LA NAZIONE 13 novembre 2001- “Alimenti animali. Il filosofo: ora

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LA NAZIONE 13 novembre 2001- “Alimenti animali. Il filosofo: ora
LA NAZIONE
13 novembre 2001- “Alimenti animali. Il filosofo: ora basta” di Stefano Bagnoli
Un atto di accusa alla zootecnia “globale” e alle scelte sviluppo e alimentari dei paesi occidentali.
Alla presentazione, del libro “Le fabbriche degli animali: mucca pazza e dintorni” di Enrico
Moriconi, presidente dell’Associazione culturale Veterinaria per la salute, c’era anche il filosofo statunitense Tom Regar, uno dei primi teorici dei diritti animali e leader del Movimento mondiale per
la liberazione animale. Professore alla North Carolina State University e vegetariano convinto, il sessantatreenne Tom Reagan dopo l’incontro promosso dal Movimento Uomo/Natura/Animali (UNA),
ha poi preso parte ad un seminario al Dipartimento di Filosofia dell’Università, di Firenze sul tema
“Bioetica e diritti degli animali”.
L’opera di Moriconi illustra come la zootecnia industriale sia una realtà crudele, fatta di immobilità
forzata, fecondazioni artificiali, trattamenti farmacologici, mangimi in cui finisce ogni genere di rifiuto industriale, trasformando gli animali in discariche viventi. “Fino a quando si consumeranno - ha
spiegato Moriconi - quantità di alimenti di origine animale molto superiori a quelle consigliate
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’allevamento non potrà trasformarsi. Gli animali
saranno nutriti con mangimi a basso costo in veri e propri lager, con conseguenze per i consumatori che ora conosciamo e “mucca pazza” è solo la punta dell’iceberg”. Il libro edito da Cosmopolis,
può essere richiesto allo 011710209.
LA REPUBBLICA
13 novembre 2001 - “Più diritti agli animali, basta fabbriche di carne” di Mara Amorevoli
Sarà proibito spiumare le oche da vive e ingozzarle di cibo per farne patè. E saranno messe al bando
le gabbie per l’allevamento delle galline ovaiole, così come gli animali da pelliccia dovranno stare in
spazi di almeno 4 metri quadrati, con acqua, tane e rami per arrampicarsi. Sono alcuni del provvedimenti che dal 2003 entreranno in vigore con una normativa europea. Ma fino a quella data, “la fabbrica degli animali” continuerà a pieno ritmo a produrre con sistemi intensivi. Gabbie affollatissime
di volatili, buche nel terreno brulicanti di lumache, vivai stracolmi di pesci guizzanti a fior d’acqua.
Le immagini del video non perdonano. E, per chi vuoi saperne di più, è tutto documentato - anche
con statistiche che assegnano ad ognuno di noi un consumo pari a 80-85 chili di carne all’anno - nel
recente saggio “Le Fabbriche degli animali” di Enrico Monconi, medico veterinario, presidente
dell’Associazione italiana veterinari di salute pubblica.
Tutti vegetariani “c’è da avviare un modello di allevamento corretto, magari biologico”, spiega la
parlamentare verde Annamaria Procacci, che ieri ha partecipato al convegno-seminario del movimento nazionale Uomo Natura Animali (UNA). Presente Tom Regan, il filosofo americano della
North Caroline State University, acceso sostenitore dei diritti animali, oltre che esponente del
Movimento per la liberazione degli animali. II professore, autore di numerosi volumi sull’affermazione di un’etica del rispetto verso gli altri animali “non umani”, basata su uguali diritti in quanto
tutti esseri viventi, punta in alto. “È l’ora di dire basta alle politiche di industria alimentare basate
sulla sofferenza, alla sperimentazione e alla clonazione degli animali, e anche l’Italia deve dire
basta” ha esordito Regan. E a chi tra il pubblico in gran parte di giovani presenti al Palacongressi,
ha chiesto come avesse iniziato il suo percorso, Regan racconta: “Tutto è cominciato dalla forchetta, quando aprendo il frigorifero l’ho visto pieno di pezzi di animali morti e ho capito che poteva
essere uno strumento di violenza”.
Meglio vegetariani insomma, perché, scriveva Marguerite Yourcenar “chi mangia carne digerisce l’agonia di altri esseri umani”. Ma intanto il cambiamento di uno stile di vita può iniziare dalla modifica dei tipi di allevamento, dal non considerare g-patate prodotti alle stregua di patate e cavoli. “Non è
un’utopia - commenta l’assessore regionale all’agricoltura Tito Barbini - in Toscana la priorità per
l’assegnazione dei finanziamenti va alla zootecnia biologica e all’ammodernamento delle stalle”.
IL SALVAGENTE
settembre 2001
Allevamenti sotto accusa
Si può davvero considerare archiviato il problema “mucca pazza”? Passata, almeno per il momento,
la psicosi dei consumatori, rimangono tutti i problemi che hanno portato all’esplosione di uno dei più
gravi allarmi alimentari della storia europea. Da una parte, infatti, resta l’incertezza sull’entità dei
possibili contagi umani; dall’altra sembrano immutate le condizioni di allevamento che hanno originato la malattia. E, forse, è arrivato davvero il momento, di fare il punto su questa brutta pagina che
coinvolge un modo dl consumare e di produrre tutt’altro che superato.
Ed è esattamente quello che si propone “La Fabbrica degli Animali”, (edizioni Cosmopolis, 286
pagine, lire 30.000) un libro che ha per lo meno due meriti essenziali: quello di rappresentare una
visione fuori dal tranquillizzante coro ufficiale degli esperti e di rendere comprensibile la trattazione di problemi specialistici senza sacrificarne la completezza. L’autore, del resto, è Enrico Moriconi
presidente dell’Associazione veterinaria culturale di salute pubblica che non a caso i nostri lettori
conoscono bene, dato che spesso ci ha aiutati a comprendere ragioni e vie d’uscita ai troppi allarmi
di questo settore.
