Depliant passeggiata 2016
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Depliant passeggiata 2016
Abbazia di San Cassiano L’Abbazia benedettina di S. Cassiano risale al X secolo, al tempo del Papa narnese Giovanni XIII (965-972) e di S. Orso, abate. L’abbazia sorse su un monastero fortificato risalente alle guerre gotiche (VI secolo); probabilmente esso fu voluto da un generale bizantino, Belisario, in analogia a quello dedicato a S. Giovenale, fatto costruire a Orte al tempo del Papa Virgilio (538-555). I due monasteri fortificati dovevano vigilare sulla gola del Nera, che era l’ultima difesa del corridoio bizantino che assicurava la continuità territoriale fra Roma e Ravenna. Alcuni studiosi avanzano l’ipotesi che fosse stata un po’ come la culla dell’ordine benedettino nella zona di Narni e che da essa abbiano avuto origine i diversi monasteri sparsi per il territorio di cui abbiamo ancora testimonianza. Intorno al 1400 divenne abbazia commendataria e fu titolo conteso tra il vescovo di Narni ed altri prelati e cardinali. Si sa che l’ultimo abate commendatario fu il Card. Ferretti, già segretario di stato di Pio IX. Dopo un periodo di abbandono da parte dei proprietari che l’acquisirono intorno alla metà del secolo scorso, la chiesa e tutto il fabbricato erano ridotti ad un cumulo di macerie. Dopo lunghe e macchinose pratiche lo stabile nel 1960 fu espropriato dal Ministero della P.I. e finalmente nel 1963 cominciarono i primi lavori che, nel 1971, portarono a termine il restauro delle mura perimetrali, del campanile e della chiesa, restituendo quasi completamente a quest’ultima le sue linee originarie. Infatti, mentre si consolidavano i muri perimetrali, si è scoperto che la chiesa, inizialmente, era a croce greca (a braccia uguali), struttura tipica dell’architettura bizantina ed orientale, con al centro le quattro arcate più ampie con tre absidi, delle quali rimangono solo due perché la terza, quella di sinistra, in parte è occupata dal campanile. ---ooOoo--- Programma: Ore 8.30 - Partenza dal centro civico, visita al bel vedere sulle gole del Nera e poi in cammino fino all’Abbazia di San Cassiano dove effettueremo una breve sosta per la colazione offerta dall’Associazione IL CAMPETTO. Il rientro è previsto per le ore 12.30 circa in auto. ALTRI APPUNTAMENTI 2016 asd IL CAMPETTO di TAIZZANO VI PASSEGGIATA ECO-CULTURALE TAIZZANO - NARNI (TR) Domenica 29 Maggio A piedi fino a Campo Lupino e pranzo Pic-Nic Sabato 16 Luglio Serata danzante con Biribicchi Sabato 23 Luglio Nel pomeriggio V Raduno Vespe e Moto Dalle 19.30 Stand Gastronomico Serata danzante con Bulli e Pupe Domenica 24 Luglio Nel pomeriggio V Raduno di Auto d’Epoca Dalle 19.30 Stand Gastronomico Serata danzante con Mattia Band Venerdì 15 Agosto CENA DI FERRAGOSTO Serata danzante con Pamela Band asd IL CAMPETTO strada delle Treie Taizzano 05035 Narni (TR) WWW.TAIZZANO.IT tel. 0744 735584 [email protected] 1 MAGGIO 2016 LE GOLE DEL NERA Bel Vedere Taizzano, Stifone, Lecinetto Abbazia di San Cassiano Iscrizione direttamente al centro civico di Taizzano entro le ore 8:30 Belvedere sulle Gole del Nera - Taizzano Stifone Sulle balze rocciose che fanno da sperone al castello di Taizzano c’è una piazzetta che come una terrazza si affaccia sulle Gole del Nera. Questo Bel Vedere situato sulla riva sinistra del Nera, sovrasta il piccolo centro di Stifone con uno scorcio mozzafiato sulla città di Narni e sulla rocca di Albornoz. La piazzetta è stata valorizzata e ristrutturata a giugno del 2013, con un importante intervento che l’ha resa ancor più bella e accogliente. I lavori hanno infatti accentuato la vocazione naturale del sito, rendendolo una vera e propria attrazione per gli amanti di paesaggi naturalistici. Nei suoi pressi si Stofone sorgeva l'antico porto della città, nonché una struttura cantieristica presumibilmente utilizzata dai romani per la costruzione di grosse imbarcazioni: dell'antica navigabilità del fiume Nera si hanno notizie su Strabone e Tacito. Afferma in proposito il primo sindaco della Narni liberata, Rutilio Robusti: «L'origine della parola Stifone è greco-pelasgica e servì per indicare una località dove si dovevano costruire e varare delle barche o zattere di legname per essere inviate verso Roma o altrove, per poi servire a costruzioni navali di mole maggiore» ll centro storico del paese venne invece edificato principalmente nel periodo che va dal XIV al XVI secolo, quando Stifone divenne il fulcro degli interessi agricoli della famiglia Silori, uno dei ceti narnesi più rilevanti, che costruì la maggior parte delle abitazioni, destinate alle numerose famiglie di contadini e artigiani che prestavano la propria opera per il "signore". Questa conformazione economica e sociale si protrasse fino a dopo la Prima guerra mondiale, quando l'industrializzazione della provincia di Terni attrasse la manodopera di Stifone verso il lavoro operaio Dal Bel Vedere percorreremo un antico sentiero, da poco riscoperto e reso percorribile dai volontari dell’Associazione, che si snoda fin a raggiungere il piccolo borgo di Stifone. Dopo la visita, attraverseremo il ponte pedonale sul Nera per poi raggiungere il percorso che costeggia il fiume sulla sede della vecchia ferroviaria. ---ooOoo--- ---ooOoo--- Le Gole del Nera/Lecinetto Alla estremità meridionale delle Gole ci sono resti di un vecchio porto romano che testimoniano l'antica navigabilità del Tevere e del Nera. Grotte un tempo abitate da eremiti e l'eremo di S.Cassiano completano l'atmosfera storicomedievale che pervade l'intera valle. Durante il percorso sosteremo a Lecinetto. Agli inizi del 1900 in questa zona fu impiantato un piccolo stabilimento di bagni, che sfruttava la sorgente dell'acqua, detta della Carestia e fu anche impiantato uno stabilimento per l'imbottigliamento dell'acqua. Fino al 1943, anche se limitata la diffusione dell'acqua aveva varcato anche i confini d'Italia. Al Mons. Gino Cotini, (che scrisse dei libri sulla città di Narni). Purtroppo la guerra con i suoi bombardamenti, ha distrutto l'impianto e il terrapieno fatto con lo svuotamento della galleria del Recentino e la costruzione di alcune case hanno tolto la sua caratteristica di luogo di riposo e di distensione, facendo scomparire il laghetto, che era una piscina naturale e i corsi dell'acqua della carestia, una sorgente che scaturiva da sotto la ferrovia.. ---ooOoo---