Rapporto di sostenibilita?

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Rapporto di sostenibilita?
Rapporto di
Sostenibilità 2007
Responsabilità economica, ambientale e sociale
Rapporto di
Sostenibilità 2007
Responsabilità economica, ambientale e sociale
Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno
è in se stesso una vita. Seneca
Indice
7 Lettera agli stakeholder
Informativa standard
Strategia e analisi
Profilo dell’organizzazione
Parametri del report
Governance, impegni, coinvolgimento
degli stakeholder
35 Modalità di gestione e indicatori
di performance
10
14
26
30
Indicatori di performance economica
38 Perfomance economica
44 Presenza sul mercato
45 Impatti economici indiretti
48
50
52
53
54
60
74
75
75
Indicatori di performance ambientale
Materie prime
Energia
Acqua
Biodiversità
Emissioni, Scarichi, Rifiuti
Prodotti e servizi
Conformità
Trasporti
Generale
Indicatori di performance sociale
78 Indicatori di performance sulle pratiche di
lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
78 Occupazione
85 Relazioni industriali
92 Salute e sicurezza sul lavoro
94 Formazione e Istruzione
97 Diversità e Pari Opportunità
99 Indicatori di performance sui diritti umani
99 Pratiche di investimento e di
approvvigionamento
99 Non discriminazione
99 Libertà di associazione e contrattazione
collettiva
99 Lavoro minorile
99 Lavoro forzato
100 Pratiche di sicurezza
100 Diritti delle popolazioni indigene
101
101
102
102
102
Indicatori di performance sulla società
Corruzione
Contributi politici
Comportamenti anti competitivi
Conformità
103 Indicatori di performance sulla responsabilità
di prodotto
103 Salute e sicurezza dei consumatori
105 Etichettatura di prodotti e servizi
106 Marketing Communications
106 Rispetto della privacy
106 Conformità
Lettera agli stakeholder
Nel costruire il proprio futuro come grande impresa industriale,
il Gruppo affronta la sfida di conciliare le proprie ambizioni di
crescita con le basi fondamentali del rispetto.
Negli ultimi quattro anni, la Fiat è profondamente cambiata.
È tornata ad essere un Gruppo che ha basi finanziarie solide,
uno spirito competitivo e guarda al domani con ottimismo.
Abbiamo ambiziosi obiettivi di sviluppo.
Questi obiettivi saranno perseguiti con senso di responsabilità
e rispetto, pienamente consapevoli che il successo si giudica
anche, e principalmente, dal modo in cui è stato raggiunto.
Necessariamente il percorso di sviluppo che stiamo costruendo
non può prescindere dal sistema di valori che lo guideranno.
Questa è l’ottica da cui nasce anche il quarto Rapporto di
sostenibilità del Gruppo Fiat, che ha l’obiettivo di presentare
i progetti realizzati e i traguardi raggiunti nel corso del 2007,
oltre che gli impegni per i prossimi anni.
Per fornire un’informativa che meglio risponda alle esigenze
degli stakeholder, Fiat ha deciso di allineare il documento
alle nuove linee guida messe a punto dalla Global Reporting
Initiative, tra i migliori standard al mondo per questo tipo
di bilancio.
In queste pagine, azionisti, investitori istituzionali e finanziatori
troveranno gli strumenti di governance adottati a garanzia
di una reale trasparenza aziendale.
I clienti potranno valutare i frutti della nuova strategia
di business, che pone in primo piano la qualità e la sicurezza
del prodotto. Questa filosofia ha comportato l’introduzione
di nuovi standard d’eccellenza lungo tutto il processo
di produzione e l’impiego di notevoli risorse per potenziare
l’organizzazione commerciale e offrire servizi più efficienti.
Ai nostri dealer e ai nostri fornitori presentiamo una visione
d’insieme sulle azioni adottate per migliorare i processi
di acquisto e di vendita e per instaurare solide relazioni
di partnership.
Le persone della Fiat troveranno le iniziative avviate nel corso
dell’anno per migliorare le condizioni di lavoro nelle fabbriche
e negli uffici, garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e,
più in generale, aumentare il grado di soddisfazione della
vita lavorativa.
Questo documento racconta anche, attraverso numeri
e fatti concreti, i progressi compiuti sul fronte della mobilità
sostenibile, tra cui il lancio di alcuni prodotti già in linea
con la futura normativa Euro5, lo sviluppo di nuove soluzioni
motoristiche in grado di ridurre le emissioni, le attività di
ricerca nell’ambito dei combustibili alternativi, l’obiettivo
raggiunto con un anno di anticipo di rendere tutti i veicoli
della gamma Fiat recuperabili al 95% a fine vita,
il rafforzamento di New Holland quale Clean Energy Leader.
Crediamo però che l’impegno della Fiat per uno sviluppo
sostenibile sia qualcosa che va al di là di queste pagine.
È piuttosto un modo di fare impresa, qualcosa che pervade
ogni processo aziendale, ad ogni livello e in ogni settore
di attività. È un impegno strutturato, che la nostra gente porta
avanti in maniera pienamente integrata al business.
Operare in 190 Paesi e dare lavoro a più di 185.000 persone
nel mondo comporta una grande responsabilità.
Nei confronti delle persone che lavorano nel Gruppo,
dei nostri partner e del mondo esterno.
Fiat intende assumere a pieno questa responsabilità,
consapevole dell’importanza che ogni scelta venga presa
con rigore e serietà e con piena coscienza delle conseguenze
che ne possono derivare.
L’impegno è quello di far crescere l’azienda nel pieno rispetto
delle comunità con cui entra in contatto, facendosi carico
delle proprie azioni nel libero mercato.
L’impegno è anche quello di sviluppare il business con
particolare attenzione all’ambiente, gestendo gli impianti
produttivi in maniera ecologicamente efficiente e investendo
notevoli risorse su prodotti sempre più eco-compatibili.
Per quanto riguarda le persone, siamo consapevoli che
i protagonisti del cambiamento del nostro Gruppo sono
le donne e gli uomini che lavorano in Fiat le cui qualità
umane e professionali sono il cuore della rinascita Fiat.
Per questo il Gruppo riconosce la centralità di queste
persone, l’importanza di valorizzare le capacità e le competenze
individuali e di garantire qualità e dignità
al loro lavoro.
Questo è l’approccio che abbiamo seguito finora e che
ci impegniamo a seguire.
Perché siamo convinti che un percorso di sviluppo
sia coraggioso e ambizioso solo nella misura in cui
è anche sostenibile.
Il Presidente
Luca Cordero di Montezemolo
L’Amministratore Delegato
Sergio Marchionne
Lettera agli stakeholder 7
Se guardassi con occhi più attenti
vedresti tutto in movimento. Friedrich Nietzsche
Informativa standard
10 Strategia e analisi
14 Profilo dell’organizzazione
26 Parametri del report
30 Governance, impegni, coinvolgimento
degli stakeholder
35 Modalità di gestione e indicatori
di performance
Strategia e analisi
La Responsabilità sociale del Gruppo Fiat è un modo di fare
impresa che pervade ogni processo aziendale, ogni singola
attività e, travalicando i confini dell’azienda, coinvolge
i dipendenti, i clienti e le persone che vivono nelle aree in cui
il Gruppo opera. Numerosi e documentati nella storia sono gli
impegni della Fiat verso i dipendenti. Ne sono solo un esempio
i servizi di assistenza sanitaria, la Scuola centrale Allievi Fiat,
i servizi che, nel corso della seconda guerra mondiale e
nell’immediato dopoguerra, suppliscono le carenti strutture
pubbliche. I molteplici organismi associativi come il Gruppo
sportivo Fiat, le Colonie alpine, l’Associazione impiegati,
nascono negli anni Venti e, pur seguendo le trasformazioni
sociali, costituiscono una costante nella vita aziendale
fino a oggi.
Il rinnovato Codice di Condotta del 2003 riconosce che:
“la Fiat è un Gruppo internazionale che, per le dimensioni
e l’estensione geografica delle sue attività, svolge un ruolo
rilevante rispetto allo sviluppo economico e al benessere delle
comunità in cui è presente”. Questa consapevolezza ha
rafforzato l’impegno a fare sempre di più e ha fatto nascere
l’esigenza di una maggiore trasparenza su temi come
l’ambiente e il sociale, storicamente esclusi dall’informativa di
bilancio. Diffondere una nuova cultura con la convinzione di
creare un circolo virtuoso in grado di generare comportamenti
emulativi è uno dei modi in cui Fiat interpreta la propria
responsabilità sociale. In occasione dell’incontro di fine anno
tra il vertice Fiat e la dirigenza del Gruppo in tutto il mondo,
(Europa, Brasile, Argentina, Stati Uniti, Canada, Marocco, Sud
Africa, Cina, India e Australia), l’Amministratore Delegato della
Fiat, Sergio Marchionne, ha sottolineato che: ”il nostro Gruppo
non può essere solo un’azienda che fa auto, camion, trattori,
macchine movimento terra, motori e componenti. È la più
grande impresa industriale italiana. È un gruppo internazionale
che opera in 190 Paesi nel mondo. Diamo lavoro a più di
185.000 persone. Ogni giorno entriamo in contatto con altre
migliaia di persone, fuori dal Gruppo. Questo dà un’idea di
quanto possono pesare le nostre scelte. Che ci piaccia o no,
dobbiamo essere consapevoli che quello che facciamo
influenza la società. Un vero leader non può ragionare solo in
termini di costi e di processi, ma deve essere da esempio come
modello di comportamento. Credere in quello che facciamo
significa avere piena coscienza che il futuro che lasceremo
ai nostri figli dipende anche da quello che faremo ogni giorno
e da come lo faremo. Le nostre scelte hanno un impatto su
qualcosa di più grande. Per questo è così importante che ogni
nostra scelta sia presa con rigore e serietà e con piena
consapevolezza delle conseguenze che ne possono derivare.
Non dico sia un compito facile. Ma non possiamo tirarci
indietro. Progettare lo sviluppo di un’azienda chiama in causa
anche la responsabilità morale del nostro operato. Questo
è l’approccio che abbiamo seguito finora e che continueremo
a seguire”. Perseguendo la necessaria conciliazione fra
sostenibilità e successo economico, Fiat è consapevole che tutti
quei comportamenti che vanno oltre i vincoli imposti dalle
normative costituiscono anche una forte leva competitiva per
attirare la condivisione degli stakeholder.
Il Gruppo Fiat opera oggi attraverso numerosi Settori:
Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari, CNH-Case New
Holland, Iveco, FPT Powertrain Technologies, Magneti Marelli,
Teksid, Comau e Itedi. Proprio la sua complessa articolazione
territoriale e di business richiede quelle autonomie strategiche
e gestionali rispettose del principio anglosassone di
accountability. In quanto parte integrante del modo di essere
impresa, le politiche e le pratiche di “corporate social
responsibility” del Gruppo sono responsabilità di tutte le unità
aziendali. I rapporti con i fornitori, i dealer e i clienti,
il monitoraggio dell’applicazione del Codice di Condotta,
la gestione del processo produttivo, la ricerca e applicazione
di nuovi prodotti, la salute e sicurezza sul posto di lavoro,
la gestione dei rapporti con la comunità locale, sono tutte
attività a forte impatto ambientale o sociale, che i dipendenti
del Gruppo ad ogni livello dell’organizzazione portano avanti
con grande senso di rispetto.
La necessità di fornire agli stakeholder del Gruppo
un’informativa mirata sugli impegni e sulle performance
10 Informativa standard Strategia e analisi
in campo ambientale e sociale, è sfociata nel 2004 nel primo
Rapporto di Sostenibilità in cui è confluito il Rendiconto
Ambientale datato 1992. Il Rapporto illustra gli impegni e
i progressi del Gruppo in tutto il mondo, non solo sul fronte
economico, ma anche ambientale e sociale. Offre un quadro
dettagliato dell’attenzione a una gestione ecologicamente
efficiente degli stabilimenti e allo sviluppo di prodotti rispettosi
dell’ambiente, per consumi e emissioni. Illustra, inoltre,
il lavoro di ricerca e le applicazioni sulla mobilità ecologica e
sulla sicurezza stradale. Sul fronte sociale sono presi in esame
i rapporti di Fiat, presso le sedi del Gruppo nel mondo, con
i propri dipendenti e con la collettività, non trascurando la
salute e sicurezza sul posto di lavoro e le pari opportunità.
Nell’intento di fornire un’informativa sempre più vicina alle
esigenze dei propri stakeholder, il Gruppo ha deciso di
allineare lo strumento di rendicontazione della propria
sostenibilità alle nuove linee guida messe a punto dalla Global
Reporting Initiative (GRI-G3 sustainability reporting guidelines).
La Global Reporting Initiative è una rete multi-stakeholder
composta da migliaia di esperti nel mondo che contribuiscono
alla definizione delle procedure di rendicontazione della
sostenibilità e alla loro diffusione. Le linee guida GRI-G3
rappresentano un modello universalmente accettato per il
reporting della performance economica, ambientale e sociale di
un’organizzazione. A differenza delle passate edizioni, pertanto,
il Rapporto di Sostenibilità 2007 riproduce l’articolazione dei
contenuti del GRI-G3, presentandosi suddiviso in due parti: una
dedicata alla cosiddetta informativa standard e l’altra agli
indicatori di perfomance. Nella sezione dedicata all’informativa
standard trovano spazio le scelte strategiche che fanno da
cornice alle iniziative descritte più analiticamente in altre
sezioni del Rapporto e l’analisi dei principali rischi, delle
opportunità, degli impatti e dei risultati conseguiti nell’anno.
Sono, inoltre, illustrati il profilo dell’organizzazione, le scelte
metodologiche alla base della redazione del documento,
le scelte di corporate governance, i valori dell’Azienda
e i meccanismi di coinvolgimento degli stakeholder.
Nella sezione dedicata agli indicatori di performance trovano
spazio i risultati economici, ambientali e sociali. Tra gli
indicatori di performance ambientale, i dati su energie, acque,
emissioni, rifiuti, biodiversità e caratteristiche di sostenibilità
dei prodotti. Tra gli indicatori sociali, le pratiche di lavoro,
le relazioni industriali, la salute e sicurezza sul posto di lavoro,
la formazione dei dipendenti, le diversità e pari opportunità,
i diritti umani, la collettività e la responsabilità di prodotto.
L’informativa contenuta nel documento si integra con quella
presente nel sito internet www.fiatgroup.com nella sezione
“Corporate Responsibility” dedicata alla sostenibilità, dove
è possibile scaricare il Rapporto in formato elettronico
e utilizzare l’indirizzo mail [email protected] per ogni
comunicazione in materia di responsabilità sociale del Gruppo.
Con riferimento alle sfide economiche, ambientali e sociali
il 2007 è stato un anno importante per il futuro del Gruppo.
Il piano di turnaround industriale, presentato all’incontro con
gli investitori svoltosi a Balocco nel luglio del 2004, è stato
portato a termine e tutti gli obiettivi allora fissati per i Settori
e per il Gruppo sono stati raggiunti e in molti casi superati.
Le attività industriali sono finalmente libere da debiti segnando
così un’ulteriore rottura con il recente passato. Il Gruppo ha
iniziato ad implementare il piano di crescita e di incremento
di margini per il periodo 2007-2010 presentato nel novembre
del 2006, che trasformerà il Gruppo in una grande impresa
industriale di livello internazionale.
Il 2007 così come il precedente anno è stato caratterizzato
da una fitta rete di accordi commerciali, industriali e finanziari,
in partcolare in mercati come Cina, India e Russia.
Sul fronte economico con ricavi di quasi 59 miliardi di euro
(in aumento del 12,9 per cento rispetto al 2006) il Gruppo ha
chiuso l’anno con un risultato della gestione ordinaria di 3,2
miliardi di euro, ben oltre gli obiettivi prefissati e in crescita
di circa il 66 per cento rispetto all’anno precedente, grazie al
contributo di tutti i principali Settori. I business dell’Automobile
hanno più che raddoppiato il risultato della gestione ordinaria
a 1,1 miliardi di euro, CNH ha raggiunto 1 miliardo di euro e
Iveco 0,8 miliardi di euro. Il risultato netto, pari a 2,1 miliardi di
euro, aumentato del 78,5 per cento rispetto al 2006, consente al
Consiglio di Amministrazione di proporre il pagamento di un
dividendo complessivo, per le diverse categorie di azioni, pari
a 523 milioni di euro. Nel 2007 il Gruppo ha azzerato
l’indebitamento netto industriale e ha chiuso l’anno con una
Informativa standard Strategia e analisi 11
disponibilità netta di 0,4 miliardi di euro.
Sono stati confermati gli obiettivi di Gruppo per il 2008,
con ricavi e disponibilità nette industriali riviste al rialzo.
Nel 2007 il Gruppo Fiat ha continuato nell’ambizioso
programma di miglioramento continuo in tutta l’area
manufacturing, con l’obiettivo di conseguire gli standard
di eccellenza previsti dal World Class Manufacturing (WCM).
Si tratta di una metodologia di organizzazione dell’azienda che,
attraverso il miglioramento continuo di tutte le performance
e il coinvolgimento di tutti i livelli aziendali porta all’eccellenza
dell’intero ciclo logistico produttivo. Insieme con i migliori
esperti europei e giapponesi è stato definito un sistema di
produzione che riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo
complesso e che interessa il sistema qualità, la manutenzione,
la gestione dei costi, la logistica, in un’ottica di continua
evoluzione. Questo sistema si basa sull'aggressione
sistematica di ogni tipo di spreco e di perdita, con il
coinvolgimento di tutti, attraverso l’impiego rigoroso di metodi
e standard. È un sistema che coinvolge anche temi quali
l’impatto ambientale dei processi produttivi e la salute e
sicurezza sul posto di lavoro. Con l’obiettivo di ridurre i
consumi energetici, gli inquinanti, aumentare le quote di riciclo
dei rifiuti, migliorare l’ambiente di lavoro ed eliminare le
condizioni per potenziali incidenti ambientali ed infortuni.
Il 2007 ha portato i primi riconoscimenti con il raggiungimento
del “Bronze Level” per gli stabilimenti di Tychy e Melfi.
Nel corso del 2007 sono iniziate le attività sui fornitori e da
ottobre è partito il programma Worl Class Manufacturing
presso i primi venti fornitori. Un impegno concreto ha, inoltre,
riguardato lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove nel corso
dell’anno è stata presa la decisione di sospendere la
produzione per due mesi per procedere ad una totale
riorganizzazione del processo produttivo secondo i principi del
WCM. Per i lavoratori è stato studiato un intenso piano di
formazione. Il costo totale di questa operazione sarà pari a 110
milioni di euro, di cui 70 per il rinnovamento tecnologico degli
impianti e la formazione dei dipendenti mentre 40
rappresentano il costo della fermata produttiva. L’impegno
che il Gruppo ha assunto non servirà solo a creare migliori
12 Informativa standard Strategia e analisi
condizioni di lavoro, ma anche a migliorare l’efficienza
produttiva. L’obiettivo è di portare Pomigliano al livello della
migliore concorrenza e allo stesso livello degli altri stabilimenti
del Gruppo. Una pura logica di mercato avrebbe portato alla
chiusura dell’impianto, con pesanti conseguenze per
i lavoratori e per l’indotto.
Ma non è in questo modo che Fiat intende costruire
il proprio futuro.
L’entrata in vigore della L. 123 del 3 agosto 2007, ha dettato
nuove misure in materia di tutela della salute e della sicurezza
sui luoghi di lavoro, ha reso necessario l’aggiornamento del
Modello di Organizzazione Gestione e Controllo di Fiat S.p.A.
La società ha, infatti, definito le linee guida per tutte le Società
del Gruppo e ha diffuso il Modello mediante informativa diretta
ai propri dipendenti.
Con riferimento alle sfide in campo ambientale, il 2007 è stato
caratterizzato dalle evoluzioni in ambito comunitario della
regolamentazione di emissioni di anidride carbonica (CO2).
Il Gruppo è fortemente impegnato nella riduzione delle
emissioni di gas ad effetto serra e tale impegno è attivo su più
fronti: i prodotti, i comportamenti degli automobilisti e il
processo produttivo. Per quanto riguarda la riduzione delle
emissioni medie di CO2 della gamma Fiat, nel 2007 il 23 per
cento delle vetture Fiat vendute nell’Unione Europea
presentava emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km ed il 67 per
cento inferiori o uguali a 140 g/km. A prescindere da quelle che
saranno le decisioni in sede europea, il brand Fiat è impegnato
a raggiungere, entro il 2012, il più basso livello medio
ponderato di emissioni di CO2 per le sue automobili.
In occasione della conferenza mondiale delle Nazioni Unite
sui cambiamenti climatici che si è tenuta a Bali in Indonesia
nel dicembre 2007, il Gruppo Fiat, insieme ad altre 12 case
automobilistiche, quale membro del board ACEA (Associazione
dei Costruttori Europei di Automobili), ha espresso il proprio
sostegno ed incoraggiamento alle attività della conferenza.
Fieri dei risultati raggiunti nella riduzione delle emissioni di gas
ad effetto serra delle proprie produzioni, gli amministratori
delegati delle case costruttrici, hanno, infatti, ribadito
l’impegno nell’incessante ricerca e sviluppo di veicoli
a basse emissioni di CO 2. Coniugando tale finalità con altre
importanti sfide sul fronte della sicurezza stradale, del
miglioramento della qualità dell’aria e dell’occupazione,
hanno sottolineato la necessità di una solida collaborazione
con le istituzioni fondata su una visione comune. Il problema
dei cambiamenti climatici non potrà essere risolto, infatti,
contando sul contributo di un singolo settore, di una sola
tecnologia o di un unico provvedimento.
Sul fronte della ricerca, i grandi temi dell’ambiente e della
sicurezza sono al centro dell’attenzione del Gruppo.
Le principali direttrici sono rappresentate dalla riduzione dei
consumi, delle emissioni di inquinanti in atmosfera e di gas
ad effetto serra, dall’aumento della sicurezza stradale attiva
e passiva e dal miglioramento della mobilità urbana e
interurbana (riduzione della congestione di traffico stradale).
Il Gruppo Fiat lavora, pertanto, su più fronti per garantire il
raggiungimento di tali obiettivi. Sviluppo di motori diesel,
benzina e motori alimentati con carburanti alternativi. Sviluppo
di applicazioni elettroniche e di sistemi per la riduzione delle
emissioni, come i filtri anti-particolato ed il sistema SCR
(Selective Catalytic Reduction), un metodo di post-trattamento
dei gas di scarico per la riduzione degli ossidi di azoto (NOx).
Soluzioni studiate in termini di architettura del veicolo per
aumentarne la sicurezza attiva e passiva e ridurre i pesi.
Sviluppo di applicazioni telematiche a supporto della mobilità
efficiente e sicura di persone e merci per facilitare l’interazione
tra veicoli, tra veicolo e infrastruttura e tra veicolo e persone.
Tra applicazioni e prototipi, il 2007 ha visto molte novità nei
principali Settori del Gruppo. La Fiat 500 si è presentata con
tutta la gamma di motorizzazioni pronta a rispettare i limiti di
emissioni fissati dal nuovo standard Euro 5, in anticipo di oltre
due anni rispetto alla scadenza legislativa prevista per
settembre 2009. Nel mese di settembre è stata presentata
la “Panda Aria”, concept car con un motore bicilindrico dotato
di sistema Multiair® a doppia alimentazione benzina/miscela
metano e idrogeno. Ferrari ha realizzato un dimostratore
tecnologico Biofuel sulla base della F430 Spider, che utilizza
una miscela di etanolo all’85 per cento. New Holland ha
rafforzato il proprio ruolo di “Clean Energy Leader”
approvando l’utilizzo di biodiesel puro B100 per tutte le sue
macchine con motori New Holland. Nel mese
di gennaio la società ALTRA (Alternative Transport) che da oltre
quindici anni sviluppa trazioni alternative (ibridi, elettrici
a batteria, diesel-elettrici, celle a combustibile alimentate
a idrogeno) è diventata una Società interamente Iveco.
È continuata la posizione di leadership di Magneti Marelli
nell’ambito delle tecnologie di iniezione elettronica nel mercato
brasiliano grazie all’innovativo SFS® (Software Flexfuel Sensor)
che consente al guidatore di scegliere il carburante con il quale
rifornire il veicolo, essendo possibile utilizzare
indifferentemente benzina, alcool o una miscela fra i due
in qualsiasi proporzione.
Sul fronte delle iniziative in campo sociale è continuato
l’impegno verso le comunità dove il Gruppo opera. Quasi
la metà degli interventi realizzati nel 2007 hanno riguardato
forme di sostegno in denaro o in natura direttamente erogate
dal Gruppo oppure tramite fondazioni e associazioni non-profit,
per la realizzazione di importanti progetti di solidarietà sociale.
Anche quest’anno gran parte di tali iniziative è stata destinata
a ridurre il disagio sociale in Brasile.
Sono proseguite anche nel 2007 le istituzionali iniziative di
coinvolgimento dei dipendenti come i “family day” e il “Natale
bimbi”. A Torino è stato aperto un asilo nido, il “Mirafiori Baby”,
come parte di un’iniziativa molto più ampia il “Progetto
Benessere”, che ha previsto la riqualificazione del comprensorio
di Mirafiori. Anche negli altri Settori del Gruppo sono state
avviate iniziative per aumentare il senso di appartenenza
dei dipendenti alla propria azienda.
Informativa standard Strategia e analisi 13
Profilo dell’organizzazione
Fiat è un grande Gruppo industriale che da più di cent’anni
opera in campo automotoristico progettando, costruendo
e vendendo automobili, camion, trattori, macchine agricole,
macchine per le costruzioni, motori e componenti per
autoveicoli, mezzi e sistemi di produzione.
Il Gruppo svolge attività industriali e di servizi finanziari nel
settore automotoristico attraverso Società localizzate in 50
Paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in oltre 190
Paesi. Con 178 stabilimenti, dà lavoro a più di 185 mila
dipendenti in tutto il mondo e dispone di 114 centri di ricerca
e sviluppo nei cinque continenti, in cui operano circa 12.900
persone, altamente qualificate.
Nel corso degli ultimi anni, Fiat Group ha portato avanti
un coraggioso e ambizioso piano di contenimento dei costi,
di rilancio industriale e di trasformazione.
Nel corso dell’anno è partito il nuovo piano di crescita
e di espansione dei margini per il periodo 2007-2010, progetto
destinato a trasformare il Gruppo in una grande impresa
di livello internazionale.
Il Gruppo Fiat svolge le attività produttive e di servizio
attraverso i propri Settori operativi, che possono essere
raggruppati per aree di attività, di seguito brevemente
illustrate.
Fiat Group Automobiles
Tra i pionieri dell’industria automobilistica, Fiat ha costruito
la sua prima vettura nel 1899. Da allora sono stati prodotti più
di 90 milioni di vetture e veicoli commerciali leggeri. Molti di
questi modelli hanno segnato le tappe fondamentali nella
storia dell’automobile. Fiat Group Automobiles progetta,
produce e vende vetture con i marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia
e Abarth e veicoli commerciali con il marchio Fiat Professional.
Ogni brand ha un’identità specifica, presenta caratteristiche
definite e riconosciute, persegue politiche commerciali e di
marketing distinte. Gli stabilimenti produttivi sono dislocati in
Italia, Polonia, Brasile e Argentina. L’attività industriale è svolta
anche attraverso joint-venture e accordi di licenza in Francia,
Turchia, Egitto, Sud Africa, India, Cina e Russia. Nel 2007 Fiat
Fiat Group
Automobili
100%
Fiat Group Automobiles
100%
Maserati
85%
Ferrari
Macchine per l’agricoltura e le costruzioni
Veicoli industriali
90%
CNH
100%
Iveco
Componenti e sistemi di produzione
100%
100%
Fiat Powertrain Technologies Magneti Marelli
14 Informativa standard Profilo dell’organizzazione
Altre attività
84,8%
Teksid
100%
Comau
100%
Itedi
Group Automobiles ha consegnato complessivamente
2.233.800 automobili e veicoli commerciali (+ 12,8 per cento
rispetto al 2006), raggiungendo ricavi per 26,8 miliardi di euro,
in aumento di oltre il 13 per cento rispetto all’anno precedente.
Un successo ottenuto grazie all’ampliamento della gamma e al
lancio di nuovi modelli: dalla Bravo alla 500, vettura simbolo
della nuova Fiat, dalla nuova Croma alla Fiat Linea, alla Grande
Punto Abarth, primo modello stradale del rinato marchio dello
Scorpione. Lancia ha introdotto la Nuova Musa e la versione
Sport Momo Design della Ypsilon. Alfa Romeo ha lanciato la
versione diesel dell’Alfa Spider e l’Alfa 147 Ducati. Mentre
nell’ambito dei veicoli commerciali, Fiat Professional ha
presentato la versione Panorama dello Scudo, il nuovo Fiorino
Cargo e il Ducato Minibus Elegant. Entro il 2010 Fiat Group
Automobiles punta ad arricchire la gamma prodotti con 23
nuovi modelli e altrettanti aggiornamenti. L’obiettivo è arrivare
a vendere tre milioni e mezzo di vetture nel mondo, joint
venture comprese, nell’arco dei prossimi tre anni.
Degno di menzione è Autonomy, il Programma di Mobilità di
Fiat Group Automobiles, nato 12 anni fa, nella convinzione che
garantire il diritto alla mobilità per tutti, anche per coloro che
presentano limitazioni motorie, sensoriali o intellettive sia tra
le responsabilità sociali di un costruttore di automobili.
Si riporta di seguito una breve descrizione del programma.
Fiat Group Automobiles Autonomy
Una delle peculiarità di Autonomy sono i Centri di Mobilità,
18 in Italia, 3 in Brasile e altri nel resto d’Europa, che vogliono
garantire a tutti, concretamente e gratuitamente, la possibilità
di verificare e migliorare la qualità del proprio movimento.
In ogni Centro, infatti, il cliente può testare le proprie capacità
motorie residue tramite speciali simulatori, prendere
confidenza con i veicoli modificati per provare la guida per la
prima volta o per testare nuovi adattamenti rispetto a quelli già
posseduti, e chiedere il parere di fisioterapisti e degli operatori
dei centri stessi. Il simulatore di guida è una sofisticata
strumentazione elettronica che valuta le capacità motorie,
visive e cognitive della persona disabile, consentendole di
prendere confidenza con le apparecchiature che utilizzerà sulla
vettura. I simulatori sono disponibili per le persone con
disabilità sia agli arti inferiori che agli arti superiori. I Centri
di Mobilità lavorano in collaborazione con le Commissioni
mediche delle varie Asl, alle quali spetta il compito di
riconoscere le idoneità alla guida e prescrivere gli ausili
necessari. Frequentando un Centro di Mobilità il disabile può
ottenere un attestato che facilita il compito di valutazione della
Commissione medica locale durante la visita d’idoneità.
Il programma Autonomy prevede la possibilità di allestire
qualunque modello di vettura e veicolo commerciale Fiat,
Lancia e Alfa Romeo, con avanzati sistemi di aiuto alla guida
ed elevatori per sedie a rotelle.
I numeri del programma Autonomy in Italia
Vetture vendute (Fiat, Alfa Romeo,
Lancia e Fiat Professional)
Persone che hanno visitato
i Centri di Mobilità
2007
2006
2005
11.300
12.120
10.600
900
900
800
Testimonial del Programma Autonomy per il 2007 sono stati: la
sciatrice Melania Corradini, il ciclista Fabrizio Macchi e il pilota
Alfredo Di Cosmo. È, inoltre, entrato a far parte della squadra
Autonomy l’atleta paralimpico piemontese Roberto La Barbera.
Nel mese di marzo, in occasione di “Un anno dopo le
Paralimpiadi”, al Fiat Mirafiori Motor Village di Torino, si sono
ritrovati atleti e sponsor su invito del Comitato per
l’Organizzazione dei IX Giochi Paralimpici. Lo scorso anno,
infatti, il Gruppo Fiat è stato Partner Ufficiale dei IX Giochi
Paralimpici Invernali di Torino 2006, una sfida umana e sportiva
che ha lanciato un messaggio emozionante al mondo intero:
non esistono competizioni “diverse” ma solo abilità “diverse”.
La sponsorizzazione dei IX Giochi Paralimpici Invernali di Torino
2006 è stata anche l’occasione ideale per far conoscere ad un
pubblico vasto ed eterogeneo, come è quello degli eventi
sportivi, l’impegno del Gruppo Fiat in questo ambito.
Già nel mese di gennaio a Roma, infatti, durante i giorni di
presentazione internazionale della Nuova Fiat Bravo, è stato
esposto un esemplare allestito con alcuni dispositivi speciali.
È stata la prima volta che al debutto di un nuovo modello Fiat
viene dato uno spazio così rilevante ad una vettura allestita
secondo i principi di Autonomy.
Informativa standard Profilo dell’organizzazione 15
Sempre nel mese di marzo al Mirafiori Motor Village di Torino
è stato presentato Alfredo Di Cosmo e la sua Alfa 147 TS 16v
2.0 GR con la quale ha partecipato al Campionato Italiano
Turismo 2007, 1° Divisione gruppo N 3 riservato a vetture di
cc 2.0. Sponsorizzato dal Programma Autonomy e dal brand
Alfa Romeo Automobiles, già lo scorso anno il pilota milanese
aveva preso parte alla stessa competizione - unico disabile
iscritto al Campionato Italiano Turismo 2006 classe N3 affrontando le dieci prove previste e piazzandosi quindicesimo
su trentadue concorrenti. La vettura è dotata di dispositivi
Guidosimplex: comando acceleratore a cerchiello meccanico
posto sopra il volante, freno a cerchiello servo assistito posto
dietro il volante, cambio sequenziale a 6 marce Sadev con
pulsante per attivazione della frizione. L’Alfa 147 da gara
propone il ripartitore della frenata a leva con 4 posizioni
per aumentare o diminuire la frenata sul posteriore o
sull’anteriore, autobloccante e impianto ammortizzatori
regolabili a gas.
Nel mese di giugno il Programma Autonomy è stato Main
Sponsor dei Campionati del Mondo di Handbike che si sono
svolti a Parabiago (Milano). Al prestigioso evento sportivo
hanno partecipato oltre duecento atleti diversamente abili,
provenienti da venti Paesi, che si sono sfidati sull’handbike,
una speciale bicicletta a tre ruote nella quale la spinta è data
dalle braccia e non dalle gambe. Lo stand realizzato per la
manifestazione sportiva ha ospitato un’Alfa Spider, un’Alfa 159
Sportwagon 2.4 JTDm con cambio Q-Tronic dotata di
acceleratore a cerchiello e leva freno lungo braccio e, infine,
un Doblò Tetto Rialzato allestito con pedana elevatrice per il
trasporto di persone in carrozzina. Inoltre, per i trasferimenti
degli atleti, sono stati messi a disposizione dell’organizzazione
un esemplare del Nuovo Scudo, l’ultimo nato tra i veicoli di
Fiat Professional, e una Lancia Musa 1.3 Multijet con cambio
DFN. Inoltre, in un’area adiacente allo stand, i visitatori hanno
potuto osservare da vicino una Fiat Croma con acceleratore
elettronico a cerchiello e leva freno autobloccante e una Fiat
Grande Punto allestita con acceleratore sotto il volante, freno
a pavimento, frizione elettronica e due piccole gru (una
elettrica di trasferimento e l’altra destinata al carico delle
carrozzine nel bagagliaio).
Per agevolare il
posizionamento della
carrozzina sul sedile
posteriore della Fiat 500
e rendere completamente
autonomo il conducente,
è stato reso girevole di 90°
il sedile del guidatore.
16 Informativa standard Profilo dell’organizzazione
Nel mese di luglio il Programma Autonomy ha partecipato al
Trofeo della Mole di Torino. Il Torneo Internazionale di Tennis
in carrozzina, ospitato nel prestigioso Circolo della Stampa
Sporting, ha coinvolto 100 atleti, provenienti da 22 Paesi:
dal Giappone alla Svezia, dal Belgio alla Grecia, dal Canada
alla Svizzera, dall’Italia alla Malesia. Il Programma Autonomy
ha messo a disposizione del “Trofeo della Mole” tre veicoli
Fiat Professional: due Ducato allestiti con piattaforma per il
trasporto delle carrozzine e un nuovissimo Scudo Panorama
per il trasferimento degli ospiti e degli organizzatori. Inoltre,
il pubblico ha potuto ammirare la nuovissima Fiat 500 allestita
con alcuni dispositivi speciali. In particolare, l’originale vettura
adotta un nuovo acceleratore elettronico a cerchiello sotto
il volante con la leva del freno di servizio verticale.
Dal 18 al 24 novembre il Programma Autonomy è stato main
sponsor dell’“Ice Sledge Hockey European Championships”
ospitati nel Palaghiaccio di Pinerolo e che ha visto coinvolti
più di 100 atleti delle sette migliori squadre europee.
Il programma Autonomy ha infine concluso l’anno con una
serata di beneficenza al Mirafiori Motor Village con la
presentazione del libro di Fabrizio Macchi “Più forte del male”
e un concerto gospel il cui incasso è andato all’AIRC per
la ricerca contro il cancro così come il ricavato dalla vendita
del volume.
Maserati
Fondata nel 1914 a Bologna, Maserati ha conquistato il suo
primo campionato di Formula 1 nel 1957 ed è ancora oggi
l’unico marchio europeo ad aver vinto due volte consecutive
sul circuito di Indianapolis nel 1939 e 1940. Da sempre
sinonimo di esclusività e prestigio, l’Azienda produce vetture
di grande fascino in piccola serie. Per l’Azienda il 2007 è stato
un anno ricco di novità: dopo il lancio della nuova Quattroporte
Automatica al Salone di Detroit, nel mese di marzo al Salone di
Ginevra è stata presentata la nuova Maserati GranTurismo, un
coupé ad alte prestazioni, con il comfort di una quattro posti.
Infine nel mese di settembre al Salone di Francoforte è stata
presentata, registrando un’accoglienza particolarmente
favorevole, la nuova Quattroporte Sport GTS. Il successo
di questi modelli è stato confermato dai risultati economici:
Maserati ha chiuso l’anno con ricavi pari a 694 milioni di euro,
in crescita del 33,7 per cento rispetto al 2006, e - per la prima
volta dall’acquisizione da parte di Fiat, avvenuta nel 1993 ha conseguito un risultato della gestione ordinaria positivo
(24 milioni di euro). Le vetture consegnate sono aumentate
del 30,7 per cento e hanno raggiunto le 7.496 unità.
Ferrari
La prima vettura Ferrari nasce a Maranello nel 1947,
nell’azienda che Enzo Ferrari aveva trasferito da Modena
quattro anni prima: era la 125 S, una biposto destinata alla
vittoria nel GP di Roma del 1947. Da allora l’Azienda ha fatto
un lungo cammino costellato di tanti successi, come testimonia
la recente vittoria della Scuderia Ferrari che nel 2007 ha
conquistato per la quindicesima volta il Titolo Mondiale Piloti
e quello Costruttori di Formula 1. Nel 2007 Ferrari ha
confermato la straordinaria capacità di attrazione dei suoi
prodotti, non solo nei mercati tradizionali ma anche in quelli
di recente sviluppo: la casa modenese ha conseguito ricavi
per 1.668 milioni di euro, con un incremento del 15,3 per cento
rispetto all’anno precedente. Le automobili omologate vendute
al cliente finale sono state 6.465, con un incremento del 14 per
cento rispetto al 2006. Di rilievo il contributo derivante dalle
vendite negli Stati Uniti, nei mercati dell’Europa dell’Est e in
Estremo Oriente. Un risultato in larga misura attribuibile al
successo commerciale di vetture come la F430 e la 599 GTB
Fiorano, che sono il frutto del continuo travaso di tecnologia
dall’ambito delle gare a quello delle vetture da strada.
CNH-Case New Holland
CNH nasce nel 1999 dall’acquisizione di Case Corporation da
parte di New Holland NV. È un leader globale nella produzione
e vendita di macchine per l’agricoltura (trattori, mietitrebbia,
vendemmiatrici) ed è ai vertici mondiali anche nel settore delle
macchine per le costruzioni (escavatori, caricatori, pale e
terne). Per soddisfare con la massima efficacia le diverse
necessità dei clienti e della rete di vendita, CNH opera
attraverso sei distinti marchi e due business unit. Quattro
brand a livello globale - New Holland Agriculture, Case IH
Agriculture, New Holland Construction, Case Construction -
e due a livello regionale - Steyr per le macchine agricole e
Kobelco per le costruzioni. Le business unit sono: CNH Capital
e CNH Parts & Services. Nel 2007 New Holland Agriculture ha
lanciato due importanti linee di trattori, la Serie T6000 e T7000.
Quest’ultima ha vinto i prestigiosi riconoscimenti “Tractor
of the Year” e “Golden Tractor for Design”. New Holland
Agriculture ha ricevuto il premio per l’innovazione
“Eye on Biodiesel”. Il marchio ha anche lanciato i trattori
a 4 ruote motrici Serie T9000, i trattori per colture in fila
Serie T8000, nonché i trattori Serie T5600 sul mercato cinese
destinati a un segmento in crescita. La raccogli-trinciacaricatrice FR9000 ha vinto il premio “Machine of the Year”
e la nuova mietitrebbiatrice CR 9000 Elevation ha ricevuto
riconoscimenti per l’innovazione. Case IH Agriculture ha
iniziato la consegna dei trattori Serie new PumaTM, della nuova
mietitrebbia Axial-Flow ® 7010 e del raccoglitore/imballatore di
cotone Module ExpressTM 625, che consente di raccogliere,
trasportare e imballare il cotone con un solo macchinario.
Il marchio ha anche lanciato la nuova serie di andanatrici
semoventi WD e una nuova macchina per la raccolta dello
zucchero di canna, la A7700 con motori Tier 3.
In occasione del 35esimo anniversario della produzione di mini
pale gommate, New Holland Construction ha presentato nuovi
modelli di questo prodotto con motori potenziati, cabine più
funzionali e altri contenuti innovativi. Ha inoltre lanciato nuovi
prodotti Tier 3 in America Latina, tra i quali gli escavatori
cingolati E215 e E330, nuove mini pale gommate e terne e,
in Europa, una nuova versione Tier 3 E245 di escavatori
cingolati con migliori prestazioni e più elevata produttività.
Case Construction ha lanciato i nuovi escavatori idraulici Serie
Tier 3 CX B, che offrono significativi miglioramenti in termini
di produttività, efficienza e silenziosità. Il marchio ha anche
lanciato le nuove terne M Serie 2, le pale gommate Serie E
e, in Nord America, le pale cingolate ad alta potenza 1650L,
il primo modello nella sua nuova linea Serie L.
Il 2007 si è chiuso per CNH con ricavi per 11,8 miliardi di euro,
in crescita del 12,5 per cento rispetto al 2006, grazie
all’aumento dei volumi di vendita. Tutti i marchi hanno
migliorato le proprie quote di mercato, con incrementi
significativi per le mietitrebbiatrici e i trattori ad alta potenza.
Informativa standard Profilo dell’organizzazione 17
Iveco
Magneti Marelli
Nel 1975 il Gruppo Fiat, fondendo le esperienze di cinque
storici produttori europei di veicoli industriali, crea Iveco.
Nei trent’anni successivi, il Settore si è ampliato per mezzo
di acquisizioni e joint venture di livello internazionale.
Progetta, costruisce e commercializza veicoli industriali
con il marchio Iveco, autobus con quello Iveco Irisbus, veicoli
antincendio e veicoli per impieghi speciali con i marchi
Magirus e Astra. Nel 2007 Iveco ha consegnato 211.700 veicoli
e ha raggiunto un fatturato di 11,2 miliardi di euro, in aumento
del 22,5 per cento rispetto al 2006, grazie al brillante
incremento dei volumi di vendita sia in Europa Occidentale
sia in Europa Orientale.
