o Trapianto di Midollo Osseo a Pescara

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o Trapianto di Midollo Osseo a Pescara
-Admo n. 18/prima parte/or red
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Periodico d’informazione dell’Associazione Donatori Midollo Osseo
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Notizie
Obiettivo: il podio
Presidente ADMO Federazione Italiana
in corso una gara molto interessante
e significativa tra i registri di donatori
di midollo osseo. È una gara che mette in campo i valori della solidarietà. ADMO
quindi deve rispondere con tutta la propria
organizzazione.
Tutti sanno che il Registro Italiano è al 4°
posto nell’elenco dei 49 Registri delle 37
nazioni che partecipano unite al progetto
della donazione da non consanguineo.
Pochissimi sanno però che il Registro Inglese Anthony Nolan (i cui responsabili abbiamo avuto il piacere di incontrare a Viterbo
in occasione dell’ultimo Consiglio Nazionale) ha reso operative numerose iniziative
tese a scongiurare la minaccia che l’IBMDR
È
Notizie
Anno X – giugno 2002
Editore: ADMO –Via Aldini 72, 20157 Milano
Telefono 02 39000855
Direttore responsabile: Renato Picardi
Direttore editoriale: Francesco Biagioli
Caporedattore: Beatrice Bosi
Redazione: Cristina Trezzi
Coordinamento: Proedi Editore
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Per l’iconografia: Mirabilandia, Studio GBR,
JW Thompson, Pentaphoto
Realizzazione editoriale: Proedi Editore
Impianti: New Color Comp (Milano)
Stampa: Seregni Industrie Grafiche
Paderno Dugnano (Milano)
Autorizzazione Tribunale di Milano
n. 506 del 13/11/1993 – Spedizione in abbonamento postale art.
2, comma 20/C, legge 662/96 – Filiale di Milano
ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori,
in ogni momento i nostri soci possono secondo la legge 675/96
art. 13 avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne
la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a:
ADMO – Via Aldini 72, 20157 Milano.
Tiratura: 175.000 copie
gli insidi il 3° posto nel mondo e il 2° posto
in Europa.
La minaccia è concreta: a fine 2001 i donatori di quel Registro sono 316.671 mentre
quelli italiani sono 293.582! Il distacco è alla
nostra portata.
È una sfida da raccogliere
Dobbiamo però come si dice “darci una
smossa”.
I nuovi iscritti purtroppo sono stati solo
13.059 nel 2000 e 13.489 nel 2001.
Di questo passo non ce la faremo mai! Abbiamo nuove risorse, tuttavia, su cui fare affidamento. La Campania, che ha la capacità
di abbandonare l’ultimo posto della classifica delle regioni italiane; la Sardegna, che
con la costituzione di ADMO Oristano ha
avviato la collaborazione con il Registro
Regionale Sardo; tutte le regioni che recentemente hanno rinnovato il Consiglio Diret-
tivo o stanno per farlo, immettendo forze e
capacità nuove nella nostra organizzazione.
Non credo che raggiungeremo la ribalta del
podio già nel prossimo anno, rimane in ogni
caso un traguardo alla nostra portata, sempre che tutta ADMO non sia attratta da motivi di distrazione o di spreco.
La campagna pubblicitaria realizzata grazie alla JW Thompson, diffusa in TV, radio
e stampa, sui canali nazionali e locali, è proprio incentrata su questo concetto: ADMO
combatte perché l’enorme patrimonio di
solidarietà concentrato nell’IBMDR non solo
venga accresciuto, ma anche sia valorizzato nel migliore dei modi.
Per far questo l’impegno deve essere assiduo e totale a fianco delle istituzioni nazionali (Commissione Consultiva della “nostra”
legge 52/2001), regionali (ruolo fondamenSegue a pag. 2
Sommario
2 11 dicembre 2001:
Venticinquennale del primo Trapianto di Midollo Osseo a Pescara
5 Il Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche raccolte nel sangue periferico
6 I geni HLA e le popolazioni. Il progetto Lombardia
9 Campagna Pubblicitaria ADMO 2002
10 ADMO a Mirabilandia “La Giornata del Sorriso”
11 ADMO nella Scuola “Ritorno alla vita” e le 500 conferenze
Sport e solidarietà
12 Eccezionali testimonial
ADMO a Salt Lake City:
Isolde Kostner,
Cristian Zorzi
e Karen Putzer
13 È più importante un bimbo
italiano o un bimbo arabo?
14 Lettere
15 ADMO in Italia
DA SINISTRA: ISOLDE KOSTNER, CRISTIAN ZORZI
E KAREN PUTZER, TESTIMONIAL ADMO ALLE OLIMPIADI
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Ing. Francesco Biagioli
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19-07-2002
http://www.admo.it
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tale in relazione all’organizzazione della
Salute) e locali (Province, Comuni, Scuole,
…), in piena collaborazione con le organizzazioni mediche e scientifiche (prima fra
tutte GITMO), come pure con le altre Associazioni a noi più vicine (quali AVIS, AIDO,
ADISCO).
Tutti dobbiamo essere pienamente consapevoli che, mentre il contributo dei donatori italiani per pazienti italiani è andato
continuamente crescendo fino a raggiungere il 55% negli anni ’98-’99, nell’ultimo
biennio è sceso al 27% (31% donatori europei e 42% extra-europei). Si può essere soddisfatti del funzionamento dell’organizzazione tra i Registri internazionali, certamente non si può dire che i donatori italiani, pur con la loro piena disponibilità, siano bene utilizzati. La causa principale risiede nel livello di tipizzazione all’atto dell’iscrizione e in alcune regioni si sta già provvedendo alla tipizzazione DR da subito.
ADMO deve contribuire a rendere questo
possibile su tutto il territorio nazionale.
Un’ultima considerazione sui trapianti e
sulla funzione dell’IBMDR in relazione ad
alcune notizie diffuse dai “media” che esaltano sempre la novità, come è giusto, a scapito talvolta dell’esistente, come è profondamente sbagliato. È certamente vero che
la leucemia mieloide cronica è curabile con
altre terapie efficaci (il TMO è infatti passato dal 34% nel 1995 al 12% nel 2001) ma
l’indicazione al TMO si è molto ampliata con
il risultato che il numero delle ricerche di
compatibilità chieste all’IBMDR è aumentato del 16% in quest’ultimo anno.
Ho citato molti numeri (spero di non aver
troppo annoiato) perché sono la bussola
per la nostra rotta.
Approfitto per inviare a tutti i nostri lettori un carissimo saluto: questo è infatti il mio
ultimo contributo ad ADMO Notizie come
Presidente. Il prossimo Consiglio Nazionale, dal 4 al 6 ottobre, a Bolzano eleggerà
i nuovi rappresentanti a cui auguro tre anni
di intenso lavoro.
Ci impegniamo
senza giudicare
chi non si impegna,
senza accusare
chi non si impegna,
senza condannare
chi non si impegna,
senza disimpegnarci
perché altri non si impegnano.
Ci impegniamo
perché non potremmo non impegnarci.
C’è qualcuno o qualcosa in noi
più forte di noi stessi.
Don Primo Mazzolari
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11 dicembre 2001
Venticinquennale del primo T
Alla presenza di tutte le autorità politiche della Regione Abruzzo e della città,
del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio”
di Chieti-Pescara, dei massimi dirigenti dell’Azienda USL di Pescara,
di fronte a un folto pubblico si è svolto, nella mattinata dell’11 dicembre 2001
presso la sala convegni dell’Ospedale Civile di Pescara, un convegno scientifico,
in occasione del venticinquennale del primo Trapianto di Midollo Osseo a
Pescara.
Il professor Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, ha aperto i lavori
illustrando il significato e il ruolo delle unità di alta specializzazione, traendo
spunto dall’attività del Dipartimento di Ematologia di Pescara.
Il professor Franco Mandelli, Direttore della Cattedra di Ematologia di Roma,
ha tenuto una lettura magistrale su “Stato attuale e prospettive future nel
trattamento delle leucemie acute”.
Il dottor Paolo Di Bartolomeo ha poi rievocato
la storia del Centro Trapianti di Midollo Osseo
di Pescara attraverso le tappe salienti e i
risultati ottenuti in 25 anni di attività.
Il professor William Arcese dell’Università di
Roma ha parlato di “Trapianto di cellule
staminali emopoietiche da donatore alternativo”.
Il professor Carmelo Carlo Stella dell’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano ha tenuto una
relazione su “Impiego delle cellule staminali”.
La giornata si è conclusa con attimi di intensa
commozione allorché il dottor Di Bartolomeo ha
consegnato una targa ricordo al professor Glauco
Torlontano.
ell’ambito delle celebrazioni per
il venticinquennale del primo trapianto di midollo osseo a Pescara, è stato organizzato, il 16 dicembre scorso, dal Direttore del Centro Trapianti dottor Paolo Di Bartolomeo un Gran Galà di
beneficenza a favore di ADMO svoltosi al
Teatro Circus. La serata, imperniata sulla
partecipazione di Gigi Proietti e di Giorgio Albertazzi, ha visto sulla scena anche
due noti attori di teatro come Vittorio
Viviani e Sandra Collodel, i quali hanno
intrattenuto la platea nella prima parte
dello spettacolo con la musica della Baracca Big Band che ha proposto una carrellata di motivi jazz.
Il vero mattatore, però, è stato Gigi Proietti, che ha regalato, improvvisando un’ora
di gran spettacolo, emozioni e tanto divertimento a un pubblico entusiasta e appassionato.
Momenti di commozione si sono verifica-
N
ti quando il dottor Di Bartolomeo ha ripercorso il cammino che, dalla drammatica
esperienza di Antonio, il ragazzo che per
primo in Italia fu sottoposto a trapianto
di midollo osseo, ha portato alla costruzione a Pescara di uno dei centri di eccellenza a livello mondiale per l’Ematologia.
GIGI PROIETTI CON IL DOTTOR PAOLO DI BARTOLOMEO,
DIRETTORE DEL CENTRO TRAPIANTI DI MIDOLLO OSSEO
DI PESCARA, E PAOLA DE ANGELIS, PRESIDENTE DI ADMO
ABRUZZO
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o Trapianto di Midollo Osseo a Pescara
Direttore Centro Trapianti Midollo Osseo
Ospedale Civile di Pescara
el corso degli ultimi due decenni il
trapianto di midollo osseo, oggi
definito come trapianto di cellule
staminali emopoietiche, si è sviluppato in
misura eccezionale divenendo parte integrante della strategia terapeutica di numerose malattie ematologiche e oncologiche,
nonché di vari e gravi difetti genetici, al
punto da conquistare un’identità di disciplina autonoma.
La ricerca sulle cellule staminali e sulle
applicazioni terapeutiche che ne possono
derivare, il progressivo sviluppo delle conoscenze immunologiche nel campo della
compatibilità dei geni HLA, la messa a punto di sofisticati sistemi di terapia di supporto
globalmente intesa sono solo alcuni dei fattori che hanno permesso di raggiungere
N
risultati sempre più lusinghieri mediante
il trapianto di midollo osseo e di sconfiggere malattie altrimenti letali in un’alta
percentuale di pazienti.
Nella primavera del 1973 l’Ospedale di
Pescara fu tra i primi in Italia a dotarsi di
una Divisione di Ematologia, affidata alla
Direzione del professor Glauco Torlontano.
L’impegno e l’entusiasmo di un piccolo
gruppo di ricercatori portarono rapidamente a sviluppare una Unità Operativa di
Terapia Intensiva Ematologica.
L’11 dicembre del 1976 veniva così realizzato il primo trapianto di midollo osseo
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Esperienza del centro trapianti di Pescara
112.12.1976 - 11.12.2001
Emopatie Non maligne 156
N. trapianti
494
N. pazienti
N. Pz 2° trapianto
456
38
Età Mediana 22 aa (1-57)
Tutta la città, rappresentata nelle sue componenti istituzionali, culturali e sociali, ha
dimostrato affetto e tanta riconoscenza al
fondatore di questo Centro, il professor
Glauco Torlontano, al Direttore dottor Paolo Di Bartolomeo, al dottor Giuseppe Fioritoni, Primario del Reparto di Ematologia, al Primario del Centro Trasfusionale
dottor Antonio Iacone e a tutti gli operatori
sanitari, ai medici e agli infermieri, che
ogni giorno sono a fianco dei malati. In
platea erano presenti tanti ex pazienti del
Reparto di Ematologia che hanno superato la prova della terribile malattia, ma
anche tanti familiari di chi non ce l’ha fatta, e questa è stata la migliore testimonianza di solidarietà.
allogenico in un bambino pescarese di 11
anni utilizzando l’irradiazione corporea
totale come terapia mieloablativa.
Questa prima esperienza ha dato un impulso enorme a tutto il gruppo di ematologi
pescaresi. Oltre 700 sono i pazienti trapiantati nel Centro di Pescara, uno dei
pochi dove vengono trapiantati pazienti
sia in età adulta sia in età pediatrica.
Una citazione particolare è da riservare ai
140 bambini trapiantati per malattie genetiche (talassemia, anemia di Fanconi, drepanocitosi, granulomatosi cronica dell’in-
A margine di questa esperienza mi preme
fare alcune osservazioni.
L’evento, che ha avuto grande successo e
ha coinvolto tantissima gente, ha dato a
ADMO notevole visibilità, ma ha dimostrato anche quanto sia importante per l’immagine dell’Associazione e per le finalità
di sensibilizzazione che essa si propone, il
rapporto con le Istituzioni.
Fondamentale è, infatti, la collaborazione
fattiva con quelli che sono i due principali poli di riferimento per il nostro operare:
il Centro Trapianti M.O. e il Centro Regionale di Tipizzazione Tissutale, con i quali
l’Associazione svolge un’attività di supporto e di integrazione, pur, ed è evidente, nell’autonomia dei propri ruoli.
Basilare è la collaborazione tra le varie istituzioni: la Provincia di Pescara ha dato un
esempio di integrazione con il privato
sociale esponendosi in prima persona e
contribuendo notevolmente per la riusci-
Emopatie maligne 338
ta della serata.
Per ADMO è sceso in ”palcoscenico” il
TSA, l’ente teatrale regionale i cui soci
sono la Regione Abruzzo, le quattro province abruzzesi ed il Comune dell’Aquila.
Tutti gli uomini possono incontrarsi nell’amore e nell’amore si sono incontrati
con tanti malati gli attori Gigi Proietti,
Giorgio Albertazzi e gli artisti del Teatro
Stabile dell’Aquila. Insieme a loro il Direttore Federico Fiorenza, il Presidente della Provincia di Pescara, Giuseppe De
Dominincis, e il Direttore del Centro TMO,
dottor Paolo Di Bartolomeo, ai quali
ADMO Abruzzo esprime tutta la sua gratitudine, facendosi interprete della riconoscenza a quanti conoscono il bene della loro generosità, dimostrata in particolare in questo evento.
Paola De Angelis
Presidente ADMO Abruzzo
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Dott. Paolo Di Bartolomeo
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fanzia) con risultati di
guarigione definitiva in
oltre il 90% dei casi. I
progressi scientifici ottenuti e l’alto livello qualitativo dell’assistenza
necessaria al paziente
trapiantato consentono
oggi di eseguire a Pescara trapianti ad alta
complessità quali quelli da donatore parzialmente compatibile, da donatore volontario e da sangue placentare.
L’Unità di Terapia Intensiva Ematologia
per il Trapianto Emopoietico comprende
oggi 12 camere sterili, 6 delle quali con doppia barriera (flusso laminare + pressione
positiva) e 6 con sola pressione positiva.
Mediamente vengono effettuati 40 trapianti per anno, la maggior parte dei quali di tipo
allogenico. A questi devono essere aggiunti i 20 trapianti di tipo autologo effettuati nella Unità Operativa di Ematologia Clinica,
diretta dal dottor Giuseppe Fioritoni.
L’esperienza venticinquennale del Centro
di Pescara è il frutto di una stretta cooperazione di studiosi con competenze di natura interdisciplinare. Senza l’apporto dei colleghi della medicina trasfusionale, della
microbiologia e virologia, della radioterapia,
della immunologia, della genetica medica
e delle più svariate specialità, nulla poteva
essere realizzato.
Un contributo fondamentale e insostituibile, anche se solo parzialmente visibile, è stato dato dal Centro Regionale di Immunoematologia e Tipizzazione Tissutale dell’Ospedale Collemaggio de l’Aquila.
Preziosa è stata inoltre la collaborazione di
25 anni di storia del Trapianto di Midollo Osseo a Pescara
1976
Allo TMO in leucemia linfoblastica acuta
1982
1984
Auto TMO in neuroblastoma
Allo TMO con cellule congelate
1985
Auto TMO con cellule purificate con mafosfamide
1987
1989
Auto CSP in linfoma non-Hodkin
Allo TMO da donatore non consanguineo
1991
Auto TMO con cellule purificate con anticorpi
1995
Auto CSP in tumori solidi
1995
Doppio Auto CSP con selezione negativa
1995
Auto CSP con selezione CD34+
1995
Allo CSP
1997
Auto CSP con selezione plus / minus
1997
Allo CSP da donatore aploidentico
1998
Allo CSP con selezione pos + linfociti
1999
Allo con cellule di cordone
1999
2001
Auto CSP in sclerosi multipla
Allo con condizionamento ridotto
TMO: trapianto di midollo osseo; CSP: cellule staminali periferiche; ALLO: allogenico; AUTO: autologo.
un valido staff di tecnici e di tutti i volontari che in questi anni sono stati quotidianamente presenti con le loro Associazioni:
AIL, ADMO, ADISCO, FIDAS, AGBE.
Un pensiero particolare è da riservare al
team di infermieri. Essi non solo hanno consentito l’applicazione di protocolli di studio a volte complessi e impegnativi, ma
hanno costantemente assicurato il supporto emozionale ai pazienti e ai loro familiari con devozione assoluta, soprattutto nei
Donatori mondiali
http://www.admo.it
Donatori italiani
4
Auto TMO in leucemia acuta
momenti di inevitabile difficoltà.
A tutti i pazienti che in questi anni con
coraggio ci hanno dato fiducia va la nostra
riconoscenza.
Il desiderio di vedere sempre più i nostri
pazienti guariti e reintegrati totalmente nella loro vita personale, sociale e professionale spinge tutto il team del Centro Trapianti di Pescara a proseguire nel difficile
ma affascinante campo del trapianto di
midollo osseo.
7.435.301
280.376
Registri Donatori nel mondo + 26 banche cordonali
49
Nazioni che partecipano
37
Donatori italiani giunti al TMO
846
536 per pazienti italiani – 310 per pazienti esteri
Pazienti italiani giunti al TMO
536 da donatori italiani – 603 da donatori esteri
Dati aggiornati al 31.12.2001
1.139
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Il Trapianto di Cellule
Staminali Emopoietiche
raccolte nel sangue
periferico
Dott. Giuseppe Aprili
Primario del Servizio di
Immunomatologia e Trasfusionale
degli Istituti Ospedalieri di Verona
a formazione di tutti gli elementi cellulari del sangue (globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine) è dovuta alla prodigiosa attività di cellule altamente specializzate che hanno sede nel midollo osseo.
Sono le “Cellule Staminali Emopoietiche” o
CSE, che hanno la capacità di automantenersi e, contemporaneamente, di differenziarsi, per l’intera durata della vita, nei progenitori della linea eritroide (che dà origine
ai globuli rossi o eritrociti), della linea mieloide (che dà origine alla maggior parte dei
globuli bianchi o leucociti), della linea linfoide (che origina i linfociti, anch’essi globuli
bianchi) e, infine, della linea magacariocitica (che dà, come prodotto finale, le piastrine). È stato dimostrato che ogni replicazione di una CSE porta alla formazione di una
prima cellula del tutto simile alla precedente (il che assicura l’automantenimento) ma
anche all’origine di una seconda cellula, in
grado di differenziarsi nelle linee progenitrici
sopra citate. Il trapianto di midollo osseo
(TMO), pratica clinica di sempre maggiore
utilizzazione, in grado di guarire malattie
fatali del sangue (in primis la leucemia), consiste proprio nell’infondere al malato queste
cellule staminali, prelevandole direttamente dal midollo sano di un donatore.
Ma un certo numero (sia pur molto basso)
di queste cellule miracolose è rinvenibile
anche nel circolo sanguigno, cioè in periferia, dove, utilizzando tecniche assai sofisticate, è possibile aumentarne la quantità, selezionarle con l’uso di separatori cellulari (in
aferesi), concentrarle e infonderle poi ad un
paziente. Con questa metodica, il trapianto
di cellule staminali è reso molto più semplice, non comportando, per il donatore, la
necessità di un ricovero ospedaliero di almeno 8 ore, un ingresso in sala operatoria, un
sottoporsi all’anestesia generale, una dolorabilità alle ossa del bacino che si può protrarre per più giorni. Sono sufficienti, infatti, 1-2 sedute di aferesi, sia pur più prolungate del solito, per raccogliere un numero di
L
CSE in quantità sufficiente per eseguire un
trapianto. Ma, come vedremo, a questi indubbi benefici si contrappongono alcune possibili controindicazioni che debbono essere
attentamente valutate.
I primi esperimenti che hanno dimostrato
come la raccolta di CSE dal sangue periferico fosse in grado di sostituire, in tutto e per
tutto, ai fini di un TMO, il prelievo del sangue midollare eseguito direttamente dalle
ossa del bacino, sono stati condotti su pazienti candidati al cosiddetto trapianto autologo.
Si trattava, in genere, di pazienti affetti da gravi forme tumorali del sangue o di altri organi o apparati, che si dovevano sottoporre a
un trattamento radiochemioterapico estremamente drastico, allo scopo di distruggere totalmente le cellule malate. Come è largamente noto, queste terapie non sono in
grado di distinguere perfettamente le cellule malate da quelle sane e di colpire esclusivamente le prime; in particolare, le cellule del
midollo, che sono estremamente sensibili a
questo tipo di trattamento, vengono gravemente alterate.
