brochure ita - Agedo Palermo

Transcript

brochure ita - Agedo Palermo
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TOWARDS
THE CHANGE
VOLUNTEERS AGAINST HOMOPHOBIA
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Obiettivi del progetto sono: confrontare le
esperienze delle organizzazioni attive nella
lotta alla violenza e alla discriminazione al fine
di analizzare la fragilità dei punti di riferimento
e le differenze di accesso ai diritti, beni e
servizi.;
Creazione di un forum on-line,
o r g a n i z z a z i o n e d e l s e m i n a r i o,
promozione del progetto.
condividere l'esperienza UTC, raccontare un
video sul progetto. Un breve spot web è stato
anche prodotto, a
SEMINARIO - 5 giorni
promuovere i giovani LGBT e familyes
informazioni sui servizi di supporto disponibili.
1. Argomenti: Informazioni su bullismo
omofobico prevenzione e interventi educativi.
7. I gruppi di auto aiuto e le strategie di
sostegno.
identificare le reti di contatti per sviluppare
pratiche efficaci per sostenere, formare e
informare la giovane utenza e per ricostruire
lo spirito di appartenenza alla comunità dei
giovani LGBT;
2. l'importanza dei laboratori giovanili, il
materiale promozionale come un ponte di
comunicazione con i giovani.
3. I gruppi di auto aiuto e le strategie di
sostegno.
9. I canali di finanziamento europeo per i
giovani.
Il focus delle attività è il concetto di
benessere, sviluppato secondo i temi:
4. Le principali azioni socio-giuridico in
Europa inerenti le problematiche GLBT.
10.Condivisione della relazione finale.
1 - Come sostenere le persone GLBT con
particolare attenzione ai giovani e alle loro
famiglie.
5. I canali di finanziamento europeo per i
giovani.
2 - Quali strategie di contatto, comunicazione
portare avanti per aumentare la visibilità e per
diffondere la missione.
3 - Quali metodi possono utilizzare le
associazioni di volontariato per istruire e
formare verso il rispetto per le differenze di
identità di genere e orientamento sessuale.
4 - Come intervenire nelle politiche pubbliche
per il riconoscimento sociale.
STARTUP - 75 giorni
6. Condivisione della relazione finale.
SEMINARIO WEB - 70 giorni. Scambio di
opinioni via web, la scrittura condivisa di un
nuovo progetto da attuare nel quadro
programma “Gioventù In Azione” con
l'obiettivo di estendere la rete dei partner.
SEGUITO
Grazie al lavoro cooperativo svolto durante le
fasi del progetto è stato possibile rendere
questo opuscolo ad
8. Le principali azioni socio-giuridico in
Europa inerenti le problematiche GLBT.
I N VO LV E D C O U N T R I E S A N D
ASSOCIATIONS
Associazioni provenienti da 6 paesi diversi
formano la par tnership UTC. I paesi
coinvolti sono: Bulgaria, Italia, Polonia,
Portogallo, Romania, Turchia, Regno Unito.
Il confronto tra associazioni provenienti da
paesi che hanno implementato in modo
ottimale le direttive europee sulla non
discriminazione e le pari opportunità per le
persone LGBT e paesi,che le accettano
lentamente o con riluttanza; associazioni che
lavorano sulle tematiche relative la comunità
LGBT e associazioni che si occupano di
politiche giovanili, ha creato un gruppo
eterogeneo e positivo;
la sinergia cresciuta tra i 24 partecipanti, di
culture, credi, generazioni diverse, ha provato
che le differenze sono una ricchezza.
AGEDO PALERMO
Agedo Palermo è un'organizzazione di
volontariato i cui scopi sono la prevenzione
ed il contrasto alla violenza ed alle
discriminazioni basate su identità di genere
ed orientamento sessuale in famiglia e nei
diversi contesti di vita.
Agedo-Palermo aiuta le famiglie a ritrovare
armonia nelle relazioni attraverso un'opera
di mediazione I settori in cui si divide il suo impegno sono:
prevenzione del disagio e del suicidio,
sostegno e counseling, cultura, ricerca,
formazione.
Agedo-Palermo organizzato laboratori
creativi, incontri formativi con studenti e
docenti di scuole secondarie e facoltà
universitarie, campagne di informazione e
visibilità mirate ad un target giovane.
