Diagnosi e trattamento delle alterazioni dei livelli di sodio
Transcript
Diagnosi e trattamento delle alterazioni dei livelli di sodio
MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 29 Diagnosi e trattamento delle alterazioni dei livelli di sodio: iponatriemia e ipernatriemia MICHAEL M. BRAUN, Madigan Army Medical Center CRAIG H. BARSTOW, Womack Army Medical Center NATASHA J. PYZOCHA, Madigan Army Medical Center, USA Iponatriemia e ipernatriemia sono alterazioni comuni, che possono riguardare sia pazienti ricoverati in ospedale sia pazienti seguiti a livello ambulatoriale. Le alterazioni sono associate ad un aumento del rischio di morbilità e di mortalità. L’osmolalità plasmatica riveste un ruolo di importanza critica nella fisiopatologia e nel trattamento delle alterazioni dei livelli di sodio. Iponatriemia e ipernatriemia possono essere classificate in base alla volemia (ipovolemia, euvolemia, ipervolemia). Le alterazioni dei livelli di sodio possono essere diagnosticate in base ai dati raccolti con anamnesi, esame obiettivo, esami di laboratorio, associati alla valutazione della volemia. Il trattamento viene impostato in base ai sintomi ed alle cause responsabili dell’alterazione. In termini generali l’iponatriemia può essere trattata con la restrizione dell’assunzione di liquidi (in presenza di euvolemia), con la somministrazione di una soluzione salina isotonica (in presenza di ipovolemia) od aumentando la diuresi (in presenza di ipervolemia). La presentazione clinica può rendere necessaria una combinazione tra tali interventi. Nel trattamento di un’iponatriemia sintomatica grave occorre somministrare una soluzione salina ipertonica. Nel trattamento dell’iponatriemia euvolemica e ipervolemica un ruolo può essere rivestito dai vaptani. Il trattamento dell’ipernatriemia prevede la correzione della causa sottostante e la correzione del deficit di acqua libera. (Am Fam Physician. 2015; 91 (5): 299-307. Copyright© 2015 American Academy of Family Physicians). iponatriemia è una frequente alterazione elettrolitica, definita tale in base alla presenza di livelli di natriemia inferiori a 135 mEq/L.13 Secondo una review sistematica olandese, riguardante 53 studi, in reparti ospedalieri geriatrici la prevalenza di iponatriemia lieve sarebbe pari a 22,2%, mentre in reparti ospedalieri non geriatrici ed in reparti di terapia intensiva le prevalenze sarebbero pari, rispettivamente, a 6,0% ed a 17,2%.2 La prevalenza di iponatriemia grave (natriemia inferiore a 125 mEq/L) sarebbe invece pari, nelle 3 situazioni, a 4,5%, 0,8% e 10,3%. Tra i pazienti seguiti a livello ambulatoriale la prevalenza di iponatriemia sarebbe compresa tra 4% e 7%, mentre tra i soggetti ricoverati in casa di riposo la prevalenza raggiungerebbe il 18,8%.2-4 L’iponatriemia è associata ad un aumento di morbilità e di mortalità.1-6 Nei pazienti con scompenso cardiaco che si sottopongono ad un intervento cardiochirurgico l’iponatriemia aumenta i tassi di complicanze postoperatorie, la durata del ricovero in ospedale ed i tassi di mortalità.5,6 In pazienti seguiti a livello ambulatoriale anche un’iponatriemia lieve è associata ad un aumento della mortalità (rischio relativo 1,94) rispetto a quanto descritto in presenza di livelli di natriemia normali.3 I pazienti che sviluppano iponatriemia durante un ricovero presentano tassi di mortalità più elevati rispetto ai pazienti L’ con iponatriemia al momento del ricovero. 7,8 Non è chiaro se l’iponatriemia rappresenti un marker di outcome prognostici sfavorevoli oppure rifletta semplicemente la gravità della malattia. In pazienti con cirrosi epatica, ipertensione polmonare, infarto miocardico, nefropatie croniche, fratture dell’anca, embolie polmonari la presenza di iponatriemia indica una prognosi più sfavorevole.1,8-10 Eziologia e fisiopatologia Il sistema più comune di classificazione dell’iponatriemia si basa sullo stato della volemia. Si parla infatti di iponatriemia ipovolemica (diminuzione dell’acqua corporea totale con diminuzione più marcata dei livelli di sodio), euvolemica (aumento dell’acqua corporea totale con livelli di sodio normali) e ipervolemica (aumento dell’acqua corporea totale rispetto ai livelli di sodio).11 L’osmolalità plasmatica ha un ruolo significativo nella fisiopatologia dell’iponatriemia. L’osmolalità dipende dalla concentrazione totale dei soluti nel liquido. L’osmolalità efficace è il gradiente osmotico creato dai soluti che non attraversano la membrana cellulare. L’osmolalità efficace determina la pressione osmotica ed il flusso di acqua.11 L’osmolalità plasmatica viene mantenuta grazie ad una stretta regolazione esercitata dal sistema della va29 - febbraio 2016 - Minuti g MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 31 Sistema SORT (Strength of Recommendation Taxonomy, Tassonomia della forza delle evidenze): Indicazioni per la pratica clinica Indicazione clinica Livello di Referenze evidenza bibliografiche Nei pazienti con grave iponatriemia sintomatica, la velocità di correzione C 13, 14 della natriemia deve essere di 6-12 mEq/L nelle prime 24 ore, e di 18 mEq o meno entro 48 ore Per correggere una grave iponatriemia si può somministrare un bolo da 100C 13 150 mL di soluzione salina ipertonica al 3% Commenti Linee-guida basate su review sistematiche Linee-guida basate su