Contributo Conservatorio - Agenda comune di Brescia

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Contributo Conservatorio - Agenda comune di Brescia
Conservatorio di Musica ”Luca Marenzio” - Brescia
Piazza A. Benedetti Michelangeli n°1 -25121 Brescia
COMUNICATO STAMPA
I MILHAUD, VOLUMI DI SUONI COLORATI
Nell’ottica di collaborazione sempre più proficua tra l’Università bresciana della Musica e il
Comune di Brescia, il Conservatorio Statale di Musica Luca Marenzio, Istituto di Alta Formazione
Artistica e Musicale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è lieto di
presentare il suo contributo artistico all’importante esposizione nell’ Auditorium S. Barnaba, di
alcuni allestimenti di Daniel e Mathias Milhaud, all’interno di Meccaniche della Meraviglia 11, con
due bellissimi brani composti dal famosissimo padre e amatissimo nonno Darius.
Attratto dal teatro e dalla neonata forma artistica del cinema, Darius Milhaud ha più volte
collaborato con diversi grandi poeti, scrittori e registi francesi europei e americani, componendo
un discreto numero di opere e colonne sonore in proposito.
Il concerto, affidato ad allievi dei corsi superiori e docenti del Conservatorio, illustra la
versatilissima, personale vena poetica del grande compositore francese, elaborata attingendo,
come illustrato dalle note che seguono, sia a temi arcaici, sia a originali poliritmie mutuate dal
mondo del jazz o del repertorio sudamericano, in particolare brasiliano.
L’unione di musica e immagini, suoni, volumi e colori, vuole rinnovare e rilanciare un
percorso di collaborazione sempre più stretto tra l’Ateneo musicale cittadino e le istituzioni
(Comune, Brescia Musei, Teatro Grande, CTB) per esplorare in maniera sempre più approfondita, i
numerosi percorsi possibili, gli articolati fiumi creativi, gli incroci più serrati e le contaminazioni più
produttive, tra le diverse arti, sia del lontano passato (teatro greco) sia delle sue riproposizioni più
recenti (opera barocca e romantica, totale wagneriana, ludus cromatici scriabiniani) fino a
giungere alle porte delle installazioni sonore contemporanee, grazie anche alla recente istituzione
di un progetto Musica Contemporanea e di una classe di musica elettronica.
Conservatorio di Musica ”Luca Marenzio” – Brescia
Piazza A. Benedetti Michelangeli n°1 -25121 Brescia
PROGRAMMA
DARIUS MILHAUD
“Le voyageur sans bagage” (1936)
Suite Op.157b, per violino, clarinetto e pianoforte (1936).
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Ouverture (Vif et gai)
Divertissement (Animé)
Jeu (Vif)
Introductione et final (Moderé – Vif)
Federico Rovagnati violino, Paolo Pandolfi clarinetto, Chiou Chuei Jen pianoforte
Riduzione dalla musica Op.157 per la commedia teatrale omonima di Jean Anouilh, è la
summa del pensiero musicale di Milhaud. Mostra tutti gli elementi tipici del compositore francese:
grande importanza alle tradizioni, attraverso il recupero di canti o danze popolari, spensieratezza,
lirismo contrapposto a brevi momenti di drammaticità o ironia, essenzialità ed eleganza delle linee
melodiche.
L’“Ouverture” si sviluppa con leggerezza e gioia, piacevoli ricordi dei giochi infantili nella
terra di Provenza, intrecciati a tratti con un sorrisi ironici, affidati al violino e clarinetto. Essi sii
divertono rievocare con spiccati disegni ritmici in tessiture acute un’epoca che, oramai, non è più.
Il grazioso tema richiama le sembianze di una canzoncina infantile. La scrittura pianistica è
essenziale, le linee sono pulite ed il discorso musicale è molto chiaro. Non c’è spazio per
interpretazioni personali adombrate, non c’è nulla di quel misterioso e simbolico che tanto stava a
cuore al connazionale e coevo Debussy.
Conservatorio di Musica ”Luca Marenzio” – Brescia
Piazza A. Benedetti Michelangeli n°1 -25121 Brescia
“Le cheminée du Roi Reneé” (1939)
Quintetto, op. 205, per flauto, oboe, clarinetto, corno e fagotto.
1. Cortège (Processione)
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Aubade (Canto mattutino)
Jongleurs (Giocolieri)
La maousinglade (Sarabanda )
Joutes sur l’Arc (Giostra sul fiume Arc )
Chasse à Valabre (Caccia al Valabre)
7. Nocturne Madrigal (Madrigale notturno)
8.
Massimiliano Pezzotti flauto, Andrea Chenna oboe, Giovanni Sora clarinetto, Gabriele Rocchetti
corno, Alberto Belli Fagotto.
