Opuscolo Sicurezza - “G. Marconi” (Latina)
Transcript
Opuscolo Sicurezza - “G. Marconi” (Latina)
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il LAZIO ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO “Guglielmo Marconi” Latina IMPARIAMO A DIFENDERCI PROGETTO SCUOLA SICURA IL FUOCO Gli elementi fondamentali per produrre un fuoco sono il COMBUSTIBILE (legno, carta, benzina, gas, ecc.), il COMBURENTE (l’ossigeno contenuto nell’aria che respiriamo) ed il CALORE (fiammifero, accendino, corto circuito, fulmine, che costituiscono l’innesco del fuoco) i quali possono essere figurativamente rappresentati con un triangolo: il TRIANGOLO DEL FUOCO. Più genericamente il processo che coinvolge i tre elementi viene chiamato COMBUSTIONE e quando si manifesta in modo non controllabile dall’uomo siamo in presenza di un INCENDIO. Durante un incendio oltre a fiamme e calore si sviluppa anche FUMO e quest’ultimo non è assolutamente da sottovalutare perché la maggior parte delle vittime degli incendi non è provocata solo dalle fiamme, ma dalle sostanze tossiche contenute nei fumi, che dipendono dalle caratteristiche del materiale combusto: Ossido di Carbonio Anidride Carbonica Acido Cianidrico Fosgene 3 4 5 6 7 8 PROCEDURE DI EVACUAZIONE Si configurano due distinte situazioni che comportano la adozione di un provvedimento di evacuazione della scuola: la situazione di simulazione e la situazione di emergenza. La prima procedura (simulazione) si attua in un giorno stabilito con circolare ma in una ora non precisata. La seconda procedura invece (situazione di emergenza) costituisce un provvedimento da adottare ogni qualvolta si accerti un incidente la cui consistenza pregiudichi l'integrità fisica, ed anche quando non si è in grado di prevedere l'evoluzione del fenomeno sinistro (es. fuga di gas, ecc.) e le dirette conseguenze sull'uomo. In ogni caso "l'ordine di evacuazione" deve essere impartito, di norma, da un Responsabile del coordinamento, con l'eccezione di quelle sole circostanze in cui l'entità dell'evento accertato è tale per gravità da giustificare altrui decisioni. Pertanto il segnale di evacuazione non è preceduto da circolare. L'evacuazione è segnalata dalla sirena con un suono continuo della durata minima di 60 secondi. I responsabili del coordinamento si portano nell'area in cui si è verificato l'incidente per la valutazione dell'entità, della evoluzione e delle ulteriori azioni di contrasto che si devono porre in essere. a. L'incaricato lancia l'emergenza alle Strutture Pubbliche di pronto soccorso (vedere Allegato ). b. c. Gli addetti (ai piani/settori) alla gestione della emergenza eseguono i compiti codificati dal Piano di emergenza, commisurando le azioni alle circostanze in atto: • aprono i cancelli dell'edificio per consentire l'accesso ai mezzi di soccorso; • accertano e se necessario rimuovono gli ostacoli di impedimento alla fruizione dei mezzi fissi di difesa o che condizionano il deflusso delle masse verso i luoghi sicuri; • disattivano i quadri elettrici di piano e gli impianti di ventilazione; • rassicurano le masse per conseguire un deflusso ordinato e composto; • aiutano le persone in evidente stato di maggior agitazione; • ispezionano i locali di piano/settore prima di abbandonare la postazione; 9 Gli addetti al pronto intervento raggiungono l'area in cui si è verificato l'incidente ed eseguono i compiti dal Piano di emergenza, commisurando le azioni alle circostanze in atto: • contrastano l'evento con le difese, attrezzature e risorse disponibili; • predispongono i mezzi di contrasto all'uso da parte delle squadre esterne di soccorso; • collaborano con le squadre esterne di soccorso con azioni di supporto e forniscono a questi ogni utile informazione per localizzare le difese ed i mezzi di contrasto esistenti nella scuola; • abbandonano e/o si allontanano dalla zona interessata dall'incidente su disposizione del Coordinatore e/o degli operatori esterni di soccorso; e. Gli ausiliari di soccorso al piano/settore: • raggiungono gli addetti alla gestione della emergenza ponendosi a loro disposizione; • trasferiscono le disposizioni ed i messaggi scambiati tra gli addetti; • abbandonano la postazione su disposizione degli addetti alla gestione della emergenza e/o degli operatori esterni e comunque in ogni caso qualora l'evacuazione sia completata; f. Gli ausiliari per