studi di piccole dimensioni Linee guida basate su studi osservazionali Opinione di esperti I vaptani sembrano essere efficaci nel trattamento di una grave iponatriemia C 14 ipervolemica o euvolemica, ma i farmaci non devono essere utilizzati di routine Un’ipernatriemia cronica andrebbe corretta ad una velocità di 0,5 mEq/L/ C 33 ora, con una correzione massima di 8-10 mEq/L in 24 ore A = Evidenza coerente, di buona qualità e orientata sul paziente; B = evidenza orientata sul paziente, scarsamente coerente o di qualità limitata; C = opinione generale, evidenza orientata sulla malattia, pratica clinica usuale, opinione di esperti, serie di casi clinici. Per informazioni sul sistema SORT di valutazione delle evidenze, si veda al sito http://www.aafp.org/afpsort.xml sopressina (nota anche come ormone antidiuretico [anti-diuretic hormone, ADH]) e della sete. Se l’osmolalità plasmatica aumenta, si ha la secrezione di ADH, che determina ritenzione idrica a livello renale, con conseguente diminuzione dell’osmolalità. Se l’osmolalità plasmatica diminuisce anche i livelli di ADH diminuiscono, con conseguente diuresi di acqua libera e ritorno alle condizioni omeostatiche.12,13 Approccio diagnostico all’iponatriemia I sintomi di iponatriemia dipendono dalla gravità dell’alterazione e dalla velocità con cui i livelli di sodio diminuiscono. Una diminuzione graduale si associa solitamente a sintomi minimi, mentre in presenza di una diminuzione rapida i sintomi possono essere gravi. Sintomi come polidipsia, crampi muscolari, cefalea, cadute, confusione, alterazioni dello stato mentale, ottundimento, coma e status epilecticus indicano la necessità di un intervento acuto. Nella maggior parte dei pazienti, d’altro canto, l’iponatriemia è asintomatica, e la diagnosi avviene in maniera accidentale. Per determinare la causa responsabile dell’iponatriemia occorre valutare lo status della volemia11,13 (Figura 111-16). La valutazione diagnostica deve comprendere anamnesi ed esame obiettivo, ponendo un’attenzione particolare ai sistemi cardiaco, polmonare, endocrino, gastrointestinale, renale, neurologico, nonché a neoplasie ed a precedenti interventi chirurgici (Tabella 1).11-13 Diuretici, carbamazepina ed inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina possono causare ipovolemia. L’alcool (in particolare la birra) e l’assunzione di alcune sostanze stupefacenti (in particolare la 3,4-metilenediossimetanfetamina [ecstasy]) possono causare iponatriemia.11-13 Nel caso di atleti occorre indagare sui regimi di allenamento, in quanto intense attività di endurance possono condurre a iponatriemia. Gli esami di laboratorio devono comprendere alcuni esami metabolici, nonché la determinazione dei livelli urinari di sodio e di creatinina.11,13 Occorre determinare l’osmolalità sierica e l’escrezione frazionale del sodio. In pazienti selezionati, per escludere altre possibili cause possono essere determinati i livelli di ormone stimolante la tiroide, acido urico urinario, ormone adrenocorticotropo, cortisolo plasmatico, peptide natriuretico cerebrale.13 In un paziente non-edematoso con iponatriemia che non risponde al trattamento la determinazione dell’escrezione frazionale di urati (acido urico) può essere utile per la diagnosi di reset osmostat (“risettagio della soglia”), una variante della sindrome da inappropriata secrezione di ADH, nella quale la secrezione di ADH avviene malgrado una bassa osmolalità plasmatica.17 Pseudoiponatriemia Una condizione di pseudoiponatriemia si verifica quando livelli apparentemente bassi di natriemia sono in realtà normali. Le possibili cause comprendono iperglicemia, iperproteinemia, assunzione di mannitolo, oppure errori da parte del laboratorio di analisi. L’osmolalità è immodificata, ed i pazienti sono in genere euvolemici.12,13 In presenza di iperglicemia 31 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 33 Valutazione dell’iponatriemia Iponatriemia Livelli sierici di sodio <135 mEq/L Sintomatica (es. confusione mentale, atassia, confusione, ottundimento, coma, depressione respiratoria) Grave iponatriemia (v. Figura 2) Determinare osmolalità plasmatica Normale 280-285 mOsm/kg Iponatriemia isotonica (pseudoiponatriemia) Ricercare iperproteinuria o iperlipidemia Asintomatica o con sintomi lievi (es. cefalea, letargia, capogiri) Bassa <280 mOsm/kg Elevata >285 mOsm/kg Iponatriemia ipotonica Iponatriemia ipertonica Valutare status della volemia Ricercare iperglicemia, assunzione di mannitolo o di sorbitolo, recente somministrazione di mezzi di contrasto Valutare segni vitali, risposte all’ortostatismo, pressione vene giugulari, turgore cutaneo, membrane mucose, edemi periferici, livelli di azoto ureico e di acido urico Ipovolemica (diminuzione acqua corporea totale e livelli di sodio) Sodio urinario >20 mEq/L Sodio urinario <20 mEq/L Perdite renali (es. da diuretici o da deficit di mineralcorticoidi) Perdite extrarenali (es. diarrea, vomito, accumulo di liquidi nel “terzo spazio”, ostruzione intestinale) Soluzione salina isotonica (v. Tabella 1 per trattamenti specifici) Soluzione salina isotonica (v. Tabella 1 per trattamenti specifici) Euvolemica (aumento acqua corporea totale, livelli di sodio normali) Ipervolemica (aumento acqua corporea totale) Sodio urinario <20 mEq/L Sodio urinario abituale >20 mEq/L