Nel corso dell’anno hanno debuttato il nuovo Stralis, ultima
evoluzione della gamma pesante per il trasporto su gomma
dalle 19 alle 44 tonnellate, prodotto anche nella versione
alimentata a gas naturale compresso, il nuovo Trakker, veicolo
off-road per cava cantiere, il Daily CNG (Compressed Natural
Gas) e il nuovo Daily 4×4. Inoltre Iveco Irisbus ha presentato il
Citelis, mezzo urbano a minimo impatto ambientale e il veicolo
granturismo Magelys, top di gamma nel suo segmento.
Di recente Iveco ha dato un forte impulso alla sua presenza in
Cina e in Sudamerica e ha posto una pietra miliare per iniziare
l’espansione in Russia. Azioni che rispondono alla necessità
dell’Azienda di trasformarsi da attore internazionale a “global
player” mondiale.
Magneti Marelli progetta e produce sistemi e componenti ad
alta tecnologia per autoveicoli nelle aree illuminazione, sistemi
elettronici, controllo motore, sospensioni e ammortizzatori,
sistemi di scarico e motorsport. È operativa anche nell’ambito
della distribuzione di ricambi al mercato indipendente.
La Società, fondata nel 1919 dalla Fiat e dalla Ercole Marelli,
è stata interamente acquisita nel 1967 dal Gruppo Fiat, che
l’ha trasformata in un polo mondiale della componentistica
“automotive”. Magneti Marelli è impegnata nella realizzazione
di prodotti innovativi di assoluta eccellenza che puntano alla
sicurezza attiva e passiva, al comfort e al rispetto per l’ambiente.
Il 2007 si è chiuso per Magneti Marelli con un fatturato di 5
miliardi di euro, in aumento del 12,2 per cento rispetto al 2006.
La performance positiva è da attribuire ai maggiori volumi di
vendita sia verso i clienti del Gruppo Fiat, sia verso clienti terzi.
Inoltre il Settore, nell’ottica di ampliare la propria presenza
produttiva e commerciale a livello internazionale, ha stretto
importanti accordi in Russia, Cina e India.
FPT Powertrain Technologies
FPT Powertrain Technologies nasce nel marzo del 2005 per
integrare in un’unica realtà le competenze del Gruppo nel
settore dei motori e dei cambi. Con una produzione annuale
di circa 3,1 milioni di motori, 2,2 milioni di cambi e 300.000
assali, FPT si conferma una delle realtà più rilevanti nel settore
dei motopropulsori a livello mondiale. I campi di applicazione
spaziano dal settore automotive a quello dei macchinari
industriali, al comparto marino, fino all’ambito della Power
Generation. Nel 2007 il fatturato di FPT è cresciuto di oltre
il 15 per cento, rispetto al 2006 e ha superato i sette miliardi
di euro. Questo traguardo è stato raggiunto grazie
ad un significativo aumento dei volumi di vendita su tutti
i principali mercati.
18 Informativa standard Profilo dell’organizzazione
Teksid
Teksid opera nel settore della ghisa, fornendo basamenti
motore ed altri particolari per motori e componenti per
trasmissioni, cambi e sospensioni. Produce, inoltre, attraverso
la Teksid Aluminum teste cilindri in alluminio. La Società,
costituita nel 1978, ha raccolto l’esperienza di 60 anni di attività
Fiat nelle tecnologie siderurgiche e metallurgiche e ha
proseguito negli anni la propria collaborazione con i principali
costruttori europei ed americani. Teksid è specializzata nelle
fusioni e lavorazioni in ghisa (con una capacità produttiva
di circa 550 mila tonnellate annue è il più grande gruppo
di fonderie di ghisa al mondo) e dispone di stabilimenti
in Francia, Portogallo, Polonia, Brasile, Messico e Cina.
Teksid Aluminum, che opera nel comparto dell’Alluminio,
dispone di uno stabilimento in Italia ed ha in previsione una
produzione per il 2008 pari a 31 mila tonnellate. Il 2007 si è
chiuso con un fatturato di 783 milioni di euro, in calo del 20
per cento rispetto all’anno precedente. Questa riduzione è da
imputare soprattutto alla variazione di perimetro (cessione
dell’Attività Magnesio solo in parte compensata dal
consolidamento della Teksid Aluminum).
Comau
Itedi
L’attività è cominciata nel 1935, ma è dal 1978 che Comau
riunisce in una sola struttura societaria le attività sviluppate da
Fiat e da altre aziende del territorio nel campo delle macchine
utensili e dei sistemi di produzione. In questo ambito, l’Azienda
è fornitore globale, in particolare per il settore autoveicolistico.
Grazie ad un ampio assortimento di soluzioni sia nell’ambito
dei sistemi di saldatura e assemblaggio scocche sia in quello
dei sistemi di lavorazione e montaggio meccanico, Comau si
pone ai primi posti in termini di presenza sul mercato.
Nel 2007 Comau ha realizzato ricavi per 1.089 milioni di euro,
in calo del 14,9 per cento rispetto al 2006, una diminuzione
da imputare sostanzialmente alle attività nordamericane, che
hanno risentito della difficile situazione di mercato e di uno
sfavorevole effetto cambi.
La Fiat è presente nell’editoria dal 1926, quando il Gruppo
costituì l’Editrice La Stampa per il quotidiano torinese, fondato
nel 1867. Nel 1980 nasce l’Itedi, Italiana Edizioni S.p.A., per
raggruppare in un unico settore le attività editoriali e di
comunicazione della Fiat, che fino ad allora venivano svolte
attraverso 14 Società. Oggi l’Azienda opera nel campo
editoriale tramite l’Editrice La Stampa S.p.A. e, nel settore
della raccolta pubblicitaria, attraverso la Publikompass S.p.A.
Nel 2006 il quotidiano “La Stampa” è stato completamente
rinnovato, arricchito nella veste grafica e nei contenuti e
trasformato in tabloid a colori. Contemporaneamente è stato
aggiornato anche il sito internet. Publikompass opera nel
settore della raccolta pubblicitaria dal 1972 ed è per fatturato
la prima concessionaria italiana “non captive”. Gestisce un
portafoglio che spazia su tutti i media.
Informativa standard Profilo dell’organizzazione 19
Dati per area geografica
Numero di Società
Stabilimenti
Centri di
Ricerca e sviluppo
Ricavi per area di destinazione
(in milioni di euro)
(in milioni di euro)
2007
2006
2007
2006
2007
2006
2007
2006
Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Mercosur
Altre aree
Totale
162
281
74
32
111
660
146
285
76
31
99
637
56
54
22
24
22
178
52
56
25
20
27
180
49
32
14
10
9
114
50
32
15
10
9
116
15.857
23.461
5.842
8.318
5.051
58.529
14.851
20.298
6.315
5.416
4.952
51.832
Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività
Ricavi netti
(in milioni di euro)
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH)
Veicoli Industriali (Iveco)
FPT Powertrain Technologies
Componenti (Magneti Marelli)
Prodotti Metallurgici (Teksid)
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau)
Editoria e Comunicazione (Itedi)
Holdings, Diverse ed Elisioni
Totale di Gruppo
Risultati della
gestione ordinaria
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH)
Veicoli Industriali (Iveco)
FPT Powertrain Technologies
Componenti (Magneti Marelli)
Prodotti Metallurgici (Teksid)
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau)
Editoria e Comunicazione (Itedi)
Holdings, Diverse ed Elisioni
Totale di Gruppo
(*)
2007
2006
2007
2006
2007
2006
2007
2006
23.702
519
1.447
10.527
9.136
6.145
4.455
979
1.280
401
(6.759)
51.832
803
24
266
990
813
271
214
47
(23)
12
(184)
3.233
291
(33)
183
737
546
168
190
56
(66)
11
(132)
1.951
635
22
266
953
803
257
209
47
(33)
11
(18)
3.152
727
(33)
183
592
565
102
175
26
(272)
12
(16)
2.061
13.949
364
1.068
18.458
6.398
4.284
2.626
544
1.129
228
(912)
48.136
12.948
300
918
17.756
6.131
4.103
2.294
616
1.034
243
(354)
45.989
Investimenti (*)
Spesa in Ricerca e
sviluppo (**)
Dipendenti
(numero)
2007
2006
2007
2006
2007
2006
2007
2006
13.522
435
752
15.582
6.456
2.787
1.822
344
941
158
(1.305)
41.494
12.446
367
634
14.653
5.784
2.444
1.625
365
813
188
(867)
38.452
1.865
97
246
648
347
365
319
32
33
5
28
3.985
2.163
82
142
394
342
254
293
32
56
45
(14)
3.789
751
54
147
308
207
70
221
1
12
(30)
1.741
675
46
83
289
174
74
210
5
20
15
1.591
50.542
695
2.926
28.173
26.461
19.876
27.962
7.826
11.960
809
7.997
185.227
44.691
649
2.870
25.335
24.533
18.924
25.195
8.342
12.293
836
8.344
172.012
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back).
(**) Include i costi per Ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.
20 Informativa standard Profilo dell’organizzazione
Totale
Attività Operative
26.812
694
1.668
11.843
11.196
7.075
5.000
783
1.089
391
(8.022)
58.529
Totale
Passività Operative
(in milioni di euro)
Risultato Operativo
Gruppo Fiat e Settori
Sito web
Indirizzo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
www.fiatgroup.com
www.fiat.com
www.lancia.com
www.alfaromeo.com
www.abarth.it
www.fiatprofessional.com
www.fiatautonomy.com
www.fiatgroupautomobilespress.com
www.maserati.com
www.ferrariworld.com
www.fptpowertrain.com
www.crf.it
www.elasis.it
www.cnh.com
www.newholland.com
www.caseih.com
www.steyr-traktoren.com
www.casece.com
www.kobelcoamerica.com
www.iveco.com
www.iveco-magirus.de
www.astraspa.com
www.irisbus.com
www.magnetimarelli.com
www.teksid.com
www.teksidaluminum.com
www.comau.com
www.lastampa.it
www.publikompass.it
Via Nizza, 250 – 10126 Torino – Italia
Corso Agnelli, 200 – 10135 Torino – Italia
Maserati
Ferrari
FPT Powertrain Technologies
Centro Ricerche Fiat
Elasis
CNH-Case New Holland
Iveco
Magneti Marelli Holding
Teksid
Comau
Itedi
Alleanze strategiche
Il 2007 così come il 2006 è stato caratterizzato da una fitta rete
di accordi commerciali, industriali e finanziari in mercati come
Cina, India e Russia.
Si riportano di seguito alcuni importanti accordi.
Fiat Group Automobiles e Severstal Auto hanno annunciato nel
mese di settembre la sottoscrizione di una lettera di intenti per
creare una joint venture commerciale ed industriale in Russia.
Sempre Fiat Group Automobiles nel mese di agosto ha firmato
con Chery Automobiles un memorandum d’intesa per la
creazione di una joint venture paritetica nell’ambito delle
autovetture. Nel mese di dicembre Fiat Group Automobiles e
Nanjing Automobile Corporation firmano l’uscita di Fiat dalla
joint venture Nanjing-Fiat. Lo scioglimento della joint venture
permetterà ai due gruppi di concentrarsi nei rispettivi
importanti piani di ristrutturazione del business autovetture
in Cina. Iveco e il gruppo industriale Samotlor-NN, uno dei
maggiori carrozzieri russi, hanno firmato nel mese di giugno
un accordo industriale che prevede la realizzazione di una joint
venture, controllata al 51 per cento da Iveco, per la produzione
in Russia del Daily, il veicolo commerciale leggero della
gamma Iveco, in particolare nella versione per il trasporto
merci, minibus e ambulanze. Nel mese di febbraio Iveco e
Tata Motors hanno annunciato la firma di un memorandum
Viale Ciro Menotti, 322 – 41100 Modena – Italia
Via Abetone Inferiore, 4 – 41053 Maranello (Modena) – Italia
Corso Settembrini, 167 – 10135 Torino – Italia
Strada Torino, 50 – 10043 Orbassano (Torino) – Italia
Via ex Aeroporto s.n. – 80038 Pomigliano d’Arco (Napoli) – Italia
Burr Ridge Headquarters – 6900 Veterans Blvd – Burr Ridge, IL 60527
Via Puglia, 35 – 10156 Torino – Italia
Viale Aldo Borletti, 61/63 – 20011 Corbetta (Milano) – Italia
Strada del Ghiaro, 24/26 – 13044 Crescentino (Vercelli) – Italia
Via Rivalta, 30 – 10095 Grugliasco (Torino) – Italia
Via Marenco, 32 – 10126 Torino – Italia
d’intesa per valutare la fattibilità di una cooperazione, estesa
a vari mercati, nel settore dei veicoli commerciali.
Il Gruppo Daimler Truck e FPT Powertrain Technologies hanno
annunciato, nel mese di giugno, di aver concluso un accordo
di collaborazione strategica nel campo dei motopropulsori.
Magneti Marelli, Suzuki Motor Corporation e Maruti Suzuki
India Limited hanno sottoscritto nel mese di ottobre,
un accordo per la creazione di una joint venture in India,
finalizzata alla produzione di centraline elettroniche di controllo
per motori diesel. Sempre Magneti Marelli nel mese di
settembre ha sottoscritto un memorandum d’intesa con Chery
Automobile Co. Ltd per la nascita di una joint venture
in Cina finalizzata alla produzione di componenti idraulici per
il cambio robotizzato AMT (Automated Manual Transmission),
di Magneti Marelli (anche noto come Selespeed). Nel mese
di giugno con Avtopribor ha sottoscritto una lettera di intenti
per la creazione di una joint venture in Russia, finalizzata alla
progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione
di quadri di bordo elettronici per autoveicoli.
A questi accordi si aggiunge quello sottoscritto nel mese
di gennaio 2008 tra Magneti Marelli e Sumi Motherson Group
per la creazione di una joint venture in India, mirata alla
produzione di componenti per autovetture nell’ambito dei
sistemi di illuminazione e dei sistemi di controllo motore.
Informativa standard Profilo dell’organizzazione 21
Riconoscimenti
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat è stato insignito di numerosi
riconoscimenti per le attività delle proprie aziende, per le
caratteristiche dei prodotti e per le qualità dei manager.
Tra i riconoscimenti attribuiti alle aziende si segnala ad
esempio l’“European Automotive Shareholder Value 2007”
che PricewaterhouseCoopers ha attribuito a Fiat S.p.A. per
la più alta creazione di valore per l’azionista tra i costruttori
automobilistici europei.
Di seguito si riportano brevemente i principali riconoscimenti
attribuiti ai prodotti, alle iniziative in campo ambientale
e sociale.
Si segnalano in particolare i numerosi premi vinti dalla
Fiat 500. Non solo “Car of the Year 2008”, riconosciuto da 58
giornalisti specializzati in rappresentanza di 22 Paesi europei,
ma anche “Auto Europa 2008”, riconosciuto dai Soci dell’Uiga,
l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automobile, “Best small car of
the year” e “EuroCarBody 2007”. Fiat Grande Punto è “Carro do
Año 2008” e “Auto Interamericana del Año 2008”, quest’ultimo
assegnato da 63 giornalisti di 19 Paesi dell’area, tra i quali
Brasile e Stati Uniti. Fiat Scudo è stato nominato “International
Van of the Year 2008” da una giuria composta da giornalisti
specializzati di 20 Paesi. Fiat Ducato è “Van of the Year 2007”,
per la categoria dei medi secondo la rivista specializzata
australiana Delivery. Il Nuovo Ducato è “Camper dell’Anno
2007” secondo Promobil, autorevole rivista tedesca. Fiat Linea
è “AUTOBEST 2008” per una giuria internazionale composta da
15 giornalisti specializzati, in rappresentanza di altrettanti Paesi
europei. Al Salone internazionale di Kiev Lancia Thesis è l’”Auto
più elegante”. Per New Holland Agriculture Agritechnica 2007
è stato un salone straordinario. Il trattore T7000 ha vinto
il prestigioso premio “Tractor of the Year e “Golden Tractor
for Design”; la raccogli-trincia-caricatrice FR9000 ha vinto
il premio “Machine of the Year” e la mietitrebbia CR Elevation
è stata premiata per l’innovazione. La rivista Farm Industry
News Magazine ha riconosciuto il premio “FinOvation” 2007
alla linea di trattori Case IH STX Steiger® 2007. La nuova
mietitrebbia per la raccolta della canna da zucchero Case IH
A7700 AustoftTM ha vinto “Metric Awards Brasil” nella
categoria automotive alla PTC Technology Day a Sao Paulo, per
innovazione, riduzione costi e miglioramento di produttività.
22 Informativa standard Profilo dell’organizzazione
Il telehandler LM-A Series di New Holland Construction
ed i nuovi escavatori idraulici Tier 3 CX B Series Case
Construction hanno vinto i premi “Top 100 Products” della
rivista Construction Equipment Magazine. Case Construction
ha vinto inoltre il riconoscimento "Contractor’s Choice" in Nord
America della rivista Roads & Bridges Magazine. Il marchio
è stato citato come “Best Of” in diverse categorie di prodotto.
Iveco Stralis, è “2007 Autodata Truck Award” in Brasile
e “Europa del Transporte 20072 per la categoria innovazione.
Il Daily è “Light Truck of the Year” in Spagna e “Best Light Truck
2007” in Gran Bretagna. A questi si sommano i numerosi
riconoscimenti attribuiti alle auto Ferrari, tra cui “2007
Supercar of the Year” per la Ferrari 599 GTB Fiorano e “dream
car of the year” che la rivista TOP GEAR ha attribuito alla
Ferrari 430 Scuderia.
Non sono mancati tuttavia anche riconoscimenti per l’impegno
in campo ambientale e sociale.
La Fiat Punto Natural Power per la seconda volta ha vinto
il riconoscimento “Best Environmental Car” (2005 e 2007)
da parte della Swedish Association of Green Motorists.
Magneti Marelli Powertrain ha vinto il premio ACE per la
categoria “Technology in Service of Society” dalla rivista North
American Spectrum. Il premio è stato riconosciuto per il
sistema Tetrafuel che consente al motore di utilizzare quattro
diversi tipi di carburante. Sempre per lo sviluppo delle
tecnologie per i carburanti alternativi, Magneti Marelli ha
ottenuto il riconoscimento “SAE Brasil 2007”. New Holland
Agriculture ha ottenuto il premio per l’innovazione “Eye on
Biodiesel” alla Conferenza National Biodiesel Board a San
Antonio in Texas. In occasione del “Well-Tech Award 2007” Fiat
Group ha ottenuto la menzione speciale per le innovazioni che
migliorano la qualità della vita. Sono quattro i prodotti con cui
Fiat ha partecipato alla rassegna: prototipo Panda MultiEco,
progettato e costruito per conseguire un livello di impatto
ambientale estremamente ridotto in tutte le fasi del ciclo di
vita; prototipo Iveco Daily Fideus, studiato per distribuire in
modo efficiente le merci in ambito urbano; motore Fire 1.2
Multieco CNG, a 4 cilindri, 8 valvole e 1,2 litri di cilindrata
a doppia alimentazione (benzina e metano) di tipo Multipoint
a controllo elettronico; sistema TetraFuel brevettato da
Magneti Marelli.
Tra i migliori posti dove lavorare risultano CNH-Case New
Holland con il riconoscimento “One of the Best Places to Work”
nella contea di Racine e “Uma das Melhores Empresas para
você trabalhar” in Brasile. Anche Ferrari S.p.A. è “Best place
to work in Europe 2007” riconosciuto da Great place to work
Institute. Fiat Group ha ricevuto il premio “Best Campus
Recruiting Program” dalla BIP (Borsa Internazionale del
Placement), per “Road School”, il laboratorio italiano di
sicurezza stradale. La camera di commercio italiana in
Sud Africa ha riconosciuto l’impegno sociale di Fiat Group
Automobiles per la creazione del centro sportivo Fiat in
Meadowlands Soweto.
Infine sul fronte della comunicazione, il Portale “Avanti & Veloci”
di Fiat Group Automobiles ha vinto il “Platinum Intranet
Innovation Award 2007”. La campagna di comunicazione interna
SATA PER NOI che interessa lo stabilimento di Melfi, di recente
ha conquistato a Barcellona il “Sabre Award”, prestigioso
attestato internazionale dedicato al migliore progetto europeo
di relazioni pubbliche e comuni. Iveco ha ottenuto il
riconoscimento miglior “sponsorship communication” da Press
& Outdoor Key Award per la sponsorizzazione Iveco degli
All Blacks, la squadra neozelandese di rugby per la creatività
veicolata su stampa (quotidiani e periodici) e outdoor.
Il sito web della Maserati GranTurismo ha ottenuto numerosi
riconoscimenti, tra cui l’”American design Award 2007”.
Menzione speciale per il premio Aretê alla comunicazione
responsabile per la straordinaria portata emozionale dello
spot Fiat 500 “Manifesto” che richiama i più alti valori civili.
Informativa standard Profilo dell’organizzazione 23
Parametri del report
Il Rapporto di Sostenibilità è un rendiconto redatto in forma
volontaria per dar conto a tutti coloro che hanno un interesse
nel Gruppo Fiat, i cosiddetti stakeholder, dell’impegno del
Gruppo in campo non solo economico, ma anche sociale
e ambientale.
Il Gruppo Fiat redige tale documento con cadenza annuale
a partire dall’esercizio 2004. L’esercizio di riferimento del
Rapporto di Sostenibilità coincide con l’anno solare.
Nel rispetto delle autonome responsabilità strategiche
e gestionali di ogni Settore del Gruppo per i temi afferenti
la “corporate social responsibility”, nel corso del 2006 la
rendicontazione Triple Bottom Line (TBL) è stata collocata
nell’ambito della funzione “Comunicazione” di Fiat Group.
Per consentire il confronto delle informazioni in esso
contenute, con quelle di organizzazioni similari, il Rapporto
di Sostenibilità viene redatto con riferimento alle linee guida
messe a punto dal Global Reporting Iniziative, che ne
garantisce anche un contenuto informativo di utilità per gli
stakeholder. Il Rapporto di Sostenibilità 2007 è stato per la
prima volta redatto con riferimento alle nuove linee guida
messe a punto dal Global Reporting Initiative, GRI-G3
“sustainability reporting guidelines”. Per tale motivo, i dati
pubblicati nel presente documento non sempre presentano il
confronto con gli anni precedenti. Il Global Reporting Initiative
è la rete multi-stakeholder composta da migliaia di esperti nel
mondo che contribuisce alla definizione delle procedure di
rendicontazione della sostenibilità e alla loro diffusione.
Con riferimento al GRI-G3 , il Gruppo Fiat ritiene di aver
raggiunto un livello di applicazione B+.
Gli investimenti nella comunità sono classificati, come per
i precedenti esercizi, secondo lo schema del London
Benchmarking Group (LBG). Si tratta di un’organizzazione con
sede a Londra che ha sviluppato una metodologia che permette
di identificare e classificare tutte le iniziative delle imprese
a favore della comunità locale in cui operano.
L’ultimo Rapporto di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2006,
è stato reso pubblico, come consueto, in occasione
dell’assemblea degli azionisti di Fiat S.p.A. che si è tenuta
il 5 aprile 2007. Il Rapporto di Sostenibilità è pubblicato
nel sito internet di Gruppo www.fiatgroup.com ed è trasmesso
a chiunque ne faccia richiesta.
La successione degli argomenti di questo documento
rispecchia integralmente quanto previsto dalle linee guida del
GRI-G3 e per la loro collocazione nel testo si rimanda all’indice
del volume.
I dati e le informazioni fornite con il presente documento
26 Informativa standard Parametri del report
si riferiscono, salvo diversa espressa indicazione, all’esercizio
2007 e a tutte le Società e a tutti i Settori del Gruppo Fiat nel
mondo, che rientrano nel perimetro del consolidamento di
Bilancio. In particolare, il Rapporto è stato elaborato avendo
a riferimento i princípi di materialità (inclusione delle
informazioni che per gli impatti economici, ambientali e sociali
sono ritenuti di interesse per gli stakeholder), completezza
(trattazione di tutti gli argomenti e indicatori materiali),
equilibrio (presenza di aspetti positivi e negativi della
performance del Gruppo), comparabilità (possibilità di
confronti nel tempo e tra organizzazioni similari), accuratezza,
affidabilità e tempestività (pubblicazione del Rapporto in
occasione della assemblea degli azionisti di Fiat S.p.A.),
chiarezza (il linguaggio utilizzato intende rivolgersi a tutti gli
stakeholder). L’eventuale esclusione dal perimetro di
rendicontazione di alcune aree geografiche o di alcune Società
deriva, pertanto, dalla scarsa significatività del fenomeno da
rendicontare rispetto all’intero Gruppo o dall’impossibilità di
raccogliere i dati con standard qualitativi soddisfacenti o in
modo efficiente. Il perimetro di rendicontazione è
progressivamente esteso di anno in anno, pertanto i nuovi
indicatori possono prevedere per il primo anno di
rendicontazione una limitazione geografica e/o settoriale che
è tuttavia superata nel rendiconto dell’anno successivo.
Dove applicabile, oltre agli indicatori core di performance sono
stati adottati anche gli indicatori addizionali del GRI.
Per le precisazioni appena fatte in alcuni casi sono stati inclusi
nel perimetro di rendicontazione anche realtà non rientranti nel
consolidamento di bilancio ma significative per l’impegno
espresso dal Gruppo. Nella tabella che segue sono riportati gli
indicatori di performance del GRI-G3 non oggetto di
rendicontazione nel presente documento. L’esclusione di tali
indicatori è dovuta alla non applicabilità degli stessi al
particolare business del Gruppo oppure all’impossibilità, per
ragioni meramente tecniche e/o procedurali, di garantire una
ragionevole accuratezza del dato e/o dell’informazione richiesta.
Indicatori GRI-G3 non rendicontati nel presente documento
EC9
EN7
EN10
EN12
add
add
add
core
EN14 add
EN15 add
EN17 core
EN19 core
EN25 add
SO1
core
PR3
core
PR4
add
Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate.
Iniziative volte alla riduzione del consumo dell’energia indiretta e riduzioni ottenute.
Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata.
Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree a elevata biodiversità esterne
alle aree protette.
Strategie, azioni attuate, piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità.
Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il proprio habitat nelle aree
di operatività dell’organizzazione, suddivise per il livello di rischio di estinzione.
Altre emissioni indirette di gas a effetto serra significative per peso.
Emissioni di sostanze nocive per l’ozono per peso.
Identità, dimensione, stato di salvaguardia e valore della biodiversità della fauna e della flora acquatica e dei relativi habitat colpiti in maniera
significativa dagli scarichi di acqua e dalle dispersioni provocate dall’organizzazione.
Natura, obiettivo ed efficacia di qualsiasi programma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle operazioni su una determinata comunità,
incluse le fasi di inizio di attività, di operatività e di dismissione.
Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richiesti dalle procedure e percentuale di prodotti e servizi significativi soggetti a tali
requisiti informativi.
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le informazioni e le etichettature
dei prodotti/servizi.
Di seguito alcune precisazioni relativamente ai dati e alle
informazioni pubblicate nel presente documento:
■ per Settori del Gruppo si intendono: Fiat Group Automobiles,
Maserati, Ferrari, CNH-Case New Holland, Iveco,
FPT Powertrain Technologies, Magneti Marelli, Teksid, Comau,
Editoria e Comunicazione, Holdings e Diverse;
■ il Gruppo Fiat presenta il conto economico per funzione
(altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più
rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per
natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle
modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in
linea con la prassi internazionale del Settore automotoristico.
Tale scelta non ha consentito tuttavia la riclassificazione del
conto economico secondo lo schema del valore aggiunto;
■ tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta
diversa dall’euro che rientrano nell’area di consolidamento
sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data
di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al
cambio medio dell’esercizio. I dati relativi agli impegni nella
comunità sono ottenuti mediante un processo di elaborazione
extracontabile e convertiti al cambio medio dell’esercizio;
i dati relativi alla formazione dei dipendenti sono
complessivamente presentati nell’apposito paragrafo dedicato
alla formazione e sviluppo delle risorse umane. Maggior
dettaglio di questi dati è presente anche in altre sezioni come
la corporate governance e la salute e sicurezza sul posto
di lavoro;
■ ai fini della comparazione degli indicatori di performance
ambientale, sono stati presi in considerazione i principali siti
produttivi del Gruppo Fiat nel mondo. Per sito produttivo si
intende un’area produttiva sottoposta al controllo di un unico
gestore. Tale definizione non necessariamente coincide con
quella di stabilimento utilizzata ai fini del bilancio consolidato,
quest’ultimo può, infatti, comprendere anche più siti produttivi.
Inoltre alcuni siti produttivi non rientrano nel perimetro di
consolidamento del bilancio, mentre sono considerati nel
presente documento per i loro impatti ambientali;
■ con riferimento al perimetro di rendicontazione degli
indicatori di performance ambientale si evidenzia per il Settore
CNH-Case New Holland la non inclusione per l’anno 2007 del
sito brasiliano di Curitiba. Inoltre sempre con riferimento agli
indicatori di performance ambientale, nel corso del 2007 CNHCase New Holland ha individuato alcuni errori relativamente
all’anno di rendicontazione 2006. Tali errori, seppur di entità
non significativa a livello di Gruppo, sono stati corretti nel
presente documento e i relativi valori sono pertanto differenti
rispetto a quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2006.
Analoga considerazione va fatta anche per il Settore Teksid con
riferimento al solo indicatore energetico. Di conseguenza
i totali di Gruppo variano rispetto a quanto pubblicato
lo scorso anno;
■ i dati presentati nella sezione ambientale relativamente agli
indicatori EN51 e EN162 sono calcolati utilizzando una
metodologia interna al Gruppo Fiat;
■
Informativa standard Parametri del report 27
■ il Settore FPT Powertrain Technologies dal 1° gennaio 2006
raggruppa non solo le attività nel campo dei motori e dei
cambi per automobili, di cui Fiat ha riacquistato il controllo a
seguito dello scioglimento del Master Agreement con General
Motors, ma anche le attività powertrain che sino al 31 dicembre
2005 erano incluse nel perimetro di Iveco. Tuttavia per ragioni
di opportunità pratica legate alla finalità della rilevazione
(es. indicatori di performance sociale), in alcuni casi i dati
e le informazioni delle attività powertrain sono stati trattati nel
perimetro del Settore Iveco. Tale casistica è opportunamente
spiegata caso per caso mediante apposite note;
■ dal 1° gennaio 2007 le attività precedentemente costituenti
il Settore Servizi sono confluite in Fiat Services S.p.A., Società
inclusa nel raggruppamento Holdings e Diverse e destinata,
con le sue controllate estere, a svolgere servizi professionali
di tipo amministrativo per le altre Società del Gruppo.
A partire da tale data il Settore Servizi non viene pertanto
più rappresentato;
■ il Settore Fiat Auto dal 1° febbraio 2007 ha preso il nome di
Fiat Group Automobiles, pertanto nel documento è utilizzata
questa denominazione;
■ al fine di garantire un maggior allineamento con gli indicatori
del GRI-G3 e superare i limiti della rilevazione proposta nelle
precedenti edizioni del Rapporto di Sostenibilità, basata sul
numero dei contenziosi (attivi, passivi, conclusi e pendenti),
nel presente documento sono riportate le sentenze, i lodi
arbitrali e i provvedimenti in genere emessi nel 2007 in via
definitiva e che hanno visto le Società del Gruppo Fiat
soccombenti (indicate come “condanne in via definitiva”).
Si precisa, inoltre, che l’indicatore SO83 è stato accorpato
all’indicatore PR94 e che gli stessi sono stati rilevati con
riferimento alla responsabilità contrattuale;
■ la struttura dei titoli adottata nel presente documento
rispecchia fedelmente la codifica degli indicatori del GRI-G3.
Tuttavia i commenti in alcuni casi non coprono interamente
le finalità degli indicatori, per le ragioni precedentemente
spiegate, in altri casi, invece, forniscono informazioni aggiuntive.
28 Informativa standard Parametri del report
Il presente Rapporto di Sostenibilità è stato oggetto di
certificazione da parte della società SGS Italia S.p.A.5 che opera
come organismo indipendente di verifica, prova, analisi e
certificazione di beni, servizi e sistemi. Lo scopo della verifica
è riportato nella lettera di seguito illustrata.
Contatti
Questa edizione del Rapporto di Sostenibilità è disponibile
all’indirizzo: www.fiatgroup.com, informazioni e
approfondimenti, nonché copie cartacee del Rapporto
di Sostenibilità possono essere richiesti a:
Fiat Group Communications -Via Nizza 250 - 10126 Torino tel. +39 011 00.63088 - [email protected]
1 Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza.
2 Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra per peso.
3 Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie
per non conformità a leggi o regolamenti.
4 Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti
la fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi.
5 L’amministratore delegato di Fiat S.p.A., Sergio Marchionne è presidente di SGS S.A.
Informativa standard Parametri del report 29
Governance, impegni,
coinvolgimento degli stakeholder
Governance
Il Gruppo Fiat aderisce e si conforma al Codice di
Autodisciplina delle società quotate italiane, edito nel marzo
2006, con le integrazioni e gli adeguamenti necessari per
allineare il sistema di corporate governance ai vincoli
normativi derivanti dalla quotazione presso il New York Stock
Exchange (NYSE), cessata il 23 agosto 2007, e alle
caratteristiche del Gruppo.
In considerazione dei volumi estremamente limitati di
contrattazione dei titoli Fiat presso il NYSE, inferiori allo
0,2 per cento dello scambiato giornaliero a livello mondiale,
in data 3 agosto 2007 Fiat ha richiesto la cessazione della
quotazione delle American Depositary Shares sul mercato
statunitense e la conseguente deregistrazione dagli obblighi
di informativa verso la Securities Exchange Commission.
Delisting e deregistration sono divenuti effettivi
rispettivamente il 23 agosto e il 22 novembre 2007.
La cessazione della quotazione sul mercato statunitense non
incide sulla strategia operativa di Fiat negli Stati Uniti né
sull’impegno a mantenere elevati standard di corporate
governance e di informativa finanziaria. Al fine di agevolare gli
investitori in possesso di ADR, Fiat ha comunque mantenuto un
programma di American Depositary Receipt facility di livello 1.
In adempimento degli obblighi normativi viene annualmente
redatta la “Relazione sulla Corporate Governance” che, oltre
a fornire una descrizione generale del sistema di governo
societario adottato dal Gruppo, riporta le informazioni sugli
assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina
e l’osservanza dei conseguenti impegni. La suddetta relazione,
consultabile sul sito Internet www.fiatgroup.com area
“Corporate Governance”, si compone di quattro sezioni:
la prima contenente una descrizione della struttura di
governance, la seconda evidenzia le informazioni sugli assetti
proprietari, la terza che analizza l’attuazione delle previsioni
derivanti dal Codice e la quarta che, oltre alle tabelle sintetiche
ed ai documenti di corporate governance del Gruppo Fiat,
contiene un prospetto nel quale le informazioni relative alle
modalità di attuazione sono organizzate ed integrate in
funzione dei contenuti di ciascun principio e criterio applicativo
del Codice. Per tutte le informazioni relative alla struttura di
governo si rinvia pertanto a tale documento.
Fiat S.p.A. ha varato piani di stock option che hanno
complessivamente interessato oltre 900 persone delle Società
del Gruppo, italiane ed estere, aventi un ruolo di significativo
impatto per le attività e la leadership esercitate. In particolare
30 Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder
sono in essere nove piani di stock option che consentono
l’acquisto di azioni Fiat ordinarie, deliberati da Fiat S.p.A.
tra il 2000 ed il 2007, di cui uno esclusivamente attribuito
all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., uno congiuntamente
attribuito allo stesso Amministratore Delegato ed ai manager
del Gruppo, tre esclusivamente attribuiti all’ex Presidente di
Fiat S.p.A. Avv. Fresco, in carica sino al 28 febbraio 2003, ed
ulteriori quattro attribuiti ai manager del Gruppo. Inoltre alcune
Società controllate hanno in essere piani di stock option il cui
esercizio consente l’acquisto delle proprie azioni ordinarie.
Tra queste Ferrari S.p.A., che aveva attribuito al proprio
Presidente, Avv. Luca Cordero di Montezemolo, opzioni per
la sottoscrizione di 184.000 azioni Ferrari, di cui residuano
n. 80.000 opzioni relative ad altrettante azioni di nuova
emissione sottoscrivibili, subordinatamente all’avvenuta
quotazione in Borsa delle azioni Ferrari, al prezzo di euro 175
per azione esercitabili sino al 31 dicembre 2010. Ampia
informativa è presente nel fascicolo di Bilancio liberamente
scaricabile dal sito www.fiatgroup.com.
Codice di Condotta
La consapevolezza della responsabilità del Gruppo Fiat che
“per le dimensioni e l’estensione geografica delle sue attività,
svolge un ruolo rilevante rispetto allo sviluppo economico
e al benessere delle comunità in cui è presente” ha ispirato
la stesura del Codice di Condotta, approvato dal Consiglio
di Amministrazione di Fiat S.p.A. ed entrato in vigore nel 2003
sostituendo il precedente Codice Etico del 1993. Il Codice di
Condotta definisce i principi di condotta negli affari nonché
gli impegni e le responsabilità dei dipendenti. Non trascura
i risvolti sociali e ambientali che accompagnano le attività del
Gruppo, unitamente alla considerazione dell’importanza di un
approccio cooperativo con gli stakeholder. In Italia e in tutti
i Paesi nei quali il Gruppo opera, si applica agli amministratori,
ai sindaci, ai dipendenti, ai consulenti e ai partner. Tutti
i dipendenti sono tenuti ad una rigorosa osservanza delle
disposizioni del Codice che è parte integrante e sostanziale
del contratto di lavoro. Qualsiasi violazione è pertanto
assoggettata alle conseguenti misure disciplinari. Il Codice
di Condotta è portato a conoscenza dei dipendenti di tutto
il Gruppo mediante attività formative (vedere commento
all’indicatore SO31) e informative. Oltre alle bacheche aziendali,
1 Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure
anti-corruzione dell’organizzazione.
il portale di Gruppo dedica un’apposita sezione al Codice di
Condotta corredandolo delle risposte alle domande più
frequenti (FAQ) per aiutare i dipendenti a risolvere eventuali
dubbi sul comportamento da tenere in determinate situazioni.
In considerazione dell’importanza fondamentale che ha per
il Gruppo la condivisione da parte dei suoi partner dei principi
del Codice di Condotta, i fornitori sono selezionati secondo
metodi adeguati ed oggettivi, prendendo in considerazione,
oltre che qualità, innovazione, costi e servizi offerti, anche
i valori enunciati nel Codice.
Nel rispetto dell’autonomia di gestione dei rapporti con
i rispettivi fornitori e partner, nel 2007 è continuata l’intensa
attività di informazione sull’adozione da parte dei Settori del
Gruppo del Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001, nonché
del Codice di Condotta. I Settori del Gruppo hanno operato in
Italia e all’estero per diffondere verso i propri fornitori i
principi di comportamento previsti dal Codice di Condotta e
con riferimento al perimetro Italia, dal Modello Organizzativo,
prevedendo nella gran parte dei casi anche un’accettazione
esplicita di tali principi, attraverso idonei obblighi contrattuali
stabiliti nelle condizioni generali di appalto, di compravendita
e negli ordini di acquisto.
Sul fronte del monitoraggio del rispetto del Codice di Condotta
si segnalano: l’applicazione della “Procedura Gestione
Denunce” entrata in vigore nel 2005 e le verifiche dell’Internal
Audit e dei Compliance Officer (CO) dei Settori del Gruppo.
Nel 2007 sono state 57 le denunce che il Gruppo Fiat ha
ricevuto in merito a presunte violazioni del Codice di Condotta
da parte di propri dipendenti. Il 12 per cento dei casi segnalati
ha comportato azioni disciplinari commisurate alla gravità della
violazione e nel rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro (CCNL), nonché della legislazione in vigore nei singoli
Paesi. Un altro 23 per cento ha generato azioni di
rafforzamento del Sistema di Controllo Interno.
Le violazioni del Codice di Condotta non conseguenti a
denunce, rilevate in occasione di attività di verifica dell’Internal
Audit o dei Compliance Officer dei Settori, hanno riguardato
il comportamento di 112 dipendenti del Gruppo. A fronte della
gravità di tali violazioni sono stati presi gli opportuni
provvedimenti, nel rispetto del CCNL, nonché della legislazione
in vigore nei singoli Paesi. Nella totalità dei casi si è trattato di
azioni disciplinari.
Nel corso del 2007 Fiat Revi ha effettuato, inoltre, 28 Business
Ethics Audit.
Violazioni del Codice di Condotta
N.ro segnalazioni pervenute
di cui violazioni accertate e sanzionate
con azioni disciplinari
di cui violazioni accertate che hanno
determinato un’azione di rafforzamento
del Sistema di Controllo Interno
Dipendenti coinvolti in casi di violazioni
accertate e non conseguenti a denunce
Verifiche sull’ambiente di controllo
Business Ethics Audit
2007
2006
2005
57
58
62
12%
21%
16%
23%
12%
16%
112
71
62
28
6
2
Le attività di monitoraggio sul Sistema di Controllo Interno,
effettuate dal management e dall’Internal Audit con riferimento
al processo di conformità al Sarbanes-Oxley Act, nonostante
il delisting dal New York Stock Exchange (NYSE), sono state
di fatto mantenute come attività di valutazione e monitoraggio
del Sistema di Controllo Interno sul Financial Reporting (ICFR).
Ciò anche al fine di supportare la certificazione da parte
dell’amministratore delegato e dei dirigenti preposti, richiesta
dalla Legge italiana 262 a partire dal 2007. L’approccio utilizzato
(top down/risk based), basato sul COSO framework, è in linea
con la normativa statunitense e le linee guida della Security
Exchange Commission. Sia a livello di Gruppo che di Settore,
i risultati delle attività ICFR sono periodicamente comunicate
al top management e al Comitato Controllo Interno.
Evoluzione del Modello di Organizzazione Gestione
e Controllo ex D.lgs. 231/2001
Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo di Fiat S.p.A.
è stato aggiornato nel corso del 2007 successivamente alle
analisi svolte per verificare la presenza di processi sensibili alle
nuove disposizioni normative che hanno ampliato l’ambito di
applicazione del D.lgs. 231/2001. Infatti, la legge 146 del 16
marzo 2006, che ha dato esecuzione alla convenzione ed ai
protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato
(convenzione di Palermo), ha esteso le previsioni del D.lgs.
231/2001 ai reati transnazionali. Successivamente, con l’entrata
in vigore della L. 123 del 3 agosto 2007, che ha dettato nuove
misure in materia di tutela della salute e della sicurezza sui
luoghi di lavoro, la responsabilità degli enti è stata estesa
anche ai reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose
gravi o gravissime, commessi in violazione di norme di
sicurezza e antinfortunistiche. Fiat S.p.A. ha definito le linee
guida per tutte le Società del Gruppo ed ha diffuso il Modello
mediante informativa diretta ai propri dipendenti. Un estratto
del Modello è stato pubblicato in italiano e in inglese sul sito
Internet di Gruppo www.fiatgroup.com, mentre sul portale
intranet è stato inserito nella sua versione integrale unitamente
alle linee guida.
Coinvolgimento degli stakeholder
Il Codice di Condotta del Gruppo Fiat riconosce l’importanza
del coinvolgimento degli stakeholder. I dipendenti del Gruppo
Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder 31
sono, infatti, tenuti a intrattenere e sviluppare rapporti con
tutte le categorie di soggetti interessati agendo in buona fede,
con lealtà, correttezza, trasparenza e con il dovuto rispetto per
i valori fondamentali del Gruppo. Fiat desidera, inoltre,
preservare la fiducia del pubblico riguardo l’integrità delle sue
attività attraverso segnalazioni e confronti aperti con altri
soggetti, allo scopo di migliorare la conoscenza delle tematiche
interne ed esterne in termini di salute, sicurezza e ambiente
correlate alle sue attività. Sempre il Codice definisce
stakeholder ossia soggetto interessato, un individuo, una
comunità o un’organizzazione che influisce sulle operazioni
di una o più Società del Gruppo o ne subisce le ripercussioni.
