Il Corriere dell`Arte
Transcript
Il Corriere dell`Arte
Il Corriere dell’Arte a cura di Paolo Camisasca, Davide Cozzi e Rebecca Vaudetto. Docente Giusi Raimondi Numero 3/2011 DA VEDERE QUALI COSE SIAMO Terza edizione per il ciclo di mostre del Triennale Design Museum. Con la curatela di Alessandro Mendini, Triennale Design Museum presenta la mostra “Quali cose siamo”. L'esposizione racconta la duplice natura del design italiano: tra design istituzionale e design invisibile e non ortodosso. In mostra, opere dei Maestri, artisti e giovani designer in dialogo con oggetti inaspettati che, di primo acchito, non sembrano "fare sistema" ma, se guardati attraverso nuovi punti di vista, mostrano una complessa matrice progettuale: esempi di una creatività italiana che contribuiscono a definire la nostra identità e l'essenza del design made in Italy. L'obiettivo è sorprendere il visitatore e offrirgli un percorso che lo porti a rivedere certezze e luoghi comuni, per ragionare su come gli oggetti contribuiscano a farci essere quello che siamo. Nel mese d'agosto la mostra è aperta con ingresso gratuito. Quando: fino al 27 febbraio 2011 Dove: Triennale Design Museum - Viale Emilio Alemagna 6, Milano Orario: da martedì a domenica dalle 10.30 alle 20.30; giovedì aperto fino alle 23. Chiuso il lunedì Ingresso: da 6 a 8 euro TERRE VULNERABILI Non una mostra ma ben quattro per il progetto espositivo di Hangar Bicocca Un progetto originale, che comprende quattro mostre all'Hangar Bicocca è “Terre vulnerabili”. Terre vulnerabili raccoglie appunto quattro mostre che coprono un periodo di otto articolate in quattro fasi, come quelle lunari. La prima tappa inaugurata ad ottobre, la seconda a gennaio, la successiva a marzo, l'ultima ad aprile, vedono tutte la collaborazione di un nucleo di artisti che condividono il proprio lavoro, per accordarlo a quello degli altri e realizzare opere significative. Ad ogni nuova mostra del progetto si aggiungono nuovi artisti, seguendo l'idea di un terreno fertile che germoglia nel tempo. Quando: fino al 22 giugno 2011 Dove: Hangar Bicocca Galleria d'Arte - Via Privata Chiese, Milano Orario:da martedì a domenica dalle 11 alle 19; giovedì dalle 14.30 alle 22 Ingresso: da 6 a 8 euro IL MUSEO DEL NOVECENTO Quattrocento opere delle Civiche Raccolte milanesi Il museo del Novecento è stato inaugurato il 6 dicembre 2010 e rimarrà aperto per tre mesi gratuitamente al pubblico. Sono esposte circa quattrocento opere, selezionate tra le quattromila a disposizione delle Civiche Raccolte d'Arte milanesi, molte provenienti dalla collezione Jucker. Questi dipinti furono ospitati dal 1984 al 1999 in via provvisoria nella sede di Palazzo Reale, Il Museo del Novecento colma una lacuna storica, essendo mancato da sempre un centro fisso per l'esposizione di questi lavori. In una città come Milano, che è stata luogo di nascita dei più grandi movimenti artistici del novecento. i dipinti esposti sono relativi a differenti periodi artistici: dal Futurismo alla Metafisica fino alla Transavanguardia, i gruppi di Milano, Roma e Torino e l’arte Povera. Si possono ammirare opere di Pellizza da Volpedo, Boccioni, Modigliani, De Chirico, Sironi, Fontana e molti altri. Tra le particolarità bisogna citare un'opera di Fontana, creata nel 1956: si tratta di un intero soffitto realizzato per l’Hotel del Golfo a Procchio, all’Isola d'Elba. La visita è aperta da due sculture di De Chirico, i “Bagni Misteriosi” della Triennale, accompagnate da un antico pavimento romano. Sui tre piani spiccano capolavori come “ Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo,”La bambina che corre sul balcone” di Giacomo Balla,”Forme uniche nella continuità