Osmolalità urinaria >100 mOsm/kg Osmolalità urinaria <100 mOsm/kg Osmolalità urinaria variabile Sindrome da inappropriata secrezione di ADH, ipotiroidismo, insufficienza surrenalica, stress, assunzione di stupefacenti Polidipsia primaria, bassa introduzione di soluti Resettaggio del valore soglia Restrizione introduzione di liquidi (v. Tabella 1 per trattamenti specifici) Restrizione introduzione di liquidi (v. Tabella 1 per trattamenti specifici) Restrizione introduzione di liquidi (v. Tabella 1 per trattamenti specifici) Sodio urinario >20 mEq/L Scompenso car- Insufficienza diaco, cirrosi, renale sindrome nefrosica, ipoalbuminemia Diuresi, restrizione introduzione di liquidi e di sodio (v. Tabella 1 per trattamenti specifici) Restrizione assunzione di liquidi e di sodio, dialisi (v. Tabella 1 per trattamenti specifici) Figura 1. Algoritmo per la valutazione dell’iponatriemia 33 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 34 Tabella 1. Diagnosi differenziale e trattamento dell’iponatriemia continua Condizione Diagnosi Trattamento Pseudoiponatriemia Iperglicemia (es. nella chetoacidosi Glicemia elevata (>400 mg/dL [22,2 mmol/L]), Insulina, somministrazione di lidiabetica) gap anionico elevato quidi per via endovenosa, soluzione salina isotonica Iperlipidemia Livelli elevati di colesterolo totale e legato a lipo- Statine proteine a bassa densità Errori di laboratorio Ripetizione esame natriemia Iponatriemia ipovolemica Perdita di sale da cause cerebrali Diagnosi di esclusione (es. traumi al capo, emor- Soluzione salina isotonica o iperragie intracraniche); sodio urinario >20 mEq/L tonica Diuretici Clinica; sodio urinario >20 mEq/L Interrompere terapia diuretica Perdite gastrointestinali (es. diarrea, Clinica; sodio urinario <20 mEq/L Somministrazione endovenosa di vomito) liquidi Deficit di mineralcorticoidi (es. ma- Bassi livelli di aldosterone e di cortisolo al matti- Trattamento sostitutivo con cortilattia di Addison [primaria], insuf- no, iperpotassiemia, aumento renina plasmatica, costeroidi ficienza ipofisaria [secondaria], in- livelli bassi o aumentati di ormone adrenocortisufficienza ipotalamica [terziaria]) cotropo (in base alla causa), sodio urinario >20 mEq/L, risultati positivi al test di stimolazione con cosintropina, autoanticorpi anti-21 idrossilasi (malattia di Addison), tomografia computerizzata delle surrenali per escludere un infarto Diuresi osmotica Glicemia elevata, assunzione di mannitolo Correzione glicemia, interruzione somministrazione mannitolo Acidosi renale tubulare Gap osmolare urinario, aumento pH urinario, so- Correzione acidosi, somministradio urinario >25 mEq/L, escrezione frazionale zione bicarbonato di sodio di bicarbonato >15-20%, acidosi ipercloremica, diminuzione livelli sierici di bicarbonato, alterazioni potassiemia (in base al tipo) Nefropatie con perdite di sali Sodio urinario >20 mEq/L Correzione causa sottostante Accumulo di liquidi nel “terzo spazio” Clinica; tomografia computerizzata Somministrazione endovenosa di (es. ostruzione intestinale, ustioni) liquidi, correzione dell’ostruzione Iponatriemia ipovolemica Assunzione di 3,4-metilenediossi- Screening per stupefacenti metanfetamina (“ecstasy”) Potomania dei bevitori di birra Eccessivo consumo di alcool, bassa osmolalità sie- Terapia per ridurre il consumo di rica alcool e counseling nutrizionale per aumentare l’introduzione proteica Iponatriemia associata all’esercizio Clinica Soluzione salina isotonica o ipertonica, in base alla sintomatologia occorre procedere ad una correzione nel calcolo della natriemia. Iponatriemia ipovolemica Esistono numerose cause di iponatriemia ipovolemica (Tabella 1).11-13 I pazienti presentano tipicamente segni e sintomi associati alla deplezione di liquidi (es. vomito, tachicardia, diarrea, aumento del rapporto tra azoto ureico e creatinina). I livelli urinari di sodio sono tipicamente inferiori a 20 34 - febbraio 2016 - Minuti mEq/L, con l’eccezione dei casi in cui il responsabile della perdita di sodio è il rene. Nei pazienti trattati con diuretici la natriuresi indotta dai farmaci rende spesso inaccuratamente elevati i valori di escrezione frazionale di sodio. In questi pazienti un’alternativa è offerta dalla determinazione dell’escrezione frazionale di urea, che in presenza di valori inferiori al 35% risulta più sensibile e specifica nella diagnosi di un’iperazotemia pre-renale.18 Il trattamento prevede in genere la replezione dei liquidi mediante la somministrazione di una soluzione sa- MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 35 Tabella 1. Diagnosi differenziale e trattamento dell’iponatriemia Condizione Iponatriemia ipovolemica Deficit di glucocorticoidi Diagnosi segue dalla precedente Trattamento Bassi livelli di aldosterone, cortisolo al mattino, or- Trattamento sostitutivo con mone adrenocorticotropo, iperpotassiemia, aumenti corticosteroidi livelli plasmatici di renina Ipotiroidismo Aumento livelli ormone stimolante la tiroide, bassi Trattamento sostitutivo con livelli tiroxina libera ormoni tiroidei Bassa introduzione di sale Clinica Aumentare l’introduzione di sale Sindrome da inappropriata secrezione Come per la sindrome da inappropriata secrezione di Restrizione introduzione di di ADH nefrogena ADH, ma con bassi livelli di vasopressina liquidi, diuretici