Il MasterPlan - Ordine Architetti Palermo

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Il MasterPlan - Ordine Architetti Palermo
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su
Indice
Il Workshop.................................................................................................................................... 3
Palermo e il Mare: Il workshop PCA in un quadro di politiche ampio e complesso............ 4
Le attività.............................................................................................................................. 4
Gli interventi di apertura..................................................................................................... 4
La tavola rotonda...............................................................................................................
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La fattibilità dei progetti.....................................................................................................
5
La conclusione dei lavori...................................................................................................
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L’Arenella ed il rapporto tra i due porti, il lungomare e la spiaggia.....................................
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Criticità e potenzialità dell’area.......................................................................................
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Il lungomare che fronteggia la chimica Arenella ed il cimitero dei Rotoli..........................
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Criticità e potenzialità dell’area
.................................................................................
Vergine Maria, il molo del porto mai compiuto, le spiagge ed il fronte a mare................
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I tutor.............................................................................................................................................
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I temi del progetto Mobilità, Verde, Funzioni...........................................................................
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Il Masterplan................................................................................................................................
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Area di Progetto 1 Arenella.......................................................................................................
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Area di Progetto 2 Chimica Arenella.......................................................................................
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Area di Progetto 3 Vergine Maria.............................................................................................
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Criticità e potenzialità dell’area
Il Workshop
Tra il 13 ed il 17 Gennaio 2014 si è svolto
a Palermo il primo Workshop Internazionale di Architettura Palermo Coast
Actions. Il workshop è stato elaborato
nell’ambito delle attivitè culturali promosse dal progetto scientificio Palermo
Urban Actions.
Palermo Urban Actions è un progetto
scientifico che ha come obiettivo la
promozione di micro-operazioni di riqualificazione urbana e dello spazio
pubblico come strategia di sviluppo a
livello locale, di risoluzione di conflitti e
di miglioramento delle condizioni urbane per la città di Palermo.
E’ un progetto di ricerca che intende
individuare strategie progettuali, economiche e finanziarie per rendere attuativi interventi da realizzare attraverso il partenariato pubblico-privato e
l’utilizzo di risorse contenute.
Il termine “actions” manifesta la volontà di agire attraverso azioni concrete, ricerche e proposte progettuali
caratterizzate da un elevato livello di
fattibilità, con lo scopo preciso di fornire ai vari attori che gestiscono il territo-
rio (operatori pubblici e privati) delle
soluzioni sostenibili, dal punto di vista
SOCIALE, ECONOMICO e AMBIENTALE.
Palermo Urban Actions nasce con la
volontà di sollevare temi urbani urgenti
e attualissimi per la città di Palermo (il
waterfront, il Social Housing, i servizi, la
mobilità), consapevole che i percorsi
da mettere in atto sono due: il primo,
a lungo termine, riguarda la pianificazione urbana e territoriale. Il secondo
percorso è quello a corto termine,
fatto di micro-interventi che aiutano
a migliorare i contesti urbani, avviano
politiche di rinnovamento locale e hanno ricadute immediate sul mercato immobiliare privato. Gli interventi a corto
termine devono indubbiamente tenere
conto delle direttive di pianificazione
generale e muoversi coerentemente
ad esse, ma hanno il vantaggio del
FARE.
Palermo Urban Actions promuove questo tipo di interventi attraverso conferenze, workshop, eventi, mira ad attivare
il dibattito della comunità scientifica e
professionale sul tema e vuole sensibilizzare l’opinione pubblica (associazioni
di quartiere, associazioni culturali ecc),
verso questo tipo di approccio che in
altri Paesi europei ha dato importanti
risultati.
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Il gruppo di professionisti che lo compone è formato da architetti e urbanisti palermitani che condividono questo approccio per la città e guardano
alle best-practices realizzate in Italia e
all’estero come riferimento per possibili
nuove forme progettuali e di azione.
1.
L’Arenella ed il rapporto tra i due
porti, il lungomare della borgata e la
spiaggia
2.
Il lungomare che fronteggia la
Chimica Arenella ed il cimitero dei Rotoli
3.
Vergine Maria, il molo del porto
mai compiuto, le due spiagge ed il
fronte a mare.
Al workshop hanno partecipato 24 architetti, ingegneri e studenti che si sono
confrontati con larea nord della costa
palermitana.
Qui sono raccolti gli esiti degli sforzi dei
partecipanti e della guida dei tutor.
Il Comitato scientifico
Arch. Davide Leone
Arch. Giuseppe Lo Bocchiaro
Arch. Floriana Marotta
Palermo e il Mare: Il workshop PCA
in un quadro di politiche ampio e
complesso
Il mese di gennaio 2014 ha visto il
Comune di Palermo impegnato sul
tema della riqualificazione della
costa su tre esperienze/eventi diversi:
l’apertura dell’Eco Museo Mare
Memoria Viva, l’ETM Electronic Town
Meeting Palermo, in cui è stata
evidente la forte partecipazione
dei cittadini alla costruzione delle
politiche di recupero e rilancio dei
luoghi della città che sul mare si
affacciano e il workshop internazionale
di progettazione PCA-Palermo Coast
Actions incentrato sulla costa nord.
Si tratta a ben vedere di un’azione
complessa e su più piani progettuali che
ha alimentato molteplici riflessioni sul
futuro della costa palermitana. Il 2014
per l’Amministrazione si è infatti aperto
con gli impegni al perfezionamento del
Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo
(PUDM) e con il percorso di redazione
del nuovo strumento urbanistico
comunale (PRG).
Proprio del PUDM il workshop PCA è stato
il primo momento di verifica puntuale
delle regole appena adottate di utilizzo
del demanio marittimo, che sono state
declinate rispetto alle esigenze di
riqualificazione e rilancio di tre realtà
esemplari della costa nord, la borgata
Arenella, l’ex Chimica Arenella e la
borgata di Vergine Maria.
Rispetto agli interrogativi insiti nella
redazione
del
nuovo
strumento
urbanistico comunale la settimana di
lavori del workshop ha fornito elementi
per rileggere l’accessibilità locale
alle borgate e per dare un’orizzonte
differente alla mobilità alla scala più
ampia che dal centro della città si
muove verso Mondello, andando
a suggerire soluzioni per sgravare
le arterie esistenti dal forte peso del
traffico veicolare privato e per motivare
un allontanamento del traffico pesante
dal Parco della Favorita.
Le attività
L’architettura richiede dei committenti
con programmi funzionali specifici.
Questi programmi dovrebbero essere
inquadrati all’interno delle politiche
urbane del Comune e di tutti gli enti
che hanno il compito di gestire la cosa
pubblica. Il Workshop PCA ha deciso di
non eludere questi importanti aspetti,
tentando di proporre una riflessione
attiva sulla città che sia di stimolo per
i possibili committenti e di aiuto per gli
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orientamenti dell’amministrazione.
