elab-Q-acustica

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Regione Piemonte
PROVINCIA DI CUNEO
COMUNE DI CRISSOLO
NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
CON DERIVAZIONE AD ACQUA FLUENTE
NEL BACINO DEL TORRENTE TOSSIER
PROGETTO DEFINITIVO
il progettista
il proponente
ing. Roberto Truffa Giachet
Manto Energia S.r.l.
tecnico abilitato
forestale
l'ittiologo
ilil geologo
arch. Nicola
dott.ssa
dott.
Antonio
Michele
Roberta
Polisciano
Accotto
Darò
Benetti
RTG Ingegneria
oggetto
elaborato
M
L4
L2
H
D
B
L1
N
R
V
A
P
T
EFI
L3
C
U
G
O
S
Q
rif.
data
131018
Gennaio'15
DISMISSIONE
STUDIO DI IMPATTO
DELL'IMPIANTO:
AMBIENTALE:
PIANO
ELENCO
RELAZIONE
PRATICA
MISURE
SCHEDE
STUDIO
CARTA DI
DI
PRELIMINARE
DI
DI
DELLE
CATASTO
TICA
GESTIONE
USO
IMPATTO
REINSERIMENTO
GEOLOGICA
PAESAGGISTICA
E DEL
AUTORIZZAZIONI
DELLE
AMBIENTALE:
E
SUOLO
ASPETTI
MANUTENZIONE
DERIVAZIONI
RELAZIONE
DI
EX
E
PIANO
SINTESI
SCHEMA
CRONOPROGRAMMA
TABULATI
GEOTECNICA
RECUPERO
DEI
IMPATTO
D.P.C.M.
NULLA
TIPI
FINANZIARIO
DI
LINGUAGGIO
URBANISTICI
ELETTRICO
MONITORAGGIO
CALCOLO
PROGETTO
FORESTALI
ILLUSTRATIVA
IDRAULICA
CALCOLI
IDROBIOLOGICA
ACUSTICO
IDRICHE
12.12.2005
OSTA
AMBIENTALE
DELLE
DEI
IDRAULICO
UNIFILARE
STRUTTURALI
NON
STRADALE
OPERE
LAVORI
AMBIENTALE
TECNICO
QUADRO
PROGRAMMATICO
AMBIENTALE
PROGETTUALE
1
08/04/2013
STUDIO FATTIBILITA'
4
2
28/01/2015
PROGETTO DEFINITIVO
5
6
3
EMISSIONE
NOTE
EMISSIONE
NOTE
ing. Roberto Truffa Giachet - Piazza Sant'Anna 11 10085 Pont Canavese TO - tel. 0124/84160 337/444899 [email protected]
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SOMMARIO
1. DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ.........................................................................................2
2. ORARI DI ATTIVITÀ..............................................................................................................5
3. SORGENTI RUMOROSE........................................................................................................6
4. CARATTERISTICHE DEL LOCALE TURBINA................................................................7
5. DESCRIZIONE DEI RICETTORI ........................................................................................8
6. PLANIMETRIA DELL’AREA DI STUDIO........................................................................10
7. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELLA ZONA.............................................................11
8. SORGENTI SONORE PREESISTENTI..............................................................................12
9. LIVELLI SONORI GENERATI DALL'ATTIVITÀ IN STUDIO.....................................15
10. CALCOLO PREVISIONALE DEI LIVELLI SONORI GENERATI DAL TRAFFICO
INDOTTO..............................................................................................................................18
11. PROVVEDIMENTI TECNICI PER IL CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI
SONORE................................................................................................................................18
12. IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE............................................................19
13. PROGRAMMA DEI RILEVAMENTI DI VERIFICA.....................................................21
14. DATI DEL “TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE” CHE HA
PREDISPOSTO LA DOCUMENTAZIONE......................................................................21
ALLEGATO A: PUNTI DI MISURAZIONE FONOMETRICA
ALLEGATO B: LETTERA DI NOMINA T.C.A.A.
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Il seguente studio di previsione di impatto acustico è stato condotto seguendo i criteri indicati
nel Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 05, Deliberazione della giunta Regionale 2 febbraio
2004, n. 9-11616 “Legge Regionale 25 ottobre 2000, n. 52 – art. 3, comma 3, lettera c). Criteri
per la redazione della documentazione di impatto acustico.”.
1.
DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ
Il presente studio riguarda la valutazione del potenziale Impatto Acustico generato dalla
piccola centrale idroelettrica proposta dalla MANTO ENERGIA S.r.l.
L'opera prevista in progetto consiste in un impianto per la produzione di energia elettrica
alimentato da acqua per caduta in condotta forzata con potenza legale pari a 249,9 kW: la
tecnologia adottata prevede la produzione annuale di circa 1,83 GWh attraverso un generatore
azionato da una turbina di tipo pelton a quattro getti azionata con un salto d'acqua legale pari a
185,5 m (salto geodetico pari a 182,9 m).
La centrale, la relativa presa d'acqua e la condotta saranno realizzate sul territorio del
Comune di Crissolo (CN), in prossimità dell'alveo del torrente Tossier, uno dei primi affluenti
del Po, in un'area prevalentemente agricolo-boschiva [Fotografia 1].
Fotografia 1: area di intervento (si vedono sul versante
opposto la borgata Bertolini e Brich)
La Centrale nel suo complesso è posta in un'area montana caratterizzata da un forte declivio,
esterna e distante dal nucleo urbano del Comune di Crissolo e da altri nuclei sparsi urbanizzati
aventi elevata densità.
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L'impianto nel complesso interessa una zona prossima al tratto d’alveo del torrente Tossier
posto tra le quote di circa 1350 m s.l.m. ed i 1540 m s.l.m. in corrispondenza del punto di presa.
Come accennato, la morfologia dell'area si presenta caratterizzata da una accentuata acclività,
tipica dei valloni laterali afferenti la valle del Po. L'area ha una bassa densità edilizia,
prevalentemente costituita da borgate alpine, legate prevalentemente ad attività boschivoagricole storiche.
I manufatti previsti in progetto sono rappresentati dall’opera di presa d'acqua a monte, con
relativa vasca di carico, da una condotta forzata e dalla Centrale.
La presa d'acqua a monte sarà realizzata nell'alveo del torrente Tossier alla quota di circa
1538 m s.l.m. [Fotografia 2], e verrà costruita in calcestruzzo armato e pietra. Il manufatto
prevede una scala di risalita per l'ittiofauna, oltre ad opportune soluzioni atte a minimizzare la
presenza di corpi estranei, pietre e sabbia nell'acqua convogliata verso il dissabbiatore/camera di
carico che sarà realizzata leggermente più a valle e dalla quale partirà la tubazione in pressione.
Fotografia 2: area di realizzazione dell'opera di presa dell'acqua
La condotta forzata, in acciaio, sarà realizzata in due distinte tratte in trincea, la prima con
una tubazione avente diametro interno di 647,2 mm, la seconda -più in pendenza- con diametro
di 540,0 mm: il tracciato previsto per la conduttura attraversa una prima area prativa, segue poi
la strada comunale esistente per poi attraversare nel secondo tratto un'area boschiva. La
tubazione sarà interrata a poca profondità. Dopo un salto legale pari a 185,5 m, la condotta
termina nella Centrale, ubicata in un'area boschiva prossima al letto del torrente Tossier
[Fotografia 3]. La restituzione dell'acqua nell'alveo del torrente Tossier è prevista leggermente
più a valle.
