Il MasterPlan - Ordine Architetti Palermo
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Il MasterPlan - Ordine Architetti Palermo
i R I i t a t l su Indice Il Workshop.................................................................................................................................... 3 Palermo e il Mare: Il workshop PCA in un quadro di politiche ampio e complesso............ 4 Le attività.............................................................................................................................. 4 Gli interventi di apertura..................................................................................................... 4 La tavola rotonda............................................................................................................... 5 La fattibilità dei progetti..................................................................................................... 5 La conclusione dei lavori................................................................................................... 5 L’Arenella ed il rapporto tra i due porti, il lungomare e la spiaggia..................................... 6 Criticità e potenzialità dell’area....................................................................................... 7 Il lungomare che fronteggia la chimica Arenella ed il cimitero dei Rotoli.......................... 8 9 Criticità e potenzialità dell’area ................................................................................. Vergine Maria, il molo del porto mai compiuto, le spiagge ed il fronte a mare................ 10 ................................................................................. 11 I tutor............................................................................................................................................. 12 I temi del progetto Mobilità, Verde, Funzioni........................................................................... 13 Il Masterplan................................................................................................................................ 14 Area di Progetto 1 Arenella....................................................................................................... 15 Area di Progetto 2 Chimica Arenella....................................................................................... 20 Area di Progetto 3 Vergine Maria............................................................................................. 23 Criticità e potenzialità dell’area Il Workshop Tra il 13 ed il 17 Gennaio 2014 si è svolto a Palermo il primo Workshop Internazionale di Architettura Palermo Coast Actions. Il workshop è stato elaborato nell’ambito delle attivitè culturali promosse dal progetto scientificio Palermo Urban Actions. Palermo Urban Actions è un progetto scientifico che ha come obiettivo la promozione di micro-operazioni di riqualificazione urbana e dello spazio pubblico come strategia di sviluppo a livello locale, di risoluzione di conflitti e di miglioramento delle condizioni urbane per la città di Palermo. E’ un progetto di ricerca che intende individuare strategie progettuali, economiche e finanziarie per rendere attuativi interventi da realizzare attraverso il partenariato pubblico-privato e l’utilizzo di risorse contenute. Il termine “actions” manifesta la volontà di agire attraverso azioni concrete, ricerche e proposte progettuali caratterizzate da un elevato livello di fattibilità, con lo scopo preciso di fornire ai vari attori che gestiscono il territo- rio (operatori pubblici e privati) delle soluzioni sostenibili, dal punto di vista SOCIALE, ECONOMICO e AMBIENTALE. Palermo Urban Actions nasce con la volontà di sollevare temi urbani urgenti e attualissimi per la città di Palermo (il waterfront, il Social Housing, i servizi, la mobilità), consapevole che i percorsi da mettere in atto sono due: il primo, a lungo termine, riguarda la pianificazione urbana e territoriale. Il secondo percorso è quello a corto termine, fatto di micro-interventi che aiutano a migliorare i contesti urbani, avviano politiche di rinnovamento locale e hanno ricadute immediate sul mercato immobiliare privato. Gli interventi a corto termine devono indubbiamente tenere conto delle direttive di pianificazione generale e muoversi coerentemente ad esse, ma hanno il vantaggio del FARE. Palermo Urban Actions promuove questo tipo di interventi attraverso conferenze, workshop, eventi, mira ad attivare il dibattito della comunità scientifica e professionale sul tema e vuole sensibilizzare l’opinione pubblica (associazioni di quartiere, associazioni culturali ecc), verso questo tipo di approccio che in altri Paesi europei ha dato importanti risultati. 3 Il gruppo di professionisti che lo compone è formato da architetti e urbanisti palermitani che condividono questo approccio per la città e guardano alle best-practices realizzate in Italia e all’estero come riferimento per possibili nuove forme progettuali e di azione. 1. L’Arenella ed il rapporto tra i due porti, il lungomare della borgata e la spiaggia 2. Il lungomare che fronteggia la Chimica Arenella ed il cimitero dei Rotoli 3. Vergine Maria, il molo del porto mai compiuto, le due spiagge ed il fronte a mare. Al workshop hanno partecipato 24 architetti, ingegneri e studenti che si sono confrontati con larea nord della costa palermitana. Qui sono raccolti gli esiti degli sforzi dei partecipanti e della guida dei tutor. Il Comitato scientifico Arch. Davide Leone Arch. Giuseppe Lo Bocchiaro Arch. Floriana Marotta Palermo e il Mare: Il workshop PCA in un quadro di politiche ampio e complesso Il mese di gennaio 2014 ha visto il Comune di Palermo impegnato sul tema della riqualificazione della costa su tre esperienze/eventi diversi: l’apertura dell’Eco Museo Mare Memoria Viva, l’ETM Electronic Town Meeting Palermo, in cui è stata evidente la forte partecipazione dei cittadini alla costruzione delle politiche di recupero e rilancio dei luoghi della città che sul mare si affacciano e il workshop internazionale di progettazione PCA-Palermo Coast Actions incentrato sulla costa nord. Si tratta a ben vedere di un’azione complessa e su più piani progettuali che ha alimentato molteplici riflessioni sul futuro della costa palermitana. Il 2014 per l’Amministrazione si è infatti aperto con gli impegni al perfezionamento