dello spazio” di Umberto Boccioni. “Bambina che corre sul balcone” di Balla “Il Quarto Stato”di Pellizza da Volpedo. “Signorina seduta”, bronzo di Fontana “Forme uniche” di Boccioni “Bagni misteriosi” di De Chirico Dove: Palazzo dell'Arengario - Piazza del Duomo, Milano Orari : lunedì 14.30-19.30; martedì mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30 Ingresso: libero fino al 28 febbraio 2011; oltre 5 euro, con ingresso libero per giovani fino ai 18 anni Per maggiori informazioni : www.museodelnovecento.org L'EREDITÀ DELLA MACCHIA Dalle incisioni di Giovanni Fattori alla pittura di Giovanni Malesci La Fondazione Luciana Matalon rende omaggio a Giovanni Fattori e all'allievo Giovanni Malesci con la mostra “L'eredità della macchia”. Acqueforti, litografie, disegni e dipinti, oltre a video, fotografie, cataloghi e libri, raccontano il percorso artistico di due importanti protagonisti della storia dell'arte italiana. Fattori fece parte del movimento dei Macchiaioli, corrente che anticipò l'Impressionismo francese e che partecipò attivamente per l'Unità d'Italia. Invece Malesci è considerato uno dei massimi esponenti della pittura italiana durante la Prima Guerra Mondiale. Il percorso espositivo prevede un confronto tra il maestro e l’allievo, con dipinti e documenti che ne raccontano la vita e le esperienze militari. Quando: fino al 26 febbraio 2011 Dove: Fondazione Luciana Matalon - Foro Buonaparte 67, Milano Orario:da martedì a sabato: dalle 10 alle 19 Ingresso: libero DAVID HOCKNEY Incisioni e litografie 1961-1969 Lo Studio Marconi ’65 presenta la mostra “David Hockney: “Incisioni e litografie 1961-1969”. David Hockney è riconosciuto come uno tra gli artisti inglesi più’ importanti degli anni ‘60. In mostra sono presentate tre incisioni che fanno parte della cartella “Illustration for fourteen poems” del poeta greco C. P. Cavafi. In queste tre incisioni,stranamente non compaiono colori. Altra caratteristica ricorrente nelle sue opere è la linearità e la piattezza dell’immagine: «Ho sempre pensato che l’incisione sia un mezzo lineare, le migliori incisioni sono quelle lineari». E la linea è utilizzata da Hockney nelle sue incisioni per raccontare una storia. La letteratura è sempre stata una fonte di ispirazione importantissima nel lavoro di Hockney, che nel 1969 ha realizzato anche una serie di acqueforti tratte da Six Fairy Tales dei fratelli Grimm. I titoli delle opere esposte sono come quelli di tutto il suo lavoro, intelligenti, arguti e con una sottile vena di ironia, incuriosiscono lo spettatore e lo spingono a guardare sempre più da vicino i soggetti rappresentati. Ecco quindi: Cleanliness is Next to Godliness / La pulizia è vicina alla Devozione (1964), The Fires of Furious Desire/ I fuochi dell' Acceso Desiderio (1961), e ancora The Beginning /L’Inizio (1967), o An Imaginary Landscape /Un paesaggio immaginario (1969). I soggetti rappresentati da Hockney sono i più diversi, dice l’artista a proposito delle sue fonti di ispirazione: «Le mie fonti di ispirazione sono molte, però accettabili. Infatti sono sicuro che derivino da temi classici e epici. Paesaggi di terre straniere, persone affascinanti, l’amore, la propaganda e episodi significativi della mia vita». Una delle prime mostre di Hockney in Italia è stata proprio quella allestita allo Studio Marconi nel 1966. «Da quell’anno - dice Giorgio Marconi - mi sembra che David Hockney non sia stato più esposto in Italia, pur essendo uno tra gli artisti più influenti del ventesimo secolo. Oggi una sua mostra costerebbe troppo anche per un ente privato:ci tenevo ad esporre il lavoro di questo artista che reputo sia uno tra i principali esponenti della