Numero 2

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Numero 2
Settembre ‘04
Un’idea per il fine settimana
Organo informativo della Sezione Escursionismo Cral Galliera
Escursionismo, gite varie, viaggi, vita all’aria aperta...
Numero 2
La spettacolare strada del passo dello Stelvio, nell’omonimo parco Nazionale
Sommario:
Notizie di rilievo:
Lettera aperta del Presidente della Sezione Escursionismo
Ecco il secondo numero, che arriva dopo l’estate, fresco di stampa e con un
sacco di informazioni, che variano dalla gita fuori porta ai viaggi intercontinentali. Siamo (io e tutti quelli che mi danno una mano in questa splendida avventura) molto contenti per tutti gli incoraggiamenti ricevuti e, in
cantiere, per il futuro sembra che riusciremo a fornire altri interessanti
articoli, con gli argomenti riguardanti i luoghi più disparati.
L’appuntamento è perciò alla prossima occasione! Seguiteci sempre più
numerosi, in modo da darci la forza di continuare!
Buona lettura!
Maurizio LO CONTI
pag
Gita alla Rocca
dell’Abisso (Cn)
2
Il Rifugio CiarloBossi: il resoconto
3
Guadalupa, il sentiero delle cascate
4
Gita alle
del Vento
Grotte
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Aquiloni alla festa
FIE 2004
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Dicono di noi: filo
diretto con i lettori
7
Liguria, entroterra
sconosciuto
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No tizia 1
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No tizia 2
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No tizia 3
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No tizia 4
UN’IDEA PER IL FINE SETTIMANA
Num. 2 – Settembre ’04
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Spunti brevi
GITA ALLA ROCCA DELL’ABISSO,
in provincia di Cuneo
PERIODO CONSIGLIATO: Da giugno a settembre.
Per sciatori molto esperti, anche, nei mesi invernali.
INFORMAZIONI GENERALI: La cima dell’Abisso (2755 mt.) si erge alla confluenza di tre
valli (Gesso, Vermenagna e Roya), sul crinale italo-francese, sopra il passo del Colle di Tenda.
TEMPO E DIFFICOLTÀ: Tre ore (dalla fine della strada asfaltata presso il passo della Colletta), solo andata. Non presenta difficoltà particolari; più faticoso l’ultimo tratto, dove occorre procedere per un canalone di detriti rocciosi con qualche cautela (per evitare di far cadere inavvertitamente sassi sui sopravvenienti). Il dislivello è di 850 metri circa.
CARATTERISTICHE: Mulattiera erbosa nella prima parte; sentierino appena accennato tra le
rocce nell’ultima ora di ascesa.
ACCESSO: Provenendo dall’autostrada Savona-Torino si esce a Mondovì e si raggiunge Limone
Piemonte; da qui si sale al colle di Tenda (presso il confine nazionale), quindi alla località “Quota 1400” e, lungo la ex strada militare (asfaltata), sino al passo della Colletta: da dove si procede a piedi.
ITINERARIO: Dalla Colletta si sale verso destra lungo gli ampi tornanti prossimi al torrente
Vermenagna sino ad incontrare il Forte Pernante, edificio in discreto stato di conservazione.
Il sistema dei forti fu costruito alla fine dell’Ottocento (dopo il trattato della Triplice Alleanza, 1882) in funzione antifrancese; questo sistema di costruzioni non è da confondere con i
manufatti napoleonici rinvenibili più in basso, in prossimità di “Quota 1400” (dove in particolare è l’abbozzo di un tunnel verso la Francia, poi abbandonato: la galleria carrozzabile attualmente esistente fu costruita dopo l’unità d’Italia). Dal Forte Pernante si piega verso sudovest e si raggiunge la base del monte Becco Rosso; da qui si procede lungo i resti di un antico
acquedotto nella valletta dell’Abisso, dove s’incontra il Laghetto dell’Abisso (2200 m., d’origine
glaciale) e, proseguendo quindi l’ascesa verso nord-ovest, il Forte Giaura. In una restante ora
di cammino tra i detriti rocciosi si giunge alla croce metallica (anticima) e quindi, per brevissima cresta, alla cima. In una cassetta metallica è custodito il quaderno dove si può lasciar testimonianza del proprio passaggio. Magnifico è il panorama: sia sul versante francese (valle
delle Meraviglie, laghi della Peyrefique), sia su quello italiano, dove nelle giornate limpide lo
sguardo spazia sino alle vette alpine del Monviso e del Monte Bianco.
