FARNBOROUGH 2012
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FARNBOROUGH 2012
Speciale FARNBOROUGH 2012 Focus sulla missione della Regione Campania. Al Salone londinese Aerospazio Campania si conferma significativa esperienza editoriale. Con le consuete due giornate di apertura al grande pubblico degli appassionati si è conclusa l'edizione 2012 del Salone Internazionale di Farnborough. Che a Londra quest'anno tirasse aria di bonaccia era chiaro fin dall'inizio della manifestazione, del resto la crisi dell'economia internazionale lascia poco spazio a clamorosi annunci e ad eccessi d'ottimismo in tutti i settori dell'industria. Il comparto mondiale dell'Aeronautica ancora regge l'urto delle conseguenze negative della congiuntura perché i costruttori di velivoli mantengono consistenti ordini in portafoglio e le aerolinee per restare competitive e contenere i costi devono necessariamente aggiornare le flotte. La domanda di nuovi modelli di velivoli più efficienti e con propulsori meno dispendiosi di carburante è ancora significativamente alta, infatti il numero di ordini netti di Boeing per il 2012 è attualmente di 691 velivoli, e il 737 MAX ha accumulato fino ad oggi 649 ordini. Stesso discorso per Airbus, che nel corso del salone di Farnborough ha annunciato accordi per un totale di 115 aeromobili, per un valore commerciale di circa 16,9 miliardi di dollari, assoluto protagonista il nuovo A350. Il mercato militare, in particolare quello della Difesa, è invece quello che maggiormente è in sofferenza per i pesanti tagli alle spese militari attuati della gran parte dei governi. Infatti dal salone sono mancati annunci significativi di contratti per velivoli militari. Nelle ultime edizioni di Farnborough e Le Bourget, Finmeccanica aveva sorpreso i visitatori con ‘effetti speciali', chalet e stands per le sue aziende che non erano da meno ai colossi Airbus e Boeing, workshops e manifestazioni che richiamavano il top del management e analisti esperti del mercato mondiale. Quest'anno l'holding di Piazza Monte Grappa ha saltato anche appuntamenti tradizionali come il ricevimento di benvenuto ai suoi ospiti più in vista, e ha concentrato tutti i suoi spazi nell'area dell'esposizione statica dei velivoli. Evidentemente la scelta è stata quella di dare un segnale di maggiore attenzione alla presentazione dei prodotti piuttosto che alla promozione dell'immagine del gruppo. Nello spazio espositivo, oltre ai numerosi modelli di elicotteri di Agusta Westland, M-346 e i vari esemplari di velivoli senza pilota, Alenia Aermacchi ha esposto la versione MC-27J, che è stata presentata ufficialmente alla stampa specializzata nel corso del Salone. Ci è parso che le imprese italiane, senza strafare, abbiano ben figurato nei vari padiglioni espositivi, in particolare Avio, nell'area assegnata ai motoristi, dove tutte le aziende hanno fatto a gara per sorprendere gli ospiti del padiglione, esponendo i prototipi di propulsori dei velivoli di nuova generazione. Boeing e Airbus come sempre sono stati i principali protagonisti dell'air show, anche se un inconveniente al 787 della Qatar Airways che era esposto e aperto agli ospiti, ha negato al numeroso pubblico di operatori la possibilità di visitare il nuovo narrow body di Boeing. Anche se hanno dovuto lasciare a casa i "Cavalieri russi" della famosa squadra aerea di caccia Sukhoi Su-27, sono invece calati a Londra, nonostante intoppi burocratici e inevitabili polemiche con la diplomazia britannica, i grandi e piccoli costruttori russi raggruppati in un'area notevolmente vasta. L'industria russa è consapevole che i propri prodotti devono acquisire la fiducia dei mercati occidentali e delle aerolinee anche attraverso investimenti importanti di marketing per accreditare quell'immagine necessaria per conquistare la fiducia degli utenti viaggiatori, che è bene sempre avere in mente, sono quelli che alla fine decidono il successo commerciale degli aerei.Il Paese Italia era rappresentato dalle regioni e dai distretti industriali che tradizionalmente sono concentrati in un'area gestita dall'AIAD, ad esclusione della regione Umbria che invece, anche quest'anno, ha scelto una bella location in un'altra hall. Lo stand della Regione Campania anche se ben realizzato e funzionale, ha sofferto di tempi lunghi per le decisioni e risorse contenute - almeno rispetto a quelle che hanno investito altre regioni - per cui l'area espositiva era più ridotta. Molti apprezzamenti sono venuti dai ministri e dai molti ospiti che hanno visitato lo stand. Giudizi positivi sull'esito della missione sono stati espressi anche dall'assessore Severino Nappi, che ha rappresentato la Regione Campania e dalle aziende che hanno partecipato alla delegazione. Non solo mancati rilievi critici come quelli manifestati da Gianni Lettieri, presidente di Atitech, che ha sollecitato maggiore concentrazione al presidente campano Stefano Caldoro, perché manifestazioni come quella di Farnborough sono vetrine internazionali importanti non solo per le imprese del settore. Nel corso della rassegna, come abbiamo riportato nei nostri interventi, la delegazione campana è stata protagonista di molti contatti e lo stand regionale è stato visitato da rappresentanti di numerose aziende e autorità istituzionali, un risultato importante che – ci sentiamo di affermare – è stato conseguito soprattutto grazie all'impegno appassionato di chi ha voluto e ha lavorato per portare a Londra nel migliore delle condizioni date il comparto regionale.Ci sia consentito richiamare la presenza al Salone di Farnborough 2012 anche del nostro web network Aerospazio Campania. Ci pare che anche il lavoro sviluppato nella più importante rassegna mondiale del settore rappresentati la conferma che la nostra costante e qualificata presenza nell'universo della comunicazione del settore dell'aerospazio sia ormai una consolidata realtà, apprezzata e accreditata dal neonato DAC, dalle istituzioni, dalle imprese campane e dalla comunità regionale del comparto aeronautico. Lo stand della Regione Campania a Farnborough Speciale FARNBOROUGH 2012 Primo contatto fra le aziende campane e TATA Technologies Il colosso indiano ha incontrato la delegazione campana a Londra particolare focus alla Regione Campania, particolarmente vivace nel settore aeronautico per il numero e la qualità delle imprese che vi operano. L'interesse di Tata Technologies per il mercato italiano nasce nel 2009 quando inizia la collaborazione di sviluppo del brand in Italia con l'ing Giovanni Maresca, che ha base operativa a Napoli. Il Salone dell'aerospazio di Farnborough edizione 2012 è stata l'occasione per un incontro esplorativo tra la delegazione campana guidata dal dott. Sergio Mazzarella e la Società TATA Technologies, brand di spicco del Gruppo indiano Tata, rappresentata da mr Anish Raghunandan (Associate Vice President e Head - Aerospace), mr Prabdeep Walia (Head of Business development Europe), Dr Rajarajan Shanmugam (VP and CTO of Tata Hal Technologies) e l'ing. Giovanni Maresca (Senior business development manager Italia). All'incontro hanno partecipato anche Antonio Ferrara e Gianni Lettieri, presidente di Atitech. Il Gruppo TATA, fondato nel 1868 da mr Jamsetji Tata è il maggiore