FFLAG
FFLAG è una organizzazione nazionale di
volontariato dedicata al sostegno dei
familiari di persone lgbt e dei loro figli.
FFLAG offre supporto all’utenza locale, per
aiutare le famiglie a capire, accettare e
sostenere i loro parenti lesbiche, gay e
bisessuali con amore e orgoglio.
FFLAG offre un punto per lo scambio di
informazioni tra gruppi di genitori e gruppi
di genitori locali.
FFLAG supporta i diritti umani e civili delle
persone lesbiche, gay,
bisessuali e
transgender.
FFLAG agisce per difendere e valorizzare
questi diritti umani e civili
LAMBDA WARSZAWA
Lambda Warszawa è stata fondata nel 1997,
la sua missione è costruire un'immagine
positiva delle persone omosessuali, bisessuali
e transessuali, creando un clima di
accettazione sociale.
I membri di Lambda Warsawa sono per lo
più volontari e professionisti che investono il
loro tempo su progetti ed attività
dell’associazione.
Gli scopi di Lambda Warszawa sono:
la costruzione di una identità positiva tra
omosessuali, bisessuali e transgender;
la promozione della tolleranza sociale per le
persone LGBTQ;
la lotta contro l'HIV / AIDS e altre malattie
sessualmente trasmissibili;
la lotta alla discriminazione, soprattutto per
quanto riguarda l'orientamento sessuale.
LISTAG (Families of LBGT in İstanbul)
Dal gennaio 2008, LISTAG lavora come
gruppo di sostegno per i familiari delle
persone LGBT, su base completamente
volontaria, in Turchia. Organizziamo: Incontri a
Amargi Cafe in Beyoglu, ogni Sabato
pomeriggio, dove incontriamo nuovi volontari
e pianifichiamo le nostre attività future;
mensilmente una cena dove le persone LGBT
possono partecipare con i membri delle loro
famiglie; ogni primo Giovedi del mese dibattiti
informativi organizzati presso la sede de
Society for Sexual Education Treatment and
Research (CETAD), per i membri di lesbiche,
le persone gay, bisessuali e transgender, su
ar gomenti come identità di genere ,
orientamento sessuale, ruoli e comportamenti
sessuali e di genere; incontri speciali con i
famiglie di persone lgbt che hanno bisogno di
incontrare i nostri genitori in privato;.
Discussioni in collaborazione con altre ONG
o università in Turchia; E' online un blog che
pubblicizza le nostre attività, e dove le
interviste con i media con i membri del
nostro gruppo sono raccolte ,assieme a saggi
scritti dai membri LISTAG, opuscoli per i
familiari delle persone LGBT, etc.
www.listag.wordpress.com;
YPCSD
" Yo u n g Pa r t n e r s f o r C i v i l S o c i e t y
Development" è stata fondata nel 26 aprile
2004 ed è una delle organizzazioni giovanili
più grandi in Romania. YPCSD ha più di
2500 membri di età compresa tra i 15 e i 25
anni.
Il lavoro di YPCSD si basa sui principi di
educazione non formale, apprendimento
esperienziale e apprendimento
interculturale. L’obiettivo è contribuire allo
sviluppo della società civile in Romania, con
un accento particolare sul ruolo dei giovani
negli processi sociali. Ci aspettiamo che le
attività di YPCSD si risulteranno nello
sviluppo di giovani creativi coinvolti nel
processo decisionale e nelle loro comunità.
YSPDB
I soci di Youth Society for Peace and
Development of the Balkans sono studenti,
professionisti, giovani e cittadini, che lavorano
per:
rafforzare la stabilità dei Balcani e del Sud Est
Europa; Incoraggiare e promuovere il
processo creativo nelle arti e nelle scienze;
Incoraggiare e promuovere arte e cultura
bulgare; creare nuove pratiche di sviluppo
sostenibile; istituire nuovi modelli nel campo
dell’educazione; migliorare il dialogo
interculturale e facilitare il superamento delle
differenze etniche; promuovere il rispetto dei
diritti umani; migliorare il dialogo tra le ONG
e le autorità locali e nazionali.