del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) e con il percorso di redazione del nuovo strumento urbanistico comunale (PRG). Proprio del PUDM il workshop PCA è stato il primo momento di verifica puntuale delle regole appena adottate di utilizzo del demanio marittimo, che sono state declinate rispetto alle esigenze di riqualificazione e rilancio di tre realtà esemplari della costa nord, la borgata Arenella, l’ex Chimica Arenella e la borgata di Vergine Maria. Rispetto agli interrogativi insiti nella redazione del nuovo strumento urbanistico comunale la settimana di lavori del workshop ha fornito elementi per rileggere l’accessibilità locale alle borgate e per dare un’orizzonte differente alla mobilità alla scala più ampia che dal centro della città si muove verso Mondello, andando a suggerire soluzioni per sgravare le arterie esistenti dal forte peso del traffico veicolare privato e per motivare un allontanamento del traffico pesante dal Parco della Favorita. Le attività L’architettura richiede dei committenti con programmi funzionali specifici. Questi programmi dovrebbero essere inquadrati all’interno delle politiche urbane del Comune e di tutti gli enti che hanno il compito di gestire la cosa pubblica. Il Workshop PCA ha deciso di non eludere questi importanti aspetti, tentando di proporre una riflessione attiva sulla città che sia di stimolo per i possibili committenti e di aiuto per gli 4 orientamenti dell’amministrazione. In questo quadro PCA ha scelto, insieme all’amministrazione comunale una serie di interlocutori con i quali sviluppare i temi del workshop. Lo scopo era quello di fornire una formazione integrata per i partecipanti ed un momento di riflessione per la città. In questo modo PCA ha tentato di costruire proposte legate alla realtà dei luoghi e riferite alla capacità economica degli attori locali. Gli enti ed i professionisti coinvolti hanno consentito di esplorare differenti aspetti dell’area e del progetto, spaziando dalle ragioni economiche al rapporto con il mare. I tutor responsabili delle attività del workshop hanno tenuto delle conferenze aperte anche alla cittadinanza sui loro lavori, esplorando le intersezioni tra le loro opere ed il contesto delle aree di progetto. Gli interventi di apertura In particolare la mattina del primo Giorno del Workshop sono intervenuti: La soprintendenza del Mare che ha ospitato nei suoi locali il workshop con il Soprintendente Dott. Sebastiano Tusa, Unicredit che ha illustrato l’opportunità di sponsorizzare le attività del workshop con l’intervento del dott. Vincenzo Tumminello, l’Ordine degli Architetti di Palermo , rappresentato dal presidente Prof. Arch. Alfonso Porrello ha posto l’attenzione sull’opportunità di PCA come elemento della formazione continua degli architetti. La Dott.ssa Cristina Alga ha approfondito il rapporto tra le attività del neonato ecomuseo del mare Mare Memoria Viva e quanto si sarebbe sviluppato nel workshop. Il Comune di Palermo, rappresentato dall’assessore alle infrastrutture, mobilità e pianificazione territoriale Ing. Tullio Giuffrè ha rappresentato l’importanza strategica del workshop come momento di riflessione progettuale sulla costa palermitana. La tavola rotonda La prima giornata di studio si è chiusa con una tavola rotonda di confronto sui progetti sviluppati dalla città di Palermo per il proprio mare, dal titolo: La città di Palermo ed il Waterfront, la pianificazione, la visione strategica e le scelte di rigenerazione in corso. In particolare sono intervenuti i Prof. Maurizio Carta e Giuseppe Marsala della facoltà di Architettura di Palermo che hanno costruito una riflessione che ha preso le mosse dalla canditatura di Palermo come capitale europea della cultura, curata da Marsala, per approdare alla comunicazione sulle visioni urbane europee, che hanno attivato economie in altri contesti di successo a partire da riverfront e waterfront, curata da Carta. A questi interventi si sono aggiunte le riflessioni dell’Ing. Concetto Di Mauro del comune di Palermo e dell’ing. Sergio La Barbera dell’autorità portuale di Palermo sul PUDM (Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo). Le riflessioni della prima giornata hanno dato ai partecipanti lo sfondo entro cui agire con i loro interventi. La fattibilità dei progetti Il secondo giorno ha visto la partecipazione dell’ing. Vittorio Mastrorilli consulente del comune per i project financing. L’intervento di Mastrorilli ha messo in evidenza le ragioni della sostenibilità economica degli interventi sul territorio. Lo scopo è stato quello di fornire ai partecipanti gli strumenti per realizzare progetti appetibili per gli investimenti privati ed In grado di generare comunque spazi urbani pubblici di qualità. Le conferenze dei tutor Le giornate di lavoro del workshop si sono concluse ciascuna con una lezione 5 dei tutor responsabili dei progetti che hanno raccontato le loro esperienze come progettisti di interventi su contesti assimilabili a quello palermitano: • Arch. Floriana Marotta Progetto urbano e spazio pubblico • Arch. Joao Gomez da Silva Lo Spessore del Tempo • Arch. Oriol Capdevila Waterfront e progetti urbani La conclusione dei lavori I lavori del workshop si sono conclusi con l’esposizione pubblica dei risultati. Ciascun gruppo ha esposto le proprie riflessioni ad una platea ricca ed accreditata di studiosi con una particolare rappresentanza da parte della facoltà di Architettura. Dopo i saluti del comitato scientifico ed organizzativo rappresentato dagli Arch.tti Davide Leone e Giuseppe Lo Bocchiaro il sindaco della città On. Leoluca Orlando ha concluso i lavori mettendo in luce la capacità del workshop PCA di ricentrare Palermo come una città in grado di produre cultura ed auspicandosi la costruzione di una nuova simile iniziativa incentrata sull’area della costa Sud della città. L’Arenella ed il rapporto tra i due porti, il lungomare e la spiaggia L’origine della borgata è naturalmente legata alla presenza della tonnara, esistente fin dal XIV secolo. L’area di progetto è interessata dalla presenza dell’Ospedale Enrico Albanese, ex Ospizio marino, nato sulla scia delle molte iniziative che a fine otto- Nella prima metà dell’Ottocento l’edificio viene acquistato dai Florio, che pur continuando l’attività produttiva, trasformano la tonnara in una prestigiosa dimora, affidando il progetto all’architetto Carlo Giachery che realizzerà la famosa torre dei “quattro pizzi” in stile neogotico. Il nucleo della tonnara si sviluppa tra la piazza tonnara e il fronte a mare, con le abitazioni dei pescatori che si sono sviluppate parallelamente alla linea di costa. Storicamente questo è anche il luogo della nascita della grande stagione balneare a Palermo, inaugurata dai Borboni, che fecero realizzare in corrispondenza dell’attuale ospedale Enrico Albanese la loro casina reale e individuarono in una grotta del litorale roccioso il cosiddetto “bagno della regina”. 