Aprile - Cassa Rurale di Fiemme
Transcript
Aprile - Cassa Rurale di Fiemme
Anno XV - Numero 1 Quadrimestrale - Poste italiane SpA - Spedizione in AP 45% art 2 comma 20BL 662/96D.C.I. TRENTO - Aprile 2015 crescere insieme ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE n. 1 APRILE 2015 EDIZIONE SPECIALE ASSEMBLEA foto Lorenzo Delugan crescere insieme ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE n. 1 APRILE 2015 Editore/Proprietario: Comitato di redazione: CASSA RURALE DI FIEMME Predazzo, via Garibaldi 10 Tel. 0462.815700 Fax 0462.815999 E-mail: [email protected] www.cr-fiemme.net Direttore Responsabile: MARIO FELICETTI GOFFREDO ZANON PIERPAOLO DELLANTONIO PAOLO NONES TULLIO CAPOVILLA MASSIMILIANO DEFLORIAN DENIS VINANTE PAOLO DEFRANCESCO CHRISTIAN LARENTIS MASSIMO PIAZZI Impaginazione: PRIMA SRL Stampa: LITOTIPOGRAFIA ALCIONE Foto: MARIO FELICETTI MASSIMO PIAZZI ARCHIVIO CASSA RURALE Periodico di informazione della Cassa Rurale di Fiemme Banca di Credito Cooperativo Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1083 del 4.05.2001 Gli interessati a ricevere il “Crescere Insieme” possono farne richiesta ai nostri sportelli La vita si può capire solo all’indietro, ma si vive in avanti S.A. Kierkegaard crescere insieme ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE 6 EDITORIALE 8 AVVISO DI CONVOCAZIONE 9 LA BANCA Il presidente Assemblea generale ordinaria Bilancio in deficit ma la Rurale è solida MARIO FELICETTI 11 LA BANCA Il bilancio d’esercizio 2014 MARIO Felicetti In primo piano La banca Indice 15 COMUNITÀ E TERRITORIO Racconti sotto l’albero LAURA GABRIELLI 16 GIOVANI HelloFiemme! La nuova associazione al via STEFANIA POVOLO 18 GIOVANI Un salto nel futuro con Sebastiano Zanolli MARIO FELICETTI IN COPERTINA Noi con voi Gocce di primavera - LORENZO DELUGAN 21 COMUNITÀ E TERRITORIO “Vento da nord” una storia di valori MARIO FELICETTI 24 CULTURA 26 COMUNITÀ E TERRITORIO 30 34 cr-fiemme.net SALUTE La genziana POSTA La posta L’angolo della poesia Vincenzo Guadagnini in arte “Vincent” MARIO FELICETTI LA BANCA COMUNITà E TERRITORIO CULTURA GIOVANI PRODOTTI E SERVIZI SALUTE POSTA INIZIATIVE Noi siamo una Banca del Territorio, nata dal Territorio, cresciuta con il Territorio e quando il Territorio vive un momento difficile anche la nostra Cassa Rurale soffre. L’editoriale del Presidente Cari Soci, nelle assemblee degli ultimi 7 anni abbiamo sempre parlato di crisi economica globale e di difficoltà crescenti per famiglie ed imprese. Nel primo periodo la recessione sembrava quasi non toccare il nostro Trentino e la nostra Valle, poi, gradualmente, i primi sintomi si sono fatti sentire anche da noi: crisi immobiliare, con conseguente ripercussionI sull’artigianato, perdita dei posti di lavoro, famiglie e soprattutto imprese in difficoltà. Ma qual è stato il ruolo della nostra Cassa Rurale in questo contesto? I dati alla mano dimostrano che abbiamo continuato ad erogare credito, cercando di aiutare la nostra gente a superare questo difficile momento. Soci e clienti che sempre sono riusciti a mantenere i propri impegni verso la Banca, hanno cominciato a faticare nel pagare le rate di mutuo conseguenti agli investimenti fatti, chi per la casa, chi per l’acquisto di attrezzature e macchinari necessari per le attività imprenditoriali. Il risultato di tutto ciò è che la Cassa Rurale ha dovuto effettuare rilevanti rettifiche sui crediti in difficoltà. Nelle pagine seguenti troverete nei dettagli le dinamiche di come si è arrivati alla chiusura del Bilancio 2014 che verrà ampiamente illustrato e spiegato nel corso della prossima assemblea generale. pag 6 LA BANCA Per la prima volta nella nostra storia, quest’anno porteremo all’Assemblea dei Soci un bilancio in perdita. Non è stato facile fare questa scelta, nei molti Consigli di Amministrazione è stata valutata ogni ipotesi e discusso profondamente fra di noi dell’opportunità e dei possibili riflessi che una decisione simile poteva portare. Come sarebbe stata recepita dai Soci? Come avrebbero visto la Cassa Rurale? Alla fine è prevalsa la volontà di confrontarci con i soci con la massima trasparenza descrivendo la situazione in maniera chiara e reale. Mi permetto di fare qualche considerazione. Noi siamo una Banca del Territorio, nata dal Territorio, cresciuta con il Territorio e quando il Territorio vive un momento difficile anche la nostra Cassa Rurale soffre. La Cassa Rurale raccoglie liquidità qui e sempre qui la riversa sotto forma di finanziamenti. È una conseguenza di vivere ed operare in simbiosi con la nostra realtà. Editoriale Presidente Nonostante il periodo non facile la nostra Cassa Rurale è stabile, affidabile in grado di dare ampie garanzie ai propri soci e clienti continuando a sostenere lo sviluppo e il benessere della Comunità. Questo è il messaggio che voglio esprimere in modo chiaro e diretto. Ma quale è lo stato di “salute” della nostra Cassa Rurale? In questi giorni la Federazione Trentina della Cooperazione ci ha confermato l’ottimo livello di patrimonializzazione che ci permette di rimanere tra le Casse Rurali più solide. Nonostante il periodo non facile la nostra Cassa Rurale è stabile, affidabile in grado di dare ampie garanzie ai propri soci e clienti continuando a sostenere lo sviluppo e il benessere dalla Comunità. Questo è il messaggio che voglio esprimere in modo chiaro e diretto. In questi ultimi mesi avrete spesso letto sulla stampa di profondi cambiamenti che potrebbero interessare il mondo del Credito Cooperativo Italiano. Di sicuro ci saranno importanti e significative novità, ma in questo momento non siamo in grado di dare delle anticipazioni. Nell’ottica della riduzione dei costi e delle economie di scala è stato presentato un disegno per ridurre, anzi dimezzare, il numero delle Casse Rurali in Trentino. Il progetto prevede una Cassa Rurale unica in Valle di Fiemme, ipotesi sulla quale avvieremo dei ragionamenti. Come avrete capito è stato un anno particolarmente impegnativo. Il nostro Consiglio di Amministrazione, insieme al Collegio Sinda- cale, ha affrontato con impegno e costanza le difficoltà che si sono presentate nel corso degli ultimi dodici mesi. Lo abbiamo fatto con coscienza, nell’intento di fare l’interesse della Cassa Rurale e di tutti i soci e clienti. Un sentito e doveroso ringraziamento alla nostra struttura per la professionalità, l’entusiasmo e la dedizione profusa. Un grazie particolare alla Direzione guidata dal direttore generale Paolo Defrancesco e dal suo vice Massimo Piazzi. Voglio concludere esprimendo il mio personale pensiero: siamo una bella realtà e, seppure in un contesto di difficoltà, riusciremo INSIEME a superare il particolare momento, ma per fare questo è indispensabile, cari Soci, la vostra vicinanza e il vostro sentirvi partecipi e vicini alla vostra Cassa Rurale. Un abbraccio. LA BANCA pag 7 Avviso di convocazione I Soci della Cassa Rurale di Fiemme Banca di Credito Cooperativo – società cooperativa con sede legale in Tesero sono convocati in Assemblea generale ordinaria indetta in prima convocazione per il giorno 17 aprile 2015 ad ore 17.00 presso lo Sporting Center di Predazzo ed in seconda convocazione per il giorno 18 aprile 2015 ad ore 14.30 presso lo SPORTING CENTER a Predazzo – Via Venezia 28 per trattare il seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Onorificenze a Soci. 2. Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2014 e conseguenti obblighi informativi. Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, relazione del Collegio dei Sindaci e del Revisore Legale. Approvazione del bilancio e delibere conseguenti. 3. Governo societario: informativa all’assemblea sull’autovalutazione. 4. Elezione delle cariche sociali: - elezione di n. 4 Amministratori: di cui n. 1 da eleggere tra i Soci residenti e/o operanti a Predazzo, n. 1 da eleggere tra i Soci residenti e/o operanti a Tesero, n. 1 da eleggere tra i Soci residenti e/o operanti a Capriana e n. 1 da eleggere tra i Soci residenti e/o operanti a Valfloriana. 5. Politiche di remunerazione: informativa all’assemblea delle politiche di remunerazione 2014. 