In questo quadro PCA ha scelto, insieme
all’amministrazione comunale una serie
di interlocutori con i quali sviluppare i
temi del workshop. Lo scopo era quello
di fornire una formazione integrata
per i partecipanti ed un momento di
riflessione per la città. In questo modo
PCA ha tentato di costruire proposte
legate alla realtà dei luoghi e riferite alla
capacità economica degli attori locali.
Gli enti ed i professionisti coinvolti hanno
consentito di esplorare differenti aspetti
dell’area e del progetto, spaziando
dalle ragioni economiche al rapporto
con il mare. I tutor responsabili delle
attività del workshop hanno tenuto
delle conferenze aperte anche alla
cittadinanza sui loro lavori, esplorando
le intersezioni tra le loro opere ed il
contesto delle aree di progetto.
Gli interventi di apertura
In particolare la mattina del primo
Giorno del Workshop sono intervenuti:
La soprintendenza del Mare che ha
ospitato nei suoi locali il workshop con
il Soprintendente Dott. Sebastiano Tusa,
Unicredit che ha illustrato l’opportunità
di sponsorizzare le attività del workshop
con l’intervento del dott. Vincenzo
Tumminello, l’Ordine degli Architetti di
Palermo , rappresentato dal presidente
Prof. Arch. Alfonso Porrello ha posto
l’attenzione sull’opportunità di PCA
come elemento della formazione
continua degli architetti. La Dott.ssa
Cristina Alga ha approfondito il rapporto
tra le attività del neonato ecomuseo
del mare Mare Memoria Viva e quanto
si sarebbe sviluppato nel workshop. Il
Comune di Palermo, rappresentato
dall’assessore alle infrastrutture, mobilità
e pianificazione territoriale Ing. Tullio
Giuffrè ha rappresentato l’importanza
strategica
del
workshop
come
momento di riflessione progettuale sulla
costa palermitana.
La tavola rotonda
La prima giornata di studio si è chiusa
con una tavola rotonda di confronto
sui progetti sviluppati dalla città di
Palermo per il proprio mare, dal titolo:
La città di Palermo ed il Waterfront,
la pianificazione, la visione strategica
e le scelte di rigenerazione in corso.
In particolare sono intervenuti i Prof.
Maurizio Carta e Giuseppe Marsala
della facoltà di Architettura di Palermo
che hanno costruito una riflessione che
ha preso le mosse dalla canditatura
di Palermo come capitale europea
della cultura, curata da Marsala, per
approdare alla comunicazione sulle
visioni urbane europee, che hanno
attivato economie in altri contesti
di successo a partire da riverfront e
waterfront, curata da Carta.
A questi interventi si sono aggiunte le
riflessioni dell’Ing. Concetto Di Mauro
del comune di Palermo e dell’ing.
Sergio La Barbera dell’autorità portuale
di Palermo sul PUDM (Piano di Utilizzo
del Demanio Marittimo).
Le riflessioni della prima giornata hanno
dato ai partecipanti lo sfondo entro cui
agire con i loro interventi.
La fattibilità dei progetti
Il secondo giorno ha visto la
partecipazione
dell’ing.
Vittorio
Mastrorilli consulente del comune
per i project financing. L’intervento
di Mastrorilli ha messo in evidenza le
ragioni della sostenibilità economica
degli interventi sul territorio. Lo scopo
è stato quello di fornire ai partecipanti
gli strumenti per realizzare progetti
appetibili per gli investimenti privati ed
In grado di generare comunque spazi
urbani pubblici di qualità.
Le conferenze dei tutor
Le giornate di lavoro del workshop si
sono concluse ciascuna con una lezione
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dei tutor responsabili dei progetti che
hanno raccontato le loro esperienze
come progettisti di interventi su contesti
assimilabili a quello palermitano:
• Arch. Floriana Marotta Progetto
urbano e spazio pubblico
• Arch. Joao Gomez da Silva Lo
Spessore del Tempo
• Arch. Oriol Capdevila Waterfront e
progetti urbani
La conclusione dei lavori
I lavori del workshop si sono conclusi
con
l’esposizione
pubblica
dei
risultati. Ciascun gruppo ha esposto
le proprie riflessioni ad una platea
ricca ed accreditata di studiosi con
una particolare rappresentanza da
parte della facoltà di Architettura.
Dopo i saluti del comitato scientifico
ed organizzativo rappresentato dagli
Arch.tti Davide Leone e Giuseppe Lo
Bocchiaro il sindaco della città On.
Leoluca Orlando ha concluso i lavori
mettendo in luce la capacità del
workshop PCA di ricentrare Palermo
come una città in grado di produre
cultura ed auspicandosi la costruzione
di una nuova simile iniziativa incentrata
sull’area della costa Sud della città.
L’Arenella ed il rapporto tra i due
porti, il lungomare e la spiaggia
L’origine della borgata è naturalmente
legata alla presenza della tonnara, esistente fin dal XIV secolo.
L’area di progetto è interessata dalla
presenza dell’Ospedale Enrico Albanese, ex Ospizio marino, nato sulla scia
delle molte iniziative che a fine otto-
Nella prima metà dell’Ottocento
l’edificio viene acquistato dai Florio,
che pur continuando l’attività produttiva, trasformano la tonnara in una prestigiosa dimora, affidando il progetto
all’architetto Carlo Giachery che realizzerà la famosa torre dei “quattro pizzi”
in stile neogotico.
Il nucleo della tonnara si sviluppa tra la
piazza tonnara e il fronte a mare, con
le abitazioni dei pescatori che si sono
sviluppate parallelamente alla linea di
costa.
Storicamente questo è anche il luogo
della nascita della grande stagione
balneare a Palermo, inaugurata dai
Borboni, che fecero realizzare in corrispondenza dell’attuale ospedale Enrico Albanese la loro casina reale e
individuarono in una grotta del litorale
roccioso il cosiddetto “bagno della regina”.
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cento vedevano la realizzazione sulla
costa di sanatori dove sperimentare i
benefici elioterapici e talassoterapici
della presenza del mare.
Criticità e potenzialità dell’area
Il porticciolo dell’Arenella si trova oggi
a fare i conti con le necessità di una riqualificazione che deve tenere in considerazione la presenza totalizzante del
molo turistico e i conflitti con gli usi del
molo dei pescherecci.
seche di degrado va ripensata nelle
sue potenzialità di luogo portatore di
storia e di contenitore di nuove funzioni
e servizi urbani. Aldilà delle necessità intrinseche di
restauro dell’edificio della tonnara è il
rapporto originario con il mare, e la visibilità/accessibilità ad esso, che va ripensato.
Discorso analogo merita il waterfront
della borgata vera e propria, che va riqualificato nel suo rapporto con la piccola strada esistente di accesso e con
il mare stesso.