GDAC
Gabinete de desenvolvimento associativo e
Cidadania-CMM (GDAC) è stato creato da
un protocollo tra il Comune di Montijo e la
Scuola Professionale di Montijo.
Questa partnership funziona come una
struttura di intervento vicina a tutti i
cittadiniche vivono o lavorano a Montijio.
GDAC è un dipartimento che ha gli obiettivi
di sviluppare la società
di Montijio,
l’autonomia dei movimento associativi e di
incrementare la partecipazione dei cittadini
alla vita sociale.
Questo reparto ha anche come obiettivo di
creare un centro di risorse, potenziale
strumento di lavoro per il movimento
associativo.
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Il progetto si è svolto in un antico convento
situato nel centro storico di Palermo, presso
la “casa di accoglienza Il Carmine”
Via Giovanni gRASSO 13 A.
Tutto attorno al convento si estende il
mercato di Ballarò, con i suoi suoni, colori e
profumi.
Palermo è stata sempre un laboratorio di
convivenze possibili; crocevia di culture, di
popoli, religioni.
C’è stato un tempo in cui vi hanno
convissuto pacificamente ebrei, musulmani e
cristiani e in cui le diverse architetture si
sono fuse dando vita ad uno stile unico al
mondo, chiamato arabo-normanno. Questa
città che ha accolto popoli ed etnie differenti
è stata per i partecipati al progetto UTC un
luogo simbolo da cui partire per immaginare
un’Europa Unita, inclusiva anche delle
differenze di identità di genere ed
orientamento sessuale.
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SEMINARIO
Primo giorno
Il seminario ha avuto inizio giorno 16 aprile
2011.
Dopo aver chattato tanto tempo via web, è un’emozione fortissima poterci incontrare
fisicamente. Man mano che i partecipanti
arrivano, la prima cosa che ci colpisce è
l’eterogeneità del gruppo: ragazzi giovani e
genitori, maschi e femmine, paesi e lingue
diversi. I saluti sono calorosi e le barriere
linguistiche vengono superate dal calore
umano. La sistemazione nelle camere non è
semplicissima, poichè tutti cercano la vicinanza
di chi conoscono, di chi parla la stessa lingua,
di chi ha età simile. Ci ritroviamo infine nella
comoda e spaziosa sala convegno. Il video
proiettore e la lavagna a fogli mobili sono già
posizionati.
I conduttori dei gruppi’ dott. Claudio
Cappotto e dott. Cirus Rinaldi, ci invitano a
dare un assetto circolare alle sedie. Quasi tutti
parlano inglese, per cui sarà l’inglese la lingua
di comunicazione. Solo alcuni genitori turchi,
una mamma italiana e una ragazza polacca
non parlano inglese e si avvarranno dei
facilitatori alla comunicazione. ll dott.
Alessandro Previti sistema i facilitatori alla
comunicazione vicino a chi ne ha bisogno.
Ciascun par tecipante racconta dell’
associazione di cui fa parte e del ruolo che
riveste personalmente all’interno della stessa.
FFLAG, AGEDO PALERMO e LISTAG sono
associazioni di genitori di persone omosessuali
e transessuali; LAMBDA WARSZAWA è
un’associazione LGBT; YSPDB, YPD, GDAC
sono associazioni che lavorano nel campo
dell’educazione giovanile. I coordinatori
presentano i punti principali che verranno
trattati negli incontri così come si era deciso
nella fase preparatoria.e vengono distribuiti le
timetables e materiale informativo e di facile
consumo.
Secondo giorno
La mattina del secondo giorno le associazioni
si confrontano sulla tematica della
prevenzione al bullismo omofobico e
transfobico e sugli interventi educativi.
L’associazione italiana, inglese e portoghese
presentano le loro attività nel campo: i
laboratori giovanili, i corsi di formazione per
docenti, le cooperazioni con le istituzioni nel
campo della pubblica istruzione, condividendo
così un insieme di buone prassi che possono
essere stimolo per tutti.
Agedo Palermo presenta i lavori
svolti all’interno dei workshop
artistici per studenti di scuole
secondarie.
Nello scambio di esperienze è
venuto fuori quanto sia
importante per educare i giovani
al r ispetto delle differenze
utilizzare metodi diver si
dall’insegnamento frontale ,
sperimentando linguaggi creativi
diver sificati che coinvolgano
direttamente l’utenza giovane e la
rendano protagonista del
cambiamento. L’ottica nella quale
ci si può indirizzare è quella
dell’educazione tra pari.
