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1,00 www.friulisera.it ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 VOGLIAMO LA VERITA’ FR I U LISE RA aderisce all’appello della sorella di Giulio Irene Regeni che chiede che non cali l’oblio sulla fine del giovane ricercatore. INDAGINE. L’azienda di Tavagnacco perquisita per presunte irregolarità negli appalti acquisiti all’estero Pilosio Spa nella bufera LA MANIFESTAZIONE BRUXELLES PER UN GIORNO A N C H E D A U D I N E S O L I D A R I E T À A L L E V I T T I M E D E L T E R R O R E | P. 0 8 | CONTROLLI ANCHE NELLE ABITAZIONI DI EX MANAGER COMPRESA QUELLA DELL’EX CEO ROUSTAYA E CONSORTE IL TRISTE RITORNO le spoglie di Elisa domani in Italia u Il corpo senza vita della giovane Elisa Valent arriverà domani giovedì con un volo militare. Con lei viaggiano le salme delle altre tre ragazze vittime del drammatico incidente in Spagna. Non ancora certa la data delle esequie che si svolgeranno a Venzone, suo paese natale. |P. 08| DEGRADO URBANO ITER INIZIATO NEL 70 UDINE TORNA A ESSERE CITTÀ SPORCA, COME NEL MEDIOEVO Vini friulani arriva la Doc regionale u Sempre più spesso camminando per il centro si deve fare lo slalom per evitare mozziconi, sputi e gomme. una situazione intollerabile non soltanto per i cittadini, ma anche i commercianti. |P. 09| u La Doc Friuli o Friuli Venezia Giulia è prossima al completamento del suo iter. Dopo l'audizione pubblica svoltasi oggi manca solo l'ultimo passaggi |P. 06| 2 ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 MAIL [email protected] PRIMO PIANO UNA STRAGE EUROPEA LE INDAGINI. Oggi procuratore federale belga Frederic Van Leuw ha aggiunto altri tasselli Bruxelles: cinque i terroristi due in fuga, solo tre i kamikaze Trovata una 34esima vittima, fra i morti nel metrò probabilmente c’è anche l’italiana Patricia Rizzo .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... . u La ricostruzione di quanto avvenuto ieri a Bruxelles secondo la polizia belga è ormai chiara, sono stati quattro o cinque i terroristi coinvolti negli attentati, tre sono morti da kamikaze, il quarto - l'uomo con il cappello nella foto diffusa dalla polizia - è ancora in fuga così come un quinto, il famoso artificiere del gruppo Najin Laachroui. Oggi il procuratore federale belga Frederic Van Leuw ha aggiunto altri tasselli alla ricostruzione degli attentati che hanno colpito la capitale belga. Si è saputo che a oggi dei tre kamikaze, solo due sono stati identificati. Si tratta dei fratelli Bakraoui: Ibrahim, che si è fatto esplodere all'aeroporto Zaventem, e Khalid, che invece si è ucciso nella metropolitana a Maelbeek. Né il secondo kamikaze dell'aeroporto, né l'uomo in fuga sono stati in realtà identificati. Khalid, nato a Bruxelles e di nazionalità belga, si è fatto esplodere nel secondo vagone di un convoglio metro che proveniva dalla stazione di Schuman (che serve le sedi della Commissione e del Consiglio europei, nonché di altre grandi istituzioni e media) in direzione della stazione di Arts-Loi. Il fratello Ibrahim, nel suo 'testamento' - contenuto in un computer ritrovato in un cestino ha scritto di doversi "muovere in I TERORISTI. Due Kamikazee (in nero) il terzo è ancora in fuga ma non è Najin Laachroui fretta, non saper che fare, non sentirsi più sicuro" e di non voler rischiare di "ritrovarsi in una cella vicina alla sua", probabilmente parla di Salah Abdeslam, uno dei responsabili degli attentati di Parigi, almeno questa è la tesi degli inquirenti. I fratelli Bakraoui avevano pesanti precedenti penali, ma non legati al terrorismo ma criminalità comune. Khalid pare avesse affittato sotto falso nome l'appar- tamento di rue de Dries a Forest, teatro della sparatoria con la polizia della settimana scorsa. Il procuratore federale ha confermato anche l'arresto di una persona ancora sotto interrogatorio ma, diversamente da quanto era stato diffuso da alcuni media e riportato poi sulla stampa internazionale non si trattava di Najin Laachroui, il cosiddetto artificiere degli attentati di Parigi. In sostanza non è lui il ter- zo uomo in fuga della foto con i carrelli dell'aeroporto. Il covo dei terroristi è stato ritrovato nella zona di Schaerbeek, grazie al tassista che ha portato i tre all'aeroporto di Zaventem. L'uomo era rimasto sorpreso che non gli avessero lasciato toccare le loro valigie. Nell'appartamento perquisito è stato trovato un arsenale per confezionare ordigni esplosivi, soprattutto 15 kg di esplosivo di tipo Tatp, confezionato con prodotti chimici di facile reperibilità, che è lo stesso utilizzato negli attentati di Parigi. Il procuratore ha infine smentito che nelle perquisizioni nell'aeroporto di Zaventem siano state trovate armi da guerra, notizia che era circolata ieri. Nella capitale belga intanto si mantiene lo stato di allerta massimo. All'aeroporto di Charleroi, il secondo scalo della città, c'è stato un falso allarme bomba, con le forze di sicurezza che hanno circondato un'auto sospetta. IL DATO u Il bilancio delle vittime si è aggiornato a 32 morti, con il ritrovamento di un altro cadavere all'aeroporto, sepolto sotto un muro crollato, e 270 feriti. Tra i morti con ogni probabilità c'è anche un'italiana, come ha reso noto la Farnesina. Potrebbe trattarsi di Patricia Rizzo, un'impiegata presso un'agenzia della Commissione Ue. I familiari sono assistiti dall'ambasciata per il riconoscimento. Tutte le vittime sono state ricordate stamane in Place de la Bourse, con un minuto di silenzio DICHIARAZIONI. Ieri Stefano Stucchi presidente ha spiegato come si muovono i servizi Copasir: “non possibile prevenire tutto” In Belgio l’intelligence ha palesa una serie di incapacità molto imbarazzanti u Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, intervenendo ad Agorà su RaiTre lo aveva detto chiaro: "Non è possibile prevenire tutto. Chi comunica un messaggio diverso dicendo che è tutto sotto controllo e non accadrà nulla illude le persone". "C'è una nota del direttore del Dis, l'ambasciatore Giampiero Massolo, che mette in evidenza alcune problematiche e fa un'analisi sulla possibilità, non la certezza, che ci siano - cellule terroristiche strutturate anche nel nostro Paese. C'è una preoccupazione reale e - annuncia - si lavora per inertizzare queste cellule". Quello che è successo a Bruxelles è "preoccupante" e sembra "parte di una strategia di attacchi che riguarderà anche altre realtà occidentali: nessuno può escludere che anche l'Italia sarà coinvolta". Ha spiegato Stucchi. "In Belgio ha aggiunto Stucchi hanno palesato una serie di incapacità imbarazzanti perché, a fron- te di situazioni che si sono ripetute nei mesi scorsi, non si è stati in grado di porre in essere una politica di sicurezza che portasse a risultati concreti". "Anche di fronte a eventi di pochi mesi prima, non si è stati in grado di capire ciò che stava avvenendo - ha continuato Stucchi -. Non si è stati in grado di capire che l'arresto di Salah avrebbe portato a un'accelerazione. E, quando non si riesce a fare questa semplice analisi, vuol dire che ci sono dei limiti che vanno assolutamente superati perchè sono importantissimi per tutta la sicurezza internazionale". MAIL [email protected] ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 3 ARGOMENTI INCHIESTA. La procura di Udine indaga su possibili mazzette EDITORIALE Appalti esteri sotto indagine perquisizioni alla Pilosio Spa Il “Ceo” Roustayan era uscito di scena dall'azienda a gennaio ............................................................. ... ... FABIO FOLISI ... . u Si potrebbe dire che era nell'aria. Insomma il fatto che la Guardia di Finanza di Udine si sia presentata nella sede della Pilosio Spa di Feletto per effettuare delle perquisizioni non desta meraviglia, come la desta il fatto che sempre le fiamme gialle si siano presentate nelle abitazioni dei suoi ex amministratori ed in particolare dell'ex presidente ed ex amministratore delegato Dario Roustayan. Il manager era uscito di scena dall'azienda nel gennaio scorso destando sorpresa e meraviglia visti risultati economici ottenuti in soli cinque anni. Roustayan infatti era approdato alla Pilosio nel 2010. Un percorso di un quinquennio in cui ha portato l’azienda a rinascere dopo una pesante crisi e a farla eccellere sui mercati di mezzo mondo. Ed è proprio questa rapida ascesa nei mercati esteri ad aver fatto alzare le antenne perfino dentro l'azienda e forse anche da parte della Columna Capital che dal 2014 è il socio di maggioranza di Pilosio Spa. Si tratta di un fondo di private equity con sedi a Lugano e Londra, un investitore privato quindi. Dario Roustayan aveva profondamente trasformato la Pilosio spa nel suo modello di business, portandola ad esportare quasi il 90 per cento della propria produzione (l’export nel 2010 rappresentava il 30 per cento) e a crescere con trend annui a doppia cifra, compreso quello dell’ultimo esercizio che aveva visto la società friulana aumentare il proprio fatturato di un ulteriore 20 per cento superando di molto i 40 milioni di euro. Inspiegabile quindi la scelta di lasciare e pochi avevano creduto alle sue dichiarazioni secondo le quali l'abbandono dal vertici della Pilosio sarebbe stato legato alla voglia di affrontare “ nuove sfide e progetti professionali molto