Grande attenzione dovrà essere posta
nel riallacciare piazza Tonnara con la
borgata vera e propria, e nel rapporto
non risolto tra l’area dell’edilizia storica
e i massicci interventi di edilizia popolare che a ridosso di questa sono stati
nel tempo insediati.
Infine è necessario porre l’attenzione
alla grande area dell’ex Ospizio marino,
che per posizione sul mare e sul molo
dell’Arenella e per caratteristiche intrin7
Temi di progetto emergenti:
• riqualificazione del porto
• accessibilità/pedonalizzazione
• riqualificazione del waterfront
• rilettura area ex Ospizio marino
Il lungomare che fronteggia la
chimica Arenella ed il cimitero
dei Rotoli
L’area di progetto si estende lungo il
tratto di mare che inizia dalla ex fabbrica della chimica Arenella (dalla via
della Barca) ed arriva fino al confine
della borgata di Vergine Maria ovvero
fino al tratto di mare antistante il cimitero dei Rotoli.
L’area dell’ex Chimica Arenella è già
stata oggetto di progetti da parte del
comune la cui fattibilità si è spesso
scontrata con difficoltà economiche.
La fabbrica, degli inizi del ‘900, nacque
come succursale della ditta tedesca
Gondelberg e produceva acido citrico. Negli anni ’30 la fabbrica arrivò a
dare lavoro ad oltre 350 operai. Dopo
l’acquisizione da parte dell’IRI nel 1936
e, soprattutto, a seguito dell’invenzione
di sistemi alternativi perla produzione
dell’acido citrico la fabbrica conobbe
un lento ed inesorabile declino, che
portò alla definitiva chiusura nel 1965.
Gli edifici, in pessime condizioni, sono di
pregevole fattura caratterizzati da una
forte impronta modernista.
Oggi l’uso prevalente dell’area è costituito dal rimessaggio barche e da attività legate alla nautica, ma nonostante
ciò l’area è prevalentemente inutilizzata.
Continuando verso Nord, in direzione
della borgata di Vergine Maria si ha
un diradamento dell’edificazione e la
linea di costa è prevalentemente occupata da depositi di materiali edili e
da ulteriori aree di rimessaggio per le
barche.
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Peraltro il mare resta sostanzialmente
invisibile dal lungomare Cristoforo Colombo a causa della cortina occupata
dai numerosi operatori legati al contermine cimitero dei Rotoli.
In corrispondenza della struttura cimiteriale, nella parte più a nord dell’area si
incontra un consistente nucleo di edilizia abitativa caratterizzato da villette
servite a pettine dalla strada di lungomare.
Criticità e potenzialità dell’area
L’area della chimica Arenella è un interessantissimo complesso di archeologia industriale di proprietà comunale
che l’ha acquistata nel 1996.
Tale condizione proprietaria può costituire una notevole risorsa nel disegno
di strategie di project financing essendo una forte leva di contrattazione da
parte dell’amministrazione comunale
nei confronti dei capitali privati.
nessioni nuove che rendano possibile
l’accesso alla linea di costa anche in
quest’area a cavallo tra le due borgate dell’Arenella e di Vergine Maria.
La particolare vicinanza delle pendici
di Monte Pellegrino alla linea di costa
in quest’area offre ulteriori spunti per
pensare una trasformazione potenziale
dell’area che dovrà essere approfondita nel workshop.
Il principale tema che si impone nelle
attività di progettazione riguarda la riconquista visuale del mare dalla strada principale che collega le borgate
marinare di Palermo: il lungomare Cristoforo Colombo.
L’area oggi è caratterizzata da una
notevole presenza di elementi di archeologia industriale che vanno ripensati e rimessi in valore eliminando i conflitti tra le attività navali ancora esistenti
e la necessità della riqualificazione del
complesso della chimica Arenella.
L’occasione della riconquista del mare
è un ulteriore spunto che potrà dimostrarsi in gradi di attrarre investimenti in
un’ottica di project financing ritrovando laddove possibile percorsi e con9
Temi di progetto emergenti:
• archeologia industriale
• compatibilizzazione delle attività
cantieristiche
• riutilizzo delle aree libere
• accessibilità/pedonalizzazione
Vergine Maria, il molo del porto
mai compiuto, le spiagge ed il
fronte a mare.
e ne hanno decretato l’inquinamento
ambientale.
La borgata di Vergine Maria è nata
attorno alla Tonnara detta di “Nostra
Donna del ruotolo” e oggi conosciuta
come tonnara Bordonaro, edificata
nel XIV secolo su questa punta estrema
della costa palermitana a ridosso delle
pendici del Monte Pellegrino.
L’edificio,
assieme
alla
tonnara
dell’Arenella e a quella non più esistente di Mondello, costituiva il sistema
delle tonnare della costa nord.
Il luogo, oltre che per la pesca del tonno, aveva una importante funzione di
avvistamento, come la vicina torre del
Rotolo.
La borgata si è sviluppata ed ovest
della tonnara, nello spazio limitato tra
le pendici del monte e la linea di costa.
Negli ultimi decenni del secolo scorso,
così come è avvenuto per numerosi
luoghi della costa sud, anche il litorale
a nord della borgata è stato oggetto
di discariche di detriti e rifiuti che ne
hanno modificato la conformazione
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Criticità e potenzialità dell’area
Aldilà delle intrinseche esigenze di riqualificazione dell’edificio della tonnara, è la situazione di contesto che
va posta in attenzione, riqualificando le
aree attorno al molo e alla piazza.
Quest’ultima versa in un notevole stato
di degrado aggravato dalla presenza
rumorosa, inquinante e pericolosa per
l’incolumità degli abitanti dell’unica
strada di percorrenza e arrivo alla borgata.
L’area di capannoni industriali che si
trova tra la borgata ed il cimitero dei
Rotoli va ripensata con l’obiettivo di
accogliere servizi e funzioni che migliorino la qualità complessiva della borgata stessa.
Notevole attenzione va posta alla riqualificazione ambientale del litorale
compreso tra la tonnara e il mammellone di detriti sito a nord di questa.
Tema significativo, infine, è la rilettura
del waterfront della borgata stessa.
Temi di progetto emergenti:
• riqualificazione delle aree di contesto del molo e della tonnara
• accessibilità/pedonalizzazione
• riqualificazione del waterfront
• interventi su archeologia industriale
• rilettura e ridisegno della fascia di
litorale tra la tonnara e il mammellone.
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I tutor
Oriol Capdevila_MBM arquitectes, Barcellona
Urbanista e architetto, socio di MBM Arquitectes, autore del porto Olimpico e del Villaggio Olimpico di Barcellona nel 1992 e di
numerosi progetti di waterfronts in Italia tra
cui Mola di Bari, Falconara, Catania, Messina. Il progetto di Riqualificazione Urbana
dell’area Stazione di Parma, in cantiere,
ha ricevuto il “Premio Urbanistica” all’ Urbanpromo del 2009. Lo studio ha ricevuto
numerosi premi e riconoscimenti a livello
internazionale ed esposto i suoi lavori nelle
più importanti città. Ha appena concluso i
lavori del Museo del Design di Barcellona.
