Misericordiosi come il padre - Parrocchia Gesu` Crocifisso e

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Misericordiosi come il padre - Parrocchia Gesu` Crocifisso e
Parrocchia Gesù Crocifisso e
Madonna delle Lacrime
Via Giaveno 39 - 10152 TORINO
tel. 011/23.83.32
[email protected]
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L’Editoriale del Parroco
Misericordiosi come il padre
I
l titolo di questo editoriale è il motto che Papa Francesco ha scelto per
il Giubileo della Misericordia, che
inizierà l’8 dicembre 2015, Solennità
dell’Immacolata Concezione di Maria,
e si concluderà il 20 novembre 2016,
Solennità di Cristo Re dell’Universo.
Si tratta di un anno particolare, nel
quale il Papa ci invita a riflettere e soprattutto a vivere della Misericordia di
Dio. In un primo momento, quando
ho appreso dell’inizio di un Giubileo
dedicato alla misericordia, sono rimasto un po’ perplesso. Mi sono detto
che questo tema appariva molto strano. Perché dedicare un Giubileo? Un
anno di iniziative pastorali, forse…
ma un Giubileo? Poi, durante la pausa
estiva, un po’ più fresco e risposato, ho
riconsiderato le mie perplessità e mi
sono accorto che in realtà si tratta di
un’occasione di grazia davvero speciale.
Innanzitutto: cos’è un “Giubileo”?
Si tratta di un anno dedicato alla remissione dei peccati, alla riconciliazione, alla conversione e alla penitenza
sacramentale. La parola “Giubileo”
deriva dall’ebraico Jobel (caprone,
in riferimento al corno di montone utilizzato nelle cerimonie sacre di
riconciliazione). Il Giubileo, comunemente, viene detto “Anno Santo”,
non solo perché si inizia, si svolge e
si conclude con solenni riti sacri, ma
anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. Questo Giubileo
in particolare è “straordinario” perché
non era previsto secondo una scadenza prestabilita, ma il Papa lo ha indetto per un’occasione speciale e cioè
per celebrare la misericordia di Dio.
Tuttavia non possiamo dimenticare
che “giubilare” in italiano significa
anche “fare festa”, non nel senso di
un party, ma nel senso di una festa
solenne che genera gioia perché tocca
un aspetto determinante della vita. Il
Giubileo quindi è un periodo di tempo dedicato alla preghiera e alle pratiche di penitenza per la conversione
personale e la riconciliazione con Dio,
fatto però con una finalità di gioia.
Ora dobbiamo chiederci cosa si
intende per “misericordia di Dio”?
La parola misericordia deriva dal latino “misereor cordis”, cioè “ho pietà
di cuore”. La misericordia consiste
dunque in un sentimento di compassione per la miseria altrui, sia
morale che spirituale, e si esprime
attraverso opere di pietà particolari volte ad alleviare questa miseria.
La misericordia di cui Papa Francesco parla è propriamente quella
che Dio prova nei nostri riguardi,
la compassione che Dio nutre nel
suo cuore difronte ai nostri peccati e alle nostre miserie umane.
Quest’anno ci prepariamo dunque
a celebrare un percorso penitenziale,
alla ricerca di una conversione, vissuto
però in un clima di gioia sincera, per
ricordarci che Dio non si dimentica
di noi e che davanti alle nostre miserie
umane, fatte di peccati, di tradimenti,
di volta spalle, di problemi, ecc., Egli
continua a donarci la possibilità di ritornare a Lui. Nessuno è escluso dalla
possibilità di lasciarsi salvare da Dio, di
lasciarsi toccare dalla sua mano. E noi
questa misericordia l’abbiamo conosciuta attraverso i tanti segni che nella
Scrittura ce la descrivono, ma in particolare, tra tutti i segni, attraverso quello eccellente di Cristo che muore in
croce perché ciascuno di noi sia salvo.
Gesù, nell’atto del donarsi attraverso il
sacrificio della croce, mostra l’immagine di un Padre che non esita a perdere suo Figlio perché i suoi figli siano
salvi. Il crocifisso, per noi cristiani, è
dunque il segno per eccellenza della
misericordia di Dio nei nostri riguardi.
