Scarica il numero 2015

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Scarica il numero 2015
Lo speciale legame
tra la nostra gente
e la Pan si conferma
sempre più forte
e radicato
15
Eccellenze
friulane
la vetrina
della nostra
regione
il capitano
dell’udinese,
Totò Di natale,
è entrato
nella storia
bianconera
e nel cuore
dei tifosi
pagina 43
­malignani
Supplemento a cura di Valentina Viviani e Maria Ludovica Schinko 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0
Studenti da premio
Punto di forza dell’istituto
udinese sono la didattica
e la sintesi tra preparazione
tecnica e formazione
umana
10
economia
Direttore Giovanni Bertoli
Manager ‘mondiali’
Tre friulani ai vertici
di aziende internazionali
portano in alto
il nome della
nostra regione
19
PeRSonaggi
Dal 1849 la voce Dei friulani
‘coniglio’ di razza
In onda alla radio da 20
anni ogni giorno, Antonello
Dose svela il segreto
del suo successo
cultuRa
28
villa dai mille volti
Passariano ospita eventi
sempre più vari, da
Mirò a Patti Smith
41
copia di cortesia - Redazione: Piazza 1° Maggio, 4 – Udine - Tel: 0432 21922/229685 – Fax: 0432 25058 - e-mail: [email protected] - PUBBliCiTa': Euronews - Piazza 1° Maggio, 4 – Udine - Tel: 0432 512270 - Fax: 0432 512271 - e-mail: [email protected]
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ilFriuli
eccellenze friUlane | 3
| N . 2 0 | 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | www.ilfriuli.it
>> SOmmARIO
le istituzioni
Editoriale
Il Friuli è una foresta in cui nascono e crescono tanti
‘alberi’ che puntano verso il cielo. >> dI GIOVANNI BERTOLI
F
5
Rivoluzione digitale
5 Grazie alla nuova piattaforma
‘Iris’, la ricerca all’Ateneo di
Udine diventa consultabile da
tutti.
6 Fondazione Crup per i giovani
Con 500 mila euro, l’ente
arricchisce l’offerta formativa
delle scuole secondarie superiori
di Udine e Pordenone.
8 Dieci anni di Friuli Innovazion
dal 2005 al Parco danieli si sono
insediate più di 60 aziende ad
alto valore aggiunto.
gli alpini
13
a più rumore un albero che
cade che una foresta che cresce: attorno a noi è un frastuono
continuo di alberi che cadono.
E’ una metafora efficace per raccontare – lo sappiamo fin troppo
bene – questi tempi di crisi, non
soltanto economica. Ogni caduta fa notizia, richiama l’attenzione, ma ci lascia sempre più tristi,
impoveriti, impotenti.
Eppure, attorno a noi, germogliano continuamente nuovi alberi, altri ancora svettano, forti e
sani, verso l’alto. Siccome siamo
convinti che sempre, nella storia
come nel nostro presente, esiste
una foresta che cresce, vogliamo
provare a raccontarla e condividerla con i nostri lettori, perché
non si cresce da soli, ma dentro
una selva ricca di differenze e di
varietà. Queste pagine cercano
di fotografare proprio questa realtà in tutte le sue sfaccettature.
Vogliamo
portare una
ventata di
ottimismo
e dare una
spinta a
chi ci crede
e ci sta
provando
Parliamo di friulani eccellenti,
in tanti e diversi ambiti. Raccontiamo storie di successo, che
sono il frutto di buone idee, impegno e determinazione. Tanti
alberi, dunque, ciascuno diverso
dall’altro: c’è l’imprenditore, l’artigiano, lo sportivo, il creativo,
l’artista, il professionista.
Se li mettiamo insieme, sono
una foresta che cresce, capace
di fornire ossigeno, una boccata
d’aria fresca e pulita, a tutti noi.
Lo speciale ‘Orgoglio friulano’ è
ormai un appuntamento tradizionale per la nostra testata, che
ha diversi obiettivi: portare una
ventata d’ottimismo, tributare il
meritato riconoscimento a chi ha
già dimostrato di arrivare in alto
e, se possibile, dare una spinta
a chi ci crede e ci sta provando.
Buona lettura a tutti.
i pErsonaGGi
28
La marilenghe apre la mente
25 Franco Fabbro prosegue le sue
ricerche sulle aree cerebrali
preposte al bilinguismo.
26 Fare scienza per innovare
Il manager friulano Stefano
Casaleggi è il direttore generale
dell’Area Science Park di Trieste.
28 Battiston pigliatutto
L’attore udinese impegnato in
teatro, al cinema e come ‘voce’
dell’atteso film ‘Il piccolo principe’.
30 A caccia di aurore boreali
Il fotografo Gabriele Menis
immortala le ‘Luci del Nord’.
gli spEttacoli
37
[email protected]
ilfriuli.it
Afghanistan ultimo atto
13 E’ in corso la missione ‘Resolute
Support’ per il passaggio di consegneall’esercito della provincia
di Herat.
>> SOmmARIO
Una regione da Oscar
32 La Fvg Film Commission porta
nel nostro territorio importanti
produzioni internazionali.
Cronaca, cultura, sport, spettacoli,
giochi e foto, per conoscere tutto
ciò che accade in regione.
34 Feff sempre più grande
Il Festival di Udine batte tutti
i record grazie a super ospiti
e duro lavoro.
l ’Economia
37 Il più amato dalle donne
Raffaello Balzo, divo dello
spettacolo, si divide tra fiction,
fotografia e automobili.
la cultura
16
18 Energia allo sviluppo
Bluenergy, anche nel 2015,
investe in iniziative ed eventi
per dare impulso al territorio.
l ’aGroalimEntarE
22-23
Sauvignon medaglia d’oro
20 Per la prima volta, il concorso
mondiale si tiene a casa nostra:
merito della qualità raggiunta dai
produttori nostrani.
22 Successo a Vinitaly
Sei ‘Gran menzione’ a Verona
per i vini bianchi prodotti dalla
cooperativa Cantina di Rauscedo,
che impiega 500 soci.
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Cronaca, approfondimenti, speciali e
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SETTImANALE D’INFORmAZIONE REGIONALE
16 Michela del Piero alla guida
della Banca Popolare di Cividale punta sulla crescita senza
dimenticare i valori fondanti
dell’Istituto.
ilFriuli
Cambio al vertice
in edicola il giornale e che si possono
scaricare dal sito. Infine, uno spazio
fotografico dedicato ai lettori che in
‘Gente del Friuli’ possono ritrovarsi,
il calendario degli eventi, il meteo e
la briscola on-line per distrarsi un po’.
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Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta.
39
Tradizione verso il futuro
38 La ‘Rassegna carnica’ di Socchieve propone incontri, conferenze e
intrattenimento per i più giovani.
39 Arte nel segno di Zigaina
Il Friuli dice addio all’artista più
rappresentativo del Novecento,
amico di Pasolini.
lo sport
46
Uno stadio che è un gioiello
44 Un impianto moderno, a misura
di tifoso e un investimento per far
tornare grande l’Udinese.
46 Bandiere a cinque stelle
Tra conferme e sorprese, gli atleti
friulani continuano a macinare
successi internazionali.
ilfriuli
universitÀ | 5
| N . 2 0 | 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | www.ilfriuli.it
Grazie alla nuova piattaforma ‘Iris’, la ricerca all’Ateneo di Udine
diventa facilmente consultabile da tutti gli interessati.
versità e della Ricerca e dalla
Commissione europea.
“La novità di maggior rilievo
del nuovo sistema Iris – spiega
Liliana Bernardis, responsabile
dell’Ufficio sistemi informativi
per la ricerca e coordinamento del Sistema bibliotecario di
Ateneo - è costituita dal portale
pubblico che espone i metadati
dei prodotti in stato “definitivo”
e, in accordo, sia con le scelte
del singolo autore sia con le politiche di copyright degli editori, eventuali allegati, secondo i
criteri di interoperabilità previsti dalle normative nazionali
ed internazionali per l’accesso
aperto”.
il riconoscimento
■ un pensiero ai giovani
gorizia premia
il ‘suo’ carlo rubbia
in archivio
A portata di click
L
a ricerca dell’Università di
Udine è consultabile liberamente da tutti gli interessati. Si è conclusa, infatti, la
migrazione del catalogo della
produzione scientifica dell’ateneo sulla nuova piattaforma Iris
– Institutional Research Information System, che raccoglie e consente la gestione e la diffusione
dei dati relativi alle attività di ricerca svolte nell’ambito Ateneo.
La nuova piattaforma facilita la raccolta e l’elaborazione
dei dati relativi alla produzione
scientifica e fornisce a ricerca-
tori, amministratori e valutatori
gli strumenti per monitorare i
risultati della ricerca, aumentarne la visibilità e allocare in
modo efficace le risorse disponibili.
Iris permette l’archiviazione
e la consultazione dei prodotti della ricerca e dialoga con i
sistemi centrali nazionali e internazionali di gestione dei dati
relativi all’attività della comunità scientifica. Infine, è conforme
ai requisiti di accesso aperto alle
pubblicazioni richiesti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-
In questa prima fase di messa
online, “tutti gli allegati già presenti su U-Gov Ricerca – prosegue Bernardis - sono stati migrati
come ‘privati’ e non visibili sul
portale pubblico; anche gli allegati che verranno caricati sul nuovo
catalogo, in aggiunta a prodotti
già esistenti o a corredo di nuovi
prodotti, saranno, inizialmente,
solo ad accesso ristretto”.
Nel prossimo futuro il gruppo
di lavoro di Ateneo sull’accesso
aperto alla letteratura scientifica fornirà le direttive sulle opere
soggette al deposito nell’archivio
pubblico, sulle versioni archiviabili e sui relativi diritti di riuso.
Per maggiori informazioni è
possibile scrivere all’indirizzo
[email protected].
[email protected]
■ informatica
L’educazione alla sicurezza in un’app
E
' targata Università di Udine la prima applicazione di educazione alla sicurezza
con cui Oculus Rift, l’avveniristico casco
per la realtà virtuale domestica che Facebook sta perfezionando negli Stati Uniti, arriverà sul mercato insieme al folto
pacchetto di applicazioni di gioco
e intrattenimento. L’esperienza
Luca
virtuale dimostrativa ‘EmergenChittaro
cy Water Landing VR’, questo il
nome della app messa a punto
dal Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina
(HCI Lab) del Dipartimento di matematica e informatica dell’ateneo friulano, è stata resa disponibile come “featured app” dal sito di Oculus, e
riguarda, in particolare, l’educazione alle procedure di sicurezza che i passeggeri devono conoscere quando volano su aerei di linea.
I ricercatori dell’Università di Udine, pionieri da
15 anni della realtà virtuale, sono convinti che “in
futuro – spiega Luca Chittaro, docente di infor-
matica e direttore dell’HCI Lab - le persone useranno la realtà virtuale domestica
per vivere in condizioni sicure ogni tipo
di pericolo, al fine di farsi trovare pronti
quando dovessero incontrare quelle minacce nel mondo reale”. Questa visione è
supportata scientificamente dallo studio condotto da Chittaro
e dalla sua équipe, pubblicato
sulla rivista internazionale Ieee
Transactions on Visualization
and Computer Graphics (numero 21(4), pp. 529
– 538), che conferma come l’esperienza virtuale
produce effettivamente benefici.
Quello dell’aviazione non è l’unico ambito di
sicurezza approfondito presso il laboratorio
dell’ateneo udinese: fra le applicazioni in realtà
virtuale destinate alla preparazione ai rischi, figurano diversi scenari quali incendio, terremoto, attentato terroristico e vari tipi di emergenze
sanitarie.
Carlo
rubbia
I
l Premio ‘Santi Ilario e Taziano’, dedicato ai patroni
del capoluogo isontino e conferito alle personalità di spicco della comunità goriziana,
è stato conferito quest’anno a Carlo Rubbia. Il fisico,
premio Nobel nel 1984, ha
ricevuto a Gorizia il premio
dedicato ai patroni del capoluogo isontino e conferito alle
personalità di spicco della
comunità goriziana. Il professore ha ricevuto il riconoscimento dalle mani dell'arcivescovo Carlo Redaelli e
del sindaco Ettore Romoli,
davanti a oltre cinquecento
persone. Rubbia, che nell’albo d’oro del premio succede
al direttore della Normale di
Pisa Fabio Beltram, ha ricordato la sua infanzia a Gorizia:
“Resta il luogo della mia partenza”, ha detto.
“le risorse messe a disposizione
dallo Stato per l'Università sono importanti, anche
se non ottime: il problema
principale è che, a differenza
di altri Paesi, non abbiamo abbastanza industrie del privato
che investono nella ricerca
- ha detto il fisico a margine
della consegna del premio -.
Ci sono tanti giovani ricercatori italiani che riescono a fare
un ottimo lavoro al di fuori
dell’Italia e ci sono pochi stranieri che dall'estero vengono
in Italia per mantenere l'equilibrio. Al nostro Paese manca
questo, manca che i nostri
problemi siano sentiti dalla
comunità mondiale”.
6 | fondazione crup
www.ilfriuli.it
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
bilancio 2014
■ attenzione al sociale
7 milioni per sostenere
400 progetti
L
’Organo di indirizzo
della Fondazione Crup
ha approvato all’unanimità il bilancio 2014 che si
chiude con l’assegnazione
di oltre 7 milioni di euro,
in cui rientrano anche i
258 mila euro accantonati
al fondo per il volontariato, a sostegno di più di 400
progetti, con un avanzo di
gestione pari a 9,7 milioni e
un patrimonio che supera
345 milioni.
Al di là delle partecipazioni, in primo luogo in
Intesa Sanpaolo e in Cassa
Depositi e Prestiti, i cui dividendi sono stati in linea
con le previsioni, il resto
del patrimonio finanziario
ha prodotto rendimenti
ben superiori all’obiettivo
del 3%: ovvero, 4,2% e 5,4%
rispettivamente sui capitali affidati a gestori esterni o
gestiti direttamente.
La sede di via Manin, a udine
“siamo consapevoli - commenta
il presidente Lionello
D’Agostini - che, soprattutto nella crisi odierna,
dobbiamo continuare a garantire un forte sostegno al
territorio dando continuità
all’attività della Fondazione che solo negli ultimi 15
anni ha assegnato risorse per oltre 131 milioni. È
con laboriosità, senso di
responsabilità e impegno,
valori che contraddistinguono il nostro Friuli, che
siamo riusciti a erogare oltre 7 milioni di euro, senza
peraltro intaccare i fondi
di riserva. Una somma
considerevole
destinata
in particolare ai giovani,
alle famiglie e ai più bisognosi. Siamo abbastanza
soddisfatti dei risultati che
otteniamo, anche grazie
alla dedizione del nostro
personale e di tutti i nostri
collaboratori”.
Con un plafond di 500 mila euro, l’ente arricchisce, per il terzo anno consecutivo, l’offerta formativa delle
scuole secondarie superiori di Udine e Pordenone.
Più iniziative per i giovani
D
a sempre vigile sulle
problematiche delle
nuove generazioni e
convinta della necessità di
accompagnare in forma sistematica le iniziative mirate
ad ampliare il loro orizzonte
di conoscenza, la Fondazione Crup ha lanciato, per il
terzo anno consecutivo,
il bando a tema “Arricchimento offerta formativa”, dotandolo di
un plafond di 500
mila euro, che
andrà a sca-dere l’1 luglio
2015.
La forma-zione dei giovani, infatti,
si conferma
come caposaldo nelle strategie fondamentali dell’attività
programmatica
promossa
dall’ente nei confronti del
Friuli e dei suoi cittadini.
Le caratteristiche e i contenuti dell’iniziativa sono stati illustrati nel corso di una
conferenza stampa tenutasi
presso la sala convegni della
Fondazione, alla quale hanno partecipato numerosi
dirigenti scolastici in rappresentanza delle 41 istituzioni
scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie delle province di Udine e
Pordenone, destinatarie del
bando.
Le motivazioni ispiratrici
di questo nuovo intervento
sono state riassunte dal presidente Lionello D’Agostini,
D’Agostini
che ha ribadito il convinciconvinci
mento dell’intero consiglio
di amministrazione circa
l’urgenza di offrire ai nostri
struragazzi, anche con gli stru
menti della didattica,
condiziole migliori condizio
coni possibili per co
struire il futuro loro
e del nostro Paese.
Nello specifico,
sotha tenuto a sot
tolineare come
questo bando,
che incoraggia
Lionello
formapercorsi di forma
d’agostini
signifizione e di signifi
cative esperienze
nei campi del sapere, costituisca la risultante di una forte
collaborazione instauratasi
tra la Fondazione e il mondo
della scuola, grazie al fondaBisogna
mentale supporto dell’Ufficio
offrire
scolastico regionale FVG.
ai nostri
In sintesi, al bando potranragazzi le
no accedere gli istituti seconcondizioni
dari superiori per realizzare
migliori per iniziative, da concludersi
costruire il
entro il 31 agosto 2016, finafuturo loro
lizzate all’ampliamento della
e del nostro conoscenza della storia, delle
Paese
scienze, delle lingue e dei linguaggi propri dell’espressione
umana in campo umanistico,
artistico, tecnico e scientifico.
In pratica, trattasi di ideare
e attivare progetti che prevedono percorsi disciplinari integrativi e complementari rispetto al curriculum previsto
dagli ordinamenti, anche con
la realizzazione di stage ed
esperienze di scambi culturali nel periodo extra scolastico.
La quota massima di co-finanziamento messo a disposizione dalla Fondazione è
fissata al 60% dei costi preventivati, con un tetto individuale
massimo di euro 20 mila, che
potrà essere raddoppiato in
presenza di accordi di rete fra
due o più istituzioni scolastiche.
anche on line
Il bando è pubblicato sul
sito della Fondazione Crup
(www.fondazionecrup.it/
domande/bandi). Le domande di contributo dovranno essere presentate online
compilando l’apposito modulo ROL presente sul sito.
