni e le etichettature dei prodotti/servizi. Di seguito alcune precisazioni relativamente ai dati e alle informazioni pubblicate nel presente documento: ■ per Settori del Gruppo si intendono: Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari, CNH-Case New Holland, Iveco, FPT Powertrain Technologies, Magneti Marelli, Teksid, Comau, Editoria e Comunicazione, Holdings e Diverse; ■ il Gruppo Fiat presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del Settore automotoristico. Tale scelta non ha consentito tuttavia la riclassificazione del conto economico secondo lo schema del valore aggiunto; ■ tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. I dati relativi agli impegni nella comunità sono ottenuti mediante un processo di elaborazione extracontabile e convertiti al cambio medio dell’esercizio; i dati relativi alla formazione dei dipendenti sono complessivamente presentati nell’apposito paragrafo dedicato alla formazione e sviluppo delle risorse umane. Maggior dettaglio di questi dati è presente anche in altre sezioni come la corporate governance e la salute e sicurezza sul posto di lavoro; ■ ai fini della comparazione degli indicatori di performance ambientale, sono stati presi in considerazione i principali siti produttivi del Gruppo Fiat nel mondo. Per sito produttivo si intende un’area produttiva sottoposta al controllo di un unico gestore. Tale definizione non necessariamente coincide con quella di stabilimento utilizzata ai fini del bilancio consolidato, quest’ultimo può, infatti, comprendere anche più siti produttivi. Inoltre alcuni siti produttivi non rientrano nel perimetro di consolidamento del bilancio, mentre sono considerati nel presente documento per i loro impatti ambientali; ■ con riferimento al perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale si evidenzia per il Settore CNH-Case New Holland la non inclusione per l’anno 2007 del sito brasiliano di Curitiba. Inoltre sempre con riferimento agli indicatori di performance ambientale, nel corso del 2007 CNHCase New Holland ha individuato alcuni errori relativamente all’anno di rendicontazione 2006. Tali errori, seppur di entità non significativa a livello di Gruppo, sono stati corretti nel presente documento e i relativi valori sono pertanto differenti rispetto a quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2006. Analoga considerazione va fatta anche per il Settore Teksid con riferimento al solo indicatore energetico. Di conseguenza i totali di Gruppo variano rispetto a quanto pubblicato lo scorso anno; ■ i dati presentati nella sezione ambientale relativamente agli indicatori EN51 e EN162 sono calcolati utilizzando una metodologia interna al Gruppo Fiat; ■ Informativa standard Parametri del report 27 ■ il Settore FPT Powertrain Technologies dal 1° gennaio 2006 raggruppa non solo le attività nel campo dei motori e dei cambi per automobili, di cui Fiat ha riacquistato il controllo a seguito dello scioglimento del Master Agreement con General Motors, ma anche le attività powertrain che sino al 31 dicembre 2005 erano incluse nel perimetro di Iveco. Tuttavia per ragioni di opportunità pratica legate alla finalità della rilevazione (es. indicatori di performance sociale), in alcuni casi i dati e le informazioni delle attività powertrain sono stati trattati nel perimetro del Settore Iveco. Tale casistica è opportunamente spiegata caso per caso mediante apposite note; ■ dal 1° gennaio 2007 le attività precedentemente costituenti il Settore Servizi sono confluite in Fiat Services S.p.A., Società inclusa nel raggruppamento Holdings e Diverse e destinata, con le sue controllate estere, a svolgere servizi professionali di tipo amministrativo per le altre Società del Gruppo. A partire da tale data il Settore Servizi non viene pertanto più rappresentato; ■ il Settore Fiat Auto dal 1° febbraio 2007 ha preso il nome di Fiat Group Automobiles, pertanto nel documento è utilizzata questa denominazione; ■ al fine di garantire un maggior allineamento con gli indicatori del GRI-G3 e superare i limiti della rilevazione proposta nelle precedenti edizioni del Rapporto di Sostenibilità, basata sul numero dei contenziosi (attivi, passivi, conclusi e pendenti), nel presente documento sono riportate le sentenze, i lodi arbitrali e i provvedimenti in genere emessi nel 2007 in via definitiva e che hanno visto le Società del Gruppo Fiat soccombenti (indicate come “condanne in via definitiva”). Si precisa, inoltre, che l’indicatore SO83 è stato accorpato all’indicatore PR94 e che gli stessi sono stati rilevati con riferimento alla responsabilità contrattuale; ■ la struttura dei titoli adottata nel presente documento rispecchia fedelmente la codifica degli indicatori del GRI-G3. Tuttavia i commenti in alcuni casi non coprono interamente le finalità degli indicatori, per le ragioni precedentemente spiegate, in altri casi, invece, forniscono informazioni aggiuntive. 28 Informativa standard Parametri del report Il presente Rapporto di Sostenibilità è stato oggetto di certificazione da parte della società SGS Italia S.p.A.5 che opera come organismo indipendente di verifica, prova, analisi e certificazione di beni, servizi e sistemi. Lo scopo della verifica è riportato nella lettera di seguito illustrata. Contatti Questa edizione del Rapporto di Sostenibilità è disponibile all’indirizzo: www.fiatgroup.com, informazioni e approfondimenti, nonché copie cartacee del Rapporto di Sostenibilità possono essere richiesti a: Fiat Group Communications -Via Nizza 250 - 10126 Torino tel. +39 011 00.63088 - [email protected] 1 Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza. 2 Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra per peso. 3 Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi o regolamenti. 4 Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi. 5 L’amministratore delegato di Fiat S.p.A., Sergio Marchionne è presidente di SGS S.A. Informativa standard Parametri del report 29 Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder Governance Il Gruppo Fiat aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane, edito nel marzo 2006, con le integrazioni e gli adeguamenti necessari per allineare il sistema di corporate governance ai vincoli normativi derivanti dalla quotazione presso il New York Stock Exchange (NYSE), cessata il 23 agosto 2007, e alle caratteristiche del Gruppo. In considerazione dei volumi estremamente limitati di contrattazione dei titoli Fiat presso il NYSE, inferiori allo 0,2 per cento dello scambiato giornaliero a livello mondiale, in data 3 agosto 2007 Fiat ha richiesto la cessazione della quotazione delle American Depositary Shares sul mercato statunitense e la conseguente deregistrazione dagli obblighi di informativa verso la Securities Exchange Commission. Delisting e deregistration sono divenuti effettivi rispettivamente il 23 agosto e il 22 novembre 2007. La cessazione della quotazione sul mercato statunitense non incide sulla strategia operativa di Fiat negli Stati Uniti né sull’impegno a mantenere elevati standard di corporate governance e di informativa finanziaria. Al fine di agevolare gli investitori in possesso di ADR, Fiat ha comunque mantenuto un programma di American Depositary Receipt facility di livello 1. In adempimento degli obblighi normativi viene annualmente redatta la “Relazione sulla Corporate Governance” che, oltre a fornire una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo, riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina e l’osservanza dei conseguenti impegni. La suddetta relazione, consultabile sul sito Internet www.fiatgroup.com area “Corporate Governance”, si compone di quattro sezioni: la prima contenente una descrizione della struttura di governance, la seconda evidenzia le informazioni sugli assetti proprietari, la terza che analizza l’attuazione delle previsioni derivanti dal Codice e la quarta che, oltre alle tabelle sintetiche ed ai documenti di corporate governance del Gruppo Fiat, contiene un prospetto nel quale le informazioni relative alle modalità di attuazione sono organizzate ed integrate in funzione dei contenuti di ciascun principio e criterio applicativo del Codice. Per tutte le informazioni relative alla struttura di governo si rinvia pertanto a tale documento. Fiat S.p.A. ha varato piani di stock option che hanno complessivamente interessato oltre 900 persone delle Società del Gruppo, italiane ed estere, aventi un ruolo di significativo impatto per le attività e la leadership esercitate. In particolare 30 Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder sono in essere nove piani di stock option che consentono l’acquisto di azioni Fiat ordinarie, deliberati da Fiat S.p.A. tra il 2000 ed il 2007, di cui uno esclusivamente attribuito all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., uno congiuntamente attribuito allo stesso Amministratore Delegato ed ai manager del Gruppo, tre esclusivamente attribuiti all’ex Presidente di Fiat S.p.A. Avv. Fresco, in carica sino al 28 febbraio 2003, ed ulteriori quattro attribuiti ai manager del Gruppo. Inoltre alcune Società controllate hanno in essere piani di stock option il cui esercizio consente l’acquisto delle proprie azioni ordinarie. Tra queste Ferrari S.p.A., che aveva attribuito al proprio Presidente, Avv. Luca Cordero di Montezemolo, opzioni per la sottoscrizione di 184.000 azioni Ferrari, di cui residuano n. 80.000 opzioni relative ad altrettante azioni di nuova emissione sottoscrivibili, subordinatamente all’avvenuta quotazione in Borsa delle azioni Ferrari, al prezzo di euro 175 per azione esercitabili sino al 31 dicembre 2010. Ampia informativa è presente nel fascicolo di Bilancio liberamente scaricabile dal sito www.fiatgroup.com. Codice di Condotta La consapevolezza della responsabilità del Gruppo Fiat che “per le dimensioni e l’estensione geografica delle sue attività, svolge un ruolo rilevante rispetto allo sviluppo economico e al benessere delle comunità in cui è presente” ha ispirato la stesura del Codice di Condotta, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ed entrato in vigore nel 2003 sostituendo il precedente Codice Etico del 1993. Il Codice di Condotta definisce i principi di condotta negli affari nonché gli impegni e le responsabilità dei dipendenti. Non trascura i risvolti sociali e ambientali che accompagnano le attività del Gruppo, unitamente alla considerazione dell’importanza di un approccio cooperativo con gli stakeholder. In Italia e in tutti i Paesi nei quali il Gruppo opera, si applica agli amministratori, ai sindaci, ai dipendenti, ai consulenti e ai partner. Tutti i dipendenti sono tenuti ad una rigorosa osservanza delle disposizioni del Codice che è parte integrante e sostanziale del contratto di lavoro. Qualsiasi violazione è pertanto assoggettata alle conseguenti misure disciplinari. Il Codice di Condotta è portato a conoscenza dei dipendenti di tutto il Gruppo mediante attività formative (vedere commento all’indicatore SO31) e informative. Oltre alle bacheche aziendali, 1 Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione dell’organizzazione. il portale di Gruppo dedica un’apposita sezione al Codice di Condotta corredandolo delle risposte alle domande più frequenti (FAQ) per aiutare i dipendenti a risolvere eventuali dubbi sul comportamento da tenere in determinate situazioni. In considerazione dell’importanza fondamentale che ha per il Gruppo la condivisione da parte dei suoi partner dei principi del Codice di Condotta, i fornitori sono selezionati secondo metodi adeguati ed oggettivi, prendendo in considerazione, oltre che qualità, innovazione, costi e servizi offerti, anche i valori enunciati nel Codice. Nel rispetto dell’autonomia di gestione dei rapporti con i rispettivi fornitori e partner, nel 2007 è continuata l’intensa attività di informazione sull’adozione da parte dei Settori del Gruppo del Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001, nonché del Codice di Condotta. I Settori del Gruppo hanno operato in Italia e all’estero per diffondere verso i propri fornitori i principi di comportamento previsti dal Codice di Condotta e con riferimento al perimetro Italia, dal Modello Organizzativo, prevedendo nella gran parte dei casi anche un’accettazione esplicita di tali principi, attraverso idonei obblighi contrattuali stabiliti nelle condizioni generali di appalto, di compravendita e negli ordini di acquisto. Sul fronte del monitoraggio del rispetto del Codice di Condotta si segnalano: l’applicazione della “Procedura Gestione Denunce” entrata in vigore nel 2005 e le verifiche dell’Internal Audit e dei Compliance Officer (CO) dei Settori del Gruppo. Nel 2007 sono state 57 le denunce che il Gruppo Fiat ha ricevuto in merito a presunte violazioni del Codice di Condotta da parte di propri dipendenti. Il 12 per cento dei casi segnalati ha comportato azioni disciplinari commisurate alla gravità della violazione e nel rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), nonché della legislazione in vigore nei singoli Paesi. Un altro 23 per cento ha generato azioni di rafforzamento del Sistema di Controllo Interno. Le violazioni del Codice di Condotta non conseguenti a denunce, rilevate in occasione di attività di verifica dell’Internal Audit o dei Compliance Officer dei Settori, hanno riguardato il comportamento di 112 dipendenti del Gruppo. A fronte della gravità di tali violazioni sono stati presi gli opportuni provvedimenti, nel rispetto del CCNL, nonché della legislazione in vigore nei singoli Paesi. Nella totalità dei casi si è trattato di azioni disciplinari. Nel corso del 2007 Fiat Revi ha effettuato, inoltre, 28 Business Ethics Audit. Violazioni del Codice di Condotta N.ro segnalazioni pervenute di cui violazioni accertate e sanzionate con azioni disciplinari di cui violazioni accertate che hanno determinato un’azione di rafforzamento del Sistema di Controllo Interno Dipendenti coinvolti in casi di violazioni accertate e non conseguenti a denunce Verifiche sull’ambiente di controllo Business Ethics Audit 2007 2006 2005 57 58 62 12% 21% 16% 23% 12% 16% 112 71 62 28 6 2 Le attività di monitoraggio sul Sistema di Controllo Interno, effettuate dal management e dall’Internal Audit con riferimento al processo di conformità al Sarbanes-Oxley Act, nonostante il delisting dal New York Stock Exchange (NYSE), sono state di fatto mantenute come attività di valutazione e monitoraggio del Sistema di Controllo Interno sul Financial Reporting (ICFR). Ciò anche al fine di supportare la certificazione da parte dell’amministratore delegato e dei dirigenti preposti, richiesta dalla Legge italiana 262 a partire dal 2007. L’approccio utilizzato (top down/risk based), basato sul COSO framework, è in linea con la normativa statunitense e le linee guida della Security Exchange Commission. Sia a livello di Gruppo che di Settore, i risultati delle attività ICFR sono periodicamente comunicate al top management e al Comitato Controllo Interno. Evoluzione del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.lgs. 231/2001 Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo di Fiat S.p.A. è stato aggiornato nel corso del 2007 successivamente alle analisi svolte per verificare la presenza di processi sensibili alle nuove disposizioni normative che hanno ampliato l’ambito di applicazione del D.lgs. 231/2001. Infatti, la legge 146 del 16 marzo 2006, che ha dato esecuzione alla convenzione ed ai protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato (convenzione di Palermo), ha esteso le previsioni del D.lgs. 231/2001 ai reati transnazionali. Successivamente, con l’entrata in vigore della L. 123 del 3 agosto 2007, che ha dettato nuove misure in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, la responsabilità degli enti è stata estesa anche ai reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose gravi o gravissime, commessi in violazione di norme di sicurezza e antinfortunistiche. Fiat S.p.A. ha definito le linee guida per tutte le Società del Gruppo ed ha diffuso il Modello mediante informativa diretta ai propri dipendenti. Un estratto del Modello è stato pubblicato in italiano e in inglese sul sito Internet di Gruppo www.fiatgroup.com, mentre sul portale intranet è stato inserito nella sua versione integrale unitamente alle linee guida. Coinvolgimento degli stakeholder Il Codice di Condotta del Gruppo Fiat riconosce l’importanza del coinvolgimento degli stakeholder. I dipendenti del Gruppo Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder 31 sono, infatti, tenuti a intrattenere e sviluppare rapporti con tutte le categorie di soggetti interessati agendo in buona fede, con lealtà, correttezza, trasparenza e con il dovuto rispetto per i valori fondamentali del Gruppo. Fiat desidera, inoltre, preservare la fiducia del pubblico riguardo l’integrità delle sue attività attraverso segnalazioni e confronti aperti con altri soggetti, allo scopo di migliorare la conoscenza delle tematiche interne ed esterne in termini di salute, sicurezza e ambiente correlate alle sue attività. Sempre il Codice definisce stakeholder ossia soggetto interessato, un individuo, una comunità o un’organizzazione che influisce sulle operazioni di una o più Società del Gruppo o ne subisce le ripercussioni. I soggetti interessati possono essere interni (dipendenti) o esterni (clienti, fornitori, azionisti, comunità locale eccetera). Sulla base di tale definizione l’identificazione degli stakeholder e dei loro relativi interessi varia in funzione dei mutamenti quotidiani dell’operatività del Gruppo. Appositi uffici sono dedicati al confronto e al dialogo con specifiche categorie di stakeholder: gli investitori, i clienti, i fornitori, i dipendenti, la comunità in generale, le Istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie, i sindacati, i giornalisti eccetera. Numerose e continue nel tempo le iniziative di coinvolgimento degli stakeholder, brevemente descritte. Nel mese di novembre al Palavela di Torino si è tenuta la ‘Suppplier Conference 2007’. Per i rappresentanti delle funzioni acquisti dei diversi Settori (Fiat Group Automobiles, CNH-Case New Holland, Iveco e FPT Powertrain Technologies) è stata la prima occasione per presentarsi uniti di fronte a circa 2.000 fornitori arrivati da tutto il mondo in rappresentanza di 1.200 aziende: dall’Europa agli Stati Uniti, dalla Turchia al Brasile e al Giappone. Nell’ottica di lavorare con i fornitori per creare un competitore mondiale, il Gruppo ha illustrato le performance, i prodotti e gli obiettivi per stabilire i punti di convergenza nello sviluppo futuro. La Fiat, come ha sottolineato il suo amministratore delegato, è il prodotto della qualità e delle capacità non solo delle persone che lavorano nel Gruppo, ma anche di quelle che lavorano con il Gruppo. Fiat intende diventare un gruppo internazionale e il nuovo rapporto che vuole creare con i fornitori è parte integrante di questo cambiamento: passare da un approccio di “global sourcing” 32 Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder ad un rapporto di partnership a medio e lungo termine. Questo permetterà alla Fiat di realizzare obiettivi importanti in termini di qualità, di ottimizzazione della logistica e di riduzione di costi e sinergie in tutti i Settori e darà ai fornitori una visibilità maggiore degli obiettivi del Gruppo e più stabilità imprenditoriale nel medio e lungo termine. Numerose anche le convention dei marchi CNH con i propri dealer in occasione del lancio di nuovi prodotti o per festeggiare i volumi o l’anniversario di alcuni siti, come i 60 anni di St.Valentin, quartier generale di Case IH Agriculture in Europa. Lo stesso sito ha ospitato a febbraio il lancio del trattore Case IH Puma con la partecipazione di oltre 1.000 concessionari europei. Circa 3.500 clienti provenienti da tutta Italia e 900 dipendenti con le loro famiglie, hanno partecipato allo speciale Porte Aperte che si è tenuto a maggio presso lo stabilimento di eccellenza New Holland Agriculture di Jesi per festeggiare la produzione del 500millesimo trattore. In giugno Case Construction ha invitato a Valencia oltre 750 clienti, concessionari e giornalisti offrendo loro l’opportunità di scoprire i nuovi prodotti del marchio. New Holland Construction ha organizzato la competizione europea New Holland Grand Prix per gli operatori delle macchine movimento terra, con la finale internazionale che si è svolta a Balocco in Italia. Sono proseguite anche nel 2007 le istituzionali iniziative di coinvolgimento dei dipendenti come i “family day” e il “Natale bimbi”. Meritano inoltre di essere segnale alcune particolari iniziative. A Torino è stato aperto il “Mirafiori Baby”, l’asilo nido che può ospitare fino a 75 bambini dai tre mesi ai tre anni. Ha una superficie di mille metri quadrati, con un’area giochi esterna di 400 metri quadrati. Il progetto educativo è stato sviluppato da Fiat in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e la supervisione dei Servizi Educativi del Comune. Sempre a Mirafiori è stato aperto il Ristoart, la mensa aziendale degli Enti Centrali. Cinque le sale arredate con quadri di artisti appartenenti ad alcune delle più importanti scuole contemporanee. L’apertura di Ristoart fa parte del Progetto Benessere, un’iniziativa molto più ampia che prevede la riqualificazione del comprensorio di Mirafiori. Interessa le mense aziendali ma anche spogliatoi, corridoi, aree di relax. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita che i dipendenti trascorrono in Azienda. Vanno anche in questa direzione le nuove sistemazioni degli uffici in base al marchio di appartenenza, il restilyng dell’atrio principale e ovviamente l’apertura del nido. Da segnalare inoltre il programma “Avanti e Veloci” di Fiat Group Automobiles. Un progetto nato con l’obiettivo di far comprendere come la necessità di un cambiamento culturale immediato fosse una condizione indispensabile per la sopravvivenza dell’azienda e per far crescere leader capaci di proporsi come agenti del cambiamento. Il programma si articola su 16 principi: otto riguardano la capacità di guidare il cambiamento (Leading change) e otto quella di guidare le persone (Leading people). Il programma opera mediante progetti di miglioramento (i cantieri) e condividendo esperienze e informazioni tramite un portale dedicato. Sempre Fiat Group Automobiles nel 2007 ha dedicato ai temi dell’ambiente, della salute e della sicurezza un nuovo portale intranet, con l'obiettivo di diffondere con tempestività ed efficacia al personale la conoscenza su specifici temi di rilevanza aziendale in tema di sostenibilità. Energia, ecologia, sicurezza, ergonomia e facility management, sono integrati in un unico strumento di lavoro, in accordo con la politica ambientale di Gruppo, in ottica ISO14001, WCM e in continuità col sistema Cosene realizzato già nel 1999. Il portale è diviso in aree trasversali, tra le quali si evidenziano gli standard tecnici, le procedure e i dati. È presente la normativa di settore, i rapporti di sostenibilità sia di Fiat Group sia dei principali competitor e le informazioni sulle certificazioni ambientali. Iveco ha avviato una campagna di comunicazione e di cambiamento verso i dipendenti con il nome “Iveco is You”. L’iniziativa risponde alle esigenze, che i dipendenti hanno evidenziato in una survey condotta in tutte le sedi Iveco nel mondo, di essere maggiormente aggiornati su strategie, risultati e obiettivi aziendali. Obiettivo di “Iveco is You” è non solo aumentare il livello di informazione attraverso nuovi e più efficaci strumenti di comunicazione, ma soprattutto incrementare il senso di appartenenza e il coinvolgimento attraverso attività finalizzate al miglioramento della qualità della vita in azienda. Tante le iniziative che fanno capo a “Iveco is You”: la nuova release di e-portal (la piattaforma di comunicazione interna online), Iveco news, gli Iveco day, la riqualificazione degli ambienti di lavoro, l’attivazione di servizi finalizzati al benessere e al concetto di “work&life balance”. Nella sede di Corbetta a Milano, Magneti Marelli ha lanciato la Corporate TV. Un servizio che opera tramite gli schermi posizionati nel ristorante aziendale e diretto alle persone che lavorano in azienda. Risponde a due esigenze principali. Informare su ciò che accade nel mondo esterno, trasmettendo principalmente notiziari, e su ciò che accade in azienda, chi vi lavora e quali prodotti vengono sviluppati dalle differenti linee di business. Con molteplici format e contenuti inediti, ogni giorno "MMTV" coinvolge e crea senso d’appartenenza, comunicando gli eventi più importanti che coinvolgono l'azienda e il Gruppo Fiat. Più in generale, il Gruppo Fiat è particolarmente attivo in favore di alcune associazioni interne, operanti soprattutto in Italia, per le cui attività nel 2007 sono stati investiti poco più di 2.400.000 euro. Tra queste: ■ UGAF, l’associazione che raggruppa i seniores delle Aziende Fiat, di cui fanno parte oltre 90 mila dipendenti ed ex dipendenti italiani con almeno 25 anni di anzianità aziendale; ■ GDF, il Gruppo Dirigenti Fiat, associazione che rappresenta i dirigenti in servizio e in pensione, con oltre tremila iscritti nel mondo; ■ Ex Allievi Fiat, che conta oltre 3 mila iscritti. Ne fanno parte coloro che hanno vissuto l’esperienza della Scuola Allievi aziendale; ■ Cedas, Centri di Attività Sociali, con oltre 80 mila iscritti in tutta Italia, è l’organismo associativo che ha lo scopo di promuovere e coordinare iniziative ed attività culturali, ricreative e sportive per l’impiego del tempo libero dei dipendenti del Gruppo Fiat, di loro familiari e aggregati. In Italia il Gruppo Fiat offre ai figli dei dipendenti, di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, la possibilità di trascorrere due settimane presso centri di vacanza, soggiorni marini e montani, nel periodo che va dalla metà di giugno alla metà di agosto. Nel 2007 i ragazzi che hanno soggiornato presso i centri di vacanza sono stati più di 1.600, per una spesa dell’Azienda superiore a 1.400.000 euro. All’estero, soggiorni di vacanza e iniziative analoghe vengono organizzate nei Paesi del Mercosur, nella Repubblica Ceca e in Polonia. Nel corso del 2007, oltre 15 mila ragazzi hanno usufruito di queste iniziative con un contributo della Azienda pari a 784 mila euro. Attiva con varie denominazioni fin dal 1922, Sisport Fiat è la Società sportiva del Gruppo. I Centri Sisport, situati nel territorio torinese, si estendono su una superficie di circa 300 mila metri quadrati. Nel 2007 hanno contato oltre 500 mila presenze. A livello nazionale, Sisport Fiat organizza sin dal 1928 il Trofeo Agnelli, competizione articolata in diverse discipline sportive fra tutti gli enti e gli stabilimenti italiani del Gruppo. L’edizione del 2007 ha visto la partecipazione di quasi tremila persone per un numero complessivo di quasi settemila presenze alle diverse gare del Trofeo. Nel 2007 le Società del Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder 33 Gruppo hanno sostenuto l’attività sportiva di circa 28.000 dipendenti operanti nell’area di Torino, con un contributo superiore a 3.300.000 euro. Presso le altre sedi italiane del Gruppo le attività sportive e ricreative sono sostenute economicamente dalle singole Società mediante accordi con centri sportivi, organizzazione di tornei, partecipazione al Trofeo Agnelli, competizioni sportive, manifestazioni, iscrizioni a club sportivi. Oltre a queste iniziative, sono stati avviati in alcuni Settori del Gruppo i Progetti Benessere orientati all’avviamento allo sport dei figli dei dipendenti. Per queste attività alle quali hanno partecipato oltre 50 mila persone, il contributo delle Società del Gruppo è stato superiore a 1.700.000 euro. Anche nei principali Paesi nei quali è presente il Gruppo Fiat sono organizzate e sostenute economicamente attività sportive e ricreative. Nel corso del 2007 oltre 50 mila dipendenti e loro familiari hanno partecipato a queste iniziative con un costo per l’azienda di 2.880.000 euro. Il Gruppo Fiat partecipa, sia in Italia che all’estero, all’attività di Associazioni che si occupano dei temi che riguardano, direttamente o indirettamente, il settore automotive. A livello internazionale Fiat è socio fondatore di ACEA (Association des Constructeurs Europeen d’Automobiles), con sede a Bruxelles, che raggruppa i 13 costruttori europei di autovetture, veicoli commerciali e industriali. Tra le molteplici attività di ACEA si possono citare la partecipazione al processo legislativo comunitario di settore attraverso la definizione delle posizioni comuni, il monitoraggio studio e analisi dei temi più rilevanti (economici, ambientali, tecnico-commerciali, fiscali), l’informazione su tali tematiche sia ai propri membri che al pubblico, il mantenimento e lo sviluppo dei contatti con le Associazioni, anche di altre aree mondiali (principalmente USA, Giappone e Corea). Fiat è inoltre membro di EUCAR (European Council for Automotive R&D), creato dai costruttori per rappresentare gli interessi dell’industria automobilistica nel campo della ricerca, nelle aree di comune interesse: sicurezza, ambiente, energia, mobilità e trasporti. Nel contesto europeo Fiat è membro, tra le altre, delle seguenti associazioni: ■ ECG (European Car-transport Group of Interest), che raggruppa le 54 società europee di logistica; ■ EIRMA (European Industrial Research Management Association), che ha l’obiettivo di migliorare l’innovazione attraverso attività di ricerca e sviluppo maggiormente orientate al mercato; ■ ENGVA (European Natural Gas Vehicle Association), per lo sviluppo dei veicoli a gas naturale in Europa; ■ ERT (European Roundtable of Industrialists), il cui obiettivo è di promuovere la competitività e la crescita dell’economia in Europa; ■ ERTICO (European Road Transport Telematica Implementation), che ha il compito di studiare e favorire la diffusione della telematica per la soluzione dei problemi del traffico e della sicurezza; ■ EUROMOT (European Association of Internal Combustion Engine Manufacturers), l’organizzazione mondiale degli operatori del trasporto su mezzi pesanti e autobus; ■ SAE International (Society of Automotive Engineers), 34 Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder la principale organizzazione dedicata allo sviluppo dei sistemi di mobilità nel mondo. A livello nazionale Fiat è membro di ANFIA (Associazione Filiera Industria Automobilistica), che raggruppa le imprese italiane di automobili, veicoli industriali, autobus, carrozzerie e componenti per auto. ANFIA è nata per rappresentare le industrie associate presso le istituzioni pubbliche e private, al fine di instaurare un dialogo su tutte le problematiche (tecniche, economiche, fiscali, legislative, statistiche e di qualità) inerenti la mobilità ed il trasporto di persone e merci. Tra le altre partecipazioni ad associazioni nazionali, particolarmente rilevante il contributo di Fiat a UNI, Ente nazionale italiano di unificazione e CUNA, Commissione tecnica di Unificazione dell’autoveicolo. Si tratta degli Enti che, sia a livello italiano che internazionale, operano per la definizione degli standard del prodotto automobile, in tal modo promuovendo l’armonizzazione tecnica a livello globale e contribuendo in maniera fondamentale al rafforzamento della sicurezza stradale e al rispetto dell’ambiente. Tra le altre numerose associazioni italiane possono essere citate: AICQ (Associazione Italiana per la Cultura della Qualità), AILOG (Associazione Italiana di Logistica), AIPnD, (Associazione Italiana prove non Distruttive), ASSONIME (Associazione Italiana fra le Società per Azioni), ATA (Associazione Tecnica dell’Automobile), CSAO (Centro Sicurezza Applicata all’Organizzazione) e UPA (Utenti Pubblicità Associati). Si segnala inoltre che Fiat, attraverso le Unioni Industriali territoriali e le associazioni di rappresentanza del settore, partecipa all’attività di Confindustria, la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia. Il Gruppo Fiat sostiene attivamente l’attività dell’Italian Aspen Institute, degli Amici dell’Accademia dei Lincei e dell’Associazione Guido Carli. In ambito nazionale Fiat partecipa al “CSR Manager Network Italia” promosso da ISVI, Istituto per i valori di Impresa e ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Con l’obiettivo di promuovere la responsabilità sociale nel contesto economico italiano, il CSR Manager Network Italia risponde all’esigenza di creare un tavolo di lavoro in cui gli operatori possano confrontare analiticamente le proprie esperienze, identificare le vie di miglioramento e di innovazione, conoscere le esperienze più evolute in Italia e all’estero e disporre di un organo di rappresentanza nei confronti del mondo politico, delle rappresentanze imprenditoriali e sindacali, del mondo associativo e del non profit, in grado di prendere la parola nel dibattito nazionale e internazionale. Per la stesura di questo documento non è stata intrapresa alcuna azione diretta di coinvolgimento degli stakeholder. Le loro istanze raccolte in corso d’anno tramite vari strumenti, comprese le richieste strutturate degli investitori, sono state considerate ai fini della rappresentazione degli indicatori di performance. Modalità di gestione e indicatori di performance Gli indicatori illustrati in ogni sezione che segue sono ottenuti a partire da una metodologia di raccolta dei dati e delle informazioni, elaborata congiuntamente da Fiat S.p.A. e dai referenti per area di rendicontazione presso tutti i Settori del Gruppo. Alcuni dati/informazioni sono gestiti direttamente a livello centrale, in particolare per le tematiche trasversali e di carattere non operativo, altri più legati al processo di produzione, sono raccolti presso tutte le Società del Gruppo nel mondo. In particolare, all’interno delle diverse strutture e famiglie professionali sono individuati i responsabili della raccolta, verifica ed elaborazione degli indicatori di competenza. Il consolidamento dei risultati avviene a livello di Settore e successivamente a livello di Gruppo, così da garantire l’autorizzazione del dato stesso. A livello Gruppo il consolidamento dei dati e la selezione delle informazioni avviene nell’ambito della funzione “Comunicazione” di Fiat S.p.A., cui compete il coordinamento dell’intero processo di raccolta dei dati e delle informazioni di carattere qualitativo. il presente documento è stato portato all’attenzione del Goup Executive Council. Il Comitato Controllo Interno di Fiat S.p.A. è informato con periodicità semestrale sul processo di rendicontazione Triple Bottom Line (TBL), in occasione della relazione semestrale del preposto al sistema di controllo interno di Fiat S.p.A. Informativa standard Modalità di gestione e indicatori di performance 35 Saper distinguere il movimento che proviene dalla cupidigia dal movimento che proviene dai principi, combattere l’uno e assecondare l’altro qui sta il genio e la virtù dei grandi rivoluzionari. Victor Hugo Indicatori di performance economica 38 Perfomance economica 44 Presenza sul mercato 45 Impatti economici indiretti Performance economica EC1 (core) Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti, pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica Amministrazione. Come riportato nella sezione “Parametri del report”, il Gruppo Fiat presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del Settore automotoristico. Tale scelta non ha consentito tuttavia la riclassificazione del conto economico secondo lo schema del valore aggiunto. Sono pertanto riportati nelle tabelle che seguono i principali risultati economici, patrimoniali e finanziari raggiunti dal Gruppo nel 2007. Sintesi dei risultati Con ricavi di quasi 59 miliardi di euro (in aumento del 12,9 per cento rispetto al 2006) Fiat Group ha chiuso l’anno con un risultato della gestione ordinaria di 3,2 miliardi di euro, ben oltre gli obiettivi prefissati e in crescita di circa il 66 per cento rispetto al 2006, grazie al contributo di tutti i principali Settori. Il margine sui ricavi è quindi salito al 5,5 per cento dal 3,8 per cento del 2006, con i business dell’Automobile che hanno più che raddoppiato il risultato della gestione ordinaria a 1,1 miliardi di euro, CNH a 1 miliardo di euro (+34,3 per cento; + 46,7 per cento in dollari) e Iveco a 0,8 miliardi di euro (+ 48,9 per cento). Il risultato netto, pari a 2,1 miliardi di euro, è in aumento del 78,5 per cento rispetto al 2006 e consente al Consiglio di proporre il pagamento di un dividendo complessivo, per le diverse categorie di azioni, pari a 523 milioni di euro. Nel 2007 il Gruppo ha azzerato l’indebitamento netto industriale e ha chiuso l’anno con una disponibilità netta di 0,4 miliardi di euro. Confermati gli obiettivi di Gruppo per il 2008, con ricavi e disponibilità nette industriali riviste al rialzo. 