Gli edifici più prossimi all'impianto in progetto hanno destinazione prevalentemente
residenziale: le fotografie satellitari riportate nella presente relazione e le mappe che corredano
gli elaborati progettuali, permettono la precisa e corretta individuazione del sito e dei ricettori
sensibili.
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Fotografia 3: area di ubicazione della Centrale Idroelettrica
Si riportano in sintesi i dati tecnici dell’impianto che è stato possibile proporre sulla base
della disponibilità di acqua e di salto esistente nel tratto in esame del torrente Tossier.
Portata massima derivata
La portata massima derivata a scopo produzione energia è stata individuata in:
Qmax = 315,0 l/s
Tale portata massima risulta derivabile per circa 81 giorni/anno.
La derivazione media, invece, è calcolata in 137,7 l/s.
Dati condotta forzata
Le principali quote di interesse per descrivere l'impianto sono:
•
•
•
•
•
•
•
•
quota presa di monte (pelo libero): 1538,40 m s.l.m.
quota Centrale (asse fine condotta):
1355,50 m s.l.m.
salto netto utile: 179,88 m
salto geodetico: 182,9 m
lunghezza condotta tratto B-C: 1030 m
dislivello condotta tratto B-C: 64,45 m
lunghezza condotta tratto C-D: 340 m
dislivello condotta tratto C-D: 115,05 m
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Potenza installata
La potenza installata dipende dalla portata massima derivabile, dal rendimento dell'impianto,
delle macchine e dal salto motore. Per quanto concerne il rendimento meccanico complessivo
della catena turbina-generatore-trasformatore-linea in progetto si ha un valore pari al 87% nelle
ipotesi di funzionamento tipiche.
La definizione della potenza massima installata non dipende dagli scenari di utilizzo, ma
esclusivamente dalla portata massima derivata.
Potenza complessiva installata = 490 kW
Potenza nominale di concessione dell’impianto
La potenza nominale di concessione è calcolata sui valori nominali dell'impianto ed è
funzione degli scenari di utilizzo.
Potenza nominale media complessiva (potenza legale) = 249,9 kW
Produzione media di energia annua
La produzione media nell'arco di un anno è calcolata in base alle curve di portata media al
netto del rilascio del DMV.
Produzione energetica media annua = 1,83 GWh
Le opere previste in progetto quali la presa d'acqua e la condotta non determinano impatti
acustici di sorta in tutti gli scenari di utilizzo; gli impianti potenzialmente rumorosi sono quelli
connessi alla generazione ed alla trasformazione della corrente elettrica, i quali saranno ubicati
esclusivamente all'interno del piccolo edificio di nuova costruzione, parzialmente scavato ed
integrato nel versante del declivio, realizzato con struttura in cemento armato.
2.
ORARI DI ATTIVITÀ
L'attività delle turbina è completamente automatizzata, e si svolge a ciclo continuo senza
differenze operative fra il periodo diurno ed il periodo notturno. Si prevede il funzionamento
perenne dell'impianto, per 81 giorni l'anno a portata massima derivabile.
Eventuali operazioni di manutenzione potenzialmente rumorose da compiersi all'esterno delle
strutture della centrale -da effettuarsi nel corso della normale vita operativa dell'impiantoverranno effettuate esclusivamente in periodo diurno.
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SORGENTI RUMOROSE
Il ciclo produttivo per la produzione di energia idroelettrica, una volta attivato, non prevede
lavorazioni o impiego di attrezzature aventi livelli di rumorosità elevata, al di là del gruppo
turbina-generatore e secondariamente del trasformatore. Il progetto prevede che la turbina sia
ubicata in un ambiente confinato ed opportunamente insonorizzato, al fine di ridurre
sensibilmente, se non annullare, l'emissione acustica di rumore verso l'ambiente esterno: tale
ambiente verrà realizzato in buona parte sotto terra, inserito nel natural declivio ed integrato in
esso, e sarà chiuso durante il ciclo produttivo. I portoni, le botole e le porte di ingresso verranno
realizzate con pannellature di elevata massa, fonoimpedenti, dotate di profili di battuta sigillati
con guarnizioni elastiche; le eventuali aperture finestrate utili per agevolare il raffreddamento del
locale e delle macchine saranno trattate acusticamente e rivolte verso valle, in modo tale da
minimizzare le immissioni presso le abitazioni più prossime. Il locale ospitante il gruppo turbinageneratore sarà realizzato in calcestruzzo armato gettato in opera avente notevole spessore, anche
in considerazione dei carichi statici e dinamici in gioco. L'elevata massa superficiale delle pareti
in calcestruzzo, ulteriormente incrementata dalla finitura in pietra delle pareti, garantisce un
ottimo isolamento acustico delle superfici di confinamento per legge di massa.
Il ciclo produttivo avviene, come sopra indicato, in modo continuativo, 24 ore su 24: le
principali sorgenti di rumore sono costituite dai sistemi di raffreddamento ad aria del generatore
connesso alla turbina. Nella fase attuale di progetto è stata definita la tipologia generale delle
macchine: i dati precisi sulla tipologia delle macchine installate, la tipologia di raffreddamento,
le precise soluzioni tecniche da realizzare, la definizione dei componenti da impiegare
-completamente alternativi dal punto di vista acustico- competerà in sede di fornitura alla ditta
appaltante. Si provvede pertanto a fornire nel presente studio dati prescrittivi formulati sulla base
di potenze sonore emesse cautelative e desunte da precedenti esperienze su progetti di impianti
simili per dimensione e tipologia.
Nella definizione dei livelli massimi di emissione sonora della piccola centrale, misurati al
perimetro della stessa -da inserire come termini contrattuali in sede di Capitolato Speciale
d'Appalto per la fornitura dei macchinari e del manufatto in cui verranno messi a dimora- si
dovrà tenere conto della possibile variabilità del rumore in funzione della portata d'acqua, in
considerazione delle variazioni del regime di rotazione della turbina, della tipologia della stessa,
dell'usura di parti giranti, e della eventuale possibile criticità di componenti tonali.
Le sorgenti di rumore individuate non presentano emissioni sonore di tipo impulsivo.
Non è possibile prevedere a priori la presenza nello spettro del rumore generato di
componenti tonali, specie in bassa frequenza, possibili in impianti dotati di giranti a velocità
lentamente variabile: il potenziale problema risulta comunque marginale, in quanto il gruppo
turbina-generatore sarà ubicato in ambiente chiuso, con pareti di confine di notevole massa.
Una volta realizzati gli impianti, non si prevede nell'area la presenza di mezzi industriali o di
veicoli funzionali all'attività dello stesso degni di considerazione.
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CARATTERISTICHE DEL LOCALE TURBINA
I macchinari componenti la catena di conversione dell'energia idraulico-meccanica in energia
elettrica saranno ubicati all'interno di un piccolo edificio realizzato con struttura in calcestruzzo
armato, il quale sarà integrato paesaggisticamente inserendolo nel declivio della montagna,
richiamando per la costruzione in rilevato tipologie architettoniche e materiali tipici del luogo,
quali il tetto in lose e le facciate a vista rivestite in pietra.