dell’ansa Polidipsia psicogena Storia di schizofrenia con eccessiva introduzione di acqua Resettaggio della soglia Test di stimolazione con acqua libera, escrezione frazionale di acido urico normale Sindrome da inappropriata secrezione Osmolalità diminuita, osmolalità urinaria >100 di ADH mOsm/kg, euvolemia, sodio urinario >20 mEq/L, assenza di patologie tiroidee o di ipocortisolismo, funzione renale normale, nessuna assunzione di diuretici Sindrome da inappropriata secrezione Sindrome da inappropriata secrezione di ADH assodi ADH secondaria a farmaci (es. ciata all’assunzione del farmaco barbiturici, carbamazepina, clorpropramide, diuretici, oppioidi, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, tolbutamide, vincristina) Intossicazione da acqua Clinica; eccessiva introduzione di acqua Iponatriemia ipervolemica Scompenso cardiaco Clinica (es. distensione vene giugulari, edemi), aumento livelli peptide natriuretico atriale di tipo B, ecocardiografia, sodio urinario <20 mEq/L Insufficienza epatica/cirrosi Aumento livelli enzimi epatici, ascite, aumento livelli ammoniaca, biopsia, sodio urinario <20 mEq/L Sindrome nefrosica Proteine urinarie, sodio urinario <20 mEq/L Insufficienza renale (acuta o cronica) Terapia psichiatrica Trattamento della patologia sottostante Restrizione introduzione di liquidi, prendere in considerazione la somministrazione di vaptani Interruzione somministrazione farmaco responsabile Diuresi Diuretici, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, beta-bloccanti Furosemide, spironolattone, trapianto Trattamento della causa sottostante Rapporto azoto ureico/creatinina, velocità di filtra- Correzione della patologia zione glomerulare, proteinuria, sodio urinario >20 sottostante o somministramEq/L zione di farmaci bloccanti i recettori dell’angiotensina ADH = ormone antidiuretico. Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 11-13 lina isotonica (0,9%), l’assunzione occasionale di compresse di sale, il trattamento delle patologie sottostanti.13,14 In questi pazienti è consigliabile il monitoraggio del volume di urine emesse; un’emissione superiore a 100 mL/ora può rappresentare un segno di allarme per un’eccessiva correzione dell’alterazione originaria.14 Iponatriemia euvolemica L’iponatremia euvolemica è comunemente causata da una sindrome da inappropriata secrezione di ADH, ma può essere causata anche da ipotiroidismo o da un deficit di glucocorticoidi. La diagnosi di euvolemia avviene grazie ai dati di anamnesi ed esame obiettivo, in base al riscontro di bassi livelli sierici di acido urico, di un rapporto normale tra azoto ureico e creatinina, nonché in base al riscontro occasionale di livelli di natriemia superiori a 20 mEq/L. Una terapia con diuretici può determinare un aumento artificioso dei livelli urinari di sodio, mentre una dieta con ridotta assunzione di sodio 35 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 37 Iponatriemia ipervolemica Trattamento dell’iponatriemia sintomatica grave Livelli sierici di sodio <125 mEq/L con sintomi gravi (es. convulsioni, alterazioni dello stato mentale) Infusione soluzione salina Singolo bolo di 100-150 mL 3% (1-2 mL/kg/ora) con di soluzione salina al 3% l’obiettivo di aumenta- per via endovenosa, con re i livelli sierici di so- l’obiettivo di aumentare dio di 6-8 mEq/L (non i livelli sierici di sodio di superare 10-12 mEq/L 2-3 mEq/L; controllare nelle prime 24 ore o 18 i livelli di sodio ogni 20 mEq/L in 48 ore). minuti fino alla risoluzione Prendere in considerazio- dei sintomi; se i sintomi ne la somministrazione non si risolvono la somdi desmopressina (1-2 μg ministrazione del bolo può ogni 4-6 ore) essere ripetuta 2 volte Risoluzione dei sintomi Un’iponatriemia ipervolemica si verifica quando i reni non sono in grado di eliminare l’acqua in maniera efficiente. In condizioni di sovraccarico di liquidi il volume di sangue arterioso efficace risulta diminuito rispetto al volume venoso, con conseguente eccessiva secrezione di ADH. Le cause più comuni di iponatriemia ipervolemica sono scompenso cardiaco, cirrosi, danni renali. Il trattamento prevede la correzione della causa sottostante, la restrizione dell’assunzione di sodio e di liquidi, la somministrazione di diuretici volta ad aumentare l’escrezione di acqua libera.13,14 Uno studio randomizzato e controllato condotto su 46 pazienti con scompenso cardiaco ha dimostrato che la restrizione dell’introduzione di liquidi ad 1 L al giorno migliora la qualità di vita dei pazienti a 60 giorni dopo le dimissioni dall’ospedale.19 Grave iponatriemia sintomatica Controllare i livelli sierici di sodio ogni 2 ore; adattare la velocità di infusione e passare alla somministrazione Determinare la causa sotdi soluzione salina isotonica tostante (v. Tabella 1) Figura 2. Algoritmo per il trattamento dell’iponatriemia sintomatica grave può ridurre artificiosamente tali livelli; tutto ciò può rendere difficoltosa la distinzione tra ipovolemia e euvolemia. Il trattamento prevede in genere una diminuzione dell’assunzione di liquidi e la correzione della causa sottostante. La restrizione dell’introduzione di liquidi dovrebbe limitarsi a 500 mL in meno rispetto al volume urinario giornaliero medio.13 Non sono invece consigliabili restrizioni dell’assunzione di sale o di proteine. I fattori predittivi