Inoltre, affinché la richiesta
sia completa e quindi valida,
i documenti compilati online dovranno essere stampati
e inviati presso la sede della
Fondazione Crup di via Manin 15 a Udine, entro e non
oltre le ore 130 del 1 luglio. E’
ammessa una sola domanda
per soggetto richiedente.
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8 | FrIuLI InnovazIone
lavorare insieme
■ liberi professionisti
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| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
L’esterno del Parco
scientifico e tecnologico
gestito da Friuli Innovazione
otto scrivanie per
operare soli o in team
D
opo la certificazione
dell’incubatore Techno Seed (2013) dedicato agli
aspiranti imprenditori, Friuli Innovazione ha inaugurato, il 15 maggio scorso, alla
presenza del sindaco della
città di Udine, Furio Honsell, dell’assessore comunale all’innovazione, Gabriele
Giacomini, e del direttore
del Parco, Fabio Feruglio,
una nuova area per il coworking con otto postazioni,
dedicata prevalentemente ai
liberi professionisti.
Il taglio del nastro
dell’area co-working
“e’ un luogo – sottolinea
Feruglio – dove diverse professionalità potranno operare in autonomia o in team,
integrandosi con la rete del
Parco. Si tratta di un ufficio
condiviso ed equipaggiato,
ma soprattutto un luogo di
networking e di lavoro creativo, accessibile 24 ore su
24, sette giorni la settimana, dove la contaminazione
con gli altri co-workers, con
le startup e con le aziende
insediate darà luogo anuove
opportunità di business”.
una postazione
prendere in ‘affitto’ una
scrivania nell’area co-working costa 10 euro al giorno
e 120 euro per un mese. Per
tre mesi, invece, la spesa è di
300 euro. Ogni mese ulteriore al terzo costa 80 euro.
è possibile prenotare una
postazione, scrivendo a
[email protected]
Dieci anni di Parco Danieli
D
iverse sono le dimensioni sulle quali
misurare la competitività di un territorio: la
conoscenza, l’economia, la
qualità della vita, le istituzioni, le infrastrutture e l’accessibilità. Non c’è dubbio che
insieme a imprese, università e centri di ricerca anche i
parchi scientifici e tecnologici possono giocare un ruolo
importante di stimolo all’innovazione e al progresso.
Quello di Udine, intitolato
all’industriale Luigi Danieli, fondatore dell’omonima
multinazionale della siderurgia, ha spento da poco
dieci simboliche candeline.
Risale infatti a marzo 2005
la firma del primo contratto di insediamento: Tecnest
srl, un’impresa Ict che sviluppa soluzioni software
per la gestione della produzione e della supplychain, fu
la prima realtàche stabilì la
propria sede negli edifici del
Parco Scientifico e Tecnologico di Udine, gestito dalla
società consortile Friuli Innovazione. Gli ingressi più
recenti, tra febbraio e maggio di quest’anno, sono stati invece quelli di InformestConsulting, che supporta
lo sviluppo commerciale
delle imprese sui mercati
internazionali, dell’impresa Ict ‘Fill in the Blanks’ e
degli spin off dell’ Università di Udine ‘Sofia’ e ‘The
Business Game’, quest’ultimo fondato nel 2008 – tra i
soci anche l’attuale rettore
Alberto Felice De Toni – e
vincitore del premio Be-
Risale al 2015 la firma del primo contratto
d’insediamento, quello di Tecnest, cui è
seguito l’ingresso di una sessantina di
realtà. Il più recente è quello dell’impresa
‘Fill in the Blanks’.
startup 2014 assegnato da
Friuli Innovazione.
In questi dieci anni sono
oltre una sessantina le realtà
che hanno avuto una sede
al Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli e molte
di queste sono nate proprio
al suo interno, grazie all’incubatore d’impresa Techno
Seed,che Friuli Innovazione
ha avviato nel 2005 e che da
allora aiuta gli aspiranti imprenditori a trasformare idee
in startup innovative.
“Chi coglie l’opportunità
di insediarsi al Parco – spiega Fabio Feruglio, direttore
della struttura dal 2006 – non
Fabio
Feruglio
Parco
vuol dire, tra
l’altro, risorse
umane e
competenze,
conoscenza
e servizi ad
alto valore
aggiunto
■ caccia al bando
vi trova solo degli spazi accoglienti e immersi nel verde e
dei servizi di hosting completi. Parco vuol dire soprattutto
risorse umane e competenze,
conoscenza, servizi ad alto
valore aggiunto, una rete internazionale di contatti, contaminazione”.
Oggi al Parco Danieli hanno la propria sede 25 realtà,
tra giovani startup, idee in
fase di preincubazione e imprese. Molte delle insediate
afferiscono al settore ICT,
spaziando da web, multimedia, 3D, cartografia, community, elaborazione immagini
satellitari, domotica, droni, ehealth, e-tourism, sicurezza,
sistemi di pagamento; alcune
afferiscono al settore delle
biotecnologie – tra cui il prestigioso Istituto di Genomica
Applicata, altre all’industria
culturale.
[email protected]
www.ilfriuli.it
Successi nonostante la crisi
risultati e servizi di questi 10 anni
non possono prescindere dal modello di gestione della struttura, che
dopo l’ampliamento del 2013 conta
ben 6.400 metri quadri di superficie
coperta. Un modello che impone a
Friuli Innovazione di trovare le risorse necessarie per funzionare, partecipando a bandi europei, nazionali
o regionali per progetti di ricerca e
sviluppo o attraverso servizi e consulenze.
“Non abbiamo un fondo di funzionamento – spiega Feruglio – come ci
si potrebbe aspettare in un’organizzazione prevalentemente pubblica,
quindi operiamo come le imprese,
con l’unica differenza che il nostro
mercato – quello dei bandi per progetti di ricerca e sviluppo - non è
‘sempre aperto’. Inoltre, la situazione
economica generale non si è certo fermata fuori dal cancello del Parco. Nel
2014 abbiamo comunque registrato
un incremento del 5% dei ricavi da
bandi (prevalentemente europei) ed
un incremento del 23% dei ricavi da
servizi, commesse e consulenze”.
Bluenergy è! L’energia secondo me.
Bluenergy crede nelle tue idee perché sono l’orgoglio della nostra terra.
Scegli la multi-utility che rispetta l’identità e i valori del territorio e capisce il tuo
modo di usare l’energia. Perché le buone idee sono la nostra vera ricchezza.
Questa è l’energia del fare, questa è l’energia di casa nostra.
10 | malignani
lo show dei record
■ a udine
il grande abbraccio
dei piccoli fan
G
li studenti del Malignani hanno partecipato
15 volte - e per 15 volte hanno superato tutte le selezioni nazionali e vinto - al
concorso ‘Fast: i giovani e
le scienze’, distinguendosi
alla finale europea e ai mondiali. Quest’anno sono stati
presentati due progetti che
prendono il via dal territorio
e ad esso sono legati perché
partono dall’osservazione
e dallo studio di due importanti risorse regionali, il
nostro mare e la diffusione
degli alberi di ciliegio.
il primo è una boa oceanografica
– BOpHIS - ideata da Thomas Alt, Alessandro Roccaforte e Sofia Srebotuyak per
il monitoraggio dello stato
di salute del mare e
della biodiversità. Il
secondo è un’innova zione
nel campo delle
scienze
a mbientali che
identifica BOpHiS
un nuovo
metodo
per migliorare la qualità delle piante da frutto, inventato
da Matteo Cividino, Lorenzo Marano, Fabio Bronzin a
partira dal fatto che i giovani
scienziati hanno scoperto,
utilizzando un tracciante
fluorescente, come essi si
muovono nella pianta.
Movhand – esyrobot, infine, è il
progetto classificato primo
a Start Cup Young 2014. Tre
studenti hanno progettato
e realizzato il prototipo di
una mano meccanica per
applicazione industriale.
Adattabile
a un qualunque
braccio robotico, è capace di riprodurre fedelmente e all’infinito il
movimento umano in catena di produzione.
www.ilfriuli.it
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
Gli studenti friulani
brillano nel mondo
l’atrio dell’istituto e, a destra,
il team Freezer Keeper
La scuola udinese è riconosciuta tra i 22 istituti italiani d’eccellenza
per l’innovazione nella didattica.
N
on è un caso che l’Isis Malignani sia una delle 22
scuole di eccellenza per
l’innovazione della didattica e
degli ambienti di apprendimento individuate da Indire come
capofila della rete “avanguardie
educative”. L’Istituto nazionale
di documentazione, innovazione e ricerca educativa, che sta
portando a sistema le esperienze
scolastiche più significative, ha
nominato infatti l’Istituto udinese e il dirigente scolastico prof.
Andrea Carletti quale responsabile per le idee “Dentro/Fuori la
Scuola”, “Didattica per Scenari”,
“ICT Information and Communication Technology Lab”. Punto
di forza dell’istituto si conferma
la sintesi tra preparazione tecnica e formazione umana. Ne sono
testimonianza le vittorie in premi
e concorsi teatrali, letterari, artistici ed espressivi, tecnici e dello
sport. Tutte espressioni dell’humanitas Malignani.
“huston, abbiaMo un successo”
Ultimo premio in ordine cronologico è la medaglia di bronzo ottenuta lo scorso 7 maggio
a I-Sweeep, the International
Sustainable World Energy Engineering Environment Project
Olympiad, in occasione della più
grande fiera dedicata alla scienza
“The world’s largest Science Fair”
di Huston. Gli allievi del Liceo
scientifico tecnologico Emanuele Fornasier, Mattia Gamboso,
Giulia Pelos, affiancati dai docenti Eliana Ginevra e Giuseppe
Motisi, hanno superato tutte le
selezioni nazionali e internazio-
■ ‘in corpore sano’
nali e sono stati premiati per il
loro progetto Freezer Keeper.
Freezer Keeper, un crioindicatore supportato da Amb Packaging.
Si tratta di un dispositivo che si
mette sul codice a barre dei surgelati e, nel caso la catena del
freddo venga interrotta, copre il
codice a barre rendendo invendibile il prodotto. L’indicatore,
atossico e dal costo contenuto, si
applica sulla confezione del surgelato ed è in grado di fornire la
certezza che il cibo sia stato conservato correttamente.
Ma il Malignani si è sempre
distinto anche per aver creato e
consolidato negli anni fitti e variegati rapporti con istituzioni,
enti pubblici e privati, coinvolti
in progetti di sperimentazione e
ricerca, per aver supportato l’intraprendenza tra gli studenti con
l’obiettivo di metterli in condizione di dare il meglio di sé e per
aver promosso iniziative culturali,
scientifiche, sportive e di aggregazione. Ecco spiegati i risultati che
allievi e allieve del Malignani hanno raggiunto in tutti i campi dello
studio: dalle scienze naturali alla
fisica, dalla robotica all’aeronautica passando per la meccatronica
e dal bio-building alla domotica.
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Da Udine a Buja sono 500 gli ‘Studenti in sella’
cicloecologica. Il senso di appartenenza alla
scuola si manifesta ed è cementato anche dalle
innumerevoli iniziative sportive. Anche in
questo, il Malignani è forse unico esempio in regione a esprimere pienamente quello spirito anglosassone che
considera lo sport e l’imparare giocando importanti esperienze formative.
Non è neanche questo un caso, che
la ‘Polisportiva Malignan’, da quando è nata, nel 2000, sia stata capace di
raccogliere intorno a sè le energie giovanili
di circa 5mila atleti gestendo il Polo atletico udinese e facendo da capofila a tante realtà sportive
della regione. Inizialmente era la pallamano, oggi
sono i campionati studenteschi, i tornei internazionali, il gioco degli scacchi, ma anche la
partecipazione a maratone e maratonine, a Telethon e Staffetta Lilt, solo per
citare alcune delle attività seguite.
e si è svolta la scorsa settimana la 1a
edizione della ciclo-ecologica ‘Studenti in sella’ aperta agli allievi, docenti e collaboratori di tutti gli Istituti
Scolastici di secondo grado della provincia di Udine, una giornata all’insegna dello
sport, della salute, del divertimento e dell’amicizia
tra i giovani delle nostre scuole.
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brigata alpina julia | 13
Nel tormentato Paese asiatico è in corso la missione ‘Resolute Support’ per il passaggio di consegne
definitivo all’esercito afgano della provincia di Herat.
penne nere generOse
■ prOgetti di AiutO
La vera solidarietà
è senza confini
L
e missioni all’estero
della brigata alpina
sono state accompagnate
da numerose iniziative di
solidarietà alle popolazioni colpite dalla guerra,
a dimostrazione di quanto sia forte il legame tra
il Friuli e le Penne nere.
Basta ricordare in tal senso “Un ponte per Herat”,
iniziativa organizzata nel
2008 a supporto del lavoro fatto dai militari dell’8°
reggimento alpini.
Afghanistan ultimo atto
G
li uomini della brigata
alpina Julia stanno nuovamente lavorando in Afghanistan, nell’ambito di quella
che dovrebbe essere l’ultima
missione nel Paese orientale
dove le truppe italiane lavorano
da oltre 12 anni.
Alle Penne nere friulane è stato affidato il compito di garantire, nell’ambito della missione
“Resolute support”, il definitivo
passaggio di consegne all’esercito afgano. La base operativa resta Camp Arena, a Herat,
nell’Ovest del Paese, dalla quale
il generale di brigata Michele
Risi, comandante della Julia,
guida un contingente composto
da oltre mille uomini di diverse
nazionalità, nel quale proprio il
personale della brigata alpina
con i suoi 500 uomini è il più
importante. A Herat sono stati
schierati dal marzo scorso oltre
al reparto comando della Julia
anche reparti provenienti da 8°
reggimento, 2° reggimento Piemonte cavalleria, 24° reggimento di manovra e 5° reggimento.
“Il nostro compito – aveva ricordato Risi nella cerimonia di
saluto agli alpini in partenza – è
di affiancare nella gestione della
sicurezza gli alti gradi dell’esercito afgano, in particolare del
207° corpo d’armata, stanziato
nella provincia di Herat, senza
tuttavia partecipare in prima
persona alle operazioni, come
avveniva in passato. Si tratta di
un compito di assistenza che
si prefigge lo scopo di rendere
sempre più autonomo ed efficiente il lavoro dei militari e dei
poliziotti afgani, mentre procederà di pari passo la consegna
delle strutture militari, un tempo abitate dalle truppe Isaf”.
Il passaggio della base e
dell’aeroporto di Herat avverrà
in concomitanza con la partenza dell’ultimo alpino, prevista
entro il 31 ottobre termine fissato per la missione.
grazie ad essa è stata costruita
una Casa d’accoglienza per ospitare i genitori e i familiari dei bambini ustionati in cura
nell’ospedale di Herat
grazie agli oltre 60mila
euro raccolti mediante numerose iniziative
culturali e di spettacolo,
organizzate dall’Associazione nazionale alpini
di Cividale del Friuli, in
accordo con le amministrazioni comunali di Cividale, Paluzza, Tarvisio,
Arzignano, Cittadella e
Pellegrino Parmense ed
il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e
della Provincia di Udine.
[email protected]
■ AssOCiAZiOne nAZiOnALe ALpini
Finché c’è l’Ana c’è speranza
sempre presenti. Quando si
parla di Penne nere è impossibile non parlare di Associazione nazionale alpini, perché
che si tratti di intervenire nelle
file della Protezione civile, di
andare in giro per il mondo a
dare una mano alle popolazioni in difficoltà o di ritrovarsi
tutti assieme alle adunate nazionali, gli iscritti all’Ana sono
una realtà tra le più importanti
della pur variegata galassia
dell’associazionismo
nella
nostra regione. L’Ana in Friuli
Venezia Giulia può contare su
otto sezioni, a loro volta suddivise in ben 319 gruppi.
L’ultima occasione per veder
sfilare gli alpini dell’Ana è stata l’adunata nazionale a l’Aquila, lo scorso 17 maggio, quando
ne sono scesi dal Friuli centinaia provenienti delle sezioni
Carnica, Cividale, Gemona,
Gorizia, Palmanova, Pordenone, Trieste e Udine, accompagnati anche da numerosi amministratori locali dei Comuni
colpiti dal sisma del 1976 che
hanno così confermato la profonda vicinanza agli aquilani.
rientra a pieno titolo in tale
casistica anche la pedalata tra le montagne del
Kosovo, organizzata nel
2006 partendo da un’idea
di Enzo Cainero e dei
vertici militari della missione italiana in Kosovo.
All’iniziativa
avevano
partecipato anche atleti
di grido del calibro del
bujese Daniele Pontoni
e Arrigo Dal Forno, che
avevano pedalato assieme a giovani atleti della
locale società ciclistica
kosovara, tutti in sella a
speciali mountain bike
poi lasciate in dono.
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pattuglia acrobatica nazionale | 15
Frecce che passione!
Tra la genTe
■ SolidarieTà
Sempre disponibili
per dare una mano
un pilota
tra i ragazzi
la calorosa accoglienza
al personale della pan
Il legame tra i friulani e la Pattuglia acrobatica nazionale continua a essere sempre più forte e radicato.
TuTTi con il naSo all’inSù
E’ stato così anche lo scorso tre
maggio, in occasione dell’avvio
S
ufficiale della 55esima stagione.
Come da tradizione, a questa
grande prova generale che di solito si tiene il I° maggio, data che
quest’anno coincideva però con
l’inaugurazione dell’Expo c sulla
quale la formazione ha effettuato il sorvolo, hanno partecipato,
nonostante le condizioni meteo
non proprio ideali, migliaia di
persone, tra parenti, amici e aderenti ai Club delle Frecce tricolori che supportano attivamente la
Pattuglia acrobatica nazionale.
Anche quest’anno il programma delle esibizioni è particolarmente serrato e per gli amanti del
volo nella nostra regione saranno
a disposizione ben tre appuntamenti.
gli appunTamenTi in FVg
La prima data utile per ammirare le evoluzioni degli Aermacchi Mb 339 è fissata per il 12 luglio
sul lungomare di Lignano Sabbiadoro, in occasione di “W Ligna-
otto il comando del tenente
colonnello Jan Slangen, alla
guida della Pattuglia da tre anni,
la formazione di quest’anno,
come da tradizione, presenta
vari avvicendamenti nelle posizioni in volo, qualche conferma
e nuovi arrivi.