stimolanti, principalmente legati alle attività della Fondazione Building Peace che ho costituito due anni fa”. Ovviamente tutto è possibile, ma erano in molti a chiedersi il perchè di una fuga professionale che era apparsa prematuro ed affrettata. Oggi forse arrivano le risposte a quei quesiti. Infatti secondo indiscrezioni non solo la Pilosio della gestione Roustayan è sospettata di corruzione internazionale per una serie di appalti all’estero, ma l'indagine sarebbe partita proprio da uno “spunto in- vestigativo” interno all'azienda. Una maniera soft per dire che qualcuno avrebbe scoperto le possibili malversazioni e avrebbe vuotato il sacco parlando anche con la Guardia di Finanza, evitando così di essere coinvolto/a. Fra l'altro le perquisizioni, compresa quella della moglie dell'ex manager, sarebbero state mirate proprio ad individuare i canali con i quali sarebbero state pagate le presunte mazzette all'estero allo scopo di “fluidificare” le pratiche di aggiudicazione degli appalti. I lavori sotto la lente degli inquirenti riguarderebbero quattro Paesi esteri: Algeria, Arabia Saudita Messico e Canada. Ma è sugli appalti in Arabia saudita che pare si soffermeranno particolarmente gli inquirenti, vuoi edifici adibiti ai service nella zona nord dell'area della moschea di Al-Haram. Impressionanti gli investimenti in gioco messi in atto per ampliare e riqualificare l'intera area della moschea: l'importo complessivo messo a budget dal regno saudita per questo progetto è di 80 miliardi di riyal, una cifra di oltre 20 miliardi di dollari. Insomma un mercato dove per entrare poteva valer la pena giocare ogni genere di carta. Il problema che quando si opera in quei Paesi dove il regalino non è un opzione ma rischia di essere la normalità attesa, si cozza pesantemente con quanto previsto dalla legge 231 sulla responsabilità amministrativa dell'azienda per reati commessi da propri amministratori o dipendenti, ma an- INDAGINI PER CORRUZIONE. Dario Roustayan ex CEO della Pilosio S.p.A per l'entità del lavoro, vuoi per il fatto che dalle parti di Ryad, è risaputo, non ci si muove se non si oliano a dovere gli ingranaggi. La vittoria dell’appalto in questione, era stato annunciato nel maggio del 2015. Una commessa multimilionaria acquisita anche grazie al supporto del partner locale di Pilosio, Arabian roots group, e dell’export area manager Mohamed Kassem. I ponteggi e le casseforme prodotte dalla Pilosio spa utilizzate nel progetto di espansione della Moschea del Profeta. Il valore economico dell'appalto, si leggeva nella nota dell'azienda, è di 30 milioni di euro, il più alto mai registrato nella storia dell'impresa con sede a Tavagnacco. In sostanza alla Mecca, Pilosio fornisce un ingente quantitativo di casseforme verticali modello Magnum Plus, sistemi di solai Simplex Table e Linear e strutture multidirezionali MP per la costruzione di tre imponenti che di più per il fatto che l'Italia ha ratificato la Convenzione ONU di Merida del 9 dicembre 2003, con la quale si inasprisce il contrasto alla corruzione internazionale, con particolare riguardo dei paesi poveri ed in via di sviluppo ove tale fenomeno è estremamente diffuso. In particolare con la convenzione si estendono gli ambiti penali dell'art. 322-bis c.p. (Peculato, concussione, corruzione e istigazione alla corruzione dei membri degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e più genericamente “di Stati esteri”, compresa l’Arabia Saudita). Insomma se da un lato si può capire che le aziende italiane possono essere svantaggiate se applicano le norme, dall'altra non si può pensare che il fine giustifichi i mezzi, dato che i cittadini italiani sono sempre chiamati al rispetto delle leggi e che non possono essere tollerate zone franche. EDITORIALE. Gestire l’Italia non è una cosa da... italiani .......................................................... ... ... GAETANO SPATARO ... [email protected] . Il termine per la presentazione del “patent box”, alla fine è giunto, come molti speravano. Tale termine, l’ennesimo inglesismo inopportuno, si riferisce alla richiesta per accedere alla detassazione sui marchi e brevetti. La notizia, di per sè positiva e molto attesa dai diretti interessati, dall’altro rappresenta l’ennesima riprova del modo di agire “a tentoni e a tentativi” del nostro esecutivo. A tutti i livelli. Un sistema di governo che ricorda molto da vicino il “modus operandi” di una nota casa produttrice di sistemi operativi, abituata a far uscire software “grezzi” sul mercato costringendo gli utenti a scaricare quantità infinite di aggiornamenti. Se con i computer questo può risultare irritante, applicato su scala nazionale su milioni di cittadini, lavoratori, pensionati, casalinghe... può diventare una vera tragedia. Ne sanno qualcosa i commercialisti che ormai si stanno rassegnando a continui cambiamenti di rotta con sistemi fiscali spesso contrastanti, pressocchè impossibili da spiegare ai propri ignavi (beati loro) clienti. Tra gli innumerevoli esempi, quello relativo al salvataggio “all’italiana” delle 4 banche, è un altro esempio da manuale. Dopo aver accettato le nuove regole europee (bail-in) che impediscono agli Stati di salvare dal fallimento le banche, facendone pagare il prezzo alla collettività; alla prima occasione il governo fa esattamente il contrario. Al di la del fatto che il rispetto delle regole imposte da una entità politica sovraordinata (di cui anche l’Italia però ne fa parte) risulta molte volte opinabile, resta l’impressione di fondo che l’Italia o, per meglio dire, gli italiani sono dei pessimi gestori di se stessi. Un ruolo, quello della gestione della cosa pubblica, che per definizione spetta alla classe politica. Una classe sempre ben disposta a godere dei privilegi che tale status comporta, molto meno a rispondere delle conseguenze delle proprie azioni. Come dire: tutti gli onori senza gli oneri. Una classe, fino a pochi mesi fa definita “una casta”, che ha perso una propria identità e che da diversi lustri naviga a vista, giorno per giorno, senza un programma ben definito di medio e lungo termine. Esemplare in tal senso la mancanza di una qualsiasi politica di sviluppo economico, sostituita dal continuo tamponamento delle ricorrenti emergenze. A livello territoriale, una pianificata campagna di manutenzione del territorio, per esempio, eviterebbe il ripetersi di emergenze (frane, alluvioni) con il relativo pesante tributo, soprattutto in termini di vite umane. L’elenco potrebbe durare a lungo, resta il fatto che gli effetti di questa politica, o per meglio dire, assenza di politica, si stanno accumulando, con effetti perniciosi per tutti. La soluzione: una nuova classe politica, per esempio. FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected] N° ISCRIZIONE R.O.C.: l DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO FOLISI l UFFICI DI CORRISPONDENZA: ROMA 069291973, MILANO 0221118502 l CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: SMA SRLS, VIA SELVUZZIS 53 33100, UDINE TEL. 3318179155 - [email protected] l REG. TRIBUNALE: UDINE, N° 2 DEL 06/02/2015 l RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30/06/2003 N. 196): FABIO FOLISI l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA SPECIALI: MEDIASTAMPA S.R.L. VIA DEL LITOGRAFO 4 BOLOGNA. TEL: 03928288201 4 ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 MAIL [email protected] CRONACA LIVELLO POLITICO. Scoperchiato grazie anche ai pentiti il sistema di voto di scambio ALLEATI FEDELI 'Ndrangheta, blitz a Cosenza 10 arresti, c’è “Principe” Pd Alert degli Usa ai cittadini, viaggi in Europa molto pericolosi Ai domiciliari sono finiti fra gli altri ex consigliere regionali, provinciale e comunali secondo l’accusa erano collusi con la cosca "Lanzino-Ruà" i cui capi sono in carcere u Il dipartimento di Stato ha messo in allerta i cittadini americani per i "potenziali rischi nel viaggiare verso e attraverso l'Europa", ancora una voltà appare cristallina l’effettiva considerazione che gli Usa hanno degli alleati Europei, considerati degli “utili idioti”. Il preallarme diffuso ieri nella serata americana, alla fine di un giorno segnato dai tragici attacchi terroristici rivendicati dall'Isis a Bruxelles (Belgio) è davvero stucchevole anche alla luce di quanto fatto invece dagli europei dopo l’11 settembre del 2001. Comunque il dipartimento di Stato guidato da John Kerry ha avvertito: "Gruppi terroristi continuano a pianificare nel breve termine attacchi in Europa, prendendo di mira eventi sportivi, luoghi turistici, ristoranti e trasporti". Per questo, l'amministrazione Obama consiglia ai suoi cittadini di essere vigili quando si trovano in spazi pubblici e usano mezzi di trasporto di massa. "Evitate luoghi affollati. Siate particolarmente cauti durante feste religiose e a festival o eventi di larga scala". Comunque l'avvertimento diffuso ieri in Usa è, bontà loro, un cosiddetto "alert" e non un "warning". Il primo tipo viene diffuso in situazioni in evoluzione che sollevano preoccupazioni temporanee tanto che la scadenza dell'alert è prevista per il prossimo 20 giugno. Il secondo tipo fa riferimento invece a problemi più radicati. In entrambi i casi comunque il dipartimento di Stato invita gli americani a rivalutare i loro piani di viaggio. ......