l'assistenza ai disabili: • raggiungono il disabile al quale il Piano di emergenza ha affidato l'assistenza; • affrettano l'evacuazione del disabile; • assistono il disabile anche dopo aver raggiunto il luogo sicuro previsto dal Piano di emergenza; g. I Capofila: • precedono e seguono la "colonna" (in fila indiana) che defluisce dal settore per evacuazione; • controllano che colleghi non indugino a raccogliere effetti personali ed indumenti; • uno di essi (l'insegnante in servizio al momento dell'incidente) si dispone nell'ultima postazione della "colonna" per controllare che questa non si disgreghi durante l'esodo, portando con se il registro di classe o il registro personale, dove sono annotate le presenze del giorno, il registro sarà portato in modo da avere, possibilmente, le mani libere (nella camicia, nella cintura, ecc.). Nel caso di presenza in aula di due insegnanti, uno sarà alla testa della fila e l'altro alla coda. Appena giunti nel luogo sicuro, l'insegnante dovrà fare immediatamente l'appello. Allo stesso modo i visitatori ( ospiti o genitori) provvisti di tesserino visibile, saranno gestiti, nella evacuazione, dal personale di portineria, che avrà cura di tenere aggiornato il registro delle presenze con nome, cognome e documento depositato. Le eventuali assenze saranno segnalate al personale addetto all'emergenza. 1 h. Le masse lavoratrici passive (studenti, docenti, impiegati ed esterni occasionalmente presenti): • eseguono con diligenza gli ordini impartiti dai preposti; • evitano di portare ogni effetto personale pesante e/o voluminoso, inclusi gli indumenti di natura acrilica e/o plastica; • compongono "la colonna" di deflusso disponendosi in fila (magari scegliendo un collega "più amico"); • raggiungono il luogo sicuro esterno rimanendo sempre nel gruppo fino alla cessazione della emergenza. SUPPLEMENTO AL "PIANO DI EMERGENZA" Luogo sicuro statico esterno (da individuare sempre nel Piano di emergenza) Si intende quella zona esterna al plesso scolastico nella quale devono confluire tutte le persone presenti al momento della emergenza. In finzione della complessità del plesso questa zona deve essere prestabilita dal Piano di emergenza e scelta tenendo conto delle seguenti considerazioni: l'area e/o le aree prescelte devono essere riportate nell'elaborato grafico "Allegato"; le aree di raggruppamento devono discostarsi tra loro per almeno cinque metri; non devono interferire con l'accesso e la manovrabilità dei mezzi delle Strutture Pubbliche di soccorso; devono distare dall'edificio almeno venti metri; devono essere raggiunte dalle masse che evacuano con il minor tragitto ipotizzabile e senza l'attraversamento di aree a rischio specifico (centrali elettriche, riscaldamento, depositi di g.p.l., ecc.); non devono contenere all'interno manufatti ed installazioni che costituiscono potenziale pericolo (tralicci ENEL, pali di elettrificazione, cabine elettriche, impianti idrotermici, tettoie, serbatoi pensili, ecc.); devono, ove possibile, essere segnalate con idonea etichettatura fin dall'inizio della operatività del Piano di emergenza; devono divenire luoghi "familiari" per tutti i dipendenti a seguito delle periodiche simulazioni di evacuazione; 1 ADEMPIMENTI DA RISPETTARE E COMPORTAMENTI DA TENERE IN CASI DI EMERGENZA Questa sezione deve essere commentata ed illustrata ai dipendenti nell'ambito della attività di informazione e formazione prevista dagli artt. 21 - 22 del D.L.626/94 almeno una volta all'anno e preferibilmente in occasione di una delle simulazioni di evacuazioni" previste dal D.M. 10/03/1997 pubblicato nella G.U.del 7/4/1998. Si precisa che l'evacuazione del plesso scolastico va sempre effettuata per i seguenti accadimenti: Incendio - Terremoto - Fuga gas/sostanze pericolose - Scoppio/crollo di impianti e strutture interne - Telefonate anonime (minacce di bomba) In altri accadimenti tra cui si menzionano i seguenti: Alluvione - Tromba d'aria - Scoppio o crollo all'esterno (gas- edifici viciniori - aeromobili, ecc.) - Minaccia diretta con armi ed azioni criminose - Presenza folle, può risultare conveniente, invece, che i lavoratori restino preferibilmente all'interno dei locali occupati. Gli incaricati al coordinamento della emergenza valuteranno di volta in volta le circostanze, la evoluzione degli eventi e le azioni da porre in essere per la tutela della integrità fisica dei presenti. Nella stesura del Piano di emergenza si è definito un segnale sonoro (un suono di campanella prolungato seguito da due brevi suoni, il tutto ripetuto per almeno 30 secondi) per le emergenze per le quali è preferibile che la utenza resti all'interno dei locali occupati ovvero che non abbandoni il plesso scolastico, mentre per i lavoratori che dovessero trovarsi all'esterno, in prossimità dell'edificio scolastico, perché impegnati nella lezione di Educazione fisica, sono tenuti a rientrare con ordine nella palestra interna ed a chiudere tutte le porte esterne. 