I soggetti interessati possono essere interni (dipendenti) o
esterni (clienti, fornitori, azionisti, comunità locale eccetera).
Sulla base di tale definizione l’identificazione degli stakeholder
e dei loro relativi interessi varia in funzione dei mutamenti
quotidiani dell’operatività del Gruppo. Appositi uffici sono
dedicati al confronto e al dialogo con specifiche categorie
di stakeholder: gli investitori, i clienti, i fornitori, i dipendenti,
la comunità in generale, le Istituzioni nazionali, internazionali
e comunitarie, i sindacati, i giornalisti eccetera.
Numerose e continue nel tempo le iniziative di coinvolgimento
degli stakeholder, brevemente descritte.
Nel mese di novembre al Palavela di Torino si è tenuta la
‘Suppplier Conference 2007’. Per i rappresentanti delle funzioni
acquisti dei diversi Settori (Fiat Group Automobiles, CNH-Case
New Holland, Iveco e FPT Powertrain Technologies) è stata la
prima occasione per presentarsi uniti di fronte a circa 2.000
fornitori arrivati da tutto il mondo in rappresentanza di 1.200
aziende: dall’Europa agli Stati Uniti, dalla Turchia al Brasile e
al Giappone. Nell’ottica di lavorare con i fornitori per creare
un competitore mondiale, il Gruppo ha illustrato le
performance, i prodotti e gli obiettivi per stabilire i punti di
convergenza nello sviluppo futuro. La Fiat, come ha
sottolineato il suo amministratore delegato, è il prodotto della
qualità e delle capacità non solo delle persone che lavorano nel
Gruppo, ma anche di quelle che lavorano con il Gruppo. Fiat
intende diventare un gruppo internazionale e il nuovo rapporto
che vuole creare con i fornitori è parte integrante di questo
cambiamento: passare da un approccio di “global sourcing”
32 Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder
ad un rapporto di partnership a medio e lungo termine. Questo
permetterà alla Fiat di realizzare obiettivi importanti in termini
di qualità, di ottimizzazione della logistica e di riduzione di
costi e sinergie in tutti i Settori e darà ai fornitori una visibilità
maggiore degli obiettivi del Gruppo e più stabilità
imprenditoriale nel medio e lungo termine. Numerose anche le
convention dei marchi CNH con i propri dealer in occasione del
lancio di nuovi prodotti o per festeggiare i volumi o
l’anniversario di alcuni siti, come i 60 anni di St.Valentin,
quartier generale di Case IH Agriculture in Europa. Lo stesso
sito ha ospitato a febbraio il lancio del trattore Case IH Puma
con la partecipazione di oltre 1.000 concessionari europei. Circa
3.500 clienti provenienti da tutta Italia e 900 dipendenti con le
loro famiglie, hanno partecipato allo speciale Porte Aperte che
si è tenuto a maggio presso lo stabilimento di eccellenza New
Holland Agriculture di Jesi per festeggiare la produzione del
500millesimo trattore. In giugno Case Construction ha invitato
a Valencia oltre 750 clienti, concessionari e giornalisti offrendo
loro l’opportunità di scoprire i nuovi prodotti del marchio.
New Holland Construction ha organizzato la competizione
europea New Holland Grand Prix per gli operatori delle
macchine movimento terra, con la finale internazionale che
si è svolta a Balocco in Italia.
Sono proseguite anche nel 2007 le istituzionali iniziative di
coinvolgimento dei dipendenti come i “family day” e il “Natale
bimbi”. Meritano inoltre di essere segnale alcune particolari
iniziative.
A Torino è stato aperto il “Mirafiori Baby”, l’asilo nido che può
ospitare fino a 75 bambini dai tre mesi ai tre anni. Ha una
superficie di mille metri quadrati, con un’area giochi esterna
di 400 metri quadrati. Il progetto educativo è stato sviluppato
da Fiat in collaborazione con il Dipartimento di Scienze
dell’Educazione dell’Università di Torino e la supervisione dei
Servizi Educativi del Comune. Sempre a Mirafiori è stato aperto
il Ristoart, la mensa aziendale degli Enti Centrali. Cinque le sale
arredate con quadri di artisti appartenenti ad alcune delle più
importanti scuole contemporanee. L’apertura di Ristoart fa
parte del Progetto Benessere, un’iniziativa molto più ampia
che prevede la riqualificazione del comprensorio di Mirafiori.
Interessa le mense aziendali ma anche spogliatoi, corridoi,
aree di relax. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita che
i dipendenti trascorrono in Azienda. Vanno anche in questa
direzione le nuove sistemazioni degli uffici in base al marchio
di appartenenza, il restilyng dell’atrio principale e ovviamente
l’apertura del nido.
Da segnalare inoltre il programma “Avanti e Veloci” di Fiat
Group Automobiles. Un progetto nato con l’obiettivo di far
comprendere come la necessità di un cambiamento culturale
immediato fosse una condizione indispensabile per la
sopravvivenza dell’azienda e per far crescere leader capaci
di proporsi come agenti del cambiamento. Il programma si
articola su 16 principi: otto riguardano la capacità di guidare
il cambiamento (Leading change) e otto quella di guidare le
persone (Leading people). Il programma opera mediante
progetti di miglioramento (i cantieri) e condividendo esperienze
e informazioni tramite un portale dedicato.
Sempre Fiat Group Automobiles nel 2007 ha dedicato ai temi
dell’ambiente, della salute e della sicurezza un nuovo portale
intranet, con l'obiettivo di diffondere con tempestività ed
efficacia al personale la conoscenza su specifici temi di
rilevanza aziendale in tema di sostenibilità. Energia, ecologia,
sicurezza, ergonomia e facility management, sono integrati in
un unico strumento di lavoro, in accordo con la politica
ambientale di Gruppo, in ottica ISO14001, WCM e in continuità
col sistema Cosene realizzato già nel 1999. Il portale è diviso in
aree trasversali, tra le quali si evidenziano gli standard tecnici,
le procedure e i dati. È presente la normativa di settore,
i rapporti di sostenibilità sia di Fiat Group sia dei principali
competitor e le informazioni sulle certificazioni ambientali.
Iveco ha avviato una campagna di comunicazione e di
cambiamento verso i dipendenti con il nome “Iveco is You”.
L’iniziativa risponde alle esigenze, che i dipendenti hanno
evidenziato in una survey condotta in tutte le sedi Iveco nel
mondo, di essere maggiormente aggiornati su strategie,
risultati e obiettivi aziendali. Obiettivo di “Iveco is You” è non
solo aumentare il livello di informazione attraverso nuovi e più
efficaci strumenti di comunicazione, ma soprattutto
incrementare il senso di appartenenza e il coinvolgimento
attraverso attività finalizzate al miglioramento della qualità
della vita in azienda. Tante le iniziative che fanno capo a
“Iveco is You”: la nuova release di e-portal (la piattaforma di
comunicazione interna online), Iveco news, gli Iveco day, la
riqualificazione degli ambienti di lavoro, l’attivazione di servizi
finalizzati al benessere e al concetto di “work&life balance”.
Nella sede di Corbetta a Milano, Magneti Marelli ha lanciato
la Corporate TV. Un servizio che opera tramite gli schermi
posizionati nel ristorante aziendale e diretto alle persone
che lavorano in azienda. Risponde a due esigenze principali.
Informare su ciò che accade nel mondo esterno, trasmettendo
principalmente notiziari, e su ciò che accade in azienda, chi vi
lavora e quali prodotti vengono sviluppati dalle differenti linee
di business. Con molteplici format e contenuti inediti, ogni
giorno "MMTV" coinvolge e crea senso d’appartenenza,
comunicando gli eventi più importanti che coinvolgono
l'azienda e il Gruppo Fiat.
Più in generale, il Gruppo Fiat è particolarmente attivo in
favore di alcune associazioni interne, operanti soprattutto in
Italia, per le cui attività nel 2007 sono stati investiti poco più
di 2.400.000 euro. Tra queste:
■ UGAF, l’associazione che raggruppa i seniores delle Aziende
Fiat, di cui fanno parte oltre 90 mila dipendenti ed ex
dipendenti italiani con almeno 25 anni di anzianità aziendale;
■ GDF, il Gruppo Dirigenti Fiat, associazione che rappresenta
i dirigenti in servizio e in pensione, con oltre tremila iscritti
nel mondo;
■ Ex Allievi Fiat, che conta oltre 3 mila iscritti. Ne fanno parte
coloro che hanno vissuto l’esperienza della Scuola Allievi
aziendale;
■ Cedas, Centri di Attività Sociali, con oltre 80 mila iscritti
in tutta Italia, è l’organismo associativo che ha lo scopo
di promuovere e coordinare iniziative ed attività culturali,
ricreative e sportive per l’impiego del tempo libero dei
dipendenti del Gruppo Fiat, di loro familiari e aggregati.
In Italia il Gruppo Fiat offre ai figli dei dipendenti, di età
compresa tra gli 8 e i 16 anni, la possibilità di trascorrere due
settimane presso centri di vacanza, soggiorni marini e montani,
nel periodo che va dalla metà di giugno alla metà di agosto.
Nel 2007 i ragazzi che hanno soggiornato presso i centri di
vacanza sono stati più di 1.600, per una spesa dell’Azienda
superiore a 1.400.000 euro. All’estero, soggiorni di vacanza
e iniziative analoghe vengono organizzate nei Paesi del
Mercosur, nella Repubblica Ceca e in Polonia. Nel corso del
2007, oltre 15 mila ragazzi hanno usufruito di queste iniziative
con un contributo della Azienda pari a 784 mila euro.
Attiva con varie denominazioni fin dal 1922, Sisport Fiat
è la Società sportiva del Gruppo. I Centri Sisport, situati nel
territorio torinese, si estendono su una superficie di circa 300
mila metri quadrati. Nel 2007 hanno contato oltre 500 mila
presenze. A livello nazionale, Sisport Fiat organizza sin dal 1928
il Trofeo Agnelli, competizione articolata in diverse discipline
sportive fra tutti gli enti e gli stabilimenti italiani del Gruppo.
L’edizione del 2007 ha visto la partecipazione di quasi tremila
persone per un numero complessivo di quasi settemila
presenze alle diverse gare del Trofeo. Nel 2007 le Società del
Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder 33
Gruppo hanno sostenuto l’attività sportiva di circa 28.000
dipendenti operanti nell’area di Torino, con un contributo
superiore a 3.300.000 euro. Presso le altre sedi italiane del
Gruppo le attività sportive e ricreative sono sostenute
economicamente dalle singole Società mediante accordi con
centri sportivi, organizzazione di tornei, partecipazione al Trofeo
Agnelli, competizioni sportive, manifestazioni, iscrizioni a club
sportivi. Oltre a queste iniziative, sono stati avviati in alcuni
Settori del Gruppo i Progetti Benessere orientati all’avviamento
allo sport dei figli dei dipendenti. Per queste attività alle quali
hanno partecipato oltre 50 mila persone, il contributo delle
Società del Gruppo è stato superiore a 1.700.000 euro. Anche
nei principali Paesi nei quali è presente il Gruppo Fiat sono
organizzate e sostenute economicamente attività sportive e
ricreative. Nel corso del 2007 oltre 50 mila dipendenti e loro
familiari hanno partecipato a queste iniziative con un costo
per l’azienda di 2.880.000 euro.
Il Gruppo Fiat partecipa, sia in Italia che all’estero, all’attività
di Associazioni che si occupano dei temi che riguardano,
direttamente o indirettamente, il settore automotive. A livello
internazionale Fiat è socio fondatore di ACEA (Association des
Constructeurs Europeen d’Automobiles), con sede a Bruxelles,
che raggruppa i 13 costruttori europei di autovetture, veicoli
commerciali e industriali. Tra le molteplici attività di ACEA si
possono citare la partecipazione al processo legislativo
comunitario di settore attraverso la definizione delle posizioni
comuni, il monitoraggio studio e analisi dei temi più rilevanti
(economici, ambientali, tecnico-commerciali, fiscali),
l’informazione su tali tematiche sia ai propri membri che al
pubblico, il mantenimento e lo sviluppo dei contatti con le
Associazioni, anche di altre aree mondiali (principalmente USA,
Giappone e Corea). Fiat è inoltre membro di EUCAR (European
Council for Automotive R&D), creato dai costruttori per
rappresentare gli interessi dell’industria automobilistica nel
campo della ricerca, nelle aree di comune interesse: sicurezza,
ambiente, energia, mobilità e trasporti. Nel contesto europeo
Fiat è membro, tra le altre, delle seguenti associazioni:
■ ECG (European Car-transport Group of Interest), che
raggruppa le 54 società europee di logistica;
■ EIRMA (European Industrial Research Management Association),
che ha l’obiettivo di migliorare l’innovazione attraverso attività
di ricerca e sviluppo maggiormente orientate al mercato;
■ ENGVA (European Natural Gas Vehicle Association),
per lo sviluppo dei veicoli a gas naturale in Europa;
■ ERT (European Roundtable of Industrialists), il cui obiettivo è di
promuovere la competitività e la crescita dell’economia in Europa;
■ ERTICO (European Road Transport Telematica
Implementation), che ha il compito di studiare e favorire
la diffusione della telematica per la soluzione dei problemi
del traffico e della sicurezza;
■ EUROMOT (European Association of Internal Combustion
Engine Manufacturers), l’organizzazione mondiale degli
operatori del trasporto su mezzi pesanti e autobus;
■ SAE International (Society of Automotive Engineers),
34 Informativa standard Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder
la principale organizzazione dedicata allo sviluppo dei sistemi
di mobilità nel mondo.
A livello nazionale Fiat è membro di ANFIA (Associazione
Filiera Industria Automobilistica), che raggruppa le imprese
italiane di automobili, veicoli industriali, autobus, carrozzerie
e componenti per auto. ANFIA è nata per rappresentare le
industrie associate presso le istituzioni pubbliche e private,
al fine di instaurare un dialogo su tutte le problematiche
(tecniche, economiche, fiscali, legislative, statistiche e di
qualità) inerenti la mobilità ed il trasporto di persone e merci.
Tra le altre partecipazioni ad associazioni nazionali,
particolarmente rilevante il contributo di Fiat a UNI, Ente
nazionale italiano di unificazione e CUNA, Commissione
tecnica di Unificazione dell’autoveicolo. Si tratta degli Enti che,
sia a livello italiano che internazionale, operano per la
definizione degli standard del prodotto automobile, in tal modo
promuovendo l’armonizzazione tecnica a livello globale e
contribuendo in maniera fondamentale al rafforzamento della
sicurezza stradale e al rispetto dell’ambiente. Tra le altre
numerose associazioni italiane possono essere citate: AICQ
(Associazione Italiana per la Cultura della Qualità), AILOG
(Associazione Italiana di Logistica), AIPnD, (Associazione
Italiana prove non Distruttive), ASSONIME (Associazione
Italiana fra le Società per Azioni), ATA (Associazione Tecnica
dell’Automobile), CSAO (Centro Sicurezza Applicata
all’Organizzazione) e UPA (Utenti Pubblicità Associati).
Si segnala inoltre che Fiat, attraverso le Unioni Industriali
territoriali e le associazioni di rappresentanza del settore,
partecipa all’attività di Confindustria, la principale
organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere
e di servizi in Italia. Il Gruppo Fiat sostiene attivamente
l’attività dell’Italian Aspen Institute, degli Amici dell’Accademia
dei Lincei e dell’Associazione Guido Carli.
In ambito nazionale Fiat partecipa al “CSR Manager Network
Italia” promosso da ISVI, Istituto per i valori di Impresa e
ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano. Con l’obiettivo di promuovere la
responsabilità sociale nel contesto economico italiano, il CSR
Manager Network Italia risponde all’esigenza di creare un
tavolo di lavoro in cui gli operatori possano confrontare
analiticamente le proprie esperienze, identificare le vie di
miglioramento e di innovazione, conoscere le esperienze
più evolute in Italia e all’estero e disporre di un organo di
rappresentanza nei confronti del mondo politico, delle
rappresentanze imprenditoriali e sindacali, del mondo
associativo e del non profit, in grado di prendere la parola
nel dibattito nazionale e internazionale.
Per la stesura di questo documento non è stata intrapresa
alcuna azione diretta di coinvolgimento degli stakeholder.
Le loro istanze raccolte in corso d’anno tramite vari strumenti,
comprese le richieste strutturate degli investitori, sono state
considerate ai fini della rappresentazione degli indicatori di
performance.
Modalità di gestione e indicatori
di performance
Gli indicatori illustrati in ogni sezione che segue sono
ottenuti a partire da una metodologia di raccolta dei dati
e delle informazioni, elaborata congiuntamente da Fiat S.p.A.
e dai referenti per area di rendicontazione presso tutti i Settori
del Gruppo. Alcuni dati/informazioni sono gestiti direttamente
a livello centrale, in particolare per le tematiche trasversali
e di carattere non operativo, altri più legati al processo di
produzione, sono raccolti presso tutte le Società del Gruppo
nel mondo. In particolare, all’interno delle diverse strutture
e famiglie professionali sono individuati i responsabili della
raccolta, verifica ed elaborazione degli indicatori di
competenza. Il consolidamento dei risultati avviene a livello
di Settore e successivamente a livello di Gruppo, così da
garantire l’autorizzazione del dato stesso. A livello Gruppo
il consolidamento dei dati e la selezione delle informazioni
avviene nell’ambito della funzione “Comunicazione” di Fiat
S.p.A., cui compete il coordinamento dell’intero processo
di raccolta dei dati e delle informazioni di carattere qualitativo.
il presente documento è stato portato all’attenzione del Goup
Executive Council.
Il Comitato Controllo Interno di Fiat S.p.A. è informato con
periodicità semestrale sul processo di rendicontazione Triple
Bottom Line (TBL), in occasione della relazione semestrale del
preposto al sistema di controllo interno di Fiat S.p.A.
Informativa standard Modalità di gestione e indicatori di performance 35
Saper distinguere il movimento che proviene dalla
cupidigia dal movimento che proviene dai principi,
combattere l’uno e assecondare l’altro qui sta il genio
e la virtù dei grandi rivoluzionari. Victor Hugo
Indicatori di performance economica
38 Perfomance economica
44 Presenza sul mercato
45 Impatti economici indiretti
Performance economica
EC1 (core) Valore economico direttamente generato
e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni
ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità,
utili non distribuiti, pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica
Amministrazione.
Come riportato nella sezione “Parametri del report”, il Gruppo
Fiat presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto
“a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa
rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa.
La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting
interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi
internazionale del Settore automotoristico. Tale scelta non ha
consentito tuttavia la riclassificazione del conto economico
secondo lo schema del valore aggiunto. Sono pertanto riportati
nelle tabelle che seguono i principali risultati economici,
patrimoniali e finanziari raggiunti dal Gruppo nel 2007.
Sintesi dei risultati
Con ricavi di quasi 59 miliardi di euro (in aumento del 12,9 per
cento rispetto al 2006) Fiat Group ha chiuso l’anno con un
risultato della gestione ordinaria di 3,2 miliardi di euro, ben
oltre gli obiettivi prefissati e in crescita di circa il 66 per cento
rispetto al 2006, grazie al contributo di tutti i principali Settori.
Il margine sui ricavi è quindi salito al 5,5 per cento dal 3,8 per
cento del 2006, con i business dell’Automobile che hanno più
che raddoppiato il risultato della gestione ordinaria a 1,1
miliardi di euro, CNH a 1 miliardo di euro (+34,3 per cento;
+ 46,7 per cento in dollari) e Iveco a 0,8 miliardi di euro
(+ 48,9 per cento).
Il risultato netto, pari a 2,1 miliardi di euro, è in aumento
del 78,5 per cento rispetto al 2006 e consente al Consiglio
di proporre il pagamento di un dividendo complessivo,
per le diverse categorie di azioni, pari a 523 milioni di euro.
Nel 2007 il Gruppo ha azzerato l’indebitamento netto
industriale e ha chiuso l’anno con una disponibilità netta
di 0,4 miliardi di euro.
Confermati gli obiettivi di Gruppo per il 2008, con ricavi
e disponibilità nette industriali riviste al rialzo.
38 Indicatori di performance Indicatori di performance economica
Ricavi (in milioni di euro)
58.529
51.832
46.544
2007
2006
2005
Risultato della gestione ordinaria (in milioni di euro)
3.233
1.951
1.000
2007
2006
2005
(Indebitamento)/Disponibilità nette (in milioni di euro)
(10.423)
355
2007
(11.836)
2006
(1.773)
2005
(18.523)
(3.219)
0
Gruppo Fiat
Attività Industriali
Highlights
(in milioni di euro)
Ricavi netti
Risultato della gestione ordinaria
Risultato Operativo
Risultato ante imposte
Risultato netto dell’esercizio
Attribuibile a:
- Gruppo
- Azionisti terzi
Risultato base per azione ordinaria e privilegiata (in euro)
Risultato base per azione di risparmio (in euro)
Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata (in euro)
Risultato diluito per azione di risparmio (in euro)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali
di cui: Costi di sviluppo capitalizzati
Spesa in Ricerca e sviluppo
Totale Attivo
(Indebitamento)/Disponibilità nette
di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali
Patrimonio netto del Gruppo e dei terzi
Patrimonio netto di competenza del Gruppo
Dipendenti a fine periodo (numero)
1
2
2007
2006
2005
58.529
3.233
3.152
2.773
2.054
51.832
1.951
2.061
1.641
1.151
46.544
1.000
2.215
2.264
1.420
1.953
101
1,537
1,692
1,526
1,681
3.985
932
1.741
60.136
(10.423)
355
11.279
10.606
185.227
1.065
86
0,789
1,564
0,788
1,563
3.789
813
1.591
58.404
(11.836)
(1.773)
10.036
9.362
172.012
1.331
89
1,250
1,250
1,250
1,250
3.052
656
1.558
62.454
(18.523)
(3.219)
9.413
8.681
173.695
1 Include i costi per Ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.
2 Il Totale Attivo al 31 dicembre 2006 differisce da quello pubblicato in precedenza per effetto di una riclassifica di 101 milioni di euro.
Andamento economico del Gruppo
(in milioni di euro)
Ricavi netti
Costo del venduto
Spese generali, amministrative e di vendita
Costi di ricerca e sviluppo
Altri proventi (oneri)
Risultato della gestione ordinaria
Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni
Oneri di ristrutturazione
Altri proventi (oneri) atipici
Risultato operativo
Proventi (oneri) finanziari
Risultato partecipazioni
- Risultato netto delle Società valutate con il metodo del patrimonio netto
- Altri proventi ed oneri derivanti dalla gestione di partecipazioni
Risultato ante imposte
Imposte
Risultato delle Attività in continuità
Risultato attività cessate
Risultato netto dell’esercizio
Attribuibile a:
Gruppo
Azionisti terzi
2007
2006
58.529
48.924
4.924
1.536
88
3.233
190
105
(166)
3.152
(564)
185
210
(25)
2.773
719
2.054
–
2.054
51.832
43.888
4.697
1.401
105
1.951
607
450
(47)
2.061
(576)
156
125
31
1.641
490
1.151
–
1.151
1.953
101
1.065
86
Indicatori di performance Indicatori di performance economica 39
Iniziative in favore delle Comunità
Paralimpiadi che hanno visto un grosso coinvolgimento del
Gruppo per le risorse economiche e professionali impegnate.
Il Gruppo Fiat, consapevole delle responsabilità che derivano
dalle sue attività nei confronti dello sviluppo economico e
sociale dei Paesi in cui opera, sostiene le comunità ove sono
dislocate le unità produttive, sia direttamente sia attraverso
collaborazioni con le istituzioni locali e partnership con le
associazioni e organizzazioni non profit.
Nel 2007 l’impegno del Gruppo verso la comunità ammonta
a euro 34.115.4001, pari all’1,7 per cento del risultato netto
dell’esercizio 2007. Si precisa che il 2006 è stato caratterizzato
da eventi di carattere straordinario come le Olimpiadi e le
1 Dato ottenuto mediante un processo di raccolta ed elaborazione extracontabile. Alcuni valori sono
il risultato di stime. La rilevazione non comprende le iniziative a favore dei dipendenti o di loro
familiari e non considera le iniziative che, per i soggetti coinvolti, hanno come unica finalità la
brand image. Tra queste, le sponsorizzazioni di Iveco, CNH-Case New Holland e Fiat
rispettivamente alla squadra nazionale di rugby neozelandese, All Blacks; alla squadra di calcio
italiana, Juventus e alla Yamaha del MotoGP. I valori si riferiscono a tutte le Società del Gruppo
Fiat nel mondo.
Forme di impegno verso la comunità classificate secondo il modello del London Benchmarking Group
Valori in Euro
Liberalità
Investimenti nella comunità
Iniziative commerciali a impatto sociale
Iniziative di business socialmente sostenibili
Totale
2007
2006
2005
7.779.600
18.058.000
6.486.300
9.805.700
4.361.300
5.684.800
7.337.400
25.508.300
5.082.700
940.400
34.115.400
2.521.000
44.321.300
1.643.800
16.772.600
Gran parte di tali interventi ha riguardato il Brasile in cui
il Gruppo opera da tempo con progetti che mirano a ridurre
il disagio sociale.
Nel complesso, le numerose iniziative realizzate hanno
variamente coperto differenti aree di intervento, come
i progetti a carattere sociale sul territorio, gli interventi di
cooperazione internazionale, le sponsorizzazioni per la
promozione dell'arte, della cultura e dell’istruzione, le attività
parrocchiali e religiose, la ricerca scientifica e il sistema
sanitario, le iniziative e gli eventi in campo ambientale e in
materia di sicurezza.
Il 37 per cento del valore delle iniziative ha riguardato forme
di sostegno in denaro o in natura direttamente erogate dal
Gruppo oppure tramite fondazioni e associazioni non-profit,
per la realizzazione di importanti progetti di solidarietà sociale.
Tra questi la costruzione di case per i meno abbienti, il
sostegno alle ragazze madri e le iniziative per favorire
l’impiego in aree di disagio sociale, la costruzione di scuole
42 Indicatori di performance Indicatori di performance economica
erogazioni liberali senza obbligo di controprestazione
spese e investimenti con carattere di continuità, per iniziative
a favore del territorio dove si hanno sede e impianti
spese e investimenti per iniziative sociali che servono a promuovere
iniziative commerciali
spese e investimenti per iniziative di business ad alto valore sociale
o di centri sportivi e il sostegno a vario titolo rivolto
ai bambini.
Il 13 per cento ha riguardato invece le sponsorizzazioni
di iniziative per la promozione dell’arte e della cultura, in tutte
le sue forme. Il 13 per cento è stato destinato ad attività
parrocchiali e religiose in particolare sotto forma di donazioni
di terreni e fabbricati. Il 12 per cento ha sostenuto l’educazione
e istruzione, prevalentemente tramite i numerosi accordi con le
Università e gli Istituti di istruzione nel mondo. Altre iniziative
hanno riguardato l’ambiente e la sicurezza, rispettivamente
tramite la partecipazione del Gruppo a fiere e convegni che
hanno promosso una mobilità sostenibile e le iniziative di
educazione stradale e di sicurezza in particolari contesti, come
le fattorie americane, quest’ultima rivolta in particolare ai
bambini. La ricerca scientifica ha sostenuto la lotta contro il
cancro, le leucemie, la distrofia muscolare, la sclerosi multipla
e la sindrome di Down.
Distribuzione delle iniziative a favore della comunità
realizzate nel 2007
Interventi sociali sul territorio 37%
Attività sportive 15%
Promozione dell’arte
e della cultura 13%
Attività parrocchiali e religiose 13%
Educazione e istruzione 12%
Iniziative e eventi in campo
ambientale e in materia
di sicurezza 3%
Ricerca scientifica e
sistema sanitario 3%
Interventi di cooperazione
internazionale 2%
Altro 2 %
EC2 (core) Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità
per le attività dell’organizzazione dovuti ai cambiamenti
climatici.
Con il termine cambiamenti climatici si intendono le variazioni
a livello globale del clima della Terra. Tali cambiamenti sono
attribuiti sia a cause naturali sia all'azione dell'uomo, quali le
emissioni di gas ad effetto serra derivanti ad esempio dalle
industrie e dai mezzi di trasporto. Ne consegue un’attenzione
sempre crescente verso il principale dei gas ad effetto serra,
l’anidride carbonica (CO2), da parte dell’opinione pubblica,
degli enti normativi e delle istituzioni nazionali, comunitarie
e internazionali. Il Gruppo Fiat è consapevole di condurre
attività che per la loro tipologia ed estensione geografica
possono avere rilevanti implicazioni di natura ambientale,
compreso l’impatto sui cambiamenti climatici. Ed è altrettanto
consapevole dei rischi che tali cambiamenti climatici
producono a loro volta sulle proprie attività. Vincoli normativi
attuali e futuri, mutamenti nelle scelte dei consumatori attenti
ai costi di gestione di un’auto e sensibili ai temi dell’ambiente
non possono non avere impatti sui processi produttivi e sui
prodotti del Gruppo Fiat. Numerose sono, infatti, le iniziative
che il Gruppo ha avviato in tal senso proprio sui processi
produttivi e sulle innovazioni di prodotto, meglio descritte
negli appositi indicatori di performance ambientale.
Anche grazie a tali iniziative, secondo uno studio indipendente
il Gruppo Fiat, compresi i marchi Ferrari, Maserati e Alfa
Romeo, si posiziona tra i migliori costruttori di automobili per
emissioni di CO2 nel 2006. A prescindere comunque da quelle
che saranno le decisioni in sede europea e indipendentemente
da cosa faranno gli altri costruttori, Fiat è impegnata
a raggiungere, entro il 2012, il più basso livello medio
ponderato di emissioni di CO2 per le auto di gamma Fiat
rispetto ai concorrenti.
Già nel 2007 il 23 per cento delle vetture Fiat vendute
nell’Unione Europea presentava emissioni di CO2 inferiori
a 120 g/km ed il 67 per cento inferiori o uguali a 140 g/km.
EC3 (core) Copertura degli obblighi assunti in sede di
definizione del piano pensionistico (benefit plan obligations).
Quasi il 60 per cento delle Aziende del Gruppo prevede piani di
pensione integrativi. Sono stati implementati in tutti quei Paesi
il cui sistema previdenziale pubblico e la legislazione locale ne
consentono l’introduzione. Come politica, il Gruppo privilegia
i piani a contribuzione definita, ma sono presenti piani
a beneficio definito, quando gli stessi sono lo standard
di mercato ovvero erano già presenti al momento
dell’acquisizione dell’Azienda da parte del Gruppo Fiat.
I piani a beneficio definito riguardano sostanzialmente i Paesi
anglosassoni e in particolare Gran Bretagna e USA.
EC4 (core) Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica
Amministrazione.
Nell’utilizzo di fondi pubblici, il Gruppo Fiat ha sempre agito
nel quadro delle politiche di sviluppo territoriale, contribuendo
a far crescere l’apparato scientifico tecnologico e il tessuto
imprenditoriale nelle cosiddette “aree depresse o a declino
industriale” ed ha operato con coerenza nella realizzazione
dei programmi, rispettando gli obblighi di legge e le discipline
comunitarie e raggiungendo gli obiettivi previsti dagli
strumenti agevolativi. Il Gruppo Fiat gestisce a livello centrale
il processo di definizione e coordinamento dei progetti
presentati dalle diverse Società del Gruppo per il finanziamento.
Nel corso del 2007 un impegno significativo è stato rivolto ai
programmi di ricerca e sviluppo, per i quali il Gruppo Fiat ha
sostenuto spese a livello consolidato pari a 1.741 milioni di
euro. Per le attività scientificamente più rilevanti sono state
richieste alle amministrazioni pubbliche le coperture finanziarie
previste dalle normative in materia. A fronte di progetti
pluriennali di ricerca e innovazione, approvati dalle istituzioni
italiane ed europee, sono stati, infatti, erogati finanziamenti
agevolati per 14 milioni di euro e contributi alla spesa per 30
milioni di euro.
Indicatori di performance Indicatori di performance economica 43
(in milioni di euro)
Spesa del Gruppo Fiat
in ricerca e sviluppo
Finanziamenti e
contributi erogati
1.7411
1.591
1.558
442
81
70
2007
2006
2005
1 Include i costi per ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto
economico dell’esercizio.
2 Include i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati, sono esclusi i contributi in conto
interessi.
Per i progetti nelle aree depresse e a declino industriale sono
stati erogati, inoltre, contributi alla spesa pari a 24 milioni di
euro. Tali agevolazioni si riferiscono interamente a progetti
realizzati in Italia dai Settori Iveco, FPT Powertrain Technologies
e Fiat Group Automobiles.
Per quanto riguarda i progetti al di fuori dell’Europa, nel 2007
il Gruppo Fiat ha ricevuto finanziamenti agevolati in Brasile per
392 milioni di euro e principalmente dal Banco Nacional
De Desenvolvimento Economico e Social (BNDES) e dal Banco
De Desenvolvimento de MINAS GERAIS. Tali agevolazioni sono
destinate a sostenere principalmente gli investimenti in attivo
fisso e le attività dei Settori Fiat Group Automobiles, CNH-Case
New Holland e Iveco e di altri Settori che operano nel paese
(Teksid e Magneti Marelli).
Presenza sul mercato
EC5 (add) Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e
lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significative.
Nei Paesi dell’Unione Europea il salario minimo, se non è
definito per legge, viene definito nell’ambito della
contrattazione collettiva, generalmente a livello di settore
nazionale (come ad esempio in Italia) o regionale (come ad
esempio in Germania). Tra i Paesi in cui il salario minimo è
definito con la contrattazione collettiva, sono inclusi l’Italia,
dove la presenza del Gruppo è particolarmente significativa
(42 per cento del totale organico), la Germania che occupa
il 3,6 per cento dei dipendenti del Gruppo ed altri Paesi in cui
la presenza del Gruppo è di minore rilievo quali l’Austria e la
44 Indicatori di performance Indicatori di performance economica
Svizzera (ciascuno 0,4 per cento) e la Danimarca (0,1 per cento).
In Italia la retribuzione dei neoassunti nel Gruppo Fiat
è superiore ai minimi salariali per categoria definiti nell’ambito
della contrattazione collettiva nazionale dell’industria
metalmeccanica e della installazione di impianti. Ciò è anche
dovuto alle componenti retributive originate dall’accordo
integrativo stipulato tra il Gruppo Fiat e le Organizzazioni
Sindacali (ultimo rinnovo a giugno 2006). L’accordo integrativo
Fiat si applica a circa 75.000 dipendenti delle aziende
metalmeccaniche del Gruppo in Italia ed è stipulato da
Fiat S.p.A. in nome e per conto delle varie Società del Gruppo.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di Settore
non prevede l’obbligo di negoziazione integrativa a livello
aziendale, disponendo, tuttavia, un’erogazione fissa mensile,
per i lavoratori delle aziende prive di contrattazione di secondo
livello. L’accordo di Gruppo definisce (oltre alcuni aspetti
normativi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dal Contratto
Nazionale di Categoria) indicatori, regole applicative ed importi
del premio di risultato (premio annuale di carattere variabile
in relazione al raggiungimento di obiettivi economici e/o
produttivi predefiniti). Gli importi sono liquidati, in parte,
tramite un’erogazione mensile fissa superiore a quanto
previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore
per le aziende che non abbiano stipulato un accordo
integrativo.
Al di fuori dell’Unione Europea, nei due Paesi di maggiore
interesse del Gruppo, Brasile (circa 20 per cento dell’organico)
e USA (5,4 per cento dell’organico) sono previsti minimi
salariale definiti dalla legge. In generale, in entrambi i Paesi
la retribuzione dei neo assunti è superiore a questi minimi.
EC6 (core) Politiche, pratiche e percentuale di spesa
concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative
più significative.
Come riportato nell’indicatore EN1, l’86 per cento del fatturato
di acquisto dei materiali diretti è effettuato tramite
organizzazioni di acquisto presenti in Europa e Nord America,
il rimanente in America Latina, dove il Gruppo Fiat ha una forte
presenza. L’attenzione ai Paesi cosiddetti a basso costo,
dimostrata dalle numerose alleanze che il Gruppo ha stretto
negli ultimi tre anni, ha fatto crescere il numero di fornitori
provenienti da tali aree geografiche, sia come nuovi fornitori,
sia come fornitori già esistenti ma delocalizzati in tali aree.
Oltre alle ragioni di carattere meramente economico che hanno
guidato tali scelte, va sottolineato il lavoro che il Gruppo sta
portando avanti per far crescere la qualità delle forniture
“locali” al livello degli standard europei.
EC7 (core) Procedure di assunzione di persone residenti dove
si svolge prevalentemente l’attività e percentuale dei senior
manager assunti nella comunità locale.
Il Gruppo Fiat non ha in essere politiche a garanzia di
assunzioni locali, ossia preferenziali rispetto all’appartenenza
alla comunità dove il Gruppo opera. Fiat tende a privilegiare,
per quanto possibile, i residenti. Ciò garantisce una maggiore
integrazione delle prassi, degli usi e della regolamentazione
specifica del Paese nell’operatività quotidiana e più in generale
dell’organizzazione aziendale nella comunità in cui il Gruppo
è presente. Da un campione di dati che comprende anche
il perimetro Italia emerge che un’ampia percentuale della
popolazione aziendale è rappresentata da personale (impiegati,
quadri e dirigenti) locale, ossia di nazionalità del Paese
di riferimento.
il sostegno in occasione di catastrofi naturali, gli interventi
di cooperazione internazionale, le sponsorizzazioni per la
promozione dell’arte, della cultura e dell’istruzione, le attività
parrocchiali e religiose, ad esempio tramite le donazioni di
terreni e fabbricati, la ricerca scientifica e il sistema sanitario,
le iniziative e gli eventi in campo ambientale e in materia di
sicurezza. A solo titolo di esempio, per ciò che qui interessa
maggiormente, si segnala la creazione di un campo sportivo
e di un parco giochi per i bambini a cui ha contribuito Fiat
Group Automobiles in Sud Africa insieme ad altre
organizzazioni locali, presso la comunità di Soweto. Si tratta
di un impegno che Fiat ha assunto nel 2003 per migliorare la
qualità della vita dei giovani nella comunità. Per tale iniziativa,
l’impegno sociale di Fiat Group Automobiles ha ricevuto nel
2007 un formale riconoscimento dalla camera di commercio
italiana in Sud Africa. Si segnala, inoltre, il supporto che Case
Construction offre all’organizzazione “Habitat for Humanity”.
Oltre alla donazione di denaro, il marchio ha organizzato una
serie di eventi promozionali “Case Rodeo Series”, volti alla
raccolta dei fondi per l’organizzazione. Come parte
dell’iniziativa, i dipendenti CNH di Racine negli Stati Uniti
hanno partecipato come volontari nella costruzione delle
abitazioni per i meno abbienti.
Impatti economici indiretti
EC8 (core) Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture
e servizi forniti principalmente per “pubblica utilità”, attraverso
impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività
pro bono.
Come riportato nell’indicatore EC1, cui si rimanda per
maggiore dettaglio, il Gruppo Fiat compie ogni anno pratiche
di solidarietà e sponsorizzazione sportiva, culturale e sociale
sia direttamente sia attraverso le proprie fondazioni
e collaborazioni con le istituzioni locali e partnership con
le associazioni e organizzazioni non profit. Gran parte degli
interventi realizzati nel 2007 ha riguardato il Brasile in cui
il Gruppo opera da tempo con progetti che mirano a ridurre
il disagio sociale. Nel complesso, le numerose iniziative
realizzate hanno variamente coperto differenti aree di
intervento, come i progetti a carattere sociale sul territorio,
Indicatori di performance Indicatori di performance economica 45
Anche se caccerai la natura con il forcone,
essa tuttavia ritornerà sempre. Orazio
Indicatori di performance ambientale
48 Materie prime
50 Energia
52 Acqua
53 Biodiversità
54 Emissioni, Scarichi, Rifiuti
60 Prodotti e servizi
74 Conformità
75 Trasporti
75 Generale
Materie prime
EN1 (core) Materie prime utilizzate per peso o volume.
Su base annuale gli acquisti del Gruppo Fiat sono valutati 33
miliardi di Euro, di cui l’85 per cento per materiali diretti e il
rimanente per materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari.
L’86 per cento del fatturato di acquisto dei materiali diretti è
effettuato tramite organizzazioni di acquisto presenti in Europa
e Nord America, il rimanente in America Latina. Gli acquisti di
materiali diretti sono rappresentati, in valore, da metallici per
il 51 per cento, elettrici per il 26 per cento e chimici per il
23 per cento.
EN2 (core) Percentuale dei materiali utilizzati che deriva
da materiale riciclato.
La Direttiva Europea 2000/53/EC sui veicoli fuori uso è stata
adottata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo il 18
settembre 2000, allo scopo di migliorare il recupero (attraverso
il riciclaggio/riuso) dei veicoli a fine vita (ELV - End of Life
Vehicle) e di migliorare la performance ambientale di tutti
i soggetti economici coinvolti nella filiera del riciclaggio veicoli,
in particolare i costruttori, i demolitori ed i frantumatori.
Da allora, quasi tutti gli stati membri dell’Unione Europea
hanno recepito con una normativa nazionale tale Direttiva.
La normativa in vigore prevede il ritiro e il trattamento gratuito
per l’ultimo proprietario del veicolo da demolire e si applica,
a partire da gennaio 2007, all’intero parco circolante. A tal fine
la normativa europea ha attribuito ai costruttori di autoveicoli
la responsabilità di organizzare, in varia forma e a seconda
delle specificità nazionali, delle reti di raccolta dei veicoli a fine
vita presso cui sia garantito all’ultimo detentore il ritiro
gratuito del veicolo. La costituzione di una rete efficiente,
capillare sul territorio, caratterizzata da elevati standard
qualitativi è la condizione indispensabile affinché si pervenga
all’ottimizzazione del processo di trattamento degli ELV.
Fiat Group Automobiles ha realizzato in tutta Europa, in
maniera autonoma o consortile con altri attori della filiera del
riciclaggio, reti capillarmente diffuse sul territorio per il ritiro a
costo zero dei veicoli appartenenti ai propri marchi. Le reti Fiat
ad oggi rispondono alle norme in materia, ma saranno
costantemente monitorate per garantire il mantenimento della
copertura territoriale oltre che degli standard qualitativi
richiesti dalla legge. Fiat Group Automobiles ha messo
a disposizione dei propri clienti un’adeguata informazione
tramite web, call center multi lingua, libretto di uso e di
manutenzione, pannelli identificativi dei centri di raccolta
e trattamento autorizzati.
I veicoli alla fine del ciclo di vita contengono materiali come
l’acciaio, le plastiche, le gomme e ogni anno in Italia vengono
demoliti circa 1,5 milioni di veicoli per un totale di più di
1,2 milioni di tonnellate di materiale da smaltire. Questi dati
fanno riflettere sul valore intrinseco dei veicoli a fine vita.
Per i costruttori automobilistici oggi, dunque, produrre veicoli
per una mobilità veramente sostenibile significa non solo la
riduzione delle emissioni allo scarico o gli investimenti su
48 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Valore annuo di acquisto per categoria
Materiali diretti 85%
Materiali indiretti, servizi,
impianti e macchinari 15%
Valore annuo di acquisto dei materiali diretti
per area geografica
Europa e Nord America 86%
America Latina 14%
Valore annuo di acquisto dei materiali diretti
per linea di prodotto
Metallici 51%
Elettrici 26%
Chimici 23%
propulsioni alternative, ma implica anche una progettazione
di veicoli e un trattamento degli stessi al termine del loro ciclo
di vita che assicurino il massimo recupero dei materiali,
la massima ottimizzazione dell’energia e la minima quantità
possibile di rifiuti residui, assicurando così una vera e propria
chiusura del ciclo produttivo e conseguentemente un recupero
più efficiente.