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... . IL DATO u Si potrebbe ironizzare che si tratta di un “principe” di nome e di fatto, ma sarà che siamo in una repubblica e non in una monarchia Sandro Principe l’uomo forte del Pd di Cosenza è stato messo lo stesso ai domiciliari. Insomma fra gli arrestati dalla procura calabrese c’è anche lui considerato uno degli intoccabili boiardi, uomo “forte” del Pd co- Per la Dda facevano parte di un consolidato intreccio politico/mafioso sentino, che secondo gli inquirenti faceva parte di un sistema collaudato, che per oltre dieci anni è riuscito a condizionare il libero esercizio del voto, alimentando carriera e successi di politici collusi con i clan. Un quadro devastante secondo il castello accusatorio messo in campo dagli inquirenti che possono contare, pare, su prove testimoniali e perfino intercettazioni ambientali e telefoniche. Quello che emerge dall'operazione della Dda di Catanzaro che questa mattina all'alba ha fatto scattare l'arresto per dieci persone, sarebbe la prova di un sistema di connessione fra malaffare e politica. Come detto il personaggio di maggior spicco è Sandro Principe ex sottosegretario al Lavoro nei governi Amato e Ciampi ed ex sindaco di Rende. L’uomo considerato pil personaggio di punta del Partito demo- L’EX SOTTOSEGREARIO PD. Sandro Principe finito ai domiciliari cratico nel cosentino è finito ai domiciliari per ordine del gip di Catanzaro. Per gli inquirenti, sarebbe stato uno dei principali interlocutori del clan Lanzino Ruà, egemone nella provincia di Cosenza. Ma in realtà Principe non è l'unico politico cui il clan nel tempo si era rivolto per offrire voti in cambio di favori. Su richiesta dei pm Vincenzo Luberto e Pierpaolo Bruni, ai domiciliari sono infatti finiti anche l'ex consigliere regionale Rosario Mirabelli, l'ex consigliere provinciale Pietro Ruffolo e l'ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, tutti dell'area del centrosinistra. Insieme a un consigliere comunale di cui non è ancora stata rivelata l'identità, per i magistrati sarebbero tutti parte di un "intreccio politico/mafioso" che ha condizionato tutti gli appuntamenti elettorali dal 1999 al 2014, grazie ai determinanti pacchetti di voti controllati da personaggi di rilievo della cosca di 'ndrangheta "Lanzino-Rua'". Personaggi di Cosenza, tutti condannati in via definitiva condannati per "associazione mafiosa" che evidentemente avrebbero vuotato il sacco rivelando le commusioni presunte con i politici. Lo schema scoperto dagli inquirenti era semplice. in cambio dell'appoggio nelle urne, il clan ha ottenuto nel tempo appalti e favori come l'affidamento in gestione di locali pubblici comunali, l'assunzione di soggetti indicati dal clan nelle municipalizzate, incluso il capoclan Ettore Lanzino. Ma non solo nel pacchetto di scambio vi era anche la promessa dell'erogazione di fondi pubblici per una cooperativa creata da un personaggio di vertice della cosca per gestire l'area commerciale. u Uno scambio di favori che per secondo gli inquirenti avrebbe tentato di condizionare anche l'esito delle ultime elezioni amministrative nel 2014. In quell'occasione, a muoversi sarebbe stato uno dei personaggi di vertice del clan, che dal carcere avrebbe ordinato ai suoi la cifra che i politici avrebbero dovuto pagare cash in cambio dei voti del clan, lamentando gli scarsi benefici ottenuti dalla cosca nel recente passato. Conversazioni intercettate e finite al centro dell'indagine della Dda di Catanzaro e alimentate, pare, anche dalle dichiarazioni di tre pentiti. Si tratterebbe di Ernesto, Vincenzo e Adolfo Foggetti, quest’ultimo esponente di primo piano della cosca "Bella bella" e "fidato" collaboratore del boss Maurizio Rango. Adolfo Foggetti da tempo collabora con i magistrati di Catanzaro, cui avrebbe svelato i rapporti consolidati tra l'ambiente criminale e quello politico. Parole che sembrano aver contribuito all'inchiesta che oggi ha provocato un terremoto destinato a ridisegnare gli equilibri politici dell’intera Calabria. MAIL [email protected] ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 5 ECONOMIA LETTERA EUROPEA. Il commissario Ue alla concorrenza ci lascia solo un mese di tempo IN BREVE la vicenda della Bad-bank altro “pasticcio all’italiana” Il ministero minimizza è annuncia la proroga dei termini a settembre .......................................................... ... ... GAETANO SPATARO ... [email protected] . mente sottovalutate dalla Banca d’Italia, che ha ordinato la loro cessione alla cosiddetta bad bank a un prezzo nettamente inferiore al reale valore economico». Secondo i calcoli dell’esecutivo dell’Unione Europea, il prezzo medio del 17,6% del valore nominale dei crediti deteriorati «Consentirà alla bad bank un notevole profitto che sarà riversato sul Fondo di risoluzione», lo stesso che non doveva essere utilizzato per rimborsare i correntisti. u La questione della “banca ponte” creata dallo Stato italiano per salvare dal fallimento le 4 banche (Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e Banca Etruria) rischia di diventare un boomerang. La commissione europea, infatti, ha intimato il nostro governo di risolvere la situazione entro il 30 aprile 2016. Oltre tale data, le banche non sarebbero più autorizzate ad esercitare la normale attività. Questo ne decreterebbe la loro fine. Nel frattempo, fonti ministeriali annunciano uno slittamento del termine a settembre. LA COMMISSIONE UE. Secondo indiscrezioni, poi confermate dalla stessa Banca d’Italia, nella lettera di "autorizzazione" alla risoluzione del 22 novembre scorso la Commissaria Ue alla concorrenza, Margrete Vestager, avrebbe imposto il 30 aprile come termine ultimo per la cessione delle nuove banche guidate da Roberto Nicastro. Questa la parte cruciale della missiva: «Se la banca ponte non sarà venduta entro il 30 aprile 2016, interromperà immediatamente ogni attività diversa dal recupero dei crediti in essere a quella data, non svilupperà nessuna nuo- MISE. La sede del Ministero dello sviluppo economico va attività o business, non entrerà in nuovi mercati e non acquisirà nuovi clienti». Resterebbe dunque solo un mese per risolvere la complessa situazione. Tra i punti caldi sollevati dalla missiva, quello relativo all’utilizzo del Fondo di risoluzione previsto dal nuovo regime del bail-in per rimborsare parte dei risparmiatori truffati e i credi- tori di bond subordinati che hanno subito perdite. Tale comportamento è stato tradotto da Bruxelles come “un aiuto di Stato” e quindi da rimuovere e/o sanzionare. In realtà i problemi da risolvere non sono finiti: nella lettera la commissaria Vestager scrive che: «Le sofferenze delle quattro banche salvate sono state violente- ITALIA. In risposta a tali polemiche, l’Italia, attraverso il Ministero dell’economia, annuncia che la scadenza entro cui le autorità italiane ritengono si possa concludere l'iter di cessione può essere individuata indicativamente a settembre. In sostanza, alla durezza dei vertici di Bruxelles, si sovrappone anche questa volta, la ricetta “all’italiana”, secondo cui tutto si aggiusta, basta volerlo. Nella sua più volte citata lettera, il commissario europeo alla concorrenza, Vestager specifica che il salvataggio delle 4 banche dovrà avvenire invece entro il 22 novembre 2017, data con la quale scatterà la messa in liquidazione e sarà revocata la licenza bancaria. Ma anche in questo caso, il condizionale è d’obbligo. SICUREZZA AZIENDALE Password in vendita è questione di prezzo u Un impiegato su cinque venderebbe la propria password aziendale. Tra questi il 44% lo farebbe per meno di mille dollari. Lo rileva un sondaggio condotto da Sail Point, società di sicurezza americana su un campione di mille impiegati di grandi aziende. Il 45% circa dei lavoratori intervistati sono impiegati presso società con un organico superiore ai 10 mila lavoratori, il 25% del campione presso gruppi con numero di impiegatitra 5 mila e 10 mila, mentre il restante in aziende con dipendenti tra mille e 5 mila impiegati. CREDIT SUISSE Tagli per 6 mila posti di lavoro quest’anno u Credit Suisse ha annunciato il taglio di 6 mila posti di lavoro nel 2016, 2 mila solo nella sua divisione Global Markets contro i 4.000 previsti febbraio. Una decisione che segue la scelta di alzare l’obiettivo di risparmio dell’istituto da 3,5 a 4,3 miliardi di franchi svizzeri (3,9 miliardi). La banca ha sottolineato così di voler ridurre i costi di 18 miliardi entro il 2018, prevedendo già 1,7 miliardi di risparmi nel 2016. PARTNERSHIP. La proposta prevede una accordo con Qatar Airways e la mobilità incentivata L’OPERAZIONE. Proseguono i lavori dei due istituti bancari Una drastica riduzione esuberi Fusione Bpm-Banco Meridiana passa da 900 a 500 via libera dalla Bce Da 902 a 514, questo il drastico calo degli esuberi indicati da Meridiana: questa la proposta con cui la compagnia aerea si è presentata al tavolo che si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo economico. La nuova quota di esuberi, in particolare, riguarda 48 dipendenti del personale di terra, 433 assistenti di volo, 33 dipendenti della manutenzione e zero piloti. La procedura di mobilità verrà aperta il 10 aprile e ci sono 75 giorni di