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Business Guide CROAZIA (ultima revisione: MAGGIO 2011) INFORMEST CONSULTING srl Sede Legale: Via Cantore 2 34170 Gorizia Tel.: +39 0481.547328 Fax: +39 0481.547443 P.IVA 01112920317 REA GO 72777 PEC: [email protected] [email protected] www.informestconsulting.it Sede Veneta: Via Cimetta, 1 30026 Portogruaro (VE) Tel.: +39 0421 280440 Fax: +39 0421 280821 [email protected] Business Guide - CROAZIA CROAZIA Superficie 56.594 km2 Popolazione 4,4 milioni ab. Lingua Croato Religione Cattolica Forma istituzionale Repubblica parlamentare Capitale Zagreb Principali città Split, Rijeka, Osijek Suddivisione amministrativa 20 Contee (Županije) + Grad Zagreb Moneta Kuna (HRK) PIL pro capite (PPA-2011) 10.246 € Rischio paese Coface (2011) A4 (min A1 – max D) Indice della libertà economica (The Heritage Foundation, 2011) 59,2 (min 0 - max 100) Export dell’Italia (2011) 2.306 mln € Import dell’Italia (2011) 1.660 mln € La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i film, le fotocopie), sono riservati per tutti i Paesi. Informest Consulting, pur impegnandosi a prestare la maggior cura possibile nel reperimento, verifica e controllo dei dati e delle informazioni, non assume alcuna responsabilità per eventuali imprecisioni, errori od omissioni in cui possa essere incorso. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 2 Business Guide - CROAZIA SOMMARIO SOMMARIO 3 1. INVESTIMENTI STRANIERI 13 1.1. 13 1.1.1. 1.1.2. 1.1.3. SETTORI DI INVESTIMENTO L'INVESTIMENTO STRANIERO È CONSENTITO IN TUTTI I SETTORI? SE NO, QUALI SONO QUELLI ESCLUSI O SOGGETTI A LIMITAZIONI? 13 QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI AD AUTORIZZARE GLI INVESTIMENTI STRANIERI? 13 ESISTONO SETTORI PER I QUALI SONO RICHIESTE SPECIALI AUTORIZZAZIONI? SE SI, QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI A CONCEDERE TALI AUTORIZZAZIONI? 1.2. REGIMI AGEVOLATIVI 1.2.1. ESISTONO LEGGI CHE AGEVOLANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI? 1.2.2. 16 16 IL REGIME AGEVOLATIVO È APPLICABILE IN TUTTO IL PAESE? SE NO, PER QUALI AREE O ZONE FRANCHE È APPLICABILE? 1.2.3. 14 19 IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN FINANZIAMENTI A CONDIZIONI AGEVOLATE RISPETTO AL MERCATO? 19 1.2.4. IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN SGRAVI FISCALI? 20 1.2.5. IL REGIME AGEVOLATIVO CONSENTE DI RIDURRE IL COSTO DEL PERSONALE? 20 1.2.6. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN PARTICOLARI AREE O REGIONI DEPRESSE O SOTTOSVILUPPATE? 21 1.2.7. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN SETTORI O COMPARTI IN CRISI? 25 1.2.8. ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CRESCITA OCCUPAZIONALE PRODOTTA DALL’INVESTIMENTO? 26 1.2.9. ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CAPACITÀ DI PRODUZIONE E/O ESPORTAZIONE CHE VERRÀ GENERATA DALL’INVESTIMENTO? 26 1.2.10. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER INTERVENTI DI RECUPERO REALIZZATI SU AZIENDE IN CRISI O IN RISTRUTTURAZIONE? 1.3. TUTELA DEGLI INVESTIMENTI 1.3.1. ESISTONO LEGGI CHE REGOLAMENTANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI? 1.3.2. 26 26 26 ESISTONO LEGGI CHE IMPEDISCONO CHE CON PROVVEDIMENTI SUCCESSIVI VENGA PEGGIORATO IL TRATTAMENTO CUI L'INVESTITORE STRANIERO ERA STATO ASSOGGETTATO AL MOMENTO DELLA REALIZZAZIONE DELL'INIZIATIVA? 27 1.3.3. ESISTE UN’AGENZIA/AUTORITÀ NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI? 27 1.4. PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI 1.4.1. COME È DISCIPLINATA LA PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI DELL’INVESTITORE STRANIERO? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 27 27 Pag. 3 Business Guide - CROAZIA 1.4.2. L'INVESTITORE STRANIERO PUÒ POSSEDERE IL CONTROLLO DI MAGGIORANZA DELL'INVESTIMENTO, ANCHE SENZA DOVERSI ASSOCIARE A PARTNER LOCALI? 28 1.4.3. LA PARTECIPAZIONE PUÒ RIMANERE STRANIERA A TEMPO INDETERMINATO? 28 1.5. CONTENZIOSI E ARBITRATI 1.5.1. A QUALE DISCIPLINA È ASSOGGETTATO IL CONTENZIOSO DERIVANTE DA INADEMPIMENTO CONTRATTUALE? 28 1.5.2. PER QUALI ISTITUTI GIURIDICI È VIETATA L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO STRANIERO? 28 1.5.3. È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI A GIUDICI ORDINARI DI UNO 1.5.4. 28 È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI AD UN ARBITRATO? 1.5.5. STATO STRANIERO? 28 A QUALSIASI TIPO DI ARBITRATO O SOLO AD ALCUNE TIPOLOGIE? 29 SONO IN VIGORE NEL PAESE LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI SUL RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE ARBITRALI? 29 1.6. SISTEMA GIUDIZIARIO 1.6.1. COME È ORGANIZZATO L’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO NEL PAESE? 30 1.6.2. QUAL È IL SISTEMA GIURIDICO CHE VIGE NEL PAESE? 30 1.6.3. E’ POSSIBILE CHE GLI AVVOCATI STRANIERI POSSANO RAPPRESENTARE IN QUANTO TALI I PROPRI CLIENTI DI FRONTE AI GIUDICI DEL PAESE? 30 30 1.6.4. ESISTE TRA IL PAESE E L’ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER L’ASSISTENZA GIUDIZIARIA? 31 1.7. PRIVATIZZAZIONI 1.7.1. QUALE È IL REGIME DELLE PRIVATIZZAZIONI? 31 1.7.2. QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI PRIVATIZZAZIONE? 43 1.8. REGIME DELLA PROPRIETA’ 1.8.1. QUAL È IL REGIME DELLA PROPRIETÀ? 31 44 44 2. SOCIETÀ E CONTRATTI 48 2.1. SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE 48 2.1.1. IN QUALI FORME GIURIDICHE PUÒ ESSERE COSTITUITA UNA SOCIETÀ NEL PAESE? 2.2. SOCIETA’ – COSTITUZIONE 2.2.1. COME SI COSTITUISCE UNA SOCIETÀ NEL PAESE? QUALI SONO LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE? 56 2.2.2. QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI ALLA REGISTRAZIONE, E QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA? 60 2.2.3. LE SOCIETÀ COSTITUITE NEL PAESE POSSONO AVERE SEDI ALL'ESTERO? 60 2.2.4. COME SI COSTITUISCE UNA SUCCURSALE, FILIALE O SEDE DI RAPPRESENTANZA DI UNA SOCIETÀ STRANIERA? 48 56 QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE RISPETTO ALLA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ NUOVA NEL PAESE OSPITANTE? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 60 Pag. 4 Business Guide - CROAZIA 2.3. SOCIETA’ DI CAPITALE 2.3.1. COME AVVIENE LA SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE DI UNA SOCIETÀ DI CAPITALE? 2.3.2. QUALI SONO LE MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CAPITALE IN DENARO? E’ CONSENTITO VERSARE E 61 61 MANTENERE IL CAPITALE SOCIALE IN VALUTA ESTERA? 61 2.3.3. E’ POSSIBILE VENDERE O TRASFERIRE QUOTE A/DA ALTRE SOCIETÀ? 61 2.3.4. COME VENGONO RIPARTITI GLI UTILI? 61 2.4. BILANCIO E LIBRI CONTABILI 2.4.1. QUALI SONO I PRINCIPALI OBBLIGHI IN MERITO ALLA FORMAZIONE DEL BILANCIO E ALLA TENUTA DEI REGISTRI E DEI LIBRI CONTABILI? ESISTE L’OBBLIGO DI CERTIFICARE IL BILANCIO? 2.4.2. ENTRO QUALI SCADENZE DEVE ESSERE PRESENTATO IL BILANCIO? 2.5. ACCESSO ALLE CARICHE 2.5.1. LO STRANIERO PUÒ ESSERE SOCIO DI CAPITALE? ANCHE CON UNA QUOTA SUPERIORE AL 50%? 2.5.2. LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE? ANCHE PRESIDENTE O 62 62 62 63 63 AMMINISTRATORE UNICO? 63 2.5.3. LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL COLLEGIO SINDACALE? PUÒ ESSERE REVISORE DEI C ONTI? 63 2.6. BORSA VALORI 2.6.1. ESISTE NEL PAESE UNA BORSA VALORI? 