6. Approvazione dell’aggiornamento delle politiche di remunerazione a seguito delle nuove disposizioni di vigilanza (7° aggiornamento circolare 285, titolo IV, capitolo 2). 7. Determinazione dei compensi agli amministratori. 8. Determinazione ai sensi dell’art. 30, comma 2, dello Statuto, dell’ammontare massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti dei soci e clienti. 9. Determinazione ai sensi dell’art. 30, comma 2, dello Statuto, dell’ammontare massimo delle posizioni di rischio nei confronti dei singoli esponenti aziendali soci. Tesero, 2 aprile 2015 Il Presidente Goffredo Zanon pag 8 LA BANCA SERVIZIO DI BUS NAVETTA orari consultabili presso le filiali della Cassa Rurale di Fiemme SERVIZIO DI BABY SITTING con prenotazione in filiale entro il 13 aprile La presentazione di proposte di candidatura per l’elezione delle cariche sociali deve pervenire al Consiglio di Amministrazione almeno 7 giorni prima della data di svolgimento dell’Assemblea. I moduli per la presentazione delle proposte di candidatura sono disponibili presso le sedi e le filiali della Cassa Rurale. Potranno prendere parte all’assemblea tutti i soci che, alla data di svolgimento della stessa, risultino iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei soci. Per l’autentica delle deleghe, ai sensi dell’articolo 25 dello Statuto sociale e dell’articolo 5 del Regolamento assembleare, i soci potranno recarsi presso le sedi e le filiali della Cassa Rurale nell’orario di apertura al pubblico. La Banca Otto incontri programmati in tutti i paesi della zona di competenza Bilancio in deficit ma la Rurale è solida Piena trasparenza nella illustrazione di un momento difficile che risente della crisi. di MARIO FELICETTI Interessanti e partecipate le preassemblee dei soci che la Cassa Rurale di Fiemme ha indetto in tutti i paesi di competenza, in vista dell’assemblea generale, in programma a Predazzo, presso lo Sporting Center sabato 18 aprile. La prima si è svolta a Panchià giovedì 12 marzo. Le altre sono seguite venerdì 13 a Castello, domenica 15 a Valfloriana, lunedì 16 a Capriana, martedì 17 a Molina, mercoledì 18 a Ziano, venerdì 20 a Tesero e giovedì 26 a Predazzo. Nel corso delle serate, il presidente Dino Zanon ed il direttore Paolo Defrancesco, assieme al presidente del Collegio Sindacale Mario De Zordo, hanno illustrato la situazione aziendale che quest’anno presenta un bilancio 2014 deficitario per 3,8 milioni di euro, anche se la perdita è coperta, senza alcun problema, attingendo al consistente patrimonio di cui dispone la Rurale, che è una delle più patrimonializzate del Trentino. Un momento difficile, determinato dalla ancora delicata situazione economica attuale, nata nel 2008 e che in valle di Fiemme è arrivata più tardi rispetto al resto d’Italia, prefigurando per altro una ripresa più lenta. “Non possiamo illuderci di non vivere in un contesto che subisce gli effetti della crisi” ha sottolineato il presidente, “visto che praticamente in questi anni si è fermata l’edilizia, con conseguenze negative a cascata sull’intero mondo produttivo e con le famiglie e le imprese che hanno cominciato a soffrire, anche se” ha precisato “la Cassa Rurale ha continuato ad essere vicina al territorio, nel pieno rispetto del ruolo che esercita da sempre, pur dovendo inevitabilmente correre qualche rischio. Potevamo evitare il risultato di quest’anno, attingendo a risorse che avevamo da parte, ma abbiamo voluto operare all’insegna della massima trasparenza. Ed in ogni caso, la nostra banca è solida ed è pronta a ritrovare momenti migliori, guardando al futuro con tranquillità e con un giustificato ottimismo”. LA BANCA pag 9 “ “La perdita” ha evidenziato il direttore “va ad intaccare il patrimonio, ma ai soci non chiediamo nulla e la sicurezza della nostra Cassa Rurale non è assolutamente in discussione. Andiamo avanti mantenendo la piena capacità di sostenere il territorio, le famiglie e le imprese”. ” Sulla situazione in dettaglio si è poi addentrato il direttore Paolo Defrancesco, che ha motivato il deficit di bilancio con il calo degli investimenti e quindi dei prestiti alla clientela e con l’aumento dei crediti deteriorati, dovuti alle difficoltà dei debitori a far fronte ai loro impegni, proprio a causa della crisi. “La perdita” ha evidenziato il direttore “va ad intaccare il patrimonio, ma ai soci non chiediamo nulla e la sicurezza della nostra Cassa Rurale non è assolutamente in discussione. Andiamo avanti mantenendo la piena capacità di sostenere il territorio, le famiglie pag 10 LA BANCA e le imprese”. Confermando gli ultimi prodotti: il Mutuo Valore Socio, il Mutuo Io Socio speciale ed il Mutuo Valore Casa. Presidente e direttore hanno accennato anche al futuro del mondo del credito cooperativo, con le nuove dinamiche che dovrebbero portare a una fusione e alla nascita di uno o più gruppi a livello nazionale. Dal canto suo, il presidente del Collegio Sindacale Mario De Zordo ha ribadito la “politica consapevole” dell’istituto e la “assoluta mancanza di rischi”. Molti gli interventi da parte dei soci, per avere spiegazioni ulteriori sul non facile momento che la Cassa Rurale (come del resto molte consorelle di tutto il Trentino) sta attraversando. Durante gli incontri, sono state ricordate anche le modalità di presentazione delle candidature nei paesi dove sono in scadenza i consiglieri, vale a dire Predazzo, Tesero, Capriana e Valfloriana, e sono state effettuate le votazioni dei candidati che si presenteranno per la carica di amministratori, da sottoporre ai soci nel corso della prossima assemblea. La Banca La Banca Il bilancio d’esercizio 2014 SOCI 4.952 4.807 STATO PATRIMONIALE - ATTIVO Voci dell'attivo Scostamento annuo dicembre 2013 dicembre 2014 Valore assoluto Cassa e disponibilità liquide 3.761.587 3.356.817 404.770 12,06% 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 10.451.418 730.800 9.720.618 1330,13% 30. Attività finanziarie valutate al fair value 1.929.217 2.608.585 -679.368 -26,04% 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 182.886.505 178.455.832 4.430.673 2,48% 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 21.727.119 - 21.727.119 nc 60. Crediti verso banche 41.318.141 40.291.940 1.026.201 2,55% 70. Crediti verso clientela 339.354.478 375.713.450 -36.358.972 -9,68% 80. Derivati di copertura - - - nc 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - - - nc 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 130. - - - nc 6.497.716 -185.740 -2,86% Attività immateriali 1.846 1.478 368 24,90% di cui: - avviamento - - - nc 7.783.701 3.542.667 4.241.034 119,71% 231.248 340.802 -109.554 -32,15% b) anticipate 7.552.453 3.201.865 4.350.588 135,88% - di cui alla L. 214/2011 6.826.124 2.943.236 3.882.888 131,93% - - - nc a) correnti 140. 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell'attivo 2010 2011 2012 2013 406 2010 406 2.221.274 1.979.198 89,10% 619.726.459 613.420.558 6.305.901 1,03% 2011 2012 2013 341 2014 RAPPORTO RACCOLTA DIRETTA/PRESTITI PRESTITI 406 421 RACCOLTA DIRETTA 410 418 406 435 427 424 378 341 2010 2011 2012 2013 2014 PATRIMONIO 76,7 68,3 4.200.472 2014 PRESTITI 410 378 6.311.976 Attività fiscali 4.728 Valore percentuale 10. 120. 4.704 4.877 2010 78,2 75,9 69,2 2011 2012 LA BANCA 2013 2014 pag 11 Bilancio d’esercizio STATO PATRIMONIALE - PASSIVO Voci del passivo e del patrimonio netto Scostamento annuo dicembre 2014 dicembre 2013 Valore assoluto Valore percentuale 0,00% 10. Debiti verso banche 95.401.000 95.404.846 -3.846 20. Debiti verso clientela 181.178.874 166.958.081 14.220.794 8,52% 30. Titoli in circolazione 235.913.899 240.943.041 -5.029.142 -2,09% 40. Passività finanziarie di negoziazione 297.624 -272.892 -91,69% 50. Passività finanziarie valutate al fair value 18.146.416 19.068.621 -922.205 -4,84% 60. Derivati di copertura 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica () 80. 