Nel tentativo di evitare alle CSE midollari di
essere modificate o distrutte dalla radiochemioterapia, si è proposto di prelevare preventivamente le cellule midollari, congelarle, sottoporre il paziente alla terapia antitumorale e poi ritrapiantargli il suo stesso
midollo per assicurargli da un lato, la scomparsa del tumore, dall’altro la continuità nella produzione delle cellule del sangue.
I primi autotrapianti vennero effettuati con
il prelievo delle cellule staminali dal midollo osseo. Venne osservato, peraltro, che il
trattamento antineoplastico ad alte dosi, di
per sé, aveva anche la prerogativa di aumentare considerevolmente il numero delle CSE
circolanti nel sangue periferico, dove, come
ho sottolineato in precedenza, si ritrovano in
quantità molto scarsa, comunque insufficiente a realizzare un possibile trapianto.
Quasi contemporaneamente a queste osservazioni (realizzate nel corso degli anni Ottanta), si è anche potuto notare che la quantità
delle cellule staminali circolanti poteva essere egualmente (e forse più largamente)
aumentata dall’uso di particolari farmaci
detti “fattori di crescita ematologici”, primo
fra tutti il G-CSF, acronimo delle parole ingle-
si Granulocyte-Colony Stimulating Factor, cioè
fattore in grado di stimolare la produzione
di granulociti (leucociti). Quando si pensò di
utilizzare, al fine di un TMO da donatore
sano (fosse questo un soggetto consanguineo
o un volontario non apparentato), la raccolta di CSE dal sangue circolante, piuttosto
che direttamente nel midollo osseo, per evitare gli inconvenienti propri della metodica
classica, l’unico prodotto utilizzabile non
poteva che essere il G-CSF, non essendo
ovviamente proponibile l’impiego della
radiochemioterapia antitumorale in una persona non affetta da neoplasie o, comunque,
esente da malattie.
Stabilito, quindi, che un TMO può essere
realizzato prelevando le cellule staminali da
sangue periferico e che i risultati clinici sono
del tutto sovrapponibili (se non, in certi casi,
addirittura migliori) a quelli che si ottengono con la raccolta del midollo osseo, ci si
può domandare come mai non viene, almeno per ora, sistematicamente ed estensivamente adottata questa metodica.
Il motivo che spinge ad una evidente prudenza al riguardo è collegato al fatto che i
fattori di crescita determinano, accanto all’incremento di cellule staminali, anche un grande aumento del numero totale dei leucociti
circolanti. La pratica ha dimostrato che ciò
non sembra comportare, quanto meno a breve termine, nessuna grave complicazione se
si esclude la comparsa di dolori ossei, di
cefalea e, in alcuni casi di un senso di malessere aspecifico, tutti sintomi che, peraltro,
scompaiono entro pochi giorni.
Le conseguenze a distanza di anni non sono
ancora compiutamente note, ma si deve, per
obiettività, sottolineare il fatto che sono ormai
quasi dieci anni che questi farmaci vengono
impiegati in soggetti sani (soprattutto in
donatori apparentati) e non sono state descritte complicanze tali da far ritenere questa
pratica pericolosa a distanza per un volontario. Prova ne sia che molte nazioni hanno
adottato la raccolta di CSE dal sangue periferico anziché il prelievo di sangue midollare per realizzare un TMO.
La SIMTI, cioè la Società Italiana di Medicina Trasfusionale e di Immunoematologia,
che ho l’onore di presiedere e che raccoglie,
si può affermare, la totalità dei medici trasfusionisti italiani, ha comunque adottato in
proposito una politica prudenziale, sempre
avendo estremo riguardo dei diritti del donatore. Allo scopo ha istituito una “Commissione per la Tutela del Donatore di Midollo
Osseo” della quale faccio parte io stesso e che
raccoglie altri colleghi particolarmente esperti nei problemi riguardanti la selezione del
donatore di sangue in generale e di quello
di cellule staminali in particolare. Nella poliSegue a pag. 6
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tica di venire incontro alle esigenze dei malati, sostenute dai medici che li curano, ma
non trascurando egualmente i diritti dei
volontari, la SIMTI ha promosso numerose
riunioni con i clinici interessati e cioè con i
rappresentanti della Società Italiana di Ematologia (SIE) e del Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo (GITMO), nonché con i
responsabili del Registro Italiano Donatori di
Midollo Osseo, che regola e sovrintende alla
ricerca e al reperimento di donatori volontari in tutti i Registri mondiali. Dalle riunioni e dalle discussioni è scaturita la politica che l’Italia ha adottato in tale argomento. Tale politica si può sintetizzare come
segue. Per il donatore non familiare di progenitori emopoietici, allo stato attuale le suddette società scientifiche hanno ritenuto non
ancora proponibile come prima donazione
la raccolta di progenitori emopoietici circolanti dopo mobilizzazione con fattori di crescita. Limitatamente alla seconda donazione del volontario non familiare (e purché
per lo stesso paziente), il giudizio di idoneità alla donazione stessa e la prescrizione
del trattamento di mobilizzazione con il fattore di crescita dovranno essere di pertinenza del medico responsabile dell’Unità di
Aferesi che eseguirà la raccolta con il separatore cellulare, dopo una completa valutazione clinica, laboratoristica e strumentale,
in modo del tutto autonomo e nella massima obiettività, del soggetto da sottoporre al
trattamento, al fine di evitare pressioni sulla decisione sia del medico sia del donatore. In particolare, il giudizio di idoneità non
dovrà essere espresso dal clinico che ha in
cura il paziente. Giova sottolineare che, in
questo momento storico, la prudenza sembra ancora l’atteggiamento più giusto; d’altra parte, va anche rimarcato che, per gli
indubbi vantaggi che tale pratica offre al
donatore (oltre che al malato), la raccolta di
CSE dal sangue periferico si sta imponendo
sempre di più nel mondo trapiantologico
mondiale. Un punto, su cui la nostra Commissione ha richiamato l’attenzione di tutti
e su cui non intende, in alcun modo, derogare riguarda l’informazione al donatore su
tutte le caratteristiche, i pro e i contro, di
questa metodica. In un libretto, redatto in
collaborazione con gli esponenti delle società
scientifiche precedentemente ricordate e edito direttamente dalla SIMTI, viene riportato un modulo di consenso che illustra compiutamente la metodologia e che, a mio parere, deve essere inderogabilmente adottato
in tutte le occasioni nella quale si richiede al
donatore di sottoporsi alla raccolta di CSE
da sangue periferico dopo mobilizzazioni
con fattori di crescita.
I geni HLA e le popolazioni
Il progetto Lombardia
Dott. C. Rosalba Guglielmino
Dipartimento di Genetica
e Microbiologia, Università di Pavia
Dott. Alberto Degiuli
Laboratorio HLA
del Centro Trasfusionale di Lodi
Dott. Luca Mascaretti
Laboratorio HLA
del Centro Trasfusionale di Monza
Dott. Antonella Lisa
Istituto di Genetica Biochimica
ed Evoluzionistica, CNR, Pavia
I geni HLA
Il sistema HLA (Human Leucocyte Antigens)
comprende un insieme di geni localizzati
sul braccio corto del cromosoma 6 codificante per molecole, denominate antigeni
HLA o antigeni maggiori di istocompatibilità (MHC) che sono espresse, con intensità
diverse, sulla maggior parte delle cellule
che compongono organi e tessuti (Figura 1).
Le forme alternative degli alloantigeni di
istocompatibilità esistenti sono suddivisi in
Classe I o HLA-A, -B, -C e Classe II o HLADP, -DQ, -DR.
Queste proteine di superficie sono fondamentali per il riconoscimento del self (proprie cellule) dal non-self (cellule e tessuti di
altri individui o altre specie) e sono importanti per il coordinamento della corretta
risposta immunitaria.
Il sistema HLA è, quindi, un insieme di geni
che codifica degli alloantigeni specifici per
ogni singolo individuo, che regola la risposta immunitaria e gioca un ruolo fondamentale nell’esito finale del trapianto di
midollo osseo (o più in generale di cellule
staminali emopoietiche). Infatti, tanto più il
grado di compatibilità HLA tra donatore e
ricevente è elevato, tanto più la risposta
immunitaria da parte del sistema HLA dell’ospite contro il tessuto trapiantato (rigetto) e da parte delle cellule trapiantate contro l’ospite (Graft versus Host Disease) sarà
ridotto. I geni del sistema HLA hanno un alto
grado di polimorfismo essendo presenti con
un numero di alleli molto elevato. Per il
locus A si conoscono 237 alleli (dati aggiornati al 2002), per il locus B gli alleli conosciuti
sono 472 mentre per il DR gli alleli sono
oltre 270. Ad oggi, il numero totale di alleli
conosciuti per i diversi loci del sistema HLA
è circa 1500. Ogni individuo è caratterizzato da un proprio genotipo costituito da
due coppie di ogni allele del sistema HLA
che ha ereditato in singola copia dai propri genitori.
Per ipotesi, quindi, il genotipo di un individuo potrebbe essere costituito da due dei
237 alleli conosciuti per il locus A (per esempio A*0102 e A*0103 oppure A*0201 e A*3003)
mentre per il locus B potrebbe essere B*0703B*1401 o B*0801-B*1503 o una qualsiasi di tutte le altre combinazioni derivanti dai 472
alleli attualmente conosciuti per quel locus.
L’identificazione del genotipo prosegue analizzando gli alleli presenti negli altri loci di
Classe I e di Classe II.
Quindi se la probabilità che all’interno di
una famiglia due fratelli siano HLA identici è solo del 25%, la probabilità che due individui non imparentati siano HLA uguali è
estremamente bassa, infatti il calcolo teorico di tutti i possibili fenotipi conosciuti derivanti dalla combinazione degli alleli dei loci
A, B e DRB1* è di oltre 4 miliardi di genotipi diversi. Fortunatamente si sono osservate differenze tra le frequenze geniche teoriche e quelle osservate nelle popolazioni,
infatti alcuni genotipi (intesi come combinazione di due allotipi) sono caratterizzati
dalla presenza di geni che hanno una frequenza allelica che contraddistingue una
popolazione. Questo perché una singola
copia dei geni HLA è presente su un unico
cromosoma (aplotipo) ed è trasmessa in blocco alla discendenza.
Alcune combinazioni alleliche sono così tanto conservate all’interno di una popolazione da far ipotizzare un’origine ancestrale
comune. Negli ultimi anni sono stati creati
Registri di donatori di midollo per dare la
possibilità a quei pazienti che non hanno un
fratello HLA identico di poter contare su un
donatore HLA compatibile. Oggi i donatori
di midollo superano i 7 milioni, distribuiti
in tutti i continenti, rendendo più facile la
ricerca e più probabile l’identificazione di
donatori compatibili che possono trovarsi
anche in popolazioni lontane.
Le popolazioni
In che relazione stanno i geni e le popolazioni? Immaginiamo che la popolazione di
un’isola sia derivata da 4 individui, due
maschi e due femmine, e questi avevano
-Admo n. 18/prima parte/or red
19-07-2002
determinati genotipi, ad esempio per il
gene A erano A1-A9, A2-A7 i due maschi,
e A3-A6 e A1-A4 le due femmine. Se l’isola
viene occupata solo dai discendenti, pur
ammettendo tutti i possibili accoppiamenti,
la popolazione di quell’isola avrà per il
gene A al massimo 7 alleli (A1, A9, A2, A7,
A3, A6 e A4), assumendo che ciascun allele sia stato trasmesso in tutte le generazioni e non sia quindi andato perduto. Inoltre, se una coppia ha avuto molti più figli
delle altre, gli alleli di questa coppia avranno una frequenza maggiore degli alleli delle altre coppie. La situazione esemplificata è senza dubbio estrema, ma non irrealistica, perché tuttora esistono molte popolazioni piccole e isolate, sorte da pochi
migranti. Inoltre, un fenomeno analogo a
quello esemplificato si è verificato agli albori della nostra umanità, ai tempi dei cacciatori-raccoglitori, quando le comunità
erano piccole e si spostavano spesso in cerca di cibo, colonizzando aree nuove e fondando piccole popolazioni. Può verificarsi quindi che alcuni geni caratterizzino una
popolazione a causa delle sue origini. Ad
esempio tra gli Indiani d’America, per
quanto riguarda il sistema ABO mancano
quasi del tutto individui di gruppo sanguigno B e sono molto frequenti quelli di
gruppo 0; l’ipotesi più probabile è che queste popolazioni derivino da pochi individui (casualmente in prevalenza di tipo O)
Figura 1
9:08
Pagina 7
che dall’Asia, nell’era glaciale, sono riusciti a passare lo stretto di Bering.
Può anche succedere che in una popolazione altri geni vengano acquisiti per il
mescolamento con altre popolazioni; ad
esempio i Negri americani hanno frequenze
geniche intermedie tra quelle degli Europei e dei Neri d’Africa.
Se è vero che la storia dell’umanità è spesso quella di migrazioni e mescolamenti di
popolazioni, è anche vero che molte popolazioni vivono in uno stesso posto per molte generazioni. Un altro fenomeno, chiamato random genetic drift o “deriva genetica casuale” interessa, nel tempo, tutte le
popolazioni: è dovuto al caso e al fatto che
le popolazioni, per quanto grandi, hanno
un numero finito di individui e gli uomini tendono a trovare il proprio coniuge tra
gli individui della stessa popolazione. Sappiamo infatti che la maggior parte dei matrimoni avvengono tra individui dello stesso paese o della stessa città e con probabilità maggiore tra persone che parlano la
stessa lingua.
In una popolazione si trasmettono quindi
gli stessi alleli, ma con variazioni casuali del
loro numero da una generazione all’altra,
cosicchè alcuni alleli possono diventare
molto frequenti e altri sparire.
Purtroppo tra gli alleli che, per questo gioco del caso, possono diventare frequenti ci
sono anche quelli, specialmente se di tipo
recessivo, che causano malattie.
Certe malattie possono quindi diventare
più frequenti in certe popolazioni che in
altre. Ad esempio i geni BRCA1 e BRCA2,
che causano una predisposizione al cancro
della mammella e ad altre forme di cancro,
sono molto più frequenti nelle popolazioni ebree ashkenazite, che non fra quelle
statunitensi.
Succede cosi che se analizziamo un campione di Francesi, troviamo frequenze degli
alleli di molti geni diverse dalle frequenze di un campione di Italiani. Ancora più
diverse, sia dai Francesi sia dagli Italiani,
sono quelle di un campione di Africani o
di Giapponesi.
In sintesi possiamo dire che una popolazione si distingue per il tipo e la frequenza degli alleli dei suoi geni, definita la “frequenza genica”. Più difficile è definire la
dimensione di una popolazione, in quanto si parla di Francesi, Italiani ma anche di
Europei, che li comprendono. Possiamo
dire che le popolazioni sono come le scatole cinesi; sono popolazioni gli abitanti
di una valle, di una provincia, di una regione, di una nazione, di un continente. Tecniche di campionamento adeguate a queste diverse dimensioni ci permettono di
conoscere la frequenza degli alleli in esame e metterla a confronto con quella di
altre popolazioni.
Possiamo misurare quanto diverse sono due
popolazioni? E cosa
significa questa misura?
La prima risposta è relativamente semplice: sì,
è possibile calcolare, con
formule appropriate,
una misura di distanza
genetica a partire dalle
frequenze geniche nelle
due popolazioni. Il significato di una distanza
genetica può anche essere semplice. Immaginiamo che all’inizio ci sia
stata una sola popolazione: alcuni individui
sono migrati da una parte e hanno fondato la
popolazione 1; gli altri
dall’altra e hanno fondato la popolazione 2;
dopo molte generazioni
di vita separata, la popolazione 2 si è scissa in
altre due popolazioni, la
3 e la 4.
Dopo poche generazioni, misuriamo le distan-
Cromosoma 6
Sistema Maggiore di istocompatibilità
Segue a pag. 8
http://www.admo.it
Cariotipo umano
7
-Admo n. 18/prima parte/or red
19-07-2002
Segue da pag. 7
ze genetiche. Probabilmente troveremo una
distanza genetica relativamente piccola tra
le popolazioni 3 e 4, che si sono separate
da poco e una grande tra 3 e 1 e tra 4 e 1,
perché in tante generazioni di vita separata si sono accumulate molte più diversità,
legate a fluttuazioni casuali, delle frequenze
geniche.
La distanza genetica può quindi riflettere
il tempo trascorso dopo la separazione da
una popolazione originale; tanto più sono
le generazioni di vita separata, tanto più le
popolazioni sono diverse.
Con questo metodo il professor Luca L.
Cavalli Sforza e suoi collaboratori (The
History and Geography of Human Genes,
Princeton, 1994), hanno calcolato le distanze genetiche tra numerose popolazioni
umane.
Dall’albero che ne è risultato è evidente che
la prima separazione è quella delle popolazioni Africane; questo fatto conferma i dati
archeologici e paleontologici che fondano in
Africa l’origine dell’umanità attuale.
Il progetto Lombardia
I Registri ADMO della regione Lombardia
consentono di stimare la frequenza alleli-
Figura 2
MORBEGNO
9:08
Pagina 8
ca dei geni del sistema HLA nelle 9 province della regione. Contengono attualmente oltre 62.000 record, la maggior parte riguardanti individui residenti nella
regione. L’analisi di queste frequenze potrà
consentire uno studio delle popolazioni
lombarde. Lo studio è nelle prime fasi (correzione, riordino e completamento dei dati
contenuti nella banca dati) e i proponenti
della ricerca si aspettano di avere qualche
risultato nei prossimi mesi.
Tra i primi risultati, verranno presentate
le statistiche relative alle frequenze geniche
del sistema HLA nelle nove province lombarde. Queste potranno servire a valutare
e orientare il reclutamento di volontari. I
dati potrebbero essere utilizzati anche in
indagini di tipo epidemiologico.
UNO STUDIO PILOTA
Un primo studio è stato già completato per
la provincia di Pavia, della quale sono state pubblicate le frequenze degli alleli più
importanti dei geni HLA-A, HLA-B, detti
di classe I, e HLA-DR e HLA-DQ, detti di
classe II, nelle 6 zone in cui è stata suddivisa la provincia (Lomellina Nord, Lomellina Sud, Pavese, Oltrepò pianeggiante,
Oltrepò montuoso, Pavia città).
LECCO
PAVESE
APPENINO
DI PIACENZA
PASSO DEI GIOVI
APPENINO
DELL’OLTREPÒ
PAVESE
http://www.admo.it
RIVIERA
DI PONENTE
8
LOMELLINA Sud
PIANURA
DELL’OLTREPÒ
PAVESE
PIANURA
DI PIACENZA
LOMELLINA Nord
LA SPEZIA
LIGURIA Nord-Est
LOMBARDIA nord
LIGURIA
PAVIA
PIACENZA
PASSO
DEL TURCHINO
RIVIERA
DI LEVANTE
È stata riscontrata anche una differenza tra
geni di Classe I e geni di Classe II, in quanto i secondi sembrano rispondere all’azione della selezione, più che a quella di variazioni casuali delle frequenze geniche.
I geni di Classe II sembra siano particolarmente indicati in studi di epidemiologia
a causa della peculiare funzione di questi
geni nel riconoscimento di antigeni estranei. Molte malattie autoimmuni sono associate a particolari alleli dei geni di questa
classe. Tra queste vi è anche la Celiaca, una
malattia legata all’intolleranza al glutine.
Abbiamo visto che nella provincia di Pavia,
le zone con più alta incidenza della malattia (Pavia città e il Pavese) sono anche quelle dove è più alta la frequenza di alleli associati ad essa; l’Oltrepò montano ha l’incidenza minore in assoluto, e una bassa incidenza si trova anche nelle due zone della
Lomellina, note per la coltivazione del riso.
Le frequenze geniche di Classe I sono anche
state utilizzate per uno studio di genetica
di popolazioni.
Dallo studio risulta evidente che i due fiumi della provincia hanno agito da barriere genetiche, nel senso che c’è una certa
distanza genetica tra le popolazioni che
vivono al di qua e al di la del Po o del Ticino e la distanza è maggiore tra le popolazioni separate dal Po. Le popolazioni più
diverse sono risultate essere quelle dell’Oltrepò montano, caratterizzate dalla più
alta frequenza di alcuni alleli (aplotipi ancestrali). Questa peculiarità dell’Oltrepò montano ha trovato una spiegazione dai risultati di studi successivi estesi anche alla
Liguria, alla provincia di Piacenza e alle
province di Lecco e Morbegno.
Si è visto che le distanze genetiche (Figura 2) si accordano con dati archeologici
relativi alla diffusione di antiche popolazioni: da una parte i Liguri, considerate
popolazioni pre-indoeuropee che dalla
Riviera di Levante hanno raggiunto la pianura padana attraverso la Lomellina e i
passi appenninici dell’Oltrepò montano e
del Piacentino e dall’altra i Celti che dalla
Lombardia settentrionale (Lecco e Morbegno) sono scesi verso il Pavese, a nord del
Po, incontrando poi anche i Liguri sull’Appennino.
L’Appennino tra le province di Piacenza e
Pavia, dove si trovano siti archeologici
(tombe) di tipo ligure ma con ornamenti
celtici, costituirebbe il punto d’incontro
delle due culture. È probabile quindi che
il campione delle popolazioni rappresentato dai donatori volontari residenti nelle
aree studiate, abbia conservato i geni delle antiche popolazioni che hanno abitato
queste zone.