La Centrale verrà realizzata in prossimità del punto di restituzione sul rio Tossier (a circa 30
m dall'alveo dello stesso), in una zona a bosco, e sarà edificata a valle della borgata Bertolini e
della borgata Brich, con accesso attraverso una pista parzialmente esistente che si dirama dalla
strada comunale a monte.
Il locale centrale sarà costituito da un unico ambiente rettangolare, in parte ipogeo, costruito
su due distinti livelli di pavimento, avente dimensione interna massima di 13 m per 8 m ed
altezza utile interna pari a 9 m, coperto con un solaio piano in calcestruzzo armato sormontato da
un secondo livello di copertura realizzato a capanna, con struttura in legno e copertura in lose di
pietra [Immagine 1]. Vi si accede da un portone metallico realizzato sulla facciata a valle
(SudOvest); eventuali manutenzioni e sostituzioni delle macchine saranno possibili a mezzo di
un carro ponte interno. Le parti in spiccato del manufatto saranno rivestite in pietra in accordo
con la tipologia costruttiva tipica delle baite della zona. L'edificio è dotato di 7 aperture che
garantiscono la luce naturale ed il ricambio dell'aria, disposte su tre lati.
Immagine 1: sezione dell'edificio in progetto. Disegno fuori scala.
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Al di sotto del piano del locale turbina, si prevede la realizzazione del canale di scarico e
dissipazione visto che l'uscita dell'acqua dal gruppo turbina-generatore avverrà verso il basso. Il
sistema di restituzione convoglia l'acqua in un canale a pelo libero lungo 32 m realizzato in
calcestruzzo.
Si prevede nella Centrale la messa in opera di una turbina di tipo pelton ad asse verticale a
quattro getti, con iniettori e tegoli a regolazione oleodinamica, avente potenza idraulica pari a
490 kW. Alla turbina sarà collegato un generatore sincrono trifase da 550 kVA collegato ad un
trasformatore trifase da 600 kVA funzionante in parallelo con la rete di distribuzione elettrica
nazionale. La velocità di regime del generatore è pari a 1000 giri/min. Il trasformatore verrà
installato nel comparto elettrico realizzato al livello più alto del locale.
Allo stato attuale di definizione del progetto non sono ancora noti i dati di emissione sonora
dei macchinari scelti, e neanche i valori di isolamento acustico dei tamponamenti in calcestruzzo
e del portone di accesso del locale in cui saranno installati: la loro scelta, a fronte dei risultati del
presente studio e dai successivi approfondimenti, sarà calibrata anche in funzione delle esigenze
di compatibilità acustica da garantire presso l'area e presso i ricettori.
5.
DESCRIZIONE DEI RICETTORI
L'area in cui si propone la realizzazione del nuovo impianto per lo sfruttamento della forza
idraulica ai fini della produzione di corrente elettrica è montuosa, caratterizzata da colture
boschive e da una bassa densità edilizia [Immagine 2].
Immagine 2: veduta satellitare dell'area con indicati i gruppi di ricettori
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In passato le varie borgate storiche e le baite isolate erano abitate da numerosi nuclei
famigliari, dediti prevalentemente alle attività silvo-pastorali ed agricole: oggi gran parte delle
unità immobiliari isolate sono abbandonate, e solo nei nuclei più grandi vi sono abitazioni abitate
come seconde case o, più raramente, come residenze stabili. Si ha una maggiore densità edilizia,
caratterizzata da edifici residenziali abitati stabilmente da residenti o utilizzati come seconda
casa, nel nucleo abitato di Crissolo, di Borgo e secondariamente nelle borgate Bertolini e Brich.
L'impianto in studio ricade a valle della zona abitata della borgata Bertolini, sotto uno sperone
che lo scherma rispetto ai ricettori; al di sopra di tale naturale barriera è edificata una chiesa
alpina isolata, la quale rappresenta il ricettore più prossimo alla sorgente in studio.
Gruppo di ricettori R01
Il gruppo di ricettori definito R01 corrisponde alla borgata Bertolini ed è ubicato a monte
dell'opera di presa, sulla sinistra orografica del rio Tossier, in posizione più rilevata di circa 100
m rispetto alla centrale in progetto, ed a una distanza pari a circa 200 m: la borgata risulta
schermata rispetto alla sorgente di potenziale rumore dal declivio e dalla vegetazione. La borgata
è costruita a mezza costa, ed è costituita da case parzialmente ristrutturate e recuperate
funzionalmente.
I singoli edifici hanno al massimo due piani fuori terra. Sono realizzati prevalentemente in
pietra, con coperture in lose su travi di legno, ed hanno attualmente destinazione d'uso
prevalentemente di tipo residenziale.
Questo gruppo di ricettori, vista la distanza dalle sorgenti considerate e la sua particolare
ubicazione, non è interessato da immissioni di rumore degne di ulteriori approfondimenti.
Gruppo di ricettori R02
Il gruppo di edifici ricettori definiti R02 è costituito dalle abitazioni della borgata Borgo,
nucleo storico realizzato sopra alla strada che porta nella vallata verso Pian del Re, sito sulla
destra orografica del rio Tossier a quota pari a circa 1510 m s.l.m.
Gli edifici ricettori del gruppo R02 sono posti a circa 250 m di distanza dalla centrale (in
mappa), ma ad una quota di circa 150 m più elevata. Le potenziali emissioni sonore della
centrale verso questi ricettori sono mascherate dalle emissioni del rio Tossier stesso, che si
frappone sulla via di propagazione con livelli sicuramente più elevati.
Edificio R03
Il ricettore definito R03 è una chiesa di montagna denominata Madonna degli Angeli
[Fotografia 4]. Il progetto prevede la realizzazione della pista per arrivare alla centrale in
prossimità di questo interessante monumento: non risulta questa chiesa venga utilizzata con
continuità per scopi liturgici. Mac chiesa è edificata sulla sommità di una terrazza naturale, e tale
posizione la scherma rispetto alla centrale, ubicata più in basso e non direttamente visibile:
questa caratteristica fa si che l'impatto della centrale può essere considerato trascurabile presso il
ricettore denominato R03, nonostante sia il più prossimo alla sorgente, essendo posto a circa 180
m di distanza.
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Fotografia 4: ricettore R03, chiesa Madonna degli Angeli
6.
PLANIMETRIA DELL’AREA DI STUDIO
L'area di studio è stata limitata ai ricettori più prossimi alla sorgente, in considerazione delle
seguenti evidenze:
•
•
•
l'area ha una densità edilizia minima, vista la sua natura montuosa e l'elevata pendenza
dei versanti;
il nucleo principale dell'abitato di Crissolo dista dalla centrale circa 580 m ed è dall'altro
versante della montagna;
gli unici elementi dell'impianto potenziali sorgenti di rumore sono costituiti dal corpo
della centrale in cui sarà ubicata la turbina; la presa d'acqua e la condotta non generano
livelli degni di considerazione.
L'area in cui verrà realizzato il nuovo impianto risulta fortemente dislivellata, vista la natura
del terreno tipica di una stretta valle alpina minore, ed è caratterizzata dalla presenza di estese e
fitte aree boschive, come evidente dall'immagine satellitare tridimensionale proposta [Immagine
3].