CITAZIONE: «La mole del monte, tutta sassi, è assai scoscesa e quasi inaccessibile, ma ben
disse il poeta che l’ostinata fatica vince ogni cosa» (Petrarca, Familiares, IV, 1).
Franco Arato
PER SAPERNE DI PIÙ:
Chiaretta F. e Molino A., Sui sentieri della Liguria, ed. CDA, 1996, Torino; Parodi A., Vette delle Alpi, dalla Liguria al Monviso, 1996, Novara; Carta Turistica della provincia di Cuneo, a cura dell’Amm.ne Prov.le; Cartoguida del Parco
Alpi Marittime e "La guida del parco" a cura dell'Ente parco, Blu edizioni.
II
UN’IDEA PER IL FINE SETTIMANA
Num. 2 – Settembre ’04
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Week-end presso il rifugio Ciarlo-Bossi in Alta Val Tanaro.
9/10/11 Luglio 2004
Il resoconto di
Piero Baruffo
Cosa scrivere? Come poter interpretare questa esperienza? Da che punto di vista si
può leggere? Certo, è stato un week-end intenso, non la solita gita, che ti vedi al mattino e alla sera, dopo la camminata, ognuno a casa sua… NO!! questa ha un contenuto completamente diverso. Qualche esempio: alla sera, dopo il lungo trekking, lo
stesso viene discusso, studiato nei particolari, rivisto sulle carte, messo in discussione il tempo impiegato, i ritardi (che la situazione atmosferica, in continuo cambiamento, produceva nei vari tratti), le difficoltà di transito in alcuni punti, insomma…
Chi, come nel mio caso, non ha partecipato alla grande impresa (quest'anno, con un
giro di 12 ore, perché di quell'impegno si è trattato), riesce a vederla ed assaporarla
ugualmente. La sera é straordinaria, nonostante la fatica dei marciatori: non rimane
indietro nessuno, per l'organizzazione riguardante la preparazione della cena (ottima
la carne della macelleria Bertola, via Federici 14, Garessio – tel. 0174 81047), che,
abbondante e varia, finisce sul tavolo di tutti e di nessuno. Con l'avanzare della notte, dopo aver riordinato tutto, si rimane per la, ormai, classica briscola (quest’anno è
Tonino sugli scudi), con due coppie di turno e il proprio tifo alle spalle… Sino a che,
ogni singolo eroe cade, sul finire, nel proprio letto, per abbandonarsi al meritato riposo. L'indomani è un risveglio particolare, oserei dire, straordinario, per la sua naturalità. Infatti, é come se la sveglia di uno, fosse quella di tutti. Ordinatamente, ci si alza, per ritrovarci intorno al tavolo insieme, per la colazione. È inutile raccontare
l’armonia che regna tra i partecipanti e, naturalmente, le battute, le barzellette, gli episodi simpatici… Sono nell'ordine naturale delle cose. La giornata serena (non solo
metereologicamente) è garantita. Non resta altro che
organizzare
una
piccola
sgambata, per far arrivare
l'ora del pranzo. Infine, come
un cerimoniale, si ripete il
rito preparatorio, senza disguidi, trovandoci, nuovamente, tutti allegri e affamati per il pranzo. Poi, la partenza, un po’ malinconica
ma tranquilla, e ancora una
volta: uno per tutti, tutti per
uno! Non ho parlato, volutamente, di quello che, per
tre giorni, è stata la nostra
Foto del rifugio Ciarlo Bossi del GES FIE di Savona
cornice di natura, paesaggi, percorsi…
Forse, in questo, sono la persona meno adatta,
ma, per chi fosse interessato, suggerisco di mettersi in contatto con la mente organizzativa (Maurizio Lo Conti), e, a tal proposito, Lo ringrazio per la sua tenacia e meticolosità organizzativa, qualità che rendono a volte complicata la partenza, ma, poi,