La posizione del Capoformazione è ancora affidata al
maggiore Mirco Caffelli. Stessa posizione, come leader della
seconda sezione, Pony 6, per il
capitano Mattia Bortoluzzi. Il
ruolo di solista è stato invece affidato al capitano Filippo Barbero, già gregario della formazione come Pony 9 e al suo posto
no 2015”, occasione assai ghiotta
anche per gli appassionati di fotografia perché da alcuni palazzi
adiacenti la spiaggia è possibile
raccogliere splendide immagini
della formazione. L’appuntamento successivo, ancora una volta sul
mare, sarà a Grado il 2 agosto 2015
per il “Grado Air Show”. L’ultima
occasione per assistere ai volteggi
dei jet blu con la livrea tricolore
sarà nuovamente a Rivolto, dove il
5 e 6 settembre sarà festeggiato il
55° anniversario della fondazione
della Pattuglia acrobatica nazionale, evento al quale parteciperanno le pattuglie acrobatiche più
blasonate a livello mondiale.
Cinque le trasferte estere, tutte in ambito europeo, in occasione di eventi internazionali di
marcato rilievo e in un’ottica di
reciproco scambio con le Forze
aeree di altre nazioni: Francia,
Regno Unito, Polonia, Slovacchia
e Belgio.
[email protected]
he si tratti di sostenere
un ospedale, comunicare
alle nuove generazioni i loro
valori o partecipare alle manifestazioni per la raccolta di
fondi a favore della ricerca, il
personale della Pan, dai piloti
agli specialisti, sono sempre
in prima linea sia in regione
che nel resto del Paese.
nel caso del Friuli Venezia giulia
vale la pena di ricordare il ciclo di lezioni “A scuola con le
Frecce tricolori”, tenuto per il
quarto anno consecutivo grazie al sostegno della Fondazione Crup e rivolto agli allievi delle classi prime e seconde
di otto istituti secondari superiori delle province di Udine
e Pordenone, per un totale di
circa 1.800 giovani.
Altra iniziativa, molto recente e di assoluto successo,
la “Corri con le Frecce per
Telethon”, la staffetta estiva a sostegno della ricerca che si è svolta sabato 16
maggio all’aeroporto di Rivolto, base della Pan. Oltre
un migliaio i partecipanti
all’evento, allietato eccezionalmente dall’esibizione
della Pattuglia acrobatica.
Le novità della formazione nel 2015
Fotoimpronte
L
a Pattuglia acrobatica nazionale non ha bisogno certo di presentazioni. Le sue
evoluzioni e la professionalità
dei suoi uomini sono da sempre
oggetto di ammirazioni e rappresentano per l’intero Paese un biglietto da visita da esibire con orgoglio, tanto che le sue esibizioni
sono sempre applauditissime.
Per i friulani però il legame con
le Frecce tricolori va oltre la collocazione geografica della base di
Rivolto. Esiste fin dalla loro fondazione un rapporto profondo tra
gli uomini in divisa azzurra e la
nostra gente, che si tratti di accorrere all’esibizione inaugurale della
stagione, agli eventi organizzati
per celebrare l’anniversario della
formazione o di essere presenti
alle numerose iniziative solidali
alle quali la Pan partecipa.
C
il comandante
Jan Slangen
è stato collocato il capitano Luca
Galli, pilota di Tornado Ids, proveniente dal Gruppo 154° Gruppo del 6° Stormo di Ghedi.
Importante novità è Pony 10, infatti il ruolo di solista delle Frecce Tricolori per la stagione 2015
sarà affidato al capitano Filippo
Barbero, già gregario della formazione.
Al capitano Fabio Capodanno,
che per ben quattro anni ha fatto il solista, è stato affidato l’importante compito di supervisore
dell’addestramento acrobatico
della nuova formazione. Confermati Pony 2 e Pony 3, rispettivamente il capitano Pierangelo
Semproniel e il capitano Stefano
Vit. Conferma anche per i piloti
nelle posizioni Pony 5, 6 e 8, rispettivamente i capitani Virgilio
Gheser, Mattia Bortoluzzi e il tenente Giulio Zanlungo.
Scambio di posto invece sulle
posizioni Pony 4 e 7, con la prima
ora occupata dal capitano Massimiliano Salvatore e la seconda
dal parigrado Gaetano Farina.
16 | economia
ritorno in friuli
■ nuovo direttore
Servizi tecnologici
dal volto umano
D
all’inizio
dell’anno
Gianluca Benatti è direttore generale della Banca
popolare di Cividale, ma il
suo nella città ducale è un ritorno. Infatti, ha vissuto qui
fino a 19 anni. Diplomatosi
a pieni voti al liceo classico
‘Diacono’, ha conseguito la
laurea in Economia Politica
all’Università ‘Bocconi’ di
Milano con il massimo dei
voti e, successivamente, un
Master in Business Administration presso l’Insead di
Fontainebleau in Francia.
Dopo un’esperienza quinquennale in McKinsey, una
delle società leader mondiali
nella consulenza strategica,
nel 1997 è approdato in Intesa Sanpaolo come direttore
commerciale della società
di bancassicurazione,
per poi passare in Unicredit con l’incarico
di responsabile Servizi di Investimento.
Dall’ottobre 2002
è stato in forza al
Montepaschi di
Siena. Sportivo,
amante del ciclismo e appassionato di storia me-dievale, Benatti è
anche profondo conoscitore dei social
media ed è attivo
nel volontariato a
favore della tutela Gianluca
Benatti
dell’infanzia.
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Cambia
la guida,
ma i valori
restano
Michela Del Piero presiede ora la Banca Popolare di Cividale: “Crescita partendo dai capisaldi originari
dell’istituto: localismo e mutualità”.
E
cco le prime parole di Michela Del Piero, appena
eletta presidente dell’istituto di credito ducale: “Consci
delle nostre potenzialità, sa
sapremo affrontare con le energie
necessarie la grave congiun
congiuntura, mantenendo la Banca
Popolare di Cividale nella
direzione della crescita in
autonomia, del localismo
e della mutualità, che sono
i suoi capisaldi originari”.
Commercialista udinese, Del Piero è laureata in
Economia e commercio alla
‘Cattolica’ di Milano, abilita
abilitata alla professione dal 1993,
titolare di un avviato studio
professionale nel capoluogo
friulano, dal 2004 al 2008 ha
ricoperto pure la carica
Quello dell’autonomia
di assessore alle risorse
è stato il punto qualififinanziarie della Regione.
cante dell’azione della
Dal dicembre 2013 è stata
banca friulana che ha
eletta nel consiglio di amresistito al fenomeno
ministrazione della Bandelle
concentrazioni
ca Popolare di Cividale.
degli Anni ’90 e che ne
“Sono consapevole delfatto un riferimento imla storia e della tradizione
prescindibile nel panomichela
di questo istituto di credirama creditizio regioDel Piero
to – ha detto - che nel prosnale. L’istituto, che ha
simo anno compirà 130 anni di appena archiviato una bilancio
attività al servizio del territorio. 2014 con un utile consolidato
Con oltre 15mila soci-azionisti, di 10,1 milioni di euro, conta di
600 dipendenti, 75 agenzie ope- raggiungere sensibili livelli di
rative in 7 province, oltre 8 mi- crescita e di redditività anche
liardi di euro di massa ammini- entro la fine di questo esercizio
strata la Popolare di Cividale si e i dati del primo trimestre sono
presenta come l’unica Popolare confortanti in questo senso.
indipendente di interesse regionale del Friuli Venezia Giulia”.
[email protected]
■ BBtec di tavagnacco
Diciott’anni sul mercato per dare una forma all’acqua
S
empre più diffuse capillarmente nel nostro territorio, le Case
dell’acqua sono un importante
servizio ai cittadini. Dal 2010 Bbtec - azienda di Tavagnacco leader
del settore beverage - produce,
installa e gestisce numerose ‘case
dell’acqua’ sia in Friuli, sia in Veneto. Nella nostra regione ha installato circa l’80% di queste strutture.
Per arrivare a questo risultato, oltre a cavalcare tra le prime aziende
in Italia l’idea innovativa, ha investito risorse e capitali, puntando
molto su ricerca e sviluppo. Infatti,
grazie anche a un finanziamento
europeo, nel 2012 ha sviluppato
un’elettronica di gestione che permette, tra le tante cose, l’utilizzo
della tessera sanitaria come sistema di pagamento. Attualmente si
stanno sviluppando diversi nuovi
progetti tra cui un paio in collaborazione con il dipartimento di
Chimica e Ambiente dell’Università di Udine.
Proprio per queste ‘case’ è stato
creato il marchio Ecozon@, che
identifica una filosofia di risparmio e riutilizzo, con valorizzazione del sociale e della filiera corta.
Per diversificare l’offerta, è nata
anche la vendita di accessori (bottiglie, borse, tessere ricaricabili),
tra poco disponibili anche in ecommerce, oltre che di spazi pubblicitari sui monitor installati.
Questo modello, di prodotto e di
gestione, sta crescendo in maniera molto proficua in Veneto, dove
Bbtec sta raccogliendo numerose
commesse, ma l’azienda guidata
oggi da Livio Busana e Roberto
Tosoratti sta guardando anche
oltre i confini italiani, perfino in
Africa dove ha già esportato alcuni
macchinati e ha partecipato a fiere
di settore.
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interporto di pordenone | 17
A breve verranno pubblicati i bandi di gara per gli interventi di potenziamento del terminal
Interporto, da luglio lavori per 8 milioni
e da settembre partenza del primo treno
O
tto milioni di euro di lavori assegnati tra luglio e
settembre per l’ampliamento della piattaforma del terminal e primo treno operativo
entro la fine dell’estate. Interporto Centro Ingrosso di Pordenone passa dalla fase progettuale
a quella operativa, mettendo in
campo una serie di opere che
nell’arco di pocopiù di un anno
faranno cambiare fisionomia alla
piattaforma logistica del Friuli
Occidentale. Da qualche anno
la Spa presieduta da Giuseppe
Bortolussi, si era impegnata nella
stesura dei progetti ma soprattutto nel reperimento delle risorse
necessarie alla trasformazione di
Interporto in un hub per la movimentazione delle merci anche su
rotaia. Operazione, questa, che
ha richiesto tempi lunghi, soprattutto per quanto riguarda la riaffermazione di Pordenone quale
sede di uno scalo ferroviario.
Dalla primavera 2016, invece,
lo scalo merci ferroviario sarà
operativo su tutti e 7 i binari
«I lavori per l’ampliamento della
piattaforma intermodale – spiega il presidente Bortolussi - sono
propedeutici alla successiva
edificazione della stazione elementare. L’intervento, che prevede lo sbancamento dell’area
base dove verranno poi sistemati i binari, ammonta a 4 milioni.
La gara verrà pubblicata a giorni
mentre a fine luglio entreranno
in azione le ruspe». Ma questo
è solo l’inizio di un’operazione
molto più complessa che prevede successivi passaggi; a ruota
sono previste le opere per la sistemazione e posa dei nuovi fasci binari, per un importo di altri
4 milioni di euro. In questo caso
la gara verrà pubblicata a luglio
mentre l’inizio dei lavori è previsto a settembre. «L’intervento
– chiarisce Bortolussi - prevede
l’aumento del numero di binari
dai 4 attuali a 7 di cui 3 presaconsegna e 4 operativi. A ciò si
aggiunge l’allungamento a 750
metri di quelli che ora misurano
350 metri».
Tuttavia i lavori verranno compiuti a step successivi, permettendo l’operatività dei primi
treni sui binari esistenti già a
partire da settembre. «A fine
estate - ha spiegato Bortolussi
- utilizzeremo il vecchio sedime per accogliere i convogli in
ingresso e in uscita da Interporto.
Contemporaneamente
verranno posati i nuovi binari
della lunghezza di 750 metri,
intervento questo che si completerà entro la primavera del 2016.
Quando questi lavori saranno
terminati, inizieranno quelli
sui vecchi binari, il cui completamento è previsto entro la fine
dell’estate. Le opere accessorie
invece saranno portate a termine in dicembre del 2016».
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18 | economia
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Bluenergy è sempre
più vicina al territorio
L
a società friulana, leader
nel settore dell’energia
elettrica e del gas in Friuli
Venezia Giulia ha deciso di investire anche nel 2015 nello sviluppo del territorio sostenendo
iniziative ed eventi di carattere
locale.
La filosofia aziendale, che
Bluenergy adotta e che la differenzia dai competitors, si basa
sulla chiarezza dell’offerta, sulla
personalizzazione dei servizi e
sul dialogo diretto con i clienti.
“Siamo un Gruppo strutturato e coordinato – afferma il
Presidente Gianfranco Curti - che offre servizi integrati:
dalla fornitura di gas e luce,
alla riqualificazione energetica
degli impianti tecnologici, sino
all’installazione e all’assistenza
di impianti di condizionamento e riscaldamento. Senza contare, che siamo specializzati in
energie alternative e risparmio
energetico, in quanto temi di
attualità e perché il rispetto per
ciò che ci circonda è alla base
della crescita futura della nostra
Regione, a cui dobbiamo molto.”
In quest’ottica Bluenergy contribuisce a sostenere il territorio,
aiutando numerose iniziative
sportive, culturali, didattiche e
ludiche, indirizzate soprattutto
alle famiglie.
Quest’anno ha già partecipato come sponsor all’iniziativa
Montagna in Città presso il Castello di Udine e nei prossimi
mesi sarà presente alla Maratonina Città di Udine e al Fiorentina Camp a Tarvisio, senza
contare che è la promotrice di
iniziative per bambini e ragazzi,
in diversi comuni della regione.
“Siamo un’azienda attenta alle
esigenze del consumatore – aggiunge Curti – con un team di professionisti specializzati per aree
produttive, in grado di fornire risposte immediate alle necessità
del cliente, che vogliamo conoscere sempre più a fondo, creando
percorsi di condivisione sociale.”
Bluenergy è presente in regione con 13 punti territoriali
situati a: Udine, Campoformido,
Codroipo, Azzano, Cervignano,
Grado, Trieste, Cividale, Gorizia, Latisana, Gemona, Feletto.
Inoltre, a partire dal 30 giugno
fino a fine settembre 2015, l’ufficio mobile di Bluenergy sarà
operative, durante i giorni di
mercato, in numerose piazze del
Friuli Venezia Giulia: Palmanova, Aviano, Marano Lagunare,
San Daniele, Ronchi dei Legionari, San Pietro al Natisone, San
Vito al Tagliamento e Cormons.
Tutti gli approfondimenti su
orari e giorni di apertura degli uffici sono presenti sul sito
www.bluenergygroup.it
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anna spinelli, ingegnere friulano, è vice presidente del settore
illuminazione della multinazionale Philips.
La manager
illuminata
D
a semplice studentessa
a vice presidente di una
delle più famose multinazionali del mondo. Anna Spinelli,
classe 1973, è partita da Udine per
una brillante carriera ai vertici di
alcune delle maggiori aziende di
tutto il pianeta, da Fiat a Bmw, da
General Motors a Philips, per la
quale attualmente lavora come
‘Senior Vice Presidente Acquisti
Philips Lighting’. Il suo caso è da
manuale, non per nulla è stata
tra i giovani ingegneri di successo
ospiti della la nona edizione della
nel caso di acquisto di prodotti
finiti, oppure agli 81 stabilimenti
Philips per l’assemblaggio. Il valore del fatturato di acquisto sotto la mia responsabilità è di circa
tre miliardi e mezzo di euro”.
come è arrivata a questo ruolo?
“Mi sono diplomata al Marinelli e poi mi sono laureata in
Ingegneria gestionale all’Università di Udine nel 2000. Il primo impiego è stato presso una
piccola azienda (Cubenet srl)
nella quale lavoravo già part time
durante gli studi. Dopo qualche
mese, però, ho deciso di cambiare e sono andata a Londra. È
stato il periodo più rilassato della
mia vita: di giorno studiavo inglese, di sera lavoravo in un ristorante giapponese. Un’esperienza
davvero particolare”.
Anna
Spinelli
Fiera del Lavoro Alig - Uniud, che
si è svolta a fine ottobre nel capoluogo friulano.
in cosa consiste, esattamente, il suo
lavoro?
“Mi occupo acquisti a livello
mondiale per il settore Illuminazione della Philips; il mio capo
risponde direttamente all’amministratore delegato. Il mio team
(circa 280 persone) acquista prodotti e componenti da settemila
fornitori in tutto il mondo per poi
inviarli ai centri distribuzione,
Poi è rientrata in italia
“Fiat, dopo aver trovato il mio
curriculum depositato presso l’AlmaLaurea, mi ha contattato e mi
ha dato l’opportunità di lavorare
prima in stabilimento a Mirafiori come capo squadra (motori e
cambi), poi nel settore vendite ad
Arese, nell’ufficio acquisti di componenti elettronici a Torino e, per
finire, a Pomigliano d’Arco durante il lancio dell’Alfa Romeo 159”.
cos’ha portato dal Friuli?
“La capacità di lavorare sodo,
di non demordere. Dalla mia
famiglia, invece, ho imparato a
credere in me stessa, a pensare
di potercela fare”.