ANIMALI&ANIMALI di Licia Colò
“Le fabbriche degli animali” di Gianluca Felicetti
27 agosto 2001 - Non è solo stato fino allo scorso anno, prima di diventare consigliere regionale, un
veterinario di una Azienda USL piemontese ad alta concentrazione di allevamenti; non è solo un
genitore preoccupato per la salute dei propri figli ma anche un difensore dell’ambiente e non è solo
un’animalista ma anche un tecnico che sa mettere assieme “cuore” e “testa”. Insomma Enrico
Moriconi ha scritto le oltre 281 pagine de “Le Fabbriche degli Animali” da un punto di osservazione davvero privilegiato o, meglio, davvero completo, per rappresentare tante preoccupazioni, tanti
quesiti ma altrettante risposte al problema allevamenti intensivi con tutto ciò, come dice il sottotitolo del lavoro, che gli sta attorno. Così dopo i necessari cenni sulle origini dell’agricoltura e della zootecnia, Moriconi porta il suo libro subito al cuore del problema: il maltrattamento degli animali, le
conseguenze ambientali, le abitudini alimentari. Per porre forse il più originale fra i capitoli “Agli
estremi: animali transgenici e allevamento biologico” non come un corpo estraneo al resto del libro
ma come una fondamentale parte integrante, le due facce contrapposte della stessa medaglia.
“Le ricadute in termini di benessere animale, salute pubblica e difesa dell’ambiente della zootecnia
industriale che rende macchine gli animali sono sotto gli occhi di tutti - scrive Moriconi - emergenze sanitarie, da “mucca pazza” ai “polli alla diossina”, emergenze ambientali legate allo smaltimento dei rifiuti, all’utilizzo insensato di acqua: in un pianeta sempre più assetato la produzione di
carne arriva a consumare fino a 3.150 litri per chilogrammo. A farne le spese sono certo, in primo
luogo gli animali, ma ciò che emerge, pagina dopo pagina è il fatto che a pagare siamo tutti noi: in
quanto consumatori e cittadini di questo pianeta”.
Ma l’Autore non si limita a fotografare la realtà, delineando un percorso per uscire da una situazione che come dimostrano i fatti è ormai insostenibile. La strada è sicuramente lunga ma possibile e
ciascuno può dare il proprio contributo: agricoltori, consumatori, ambientalisti e animalisti, accomunati dalla ricerca di un nuovo e più equo rapporto uomo-animali-ambiente.
Dopo il grande clamore dei recenti scandali alimentari, dopo il grande parlare, si rischia di non fare
nemmeno un passo in avanti in direzione del cambiamenti, e gli animali rischiano di continuare a
vivere, anzi a sopravvivere, esattamente come prima.”Le Fabbriche degli Animali”, edito dalle attive
Edizioni Cosmopolis www.edizionicosmopolis.it può funzionare come un’efficace bussola per
ricordarci la direzione giusta anche quando, forse, di “mucca pazza” non si parlerà più pensando che
sia stato solo un mero incidente “di percorso”. Siamo noi il vero potere del mercato e possiamo fargli cambiare rotta con le nostre piccole-grandi scelte.
ANIMALI&ANIMALI di Licia Colò
“Un libro per un nuovo millennio” di Gianluca Felicetti
È uscito un originale volume nato dall’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti degli
Animali.
13 agosto 2001 - “Animali. Nuovo Millennio?” è il nuovo atteso volume sui diritti degli animali proposto dalle sempre più effervescenti ed efficaci “Edizioni Cosmopolis” di Torino, libro nato dall’anniversario della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali del 1978.
Raccoglie contributi di personalità del mondo scientifico, filosofico, politico ed associazionista ed
invita alla riflessione sui cambiamenti avvenuti nella cultura, nella religione, nella nostra legislazione e nella mentalità comune circa lo status degli animali non umani. I testi, raccolti a cura di
Alessandro Arrigoni e Viviana Ribezzo, sono di Yuri Bautta, Walter Caporale, Silvana Castignone,
Felice Cimatti, Ebe Dalle Fabbriche, Gino Ditadi, Gianluca Felicetti, Filippo Fiandrotti, Andrei
Linzey, Paolo Manzi, Enrico Morioni, Mauro Nebiolo Vietti, Alessandro Piacenza, Roberto Piana,
Valerio Pocar, Giovanni Porta, Fabrizia Pratesi, Annamaria Procacci, Tom Regan, Peter Singer,
Massimo Tettamanti, Ciro Troiano e Rossana Vallino.
Esistono oppressioni più cattive delle altre? Esiste una lotta per la libertà meno importante di altre?
O si deve ritenere che la libertà, il diritto alla vita siano un bene inestimabile per tutti? Siamo davvero convinti di avere più diritti di tutti gli altri esseri viventi nonostante la loro capacità di amare, di
soffrire, di lottare e di gioire? Per quale motivo?
Il libro è reperibile anche collegandosi al sito www.edizionicosmopolis.it. Fra l’altro il testo è stato
pubblicato grazie all’aiuto del “Bosco di Barbanera” che promuove e sostiene ogni anno in una regione diversa iniziative in difesa dell’ambiente e dei diritti umani e, per il 2000, il contributo è stato
devoluto a favore dell’Ente Nazionale Protezione Animali. È la lettura che vi consigliamo per le
vacanze estive, adatto al militante animalista così come al semplice curioso.