appaganti e duraturi i risultati. Spero che queste mie note siano di stimolo per aggregarsi ad un “qualcosa” che, comunque, va provato…
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UN’IDEA PER IL FINE SETTIMANA
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Testo e foto di
Ste. Anne
Appunti
di Viaggio:
G
u
a
d
a
l
u
p
A
Maurizio LO CONTI
In origine, i nativi la chiamavano Karukea (isola delle belle acque o acque meravigliose), poi, nel
1493 fu scoperta da Colombo, durante il suo secondo viaggio nel nuovo continente, che la ribattezzò con il suo attuale nome, in onore del monastero spagnolo di Santa Maria de Guadeloupe. Diventata francese fin dal 1635 è, ora, un dipartimento d’oltremare. L’isola (1.434 kmq) appartiene al
gruppo delle piccole Antille, nell’arcipelago delle Sottovento, ed è grande circa 7 volte l’Elba, con
una forma che ricorda le ali della farfalla. In realtà, però, si tratta di due distinte unità, divise da un
piccolissimo istmo, detto Rivière Salée (Fiume Salato). La parte occidentale, nonostante il nome
(Basse-Terre), è, prevalentemente, montagnosa e spicca per il vulcano de la Soufrière, 1467 m s.l.m.,
che è, quasi perennemente, avvolto da nubi. Diversamente, la zona orientale (Grande-Terre) è un
tavolato calcareo. Qui, si trova l’aeroporto internazionale (circa nove le ore di volo da Parigi), vicino a Pointe-à-Pitre. Le principali produzioni agricole sono: la canna da zucchero, gli ananas, le banane e il caffè (buonissimo il succo di frutta del goyave, purtroppo praticamente sconosciuto in Italia). Discreto è l’apporto turistico, con circa 700.000 presenze all’anno. Per visitare l’isola, è sufficiente la carta d’identità, per gli abitanti dell’Unione Europea (solo per i voli diretti), mentre la differenza oraria è di –6 ore rispetto all’Italia (-5 con l’ora legale). In pratica, quando qui da noi è l’ora
di pranzo, in Guadalupa si fa colazione… La disoccupazione ha un livello elevato (30%!), ma la
Francia fornisce consistenti aiuti e sovvenzioni, che smorzano possibili movimenti indipendentistici, pur pacatamente presenti. I principali gruppi etnici sono i mulatti (77%), i creoli (10%), i neri
(10%), ecc., mentre la religione prevalente è quella cattolica (80%). Il sistema viario è di livello europeo, con 2.500 km di strade asfaltate, e, quindi, il modo migliore per scoprire le varie facce
dell’isola è di noleggiare un’auto. I costi sono in Euro e non sono mai eccessivi, rispetto a quelli italiani (è necessario possedere la carta di credito). La stagione secca corrisponde al nostro inverno
(brevi acquazzoni sono sempre possibili, ma dopo essere passati, il cielo ci regalerà la possibilità di
vedere stupendi arcobaleni). Mentre, nel periodo da maggio ad ottobre, le piogge sono abbondanti.
Tanta acqua favorisce una vegetazione lussureggiante, con 3000 specie botaniche diverse, e i bambù possono sfiorare i 30 metri d’altezza. Inoltre, la foresta pluviale ricopre, quasi, il 40% del territorio. Le giornate hanno, tutto l’anno, una durata media di circa 12 ore: l’alba sorge intorno alle
6/6.30 e la notte arriva, all’improvviso dopo un breve crepuscolo, alle 18/18.30 ≈ (siamo ai tropici).
