INTELLIGENZA

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INTELLIGENZA
E’ possibile misurare l’intelligenza ? La valutazione
dei processi di pensiero e di apprendimento
Processi di apprendimento ed Educazione cognitiva. Nuove competenze
per sviluppare l’intelligenza e promuovere il successo scolastico
Prof. Mario Di Mauro
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
Il problema dell’intelligenza
Molte domande … poche risposte
QUALE LA
CONCEZIONE DI
“INTELLIGENZA” ?
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA CONCEZIONE
OCCIDENTALE
DELL’INTELLIGENZA
L’intelligenza
tecnologica
- Generalizzazione
- Rapidità di elaborazione
- Facilità di problem solving
- Pensiero creativo
LA CONCEZIONE
ORIENTALE
DELL’INTELLIGENZA
L’intelligenza
sociale
- Conoscenza adattiva
- Profondità di pensiero
- Capacità di ascolto
- Abilità pratiche
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
Alcune teorie sull’intelligenza:
L’INTELLIGENZA MULTIPLA DI H. GARDNER
1983
H. GARDNER
DIVERSI TIPI DI INTELLIGENZA SONO PRESENTI IN TUTTI GLI
ESSERI UMANI E LA DIFFERENZA TRA CARATTERISTICHE
INTELLETTIVE E PRESTAZIONI DIPENDE SOLO DALLE LORO
POSSIBILI COMBINAZIONI
Intelligenza linguistica
Intelligenza logico-matematica
Intelligenza spaziale
Le nove
dimensioni
Intelligenza naturalistIca
Intelligenza musicale
Intelligenza corporeo-cinestetica
Intelligenza esistenziale
Intelligenza interpersonale
Intelligenza intrapersonale
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
Alcune teorie sull’intelligenza:
L’INTELLIGENZA EMOTIVA DI D. GOLEMAN
1993 - 1996
J.D. MAYER - P. SALOVEY - D. GOLEMAN
SI RIFERISCE ALLA CAPACITÀ DI RICONOSCERE I PROPRI
SENTIMENTI E QUELLI DEGLI ALTRI, DI SAPERSI MOTIVARE
E DI GESTIRE IN POSITIVO LE EMOZIONI NELLE RELAZIONI
SOCIALI
CONOSCERE E COMPRENDERE LE EMOZIONI
Le tre forme
chiave
GENERARE EMOZIONI QUANDO FAVORISCONO
IL PENSIERO
REGOLARE LE EMOZIONI QUANDO OSTACOLANO
IL PENSIERO
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
Alcune teorie sull’intelligenza:
L’INTELLIGENZA TRIARCHICA DI R. STERNBERG
1996
R.J. STERNBERG
E’ LA CAPACITA’ DI ADATTAMENTO, DI MODELLAMENTO, DI
SCELTA DI AMBIENTI PER CONSEGUIRE I PROPRI OBIETTIVI
E QUELLI DELLA PROPRIA SOCIETA’ E CULTURA DI
APPARTENENZA
Identificare i punti di forza / di debolezza personali e sviluppare metodi
per sfruttare i primi e correggere i secondi
1 . ANALITICA
le tre
modalita’
2 . CREATIVA
3 . PRATICA
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Per analizzare e valutare le
alternative disponibili
Per determinare le modalità di
soluzione dei problemi
Per realizzare le soluzioni
prescelte e farle funzionare
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
L’intelligenza è tutto ciò che i
test di intelligenza misurano
( Boring G.G.)
Un comportamento intelligente può essere rilevato in due
modi:
1. attraverso prove uniformi per valutare un fattore “G”
rappresentativo delle abilità generali del soggetto;
2. attraverso prove differenziate di abilità ma
rappresentative di un fattore “G” unitario.
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LE SCALE DI MISURA
DELL’INTELLIGENZA
Lo sviluppo della psicologia sperimentale
Il test di Alfred Binet - 1905
Il test nasce da una collaborazione con Theodore Simon per valutare le
differenze tra bambini normali e quelli con ritardo. Utilizzando circa 30 item
di comprensione e ragionamento si studiano direttamente le capacità
complesse e non più le abilità percettive di base. Il test viene revisionato nel
1908 e nel 1911
Nel 1916, viene pubblicata la versione americana Stanford-Binet da parte di
Terman dell’Università di Stanford che diventa successivamente la forma
standard in tutto il mondo.