19-07-2002
9:08
Pagina 9
Campagna pubblicitaria ADMO 2002
realizzata gratuitamente
da JW Thompson
e patrocinata da Pubblicità Progresso
Durata della campagna
pubblicitaria:
febbraio/marzo
2002
Sprecare risorse porta male.
Investimento economico
di ADMO federazione:
Euro 5.000,00
Ci hanno sostenuto:
TV nazionali e locali,
stampa nazionale
e locale, radio
nazionali e locali
per la realizzazione della
Casa di produzione
Attrice
Musica
La leucemia è un male terribile, ma oggi può essere curata. Una concreta speranza di
salvezza è il trapianto di midollo osseo. Purtroppo, il cammino che porta alla guarigione è ancora intralciato da troppi ostacoli esterni: la disinformazione, i ritmi lenti della
burocrazia, l'indifferenza della gente. ADMO combatte perché nessuna risorsa vada sprecata. ADMO, donatori di vita. Per contattarci, www.admo.it oppure 02 39.00.08.55
N e l l a l otta co nt ro l a l e u ce m i a n o n a m m ett i a m o s p re c h i , d i st ra z i o n i o d i s i nte resse.
ADMO ringrazia
campagna televisiva:
Haibun
Tatiana Lepore
Saturnino
per la realizzazione della campagna stampa:
Fotografo Sandro Sciacca
per la realizzazione della campagna radiofonica:
Casa di produzione Torrevado
Speaker Tatiana Lepore
Soltanto nel mese di febbraio 2002
il nostro sito w w w . a d m o . i t
è stato visitato da 6.000 persone
http://www.admo.it
Valore degli spazi
pubblicitari ottenuti
gratuitamente:
Euro 2.300.000,00
Foto di Sandro Sciacca
-Admo n. 18/prima parte/or red
9
-Admo n. 18/prima parte/or red
19-07-2002
9:08
Pagina 10
ADMO Federazione Italiana invita soci, amici e sostenitori di tutta Italia a partecipare a
“La Giornata del Sorriso”
sabato 7 settembre 2002
Mirabilandia
avventura, magia, emozioni...
Mirabilandia è uno
dei Parchi Divertimento
a Tema
più famosi d’Europa:
6 aree tematiche
37 fantastiche attrazioni e
spettacoli di livello mondiale
14 ristoranti e bar
240.000 mq di giardini
http://www.admo.it
Programma della giornata
10
ore 10.00: apertura del Parco;
ore 10.30: cerimonia di apertura presso il teatro “Magic Movie” con il saluto
dell’ingegner Francesco Biagioli, presidente di ADMO Federazione Italiana.
Il Parco rimarrà aperto fino alle ore 23.00.
I bambini fino al metro di altezza entrano gratis.
I bambini fino a 14 anni entrano gratis se accompagnati da un adulto pagante
il biglietto intero di Euro 20,00 su presentazione del coupon da ritirare presso
la propria ADMO Regionale.
A tutti i bambini partecipanti alla manifestazione sarà regalata la fiaba “ADMO”,
molti palloncini e tante altre sorprese.
All’interno di Mirabilandia saranno presenti punti informativi ADMO per tutte le
vostre necessità. Arrivederci a Mirabilandia.
Per informazioni rivolgersi a: ADMO Federazione italiana
Via Aldini, 72 – 20157 Milano – Tel. 02 39000855 – Fax 02 39001170 – www.admo.it – [email protected]
-Admo n. 18/prima parte/or red
19-07-2002
9:08
Pagina 11
ADMO nella Scuola
“Ritorno alla vita”
e le 500 conferenze
C
ome annunciato nell’ultimo numero del nostro notiziario,
il libro “Ritorno alla vita” di Emilio Bonicelli è stato pubblicato ed è ora disponibile nelle librerie, per i tipi di Jaca
Sport
e solidarietà
Albertini, mano tesa a ADMO
Questione di educazione o di cultura. Sta di fatto che Demetrio Albertini, centrocampista del Milan e della nazionale, cresciuto in una famiglia impegnata nel sociale, fa molto per gli
altri. Testimonial di gruppi come l’Associazione Donatori
Midollo Osseo, Demetrio dedica il tempo libero ai meno fortunati e in più aiuta il fratello don Alessio.
La realtà che mi è più vicina – racconta Albertini – è quella degli
oratori. Vado a parlare ai giovani e cerco di trasmettere loro la
mia esperienza. In quei momenti anch’io, come molti altri calciatori, dimentico il colore della maglia ricordando però di
essere un punto di riferimento per tanti. Amo le cose pratiche:
preferisco giocare a pallone o pubblicizzare eventi benefici
prestando la mia immagine.
Milano è una città particolare, dove contano poco i rapporti
umani e molto il lavoro, per questo vorrei lanciare un messaggio:
“Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. Non aspettare che ti capiti qualcosa per darti da fare. Se sai che c’è qualcuno in difficoltà, aiutalo.”
A Natale Albertini, da nove mesi papà di Federico, ha visitato alcuni bimbi degenti in ospedale e prima ancora ha partecipato alla consegna di una incubatrice donata al reparto di terapia intensiva neonatale della clinica Mangiagalli. Il macchinario è stato acquistato con l’incasso di “C’è la vita in gioco”. Al
quadrangolare di calcio, svoltosi in maggio a San Siro, avevano partecipato tra gli altri i team di Tamoil (ideatore con “Forza Milan!” dell’evento) e Milan-Inter Master; testimonial fuori campo, Abbiati e Costacurta oltre ad Albertini. Che spiega:
“Non ho vissuto le difficoltà di un genitore a cui nasce un
figlio che per sopravvivere deve stare in terapia intensiva, ma
so cosa significa. Bisogna aiutare i bebé e i loro genitori, attrezzando reparti come quello della Mangiagalli, già all’avanguardia, con le migliori tecnologie.”
Rosanna Schirer
Book.
È un libro che, proprio perché costituisce una sorta di riconoscimento per il lavoro che quotidianamente portiamo avanti, mi ha
affascinato molto ed ogni volta che lo sfoglio per prepararmi per
qualche incontro mi offre sempre nuovi motivi di riflessione: è per
questo che ne suggerisco la lettura anche a voi.
In questa primavera Emilio Bonicelli è diventato per me un compagno di viaggio fedele. Approfittando, infatti, della data del 14
aprile, promossa a giornata nazionale dei trapianti, ho realizzato insieme agli amici di AVIS e di AIDO una serie di conferenze
pubbliche nelle sale consiliari di qualche Comune per divulgare
il nostro messaggio di solidarietà e di volontariato, anche attraverso una lettura critica ed un commento di questo libro, accorgendomi che ogni sera sviluppavo qualche concetto diverso da
quelli sostenuti la sera prima e che già la sera successiva avrei
abbandonato. Sempre ho trovato comunque interesse verso il
lavoro di Bonicelli ed ho raccolto apprezzamenti per l’opera di
ADMO.
Ma l’aspetto più interessante del libro è che, grazie all’aiuto di Iper,
stiamo per inviarne una copia in omaggio a 2000 Licei o Istituti
superiori di tutta Italia, perché entri a far parte della biblioteca di
Istituto, offrendo ai Presidi la disponibilità dell’intera nostra organizzazione per sviluppare le conferenze con gli studenti dell’ultimo biennio durante il prossimo anno scolastico.
Rispetto all’edizione disponibile in libreria, quella che invieremo
alle scuole è una edizione speciale, curata appositamente per
ADMO, con il nostro logo ed i nostri riferimenti telefonici e telematici per consentire a chiunque lo voglia di contattarci, con il vantaggio non di poco conto di costare molto meno.
Volutamente non entro in questa sede nel commento del libro, perché rischierei delle figuracce nella mia improvvisata veste di criRecapiti:
tico letterario e perché vorrei stimolare la vostra curiosità, che
ADMO Federazione italiana, Milano – 02 39000855
potrà essere soddisfatta solo con la sua lettura.
Centro di Clinica Mangiagalli, Milano – 02 5461477
Il libro è disponibile per chiunque ne faccia richiesta, sia in verDa “La Gazzetta dello Sport” del 4 gennaio 2002
sione singola sia in confezione da 18 copie, e per averlo sarà naturalmente sufficiente farne richiesta alla
sede regionale ADMO più
vicina o alla nostra segreteGrazie all’iniziativa della Federazione Italiana Rugby, nei giorni 27
ria nazionale di Milano.
e 28 aprile 2002 ADMO è stata presente in tutte
Sono convinto che proverele partite dei campionati Super 10 e Serie A.
te anche voi le stesse emoLa FIR si è infatti attivata a sostegno di ADMO, consentendo
zioni che ho provato io, ed è
ai rappresentati della nostra Associazione di essere presenti
per questo che vi auguro una
ufficialmente sui campi di gioco per fare informazione sulla
buona lettura.
donazione di midollo osseo. All’inizio di ogni incontro l’iniziativa è
stata comunicata al pubblico. Ci auguriamo che
Luigi Malini
questa importante collaborazione possa proseguire anche in futuro.
Presidente
ADMO Lombardia
ADMO e FIR Federazione Italiana Rugby
-Admo n. 18/prima parte/or red
19-07-2002
9:08
Pagina 12
Eccezionali testimonial ADMO
a Salt Lake City:
Isolde Kostner, Cristian Zorzi e Karen Putzer
La valanga rosa
ADMO alle Olimpiadi
Karen è una vera grande campionessa che
non vuole essere da meno dei colleghi!
Infatti con estrema semplicità e modestia,
guidata da Gregorio, si è presentata al
reparto trasfusionale dell’Ospedale San
Maurizio, ha pazientemente atteso il suo
turno e, come riporta la stampa cittadina:
“È una cosa che ho fatto volentieri – sottolinea con il sorriso tra le labbra la radiosa Karen – queste cose non pesano e sono
utili alla collettività”.
Sempre per citare la risonanza giornalistica, un inviato televisivo che non si è
perso un attimo dell’avvenimento, al telegiornale dopo un ottimo servizio ha
dichiarato: “Ci vuole davvero poco per
salvare una vita!”.
Grazie nostra piccola Karen, sei grande!
Il tuo coraggio e la tua eccezionale sensibilità saranno sempre la tua arma segreta per vincere.
Ti ricordiamo che, con Kristian, Antonella, Isolde sarai con noi ad accogliere gli
amici di tutta Italia al prossimo Consiglio
Nazionale.
ADMO Alto Adige
edizione marzo 2002 di “Gardenissima” si è svolta come da copione in
un week end di gran freddo, ma per noi
è ormai un appuntamento irrinunciabile;
il nostro gazebo non poteva mancare, pur
sfidando il gran vento; d’altronde lì c’erano Kristian Ghedina e Isolde Kostner
ad aspettarci.
Permetteteci quel brivido, quel sano campanilistico orgoglio da noi provato vedendo Isolde Kostner, con lo stesso sorriso
solare dei manifesto ADMO, prescelta alla
cerimonia di apertura delle Olimpiadi di
Salt Lake nel rituale di fratellanza con il
Gran Capo Indiano.
E quello è stato solo l’inizio di tanta gioia
arrivata con la sua vittoria, con le vittorie delle atlete italiane.
E a proposito di sciatrici, sul podio tutti
hanno conosciuto e ammirato quella tanto esile quanto tenacissima e graziosissima ragazzina, Karen Putzer.
L’
“Zorro” per ADMO
alle Olimpiadi
ristian Zorzi ha portato alla squadra
azzurra ben due medaglie durante la
diciannovesima edizione delle Olimpiadi invernali che si è svolta a Salt Lake City
nel mese di febbraio 2002.
La nuova stella nascente dello sci di fondo ha infatti conquistato la medaglia d’argento nella gara di staffetta 4x10 km e il
bronzo nello Sprint. L’allegria che contraddistingue l’atleta azzurro l’ha portato a
cambiare spesso colore di capelli: dal rosso
al bronzo, ma soprattutto a presentarsi alla
premiazione con la maschera e il mantello
di Zorro.
ADMO porge le più vive congratulazioni
a Cristian Zorzi, nonchè alla moglie Veruska, per la nascita, domenica 21 aprile, del
piccolo Harald.
Siamo sicuri che sia questa la medaglia più
bella... ancora congratulazioni e un ringraziamento al neo papà per la sua grande disponibilità nei nostri confronti.
C
12
-Admo n. 18/prima parte/or red
19-07-2002
9:08
Pagina 13
È più importante
un bimbo italiano o un bimbo arabo?
di Donatori. Gran parte dei loro pazienti
ematoncologici vengono spediti all’estero, in
genere ciò è permesso dalla loro buona
disponibilità economica. Tuttavia, non avendo donatori, difficilmente possono effettuare
un trapianto di midollo osseo allogenico.
Con Benedetta abbiamo proposto di organizzare un Convegno Mondiale a Dubai,
finalizzato alla istituzione di un Registro di
Donatori di midollo osseo degli Emirati Arabi Uniti, che possa essere un riferimento per
tutto il mondo arabo. Il progetto è ambizioso, ma sono ottimista sulla sua realizzazione. I medici e i responsabili incontrati
sono, infatti, molto interessati e addirittura
determinati a realizzare quel progetto. Le
disponibilità economiche in quel Paese non
mancano e l’idea di diventare il cardine principale per la donazione di midollo osseo di
tutti gli arabi nel mondo è un movente eccezionale. È un grande onore per ADMO fungere da promotore e consulente di un progetto che sono sicuro servirà a tantissimi
pazienti arabi. A questo punto la risposta più
corretta alla domanda “è più importante un
bimbo italiano di uno arabo?” è… dipende!
Pierluigi Negri
Vice Presidente ADMO Federazione Italiana
Cogliamo l’occasione per ricordarti, qualora l’indirizzo non fosse corretto, di segnalarlo alla sede regionale e al
laboratorio presso cui ti sei recato per la tipizzazione: è molto importante mantenere aggiornato l’archivio dei
donatori, sia per spedirti le comunicazioni, ma soprattutto per poterti rintracciare facilmente in caso fossi chiamato per una possibile donazione.
INDIRIZZO VECCHIO O ERRATO
Cognome e nome
Via
CAP
n°
Città
Prov.
NUOVO INDIRIZZO
Cognome e nome
Via
CAP
Tel.
n°
Città
Prov.
n° socio
Ai sensi della legge 675/96, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la
cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.
Firma
Potete mandare questo coupon a: ADMO – Via Aldini, 72 – 20157 Milano
Oppure inviare un fax al numero 02 39001170
http://www.admo.it
C
reparto di Oncoematologia Pediatrica di
Monza, che già da diversi anni sta attuando una collaborazione con una struttura
ospedaliera del Nicaragua, creata grazie alla
sua iniziativa; un altro è il mio buon amico
Bagni che attraverso ASEOP ha in essere
una collaborazione con un ospedale pediatrico del Paraguay. Certo non è facile che vi
siano le condizioni per applicare i concetti
sopra esposti: abbiamo il nostro lavoro, la
nostra famiglia, i nostri problemi e spesso è
già molto se riusciamo ad occuparci, nel
tempo libero che abbiamo, dei problemi vicino a casa nostra. Tuttavia, quando capita,
l’occasione va presa al volo. Recentemente
ho avuto la possibilità di seguire una proposta che da tempo la mia amica Benedetta sta portando avanti: una collaborazione
con alcuni medici di Dubai.
Confesso che all’inizio non avevo dato tanto peso alla proposta, la sentivo come una
cosa lontana, poco realizzabile (mi sono persino dovuto documentare sull’atlante dove
fosse Dubai!). Ho accettato l’invito a recarmi fino laggiù perché non vi erano altre persone disponibili, e mi dispiaceva deludere
Benedetta. Dopo i primi colloqui mi sono
reso conto che in quel Paese, come in tutti
gli altri Paesi arabi, non esiste un Registro
✂
he strana domanda, eppure è un quesito che molti volontari del sociale si
potrebbero porre (se già non lo hanno fatto). La mia risposta è… un bimbo italiano!
Non agitatevi, ma leggete fino in fondo e cercate di capire il significato del mio messaggio. Per me è più importante un bimbo italiano rispetto a uno arabo, come è più importante un bimbo dell’Emilia Romagna rispetto a quelli del resto della nazione, come lo
è uno di Parma rispetto a uno di un’altra
città, come lo è mio figlio rispetto a un altro
qualsiasi. Tutti noi attribuiamo alle persone diversi livelli di importanza, in funzione del legame e della conoscenza che abbiamo con loro. È classico l’esempio del caso
in cui, trovandoci di fronte a due persone
che stanno annegando, non potendo soccorrerle contemporaneamente, probabilmente ci rivolgeremmo a quella che conosciamo meglio. Non è cinismo, ma nuda,
cruda e umana realtà, anche se probabilmente saremo colpiti da rimorso e frustrazione per non aver potuto salvare entrambe le persone.
Queste situazioni estreme sono riconducibili, ovviamente in misura molto più ridotta, al caso del volontario citato prima.
I volontari di ADMO lavorano principalmente per i pazienti della nostra nazione,
non perché razzisti, ma perché viviamo in
Italia e non possiamo occuparci di tutto e di
tutti (anche se magari ci piacerebbe poterlo fare!). Tuttavia ci sono situazioni in cui
il nostro concetto potrebbe cambiare.
Molte volte mi sono chiesto: se il nostro
lavoro, quantificato ad esempio con 100,
riesce a salvare 10 bimbi italiani, in un
altro paese dove il benessere e la tecnologia sono molto più arretrati, probabilmente lo stesso lavoro potrebbe salvare
100 o 1000 bimbi.
In questo caso il concetto prima esposto viene rivisto e ci si chiede perché non utilizzare
quella energia per salvare i 1000 bimbi invece dei 10? L’elemento “quantità del risultato” prevale sull’elemento “livello affettivo”.
Ovviamente la scelta dipende da tanti altri
fattori tipo: fattibilità del progetto, garanzie
di riuscita, complicazioni possibili o meno
ecc… Alcune persone, di cui nutro profonda ammirazione, hanno già fatto questo
ragionamento e già attuano un programma
in tal senso. Uno è il professor Masera del
13
✍
-Admo n. 18/prima parte/or red
19-07-2002
9:08
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✍
Lettere
✍
In un mondo dove tutto si fa per
interesse, dove l’amore anche della tua
famiglia davanti ad esso viene messo da parte,
sento l’esigenza di aiutare qualcuno, e
continuare a credere che l’amore, quello per
gli altri, per la vita, vince su tutto sperando
che molti si ravvedano dei propri
atteggiamenti, che portano solo
all’inaridimento delle persone, anche di quelle
poche rimaste, che per gli altri hanno sempre
dato tutto, per quelle che credono che dare
agli altri è doppiamente gradevole. Sperando
di non avervi fatto perdere del tempo
sicuramente prezioso, vi auguro buon lavoro e
aspetto vostre notizie.
Simona
✍
http://www.admo.it
Gentili Signori,
Vi scrivo perché ultimamente sento spesso
alla radio il Vostro messaggio che invita più
persone a far parte del registro donatori. Così
ho pensato che già da diversi anni io mi sono
iscritta alla Vostra Associazione, ho anche
ricevuto il tesserino dei soci ADMO e mi
viene regolarmente spedito il Vostro giornale.
Però non ho mai ricevuto alcuna richiesta per
effettuare un prelievo e scoprire se sono
compatibile con una persona bisognosa di
donazione di midollo. Vi volevo solo ricordare
che io ci sono, sono disponibile per un
prelievo e per un’eventuale donazione. Ho 24
anni e ritengo che quando ne abbiamo la
possibilità sia bello dare una mano!
Grazie per l’attenzione
Laura Costaro
14
Il mio futuro marito è morto a 28 anni
di LLA purtroppo a nulla è servito il
trapianto eseguito a Niguarda. Ringrazio
l’anonimo donatore che mi ha permesso di
vivere l’ultimo anno accanto al mio amore; io
sono stata al suo fianco per tutta la malattia.
Ho scoperto il mondo delle malattie
ematologiche e sono diventata donatrice
ADMO: voglio che la mia esperienza non
capiti più a nessuno.
Non fermate la ricerca, non lasciate che la
leucemia uccida ancora!! A me resta solo il
ricordo della persona meravigliosa che era
Moreno… e la speranza nella ricerca
Francesca
✍
Ciao a tutti, volevo solamente rubarvi
un po’ di tempo per fare una breve
testimonianza. Nel 1997 mi venne
diagnosticato un linfoma non Hodgkin
leucemico arrivato ormai all’ultimo stadio.
Dopo molti mesi di chemioterapia dovevo
essere sottoposta al trapianto di midollo per
poter sopravvivere. I miei fratelli (che sono 2)
hanno fatto la tipizzazione e la mia sorellina
minore è risultata compatibile al 100%. Oggi
sono passati 4 anni e da allora non ho avuto
nessun problema (per fortuna) e ho un sogno:
appena termineranno i cinque anni diventerò
donatrice di midollo, ma anche di sangue e di
piastrine, visto che a me ne sono servite
molte. Voglio dire al mondo intero che
ritornare a vivere è stato bellissimo, ma
donare qualcosa di tuo a qualcuno è ancora
più bello.
Concettina
✍
Non so che viso hai e provo ad
immaginarlo però non è semplice perché dovrei
immaginare qualcuno che amo, ma di cui non
so niente. Si, hai capito bene... io già ti amo;
molto spesso mi dai la forza di andare avanti,
di superare i piccoli e grandi dolori della vita.
Penso a te, ai problemi che ogni giorno affronti
e ti vedo come un leone pronto a tirare fuori gli
artigli se ce ne sarà bisogno.
Sento che sei pronto a lottare e che non
mollerai mai; hai molto da insegnarmi, però
per ora non è possibile perché tu non sai chi
sono io e io non so chi sei tu.
So solo una cosa, ed è la cosa più scontata...