24.732 203.802 206.314 -2.513 -1,22% - - - nc 2.920.115 2.723.209 196.907 7,23% a) correnti 7.891 830.214 -822.322 -99,05% b) differite 2.912.224 1.892.995 1.019.229 53,84% - - - nc 9.045.775 8.771.925 273.849 3,12% Passività fiscali 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 403.875 360.307 43.569 12,09% 120. Fondi per rischi e oneri 565.085 525.335 39.750 7,57% a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi - - - nc 565.085 525.335 39.750 7,57% 4.595.714 2.901.654 1.694.060 58,38% nc 130. Riserve da valutazione 140. Azioni rimborsabili - - - 150. Strumenti di capitale - - - nc 160. Riserve 74.692.293 74.068.338 623.955 0,84% 165. Acconti su dividendi (-) 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 190. Azioni proprie (-) 200. Utile (Perdita) d'esercizio () Totale del passivo e del patrimonio netto pag 12 LA BANCA - - - nc 398.954 380.659 18.295 4,81% 12.921 12.712 209 1,64% - - - nc -3.776.996 797.892 -4.574.888 0,00% 619.726.459 613.420.558 6.305.901 1,03% RACCOLTA DIRETTA 421 418 2010 2011 424 427 435 2012 2013 2014 RACCOLTA INDIRETTA 118 113 108 103 97 2010 2011 2012 2013 2014 RACCOLTA COMPLESSIVA 543 539 531 530 521 2010 2011 2012 2013 2014 UTILE D’ESERCIZIO 2.014 1.923 2.556 798 -3.777 2010 2011 2012 2013 2014 Bilancio d’esercizio Scostamento annuo Conto economico Voci 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 140. 150. 160. 170. 180. 190. 200. 210. 220. 230. 240. 250. 260. 270. 280. 290. Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) delle partecipazioni Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali Rettifiche di valore dell'avviamento Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio dicembre 2014 dicembre 2013 Valore assoluto Valore percentuale 20.394.290 -9.661.071 10.733.218 3.381.967 -372.637 3.009.329 213.594 201.417 -15.025 8.603.804 8.599.087 4.717 -818.326 21.928.011 -17.737.562 -17.550.826 -186.736 4.190.449 -10.268.400 -5.738.196 -4.530.204 -507.298 -1.960 1.255.894 -9.521.765 - 21.807.266 -10.568.496 11.238.770 3.535.489 -530.013 3.005.476 127.388 -33.624 -4.505 5.214.327 5.194.553 19.774 78.703 19.626.533 -9.039.691 -8.926.921 -112.770 10.586.843 -10.368.349 -5.857.295 -4.511.054 -84.831 -499.085 -3.770 1.411.398 -9.459.266 - -1.412.976 907.425 -505.551 -153.522 157.375 3.853 86.207 235.042 -10.521 3.389.477 3.404.534 -15.057 -897.029 2.301.478 -8.697.871 -8.623.905 -73.966 -6.396.393 99.948 119.099 -19.150 84.831 -8.213 1.810 -156.045 -62.499 - -6,48% -8,59% -4,50% -4,34% -29,69% 0,13% 67,67% -699,02% 233,53% 65,00% 0,00% 65,54% 0,00% -76,15% -1.139,77% 11,73% 96,22% 96,61% 0,00% 0,00% 65,59% -60,42% -0,96% -2,03% 0,42% -100,00% 1,65% -48,01% -11,05% 0,66% 0,00% 0,00% 2.106 -5.329.210 1.552.213 -3.776.996 -3.776.996 -616 1.126.961 -329.069 797.892 797.892 2.722 -6.456.171 1.881.282 -4.574.888 -4.574.888 0,00% -441,76% -572,88% -571,70% -573,37% 0,00% -573,37% LA BANCA pag 13 Natale in Filiale Racconti sotto l’albero Cosa succede quando i personaggi delle favole arrivano in Cassa Rurale nei giorni che precedono il Natale? Succede che… di Laura Gabrielli I tre porcellini scoprono, dopo aver visto le case costruite in paglia e in legno volare via, che solo una casa di mattoni costruita con l’aiuto di ognuno, condividendo fatica e conoscenze, può resistere alla forza del lupo. Giacomino impara, grazie a una pianta di fagioli magici, che la felicità non sta nella ricchezza, nel possedere tante cose, ma piuttosto nella possibilità di aiutare chi si trova in difficoltà, nel condividere quello che si ha per costruire qualcosa di utile non per una persona sola, ma per tutta la comunità. La pifferaia magica insegna ad un paese di avari che la risata di un bambino vale più di un pugno di denari e che molto si può fare per il villaggio mettendo insieme il poco di ognuno. Questi personaggi, con le loro storie, sono arrivati in tutte le filiali della Cassa Rurale di Fiemme, venerdì 19 dicembre, quando le porte si sono aperte dopo le 17.30 per vivere insieme una piccola anticipazione del Natale. Grazie ai numerosi narratori ed “elfi aiutanti”, che si sono resi disponibili fra i dipendenti della Cassa Rurale, e alla collaborazione della compagnia La Pastiere, tanti bimbi con le loro famiglie hanno avuto la possibilità di scoprire in modo nuovo cosa significa “cooperazione”. Per l’occasione le filiali sono state trasformate e avvolte da un toc- co di magia: grandi tappeti multicolore, luci, lampade, vecchie lanterne e pezzi di stoffa rammendati per permettere ai bimbi di giocare con l’immaginazione. La fantasia è così volata ad afferrare i valori dell’amicizia, del fare insieme, del cooperare: valori importanti per diventare grandi. Un viaggio fatto senza televisione ed internet, ma come usavano i nostri nonni, “quando il poco bastava”, grazie al racconto, alla fantasia e al piacere di stare insieme. COMUNITÀ E TERRITORIO pag 15 Lo spazio circolare sopra la sede di Tesero non ha subito mutamenti, ma come tutte le grandi cose che partono pian piano, il fermento nell’aria serpeggia già da qualche mese ed è solo destinato ad aumentare. HelloFiemme! La nuova associazione al via di Stefania Povolo Lo spazio circolare sopra la sede di Tesero non ha subito mutamenti, ma come tutte le grandi cose che partono pian piano, il fermento nell’aria serpeggia già da qualche mese ed è solo destinato ad aumentare. HelloFiemme! dal 26 gennaio è diventata associazione di promozione sociale, una struttura organizzativa che si sta muovendo per offrire una serie di iniziative sulla condivisione di saperi e sull’innovazione sociale, per promuovere e pianificare progetti preziosi per tutta la comunità. Nonostante siano state avviate solo alcune delle iniziative finora programmate per il futuro dell’associazione, la risposta della popolazione è buona e si è già a una quindicina di associati. All’interno dei suoi spazi sta ospitando per ora un percorso di training autogeno del dott. Federico Comini, il progetto MYL - Meet Your Landscape, nato con l’intento di promuovere un percorso di valorizzazione del paesaggio delle Dolomiti - UNESCO grazie alla collaborazione tra la Provincia di Trento, HelloFiemme e numerosi enti territoriali come la Magnifica Comunità di Fiemme, la Cassa Rurale di Fiemme e la dottoressa Martina de Grammatica. Inoltre, ha partecipato all’organizzazione dell’incontro con Sebastiano Zanolli dello scorso 2 febbraio. pag 16 GIOVANI L’organizzazione promossa e voluta dalla Cassa Rurale di Fiemme in collaborazione con Impact Hub Rovereto si è rivoluzionata: nuova struttura organizzativa, nuove iniziative promosse durante il corso degli ultimi mesi, nuovi strumenti per rimanere in contatto. Primo piano HelloFiemme! nasce come rete di competenze diverse e vuole diventare un punto di raccordo per far nascere nuove reti tra gli individui, le aziende e le associazioni. Abbiamo chiesto al presidente Nicola De Franceschi di raccontarci come sta andando: “Ci sono diversi aspetti che sarebbe interessante raccontare ma direi che l’elemento che caratterizza attualmente l’associazione è il fermento. Oltre ai progetti già citati, altri sono partiti ancor prima della formalizzazione dell’associazione: tra questi mi piace ricordare il fuori TEDx Trento che ha visto un’ottima partecipazione. Attualmente stiamo cercando di incanalare le energie selezionando alcuni progetti da cui partire, per ora preferiamo non svelare nulla ma potete seguirci tramite la pagina Facebook, dove abbiamo già superato i 400 iscritti e tra pochissimo anche il sito web che diventerà il canale ufficiale per conoscere tutte le novità di HelloFiemme! HelloFiemme! nasce come rete di competenze diverse e vuole di- “ I temi che ci stanno più a cuore sono quelli dell’innovazione sociale con tutte le sue sfumature (di colori). ventare un punto di raccordo per far nascere nuove reti tra gli individui, le aziende e le associazioni. I temi che ci stanno più a cuore sono quelli dell’innovazione sociale con tutte le sue sfumature (di colori). Per cui se tra chi ci sta leggendo c’è qualcuno che ha voglia di mettersi in gioco e proporre qualche idea, si faccia avanti!” Hellofiemme è, infatti, anche uno sportello aperto a spazi di confronto e coworking, con orari e giorni disponibili sulla pagina facebook https:// www.facebook.com/hellofiemme Per maggiori informazioni scrivete a [email protected] e rimanete aggiornati su www.hellofiemme.it ” GIOVANI pag 17 Interessante