[email protected]
■ inFormatica
Nasce in Friuli la ‘mente’ della Microsoft
mondo digitale. Ha origini friulane, di Poce- gione aperta verso la cultura digitale, spesso
nia, l’Amministratore delegato di Microsoft sede di eventi in cui si esplorano le frontiere
Italia. Carlo Purassanta,, 41 anni, dopo la
dell’innovazione – commenta il mana
manalaurea in Ingegneria Gestionale al Politecger -. Noi stessi abbiamo avuto modo di
nico di Milano e un Master of business adcollaborare con successo non solo con
ministration alla Henley Business School.
le istituzioni e le associazioni locali,
Prima di entrare in Microsoft, Carlo Puspes
ma anche con i partner friulani, spesrassanta ha lavorato per quattordici anni
so promotori, insieme a noi, della
in IBM, guidando diverse aree di business
azien
cultura del digitale. Numerose azienin Francia e in Europa. Grazie all’esperiende hanno così intrapreso percorsi
za maturata nel settore Information tecnod’innovazione tecnologica a van
vanlogy, in particolare nel mercato cloud
taggio della competitività del
e servizi, Carlo Purassanta guiderà
Fvg. Quello che ci auguriamo
Microsoft Italia nel percorso di creè che le esperienze positive
scita dell’azienda e di innovazione
del Friuli possano ispirare
del Sistema Paese, con l’obiettivo
tante altre regioni italiane e
di supportare la digitalizzazione
che le aziende friulane posdelle imprese, della pubblica
sano fare sistema con altre
amministrazione e dei cittadi- Carlo
organizzazioni del Paese per
ni italiani.
rimettere in moto la competiti
competitiPurassanta
“Il Fvg è sicuramente una revità a livello nazionale”.
l’economista
■ roberto schiavi
Un udinese ai piani
alti della bce
Roberto
Schiavi
E
’ il ‘numero due’ della
Bce, la Banca centrale
europea da cui di pende
ogni giorno il destino della
nostra economia. Roberto
Schiavi è nato a Udine nel
1968. Nel capoluogo friulano ha trascorso infanzia
e adolescenza, studiando
alla Dante (elementari),
alla Valussi (medie) e al
liceo scientifico Marinelli.
Dopo essersi laureato alla
Bocconi di Milano, nel ’91
è stato assunto dalla Imi
Bank nel Lussemburgo.
Quattro anni più tardi è
approdato all’Istituto monetario europeo di Francoforte, la futura Bce, per
occuparsi di mercati finanziari e implementazione della politica monetaria
dell’Eurosistema.
ha lavorato per la bce dal ’98 in
diversi ruoli, per poi arrivare ai vertici del dipartimento delle operazioni di mercato nel 2012. E’ membro
del Comitato per le operazioni di mercato dell’Eurosistema e dei Gruppi di contatto sui mercati monetari a
sui mercati obbligazionari
della Bce. Presiede il Comitato di investimenti della
Bce e il Gruppo di Contatto
sui mercati dei cambi della
banca. Assieme al tedesco
Ulrich Bindseil, è a capo del
team che conduce le operazioni delle banche centrali
nazionali, che hanno comprato i bond governativi per
conto della Bce.
20 | AgroAlimentAre
tiare
■ medaglia d’oro
grande successo
dopo anni di lavoro
www.ilfriuli.it
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
Il Friuli premia il miglior
Sauvignon
Per la prima volta, il concorso mondiale esce dai confini
francesi e si tiene a casa nostra: merito della qualità
raggiunta dai produttori nostrani.
L
U
no dei massimi riconoscimenti
assegnati dal Concorso
mondiale di Sauvignon,
lo scorso anno, è andato
a un prodotto friulano,
quello dell’azienda Tiare di Vencò, in comune
di Dolegna del Collio. Si
è, infatti, aggiudicato la
Medaglia d’oro e il Trofeo speciale. Si tratta del
primo riconoscimento in
assoluto di questa portata che viene tributato a
un vino italiano. Tiare
si è distinto per la sua
eleganza e carattere fra i
751 campioni esaminati,
presentati al prestigioso
concorso da 473 aziende
provenienti da 21 Paesi
del mondo.
Quella del titolare, roberto
Snidarcig, per il Sauvignon è una passione
coltivata fin da ragazzo.
Snidarcig proviene da
una famiglia contadina
e fin dall’adolescenza
aveva individuato fra le
uve che suo padre acquistava da altri contadini per vinificare, una
vigna di Sauvignon dal
carattere
particolare,
che spiccava sulle altre.
E proprio da quella
vigna è iniziato il suo
amore per il Sauvignon,
che rappresenta oggi
il 45% della sua produzione, con complessivamente di 100mila bottiglie annue.
’eccellenza della produzione
di bianchi del Friuli Venezia
Giulia merita una vetrina internazionale, quindi l’Expo 2015
di Milano, che ospita le nostre
etichette nel Padiglione Vino A
Taste of Italy. Un grande successo
che ne conferma un altro: per la
prima volta il grande concorso internazionale del Sauvignon esce
dai confini francesi e arriva nella
nostra regione. Fino al 23 maggio,
Villa di Toppo Florio, a Buttrio, e
Villa Nachini Cabassi a Corno di
Rosazzo ospitano, infatti, il concorso mondiale del Sauvignon.
“È un’opportunità fortemente
voluta – spiega l vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello -, evidenziando che l’organizzazione è
stata affidata all’Ersa, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - che
ci permette di ampliare l’orizzonte,
di avere la visibilità che meritiamo
e consente di avviare un confronto
che ci veda protagonisti e non ospiti come avvenuto finora. La nostra
regione - sottolinea ancora il vicepresidente - si è già distinta a livello
internazionale e vuole confermare
il risultato in casa. L’anno scorso,
infatti, il campionato mondiale è
stato vinto dal Sauvignon friulano
Tiare e importanti riconoscimenti
sono stati conquistati da altri nostri produttori”.
815 i vini in concorso
Sono 815 i vini in concorso, di
cui 160 solo quelli provenienti dal
Friuli Venezia Giulia. Un risultato importante per il patrimonio
viticolo regionale che comincia a
All’opera
esperti
degustatori
e giovani
mescitori
puntare stabilmente su una varietà, il Sauvignon, che si arricchisce
di sfumature che lo diversificano
da quello prodotto in altre regioni
del mondo.
Si tratta di un’edizione particolare che porta in Friuli Venezia
Giulia 70 degustatori di fama internazionale a valutare tutti i Sauvignon del mondo. Per la realizzazione dell’evento, Ersa ha affidato
l’incarico dell’organizzazione al
Consorzio delle DOC del Friuli
Venezia Giulia, rappresentante di
tutta la produzione vitivinicola regionale.
Gli allievi dell’Istituto alberghiero Stringher sono incaricati della mescita durante le due
giornate di selezione. Il concorso
è anche l’occasione per mostrare
le aziende della regione legate al
Sauvignon e far vivere un percorso emozionale per la promozione
e la valorizzazione del territorio in
collaborazione con TurismoFVG.
[email protected]
■ dolomia
L’acqua degli sportivi si beve anche a Sapori Pro Loco
alla fonte. Tra i prodotti d’eccellenza che nascono nel territorio e
che la manifestazione Sapori Pro
Loco promuove e valorizza il 23 e
24 maggio a Villa Manin di Passariano, c’è anche Acqua Dolomia.
L’acqua preferita dagli sportivi
sgorga nel Parco Nazionale Dolomiti Friulane, un’area patrimonio
dell’Unesco per le sue bellezze naturali selvagge e incontaminate.
Acqua Dolomia rappresenta una
delle ricchezze del territorio ed
esprime i valori di purezza e qualità che si legano al mondo delle eccellenze enogastronomiche.
L’acqua minerale naturale Dolomia è classificata come acqua oligominerale, ossia caratterizzata
da un basso tenore di minerali. Il
suo residuo fisso, di 114 mg/L, la
colloca tra le più leggere ed equilibrate acque oligominerali ed è
utile alla dieta di opgni giorno.
22 | agroalimentare
www.ilfriuli.it
La Cantina
sbanca
tesori da esportazione
■ qualità e potenziale
la barbatella star dell’expò di Milano
L
’importanza dei Vivai Cooperativi Rauscedo nel
settore vivaistico viticolo è
nota da tempo: con una produzione annuale di barbatelle
innestate pari ad oltre 60 milioni di unità, l’attività della
società friulana si colloca ai
vertici mondiali. Ecco perché all’Expò sarà
proprio il primo
Polo
mondiale per la
produ zione
della
ba r bat el l a
a
rappresentare
il
punto di partenza
dell’intera
filiera vitivinicola regionale, dall’inizio fino al prodotto finito. Oggi i 250 soci che
compongono la Cooperativa
hanno un compito molto importante e difficile: assicurare
e rendere disponibile in 28 Paesi viticoli, un prodotto perfet-
to sotto il profilo morfologico,
genetico e sanitario.
Ai Vivai Cooperativi Rauscedo,
sotto il controllo degli organi
direttivi della Società, sono coltivati dai soci più di mille e100
ettari di vivaio: un potenziale enorme che permette, ogni
anno, di produrre circa 60
milioni di barbatelle
suddivise in più
di quattromila
combinazioni. L’estensione dei terreni
da vivaio, il
clima particolarmente favorevole, la grande
professionalità
degli associati, consentono
di ottenere livelli qualitativi altissimi, per i quali tutti i processi biologici, dalla formazione
del callo alla radicazione, alla
maturazione e lignificazione,
è necessario che si svolgano in
condizioni ottimali.
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | il­friuli
Sei ‘Gran menzione’ per i vini
bianchi prodotti dalla cooperativa
del Friuli occidentale che impiega
500 soci.
I
l Concorso enologico internazionale di Vinitaly 2015 si è
riconfermato il più selettivo al
mondo, infatti ha assegnato solo
75 medaglie su 2 mila e 585 vini
partecipanti.
Dei tremila ‘campioni’ iscritti, infatti, ‘soltanto’ ne sono stati
scartati quasi 500. Tra i rimanenti,
che hanno ottenuto un punteggio
di almeno 82/100 - per un massimo del 30% dei campioni di ciascuno gruppo di ogni categoria -,
sono stati premiati con diploma di
“Gran Menzione”.
prodotti d’eccellenza
Alla nostra regione sono state
assegnate 15 di tali onorificenze,
delle quali ben sei sono state conferite alla Cantina Rauscedo, una
cooperativa che lega persone con
ideali di condivisione e coesione
sociale. La forza di questa cooperativa sta nei profondi valori e nello spirito di gruppo per produrre
vini eccellenti.
A ricevere i premi di Vinitaly
sono stati, in particolare, lo Char-
Confartigianato
ha potenziato il proprio
SERVIZIO CAAF
730/2015 - ISE/ISEE - RED IMU - TASI
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il­friuli
agroalimentare | 23
| N . 2 0 | 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | www.ilfriuli.it
di Rauscedo
Vinitaly
■ il progetto la longevità dei vini della Cantina
Rauscedo. Infine, tra i vini spumanti prodotti con fermentazione in autoclave è stata riconosciuta la qualità del Malvasia Dry.
successo gratificante
donnay, il Pinot Grigio e il Sauvignon tra i vini bianchi prodotti
nella vendemmia 2014. Tra i bianchi prodotti nella vendemmia
2013, sono stati apprezzati il Pinot
Grigio e il Sauvignon, a conferma,
oltre che della qualità, anche del-
“Questo successo è ancora più
gratificante perché è stata premiata la qualità di un azienda
come la nostra che è una cooperativa e quindi riunisce l’identità
di oltre 500 soci – commenta il
presidente Alfredo Bertuzzi, che
ringrazia i soci per aver seguito
sempre le direttive aziendali nel
migliorare le produzioni -. Dopo
la medaglia di argento ricevuta
nello stesso concorso lo scorso
anno attribuita al Sauvignon,
queste sei grandi menzioni, ci
rendono onore e premiano il lavoro di tutti. Un’ulteriore soddisfazione nella settimana in cui il
nostro Comune ha ricevuto l’importante premio e titolo di “Comune delle cooperative”.
[email protected]
Intorno a un tavolo per
creare la Doc unica Fvg
S
i va verso un taitaliane, come ad
volo unico per
esempio il Chiandiscutere la costiti o il Barolo. Al
tuzione della Doc
contrario qui da
Friuli, per tutte le
noi i brand di sucvarietà di vino, rossi
cesso sono quelli
e bianchi, spumanti
di alcune aziende
e frizzanti.
che hanno sapu“Attorno a quel tato affermarsi sui
volo sarà necessario
mercati nazionali
ragionare, tutti ased internazionali.
sieme, sulle strategie
La Doc Friuli, che
complessive del set- Sergio Bolzonello
fino a poco tempo
tore vitivinicolo in durante Vinitaly 2015 fa non era supporFriuli Venezia Giulia, che pare tata con forza, ma che adesso
soffrire di una crescente debo- è diventata una grande sfida
lezza e necessità di un rilancio – condivisa che ci accingiamo a
ha commentato Sergio Bolzo- cogliere”.
nello, vicepresidente Regione
Una sfida che che gode dele assessore alle Attività produt- la massima convinzione della
tive, Commercio, Cooperazio- Regione, anche perché non
ne -. Il Friuli Venezia Giulia ha esclude che le singole Doc
bisogno di essere riconosciuto possano continuare la loro
come un marchio territoriale, operatività pur nel coordinacome accade in Francia con lo mento affidato alla denomiChampagne o in altre regioni nazione unica.
PREMIATI i migliori Spumanti
del FRIULI VENEZIA GIULIA
Una qualificata giuria composta da sommelier, enologi e giornalisti esperti del settore, provenienti da tutta Italia e da altri
Paesi europei come la Germania, ha proclamato i vini vincitori di Filari di Bolle, prima Selezione dedicata agli Spumanti
del Friuli Venezia Giulia, tenutasi a Casarsa della Delizia durante la Sagra del Vino 2015. I vincitori hanno primeggiato
su altri 150 vini proposti da 85 aziende vinicole partecipanti, provenienti da tutte le zone DOC del Friuli Venezia Giulia.
- Premio per il Metodo Charmat Prosecco DOC (sponsorizzato da Juliagraf)
Vino Prosecco Spumante Extra Dry presentato dall’azienda vinicola Fondazione
De Claricini.
- Premio per il Metodo Charmat Spumante monovarietale (sponsorizzato da Icas)
Vino Ribolla Gialla Spumante Brut presentato dall’azienda Poggiobello - Genagricola S.p.a.
- Premio per il Metodo Charmat Cuvée (sponsorizzato da Ds Smith)
Vino Rivus Spumante Extra Dry presentato dall’azienda agricola Ferrin.
COLLABORAZIONE
PATROCINIO
PATROCINIO
e SOSTEGNO
s a de
lla
lizia
SOSTEGNO
s ar
Ca
De
Città
di
- Premio per il Metodo Classico (sponsorizzato da Amorim)
Vino Spumante Talento Pittaro Brut etichetta oro
presentato dall’azienda Vigneti Pittaro.
ilfriuli
A scuola di
A
Udine, il gruppo multidisciplinare composto da Barbara Tomasino dell’Irccs
Medea, due neuropsicologi, un
neurochirurgo, una fisica, un neurofisiologo e un neurolinguista, ha
individuato in una porzione della
corteccia temporale superiore del
cervello una delle aree implicate
nel bilinguismo. Lo studio è stato
pubblicato sulla rivista ‘Neuropsychologia’. All’esperimento ha collaborato anche Franco Fabbro,
medico, linguista, neuropsicologo
e filosofo che da anni (dalla pubblicazione de ‘Il cjaf dai furlans’
nel 1999) si occupa di studiare le
potenzialità del bilinguismo nello
sviluppo dei bambini.
“Durante un intervento - spiega
Fabbro - che si è tenuto alla neurochirurgia dell’ospedale di Udine,
una paziente bilingue, che parlava
serbo e italiano, pronunciava delle parole, mentre il neurochirurgo
eseguiva la mappatura cerebrale
mediante stimolazione diretta
della corteccia cerebrale. Si tratta
di una pratica abbastanza comune a Udine per questo tipo di interventi. Quando il neurochirurgo
(Miran Skrap) stimolava una porzione della corteccia temporale
superiore la paziente, mentre con-
università di udine
D
PERSONAGGI | 25
| N . 2 0 | 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | www.ilfriuli.it
alle università americane
a quella friulana, passando per la Svizzera. Marina Cobal, fisico di fama internazionale dopo aver contribuito,
col gruppo udinese che fa parte
del progetto Atlas al Cern di Ginevra, alla scoperta del ‘bosone
di Higgs’, la particella su cui si
basa il Modello standard, la teoria che potrebbe spiegare come
si forma la materia, ha scelto
di lavorare all’Ateneo di Udine,
combattendo, nonostante i successi, con la burocrazia italiana.
“Ogni anno - spiega Cobal - ci
sono assegnati meno soldi nonostante i risultati ottenuti con il
bosone di Higgs. Facciamo i salti
mortali per continuare a garantire il buon livello della ricerca”.
“Per i giovani - continua Cobal
- è sempre più difficile trovare
un polo di ricerca permanente
dopo il dottorato. Molti scelgono
un soggiorno all’estero, ma poi è
difficile tornare indietro”.
Il futuro dei nostri ricercatori
Franco Fabbro,
laureato in
Medicina e
specializzato in
Neuropsichiatria
infantile, è
docente di
Fisiologia
alla facoltà di
Scienze della
formazione a
Udine
tava in italiano, cambiava involontariamente lingua e proseguiva
contando nella sua lingua nativa,
il serbo. Le stimolazioni di altre
porzioni della corteccia cerebrale
non causavano tale fenomeno, ma
soltanto l’arresto del linguaggio
per alcuni secondi”.
Questa ricerca non ha modificato i precedenti studi.
“E’ stato maggiore il risalto dato
alla notizia - spiega Fabbro - che
l’assoluta novità della scoperta.
Certo, si tratta di un ritrovamen-
friulano
Franco Fabbro prosegue le sue decennali
ricerche sulle funzioni dell’encefalo, tra
aree preposte al bilinguismo e altre
che sovraintendono alla religiosità, e
sostiene che la marilenghe non vada
insegnata, ma utilizzata.
to importante, ma questo nuovo
dato si inquadra in quell’insieme
di tasselli che compongono il mosaico delle aree che presiedono la
rappresentazione cerebrale delle
lingue nei bilingui. La mie precedenti ricerche e teorie sul cervello
bilingue non vengono radicalmente modificate da questa scoperta, ma sono piuttosto rafforzate. La cosa veramente innovativa
sta nel metodo, molto sofisticato,
che abbiamo usato (risonanza
magnetica funzionale, stimolazio-
ne cerebrale e valutazione neurolinguistica intraoperatoria)”.