gruppo industriale in India. Con un fatturato di oltre 100 miliardi di dollari, una forza lavoro di oltre 500,000 dipendenti, operanti in 7 settori di business diversificati, su 6 continenti, ha un forte orientamento al rispetto dei valori etici del business, ed è uno dei gruppi più rispettati al mondo. Il Gruppo TATA è già presente in Italia nel business aeronautico, avendo acquisito nel 2008 una rilevante quota azionaria di Piaggio Aero Industries, società ligure operante nella business aviation e presente in Campania con il Centro di elevata specializzazione nella Ricerca e Sviluppo di Pozzuoli. TATA Technologies è il brand di eccellenza del Gruppo TATA, interamente focalizzato nel settore dei servizi di ingegneria, ed ha una strategia di sviluppo sul mercato italiano con un I tempi sono maturi per esplorare opportunità di collaborazione tra le imprese del Distretto Campano e Tata Technologies, collaborazioni che possono aprire interessanti scenari di sviluppo per le imprese campane anche sui mercati emergenti, e per Tata Technologies per consolidare la propria posizione di leader del mercato worldwide nei servizi di ingegneria di alta specializzazione. TATA Technologies attualmente è provider di 12 tra i maggiori 15 OEM aeronautici e di oltre 100 aziende operanti nell'intero spettro della supply chain del mercato globale, ed ha una capacità operativa di oltre 5500 ingegneri operanti in oltre 25 paesi, mediante le proprie filiali in India, Regno Unito, Germania, Francia, Stai Uniti, Messico, Thailandia ed in un futuro molto prossimo anche in Italia. TATA Technologies supporta ed integra i propri clienti con un portafoglio di competenze che varia dall'Engineering Design, Manufacturing Engineering, Product Lifecycle Management (PLM) alla Enterprise IT. TATA Technologies ha ulteriormente specializzato il proprio focus sul settore aeronautico, con la creazione di una Joint Venture (JV) con la Hindustan Aeronautics Limited (HAL), concosciuta come TATA HAL Technologies. TATA HAL è l'unica JV in India focalizzata esclusivamente sul business aeronautico delle aerostrutture. Speciale FARNBOROUGH 2012 Tutte le novità annunciate da ATR a Farnborough Ad oggi gli ordini fermi dall'inizio dell'anno per l'azienda italo-francese sono 32 Il solone londinese per ATR si è aperto con l'annuncio che la compagnia di Taiwan TransAsia ha effettuato un ordine fermo per 8 ATR 72-600, più un'opzione per un ulteriore velivolo, che porta il valore complessivo del contratto ad oltre 210 milioni di dollari. Le consegne inizieranno nel 2014 e finiranno nel 2017. Questi aerei andranno progressivamente a sostituire la flotta di 9 ATR 72-500 del vettore asiatico. "TransAsia opera con velivoli ATR da oltre 20 anni - ha detto l'a.d. di Filippo Bagnato - e siamo onorati che abbiano deciso di ampliare la nostra collaborazione, introducendo in flotta la nuova serie 600". "Un aereo - continua il manager - che è diventato il nuovo punto di riferimento per le operazioni regionali in Asia e in tutto il mondo". Altri annunci londinesi per ATR riguardano la conversione da opzione (erano 10, parte di un contratto siglato sempre a Farnborough due anni fa) a ordine fermo di due ATR 72-600 da parte della compagnia di leasing Air Lease e un ordine per due ATR 72-600 da parte della Lao Airlines. Nel computo va poi inserito un ATR 42 - 600 che andrà ad aggiungersi alla flotta ATR, la più grande del mondo, della società di leasing danese 'Nordic Aviation Capital' (NAC). Ancora riservata, invece, l’identità di un ulteriore cliente che ha ordinato altri 11 ATR 72-600. Sarà formalizzato nei prossimi giorni, invece, il contratto per otto aeromobili acquistati dalla compagnia irlandese Air Arann. Bombardier accelera sul nuovo turboprop da 90 posti Lo dice da Farnborough Sam Cherry, direttore dei programmi commerciali dell'azienda canadese ATR potrebbe trovarsi con in rivale ingombrante qualora partisse l'avventura del nuovo velivolo. Bombardier, infatti, sta seriamente considerando l'opzione di realizzare una versione da 90 posti del suo turboprop Q400. Lo ha detto da Farnborough Sam Cherry, direttore dei programmi commerciali dell'azienda canadese che in particolare nello scorso anno e in questi ultimi mesi ha perso notevole mercato rispetto al concorrente ATR. Cherry ha aggiunto che ogni eventuale decisione sarà vincolata allo sviluppo del motore, perché "i clienti non vogliono un velivolo che abbia prestazioni peggiori". "Potremmo aggiungere 3,5 metri di metallo al centro del Q400 nel giro di 36 mesi - ha spiegato il manager - ma non è quello che vuole il mercato. Il mercato vuole performance equivalenti a quelle dell'attuale Q400 e ciò non si ottiene semplicemente allungando il velivolo". Insomma la chiave è il motore. Il Q400 è spinto da due Pratt & Whitney PW150A e Cherry ha detto che è in corso un dialogo continuo fra le due aziende canadesi a proposito di nuovi programmi. Tuttavia, ha sottolineato Cherry, "nessuno ha detto che il motore debba essere per forza un PW, se ci fosse un altro motore disponibile noi esploreremmo tutte le possibilità".Il manager ha addirittura detto che sarebbe in corso lo sviluppo di un nuovo motore turboprop, ma non ha voluto rivelare il nome del costruttore. Speciale FARNBOROUGH 2012 Il Tecnam Multi Mission Aircraft a Farnborough L'azienda di Capua ha consegnato il primo MMA per il mercato inglese al cliente AeroGB Fra i velivoli in esposizione statica che hanno attirato di più l'attenzione a Farnborough, è stato certamente il Tecnam Multi Mission Aircraft (MMA). Il salone è stato per Tecnam anche l'occasione per consegnare il primo MMA per il mercato inglese al cliente AeroGB dalla Airborne Technologies GmbH, responsabile dell'allestimento del bimotore italiano con i sensori necessari per svolgere missioni di sorveglianza e di sicurezza ambientale. Il velivolo è in fase di valutazione da parte del National Police Air Services (NPAS), l'ente che coordina la fornitura dei mezzi aerei per le forze di polizia inglesi. L'azienda di Capua a Farnborough ha anche presentato la configurazione MRI da sorveglianza marittima sviluppata dalla spagnola Indra con un radar Selex Galileo Seaspray 5000E a scansione elettronica. La modifica per l’installazione del sistema è stata già certificata secondo la normativa EASA CS23, mentre le prove di volo si svolgeranno dopo il salone sull'aeroporto di Cumbernauld, nei pressi di Edimburgo. I dati raccolti - spiega il costruttore italiano - vengono trasmessi in tempo reale alla stazione di controllo a terra per via radio o satellite. Farnborough, bilancio positivo per Dema I clienti primari dell'azienda incrementando le loro vendite napoletana Tornati da Londra per le aziende è tempo di bilanci. Sono certamente positivi quelli stilati dalla Dema. Aumentano, infatti, le vendite dei programmi sui quali Dema è coinvolta nei vari segmenti dei velivoli commerciali, elicotteri e business jet. Il cliente di riferimento per l'azienda napoletana è certamente Bombardier, che a Farnborough si è particolarmente distinta. Il costruttore canadese ha annunciato di aver siglato con airBaltic una lettera di intenti per 20 velivoli commerciali CSeries. Si tratta di 10 ordini fermi e 10 in opzione. Il valore