6 cento vedevano la realizzazione sulla costa di sanatori dove sperimentare i benefici elioterapici e talassoterapici della presenza del mare. Criticità e potenzialità dell’area Il porticciolo dell’Arenella si trova oggi a fare i conti con le necessità di una riqualificazione che deve tenere in considerazione la presenza totalizzante del molo turistico e i conflitti con gli usi del molo dei pescherecci. seche di degrado va ripensata nelle sue potenzialità di luogo portatore di storia e di contenitore di nuove funzioni e servizi urbani. Aldilà delle necessità intrinseche di restauro dell’edificio della tonnara è il rapporto originario con il mare, e la visibilità/accessibilità ad esso, che va ripensato. Discorso analogo merita il waterfront della borgata vera e propria, che va riqualificato nel suo rapporto con la piccola strada esistente di accesso e con il mare stesso. Grande attenzione dovrà essere posta nel riallacciare piazza Tonnara con la borgata vera e propria, e nel rapporto non risolto tra l’area dell’edilizia storica e i massicci interventi di edilizia popolare che a ridosso di questa sono stati nel tempo insediati. Infine è necessario porre l’attenzione alla grande area dell’ex Ospizio marino, che per posizione sul mare e sul molo dell’Arenella e per caratteristiche intrin7 Temi di progetto emergenti: • riqualificazione del porto • accessibilità/pedonalizzazione • riqualificazione del waterfront • rilettura area ex Ospizio marino Il lungomare che fronteggia la chimica Arenella ed il cimitero dei Rotoli L’area di progetto si estende lungo il tratto di mare che inizia dalla ex fabbrica della chimica Arenella (dalla via della Barca) ed arriva fino al confine della borgata di Vergine Maria ovvero fino al tratto di mare antistante il cimitero dei Rotoli. L’area dell’ex Chimica Arenella è già stata oggetto di progetti da parte del comune la cui fattibilità si è spesso scontrata con difficoltà economiche. La fabbrica, degli inizi del ‘900, nacque come succursale della ditta tedesca Gondelberg e produceva acido citrico. Negli anni ’30 la fabbrica arrivò a dare lavoro ad oltre 350 operai. Dopo l’acquisizione da parte dell’IRI nel 1936 e, soprattutto, a seguito dell’invenzione di sistemi alternativi perla produzione dell’acido citrico la fabbrica conobbe un lento ed inesorabile declino, che portò alla definitiva chiusura nel 1965. Gli edifici, in pessime condizioni, sono di pregevole fattura caratterizzati da una forte impronta modernista. Oggi l’uso prevalente dell’area è costituito dal rimessaggio barche e da attività legate alla nautica, ma nonostante ciò l’area è prevalentemente inutilizzata. Continuando verso Nord, in direzione della borgata di Vergine Maria si ha un diradamento dell’edificazione e la linea di costa è prevalentemente occupata da depositi di materiali edili e da ulteriori aree di rimessaggio per le barche. 8 Peraltro il mare resta sostanzialmente invisibile dal lungomare Cristoforo Colombo a causa della cortina occupata dai numerosi operatori legati al contermine cimitero dei Rotoli. In corrispondenza della struttura cimiteriale, nella parte più a nord dell’area si incontra un consistente nucleo di edilizia abitativa caratterizzato da villette servite a pettine dalla strada di lungomare. Criticità e potenzialità dell’area L’area della chimica Arenella è un interessantissimo complesso di archeologia industriale di proprietà comunale che l’ha acquistata nel 1996. Tale condizione proprietaria può costituire una notevole risorsa nel disegno di strategie di project financing essendo una forte leva di contrattazione da parte dell’amministrazione comunale nei confronti dei capitali privati. nessioni nuove che rendano possibile l’accesso alla linea di costa anche in quest’area a cavallo tra le due borgate dell’Arenella e di Vergine Maria. La particolare vicinanza delle pendici di Monte Pellegrino alla linea di costa in quest’area offre ulteriori spunti per pensare una trasformazione potenziale dell’area che dovrà essere approfondita nel workshop. Il principale tema che si impone nelle attività di progettazione riguarda la riconquista visuale del mare dalla strada principale che collega le borgate marinare di Palermo: il lungomare Cristoforo Colombo. L’area oggi è caratterizzata da una notevole presenza di elementi di archeologia industriale che vanno ripensati e rimessi in valore eliminando i conflitti tra le attività navali ancora esistenti e la necessità della riqualificazione del complesso della chimica Arenella. L’occasione della riconquista del mare è un ulteriore spunto che potrà dimostrarsi in gradi di attrarre investimenti in un’ottica di project financing ritrovando laddove possibile percorsi e con9 Temi di progetto emergenti: • archeologia industriale • compatibilizzazione delle attività cantieristiche • riutilizzo delle aree libere • accessibilità/pedonalizzazione Vergine Maria, il molo del porto mai compiuto, le spiagge ed il fronte a mare. e ne hanno decretato l’inquinamento ambientale. La borgata di Vergine Maria è nata attorno alla Tonnara detta di “Nostra Donna del ruotolo” e oggi conosciuta come tonnara Bordonaro, edificata nel XIV secolo su questa punta estrema della costa palermitana a ridosso delle pendici del Monte Pellegrino. L’edificio, assieme alla tonnara dell’Arenella e a quella non più esistente di Mondello, costituiva il sistema delle tonnare della costa nord. Il luogo, oltre che per la pesca del tonno, aveva una importante funzione di avvistamento, come la vicina torre del Rotolo. La borgata si è sviluppata ed ovest della tonnara, nello spazio limitato tra le pendici del monte e la linea di costa. Negli ultimi decenni del secolo scorso, così come è avvenuto per numerosi luoghi della costa sud, anche il litorale a nord della borgata è stato oggetto di discariche di detriti e rifiuti che ne hanno modificato