1 ESAME E PROCEDURE COMPORTAMENTALI PER DIFFERENTI SITUAZIONI INCIDENTALI INCENDIO • In caso d'incendio con presenza di fiamme e fumo in un locale, i presenti devono allontanarsi celermente da questo, avendo cura di chiudere alla fine dell'evacuazione la porta del locale, avvisare gli addetti alla gestione della emergenza, portarsi, secondo le procedure pianificate, lontani dal locale e rimanere in colonna in prossimità della più vicina via di esodo in attesa che venga diramato l'ordine di evacuazione generale del plesso scolastico. • In caso d'incendio in ambienti distinti e relativamente lontani da quello in cui ci si trova, attendere che preposti diramino le direttive di evacuazione ordinata e composta. Ciascuno è obbligato ad osservare le procedure stabilite dal Piano di emergenza. • Nelle vie di esodo (corridoi, atrii ecc.) in presenza di fumo in quantità tale da rendere difficoltosa la respirazione, camminare chini, proteggere naso e bocca con un fazzoletto bagnato (se possibile) ed orientarsi tramite il contatto con le pareti per raggiungere luoghi sicuri dinamici (scale esterne a prova di fumo). E' preferibile tenersi per mano e non incorrere in isterismi che rendono più difficoltoso l'esodo. • Nel caso in cui il percorso che conduce alle uscite di sicurezza fosse impedito da fiamme e fumo, dirigersi all'esterno utilizzando le scale alternative di deflusso. • Nel caso che dal luogo in cui ci si trova non fosse possibile evacuare all'esterno per impedimenti dovuti a fiamme, fumosità e forte calore, è indispensabile recarsi, se possibile, nell'apposito luogo sicuro statico (se esistente), o in alternativa nei locali dei bagni (presenza di acqua e poco materiale combustibile) oppure restare nell'ambiente in cui ci si trova avendo cura di chiudere completamente la porta di accesso. Le fessure a filo pavimento (sotto a porta) potranno agevolmente essere occluse con indumenti disponibili all'interno. Ove possibile è bene mantenere umido il lato interno della porta applicando un indumento (grembiule, impermeabile, tendaggio) precedentemente bagnato (sia pur con urina). Le finestre, se l’ambiente non è interessato da fumo, dovranno essere mantenute chiuse. Gli arredi (armadi, mobili, tavoli, sedie ecc.) dovranno essere allontanati dalla porta ed accostati in prossimità di una finestra solo se ne esistono più di una e sono distanziate tra loro, oppure in luogo distante dalla finestra e contrapposto all'area di attesa dei presenti. Le persone che indossano tessuti acrilici e Sintetici (nylon, poliestere ecc.) dovranno spogliarsi di questi. Chiaramente è necessario segnalare ai soccorritori radunati all'esterno la presenza forzata nell'ambiente. 1 • In linea generale, se le vie di esodo lo consentono, l’evacuazione deve svolgersi nel senso discendente; in caso di -impedimenti, nel senso ascendente, specie se l'edificio è dotato di terrazzo o ampi balconi. • Il caso d'incendio è fatto divieto percorrere le vie di esodo in direzione opposta ai normali flussi di evacuazione (scendono tutti o salgono tutti). • È fatto divieto a chiunque non abbia avuto una preparazione specifica di tentare di estinguere un incendio con le dotazioni mobili esistenti e specialmente quando le fiamme hanno forte intensità espansiva. La corretta operazione da compiere è quella di avvisare gli addetti, segnalare l'evento pacatamente ai presenti e lasciare ai preposti l'incarico di chiamare i soccorsi pubblici. • Qualunque uso di lance idriche è consentito dopo aver accertato la disattivazione dei circuiti elettrici (almeno di piano). Operazione che può essere eseguita solamente dagli addetti al pronto intervento. • Incendi di natura elettrica possono essere spenti solo con l'impiego di estintori a C02 - Halon - Polvere. • Incendi che interessano