complessivo del contratto ammonterebbe a circa 1,6 miliardi di dollari. Per il CSeries Dema è responsabile delle attività di progettazione, industrializzazione e produzione di alcuni componenti della cabina di pilotaggio: pavimento, tetto, portello di sicurezza e alloggio del carrello di atterraggio principale. Speciale FARNBOROUGH 2012 Ancora da Bombardier arriva la notizia ufficiale che il Learjet entrerà in servizio nel 2013. Il nuovo aereo di lusso passerà presto dalla fase di produzione ai test di volo e alle altre tappe del programma operativo. I lavori sul velivolo sono a buon punto, con la produzione di centinaia di componenti, tra cui la fusoliera da 32 piedi. L’assemblaggio degli elementi principali verrà effettuata nei siti di assemblaggio Bombardier di Wichita (Kansas) e Querétaro (Messico). Dema è attualmente impegnata sulle strutture primarie e secondarie del Learjet 85. Altre notizie positive per Dema sono arrivate da AgustaWestland, che durante il Salone londinese ha venduto 5 AW 189 ad Era Group e 6 AW169 alla Specialist Aviation Services. Si tratta di tre programmi sui quali Dema è responsabile di varie attività, sia di industrializzazione sia di produzione e assemblaggio di vari componenti come fusoliere e travi di coda. Da accordo con fondo di Abu Dhabi arriva il nuovo A Farnborough annunciato contratto per lo sviluppo di un aereo da ricognizione multiruolo su piattaforma P-180 Avanti II Piaggio Aero svilupperà un nuovo velivolo per missioni di sorveglianza, il Piaggio Aero MPA. Questo grazie ad un accordo siglato con Abu Dhabi Autonomous System Investments (ADASI) per la fornitura di un aereo da ricognizione multiruolo. Il contratto copre lo sviluppo completo dell'MPA, compreso il roll-out di due prototipi, con il primo volo programmato per il 2014. La collaborazione per l'azienda ligure con l'emirato non è casuale, visto che il fondo sovrano di investimento di Abu Dhabi, Mubadala, ha una partecipazione del 35% in Piaggio. La svedese Saab è stata scelta come fornitrice dei sistemi e svilupperà con Piaggio una sofisticata suite di sensori e sistemi di sorveglianza. "Saab - dicono da Sestri - ci permetterà di consegnare a ADASI il più avanzato ed efficiente velivolo per le missioni di sorveglianza". Il nuovo MPA, motorizzato Pratt & Whitney, sarà realizzato sulla piattaforma del P-180 Avanti II. Rispetto al velivolo tradizionale sarà alzato il peso massimo al decollo, sarà aumentata la capacità dei serbatoi e sarà data una nuova configurazione aerodinamica con l'ala rinforzata. Speciale FARNBOROUGH 2012 La partecipazione italiana a Farnborough 2012 I distretti, le aziende e l'Agenzia Spaziale Italiana al salone londinese Dal 9 al 15 luglio, si è tenuto il Farnborough Airshow, che si alterna con Le Bourget nel ruolo di principale appuntamento annuale per l'industria del settore. Come al solito è stata presente anche la Campania. L'Airshow di Farnborough, infatti, nonostante la crisi economica mondiale e il rallentamento di segmenti significativi del mercato, resta per le aziende produttrici uno dei più importanti eventi del settore. Per la filiera campana rappresenta un'occasione importante per far conoscere prodotti e competenze del comparto aerospaziale in una vetrina di importanza mondiale. La partecipazione campana è stata promossa nell'ambito del progetto Campaniaerospace e il CIRA, come nelle passate edizioni, ha garantito il supporto organizzativo e operativo. Al bando regionale di partecipazione hanno aderito 11 aziende aerospaziali campane, di cui 1 consorzio, per un totale di circa 25 aziende rappresentate che parteciperanno al Salone in uno stand comune, che per sette giorni ospiterà e promuoverà le imprese di Campaniaerospace. La Regione ha allestito uno stand nell'area principale dove sono localizzate tutte le altre realtà italiane e AIAD, gli spazi sano stati messi a disposizione dei partecipanti alla missione per incontri B2B e per iniziative promozionali. Il salone londinese è stato anche occasione di scambio e confronto "interno", cioè fra i distretti italiani del settore. Abituè di questi appuntamenti è certamente il Piemonte. Come di consueto nell'ambito del progetto Torino PiemonteAerospace è stata a Londra una delegazione di 16 imprese: grandi nomi del distretto, come Avio, Alenia, SelexeMicrotecnica, insieme con piccole realtà che cercano sbocchi sul mercato internazionale. Una galassia di imprese che si occupano di design, progettazione, prototipi, attrezzature supporto terra, macchine laser, sistemi gestione qualità e sicurezza, formazione e test che puntano a intercettare nuove occasioni di business, incoraggiate dai 47 miliardi di sterline di contratti che sono stati siglati, complessivamente, nella scorsa edizione del salone britannico. Una delle realtà italiane emergenti sulla scena internazionale è il Polo aerospaziale dell'Umbria, cluster che raggruppa 26 aziende del settore. La delegazione umbra è stata composta da 12 imprese, insieme alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia. Non poteva mancare a Farnborough la componente prettamente spaziale, rappresentata dall'ASI, il cui stand ha fatto da "casa" alle aziende e associazioni del settore. Le capacità dell'Italia dello spazio sono state messe in mostra all'interno della Space Zone della rassegna, con un grande padiglione che accoglieva tutte le maggiori agenzie spaziali mondiali. Fra i soggetti che hanno trovato spazio nello stand italiano Mad, Aipas e Asas, le realizzazioni e i servizi di Avio, Cgs, Selex Galileo, Telespazio, Thales Alenia Space, Vitrociset e quelli delle società partecipate da Asi: Altec, AsiTel, Cira, Ely, EGeos. Lo stand è articolato in un percorso di documentazione che vede l'esibizione delle realizzazioni italiane in campo scientifico, con un focus sulla missione Exomars. C'è poi il campo dell'osservazione della Terra (a partire da Cosmo SkyMed, che dal 2016 con Csg vedrà l'aggiornamento alla seconda generazione, con un miglioramento delle prestazioni operative e della risoluzione spaziale delle immagini prodotte dal sensore Sar) e della navigazione satellitare. Infine, il tema dell'abitabilità nello spazio (metà del volume abitabile della Stazione Spaziale Internazionale è realizzato da imprese italiane, così come larga parte dei i cargo Atv), e quello dei sistemi di trasporto spaziale, dove si segnala il recente successo del piccolo razzo vettore Vega. Speciale FARNBOROUGH 2012 Piemonte a Farnborough, contratto e prestigio "olimpico" La delegazione piemontese a Farnborough è tornata da Londra con in valigia una commessa da 80.000 euro per la Tubiflex. L'accordo riguarda la la vendita di 16.000 tubi flessibili idroformati a una prestigiosa multinazionale inglese. E' in corso la formulazione della di richiesta di offerta ed è già previsto un futuro contratto per ulteriori pezzi. Questo il risultato più concreto della missione organizzata nell'abito di Torino Piemonte Aerospace, progetto della Camera di commercio di Torino gestito dal Centro Estero per l'Internazionalizzazione (Ceipiemonte), che promuove all'estero l'eccellenza del comparto regionale. Di grande valore simbolico, invece, l'arrivo della torcia olimpica nello stand Piemonte, in omaggio a Prima