2.7. AUTORITA’ ANTITRUST 2.7.1. ESISTONO NEL PAESE AUTORITÀ GARANTI DELLA CONCORRENZA E SU QUALI SETTORI ESERCITANO IL 63 PROPRIO CONTROLLO? 2.8. 2.8.1. 63 64 64 CONTRATTI 65 IL PAESE HA ADERITO ALLA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI CONTRATTI DI VENDITA (VIENNA, 1980)? 65 2.8.2. E’ DISCIPLINATA LA RESPONSABILITÀ PER DANNI DA PRODOTTI DIFETTOSI? 65 2.8.3. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI FRANCHISING? 66 2.8.4. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI MEDIAZIONE? 66 2.9. CONTRATTO DI AGENZIA 2.9.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI AGENZIA? INTERNAZIONALE DI MERCI 2.9.2. 67 QUAL È LA COMMISSIONE PERCENTUALE SUL PRODOTTO VENDUTO NORMALMENTE RICONOSCIUTA A UN AGENTE COMMERCIALE? 2.9.4. 66 QUAL È LO STATUS DELL’AGENTE COMMERCIALE? È CONSIDERATO UN LAVORATORE INDIPENDENTE O UN DIPENDENTE DELL'AZIENDA PER LA QUALE LAVORA? 2.9.3. 66 67 OLTRE ALLA COMMISSIONE PERCENTUALE SUL PRODOTTO VENDUTO, L'AGENTE HA DIRITTO AD ALTRE INDENNITÀ O COMPENSI? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 68 Pag. 5 Business Guide - CROAZIA 2.10. MARCHI 68 2.10.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I MARCHI E IL LORO USO? 68 2.10.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO? 69 2.10.3. QUALI TIPI DI MARCHI POSSONO ESSERE REGISTRATI? QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE LA REGISTRAZIONE? QUALI SONO LE CAUSE DI DECADENZA DEL MARCHIO REGISTRATO? 69 2.10.4. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I MARCHI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I PROPRI DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL MARCHIO? 2.10.5. A QUALI ACCORDI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI MARCHI IL PAESE ADERISCE? 2.11. BREVETTI 69 70 70 2.11.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I BREVETTI E IL LORO USO? 70 2.11.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN BREVETTO? 71 2.11.3. QUALI DIRITTI DI PROPRIETÀ INDUSTRIALE POSSONO ESSERE BREVETTATI? QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE LA REGISTRAZIONE? QUALI SONO LE CAUSE DI DECADENZA DEL BREVETTO REGISTRATO? 71 2.11.4. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I BREVETTI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I PROPRI DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL BREVETTO? 72 2.11.5. A QUALI CONVENZIONI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI BREVETTI IL PAESE ADERISCE? 73 3. REGIMI DI IMPORT-EXPORT E DEI FLUSSI FINANZIARI 74 3.1. 74 3.1.1. REGIME DI IMPORT-EXPORT QUAL È LA CLASSIFICAZIONE DOGANALE DELLE MERCI? QUAL È IL REGIME DOGANALE DI IMPORTAZIONE DI MERCI NEL 3.1.2. PAESE? QUALI SONO I DAZI ALL’IMPORTAZIONE? IL REGIME DOGANALE PREVEDE FRANCHIGIE O RIDUZIONI DEI DAZI O DELLE IMPOSTE A FAVORE DI PARTICOLARI PRODOTTI? 3.1.3. 75 ESISTONO CONTINGENTAMENTI, DIVIETI, RESTRIZIONI ALL’IMPORTAZIONE O MISURE DI EFFETTO EQUIVALENTE? 3.1.4. 74 CI SONO IMPOSTE ADDIZIONALI DA PAGARE ALL’IMPORTAZIONE? 76 ESISTE L'OBBLIGO DI ACQUISTARE NEL PAESE PRODOTTI O MACCHINARI CHE SIANO PRODOTTI SUL MERCATO LOCALE? 76 3.1.5. ESISTE UN REGIME PER LA TEMPORANEA ESPORTAZIONE/IMPORTAZIONE, E PER QUALI OPERAZIONI? 76 3.2. AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE 3.2.1. ESISTONO ZONE CHE OFFRONO INCENTIVI, TRATTAMENTI PREFERENZIALI ED AGEVOLAZIONI FISCALI E DOGANALI ? COME VI SI ACCEDE? QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI PREVISTE? 3.3. DOGANE 3.3.1. QUALI SONO LE AUTORITÀ DOGANALI COMPETENTI? GLI UFFICI DOGANALI DEL PAESE HANNO COMPETENZA 78 78 87 TERRITORIALE RIGUARDO ALLA RESIDENZA DELL’IMPORTATORE, OPPURE LA SCELTA OVE SDOGANARE LA MERCE È LIBERA? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 87 Pag. 6 Business Guide - CROAZIA 3.3.2. QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA DALLE PROCEDURE DOGANALI? 3.3.3. SONO PREVISTI CONTROLLI DEI REQUISITI TECNICI DEI PRODOTTI DA EFFETTUARSI IN DOGANA AL MOMENTO DELL’IMPORTAZIONE? 3.3.4. 87 88 QUALE LEGISLAZIONE VIENE APPLICATA RELATIVAMENTE ALL’IMBALLAGGIO E ALL’ETICHETTATURA DELLE MERCI? 88 3.4. ACCORDI COMMERCIALI 3.4.1. E' STATA STIPULATA UNA CONVENZIONE PER EVITARE LA DOPPIA IMPOSIZIONE FISCALE CON L'ITALIA? 88 3.4.2. ESISTE TRA IL PAESE E L'ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER LA PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI? 89 3.4.3. ESISTONO ALTRI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON L’ITALIA? 89 3.4.4. QUALI SONO I PRINCIPALI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON L’UNIONE 3.4.5. 88 EUROPEA? 89 ESISTONO ALTRI PAESI O AREE GEOGRAFICHE CON I QUALI IL PAESE POSSIEDE ACCORDI PREFERENZIALI DI COMMERCIO E QUALI SONO LE CONDIZIONI PREFERENZIALI? 3.5. FLUSSI FINANZIARI 3.5.1. QUAL È IL REGIME DI IMPORTAZIONE DEI CAPITALI E DELLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE PER GLI 89 92 INVESTIMENTI? 92 3.5.2. QUAL È IL REGIME DI ESPORTAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE? 92 3.5.3. QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI IMPORT/EXPORT DI RISORSE FINANZIARIE? 93 3.5.4. PER QUANTO RIGUARDA I PRODOTTI O SERVIZI DERIVANTI DALL'INVESTIMENTO, È POSSIBILE LA RIESPORTAZIONE ANCHE DEL TOTALE DELLA PRODUZIONE? OCCORRE CHE UNA PARTE DELLA PRODUZIONE SIA VENDUTA SUL MERCATO LOCALE? 93 4. REGIME FISCALE 94 4.1. QUADRO NORMATIVO E PRINCIPALI IMPOSTE E TASSE 94 96 4.2. LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE 4.2.1. QUALI SONO I SOGGETTI PASSIVI D’IMPOSTA?QUAL È IL REGIME FISCALE PER LE STABILI ORGANIZZAZIONI? 4.2.2. QUAL È L’ALIQUOTA D’IMPOSTA APPLICABILE? QUALI I REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE E QUELLI ESENTI O ESCLUSI DALL’IMPOSTA? 4.2.3. ESISTONO REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE IN PIÙ ANNI? 96 96 ESISTONO CRITERI TERRITORIALI PER L’APPLICAZIONE DELLE IMPOSTE DIRETTE SULLE PERSONE GIURIDICHE? 97 4.2.4. SONO PREVISTE AGEVOLAZIONI FISCALI PER GLI INVESTITORI? 97 4.3. TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA 4.3.1. QUAL È IL LIVELLO ORDINARIO DI TASSAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA PER LE SOCIETÀ DI PERSONE E PER LE SOCIETÀ DI CAPITALE? 97 QUAL È IL LIVELLO DI TASSAZIONE PER LA MICROIMPRESA E L’IMPRESA AGRICOLA? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 97 Pag. 7 Business Guide - CROAZIA 4.3.2. QUALI SONO I COSTI INDEDUCIBILI? QUALI SONO I COSTI DEDUCIBILI E LE MODALITÀ DI DEDUZIONE? 4.3.3. QUALI SONO LE ALIQUOTE DI DEDUZIONE RELATIVE ALL’AMMORTAMENTO FISCALE ORDINARIO? QUALI SONO I BENI FISCALMENTE NON AMMORTIZZABILI? 98 ESISTE UN AMMORTAMENTO FISCALE ANTICIPATO? 98 4.3.4. ESISTONO ALTRE IMPOSTE, TASSE NAZIONALI E LOCALI APPLICABILI ALL’ATTIVITÀ DI IMPRESA? 99 4.4. LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE 4.4.1. QUAL È IL REGIME DELLE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE? QUALI SONO LE CATEGORIE DI REDDITO ASSOGGETTATE ALLA TASSAZIONE? 4.4.2. 4.5. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 4.5.1. COM’È DISCIPLINATA L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO?QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE CON LA NORMATIVA ITALIANA? 102 103 103 QUALI SONO LE ALIQUOTE IVA APPLICATE ALLA CESSIONE DI BENI E ALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI E QUALI LE EVENTUALI ESENZIONI? SONO PREVISTE PARTICOLARI AGEVOLAZIONI IN MATERIA DI IVA? ESISTONO CONDIZIONI DI INDETRAIBILITÀ DELL’IMPOSTA? 