L'ubicazione dei ricettori, dell'impianto in progetto e delle sorgenti concorsuali sono
facilmente individuabili negli elaborati grafici di dettaglio progettuale presentati nella pratica.
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Immagine 3: prospettiva dell'area di studio verso Nord
7.
CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELLA ZONA
L'area di studio considerata, nella quale possono potenzialmente verificarsi immissioni di
rumore a seguito dell'attivazione della nuova centrale idroelettrica, coinvolge porzioni di
territorio di competenza esclusiva del Comune di Crissolo (CN). Come verificato presso gli
uffici comunali e sulla documentazione digitale e cartacea resa disponibile al pubblico, il sito
scelto per l'impianto ricade interamente in un'area azzonata come classe III nel Piano di
Zonizzazione Acustica adottato dal Comune di Crissolo, redatto nel 2004 dalla società ARES
S.r.l.
Si ricorda che, in base al D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite
delle sorgenti sonore”, la classe III prevede limiti di emissione di 55 dB(A) in orario diurno
(dalle 06:00 alle 22:00) e di 45 dB(A) in orario notturno (dalle 22:00 alle 06:00), e limiti di
immissione di 60 dB(A) in orario diurno e di 50 dB(A) in orario notturno.
Tutti i ricettori considerati sono siti in aree azzonate in classe III, ad esclusione del gruppo di
ricettori definiti R02 (borgata Borgo) che ricadono in Classe II, la quale considera limiti di
emissione di 50 dB(A) in orario diurno (dalle 06:00 alle 22:00) e di 40 dB(A) in orario notturno
(dalle 22:00 alle 06:00), e limiti di immissione di 55 dB(A) in orario diurno e di 45 dB(A) in
orario notturno. Nella aree di Classe II e III oltre ai limiti di immissione assoluti valgono anche i
limiti differenziali di immissione, sanciti in 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo
notturno, eventualmente corretti in presenza di componenti tonali, in bassa frequenza, o
impulsive.
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SORGENTI SONORE PREESISTENTI
L'area di studio è caratterizzata da una scarsa antropizzazione del territorio, specie al di fuori
dei periodi di villeggiatura estiva, durante i quali il clima mite e l'aria fresca della montagna
attirano numerosi turisti. Questa scarsa presenza di sorgenti antropiche, anche di tipo agricolo o
produttivo, determina il fatto che il clima acustico dell'area di studio è caratterizzato sia in
periodo diurno sia in periodo notturno dalla quasi esclusiva componente naturale, fortemente
caratterizzata dalla presenza rio Tossier che risulta essere di particolare rilievo, sia per la portata
d'acqua, sia per l'elevata pendenza e la presenza di notevoli salti d'acqua nel suo letto. Si
consideri a questo proposito che il rumore dell'acqua in una vallata stretta come quella in studio
concorre in massimo grado a definire il soundscape tipico del luogo, ed i livelli sonori da esso
generati sono privi della connotazione negativa che si attribuisce normalmente ai “rumori” non
portatori di informazione. Il rumore generato dal torrente è variabile nel corso dell'anno, a
seconda della portata d'acqua: le misurazioni atte a caratterizzare il clima acustico dell'area di
studio sono state eseguite in primavera, nella condizione teorica di massima portata. Si tenga
conto ai fini del presente studio che nelle stagioni di magra l'apporto di acqua alla centrale
diminuisce proporzionalmente alla portata del torrente, quindi la rumorosità del gruppo turbinageneratore varia insieme al naturale rumore del rio.
L'area, come accennato in precedenza, è interessata marginalmente dal rumore immesso dalle
attività antropiche presenti nell'area, principalmente attività agricolo-forestali legati al taglio
della legna ed all'allevamento di bovini ed ovini. Nella zona a valle del sito, fuori dall'area di
studio -vista la distanza dalla centrale- ed in prossimità del nucleo dell'abitato di Crissolo, vi
sono diverse attività artigianali e commerciali, magazzini o piccoli laboratori, operanti per la
maggior parte in periodo diurno, per quanto è stato possibile verificare.
L'unica arteria di traffico di rilievo presente nel territorio è la strada S.P. 26 della Valle Po
che percorre la valle in senso longitudinale, e termina al Pian del Re: tale strada è interessata
unicamente dal traffico locale, in quanto la valle Po non conduce a valichi alpini. La S.P. 26
attraversa l'abitato di Crissolo sulla destra orografica del torrente Po: il rumore generato dal
traffico dei mezzi leggeri e pesanti in transito è modesto ed interessa principalmente il periodo
diurno. Per giungere al sito prescelto per l'edificazione del nuovo impianto bisogna lasciare la
S.P.26 in direzione borgata Brich; questa strada è interessata esclusivamente dal traffico locale
dei residenti delle borgate e delle poche case sparse. I sopralluoghi e le misurazioni fonometriche
non hanno permesso di definire il contributo del traffico in questa zona alla definizione del clima
sonoro dell'area, vista la sua esiguità.
Si è provveduto nel corso del presente studio alla definizione del clima acustico ante operam
presente nell'area effettuando misurazioni di breve periodo nelle condizioni di portata massima
del rio Tossier in periodo diurno, in alcuni punti prossimi ai luoghi dove troveranno dimora gli
elementi potenzialmente più rumorosi dell'impianto in progetto. Tali misurazioni fonometriche,
eseguite su un tempo di osservazione variabile, sono sufficienti per definire il clima acustico
tipico della zona al fine delle valutazioni sul possibile impatto del nuovo impianto idroelettrico
in quanto l'unica sorgente -il rio Toussier stesso- ha livelli di emissione media costanti alle varie
frequenze.
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Le misurazioni fonometriche sono state eseguite presidiando l'attrezzatura, rendendo così
possibile all'operatore l'annotazione degli eventuali eventi sonori anomali di particolare entità
intercorsi durante la misurazione, in posizione tale da non interferire con il campo sonoro vicino
del microfono; a tal proposito sono stati esclusi i primi secondi di acquisizione di ogni misura, al
fine di eliminare l'interferenza data dall'operatore all'atto di allontanarsi dallo strumento.
Sono stati monitorati i livelli sonori nel punto definito P1 [Fotografia 5], in prossimità del
luogo dove verrà realizzata l'opera di presa dell'acqua, e nel punto P2 [Fotografia 5], vicino al
sito nel quale si prevede la costruzione dell'edificio della centrale.
Fotografia 5: punto P1, presa di monte
Fotografia 6: punto P2, centrale
Vista la distanza dei ricettori dalla centrale in progetto, non è parso opportuno e significativo
nel corso dei sopralluoghi eseguire ulteriori analisi dei livelli sonori presso le abitazioni dell'area.
Per comodità si riportano nella seguente Tabella 1 i livelli di alcuni parametri fondamentali
per la definizione del clima acustico misurato nei due punti, con e senza esclusione degli eventi
anomali.
punto Px
P1
P2
periodo di
LAeq [dB(A)]
riferimento
LAeq [dB(A)]
esclusione eventi
anomali
LAFmin [dB(A)]
LAF90
[dB(A)]
diurno 29.04.2015
72,9
-
71,9
72,6
diurno 09.01.2015
55,5
-
54,8
55,3
Tabella 1: livelli acustici misurati
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La quota microfonica utilizzata durante le misurazioni è pari a 150 cm. La temperatura al
momento delle misurazioni era pari a 21°.
