FARNBOROUGH 2012

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FARNBOROUGH 2012
Speciale
FARNBOROUGH 2012
Focus sulla missione della Regione Campania.
Al Salone londinese Aerospazio Campania si
conferma significativa esperienza editoriale.
Con le consuete due giornate di apertura al grande pubblico
degli appassionati si è conclusa l'edizione 2012 del Salone
Internazionale di Farnborough. Che a Londra quest'anno
tirasse aria di bonaccia era chiaro fin dall'inizio della
manifestazione, del resto la crisi dell'economia internazionale
lascia poco spazio a clamorosi annunci e ad eccessi
d'ottimismo in tutti i settori dell'industria.
Il comparto mondiale dell'Aeronautica ancora regge l'urto
delle conseguenze negative della congiuntura perché i
costruttori di velivoli mantengono consistenti ordini in
portafoglio e le aerolinee per restare competitive e contenere
i costi devono necessariamente aggiornare le flotte. La
domanda di nuovi modelli di velivoli più efficienti e con
propulsori meno dispendiosi di carburante è ancora
significativamente alta, infatti il numero di ordini netti di
Boeing per il 2012 è attualmente di 691 velivoli, e il 737 MAX
ha accumulato fino ad oggi 649 ordini. Stesso discorso per
Airbus, che nel corso del salone di Farnborough ha annunciato
accordi per un totale di 115 aeromobili, per un valore
commerciale di circa 16,9 miliardi di dollari, assoluto
protagonista il nuovo A350.
Il mercato militare, in particolare quello della Difesa, è invece
quello che maggiormente è in sofferenza per i pesanti tagli
alle spese militari attuati della gran parte dei governi. Infatti
dal salone sono mancati annunci significativi di contratti per
velivoli militari.
Nelle ultime edizioni di Farnborough e Le Bourget,
Finmeccanica aveva sorpreso i visitatori con ‘effetti speciali',
chalet e stands per le sue aziende che non erano da meno ai
colossi Airbus e Boeing, workshops e manifestazioni che
richiamavano il top del management e analisti esperti del
mercato mondiale. Quest'anno l'holding di Piazza Monte
Grappa ha saltato anche appuntamenti tradizionali come il
ricevimento di benvenuto ai suoi ospiti più in vista, e ha
concentrato tutti i suoi spazi nell'area dell'esposizione statica
dei velivoli. Evidentemente la scelta è stata quella di dare un
segnale di maggiore attenzione alla presentazione dei
prodotti piuttosto che alla promozione dell'immagine del
gruppo. Nello spazio espositivo, oltre ai numerosi modelli di
elicotteri di Agusta Westland, M-346 e i vari esemplari di
velivoli senza pilota, Alenia Aermacchi ha esposto la versione
MC-27J, che è stata presentata ufficialmente alla stampa
specializzata nel corso del Salone.
Ci è parso che le imprese italiane, senza strafare, abbiano
ben figurato nei vari padiglioni espositivi, in particolare Avio,
nell'area assegnata ai motoristi, dove tutte le aziende hanno
fatto a gara per sorprendere gli ospiti del padiglione,
esponendo i prototipi di propulsori dei velivoli di nuova
generazione.
Boeing e Airbus come sempre sono stati i principali
protagonisti dell'air show, anche se un inconveniente al 787
della Qatar Airways che era esposto e aperto agli ospiti, ha
negato al numeroso pubblico di operatori la possibilità di
visitare il nuovo narrow body di Boeing.
Anche se hanno dovuto lasciare a casa i "Cavalieri russi"
della famosa squadra aerea di caccia Sukhoi Su-27, sono
invece calati a Londra, nonostante intoppi burocratici e
inevitabili polemiche con la diplomazia britannica, i grandi e
piccoli costruttori russi raggruppati in un'area notevolmente
vasta. L'industria russa è consapevole che i propri prodotti
devono acquisire la fiducia dei mercati occidentali e delle
aerolinee anche attraverso investimenti importanti di
marketing per accreditare quell'immagine necessaria per
conquistare la fiducia degli utenti viaggiatori, che è bene
sempre avere in mente, sono quelli che alla fine decidono il
successo commerciale degli aerei.Il Paese Italia era
rappresentato dalle regioni e dai distretti industriali che
tradizionalmente sono concentrati in un'area gestita
dall'AIAD, ad esclusione della regione Umbria che invece,
anche quest'anno, ha scelto una bella location in un'altra hall.
Lo stand della Regione Campania anche se ben realizzato e
funzionale, ha sofferto di tempi lunghi per le decisioni e
risorse contenute - almeno rispetto a quelle che hanno
investito altre regioni - per cui l'area espositiva era più
ridotta. Molti apprezzamenti sono venuti dai ministri e dai
molti ospiti che hanno visitato lo stand. Giudizi positivi
sull'esito della missione sono stati espressi anche
dall'assessore Severino Nappi, che ha rappresentato la
Regione Campania e dalle aziende che hanno partecipato alla
delegazione. Non solo mancati rilievi critici come quelli
manifestati da Gianni Lettieri, presidente di Atitech, che ha
sollecitato maggiore concentrazione al presidente campano
Stefano Caldoro, perché manifestazioni come quella di
Farnborough sono vetrine internazionali importanti non solo
per le imprese del settore.
Nel corso della rassegna, come abbiamo riportato nei nostri
interventi, la delegazione campana è stata protagonista di
molti contatti e lo stand regionale è stato visitato da
rappresentanti di numerose aziende e autorità istituzionali,
un risultato importante che – ci sentiamo di affermare – è
stato conseguito soprattutto grazie all'impegno appassionato
di chi ha voluto e ha lavorato per portare a Londra nel
migliore delle condizioni date il comparto regionale.Ci sia
consentito richiamare la presenza al Salone di Farnborough
2012 anche del nostro web network Aerospazio Campania. Ci
pare che anche il lavoro sviluppato nella più importante
rassegna mondiale del settore rappresentati la conferma che
la nostra costante e qualificata presenza nell'universo della
comunicazione del settore dell'aerospazio sia ormai una
consolidata realtà, apprezzata e accreditata dal neonato DAC,
dalle istituzioni, dalle imprese campane e dalla comunità
regionale del comparto aeronautico.
Lo stand della Regione
Campania a Farnborough
Speciale FARNBOROUGH 2012
Primo contatto fra le aziende
campane e TATA Technologies
Il colosso indiano ha incontrato la delegazione
campana a Londra
particolare focus alla Regione Campania, particolarmente
vivace nel settore aeronautico per il numero e la qualità delle
imprese che vi operano.
L'interesse di Tata Technologies per il mercato italiano nasce
nel 2009 quando inizia la collaborazione di sviluppo del brand
in Italia con l'ing Giovanni Maresca, che ha base operativa a
Napoli.
Il Salone dell'aerospazio di Farnborough edizione 2012 è
stata l'occasione per un incontro esplorativo tra la
delegazione campana guidata dal dott. Sergio Mazzarella e la
Società TATA Technologies, brand di spicco del Gruppo indiano
Tata, rappresentata da mr Anish Raghunandan (Associate Vice
President e Head - Aerospace), mr Prabdeep Walia (Head of
Business development Europe), Dr Rajarajan Shanmugam (VP
and CTO of Tata Hal Technologies) e l'ing. Giovanni Maresca
(Senior business development manager Italia). All'incontro
hanno partecipato anche Antonio Ferrara e Gianni Lettieri,
presidente di Atitech.
Il Gruppo TATA, fondato nel 1868 da mr Jamsetji Tata è il
maggiore gruppo industriale in India. Con un fatturato di oltre
100 miliardi di dollari, una forza lavoro di oltre 500,000
dipendenti, operanti in 7 settori di business diversificati, su 6
continenti, ha un forte orientamento al rispetto dei valori etici
del business, ed è uno dei gruppi più rispettati al mondo.