di un fallimento dell’intervento comprendono un’osmolalità urinaria superiore a 500 mOsm/kg, un volume di urine emesse nelle 24 ore inferiore a 1,5 L, un aumento dei livelli sierici di sodio inferiore a 2 mEq/L entro 24-48 ore, nonché livelli di sodio sierico inferiori alla somma dei livelli urinari di sodio e potassio.13 La determinazione dello status della volemia può essere difficoltosa; può essere pertanto indicato un ciclo di liquidi per via endovenosa.11 Nei pazienti con sindrome da inappropriata secrezione di ADH la somministrazione di liquidi per via endovenosa determina in genere un’ulteriore diminuzione dei livelli di sodio. La somministrazione di demeclociclina e di litio non è consigliata, in quanto determina un aumento del rischio di effetti tossici. Una grave iponatriemia sintomatica si verifica quando i livelli di sodio diminuiscono nell’arco di un periodo inferiore a 24 ore. Sintomi gravi (es. coma, convulsioni) si manifestano tipicamente quando i livelli di sodio scendono al di sotto di 120 mEq/L, ma a volte possono manifestarsi anche al di sotto di 125 mEq/L. Una grave iponatriemia sintomatica deve essere prontamente corretta in quanto può condurre ad edema cerebrale, danni neurologici irreversibili, arresto respiratorio, ernie del tronco cerebrale, morte. Il trattamento prevede l’infusione di una soluzione salina ipertonica al 3%, ad una velocità pari a 0,5-2 mL/kg/ora fino alla risoluzione dei sintomi. I vaptani non hanno attualmente alcun ruolo nel trattamento di una grave iponatriemia sintomatica, a causa del rischio di una iper-correzione dei livelli di sodio; i farmaci possono inoltre causare fluttuazioni variabili di tali livelli.13 Nei pazienti con l’associazione di iponatriemia sintomatica e sovraccarico di liquidi può essere necessaria la somministrazione di diuretici dell’ansa. La velocità di correzione della natriemia dovrebbe essere pari a 612 mEq/L nelle prime 24 ore, ed a 18 mEq/L o meno nelle prime 48 ore.12-14 Un aumento della natriemia pari a 4-6 mEq/L è solitamente sufficiente per ridurre i sintomi di iponatriemia acuta.20 Una correzione rapida dei livelli di natriemia può causare demielinizzazione osmotica (definita in passato mielinolisi pontina centrale). L’iper-correzione è frequente, ed è tipicamente causata da una rapida diuresi secondaria a 37 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 39 Licensed by Vivus Inc. and Mitsubishi Tanabe Pharma Corporation Tabella 2. Diagnosi differenziale e trattamento dell’ipernatriemia Condizione Ipernatriemia ipovolemica Perdita di liquidi corporei (es. ustioni, sudorazione) Assunzione di diuretici Perdite gastrointestinali (es. diarrea, vomito, fistole) Colpo di calore Depositato presso AIFA in data 17/10/2014 Trattamento Clinica Somministrazione acqua libera Clinica Clinica Interrompere assunzione diuretici Somministrazione acqua libera Aumento temperatura corporea, mioglobinu- Somministrazione endovenosa di liria, aumento livelli creatinina quidi, cure di supporto Diuresi osmotica (es. coma iperosmo- Aumento glicemia; natriemia spesso elevata Correzione glicemia, eliminazione lare non-chetosico, somministrazione dopo la correzione agente causale mannitolo, alimentazione enterale) Post-ostruzione Clinica Cure di supporto Ipernatriemia euvolemica Diabete insipido centrale Storia clinica di lesioni del sistema nervoso Trattamento raramente necessario, centrale; concentrazione urinaria dopo la se non nei casi di alterazione del somministrazione di desmopressina riflesso della sete Febbre Clinica Trattamento condizione sottostante Iperventilazione/ventilazione meccanica Clinica Adattare la ventilazione Ipodipsia Clinica Aumentare consumo di acqua libera Farmaci (es. anfotericina, aminoglicosi- Anamnesi farmacologica Interruzione somministrazione fardi, litio, fenitoina) maco responsabile Diabete insipido nefrogeno Anemia a cellule falciformi Tumori sopra-sellari e infra-sellari Ipernatriemia ipervolemica Sindrome di Cushing SPED 14 16 Diagnosi Storia di assunzione di farmaci nefrotossici Interruzione somministrazione far(anfotericina, demeclociclina, foscarnet, li- maco responsabile tio, metossiflurano), incapacità di concentrare le urine dopo la somministrazione di desmopressina Elettroforesi emoglobina Trattamento patologia sottostante Imaging con risonanza magnetica Trattamento patologia sottostante Livelli urinari nelle 24 ore di cortisolo e ormone adrenocorticotropo, test di inibizione con desametasone Emodialisi Storia clinica Iperaldosteronismo Storia di ipertensione e ipopotassiemia, rapporto aldosterone/renina plasmatici3 Iatrogena (es. ingestione sale o acqua Recenti somministrazione di soluzione salina salata, infusioni saline, clisteri salini, ipertonica, alimentazione enterale, infusiosomministrazione endovenosa di bi- ne di bicarbonato di sodio, dialisi ipertonica carbonato, alimentazione enterale) Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 3, 12, 33 e 34 diminuzione dei livelli di ADH. Occorre fare ogni tentativo per evitare l’iper-correzione della natriemia. Uno studio condotto su 25 pazienti con sintomi gravi e livelli di natriemia inferiori a 120 mEq/L ha evidenziato che un trattamento associato con soluzione salina al 3% (dosaggio adattato in base al peso corporeo) e con 1-2 µg di desmopressina ogni 6-8 ore