Power, divisione di Prima Industrie, la cui tecnologia laser è stata usata per realizzare il simbolo di Londra 2012 in 11.000 esemplari. La partecipazione piemontese a Farnborough ha visto più di 200 incontri tra i 16 espositori piemontesi e i grandi nomi del panorama mondiale, fra tutti, Rolls Royce, Ruag, GKN Aerospace, Moog, Fokker Technologies, Safran, GE e SAAB: hanno discusso di collaborazioni commerciali su alcuni programmi che promettono di trasformarsi in contratti. "Considerato che le commesse nell'aerospaziale impiegano uno o due anni per concretizzarsi e non avvengono mai in fiera, il risultato di Tubiflex è davvero eccezionale commenta Guido Bolatto, Segretario generale della Camera di commercio di Torino - Farnborough quest'anno non è stata solo una straordinaria occasione di incontro con la committenza internazionale, ma anche un'opportunità di confronto con il sistema Italia. Abbiamo infatti invitato nel nostro stand i bacini aerospaziali italiani presenti, Lombardia, Campania, Umbria e Puglia, per illustrare le attività che portiamo avanti attraverso Torino Piemonte Aerospace –- Ne è nato un Momento Italia in cui, alla presenza del Presidente del distretto aerospaziale Massimo Feira (ha partecipato anche il ministro Profumo, ndr), tutti hanno manifestato la volontà di collaborare mettendo a fattor comune le proprie esperienze, condividendo attività, risorse, idee e contatti, costruendo un network che a livello internazionale possa avere un peso importante. Sono anche affiorate le prime idee progettuali: progetti di ricerca sviluppati da aziende italiane e inglesi insieme al Politecnico di Torino, collaborazioni con l'Università di Siviglia sugli aeromobili senza pilota (Uav), oltre all'opportunità di partecipare al 7° Programma quadro con una compagine europea per lo sviluppo di componenti per velivoli ultraleggeri". Tra i contatti più interessanti avviati al Farnborough International Air Show, quello con l'inglese Moog, tanto ambita dalle imprese di Torino Piemonte Aerospace, che ha manifestato il proprio interesse a partecipare a un workshop a Torino e al tavolo tecnico sul tema "Macchine utensili, motori elettrici e banchi prova". Il progetto di sviluppo del Green Glider, velivolo ultraleggero a propulsione elettrica, ha catalizzato l'attenzione di aziende cinesi, americane, indiane e inglesi. Si è inoltre aperto un canale privilegiato di contatti con il settore aerospaziale russo. Il Superjet riparte da Londra: 5 nuovi ordini L'aerolinea messicana InterJet ha convertito in ordini le cinque opzioni per il Superjet 100-95b che aveva sottoscritto con la SJI portando a venti di ordini complessivi per un valore dell'intero contratto di oltre 700 milioni di $. Un colpo importante per la società russa partecipata da Alenia Aermacchi dopo l'incidente di Giakarta, sul quale il costruttore aeronautico, in un comunicato diffuso ad apertura del Salone ha comunque escluso causato da problemi tecnici. Il presidente dell'aerolinea INTERJET, Miguel Alemàn Velasco, nel corso di una conferenza stampa con Vladimir Prisyazhnyuk presidente di SCAC e alla quale erano presenti Nazario Cauceglia, CEO di Superjet International e il presidente Carmelo Cosentino, ha dichiarato che l'operatore messicano è interessato ad altri dieci velivoli e pensa che per la fine dell'anno attiverà ulteriori opzioni. Interjet nel primo contratto aveva acquisito 15 velivoli, il primo del quale arriverà a Venezia al Delivery Center di Superjet dove sarà personalizzato per essere consegnato dopo alcuni mese al cliente sudamericano. Intanto proseguono le trattative con Blue Panorama, a confermarlo è proprio Cauceglia: "La trattativa con Blue Panorama per l'acquisto dei Sukhoi Superjet 100 non e' chiusa". "Il progetto della compagnia - continua il manager ha subito un rallentamento a causa della vicenda Alitalia. Ora la faccenda si e' chiusa, pertanto portera' quasi sicuramente ad un ripresa del discorso". "Blue Panorama - ha concuso il ceo - e' molto interessata all'SSJ100". Il vettore aveva sottoscritto un accordo (MoU) per l'acquisto di 4 velivoli, a cui si aggiungevano 4 opzioni, piu' altrettante rolling options. Speciale FARNBOROUGH 2012 Diario londinese della delegazione campana Incontro con il ministro Francesco Profumo Oltre ai rappresentanti delle aziende all'apertura dello stand erano presenti Sergio Mazzarella e Ruggero Bartoggi, della Regione e il professor Luigi Carrino, coordinatore del DAC. Ha inoltre fatto visita alla delegazione Pierluigi Di Palma, Vice Segretario Generale della Difesa. Oggi si è entrato nel vivo degli incontri industriali e istituzionali, innanzitutto con la visita del sottosegretario alla Difesa Filippo Milone. E' stata quindi la volta del ministro della ricerca Francesco Profumo che, dopo essere stato allo stand ASI, che fa da "casa" alle aziende e associazioni del settore spaziale italiano, è stato in quello della Campania. Il Ministro è stato accolto dalla delegazione guidata dal dottor Mazzarella ed ha avuto modo di essere informato approfonditamente sulla situazione del settore in Campania, con particolare riferimento alla peculiare vocazione all'aviazione generale, con le capacità di realizzare velivoli completi. Secondo il ministro sono due le strade virtuose da intraprendere per il comparto, scambio e accrescimento del sapere e capacità di spendere al meglio i fondi comunitari. Riguardo al primo punto Profumo ha menzionato l'esempio di un progetto di formazione per lo scambio fra aree del nord e del sud del paese. Una strada non nuova per l'aerospazio in Campania. E' stato infatti illustrato al ministro il progetto di qualche anno fa di scambio fra studenti campani e tedeschi, nell'ambito della collaborazione con il Cluster aerospaziale di Amburgo, che ha portato i nostri ragazzi negli stabilimenti Airbus. Profumo ha quindi ricordato l'importanza del Bando Cluster Tecnologici Nazionali e dei fondi comunitari in ricerca e innovazione. Il ministro, accompagnato dal suo neo consulente per le politiche aerospaziali, l'ex numero uno di Alenia Giovanni Bertolone, ha sottolineato con favore l'asse che ha messo in sinergia la Campania e la Puglia. La giornata è proseguita poi con la visita della delegazione del cluster di Siviglia Helice e poi con quella istituzionale della regione canadese dell'Ontario, guidata da Michael Price e da Clare Barnett, ministro dello sviluppo economico. Infine è stata la volta dei rappresentati dell'agenzia britannica UK Trade & Investment. Ricordiamo che al bando regionale di partecipazione a Farnborough hanno aderito 11 aziende aerospaziali campane, di cui 1 consorzio, per un totale di circa 25 aziende rappresentate che parteciperanno al Salone in uno stand comune, che per sette giorni ospiterà e promuoverà le imprese di Campaniaerospace. La Regione ha allestito uno stand nell'area principale dove sono localizzate tutte le altre realtà italiane e AIAD, gli spazi sono a disposizione dei partecipanti alla missione per incontri B2B e per iniziative promozionali. Ricevimento in Ambasciata per le aziende italiane a Farnborough La prima giornata londinese per le imprese italiane che partecipano al Salone di Farnborough si è conclusa con un ricevimento nell'ambasciata