Fflag mostra un cartone animato educazionale
che, con un linguaggio sintetico ed efficace,
presenta le varie forme di amore ed offre
informazioni corrette su omosessualità e
transessualità.
Agedo Palermo a questo scopo distribuisce
un fumetto realizzato interamente da studenti
delle scuole secondarie superiori all’interno di
un workshop ar tistico AgedoPalermo. Il
fumetto, attraverso un racconto espone i
dubbi, le paure e le speranze reali di un
gruppo di giovani che si trova coinvolto in
episodi di bullismo all’interno della propria
scuola.
I rappresentanti delle associazioni della
Romania, Bulgaria, Polonia e Turchia affermano
che nei loro paesi sono ancora molto forti i
pregiudizi intorno le persone LGBT e che
questo lavoro in campo educativo è da
sviluppare ed incrementare, superando
resistenze ed ostracismi.
Tutti concordano sul fatto che il
bullismo transomofobico è fonte
di sofferenza, disagio psicologico
che sfocia in disper sione
scolastica, depressioni e nei casi
più gravi suicidi. Il conduttore del
gruppo Dott. Cappotto, a questo
riguardo, legge statistiche attuali e
risultati di ricerche.
Il seminario pomeridiano è
dedicato al materiale
promozionale come ponte di
comunicazione verso i giovani.
Ogni associazione presenta il
proprio materiale divulgativo
rivolto ai giovani. Il dottor
Alessandro Previti, esperto in comunicazione
visiva apre una discussione sull’importanza per
un’associazione di volontariato di avere una
grafica efficace e studiata e sul ruolo
determinante della pubblicità e dei medium
visuali in generale per diffondere la propria
mission. Ogni associazione porta il proprio
contributo, mostrando il lavoro sviluppato
durante gli anni e discutendo quali strategie
visive sono più efficaci.
L’esperto ci aiuta ad osservare come avere
una grafica coordinata sia importante per
l’immagine dell’associazione, come questo
conferisca sensazione di affidabilità e
professionalità. Insieme a lui compariamo
campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione
dal mondo. Comprendiamo chiaramente
come una grafica improvvisata possa essere
non solo non efficace ma controproducente o
equivocabile nel condividere il messaggio
voluto e come invece un immagine mirata
debba arrivare d’impatto ed essere di lettura
intuitiva e chiara.
Terzo giorno
Il seminario della mattina tratta del supporto
psicologico alle persone GLBT ed ai loro
familiari, e della prevenzione e risoluzione del
conflitto.
AGEDO - FFLAG - LISTAG - LAMBDA
WARSZAWA sono associazioni che hanno
attivato al loro interno sportelli di supporto
per la popolazione GLBT e loro familiari.
Il dottor Claudio Cappotto conduce una
discussione sulle problematiche genitoriali
relative alla scoperta dell’omosessualità o della
transessualità della prole, esaminando la
dimensione psicologica e relazionale e
articolando gli interventi secondo questa
scaletta:
Il coming out dei figli: reazione alla crisi e
comportamenti adottati con relativi vissuti.
Il coming out come funzione di innesco di
processi evolutivi per la famiglia.
l’area dei pregiudizi attorno ai quali le famiglie
costruiscono le loro preoccupazioni.
Le risorse mobilitate dalle famiglie..
Politiche possibili, i suggerimenti delle famiglie.
Prospettive d’inter vento: empowerment
comunitario, interventi sociali e politiche
d’intervento possibili.