- I compiti più difficili che il bambino è in grado di risolvere indicano il
suo grado di capacità intellettiva
- Se un bambino risolve i problemi che in media risolvono i bambini di 7
anni gli si assegna un’età mentale di 7 anni;
- Il concetto di età mentale è alla base del concetto di quoziente
intellettivo definito come QI = (età mentale/età cronologica) × 100
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
IL Q.I. DELLA PROVA
STANFORD-BINET
QI
QI >140
>140
Intelligenza eccezionale e molto superiore alla norma
140
140 >> QI
QI >120
>120
Intelligenza superiore alla norma
120
120 >> QI
QI >110
>110
Intelligenza media
110
110 >QI
>QI >90
>90
Intelligenza normale
90
90 >QI
>QI >> 80
80
Intelligenza ai limiti di quella normale
80
80 >> QI
QI >70
>70
Intelligenza al limite della debolezza mentale
70
70 >QI
>QI >> 50
50
Intelligenza coincidente con la debolezza mentale
50
50 >> QI
QI >20-25
>20-25
Intelligenza coincidente con l’imbecillità
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
DA UNA RICERCA NEL REGNO UNITO
(Eysenck e Wison, 1976)
QI =140 docenti universitari, ricercatori, dirigenti, professionisti
QI =130 medici e chirurghi, avvocati, ingegneri, professionisti
QI =120 insegnanti, farmacisti, ragionieri, infermieri, industriali
QI =110 impiegati, venditori, poliziotti, elettricisti, meccanici
QI =100 carpentieri, cuochi, fornai, coltivatori, camionisti
QI = 90
manovali, giardinieri, operai, minatori
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LE SCALE DI MISURA
DELL’INTELLIGENZA
Lo sviluppo della psicologia sperimentale
Le scale Weschler - 1939
Le scale misurano un fattore generale (QI totale), un sottofattore verbale (QI
Verbale) e un sottofattore operativo (QI Performance). La scala prevede
diverse prove (6 subtest per la scala verbale e 6 per la scala di performance).
La scala ha subito nel tempo un’evoluzione producendo differenti versioni
sulla base dell’età.
-- scala
scala WPPSI
WPPSI per
per bambini
bambini di
di età
età prescolare
prescolare
-- scala
scala WISC-R
WISC-R per
per bambini
bambini e
e adolescenti
adolescenti
-- scala
scala WAIS-R
WAIS-R per
per gli
gli adulti
adulti
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LE SCALE DI MISURA DELL’INTELLIGENZA
I sub-test della scala Weschler
Definizione di vocaboli. Si tratta di una prova a forte componente culturale in quanto il
vocabolario dipende dall’ambiente educativo originario ed è influenzato dal livello culturale.
Cultura generale. Come la prova precedente risente molto dell’ambiente culturale di provenienza.
Si compone di 25 domande che riguardano l’informazione di carattere generale
Comprensione. Prevede 10 prove tutte connesse alla funzione di giudizio e all’esame di realtà.
Memoria di cifre e ragionamento aritmetico. E’ una prova legata alla capacità di
attenzione e a quella di memorizzazione.
Analogie. Comprende 10 prove ed implica la formazione di concetti verbali evidenziando capacità
di categorizzazione.
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LE SCALE DI MISURA
DELL’INTELLIGENZA
Lo sviluppo della psicologia sperimentale
Il test CULTURE-FAIR di Cattell&Cattell - 1981
IL test esclude le componenti di conoscenza con lo scopo di
minimizzare l’effetto del posseduto culturale. Come i test precedenti
è costituito da più sub-test che puntano a diversi fattori anche se
tende a fornire un QI generale (fattore G) :
1. Serie
2. Classificazioni
3. Matrici
4. Condizioni a tempo
E’ disponibile in tre versioni sulla base dell’età (4-8 anni, 8-13 anni e
più di 13 anni) ed è possibile l’uso in forma individuale e collettiva
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
La Misura in Psicologia
In Psicologia gli oggetti sono generalmente
COSTRUTTI
“un costrutto psicologico è un’idea teoretica elaborata per
spiegare e organizzare alcuni aspetti delle conoscenze
esistenti”
Le caratteristiche psicologiche non possono essere tutte
osservate direttamente, per questo la misurazione si articola
attraverso diverse fasi:
- Definizione teorica di un costrutto
- Scelta di indicatori comportamentali in grado di rilevare la
presenza di una caratteristica o la classificazione psicologica
- Messa a punto di uno strumento che consenta di ottenere
delle misure
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
La curva normale standardizzata per la misura di IQ
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
IL TEST IN PSICOLOGIA
Il Reattivo psicologico
Famiglia di strumenti psicologici ampia e diversificata, che
condividono l’obiettivo di produrre una valutazione quanto
più obiettiva possibile di un soggetto in modo da prevederne
il comportamento.