Le analisi dei campioni temporali misurati hanno permesso, oltre alla definizione della
Tabella 1, l'elaborazione e la valutazione del tracciato temporale, degli spettri medi e puntuali (1
spettro al sec.) e ulteriori parametri statistici: questi dati sono riportati in toto all'Allegato A, e
sono disponibili per eventuali ulteriori richieste da parte degli Enti preposti al controllo o della
committenza.
Come già detto, le misurazioni evidenziano come sia preponderante sul clima dell'area il
rumore generato dal rio Toussier.
I valori di clima acustico ante operam misurati nei punti P1 e P2 risultano superiori ai limiti
di emissione previsti per l'area, azzonata in classe III, su cui si propone la realizzazione
dell'opera: questo fatto è indicativo dell'elevato rumore di fondo presente nell'area dovuto
esclusivamente al rumore generato dai salti d'acqua delrio Tossier. Il clima acustico dell'area,
come normalmente accade nelle vallate alpine, è risultato nei vari sopralluoghi sempre
condizionato dalla presenza del rio Tossier, di altri rii, o del fiume Po, anche nelle aree prossime
ai centri abitati, con una variabilità stagionale dovuta alle portate ridotte d'acqua.
Le misurazioni fonometriche e l'analisi dei dati sono state eseguite con la seguente
attrezzatura:
●
n.1 Fonometro Integratore ed analizzatore di spettro Brüel & Kjaer mod. 2250 in
classe 1 (mat. 2506530) dotato di microfono a condensatore Brüel & Kjaer mod.
4189 con relativo pre-amplificatore;
●
n.1 Calibratore Brüel & Kjaer mod. 4231;
●
PC portatile Fujitsu Siemens Amilo Pentium IV 3.200 MHz con software di
gestione misure Brüel & Kjaer BZ5503 e software di analisi Brüel & Kjaer
Evaluator 7820;
●
PC portatile Asus A551LN Intel i5 4210U con software di analisi Brüel & Kjaer
Noise Explorer 7815 e 7820.
Il fonometro, una volta calibrato e programmato, è in grado di acquisire i dati rilevati in
automatico, senza ausilio di operatore e senza possibilità di manomissione dei dati stessi.
La strumentazione utilizzata risponde ai requisiti della classe 1 richiesti negli standard
I.E.C. n. 651 del 1979 e n. 804 gruppo 1 del 1985, risulta regolarmente tarata presso centro SIT,
ed è stata sottoposta a calibrazione prima e dopo l'effettuazione delle misurazioni.
Non risultano essere presenti nell'area, come già detto, attività rumorose o infrastrutture
trasportistiche di rilevanza acustica tale da giustificare la valutazione del contributo di
immissione specifico delle stesse.
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LIVELLI SONORI GENERATI DALL'ATTIVITÀ IN STUDIO
Gli impianti per la produzione di energia idroelettrica per caduta in condotta forzata sono
complessi e costituiti da più elementi, fra loro connessi dalle condotte stesse. Da un punto di
vista acustico questi elementi hanno potenziali impatti diversi, e la condotta, specie quando
interrata come nel caso in studio, non concorre a definire emissioni di rumore.
Analizzeremo quindi brevemente il rumore generato dalle opere di presa, per poi passare
all'analisi delle emissioni del locale turbina.
Le opere di prese sono realizzate in alveo, e servono per derivare la corretta quantità d'acqua
utile al prelievo della centrale. I vari elementi che compongono l'opera di presa mirano a
regolarizzare il flusso d'acqua per renderlo costante verso la camera di carico, pertanto nel loro
insieme riducono puntualmente l'emissione sonora del rio, eliminando alcuni salti d'acqua. Non
risulta quindi opportuno spingersi in analisi ulteriori dei potenziali impatti sonori derivanti da
questo elemento.
La condotta forzata di per se non genera rumore, in quanto il moto del fluido al suo interno è
opportunamente regolato e calcolato al fine di non determinare moti turbolenti, colpi d'ariete o
sollecitazioni sulla tubazione e sugli ancoraggi della stessa che potrebbero comportare
sollecitazioni strutturali anomale: non è quindi opportuno effettuare ulteriori valutazioni.
Il rumore generato dalla centrale in cui sarà ubicato il gruppo turbina-generatore in studio,
invece, risulta principalmente caratterizzato dal funzionamento del gruppo stesso: in particolare
l'impianto di raffreddamento del generatore, specie se ad aria, può generare livelli di attenzione;
al momento non si conoscono le caratteristiche acustiche precise delle macchine che verranno
installate, e risultano ignote le caratteristiche tecniche e di potenza sonora emessa: solo in fase di
appalto e di progetto esecutivo verranno definite con precisione le forniture. In tutti i casi, come
già detto in precedenza, la turbina, il generatore, il trasformatore ed i dissipatori termici saranno
ubicati in ambiente totalmente confinato: tale locale tecnico non prevede la permanenza al suo
interno di personale, se non in caso di interventi manutentivi, essendo il processo produttivo
completamente automatico. Questo fatto permette all'occorrenza di eliminare finestrature, sistemi
di aerazione ed illuminazione e quant'altro possa impedire il contenimento efficace all'interno del
manufatto delle emissioni sonore generate dalle macchine installate. La centrale sarà realizzata a
circa 30 m di distanza dall'alveo del rio Tossier, in posizione leggermente rilevata rispetto a
questo.
Sulla base delle esperienze maturate, si è ipotizzata nelle valutazioni di progetto una
emissione sonora delle macchine all'interno della Centrale pari a 80,0 dB(A) nel periodo di
massima derivazione: tale valore è abbastanza elevato, e quindi altamente cautelativo. Questi
livelli sonori saranno contenuti all'interno del locale macchine, in quanto la struttura in
calcestruzzo armato, rivestita in pietra, dotata di pareti e solai di elevato spessore e massa,
garantirà un isolamento molto elevato, con valori di R' w stimabili in circa 55-60 dB. Tale elevato
isolamento acustico di facciata potrà essere parzialmente ridotto dalla presenza di elementi
finestrati, specie nel momento in cui risultino aperti per incrementare la ventilazione. Il progetto
prevede sette finestre disposte su tre lati: i ricettori R01 e R03 risultano schermati rispetto alle
sorgenti dalla parete cieca, realizzata sul lato verso monte dell'edificio. Le altre finestre,
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prospettano verso l'area boscata ad Ovest, e verso il pendio della montagna a Sud ed a Est. Si
può ipotizzare un valore R' w di fonoisolamento delle finestre pari a 38 dB: qualora si
evidenziassero in futuro, a seguito di monitoraggi, problemi di emissione sonora delle macchine
dovuta alla presenza di queste aperture, le stesse possono essere agevolmente tamponate
risolvendo il problema, ed al bisogno c'è la possibilità di realizzare dei percorsi di aerazione a
labirinto efficaci nell'abbattere il disturbo sonoro.