Floriana Marotta_MAB arquitectura, Barcellona
Architetto palermitano, co-fondatore dello
studio MAB, con sede a Barcellona, si occupa di housing, progettazione urbana e
spazio pubblico. Lo studio ha ottenuto il
Premio Nazionale Inarch/Ance nel 2011
per il progetto “Abitare a Milano – Via Gallarate” ed è stato finalista al Premio Europeo Mies van der Rohe e alla “Medaglia
d’oro per l’ architettura”. I suoi lavori sono
stati esposti alla XII Biennale di Architettura
di Venezia, al Pavillon de l’Arsenal e alla
Cité de l’ Architecture et du Patrimoine
di Parigi. Collabora con il Master in Arquitectura del Paisage UPC di Barcelona.
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Joao Gomes da Silva_ Global Arquitectura
Paisagista, Lisbona
Architetto paesaggista è co-fondatore e
direttore di Global, Arquitectura Paisagista, studio con sede a Lisbona. Professore
all’Università di Évora (1987-1994), ha insegnato anche all’ENSP di Versailles, la TU
di Berlino, l’ETSAB di Barcellona, il Politecnico di Milano, l’Università La Sapienza di
Roma, UPENN, BFUL di Ljubljana, Mendrisio.
Suoi lavori hanno fatto parte della sezione
portoghese della Biennale di Venezia 2012.
E’ autore di numerosi waterfront: Praia Formosa a Madeira, riverfront Giardini Garcia
de Horta en Lisbona, “porto de Pesca” en
Povoa do Varzim, Salinas en Madeira.
Il tema della mobilità è stato affrontato sviluppando dei sistemi alternativi,
regolarizzando e gerarchizzando i flussi.
Il lungomare è dedicato alle attività
ricreative ed alla mobilità lenta. Questo
sistema di comunicazione si offre come
occasione per ripensare l’intera sistema costiero palermitano della zona
Nord arrivando idealmente fino a Mondello. L’occasione di dotare il territorio
di questa nuova infrastruttura, leggera
ed integrata nel tessuto delle borgate
così come in quello naturale, darà la
possibilità di costruire nuove infrastrutture di servizio per il tempo libero. La
linea centrale, che attualmente inanella le borgate e le collega a Mondello
ed alla città, assume un nuovo ruolo di
semplice collegamento tra le borgate
perchè viene identificata una nuova
strada pedemontana in grado di convogliare i flussi veicolari verso Mondello
e di consentire anche un ripensamento in senso pedonale e ciclabile della
strada della Favorita. Grazie a questo
sistema tripartito le borgate assumono
una indipendenza dai flussi che può assicurare un rafforzamento delle identità
locali, consentendo al contempo di
creare nuovi spazi per investimenti sul
territorio.
Il tema del verde è particolarmente importante nella nuova definizione delle
borgate. La messa a sistema degli
spazi liberi, per i quali è proposta una
riflessione organica, è una condizione
necessaria per attivare un processo di
rigenerazione delle borgate. Tale processo non può comunque non passare
attraverso strategie di recupero volte a
conservare la popolazione locale per
limitare i rischi di un fenomeno di gentrification. Il sistema del verde si propone
come una ulteriore occasione perché
lo spazio sia ibridato da funzioni produttive e spendibili. in questo modo si riesce a creare un sistema in cui i nuovi
assetti degli spazi liberi sono pagati at13
traverso meccanismi di Project financing, garantendo al contempo la definizione di uno spazio utilizzabile sia per
la comunità locale che per il turismo.
Gli interventi sul verde e sulle aree libere
prediligono un approccio poroso e permeabile in grado di garantire una nuova visibilità del mare ed un generale
riammagliamento del tessuto.
Il sistema delle nuove funzioni insediate nelle aree di progetto definisce la
vocazione turistico residenziale delle
borgate, consentendo al contempo
di conservarne l’anima marinara. Sia
la pesca che le altre attività marinare
sono inserite in un quadro coerente in
grado di ripensare il ruolo delle borgate, dando una prospetiva di sostenibilità economica a questa importante
parte della città di Palermo.
Gli interventi proposti fanno parte di un
quadro organico in cui la divisione strumentale nelle tre aree di progetto, restituisce un insieme coerente ed unitario.
Il MasterPlan
Il Masterplan degli interventi riunisce le
differenti ipotesi di intervento elaborate dai gruppi di progetto. All’interno
di ciascuna area sono state individuate
delle funzioni compatibili con la natura
di ciascuna area.
Lo scopo generale degli interventi è
stato quello di ricucire il tessuto edilizio
dando un disegno ai molti spazi irrisolti
che contraddistinguono le borgate. In
questi luoghi si susseguono una serie
initerrotta di recinti che frammentano
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e mortificano la qualità dello spazio urbano. Gli interventi sono generalmente
pensati per ridurre l’azione diretto del
Comune, per il quale viene identificato
un ruolo di regia e di garante del bene
collettivo.
Area di Progetto 1
Arenella
Tutor
Floriana Marotta
Co_Tutor
Francesco Leto
Partecipanti
Giuseppe Rago
Tomaso Garigliano
Laura Parrivecchio
Alessandro Licari
Carmine Rago
Mariangela Parisi
Giuseppe Buttone
Milena Lauretta
Il sopralluogo all’area di progetto ha
permesso al gruppo di lavoro di valutare
criticità e potenzialità dell’area.
CRITICITÀ
• Mancanza di continuità nella linea di
costa
• Spazi pubblici di grande valenza simbolica (porti-piazze) usati come aree
di parcheggio auto e rimessaggio
barche
• Mancanza di una gerarchia di spazi
pubblici e di connessioni tra questi
• Mancanza di relazione tra la borgata
e il mare
• Eccessiva carrabilità delle aree a ridosso del mare
• Mancanza della definizione del lungomare (oggi una strada cieca di
servizio alle case prospicienti il mare)
• Mancanza di una piazza, fulcro identititario, per la borgata (piazza Tonnara
non è una piazza ma un incrocio di
strade)
• Grande potenziale in parte inutilizzato
dell’ospedale Enrico Albanese.
POTENZIALITÀ
• Il sistema dei porti può essere riordinato e potenziato e diventare un riferimento per il diporto e la pesca, per le
borgate Arenella e Vergine Maria.
• Il lungomare può essere recuperato
con un intervento minimo e la spiaggia può essere usata per la balneazione (attraverso concessione)
• Il porto piccolo (quello della Tonnara)
ha già un’attività consolidata di svago e locali notturni. Andrebbe potenziato.
• Il tratto di costa dell’Enrico Albanese
è storicamente una zona di balneazione esclusiva (Il Bagno della Regina).