la conformazione 10 Criticità e potenzialità dell’area Aldilà delle intrinseche esigenze di riqualificazione dell’edificio della tonnara, è la situazione di contesto che va posta in attenzione, riqualificando le aree attorno al molo e alla piazza. Quest’ultima versa in un notevole stato di degrado aggravato dalla presenza rumorosa, inquinante e pericolosa per l’incolumità degli abitanti dell’unica strada di percorrenza e arrivo alla borgata. L’area di capannoni industriali che si trova tra la borgata ed il cimitero dei Rotoli va ripensata con l’obiettivo di accogliere servizi e funzioni che migliorino la qualità complessiva della borgata stessa. Notevole attenzione va posta alla riqualificazione ambientale del litorale compreso tra la tonnara e il mammellone di detriti sito a nord di questa. Tema significativo, infine, è la rilettura del waterfront della borgata stessa. Temi di progetto emergenti: • riqualificazione delle aree di contesto del molo e della tonnara • accessibilità/pedonalizzazione • riqualificazione del waterfront • interventi su archeologia industriale • rilettura e ridisegno della fascia di litorale tra la tonnara e il mammellone. 11 I tutor Oriol Capdevila_MBM arquitectes, Barcellona Urbanista e architetto, socio di MBM Arquitectes, autore del porto Olimpico e del Villaggio Olimpico di Barcellona nel 1992 e di numerosi progetti di waterfronts in Italia tra cui Mola di Bari, Falconara, Catania, Messina. Il progetto di Riqualificazione Urbana dell’area Stazione di Parma, in cantiere, ha ricevuto il “Premio Urbanistica” all’ Urbanpromo del 2009. Lo studio ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale ed esposto i suoi lavori nelle più importanti città. Ha appena concluso i lavori del Museo del Design di Barcellona. Floriana Marotta_MAB arquitectura, Barcellona Architetto palermitano, co-fondatore dello studio MAB, con sede a Barcellona, si occupa di housing, progettazione urbana e spazio pubblico. Lo studio ha ottenuto il Premio Nazionale Inarch/Ance nel 2011 per il progetto “Abitare a Milano – Via Gallarate” ed è stato finalista al Premio Europeo Mies van der Rohe e alla “Medaglia d’oro per l’ architettura”. I suoi lavori sono stati esposti alla XII Biennale di Architettura di Venezia, al Pavillon de l’Arsenal e alla Cité de l’ Architecture et du Patrimoine di Parigi. Collabora con il Master in Arquitectura del Paisage UPC di Barcelona. 12 Joao Gomes da Silva_ Global Arquitectura Paisagista, Lisbona Architetto paesaggista è co-fondatore e direttore di Global, Arquitectura Paisagista, studio con sede a Lisbona. Professore all’Università di Évora (1987-1994), ha insegnato anche all’ENSP di Versailles, la TU di Berlino, l’ETSAB di Barcellona, il Politecnico di Milano, l’Università La Sapienza di Roma, UPENN, BFUL di Ljubljana, Mendrisio. Suoi lavori hanno fatto parte della sezione portoghese della Biennale di Venezia 2012. E’ autore di numerosi waterfront: Praia Formosa a Madeira, riverfront Giardini Garcia de Horta en Lisbona, “porto de Pesca” en Povoa do Varzim, Salinas en Madeira. Il tema della mobilità è stato affrontato sviluppando dei sistemi alternativi, regolarizzando e gerarchizzando i flussi. Il lungomare è dedicato alle attività ricreative ed alla mobilità lenta. Questo sistema di comunicazione si offre come occasione per ripensare l’intera sistema costiero palermitano della zona Nord arrivando idealmente fino a Mondello. L’occasione di dotare il territorio di questa nuova infrastruttura, leggera ed integrata nel tessuto delle borgate così come in quello naturale, darà la possibilità di costruire nuove infrastrutture di servizio per il tempo libero. La linea centrale, che attualmente inanella le borgate e le collega a Mondello ed alla città, assume un nuovo ruolo di semplice collegamento tra le borgate perchè viene identificata una nuova strada pedemontana in grado di convogliare i flussi veicolari verso Mondello e di consentire anche un ripensamento in senso pedonale e ciclabile della strada della Favorita. Grazie a questo sistema tripartito le borgate assumono una indipendenza dai flussi che può assicurare un rafforzamento delle identità locali, consentendo al contempo di creare nuovi spazi per investimenti sul territorio. Il tema del verde è particolarmente importante nella nuova definizione delle borgate. La messa a sistema degli spazi liberi, per i quali è proposta una riflessione organica, è una condizione necessaria per attivare un processo di rigenerazione delle borgate. Tale processo non può comunque non passare attraverso strategie di recupero volte a conservare la popolazione locale per limitare i rischi di un fenomeno di gentrification. Il sistema del verde si propone come una ulteriore occasione perché lo spazio sia ibridato da funzioni produttive e spendibili. in questo modo si riesce a creare un sistema in cui i nuovi assetti degli spazi liberi sono pagati at13 traverso meccanismi di Project financing, garantendo al contempo la definizione di uno spazio utilizzabile sia per la comunità locale che per il turismo. Gli interventi sul verde e sulle aree libere prediligono un approccio poroso e permeabile in grado di garantire una nuova visibilità del mare ed un generale riammagliamento del tessuto. Il sistema delle nuove funzioni insediate nelle aree di progetto definisce la vocazione turistico residenziale delle borgate, consentendo al contempo di conservarne l’anima marinara. Sia la pesca che le altre attività marinare sono inserite in un quadro coerente in grado di ripensare il ruolo delle borgate, dando una prospetiva di sostenibilità economica a questa importante parte della città di Palermo. Gli interventi proposti fanno parte di un quadro organico in cui la divisione strumentale nelle tre aree di progetto, restituisce un insieme coerente ed unitario. Il MasterPlan Il Masterplan degli interventi riunisce le differenti ipotesi di intervento elaborate dai gruppi di progetto. All’interno di ciascuna area sono state individuate delle funzioni compatibili con la natura di ciascuna area. Lo scopo generale degli interventi è stato quello di ricucire il tessuto edilizio dando un disegno ai molti spazi irrisolti che contraddistinguono le borgate. In questi luoghi si susseguono una serie initerrotta di recinti che frammentano 14 e mortificano la qualità dello spazio urbano. Gli interventi sono generalmente pensati per ridurre