Fiat Group Automobiles pone molta enfasi sui nuovi modelli
per incrementarne la riciclabilità. Nella fase di scelta delle
materie prime seleziona materiali e sostanze eco-compatibili
(riciclati, riciclabili o di origine naturale) che utilizza sia per gli
esterni sia per gli interni delle autovetture. Le nuove vetture
della gamma Fiat sono già recuperabili al 95 per cento in peso,
anticipando così i vincoli omologativi di recuperabilità imposti
dalla direttiva 2005/64/CE o RRR (Recuperare, Riciclare,
Riutilizzare). La scelta dei materiali per la nuova 500, infatti,
è già stata effettuata in modo da renderla conforme ai nuovi
vincoli omologativi sulla recuperabilità che entreranno in
vigore alla fine del 2008 per i nuovi veicoli omologati da
dicembre 2008 e per tutte le immatricolazioni dal 2010. Su tutta
la gamma è stato aumentato l’uso di materiali riciclati, ridotto
l’uso del Poli Vinil Cloruro (PVC) e dei polimeri termoindurenti
e promosse soluzioni tecnologiche mono-materiale che
tendono a ridurre le famiglie polimeriche presenti. La direttiva
2000/53 ha coinvolto molti settori del Gruppo, non solo Fiat
Group Automobiles, ma anche Maserati, Ferrari e Iveco,
attraverso il continuo adeguamento dei network informatici
sviluppati con gli altri costruttori, studiati per ottimizzare
le procedure di smontaggio (IDIS - International Dismantling
Information System) e per monitorare le sostanze presenti
nei materiali che compongono i veicoli (IMDS - International
Material Data System). Il sistema IDIS mette a disposizione
dei demolitori un manuale di smontaggio in forma elettronica.
Fiat Group Automobiles, ad esempio, sta progettando soluzioni
per migliorare la fase di messa in sicurezza del veicolo prima
della demolizione (ad esempio rimozione facilitata e più
efficiente dei fluidi, come carburanti, olii e liquidi refrigeranti).
Ad oggi partecipano al consorzio 23 costruttori per un totale di
58 marchi e di circa mille modelli gestiti. Per affrontare questa
complessa legislazione ambientale in Fiat Automobile sono
stati creati due gruppi intersettoriali. ELV & Vehicles Recycling
gestisce e controlla il network europeo legato al riciclo mentre
Material Laws Compliance ha la responsabilità di verificare
gli impatti tecnico gestionali della normativa sulle sostanze
pericolose e di monitorarne l’adeguamento, ciò consentirà
di affrontare sia gli obblighi della legislazione già in essere
sia il REACH, nuovo regolamento dell’Unione Europea sulle
sostanze pericolose che nei prossimi anni avrà un pesante
impatto su tutto il mondo industriale. Il team interfunzionale
ELV & Vehicles Recycling, si avvale poi delle competenze del
Centro Ricerche Fiat (CRF). All’interno del team di lavoro infatti,
il CRF si occupa di valutare e sviluppare le migliori tecnologie
per la separazione dei materiali generati dalla gestione dei
veicoli fuori uso, al fine di ridurre la quantità di rifiuti prodotta,
ottimizzando così il processo di riuso dei componenti,
di riciclo e di recupero energetico dei materiali separati.
Sul tema, il CRF è partner di alcuni progetti di ricerca del
VI Programma Quadro europeo (VI FP), tra cui CONCLORE
(CONtrolled Closed LOop REcycling) e PROMISE (PROduct
lifecycle Management and Information tracking using Smart
Embedded systems). Obiettivo principale di questi progetti
di ricerca è monitorare l’intero ciclo di vita del prodotto,
in particolare la fase d’uso, in modo da poterne sfruttare al
meglio le potenzialità di riutilizzo e di riciclaggio a fine vita.
I progetti si propongono di sviluppare nuove metodologie,
come per esempio degli algoritmi di valutazione della vita
residua di componenti, e di applicare nuove tecnologie,
ad esempio, per la raccolta automatica di informazioni utili
per la gestione ottimale dell’intero ciclo vita dei veicoli, dalla
fase di progettazione e realizzazione dei componenti alla fase
di manutenzione durante l’uso fino allo smontaggio a fine vita
finalizzato al riuso del componente o alla separazione del
materiale per il successivo riciclaggio.
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 49
Energia
anni pregressi il dato non è stato rilevato in GJ.
Nella voce altri combustibili sono compresi: l’olio ATZ
(Alto Tenore di Zolfo), l’olio BTZ (Basso Tenore di Zolfo),
il gasolio, il carbone e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto).
La voce altri vettori energetici comprende, invece l’energia
termica e frigorigena, l’aria compressa e surpressa.
EN3 (core) Consumo diretto di energia suddiviso per fonte
energetica primaria.
I consumi di energia comprendono anche le energie intermedie
acquistate da fonte terza (vedere commento all’indicatore EN4).
È riportato il confronto con il solo anno 2006, in quanto per gli
Energia valori in in GJ,
anno 2007
Fiat Group
n.ro siti
150
58
11
8
2
2
23
5
26
10
7
4
59
21
6
1
14
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
760.730 2.648.793
305.490
74.182
50.303
373.626
484.690
273.597
6.684
3.577
352 6.530.562
–
6.009
–
223.973
39.695
60.794
58.079
693.916 5.492.482 3.390.134 2.879.628 2.156.691 3.702.647 1.403.572 9.888.018
618.782
147.669
111.958
area geografica
Energia elettrica
Fiat Group
Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
14.956.380 6.786.566 4.194.485 2.636.849
31.253
389.517
1.284.046
247.306 2.014.967
Gas naturale (metano)
8.722.445 4.169.042 2.762.271 1.340.014
22.087
438.447 2.165.336
435.939 1.782.995
Altri combustibili
7.098.986
–
–
–
136.508
Altri vettori energetici
9.437.418 8.027.277 6.614.884 5.765.760
–
–
65.153
40.215.229 18.998.980 13.572.437 9.742.623
53.340
827.964
3.651.044
16.095
797
FPT
1.217.337 1.650.972
Magneti Marelli
1.147.781 2.668.166
918.977
436.497
362.778
623.438
325.467
5.072
–
–
99.642
– 1.369.053
1.248.748
792.159
646.132
311.401
10.671
Teksid
268.864
Comau
Energia totale
consumata
Energia valori in in GJ,
anno 2006
Fiat Group
n.ro siti
143
54
12
8
2
2
24
5
27
10
7
4
51
16
9
2
9
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
677.388 2.618.053
473.287
88.900
56.466
377.432
861.324
543.151
23.867
5.018
281 6.493.453
3.580
4.614
–
68.607
60.926
60.962
645.126 5.504.704 3.448.157 2.658.860 2.053.756 3.168.283 1.316.719 10.232.025 1.088.625
178.343
122.446
area geografica
Energia elettrica
Fiat Group
Automobiles
14.003.539 6.753.707
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
4.037.795 2.629.800
29.153
364.964
1.223.584
223.975 1.975.061
Gas naturale (metano)
8.367.385 4.435.735 2.728.086 1.470.205
23.517
475.209
1.685.256
414.793
1.647.737
806.845
342.316
319.565
580.073
Altri combustibili
7.010.361
–
–
–
81.740
6.358
307.661
7.032
–
–
116.249
Altri vettori energetici
9.743.252 8.225.003 6.692.239 5.764.019
–
–
34.135
– 1.574.245
1.398.145
833.551
671.652
288.925
39.124.537 19.431.696 13.464.764 9.864.024
52.670
17.251
6.644
1.236.135 1.482.993 1.062.539 2.183.036
Teksid
261.618
259.195
Comau
Energia totale
consumata
840.173 3.024.715
50 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
EN4 (core) Consumo indiretto di energia suddiviso per fonte
energetica primaria.
Per il consumo diretto di energia vedere il commento
all’indicatore EN3.
Gli acquisti di energia elettrica del Gruppo Fiat avvengono
essenzialmente sul libero mercato quindi la ripartizione per
fonte energetica primaria può essere ricondotta alle
elaborazioni dell’autorità per l’energia elettrica e il gas su dati
GRTN-TERNA (www.autorita.energia.it). Per il 2006 tali
elaborazioni mettono in evidenza che la produzione lorda
di energia elettrica è così suddivisa:
■ termoelettrica, pari a 81,6 per cento (solidi, gas naturale
e prodotti petroliferi);
■ idroelettrica da pompaggi, pari a 2 per cento;
■ rinnovabile, pari a 16,4 per cento della produzione nazionale
(idroelettrico da apporti naturali, eolico, fotovoltaico,
geotermico, biomassa e rifiuti).
Sono tuttavia presenti situazioni in cui il Gruppo Fiat fa ricorso
ad acquisti di energia rinnovabile. È il caso di Astra Veicoli
Industriali S.p.A. e di Fiat Center Italia, cui fanno capo le
concessionarie di proprietà di Fiat Group Automobiles.
Nel 2007, così come per gli anni precedenti, Fiat Center Italia
(da fine 2003) e Astra Veicoli Industriali S.p.A. (dal 2001) hanno
acquistato energia elettrica interamente proveniente da fonte
idroelettrica da apporti naturali, tramite la partecipazione in
una società consortile di autoproduzione da fonte rinnovabile
della Valle d’Aosta.
EN5 (add) Risparmio energetico dovuto alla conservazione
e ai miglioramenti in termini di efficienza.
Il Gruppo Fiat ha scelto di elevare il proprio standard di
produzione a quello di classe mondiale rappresentato dal
percorso del World Class Manufacturing (WCM). Ha pertanto
definito, insieme ai migliori esperti europei e giapponesi,
un sistema di produzione che riguarda l’organizzazione della
fabbrica nel suo complesso e che interessa il sistema di
qualità, la manutenzione, la gestione dei costi, la logistica,
in un’ottica di continua evoluzione. Questo sistema si basa
sull’aggressione sistematica di ogni tipo di spreco e perdita,
con il coinvolgimento di tutti, attraverso l’impiego rigoroso
di metodi e standard. Uno dei pilastri del sistema è costituito
dall’ambiente (Environment) che, di fatto, ha integrato
il patrimonio di persone, regole e comportamenti costituenti
il Sistema di Gestione Ambientale (SGA). Questo pilastro
è lo strumento di gestione che permette di conoscere, ridurre
e controllare l’impatto ambientale generato dalle realtà
produttive, fondandosi sulla consapevolezza che ogni attività
genera effetti sull’ambiente. Prevede quindi una serie di azioni
finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale della
produzione sia per garantire il rispetto delle normative vigenti,
sia per diminuire lo spreco di energie e di risorse naturali.
Con riferimento al Settore Fiat Group Automobiles (FGA),
dall’analisi degli indici di consumo energetico per vettura
prodotta, nel 2007 emergono risultati apprezzabili derivanti
sia dall’effetto volume in crescita in molti siti sia dai risultati
di gestione, nonostante le penalizzazioni sotto il profilo
energetico, derivanti dall’introduzione delle vernici all’acqua
(vedere commento all’indicatore EN20). Dai dati consolidati
a livello mondiale nel 2007 il consumo per vettura prodotta
è passato da 6,34 a 5,68 GJ. Il miglioramento si è registrato
anche considerando il solo perimetro Italia.
Energia per vettura prodotta (GJ/vettura)
FGA Italia
8,65
9,19
2007
2006
FGA Mondo
2007
2006
5,68
6,34
Tali risultati, calcolati secondo una medotologia adottata dal
Gruppo Fiat, sono equivalenti a circa 70.000 tonnellate di
minore emissione di CO2 in atmosfera, tenendo conto sia degli
impatti ambientali diretti che indiretti.
CNH-Case New Holland adotta, presso tutti i suoi siti produttivi
un sistema di gestione ambientale in cui gli aspetti energetici
sono considerati tra le migliori pratiche. Di seguito si riportano
alcuni esempi tratti da vari siti CNH nel mondo. In particolare
presso lo stabilimento di Benson è stato adottato un sistema
di illuminazione che non ha solo migliorato la luminosità e
contribuito a creare un migliore ambiente di lavoro, ma ha
consentito un risparmio energetico di circa il 20 per cento.
Il nuovo sistema di illuminazione è inoltre dotato di un filtro
che cattura fumi e altri particolati presenti nell’aria.
Un altro processo dove è stato possibile ottenere maggiore
efficienza e contemporaneamente ridurre il consumo di energia
è stato quello dell’asciugatura delle vernici, che ha comportato
anche in questo caso un miglioramento dell’ambiente di lavoro
nelle aree verniciatura e saldatura. Presso lo stabilimento di
Burlington è stato installato un sistema di recupero energetico
nei camini dei forni, in modo tale da recuperare energia
termica per il riscaldamento del sito e per lo stesso
funzionamento del forno. Presso lo stabilimento di Croix
differenti innovazioni e riorganizzazioni che hanno riguardato
anche i sistemi di illuminazione e di generazione dell’aria
compressa, hanno consentito nel 2007 un risparmio nel
consumo di energia elettrica del 14,7 per cento (kwh/ore
di produzione teorica). Sempre nel 2007, ma presso lo
stabilimento di Grand Island, l’utilizzo di sistemi di
riscaldamento a risparmio energetico ha permesso una
riduzione di 42.741 GJ. Altri accorgimenti hanno riguardato
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 51
i siti di Racine e Zedelgem. Ovviamente le citate riduzioni
nei consumi energetici hanno avuto anche un impatto positivo
sulle emissioni di gas ad effetto serra, non sempre facilmente
quantificabile. Ad esempio per il sito di Zedelgem la riduzione
delle emissioni è stata nell’ordine dell’1 per cento.
EN6 (add) Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza
energetica o basati su energia rinnovabile, e conseguenti
riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste
iniziative.
Vedere commento all’indicatore EN26.
Acqua
EN8 (core) Prelievo totale di acqua per fonte
Prelievo idrico
valori in 103 m3/anno,
anno 20071
Fiat Group
n.ro siti
150
58
11
8
2
2
23
5
26
10
7
4
59
21
6
1
14
5
area geografica
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
da pozzo
16.350
14.548
4.146
3.406
3
312
1.058
836
5.654
5.368
1.143
1.143
1.752
1.310
2.180
2.068
101
101
da acquedotto
18.706
13.499
11.796
9.867
24
62
878
105
1.290
714
1.202
860
2.005
1.580
1.389
237
60
52
da acque superficiali
1.034
–
417
–
–
–
150
–
35
–
–
–
62
–
370
–
–
–
altro
1.417
840
6
–
–
–
1
–
13
–
724
724
401
116
272
–
–
–
37.507
28.887
16.365
13.273
27
374
2.087
941
6.992
6.081
3.069
2.727
4.220
3.006
4.212
2.305
161
153
Prelievo Totale
Fiat Group
Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
Prelievo idrico
valori in 103 m3/anno,
anno 2006
Fiat Group
n.ro siti
143
54
12
8
2
2
24
5
27
10
7
4
51
16
9
2
9
5
area geografica
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Prelievo Totale
36.232
28.150
15.363
12.358
22
356
2.369
1.218
6.751
6.077
2.394
2.229
3.983
2.788
4.852
2.975
142
127
Fiat Group
Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
1 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 e 2006 non è stato presentato il dettaglio per fonte idrica. Pertanto il confronto dei valori per i tre anni di rendicontazione può avvenire solo per il prelievo totale.
Prelievo idrico
valori in 103 m3/anno,
anno 2005
Fiat Group
n.ro siti
124
47
12
8
–
–
27
5
24
10
–
–
39
14
10
2
9
5
area geografica
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Prelievo Totale
32.170
24.481
13.193
10.426
–
–
2.502
1.260
7.447
6.702
–
–
3.735
2.723
4.853
2.950
131
111
Fiat Group
Automobiles
Maserati2
Ferrari3
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
2 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente. I totali di Gruppo tengono comunque conto di tali Settori.
3 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006.
Nel Comprensorio Magneti Marelli di Corbetta (Milano) le unità
produttive Sistemi Elettronici e Sistemi di Controllo Motore,
hanno conseguito negli ultimi anni importanti riduzioni dei
prelievi idrici attraverso la realizzazione di un impianto di
ricircolo delle acque, l’ottimizzazione dell’utilizzo della rete
idrica interna e la riduzione degli sprechi. Il consumo di acqua,
calcolato rapportando i metri cubi di acqua prelevata al
numero dei dipendenti, è passato da 240,5 m 3 nel 2005
a 105,1 m3 nel 2007.
52 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Andamento ”m3 acque prelevate/n° dipendenti”
comprensorio Magneti Marelli Corbetta
0
2007
2006
2005
50
100
150
200
250
300
EN9 (core) Fonti idriche significativamente interessate
dal prelievo di acqua.
Per completezza di informazione con l’indicatore EN21,
Sito produttivo
la seguente tabella riporta anche le fonti idriche
significativamente interessate dalle attività di scarico.
Fonte idrica
significativamente1
interessata dal
prelievo/scarico di acqua
Iveco
Cordoba (Argentina)
FPT Powertrain Technologies
Bourbon Lancy (Francia)
Magneti Marelli
Sistemi di Illuminazione
Jihlava (Repubblica Ceca)
FPT Powertrain Technologies
Pratola Serra (Italia)
Fiat Group Automobiles
Tichy (Polonia)
rio Suquia
fiume Loira
affluente del
fiume Gold
fiume Sabato
fiume Korzenica
Bacino
protetto
Bacino ad
elevato valore
di biodiversità
Acqua prelevata
superiore al 5% della
portata media annua
del corpo idrico
Acque reflue
superiori al 5% della
portata media annua
del corpo idrico
uso civile
scarico industriale e
di acqua meteorica
no
no
no
si
si
si
no
no
scarico industriale
scarico industriale e
di acqua meteorica
prelievi per
processo tecnologico
no
no
no
si
no
no
no
si
si
si
no
no
Utilizzo
1 La tabella riporta le fonti idriche significativamente interessate da prelievi e/o scarichi idrici dei siti produttivi del Gruppo nel Mondo. Le fonti idriche si intendono significativamente interessate da prelievi
e/o da scarichi idrici, se sono bacini protetti o ad elevata biodiversità, oppure sono interessate da prelievi e/o scarichi idrici in misura percentuale superiore al 5 per cento della portata media annua del corpo
idrico interessato. Per facilitare la rendicontazione di questo indicatore presentato per la prima volta in questa edizione del Rapporto di Sostenibilità sono state considerate solo le acque superficiali,
ad esclusione, pertanto, di pozzi e acquedotti.
Biodiversità
EN11 (core) Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti,
affittati, o gestiti in aree (o adiacenti ad aree) protette o in aree
a elevata biodiversità esterne alle aree protette.
Settore
Iveco - FPT Powertrain Technologies
Magneti Marelli
FPT Powertrain Technologies
FPT Powertrain Technologies
Nella tabella che segue sono riportati i siti produttivi
del Gruppo adiacenti, limitrofi o compresi in aree protette
(nazionali, regionali, siti di importanza comunitaria, zone
di protezione speciale, oasi, ecc.) o ad elevata biodiversità 1.
Sito produttivo
Paese
Tipo di attività
Bourbon Lancy
Venaria
Francia
Italia
Verrone
Cordoba
Italia
Argentina
produzione di motori medi e pesanti
sistemi elettronici, di illuminazione,
di scarico e di controllo motore
costruzione cambi e parti di ricambio
produzione di motori
Superficie totale
del sito in mq
211.678
246.390
1.875.000
72.000
1 Per area protetta si intende un’area geograficamente individuata che è destinata, disciplinata o gestita per raggiungere specifici obiettivi di conservazione. Un’area ad elevato valore di biodiversità è un’area
non soggetta ad una disciplina legale, ma riconosciuta da organizzazioni governative e non, per la presenza di importanti biodiversità.
EN13 (add) Habitat protetti o ripristinati.
CNH è parte del consorzio “BEIJING 2008” fondato nel 2004
con l’obiettivo di realizzare un progetto contro desertificazione
e cambiamenti climatici nel rispetto della biodiversità,
applicando il sistema “Vallerani”. Tale sistema è stato testato
con successo in più di 110.000 ettari in molti Paesi del Mondo.
Nell’ambito del progetto di riforestazione in un’area pilota della
Cina, New Holland ha fornito il trattore e l’assistenza tecnica
sul campo. Il progetto finanziato dal Ministero dell’ambiente
italiano in accordo con il protocollo di Kyoto per la riduzione
della CO2, prevede un intervento di forestazione sperimentale
su 1.000 ettari di terreno tra il 2006 e il 2010. Ad oggi il risultato
previsto sui 5 anni è gia stato raggiunto e raddoppiato,
restituendo alle coltivazioni 2.000 ettari di terreno. Il trattore
della New Holland utilizza un aratro brevettato con il sistema
“Vallerani”.
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 53
Emissioni, Scarichi, Rifiuti
I quantitativi annui di emissioni per la produzione di energia
consumata dai siti produttivi sono calcolati solo per i siti
proprietari degli impianti di produzione dell’energia e si
riferiscono quindi ai soli impatti diretti.
EN16 (core) Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto
serra per peso.
Emissioni corrispondenti
al consumo di energia,
valori in t/anno,
anno 2007
Fiat Group
n.ro siti
150
58
11
8
2
2
23
5
26
10
7
4
59
21
6
1
14
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
551.328,2
212.340,4
152.256,1
73.832,9
1.217,0
24.157,8
125.682,1
24.855,4
126.853,9
49.933,5
24.050,6
19.988,7
38.524,9
18.342,0
57.957,4
–
628,4
13,2
area geografica
■ CO2
Fiat Group
Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
Emissioni corrispondenti
al consumo di energia,
valori in t/anno,
anno 2006
Fiat Group
n.ro siti
143
54
12
8
2
2
24
5
27
10
7
4
51
16
9
2
9
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
431.976,4
132.759,8
50.837,0
–
1.295,8
26.178,0
110.355,0
23.044,8
119.738,0
45.004,0
19.253,4
17.999,9
37.640,1
18.960,8
65.047,6
–
1.631,5
276,5
area geografica
■ CO2
Fiat Group
Automobiles
Maserati1
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
1 Valore non presente nel Rapporto di Sostenibilità 2006.
EN18 (add) Iniziative per ridurre l’emissione di gas a effetto
serra e risultati raggiunti.
Per le iniziative di prodotto che consentono riduzioni
nei consumi e quindi nelle emissioni di gas ad effetto serra,
vedere il commento all’indicatore EN26.
Per le riduzioni di gas a effetto serra conseguenti ai risparmi
energetici nel processo produttivo, vedere il commento
all’indicatore EN5.
Fiat Group
Automobiles
Fiat Group
n.ro siti
area geografica
Maserati
Ferrari
EN20 (core) NO, SO, e altre emissioni significative nell’aria per
tipologia e peso.
Le emissioni corrispondenti al consumo di energia sono state
rendicontate a partire dal 2006, pertanto la tabella 2005
contiene solo i valori relativi alle emissioni di solventi in
verniciatura.
I quantitativi sono calcolati solo per i siti proprietari degli
impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi
ai soli impatti diretti.
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
150
58
11
8
2
2
23
5
26
10
7
4
59
21
6
1
14
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
64,3
55,7
65,4
58,3
–
32,1
87,9
166,2
59,3
40,2
–
–
29,0
3,3
131,8
–
–
–
Emissioni di solventi
in verniciatura g/m2,
anno 2007 (COV)
Emissioni corrispondenti
al consumo di energia,
valori in t/anno, anno 2007
■ SO2
990,6
2,2
0,4
–
–
–
8,6
1,5
52,9
0,7
–
–
5,5
–
922,5
–
0,8
–
■ NOx
1.033,5
455,2
326,9
158,5
2,6
51,9
263,7
52,9
223,4
107,0
51,6
42,9
78,3
39,4
34,0
–
1,1
–
90,7
0,2
–
–
–
–
0,7
0,1
5,6
0,1
–
–
0,3
–
83,9
–
0,1
–
■ Polveri
54 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Fiat Group Automobiles, stabilimenti dell’Unione Europea
COV – (grammi/m2) Media ponderata delle emissioni specifiche
Sul fronte delle emissioni da impianti di verniciatura Fiat
Group Automobiles ha registrato nel 2007 sensibili
miglioramenti, confermando il trend degli anni precedenti.
I risultati raggiunti sono dovuti in gran parte all’introduzione
di prodotti vernicianti denominati “a base acqua”, a basso
contenuto di Composti Organici Volatili (COV), e a un ulteriore
affinamento delle tecniche di applicazione, con aumento della
resa e conseguente riduzione dei consumi di prodotto. Tutto ciò
nonostante l’aumento dei volumi produttivi.
0
10
20
30
40
50
70
60
80
55,21
2007
60,86
2006
70,48
2005
74,43
2004
Fiat Group
Automobiles
Fiat Group
n.ro siti
area geografica
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
143
54
12
8
2
2
24
5
27
10
7
4
51
16
9
2
9
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
70,5
63,9
70,4
63,9
–
29,6
103,4
249,7
62,6
47,3
–
–
76,6
89,0
296,9
–
655,3
–
Emissioni di solventi
in verniciatura g/m2,
anno 2006 (COV)
Emissioni corrispondenti
al consumo di energia,
valori in t/anno, anno 2006
■ SO2
255,3
0,9
3,0
–
–
–
0.6
0,1
50,5
0,8
–
–
10,9
–
190,3
–
0,6
–
■ NOx
640,1
255,5
109,2
–
2,81
56,2
103,3
18,9
209,7
97,6
41,3
38,7
75,7
40,7
38,6
–
3,3
0,6
■ Polveri
115,0
1,6
–
–
–
–
6,6
1,5
5,4
0,1
–
–
0,4
–
102,6
–
–
–
1 Valore non presente nel Rapporto di Sostenibilità 2006.
Fiat Group
Automobiles
Fiat Group
n.ro siti
area geografica
Maserati1
Ferrari1
CNH
veco
FPT2
Magneti Marelli
Teksid
Comau
124
47
12
8
–
–
27
5
24
10
–
–
39
14
10
2
9
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
77,3
71,9
77,6
74,1
–
–
105,5
219,1
64,4
48,8
–
–
–
–
–
–
666,7
–
Emissioni di solventi
in verniciatura g/m2,
anno 2005 (COV)
1 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente. I totali di Gruppo tengono comunque conto di tali Settori.
2 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006.
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 55
EN21 (core) Acqua totale scaricata per qualità e destinazione.
Scarichi idrici,
valori in 103 m3/anno,
anno 20071
Fiat Group
n.ro siti
150
58
11
8
2
2
23
5
26
10
7
4
59
21
6
1
14
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
area geografica
Fiat Group
Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
in acque superficiali
8.013
4.385
4.134
2.419
–
–
303
–
1.357
921
322
211
501
216
1.308
530
89
89
in pubblica fognatura
19.917
17.711
10.015
9.962
21
200
1.508
783
4.486
3.917
779
564
2.677
2.199
156
–
75
64
2.239
1.561
378
–
–
27
83
–
25
1
1.403
1.403
285
129
37
–
–
–
30.169
23.657
14.527
12.381
21
227
1.894
783
5.868
4.839
2.505
2.179
3.463
2.544
1.501
530
164
153
in altri recettori
Totale scarichi idrici
1 Nei Rapporti di Sostenibilità 2005 e 2006 non è stato presentato il dettaglio per tipologia di scarico idrico, pertanto il confronto dei valori per i tre anni di rendicontazione può avvenire solo per lo scarico totale.
Scarichi idrici,
valori in 103 m3/anno,
anno 2006
Fiat Group
n.ro siti
143
54
12
8
2
2
24
5
27
10
7
4
51
16
9
2
9
5
area geografica
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Totale scarichi idrici
29.215
22.517
14.053
11.658
18
227
2.383
1.218
4.726
3.944
2.251
2.077
3.549
2.685
1.866
563
142
127
Fiat Group
Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
Scarichi idrici,
valori in 103 m3/anno,
anno 2005
Fiat Group
n.ro siti
124
47
12
8
–
–
27
5
24
10
–
–
39
14
10
2
9
5
area geografica
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Totale scarichi idrici
25.637
19.366
11.771
9.722
–
–
2.362
1.234
5.797
4.874
–
–
3.545
2.669
1.827
553
131
111
Fiat Group
Automobiles
Maserati2
Ferrari2
CNH
Iveco
FPT3
Magneti Marelli
Teksid
Comau
2 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente.
3 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006.
EN22 (core) Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento.
Rifiuti, valori in t/anno,
Fiat Group
Automobiles1
anno 2007
Fiat Group
n.ro siti
150
58
11
8
2
2
23
5
26
10
7
4
59
21
6
1
14
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
1.571.926
518.107
524.014
277.109
847
8.238
111.153
23.491
108.584
55.935
82.336
48.560
93.651
31.850
641.661
71.133
1.442
944
area geografica
Maserati2
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
Rifiuti speciali
non pericolosi
Rifiuti speciali
pericolosi
82.266
42.330
19.241
11.299
27
2.549
12.559
4.428
15.115
7.690
16.831
10.549
10.638
3.100
4.846
2.263
460
424
1.654.193
560.437
543.255
288.408
875
10.787
123.712
27.919
123.698
63.625
99.167
59.109
104.289
34.950
646.508
73.396
1.902
1.368
di imballaggio
138.087
60.040
37.952
22.395
535
1.207
31.580
6.325
43.225
15.141
9.222
6.024
11.644
7.074
2.357
979
364
359
Totale rifiuti smaltiti
655.092
65.776
69.958
15.342
286
5.284
38.004
7.708
21.678
9.314
18.491
10.838
28.571
3.437
472.319
13.143
502
424
Totale rifiuti generati
di cui Rifiuti
- Di cui
Termovalorizzazione
28.276
6.018
15.460
5.096
–
–
3.079
26
2.896
842
2.216
35
857
18
1.205
–
12
–
- Di cui Trattamento
74.726
41.628
9.870
7.820
198
4.438
23.547
6.784
9.435
6.516
14.927
10.247
10.675
2.800
3.756
2.401
432
424
552.090
18.131
44.628
2.426
88
846
11.378
899
9.348
1.956
1.348
556
17.039
619
467.358
10.741
58
–
33,4
3,2
8,2
0,8
10,0
7,8
9,2
3,2
7,6
3,1
1,4
0,9
16,3
1,8
72,3
14,6
3,0
–
1.077.717
494.868
471.562
273.067
589
5.503
85.710
20.211
102.030
54.324
80.819
48.451
75.450
31.514
254.805
60.253
1.249
957
65,2
88,3
86,8
94,7
67,3
51,0
69,3
72,4
82,5
85,4
81,5
82,0
72,3
90,2
39,4
82,1
65,7
69,9
- Di cui Discarica
% inviata in discarica
Totale rifiuti recuperati
% di recupero dei rifiuti
1 Il peggioramento dell’indice di recupero e della percentuale di invio in discarica rispetto al 2006, è da attribuire ai maggiori materiali di risulta (macerie) derivanti dalle ristrutturazioni dei fabbricati presso la
Società brasiliana FIASA. Si tratta di macerie smaltite in discarica. In assenza di tali rifiuti gli indici sarebbero stati allineati ai risultati consolidati negli anni scorsi.
2 Non sono oggetto di rendicontazione i rifiuti relativi a particolari di produzione e vetture smaltiti direttamente presso la rete di fornitura.
56 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Rifiuti, valori in t/anno,
Fiat Group
Automobiles
anno 2006
Fiat Group
n.ro siti
143
54
12
8
2
2
24
5
27
10
7
4
51
16
9
2
9
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
1.517.638
520.227
448.068
267.459
701
9.156
107.345
19.487
94.491
53.968
70.439
43.811
71.643
26.964
714.028
97.347
1.767
1.334
area geografica
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti Marelli
Teksid
Comau
Rifiuti speciali
non pericolosi
Rifiuti speciali
pericolosi
Totale rifiuti generati
89.175
56.292
16.952
10.274
63
2.427
10.021
3.440
27.186
20.055
15.967
10.555
8.884
3.909
6.776
4.943
899
626
1.606.813
576.519
465.020
277.733
764
11.583
117.366
22.927
121.677
74.023
86.406
54.366
80.527
30.873
720.804
102.290
2.666
1.960
di cui Rifiuti
di imballaggio3
Totale rifiuti smaltiti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
675.265
83.112
35.658
17.238
274
5.338
31.780
6.289
35.757
23.324
17.419
10.891
23.901
6.025
524.251
13.119
887
614
- Di cui
Termovalorizzazione
28.890
7.345
15.870
5.430
–
–
3.914
32
3.930
965
2.243
755
1.606
163
1.095
–
232
–
- Di cui Trattamento
91.212
57.365
8.619
8.211
198
5.104
18.291
4.778
21.512
19.185
14.360
9.409
11.473
5.192
11.028
4.674
627
614
555.163
18.402
11.169
3.597
76
234
9.575
1.479
10.315
3.174
816
727
10.822
670
512.128
8.445
28
–
34,6
3,2
2,4
1,3
9,9
2,0
8,2
6,5
8,5
4,3
0,9
1,3
13,4
2,2
71,0
8,3
1,1
–
966.447
494.263
430.912
260.496
499
6.247
85.584
16.639
85.920
50.698
69.388
43.476
56.727
24.844
229.382
90.009
1.788
1.355
60,1
85,7
92,7
93,8
65,3
53,9
72,9
72,6
70,6
68,5
80,3
80,0
70,4
80,5
31,8
88,0
67,1
69,1
- Di cui Discarica
% inviata in discarica
Totale rifiuti recuperati
% di recupero dei rifiuti
Rifiuti, valori in t/anno,
Fiat Group
Automobiles
anno 2005
Fiat Group
n.ro siti
124
47
12
8
–
–
27
5
24
10
–
–
39
14
10
2
9
5
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Italia
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
area geografica
Maserati4
Ferrari4
CNH
Iveco
FPT5
Magneti Marelli
Teksid
Comau
Rifiuti speciali
non pericolosi6
Rifiuti speciali
pericolosi6
Totale rifiuti generati
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
1.435.185
472.697
339.035
173.823
–
–
102.199
22.098
111.501
71.002
–
–
75.122
27.717
791.110
162.434
2.371
1.776
di cui Rifiuti
di imballaggio3
Totale rifiuti smaltiti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
676.155
88.299
30.622
15.483
–
–
24.601
6.557
26.689
16.768
–
–
33.845
10.984
551.925
30.305
654
382
- Di cui
Termovalorizzazione
23.433
8.043
10.212
6.250
–
–
2.643
175
3.459
1.231
–
–
5.528
386
1.361
–
229
–
- Di cui Trattamento
72.162
40.695
11.618
5.182
–
–
14.153
4.652
14.405
12.770
–
–
14.848
8.321
9.879
2.514
385
382
580.560
39.561
8.792
4.051
–
–
7.805
1.730
8.825
2.767
–
–
13.469
2.277
540.685
27.791
40
–
40,5
8,4
2,6
2,3
–
–
7,6
7,8
7,9
3,9
–
–
17,9
8,2
68,3
17,1
1,7
–
760.779
384.741
311.023
158.336
–
–
77.600
15.541
84.826
54.234
–
–
45.635
17.544
233.863
131.575
1.715
1.394
53,0
81,4
91,7
91,1
–
–
75,9
70,3
76,1
76,4
–
–
60,7
63,3
29,6
81,0
72,3
78,5
- Di cui Discarica
% inviata in discarica
Totale rifiuti recuperati
% di recupero dei rifiuti
3 Dato non rendicontato nei Rapporti di Sostenibilità 2006 e 2005.
4 Nel Rapporto di Sostenibilità 2005 Ferrari e Maserati hanno presentato i valori in forma aggregata, non è pertanto possibile presentarli separatamente. I totali di Gruppo tengono comunque conto di tali Settori.
5 Il Settore FPT Powertrain Technologies è stato incluso nel perimetro di rendicontazione degli indicatori di performance ambientale a partire dal 2006.
6 Dato non rendicontato nel Rapporto di Sostenibilità 2005.
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 57
EN23 (core) Numero totale e volume di sversamenti
significativi.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat nel Mondo non ha registrato
casi di sversamenti significativi, si segnalano solo per il Settore
CNH-Case New Holland tre episodi, tutti prontamente riportati
alle autorità pubbliche competenti e rimossi senza alcun
impatto sull’ambiente.
EN24 (add) Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base
alla Convenzione di Basilea (allegati I, II, III,VIII) che sono
trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale
trasportata all’estero.
Vedere commento all’indicatore EN22.
Prodotti e servizi
EN26 (core) Iniziative per mitigare gli impatti ambientali dei
prodotti e servizi e grado di mitigazione dell’impatto.
La mobilità può essere definita sostenibile quando è tale dal
punto di vista sociale, ecologico ed economico. Gli obiettivi
che si devono porre tutti gli attori che intervengono nell’offerta,
nella domanda e nel controllo della mobilità riguardano
l’aumento del numero di persone che hanno accesso ai servizi
di mobilità, l’aumento del livello di sicurezza, la riduzione
dell’impatto ambientale e l’aumento dell’efficienza energetica.
Questa è una definizione molto ampia della sostenibilità che
estende il numero di azioni da realizzare
ed il numero di soggetti che hanno un ruolo di responsabilità.
In primo luogo l’industria automobilistica.
Naturalmente il primo passo è rappresentato da mezzi di
trasporto sempre più sicuri, ecologici e comfortevoli. Il termine
ecologico è inteso non solo relativamente all’utilizzo del
veicolo ma al suo intero ciclo di vita: produzione, utilizzo
e smaltimento.
La mobilità sostenibile è uno degli assi portanti della ricerca
del Gruppo Fiat. Nel corso del 2007 il Gruppo, con il
coordinamento del Centro Ricerche Fiat (CRF), ha partecipato
alla consultazione lanciata dal Ministero dello Sviluppo
Economico per individuare i temi prioritari e le caratteristiche
La camera anecoica
del Centro Ricerche Fiat.
60 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
dei progetti nel contesto del tema “Mobilità Sostenibile” delle
linee strategiche di Industria 2015. Il Gruppo ha risposto alla
consultazione in qualità di capofila con 14 proposte progettuali
per un costo complessivo di oltre 300 milioni di euro. Inoltre,
nel 2007 hanno preso forma i Grandi Progetti Strategici del
PNR (Ministero dell’Università e Ricerca) per i quali sono stati
emessi i decreti, con una previsione di finanziamento
complessivo di oltre 100 milioni di euro.
Le attività di ricerca e sviluppo complessivamente svolte dal
Gruppo sono coordinate a livello strategico dal Technical
Committee del Group Executive Council (GEC).
Nel 2007 il totale delle spese in ricerca e sviluppo ammonta
a circa 1,71 miliardi di euro, pari al 3 per cento dei ricavi netti
delle attività industriali. A questa attività sono dedicate,
complessivamente, circa 12.900 persone, distribuite in
114 centri.
Più in particolare, le Società del Gruppo espressamente
dedicate alla ricerca e all’innovazione sono il Centro Ricerche
Fiat (CRF) e Elasis.
1 Include i costi per ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico
dell’esercizio.
Centro Ricerche Fiat (CRF)
Fondato nel 1976 come polo di riferimento per l’innovazione,
la ricerca e lo sviluppo del Gruppo Fiat, ha tra i suoi obiettivi
l’utilizzo dell’innovazione come leva strategica e la
valorizzazione dei risultati delle proprie attività attraverso
la promozione, lo sviluppo ed il trasferimento di contenuti
innovativi in grado di dare distintività e competitività al
prodotto. Il CRF sviluppa soluzioni efficaci, creative ed a costi
competitivi e favorisce il trasferimento tecnologico attraverso
la formazione e la mobilità di personale qualificato. In questo
modo sostiene attivamente la crescita tecnologica del Gruppo,
dei suoi Partner e del territorio, in settori quali il veicolo
ed i suoi componenti, l’energia, la mobilità ecologica e sicura,
la telematica, i nuovi materiali e le relative tecnologie, la
meccatronica e l’ottica. In particolare le attività di innovazione
su motopropulsori, sistemi di propulsione alternativi e cambi
vengono condotte da Powertrain Research and Technology
nell’ambito degli sviluppi tecnologici di Fiat Powertrain
Technologies, il Settore del Gruppo Fiat che a partire dal marzo
del 2005 raggruppa tutte le attività relative ai motopropulsori.
Alle competenze dei ricercatori si affiancano molteplici
laboratori attrezzati quali le camere per lo studio della
compatibilità elettromagnetica e del rumore, il centro
specializzato nelle tecnologie laser, quello dedicato alla realtà
virtuale, il laboratorio di optoelettronica e microtecnologie,
il laboratorio di termodinamica, quello di fluidodinamica e le
sale prove motori. In Italia il CRF opera ad Orbassano (Torino)
e nelle sue quattro sedi decentrate di Bari, Trento, Foggia
e Catania e controlla a Udine il Centro Ricerche Plast-optica
(C.R.P.), focalizzato sulle ricerche avanzate nei settori dell’ottica
e della plastica per sistemi di illuminazione. Con un organico di
865 dipendenti, il Centro Ricerche Fiat ha raggiunto risultati
altamente significativi come testimoniano le 42 nuove
domande di brevetto depositate nel 2007, che portano ad oltre
2.200 il numero totale di brevetti registrati, con più di 700
domande pendenti. I progetti finanziati nel VII Programma
Quadro dell’Unione Europea appena avviato sono più di 20
e confermano la forte presenza del CRF nella ricerca europea.
Il CRF ha sviluppato, inoltre, un network globale di oltre mille
partner in tutto il mondo. Tale rete è in grado di rafforzare
ulteriormente le strategie globali di innovazione, sviluppare
specifiche attività operative a livello locale, assicurare la
creazione di competenze ed un monitoraggio continuo mirati
alla competitività ed allo sviluppo. Le attività di innovazione
e sviluppo sono focalizzate su diverse aree tecnologiche,
di seguito brevemente descritte.
Powertrain Research and Technology
Il principale obiettivo è lo sviluppo e l’applicazione di
tecnologie innovative per il miglioramento delle prestazioni del
motopropulsore, la riduzione delle emissioni del motore e del
veicolo e del consumo di carburante. Per quanto riguarda
i motopropulsori convenzionali, la maggior parte delle attività
sono finalizzate all’integrazione di sistemi di azionamento
meccanico e/o elettroidraulico con innovativi sistemi di
regolazione elettronica, con lo scopo di controllare il processo
di combustione, il post-trattamento dei gas di scarico e la
trasmissione della potenza alle ruote. Con riferimento invece
alle nuove tecnologie di propulsione, gli sforzi di ricerca si
concentrano sullo sviluppo di sistemi di propulsione ibridi
efficienti, in particolare per il trasporto urbano. Infine, attività
di tipo esplorativo sono condotte relativamente a future
tecnologie, quali i sistemi di propulsione Fuel Cell a idrogeno,
con l’intento di identificare le relative problematiche ed
esaminarne la fattibilità a livello industriale.
di persone con differenti livelli di mobilità. Per quanto riguarda
l’elettronica, la maggior parte delle attività sono focalizzate
sulle architetture tolleranti ai guasti e sulla standardizzazione
di hardware e software per le numerose centraline veicolo.
Relativamente a telematica ed ICT, l’attività del CRF è volta
a valorizzare al meglio la piattaforma Blu&Me e garantirne
l’evoluzione compatibilmente con il rapido ciclo di vita di
queste tecnologie. Sulla sicurezza preventiva, l’attività è volta
a garantire distintività al Gruppo attraverso lo sviluppo e la
messa a punto di algoritmi proprietari per lo sviluppo di
funzioni di ausilio al guidatore nel controllo longitudinale
e laterale del veicolo.
Vehicles and Advanced manufacturing and materials
L’attività è focalizzata allo sviluppo di soluzioni innovative delle
architetture (carrozzeria e interni) e dei sistemi veicolo per
incrementare prestazioni e distintività del prodotto nel rigoroso
rispetto dei vincoli di costo. In particolare sono in corso studi
di architetture veicolo che consentano la modularità
(es. modulo pavimento posteriore per l’alloggiamento delle
bombole CNG - Compressed Natural Gas), lo sviluppo di
sistemi di climatizzazione ad alta efficienza e basso costo, studi
di nuove soluzioni di interni (plancia e sedili riconfigurabili),
di sistemi evoluti di interfaccia uomo-macchina e di sistemi di
controllo dell’autotelaio. Relativamente alle tecnologie e ai
materiali, l’obiettivo è di contribuire efficacemente allo
sviluppo tecnologico di nuovi prodotti, considerando tutto
il loro ciclo di vita e di sviluppare metodologie per il
miglioramento delle prestazioni, della qualità percepita e dei
costi del prodotto, applicando le migliori pratiche per il rispetto
delle normative emergenti su sicurezza ed ambiente.