Questi che possono sembrare punti freddi e
neutri, calati nelle esperienze dei genitori e
figli presenti, divengono nel racconto
personale emozionali e coinvolgenti. Le
mamme e i papà dell’ associazione LISTAG
( Turchia) raccontano quanto è stato
coraggioso il loro dichiararsi pubblicamente
genitori di persone LGBT, e che hanno fatto
ciò con la consapevolezza di dover lottare per
il diritto alla visibilità e a una vita dignitosa per
i propri figli. Loro sono il primo gruppo di
genitori turchi a venire allo scoperto per
difendere i propri e gli altrui figli. Anche i
genitori di AGEDO PALERMO
sono stati i primi a fondare un
gruppo di sostegno nel sud
dell’Italia e raccontano quanto è
stato difficile all’inizio superare
stereotipi e pregiudizi e rendere
nominabile ciò che era ritenuto
un segreto da celare; come è
stato isolante sentir si Don
Chiscotte tra la disapprovazione e
l’indifferenza dei più. Le mamme
inglesi osservano che il coming
out non è solo dei figli, ma anche
dei genitori che inseriscono a
pieno titolo i figli e i loro partners
nel contesto allargato familiare ed
amicale. Una certa invidia, per
niente celata, è espressa nei
confronti degli inglesi e dei Portoghesi che
hanno una legislazione avanzata che riconosce
i diritti delle coppie omosessuali, mentre negli
altri paesi europei non si riesce neanche a
varare una legge di tutela per le persone
LGBT, contro omofobia e transfobia.
Tutti i genitori presenti rilevano che le
condizioni di vita per le persone LGBT nell’
Europa Unita dovrebbero essere uguali nei
diversi paesi. Scappano le lacrime, gli abbracci,
c’è chi porge fazzolettini, chi dice che
dobbiamo creare una rete di genitori europea
e magar i tr anseuropea, perchè fuor i
dall’Unione Europea ci sono genitori che
piangono i loro figli uccisi o imprigionati a
causa della loro identità di genere o del loro
orientamento sessuale ( in 80 paesi
l’omosessualità è punita con pene detentive e
in 8 paesi vige la pena di morte).
Andiamo tutti a tavola, ma non abbiamo
fame. Per fortuna di pomeriggio
c’è il giro culturale per Palermo.
Non avremmo potuto lavorare
oltre..
Siamo usciti tutti insieme, una
lunga coda di persone. Abbiamo
un itinerario per il centro storico
e la visita di alcuni monumenti
simbolo. Tutti rimangono increduli
di fronte all’architettura arabo
normanna della cattedrale di
Palermo, per poi ammirare la
piazza dei Quattro Canti e la
chiesa di Casa Professa dell’età
barocca e la bellissima fontana di
Piazza Pretoria, chiamata in tempi
antichi,in maniera popolare, Piazza
della Vergogna per la profusione di statue
nude. Il centro storico di Palermo è popolato
da innumerevoli laboratori ar tigiani, dai
fabricanti di pupi ai restauratori di statue
votive in cera. Tra questi il laboratorio di
lavorazione artigianale del cuoio gestito da una per sona tr ansgender e dal suo
compagno: tra i fondatori dell’arcigay a
Palermo, in coppia da più di 34 anni, grazie al
loro coraggio e alla loro serenità vivono
integrati nel tessuto sociale del quartiere. La
visita ha un grande significato poichè dà
un’idea delle potenzialità inclusive di Palermo.
Oramai stanchi ci trasciniamo fino a Piazza
Marina, non mancando di gustare insieme
arancine, granite e gelati siciliani …......Il cibo di
Palermo è molto gradito a tutti !!!!!! Scherzi,
risa, fotografie buffe testimoniano il livello di
coesione raggiunto dal gruppo in poco
tempo. Ci sentiamo tutti amici, uniti da ideali e
vissuti comuni.
Quarto giornoì
Il mattino si apre con un seminario sui
principali interventi socio legali in europa sui
temi LGBT.
Nel pomeriggio vengono a trovarci la
presidente nazionale del gruppo ArciGay-Lgbt
Sordi Monica Catalano e la socia Katia Trinari.
Tra le tante lingue presenti, oggi pomeriggio,
se ne aggiunge un’altra: la lingua dei segni. Le
ragazze leggono il labiale e parlano in italiano.
Grazie al lavoro dei traduttori il meeting
comincia. Le ragazze spiegano che la
popolazione LGBT sordi vive una
discriminazione multipla e inoltre rimane
tagliata fuori dai principali canali informativi.