riunione nel pomeriggio dello scorso 2 febbraio a Predazzo Un salto nel futuro con Sebastiano Zanolli di MARIO FELICETTI Un incontro di particolare interesse quello di lunedì 2 febbraio a Predazzo, nella sala riunioni del Centro del Salto di Predazzo, dove per alcune ore alcuni dei più noti imprenditori e professionisti della valle di Fiemme si sono confrontati con Sebastiano Zanolli, uno dei manager più apprezzati a livello nazionale ed internazionale. L’iniziativa è stata promossa dalla Cassa Rurale di Fiemme e dall’Azienda per il Turismo. Il vicedirettore dell’Istituto di credito Massimo Piazzi ha salutato i presenti ribadendo la volontà di coinvolgere soprattutto i giovani del territorio, per parlare con loro di domani e di come impostare la loro futura professione. Il direttore dell’Apt Bruno Felicetti ha richiamato invece il valore ed il significato dell’organizzazione valligiana denominata “FIEMME PIACE”, La capacità dunque di prendere anche qualche botta e fare finta di niente, andando avanti appunto… con aggressività. pag 18 GIOVANI “Lo sviluppo del potenziale personale” è stato il tema dell’incontro, che ha visto il noto manager veneto di fama internazionale a confronto con una trentina di operatori e professionisti della valle di Fiemme Primo piano acronimo che sta per “PASSIONE, INNOVAZIONE, APPARTENENZA, COMPETENZA ED ECOSOSTENIBILITÀ” e che vede coinvolte le più importanti aziende fiemmesi per il raggiungimento di questi importanti obiettivi. Molto incisivo e concreto l’intervento preliminare di Zanolli, 50 anni, originario di Bassano del Grappa, laureato in Economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, scrittore e formatore ancora giovane ma in possesso già di una considerevole esperienza nel settore marketing, maturata come consulente presso numerose aziende italiane ed estere. Da lui una raffica di considerazioni ed analisi sul mondo imprenditoriale, con una particolare attenzione alle idee, agli strumenti ed ai modi più appropriati per viverlo in maniera efficace e produttiva ed operare sempre più e meglio sul mercato. Poi le domande dei presenti, alle quali Zanolli ha risposto sempre con puntualità e lucidità di pensiero, evidenziando in particolare quelli che considera le componenti fondamentali del successo: chiarezza di obiettivi, creatività, flessibilità, capacità di far fronte in maniera positiva anche alle difficoltà, costruzione delle reti e delle relazioni, capacità di vendere. “Solo così” ha concluso “si riesce a fare la differenza”. In serata, il manager ha anche incontrato i giovani di alcune associazioni locali, in particolare la “Taverna Aragosta”, Hello Fiemme e l’associazione “Nave d’Oro”. Al termine dell’incontro, lo abbiamo intervistato. L’INTERVISTA Che impressione hai avuto dall’incontro di oggi? Per me è sempre stimolante parlare con della gente che si mette insieme per produrre dei risultati. Ho il massimo rispetto per queste realtà e per delle persone che credono e vogliono portare la loro terra a rimanere salda, integra, piena di possibilità e di benessere. Gente che vuole lottare, che sta tenendo duro e sta inventando nuove possibilità. Quindi un’impressione assolutamente positiva. Come giudichi fiemme piace? È un’iniziativa che vedo con interesse, anche perché conosco quanti la hanno fatta partire e dei quali ho la massima stima e fiducia. Potrebbe essere un’idea che si estende anche ad altre zone limitrofe. Qual è il futuro che, secondo te, la valle di fiemme può scrivere? Indubbiamente ha delle caratteristiche, legate soprattutto al turismo e allo sport, che sono peculiari ed uniche, quindi tali da poter essere fatte valere. Si tratta di moltiplicare ancora di più la riconoscibilità della valle all’estero. Che importanza ha oggi essere aggressivi, aggettivo che hai richiamato spesso durante la serata. Ovviamente intendevo non aggressività come cattiveria quanto la voglia di portare a casa un risultato e quindi di non cedere troppo alle inevitabili resistenze e difficoltà che ci saranno. La capacità dunque di prendere anche qualche botta e fare finta di niente, andando avanti appunto…con aggressività”. COMuNITà E TERRITORIO pag 19 Primo piano Che cosa è che fa la differenza per il raggiungimento di certi risultati? In questo momento storico è la capacità di vendere anche l’idea che hai e quindi di farla accettare alle persone attorno a te o alle persone che detengono comunque la capacità di far cambiare a loro volta qualcosa. È in definitiva quello che ho raccomandato ai presenti. Oggi i giovani sono capaci di arrivare a questo, secondo te? A mio avviso i giovani, mano a mano che stanno venendo su, hanno delle capacità già migliori rispetto a quelle della nostra generazione, che vengono da un periodo molto tranquillo e molto sereno, in cui questo non era necessario e che invece i giovani di oggi si ritrovano nella loro esperienza. La hanno già dentro questa capacità di convincere gli altri perché è nel loro Dna. Nascono così. Oggi si dice che non ci sono più i valori di un tempo. Cosa ne pensi? È probabile che sia vero, nel senso che ci sono dei valori che sono scomparsi, si sono disintegrati, certe tradizioni che non valgono più o non sono più interessanti. Magari sono nati altri valori e, sotto questo profilo, credo sia questo il punto in cui emerge l’incomunicabilità tra le generazioni. Una volta le generazioni erano più lunghe, quindi forse avevano meno punti di discordanza, mentre adesso è tutto più veloce e c erte cose non vengono più riconosciute. Siamo andati in meglio o in peggio? È difficile dirlo. Se tu sei vecchio sei andato in peggio, se sei giovane sei andato in meglio. Riprendo il titolo di un tuo libro. Quale è la soluzione intelligente alle difficoltà quotidiane? Quel libro fa riferimento alla capacità di creare relazioni con le persone e dice che davanti a un problema o hai la soluzione o conosci qualcuno che ce l’ha, che ti può venire in aiuto. La soluzione intelligente, secondo me è provare a collaborare, prendendosi però pag 20 COMUNITÀ E TERRITORIO “ La hanno già dentro questa capacità di convincere gli altri perché è nel loro Dna. Nascono così. ” la responsabilità individuale del cambiamento. Quanto tempo c’è prima che sia troppo tardi? Non è mai troppo tardi. Noi siamo portati a pensare che dopo di noi ci sarà il diluvio. In verità l’uomo è sulla terra da 150 mila anni e ne ha passate di tutti i colori. Passeranno ancora un sacco di anni prima che sia troppo tardi. Possiamo comunque cercare di tirare fuori il paese da questa situazione di sottomissione psicologica entro i prossimi quattro/cinque anni, altrimenti rischiamo davvero di precipitare in situazioni non piacevoli. Un’ultima cosa. Quale è la tua visione di futuro, soprattutto per i giovani? Credo che sia un futuro un po’ meno prevedibile e fatto di decisioni un po’ più flessibili, improvvise, cambi di direzione. Sarà per i giovani una maniera diversa di vivere, alla quale però loro saranno già abituati e che considereranno abbastanza normale. Come i nostri bisnonni consideravano normale a volte fare un raccolto, a volte perderlo, a volte avere una mucca che moriva, a volte averne una che rimaneva viva. È la generazione di mezzo che aveva goduto di 50 anni di un benessere insperato. Sarà un benessere diverso, questo si. E comunque sempre benessere. La straordinaria vicenda umana e turistica di Alfredo Paluselli. “Vento da nord” una storia di valori Raccontata dapprima in un libro di successo, è poi diventata uno spettacolo teatrale, scritto da Mario Vanzo e interpretato dall’attore Mario Zucca di Mario Felicetti “Vento da nord” è il titolo del libro che documenta la storia straordinaria di un grande personaggio della montagna, Alfredo Paluselli, raccontata dal nipote che porta con orgoglio lo stesso nome. Poi è diventata uno spettacolo teatrale, un monologo scritto da Mario Vanzo di Cavalese ed interpretato da Mario Zucca, noto attore e doppiatore italiano, che da questo personaggio è rimasto affascinato, quando ha avuto modo di conoscerne la dimensione umana, sociale ed imprenditoriale. Un uomo nato nel 1900, che ha avuto una vita avventurosa, prima