Interessato alle nuove arti visive, la suite in sette movimenti, è un adattamento della
musica che il compositore scrisse nel 1939 per la prima delle tre parti del film di Raymond Bernard
Cavalcade d’amour. La sceneggiatura di Jean Anouilh e Jean Aurenche comprende tre storie
d’amore di diversa epoca, con altrettante musiche di scena alle quali collaborarono anche
Honegger e Désormière. La prima è ambientata nel XV secolo alla corte di René I, conte di Aix-enProvence , città natale di Darius Milhaud. L’autore era affascinato dal re, dal suo codice di
cavalleria e dai tornei leggendari che organizzava al castello. L’intenzione di Milhaud era quella di
glorificare una delle ultime corti medievali, dove gli echi dell’amor cortese ereditato dai Trovatori
e Trovieri e dei combattimenti, anche letterari, relativi, sopravviveva. Il titolo è mutuato da una
frase popolare: “Scaldarsi al camino del Buon Re René”, dove per camino deve intendersi il sole di
Provenza. Anche se il compositore era esperto di manoscritti musicali del periodo, la scrittura
del La Cheminée du roi René contiene solo lievi sfumature di quel repertorio, usato solo come
ispirazione. Tutti i movimenti costituiscono una collezione di miniature medievali, con
un’alternanza tra “nonchalant” e atmosfere guizzanti e vivaci. Il movimento più breve è meno di
un minuto, mentre il più lungo solo tre. La suite dà l’impressione di un unico pezzo, quasi in un
solo respiro, perché l’atmosfera musicale cambia poco tra i diversi movimenti. In totale dura circa
tredici minuti. Particolarmente suggestiva La maousinglade, una discreta sarabanda con il tema
ripreso dall’oboe. Joutes sur l’Arc è ricca di diminuzioni rinascimentali, mentre il corno da caccia è
evocato nella Chasse à Valabre. Il finale Madrigal, è calmo, malinconico e molto neoclassico.
La Cheminée du roi René è una delle opere più note di Darius Milhaud, ed è uno dei pezzi
più popolari di musica da camera del repertorio del XX secolo per quintetto di fiati.
Conservatorio di Musica ”Luca Marenzio” – Brescia
Piazza A. Benedetti Michelangeli n°1 -25121 Brescia
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Darius Milhaud
(4 settembre 1892 - 22 Giugno 1974)
E’ stato un musicista francese, violinista, compositore e insegnante. Membro del Gruppo dei Sei è uno dei
compositori più prolifici del 20 ° secolo. Le sue composizioni sono influenzate dal jazz e fanno uso di politonalità;
per questo è stato annoverato tra i “modernisti”.
Nato a Marsiglia, ha iniziato l’attività come violinista, si è poi rivolto alla composizione, studiando a Parigi
presso
il Conservatorio
Nazionale
Superiore,
con Charles
Marie
Widor, approfondendo armonia
e
contrappunto con André Gedalge e, privatamente, orchestrazione con Vincent d'Indy .
Dal 1917 al 1919, è stato segretario di Paul Claudel , poeta e drammaturgo ambasciatore in Brasile, e con i
quali Milhaud, ha collaborato per molti anni, musicando diversi testi subendo l’influenza musicale del repertorio del
luogo e di Ernesto Nazareth.
Durante un viaggio negli Stati Uniti nel 1922, Darius Milhaud sente jazz genuino per la prima volta, nelle
strade di Harlem, che lascia un grande impatto sulla sua visione musicale. Nel 1925, Milhaud sposa la
cugina, Madeleine (1902-2008), attrice e voce recitante. Nel 1930 nasce suo figlio, il pittore e scultore Daniel Milhaud.
L'invasione della Francia da parte della Germania nazista, e le origini ebraiche costringono i Milhaud a lasciare
la Francia nel 1940 ed emigrare negli Stati Uniti, dove riceve immediatamente una cattedra presso il prestigioso Mills
college diOakland, in California.
Il pianista jazz Dave Brubeck è stato uno degli allievi più famosi di Milhaud, assieme a Burt Bacharach .
Milhaud e i suoi contemporanei Hindemith , Malipiero , Hovhaness , Martinů e Villa-Lobos sono stati creatori
estremamente prolifici, per i quali scrivere musica “sembrava naturale come respirare”.
Le sue opere più popolari includono Le Boeuf sur le Toit (un balletto, che ha dato il nome al
leggendario cabaret frequentato da Milhaud e altri membri della Les Six), La création du monde (un balletto per
piccola orchestra con solista sassofono , influenzato dal jazz) , Scaramouche (una suite per due pianoforti, anche per
sassofono o clarinetto e orchestra), e Saudades do Brasil (una suite di danza).
Ha insegnato per periodi alterni dal 1947 al 1971 al Mills e al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi ,
fino al sopraggiungere di quelle cattive condizioni di salute, che lo hanno dolorosamente costretto su una sedia a
rotelle durante i suoi ultimi anni.
E’ morto a Ginevra, all'età di 81 anni e, su suo espresso desiderio è stato sepolto in Saint-Pierre, nel
Cimitero di Aix-en-Provence, luogo d’origine della sua famiglia.