italiana, ospiti dell’Ambasciatore Alain Giorgio Maria Economides e dell'AIAD. L'evento è stato promosso dai distretti aerospaziali italiani e hanno partecipato alla serata il Ministro dell'Istruzione e della Ricerca Francesco Profumo e il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola. Finmeccanica che quest’anno non ha organizzato la sua tradizionale manifestazione di benvenuto agli ospiti., ha partecipato ai massimi livelli con Orsi, Caporaletti, e Giuseppe Giordo. In veste di consulente del ministro Profumo era presente anche Giovanni Bertolone. Per la Campania, oltre ad una delegazione della missione e di Speciale FARNBOROUGH 2012 alcuni rappresentati delle aziende, era presente Luigi Carrino, coordinatore del DAC. Presenza "nuova" è stata quella del giovane professore campano Antonio Blandini, docente di diritto commerciale all'università di Napoli e alla Luiss di Roma, da pochissimo entrato nel consiglio di amministrazione di Alenia Aermacchi. La Campania incontra i rappresentati del cluster EACP Il clou della giornata per la delegazione campana è stato certamente l'incontro con i rappresentanti di EACP, il cluster europeo dell'aerospazio di cui la Regione Campania è tra i soci fondatori. European Aerospace Cluster Partnership - è un progetto avviato dal Governo del Land di Amburgo e cofinanziato dalla Commissione europea che si propone di realizzare il più rappresentativo cluster europeo del comparto aerospaziale, integrando le numerose realtà ed esperienze, non solo industriali, diffuse nei paesi della Comunità europea. Eacp oggi rappresenta 39 organizzazioni di 13 paesi europei. All'incontro hanno partecipato Sergio Mazzarella, Antonio Ferrara e Ruggero Bartoggi, che hanno ricevuto Walter Irkhan, responsabile del cluster di Amburgo e Nadine Sablotny, manager EACP. La mattinata ha visto anche il consueto, per questi eventi internazionali, workshop con il quale è stato presentato il comparto campano dell'aerospazio. Non sono mancate le visite eccellenti, in primis quella del Ministro della Difesa (e campano) Giampaolo Di Paola. Giornata tutta "politica" viste le presenze dell'onorevole Massimo Romagnoli e di Gianni Lettieri. L'imprenditore, da noi interpellato, pur evidenziando la significativa partecipazione delle aziende italiane al Salone, ha rilevato come gli spazi a disposizione della delegazione campana non fossero adeguati all'importanza che il comparto ha in ambito nazionale e lo stand non attrezzato al meglio per accogliere il volume significativo di ospiti che invece manifestavo interesse per le aziende e per la realtà della regione. Più attento ha cogliere i segnali positivi Luigi Carrino, che nota come in questa edizione di Farnborough si evincano i notevoli passi avanti di tutti i cluster italiani del settore, segnale dell'efficacia delle struttura di governance del settore che si consolidano nelle aree regionali. Ospiti il ministro degli esteri Giulio Terzi e l'assessore Nappi In mattinata rappresentanti campani hanno avuto un breve incontro con l'amministratore delegato di Alenia Aermacchi Giuseppe Giordo, che ha richiamato le buone notizie commerciali di ATR ("Un'ottima notizia per i nostri stabilimenti campani e pugliesi coinvolti nelle attività legate ai programmi ATR") e su sollecitazione, ha ripreso il tema affrontato nella conferenza stampa di apertura del Salone, quello degli esodati del gruppo Alenia Aermacchi, che restano ancora sospesi dopo il recente decreto del governo. Anche oggi, poi, allo stand della Regione Campania a Farnborough si sono susseguite le visite di personaggi di rilievo della politica e dell'impresa. L'assessore al lavoro e alla formazione della Regione Campania Severino Nappi ha raggiunto Farnborough nella mattinata di Giovedi, ha fatto gli onori di casa al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi che ha visitato lo stand e ha poi incontrato i vertici di Alenia Aermacchi e le aziende campane che partecipano alla missione. La Campania e il comparto dell'aerospazio sono un binomio storico che va sostenuto e rilanciato ha dichiarato Nappi - La Giunta regionale sta accompagnando questo percorso con particolare attenzione, dimostrata in ultimo, con il lancio di un grande programma finalizzato all'innovazione, alla ricerca e alla formazione proprio nel settore dell'aerospazio, che verrà attuato già nelle prossime settimane". "L'azione sinergica tra istituzione regionale e imprese del settore – continua l'assessore – si concretizza attraverso la condivisione degli obiettivi. Il successo dei prodotti Alenia Aermacchi realizzati in Campania, conferma la qualità del lavoro e la competenza delle donne e degli uomini del nostro territorio". "Anche nel settore dell'aerospazio, il tema dell'organizzazione e delle regole del lavoro è decisivo per superare la crisi e sostenere, attraverso lo sviluppo dell'impresa, l'occupazione di qualità. Speciale FARNBOROUGH 2012 L'astronauta Paolo Nespoli incontra gli studenti Nappi ha sollevato il problema della crisi del piano di ristrutturazione del gruppo Alenia Aermacchi : "La Regione ha accompagnato il processo di riorganizzazione di grandi imprese come Alenia e ha apprezzato che il percorso realizzato, abbia creato le condizioni per un ricambio generazionale senza perdita di posti di lavoro. Ed è bene che le nuove regole sulle pensioni tengano conto dei risultati positivi già ottenuti". Con riferimento alla trattativa in corso tra Alenia e organizzazioni sindacali, l'assessore Nappi ha poi aggiunto: "Auspico che sul tema della buona flessibilità si raggiunga, anche in questa occasione, un'intesa con le organizzazioni sindacali proprio perché, in un momento di grande difficoltà per questo Paese, la condivisione degli obiettivi e la coesione sono un valore da salvaguardare". Il ministro Terzi dal canto suo ha apprezzato l'originalità dello stand campano che sebbene in un'area più contenuta esprimeva vitalità e fermento e ha espresso tutto il suo apprezzamento per la nutrita presenza italiana all'air show. Per ritornare agli aspetti del business, un appuntamento di grande rilievo è stato l'incontro nel pomeriggio di Mercoledì con una delegazione del colosso indiano TATA. All'incontro ha partecipato tra le altre aziende anche Atitech, l'interesse degli indiani potrà essere successivamente approfondito da un incontro previsto a breve per avviare una fase di approfondimento dei progetti, l'interesse e i programmi industriali e d'investimenti che ipotizzano i managers del gruppo indiano. A Farnborough giornata dedicata agli studenti. Prima di aprire, domani, le porte al grande pubblico, il salone ha accolto gruppi di ragazzi che stanno affrontando percorsi di studio specializzati nel settore aerospaziale. Fra di essi gli studenti della facoltà di ingegneria aerospaziale dell'Università del Salento (Lecce), che hanno avuto modo di fermarsi allo stand della Campania accompagnati da Prof. Giulio Avanzini, docente di Meccanica del Volo e dal prof. Gennaro Scarselli, docente di Costruzioni Aeronautiche. Per i ragazzi un valore in più alla visita è stato dato certamente dall'incontro con l'astronauta italiano ESA Paolo Nespoli, anche lui presente allo stand della Campania. Nespoli, ultimo italiano ad essere