di vivere una straordinaria esperienza nella zona di Passo Rolle, dove ha costruito prima la Capanna Cervino e quindi la Baita Segantini, oltre a fondare la prima Scuola di Sci delle Dolomiti e distinguersi anche per la sua splendida attività turistica, sportiva ed alpinistica, costellata di intuizioni e di conquiste che hanno lasciato il segno. La ricorda lo stesso regista Mario Vanzo, che, assieme a Zucca, ha proposto lo spettacolo in quattro serate lo scorso febbraio, il 18 a Predazzo, il 19 a Tesero, il 20 a Moena ed il 21 a Fiera di Primiero. “L’idea” dice “è nata perché, dopo aver letto il libro del nipote, sono rimasto folgorato dalla storia di Alfredo Paluselli e quindi mi sono chiesto, visto che tra l’altro sono Fiammazzo, perché non conoscere a fondo questo personaggio e dargli tutto il rilievo che meritava. È stato un pioniere indimenticabile nel contesto turistico e culturale della nostra valle. Avevo già fatto tra l’altro “Punta Emma”, dedicato ad un altro grande come Toni Gross di Pozza di Fassa e presentato al Film Festival della Montagna di Trento. Personaggi che hanno lasciato un solco molto profondo nella nostra cultura”. “L’idea” dice “è nata perché, dopo aver letto il libro del nipote, sono rimasto folgorato dalla storia di Alfredo Paluselli COMUNITÀ E TERRITORIO pag 21 Noi con Voi “ Il tutto mi ha aperto gli occhi su un mondo del quale non conoscevo nemmeno l’esistenza. Ho scoperto le sue qualità alpinistiche, la conquista nel 1929 della via Winkler, oltre che le sue qualità di grande pioniere del turismo invernale. ” Vanzo è stato colpito soprattutto dalla vita avventurosa di Paluselli. “Una persona universale, che nel 1924 va negli Stati Uniti d’America, imbarcandosi come clandestino, arriva a New Orleans nel porto più grande del mondo, poi raggiunge New York, dove conosce un artista di grande talento come il napoletano Vincenzo Gemito, impara a dipingere e scolpire, quindi torna nella sua Ziano per portare qui le sue esperienze americane e svizzere, visto che è stato anche in questo paese. Il tutto mi ha aperto gli occhi su un mondo del quale non conoscevo nemmeno l’esistenza. Ho scoperto le sue qualità alpinistiche, la conquista nel 1929 della via Winkler, oltre che le sue qualità di grande pioniere del turismo invernale. Basti pensare che lo skibus è stato inventato da lui. Nel 1934, prendeva i clienti della Capanna Cervino e li faceva scendere a Paneveggio, dove consumavano la merenda in un albergo che aveva affittato, prima di riportarli su con la macchina”. Uno spettacolo accolto in maniera entusiastica. “Prima che nei teatri, lo abbiamo anche presentato agli studenti dell’Istituto Superiore “La Rosa Bianca” di Predazzo, che sono stati attenti, silenziosi e concentrati, facendo alla fine molte domande, spesso curiose, sulla sua vita”. Ma quale è il messaggio che scaturisce da questo lavoro? “Per me un è un grande messaggio di speranza. “Vento da Nord” è come una metafora delle disavventure umane, il concetto di una pag 22 COMUNITÀ E TERRITORIO persona che sta tantissimo tempo a sopportare l’inverno per poi vedere il vento da nord che spazza via tutto. Davvero emozionante. La conferma che tutte le difficoltà prima o dopo si possono superare con determinazione e tenacia. Questo vento, prima o dopo arriva”. Non è escluso che questo lavoro diventi un film. “La struttura c’è, perchè c’è il personaggio” dice ancora Vanzo. “Sicuramente potrà diventarlo. Una cosa completamente di versa comunque dallo spettacolo teatrale”. E la scelta di Mario Zucca? “Prima di tutto perché gli assomiglia e poi perché sa modulare la sua splendida voce attraverso il testo che ho scritto”. Per finire i ringraziamenti. “Voglio ringraziare Alfredo Paluselli junior, senza il quale il progetto non sarebbe partito. Poi le Noi con Voi Amministrazioni comunali per la disponibilità dei teatri, Predazzo, Tesero e Moena. Oltre alla Cassa Rurale di Fiemme che ci ha dato un bellissimo contributo, grazie soprattutto all’interessamento del vicedirettore Massimo Piazzi, così come la Cassa Rurale Centro Fiemme di Cavalese e l’Apt di Fiemme. probabilmente ci saranno anche altre repliche. “Come tutte le opere prime, anche questa aveva bisogno di rodarsi. Ho quindi sistemato soprattutto la parte finale che era un po’ carente dal punto di vista del testo riguardante le vicende estive di Paluselli. Ora l’attore si impegnerà ad assimilare questa parte nuova, dopodiché penso che verso maggio lo spettacolo sarà pron- to per tornare in scena, a beneficio chi lo vorrà. Puntiamo anche alla stagione estiva, perché le nostre valli hanno bisogno di qualche spettacolo che racconti i protagonisti della nostra terra”. Un impegno non da poco. “Sicuramente si, anche perché bisogna cercare di entrare nella parte dell’attore che deve interpretare le tue parole, non essere lunghi e noiosi, provocare l’attenzione del pubblico, usare dei meccanismo scenici adeguati”. Ma alla fine la soddisfazione è stata davvero grande. COMuNITà E TERRITORIO pag 23 La rubrica che permette ai nostri soci di essere ancora più protagonisti L’angolo della poesia Tremeranno i Menhir DI ANGELO FELICETTI ....e un giorno mi troverò a salpare guarderò la terra in lontananza sentirò l’urlo dalle viscere tremeranno i Menhir ....e un giorno prenderò la vita per i piedi guarderò il mondo a testa in giù ruoterò lo sguardo per non avere pregiudizi ....e un giorno le onde del mare esonderanno dalle mie vene sull’arenile della mia anima sogni accartocciati in bottiglie di viaggio i nostri tempi andati gli sguardi di chi in parole mi han nutrito ....e un giorno smetterò di camminare e inizierò a correre ma non per arrivare per ritrovarmi in tempi trascorsi e che non ricordo più ....e verrà quel giorno....chissà se me ne accorgerò. pag 24 CULTURA Se hai scritto una bella poesia e vorresti condividerla con gli altri Soci, inviala alla redazione di Crescere Insieme all’indirizzo [email protected] Noi con Voi Andalusa DI Gabriele Dellagiacoma “Caretin” Là c’era tutta la vita che prostrato ora solo scrivo. Quel candido gioco andaluso di strettoie e scorci dentro di noi: tutto quello scorrere d’attimi ebbri la meraviglia che piango anche fosse solo un sogno. Non passava istante senza godere del Sole sulla pelle il tuo nome moresco fra i capelli e i fianchi appena sfiorati il tuo Luogo dove rifugiarci: riscrivendo le nostre storie, - credimi i nostri finali, drammi e umori di personaggi l’azione eroica sperata da sempre! Lasciando libero solo Amore. Ma questi che escono sono solo i folli personaggi della mia mente! il dolore macerante di chi al vostro gioco non sa giocare; l’incomunicabilità del tacito diverso. Posso accontentarmi? Bellezza ha nome la mia croce. Chissà che scorgo ancora nei tuoi occhi straordinaria testimonianza di qualcosa a me ignoto da dovermi innamorare? A quel canto che non conosco: alla serenità che mi rimandi. Resta con me in questi versi; ancora poco, quel tanto da esser dimenticati l’eterno incompiuto di un nostro abbraccio. Di vagare e dirci nuovamente il senso del viaggio. Così ti rincorro nuovamente su quel ponte io che ti confessai il mio vero nome qui in mezzo alle sue acque ti porterò sempre in ricordo. Perché Lui sa dell’alba e del tramonto. Verrai? CULTURA pag 25 Da giovane ha fatto di tutto, lavoratore in una fabbrica di imballaggi, a preparare cassette per la frutta, ma anche impegnato nella messa a dimora degli abeti, nella manutenzione dei giardini e come ricercatore di oggetti antichi, scoperti, assieme al grande studioso Piero Leonardi dell’università di Ferrara, scavando nella zona del “Doss de la Frata” a Castelir di Bellamonte. Vincenzo Guadagnini in arte “Vincent” Abile, fantasioso, creativo, dai mille mestieri e dalle più svariate esperienze, costantemente alla ricerca di qualche cosa di inedito e di stimolante, in grado di esaltare le sue doti innate di personaggio che punta a vivere e a regalare sempre nuove emozioni. di Mario Felicetti Di professione bidello (dal 1956 al 1982, presso le scuole Elementari), ma soprattutto appassionato di minerali (ha una straordinaria collezione di migliaia di pezzi pregiati, da far invidia