• Dal punto di vista ambientale, paesaggistico e storico l’area presenta dei
luoghi di eccellenza.
• Dal Molo grande e dall’Enrico Albanese si riesce a vedere tutto il golfo di
Palermo fino a Bagheria.
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ANALISI STRUMENTI URBANISTICI E PIANI
ATTINENTI L’AREA
All’Analisi delle Criticità/potenzialità si è
sovrapposta l’Analisi dei programmi attualmente in corso sulle aree e dello strumento urbanistico (PRG). Si è analizzato
il Piano d’Uso del Demanio Marittimo e il
Piano dei Porti dell’Autorità Portuale.
Si è considerato opportuno acquisire nel
progetto le previsioni del Piano dei Porti,
che prevede un ampliamento e potenziamento del Porto.
Si è inoltre scelto di confermare la destinazione d’uso a parcheggio del PRG
di un’area all’interno della Borgata, aumentandone la capacità con la previsione di un parcheggio interrato.
IL PROGETTO
Per potere affrontare il progetto si sono
individuati tre ambiti di intervento:
AMBITO 1_ ENRICO ALBANESE
AMBITO 2_ PORTI E WATERFRONT
AMBITO 3_ LA BORGATA
AMBITO 1_ENRICO ALBANESE
A seguito dello spostamento delle funzioni ospedaliere previsto dal Piano Sanitario Regionale si propone la rifunzionalizzazione dei padiglioni esistenti a struttura
alberghiera 4 stelle.
La struttura si sommerà a quella esistente
di Villa Igiea fornendo un sistema ricettivo a supporto dell’area congressuale
prevista nell’ Ex Fiera del Mediterraneo.
L’area di accesso dell’Enrico Albanese
viene trasformata in giardino pubblico e
area per la balneazione.
PROGRAMMA FUNZIONALE
Parco urbano con servizio di:
• Ludoteca;
• Area fitness;
• Belvedere;
• Solarium attrezzato per la balneazione;
• Bike rental.
Albergo 4 stelle:
• 100 camere da 25 mq per una superficie di 3.900 mq;
• 8 suite di lusso da 65 mq;
• Ristorante-Lounge bar da 50 posti;
• Ristorante da 30 posti;
• Sala ricevimenti da 350 posti per una
superficie di 800 mq;
• Due sale conferenze da 540 mq;
• Circolo nautico;
• Spa;
• Sala polifunzionale per una superficie
di 400 mq;
AMBITO 2_ PORTI E WATERFRONT
I due porti che oggi esistono all’Arenella
(il piccolo e il grande) vengono collegati
tra loro da un’area pavimentata continua. Il progetto prevede una caratterizzazione distinta tra i due porti: il porto
piccolo, insieme al sistema della Tonnara
e della piazza superiore conferma la sua
vocazione ricettiva e di svago, implementando la presenza di attività di ristorazione, locali notturni, servizi alla nautica da diporto. Si ricostruisce lo “zoccolo”
pieno delle due rampe che oggi danno
accesso al porto e vi si collocano locali e
ristoranti. Si pedonalizza la rampa di accesso della Tonnara, che rimane solo di
servizio per la Tonnara stessa.
L’area che gravita intorno al porto grande
invece accoglie delle funzioni legate alla
pesca e mira a diventare il centro nevralgico della borgata, attraverso la ridefinizione di piazza Tonnara. Un diverso trattamento della pavimentazione individua
ambiti spaziali e funzionali differenti, raccorda gradualmente lo spazio della tonnara con la via Arenella.
Su Piazza Tonnara è prevista la realizzazione di un edificio/cerniera dalla duplice
funzione: 1) Fornire una quinta per le vie
Gregorio Magno e via Tonnara definendo
lo spazio della Piazza Tonnara (si prevede
alla quota della piazza una caffetteria) ;
2) Porsi come elemento di cerniera tra il
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nuovo porto ed il riassetto del lungomare.
L’edificio ha un accesso alla quota inferiore (quella del porto) e a questa quota
sono previste le funzioni legate al porto
e alla pesca. A livello funzionale infatti si
prevede un “Centro Polifunzionale per la
Pesca”. Da questo punto, incrocio nevralgico della borgata con il porto, si diparte
la passeggiata a mare che si assesta tra
la prima fila di case della borgata e la
spiaggia. Questo lungomare attrezzato e
illuminato prosegue fino alla borgata di
Vergine Maria senza interruzioni.
Dal punto di vista portuale il progetto assimila le previsioni del Piano dei Porti dell’
Autorità Portuale, ampliando e ristrutturando i moli e aumentando il numero di
posti barca fino a 500. Modifica le previsioni del piano in quanto alla localizzazione dei parcheggi, che non sono previsti
a ridosso del molo bensì all’interno della
borgata, in un parcheggio interrato.
Il rimessaggio delle barche viene spostato nell’Area dell’Ex Chimica Arenella,
mentre si mantiene una zona dedicata
alla piccola manutenzione e al rimessaggio temporaneo a sud del porto piccolo,
attualmente già presente.
All’estremità del molo grande, in un punto straodinariamente panoramico, si prevede la realizzazione di un ristorante/caffetteria.
PROGRAMMA FUNZIONALE
Porti e waterfront con servizio di:
• Piccola ristorazione e servizi per la
nautica da diporto;
• Attivita’ sportivo-balneare;
• Servizi portuali e piccola manutenzione
• Mercato del pesce;
• Approdo pesca turistica;
• Ristorante/caffetteria
“Belvedere”
sull’estremità del molo, 300mq
Centro polifunzionale di servizio alla pesca per una superficie di 800 mq su due
livelli:
• Bar caffetteria su piazza Tonnara;
• Spogliatoi e deposito per i pescatori;
• Sala polifunzionale da 150mq;
• Sala formazione per la Pesca da
60mq;
• Uffici;
• Presidio di biologia marina.
AMBITO 3_ LA BORGATA
Da un’ analisi del tessuto compatto
della borgata dell’Arenella, sono emersi 4 ordini di problemi: 1) i retri eterogenei e sfrangiati delle unita’ edilizie; 2) un
grande vuoto urbano di 7000 mq; 3) Impenetrabilita’ dell’area in senso trasversale sia verso la via Gregorio Magno sia
verso l’area delle ex chimica Arenella;
4) Impenetrabilita’ in senso longitudinale
verso il mare. Il progetto si propone di organizzare un sistema di orti urbani che
crei un nuovo fronte ai retri delle case
della borgata, un filtro tra un’area ciclabile/pedonale (nuova connessione trasverale tra la via Gregorio Magno e l’area
della ex chimica Arenella) ed un parco
urbano attrezzato con area giochi.
Un parcheggio sotterraneo su due livelli
da 10.000mq (2x5.000mq) soddisfa e incrementa gli standard previsti dal P.R.G. Il
parcheggio da risposta al potenziamento dei flussi legati alla nuova balneazione
della spiaggia, ai locali notturni e di ristorazione del porticciolo antico e al bisogno di parcamento per le attività legate al Porto Grande.