stato nello spazio, nell'ambito della missione Expedition 27, ha risposto alle domande dei ragazzi. L'ingegnere e ufficiale brianzolo ha poi ricevuto in omaggio dal dottor Mazzarella, capo delegazione, una copia del suo libro "Un secolo del settore aeronautico campano. Una storia poco conosciuta", edito da Il Denaro libri. Trattandosi di studenti, infatti, non poteva mancare un ripasso di storia: Mazzarella ha offerto ai ragazzi una panoramica sull'evoluzione del settore in Campania. Speciale FARNBOROUGH 2012 In breve tutte le news da Farnborough 2012 Boeing annuncia ordine storico per 150 aerei B-737 da United Airlines Boeing ha annunciato oggi un ordine da United Continental Holdings, Inc. e dalla sua sussidiaria interamente controllata da United Air Lines, Inc., di 150 aerei 737, di cui 100 del nuovo 737 MAX 9. United, la più grande compagnia aerea al mondo per traffico, è l’ultimo vettore a scegliere il nuovo membro della famiglia 737, che oggi supera i 10.000 ordinativi. L'accordo, del valore di 14,7 miliardi dollari a prezzi di listino, include anche 50 Next Generation 737/900ERs (ExtendedRange). Avio, il futuro del gruppo nei propulsori per i nuovi narrow body La conferma che l'azienda motoristica italiana punta ad espandere il business nel segmento dei nuovi motori per le nuove versioni dei narrow body di Boeing e Airbus è nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa da Pierfederico Scarpa Senior Vice President della Divisione AeroEngine Civile di Avio all'Air show londinese. Il manager del gruppo motorista ha dichiarato che l'azienda ha intenzione di estendere la partecipazione nei programmi sui motori del NEO e del MAX, puntando ad un ruolo di partner strategico con i grandi players internazionali. L'obiettivo è di rafforzare la partnership con GE anche sul GE90 e GEnx e con Pratt & Whitney, supportando il progetto con significativi investimenti in ricerca e sviluppo riposizionando le capacità tecnologiche sui nuovi materiali per gli innovativi propulsori dei nuovi velivoli. Il gruppo ha previsto un significativo aumento delle spese in ricerca e sviluppo portandoli al 6,4 % quest'anno e al 5,2 nel prossimo. Boeing vende 30 aerei 737 Max alla società di leasing irlandese Avolon Il contratto fra il costruttore e Avolon avrebbe un valore di 2,3 miliardi di dollari. Si tratta del terzo e più grande ordine per la società fondata nel 2010. Il primo contratto fu firmato sempre con Boeing, per 12 aerei, mentre il secondo fu firmato con Airbus, per otto aerei. I primi velivoli dell'ordine Boeing del 2010 sono stati consegnati il mese scorso e già spediti in Giappone per prendere servizio con la Japan Airlines. I primi esemplari dell'ordine Airbus sono invece attesi nel 2014. Quest'ordine porterà il numero totale di aerei presenti nella flotta di Avolon a 135 velivoli, 84 dei quali sono già stati consegnati La risposta di Airbus: ordini per oltre 50 aerei da quattro diversi operatori Middle East Airlines ha siglato una lettera d’intenti per dieci aerei della famiglia A-320neo, UTair ha siglato un ordine fermo per venti A-321, Synergy Aerospace ha siglato un ordine fermo per nove aeromobili della famiglia A-330 ed Avolon ha siglato una lettera d’intenti per quindici A-320neo. Bombardier, Air Asia conferma negoziato per 100 aerei CSeries classe CS300 Il numero uno della compagnia, Tony Fernandes, ha confermato i negoziati con Bombardier per l'acquisto di ben 100 aerei CSeries classe CS300. L'interesse per questi velivoli è dedicato in particolare alla configurazione con 160 posti. "Stiamo portando avanti queste trattative molto seriamente. E' un gran bell'aereo e abbiamo un ottimo feeling riguardo questo acquisto. Equipaggi e tecnici sono molto felici della scelta allo stesso modo" ha dichiarato Tony Fernandes, capo di Air Asia. "Il vantaggio è che i CSeries può entrare in molti aeroporti per i quali, al momento, non abbiamo accesso. E inoltre un altro fattore importante è il prezzo, e i CSeries sono molto appetibili da questo punto di vista. Siamo da tempo grandi clienti Airbus, e quindi questa sarà una decisione estremamente importante da prendere". AgustaWestland annuncia commesse per 37 elicotteri L'azienda elicotteristica del gruppo Finmeccanica a Londra chiude una serie di contratti per un valore complessivo di oltre 300 milioni di Euro. Nel dettaglio gli accordi annunciati dall'airshow riguardano 10 elicotteri AW-139 venduti alla canadese CHC Helicopter, 5 AW-189 a Era e 12 AW-169 ed 11 AW-139 destinati a clienti commerciali e governativi. L'israeliana Arkia Airbus A-321neo acquista 4 Come di consueto nel corso di grandi manifestazioni aerospaziali, come quella di Farnborough, si alternano i "colpi" dei due grandi rivali Boeing e Airbus. dopo l'annuncio del costruttore americano dei 75 737 Max venduti alla Air Lease arriva la prima risposta di Airbus. La compagnia israeliana Arkia Israel Airlines ha infatti comunicato di aver acquistato 4 aerei Airbus A-321neo. Si tratta del secondo Speciale FARNBOROUGH 2012 vettore israeliano a dotarsi degli aerei Airbus dopo Israir Airlines. Il vettore non ha ancora deciso quali motori utilizzare sui suoi nuovi aerei tra i Pratt & Whitney PW1100G ed i CFM International Leap-1A. Gli A-321neo di Arkia opereranno su rotte interne ed europee, ed avranno una configurazione all economy da 220 passeggeri. L'amministratore delegato di Arkia Gadi Tepper crede che l'A321neo incontri perfettamente le strategie della compagnia: "Porterà nuovi livelli di comfort per i nostri passeggeri, creando al contempo valore per i nostri azionisti". Arkia Israel Airlines è una compagnia israeliana con sede a Tel Aviv. Al momento ha una flotta di 8 aerei, composta da cinque Atr-72/500, due Boeing 757-300 ed un Embraer 195LR. A Londra incontro fra i cluster regionali italiani Si è tenuto nello stand di Torino Piemonte Aerospace un incontro fra i rappresentanti di distretti e cluster. Hanno partecipato Sergio Mazzarella (Campania), Diana Giorgini (Piemonte), Paola Marignini (Lombardia), Renato Cesca (Umbria), Loredana Capone ( vice presidente Regione Puglia), Giuseppe Acierno (Pres. Distretto Puglia). Air Lease ordina 75 aerei Boeing 737Max Arriva il primo "colpo" dell'edizione 2012 dell'airshow londinese. Air Lease, società internazionale di leasing aeronautico, ha firmato un ordine per 60 aerei Boeing 737Max e 15 Boeing 737 Max 9. La commessa rappresenta il primo acquisto di aerei Boeing 737 Max da parte di una società di leasing. "Il 737 Max è un'eccellente aggiunta al nostro portfolio e il complemento ideale per la nostra flotta aerea di Boeing 737/800. Il 737 Max rappresenta un notevole miglioramento, un cambio di pagina, del quale i nostri clienti avranno grande necessità in futuro" è stato il commento di Steven Udvar-Hazy, presidente e amministratore delegato di Air Lease. Da Londra Sukhoi assicura: schianto Superjet non dovuto a problemi tecnici Lo schianto del Superjet 100 della Sukhoi, avvenuto in Indonesia a maggio scorso, non è stato dovuto a problemi tecnici del velivolo. Lo ha affermato il vice ministro dell'Industria e del Commercio russo Yury Slyusar annunciando per fine estate la pubblicazione di un rapporto sull'incidente che ha ucciso 45 persone. "Ci stiamo