Ecco, volevo solo dirti che in qualsiasi
momento io sarò qui, se avrai bisogno di me
stai tranquillo che non esiterò... correrò subito
da te. E lo sai perché? Perché sono sicura che
tra i due quello che donerebbe di più all’altro
saresti tu. È vero, io ti donerei il mio midollo,
ma tu lottando fino a che non vincerai la tua
battaglia mi donerai la possibilità di vivere in
te. Mi darai la possibilità di portare nei miei
pensieri una persona speciale e di amarla come
un fratello fino al giorno in cui magari ci
incontreremo. E sappi che quel giorno ti
aspetterò a braccia aperte per regalarti un
abbraccio immenso!!! Ma ricordati di non
ringraziarmi, non ho fatto niente di speciale...
il più grande tra noi due sei senza dubbio tu!!!
Valentina Riccardi (Roma)
✍
Carissimi,
vi rubo qualche riga per portarvi la mia
esperienza. Ho 22 anni. Sono iscritta a
ADMO da circa 3 anni e finalmente a luglio
ho potuto realizzare questo mio “sogno”:
donare una parte di me a qualcun altro, nel
mio caso un bambino.
Un’esperienza fantastica, unica, emozionante,
che farei e rifarei ancora senza nessun dubbio!
Guardo i bambini crescere e ridere e penso che
uno di loro lo potrà fare grazie a me; non è una
vera soddisfazione questa? Una di quelle cose
che ti rendono orgogliosa? Mi auguro che gli
iscritti aumentino; pensare di poter salvare
una vita con un piccolo gesto è una cosa
stupenda.
Complimenti e grazie per tutto quello che fate.
Un abbraccio
Mary ’79
Colomba per una Vita
Per il nono anno consecutivo ADMO
ha organizzato l’iniziativa nazionale
“Colomba per una Vita”.
Il 9 e 10 marzo 2002,
nelle principali piazze italiane,
i volontari ADMO hanno informato sulla donazione
di midollo osseo e distribuito oltre 75.000 colombe
in una speciale confezione ADMO.
-Admo n. 18/regioni II ok red
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in
Italia
Piemonte
ADMO Alba
LA COMPAGNIA TEATRALE DEGLI STUDENTI DELL’ITC EINAUDI DI ALBA
ADMO Fossano
ADMO Cossato
Il 2001 è stato un anno ricco di iniziative
e di grandi soddisfazioni rispetto ai risultati ottenuti e la Sezione desidera ringraziare per la collaborazione il comitato di Magliano Alpi-Carrù. In particolare, con i proventi della propria attività, nel mese di gennaio
la Sezione ha potuto consegnare al Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale
dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo
3 nuovi personal computer collegati in rete
tramite un server, che permetteranno di
migliorare l’attività di archiviazione e di
gestione delle informazioni relative ai donatori afferenti al Centro e il collegamento con
il Registro IBMDR di Genova.
In occasione delle festività natalizie la Sezione fossanese ha partecipato alla kermesse “Gran gala del panettone”.
ADMO Fossano
Sezione “Emanuela Bessone”
Per il giorno 1° maggio 2002 il Comitato
ha organizzato una manifestazione di calcio, con lo scopo di riunire i giovani cossatesi in un torneo amatoriale in cui diffondere il messaggio di solidarietà promosso
da ADMO.
ADMO Cossato
Comitato “Beatrice Rondon”
Donazioni da ADMO
Piemonte
Oltre alla donazione all’Ospedale di Cuneo,
ADMO Piemonte, con il contributo dei giovani Leo Club di Pinerolo, Chieri, Carmagnola e Moncalieri, ha fornito al Centro Trapianti di Midollo Osseo dell’Ospedale San Giovanni Battista di Torino alcune apparecchiature utili a migliorare la permanenza dei
degenti sottoposti a trapianto di midollo nelle camere sterili: un forno a microonde, un
telefono cordless, 6 sedie e 6 WC biologici.
I GEMELLI DIVERSI CON ADMO AL “GRAN GALÀ DEL PANETTONE” DI FOSSANO
Nuovi Direttivi
locali
Nel mese di novembre 2001 è stato rieletto il Direttivo della Sezione “Patrizia
Gosso” di Alba. Il nuovo Presidente è Attilio Molino. A gennaio è stata la volta della Sezione di Barge che ha eletto Presidente il socio ADMO Patrik Piccato. Dallo
scorso dicembre è nato invece un nuovo
Comitato, guidato dalla collaboratrice signora Luciana Franco di San Damiano d’Asti
ed intitolato al marito scomparso Franco
Marchiaro. A tutti un grazie per la disponibilità ed un augurio di buon lavoro!
dal commento dello stesso autore). L’incasso è stato devoluto a ADMO Piemonte, che ringrazia la compagnia, gli organizzatori e la Scuola Don Bosco.
Una Vita
con la Fisarmonica
Successo di pubblico e partecipazione
straordinaria del presentatore Fabrizio
Frizzi al concerto di apertura della tre
giorni musicale “Una Vita con la Fisarmonica – in ricordo di Nello Giordano”
svoltasi nei giorni 5-6-7 aprile a Villar
Perosa. Tante le fisarmoniche vecchie e
A teatro
per
ADMO
Il 6 aprile 2002,
presso il Teatro della
Scuola Don Bosco di
Cumiana, il Laboratorio Teatrale in Piossasco “I Mutuanti”
ha presentato lo spetFABRIZIO FRIZZI OSPITE D’ONORE A VILLAR PEROSA
tacolo “La panchina“
ovvero “Una tranquilla giornata di paura”.
nuove esposte, a far da corona alla seraL’idea di questa “panchina” è venuta alla
ta del 5 aprile, quando tra una Polka ed
mente dell’autore nel rivedere il film
un “Volo del calabrone”, Fabrizio Frizzi
“Smoke” con Harvey Keitel. “Uno spetè salito sul palco come ospite d’onore
tacolo un po’ beffardo, un po’ cattivo, un
per portare la sua testimonianza di donapo’ provocatorio, un po’ divertente, un
tore di midollo osseo. Si sono esibiti nel
po’ noioso, un po’ eccessivo, un po’ sorcorso della serata di beneficenza a favoprendente, un po’ spiacevole, un po’
re di ADMO l’Orchestra Rossini, il quartetto
incomprensibile, un po’ malfatto, un po’
vocale “Gli Alfa” ed alcuni fisarmonicisti
labirintico... Quasi come la vita”. (Tratto
solisti di fama internazionale.
http://www.admo.it
La compagnia teatrale degli studenti dell’ITC Einaudi di Alba ha organizzato per il
10 ottobre 2001 uno spettacolo a favore di ADMO a Vezza d’Alba.
ADMO Alba
Sezione “Patrizia Gosso”
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-Admo n. 18/regioni II ok red
Comunicazioni
di servizio
Da una verifica dell’archivio soci
di ADMO Piemonte sono risultate
mancanti o non firmate alcune schede di iscrizione. In ottemperanza
alla legge 675/96 sulla privacy si
è deciso di regolarizzare la situazione di questi soci richiedendo loro
la compilazione corretta della scheda. Ci scusiamo per il disturbo eventualmente arrecato e ringraziamo
per la collaborazione coloro che ci
hanno risposto.
Lombardia
Colombe ADMO
a Milano
http://www.admo.it
Anche quest’anno la manifestazione “Una
Colomba per una Vita” ci ha regalato
molte soddisfazioni. A Milano siamo stati presenti in Piazza San Carlo e in Piazza Cordusio il 9 e il 10 marzo e in entrambi i banchetti abbiamo registrato il “tutto esaurito” nel primo pomeriggio della
domenica! Si è anche istituita una simpatica gara tra i volontari delle due piazze, che possiamo considerare conclusa in
parità... ma la sfida si riapre a Natale,
con i panettoni! Vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno offerto il loro contributo e in particolare i ragazzi volontari
dell’AISM con i quali, nella giornata di
domenica in piazza San Carlo, c’è stato
sostegno reciproco nel nome di una causa comune: la solidarietà.
Emanuela Tadini
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ADMO Bassa
Bergamasca: ciò
che abbiamo fatto,
facciamo e ci
piacerebbe fare!
I gruppi ADMO Bassa Bergamasca anche
quest’anno continuano a pieno ritmo e
con costanza le loro attività, organizzando manifestazioni e iniziative per promuovere l’Associazione e far conoscere
le sue finalità.
Instancabile, il gruppo di Verdellino ogni
quarta domenica del mese, ormai da sette anni, propone il tradizionale appuntamento con il mercatino dell’antiquariato:
gli espositori aumentano sempre più, trasformando così quella domenica in un
giorno di particolare festa, dove la gente
può gironzolare tranquilla per il centro del
paese, visitando le colorate e animate
bancarelle, alla ricerca di rarità o solo per
il gusto di curiosare tra antichità ed oggetti da collezionare. A Osio Sotto si è svolto il consueto appuntamento di primavera: “Osiamo Teatro”, rassegna teatrale
giunta alla terza edizione, organizzata
dal locale gruppo ADMO in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Ogni sabato sera, dal 9 marzo al 20 aprile, la manifestazione ha proposto spettacoli teatrali dai generi più diversi, spaziando dal cabaret al teatro comico e al
teatro di folklore, fino a quello più socialmente impegnato.
Durante queste serate, in prossimità della Pasqua, è stata offerta la “Colomba
per la Vita”. Altri gruppi della Bassa Bergamasca hanno aderito all’iniziativa, allestendo propri stand nelle piazze dei vari
comuni nella giornata di domenica 10
marzo. All’insegna del divertimento e del-
VOLONTARI ADMO IN P.ZZA SAN CARLO A MILANO CON “UNA COLOMBA PER LA VITA”
GLI ATLETI DI “LODI GIOCASPORT”
la voglia di ritrovarsi tutti insieme, ADMO
Ciserano ha organizzato un torneo di calcio sull’acqua, con la partecipazione degli
altri gruppi ADMO della zona.
Speriamo possa prendere il via anche la
5a edizione di MUSICADMO, quest’anno
particolarmente difficoltosa nella realizzazione per problemi logistici e organizzativi. Ci dispiacerebbe perdere questo
appuntamento estivo con la musica dal vivo
di gruppi emergenti che vede una grande
affluenza di giovani, protagonisti allegri di
queste serate.
ADMO Bassa Bergamasca
ADMO Opera
Martedì 16 Aprile 2002 alle ore 21.00
si è tenuto presso il Centro Civico “Pasolini” di Largo Nenni a Opera (MI), l’incontro informativo sulle tematiche dei
trapianti intitolato “Ritorno alla vita”, in
omaggio all’omonimo libro di Emilio Bonicelli, edito da Jaca Book e presentato
durante la serata da Luigi Malini, presidente di ADMO Lombardia. La serata
informativa sui trapianti si è potuta svolgere grazie anche alla collaborazione del
Comune di Opera (Assessorati alla cultura
e ai servizi sociali), al patrocinio dell’ASL della Provincia di Milano 2 e con il contributo, oltre che di ADMO Opera, anche
di AIDO Opera e AVIS Locate Triulzi.
Hanno partecipato, oltre al Presidente
Luigi Malini, la rappresentante di AIDO
Donata Colombo, il dottor Danilo Radrizzani, Primario del reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Legnano, il dottor
Pier Giuseppe Pelicci, Direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, e il dottor Fabrizio Motta, Responsabile del Centro Donatori dell’Ospedale
di Magenta.
Fabrizio Motta
ADMO Opera
Lodi GiocaSport
con ADMO
Domenica 14 aprile si è svolta al palazzetto “Palacastellotti” di Lodi una bella
manifestazione sportiva denominata “Lodi
GiocaSport” organizzata dal comitato provinciale lodigiano della UISP.
Lo scopo principale della manifestazione,
nel pieno rispetto delle parole d’ordine
che animano questa Associazione,
“Ambiente, Solidarietà e Diritti”, è stato
quello di dare un tangibile contributo di solidarietà sociale destinando i proventi a
ADMO Lodi.
Alla manifestazione hanno partecipato circa 300 atleti, dai 3 ai 70 anni, in rappresentanza di 11 società sportive uispine del territorio che hanno presentato ben
26 esibizioni di diverse discipline sportive, dalle più classiche forme di ginnastica (artistica, aerobica, dolce, funky e psicomotoria) al minibasket, dal pattinaggio
artistico alle arti marziali. Tra queste ultime, oltre al più classico karate, anche
discipline meno conosciute quali il wingtsun e nuove forme di movimento e meditazione yoga che ricordano la filosofia
“new age”. La manifestazione è stata
aperta da un breve intervento del coordinatore di ADMO Lodi, Natale Giandini, poi
l’Assessore Provinciale allo Sport Roberto
Nalbone ha inviato i suoi saluti ed auguri.
Sono intervenuti il Vicesindaco e Assessore
allo Sport di Lodi Paola Tramezzani, il Presidente del CSI provinciale Gianni Coviello, il Coordinatore di Educazione Fisica
del Provveditorato di Lodi Luigi Castelli e,
ovviamente, l’organizzatore e presidente
provinciale della UISP Antonio Marchetti.
ADMO Lodi
Festa per la Vita
Anche quest’anno si ripete l’appuntamento
della Festa per la Vita. Da giovedì 20 a
domenica 30 giugno, sul piazzale del mer-
cato di Cologno al Serio, ci saranno
momenti dedicati all’informazione sulla
donazione di midollo osseo, musica dal vivo
e servizio cucina.
Fulvio Sasso
ADMO Bergamo e Valli
La Formica Azzurra
Ancora un momento di solidarietà intorno
a ADMO, e di successo nella diffusione
del suo messaggio di speranza nella lotta contro la leucemia e altre gravi malattie del sangue.
Alcune settimane fa, nell’ambito del progetto “La scuola della solidarietà”, è andata in scena la recita “La Formica Azzur-
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ra”, l’ultima delle tre fiabe fino ad ora distribuite da ADMO nelle scuole elementari.
La fiaba, di contenuto altamente etico e
didattico, è incentrata sull’importanza della cultura della donazione e sul valore della sensibilità.
Lo spettacolo si è svolto al Teatro di Montebello della Battaglia, piccolo Comune in
Provincia di Pavia, alla presenza del Presidente ADMO Regione Lombardia, Luigi
Malini, ed è stato promosso da ADMO
Federazione Italiana con la collaborazione della Sezione ADMO di Voghera.
Il progetto è stato sostenuto dal Gruppo
IPER: la dottoressa Donata Magrassi
(Responsabile comunicazione clienti), presente alla recita, ha commentato: “Ho un
bimbo di otto anni e avrei voluto che
anche lui fosse sul palco. Una favola tenera, variopinta e corale che per un’ora ha
creato nel teatro una sorta di magia, avvolgendoci tutti. Era come se da quelle schiere di formichine, da quella parata di buffi, colorati e volenterosi insettini emanasse
un’aura “buona”. I costumi, elemento
tecnico fondamentale della rappresentazione, hanno riempito gli occhi di tutti con
i colori sempre diversi e la sapiente fattura, comunicando ai presenti un senso di
ricchezza di immagini e un clima di reale allegria. La coralità è l’altro elemento
centrale della rappresentazione: una favola con cinquanta piccoli protagonisti, cia-
SOPRA: I RESPONSABILI DI ADMO VOGHERA E LUIGI MALINI, PRESIDENTE DI ADMO
LOMBARDIA, ALLA PRESENTAZIONE DE “LA FORMICA AZZURRA”
IN ALTO: ALCUNI MOMENTI DELLA RAPPRESENTAZIONE DE “LA FORMICA AZZURRA”
A MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA
scuno con un ruolo specifico, eppure giocato sempre per tutti e mai per sé.
Una favola buona, ricca di messaggi semplici e vari che, trasmessi con l’immediatezza delle forme e dei colori, prima ancora che con le parole, sono arrivati dritti al
cuore di tutti. Uno spettacolo che ha sicuramente significato un grande e lodevole
lavoro di preparazione, che, data l’età e
la vivacità degli attori, è tanto più meritevole di apprezzamento. Bravi!”
Gli alunni della Scuola Elementare di Montebello della Battaglia hanno, infatti, meravigliosamente e con grande sensibilità
interpretato la fiaba, indossando stupendi e simpatici costumi. Meritano una particolare nota la dottoressa Sara Piccinini,
che si è occupata della regia e della direzione artistica dello spettacolo e che ha
saputo guidare con impegno e professionalità i giovani attori, nonché la splendida interpretazione della “voce fuori cam-
il ruolo della scuola nella collaborazione
con le associazioni di volontariato, al fine
di diffondere il loro messaggio di solidarietà. “Nella società di oggi – ha affermato
il dottor Modini – in cui largo spazio è occupato dall’indifferenza, dalla sopraffazione,
dall’esigenza di emergere in senso personale, diventa costruttiva ogni attività
che promuove la collaborazione, che ci
avvicina agli altri, che ci fa riflettere sul
senso della vita e della sofferenza: è il messaggio che i nostri piccoli e bravi attori ci
hanno trasmesso attraverso i gesti, il movimento, il ritmo, la musica, la parola”.
L’evento ha visto impegnati anche la Comunità Montana di Varzi e la Scuola Elementare di Borgo Priolo, attraverso la dottoressa Simona Guardamagna e gli alunni che hanno realizzato splendide statuine in argilla che riproducevano i personaggi de “La Formica Azzurra”.
L’impegno comune di tutte queste ecce-
po” di Toni Pacco, promessa nel mondo
della scuola dei doppiatori italiani.
Il Dirigente Scolastico Anna Orlandi, ha
attivamente sostenuto la realizzazione
dello spettacolo, al termine del quale ha
voluto esprimere il suo personale ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa: “Grazie a questa occasione la scuola vive un momento molto
significativo, per l’opportunità di lavorare
in un “laboratorio teatrale”, ma soprattutto
per la possibilità di crescere e far crescere interiormente attraverso un’esperienza comune e concreta in cui la comprensione, l’altruismo, l’amore, il dono di sé
sono gli elementi fondamentali”.
Tra gli ospiti della serata, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Pavia,
dottor Pietro Modini, ha espresso apprezzamento in merito all’originalità della fiaba e all’importanza dei valori e dei contenuti che da questa scaturiscono; ha inoltre sottolineato quanto sia fondamentale
zionali persone ha dimostrato che non esiste mezzo migliore del linguaggio universale dell’amore e dell’unione delle energie per favorire e rafforzare il grande valore che ADMO promuove: l’importanza della vita. ADMO ancora una volta ha l’occasione di ringraziare tutti coloro che,
grandi e piccini, permettono in occasioni
come questa che il messaggio “poter salvare una vita” venga continuamente divulgato e riaccenda la speranza nelle persone malate, perché anche per loro il sole
possa sorgere in modo diverso grazie a un
gesto semplice ma entusiasmante: la donazione del midollo osseo da parte di una
persona vera, altruista, speciale come è
speciale la Formica Azzurra che, scoprendo
di possedere dentro di sé il grande fuoco
dell’amore esclama: “Se riuscissi a far
crescere questo fuoco, potrei donare il suo
calore di vita o una sua viva fiamma anche
ad altri esseri che non la possiedono…”
ADMO Voghera
http://www.admo.it
-Admo n. 18/regioni II ok red
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-Admo n. 18/regioni II ok red
Alto Adige
Diario e riflessioni
bolzanine
Il 1° marzo c’è stato un affettuoso passaggio di staffetta alla Presidenza di ADMO
Alto Adige, da Dorotea Caracristi a Gregorio
Tranquillini, è stato confermato Renato
Ragona alla segreteria, alla tesoreria Emanuela Da Campo, e Mauro Scrinzi ha
assunto invece la vicepresidenza. Tutto è
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blea Elettiva per farsi le ossa e imparare
il mestiere, ci telefona dopo una settimana perché si è fatto tipizzare.
Come portavoce e passaparola, mi rivolgo ai tanti giovani cui arriva questo giornale: avete compiuto il grande primo passo per diventare donatori, per cui non
dovrebbe essere così improponibile fare un
salto a conoscerci. Sapete che non sono
le idee che ci mancano, né la volontà,
ma è il tempo, con il quale, meno si è e
più è difficile fare i conti.
http://www.admo.it
IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DI ADMO ALTO ADIGE
18
avvenuto nella consueta atmosfera di grande armonia e pieno accordo. L’emozione
della serata è stata regalata dal racconto
di Luigi Spagnolli sugli albori di ADMO
Alto Adige e su Antonella Mora, cui è dedicata la nostra sezione: quella bellissima
e giovanissima ragazza che, prima di
cedere, ha affascinato le scolaresche con
le conferenze ADMO. Anche chi non l’ha
conosciuta l’ha sentita presente, con tutta la sua allegria e forza, fra noi che sembriamo solo un manipolo di amici, a volte un po’ sgangherati ma unitissimi se
chiamati dalla trascinante causa ADMO.
Tanto entusiasmo può giocare qualche tiro
mancino, può far pensare al singolo, una
volta di troppo, “questo è merito mio”.
Forse qualche volta abbiamo idee e programmi non facilmente realizzabili o, al
contrario, fatichiamo un po’ ad accettare
idee un po’ insolite, innovative e, ahinoi
faticose. I numeri, le statistiche ci danno
soddisfazione: vale la pena però ricordare che l’orizzonte ADMO è infinitamente
più ampio. Fortunatamente siamo ancora e saremo sempre là, a darci di gomito, a guardarci negli occhi con una gioia
tutta nostra, o meglio mondiale proprio
come ADMO, decisamente contagiosa.
Contagiosa a tal punto che dopo aver
tampinato la stampa locale con i nostri
comunicati, un giovanissimo inviato de
“Il Mattino”, mandato alla nostra Assem-
Un benvenuto caloroso va invece a Fanny
e a Franca, le ultime arrivate nel direttivo.