Si prevede all’interno dell’isolato la realizzazione di un nuovo edificio destinato ad
attività sportive, che potrà essere utilizzato sia dal quartiere sia dai due plessi scolastici nelle immediate vicinanze e che
accoglie nella sua volumetria il sistema di
accesso pedonale al Parcheggio.
Attraverso la demolizione di un piccola
unità edilizia si garantisce una continuità di percoso tra il lungomare ed il parco urbano. Inoltre si ipotizza, attraverso
un’operazione di urbanistica partecipata, di acquisire i piani terra delle case
prospicienti il lungomare organizzando
17
un sistema di attivita’ di piccola ristorazione e di ricettivita’ diffusa che si affaccia sul nuovo lungomare che si estende
tra l’Arenella e Vergine Maria, a supporto
della passeggiata e della balneazione.
PROGRAMMA FUNZIONALE
La borgata con servizio di:
• Orti urbani;
• Nuovo servizio al quartiere: palestra,
attività sportive che include il sistema
di risalita del parcheggio sotterraneo;
• Parcheggio sotterraneo su due livelli
per un totale di 400 posti auto su di
una superficie di 10.000 mq;
• Parco urbano;
• Area ciclabile/pedonale.
Si considera che gran parte degli interventi proposti abbiano una sostenibilità
economica- finanziaria tale da potere
realizzarsi tramite il Projet Finance.
In alcuni casi (balneazione e porti) si prevede lo strumento della Concessione per
potere avviare i progetti. Infine, per il porto, si prevede un azione congiunta tra il
Comune, l’Autorità Portuale ed eventuali
investitori privati.
1. Servizi per la balneazione
2. Solarium
3. Ludoteca
4. Pedane per la balneazione
5. Bike rental
13
12
1. Servizi per la balneazione
2. Solarium
14
6. Inizio percorso ciclabile
7. Gradinate panoramiche
16. Lobby
11. Area fitness
Ristorante Hotel
8. Aree verdi21.
polifunzionali
3. Ludoteca
17. Camere Hotel
12. Drop in/off hotel
22. Zona congressi
9. Terrazza Belvedere
4. Pedane per la balneazione
18. Suites
13. Servizio parcheggio
23. Chiesa
10. Percorso panoramico
pedonale
5. Bike rental
19. Spa
14. Parking Hotel
24. Diving center
20. Ristorante sul mare
15. Reception/ amministrazione Hotel
25. Piscina
6. Inizio percorso ciclabile
7. Gradinate panoramiche
8. Aree verdi polifunzionali
9. Terrazza Belvedere
10. Percorso panoramico pedonale
11
5
6
18
7
15
19
8
25
9
16
1
4
20
17
2
13
21
4
3
10
4
11
22
14
12
Sezione trasversale hotel
18
15
23
24
scala 1:1000
Sezione trasversale hotel
scala 1:1000
25
19
16
4
20
17
21
4
Area fitness
Drop in/off hotel
Servizio parcheggio
Parking Hotel
Reception/ amministrazione Hotel
16. Lobby
17. Camere Hotel
18. Suites
19. Spa
20. Ristorante sul mare
1. Servizi per la balneazione
2. Solarium
3. Ludoteca
4. Pedane per la balneazione
5. Bike rental
6. Inizio percorso ciclabile
7. Gradinate panoramiche
8. Aree verdi polifunzionali
9. Terrazza Belvedere
10. Percorso panoramico pedonale
Sezione trasversale hotel
Sezione trasversale parco
Planimetria generale
21. Ristorante Hotel
22. Zona congressi
23. Chiesa
24. Diving center
25. Piscina
11. Area fitness
12. Drop in/off hotel
13. Servizio parcheggio
14. Parking Hotel
15. Reception/ amministrazione Hotel
22
scala 1:1000
Sezione trasversale parco
16. Lobby
17. Camere Hotel
18. Suites
19. Spa
20. Ristorante sul mare
23
24
scala 1:1000
Planimetria generale
21. Ristorante Hotel
22. Zona congressi
23. Chiesa
24. Diving center
25. Piscina
scala 1:1000
scala 1:1000
Schizzo analitico molo arenella
scala 1:1000
18
Schizzo analitico molo arenella
Sezione trasversale parco
scala 1:1000
11. Area fitness
12. Drop in/off ho
13. Servizio parch
14. Parking Hotel
15. Reception/ a
19
Area di Progetto 2
Chimica Arenella
Partecipanti
Calogero Brancatelli
Maria Teresa Giorgio
Anna Donatella Lino
Giovanni Casablanca
Maria Trecarichi
Tiffany Geti
Gianluca Puccio
Alice Grassi
lo schema di una lottizzazione) e poi
prosegue con l’edilizia elencale tipica
della borgata.
Gli elementi caratterizzanti lo stato di
fatto sono:
1.
Il cimitero con il suo muro;
2.
I corpi bassi delle botteghe dei
fiorai e gli stand aperti;
3.
Il muro alto, dietro le botteghe,
che chiude il primo tratto della residenza a mare;
4. La sezione stradale della via
Vergine Maria che si restringe;
5.
Il fronte di edilizia elencale;
6. I fronti retrostanti le residenze
a servizio esclusivo delle stesse e non
come godimento del mare.
L’area è caratterizzata dalla presenza
forte e monumentale del cimitero di
Rotoli, che definisce l’ambito spaziale
della via Vergine Maria, escludendo
dalla percezione diretta il tessuto residenziale che rimane nascosto da un
muro altrettanto alto e massiccio, che
riemerge evidente e leggibile dopo la
fine dell’imponente muro del cimitero.
Il contesto residenziale a mare, nel
primo tratto è definito da una tipologia c.d. a villini (ordinata secondo
Il progetto si è posto l’obiettivo di
aprire questo muro esistente, costituito
da un vero e proprio muro e dai fronti
di edilizia elencale, attraverso dei cannocchiali ottici e di attraversamento
che collegano la nuova passeggiata
a mare, con il tessuto residenziale e la
viabilità carrabile, nei due sensi: longitudinale sulla costa, trasversale nella
direzione mare –monte.
Pertanto il percorso a mare, morbido
e sinuoso, come a penetrare la costa frastagliata e pietrosa, interseca
Tutor
Oriol Capdevila
Co_Tutor
Giuseppe Lo Bocchiaro
20
queste penetrazioni – di lunghezza
variabile – sino alla linea di costa per
prolungarsi sul mare.
Il percorso pedonale e ciclabile si apre
e si chiude secondo le vie di intersezione dei cannocchiali e viene parzialmente interrotto con discrezione da
due manufatti destinati alla fruizione
del mare.
Dal lato delle abitazioni il muro/panca, che segna il percorso, crea una
zona di filtro verde fino alla linea del
demanio, idealmente riportata a terra
con funzione di cordolo a delimitazione del filtro verde.