preparando a pubblicare insieme all'Indonesia un rapporto prima di fine estate" ha detto Slyusar in una conferenza stampa all'Air Show di Farnborough, in Inghilterra. I primi risultati hanno confermato che "non ci sono questioni sul piano tecnico", ha aggiunto. L'incidente in Indonesia "non comprometterà il futuro del SuperJet" ha concluso. Il Superjet 100 Sukhoi è il primo aereo passeggeri prodotto in Russia dalla caduta dell'Unione sovietica. Il jet a medio raggio è precipitato su una montagna a sud di Giacarta il 9 maggio, durante un volo dimostrativo, uccidendo tutte le 45 persone a bordo. Cliente ancora ignoto acquista 15 Bombardier CSeries Il primo annuncio di Farnborough 2012 arriva dalla canadese Bombardier, che rivela la firma di un ordine per 15 velivoli, nel dettaglio 5 CS100 e 10 CS300. Il costruttore ha dichiarato che, per il momento, il cliente preferisce rimanere anonimo. E' previsto che i velivoli entrino in servizio nel 2013. Alenia Aermacchi e ATK insieme per offrire uno sviluppo del MC-27J La versione MC-27J del turboelica di Alenia sarà presentato il 10 luglio. Tuttavia, si conferma che il velivolo sarebbe atttrezzato con piattaforma modulare e attrezzature elettroottico/sensore a infrarossi e un cannoncino ATK da 30mm sporgente dalla sua stiva. Questa versione amplia le funzioni dell'aereo, includendo missioni di stretta sorveglianza delle frontiere e missioni di supporto aereo, o addirittura contro la pirateria. ATK sarebbe responsabile per la missione e progettazione sistemi di arma, integrazione e installazione, la società statunitense ha già acquisito una notevole esperienza in tale attività, Alenia afferma che "l'efficacia di una soluzione modulare potrebbe fornire un importante risparmio, nonché una maggiore capacità" e che "c'è un mercato di circa 50 MC-27J nel mondo nei prossimi 20 anni". Gli aerei in una piena configurazione potrebbero essere consegnati entro due anni dalla firma del contratto. British Airways collaborerà allo sviluppo del C919 La British Airways, del gruppo IAG, ha in programma di avviare una collaborazione con la cinese Comac per lo sviluppo del primo grande veilovo commerciale "made in China", il C919. Tale collaborazione sarà affidata ad un memorandum of understanding che sarà firmato in questi giorni a Farnborough. Il numero uno di IAG, Willie Walsh, ha dichiarato che il MoU sarà il centro di un lavoro con Comac, "come molte altre compagnie stanno facendo". Il manager ha tuttavia specificato che l'accordo "non vuol dire che compreremo il velivolo", ma che IAG guarda con molta attenzione all'affacciarsi di Comac sulla scena dei grandi costruttori. Speciale FARNBOROUGH 2012 L’approfondimento L'industria aeronautica campana: "Il futuro è nel nuovo turboelica regionale" In occasione del Salone Internazionale di Farnborough pubblichiamo l'intervista che Antonio Ferrara, responsabile di Aerospazio Campania, ha rilasciato sul comparto regionale dell'aerospazio al Centro Studi SRM. "Studi e Ricerche per il Mezzogiorno" è il centro studi economici e sociali nato nel luglio 2003 dal Banco di Napoli di cui eredita il patrimonio informativo, di competenza e di progettualità dell'Ufficio Studi. Oggi è partecipata dal Gruppo Intesa Sanpaolo, Banca BIIS, IMI Investimenti e Banca di Credito Sardo ed è l'istituto promotore dell' Osservatorio Permanente sull'Economia del Mediterraneo. Qual è la principale caratteristica del settore dell'aeronautica in Campania? L'industria aeronautica campana si caratterizza per la presenza di una qualificata rete di PMI e di un grande attore, l'Alenia, che ne costituisce un importante punto di riferimento. Un sistema quindi attrezzato per il consolidamento su un territorio di un comparto come quello dell'aeronautica che è uno dei settori che si sviluppano quando esistono dei grandi integratori di sistema capaci di trainare la crescita dell'intera filiera attraverso l'implementazione di grandi programmi. L'outsourcing fa ormai parte a pieno titolo del sistema di produzione rendendo necessaria la presenza di una filiera industriale in grado di supportare il player nello sviluppo e nella produzione di programmi. In Campania, quindi, tale ruolo è ricoperto da Avio per i motori e da Alenia per la cellula del velivolo. L'azienda motoristica di Pomigliano d'Arco sta per approdare in Borsa. Se dal versante industriale ha superato un momento di difficoltà, la governance e l'assetto azionario sono in una fase delicatissima, con l'uscita di Finmeccanica e dei Fondi che ne hanno avuto finora il controllo. Avio, inoltre, è al centro delle mire di acquisizione da parte dell'industria francese. Alenia Aermacchi nell'ultimo decennio si è significativamente radicata sul territorio campano con la scelta di perseguire il modello organizzativo dei centri d'eccellenza prima sul civile e poi anche sulle tipologie di produzione. Mentre in passato Alenia aveva delle divisioni molto nette (civile - militare, nord - sud, tipi di impianti) e gli stabilimenti erano orientati secondo tale logica, col tempo, e in particolare a partire dal primo grande piano di riorganizzazione dell'azienda del 1993, si è assistito alla creazione di centri d'eccellenza incentrati trasversalmente su più programmi. Si è, quindi, giunti alla realizzazione del centro specializzato sulle strutture chiuse a Pomigliano, dell'impianto incentrato sulla pannelleria a Nola e di quello indirizzato alle produzioni con compositi di Foggia e Grottaglie. L'Azienda ha poi iniziato a tracciare delle aree più nette arrivando a concentrare la sua attività in 4 aree: - Nola per ciò che riguarda prevalentemente le lavorazioni in lega per Airbus; - Pomigliano per l'ATR e per alcune parti del 767 e forse in futuro del Cseries di Bombardier; - Casoria che ha mantenuto la sua caratteristica trasversale di produrre strutture dimensionalmente contenute. Questo impianto sarà chiuso entro il prossimo anno e le attività esternalizzate o trasferite a Nola; - Capodichino con la produzione del C-27J, le versione ammodernate del G222 e nel breve futuro le attività minori di manutenzione su Awacs. Questo sistema si è retto perché tutt'intorno è stata creata una rete di piccole aziende a suo sostegno. Tale scenario, se da un lato ha consentito ad Alenia di gestire al meglio la flessibilità, dall'altro ha anche permesso la Speciale FARNBOROUGH 2012 nascita di ulteriori importanti realtà (ad esempio la Dema, Magnaghi e Laer e diverse altre PMI) non tutte adeguatamente capitalizzate e attrezzate per rapportarsi anche autonomamente con il mercato internazionale e, quindi, non legate ad un rapporto di stretta dipendenza con le grandi aziende. Dalle piccole imprese, si è poi passati, in diversi casi, alla costituzione di consorzi che hanno permesso di gestire meglio i rapporti di subfornitura e qualificare l'iterazione delle imprese con il mercato e le istituzioni. Ad oggi, Alenia Aermacchi per garantire un futuro ai siti campani ha due questioni principali da affrontare: la prima riguarda le difficoltà di rilanciare il C-27J con i tagli ai fondi per la Difesa attuati per la crisi da molti Paesi, e dopo le cancellazioni di ordini da parte del governo americano e di quello greco. La Campania è l'area in cui ne viene