Tema A: “ I 150 anni di Firenze capitale, il piano Poggi”

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Tema A: “ I 150 anni di Firenze capitale, il piano Poggi”
Tema A: “ I 150 anni di Firenze capitale, il piano Poggi”
Bianco/Nero – Colore (max 2 Opere)
riporta il fotografo indietro nella storia: la Firenze del 1865 e quella del 2015. I palazzi, le
strade, la società, la religione, la vita. Ieri ed oggi: da capitale del Regno d’Italia a capitale
mondiale della cultura.
7 Febbraio 1865 – Firenze cambia volto: il piano Poggi
Viene illustrato per la prima volta il piano Poggi per il rinnovamento del territorio della città di
Firenze. Il progetto è una vera e propria rivoluzione urbanistica per la città, che era rimasta
immutata nel suo aspetto dal Medioevo:
dall’ampliamento del comune, all’abbattimento
delle mura, le modifiche previste sono volte a
trasformare Firenze in una metropoli al passo con
i
tempi.
E’ prevista la realizzazione di viali secondo il
modello
dei
boulevards
parigini,
la
modernizzazione ferroviario e la risistemazione
dei quartieri malfamati, come quello del Mercato
Vecchio. Il Re, dopo aver esaminato ed approvato
il progetto, ordina inoltre subito la costruzione
delle Scuderie Reali.
Dei Viali e delle Piazze, così l'architetto Giuseppe Poggi nell'opera “SUI LAVORI PER
L'INGRANDIMENTO DI FIRENZE (1864-1877)” scrive:
“....le piazze non si nominavano, ma si sottointendevano come necessarie, perchè occorreva
riordinare le presistenti informi, e crearne alcune nuove, a procacciare varietà e abbellimento ai
viali. Era quindi necessario che queste piazze fossero in proporzioni corrispondenti ai viali stessi,
nei punti di maggiore affluenza, e dove già facevano capo le vie principali esterne conducenti alla
città: né era poi meno opportuno che fossero date ad esse come centri naturali le antiche porte
della Repubblica, alle quali queste vie terminavano.
Dall'importanza che prendevano le piazze era imposto il tracciamento e il livello da darsi ai viali,
che dovevano necessariamente incontrarvisi; e ciò molto più dopo che fu riconosciuto come le
piazze e i viali non avrebbero potuto, per le ragioni già esposte, costituire mai la difesa dalle
inondazioni. Così su questi dati e criteri ebbe luogo la formazione tanto delle piazze quanto dei
viali, a seconda del Progetto. …..
Intanto, a maggiore intelligenza di quanto verrà esposto in questo Capitolo, invito il lettore
all'esame della tavola nell'Allegato I, che designa la pianta dei luoghi prima dei lavori, ed
all'esame della tavola nell'Allegato III che riporta il Progetto tal qual fu sanzionato dal Comune,
ed ebbe in gran parte esecuzione.
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