ottiene una velocità di correzione della Trattamento patologia sottostante Trattamento patologia sottostante Non è solitamente necessario il trattamento dell’ipernatriemia Interruzione della somministrazione farmaco responsabile, rapida somministrazione acqua libera natriemia pari a 3-7 mEq/L/ora, senza causare ipercorrezione.21 Un altro studio ha utilizzato un bolo da 100 mL di soluzione salina al 3%, infuso nell’arco di 10 minuti a maratoneti; il trattamento ha ottenuto un miglioramento dei sintomi senza causare iper-correzione. L’intervento ha ottenuto un aumento della natriemia pari a 1,5-2,0 mEq/L/ora.13,22,23 Linee-guida della European Society of Endocrinology consigliano 39 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:38 Pagina 41 Valutazione dell’ipernatriemia Storia di perdite gastrointestinali, ustioni, perdite insensibili o Osmolalità urinaria >600 mOsm/kg o Sodio urinario <20 mEq/L Somministrazione di acqua libera (v. Tabella 2) Storia di alimentazione enterale, assunzione di mannitolo, o iperglicemia o Osmolalità urinaria 300-600 mOsm/kg o Sodio urinario >20 mEq/L Trattamento causa sottostante, somministrazione acqua libera (v. Tabella 2) Ipovolemica Storia compatibile con diabete insipido o Osmolalità urinaria <300 mOsm/kg e osmolalità plasmatica diminuita Sodio sierico >145 mEq/L Euvolemica Storia di ipodipsia Aumento assunzione di acqua libera (v. Tabella 2) Urine non concentrate dopo deprivazione idrica, o storia di assunzione di farmaci nefrotossici Diabete insipido nefrogeno* (v. Tabella 2) Storia di lesioni del sistema nervoso centrale o Urine concentrate dopo la somministrazione di desmopressina Diabete insipido centrale* (v. Tabella 2) Storia di febbre o di ventilazione meccanica Correzione causa sottostante; somministrazione acqua libera (v. Tabella 2) Ipervolemica Recente somministrazione soluzione salina ipertonica o di bicarbonato di sodio, alimentazione enterale, dialisi ipertonica Interruzione somministrazione farmaco responsabile; rapida somministrazione di acqua libera (v. Tabella 2) Storia di ipertensione e di ipopotassiemia Prendere in considerazione un iperaldosteronismo primario * La diagnosi di diabete insipido presuppone in genere l’associazione tra deprivazione idrica ed un ciclo di somministrazione con desmopressina. In seguito a deprivazione idrica i pazienti con diabete insipido presentano un aumento dell’osmolalità plasmatica, ma non dell’osmolalità urinaria. Nei pazienti con diabete insipido centrale, in seguito alla somministrazione di desmopressina l’osmolalità plasmatica aumenta di circa 200 mOsm/kg35 l’infusione di una dose da 150 mL di soluzione salina al 3% nell’arco di 20 minuti; il trattamento deve essere associato al monitoraggio della natriemia, da condurre ogni 20 minuti fino alla risoluzione della sintomatologia.14 Il trattamento può essere ripetuto se il paziente rimane sintomatico oppure fino al raggiungimento dell’obiettivo, pari a 5 mEq/L (Figura 213,14,20-23). Vaptani I vaptani (conivaptan e tolvaptan) sono farmaci antagonisti del recettore della vasopressina; la somministrazione dei vaptani è autorizzata in pazienti ricoverati in ospedale con grave iponatriemia ipervolemica e euvolemica. L’utilizzazione di questi farmaci nel trattamento dell’iponatriemia rappresenta 41 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:39 Pagina 43 tuttavia un argomento controverso. Diversi studi hanno dimostrato che in pazienti con scompenso cardiaco e cirrosi epatica i vaptani aumentano la natriemia.24 Nello studio denominato Efficacy of Vasopressin Antagonism in Heart Failure Outcome Study with Tolvaptan, i pazienti con iponatriemia e scompenso cardiaco trattati con tolvaptan hanno presentato una diminuzione di morbilità e mortalità cardiovascolare; lo studio era tuttavia caratterizzato da diverse variabili di confondimento, e sull’argomento sono pertanto necessari ulteriori studi.25 Lo studio denominato Study of Ascending Levels of Tolvaptan in Hyponatriemia (SALT) ha dimostrato che in pazienti con sindrome da inappropriata secrezione di ADH, cirrosi e scompenso cardiaco la somministrazione di tolvaptan è associata ad un aumento dei livelli di natriemia.26 Lo studio clinico SALTWA-TER ha dimostrato che la somministrazione prolungata di tolvaptan è sicura ed efficace nell’ottenere un aumento della natriemia; in tale studio non sono stati analizzati sottogruppi di pazienti.27,28 Indipendentemente dalla loro efficacia nell’aumentare la natriemia, i vaptani – e specificamente il tolvaptan – non devono essere utilizzati in pazienti epatopatici, in quanto possono aggravare la funzione dell’organo. 