Il Gruppo TATA è già presente in Italia nel business
aeronautico, avendo acquisito nel 2008 una rilevante quota
azionaria di Piaggio Aero Industries, società ligure operante
nella business aviation e presente in Campania con il Centro
di elevata specializzazione nella Ricerca e Sviluppo di
Pozzuoli.
TATA Technologies è il brand di eccellenza del Gruppo TATA,
interamente focalizzato nel settore dei servizi di ingegneria,
ed ha una strategia di sviluppo sul mercato italiano con un
I tempi sono maturi per esplorare opportunità di
collaborazione tra le imprese del Distretto Campano e Tata
Technologies, collaborazioni che possono aprire interessanti
scenari di sviluppo per le imprese campane anche sui mercati
emergenti, e per Tata Technologies per consolidare la propria
posizione di leader del mercato worldwide nei servizi di
ingegneria di alta specializzazione.
TATA Technologies attualmente è provider di 12 tra i maggiori
15 OEM aeronautici e di oltre 100 aziende operanti nell'intero
spettro della supply chain del mercato globale, ed ha una
capacità operativa di oltre 5500 ingegneri operanti in oltre 25
paesi, mediante le proprie filiali in India, Regno Unito,
Germania, Francia, Stai Uniti, Messico, Thailandia ed in un
futuro molto prossimo anche in Italia.
TATA Technologies supporta ed integra i propri clienti con un
portafoglio di competenze che varia dall'Engineering Design,
Manufacturing Engineering, Product Lifecycle Management
(PLM) alla Enterprise IT.
TATA Technologies ha ulteriormente specializzato il proprio
focus sul settore aeronautico, con la creazione di una Joint
Venture (JV) con la Hindustan Aeronautics Limited (HAL),
concosciuta come TATA HAL Technologies. TATA HAL è l'unica
JV in India focalizzata esclusivamente sul business
aeronautico delle aerostrutture.
Speciale FARNBOROUGH 2012
Tutte le novità annunciate
da ATR a Farnborough
Ad oggi gli ordini fermi dall'inizio dell'anno per
l'azienda italo-francese sono 32
Il solone londinese per ATR si è aperto con l'annuncio che la
compagnia di Taiwan TransAsia ha effettuato un ordine fermo
per 8 ATR 72-600, più un'opzione per un ulteriore velivolo,
che porta il valore complessivo del contratto ad oltre 210
milioni di dollari. Le consegne inizieranno nel 2014 e
finiranno nel 2017. Questi aerei andranno progressivamente
a sostituire la flotta di 9 ATR 72-500 del vettore asiatico.
"TransAsia opera con velivoli ATR da oltre 20 anni - ha detto
l'a.d. di Filippo Bagnato - e siamo onorati che abbiano deciso
di ampliare la nostra collaborazione, introducendo in flotta la
nuova serie 600". "Un aereo - continua il manager - che è
diventato il nuovo punto di riferimento per le operazioni
regionali in Asia e in tutto il mondo".
Altri annunci londinesi per ATR riguardano la conversione da
opzione (erano 10, parte di un contratto siglato sempre a
Farnborough due anni fa) a ordine fermo di due ATR 72-600 da
parte della compagnia di leasing Air Lease e un ordine per
due ATR 72-600 da parte della Lao Airlines.
Nel computo va poi inserito un ATR 42 - 600 che andrà ad
aggiungersi alla flotta ATR, la più grande del mondo, della
società di leasing danese 'Nordic Aviation Capital' (NAC).
Ancora riservata, invece, l’identità di un ulteriore cliente che
ha ordinato altri 11 ATR 72-600.
Sarà formalizzato nei prossimi giorni, invece, il contratto per
otto aeromobili acquistati dalla compagnia irlandese Air
Arann.
Bombardier accelera sul
nuovo turboprop da 90
posti
Lo dice da Farnborough Sam Cherry, direttore dei
programmi commerciali dell'azienda canadese
ATR potrebbe trovarsi con in rivale ingombrante qualora
partisse l'avventura del nuovo velivolo. Bombardier, infatti,
sta seriamente considerando l'opzione di realizzare una
versione da 90 posti del suo turboprop Q400.
Lo ha detto da Farnborough Sam Cherry, direttore dei
programmi commerciali dell'azienda canadese che in
particolare nello scorso anno e in questi ultimi mesi ha perso
notevole mercato rispetto al concorrente ATR. Cherry ha
aggiunto che ogni eventuale decisione sarà vincolata allo
sviluppo del motore, perché "i clienti non vogliono un velivolo
che abbia prestazioni peggiori". "Potremmo aggiungere 3,5
metri di metallo al centro del Q400 nel giro di 36 mesi - ha
spiegato il manager - ma non è quello che vuole il mercato. Il
mercato vuole performance equivalenti a quelle dell'attuale
Q400 e ciò non si ottiene semplicemente allungando il
velivolo".
Insomma la chiave è il motore. Il Q400 è spinto da due Pratt &
Whitney PW150A e Cherry ha detto che è in corso un dialogo
continuo fra le due aziende canadesi a proposito di nuovi
programmi. Tuttavia, ha sottolineato Cherry, "nessuno ha
detto che il motore debba essere per forza un PW, se ci fosse
un altro motore disponibile noi esploreremmo tutte le
possibilità".Il manager ha addirittura detto che sarebbe in
corso lo sviluppo di un nuovo motore turboprop, ma non ha
voluto rivelare il nome del costruttore.
Speciale FARNBOROUGH 2012
Il Tecnam Multi Mission
Aircraft a Farnborough
L'azienda di Capua ha consegnato il primo MMA per
il mercato inglese al cliente AeroGB
Fra i velivoli in esposizione statica che hanno attirato di più
l'attenzione a Farnborough, è stato certamente il Tecnam
Multi Mission Aircraft (MMA). Il salone è stato per Tecnam
anche l'occasione per consegnare il primo MMA per il mercato
inglese al cliente AeroGB dalla Airborne Technologies GmbH,
responsabile dell'allestimento del bimotore italiano con i
sensori necessari per svolgere missioni di sorveglianza e di
sicurezza ambientale.
Il velivolo è in fase di valutazione da parte del National Police
Air Services (NPAS), l'ente che coordina la fornitura dei mezzi
aerei per le forze di polizia inglesi.
L'azienda di Capua a Farnborough ha anche presentato la
configurazione MRI da sorveglianza marittima sviluppata
dalla spagnola Indra con un radar Selex Galileo Seaspray
5000E a scansione elettronica. La modifica per l’installazione
del sistema è stata già certificata secondo la normativa EASA
CS23, mentre le prove di volo si svolgeranno dopo il salone
sull'aeroporto di Cumbernauld, nei pressi di Edimburgo. I dati
raccolti - spiega il costruttore italiano - vengono trasmessi in
tempo reale alla stazione di controllo a terra per via radio o
satellite.
Farnborough, bilancio
positivo per Dema
I clienti primari dell'azienda
incrementando le loro vendite
napoletana
Tornati da Londra per le aziende è tempo di bilanci. Sono
certamente positivi quelli stilati dalla Dema. Aumentano,
infatti, le vendite dei programmi sui quali Dema è coinvolta
nei vari segmenti dei velivoli commerciali, elicotteri e
business jet.
Il cliente di riferimento per l'azienda napoletana è certamente
Bombardier, che a Farnborough si è particolarmente distinta.
Il costruttore canadese ha annunciato di aver siglato con
airBaltic una lettera di intenti per 20 velivoli commerciali
CSeries. Si tratta di 10 ordini fermi e 10 in opzione. Il valore
complessivo del contratto ammonterebbe a circa 1,6 miliardi
di dollari. Per il CSeries Dema è responsabile delle attività di
progettazione, industrializzazione e produzione di alcuni
componenti della cabina di pilotaggio: pavimento, tetto,
portello di sicurezza e alloggio del carrello di atterraggio
principale.