Gran parte della popolazione sorda non ha
una buona comprensione della lingua scritta o
parlata del paese in cui vivono. Occorrono
testi concreti, semplici ed efficaci. Invece le
informazioni sono sempre complesse e di
difficile reperimento e la lingua dei segni non
è diffusa. La presidente afferma che per offrire
possibilità di uscire da un isolamento doloroso
per le per sone sorde LGBT occorre
sviluppare nuovi modi di comunicare:
realizzando siti con supporto per la lingua dei
segni, con molte immagini e video.
inoltre è altamente educativo per tutti che
nella scuola dell’obbligo venga inserito
l’apprendimento delle nozioni base di LIS.
Il gruppo LAMBDA WARSZAWA in passato
aveva tentato di aprire un punto accoglienza
per sordi, ma il progetto non riusciva a
raggiungere l’utenza; durante l’incontro, i
rappresentanti di LAMBDA WARSZAWA
hanno condiviso la loro esperienza ed hanno
colto che le difficoltà riscontrate erano
dovute alle forme di comunicazione usate,
inefficaci per raggiungere una minoranza così
esclusa dalla società. E’ così che LAMBDA
WARSZAWA ha deciso di attivarsi per
riaprire lo sportello accoglienza, ricca delle
nuove conoscenze.
L’incontro si conclude con un lungo
applauso in lingua dei segni.
Dopo cena vengono a trovarci i
rappresentanti del gruppo Ali d’
Aquila, un gruppo di omosessuali
credenti che opera a Palermo.
L’incontro è molto interessante
poichè ci permette di affrontare il
rapporto tra omosessualità e
fede, sia in relazione alle Religione
Cristiana che all’Islam. La
discussione si ar ticola
esaminando il peso che i dettami
religiosi hanno nella vita delle
singole
persone
e
nell’approvazione di leggi di tutela
delle persone, delle coppie e
delle famiglie LGBT.
Infine tutti concordano che è positivo, anche
se a volte difficile, tenere aperto il canale di
comunicazione con i rappresentanti delle
diverse fedi religiose e che auspicabile è un
mondo dove la fede non confligga con i diritti
delle persone LGBT e dove un fedele non
debba subire un conflitto tra la propria
identità e la propria fede.
Quinto giorno
Al mattino svolgiamo un seminario sui canali
di finanziamento europei dedicati ai giovani.
Il gruppo condivide le prime proposte per la
stesura di un nuovo progetto da realizzare
nell'ambito dello youth programme nella
prospettiva di estendere la rete di partners.
Il momento dei pasti è sempre di grande
allegria. Ogni giorno in sala mensa ci si
scambiano i posti; tutti noi approfittiamo di
ogni momento informale conoscersi
meglio.Il cibo è gradito a tutti e i
cuochi sono attenti alle esigenze,
preferenze o intoller anze
alimentari degli ospiti. L’assetto
informale del pranzo rende
impossibile appoggiar si ai
facilitatori alla comunicazione, così
ci troviamo a comunicare tramite
gesti, suoni, strane facce e
improvvisati disegnini sui
tovaglioli. Il gruppo è ogni giorno
più coeso, culture e lingue diverse
non sono una barriera ma anzi
uno stimolo; a fine seminario ci
s e n t i a m o c o m e s e c i conoscessimo da molto tempo.
L’ultima attività prevista è il
workshop artistico condotto da Alessandro
Previti. Le attività oggi si svolgono all’aperto,
all’interno del bellissimo chiostro del
convento. Insieme dobbiamo realizzare uno
spot contro l’omofobia, il progetto video
p r e ve d e u n r a p p r e s e n t a n t e d i o g n i
associazione che legga nella propria lingua una
parte di un testo, testo che è nostro compito
scrivere.
Ci dividiamo in gruppi, uno per ogni
associazione. Ad ogni gruppo viene dato un il
compito, a chi di scrivere l’intro, a chi il corpo
del testo, a chi il finale.L’atmosfera del
chiostro, il sole e l’assetto libero, invece di
essere una distrazione, creano un contesto
rilassato e perfetto per lavorare insieme in un
progetto creativo. Alessandro supervisiona i
gruppi e interviene quando necessario, capita
che un gruppo abbia una visione diversa
rispetto ad un altro sui messaggi principali che
lo spot dovrebbe contenere; alla fine però
capiamo come unire le idee ed il risultato
entusiasma tutti.
Dopo poche ore tutti i gruppi ha finito di
scrivere, hanno confrontato le idee e unito i
lavori svolti. E’ il momento di realizzare lo spot!