29,30 La European Society of Endocrinology sconsiglia l’utilizzazione di routine dei vaptani, principalmente a causa della mancata riduzione dei tassi complessivi di mortalità, e dell’aumentato rischio di una rapida ipercorrezione dell’iponatriemia.14 Per chiarire l’effettivo ruolo dei vaptani nel trattamento dell’iponatriemia sono necessari ulteriori studi. Ipernatriemia Per ipernatriemia si intende la presenza di livelli di natriemia superiori a 145 mEq/L. In pazienti ricoverati in ospedale l’alterazione è associata ad un aumento di morbilità e di mortalità.31,32 L’ipernatriemia è causata da una perdita netta di acqua (da aumentate perdite o da diminuita assunzione) o, raramente, da un aumento del sodio. I gruppi ad alto rischio comprendono i pazienti con un’alterazione del meccanismo della sete o con limitato accesso all’acqua (ad esempio pazienti con alterazioni dello stato mentale, pazienti intubati, bambini, anziani). Nell’infanzia i sintomi di ipernatriemia possono comprendere tachipnea, diminuzione della forza muscolare, irrequietezza, pianto con timbro acuto, insonnia, letargia e coma. Convulsioni si presentano solamente in casi di sovraccarico accidentale di sodio, o di rapida reidratazione. Nei pazienti adulti i sintomi tendono ad essere lievi e possono comprendere anoressia, riduzione di forza muscolare, incapacità di riposo, nausea e vomito. Sintomi gravi sono più probabili in presenza di aumenti acuti dei livelli plasmatici di sodio, oppure in presenza di livelli di natriemia superiori a 160 mEq/L. L’ipernatriemia può causare “raggrinzimento” cerebrale, con conseguenti rotture di vasi ed emorragie cerebrali.33 Approccio diagnostico Anamnesi ed esame obiettivo evidenziano in genere la causa dell’ipernatriemia, che è di solito costituita da una perdita netta di acqua (es. perdite a livello gastrointestinale, limitato accesso all’acqua) o ad un sovraccarico di sodio (Tabella 2).3,12,33,34 I pazienti sono spesso asintomatici ma possono presentare facile irritabilità, nausea, riduzione delle forze, alterazioni dello stato mentale, coma. La perdita di acqua può essere una perdita pura di acqua (es. nel diabete insipido) o una perdita di liquidi ipotonici (es. perdite renali, gastrointestinali, o cutanee). Il sovraccarico di sodio è solitamente di natura iatrogena, e deriva dall’infusione di soluzioni ipertoniche. Quando la causa dell’ipernatriemia risulta evidente all’anamnesi non sono necessari esami di laboratorio; durante la fase di correzione dell’ipernatriemia occorre controllare frequentemente i livelli degli elettroliti. Nei casi in cui la causa non è chiara la scelta degli esami di laboratorio deve essere guidata dai dati anamnestici12 (Figura 335). Il diabete insipido è causato da un difetto di ADH, che può avvenire a livello del sistema nervoso centrale (diabete insipido di tipo centrale) o a livello renale (diabete insipido nefrogeno). Urine inappropriatamente diluite (osmolalità inferiore a 300 mOsm/kg) in un contesto di ipernatriemia suggeriscono la presenza di diabete insipido. L’iperaldosteronismo può causare una lieve ipernatriemia, che tuttavia è raramente clinicamente rilevante. Anche l’iperglicemia può causare ipernatriemia, che può persistere anche dopo la correzione dei livelli glicemici.36 Trattamento Il trattamento dell’ipernatriemia prevede la correzione della causa sottostante e del deficit di liquidi. Aspetti importanti sono rappresentati dalla determinazione dello status della volemia e dal calcolo del deficit di acqua corporea totale. Nella correzione di tale deficit occorre utilizzare acqua libera, da somministrare per quanto possibile per via orale o per via enterale. Quando è necessaria la somministra43 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:39 Pagina 45 zione di liquidi per via endovenosa occorre utilizzare soluzioni ipotoniche. Una rapida iper-correzione può causare edema cerebrale; occorre pertanto utilizzare la minima quantità di liquidi possibile. Nei pazienti in cui l’ipernatriemia si sviluppa rapidamente i livelli di sodio possono essere rapidamente corretti con la somministrazione di una soluzione salina ipotonica o di acqua, senza aumentare il rischio di edema cerebrale. In questi pazienti viene considerata sicura una velocità di correzione di 1 mEq/L/ora.12,36 Nei casi in cui l’ipernatriemia si sviluppa in un periodo più lungo la velocità di correzione della natriemia deve essere di 0,5 mEq/L/ora, con una diminuzione non superiore a 8-10 mEq/L nell’arco di 24 ore.33,36,37 L’obiettivo di natriemia da raggiungere è di 145 mEq/L.33 Fonti dei dati: La ricerca bibliografica ha riguardato i database Cochrane, Dynamed, PubMed, PEPID, Clinical Evidence, National Guideline Clearinghouse, UpToDate e Ovid, utilizzando le parole chiave hyponatremia, hypernatremia, vaptans, diagnosis, treatment. La ricerca ha riguardato meta-analisi, studi randomizzati e controllati, studi clinici, review. Date di esecuzione delle ricerche: 15 novembre 2013; 1 marzo 2014; 5 ottobre 2014. Le opinioni espresse nell’articolo sono degli autori, e non rappresentano la posizione ufficiale di Department of the Army, Department of Defense, o del Governo degli Stati Uniti. Gli autori I Dr. Michael M. Broun e la Dr. Natasha J. Pyzocha sono, rispettivamente, Associate Residency Director e Resident presso Family Medicine Residency, Madigan Army Medical Center, di Tacoma, Washington (Stati Uniti). Il Dr. Craig H. Barstow è Faculty Member, Family Medicine Residency, Womack Army Medical Center, di Fort Bragg, North Carolina. Bibliografia 1. Hoorn EJ, et al. Hyponatremia and mortality: moving beyond associations. Am J Kidney Dis. 2013; 62(1):139-149. 2. Mannesse CK, et al. Prevalence of hyponatremia on geriatric wards compared to other settings over four decades: a systematic review. Ageing Res Rev. 2013;12(1):165173. 3. Gankam-Kengne F, et al. Mild hyponatremia is associated with an increased risk of death in an ambulatory setting. Kidney Int. 2013;83(4): 700-706. 