Nella bolla Misericordiae vultus, con
la quale il Papa indice il Giubileo, citando una sua precedente espressione
nella sua enciclica Evangelii gaudium,
al numero 10 scrive: «La credibilità
della Chiesa passa attraverso la strada
dell’amore misericordioso e compassionevole. La Chiesa “vive un desiderio
inesauribile di offrire misericordia”».
Un desiderio inesauribile di offrire
misericordia! La Chiesa è chiamata ad esprimere la compassione di
Dio verso gli uomini, deve esserne
il canale preferenziale, e quest’anno deve servire a ricordarle questo suo compito fondamentale.
Questo compito però non consiste
in un dovere del Papa o dei Vescovi,
ma esprime un dovere proprio di ogni
cristiano. Ognuno di noi, nel piccolo
della propria vita quotidiana, deve saper offrire misericordia nel nome della
Chiesa alla quale appartiene. La sfida
che ci aspetta quest’anno e che il Papa
ci lancia non consiste dunque solo
in una riflessione personale su questo tema, ma soprattutto su una vera
conversione di rotta. Dobbiamo chiederci se nel nostro piccolo, nella nostra
parrocchia, nella nostra casa, nella nostra famiglia, noi riusciamo ad essere
misericordiosi, se sappiamo davvero
perdonare per amore, rinunciando al
rancore, alla rabbia, alle nostre ragioni.
Forse ci sono delle persone con le
quali non parlo più da tempo: bene,
quest’anno sarà il momento di prendere in mano il coraggio di cercare
un contatto. Forse c’è una persona
cara che attende le mie scuse per
un mio comportamento sbagliato:
bene, quest’anno sarà il momento
per fargliele. Forse non mi confesso
da tanto tempo: bene, quest’anno
sarà il momento per fare un buon
esame di coscienza e cercare un bravo
sacerdote per una bella confessione.
Ricordarci che Dio è un Padre misericordioso ci mette a nudo, permette di
far venire a galla tutti i nostri peccati,
i nostri vizi, le nostre debolezze, tutto
quanto ancora ci allontana dalla reale capacità di vivere il Vangelo come
Gesù ci ha chiesto, di essere capaci di
conformarci a Lui in modo pieno e
completo… in una parola: di essere
“santi”. Se sapremo sperimentare sulla
nostra pelle che Dio è misericordioso
verso di noi, nonostante tutto, allora saremo in grado di essere misericordiosi a nostra volta verso gli altri.
Neabbiamocertamentebisogno!Troppo spesso sento molti di noi fare discorsi
tutt’altro che misericordiosi: verso altri
parrocchiani, verso chi ha dei limiti che
non vengono tollerati, verso chi sbaglia
e viene messo al bando per sempre...
Talvolta riusciamo ad essere spietati
giudicando quanti non la pensano
come noi, senza possibilità di appello.
Ecco: all’inizio di quest’anno pastorale non pensiamo semplicemente alle
“cose da fare”, ma pensiamo prima
di tutto a “chi dobbiamo essere”: non
possiamo limitarci a fare i cristiani, ma
dobbiamo innanzitutto esserlo. L’anno
che ci attende, con la grazia del Giubileo della Misericordia, dovrà essere
l’occasione offertaci per riconsiderare
la nostra vera identità. Se ci riusciremo,
le cose che facciamo assumeranno una
luce nuova e profetica, capace di parlare ai cuori di coloro a cui ci rivolgiamo.