tempo per chiuderla. Dal punto di vista dei sindacati, l’azienda: «Conserva inaccettabili rigidità aziendali sul tema contrattuale di riferimento». Lo affermano le Segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e UglTrasporti in una nota congiunta al termine dell'incontro al Mise. «Occorrono più strumenti nella gestione dell'ancora alto numero di esuberi». Il presidente di Meridiana, Marco Rigotti, preme sul pedale dell’acceleratore: «A questo punto occorre correre, ci sono i tempi tecnici dettati dalla Cig e dalla mobilità». La procedura di mobilità si aprirà entro il 10 aprile, entro quella data Rigotti precisa: «Vorremmo raggiungere un accordo con Qatar Airways». Proprio in virtù di questo progetto di partnership, gli esuberi sono calati da 900 unità a circa 500: «La gestione del personale in eccesso avverrà sia mediante l’impiego presso Qatar Airways, sia attraverso l'accesso alla mobilità incentivata». Riguardo a quest’ultima, gli incentivi previsti sono di 15 mila euro a persona «Le persone che hanno i requisiti per accedervi sono circa 42-43». COMPAGNIA AEREA. u Secondo indiscrezioni, dalla Bce sarebbe arrivato l’Ok, informale e preliminare, al progetto di fusione tra Banco popolare e Bmp. Questo a seguito dell’accoglimento degli ultimi chiarimenti sulla operazione spediti ieri direttamente a Francoforte da parte dei due istituti interessati. Tale comunicazione, se confermata darebbe il via libera ai lavori dei consigli di amministrazione in corso a Milano e Verona, con l’obiettivo di arrivare ad un primo memorandum di intesa. Entro un mese verrà poi inviato a Francoforte il business plan al 2020 nonché la bozza del nuovo statuto. Sul mercato, dove ieri Bpm ha guadagnato il 2,97% e il Banco lo 0,41%, i titoli oggi sono sospesi. Si continua a guardare con interesse soprattutto alle misure di rafforzamento concordate con la Bce: il mix di azioni che dovrebbe comprendere cessione di Npl, di attività (in primis la banca conferitaria, per un valore di poco sopra i 100 milioni), ma anche convertibili o emissioni di titoli. Una quota di aumento che potrebbe essere almeno in parte riservata a investitori istituzionali, misura su cui ancora Mediobanca potrebbe rilasciare una propria garanzia. MAIL [email protected] ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 6 ECONOMIA / Regione NOMISMA. L’analisi fatta sul territorio giuliano rivela segnali di ripresa nel 2015 Il mercato immobiliare riparte a Trieste prezzi in calo e credito meno stringente Bene il settore residenziale, meno vitale quello direzionale e dei box-garage ............................................................. ... ... GAETANO SPATARO ... [email protected] . u Il mercato immobiliare triestino conferma evidenti segnali di ripresa nel 2015, è quanto risulta dall’analisi del I Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma. Segnali di tale ripresa sono costituiti da una riduzione del calo dei prezzi e delle tempistiche per le compravvendite. Si riaccende, in sintesi, la domanda rivolta all'acquisto, sostenuta da una riduzione dei prezzi e dalla minore rigidità da parte di molti istituti di credito nella concessione dei finanziamenti: nel 2015, il 64% delle compravendite di abitazioni è stato finanziato da mutuo prima casa. VENDITE. Dalla ricerca fatta sulla capitale giulana dalla celebre società di consulenza immobiliare, emerge anche una precisa conferma: la ripresa del settore immobiliare sarà comunque ancora lenta e difficoltosa. I valori di compravvendita dell’usato calano nel 2015 dello 0,8%, mentre rimangono in linea con lo scorso anno le riduzioni per il nuovo (-2%). Anche i tempi di trattativa continuano ad accorciarsi, arrivando a una media di 7,5 mesi per la compravendita e di tre mesi per la locazione, così come gli sconti percentuali, che sono nuovamente diminuiti. Segna- li, quasi tutti, di una rinnovata vitalità del mercato che attenua l’esigenza di correttivi (come sconti e continui cali dei prezzi). AFFITTI. Si attenua significativamente la flessione dei canoni, in media intorno al -0,4%, e si riducono le tempistiche medie necessarie alla definizione contrattuale, sia per le abitazioni nuove che per quelle usate, entrambe nell'ordine di tre mesi. Non si evidenziano sostanziali variazioni dei rendimenti da locazione, che si consolidano intorno al 6%. GARAGE. Il mercato dei box o ga- rage rimane piuttosto fiacco e proseguono i segnali di inattività evidenziati negli ultimi anni, che confermano lo scarso interesse per il segmento. I prezzi si riducono ulteriormente (-4%), mentre sono risultati in lieve diminuzione i canoni (-1,3% annuo). In controtendenza rispetto al resto del settore residenziale le tempistiche di formalizzazione dell'acquisto, salite a 6,5 mesi in media, e della locazione (4,5 mesi). UFFICI. Anche il comparto direzionale fatica a decollare, con un numero di compravvendite in calo. L’in- tensità del calo si riduce per quanto riguarda i prezzi (scesi dello 0,7%) che per i canonni (-1,2%). Si riducono nuovamente i tempi per la vendita, che scendono in media a 11 mesi. Stabile il rendimento medio lordo da locazione, che si attesta al 5,7%. STIME. Secondo quanto dichiarato dagli intervistati, le previsioni per il 2016 evidenziano una situazione ancora poco stabile. Se per il residenziale ci si attende un incremento del numero di contratti, per tutti gli altri comparti si prevede perdurante ristagno delle compravvendite. Giovani imprenditori a Udine PIÙ SUPPORTO E FORMAZIONE PER GIOVANI IMPRESE u Partendo dalla considerazione che chi si trova ad avviare un’iniziativa imprenditoriale, anche se ha superato i 35 anni, si trova di fronte agli stessi ostacoli di un “giovane imprenditore”, il Comitato giovani imprenditori della Camera di Commercio di Udine propone di passare dal concetto di “giovane imprenditore” a quello di “giovane impresa” e su di esso strutturare politiche pubbliche e iniziative come bandi e servizi a supporto. È una delle proposte che il Comitato, formato dai presidenti dei Gruppi giovani delle categorie economiche provinciali, ha presentato ieri pomeriggio nella sede camerale udinese all’assessore regionale alle attività produttive Sergio Bolzonello, in un incontro operativo che ha portato a un proficuo confronto e a diversi progetti da poter mettere in campo insieme. Altrettanta enfasi è stata posta sulla necessità di dare maggiore supporto all’orientamento e alla formazione degli aspiranti imprenditori, al fine di dare loro più consapevolezza non solo sulle opportunità, ma anche sui rischi che corre chi vuole fare impresa. «L’elevatissimo numero di chiusure di impresa a poco tempo dall’avvio lo testimoniano», ha concluso il presidente del Comitato, Massimo Zamò. AUDIZIONE PUBBLICA. Soddisfatto l’assessore Shaurli: «l’adesione al progetto è stata corale e spontenea» Quasi completato l’iter per la “nuova” Doc regionale Per arrivare a stampare il marchio sulle bottiglie manca solo il passaggio al Comitato nazionale vini u La Doc Friuli o Friuli Venezia Giulia è prossima al completamento del suo iter. Dopo l'audizione pubblica di oggi manca solo l'ultimo passaggio, come precisa l’assessore regionale Cristiano Shaurli, nel corso dell’incontro odierno: «Manca solo il Comitato nazionale vini, a inizio aprile, per consentire ai viticoltori della nostra regione di apporre sulle bottiglie, già dalla prossima annata, la nuova denominazione che si affianca a quelle delle Doc esistenti, così da rafforzare l'immagine del vigneto Friuli Venezia Giulia». L’audizione odierna presso l’Auditorium di Udine, oltre che pub- ASSESSORE. Shaurli blica era anche obbligatoria e finalizzata ad aggiornare tutti gli interessati sulla situazione mettendoli in condizione di fare osservazioni rispetto al disciplinare di produzione dei vini Doc (Denominazione di origine control- lata) Friuli. «Un'occasione storica per la viticoltura del Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto Shaurli -. Un obiettivo del quale si parla da oltre trent'anni e che ha finalmente visto riuniti i rappresentanti delle Doc, delle Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (Docg), dei produttori, delle organizzazioni agricole e amministratori, accomunati dalla volontà di cogliere un'opportunità per la crescita e per la promozione del vigneto regionale, e nel contempo delle sue molteplici specificità». Da tale assise è emersa una adesione compatta al progetto, risa- lente addirittura agli anni ‘70, finalizzato a diffondere la conoscenza dei vini della regione riunendoli attorno ad una unica denominazione collettiva. È importante precisare che l'adesione alla nuova Doc è di natura volontaria e i produttori potranno scegliere se adottarla o meno. Soddisfatto dell’esito dell’incontro, l’assessore non ha mancato di ringraziare gli uffici per il lavoro svolto e, soprattutto: «I rappresentanti della filiera vitivinicola regionale per aver saputo abbandonare i campanilismi e trovare le necessarie mediazioni, dimostrando finalmente nei fatti che una regione come la nostra ha bi- sogno di unità, coesione, filiere locali regionali, e che le nostre specificità possono e devono essere complementari per renderci ancora più forti nella ricerca della qualità e del riconoscimento nazionale e internazionale». Il resto del percorso della Doc per essere completato è questo: il testo del disciplinare, che oggi nel corso dell'audizione è stato letto ai presenti parola per parola dal direttore centrale delle Risorse agricole e forestali Francesco Miniussi, al cospetto dei rappresentanti del MiPAAF, sarà esaminato dal Comitato nazionale vini (che ha sede presso il Ministero) il prossimo 7 aprile. 