I prospetti delle abitazioni, prima retri
indistinti e disordinati, conquistano il
valore nuovo di fronte a mare aperto
sul percorso pedonale.
Il progetto riprende le indicazioni del
PUDM rispettando le previsioni dei passaggi a mare e parzialmente del limite
demaniale.
Sinteticamente si riportano alcuni dati
dimensionali:
- Lunghezza del percorso: mt 500
- Superficie del percorso: mq 2.400
- Superficie del filtro verde: mq 1.300
- Numero cannocchiali: 5
- Lunghezza dei cannocchiali: mt 500
- Superficie dei corpi accessori: mq 256
21
22
Area di Progetto 3
Vergine Maria
L’area di progetto è stata divisa in
quattro ambiti funzionali differenti
Tutor
Joao Gomez Da Silva
Co_Tutor
Davide Leone
Ambito 1
Il nuovo polo di interscambio
Il progetto prevede una strada di collegamento tra la nuova bretella “pedemontana” e un parcheggio di interscambio, che media la transizione tra
una percorrenza rapida ed una penetrazione più lenta e capillare, propria
della borgata.
Il fronte NE, verso l’abitato, viene
ridefinito da un nuovo edificio, ospitante la sede distaccata dell’Istituto
Nautico, un complesso di botteghe
per la vendita di prodotti ittici ed una
nuova piazza
Partecipanti
Olga Tomasini
Christina Tsompanoglu
Salvatore Dragotto
Edoardo Ercolani
Mariangela Lapis
Valentina Gionfriddo
Valentina Mandalari
Paola Norata
L’intervento per l’area della borgata
di Vergine Maria propone un gradiente di trasformazione che si attenua
mano a mano che ci si allontana dalla
borgata verso la costa dell’Addaura.
Lo stesso gradiente di interventi si può
osservare andando dall’interno verso
il mare. La trasformazione proposta si
fa più delicata in prossimità del mare il
cui rapporto viene riletto con interventi minimi in grado di restituire disegno,
ordine ed unità all’area d’intervento.
Ambito 2
I moli, le piazze al mare e a scuola
di pesca
Due moli in corrispondenza delle intersezioni stradali della borgata prolungano le direttrici visive, aprendosi
sul mare. Tra questi, uno spazio urbano
raccolto, circondato da una cortina
di edifici ,aperto alla vista del mare.
Una spianata esistente, attualmente
adibita a parcheggio, viene regolarizzata e ampliata: una nuova terrazza
23
sul mare, lievemente ombreggiata
grazie alle nuove piantumazioni.
In corrispondenza della Tonnara, una
parte della quale ospiterà una scuola
di pesca, viene proposta una riconfiguranzione della linea di costa: un
arretramen¬to che ristabilisce un rapporto diretto tra la Tonnara e il mare.
Ambito 3
la spiaggia di Vergine Maria
Il progetto s’inserisce ad una quota intermedia, tra la cortina residenziale e
la spiaggia, riaffermando la presenza
e la leggibilità del basamento roccioso che in precedenza definiva la linea
di costa.
Un percorso lineare ridefinisce il bordo
della spiaggia, consentendo l’accesso
diretto dalla tonnara e dalle abitazioni e recuperando una connessione
pedonale con la strada di borgata.
Lungo il percorso sono distribuite delle
strutture temporanee di piccole dimensioni, atte ad ospitare servizi alla
balneazione durante la stagione estiva.
Una gradonata, utilizzabile come spalto per le partite di calcio della borgata, modula il salto di quota tra il percorso e la spiaggia.
Una cordonata, poggiata su rocce
calcarenitiche affioranti, riconnette il
percorso al livello stradale.
Ambito 4
Il percorso sulle rocce e il nuovo parco
Un percorso si snoda tra la strada e la
costa, articolandosi in sezione in corrispondenza di belvedere e spazi di
sosta, per recuperare nuovamente
l’accesso al mare in corrispondenza
del massiccio detritico del “Mammellone”.
La sezione stradale del Lungomare
Cristoforo Colombo viene regolarizzata e ampliata, mentre un filare continuo di nuova piantumazione isola e
ombreggia il percorso sul mare.
La succinta descrizione dei quattro
ambiti mostra l’intenzione di arricchire
le funzioni della borgata compatibilmente con il suo ruolo marinaro orgogliosamente manifestato dagli abitanti. Il progetto rilegge l’ambiente
urbano e naturale riconnettendo
l’area più antropizzata della borgata con quella, ugualmente nata
dall’intervento antropico della collina (il mammellone) di sfabbricidi. Il
risultato è una rilettura dell’orografia
naturale ed artificiale dei luoghi. Il
progetto fa rileggere gli elementi che
compongono la stratificazione sul territorio che ha portato allo stato attuale,
costruendo una sorta di percorso archeologico che fa riscoprire il passaggio del tempo. Al contempo la nuova
configurazione sarà più razionale ed
ordinata per dare spazio alle nuove
funzioni da insediare. La costruzione
della strada pedemontana, che scavalca le tre macroaree di intervento
dall’Acquasanta a Vergine Maria,
consente di rileggere il tessuto minuto
della borgata. Gli spazi pedonali vengono incrementati, viene data una
forma alla piazza davanti la tonnara
che diventa un grande palcoscenico sul mare, viene smorzato l’effetto
dell’insediamento dei nuovi blocchi
residenziali rispetto al tessuto minuto e
viene ridisegnato il rapporto tra il mare
e la cortina di case dando una nuova
fruibilità alla spiaggia.
Il framework delle azioni proposte
tende ad incrementare le partnership
pubblico private attraverso interventi
a forte redditività come la costruzione di botteghe multifunzionali, i parcheggi a raso ed interrati, i chioschi
24
per il ristoro e la struttura ricettiva, in
grado di dare impulso economico
per gli interventi a scarsa redditività in
grado di aumentare i valori immobiliari
dell’intera area.
La realizzazione degli interventi consentirà una rilettura del ruolo della borgata all’interno del palinsesto urbano
di Palermo riuscendo ad orientare e
governare le trasformazioni urbane e
non soltanto a subirle.
Le nuove centralità introdotte da
quest’intervento, insieme agli altri
previsti nelle aree contigue, possono
rappresentare un’occasione di riscoperta della costa di Palermo che attualmente vive nell’ambivalenza tra
l’insediamento storico del mare di
Mondello e la dismissione e rifunzionalizzazione dell’area portuale. La reinterpretazione del non risolto rapporto
con il resto della costa resta un problema aperto per la città, cui il workshop
PCA spera di aver dato un contributo.
Lungo il percorso sono distribuite delle strutture temporanee
di piccole dimensioni, atte ad ospitare
servizi alla balnezione durante la stagione estiva.