I test crea una situazione standardizzata allo scopo di produrre
una risposta interpretabile come indicatore del costrutto
psicologico misurato dal test.
La condizione di “standard” del test si riferisce alla condizione
di standardizzazione degli stimoli proposti, delle condizioni di
somministrazione e delle procedure di calcolo delle risposte
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
DEFINIAMO IL TEST IN PSICOLOGIA
E’ una procedura sistematica attraverso la quale viene presentato ad una
persona un insieme di stimoli (domande, problemi, compiti) in grado di
esplicitare particolari risposte valutabili ed interpretabili quantitativamente,
sulla base di criteri specifici o di definiti standard prestazionali
(Zeidner e Most 1992)
Funzioni e proprietà del testing
Un insieme di stimoli (comunemente chiamati item) presentati al soggetto in
condizioni uniformi e standardizzate;
Una prestazione o risposta data agli stimoli proposti come campione di un
comportamento;
L’attribuzione di un punteggio alla prestazione secondo fattori definiti e
standardizzati a priori
( Thorndike et al. 1991 )
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
IL TEST IN PSICOLOGIA
Il “costrutto” psicologico
Test cognitivi
(valutazione delle abilità)
- Intelligenza
- Attitudini
- Rendimento
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Test non cognitivi
(valutazione dei comportamenti)
- Tratti
- Atteggiamenti
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
TEST STANDARDIZZATI E PROCESSI
II caratteri
caratteri del
del test
test
COGNITIVI
standardizzato
standardizzato
La validità
La validità esprime la capacità di misurare quanto un test si
propone di misurare. Si basa sulla correlazione con un altro
strumento (o indice) che misura la stessa caratteristica
La forza predittiva
La forza predittiva è costituita dalla corrispondenza che si ha tra i
risultati ottenuti dal test e quelli ottenuti con prove di altra natura,
come ad esempio i risultati scolastici
La sensibilità
La sensibilità rileva la capacità di discriminazione che un test
possiede. Attraverso la sensibilità un test è in grado di distinguere
risultati diversi di più prove così come gradi di una stessa prova
L’attendibilità
L’attendibilità misura il livello di precisione che un test è in grado
di raggiungere. Un test è attendibile se è esente da errori di
misurazione.
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
TEST STANDARDIZZATI E PROCESSI
COGNITIVI
Oggi i test standardizzati sono considerati gli
strumenti più idonei per mettere in evidenza le
capacità cognitive di una persona
II DUBBI
DUBBI E
E GLI
GLI INTERROGATIVI
INTERROGATIVI
Sono davvero strumenti in grado di fornire informazioni
√ sulle differenze di capacità
capacità individuali e nei processi di
apprendimento ?
√ Fino a che punto gli esseri umani esprimono le loro
potenzialità
potenzialità attraverso il livello di risposta manifesta
in una prova di un test ?
più test standardizzati riescono a
√ Si è certi che uno o più
predire che un dato bambino avrà
avrà un basso o un alto
rendimento scolastico?
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
Cambiamo punto di vista !
Non più valutazione statica
dell’intelligenza ma
valutazione dinamica dei
processi cognitivi
Non più centralità della
prestazione ma centralità del
potenziale di apprendimento
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA VALUTAZIONE DINAMICA
Cosa è ?
E’ la valutazione del pensiero,
dell’apprendimento e del problem solving
attraverso un processo di mediazione
volto alla modificazione del funzionamento
cognitivo di un individuo
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA VALUTAZIONE DINAMICA
Cosa comporta ?
