CORSO DI NUOVA ATTIVAZIONE CLASSE DELLE LAUREE IN

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CORSO DI NUOVA ATTIVAZIONE CLASSE DELLE LAUREE IN
CORSO DI NUOVA ATTIVAZIONE
CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA NAVIGAZIONE L-28
Corso di laurea in Scienze e tecnologie del trasporto aereo
La nuova offerta formativa prevede l’istituzione del corso di laurea in Scienze e tecnologie del trasporto
aereo - classe di laurea L-28.
Il Corso di Laurea si propone di formare figure professionali qualificate, in grado di operare nei diversi
settori delle scienze della navigazione aerea, di promuovere e gestire l'innovazione tecnologica e di
adeguarsi ai rapidi mutamenti tipici dei settori della navigazione aerea, dell'assistenza al volo, del controllo
del traffico aereo.
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Il presente documento dà conto dell’approfondita analisi della domanda di formazione, degli esiti
occupazionali e del contesto competitivo di offerta che l’Ateneo ha posto in essere – contestualmente al
confronto con le Organizzazioni produttive – ai fini dell’istituzione del corso di laurea in Scienze e
tecnologie del trasporto aereo.
1. OUTLOOK DEL TRASPORTO AEREO E DELL'OFFERTA FORMATIVA IN ITALIA
I perché di una formazione universitaria
Secondo le ultime previsioni formulate dall’associazione mondiale di riferimento, IATA (International Air
Transport Association), il mercato del trasporto aereo nel prossimo decennio, anche giovandosi di una pur
moderata ripresa economica, registrerà crescite costanti su base annuale del 10% per quanto riguarda i
profitti, che raggiungeranno i 100 miliardi di dollari su un fatturato globale di settore pari a un trilione di
dollari. Avvicinandosi al 2050 questi margini di profitto saranno probabilmente ancora più solidi, grazie a un
miglioramento complessivo dell’efficienza.
Profondi cambiamenti – sempre secondo IATA – interesseranno l’intero settore, attraverso l’affermazione
di nuovi vettori aerei anche sulle rotte europee (come testimoniato già oggi dalla presenza di gruppi come
Ethiad e Air Emirates), con la conferma di un ruolo sempre più prevalente sul medio raggio delle compagnie
low-cost, ma anche con un processo di acquisizione dei gangli strategici del sistema aeroportuale da parte
di grandi multinazionali, talora legate alle compagnie aeree, talora indipendenti.
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Le ultime vicende che stanno coinvolgendo la compagnia aerea Alitalia vanno in questa direzione. Etihad
airways, infatti, sta per acquistare il 49% delle azioni di Alitalia, con un investimento di circa 300 milioni di
euro, chiedendo il rilancio della rete degli aeroporti nazionali, in particolare quello di Roma Fiumicino, e i
collegamenti degli aeroporti italiani con le ferrovie ad alta velocità. La compagnia di Abu Dhabi, fondata 11
anni fa, ha 11mila dipendenti, ed è passata da 10 milioni di passeggeri nel 2012 a 12 milioni nel 2013. Ha già
acquisito una partecipazione in Air Serbia, Air Berlin e Air Lingus. Pertanto, il periodo negativo di Alitalia,
cominciato nel 2008, si è concluso e probabilmente sarà il volano del mercato del trasporto aereo
passeggeri che la IATA, come detto in precedenza, prevede in sensibile crescita negli anni futuri.
Il processo di accorpamento e razionalizzazione – secondo le stime di IATA – riguarderà anche i fornitori di
servizi globali per la navigazione aerea, con la previsione di una decina di gruppi dominanti al posto 180
esistenti e operanti attualmente.
Il processo di razionalizzazione, al contrario di quanto accade in altri comparti industriali e dei servizi,
comporterà una crescita occupazionale, ma specialmente un up-grading qualitativo con la richiesta di figure