38 Indicatori di performance Indicatori di performance economica Ricavi (in milioni di euro) 58.529 51.832 46.544 2007 2006 2005 Risultato della gestione ordinaria (in milioni di euro) 3.233 1.951 1.000 2007 2006 2005 (Indebitamento)/Disponibilità nette (in milioni di euro) (10.423) 355 2007 (11.836) 2006 (1.773) 2005 (18.523) (3.219) 0 Gruppo Fiat Attività Industriali Highlights (in milioni di euro) Ricavi netti Risultato della gestione ordinaria Risultato Operativo Risultato ante imposte Risultato netto dell’esercizio Attribuibile a: - Gruppo - Azionisti terzi Risultato base per azione ordinaria e privilegiata (in euro) Risultato base per azione di risparmio (in euro) Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata (in euro) Risultato diluito per azione di risparmio (in euro) Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali di cui: Costi di sviluppo capitalizzati Spesa in Ricerca e sviluppo Totale Attivo (Indebitamento)/Disponibilità nette di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali Patrimonio netto del Gruppo e dei terzi Patrimonio netto di competenza del Gruppo Dipendenti a fine periodo (numero) 1 2 2007 2006 2005 58.529 3.233 3.152 2.773 2.054 51.832 1.951 2.061 1.641 1.151 46.544 1.000 2.215 2.264 1.420 1.953 101 1,537 1,692 1,526 1,681 3.985 932 1.741 60.136 (10.423) 355 11.279 10.606 185.227 1.065 86 0,789 1,564 0,788 1,563 3.789 813 1.591 58.404 (11.836) (1.773) 10.036 9.362 172.012 1.331 89 1,250 1,250 1,250 1,250 3.052 656 1.558 62.454 (18.523) (3.219) 9.413 8.681 173.695 1 Include i costi per Ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio. 2 Il Totale Attivo al 31 dicembre 2006 differisce da quello pubblicato in precedenza per effetto di una riclassifica di 101 milioni di euro. Andamento economico del Gruppo (in milioni di euro) Ricavi netti Costo del venduto Spese generali, amministrative e di vendita Costi di ricerca e sviluppo Altri proventi (oneri) Risultato della gestione ordinaria Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni Oneri di ristrutturazione Altri proventi (oneri) atipici Risultato operativo Proventi (oneri) finanziari Risultato partecipazioni - Risultato netto delle Società valutate con il metodo del patrimonio netto - Altri proventi ed oneri derivanti dalla gestione di partecipazioni Risultato ante imposte Imposte Risultato delle Attività in continuità Risultato attività cessate Risultato netto dell’esercizio Attribuibile a: Gruppo Azionisti terzi 2007 2006 58.529 48.924 4.924 1.536 88 3.233 190 105 (166) 3.152 (564) 185 210 (25) 2.773 719 2.054 – 2.054 51.832 43.888 4.697 1.401 105 1.951 607 450 (47) 2.061 (576) 156 125 31 1.641 490 1.151 – 1.151 1.953 101 1.065 86 Indicatori di performance Indicatori di performance economica 39 Iniziative in favore delle Comunità Paralimpiadi che hanno visto un grosso coinvolgimento del Gruppo per le risorse economiche e professionali impegnate. Il Gruppo Fiat, consapevole delle responsabilità che derivano dalle sue attività nei confronti dello sviluppo economico e sociale dei Paesi in cui opera, sostiene le comunità ove sono dislocate le unità produttive, sia direttamente sia attraverso collaborazioni con le istituzioni locali e partnership con le associazioni e organizzazioni non profit. Nel 2007 l’impegno del Gruppo verso la comunità ammonta a euro 34.115.4001, pari all’1,7 per cento del risultato netto dell’esercizio 2007. Si precisa che il 2006 è stato caratterizzato da eventi di carattere straordinario come le Olimpiadi e le 1 Dato ottenuto mediante un processo di raccolta ed elaborazione extracontabile. Alcuni valori sono il risultato di stime. La rilevazione non comprende le iniziative a favore dei dipendenti o di loro familiari e non considera le iniziative che, per i soggetti coinvolti, hanno come unica finalità la brand image. Tra queste, le sponsorizzazioni di Iveco, CNH-Case New Holland e Fiat rispettivamente alla squadra nazionale di rugby neozelandese, All Blacks; alla squadra di calcio italiana, Juventus e alla Yamaha del MotoGP. I valori si riferiscono a tutte le Società del Gruppo Fiat nel mondo. Forme di impegno verso la comunità classificate secondo il modello del London Benchmarking Group Valori in Euro Liberalità Investimenti nella comunità Iniziative commerciali a impatto sociale Iniziative di business socialmente sostenibili Totale 2007 2006 2005 7.779.600 18.058.000 6.486.300 9.805.700 4.361.300 5.684.800 7.337.400 25.508.300 5.082.700 940.400 34.115.400 2.521.000 44.321.300 1.643.800 16.772.600 Gran parte di tali interventi ha riguardato il Brasile in cui il Gruppo opera da tempo con progetti che mirano a ridurre il disagio sociale. Nel complesso, le numerose iniziative realizzate hanno variamente coperto differenti aree di intervento, come i progetti a carattere sociale sul territorio, gli interventi di cooperazione internazionale, le sponsorizzazioni per la promozione dell'arte, della cultura e dell’istruzione, le attività parrocchiali e religiose, la ricerca scientifica e il sistema sanitario, le iniziative e gli eventi in campo ambientale e in materia di sicurezza. Il 37 per cento del valore delle iniziative ha riguardato forme di sostegno in denaro o in natura direttamente erogate dal Gruppo oppure tramite fondazioni e associazioni non-profit, per la realizzazione di importanti progetti di solidarietà sociale. Tra questi la costruzione di case per i meno abbienti, il sostegno alle ragazze madri e le iniziative per favorire l’impiego in aree di disagio sociale, la costruzione di scuole 42 Indicatori di performance Indicatori di performance economica erogazioni liberali senza obbligo di controprestazione spese e investimenti con carattere di continuità, per iniziative a favore del territorio dove si hanno sede e impianti spese e investimenti per iniziative sociali che servono a promuovere iniziative commerciali spese e investimenti per iniziative di business ad alto valore sociale o di centri sportivi e il sostegno a vario titolo rivolto ai bambini. Il 13 per cento ha riguardato invece le sponsorizzazioni di iniziative per la promozione dell’arte e della cultura, in tutte le sue forme. Il 13 per cento è stato destinato ad attività parrocchiali e religiose in particolare sotto forma di donazioni di terreni e fabbricati. Il 12 per cento ha sostenuto l’educazione e istruzione, prevalentemente tramite i numerosi accordi con le Università e gli Istituti di istruzione nel mondo. Altre iniziative hanno riguardato l’ambiente e la sicurezza, rispettivamente tramite la partecipazione del Gruppo a fiere e convegni che hanno promosso una mobilità sostenibile e le iniziative di educazione stradale e di sicurezza in particolari contesti, come le fattorie americane, quest’ultima rivolta in particolare ai bambini. La ricerca scientifica ha sostenuto la lotta contro il cancro, le leucemie, la distrofia muscolare, la sclerosi multipla e la sindrome di Down. Distribuzione delle iniziative a favore della comunità realizzate nel 2007 Interventi sociali sul territorio 37% Attività sportive 15% Promozione dell’arte e della cultura 13% Attività parrocchiali e religiose 13% Educazione e istruzione 12% Iniziative e eventi in campo ambientale e in materia di sicurezza 3% Ricerca scientifica e sistema sanitario 3% Interventi di cooperazione internazionale 2% Altro 2 % EC2 (core) Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività dell’organizzazione dovuti ai cambiamenti climatici. Con il termine cambiamenti climatici si intendono le variazioni a livello globale del clima della Terra. Tali cambiamenti sono attribuiti sia a cause naturali sia all'azione dell'uomo, quali le emissioni di gas ad effetto serra derivanti ad esempio dalle industrie e dai mezzi di trasporto. Ne consegue un’attenzione sempre crescente verso il principale dei gas ad effetto serra, l’anidride carbonica (CO2), da parte dell’opinione pubblica, degli enti normativi e delle istituzioni nazionali, comunitarie e internazionali. Il Gruppo Fiat è consapevole di condurre attività che per la loro tipologia ed estensione geografica possono avere rilevanti implicazioni di natura ambientale, compreso l’impatto sui cambiamenti climatici. Ed è altrettanto consapevole dei rischi che tali cambiamenti climatici producono a loro volta sulle proprie attività. Vincoli normativi attuali e futuri, mutamenti nelle scelte dei consumatori attenti ai costi di gestione di un’auto e sensibili ai temi dell’ambiente non possono non avere impatti sui processi produttivi e sui prodotti del Gruppo Fiat. Numerose sono, infatti, le iniziative che il Gruppo ha avviato in tal senso proprio sui processi produttivi e sulle innovazioni di prodotto, meglio descritte negli appositi indicatori di performance ambientale. Anche grazie a tali iniziative, secondo uno studio indipendente il Gruppo Fiat, compresi i marchi Ferrari, Maserati e Alfa Romeo, si posiziona tra i migliori costruttori di automobili per emissioni di CO2 nel 2006. A prescindere comunque da quelle che saranno le decisioni in sede europea e indipendentemente da cosa faranno gli altri costruttori, Fiat è impegnata a raggiungere, entro il 2012, il più basso livello medio ponderato di emissioni di CO2 per le auto di gamma Fiat rispetto ai concorrenti. Già nel 2007 il 23 per cento delle vetture Fiat vendute nell’Unione Europea presentava emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km ed il 67 per cento inferiori o uguali a 140 g/km. EC3 (core) Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico (benefit plan obligations). Quasi il 60 per cento delle Aziende del Gruppo prevede piani di pensione integrativi. Sono stati implementati in tutti quei Paesi il cui sistema previdenziale pubblico e la legislazione locale ne consentono l’introduzione. Come politica, il Gruppo privilegia i piani a contribuzione definita, ma sono presenti piani a beneficio definito, quando gli stessi sono lo standard di mercato ovvero erano già presenti al momento dell’acquisizione dell’Azienda da parte del Gruppo Fiat. I piani a beneficio definito riguardano sostanzialmente i Paesi anglosassoni e in particolare Gran Bretagna e USA. EC4 (core) Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione. Nell’utilizzo di fondi pubblici, il Gruppo Fiat ha sempre agito nel quadro delle politiche di sviluppo territoriale, contribuendo a far crescere l’apparato scientifico tecnologico e il tessuto imprenditoriale nelle cosiddette “aree depresse o a declino industriale” ed ha operato con coerenza nella realizzazione dei programmi, rispettando gli obblighi di legge e le discipline comunitarie e raggiungendo gli obiettivi previsti dagli strumenti agevolativi. Il Gruppo Fiat gestisce a livello centrale il processo di definizione e coordinamento dei progetti presentati dalle diverse Società del Gruppo per il finanziamento. Nel corso del 2007 un impegno significativo è stato rivolto ai programmi di ricerca e sviluppo, per i quali il Gruppo Fiat ha sostenuto spese a livello consolidato pari a 1.741 milioni di euro. Per le attività scientificamente più rilevanti sono state richieste alle amministrazioni pubbliche le coperture finanziarie previste dalle normative in materia. A fronte di progetti pluriennali di ricerca e innovazione, approvati dalle istituzioni italiane ed europee, sono stati, infatti, erogati finanziamenti agevolati per 14 milioni di euro e contributi alla spesa per 30 milioni di euro. Indicatori di performance Indicatori di performance economica 43 (in milioni di euro) Spesa del Gruppo Fiat in ricerca e sviluppo Finanziamenti e contributi erogati 1.7411 1.591 1.558 442 81 70 2007 2006 2005 1 Include i costi per ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio. 2 Include i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati, sono esclusi i contributi in conto interessi. Per i progetti nelle aree depresse e a declino industriale sono stati erogati, inoltre, contributi alla spesa pari a 24 milioni di euro. Tali agevolazioni si riferiscono interamente a progetti realizzati in Italia dai Settori Iveco, FPT Powertrain Technologies e Fiat Group Automobiles. Per quanto riguarda i progetti al di fuori dell’Europa, nel 2007 il Gruppo Fiat ha ricevuto finanziamenti agevolati in Brasile per 392 milioni di euro e principalmente dal Banco Nacional De Desenvolvimento Economico e Social (BNDES) e dal Banco De Desenvolvimento de MINAS GERAIS. Tali agevolazioni sono destinate a sostenere principalmente gli investimenti in attivo fisso e le attività dei Settori Fiat Group Automobiles, CNH-Case New Holland e Iveco e di altri Settori che operano nel paese (Teksid e Magneti Marelli). Presenza sul mercato EC5 (add) Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significative. Nei Paesi dell’Unione Europea il salario minimo, se non è definito per legge, viene definito nell’ambito della contrattazione collettiva, generalmente a livello di settore nazionale (come ad esempio in Italia) o regionale (come ad esempio in Germania). Tra i Paesi in cui il salario minimo è definito con la contrattazione collettiva, sono inclusi l’Italia, dove la presenza del Gruppo è particolarmente significativa (42 per cento del totale organico), la Germania che occupa il 3,6 per cento dei dipendenti del Gruppo ed altri Paesi in cui la presenza del Gruppo è di minore rilievo quali l’Austria e la 44 Indicatori di performance Indicatori di performance economica Svizzera (ciascuno 0,4 per cento) e la Danimarca (0,1 per cento). In Italia la retribuzione dei neoassunti nel Gruppo Fiat è superiore ai minimi salariali per categoria definiti nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti. Ciò è anche dovuto alle componenti retributive originate dall’accordo integrativo stipulato tra il Gruppo Fiat e le Organizzazioni Sindacali (ultimo rinnovo a giugno 2006). L’accordo integrativo Fiat si applica a circa 75.000 dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia ed è stipulato da Fiat S.p.A. in nome e per conto delle varie Società del Gruppo. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di Settore non prevede l’obbligo di negoziazione integrativa a livello aziendale, disponendo, tuttavia, un’erogazione fissa mensile, per i lavoratori delle aziende prive di contrattazione di secondo livello. L’accordo di Gruppo definisce (oltre alcuni aspetti normativi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dal Contratto Nazionale di Categoria) indicatori, regole applicative ed importi del premio di risultato (premio annuale di carattere variabile in relazione al raggiungimento di obiettivi economici e/o produttivi predefiniti). Gli importi sono liquidati, in parte, tramite un’erogazione mensile fissa superiore a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore per le aziende che non abbiano stipulato un accordo integrativo. Al di fuori dell’Unione Europea, nei due Paesi di maggiore interesse del Gruppo, Brasile (circa 20 per cento dell’organico) e USA (5,4 per cento dell’organico) sono previsti minimi salariale definiti dalla legge. In generale, in entrambi i Paesi la retribuzione dei neo assunti è superiore a questi minimi. EC6 (core) Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative più significative. Come riportato nell’indicatore EN1, l’86 per cento del fatturato di acquisto dei materiali diretti è effettuato tramite organizzazioni di acquisto presenti in Europa e Nord America, il rimanente in America Latina, dove il Gruppo Fiat ha una forte presenza. L’attenzione ai Paesi cosiddetti a basso costo, dimostrata dalle numerose alleanze che il Gruppo ha stretto negli ultimi tre anni, ha fatto crescere il numero di fornitori provenienti da tali aree geografiche, sia come nuovi fornitori, sia come fornitori già esistenti ma delocalizzati in tali aree. Oltre alle ragioni di carattere meramente economico che hanno guidato tali scelte, va sottolineato il lavoro che il Gruppo sta portando avanti per far crescere la qualità delle forniture “locali” al livello degli standard europei. EC7 (core) Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l’attività e percentuale dei senior manager assunti nella comunità locale. Il Gruppo Fiat non ha in essere politiche a garanzia di assunzioni locali, ossia preferenziali rispetto all’appartenenza alla comunità dove il Gruppo opera. Fiat tende a privilegiare, per quanto possibile, i residenti. Ciò garantisce una maggiore integrazione delle prassi, degli usi e della regolamentazione specifica del Paese nell’operatività quotidiana e più in generale dell’organizzazione aziendale nella comunità in cui il Gruppo è presente. Da un campione di dati che comprende anche il perimetro Italia emerge che un’ampia percentuale della popolazione aziendale è rappresentata da personale (impiegati, quadri e dirigenti) locale, ossia di nazionalità del Paese di riferimento. il sostegno in occasione di catastrofi naturali, gli interventi di cooperazione internazionale, le sponsorizzazioni per la promozione dell’arte, della cultura e dell’istruzione, le attività parrocchiali e religiose, ad esempio tramite le donazioni di terreni e fabbricati, la ricerca scientifica e il sistema sanitario, le iniziative e gli eventi in campo ambientale e in materia di sicurezza. A solo titolo di esempio, per ciò che qui interessa maggiormente, si segnala la creazione di un campo sportivo e di un parco giochi per i bambini a cui ha contribuito Fiat Group Automobiles in Sud Africa insieme ad altre organizzazioni locali, presso la comunità di Soweto. Si tratta di un impegno che Fiat ha assunto nel 2003 per migliorare la qualità della vita dei giovani nella comunità. Per tale iniziativa, l’impegno sociale di Fiat Group Automobiles ha ricevuto nel 2007 un formale riconoscimento dalla camera di commercio italiana in Sud Africa. Si segnala, inoltre, il supporto che Case Construction offre all’organizzazione “Habitat for Humanity”. Oltre alla donazione di denaro, il marchio ha organizzato una serie di eventi promozionali “Case Rodeo Series”, volti alla raccolta dei fondi per l’organizzazione. Come parte dell’iniziativa, i dipendenti CNH di Racine negli Stati Uniti hanno partecipato come volontari nella costruzione delle abitazioni per i meno abbienti. Impatti economici indiretti EC8 (core) Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica utilità”, attraverso impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività pro bono. Come riportato nell’indicatore EC1, cui si rimanda per maggiore dettaglio, il Gruppo Fiat compie ogni anno pratiche di solidarietà e sponsorizzazione sportiva, culturale e sociale sia direttamente sia attraverso le proprie fondazioni e collaborazioni con le istituzioni locali e partnership con le associazioni e organizzazioni non profit. Gran parte degli interventi realizzati nel 2007 ha riguardato il Brasile in cui il Gruppo opera da tempo con progetti che mirano a ridurre il disagio sociale. Nel complesso, le numerose iniziative realizzate hanno variamente coperto differenti aree di intervento, come i progetti a carattere sociale sul territorio, Indicatori di performance Indicatori di performance economica 45 Anche se caccerai la natura con il forcone, essa tuttavia ritornerà sempre. Orazio Indicatori di performance ambientale 48 Materie prime 50 Energia 52 Acqua 53 Biodiversità 54 Emissioni, Scarichi, Rifiuti 60 Prodotti e servizi 74 Conformità 75 Trasporti 75 Generale Materie prime EN1 (core) Materie prime utilizzate per peso o volume. Su base annuale gli acquisti del Gruppo Fiat sono valutati 33 miliardi di Euro, di cui l’85 per cento per materiali diretti e il rimanente per materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari. L’86 per cento del fatturato di acquisto dei materiali diretti è effettuato tramite organizzazioni di acquisto presenti in Europa e Nord America, il rimanente in America Latina. Gli acquisti di materiali diretti sono rappresentati, in valore, da metallici per il 51 per cento, elettrici per il 26 per cento e chimici per il 23 per cento. EN2 (core) Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato. La Direttiva Europea 2000/53/EC sui veicoli fuori uso è stata adottata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo il 18 settembre 2000, allo scopo di migliorare il recupero (attraverso il riciclaggio/riuso) dei veicoli a fine vita (ELV - End of Life Vehicle) e di migliorare la performance ambientale di tutti i soggetti economici coinvolti nella filiera del riciclaggio veicoli, in particolare i costruttori, i demolitori ed i frantumatori. Da allora, quasi tutti gli stati membri dell’Unione Europea hanno recepito con una normativa nazionale tale Direttiva. La normativa in vigore prevede il ritiro e il trattamento gratuito per l’ultimo proprietario del veicolo da demolire e si applica, a partire da gennaio 2007, all’intero parco circolante. A tal fine la normativa europea ha attribuito ai costruttori di autoveicoli la responsabilità di organizzare, in varia forma e a seconda delle specificità nazionali, delle reti di raccolta dei veicoli a fine vita presso cui sia garantito all’ultimo detentore il ritiro gratuito del veicolo. La costituzione di una rete efficiente, capillare sul territorio, caratterizzata da elevati standard qualitativi è la condizione indispensabile affinché si pervenga all’ottimizzazione del processo di trattamento degli ELV. Fiat Group Automobiles ha realizzato in tutta Europa, in maniera autonoma o consortile con altri attori della filiera del riciclaggio, reti capillarmente diffuse sul territorio per il ritiro a costo zero dei veicoli appartenenti ai propri marchi. Le reti Fiat ad oggi rispondono alle norme in materia, ma saranno costantemente monitorate per garantire il mantenimento della copertura territoriale oltre che degli standard qualitativi richiesti dalla legge. Fiat Group Automobiles ha messo a disposizione dei propri clienti un’adeguata informazione tramite web, call center multi lingua, libretto di uso e di manutenzione, pannelli identificativi dei centri di raccolta e trattamento autorizzati. I veicoli alla fine del ciclo di vita contengono materiali come l’acciaio, le plastiche, le gomme e ogni anno in Italia vengono demoliti circa 1,5 milioni di veicoli per un totale di più di 1,2 milioni di tonnellate di materiale da smaltire. Questi dati fanno riflettere sul valore intrinseco dei veicoli a fine vita. Per i costruttori automobilistici oggi, dunque, produrre veicoli per una mobilità veramente sostenibile significa non solo la riduzione delle emissioni allo scarico o gli investimenti su 48 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Valore annuo di acquisto per categoria Materiali diretti 85% Materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari 15% Valore annuo di acquisto dei materiali diretti per area geografica Europa e Nord America 86% America Latina 14% Valore annuo di acquisto dei materiali diretti per linea di prodotto Metallici 51% Elettrici 26% Chimici 23% propulsioni alternative, ma implica anche una progettazione di veicoli e un trattamento degli stessi al termine del loro ciclo di vita che assicurino il massimo recupero dei materiali, la massima ottimizzazione dell’energia e la minima quantità possibile di rifiuti residui, assicurando così una vera e propria chiusura del ciclo produttivo e conseguentemente un recupero più efficiente. Fiat Group Automobiles pone molta enfasi sui nuovi modelli per incrementarne la riciclabilità. Nella fase di scelta delle materie prime seleziona materiali e sostanze eco-compatibili (riciclati, riciclabili o di origine naturale) che utilizza sia per gli esterni sia per gli interni delle autovetture. Le nuove vetture della gamma Fiat sono già recuperabili al 95 per cento in peso, anticipando così i vincoli omologativi di recuperabilità imposti dalla direttiva 2005/64/CE o RRR (Recuperare, Riciclare, Riutilizzare). La scelta dei materiali per la nuova 500, infatti, è già stata effettuata in modo da renderla conforme ai nuovi vincoli omologativi sulla recuperabilità che entreranno in vigore alla fine del 2008 per i nuovi veicoli omologati da dicembre 2008 e per tutte le immatricolazioni dal 2010. Su tutta la gamma è stato aumentato l’uso di materiali riciclati, ridotto l’uso del Poli Vinil Cloruro (PVC) e dei polimeri termoindurenti e promosse soluzioni tecnologiche mono-materiale che tendono a ridurre le famiglie polimeriche presenti. La direttiva 2000/53 ha coinvolto molti settori del Gruppo, non solo Fiat Group Automobiles, ma anche Maserati, Ferrari e Iveco, attraverso il continuo adeguamento dei network informatici sviluppati con gli altri costruttori, studiati per ottimizzare le procedure di smontaggio (IDIS - International Dismantling Information System) e per monitorare le sostanze presenti nei materiali che compongono i veicoli (IMDS - International Material Data System). Il sistema IDIS mette a disposizione dei demolitori un manuale di smontaggio in forma elettronica. Fiat Group Automobiles, ad esempio, sta progettando soluzioni per migliorare la fase di messa in sicurezza del veicolo prima della demolizione (ad esempio rimozione facilitata e più efficiente dei fluidi, come carburanti, olii e liquidi refrigeranti). Ad oggi partecipano al consorzio 23 costruttori per un totale di 58 marchi e di circa mille modelli gestiti. Per affrontare questa complessa legislazione ambientale in Fiat Automobile sono stati creati due gruppi intersettoriali. ELV & Vehicles Recycling gestisce e controlla il network europeo legato al riciclo mentre Material Laws Compliance ha la responsabilità di verificare gli impatti tecnico gestionali della normativa sulle sostanze pericolose e di monitorarne l’adeguamento, ciò consentirà di affrontare sia gli obblighi della legislazione già in essere sia il REACH, nuovo regolamento dell’Unione Europea sulle sostanze pericolose che nei prossimi anni avrà un pesante impatto su tutto il mondo industriale. Il team interfunzionale ELV & Vehicles Recycling, si avvale poi delle competenze del Centro Ricerche Fiat (CRF). All’interno del team di lavoro infatti, il CRF si occupa di valutare e sviluppare le migliori tecnologie per la separazione dei materiali generati dalla gestione dei veicoli fuori uso, al fine di ridurre la quantità di rifiuti prodotta, ottimizzando così il processo di riuso dei componenti, di riciclo e di recupero energetico dei materiali separati. Sul tema, il CRF è partner di alcuni progetti di ricerca del VI Programma Quadro europeo (VI FP), tra cui CONCLORE (CONtrolled Closed LOop REcycling) e PROMISE (PROduct lifecycle Management and Information tracking using Smart Embedded systems). Obiettivo principale di questi progetti di ricerca è monitorare l’intero ciclo di vita del prodotto, in particolare la fase d’uso, in modo da poterne sfruttare al meglio le potenzialità di riutilizzo e di riciclaggio a fine vita. I progetti si propongono di sviluppare nuove metodologie, come per esempio degli algoritmi di valutazione della vita residua di componenti, e di applicare nuove tecnologie, ad esempio, per la raccolta automatica di informazioni utili per la gestione ottimale dell’intero ciclo vita dei veicoli, dalla fase di progettazione e realizzazione dei componenti alla fase di manutenzione durante l’uso fino allo smontaggio a fine vita finalizzato al riuso del componente o alla separazione del materiale per il successivo riciclaggio. Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 49 Energia anni pregressi il dato non è stato rilevato in GJ. Nella voce altri combustibili sono compresi: l’olio ATZ (Alto Tenore di Zolfo), l’olio BTZ (Basso Tenore di Zolfo), il gasolio, il carbone e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto). La voce altri vettori energetici comprende, invece l’energia termica e frigorigena, l’aria compressa e surpressa. EN3 (core) Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria. I consumi di energia comprendono anche le energie intermedie acquistate da fonte terza (vedere commento all’indicatore EN4). È riportato il confronto con il solo anno 2006, in quanto per gli Energia valori in in GJ, anno 2007 Fiat Group n.ro siti 150 58 11 8 2 2 23 5 26 10 7 4 59 21 6 1 14 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 760.730 2.648.793 305.490 74.182 50.303 373.626 484.690 273.597 6.684 3.577 352 6.530.562 – 6.009 – 223.973 39.695 60.794 58.079 693.916 5.492.482 3.390.134 2.879.628 2.156.691 3.702.647 1.403.572 9.888.018 618.782 147.669 111.958 area geografica Energia elettrica Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco 14.956.380 6.786.566 4.194.485 2.636.849 31.253 389.517 1.284.046 247.306 2.014.967 Gas naturale (metano) 8.722.445 4.169.042 2.762.271 1.340.014 22.087 438.447 2.165.336 435.939 1.782.995 Altri combustibili 7.098.986 – – – 136.508 Altri vettori energetici 9.437.418 8.027.277 6.614.884 5.765.760 – – 65.153 40.215.229 18.998.980 13.572.437 9.742.623 53.340 827.964 3.651.044 16.095 797 FPT 1.217.337 1.650.972 Magneti Marelli 1.147.781 2.668.166 918.977 436.497 362.778 623.438 325.467 5.072 – – 99.642 – 1.369.053 1.248.748 792.159 646.132 311.401 10.671 Teksid 268.864 Comau Energia totale consumata Energia valori in in GJ, anno 2006 Fiat Group n.ro siti 143 54 12 8 2 2 24 5 27 10 7 4 51 16 9 2 9 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 677.388 2.618.053 473.287 88.900 56.466 377.432 861.324 543.151 23.867 5.018 281 6.493.453 3.580 4.614 – 68.607 60.926 60.962 645.126 5.504.704 3.448.157 2.658.860 2.053.756 3.168.283 1.316.719 10.232.025 1.088.625 178.343 122.446 area geografica Energia elettrica Fiat Group Automobiles 14.003.539 6.753.707 Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli 4.037.795 2.629.800 29.153 364.964 1.223.584 223.975 1.975.061 Gas naturale (metano) 8.367.385 4.435.735 2.728.086 1.470.205 23.517 475.209 1.685.256 414.793 1.647.737 806.845 342.316 319.565 580.073 Altri combustibili 7.010.361 – – – 81.740 6.358 307.661 7.032 – – 116.249 Altri vettori energetici 9.743.252 8.225.003 6.692.239 5.764.019 – – 34.135 – 1.574.245 1.398.145 833.551 671.652 288.925 39.124.537 19.431.696 13.464.764 9.864.024 52.670 17.251 6.644 1.236.135 1.482.993 1.062.539 2.183.036 Teksid 261.618 259.195 Comau Energia totale consumata 840.173 3.024.715 50 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale EN4 (core) Consumo indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria. Per il consumo diretto di energia vedere il commento all’indicatore EN3. Gli acquisti di energia elettrica del Gruppo Fiat avvengono essenzialmente sul libero mercato quindi la ripartizione per fonte energetica primaria può essere ricondotta alle elaborazioni dell’autorità per l’energia elettrica e il gas su dati GRTN-TERNA (www.autorita.energia.it). Per il 2006 tali elaborazioni mettono in evidenza che la produzione lorda di energia elettrica è così suddivisa: ■ termoelettrica, pari a 81,6 per cento (solidi, gas naturale e prodotti petroliferi); ■ idroelettrica da pompaggi, pari a 2 per cento; ■ rinnovabile, pari a 16,4 per cento della produzione nazionale (idroelettrico da apporti naturali, eolico, fotovoltaico, geotermico, biomassa e rifiuti). Sono tuttavia presenti situazioni in cui il Gruppo Fiat fa ricorso ad acquisti di energia rinnovabile. È il caso di Astra Veicoli Industriali S.p.A. e di Fiat Center Italia, cui fanno capo le concessionarie di proprietà di Fiat Group Automobiles. Nel 2007, così come per gli anni precedenti, Fiat Center Italia (da fine 2003) e Astra Veicoli Industriali S.p.A. (dal 2001) hanno acquistato energia elettrica interamente proveniente da fonte idroelettrica da apporti naturali, tramite la partecipazione in una società consortile di autoproduzione da fonte rinnovabile della Valle d’Aosta. EN5 (add) Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza. Il Gruppo Fiat ha scelto di elevare il proprio standard di produzione a quello di classe mondiale rappresentato dal percorso del World Class Manufacturing (WCM). Ha pertanto definito, insieme ai migliori esperti europei e giapponesi, un sistema di produzione che riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo complesso e che interessa il sistema di qualità, la manutenzione, la gestione dei costi, la logistica, in un’ottica di continua evoluzione. Questo sistema si basa sull’aggressione sistematica di ogni tipo di spreco e perdita, con il coinvolgimento di tutti, attraverso l’impiego rigoroso di metodi e standard. Uno dei pilastri del sistema è costituito dall’ambiente (Environment) che, di fatto, ha integrato il patrimonio di persone, regole e comportamenti costituenti il Sistema di Gestione Ambientale (SGA). Questo pilastro è lo strumento di gestione che permette di conoscere, ridurre e controllare l’impatto ambientale generato dalle realtà produttive, fondandosi sulla consapevolezza che ogni attività genera effetti sull’ambiente. Prevede quindi una serie di azioni finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale della produzione sia per garantire il rispetto delle normative vigenti, sia per diminuire lo spreco di energie e di risorse naturali. Con riferimento al Settore Fiat Group Automobiles (FGA), dall’analisi degli indici di consumo energetico per vettura prodotta, nel 2007 emergono risultati apprezzabili derivanti sia dall’effetto volume in crescita in molti siti sia dai risultati di gestione, nonostante le penalizzazioni sotto il profilo energetico, derivanti dall’introduzione delle vernici all’acqua (vedere commento all’indicatore EN20). Dai dati consolidati a livello mondiale nel 2007 il consumo per vettura prodotta è passato da 6,34 a 5,68 GJ. Il miglioramento si è registrato anche considerando il solo perimetro Italia. Energia per vettura prodotta (GJ/vettura) FGA Italia 8,65 9,19 2007 2006 FGA Mondo 2007 2006 5,68 6,34 Tali risultati, calcolati secondo una medotologia adottata dal Gruppo Fiat, sono equivalenti a circa 70.000 tonnellate di minore emissione di CO2 in atmosfera, tenendo conto sia degli impatti ambientali diretti che indiretti. CNH-Case New Holland adotta, presso tutti i suoi siti produttivi un sistema di gestione ambientale in cui gli aspetti energetici sono considerati tra le migliori pratiche. Di seguito si riportano alcuni esempi tratti da vari siti CNH nel mondo. In particolare presso lo stabilimento di Benson è stato adottato un sistema di illuminazione che non ha solo migliorato la luminosità e contribuito a creare un migliore ambiente di lavoro, ma ha consentito un risparmio energetico di circa il 20 per cento. Il nuovo sistema di illuminazione è inoltre dotato di un filtro che cattura fumi e altri particolati presenti nell’aria. Un altro processo dove è stato possibile ottenere maggiore efficienza e contemporaneamente ridurre il consumo di energia è stato quello dell’asciugatura delle vernici, che ha comportato anche in questo caso un miglioramento dell’ambiente di lavoro nelle aree verniciatura e saldatura. Presso lo stabilimento di Burlington è stato installato un sistema di recupero energetico nei camini dei forni, in modo tale da recuperare energia termica per il riscaldamento del sito e per lo stesso funzionamento del forno. Presso lo stabilimento di Croix differenti innovazioni e riorganizzazioni che hanno riguardato anche i sistemi di illuminazione e di generazione dell’aria compressa, hanno consentito nel 2007 un risparmio nel consumo di energia elettrica del 14,7 per cento (kwh/ore di produzione teorica). Sempre nel 2007, ma presso lo stabilimento di Grand Island, l’utilizzo di sistemi di riscaldamento a risparmio energetico ha permesso una riduzione di 42.741 GJ. Altri accorgimenti hanno riguardato Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 51 i siti di Racine e Zedelgem. Ovviamente le citate riduzioni nei consumi energetici hanno avuto anche un impatto positivo sulle emissioni di gas ad effetto serra, non sempre facilmente quantificabile. Ad esempio per il sito di Zedelgem la riduzione delle emissioni è stata nell’ordine dell’1 per cento. EN6 (add) Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile, e conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative. Vedere commento all’indicatore EN26. Acqua EN8 (core) Prelievo totale di acqua per fonte Prelievo idrico valori in 103 m3/anno, anno 20071 Fiat Group n.ro siti 150 58 11 8 2 2 23 5 26 10 7 4 59 21 6 1 14 5 area geografica Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia da pozzo 16.350 14.548 4.146 3.406 3 312 1.058 836 5.654 5.368 1.143 1.143 1.752 1.310 2.180 2.068 101 101 da acquedotto 18.706 13.499 11.796 9.867 24 62 878 105 1.290 714 1.202 860 2.005 1.580 1.389 237 60 52 da acque superficiali 1.034 – 417 – – – 150 – 35 – – – 62 – 370 – – – altro 1.417 840 6 – – – 1 – 13 – 724 724 401 116 272 – – – 37.507 28.887 16.365 13.273 27 374 2.087 941 6.992 6.081 3.069 2.727 4.220 3.006 4.212 2.305 161 153 Prelievo Totale Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau Prelievo idrico valori in 103 m3/anno, anno 2006 Fiat Group n.ro siti 143 54 12 8 2 2 24 5 27 10 7 4 51 16 9 2 9 5 area geografica Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Prelievo Totale 36.232 28.150 15.363 12.358 22 356 2.369 1.218 6.751 6.077 2.394 2.229 3.983 2.788 4.852 2.975 142 127 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau 1 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 e 2006 non è stato presentato il dettaglio per fonte idrica. Pertanto il confronto dei valori per i tre anni di rendicontazione può avvenire solo per il prelievo totale. Prelievo idrico valori in 103 m3/anno, anno 2005 Fiat Group n.ro siti 124 47 12 8 – – 27 5 24 10 – – 39 14 10 2 9 5 area geografica Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Prelievo Totale 32.170 24.481 13.193 10.426 – – 2.502 1.260 7.447 6.702 – – 3.735 2.723 4.853 2.950 131 111 Fiat Group Automobiles Maserati2 Ferrari3 CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau 2 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente. I totali di Gruppo tengono comunque conto di tali Settori. 3 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006. Nel Comprensorio Magneti Marelli di Corbetta (Milano) le unità produttive Sistemi Elettronici e Sistemi di Controllo Motore, hanno conseguito negli ultimi anni importanti riduzioni dei prelievi idrici attraverso la realizzazione di un impianto di ricircolo delle acque, l’ottimizzazione dell’utilizzo della rete idrica interna e la riduzione degli sprechi. Il consumo di acqua, calcolato rapportando i metri cubi di acqua prelevata al numero dei dipendenti, è passato da 240,5 m 3 nel 2005 a 105,1 m3 nel 2007. 52 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Andamento ”m3 acque prelevate/n° dipendenti” comprensorio Magneti Marelli Corbetta 0 2007 2006 2005 50 100 150 200 250 300 EN9 (core) Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua. Per completezza di informazione con l’indicatore EN21, Sito produttivo la seguente tabella riporta anche le fonti idriche significativamente interessate dalle attività di scarico. Fonte idrica significativamente1 interessata dal prelievo/scarico di acqua Iveco Cordoba (Argentina) FPT Powertrain Technologies Bourbon Lancy (Francia) Magneti Marelli Sistemi di Illuminazione Jihlava (Repubblica Ceca) FPT Powertrain Technologies Pratola Serra (Italia) Fiat Group Automobiles Tichy (Polonia) rio Suquia fiume Loira affluente del fiume Gold fiume Sabato fiume Korzenica Bacino protetto Bacino ad elevato valore di biodiversità Acqua prelevata superiore al 5% della portata media annua del corpo idrico Acque reflue superiori al 5% della portata media annua del corpo idrico uso civile scarico industriale e di acqua meteorica no no no si si si no no scarico industriale scarico industriale e di acqua meteorica prelievi per processo tecnologico no no no si no no no si si si no no Utilizzo 1 La tabella riporta le fonti idriche significativamente interessate da prelievi e/o scarichi idrici dei siti produttivi del Gruppo nel Mondo. Le fonti idriche si intendono significativamente interessate da prelievi e/o da scarichi idrici, se sono bacini protetti o ad elevata biodiversità, oppure sono interessate da prelievi e/o scarichi idrici in misura percentuale superiore al 5 per cento della portata media annua del corpo idrico interessato. Per facilitare la rendicontazione di questo indicatore presentato per la prima volta in questa edizione del Rapporto di Sostenibilità sono state considerate solo le acque superficiali, ad esclusione, pertanto, di pozzi e acquedotti. Biodiversità EN11 (core) Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati, o gestiti in aree (o adiacenti ad aree) protette o in aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette. Settore Iveco - FPT Powertrain Technologies Magneti Marelli FPT Powertrain Technologies FPT Powertrain Technologies Nella tabella che segue sono riportati i siti produttivi del Gruppo adiacenti, limitrofi o compresi in aree protette (nazionali, regionali, siti di importanza comunitaria, zone di protezione speciale, oasi, ecc.) o ad elevata biodiversità 1. Sito produttivo Paese Tipo di attività Bourbon Lancy Venaria Francia Italia Verrone Cordoba Italia Argentina produzione di motori medi e pesanti sistemi elettronici, di illuminazione, di scarico e di controllo motore costruzione cambi e parti di ricambio produzione di motori Superficie totale del sito in mq 211.678 246.390 1.875.000 72.000 1 Per area protetta si intende un’area geograficamente individuata che è destinata, disciplinata o gestita per raggiungere specifici obiettivi di conservazione. Un’area ad elevato valore di biodiversità è un’area non soggetta ad una disciplina legale, ma riconosciuta da organizzazioni governative e non, per la presenza di importanti biodiversità. EN13 (add) Habitat protetti o ripristinati. CNH è parte del consorzio “BEIJING 2008” fondato nel 2004 con l’obiettivo di realizzare un progetto contro desertificazione e cambiamenti climatici nel rispetto della biodiversità, applicando il sistema “Vallerani”. Tale sistema è stato testato con successo in più di 110.000 ettari in molti Paesi del Mondo. Nell’ambito del progetto di riforestazione in un’area pilota della Cina, New Holland ha fornito il trattore e l’assistenza tecnica sul campo. Il progetto finanziato dal Ministero dell’ambiente italiano in accordo con il protocollo di Kyoto per la riduzione della CO2, prevede un intervento di forestazione sperimentale su 1.000 ettari di terreno tra il 2006 e il 2010. Ad oggi il risultato previsto sui 5 anni è gia stato raggiunto e raddoppiato, restituendo alle coltivazioni 2.000 ettari di terreno. Il trattore della New Holland utilizza un aratro brevettato con il sistema “Vallerani”. Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 53 Emissioni, Scarichi, Rifiuti I quantitativi annui di emissioni per la produzione di energia consumata dai siti produttivi sono calcolati solo per i siti proprietari degli impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli impatti diretti. EN16 (core) Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra per peso. Emissioni corrispondenti al consumo di energia, valori in t/anno, anno 2007 Fiat Group n.ro siti 150 58 11 8 2 2 23 5 26 10 7 4 59 21 6 1 14 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 551.328,2 212.340,4 152.256,1 73.832,9 1.217,0 24.157,8 125.682,1 24.855,4 126.853,9 49.933,5 24.050,6 19.988,7 38.524,9 18.342,0 57.957,4 – 628,4 13,2 area geografica ■ CO2 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau Emissioni corrispondenti al consumo di energia, valori in t/anno, anno 2006 Fiat Group n.ro siti 143 54 12 8 2 2 24 5 27 10 7 4 51 16 9 2 9 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 431.976,4 132.759,8 50.837,0 – 1.295,8 26.178,0 110.355,0 23.044,8 119.738,0 45.004,0 19.253,4 17.999,9 37.640,1 18.960,8 65.047,6 – 1.631,5 276,5 area geografica ■ CO2 Fiat Group Automobiles Maserati1 Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau 1 Valore non presente nel Rapporto di Sostenibilità 2006. EN18 (add) Iniziative per ridurre l’emissione di gas a effetto serra e risultati raggiunti. Per le iniziative di prodotto che consentono riduzioni nei consumi e quindi nelle emissioni di gas ad effetto serra, vedere il commento all’indicatore EN26. Per le riduzioni di gas a effetto serra conseguenti ai risparmi energetici nel processo produttivo, vedere il commento all’indicatore EN5. Fiat Group Automobiles Fiat Group n.ro siti area geografica Maserati Ferrari EN20 (core) NO, SO, e altre emissioni significative nell’aria per tipologia e peso. Le emissioni corrispondenti al consumo di energia sono state rendicontate a partire dal 2006, pertanto la tabella 2005 contiene solo i valori relativi alle emissioni di solventi in verniciatura. I quantitativi sono calcolati solo per i siti proprietari degli impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli impatti diretti. CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau 150 58 11 8 2 2 23 5 26 10 7 4 59 21 6 1 14 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 64,3 55,7 65,4 58,3 – 32,1 87,9 166,2 59,3 40,2 – – 29,0 3,3 131,8 – – – Emissioni di solventi in verniciatura g/m2, anno 2007 (COV) Emissioni corrispondenti al consumo di energia, valori in t/anno, anno 2007 ■ SO2 990,6 2,2 0,4 – – – 8,6 1,5 52,9 0,7 – – 5,5 – 922,5 – 0,8 – ■ NOx 1.033,5 455,2 326,9 158,5 2,6 51,9 263,7 52,9 223,4 107,0 51,6 42,9 78,3 39,4 34,0 – 1,1 – 90,7 0,2 – – – – 0,7 0,1 5,6 0,1 – – 0,3 – 83,9 – 0,1 – ■ Polveri 54 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Fiat Group Automobiles, stabilimenti dell’Unione Europea COV – (grammi/m2) Media ponderata delle emissioni specifiche Sul fronte delle emissioni da impianti di verniciatura Fiat Group Automobiles ha registrato nel 2007 sensibili miglioramenti, confermando il trend degli anni precedenti. I risultati raggiunti sono dovuti in gran parte all’introduzione di prodotti vernicianti denominati “a base acqua”, a basso contenuto di Composti Organici Volatili (COV), e a un ulteriore affinamento delle tecniche di applicazione, con aumento della resa e conseguente riduzione dei consumi di prodotto. Tutto ciò nonostante l’aumento dei volumi produttivi. 0 10 20 30 40 50 70 60 80 55,21 2007 60,86 2006 70,48 2005 74,43 2004 Fiat Group Automobiles Fiat Group n.ro siti area geografica Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau 143 54 12 8 2 2 24 5 27 10 7 4 51 16 9 2 9 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 70,5 63,9 70,4 63,9 – 29,6 103,4 249,7 62,6 47,3 – – 76,6 89,0 296,9 – 655,3 – Emissioni di solventi in verniciatura g/m2, anno 2006 (COV) Emissioni corrispondenti al consumo di energia, valori in t/anno, anno 2006 ■ SO2 255,3 0,9 3,0 – – – 0.6 0,1 50,5 0,8 – – 10,9 – 190,3 – 0,6 – ■ NOx 640,1 255,5 109,2 – 2,81 56,2 103,3 18,9 209,7 97,6 41,3 38,7 75,7 40,7 38,6 – 3,3 0,6 ■ Polveri 115,0 1,6 – – – – 6,6 1,5 5,4 0,1 – – 0,4 – 102,6 – – – 1 Valore non presente nel Rapporto di Sostenibilità 2006. Fiat Group Automobiles Fiat Group n.ro siti area geografica Maserati1 Ferrari1 CNH veco FPT2 Magneti Marelli Teksid Comau 124 47 12 8 – – 27 5 24 10 – – 39 14 10 2 9 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 77,3 71,9 77,6 74,1 – – 105,5 219,1 64,4 48,8 – – – – – – 666,7 – Emissioni di solventi in verniciatura g/m2, anno 2005 (COV) 1 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente. I totali di Gruppo tengono comunque conto di tali Settori. 2 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006. Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 55 EN21 (core) Acqua totale scaricata per qualità e destinazione. Scarichi idrici, valori in 103 m3/anno, anno 20071 Fiat Group n.ro siti 150 58 11 8 2 2 23 5 26 10 7 4 59 21 6 1 14 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia area geografica Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau in acque superficiali 8.013 4.385 4.134 2.419 – – 303 – 1.357 921 322 211 501 216 1.308 530 89 89 in pubblica fognatura 19.917 17.711 10.015 9.962 21 200 1.508 783 4.486 3.917 779 564 2.677 2.199 156 – 75 64 2.239 1.561 378 – – 27 83 – 25 1 1.403 1.403 285 129 37 – – – 30.169 23.657 14.527 12.381 21 227 1.894 783 5.868 4.839 2.505 2.179 3.463 2.544 1.501 530 164 153 in altri recettori Totale scarichi idrici 1 Nei Rapporti di Sostenibilità 2005 e 2006 non è stato presentato il dettaglio per tipologia di scarico idrico, pertanto il confronto dei valori per i tre anni di rendicontazione può avvenire solo per lo scarico totale. Scarichi idrici, valori in 103 m3/anno, anno 2006 Fiat Group n.ro siti 143 54 12 8 2 2 24 5 27 10 7 4 51 16 9 2 9 5 area geografica Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Totale scarichi idrici 29.215 22.517 14.053 11.658 18 227 2.383 1.218 4.726 3.944 2.251 2.077 3.549 2.685 1.866 563 142 127 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau Scarichi idrici, valori in 103 m3/anno, anno 2005 Fiat Group n.ro siti 124 47 12 8 – – 27 5 24 10 – – 39 14 10 2 9 5 area geografica Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Totale scarichi idrici 25.637 19.366 11.771 9.722 – – 2.362 1.234 5.797 4.874 – – 3.545 2.669 1.827 553 131 111 Fiat Group Automobiles Maserati2 Ferrari2 CNH Iveco FPT3 Magneti Marelli Teksid Comau 2 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente. 3 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006. EN22 (core) Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento. Rifiuti, valori in t/anno, Fiat Group Automobiles1 anno 2007 Fiat Group n.ro siti 150 58 11 8 2 2 23 5 26 10 7 4 59 21 6 1 14 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 1.571.926 518.107 524.014 277.109 847 8.238 111.153 23.491 108.584 55.935 82.336 48.560 93.651 31.850 641.661 71.133 1.442 944 area geografica Maserati2 Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau Rifiuti speciali non pericolosi Rifiuti speciali pericolosi 82.266 42.330 19.241 11.299 27 2.549 12.559 4.428 15.115 7.690 16.831 10.549 10.638 3.100 4.846 2.263 460 424 1.654.193 560.437 543.255 288.408 875 10.787 123.712 27.919 123.698 63.625 99.167 59.109 104.289 34.950 646.508 73.396 1.902 1.368 di imballaggio 138.087 60.040 37.952 22.395 535 1.207 31.580 6.325 43.225 15.141 9.222 6.024 11.644 7.074 2.357 979 364 359 Totale rifiuti smaltiti 655.092 65.776 69.958 15.342 286 5.284 38.004 7.708 21.678 9.314 18.491 10.838 28.571 3.437 472.319 13.143 502 424 Totale rifiuti generati di cui Rifiuti - Di cui Termovalorizzazione 28.276 6.018 15.460 5.096 – – 3.079 26 2.896 842 2.216 35 857 18 1.205 – 12 – - Di cui Trattamento 74.726 41.628 9.870 7.820 198 4.438 23.547 6.784 9.435 6.516 14.927 10.247 10.675 2.800 3.756 2.401 432 424 552.090 18.131 44.628 2.426 88 846 11.378 899 9.348 1.956 1.348 556 17.039 619 467.358 10.741 58 – 33,4 3,2 8,2 0,8 10,0 7,8 9,2 3,2 7,6 3,1 1,4 0,9 16,3 1,8 72,3 14,6 3,0 – 1.077.717 494.868 471.562 273.067 589 5.503 85.710 20.211 102.030 54.324 80.819 48.451 75.450 31.514 254.805 60.253 1.249 957 65,2 88,3 86,8 94,7 67,3 51,0 69,3 72,4 82,5 85,4 81,5 82,0 72,3 90,2 39,4 82,1 65,7 69,9 - Di cui Discarica % inviata in discarica Totale rifiuti recuperati % di recupero dei rifiuti 1 Il peggioramento dell’indice di recupero e della percentuale di invio in discarica rispetto al 2006, è da attribuire ai maggiori materiali di risulta (macerie) derivanti dalle ristrutturazioni dei fabbricati presso la Società brasiliana FIASA. Si tratta di macerie smaltite in discarica. In assenza di tali rifiuti gli indici sarebbero stati allineati ai risultati consolidati negli anni scorsi. 2 Non sono oggetto di rendicontazione i rifiuti relativi a particolari di produzione e vetture smaltiti direttamente presso la rete di fornitura. 56 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Rifiuti, valori in t/anno, Fiat Group Automobiles anno 2006 Fiat Group n.ro siti 143 54 12 8 2 2 24 5 27 10 7 4 51 16 9 2 9 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 1.517.638 520.227 448.068 267.459 701 9.156 107.345 19.487 94.491 53.968 70.439 43.811 71.643 26.964 714.028 97.347 1.767 1.334 area geografica Maserati Ferrari CNH Iveco FPT Magneti Marelli Teksid Comau Rifiuti speciali non pericolosi Rifiuti speciali pericolosi Totale rifiuti generati 89.175 56.292 16.952 10.274 63 2.427 10.021 3.440 27.186 20.055 15.967 10.555 8.884 3.909 6.776 4.943 899 626 1.606.813 576.519 465.020 277.733 764 11.583 117.366 22.927 121.677 74.023 86.406 54.366 80.527 30.873 720.804 102.290 2.666 1.960 di cui Rifiuti di imballaggio3 Totale rifiuti smaltiti – – – – – – – – – – – – – – – – – – 675.265 83.112 35.658 17.238 274 5.338 31.780 6.289 35.757 23.324 17.419 10.891 23.901 6.025 524.251 13.119 887 614 - Di cui Termovalorizzazione 28.890 7.345 15.870 5.430 – – 3.914 32 3.930 965 2.243 755 1.606 163 1.095 – 232 – - Di cui Trattamento 91.212 57.365 8.619 8.211 198 5.104 18.291 4.778 21.512 19.185 14.360 9.409 11.473 5.192 11.028 4.674 627 614 555.163 18.402 11.169 3.597 76 234 9.575 1.479 10.315 3.174 816 727 10.822 670 512.128 8.445 28 – 34,6 3,2 2,4 1,3 9,9 2,0 8,2 6,5 8,5 4,3 0,9 1,3 13,4 2,2 71,0 8,3 1,1 – 966.447 494.263 430.912 260.496 499 6.247 85.584 16.639 85.920 50.698 69.388 43.476 56.727 24.844 229.382 90.009 1.788 1.355 60,1 85,7 92,7 93,8 65,3 53,9 72,9 72,6 70,6 68,5 80,3 80,0 70,4 80,5 31,8 88,0 67,1 69,1 - Di cui Discarica % inviata in discarica Totale rifiuti recuperati % di recupero dei rifiuti Rifiuti, valori in t/anno, Fiat Group Automobiles anno 2005 Fiat Group n.ro siti 124 47 12 8 – – 27 5 24 10 – – 39 14 10 2 9 5 Mondo Italia Mondo Italia Italia Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia – – – – – – – – – – – – – – – – – – area geografica Maserati4 Ferrari4 CNH Iveco FPT5 Magneti Marelli Teksid Comau Rifiuti speciali non pericolosi6 Rifiuti speciali pericolosi6 Totale rifiuti generati – – – – – – – – – – – – – – – – – – 1.435.185 472.697 339.035 173.823 – – 102.199 22.098 111.501 71.002 – – 75.122 27.717 791.110 162.434 2.371 1.776 di cui Rifiuti di imballaggio3 Totale rifiuti smaltiti – – – – – – – – – – – – – – – – – – 676.155 88.299 30.622 15.483 – – 24.601 6.557 26.689 16.768 – – 33.845 10.984 551.925 30.305 654 382 - Di cui Termovalorizzazione 23.433 8.043 10.212 6.250 – – 2.643 175 3.459 1.231 – – 5.528 386 1.361 – 229 – - Di cui Trattamento 72.162 40.695 11.618 5.182 – – 14.153 4.652 14.405 12.770 – – 14.848 8.321 9.879 2.514 385 382 580.560 39.561 8.792 4.051 – – 7.805 1.730 8.825 2.767 – – 13.469 2.277 540.685 27.791 40 – 40,5 8,4 2,6 2,3 – – 7,6 7,8 7,9 3,9 – – 17,9 8,2 68,3 17,1 1,7 – 760.779 384.741 311.023 158.336 – – 77.600 15.541 84.826 54.234 – – 45.635 17.544 233.863 131.575 1.715 1.394 53,0 81,4 91,7 91,1 – – 75,9 70,3 76,1 76,4 – – 60,7 63,3 29,6 81,0 72,3 78,5 - Di cui Discarica % inviata in discarica Totale rifiuti recuperati % di recupero dei rifiuti 3 Dato non rendicontato nei Rapporti di Sostenibilità 2006 e 2005. 4 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente. I totali di Gruppo tengono comunque conto di tali Settori. 5 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006. 6 Dato non rendicontato nel Rapporto di Sostenibilità 2005. Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 57 EN23 (core) Numero totale e volume di sversamenti significativi. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat nel Mondo non ha registrato casi di sversamenti significativi, si segnalano solo per il Settore CNH-Case New Holland tre episodi, tutti prontamente riportati alle autorità pubbliche competenti e rimossi senza alcun impatto sull’ambiente. EN24 (add) Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I, II, III,VIII) che sono trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all’estero. Vedere commento all’indicatore EN22. Prodotti e servizi EN26 (core) Iniziative per mitigare gli impatti ambientali dei prodotti e servizi e grado di mitigazione dell’impatto. La mobilità può essere definita sostenibile quando è tale dal punto di vista sociale, ecologico ed economico. Gli obiettivi che si devono porre tutti gli attori che intervengono nell’offerta, nella domanda e nel controllo della mobilità riguardano l’aumento del numero di persone che hanno accesso ai servizi di mobilità, l’aumento del livello di sicurezza, la riduzione dell’impatto ambientale e l’aumento dell’efficienza energetica. Questa è una definizione molto ampia della sostenibilità che estende il numero di azioni da realizzare ed il numero di soggetti che hanno un ruolo di responsabilità. In primo luogo l’industria automobilistica. Naturalmente il primo passo è rappresentato da mezzi di trasporto sempre più sicuri, ecologici e comfortevoli. Il termine ecologico è inteso non solo relativamente all’utilizzo del veicolo ma al suo intero ciclo di vita: produzione, utilizzo e smaltimento. La mobilità sostenibile è uno degli assi portanti della ricerca del Gruppo Fiat. Nel corso del 2007 il Gruppo, con il coordinamento del Centro Ricerche Fiat (CRF), ha partecipato alla consultazione lanciata dal Ministero dello Sviluppo Economico per individuare i temi prioritari e le caratteristiche La camera anecoica del Centro Ricerche Fiat. 60 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale dei progetti nel contesto del tema “Mobilità Sostenibile” delle linee strategiche di Industria 2015. Il Gruppo ha risposto alla consultazione in qualità di capofila con 14 proposte progettuali per un costo complessivo di oltre 300 milioni di euro. Inoltre, nel 2007 hanno preso forma i Grandi Progetti Strategici del PNR (Ministero dell’Università e Ricerca) per i quali sono stati emessi i decreti, con una previsione di finanziamento complessivo di oltre 100 milioni di euro. Le attività di ricerca e sviluppo complessivamente svolte dal Gruppo sono coordinate a livello strategico dal Technical Committee del Group Executive Council (GEC). Nel 2007 il totale delle spese in ricerca e sviluppo ammonta a circa 1,71 miliardi di euro, pari al 3 per cento dei ricavi netti delle attività industriali. A questa attività sono dedicate, complessivamente, circa 12.900 persone, distribuite in 114 centri. Più in particolare, le Società del Gruppo espressamente dedicate alla ricerca e all’innovazione sono il Centro Ricerche Fiat (CRF) e Elasis. 1 Include i costi per ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio. Centro Ricerche Fiat (CRF) Fondato nel 1976 come polo di riferimento per l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo del Gruppo Fiat, ha tra i suoi obiettivi l’utilizzo dell’innovazione come leva strategica e la valorizzazione dei risultati delle proprie attività attraverso la promozione, lo sviluppo ed il trasferimento di contenuti innovativi in grado di dare distintività e competitività al prodotto. Il CRF sviluppa soluzioni efficaci, creative ed a costi competitivi e favorisce il trasferimento tecnologico attraverso la formazione e la mobilità di personale qualificato. In questo modo sostiene attivamente la crescita tecnologica del Gruppo, dei suoi Partner e del territorio, in settori quali il veicolo ed i suoi componenti, l’energia, la mobilità ecologica e sicura, la telematica, i nuovi materiali e le relative tecnologie, la meccatronica e l’ottica. In particolare le attività di innovazione su motopropulsori, sistemi di propulsione alternativi e cambi vengono condotte da Powertrain Research and Technology nell’ambito degli sviluppi tecnologici di Fiat Powertrain Technologies, il Settore del Gruppo Fiat che a partire dal marzo del 2005 raggruppa tutte le attività relative ai motopropulsori. Alle competenze dei ricercatori si affiancano molteplici laboratori attrezzati quali le camere per lo studio della compatibilità elettromagnetica e del rumore, il centro specializzato nelle tecnologie laser, quello dedicato alla realtà virtuale, il laboratorio di optoelettronica e microtecnologie, il laboratorio di termodinamica, quello di fluidodinamica e le sale prove motori. In Italia il CRF opera ad Orbassano (Torino) e nelle sue quattro sedi decentrate di Bari, Trento, Foggia e Catania e controlla a Udine il Centro Ricerche Plast-optica (C.R.P.), focalizzato sulle ricerche avanzate nei settori dell’ottica e della plastica per sistemi di illuminazione. Con un organico di 865 dipendenti, il Centro Ricerche Fiat ha raggiunto risultati altamente significativi come testimoniano le 42 nuove domande di brevetto depositate nel 2007, che portano ad oltre 2.200 il numero totale di brevetti registrati, con più di 700 domande pendenti. I progetti finanziati nel VII Programma Quadro dell’Unione Europea appena avviato sono più di 20 e confermano la forte presenza del CRF nella ricerca europea. Il CRF ha sviluppato, inoltre, un network globale di oltre mille partner in tutto il mondo. Tale rete è in grado di rafforzare ulteriormente le strategie globali di innovazione, sviluppare specifiche attività operative a livello locale, assicurare la creazione di competenze ed un monitoraggio continuo mirati alla competitività ed allo sviluppo. Le attività di innovazione e sviluppo sono focalizzate su diverse aree tecnologiche, di seguito brevemente descritte. Powertrain Research and Technology Il principale obiettivo è lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie innovative per il miglioramento delle prestazioni del motopropulsore, la riduzione delle emissioni del motore e del veicolo e del consumo di carburante. Per quanto riguarda i motopropulsori convenzionali, la maggior parte delle attività sono finalizzate all’integrazione di sistemi di azionamento meccanico e/o elettroidraulico con innovativi sistemi di regolazione elettronica, con lo scopo di controllare il processo di combustione, il post-trattamento dei gas di scarico e la trasmissione della potenza alle ruote. Con riferimento invece alle nuove tecnologie di propulsione, gli sforzi di ricerca si concentrano sullo sviluppo di sistemi di propulsione ibridi efficienti, in particolare per il trasporto urbano. Infine, attività di tipo esplorativo sono condotte relativamente a future tecnologie, quali i sistemi di propulsione Fuel Cell a idrogeno, con l’intento di identificare le relative problematiche ed esaminarne la fattibilità a livello industriale. di persone con differenti livelli di mobilità. Per quanto riguarda l’elettronica, la maggior parte delle attività sono focalizzate sulle architetture tolleranti ai guasti e sulla standardizzazione di hardware e software per le numerose centraline veicolo. Relativamente a telematica ed ICT, l’attività del CRF è volta a valorizzare al meglio la piattaforma Blu&Me e garantirne l’evoluzione compatibilmente con il rapido ciclo di vita di queste tecnologie. Sulla sicurezza preventiva, l’attività è volta a garantire distintività al Gruppo attraverso lo sviluppo e la messa a punto di algoritmi proprietari per lo sviluppo di funzioni di ausilio al guidatore nel controllo longitudinale e laterale del veicolo. Vehicles and Advanced manufacturing and materials L’attività è focalizzata allo sviluppo di soluzioni innovative delle architetture (carrozzeria e interni) e dei sistemi veicolo per incrementare prestazioni e distintività del prodotto nel rigoroso rispetto dei vincoli di costo. In particolare sono in corso studi di architetture veicolo che consentano la modularità (es. modulo pavimento posteriore per l’alloggiamento delle bombole CNG - Compressed Natural Gas), lo sviluppo di sistemi di climatizzazione ad alta efficienza e basso costo, studi di nuove soluzioni di interni (plancia e sedili riconfigurabili), di sistemi evoluti di interfaccia uomo-macchina e di sistemi di controllo dell’autotelaio. Relativamente alle tecnologie e ai materiali, l’obiettivo è di contribuire efficacemente allo sviluppo tecnologico di nuovi prodotti, considerando tutto il loro ciclo di vita e di sviluppare metodologie per il miglioramento delle prestazioni, della qualità percepita e dei costi del prodotto, applicando le migliori pratiche per il rispetto delle normative emergenti su sicurezza ed ambiente. Advanced electric/electronic systems and Infomobility L’obiettivo principale è quello di garantire al Gruppo Fiat le competenze tecnologiche e sistemiche relative ad elettronica, telematica, ICT (tecnologie della comunicazione e dell’informazione) e sicurezza preventiva necessarie per migliorare la sicurezza e la fruibilità del veicolo, anche da parte Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 61 L’automobile del futuro, sicura, intelligente e a ridotto impatto ambientale, nel contesto innovativo della “green factory”. La sostenibilità ambientale di prodotto e processo è divenuto un riferimento normativo che attraversa tutte le fasi del ciclo di vita di prodotti e servizi, creando una diffusa consapevolezza sul cosiddetto “Life Cycle Thinking” quale approccio per controllare e migliorare, in termini di qualità ambientale, la catena di produzione, distribuzione, consumo e fine vita dei beni e servizi messi sul mercato. L’assioma secondo cui la razionalizzazione dei costi è tanto più efficiente quanto più viene adottata nelle preliminari fasi di sviluppo prodotto è altrettanto valida anche nel caso della gestione della qualità ambientale del prodotto. La minimizzazione dell’impatto ambientale di un prodotto durante tutte le sue fasi del ciclo di vita si realizza efficacemente nella fase di progettazione e sviluppo, intervenendo con opportune metodologie e “tool” di misurazione che permettono di confrontare tecnologie, materiali e soluzioni alternative. Con riferimento a queste assunzioni di partenza, negli anni scorsi il CRF ha lavorato allo sviluppo di un vero e proprio software di progettazione eco-compatibile, definito “Green Design” e finalizzato a minimizzare l’impatto energeticoambientale di prodotti industriali automotive già al momento della loro progettazione. Ciò è stato reso possibile mediante un modello di collegamento tra il database ecologico e i tradizionali software CAD (Catia eccetera) utilizzati nelle fasi di progettazione di componenti automotive. Il potenziale utilizzo di un simile tool è direttamente collegabile alla necessità di introdurre i progettisti alle tematiche relative alla progettazione eco-compatibile, offrendo loro la conoscenza tecnica sulla sostenibilità ambientale di prodotto e i principali riferimenti di migliori pratiche nell’ambito della progettazione ecocompatibile. Su questo fronte di visione sostenibile a 360 gradi, nel 2007 CRF ha avviato specifiche attività indirizzate allo sviluppo di modelli di analisi energetica dei processi produttivi per Fiat Group Automobiles e per Iveco, mediante la selezione dei principali processi industriali ed una loro classificazione in funzione del consumo energetico primario. L’output atteso è dato dall’individuazione di criticità in termini di consumo energetico, approccio per il quale il CRF sta elaborando un protocollo di misure sul campo. Per le aree “energy intensive” dei vari stabilimenti valutati, sarà possibile definire un ventaglio di modifiche riferite ai materiali, ai processi, alle tecnologie ed alle soluzioni impiantistiche. I conseguenti interventi a fronte di investimenti sostenibili e con un tempo di ritorno accettabile, garantiranno una riduzione dei costi degli stessi stabilimenti produttivi, in linea con gli obiettivi di Gruppo. 