realizzata la cellula, e quindi dal punto di vista occupazionale è la regione che ne risente maggiormente. La seconda questione, invece, è relativa all'ATR che, essendo ormai un programma maturo, con un ciclo consolidato e circa 1000 velivoli realizzati per 250 clienti, necessità di un qualcosa di nuovo. Detto in altri termini, la condizione principale per garantire un futuro ad Alenia Aermacchi in Campania è il lancio di un nuovo prodotto civile con pos-sibilità di competere sul mercato internazionale. C'è chi crede che tali condizioni potrebbero essere garantite da un progetto aeronautico nato dalla collaborazione tra l'industria aeronautica nazionale e quella russa. L'esperienza di Alenia Aermacchi con Sukhoi Superjet 100 ci rafforza invece la convinzione che la strada da percorrere sia investire sul progetto di un velivolo turboelica regionale di capacità superiori a quelle degli attuali aerei ATR. Del resto è una tipologia di velivolo richiesto da molti operatori, l'azienda italo-francese mantiene infatti una domanda importante del mercato di sostituzione. Insomma si potrebbe garantire occupazione qualificata per i prossimi 20-25 anni in Campania, regione che detiene le competenze e l'esperienza per realizzare il programma. Stiamo parlando di un nuovo velivolo che richiederà un notevole impegno di progettazione e che non sarà solo di materiale composito, ma utilizzerà anche altri materiali innovativi. Ciò comporterà la necessità di un adeguamento del livello tecnologico della supply chain che necessariamente si ridurrà come numero di fornitori perché sarà richiesto loro un livello di condivisione del programma, molto più complesso di quello di semplice subfornitura. Chi tra le PMI si consoliderà per fornire interi segmenti del velivolo condividendo con il player anche la progettazione e i rischi avrà spazio nel programma. Alenia Aermacchi ha oggi il compito di guidare questo processo che ovviamente non sarà semplice anche se necessario, e il tempo non è una variabile influente. In tale contesto, qual è il ruolo della ricerca e del finanziamento pubblico per la stessa? Sicuramente è un aspetto molto importante per affermarsi sul mercato con prodotti nuovi e, quindi, per mantenere un vantaggio competitivo. Per fare questo occorrono notevoli investimenti in ricerca anche per le PMI. Ciò è possibile solo se ci sarà una radicale svolta del sistema creditizio e delle politiche di supporto del Governo e delle istituzioni regionali. Il know how italiano per la progettazione e fabbricazione di velivoli regionali risiede qui in Campania e bisogna continuare a mantenere questa prerogativa. Se parliamo di ricerca orientata a tecnologie utili per nuovi velivoli regionali non possiamo non citare il programma comunitario CLEAN SKY cofinanziato anche dalle imprese europee del settore e il PON 2007-2013 che finanzia 11 progetti industriali di ricerca presentati dal Distretto Tecnologico campano costituitosi anche in società in questi ultimi giorni. I progetti previsti nel programma di ricerca coinvolgono tutte le grandi aziende, enti di ricerca, università e decine di PMI. I recenti positivi riscontri in sede MIUR dei progetti presentati da Campania e Puglia dimostrano che in queste regioni il comparto aeronautico rappresenta una realtà consolidata e importante per l'economia dell'intero Mezzogiorno. In Campania, nel caso specifico, oltre il Distretto Tecnologico - che è una realtà ormai concreta - c'è il Centro Italiano di Speciale FARNBOROUGH 2012 Ricerche Aerospaziali, il CIRA, che dovrebbe sviluppare la capacità di coordinare i vari soggetti siano essi PMI, enti di ricerca, università e consorzi d'imprese. Con le risorse disponibili e dei buoni programmi possiamo raggiungere importanti risultati e incidere positivamente sull'economia dell'intera regione. Quali sono le prospettive per il futuro? Le azioni su cui puntare per il futuro sono svariate. Una buona opportunità per il settore regionale potrebbe derivare, ad esempio, dall'avere a Napoli una linea finale del nuovo turboelica, cosa che non abbiamo mai avuto. Questo avrebbe ricadute in termini sia di apertura e interazione con nuovi stakeholders, sia di prestigio in termini lavorativi e di recupero d'immagine dell'intero territorio. Avere la linea finale di un velivolo implica investire in formazione e in tecnologia di sistema, investire in infrastrutture e spazi di allestimento e al tempo stesso attrezzare i servizi e adeguare la qualità dell'offerta di accoglienza (alberghi ristoranti ecc) alla domanda indotta dalla visibilità internazionale della città e del territorio. Un altro aspetto molto importante sarebbe riuscire ad allargare la partecipazione al progetto del nuovo turboelica a Paesi di quelle aree di particolare sviluppo, dove cresce la domanda del trasporto aereo. L'India per esempio, che si è posta il problema di prodursi in casa un turboelica regionale. In Campania, oltre le realtà di Finmeccanica e delle grandi imprese e della filera di subfornitori, ci sono delle realtà storiche in grado riprodurre velivoli completi, in particolare nell'aviazione generale, che sono anche eccellenze nazionale e che non hanno eguali nelle altre regioni. È perciò importante salvaguardarle. Si pensi, ad esempio, a Tecnam che ha una flotta di ultraleggeri e di aviazione generale di ben 4000 aerei in esercizio, che riesce a mantenere nonostante la crisi un rateo produttivo di un velivolo al giorno. Questa azienda, non solo ha sempre avuto la capacità di finalizzare i suoi investimenti al prodotto, riuscendo così a mantenere un costante margine competitivo, ma ha anche fatto acquisizione all'estero per allargare il mercato di riferimento. È sicuramente una delle aziende di punta del mercato. Altro esempio è la Vulcanair che, soprattutto in passato, ha goduto di una forte posizione sul mercato. Oppure, ancora, la Magnaghi, che da tradizionale azienda produttrice di carrelli ha di recente rilevato la Iniziative Industriali Italiane acquisendo così gli asset relativi ai velivoli senza pilota che, ad esempio, potrebbero permettere di entrare nel mercato della sorveglianza aerea. I velivoli senza pilota sono una delle prospettive più promettenti del futuro. Si lavora già su questa strada e si tratta per lo più di consolidare le tecnologie esistenti. Poiché l'aeronautica rimane un settore che necessita di un sostegno concreto, cosa potrebbe fare il governo regionale? La Regione potrebbe fare molto per le prerogative che le sono state assegnate dalla modifica del Titolo quinto della Costituzione e per la gestione delle risorse comunitarie. Occorre tuttavia che ritorni a darsi una visione di ‘politica industriale', definire un progetto economico, selezionare le priorità, approntare efficaci strumenti di politica di sostegno alle imprese e soprattutto sbloccare le risorse degli accordi di programma conclusi gli scorsi anni e che le aziende aspettano da troppo tempo. Si potrebbe partire valutando i risultati che si sono avuti in Puglia o in Piemonte da efficaci politiche di sostegno allo sviluppo. Solo a titolo di esempio ricordo che in Piemonte si è finanziata la realizzazione di prototipi di UAV, ritenuti centrali per lo sviluppo della filiera aerospaziale della regione.