Brave entrambe, la loro iniziazione è avvenuta con la prima esperienza in piazza con
“Una Colomba per una Vita”. Sono partite un po’ titubanti, un po’ timorose, ma poi
trascinate dai “vecchi” hanno dimostrato
di credere che il sorriso ADMO in mezzo alla
gente può fare tantissimo. Eh sì, perché bisogna proprio crederci per restare in piazza
due giorni a proporre un Natale o una
Pasqua ADMO per salvare una vita; ma si
sa, la gente è composta da umanità molto varia, della quale già qualcuno diceva
qualche tempo fa: ”non ti curar di loro ma
guarda e passa”.
Alla nostra sezione è andata molto bene,
senz’altro oltre le aspettative, ma i risultati morali sono stati molto più importanti del numero di panettoni o colombe
dispensati. Alla fine della giornata arrivano episodi che sembrano suggellare il
sacrificio fatto. C’è la figlia disperata per
il papà cui non è concessa neppure la
speranza del trapianto, ma lei ha la forza di sperare in un futuro migliore e si
informa su come fare per diventare donatrice. Oppure il bel ragazzone di leva, dal
forte accento campano che si avvicina
per confidare, un po’ timido un po’ orgoglioso, che forse è la volta buona, sembra proprio che ci sia un bambino che può
contare su di lui.
Annamaria
ADMO Alto Adige
A passo di danza
Parola d’ordine ADMO è diversificare. Barbara Ante, con la sua associazione danza ABC, si è offerta, con tutta la generosità che la contraddistingue, di darci
una mano a farci conoscere; ma la sua
personalità d’artista sembra le stia suggerendo qualcosa di più per la nostra
sezione: a quanto è dato da intendere
A DESTRA:
ISOLDE KOSTNER CON ADMO A “GARDENISSIMA”.
SOTTO: KAREN PUTZER AL MOMENTO DELLA TIPIZZAZIONE
A PASSO DI DANZA CON LA COLOMBA
DI ADMO
da parte sua e dei suoi danzatori c’è una
sorpresa per noi. Grazie Barbara per essere entrata nella famiglia e grazie ancor
più se sarai tu a diversificare le nostre
idee, la nostra attività.
Annamaria
ADMO Alto Adige
ADMO “doping”
dello sport bolzanino
ADMO, volontariato proiettato nel futuro
per antonomasia, non poteva non speri-
mentare subito una novità sportiva: lo
spinning.
Il rinomato Sportler Center di Corso Libertà
ha prestato generosamente la sua vetrina al neo testimonial Dario Varalta della
palestra Energym e con lui agli insegnanti,
ovviamente sempre nostri amici e sostenitori, Roberto e Jessica.
Un’entusiasmante pedalata ha riscaldato
una bella mattinata dicembrina attirando
la curiosità dei tanti passanti, quasi “obbligati” a fermarsi al banchetto ADMO. In tanti hanno acquistato magliette e berrettini, ma soprattutto in tanti hanno chiesto
informazioni (il nostro palestrato vice presidente Mauro ha avuto un bel da fare a
dar retta a tutti!). Ehi, lettori sportivi, se
vi piace lo spinning contattateci per la
prossima edizione: sarà agonistica.
Annamaria
ADMO Alto Adige
IL GRUPPO SPINNING
Trentino
ARTADMO a Trento
La mostra collettiva ARTADMO, nata dall’incontro della nostra Associazione con
un circolo di artisti locali (il Gruppo Belle Arti “La Fontana”) è stata inaugurata il 10 dicembre nella sala espositiva del
Palazzo della Regione in Piazza Dante
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a Trento ed è rimasta aperta al pubblico
dall’11 al 16 dicembre. L’idea, realizzata grazie all’adesione del gruppo La Cerchia e di molti altri artisti, è stata di
esporre una selezione di circa 40 opere
di pittori e scultori con l’impegno di devolvere il ricavato della vendita a beneficio
di ADMO.
In molti si sono adoperati alla realizzazione del progetto. Per primi gli artisti,
che si sono generosamente resi disponibili a donare una delle loro opere, poi
i volontari, che hanno attivamente partecipato all’organizzazione dell’evento.
Ed allora eccoci a discutere il titolo della mostra, a disegnare inviti, locandine,
volantini.
A tenere i contatti con gli artisti e raccogliere informazioni utili all’organizzazione (misure delle opere, foto, dati anagrafici per la stesura delle didascalie). A
cercare soluzioni per la disposizione dei
pannelli espositivi, nello sforzo di interpretare uno spazio, la grande sala del
Palazzo della Regione, e saperlo rendere accogliente per esaltare il contenuto
rispetto al contenitore.
E finalmente lunedì 10 dicembre ci ritroviamo tutti insieme, artisti e volontari, a
concretizzare l’esperienza. Braccia a montare e collocare i pannelli, chiodi, martelli e tenaglie a disporre le opere, circospezione e gusto a stabilirne la sequenza. Un’illuminazione puntuale sottolinea
l’effetto finale. Le opere esposte, in prevalenza riconducibili all’arte figurativa,
hanno rivelato temi e livelli artistici eterogenei, frutto di percorsi diversi, esempi di una ricerca personale coniugata
nel confronto all’interno di gruppi o
associazioni. Il pubblico ha risposto
generosamente all’evento, alcune ope-
UN MOMENTO DELL’INAUGURAZIONE DI ARTADMO A TRENTO
CRISTIAN ZORZI E CRISTINA PALUSELLI TESTIMONIAL ADMO
re sono state acquistate già il giorno
dell’inaugurazione.
Gli artisti si sono compiaciuti per la
serietà riscontrata nell’organizzazione.
Ci interessa particolarmente evidenziare come quest’esperienza abbia soddisfatto non tanto le attese della nostra
Associazione dal punto di vista del riscontro economico dell’iniziativa, quanto
piuttosto la curiosità circa la validità dell’impegno a diffondere i temi della solidarietà attraverso un messaggio di tipo
diverso. A questo punto sarebbe bello
per noi riuscire a fare di questo avvenimento un appuntamento annuale, da
riproporre, magari affinandone le modalità, in modo che l’evento costituisca
una sorta di attesa da parte del mondo artistico locale e non.
Un concerto
per ricordare
Il 20 dicembre 2001 si è tenuto a Trento, nella Chiesa di Centochiavi, il concerto del coro “Cima Verde” in memoria
di Marta e Monica, due giovani madri
accomunate dallo stesso crudele destino: entrambe erano mamme di tre figli
e mogli di due coristi del “Cima Verde”.
Mentre il coro allietava la bellissima serata con canti natalizi e non, la commozione
era palpabile tra le moltissime persone
intervenute. Il clima sereno che si è
comunque creato durante quella serata,
grazie anche alla bravissima presentatrice e a don Tarcisio, ha dato a tutti la
certezza che la solidarietà e la speranza possono essere un valido aiuto nei
momenti bui della vita.
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-Admo n. 18/regioni II ok red
19
-Admo n. 18/regioni II ok red
Un ringraziamento particolare agli allievi del Conservatorio “Bonporti” che hanno regalato un intermezzo musicale davvero apprezzato all’interno del concerto.
Una settimana per
riflettere… e agire
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stato visitato da moltissime persone e i
bambini hanno particolarmente apprezzato la fiaba. Il tutto è riuscito in maniera ottimale e ciò grazie all’impeccabile
organizzazione della Scuola Sci Cortina che
vogliamo sentitamente ringraziare.
importanza, per il successo della nostra iniziativa, dell’acquisto da parte di tante
aziende del dolce natalizio, e qui vogliamo ringraziare di cuore chi ha aderito alla
nostra iniziativa: ATESINA Spa, WHIRPOOL, CRE Regione Trentino Alto Adige.
Si è svolta a Trento dal 6 al 14 aprile la
“Settimana dei Trapianti”, patrocinata
dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento.
Un’organizzazione perfetta ha fatto sì
che i cittadini si potessero avvicinare in
maniera diretta alla tematica della donazione di organi e dei problemi ad essa
collegati; varie iniziative hanno animato
la “Settimana”, toccando varie fasce
d’età, dai piccoli agli adulti, senza ovviamente dimenticare i giovani, verso i quali l’attenzione deve essere più forte, perché essi costituiscono il futuro delle Associazioni.
Per sottolineare la loro fondamentale
importanza, l’Azienda Sanitaria si è prodigata per organizzare all’Auditorium
Santa Chiara, il concerto di Elisa, beniamina dei giovani.
La neve a Cortina
http://www.admo.it
Lo scorso 15 febbraio si è svolta, in collaborazione con la Scuola Sci di Cortina,
una gara patrocinata dalla nostra Associazione, a cui è stato devoluto l’intero ricavato. Ben 250 bambini si sono sfidati
all’ultimo respiro, sostenuti dal vivacissimo tifo di genitori, fratelli e maestri.
ADMO ha portato fortuna a Cortina, infatti, dopo un inverno particolarmente secco e privo di precipitazioni, quel giorno la
neve è caduta copiosa rendendo fiabesco
il paesaggio della conca ampezzana.
Il nostro gazebo, ricchissimo di gadget, è
20
da (VR).
Anche quest’anno il Benacus Rally ha previsto un trofeo speciale ADMO, riservato
agli equipaggi Under 25.
Friuli Venezia
Giulia
Rally a Udine
Lo scorso ottobre l’Auto Club Nazionale delle Forze di Polizia ha organizzato a Udine il 1° Trofeo F.V.G. Raduno Auto Storiche e il 1° Autoraduno Internazionale Forze di Polizia. Durante la manifestazione
è stato dato ampio spazio alla nostra Associazione che ha portato il messaggio di invito alla donazione.
Il Messaggero
Veneto
LA TESTIMONIANZA DI FILIPPO, UN GIOVANE VOLONTARIO DI ADMO TRENTO
Panettoni…
panettoni…
IV Edizione
Benacus Rally
La “Campagna panettoni”, grazie all’entusiasmo e alla partecipazione di tanti
volontari, ha raggiunto quest’anno ottimi
livelli (primato assoluto nazionale rapportato alla popolazione).
Ormai la gente ci conosce, ci cerca nelle
piazze e questo grazie anche alla campagna pubblicitaria trasmessa dalla RAI,
davvero efficace.
Vogliamo sottolineare la fondamentale
Con la collaborazione di ADMO Trentino,
il 22 e 23 marzo 2002 si è svolta la IV
edizione del Benacus Rally, gara nazionale a partecipazione straniera valida per la
Coppa Italia 4a zona.
Il percorso di 229 chilometri, totalmente
su asfalto, ha avuto partenza e arrivo a Gar-
LA PREMIAZIONE DELLA GARA ORGANIZZATA DALLA SCUOLA SCI DI
CON IL PATROCINIO DI ADMO TRENTINO
Il giornale locale Messaggero Veneto con
le edizioni di Udine, Gorizia e Pordenone pubblica, dal mese di novembre 2001,
il nostro invito alla donazione e il Numero Verde regionale, con cadenza periodica
di almeno due uscite settimanali. Tutto
questo senza alcun costo per l’Associazione, ma grazie alla sensibilità della
direzione del giornale.
Idea Natale
Per il secondo anno ADMO Friuli Venezia
Giulia era presente alla tradizionale manifestazione organizzata dalla Fiera di Udine; appuntamento molto seguito di rilevanza extraregionale e internazionale per
le vicine Austria e Slovenia.
Lo stand, diviso con l’associazione AIL, è
stato molto visitato e i prodotti natalizi pro-
CORTINA
LO STAND ADMO ALLA FIERA NATALIZIA DI UDINE
posti, eseguiti da alcuni soci, hanno avuto un grande successo. L’importante in
queste occasioni è però essere presenti,
per farci conoscere sempre di più.
I Fitness Day
“6 ore per la vita”
a San Pier d’Isonzo
ADMO, ADVS, ADO unite per lanciare un
messaggio ai giovani sull’importanza della donazione. Domenica 25 novembre si
sono ritrovati decine di ragazzi e non nelle palestre Welcome Fitness Club, Lucky
5 e Ritmi Urbani. È stata una giornata
all’insegna del movimento, con balli orientali, africani e fitness moderno, del divertimento ma anche dell’approfondimento
e della riflessione sull’importanza della
donazione. Il successo di questa prima
edizione ha strappato la promessa agli
organizzatori per una seconda edizione
ancora più ricca di emozioni.
Teatro per ADMO
Il 28 febbraio 2002 al Palamostre di Udine sono state chiuse le porte d’ingresso, per
motivi di sicurezza. I 480 posti del teatro,
infatti, sono stati subito occupati e pertanto molte persone sono rimaste fuori. È la
prova del successo che ha avuto la compagnia teatrale udinese “Teatranti di Borgo
Gemona” che presentava l’opera di Dario
Fo “Coppia aperta quasi spalancata”. Il regista F. Paolo Sgarlata con gli attori Manuela Del Piero, Antonio Galante e il presidente dell’Associazione Borgo Gemona Fabio Di
Bartolomei, hanno deciso di rappresentare
quest’opera nei più importanti centri della
regione, esclusivamente a favore di ADMO
Friuli Venezia Giulia. L’intervallo tra i due
tempi è stato riservato al nostro messaggio;
l’ingresso era libero con offerta.
ADMO ad Attimis
Una serata teatrale a nostro favore grazie al Comitato di Gestione “Padre Tristano d’Attimis” di Attimis, piccolo centro
del Friuli Orientale, sensibile al nostro invito. Il presidente provinciale ADMO, durante l’intervallo, ha illustrato le problematiche delle malattie del sangue e l’importanza che assume la donazione. Pubblico molto attento e generoso ma anche
divertito dall’Associazione Teatrale “Baraban” di Udine che ha presentato un’opera in lingua friulana del secolo scorso,
“Une sblanciade di Pasche”.
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Nuova sezione a
Udine
È stata costituita la sezione studentesca
del liceo scientifico Marinelli, composta
da una ventina di giovani: a prova di
smentita, è la prima iniziativa in tal senso in Italia. Nata quasi per caso, la nuova sezione intende essere un esempio per
tutti gli studenti che intendono aiutare il
prossimo. “Si tratta del frutto della volontà
consapevole di alcuni studenti che hanno
voluto dare un forte segnale di speranza
e coraggio. Si pone come collegamento
tra le attività di educazione alla salute, previste nell’offerta del piano formativo, e il
volontariato” ha commentato il preside
Gabriele Di Castri, durante la presentazione ufficiale della sezione. “ È una grande soddisfazione per noi – ha affermato
Benedetta Forte, Presidente di ADMO Friuli Venezia Giulia – osservare che gli sforzi compiuti per far capire ai giovani l’importanza della donazione del midollo osseo
hanno fatto centro.”
L’ADMO regionale, istituita nel 1993, che
oggi conta su 8000 donatori e 7000
iscritti di cui poco meno di 5000 nella
sola provincia di Udine, ha da sempre
posto l’attenzione sulla gioventù. “Anche
prima che ADMO esistesse in regione ci
stavamo attivando con la Round Table di
Udine per far conoscere l’Associazione ai
possibili futuri giovani donatori” ha confermato Stefano Carlutti, Presidente provinciale ADMO, che ha aiutato gli studenti
ad istituire la sezione del Marinelli.
La locandina della nuova sezione ADMO
realizzata dagli studenti (nella quale compare la scritta: “Non lasciare che l’indifferenza calpesti la solidarietà”) potrà
diventare il nuovo manifesto di ADMO è
questa infatti la proposta della presidente Forte.
Ma com’è nata questa sezione studentesca? Lo ha spiegato Alberto Montagner,
portavoce dei 20 studenti che hanno dato
vita all’iniziativa e presidente della nuova
sezione: “Prima delle vacanze natalizie –
ha detto – abbiamo seguito una conferenza ADMO al Marinelli, nell’ambito del
programma di educazione alla salute, che
ci ha fatto riflettere.
Al rientro è maturata l’idea di dar vita a una
nostra sezione: ne avevamo già una dell’AFDS, ma non di ADMO.
E anche grazie alla disponibilità della professoressa Gandin, che si occupa degli aspet-
LA LOCANDINA REALIZZATA
DAGLI STUDENTI DELLA NUOVA SEZIONE
ADMO DI UDINE
ti legati alla salute al Liceo, il progetto si è
concretizzato”.
A proposito delle prospettive della collaborazione tra sanità e scuola Franco Biffoni,
primario dell’Istituto Immunotrasfusionale
dell’ospedale cittadino, non ha dubbi: “ È
essenziale l’educazione alla cultura della
salute nelle scuole per formare cittadini
attenti ai bisogni degli altri: così come è accaduto per gli studenti del Marinelli, che devono essere un esempio per tutti”.
(dal Messaggero Veneto
del 7 Aprile 2002)
Veneto
La nuova
organizzazione di
ADMO Veneto
Nella Giunta Nazionale di ADMO Federazione Italiana dell’8 settembre 2001 sono
state definite le basi per una nuova organizzazione di ADMO Veneto.
È stata valorizzata l’autonomia delle Province che hanno l’importantissimo compito
di svolgere la funzione della presenza nel
territorio.
ADMO Veneto con il suo Consiglio Regionale, formato da due membri per ogni
Provincia, coordina le attività delle Province autonome e intrattiene i rapporti
con ADMO Federazione Nazionale e con
tutte le Istituzioni Regionali.
Le Province sono autonome ma non autarchiche, perché ADMO è una Federazione
per il perseguimento di uno scopo comune. Ed è lo scopo comune che ci impone
il coordinamento.
Lavorare insieme non crea dispersione di
risorse e permette il raggiungimento di
obiettivi sempre più ambiziosi; il nuovo Consiglio Regionale, costituitosi il 12 Gennaio
2002 sta lavorando per questo.
Dobbiamo guardare al passato senza
dimenticarlo perché deve esserci da monito per non ripetere gli errori, ma dobbiamo proiettarci verso il futuro e trasmettere
un’immagine di ADMO che lavora in armonia senza personalismi, che lavora per
vincere una battaglia, che guarda ai risultati ottenuti come stimolo per fare sempre di più.
Sempre più donatori vengono chiamati
per la donazione effettiva e questo ci dice
che la strada che stiamo percorrendo, sensibilizzare i giovani al dono e alla solidarietà, è quella giusta.
Allora abbiamo il dovere di continuare la
nostra battaglia e dobbiamo convincerci, e
convincere, che donare deve essere un
gesto naturale e non un gesto dettato dall’emotività di un’emergenza momentanea.
Per questo siamo scesi sul territorio con il
logo ADMO in manifestazioni importanti
come la “Settimana Nazionale della Donazione” e “Civitas”, nelle campagne di
sensibilizzazione nelle piazze con l’offerta di panettoni e colombe; con interventi
nelle scuole e nelle strutture militari; e
con ogni altra attività che ci dia l’opportunità di farci conoscere e di propagare il
nostro messaggio: quello della solidarietà
e della partecipazione.
Antonio Pietrarelli
Presidente ADMO Veneto
10 anni di ADMO
Padova
Nuove frontiere: un po’ di me... per te.
ADMO Padova compie 10 anni. Abbiamo
scelto di festeggiare questo compleanno il
17 e 18 maggio, incontrando la cittadinanza e interrogandoci sul futuro. Infatti,
le condizioni, il contesto, le ragioni per le
quali ADMO Padova è nata sono cambiate profondamente.
La ricerca scientifica sta sperimentando nuove strategie terapeutiche e affinando le
metodologie di tipizzazione tissutale; si trova di fronte a massicci flussi migratori nel
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nostro Paese e al crollo della qualità e della speranza di vita di popolazioni vicine,
come quelle dell’Europa orientale, che hanno un impatto sempre più rilevante nelle
nostre strutture sanitarie.
Questi nuovi contesti sembrano prospettare per l’Associazione nuovi orizzonti e nuovi territori di azione.
La metafora dei territori sembra utile perché indica l’importanza di assumere l’atteggiamento cauto dell’esploratore, che
cerca di dotarsi di mappe per capire meglio
dove si sta inoltrando, prima di varcare
nuove frontiere.
Le nuove frontiere riguardano due aspetti:
1) le prospettive nel trapianto di midollo
osseo con l’utilizzo delle cellule staminali
emopoietiche cui è dedicato un Convegno
Scientifico;
2) le risposte da dare e i rapporti da instaurare con le comunità straniere e con i paesi dell’Europa orientale, tema di una Tavola Rotonda.
Il Convegno Scientifico “Presente e futuro
del trapianto di cellule staminali emopoietiche” è stato organizzato in collaborazione con la Clinica di Oncoematologia pediatrica dell’Università di Padova nella prestigiosa sede dell’Aula Magna del Bo.
Alla prima parte del Convegno “Risultati
del trapianto di cellule staminali emopoietiche da donatore non familiare” hanno
partecipato Claudio Anasetti di Seattle,
Andrea Bacigalupo di Genova, Franco Aversa di Perugia, Franca Fagioli di Torino, Franco Locatelli di Pavia, Chiara Messina e
Roberta Destro di Padova e, come moderatori, Mario Barbanti, direttore del Registro
Donatori di Midollo Osseo di Genova e Luigi Zanesco di Padova.
Questa sessione si è conclusa con la lettura magistrale di Alberto Marmont.
Alla seconda parte “Controversie e prospettive future dell’uso delle cellule sta-
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minali” sono stati presenti come relatori:
Giustina De Silvestro e Simone Cesaro di
Padova, Andrea Pession e Roberto Lemoli di Bologna, Cornelio Uderzo di Monza,
Giorgio Dini di Genova, Giorgio La Nasa
di Cagliari, Carmelo Carlo Stella di Milano e come moderatori Modesto Carli e
Giuseppe Basso di Padova, Oswald Prinoth di Bolzano e Enrico Madon di Torino.
Nella Tavola Rotonda “La donazione, la
solidarietà e la diversità culturale”, aperta
al contributo e alle esperienze di tutti, abbiamo elaborato insieme risposte ad alcuni
quesiti e abbiamo cercato di avviare nuovi
modi per affrontare questioni cruciali per la
vita associativa, non più rinviabili.