62 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Elasis Nata nel 1988 su iniziativa del Gruppo Fiat come Società dedicata alla ricerca nell’ambito dei programmi di sviluppo dell’Italia del Sud, Elasis è ora un centro di ricerca ad elevata specializzazione nel settore dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo completo di veicoli e di motopropulsori innovativi, nonché dello sviluppo e sperimentazione di macchine movimento terra, ma anche della mobilità, del suo impatto sull’ambiente e della sicurezza stradale. Opera nel Mezzogiorno, attraverso i centri di Pomigliano d’Arco e di Lecce, con circa 800 dipendenti e dispone di mezzi di progettazione e calcolo, oltre che di strumentazioni per la sperimentazione fisica e virtuale tra i più avanzati, basati su una capacità di sviluppo e gestione di sistemi informatici di assoluto rilievo. Anche in Elasis, le attività relative a motori e cambi vengono condotte nell’ambito dei progetti di sviluppo di Fiat Powertrain Technologies. Nel corso del 2007 Elasis ha proseguito nell’impegno strategico di allungare la catena del valore del sistema ricerca e innovazione e nello sviluppo sul territorio. Nell’ambito di questa attività ha partecipato a consorzi con Università e Istituti privati sui temi della ricerca e della formazione di base, continuando nelle tradizionali attività di studio del sistema mobilità e del suo impatto ambientale. Elasis ha promosso, inoltre, la valorizzazione e il trasferimento di competenze al sistema territoriale delle piccole e medie imprese, in collaborazione con l’Unione degli Industriali di Napoli e le Camere di Commercio del Mezzogiorno favorendone la crescita, l’internazionalizzazione e la competitività. L’impegno del Gruppo nella ricerca Roadmap della mobilità sostenibile Oggi Sviluppi a breve termine 2008-2010 2020 Diesel Filtro antiparticolato (DPF) Nuovo “Midsize” Multijet ”2” Stop&Start “Downsizing” T-JET Stop&Start Multiair Iniezione diretta Bicilindrico Metano/Idrogeno (Impieghi sperimentali) Turbo Benzina Metano Natural Power Motori puliti ed efficienti Diesel Negli anni ‘90 il diesel subisce una rivoluzione. Fiat brevetta il sistema di iniezione elettronica Unijet, da cui ha origine il Common Rail, che ben presto si afferma come il nuovo standard per molte case automobilistiche. La possibilità di gestire la pressione del gasolio indipendentemente dal numero di giri e dal carico del motore rappresenta una vera rivoluzione sia in termini di performance che di consumi, che si riducono circa del 15 per cento. Da quel momento Fiat e FPT Powertrain Technologies non hanno mai smesso di cercare soluzioni sempre migliori, soprattutto per l’ambiente. Idrogeno Con la nuova generazione di motorizzazioni Multijet, evoluzione del Common Rail, FPT rinforza la posizione di leader nello sviluppo di tecnologie innovative. Tutti i motori diesel FPT per vetture Fiat oggi adottano la tecnologia Multijet, che garantisce un miglioramento dell’efficienza, del comfort a bordo e dell’impatto ambientale grazie all’adozione di un sistema che suddivide l’iniezione principale in tre iniezioni ravvicinate, consentendo una sostanziale riduzione della rumorosità, delle emissioni nocive (circa il 50 per cento rispetto al Common Rail) e la gestione della rigenerazione del filtro antiparticolato senza necessità di impiego di additivi nel combustibile. Fiat e FPT adotteranno il Multijet “2” a partire dal motore 1.3 SDE. Si tratta di una evoluzione che consentirà di ridurre l’intervallo di tempo tra le tre iniezioni, assicurando una riduzione fino al 20 per cento delle emissioni degli ossidi di azoto ed un ulteriore contenimento dell’inquinamento acustico. Benzina L’impegno FPT a realizzare propulsori a basso impatto ambientale, senza penalizzare il piacere di guida, è oggi più che mai vivo, grazie ad una strategia di sviluppo che poggia su tre assi fondamentali: ■ downsizing: adozione di sistemi sovralimentati al fine di ridurre cilindrata e consumi; ■ controllo elettronico delle valvole, tecnologia innovativa (Multiair) capace di regolare con estrema precisione la quantità di aria immessa nei cilindri, garantendo minori consumi Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 63 e maggiore coppia e potenza erogata; ■ iniezione diretta, tecnologia che consente l’iniezione della benzina direttamente nei cilindri, garantendo riduzione dei consumi e miglioramento delle performance. Parlare di downsizing in FPT significa parlare di T-Jet, una nuova generazione di propulsori dove un innovativo turbocompressore abbinato ad un motore di cilindrata contenuta consente di esprimere prestazioni eccellenti con una riduzione significativa di consumi e di emissioni. Una coppia massima disponibile a regimi molto bassi garantisce grande elasticità e prontezza di risposta consentendo un elevato piacere di guida. Il nuovo 1.4 T-Jet, che equipaggia Grande Punto e Bravo, riduce i consumi del 7-8 per cento rispetto ad un motore 1.6 aspirato. Un’ulteriore testimonianza dell’impegno in termini di downsizing è il nuovo motore bicilindrico in fase di sviluppo (Small Gasoline Engine 900cc), che consente una riduzione dei consumi e, di conseguenza, delle emissioni di CO 2, nonché il rispetto dei futuri limiti di emissione Euro 5 ed Euro 6, con prestazioni pari ai motori di cilindrata maggiore. Concetto alla base di questo nuovo motore è il passaggio da un motore tradizionale a 4 cilindri ad un 2 cilindri sovralimentato, al quale è stato abbinato l’innovativo sistema elettronico di controllo delle valvole d’aspirazione Multiair. Oltre ai vantaggi in termini di riduzione consumi, il motore bicilindrico consente una riduzione di oltre il 20 per cento del peso e del 25 per cento d’ingombro nel vano motore rispetto ad un 4 cilindri di analoga potenza. Cosi come con il Common Rail sono stati ridefiniti gli standard per i motori diesel, con la tecnologia Multiair vengono ridefiniti quelli dei motori a benzina. L’innovativo sistema elettronico di controllo delle valvole d’aspirazione Multiair consente di controllare l’aria nei motori ad accensione comandata senza dover utilizzare la tradizionale farfalla e, quindi, con un elevato grado di flessibilità rispetto ai sistemi di distribuzione meccanici. Con un beneficio concreto: 10 per cento in più di potenza, 10 per cento in più di coppia ai bassi regimi e 10 per cento in meno di consumi ed emissioni. La prima applicazione del Multiair è prevista dal 2009 su Alfa Romeo. 64 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Nuove tecnologie Un valido contributo alla realizzazione di vetture a minor impatto ambientale viene anche dall’utilizzo, sui diversi tipi di motorizzazioni, di nuove tecnologie in grado di assicurare consistenti diminuzioni dei consumi e, di conseguenza, un’importante riduzione delle emissioni di CO2. Lo Stop&Start è un dispositivo che a veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi di funzionamento al minimo del motore, ne regola il temporaneo spegnimento e il successivo riavvio non appena viene rilasciato il pedale del freno o innestata la marcia. Una soluzione che, in situazioni di traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori, permette un risparmio di combustibile di circa il 10 per cento. Fiat ritene che l’utilizzo strutturale dello Stop&Start, che a partire dalla Fiat 500 sarà poi adottato su tutta la gamma, possa dare un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di CO2. Altro elemento in grado di contribuire, attraverso progressivi sviluppi tecnologici, al miglioramento dei consumi e alla conseguente riduzione delle emissioni di CO2 è quello delle trasmissioni. Fiat amplierà, gradualmente, l’impiego sull’intera gamma di cambi robotizzati DUALOGIC (MTA-Manual Trasmission Automated) e cambi a doppia frizione a secco (DDCT-Dual Dry Clutch Transmission). Un’innovativa generazione di trasmissioni che, oltre a migliorare enormemente il livello del comfort di guida, consentiranno una reale riduzione dei consumi. Importanti innovazioni tecnologiche che si traducono immediatamente in vantaggi ecologici. Combustibili alternativi Fiat è leader mondiale nel campo delle vetture OEM (Original Equipment Manufacturer) a metano. Fiat e FPT ritengono che la propulsione a metano sia oggi la scelta tecnologica più appropriata e disponibile per aiutare a risolvere i problemi di inquinamento delle aree urbane. Una tecnologia sicura e senza rinunce. Il metano è il combustibile più ecologico oggi disponibile: ■ presenta minori emissioni nocive come il particolato ed i composti aromatici quali il benzene; ■ riduce al minimo le emissioni più critiche nei confronti della qualità dell’aria quali gli ossidi di azoto e gli idrocarburi più reattivi, che promuovono la formazione di ozono a livello del suolo e la successiva generazione di smog fotochimico; ■ riduce le emissioni di CO 2 di circa il 23 per cento rispetto ad una vettura a benzina, con evidenti benefici sull’effetto serra; ■ viene trasportato attraverso metanodotti esistenti, rinunciando alle autocisterne, con evidenti benefici in termini di traffico di superficie, sicurezza stradale ed emissioni inquinanti. Fiat e FPT hanno deciso di sviluppare la doppia alimentazione per dare la possibilità di abbinare ai vantaggi del metano la praticità di rifornimento della benzina, lasciando così inalterate le abitudini di guida. Una soluzione semplice ma sofisticata: ■ le bombole sono integrate nella struttura del veicolo fin dalla fase di progettazione, per non penalizzare l’abitabilità e gli standard di sicurezza adottati per tutti i veicoli Fiat; ■ la doppia alimentazione benzina-metano garantisce un pieno di tranquillità anche nelle zone dove i distributori sono meno frequenti; ■ il sistema di controllo motore è specificatamente progettato per veicoli a doppia alimentazione, garantendo il pieno controllo dell’efficienza e delle emissioni in entrambe le modalità; ■ la compatibilità per l’impiego di bio-metano, se opportunamente depurato, è garantita fin da subito. FPT lavora da tempo allo sviluppo delle tecnologie di propulsione basate sull’idrogeno, anche attraverso attività di ricerca e sviluppo sull’applicazione delle pile a combustibile (Fuel Cell). Già nel febbraio 2006 è stata presentata la Panda Hydrogen, sviluppata con il sostegno dei Ministeri della Ricerca e dell’Ambiente in Italia. La Panda Hydrogen rappresenta un prototipo avanzato di veicolo alimentato da “Fuel Cell” ad idrogeno, le cui caratteristiche di prestazioni e abitabilità sono in tutto confrontabili con quelle della corrispondente vettura convenzionale. Il passaggio intermedio verso le tecnologie basate sull’idrogeno può essere rappresentato dal metano, nel suo possibile impiego nei motori a combustione interna in miscela con l’idrogeno. Infatti, essendo entrambi i combustibili gassosi, le tecnologie sviluppate sia nel settore auto che nelle infrastrutture per la distribuzione del metano possono costituire la piattaforma di partenza ideale per il graduale ingresso dell’idrogeno nel settore dei trasporti. FPT sta, infatti, sperimentando con successo l’utilizzo dell’idrogeno in miscela al 30 per cento circa con il metano, combinazione che esalta ulteriormente le già ottime proprietà ambientali del metano. La miscela metano-idrogeno consente di: ■ utilizzare tecnologie motore esistenti; ■ garantire prestazioni motore e autonomia pressoché inalterate rispetto al metano; ■ assicurare un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO 2 dell’11 per cento rispetto al metano; ■ realizzare una combustione più completa e pulita; ■ offrire un’interessante opportunità di utilizzo dell’idrogeno già disponibile, ad esempio i sottoprodotti delle industrie chimiche, favorendo così lo sviluppo della filiera di produzione e della distribuzione. In tal modo sarà possibile offrire una prospettiva di impiego dell’idrogeno a più breve termine. Fiat e FPT stanno investendo importanti risorse nello sviluppo di tecnologie capaci di valorizzare al meglio il patrimonio naturale disponibile. Un impegno che ha consentito a Fiat di raggiungere la leadership sul mercato brasiliano grazie ad un gamma completa di vetture dotate della tecnologia Flex, che consente di utilizzare miscele variabili di benzina e bioetanolo. In Brasile, infatti, la rete distributiva di bioetanolo è capillare, favorita negli anni dalla situazione socio-politica e dalla disponibilità della materia prima. La tecnologia Flex è un vero e proprio breakthrough tecnologico. Magneti Marelli, Società del Gruppo Fiat, ha realizzato il SFS ® (Software FlexFuel Sensor), che consente di riconoscere la composizione del combustibile presente nel serbatoio e di adattare conseguentemente i parametri di funzionamento del motore: il cliente può scegliere se utilizzare gasolina (benzina brasiliana composta per il 20 per cento di bioetanolo), bioetanolo o ambedue in qualunque proporzione. Un’ulteriore espressione dell’elevato livello tecnologico raggiunto è la Fiat Siena Tetrafuel prodotta in Brasile, che oltre ad essere equipaggiata con il sistema flex-fuel può essere alimentata anche con il metano. Il Tetrafuel, sviluppato e prodotto da FPT, è il primo motore al mondo capace di funzionare con quattro combustibili diversi: bioetanolo, gasolina, benzina pura e metano. Tutti i motori FPT del mercato europeo sono già predisposti per l’utilizzo di biocombustibili (bioetanolo e biodiesel) in miscela fino al 5 per cento rispetto ai combustibili tradizionali (E5-B5). Fiat ritiene che questa sia oggi la soluzione migliore per l’Europa in quanto garantirebbe fin da subito una rapida diffusione dei biocombustibili e dei loro benefici sull’intero parco circolante, senza dover attendere lo sviluppo di un sistema distributivo separato necessario per percentuali di biocombustibili superiori (E85). Nello sviluppo dei nuovi propulsori la ricerca FPT prosegue per garantire la compatibilità con miscele ad oltre il 10 per cento (E10-B10). Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 65 Automobili amiche dell’ambiente L’aumento costante della sicurezza, del comfort e della facilità di guida sono gli obiettivi fondamentali della ricerca sul veicolo in termini di architetture e sistemi. L’introduzione di nuovi elementi, che potenzialmente comportano un incremento di peso del veicolo e dunque aumenti nel consumo di combustibile, richiede però una particolare attenzione nella definizione dei materiali e dei processi produttivi innovativi, in modo da ottenere comunque un alleggerimento complessivo del veicolo. Inoltre, la ricerca è orientata ad individuare il miglior compromesso tra alleggerimento e riduzione dei costi. In questa direzione vanno gli studi relativi all’utilizzo di nuovi acciai alto-resistenziali per le strutture del veicolo, la realizzazione di componenti in materiale termoplastico o metallo-plastica per le parti mobili (portellone) e i moduli interni (plancia e sedili). Gli interventi riguardano, oltre alla scelta dei materiali, lo sviluppo di architetture innovative che consentono il miglior sfruttamento delle caratteristiche dei materiali stessi, i processi di formatura ed assemblaggio e l’ottimizzazione del progetto con tecniche di simulazione. Le realizzazioni, a livello di sottosistemi, hanno dimostrato la possibilità di ridurre i pesi in alcuni casi con costi contenuti. In tema di architetture veicolo, oltre all’alleggerimento, la parola chiave è flessibilità. Sono allo studio strutture ottimizzate capaci di incorporare diversi tipi di motopropulsore a basso impatto ambientale (motori a combustione interna efficienti, motori a gas naturale, ibridi eccetera), mentre a livello di interni si afferma il concetto di modularità e standardizzazione dei sottosistemi. Per quanto riguarda gli interni del veicolo, lo spazio a disposizione è un elemento fondamentale di successo. In un recente progetto, il CRF ha promosso lo sviluppo dei cosiddetti “sedili sottili” con l’obiettivo di ridurne dimensioni e peso. Il sedile, oggetto apparentemente semplice, in realtà integra una serie di funzionalità molto complesse, tra le quali la sicurezza dei sistemi di ritenuta e la gestione del comfort posturale del guidatore. Il sottosedile (fondello) conformato segue la configurazione tipica della seduta umana secondo mappe di pressione ideali ed è deformabile in diverse direzioni. Tutte le forme e tutti gli spessori del fondello hanno una funzione ben precisa, corrispondente alla soluzione ottimale per coniugare comfort e sicurezza. L’idea su cui si basa il sedile sottile è rappresentata da un innovativo fondello in multi-materiale in modo da ridurre la quantità di gommapiuma necessaria per l’imbottitura. Decisamente importante è la possibilità di riciclaggio dei materiali. Il sedile è progettato in modo da essere molto più facile da assemblare e rivestire ma anche da smontare e differenziare in fase di dismissione veicolo. Un altro rilevante focus di ricerca è rappresentato dal comfort multisensoriale, un tema caratterizzato da diverse componenti: ■ comfort acustico: con materiali fonoisolanti e fonoassorbenti si aumenta la qualità acustica all’interno dell’abitacolo, per 66 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale migliorare la comunicazione tra i passeggeri e ridurre il rumore di fondo; ■ comfort visivo: è uno dei parametri fondamentali nella scelta dell’architettura quando ci si riferisce alla visibilità verso l’esterno ma è altrettanto importante in relazione agli interni. Per questo motivo ci si concentra su determinati colori in grado di aumentare il comfort percepito. In pratica, eliminando il riflesso delle superfici plastiche sui vetri, in particolare della plancia, si possono utilizzare elementi cromatici più tenui e rilassanti per la guida; ■ comfort termico: si punta sulla ventilazione e sulla traspirabilità dei materiali delle sedute dei sedili, per aumentare la sensazione di comfort ottimizzando la temperatura percepita. In tema di comfort termico, il CRF è impegnato in diversi progetti per lo sviluppo di sistemi di climatizzazione ad elevata efficienza energetica basati su fluidi refrigeranti a basso impatto ambientale. Tale linea di ricerca ottempera la normativa comunitaria che impone, a partire dal 2011, la sostituzione dell’attuale fluido refrigerante, noto come R134a e con un effetto serra (GWP – Global Warming Potential) pari a 1.300 volte quello della CO2, con sostanze in grado di ridurre a 150 tale valore. Per soddisfare la domanda di fluidi refrigeranti più ecologici e di riduzione dei consumi, è necessario uno sforzo scientifico e tecnologico volto a sviluppare una nuova generazione di sistemi di climatizzazione a costi compatibili con tutte le categorie di veicoli (in particolare con le vetture di segmento medio basso che rappresentano la maggioranza del parco circolante). Il CRF, in coerenza con questo scenario, ha avviato una serie di iniziative per sviluppare una nuova generazione di sistemi in grado di garantire elevate prestazioni a ridotti consumi energetici partecipando attivamente all’evoluzione dello scenario tecnologico mondiale. In CRF inoltre è stata sviluppata e brevettata una nuova generazione di controlli per i sistemi di climatizzazione che permette di ridurre il consumo di carburante di circa il 2,5 per cento in condizioni climatiche medie europee. Tale innovazione è stata trasferita agli autoveicoli per poi trovare applicazione anche agli altri Settori del Gruppo. Il risultato è stato ottenuto grazie alla stretta cooperazione con i Settori, con i principali componentisti del sistema e anche al supporto di organizzazioni internazionali come l’Agenzia per la Protezione Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP). In parallelo, il CRF ha guidato un team di ricerca internazionale, nel progetto B-COOL, che ha portato allo sviluppo di sistemi di condizionamento basati sulla CO2 come fluido refrigerante. La particolarità di tale iniziativa consiste nello sviluppo di sistemi per vetture di piccole dimensioni, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale. Nel corso del 2007 sono stati sviluppati due veicoli che hanno permesso di valutare il livello di sviluppo raggiunto dalla tecnologia dei sistemi di refrigerazione a CO2 ed hanno permesso di acquisire le competenze per lo sviluppo di una nuova generazione di sistemi di climatizzazione. Infine, sempre nel corso del 2007, il CRF ha organizzato una conferenza internazionale sui sistemi di climatizzazione ecologici allo scopo di guidare l’evoluzione tecnologica mondiale verso lo scenario favorevole. Nell’ambito di questo evento sono stati presentati alcuni prototipi sviluppati dal CRF, tra cui la Fiat Panda SELOS, dotata di un sistema di climatizzazione a circuito secondario, che da un lato permette di utilizzare in sicurezza fluidi refrigeranti ecologici anche infiammabili e dall’altro garantisce un buon livello di comfort termico anche su veicoli ibridi o dotati di funzione Stop&Start. La gestione efficiente dell’energia a bordo veicolo offre notevoli opportunità per ridurre i consumi. Nel corso del 2007 il CRF ha lavorato su nuove soluzioni che permettono di ridurre il consumo, su ciclo reale, di circa il 5 per cento. Un’architettura innovativa ed algoritmi proprietari renderanno possibile ridurre l’energia richiesta per il raffreddamento del motore e dei sistemi ausiliari e, grazie al recupero di parte del calore dei gas di scarico, compatibilmente con i costi, si potrà accelerare il riscaldamento del motore e dell’abitacolo. Questo si tradurrà in una riduzione delle emissioni e del consumo e un aumento del comfort e della sicurezza di bordo. Tali tecnologie sono state trasferite sugli autoveicoli e sono in corso di sviluppo e messa a punto per gli altri Settori del Gruppo. Nel 2007 il CRF si è inserito in due programmi di ricerca internazionali, i progetti EE-VERT e HeatReCar, che uniscono i principali costruttori e componentisti. Tali progetti hanno l’obiettivo di sviluppare la nuova generazione di sistemi e componenti per poter migliorare ulteriormente l’efficienza del veicolo. La partecipazione del CRF a tali iniziative permetterà di orientare l’evoluzione tecnologica verso condizioni favorevoli alle esigenze del Gruppo Fiat. Il miglioramento dell’aerodinamica e la riduzione del Cooling Drag (energia aerodinamica utilizzata per la dissipazione del calore) sono oggetto di un’importante attività di ricerca che ha portato nel corso del 2007 a sviluppare un nuovo concetto di vano motore per l’autoveicolo e soluzioni innovative per l’aerodinamica esterna dei veicoli industriali leggeri e pesanti. Fondamentale in questo senso è l’utilizzo di metodologie innovative di calcolo. Sono inoltre attualmente in studio soluzioni tecnologiche innovative per la gestione attiva dell’aerodinamica del veicolo. Infine, per quanto riguarda le procedure di misura e strumenti di calcolo, il CRF ha partecipato attivamente all’evoluzione dello scenario tecnico e scientifico mondiale sia proponendo criteri sperimentali per la caratterizzazione energetica e la misurazione del consumo di carburante dei sistemi di climatizzazione a bordo veicolo, sia presentando uno strumento di calcolo previsionale proprietario sull’utilizzo e l’efficienza dell’energia (DriveEM). Tali iniziative sono il risultato di azioni cooperative guidate dal CRF a cui hanno partecipato sia le Società del Gruppo Fiat, sia team di ricerca internazionali. Veicoli cooperativi Nel 2006 Fiat Group Automobiles ha presentato al Salone di Ginevra la piattaforma telematica Blue&Me, sviluppata insieme a Microsoft. Blue&Me è un sistema di comunicazione e intrattenimento di bordo che offre una serie di funzioni e servizi che spaziano dall’integrazione con il telefono cellulare alla gestione di contenuti audio. Garantisce, inoltre, semplicità d’uso e la massima sicurezza, grazie al sistema di comandi vocali e alla completa integrazione con i tasti sul volante e con le informazioni della strumentazione sul display. La compatibilità con Bluetooth inoltre permette di accedere alle funzioni del telefono senza togliere le mani dal volante, anche se il cellulare è in una tasca o in borsa. Una funzionalità del sistema, poi, consente di visualizzare e leggere ad alta voce gli Sms in arrivo. A tutto vantaggio della sicurezza, dal momento che si eliminano le distrazioni dovute all’uso del cellulare. Il sistema Blue&Me è disponibile sulla gamma Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Da giugno 2007 Fiat Group Automobiles ha commercializzato un’ulteriore evoluzione della piattaforma telematica (Blue&Me nav), che costituirà una dotazione di serie o un optional per tutti i veicoli futuri della gamma, per offrire ai propri clienti una serie di servizi di infomobilità attraverso la connessione con un centro remoto. I veicoli equipaggiati con la piattaforma Blue&Me costituiscono il primo esempio di veicolo cooperativo di primo impianto. Grazie a questo modulo telematico, il veicolo può diventare, attraverso appositi applicativi, un sensore mobile per il rilievo di dati sul traffico, sullo stato delle infrastrutture, piuttosto che meteorologici o relativi all’inquinamento, da inviare ad un centro remoto. Sono in corso di studio applicazioni telematiche innovative per la gestione della mobilità abilitate dalla piattaforma telematica Blue&Me nelle sue versioni (Blue&Me fleet, Blue&Me nav, Blue&Me Map) e considerando le future evoluzioni. Attraverso la comunicazione con i veicoli, i gestori della mobilità potranno acquisire dati di traffico più frequenti e precisi, mentre l’utente automobilistico fruirà di informazioni su tempi di percorrenza, stato del traffico, condizioni meteo più aggiornate ed affidabili e di servizi di navigazione dinamica che gli consentiranno di ridurre tempo di viaggio e consumo di combustibile. Il supporto della piattaforma telematica ai sistemi di mobilità, in prospettiva, consentirà la fluidificazione del traffico, la riduzione dei tempi di circolazione, delle congestioni, dei consumi nonché degli inquinanti atmosferici. L’applicazione a flotte di veicoli (veicoli aziendali, logistica delle merci eccetera) della piattaforma Blue&Me consentirà di moltiplicare i benefici ambientali e di gestire con maggiore efficienza i nuovi paradigmi di mobilità come il car sharing o il trasporto a domanda e la logistica distributiva delle merci (in particolare nelle aree urbane). Inoltre la presenza di una piattaforma telematica a bordo veicolo consente di monitorare il comportamento del veicolo e lo stile di guida del conducente, nell’ampio rispetto dei principi di tutela della privacy. Dal prossimo anno Fiat Group Automobiles commercializzerà Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 67 come optional un tool chiamato EcoDrive che consentirà ad ogni automobilista di controllare il proprio stile di guida e verificare come modificarlo per ridurre i consumi. Il CRF sta lavorando sull’analisi e sullo sviluppo di servizi abilitati dalla presenza a bordo veicolo della piattaforma telematica Blue&Me. In particolare in collaborazione con Fiat Group Automobiles sono in corso di sviluppo servizi telematici di supporto alla manutenzione programmata, servizi di telediagnosi e funzionalità di monitoraggio veicolo. Relativamente ai veicoli commerciali, attraverso l’iniziativa Productivity On the Road, Iveco ha posto le basi per la futura commercializzazione di nuovi tipi di “in-vehicles services”, legati al controllo ed alla gestione dei trasporti, che rappresentano un contributo rilevante per affrontare in modo efficace ed efficiente i problemi della mobilità. A livello di iniziative industriali si segnala inoltre, la scelta della Magneti Marelli di collaborare con Viatis Satellite Radio e Navteq. Il progetto rappresenta il primo esperimento riguardante la trasmissione di informazioni TMC (Traffic Message Channel) attraverso la rete radio satellitare europea di WorldSpace. Durante una recente dimostrazione l’Azienda del Gruppo ha equipaggiato una vettura con il proprio sistema infotelematico RT3, capace di ricevere e gestire in tempo reale dati TMC trasmessi direttamente dal satellite. Tra le iniziative di ricerca su sistemi telematici, sono di particolare rilievo i progetti realizzati nell’ambito del Programma Quadro di Ricerca dell’Unione Europea. Esempi rilevanti sono i progetti SAFESPOT, PREVENT, CVIS, FIDEUS e GOODROUTE. Il progetto integrato SAFESPOT (Co-operative Systems for Road Safety), iniziato nel gennaio 2006, studia e sviluppa, con il coordinamento del CRF, un sistema per la prevenzione degli incidenti ed il miglioramento della sicurezza stradale, grazie ad un approccio cooperativo. Il sistema permetterà di estendere la percezione del guidatore relativamente ai pericoli circostanti fornendo costantemente all’utente la sintesi delle informazioni raccolte dai veicoli vicini e dall’infrastruttura stradale. 68 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Il progetto ha concluso le fasi preliminari di definizione delle piattaforme di comunicazione e avvierà nel 2008 lo sviluppo delle funzioni applicative dimostrative. Il progetto integrato PREVENT (Preventive and Active Safety Applications), giunto al suo terzo anno di attività, ha per oggetto l’innovazione dei sistemi di ausilio alla guida autonomi, in grado di intervenire in aiuto del guidatore negli istanti immediatamente precedenti ad una situazione di pericolo. Una manifestazione dimostrativa dei risultati del progetto si è svolta nel settembre 2007 a Versailles in Francia, ed ha visto CRF presente con un numero significativo di prototipi. Notevole il successo della manifestazione, che ha dimostrato i potenziali benefici delle soluzioni, sviluppate già secondo criteri vicini alle specifiche richieste da eventuali future applicazioni sul mercato, soprattutto per quanto riguarda l’affidabilità. Il progetto integrato CVIS (Cooperative Vehicle Infrastructure Systems) è incentrato sulla realizzazione di un canale di comunicazione continuo fra il veicolo e le infrastrutture di terra per la regolazione degli accessi dei veicoli alle aree sensibili (scuole, ospedali, ZTL), l’erogazione di informazioni agli automobilisti (speed warning, stato del traffico) ed il controllo del traffico urbano per favorire la decongestione. Il progetto INRETE, autofinanziato, vede coinvolti CSST e CRF con la collaborazione di 5T per lo sviluppo di un sistema di navigazione dinamica basato sull’utilizzo di floating car data per la stima del traffico e sul calcolo della rotta migliore in funzione delle condizioni di traffico in tempo reale. Infine, nell’ambito dei Grandi Progetti Strategici finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca è stato avviato nel 2006 dal Gruppo FIAT il progetto “Integrazione telematica veicolo-infrastruttura per la mobilità individuale e la logistica distributiva in ambito urbano” (INTESA). L’attività, coordinata da Iveco con la partecipazione di CSST, ELASIS, Fiat Group Automobiles e CRF, ha come obiettivo lo sviluppo di soluzioni telematiche innovative, basate sulla comunicazione veicoloveicolo e veicolo-infrastruttura, per una gestione innovativa del traffico che concili le crescenti esigenze di mobilità delle persone e distribuzione delle merci, con la necessità di limitare i problemi di congestione e di inquinamento che incidono fortemente sulla qualità della vita. Per quanto riguarda lo sviluppo di sensori a supporto dei sistemi telematici si segnala il sensore ottico multifunzione (MFOS) sviluppato da CRF e Magneti Marelli. Il dispositivo integra su una singola matrice di visione più funzioni automotive relative al rilievo della scena (incrocio veicolo, rilievo tunnel/ponti, curvatura della strada, riconoscimento corsie) e al monitoraggio ambientale (illuminamento, nebbia, pioggia, appannamento). I principali vantaggi consistono in un’elevata integrazione delle funzioni, nella gestione con un’unica elettronica di elaborazione, nella riduzione del numero di sensori e componenti, nella semplificazione del cablaggio su veicolo e quindi in una generale riduzione dei costi. Applicazioni nei principali Settori del Gruppo Fiat Group Automobiles Nel 2007 l’impegno di Fiat Group Automobiles per l’ambiente si è sviluppato principalmente lungo due direttrici: migliorare le caratteristiche di eco-compatibilità dei modelli e dei propulsori convenzionali, puntare sullo sviluppo di sistemi di alimentazione alternativi e tecnologie innovative. Per quanto riguarda i nuovi modelli, Fiat 500 si pone ai vertici della categoria anche sotto il profilo ambientale. È la prima volta che un’automobile si presenta con tutta la gamma di motorizzazioni pronta a rispettare i limiti di emissioni Euro 5, in anticipo di oltre due anni rispetto alla scadenza legislativa prevista per settembre 2009. Il 1.3 Multijet offre quindi di serie il filtro per il particolato (DPF). Fiat infatti è impegnata ad introdurre in anticipo i propulsori Euro 5 sulla maggior parte della gamma. Inoltre, Fiat 500 si segnala nella sua classe anche per i consumi contenuti e le basse emissioni di CO 2. In particolare Fiat 500 1.2 a benzina presenta un consumo di 5,1 litri/100 km nel ciclo combinato e un livello di emissioni CO 2 di 119 g/km, mentre il 1.3 Multijet presenta un consumo di 4,2 litri/100 km ed emissioni di CO 2 di soli 110 g/km. Sempre nel 2007 è stata presentata la nuova famiglia di motori a benzina T-jet. I nuovi propulsori 1.4 T-jet da 120 e 150 CV adottati da Bravo e 1.4 T-jet da 120 CV adottato da Grande Punto applicano la filosofia del downsizing, cioè l’adozione di un turbocompressore di nuova generazione, abbinato ad un motore di cilindrata ridotta, che consente di esprimere prestazioni confrontabili o migliori rispetto a propulsori di cilindrata superiore, ma con consumi ed emissioni di CO 2 inferiori di circa il 7-8 per cento rispetto ad un motore 1.6 aspirato. Inoltre, la presenza del turbo aumenta sensibilmente la coppia massima rendendola disponibile a un regime di giri molto basso, con il risultato di offrire grande elasticità e prontezza di risposta. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni medie di CO2 della gamma Fiat, l’ottimo livello raggiunto testimonia anche in questo campo l’impegno di Fiat Group Automobiles per l’ambiente. Nel 2007, infatti, il 23 per cento delle vetture Fiat vendute nell’Unione Europea presentava emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km ed il 67 per cento inferiori o uguali a 140 g/km. A prescindere da quelle che saranno le decisioni in sede europea, Fiat è impegnata a raggiungere, entro il 2012, il più basso livello medio ponderato di emissioni di CO2 per le sue automobili. Riguardo ai sistemi di alimentazione alternativi e tecnologie innovative, è proseguito lo sviluppo e l’aggiornamento della gamma di veicoli a doppia alimentazione metano-benzina, proposti nella linea ecologica Natural Power. In particolare il 2007 ha visto il successo di Panda Panda, la nuova vettura a minimo impatto ambientale equipaggiata con il motore FIRE 1.2 con doppia alimentazione metano/benzina. I due serbatoi per il metano, della capacità totale di 72 litri, sono integrati nel pianale del veicolo. Panda Panda mantiene così la medesima abitabilità della versione di origine, sia per quanto riguarda lo spazio dedicato ai passeggeri, sia per quello destinato ai bagagli. La vettura presenta un’autonomia nel solo funzionamento a metano di circa 270 km nel ciclo combinato, mentre la capacità del serbatoio benzina di 30 litri assicura la mobilità anche nelle zone dove non è ancora capillare la diffusione dei distributori di metano. In Italia, nel 2007, sono state immatricolate circa 30.000 Panda Panda, un contributo significativo per la mobilità urbana sostenibile. Da 10 anni leader nella tecnologia delle vetture a metano, Fiat è il costruttore che offre nella sua linea ecologica Natural Power la più ampia gamma di veicoli con doppia alimentazione, metano-benzina, capace di rispondere alle esigenze di mobilità di una vasta categoria di utenti, compreso il settore professionale: dal Doblò (anche Cargo) alla Punto (anche Van), dalla Multipla alla Panda (anche Van). A settembre 2007 è stata presentata la Panda Aria, concept car che unisce un’architettura innovativa del powertrain, costituita da un nuovo motore 900 cc Turbo dotato di sistema Multiair® e doppia alimentazione benzina/miscela metano-idrogeno, cambio MTA (Manual Transmission Automated) e dispositivo Stop&Start, con l’impiego di materiali ecocompatibili (riciclati, riciclabili o di origine naturale) sia per esterni sia per interni. L’innovativa tecnologia di attuazione elettro-idraulica delle valvole, Multiair®, consente di controllare l’aria nei motori ad accensione comandata senza dover utilizzare la tradizionale farfalla e, quindi, con un elevato grado di flessibilità rispetto ai sistemi di distribuzione meccanici, con un beneficio concreto: 10 per cento in più di potenza, 10 per cento in più di coppia ai bassi regimi e 10 per cento in meno di consumi ed emissioni di CO2. Nella Panda Aria il nuovo motore 900 turbo viene abbinato all’impiego della doppia alimentazione benzina e miscela metano (70 per cento) idrogeno (30 per cento). Questa soluzione apporta un ulteriore contributo alla riduzione delle emissioni di CO2. Il sistema Stop&Start è il dispositivo che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore e il suo successivo riavvio, in corrispondenza delle fasi di funzionamento al minimo con veicolo fermo. Una soluzione Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 69 che, in situazioni di traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori, permette un sensibile risparmio di combustibile (circa il 10 per cento). In seguito, non appena viene rilasciato il pedale del freno o innestata la marcia, il sistema provvede a riavviare tempestivamente il motore assicurando all’utente un’immediata risposta ai comandi. Il sistema Stop&Start viene abbinato al cambio MTA che permette una gestione ottimale dei cambi marcia ed è caratterizzato da un’elevata efficienza meccanica. In dettaglio, la trasmissione automatizzata pone le basi per una gestione intelligente dello stato acceso/spento del motore. Infatti, attraverso il controllo della frizione, il sistema consente di disaccoppiare il motore termico dalla trasmissione ogni qualvolta non sia richiesta trazione e il motore possa essere spento. Contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2 anche la minimizzazione degli assorbimenti energetici degli ausiliari veicolo e motore (per esempio il gruppo di climatizzazione a basso consumo energetico), la riduzione di peso del veicolo e l’adozione di pneumatici ultraverdi che garantiscono una ridotta resistenza al rotolamento. Panda Aria è anche dotata di un sistema telematico, basato sull’impiego dell’architettura Blue&Me, predisposto all’implementazione di nuovi servizi di infomobilità. Nel campo del recupero dei veicoli fuori uso, le vetture della gamma Fiat sono già recuperabili al 95 per cento in peso, anticipando così i vincoli omologativi di ricuperabilità imposti dalla direttiva 2005/64/CE, che diventeranno obbligatori da dicembre 2008 per le nuove omologazioni e da luglio 2010 per le nuove immatricolazioni. Su tutta la gamma è stato aumentato l’uso di materiali riciclati, ridotto l’uso del Poli Vinil Cloruro (PVC) e dei polimeri termoindurenti e promosse soluzioni tecnologiche mono-materiale che tendono a ridurre le famiglie polimeriche presenti. Al Salone di Francoforte è stata presentata una sofisticata applicazione nata dalla collaborazione tra Fiat Group Automobiles e Microsoft, denominata EcoDrive. Mentre si è alla guida, EcoDrive raccoglie tutte le informazioni necessarie relative all’efficienza del veicolo e, attraverso la porta USB del sistema Blue&Me, le trasmette all’interno di una normale 70 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale chiavetta USB. Il guidatore le inserisce in un PC. Il sistema EcoDrive presenta al guidatore le performance ambientali dettagliate dell’automobile, inclusa l’emissione del livello CO 2 per ogni viaggio. Analizza lo stile di guida e provvede a dare consigli su come modificare il proprio modo di guidare per ottenere un livello minore di CO2 e ridurre i costi relativi al carburante. Basato sulla piattaforma Blue&Me, sviluppata congiuntamente da Fiat e Microsoft che ha già ottenuto diversi riconoscimenti, EcoDrive consentirà ai guidatori di capire meglio come il proprio stile di guida influenzi l’emissione di sostanze inquinanti e quindi adattare il proprio comportamento al fine di minimizzare l’impatto ambientale. Ferrari In occasione del North American International Auto Show di Detroit 2008 Ferrari ha presentato un dimostratore tecnologico che utilizza biocarburante, realizzato sulla base della F430 Spider. La realizzazione di un propulsore alimentato a biocarburante E85 si inserisce nell’ambito dei programmi di ricerca e sviluppo annunciati durante il convegno sull’innovazione tecnologica, tenutosi a Maranello nel mese di giugno, nell’ambito delle celebrazioni per i sessanta anni dell’azienda. In tale occasione Ferrari ha presentato progetti finalizzati al miglioramento dell’efficienza sul sistema veicolo nel suo complesso, per continuare a ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, e raggiungere l’obiettivo di abbatterli del 40 per cento entro il 2012. La F430 Spider Biofuel utilizza una miscela di etanolo all’85 per cento, sfruttando l’esperienza accumulata nell’uso dei biocarburanti anche grazie alle applicazioni che questi hanno nelle competizioni. In Formula 1 il regolamento tecnico impone benzina con un contenuto di componenti derivati da biomasse pari al 5,75 per cento, mentre il Campionato Fia GT e l’American Le Mans Series (ALMS), ambedue dominati dalla F430 GT2 nel 2007, fanno ricorso a carburanti al 10 per cento di etanolo. Inoltre anche nel prossimo Campionato A1GP, del quale Ferrari sarà fornitore dei motopropulsori V8, verranno utilizzati biocarburanti E10. Le competizioni si sono quindi dimostrate ancora una volta un eccellente laboratorio per sperimentare soluzioni che se ritenute valide verranno applicate alla produzione. A dimostrazione dell’efficacia del continuo trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada, già oggi tutte le vetture del Cavallino Rampante possono utilizzare fino al 10 per cento di etanolo senza necessità di alcuna modifica. Con questo vero e proprio “dimostratore tecnologico” Ferrari dà prova della capacità di proporre soluzioni tecniche in grado di soddisfare eventuali richieste provenienti dal mercato senza per questo perdere le caratteristiche distintive di sportività, prestazioni e piacevolezza di guida che rendono uniche ed inimitabili tutte le vetture prodotte a Maranello. Per utilizzare l’E85, sono state effettuate modifiche all’impianto di alimentazione e soprattutto alla centralina di controllo motore. Quest’ultima, opportunamente sviluppata, renderebbe il motore compatibile per l’impiego di due carburanti (Flex Fuel), comunque a pari rapporto di compressione. Tutte le altre caratteristiche tecniche sono rimaste inalterate rispetto ad un motopropulsore di normale produzione. Utilizzando questo tipo di biocarburante e grazie alle modifiche apportate, Ferrari ha ottenuto un apprezzabile incremento per quanto riguarda potenza massima (che aumenta di 10 CV a parità di giri), coppia (che sale del 4 per cento), lasciando invariato il peso complessivo. I vantaggi per l’ambiente si traducono in una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 5 per cento. Iveco Iveco considera prioritaria la redditività del veicolo, che si misura in durata, affidabilità ed efficienza. Iveco è consapevole che tali obiettivi si conseguono adottando, nella progettazione del prodotto, criteri fondamentali di salvaguardia ambientale come il livello dei consumi di combustibile, le emissioni allo scarico, la rumorosità, il riciclaggio e il risparmio di materiali e risorse energetiche nelle attività produttive. Così Iveco offre al cliente soluzioni evolute e affidabili, spesso in anticipo rispetto ai requisiti normativi di rispetto dell’ambiente. I veicoli di gamma pesante Stralis e Trakker Euro5 sono stati presentati con largo anticipo rispetto alle scadenze legislative del 2009 e si sono ulteriormente evoluti per sfruttare al meglio la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) un sistema di post trattamento dei gas di scarico con importanti ricadute sui consumi. La Riduzione Catalitica Selettiva prevede l’utilizzo di motori ad alta efficienza, di un catalizzatore al posto dell’abituale silenziatore e di un serbatoio specifico per il liquido riducente (AdBlue), che viene iniettato a monte del catalizzatore attraverso un sistema di dosaggio gestito elettronicamente. Per il trasporto delle merci, delle persone, per il pubblico e per il privato, Iveco offre una gamma completa e moderna di veicoli a gas naturale CNG (Compressed Natural Gas). Il metano ha il vantaggio di produrre più energia degli altri idrocarburi, grazie al contenuto relativamente alto di idrogeno, e poca CO2 grazie al contenuto relativamente basso di carbonio. In condizioni di pressione atmosferica il gas naturale occupa circa 1.000 volte più spazio della quantità corrispettiva di gasolio. Per immagazzinarlo a bordo veicolo occorre quindi ridurne il volume, con due procedimenti base. La compressione in bombole a 200 bar a temperatura ambiente (CNG Compressed Natural Gas, gas naturale compresso) e la liquefazione a -162°C (LNG - Liquifi ed Natural Gas, o GNL Gas Naturale Liquefatto). Nel primo caso il volume che assume lo porta ad occupare “solo” 5 volte lo spazio di benzina o gasolio, nel secondo si riesce a ridurre il suo volume fino al doppio dell’equivalente in gasolio. Tuttavia il CNG può essere conservato nelle bombole a tempo indeterminato, mentre il GNL va consumato rapidamente perché nell’uso è impossibile mantenerlo a temperature così basse, per cui si riscalda, riprende il suo volume ed evapora. È per questo motivo che, ad oggi, la stragrande maggioranza dei veicoli a gas naturale utilizza il procedimento di compressione. Fin dal 1995 Iveco rivolge attenzione alla propulsione a gas e oggi è leader europeo nella ricerca e produzione di veicoli e motori a gas naturale, con migliaia di unità nel parco circolante di privati e pubbliche amministrazioni. Tutti i veicoli Iveco utilizzano motori a gas naturale dedicati che funzionano a combustione stechiometrica. Ciò consente loro di fornire prestazioni elevate e costanti, abbattendo le emissioni inquinanti ben al di sotto dei limiti previsti per i veicoli a minimo impatto ambientale. Tra i veicoli CNG, Iveco offre il Daily, in versioni furgone, telaio cabinato e minibus e lo Stralis. Iveco è comunque impegnata a rendere disponibile una versione a gas naturale di ogni linea di prodotto adatta a missioni urbane (l’Eurocargo CNG sarà disponibile a partire dal 2009). Gli autobus Irisbus a CNG, Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 71 mossi da motori Cursor, sono stati adottati da più di 70 città europee. Tra questi il Citelis e l’Europolis. Oltre che all’impatto ambientale, la ricerca Irisbus Iveco si rivolge a tutti gli aspetti del trasporto pubblico, dall’ergonomia e sicurezza per passeggeri e autisti, a soluzioni stilistiche in armonia con il contesto urbano ed extraurbano. Le modalità stesse del trasporto e i suoi flussi vengono studiati in collaborazione con gli enti pubblici, per predisporre risposte innovative alle esigenze future. Iveco vanta, inoltre, una grande esperienza nella produzione di sistemi di trasporto sia elettrici che ibridi, per veicoli merci e per autobus urbani. Sta applicando la tecnologia ibrida parallela sul Daily in risposta alle esigenze di alcuni grandi clienti, mentre è allo studio una soluzione ibrida specifica per il veicolo di gamma media Eurocargo. La sfida è progettare soluzioni ibride in grado di coprire ogni possibile esigenza del cliente con versatilità comparabile a quella dei veicoli tradizionali. Nel mese di gennaio la società ALTRA (Alternative Transport) che da oltre quindici anni sviluppa trazioni alternative (ibridi, elettrici a batteria, diesel-elettrici, celle a combustibile alimentate a idrogeno) è diventata una Società interamente Iveco. CNH-Case New Holland I marchi CNH sono fortemente impegnati nell’assolvere le proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente. A seguito dell’approvazione a livello europeo dell’impiego illimitato del biodiesel B20, New Holland Agricultural ha rafforzato il proprio ruolo di “Clean Energy Leader” approvando l’utilizzo di biodiesel puro B100 per tutte le sue macchine con motori New Holland, compresi i motori a iniezione elettronica con tecnologia Common Rail. Si tratta di 98 modelli (trattori, movimentatori telescopici e macchine da raccolta) predisposti per l’utilizzo di B100, vale a dire quasi l’80 per cento dell’intera gamma di prodotti New Holland. Per poter alimentare le macchine New Holland con biodiesel al 100 per cento è sufficiente installare un kit di filtri e seguire un programma di manutenzione specifico. Il biodiesel è il nome con cui si definisce un carburante alternativo non inquinante, attualmente ottenuto da piante 72 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale oleose come la colza, la soia e il girasole. La ricerca più avanzata si sta concentrando sullo sviluppo di biocarburanti di seconda generazione ottenuti da vegetali non destinati all’alimentazione umana. Il biodiesel produce emissioni meno nocive rispetto al diesel tradizionale e riduce le emissioni di particolato. Può essere utilizzato sia in forma pura (B100), sia in miscele con aggiunta di diesel tradizionale. Le miscele più comuni nella maggior parte dei Paesi sono: 2 per cento (B2), 5 per cento (B5) e 20-30 per cento (B20 e B30). Il biodiesel deve uniformarsi a specifiche norme di qualità come EN 14214 per assicurare un rendimento e una durata ottimali del motore. New Holland Agricultural Equipment è stata scelta come fornitore preferito dall’Eden Project nel Regno Unito. Anche su i motori di tutte le macchine agricole Case IH Agricultural commercializzate in tutti i Paesi del mondo è stato approvato l’utilizzo di miscele idonee contenenti il 5 per cento di biodiesel (B5). Compatibilmente con requisiti specifici di manutenzione e gestione del carburante, su oltre il 90 per cento dei modelli attualmente venduti in Europa e in Nord America, compresi anche i potenti trattori Magnum, è stato approvato l’utilizzo di biodiesel in miscela al 20 per cento (B20). Inoltre, su circa metà dei modelli venduti in tutto il mondo, compresa la mietitrebbia Axial-Flow® 8010 al top della gamma, è stato approvato l’utilizzo (regolamentato da protocolli idonei) di biodiesel al 100 per cento (B100). Con riferimento alle macchine per le costruzioni, nel 2007 i marchi Case Construction e New Holland Construction hanno approvato l’uso del biodiesel B5 in tutti i prodotti con motori FPT Powertrain Technologies. Kobelco Construction Machinery, partner di New Holland Construction nell’alleanza a livello globale, sta sviluppando una nuova tecnologia ibrida volta a ridurre le emissioni ed il consumo del carburante degli escavatori idraulici. Lo sviluppo delle macchine per le costruzioni rispettose dell’ambiente è stato accelerato per essere in linea con il protocollo di Kyoto ed il suo intento di prevenire il riscaldamento globale. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo del carburante del 40 per cento rispetto all’attuale motore diesel. Magneti Marelli Negli ultimi anni l’impegno di Magneti Marelli nell’ambito delle tecnologie eco-compatibili è considerevolmente aumentato, con l’introduzione sui mercati di soluzioni che mirano a coniugare le migliori tecnologie possibili con il minimo impatto ambientale. Gli sforzi si sono concentrati sulla riduzione di emissioni inquinanti e di anidride carbonica (CO2), attraverso la diminuzione dei consumi, lo sviluppo di tecnologie basate su combustibili alternativi, il trattamento dei gas di scarico, ma anche cominciando ad affrontare il tema della gestione intelligente del traffico. Nel seguito sono riportate le principali applicazioni di Magneti Marelli. Magneti Marelli ha sviluppato l’innovativo software SFS® (Software Flexfuel Sensor) che consente al guidatore di scegliere il carburante con il quale rifornire il veicolo, essendo possibile utilizzare indifferentemente benzina, alcool o una miscela fra i due in qualsiasi proporzione. L’introduzione di questa tecnologia ha posto Magneti Marelli in una posizione di leadership nell’ambito delle tecnologie di iniezione elettronica nel mercato brasiliano e ha creato una nuova categoria di automobili “flex”. Un potente software di calcolo è posizionato nel modulo di iniezione elettronica (centralina elettronica di controllo motore) e identifica e dosa la combinazione di alcool e benzina nel serbatoio, utilizzando le informazioni ricevute dai sensori installati nel sistema di iniezione. Il programma determina il rapporto della miscela di combustibile da iniettare nel motore e anche il timing di accensione. Il sistema Flexfuel è integrato dal sistema di avvio a freddo con etanolo, il quale consente di avviare il motore con qualsiasi condizione climatica. La soluzione ha il vantaggio di eliminare un serbatoio ausiliario di benzina utilizzato solo per l’accensione, sostituendolo con un meccanismo che pre-riscalda il carburante. Evoluzione di questa tecnologia è il sistema TetraFuel® che consente di gestire quattro diversi tipi di carburante tramite una sola centralina di controllo motore. Il veicolo può essere rifornito a scelta con benzina, gasolina, alcool puro o gas naturale. TetraFuel® non è una tecnologia di “adattamento”, bensì un sistema di primo impianto low-pressure completamente integrato che assicura costi più bassi e inferiori emissioni di CO 2. Il sistema sceglie automaticamente l’opzione migliore riguardo il carburante da utilizzare a seconda della situazione di guida, raggiungendo il compromesso ottimale tra performance e bassi consumi, evitando la necessità di commutazioni ed eventuali perdite di potenza durante la marcia. La tecnologia riduce drasticamente i costi di conversione/retrofit a un sistema a gas naturale. Con la tecnologia TetraFuel® la capacità di gestire il gas come combustibile è assicurata da un equipaggiamento di primo impianto, pertanto tutta la serie di apparecchiature elettriche ed elettroniche necessarie per la conversione dell’impianto possono essere eliminate. Sul fronte della riduzione di inquinanti e anidride carbonica (CO2) dei motori a benzina, Magneti Marelli produce un sistema GDI (Gasoline Direct Injection) completo composto da centralina di controllo motore (ECU), iniettori e pompa del combustibile. In un’iniezione diretta omogenea, una quantità attentamente controllata di carburante viene iniettata direttamente nella camera di combustione. Un processo efficiente di combustione nel quale il carburante brucia interamente è consentito dal fatto che la miscela infiammabile di carburante può essere concentrata direttamente sotto la candela. L’uso di iniezioni multiple per ciclo aumenta la possibilità di controllare il processo di combustione e quindi rende possibili diverse modalità di combustione, con vantaggi per il comfort, le performance e il risparmio di carburante. I migliori progressi derivanti dalla tecnologia GDI si hanno quando questa viene abbinata all’utilizzo del turbocompressore e a una riduzione delle dimensioni del motore. Aumentando la pressione differenziale tra l’atmosfera e i compressori, i turbocompressori aumentano il flusso d’aria disponibile e dunque la potenza specifica del motore. Questo consente di ridurre le dimensioni del motore pur mantenendo le performance inalterate. Anche la trasmissione può contribuire in maniera concreta alla riduzione dei consumi del carburante. In modo particolare le trasmissioni manuali automatizzate (AMT - Automated Manual Transmissions) sono in grado di far risparmiare circa il 9 per cento del carburante rispetto al cambio manuale e il 15 per cento rispetto al cambio automatico, con relativa riduzione di emissioni inquinanti. L’AMT di Magneti Marelli, in particolare, è un cambio tradizionale nel quale la leva manuale è stata sostituita da un kit di attuazione (plug-in) controllato Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 73 elettronicamente da una centralina di controllo di trasmissione (TCU). Il sistema consente un cambio automatico di marcia e l’innesto automatico della frizione. Il guidatore ha a disposizione una modalità di guida automatica, con la soppressione del pedale della frizione. Con l’adozione del cambio manuale automatizzato il timing della cambiata è ottimizzato elettronicamente, con una conseguente riduzione reale delle emissioni. Sul fronte dei veicoli ibridi, che rappresentano un importante avvicinamento alle auto elettriche, Magneti Marelli sta sviluppando un sistema di controllo per la ibridizzazione dei propulsori mild-hybrid e full-hybrid che differiscono tra loro a seconda del numero e della potenza di motori elettrici utilizzati e dell’abilità di svolgere diverse funzionalità. Sta, inoltre, iniziando la produzione di una soluzione micro-ibrida con la funzione Stop&Start e ha in sviluppo un sistema integrato Stop&Start/AMT. Magneti Marelli sviluppa e produce sistemi di scarico per autovetture e veicoli a motore in generale. La funzione di un sistema di scarico è duplice: da una parte l’abbattimento degli inquinanti contenuti nei gas esausti (mediante i convertitori catalitici) e, dall’altra, la riduzione del rumore (mediante il sistema silenziante). L’abbattimento degli inquinanti viene raggiunto progettando convertitori catalitici in grado di rispettare le sempre più severe e restrittive legislazioni vigenti e inserendoli poi con opportuni accorgimenti nella linea di scarico. In Europa, le emissioni sono attualmente regolate dalle specifiche Euro 4, introdotte nel 2005-2006, mentre dal 2009 saranno attive le più severe specifiche Euro 5. Per perseguire un sistema di mobilità efficiente e sostenibile, è importante l’elaborazione di un approccio integrato della mobilità. Magneti Marelli ha sviluppato una gamma telematica modulare e completa. A partire dal 2004 ha sviluppato alcune “Telematic Box”, sistemi altamente integrati e a basso costo per applicazioni di sicurezza, entertainment e navigazione satellitare. La Connectivity&Telematic Box OE è una piattaforma aperta basata su sistema operativo Microsoft Auto che garantisce la connettività con dispositivi consumer (viva voce con interfaccia Bluetooth®, sistema di riconoscimento vocale/text to speech, porta USB, MP3 player ed SMS interpreter). È disponibile anche una funzione di navigazione satellitare. Le mappe cartografiche sono memorizzate su una USB pen drive. Questo garantisce che il calcolo del percorso e l’accesso ai dati siano estremamente rapidi. La versione più ricca offre anche la possibilità di usufruire di servizi grazie all’impiego di un modulo telefonico integrato. Basandosi su algoritmi di calcolo tridimensionale, Magneti Marelli propone una evoluzione del navigatore in grado di operare in presenza di dati variabili nel tempo e non più solo su dati statici di limite di velocità piuttosto che di tipologia di strada. Il veicolo diventa così eco-telematico, essendo in grado di utilizzare le informazioni di infomobilità per effettuare scelte in linea con il risparmio di tempo, con l’ottimizzazione della distribuzione del traffico e con una riduzione dell’impatto della circolazione del traffico sull’ambiente. Il concetto di green navigation rientra così in un più ampio discorso di navigazione dinamica. L’E-Call Box nasce dall’esperienza maturata da Magneti Marelli nell’ambito della telematica impiegata per la sicurezza ed è stata progettata nel pieno rispetto dei requisiti automotive (crash proof, hi power link). In caso di crash o ribaltamento del veicolo, che viene rilevato grazie all’integrazione con la rete di bordo (CAN), il dispositivo è in grado di effettuare la chiamata di emergenza automatica. La road map di Magneti Marelli prevede l’integrazione di tecnologie consumer (WiFi, WiMax, nuova generazione bluetooth eccetera), la revisione dell’architettura della piattaforma che sarà basata su due unità finalizzate rispettivamente alla connettività (in coerenza con la normativa emergente) ed all’interoperabilità semplice e sicura con l’elettronica di largo consumo, la possibilità di pilotare video ad alta definizione (grafica 3D), la connettività ad internet (WEB 2.0), l’evoluzione dell’interfaccia uomo macchina (enhanced/natural voice recognition, haptic feedback eccetera). Ciò consentirà, già nel breve termine, di realizzare una piattaforma telematica capace, tramite l’interconnessione veicolo-veicolo e veicolo-infrastruttura, di garantire un’assistenza continua durante i viaggi, di rendere disponibili nuovi servizi di infomobilità (quali la gestione flotte, la razionalizzazione del traffico, green navigation) al fine di diminuire l’impatto della circolazione e del traffico sull’ambiente, e di aumentare la sicurezza a bordo veicolo (safe spot, local base map, anticollisione). EN27 (core) Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria. Vedere commenti agli indicatori EN2 e EN29. Conformità EN28 (core) Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto dei regolamenti e leggi in materia ambientale. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il Mondo non ha subito condanne in via definitiva per violazioni in campo ambientale. Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione Parametri del Report. 74 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale Trasporti EN29 (add) Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale. La riduzione dell’impatto ambientale in logistica è un preciso impegno del Gruppo Fiat, che si colloca nell’ambito del pilastro “ambiente”, parte integrante del sistema World Class Manufacturing e sostenuto da specifiche attività dell’Ente Supply Chain Management. Il principio che ispira tale impegno è il coinvolgimento di tutti gli attori che intervengono all’interno e all’esterno dei processi del Gruppo. Tra le numerose iniziative avviate nel 2007 e in corso nel 2008 si riportano brevemente nel seguito le più significative. Il progetto contenitori coinvolge diversi Settori del Gruppo (Fiat Group Automobiles, CNH-Case New Holland, FPT Powertrain Technologies e Iveco) con la finalità di rendere disponibile e gestire un pool di contenitori riutilizzabili e di dimensioni standard per il trasporto dei materiali e relative piattaforme di interscambio. In questo modo si riesce a minimizzare sia il numero dei trasporti di materiali diretti verso gli stabilimenti produttivi grazie all’utilizzo di mezzi “gran volume” e a una migliore saturazione dei camion, sia il numero dei trasporti di contenitori vuoti (viaggi di ritorno) in funzione dell’abbattibilità dei contenitori stessi e della possibilità di triangolazione sulle piattaforme di interscambio. A questo si aggiunge inoltre un beneficio in termini di riduzione dei contenitori a perdere non riutilizzabili (rifiuti). Il progetto Cambio Resa (Fiat Group Automobiles e Iveco), con estensione del perimetro dall’Italia all’Europa, prevede il passaggio della responsabilità del trasporto dei materiali destinati alla produzione, dal fornitore agli stabilimenti del Gruppo (Fiat Group Automobiles e stabilimento Iveco di Valladolid in Spagna), con conseguente ottimizzazione dei viaggi grazie a una maggiore sinergia del trasporto. Su alcune tratte si è ottenuta, in questo modo, una riduzione di circa il 50 per cento dei mezzi entranti negli stabilimenti. Sono in fase di sviluppo anche progetti per l’ottimizzazione della localizzazione della supply base per ridurre le distanze medie dei fornitori di materiali terzi dagli stabilimenti utilizzatori e diminuire così le distanze percorse dai mezzi di trasporto. Questa attività svolta dall’Ente Supply Chain Design, in collaborazione con Fiat Group Purchasing, supporta anche l’Ente Manufacturing nella razionalizzazione della localizzazione dei siti produttivi per minimizzare i flussi sulle tratte di interscambio di materiali tra stabilimenti del Gruppo Fiat. Per ridurre l’impatto ambientale nel trasporto dei materiali e dei prodotti finiti, da giugno 2008 sarà inoltre interdetto l’accesso agli stabilimenti Fiat Group Automobiles dei mezzi Euro 0 e Euro 1 con estensione anche ai mezzi Euro 2 da gennaio 2009. In questo scenario si inserisce anche la creazione di i-FAST, Società del Gruppo Fiat per il trasporto delle vetture, che utilizza una flotta propria di mezzi Euro 3-5 a limitato impatto ambientale. Ulteriori benefici sono ottenuti sfruttando modalità alternative al trasporto su gomma, come quelle via mare o su rotaia, sia per il trasporto dei beni/materiali che dei prodotti finiti. Continua, inoltre, lo studio per ottenere sempre il massimo bilanciamento dei viaggi di trasporto dei prodotti finiti per evitare viaggi a vuoto delle bisarche. In ambito trasporto vetture si sottolinea anche il passaggio graduale dalla protezione cerosa (che determina emissioni in atmosfera di Composti Organici Volatili in fase di applicazione e necessita di lavaggi con prodotti che generano impatto ambientale in fase di consegna) a quella con film plastico. Sul fronte degli spostamenti del personale esiste un diffuso e consolidato sistema di trasporto degli operai organizzato da Fiat Group, che mette a disposizione mezzi comuni (pullman) riducendo il numero delle vetture in circolazione. Più in generale la politica di Gruppo predilige il ricorso a call-conference e video-conference, grazie anche all’utilizzo di un’apposita “Virtual Room”, per ridurre il numero delle trasferte. Il Gruppo Fiat, operando nel settore automobilistico, gioca un doppio ruolo nel campo della logistica. Gli impatti ambientali delle attività di logistica non si limitano a quelli diretti e derivanti dal proprio processo produttivo, ma anche a quelli indiretti derivanti dalla mobilità di chi utilizza i prodotti del Gruppo. In questo secondo caso si rimanda alla ricca descrizione riportata nell’indicatore EN26. Generale EN30 (add) Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente, suddivise per tipologia. Nel 2007 i Settori del Gruppo hanno effettuato investimenti diretti per iniziative e innovazioni impiantistiche finalizzate alla prevenzione, riduzione e controllo degli impatti ambientali del processo produttivo per un valore di circa 46 milioni di euro. L’importo non comprende tutti quegli investimenti destinati esclusivamente al miglioramento della salute e sicurezza sul posto di lavoro, per i quali si rimanda al commento dell’indicatore LA8. Non comprende, inoltre, tutti gli investimenti non direttamente realizzati per la protezione dell’ambiente, anche se per la loro tipologia possono generare effetti positivi sul contesto ambientale di riferimento, ciò in quanto la loro determinazione richiederebbe discrezionalità nella stima. Tra questi ad esempio gli investimenti sostenuti da Fiat Group Automobiles per l’applicazione delle nuove vernici a base acqua presso gli stabilimenti di Mirafiori, Cassino e Termini Imerese, pari a circa 95 milioni di euro. Non sono, infine, compresi gli investimenti effettuati dalla società Fenice1 per conto delle Società del Gruppo Fiat, pari a circa 9 milioni di euro. 1 Società del Gruppo EDF che gestisce gli impianti eco-energetici della maggior parte degli stabilimenti del Gruppo Fiat. Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 75 Otto forze sostengono la creazione: movimento e quiete, solidificazione e fluidità, estensione e contrazione, unione e divisione. Morihei Ueshiba Indicatori di performance sociale 78 Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 99 Indicatori di performance sui diritti umani 101 Indicatori di performance sulla società 103 Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate Occupazione I dipendenti del Gruppo sono ripartiti in tre macrocategorie: Operai; ■ Impiegati; ■ Professional (personale con ruoli di carattere manageriale e specialistico) che a loro volta sono suddivisi in: - Professional e Professional Expert, che in Italia corrispondono ai quadri e ai capi; - Professional Master, Professional Senior e Direttori, che in Italia equivalgono ai dirigenti. I contratti a tempo determinato interessavano il 9,2 per cento degli occupati al 31 dicembre 2007 e il 6,4 per cento a fine 2006. La percentuale è inferiore in Italia, dove i dipendenti con contratto a termine erano pari al 3,8 per cento dell’organico nel 2007 e al 2,3 per cento nel 2006. ■ LA1 (core) Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto e distribuzione territoriale. Il Gruppo Fiat svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotoristico attraverso società localizzate in 50 Paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in oltre 190 Paesi. Al 31 dicembre 2007 il Gruppo nel mondo occupava 185.227 persone (172.012 al 31 dicembre 2006). Di queste, il 42 per cento è in Italia (44 per cento nel 2006) e il 25 per cento nel resto d’Europa (24 per cento nel 2006). Importante anche la presenza nel Centro e Sud America dove lavora il 24 per cento dei dipendenti del Gruppo (20 per cento nel 2006) con particolare concentrazione nell’area del Mercosur 1 (dove il Gruppo dà lavoro a circa 39.300 persone) e in Nord America, dove è impegnato il sei per cento (stessa percentuale nel 2006) dei dipendenti. Il quattro per cento degli occupati è distribuito nel resto del Mondo (tre per cento nel 2006). Organico 2007 Mondo Italia Europa inlcusa Italia Europa esclusa Italia Nord America Centro e Sud America di cui Mercosur Africa Asia Oceania Organico 2006 Mondo Italia Europa esclusa Italia Nord America Centro e Sud America di cui Mercosur Africa Asia Oceania 1 Il Mercosur è il mercato comune dell’America meridionale. Vi fanno parte in qualità di Stati membri Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela, hanno invece la qualità di Stati associati (osservatori) la Bolivia, il Cile, la Colombia, l’Ecuador e il Perù. Professional Master/ Professional Senior/ Direttori Totale Organico Operai Impiegati Professional/ Professional Expert 185.227 77.679 123.678 45.999 11.364 43.680 39.324 350 5.367 788 128.438 51.587 81.637 30.050 5.991 36.579 32.839 155 3.714 362 28.961 10.320 20.098 9.778 2.318 4.776 4.260 117 1.396 256 25.436 14.255 20.020 5.765 2.777 2.167 2.072 75 239 158 2.392 1.517 1.923 406 278 158 153 3 18 12 Professional Master/ Professional Senior/ Direttori 2.373 1.531 399 280 146 140 1 11 5 Totale Organico Operai Impiegati Professional/ Professional Expert 172.012 75.751 42.904 11.714 35.392 30.877 420 5.028 803 116.602 50.171 27.138 5.986 29.293 25.399 173 3.477 364 28.204 10.160 9.670 2.641 4.012 3.500 166 1.247 308 24.833 13.889 5.697 2.807 1.941 1.838 80 293 126 78 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate Incidenza percentuale, sul totale dei dipendenti del Gruppo nel mondo, degli organici dei Paesi con maggiore occupazione (al 31 dicembre 2007) 42% Italia 19,9% Brasile 5,5% Polonia 5,4% USA 5,3% Francia 3,6% Germania 3,5% Spagna 2,4% Messico 2,2% Rep. Ceca 2% Belgio Argentina 1,2% 1,2% Cina 1% Regno Unito 5% Altri Occupazione per Settore (Società consolidate a Bilancio) 2007 Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) Veicoli Industriali (Iveco) (*) Fiat Powertrain Technologies (Passengers) (*) Componenti (Magneti Marelli) Prodotti Metallurgici (Teksid) Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) Servizi (Business Solutions) Editoria e Comunicazione (Itedi) Holdings e Diverse (*) Totale Gruppo 2006 Italia Resto del Mondo Mondo Italia Resto del Mondo Mondo 30.069 607 2.730 4.703 15.322 7.658 7.173 1.155 2.111 – 809 5.342 77.679 20.473 88 196 23.470 19.357 3.587 20.789 6.671 9.849 – – 3.068 107.548 50.542 695 2.926 28.173 34.679 11.245 27.962 7.826 11.960 – 809 8.410 185.227 28.720 574 2.684 4.425 14.926 7.534 6.679 818 2.710 2.286 836 3.559 75.751 15.971 75 186 20.910 17.863 2.722 18.516 7.524 9.583 2.771 – 140 96.261 44.691 649 2.870 25.335 32.789 10.256 25.195 8.342 12.293 5.057 836 3.699 172.012 (*) i valori differiscono da quelli pubblicati a pagina 20 e nel bilancio consolidato per i seguenti motivi: Anno 2007 – Il Settore Iveco comprende 8.218 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies; – Il Settore Holding e Diverse comprende 413 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies; – Il Settore FPT Powertrain Technologies non comprende, pertanto, i dipendenti Iveco (8.218) e CRF (413) occupati nelle attività powertrain. Anno 2006 – Il Settore Iveco comprende 8.256 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies; – Il Settore Holding e Diverse comprende 412 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies; – Il Settore PT Powertrain Technologies non comprende, pertanto, i dipendenti Iveco (8.256) e CRF (412) occupati nelle attività powertrain. Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 79 Totale organico 2007 per tipologia di contratto Contratti tempo indeterminato Europa di cui Italia Sud America Nord America Africa Asia Oceania Mondo Contratti tempo determinato Totale Contratti Part time Full time Part time Full time Part time Full time Totale 1.177 927 15 33 – – 2 1.227 112.931 73.772 37.162 10.839 350 4.845 763 166.890 86 86 – – – – – 86 9.484 2.894 6.503 492 – 522 23 17.024 1.263 1.013 15 33 – – 2 1.313 122.415 76.666 43.665 11.331 350 5.367 786 183.914 123.678 77.679 43.680 11.364 350 5.367 788 185.227 Di cui operai Contratti tempo indeterminato Europa di cui Italia Sud America Nord America Africa Asia Oceania Mondo Contratti tempo determinato Totale Contratti Part time Full time Part time Full time Part time Full time Totale 547 460 11 23 – – – 581 72.484 47.958 30.187 5.505 155 3.198 339 111.868 58 58 – – – – – 58 8.548 2.652 6.381 463 – 516 23 15.931 605 518 11 23 – – – 639 81.032 50.610 36.568 5.968 155 3.714 362 127.799 81.637 51.128 36.579 5.991 155 3.714 362 128.438 A livello globale, i contratti a tempo indeterminato interessavano il 90,8 per cento del totale degli occupati al 31 dicembre 2007, mentre gli occupati con contratto part time (sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato) rappresentavano, alla stessa data, lo 0,7 per cento degli occupati. L’incidenza dei contratti a tempo indeterminato osservata in Italia è mediamente più elevata (96,2 per cento), come pure quella dei contratti part time (1,3 per cento). Per la popolazione operaia, che rappresenta circa il 70 per cento degli organici del Gruppo nel Mondo, la percentuale di occupati a tempo indeterminato a fine dicembre 2007 era circa l’87,6 per cento e quella con contratto part time rappresentava lo 0,5 per cento. In Italia l’incidenza dei contratti a tempo indeterminato per la popolazione operaia rappresentava il 94,7 per cento, mentre quella dei contratti part time era pari all’1 per cento. In linea generale si evidenzia che l’età dei dipendenti in Italia è più elevata della media del Gruppo nel Mondo, complessivamente è anche più elevata l’anzianità aziendale. Rispetto al 2006, si registra nel 2007 un significativo aumento nella percentuale di occupati con meno di 30 anni sia a livello globale sia in Italia. Di converso si rileva una riduzione della percentuale di occupati nella fascia di età oltre i 50 anni, sia a livello globale sia in Italia. I fenomeni sopra descritti sono dovuti al grande numero di assunzioni effettuate nel corso del 2007 (più di 30.000 nel Mondo e poco meno di 6.500 in Italia). Per quel che riguarda l’Italia, poi, le variazione dell’incidenza della popolazione ultracinquantenne sul totale dell’organico è in buona misura anche dovuta all’attivazione di circa 2.000 mobilità lunghe (che rappresentano circa il 30 per cento delle uscite avvenute nel corso del 2007). La mobilità lunga, di fatto, si applica ai lavoratori nella fascia di età in questione. Si tratta, infatti, di una misura di carattere straordinario, prevista dalla legge italiana, che consente a un numero definito di lavoratori, in possesso di particolari requisiti di età e anzianità contributiva ai fini pensionistici, la cessazione del rapporto di lavoro e la collocazione in mobilità, percependo la corrispondente indennità per un periodo che può arrivare fino a sette anni per gli uomini e dieci per le donne, al fine di poter raggiungere in questo lasso di tempo i requisiti per un trattamento pensionistico. Il periodo di permanenza in mobilità lunga è superiore a quello previsto per la mobilità ordinaria (massimo tre anni al Nord e quattro anni al Sud) e gli oneri (indennità di mobilità e copertura contributiva) per gli anni aggiuntivi rispetto a quelli di mobilità ordinaria sono a totale carico delle 80 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate aziende. Per quanto riguarda la distribuzione dei dipendenti per titolo di studio (effettuata su un campione del 70 per cento e del 90 per cento della forza rispettivamente nel Mondo e in Italia), non si evidenziano forti differenze fra Italia e resto del Mondo, salvo una maggior incidenza dei diplomati in Italia ed una, invero modesta, maggior incidenza fuori dall’Italia di dipendenti con titolo di studio equiparabile alla laurea. Tuttavia bisogna tener presente che il confronto può risultare falsato per effetto delle difficoltà obiettive riscontrate nell’equiparare i titoli di studio dei vari Paesi con quelli italiani. L’aumento dell’incidenza dei dipendenti con istruzione media inferiore, che risulta dal confronto con l’anno precedente a livello globale, può essere spiegata con il consistente inserimento di lavoratori con mansioni operaie che hanno riguardato oltre il 78 per cento delle assunzioni nel Mondo. Distribuzione per età - Mondo - 2007 Distribuzione per età - Italia - 2007 Meno di 30 anni 15% Da 31 a 40 anni 36% Da 41 a 50 anni 31% Oltre 50 anni 18% Meno di 30 anni 26% Da 31 a 40 anni 32% Da 41 a 50 anni 25% Oltre 50 anni 17% Distribuzione per anzianità aziendale - Mondo - 2007 Fino a 5 anni 39% Da 6 a 10 anni 18% Da 11 a 20 anni 25% Da 21 a 30 anni 11% Oltre 30 anni 7% Distribuzione per anzianità aziendale - Italia - 2007 Fino a 5 anni 26% Da 6 a 10 anni 21% Da 11 a 20 anni 33% Da 21 a 30 anni 15% Oltre 30 anni 5% Distribuzione per titolo di studio - Mondo - 2007 Non mappati 4% Laurea o equiparabili 12% Istruzione media superiore 33% Istruzione inferiore 51% Distribuzione per titolo di studio - Italia - 2007 Non mappati 4 % Laurea o equiparabili 11% Istruzione media superiore 36% Istruzione inferiore 49% Con il termine “non mappati” si identificano quelle casistiche in cui non è stato possibile rilevare il titolo di studio. Si tratta dei casi in cui l’informazione non è disponibile, non è rilasciata dal dipendente oppure, in particolare per l’estero, il titolo di studio non si presta ad un’equiparazione con quelli italiani. Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 81 LA2 (core) Numero totale e tasso di turnover del personale, suddiviso per età, sesso e area geografica. Le modifiche nella consistenza occupazionale registrate rispetto al 31 dicembre 2006 sono conseguenza di cambiamenti intervenuti nell’area di consolidamento, oltre che di nuovi ingressi e uscite di personale. Nel 2007 le variazioni di perimetro, per effetto di cessioni, acquisizioni o variazioni dell’area di consolidamento delle Società del Gruppo, hanno comportato un aumento netto di organico pari a circa 2.300 dipendenti. Tra le operazioni che hanno maggiormente influito a determinare questa variazione si ricordano le acquisizioni delle attività After Market Parts and Services di Magneti Marelli, del gruppo I.T.C.A., in parte compensate dalle cessioni dell’attività Magnesio di Teksid e di Ingest Facility. Nell’ambito delle entrate del 2007, circa il 54 per cento ha riguardato assunzioni con contratti a termine (60 per cento nel 2006). A questo proposito si ricorda che, nel corso dell’anno, circa 4.500 (di cui oltre mille in Italia) contratti a tempo determinato sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato. Si tratta di persone assunte a termine negli anni precedenti o nello stesso 2007, il cui rapporto di lavoro ha potuto poi essere stabilizzato per effetto del miglioramento della situazione produttiva del Gruppo. Si segnala inoltre che nel 2007 sono stati assunti nel Mondo oltre 1.600 neolaureati, in prevalenza nell’area ingegneristica. Fra le uscite registrate nel 2007, circa il 15 per cento è conseguenza di procedure di riduzione collettiva di personale nell’ambito di operazioni di ristrutturazione o razionalizzazione organizzativa. Le diverse situazioni sono state gestite ovunque possibile con il ricorso agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge e la definizione, con le Organizzazioni sindacali, di piani sociali volti ad attenuare l’impatto sui lavoratori delle misure adottate. Bisogna, infine, considerare che le dimensioni del Gruppo Fiat offrono opportunità di mobilità fra i Settori e fra le unità produttive. Nel 2007, i passaggi fra i Settori e, nell’ambito dei Settori, fra i diversi stabilimenti, hanno interessato complessivamente circa 3.200 persone, di cui quasi 1.400 in Italia. A queste vanno aggiunte le persone precedentemente incluse nel Settore Servizi (Business Solutions) che ha cessato di operare come Settore dal 1° gennaio 2007 e dalla stessa data confluite nel raggruppamento Holdings e Diverse, 5.000 unità a livello globale e circa 2.300 in Italia. Turnover Gruppo Fiat nel Mondo 172.012 2006 32.317 (21.361) 2.259 185.227 2007 Dipendenti al 31/12 Entrati Usciti Δ perimetro Di cui operai 116.602 2006 25.276 (15.778) 2.338 128.438 2007 Di cui operai al 31/12 Entrati Usciti Δ perimetro 84 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate LA3 (add) Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a termine, suddivisi per principali siti produttivi. I benefit che il Gruppo Fiat offre ai propri lavoratori sono normalmente riconosciuti in virtù della qualifica di lavoratore dipendente e prescindono pertanto dal fatto che il rapporto di lavoro sia a tempo determinato o indeterminato, a tempo pieno o parziale. I benefit differiscono, invece, tra loro in funzione della qualifica aziendale ricoperta, del Paese di appartenenza, per l’applicazione di politiche locali. Iscritti al sindacato % sui lavoratori (operai, impiegati, quadri) FIOM 12,1 FIM 10,3 UILM 8,9 FISMIC 6,3 UGL 1,9 FAILMS 0,6 FLM 0,1 Altri 0,6 Totale 40,8 Relazioni Industriali Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo delle Organizzazioni sindacali e delle rappresentanze dei lavoratori costituite conformemente alle leggi e alle prassi previste nei vari Paesi in cui è presente. Con esse mantiene relazioni improntate al reciproco riconoscimento, al dialogo e al confronto costruttivo. Nel corso del 2007 è proseguito il costante dialogo con le Organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure adottate per rispondere alle esigenze del mercato, migliorare la competitività, la flessibilità e l’efficienza organizzativa. Intensa è stata anche la negoziazione collettiva ai vari livelli che ha consentito di raggiungere con le Organizzazioni sindacali importanti accordi per la definizione delle condizioni salariali e normative nei vari Paesi in cui operano le aziende del Gruppo. Libertà di associazione sindacale L’adesione e la relativa iscrizione al sindacato è una libera scelta del dipendente e avviene secondo le modalità previste dalle norme locali e dalle regole delle diverse Organizzazioni sindacali. Poiché in alcuni Paesi, come ad esempio la Francia e la Germania, l’iscrizione al sindacato è considerata una scelta attinente la sfera personale del dipendente e non viene, quindi, comunicata all’Azienda, non è possibile fornire un dato complessivo del livello di sindacalizzazione. In altri Paesi, invece, i dipendenti interessati possono dare all’Azienda mandato a trattenere le quote associative direttamente sulle retribuzioni e, pertanto, è possibile raccogliere i dati di iscrizione al sindacato. È questo il caso dell’Italia, dove il 40,8 per cento dei dipendenti del Gruppo Fiat (esclusi i dirigenti) aderisce a un sindacato. Nel Gruppo Fiat, in Italia, è presente anche l’Associazione Quadri e Capi Fiat, alla quale è iscritto nel 2007 il 43,3 per cento dei potenziali interessati. Rappresentanti dei lavoratori Nella maggior parte dei Paesi europei sono anche previste strutture di rappresentanza, elette direttamente dai lavoratori. In Italia, ad esempio, esistono le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) elette da tutti i lavoratori (dirigenti esclusi) su liste presentate dalle Organizzazioni sindacali. Le elezioni si svolgono ogni tre anni a livello di Unità Produttiva. I componenti delle RSU complessivamente in carica nelle aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia al 31 dicembre 2007 erano 891. Nel Gruppo Fiat è previsto anche il Comitato Aziendale Europeo, l’organismo di rappresentanza a livello europeo, in conformità a quanto previsto dalla Direttiva UE 45/94/CE per l’informazione e consultazione dei lavoratori nelle imprese di dimensioni comunitarie. Comitato Aziendale Europeo (CAE) Il CAE del Gruppo Fiat è stato costituito nel 1997, in applicazione dell’accordo istitutivo stipulato nel 1996 e successivamente rinnovato con modifiche e integrazioni. La regolamentazione attuale è stata definita con l’accordo del 29 giugno 2005 stipulato con il Sindacato Europeo (Federazione Europea Metalmeccanici), in rappresentanza delle Organizzazioni sindacali dei Paesi europei in cui Fiat è presente, e con le Organizzazioni sindacali italiane. L’accordo, che avrà validità fino alla fine del 2009, ha modificato la composizione per Paese del CAE per rappresentare anche i lavoratori dei Paesi entrati nell’Unione Europea a seguito dell’“allargamento” del 1 maggio 2004. È composto da 30 seggi ripartiti in funzione della distribuzione occupazionale del Gruppo in Europa. Il CAE si riunisce in forma plenaria una volta l’anno, di norma entro il mese di novembre. È inoltre prevista una riunione aggiuntiva della Direzione aziendale con il Comitato Ristretto (composto da sei componenti del CAE) entro il primo semestre di ogni anno. Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 85 CAE del Gruppo Fiat: componenti per Paese Italia Francia Belgio Germania Polonia Spagna Austria Portogallo Regno Unito Repubblica Ceca Ungheria Totale 14* 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 30 * di cui uno in rappresentanza dei Quadri. Dialogo sociale A livello europeo la situazione del Gruppo Fiat, con particolare riferimento alle operazioni con impatto transnazionale, come previsto dalla Direttiva Europea 45/94/CE, è stata oggetto di informazione e consultazione nell’ambito del Comitato Aziendale Europeo del Gruppo Fiat. A maggio si è svolto l’incontro con il Comitato ristretto. Alla riunione plenaria annuale, che si è tenuta nei giorni 5 e 6 novembre 2007, è intervenuto l’Amministratore Delegato del Gruppo, Sergio Marchionne, che ha presentato i risultati raggiunti, gli obiettivi e le strategie del Gruppo per gli anni futuri. Anche l’applicazione della metodologia del World Class Manufacturing (WCM), lo standard di eccellenza del sistema produttivo adottato dal Gruppo, è stata oggetto di ampio confronto con le Organizzazioni sindacali a tutti i livelli, al fine di creare un clima positivo di condivisione e responsabilizzazione sugli obiettivi comuni. In particolare nel corso della riunione annuale del Comitato Aziendale Europeo è stato fornito un aggiornamento sugli sviluppi del programma di applicazione di suddette metodologie, illustrando i progressi già realizzati da Fiat Group Automobiles che ha continuato lo sviluppo del programma con lo scopo di elevare i propri standard a quelli dei migliori concorrenti. Il Fiat Group Automobiles Production System (FAPS) è stato introdotto negli stabilimenti Fiat Group Automobiles e ha raggiunto risultati importanti non solo per quanto riguarda i risultati di efficacia e di efficienza degli impianti e di riduzione degli sprechi, ma, soprattutto, per quanto riguarda il modo di lavorare in fabbrica, la qualità ergonomica della postazione di lavoro ed il coinvolgimento delle persone. Nel corso del 2007 il sistema di produzione di Fiat Group Automobiles è diventato anche la base e la guida per CNH-Case New Holland, FPT Powertrain Technologies, Iveco e Magneti Marelli. In Italia è proseguito il confronto con le Organizzazioni sindacali, sia a livello nazionale, sia territoriale. Alle rappresentanze dei lavoratori è stato fornito il costante aggiornamento sull’evoluzione del Piano di rinnovamento e sviluppo del Gruppo Fiat, sulle iniziative avviate per realizzare gli obiettivi prefissati, sui programmi di rinnovamento della gamma dei prodotti e sulle allocazioni produttive. Fondamentale è stato l’incontro svoltosi il 19 febbraio 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano, alla presenza del Presidente del Consiglio e dei Ministri del Lavoro, dei Trasporti e del vice Ministro dello Sviluppo Economico, e delle segreterie nazionali Confederali e di Categoria delle Organizzazioni sindacali, nel corso del quale l’Amministratore Delegato, Sergio Marchionne, ha illustrato i piani di sviluppo 2007-2010 del Gruppo con particolare riguardo alla realtà italiana. La riunione si è conclusa con la firma di un verbale nel quale il Governo si è dichiarato disponibile ad assecondare lo sforzo di sviluppo dell’Azienda, in particolare valutando con attenzione le iniziative a sostegno degli investimenti e della ricerca, e ha riconosciuto la sussistenza delle condizioni per concedere al Gruppo Fiat una quota di mobilità lunga, nella misura individuata nell’accordo sindacale del 18 dicembre 2006, cioè per un massimo di 2.000 dipendenti. A fine anno è inoltre stato presentato al Governo e alle Organizzazioni sindacali nazionali e locali il piano straordinario per il rilancio dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, finalizzato a portare lo stabilimento a livello della migliore concorrenza e creare le condizioni necessarie per la produzione di futuri modelli presso tale stabilimento. Contrattazione collettiva LA4 (core) Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione. Complessivamente circa l’84 per cento dei dipendenti del Gruppo nel mondo è coperto da contrattazione collettiva. In Italia la contrattazione collettiva riguarda tutti i dipendenti del Gruppo. Per gli operai, impiegati e quadri si applica il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore metalmeccanico in cui rientra la quasi totalità delle Società del Gruppo (con l’eccezione di Itedi, cui si applicano il CCNL dei poligrafici e dei giornalisti, e alcune società di servizi). Ai dirigenti invece si applica il contratto per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi, stipulato dalla Confindustria e dal Sindacato nazionale dei dirigenti (Federmanager), che fissa il trattamento retributivo minimo di garanzia e le condizioni normative generali per l’impiego di questa categoria. All’estero circa il 72 per cento dei dipendenti è coperto dalla contrattazione collettiva. Si tratta però di un dato medio, risultato di situazioni diverse in funzione delle prassi e delle norme vigenti nei diversi Paesi. Ad esempio il Gruppo applica accordi collettivi alla quasi totalità dei dipendenti in Europa e nell’area del Mercosur. Diversa è invece la situazione in Nord America (Usa), dove il sindacato è presente solo in pochi stabilimenti del Gruppo, per un totale di circa 1.800 operai. Tuttavia anche nelle realtà “non Unions” nelle aziende del Gruppo è diffusa la prassi di definire gli aspetti collettivi del rapporto di lavoro (orari, regolamento interno, benefit eccetera) attraverso politiche applicate a tutti i lavoratori interessati e loro formalmente comunicate (ad esempio Handbook per circa 86 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 6.000 dipendenti CNH-Case New Holland negli Stati Uniti). La contrattazione collettiva si svolge a livelli e con procedure che variano fra i vari Paesi in rapporto alle leggi e alle prassi locali. Ad esempio in alcuni Paesi (Italia, Germania e Belgio) i contenuti di carattere economico e normativo sono oggetto di contrattazione nazionale o territoriale, stipulata fra Organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e Sindacati dei lavoratori di più aziende (cosiddetti “multicompanies o sectorial agreements”), con eventuali ulteriori accordi applicativi o integrativi stipulati a livello aziendale. In altri, la contrattazione si svolge solo a livello aziendale anche per gli aspetti economici. Nel corso del 2007 le aziende del Gruppo Fiat nel mondo hanno stipulato, a livello aziendale o di stabilimento, complessivamente 685 accordi riguardanti varie tematiche. Si precisa che non vi è coincidenza tra il numero degli accordi e quello delle materie trattate, dal momento che un accordo può riguardare più materie. Da quest’anno, sono state inoltre rilevate anche le materie attinenti la salute e sicurezza sul posto di lavoro, che, invece, negli anni passati confluivano nella voce residuale “altro”. Pertanto viene presentato solo il confronto con gli anni precedenti, per quel che riguarda il numero totale di accordi stipulati. Accordi collettivi stipulati a livello aziendale o di stabilimento nel Gruppo Fiat nel mondo Totale 2007 2006 2005 2004 685 614 450 355 Per quel che riguarda il 2007 le materie gestionali (distribuzione dell’orario, organizzazione del lavoro, produttività, flessibilità eccetera) sono trattate nel 64 per cento degli accordi. Seguono le materie salariali (trattate nel 22 per cento degli accordi), quelle relative ai processi di ristrutturazione o riorganizzazione (11 per cento) e quelle attinenti i temi della salute e sicurezza sul posto di lavoro (10 per cento). Gli accordi coprono anche altre materie non specificate. Gestionali 64% Salariali 22% Ristrutturazioni 11% Salute e sicurezza sul posto di lavoro 10% Altro 14% A questi accordi bisogna aggiungere, per l’Italia, cinque accordi collettivi stipulati con le Organizzazioni sindacali a livello di Gruppo, cioè intese che rientrano nella tipologia degli accordi aziendali ma che sono stipulati da Fiat S.p.A. in nome e per conto di più Società del Gruppo. Contrattazione collettiva in materia salariale Gli accordi raggiunti nel corso del 2007 hanno previsto aumenti retributivi allineati o lievemente superiori all’aumento del costo della vita registrato nel periodo, con l’obiettivo di mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori e collegare eventuali ulteriori incrementi al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della situazione aziendale. In Italia è scaduto il 30 giugno 2007 il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori (operai e impiegati) delle aziende metalmeccaniche, che riguarda circa 77.000 dipendenti del Gruppo. Le trattative per il rinnovo sono iniziate a luglio fra la Federmeccanica (Organizzazione nazionale di rappresentanza delle imprese metalmeccaniche cui sono affiliate le aziende del Gruppo) e le Organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Fismic. Il confronto, che ha registrato anche momenti di difficoltà a causa di divergenze sia sugli aspetti salariali sia su alcune richieste sindacali riguardanti temi di carattere normativo (quali la riforma del sistema di classificazione e l’introduzione di maggiori vincoli all’utilizzo di contratti temporanei), si è concluso il 20 gennaio 2008 con il raggiungimento di un’intesa tra le parti che prevede, per il nuovo contratto, una validità fino al 31 dicembre 2009 (30 mesi) per quel che attiene la parte economica e fino al 31 dicembre 2011 per la parte normativa. Sono stati concordati aumenti salariali per un totale di 127 euro lordi mensili (importi riferiti a un lavoratore inquadrato nella quinta categoria) ripartiti in tre tranches: 60 euro dal 1° gennaio 2008, ulteriori 37 euro dal 1° gennaio 2009 e altri 30 euro dal 1° settembre 2009. Inoltre l’intesa prevede, a copertura del periodo luglio-dicembre 2007, la corresponsione, a marzo 2008, di un’erogazione una tantum di 300 euro lordi. Si può stimare che a regime, cioè nel 2010, l’insieme dei miglioramenti salariali previsti dal nuovo contratto avrà un impatto sul costo del lavoro per le aziende del Gruppo in Italia lievemente superiore al 6 per cento. Tra le modifiche alla parte normativa si segnalano, in particolare, alcuni interventi alla disciplina dell’orario di lavoro per migliorare la flessibilità dell’orario stesso (incremento di 8 ore delle quote di straordinario produttivo che le aziende possono effettuare senza necessità di concordarlo con le rappresentanze dei lavoratori), la parificazione normativa fra operai e impiegati che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2009, la revisione e il rafforzamento del sistema di informazione e consultazione, con particolare riguardo alla materia della sicurezza sul lavoro e la definizione di percorsi di stabilizzazione occupazionale per i lavoratori con contratti a termine e di somministrazione. A supporto delle proprie rivendicazioni, tra ottobre 2007 e gennaio 2008, le Organizzazioni hanno proclamato circa 40 ore di sciopero, con percentuali di adesione media da parte dei dipendenti del Gruppo variabili tra il 20 e il 30 per cento. A livello aziendale, in applicazione del vigente Contratto Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 87 integrativo del Gruppo Fiat (che riguarda i dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia), stipulato il 28 giugno 2006, è stato corrisposto il Premio di Risultato che viene determinato annualmente in funzione del raggiungimento degli obiettivi di redditività e qualità raggiunti nell’anno precedente. Il valore complessivo medio del premio pagato nel 2007 è stato pari a 2.043 euro lordi per i lavoratori inquadrati dalla prima alla quarta categoria e, quindi, superiore di 200 euro al valore medio complessivo erogato nel 2006. L’incremento è dovuto all’aumento della quota del Premio legata alla redditività, in quanto nel 2006 è stato raggiunto e superato l’obiettivo del “Risultato della Gestione Ordinaria” del Gruppo. All’estero tra le principali negoziazioni collettive svoltesi a livello aziendale nel corso del 2007 si segnalano: ■ le trattative annuali in Francia che hanno comportato incrementi salariali tra il 2 e il 3 per cento a seconda delle Società, in pratica lievemente superiori al livello di inflazione dell’anno; ■ gli incrementi salariali definiti dalla contrattazione aziendale in Polonia, che sono stati relativamente più significativi tenendo conto sia dell’inflazione del Paese, più alta di quella della media dei Paesi dell’area euro, sia della tensione produttiva degli stabilimenti del Gruppo ivi allocati, nonché della forte spinta sindacale verso un recupero del potere d’acquisto dei salari. In Germania si è svolta la negoziazione collettiva a livello di “land” per il rinnovo del contratto del settore metalmeccanico, applicato dalla maggior parte delle Società del Gruppo presenti nel Paese. Il nuovo accordo ha previsto incrementi salariali di circa il 6 per cento in due anni. In Brasile la maggior parte delle Aziende del Gruppo hanno applicato accordi collettivi stipulati fra le locali Associazioni dei datori di lavoro della categoria (ad esempio la FIEMG per le aziende dell’area di Belo Horizonte, Betim e Contagem). Altre hanno stipulato contratti aziendali su livelli analoghi. Complessivamente gli aumenti retributivi collettivi sono stati superiori all’inflazione, condizionati dallo sviluppo dell’economia. Sono stati inoltre corrisposti premi annuali di entità variabile in funzione dei risultati aziendali. produttive di Melfi (SATA S.p.A.), di Pratola Serra (FMA S.r.l.), di Termoli (Fiat Powertrain Technologies S.p.A.) e ad alcune aree di lavorazione dello stabilimento di Modena (CNH-Case New Holland), in cui già era prevista la rotazione su 17-18 turni. L’aumento dell’attività produttiva ha consentito anche di trasformare a tempo indeterminato oltre 1.000 contratti a termine e inserire circa 1.000 giovani con contratto di apprendistato professionalizzante. Per converso gli interventi della Cassa integrazione guadagni negli stabilimenti produttivi si sono progressivamente ridotti. In particolare, la possibilità di utilizzare la mobilità lunga, a partire da luglio, ha consentito di azzerare l’intervento della Cassa integrazione per le strutture degli enti centrali, tecnici e commerciali di Fiat Group Automobiles e Fiat Powertrain Technologies. La Legge finanziaria del 2007 ha concesso il ricorso alla mobilità lunga per un numero massimo di 6.000 lavoratori da distribuire fra varie aziende italiane. Alle aziende del Gruppo è stato autorizzato il ricorso a un totale di 2.000 mobilità lunghe di cui oltre la metà per i dipendenti di Fiat Group Automobiles. Tra mobilità lunga e mobilità ordinaria sono uscite complessivamente nel 2007 circa 2.600 persone. L’utilizzo della mobilità lunga ha consentito di ridimensionare fortemente il numero dei lavoratori di Arese in Cassa integrazione guadagni straordinaria. Per i rimanenti lavoratori eccedenti, che non hanno i requisiti per poter accedere alla mobilità, non verrà