La valutazione dinamica comporta sempre un
processo di insegnamento che si prefigge la
modificazione del funzionamento cognitivo del
soggetto attraverso l’azione di un mediatore
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
VALUTAZIONE DINAMICA VS
VALUTAZIONE STATICA
Indicatori
Valutazione
Statica
Valutazione
Dinamica
FINALITA’
Valutazione di performance
Confronto tra pari
Capacità di predizione
Valutazione del cambiamento
Valutazione della mediazione
Valutazione funzioni cognitive
OBIETTIVI
Prodotti finali
Punteggi oggettivi
Profilo dei punteggi
Processi cognitivi
Processi metacognitivi
Comprensione degli errori
MODALITA’
Non interattivo e
Formale senza feedback
Interattiva
Mediata con feedback
TIPO DI COMPITO
Basato su proprietà
psicometriche
Graduato per l’apprendimento
e l’insegnamento
SIGNIFICATO DEL
RISULTATO
Oggettivo basato sulla
performance media e sulla
risposta
Soggettivo basato sulla
modificabilità cognitiva e sulla
risposta alla mediazione
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
GLI INTERESSI DELLA
VALUTAZIONE DINAMICA
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
Le funzioni
cognitive carenti
Il livello iniziale di
performance
GLI INT
ERESSI
DELLA V
ALUTAZ
IONE D
La consistenza
INAMIC
A
della mediazione
I fattori non
intellettivi
La presentazione
del problema
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Il transfer degli
apprendimenti
Le strategie di
mediazione
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
m
ed
ia
e
zio
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io
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Fu
zio
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soggetto
An
al
isi
fu
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i
at
tiv
at
si
es
oc
pr
Analisi compito e tipo di mediazione
compito
mediatore
IL
IL MODELLO
MODELLO TRIADICO
TRIADICO DELLA
DELLA Vd
Vd
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA VALUTAZIONE DINAMICA
I presupposti teorici di riferimento
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA TEORIA DELLA ZONA DI
SVILUPPO PROSSIMALE di
S.L. VYGOTSKIJ
La comprensione dei processi mentali
Lo sviluppo dei processi mentali dipende dallo stato di
interiorizzazione del patrimonio culturale socialmente
determinato.
I fattori biologici costituiscono solo la cornice all’interno della
quale si manifesta la capacità di interiorizzazione di un
individuo
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA TEORIA DELLA ZONA DI
SVILUPPO PROSSIMALE di
S.L. VYGOTSKIJ
La legge genetica dello sviluppo culturale
L’interiorizzazione è un processo che permette di sviluppare forme interpsicologiche di funzioni mentali superiori attraverso l’interazione adultobambino.
Una volta concluso il processo di interiorizzazione le forme interinterpsicologiche si trasformano in forme intraintra-psicologiche E ciò vale
per tutte le funzioni, dall’attenzione, alla memoria, al pensiero
concettuale, ecc.
Quindi, le relazioni sociali e i rapporti tra individui sono geneticamente
subordinate a tutte le funzioni mentali superiori e alle loro relazioni.
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA TEORIA DELLA ZONA DI
SVILUPPO PROSSIMALE di
S.L. VYGOTSKIJ
Lo sviluppo cognitivo reale e potenziale
Lo sviluppo cognitivo reale di un bambino è solo il risultato della
trasformazione subita dal suo sviluppo cognitivo potenziale
La trasformazione tra sviluppo potenziale e sviluppo reale avviene
attraverso il processo di interiorizzazione che in fase di
apprendimento crea una Zona di Sviluppo Prossimale
L’apprendimento sollecita una varietà di processi evolutivi interiori
che si attivano e si compiono solo quando il bambino interagisce
con gli altri.
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA TEORIA DELLA ZONA DI
SVILUPPO PROSSIMALE di
S.L. VYGOTSKIJ
La zona di sviluppo prossimale
La zona di sviluppo prossimale (Zsp) è la distanza tra il livello
reale di sviluppo di un bambino determinato dalla sua autonomia
di problem solving e il livello superiore di sviluppo potenziale
sotto la guida di un adulto o con la collaborazione di pari più abili
Riguardo alla valutazione delle capacità mentali superiori,
l’insegnamento deve corrispondere più al livello di sviluppo
potenziale di un bambino che non a quello del suo sviluppo reale
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA TEORIA DELLA ZONA DI
SVILUPPO PROSSIMALE di
S.L. VYGOTSKIJ
La zona di sviluppo prossimale: un esempio
A due bambini della stessa età anagrafica e mentale viene insegnato
a risolvere problemi più avanzati con l’uso di diverse forme di aiuto.