Si può essere ospitali e nel contempo non
favorire l’integrazione? Quale dialogo è
possibile tra la comunità padovana e quelle straniere?
Quale significato assume la donazione per
persone che quotidianamente si trovano
ad affrontare mille problemi e difficoltà? È
maturato il tempo per progetti comuni tra
le associazioni di volontariato e le comunità straniere, oppure è ragionevole che
ogni associazione continui in autonomia?
Inoltre è stato allestito un “ADMO Point”
nel centro di Padova, dove nel corso della
giornata si sono alternati artisti di strada,
gruppi folkloristici, personaggi dello sport,
dello spettacolo e della cultura, mentre una
mongolfiera ADMO sorvolava la città.
Orietta Favaron
Presidente ADMO Padova
ADMO VENEZIA ALLA FESTA DELLO SPORT DI CASELLE DI SANTA MARIA DI SALA
gica di MTB e il 2° Trofeo ADMO, inseriti
nel 13° Critical Race, il tutto organizzato
dal G.S. Fenice Caselle, con la partecipazione
di ADMO Venezia.
Tra gli oltre 180 iscritti, come testimoni
d’eccezione sono intervenuti i corridori professionisti Cristian Salvato, Andrea Ferrigato, Fabio Baldato, Alessandro Bertolini, Marco Fincato, che hanno partecipato con entusiasmo alla manifestazione.
Una squadra vincente con ADMO, per ADMO!
È stata numerosa anche la presenza dei
bambini, ai quali è stato donato lo speciale cappellino ADMO. Il Trofeo è stato assegnato al gruppo più numeroso, mentre ai
corridori professionisti è stata consegnata
dal Presidente di ADMO Venezia una targa
ricordo.
ADMO Venezia
Liguria
L’Arte per ADMO
ADMO Venezia:
la Festa dello Sport
Domenica 28 ottobre 2001 a Caselle di
Santa Maria di Sala (VE) ha avuto luogo
la grande Festa dello Sport, dell’amore per
la natura e dell’attenzione alla solidarietà.
Si sono svolti, infatti, la 6a Pedalata ecolo-
LA PARTENZA DELLA GARA 2° TROFEO ADMO INSERITA NEL 13° CRITICAL RACE
Primavera d’autore per ADMO Loano, che
ha inaugurato proprio lo scorso 21 marzo una prestigiosa mostra d’arte, ospite
del salone espositivo di Palazzo Kursaal
sul Lungomare loanese.
La mostra collettiva, organizzata in collaborazione con la Galleria Merchionne ed il
patrocinio del Comune di Loano, ha visto partecipare i grandi nomi del panorama internazionale dell’arte contemporanea.
Per tre variopinti giorni, culminati sabato
23 in un’imponente asta pubblica il cui ricavato è stato interamente devoluto a favore di ADMO, decine di opere scultoree,
bronzi, ceramiche, incisioni, acquerelli,
olii, acrilici, serigrafie, litografie ed innumerevoli oggetti di pregio, generosamente
offerti per l’occasione da artisti e collezionisti, hanno incantato i tantissimi visitatori intervenuti per questo debutto DOC.
Un pubblico di appassionati e di veri intenditori italiani e stranieri, giunti appositamente per la rassegna, si è così aggiudicato gran parte delle opere battute, destinate ad impreziosire le raccolte private
delle più svariate località.
L’idea, annotata sul calendario delle iniziative ADMO appena qualche mese fa, ha
suscitato immediatamente insperati consensi, garanzia di un sicuro successo e di
un probabile bis.
Grazia Noseda
“L’ARTE PER ADMO” AL PALAZZO KURSAAL DI LOANO
ADMO
Val di Magra
A La Spezia si è svolto il Trofeo Topolino
per le Scuole Elementari e il Trofeo Propaganda per le Scuole Medie organizzato,
con ADMO, dalla Federazione Italiana Pallamano. Alla manifestazione hanno partecipato numerosissime scolaresche che hanno avuto occasione di conoscere il nostro
messaggio di solidarietà. A Sarzana, alla
presenza di un numeroso pubblico interessato, è stato organizzato il concerto
tematico “Le colonne sonore dei film più
amati della storia del cinema”.
Il Liceo Artistico di Carrara ha presenta-
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to al Teatro Impavidi di Sarzana la “Caccia allo Snualo” adattamento per la scena di “The Hunting of the Snark” di
Lewis Carroll.
ADMO Imperia
La nostra sezione, in armonia con le manifestazioni programmate in campo locale,
si sta attivando per far conoscere le iniziative ed i meriti di ADMO.
I risultati ottenuti in passato sono motivo
di orgoglio e ci permettono di proiettare
verso il futuro le nostre iniziative.
Molti giovani liceali della nostra città si sono
sottoposti a prelievi e sono disponibili a
dare tutto il loro apporto per lenire
le sofferenze dei loro coetanei meno
fortunati.
Anche quest’anno le iniziative
benefiche non mancano, in particolare la società “Palcoscenico” sta programmando nella
città di Sanremo (IM), uno
spettacolo, il cui ricavato –
come in passato – sarà devoluto per la nobile causa sostenuta da ADMO.
Altre iniziative sono in
calendario e sicuramente
i frutti non mancheranno, come non sono mancati negli anni scorsi.
Fernando Magrassi
Presidente ADMO
Imperia
I VOLONTARI
DI
ADMO PIACENZA IN GITA IN SICILIA
Emilia Romagna
“Giornata di Paola”
Anno 2002
Il 18 maggio 2002 ADMO Sezione “Paola Marchetti” di Ferrara ha organizzato una
giornata di riflessione sul valore del dono,
presso la sala Agnelli della Biblioteca Ariostea (Palazzo Paradiso, via delle Scienze
17, Ferrara).
Il rapporto tra i giovani e la scelta di vivere nella solidarietà con gli altri è stato il tema
dell’incontro. Prendendo spunto da un video
con brevi interviste e osservazioni rilasciate da alcuni studenti, si è aperta una tavola rotonda che ha visto l’intervento di relatori del mondo della scuola e di esperti delle politiche giovanili. Uno spazio musicale
su iniziativa dei ragazzi delle scuole ha
allietato la mattinata.
Il primo incontro sul dono è avvenuto nel
1999, per iniziativa della nostra Paola Marchetti, ed è desiderio della sezione a lei intitolata continuare in questo impegno, per
ricordarla nel modo più efficace e vicino ai
suoi desideri. La “Giornata di Paola” è
ormai diventata un appuntamento che ci stimola a proseguire sempre meglio nel cammino da lei iniziato e suscita attenzione e
interesse nella cittadinanza.
ADMO Ferrara
Bando di Concorso
ADMO Sezione “Paola Marchetti” di Ferrara ha indetto un concorso per i laureati in Medicina e Chirurgia in Università italiane che abbiano discusso una tesi negli
AA 1999/00, 2000/01 e 2001/02,
sulle “problematiche riguardanti il trapianto di midollo osseo”. La tesi prescel-
ta riceverà un premio di 1000 Euro. La
locandina e il regolamento del bando sono
disponibili nel sito ADMO alla pagina:
http://www.admo.it/SediRegionali/sedi
_emi_concorso.htm. Vi invitiamo tutti a
diffondere questa informazione e ad aiutarci perché la locandina (stampabile da
Internet) venga esposta presso le Segreterie degli Atenei, le Facoltà di Medicina
e Chirurgia, le Sezioni ADMO, gli Ospedali,
i Centri Donatori e i Centri Trapianti.
Per informazioni:
[email protected] – Tel. e fax 0532
765905, cell. 340 7274988.
Gli amici di Paola hanno finanziato questo premio e sono orientati a riproporlo
anche il prossimo anno.
ADMO Ferrara
Eroi? No, persone
responsabili verso
tutti
A Reggio Emilia, a 10 anni dalla apertura del Centro Tipizzazione di Midollo Osseo,
abbiamo avuto 11 donatori effettivi; questo ci spinge a migliorare ulteriormente
nostro impegno per la diffusione e per la sensibilizzazione nel nostro territorio.
Queste persone che hanno donato sono
uomini e donne meravigliose che non hanno fatto notizia sui giornali, ma che per fortuna ci sono e per questo, è certo, non si
dimenticheranno mai, perché le persone
generose e buone rimarranno sempre nei
nostri cuori.
E fra questi donatori, due di loro hanno detto sì alla domanda di una seconda donazione, eseguita col metodo dei fattori di
crescita delle cellule staminali da sangue
periferico. Questi ragazzi sono eroi? Sono
persone responsabili che hanno il senso pie-
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-Admo n. 18/regioni II ok red
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-Admo n. 18/regioni II ok red
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no del valore della condivisione e dell’amore. Grazie Paolo e Massimo per questo
vostro secondo grande dono, non so trovare
le parole giuste per esprimervi la mia commozione, vi mando un forte, caldo abbraccio come mamma e volontaria ADMO. Un
ringraziamento particolare ai vostri genitori che con il loro insegnamento hanno messo nel vostro cuore il seme della condivisione,
dell’amicizia e della generosità verso il prossimo; è molto importante avere un’educazione volta alla solidarietà: il senso della famiglia significa anche questo. Al Palazzetto dello Sport il 26 febbraio si è tenuta una sfida di Basket tra la “Selezione Tifosi BiPop”
e la “Rappresentativa Giornalisti Sportivi
Reggiani” e l’incasso della serata era a favore di ADMO. Questo incontro è stato organizzato, con grande impegno, da un gruppo di giovani amici con il solo vero obiettivo di informare altri ragazzi sulla possibilità
di donare il Midollo Osseo. È stata una serata piacevole, con una buona presenza di pubblico, rallegrata nell’intervallo da una prova di abilità nel fare canestro tra alcuni
ragazzi sorteggiati tra il pubblico, ai quali e
stato donato un piccolo ricordo di ADMO.
Un importante incontro si è tenuto il 21
marzo scorso presso la sala convegni della
Camera di Commercio di Reggio Emilia, con
la presenza del giornalista Emilio Bonicelli,
il quale ha parlato della sua guarigione dalla leucemia e del suo anonimo donatore di
Midollo Osseo al quale deve la vita. Bonicelli era affiancato dal Teologo della Università
Cattolica di Milano, don Negri. Ai presenti
è stato consegnato il pieghevole di ADMO,
ed essendoci stata una buona presenza di
giovani abbiamo avuto, con nostra gioia, già
delle adesioni
Giuseppina
ADMO Reggio Emilia
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te le principali nozioni, indispensabili per
guidare con più sicurezza la propria moto.
Allo scopo di avvicinare il mondo femminile a questo magnifico sport, Zona Moto
propone, a tutte le donne, il corso “Primi
Passi”, dedicato a tutte coloro che vorranno
saperne di più sulle due ruote.
Tutti i motociclisti avranno la possibilità di
effettuare un check-up del loro mezzo
presso la zona tecnica. Ma Zona Moto è
anche spettacolo. Infatti ospiterà il Campionato Europeo Super Motard che, proprio per la sua spettacolarità, conta, in
Italia, un pubblico sempre più numeroso.
Per informazioni: Moving People
Tel. 0521 460064-463198
fax 0521 466628
www.zonamoto.it – [email protected]
MICHELA E I SUOI AMICI
Grazie mille!!!
Il Presidente di ADMO Grosseto, Sergio
Petri, intende ringraziare tutte le persone
che si sono rese disponibili perché tutto
funzionasse a meraviglia.
ADMO Grosseto
Grazie a tutti i volontari che ci hanno aiutato facendo informazione nelle scuole, vendendo panettoni e altro nei banchetti, lavorando in segreteria ed in mille altri modi.
Attività a Massa
Carrara: in campo
per ADMO
Toscana
ADMO a teatro
ADMO Grosseto si è attivata per l’organizzazione di una serata a teatro che si
è svolta a Piombino presso il Teatro Metropolitan. La commedia in scena, molto
divertente e in vernacolo maremmano, è
stata presentata dalla compagnia teatrale “Noi di Maremma” con a capo la signora Argia, ed ha riscosso un grande successo.
Il ricavato è stato interamente devoluto alla
nostra Associazione.
ADMO Massa Carrara nei primi mesi del
2002 ha proseguito nell’opera di divulgazione e sensibilizzazione nelle scuole.
In particolare stiamo collaborando con
alcune scuole elementari della provincia utilizzando la fiaba “La Formica Azzurra”.
A fine anno scolastico prevediamo di istituire una mostra dei vari elaborati, come
dimostrazione di quanto chiaramente anche
i bambini più piccoli possano comprendere il significato della parola solidarietà e
l’importanza di donare.
Nelle scuole superiori, in collaborazione con
l’AVIS, le FRATRES, l’AIDO locale e i medici dell’ASL 1 di Carrara, abbiamo tenuto
Zona Moto 2002
Da giovedì 3 a domenica 6 ottobre 2002
si terrà presso l’autodromo di Varano de’
Melegari (PR) la quarta edizione di Zona
Moto, una kermesse dedicata al mondo
del motociclismo, che quest’anno sarà a
favore di ADMO. I nostri volontari saranno presenti con uno stand informativo.
L’obiettivo di Zona Moto è quello di avvicinare gli appassionati agli autodromi,
sede naturale per praticare questo sport,
dove potranno ricevere l’assistenza di solito riservata ai piloti professionisti. Per i neofiti della pista è in programma il “Corso
di Guida Sicura”, dove saranno insegna-
VOLONTARI E EX CAMPIONI DI SERIE A IN CAMPO PER ADMO A MASSA CARRARA
conferenze avvicinando i giovani maggiorenni alla tipizzazione.
Inoltre, grazie alle campagne natalizie e
pasquali degli ultimi anni, siamo riusciti
finalmente a donare alla nostra Azienda
Sanitaria Locale, in particolare al Centro
Trasfusionale di Massa, diverse apparecchiature per la tipizzazione dei nostri donatori. Il 16 marzo, unitamente all’Amministrazione Comunale di Licciana Nardi e
alla Polisportiva Licciana 2000, abbiamo
giocato una partita di beneficenza. La
maglia ADMO era indossata dai nostri
volontari, ma anche da ex campioni di
serie A come: Evani, Battistini, Cacciatori, Mussi e Alibani.
Cogliamo l’occasione per ringraziare i giocatori, il Sindaco di Licciana Nardi e tutti
i volontari per il loro impegno, e invitiamo i nostri soci tipizzati a darci un po’ del
loro tempo per le attività sopra elencate
e per quant’altro ci impegnerà nel prossimo futuro.
ADMO Massa Carrara
Festa della
solidarietà
ADMO Siena, in collaborazione con l’U.C.
Sinalunghese, ha organizzato un pomeriggio dedicato allo sport e alla solidarietà
con il patrocinio del comune di Sinalunga
e l’aiuto delle squadre di calcio della zona.
La manifestazione si è svolta il giorno 21
aprile 2002 con inizio alle ore 14.30.
L’obiettivo di ADMO Siena è stato quello
di portare i giovani a conoscere la nostra
Associazione.
Giuliano Faralli
Presidente di ADMO Siena
Assemblea annuale
ADMO Livorno
Domenica 17 marzo, nell’Aula Magna del
X Padiglione dell’Ospedale, si è tenuta la
consueta assemblea annuale di ADMO Livorno, nella quale sono stati approvati sia il
bilancio consuntivo dell’anno 2001 sia
quello preventivo per l’anno 2002.
L’Assemblea ha anche approvato il nuovo
statuto, armonizzato a quelli di ADMO Federazione ed ADMO Regione Toscana.
In seguito all’approvazione del nuovo statuto è stato riconfermato l’attuale Consiglio
Direttivo fino alla scadenza naturale del
suo mandato.
L’Assemblea ha inoltre cooptato il dottor Enrico Tagliaferri nella Commissione Medico
Scientifica ed ha dato mandato al Consiglio Direttivo di ampliare il Collegio dei
Revisori dei Conti in osservanza al dettato statutario.
Claudio Giaconi
ADMO Livorno sez. Fausto Pichetto
ADMO Livorno:
attività
Dopo il successo della campagna natalizia, nei giorni 9 e 10 marzo 2002 si è
tenuta anche a Livorno la manifestazione
nazionale “Una Colomba per una Vita” che
ci ha permesso non solo di vendere tutte
le colombe, ma anche di arruolare una decina di nuovi potenziali donatori, il vero e
più importante risultato della manifestazione stessa.
Sono ancora pochi ma, visto che questo
risultato si sta ripetendo ad ogni manifestazione, possiamo trarre la conclusione
che la presenza diretta su piazza di stand
informativi è sempre il mezzo più immediato per il raggiungimento dei nostri fini.
Questa esperienza ha consolidato in noi
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la consapevolezza di dover aumentare gli
sforzi per essere sempre più presenti sulle piazze, ma questo non basta e da qui
derivano i nostri impegni futuri per far sì
che le nostre idee e speranze possano
diventare fatti concreti.
La nostra sezione, infatti, ha richiesto un
incontro con il Direttore Sanitario della
ASL n. 6 di Livorno, per verificare la possibilità di un’azione congiunta al fine di
offrire un migliore servizio ai potenziali
donatori già arruolati e di diffondere il
messaggio di ADMO attraverso i canali
istituzionali che non possono essere direttamente raggiunti con le nostre forze.
ADMO Livorno si è inoltre impegnata a
sostenere gli sforzi di ADMO Cecina nell’organizzazione della manifestazione
“Notte e Note di solidarietà 2002” programmata per il 6 luglio, che vogliamo far
diventare un appuntamento di rilievo regionale, e parteciperà con uno stand promozionale su invito degli organizzatori a
“Effetto Venezia”, il clou delle manifestazioni estive della città di Livorno, per
nove sere a cavallo tra luglio e agosto.
Siamo confidenti che l’impegno che andremo a profondere in queste due attività
sarà ricompensato con il successo che arriderà ad entrambe le manifestazioni.
Al fine di migliorare sempre di più la capillarità della diffusione del nostro messaggio, ADMO Livorno sta intessendo dei contatti per la costituzione di delegazioni
satellite. Contiamo che queste nuove delegazioni siano non solo un supporto nelle
attività dell’Associazione, ma anche uno
stimolo per la nostra crescita.
Fabio Becchere
ADMO Livorno sez. Fausto Pichetto
Marche
A teatro per ADMO
Uno dei teatri più importanti delle Marche
(lo Sperimentale di Pesaro) ha ospitato
una serata di solidarietà che ha visto la
sezione di ADMO Marche protagonista
assoluta.
Infatti, giovedì 7 febbraio scorso, la società
PromoGadry ha allestito una manifestazione culturale patrocinata e a parziale
favore di ADMO Marche.
Il Progetto Lirica Nuova ha presentato il
sopranista Manuel Mensà, (la voce del
terzo millennio) nello spettacolo intitola-
to “Un palco all’opera”, concerto in tre parti per soprano e tenore con il maestro
Monica Ferrini al pianoforte e il tenore
Marco Voleri.
Il concerto, eseguito in un teatro pesarese stracolmo, era suddiviso in tre parti.
La prima, “Pagine d’opera” con brani di
famosi compositori italiani; la seconda,
stralci de “La Boheme” di Giacomo Puccini e la terza altri spezzoni musicali tratti da “La Traviata” di Giuseppe Verdi.
Nel corso della serata è stato distribuito
del materiale informativo sulla donazione
di midollo osseo ai numerosi presenti.
Lo scopo dell’iniziativa è stato raggiunto
in tutti i sensi; sia per la gente, che non
ha voluto far mancare il proprio contributo alla solidarietà e che per questo va ringraziata, sia per la decisiva e visibile presenza dell’Associazione nell’organizzazione. Un’iniziativa che ha fatto centro e
pronta ad essere ripetuta anche nei prossimi anni.
Massimiliano Viti
ADMO Marche
Abruzzo
Attività ADMO a
Teramo
Penultima nata a livello regionale, la
sezione di ADMO Teramo è attiva dalla
primavera del 2001 e conta circa 200
iscritti. Due, fino ad oggi, gli strumenti principali di promozione: articoli sulla stampa ed incontri con gli studenti.
Il più importante organo di informazione è stato “Il Donatore”, trimestrale
della FIDAS. Su di esso, oltre al nostro
logo, è stato pubblicato materiale divulgativo sulla donazione di midollo osseo.
Simili articoli sono comparsi anche su
“Non profit news” e sul quotidiano “Il
Tempo”. L’attività informativa nelle scuole è stata svolta con un programma ben
articolato. Sono stati raggiunti studenti delle scuole di ogni ordine e grado,
dalle elementari alle superiori. La sezione ADMO Teramo ringrazia tutti coloro
che hanno mostrato interesse per la sua
nascita e per il suo funzionamento, in
particolare la dottoressa Dorotea La Licata, il Consiglio Direttivo e le due segretarie della FIDAS di Teramo, per il lavoro che hanno svolto e continuano a svolgere a favore di ADMO, il Centro Ser-
vizi Volontariato nelle persone di Mauro Ettorre e Giorgio Pastore, coordinatore regionale delle Sezioni. ADMO Teramo si augura di trovare altre persone
disposte a collaborare, soprattutto donatori convinti che il loro gesto può davvero salvare una vita umana. Chiunque
fosse interessato può mettersi in contatto
con ADMO Teramo tramite i seguenti
numeri telefonici che fungono anche da
fax: 0861 415460 – Associazione
Donatori Sangue; 0861 558677 – Centro Servizi Volontariato di Nepezzano.
G. Di Cesare
ADMO Teramo
ADMO Pescara
La proposta ADMO si basa su valori che,
in quanto tali, costituiscono un elemento solidissimo, la cui realizzazione richiede, però, una buona organizzazione e
questa, nella sede di Pescara, va offrendo risultati senza dubbio soddisfacenti.