apparecchi o tubazioni a gas (in laboratori ed officine) possono essere spenti chiudendo dapprima le valvole di intercettazione. Successivamente gli Operatori abilitati provvederanno alla estinzione degli oggetti incendiati dalle fiamme. Lo spegnimento di un dardo da gas in presenza di altri fuochi nell'ambiente può provocare la riaccensione esplosiva, se precedentemente non sia stato interdetto il flusso gassoso. • Se l'incendio ha coinvolto una persona è opportuno impedire che questa possa correre; sia pur con la forza bisogna obbligarla a distendersi e poi soffocare le fiamme con indumenti, coperte od altro. L'uso di un estintore a C02 può provocare soffocamento all'infortunato ed ustioni, è preferibile un estintore a polvere. • Al di là di suggerimenti tecnici è opportuno che durante le operazioni di evacuazione ciascuno mantenga un comportamento ispirato a sentimenti di solidarietà civismo e collaborazione verso gli altri. • Raggiunte le aree esterne, coloro che non hanno specifiche mansioni previste dal Piano di emergenza devono sostare in aree di raccolta per non ostacolare le operazioni di salvataggio e di estinzione da parte delle Strutture Pubbliche di soccorso (Vigili, Croce Rossa, Polizia ecc.). E' necessario che ogni gruppo di lavoratori (studenti della stessa classe, impiegati in un settore) si ricomponga all'interno delle aree di raccolta affinché‚ si possa procedere ad un controllo di tutte le presenze da parte degli incaricati (docenti della classe, incaricati dei reparti). • Tenere sempre a mente i numeri di Soccorso Pubblico Nazionale - "115" Vigili del Fuoco - "113" Polizia - "112" Carabinieri. 1 TERREMOTO • In caso di evento sismico, alle prime scosse telluriche, anche di breve intensità, è necessario portarsi al di fuori dell'edificio in modo ordinato, utilizzando le regolari vie di esodo attuando la evacuazione secondo le procedure già verificate in occasione di simulazioni. Per questo evento non si deve attendere l'avviso fonico e/o sonoro per attivare l'emergenza. Si consegue un risultato soddisfacente preparando i lavoratori (docenti, personale e studenti) ad acquisire una propria maturità individuale sulla "filosofia" della "sicurezza" e della "emergenza" con dibattiti e simulazioni dell'evento. • Una volta al di fuori dello stabile, allontanarsi da questo e da altri viciniori. Portarsi in ampi piazzali lontano da alberi di alto fusto e da linee elettriche aeree e restare in attesa che l’evento venga a cessare. • Nel caso che le scosse telluriche dovessero coinvolgere subito lo stabile e dovessero interessare le strutture, tanto da non permettere l'esodo delle persone, è preferibile non sostare al centro degli ambienti e raggrupparsi possibilmente vicino alle pareti perimetrali o in aree d'angolo in quanto strutture più resistenti. • Prima di abbandonare lo stabile, una volta che sia terminata l'emergenza, accertarsi con cautela se le regolari vie di esodo sono integre e fruibili, altrimenti attendere l'arrivo dei soccorsi esterni. • Se lo stabile è stato interessato consistentemente nella resistenza delle strutture, rimanere in attesa di soccorsi ed evitare sollecitazioni che potrebbero creare ulteriori crolli. FUGA DI GAS/SOSTANZE PERICOLOSE - SCOPPIO/CROLLO DI IMPIANTI E STRUTTURE INTERNE Si combinano gli adempimenti ed i comportamenti da tenere in caso di incendi e terremoti graduati alla reale circostanza della emergenza con le ulteriori prescrizioni: • in caso di fuga di gas o presenza di odori che lasciano prevedere la presenza di sostanze pericolose, è necessario evitare di accendere o spegnere utilizzatori elettrici nel luogo invaso dal gas, è preferibile disattivare l'energia elettrica dal quadro di piano e/o generale. Evitare altresì la formazione di scintille e l'accensione di fiamme libere; • aerare il locale aprendo le finestre, ma avendo cura di mantenere la porta chiusa dopo l'allontanamento dal luogo; • respirare con calma e se fosse necessario porre davanti alla bocca e al naso un fazzoletto preferibilmente umido; • mantenersi il più possibile lontano dalla sorgente di emissione del gas o dei vapori tossici e nocivi. 