l’azione diretto del Comune, per il quale viene identificato un ruolo di regia e di garante del bene collettivo. Area di Progetto 1 Arenella Tutor Floriana Marotta Co_Tutor Francesco Leto Partecipanti Giuseppe Rago Tomaso Garigliano Laura Parrivecchio Alessandro Licari Carmine Rago Mariangela Parisi Giuseppe Buttone Milena Lauretta Il sopralluogo all’area di progetto ha permesso al gruppo di lavoro di valutare criticità e potenzialità dell’area. CRITICITÀ • Mancanza di continuità nella linea di costa • Spazi pubblici di grande valenza simbolica (porti-piazze) usati come aree di parcheggio auto e rimessaggio barche • Mancanza di una gerarchia di spazi pubblici e di connessioni tra questi • Mancanza di relazione tra la borgata e il mare • Eccessiva carrabilità delle aree a ridosso del mare • Mancanza della definizione del lungomare (oggi una strada cieca di servizio alle case prospicienti il mare) • Mancanza di una piazza, fulcro identititario, per la borgata (piazza Tonnara non è una piazza ma un incrocio di strade) • Grande potenziale in parte inutilizzato dell’ospedale Enrico Albanese. POTENZIALITÀ • Il sistema dei porti può essere riordinato e potenziato e diventare un riferimento per il diporto e la pesca, per le borgate Arenella e Vergine Maria. • Il lungomare può essere recuperato con un intervento minimo e la spiaggia può essere usata per la balneazione (attraverso concessione) • Il porto piccolo (quello della Tonnara) ha già un’attività consolidata di svago e locali notturni. Andrebbe potenziato. • Il tratto di costa dell’Enrico Albanese è storicamente una zona di balneazione esclusiva (Il Bagno della Regina). • Dal punto di vista ambientale, paesaggistico e storico l’area presenta dei luoghi di eccellenza. • Dal Molo grande e dall’Enrico Albanese si riesce a vedere tutto il golfo di Palermo fino a Bagheria. 15 ANALISI STRUMENTI URBANISTICI E PIANI ATTINENTI L’AREA All’Analisi delle Criticità/potenzialità si è sovrapposta l’Analisi dei programmi attualmente in corso sulle aree e dello strumento urbanistico (PRG). Si è analizzato il Piano d’Uso del Demanio Marittimo e il Piano dei Porti dell’Autorità Portuale. Si è considerato opportuno acquisire nel progetto le previsioni del Piano dei Porti, che prevede un ampliamento e potenziamento del Porto. Si è inoltre scelto di confermare la destinazione d’uso a parcheggio del PRG di un’area all’interno della Borgata, aumentandone la capacità con la previsione di un parcheggio interrato. IL PROGETTO Per potere affrontare il progetto si sono individuati tre ambiti di intervento: AMBITO 1_ ENRICO ALBANESE AMBITO 2_ PORTI E WATERFRONT AMBITO 3_ LA BORGATA AMBITO 1_ENRICO ALBANESE A seguito dello spostamento delle funzioni ospedaliere previsto dal Piano Sanitario Regionale si propone la rifunzionalizzazione dei padiglioni esistenti a struttura alberghiera 4 stelle. La struttura si sommerà a quella esistente di Villa Igiea fornendo un sistema ricettivo a supporto dell’area congressuale prevista nell’ Ex Fiera del Mediterraneo. L’area di accesso dell’Enrico Albanese viene trasformata in giardino pubblico e area per la balneazione. PROGRAMMA FUNZIONALE Parco urbano con servizio di: • Ludoteca; • Area fitness; • Belvedere; • Solarium attrezzato per la balneazione; • Bike rental. Albergo 4 stelle: • 100 camere da 25 mq per una superficie di 3.900 mq; • 8 suite di lusso da 65 mq; • Ristorante-Lounge bar da 50 posti; • Ristorante da 30 posti; • Sala ricevimenti da 350 posti per una superficie di 800 mq; • Due sale conferenze da 540 mq; • Circolo nautico; • Spa; • Sala polifunzionale per una superficie di 400 mq; AMBITO 2_ PORTI E WATERFRONT I due porti che oggi esistono all’Arenella (il piccolo e il grande) vengono collegati tra loro da un’area pavimentata continua. Il progetto prevede una caratterizzazione distinta tra i due porti: il porto piccolo, insieme al sistema della Tonnara e della piazza superiore conferma la sua vocazione ricettiva e di svago, implementando la presenza di attività di ristorazione, locali notturni, servizi alla nautica da diporto. Si ricostruisce lo “zoccolo” pieno delle due rampe che oggi danno accesso al porto e vi si collocano locali e ristoranti. Si pedonalizza la rampa di accesso della Tonnara, che rimane solo di servizio per la Tonnara stessa. L’area che gravita intorno al porto grande invece accoglie delle funzioni legate alla pesca e mira a diventare il centro nevralgico della borgata, attraverso la ridefinizione di piazza Tonnara. Un diverso trattamento della pavimentazione individua ambiti spaziali e funzionali differenti, raccorda gradualmente lo spazio della tonnara con la via Arenella. Su Piazza Tonnara è prevista la realizzazione di un edificio/cerniera dalla duplice funzione: 1) Fornire una quinta per le vie Gregorio Magno e via Tonnara definendo lo spazio della Piazza Tonnara (si prevede alla quota della piazza una caffetteria) ; 2) Porsi come elemento di cerniera tra il 16 nuovo porto ed il riassetto del lungomare. L’edificio ha un accesso alla quota inferiore (quella del porto) e a questa quota sono previste le funzioni legate al porto e alla pesca. A livello funzionale infatti si prevede un “Centro Polifunzionale per la Pesca”. Da questo punto, incrocio nevralgico della borgata con il porto, si diparte la passeggiata a mare che si assesta tra la prima fila di case della borgata e la spiaggia. Questo lungomare attrezzato e illuminato prosegue fino alla borgata di Vergine Maria senza interruzioni. Dal punto di vista portuale il progetto assimila le previsioni del Piano dei Porti dell’ Autorità Portuale, ampliando e ristrutturando i moli e aumentando il numero di posti barca fino a 500. Modifica le previsioni del piano in quanto alla localizzazione dei parcheggi, che non sono previsti a ridosso del molo bensì all’interno della borgata, in un parcheggio interrato. Il rimessaggio delle barche viene spostato nell’Area dell’Ex Chimica Arenella, mentre si mantiene una zona dedicata alla piccola manutenzione e al rimessaggio temporaneo a sud del porto piccolo, attualmente già presente. All’estremità del molo grande, in un punto straodinariamente panoramico, si prevede la realizzazione di un ristorante/caffetteria. PROGRAMMA FUNZIONALE Porti e waterfront con servizio di: • Piccola ristorazione e servizi per la nautica da diporto; • Attivita’ sportivo-balneare; • Servizi portuali e piccola manutenzione • Mercato del pesce; • Approdo pesca turistica; • Ristorante/caffetteria “Belvedere” sull’estremità del molo, 300mq Centro polifunzionale di servizio alla pesca per una superficie di 800 mq su due livelli: • Bar caffetteria su piazza Tonnara; • Spogliatoi e deposito per i pescatori; • Sala polifunzionale da 150mq; • Sala formazione per la Pesca da 60mq; • Uffici; • Presidio di biologia marina. AMBITO 3_ LA BORGATA Da un’ analisi del tessuto compatto della borgata dell’Arenella, sono emersi 4 ordini di problemi: 1) i retri eterogenei e sfrangiati delle unita’ edilizie; 2) un grande vuoto urbano di 7000 mq; 3) Impenetrabilita’ dell’area in senso trasversale sia verso la via Gregorio Magno sia verso l’area delle ex chimica Arenella; 4) Impenetrabilita’ in senso longitudinale verso il mare. Il progetto si propone di organizzare un sistema di orti urbani che crei un nuovo fronte ai retri delle case della borgata, un filtro tra un’area ciclabile/pedonale (nuova connessione trasverale tra la via Gregorio Magno e l’area della ex chimica Arenella) ed un parco urbano attrezzato con area giochi. Un parcheggio sotterraneo su due livelli da 10.000mq (2x5.000mq) soddisfa e incrementa gli standard previsti dal P.R.G. Il parcheggio da risposta al potenziamento dei flussi legati alla nuova balneazione della spiaggia, ai locali notturni e di ristorazione del porticciolo antico e al bisogno di parcamento per le attività legate al Porto Grande. Si prevede all’interno dell’isolato la realizzazione di un nuovo edificio destinato ad attività sportive, che potrà essere utilizzato sia dal quartiere sia dai due plessi scolastici nelle immediate vicinanze e che accoglie nella sua volumetria il sistema di accesso pedonale al Parcheggio. Attraverso la demolizione di un piccola unità edilizia si garantisce una continuità di percoso tra il lungomare ed il parco urbano. Inoltre si ipotizza, attraverso un’operazione di urbanistica partecipata, di acquisire i piani terra delle case prospicienti il lungomare organizzando 17 un sistema di attivita’ di piccola ristorazione e di ricettivita’ diffusa che si affaccia sul nuovo lungomare che si estende tra l’Arenella e Vergine Maria, a supporto della passeggiata e della balneazione. PROGRAMMA FUNZIONALE La borgata con servizio di: • Orti urbani; • Nuovo servizio al quartiere: palestra, attività sportive che include il sistema di risalita del parcheggio sotterraneo; • Parcheggio sotterraneo su due livelli per un totale di 400 posti auto su di una superficie di 10.000 mq; • Parco urbano; • Area ciclabile/pedonale. Si considera che gran parte degli interventi proposti abbiano una sostenibilità economica- finanziaria tale da potere realizzarsi tramite il Projet Finance. In alcuni casi (balneazione e porti) si prevede lo strumento della Concessione per potere avviare i progetti. Infine, per il porto, si prevede un azione congiunta tra il Comune, l’Autorità Portuale ed eventuali investitori privati. 1. Servizi per la balneazione 2. Solarium 3. Ludoteca 4. Pedane per la balneazione 5. Bike rental 13 12 1. Servizi per la balneazione 2. Solarium 14 6. Inizio percorso ciclabile 7. Gradinate panoramiche 16. Lobby 11. Area fitness Ristorante Hotel 8. Aree verdi21. polifunzionali 3. Ludoteca 17. Camere Hotel 12. Drop in/off hotel 22. Zona congressi 9. Terrazza Belvedere 4. Pedane per la balneazione 18. Suites 13. Servizio parcheggio 23. Chiesa 10. Percorso panoramico pedonale 5. Bike rental 19. Spa 14. Parking Hotel 24. Diving center 20. Ristorante sul mare 15. Reception/ amministrazione Hotel 25. Piscina 6. Inizio percorso ciclabile 7. Gradinate panoramiche 8. Aree verdi polifunzionali 9. Terrazza Belvedere 10. Percorso panoramico pedonale 11 5 6 18 7 15 19 8 25 9 16 1 4 20 17 2 13 21 4 3 10 4 11 22 14 12 Sezione trasversale hotel 18 15 23 24 scala 1:1000 Sezione trasversale hotel scala 1:1000 25 19 16 4 20 17 21 4 Area fitness Drop in/off hotel Servizio parcheggio Parking Hotel Reception/ amministrazione Hotel 16. Lobby 17. Camere Hotel 18. Suites 19. Spa 20. Ristorante sul mare 1. Servizi per la balneazione 2. Solarium 3. Ludoteca 4. Pedane per la balneazione 5. Bike rental 6. Inizio percorso ciclabile 7. Gradinate panoramiche 8. Aree verdi polifunzionali 9. Terrazza Belvedere 10. Percorso panoramico pedonale Sezione trasversale hotel Sezione trasversale parco Planimetria generale 21. Ristorante Hotel 22. Zona congressi 23. Chiesa 24. Diving center 25. Piscina 11. Area fitness 12. Drop in/off hotel 13. Servizio parcheggio 14. Parking Hotel 15. Reception/ amministrazione Hotel 22 scala 1:1000 Sezione trasversale parco 16. Lobby 17. Camere Hotel 18. Suites 19. Spa 20. Ristorante sul mare 23 24 scala 1:1000 Planimetria generale 21. Ristorante Hotel 22. Zona congressi 23. Chiesa 24. Diving center 25. Piscina scala 1:1000 scala 1:1000 Schizzo analitico molo arenella scala 1:1000 18 Schizzo analitico molo arenella Sezione trasversale parco scala 1:1000 11. Area fitness 12. Drop in/off ho 13. Servizio parch 14. Parking Hotel 15. Reception/ a 19 Area di Progetto 2 Chimica Arenella Partecipanti Calogero Brancatelli Maria Teresa Giorgio Anna Donatella Lino Giovanni Casablanca Maria Trecarichi Tiffany Geti Gianluca Puccio Alice Grassi lo schema di una lottizzazione) e poi prosegue con l’edilizia elencale tipica della borgata. Gli elementi caratterizzanti lo stato di fatto sono: 1. Il cimitero con il suo muro; 2. I corpi bassi delle botteghe dei fiorai e gli stand aperti; 3. Il muro alto, dietro le botteghe, che chiude il primo tratto della residenza a mare; 4. La sezione stradale della via Vergine Maria che si restringe; 5. Il fronte di edilizia elencale; 6. I fronti retrostanti le residenze a servizio esclusivo delle stesse e non come godimento del mare. L’area è caratterizzata dalla presenza forte e monumentale del cimitero di Rotoli, che definisce l’ambito spaziale della via Vergine Maria, escludendo dalla percezione diretta il tessuto residenziale che rimane nascosto da un muro altrettanto alto e massiccio, che riemerge evidente e leggibile dopo la fine dell’imponente muro del cimitero. Il contesto residenziale a mare, nel primo tratto è definito da una tipologia c.d. a villini (ordinata secondo Il progetto si è posto l’obiettivo di aprire questo muro esistente, costituito da un vero e proprio muro e dai fronti di edilizia elencale, attraverso dei cannocchiali ottici e di