Ambito 4:
il percorso sulle rocce e il
nuovo parco
Un percorso si snoda tra la strada e la
costa, articolandosi in sezione in corrispondenza di belvedere e spazi di sosta,
per recuperare nuovamente l’accesso
al mare in corrispondenza del massiccio
detritico del “Mammellone”.
Una gradonata, utilizzabile come spalto
per le partite di calcio della borgata,
modula il salto di quota tra il percorso e
la spiaggia.
Ambito 3:
la spiaggia di Vergine Maria
Una cordonata, poggiata su rocce calcarenitiche affioranti, riconnette il percorso al livello stradale.
La sezione stradale del Lungomare Cristoforo Colombo viene regolarizzata e
ampliata, mentre un filare continuo di
nuova piantumazione isola e ombreggia
il percorso sul mare.
Il progetto si inserisce ad una
quota intermedia, tra la cortina
residenziale e la spiaggia, riaffermando la presenza e la leggibilità del
basamento roccioso che in precedenza
definiva la linea di costa.
Il “Mammellone” diventa un parco
urbano, uno spazio polivalente per
la sosta e la contemplazione.
Una piantumazione fitta e intensiva di
specie arboree si dirada in corrispondenza di esplanades sul mare: dei coni ottici
che offrono una vista inedita dell’intero
golfo palermitano.
Planimetria generale
Un percorso lineare ridefinisce il bordo
della spiaggia, consentendo l’accesso
diretto dalla tonnara e dalle abitazioni e
recuperando una connessione pedonale
con la strada di borgata.
Ambito 2:
i moli, le piazze
al mare e a scuola
di pesca
Due moli in corrispondenza
delle intersezioni strdali della
borgata prolungano le direttrici visive, aprendosi sul mare. Tra questi, uno
spazio urbano raccolto, circondato da
una cortina di edifici ,aperto alla vista
del mare.
Ambito 1:
il nuovo polo di interscambio
Il progetto prevede una strada di collegamento tra la nuova bretella “pedemontana” e un parcheggio di interscambio, che media la transizione tra
una percorrenza rapida ed una penetrazione più lenta e capillare, propria
della borgata.
Il fronte NE, verso l’abitato, viene ridefinito da un nuovo edificio, ospitante la
sede distaccata dell’Istituto Nautico, un
complesso di botteghe per la vendita di
prodotti ittici ed una nuova piazza
SEZIONE C (1:500)
La tonnara, la borgata, la montagna:
relazioni visive e accesso al mare
F
Una spianata esistente, attualmente adibita a parcheggio, viene regolarizzata e
ampliata: una nuova terrazza sul mare,
lievemente ombreggiata grazie alle
nuove piantumazioni.
D
C
G
SEZIONE F (1:500)
Ambito 3
B
In corrispondenza della Tonnara, una
parte della quale ospiterà una scuola di
pesca, viene proposta una riconfiguranzione della linea di costa: un arretramento che ristabilisce un rapporto diretto tra
la Tonnara e il mare.
A
SEZIONE G (1:500)
Ambito 4: accesso al mare
SEZIONE E (1:500)
Ambito 3: accesso pubblico dalla quota
stradale
SEZIONE B (1:500)
Ambito 2: esplanade
SEZIONE D (1:500)
Ambito 3: accesso al mare dalle abitazioni private
SEZIONE A (1:500)
Ambito 2: accesso al mare
SEZIONE C (1:500)
Ambito 3: i giardini privati, il percorso
pubblico, il campo da gioco.
25
Ridefinizione del fronte a mare
E
Viabilità:
1. percorrenza rapida
2. penetrazione capillare
3. percorso pedonale
1
Ambito 1: rapporto tra il Cimitero dei Rotoli, il nuovo polo intermodale e la piazza
Ambito 3: la Tonnara, la spiaggia ed il
nuovo percorso-basamento
5
2
3
4
Ambito 3: l’articolazione del percorso in
corrispondenza della Tonnara
Programma:
1. Istituto Nautico
2. botteghe
3. scuola di pesca/struttura
ricettiva
4. parcheggi a raso
5. parcheggio interrato
3
1
4
2
Continuità del percorso pubblico: il percorso lineare e il
parco
Ambito 2: la Tonnara dal mare
Progetto: viabilità, percorsi,
vegetazione e nuove funzioni
Ambito 3: il percorso lungo la spiaggia
Ambito 2: esplanade sul mare
WORKSHOP PCA
PALERMO COAST ACTIONS
Arsenale della Marina Regia
13-17/01/2014
Prof. Arch. Giuseppe Marsala
Università degli studi di Palermo
COMITATO SCIENTIFICO
E ORGANIZZATIVO
Davide Leone, Giuseppe Lo Bocchiaro,
Floriana Marotta
Ing. Concetto Di Mauro
Comune di Palermo
TUTORS
Arch. Oriol Capdevila, MBMarquitectes Barcellona
Arch. Floriana Marotta, MABarquitectura –
Barcellona
Arch. Joao Gomes Da Silva – Global Arquitectura Paisagista - Lisbona
CONSULENTE SUL PROJECT FINANCING E
PARTENARIATO PUBBLICO/PRIVATO
Ing. Vittorio Mastrorilli
LOCAL TUTORS
Arch. Davide Leone
Arch. Giuseppe Lo Bocchiaro
Arch. Francesco Leto
Tavola Rotonda del 17/01/2014
Prof. Arch. Maurizio Carta
Università degli studi di Palermo
Ing. Sergio La Barbera
Autorità Portuale
PARTNERS
Città di Palermo – Assessorato alla Cultura,
Infrastrutture, Mobilità e Pianificazione Territoriale
CLAC – Associazione culturale
BicPalermo
MEDIA PARTNER
Studio FORWARD
SPONSORS
Unicredit
Tasca d’Almerita
Autorità Portuale
PATROCINI
Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti,
Conservatori della Provincia di Palermo
D’Arch – Dipartimento Architettura
Facoltà di Palermo
Mare Memoria Viva
Fondazione con il Sud
Soprintendenza del Mare
27
Partecipanti
Giuseppe Rago
Tomaso Garigliano
Laura Parrivecchio
Alessandro Licari
Carmine Rago
Mariangela Parisi
Giuseppe Buttone
Milena Lauretta
Calogero Brancatelli
Maria Teresa Giorgio
Anna Donatella Lino
Giovanni Casablanca
Maria Trecarichi
Tiffany Geti
Gianluca Puccio
Alice Grassi
Olga Tomasini
Christina Tsompanoglu
Salvatore Dragotto
Edoardo Ercolani
Mariangela Lapis
Valentina Gionfriddo
Valentina Mandalari
Paola Norata
Il Workshop si è svolto nei locali
dell’Arsenale della Marina Regia, sede
dell’EcoMuseo del Mare.
Il presente documento è stato curato da
Davide Leone con Giuseppe Lo Bocchiaro
a partire dagli studi elaborati dai partecipanti al workshop