1 ALLUVIONE • In caso di alluvione che interessi Il territorio su cui insiste il plesso scolastico, portarsi subito ma con calma dai piani bassi a quelli più alti. L'energia elettrica dovrà essere interrotta dal quadro generale dal preposto. Nella maggior parte dei casi questo evento si manifesta ed evolve in modo lento e graduale. • Non cercare di attraversare ambienti interessati dall’acqua, se non si conosce perfettamente il luogo, la profondità dell'acqua stessa e la esistenza nell'ambiente di pozzetti, fosse e depressioni. • Non allontanarsi mai dallo stabile quando la zona circostante è completamente invasa dalle acque alluvionali, per non incorrere nel trascinamento per la violenza delle stesse. • Attendere, pazientemente, l'intervento dei soccorritori segnalando la posizione ed i luoghi in cui si sosta. Nell'attesa munirsi, se è possibile, di oggetti la cui galleggiabilità è certa ed efficace (tavolette di legno, contenitori plastici chiusi ermeticamente, bottiglie, polistiroli, ccc.). • Evitare di permanere in ambienti con presenza di apparecchiature elettriche, specialmente se interessati dalle acque alluvionali. TROMBA D’ARIA • Alle prime manifestazioni della formazione di una tromba d'aria, cercare di evitare di restare in zone aperte. • Se la persona sorpresa dalla tromba d'aria dovesse trovarsi nelle vicinanze di piante di alto fusto, allontanarsi da queste. • Qualora nella zona aperta interessata dalla tromba d'aria dovessero essere presenti dei fossati o buche, è opportuno ripararsi in questi. • Se nelle vicinanze dovessero essere presenti fabbricati di solida costruzione, ricoverarsi negli stessi e restavi in attesa che l’evento sia terminato. • Trovandosi all'interno di un ambiente chiuso, porsi lontano da finestre, porte o da qualunque altra area dove sono possibili cadute di vetri, arredi, ecc. • Prima di uscire da uno stabile interessato dall'evento, accertarsi che l'ambiente esterno e le vie di esodo siano prive di elementi sospesi o in procinto di caduta. 1 CADUTA AEROMOBILE/ESPLOSIONI/CROLLI/ATTENTATI E SOMMOSSE CHE INTERESSANO AREE ESTERNE In questi casi ed in altri simili in cui l'evento interessa direttamente aree esterne al plesso scolastico, il Piano di emergenza deve prevedere la "non evacuazione". I messaggi forniti alla utenza scolastica tramite l'impianto di amplificazione e diffusione devono essere comprensibili. In ogni caso i comportamenti da tenere sono i seguenti: • non abbandonare il proprio posto di lavoro e non affacciarsi alle finestre per curiosare; • allontanarsi dalle finestre esterne e dalle porte o dalle zone sottostanti oggetti sospesi (lampadari, quadri, altoparlanti, ecc.) e concentrarsi in zone più sicure (ad esempio sulla parete del locale opposta a quella esterna); • mantenere la calma e non condizionare i comportamenti altrui con isterismi ed urla; • rincuorare ed assistere i colleghi in evidente stato di maggior agitazione; • attendere le ulteriori istruzioni che verranno fornite dagli addetti alla gestione della emergenza. MINACCIA ARMATA e PRESENZA di un FOLLE Anche in questo caso il Piano di emergenza deve prevedere la "non evacuazione". Verranno fornite con i sistemi di allarme disponibili le informazioni ai lavoratori che dovranno attenersi ai seguenti principi comportamentali: • non abbandonare i posti di lavoro e non affacciarsi alle porte del locale per curiosare all'esterno; • restare ciascuno al proprio posto e con la testa china se la minaccia è diretta; • non concentrarsi per non offrire maggiore superficie ad azioni di offesa fisica; • non contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute dall'attentatore o folle; • mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridere i comportamenti squilibrati del folle; • qualsiasi azione e/o movimento compiuto deve essere eseguito con naturalezza e con calma (nessuna azione che possa apparire furtiva - nessun movimento che possa apparire una fuga o una reazione di difesa); • se la minaccia non è diretta e si è certi delle azioni attive di contrasto delle Forze di Polizia, porsi seduti o distesi a terra ed attendere ulteriori istruzioni dal responsabile del settore. 