Speciale FARNBOROUGH 2012
Ancora da Bombardier arriva la notizia ufficiale che il Learjet
entrerà in servizio nel 2013. Il nuovo aereo di lusso passerà
presto dalla fase di produzione ai test di volo e alle altre
tappe del programma operativo. I lavori sul velivolo sono a
buon punto, con la produzione di centinaia di componenti, tra
cui la fusoliera da 32 piedi. L’assemblaggio degli elementi
principali verrà effettuata nei siti di assemblaggio
Bombardier di Wichita (Kansas) e Querétaro (Messico). Dema è
attualmente impegnata sulle strutture primarie e secondarie
del Learjet 85.
Altre notizie positive per Dema sono arrivate da
AgustaWestland, che durante il Salone londinese ha venduto 5
AW 189 ad Era Group e 6 AW169 alla Specialist Aviation
Services. Si tratta di tre programmi sui quali Dema è
responsabile di varie attività, sia di industrializzazione sia di
produzione e assemblaggio di vari componenti come fusoliere
e travi di coda.
Da accordo con fondo di
Abu Dhabi arriva il nuovo
A Farnborough annunciato contratto per lo sviluppo
di un aereo da ricognizione multiruolo su
piattaforma P-180 Avanti II
Piaggio Aero svilupperà un nuovo velivolo per missioni di
sorveglianza, il Piaggio Aero MPA. Questo grazie ad un
accordo siglato con Abu Dhabi Autonomous System
Investments (ADASI) per la fornitura di un aereo da
ricognizione multiruolo.
Il contratto copre lo sviluppo completo dell'MPA, compreso il
roll-out di due prototipi, con il primo volo programmato per il
2014. La collaborazione per l'azienda ligure con l'emirato non
è casuale, visto che il fondo sovrano di investimento di Abu
Dhabi, Mubadala, ha una partecipazione del 35% in Piaggio.
La svedese Saab è stata scelta come fornitrice dei sistemi e
svilupperà con Piaggio una sofisticata suite di sensori e
sistemi di sorveglianza. "Saab - dicono da Sestri - ci
permetterà di consegnare a ADASI il più avanzato ed
efficiente velivolo per le missioni di sorveglianza".
Il nuovo MPA, motorizzato Pratt & Whitney, sarà realizzato
sulla piattaforma del P-180 Avanti II. Rispetto al velivolo
tradizionale sarà alzato il peso massimo al decollo, sarà
aumentata la capacità dei serbatoi e sarà data una nuova
configurazione aerodinamica con l'ala rinforzata.
Speciale FARNBOROUGH 2012
La partecipazione italiana a Farnborough 2012
I distretti, le aziende e l'Agenzia Spaziale Italiana al
salone londinese
Dal 9 al 15 luglio, si è tenuto il Farnborough Airshow, che si
alterna con Le Bourget nel ruolo di principale appuntamento
annuale per l'industria del settore. Come al solito è stata
presente anche la Campania. L'Airshow di Farnborough,
infatti, nonostante la crisi economica mondiale e il
rallentamento di segmenti significativi del mercato, resta per
le aziende produttrici uno dei più importanti eventi del
settore.
Per la filiera campana rappresenta un'occasione importante
per far conoscere prodotti e competenze del
comparto aerospaziale
in una vetrina di importanza mondiale.
La partecipazione campana è stata promossa
nell'ambito del progetto
Campaniaerospace e il
CIRA, come nelle passate
edizioni, ha garantito il
supporto organizzativo e
operativo.
Al bando regionale di
partecipazione hanno
aderito 11 aziende aerospaziali campane, di cui
1 consorzio, per un totale di circa 25 aziende rappresentate
che parteciperanno al Salone in uno stand comune, che per
sette giorni ospiterà e promuoverà le imprese di
Campaniaerospace. La Regione ha allestito uno stand
nell'area principale dove sono localizzate tutte le altre realtà
italiane e AIAD, gli spazi sano stati messi a disposizione dei
partecipanti alla missione per incontri B2B e per iniziative
promozionali.
Il salone londinese è stato anche occasione di scambio e
confronto "interno", cioè fra i distretti italiani del settore.
Abituè di questi appuntamenti è certamente il Piemonte.
Come di consueto nell'ambito del progetto Torino
PiemonteAerospace è stata a Londra una delegazione di 16
imprese: grandi nomi del distretto, come Avio, Alenia,
SelexeMicrotecnica, insieme con piccole realtà che cercano
sbocchi sul mercato internazionale. Una galassia di imprese
che si occupano di design, progettazione, prototipi,
attrezzature supporto terra, macchine laser, sistemi gestione
qualità e sicurezza, formazione e test che puntano a
intercettare nuove occasioni di business, incoraggiate dai 47
miliardi di sterline di contratti che sono stati siglati,
complessivamente, nella scorsa edizione del salone
britannico.
Una delle realtà italiane emergenti sulla scena internazionale
è il Polo aerospaziale dell'Umbria, cluster che raggruppa 26
aziende del settore. La delegazione umbra è stata composta
da 12 imprese, insieme alla facoltà di Ingegneria
dell'Università di Perugia.
Non poteva mancare a Farnborough la componente
prettamente spaziale, rappresentata dall'ASI, il cui stand ha
fatto da "casa" alle aziende e associazioni del settore. Le
capacità dell'Italia dello spazio sono state messe in mostra
all'interno della Space Zone della rassegna, con un grande
padiglione che accoglieva tutte le maggiori agenzie spaziali
mondiali.
Fra i soggetti che hanno
trovato spazio nello
stand italiano Mad,
Aipas e Asas, le
realizzazioni e i servizi
di Avio, Cgs, Selex
Galileo,
Telespazio,
Thales Alenia Space,
Vitrociset e quelli delle
società partecipate da
Asi: Altec, AsiTel, Cira,
Ely, EGeos.
Lo stand è articolato in un percorso di documentazione che
vede l'esibizione delle realizzazioni italiane in campo
scientifico, con un focus sulla missione Exomars. C'è poi il
campo dell'osservazione della Terra (a partire da Cosmo
SkyMed, che dal 2016 con Csg vedrà l'aggiornamento alla
seconda generazione, con un miglioramento delle prestazioni
operative e della risoluzione spaziale delle immagini prodotte
dal sensore Sar) e della navigazione satellitare. Infine, il
tema dell'abitabilità nello spazio (metà del volume abitabile
della Stazione Spaziale Internazionale è realizzato da
imprese italiane, così come larga parte dei i cargo Atv), e
quello dei sistemi di trasporto spaziale, dove si segnala il
recente successo del piccolo razzo vettore Vega.
Speciale FARNBOROUGH 2012
Piemonte a Farnborough,
contratto e prestigio
"olimpico"
La delegazione piemontese a Farnborough è tornata da
Londra con in valigia una commessa da
80.000 euro per la Tubiflex. L'accordo
riguarda la la vendita di 16.000 tubi
flessibili idroformati a una prestigiosa
multinazionale inglese. E' in corso la
formulazione della di richiesta di
offerta ed è già previsto un futuro
contratto per ulteriori pezzi.
Questo il risultato più concreto della
missione organizzata nell'abito di
Torino Piemonte Aerospace, progetto
della Camera di commercio di Torino gestito dal Centro Estero
per l'Internazionalizzazione (Ceipiemonte), che promuove
all'estero l'eccellenza del comparto regionale.
Di grande valore simbolico, invece, l'arrivo della torcia
olimpica nello stand Piemonte, in omaggio a Prima Power,
divisione di Prima Industrie, la cui tecnologia laser è stata
usata per realizzare il simbolo di Londra 2012 in 11.000
esemplari.
