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Sardegna chi_ama, "No potho reposare" inno della serata
1 Giugno 2014 ore 13:43
Categoria:
Notizie / Appuntamenti e Spettacoli
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Data scaricamento: 29 Settembre 2016 ore 18:22
Tutti uniti per cercare di alleviare una ferita ancora aperta. Sul palco si sono alternati gli artisti, ognuno dei quali ha voluto esprimere la personale dichiarazione
d'amore e rendere omaggio alla cultura di questa terra
"Sardegna chi_ama', io ci sono". Le parole di Gianna Nannini irrompono nell'Arena Grandi Eventi di
Sant'Elia a Cagliari. In questo angolo di città che guarda al mare, il jazzista Paolo Fresu ha chiamato a
raccolta ieri sera 109 artisti per un concertone di beneficenza.
Una maratona in musica e parole per la ricostruzione delle scuole dei territori colpiti dall'alluvione dello
scorso 18 novembre. Il pubblico dei 5000 si illumina sotto i riflettori delle telecamere di Rai3, che segue
la diretta trasmessa anche da Radio 2, su Caterpillar. I sardi hanno risposto con il sold out all'appello
alla solidarietà. Una vera e propria mobilitazione generale che ha coinvolto big nazionali e isolani,
istituzioni, cittadini.
Tutti uniti per cercare di alleviare una ferita ancora aperta. Una sorta di grande abbraccio che ha
attraversato il Tirreno. Sul palco si sono alternati gli artisti, ognuno dei quali ha voluto esprimere la
personale dichiarazione d'amore e rendere omaggio alla cultura di questa terra. Come quello di Lella
Costa e la sua interpretazione di un brano tratto da 'Passavamo sulla terra leggeri, di Sergio Atzeni:
"Una tra le più belle pagine della letteratura italiana", ha detto.
Ornella Vanoni, ha aggiunto: "Sono arrivata qui per la prima volta 55 anni fa ed è stato subito amore".
Cristiano De Andrè, legatissimo all'isola, ha evocato i ricordi del padre Fabrizio. Sventolano le bandiere
dei 4 Mori per salutare il ritorno sulla scena di Marco Carta. Amii Stewart con la sua "Knock on wood"
ha fatto ballare una platea entusiasta. Parole di solidarietà e affetto per la Sardegna hanno
accompagnato l'esibizione di tutti gli altri ospiti, applauditissimi, Francesco Renga, Mauro Pagani,
Eugenio Finardi, Gianmaria Testa, Omar Pedrini, Claudio Coccoluto, i Perturbazione, Raffaele
Casarano, il Devil Quartet, Raphael Gualazzi, Gaetano Curreri e gli Stadio, Paola Turci, Samuele
Bersani, Ron, Alicev, Ascanio Celestini, Luca Aquino, Piero Marras, Tazenda, Luigi Lai, Elena Ledda,
Antonello Salis, NeonElio, Franca Masu, Sikitikis, Menhir, Salmo, Lavinia Viscuso, l'Orchestra d'archi
del Teatro Lirico di Cagliari, oltre a Celso Valli nel ruolo di arrangiatore e direttore musicale, e al
direttore artistico dell'evento, Paolo Fresu.
Musica, spettacolo ma anche inviti alla donazione per la raccolta di fondi necessari a rimettere in piedi
le scuole danneggiate dal ciclone Cleopatra sono giunti dai due conduttori Neri Marcoré e Geppi
Cucciari, assieme agli appelli a investire di più nell'istruzione e meno nelle basi militari. Anche il jazz è
stato un altro protagonista della serata. Su tutti la tromba di Fresu, promotore dell'iniziativa. Che si
trattasse di una serata ricca di suggestioni lo si era intuito da subito, quando Gianna Nannini ha
interpreto la canzone forse più amata dai sardi, Non potho reposare, un inno all'amore esaltato dalle
note del sax di Gavino Murgia. Che diventa anche l'inno della serata per tutta la Sardegna.
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