Ewa Morawska si occupa delle riprese. Non
ridere di fronte alla telecamera è davvero
difficile a volte, così le riprese si fanno tante e
tante volte. Mentre giriamo lo spot abbiamo
una sorpresa: la stazione televisiva TRM viene
ad intervistarci, vogliono sapere del progetto
perchè lo ritengono di interesse pubblico e
anche questa è una piccola conquista.
Arrivata sera, il materiale utile per lo spot è
pronto, siamo stanchi ma contenti di avercela
fatta.
Il seminario è concluso, con commozione ci
salutiamo. Per un po’ la casa d’accoglienza
religiosa è stata il nostro mondo, ora ciò che
abbiamo imparato, raccolto, prodotto dovrà
divenire terreno fertile per noi e per gli
altri ,sul quale seminare e raccogliere nuovi
frutti.
Francesca Marceca.
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DIMENSIONE EUROPEA
Dal 1960 ad oggi, l'Unione Europea ha saputo
fare della lotta alla discriminazione uno dei
suoi compiti più rilevanti e ha spesso fatto
sentire la sua voce in difesa dei cittadini glbt ai
quali ancora in molti stati viene impedito, sulla
base di criteri arbitrari, di vivere una piena vita
sociale. L'Unione Europea si è ripetutamente
espressa a tutela delle persone omosessuali e
transgenere e ha sollecitato la
programmazione e realizzazione di studi
conoscitivi di settore e progetti mirati per la
promozione delle pari opportunità, in rete
con le associazioni glbt già operanti sui
territori e le strutture pubbliche.
Il 18 gennaio 2006 il Parlamento Europeo ha
varato una risoluzione sull'omofobia in
Europa, dove afferma che l'omofobia deve
essere equiparata al razzismo e
all'antisemitismo.
La convergenza di azione pubblica, soggetti del
terzo settore e Comunità Europea si è rivelata
determinante per il miglioramento della
qualità della vita dei cittadini glbt.
Questo progetto, tenuto conto delle linee
guida fissate dal Trattato di Lisbona, ha come
riferimento la protezione dei diritti dell'uomo,
il confronto e la diffusione di politiche di
inclusione sociale per lesbiche, gay, bisessuali,
transgenere, la diffusione di buone prassi sul
territorio europeo mettendo in rete le
associazioni impegnate nella promozione dei
diritti delle persone lgbt, la partecipazione
attiva alle scelte decisionali della popolazione
lgbt nel rispetto del diritto europeo.
Il perseguimento degli obiettivi innanzi
elencati è garantito sia dalle modalità di lavoro
indicate nel presente progetto che dagli
argomenti di confronto e di analisi messi a
tema. Ed infatti i partecipanti si confrontano
quotidianamente in workshops e seminari
durante i quali ciascuno, in modo paritatrio ed
informale, può esporre ed illustrare pratiche
sperimentate e da sperimentare per garantire
l'integrazione e la partecipazione giovanile
della popolazione lgbt.
La par tecipazione attiva, attraverso un
dibattito orizzontale e democratico, aumenta
la consapevolezza di poter incidere
concretamente sullo sviluppo sociale e
culturale del proprio paese.
CONDIVIDERE, IMPARARE
La metodologia di lavoro interna al seminario
ha privilegiato il lavoro per gruppi cooperativi,
le attività in circle time, le attività creative
guidate. Questo ha permesso la libera
espressione di tutti in modo paritario e ha
favorito l’instaurarsi di un clima collaborativo
ed amicale. Il valore principale degli interventi
derivava dal continuo, fluente passaggio dalla
condivisione teor ica all’esper ienziale ,
all’emozionale. I partecipanti sono entrati in
contatto con le diverse realtà presenti in
Europa, scambiandosi buone prassi, diverse
metodologie di lavoro e strategie, per
prevenire e contr astare la violenza,
l'esclusione e la discriminazione basate
sull'identità di genere e l'orientamento
sessuale.
Le associazioni vengono così a configurarsi
come una delle componenti di sviluppo della
vita civile di ciascun territorio nel quale
operano, poichè in grado di contestualizzare i
diversi interventi educativi e di sostegno
possibili. Il superamento di pregiudizi e
stereotipi può aver luogo solo attraverso un
processo graduale basato sull’educazione
permante, che attraver so processi di
accomodamento e rispetto della cultura
locale sappia por tare rinnovamento e
trasformazione.