Da queste valutazioni emerge come, anche in presenza di macchinari altamente rumorosi,
posti in ambiente chiuso molto riverberante, tali da generare livelli di pressione sonora
all'interno dei locali dell'ordine di 85 dB(A) (ipotesi altamente cautelativa), il livello del rumore
all'esterno presso i ricettori più prossimi sarà assimilabile da un punto di vista tonale a quello
naturale già presente allo stato attuale e generato per la maggior componente dal rio Tossier, ed il
livello immesso sarà mascherato dal rumore del Rio stesso: valga la considerazione che la
quantità d'acqua derivata e inversamente proporzionale alla quantità d'acqua presente in alveo,
circostanza che garantisce quindi un equilibrio delle emissioni sonore. Ad esempio, nel caso la
portata del rio sia al limite minimo, corrisponde un fermo o un funzionamento a regime ridotto
della centrale, con evidente decremento del rumore generato dalla stessa
Si fa presente a questo proposito -sulla base di analoghe precedenti esperienze- che il livello
di rumore generato nel periodo invernale, caratterizzato da portata ridotta, di un rio di montagna
con bacino simile a quello in studio è pari o superiore a 65,0 dB(A) misurati a 10 m di distanza.
Sintetizzando quanto esposto, alla luce del fatto che non sono note in questa fase di
approfondimento progettuale le specifiche puntuali dell'impianto che verrà installato, si
procederà in modo prescrittivo nel definire i limiti di emissione che dovrà avere la centrale nel
suo insieme: nel Capitolato Speciale d'Appalto e nei documenti tecnici utili per la definizione
della fornitura, ai fini della stipula dei contratti, verrà richiesto che l'emissione sonora massima al
perimetro esterno del sito sia pari a 45 dB(A), dato compatibile con il limite di emissione
notturno previsto per la zona dal Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Crissolo.
La restituzione dell'acqua in alveo a valle della centrale avverrà a mezzo di un tubo a sezione
rettangolare, interrato nel primo tratto, il quale verrà raccordato all'uscita posta sotto alla turbina.
Non si prevede un salto d'acqua o una pressione di uscita dell'acqua tale da generare livelli sonori
apprezzabili.
A fronte di quanto espresso, si sottolineano alcuni aspetti importanti per la corretta
definizione del potenziale disturbo:
●
●
gli impianti con maggior emissione di rumore sono ubicati esclusivamente nel
locale chiuso della centrale, e sono pertanto confinati al suo interno con elementi
massivi di elevato potere fonoimpedente;
il locale dove dimora il gruppo turbina-generatore può essere trattata internamente
con rivestimento fonoassorbente al fine di ridurre il livello sonoro interno dello
stesso;
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●
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la centrale una volta avviata produce corrente autonomamente, senza ausilio di
personale addetto al controllo, per cui il locale turbina può essere chiuso
completamente dall'esterno;
i ricettori R02 ed R03 sono schermati dal natural declivio dell'area;
i ricettori R01 sono schermati in parte dal natural declivio, in parte dal bosco e
dalla strada che verrà realizzata per accedere alla centrale;
la centrale è prossima all'alveo del rio Tossier, caratterizzato da una elevata e
costante emissione sonora a largo spettro, dovuta alla pendenza ed alla natura del
sedime in cui scorre il corso d'acqua.
Vista la posizione e la tipologia dei ricettori più prossimi, data la natura delle emissioni
sonore, contenute viste le limitate dimensioni della centrale in progetto e la generazione di livelli
sonori in ambiente confinato ed isolato acusticamente, è stato ritenuto di scarso significato
procedere nell'implementazione di un modello numerico atto a simulare la propagazione acustica
nell'area di studio. In particolare vista l'orografia del luogo, la scarsa variabilità del livello del
clima acustico di fondo, e la posizione dei ricettori rispetto alle sorgenti indagate, distanti e
schermati, si ritiene che l'incertezza intrinseca dei risultati derivanti dall'applicazione di software
previsionali -operanti su grandezze non lineari- sia troppo elevata e non fornisca elementi utili
aggiuntivi più certi che le valutazioni condotte sulla base delle misurazioni, eventualmente
condotte anche in condizione post operam.
Le valutazioni condotte sulla base di quanto sopra affermato portano alle seguenti
conclusioni:
Gruppo Ricettori R01: tale gruppo di edifici (borgate Bertolini e Brich) non risulta
interessato da superamenti dei valori limite assoluti e differenziali. La posizione rilevata e la
distanza rispetto alla centrale fa si che gli eventuali livelli generati dalla stessa non influiscano
sul clima della zona.
Gruppo Ricettori R02: tale gruppo di edificinon risulta interessato da superamenti dei valori
limite assoluti e differenziali.Anche in questo caso la posizione rilevata, dall'altro versante della
vallata, e la distanza rispetto alla centrale fanno si che i livelli generati da questa non determino
variazioni del clima presente nel rione Borgo.
Ricettore R03: la chiesa Madonna degli Angeli non risulta interessata da superamenti dei
valori limite assoluti e differenziali. La sua posizione rilevata su un terrazzo naturale rispetto alla
Centrale determina il fatto che eventuali immissioni generate dalla stessa non influiscano sui
livelli percepiti sulla sua facciata.
Non sono prevedibili allo stato attuale superamenti del livello di immissione differenziale
presso i ricettori, sia in periodo diurno, sia in periodo notturno.
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Vista la tipologia costruttiva del locale turbina in progetto, in cui saranno confinate le
macchine rumorose, non si prevedono ad oggi superamenti del limite di emissione, neanche in
periodo notturno.
Alla luce di quanto espresso, l'attività in progetto, consistente in una centrale idroelettrica per
la produzione e l'immissione nella rete pubblica di distribuzione dell'energia elettrica, non
presenta impatti acusticamente rilevanti, e rientra nei limiti previsti nel Piano di Zonizzazione
Acustica del Comune di Crissolo.
10. CALCOLO PREVISIONALE DEI LIVELLI SONORI
GENERATI DAL TRAFFICO INDOTTO.
L'accesso all'area in cui verrà edificato l'impianto idroelettrico è garantito esclusivamente da
una strada sterrata che verrà in parte risistemata ed in parte realizzata in occasione dei lavori: si
accede a questa pista dalla strada comunale che porta alla borgata Bertolini.
La centrale in progetto, una volta edificata ed in funzione, non determina traffico indotto di
nessun tipo. L'assenza di operatori addetti al normale funzionamento della centrale rende
ininfluente il contributo dei veicoli di questi e degli occasionali visitatori dell'impianto alla
definizione del clima di zona.
Si ritiene pertanto inutile procedere in una più approfondita stima dei livelli sonori indotti dal
traffico connesso alla nuova attività.
11. PROVVEDIMENTI TECNICI PER IL CONTENIMENTO
DELLE EMISSIONI SONORE
Alla luce di quanto detto nei precedenti paragrafi, non si reputa necessario prevedere ulteriori
sistemi di contenimento del rumore in completamento a quanto già previsto a progetto, e qui
riassunto a titolo prescrittivo:
•
•
•
•
realizzazione del locale macchine in cui sarà ubicato l'impianto turbina-generatore
con superfici di confine massive aventi elevato potere fonoisolante;
eliminazione di aperture e griglie del locale ubicate in direzione dei ricettori;
dotazione del locale centrale con portoni di accesso e chiusure dei varchi realizzati
con elementi pesanti ed opportunamente coibentati, dotati di guarnizioni di battuta
sulle parti mobili. Le eventuali aperture di aerazione poste verso i ricettori potranno
essere trattate con setti fonoassorbenti a labirinto finalizzati a mitigare le emissioni
verso l'esterno;
realizzazione degli impianti su opportuni basamenti inerziali di elevata massa,
monolitici;
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garanzia a capitolato sulla fornitura di macchinari e relativi locali in cui alloggiarli
tali da garantire al perimetro del sito livelli di emissione pari a 45 dB(A), limite
massimo di zona in periodo notturno sancito dal Piano di Classificazione Acustica
comunale.
