traccia destinata ai concorsisti

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traccia destinata ai concorsisti
SCUOLA DI NOTARIATO "FRANCO LOBETTI BODONI"
TRACCIA N. 4
- traccia destinata ai concorsisti (Notai Vesce e Gili)
Da consegnare entro le ore 12,00 dell'11 ottobre 2013
Discussione 17 ottobre 2013 dalla ore 18,00 alle ore 20,00
Tizio, vedovo, molto malato e con pochi giorni di vita, ormai cittadino italiano, ma nato in
Marocco, si reca dal Notaio Romolo Romani di Bussoleno per disporre a mezzo di
testamento pubblico delle sue sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere.
Tizio, la cui vista è assai debole e che firma solo con estrema difficoltà, espone al Notaio
quanto segue.
Vorrebbe lasciare a Gustavo e dopo di lui a Giovanni l'usufrutto vitalizio della sua casa di
Firenze, nonchè l’usufrutto della somma di euro 100.000,00; vorrebbe però che, alla fine
dei due usufrutti, la somma di denaro ammontasse alla medesima cifra di euro
100.000,00.
Vorrebbe lasciare a Paola quanto contenuto sul conto corrente a lui intestato presso la
filiale n. 1 della banca Intesa Sanpaolo S.p.a., nonché l’intero contenuto della cassetta di
sicurezza, parimenti ivi locata, con l’onere di rimuovere dalla cassetta stessa tutto il
contenuto prima della presentazione della dichiarazione di successione, in modo da non
pagare il verbale d’inventario e le imposte di successione.
Vorrebbe che Francesco subentrasse al suo posto quale beneficiario del contratto di
assicurazione sulla vita stipulato a suo favore da Guglielmo.
Vorrebbe concedere al suo creditore Gino, a garanzia del credito dallo stesso vantato nei
suoi confronti, derivante da contratto di finanziamento infruttifero sottoscritto tra essi in
data 20 settembre 2013 e scadente tra trent'anni, ipoteca sulla sua casa di Asti Contrada
Mulo 2.
Vorrebbe lasciare al suo caro amico Giuseppe 100.000,00 euro e la sua pistola beretta,
regolarmente detenuta, a condizione che con detta pistola spari nelle gambe al suo odiato
vicino di casa Furio.
Vorrebbe lasciare alla fidanzata di suo figlio Primo, Genoveffa, la collana di perle che fu
della mamma di Primo stesso a condizione che Genoveffa non sposi Primo.
Vorrebbe che Pino, ad oggi minorenne, ma già dotato di grandi capacità imprenditoriali, gli
subentrasse quale amministratore nelle società Alfa s.n.c. e Beta s.p.a., senza alcuna
ingerenza da parte di genitori e/o magistrati nella gestione delle società stesse.
Vorrebbe lasciare qualcosa ad un Ente benefico ed un quadro ad una persona amante
dell’arte.
Vorrebbe lasciare la sua quota della Pannocchia s.r.l. a Ginetto, precisando che però lo
Statuto vigente della società prevede una clausola di intrasmissibilità della quota a causa
di morte, ma che i restanti due soci della Pannocchia stessa avevano già informalmente
comunicato a Tizio la volontà di modificare tale punto dello Statuto sociale per eliminare
tale intrasferibilità.
Vorrebbe rilasciare alla custode di casa sua a Grugliasco, Amanda, procura a vendere,
affinchè costei venda le ragioni di comproprietà a lui spettanti sulla portineria al marito di
Amanda stessa.
Vorrebbe costituire per testamento una società semplice avente ad oggetto la gestione di
quote, azioni e partecipazioni sociali, i cui soci siano i suoi eredi, in quote uguali tra loro.
Vorrebbe legare il suo contratto di lavoro subordinato di fattorino presso il Dott. Carletti
all’amico indigente Pinello.
Vorrebbe che la pensione di reversibilità che oggi percepisce quale marito superstite di
Tizia venisse percepita dal Canile di Oulx dopo la sua morte.
Vorrebbe lasciare a Sabino la quota pari al 50% della Alfa S.r.l., della quale è titolare,
nonché 100 azioni ordinarie della FIAT S.p.A., a lui intestate, destinando dette
partecipazioni sociali al fondo patrimoniale finalizzato a far fronte ai bisogni della famiglia
di Sabino e della moglie Sabina.
Vorrebbe nominare eredi i suoi tre figli Secondo, Terzo e Quarto, senza nulla lasciare
all'altro figlio Primo, dividendo così tra loro il suo patrimonio:
- a Secondo vorrebbe attribuire la proprietà della sua casa di Palermo fino a che lo stesso
non abbia compiuto sessant'anni;
- a Terzo vorrebbe attribuire la proprietà della casa di Palermo suddetta, una volta che
Secondo abbia compiuto i sessant’anni, nonché il diritto di pretendere da Riccardo
l'adempimento dell'obbligo che lo stesso ha nei suoi confronti di trasferimento della
proprietà della villa di Stintino, della quale Riccardo è proprietario, scaturente detto obbligo
da contratto preliminare sottoscritto da Tizio e Riccardo, nel quale il prezzo di acquisto è
già stato interamente saldato da Tizio e che prevede che il trasferimento della proprietà
avvenga a semplice richiesta di Tizio;
- a Quarto vorrebbe attribuire la villa a Sauze di Cesana, obbligandolo però a costituire
una multiproprietà, di cui vorrebbe allegare il regolamento già da lui predisposto al
testamento, che preveda la possibilità di utilizzo della stessa anche per gli altri coeredi.
Ancora vorrebbe che Secondo donasse a suo figlio Armandino 10.000,00 euro, al fine di
permettergli di continuare i suoi studi a Oxford e costituire un patto di famiglia attribuendo
le azioni del 75% della Borgogna spa al solo Secondo, in modo che gli altri figli non
possano vantare diritti sulle azioni stesse.
Tizio fa presente al notaio di essere proprietario anche di due appartamentini in Costa
Smeralda e di essere disposto ad adeguare ed a modificare le sue volontà in base alle
inderogabili norme di legge vigenti al solo fine di avvicinarsi il più possibile ai suoi espressi
desideri senza incorrere in vizi sostanziali del testamento.
Si precisa che, essendo Tizio nato in Marocco, la carta di identità dello stesso riporta,
quale data di nascita, solo l’anno (1930) non essendo ivi il giorno ed il mese indicati se
non con i numeri “00”.
Il candidato, assunte le vesti del Notaio Romolo Romani, rediga l’atto richiesto cercando di
adeguare le volontà di Tizio alle inderogabili norme di legge al fine di ricevere la maggior
quantità possibile di lasciti, sempre sulla base dei desideri espressi da Tizio.
Dopo avere motivato le soluzioni adottate, tratti il candidato dei seguenti argomenti:
usufrutto di beni mobili fungibili, nello specifico del denaro; condizioni e termini nella
vocazione ereditaria, pur se apposti all’oggetto della chiamata e non alla chiamata stessa;
condizioni illecite nel testamento; legati di “nomina” a cariche sociali (natura giuridica,
differenze tra tipi sociali ed ammissibilità); testamento che contenga solamente fasci di
legati (ammissibilità, natura ed effetti), anche in relazione alla diseredazione; differenze tra
invalidità ed inefficacia delle disposizioni in ambito testamentario.