7 ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 MAIL [email protected] CRONACA Regione L’INCONTRO. Serracchiani ha incontrato l’ambasciatore Hassan Incontro tra Marocco e Fvg flash obiettivi comuni e condivisi PROVINCIA DI UDINE Due territori accomunati dalla loro posizione strategica Riforma degli enti, il rinvio al Tar u Portualità e logistica, cultura, agroalimentare e ricerca... questi alcuni degli argomenti discussi oggi tra la presidente del Fvg, Debora Serracchiani, e l'ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abou Ayoub. u Il commento del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini sugli sviluppi della Riforma degli Enti locali: «Il rinvio della sentenza attesa per oggi dal Tar Fvg riguardo ai ricorsi presentati dai 56 Comuni e della Provincia di Udine contro le Uti è un chiaro segnale che il tribunale intende approfondire ulteriormente la questione. Un segnale che noi cogliamo come rafforzativo della nostra posizione di ricorrenti contro questa riforma. Siamo convinti che su questa questione dovrà esprimersi anche la Corte Costituzionale». POSIZIONI STRATEGICHE. Ad accomunare i due territori le rispettive posizioni strategiche occu- pate su due fronti diversi ma complementari: porta verso l'Europa Centrale il Friuli Venezia Giulia e sponda naturale per il Nord Africa il Marocco. Partendo da queste premesse, la Serracchiani ha cercato di porre le basi per un dialogo più approfondito, finalizzato al raggiungimento di una serie di accordi, sulla base anche dell'interesse che alcuni imprenditori della nostra re- L’INCONTRO. La presidente Serracchiani e l’ambasciatore gione hanno manifestato nei confronti del Marocco. Il Paese nordafricano, infatti, sta attraversando un momento di significativa espansione economica con una crescita del Pil nel 2015 del 4,8%. Oltre al favorevole aspetto economico, si aggiunge anche quello politico, come sottolinea la Serracchiani: «Un’altra condizione per interagire col Marocco è quella relativa al nuovo assetto istituzione che conferisce maggiore autonomia ai territori». Il Governo di Rabat, infatti, ha recentemente avviato una riforma di tipo regionalistico che va in quella direzione, dando la possibilità di creare rapporti di collaborazione diretti con specifiche realtà locali marocchine «Un elemento strategico di oggettivo vantaggio». TANGERI. La presidente Serracchiani, ha messo in risalto lo sviluppo del Porto di Tangeri che, in pochi anni, ha moltiplicato per dieci il volume dei traffici. Infine è stato affrontato l'ambito dei trasporti, riscontrando un interesse comune su eventuali rotte per un collegamento tra quella parte economicamente dinamica del Continente africano e l'Est Europa. AUTOVIE VENETE. AUTOVIE VENETE Traffico pasquale u Intensificazione del traffico già dalle prime ore di domani, giovedì 24 marzo, è prevista sulla rete autostradale di Autovie Venete, particolarmente sulla A4 in direzione Trieste con rallentamenti in uscita alla barriera di Trieste Lisert. Flussi sostenuti anche in direzione Venezia e in A57 in entrambe le direzioni. Lo comunica Autovie Venete in relazione alle festività pasquali. Simili previsioni per venerdì 25 marzo, mentre sabato 26 e domenica 27 marzo (giorno di Pasqua) la circolazione si presenterà regolare. Lunedì 28 marzo, 'Pasquetta', traffico intenso in direzione Venezia per l'intera giornata. In occasione della Unesco Cities Marathon, sarà chiusa l'uscita di Palmanova. Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud) tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected] CONSORZIO BONIFICA La roggia di Manzano u Sarà ilConsorzio di Bonifica Pianura Friulana ad occuparsi, grazie a una convenzione con il Comune di Manzano, deilavoridi tutela dell’assetto idraulico e idrogeologico dellaroggia. Il servizio regionale di difesa del suolo ha infatti trasferito 300 mila euro di fondi al Comune di Manzano,che a sua volta ha incaricato il Consorzio a predisporre il relativo progetto e ad eseguire la direzione lavori. 8 ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 MAIL [email protected] CRONACA MANIFESTAZIONE Nella Loggia del Lionello Honsell e altri sindaci coesi nel dolore Udine e Provincia unite: il cordoglio per Bruxelles Gli orribili fatti accaduti in Belgio non passano sotto silenzio nel capoluogo Rappresentanti politici e cittadinanza hanno voluto esprimere vicinanza .......................................................... ... ... LORENZO MANSUTTI ... [email protected] . u ”E’ con profondo dolore che ci troviamo qui”. Ha esordito così il sindaco di Udine, Furio Honsell, poco dopo le 18, durante la manifestazione di solidarietà per le vittime di Bruxelles, sotto la Loggia del Lionello. “Dobbiamo far germogliare dentro di noi - ha aggiunto il sindaco - gli ideali universali di tutta l’Europa: spero che usciremo più convinti dei nostri “Piena condanna” arriva dalla Comunità islamica udinese. valori anche da questa terribile prova”. Un’ottantina le persone presenti, forse qualcosa di più, in un clima primaverile, ma non troppo in sere così. Gli applausi dei presenti hanno però dimostrato che il coraggio non è ancora sparito. Anche l’incidente in cui sono rimaste coinvolte le studentesse, tra cui una friulana, è freschissimo. “Siamo qui per esprimere il cordoglio di tutta la città - ha continuato Honsell - e per ricordare che siamo tutti fratelli”. Sono intervenuti con significativi striscioni anche alcuni membri della Comunità islamica di Udine: “La nostra è una piena condanna - UNO dei cartelli esposti dai membri della Comunità islamica. ha sostenuto Mohammed -: non ci stancheremo mai di dirlo. All’Islam sono associati crimini orribili: ma non appartengono nè a noi nè all’umanità. Non dobbiamo cedere alla paura perchè purtroppo c’è la volontà di dividere la comunità internazionale, separare con le armi gli occidentali ed i musulmani”. La violenza, a tutte le latitudini non può infatti essere l’unico valore che ci è rimasto. Sempre il sindaco è prodigo di parole: “Siamo qui per tutti i morti: ma è necessario anche punire chi porta alla distruzione propria e delle persone che gli stanno intorno”. Erano presenti anche alcuni asses- sori del comune di Udine ed in veste ufficiale altri sindaci della provincia friulana: oltre ad un assessore del comune di Povoletto abbiamo riconosciuto i primi cittadini di Ruda, Bagnaria Arsa, Buttrio, Stregna, San Vito al Torre, Pradamano, Pozzuolo e Marano Lagunare. Posizione controcorrente quella dell’ex senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Udine, che comunque ha aderito alla manifestazione: “Vogliamo essere concreti ha affermato in una nota - per non continuare a vivere giornate come queste ? Serve un giro di vite sull'immigrazione di cultura islami- ca. Da tempo Paesi come la Germania selezionano chi può restare sul loro territorio: è ora di cominciare a farlo anche noi”. Presente anche Francesca Musto, assessore alla cultura della Provincia di Udine: “Non ci siamo ancora asciugati le lacrime per tutti gli studenti morti - ha dichiarato - ed ora è accaduto questo. Siamo vicini a Pasqua e speriamo nella ‘resurrezione’ per un mondo davvero migliore, dove prevalgano i valori della democrazia e della vita umana. Io sono una credente: lo dobbiamo alle nuove generazioni ed anche a chi ha lottato in passato per noi”. Sembrerà banale dirlo, ma l’unione fa - ancora - la forza. Polizia di Gorizia MANDATO DI ESTRADIZIONE PER UN 58ENNE u VILLESSE Nei dintorni del casello di Villesse, in provincia di Gorizia, ieri la Polizia locale ha proceduto all’arresto di un uomo di 58 anni dalla cittadinanza slovena. Sono stati gli agenti della IV zona della Polizia di frontiera ad effettuare il fermo del 58enne: l’uomo si stava infatti dirigendo in Slovenia a bordo di un veicolo con la targa tedesca. J. P., queste le inziali dell’arrestato, è stato sottoposto alle verifiche ed ai controlli del caso: gli agenti sono venuti subito a conoscenza che era già stato emesso un mandato di arresto nei suoi confronti perchè potesse essere estradato in Francia. L’uomo è infatti ricercato all’incirca da un mese a questa parte perchè è ritenuto responsabile di un traffico di stupefacenti. A questo punto la Polizia non ha dovuto far altro che condurre il conducente dell’auto fino alla Casa Circondariale di Gorizia, in attesa che l’autorità giudiziaria decida ora sul da farsi. COMMERAZIONI Minuto di silenzio all’Università degli studi di Padova Il corpo di Elisa sarà presto a Venzone Anche l’Istituto Magrini di Gemona del friuli ha ricordato la sua ex studentessa .