La partecipazione piemontese a Farnborough ha visto più di
200 incontri tra i 16 espositori piemontesi e i grandi nomi del
panorama mondiale, fra tutti, Rolls Royce, Ruag, GKN
Aerospace, Moog, Fokker Technologies, Safran, GE e SAAB:
hanno discusso di collaborazioni commerciali su alcuni
programmi che promettono di trasformarsi in contratti.
"Considerato che le commesse nell'aerospaziale impiegano
uno o due anni per concretizzarsi e non avvengono mai in
fiera, il risultato di Tubiflex è davvero eccezionale commenta Guido Bolatto, Segretario generale della Camera di
commercio di Torino - Farnborough quest'anno non è stata
solo una straordinaria occasione di incontro con la
committenza internazionale, ma anche un'opportunità di
confronto con il sistema Italia. Abbiamo infatti invitato nel
nostro stand i bacini aerospaziali italiani presenti, Lombardia,
Campania, Umbria e Puglia, per illustrare le attività che
portiamo avanti attraverso Torino Piemonte Aerospace –- Ne
è nato un Momento Italia in cui, alla presenza del Presidente
del distretto aerospaziale Massimo Feira (ha partecipato
anche il ministro Profumo, ndr), tutti hanno manifestato la
volontà di collaborare mettendo a fattor comune le proprie
esperienze, condividendo attività, risorse, idee e contatti,
costruendo un network che a livello internazionale possa
avere un peso importante. Sono anche affiorate le prime idee
progettuali: progetti di ricerca sviluppati da aziende italiane e
inglesi insieme al Politecnico di Torino, collaborazioni con
l'Università di Siviglia sugli aeromobili senza pilota (Uav),
oltre all'opportunità di partecipare al 7° Programma quadro
con una compagine europea per lo sviluppo di componenti per
velivoli ultraleggeri".
Tra i contatti più interessanti avviati al Farnborough
International Air Show, quello con l'inglese Moog, tanto
ambita dalle imprese di Torino Piemonte Aerospace, che ha
manifestato il proprio interesse a partecipare a un workshop
a Torino e al tavolo tecnico sul tema
"Macchine utensili, motori elettrici e
banchi prova".
Il progetto di sviluppo del Green
Glider, velivolo ultraleggero a
propulsione elettrica, ha catalizzato
l'attenzione di aziende cinesi,
americane, indiane e inglesi. Si è
inoltre aperto un canale privilegiato di
contatti con il settore aerospaziale
russo.
Il Superjet riparte da
Londra: 5 nuovi ordini
L'aerolinea messicana InterJet ha convertito in ordini le
cinque opzioni per il Superjet 100-95b che aveva sottoscritto
con la SJI portando a venti di ordini complessivi per un
valore dell'intero contratto di oltre 700 milioni di $. Un colpo
importante per la società russa partecipata da Alenia
Aermacchi dopo l'incidente di Giakarta, sul quale il
costruttore aeronautico, in un comunicato diffuso ad apertura
del Salone ha comunque escluso causato da problemi tecnici.
Il presidente dell'aerolinea INTERJET, Miguel Alemàn
Velasco, nel corso di una conferenza stampa con Vladimir
Prisyazhnyuk presidente di SCAC e alla quale erano presenti
Nazario Cauceglia, CEO di Superjet International e il
presidente Carmelo Cosentino, ha dichiarato che l'operatore
messicano è interessato ad altri dieci velivoli e pensa che per
la fine dell'anno attiverà ulteriori opzioni. Interjet nel primo
contratto aveva acquisito 15 velivoli, il primo del quale
arriverà a Venezia al Delivery Center di Superjet dove sarà
personalizzato per essere consegnato dopo alcuni mese al
cliente sudamericano.
Intanto proseguono le trattative con Blue Panorama, a
confermarlo è proprio Cauceglia: "La trattativa con Blue
Panorama per l'acquisto dei Sukhoi Superjet 100 non e'
chiusa". "Il progetto della compagnia - continua il manager ha subito un rallentamento a causa della vicenda Alitalia. Ora
la faccenda si e' chiusa, pertanto portera' quasi sicuramente
ad un ripresa del discorso". "Blue Panorama - ha concuso il
ceo - e' molto interessata all'SSJ100". Il vettore aveva
sottoscritto un accordo (MoU) per l'acquisto di 4 velivoli, a cui
si aggiungevano 4 opzioni, piu' altrettante rolling options.
Speciale FARNBOROUGH 2012
Diario londinese della delegazione campana
Incontro con il ministro
Francesco Profumo
Oltre ai rappresentanti delle aziende all'apertura dello stand
erano presenti Sergio Mazzarella e Ruggero Bartoggi, della
Regione e il professor Luigi Carrino, coordinatore del DAC. Ha
inoltre fatto visita alla delegazione Pierluigi Di Palma, Vice
Segretario Generale della Difesa. Oggi si è entrato nel vivo
degli incontri industriali e istituzionali, innanzitutto con la
visita del sottosegretario alla Difesa Filippo Milone.
E' stata quindi la volta del ministro della ricerca Francesco
Profumo che, dopo essere stato allo stand ASI, che fa da
"casa" alle aziende e associazioni del settore spaziale
italiano, è stato in quello della Campania. Il Ministro è stato
accolto dalla delegazione guidata dal dottor Mazzarella ed ha
avuto modo di essere informato approfonditamente sulla
situazione del settore in Campania, con particolare
riferimento alla peculiare vocazione all'aviazione generale,
con le capacità di realizzare velivoli completi. Secondo il
ministro sono due le strade virtuose da intraprendere per il
comparto, scambio e accrescimento del sapere e capacità di
spendere al meglio i fondi comunitari. Riguardo al primo
punto Profumo ha menzionato l'esempio di un progetto di
formazione per lo scambio fra aree del nord e del sud del
paese. Una strada non nuova per l'aerospazio in Campania. E'
stato infatti illustrato al ministro il progetto di qualche anno
fa di scambio fra studenti campani e tedeschi, nell'ambito
della collaborazione con il Cluster aerospaziale di Amburgo,
che ha portato i nostri ragazzi negli stabilimenti Airbus.
Profumo ha quindi ricordato l'importanza del Bando Cluster
Tecnologici Nazionali e dei fondi comunitari in ricerca e
innovazione.
Il ministro, accompagnato dal suo neo consulente per le
politiche aerospaziali, l'ex numero uno di Alenia Giovanni
Bertolone, ha sottolineato con favore l'asse che ha messo in
sinergia la Campania e la Puglia.
La giornata è proseguita poi con la visita della delegazione
del cluster di Siviglia Helice e poi con quella istituzionale della
regione canadese dell'Ontario, guidata da Michael Price e da
Clare Barnett, ministro dello sviluppo economico. Infine è
stata la volta dei rappresentati dell'agenzia britannica UK
Trade & Investment.
Ricordiamo che al bando regionale di partecipazione a
Farnborough hanno aderito 11 aziende aerospaziali campane,
di cui 1 consorzio, per un totale di circa 25 aziende
rappresentate che parteciperanno al Salone in uno stand
comune, che per sette giorni ospiterà e promuoverà le
imprese di Campaniaerospace. La Regione ha allestito uno
stand nell'area principale dove sono localizzate tutte le altre
realtà italiane e AIAD, gli spazi sono a disposizione dei
partecipanti alla missione per incontri B2B e per iniziative
promozionali.
Ricevimento in
Ambasciata per le aziende
italiane a Farnborough
La prima giornata londinese per le imprese italiane che
partecipano al Salone di Farnborough si è conclusa con un
ricevimento
nell'ambasciata
italiana,
ospiti
dell’Ambasciatore Alain Giorgio Maria Economides e
dell'AIAD.