1 INCIDENTI ED INFORTUNI SUL LAVORO Durante l'ordinaria attività lavorativa ed anche in occasione di un evento sinistro può accadere che qualcuno possa restare vittima di incidente o subire un malore momentaneo. In attesa di un soccorso qualificato (medico, ambulanza, Pronto Soccorso ospedaliero) le persone opportunamente addestrate presenti nel plesso scolastico possono prestare un primo soccorso ed assistenza all'infortunato usando materiali e mezzi disponibili al momento dell'incidente. Si riportano di seguito alcuni incidenti che più frequentemente si possono verificare all'interno di una scuola durante la normale attività ed anche in situazioni di emergenza. GENERALITÀ Se qualcuno subisce un infortunio, si è tenuti a darne avviso al diretto responsabile del primo soccorso sanitario. La persona competente effettuerà una prima medicazione utilizzando i contenuti della "cassetta di pronto intervento" (le cui dotazioni sono elencate successivamente), lasciando ai Sanitari qualificati il compito di una risoluta ed efficace medicazione. - In caso di soffocamento ed asfissia: se per ostruzione della trachea, rimuovere il corpo estraneo ove possibile, anche capovolgendo l’individuo; successivamente praticare la respirazione artificiale. E' preferibile far ruotare la testa all'indietro e spingere le mandibole verso l'alto (per evitare che la lingua ostruisca la trachea). - In caso di folgorazioni: dapprima interrompere la corrente; qualora ciò non sia possibile, distaccare il malcapitato dalla sorgente elettrica utilizzando un corpo non conduttore (legno per esempio). Praticare immediatamente la rianimazione corporea agendo sul torace. - In caso di ferite profonde con emorragia esterna: pulire subito la ferita, tamponare il flusso con bende e ridurre l'afflusso sanguigno con una contenuta fasciatura della zona ferita. - Per distorsioni strappi e lussazioni: applicare una fasciatura rigida ma non stringente. Lasciare l'infortunato nella posizione di minor dolore ed attendere l'arrivo del soccorso esterno. - In caso di svenimenti: non tentare di sollevare l'infortunato; è preferibile distenderlo tenendo le gambe sollevate rispetto alla posizione della testa. Per svenimenti in posizione seduta piegare la testa fra le ginocchia. Non soffocare l’infortunato con la presenza di più persone e ventilare. - In caso di convulsioni: tenere l'infortunato in posIzione orizzontale con la testa girata su un fianco per evitare vomiti e probabili soffocamenti. Chiamare subito un soccorso esterno. 1 - In caso di inalazione di fumi: senza mettere a repentaglio la propria incolumità, mettere in salvo l'infortunato allontanandolo dall'ambiente contaminato dai fumi (spesso tossici). Se l'infortunato è incosciente ma respira, disporlo in posizione laterale di sicurezza (figura 1). Se respira con difficoltà o non respira, praticare la respirazione artificiale. POSIZIONE DI SICUREZZA prima posizione seconda posizione posizione finale FIGURA 1 -In caso di ustioni lievi(1° grado): se l'infortunato è lievemente ustionato (1° grado) applicare la pomata disponibile nella cassetta di pronto intervento e coprire la zona con un panno pulito e umido. -In caso di grandi ustioni (2° e 3° grado): raffreddare le parti con acqua fredda. Non tentare di rimuovere lembi di tessuto bruciati ed attaccati alla pelle. Sfilare delicatamente anelli, braccialetti, cinture, orologi o abiti intorno alla parte ustionata prima che inizi a gonfiare. Evitare di applicare sostanze oleose e grasse, ma ricoverare l'infortunato in Centri specializzati. -In caso di ferimenti alla testa: se l'incidente è accompagnato anche da perdita di conoscenza e/o sbandamenti e sonnolenza si può ipotizzare anche un trauma cranico. In questi casi non cercare di sollevare l'infortunato, né dargli da bere, ma chiamare subito il Soccorso Sanitario Pubblico. 1 -In caso di lesioni da schiacciamento: arrestare ogni eventuale emorragia e trattare tutte le ferite con i medicamenti disponibili nella cassetta di pronto soccorso. Se l’arto può essere liberato subito rimuovere il peso che lo comprime; qualora l'arto dovesse rimanere schiacciato per più di 30 minuti, attendere il soccorso medico prima di estrarlo o, per estrema necessità, apporre un laccio tra la parte schiacciata e la radice dell'arto prima della rimozione del peso che comprime. Quando possibile, le lesioni da schiacciamento devono essere lasciate scoperte. Se l'infortunato perde conoscenza ma respira, va messo in posizione laterale di sicurezza; se si arresta il battito cardiaco e la respirazione, praticare immediatamente la rianimazione. Riferire sempre al personale del soccorso medico la durata dello schiacciamento. -Trasporto di persona disabile o incapace di mobilità propria di evacuazione: in caso di evacuazione se nell'ambiente