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . ELISA Valent. u Se l’Università di Padova ha esposto bandiere a lutto e ha sospeso già ieri le lezioni, questa mattina tutto l’Istituto Magrini-Marchetti di Gemona del Friuli ha osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria della ragazza di Venzone. Assieme ai professori gli studenti di Gemona, alle 12, hanno interrotto tutto quello che stavano facendo e si sono alzati dai banchi dove Elisa Valent sedeva anni prima di loro. Il loro breve ma intenso silenzio ha espresso la vicinanza di un’intera comunità. Il corpo di Elisa Valent sarà a casa, a Venzone, probabilmente già domani. Elisa, 25 anni, prima di partire per l’Erasmus in Spagna, era impegnata a studiare Filologia moderna all’ateneo di Padova per ottenere la magistrale. I suoi colleghi di corso al dipartimento di Studi linguistici e letterari hanno voluto ricordarla, come riporta il Corriere della sera, così: “Elisa amava fare festa, leggeva molto e stava preparando un progetto per la tesi di laurea in letterature comparate”. “Sabato mattina - ha aggiunto Marco Penzo - stava poco bene e non voleva nemmeno an- dare a Valencia: alla fine aveva deciso di partire per vedere i fuochi d’artificio”. Elisa aveva superato in passato la leucemia e, partendo da Carnia, una frazione di Venzone di appena 350 abitanti, voleva imparare meglio le lingue. Non potrà ritornare al Magrini, la vecchia scuola, come le era capitato di fare con le compagne di recente: Venzone la accoglierà con una fiaccolata. MAIL [email protected] ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 9 UDINE / Cronaca IL MALCONTENTO. Cittadini e commercianti: «multate gli incivili!» Un “discutibile” scoop offende, giustamente, il Comune Sputi, cicche e mozziconi Caso Stellini Udine ritorna al medioevo Honsell s’infuria San Giacomo, i nuovi quadrelli già imbrattati di chewin-gum ......................................................... ... ... LUCIA BURELLO ... [email protected] . u VA BENE che Udine è un centro medioevale, ma questo non significa che le persone debbano comportarsi come nel medioevo. E il fatto che, camminando, si debba fare lo slalom tra sputi e gomme americane, come un tempo lo si faceva con i rivoli di orina, sta mandando su tutte le furie non soltanto i cittadini, ma anche i commercianti del centro storico. E allo schifo delle espettorazioni e delle gomme, si aggiunge anche quello per i mozziconi di sigaretta. A tal proposito alcuni esercenti, nella speranza di salvare almeno il decoro del proprio esercizio, hanno fornito il marciapiede di posacenere cosa che, a dirla tutta, dovrebbe fare l'Amministrazione comunale. Sì perché dal momento che la Legge 221 del 28 dicembre 2015, e in vigore dal 2 febbraio 2016, prevede multe fino a 300 euro per chi getta mozziconi e cicche in strada, prevede, tuttavia, che i Comuni installino appositi contenitori lungo i marciapiedi, nei parchi e nei luoghi di aggregazione. «E’ facile per lo Stato legiferare commenta l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza - senza però garantire ai piccoli comuni le risorse necessarie per fare funzionare le cose». E infatti, di posacenere pubblici lungo le strade cittadine, se ne incontrano pochini. «Faccio appello al buon senso e all’educazione delle persone continua l’assessore - restando in attesa di vedere, finalmente, comminare la prima multa all’incivile di turno. Non è facile che ciò avvenga, naturalmente, perché le persone devono essere colte in flagranza di reato. Cercheremo di monitorizzare il centro storico il più possibile - conclude Pizza anche perché, purtroppo, le chewin-gum stanno iniziando a imbrattare la nuova pavimentazione A volte l'ossessione per lo “scoop” è talmente parossistica da far scadere noi della stampa nel ridicolo. Ci riferiamo ai titoloni cubitali di oggi che, dalle pagine di noti quotidiani, annunciano: “Lo Stellini rischia la multa per lo striscione su Regeni”. Secondo il “colpo giornalistico”, infatti, il liceo Classico udinese avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione al Comune per l'affissione del messaggio solidale. E questo, in linea con il Regolamento di attuazione del Codice della Strada (D.p.r del 16 dicembre 1992, n. 495). Non avendolo fatto, dunque, rischierebbe la multa da parte della Polizia Municipale. Una fanfaronata subito smentita dal primo cittadino che, particolarmente risentito ha dichiarato «Il Comune non ha mai chiesto di presentare autorizzazioni per lo striscione su Regeni». E di questo, a dirla tutta, nessuno, con un minimo di buon senso, ha mai avuto dubbi. A parte, forse, quel dipendente comunale che, sentendosi un po' troppo sceriffo, forse ha voluto far girellare inutilmente i suoi speroni lungo la scalinata dello storico liceo, magari per avere un po' di credito dal “Premio Pulitzer” di turno. Non avevamo dubbi, dicevamo; primo perché lo stesso Comune ha affisso l'analogo cartello, secondo perché non vi è nulla nello striscione dello Stellini che violi il Regolamento del Codice della strada; non è, per esempio, pubblicità non autorizzata (come Dacia Arena), né insegna di esercizio ingombrante. E non è nemmeno un cartellone che disturba o intralcia la visuale del traffico cittadino. Ma c'è di più: per insegne come quelle, che esprimono sincera solidarietà alla famiglia dell'udinese assassinato in Egitto, sia che sporgano da edifici pubblici flash LEGAMBIENTE Via alla giornata ecologica VIA LEOPARDI “Se potessi aver, un euro per ogni cicca” di piazza San Giacomo». E in effetti, sul rinascimentale mercato nuovo, già si intravedono le prime macchie annerite dalla polvere, non biodegradabili e destinate a rimanere attaccate per decenni. Senza considerare il rischio per uccellini e piccioni, troppo spesso asfissiati da ciò che credono un ghiotto boccone. Ma se un Comune come Roma spende oltre a 5 milioni all’anno per pulire i marciapiedi dalle gomme americane, quanto spende, in proporzione, un’Amministrazione come Udine? «Nulla - informa l’assessore - come ho detto non abbiamo abbastanza fondi per questo servizio». Ma oltre a cicche e mozziconi, la legge punisce anche chi sputa, un’usanza questa, non soltanto “esotica” ma decisamente autoctona e che sta trasformando i camminamenti cittadini in vere e proprie sputacchiere. Creando anche seri rischi dal punto di vista sanitario. Non dimentichiamo, infatti, che malattie quali meningite, tubercolosi e influenze, oggi tornate “alla ribalta”, sono virali e «portarsele in casa - come sottolinea un commerciante di via Aquileia - sulle suole o sulle zampe del cane, non è il massimo». Insomma: cari trogloditi usate il fazzoletto, perché dalla sentenza n. 45924 del 9 dicembre 2011, la Cassazione, con dovizia di particolari, spiega che sputare può configurare un reato previsto dall’articolo 639 del Codice Penale e che riguarda il deturpamento e imbrattamento di cose altrui. u Il Circolo Legambiente di Udine partecipa alla "Giornata Ecologica" organizzata dal Comune di Pradamano, in collaborazione con le Scuole e le associazioni locali che si terrà sabato 2 aprile con ritrovo alle ore 8.30 in Piazza della Chiesa. Ci sarà una raccolta dei materiali/rifiuti abbandonati lungo i cigli delle strade e nei fossi da persone incivili. Verso le 12.00, a tutti i partecipanti, verrà offerto il pranzo presso la "Baita degli alpini". Per info, via Brescia, 3, tel. 0432.402934; email: [email protected]. © BLU DIALOGHI ALLA JOPPI Rinviato l’incontro di questa sera u L'assessorato alla Cultura informa di aver deciso di rinviare l'incontro di “Dialoghi in biblioteca” di stasera, 23 marzo, per permettere a tutti di partecipare alla manifestazione di cordoglio e solidarietà per le vittime e le famiglie degli attentati di Bruxelles. La presentazione del libro “Di monache e sirene. Riletture”, di Marina Giovannelli, sarà programmata in un'altra data. VISIOJAZZ Un trio d’eccezione che privati, se rispettano il codice stradale e non sono offensivi alla morale pubblica, non necessitano di alcuna autorizzazione, poiché rientrano pienamente nella libertà di espressione. Premesso questo, ecco le parole del sindaco Honsell: «Rispetto a quanto apparso sulla stampa locale oggi, 23 marzo, il Comune di Udine smentisce categoricamente di aver mai chiesto al liceo Stellini, in alcuna forma, di presentare autorizzazioni per l'esposizione dello striscione dedicato a Giulio Regeni. Non si può attribuire al Comune di Udine la responsabilità di aver fatto questo richiamo allo Stellini. Manifestazioni di libero pensiero non pubblicitarie si possono esporre liberamente, come accade ad esempio quando ci sono iniziative degli istituti scolastici, come “Scuole aperte”, in occasioni di manifestazioni pubbliche, come il 25 aprile, o come è accaduto con i comitati di cittadini contro i passaggi a livello. Vi è stata effettivamente una comunicazione ad alcune scuole da parte di un dipendente comunale, in data 19 marzo, relativa però i cartelloni pubblicitari e quindi priva di alcun collegamento con la vicenda. Se qualche dipendente del Comune si è presentato allo Stellini millantando la necessità di autorizzazioni per lo striscione su Regeni sarà perseguito sulla base dei regolamenti. – garantisce il primo cittadino – Dispiace però che si getti discredito sull'amministrazione comunale senza aver approfondito scrupolosamente la vicenda». in via Asquini u Il calendario di VisioJazz prosegue giovedì 24 marzo con il Trio composto da Francesco Cigana, batterista e percussionista poliedrico, Marco Storti, bassista e contrabbassista della scena padovana, e Giulia Faccio, pianista dall’età di sei anni. L’appuntamento è previsto al bar del Cinema Visionario e avrà inizio alle 19.30, ad ingresso libero. 