Don Stefano
INIZIO ANNO PASTORALE
2015-2016
Oratorio e catechismo
Festa del Ciao
Sabato 10 ottobre
Ore 15.30-18.00: Festa di inizio oratorio
Inizio del catechismo
Sabato 17 ottobre
Ore 15.30: tutti i gruppi insieme con don Stefano
Mandato ai catechisti
Domenica 18 ottobre
Ore 10.30: S. Messa con mandato ai catechisti
Celebrazioni liturgiche
Solennità di tutti i Santi
Domenica 1 novembre
Ore 10.30: S. Messa
Ore 18.00: Adorazione eucaristica e Vespri solenni
Commemorazione
dei fedeli defunti
Sabato 2 novembre
Ore 20.30: Rosario in suffragio dei defunti
Ore 21.00: S. Messa
Solennità
dell’Immacolata Concezione
Martedì 8 dicembre
Ore 10.00: Santo Rosario
Ore 10.30: S. Messa solenne
Ore 12.30: Pranzo comunitario
Ore 15.00: Estrazione premi della Lotteria
Ore 17.30: Vespri solenni dell’Immacolata
Catechesi del martedì:
«I Sette Sacramenti»
Primi appuntamenti:
20 OTTOBRE
3 NOVEMBRE
17 NOVEMBRE
1 DICEMBRE
Cronaca della Parrocchia
I giovani a Lourdes
Nella settimana tra il 21 e il 24 luglio due dei nostri ragazzi, Yuri e Fulvio, hanno
condiviso un settimana di servizio con i malati a Lourdes, insieme ai giovani di
altre due parrocchia: Santa Giovanna Antida Thouret di Moncalieri e Assunzione
di Maria Vergine di Volvera. Riportiamo i commenti che abbiamo ricevuto a caldo
durante il viaggio di ritorno da alcuni ragazzi che hanno partecipato.
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’esperienza con i malati
mi è piaciuta tantissimo.
Il loro sorriso e il loro
ringraziamento mi ha riempito il cuore. Spero di poter
rifare questo servizio.
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stata un’esperienza molto bella! Molto particolare che non accade tutti i
giorni… è stato molto toccante
il vedere un sacco si persone
che non si fermano al loro
“handicap”,
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aumentare e accrescere la loro
fede insegnandoci un sacco di
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solidarietà.
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Il campo di Mottera:
coltiviamo i futuri animatori!
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a nostra parrocchia ha sete di giovani animatori capaci e motivati, che abbiano voglia di
impegnarsi nell’animazione dei più giovani, avvicinandoli alla figura di Gesù attraverso
il gioco e la formazione, garantendo il futuro della nostra parrocchia. La Provvidenza,
che in questi anni non è rimasta a guardare, ci ha offerto su un piatto d’argento un gruppo
di giovanissimi, che ha lavorato molto bene durante gli anni della catechesi e che ora si sente
motivato a proseguire il cammino formando, per la prima volta dopo tanti anni, un Gruppo
post cresima. Si tratta dei ragazzi che hanno ricevuto la Cresima lo scorso anno, cui si sono
aggiunti alcuni altri che l’hanno ricevuta due o tre anni fa. Insieme, lo scorso anno, hanno
lavorato costituendo il gruppo dei “Restiamo connessi”, guidato da Francesca Calabrò.
Un’occasione speciale, a loro unicamente dedicata quest’estate, è stato il campo di Mottera.
Abbiamo voluto pensare al campo estivo come ad un’occasione di formazione dedicata a
questi ragazzi, ad un momento di aggregazione forte come suggello di un anno vissuto
particolarmente bene.
Sono felicissimo di come si è sviluppato il campo, del clima che siamo riusciti a costruire anche
grazie al prezioso aiuto degli animatori più grandi: Anita, Fulvio e Yuri, guidati da Francesca.
Abbiamo realizzato un impasto molto ben riuscito, profumato, che aspetta di lievitare nel tempo, in attesa di
giungere a piena maturazione.
Preghiamo perché l’opera iniziata dal Signore possa giungere al suo pieno
compimento.
Don Stefano
L
’esperienza con i malati
è stata molto emozionante
ed è una cosa che non
capita tutti i giorni, quindi è indimenticabile perché
ti danno una gioia diversa e
speciale.
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È
stato gratificante portare
un pizzico di gioia nella vita di queste persone.
Aiutando gli altri sono stato,
inconsciamente, aiutato. Grazie di tutto!
Mottera:
un DONO!
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roprio cosi, un grande dono della Provvidenza: l’idea del don di organizzare la
settimana proprio per questo gruppo,
gli animatori, l’adesione dei ragazzi stessi…
Amo definire questa settimana una vera boccata di OSSIGENO, per cui mi passano per la mente tantissime immagini ricche di emozioni:
le tante risate, le canzoni cantate a squarciagola, le partite a schiaccia-sette, le passeggiate, le
tante chiacchierate, l’alzabandiera e la sveglia a suon di cornamusa, le lacrime dell’ultima sera
attorno al falò, ... Un dono dopo l’altro, serviti proprio per consolidare questo gruppo che si
prepara ad essere il futuro gruppo Giovanissimi della nostra parrocchia.