professionali frutto di una formazione più selettiva e in gran parte innovativa specie per quanto riguarda il
management delle compagnie aeree e degli aeroporti, la formazione di quadri manageriali preposti a
tematiche come la safety e la security, l’affermazione di addetti specializzati su tematiche come la
compatibilità ambientale, il marketing territoriale (conseguenza ad esempio dei rapporti con compagnie
low cost), la specializzazione del controllo del traffico aereo nell’ottica dell’Open sky, o nella manutenzione
programmata degli aeromobili e delle infrastrutture aeroportuali. Senza contare una crescente richiesta di
preparazione nel campo dei sistemi IT e Tlc.
A livello di Unione Europea oggi il comparto aeroportuale occupa circa 800.000 addetti diretti e più di 3,5
milioni nell’indotto diretto. L’Italia con circa il 10% del traffico aereo comunitario e con una quinta
posizione Ue per numero di passeggeri, occupa attualmente nel comparto dell’aviazione civile circa 57.000
addetti diretti, fra compagnie aeree, società di gestione aeroportuale, società di handling, controllori di
volo, addetti alla sicurezza ecc. con un trend in netta crescita: le due maggiori società concessionarie di
aeroporti, AdR Fiumicino attualmente con poco meno di 3.000 addetti e Sea Milano (circa 5.000 addetti di
cui il 10% personale dirigenziale e manageriale) hanno presentato nel 2013 i piani di sviluppo contenuti nel
contratto di programma che prevedono in dieci anni la creazione di 150.000 nuovi posti di lavoro, fra diretti
e indotti. Analogamente il Polo Aeronautico di Napoli tra i Poli tecnologici del Mezzogiorno d'Italia risulta in
continua crescita con quasi 1 miliardo di euro di fatturato nell'Anno 2012 a differenza dell'analogo polo
farmaceutico che ha subito una contrazione del fatturato nel medesimo anno di riferimento. (fonte Istat elaborazione dati Banca Intesa San Paolo).
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Nel solo 2013, AdR Fiumicino ha generato 1000 nuove opportunità di lavoro, in netta controtendenza
rispetto ai trend occupazionali del paese, e 1.500 aziende, in gran parte interconnesse con l’attività
aeroportuale e quindi con il mercato del trasporto aereo, si sono insediate nelle vicinanze dell’aeroporto
proprio al fine di fruttarne le sinergie.
Il processo di formazione del personale assorbe, secondo i dati Eurostat, fra l’8 e il 12% del fatturato
globale di settore. Ma la mappa del processo formativo è a macchia di leopardo. Con una forte percentuale
di formazione home-made e con un processo formativo che raramente viene controllato dall’inizio alla
conclusione naturale nell’occupazione. Basti pensare all’offerta diversificata di scuole di volo per la
formazione dei piloti o ai criteri di accesso alle varie professioni. Sempre per quanto riguarda le compagnie
aeree spesso i processi formativi anche su simulatore sono svolti all’interno delle singole compagnie aeree
o attraverso processi di collaborazione fra differenti vettori. Un ruolo non marginale hanno poi i processi di
formazione svolti all’interno delle Accademie delle forze aeree dei differenti paesi. Processi di formazione
che tuttavia non garantiscono un diretto passaggio dall’aeronautica militare all’aviazione civile.
Una componente rilevante di formazione è svolta attraverso processi e corsi di E-learning gestiti anche da
soggetti internazionali, in particolare la IATA di Ginevra. Anche Aci (associazione che raggruppa gli
aeroporti) organizza corsi di formazione.
A livello nazionale un caso a sé è rappresentato dalla Enav Academy ad oggi unica società in Italia