10 ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 MAIL [email protected] CRONACA / Udine UNIVERSITÀ. Una cooperazione allo sviluppo in Camerun I residenti si lamentano, Pizza risponde: presto i sopralluoghi Energia pulita dall’Ateneo Auto e spazzatura missione friulana in Africa guai a Baldasseria Studenti udinesi diffondono i bruciatori a carbone vegetale u PROSEGUE l’impegno dell’Università di Udine in Africa con progetti di cooperazione legati alla produzione di “energia pulita” tramite carbone vegetale (biochar) e bruciatori pirolitici. Dal 25 marzo il gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, impegnato su questo fronte da quasi un decennio, sarà in Camerun nell’ambito di un progetto biennale coordinato dall’associazione “Donne Africa Onlus” di Trieste, del quale l’Ateneo è partner. Il progetto, denominato “Autonomia e Sicurezza - Ekona Oil Palm Mill" e coordinato da Siri Nangah Spora, è cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Programma regionale di cooperazione allo sviluppo. Il progetto è risultato primo tra quelli dedicati alla cooperazione allo sviluppo finanziati dalla Regione nel 2014. Il team dell’Università di Udine, coordinato da Alessandro Peressotti, sarà impegnato in un corso di formazione sulla produzione e l’utilizzo dei bruciatori pirolitici (anche per grandi strutture come ospedali e mense scolastiche) e un corso di pre-trattamento delle biomasse per renderle utilizzabili come combustibile per alimentare il bruciatore pirolitico. Sono inoltre previsti incontri con il ministro dell’Agricoltura camerunense e rappresentanti istituzionali per presentare i positivi risultati del progetto e favorire la sostenibilità delle attività nel lungo periodo. L’ateneo ha già formato 108 studenti che hanno seguito in teleconferenza un corso per imparare a costruire e utilizzare i bruciatori pirolitici per uso domestico. «In questo modo – sottolinea Peressotti –, ogni studente è, di fatto, un futuro artigiano». Le stufe costruite verranno distribuite alle famiglie delle due cooperative attive nel villaggio di Ekona, dove è presente un importante impianto per la produzione di olio di palma. I suoi residui, infatti, attualmente trattati come rifiuti, possono essere invece valorizzati e utilizzati come combustibile per alimentare la stufa pirolitica. In questo modo si evita l’utilizzo di biomasse legnose e si riduce la deforestazione. PALAZZO KECHLER. “Guerra in Occidente?” opinioni in città Incontro dei forzisti sull’Islam Tutti d’accordo puntano il dito sul fallimento della politica u Si è tenuto ieri a Palazzo Kechler il convegno organizzato da Stefano Cecotti, coordinatore comunale di Forza Italia Udine dal titolo “Islam e guerra all’Occidente?”. Ospiti dell’incontro Roberto de Mattei, già vicepresidente del Cnr con delega per il settore delle scienze umane e titolare della cattedra di Storia Moderna all’Università di Cassino e di Storia del Cristianesimo presso l’Università Europea di Roma, il vicecoordinatore vicario di Forza Italia Fvg, Massimo Blasoni, il consigliere regionale di Forza Italia, Riccardo Riccardi, il presidente della provincia di Udine, Pietro Fontanini e il segretario comunale di Fratelli d’Italia di Udine, Ugo Falcone. Tema di stringente attualità, quello della compatibilità del quadro valoriale europeo e occidentale con la cultura islamica, soprattutto alla luce degli attentati di ieri. A iniziare, Cecotti che ha posto l’accento «sulla minaccia che il terrorismo islamico rappresenta per l’idea stessa di Europa e di identità occidentale» e sul ruolo che per la prima volta il Friuli Venezia Giulia si trova ad avere nello scacchiere internazionale e nella gestione dei flussi migratori. Dal taglio storico invece l’intervento di de Mattei. Una ricostruzione dettagliata del rapporto dell’Europa con la religione di Maometto che parte «dall’ultimo tentativo di conquista dell’Europa da parte dell’Islam nel 1716, data che segnò la fine della minaccia della religione musulmana nei confronti dell’Europa», fino ai giorni nostri e al pericolo che deriva da parte dei quello che si definisce Islam moderato. Più politico l’intervento di Falcone, che ha posto l’attenzione sulla debolezza della politica di fronte al terrorismo islamico. Riccardi infine ha focalizzato il «fallimento delle politiche di integrazione e di accoglienza a livello nazionale e regionale». u ADDIO ai marciapiedi di via Lavariano, completamente fagocitati dalle auto e dai cassonetti della spazzatura, misteriosamente spostati dalla loro consueta piazzola e in una posizione di pericolo per gli utenti. Sono numerose le lamentele da parte dei residenti del quartiere, soprattutto di coloro che, al mattino, portano a passeggio il proprio cane. Non esistono, infatti, i camminamenti e mettono a serio rischio la propria incolumità e quella dell’amico a quattro zampe. Non solo, pericoloso è diventato anche lo smaltimento dei rifiuti, che costringe a restare in mezzo alla strada e in curva. L’assessore Pizza ha promesso un sopralluogo dopo Pasqua: «Il problema è che molti frontisti non hanno garage» spiega l’assessore, ma di certo non è una buona ragione per occupare l’area pedonale. Continua, inoltre, il degrado nei prati circostanti, dove si richiede più vigilanza. MAIL [email protected] ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 11 SPORT CALCIO L’EVENTO Alle 20.45 la selezione di Antonio Conte sfida le temibili ‘furie rosse’ Udine si colora di azzurro sale l’attesa per la Nazionale SICUREZZA ALLO STADIO Intensificati i controlli Domani sera amichevole di lusso tra Italia e Spagna in vista degli Europei .......................................................... ... ... LUCIANO PATAT ... [email protected] . u L’attesa è quasi finita. Domani sera, alle 20.45, le luci dello Stadio Friuli di Udine si coloreranno d’azzurro, illuminando il proscenio con le tinte del grande calcio internazionale. Italia e Spagna si troveranno di fronte per un’amichevole di grande livello, test di avvicinamento ai prossimi Campionati Europei che scatteranno in Francia il 10 giugno. Un grande appuntamento e il giusto ‘premio’ per un impianto sportivo che rappresenta un vero gioiello, non soltanto per Udine, ma anche per l'intero calcio nostrano. Domani, al Friuli arriveranno oltre 20.000 spettatori, pronti a gustarsi lo spettacolo di due Nazionali capaci di fare la storia del calcio. Da una parte, gli azzurri guidati dal Ct Antonio Conte, forti della conquista di quattro Mondiali - 1934, 1938, 1982 e 2006 - e un alloro europeo nel 1968. Dall’altra, la ‘Roja’ di Vicente Del Bosque, campione d'Europa in carica e che in bacheca ha quattro trofei (il titolo di Campioni del Mondo nel 2010 in Sudafrica, tre Europei nel 1964, 2008, 2012). Insomma, due team che hanno scritto pagine indelebili nel libro dei successi sportivi. Per l’Italia, è necessaria una massiccia dose di fiducia in vista di come Luca Toni, Francesco Totti e Alessandro Del Piero, per fare qualche esempio, la differenza pare evidente. Interessanti, e affascinanti, le sfide che attendono Federico Bernardeschi, talentino della Fiorentina, e Jorginho, metodista del rampante Napoli. D’altra parte le temibili ‘furie rosse’, pur senza due pezzi da novanta come Andres Iniesta e Diego Costa, porteranno sul manto erboso del Friuli campioni come Iker Casillas, Sergio Ramos, Cesc Fabregas e Pedro, soltanto per citare qualche nome. Gli ingredienti per un match spettacolare, tutto da godere, non mancano! Udine è pronta ad ammantarsi d’azzurro: il ritorno della Nazionale regalerà a tutta la regione una bella serata all’insegna dello sport. Tutta da vivere. SELEZIONATORE. Conte saluterà dopo Euro 2016 Euro 2016: la formazione nostrana è attesa da un girone impegnativo che, oltre al Belgio (da molti indicato come candidato alla vittoria finale), vede ai nastri di partenza anche la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. Conte ha già annunciato che dopo l’appuntamento in terra transalpina lascerà la guida della Nazionale, ma nessuno degli azzurri sembra voglia farsi ‘distrarre’: questo test, al pari di quello del 29 marzo contro la Ger- mania, deve portare in dote la giusta autostima. Match tutt’altro che secondari per molti giocatori, perché fra poco sarà tempo di scelte definitive. Inutile nascondersi dietro un dito: soprattutto nel reparto offensivo manca un po’ di qualità per fare la differenza. Graziano Pellè, Simone Zaza, Ciro Immobile (che a Udine non ci sarà per infortunio) sono ottimi giocatori, ma ripensando a qualche atleta del passato MANIFESTAZIONI COLLATERALI Ancora qualche ora per ammirare le quattro Coppe del Mondo DOMANI GLI ULTIMI EVENTI LA PALLA SCENDE DAL CIELO .