L'evento è stato promosso dai distretti aerospaziali italiani e
hanno partecipato alla serata il Ministro dell'Istruzione e
della Ricerca Francesco Profumo e il ministro della Difesa
Giampaolo Di Paola. Finmeccanica che quest’anno non ha
organizzato la sua tradizionale manifestazione di benvenuto
agli ospiti., ha partecipato ai massimi livelli con Orsi,
Caporaletti, e Giuseppe Giordo. In veste di consulente del
ministro Profumo era presente anche Giovanni Bertolone. Per
la Campania, oltre ad una delegazione della missione e di
Speciale FARNBOROUGH 2012
alcuni rappresentati delle aziende, era presente Luigi
Carrino, coordinatore del DAC. Presenza "nuova" è stata
quella del giovane professore campano Antonio Blandini,
docente di diritto commerciale all'università di Napoli e alla
Luiss di Roma, da pochissimo entrato nel consiglio di
amministrazione di Alenia Aermacchi.
La Campania incontra i
rappresentati del cluster
EACP
Il clou della giornata per la delegazione campana è stato
certamente l'incontro con i rappresentanti di EACP, il cluster
europeo dell'aerospazio di cui la Regione Campania è tra i
soci fondatori.
European Aerospace Cluster Partnership - è un progetto
avviato dal Governo del Land di Amburgo e cofinanziato
dalla Commissione europea che si propone di realizzare il più
rappresentativo cluster europeo del comparto aerospaziale,
integrando le numerose realtà ed esperienze, non solo
industriali, diffuse nei paesi della Comunità europea. Eacp
oggi rappresenta 39 organizzazioni di 13 paesi europei.
All'incontro hanno partecipato Sergio Mazzarella, Antonio
Ferrara e Ruggero Bartoggi, che hanno ricevuto Walter
Irkhan, responsabile del cluster di Amburgo e Nadine
Sablotny, manager EACP.
La mattinata ha visto anche il consueto, per questi eventi
internazionali, workshop con il quale è stato presentato il
comparto campano dell'aerospazio. Non sono mancate le
visite eccellenti, in primis quella del Ministro della Difesa (e
campano) Giampaolo Di Paola. Giornata tutta "politica" viste
le presenze dell'onorevole Massimo Romagnoli e di Gianni
Lettieri. L'imprenditore, da noi interpellato, pur evidenziando
la significativa partecipazione delle aziende italiane al
Salone, ha rilevato come gli spazi a disposizione della
delegazione campana non fossero adeguati all'importanza
che il comparto ha in ambito nazionale e lo stand non
attrezzato al meglio per accogliere il volume significativo di
ospiti che invece manifestavo interesse per le aziende e per
la realtà della regione.
Più attento ha cogliere i segnali positivi Luigi Carrino, che
nota come in questa edizione di Farnborough si evincano i
notevoli passi avanti di tutti i cluster italiani del settore,
segnale dell'efficacia delle struttura di governance del settore
che si consolidano nelle aree regionali.
Ospiti il ministro degli
esteri Giulio Terzi e
l'assessore Nappi
In mattinata rappresentanti campani hanno avuto un breve
incontro con l'amministratore delegato di Alenia Aermacchi
Giuseppe Giordo, che ha richiamato le buone notizie
commerciali di ATR ("Un'ottima notizia per i nostri
stabilimenti campani e pugliesi coinvolti nelle attività legate
ai programmi ATR") e su sollecitazione, ha ripreso il tema
affrontato nella conferenza stampa di apertura del Salone,
quello degli esodati del gruppo Alenia Aermacchi, che restano
ancora sospesi dopo il recente decreto del governo.
Anche oggi, poi, allo stand della Regione Campania a
Farnborough si sono susseguite le visite di personaggi di
rilievo della politica e dell'impresa.
L'assessore al lavoro e alla formazione della Regione
Campania Severino Nappi ha raggiunto Farnborough nella
mattinata di Giovedi, ha fatto gli onori di casa al Ministro
degli Esteri, Giulio Terzi che ha visitato lo stand e ha poi
incontrato i vertici di Alenia Aermacchi e le aziende campane
che partecipano alla missione. La Campania e il comparto
dell'aerospazio sono un binomio storico che va sostenuto e
rilanciato ha dichiarato Nappi - La Giunta regionale sta
accompagnando questo percorso con particolare attenzione,
dimostrata in ultimo, con il lancio di un grande programma
finalizzato all'innovazione, alla ricerca e alla formazione
proprio nel settore dell'aerospazio, che verrà attuato già
nelle prossime settimane". "L'azione sinergica tra istituzione
regionale e imprese del settore – continua l'assessore – si
concretizza attraverso la condivisione degli obiettivi. Il
successo dei prodotti Alenia Aermacchi realizzati in Campania,
conferma la qualità del lavoro e la competenza delle donne e
degli uomini del nostro territorio".
"Anche nel settore dell'aerospazio, il tema
dell'organizzazione e delle regole del lavoro è decisivo per
superare la crisi e sostenere, attraverso lo sviluppo
dell'impresa, l'occupazione di qualità.
Speciale FARNBOROUGH 2012
L'astronauta Paolo
Nespoli incontra gli
studenti
Nappi ha sollevato il problema della crisi del piano di
ristrutturazione del gruppo Alenia Aermacchi : "La Regione ha
accompagnato il processo di riorganizzazione di grandi
imprese come Alenia e ha apprezzato che il percorso
realizzato, abbia creato le condizioni per un ricambio
generazionale senza perdita di posti di lavoro. Ed è bene che
le nuove regole sulle pensioni tengano conto dei risultati
positivi già ottenuti".
Con riferimento alla trattativa in corso tra Alenia e
organizzazioni sindacali, l'assessore Nappi ha poi aggiunto:
"Auspico che sul tema della buona flessibilità si raggiunga,
anche in questa occasione, un'intesa con le organizzazioni
sindacali proprio perché, in un momento di grande difficoltà
per questo Paese, la condivisione degli obiettivi e la coesione
sono un valore da salvaguardare".
Il ministro Terzi dal canto suo ha apprezzato l'originalità dello
stand campano che sebbene in un'area più contenuta
esprimeva vitalità e fermento e ha espresso tutto il suo
apprezzamento per la nutrita presenza italiana all'air show.
Per ritornare agli aspetti del business, un appuntamento di
grande rilievo è stato l'incontro nel pomeriggio di Mercoledì
con una delegazione del colosso indiano TATA. All'incontro ha
partecipato tra le altre aziende anche Atitech, l'interesse
degli indiani potrà essere successivamente approfondito da
un incontro previsto a breve per avviare una fase di
approfondimento dei progetti, l'interesse e i programmi
industriali e d'investimenti che ipotizzano i managers del
gruppo indiano.
A Farnborough giornata dedicata agli studenti. Prima di
aprire, domani, le porte al grande pubblico, il salone ha
accolto gruppi di ragazzi che stanno affrontando percorsi di
studio specializzati nel settore aerospaziale. Fra di essi gli
studenti della facoltà di ingegneria aerospaziale
dell'Università del Salento (Lecce), che hanno avuto modo di
fermarsi allo stand della Campania accompagnati da Prof.
Giulio Avanzini, docente di Meccanica del Volo e dal prof.
Gennaro Scarselli, docente di Costruzioni Aeronautiche.
Per i ragazzi un valore in più alla visita è stato dato
certamente dall'incontro con l'astronauta italiano ESA Paolo
Nespoli, anche lui presente allo stand della Campania.