ad un Museo), apicoltore (attività che esercita anche oggi), allevatore di capre e produttore di formaggi, scultore, pittore e disegnatore autodidatta, scrittore (ha al suo attivo ben quattro pubblicazioni), attento osservatore della realtà di ieri e dei nostri tempi. È Vincenzo Guadagnini, in arte “Vincent”, 77 anni il prossimo 22 settembre, sposato nel 1963 con Rosalia Sartori, che gli ha dato due figli, Andrea e Francesca, personaggio che ha lasciato un’impronta importante nella vita e nella storia culturale di Predazzo. Suo padre Giacomo (scomparso nel 1956) era bidello, quando ancora le scuole erano ospitate in Municipio, ma ha fatto anche il segantino ed altri “mestieri”. La madre Francesca Brigadoi è deceduta otto anni dopo, nel 1964. Da giovane ha fatto di tutto, lavoratore in una fabbrica di imballaggi, a preparare cassette per la frutta, ma anche impegnato nella messa a dimora degli abeti, nella manutenzione dei giardini e come ricercatore di oggetti antichi, scoperti, assieme al grande studioso Piero Leonardi dell’università di Ferrara, scavando nella zona del “Doss de la Frata” a Castelir di Bellamonte. Da giovane era un atleta promettente nello sci di fondo (a Bardonecchia vinse pag 26 COMUNITÀ E TERRITORIO un titolo italiano aspiranti) ed è stato anche, a cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso, allenatore della Dolomitica. Ma aveva soprattutto la passione per i minerali, tramandatagli dal padre, ricercatore a sua volta, così come il bisnonno Bortolo. “Dopo la sua morte, nel 1956” ricorda “ho preso il suo posto, presso le nuove Elementari, costruite due anni prima. Quando ero libero, andavo sempre, in bicicletta, alla ricerca di pezzi importanti, in Fiemme Personaggio Oggi “Vincent” ha una meravigliosa collezione di oltre 2.000 pezzi e Fassa ed anche fuori valle e in Alto Adige. Ma mi sono recato un po’ in tutta Italia, laddove c’erano mostre di particolare valenza, dove acquistavo minerali interessanti, ed anche in Europa, soprattutto Svizzera e Francia. La mia passione mi ha portato nel 1972 ad allestire, proprio presso le scuole, una splendida mostra, che purtroppo ha fatto una brutta fine. Di ritorno da S. Marie Aux Mines, in Francia, dove avevo visitato un’esposizione particolarmente interessante, ho trovato la brutta sorpresa del furto di mezza collezione. I ladri erano penetrati dal seminterrato dell’edificio ed avevano fatto man bassa. Debbo dire che so chi è stato, anche se purtroppo mancano le prove. In ogni caso, ho deciso di ritirare gli altri minerali e portarli a casa”. La passione comunque è rimasta ed oggi “Vincent” ha una meravigliosa collezione di oltre 2.000 pezzi. “Purtroppo” sottolinea “è poco conosciuta, anche se sarebbe bello allestire una mostra a Predazzo, nel paese che rappresenta la storia della mineralogia e della geologia. Così come sarebbe interessante promuovere un elenco dei collezionisti regionali, con i quali interagire e fare rete. In giro per l’Italia c’è un bel movimento. Perché non attivarlo anche da noi?”. Brilla nei suoi occhi il ricordo dei corsi estivi dell’Università di Ferrara, tenuti proprio a Predazzo oltre 40 anni fa. Aveva perfino imparato dai tecnici emiliani e creare, a mano, le “sezioni sottili” dei minerali (ne conserva ancora parecchi esemplari), da esaminare poi al microscopio, e le metteva a disposizione di diverse Università. ”Poi” dice “sono arrivate le nuove strumentazioni americane per questo lavoro in automatico e l’attività manuale è praticamente finita”. Ma “Vincent” si è distinto anche per l’attività di apicoltore, recuperando quasi per caso, negli anni Sessanta alcune arnie a Fortebu- so, presso una baita del suocero Ermenegildo Sartori, ed imparando praticamente da solo a gestirle, fino ad arrivare ad oltre 200. “A fine inverno, per due mesi, aprile e maggio, le portavo in Veneto, presso un convento di frati, per garantire la produzione di miele, anche fino a 50 quintali, che poi andavo vendere direttamente in estate nei rifugi di montagna, oltre che nella zona di “Zaluna”, tra Predazzo e Bellamonte, lungo la statale 50, e nei pressi del “Gac”, all’uscita del paese verso Ziano. Così fino al 1996, quando un infarto mi ha fermato. Anche se la passione è rimasta. Purtroppo oggi i tempi, anche dal punto di vista meteorologico, sono cambiati bruscamente, sono arrivate le malattie, in primis la varròa, e le api hanno incominciato a morire. L’ultima stagione è stata disastrosa. Oggi è difficile fare miele e soprattutto tenere le api vive. Speriamo bene, anche perché, come diceva Eistein, “se muoiono le api, finisce il mondo”. Meno male che, nell’ultimo inverno, il Comune di Predazzo, unico in Trentino, ci ha dato una mano per l’acquisto degli alimenti”. COMUNITÀ E TERRITORIO pag 27 Personaggio Tra gli hobby di “Vincent” anche quello di scultore, che gli ha regalato grandi soddisfazioni, specialmente se si considera che è un autodidatta, un talento naturale. “La passione è nata nel 1996, quando ero in ospedale. Stufo di non fare niente, mi sono fatto portare dei pezzi di legno ed un coltello, realizzando degli alberelli di Natale e dei galletti, andati letteralmente a ruba. Poi la passione è cresciuta, ho cominciato a scolpire figure ispirate ai lavori di una volta, personaggi in movimento, praticamente lo specchio della mia esistenza. Non ho imparato da nessuno. Ho preferito esprimermi come volevo, senza essere addomesticato dall’insegnamento e dallo studio. Poi sono passato dal legno al marmo dei “Cazoccoli” e quindi al bronzo, al gesso ed alle materie plastiche”. Così è nato “Lo scalpellino”, splendida scultura bronzea realizzata presso la Fonderia Guastini di Gambellara (VI), inaugurata in pompa magna, con molte autorità, nel 2009 e regalata al suo paese, dove fa bella mostra di sé nel giardino tra la chiesa arcipretale e la statale 48. Molte le altre sue creazioni, il “ramo fiorito”, la Sirena, la Maternità, lo scalatore, San Sebastiano, Otzi, il pesce, Sansone e i Filistei, la Madonna, lo sportivo, tanto per ricordarne qualcuna. “Avevo anche in animo di realizzare una scultura da sistemare nella piazza principale, con il muratore, lo scalpellino e lo studioso (Marzari Pencati). Avevo già fatto il modello, ma poi non è stato tradotto in realtà ed ormai mi è passata la voglia”. Di “Vincent” rimangono anche alcune bellissime pitture, ispirate al paesaggio (il suo artista di riferimento è l’indimenticato Nicolino Gabrielli), ed una lunga serie di disegni a matita. Decine di volti e di figure realizzate magari mentre guardava la televisione. Ma non vanno dimenticate le sue quattro pubblicazioni, sulla storia (anche di famiglia), sull’arte, sulle api, sui suoi viaggi, sui ricordi. Infine, da menzionare la sua lunga esperienza di pastore ed allevatore di capre, per ben 22 anni, dal 1984 (quando portò i primi trenta capi da Cantalupo Ligure, in Liguria) al 2006. Attività avviata presso il Maso Brigadoi e continuata al “Fol”, poi nelle vicinanze della pescicoltura e in via “ Tra gli hobby di “Vincent” anche quello di scultore, che gli ha regalato grandi soddisfazioni pag 28 COMUNITÀ E TERRITORIO ” Mazzini, prima dell’ultima sistemazione a “Zaluna”, in un baito della Regola Feudale e quindi in una stalla costruita in legno da lui stesso, nella zona della “Caorina”, all’inizio di Viezzena. “Un’esperienza meravigliosa” sottolinea. “Sono arrivato fino a 60 capi. Facevo il formaggio e le ricotte, che poi vendevo, dovendo purtroppo fare i conti soprattutto con una burocrazia invadente e che non ti lascia vivere. Ho smesso nel 2006, passando la mano a mio figlio, che ha tenuto le capre fino al 2010, dopo aver costruito anche una stalla in muratura, dove sono state poi ospitate delle mucche fino al 2014, quando è stata ceduta”. E adesso? “Adesso non faccio più niente, a parte la cyclette, il vogatore e un po’ di ginnastica. Oltre ad occuparmi delle poche api che mi sono rimaste ed a partecipare all’attività dei Fotoamatori, che sono soprattutto un bel gruppo di amici. E poi studio Galileo e Darwin, per capire la genesi dell’uomo e come si possa conciliare la scienza con la religione. Ma questa è un’altra storia”. Di