autorizzata a selezionare, formare e aggiornare i diversi profili professionali inerenti i servizi per il Controllo
del Traffico Aereo civile, ovvero Controllori del Traffico Aereo, Esperti di Assistenza al Volo, Meteorologi e
Piloti di Radiomisure.
Enav è aperta a forme di collaborazione anche universitaria con lo scopo, non solo di promuovere e rendere
più efficienti le sinergie produttive ed organizzative degli attori nazionali ed internazionali del mondo
aeronautico, ma anche di contribuire al continuo ed indispensabile scambio di esperienze ed informazioni
fra i diversi player.
Inoltre Enav organizza percorsi formativi quali workshop, seminari, corsi specialistici e di alta formazione,
master in collaborazione con Università nazionali, rivolti a figure manageriali di alto profilo provenienti dal
settore del trasporto aereo. Fra queste spicca la School in Aviation Management progettata e coordinata in
collaborazione con l'Università di Bologna.
Svolge inoltre programmi di Formazione Manageriale e Tecnico Amministrativa ed è volta a sviluppare le
competenze tecnico-amministrative e le capacità manageriali del personale ENAV, ponendo attenzione
anche ad iniziative esterne all'azienda finalizzate al coinvolgimento ed integrazione dei vari attori del
settore del trasporto aereo.
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Per le proprie iniziative didattiche la Formazione Manageriale si avvale sia di docenza interna, selezionando
professionisti con competenze all'avanguardia nell'ambito del controllo del traffico aereo, sia di docenza
esterna, usufruendo delle più prestigiose società di consulenza e di formazione presenti sul mercato, oltre a
prevedere interventi occasionali di testimonial di alto livello su tematiche specifiche inerenti il settore del
trasporto aereo - ivi compresi i temi internazionali.
Anche in questo caso, come nei corsi di E-learning svolti da IATA, esistono tuttavia due coni d’ombra. Il
primo é relativo al rapporto e alla continuità fra formazione specialistica e formazione universitaria. Il
secondo riguarda l’assenza totale di processi formativi completi in aree di crescente importanza nel campo
della gestione dell’aviazione civile.
Le aree formative carenti o addirittura scoperte nel campo dell’aviazione civile riguardano in particolare
questi profili professionali:
- la compatibilità fra attività aeronautiche e aeroportuali e le esigenze di tutela dell’ambiente, con due
importanti derive in tema di inquinamento acustico e utilizzo di carburanti nonché di aeromobili ecocompatibili in grado di abbattere i quantitativi di emissioni;
- la gestione integrata delle aziende aeroportuali, attraverso un management mirato al cost-effectiveness e
alla gestione integrata delle varie componenti dell’attività aeroportuale;
- la gestione dell’accessibilità degli aeroporti e quindi la gestione integrata delle varie modalità di trasporto;
- il rapporto fra attività aeroportuali e marketing territoriale. Tema questo di valore strategico per molti
aeroporti italiani e particolarmente delicato, ad esempio, nell’ottica delle compagnie low-cost e dei
contributi di gestione assicurati a queste compagnie dalle amministrazioni pubbliche;
- ultima, ma non per importanza, la gestione manageriale delle tematiche relative alla security e alla safety,
in correlazione con la qualità dei servizi.
Nel mondo del trasporto aereo sta poi emergendo con forza il tema della centralità del passeggero, dei suoi
diritti e della customer’s satisfaction attraverso l’applicazione di nuovi standard frutto anche di studi di tipo
matematico, statistico, sociale e demografico.
E’ quindi il caso di citare i principali fra i molteplici settori che richiederebbero un percorso formativo
universitario:

Controllo delle operazioni in chiave di riduzione delle emissioni dannose.

Contabilità delle emissioni nocive e degli impatti sui bilanci di compagnie aeree e aeroporti.

Ottimizzazione del carico sugli aeromobili e pianificazione delle operazioni.

Efficientamento dell’handling attraverso innovazioni nel campo ID e RFI.

Pianificazione e razionalizzazione dei servizi aeroportuali:

Gestione delle emergenze e delle crisi.
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
Risk management.

Gestione del fattore umano e interazione con l’innovazione tecnologica

Management e audit della safety negli aeroporti.

Security e anti-terrorismo management.

Management turistico ed efficienza.

Valutazione delle politiche commerciali sulla proiezione dei costi aeroportuali e loro gestione.

Valutazione e management degli effetti di marketing territoriale per linee e servizi.

Sviluppo di sistemi di logistica integrata attraverso la interazione fra diverse modalità di trasporto.

Airline finance and accounting management.

Airline marketing e profitability.

Pianificazione delle rotte e dei servizi e previsione delle revenues.

Modelli di gestione del traffico aereo.

Pianificazione e realizzazione dei modelli di sviluppo delle strutture aeroportuali.

Quality management per airline companies

Formazione responsabili di scalo e top management.
Il nostro programma, oltre alla definizione di corsi che coprano le tematiche anzidette fornendo per la
prima volta una risposta di formazione universitaria integrata a funzioni diventate strategiche, si propone di
svolgere la seguente attività:
 Integrazione con Enav nella formazione del personale di assistenza al volo e di pianificazione slot.
 Integrazione con Enac nella formazione di personale addetto al controllo e alla verifica su infrastrutture
aeroportuali e su compagnie aeree.
 Integrazione con Enac nella formazione superiore di management di coordinamento e controllo delle
differenti attività che si svolgono sul sedime aeroportuale.
 Integrazione con Enac e con scuole di volo qualificate (Aviomar -Aeroporto dell'Urbe) per la formazione
basica di piloti e di personale di volo in parallelo con l’acquisizione delle competenze universitarie di
base indispensabili al completamento del percorso formativo.
In conclusione, dall’analisi del mercato presente e potenziale dell’aviazione civile nonché da un esame
preventivo dell’offerta formativa emergono almeno sei macro-filiere professionali, con potenzialità di
occupazione sia nel medio che lungo periodo che necessiterebbero di forme di qualificazione integrata
universitaria-professionale:

Personale di volo

Personale aeroportuale
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
Personale di controllo e supervisione del traffico aereo