attraversamento che collegano la nuova passeggiata a mare, con il tessuto residenziale e la viabilità carrabile, nei due sensi: longitudinale sulla costa, trasversale nella direzione mare –monte. Pertanto il percorso a mare, morbido e sinuoso, come a penetrare la costa frastagliata e pietrosa, interseca Tutor Oriol Capdevila Co_Tutor Giuseppe Lo Bocchiaro 20 queste penetrazioni – di lunghezza variabile – sino alla linea di costa per prolungarsi sul mare. Il percorso pedonale e ciclabile si apre e si chiude secondo le vie di intersezione dei cannocchiali e viene parzialmente interrotto con discrezione da due manufatti destinati alla fruizione del mare. Dal lato delle abitazioni il muro/panca, che segna il percorso, crea una zona di filtro verde fino alla linea del demanio, idealmente riportata a terra con funzione di cordolo a delimitazione del filtro verde. I prospetti delle abitazioni, prima retri indistinti e disordinati, conquistano il valore nuovo di fronte a mare aperto sul percorso pedonale. Il progetto riprende le indicazioni del PUDM rispettando le previsioni dei passaggi a mare e parzialmente del limite demaniale. Sinteticamente si riportano alcuni dati dimensionali: - Lunghezza del percorso: mt 500 - Superficie del percorso: mq 2.400 - Superficie del filtro verde: mq 1.300 - Numero cannocchiali: 5 - Lunghezza dei cannocchiali: mt 500 - Superficie dei corpi accessori: mq 256 21 22 Area di Progetto 3 Vergine Maria L’area di progetto è stata divisa in quattro ambiti funzionali differenti Tutor Joao Gomez Da Silva Co_Tutor Davide Leone Ambito 1 Il nuovo polo di interscambio Il progetto prevede una strada di collegamento tra la nuova bretella “pedemontana” e un parcheggio di interscambio, che media la transizione tra una percorrenza rapida ed una penetrazione più lenta e capillare, propria della borgata. Il fronte NE, verso l’abitato, viene ridefinito da un nuovo edificio, ospitante la sede distaccata dell’Istituto Nautico, un complesso di botteghe per la vendita di prodotti ittici ed una nuova piazza Partecipanti Olga Tomasini Christina Tsompanoglu Salvatore Dragotto Edoardo Ercolani Mariangela Lapis Valentina Gionfriddo Valentina Mandalari Paola Norata L’intervento per l’area della borgata di Vergine Maria propone un gradiente di trasformazione che si attenua mano a mano che ci si allontana dalla borgata verso la costa dell’Addaura. Lo stesso gradiente di interventi si può osservare andando dall’interno verso il mare. La trasformazione proposta si fa più delicata in prossimità del mare il cui rapporto viene riletto con interventi minimi in grado di restituire disegno, ordine ed unità all’area d’intervento. Ambito 2 I moli, le piazze al mare e a scuola di pesca Due moli in corrispondenza delle intersezioni stradali della borgata prolungano le direttrici visive, aprendosi sul mare. Tra questi, uno spazio urbano raccolto, circondato da una cortina di edifici ,aperto alla vista del mare. Una spianata esistente, attualmente adibita a parcheggio, viene regolarizzata e ampliata: una nuova terrazza 23 sul mare, lievemente ombreggiata grazie alle nuove piantumazioni. In corrispondenza della Tonnara, una parte della quale ospiterà una scuola di pesca, viene proposta una riconfiguranzione della linea di costa: un arretramen¬to che ristabilisce un rapporto diretto tra la Tonnara e il mare. Ambito 3 la spiaggia di Vergine Maria Il progetto s’inserisce ad una quota intermedia, tra la cortina residenziale e la spiaggia, riaffermando la presenza e la leggibilità del basamento roccioso che in precedenza definiva la linea di costa. Un percorso lineare ridefinisce il bordo della spiaggia, consentendo l’accesso diretto dalla tonnara e dalle abitazioni e recuperando una connessione pedonale con la strada di borgata. Lungo il percorso sono distribuite delle strutture temporanee di piccole dimensioni, atte ad ospitare servizi alla balneazione durante la stagione estiva. Una gradonata, utilizzabile come spalto per le partite di calcio della borgata, modula il salto di quota tra il percorso e la spiaggia. Una cordonata, poggiata su rocce calcarenitiche affioranti, riconnette il percorso al livello stradale. Ambito 4 Il percorso sulle rocce e il nuovo parco Un percorso si snoda tra la strada e la costa, articolandosi in sezione in corrispondenza di belvedere e spazi di sosta, per recuperare nuovamente l’accesso al mare in corrispondenza del massiccio detritico del “Mammellone”. La sezione stradale del Lungomare Cristoforo Colombo viene regolarizzata e ampliata, mentre un filare continuo di nuova piantumazione isola e ombreggia il percorso sul mare. La succinta descrizione dei quattro ambiti mostra l’intenzione di arricchire le funzioni della borgata compatibilmente con il suo ruolo marinaro orgogliosamente manifestato dagli abitanti. Il progetto rilegge l’ambiente urbano e naturale riconnettendo l’area più antropizzata della borgata con quella, ugualmente nata dall’intervento antropico della collina (il mammellone) di sfabbricidi. Il risultato è una rilettura dell’orografia naturale ed artificiale dei luoghi. Il progetto fa rileggere gli elementi che compongono la stratificazione sul territorio che ha portato allo stato attuale, costruendo una sorta di percorso archeologico che fa riscoprire il passaggio del tempo. Al contempo la nuova configurazione sarà più razionale ed ordinata per dare spazio alle nuove funzioni da insediare. La costruzione della strada pedemontana, che scavalca le tre macroaree di intervento dall’Acquasanta a Vergine Maria, consente di rileggere il tessuto minuto della borgata. Gli spazi pedonali vengono incrementati, viene data una forma alla piazza davanti la tonnara che diventa un grande palcoscenico sul mare, viene smorzato l’effetto dell’insediamento dei nuovi blocchi residenziali rispetto al tessuto minuto e viene ridisegnato il rapporto tra il mare e la cortina di case dando una nuova fruibilità alla spiaggia. Il framework delle azioni proposte tende ad incrementare le partnership pubblico private attraverso interventi a forte redditività come la costruzione di botteghe multifunzionali, i parcheggi a raso ed interrati, i chioschi 24 per il ristoro e la struttura ricettiva, in grado di dare impulso economico per gli interventi a scarsa redditività in grado di aumentare i valori immobiliari dell’intera area. La realizzazione degli interventi consentirà una rilettura del