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Ultimi appuntamenti collaterali, domani, per 'Udine Città Azzurra'. Il programma di manifestazioni promosse per l'amichevole Italia-Spagna di giovedì è entrato nella sua fase finale. Dalle 11 alle 16, sarà ancora possibile ammirare le Coppe dal Mondo vinte dagli azzurri nella Sala del Popolo di Palazzo d'Aronco. Dalle 9 alle 13, sempre nella sede municipale, i giornalisti saranno protagonisti del seminario formativo 'I media e la Nazionale di calcio'. Alle 12, spazio al 'Premio Ghirelli' che vedrà i riflettori puntati su otto autori. A ridosso del match, alle 19 sarà riservato spazio per i più piccoli, con l'esibizione dei Pulcini di alcune società del territorio sotto l'egida del Settore giovanile e scolastico della Figc. Infine, il pallone della partita, oltre alle bandiere di Italia e Spagna, arriverà... dal cielo: a consegnarlo saranno i paracadutisti della Folgore. Gli inni nazionali saranno suonati dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia. Dopo i fatti di Bruxelles, l’attenzione è ancora più alta. Per garantire la sicurezza in occasione di Italia-Spagna, in programma domani sera alle 20.45, è pronto uno specifico piano messo a punto dalle forze dell’ordine. Stadio Friuli blindatissimo, insomma, con il ricorso ai cani anti-esplosivo e a una squadra di artificieri. Previsti anche controlli con il metal detector alle persone che raggiungeranno lo stadio per assistere al match amichevole. Insomma, misure potenziate per garantire la massima sicurezza a chi prenderà parte all’evento (oltre che per le due squadre). L’ITALIA AL FRIULI L’ultimo apparizione è risalente al 1998 NOVE PRECEDENTI IL DEBUTTO NEL ‘79 .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Il suo ‘battesimo’ ufficiale è arrivato nella gara contro la Juve dello scorso gennaio. Il nuovissimo Stadio Friuli di Udine, una vera bomboniera per gli amanti del calcio, è un impianto innovativo e ultramoderno. Tutti i suoi 25.144 posti, infatti, sono al coperto e la sua concezione ‘senza barriere’ lo avvicina agli impianti europei. La decisione della Figc di ospitare al Friuli l’amichevole di lusso tra Italia e Spagna è anche un premio al progetto della famiglia Pozzo. La Nazionale, finora, si è esibita solo nel 'vecchio' Friuli e manca da Udine dal 10 ottobre 1998. Allora, gli azzurri affrontarono la Svizzera in una gara valida per le qualificazioni agli Europei, vincendo 2-0. Il debutto dell’Italia, dopo l’inaugurazione del Friuli datata 27 settembre 1976, risale al 17 novembre 1979: anche allora, curiosamente, l’Italia sconfisse per 2-0 la Svizzera. Sono in totale 9 le apparizioni dell’Italia a Udine, comprese le tre gare del girone E di Italia ’90. APERTO 7 giorni su 7 EDICOLA-LIBRERIA - CARTOLERIA - SERVIZIO DI LAVANDERIA DROGHERIA - DETERSIVI ALLA SPINA - PICCOLA FERRAMENTA DISTRIBUZIONE BOMBOLE GPL ENI ANCHE A DOMICILIO SERVIZIO FAX E FOTOCOPIE B/N E COLORE - PAGAMENTO BOLLETTE FESTA a Berlino 2006 Fer.Market di Tomasetig Maurizio Piazza Paolo Diacono, 5/A - 33047 Remanzacco (UD) Tel. 0432 639094 - fax 0432 639094 - [email protected] 12 ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016 MAIL [email protected] SPORT CASO RIENTRATO La polemica era montata dopo Indian Wells Campionati Italiani assoluti e giovani Djokovic fa marcia indietro “Sui premi ho sbagliato” Al via le prime prove Fill già stacca tutti Il serbo si scusa su Facebook per le frasi sul tennis in rosa u SU il sipario! Si è aperta oggi, sulla pista Canin di Sella Nevea, la tre giorni dedicata ai Campionati italiani Assoluti e Giovani di sci alpino, manifestazione che porta sulle nevi friulane tanti grandi nomi del Circo bianco. In mattinata, la prima ricognizione sul tracciato, con le prove cronometrate sia in campo maschile, sia femminile. Fra i protagonisti più attesi c'era Peter Fill, fresco vincitore della Coppa del mondo di discesa. E il 33enne 'uomo jet' di Castelrotto non ha deluso, dominando la prova con il tempo totale di 1'07”86. Dietro di lui, un altro degli atleti di punta giunti in Friuli, Christof Innerhofer, staccato di 1”70. Al terzo posto, la 'sorpresa' Pietro Zazzi, classe 1994, con 1”85 di ritardo. Fra gli atleti 'di casa nostra', il miglior piazzamento è stato ottenuto da Emanuele Buzzi, decimo a 2”28, ma nella top ten si è piazzato anche Mattia Casse, esponente delle Fiamme Oro e cresciuto al Bachmann di Tarvisio. In campo femminile, la mi- .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Le sue parole avevano suscitato un autentico vespaio: “È giusto che noi uomini guadagniamo di più (rispetto alle donne, ndr) perché siamo più seguiti”. Le polemiche che sono scaturite da questa affermazione non sono casuali, perché la frase è stata pronunciata niente di meno che da Novak Djokovic, il numero 1 del tennis maschile mondiale. Oggi, il campione serbo ha fatto dietrofront, porgendo le scuse per questa (infelice) uscita. Per farlo, ha utilizzato Facebook, postando una lunga 'lettera': “L’euforia e l’adrenalina dopo la vittoria di doemnica si sono prese il meglio di me e ho fatto dei commenti che non sono la migliore articolazione del mio punto di vista e dunque voglio chiarirlo. Ho sentito il bisogno di parlare di una più equa e migliore distribuzione dei premi nel circuito, ma mi riferivo sia agli uomini sia alle donne. Tutti dobbiamo lottare per ciò che ci meritiamo (…). Questo è ciò che penso e voglio scusarmi con chiunque lo abbia considerato nel NUMERO 1. Il serbo, stella del tennis maschile modo sbagliato”. Insomma, marcia indietro di Nole. Il mondo del tennis 'in rosa', come è ovvio, non aveva gradito le frasi di Djokovic, ma erano piaciute ancora meno quelle di Raymond Moore, direttore del torneo di Indian Wells: “Le donne dovrebbero inginocchiarsi e ringraziare Dio che Roger Federer e Rafa Nadal siano nati, perché so- no loro ad aver portato avanti questo sport”, aveva dichiarato l'ex professionista sudafricano, aggiungendo anche che “il tennis femminile tira avanti sulle spalle degli uomini”. Contro di lui si erano scagliate anche la numero 1 del ranking, Serena Williams, e un'altra atleta di punta, Vika Azarenka. Il ciclone che l'ha investito lo ha portato a dimettersi. glior prestazione è stata quella di Nadia Fanchini con 1'12”32, seguita da Sofia Goggia (staccata di soli 8 centesimi) e Verena Gasslitter, terza ma con un distacco di 1”50. Più indietro altre big come Federica Brignone (nella foto), ottava, Johanna Schnarf, decima, Elena Curtoni, 18esima, ed Elena Fanchini, diciannovesima. Il programma di domani prevede alle 10 lo start della discesa maschile, alle 11.30 la discesa femminile; alle 14, sciatrici protagoniste nello slalom valido per la combinata, seguite alle 14.30 dai colleghi maschi. I Campionati si concluderanno venerdì 25 con i superG. A Sella Nevea, le stelle dello sci sono pronte a darsi battaglia. Le emozioni sulla neve sono assicurate. Lega pro 8A EDIZIONE La gara richiama atleti da tutte le parti d’Italia A Casarsa si scaldano i motori Il 1° maggio torna la Maratonina del vino: via alle iscrizioni UDINESE .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Aperte le iscrizioni per l'ottava edizione della Maratonina Terre e Città del Vino. La manifestazione, che si svolgerà il 1° maggio, si snoderà lungo un percorso che da Casarsa toccherà San Lorenzo, Valvasone, San Martino al Tagliamento, Arzene e di nuovo San Lorenzo fino all’arrivo nella cittadina casarsese. Attesi atleti da tutta Italia nel cuore di una zona famosa per la sua tradizione enologica proprio durante la rinomata Sagra del Vino. Il comitato organizzatore, guidato da Pro Casarsa della Delizia insieme ai Comuni di Casarsa della Delizia, Valvasone Arzene, San Martino al Tagliamento e alle società di atletica Libertas Casarsa e flash PORDENONE IMPEGNATO DOMANI AD ALESSANDRIA UN’EDIZIONE passata In contemporanea si svolgerà anche la Marcia del Vino Atletica Coop Casarsa San Martino al Tagliamento, ha dato quindi il via libera alle iscrizioni. Da ricordare che, in contemporanea, si terrà anche la 43esima edizione della Marcia del Vino non competitiva, su percorsi in mezzo alle campagne di 20, 12 e 6 chilometri che toccheranno anche il Comune di Zoppola. Chi volesse partecipare, potrà trovare le informazioni utili su www.procasarsa.org/maratonina. “Ormai - ha dichiarato Antonio Tesolin, presidente della Pro Casarsa della Delizia - il 1° maggio è sinonimo di Maratonina a Casarsa, gara che ha saputo ritagliarsi un suo spazio all’interno del calendario di competizioni regionali e non solo”.La Maratonina è una gara a carattere regionale Open, aperta alle categoria Juniores, Promesse, Seniores e Over 35 maschili e femminili. Un appuntamento apprezzato, pronto a confermare ancora il suo successo. Squadra di nuovo al lavoro da oggi u L'Udinese, dopo due giorni di sosta post partita contro il Sassuolo, ha ripreso oggi gli allenamenti. I bianconeri, senza 11 giocatori impegnati con le Nazionali, si sono ritrovati oggi al Bruseschi. Sabato amichevole con l'NK Istra 1961. MISTER. Gigi De Canio u DOPO il ritorno alla vittoria, il Pordenone si prepara a tornare in campo. Domani, alle 18, i ramarri saranno di scena al Moccagatta per affrontare l'Alessandria nel match valido per la 28esima giornata di Lega Pro. I neroverdi, reduci dal successo contro il Padova che ha ridato slancio dopo lo stop con il Bassano, puntano a rimanere attaccati alla testa della classifica. Mister Bruno Tedino ha convocato 23 giocatori per la sfida in Piemonte: non ci saranno lo squalificato Alex Pederzoli e l'infortunato Michele De Agostini. All'andata era finita 1-1. Il Pordenone tornerà in scena il 2 aprile alle 20.30, quando riceverà la Reggiana.