4.5.3. 100 QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE? COME VENGONO TASSATI I DIVIDENDI? COME VENGONO TASSATE LE CESSIONI DELLE PARTECIPAZIONI? 4.5.2. 100 103 QUALI CRITERI TERRITORIALI VENGONO ADOTTATI PER L’APPLICAZIONE DELL’IVA? ESISTONO CESSIONI DI BENI O PRESTAZIONI DI SERVIZI ESCLUSE PERCHÉ EXTRA TERRITORIALI? 107 4.5.4. QUAL È IL TRATTAMENTO DELLE IMPORTAZIONI/ESPORTAZIONI AI FINI DELL’IVA? 107 4.5.5. QUALI SONO I PRINCIPALI ADEMPIMENTI CONTABILI RELATIVI ALL’IVA? 107 4.5.6. QUALI SONO GLI UFFICI COMPETENTI IN MATERIA DI IVA? 107 4.6. ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI 4.6.1. QUAL È IL REGIME FISCALE DELLE ACCISE?QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE? 108 4.6.2. COME È DISCIPLINATA L’IMPOSTA DI REGISTRO?QUALI SONO GLI ATTI SOGGETTI A TASSAZIONE? 110 4.6.3. QUALI SONO LE PRINCIPALI TESSE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE? 110 4.6.4. QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE? 112 108 5. RAPPORTI DI LAVORO 113 5.1. 113 5.1.1. RECLUTAMENTO DEL PERSONALE QUAL È IL REGIME DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE LOCALE? C’È LIBERTÀ DI SCELTA NEL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE? 5.2. REMUNERAZIONE DEL PERSONALE 5.2.1. COME VIENE FISSATA E QUALE È LA STRUTTURA DELLA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE? ESISTONO PREMI 113 116 DI PRODUZIONE? 116 5.2.2. QUAL È L'AMMONTARE DELLA INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO? 118 5.2.3. QUAL È L'INCIDENZA MEDIA DEGLI ONERI SOCIALI IN FUNZIONE DEL SALARIO LORDO ANNUO? 119 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 8 Business Guide - CROAZIA 5.2.4. QUALI SONO LE CAUSE CHE POSSONO DETERMINARE IL LICENZIAMENTO? 120 5.3. PERSONALE STRANIERO 5.3.1. A QUALE NORMATIVA È ASSOGGETTATO IL PERSONALE STRANIERO? 121 5.3.2. COME VIENE FISSATA LA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE STRANIERO? 123 121 6. SERVIZI ALLE IMPRESE 124 6.1. BANCHE 124 6.1.1. QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI OPERANTI CON L'ESTERO? 126 6.1.2. QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI PARTECIPATE DA BANCHE STRANIERE? 131 6.1.3. QUALI SONO LE BANCHE STRANIERE CHE POSSIEDONO FILIALI O RAPPRESENTANZE NEL PAESE? 131 6.2. APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO 6.2.1. QUALI SONO LE DISPOSIZIONI CHE REGOLANO L’APERTURA DI CONTI PRESSO BANCHE STRANIERE O LOCALI DA PARTE DI SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI? 6.2.2. POSSONO APRIRE CONTI PRESSO BANCHE ESTERE IN VALUTA ESTERA? 6.3.1. 132 OPERAZIONI BANCARIE 133 LE BANCHE STRANIERE POSSONO CONCEDERE PRESTITI ED EROGARE FINANZIAMENTI ALLO STESSO MODO DELLE BANCHE LOCALI? 6.3.2. 132 I SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI POSSONO APRIRE O DETENERE CONTI IN VALUTA ESTERA SU BANCHE LOCALI? 6.3. 132 I SOGGETTI NAZIONALI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) POSSONO APRIRE E DETENERE CONTI IN VALUTA STRANIERA SU BANCHE LOCALI? 6.2.3. 132 133 LE BANCHE DEL PAESE POSSONO CONCEDERE CREDITI E/O FINANZIAMENTI NEL BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE O SOLTANTO IN UNA DI TALI CATEGORIE? 133 6.3.3. LE BANCHE ORDINARIE POSSONO ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE AL CAPITALE DI IMPRESE? 133 6.3.4. ESISTONO OPERAZIONI O CATEGORIE DI OPERAZIONI RISERVATE AD UNA BANCA O A UN GRUPPO DI BANCHE SPECIFICAMENTE ABILITATE? 6.4. 6.4.1. 134 LINEE DI CREDITO 134 ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO CON CAPACITÀ DI ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE IN INVESTIMENTI REALIZZATI IN JOINT VENTURE TRA PARTNER LOCALI E STRANIERI? 134 6.4.2. ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO O ISTITUTI FINANZIARI CHE EROGANO LINEE DI CREDITO? 134 6.4.3. QUALI SONO LE PRINCIPALI LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI DALL’ITALIA? 6.4.4. COME VI SI ACCEDE? 135 QUALI SONO LE LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI IN AMBITO INTERNAZIONALE? COME VI SI ACCEDE? 6.5. ASSICURAZIONI 6.5.1. QUALI SONO LE PRINCIPALI COMPAGNIE DI ASSICURAZIONI OPERANTI NEL PAESE? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 135 137 137 Pag. 9 Business Guide - CROAZIA 6.6. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA 6.6.1. QUALI SONO LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI NEL PAESE E LE LORO COMPETENZE? 139 6.6.2. ESISTE UNA ASSOCIAZIONE DEGLI IMPORTATORI NEL PAESE? 140 6.6.3. QUALI SONO I PRINCIPALI IMPORTATORI CHE OPERANO NEL PAESE? 140 6.7. CAMERE DI COMMERCIO 6.7.1. QUALI SONO LE CAMERE DI COMMERCIO, DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO OPERANTI NEL PAESE E QUALI SONO LE RISPETTIVE COMPETENZE? 7. QUADRO ECONOMICO 139 146 146 154 7.1. LA CROAZIA IN CIFRE 154 7.2. STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI 156 7.2.1. QUAL È LA STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI PROVENIENZA (IN PARTICOLARE DALL’ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI? 7.3. STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI 7.3.1. QUAL È LA STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI DESTINAZIONE (IN PARTICOLARE IN ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI? 7.4. 7.4.1. INVESTIMENTI STRANIERI 156 158 158 161 QUANTE SONO LE SOCIETÀ STRANIERE O MISTE (COSTITUITE TRA SOGGETTI STRANIERI E SOGGETTI NAZIONALI) IMPEGNATE NEL PAESE PER SETTORE E PER PAESE DI PROVENIENZA? 7.4.2. QUAL È L’ENTITÀ DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI NEL PAESE? 7.5. ANDAMENTO DEI CAMBI 7.5.1. QUAL È STATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI IL CORSO DEI CAMBI DELLA MONETA NAZIONALE RISPETTO ALLE PRINCIPALI DIVISE MONDIALI? 161 161 164 164 7.6. RISCHIO PAESE 165 7.6.1. COM’È VALUTATO IL “RISCHIO PAESE” DAI PRINCIPALI ORGANISMI E OSSERVATORI INTERNAZIONALI? 165 7.6.2. POSIZIONE SACE 166 8. PRINCIPALI COSTI DI ATTIVITÀ 168 8.1. AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA' 168 8.2. IMMOBILI 170 8.3. COSTO DEL LAVORO 171 8.4. UTILITIES 173 8.4.1. ELETTRICITÀ 173 8.4.2. ACQUA 177 8.4.3. GAS, GASOLIO 178 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 10 Business Guide - CROAZIA 8.4.4. TELECOMUNICAZIONI 179 8.5. TRASPORTO 8.5.1. TRASPORTO SU GOMMA 184 9.5.2. TRASPORTO FERROVIARIO 185 8.5.2. TRASPORTO MARITTIMO E FLUVIALE 186 8.5.3. TRASPORTO AEREO 187 8.5.4. OPERAZIONI DOGANALI 187 184 9. FIERE ED ESPOSIZIONI 189 9.1. ENTI FIERISTICI 189 9.1.1. QUALI SONO I PRINCIPALI ENTI FIERISTICI DEL PAESE? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 189 Pag. 11 Business Guide - CROAZIA 1. Investimenti stranieri 1.1. SETTORI DI INVESTIMENTO 1.1.1. L'investimento straniero è consentito in tutti i settori? Se no, quali sono quelli esclusi o soggetti a limitazioni? L'investitore estero, a condizione di reciprocità, può costituire o partecipare alla costituzione di società commerciali in Croazia, ottenendo diritti ed assumendo obblighi alle stesse condizioni previste per i cittadini croati. Per investitore straniero si intende ogni persona giuridica la cui sede sociale è registrata al di fuori del territorio della Repubblica Croata oppure ogni persona fisica, cittadino straniero, che acquisti quote o azioni in società od in esse investa su base contrattuale. Sebbene per gli investitori stranieri le possibilità di operare sul mercato croato siano molto ampie, persistono tuttora delle restrizioni che limitano l’intervento del capitale straniero in alcuni settori sensibili o strategici, regolamentati da apposite leggi “settoriali ”. Gli investimenti stranieri non sono consentiti nelle attività di pesca marina, acquisizione di terreni agricoli. Persistono altresì delle restrizioni in merito alle quote che possono essere detenute dagli investitori stranieri: nelle compagnie aeree la partecipazione straniera è limitata a quote di minoranza, mentre due terzi dei membri della direzione e del comitato di sorveglianza devono essere cittadini croati con la residenza in Croazia. Rif legislativi: Legge sulle Società Commerciali della Repubblica di Croazia, G.U. n. 111/1993, n. 34/99, n. 118/03, 107/07, 146/08 e 137/09 che disciplina gli investimenti stranieri. 1.1.2. Quali sono le autorità competenti ad autorizzare gli investimenti stranieri? Conformemente a quanto disposto dalla Legge sulle Società commerciali in materia di costituzione di società nella Repubblica Croata (art. 620 comma 1), l’investitore straniero è equiparato all’investitore locale e la società costituita in loco viene considerata, a tutti gli effetti, persona giuridica di diritto croato. In linea di massima non è richiesta alcuna autorizzazione da parte delle autorità competenti © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 13 Business Guide - CROAZIA croate per gli investimenti stranieri. Fanno comunque eccezione i settori indicati al punto 2.1.3. 1.1.3. Esistono settori per i quali sono richieste speciali autorizzazioni? Se si, quali sono le autorità competenti a concedere tali autorizzazioni? Per investire in alcuni settori, gli investitori stranieri devono ottenere apposite autorizzazioni: Settore Autorità Assicurazioni Agenzia Croata per il controllo dei servizi finanziari (HANFA) Banche Banca Nazionale della Croazia Poste e Telecomunicazioni Ministero del mare, del trasporto e dell’infrastruttura Traffico aereo e ferroviario Ministero del mare, del trasporto e dell’infrastruttura Attività editoriali ed informazioni pubbliche Ministero della Cultura Per quanto riguarda il mercato dei capitali, la partecipazione alla Borsa di Zagabria implica il rispetto della Legge sul mercato dei capitali, del regolamento dell’Agenzia croata per la supervisione dei servizi finanziari e delle regole della Borsa. Va ribadito che gli investitori stranieri non sono soggetti a limitazioni per la costituzione di società di intermediazione finanziaria in Croazia. Per partecipare direttamente al mercato dei capitali, a prescindere dall’ovvia possibilità di partecipazione tramite società di investimento esistenti, gli investitori stranieri sono tenuti a costituire una società di diritto croato registrata presso il tribunale commerciale per le sole operazioni sui titoli e devono richiedere un’apposita autorizzazione all’agenzia Croata per il controllo dei servizi finanziari. Il 01.01.2009. è entrata in vigore la nuova Legge sul mercato dei capitali (G.U. 88/08, 146/08, 74/09), armonizzata con tutte le direttive europee. Oltre alla borsa, quale mercato organizzato dei titoli la legge prevede anche il Mtf – Muultilateral trading facilities (Sistemi di scambio organizzati) e l’Otc – Over the Counter Market. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 14 Business Guide - CROAZIA Il capitale sociale minimo per le società di investimento va da 200.000 a 6.000.000 Kune e dipende dal tipo di attività che la società di investimento vuole esercitare. Oltre all’importo minimo del capitale sociale, le società di investimento devono adempiere alle disposizioni del Regolamento sulla liquidità delle società di investimento (G.U. 5/09) e tutta una serie di regolamenti che disciplinano vari campi dell’attività delle società di investimento. Agenzia croata per il controllo dei servizi finanziari Hrvatska agencija za nadzor financijskih usluga (successore legale della Direzione per la sorveglianza delle società di assicurazione) Miramarska 24b - 10000 Zagreb www.hanfa.hr/ Tel.: 00385 1 6173200 Fax: 00385 1 4811406 [email protected] Persona di contatto: Ante Samodol – Presidente Banca Nazionale della Croazia Trg hrvatskih velikana 3 - 10002 Zagreb www.hnb.hr/ Tel. centr.: 00385 1 4564555 Fax: 00385 1 4610551 Ministero del mare, del trasporto e della infrastruttura Prisavlje 14 - 10000 Zagreb www.mmpi.hr/ Tel. centr.: 00385 1 6169111 Fax: 00385 1 6169475 Ministero della Cultura Runjaninova ulica 2 - 10000 Zagreb www.min-kulture.hr/ Tel. centr.: 00385 1 4866666 Fax: 00385 1 4866280 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 15 Business Guide - CROAZIA ZAGREBACKA BURZA D.D. - Borsa di Zagabria Ivana Lučića 2a - 10000 Zagreb www.zse.hr/ Tel.: 00385 1 4686800 Fax: 00385 1 4677680 Persona di contatto: Sig. Zeljko Kardum 1.2. REGIMI AGEVOLATIVI 1.2.1. Esistono leggi che agevolano gli investimenti stranieri? Poiché gli investitori stranieri sono equiparati a quelli nazionali, essi godono delle stesse agevolazioni riservate agli investitori nazionali (Legge sulle Società Commerciali, G.U. 111/1993; 34/99, 118/03, 107/07, 146/08 e 137/09). Il Governo croato ha invece la facoltà di stabilire per decreto l'esenzione dall'imposta sull’utile o dalla riduzione dell'aliquota per determinati contribuenti, al fine di promuovere la ricostruzione e lo sviluppo di determinate aree (zone devastate dalla guerra, aree sottosviluppate o sottopopolate, ecc.), ai sensi della Legge sulle aree di particolare tutela dello Stato (G.U. 86/08, 57/11). La Legge sulla promozione degli investimenti è stata pubblicata sulla G.U. 138/06 ed è entrata in vigore il 1˚ gennaio 2007. Il decreto attuativo della Legge sulla promozione degli investimenti è stato pubblicato nel 2007 (G.U. 64/07). Gli incentivi previsti dalla Legge sulla promozione degli investimenti riguardano: • attività di produzione e lavorazione; • centri di sviluppo ed innovazione (sviluppo di prodotti ad alta tecnologia); • attività strategiche di supporto (centri per supporto ai clienti, call center, centri multimediali e informatici, centri logistici e centri di distribuzione, centri di sviluppo di software). Gli incentivi hanno la seguente tipologia: 1) sgravi fiscali (vedi la tabella successiva); 2) sgravi doganali; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 16 Business Guide - CROAZIA 3) rimborso delle relativamente spese ai relative nuovi posti all’assunzione di lavoro di creati nuovi occupati dall’investimento incentivato (a fondo perduto); 4) rimborso delle spese di formazione (a fondo perduto); 5) incentivi per l’apertura e sviluppo di centri di sviluppo tecnologico ed innovazione e per le attività strategiche di supporto; 6) grandi progetti di investimento di interesse economico particolare. Tabella relativa alle agevolazioni – sgravi fiscali Dipendenti assunti Imposta sull’utile Periodo (anni) 300.000 - 1.500.000 10 10% 10 1.500.000 - 4.000.000 30 7% 10 4.000.000 - 8.000.000 50 3% 10 Oltre 8.000.000 75 0% 10 Importo Euro La richiesta dell’economia, del deve lavoro essere e presentata dell’imprenditoria preventivamente che valuterà se al Ministero l’investimento programmato è ecologicamente sicuro e se persegue uno o più dei seguenti scopi: • apporto di nuove attrezzature e di tecnologie moderne; • introduzione di nuove metodologie di produzione e di nuovi prodotti; • creazione di nuovi posti di lavoro e formazione dei dipendenti; • modernizzazione e sviluppo dell’attività; • sviluppo della produzione a più elevato valore aggiunto; • incremento delle esportazioni; • aumento dell’attività economica nelle aree con un tasso di sviluppo economico e un tasso di occupazione inferiori alla media nazionale; • sviluppo dell’offerta di nuovi servizi; • risparmio energetico; • sviluppo dell’informatizzazione; • collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali; • adeguamento dell’economia croata agli standard europei. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 17 Business Guide - CROAZIA Le acciaierie e il comparto della produzione di fibre sintetiche non possono beneficiare degli incentivi. Per i grandi progetti di investimento di cui al punto 6 (vedi sopra) sono previsti particolari incentivi a fondo perduto, meglio specificati nell’art. 12 della Legge sulla promozione degli investimenti. Si tratta degli investimenti che superano il valore di 15.000.000 Euro e prevedono l’apertura di almeno 100 posti di lavoro. L’art. 5 prevede che nel computo del valore dell’investimento non rientrino i valori dei terreni, delle costruzioni preesistenti e delle attrezzature usate che vengono conferiti nel capitale sociale. Secondo l’art. 6 della suddetta legge, l’importazione delle attrezzature nuove che formano l’investimento è esente dal pagamento degli oneri doganali (le attrezzature sono elencate nella tariffa doganale sotto le voci: 84, 85, 86, 87 (salvo le autovetture) 88, 89 e 90 della Legge sulla tariffa doganale. Lo stesso articolo prevede che le esenzioni doganali previste dalla Legge decadranno al momento dell’adesione della Croazia all’UE. Si noti che la Legge prevede meccanismi di controllo dell’ammontare complessivo degli incentivi, ovvero l’indice di intensità dell’incentivo non può superare i limiti previsti. Gli incentivi, generalmente, sono limitati all’importo di 200.000 Euro per società in tre esercizi fiscali, conformemente alla normativa europea. Inoltre, la società che beneficia degli incentivi deve partecipare per il 25% all’investimento con propri fondi e garantire la conservazione dei posti di lavoro. Per quanto concerne l’imposta sull’utile esistono particolari agevolazioni per le aree la cui altitudine, inclinazione del terreno, condizioni climatiche o altre caratteristiche naturali/geomorfologiche rappresentano situazioni di svantaggio per la vita e il lavoro degli abitanti. La Legge sulle aree di montagna (G.U. 12/02, 32/03, 117/03, 42/05 e 90/05, 80/08) prevede le seguenti agevolazioni: Periodo di sfruttamento delle agevolazioni Aliquota dell'imposta sull'utile Sconto rispetto all'aliquota ordinaria 2008-2010 15% 25% A partire dall'esercizio 2011 20% 0% © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 18 Business Guide - CROAZIA Il Regolamento sulle modalità di ottenimento delle agevolazioni fiscali da parte dei contribuenti fiscali nelle aree di montagna (G.U. 53/09 e122/10) definisce i limiti degli importi di agevolazioni che è possibile ottenere. La condizione generale per poter usufruire delle agevolazioni di cui sopra è lo svolgimento dell’attività nelle aree di montagna (l’elenco dettagliato delle aree eleggibili è riportato sotto), l’impiego di più di 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato di cui almeno il 50% con residenza e domicilio nelle aree di montagna per almeno 9 mesi all’anno. La normativa prevede un eccezione a quanto riportato nella precedente tabella: gli imprenditori che svolgono un’attività agricola e di pesca nelle aree di montagna, saranno soggetti ad un’imposta sull’utile pari al 15% fino all’entrata della Repubblica di Croazia nell’UE. L’art. 3 della suddetta legge elenca le città e i comuni con lo status di comune/città nell’area di montagna: • Città: Buzet, Čabar, Delnice, Imotski, Lepoglava, Ogulin, Orahovica, Senj, Sinj, Trilj, Vrbovsko e Vrgorac; • Comuni: Bistra, Budinšćina, Cerovlje, Čavle, Dicmo, ðurmanec, Fužine, Gračišće, Jelenje, Jesenje, Kalnik, Kaptol, Karlobag, Klana, Klis, Lobor, Lokve, Lovreć, Lupoglav, Ljubešćica, Matulji, Motovun, Mrkopalj, Muć, Novi Golubovec, Podbablje, Primorski Dolac, Radoboj, Ravna Gora, Skrad, Stubičke Toplice, Šestanovac e Vinodolska općina. 1.2.2. Il regime agevolativo è applicabile in tutto il Paese? Se no, per quali aree o zone franche è applicabile? Le agevolazioni summenzionate sono applicabili in tutta la Croazia, mentre per le zone franche e le zone di speciale interesse statale e la città di Vukovar (si veda paragrafo 2.2.4) esistono aliquote separate. 1.2.3. Il regime agevolativo si sostanzia in finanziamenti a condizioni agevolate rispetto al mercato? Gli investitori stranieri sono equiparati agli investitori nazionali e godono delle stesse agevolazioni riservate a questi ultimi. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 19 Business Guide - CROAZIA Rif. Leg.: Legge sulle Società Commerciali, G.U. 111/1993; 34/99, 118/03, 107/07, 146/08e 137/09). 1.2.4. Il regime agevolativo si sostanzia in sgravi fiscali? La Legge sulle aree di particolare tutela dello Stato (Zakon o podrucjma posebne drzavne skrbi, G.U. 86/08, 57/11) definisce le aree (zone/gruppi di comuni) di particolare interesse e tutela statale e le misure di incentivazione previste per la ricostruzione e lo sviluppo delle stesse. Tali misure consistono in sgravi fiscali e agevolazioni doganali (si veda paragrafo 2.2.6.). 1.2.5. Il regime agevolativo consente di ridurre il costo del personale? Con l’entrata in vigore delle Modifiche ed integrazioni alla Legge sull’imposta sull’utile (G.U. 57/06) – 01.01.2007, anche questa agevolazione fiscale è stata abolita e sostituita dai programmi e misure elencati in seguito. Inoltre, in base alla Legge sull’incentivo statale per la formazione e per l’educazione (G.U. 109/07 e 152/08) il datore di lavoro può ulteriormente diminuire la base imponibile detraendo i costi dell’educazione dei dipendenti. Tale incentivo dipende dalla grandezza dell’impresa e dalla tipologia dell’educazione (ad esempio nella media e piccola impresa la base imponibile può essere ulteriormente diminuita per il 70% dei costi dell’educazione generale – educazione generale è l’educazione che può servire al dipendente anche presso gli altri datori di lavoro). A partire dal 1˚ gennaio 2009, con l’entrata in vigore della Legge sui contributi (G.U. 84/08, 152/08, 94/09, 18/11) le paghe dei dipendenti assunti per la prima volta saranno esentate dal versamento dei contributi sulla paga (17,2%) ovvero pagheranno solo i contributi pensionistici. La base imponibile si può ridurre utilizzando diversi programmi del Governo croato e dell’Ufficio di collocamento croato, indirizzati a: • Motivare le assunzioni; • Cofinanziare e finanziare la formazione; • Cofinanziare le assunzioni delle persone che sono disoccupate per un lungo periodo di tempo ecc.. All’interno degli scopi sopra elencati si trovano i seguenti programmi di incentivazione ed agevolazione: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 20 Business Guide - CROAZIA 1. cofinanziamento delle assunzioni delle persone giovani senza esperienze lavorative 2. cofinanziamento delle assunzioni delle persone disoccupate di lungo periodo 3. cofinanziamento delle assunzioni delle persone più anziane 4. cofinanziamento delle assunzioni delle persone che appartengono ai gruppi particolari 5. cofinanziamento della formazione per il datore di lavoro identificato. Esistono altri due programmi che non sono considerati come agevolazioni fiscali: 1. cofinanziamento della formazione; 2. lavori pubblici. 