Pop Art inglese». Quando: fino al 15 febbraio 2011 Dove:Studio Marconi ‘65 - Via Tadino 17, Milano Orari: dal martedì al sabato dalle 11 alle 19.30 Ingresso: libero Per maggiori informazioni: www.studiomarconi.info GRAPHIC DESIGN WORLDS Il lavoro e le idee di trenta designer di grande livello Triennale Design Museum presenta “Graphic Design Worlds”, una grande mostra dedicata al graphic design internazionale, a cura di Giorgio Camuffo. Con l’obiettivo di mettere in luce la pluralità di percorsi, linguaggi e interpretazioni che animano il graphic design, la mostra riunirà oltre trenta designer italiani e internazionali, presentandone i diversi mondi e approcci. Esposti negli ampi spazi della Galleria dell’Architettura della Triennale, i progetti e gli allestimenti ideati ad hoc dai designer stessi comporranno un variegato paesaggio, ricco di suggestioni. La mostra è accompagnata dalla pubblicazione del volume Graphic Design Worlds/Words (Electa), che darà spazio alle parole, offrendo riflessioni e spunti sia attraverso la voce dei designer invitati sia con il contributo di studiosi e critici del graphic design e della comunicazione visiva. Graphic Design Worlds include inoltre una serie di iniziative collaterali, ideate in funzione della mostra, per valorizzarne i contenuti, e per alimentare più ampiamente il dibattito critico attorno al graphic design: incontri, interviste, workshop, attività didattiche, ecc. Fra queste iniziative, il blog “A Diary of an Exhibition”, attivo dalla primavera 2010, è un diario che segue il making of della mostra, proponendo video, recensioni, immagini, e altri materiali. Quando: fino al 27 marzo 2011 Dove: Triennale Design Museum - Viale Emilio Alemagna 6, Milano Orario: da martedì a domenica: dalle 10.30 alle 20.30; giovedì e venerdì aperto fino alle 23 Ingresso: 8 euro PER SAPERNE DI PIÙ Vita e opere di David Hockney David Hockney nasce a Bradfor nello Yorkshire nel 1937. Dopo gli studi alla Bradford School of Art, nel 1959 si iscrive al Royal College of Art di Londra . Nel 1964 si trasferisce a Los Angeles, luogo che ebbe un grosso influsso sul suo lavoro. Affascinato dalla luce, dal colore, dagli spazi e dalla libertà dei costumi della città iniziò a dipingere i luoghi e le persone che lì incontrò. Realizza le prime polaroid, inizia a lavorare con i colori acrilici e intraprende l’insegnamento alla Iowa University, Iowa City, alla University of Colorado a Boulder, alla University of California di Los Angeles e a Berkeley. Nel 1966 disegna i costumi e l’allestimento per l’Ubu Roi di Alfred Jarry al Royal Court Theatre di Londra. Nel 1968 si trasferisce a Londra e utilizza sempre più le sue fotografie come studi preparatori per i suoi dipinti. Nel 1973 si sposta a Parigi dove inizia a realizzare una serie di ritratti di artisti, tra cui quello di Andy Warhol. Nel 1976 torna a Los Angeles, dove vivrà fino agli inizi del 2009 quando si trasferisce di nuovo nello Yorkshire. ANTEPRIMA GLI OCCHI DI CARAVAGGIO Cinquanta opere che hanno influenzato il geniale Merisi Il Museo Diocesano ospita “Gli occhi di Caravaggio”, esposizione che ripercorre gli anni della formazione del Merisi tra Veneto e Lombardia. In mostra cinquanta opere che l'artista, all'epoca adolescente, ha potuto ammirare nelle chiese e negli studi dei più grandi pittori del periodo prima della partenza per Roma. Tra i numerosi autori che hanno influenzato Caravaggio, si ricordano Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Lorenzo Lotto, Jacopo da Bassano. Quando: dall'11 marzo al 3 luglio 2011 Dove: Museo Diocesano - Corso di Porta Ticinese 95, Milano Orario:non ancora disponibile Ingresso: non ancora disponibile