più chiesta la Cassa in deroga, in quanto verrà sollecitata l’attivazione del piano di ricollocazione da parte delle società acquirenti dell’area. All’estero le esigenze di maggior utilizzo degli impianti hanno in particolare interessato gli stabilimenti in Brasile e Polonia, con un ampio ricorso alle prestazioni straordinarie che in alcune realtà hanno superato il 10 per cento dell’orario normale, aumento dei turni lavorativi, inserimento di lavoratori temporanei. Accordi di flessibilità dell’orario in relazione alle fluttuazioni delle esigenze produttive sono stati applicati in Germania (Iveco) e così pure in Belgio e Polonia (entrambi CNH-Case Gestione delle esigenze produttive e conseguenze sui lavoratori Il miglioramento della situazione dei mercati e delle vendite di buona parte dei Settori ha comportato esigenze di aumento dei volumi produttivi, che a seconda delle situazioni specifiche delle varie realtà sono state affrontate con il ricorso al lavoro straordinario, utilizzo di lavoratori con contratti temporanei e aumento dei turni per ottenere una maggior saturazione degli impianti. In Italia, nel corso del 2007 sono state raggiunte intese con le rappresentanze dei lavoratori per introdurre sistemi di turni distribuiti su sei giorni alla settimana nello stabilimento di Foggia (17 turni) del Settore FPT Powertrain Technologies, nell’area lavorazioni carpenteria telai terne di Lecce del Settore CNH-Case New Holland, che si aggiungono, quindi, alle unità 88 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate New Holland) dove è prassi consolidata stante la stagionalità del business. Più limitate sono state le operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di attività che hanno riguardato in prevalenza la razionalizzazione della rete di vendita e dei concessionari di proprietà di Fiat Group Automobiles in Europa, la riorganizzazione delle attività di Comau in Francia (cessione dell’engineering e piano sociale a Trappes), il completamento del piano di razionalizzazione industriale di Automotive Lighting Rear Lamps in Francia (cessazione dell’attività produttiva dello stabilimento di Le Mesnil e relativo piano sociale), la cessazione della produzione dei motori presso lo stabilimento CNH-Case New Holland di Basildon (Regno Unito). LA5 (core) Periodo minimo di preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva. In ambito Unione Europea, la Direttiva Europea 01/23 prevede che, in caso di trasferimento di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o stabilimenti in seguito a cessione contrattuale o fusione, sia posta in essere una procedura di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori. Per quanto la Direttiva preveda semplicemente che la procedura sia attivata in tempo utile prima dell’attuazione del trasferimento, alcuni Stati membri, nel recepire la norma nella propria legislazione, hanno introdotto dei periodi minimi di preavviso (come ad esempio l’Italia che prevede un preavviso di almeno 25 giorni), mentre altri (come ad esempio il Regno Unito), hanno mantenuto in linea di massima la previsione della direttiva riferendosi ad un preavviso sufficiente per poter effettuare la procedura stessa. Oltre al rispetto delle previsioni normative applicabili in ciascun Paese membro dell’Unione Europea, in conformità a quanto previsto dalla Direttiva 45/94/CE, il Gruppo Fiat ha costituito il Comitato Aziendale Europeo (CAE), il cui regolamento prevede, tra le materie oggetto di informazione e consultazione sindacale, anche i cambiamenti fondamentali riguardanti l’organizzazione, l’introduzione di nuovi metodi di lavoro e nuovi processi produttivi che incidono significativamente sul Gruppo nel suo complesso, nonché la riduzione delle dimensioni o chiusura, trasferimenti di produzione, fusione di Aziende o unità produttive che abbiano rilevante impatto occupazionale con ripercussioni transnazionali. Fuori dall’Unione Europea valgono le leggi e le prassi locali. In USA, in particolare, nel caso di siti e/o stabilimenti sindacalizzati il livello di coinvolgimento sindacale è definito, di norma, dal contratto collettivo stipulato tra azienda e sindacato e applicabile a livello di sito. Ad esempio, nel caso di CNH-Case New Holland (che occupa circa l’83 per cento dell’organico del Gruppo in USA), nei siti in cui UAW è il sindacato riconosciuto (Racine, Burr Ridge e Burlington) il contratto collettivo applicabile definisce i termini del preavviso, che per i casi di outsourcing è di 60 giorni, come pure le procedure di informazione e consultazione da attivare. Nel caso di modifiche organizzative conseguenti all’outsourcing, nei siti non sindacalizzati, è prassi effettuare un’informativa aziendale a tutti i lavoratori, con congruo anticipo rispetto alla data prevista per l’operazione. Infine va ricordata la legge federale nota come WARN, applicabile a prescindere dalla sindacalizzazione o meno del sito coinvolto, che richiede al datore di lavoro di comunicare, con un preavviso di almeno 60 giorni, ogni azione da cui derivi la perdita di occupazione per almeno 50 dipendenti o il 33 per cento dell’organico. Conflittualità La conflittualità in Italia è stata più elevata rispetto a quella del 2006, per effetto degli scioperi indetti per le trattative di rinnovo del CCNL dei metalmeccanici. Di scarsa rilevanza invece sono stati i conflitti collettivi negli altri Paesi. Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 89 Salute e sicurezza sul lavoro LA6 (add) Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e la sicurezza, composto da rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore. Vedere commento all’indicatore LA8. LA7 (core) Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per area geografica. Secondo il Codice di Condotta del Gruppo, i dipendenti devono adoperarsi per mantenere un ambiente di lavoro decoroso, dove la dignità di ciascuno è rispettata. In particolare i dipendenti del Gruppo Fiat: ■ non devono prestare servizio sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti; ■ devono essere sensibili alle necessità di coloro che potrebbero avvertire disagio fisico a causa degli effetti del “fumo passivo” sul posto di lavoro, anche nei Paesi in cui è permesso fumare nei luoghi di lavoro; ■ devono evitare comportamenti che possano creare un clima intimidatorio o offensivo nei confronti di colleghi o sottoposti al fine di emarginarli o screditarli nell’ambiente di lavoro. La prevenzione dei rischi e il miglioramento dell’igiene del lavoro sono obiettivi che coinvolgono tutte le persone che lavorano nel Gruppo Fiat ai vari livelli dell’organizzazione e nell’ambito delle proprie competenze e attribuzioni. Le diverse Società del Gruppo sono responsabili dell’impatto dei processi produttivi sulla sicurezza e igiene del lavoro, in coerenza con le disposizioni legislative dei vari Paesi in cui operano e sulla base dei seguenti principi: ■ le attività riguardanti la sicurezza e la salute del lavoro, l’ergonomia e la prevenzione incendi e più in generale la prevenzione di qualunque rischio sono strettamente integrate nell’attività lavorativa e non possono essere dissociate e realizzate separatamente; ■ la promozione delle suddette attività è parte essenziale dei compiti di ogni responsabile ai vari livelli organizzativi; ■ devono essere attuate l’informazione e la formazione nelle materie in oggetto, che costituiscono parte integrante delle conoscenze professionali di ciascuno. Ogni Società rileva i dati sugli infortuni, con le modalità previste dalle leggi e dalle norme in materia antinfortunistica in vigore nel Paese in cui opera e in relazione alle specificità del proprio processo produttivo. I sistemi di accertamento, misurazione e certificazione degli episodi di infortuni possono variare da Paese a Paese, quindi i risultati delle varie rilevazioni abitualmente effettuate a livello nazionale non possono essere comparati. I risultati qui riportati si riferiscono al 92 per cento della totalità dei dipendenti del Gruppo, in particolare pressoché tutti i dipendenti del Gruppo in Italia (97 per cento) e l’89 per cento nel resto del Mondo. La scelta di adottare un’unica metodologia per il Gruppo in tutto il Mondo, ha il solo scopo di disporre di dati omogenei, a mero fine statistico e nella consapevolezza che i dati riportati non potranno trovare riscontro in eventuali report predisposti a livello locale per fini gestionali o per adempimenti richiesti dalle Istituzioni pubbliche nazionali. Si riporta pertanto nella tabella la situazione in Italia e nel Mondo per gli anni dal 2005 al 2007. I dati riguardano gli episodi di infortuni con assenze superiori a tre giorni occorsi ai dipendenti (dirigenti ed equiparati esclusi) dei Settori industriali e degli enti centrali e amministrativi. Come nel 2006, sono esclusi soltanto i dipendenti del Settore Editoria. Per l’Italia la rilevazione ha riguardato i dipendenti delle aziende del Gruppo Fiat esposti a rischio e quindi con posizione assicurativa INAIL. Sono esclusi i dirigenti e gli infortuni “in itinere”. L’indice di frequenza è dato dal rapporto fra il numero di infortuni denunciati (cioè con assenza dal lavoro superiore ai tre giorni) e le ore di presenza al lavoro moltiplicato per 100.000. L’indice di gravità è dato dal rapporto tra i giorni di assenza e le ore di presenza moltiplicato per 1.000. Infortuni Gruppo Fiat in Italia e nel Mondo 2007 Indice di frequenza Indice di gravità Episodi mortali 2006 2005 Italia Mondo Italia Mondo Italia Mondo 1,08 0,28 – 0,94 0,23 3 1,26 0,28 – 0,98 0,22 – 1,34 0,29 1 1,17 0,28 1 Si evidenzia una riduzione complessiva dell’indice di frequenza, particolarmente in Italia che è passato dall’1,54 del 2004 (periodo di rendicontazione non riportato in tabella) all’1,08 del 2007. Nel 2007 si sono verificati tre incidenti con conseguenze gravi. Due sono accaduti in Brasile e il terzo in Messico. Per altro le inchieste delle autorità locali hanno escluso profili di responsabilità in capo alle Società del Gruppo in quanto è stata verificata la accidentalità degli eventi in questione. Nel corso del 2007 il Group Executive Council ha ribadito la primaria importanza delle politiche di Gruppo esistenti in materia, affermando il principio secondo cui nella materia della sicurezza sul lavoro non può essere accettato alcun compromesso. In ogni caso le Società interessate hanno provveduto ad assistere le famiglie dei lavoratori deceduti, anche con interventi straordinari di carattere economico. 92 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate Iniziative per migliorare la sicurezza e l’ergonomia Nell’ambito del progetto di Gruppo denominato World Class Manufacturing (WCM), la sicurezza rappresenta un elemento fondamentale. Nella filosofia WCM non è possibile raggiungere l’eccellenza se non si è in grado di dimostrare un’azione tesa alla eliminazione degli infortuni, di sviluppare una vera cultura della prevenzione, di garantire il miglioramento continuo dell’ergonomia delle postazioni di lavoro e di portare tutte le persone ad essere responsabili per la propria sicurezza e capaci di prendere contromisure in autonomia. In tutti i siti dei Settori che hanno avviato il processo del WCM sono in corso lo sviluppo e l’applicazione di strumenti e metodologie innovative per il raggiungimento di tali obiettivi. Particolare importanza riveste l’analisi e l’identificazione delle cause non solo degli infortuni ma anche dei “quasi infortuni” (eventi che non hanno determinato nessuna lesione, pur avendone la potenzialità) e degli atti insicuri, in modo da prevenire i possibili eventi infortunistici ed attuare le misure preventive al fine di evitarne il verificarsi. Tutti i siti che stanno attuando il WCM sono valutati in relazione al livello di raggiungimento dei suddetti obiettivi attraverso una serie di verifiche effettuate da auditor esterni e da personale di Gruppo appositamente formato e dedicato. Nel corso del 2007 sono stati attivati, inoltre, a livello di Gruppo una serie di progetti aventi l’obiettivo di sviluppare metodologie e strumenti innovativi per l’analisi ergonomica delle postazioni di lavoro. I progetti sono partiti da un’analisi delle migliori metodologie e strumenti disponibili che dove necessario sono stati personalizzati alle diverse esigenze legate alle peculiarità delle tipologie di processi e di cicli produttivi dei diversi Settori del Gruppo. Attraverso l’applicazione estensiva di queste metodologie e, in particolare, di quelle riguardanti la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, con riferimento alle postazioni esistenti è stato possibile identificare e realizzare azioni di miglioramento dell’ergonomia del posto di lavoro, di acquisire importanti informazioni per lo sviluppo ed il test i strumenti più efficaci. I progetti di ricerca applicata che sono stati avviati nel corso del 2007 e che si svilupperanno anche negli anni successivi, hanno infatti l’obiettivo di realizzare strumenti moderni, efficaci e affidabili, di supporto all’analisi delle postazioni sia nella fase di progettazione sia per quelle esistenti che tengano conto di tutti i comparti corporei potenzialmente soggetti a rischi di natura ergonomica. Per quanto riguarda la valutazione del rischio ergonomico delle postazioni in fase di progettazione è previsto lo sviluppo di strumenti che prevedono l’utilizzo di metodologie di realtà virtuale e di “Digital Human Modeling” per la simulazione delle attività svolte dall’operatore accoppiate alle metodologie di valutazione del rischio ergonomico. In questo modo sarà possibile intervenire con la massima efficacia per risolvere eventuali problemi fin dalle prime fasi di progettazione, iniziativa altrimenti non possibile con le tecniche di progettazione convenzionale. LA8 (core) Programmi di educazione, formazione, consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto dei lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità, relativamente a disturbi o malattie gravi. La quasi totalità delle Aziende del Gruppo partecipa a piani integrativi sanitari, nella maggior parte dei casi di tipo assicurativo. I livelli di copertura variano da Paese a Paese in relazione ai sistemi di assistenza sanitaria pubblica e a vincoli, opportunità e competitività del mercato locale. In molti Paesi, inoltre, il Gruppo Fiat fornisce interventi diretti attraverso proprie strutture medico sanitarie, ad esempio sale mediche o aree appositamente attrezzate. I piani sanitari integrativi si rivolgono, nella maggior parte dei casi, a dirigenti, ai professional e ai loro familiari e interessano una popolazione di circa centomila persone. Con riferimento alle spese per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni dell’ambiente di lavoro (miglioramento degli stabili, protezione dei lavoratori, controllo degli impianti e ambiente di lavoro) e della salute dei lavoratori (spese sanitarie), nel Gruppo Fiat sono stati investiti più di 210 milioni di euro (circa 163 milioni di euro nel 2006), pari al 3 per cento del costo del lavoro (2,5 per cento nel 2006). Gli accertamenti sanitari che comprendendo sia le visite preventive e periodiche sia quelle a richiesta dei lavoratori stessi sono stati circa 450.000 che, su un perimetro di rilevazione di circa 174.300 dipendenti, rappresenta una media di 2,5 visite per dipendente L’avvitatore automatico (foto a destra) consente di eliminare le movimentazioni della mano e del polso causate dall’uso di strumenti manuali (foto a sinistra). Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 93 (nel 2006 la media è stata di due visite per dipendente). Allo scopo di informare e sensibilizzare i dipendenti in materia di prevenzione degli infortuni e di salute e sicurezza sul posto di lavoro, sono stati svolti circa 486.000 interventi formativi, coinvolgendo in tutto il Gruppo nel Mondo oltre 103.000 dipendenti, l’84 per cento dei quali operai. LA9 (add) Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza. Nel 2007 sono stati stipulati complessivamente nel Gruppo circa 70 accordi attinenti la materie della salute e sicurezza. Vedere anche commento all’indicatore LA4. Sul fronte della certificazione in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro si segnalano: ■ OHSAS 18001 (Occupational Safety and Health Administration System) in Brasile per Fiat Powertrain Technologies e per Teksid do Brasil, in Italia per lo stabilimento Magneti Marelli Powertrain a Corbetta (Milano) ed in Francia per Magneti Marelli Sistemi elettronici a Chatellerault; ■ PN-N 18001 in Polonia per Fiat Group Automobiles e Fiat Powertrain Technologies. ■ Highly Protected Risk in Italia per il Centro Ricerche Fiat. Queste certificazioni coprono una popolazione di circa 14.000 dipendenti. Il Settore Magneti Marelli in Brasile ha, inoltre, in corso di realizzazione azioni volte ad ottenere la certificazione OHSAS 18001 per i seguenti stabilimenti: Sistemi di Scarico a Amparo; Sistemi di Illuminazione a Contagem; Sistemi Elettronici e Sistemi di Controllo Motore a Hortolandia; Cofap a Lavras, Mauà, S.Andrè e Sao Bernardo do Campo. Formazione e Istruzione Il miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori rientra fra i temi di costante confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza conformemente alle leggi vigenti e agli accordi collettivi applicati nei vari Paesi. In Italia, in particolare, l’Accordo aziendale del Gruppo Fiat prevede condizioni di miglior favore, sia per quanto riguarda il numero dei rappresentanti che le materie trattate, rispetto a quanto previsto dalla legge in materia di informazione e consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Politica “no-smoking” Per quanto riguarda la tutela della salute dei non fumatori, il Gruppo Fiat da tempo adotta una politica volta a evitare i rischi derivanti dal “fumo passivo”. Il tema è esplicitamente richiamato nel Codice di Condotta, dove si richiede a tutti, anche nei Paesi in cui è permesso fumare sul luogo di lavoro, di “essere sensibili alle necessità di coloro che potrebbero avvertire disagio fisico a causa degli effetti del fumo passivo”. Buona parte delle aziende del Gruppo adotta una politica “no smoking”. In particolare, in Italia, da anni è previsto il divieto di fumare non solo nei casi in cui è richiesto dalle norme antinfortunistiche, ma anche nell’ambito della tutela della salute dei lavoratori, vietando ad esempio il fumo nelle sale riunioni e nei locali in cui lavorano fumatori e non fumatori. Questo divieto è stato dal 2005 generalizzato a tutti i locali di lavoro chiusi ed esteso a quelli frequentati dal pubblico. LA10 (core) Numero medio di ore di formazione annue per dipendente, suddiviso per categoria di lavoratori. Anche quest’anno il Gruppo Fiat ha lavorato con l’obiettivo di creare un ambiente in cui le aspirazioni dei dipendenti a tutti i livelli possano essere realmente soddisfatte. Sono state pertanto realizzate e avviate attività mirate ai differenti “target” della popolazione aziendale. La formazione ha giocato un ruolo di primo piano sia come sostegno alla carriera del singolo sia come valorizzazione del patrimonio di competenze aziendali. Nel 2007 l’investimento in formazione, sia in aula sia a distanza, è stato pari a euro 98.581.000, di cui il 74 per cento per la formazione tecnica, di mestiere e istituzionale (in occasione dei passaggi di carriera) e il 26 per cento per altre tipologie di corsi e per l’apprendimento di una lingua straniera. Corsi di aggiornamento professionale (formazione tecnica/di mestiere) 69% Corsi istituzionali (corsi collegati a passaggi di carriera) 5% Corsi di lingue 18% Corsi di altro tipo 8% Circa 116.000 dipendenti sono stati coinvolti in attività di formazione per circa 3.449.000 ore di formazione erogate. Totale spesa formazione: costi diretti e indiretti (migliaia di euro) Incidenza sul costo del lavoro (%) 2007 2006 2005 98.581 95.340 88.995 1,4 1,3 1,4 Con riferimento alle realtà con significativa presenza all’estero, si evidenzia una maggiore distribuzione delle attività di formazione proprio presso le sedi non italiane delle Società del Gruppo. 94 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate Società* Ore formazione Italia Ore formazione Mondo esclusa Italia 487.964 26.387 29.150 36.287 104.439 58.596 1.312.141 46.020 210.734 176.679 346.011 63.107 Fiat Group Automobiles Iveco CNH–Case New Holland Comau Magneti Marelli Fiat Services * si riportano solo i dati relativi alle Società con significativa presenza all’estero. La società Isvor Fiat ha svolto attività di formazione, consulenza, assistenza per un totale di 18.360 giornate di aula e assistenza “on the job”. A questi dati occorre aggiungere quelli relativi alla formazione a distanza basata su sistemi web: 18.780 utenti fruitori e 223.550 ore erogate. Dipendenti coinvolti nella formazione per categoria Operai 66% Impiegati e quadri 33% Dirigenti 1% Dipendenti coinvolti nella formazione per genere Uomini 87% Donne 13 % Nel 2007 la Comunità Europea e il Ministero del Lavoro Italiano hanno approvato il proseguimento del Piano Formativo di Fiat Group Automobiles che vedrà coinvolte più di 14.000 persone in 2 anni. Il progetto formativo ha come obiettivi il miglioramento dell’efficienza e l’accrescimento del livello di performance raggiunto dalle persone, lo sviluppo di nuove competenze e il mantenimento di quelle cosiddette “core” e quindi una maggiore spendibilità delle conoscenze acquisite e la conservazione dei livelli occupazionali. L’investimento del Gruppo a favore della creazione e del consolidamento di network nazionali e internazionali di collegamento tra mercato del lavoro e realtà educative ha segnato, anche nel corso del 2007, una significativa mobilitazione di risorse. Il valore strategico della partnership con il mondo universitario è ben rappresentato dall’elevato numero di rapporti intrattenuti tra Società del Gruppo ed Atenei. La presenza del Gruppo ai career day è risultata in crescita rispetto a quella dell’anno precedente: 312 career day, di cui il 90 per cento fuori dall’Italia, rispetto ai 178 del 2006. In particolare nel 2007 la partecipazione ai career day da parte dei differenti Settori, è avvenuta tramite l’utilizzo di un unico spazio espositivo con il logo Fiat Group, a dimostrazione dell’unità e delle sinergie di un grande Gruppo. Il Gruppo ha inoltre aderito a numerose occasioni in cui ha presentato i propri marchi e le proprie esperienze presso sedi universitarie: 113 presentazioni di Gruppo e di Settore, di cui 67 in Italia. Le Società del Gruppo hanno aperto le porte a un numero significativo di studenti (quasi 10 mila) che hanno preso parte a visite guidate negli stabilimenti: più di sei mila studenti delle scuole medie (inferiori e superiori) e quasi quattro mila studenti universitari. Il Gruppo è impegnato in una politica di promozione e reclutamento per attirare i migliori talenti presenti sul mercato. Nel 2007 ha confermato la propria partecipazione, in qualità di partner sostenitore a molteplici master organizzati in collaborazione con le principali università italiane e straniere. Complessivamente Fiat ha organizzato con le università quasi 800 master nel mondo. Di seguito sono brevemente illustrati alcuni master patrocinati dal Gruppo Fiat e iniziative in collaborazione tra il Gruppo e le Università. In collaborazione con le università, nel corso del 2007, Fiat Group Automobiles, ha gestito, tra le altre iniziative, tre master rivolti a dipendenti laureati con alcuni anni di esperienza in azienda: ■ master in “Marketing Management” e in “General Management, Customer first”, entrambi in collaborazione con l’Università di Torino, Facoltà di Economia; ■ master in “Quality Management2, in collaborazione con il Politecnico di Milano (MIP). Per Iveco si segnalano: ■ “Marketing Academy” organizzato con SDA Bocconi; ■ “Consorzio Quinn” , corsi organizzati con l’Università di Pisa sul tema della qualità; ■ progetto “SAFI” , Ingegneria dell’Autoveicolo di Torino. Per Magneti Marelli: ■ sponsorizzazione del premio “le migliori laureate” presso l’Università di Bologna per le facoltà di chimica industriale ed ingegneria; ■ partecipazione in qualità di socio del MIP di Milano, attraverso il quale partecipa all’Osservatorio Permanente sulle Intranet ed i nuovi Sistemi Informativi e all’Osservatorio sulla business tv; ■ adesione a ATA Università. Durante la Formula ATA, Magneti Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 95 Marelli ha sponsorizzato il premio speciale “The Best and Most Innovative Cockpit System” vinto dalla squadra dell’Università di Graz; ■ presentazione di proposte di tesi agli studenti dell’Ingegneria dell’Autoveicolo del Politecnico di Torino. Elasis ha promosso due importanti Master: ■ “Uninauto” , master di II livello in ingegneria dell’autoveicolo in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli; ■ master del Sannio, di II livello in tecnologie del software, in collaborazione con l’Università del Sannio a Benevento. Tra le numerose iniziative in collaborazione con le Università Elasis ha promosso la V edizione della “Start CUP Federico”, premio per le migliori idee imprenditoriali con l’obiettivo di offrire agli studenti la possibilità di confrontarsi con le problematiche e le opportunità del mondo imprenditoriale. Ha, inoltre, sottoscritto la partecipazione a 4 consorzi: P.R.O.D.E. (Product Design) con l’Università Federico II, SCIRE (Scientific Consortium for the industrial research and Engineering) con l’Università di Tor Vergata a Roma, TECHNAPOLI, il parco scientifico e tecnologico dell’area metropolitana di Napoli e Caserta, IMAST, il Distretto tecnologico sull’ingegneria dei materiali con l’Università Federico II di Napoli. Il Centro Ricerche Fiat ha sponsorizzato il Master Ridef “Energia per Kyoto” presso il Politecnico di Milano e l’Università IAUV di Venezia. Ha inoltre organizzato il Master in Management Innovation in collaborazione con il Politecnico di Torino, l’Università di Torino e l’ufficio Scuola e lavoro dell’Unione Industriale. Comau ha partecipato al Master in “Tecniche e Metodologie per la Progettazione di Forme Complesse” presso il Politecnico di Torino e al Master in “Tecniche e Metodi di Progetto e Messa in Servizio dei Sistemi di Produzione” sempre con il Politecnico di Torino. Fiat Services ha patrocinato il Master in processi aziendali e sistemi informativi presso la SAA di Torino. Il programma “Premi e Borse di studio Fiat” riservato ai figli di dipendenti in servizio presso Società del Gruppo è risultato anche quest’anno un’iniziativa molto apprezzata. I Paesi ad oggi coinvolti sono, oltre all’Italia, anche Francia, Spagna, Polonia, Belgio, Brasile, Nord America e Cina. Nel 2007 sono stati assegnati 685 premi, di cui 194 in Italia e 491 all’estero, per l’importo complessivo di circa 1,2 milioni di euro. Inoltre, l’UGAF, l’associazione che raggruppa i Seniores delle Aziende Fiat, ha messo a concorso e assegnato a figli di ex dipendenti 514 borse di studio. Nel 2007 è, inoltre, proseguita la collaborazione con il Politecnico di Torino per patrocinare e promuovere la seconda edizione del Progetto di Internazionalizzazione che ha consentito a studenti stranieri di avvantaggiarsi di borse di studio per la frequenza al Corso di Laurea di I livello in Ingegneria dell’Autoveicolo (anno accademico 2007/2008) presso il Politecnico di Torino. Il Gruppo Fiat ha bandito cinque borse di studio che sono state destinate a studenti provenienti dalla Cina. L’impegno del Gruppo a sostegno del buon esito del progetto è consistito nell’attivazione di un network di promozione dell’iniziativa attraverso il personale dislocato nei diversi Paesi e nella partecipazione alle principali fasi di selezione delle candidature pervenute. L’iniziativa testimonia l’impegno del Gruppo Fiat nella promozione di occasioni di crescita e sviluppo da rivolgere a giovani talenti in una prospettiva sempre più globale. All’attenzione che il Gruppo Fiat dedica alle attività di promozione del marchio e agli incontri con le realtà educative ed i giovani talenti, si aggiunge l’impegno ad offrire a chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro, l’occasione per confrontarsi in un contesto dinamico e stimolante. L’offerta di periodi di stage e tirocini consolida ulteriormente il rapporto tra il Gruppo Fiat e le realtà universitarie nazionali. Nel complesso i tirocini formativi attivati nel corso del 2007 sono stati quasi tremila di cui circa il 30 per cento ha interessato l’Italia. Un numero importante di curricula (quasi 200 mila) è, inoltre, pervenuto nel corso del 2007 alle Società del Gruppo. Gli incoraggianti numeri relativi al reclutamento hanno poi trovato conferma nelle statistiche sulle assunzioni di giovani neo-laureati. Nel corso del 2007, infatti, sono stati assunti complessivamente nel Gruppo 1.649 neolaureati, di cui 367 in Italia. LA11 (add) Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento progressivo a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale delle proprie carriere. Vedere commento all’indicatore LA10. LA12 (add) Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carriera. Fiat adotta da tre anni un proprio modello di leadership come motore della gestione delle persone all’interno del Gruppo. Il processo di valutazione delle persone può considerarsi ormai maturo. Anche i dipendenti sono maggiormente consapevoli dei valori alla base di tale modello. La progressiva estensione alla maggior parte dei livelli aziendali ha accresciuto l’impatto su tutta la popolazione del Gruppo. Nel 2007 sono state valutate circa 27.000 persone secondo il modello di leadership. 96 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate Diversità e Pari Opportunità LA13 (core) Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità. Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce l’impegno ad offrire pari opportunità nel lavoro e nell’avanzamento professionale a tutti i dipendenti. Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, quali l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la cessazione del rapporto stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i requisiti della mansione, evitando ogni forma di discriminazione ed, in particolare, discriminazione per razza, sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali. La promozione delle pari opportunità fra uomini e donne nel lavoro rientra anche fra gli obiettivi di interesse comune tra Azienda e rappresentanze dei lavoratori. Nei vari Paesi questo tema è seguito nell’ambito del dialogo sociale, con le modalità previste dalle norme e dalle prassi locali. In Italia, nei Settori Fiat Group Automobiles e Iveco operano i Comitati Pari Opportunità, composti da rappresentanti dell’Azienda e dei lavoratori, con lo scopo di: ■ monitorare la situazione dell’occupazione femminile; ■ studiare e promuovere iniziative; ■ esaminare in via preventiva eventuali controversie applicative sui principi di pari opportunità. Negli altri Settori, il rapporto biennale sull’occupazione maschile e femminile viene esaminato con i sindacati nell’ambito di appositi incontri, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale. A fine 2007 l’occupazione femminile incideva per il 15,6 per cento sul totale dei dipendenti del Gruppo in tutto il mondo, evidenziando una diminuzione di 0,5 punti rispetto all’anno precedente. Tuttavia si segnalano differenze fra le diverse categorie. L’incidenza dell’occupazione femminile è aumentata nella popolazione dei dirigenti, dei professional e degli impiegati, mentre nella popolazione operaia la variazione negativa è pari a 0,6 punti. Da un punto di vista geografico, le aree in controtendenza sono il Nord America (in crescita di 1,6 punti), l’Asia (in crescita di 5,1 punti) e l’Africa (in crescita di 0,4 punti). In Italia il calo è in linea con quello consuntivato a livello globale, mentre nel resto d’Europa la flessione è minima. In Centro e Sud America l’incidenza della popolazione femminile passa dall’8,1 per cento al 7,4 per cento. Per quest’area la variazione rispetto all’anno precedente trova, in buona parte, spiegazione nella differente configurazione del perimetro di rilevazione. Il nuovo perimetro (88 per cento operai), in cui l’incidenza della popolazione femminile sull’organico è dell’1,4 per cento, rappresenta il 6,6 per cento dell’intero organico Centro e Sud America. In Oceania il calo percentuale è più significativo. Occorre tuttavia tenere presente che, essendo l’intero organico inferiore a 800 persone, variazioni anche minime in termini assoluti producono significativi effetti in termini di variazione percentuale. Composizione % uomini e donne per area 2007 Mondo Italia Europa esclusa Italia Nord America Centro e Sud America Africa Asia Oceania 2006 2005 Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne 84,4 83,0 80,8 81,1 92,6 78,6 73,6 83,5 15,6 17,0 19,2 18,9 7,4 21,4 26,4 16,5 83,9 82,6 80,7 82,7 91,9 79,0 78,7 81,2 16,1 17,5 19,3 17,3 8,1 21,0 21,3 18,8 84,1 82,2 81,1 83,2 92,8 81,9 84,5 84,2 15,9 17,8 18,9 16,8 7,2 18,1 15,5 15,8 Mondo Italia Mondo Italia Mondo Italia 9,5 15,0 31,4 12,3 15,6 8,0 16,3 33,1 14,2 17,0 7,6 14,4 31,0 12,9 16,1 8,0 15,9 31,1 14,9 17,5 7,7 14,4 31,0 12,4 15,9 8,4 15,7 32,9 15,0 17,8 Incidenza % donne per qualifica 2007 Dirigenti Quadri e Capi Impiegati Operai Totale 2006 2005 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 97 Occupazione femminile Gruppo Fiat in Italia (% di donne sul totale occupati per qualifica) 1,6% 4,5% 36,1% 1985 13,2% 15,1% 2,0% 5,6% 32,7% 1990 13,1% 14,9% LA14 (core) Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria. In Italia, il rapporto tra la retribuzione base1, a parità di qualifica, della popolazione femminile e di quella maschile, evidenzia differenze marginali. Anche nel caso della popolazione dirigenziale lo scostamento è comunque inferiore al 10 per cento. In generale la differenza è dovuta al numero piuttosto limitato di dirigenti donne in posizioni di vertice. Retribuzione base Operai 1 0,965 Impiegati 4,9% 1 0,963 11,3% 35,1% 2000 Professional 15,4% 17,9% 1 0,975 Dirigenti 8,4% 1 0,911 15,7% 32,9% 2005 15,0% 17,8% Uomini Donne 8,0% 15,9% 1 La retribuzione base include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale 31,1% 2006 14,9% 17,5% attività. Sono escluse le voci retributive legate all’anzianità aziendale, le indennità varie (anche corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro) e quanto percepito a titolo di bonus o di benefit. 