storia rimane la sua, ricca, intensa, stimolante, di uomo talentuoso e genialoide, che ha trovato soddisfazione in tutte le attività con le quali si è cimentato. e m m ie F i d e l l a V n i n u F & t r Spo age multi sport: on di inglese e st si er m im ll fu p m Ca e divertendosi! imparare l’ingles o sport? gua inglese facend e Approfondire la lin t Camp è uno stag ibile! English Spor ss po è e mm Fie In Valle di udiare l’ingle8 ai 14 anni per st gli da i zz ga ra ai o preferiti. estivo dedicat praticare gli sport i di madrelingua, e nt na eg ins n co , se Corsi e date: 26 – 31 luglio 2015 sport o Tennis lese + Camp Multi Cavalese | Corso Ing 15 02 – 07 agosto 20 sport o Tennis lese + Camp Multi Predazzo | Corso Ing MP si GLISH SPORT CA EN a tiv ia iz l’in o Da quest’ann RURALI della zione con le CASSE en nv co in ge ol sv VALLE DI FIEMME! Cassa Rurale di Fiemme e della Cassa Rurale I figli dei soci della di una riduzione tranno usufruire po e les va Ca e00 anCentrofiemm (DAY CAMP € 230, e pari ad € 60,00, ag st llo de sto co l su ziché € 290,00). INFO e ISCRIZIONI +39 347 363 8119 www.englishsportcamp.it Nome scientifico: GENTIANA LUTEA - GENTIANA PUNCTATA, fam. GENTIANACEAE (volg. Genziana maggiore, Genziana punteggiata; dialett. Anziana, Enziana; ted. Gebirgsenzian) La genziana ETIMOLOGIA: Secondo quanto afferma Plinio il Vecchio, questo genere di piante prese il nome di genziana dopo che Genzio (180168 a.C.), re dell’Illiria, affermò di averne scoperto le proprietà curative. Le loro radici sono usate per la preparazione di liquori tonici, per esempio nel francese suze o simili. La genziana è inoltre utilizzata come aromatizzante, ad esempio negli amari o in bibite analcoliche: celebre è ad esempio l’Amaro Sibilla, prodotto nell’appennino marchigiano proprio con questa erba sin dal lontano anno 1868. Inoltre, in molte zone, la sua raccolta è stata proibita dalla legge, in quanto specie protetta. DESCRIZIONE: Pianta perenne, erbacea, con robusto rizoma giallo brunastro con evidenti anelli di accrescimento legnoso ed obliquo, fusti robusti, eretti, semplici; altezza 20÷50 cm. (40÷150 cm. nella G. LUTEA). Le foglie sono opposte, ovali-ellttiche, le basali peduncolate, le cauline sessili e progressivamente minori, con 5÷7 nervi evidenti e parallelli. (Le foglie sono più strette di quelle della Gentiana lutea L., ma la nervatura è simile.) Fusto con evidenti nervature longitudinali; Infiorescenza breve con verticilli di 2÷5 fiori all’apice dei fusti, all’ascella delle foglie superiori. Fiori in fascetti di 1-2, quello terminale più ricco con 2-6 fiori; calice campanulato e indiviso, con 5-8 denti irregolari ed eretti. La corolla è gialla punteggiata esternamente di bruno-violetto-rossastro (senza punteggiatura nella Genziana Lutea), con 5 petali saldati a tubo alla base dei lobi acuti, antere libere, stimmi spiralati. I frutti sono capsule clavate che racchiudono numerosi piccoli semi. pag 30 SALUTE HABITAT: Questa specie è diffusa sulle montagne dell’Europa centro-meridionale: dai Pirenei fino ai Carpazi. In Italia è presente nei prati e pascoli montani e appenninici ad un’altitudine che varia fra i 1000 ed i 2000 m.s.l.m.; Il peso di 1000 semi varia da 0,8 a 1,7 g. Nota: La Genziana non va confusa con il Veratro (Veratrum album L., fam. Liliaceae) le cui radici contengono sostanze velenosissime denominate veratrine. Il Veratro si distingue dalla Genziana per avere radici più sottili e quasi fascicolate, foglie pergamenacee, disposte in modo alterno intorno al fusto e un’infiorescenza a pannocchia con fiori piccoli e verdognoli. (Il fusto è semicilindrico senza nervature evidenti) PROPRIETÀ DELLA GENZIANA: La Genziana viene usata in fitoterapia ad uso interno per le sue proprietà: amaro-toniche, eupeptiche, corroboranti e febbrifughe, mentre per uso esterno vanta proprietà: disinfettanti ed antibatteriche. La Genziana trova quindi impiego per uso interno nel trattamento della dispepsia, delle turbe Noi con Voi del sistema gastrointestinale, della flatulenza, della ipo-secrezione gastrica, della febbre, dell’anoressia, delle atonie gastriche e delle disappetenze nei bambini. Per uso esterno, la Genziana è indicata per lavare le ferite e le piaghe. Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono: le radici. La radice di Genziana ha un sapore caratteristico subito dolciastro, poi amarissimo e persistente. Il colore della radice di Genziana maggiore è giallo brunastro all’esterno e giallo arancione all’interno. La consistenza della radice è spugnosa. Nella radice si trova un principio attivo molto importante che è la genziopicrina (secoiridoidi glucosidici), che conferisce il tipico gusto amaro e la classica proprietà erboristica alla pianta. I principi attivi caratterizzanti sono: sostanze amare (gentiopicrina, amarogentina, sverziamarina, sveroside), zuccheri (genzionosio, genziobiosio, saccarosio), sostanze coloranti, pectine, olio essenziale ed alcaloidi (genzianina). I glucosidi amari sono i principi attivi di maggiore rilevanza all’interno della Genziana. Nella moderna fitoterapia la Genziana viene utilizzata sottoforma di estratti secchi titolati, estratto fluido, infusi, macerati, polveri e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 1-2 grammi di radice in 150 ml di acqua bollente (infuso), 2 grammi di droga Genziana in una tazza di acqua fredda lasciati macerare per 4 ore (macerazione), 1 g di polvere per tre volte al giorno. Gli effetti collaterali che la Genziana può causare sono: gastrite, ulcere, cefalea, iperacidità e crampi addominali. L’impiego della Genziana è controindicato in gravidanza, in allattamento e in pazienti con ulcere, gastriti, ernia iatale, iperacidità, esofagiti o ipersensibilità accertata verso uno o più componenti della Genziana maggiore. L’impiego della Genziana nelle tisane trova spazio per le sue proprietà amaro-toniche, eupeptiche, corroboranti e febbrifughe. Nella medicina popolare la Genziana era usata, oltre che per l’azione amaro-tonica, per stimolare le difese immunitarie. Le radici vengono estirpate dal terreno durante la fase di riposo vegetativo della pianta, ossia nel tardo autunno e all’inizio della primavera ed è proprio in questo stadio della pianta che possono verificarsi confusioni per gli incauti ed i trasgressori, tra la genziana lutea e il veratro bianco, (Veratrum album L.) pianta fortemente tossica. Le foglie di questa liliacea sono molto simili a quelle della genziana lutea, piante che crescono purtroppo spesso nello stesso ambiente vegetativo, facilmente confondibili quando non sono in fiore. La Gentiana lutea ha foglie opposte, glabre, e 5-7 nervature marcate convergenti all’apice, mentre il Veratro bianco ha foglie alterne, inserite a spirale, vellutate inferiormente e plissettate longitudinalmente. SALUTE pag 31 Noi con Voi CURIOSITÀ: Nelle Alpi la si usava macerata nell’aceto, contro tutte le malattie contagiose, si riteneva inoltre che bastasse masticarne un pezzetto ogni giorno per godere lunga vita e una buona vecchiaia. La pianta entrava anche nella formula dello Sciroppo di Lunga vita, e nelle grandi composizioni farmaceutiche del passato. Nel 1800 le radici della Genziana punctata L. venivano utilizzate per estrarre un’acquavite medicinale. Produttori erano i Tirolesi che si stabilivano in Valtellina, pagando una tassa ai comuni proprietari dei pascoli dove si trovava la genziana. Producevano il liquore, che aveva un buon mercato nei paesi tedeschi, dove era molto ricercato. Questa acquavite era ricercata come tonificante, antipiretico e contro la pertosse. Attenzione: In assenza di fiori, anche la Gentiana punctata L. come la Gentiana lutea L. potrebbe essere confusa con il Veratrum album L., specie tossica che condivide l’habitat. Le Genziane contengono alcuni dei composti più amari che si conoscano, con i quali si misura scientificamente l’amarezza di altre sostanze. LEGGENDE: Una leggenda ungherese racconta che durante una grande pestilenza, la quale non trovava soluzione nonostante gli umani sforzi, un angelo apparve in sogno al re Ladislao il Santo, il quale gli affermò che all’alba appena sveglio, avrebbe