Qualche anno fa Fabbro aveva
espresso delle critiche sul fatto
che insegnare il friulano a scuola
potesse rivelarsi un’efficace strategia per salvaguardare la lingua. “Il
friulano, nella scuola dell’infanzia
e primaria - spiega Fabbro -, va
‘insegnato’ con tecniche e metodi
particolari, legandolo a momenti
di gioco e di socialità, alla spontaneità e alla vita quotidiana, non
come una materia ‘da studiare’. Il
friulano andrebbe usato, come le
altre lingue straniere (inglese, tedesco, cinese, ecc.) in un contesto
comunicativo, oppure come una
lingua per veicolare altri contenuti, come ad esempio le materie
scolastiche. Come ho spiegato
nel libro ‘Neuropedagogia delle
lingue’, nella scuola primaria le
lingue non debbono essere insegnate, ma utilizzate”.
Marina Cobal, fisico dell’Ateneo friulano, che ha contribuito alla scoperta del ‘bosone di Higgs’, difende
la supramazia della nostra ricerca dai continui tagli. “Il rischio è quello di perdere per sempre la supremazia”.
Nella botte piccola
si fa grande ricerca
non è soltanto fuori
dall’Italia.
“Io sono ottimista.
Sono stata quattro
anni negli Stati Uniti
e poi a Ginevra, ma
sono tornata. Si può
fare. Sicuramente, la
burocrazia nelle università italiane è più
complessa”.
Cobal avrebbe
potuto
lavorare ovunque nel
mondo, invece
ha scelto Udine.
“Ho scelto l’Università di Udine, perché vivere in Friuli è sempre stato il mio sogno. Mio padre
è goriziano e questa è la terra
In aprile,
ha avuto inizio
la nuova presa
dati con LHC
funzionante a 13
TeV nel centro
di massa, la più
alta energia mai
raggiunta in
laboratorio
delle mie
vacanze
estive.
Poi mi ha
sempre affascinato la vicinanza
con l’Austria e la Slovenia. Mi
intrigavano le diverse mentalità,
le differenze anche tra Trieste
e Udine. Inoltre, il polo scientifico dell’Università di Udine è
un vero campus. I dipartimenti
sono vicini, c’è vera interdisciplinarità. Difficilmente ho trovato
in altri Atenei la stessa vicinanza
tra matematici, fisici, ingegneri...
Questa è una vera ricchezza. A
Udine, gli incontri avvengono
ogni giorno ed è possibile prendere spunti per tesi e dottorati a
ogni angolo. Inoltre, la preparazione che l’Università di Udine
dà agli studenti di Informatica,
Ingegneria, Matematica e Fisica - parlo per il mio settore - è
buona. Ho fatto parte di molte
commissioni, per assegnare posti all’estero e i ragazzi italiani in
genere sono sempre molto bravi.
Ho portato personalmente nostri informatici, ingegneri e fisici al Cern e tutti mi hanno detto
quanto sono bravi. E’ merito del
metodo italiano. Speriamo che
non sia distrutto ulteriormente,
assegnando alla ricerca ancora
meno soldi”.
26 | perSonaggI
www.ilfriuli.it
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
la startup
■ il premio
Cambiare aspetto
a mobili e gioielli
U
n’idea brillante trasformata in progetto
imprenditoriale grazie alla
vittoria della prima edizione di Ex Machina, concorso
realizzato da Porsche Consulting e Porsche Italia, in
collaborazione con H-Farm.
Tra i 30 giovani in gara, sono
saliti sul gradino più alto del
podio tre friulani: Susanna Del Colle, classe 1989 di
Udine, e Alessandro e Michele Leghissa, classe 1988,
originari di Tavagnacco.
Fare scienza
per innovare
Il manager friulano stefano Casaleggi ricopre il ruolo di direttore generale dell’Area Science Park di Trieste.
‘I Soci’
‘texturzation’, l’innovativa startup
de ‘I Soci’, questo il nome
che si è dato il trio friulano, utilizza display non
emissivi a colori, flessibili
e di forma irregolare, che,
applicati su oggetti di uso
comune, come il ripiano
di un tavolo, il cruscotto di
un’automobile, o bracciali e
orecchini, simulano l’effetto
di materiali naturali come il
legno, il carbonio e la pietra.
Ciò consente un’illimitata
personalizzazione one-toone. Questi display saranno capaci di dialogare con
gli smartphone e saranno
sfruttati anche nel marketing di prossimità con tecnologie iBeacon, Bluetooth
4.0 e modulo GPS.
“Il progetto Ex-Machina è
una vetrina fantastica – dicono ‘I Soci’ –. Siamo partiti
individuando
un’esigenza
ancora non soddisfatta e
abbiamo trovato tecnologie
che potessero rispondere a
questo bisogno. Da lì è stato
tutto in discesa, sempre con
passione ed entusiasmo, coniugando mille idee e soluzioni. Con ‘Texturization’ si
può avere un unico prodotto,
ma infiniti stili”.
Adesso una nuova sfida attende ‘I soci’: trasformare il
loro progetto in un’azienda
di successo.
N
ato a Udine, laurea
in ingegneria elettronica, master in
business management alla
Bocconi e all’Insead di Fontainebleau, dopo aver maturato una decennale esperienza in Ibm e aver guidato
le attività commerciali del
settore elettrico del gruppo
Edison, il friulano Stefano
Casaleggi è tornato vicino a
casa: è stato da poco nominato, infatti, direttore generale di Area Science Park, il
parco scientifico e tecnologico di Trieste.
dopo la selezione
Casaleggi è stato scelto
al termine di una selezione
che ha visto oltre 40 candidati manager di parchi
scientifici e imprese, sia
Stefano
Casaleggi
Le attività
sviluppate
nel parco
comprono
diversi
settori:
ambiente,
nutrizione,
elettronica,
nanotecnologia
pubbliche che private, provenienti da tutta Italia.
Casaleggi guida una struttura che, con una novantina
di centri di ricerca esviluppo
e aziende high-tech e circa 2
mila e 400 addetti, cioè uno
dei principali nodi italiani
della rete europea di hub
dell’innovazione. Le attività
di R&S sviluppate nel parco
coprono diverse tecnologie
e settori: energia, ambiente,
scienze della vita, nutrizione,
informatica, elettronica, telecomunicazioni, fisica dei materiali, astrofisica, nanotecnologie, per citare i principali.
da mediCina a ingegneria
Sul carso triestino convivono così le grandi istituzioni di ricerca - come il Centro
internazionale di Ingegneria
genetica e biotecnologie,
Elettra Sincrotrone Trieste,
la Sezione triestina dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare e diversi laboratori del
Cnr – e nuove imprese, con
l’obiettivo di valorizzare idee
e creatività e finalizzare progetti di sviluppo per rafforzare la competitività.
Non è un caso, infatti, se
nel Parco sono cresciute realtà di successo come Esteco, diventata con modeFrontier uno dei leader mondiali
nei software di simulazione
per la progettazione industriale, o ancora Tbs Group,
multinazionale di servizi integrati di ingegneria clinica,
e-Health ed e-Government
per il settore sanitario, attiva
in 16 Paesi.
[email protected]
■ passione elettroniCa
Progettare il drone che ‘semina’ le vespe
sui Campi. Tanta passione per la meccanica,
molta intuizione e altrettanta versatilità.
E’ così che Michele Picili,, di Colloredo di
Monte Albano, e altri cinque amici friulani si sono gettati a capofitto nella straordinaria avventura dei droni dedicati
all’agricoltura, mettendo a punto uno
strumento unico nel suo
genere a livello nazionale e
tra i pochi a livello mondiale.
Assieme a Luca Zuliani, Omar C a merin, Michele Codutti, Loris Ferrari,
Giuseppe Lizzi e Gianfranco De Toni, Picili ha realizzato un velivolo capace di spargere sui campi
di mais le uova di una vespa capace di sterminare
la piralide. Picili gestisce un’officina specializzata
in meccanica per nella frazione di Mels; all’ini
all’inizio, l’uso del drone serviva solo per fare riprese
aeree, ma presto Michele si è pensato all’uso di
questi velivoli nell’agricoltura, progettando e
realizzando un mezzo che, assistito da Gps,
è capace di seminare autonomamente
piccole capsule contenenti fino a 1.500 uova di vespa.
Il battesimo del fuoco è arrivato a
Mantova dove ha trovato agricoltori
disposti a provare. “Siamo partiti da 200 ettari spiega Picili -, ma il prossimo anno ne tratteremo
migliaia in tutto il Nord Italia”.
Arduino Pattaro, Presidente ed
Amministratore Delegato del gruppo
Pcb “Made in Italy”
Come Tecnomaster Group supera la crisi
D
a circa cinque anni Tecnomaster S.p.A,
produttore leader di circuiti stampati
a Pavia di Udine, ha avviato un ambizioso
progetto di sviluppo in netta controtendenza
rispetto alle dinamiche di mercato.
L’obiettivo è la costante crescita sul mercato
internazionale con l’acquisizione di aziende
tecnologicamente avanzate nei maggiori e più
importanti mercati europei. La strategia del
gruppo è di presidiare da vicino il mercato di
riferimento attraverso aziende agili e tecnologicamente avanzate, marcando una presenza
sul territorio e specializzando il prodotto. Il
progetto si è articolato in diverse fasi. Dapprima la partnership con la Finanziaria Regionale Friuli, per rafforzare la struttura finanziaria, e
in seguito l’acquisizione dell’azienda francese
SOS Electronic e la tedesca LPP.
“La struttura del gruppo è ora caratterizzata
da un’organizzazione efficiente, veloce e flessibile - spiega Arduino Pattaro, Presidente
ed Amministratore Delegato del gruppo – e
siamo in grado di adeguarci alle dinamiche
competitive e di affrontare le varie criticità”.
La strategia operativa di Tecnomaster è focalizzata sull’essere un partner affidabile e
completo, che opera secondo la filosofia
“one stop shop” garantendo soluzioni integrate, personalizzate e comunque sempre in
rapida consegna. Inoltre l’azienda punta ad
offrire supporto tecnico, flessibilità ed elevato know-how tecnologico.
“L’organico attuale è composto da 170 addetti dotati di alta professionalità, tra cui più
del 50% sono laureati o diplomati, – specifica Pattaro – ed è un elemento fondamentale
per il raggiungimento degli elevati standard
che il gruppo si è prefissato”.
Secondo Pattaro i principali fattori di affer-
mazione sono: la spiccata visione strategica; il management proattivo che comprende
in anticipo le sfide del mercato; la cultura
aziendale caratterizzata da una forte spinta innovativa; l’organizzazione aziendale
particolarmente flessibile; l’affidabilità e la
La struttura del gruppo è ora
caratterizzata da un’organizzazione
efficiente, veloce e flessibile
e siamo in grado di adeguarci
alle dinamiche competitive e di
affrontare le varie criticità
qualità garantite in ogni livello; un orientamento al Customer Relationship Management come strategia competitiva; l’elevata
professionalità di tutto lo staff.
Dal Rapporto ZVEI il Gruppo Tecnomaster
risulta essere tra le prime 12 aziende europee in termini di contributo al valore della
produzione di pcb. Il 75% del prodotto viene esportato sui mercati esteri che oltre a
Francia e Germania, vede come destinatari
Austria, Ungheria, Slovenia, Romania, Inghilterra, Vietnam Malesia e Cina. Le omologazioni ottenute consentono di far arrivare i circuiti sulle autovetture BMW, MERCEDES, AUDI,
LAMBORGHINI, FERRARI ed inoltre il vanto del
gruppo è è che su tutti i treni ad alta velocità “ALSTOM” in Cina sono montate le nostre
schede. Per quanto riguarda il futuro, il previsto piano di sviluppo economico 2015-2017
conferma che Tecnomaster avrò un notevole
trend di crescita del fatturato, mantenendo
l’attuale struttura e puntando ad aumentare il
livello di servizio e quello tecnologico.
28 | PersonAggi
il compleanno
■ 20 anni in onDa
Ricordi vintage
e risate quotidiane
www.ilfriuli.it
antonello Dose, storico conduttore friulano della trasmissione culto di Rai Radio Due, ‘Il ruggito del coniglio’,
svela i segreti di un successo così duraturo.
‘Coniglio’
di razza
M
C
on un po’ di anticipo –
il compleanno ufficiale cade il 2 ottobre del 2015
– Antonello Dose, Marco
Presta e tutta la squadra
del ‘Ruggito del coniglio’
si apprestano a celebrare
degnamente i 20 anni di
attività.
“abbiamo in mente una serie
di iniziative per festeggiare, ma nulla di definto
– commenta il conduttore
friulano -. Alcune, però,
sono già partite, come il
‘Libro coniglio’, che stiamo allestendo con l’aiuto
di Roberto Corradi e la
partecipazione dei nostri
ascoltatori che dovranno
proporre un finale alternativo per dieci romanzi
celeberrimi. Sul nostro
sito, invece, è già attiva la
sezione ‘Vintage’, che permette ai fan di scaricare e
riascoltare le prime 13 edizioni del programma.
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
eglio vivere un giorno
da leone o 100 da pecora? Per Antonello
Dose non ci sono dubbi: il massimo sono 20 anni da coniglio.
L’artista friulano, infatti, è uno
dei due amatissimi conduttori (l’altro è Marco Presta) della
trasmissione radiofonica ‘Il
ruggito del coniglio’, che
va in onda su Rai Radio
Due dal 1995 dalle 7.45
alle 10 del mattino,
adesso anche nel weekend.
Antonello Dose
è nato a Palmanova nel 1962, ma ha
sempre vissuto a
Roma. Nel 1977
conosce Marco
Presta, con cui
forma un sodaliAntonello
zio artistico che
Dose
dura ancora oggi.
Dopo la gavetta
sotto la guida di Enrico Vaime, i due si mettono in proprio. La prima puntata de ‘Il ruggito del coniglio’ va
in onda il 2 ottobre del 1995.
anni luminosi
“Sono stati anni luminosi,
energici, terapeutici - dice il
conduttore -. Ogni giorno il programma è una sfida. So che devo
trasmettere energia al pubblico,
vita e ci completiamo. Lui è più
esuberante, un talento straordinario con cui è sempre divertente lavorare, mentre io sono più
posato. Portiamo questo nostro
approccio alla vita anche
nel programma. Con
noi, fin dall’inizio,
c’è stato anche
Paolo Restuccia,
il nostro regista,
che è maestro di
levità e di equilibrio”. La radio
è un punto di
osser va z ione
privilegiato
sulla realtà e
sui suoi cambiamenti.
focus sull’italia
ma sono gli stessi ascoltatori che
me la infondono. Per me, che
sono buddista, ogni puntata è
un’emozione intensa e strana”.
Restare sulla breccia da 20
anni non è facile. “Lavoriamo
duro. Sempre. Il lavoro non mi
spaventa: tutto sommato non
sono altro che un friulano che
vive a Roma da 50 anni. Io e
Marco siamo amici anche nella
“Noi italiani siamo diventati disincantati – commenta
Dose -. È la pressione
degli eventi che ci ha
fatto diventare così. Siamo il Paese delle emergenze, come un
jet che sta precipitando, ma che
riesce a non schiantarsi mai.
Questo affossa le speranze nel
futuro, è vero, ma ci rende duttili a tutte le situazioni. Ed è su
questo che dovremmo puntare
per ripartire”.
[email protected]
■ staR Del cinema
Giuseppe Battiston, dall’Islam al ‘Piccolo principe’
sul gRanDe scheRmo. All’anagrafe
Bepi Vendramin, veneziano doc,
in bolletta, e convertito all’Islam:
è il tragicomico ‘estremista’ con
un debole per le donne e il cibo al
quale dà volto Giuseppe Battiston
in ‘Pitza e datteri’, la commedia del
curdo-iraniano Fariborz Kamkari
in sala dal 28 maggio.
Battiston sarà poi nel film ‘la felicità
è un sistema complesso’ di Gianni
Zanasi e darà voce all’uomo d’affari nella versione animata in 3D
del ‘Piccolo principe’, al debutto a
a Cannes, in uscita a Natale nelle
‘Pitza
e datteri’
sale italiane.In autunno, invece,
Giuseppe Battiston tornerà in teatro, per onorare la memoria di
Pier Paolo Pasolini. Lo spettacolo
‘Non c’è acqua più fresca’, inserito
nel progetto Css dedicato al grande poeta a cui partecipano molti
attori e autori italiani, un “viaggio
di ritorno” alla “terra di temporali
e primule”, anche autobiografico,
ideato e interpretato da Battiston,
pensato per restituire la bellezza
del grande laboratorio di poesia in
lingua friulana di Pasolini e il suo
spessore emozionale nella nostra
memoria collettiva.
Claude Nori, Sic ilia 1983
Alain Keler, Charlie hebdo, 2015
FOTOGRAFIE DALLA GRANDE GUERRA
da André Kertesz e Carlo Wulz
alle foto d’archivio dell’Esercito Italiano
Centro Civico Sandro Pertini,
Lignano Sabbiadoro
2 aprile-24 luglio 2015
GLI STUDENTI DEL FAMU
Villa Ciani, Lestans
11 luglio-30 agosto
DI
PRAGA
LA FOTOGRAFIA FRANCESE DEL NOVECENTO
Sale Espositive della Provincia,
Pordenone
24 luglio-27 settembre
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30 | personaggi
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| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
A caccia
di aurore
boreali
Gabriele Menis è un esperto di spedizioni
nella Lapponia finlandese. Il suo obiettivo
è riprendere le ‘Luci del Nord’.
A
ll’inizio, a interessarlo è stata la natura sconfinata del
grande Nord, ma quando ha assistito allo spettacolo dell’aurora
boreale è rimasto letteralmente
stregato.