Advanced electric/electronic systems and Infomobility
L’obiettivo principale è quello di garantire al Gruppo Fiat le
competenze tecnologiche e sistemiche relative ad elettronica,
telematica, ICT (tecnologie della comunicazione e
dell’informazione) e sicurezza preventiva necessarie per
migliorare la sicurezza e la fruibilità del veicolo, anche da parte
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 61
L’automobile del futuro, sicura, intelligente e a ridotto impatto
ambientale, nel contesto innovativo della “green factory”.
La sostenibilità ambientale di prodotto e processo è divenuto
un riferimento normativo che attraversa tutte le fasi del ciclo
di vita di prodotti e servizi, creando una diffusa consapevolezza
sul cosiddetto “Life Cycle Thinking” quale approccio per
controllare e migliorare, in termini di qualità ambientale,
la catena di produzione, distribuzione, consumo e fine vita
dei beni e servizi messi sul mercato. L’assioma secondo cui
la razionalizzazione dei costi è tanto più efficiente quanto più
viene adottata nelle preliminari fasi di sviluppo prodotto è
altrettanto valida anche nel caso della gestione della qualità
ambientale del prodotto. La minimizzazione dell’impatto
ambientale di un prodotto durante tutte le sue fasi del ciclo
di vita si realizza efficacemente nella fase di progettazione
e sviluppo, intervenendo con opportune metodologie e “tool”
di misurazione che permettono di confrontare tecnologie,
materiali e soluzioni alternative.
Con riferimento a queste assunzioni di partenza, negli anni
scorsi il CRF ha lavorato allo sviluppo di un vero e proprio
software di progettazione eco-compatibile, definito “Green
Design” e finalizzato a minimizzare l’impatto energeticoambientale di prodotti industriali automotive già al momento
della loro progettazione. Ciò è stato reso possibile mediante
un modello di collegamento tra il database ecologico e i
tradizionali software CAD (Catia eccetera) utilizzati nelle fasi di
progettazione di componenti automotive. Il potenziale utilizzo
di un simile tool è direttamente collegabile alla necessità di
introdurre i progettisti alle tematiche relative alla progettazione
eco-compatibile, offrendo loro la conoscenza tecnica sulla
sostenibilità ambientale di prodotto e i principali riferimenti di
migliori pratiche nell’ambito della progettazione ecocompatibile. Su questo fronte di visione sostenibile a 360
gradi, nel 2007 CRF ha avviato specifiche attività indirizzate allo
sviluppo di modelli di analisi energetica dei processi produttivi
per Fiat Group Automobiles e per Iveco, mediante la selezione
dei principali processi industriali ed una loro classificazione in
funzione del consumo energetico primario. L’output atteso
è dato dall’individuazione di criticità in termini di consumo
energetico, approccio per il quale il CRF sta elaborando un
protocollo di misure sul campo. Per le aree “energy intensive”
dei vari stabilimenti valutati, sarà possibile definire un
ventaglio di modifiche riferite ai materiali, ai processi, alle
tecnologie ed alle soluzioni impiantistiche. I conseguenti
interventi a fronte di investimenti sostenibili e con un tempo
di ritorno accettabile, garantiranno una riduzione dei costi degli
stessi stabilimenti produttivi, in linea con gli obiettivi di Gruppo.
62 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Elasis
Nata nel 1988 su iniziativa del Gruppo Fiat come Società
dedicata alla ricerca nell’ambito dei programmi di sviluppo
dell’Italia del Sud, Elasis è ora un centro di ricerca ad elevata
specializzazione nel settore dell’innovazione tecnologica, dello
sviluppo completo di veicoli e di motopropulsori innovativi,
nonché dello sviluppo e sperimentazione di macchine
movimento terra, ma anche della mobilità, del suo impatto
sull’ambiente e della sicurezza stradale. Opera nel
Mezzogiorno, attraverso i centri di Pomigliano d’Arco e di
Lecce, con circa 800 dipendenti e dispone di mezzi di
progettazione e calcolo, oltre che di strumentazioni per
la sperimentazione fisica e virtuale tra i più avanzati, basati
su una capacità di sviluppo e gestione di sistemi informatici
di assoluto rilievo. Anche in Elasis, le attività relative a motori
e cambi vengono condotte nell’ambito dei progetti di sviluppo
di Fiat Powertrain Technologies. Nel corso del 2007 Elasis ha
proseguito nell’impegno strategico di allungare la catena del
valore del sistema ricerca e innovazione e nello sviluppo sul
territorio. Nell’ambito di questa attività ha partecipato
a consorzi con Università e Istituti privati sui temi della ricerca
e della formazione di base, continuando nelle tradizionali
attività di studio del sistema mobilità e del suo impatto
ambientale. Elasis ha promosso, inoltre, la valorizzazione
e il trasferimento di competenze al sistema territoriale delle
piccole e medie imprese, in collaborazione con l’Unione
degli Industriali di Napoli e le Camere di Commercio del
Mezzogiorno favorendone la crescita, l’internazionalizzazione
e la competitività.
L’impegno del Gruppo nella ricerca
Roadmap della mobilità sostenibile
Oggi
Sviluppi a breve termine 2008-2010
2020
Diesel
Filtro
antiparticolato
(DPF)
Nuovo
“Midsize”
Multijet ”2”
Stop&Start
“Downsizing”
T-JET
Stop&Start
Multiair
Iniezione diretta
Bicilindrico
Metano/Idrogeno
(Impieghi sperimentali)
Turbo
Benzina
Metano
Natural Power
Motori puliti ed efficienti
Diesel
Negli anni ‘90 il diesel subisce una rivoluzione. Fiat brevetta
il sistema di iniezione elettronica Unijet, da cui ha origine
il Common Rail, che ben presto si afferma come il nuovo
standard per molte case automobilistiche. La possibilità di
gestire la pressione del gasolio indipendentemente dal numero
di giri e dal carico del motore rappresenta una vera rivoluzione
sia in termini di performance che di consumi, che si riducono
circa del 15 per cento. Da quel momento Fiat e FPT Powertrain
Technologies non hanno mai smesso di cercare soluzioni
sempre migliori, soprattutto per l’ambiente.
Idrogeno
Con la nuova generazione di motorizzazioni Multijet, evoluzione
del Common Rail, FPT rinforza la posizione di leader nello
sviluppo di tecnologie innovative. Tutti i motori diesel FPT per
vetture Fiat oggi adottano la tecnologia Multijet, che garantisce
un miglioramento dell’efficienza, del comfort a bordo e
dell’impatto ambientale grazie all’adozione di un sistema che
suddivide l’iniezione principale in tre iniezioni ravvicinate,
consentendo una sostanziale riduzione della rumorosità, delle
emissioni nocive (circa il 50 per cento rispetto al Common Rail)
e la gestione della rigenerazione del filtro antiparticolato senza
necessità di impiego di additivi nel combustibile. Fiat e FPT
adotteranno il Multijet “2” a partire dal motore 1.3 SDE.
Si tratta di una evoluzione che consentirà di ridurre l’intervallo
di tempo tra le tre iniezioni, assicurando una riduzione fino
al 20 per cento delle emissioni degli ossidi di azoto ed un
ulteriore contenimento dell’inquinamento acustico.
Benzina
L’impegno FPT a realizzare propulsori a basso impatto
ambientale, senza penalizzare il piacere di guida, è oggi più che
mai vivo, grazie ad una strategia di sviluppo che poggia su tre
assi fondamentali:
■ downsizing: adozione di sistemi sovralimentati al fine di
ridurre cilindrata e consumi;
■ controllo elettronico delle valvole, tecnologia innovativa
(Multiair) capace di regolare con estrema precisione la quantità
di aria immessa nei cilindri, garantendo minori consumi
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 63
e maggiore coppia e potenza erogata;
■ iniezione diretta, tecnologia che consente l’iniezione della
benzina direttamente nei cilindri, garantendo riduzione dei
consumi e miglioramento delle performance.
Parlare di downsizing in FPT significa parlare di T-Jet,
una nuova generazione di propulsori dove un innovativo
turbocompressore abbinato ad un motore di cilindrata
contenuta consente di esprimere prestazioni eccellenti con una
riduzione significativa di consumi e di emissioni. Una coppia
massima disponibile a regimi molto bassi garantisce grande
elasticità e prontezza di risposta consentendo un elevato
piacere di guida. Il nuovo 1.4 T-Jet, che equipaggia Grande
Punto e Bravo, riduce i consumi del 7-8 per cento rispetto
ad un motore 1.6 aspirato.
Un’ulteriore testimonianza dell’impegno in termini di
downsizing è il nuovo motore bicilindrico in fase di sviluppo
(Small Gasoline Engine 900cc), che consente una riduzione dei
consumi e, di conseguenza, delle emissioni di CO 2, nonché
il rispetto dei futuri limiti di emissione Euro 5 ed Euro 6, con
prestazioni pari ai motori di cilindrata maggiore. Concetto alla
base di questo nuovo motore è il passaggio da un motore
tradizionale a 4 cilindri ad un 2 cilindri sovralimentato, al quale
è stato abbinato l’innovativo sistema elettronico di controllo
delle valvole d’aspirazione Multiair. Oltre ai vantaggi in termini
di riduzione consumi, il motore bicilindrico consente una
riduzione di oltre il 20 per cento del peso e del 25 per cento
d’ingombro nel vano motore rispetto ad un 4 cilindri di
analoga potenza.
Cosi come con il Common Rail sono stati ridefiniti gli standard
per i motori diesel, con la tecnologia Multiair vengono ridefiniti
quelli dei motori a benzina. L’innovativo sistema elettronico di
controllo delle valvole d’aspirazione Multiair consente di
controllare l’aria nei motori ad accensione comandata senza
dover utilizzare la tradizionale farfalla e, quindi, con un elevato
grado di flessibilità rispetto ai sistemi di distribuzione
meccanici. Con un beneficio concreto: 10 per cento in più di
potenza, 10 per cento in più di coppia ai bassi regimi e 10 per
cento in meno di consumi ed emissioni. La prima applicazione
del Multiair è prevista dal 2009 su Alfa Romeo.
64 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Nuove tecnologie
Un valido contributo alla realizzazione di vetture a minor
impatto ambientale viene anche dall’utilizzo, sui diversi tipi
di motorizzazioni, di nuove tecnologie in grado di assicurare
consistenti diminuzioni dei consumi e, di conseguenza,
un’importante riduzione delle emissioni di CO2.
Lo Stop&Start è un dispositivo che a veicolo fermo,
in corrispondenza delle fasi di funzionamento al minimo del
motore, ne regola il temporaneo spegnimento e il successivo
riavvio non appena viene rilasciato il pedale del freno o
innestata la marcia. Una soluzione che, in situazioni di traffico
congestionato e di ripetute soste ai semafori, permette un
risparmio di combustibile di circa il 10 per cento. Fiat ritene che
l’utilizzo strutturale dello Stop&Start, che a partire dalla Fiat
500 sarà poi adottato su tutta la gamma, possa dare un
notevole contributo alla riduzione delle emissioni di CO2.
Altro elemento in grado di contribuire, attraverso progressivi
sviluppi tecnologici, al miglioramento dei consumi e alla
conseguente riduzione delle emissioni di CO2 è quello delle
trasmissioni. Fiat amplierà, gradualmente, l’impiego sull’intera
gamma di cambi robotizzati DUALOGIC (MTA-Manual
Trasmission Automated) e cambi a doppia frizione a secco
(DDCT-Dual Dry Clutch Transmission). Un’innovativa
generazione di trasmissioni che, oltre a migliorare
enormemente il livello del comfort di guida, consentiranno
una reale riduzione dei consumi. Importanti innovazioni
tecnologiche che si traducono immediatamente in vantaggi
ecologici.
Combustibili alternativi
Fiat è leader mondiale nel campo delle vetture OEM (Original
Equipment Manufacturer) a metano. Fiat e FPT ritengono che
la propulsione a metano sia oggi la scelta tecnologica più
appropriata e disponibile per aiutare a risolvere i problemi di
inquinamento delle aree urbane. Una tecnologia sicura e senza
rinunce. Il metano è il combustibile più ecologico oggi disponibile:
■ presenta minori emissioni nocive come il particolato ed
i composti aromatici quali il benzene;
■ riduce al minimo le emissioni più critiche nei confronti della
qualità dell’aria quali gli ossidi di azoto e gli idrocarburi più
reattivi, che promuovono la formazione di ozono a livello del
suolo e la successiva generazione di smog fotochimico;
■ riduce le emissioni di CO 2 di circa il 23 per cento rispetto
ad una vettura a benzina, con evidenti benefici sull’effetto serra;
■ viene trasportato attraverso metanodotti esistenti,
rinunciando alle autocisterne, con evidenti benefici in termini
di traffico di superficie, sicurezza stradale ed emissioni
inquinanti.
Fiat e FPT hanno deciso di sviluppare la doppia alimentazione
per dare la possibilità di abbinare ai vantaggi del metano la
praticità di rifornimento della benzina, lasciando così inalterate
le abitudini di guida. Una soluzione semplice ma sofisticata:
■ le bombole sono integrate nella struttura del veicolo fin dalla
fase di progettazione, per non penalizzare l’abitabilità e gli
standard di sicurezza adottati per tutti i veicoli Fiat;
■ la doppia alimentazione benzina-metano garantisce un pieno
di tranquillità anche nelle zone dove i distributori sono meno
frequenti;
■ il sistema di controllo motore è specificatamente progettato
per veicoli a doppia alimentazione, garantendo il pieno
controllo dell’efficienza e delle emissioni in entrambe le
modalità;
■ la compatibilità per l’impiego di bio-metano, se
opportunamente depurato, è garantita fin da subito.
FPT lavora da tempo allo sviluppo delle tecnologie di
propulsione basate sull’idrogeno, anche attraverso attività di
ricerca e sviluppo sull’applicazione delle pile a combustibile
(Fuel Cell). Già nel febbraio 2006 è stata presentata la Panda
Hydrogen, sviluppata con il sostegno dei Ministeri della Ricerca
e dell’Ambiente in Italia. La Panda Hydrogen rappresenta un
prototipo avanzato di veicolo alimentato da “Fuel Cell” ad
idrogeno, le cui caratteristiche di prestazioni e abitabilità sono
in tutto confrontabili con quelle della corrispondente vettura
convenzionale. Il passaggio intermedio verso le tecnologie
basate sull’idrogeno può essere rappresentato dal metano,
nel suo possibile impiego nei motori a combustione interna in
miscela con l’idrogeno. Infatti, essendo entrambi i combustibili
gassosi, le tecnologie sviluppate sia nel settore auto che nelle
infrastrutture per la distribuzione del metano possono
costituire la piattaforma di partenza ideale per il graduale
ingresso dell’idrogeno nel settore dei trasporti. FPT sta, infatti,
sperimentando con successo l’utilizzo dell’idrogeno in miscela
al 30 per cento circa con il metano, combinazione che esalta
ulteriormente le già ottime proprietà ambientali del metano.
La miscela metano-idrogeno consente di:
■ utilizzare tecnologie motore esistenti;
■ garantire prestazioni motore e autonomia pressoché
inalterate rispetto al metano;
■ assicurare un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO 2
dell’11 per cento rispetto al metano;
■ realizzare una combustione più completa e pulita;
■ offrire un’interessante opportunità di utilizzo dell’idrogeno già
disponibile, ad esempio i sottoprodotti delle industrie chimiche,
favorendo così lo sviluppo della filiera di produzione e della
distribuzione.
In tal modo sarà possibile offrire una prospettiva di impiego
dell’idrogeno a più breve termine.
Fiat e FPT stanno investendo importanti risorse nello sviluppo
di tecnologie capaci di valorizzare al meglio il patrimonio
naturale disponibile. Un impegno che ha consentito a Fiat di
raggiungere la leadership sul mercato brasiliano grazie ad un
gamma completa di vetture dotate della tecnologia Flex, che
consente di utilizzare miscele variabili di benzina e bioetanolo.
In Brasile, infatti, la rete distributiva di bioetanolo è capillare,
favorita negli anni dalla situazione socio-politica e dalla
disponibilità della materia prima. La tecnologia Flex è un vero
e proprio breakthrough tecnologico. Magneti Marelli, Società
del Gruppo Fiat, ha realizzato il SFS ® (Software FlexFuel
Sensor), che consente di riconoscere la composizione del
combustibile presente nel serbatoio e di adattare
conseguentemente i parametri di funzionamento del motore: il
cliente può scegliere se utilizzare gasolina (benzina brasiliana
composta per il 20 per cento di bioetanolo), bioetanolo o
ambedue in qualunque proporzione. Un’ulteriore espressione
dell’elevato livello tecnologico raggiunto è la Fiat Siena
Tetrafuel prodotta in Brasile, che oltre ad essere equipaggiata
con il sistema flex-fuel può essere alimentata anche con il
metano. Il Tetrafuel, sviluppato e prodotto da FPT, è il primo
motore al mondo capace di funzionare con quattro combustibili
diversi: bioetanolo, gasolina, benzina pura e metano. Tutti
i motori FPT del mercato europeo sono già predisposti per
l’utilizzo di biocombustibili (bioetanolo e biodiesel) in miscela
fino al 5 per cento rispetto ai combustibili tradizionali (E5-B5).
Fiat ritiene che questa sia oggi la soluzione migliore per
l’Europa in quanto garantirebbe fin da subito una rapida
diffusione dei biocombustibili e dei loro benefici sull’intero
parco circolante, senza dover attendere lo sviluppo di un
sistema distributivo separato necessario per percentuali di
biocombustibili superiori (E85). Nello sviluppo dei nuovi
propulsori la ricerca FPT prosegue per garantire la
compatibilità con miscele ad oltre il 10 per cento (E10-B10).
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 65
Automobili amiche dell’ambiente
L’aumento costante della sicurezza, del comfort e della facilità
di guida sono gli obiettivi fondamentali della ricerca sul veicolo
in termini di architetture e sistemi. L’introduzione di nuovi
elementi, che potenzialmente comportano un incremento
di peso del veicolo e dunque aumenti nel consumo
di combustibile, richiede però una particolare attenzione nella
definizione dei materiali e dei processi produttivi innovativi,
in modo da ottenere comunque un alleggerimento complessivo
del veicolo. Inoltre, la ricerca è orientata ad individuare il
miglior compromesso tra alleggerimento e riduzione dei costi.
In questa direzione vanno gli studi relativi all’utilizzo di nuovi
acciai alto-resistenziali per le strutture del veicolo,
la realizzazione di componenti in materiale termoplastico
o metallo-plastica per le parti mobili (portellone) e i moduli
interni (plancia e sedili). Gli interventi riguardano, oltre alla
scelta dei materiali, lo sviluppo di architetture innovative che
consentono il miglior sfruttamento delle caratteristiche dei
materiali stessi, i processi di formatura ed assemblaggio
e l’ottimizzazione del progetto con tecniche di simulazione.
Le realizzazioni, a livello di sottosistemi, hanno dimostrato
la possibilità di ridurre i pesi in alcuni casi con costi contenuti.
In tema di architetture veicolo, oltre all’alleggerimento,
la parola chiave è flessibilità. Sono allo studio strutture
ottimizzate capaci di incorporare diversi tipi di motopropulsore
a basso impatto ambientale (motori a combustione interna
efficienti, motori a gas naturale, ibridi eccetera), mentre
a livello di interni si afferma il concetto di modularità
e standardizzazione dei sottosistemi. Per quanto riguarda
gli interni del veicolo, lo spazio a disposizione è un elemento
fondamentale di successo. In un recente progetto, il CRF
ha promosso lo sviluppo dei cosiddetti “sedili sottili” con
l’obiettivo di ridurne dimensioni e peso. Il sedile, oggetto
apparentemente semplice, in realtà integra una serie di
funzionalità molto complesse, tra le quali la sicurezza dei
sistemi di ritenuta e la gestione del comfort posturale del
guidatore. Il sottosedile (fondello) conformato segue la
configurazione tipica della seduta umana secondo mappe di
pressione ideali ed è deformabile in diverse direzioni. Tutte le
forme e tutti gli spessori del fondello hanno una funzione ben
precisa, corrispondente alla soluzione ottimale per coniugare
comfort e sicurezza. L’idea su cui si basa il sedile sottile
è rappresentata da un innovativo fondello in multi-materiale
in modo da ridurre la quantità di gommapiuma necessaria
per l’imbottitura. Decisamente importante è la possibilità
di riciclaggio dei materiali. Il sedile è progettato in modo da
essere molto più facile da assemblare e rivestire ma anche
da smontare e differenziare in fase di dismissione veicolo.
Un altro rilevante focus di ricerca è rappresentato dal
comfort multisensoriale, un tema caratterizzato da diverse
componenti:
■ comfort acustico: con materiali fonoisolanti e fonoassorbenti
si aumenta la qualità acustica all’interno dell’abitacolo, per
66 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
migliorare la comunicazione tra i passeggeri e ridurre il rumore
di fondo;
■ comfort visivo: è uno dei parametri fondamentali nella scelta
dell’architettura quando ci si riferisce alla visibilità verso
l’esterno ma è altrettanto importante in relazione agli interni.
Per questo motivo ci si concentra su determinati colori in
grado di aumentare il comfort percepito. In pratica, eliminando
il riflesso delle superfici plastiche sui vetri, in particolare della
plancia, si possono utilizzare elementi cromatici più tenui
e rilassanti per la guida;
■ comfort termico: si punta sulla ventilazione e sulla
traspirabilità dei materiali delle sedute dei sedili, per
aumentare la sensazione di comfort ottimizzando la
temperatura percepita.
In tema di comfort termico, il CRF è impegnato in diversi
progetti per lo sviluppo di sistemi di climatizzazione ad elevata
efficienza energetica basati su fluidi refrigeranti a basso
impatto ambientale. Tale linea di ricerca ottempera la normativa
comunitaria che impone, a partire dal 2011, la sostituzione
dell’attuale fluido refrigerante, noto come R134a e con un
effetto serra (GWP – Global Warming Potential) pari a 1.300
volte quello della CO2, con sostanze in grado di ridurre a 150
tale valore. Per soddisfare la domanda di fluidi refrigeranti più
ecologici e di riduzione dei consumi, è necessario uno sforzo
scientifico e tecnologico volto a sviluppare una nuova
generazione di sistemi di climatizzazione a costi compatibili
con tutte le categorie di veicoli (in particolare con le vetture di
segmento medio basso che rappresentano la maggioranza del
parco circolante). Il CRF, in coerenza con questo scenario, ha
avviato una serie di iniziative per sviluppare una nuova
generazione di sistemi in grado di garantire elevate prestazioni
a ridotti consumi energetici partecipando attivamente
all’evoluzione dello scenario tecnologico mondiale. In CRF
inoltre è stata sviluppata e brevettata una nuova generazione di
controlli per i sistemi di climatizzazione che permette di ridurre
il consumo di carburante di circa il 2,5 per cento in condizioni
climatiche medie europee. Tale innovazione è stata trasferita
agli autoveicoli per poi trovare applicazione anche agli altri
Settori del Gruppo. Il risultato è stato ottenuto grazie alla
stretta cooperazione con i Settori, con i principali
componentisti del sistema e anche al supporto di
organizzazioni internazionali come l’Agenzia per la Protezione
Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP). In parallelo, il CRF ha
guidato un team di ricerca internazionale, nel progetto B-COOL,
che ha portato allo sviluppo di sistemi di condizionamento
basati sulla CO2 come fluido refrigerante. La particolarità di
tale iniziativa consiste nello sviluppo di sistemi per vetture di
piccole dimensioni, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto
ambientale. Nel corso del 2007 sono stati sviluppati due veicoli
che hanno permesso di valutare il livello di sviluppo raggiunto
dalla tecnologia dei sistemi di refrigerazione a CO2 ed hanno
permesso di acquisire le competenze per lo sviluppo di una
nuova generazione di sistemi di climatizzazione. Infine, sempre
nel corso del 2007, il CRF ha organizzato una conferenza
internazionale sui sistemi di climatizzazione ecologici allo
scopo di guidare l’evoluzione tecnologica mondiale verso
lo scenario favorevole. Nell’ambito di questo evento sono stati
presentati alcuni prototipi sviluppati dal CRF, tra cui la Fiat
Panda SELOS, dotata di un sistema di climatizzazione a circuito
secondario, che da un lato permette di utilizzare in sicurezza
fluidi refrigeranti ecologici anche infiammabili e dall’altro
garantisce un buon livello di comfort termico anche su veicoli
ibridi o dotati di funzione Stop&Start.
La gestione efficiente dell’energia a bordo veicolo offre
notevoli opportunità per ridurre i consumi. Nel corso del 2007
il CRF ha lavorato su nuove soluzioni che permettono di ridurre
il consumo, su ciclo reale, di circa il 5 per cento.
Un’architettura innovativa ed algoritmi proprietari renderanno
possibile ridurre l’energia richiesta per il raffreddamento del
motore e dei sistemi ausiliari e, grazie al recupero di parte del
calore dei gas di scarico, compatibilmente con i costi, si potrà
accelerare il riscaldamento del motore e dell’abitacolo. Questo
si tradurrà in una riduzione delle emissioni e del consumo e un
aumento del comfort e della sicurezza di bordo. Tali tecnologie
sono state trasferite sugli autoveicoli e sono in corso di
sviluppo e messa a punto per gli altri Settori del Gruppo.
Nel 2007 il CRF si è inserito in due programmi di ricerca
internazionali, i progetti EE-VERT e HeatReCar, che uniscono
i principali costruttori e componentisti. Tali progetti hanno
l’obiettivo di sviluppare la nuova generazione di sistemi
e componenti per poter migliorare ulteriormente l’efficienza
del veicolo. La partecipazione del CRF a tali iniziative
permetterà di orientare l’evoluzione tecnologica verso
condizioni favorevoli alle esigenze del Gruppo Fiat.
Il miglioramento dell’aerodinamica e la riduzione del Cooling
Drag (energia aerodinamica utilizzata per la dissipazione del
calore) sono oggetto di un’importante attività di ricerca che
ha portato nel corso del 2007 a sviluppare un nuovo concetto
di vano motore per l’autoveicolo e soluzioni innovative per
l’aerodinamica esterna dei veicoli industriali leggeri e pesanti.
Fondamentale in questo senso è l’utilizzo di metodologie
innovative di calcolo. Sono inoltre attualmente in studio
soluzioni tecnologiche innovative per la gestione attiva
dell’aerodinamica del veicolo.
Infine, per quanto riguarda le procedure di misura e strumenti
di calcolo, il CRF ha partecipato attivamente all’evoluzione
dello scenario tecnico e scientifico mondiale sia proponendo
criteri sperimentali per la caratterizzazione energetica e la
misurazione del consumo di carburante dei sistemi di
climatizzazione a bordo veicolo, sia presentando uno
strumento di calcolo previsionale proprietario sull’utilizzo
e l’efficienza dell’energia (DriveEM). Tali iniziative sono il
risultato di azioni cooperative guidate dal CRF a cui hanno
partecipato sia le Società del Gruppo Fiat, sia team di ricerca
internazionali.
Veicoli cooperativi
Nel 2006 Fiat Group Automobiles ha presentato al Salone di
Ginevra la piattaforma telematica Blue&Me, sviluppata insieme
a Microsoft. Blue&Me è un sistema di comunicazione e
intrattenimento di bordo che offre una serie di funzioni e servizi
che spaziano dall’integrazione con il telefono cellulare alla
gestione di contenuti audio. Garantisce, inoltre, semplicità
d’uso e la massima sicurezza, grazie al sistema di comandi
vocali e alla completa integrazione con i tasti sul volante
e con le informazioni della strumentazione sul display.
La compatibilità con Bluetooth inoltre permette di accedere alle
funzioni del telefono senza togliere le mani dal volante, anche
se il cellulare è in una tasca o in borsa. Una funzionalità del
sistema, poi, consente di visualizzare e leggere ad alta voce gli
Sms in arrivo. A tutto vantaggio della sicurezza, dal momento
che si eliminano le distrazioni dovute all’uso del cellulare.
Il sistema Blue&Me è disponibile sulla gamma Fiat, Alfa Romeo
e Lancia.
Da giugno 2007 Fiat Group Automobiles ha commercializzato
un’ulteriore evoluzione della piattaforma telematica (Blue&Me
nav), che costituirà una dotazione di serie o un optional per
tutti i veicoli futuri della gamma, per offrire ai propri clienti
una serie di servizi di infomobilità attraverso la connessione
con un centro remoto. I veicoli equipaggiati con la piattaforma
Blue&Me costituiscono il primo esempio di veicolo cooperativo
di primo impianto.
Grazie a questo modulo telematico, il veicolo può diventare,
attraverso appositi applicativi, un sensore mobile per il rilievo
di dati sul traffico, sullo stato delle infrastrutture, piuttosto che
meteorologici o relativi all’inquinamento, da inviare ad un
centro remoto.
Sono in corso di studio applicazioni telematiche innovative per
la gestione della mobilità abilitate dalla piattaforma telematica
Blue&Me nelle sue versioni (Blue&Me fleet, Blue&Me nav,
Blue&Me Map) e considerando le future evoluzioni. Attraverso
la comunicazione con i veicoli, i gestori della mobilità potranno
acquisire dati di traffico più frequenti e precisi, mentre l’utente
automobilistico fruirà di informazioni su tempi di percorrenza,
stato del traffico, condizioni meteo più aggiornate ed affidabili
e di servizi di navigazione dinamica che gli consentiranno di
ridurre tempo di viaggio e consumo di combustibile.
Il supporto della piattaforma telematica ai sistemi di mobilità,
in prospettiva, consentirà la fluidificazione del traffico,
la riduzione dei tempi di circolazione, delle congestioni,
dei consumi nonché degli inquinanti atmosferici. L’applicazione
a flotte di veicoli (veicoli aziendali, logistica delle merci
eccetera) della piattaforma Blue&Me consentirà di moltiplicare
i benefici ambientali e di gestire con maggiore efficienza
i nuovi paradigmi di mobilità come il car sharing o il
trasporto a domanda e la logistica distributiva delle merci
(in particolare nelle aree urbane). Inoltre la presenza di una
piattaforma telematica a bordo veicolo consente di monitorare
il comportamento del veicolo e lo stile di guida del conducente,
nell’ampio rispetto dei principi di tutela della privacy.
Dal prossimo anno Fiat Group Automobiles commercializzerà
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 67
come optional un tool chiamato EcoDrive che consentirà
ad ogni automobilista di controllare il proprio stile di guida
e verificare come modificarlo per ridurre i consumi.
Il CRF sta lavorando sull’analisi e sullo sviluppo di servizi
abilitati dalla presenza a bordo veicolo della piattaforma
telematica Blue&Me. In particolare in collaborazione con Fiat
Group Automobiles sono in corso di sviluppo servizi telematici
di supporto alla manutenzione programmata, servizi di
telediagnosi e funzionalità di monitoraggio veicolo.
Relativamente ai veicoli commerciali, attraverso l’iniziativa
Productivity On the Road, Iveco ha posto le basi per la futura
commercializzazione di nuovi tipi di “in-vehicles services”,
legati al controllo ed alla gestione dei trasporti, che
rappresentano un contributo rilevante per affrontare in modo
efficace ed efficiente i problemi della mobilità.
A livello di iniziative industriali si segnala inoltre, la scelta
della Magneti Marelli di collaborare con Viatis Satellite Radio
e Navteq. Il progetto rappresenta il primo esperimento
riguardante la trasmissione di informazioni TMC (Traffic
Message Channel) attraverso la rete radio satellitare europea
di WorldSpace. Durante una recente dimostrazione l’Azienda
del Gruppo ha equipaggiato una vettura con il proprio sistema
infotelematico RT3, capace di ricevere e gestire in tempo reale
dati TMC trasmessi direttamente dal satellite.
Tra le iniziative di ricerca su sistemi telematici, sono di
particolare rilievo i progetti realizzati nell’ambito del
Programma Quadro di Ricerca dell’Unione Europea. Esempi
rilevanti sono i progetti SAFESPOT, PREVENT, CVIS, FIDEUS
e GOODROUTE.
Il progetto integrato SAFESPOT (Co-operative Systems for
Road Safety), iniziato nel gennaio 2006, studia e sviluppa, con
il coordinamento del CRF, un sistema per la prevenzione degli
incidenti ed il miglioramento della sicurezza stradale, grazie ad
un approccio cooperativo. Il sistema permetterà di estendere la
percezione del guidatore relativamente ai pericoli circostanti
fornendo costantemente all’utente la sintesi delle informazioni
raccolte dai veicoli vicini e dall’infrastruttura stradale.
68 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Il progetto ha concluso le fasi preliminari di definizione delle
piattaforme di comunicazione e avvierà nel 2008 lo sviluppo
delle funzioni applicative dimostrative.
Il progetto integrato PREVENT (Preventive and Active Safety
Applications), giunto al suo terzo anno di attività, ha per
oggetto l’innovazione dei sistemi di ausilio alla guida
autonomi, in grado di intervenire in aiuto del guidatore negli
istanti immediatamente precedenti ad una situazione di
pericolo. Una manifestazione dimostrativa dei risultati del
progetto si è svolta nel settembre 2007 a Versailles in Francia,
ed ha visto CRF presente con un numero significativo di
prototipi. Notevole il successo della manifestazione, che ha
dimostrato i potenziali benefici delle soluzioni, sviluppate già
secondo criteri vicini alle specifiche richieste da eventuali
future applicazioni sul mercato, soprattutto per quanto
riguarda l’affidabilità.
Il progetto integrato CVIS (Cooperative Vehicle Infrastructure
Systems) è incentrato sulla realizzazione di un canale di
comunicazione continuo fra il veicolo e le infrastrutture di terra
per la regolazione degli accessi dei veicoli alle aree sensibili
(scuole, ospedali, ZTL), l’erogazione di informazioni agli
automobilisti (speed warning, stato del traffico) ed il controllo
del traffico urbano per favorire la decongestione.
Il progetto INRETE, autofinanziato, vede coinvolti CSST e CRF
con la collaborazione di 5T per lo sviluppo di un sistema di
navigazione dinamica basato sull’utilizzo di floating car data
per la stima del traffico e sul calcolo della rotta migliore in
funzione delle condizioni di traffico in tempo reale.
Infine, nell’ambito dei Grandi Progetti Strategici finanziati dal
Ministero dell’Università e della Ricerca è stato avviato nel
2006 dal Gruppo FIAT il progetto “Integrazione telematica
veicolo-infrastruttura per la mobilità individuale e la logistica
distributiva in ambito urbano” (INTESA). L’attività, coordinata
da Iveco con la partecipazione di CSST, ELASIS, Fiat Group
Automobiles e CRF, ha come obiettivo lo sviluppo di soluzioni
telematiche innovative, basate sulla comunicazione veicoloveicolo e veicolo-infrastruttura, per una gestione innovativa del
traffico che concili le crescenti esigenze di mobilità delle
persone e distribuzione delle merci, con la necessità di limitare
i problemi di congestione e di inquinamento che incidono
fortemente sulla qualità della vita.
Per quanto riguarda lo sviluppo di sensori a supporto dei
sistemi telematici si segnala il sensore ottico multifunzione
(MFOS) sviluppato da CRF e Magneti Marelli. Il dispositivo
integra su una singola matrice di visione più funzioni
automotive relative al rilievo della scena (incrocio veicolo,
rilievo tunnel/ponti, curvatura della strada, riconoscimento
corsie) e al monitoraggio ambientale (illuminamento, nebbia,
pioggia, appannamento). I principali vantaggi consistono in
un’elevata integrazione delle funzioni, nella gestione con
un’unica elettronica di elaborazione, nella riduzione del numero
di sensori e componenti, nella semplificazione del cablaggio su
veicolo e quindi in una generale riduzione dei costi.
Applicazioni nei principali Settori del Gruppo
Fiat Group Automobiles
Nel 2007 l’impegno di Fiat Group Automobiles per l’ambiente
si è sviluppato principalmente lungo due direttrici: migliorare
le caratteristiche di eco-compatibilità dei modelli e dei
propulsori convenzionali, puntare sullo sviluppo di sistemi di
alimentazione alternativi e tecnologie innovative.
Per quanto riguarda i nuovi modelli, Fiat 500 si pone ai vertici
della categoria anche sotto il profilo ambientale. È la prima
volta che un’automobile si presenta con tutta la gamma di
motorizzazioni pronta a rispettare i limiti di emissioni Euro 5,
in anticipo di oltre due anni rispetto alla scadenza legislativa
prevista per settembre 2009. Il 1.3 Multijet offre quindi di serie
il filtro per il particolato (DPF). Fiat infatti è impegnata ad
introdurre in anticipo i propulsori Euro 5 sulla maggior parte
della gamma. Inoltre, Fiat 500 si segnala nella sua classe anche
per i consumi contenuti e le basse emissioni di CO 2. In
particolare Fiat 500 1.2 a benzina presenta un consumo di 5,1
litri/100 km nel ciclo combinato e un livello di emissioni CO 2
di 119 g/km, mentre il 1.3 Multijet presenta un consumo di 4,2
litri/100 km ed emissioni di CO 2 di soli 110 g/km.
Sempre nel 2007 è stata presentata la nuova famiglia di motori
a benzina T-jet. I nuovi propulsori 1.4 T-jet da 120 e 150 CV
adottati da Bravo e 1.4 T-jet da 120 CV adottato da Grande
Punto applicano la filosofia del downsizing, cioè l’adozione
di un turbocompressore di nuova generazione, abbinato
ad un motore di cilindrata ridotta, che consente di esprimere
prestazioni confrontabili o migliori rispetto a propulsori di
cilindrata superiore, ma con consumi ed emissioni di CO 2
inferiori di circa il 7-8 per cento rispetto ad un motore 1.6
aspirato. Inoltre, la presenza del turbo aumenta sensibilmente
la coppia massima rendendola disponibile a un regime di giri
molto basso, con il risultato di offrire grande elasticità e
prontezza di risposta.
Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni medie di CO2
della gamma Fiat, l’ottimo livello raggiunto testimonia anche
in questo campo l’impegno di Fiat Group Automobiles per
l’ambiente. Nel 2007, infatti, il 23 per cento delle vetture Fiat
vendute nell’Unione Europea presentava emissioni di CO2
inferiori a 120 g/km ed il 67 per cento inferiori o uguali a 140
g/km. A prescindere da quelle che saranno le decisioni in sede
europea, Fiat è impegnata a raggiungere, entro il 2012, il più
basso livello medio ponderato di emissioni di CO2 per le sue
automobili.
Riguardo ai sistemi di alimentazione alternativi e tecnologie
innovative, è proseguito lo sviluppo e l’aggiornamento della
gamma di veicoli a doppia alimentazione metano-benzina,
proposti nella linea ecologica Natural Power. In particolare
il 2007 ha visto il successo di Panda Panda, la nuova vettura
a minimo impatto ambientale equipaggiata con il motore FIRE
1.2 con doppia alimentazione metano/benzina. I due serbatoi
per il metano, della capacità totale di 72 litri, sono integrati nel
pianale del veicolo. Panda Panda mantiene così la medesima
abitabilità della versione di origine, sia per quanto riguarda
lo spazio dedicato ai passeggeri, sia per quello destinato
ai bagagli. La vettura presenta un’autonomia nel solo
funzionamento a metano di circa 270 km nel ciclo combinato,
mentre la capacità del serbatoio benzina di 30 litri assicura
la mobilità anche nelle zone dove non è ancora capillare la
diffusione dei distributori di metano. In Italia, nel 2007, sono
state immatricolate circa 30.000 Panda Panda, un contributo
significativo per la mobilità urbana sostenibile. Da 10 anni
leader nella tecnologia delle vetture a metano, Fiat è il
costruttore che offre nella sua linea ecologica Natural Power
la più ampia gamma di veicoli con doppia alimentazione,
metano-benzina, capace di rispondere alle esigenze di mobilità
di una vasta categoria di utenti, compreso il settore
professionale: dal Doblò (anche Cargo) alla Punto (anche Van),
dalla Multipla alla Panda (anche Van).
A settembre 2007 è stata presentata la Panda Aria, concept car
che unisce un’architettura innovativa del powertrain, costituita
da un nuovo motore 900 cc Turbo dotato di sistema Multiair®
e doppia alimentazione benzina/miscela metano-idrogeno,
cambio MTA (Manual Transmission Automated) e dispositivo
Stop&Start, con l’impiego di materiali ecocompatibili (riciclati,
riciclabili o di origine naturale) sia per esterni sia per interni.
L’innovativa tecnologia di attuazione elettro-idraulica delle
valvole, Multiair®, consente di controllare l’aria nei motori
ad accensione comandata senza dover utilizzare la tradizionale
farfalla e, quindi, con un elevato grado di flessibilità rispetto ai
sistemi di distribuzione meccanici, con un beneficio concreto:
10 per cento in più di potenza, 10 per cento in più di coppia
ai bassi regimi e 10 per cento in meno di consumi ed emissioni
di CO2. Nella Panda Aria il nuovo motore 900 turbo viene
abbinato all’impiego della doppia alimentazione benzina e
miscela metano (70 per cento) idrogeno (30 per cento). Questa
soluzione apporta un ulteriore contributo alla riduzione delle
emissioni di CO2. Il sistema Stop&Start è il dispositivo che
gestisce lo spegnimento temporaneo del motore e il suo
successivo riavvio, in corrispondenza delle fasi di
funzionamento al minimo con veicolo fermo. Una soluzione
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 69
che, in situazioni di traffico congestionato e di ripetute soste
ai semafori, permette un sensibile risparmio di combustibile
(circa il 10 per cento).
In seguito, non appena viene rilasciato il pedale del freno
o innestata la marcia, il sistema provvede a riavviare
tempestivamente il motore assicurando all’utente
un’immediata risposta ai comandi. Il sistema Stop&Start viene
abbinato al cambio MTA che permette una gestione ottimale
dei cambi marcia ed è caratterizzato da un’elevata efficienza
meccanica. In dettaglio, la trasmissione automatizzata pone
le basi per una gestione intelligente dello stato acceso/spento
del motore. Infatti, attraverso il controllo della frizione,
il sistema consente di disaccoppiare il motore termico dalla
trasmissione ogni qualvolta non sia richiesta trazione e il
motore possa essere spento. Contribuiscono alla riduzione
delle emissioni di CO2 anche la minimizzazione degli
assorbimenti energetici degli ausiliari veicolo e motore
(per esempio il gruppo di climatizzazione a basso consumo
energetico), la riduzione di peso del veicolo e l’adozione
di pneumatici ultraverdi che garantiscono una ridotta
resistenza al rotolamento. Panda Aria è anche dotata
di un sistema telematico, basato sull’impiego dell’architettura
Blue&Me, predisposto all’implementazione di nuovi servizi
di infomobilità.
Nel campo del recupero dei veicoli fuori uso, le vetture della
gamma Fiat sono già recuperabili al 95 per cento in peso,
anticipando così i vincoli omologativi di ricuperabilità imposti
dalla direttiva 2005/64/CE, che diventeranno obbligatori da
dicembre 2008 per le nuove omologazioni e da luglio 2010 per
le nuove immatricolazioni. Su tutta la gamma è stato
aumentato l’uso di materiali riciclati, ridotto l’uso del Poli Vinil
Cloruro (PVC) e dei polimeri termoindurenti e promosse
soluzioni tecnologiche mono-materiale che tendono a ridurre
le famiglie polimeriche presenti.