ruolo della borgata all’interno del palinsesto urbano di Palermo riuscendo ad orientare e governare le trasformazioni urbane e non soltanto a subirle. Le nuove centralità introdotte da quest’intervento, insieme agli altri previsti nelle aree contigue, possono rappresentare un’occasione di riscoperta della costa di Palermo che attualmente vive nell’ambivalenza tra l’insediamento storico del mare di Mondello e la dismissione e rifunzionalizzazione dell’area portuale. La reinterpretazione del non risolto rapporto con il resto della costa resta un problema aperto per la città, cui il workshop PCA spera di aver dato un contributo. Lungo il percorso sono distribuite delle strutture temporanee di piccole dimensioni, atte ad ospitare servizi alla balnezione durante la stagione estiva. Ambito 4: il percorso sulle rocce e il nuovo parco Un percorso si snoda tra la strada e la costa, articolandosi in sezione in corrispondenza di belvedere e spazi di sosta, per recuperare nuovamente l’accesso al mare in corrispondenza del massiccio detritico del “Mammellone”. Una gradonata, utilizzabile come spalto per le partite di calcio della borgata, modula il salto di quota tra il percorso e la spiaggia. Ambito 3: la spiaggia di Vergine Maria Una cordonata, poggiata su rocce calcarenitiche affioranti, riconnette il percorso al livello stradale. La sezione stradale del Lungomare Cristoforo Colombo viene regolarizzata e ampliata, mentre un filare continuo di nuova piantumazione isola e ombreggia il percorso sul mare. Il progetto si inserisce ad una quota intermedia, tra la cortina residenziale e la spiaggia, riaffermando la presenza e la leggibilità del basamento roccioso che in precedenza definiva la linea di costa. Il “Mammellone” diventa un parco urbano, uno spazio polivalente per la sosta e la contemplazione. Una piantumazione fitta e intensiva di specie arboree si dirada in corrispondenza di esplanades sul mare: dei coni ottici che offrono una vista inedita dell’intero golfo palermitano. Planimetria generale Un percorso lineare ridefinisce il bordo della spiaggia, consentendo l’accesso diretto dalla tonnara e dalle abitazioni e recuperando una connessione pedonale con la strada di borgata. Ambito 2: i moli, le piazze al mare e a scuola di pesca Due moli in corrispondenza delle intersezioni strdali della borgata prolungano le direttrici visive, aprendosi sul mare. Tra questi, uno spazio urbano raccolto, circondato da una cortina di edifici ,aperto alla vista del mare. Ambito 1: il nuovo polo di interscambio Il progetto prevede una strada di collegamento tra la nuova bretella “pedemontana” e un parcheggio di interscambio, che media la transizione tra una percorrenza rapida ed una penetrazione più lenta e capillare, propria della borgata. Il fronte NE, verso l’abitato, viene ridefinito da un nuovo edificio, ospitante la sede distaccata dell’Istituto Nautico, un complesso di botteghe per la vendita di prodotti ittici ed una nuova piazza SEZIONE C (1:500) La tonnara, la borgata, la montagna: relazioni visive e accesso al mare F Una spianata esistente, attualmente adibita a parcheggio, viene regolarizzata e ampliata: una nuova terrazza sul mare, lievemente ombreggiata grazie alle nuove piantumazioni. D C G SEZIONE F (1:500) Ambito 3 B In corrispondenza della Tonnara, una parte della quale ospiterà una scuola di pesca, viene proposta una riconfiguranzione della linea di costa: un arretramento che ristabilisce un rapporto diretto tra la Tonnara e il mare. A SEZIONE G (1:500) Ambito 4: accesso al mare SEZIONE E (1:500) Ambito 3: accesso pubblico dalla quota stradale SEZIONE B (1:500) Ambito 2: esplanade SEZIONE D (1:500) Ambito 3: accesso al mare dalle abitazioni private SEZIONE A (1:500) Ambito 2: accesso al mare SEZIONE C (1:500) Ambito 3: i giardini privati, il percorso pubblico, il campo da gioco. 25 Ridefinizione del fronte a mare E Viabilità: 1. percorrenza rapida 2. penetrazione capillare 3. percorso pedonale 1 Ambito 1: rapporto tra il Cimitero dei Rotoli, il nuovo polo intermodale e la piazza Ambito 3: la Tonnara, la spiaggia ed il nuovo percorso-basamento 5 2 3 4 Ambito 3: l’articolazione del percorso in corrispondenza della Tonnara Programma: 1. Istituto Nautico 2. botteghe 3. scuola di pesca/struttura ricettiva 4. parcheggi a raso 5. parcheggio interrato 3 1 4 2 Continuità del percorso pubblico: il percorso lineare e il parco Ambito 2: la Tonnara dal mare Progetto: viabilità, percorsi, vegetazione e nuove funzioni Ambito 3: il percorso lungo la spiaggia Ambito 2: esplanade sul mare WORKSHOP PCA PALERMO COAST ACTIONS Arsenale della Marina Regia 13-17/01/2014 Prof. Arch. Giuseppe Marsala Università degli studi di Palermo COMITATO SCIENTIFICO E ORGANIZZATIVO Davide Leone, Giuseppe Lo Bocchiaro, Floriana Marotta Ing. Concetto Di Mauro Comune di Palermo TUTORS Arch. Oriol Capdevila, MBMarquitectes Barcellona Arch. Floriana Marotta, MABarquitectura – Barcellona Arch. Joao Gomes Da Silva – Global Arquitectura Paisagista - Lisbona CONSULENTE SUL PROJECT FINANCING E PARTENARIATO PUBBLICO/PRIVATO Ing. Vittorio Mastrorilli LOCAL TUTORS Arch. Davide Leone Arch. Giuseppe Lo Bocchiaro Arch. Francesco Leto Tavola Rotonda del 17/01/2014 Prof. Arch. Maurizio Carta Università degli studi di Palermo Ing. Sergio La Barbera Autorità Portuale PARTNERS Città di Palermo – Assessorato alla Cultura, Infrastrutture, Mobilità e Pianificazione Territoriale CLAC – Associazione culturale BicPalermo MEDIA PARTNER Studio FORWARD SPONSORS Unicredit Tasca d’Almerita Autorità Portuale PATROCINI Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Palermo D’Arch – Dipartimento Architettura Facoltà di Palermo Mare Memoria Viva Fondazione con il Sud Soprintendenza del Mare 27 Partecipanti Giuseppe Rago Tomaso Garigliano Laura Parrivecchio Alessandro Licari Carmine Rago Mariangela Parisi Giuseppe Buttone Milena Lauretta Calogero Brancatelli Maria Teresa Giorgio Anna Donatella Lino Giovanni Casablanca Maria Trecarichi Tiffany Geti Gianluca Puccio Alice Grassi Olga Tomasini Christina Tsompanoglu Salvatore Dragotto Edoardo Ercolani Mariangela Lapis Valentina Gionfriddo Valentina Mandalari Paola Norata Il Workshop si è svolto nei locali dell’Arsenale della Marina Regia, sede dell’EcoMuseo del Mare. Il presente documento è stato curato da Davide Leone con Giuseppe Lo Bocchiaro a partire dagli studi elaborati dai partecipanti al workshop