Alcune lodevoli iniziative sono state rese
possibili grazie all’impegno dei volontari: nei giorni 5 e 6 maggio 2001, i
ragazzi del LEO Club di Pescara insieme
ai nostri volontari, hanno organizzato,
presso il Club Nautico nel Porto Turistico della città, una regata velica denominata “ADMO CUP”, che ha riscosso
molto successo tra i numerosi partecipanti, provenienti da Club Nautici di
diverse città, e tra il pubblico, al quale
è stato offerto vario materiale informativo in uno stand allestito sul molo di
attracco, dove era fissato l’arrivo delle
barche. Per diffondere il messaggio di
ADMO e le sue finalità, sono stati inoltre organizzati incontri con coppie di giovani impegnati nella preparazione al
matrimonio, durante i quali sono state
presentati gli scopi di ADMO e l’importanza del dono del midollo osseo, valori fondamentali per la famiglia nella
nostra società.
Anche quest’anno, per Pasqua, si è
svolta una significativa manifestazione di solidarietà presso la Parrocchia
Gesù Risorto, dove sono state offerte
le confezioni della ”Colomba per la
Vita” insieme a vario materiale illustrativo. E infine due giovani parrucchiere, potenziali donatrici, hanno fatto del loro negozio un punto di sensibilizzazione mettendo a disposizione
materiale informativo, soprattutto a
http://www.admo.it
-Admo n. 18/regioni II ok red
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-Admo n. 18/regioni II ok red
Natale e a Pasqua. I risultati si vedono già e sono buoni davvero.
A. Maria Albertini
ADMO Pescara
ADMO L’Aquila
sono loro!
http://www.admo.it
La Questura dell’Aquila, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la scuola di ballo Joy and Joy e le classi II A e II B della
Scuola Elementare “Rossi” di Paganica sono
i protagonisti di quello che ADMO è e fa a
L’Aquila.
Sono loro, infatti, che ogni anno ci chiamano a Natale e a Pasqua per i panettoni
e le colombe, e che soprattutto ci aiutano
ad organizzare una serie di manifestazioni
che ci permettono di diffondere il messaggio e l’essenza della donazione di midollo
osseo. Tra queste il trofeo di rugby “ADMO”
giunto alla VI edizione, ogni anno con sempre maggior risonanza e partecipazione,
merito dei tanti uomini della Questura di L’Aquila che dedicano molto del loro tempo libero a far sì che ogni inizio giugno la competizione abbia luogo.
Grazie anche ai Vigili del Fuoco che hanno
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messo il logo ADMO su tutte le pettorine dei
partecipanti al loro campionato nazionale di
sport invernali.
I bambini della scuola di ballo Joy & Joy
hanno invece dedicato alla nostra Associazione il saggio di fine anno; mentre la II A
e la II B della Scuola Elementare di Paganica hanno rappresentato alla fine di maggio “La Formica Azzurra”, vera essenza del
messaggio ADMO: trasmettersi aiuto l’uno
con l’altro per poter vivere e non sopravvivere.
Questa è ADMO e questi sono i protagonisti di ADMO a L’Aquila: insegnanti, bambini, genitori, agenti di polizia, vigili del fuoco, che ci permettono di trovare nuovi potenziali donatori.
Quando il dottor Papola, Presidente provinciale, ci comunica che effettivamente
un nostro iscritto donerà, è bello pensare
che quell’anonimo donatore ha conosciuto ADMO ed il suo messaggio in una delle tante iniziative organizzate dai veri artefici di ADMO a L’Aquila.
Filippo Martinico
ADMO L’Aquila
ADMO Regione Abruzzo ringrazia di cuore SDA S.p.a. di
Roma per l’indispensabile e
costante aiuto che ci permette di sensibilizzare coloro che
sono tanto distanti da noi.
Lazio
La calza della
Befana più lunga
del mondo
Ha sfilato per le strade di Viterbo, tra una
folla di persone incuriosite, la calza della
Befana più lunga del mondo.
La calza, lunga 50 metri (è stata richiesta l’iscrizione al Guinness dei primati), è
partita da Piazza del Comune, accompagnata dalla Banda Musicale “Fedeli di Vitorchiano” diretta dal maestro Giuseppe Sargeni, per giungere al quartiere Pilastro,
dove si trova la sede di ADMO Viterbo.
Qui il Centro Sociale Polivalente del Pilastro, la III Circoscrizione di Viterbo e il
“500 Tuscia Club” hanno distribuito 500
calze, ovviamente più piccole, e le fiabe
ADMO.
Il trasporto è stato sicuramente suggestivo e spettacolare, basti pensare che per
far correre l’interminabile calza per le vie
cittadine si sono alternate 40 befane e 20
storiche Fiat 500, fiancheggiate dal corteo della Polizia Municipale.
Ai lati delle strade tanti bambini gioiosi ed
estasiati che si chiedevano: ma come farà
stanotte la Befana a trasportare una calza così grande? È una magia.
Una magia che a volte ADMO riesce a
realizzare quando trova un donatore compatibile per un qualsiasi paziente e a volte si tratta proprio di bambini.
È a loro che vogliamo dedicare questa calza con l’augurio che anche il prossimo
anno si ritrovino tutti in Piazza del Comune insieme a noi per assistere al trasporto della calza della Befana più lunga del
mondo e con la speranza che l’unico carbone sia quello dolce…
Paola Massarelli
ADMO Viterbo
Notizie da Amaseno
LA CALZA DELLA BEFANA PIÙ LUNGA DEL MONDO A VITERBO
Quest’anno i ragazzi esordienti della scuola di calcio Amaseno, stanno affrontando
il campionato con la maglia ADMO, nella
speranza di far conoscere l’Associazione
e di sensibilizzare quanti assistono alle
partite. Finora la nuova maglia ha portato fortuna, in quanto la squadra occupa i
primi posti della classifica e ha fatto anche
bella figura in un incontro amichevole con
i pari età della scuola calcio Roma, allenati dal famoso campione Bruno Conti.
Sempre ad Amaseno il 23 marzo si è
svolta, come di consueto, una cena associativa con musica dal vivo, balli e tanta
allegria.
ADMO Amaseno
Notizie da
Frosinone
È stato raggiunto un protocollo di intesa
tra ADMO Frosinone e l’ASL.
Il 16 marzo si è svolto presso l’hotel Astor
un tavolo di lavoro dove hanno partecipato
la dottoressa Serena Cestra del Centro Trasfusionale di Sora, la dottoressa Fiammetta Fé del Centro Trasfusionale del
Centro Regionale Esercito, la dottoressa
Mirella Mariani della Croce Rossa Italiana e la dottoressa Paola Perone dell’ospedale Umberto I.
Nel pomeriggio si è tenuta l’assemblea
Regionale dei Donatori.
Presenti numerosi e prestigiosi ospiti
come l’ex campione mondiale Patrizio
Oliva, il campione olimpionico di pugilato e neo professionista Sven Paris
(anche lui donatore), l’accademia pugilistica di Frosinone allenata dal maestro
Dheni Paris, la squadra degli esordienti
dell’A.C. Amaseno, l’ex professionista
SVEN PARIS (NELLA FOTO IN ALTO A
SINISTRA) E PATRIZIO OLIVA (NELLA FOTO IN
BASSO A DESTRA) CON I RESPONSABILI DI
ADMO LAZIO
e telecronista di ciclismo Luigi Sgarbozza, che commenta il giro d’Italia, ma si
occupa anche di far conoscere l’importanza di ADMO.
L’11 maggio si è disputata a Ceccano
(FR) una partita tra la Nazionale Pugilistica e una squadra locale allo scopo
di promuovere ADMO. Le squadre hanno indossato una divisa ADMO e durante la giornata sono stati allestiti banchetti di informazione.
A giugno si svolgerà la III edizione della Festa delle Cantine organizzata dal
Comitato Festeggiamenti di Frosinone, per la prima volta quest’anno
saranno presenti banchi di informazione e l’intero guadagno sarà
devoluto a ADMO.
ADMO Frosinone
La Maratonina
Sempreinsieme
La festa di San Valentino quest’anno, per
molte coppie di Roma, ha avuto un sapore particolare. Per questa occasione,
infatti, si è corsa il 10 febbraio, nella
Capitale, la Maratonina Sempreinsieme.
La gara si è svolta nella splendida cornice del Pincio su un percorso di 5 Km.
La manifestazione ha visto un’ottima
partecipazione di pubblico, tra cui molti bambini anche in maschera, nonostante le non perfette condizioni meteorologiche.
La corsa, organizzata dallo CSEN e dall’Atielle Roma, col patrocinio del Comune di Roma, ha avuto quest’anno uno
“sponsor sociale” d’eccezione: ADMO.
L’intero ricavato delle iscrizioni (6 euro
a coppia) è stato devoluto alla nostra
Associazione.
A favorire la partecipazione popolare c’è
stata la presenza di alcuni personaggi della Tv tra cui Francesco del Grande Fratello 2 e la “iena” Max Laudadio, che
correndo hanno partecipato a questa bella iniziativa.
Non riportiamo i nomi dei vincitori della gara (che in ogni modo hanno ricevuto dei bellissimi premi, tra cui 2 viaggi vacanze offerti dalla Quadrifoglio
Vacanze N.d.R.) perché il 10 febbraio
tutti i partecipanti hanno vinto, ma soprattutto ha vinto l’amore, ha vinto la vita!
Davide Pio
ADMO ROMA
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denti sulla donazione di midollo osseo e
di sangue, e, nel contempo, di fare prevenzione sanitaria.
Campania
Progetto Mille
Molise
4° Trofeo
AVIS-ADMO
Il 5 maggio 2002 si è svolta la quarta edizione della manifestazione “Trofeo AVISADMO”, organizzata in occasione delle
domeniche ecologiche indette dal Comune di Campobasso.
La gara interregionale di 10 Km è partita e si è conclusa in mattinata in Piazzetta
Palombo a Campobasso.
Si è svolta anche la corsa promozionale
di 0,7 Km per bambini di età fino a 10
anni, per coinvolgere anche i più piccoli
nella gara per la solidarietà.
Grazie al contributo del Comune e della
Provincia di Campobasso, della Regione
Molise, del CONI e della Federazione Italiana Atletica Leggera, anche quest’anno
il Trofeo AVIS-ADMO ha premiato le prime tre donne
e i primi tre uomini classificati.
Borsa di
studio
“Carolina
Sabatelli”
Venerdì 3 maggio, nell’Aula
Magna del Convitto Nazionale
“Mario Pagano”, è stata consegnata
la Borsa di Studio “Carolina Sabatelli”. L’iniziativa, promossa da ADMO
Molise “Carolina Sabatelli” e dall’AVIS
Regionale Molise, con la collaborazione
degli Istituti Scolastici, aveva come finalità principale quella di sensibilizzare gli stu-
Nella sala congressi “Vesuvio” dell’Hotel
Royal di Napoli si è tenuta il 15 febbraio
2002 la conferenza stampa del Progetto
Mille.
Il Progetto Mille è così chiamato in quanto si riferisce al numero di tipizzazioni che
la Giunta Regionale della Campania ha
autorizzato e quindi sovvenzionato per il
2002.
Alla presenza di numerosi giornalisti e
medici, il Presidente di ADMO Campania, Sandra Campa Giacon, dell’AIL Regionale, Antonio di Palma, e dell’Associazione Carmine Gallo, Ornella Scognamiglio, hanno discusso dell’importanza della donazione, della collaborazione e della disponibilità.
Ha preso la parola per primo il dottor Di
Palma che, dopo una breve, ma esauriente panoramica sulla leucemia e sui trapianti, ha messo in luce come la Campania sia il fanalino di coda per quanto concerne il numero delle donazioni di midollo e dei trapianti in genere. Il Presidente
dell’AIL ha continuato spiegando come
avviene la donazione e lanciando un appello per incentivare le donazioni.
Il secondo intervento è stato quello della
signora Scognamiglio dell’Associazione
Carmine Gallo, formata dai genitori dei
bambini leucemici, la quale ha raccontato la storia di una famiglia normale che
all’improvviso si trova a dover affrontare
il problema della leucemia: capire cos’è,
conoscere i danni, risolvere le problematiche, affrontare le difficoltà, tutto è così
arduo… ma con l’aiuto delle associazioni si può trovare la forza di andare
avanti: è urgente la formazione del Registro dei Donatori della Campania perché
esso è un progetto di vita.
Ha concluso la conferenza stampa la presidente di ADMO Campania, dottoressa
Campa Giacon, che, dopo aver ringraziato i medici, i giornalisti e tutti i presenti,
ha ricordato che l’AIL ha donato all’ospedale Cardarelli di Napoli e al Secondo
Policlinico di Napoli due borse di studio per
affrontare meglio il notevole lavoro che
l’aumento delle tipizzazioni porterà.
La dottoressa Campa Giacon ha evidenziato
l’aspetto “straordinario” di questa voce
all’interno del bilancio economico della
Regione Campania, sottolineandone la
doppia valenza: straordinaria perché va
oltre la normalità, ma è anche “particolare” ed è proprio questo secondo aspetto che le associazioni rifiutano e chiedono a gran voce che questa erogazione
diventi ordinaria.
Il progetto delle mille tipizzazioni è stato
redatto dal professor Farzati, le associazioni lo hanno fatto proprio e nell’ottobre
del 2001 la Giunta Regionale ha concesso a tale scopo Lit. 600.000.000.
La Presidente di ADMO ha sottolineato
l’importanza dei mezzi di comunicazione
di massa e la loro utilità nel diffondere il
messaggio di ADMO: ricercare i donatori
di vita, perché donare il midollo vuol dire
salvare realmente una vita.
Nei primi 10 anni di vita di ADMO sono
state fatte 1258 tipizzazioni, ora contiamo di farne quasi lo stesso numero in un
anno… però per ottenere questo risultato
c’è bisogno dell’aiuto di tutti.
Parafrasando le reminiscenze storiche ha
aggiunto che se nell’Alto Medioevo si diceva “Mille non più mille” a proposito dell’inizio del nuovo millennio, noi di ADMO
potremmo adottare lo slogan “Mille e non
più solo Mille”, intendendo che vogliamo
incrementare costantemente le tipizzazioni anche attraverso l’erogazione dei
fondi regionali a cadenza annuale.
Dopo un applauso scrosciante, hanno pre-
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-Admo n. 18/regioni II ok red
so la parola vari medici responsabili dei
centri di tipizzazione accreditati che hanno ringraziato tutti e hanno rinnovato la
loro più completa e totale disponibilità per
far sì che questo progetto segni il via di
un nuovo cammino.
Particolarmente significativa la frase del
dottor Pace: “Grazie per aver sfondato
quella porta che noi non avevamo saputo aprire!”
Gabriella Giacon
Addetto stampa ADMO Campania
Basilicata
A scuola
di solidarietà
con ADMO
http://www.admo.it
“A scuola di solidarietà con ADMO” è la
nuova campagna promozionale che vede
impegnata la sezione provinciale di Potenza di ADMO Basilicata. Dopo un triennio in
cui c’è stato un vero e proprio “tour della
solidarietà” in oltre 30 comuni della Provincia per promuovere la donazione del
midollo osseo, dall’inizio di quest’anno la
sezione potentina di ADMO sta attuando tale
progetto nelle scuole superiori del capoluogo.
Numerosi gli Istituti finora contattati:
l’IPIAS, l’IGEA, l’ITIS, il Liceo Pedagogico, l’Istituto Agrario, l’Istituto d’Arte, l’Istituto Alberghiero, l’ITC ”Nitti”, l’Istituto Tecnico per Geometri, il Liceo Scientifico Europeo. Fondamentale è stata la sensibilità mostrata dai dirigenti scolastici e
dai docenti, che hanno dato la loro disponibilità per una serie di incontri informativi sulla donazione e sul trapianto di
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midollo osseo.
Le giornate di informazione e di formazione hanno avuto come destinatari gli
studenti delle ultime classi delle scuole
superiori; le relazioni sono state tenute
dalle professoresse Antonietta Ponticelli
e Rosa Viola, accompagnate da altri soci
e collaboratori dell’Associazione.
Sono stati quasi 800 gli studenti finora
coinvolti nell’iniziativa, che ha come scopo principale quello di fornire una corretta
informazione sulla donazione del midollo osseo, anche per indurre scelte consapevoli e responsabili da parte dei nostri
giovani. Con l’ausilio di diapositive è stato spiegato agli studenti cos’è il midollo osseo, come si effettua un trapianto
di midollo e come si diventa donatori
potenziali e donatori effettivi.
L’iniziativa di ADMO Potenza ha suscitato anche l’interesse della RAI (TG3
Basilicata), che ha registrato e trasmesso
un servizio durante gli incontri tenuti
presso l’Istituto Tecnico Commerciale
“Nitti”.
A tutt’oggi la Basilicata conta circa 1700
iscritti nel registro regionale; nel prossimo futuro certamente questo numero
potrà aumentare grazie alle nuove iscrizioni che arriveranno dagli studenti delle scuole superiori interessate a questo
progetto. Gli incontri hanno suscitato
grande interesse nei ragazzi e nelle ragazze che hanno dimostrato, anche attraverso le continue domande rivolte alle
relatrici, il loro bisogno di solidarietà e
la loro sensibilità verso le persone meno
fortunate, che aspettano ogni giorno un
nostro gesto d’amore.
Oggi, in un tempo di grandi cambiamenti
sociali e culturali, la scuola è chiamata
a riaffermare la centralità della sua funzione educativa, in quanto portatrice e
promotrice di valori; e la solidarietà è un
valore imprescindibile nella formazione
e nell’educazione delle nuove generazioni, che oggi, più che mai, sono chiamate a difendere la cultura della vita e
del dono.
Antonio Lombardi
ADMO Basilicata
ADMO a
Montalbano Jonico:
Cinema
sotto le Stelle
Per il secondo anno consecutivo, il gruppo
ADMO di Montalbano Jonico ha organizzato
in collaborazione con AIDO e AVIS la rassegna cinematografica “Cinema sotto le
Stelle”. Il successo è stato buono sia dal
punto di vista economico, sia per quanto
riguarda l’interesse suscitato nei confronti
della nostra Associazione, infatti il numero
dei soci è notevolmente aumentato.
Uguale successo hanno avuto le altre iniziative, tra cui nel mese di gennaio il convegno ”La donazione tra etica, ricerca e legislazione” e nel mese di giugno il convegno
“Malattia e terapia secondo la concezione
omeopatica e allopatica”.
Durante tutte queste attività ADMO ha avuto la possibilità di distribuire una considerevole quantità di materiale divulgativo e
di sensibilizzare il pubblico sugli scopi e
sulle finalità dell’Associazione.
Grazie a tutti coloro che hanno collaborato.
ADMO Montalbano Jonico
Calabria
Un Fiore per la Vita
UN INTERVENTO DELLA PROF.SSA VIOLA, PRESIDENTE DI ADMO POTENZA,
PRESSO L’ITC “NITTI”
La scuola media di Piscopio (VV) da circa
cinque anni lavora in collaborazione con
ADMO Regione Calabria per la diffusione
del messaggio della donazione di midollo
osseo. Le classi si sono sempre distinte per
impegno profuso e per originalità nella realizzazione dei lavori, conseguendo per ben
due volte la segnalazione come primi classificati a livello regionale. Il loro impegno è
stato premiato con la visita alla nave Amerigo Vespucci, con gemellaggi con le scuole medie di Mongiana, Nardo di Pace, Serra San Bruno, Spadola, Convitto Filangieri
presso la sede del Corpo Forestale dello
Stato in Mongiana. ADMO ha segnalato gli
allievi come sensibili, originali e attivamente impegnati in tutto l’arco dell’anno per attività ADMO, solidarietà, ambiente, salute e
donazione. Nell’anno scolastico 2001-2002
la scuola di Piscopio (VV) ha elaborato il progetto “Un Fiore per la Vita” per sensibilizzare gli alunni, le famiglie e la comunità di
Piscopio (VV) verso la donazione e l’ambiente. Il progetto ha avuto inizio nel mese
di ottobre con il gemellaggio con gli alunni
dell’Istituto Agro Ambientale di Vibo Valentia: gli alunni più grandi sono stati di supporto ai più piccoli per la piantagione e la
dimora di bulbi in vasi che hanno abbellito
i balconi del centro storico di Piscopio (VV),
in occasione della manifestazione finale,
che ha avuto luogo nella chiesa di San
Michele il 21 marzo 2002.
Lo scopo dell’iniziativa, oltre alla sensibilizzazione, è stato quello di permettere ai
ragazzi di essere di stimolo e di esempio
ad altri giovani dello stesso paese e di paesi limitrofi. Speriamo di poter ripetere ogni
anno questa manifestazione per divulgare
sempre più il messaggio di ADMO.
ADMO Calabria
Insieme per un
mondo migliore
Nei giorni 20 e 21 aprile si è svolta l’ottava Giornata regionale ADMO sul tema
“Insieme per un mondo migliore”.
La manifestazione ha visto il suo svolgimento presso il Valentianum di Vibo Valentia, il Museo e la scuola Media “Murmura”. Per l’occasione ADMO Calabria, presieduta dal dottor Francesco Nusdeo, ha
indetto un concorso rivolto alle scuole di ogni
ordine e grado, “Prepara un promo a favore della solidarietà”. Prima tappa della VIII
Giornata ADMO è stato l’incontro dibattito
di sabato 20 aprile al Valentianum. Ci sono
stati tre interventi: il dottor Nusdeo ha parlato dei progressi raggiunti nel trapianto di
midollo osseo; la prof.ssa Giuseppina Davoli (responsabile regionale educazione alla
donazione) si è soffermata su “ADMO:
scuola e solidarietà” e l’ingegner Vincenzo Caracciolo (responsabile regionale del Corpo forestale dello Stato) ha affrontato il
tema: “Ambiente, salute, donazione”.