Gabriele Menis, fotoreporter
di Treppo Grande, sta così diventando un cacciatore di questo
magnifico fenomeno, prodotto
dall’impatto delle radiazioni scagliate dalle tempeste solari sulla
magnetosfera del nostro pianeta,
ben visibile a latitudini circumpolari quando l’attività solare è
particolarmente intensa.
Il primo viaggio in Finlandia
è stato nel 2013, seguito da una
seconda spedizione, ancora più
poLaroiD Mania
gabriele Menis, fotografo
31enne, di Treppo grande,
è specializzato nelle riprese
naturalistiche e di viaggio
a Nord, nella Lapponia finlandese, a meno di 300 chilometri
dal Circolo polare artico, dove le
aurore si manifestano in tutta la
loro bellezza.
esperienze uniche
“Mi piace l’inverno, il freddo e
i luoghi estremi - ci ha spiegato
Gabriele, che si sta specializzando nei servizi fotografici su natura
e viaggi –. Credo che la Lapponia
offra scenari davvero unici per gli
appassionati di fotografia naturalistica, anche se si tratta di un
ambiente tanto incantato quanto
impegnativo, dove le temperature
sono molto rigide”. Alcune delle
sue splendide fotografie si possono ammirare sul sito www.fotomenis.it/arctic-lights-2014.
Menis, che ha anche aperto
una pagina su Facebook chiamata “Artic lights 2015”, si è impegnato in due nuove spedizioni
in Lapponia, pensate per gli appassionati di natura e fotografia.
La prima, tenutasi dal 2 al 7
gennaio, e la seconda, dal 12 al 16
marzo. “Per riprendere un’aurora
ci vuole tanta passione - ci ha detto il fotografo friulano - e anche
un po’ di fortuna con le condizioni meteo, ma si tratta comunque
di un’esperienza unica nel suo
genere”.
[email protected]
Il fotografo paolo ‘Dizio’ ciot non è legato agli apparecchi più moderni,
ma alla vecchia Polaroid, alla quale ha dedicato persino una mostra.
La vera innovazione
è stampare fotografando
L
a vera innovazione nel mondo della
fotografia non è legata agli smartphone, ma alla Polaroid. Di questo è convinto il fotografo Paolo Ciot, conosciuto
come ‘Dizio’. Il 35enne pordenonese è stato
protagonista, con i suoi scatti, anche della
mostra ‘E’ la Polaroid… bellezza!’, che si era
tenuta a Pordenone. “Mi sono avvicinato al
mondo della fotografia nel 2005 come autodidatta – racconta Ciot -. Fin dall’inizio mi
sono occupato di ritratti, per la prevalenza
di figure femminili, ma non solo. Nel 2009
ho fondato con un gruppo di amici fotografi
l’associazione ‘Lucescrittura’, con la quale
abbiamo dato vita a diverse pubblicazioni,
tra cui calendari e diversi romanzi fotografici, oltre ad aver organizzato incontri, mostre, presentazioni e workshop sempre legati al mondo della fotografia. Inoltre, seguo
la produzione di due case cinematografiche
indipendenti come fotografo di scena. La
Polaroid? Dal 2003 mi sono appassionato a
questo tipo di fotografia e, dagli scatti fatti, è nata questa mostra”.
La tecnica di ciot mette a fuoco una
concomitanza di opposti che solo la
Polaroid poteva contemplare, annoverando tra le sue specialità il peccaminoso flirt tra positivo e negativo
fotografico, giacenti nel medesimo
supporto.
“Non è nostalgia né anacronismo
di ritorno, ma è la più efficace, moderna e rapida delle comunicazioni:
stampare fotografando. Altro che
selfie con lo smartphone, è roba vintage quella”.
paolo ‘Dizio’
Ciot e, a
lato, una
delle sue
opere
Dalla tradizione di Latterie Carsiche,
la mozzarella fresca prodotta ogni
giorno con il buon latte dei migliori
allevatori del Friuli Venezia Giulia.
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32 | spettacoli
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all’expo
La Fvg Film Commission ha portato
nel nostro territorio importanti
produzioni internazionali.
■ il video
le bellezze del fvg
in un video di spinotti
È
del Premio Oscar Dante
Spinotti la regia di uno
dei video che rappresenteranno il Friuli Venezia Giulia
a Expo2015, in questi giorni
proiettato nello spazio della regione al Padiglione del
Vino. Il famoso direttore della fotografia, nato a Tolmezzo e residente in California
da molti anni, ha accolto la
proposta dell’agenzia TurismoFvg di mostrare le bel-
Dante
spinotti
lezze del territorio regionale
partendo dal concetto di
‘biodiversità’, inteso come
varietà di paesaggi, ambienti,
territori, produzioni agroalimentari, flora e fauna. L’idea
era quella di esplicitare il più
possibile il carattere di ‘piccolo compendio di Universo’
della regione, il suo contenere in pochi chilometri non
solo proposte diverse ma anche di grande pregio.
il cast di ‘Un bacio’. in basso: ‘i Borgia’ e Giorgio panariello
Una regione da
premio Oscar
D
a anni, nella nostra regione, siamo fortunatamente abituati a veder
girare film e fiction di successo.
Merito della Fvg Film Commission, ente che dal 2000 promuove il nostro territorio nell’industria cinematografica e che
genera un indotto di diversi milioni di euro.
friulano, originario di Gradisca
d’Isonzo, uno dei ragazzi protagonisti del film, Rimau Grillo
Ritzberger che interpreterà Lorenzo accanto a Valentina Romani (Blu) e Leonardo Pazzagli
(Antonio).
Altri 300 ragazzi, dei duemila
incontrati nel corso dei provini, verranno coinvolti in alcune
più friuli, meno trieste
intitolato ‘immagini fvg’, il
filmato è stato realizzato
sulla base di una selezione
di video del repertorio di
TurismoFvg, tra cui gli inediti realizzati con un drone
da Fabio Pappalettera. “Ho
inserito dei personaggi, dei
volti - spiega Spinotti - per
avere non solamente una sequenza di fotografie di paesaggi -, ma per dare il senso
a chi vede di avere davanti
un trailer cinematografico. Dopo la presentazione
all’Expo di Milano, sarà riproposto dal 3 al 6 luglio nello spazio Fuori Salone.
“Rispetto al passato – spiega
Federico Poilucci, presidente della Fvg Film Commission
-, quando il 90 per cento delle
riprese erano a Trieste, adesso
le cose sono un po’ cambiate e
il Friuli è apprezzato, oltre che
come location, anche per la qualità dei professionisti del settore.
il regista iraniano Amir Naderi,
ad esempio, ha scelto di girare
‘Monte’, il suo prossimo lavoro,
tutto tra Erto e Casso”.
Si svolgeranno in Friuli per
sette settimane le riprese del
film ‘Un bacio’ di Ivan Cotroneo, tratto da un suo romanzo
edito da Bompiani. Inoltre è
Ruth Borgobello
scene del film. Friulane anche
molte location della pellicola,
che sarà girata nell’hinterland
udinese (da Pasian di Prato a
Moruzzo) e nell’Istituto Marinoni, che per alcune settimane
ospiterà il set.
Ma non è quello di ‘Un bacio’
l’unico set che ha scelto il Friuli Venezia Giulia come location
privilegiata. ‘The space between’,
la prima co-produzione cinematografica italo australiana,
è firmata dalla sceneggiatrice
e regista Ruth Borgobello, australiana di origine goriziana, è
stata girata nella nostra regione.
La storia d’amore e di amicizia,
ma anche di solitudine e di sogni infranti, è stato girato a Gorizia, dove si svolge la vicenda di
Marco (Flavio Parenti), giovane
chef che si mette a gestire una
libreria, e di Olivia (Maeve Dermody), la ragazza di cui pian
piano di innamora.
Sarà girata quasi interamente
in Fvg, infine, la fiction di punta
del palinsesto di Rai 1 per la stagione 2015-2016. ‘Il Confine’ per
la regia di Carlo Carlei, è lo sceneggiato con cui la Rai vuole celebrare la memoria della Prima
Guerra Mondiale in occasione
del suo centenario. Il set si sposterà tra Gorizia, il Castello di
Spessa, Borgo del Tiglio, Trieste,
Rivoli Bianchi, Venzone e Redipuglia. Al Castello di Gorizia si
sono visti anche i protagonisti
della serie ‘I Borgia’, produzione
internazionale molto amata dal
pubblico.
firme internazionali
Queste non sono che le più
recenti produzion arrivate nella
nostra regione grazie alla Fvg
Film Commission, che dall’anno della sua fondazione ha portato autori come Gabriele Salvatores, Marco Bellocchio, Liliana
Cavani, Giuseppe Tornatore,
Margarethe Von Trotta, e star
come Donald Sutherland, Geoffrey Rush, Naomi Watts, Isabelle Huppert, Alba Rochwacher,
Toni Servillo, Michele Riondino,
Alessandro Preziosi e Stefania
Rocca, Luca Argentero e Claudia
Gerini e Giorgio Panariello, per
la prima volta in un ruolo drammatico in ‘Uno per tutti’ di Mimmo Calopresti.
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| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
Feff sempre più grande
la talent scout che ha
sbancato Hollywood
L
a vetta del cinema l’ha
già conquistata. E per
una che fa Cima di cognome, forse il destino era già
scritto. Ma senza impegno,
dedizione e il ‘fiuto’ giusto,
nemmeno la produttrice
friulana de ‘la grande bellezza’ premio Oscar 2014,
avrebbe conquistato Hollywood.
“Il
vero
segreto del
successo
è il gioco
di squadra
– sottolinea però
Francesca
Cima, che
Francesca Cima ha fondato, assieme a Nicola Giuliano e Carlotta Calori, la
casa di produzione Indigo
Film che ha prodotto anche
‘Il ragazzo invisibile’ di Salvatores e ‘Un bacio’ di Cotroneo, entrambi girati in
Fvg, come il prossimo film
di Paolo Sorrentino, ‘La
giovinezza’.
■ tucker film
Perle d’oriente
e gioielli nostrani
‘The special need’
Jackie
Chan
Bertacche
e Baracetti
Il Far East Film Festival di Udine batte tutti i record in termini di incassi e di spettatori. Merito dei super
ospiti e di anni di lavoro per conquistarsi un ruolo di primo piano nel mondo.
J
oe Hisaishi e Jackie Chan:
impossibile non partire da
qui, se vogliamo raccontare
il Far East Film Festival, perché
raccontare il Far East Film Festival significa raccontare la sua
reputazione internazionale della più grande rassegna europea
del cinema dell’estremo oriente.
Un obiettivo progressivamente conquistato – e tenacemente
costruito dal Cec che organizza
l’evento - nell’arco del tempo,
anno dopo anno, sogno dopo sogno, fino appunto al traguardo
della diciassettesima edizione
e dei suoi due ospiti più emblematici, con Udine e il Friuli tutto
che diventano, per una settimana, vere capitali dell’industria
dello show biz internazionale.
Dopo 10 giorni di proiezioni
e incontri al Teatro Nuovo Gio-
vanni da Udine, e di coloratissime incursioni nel centro cittadino (un centinaio, quest’anno,
gli appuntamenti connessi al
Festival), il bilancio dell’edizione 2015 che ha visto crescere del
20% le entrate dirette (165 mila
euro d’incasso tra accrediti, sbigliettamento, merchandising),
totalizzando circa 60 mila spettatori. Un pubblico fedelissimo
europeo e internazionale, composto da giornalisti, critici, studenti, esperti, addetti ai lavori e,
soprattutto, da gente che ama le
visioni d’Oriente.
oltre ogni asPettativa
Quest’anno il Festival ha superato altre ottime soglie del 2014:
1273 accreditati (le provenienze
coprono, in totale, 16 nazioni)
■ a Pordenone
A
far conoscere il cinema
orientale in Italia ci ha
pensato il Feff. Distribuirlo
in Dvd e nella sale, invece,
è il compito della Tucker
Film, casa di produzione
friulana (nata dal sodalizio
tra Cec e Cinemazero), che
ha all’attivo alcuni gioielli come ‘Detective Dee e il
mistero della fiamma fantasma’ o il premio Oscar ‘Departures’. Tra le proposte,
però, spiccano anche perle
‘nostrane’, come ‘Zoran,
mio nipote scemo’, ‘Tir’, premiato a Roma, e ‘The special
need’, apprezzati dal pubblico e dalla critica sia in
Italia sia all’estero.
con un notevolissimo incremento di pezzi venduti al bookshop
(tra libri, dvd e, per l’occasione,
spartiti di Joe Hisasihi).
Diverse migliaia, inoltre, le
persone messe in circolo dal calendario degli Eventi, paralleli
al calendario cinematografico e
culminati, ancora una volta, nel
sesto Far East Cosplay Contest e
nella Notte Gialla. Numeri grossi,
importanti, cui ovviamente bisogna sommare anche il preziosissimo contributo dei 150 volontari
che hanno affiancato lo staff.
E ora? Guardando al Far East
Film Festival 18, gli organizzatori anticipano l’intenzione, la
necessità, di ampliare la sezione
dedicata al mercato cinematografico.
[email protected]
www.ilfriuli.it
Giornate del muto: un tesoro da salvare
C
ome il resto del mondo, anche le Giornate del Cinema Muto organizzate dalla Cineteca del FriuFriu
li e dirette da David Robinson,, biografo
ufficiale di Chaplin, hanno festeggiato
il centenario di Charlot, apparso per la
prima volta sul grande schermo nel gennaio 1914. È un doveroso omaggio che il
festival pordenonese, che si prepara alla
34a edizione dal 3 al 10 ottobre prossimi,
ha offerto lo scorso anno. Un simbolo,
come la proiezione eccezionale di ‘Too
much Johnson’, capolavoro ritrovato firmato Orson Welles che contraddistingue una rassegna unica nel suo genere,
amata e apprezzata.
Ma anche le ‘Giornate’, nonostante l’apprezzamento
di pubblico e critica, sentono aria di crisi. Come spiega il presidente delle Giornate, Livio Jacob, “a parti-
re dal 2008-2009 i tagli sono stati costanti e hanno
riguardato quasi tutte le istituzioni e gli sponsor che
sostengono il festival. Il risultato è che
oggi dobbiamo organizzare un evento
internazionale, cercando di non intaccare la qualità che lo ha reso la vetrina
più ambita dalle cineteche di tutto il
mondo, con parecchie decine di migliaia
di euro in meno rispetto ad alcuni anni
fa. Prendendo atto della difficile situaziosituazio
ne, abbiamo tagliato su tutto quello che si
poteva”. Ma c’è bisogno di una soluzione.
“Se non lottiamo tutti insieme per man
mantenere le eccellenze che abbiamo saputo
creare nel territorio, a perderci, in termini
di proposte culturali ma anche di ritorritor
no economico, saranno soprattutto Pordenone e il
Friuli Venezia Giulia”.
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Dal 1966 guardiamo al futuro
La Pezzutti Aldo S.r.l. è stata fondata nel 1966 come realtà produttrice di stampi per materie plastiche e grazie
alle capacità tecniche ed imprenditoriali si sviluppa per oltre 45 anni divenendo un Gruppo ed una tra le più
importanti realtà industriali del settore nel Nord Est.
Oggi più che mai il Gruppo PEZZUTTI è apprezzato dai propri clienti quale partner strategico nell’ideazione,
sviluppo, progettazione, produzione e fornitura in serie di prodotti in plastica utilizzando svariati polimeri in molteplici settori industriali tra cui spiccano Packaging Alimentare, Componenti d’Arredo, Meccanico di Precisione,
Meccano-Tessile, Elettrico, Idrosanitario, Climatizzazione, Aspirazione Industriale, Elettrodomestico.
Il Gruppo PEZZUTTI conta su un organico di
circa 150 collaboratori distribuiti in 3
siti produttivi ed uffici centralizzati per
un’area complessiva di oltre 23.000
mq coperti.
L’ampio parco di macchinari ed
impianti ad elevata automazione è
costituito da circa 120 Presse ad
iniezione con tonnellaggi variabili
tra le 35 e 2.000 ton operanti a ciclo
continuo 24 ore al giorno 7 giorni alla settimana non-
ché di una Attrezzeria per produzione e manutenzione Stampi.
Guardando al futuro il
Gruppo PEZZUTTI, grazie alla sua consolidata
struttura ed alle nuove
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crescita sia per espansione
in settori esistenti che per approccio a nuovi clienti e segmenti di mercato.
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Partita IVA, Codice Fiscale e Reg. Imprese di Pordenone 00300430931
Società Unipersonale soggetta a direzione e coordinamento dal Socio Unico “Selini srl”
Con sede in Pordenone, iscritta al n° 01678880939 del registro imprese di Pordenone
ilfriuli
| N. 20 |
22 maggio 2015
spettacoli | 37
| www.ilfriuli.it
Il friulano più amato
dalle donne
raffaello Balzo, protagonista del mondo dello spettacolo,
svela vizi e virtù del settore e spiega come si divida tra
fiction, fotografia e automobili.
“All’inizio erano contrari.
Quello dello spettacolo era
un mondo che non conoscevano assolutamente.
E che non conoscevo
nemmeno io. Sono
partito alla cieca.
Non è stato facile”.
Raffaele
Balzo
D
a ‘passerella’ a ‘il freddo’:
sono questi gli epiteti
che hanno accompagnato l’ascesa di Raffaello Balzo.
40 anni appena compiuti, il 18
marzo scorso, Balzo, originario di
Artegna, è stato preso in giro dai
suoi compaesani, quando all’inizio della carriera, negli Anni Novanta, calcava le passerelle della
moda milanese e non solo. Da
qui il soprannome ‘passerella’,
appunto. Sbarcato a Roma, nel
2000, col sogno di affermarsi nel
mondo dello spettacolo, si meritò
subito il soprannome de ‘il freddo’, per il suo carattere riservato,
da vero friulano. “I romani, e i
meridionali in generale, per salutare baciano e abbracciano. Noi
friulani ci limitiamo a stringere la
mano, da lontano. Il soprannome
è venuto da solo”.
e’ stato difficile cominciare, venendo
dal Friuli?