Nespoli, ultimo italiano ad essere stato nello spazio,
nell'ambito della missione Expedition 27, ha risposto alle
domande dei ragazzi. L'ingegnere e ufficiale brianzolo ha poi
ricevuto in omaggio dal dottor Mazzarella, capo delegazione,
una copia del suo libro "Un secolo del settore aeronautico
campano. Una storia poco conosciuta", edito da Il Denaro
libri. Trattandosi di studenti, infatti, non poteva mancare un
ripasso di storia: Mazzarella ha offerto ai ragazzi una
panoramica sull'evoluzione del settore in Campania.
Speciale FARNBOROUGH 2012
In breve tutte le news da Farnborough 2012
Boeing annuncia ordine storico per
150 aerei B-737 da United Airlines
Boeing ha annunciato oggi un ordine da United Continental
Holdings, Inc. e dalla sua sussidiaria interamente controllata
da United Air Lines, Inc., di 150 aerei 737, di cui 100 del nuovo
737 MAX 9. United, la più grande compagnia aerea al mondo
per traffico, è l’ultimo vettore a scegliere il nuovo membro
della famiglia 737, che oggi supera i 10.000 ordinativi.
L'accordo, del valore di 14,7 miliardi dollari a prezzi di listino,
include anche 50 Next Generation 737/900ERs (ExtendedRange).
Avio, il futuro del gruppo nei
propulsori per i nuovi narrow body
La conferma che l'azienda motoristica italiana punta ad
espandere il business nel segmento dei nuovi motori per le
nuove versioni dei narrow body di Boeing e Airbus è nelle
dichiarazioni rilasciate alla stampa da Pierfederico Scarpa
Senior Vice President della Divisione AeroEngine Civile di Avio
all'Air show londinese.
Il manager del gruppo motorista ha dichiarato che l'azienda
ha intenzione di estendere la partecipazione nei programmi
sui motori del NEO e del MAX, puntando ad un ruolo di partner
strategico con i grandi players internazionali. L'obiettivo è di
rafforzare la partnership con GE anche sul GE90 e GEnx e con
Pratt & Whitney, supportando il progetto con significativi
investimenti in ricerca e sviluppo riposizionando le capacità
tecnologiche sui nuovi materiali per gli innovativi propulsori
dei nuovi velivoli. Il gruppo ha previsto un significativo
aumento delle spese in ricerca e sviluppo portandoli al 6,4 %
quest'anno e al 5,2 nel prossimo.
Boeing vende 30 aerei 737 Max
alla società di leasing irlandese
Avolon
Il contratto fra il costruttore e Avolon avrebbe un valore di
2,3 miliardi di dollari. Si tratta del terzo e più grande ordine
per la società fondata nel 2010. Il primo contratto fu firmato
sempre con Boeing, per 12 aerei, mentre il secondo fu firmato
con Airbus, per otto aerei. I primi velivoli dell'ordine Boeing
del 2010 sono stati consegnati il mese scorso e già spediti in
Giappone per prendere servizio con la Japan Airlines. I primi
esemplari dell'ordine Airbus sono invece attesi nel 2014.
Quest'ordine porterà il numero totale di aerei presenti nella
flotta di Avolon a 135 velivoli, 84 dei quali sono già stati
consegnati
La risposta di Airbus: ordini per
oltre 50 aerei da quattro diversi
operatori
Middle East Airlines ha siglato una lettera d’intenti per dieci
aerei della famiglia A-320neo, UTair ha siglato un ordine
fermo per venti A-321, Synergy Aerospace ha siglato un
ordine fermo per nove aeromobili della famiglia A-330 ed
Avolon ha siglato una lettera d’intenti per quindici A-320neo.
Bombardier, Air Asia conferma
negoziato per 100 aerei CSeries
classe CS300
Il numero uno della compagnia, Tony Fernandes, ha
confermato i negoziati con Bombardier per l'acquisto di ben
100 aerei CSeries classe CS300. L'interesse per questi velivoli
è dedicato in particolare alla configurazione con 160 posti.
"Stiamo portando avanti queste trattative molto seriamente.
E' un gran bell'aereo e abbiamo un ottimo feeling riguardo
questo acquisto. Equipaggi e tecnici sono molto felici della
scelta allo stesso modo" ha dichiarato Tony Fernandes, capo
di Air Asia.
"Il vantaggio è che i CSeries può entrare in molti aeroporti
per i quali, al momento, non abbiamo accesso. E inoltre un
altro fattore importante è il prezzo, e i CSeries sono molto
appetibili da questo punto di vista. Siamo da tempo grandi
clienti Airbus, e quindi questa sarà una decisione
estremamente importante da prendere".
AgustaWestland annuncia commesse per 37 elicotteri
L'azienda elicotteristica del gruppo Finmeccanica a Londra
chiude una serie di contratti per un valore complessivo di
oltre 300 milioni di Euro. Nel dettaglio gli accordi annunciati
dall'airshow riguardano 10 elicotteri AW-139 venduti alla
canadese CHC Helicopter, 5 AW-189 a Era e 12 AW-169 ed 11
AW-139 destinati a clienti commerciali e governativi.
L'israeliana Arkia
Airbus A-321neo
acquista
4
Come di consueto nel corso di grandi manifestazioni
aerospaziali, come quella di Farnborough, si alternano i
"colpi" dei due grandi rivali Boeing e Airbus. dopo l'annuncio
del costruttore americano dei 75 737 Max venduti alla Air
Lease arriva la prima risposta di Airbus. La compagnia
israeliana Arkia Israel Airlines ha infatti comunicato di aver
acquistato 4 aerei Airbus A-321neo. Si tratta del secondo
Speciale FARNBOROUGH 2012
vettore israeliano a dotarsi degli aerei Airbus dopo Israir
Airlines. Il vettore non ha ancora deciso quali motori
utilizzare sui suoi nuovi aerei tra i Pratt & Whitney PW1100G
ed i CFM International Leap-1A.
Gli A-321neo di Arkia opereranno su rotte interne ed europee,
ed avranno una configurazione all economy da 220
passeggeri.
L'amministratore delegato di Arkia Gadi Tepper crede che l'A321neo incontri perfettamente le strategie della compagnia:
"Porterà nuovi livelli di comfort per i nostri passeggeri,
creando al contempo valore per i nostri azionisti".
Arkia Israel Airlines è una compagnia israeliana con sede a
Tel Aviv. Al momento ha una flotta di 8 aerei, composta da
cinque Atr-72/500, due Boeing 757-300 ed un Embraer 195LR.
A Londra incontro fra i cluster
regionali italiani
Si è tenuto nello stand di Torino Piemonte Aerospace un
incontro fra i rappresentanti di distretti e cluster. Hanno
partecipato Sergio Mazzarella (Campania), Diana Giorgini
(Piemonte), Paola Marignini (Lombardia), Renato Cesca
(Umbria), Loredana Capone ( vice presidente Regione Puglia),
Giuseppe Acierno (Pres. Distretto Puglia).
Air Lease ordina 75 aerei Boeing
737Max
Arriva il primo "colpo" dell'edizione 2012 dell'airshow
londinese. Air Lease, società internazionale di leasing
aeronautico, ha firmato un ordine per 60 aerei Boeing 737Max
e 15 Boeing 737 Max 9. La commessa rappresenta il primo
acquisto di aerei Boeing 737 Max da parte di una società di
leasing. "Il 737 Max è un'eccellente aggiunta al nostro
portfolio e il complemento ideale per la nostra flotta aerea di
Boeing 737/800. Il 737 Max rappresenta un notevole
miglioramento, un cambio di pagina, del quale i nostri clienti
avranno grande necessità in futuro" è stato il commento di
Steven Udvar-Hazy, presidente e amministratore delegato di
Air Lease.