Domenica 21 aprile sono invece state avviate e condotte altre iniziative al Museo
“Capialbi”, con giochi, visite e un concerto degli allievi del Conservatorio.
ADMO Calabria
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Puglia
ADMO e Sport.
Insieme si può
vincere
Nella serata del 26 ottobre scorso Francesco Giannuzzi, in qualità di Responsabile della sezione ADMO “Stefano Antoniozzi” di Lecce, ha offerto ai giocatori del
“Germania” una maglietta del Sodalizio.
Questa squadra è risultata vincitrice del 2°
torneo di calcetto in memoria di Leonardo Lazzaro, disputatosi presso il Centro
Sportivo “Out Line” dal 1° al 26 ottobre.
Al termine della premiazione, avvenuta
alla presenza dei genitori di Leo, Giannuzzi ha rivolto a tutti i giovani partecipanti al torneo un appello: “Ragazzi, non
è per niente vero che non potete far nulla per combattere questa terribile malattia, che ogni anno strappa oltre mille persone all’affetto dei propri cari, come è accaduto per il vostro amico fraterno Leo. Sappiate che diventando donatori di midollo
osseo avete la concreta speranza di poter
salvare una vita. Vi aspetto numerosi!”
Frangia
IL “GERMANIA” CON LA T-SHIRT ADMO
ADMO è una realtà
palpitante a
Copertino:
ADMO è vita!
“Siamo convinti che l’apertura della nuova sezione ADMO servirà a far crescere
sempre più il numero dei donatori di midollo osseo” queste le prime affermazioni
del Presidente di ADMO Copertino, Giulio
D’Ancona, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede ADMO intitolata ad
Alessandro D’Ancona. La madrina dell’evento, Katia Ricciarelli, intervenuta dopo
il Presidente della Provincia di Lecce Lorenzo Ria, ha affermato: “Anche se sono più
brava a cantare che a parlare, vi garantisco che insieme a mio marito daremo il
KATIA RICCIARELLI ALL’INAUGURAZIONE DI ADMO COPERTINO
nostro apporto tutte le volte che ne avrete bisogno, confidando anche nell’appoggio dei miei colleghi di spettacolo”.
Durante la celebrazione il Provveditore
agli Studi, dottor Campanelli, ha lanciato il suo messaggio di sprone e sensibilizzazione premiando, con una lettera di
encomio, il professor Viva per l’opera di
sensibilizzazione verso la donazione di
midollo osseo condotta fra gli studenti
dell’Istituto Tecnico Commerciale “Bachelet” di Copertino.
Dopo la benedizione del gagliardetto e la
lettura della benedizione del Santo Padre
e di quella del Vescovo Mons. Caliandro,
da parte del celebrante Don Claudio Mazzotta, la madrina ha sciolto il nastrino
che raccoglieva il gonfalone e si è recata
nella nuova sede per tagliare il nastro
inaugurale. I partecipanti si sono poi ritrovati nel vicino pub “Old Crown” per brindare all’accaduto.
Il Presidente D’Ancona ha terminato la
cerimonia ringraziando pubblicamente i
presenti ed in particolar modo Don Claudio Mazzotta.
Frangia
Nella serata dello stesso giorno Giannuzzi, a nome di tutti i potenziali donatori di
midollo osseo di Lecce, ha offerto al biologo Vincenzo Zonno, 1° donatore di
midollo osseo della città, una targa ricordo per aver salvato con il suo gesto d’amore una giovane vita di Lione.
La conferenza stampa è stata tenuta nella Sala Cataldo della Scuola Infermieri
dell’Azienda Ospedaliera “Vito Fazzi”
alla presenza del dottor Rampino e del
nuovo Rettore dell’ateneo di Lecce, professor Limone, ove lavora e collabora il
dottor Zonno.
Frangia
ADMO
premia la ricerca
e la solidarietà
ADMO Brindisi
compie 5 anni
Il 26 ottobre 2001 nello studio del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera
“Vito Fazzi” di Lecce, dottor Alfredo Rampino, Francesco Giannuzzi, responsabile
di ADMO Lecce, ha consegnato una borsa di studio di Lit. 10.000.000 offerta dalla Banca “Monte dei Paschi di Siena”, alla
biologa Simona Villani, che per un anno
collaborerà con il servizio Immunotrasfusionale del nosocomio Leccese per la tipizzazione tissutale.
SIMONA VILLANI RICEVE UNA BORSA DI
STUDIO PER LA TIPIZZAZIONE TISSUTALE
Sembra lontano il maggio 1997, quando siamo partiti nella coinvolgente avventura della diffusione del messaggio della donazione di midollo osseo, ma l’entusiasmo e le positive energie sono
aumentate. I primi risultati riscontrati
sono stati eccezionali, con una notevole adesione dei cittadini di Brindisi che
si sono sottoposti al prelievo per l’esame di tipizzazione e l’iscrizione al Registro dei Donatori di Midollo Osseo (attualmente i soci della sezione di Brindisi
sono poco più di 700).
I risultati sin qui ottenuti sono stati resi
possibili grazie alla sempre attiva disponibilità del personale del Centro Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera “A. Perrino” e del dottor Francesco Cucci, che
effettua l’accettazione e l’anamnesi dei
cittadini che si sottopongono al prelievo
per l’esame di tipizzazione HLA.
L’obiettivo principale della sezione ADMO
di Brindisi nel corso di questi anni è sempre stata la diffusione del messaggio della donazione nelle scuole superiori della
città. Insieme con i volontari dell’AVIS
sono stati organizzati incontri con gli studenti delle 5e classi dei 15 Istituti superiori della città di Brindisi, per informare
i giovani sulle problematiche inerenti le
varie malattie in cui si rende necessario
il trapianto di midollo osseo e sensibilizzarli a divenire potenziali donatori. Un
ringraziamento al Provveditore agli Studi
di Brindisi, ai Presidi e ai docenti degli Istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, concedendo gli spazi all’interno
della programmazione scolastica, ma
anche coinvolgendo gli studenti ad aderire al messaggio della donazione di midollo osseo.
I risultati di quest’anno come negli anni
precedenti sono molto soddisfacenti e un
notevole numero di studenti neo diciottenni
fanno parte del Registro Donatori Midollo Osseo.
L’attività di ADMO Brindisi fa riferimento
ad un gruppo di lavoro che però nel tempo non ha avuto un ricambio e un incremento adeguato alle attività della sezione stessa e da queste pagine di ADMO
Notizie chiediamo a tutti i soci di Brindisi di aiutarci nella nostra attività e di mettersi in contatto con la sezione ADMO di
Brindisi, al numero telefonico 0831
514947 per organizzare insieme le prossime attività. Anche un’ora del vostro tempo libero è per noi preziosa!
Amedeo Gioia
ADMO Brindisi
Volley per ADMO
In occasione delle festività natalizie, si è
svolta la manifestazione “Volley sotto le
stelle”, organizzata dalle A.S. Telcom
Team Volley Brindisi e A.S. Punto Volley
Brindisi.
Durante i tre giorni della manifestazione,
disputatasi presso la palestra polivalente
http://www.admo.it
-Admo n. 18/regioni II ok red
29
-Admo n. 18/regioni II ok red
della scuola media “Salvemini” di Brindisi,
è stata effettuata una raccolta di fondi a
favore di ADMO Brindisi, curata dal Settore Arbitri del Comitato Provinciale FIPAV.
Durante questa manifestazione sportiva,
si è potuto assistere ad un quadrangolare di pallavolo maschile tra le formazioni
dello Stilcasa Volley Taviano (LE), del
Materdomini Volley Castellana (BA), del
Fiat Millenia Bari, che hanno sfidato i
padroni di casa dalla Telcom Team Volley
Brindisi.
In seguito sono state premiate le squadre
e gli atleti partecipanti.
Laura Gianfrate
CAMPIONATI REGIONALI CADETTI
SOLLEVAMENTO PESI DI COPERTINO
Sardegna
http://www.admo.it
Incontro dibattito
“Il Trapianto di
Midollo Osseo in
Sardegna:
prospettive
e speranze”
30
Sabato 2 febbraio 2002 si è tenuto ad
Oristano, presso la sala riunioni dell’Hotel Mistral 2, l’incontro dibattito “Il
Trapianto di Midollo Osseo in Sardegna:
prospettive e speranze”, organizzato
dalla Sede Provinciale ADMO di Oristano, in collaborazione con ADMO Federazione Italiana.
Sono intervenuti in qualità di relatori il
professor Licinio Contu, Direttore del Registro Sardo Donatori di Midollo Osseo, il dottor Giorgio La Nasa, Primario del Centro
Trapianti di Midollo Osseo dell’Ospedale
“Binaghi” di Cagliari, e il dottor Pier Paolo Bitti, Responsabile del Centro Tipizzazioni Tissutali presso l’Azienda ASL n. 3
di Nuoro.
Erano inoltre presenti il dottor Antonio
Sulis, Presidente dell’Ordine dei Medici
della Provincia di Oristano, e il Presidente di ADMO Federazione Italiana, ingegner Francesco Biagioli.
19-07-2002
10:07
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I lavori sono stati aperti dal professor Contu, che ha illustrato l’attività svolta in Sardegna nel periodo dal 1992 al 2001 dal
Registro Sardo dei Donatori di Midollo
Osseo e dai Centri Tipizzazione della
Sardegna. Correlando il numero di iscrizioni e di trapianti con il sesso, le fasce
di età e la distribuzione geografica della
popolazione sarda, il professor Contu ha
rilevato che la maggior parte dei donatori iscritti in Sardegna sono individui di sesso femminile, di età compresa tra i 25 e
i 45 anni, mentre l’esame della distribuzione geografica ha evidenziato una carenza di donatori in vaste zone delle provincie di Sassari e Nuoro.
Secondo il professor Contu è necessario
intensificare l’attività di informazione sulla donazione del midollo osseo nelle aree
in cui vi è carenza di donatori; occorre inoltre adottare una campagna informativa
mirata, diretta in particolar modo ai giovani
nella fascia di età tra i 18 e i 25 anni, che
paiono più orientati verso altri valori differenti da solidarietà e donazione.
Passando ad esaminare l’efficienza del
Registro Sardo dei Donatori, intesa come
la capacità di dare risposta immediata alla
richiesta di un paziente, il professor Con-
A D M O
tu ha sostenuto che è necessario adottare, come tipizzazione di ingresso nel registro, quella di seconda fase, innalzando
fino a 45 anni l’età massima consentita
per l’iscrizione, ora limitata a soli 35 anni.
Il successivo intervento è stato effettuato
dal dottor La Nasa, che ha descritto la tecnica del trapianto di midollo osseo da donatore non consanguineo, esponendo dettagliatamente il principio su cui si basa l’accertamento della compatibilità genetica tra
donatore e paziente. In particolare La Nasa
si è soffermato sul trapianto di midollo
osseo nel caso della talassemia.
L’esame dei possibili rischi e delle probabilità
di successo ha dimostrato che il trapianto
di midollo osseo da donatore non consanguineo presenta rischi contenuti, ed è pertanto proponibile come terapia.
Infine il dottor Bitti, che ha effettuato la tipizzazione di oltre 620 donatori iscritti nella
provincia di Oristano, si è complimentato
per l’ottima organizzazione della Sede Provinciale ADMO di Oristano ed ha fornito
una relazione sull’attività svolta, dalla quale si evidenzia un calo delle nuove iscrizioni durante lo scorso anno, dovute probabilmente a motivi associativi o di carattere organizzativo.
Tuttavia, in occasione delle ultime festività
natalizie, durante la campagna “Un panettone per la Vita”, i volontari di ADMO Oristano e della Croce Rossa Italiana hanno
acquisito oltre 50 nuove iscrizioni, e ci si
augura che ciò costituisca una inversione di
tendenza rispetto al calo dello scorso anno.
Si è quindi passati alle domande del pubblico, che oltre a vari aspetti di carattere prettamente medico e tecnico, hanno fatto riferimento anche alla possibile unificazione
delle due associazioni esistenti in Sardegna
(ADMO Federazione e ADMO Sardegna).
In chiusura del dibattito, il dottor Sulis ha
proposto di avviare delle azioni informative per gli studenti degli ultimi due anni di
scuola media superiore, prossimi alla maggiore età, e ha suggerito una campagna
di tipizzazioni presso le varie Servitù Militari della Sardegna, in quanto i giovani
operanti presso tali istituzioni hanno dimostrato particolare sensibilità e attenzione
durante analoghe iniziative. Dichiarando
conclusi i lavori, Sulis ha quindi ringraziato
i relatori ed il pubblico presente, auspicando la creazione di un Centro Tipizzazioni ad Oristano.
a p p u n t a m e n t i
Piemonte
02.06.2002 – A Barge, Bagnolo e Valle Po si terrà la “Fiera del Riso”; manifestazione organizzata dalla sezione ADMO di Barge.
03 e 04.06.2002 – Alle ore 21.00, presso il teatro Colosseo di Torino, verrà
messo in scena lo spettacolo teatrale “Il dorso della balena, ovvero una vita in
musica” di e con Bruno Lauzi, a cura de L’Artistica di Pavia
10.2002 – In occasione del decennale della sezione ADMO di Settimo Torinese,
verrà inaugurato a Mezzi Po il Monumento al Volontario
12.10.2002 – A Cuneo, nella chiesa dei Padri Tomasini in via Statuto 14, la
“Corale Città di Cuneo” terrà un concerto a favore di ADMO Piemonte. Dirige il
Maestro Bissi.
15.10.2002 – Alle ore 21.00 presso il Politeama Alessandrino di Alessandria si
terrà lo spettacolo teatrale “”George Dandin o Il marito umiliato” di Molière, realizzato dalla Compagnia TDA Arcobaleno Teatro Varese, a cura de L’Artistica di
Pavia.
Liguria
16.10.2002 – Alle ore 21.00, presso il Teatro Astor di Savona, verrà rappresentato lo spettacolo “George Dandin o Il marito umiliato” di Molière realizzato dalla
Compagnia TDA Arcobaleno Teatro Varese, a cura de L’Artistica di Pavia.
Toscana
08.06.02: – Alle ore 16.00 e alle ore 21.00, presso il Teatro Verdi di Firenze,
si terrà lo spettacolo “George Dandin o Il marito umiliato” di Molière realizzato
dalla Compagnia TDA Arcobaleno Teatro Varese, a cura de L’Artistica di Pavia.
DA SINISTRA: IL PROF. LICINIO CONTU,
DIRETTORE DEL REGISTRO SARDO
DONATORI MIDOLLO OSSEO,
E L’ING. FRANCESCO BIAGIOLI PRESIDENTE
DI ADMO FEDERAZIONE ITALIANA
Costituzione
del Consiglio
Direttivo Provinciale
di Oristano
Con l’Assemblea dei Soci della Provincia
di Oristano, tenutasi sabato 2 febbraio
2002, è stato eletto il nuovo Consiglio
Direttivo della Sede Provinciale di Oristano. L’Assemblea ha avuto come ospiti di
rilievo i componenti della Giunta Esecutiva di ADMO Federazione, per esprimere
la volontà di trovare un punto d’incontro
che consenta di mantenere ottimi rapporti
di collaborazione con ADMO Sardegna.
Come noto, infatti, in Sardegna la ricerca
di potenziali donatori viene attuata, oltre
che da ADMO Federazione Italiana, anche
da ADMO Sardegna, che è stata la prima
associazione ad iniziare l’attività nella
regione fin dal 1987. Entrambe perseguono le medesime finalità istituzionali,
e trasmettono i dati dei rispettivi potenziali donatori al medesimo Registro IBMDR, pur avendo organi direttivi e statuto
differenti, nonché diverso logo.
All’Assemblea ha fatto seguito l’incontrodibattito “Il trapianto di midollo osseo in
Sardegna: prospettive e speranze”, cui
hanno preso parte relatori sia di ADMO Sardegna che di ADMO Federazione.
Il nuovo Consiglio Direttivo Provinciale di
Oristano si è poi riunito venerdì 8 febbraio 2002, attribuendo le seguenti cariche sociali:
● Presidente: Sabrina Sanna;
● Vice-presidente: Olinda Manconi;
● Tesoriere: Cristiana Medardi;
● Segretario: Costanzo Serra;
● Consiglieri: Agostino Deidda, Michela
Murru, Cinzia Podda, Maddalena Casula.
Il Comitato Scientifico è così costituito:
● dottor Antonio Sulis,
● dottor Pierpaolo Bitti;
● dottor Maria Elisabetta Zoccheddu.
A tutti l’augurio di buon lavoro.
ADMO Oristano
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10:07
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LOMBARDIA
sede Federazione Italiana
via Aldini, 72
20157 Milano
tel. 02 39000855
fax 02 39001170
[email protected]
ALTO ADIGE
c/o Società Mutuo Soccorso
C. Pozzo
piazza Verdi, 15
39100 Bolzano
tel. 0471 300189
fax 0417 309589
PIEMONTE
“Rossano Bella”
via Cavour, 4
10069 Villar Perosa (TO)
tel. e fax 0121 315666
[email protected]
FRIULI - VENEZIA GIULIA
Via Carducci, 48
33100 Udine
tel. 0432 299728
fax 0481 961942
n° verde 800 905525
[email protected]
VALLE D’AOSTA
c/o Serv. Trasfusionale
viale Ginevra, 3
11100 Aosta
tel. e fax 0165 543611
VENETO
via G. Leopardi, 10
30029 S. Stino
di Livenza (VE)
tel. 0421 312345
fax 0421 473075
[email protected]
TRENTINO
c/o Banca del Sangue
via Malta, 8
38100 Trento
tel. 0461 904274
fax 0461 916026
[email protected]
LIGURIA
via Maddaloni, 1/8
16129 Genova
tel. 010 541784
fax 010 585031
[email protected]
EMILIA
ROMAGNA
Via Testi, 4/A
43100 Parma
tel. 0521 272571
fax 0521 270441
[email protected]
TOSCANA
Via E. De Amicis, 11
58100 Grosseto
tel. e fax 0564 450852
n° verde 800 915152
[email protected]
MARCHE
via L. Ottoni, 19
61100 Pesaro
tel. 0721 392035
fax 0721 404210
[email protected]
UMBRIA
c/o AVIS
viale Pompeo Pellini, 28
06100 Perugia
tel. 075 5729074
(c/o Centro Trasf.)
fax 075 5783994
ABRUZZO
via Avezzano, 2
65121 Pescara
tel. 085 4210884
fax 085 2058904
[email protected]
MOLISE
via Roma, 102
86100 Campobasso
tel. 0874 418453
fax 0874 415000
n° verde 800 397581
[email protected]
LAZIO
via Leonardo da Vinci, 2/D
01100 Viterbo
tel. e fax 0761 223155
[email protected]
BASILICATA
c/o Ospedale Civile
via Lanera, 17
75100 Matera
tel. 0835 243437
0835 243265
fax 0835 462449
CALABRIA
via Ipponio, 10
89900 Vibo Valentia
tel. e fax 0963 472355
tel. 0963 44505
[email protected]
PUGLIA
c/o Policlinico
Serv. Prelievi e Tip. Trapianti
piazza Giulio Cesare
70124 Bari
tel. e fax 080 5575748
[email protected]
SICILIA
c/o Ospedale “Cervello”
Via Trabucco, 180
90146 Palermo
tel. e fax 091 6880727
[email protected]
SARDEGNA
c/o ADMO Federazione
Via Aldini, 72
20157 Milano
tel. 02 39000855
fax 02 39001170
CAMPANIA
via Plinio il Vecchio, 40
80040 S. Sebastiano
al Vesuvio (NA)
tel. 081 5745774
fax 081 7861601
[email protected]
Ogni tanto, purtroppo, capita che
un socio dimentichi di comunicare
Cognome:
alla propria ADMO Regionale
Nome:
n. Socio
o all’Ospedale di riferimento
(per le donne coniugate, nome e cognome del marito)
il proprio cambio di indirizzo.
Così, se si verifica la
Indirizzo:
n.
compatibilità con un
C.A.P.:
Città:
Prov.:
paziente in attesa di
Data di nascita:
/
/
Luogo di nascita:
trapianto,
Tel. abitazione:
Tel. ufficio:
Cell.:
ci risulta impossibile
rintracciarlo.
Secondo indirizzo da utilizzare solo in caso di mancata reperibilità (parenti, amici, lavoro,…):
Per ovviare a questa grave
Cognome:
Nome:
difficoltà, ti chiediamo di
Indirizzo:
n°:
C.A.P.:
fornirci maggior indicazioni
Città:
Prov.:
Tel.:
e, in particolare, un secondo
Ai sensi della legge n° 675/96, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardarecapito per aiutarci a
no, chiederne la modifica o la cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.
contattarti nel caso qualcuno
Data:
abbia bisogno di te!
Grazie!
Puoi inviare questo coupon a:
ADMO via Aldini, 72 - 20157 Milano - Fax 02 39001170
Firma:
http://www.admo.it
-Admo n. 18/regioni II ok red
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-Admo n. 18/regioni II ok red
19-07-2002
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Foto di Sandro Sciacca
Sprecare risorse porta male.
La leucemia è un male terribile, ma oggi può essere curata. Una concreta speranza di
salvezza è il trapianto di midollo osseo. Purtroppo, il cammino che porta alla guarigione è ancora intralciato da troppi ostacoli esterni: la disinformazione, i ritmi lenti della
burocrazia, l'indifferenza della gente. ADMO combatte perché nessuna risorsa vada
sprecata. ADMO, donatori di vita. Per contattarci, www.admo.it oppure 02 39.00.08.55
N e l l a l o tta co n t ro l a l e u ce m i a n o n a m m ett i a m o s p re c h i , d i st ra z i o n i o d i s i n te resse.