“La mentalità dei friulani è di
una chiusura incredibile. Per me,
non è stato facile mollare tutto e
partire. Ma ho subito capito che
c’è una differenza tra i ragazzi del
Nord e quelli del Sud, che sono
la maggioranza nel mondo dello
spettacolo. E inizialmente sono
stato messo un po’ da parte. Così,
ho capito che dovevo sciogliermi
ed essere più socievole”.
I suoi genitori l’hanno appoggiata?
La Moda l’ha accolta
a braccia aperte, ma
dopo aver sfilato per
armani, Ferrè e molti
grandi stilisti, il salto
lo ha fatto con raffaella carrà.
“E’ stata una
vera svolta. Grazie
alla partecipazione a ‘Carramba che sorpresa’, nel
2000 ho cominciato a fare i primi
passi nel mondo del cinema. Il
primo ruolo l’ho avuto nella serie
tv ‘Compagni di scuola’.
cui sono seguiti ‘Un posto al sole’ ed
‘elisa di rivaombrosa 2’, di sui si parla ancora.
“Soltanto perché la stanno trasmettendo in Russia, per esempio. Ma è una vita fa. Adesso
stiamo vivendo un periodo di
passaggio: da un lato la crisi ha
investito anche il cinema e il
mondo dello spettacolo in generale, dall’altro si guarda sempre
meno tv, perché c’è Internet piuttosto che Sky e Infinity. Se non ci
sono spettatori, non ci sono investitori, perché non si vende più
nemmeno la pubblicità”.
Quindi, a un giovane che vuole provare a seguire le sue orme cosa direbbe?
“Di rinunciare. Non è proprio
il momento. E poi quando ho cominciato io, giravano tanti soldi
e anche una piccola parte dava
la possibilità di vivere. Ora non è
più così. Anche fare la comparsa
nei vari talk show non rende più
un centesimo. Nemmeno se si
è ospiti della D’Urso. E poi a me
non è mai interessato andare in tv
a fare le faccine. Ecco, esce il friulano che è in me”.
serio e lavoratore. Ha fatto altre scelte, quindi?
“Arrivato al mio livello, o mi riempiono di soldi, o dico no. Non
accetto proposte di bassa qualità,
o che non mi convincono. Per
esempio, sono molto soddisfatto
dello spettacolo comico che ho
fatto insieme a Gianfranco D’Angelo. ‘Harry ti presento… i miei’ è
stata la mia prima prova da attore
comico. Ho dovuto studiare molto, perché quando giri una fiction
puoi ripetere le battute all’infinito, a teatro hai una sola possibilità e il pubblico in sala ti dà una
risposta immediata. Insomma,
una gran fatica, ma anche grandi soddisfazioni. Siamo stati tre
mesi tournée e un mese al Teatro Manzoni di Roma”.
Insomma, un vero successo. adesso,
però, ha altri progetti in ballo?
“Ho appena finito di girare
la fiction ‘Squadra mobile’ per
Canale 5, che andrà in onda in
aprile. E sto coltivando un’altra
passione, quella della fotografia.
In questo caso, sto seguendo le
orme di mio padre, che, finalmente, conoscendo il settore, è
contento”.
In Friuli torna mai?
“Spesso, ad Artegna vivono ancora i miei, c’è la mia casa e, inoltre, ho tutto lo spazio per coltivare un’altra passione: quella per
l’automobilismo. Faccio, per così
dire, il lifting a vecchie automobili. Un progetto che mi sta dando
grosse soddisfazioni. Ho firmato
un contratto con un’azienda che
fa oli per la Ferrari”.
a 40 anni, non sarebbe il momento di
crearsi una famiglia?
“Mi piacerebbe molto avere un
bambino, ma mi spaventano le
donne”.
pensa a una collega dello spettacolo?
“Per carità, me ne guardo bene”.
Friulana?
“Meglio del Sud. Sono più calde”.
[email protected]
pornostar
■ attore e cantante
Inseguendo il mito:
rocco siffredi
D
ice quello che pensa
senza inibizioni, non
fa mistero della sua ossessione per il sesso e regala
più di qualche chicca. Max
Felicitas (Edoardo Barbares all’anagrafe), ventitreenne di Codroipo, è riuscito
a reinventarsi nel mondo
dello spettacolo e dell’hard.
Balla, ma non solo. Canta anche. Infatti, è appena
uscito il suo primo singolo,
ma la sua attività principale
è il porno, settore nel quale
sta bruciando le tappe sulle
orme del suo ‘mito’, Rocco
Siffredi.
Max
Felicitas ha già
girato
diversi
film, tra Slove
Slovenia, Ungheria e
Russia, recitan
recitando assieme
a Siffredi,
che l’ha
ricon
già riconfer mato
ulte
per ultepel
riori pellicole a
luci rosse.
Alla radio,
durante la
trasmissione
‘La zanzara’,
si è lasciato an
andare
come
fos
fosMax Felicitas
se in una scena
hard. La prima volta? “A 15
anni in oratorio”. Dotazione? “Venti centimetri, ma
dipende dall’eccitazione”.
come è nato l’incontro con
Rocco, gli ha chiesto il conduttore Giuseppe Cruciani: “Ho fatto un casting a
Milano, al quale hanno
partecipato 150 ragazzi. Io
in testa ho sempre avuto
la f.... da piccolo sono stato
vittima di bullismo poi a 19
anni ho deciso di cambiare
vita: mi sono dato alla palestra e allo streep”. I genitori che dicono? “Vogliono
che cambi strada, ma ormai
la mia strada l’ho scelta”.
Felicitas, però, studia Economia e Commercio: “Ultimamente ho mollato un po’
lo studio per concentrarmi
sul lavoro, ma all’ultimo
esame, in Statistica, ho preso 28”.
38 | cultura
www.ilfriuli.it
|
22 maggio 2015
| N . 2 0 | il­friuli
La 37a edizione della ‘Rassegna carnica’, che si terrà dal 26 luglio al 23 agosto, prevede un programma ricco
d’incontri e conferenze, ma non dimentica i giovani della Carnia, ai quali dedica momenti d’intrattenimento.
A Socchieve,
la tradizione
guarda al futuro
E
’ partito il conto alla rovescia
per la 37a edizione della ‘Rassegna carnica’ di Socchieve.
L’evento, che si terrà dal 26 luglio
al 23 agosto, renderà ancora più
ricca di attrattive l’estate in Carnia,
anche grazie al coinvolgimento
delle scuole. Importante il contributo di Confartigianato Udine ed
il coinvolgimento di circa sessanta
artigiani che operano sul territorio.
Oltre, però, alla mostra dei lavori
artistici e artigianali, quest’anno,
in occasione dell’anniversario della Grande Guerra, grande spazio
sarà dato anche a una mostra per
ricordare il centenario, in collaborazione con l’associazione “Amici
della Fortezza di Osoppo”. Ovviamente, il maggior sostenitore del
comitato “Gianfrancesco da Tolmezzo” e il Comune di Socchieve
promotore, fra l’altro, di importanti
e qualificati interventi nel centro
culturale che ospita la rassegna.
universitari, danno un aiuto prezioso anche per far vivere un territorio
difficile. E’ fondamentale dare fiducia ai ragazzi, troppo spesso poco
considerati, perché offrono anche degli spunti, per migliorare gli
eventi e l’ambiente che ci circonda”.
spazio ai giovani
appuntamenti da non perdere
Come ogni anno, la rassegna è
curata dal Comitato ‘Gianfrancesco da Tolmezzo’ di Socchieve. Il
presidente Giorgio Geatti sottolinea l’importanza del contributo
dei giovani presenti sul territorio,
per la buona riuscita dell’evento.
“I giovani, tra i quali ci sono anche
Il programma di quest’anno
è ricco di appuntamenti da non
perdere. Oltre alle serate di animazione dedicata ai più giovani, sono
molti gli appuntamenti culturali.
Il 26 luglio, giornata dell’inaugurazione, è previsto un convegno introduttivo e la consegna
dei premi agli artigiani che si
sono particolarmente distinti.
Il 31 luglio, il comitato ‘Gianfrancesco da Tolmezzo’ ha organizzato nella pieve di Castoia, importante anche perché contiene
un dipinto di Nicola Grassi, una
conferenza a cura di Enrico Lucchese, docente dell’Università degli Studi di Trieste.
Il 14 agosto, è previsto un altro
appuntamento culturale: la visita
guidata alla chiesetta di San Martino, che ospita importanti affreschi
di Gianfrancesco da Tolmezzo.
Sempre la chiesetta di San Martino ha ospitato il 10 maggio scorso,
nell’ambito della Settimana della
cultura friulana, un convegno organizzato con la Filologica.
A settembre, invece, su richiesta del Fai, Fondo ambiente italiano, sarà organizzata una visita
guidata sia alla chiesetta di San
Martino, sia al cimitero della pieve di Castoia.
Info: pagina Facebook,
‘Il futuro della tradizione’
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AL TASSO DEL 3,48% SARÀ PARI A 572,50 EURO (RATE COMPLESSIVE DELLE SPESE INCASSO RATA). FOGLIO INFORMATIVO IN FILIALE E SUI SITI DELLE BANCHE DEL GRUPPO. LA CONCESSIONE DEL MUTUO È SOGGETTA AD APPROVAZIONE DELLA BANCA. *L’INIZIATIVA RIGUARDA I SOTTOSCRITTORI DELLA
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A 3 KW). LA COMPONENTE ENERGIA INCIDE PER CIRCA IL 40% SULLA SPESA COMPLESSIVA PER L’ENERGIA ELETTRICA DI UNA FAMIGLIA CON LE CARATTERISTICHE SOPRA RIPORTATE. IL REGOLAMENTO COMPLETO DELL’OPERAZIONE A PREMI È DISPONIBILE SUI SITI DELLE BANCHE DEL GRUPPO.
ilfriuli
cultura | 39
| N . 2 0 | 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | www.ilfriuli.it
Nel segno del maestro Zigaina
H
a fatto in tempo a superare la soglia dei 91 anni e si
è spento nella sua casa di
Cervignano, luogo di nascita, crescita artistica e sede del suo studio. Giuseppe Zigaina ha indubbiamente lasciato un segno nel
panorama artistico del Friuli del
Novecento. Inserito da decenni in
alcune delle più importanti collezioni, Zigaina ha sempre vissuto
l’arte “con grande responsabilità”,
a partire dalla scelta – controcorrente, come tutta la sua vita – di
rimanere sempre in ‘periferia’. Ha
sempre affermato di non essere
cambiato con il tempo. Il suo percorso artistico – ha dichiarato in
un’intervista di qualche anno fa -,
non è altro che il prolungamento
dell’infanzia, del modo che hanno
i bambini, che non sanno ancora
scrivere, di esprimersi attraverso il
disegno.
Il Friuli dice addio all’artista più rappresentativo del secolo scorso,
amico di Pasolini e pittore in grado di dipingere sentimenti,
inquietudini e nostalgia.
ricordi d’infanzia
“A cinque anni disegnavo la mia
casetta, quella che mio padre, falegname, aveva costruito. Con pochi
tratti, due finestre, una porta, i miei
genitori in primo piano, raccontavo un mondo. Adesso per me è lo
stesso: con la pittura continuo a
raccontare il mio mondo”.
Della sua importante carriera
in ambito artistico, non ha mai
coltivato l’ambizione del successo
economico. “Ho vissuto la mia arte
come una grande responsabilità,
non l’ho mai presa alla leggera. Eppure sento, lavorando tranquillo in
■ TaLEnTo aLL’ESTEro
Manuele fior è uno degli illustratori
più apprezzati a livello internazione.
Abita a Parigi, dove ha vissuto in
prima linea la tragedia di ‘Charlie
Hebdo’, ma si ispira al suo Friuli.
L
a
tradizione
friulana
dell’illustrazione
punta
dritto a Parigi. Manuele
Fior, friulano d’origine – “Sono
nato a Cesena solo per caso, mio
padre è di Verzegnis, mia madre
di Udine” spiega -, diploma al
liceo scientifico e laurea in architettura a Venezia, giramondo
per scelta (ha vissuto a Berlino
e Oslo), arriva a Parigi per fare
ciò che lo appassiona davvero:
disegnare. Fior infatti è uno dei
più apprezzati illustratori e fumettisti d’Europa. I suoi disegni
sono pubblicati da Feltrinelli,
Einaudi, ‘Sole 24 Ore’, ‘Rolling
Stone Magazine’, ‘New Yorker’ e
tantissime altre testate internazionali. Nel 2011, con la graphic
novel ‘Cinquemila chilometri al
secondo’ ha vinto il Primo Premio al Festival Internazionale
Giuseppe Zigaina nel suo studio. In
basso, da sinistra ‘Biciclette e falci’
(1949), ‘Mio padre che ascolta’
(1982) e ‘Verso la laguna’ (2000)
questo mio ‘bunker’, che sono riuscito a vivere la mia vita come forse
era stato scelto da quel qualcosa
che chiamiamo destino”.
Legato dal lontano 1946 a Pasolini – che lo volle protagonista in
pellicole come il ‘Decameron’, oltre
a dedicargli il poemetto ‘Quadri
friulani’ (da ‘Le ceneri di Gramsci’) – Zigaina ha portato avanti
dal 1975, parallelamente alla sua
ricerca artistica partita in pieno
neorealismo, una tesi personale
sulla morte del poeta di Casarsa
come esito finale di una “messa
in scena artistica” voluta, illustrata
nel ‘giallo intellettuale’ “Pasolini e
la morte”.
Attivissimo fino ai tempi recenti,
il maestro fu onorato nella sua terra con una grande antologica a villa Manin, curata da Marco Goldin,
nel 2010. I 90 anni, invece, furono
celebrati con un triplice evento:
nella sala del Consiglio regionale,
a Trieste, alla stamperia Albicocco
di Udine e a Cervignano.
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Una matita per raccontare
il mondo
di Angouleme, il più importante riconoscimento mondiale di
illustrazione fumetto. L’anno
scorso ha ambientato in Friuli
la graphic novel fantascientifica
‘L’intervista’.
nEL 2050
“La scelta di una location
friulana è stata naturale per me
– racconta -. Tutta la vicenda si
svolge tra Udine e Cividale. Per
me è stato un modo per rielaborare il rapporto con l’Italia, da
cui sono lontano da alcuni anni,
e soprattutto con il luogo di origine della mia famiglia. Ho scelto
di ambientare la storia con uno
stacco di tempo ridotto (si svolge
nel 2048), così ho potuto mescolare alcuni elementi della nostra
realtà con altri che ho inventato”.
Le sue illustrazioni
compaiono su riviste
prestigiose, come ‘Le monde’,
‘Rolling stone’ e ‘New Yorker’
Fior disegna il Friuli in bianco e
nero. “E’ stata una scelta stilistica, ho voluto ripartire dall’Abc
del fumetto. Poi ho arricchito le
tavole con sfumature che richiamano ai grandi maestri del cinema, Antonioni, Fellini, Scola”.
Il lavoro di Fior, però non si
ferma qui. “Ho appena ultimato
‘L’età della febbre’, in uscita per
Minimum fax. È una storia che
può essere letta singolarmente,
ma che idealmente prosegue la
vicenda che ho raccontato ne
‘L’intervista’. Anche qui la protagonista è Dora e siamo nel Friuli
del 2050, in una cava nelle montagne della Carnia. Adesso mi
piacerebbe continuare con questo taglio fantascientifico/magico che ho dato alle mie storie e
proseguire a raccontare il Friuli.
Più avanti, a settembre, prima
in Francia e poi in Italia uscirà
anche un libro che ho realizzato
in collaborazione con il Museo
d’Orsay”.
ilfriuli
cuLturA | 41
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50 sfumature in Villa
la tradizione
■ scuola mosaicisti
Verso il futuro,
tessera dopo tessera
N
Villa Manin, gioiello dell’architettura, ospita eventi sempre più eterogenei, dalla prossima esposizione
dedicata a Mirò al concerto di Patti Smith che canta Pasolini.
D
opo i 40 mila spettatori
per Man Ray, Villa Manin
di Passariano non cambia
periodo storico – i primi decenni del ‘900 – ma guarda a Est, con
un doppio progetto che continua
fino al 28 giugno,
‘Avanguardia
Avanguardia russa
1910-1930’ racco-glie i pezzi migliori
di un’importante
collezione di opere
proveniente da Salonicco, quella di
George Costakis,
il diplomatico di
origini greche che
lavorò per decen- Patti
ni presso l’amba- Smith
sciata a Mosca.
Accanto a questa esposizione, al
primo piano della dimora dogale
si apre – con un centinaio di pezzi
dal Museo della fotografia di Mosca - un focus dedicato al fotografo
Aleksander Rodcenko, esponente
del costruttivismo.
Ad integrare le due mostre, una
rassegna dedicata ai film russi
degli anni ’20: una delle più vaste
finora organizzate. Attesissima, il
prossimo autunno, anche la mostra dedicata
a Joan Mirò.
Circa duecento dei suoi lacoloratis-vori coloratis
simi e astratti,
pitto-opere pitto
riche - e tra
queste alcuni
grandi dipindipin
ti mai esposti
al
pubblico
ceraprima - cera
sculmiche e scul
t u r e , provenienti dalla Fundació
Pilar i Joan Miró di Palma de
Mallorca, testimoniano gli ultimi
trent’anni dell’opera del celebre
artista surrealista spagnolo.
Ma non di sola pittura vivrà la
suggestiva dimora dogale, perché
la nuova gestione intende esaltare
tutte le espressioni dell’arte per valorizzare la Villa.
sapori e musica
Così via libera a
una rassegna enogastronomica come
Sapori Pro Loco, ma
anche al concerto –
eventi di Patti Smith.
A quaranta anni dalla
morte di Pier Paolo
Pasolini e a quaranta
anni dalla pubblicapubblica
zione del suo primo
album ‘Horses’
, la sa‘
cerdotessa del rock
pro- tagonista il 1 agosto di
sarà pro
un grande concerto in memoria
del poeta nella sua terra, accompagnata dai suoi storici musicisti.