Lavorare in UTC è stato motivo di crescita
per i soggetti partecipanti ed ha costituito un
elemento fondante per immaginare un'Europa
che assicuri rispetto, pari diritti e opportunità
per le persone LGBT.
MULTIPLYING EFFECT
Il progetto ha portato alla costruzione di una
rete multilivello tra associazioni; tale rete ha
già dato i primi frutti, le associazioni AgedoPalermo e LISTAG hanno presenziato insieme
al gay pride 2011 di Istanbul;
l’associazione LISTAG durante il progetto ha
mostrato grande interesse per i progetti
inerenti i giovani e gli studenti di primarie
superiori, Agedo-Palermo e CESVOP hanno
invitato il presidente LISTAG come ospite
della manifestazione finale de “tavolo
minori” (il “tavolo minori” è una rete di
associazioni di volontariato che si occupano di
giovani localizzate nel territorio della provincia
di Palermo, annualmente si riuniscono per
organizzare un evento cooperativo aperto alla
cittadinanza in cui presentano le loro attività).
Le associazioni partecipanti ad UTC sono in
discussione aperta per altri futuri possibili
scambi.
Lambda Warszawa ha deciso di organizzarsi
per riaprire lo sportello accoglienza per
persone LGBT sorde.
Gli effetti del progetto si manifestano in tanti
risultati e tante idee che fioriscono ogni
giorno.
L’impatto con il pubblico avviene non solo
tramite il lavoro e le nuove progettualità
associative e tramite il supporto e l’interesse
dei media durante la fase seminariale, ma
anche grazie ad una serie di prodotti risultanti
dal progetto stesso. La qui presente brochure,
la video storia del progetto e il video
informativo pubblicati su internet, e la ricca
galleria fotografica sono sempre reperibili
online gratuitamente.
Countries involved
who&how?












16
17
18
19
20
8%
Agedo Palermo Italy
FFLAG England
Gdac Portugal
Lambda Warszawa Poland
Listag Turkey
YPCSD Romania
YSPDB Bulgaria
21%
17%
21
Il progetto ha visto la partecipazione di un
gruppo eterogeneo, una quasi parità di
partecipazione tra donne e uomini, giovani e
non, rappresentanti da 6 paesi europei ed uno
extra europeo, associazioni che si occupano
delle problematiche della comunità LGBT,
associazioni che si occupano delle famiglie
delle persone LGBT ed associazioni che si
occupano di giovani e cultura in generale; i
volontari che hanno partecipato svolgono
diverse professioni: psicologi, volontari,
studenti, docenti, legali, grafic designers,
fotografi.
Tutti sono legati però dall’idea di un’Europa
democratica e forte del rispetto dei diritti
umani.
L’eterogeneità di interessi, background
culturali, competenze ed esperienze è stata la
risorsa più profonda del seminario.
8%
17%
8%
21%
Females - Males
Agedo-Palermo
42%
58%
3
FFLAG
1
1
GDAC
1
1
LAMBDA WARSZAWA
2
2
LISTAG
3
1
3
YPCSD
2
YSPDB 0
2
0
1
2
2
3
4
5
ion
act
n
i
h
t
u
o
Y
Questo progetto ha potuto essere realizzato
grazie al supporto del programma Youth in
Action che ha finanziato il progetto per un
totale di 13.635€.
Il proggetto UTC appartiene all’azione 4.3
“Formazione e messa in rete degli operatori
dell'animazione giovanile e delle
organizzazioni giovanili”.
€ 240,00
€ 4.655,00
€ 6.120,00
€ 1.995,00
€ 2.620,00
Transports 80%
Transports 70%
Activity costs
Accomodation Food
Extra (visa)
Il presente progetto è finanziato con il sostegno
della Commissione europea.
Lʼautore è il solo responsabile di questa
pubblicazione (comunicazione) e la Commissione
declina ogni responsabilità sullʼuso che potrà
essere fatto delle informazioni in essa contenute.
Fotografie: Ewa Morawska
Grafica: Alessandro Previti