Il potere dei mass media sui giovani
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Il potere dei mass media sui giovani
Il potere dei mass media sui giovani "Dobbiamo offrire alla gente quello che la gente vuole",Questa è l'orribile tesi di un responsabile di televisione che nel 1994 incontrò Carl Popper. Ma si può davvero sapere quello che la gente vuole grazie alle statistiche sugli ascolti delle trasmissioni? L'unica cosa che possiamo ricavare da lì sono solo le indicazioni che riguardano le preferenze fra le produzioni che sono state offerte. Gli spot pubblicitari, le trasmissioni, ci inducono ad avere bisogno di quello di cui realmente non abbiamo bisogno. Tutte le nuove tecnologie,i nuovi modelli di telefonini( n.d.r tra poco arriveremo anche a quello che fa l'espresso) i vestiti firmati,non sono altro che cose indispensabili e assolutamente non vitali. Più andiamo avanti e più non ci rendiamo conto che siamo assoggettati da questo sistema che sta diventando molto più grande di noi, e che tra poco finirà per inghiottirci. "Gli adolescenti sono espropiati dal desiderio" (V.Andreoli, Lettera ad un adolescente,2004). Siamo controllati,comandati e costretti dai media.Adesso un giovane desidera quello che tutti desiderano,anzi quello che i mercati hanno deciso di vendere.Mi viene in mentre la pubblicità di un'automobile,la Classe A. Lo spot diceva:"Se non hai la Classe A,non sei un uomo di classe A.." Ma è possibile? Cioè se non compri quella macchina,sei morto, non esisti,non sei nessuno.Desideriamo ciò che desidera il mercato , e non ciò che veramente vogliamo.Siamo tartassati, bombardati da tutto quello che passa per la tv,e non è solo il caso degli spot; Anche la coppia infallibile Costanzo-De Filippi con le loro storielle strappalacrime e le prese in giro che fanno agli AMICI ci rendono incapaci di pensare. Adesso neanche più il telegiornale si può guardare. Su rete 4 c'è Emilio Fede che compiange ed elogia il suo carissimo amico Silvio Berlusconi come se fosse morto,canale 5 ci offre 15 minuti di servizi e tutto il resto è la posta del cuore di non so chi...Ma come pretendiamo di cambiare la situazione ,di avere ragazzi più informati se quello che ci passa la televisione può essere solo dannoso? E poi, se per caso ci sono programmi o persone serie e che davvero ci possono aiutare a conoscere e a capire, vengono ritenute "pericolose" dalle stesse persone di cui parlano. Per esempio "Anno Zero" di Michele Santoro è ritenuto pericoloso perchè dice realmente le cose come stanno. Nella puntata intitolata "La Mafia è Bianca" si parlava di collusioni e rapporti di clientelari(tipici della mentalità mafiosa), era un documentario incentrato ovviamente su persone per bene,imprenditori che si sono fatti da soli, quali, Berlusconi,Dell'Utri e Cuffaro.Ecco, Santoro ha quasi rischiato di non poter più fare il programma solo per aver informato la gente di ciò che accade mentre noi stiamo sul divano passivamente a vedere il Grande Fratello.Ovviamente la colpa non è solo dei mass media, non possiamo identificare la tv come capro espiatorio, la colpa è anche della nostra società malata.A scuola c'è poca informazione, si dovrebbe tornare ai tempi di Don Lorenzo Milani(grande pedagogista)dove in classe si leggeva insieme il giornale, si commentava, si lavorava in gruppi e di conseguenza c'era un cooperative learning ( apprendimento cooperativo), che è sicuramente molto più efficace della nostra lezione frontale attuale.Quello che manca oggi ai ragazzi è la curiosità. Il voler apprendere a tutti i costi qualcosa che non si conosce,essere spinti da motivazioni intrinseche(studio per il piacere di studiare), anzichè da motivazioni estrinseche (studio sennò domani prendo 2). Se continueremo cosi, dove arriveremo? Roberta Brega