[email protected]
■ a illegio
In Carnia si celebrano le nozze tra arte e fede
dopo un anno di stop riprende a Illegio l’attività Al cuore della mostra un’opera, tra le altre, che è
culturale del Comitato di San Floriano, che
tra i massimi capolavori della storia dell’arte
in 15 anni ha raccolto oltre 220 mila visimondiale (‘Giuditta e Oloferne’ di Catatori grazie ai suoi progetti di inconravaggio, conservato nella Galleria
tro tra cultura, fede, promozione
nazionale di arte antica di Roma).
sociale e turismo: in particolare,
Accanto a essa, quaranta opere dal
le dieci mostre internazionali di
Quattrocento al Novecento, provealtissima qualità inaugurate nella
nienti da trenta musei – dagli Uffizi
frazione di Tolmezzo, .
ai Vaticani, dalle Gallerie dell’AccaFino al prossimo 4 ottobre, Illegio
demia di Venezia alla quadreria del
Adriano
ospiterà una straordinaria mostra
Quirinale –, evocano la produzione
Luci
d’arte, ‘L’Ultima Creatura. L’idea divina
immensa di opere d’arte che onorano
del femminile’, dedicata alle grandi donne
il fascino spirituale e l’avvenenza corporea
della Bibbia.
delle donne di Dio.
ata nel 1922, la Scuola
Mosaicisti del Friuli di
Spilimbergo, si pone come
obiettivo l’impegno didattico, il sodalizio tra tradizione e rinnovamento, tra
realtà produttiva e realtà
culturale. Nella luminosità
dei laboratori di mosaico
e di terrazzo, martelline,
ceppi e taglioli ancora oggi
scandiscono il tempo di un
lavoro di lontana memoria.
La sensibilità del mestiere,
incontaminata nel corso
della storia, nei tempi moderni si nutre di nuovi stimoli attraverso l’incomparabile incontro con artisti,
progettisti e designers. Gli
stessi pionieri del mosaico moderno, i mosaicisti di
Sequals del secolo scorso,
sono stati capaci di allacciare relazioni con pittori e
architetti diramando la loro
arte in tutto il mondo, dalla
decorazione della Library of
Congress di Washington a
quella dell’Opéradi Parigi.
con queste premesse, nella sua
tipologia didattica e produttiva, la Scuola realizza
importanti interventi musivi di richiamo internazionale, passando attraverso
lo studio e l’applicazione
del mosaico romano, bizantino e moderno. La
Scuola oggi cerca soprattutto di non dimenticare
la sua stessa ragione di essere e valorizza il mosaico
come fatto culturale oltre
che tecnico: lo studio, la ricerca, la sperimentazione e
l’utilizzo delle più innovative tecnologie sono segni
di apertura e di crescita per
e verso l’arte musiva della
contemporaneità.
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SpoRT | 43
| N . 2 0 | 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | www.ilfriuli.it
Il re dei record
D
ici Di Natale e pensi a
classe. La classe pura
del campione che non
la smette mai di stupire, inanellando record, gol dopo gol.
Maestro nell’arte, sopraffina e in via di estinzione - di buttarla là, dove il portiere non
arriva. Totò Di Natale, a cui
manca solo il tempo per diventare leggenda. Come Zico.
Forse qualcosa anche di più.
Totò Di Natale, che forse leggenda lo è già. Una leggenda
bianconera che parte dagli
esordi con la maglia dell’Udinese in un anonimo match
contro la Reggina, terminato
0 a 0. Era il 12 settembre 2004,
l’inizio in sordina di una carriera da protagonista. Sono
passati 11 anni da quella data, 11 anni e una
collana di perle che gli
almanacchi faticano a
contenere. 207 gol in
carriera, il Divin Codino Baggio agganciato e
superato nella maniera
meno banale e più geniale
possibile, con quel colpo di
tacco che, assieme alla rovesciata, è l’essenza pura del
calcio.
Il bomber bianconero si
riconferma ogni anno elemento
trascinatore della squadra. Un
campione intramontabile.
quello che c’è in mezzo. Una
bacheca da lustrarsi gli occhi,
un film da coca e pop corn
per tutti coloro che amano
l’Udinese e il calcio in gene
generale.
Passano gli anni e ogni sta
stagione deve essere quella del
suo definitivo tramonto. Pas
Passano gli anni e regolarmente
Totò smentisce chi lo dava per
morto. Superandosi per l’en
l’ennesima volta, facendo pensare
ai tifosi che, alla fine, comun
comunque la si rigiri, segna sempre
lui.
JuvE
JuvE? NO grAziE
Il Grande rifiuto alla Juve
non è stato una occasione
persa, né un segno di pavidità,
ma una scelta di vita calcistica
e non. In Friuli Di Natale ha
trovato la dimensione e l’ha
l’habitat per diventare grande e
crescere da campione, com
complice un ambiente tranquillo
e una squadra costruita quasi
sempre attorno a lui.
Come spetta ai grandi cam
campioni. Come spetta a chi ha
trasformato,il calcio in musi
musica, suonando una sinfonia che
a Udine fa rima con successo.
à
TALENTO sENzA ETà
Ma se è vero che gli inizi
mettono paura e le fini malinconia, bisogna guardare a
[email protected]
ilfriuli.it
Di Natale in Friuli: i riconoscimenti
nella struttura di via delle Fornaci per l’inaugurazione dei lavori
di ammodernamento dell’impianto sportivo: un investimento
di 950mila euro finanziato dal
Comune.
iL friuLi cELEbrA iL suO cAmpiONE.
Di Natale in Friuli ha trovato la
sua dimensione ideale e, negli
undici anni trascorsi a Udine, ha
instaurato un rapporto speciale
con la regione. Il suo amore per il
calcio, soprattutto quello dei più
giovani, lo ha portato alle collaborazioni con alcune società del
territorio. Di stretta attualità è il
suo grande apporto al Donatello
Calcio che lunedì 18 maggio ha
ospitato il sindaco Furio Honsell
Le imprese sportive del capitano
bianconero gli sono valse recentemente due riconoscimenti
dal sindaco di Udine e dal Presidente della Provincia, Pietro
Fontanini. L’11 dicembre 2014
Totò Di Natale riceveva a Palazzo
D’Aronco un encomio solenne da
Honsell “per il prestigio e il lustro
portato alla città attraverso gli
straordinari traguardi sportivi
che ha saputo conquistare con la
maglia dell’Udinese”.
Il 14 maggio anche Pietro Fontanini ha omaggiato il campione con una medaglia d’argento
dell’Ente: “Un riconoscimento
i NumEri
■ uN’OTTimA ANNATA
il 2015 e una
stagione al massimo
L
’anno zero di Andrea
Stramaccioni non è stato
memorabile per l’Udinese,
ma per Di Natale sì. Il bomber, alla soglia dei 38 anni,
ha inanellato nuovi record
in una stagione in cui si è
optato per una sua gestione
diversa. Il nuovo allenatore ha concordato con lui un
minore impiego in trasferta
risparmiandogli le gare con
Palermo e Sassuolo e concedendogli spesso solo spezzoni di partita. Nonostante
questo nuovo ruolo del capitano, tuttavia, i numeri sono
e restano spaventosi, e questa stagione sarà ricordata
da tutti come la stagione dei
record individuali.
414-
I gol segnati nei 79
minuti di Coppa Italia
giocati.
Le reti segnate dal
capitano bianconero
in 32 gare, per un totale di
2.327 minuti giocati.
207-
doveroso per celebrare un grande calciatore e uomo che ha dato
lustro alla squadra, alla città e
a tutto il Friuli. Totò è diventato
l’embema de Friuli e del nostro
territorio”.
Si può quindi, a buona ragione,
affermare che Totò sia ormai un
Friulano acquisito, cittadino honoris causa di Udine, quella città
che tanto ha dato al suo capitano,
ricevendo in cambio dieci anni
calcistici indimenticabili.
I gol totali
segnati in serie A,
una cifra che ha permesso a
Totò di superare una leggenda
del calcio moderno come
Roberto Baggio.
400-
Il numero
simbolo del giorno
dei record: durante Udinese
-Chievo, infatti, Di Natale ha
segnato il gol numero 200 in
serie A, nel giorno della sua
presenza numero 400 nella
massima serie. Si è trattato
anche della rete numero 300
tra i professionisti.
44 | sporT
l’impianto
www.ilfriuli.it
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
Il nuovo impianto
in costruzione
■ i numeri
Si spera nel boom
di abbonati
L
a società spera di riempire il nuovo impianto.
La previsione è quella di
un notevole incremento
nel numero degli abbonati, che dovrebbe passare
dai 13.000 attuali a 18.000.
Non verrà costruito nessun parcheggio, dato che i
10mila posti auto attuali
sono più che sufficienti.
20mila sono i metri quadri
di superficie commerciale che verranno messi a
disposizione di imprenditori e ristoratori locali.
Una cifra consistente, dalla quale la società ricaverà
un importante segno più
in bilancio.
Quaranta sono le imprese
che hanno partecipato alla
realizzazione dell’opera,
che è stata un importante
occasione di lavoro e sviluppo per l’imprenditoria
locale.
Tifosi bianconeri
La perla del Friuli
Uno stadio moderno e a misura di tifoso, da vivere tutta la settimana. Un’opera a 360 gradi, ma anche
un importante investimento per permettere all’Udinese di tornare grande.
U
no stadio a tutto tondo,
moderno e a misura di
tifoso. E’ questo il nuovo
Friuli, la perla bianconera che
si accenderà il prossimo luglio,
con l’inaugurazione di distinti
ed ex curva nord; la curva sud,
invece, sarà agibile per dicembre.
La nuova casa dell’Udinese
sarà sì teatro di battaglie calcistiche, ma anche un centro
polivalente che, lungi dal fare
concorrenza ai vari centri commerciali della regione, sarà
aperto al tifoso sette giorni su
sette, offrendo birrerie, luoghi di
aggregazione, un ristorante con
vista sulle Alpi e sul campo da
gioco, uffici e palestre. L’impianto ospiterà, inoltre, un museo
celebrativo dello sport friulano.
Un fiore all’occhiello per modernità, fortemente voluto dalla
presidenza, nonché uno dei pochi stadi ‘di proprietà’ (la famiglia Pozzo ha ottenuto il diritto
di superficie per 99 anni) del
calcio italiano: l’Udinese spera di rilanciare, con l’apertura
dell’impianto, un nuovo ciclo
virtuoso fatto di vittorie, ma anche crescita economica.
il futuro parte da qui
Le aspettative relative alla futura campagna abbonamenti
sono alquanto rosee: la società
si attende che l’impianto, della
capienza di 25mila spettatori,
venga riempito con 18mila abbonati. Un’occasione di sviluppo per l’Udinese e per il territorio. Un’eccellenza friulana nata
e pensata grazie a risorse reperite quasi interamente sul territorio. 40 imprese hanno contri-
buito alla nascita e alla crescita
della struttura, che, simile a un
racconto in fotosequenza, è cresciuta parallelamente alle vicende calcistiche non molto
esaltanti di quest’anno.
niente più pioggia
Interamente al coperto, con
un cappotto che lascerà passare
i raggi del sole in modo da non
danneggiare il terreno di gioco ed un rivestimento esterno
cangiante in stile Allianz Arena, il nuovo Friuli sarà un vero
e proprio teatro del calcio, senza
barriere tra giocatori e pubblico, con spalti e tribune vicine
al campo, secondo quello stile
‘all’inglese’ che viene decantato
in tutto il mondo.
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■ giovanili
La primavera fiorisce ancora: ecco le final eight
C
ome un anno fa, la Primavera di mister Mattiussi ha raggiunto i play off
classificandosi quarta nel girone B, il più difficile dei tre.
La squadra, rivoluzionata in
estate come ogni anno, ha migliorato il piazzamento finale
rispetto alla stagione precedente, chiusa al quinto posto.
la squadra ha saputo trovare un suo
equilibrio soprattutto dopo
la pesantissima partenza
dell’attaccante Jaadi, passato a gennaio in prestito a
Latina dopo un paio di convincenti prestazioni con la
prima squadra. Tra le zebrette, diversi gli elementi interessanti già chiamati da mister Stramaccioni in prima
squadra: Jankto, Caronte e
Coppolaro, per necessità di
uomini in determinati ruoli,
sono quelli che più spesso si
Luca
Mattiussi
sono avvicinati al grande salto. Dei friulani, i più promettenti si sono rivelati senz’altro il portiere Meret, già nel
giro azzurro con il più famoso Scuffet, e i centrocampisti
sandanielesi Simone Pontisso e Davide Zossi, protagonisti di una crescita costante
che non è sfuggita agli addetti ai lavori.
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14-04-2005
17:51:16
46 | sport
www.ilfriuli.it
| 2 2 m a g g i o 2 0 1 5 | N . 2 0 | ilfriuli
Alice
Mizzau
Mara
Navarria
Chiara
Cainero
I
l Friuli? Si conferma terra
di grandi campioni. Anche
quest’anno, non sono mancati
gli exploit a livello internazionale,
che già fanno pregustare emozioni
in vista di Rio 2016. Sul fronte delle
conferme, menzione d’onore per
due mamme sprint, ovvero Chiara Cainero, oro a Pechino 2008 nel
tiro a volo skeet, che si prepara per
la sua quarta Olimpiade, e la spadista Mara Navarria che, in questa
stagione, ha raccolto ottimi risultati
con il team azzurro ma anche a livello individuale. Sempre in campo
femminile, brillano Alice Mizzau
e Alessia Trost. L’ondina di Beano
di Codroipo è tornata in splendida
forma ai Tricolori Assoluti, dedicando l’oro dei 400 e l’argento nei
100 stile a mamma Ida, scomparsa
lo scorso agosto, proprio durante
le gare continentali di Berlino. La
‘pordenonese volante’ continua a
crescere, come dimostra l’argento
all’Europeo di Praga (giunto in uno
spareggio testa a testa con Marya
Kuchina). Non è un caso, quindi,
che la Fidal l’abbia scelta come una
delle atlete di punta e ‘madrina’ del
prossimo Golden Gala di Roma. Voglia di tornare ai suoi livelli, infine,
per Daniele Molmenti che, dopo
un periodo ‘sabbatico’, sta lavorando per Europeo e Coppa del Mondo.
Tra conferme e sorprese, i friulani continuano a macinare successi nordica, ma spicca anche una new
entry come Lisa Vittozzi, promesinternazionali nelle più disparate discipline.
Bandiere a
cinque cerchi
Alessia
trost
sa del biathlon che, con il team Senior, ha già conquistato un bronzo
mondiale. Si congeda tra gli applausi, invece, l’inossidabile Giorgio Di Centa, il cui nome rimarrà
scritto a caratteri indelebili nella
storia del fondo. Dalla neve alle
strade, il Fvg continua a sfornare
campioni delle due ruote. Si va dal
signor combattività Alessandro
De Marchi alla campionessa Elena Cecchini, senza dimenticare i
protagonisti paralimpici Michele
Pittacolo e Andrea Tarlao.
sanno fare squadra
Accanto alle discipline a Cinque
Cerchi, non mancano i talenti negli altri sport. Menzione d’obbligo per i piloti Suan Selenati, oro
mondiale con il team azzurro di
deltaplano in Messico, e Nicole
Fedele, bronzo iridato nel parapendio. Senza dimenticare le tante società salite alla ribalta delle
cronache, dal Buttrio, scudetto
nelle bocce ‘rosa’ (che schiera, tra
le altre, la campionessa mondiale
Caterina Venturini e il tricolore
Virginia Venturini), alla Graphistudio Tavagnacco, in corsa per
la sua terza Coppa Italia di calcio
femminile, passando per la pallavolo, con Porcia e Prata impegnate nella storica serie play-off che
vale l’A2, e lo Sci Club 70, che ha
portato i Campionati Assoluti di
sci alpino sulle nevi friulane.
Alessandro
pittin
Piste innevate e d’asfalto
Negli sport invernali, piovono
medaglie iridate grazie ad Alessandro Pittin, re della combinata
Lisa
Vittozzi
Alessandro
De Marchi
Michele
pittacolo
suan
selenati
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Copia di Copia
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2015: RIPARTI CON FRIULIA
Friulia lavora da sempre al fianco delle aziende della Regione, sostenendole e individuando le leve per il loro sviluppo. Per molte realtà Friulia è stata il partner finanziario che le ha
accompagnate durante tutta la fase della loro crescita.
Grazie ai tassi bassi, Euro debole e materie prime in discesa, il 2015 sarà finalmente l’anno della svolta e la tua azienda deve affrontarlo con una struttura patrimoniale solida per
coglierne appieno le oppurtunità.
Per questo Friulia cambia passo: tanti prodotti innovativi pensati per imprese in diverse fasi di sviluppo e anche per la riscossa di quelle in crisi.
GRUPPO FRIULIA: un team per lo sviluppo della Regione
Capitale e finanziamenti
Apporto di capitale per lo sviluppo con rendimento e tempistica di uscita predefiniti, accompagnato da finanziamenti con struttura flessibile
Money & Coaching
Finanza e supporto manageriale alle piccole imprese con l’ambizione, la tecnologia e la
visione per diventare le grandi imprese di domani
Minibond
Agevoliamo l’emissione di minibond da parte delle delle imprese della regione intervenendo sul loro rafforzamento patrimoniale
Rilancio aziendale
Concorriamo, di concerto con l’imprenditore ed il sistema bancario, al rilancio di imprese
in difficoltà finanziaria ma caratterizzate da una buona posizione competitiva e da capacità di generare valore
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tra imprese, istituzioni ed enti di ricerca, accompagnando la crescita e lo sviluppo delle
potenzialità anche attraverso tutti i servizi offerti dal Gruppo Friulia.
BIC Incubatori FVG - membro certificato dall’European Business & innovation Centres partecipa a progetti europei per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del
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