Da Londra Sukhoi assicura:
schianto Superjet non dovuto a
problemi tecnici
Lo schianto del Superjet 100 della Sukhoi, avvenuto in
Indonesia a maggio scorso, non è stato dovuto a problemi
tecnici del velivolo. Lo ha affermato il vice ministro
dell'Industria e del Commercio russo Yury Slyusar
annunciando per fine estate la pubblicazione di un rapporto
sull'incidente che ha ucciso 45 persone. "Ci stiamo
preparando a pubblicare insieme all'Indonesia un rapporto
prima di fine estate" ha detto Slyusar in una conferenza
stampa all'Air Show di Farnborough, in Inghilterra. I primi
risultati hanno confermato che "non ci sono questioni sul
piano tecnico", ha aggiunto. L'incidente in Indonesia "non
comprometterà il futuro del SuperJet" ha concluso. Il Superjet
100 Sukhoi è il primo aereo passeggeri prodotto in Russia
dalla caduta dell'Unione sovietica. Il jet a medio raggio è
precipitato su una montagna a sud di Giacarta il 9 maggio,
durante un volo dimostrativo, uccidendo tutte le 45 persone a
bordo.
Cliente ancora ignoto acquista 15
Bombardier CSeries
Il primo annuncio di Farnborough 2012 arriva dalla canadese
Bombardier, che rivela la firma di un ordine per 15 velivoli,
nel dettaglio 5 CS100 e 10 CS300. Il costruttore ha dichiarato
che, per il momento, il cliente preferisce rimanere anonimo. E'
previsto che i velivoli entrino in servizio nel 2013.
Alenia Aermacchi e ATK insieme
per offrire uno sviluppo del MC-27J
La versione MC-27J del turboelica di Alenia sarà presentato il
10 luglio. Tuttavia, si conferma che il velivolo sarebbe
atttrezzato con piattaforma modulare e attrezzature elettroottico/sensore a infrarossi e un cannoncino ATK da 30mm
sporgente dalla sua stiva. Questa versione amplia le funzioni
dell'aereo, includendo missioni di stretta sorveglianza delle
frontiere e missioni di supporto aereo, o addirittura contro la
pirateria.
ATK sarebbe responsabile per la missione e progettazione
sistemi di arma, integrazione e installazione, la società
statunitense ha già acquisito una notevole esperienza in tale
attività,
Alenia afferma che "l'efficacia di una soluzione modulare
potrebbe fornire un importante risparmio, nonché una
maggiore capacità" e che "c'è un mercato di circa 50 MC-27J
nel mondo nei prossimi 20 anni". Gli aerei in una piena
configurazione potrebbero essere consegnati entro due anni
dalla firma del contratto.
British Airways collaborerà allo
sviluppo del C919
La British Airways, del gruppo IAG, ha in programma di
avviare una collaborazione con la cinese Comac per lo
sviluppo del primo grande veilovo commerciale "made in
China", il C919. Tale collaborazione sarà affidata ad un
memorandum of understanding che sarà firmato in questi
giorni
a
Farnborough.
Il numero uno di IAG, Willie Walsh, ha dichiarato che il MoU
sarà il centro di un lavoro con Comac, "come molte altre
compagnie stanno facendo".
Il manager ha tuttavia specificato che l'accordo "non vuol dire
che compreremo il velivolo", ma che IAG guarda con molta
attenzione all'affacciarsi di Comac sulla scena dei grandi
costruttori.
Speciale FARNBOROUGH 2012
L’approfondimento
L'industria aeronautica campana: "Il futuro
è nel nuovo turboelica regionale"
In occasione del Salone Internazionale di
Farnborough pubblichiamo l'intervista che Antonio
Ferrara, responsabile di Aerospazio Campania, ha
rilasciato sul comparto regionale dell'aerospazio al
Centro Studi SRM.
"Studi e Ricerche per il Mezzogiorno" è il centro studi
economici e sociali nato nel luglio 2003 dal Banco di Napoli di
cui eredita il patrimonio informativo, di competenza e di
progettualità dell'Ufficio Studi.
Oggi è partecipata dal Gruppo Intesa Sanpaolo, Banca BIIS,
IMI Investimenti e Banca di Credito Sardo ed è l'istituto
promotore dell' Osservatorio Permanente sull'Economia del
Mediterraneo.
Qual è la principale caratteristica del settore
dell'aeronautica in Campania?
L'industria aeronautica campana si caratterizza per la
presenza di una qualificata rete di PMI e di un grande attore,
l'Alenia, che ne costituisce un importante punto di
riferimento. Un sistema quindi attrezzato per il
consolidamento su un territorio di un comparto come quello
dell'aeronautica che è uno dei settori che si sviluppano
quando esistono dei grandi integratori di sistema capaci di
trainare la crescita dell'intera filiera attraverso
l'implementazione di grandi programmi.
L'outsourcing fa ormai parte a pieno titolo del sistema di
produzione rendendo necessaria la presenza di una filiera
industriale in grado di supportare il player nello sviluppo e
nella produzione di programmi.
In Campania, quindi, tale ruolo è ricoperto da Avio per i
motori e da Alenia per la cellula del velivolo. L'azienda
motoristica di Pomigliano d'Arco sta per approdare in Borsa.
Se dal versante industriale ha superato un momento di
difficoltà, la governance e l'assetto azionario sono in una
fase delicatissima, con l'uscita di Finmeccanica e dei Fondi
che ne hanno avuto finora il controllo. Avio, inoltre, è al
centro delle mire di acquisizione da parte dell'industria
francese.
Alenia Aermacchi nell'ultimo decennio si è significativamente
radicata sul territorio campano con la scelta di perseguire il
modello organizzativo dei centri d'eccellenza prima sul civile
e poi anche sulle tipologie di produzione. Mentre in passato
Alenia aveva delle divisioni molto nette (civile - militare,
nord - sud, tipi di impianti) e gli stabilimenti erano orientati
secondo tale logica, col tempo, e in particolare a partire dal
primo grande piano di riorganizzazione dell'azienda del
1993, si è assistito alla creazione di centri d'eccellenza
incentrati trasversalmente su più programmi.
Si è, quindi, giunti alla realizzazione del centro specializzato
sulle strutture chiuse a Pomigliano, dell'impianto incentrato
sulla pannelleria a Nola e di quello indirizzato alle
produzioni con compositi di Foggia e Grottaglie.
L'Azienda ha poi iniziato a tracciare delle aree più nette
arrivando a concentrare la sua attività in 4 aree:
- Nola per ciò che riguarda prevalentemente le lavorazioni in
lega per Airbus;
- Pomigliano per l'ATR e per alcune parti del 767 e forse in
futuro del Cseries di Bombardier;
- Casoria che ha mantenuto la sua caratteristica trasversale
di produrre strutture dimensionalmente contenute. Questo
impianto sarà chiuso entro il prossimo anno e le attività
esternalizzate o trasferite a Nola;
- Capodichino con la produzione del C-27J, le versione
ammodernate del G222 e nel breve futuro le attività minori
di manutenzione su Awacs.
Questo sistema si è retto perché tutt'intorno è stata creata
una rete di piccole aziende a suo sostegno.
Tale scenario, se da un lato ha consentito ad Alenia di gestire
al meglio la flessibilità, dall'altro ha anche permesso la
Speciale FARNBOROUGH 2012
nascita di ulteriori importanti realtà (ad esempio la Dema,
Magnaghi e Laer e diverse altre PMI) non tutte
adeguatamente capitalizzate e attrezzate per rapportarsi
anche autonomamente con il mercato internazionale e,
quindi, non legate ad un rapporto di stretta dipendenza con
le grandi aziende.
Dalle piccole imprese, si è poi passati, in diversi casi, alla
costituzione di consorzi che hanno permesso di gestire
meglio i rapporti di subfornitura e qualificare l'iterazione
delle imprese con il mercato e le istituzioni.