dovuto tirare una freccia nel cielo; questa gli avrebbe indicato la pianta da dare al suo popolo. Il mattino seguente il Re così fece e la freccia cadde su una Genziana che fu subito somministrata alla popolazione, come indicato dall’angelo ed il popolo fu in salvo. Altre leggende raccontano di cavalieri colpiti da incantesimi d’amore per la bellezza della pianta, per la magnificenza dei suoi colori e per il suo fascino. pag 32 SALUTE PREPARAZIONE E USO Vino di genziana maggiore Ponete in infusione 10 g circa di genziana maggiore (radice) in ½ bicchiere d’acqua fredda per 12 ore. Trascorso questo periodo versate in bottiglia assieme a 1 l di vino bianco secco. Lasciate riposare per 1 settimana, quindi filtrate. Consumatene ½ bicchierino prima dei pasti principali per un effetto aperitivo, dopo i pasti principali per aiutare la digestione difficile Decotto di genziana maggiore Bollite per 1 minuto 2 g di genziana maggiore (radice spezzettata) in 2,5 dl d’acqua. Bevetene 2 tazzine al giorno in caso di stanchezza fisica e intellettuale. LA “GEBIRGSENZIAN” Il cosiddetto “Enzeler”, ovvero la grappa dal sapore deciso, quasi di terra, era considerato l’elisir dei tirolesi. Oggi ha perso un po’ di importanza, ma gli intenditori sanno apprezzarla come una volta; appartiene all’inventario fondamentale di qualsiasi baita montana. Il fatto che su alcune bottiglie in vendita nei negozi di souvenir sia impressa la lucente genziana blu è da intendersi come concessione a quegli acquirenti per i quali la genziana è semplicemente azzurra. La produzione di grappa di genziana in Tirolo è ricostruibile fino alla fine del sedicesimo secolo. L’estrazione e la distillazione delle radici di genziana raggiunse presto un livello tale da fare intervenire le forze territoriali. Anche l’autorità forestale protestò, perché la distillazione consumava molta legna, non sempre procurata legalmente. Nel 1694 la Camera di corte Noi con Voi vietò la distillazione di genziana nell’Oberinntal e nel Wipptal, includendo anche l’alta Val d’Isarco. In Val Venosta le distillerie di genziana erano particolarmente numerose e dalla Val Martello-Martelltal provenivano le radici migliori. L’estrazione delle radici di genziana, a volte grosse come un braccio e dal peso di qualche bel chilo, era un lavoro pesante, poiché esse sono spesso ancorate in profondità, attorno a grandi massi. Prima della distillazione le radici vengono sminuzzate e fatte fermentare nell’acqua. Un distillato puro di genziana è raro e molto pregiato. Nella maggior parte dei casi il “Gebirgs-Enzian” (lett. Genziana di montagna) viene allungato con alcool etilico di produzione industriale. Accanto alla Genziana gialla vengono utilizzati, in misura minore, altri tre tipi di genziana, ovvero Gentiana punctata, Gentiana purpurea e dall’Ungheria la Gentiana pannonica. Tutte e tre sono state poste sotto stretta tutela. Oggi, chi vuole mettere della genziana sotto spirito, deve acquistarla in farmacia, ove è reperibile merce di importazione da paesi nei quali la genziana viene coltivata appositamente. Preparazione dello spirito di genziana: Ingredienti: -1 litro di grappa -100 g di radici di genziana -anche se un vero esperto della grappa alla genziana può parere un sacrilegio, è possibile ingentilire il sapore molto deciso con 1-2 cucchiai di zucchero Preparazione: Aggiungere le radici ed eventualmente lo zucchero alla grappa e lasciare la bottiglia per un periodo di due settimane al sole; filtrare dopo un periodo di riposo di un mese. Nota: Dopo la fioritura è facilmente confondibile con il Veratro (Veratum album L.; dialett: “Golastri”) che contiene un veleno mortale. (Un avviso amichevole per quelli che nonostante tutto non sanno resistere all’attrazione di ciò che è illegale). NB: C’è gente che è morta per fatale errore! ...nei discorsi di M. Pietro Andrea MAtthioli: Credesi che la Gentiana fusse ritrovata da Gentio Re della Illiria, dal quale si prese ella il nome. Ha la radice sua la virtù di scaldare, & di ristringere. Bevuta con ruta, pepe, vino al peso di due dramme, giova a i morsi de i serpenti. Vale una dramma del suo succo à i dolori laterali, à coloro che caggiono dall’alto, à i rotti, à gli spasimati. Bevesi con acqua utilmente per i difetti del fegato, dello stomaco. Messa la radice in forma di collirio nel la natura delle donne gravide, le fa partorire: messa nelle ferite, come si fa co’l licio, le consolida: è vera medicina delle ulcere cavernose. ATTENZIONE! Tutte le notizie riportate in questo articolo hanno solo uno scopo informativo. In nessun caso si vuole indurre ad autodiagnosi o auto-terapia, questo può essere molto pericoloso. Solo un medico può effettuare diagnosi o terapia, per problemi di ordine sanitario rivolgersi al consiglio di un medico. BIBLIOGRAFIA: - G. DALLA FIOR: “LA NOSTRA FLORA” C.ED. G.B. MONAUNI – 1963 TRENTO - SITO INTERNET: WWW. ERBEMEDICINALI.NETSONS.ORG - SITO INTERNET: WWW.ACTAPLANTARUM.ORG - CHRISTOPH MAYR: “IL LIBRO DELLE GRAPPE” CASA EDITRICE ATHESIA – 2002 BOLZANO SALUTE pag 33 Le vostre lettere La posta Espressioni di gratitudine per la sensibilità della Cassa Rurale di Fiemme a sostegno delle più diverse iniziative hanno espresso Marzia Zorzi, segretaria della associazione sportiva Val di Fiemme Ski Team, Diego Canal, presidente della Casa di Riposo “Giovanelli” di Tesero (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona), Cecilia Dal Ri, presidente della associazione AMA (Auto Mutuo Aiuto) Onlus di Trento, Riccardo Selle, presidente dell’associazione Vigili del Fuoco volontari Fuori Servizio di Fiemme, e la direzione del Tennis Club di Tesero, impegnata soprattutto nella promozione del tennis presso i ragazzi delle scuole elementari e medie. U.S. CoRNaCCi TeSeRo Anche quest’anno la U.S. Cornacci è riuscita, grazie alla vostra sensibilità, a stampare il tradizionale opuscolo, sul quale sono riportate le relazioni dei responsabili delle varie discipline sportive praticate, i risultati della stagione agonistica 2013/2014 e tutti i programmi agonistici ed organizzativi per l’anno 2014/2015. È con grande piacere che desidero porgere, a nome del consiglio direttivo e mio personale, un sentito e doveroso ringraziamento a tutti voi per la disponibilità dimostrata e per il prezioso contributo economico riservatoci, tramite il quale ci sarà possibile sostenere più concretamente l’attività sportiva, agonistica e promozionale, nel nostro paese, soprattutto nei confronti dei giovani. Nel 2014, tra corsi per principianti e corsi agonistici, siamo riusciti a coinvolgere in attività sportiva ben 158 ragazzi con meno di 20 anni. Mi è gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti. IL PRESIDENTE Giovanni Varesco pag 34 POSTA HoCKeY fieMMe Con la presente, a nome di tutti gli atleti, dei rispettivi genitori e dei dirigenti, sono a ringraziarvi per l’attenzione che avete rinnovato all’attività da noi svolta e siamo onorati di avervi al nostro fianco. Assieme a tutto il direttivo, desidero ulteriormente ringraziarvi per il prezioso incontro orientativo tenuto la scorsa primavera, durante il quale avete confermato la vostra attenzione e sensibilità nei confronti delle realtà associative, ponendoci però anche la sfida a migliorare l’efficacia delle nostre offerte educative- sportive. Sulla base del predetto incontro, si è sviluppata una nuova, vigorosa e fruttuosa collaborazione con l’Hockey Club Cornacci, che ci permette e ci permetterà di ottimizzare ulteriormente un’offerta hockeistica unitaria per l’intera valle di Fiemme. Giungano a voi tutti cordiali saluti. IL PRESIDENTE Alberto Felicetti Marketing CCB 06/2014 Messaggio pubblicitario con nalità promozionale. Per le condizioni contrattuali del servizio illustrato e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento alla documentazione disponibile presso la Banca. V e t r i n a Immobiliare Casse R ura l i SOLUZIONI IMMOBILIARI, A PORTATA DI CLIC Cassa Rurale di Fiemme Tel: 0462/ 815700 Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa Fax: 0462/ 815999 Piazza C. Battisti, 4 E-mail: [email protected] 38038 Tesero (TN) E-mail certificata: [email protected]