4. Hawkins RC. Age and gender as risk factors for hyponatremia and hypernatremia. Clin Chim Acta. 2003;337(1-2):169-172. 5. Crestanello JA, et al. Preoperative hyponatremia predicts outcomes after cardiac surgery. J Surg Res. 2013;181(1):60-66. 6. Crestanello JA, et al. Does preoperative hyponatremia potentiate the effects of left ventricular dysfunction on mortality after cardiac surgery? J Thorac Cardiovasc Surg. 2013;145(6):1589-1594, 1594e1-1594e2. 7. Vaishya R, et al. Mortality predictions in severe hyponatraemia in emergency inpatients. J Indian Med Assoc. 2012;110(2):94-97. 8. Shchekochikhin DY, et al. Outcome differences in community- versus hospital-acquired hyponatremia in patients with a diagnosis of heart failure. Circ Heart Fail. 2013;6(3):379-386. 9. Hagino T, et al. Hyponatremia at admission is associated with in-hospital death in patients with hip fracture. Arch Orthop Trauma Surg. 2013; 133(4):507-511. 10. Korkmaz I, et al. Baseline characteristics and the association between hyponatraemia and pulmonary embolism prognosis. J Pak Med Assoc. 2013;63(3):331335. 11. Assadi F. Hyponatremia: a problem-solving approach to clinical cases. J Nephrol. 2012;25(4):473480. 12. Pfennig CL, et al. Sodium disorders in the emergency department: a review of hyponatremia and hypernatremia. Emerg Med Pract. 2012; 14(10):1-26. 13. Verbalis JG, et al. Diagnosis, evaluation, and treatment of hyponatremia: expert panel recommendations. Am J Med. 2013;126(10 suppl 1):S1-S42. 14. Spasovski G, et al.; Hyponatraemia Guideline Development Group. Clinical practice guideline on diagnosis and treatment of hyponatraemia. Eur J Endocrinol. 2014;170(3):G1-G47. 15. Masri G, et al. Evaluation of hyponatremia. https://online.epocrates.com/noFrame/showPage?method=diseases&MonographId=57 [subscription required]. Accessed October 8, 2014. 16. Sarikonda KV, et al. Hyponatremia. http://www.essentialevidenceplus. com/content/eee/146 [subscription required]. Accessed October 8, 2014. 17. Imbriano LJ, et al. Normal fractional urate excretion identifies hyponatremic patients with reset osmostat. J Nephrol. 2012;25(5):833-838. 18. Carvounis CP, et al. Significance of the fractional excretion of urea in the differential diagnosis of acute renal failure. Kidney Int. 2002; 62(6):2223-2229. 19. Albert NM, et al. A randomized controlled pilot study of outcomes of strict allowance of fluid therapy in hyponatremic heart failure (SALT-HF). J Card Fail. 2013;19(1):1-9. 45 - febbraio 2016 - Minuti MINUTI 221_Layout 1 08/02/16 11:39 Pagina 46 20. Sterns RH, et al. The treatment of hyponatremia. Semin Nephrol. 2009;29(3):282-299. 21. Sood L, et al. Hypertonic saline and desmopressin: a simple strategy for safe correction of severe hyponatremia. Am J Kidney Dis. 2013;61(4):571-578. 22. Hew-Butler T, et al. Consensus statement of the 1st International Exercise-Associated Hyponatremia Consensus Development Conference, Cape Town, South Africa 2005. Clin J Sport Med. 2005;15(4):208-213. 23. Moritz ML, et al. 100 cc 3% sodium chloride bolus: a novel treatment for hyponatremic encephalopathy. Metab Brain Dis. 2010;25(1):91-96. 24. Cárdenas A, et al. Tolvaptan, an oral vasopressin antagonist, in the treatment of hyponatremia in cirrhosis. J Hepatol. 2012;56(3):571-578. 25. Hauptman PJ, et al.; EVEREST Investigators. Clinical course of patients with hyponatremia and decompensated systolic heart failure and the effect of vasopressin receptor antagonism with tolvaptan. J Card Fail. 2013;19(6):390-397. 26. Schrier RW, et al.; SALT Investigators. Tolvaptan, a selective oral vasopressin V2-receptor antagonist, for hyponatremia. N Engl J Med. 2006; 355(20):20992112. 27. Josiassen RC, et al. Vaptans: a potential new approach for treating chronic hyponatremia in psychotic patients. Clin Schizophr Relat Psychoses. 2012;6(1):21-26. 28. Berl T, SALTWATER Investigators. Oral tolvaptan is safe and effective in chronic hyponatremia [published 46 - febbraio 2016 - Minuti correction appears in J Am Soc Nephrol. 2010;21(8):1407]. J Am Soc Nephrol. 2010;21(4):705-712. 29. Dahl E, et al. Meta-analysis: the safety and efficacy of vaptans (tolvaptan, satavaptan and lixivaptan) in cirrhosis with ascites or hyponatraemia. Aliment Pharmacol Ther. 2012;36(7):619-626. 30. Lehrich RW, et al. Role of vaptans in the management of hyponatremia. Am J Kidney Dis. 2013;62(2):364-376. 31. Mc Causland FR, et al. Association of serum sodium with morbidity and mortality in hospitalized patients undergoing major orthopedic surgery. J Hosp Med. 2014;9(5):297-302. 32. Leung AA, et al. Preoperative hypernatremia predicts increased perioperative morbidity and mortality. Am J Med. 2013;126(10):877-886. 33. Adrogué HJ, et al. Hypernatremia. N Engl J Med. 2000;342(20):1493-1499. 34. Funder JW, et al. Case detection, diagnosis, and treatment of patients with primary aldosteronism: an Endocrine Society clinical practice guideline. J Clin Endocrinol Metab. 2008;93(9):3266-3281. 35. Sands JM, et al.; American College of Physicians; American Physiological Society. Nephrogenic diabetes insipidus. Ann Intern Med. 2006; 144(3):186-194. 36. Reynolds RM, et al. Disorders of sodium balance. BMJ. 2006;332 (7543):702-705. 37. Kahn A, et al. Controlled fall in natremia and risk of seizures in hypertonic dehydration. Intensive Care Med. 1979;5(1):27-31.