Progetto di Allestimento, luci e graphic design

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Progetto di Allestimento, luci e graphic design
HOKUSAI HIROSHIGE UTAMARO
PROGETTO DI ALLESTIMENTO, LUCI E GRAPHIC DESIGN
Corrado Anselmi Architetto - Milano
Barbara Balestreri Lighting Design - Milano
Bruno Stucchi Dinamomilano Graphic design – Milano
La messa in scena delle opere dei tre maestri giapponesi vuole suggerire al
visitatore della mostra la sensazione di un mondo e di una cultura così diverse dalla nostra
da essere inevitabilmente attraenti. Il coordinamento stretto degli aspetti architettonici con
lo studio della luce e delle grafiche è stato pensato per creare nel pubblico un particolare
stato d’animo che qui viene raccontato attraverso alcune parole chiave:
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Leggerezza – la sottigliezza delle strutture espositive e dei materiali utilizzati
suggeriscono un senso di leggerezza visiva. Fogli traslucidi di carta giapponese
si muovono con le correnti più leggere, pannelli così sottili da sembrare
impostati su equilibri precari, strutture di sostegno esili al limite della loro
portanza, pannelli in compensato sottile per le grafiche didascaliche sono tutti
elementi di questo lessico.
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Monumentalità - La messa in scena delle piccole ma preziose incisioni è
supportata da strutture che vogliono creare un rapporto di dialogo reciproco fra
ambiente e soggetti esposti.
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Raccoglimento - alcune installazioni sono invece pensate per creare un senso di
separazione visiva dal contesto e contemporaneamente per dare al visitatore la
possibilità di concentrarsi sulle opere e sulle proprie emozioni visive.
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MInimalismo – le forme semplici e lineari utilizzate per descrivere gli scenari e
anche i materiali e le grafiche alludono a una semplicità e una pulizia visiva in
cui il pubblico può riconoscere un senso di pace interiore.
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Colori – tutti i materiali sono pensati con colori tratti dalle opere esposte e
dunque il blu profondo dei cieli giapponesi rappresentati nelle opere, l’avorio
dorato della carta e il bianco della spuma delle onde. Anche le luci
appositamente studiate con toni caldi e freddi sottolineano per contrasto gli
ambienti e le opere.
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Natura – Utilizzo di materiali riciclabili o riutilizzabili a fine mostra, con montaggio
a secco di buona parte dei componenti per semplificare le operazioni di
montaggio e di smontaggio e riciclo finale. I materiali usati per la stampa (legno
e carta di cotone) riprendono un senso di naturalità proprio della cultura
giapponese, includendo anche possibili difetti “naturali” dei materiali stessi.
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Luce - Il visitatore viene avvolto da una luce soffusa e impalpabile che illumina
delicatamente gli ambienti del palazzo ma allo stesso tempo enfatizza e
valorizza le opere esposte attraverso una luce funzionale e d’accento. Ogni sala
ha una sua caratterizzazione scenica che trae ispirazione dai quadri esposti e
dall’allestimento, tenendo così viva l’attenzione del pubblico, che viene proiettato
in un’atmosfera e uno stato d’animo di volta in volta differente.
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Design grafico – Leggerezza, fascino, chiarezza e attenzione alla leggibilità
sono le linee portanti del progetto grafico. Questo è basato su una griglia di
sottili linee rosse, ricavata dalle iniziali dei tre artisti (HHU), che si ispira alle
strutture geometriche e modulari tipiche del design giapponese, così come l’uso
di un carattere quasi” ideogrammatico” a base quadrata, che fa da motivo
tipografico ricorrente.
Milano, 29 Giugno 2016