Al Salone di Francoforte è stata presentata una sofisticata
applicazione nata dalla collaborazione tra Fiat Group
Automobiles e Microsoft, denominata EcoDrive. Mentre si è
alla guida, EcoDrive raccoglie tutte le informazioni necessarie
relative all’efficienza del veicolo e, attraverso la porta USB del
sistema Blue&Me, le trasmette all’interno di una normale
70 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
chiavetta USB. Il guidatore le inserisce in un PC. Il sistema
EcoDrive presenta al guidatore le performance ambientali
dettagliate dell’automobile, inclusa l’emissione del livello CO 2
per ogni viaggio. Analizza lo stile di guida e provvede a dare
consigli su come modificare il proprio modo di guidare per
ottenere un livello minore di CO2 e ridurre i costi relativi
al carburante. Basato sulla piattaforma Blue&Me, sviluppata
congiuntamente da Fiat e Microsoft che ha già ottenuto diversi
riconoscimenti, EcoDrive consentirà ai guidatori di capire
meglio come il proprio stile di guida influenzi l’emissione di
sostanze inquinanti e quindi adattare il proprio comportamento
al fine di minimizzare l’impatto ambientale.
Ferrari
In occasione del North American International Auto Show di
Detroit 2008 Ferrari ha presentato un dimostratore tecnologico
che utilizza biocarburante, realizzato sulla base della F430
Spider. La realizzazione di un propulsore alimentato a
biocarburante E85 si inserisce nell’ambito dei programmi
di ricerca e sviluppo annunciati durante il convegno
sull’innovazione tecnologica, tenutosi a Maranello nel mese
di giugno, nell’ambito delle celebrazioni per i sessanta anni
dell’azienda. In tale occasione Ferrari ha presentato progetti
finalizzati al miglioramento dell’efficienza sul sistema veicolo
nel suo complesso, per continuare a ridurre i consumi e le
emissioni inquinanti, e raggiungere l’obiettivo di abbatterli del
40 per cento entro il 2012. La F430 Spider Biofuel utilizza una
miscela di etanolo all’85 per cento, sfruttando l’esperienza
accumulata nell’uso dei biocarburanti anche grazie alle
applicazioni che questi hanno nelle competizioni. In Formula 1
il regolamento tecnico impone benzina con un contenuto di
componenti derivati da biomasse pari al 5,75 per cento, mentre
il Campionato Fia GT e l’American Le Mans Series (ALMS),
ambedue dominati dalla F430 GT2 nel 2007, fanno ricorso a
carburanti al 10 per cento di etanolo. Inoltre anche nel
prossimo Campionato A1GP, del quale Ferrari sarà fornitore dei
motopropulsori V8, verranno utilizzati biocarburanti E10.
Le competizioni si sono quindi dimostrate ancora una volta
un eccellente laboratorio per sperimentare soluzioni che se
ritenute valide verranno applicate alla produzione.
A dimostrazione dell’efficacia del continuo trasferimento di
tecnologia dalla pista alla strada, già oggi tutte le vetture del
Cavallino Rampante possono utilizzare fino al 10 per cento di
etanolo senza necessità di alcuna modifica. Con questo vero
e proprio “dimostratore tecnologico” Ferrari dà prova della
capacità di proporre soluzioni tecniche in grado di soddisfare
eventuali richieste provenienti dal mercato senza per questo
perdere le caratteristiche distintive di sportività, prestazioni
e piacevolezza di guida che rendono uniche ed inimitabili tutte
le vetture prodotte a Maranello. Per utilizzare l’E85, sono state
effettuate modifiche all’impianto di alimentazione e soprattutto
alla centralina di controllo motore. Quest’ultima,
opportunamente sviluppata, renderebbe il motore compatibile
per l’impiego di due carburanti (Flex Fuel), comunque a pari
rapporto di compressione. Tutte le altre caratteristiche tecniche
sono rimaste inalterate rispetto ad un motopropulsore di
normale produzione. Utilizzando questo tipo di biocarburante
e grazie alle modifiche apportate, Ferrari ha ottenuto un
apprezzabile incremento per quanto riguarda potenza massima
(che aumenta di 10 CV a parità di giri), coppia (che sale del 4
per cento), lasciando invariato il peso complessivo. I vantaggi
per l’ambiente si traducono in una riduzione delle emissioni
di CO2 pari al 5 per cento.
Iveco
Iveco considera prioritaria la redditività del veicolo, che si
misura in durata, affidabilità ed efficienza. Iveco è consapevole
che tali obiettivi si conseguono adottando, nella progettazione
del prodotto, criteri fondamentali di salvaguardia ambientale
come il livello dei consumi di combustibile, le emissioni allo
scarico, la rumorosità, il riciclaggio e il risparmio di materiali
e risorse energetiche nelle attività produttive. Così Iveco offre
al cliente soluzioni evolute e affidabili, spesso in anticipo
rispetto ai requisiti normativi di rispetto dell’ambiente.
I veicoli di gamma pesante Stralis e Trakker Euro5 sono stati
presentati con largo anticipo rispetto alle scadenze legislative
del 2009 e si sono ulteriormente evoluti per sfruttare al meglio
la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) un sistema di
post trattamento dei gas di scarico con importanti ricadute sui
consumi. La Riduzione Catalitica Selettiva prevede l’utilizzo di
motori ad alta efficienza, di un catalizzatore al posto
dell’abituale silenziatore e di un serbatoio specifico per
il liquido riducente (AdBlue), che viene iniettato a monte
del catalizzatore attraverso un sistema di dosaggio gestito
elettronicamente.
Per il trasporto delle merci, delle persone, per il pubblico e per
il privato, Iveco offre una gamma completa e moderna di
veicoli a gas naturale CNG (Compressed Natural Gas).
Il metano ha il vantaggio di produrre più energia degli altri
idrocarburi, grazie al contenuto relativamente alto di idrogeno,
e poca CO2 grazie al contenuto relativamente basso di
carbonio. In condizioni di pressione atmosferica il gas naturale
occupa circa 1.000 volte più spazio della quantità corrispettiva
di gasolio. Per immagazzinarlo a bordo veicolo occorre quindi
ridurne il volume, con due procedimenti base.
La compressione in bombole a 200 bar a temperatura ambiente
(CNG Compressed Natural Gas, gas naturale compresso) e la
liquefazione a -162°C (LNG - Liquifi ed Natural Gas, o GNL Gas Naturale Liquefatto). Nel primo caso il volume che assume
lo porta ad occupare “solo” 5 volte lo spazio di benzina o
gasolio, nel secondo si riesce a ridurre il suo volume fino al
doppio dell’equivalente in gasolio. Tuttavia il CNG può essere
conservato nelle bombole a tempo indeterminato, mentre il
GNL va consumato rapidamente perché nell’uso è impossibile
mantenerlo a temperature così basse, per cui si riscalda,
riprende il suo volume ed evapora. È per questo motivo che,
ad oggi, la stragrande maggioranza dei veicoli a gas naturale
utilizza il procedimento di compressione. Fin dal 1995 Iveco
rivolge attenzione alla propulsione a gas e oggi è leader
europeo nella ricerca e produzione di veicoli e motori a gas
naturale, con migliaia di unità nel parco circolante di privati e
pubbliche amministrazioni. Tutti i veicoli Iveco utilizzano motori
a gas naturale dedicati che funzionano a combustione
stechiometrica. Ciò consente loro di fornire prestazioni elevate
e costanti, abbattendo le emissioni inquinanti ben al di sotto
dei limiti previsti per i veicoli a minimo impatto ambientale.
Tra i veicoli CNG, Iveco offre il Daily, in versioni furgone, telaio
cabinato e minibus e lo Stralis. Iveco è comunque impegnata a
rendere disponibile una versione a gas naturale di ogni linea di
prodotto adatta a missioni urbane (l’Eurocargo CNG sarà
disponibile a partire dal 2009). Gli autobus Irisbus a CNG,
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 71
mossi da motori Cursor, sono stati adottati da più di 70 città
europee. Tra questi il Citelis e l’Europolis. Oltre che all’impatto
ambientale, la ricerca Irisbus Iveco si rivolge a tutti gli aspetti
del trasporto pubblico, dall’ergonomia e sicurezza per
passeggeri e autisti, a soluzioni stilistiche in armonia con
il contesto urbano ed extraurbano. Le modalità stesse del
trasporto e i suoi flussi vengono studiati in collaborazione con
gli enti pubblici, per predisporre risposte innovative alle
esigenze future.
Iveco vanta, inoltre, una grande esperienza nella produzione
di sistemi di trasporto sia elettrici che ibridi, per veicoli merci
e per autobus urbani. Sta applicando la tecnologia ibrida
parallela sul Daily in risposta alle esigenze di alcuni grandi
clienti, mentre è allo studio una soluzione ibrida specifica per
il veicolo di gamma media Eurocargo. La sfida è progettare
soluzioni ibride in grado di coprire ogni possibile esigenza del
cliente con versatilità comparabile a quella dei veicoli
tradizionali. Nel mese di gennaio la società ALTRA (Alternative
Transport) che da oltre quindici anni sviluppa trazioni
alternative (ibridi, elettrici a batteria, diesel-elettrici, celle a
combustibile alimentate a idrogeno) è diventata una Società
interamente Iveco.
CNH-Case New Holland
I marchi CNH sono fortemente impegnati nell’assolvere le
proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente. A seguito
dell’approvazione a livello europeo dell’impiego illimitato del
biodiesel B20, New Holland Agricultural ha rafforzato il proprio
ruolo di “Clean Energy Leader” approvando l’utilizzo di
biodiesel puro B100 per tutte le sue macchine con motori New
Holland, compresi i motori a iniezione elettronica con
tecnologia Common Rail. Si tratta di 98 modelli (trattori,
movimentatori telescopici e macchine da raccolta) predisposti
per l’utilizzo di B100, vale a dire quasi l’80 per cento dell’intera
gamma di prodotti New Holland. Per poter alimentare
le macchine New Holland con biodiesel al 100 per cento
è sufficiente installare un kit di filtri e seguire un programma
di manutenzione specifico.
Il biodiesel è il nome con cui si definisce un carburante
alternativo non inquinante, attualmente ottenuto da piante
72 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
oleose come la colza, la soia e il girasole. La ricerca più
avanzata si sta concentrando sullo sviluppo di biocarburanti
di seconda generazione ottenuti da vegetali non destinati
all’alimentazione umana.
Il biodiesel produce emissioni meno nocive rispetto al diesel
tradizionale e riduce le emissioni di particolato. Può essere
utilizzato sia in forma pura (B100), sia in miscele con aggiunta
di diesel tradizionale.
Le miscele più comuni nella maggior parte dei Paesi sono:
2 per cento (B2), 5 per cento (B5) e 20-30 per cento (B20 e B30).
Il biodiesel deve uniformarsi a specifiche norme di qualità
come EN 14214 per assicurare un rendimento e una durata
ottimali del motore. New Holland Agricultural Equipment
è stata scelta come fornitore preferito dall’Eden Project
nel Regno Unito.
Anche su i motori di tutte le macchine agricole Case IH
Agricultural commercializzate in tutti i Paesi del mondo è stato
approvato l’utilizzo di miscele idonee contenenti il 5 per cento
di biodiesel (B5). Compatibilmente con requisiti specifici di
manutenzione e gestione del carburante, su oltre
il 90 per cento dei modelli attualmente venduti in Europa
e in Nord America, compresi anche i potenti trattori Magnum,
è stato approvato l’utilizzo di biodiesel in miscela al 20 per
cento (B20). Inoltre, su circa metà dei modelli venduti in tutto
il mondo, compresa la mietitrebbia Axial-Flow® 8010 al top
della gamma, è stato approvato l’utilizzo (regolamentato da
protocolli idonei) di biodiesel al 100 per cento (B100).
Con riferimento alle macchine per le costruzioni, nel 2007
i marchi Case Construction e New Holland Construction hanno
approvato l’uso del biodiesel B5 in tutti i prodotti con motori
FPT Powertrain Technologies.
Kobelco Construction Machinery, partner di New Holland
Construction nell’alleanza a livello globale, sta sviluppando
una nuova tecnologia ibrida volta a ridurre le emissioni ed il
consumo del carburante degli escavatori idraulici. Lo sviluppo
delle macchine per le costruzioni rispettose dell’ambiente
è stato accelerato per essere in linea con il protocollo di Kyoto
ed il suo intento di prevenire il riscaldamento globale.
L’obiettivo è quello di ridurre il consumo del carburante del 40
per cento rispetto all’attuale motore diesel.
Magneti Marelli
Negli ultimi anni l’impegno di Magneti Marelli nell’ambito delle
tecnologie eco-compatibili è considerevolmente aumentato,
con l’introduzione sui mercati di soluzioni che mirano a
coniugare le migliori tecnologie possibili con il minimo impatto
ambientale. Gli sforzi si sono concentrati sulla riduzione di
emissioni inquinanti e di anidride carbonica (CO2), attraverso
la diminuzione dei consumi, lo sviluppo di tecnologie basate
su combustibili alternativi, il trattamento dei gas di scarico,
ma anche cominciando ad affrontare il tema della gestione
intelligente del traffico. Nel seguito sono riportate le principali
applicazioni di Magneti Marelli.
Magneti Marelli ha sviluppato l’innovativo software SFS®
(Software Flexfuel Sensor) che consente al guidatore di
scegliere il carburante con il quale rifornire il veicolo, essendo
possibile utilizzare indifferentemente benzina, alcool o una
miscela fra i due in qualsiasi proporzione. L’introduzione di
questa tecnologia ha posto Magneti Marelli in una posizione di
leadership nell’ambito delle tecnologie di iniezione elettronica
nel mercato brasiliano e ha creato una nuova categoria di
automobili “flex”. Un potente software di calcolo è posizionato
nel modulo di iniezione elettronica (centralina elettronica di
controllo motore) e identifica e dosa la combinazione di alcool
e benzina nel serbatoio, utilizzando le informazioni ricevute dai
sensori installati nel sistema di iniezione. Il programma
determina il rapporto della miscela di combustibile da iniettare
nel motore e anche il timing di accensione. Il sistema Flexfuel
è integrato dal sistema di avvio a freddo con etanolo, il quale
consente di avviare il motore con qualsiasi condizione
climatica. La soluzione ha il vantaggio di eliminare un
serbatoio ausiliario di benzina utilizzato solo per l’accensione,
sostituendolo con un meccanismo che pre-riscalda il
carburante. Evoluzione di questa tecnologia è il sistema
TetraFuel® che consente di gestire quattro diversi tipi di
carburante tramite una sola centralina di controllo motore.
Il veicolo può essere rifornito a scelta con benzina, gasolina,
alcool puro o gas naturale. TetraFuel® non è una tecnologia
di “adattamento”, bensì un sistema di primo impianto
low-pressure completamente integrato che assicura costi
più bassi e inferiori emissioni di CO 2. Il sistema sceglie
automaticamente l’opzione migliore riguardo il carburante
da utilizzare a seconda della situazione di guida, raggiungendo
il compromesso ottimale tra performance e bassi consumi,
evitando la necessità di commutazioni ed eventuali perdite di
potenza durante la marcia. La tecnologia riduce drasticamente
i costi di conversione/retrofit a un sistema a gas naturale.
Con la tecnologia TetraFuel® la capacità di gestire il gas come
combustibile è assicurata da un equipaggiamento di primo
impianto, pertanto tutta la serie di apparecchiature elettriche
ed elettroniche necessarie per la conversione dell’impianto
possono essere eliminate.
Sul fronte della riduzione di inquinanti e anidride carbonica
(CO2) dei motori a benzina, Magneti Marelli produce un
sistema GDI (Gasoline Direct Injection) completo composto
da centralina di controllo motore (ECU), iniettori e pompa del
combustibile. In un’iniezione diretta omogenea, una quantità
attentamente controllata di carburante viene iniettata
direttamente nella camera di combustione. Un processo
efficiente di combustione nel quale il carburante brucia
interamente è consentito dal fatto che la miscela infiammabile
di carburante può essere concentrata direttamente sotto la
candela. L’uso di iniezioni multiple per ciclo aumenta la
possibilità di controllare il processo di combustione e quindi
rende possibili diverse modalità di combustione, con vantaggi
per il comfort, le performance e il risparmio di carburante.
I migliori progressi derivanti dalla tecnologia GDI si hanno
quando questa viene abbinata all’utilizzo del turbocompressore
e a una riduzione delle dimensioni del motore. Aumentando la
pressione differenziale tra l’atmosfera e i compressori,
i turbocompressori aumentano il flusso d’aria disponibile
e dunque la potenza specifica del motore. Questo consente
di ridurre le dimensioni del motore pur mantenendo le
performance inalterate.
Anche la trasmissione può contribuire in maniera concreta alla
riduzione dei consumi del carburante. In modo particolare le
trasmissioni manuali automatizzate (AMT - Automated Manual
Transmissions) sono in grado di far risparmiare circa il 9 per
cento del carburante rispetto al cambio manuale e il 15 per
cento rispetto al cambio automatico, con relativa riduzione di
emissioni inquinanti. L’AMT di Magneti Marelli, in particolare,
è un cambio tradizionale nel quale la leva manuale è stata
sostituita da un kit di attuazione (plug-in) controllato
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 73
elettronicamente da una centralina di controllo di trasmissione
(TCU). Il sistema consente un cambio automatico di marcia
e l’innesto automatico della frizione. Il guidatore ha
a disposizione una modalità di guida automatica, con la
soppressione del pedale della frizione. Con l’adozione del
cambio manuale automatizzato il timing della cambiata è
ottimizzato elettronicamente, con una conseguente riduzione
reale delle emissioni.
Sul fronte dei veicoli ibridi, che rappresentano un importante
avvicinamento alle auto elettriche, Magneti Marelli sta
sviluppando un sistema di controllo per la ibridizzazione dei
propulsori mild-hybrid e full-hybrid che differiscono tra loro a
seconda del numero e della potenza di motori elettrici utilizzati
e dell’abilità di svolgere diverse funzionalità. Sta, inoltre,
iniziando la produzione di una soluzione micro-ibrida con la
funzione Stop&Start e ha in sviluppo un sistema integrato
Stop&Start/AMT.
Magneti Marelli sviluppa e produce sistemi di scarico per
autovetture e veicoli a motore in generale. La funzione di un
sistema di scarico è duplice: da una parte l’abbattimento degli
inquinanti contenuti nei gas esausti (mediante i convertitori
catalitici) e, dall’altra, la riduzione del rumore (mediante il
sistema silenziante). L’abbattimento degli inquinanti viene
raggiunto progettando convertitori catalitici in grado di
rispettare le sempre più severe e restrittive legislazioni vigenti
e inserendoli poi con opportuni accorgimenti nella linea di
scarico. In Europa, le emissioni sono attualmente regolate dalle
specifiche Euro 4, introdotte nel 2005-2006, mentre dal 2009
saranno attive le più severe specifiche Euro 5.
Per perseguire un sistema di mobilità efficiente e sostenibile,
è importante l’elaborazione di un approccio integrato della
mobilità. Magneti Marelli ha sviluppato una gamma telematica
modulare e completa. A partire dal 2004 ha sviluppato alcune
“Telematic Box”, sistemi altamente integrati e a basso costo per
applicazioni di sicurezza, entertainment e navigazione
satellitare. La Connectivity&Telematic Box OE è una
piattaforma aperta basata su sistema operativo Microsoft Auto
che garantisce la connettività con dispositivi consumer (viva
voce con interfaccia Bluetooth®, sistema di riconoscimento
vocale/text to speech, porta USB, MP3 player ed SMS
interpreter). È disponibile anche una funzione di navigazione
satellitare. Le mappe cartografiche sono memorizzate su una
USB pen drive. Questo garantisce che il calcolo del percorso
e l’accesso ai dati siano estremamente rapidi. La versione più
ricca offre anche la possibilità di usufruire di servizi grazie
all’impiego di un modulo telefonico integrato. Basandosi su
algoritmi di calcolo tridimensionale, Magneti Marelli propone
una evoluzione del navigatore in grado di operare in presenza
di dati variabili nel tempo e non più solo su dati statici di limite
di velocità piuttosto che di tipologia di strada. Il veicolo diventa
così eco-telematico, essendo in grado di utilizzare le
informazioni di infomobilità per effettuare scelte in linea con il
risparmio di tempo, con l’ottimizzazione della distribuzione del
traffico e con una riduzione dell’impatto della circolazione del
traffico sull’ambiente. Il concetto di green navigation rientra
così in un più ampio discorso di navigazione dinamica.
L’E-Call Box nasce dall’esperienza maturata da Magneti Marelli
nell’ambito della telematica impiegata per la sicurezza ed è
stata progettata nel pieno rispetto dei requisiti automotive
(crash proof, hi power link). In caso di crash o ribaltamento del
veicolo, che viene rilevato grazie all’integrazione con la rete di
bordo (CAN), il dispositivo è in grado di effettuare la chiamata
di emergenza automatica. La road map di Magneti Marelli
prevede l’integrazione di tecnologie consumer (WiFi, WiMax,
nuova generazione bluetooth eccetera), la revisione
dell’architettura della piattaforma che sarà basata su due unità
finalizzate rispettivamente alla connettività (in coerenza con la
normativa emergente) ed all’interoperabilità semplice e sicura
con l’elettronica di largo consumo, la possibilità di pilotare
video ad alta definizione (grafica 3D), la connettività ad internet
(WEB 2.0), l’evoluzione dell’interfaccia uomo macchina
(enhanced/natural voice recognition, haptic feedback eccetera).
Ciò consentirà, già nel breve termine, di realizzare una
piattaforma telematica capace, tramite l’interconnessione
veicolo-veicolo e veicolo-infrastruttura, di garantire
un’assistenza continua durante i viaggi, di rendere disponibili
nuovi servizi di infomobilità (quali la gestione flotte,
la razionalizzazione del traffico, green navigation) al fine
di diminuire l’impatto della circolazione e del traffico
sull’ambiente, e di aumentare la sicurezza a bordo veicolo
(safe spot, local base map, anticollisione).
EN27 (core) Percentuale dei prodotti venduti e relativo
materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria.
Vedere commenti agli indicatori EN2 e EN29.
Conformità
EN28 (core) Valore monetario delle multe significative
e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto
dei regolamenti e leggi in materia ambientale.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il Mondo non ha subito
condanne in via definitiva per violazioni in campo ambientale.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto
nella sezione Parametri del Report.
74 Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale
Trasporti
EN29 (add) Impatti ambientali significativi del trasporto
di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività
dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale.
La riduzione dell’impatto ambientale in logistica è un preciso
impegno del Gruppo Fiat, che si colloca nell’ambito del pilastro
“ambiente”, parte integrante del sistema World Class
Manufacturing e sostenuto da specifiche attività dell’Ente
Supply Chain Management. Il principio che ispira tale impegno
è il coinvolgimento di tutti gli attori che intervengono
all’interno e all’esterno dei processi del Gruppo. Tra le
numerose iniziative avviate nel 2007 e in corso nel 2008
si riportano brevemente nel seguito le più significative.
Il progetto contenitori coinvolge diversi Settori del Gruppo
(Fiat Group Automobiles, CNH-Case New Holland, FPT
Powertrain Technologies e Iveco) con la finalità di rendere
disponibile e gestire un pool di contenitori riutilizzabili e di
dimensioni standard per il trasporto dei materiali e relative
piattaforme di interscambio. In questo modo si riesce a
minimizzare sia il numero dei trasporti di materiali diretti verso
gli stabilimenti produttivi grazie all’utilizzo di mezzi “gran
volume” e a una migliore saturazione dei camion, sia il numero
dei trasporti di contenitori vuoti (viaggi di ritorno) in funzione
dell’abbattibilità dei contenitori stessi e della possibilità di
triangolazione sulle piattaforme di interscambio. A questo
si aggiunge inoltre un beneficio in termini di riduzione dei
contenitori a perdere non riutilizzabili (rifiuti).
Il progetto Cambio Resa (Fiat Group Automobiles e Iveco),
con estensione del perimetro dall’Italia all’Europa, prevede
il passaggio della responsabilità del trasporto dei materiali
destinati alla produzione, dal fornitore agli stabilimenti del
Gruppo (Fiat Group Automobiles e stabilimento Iveco di
Valladolid in Spagna), con conseguente ottimizzazione dei
viaggi grazie a una maggiore sinergia del trasporto.
Su alcune tratte si è ottenuta, in questo modo, una riduzione
di circa il 50 per cento dei mezzi entranti negli stabilimenti.
Sono in fase di sviluppo anche progetti per l’ottimizzazione
della localizzazione della supply base per ridurre le distanze
medie dei fornitori di materiali terzi dagli stabilimenti
utilizzatori e diminuire così le distanze percorse dai mezzi di
trasporto. Questa attività svolta dall’Ente Supply Chain Design,
in collaborazione con Fiat Group Purchasing, supporta anche
l’Ente Manufacturing nella razionalizzazione della localizzazione
dei siti produttivi per minimizzare i flussi sulle tratte di
interscambio di materiali tra stabilimenti del Gruppo Fiat.
Per ridurre l’impatto ambientale nel trasporto dei materiali
e dei prodotti finiti, da giugno 2008 sarà inoltre interdetto
l’accesso agli stabilimenti Fiat Group Automobiles dei mezzi
Euro 0 e Euro 1 con estensione anche ai mezzi Euro 2 da
gennaio 2009. In questo scenario si inserisce anche la
creazione di i-FAST, Società del Gruppo Fiat per il trasporto
delle vetture, che utilizza una flotta propria di mezzi Euro 3-5
a limitato impatto ambientale. Ulteriori benefici sono ottenuti
sfruttando modalità alternative al trasporto su gomma, come
quelle via mare o su rotaia, sia per il trasporto dei
beni/materiali che dei prodotti finiti.
Continua, inoltre, lo studio per ottenere sempre il massimo
bilanciamento dei viaggi di trasporto dei prodotti finiti per
evitare viaggi a vuoto delle bisarche.
In ambito trasporto vetture si sottolinea anche il passaggio
graduale dalla protezione cerosa (che determina emissioni in
atmosfera di Composti Organici Volatili in fase di applicazione
e necessita di lavaggi con prodotti che generano impatto
ambientale in fase di consegna) a quella con film plastico.
Sul fronte degli spostamenti del personale esiste un diffuso
e consolidato sistema di trasporto degli operai organizzato
da Fiat Group, che mette a disposizione mezzi comuni
(pullman) riducendo il numero delle vetture in circolazione.
Più in generale la politica di Gruppo predilige il ricorso
a call-conference e video-conference, grazie anche all’utilizzo
di un’apposita “Virtual Room”, per ridurre il numero delle
trasferte.
Il Gruppo Fiat, operando nel settore automobilistico, gioca un
doppio ruolo nel campo della logistica. Gli impatti ambientali
delle attività di logistica non si limitano a quelli diretti e
derivanti dal proprio processo produttivo, ma anche a quelli
indiretti derivanti dalla mobilità di chi utilizza i prodotti del
Gruppo. In questo secondo caso si rimanda alla ricca
descrizione riportata nell’indicatore EN26.
Generale
EN30 (add) Spese e investimenti per la protezione
dell’ambiente, suddivise per tipologia.
Nel 2007 i Settori del Gruppo hanno effettuato investimenti
diretti per iniziative e innovazioni impiantistiche finalizzate alla
prevenzione, riduzione e controllo degli impatti ambientali del
processo produttivo per un valore di circa 46 milioni di euro.
L’importo non comprende tutti quegli investimenti destinati
esclusivamente al miglioramento della salute e sicurezza sul
posto di lavoro, per i quali si rimanda al commento
dell’indicatore LA8. Non comprende, inoltre, tutti gli
investimenti non direttamente realizzati per la protezione
dell’ambiente, anche se per la loro tipologia possono generare
effetti positivi sul contesto ambientale di riferimento, ciò in
quanto la loro determinazione richiederebbe discrezionalità
nella stima. Tra questi ad esempio gli investimenti sostenuti
da Fiat Group Automobiles per l’applicazione delle nuove
vernici a base acqua presso gli stabilimenti di Mirafiori,
Cassino e Termini Imerese, pari a circa 95 milioni di euro.
Non sono, infine, compresi gli investimenti effettuati dalla
società Fenice1 per conto delle Società del Gruppo Fiat, pari
a circa 9 milioni di euro.
1 Società del Gruppo EDF che gestisce gli impianti eco-energetici della maggior parte degli
stabilimenti del Gruppo Fiat.
Indicatori di performance Indicatori di performance ambientale 75
Otto forze sostengono la creazione: movimento
e quiete, solidificazione e fluidità, estensione
e contrazione, unione e divisione. Morihei Ueshiba
Indicatori di performance sociale
78 Indicatori di performance sulle pratiche di
lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
99 Indicatori di performance sui diritti umani
101 Indicatori di performance sulla società
103 Indicatori di performance sulla responsabilità
di prodotto
Indicatori di performance sulle
pratiche di lavoro e sulle condizioni
di lavoro adeguate
Occupazione
I dipendenti del Gruppo sono ripartiti in tre macrocategorie:
Operai;
■ Impiegati;
■ Professional (personale con ruoli di carattere manageriale
e specialistico) che a loro volta sono suddivisi in:
- Professional e Professional Expert, che in Italia corrispondono
ai quadri e ai capi;
- Professional Master, Professional Senior e Direttori, che in
Italia equivalgono ai dirigenti.
I contratti a tempo determinato interessavano il 9,2 per cento
degli occupati al 31 dicembre 2007 e il 6,4 per cento a fine
2006. La percentuale è inferiore in Italia, dove i dipendenti con
contratto a termine erano pari al 3,8 per cento dell’organico nel
2007 e al 2,3 per cento nel 2006.
■
LA1 (core) Numero totale dei dipendenti, suddiviso per
tipologie, tipo di contratto e distribuzione territoriale.
Il Gruppo Fiat svolge attività industriali e di servizi finanziari nel
settore automotoristico attraverso società localizzate in 50 Paesi
e intrattiene rapporti commerciali con clienti in oltre 190 Paesi.
Al 31 dicembre 2007 il Gruppo nel mondo occupava 185.227
persone (172.012 al 31 dicembre 2006). Di queste, il 42 per
cento è in Italia (44 per cento nel 2006) e il 25 per cento nel
resto d’Europa (24 per cento nel 2006). Importante anche la
presenza nel Centro e Sud America dove lavora il 24 per cento
dei dipendenti del Gruppo (20 per cento nel 2006) con
particolare concentrazione nell’area del Mercosur 1 (dove il
Gruppo dà lavoro a circa 39.300 persone) e in Nord America,
dove è impegnato il sei per cento (stessa percentuale nel 2006)
dei dipendenti. Il quattro per cento degli occupati è distribuito
nel resto del Mondo (tre per cento nel 2006).
Organico 2007
Mondo
Italia
Europa inlcusa Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Centro e Sud America
di cui Mercosur
Africa
Asia
Oceania
Organico 2006
Mondo
Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Centro e Sud America
di cui Mercosur
Africa
Asia
Oceania
1 Il Mercosur è il mercato comune dell’America meridionale. Vi fanno parte in qualità di Stati
membri Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela, hanno invece la qualità di Stati
associati (osservatori) la Bolivia, il Cile, la Colombia, l’Ecuador e il Perù.
Professional Master/
Professional Senior/
Direttori
Totale Organico
Operai
Impiegati
Professional/
Professional Expert
185.227
77.679
123.678
45.999
11.364
43.680
39.324
350
5.367
788
128.438
51.587
81.637
30.050
5.991
36.579
32.839
155
3.714
362
28.961
10.320
20.098
9.778
2.318
4.776
4.260
117
1.396
256
25.436
14.255
20.020
5.765
2.777
2.167
2.072
75
239
158
2.392
1.517
1.923
406
278
158
153
3
18
12
Professional Master/
Professional Senior/
Direttori
2.373
1.531
399
280
146
140
1
11
5
Totale Organico
Operai
Impiegati
Professional/
Professional Expert
172.012
75.751
42.904
11.714
35.392
30.877
420
5.028
803
116.602
50.171
27.138
5.986
29.293
25.399
173
3.477
364
28.204
10.160
9.670
2.641
4.012
3.500
166
1.247
308
24.833
13.889
5.697
2.807
1.941
1.838
80
293
126
78 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
Incidenza percentuale, sul totale dei dipendenti del Gruppo
nel mondo, degli organici dei Paesi con maggiore occupazione
(al 31 dicembre 2007)
42%
Italia
19,9%
Brasile
5,5%
Polonia
5,4%
USA
5,3%
Francia
3,6%
Germania
3,5%
Spagna
2,4%
Messico
2,2%
Rep. Ceca
2%
Belgio
Argentina
1,2%
1,2%
Cina
1%
Regno Unito
5%
Altri
Occupazione per Settore (Società consolidate a Bilancio)
2007
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH)
Veicoli Industriali (Iveco) (*)
Fiat Powertrain Technologies (Passengers) (*)
Componenti (Magneti Marelli)
Prodotti Metallurgici (Teksid)
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau)
Servizi (Business Solutions)
Editoria e Comunicazione (Itedi)
Holdings e Diverse (*)
Totale Gruppo
2006
Italia
Resto del Mondo
Mondo
Italia
Resto del Mondo
Mondo
30.069
607
2.730
4.703
15.322
7.658
7.173
1.155
2.111
–
809
5.342
77.679
20.473
88
196
23.470
19.357
3.587
20.789
6.671
9.849
–
–
3.068
107.548
50.542
695
2.926
28.173
34.679
11.245
27.962
7.826
11.960
–
809
8.410
185.227
28.720
574
2.684
4.425
14.926
7.534
6.679
818
2.710
2.286
836
3.559
75.751
15.971
75
186
20.910
17.863
2.722
18.516
7.524
9.583
2.771
–
140
96.261
44.691
649
2.870
25.335
32.789
10.256
25.195
8.342
12.293
5.057
836
3.699
172.012
(*) i valori differiscono da quelli pubblicati a pagina 20 e nel bilancio consolidato per i seguenti motivi:
Anno 2007
– Il Settore Iveco comprende 8.218 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies;
– Il Settore Holding e Diverse comprende 413 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies;
– Il Settore FPT Powertrain Technologies non comprende, pertanto, i dipendenti Iveco (8.218) e CRF (413) occupati nelle attività powertrain.
Anno 2006
– Il Settore Iveco comprende 8.256 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies;
– Il Settore Holding e Diverse comprende 412 occupati nelle attività powertrain del Settore FPT Powertrain Technologies;
– Il Settore PT Powertrain Technologies non comprende, pertanto, i dipendenti Iveco (8.256) e CRF (412) occupati nelle attività powertrain.
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 79
Totale organico 2007 per tipologia di contratto
Contratti tempo indeterminato
Europa
di cui Italia
Sud America
Nord America
Africa
Asia
Oceania
Mondo
Contratti tempo determinato
Totale Contratti
Part time
Full time
Part time
Full time
Part time
Full time
Totale
1.177
927
15
33
–
–
2
1.227
112.931
73.772
37.162
10.839
350
4.845
763
166.890
86
86
–
–
–
–
–
86
9.484
2.894
6.503
492
–
522
23
17.024
1.263
1.013
15
33
–
–
2
1.313
122.415
76.666
43.665
11.331
350
5.367
786
183.914
123.678
77.679
43.680
11.364
350
5.367
788
185.227
Di cui operai
Contratti tempo indeterminato
Europa
di cui Italia
Sud America
Nord America
Africa
Asia
Oceania
Mondo
Contratti tempo determinato
Totale Contratti
Part time
Full time
Part time
Full time
Part time
Full time
Totale
547
460
11
23
–
–
–
581
72.484
47.958
30.187
5.505
155
3.198
339
111.868
58
58
–
–
–
–
–
58
8.548
2.652
6.381
463
–
516
23
15.931
605
518
11
23
–
–
–
639
81.032
50.610
36.568
5.968
155
3.714
362
127.799
81.637
51.128
36.579
5.991
155
3.714
362
128.438
A livello globale, i contratti a tempo indeterminato
interessavano il 90,8 per cento del totale degli occupati
al 31 dicembre 2007, mentre gli occupati con contratto
part time (sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato)
rappresentavano, alla stessa data, lo 0,7 per cento degli
occupati. L’incidenza dei contratti a tempo indeterminato
osservata in Italia è mediamente più elevata (96,2 per cento),
come pure quella dei contratti part time (1,3 per cento).
Per la popolazione operaia, che rappresenta circa il 70 per
cento degli organici del Gruppo nel Mondo, la percentuale
di occupati a tempo indeterminato a fine dicembre 2007 era
circa l’87,6 per cento e quella con contratto part time
rappresentava lo 0,5 per cento. In Italia l’incidenza dei contratti
a tempo indeterminato per la popolazione operaia
rappresentava il 94,7 per cento, mentre quella dei contratti
part time era pari all’1 per cento.
In linea generale si evidenzia che l’età dei dipendenti in Italia
è più elevata della media del Gruppo nel Mondo,
complessivamente è anche più elevata l’anzianità aziendale.
Rispetto al 2006, si registra nel 2007 un significativo aumento
nella percentuale di occupati con meno di 30 anni sia a livello
globale sia in Italia. Di converso si rileva una riduzione della
percentuale di occupati nella fascia di età oltre i 50 anni, sia
a livello globale sia in Italia.
I fenomeni sopra descritti sono dovuti al grande numero di
assunzioni effettuate nel corso del 2007 (più di 30.000 nel
Mondo e poco meno di 6.500 in Italia). Per quel che riguarda
l’Italia, poi, le variazione dell’incidenza della popolazione
ultracinquantenne sul totale dell’organico è in buona misura
anche dovuta all’attivazione di circa 2.000 mobilità lunghe
(che rappresentano circa il 30 per cento delle uscite avvenute
nel corso del 2007). La mobilità lunga, di fatto, si applica ai
lavoratori nella fascia di età in questione. Si tratta, infatti,
di una misura di carattere straordinario, prevista dalla legge
italiana, che consente a un numero definito di lavoratori, in
possesso di particolari requisiti di età e anzianità contributiva
ai fini pensionistici, la cessazione del rapporto di lavoro e la
collocazione in mobilità, percependo la corrispondente
indennità per un periodo che può arrivare fino a sette anni per
gli uomini e dieci per le donne, al fine di poter raggiungere in
questo lasso di tempo i requisiti per un trattamento
pensionistico. Il periodo di permanenza in mobilità lunga è
superiore a quello previsto per la mobilità ordinaria (massimo
tre anni al Nord e quattro anni al Sud) e gli oneri (indennità di
mobilità e copertura contributiva) per gli anni aggiuntivi
rispetto a quelli di mobilità ordinaria sono a totale carico delle
80 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
aziende. Per quanto riguarda la distribuzione dei dipendenti
per titolo di studio (effettuata su un campione del 70 per cento
e del 90 per cento della forza rispettivamente nel Mondo e in
Italia), non si evidenziano forti differenze fra Italia e resto del
Mondo, salvo una maggior incidenza dei diplomati in Italia
ed una, invero modesta, maggior incidenza fuori dall’Italia
di dipendenti con titolo di studio equiparabile alla laurea.
Tuttavia bisogna tener presente che il confronto può risultare
falsato per effetto delle difficoltà obiettive riscontrate
nell’equiparare i titoli di studio dei vari Paesi con quelli italiani.
L’aumento dell’incidenza dei dipendenti con istruzione media
inferiore, che risulta dal confronto con l’anno precedente
a livello globale, può essere spiegata con il consistente
inserimento di lavoratori con mansioni operaie che hanno
riguardato oltre il 78 per cento delle assunzioni nel Mondo.
Distribuzione per età - Mondo - 2007
Distribuzione per età - Italia - 2007
Meno di 30 anni 15%
Da 31 a 40 anni 36%
Da 41 a 50 anni 31%
Oltre 50 anni 18%
Meno di 30 anni 26%
Da 31 a 40 anni 32%
Da 41 a 50 anni 25%
Oltre 50 anni 17%
Distribuzione per anzianità aziendale - Mondo - 2007
Fino a 5 anni 39%
Da 6 a 10 anni 18%
Da 11 a 20 anni 25%
Da 21 a 30 anni 11%
Oltre 30 anni 7%
Distribuzione per anzianità aziendale - Italia - 2007
Fino a 5 anni 26%
Da 6 a 10 anni 21%
Da 11 a 20 anni 33%
Da 21 a 30 anni 15%
Oltre 30 anni 5%
Distribuzione per titolo di studio - Mondo - 2007
Non mappati 4%
Laurea o equiparabili 12%
Istruzione media superiore 33%
Istruzione inferiore 51%
Distribuzione per titolo di studio - Italia - 2007
Non mappati 4 %
Laurea o equiparabili 11%
Istruzione media superiore 36%
Istruzione inferiore 49%
Con il termine “non mappati” si identificano quelle casistiche in cui non è stato possibile rilevare il titolo di studio. Si tratta dei casi in cui l’informazione non è disponibile, non è rilasciata dal dipendente
oppure, in particolare per l’estero, il titolo di studio non si presta ad un’equiparazione con quelli italiani.
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 81
LA2 (core) Numero totale e tasso di turnover del personale,
suddiviso per età, sesso e area geografica.
Le modifiche nella consistenza occupazionale registrate rispetto
al 31 dicembre 2006 sono conseguenza di cambiamenti
intervenuti nell’area di consolidamento, oltre che di nuovi
ingressi e uscite di personale. Nel 2007 le variazioni di
perimetro, per effetto di cessioni, acquisizioni o variazioni
dell’area di consolidamento delle Società del Gruppo, hanno
comportato un aumento netto di organico pari a circa 2.300
dipendenti. Tra le operazioni che hanno maggiormente influito
a determinare questa variazione si ricordano le acquisizioni
delle attività After Market Parts and Services di Magneti
Marelli, del gruppo I.T.C.A., in parte compensate dalle cessioni
dell’attività Magnesio di Teksid e di Ingest Facility.
Nell’ambito delle entrate del 2007, circa il 54 per cento ha
riguardato assunzioni con contratti a termine (60 per cento
nel 2006).
A questo proposito si ricorda che, nel corso dell’anno, circa
4.500 (di cui oltre mille in Italia) contratti a tempo determinato
sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato.
Si tratta di persone assunte a termine negli anni precedenti
o nello stesso 2007, il cui rapporto di lavoro ha potuto poi
essere stabilizzato per effetto del miglioramento della
situazione produttiva del Gruppo.
Si segnala inoltre che nel 2007 sono stati assunti nel Mondo
oltre 1.600 neolaureati, in prevalenza nell’area ingegneristica.
Fra le uscite registrate nel 2007, circa il 15 per cento è
conseguenza di procedure di riduzione collettiva di personale
nell’ambito di operazioni di ristrutturazione o razionalizzazione
organizzativa. Le diverse situazioni sono state gestite ovunque
possibile con il ricorso agli ammortizzatori sociali previsti dalla
legge e la definizione, con le Organizzazioni sindacali,
di piani sociali volti ad attenuare l’impatto sui lavoratori
delle misure adottate.
Bisogna, infine, considerare che le dimensioni del Gruppo Fiat
offrono opportunità di mobilità fra i Settori e fra le unità
produttive. Nel 2007, i passaggi fra i Settori e, nell’ambito
dei Settori, fra i diversi stabilimenti, hanno interessato
complessivamente circa 3.200 persone, di cui quasi 1.400 in
Italia. A queste vanno aggiunte le persone precedentemente
incluse nel Settore Servizi (Business Solutions) che ha cessato
di operare come Settore dal 1° gennaio 2007 e dalla stessa data
confluite nel raggruppamento Holdings e Diverse, 5.000 unità
a livello globale e circa 2.300 in Italia.
Turnover Gruppo Fiat nel Mondo
172.012
2006
32.317
(21.361)
2.259
185.227
2007
Dipendenti al 31/12
Entrati
Usciti
Δ perimetro
Di cui operai
116.602
2006
25.276
(15.778)
2.338
128.438
2007
Di cui operai al 31/12
Entrati
Usciti
Δ perimetro
84 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
LA3 (add) Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno,
ma non per i lavoratori part-time e a termine, suddivisi per
principali siti produttivi.