Funzioni di risk, safety e security management

Funzioni di management tecnico-economico delle imprese del settore

Funzioni di management territoriale
Esiste poi una considerazione finale dalla quale non si può prescindere. L’Italia, per posizione geografica e
tradizione anche culturale, ha potenzialità uniche di svolgere funzioni formative per l’area estesa del
Mediterraneo, utilizzando appieno le potenzialità dell’e-learning e realizzando rapporti di collaborazione
con soggetti istituzionali, aeroporti, compagnie aeree sia nei paesi dell’area magrebina, sia del vicino
oriente, con proiezione anche verso il Golfo.
2. MOTIVAZIONI ALL’ATTIVAZIONE
L'istituzione del corso di laurea in Scienze e tecnologie del trasporto aereo si ritiene che possa contribuire
alla realizzazione degli obiettivi di razionalizzazione e qualificazione dell'offerta formativa dell'Ateneo,
attraverso l'individuazione delle esigenze formative e aspettative delle parti interessate e la consultazione e
il coinvolgimento degli enti pubblici e privati territoriali nazionali e internazionali tenendo conto dei dati
preesistenti sull'attrattività, sull'andamento e tipologia degli iscritti, sull'incremento delle immatricolazioni,
sugli abbandoni, sui laureati, e sul livello di soddisfazione degli studenti; la definizione delle figure
professionali è coerente con le esigenze formative e la definizione degli obiettivi di apprendimento
(descrittori di Dublino) ed è congruente con gli obiettivi generali; l'esigenza poi di offrire agli studenti che
hanno acquisito le conoscenze matematiche, fisiche e chimiche di base una maggiore consapevolezza nella
scelta del percorso formativo da conseguire nell'eventuale prosieguo e di garantire un più qualificato
accesso ai Corsi di laurea magistrale.
Il corso di laurea in Scienze e Tecnologie del Trasporto Aereo si relaziona al settore del trasporto aereo e
risulta essere l'unico corso di studi in Italia in grado di fornire strumenti operativi che consentono di
immettere direttamente nel ciclo produttivo nuove professionalità dotate di knowhow interdisciplinare
richiesto dal mercato del lavoro, ovvero, di generare valore aggiunto a quelle figure professionali già in
possesso di conoscenze, esperienze ed abilitazioni del settore di impiego. Il corso di laurea in argomento
risulta, proprio per la sua caratterizzazione non esclusivamente teorica, tra i pochi in Europa indirizzati in
maniera esclusiva verso l'aviazione civile e relativo indotto. Inoltre a seguito di studi di settore a carattere
nazionale, è emersa l'esigenza di portare a livello universitario la formazione del personale tecnico addetto
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al trasporto aereo sia in riferimento al personale tecnico di bordo sia di quello dei servizi aeroportuali a
terra (dai piloti ai controllori di volo). A rafforzare le motivazioni all’attivazione del corso si sono aggiunte
le indicazioni europee che hanno imposto il raggiungimento dell’obiettivo della formazione a livello
accademico del 40% della popolazione in generale entro l’anno 2020 e che tale percentuale sarà molto più
alta proprio per il personale addetto ai servizi strategici di rilevanza europea ed internazionale, quale è il
trasporto aereo. Lo chiede l'alto livello della domanda che cresce in qualità e conseguentemente personale
addetto con una formazione universitaria. La complessità, il livello di decisione, il complesso di rapporto di
tipo internazionale, di tipo qualificato deve essere affrontato con una cultura scientifica adeguata. Per
questa tipologia di personale il livello tecnico strettamente professionale non basta, ma richiede capacità,
metodi e conoscenze logiche, scientifiche e tecniche che solo l'università può dare.
Più in particolare si indicano di seguito le platee di riferimento:
-
Tutti gli addetti del trasporto aereo attualmente in servizio e che allo stato attuale non sono laureati
costituiscono la maggioranza della forza lavoro e rappresentano personale che avverte l'esigenza e
la responsabilità nei compiti affidati e chiede una formazione di tipo universitario;
-
aziende ed istituzioni pubbliche e private che avvertono la necessità di accrescere il know-how ed il
brain power della propria azienda (fattore competitivo primario), che con un percorso di alta
formazione per il proprio personale ne consente l’aggiornamento. Rientrano in tale categoria sia il
personale civile, sia militare ivi inclusi la platea di sottoufficiali ed altro personale dell'aeronautica e
delle altre istituzioni che erogano servizi di sicurezza (marina, polizia, carabinieri, GdF, protezione
civile, guardia costiera, ecc.);
-
Tutti coloro che vogliono coniugare i corsi di formazione per l'ottenimento di patentini e licenze
(Enav Accademy ed Enac) con un corso di laurea di I livello ma specificatamente orientato al
trasporto aereo e quindi in sintonia con gli studi delle abilitazioni intraprese.
-
Gli studenti diplomati che intendono intraprendere studi universitari di tipo scientifico e tecnologico
orientati al trasporto aereo, in particolare i diplomati degli istituti aeronautici o diplomati di istituti
che offrono uno specifico percorso aeronautico.
L'evoluzione temporale di forma esponenziale del sistema trasporto aereo, conseguente all'apertura dei
mercati a livello europeo e alla globalizzazione in generale, impone sempre di più la formazione di figure
lavorative ad alta qualificazione professionale, caratterizzate quindi da un bagaglio conoscitivo/culturale
che risulti in linea con gli elevati standard professionali richiesti dalle nuove norme stabilite dalla
Commissione Europea in tema di sicurezza, integrazione tecnologica, regolamentazione capacità dello
spazio aereo, protezione ambientale, ecc..
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Gli obiettivi formativi del corso si collegano, pertanto, alla necessità di fronteggiare tale esigenza culturale e
in definitiva mirano alla formazione di un laureato in possesso di un bagaglio di conoscenze tecnicoscientifiche - sia di carattere generale sia precipue del settore del trasporto aereo - gestionali ed
organizzative che lo rendano idoneo ad assumere, in prospettiva, mansioni aziendali di alto profilo nel
contesto lavorativo rappresentato dall'aviazione civile .
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