Ad oggi, Alenia Aermacchi per garantire un futuro ai siti
campani ha due questioni principali da affrontare: la prima
riguarda le difficoltà di rilanciare il C-27J con i tagli ai fondi
per la Difesa attuati per la crisi da molti Paesi, e dopo le
cancellazioni di ordini da parte del governo americano e di
quello greco. La Campania è l'area in cui ne viene realizzata
la cellula, e quindi dal punto di vista occupazionale è la
regione che ne risente maggiormente. La seconda questione,
invece,
è
relativa all'ATR
che, essendo
ormai
un
programma
maturo, con un
ciclo consolidato
e circa 1000
velivoli
realizzati per
250 clienti, necessità di un
qualcosa di nuovo.
Detto in altri
termini, la condizione principale
per garantire un
futuro ad Alenia
Aermacchi in Campania è il lancio di un nuovo prodotto civile
con pos-sibilità di competere sul mercato internazionale. C'è
chi crede che tali condizioni potrebbero essere garantite da
un progetto aeronautico nato dalla collaborazione tra
l'industria aeronautica nazionale e quella russa. L'esperienza
di Alenia Aermacchi con Sukhoi Superjet 100 ci rafforza
invece la convinzione che la strada da percorrere sia
investire sul progetto di un velivolo turboelica regionale di
capacità superiori a quelle degli attuali aerei ATR. Del resto è
una tipologia di velivolo richiesto da molti operatori,
l'azienda italo-francese mantiene infatti una domanda
importante del mercato di sostituzione. Insomma si potrebbe
garantire occupazione qualificata per i prossimi 20-25 anni in
Campania, regione che detiene le competenze e l'esperienza
per realizzare il programma. Stiamo parlando di un nuovo
velivolo che richiederà un notevole impegno di progettazione
e che non sarà solo di materiale composito, ma utilizzerà
anche altri materiali innovativi. Ciò comporterà la necessità
di un adeguamento del livello tecnologico della supply chain
che necessariamente si ridurrà come numero di fornitori
perché sarà richiesto loro un livello di condivisione del
programma, molto più complesso di quello di semplice
subfornitura. Chi tra le PMI si consoliderà per fornire interi
segmenti del velivolo condividendo con il player anche la
progettazione e i rischi avrà spazio nel programma.
Alenia Aermacchi ha oggi il compito di guidare questo
processo che ovviamente non sarà semplice anche se
necessario, e il tempo non è una variabile influente.
In tale contesto, qual è il ruolo della ricerca e del
finanziamento pubblico per la stessa?
Sicuramente è un aspetto molto importante per affermarsi
sul mercato con prodotti nuovi e, quindi, per mantenere un
vantaggio competitivo. Per fare questo occorrono notevoli
investimenti in ricerca anche per le PMI. Ciò è possibile solo
se ci sarà una
radicale svolta
del sistema
creditizio
e
delle politiche
di supporto del
Governo
e
delle istituzioni
regionali.
Il know how
italiano per la
progettazione
e fabbricazione
di
velivoli
regionali
risiede qui in
Campania e
bisogna continuare a mantenere
questa
prerogativa.
Se parliamo di ricerca orientata a tecnologie utili per nuovi
velivoli regionali non possiamo non citare il programma
comunitario CLEAN SKY cofinanziato anche dalle imprese
europee del settore e il PON 2007-2013 che finanzia 11
progetti industriali di ricerca presentati dal Distretto
Tecnologico campano costituitosi anche in società in questi
ultimi giorni. I progetti previsti nel programma di ricerca
coinvolgono tutte le grandi aziende, enti di ricerca, università
e decine di PMI. I recenti positivi riscontri in sede MIUR dei
progetti presentati da Campania e Puglia dimostrano che in
queste regioni il comparto aeronautico rappresenta una
realtà consolidata e importante per l'economia dell'intero
Mezzogiorno.
In Campania, nel caso specifico, oltre il Distretto Tecnologico
- che è una realtà ormai concreta - c'è il Centro Italiano di
Speciale FARNBOROUGH 2012
Ricerche Aerospaziali, il CIRA, che dovrebbe sviluppare la
capacità di coordinare i vari soggetti siano essi PMI, enti di
ricerca, università e consorzi d'imprese.
Con le risorse disponibili e dei buoni programmi possiamo
raggiungere importanti risultati e incidere positivamente
sull'economia dell'intera regione.
Quali sono le prospettive per il futuro?
Le azioni su cui puntare per il futuro sono svariate.
Una buona opportunità per il settore regionale potrebbe
derivare, ad esempio, dall'avere a Napoli una linea finale del
nuovo turboelica, cosa che non abbiamo mai avuto. Questo
avrebbe ricadute in termini sia di apertura e interazione con
nuovi stakeholders, sia di prestigio in termini lavorativi e di
recupero d'immagine dell'intero territorio.
Avere la linea finale di un velivolo implica investire in
formazione e in tecnologia di sistema, investire in
infrastrutture e spazi di allestimento e al tempo stesso
attrezzare i servizi e adeguare la qualità dell'offerta di
accoglienza (alberghi ristoranti ecc) alla domanda indotta
dalla visibilità internazionale della città e del territorio.
Un altro aspetto molto importante sarebbe riuscire ad
allargare la partecipazione al progetto del nuovo turboelica a
Paesi di quelle aree di particolare sviluppo, dove cresce la
domanda del trasporto aereo. L'India per esempio, che si è
posta il problema di prodursi in casa un turboelica regionale.
In Campania, oltre le realtà di Finmeccanica e delle grandi
imprese e della filera di subfornitori, ci sono delle realtà
storiche in grado riprodurre velivoli completi, in particolare
nell'aviazione generale, che sono anche eccellenze
nazionale e che non hanno eguali nelle altre regioni. È perciò
importante salvaguardarle.
Si pensi, ad esempio, a Tecnam che ha una flotta di
ultraleggeri e di aviazione generale di ben 4000 aerei in
esercizio, che riesce a mantenere nonostante la crisi un rateo
produttivo di un velivolo al giorno. Questa azienda, non solo
ha sempre avuto la capacità di finalizzare i suoi investimenti
al prodotto, riuscendo così a mantenere un costante margine
competitivo, ma ha anche fatto acquisizione all'estero per
allargare il mercato di riferimento. È sicuramente una delle
aziende di punta del mercato.
Altro esempio è la Vulcanair che, soprattutto in passato, ha
goduto di una forte posizione sul mercato. Oppure, ancora, la
Magnaghi, che da tradizionale azienda produttrice di carrelli
ha di recente rilevato la Iniziative Industriali Italiane
acquisendo così gli asset relativi ai velivoli senza pilota che,
ad esempio, potrebbero permettere di entrare nel mercato
della sorveglianza aerea.
I velivoli senza pilota sono una delle prospettive più
promettenti del futuro. Si lavora già su questa strada e si
tratta per lo più di consolidare le tecnologie esistenti.
Poiché l'aeronautica rimane un settore che necessita
di un sostegno concreto, cosa potrebbe fare il
governo regionale?
La Regione potrebbe fare molto per le prerogative che le
sono state assegnate dalla modifica del Titolo quinto della
Costituzione e per la gestione delle risorse comunitarie.
Occorre tuttavia che ritorni a darsi una visione di ‘politica
industriale', definire un progetto economico, selezionare le
priorità, approntare efficaci strumenti di politica di sostegno
alle imprese e soprattutto sbloccare le risorse degli accordi
di programma conclusi gli scorsi anni e che le aziende
aspettano
da
troppo
tempo.
Si potrebbe partire valutando i risultati che si sono avuti in
Puglia o in Piemonte da efficaci politiche di sostegno allo
sviluppo. Solo a titolo di esempio ricordo che in Piemonte si
è finanziata la realizzazione di prototipi di UAV, ritenuti
centrali per lo sviluppo della filiera aerospaziale della
regione.