Autobus n° 2 di Antonella Mugnai
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Autobus n° 2 di Antonella Mugnai
Autobus N. 2 E' luglio, sono alla fermata. aspetto l'autobus. Il caldo è soffocante, l'umidità ha raggiunto un tasso altissimo. Sono appena uscita dal lavoro, sono stanca e preoccupata per le mille incombenze che ancora devo sbrigare. Finalmente l'autobus arriva, salgo, carta Agile pronta per la "vidimazione" e ....l'aria condizionata, se Dio vuole, funziona ....Un po' di refrigerio! Essendo estate, l'autobus è vivibile: niente spinte, niente piedi pestati, nessuna imprecazione. Mi siedo, apro la borsa, prendo il libro che ho appena iniziato a leggere ..... dedico questo tempo di viaggio alla lettura. Ma ecco che alla fermata successiva salgono una giovane mamma ed il suo bimbo. Li ho già incontrati diverse volte. Credo siano rumeni. Il bimbo mi sorride, mi ha riconosciuto. Una cascata di riccioli neri incorniciano due occhioni vispi ed un visetto stupendo e roseo. Si siedono accanto a me. Il bimbo mi sfiora il braccio con la sua piccola mano paffuta. Iniziamo una specie di gioco, io sfioro con le dita i suoi piedini nudi, il solletico lo diverte, ride .... una risata cristallina, gioiosa. Un'iniezione di allegria per la mia psiche messa a dura prova in questi ultimi mesi. Alla fermata del Cimitero Maggiore di Sesto Fiorentino scendono. Il bimbo mi fa ciao, ciao con le manine e mi manda bacini, anche la sua mamma mi saluta sorridendo. Che peccato! Avrei voluto trattenerli, la gioia del piccolo ed il sorriso radioso della sua mamma hanno attenuato anche la mia stanchezza. Mi sento felice, questo viaggio in autobus è stato terapeutico, meglio di un massaggio shiatzu. Avrei voluto che non terminasse mai. Spero proprio di incontrare nuovamente quel bimbo così simpatico!