da abbandonare è presente una persona disabile o che momentaneamente (per panico, svenimento ecc.) non sia in grado di muoversi si può tentare un trasporto improvvisato con uno o più soccorritori e con diversi metodi: - METODO STAMPELLA UMANA E' utilizzata per reggere un infortunato cosciente capace di camminare se assistito. Questo metodo non può essere usato in caso di impedimenti degli arti superiori dell'infortunato. La figura 2 mostra la posizione da assumere per effettuare il trasporto. Il soccorritore si deve disporre sul lato leso dell'infortunato. FIGURA 2 2 METODO DELLA SLITTA Consiste nel trascinare l’infortunato senza sollevarlo. Il trasporto avviene come è visualizzato nelle figure 3 e 4. FIGURA 3 (tiro dalle ascelle) FIGURA 4 (tiro dai vestiti) - METODO DEL POMPIERE Si ricorre a questo metodo quando il soccorritore vuole mantenersi sempre disponibile almeno una mano per compiere altre operazioni durante l’evacuazione (esempio: aprire/chiudere una porta, trasportare altri oggetti). Aiutare l'infortunato ad alzarsi. Se è incapace di alzarsi mettersi in piedi davanti alla testa e sollevare l'infortunato mettendo le braccia intorno alle ascelle di quest'ultimo. Afferrare il polso dell'infortunato per caricare la propria spalla con il corpo dell'infortunato a livello della zona addominale. Mettere l'altro braccio intorno alle gambe del trasportato. La sequenza è mostrata dalle figure 56-7. FIGURA 5 Posizione iniziale FIGURA 6 posizione intermedia FIGURA 7 posizione finale 2 METODO DEL SEGGIOLINO Le figure 8 e 9 visualizzano chiaramente il metodo FIGURA 8 Posizione iniziale FIGURA 9 posizione finale METODO DELLA SEDIA Le figure 10 e 11 visualizzano chiaramente il metodo FIGURA 10 FIGURA 11 Posizione iniziale posizione finale 2 CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO E' posta in luogo asciutto, presidiato e minimo una per ogni piano dell'edificio. Una cassetta di pronto soccorso deve contenere: • n°3 lacci emostatici di emergenza (a nastro non tubolare); • confezione di cotone idrofilo; • n°10 confezioni di garza sterile 10x10 cm. in buste singole; • n° 2 confezioni di garza sterile 18x40 cm. in buste singole; • N°2 teli sterili monouso in TNT 40x60 cm.; • confezione di fazzoletti di carta; • bende orlate alte cm.5 e cm.10; • confezione di rete tubolare elastica per fasciature 2x26 cm.; • cerotto a nastro alto cm.2,5; • n°2 scatole di cerotti medicati di varie misure; • flacone di acqua ossigenata; • n°2 fiale di ammoniaca; • n° 2 flaconi da 1 lit. di soluzione disinfettante di tintura di iodio; • n°3 flaconi da 500ml. di soluzione fisiologica di sodio cloruro 0,9%; • flacone di antisettico incolore; • tubetto di FOILLE e/o altro prodotto equivalente; • una confezione di ghiaccio sintetico spry; • 4 confezioni di ghiaccio istantaneo; • un termometro; • 5 paia di guanti sterili monouso • n° 2 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari; • strumento per la misurazione della pressione arteriosa; • visiera paraschizzi. • paio di forbici a punte arrotondate; • n°2 pinzette da medicazione sterili monouso; 2 PERSONALE DOCENTE e ATA COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO • Prima di usare qualsiasi. apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente, interruttori senza protezione. • Non sovraccaricare una linea elettrica, con collegamenti di fortuna (VIETATI). • Non toccare mai le apparecchiature elettriche (ANCHE GLI INTERRUTTORI) con le mani bagnate o se il pavimento è bagnato. • Disinserire le spine afferrandone l'involucro esterno, NON IL CAVO. • Non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche e per motivo alcuno. • Se durante il lavoro viene a mancare l’energia elettrica, disinserire subito l’interruttore della macchina. • Non è permesso collegare tra loro più prese e attorcigliare i cavi elettrici molto lunghi. • Tutte le linee e le apparecchiature devono essere considerate sotto tensione, fino ad accertamento del contrario. • Non usare acqua per un incendio su linee o apparecchiature elettriche. • Interrompere la corrente elettrica PRIMA di soccorrere una persona folgorata, spostarla dalla sorgente elettrica con oggetti di legno. Chiamare immediatamente l'ambulanza. • Controllare regolarmente il funzionamento delle luci di emergenza e dei cartelli segnalatori illuminati. Segnalare le anomalie. • Non lasciare MAI portalampade privi della lampadina. • Controllare sistematicamente che non vi siano cavi con le guaine di isolamento danneggiate. • Il cavo di un'apparecchiatura non deve giungere alla presa restando teso, né sospeso in una via di passaggio. • Se una spina non entra comodamente in una presa, non tentare il collegamento e segnalarlo. • Non usare macchine o impianti senza l'autorizzazione e non eseguire operazioni delle quali non si abbia perfetta conoscenza. 