Le spiagge più belle sono quelle di Ste. Anne (sabbia bianchissima) e quella di Deshaies (spiaggia
rosa); ma meritano una visita, pure, la zona de l’Ile de Pigeon (riserva marina), Anse Bertrand, Pointe
des Châteaux (lembo di terra che si protende verso il mare dividendo l’Atlantico dal Mar dei Caraibi), Porte d’Enfer… Nell’interno dell’isola esistono molti corsi d’acqua che regalano diversi salti: la
cascata del Gallion, il salto de Lézarde, la cascata de Ecrevisses… I più interessanti sono, però, Les
Chutes du Carbet (3 magnifici salti), raggiungibili in auto dalla cittadina di St. Sauveur, con la strada
D4. Al termine dell’asfalto, dove stazionano diversi venditori ambulanti che propongono molti
simpatici souvenir, c’è un’area per parcheggiare il mezzo, punto d’inizio del percorso a piedi. Il livello delle indicazioni escursionistiche è ottimo e, senza difficoltà, si prosegue tra una rigogliosa
vegetazione (di notevoli dimensioni le piante di banane). Sull’isola della Guadalupa non esistono
serpenti velenosi o animali feroci, perciò, si continua con l’unica preoccupazione di ammirare il
paesaggio e la natura circostante. Dopo aver superato un ponte sospeso, da cui si può già guardare
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UN’IDEA PER IL FINE SETTIMANA
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Chutes du Carbet
Info web: http://www.guadeloupe-fr.com
http://it.franceguide.com/
Moule
con ammirazione il notevole salto (ben 110 metri!), si arriva proprio sotto la cascata, con l’acqua
che precipita giù, per una ripida parete, formando una bella pozza (20/30 minuti – difficoltà turistica). La gita può proseguire, arrivando a visitare la cascata più lontana (alta 125 metri). In questo
caso, bisogna essere adeguatamente attrezzati con scarponcini da trekking, perché la via, in alcuni
punti, è appena accennata, si costeggiano precipizi e la salita, arrivando ad un’altitudine sopra i
1.000 metri, può essere resa difficoltosa da nebbie improvvise (4h, EM/EE, andata e ritorno). Il tutto è situato nel parco nazionale, esteso per oltre 17.000 ettari, con 300 km di sentieri ben tracciati
(sono i migliori dei Caraibi) e riportati su specifiche carte, che aiuteranno coloro che sono interessati ad esplorarli…
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Domenica 14.11.04 – Gita alle Grotte del Vento
con la Sezione Escursionismo Fie Cral EO O.Galliera Genova
NB: Particolare della grotta e cartina stradale – Fonte: http://www.grottadelvento.com
Ritrovo:
da definire; ore 6.30, viaggio in pullman (3h, solo andata).
Percorso: si effettuerà il terzo itinerario, con guida turistica (durata di quasi 3h).
Rientro: nella serata (sosta pomeridiana per breve visita a Lucca).
Posti disponibili: …
Abbigliamento ed altro: scarponcini da trekking o suola antiscivolo, abbigliamento
comodo "a cipolla" (temperatura in grotta costante di 11°), pranzo al sacco ed acqua.
Info: Situata al centro del Parco Naturale delle Alpi Apuane è tra le grotte più complete
d'Europa, presentando una straordinaria varietà di fenomeni che vengono illustrati con precisione e competenza da esperte guide speleologiche. Comodi sentieri permettono di ammirare alla luce dei riflettori tutte le meraviglie del mondo sotterraneo: dalle stalattiti e stalagmiti vive e brillanti, alle colate policrome, ai drappeggi d'alabastro, ai laghetti incrostati di
cristalli, ai corsi d'acqua sotterranei e alle bizzarre forme d'erosione.
La quota di partecipazione è scalare (ingresso+pullman+sosta Lucca): … € CRAL FIE,
… € per iscritti CRAL Escursionismo, … € per iscritti CRAL, … € per familiari
non iscritti e … € per tutti gli altri, per la copertura delle spese.
Per l’iscrizione e informazioni rivolgersi a Piero Baruffo, telefonando al 010563 2940,
piero.baruffo galliera.it, oppure a Maurizio Lo Conti, tel. 010563 2303, locontim
galliera.it. LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA PREVIO PAGAMENTO QUOTA da effettuarsi entro le ore 11.30 del __________.
Cordiali saluti.
Il Resp.Sez.Escursionismo
M. LO CONTI
NB: Il viaggio con mezzi propri e l’adesione alla gita non comporta, a nessun titolo, assunzione di responsabilita’ civile e/o penale da parte del CRAL e
dell’organizzazione per quanto possa accadere al singolo partecipante prima, durante e dopo l’escursione. La volonta’ d’iscrizione e partecipazione alla
manifestazione e’ considerata anche come tacita dichiarazione d’idoneità fisica per questa attivita’ amatoriale (le attuali normative non prevedono l’obbligo
di richiedere un certificato medico di buono stato di salute). Per i minori e’ necessaria l’autorizzazione scritta di uno dei genitori (art. 4 del vigente regolamento gite). Durante il percorso e’ vietato: fumare, tenere comportamenti incivili e non seguire le indicazioni del capogita (art. 13) o della guida.