Prima di tutto loro, i ragazzi che, immersi nel Mottera College, tema del campo ripreso dal
film “L’attimo fuggente”, hanno partecipato “alla grande” ad ogni attività e gioco proposto, tra agonismo e rispetto: abbiamo provato a capire quanto conti per noi il CONFORMISMO, il valore che diamo all’ AMICIZIA, la fiducia negli altri e infine, cosa vuol dire
il famoso motto “CARPE DIEM”; abbiamo cosi appreso che é bene sfruttare al meglio
il presente per costruirsi un buon futuro e cosi ogni ragazzo ha provato a immaginarsi tra
qualche anno: cosa farò? Quali sono le mie qualità? ...
Altro vero dono sono stati per me Yuri, Anita, Fulvio e don Stefano perché il collaborare
insieme é stato perfetto, un’intesa anche solo di sguardi: un’affiatata equipe o meglio, un
supremo collegio docenti di questo “College”, guidati alla grande dal “rettor”
Don Stefano.
Ultimo “dono” che voglio menzionare, ma non per questo meno importante, è stata la presenza di suor Paola, la nostra grande mamma che anche
quest’ anno è riuscita a seguirci con il
supporto culinario
e non solo, in questa
avventura che è stata, è, e sarà, MOTTERA!
Francesca
Le attività della Parrocchia
Nuovo anno pastorale
Catechismo
2015-2016
Partono le iscrizioni per i catechismi per questo anno pastorale 2015-2016. La prima
iscrizione per i bambini
che quest’anno iniziano la 3a elementare e il
rinnovo per i bambini e
ragazzi degli anni successivi. Ricordiamo che
il rinnovo non è automatico e l’iscrizione va
reiterata ogni anno.
L’iscrizione deve essere
fatta dai genitori del bambino
al Parroco in persona, che con l’occasione incontra le famiglie e scambia due parole
con loro. A meno di gravissimi impedimenti, si
richiede la presenza dei genitori e non dei nonni
o chi per essi. A partire dal 23 settembre, gli orari
sono:
• mercoledì, ore 18:30-20:00
• venerdì, ore 09:00-12:00
In caso di necessità (orari di lavoro) è possibile
contattare il parroco per concordare un giorno o
un orario diverso da quelli indicati.
Il catechismo inizierà ufficialmente sabato 17 ottobre alle ore 15:30.
Oratorio:
si riparte con la
«Festa del Ciao!»
Sabato 10 ottobre,
dalle 15:30, riprenderanno le attività di
Oratorio per tutti i
ragazzi delle elementari e delle medie,
con un pomeriggio
di accoglienza e di
giochi. Aspettiamo
con gioia tutti i ragazzi che desiderano
iniziare un cammino
di gioco e di formazione insieme.
Gruppo famiglia
Le famiglie, oggi più che
mai, sono di
fatto sole. Chi
si affianca per
dare loro qualcosa? Alle
famiglie si
chiede tanto (lavorare,
crescere i figli, pagare le
tasse…) ma
spesso non si
da loro niente in cambio.
La parrocchia può dare
qualcosa: non lavoro o soldi
(non lo può e in ogni caso non le compete),
ma formazione e accompagnamento. Come fa
un genitore a sapere come vivere cristianamente il rapporto di coppia con il proprio coniuge?
Come fa a conoscere come educare cristianamente i propri figli?
A questo fine da due anni è attivo il Gruppo fa-
miglia della parrocchia. Gli incontri riprendono
a partire da domenica 25 ottobre, e così ogni ultima domenica del mese. La modalità, ormai felicemente collaudata, consiste nel trovarsi insieme a Messa come tutte le domeniche, fermarsi
a pranzo insieme (condividendo quanto
preparato da ciascuno) e facendo un
momento di formazione insieme guidato da don Stefano. Il tutto, vissuto in un clima di tranquillità e
anche di riposo (in
fondo è domenica!) finisce verso le 16:30, lasciando
così il tempo alle famiglie
di poter concludere la giornata
con altri impegni (visita ai nonni,
spesa…). Tutto questo attraverso
appuntamenti monotematici, che
non richiedono la continuità, così
che si rimane liberi di partecipare
quando lo si può senza perdere il
filo. È anche garantita l’assistenza ai
bambini con giochi organizzati per loro.