8,0% 16,3% 33,1% 2007 14,2% 17,0% Dirigenti Quadri e Capi Impiegati Operai Totale 98 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate Indicatori di performance sui diritti umani Pratiche di investimento e di approvvigionamento Libertà di associazione e contrattazione collettiva HR1 (core) Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento che includono clausole sui diritti umani o che sono sottoposti a una relativa valutazione (screening). La contrattualistica del Gruppo Fiat comprende clausole specifiche che riguardano il riconoscimento e l’aderenza al Codice di Condotta del Gruppo e, limitatamente al perimetro Italia, al Modello ex D.Lgs. 231/2001. HR5 (core) Identificazione delle attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti. Vedere commento all’indicatore LA4. HR2 (core) Percentuale dei principali fornitori e appaltatori che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti umani e relative azioni intraprese. Vedere commento all’indicatore HR1. HR6 (core) Identificazione delle operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate per contribuire alla sua eliminazione. Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce espressamente che conformemente alle fondamentali Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), il Gruppo non impiega lavoro minorile, ovvero non impiega persone di età inferiore a quella stabilita per l’avviamento al lavoro dalle normative del luogo in cui la prestazione lavorativa è eseguita e, in ogni caso, di età inferiore a quindici anni, fatte salve le eccezioni espressamente previste dalle convenzioni internazionali ed eventualmente dalla legislazione locale. Il Gruppo si impegna inoltre a non instaurare rapporti d’affari con fornitori che impieghino lavoro minorile, come sopra definito. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di situazioni di impiego di lavoro minorile presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori. HR3 (add) Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei lavoratori formati. Vedere il commento dell’indicatore SO3. Non discriminazione HR4 (core) Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni intraprese. Nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat sono definiti oltre ai principi di condotta negli affari, anche gli impegni e le responsabilità dei dipendenti. Questi ultimi in particolare confermano l’importanza del rispetto per l’individuo, conformemente alle leggi nazionali e alle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), garantiscono equità di trattamento ed escludono qualsiasi forma di discriminazione. Il Codice sancisce che “Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, quali l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la cessazione del rapporto stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i requisiti della mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in particolare, discriminazione per razza, sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali”. Con riferimento alle violazioni accertate del Codice di Condotta, non si segnalano incidenti nel periodo di riferimento. Lavoro minorile Lavoro forzato HR7 (core) Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato od obbligato e misure intraprese per contribuire alla loro abolizione. I principi contenuti nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat, applicabile a tutto il Gruppo nel mondo, confermano, come espressamente dichiarato nel Codice stesso, l’importanza del rispetto per l’individuo, conformemente alle leggi nazionali e alle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), garantiscono equità di trattamento ed escludono qualsiasi forma di discriminazione. Il Gruppo si adopera per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi da consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto che intrattenga rapporti stabili d’affari con il Gruppo. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d’affari con chiunque si Indicatori di performance Indicatori di performance sui diritti umani 99 rifiuti espressamente di rispettare i principi del Codice. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat integrano, tra le altre, le fattispecie di reati contro la personalità individuale (artt. 25 quater 1 e 25 quiquies del D.Lgs. 231/2001). Tra queste la riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 del codice penale), ossia l’esercizio di poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà tra cui la riduzione e il mantenimento di una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni lavorative. Dall’analisi dei rischi condotta da Fiat S.p.A. e dalle Società italiane del Gruppo, ai fini del D.Lgs. 231/2001, è emerso che il rischio relativo alla fattispecie di reato contro la personalità individuale appare solo astrattamente e non concretamente ipotizzabile. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di situazioni di ricorso al lavoro forzato presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori. Pratiche di sicurezza HR8 (add) Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell’organizzazione. Tramite Isvor Fiat S.c.p.A., il Gruppo svolge istituzionalmente attività di formazione in materia di corporate governance, Codice di Condotta e Modello ex D.Lgs. 231/2001 (vedere il commento all’indicatore SO3). La materia dei diritti umani anche se non oggetto di apposita attività formativa è di fatto inclusa nei più ampi temi sopra richiamati. Il personale dedicato alla sicurezza industriale, oltre a partecipare come tutti gli altri dipendenti del Gruppo a tali percorsi formativi, è preparato per l’assolvimento dei compiti derivanti dalla peculiarità delle mansioni ad esso attribuite. Tra questi, garantire, anche da parte delle aziende appaltatrici, il rispetto delle normative locali in materia giuslavorista e previdenziale, vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera. In Fiat S.p.A. apposita unità organizzativa, Corporate Security, è delegata 100 Indicatori di performance Indicatori di performance sui diritti umani alla sicurezza aziendale del Gruppo Fiat nel mondo. La missione di tale unità è provvedere alla tutela delle risorse materiali, immateriali ed umane ed alla prevenzione dei rischi non competitivi che gravano sull’Azienda, contrastando gli atti illeciti. Sotto il coordinamento dell’unità di Corporate Security, in Italia e in Polonia le attività di sicurezza sono organizzate mediante le Società Sirio S.c.p.A. e Sirio Polska, mentre negli altri Paesi il servizio di tutela del patrimonio è fornito in forma mista, ossia tramite personale dipendente e ditte appaltatrici. Sirio offre al Gruppo servizi di presidio sorveglianza e tutela antincendio, nonché servizi specialistici in ambito security/safety per la tutela del patrimonio delle Società consorziate. In Italia Sirio è presente in 90 sedi operative presso stabilimenti, sedi commerciali, palazzi e uffici delle Società consorziate, con 1.375 dipendenti in prevalenza dedicati alla sorveglianza (80 per cento). I Security Manager, presenti in ogni Settore del Gruppo, hanno l’obiettivo di assicurare un efficace sistema di protezione aziendale, monitorare il livello di sicurezza offerto, segnalare eventuali criticità e proporre soluzioni. Sempre coordinato dall’unità di Corporate Security, il Gruppo si avvale in Italia anche di un’altra Società (ORIONE S.c.p.A.) che con 45 dipendenti, svolge, mediante l’impiego di guardie particolari giurate, attività di vigilanza, custodia, scorta e trasporto di beni e valori delle società azioniste consorziate. Diritti delle popolazioni indigene HR9 (add) Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha subito condanne in via definitiva per violazioni dei diritti della comunità locale. Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione Parametri del Report. Indicatori di performance sulla società Corruzione SO2 (core) Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzione. Il Codice di Condotta del Gruppo Fiat prescrive che il Gruppo, i suoi dipendenti e gli altri destinatari del Codice si impegnano al rispetto dei più elevati standard di integrità, onestà e correttezza in tutti i rapporti all’interno e all’esterno del Gruppo. Nessun dipendente deve direttamente o indirettamente accettare, sollecitare, offrire o pagare somme di danaro o altre utilità (inclusi regali o doni, ad eccezione di oggetti commerciali comunemente accettati a livello internazionale) anche a seguito di pressioni illecite. Il Gruppo non tollera alcun tipo di corruzione nei confronti di pubblici ufficiali, o qualsivoglia altra parte connessa o collegata con pubblici ufficiali, in qualsiasi forma o modo, in qualsiasi giurisdizione interessata, neanche in quelle dove tali attività siano nella pratica ammesse o non perseguite giudizialmente. Per quanto sopra, è vietato ai dipendenti e agli altri destinatari offrire omaggi commerciali, regali o altre utilità che possano costituire violazioni di leggi o regolamenti, o siano in contrasto con il Codice, o possano, se resi pubblici, costituire un pregiudizio, anche solo di immagine, al Gruppo. È parimenti vietato ai dipendenti e agli altri destinatari (così come ai loro familiari) l’accettazione di omaggi, regali o altri benefici che possano compromettere la loro indipendenza di giudizio. A tale fine, ogni dipendente e destinatario deve evitare situazioni in cui interessi di natura personale possano essere in conflitto con gli interessi del Gruppo. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat integrano, tra le altre, le fattispecie di reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25 del D.Lgs. 231/2001), tra cui il reato di corruzione. Dall’analisi dei rischi condotta da Fiat S.p.A. e dalle Società del Gruppo, ai fini del D.Lgs. 231/2001, è emerso che le relazioni con la Pubblica Amministrazione rappresentano un processo sensibile. A tal fine sono stati valutati il Sistema di Controllo Interno (processi e procedure) e i requisiti organizzativi essenziali per la definizione di un modello specifico di organizzazione, gestione e monitoraggio ai sensi del D.Lgs. 231/2001. I processi sensibili sono oggetto di regolare monitoraggio da parte degli Organismi di Vigilanza presso ogni Società del Gruppo e più in generale da parte dei Compliance Officer di ogni Settore, in occasione delle regolari verifiche sul rispetto dei principi del Codice di Condotta. SO3 (core) Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione dell’organizzazione. Nel Gruppo Fiat sono da tempo presenti corsi di formazione in materia di corporate governance. I programmi, con particolare riferimento al D.Lgs. 231/2001 e al Codice di Condotta affrontano anche aspetti legati alle politiche e procedure anti-corruzione dell’organizzazione. Nel 2007 più di 2.600 dipendenti, per un totale di quasi 5.000 ore di formazione, hanno frequentato corsi in cui sono stati diffusi i principi enunciati nel Codice di Condotta e affrontate situazioni pratiche di buon governo societario. Gran parte dei dipendenti ha fruito di corsi on-line sul Modello ex D.Lgs. 231/2001. L’attività di formazione 2007 è stata svolta quasi interamente in Italia su una popolazione di quadri e impiegati. La riduzione delle ore e del numero di dipendenti rispetto all’anno precedente è da attribuire ad un’attività formativa di mantenimento che pur con caratteristiche di continuità nel tempo, fa seguito all’intenso programma formativo del 2006. Formazione in aula Ore Dipendenti coinvolti Formazione on line Totale formazione 2007 2006 2005 2007 2006 2005 2007 2006 2005 823 549 826 538 – 512 4.113 2.107 12.987 5.788 – – 4.936 2.656 13.813 6.326 – 512 Nel 2008 sarà avviata una rivisitazione del corso on line sul Modello di Organizzazione Gestione e Controllo destinato ai dirigenti, quadri e impiegati coinvolti in attività ritenute a rischio di commissione reati ex D.Lgs. 231/2001. Indicatori di performance Indicatori di performance sulla società 101 SO4 (core) Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione. Il monitoraggio dei comportamenti lesivi dei principi del Codice di Condotta, inclusi pertanto anche quei comportamenti che rientrano nella definizione di corruzione adottata dal GRIG3, è garantito dalle attività di verifica degli Organismi di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, dell’Internal Audit e dei Compliance Officer in ogni Settore del Gruppo, nonché dall’applicazione della “Procedura Gestione Denunce ”entrata in vigore nel 2005. Tutte le violazioni ai principi del Codice di Condotta sono sanzionate con azioni disciplinari commisurate alla gravità della violazione e nel rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, nonché della legislazione in vigore nei singoli Paesi. Per il dettaglio delle violazioni vedere il commento all’indicatore Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder, nella sezione dedicata al Codice di Condotta. Contributi politici SO5 (core) Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione allo sviluppo di politiche pubbliche e pressioni esercitate. Nel rispetto del Codice di Condotta del Gruppo Fiat “I rapporti con le istituzioni pubbliche devono essere gestiti soltanto dalle funzioni e dai dipendenti a ciò delegati; tali rapporti debbono essere trasparenti e ispirati ai valori di Gruppo. Omaggi o cortesie (laddove ammessi dalla normativa vigente) nei confronti di rappresentanti di istituzioni pubbliche dovranno essere di modico valore e proporzionati al caso e, comunque, tali da non poter essere interpretati come finalizzati ad acquisire indebiti vantaggi per il Gruppo. Il Gruppo agisce in piena collaborazione con organismi normativi e governativi nel contesto del loro legittimo ambito di attività. Qualora una o più Società del Gruppo sia assoggettata a legittime ispezioni condotte da autorità pubbliche, il Gruppo coopererà pienamente. Qualora un’istituzione pubblica sia cliente o fornitore di una Società del Gruppo, quest’ultima deve agire nel rigoroso rispetto delle leggi e norme che regolano l’acquisto o la vendita di beni e/o servizi a quella particolare istituzione pubblica. Qualsiasi attività di lobby può essere svolta soltanto ove permesso e nel rigoroso rispetto delle leggi vigenti e, in ogni caso, in conformità al Codice e alle eventuali procedure specificamente prescritte dal Gruppo.” 102 Indicatori di performance Indicatori di performance sulla società SO6 (add) Totale dei contributi finanziari e benefíci prestati a partiti politici e relative istituzioni per Paese. Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce che “Qualsiasi rapporto del Gruppo Fiat con organizzazioni sindacali, partiti politici e loro rappresentanti o candidati deve essere improntato ai più elevati principi di trasparenza e correttezza. Sono ammessi contributi economici da parte del Gruppo solo se imposti o espressamente permessi dalla legge e, in quest’ultimo caso, autorizzati dai competenti organi societari di ogni Società del Gruppo. Eventuali contributi da parte di dipendenti del Gruppo, così come l’attività da essi prestata, sono da intendersi esclusivamente versati a titolo personale e volontario”. Comportamenti anti competitivi SO7 (add) Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e relative sentenze. Il Codice di Condotta prescrive che “Il Gruppo Fiat riconosce l’importanza fondamentale di un mercato competitivo e si impegna a rispettare le norme di legge sulla concorrenza applicabili ove opera. Il Gruppo e i suoi dipendenti evitano pratiche (creazione di cartelli, spartizioni di mercati, limitazioni alla produzione o alla vendita, accordi condizionati eccetera) tali da rappresentare una violazione delle leggi sulla concorrenza. Nell’ambito della leale concorrenza, il Gruppo non viola consapevolmente diritti di proprietà intellettuale di terzi”. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha subito condanne in via definitiva per violazioni con riferimento a concorrenza sleale, proprietà intellettuale e anti-trust. Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione Parametri del Report. Conformità SO8 (core) Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi o regolamenti. Vedere il commento dell’indicatore PR9. Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto Salute e sicurezza dei consumatori PR1 (core) Fasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi per i quali gli impatti sulla salute e sicurezza sono valutati per promuovere il miglioramento e percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi soggetti a tali procedure. Come prevede il Libro Bianco sulla Politica Europea dei Trasporti fino al 2010, il miglioramento della sicurezza nella mobilità esige che l’Unione Europea si concentri sull’obiettivo di dimezzare il numero di morti per incidenti sulle strade. Un contributo al raggiungimento di questo scopo verrà anche da nuove tecnologie volte ad evitare gli incidenti e mitigarne drasticamente le conseguenze. La ricerca si sta indirizzando su sistemi che operano sia durante la guida normale, monitorando il comportamento del guidatore e segnalando le azioni che possono portare a situazioni di pericolo, sia durante le manovre a più alto rischio di incidente, con interventi volti ad evitarli o a minimizzare i danni per i passeggeri. L’approccio alla sicurezza si basa su tre assi: la sicurezza preventiva con l’obiettivo di evitare le collisioni; la sicurezza attiva con l’obiettivo di determinare il controllo del veicolo evitando l’impatto; la sicurezza passiva per minimizzarne le conseguenze, nelle condizioni in cui l’impatto sia inevitabile. Si stima che l’insieme di questi interventi consentirà una riduzione dei decessi del 30 per cento. La sicurezza passiva, ossia la capacità del veicolo e dei suoi sottosistemi di ridurre le lesioni derivanti da fenomeni di urto, costituisce quindi uno dei temi portanti relativi allo sviluppo delle vetture. Le iniziative “body veicolo” hanno come oggetto contenuti architetturali in grado di caratterizzare fortemente le prestazioni di sicurezza passiva nelle condizioni di urto ritenute più significative dal punto di vista degli incidenti: l’urto longitudinale (principalmente frontale) e l’urto laterale. In merito agli aspetti di protezione degli occupanti, Fiat intende consolidare ed incrementare i già notevoli risultati raggiunti sugli attuali modelli. A questo aspetto, inoltre, fa riferimento la maggior parte degli standard normativi e/o di rating. Grazie agli sforzi in ricerca, Fiat ha raggiunto negli ultimi anni, per un numero sempre crescente di modelli, le 5 stelle EuroNCAP. Ciononostante, la tematica della “compatibilità”, ovvero la capacità che un veicolo ha di concorrere alla protezione degli occupanti dell’altro veicolo coinvolto nell’urto, e più in generale degli altri utenti della strada, rappresenta tuttora un terreno di attività di centrale importanza per Fiat. Ad esempio, la scocca, nel progetto di una vettura, ha lo scopo fondamentale di garantire sia la massima protezione agli occupanti sia la “non aggressività” verso altri utenti. Uno sforzo di ricerca e sviluppo altrettanto consistente si pone l’obiettivo di migliorare il comportamento dinamico del veicolo durante la marcia, in modo da dare al conducente le massime probabilità di evitare incidenti. La sicurezza attiva è l’insieme delle caratteristiche meccaniche, funzionali e dei sistemi di controllo, che concorrono al migliore comportamento dinamico della vettura su strada: tenuta di strada (in ogni condizione di fondo stradale), prontezza ed efficacia di frenata, guidabilità e maneggevolezza (handling), motori elastici e prestazionali per uscire facilmente e rapidamente da situazioni potenzialmente pericolose. L’enorme sviluppo dell’elettronica negli ultimi anni ha avuto un ruolo abilitante, mettendo a disposizione dei veicolisti sistemi controllati per le funzioni primarie del veicolo (ad esempio ABS ed ESP per i freni, sistemi di sterzo a rapporto variabile, sistemi attivi di controllo del rollio ARC eccetera) che hanno permesso di incrementare fortemente le prestazioni di sicurezza attiva, comfort di guida e flessibilità d’uso. Il CRF gioca il suo ruolo in questo campo di ricerca operando trasversalmente ai Settori del Gruppo secondo tre linee strategiche principali, di cui riportiamo i casi significativi: ■ l’idea, la sua tutela e lo sviluppo, in collaborazione con i fornitori, di sistemi controllati dell’autotelaio. Ad esempio, è di prossima introduzione in gamma prodotto, il sistema SDC (Synaptic Damping Control), che rappresenta l’interpretazione di Magneti Marelli e del CRF del controllo continuo dello smorzamento del veicolo. Si tratta di una soluzione efficace di controllo degli ammortizzatori che garantisce il miglioramento del comportamento dinamico del veicolo in curva, frenata Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto 103 ed accelerazione, mantenendo il comfort e la guidabilità; ■ lo sviluppo e la sperimentazione in via prototipale di nuove tecnologie in grado di offrire consistenti vantaggi sul veicolo e sulle sue prestazioni. Un terreno fertile per nuovi sistemi, ad esempio, è il mondo delle macchine agricole. CNH-Case New Holland si sta preparando a lanciare, nei prossimi anni, trattori veloci (Fast Tractors) dalle elevate prestazioni dinamiche, appoggiandosi sulle competenze del CRF per lo sviluppo e la sperimentazione di sistemi sterzanti e frenanti innovativi basati sulle competenze sviluppate nel mondo automotive; ■ l’integrazione delle logiche di controllo di sistemi esistenti e lo sviluppo di nuove funzioni a basso costo. La presenza contemporanea di sistemi a controllo elettronico di sterzo, freno e sospensioni apre la porta a sinergie e integrazioni che solo un approccio a livello veicolistico può cogliere per garantire il massimo controllo del veicolo a costi sostenibili, e quindi garantendo elevati livelli di sicurezza attiva ad un’utenza di massa. A questo proposito, una delle caratteristiche fondamentali dell’innovazione del Gruppo consiste nel fatto di rendere disponibile l’innovazione stessa sulla produzione ad alti volumi. Per quanto un veicolo sia robusto e stabile, durante la guida il miglior ausilio alla sicurezza è costituito da prudenza e massima concentrazione. Tuttavia nei casi di involontaria distrazione (ancora oggi la causa principale degli incidenti) o di manovre pericolose eseguite da altre vetture, i sistemi di sicurezza preventiva contribuiscono a ridurre le situazioni di rischio. Un recente studio dimostra, infatti, che solo il 3 per cento degli incidenti dipende dal veicolo, mentre il 51 per cento da chi guida. In questo ambito, CRF sta sviluppando sistemi di sicurezza preventiva che consentono di monitorare le azioni del conducente durante la guida, mediante i sensori di ambiente esterno al veicolo e l’ausilio di sofisticati algoritmi di elaborazione. Tali sensori sono in grado di segnalare le azioni che possono causare situazioni di pericolo, quali il cambio o l’uscita di corsia e la velocità eccessiva rispetto alla geometria della strada. In questo contesto sono state sviluppate sia le due principali funzioni di controllo laterale, il supporto alla manovra di sorpasso e l’avviso all’uscita di strada, sia la funzione di avviso velocità eccessiva. Inoltre il CRF ha in sviluppo un sistema anticollisione di ausilio alla sicurezza per il supporto longitudinale e laterale del veicolo. La funzione di anticollisione rimane attiva durante la marcia e consente di individuare la presenza di ostacoli potenzialmente pericolosi. Nel caso di situazioni di rischio, quali una distanza di sicurezza ridotta oppure in caso di cambiamenti critici di corsia, il sistema è in grado di avvisare il guidatore in tempo sufficiente per effettuare una manovra che lo riporti in condizioni di sicurezza. In queste situazioni l’informazione trasmessa è di tipo “aptico” (tattile) sul pedale acceleratore e sul volante. Tale stimolo risulta immediatamente percepibile e interpretabile e nello stesso tempo suggerisce la corretta azione da intraprendere per riportare la vettura in sicurezza. Anche nei casi in cui l’impatto non sia stato evitato dalle funzioni illustrate in precedenza, ad esempio quando un ostacolo si trova oltre una curva e quindi invisibile a qualsiasi tipo di radar o telecamera, entra in funzione il “collision mitigation”, che sviluppa al meglio l’integrazione dei sistemi di sicurezza preventiva e passiva. È focalizzato esclusivamente alla protezione degli occupanti, in quanto i radar rilevano in anticipo i dati sulla velocità, posizione e tempo esatto dell’impatto e la centralina può azionare con anticipo il sistema frenante e i sistemi di sicurezza passiva, ottimizzando la loro azione. Per i progetti realizzati nell’ambito del Programma Quadro di Ricerca dell’Unione Europea, in particolare SAFESPOT e PREVENT, vedere inoltre il commento all’indicatore EN26. In tema sicurezza è utile ricordare la DRL, o Daytime Running Light (luce di marcia diurna), una funzione di segnalazione anteriore per autoveicoli, che si accende automaticamente non appena viene avviato il motore. Il suo scopo principale è la massimizzazione della visibilità del veicolo durante la marcia diurna. Il CRF ha collaborato con Magneti Marelli Automotive Lighting di Venaria per la realizzazione della funzione DRL per Alfa Romeo 8C Competition. Nell’ambito di questa collaborazione, il CRF ha progettato il sistema ottico, ottimizzato il sistema di dissipazione termica e curato, tramite Centro Ricerche Plast-Optica, lo stampaggio dei dispositivi ottici. 104 Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto PR2 (add) Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo ha subito condanne in via definitiva per responsabilità da prodotto, ossia relative a responsabilità per danni da prodotti difettosi, per un valore monetario di circa 650.000 euro. Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione Parametri del Report. Etichettatura di prodotti e servizi PR5 (add) Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione. Secondo il Codice di Condotta la missione del Gruppo è incentrata sulla crescita e sulla creazione di valore, attraverso la fornitura di prodotti e di servizi innovativi per la massima soddisfazione del cliente, nel dovuto rispetto dei legittimi interessi di tutte le categorie di stakeholder, delle pratiche di equità e correttezza nella gestione del rapporto di lavoro, delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e nel rispetto delle leggi e delle disposizioni regolamentari applicabili ai suoi diversi campi di attività. Con particolare riferimento al Settore Fiat Group Automobiles si evidenzia l’attività del Customer Service che nasce dalla volontà di Fiat di essere un’azienda sempre più orientata verso il cliente. L’obiettivo è di allineare le promesse dei brand alle aspettative dei clienti, migliorandone così l’esperienza su prodotto, vendite e servizio. Le azioni implementate nel corso dell’anno hanno aumentato la soddisfazione dei clienti, incrementato il numero di vendite effettuate attraverso i canali di contatto diretto, e migliorato l’indice “NPS” cioè il numero dei clienti che, a seguito di varie esperienze positive, promuovono il brand verso altri clienti. Per migliorare la capacità di rispondere al cliente e supportare la rete di vendita, la misurazione della soddisfazione del cliente è stata perfezionata. Ai concessionari sono indirizzati i feedback dei clienti sulle motivazioni di acquisto e di abbandono. Nel 2007 c’è stato un aumento pari a sette volte sulle vendite generate da attività di gestione diretta del cliente. È anche raddoppiato il numero delle anagrafiche di possibili acquirenti passate ai concessionari.La misurazione costante della soddisfazione dei clienti è stata, e rimarrà, il punto di partenza per migliorare la qualità dei servizi erogati, in termini di velocità di risposta e di contenuto, per creare nuovi servizi e mettere a disposizione nuovi canali di contatto. Per quanto riguarda le informazioni e le lamentele, il 78 per cento dei casi viene attualmente risolto entro cinque giorni con una capacità di rispondere alle informazioni nell’88 per cento dei casi con un’unica telefonata (one call solution). Il giudizio dei clienti in l’Italia, in una scala da 1 a 10, è stato pari a 7,8. Nel 2007 è stato fornito supporto a 90.000 clienti per problemi legati alla mobilità, causati da fermo su strada o da vettura in officina. Il tempo di fermo auto (total vehicle downtime) è stato ridotto del 25 per cento, così come è cresciuta di oltre il 40 per cento la capacità di fornire vetture del Gruppo Fiat a clienti che necessitano dell’auto sostitutiva. Il giudizio dei clienti sul servizio è pari a 7,6 su una scala da 1 a 10. Il Customer Service Centre è uno degli strumenti più importanti per la relazione con i clienti. Attualmente impiega circa 420 persone madrelingua che gestiscono 20 servizi in 13 Paesi per i 10 brand del Gruppo Fiat. Nel corso del 2007 sono stati aperti nuovi ed innovativi canali di contatto con i clienti (web, sms, chat, call me back e video call) arrivando a gestire circa 2.400.000 contatti (100 per cento in più rispetto al 2006) con l’87 per cento di telefonate gestite in meno di 20 secondi. Secondo una recente indagine di benchmark effettuata a livello Europeo da una società indipendente, il Customer Service Centre di Fiat risulta essere nelle prime cinque posizioni nei principali mercati europei. Per quanto riguarda l’esperienza del cliente in officina sono state implementate nuove tecnologie e strumenti di avanguardia per ottimizzare le attività di sopporto ai processi di riparazione ed aumentare la capacità di risolvere i problemi ai clienti immediatamente (Fix it Right First Time). Il Fix it Right First Time è migliorato del 2,5 per cento. Per Alfa Romeo è stato lanciato un progetto specifico che partendo delle esigenze del cliente ha identificato delle aree di miglioramento: CSI Measurement System, Sales Process & Commercial Training, Services Standard & Process, Dealer Network. Il progetto è stato lanciato nel 2007 nel Regno Unito Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto 105 e in Germania e sarà lanciato nel 2008 in Spagna, Francia e Svizzera. Nel Regno Unito gli interventi effettuati hanno portato ad un incremento della soddisfazione dei concessionari (Dealer Satisfaction) da 2,2 a 3,7 mentre il valor residuo delle vetture Alfa Romeo è aumentato del 4 per cento, livello mai raggiunto per il brand. Marketing Communications PR6 (core) Programmi di conformità a leggi, standard e codici volontari relativi all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione. Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo sociale della comunicazione pubblicitaria e sceglie volontariamente di adottare e incoraggiare, nelle sua attività esterne, valori e atteggiamenti positivi e responsabili, improntati agli stessi principi etici cui si ispira. Il Codice Etico della pubblicità del Gruppo Fiat, adottato nel 1993 e costantemente aggiornato, si propone di individuare le regole di riferimento e di applicare le linee guida in tutte le attività di comunicazione verso il pubblico finale. In quanto membro attivo dell’UPA (Unione Pubblicitari Associati), promotrice dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, il Gruppo Fiat aderisce inoltre al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria per rendere la pubblicità sempre onesta, veritiera e corretta, rispettando le iniziative e le decisioni che vengono assunte dal Comitato di Controllo e dal Giurì, che ne è l’organo giudicante. La comunicazione istituzionale ha l’obiettivo di informare i vari stakeholder e di presentare il Gruppo, o le sue diverse Società, come attore economico-sociale nel proprio territorio di riferimento. La comunicazione promo-pubblicitaria ha il compito di diffondere messaggi sempre rispettosi del target di riferimento, ed eticamente corretti. PR7 (add) Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari riferiti all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha subito condanne in via definitiva per violazioni inerenti le attività di marketing, pubblicità, promozione e sponsorizzazione. Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione Parametri del Report. Rispetto della privacy PR8 (add) Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha subito condanne in via definitiva per violazioni della normativa sulla privacy. Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione Parametri del Report. Conformità PR9 (core) Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi. Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo ha subito condanne in via definitiva per violazioni attribuibili a responsabilità contrattuale, relative a inadempimenti contrattuali nei confronti di fornitori e concessionari, per un valore monetario di circa 1.800.000 euro. Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione Parametri del Report. 106 Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto Contatti Fiat S.p.A. Sede Centrale Via Nizza, 250 - 10126 Torino (Italia) tel. +39 011 00.61111 sito web www.fiatgroup.com Communications tel. +39 011 00.63088 fax +39 011 00.63798 e-mail [email protected]; [email protected] Investor Relations tel. +39 011 00.62709 fax +39 011 00.63796 e-mail [email protected] Servizio Titoli S.p.A. C.so Ferrucci, 112 - 10138 Torino (Italia) tel. +39 011 00.59376 numero verde 800-804027 sito web www.serviziotitoli.it e-mail [email protected] Fiat Group Purchasing S.r.l. C.so Agnelli, 200 - 10135 Torino (Italia) tel. +39 011 00.31111 Progetto grafico Atelier Roger Pfund, Communication visuelle sa Ginevra, Svizzera Coordinamento editoriale Frenda Advertising Torino, Italia Stampa Stamperia Artistica Nazionale Trofarello (To), Italia Stampato in Italia Marzo 2008 Stampato su carta ecologica e riciclata Fedrigoni Symbol Freelife Fiat S.p.A. Sede Centrale di Via Nizza, 250 10126 Torino – Italia www.fiatgroup.com