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Disegno di Daniele LO CONTI (6 anni)
Aquiloni alla festa FIE del 6 giugno ’04, presso il forte Geremia (zona del Turchino - GE)
A cura
di
Dicono
di noi…
Piero
Baruffo
Proposte, suggerimenti, idee, critiche,
commenti, incoraggiamenti, dubbi, ecc.
Scrivi a:
piero.baruffo
Ho letto il n°1 (destinato a diventare un pezzo da collezione), carino, complimenti! Continuate così. Ho notato
anche le previsioni finali di servizi da viaggi all'estero
(India, Mongolia, Ayers Rock...), state pensando in
grande. Bene! Saluti
galliera.it
- l'eventuale segnalazione di siti internet interessanti (es:
www.altaviadeimontiliguri.it; www.planetmountain.com/
trekking/ index.html , ecc. Ciao e good luck!!
E. Cambiaso (Impiegato, Regione Liguria)
↔
Bello! Ho trovato un (ovvio) errore di stampa, e ho solo
minuscoli commenti. Bellissima la prima pagina, pero' io
non avrei fatto uscire la righetta a destra della foto. Una
cosa che non ho capito e' il bisogno di numerare le pagine in numeri romani, ma probabilmente e' perche'
non me ne intendo. Se invece e' solo una prova, considera di mettere numerini piu' piccoli in angolo. La fruizione e' per stampa o per rete? Se e' per stampa, le
scritte in verticale vanno benissimo; se e' per rete, considera di tenere un elenco completo linkato di tutte le
pagine, così' uno salta dove vuole, quando vuole. Ciao
A. Chiesa (Serv. Tecnico EO O Galliera)
↔
È fatto molto bene: complimenti! Ho trovato cenni che
riguardano la Liguria e tutto il mondo... Un abbraccio!
O. Volpatto (Docente universitario Economia e
Commercio in pensione - Torino)
↔
Innanzitutto complimenti per il lavoro fatto che testimonia la passione, il grande impegno e la continua volontà
di miglioramento. Visto l'ampliamento dell'orizzonte di
riferimento ti suggerisco ulteriori spunti:
- l'eventuale comunicazione di manifestazioni, gite promosse dagli Enti parco o da associazioni varie (Es: manifestazioni podistiche stile "A pe de lische", le gite organizzate dalla Comunità Montana Argentea, la proiezione
di filmati di montagna:… ecc);
- la segnalazione di eventi che pur sembrando collaterali all'outdoor possono essere apprezzati dagli appassionati (Es. Mangialonga, gite utilizzando il Trenino di
Casella (es: sentiero botanico di Ciaè), manifestazioni
Legambiente, incontri di ProNatura, ecc;
G. Rosolini (Docente della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Genova)
↔
Stiamo lavorando tenendo conto di tutte le note pervenute, che ci incoraggiano ad andare
avanti. Grazie, a tutti, per i complimenti. In ogni
caso, si cercherà di migliorare, ulteriormente, di
numero in numero!
Saluti
VII
Piero Baruffo
R
I
T
O
R
N
O…
Marmotta lungo un sentiero dell’Alta Val Tanaro,
al confine tra Liguria e Piemonte
VIII
galliera.it
Liguria, entroterra sconosciuto:
Tromba marina lungo il tracciato Framura-Bonassola
Mongolia, Reunion, India, Ayers Rock e Galapagos!
PROSSIMAMENTE
servizi dei nostri inviati speciali: Dallo Yemen,
Tiratura base di questo numero: 250 copie a colori e 250 in bianco e nero
Gli arretrati sono stampabili da: http://www.galliera.it/cral sotto pagine
Giornali - Un’idea per il fine settimana
foto: http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC
Info web:
http://www.galliera.it/cral (principale) - http://www.cralgalliera.supereva.it/
(approfondimento), vedi in entrambi i casi le sotto pagine Escursionismo
Tel 010 563 2303 – fax 2314 – Email: locontim
Sezione Escursionismo Cral Galliera, affiliata FIE (dal 2002)
Mura delle Cappuccine 14 – Genova -- anno di fondazione: maggio 2000
B
U
O
N
Hanno collaborato a questo numero: Maurizio Lo Conti, Piero Baruffo, Daniele Lo Conti, Dino Gallo, Patrizia Landi, Franco Arato
Le foto di questo numero, salvo diversa indicazione, sono di M. Lo Conti
UN’IDEA PER IL FINE SETTIMANA
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