1.2.6. Esistono agevolazioni per chi investe in particolari aree o regioni depresse o sottosviluppate? La Legge sulle aree di particolare tutela dello Stato (Zakon o podrucjima posebne drzavne skrbi, G.U. 86/08, 57/11) definisce le aree (zone/gruppi di comuni) di particolare interesse e tutela statale e le misure di incentivazione previste per la ricostruzione e lo sviluppo delle stesse. Tali misure consistono in sgravi fiscali e agevolazioni doganali. Le aree si distinguono in tre gruppi: I gruppo: Comuni danneggiati o occupati durante la guerra fino al 1995 e ubicati in prossimità del confine di Stato - il cui capoluogo non dista dal confine più di 15 km in linea d’aria e non conta più di 5.000 abitanti (in base al censimento del 1991): Antunovac, Beli Manastir, Bilje, Bogdanovci, Borovo, Cetingrad, Civljane, Čeminac, Darda, Donji Kukuruzari, Donji Lapac, Draž, Dubrovačko primorje, Dragalić, Dvor, Erdut, Ernestinovo, Gvozd, Hrvatska Dubica, Hrvatska Kostajnica, Ilok, Jagodnjak, Jasenovac, Kijevo, Kneževi Vinogradi, Lovas, Majur, Markušica, Negoslavci, Nijemci, Nuštar, Petlovac, Plitvička Jezera, Popovac, Rakovica, Slunj, Stara Gradiška, Stari © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 21 Business Guide - CROAZIA Jankovci, Šodolovci, Tompojevci, Topusko, Tordinci, Tovarnik, Trpinja, Vojnić, Vrlika, Vukovar, Župa dubrovačka. Nel primo gruppo si trovano anche i seguenti Comuni e Città: • Osijek: centri abitati: Klisa, Nemetin, Sarvaš e Tenja. • Vinkovci: centro abitativo: Mirkovci. II gruppo: Comuni, Città e centri abitati danneggiati ed occupati durante la guerra fino al 1995 ed esclusi dal primo gruppo: Barilović, Benkovac, Biskupija, Brestovac, Čačinci, Drniš, ðulovac, Ervenik, Glina, Gornji Bogićevci, Gospić, Gračac, Grubišno Polje, Hrvace, Jasenice, Josipdol, Kistanje, Knin, Konavle, Krnjak, Lasinja, Lipik, Lišane Ostrovičke, Lovinac, Mikleuš, Novigrad, Novska, Obrovac, Okučani, Otočac, Pakrac, Petrinja, Plaški, Polača, Poličnik, Posedarje, Promina, Ružić, Saborsko, Sirač, Skradin, Stankovci, Ston, Sunja, Škabrnja, Tounj, Udbina, Velika, Velika Pisanica, Veliki Grñevac, Voćin, Vrhovine i Zemunik Donji. Nel secondo gruppo si trovano anche i seguenti Comuni e Città: • Daruvar: centri abitati: Markovac i Vrbovac; • Dubrovnik: centri abitati: Bosanka, Brsećine, Dubravica, Donje Obuljeno, Čajkovica, Čajkovići, Gornje Obuljeno, Gromača, Kliševo, Knežica, Komolac, Ljubač, Mokošica, Mravinjac, Mrčevo, Nova Mokošica, Orašac, Osojnik, Petrovo Selo, Prijevoj, Pobrežje, Rožat, Šumet, Trsteno i Zaton; • Karlovac: centri abitati: Banska Selnica, Banski Moravci, Blatnica Pokupska, Brezova Glava, Brežani, Broñani, Cerovac Vukmanićki, Donja Trebinja, Donji Sjeničak, Gornja Trebinja, Gornji Sjeničak, Ivanković Sela, Ivošević Selo, Kablar, Kamensko, Karlovac – parti Gornje Mekušje, Sajevac i Turanj, Klipino Brdo, Kljaić Brdo, Knez Gorica, Lipje, Manjerovići, Okić, Popović Brdo, Ribari, Skakavac, Slunjska Selnica, Slunjski Moravci, Tušilović, Udbinja, Utinja i Vukmanić; • Sisak: centri abitati: Blinjski Kut, Klobučak, Letovanci, Madžari, Staro Selo i Vurot; • Slatina: centri abitati: Golenić, Ivanbrijeg i Lukavac; • Virovitica: centri abitati: Jasenaš; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 22 Business Guide - CROAZIA • Vodice: centri abitati: Čista Mala, Čista Velika i Grabovci; • Zadar: centri abitati: Babindub i Crno. III gruppo: In questo gruppo sono classificati i Comuni valutati come sottosviluppati. Le valutazioni sono fatte secondo i seguenti tre criteri: 1. criterio dello scarso sviluppo economico 2. criterio delle difficoltà strutturali 3. criterio demografico. 1. In base al criterio dello scarso sviluppo economico: • Babina Greda, Bebrina, Bednja, Cestica, Cista Provo, Dekanovec, Donja Voća, Drenovci, Gornja Rijeka, Garčin, Gradina, Gundinci, Gunja, Klakar, Levanjska Varoš, Oprisavci, Podgorač, Podravska Moslavina, Podturen, Pojezerje, Proložac, Punitovci, Satnica ðakovačka, Semeljci, Sikirevci, Slavonski Šamac, Sopje, Trnava, Unešić, Velika Kopanica, Voñinci, Vrbanja, Vrbje, Zrinski Topolovac. 2. In base al criterio delle difficoltà strutturali: • Cernik, Galovac, Kula Norinska, Lećevica, Lokvičići, Oriovac, Otok (Contyea di Spalato e Dalmazia), Otok (Contea di Vukovar e Srijem), Pakoštane, Runovići, Starigrad, Suhopolje, Vladislavci, Zagvozd, Zažablje. 3. In base al criterio demografico: • Bednja, Berek, Bosiljevo, Brinje, Brod Moravice, Crnac, Čañavica, Čaglin, Generalski Stol, Grožnjan, Ivanska, Kraljevec na Sutli, Lanišće, Netretić, Oprtalj, Perušić, Pisarovina, Pokupko, Prgomet, Ribnik, Unešić, Zagorska Zela, Žumberak. Gli imprenditori/le imprese residenti nelle aree del I gruppo e nella Città di Vukovar fruiscono delle seguenti agevolazioni: Periodo di sfruttamento delle agevolazioni Aliquota dell’imposta sull’utile Sconto rispetto all’aliquota ordinaria 2008-2010 0% 100% 2011-2013 5% 75% © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 23 Business Guide - CROAZIA 2014-2016 15% 25% A partire dall'esercizio 2017 20% 0% La condizione generale per poter usufruire delle agevolazioni di cui sopra è lo svolgimento dell’attività nelle aree menzionate, avere più di 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato di cui più del 50% ha la residenza ed il domicilio nelle aree per almeno 9 mesi all’anno. Ad eccezione di quanto riportato nella tabella sopra, gli imprenditori che svolgono l’attività di agricoltura e di pesca nelle aree appartenenti al I gruppo e nella città di Vukovar sono esentati del pagamento dell’imposta sull’utile fino all’entrata della Repubblica di Croazia nell’UE. Gli imprenditori/le imprese residenti nelle aree del II gruppo usufruiscono delle seguenti agevolazioni: Periodo di sfruttamento delle agevolazioni Aliquota dell’imposta sull’utile Sconto rispetto all’aliquota ordinaria 2008-2010 5% 75% 2011-2013 15% 25% A partire dall'esercizio 2014 20% 0% La condizione generale per poter usufruire delle agevolazioni di cui sopra è lo svolgimento dell’attività nelle aree menzionate, avere più di 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato di cui più del 50% ha la residenza ed il domicilio nelle aree menzionate per almeno 9 mesi all’anno. Ad eccezione di quanto riportato nella tabella sopra, gli imprenditori che svolgono l’attività di agricoltura e di pesca nelle aree appartenenti al II gruppo pagano l’imposta sull’utile nella misura del 5%. Gli imprenditori residenti nelle aree del III gruppo fruiscono delle seguenti agevolazioni: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 24 Business Guide - CROAZIA Periodo di sfruttamento delle agevolazioni Aliquota dell’imposta sull’utile Sconto rispetto all’aliquota ordinaria 2008-2010 15% 25% 2011-2013 17% 13% A partire dall'esercizio 2014 20% 0% La condizione generale per poter usufruire delle agevolazioni di cui sopra è lo svolgimento dell’attività nelle aree menzionate, avere più di 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato di cui più del 50% ha la residenza ed il domicilio nelle aree menzionate per almeno 9 mesi all’anno. Ad eccezione di quanto riportato nella tabella sopra, gli imprenditori che svolgono l’attività di agricoltura e di pesca nelle aree appartenenti al III gruppo pagano l’imposta sull’utile nella misura del 15%. 