I benefit che il Gruppo Fiat offre ai propri lavoratori sono
normalmente riconosciuti in virtù della qualifica di lavoratore
dipendente e prescindono pertanto dal fatto che il rapporto di
lavoro sia a tempo determinato o indeterminato, a tempo pieno
o parziale.
I benefit differiscono, invece, tra loro in funzione della
qualifica aziendale ricoperta, del Paese di appartenenza,
per l’applicazione di politiche locali.
Iscritti al sindacato % sui lavoratori
(operai, impiegati, quadri)
FIOM 12,1
FIM 10,3
UILM 8,9
FISMIC 6,3
UGL 1,9
FAILMS 0,6
FLM 0,1
Altri 0,6
Totale 40,8
Relazioni Industriali
Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo delle Organizzazioni sindacali
e delle rappresentanze dei lavoratori costituite conformemente
alle leggi e alle prassi previste nei vari Paesi in cui è presente.
Con esse mantiene relazioni improntate al reciproco
riconoscimento, al dialogo e al confronto costruttivo. Nel corso
del 2007 è proseguito il costante dialogo con le Organizzazioni
sindacali e le rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale
con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per gestire le
conseguenze sui lavoratori delle misure adottate per
rispondere alle esigenze del mercato, migliorare la
competitività, la flessibilità e l’efficienza organizzativa.
Intensa è stata anche la negoziazione collettiva ai vari livelli
che ha consentito di raggiungere con le Organizzazioni
sindacali importanti accordi per la definizione delle condizioni
salariali e normative nei vari Paesi in cui operano le aziende
del Gruppo.
Libertà di associazione sindacale
L’adesione e la relativa iscrizione al sindacato è una libera
scelta del dipendente e avviene secondo le modalità previste
dalle norme locali e dalle regole delle diverse Organizzazioni
sindacali. Poiché in alcuni Paesi, come ad esempio la Francia e
la Germania, l’iscrizione al sindacato è considerata una scelta
attinente la sfera personale del dipendente e non viene, quindi,
comunicata all’Azienda, non è possibile fornire un dato
complessivo del livello di sindacalizzazione. In altri Paesi,
invece, i dipendenti interessati possono dare all’Azienda
mandato a trattenere le quote associative direttamente sulle
retribuzioni e, pertanto, è possibile raccogliere i dati di
iscrizione al sindacato. È questo il caso dell’Italia, dove il 40,8
per cento dei dipendenti del Gruppo Fiat (esclusi i dirigenti)
aderisce a un sindacato.
Nel Gruppo Fiat, in Italia, è presente anche l’Associazione
Quadri e Capi Fiat, alla quale è iscritto nel 2007 il 43,3 per
cento dei potenziali interessati.
Rappresentanti dei lavoratori
Nella maggior parte dei Paesi europei sono anche previste
strutture di rappresentanza, elette direttamente dai lavoratori.
In Italia, ad esempio, esistono le Rappresentanze Sindacali
Unitarie (RSU) elette da tutti i lavoratori (dirigenti esclusi)
su liste presentate dalle Organizzazioni sindacali. Le elezioni
si svolgono ogni tre anni a livello di Unità Produttiva.
I componenti delle RSU complessivamente in carica nelle
aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia al 31 dicembre
2007 erano 891. Nel Gruppo Fiat è previsto anche il Comitato
Aziendale Europeo, l’organismo di rappresentanza a livello
europeo, in conformità a quanto previsto dalla Direttiva UE
45/94/CE per l’informazione e consultazione dei lavoratori
nelle imprese di dimensioni comunitarie.
Comitato Aziendale Europeo (CAE)
Il CAE del Gruppo Fiat è stato costituito nel 1997, in
applicazione dell’accordo istitutivo stipulato nel 1996 e
successivamente rinnovato con modifiche e integrazioni.
La regolamentazione attuale è stata definita con l’accordo
del 29 giugno 2005 stipulato con il Sindacato Europeo
(Federazione Europea Metalmeccanici), in rappresentanza
delle Organizzazioni sindacali dei Paesi europei in cui Fiat è
presente, e con le Organizzazioni sindacali italiane. L’accordo,
che avrà validità fino alla fine del 2009, ha modificato la
composizione per Paese del CAE per rappresentare anche
i lavoratori dei Paesi entrati nell’Unione Europea a seguito
dell’“allargamento” del 1 maggio 2004. È composto da 30
seggi ripartiti in funzione della distribuzione occupazionale del
Gruppo in Europa. Il CAE si riunisce in forma plenaria una volta
l’anno, di norma entro il mese di novembre. È inoltre prevista
una riunione aggiuntiva della Direzione aziendale con il
Comitato Ristretto (composto da sei componenti del CAE)
entro il primo semestre di ogni anno.
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 85
CAE del Gruppo Fiat: componenti per Paese
Italia
Francia
Belgio
Germania
Polonia
Spagna
Austria
Portogallo
Regno Unito
Repubblica Ceca
Ungheria
Totale
14*
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
30
* di cui uno in rappresentanza dei Quadri.
Dialogo sociale
A livello europeo la situazione del Gruppo Fiat, con particolare
riferimento alle operazioni con impatto transnazionale, come
previsto dalla Direttiva Europea 45/94/CE, è stata oggetto di
informazione e consultazione nell’ambito del Comitato
Aziendale Europeo del Gruppo Fiat. A maggio si è svolto
l’incontro con il Comitato ristretto. Alla riunione plenaria
annuale, che si è tenuta nei giorni 5 e 6 novembre 2007,
è intervenuto l’Amministratore Delegato del Gruppo, Sergio
Marchionne, che ha presentato i risultati raggiunti, gli obiettivi
e le strategie del Gruppo per gli anni futuri.
Anche l’applicazione della metodologia del World Class
Manufacturing (WCM), lo standard di eccellenza del sistema
produttivo adottato dal Gruppo, è stata oggetto di ampio
confronto con le Organizzazioni sindacali a tutti i livelli,
al fine di creare un clima positivo di condivisione e
responsabilizzazione sugli obiettivi comuni. In particolare nel
corso della riunione annuale del Comitato Aziendale Europeo
è stato fornito un aggiornamento sugli sviluppi del programma
di applicazione di suddette metodologie, illustrando i progressi
già realizzati da Fiat Group Automobiles che ha continuato lo
sviluppo del programma con lo scopo di elevare i propri
standard a quelli dei migliori concorrenti. Il Fiat Group
Automobiles Production System (FAPS) è stato introdotto negli
stabilimenti Fiat Group Automobiles e ha raggiunto risultati
importanti non solo per quanto riguarda i risultati di efficacia
e di efficienza degli impianti e di riduzione degli sprechi, ma,
soprattutto, per quanto riguarda il modo di lavorare in fabbrica,
la qualità ergonomica della postazione di lavoro ed il
coinvolgimento delle persone.
Nel corso del 2007 il sistema di produzione di Fiat Group
Automobiles è diventato anche la base e la guida per
CNH-Case New Holland, FPT Powertrain Technologies, Iveco
e Magneti Marelli.
In Italia è proseguito il confronto con le Organizzazioni
sindacali, sia a livello nazionale, sia territoriale.
Alle rappresentanze dei lavoratori è stato fornito il costante
aggiornamento sull’evoluzione del Piano di rinnovamento
e sviluppo del Gruppo Fiat, sulle iniziative avviate per
realizzare gli obiettivi prefissati, sui programmi di
rinnovamento della gamma dei prodotti e sulle allocazioni
produttive. Fondamentale è stato l’incontro svoltosi il
19 febbraio 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
del Governo Italiano, alla presenza del Presidente del Consiglio
e dei Ministri del Lavoro, dei Trasporti e del vice Ministro dello
Sviluppo Economico, e delle segreterie nazionali Confederali
e di Categoria delle Organizzazioni sindacali, nel corso del
quale l’Amministratore Delegato, Sergio Marchionne,
ha illustrato i piani di sviluppo 2007-2010 del Gruppo
con particolare riguardo alla realtà italiana. La riunione
si è conclusa con la firma di un verbale nel quale il Governo
si è dichiarato disponibile ad assecondare lo sforzo di sviluppo
dell’Azienda, in particolare valutando con attenzione
le iniziative a sostegno degli investimenti e della ricerca,
e ha riconosciuto la sussistenza delle condizioni per concedere
al Gruppo Fiat una quota di mobilità lunga, nella misura
individuata nell’accordo sindacale del 18 dicembre 2006,
cioè per un massimo di 2.000 dipendenti. A fine anno è inoltre
stato presentato al Governo e alle Organizzazioni sindacali
nazionali e locali il piano straordinario per il rilancio dello
stabilimento di Pomigliano d’Arco, finalizzato a portare
lo stabilimento a livello della migliore concorrenza e creare
le condizioni necessarie per la produzione di futuri modelli
presso tale stabilimento.
Contrattazione collettiva
LA4 (core) Percentuale dei dipendenti coperti da accordi
collettivi di contrattazione.
Complessivamente circa l’84 per cento dei dipendenti del
Gruppo nel mondo è coperto da contrattazione collettiva.
In Italia la contrattazione collettiva riguarda tutti i dipendenti
del Gruppo. Per gli operai, impiegati e quadri si applica il
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore
metalmeccanico in cui rientra la quasi totalità delle Società
del Gruppo (con l’eccezione di Itedi, cui si applicano il CCNL
dei poligrafici e dei giornalisti, e alcune società di servizi).
Ai dirigenti invece si applica il contratto per i dirigenti di
aziende produttrici di beni e servizi, stipulato dalla Confindustria
e dal Sindacato nazionale dei dirigenti (Federmanager), che
fissa il trattamento retributivo minimo di garanzia e le
condizioni normative generali per l’impiego di questa categoria.
All’estero circa il 72 per cento dei dipendenti è coperto dalla
contrattazione collettiva. Si tratta però di un dato medio,
risultato di situazioni diverse in funzione delle prassi e delle
norme vigenti nei diversi Paesi. Ad esempio il Gruppo applica
accordi collettivi alla quasi totalità dei dipendenti in Europa e
nell’area del Mercosur. Diversa è invece la situazione in Nord
America (Usa), dove il sindacato è presente solo in pochi
stabilimenti del Gruppo, per un totale di circa 1.800 operai.
Tuttavia anche nelle realtà “non Unions” nelle aziende del
Gruppo è diffusa la prassi di definire gli aspetti collettivi del
rapporto di lavoro (orari, regolamento interno, benefit eccetera)
attraverso politiche applicate a tutti i lavoratori interessati e
loro formalmente comunicate (ad esempio Handbook per circa
86 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
6.000 dipendenti CNH-Case New Holland negli Stati Uniti).
La contrattazione collettiva si svolge a livelli e con procedure
che variano fra i vari Paesi in rapporto alle leggi e alle prassi
locali. Ad esempio in alcuni Paesi (Italia, Germania e Belgio)
i contenuti di carattere economico e normativo sono oggetto
di contrattazione nazionale o territoriale, stipulata fra
Organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e Sindacati
dei lavoratori di più aziende (cosiddetti “multicompanies
o sectorial agreements”), con eventuali ulteriori accordi
applicativi o integrativi stipulati a livello aziendale. In altri,
la contrattazione si svolge solo a livello aziendale anche per
gli aspetti economici.
Nel corso del 2007 le aziende del Gruppo Fiat nel mondo
hanno stipulato, a livello aziendale o di stabilimento,
complessivamente 685 accordi riguardanti varie tematiche.
Si precisa che non vi è coincidenza tra il numero degli accordi
e quello delle materie trattate, dal momento che un accordo
può riguardare più materie. Da quest’anno, sono state inoltre
rilevate anche le materie attinenti la salute e sicurezza sul
posto di lavoro, che, invece, negli anni passati confluivano
nella voce residuale “altro”. Pertanto viene presentato solo
il confronto con gli anni precedenti, per quel che riguarda
il numero totale di accordi stipulati.
Accordi collettivi stipulati a livello aziendale o di stabilimento
nel Gruppo Fiat nel mondo
Totale
2007
2006
2005
2004
685
614
450
355
Per quel che riguarda il 2007 le materie gestionali
(distribuzione dell’orario, organizzazione del lavoro,
produttività, flessibilità eccetera) sono trattate nel 64 per cento
degli accordi. Seguono le materie salariali (trattate nel 22 per
cento degli accordi), quelle relative ai processi di
ristrutturazione o riorganizzazione (11 per cento) e quelle
attinenti i temi della salute e sicurezza sul posto di lavoro
(10 per cento). Gli accordi coprono anche altre materie
non specificate.
Gestionali
64%
Salariali
22%
Ristrutturazioni
11%
Salute e sicurezza sul posto di lavoro
10%
Altro
14%
A questi accordi bisogna aggiungere, per l’Italia, cinque
accordi collettivi stipulati con le Organizzazioni sindacali
a livello di Gruppo, cioè intese che rientrano nella tipologia
degli accordi aziendali ma che sono stipulati da Fiat S.p.A.
in nome e per conto di più Società del Gruppo.
Contrattazione collettiva in materia salariale
Gli accordi raggiunti nel corso del 2007 hanno previsto
aumenti retributivi allineati o lievemente superiori all’aumento
del costo della vita registrato nel periodo, con l’obiettivo di
mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori e collegare
eventuali ulteriori incrementi al raggiungimento degli obiettivi
di miglioramento della situazione aziendale.
In Italia è scaduto il 30 giugno 2007 il Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro per i lavoratori (operai e impiegati) delle
aziende metalmeccaniche, che riguarda circa 77.000 dipendenti
del Gruppo. Le trattative per il rinnovo sono iniziate a luglio fra
la Federmeccanica (Organizzazione nazionale di rappresentanza
delle imprese metalmeccaniche cui sono affiliate le aziende
del Gruppo) e le Organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil,
Uilm-Uil e Fismic.
Il confronto, che ha registrato anche momenti di difficoltà
a causa di divergenze sia sugli aspetti salariali sia su alcune
richieste sindacali riguardanti temi di carattere normativo (quali
la riforma del sistema di classificazione e l’introduzione di
maggiori vincoli all’utilizzo di contratti temporanei), si è
concluso il 20 gennaio 2008 con il raggiungimento di un’intesa
tra le parti che prevede, per il nuovo contratto, una validità fino
al 31 dicembre 2009 (30 mesi) per quel che attiene la parte
economica e fino al 31 dicembre 2011 per la parte normativa.
Sono stati concordati aumenti salariali per un totale di 127
euro lordi mensili (importi riferiti a un lavoratore inquadrato
nella quinta categoria) ripartiti in tre tranches: 60 euro dal
1° gennaio 2008, ulteriori 37 euro dal 1° gennaio 2009 e altri
30 euro dal 1° settembre 2009. Inoltre l’intesa prevede, a
copertura del periodo luglio-dicembre 2007, la corresponsione,
a marzo 2008, di un’erogazione una tantum di 300 euro lordi.
Si può stimare che a regime, cioè nel 2010, l’insieme dei
miglioramenti salariali previsti dal nuovo contratto avrà un
impatto sul costo del lavoro per le aziende del Gruppo in Italia
lievemente superiore al 6 per cento.
Tra le modifiche alla parte normativa si segnalano, in
particolare, alcuni interventi alla disciplina dell’orario di lavoro
per migliorare la flessibilità dell’orario stesso (incremento di
8 ore delle quote di straordinario produttivo che le aziende
possono effettuare senza necessità di concordarlo con le
rappresentanze dei lavoratori), la parificazione normativa fra
operai e impiegati che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2009,
la revisione e il rafforzamento del sistema di informazione
e consultazione, con particolare riguardo alla materia
della sicurezza sul lavoro e la definizione di percorsi di
stabilizzazione occupazionale per i lavoratori con contratti
a termine e di somministrazione.
A supporto delle proprie rivendicazioni, tra ottobre 2007 e
gennaio 2008, le Organizzazioni hanno proclamato circa 40 ore
di sciopero, con percentuali di adesione media da parte dei
dipendenti del Gruppo variabili tra il 20 e il 30 per cento.
A livello aziendale, in applicazione del vigente Contratto
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 87
integrativo del Gruppo Fiat (che riguarda i dipendenti delle
aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia), stipulato il
28 giugno 2006, è stato corrisposto il Premio di Risultato che
viene determinato annualmente in funzione del
raggiungimento degli obiettivi di redditività e qualità raggiunti
nell’anno precedente. Il valore complessivo medio del premio
pagato nel 2007 è stato pari a 2.043 euro lordi per i lavoratori
inquadrati dalla prima alla quarta categoria e, quindi, superiore
di 200 euro al valore medio complessivo erogato nel 2006.
L’incremento è dovuto all’aumento della quota del Premio
legata alla redditività, in quanto nel 2006 è stato raggiunto
e superato l’obiettivo del “Risultato della Gestione Ordinaria”
del Gruppo. All’estero tra le principali negoziazioni collettive
svoltesi a livello aziendale nel corso del 2007 si segnalano:
■ le trattative annuali in Francia che hanno comportato
incrementi salariali tra il 2 e il 3 per cento a seconda delle
Società, in pratica lievemente superiori al livello di inflazione
dell’anno;
■ gli incrementi salariali definiti dalla contrattazione aziendale
in Polonia, che sono stati relativamente più significativi
tenendo conto sia dell’inflazione del Paese, più alta di quella
della media dei Paesi dell’area euro, sia della tensione
produttiva degli stabilimenti del Gruppo ivi allocati, nonché
della forte spinta sindacale verso un recupero del potere
d’acquisto dei salari.
In Germania si è svolta la negoziazione collettiva a livello di
“land” per il rinnovo del contratto del settore metalmeccanico,
applicato dalla maggior parte delle Società del Gruppo presenti
nel Paese. Il nuovo accordo ha previsto incrementi salariali di
circa il 6 per cento in due anni.
In Brasile la maggior parte delle Aziende del Gruppo hanno
applicato accordi collettivi stipulati fra le locali Associazioni
dei datori di lavoro della categoria (ad esempio la FIEMG per
le aziende dell’area di Belo Horizonte, Betim e Contagem).
Altre hanno stipulato contratti aziendali su livelli analoghi.
Complessivamente gli aumenti retributivi collettivi sono stati
superiori all’inflazione, condizionati dallo sviluppo
dell’economia. Sono stati inoltre corrisposti premi annuali
di entità variabile in funzione dei risultati aziendali.
produttive di Melfi (SATA S.p.A.), di Pratola Serra (FMA S.r.l.),
di Termoli (Fiat Powertrain Technologies S.p.A.) e ad alcune
aree di lavorazione dello stabilimento di Modena (CNH-Case
New Holland), in cui già era prevista la rotazione su 17-18 turni.
L’aumento dell’attività produttiva ha consentito anche di
trasformare a tempo indeterminato oltre 1.000 contratti
a termine e inserire circa 1.000 giovani con contratto di
apprendistato professionalizzante.
Per converso gli interventi della Cassa integrazione guadagni
negli stabilimenti produttivi si sono progressivamente ridotti.
In particolare, la possibilità di utilizzare la mobilità lunga,
a partire da luglio, ha consentito di azzerare l’intervento della
Cassa integrazione per le strutture degli enti centrali, tecnici
e commerciali di Fiat Group Automobiles e Fiat Powertrain
Technologies.
La Legge finanziaria del 2007 ha concesso il ricorso alla
mobilità lunga per un numero massimo di 6.000 lavoratori da
distribuire fra varie aziende italiane. Alle aziende del Gruppo è
stato autorizzato il ricorso a un totale di 2.000 mobilità lunghe
di cui oltre la metà per i dipendenti di Fiat Group Automobiles.
Tra mobilità lunga e mobilità ordinaria sono uscite
complessivamente nel 2007 circa 2.600 persone.
L’utilizzo della mobilità lunga ha consentito di ridimensionare
fortemente il numero dei lavoratori di Arese in Cassa
integrazione guadagni straordinaria. Per i rimanenti lavoratori
eccedenti, che non hanno i requisiti per poter accedere alla
mobilità, non verrà più chiesta la Cassa in deroga, in quanto
verrà sollecitata l’attivazione del piano di ricollocazione da
parte delle società acquirenti dell’area.
All’estero le esigenze di maggior utilizzo degli impianti hanno
in particolare interessato gli stabilimenti in Brasile e Polonia,
con un ampio ricorso alle prestazioni straordinarie che in
alcune realtà hanno superato il 10 per cento dell’orario normale,
aumento dei turni lavorativi, inserimento di lavoratori temporanei.
Accordi di flessibilità dell’orario in relazione alle fluttuazioni
delle esigenze produttive sono stati applicati in Germania
(Iveco) e così pure in Belgio e Polonia (entrambi CNH-Case
Gestione delle esigenze produttive e conseguenze
sui lavoratori
Il miglioramento della situazione dei mercati e delle vendite
di buona parte dei Settori ha comportato esigenze di aumento
dei volumi produttivi, che a seconda delle situazioni specifiche
delle varie realtà sono state affrontate con il ricorso al lavoro
straordinario, utilizzo di lavoratori con contratti temporanei
e aumento dei turni per ottenere una maggior saturazione
degli impianti.
In Italia, nel corso del 2007 sono state raggiunte intese con
le rappresentanze dei lavoratori per introdurre sistemi di turni
distribuiti su sei giorni alla settimana nello stabilimento di
Foggia (17 turni) del Settore FPT Powertrain Technologies,
nell’area lavorazioni carpenteria telai terne di Lecce del Settore
CNH-Case New Holland, che si aggiungono, quindi, alle unità
88 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
New Holland) dove è prassi consolidata stante la stagionalità
del business.
Più limitate sono state le operazioni di ristrutturazione
e riorganizzazione di attività che hanno riguardato in
prevalenza la razionalizzazione della rete di vendita e dei
concessionari di proprietà di Fiat Group Automobiles in
Europa, la riorganizzazione delle attività di Comau in Francia
(cessione dell’engineering e piano sociale a Trappes),
il completamento del piano di razionalizzazione industriale
di Automotive Lighting Rear Lamps in Francia (cessazione
dell’attività produttiva dello stabilimento di Le Mesnil e relativo
piano sociale), la cessazione della produzione dei motori
presso lo stabilimento CNH-Case New Holland di Basildon
(Regno Unito).
LA5 (core) Periodo minimo di preavviso per modifiche
operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali
condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva.
In ambito Unione Europea, la Direttiva Europea 01/23 prevede
che, in caso di trasferimento di imprese, di stabilimenti o di
parti di imprese o stabilimenti in seguito a cessione
contrattuale o fusione, sia posta in essere una procedura di
informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori.
Per quanto la Direttiva preveda semplicemente che la
procedura sia attivata in tempo utile prima dell’attuazione del
trasferimento, alcuni Stati membri, nel recepire la norma nella
propria legislazione, hanno introdotto dei periodi minimi di
preavviso (come ad esempio l’Italia che prevede un preavviso
di almeno 25 giorni), mentre altri (come ad esempio il Regno
Unito), hanno mantenuto in linea di massima la previsione
della direttiva riferendosi ad un preavviso sufficiente per poter
effettuare la procedura stessa. Oltre al rispetto delle previsioni
normative applicabili in ciascun Paese membro dell’Unione
Europea, in conformità a quanto previsto dalla Direttiva
45/94/CE, il Gruppo Fiat ha costituito il Comitato Aziendale
Europeo (CAE), il cui regolamento prevede, tra le materie
oggetto di informazione e consultazione sindacale, anche
i cambiamenti fondamentali riguardanti l’organizzazione,
l’introduzione di nuovi metodi di lavoro e nuovi processi
produttivi che incidono significativamente sul Gruppo nel suo
complesso, nonché la riduzione delle dimensioni o chiusura,
trasferimenti di produzione, fusione di Aziende o unità
produttive che abbiano rilevante impatto occupazionale
con ripercussioni transnazionali.
Fuori dall’Unione Europea valgono le leggi e le prassi locali.
In USA, in particolare, nel caso di siti e/o stabilimenti
sindacalizzati il livello di coinvolgimento sindacale è definito,
di norma, dal contratto collettivo stipulato tra azienda
e sindacato e applicabile a livello di sito. Ad esempio, nel caso
di CNH-Case New Holland (che occupa circa l’83 per cento
dell’organico del Gruppo in USA), nei siti in cui UAW è il
sindacato riconosciuto (Racine, Burr Ridge e Burlington) il
contratto collettivo applicabile definisce i termini del preavviso,
che per i casi di outsourcing è di 60 giorni, come pure le
procedure di informazione e consultazione da attivare.
Nel caso di modifiche organizzative conseguenti
all’outsourcing, nei siti non sindacalizzati, è prassi effettuare
un’informativa aziendale a tutti i lavoratori, con congruo
anticipo rispetto alla data prevista per l’operazione.
Infine va ricordata la legge federale nota come WARN,
applicabile a prescindere dalla sindacalizzazione o meno del
sito coinvolto, che richiede al datore di lavoro di comunicare,
con un preavviso di almeno 60 giorni, ogni azione da cui derivi
la perdita di occupazione per almeno 50 dipendenti o il 33 per
cento dell’organico.
Conflittualità
La conflittualità in Italia è stata più elevata rispetto a quella
del 2006, per effetto degli scioperi indetti per le trattative di
rinnovo del CCNL dei metalmeccanici. Di scarsa rilevanza
invece sono stati i conflitti collettivi negli altri Paesi.
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 89
Salute e sicurezza sul lavoro
LA6 (add) Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato
per la salute e la sicurezza, composto da rappresentanti della
direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e
fornire consigli sui programmi per la tutela della salute e della
sicurezza del lavoratore.
Vedere commento all’indicatore LA8.
LA7 (core) Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate
di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi
per area geografica.
Secondo il Codice di Condotta del Gruppo, i dipendenti devono
adoperarsi per mantenere un ambiente di lavoro decoroso,
dove la dignità di ciascuno è rispettata. In particolare
i dipendenti del Gruppo Fiat:
■ non devono prestare servizio sotto l’effetto di sostanze
alcoliche o stupefacenti;
■ devono essere sensibili alle necessità di coloro che
potrebbero avvertire disagio fisico a causa degli effetti del
“fumo passivo” sul posto di lavoro, anche nei Paesi in cui
è permesso fumare nei luoghi di lavoro;
■ devono evitare comportamenti che possano creare un clima
intimidatorio o offensivo nei confronti di colleghi o sottoposti
al fine di emarginarli o screditarli nell’ambiente di lavoro.
La prevenzione dei rischi e il miglioramento dell’igiene del
lavoro sono obiettivi che coinvolgono tutte le persone che
lavorano nel Gruppo Fiat ai vari livelli dell’organizzazione e
nell’ambito delle proprie competenze e attribuzioni. Le diverse
Società del Gruppo sono responsabili dell’impatto dei processi
produttivi sulla sicurezza e igiene del lavoro, in coerenza con
le disposizioni legislative dei vari Paesi in cui operano e sulla
base dei seguenti principi:
■ le attività riguardanti la sicurezza e la salute del lavoro,
l’ergonomia e la prevenzione incendi e più in generale la
prevenzione di qualunque rischio sono strettamente integrate
nell’attività lavorativa e non possono essere dissociate
e realizzate separatamente;
■ la promozione delle suddette attività è parte essenziale
dei compiti di ogni responsabile ai vari livelli organizzativi;
■ devono essere attuate l’informazione e la formazione nelle
materie in oggetto, che costituiscono parte integrante delle
conoscenze professionali di ciascuno.
Ogni Società rileva i dati sugli infortuni, con le modalità
previste dalle leggi e dalle norme in materia antinfortunistica
in vigore nel Paese in cui opera e in relazione alle specificità
del proprio processo produttivo. I sistemi di accertamento,
misurazione e certificazione degli episodi di infortuni possono
variare da Paese a Paese, quindi i risultati delle varie rilevazioni
abitualmente effettuate a livello nazionale non possono essere
comparati.
I risultati qui riportati si riferiscono al 92 per cento della totalità
dei dipendenti del Gruppo, in particolare pressoché tutti
i dipendenti del Gruppo in Italia (97 per cento) e l’89 per cento
nel resto del Mondo. La scelta di adottare un’unica
metodologia per il Gruppo in tutto il Mondo, ha il solo scopo
di disporre di dati omogenei, a mero fine statistico e nella
consapevolezza che i dati riportati non potranno trovare
riscontro in eventuali report predisposti a livello locale per fini
gestionali o per adempimenti richiesti dalle Istituzioni
pubbliche nazionali. Si riporta pertanto nella tabella la
situazione in Italia e nel Mondo per gli anni dal 2005 al 2007.
I dati riguardano gli episodi di infortuni con assenze superiori
a tre giorni occorsi ai dipendenti (dirigenti ed equiparati
esclusi) dei Settori industriali e degli enti centrali
e amministrativi. Come nel 2006, sono esclusi soltanto
i dipendenti del Settore Editoria. Per l’Italia la rilevazione ha
riguardato i dipendenti delle aziende del Gruppo Fiat esposti
a rischio e quindi con posizione assicurativa INAIL.
Sono esclusi i dirigenti e gli infortuni “in itinere”.
L’indice di frequenza è dato dal rapporto fra il numero di
infortuni denunciati (cioè con assenza dal lavoro superiore ai
tre giorni) e le ore di presenza al lavoro moltiplicato per 100.000.
L’indice di gravità è dato dal rapporto tra i giorni di assenza
e le ore di presenza moltiplicato per 1.000.
Infortuni Gruppo Fiat in Italia e nel Mondo
2007
Indice di frequenza
Indice di gravità
Episodi mortali
2006
2005
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
1,08
0,28
–
0,94
0,23
3
1,26
0,28
–
0,98
0,22
–
1,34
0,29
1
1,17
0,28
1
Si evidenzia una riduzione complessiva dell’indice di
frequenza, particolarmente in Italia che è passato dall’1,54
del 2004 (periodo di rendicontazione non riportato in tabella)
all’1,08 del 2007.
Nel 2007 si sono verificati tre incidenti con conseguenze gravi.
Due sono accaduti in Brasile e il terzo in Messico.
Per altro le inchieste delle autorità locali hanno escluso profili
di responsabilità in capo alle Società del Gruppo in quanto
è stata verificata la accidentalità degli eventi in questione.
Nel corso del 2007 il Group Executive Council ha ribadito
la primaria importanza delle politiche di Gruppo esistenti
in materia, affermando il principio secondo cui nella materia
della sicurezza sul lavoro non può essere accettato alcun
compromesso. In ogni caso le Società interessate hanno
provveduto ad assistere le famiglie dei lavoratori deceduti,
anche con interventi straordinari di carattere economico.
92 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
Iniziative per migliorare la sicurezza e l’ergonomia
Nell’ambito del progetto di Gruppo denominato World Class
Manufacturing (WCM), la sicurezza rappresenta un elemento
fondamentale. Nella filosofia WCM non è possibile raggiungere
l’eccellenza se non si è in grado di dimostrare un’azione tesa
alla eliminazione degli infortuni, di sviluppare una vera cultura
della prevenzione, di garantire il miglioramento continuo
dell’ergonomia delle postazioni di lavoro e di portare tutte
le persone ad essere responsabili per la propria sicurezza e
capaci di prendere contromisure in autonomia. In tutti i siti dei
Settori che hanno avviato il processo del WCM sono in corso lo
sviluppo e l’applicazione di strumenti e metodologie innovative
per il raggiungimento di tali obiettivi. Particolare importanza
riveste l’analisi e l’identificazione delle cause non solo degli
infortuni ma anche dei “quasi infortuni” (eventi che non hanno
determinato nessuna lesione, pur avendone la potenzialità)
e degli atti insicuri, in modo da prevenire i possibili eventi
infortunistici ed attuare le misure preventive al fine di evitarne
il verificarsi. Tutti i siti che stanno attuando il WCM sono
valutati in relazione al livello di raggiungimento dei suddetti
obiettivi attraverso una serie di verifiche effettuate da auditor
esterni e da personale di Gruppo appositamente formato e
dedicato.
Nel corso del 2007 sono stati attivati, inoltre, a livello di
Gruppo una serie di progetti aventi l’obiettivo di sviluppare
metodologie e strumenti innovativi per l’analisi ergonomica
delle postazioni di lavoro. I progetti sono partiti da un’analisi
delle migliori metodologie e strumenti disponibili che dove
necessario sono stati personalizzati alle diverse esigenze legate
alle peculiarità delle tipologie di processi e di cicli produttivi
dei diversi Settori del Gruppo. Attraverso l’applicazione
estensiva di queste metodologie e, in particolare, di quelle
riguardanti la valutazione del rischio da sovraccarico
biomeccanico degli arti superiori, con riferimento alle
postazioni esistenti è stato possibile identificare e realizzare
azioni di miglioramento dell’ergonomia del posto di lavoro,
di acquisire importanti informazioni per lo sviluppo ed il test
i strumenti più efficaci. I progetti di ricerca applicata che sono
stati avviati nel corso del 2007 e che si svilupperanno anche
negli anni successivi, hanno infatti l’obiettivo di realizzare
strumenti moderni, efficaci e affidabili, di supporto all’analisi
delle postazioni sia nella fase di progettazione sia per quelle
esistenti che tengano conto di tutti i comparti corporei
potenzialmente soggetti a rischi di natura ergonomica.
Per quanto riguarda la valutazione del rischio ergonomico
delle postazioni in fase di progettazione è previsto lo sviluppo
di strumenti che prevedono l’utilizzo di metodologie di realtà
virtuale e di “Digital Human Modeling” per la simulazione
delle attività svolte dall’operatore accoppiate alle metodologie
di valutazione del rischio ergonomico. In questo modo sarà
possibile intervenire con la massima efficacia per risolvere
eventuali problemi fin dalle prime fasi di progettazione,
iniziativa altrimenti non possibile con le tecniche di
progettazione convenzionale.
LA8 (core) Programmi di educazione, formazione, consulenza,
prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto dei
lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità,
relativamente a disturbi o malattie gravi.
La quasi totalità delle Aziende del Gruppo partecipa a piani
integrativi sanitari, nella maggior parte dei casi di tipo
assicurativo. I livelli di copertura variano da Paese a Paese in
relazione ai sistemi di assistenza sanitaria pubblica e a vincoli,
opportunità e competitività del mercato locale. In molti Paesi,
inoltre, il Gruppo Fiat fornisce interventi diretti attraverso
proprie strutture medico sanitarie, ad esempio sale mediche
o aree appositamente attrezzate. I piani sanitari integrativi
si rivolgono, nella maggior parte dei casi, a dirigenti, ai
professional e ai loro familiari e interessano una popolazione
di circa centomila persone.
Con riferimento alle spese per il miglioramento della sicurezza
e delle condizioni dell’ambiente di lavoro (miglioramento degli
stabili, protezione dei lavoratori, controllo degli impianti
e ambiente di lavoro) e della salute dei lavoratori (spese
sanitarie), nel Gruppo Fiat sono stati investiti più di 210 milioni
di euro (circa 163 milioni di euro nel 2006), pari al 3 per cento
del costo del lavoro (2,5 per cento nel 2006). Gli accertamenti
sanitari che comprendendo sia le visite preventive e periodiche
sia quelle a richiesta dei lavoratori stessi sono stati circa
450.000 che, su un perimetro di rilevazione di circa 174.300
dipendenti, rappresenta una media di 2,5 visite per dipendente
L’avvitatore automatico
(foto a destra) consente di
eliminare le movimentazioni
della mano e del polso
causate dall’uso
di strumenti manuali
(foto a sinistra).
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 93
(nel 2006 la media è stata di due visite per dipendente).
Allo scopo di informare e sensibilizzare i dipendenti in materia
di prevenzione degli infortuni e di salute e sicurezza sul posto
di lavoro, sono stati svolti circa 486.000 interventi formativi,
coinvolgendo in tutto il Gruppo nel Mondo oltre 103.000
dipendenti, l’84 per cento dei quali operai.
LA9 (add) Accordi formali con i sindacati relativi alla salute
e alla sicurezza.
Nel 2007 sono stati stipulati complessivamente nel Gruppo
circa 70 accordi attinenti la materie della salute e sicurezza.
Vedere anche commento all’indicatore LA4.
Sul fronte della certificazione in materia di salute e sicurezza
sul posto di lavoro si segnalano:
■ OHSAS 18001 (Occupational Safety and Health Administration
System) in Brasile per Fiat Powertrain Technologies e per Teksid
do Brasil, in Italia per lo stabilimento Magneti Marelli
Powertrain a Corbetta (Milano) ed in Francia per Magneti
Marelli Sistemi elettronici a Chatellerault;
■ PN-N 18001 in Polonia per Fiat Group Automobiles e Fiat
Powertrain Technologies.
■ Highly Protected Risk in Italia per il Centro Ricerche Fiat.
Queste certificazioni coprono una popolazione di circa 14.000
dipendenti.
Il Settore Magneti Marelli in Brasile ha, inoltre, in corso di
realizzazione azioni volte ad ottenere la certificazione OHSAS
18001 per i seguenti stabilimenti: Sistemi di Scarico a Amparo;
Sistemi di Illuminazione a Contagem; Sistemi Elettronici e
Sistemi di Controllo Motore a Hortolandia; Cofap a Lavras,
Mauà, S.Andrè e Sao Bernardo do Campo.
Formazione e Istruzione
Il miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori rientra
fra i temi di costante confronto con i Rappresentanti dei
Lavoratori per la Sicurezza conformemente alle leggi vigenti
e agli accordi collettivi applicati nei vari Paesi. In Italia,
in particolare, l’Accordo aziendale del Gruppo Fiat prevede
condizioni di miglior favore, sia per quanto riguarda il numero
dei rappresentanti che le materie trattate, rispetto a quanto
previsto dalla legge in materia di informazione e consultazione
dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
Politica “no-smoking”
Per quanto riguarda la tutela della salute dei non fumatori,
il Gruppo Fiat da tempo adotta una politica volta a evitare
i rischi derivanti dal “fumo passivo”. Il tema è esplicitamente
richiamato nel Codice di Condotta, dove si richiede a tutti,
anche nei Paesi in cui è permesso fumare sul luogo di lavoro,
di “essere sensibili alle necessità di coloro che potrebbero
avvertire disagio fisico a causa degli effetti del fumo passivo”.
Buona parte delle aziende del Gruppo adotta una politica
“no smoking”. In particolare, in Italia, da anni è previsto
il divieto di fumare non solo nei casi in cui è richiesto dalle
norme antinfortunistiche, ma anche nell’ambito della tutela
della salute dei lavoratori, vietando ad esempio il fumo nelle
sale riunioni e nei locali in cui lavorano fumatori e non
fumatori. Questo divieto è stato dal 2005 generalizzato
a tutti i locali di lavoro chiusi ed esteso a quelli frequentati
dal pubblico.
LA10 (core) Numero medio di ore di formazione annue per
dipendente, suddiviso per categoria di lavoratori.
Anche quest’anno il Gruppo Fiat ha lavorato con l’obiettivo
di creare un ambiente in cui le aspirazioni dei dipendenti
a tutti i livelli possano essere realmente soddisfatte.
Sono state pertanto realizzate e avviate attività mirate
ai differenti “target” della popolazione aziendale.
La formazione ha giocato un ruolo di primo piano sia come
sostegno alla carriera del singolo sia come valorizzazione del
patrimonio di competenze aziendali. Nel 2007 l’investimento
in formazione, sia in aula sia a distanza, è stato pari a euro
98.581.000, di cui il 74 per cento per la formazione tecnica, di
mestiere e istituzionale (in occasione dei passaggi di carriera)
e il 26 per cento per altre tipologie di corsi e per
l’apprendimento di una lingua straniera.
Corsi di aggiornamento professionale
(formazione tecnica/di mestiere) 69%
Corsi istituzionali (corsi collegati
a passaggi di carriera) 5%
Corsi di lingue 18%
Corsi di altro tipo 8%
Circa 116.000 dipendenti sono stati coinvolti in attività di
formazione per circa 3.449.000 ore di formazione erogate.
Totale spesa formazione:
costi diretti e indiretti (migliaia di euro)
Incidenza sul costo
del lavoro (%)
2007
2006
2005
98.581
95.340
88.995
1,4
1,3
1,4
Con riferimento alle realtà con significativa presenza all’estero,
si evidenzia una maggiore distribuzione delle attività di
formazione proprio presso le sedi non italiane delle Società
del Gruppo.
94 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
Società*
Ore formazione Italia
Ore formazione Mondo esclusa Italia
487.964
26.387
29.150
36.287
104.439
58.596
1.312.141
46.020
210.734
176.679
346.011
63.107
Fiat Group Automobiles
Iveco
CNH–Case New Holland
Comau
Magneti Marelli
Fiat Services
* si riportano solo i dati relativi alle Società con significativa presenza all’estero.
La società Isvor Fiat ha svolto attività di formazione,
consulenza, assistenza per un totale di 18.360 giornate di aula
e assistenza “on the job”. A questi dati occorre aggiungere
quelli relativi alla formazione a distanza basata su sistemi web:
18.780 utenti fruitori e 223.550 ore erogate.
Dipendenti coinvolti nella formazione per categoria
Operai 66%
Impiegati e quadri 33%
Dirigenti 1%
Dipendenti coinvolti nella formazione per genere
Uomini 87%
Donne 13 %
Nel 2007 la Comunità Europea e il Ministero del Lavoro Italiano
hanno approvato il proseguimento del Piano Formativo di Fiat
Group Automobiles che vedrà coinvolte più di 14.000 persone
in 2 anni. Il progetto formativo ha come obiettivi il
miglioramento dell’efficienza e l’accrescimento del livello di
performance raggiunto dalle persone, lo sviluppo di nuove
competenze e il mantenimento di quelle cosiddette “core”
e quindi una maggiore spendibilità delle conoscenze acquisite
e la conservazione dei livelli occupazionali.
L’investimento del Gruppo a favore della creazione e del
consolidamento di network nazionali e internazionali di
collegamento tra mercato del lavoro e realtà educative ha
segnato, anche nel corso del 2007, una significativa
mobilitazione di risorse. Il valore strategico della partnership
con il mondo universitario è ben rappresentato dall’elevato
numero di rapporti intrattenuti tra Società del Gruppo ed Atenei.
La presenza del Gruppo ai career day è risultata in crescita
rispetto a quella dell’anno precedente: 312 career day, di cui
il 90 per cento fuori dall’Italia, rispetto ai 178 del 2006.
In particolare nel 2007 la partecipazione ai career day da parte
dei differenti Settori, è avvenuta tramite l’utilizzo di un unico
spazio espositivo con il logo Fiat Group, a dimostrazione
dell’unità e delle sinergie di un grande Gruppo.
Il Gruppo ha inoltre aderito a numerose occasioni in cui ha
presentato i propri marchi e le proprie esperienze presso sedi
universitarie: 113 presentazioni di Gruppo e di Settore, di cui
67 in Italia.
Le Società del Gruppo hanno aperto le porte a un numero
significativo di studenti (quasi 10 mila) che hanno preso parte
a visite guidate negli stabilimenti: più di sei mila studenti delle
scuole medie (inferiori e superiori) e quasi quattro mila
studenti universitari.
Il Gruppo è impegnato in una politica di promozione e
reclutamento per attirare i migliori talenti presenti sul mercato.
Nel 2007 ha confermato la propria partecipazione, in qualità di
partner sostenitore a molteplici master organizzati in
collaborazione con le principali università italiane e straniere.
Complessivamente Fiat ha organizzato con le università quasi
800 master nel mondo. Di seguito sono brevemente illustrati
alcuni master patrocinati dal Gruppo Fiat e iniziative in
collaborazione tra il Gruppo e le Università.
In collaborazione con le università, nel corso del 2007, Fiat
Group Automobiles, ha gestito, tra le altre iniziative, tre master
rivolti a dipendenti laureati con alcuni anni di esperienza in
azienda:
■ master in “Marketing Management” e in “General
Management, Customer first”, entrambi in collaborazione con
l’Università di Torino, Facoltà di Economia;
■ master in “Quality Management2, in collaborazione con
il Politecnico di Milano (MIP).