Per questioni di mitigazione degli impatti paesaggistici, è prevista la finitura in pietra delle
pareti a vista della centrale: tale particolare porta ad un incremento della massa superficiale della
parete, ed a un relativo incremento dell'isolamento acustico.
Qualora si ritenesse opportuno -a seguito di monitoraggi in fase operativa o di mutate
esigenze- di provvedere all'ulteriore mitigazione di immissioni di rumore emerse in post operam,
le caratteristiche dell'impianto e l'ubicazione della centrale permettono di attuare una serie di
accorgimenti funzionali alla schermatura della sorgente rispetto ai ricettori; si elencano nel
seguito alcune possibili soluzioni:
•
•
•
•
trattamento fonoassorbente delle pareti e dell'intradosso del solaio del locale
macchine: in caso di presenza di componenti tonali, o di ristretto range di
frequenza del rumore dominante, sarà possibile procedere con interventi mirati
eseguiti con sistemi risonanti o di altro tipo puntuale;
dotazione di anticamera al locale macchine realizzata con doppie porte;
posizionamento di recinzione-barriera acustica sul lato verso i ricettori a protezione
del sito ed a mitigazione del rumore;
realizzazione di un sistema a labirinto fonoassorbente intorno alle aperture di
ventilazione (solo se necessarie per eventuali scambiatori termici ad aria).
12. IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE
Il cantiere interesserà una zona di territorio estesa, vista la lunghezza della tratta di condotta
in progetto: in tutti i casi i lavori più ingenti saranno concentrati nella zona di presa d'acqua di
monte e di costruzione della centrale a valle.
Si prevede per la realizzazione della condotta un attacco del cantiere a tratti, in modo da poter
procedere alle operazioni di scavo, di posa della tubazione, di rinterro e ripristino del sedime,
dove necessario, in un rapido lasso di tempo, specie nelle tratte in cui i lavori interessano la
pubblica via: il tracciato della condotta, in buona parte, segue puntualmente il tracciato della
strada esistente, minimizzando l'impatto dell'opera sull'ambiente. Per effettuare le operazioni di
posa della condotta si prevede l'utilizzo di escavatori e di camion dotati di gru. In alcuni punti la
condotta sarà appoggiata (o integrata) su manufatti in calcestruzzo, per la realizzazione dei quali
si prevede l'impiego di camion-betoniere.
La stessa tipologia di mezzi sarà utilizzata per la realizzazione della presa di monte e della
vasca di carico, le quali verranno gettate in opera, la prima delle due previa preparazione
dell'alveo con eventuale impiego di martelloni demolitori su pala ed escavatori.
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La costruzione dell'edificio nel quale saranno ubicati i macchinari di trasformazione
dell'energia idraulica in energia elettrica sarà preceduta da una prima fase, acusticamente più
rilevante, di preparazione della pista di cantiere, di scavo, di movimentazione e stabilizzazione
del terreno. In una fase successiva verrà realizzato il manufatto, gettando in opera le singole
strutture in calcestruzzo armato. Si prevede la presenza in cantiere di un compressore, di un
generatore, escavatori (anche dotati di martellone demolitore e trivella per micropali), camion
per il trasporto del materiale di risulta, camion-betoniere.
La posa degli impianti e le opere accessorie, quali i collegamenti idraulici ed elettrici, la
sistemazione della strada di accesso, la realizzazione delle opere di compensazione,... verranno
effettuate in parallelo o a seguito dell'ultimazione dell'edificio.
Le lavorazioni descritte prevedono la presenza non contemporanea in cantiere di mezzi di
escavazione (previsti in numero di 2), gru su gomma, betoniere, compressore,... operanti spesso
in prossimità dell'alveo. Non si prevede l'utilizzo di mezzi aventi emissioni sonore di particolare
entità. Le operazioni più gravose sotto l'aspetto delle immissioni di rumore saranno quelle di
movimentazione terra preliminari alle altre fasi.
Si ritiene che vista la natura dei lavori descritti non vi siano impatti acustici di rilievo generati
dalle varie lavorazioni. In tutti i casi, a scopo precauzionale, possono da subito essere presi
accorgimenti nell'organizzazione del cantiere utili per minimizzare il disturbo, come:
●
●
●
●
●
●
●
eseguire i lavori esclusivamente in orario diurno;
elaborare il cronoprogramma dei lavori in modo da evitare lavorazioni rumorose
in orari critici (pausa pranzo);
prediligere per l'esecuzione delle attività acusticamente più gravose il periodo
invernale;
evitare la sovrapposizione e la concomitanza di lavorazioni e di utilizzo di
macchinari generanti emissioni sonore elevate;
utilizzare compressori e gruppi elettrogeni silenziati;
utilizzare macchinari e mezzi omologati, dotati di marcatura CE, in perfette
condizioni di funzionamento, tali da garantire la potenza sonora di cartellino;
nelle fasi di movimentazione terra, privilegiare l'ubicazione dei mucchi di terra in
forma di dune poste a barriera sul percorso di propagazione sonora cantierericettori.
Qualora ad avvio cantiere la Direzione Lavori, sentita anche l'Impresa incaricata
dell'esecuzione dei lavori, reputi ci sia possibilità di superamento dei limiti acustici di zona, si
provvederà a richiedere apposita autorizzazione in deroga, secondo quanto stabilito dal
regolamento Acustico del Comune di Crissolo -o in mancanza dello stesso secondo quanto
sancito dal D.G.R. PIEMONTE 27 giugno 2012, n. 24-4049 “Disposizioni per il rilascio da
parte delle Amministrazioni comunali delle autorizzazioni in deroga ai valori limite per le
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attività temporanee, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, lettera b) della L.R. 25 ottobre 2000, n.
52.” - e ad adottare tutti gli accorgimenti di cantiere possibili per mitigare gli impatti.
Come già detto, si prevede che la realizzazione dell'impianto avverrà esclusivamente in
periodo diurno.
13. PROGRAMMA DEI RILEVAMENTI DI VERIFICA
Non sembra al momento necessario provvedere alla programmazione ed alla definizione di
monitoraggi specifici. Qualora in futuro maturino necessità differenti, o si reputi necessario da
parte della committenza o delle autorità competenti provvedere alla verifica puntuale delle
immissioni presso uno o più ricettori, sia in fase di cantiere, sia in fase di piena operatività del
nuovo impianto idroelettrico, verranno concordate con le stesse le modalità di esecuzione del
monitoraggio.
14. DATI DEL “TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA
AMBIENTALE” CHE HA PREDISPOSTO LA
DOCUMENTAZIONE
La presente relazione è stata redatta dall'arch. Michele Darò, abilitato all’Attività di tecnico
competente in acustica ambientale con determinazione dirigenziale n. 449 del 5/11/2002 Regione
Piemonte, ai sensi della Legge 26/10/1995 n. 447, iscritto all'Albo degli Architetti della
Provincia di Torino al n. 5784, avente studio in Pinerolo, via Porro n° 9, coadiuvato dalla dott.sa
Angela Morano.