Il primo bambino reagisce alla mediazione riuscendo a risolvere
problemi di difficoltà di livello superiore di due anni al suo sviluppo
reale, l’altro di sei mesi. Cosa si ricava da ciò?
Si ricava che lo sviluppo cognitivo dei due bambini è diverso e che il
primo bambino ha una Zsp molto più ampia dell’altro.
In altre parole, l’uso della Zsp permette una valutazione non solo del
processo di sviluppo già completato ma anche di quello che ancora
sta maturando.
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA MISURA DELLA ZONA DI SVILUPPO
PROSSIMALE
(“Graduated Prompt” di Campione, Brown ed altri, 1989)
F. 1 Risoluzione di un
problema
F. 2
Risoluzione di problemi di
mantenimento
F. 3
Risoluzione di problemi di
transfer vicino
F. 4
Risoluzione di problemi di
transfer lontano
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Numero totale di indizi
per la risoluzione
Ampiezza della Zsp
Valutazione Potenziale
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA MISURA DELLA ZONA DI SVILUPPO
PROSSIMALE
(“Graduated Prompt” di Campione, Brown ed altri, 1989)
Differenza
individuale
Qig
=
At
Quantitò di interventi graduati
(velocità di apprendimento)
Ampiezza del transfer (distanza tra
livello ultimo problema e livello primo
problema)
Qig
Profili
At
Lento
Basso
Ristretto
Veloce
Alto
Ampio
Riflessivo
Basso
Ampio
Contestualizzato
Alto
Ristretto
Elevato
Basso
Ampio
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA VALUTAZIONE DINAMICA
I presupposti teorici di riferimento
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA TEORIA DELL’ESPERIENZA DI
APPRENDIMENTO MEDIATO di
R. FEUERSTEIN
Le basi di riferimento
Ciascun essere umano ha la capacità di modificare il proprio
funzionamento e le proprie strutture cognitive adattandosi con
continuità all’ambiente in cui vive
La modificabilità cognitiva è possibile indipendentemente
dalle barriere poste dall’età e dalle condizioni fisiche.
I processi che stanno alla base dell’EAM spiegano meglio La
modificabilità cognitiva di un individuo rispetto alle
esperienze dirette non mediate.
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LA TEORIA DELL’ESPERIENZA DI
APPRENDIMENTO MEDIATO di
R. FEUERSTEIN
Il significato dell’Esperienza di apprendimento
mediato
L’ EAM è un processo di interazione in cui un soggetto-mediatore
si interpone tra un soggetto-mediato e l’insieme degli stimoli che
riceve e modifica questi ultimi, agendo sulla loro frequenza, sul
loro ordine, sulla loro intensità e sul contesto di riferimento.
Attraverso l’ EAM si interviene sulla modificabilità cognitiva
dell’individuo operando sui suoi aspetti strutturali: la il
mantenimento (permanenza) , la diffusione (la pervasività)
e l’autoregolazione (la centralità).
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
L’Esperienza di
Apprendimento Mediato
I CRITERI
DI MEDIAZIONE
I criteri di mediazione sono norme di
comportamento pensate, progettate e realizzate
per stimolare e produrre modificabilità cognitiva,
affettiva e relazionale in un individuo
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
LE DIFFERENZE PRINCIPALI TRA
VYGOSTKIJ E FEUERSTEIN
La teoria dell’
dell’EAM e della MCS
1
Le funzioni cognitive carenti
Il livello di elaborazione
teorica
I criteri di mediazione
I fattori distali e prossimali
La carta cognitiva
2
La traduzione del sistema
concettuale in sistemi
applicativi
La batteria di Valutazione del Potenziale
di Apprendimento
Il Programma di Arricchimento
Strumentale
Il Programma Cognitive Network
La batteria di Modificabilità
Modificabilità
Cognitiva
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Un’introduzione alla valutazione dinamica. I presupposti teorici e i sistemi applicativi
Quando è assolutamente necessario
usare la Valutazione Dinamica ?
Quando i test standardizzati forniscono
punteggi bassi
Quando non c’è convergenza tra attitudini e
performance
Quando il contesto socio-ambientale è critico
Quando si rilevano disturbi di vario tipo e
natura
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Perché oggi si parla tanto di “valutazione delle
competenze di base” a scuola ?
Fine terzo modulo
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