2 PERSONALE DOCENTE e ATA COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE DAL RISCHIO FUOCO • Conservare le scorte di materiali infiammabili in minima quantità e separate da sostanze comburenti e combustibili. • Non si possono tenere liquidi infiammabili in contenitori con capacità superiore a due litri. • Le bombolette spray devono essere tenute lontane da fonti di calore (sole, termosifoni). • E' vietato usare trielina, benzina e altri solventi infiammabili per il lavaggio dei pavimenti. • In caso d'incendio staccare l'energia elettrica. • Non conservare sostanze infiammabili in locali adibiti a deposito di materiali solidi combustibili. • Non depositare materiale d'alcun tipo nel locale caldaia e nella cabina elettrica. • Non gettare mozziconi o cerini non completamente spenti nei cestini della carta nelle pattumiere, dalle finestre. • Segnalare immediatamente l’incendio. • In caso di incendio non soffermarsi a raccogliere oggetti ma aiutare gli inabili e i più piccoli. • Lasciare il più presto possibile il locale, chiudendo bene la porta. • In presenza di fumo coprirsi la bocca e il naso con uno straccio bagnato. • Non correre ma camminare spediti. • In presenza di fumo mettersi carponi e muoversi rasoterra. • Non usare l'ascensore. • Scendendo le scale invase dal fumo, avanzare tastando il muro con la mano. • Se si resta bloccati, bagnarsi completamente gli abiti. • Cercare rifugio il più lontano possibile dall'incendio e in un locale accessibile ai soccorritori, manifestando la propria presenza. 2 PERSONALE DOCENTE e ATA COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE GENERALE • Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto. • Se viene usata la cassetta di primo pronto soccorso, ripristinare la scorta. • Evitare di sollevare carichi flettendo il tronco. Alzarsi sulle gambe e tenere le braccia tese. • Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica dell'immondizia. • Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti. • Le porte delle uscite di sicurezza devono essere aperte durante l'attività scolastica. • L'apertura va effettuata prima dell'inizio delle lezioni. • Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. • Un'apparecchiatura elettrica può essere considerata fuori uso solo se è priva della spina. • Non dare in uso utensili, attrezzi e scale al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola. • Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 0,90 m. • Al termine dell'attività didattica si deve disinserire l’alimentazione centralizzata delle apparecchiature elettriche. • Non posteggiare le auto, le moto o le biciclette davanti ai cancelli, alle uscite di sicurezza, sui pozzetti di intercettazione dell'acqua o presso gli attacchi dell'acqua dei Vigili del Fuoco. • Controllare le attrezzature e gli impianti di sicurezza periodicamente in modo da garantirne l'efficienza. • Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso. 2 STUDENTI COMPORTAMENTO DI PREVENZIONE GENERALE Il comportamento corretto e prudente di ognuno è la migliore forma di prevenzione contro gli infortuni. QUINDI: Non • correre nei corridoi, scale, laboratori, ecc.. Non spiccare salti dai gradini delle • scale. Evitare scherzi che possono creare • pericolo. • Non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche e per alcun motivo. • Non ingombrare con oggetti inutili i pavimenti, le vie di esodo, gli atri, le uscite, le scale. • Evitare di camminare rasente i muri nei corridoi: l'apertura improvvisa delle porte potrebbe causare danni. • Non sporgersi dalle finestre. • Sistemare i banchi e le sedie in modo da facilitare la fuga. • Non rimuovere o danneggiare i cartelli segnalatori. • Segnalare immediatamente le cause di pericolo rilevate. • Non togliere o superare le barriere che bloccano il passaggio in aree pericolose. • Disinfettare immediatamente ogni ferita o taglio. • Non distribuire farmaci. 2