Pinerolo, 22 maggio 2015
Il tecnico
arch. Michele Darò
Valutazione di Impatto Acustico di un Impianto per la Produzione di Energia Idroelettrica sito in Crissolo (CN)
Pagina 21 di 21
ALLEGATO A
PUNTI DI MISURAZIONE FONOMETRICA
PUNTO P1 DIURNO (primavera)
ESTRATTO DI MAPPA
 SCHEDA DI MISURA

PUNTO P2 DIURNO (primavera)
ESTRATTO DI MAPPA
 SCHEDA DI MISURA

Rio Tossier: presa d'acqua di monte.
PUNTO DI MISURAZIONE FONOMETRICA P1:
ESTRATTO DI MAPPA (disegno fuori scala)
Punto P1 - presa di monte Proprietà
Autore:
Soggetto:
Studio Mi.Da: arch. Michele Darò
Crissolo (CN): Progetto Centrale Idroelettrica sul Rio Tossier
Commenti:
Periodo DIURNO - Massima portata d'acqua.
Clima acustico Ante Operam presso l'opera di presa.
Punto P1 - presa di monte in Calcoli
Escludi
dB
74
73,6
73,2
72,8
72,4
72
71,6
71,2
70,8
70,4
70
11.32.00
11.32.30
11.33.00
11.33.30
11.34.00
LAeq
Cursore: 29/04/2015 11.34.38 - 11.34.39 LAeq=73,2 dB
11.34.30
11.35.00
11.35.30
11.36.00
11.36.30
11.37.00
Punto P1 - presa di monte in Calcoli
Nome
Totale
Escludi
Senza marcatore
Ora
inzio
29/04/2015 11.32.16
29/04/2015 11.32.00
29/04/2015 11.32.16
Durata
LAeq LASmax LASmin LAFmax LAFmin LAF1
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
0.04.44 72,9
73,2
72,4
73,8
71,9 73,4
0.00.16 73,2
73,4
72,0
73,8
72,6 73,7
0.04.44 72,9
73,2
72,4
73,8
71,9 73,4
(Tutti) Escludi
29/04/2015 11.32.00
0.00.16
73,2
73,4
72,0
73,8
72,6
73,7
Escludi
29/04/2015 11.32.00
0.00.16
73,2
73,4
72,0
73,8
72,6
73,7
Nome
LAF5 LAF10 LAF50 LAF90 LAF95 LAF99
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
Totale
73,3
73,2
72,9
72,6
72,5
72,4
Escludi
73,5
73,4
73,2
72,9
72,8
72,8
Senza marcatore 73,3
73,2
72,9
72,6
72,5
72,4
(Tutti) Escludi
73,5
73,4
73,2
72,9
72,8
72,8
Escludi
73,5
73,4
73,2
72,9
72,8
72,8
Punto P1 - presa di monte in Calcoli
dB
29/04/2015 11.32.16 - 11.37.00 Senza marcatore
70
60
50
40
12,50
31,50
63
125
250
500
1000
LZeq
LZSmax
LZSmin
Cursore: (A) Leq=72,9 dB LSmax=73,2 dB LSmin=72,4 dB Leq=72,9 dB
2000
4000
LZeq
8000
16000
A C Hz
Punto P1 - presa di monte in Calcoli
%
100
Basati su 1% Classi da 2% 29/04/2015 11.32.16 - 11.37.00 Senza marcatore
L1
L5
L10
L50
L90
L95
L99
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
72
72,2
72,4
72,6
72,8
Livello
Comulativa
Cursore: [75,8 ; 76,0[ dB Livello: 0,0% Comulativa: 0,0%
73
73,2
73,4
73,6
73,8 dB
=
=
=
=
=
=
=
73,4 dB
73,3 dB
73,2 dB
72,9 dB
72,6 dB
72,5 dB
72,4 dB
Rio Tossier: centrale di trasformazione.
PUNTO DI MISURAZIONE FONOMETRICA P2:
ESTRATTO DI MAPPA (disegno fuori scala)
Punto P2- zona centrale Proprietà
Autore:
Soggetto:
Studio Mi.Da: arch. Michele Darò
Crissolo (CN): Progetto Centrale Idroelettrica sul Rio Tossier
Commenti:
Periodo DIURNO - Massima portata d'acqua.
Clima acustico Ante Operam zona locale turbina.
Punto P2- zona centrale in Calcoli
Escludi
dB
58
57,6
57,2
56,8
56,4
56
55,6
55,2
54,8
54,4
54
10.46.00
10.48.00
10.50.00
10.52.00
LAeq
Cursore: 29/04/2015 10.51.13 - 10.51.14 LAeq=55,3 dB
10.54.00
10.56.00
10.58.00
11.00.00
Punto P2- zona centrale in Calcoli
Nome
Totale
Escludi
Senza marcatore
Ora
inzio
29/04/2015 10.45.46
29/04/2015 10.45.15
29/04/2015 10.45.46
Durata
LAeq LASmax LASmin LAFmax LAFmin LAF1
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
0.14.29 55,5
55,9
55,2
56,4
54,8 56,0
0.00.31 58,2
67,7
55,3
74,9
54,8 68,9
0.14.29 55,5
55,9
55,2
56,4
54,8 56,0
(Tutti) Escludi
29/04/2015 10.45.15
0.00.31
58,2
67,7
55,3
74,9
54,8
68,9
Escludi
29/04/2015 10.45.15
0.00.31
58,2
67,7
55,3
74,9
54,8
68,9
Nome
LAF5 LAF10 LAF50 LAF90 LAF95 LAF99
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
Totale
55,9
55,8
55,5
55,3
55,2
55,0
Escludi
61,4
59,1
55,8
55,2
55,1
55,0
Senza marcatore 55,9
55,8
55,5
55,3
55,2
55,0
(Tutti) Escludi
61,4
59,1
55,8
55,2
55,1
55,0
Escludi
61,4
59,1
55,8
55,2
55,1
55,0
Punto P2- zona centrale in Calcoli
dB
80
29/04/2015 10.45.46 - 11.00.15 Senza marcatore
70
60
50
40
30
20
10
0
12,50
31,50
63
125
250
500
1000
LZeq
LZSmax
LZSmin
Cursore: (A) Leq=55,5 dB LSmax=55,9 dB LSmin=55,2 dB Leq=55,5 dB
2000
4000
LZeq
8000
16000
A C Hz
Punto P2- zona centrale in Calcoli
%
100
Basati su 1% Classi da 2% 29/04/2015 10.45.46 - 11.00.15 Senza marcatore
L1
L5
L10
L50
L90
L95
L99
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
54,6
54,8
55
55,2
55,4
Livello
Comulativa
Cursore: [75,8 ; 76,0[ dB Livello: 0,0% Comulativa: 0,0%
55,6
55,8
56
56,2
56,4 dB
=
=
=
=
=
=
=
56,0 dB
55,9 dB
55,8 dB
55,5 dB
55,3 dB
55,2 dB
55,0 dB
ALLEGATO B
LETTERA DI NOMINA T.C.A.A.

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