Per Iveco si segnalano:
■ “Marketing Academy” organizzato con SDA Bocconi;
■ “Consorzio Quinn”
, corsi organizzati con l’Università di Pisa
sul tema della qualità;
■ progetto “SAFI”
, Ingegneria dell’Autoveicolo di Torino.
Per Magneti Marelli:
■ sponsorizzazione del premio “le migliori laureate” presso
l’Università di Bologna per le facoltà di chimica industriale
ed ingegneria;
■ partecipazione in qualità di socio del MIP di Milano, attraverso
il quale partecipa all’Osservatorio Permanente sulle Intranet ed
i nuovi Sistemi Informativi e all’Osservatorio sulla business tv;
■ adesione a ATA Università. Durante la Formula ATA, Magneti
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 95
Marelli ha sponsorizzato il premio speciale “The Best and Most
Innovative Cockpit System” vinto dalla squadra dell’Università
di Graz;
■ presentazione di proposte di tesi agli studenti dell’Ingegneria
dell’Autoveicolo del Politecnico di Torino.
Elasis ha promosso due importanti Master:
■ “Uninauto”
, master di II livello in ingegneria dell’autoveicolo
in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli;
■ master del Sannio, di II livello in tecnologie del software,
in collaborazione con l’Università del Sannio a Benevento.
Tra le numerose iniziative in collaborazione con le Università
Elasis ha promosso la V edizione della “Start CUP Federico”,
premio per le migliori idee imprenditoriali con l’obiettivo di
offrire agli studenti la possibilità di confrontarsi con le
problematiche e le opportunità del mondo imprenditoriale.
Ha, inoltre, sottoscritto la partecipazione a 4 consorzi: P.R.O.D.E.
(Product Design) con l’Università Federico II, SCIRE (Scientific
Consortium for the industrial research and Engineering) con
l’Università di Tor Vergata a Roma, TECHNAPOLI, il parco
scientifico e tecnologico dell’area metropolitana di Napoli
e Caserta, IMAST, il Distretto tecnologico sull’ingegneria dei
materiali con l’Università Federico II di Napoli.
Il Centro Ricerche Fiat ha sponsorizzato il Master Ridef
“Energia per Kyoto” presso il Politecnico di Milano e
l’Università IAUV di Venezia. Ha inoltre organizzato il Master
in Management Innovation in collaborazione con il Politecnico
di Torino, l’Università di Torino e l’ufficio Scuola e lavoro
dell’Unione Industriale.
Comau ha partecipato al Master in “Tecniche e Metodologie
per la Progettazione di Forme Complesse” presso il Politecnico
di Torino e al Master in “Tecniche e Metodi di Progetto e Messa
in Servizio dei Sistemi di Produzione” sempre con il Politecnico
di Torino.
Fiat Services ha patrocinato il Master in processi aziendali
e sistemi informativi presso la SAA di Torino.
Il programma “Premi e Borse di studio Fiat” riservato ai figli
di dipendenti in servizio presso Società del Gruppo è risultato
anche quest’anno un’iniziativa molto apprezzata. I Paesi ad
oggi coinvolti sono, oltre all’Italia, anche Francia, Spagna,
Polonia, Belgio, Brasile, Nord America e Cina. Nel 2007 sono
stati assegnati 685 premi, di cui 194 in Italia e 491 all’estero,
per l’importo complessivo di circa 1,2 milioni di euro. Inoltre,
l’UGAF, l’associazione che raggruppa i Seniores delle Aziende
Fiat, ha messo a concorso e assegnato a figli di ex dipendenti
514 borse di studio. Nel 2007 è, inoltre, proseguita la
collaborazione con il Politecnico di Torino per patrocinare
e promuovere la seconda edizione del Progetto di
Internazionalizzazione che ha consentito a studenti stranieri
di avvantaggiarsi di borse di studio per la frequenza al Corso
di Laurea di I livello in Ingegneria dell’Autoveicolo (anno
accademico 2007/2008) presso il Politecnico di Torino. Il Gruppo
Fiat ha bandito cinque borse di studio che sono state destinate
a studenti provenienti dalla Cina. L’impegno del Gruppo
a sostegno del buon esito del progetto è consistito
nell’attivazione di un network di promozione dell’iniziativa
attraverso il personale dislocato nei diversi Paesi e nella
partecipazione alle principali fasi di selezione delle candidature
pervenute. L’iniziativa testimonia l’impegno del Gruppo Fiat
nella promozione di occasioni di crescita e sviluppo da
rivolgere a giovani talenti in una prospettiva sempre più globale.
All’attenzione che il Gruppo Fiat dedica alle attività di
promozione del marchio e agli incontri con le realtà educative
ed i giovani talenti, si aggiunge l’impegno ad offrire a chi si
affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro, l’occasione
per confrontarsi in un contesto dinamico e stimolante. L’offerta
di periodi di stage e tirocini consolida ulteriormente il rapporto
tra il Gruppo Fiat e le realtà universitarie nazionali.
Nel complesso i tirocini formativi attivati nel corso del 2007
sono stati quasi tremila di cui circa il 30 per cento ha
interessato l’Italia. Un numero importante di curricula (quasi
200 mila) è, inoltre, pervenuto nel corso del 2007 alle Società
del Gruppo. Gli incoraggianti numeri relativi al reclutamento
hanno poi trovato conferma nelle statistiche sulle assunzioni
di giovani neo-laureati. Nel corso del 2007, infatti, sono stati
assunti complessivamente nel Gruppo 1.649 neolaureati,
di cui 367 in Italia.
LA11 (add) Programmi per la gestione delle competenze
e per promuovere una formazione/aggiornamento progressivo
a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la
gestione della fase finale delle proprie carriere.
Vedere commento all’indicatore LA10.
LA12 (add) Percentuale di dipendenti che ricevono
regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo
della propria carriera.
Fiat adotta da tre anni un proprio modello di leadership come
motore della gestione delle persone all’interno del Gruppo.
Il processo di valutazione delle persone può considerarsi ormai
maturo. Anche i dipendenti sono maggiormente consapevoli
dei valori alla base di tale modello. La progressiva estensione
alla maggior parte dei livelli aziendali ha accresciuto l’impatto
su tutta la popolazione del Gruppo. Nel 2007 sono state
valutate circa 27.000 persone secondo il modello di leadership.
96 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
Diversità e Pari Opportunità
LA13 (core) Composizione degli organi di governo dell’impresa
e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età,
appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità.
Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce l’impegno ad offrire
pari opportunità nel lavoro e nell’avanzamento professionale a
tutti i dipendenti. Il responsabile di ogni ufficio deve garantire
che per tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, quali
l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni,
i trasferimenti e la cessazione del rapporto stesso, i dipendenti
siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare
i requisiti della mansione, evitando ogni forma di
discriminazione ed, in particolare, discriminazione per razza,
sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali.
La promozione delle pari opportunità fra uomini e donne nel
lavoro rientra anche fra gli obiettivi di interesse comune tra
Azienda e rappresentanze dei lavoratori. Nei vari Paesi questo
tema è seguito nell’ambito del dialogo sociale, con le modalità
previste dalle norme e dalle prassi locali. In Italia, nei Settori
Fiat Group Automobiles e Iveco operano i Comitati Pari
Opportunità, composti da rappresentanti dell’Azienda
e dei lavoratori, con lo scopo di:
■ monitorare la situazione dell’occupazione femminile;
■ studiare e promuovere iniziative;
■ esaminare in via preventiva eventuali controversie applicative
sui principi di pari opportunità.
Negli altri Settori, il rapporto biennale sull’occupazione
maschile e femminile viene esaminato con i sindacati
nell’ambito di appositi incontri, come previsto dal Contratto
Collettivo Nazionale.
A fine 2007 l’occupazione femminile incideva per il 15,6 per
cento sul totale dei dipendenti del Gruppo in tutto il mondo,
evidenziando una diminuzione di 0,5 punti rispetto all’anno
precedente. Tuttavia si segnalano differenze fra le diverse
categorie. L’incidenza dell’occupazione femminile è aumentata
nella popolazione dei dirigenti, dei professional e degli
impiegati, mentre nella popolazione operaia la variazione
negativa è pari a 0,6 punti. Da un punto di vista geografico,
le aree in controtendenza sono il Nord America (in crescita
di 1,6 punti), l’Asia (in crescita di 5,1 punti) e l’Africa (in crescita
di 0,4 punti). In Italia il calo è in linea con quello consuntivato
a livello globale, mentre nel resto d’Europa la flessione è
minima. In Centro e Sud America l’incidenza della popolazione
femminile passa dall’8,1 per cento al 7,4 per cento.
Per quest’area la variazione rispetto all’anno precedente trova,
in buona parte, spiegazione nella differente configurazione del
perimetro di rilevazione. Il nuovo perimetro (88 per cento
operai), in cui l’incidenza della popolazione femminile
sull’organico è dell’1,4 per cento, rappresenta il 6,6 per cento
dell’intero organico Centro e Sud America. In Oceania il calo
percentuale è più significativo. Occorre tuttavia tenere presente
che, essendo l’intero organico inferiore a 800 persone,
variazioni anche minime in termini assoluti producono
significativi effetti in termini di variazione percentuale.
Composizione % uomini e donne per area
2007
Mondo
Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Centro e Sud America
Africa
Asia
Oceania
2006
2005
Uomini
Donne
Uomini
Donne
Uomini
Donne
84,4
83,0
80,8
81,1
92,6
78,6
73,6
83,5
15,6
17,0
19,2
18,9
7,4
21,4
26,4
16,5
83,9
82,6
80,7
82,7
91,9
79,0
78,7
81,2
16,1
17,5
19,3
17,3
8,1
21,0
21,3
18,8
84,1
82,2
81,1
83,2
92,8
81,9
84,5
84,2
15,9
17,8
18,9
16,8
7,2
18,1
15,5
15,8
Mondo
Italia
Mondo
Italia
Mondo
Italia
9,5
15,0
31,4
12,3
15,6
8,0
16,3
33,1
14,2
17,0
7,6
14,4
31,0
12,9
16,1
8,0
15,9
31,1
14,9
17,5
7,7
14,4
31,0
12,4
15,9
8,4
15,7
32,9
15,0
17,8
Incidenza % donne per qualifica
2007
Dirigenti
Quadri e Capi
Impiegati
Operai
Totale
2006
2005
Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate 97
Occupazione femminile Gruppo Fiat in Italia
(% di donne sul totale occupati per qualifica)
1,6%
4,5%
36,1%
1985
13,2%
15,1%
2,0%
5,6%
32,7%
1990
13,1%
14,9%
LA14 (core) Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto
a quello delle donne a parità di categoria.
In Italia, il rapporto tra la retribuzione base1, a parità di
qualifica, della popolazione femminile e di quella maschile,
evidenzia differenze marginali.
Anche nel caso della popolazione dirigenziale lo scostamento
è comunque inferiore al 10 per cento. In generale la differenza
è dovuta al numero piuttosto limitato di dirigenti donne
in posizioni di vertice.
Retribuzione base
Operai
1
0,965
Impiegati
4,9%
1
0,963
11,3%
35,1%
2000
Professional
15,4%
17,9%
1
0,975
Dirigenti
8,4%
1
0,911
15,7%
32,9%
2005
15,0%
17,8%
Uomini
Donne
8,0%
15,9%
1 La retribuzione base include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale
31,1%
2006
14,9%
17,5%
attività. Sono escluse le voci retributive legate all’anzianità aziendale, le indennità varie (anche
corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro) e quanto percepito
a titolo di bonus o di benefit.
8,0%
16,3%
33,1%
2007
14,2%
17,0%
Dirigenti
Quadri e Capi
Impiegati
Operai
Totale
98 Indicatori di performance Indicatori di performance sulle pratiche di lavoro e sulle condizioni di lavoro adeguate
Indicatori di performance
sui diritti umani
Pratiche di investimento e di approvvigionamento
Libertà di associazione e contrattazione collettiva
HR1 (core) Percentuale e numero totale di accordi significativi
di investimento che includono clausole sui diritti umani o che
sono sottoposti a una relativa valutazione (screening).
La contrattualistica del Gruppo Fiat comprende clausole
specifiche che riguardano il riconoscimento e l’aderenza al
Codice di Condotta del Gruppo e, limitatamente al perimetro
Italia, al Modello ex D.Lgs. 231/2001.
HR5 (core) Identificazione delle attività in cui la libertà di
associazione e contrattazione collettiva può essere esposta
a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti.
Vedere commento all’indicatore LA4.
HR2 (core) Percentuale dei principali fornitori e appaltatori che
sono sottoposti a verifiche in materia di diritti umani e relative
azioni intraprese.
Vedere commento all’indicatore HR1.
HR6 (core) Identificazione delle operazioni con elevato rischio
di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate per
contribuire alla sua eliminazione.
Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce espressamente che
conformemente alle fondamentali Convenzioni
dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), il Gruppo
non impiega lavoro minorile, ovvero non impiega persone di
età inferiore a quella stabilita per l’avviamento al lavoro dalle
normative del luogo in cui la prestazione lavorativa è eseguita
e, in ogni caso, di età inferiore a quindici anni, fatte salve le
eccezioni espressamente previste dalle convenzioni
internazionali ed eventualmente dalla legislazione locale.
Il Gruppo si impegna inoltre a non instaurare rapporti d’affari
con fornitori che impieghino lavoro minorile, come sopra
definito.
Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di situazioni di impiego
di lavoro minorile presso i suoi stabilimenti o quelli dei
suoi fornitori.
HR3 (add) Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche
e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani
rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei
lavoratori formati.
Vedere il commento dell’indicatore SO3.
Non discriminazione
HR4 (core) Numero totale di episodi legati a pratiche
discriminatorie e azioni intraprese.
Nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat sono definiti oltre
ai principi di condotta negli affari, anche gli impegni e le
responsabilità dei dipendenti. Questi ultimi in particolare
confermano l’importanza del rispetto per l’individuo,
conformemente alle leggi nazionali e alle Convenzioni
fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
(O.I.L.), garantiscono equità di trattamento ed escludono
qualsiasi forma di discriminazione. Il Codice sancisce che
“Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli
aspetti del rapporto di lavoro, quali l’assunzione, la formazione,
la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la cessazione
del rapporto stesso, i dipendenti siano trattati in modo
conforme alle loro capacità di soddisfare i requisiti della
mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in
particolare, discriminazione per razza, sesso, età, nazionalità,
religione e convinzioni personali”.
Con riferimento alle violazioni accertate del Codice di Condotta,
non si segnalano incidenti nel periodo di riferimento.
Lavoro minorile
Lavoro forzato
HR7 (core) Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato
od obbligato e misure intraprese per contribuire alla loro
abolizione.
I principi contenuti nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat,
applicabile a tutto il Gruppo nel mondo, confermano, come
espressamente dichiarato nel Codice stesso, l’importanza del
rispetto per l’individuo, conformemente alle leggi nazionali e
alle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale
del Lavoro (O.I.L.), garantiscono equità di trattamento ed
escludono qualsiasi forma di discriminazione. Il Gruppo si
adopera per fare in modo che i principi del Codice siano
condivisi da consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto
che intrattenga rapporti stabili d’affari con il Gruppo. Il Gruppo
non instaura né prosegue rapporti d’affari con chiunque si
Indicatori di performance Indicatori di performance sui diritti umani 99
rifiuti espressamente di rispettare i principi del Codice.
Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs.
231/2001 di Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del
Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat integrano, tra
le altre, le fattispecie di reati contro la personalità individuale
(artt. 25 quater 1 e 25 quiquies del D.Lgs. 231/2001). Tra queste
la riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600
del codice penale), ossia l’esercizio di poteri corrispondenti
a quelli del diritto di proprietà tra cui la riduzione e il
mantenimento di una persona in uno stato di soggezione
continuativa, costringendola a prestazioni lavorative.
Dall’analisi dei rischi condotta da Fiat S.p.A. e dalle Società
italiane del Gruppo, ai fini del D.Lgs. 231/2001, è emerso che
il rischio relativo alla fattispecie di reato contro la personalità
individuale appare solo astrattamente e non concretamente
ipotizzabile.
Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di situazioni di ricorso
al lavoro forzato presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi
fornitori.
Pratiche di sicurezza
HR8 (add) Percentuale del personale addetto alla sicurezza
che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle
politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività
dell’organizzazione.
Tramite Isvor Fiat S.c.p.A., il Gruppo svolge istituzionalmente
attività di formazione in materia di corporate governance,
Codice di Condotta e Modello ex D.Lgs. 231/2001 (vedere
il commento all’indicatore SO3). La materia dei diritti umani
anche se non oggetto di apposita attività formativa è di fatto
inclusa nei più ampi temi sopra richiamati. Il personale
dedicato alla sicurezza industriale, oltre a partecipare come
tutti gli altri dipendenti del Gruppo a tali percorsi formativi,
è preparato per l’assolvimento dei compiti derivanti dalla
peculiarità delle mansioni ad esso attribuite. Tra questi,
garantire, anche da parte delle aziende appaltatrici, il rispetto
delle normative locali in materia giuslavorista e previdenziale,
vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera. In Fiat S.p.A.
apposita unità organizzativa, Corporate Security, è delegata
100 Indicatori di performance Indicatori di performance sui diritti umani
alla sicurezza aziendale del Gruppo Fiat nel mondo. La missione
di tale unità è provvedere alla tutela delle risorse materiali,
immateriali ed umane ed alla prevenzione dei rischi non
competitivi che gravano sull’Azienda, contrastando gli atti
illeciti. Sotto il coordinamento dell’unità di Corporate Security,
in Italia e in Polonia le attività di sicurezza sono organizzate
mediante le Società Sirio S.c.p.A. e Sirio Polska, mentre negli
altri Paesi il servizio di tutela del patrimonio è fornito in forma
mista, ossia tramite personale dipendente e ditte appaltatrici.
Sirio offre al Gruppo servizi di presidio sorveglianza e tutela
antincendio, nonché servizi specialistici in ambito
security/safety per la tutela del patrimonio delle Società
consorziate. In Italia Sirio è presente in 90 sedi operative presso
stabilimenti, sedi commerciali, palazzi e uffici delle Società
consorziate, con 1.375 dipendenti in prevalenza dedicati alla
sorveglianza (80 per cento). I Security Manager, presenti in ogni
Settore del Gruppo, hanno l’obiettivo di assicurare un efficace
sistema di protezione aziendale, monitorare il livello di
sicurezza offerto, segnalare eventuali criticità e proporre
soluzioni. Sempre coordinato dall’unità di Corporate Security,
il Gruppo si avvale in Italia anche di un’altra Società (ORIONE
S.c.p.A.) che con 45 dipendenti, svolge, mediante l’impiego di
guardie particolari giurate, attività di vigilanza, custodia, scorta
e trasporto di beni e valori delle società azioniste consorziate.
Diritti delle popolazioni indigene
HR9 (add) Numero di violazioni dei diritti della comunità locale
e azioni intraprese.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha
subito condanne in via definitiva per violazioni dei diritti della
comunità locale.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto
nella sezione Parametri del Report.
Indicatori di performance sulla società
Corruzione
SO2 (core) Percentuale e numero di divisioni interne
monitorate per rischi legati alla corruzione.
Il Codice di Condotta del Gruppo Fiat prescrive che il Gruppo,
i suoi dipendenti e gli altri destinatari del Codice si impegnano
al rispetto dei più elevati standard di integrità, onestà e
correttezza in tutti i rapporti all’interno e all’esterno del
Gruppo. Nessun dipendente deve direttamente o
indirettamente accettare, sollecitare, offrire o pagare somme
di danaro o altre utilità (inclusi regali o doni, ad eccezione
di oggetti commerciali comunemente accettati a livello
internazionale) anche a seguito di pressioni illecite. Il Gruppo
non tollera alcun tipo di corruzione nei confronti di pubblici
ufficiali, o qualsivoglia altra parte connessa o collegata con
pubblici ufficiali, in qualsiasi forma o modo, in qualsiasi
giurisdizione interessata, neanche in quelle dove tali attività
siano nella pratica ammesse o non perseguite giudizialmente.
Per quanto sopra, è vietato ai dipendenti e agli altri destinatari
offrire omaggi commerciali, regali o altre utilità che possano
costituire violazioni di leggi o regolamenti, o siano in contrasto
con il Codice, o possano, se resi pubblici, costituire un
pregiudizio, anche solo di immagine, al Gruppo. È parimenti
vietato ai dipendenti e agli altri destinatari (così come ai loro
familiari) l’accettazione di omaggi, regali o altri benefici che
possano compromettere la loro indipendenza di giudizio.
A tale fine, ogni dipendente e destinatario deve evitare
situazioni in cui interessi di natura personale possano essere
in conflitto con gli interessi del Gruppo.
Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs.
231/2001 di Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del
Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat integrano, tra le
altre, le fattispecie di reati contro la Pubblica Amministrazione
(artt. 24 e 25 del D.Lgs. 231/2001), tra cui il reato di corruzione.
Dall’analisi dei rischi condotta da Fiat S.p.A. e dalle Società del
Gruppo, ai fini del D.Lgs. 231/2001, è emerso che le relazioni
con la Pubblica Amministrazione rappresentano un processo
sensibile. A tal fine sono stati valutati il Sistema di Controllo
Interno (processi e procedure) e i requisiti organizzativi
essenziali per la definizione di un modello specifico di
organizzazione, gestione e monitoraggio ai sensi del D.Lgs.
231/2001. I processi sensibili sono oggetto di regolare
monitoraggio da parte degli Organismi di Vigilanza presso ogni
Società del Gruppo e più in generale da parte dei Compliance
Officer di ogni Settore, in occasione delle regolari verifiche sul
rispetto dei principi del Codice di Condotta.
SO3 (core) Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto
formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione
dell’organizzazione.
Nel Gruppo Fiat sono da tempo presenti corsi di formazione in
materia di corporate governance. I programmi, con particolare
riferimento al D.Lgs. 231/2001 e al Codice di Condotta
affrontano anche aspetti legati alle politiche e procedure
anti-corruzione dell’organizzazione.
Nel 2007 più di 2.600 dipendenti, per un totale di quasi 5.000
ore di formazione, hanno frequentato corsi in cui sono stati
diffusi i principi enunciati nel Codice di Condotta e affrontate
situazioni pratiche di buon governo societario. Gran parte dei
dipendenti ha fruito di corsi on-line sul Modello ex D.Lgs.
231/2001. L’attività di formazione 2007 è stata svolta quasi
interamente in Italia su una popolazione di quadri e impiegati.
La riduzione delle ore e del numero di dipendenti rispetto
all’anno precedente è da attribuire ad un’attività formativa di
mantenimento che pur con caratteristiche di continuità nel
tempo, fa seguito all’intenso programma formativo del 2006.
Formazione in aula
Ore
Dipendenti coinvolti
Formazione on line
Totale formazione
2007
2006
2005
2007
2006
2005
2007
2006
2005
823
549
826
538
–
512
4.113
2.107
12.987
5.788
–
–
4.936
2.656
13.813
6.326
–
512
Nel 2008 sarà avviata una rivisitazione del corso on line
sul Modello di Organizzazione Gestione e Controllo destinato
ai dirigenti, quadri e impiegati coinvolti in attività ritenute
a rischio di commissione reati ex D.Lgs. 231/2001.
Indicatori di performance Indicatori di performance sulla società 101
SO4 (core) Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione.
Il monitoraggio dei comportamenti lesivi dei principi del
Codice di Condotta, inclusi pertanto anche quei comportamenti
che rientrano nella definizione di corruzione adottata dal GRIG3, è garantito dalle attività di verifica degli Organismi di
Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, dell’Internal Audit e dei
Compliance Officer in ogni Settore del Gruppo, nonché
dall’applicazione della “Procedura Gestione Denunce ”entrata
in vigore nel 2005. Tutte le violazioni ai principi del Codice di
Condotta sono sanzionate con azioni disciplinari commisurate
alla gravità della violazione e nel rispetto del Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro, nonché della legislazione in
vigore nei singoli Paesi. Per il dettaglio delle violazioni vedere
il commento all’indicatore Governance, impegni,
coinvolgimento degli stakeholder, nella sezione dedicata
al Codice di Condotta.
Contributi politici
SO5 (core) Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione
allo sviluppo di politiche pubbliche e pressioni esercitate.
Nel rispetto del Codice di Condotta del Gruppo Fiat “I rapporti
con le istituzioni pubbliche devono essere gestiti soltanto dalle
funzioni e dai dipendenti a ciò delegati; tali rapporti debbono
essere trasparenti e ispirati ai valori di Gruppo. Omaggi
o cortesie (laddove ammessi dalla normativa vigente) nei
confronti di rappresentanti di istituzioni pubbliche dovranno
essere di modico valore e proporzionati al caso e, comunque,
tali da non poter essere interpretati come finalizzati ad
acquisire indebiti vantaggi per il Gruppo. Il Gruppo agisce in
piena collaborazione con organismi normativi e governativi nel
contesto del loro legittimo ambito di attività. Qualora una o più
Società del Gruppo sia assoggettata a legittime ispezioni
condotte da autorità pubbliche, il Gruppo coopererà
pienamente. Qualora un’istituzione pubblica sia cliente
o fornitore di una Società del Gruppo, quest’ultima deve
agire nel rigoroso rispetto delle leggi e norme che regolano
l’acquisto o la vendita di beni e/o servizi a quella particolare
istituzione pubblica. Qualsiasi attività di lobby può essere
svolta soltanto ove permesso e nel rigoroso rispetto delle leggi
vigenti e, in ogni caso, in conformità al Codice e alle eventuali
procedure specificamente prescritte dal Gruppo.”
102 Indicatori di performance Indicatori di performance sulla società
SO6 (add) Totale dei contributi finanziari e benefíci prestati
a partiti politici e relative istituzioni per Paese.
Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce che “Qualsiasi
rapporto del Gruppo Fiat con organizzazioni sindacali, partiti
politici e loro rappresentanti o candidati deve essere
improntato ai più elevati principi di trasparenza e correttezza.
Sono ammessi contributi economici da parte del Gruppo solo
se imposti o espressamente permessi dalla legge e,
in quest’ultimo caso, autorizzati dai competenti organi societari
di ogni Società del Gruppo. Eventuali contributi da parte di
dipendenti del Gruppo, così come l’attività da essi prestata,
sono da intendersi esclusivamente versati a titolo personale
e volontario”.
Comportamenti anti competitivi
SO7 (add) Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza
sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e relative sentenze.
Il Codice di Condotta prescrive che “Il Gruppo Fiat riconosce
l’importanza fondamentale di un mercato competitivo e si
impegna a rispettare le norme di legge sulla concorrenza
applicabili ove opera. Il Gruppo e i suoi dipendenti evitano
pratiche (creazione di cartelli, spartizioni di mercati, limitazioni
alla produzione o alla vendita, accordi condizionati eccetera)
tali da rappresentare una violazione delle leggi sulla
concorrenza. Nell’ambito della leale concorrenza, il Gruppo non
viola consapevolmente diritti di proprietà intellettuale di terzi”.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha
subito condanne in via definitiva per violazioni con riferimento
a concorrenza sleale, proprietà intellettuale e anti-trust.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto
nella sezione Parametri del Report.
Conformità
SO8 (core) Valore monetario delle sanzioni significative
e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità
a leggi o regolamenti.
Vedere il commento dell’indicatore PR9.
Indicatori di performance
sulla responsabilità di prodotto
Salute e sicurezza dei consumatori
PR1 (core) Fasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi per i quali
gli impatti sulla salute e sicurezza sono valutati per
promuovere il miglioramento e percentuale delle principali
categorie di prodotti/servizi soggetti a tali procedure.
Come prevede il Libro Bianco sulla Politica Europea dei
Trasporti fino al 2010, il miglioramento della sicurezza nella
mobilità esige che l’Unione Europea si concentri sull’obiettivo
di dimezzare il numero di morti per incidenti sulle strade.
Un contributo al raggiungimento di questo scopo verrà anche
da nuove tecnologie volte ad evitare gli incidenti e mitigarne
drasticamente le conseguenze. La ricerca si sta indirizzando su
sistemi che operano sia durante la guida normale, monitorando
il comportamento del guidatore e segnalando le azioni che
possono portare a situazioni di pericolo, sia durante le
manovre a più alto rischio di incidente, con interventi volti
ad evitarli o a minimizzare i danni per i passeggeri.
L’approccio alla sicurezza si basa su tre assi: la sicurezza
preventiva con l’obiettivo di evitare le collisioni; la sicurezza
attiva con l’obiettivo di determinare il controllo del veicolo
evitando l’impatto; la sicurezza passiva per minimizzarne le
conseguenze, nelle condizioni in cui l’impatto sia inevitabile.
Si stima che l’insieme di questi interventi consentirà una
riduzione dei decessi del 30 per cento.
La sicurezza passiva, ossia la capacità del veicolo e dei suoi
sottosistemi di ridurre le lesioni derivanti da fenomeni di urto,
costituisce quindi uno dei temi portanti relativi allo sviluppo
delle vetture.
Le iniziative “body veicolo” hanno come oggetto contenuti
architetturali in grado di caratterizzare fortemente le prestazioni
di sicurezza passiva nelle condizioni di urto ritenute più
significative dal punto di vista degli incidenti: l’urto
longitudinale (principalmente frontale) e l’urto laterale.
In merito agli aspetti di protezione degli occupanti, Fiat intende
consolidare ed incrementare i già notevoli risultati raggiunti
sugli attuali modelli. A questo aspetto, inoltre, fa riferimento
la maggior parte degli standard normativi e/o di rating. Grazie
agli sforzi in ricerca, Fiat ha raggiunto negli ultimi anni, per un
numero sempre crescente di modelli, le 5 stelle EuroNCAP.
Ciononostante, la tematica della “compatibilità”, ovvero la
capacità che un veicolo ha di concorrere alla protezione degli
occupanti dell’altro veicolo coinvolto nell’urto, e più in
generale degli altri utenti della strada, rappresenta tuttora un
terreno di attività di centrale importanza per Fiat.
Ad esempio, la scocca, nel progetto di una vettura, ha lo scopo
fondamentale di garantire sia la massima protezione agli
occupanti sia la “non aggressività” verso altri utenti.
Uno sforzo di ricerca e sviluppo altrettanto consistente si pone
l’obiettivo di migliorare il comportamento dinamico del veicolo
durante la marcia, in modo da dare al conducente le massime
probabilità di evitare incidenti.
La sicurezza attiva è l’insieme delle caratteristiche meccaniche,
funzionali e dei sistemi di controllo, che concorrono al migliore
comportamento dinamico della vettura su strada: tenuta di
strada (in ogni condizione di fondo stradale), prontezza ed
efficacia di frenata, guidabilità e maneggevolezza (handling),
motori elastici e prestazionali per uscire facilmente e
rapidamente da situazioni potenzialmente pericolose.
L’enorme sviluppo dell’elettronica negli ultimi anni ha avuto un
ruolo abilitante, mettendo a disposizione dei veicolisti sistemi
controllati per le funzioni primarie del veicolo (ad esempio ABS
ed ESP per i freni, sistemi di sterzo a rapporto variabile, sistemi
attivi di controllo del rollio ARC eccetera) che hanno permesso
di incrementare fortemente le prestazioni di sicurezza attiva,
comfort di guida e flessibilità d’uso.
Il CRF gioca il suo ruolo in questo campo di ricerca operando
trasversalmente ai Settori del Gruppo secondo tre linee
strategiche principali, di cui riportiamo i casi significativi:
■ l’idea, la sua tutela e lo sviluppo, in collaborazione con
i fornitori, di sistemi controllati dell’autotelaio. Ad esempio,
è di prossima introduzione in gamma prodotto, il sistema SDC
(Synaptic Damping Control), che rappresenta l’interpretazione
di Magneti Marelli e del CRF del controllo continuo dello
smorzamento del veicolo. Si tratta di una soluzione efficace di
controllo degli ammortizzatori che garantisce il miglioramento
del comportamento dinamico del veicolo in curva, frenata
Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto 103
ed accelerazione, mantenendo il comfort e la guidabilità;
■ lo sviluppo e la sperimentazione in via prototipale di nuove
tecnologie in grado di offrire consistenti vantaggi sul veicolo
e sulle sue prestazioni. Un terreno fertile per nuovi sistemi, ad
esempio, è il mondo delle macchine agricole. CNH-Case New
Holland si sta preparando a lanciare, nei prossimi anni, trattori
veloci (Fast Tractors) dalle elevate prestazioni dinamiche,
appoggiandosi sulle competenze del CRF per lo sviluppo e la
sperimentazione di sistemi sterzanti e frenanti innovativi basati
sulle competenze sviluppate nel mondo automotive;
■ l’integrazione delle logiche di controllo di sistemi esistenti
e lo sviluppo di nuove funzioni a basso costo. La presenza
contemporanea di sistemi a controllo elettronico di sterzo,
freno e sospensioni apre la porta a sinergie e integrazioni che
solo un approccio a livello veicolistico può cogliere per
garantire il massimo controllo del veicolo a costi sostenibili,
e quindi garantendo elevati livelli di sicurezza attiva ad
un’utenza di massa.
A questo proposito, una delle caratteristiche fondamentali
dell’innovazione del Gruppo consiste nel fatto di rendere
disponibile l’innovazione stessa sulla produzione ad alti volumi.
Per quanto un veicolo sia robusto e stabile, durante la guida
il miglior ausilio alla sicurezza è costituito da prudenza e
massima concentrazione. Tuttavia nei casi di involontaria
distrazione (ancora oggi la causa principale degli incidenti)
o di manovre pericolose eseguite da altre vetture, i sistemi
di sicurezza preventiva contribuiscono a ridurre le situazioni
di rischio. Un recente studio dimostra, infatti, che solo il 3
per cento degli incidenti dipende dal veicolo, mentre il 51
per cento da chi guida.
In questo ambito, CRF sta sviluppando sistemi di sicurezza
preventiva che consentono di monitorare le azioni del
conducente durante la guida, mediante i sensori di ambiente
esterno al veicolo e l’ausilio di sofisticati algoritmi di
elaborazione. Tali sensori sono in grado di segnalare le azioni
che possono causare situazioni di pericolo, quali il cambio o
l’uscita di corsia e la velocità eccessiva rispetto alla geometria
della strada.
In questo contesto sono state sviluppate sia le due principali
funzioni di controllo laterale, il supporto alla manovra di
sorpasso e l’avviso all’uscita di strada, sia la funzione di avviso
velocità eccessiva.
Inoltre il CRF ha in sviluppo un sistema anticollisione di ausilio
alla sicurezza per il supporto longitudinale e laterale del
veicolo. La funzione di anticollisione rimane attiva durante
la marcia e consente di individuare la presenza di ostacoli
potenzialmente pericolosi. Nel caso di situazioni di rischio,
quali una distanza di sicurezza ridotta oppure in caso di
cambiamenti critici di corsia, il sistema è in grado di avvisare
il guidatore in tempo sufficiente per effettuare una manovra
che lo riporti in condizioni di sicurezza. In queste situazioni
l’informazione trasmessa è di tipo “aptico” (tattile) sul pedale
acceleratore e sul volante. Tale stimolo risulta immediatamente
percepibile e interpretabile e nello stesso tempo suggerisce
la corretta azione da intraprendere per riportare la vettura
in sicurezza.
Anche nei casi in cui l’impatto non sia stato evitato dalle
funzioni illustrate in precedenza, ad esempio quando un
ostacolo si trova oltre una curva e quindi invisibile a qualsiasi
tipo di radar o telecamera, entra in funzione il “collision
mitigation”, che sviluppa al meglio l’integrazione dei sistemi
di sicurezza preventiva e passiva. È focalizzato esclusivamente
alla protezione degli occupanti, in quanto i radar rilevano in
anticipo i dati sulla velocità, posizione e tempo esatto
dell’impatto e la centralina può azionare con anticipo il sistema
frenante e i sistemi di sicurezza passiva, ottimizzando la loro
azione.
Per i progetti realizzati nell’ambito del Programma Quadro
di Ricerca dell’Unione Europea, in particolare SAFESPOT
e PREVENT, vedere inoltre il commento all’indicatore EN26.
In tema sicurezza è utile ricordare la DRL, o Daytime Running
Light (luce di marcia diurna), una funzione di segnalazione
anteriore per autoveicoli, che si accende automaticamente non
appena viene avviato il motore. Il suo scopo principale è la
massimizzazione della visibilità del veicolo durante la marcia
diurna. Il CRF ha collaborato con Magneti Marelli Automotive
Lighting di Venaria per la realizzazione della funzione DRL per
Alfa Romeo 8C Competition. Nell’ambito di questa
collaborazione, il CRF ha progettato il sistema ottico,
ottimizzato il sistema di dissipazione termica e curato, tramite
Centro Ricerche Plast-Optica, lo stampaggio dei dispositivi ottici.
104 Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto
PR2 (add) Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi
di non-conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti
gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante
il loro ciclo di vita.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo ha subito
condanne in via definitiva per responsabilità da prodotto, ossia
relative a responsabilità per danni da prodotti difettosi, per un
valore monetario di circa 650.000 euro.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto
nella sezione Parametri del Report.
Etichettatura di prodotti e servizi
PR5 (add) Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi
i risultati delle indagini volte alla sua misurazione.
Secondo il Codice di Condotta la missione del Gruppo
è incentrata sulla crescita e sulla creazione di valore, attraverso
la fornitura di prodotti e di servizi innovativi per la massima
soddisfazione del cliente, nel dovuto rispetto dei legittimi
interessi di tutte le categorie di stakeholder, delle pratiche di
equità e correttezza nella gestione del rapporto di lavoro, delle
norme sulla sicurezza dei lavoratori e nel rispetto delle leggi
e delle disposizioni regolamentari applicabili ai suoi diversi
campi di attività.
Con particolare riferimento al Settore Fiat Group Automobiles
si evidenzia l’attività del Customer Service che nasce dalla
volontà di Fiat di essere un’azienda sempre più orientata verso
il cliente. L’obiettivo è di allineare le promesse dei brand alle
aspettative dei clienti, migliorandone così l’esperienza su
prodotto, vendite e servizio. Le azioni implementate nel corso
dell’anno hanno aumentato la soddisfazione dei clienti,
incrementato il numero di vendite effettuate attraverso i canali
di contatto diretto, e migliorato l’indice “NPS” cioè il numero
dei clienti che, a seguito di varie esperienze positive,
promuovono il brand verso altri clienti. Per migliorare la
capacità di rispondere al cliente e supportare la rete di vendita,
la misurazione della soddisfazione del cliente è stata
perfezionata. Ai concessionari sono indirizzati i feedback dei
clienti sulle motivazioni di acquisto e di abbandono. Nel 2007
c’è stato un aumento pari a sette volte sulle vendite generate
da attività di gestione diretta del cliente. È anche raddoppiato
il numero delle anagrafiche di possibili acquirenti passate ai
concessionari.La misurazione costante della soddisfazione dei
clienti è stata, e rimarrà, il punto di partenza per migliorare la
qualità dei servizi erogati, in termini di velocità di risposta e di
contenuto, per creare nuovi servizi e mettere a disposizione
nuovi canali di contatto. Per quanto riguarda le informazioni
e le lamentele, il 78 per cento dei casi viene attualmente risolto
entro cinque giorni con una capacità di rispondere alle
informazioni nell’88 per cento dei casi con un’unica telefonata
(one call solution). Il giudizio dei clienti in l’Italia, in una scala
da 1 a 10, è stato pari a 7,8. Nel 2007 è stato fornito supporto
a 90.000 clienti per problemi legati alla mobilità, causati da
fermo su strada o da vettura in officina.
Il tempo di fermo auto (total vehicle downtime) è stato ridotto
del 25 per cento, così come è cresciuta di oltre il 40 per cento
la capacità di fornire vetture del Gruppo Fiat a clienti che
necessitano dell’auto sostitutiva. Il giudizio dei clienti sul
servizio è pari a 7,6 su una scala da 1 a 10. Il Customer Service
Centre è uno degli strumenti più importanti per la relazione
con i clienti. Attualmente impiega circa 420 persone
madrelingua che gestiscono 20 servizi in 13 Paesi per i 10
brand del Gruppo Fiat. Nel corso del 2007 sono stati aperti
nuovi ed innovativi canali di contatto con i clienti (web, sms,
chat, call me back e video call) arrivando a gestire circa
2.400.000 contatti (100 per cento in più rispetto al 2006) con
l’87 per cento di telefonate gestite in meno di 20 secondi.
Secondo una recente indagine di benchmark effettuata a livello
Europeo da una società indipendente, il Customer Service
Centre di Fiat risulta essere nelle prime cinque posizioni nei
principali mercati europei. Per quanto riguarda l’esperienza del
cliente in officina sono state implementate nuove tecnologie e
strumenti di avanguardia per ottimizzare le attività di sopporto
ai processi di riparazione ed aumentare la capacità di risolvere
i problemi ai clienti immediatamente (Fix it Right First Time).
Il Fix it Right First Time è migliorato del 2,5 per cento. Per Alfa
Romeo è stato lanciato un progetto specifico che partendo
delle esigenze del cliente ha identificato delle aree di
miglioramento: CSI Measurement System, Sales Process &
Commercial Training, Services Standard & Process, Dealer
Network. Il progetto è stato lanciato nel 2007 nel Regno Unito
Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto 105
e in Germania e sarà lanciato nel 2008 in Spagna, Francia e
Svizzera. Nel Regno Unito gli interventi effettuati hanno portato
ad un incremento della soddisfazione dei concessionari (Dealer
Satisfaction) da 2,2 a 3,7 mentre il valor residuo delle vetture
Alfa Romeo è aumentato del 4 per cento, livello mai raggiunto
per il brand.
Marketing Communications
PR6 (core) Programmi di conformità a leggi, standard e codici
volontari relativi all’attività di marketing incluse la pubblicità,
la promozione e la sponsorizzazione.
Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo sociale della comunicazione
pubblicitaria e sceglie volontariamente di adottare e
incoraggiare, nelle sua attività esterne, valori e atteggiamenti
positivi e responsabili, improntati agli stessi principi etici cui si
ispira. Il Codice Etico della pubblicità del Gruppo Fiat, adottato
nel 1993 e costantemente aggiornato, si propone di individuare
le regole di riferimento e di applicare le linee guida in tutte le
attività di comunicazione verso il pubblico finale. In quanto
membro attivo dell’UPA (Unione Pubblicitari Associati),
promotrice dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria,
il Gruppo Fiat aderisce inoltre al Codice di Autodisciplina
Pubblicitaria per rendere la pubblicità sempre onesta, veritiera
e corretta, rispettando le iniziative e le decisioni che vengono
assunte dal Comitato di Controllo e dal Giurì, che ne è l’organo
giudicante. La comunicazione istituzionale ha l’obiettivo di
informare i vari stakeholder e di presentare il Gruppo, o le sue
diverse Società, come attore economico-sociale nel proprio
territorio di riferimento. La comunicazione promo-pubblicitaria
ha il compito di diffondere messaggi sempre rispettosi del
target di riferimento, ed eticamente corretti.
PR7 (add) Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi
di non-conformità a regolamenti o codici volontari riferiti
all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione
e la sponsorizzazione.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha
subito condanne in via definitiva per violazioni inerenti le
attività di marketing, pubblicità, promozione e sponsorizzazione.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto
nella sezione Parametri del Report.
Rispetto della privacy
PR8 (add) Numero di reclami documentati relativi a violazioni
della privacy e a perdita dei dati dei consumatori.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo non ha
subito condanne in via definitiva per violazioni della normativa
sulla privacy.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto
nella sezione Parametri del Report.
Conformità
PR9 (core) Valore monetario delle principali sanzioni per
non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura
e l’utilizzo di prodotti o servizi.
Nel corso del 2007 il Gruppo Fiat in tutto il mondo ha subito
condanne in via definitiva per violazioni attribuibili a
responsabilità contrattuale, relative a inadempimenti
contrattuali nei confronti di fornitori e concessionari, per un
valore monetario di circa 1.800.000 euro.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto
nella sezione Parametri del Report.
106 Indicatori di performance Indicatori di performance sulla responsabilità di prodotto
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