Care famiglie, la parrocchia si muove per voi e
vi aspetta! Non impigritevi rimanendo impigliati
nelle maglie della routine quotidiana, organizzatevi per non lasciarvi scappare questo invito!
Gruppo
liturgico
Il Gruppo liturgico è aperto a
quanti desiderano collaborare
per le celebrazioni
liturgiche, offrendosi prima di
tutto come lettori e anche
come assistenti a piccole altre mansioni. Perché una Messa sia
veramente bella e degna di rendere gloria a
Dio, occorre il contributo di tanti. L’impegno
è modesto: ci si incontra una sera ogni tre mesi
circa per programmare il calendario dei compiti
e, naturalmente, la domenica per svolgere gli incarichi assegnati.
Coro
Il Coro è aperto a quanti desiderano partecipare
all’animazione del canto durante la
Messa della domenica. Cantare impreziosisce la liturgia
potenziandone la bellezza e
l’efficacia: S. Agostino diceva che chi canta prega
due volte! Oltre a questo,
cantare è molto divertente
e distensivo: i coristi, che si
trovano per le prove tutti i giovedì sera alle 21, si divertono
e si rilassano molto.
Il Coro aspetta qualche
nuovo ingresso: non occorre essere dei professionisti,
solo essere intonati e avere voglia di
divertirsi insieme con altre
persone.
Corso
di chitarra
Riprenderà a breve il corso di
chitarra, rivolto ai ragazzi
dai 7 anni
in avanti. Il
corso si terrà il venerdì
pomeriggio,
con orario
17:15. Gli incontri si rivolgono
principalmente a quanti desiderano cominciare da
zero a suonare questo strumento, che permette di fare
musica in modo facile e di compagnia.
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L’agenda della parrocchia
«La Chiesa è intransigente sui
principi, perché crede, ma è
tollerante nella pratica, perché
ama. I nemici della Chiesa sono
invece tolleranti sui principi,
perché non credono, ma
intransigenti nella pratica,
perché non amano»
(R. Garrigou-Lagrange)
SS. MESSE E PREGHIERE
Feriali
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
ore 8.30
ore 8.30
ore 8.30
ore 8:30
Festive
Sabato
Domenica
ore 18.00
ore 10.30
Adorazione eucaristica
Venerdì ore 09.00
Confessioni
Domenica Altri giorni
mezz’ora prima della S. Messa con il
parroco; durante la S. Messa è
disponibile un sacerdote in confessionale
su appuntamento
SACRAMENTI
Battesimi
L’ultima domenica del mese, ore 10.30 (durante la
Messa).
I genitori devono presentarsi al parroco almeno due
mesi prima della celebrazione del Battesimo
Cresime adulti
La parrocchia si appoggia ai corsi di formazione organizzati
dall’unità pastorale.
Chi desidera prepararsi al Sacramento della
Confermazione dai 16
anni in su può chiedere
informazioni al parroco,
negli orari di ricevimento.
Matrimoni
È possibile celebrare il Sacramento del Matrimonio
il sabato pomeriggio, alle ore 16.00. Per il corso di
preparazione al matrimonio contattare il parroco
negli orari di ricevimento.
UFFICIO PARROCCHIALE
SEGRETERIA
(Certificati, Messe, richiesta di documenti)
Martedì e Venerdì ore 09.00 - 12.00
Giovedì ore 16.00 - 18.00
COLLOQUI CON IL PARROCO
(su appuntamento)
Martedì e Giovedì ore 18.00- 19.30
PRATICHE D’UFFICIO
CON IL PARROCO
(Battesimi, matrimoni, nulla osta)
Mercoledì ore 18.00 - 19.30
Venerdì ore 09.30 - 12.00
CENTRO D’ASCOLTO
Via Saint Bon 68
1° e 3° venerdì del mese, ore 15.30-17.30
UFFICIO PIO
Via Saint Bon 68
Venerdì ore 15.30-17.30