1.2.7. Esistono agevolazioni per chi investe in settori o comparti in crisi? Per le agevolazioni agli imprenditori che operano nel settore di agricoltura e di pesca si veda sopra. Vista la notevole presenza di settori industriali con produzioni labor intensive, la Legge sulla paga minima prevede un periodo di transizione nell’applicazione della stessa della durata di 4 anni per i seguenti settori: • tessile; • lavorazione del legno; • calzaturiero e lavorazione pelle. I settori elencati sopra godono di un adeguamento graduale all’importo della paga minima. L’applicazione graduale prevede i seguenti sconti per i datori di lavoro: • 1° anno di applicazione (dalla paga di luglio 2008) i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 94% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima ovvero 2.814,00 Kune; • 2° anno di applicazione i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 96% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima; • 3° anno di applicazione i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 97% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 25 Business Guide - CROAZIA • 4° anno di applicazione i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 98% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima. 1.2.8. Esistono agevolazioni collegate alla crescita occupazionale prodotta dall’investimento? Sì, oltre a quelle menzionate in 2.1.3. la Legge sulla promozione degli investimenti prevede contributi a fondo perduto per l’apertura di nuovi posti di lavoro. Il contributo ammonta da 1.500,00 a 3.000,00 Euro per ogni posto di lavoro, in dipendenza del tasso di disoccupazione nella Contea dove vengono aperti i nuovi posti di lavoro. I posti di lavoro devono essere mantenuti per cinque anni. 1.2.9. Esistono agevolazioni collegate alla capacità di produzione e/o esportazione che verrà generata dall’investimento? Non definite dalle leggi, però lo Stato tramite i ministeri e/o agenzie spesso propone bandi specifici. 1.2.10. Esistono agevolazioni per interventi di recupero realizzati su aziende in crisi o in ristrutturazione? No. 1.3. TUTELA DEGLI INVESTIMENTI 1.3.1. Esistono leggi che regolamentano gli investimenti stranieri? Legge sulle società commerciali, G.U. 111/93, 34/99, 118/03, 107/07, 146/08 e 137/09; Legge sugli incentivi agli investimenti in G.U. 73/00. Legge sulla promozione degli investimenti, pubblicata sulla G.U. 138/06 ed entrata in vigore il 1˚ gennaio 2007. Legge sull’imposta sull’utile in G.U. 177/04, 90/05, 57/06, 148/08 e 80/10 (146/08 in vigore con la data di entrata nell’UE). La Croazia ha sottoscritto numerosi accordi sulla promozione e protezione degli investimenti, quello con l’Italia è stato sottoscritto il 05.11.1996 ed è in vigore dal 12.06.1998. L’accordo è stato pubblicato sulla G.U. degli accordi internazionali © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 26 Business Guide - CROAZIA 04/97, mentre l’entrata in vigore è stata pubblicata sulla G.U. degli accordi internazionali 10/98. 1.3.2. Esistono leggi che impediscono che con provvedimenti successivi venga peggiorato il trattamento cui l'investitore straniero era stato assoggettato al momento della realizzazione dell'iniziativa? Sì (art. 49 della Costituzione della Croazia). 1.3.3. Esiste un’agenzia/autorità nazionale per la promozione degli investimenti stranieri? All’interno del Ministero dell’economia, lavoro e imprenditoria esiste la Direzione per la promozione degli investimenti e delle esportazioni e all’interno della Direzione esiste il Dipartimento per la promozione degli investimenti. Ministero dell’economia, lavoro e imprenditoria Dipartimento per la promozione degli investimenti Ulica Grada Vukovara 78 Tel.: 00385 1 6106924 Fax: 00385 1 6109178 Persona di contatto: Sanja Rendic - Miocevic www.mingo.hr 1.4. PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI 1.4.1. Come è disciplinata la partecipazione agli investimenti dell’investitore straniero? Gli artt. 619 e 620 della Legge sulle società commerciali definiscono l’investitore straniero e di seguito lo equiparano a quello locale. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 27 Business Guide - CROAZIA 1.4.2. L'investitore straniero può possedere il controllo di maggioranza dell'investimento, anche senza doversi associare a partner locali? Visto che gli investitori stranieri sono equiparati a quelli croati, l’investitore straniero gode delle stesse condizioni di quello locale. Uniche eccezioni sono i settori dove la partecipazione degli stranieri è limitata o vietata (si veda il paragrafo 2.1.). Non esistono limiti percentuali riguardo al controllo dell'investimento nelle società di capitali (ad eccezione dei settori indicati nel paragrafo 2.1.3.). 1.4.3. La partecipazione può rimanere straniera a tempo indeterminato? Sì, eccetto per gli investimenti per i quali è stata data concessione da parte del Governo o del Parlamento Croato (investimenti nei beni demaniali, nei terreni agricoli e nelle foreste concessioni oltre 20 anni). 1.5. CONTENZIOSI E ARBITRATI 1.5.1. A quale disciplina è assoggettato il contenzioso derivante da inadempimento contrattuale? Il contenzioso derivante da inadempimento contrattuale è sottoposto alla procedura ordinaria, salvo che il contratto non preveda espressamente una forma particolare (arbitrato) o una sede differente (tribunale competente). 1.5.2. Per quali istituti giuridici è vietata l’applicazione del diritto straniero? Per i contenziosi tra due persone giuridiche croate e nel caso in cui l’oggetto del contenzioso (immobile) sia sito in Croazia. 1.5.3. È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie da esso nascenti a giudici ordinari di uno Stato straniero? Sì, se una delle parti è straniera. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 28 Business Guide - CROAZIA 1.5.4. È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie da esso nascenti ad un arbitrato? A qualsiasi tipo di arbitrato o solo ad alcune tipologie? Sì. Esistono due corti arbitrali presso la Camera di commercio Nazionale a Zagabria; una (Stalno izabrano Sudiste) che si occupa di dirimere anche le controversie nascenti tra un soggetto straniero ed uno locale (G.U. 150/02 e 65/04) e l’altra (Sud casti) che dirime le controversie nascenti tra soggetti giuridici locali (G.U.66/06, 114/06, 129/07, 8/08). L’arbitrato si usa prevalentemente per le dispute di carattere internazionale. Internamente si fa ricorso quasi esclusivamente al Tribunale. Rif. Leg.: Legge sull’arbitrato G.U. 88/01). Esiste inoltre il Centro di conciliazione cui funzionamento è regolamentato dalla Legge sulla conciliazione (G.U. 18/2011) 1.5.5. Sono in vigore nel Paese le Convenzioni internazionali sul riconoscimento delle sentenze arbitrali? La Croazia ha sottoscritto la Convenzione di Washington del 1991, la Convenzione di Ginevra del 1961, in vigore dal 26.07.1993 e la Convenzione di New York sul riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze internazionali arbitrali del 10.06.1958. La Croazia ha ratificato inoltre le seguenti convenzioni internazionali sul riconoscimento e l’esecuzione in Croazia delle sentenze arbitrali internazionali: • Protocollo di Ginevra sulle clausole arbitrali (contratti internazionali n. 4/59 e 4/94); • Convenzione sull’arbitrato (contratti internazionali 9/93); • Convenzione sull'arbitrato commerciale internazionale (contratti internazionali n. 11/63 e 4/94); • Convenzione sul riconoscimento ed esecuzione delle decisioni arbitrali internazionali (contratti internazionali n. 11/81 e 4/94); • Convenzione sull’esecuzione delle decisioni arbitrali internazionali (contratti internazionali n. 4/59 e 4/94); © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 29 Business Guide - CROAZIA • Convenzione dell’Aja sulla risoluzione amichevole dei contenziosi internazionali (Contratti internazionali n. 15/98). 1.6. SISTEMA GIUDIZIARIO 1.6.1. Come è organizzato l’ordinamento giudiziario nel paese? Nel procedimento civile, vista la competenza stabilita dalla Legge sul procedimento civile e dalla Legge sui tribunali, i tribunali di primo e secondo grado, e di istanza suprema sono: • tribunale municipale (općinski sud) → tribunale di contea (županijski sud) → tribunale supremo (vrhovni sud) • tribunale commerciale (trgovački sud) → tribunale commerciale superiore (visoki trgovački sud) → tribunale supremo (vrhovni sud) Nel procedimento penale, vista la competenza determinata dalla Legge sul procedimento penale e dalla Legge sui tribunali, i tribunali di primo e secondo grado, e di istanza suprema sono: • tribunale municipale (općinski sud) → tribunale di contea (županijski sud) → tribunale supremo (vrhovni sud) • tribunale di contea (županijski sud) → tribunale supremo (vrhovni sud). In determinati casi elencati dalla legge, il tribunale di contea è competente in primo grado, sia in pratiche civili, che penali. 1.6.2. Qual è il sistema giuridico che vige nel Paese? Il sistema giuridico croato appartiene alla Civil Law. 1.6.3. E’ possibile che gli avvocati stranieri possano rappresentare in quanto tali i propri clienti di fronte ai giudici del Paese? No. In Croazia l’assistenza legale può essere prestata solo dagli avvocati iscritti all’Ordine degli avvocati della Croazia (Hrvatska odvjetnicka komora). Menzioniamo le principali condizioni per diventare avvocato: • cittadini croati con laurea in giurisprudenza (conseguita in Croazia) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 30 Business Guide - CROAZIA • superamento dell’esame di Stato. Questo vuol dire che gli avvocati stranieri non possono rappresentare i loro clienti davanti ai tribunali e altri organi dello stato croato. Comunque, in materia di arbitrato, visto che la Legge sull’arbitrato non lo vieta, gli avvocati stranieri possono rappresentare i loro clienti nelle procedure di arbitrato in Croazia. 1.6.4. Esiste tra il Paese e l’Italia una convenzione bilaterale per l’assistenza giudiziaria? Sì, la Convenzione bilaterale tra la Croazia e l’Italia per la reciproca assistenza giudiziaria in materia civile e amministrativa è stata firmata a Roma il 03.12.1960 ed è entrata in vigore il 19.01.1967. 1.7. PRIVATIZZAZIONI 1.7.1. Quale è il regime delle privatizzazioni? All’inizio degli anni ‘90 il Governo croato aveva deciso di ristrutturare tutto il settore industriale e commerciale intraprendendo un processo di trasformazione delle aziende sociali. Tale processo - regolato da un’apposita Legge che prevedeva la trasformazione delle aziende sociali in società per azioni o società a responsabilità limitata - aveva coinvolto 2.650 aziende. Il processo, salvo qualche caso eccezionale dovuto a cause belliche, si era concluso alla fine del 1992 gettando le basi per l’inizio di un sostanziale processo di privatizzazione. Per attuare il programma di privatizzazione venne varata la Legge sulla Privatizzazione (quella attualmente vigente è pubblicata in G.U. 21/96 del 14.03.1996 e le successive modifiche ed integrazioni in G.U. 71/97 e 73/00) ed istituito il Fondo per la Privatizzazione diretto dal Ministero della Privatizzazione (il Ministero della Privatizzazione è stato in seguito accorpato al Ministero dell’Economia, oggi Ministero dell’Economia, del lavoro e dell’imprenditoria. Attualmente esiste solo il Fondo croato per la privatizzazione, il cui futuro non è stato definito dal governo). La prima fase della privatizzazione in Croazia ha visto il coinvolgimento di dipendenti ed ex dipendenti cui sono state offerte azioni/quote a condizioni vantaggiose (sconti e pagamento a rate), mentre le rimanenti azioni sono confluite nel portafoglio del Fondo per la Privatizzazione (circa 2/3 delle rimanenti quote/azioni) e © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 31 Business Guide - CROAZIA del Fondo Pensionistico (circa 1/3). Le piccole e medie aziende si sono privatizzate in via praticamente autonoma (acquisto da parte di dipendenti ed ex dipendenti), mentre per i grossi complessi industriali il processo è risultato complesso e lungo, a causa della “resistenza passiva” attuata dal management che si è spesso opposto alla frammentazione delle aziende in unità più piccole. Alla fine del 1992 i suddetti Fondi e le banche che avevano acquisito azioni (per lo più sotto forma di conversione di debiti) hanno messo in vendita le proprie azioni/quote adottando i seguenti metodi: A) Vendita di azioni / quote Dal portafoglio del Fondo per la Privatizzazione tramite : • quotazioni in borsa; • aste pubbliche; • bando di gara per raccolta pubblica di offerte. Dal portafoglio del Fondo pensionistico e da quello delle banche tramite: • bando di gara; • negoziazione diretta. B) Investimenti di capitale su base contrattuale (ricapitalizzazione) L’investimento può essere effettuato in denaro, beni o diritti a seguito di accordi diretti con la società locale. C) Capitalizzazione dei debiti, i.e. conversione dei debiti in investimenti diretti (debt-equity-swap) Nel periodo 1992-1993 gli investitori stranieri hanno preferito il debt-equityswap e la ricapitalizzazione, mentre nel periodo 1994-1995 la modalità predominante è stata l’acquisto di aziende o pacchetti azionari da parte di “investitori strategici”. Comunque lo stato continua a vendere i pacchetti azionari ai partner strategici. Nel mese di luglio 2003 l’offerta dell’azienda petrolifera ungherese MOL è stata valutata la migliore dal Governo croato, per cui alla stessa sono state vendute il 25% più un’azione della azienda petrolifera statale – INA. Il valore complessivo dalla transazione era di 505 milioni di Dollari. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 32 Business Guide - CROAZIA Attualmente nel portafoglio dello Stato sono rimaste quote di 1.112 società. Il capitale sociale di tutte le società ammonta complessivamente a 177 mld di Kune di cui 21,8 miliardi di Kune è il valore delle quote di proprietà statale. Il Fondo ha costituito la società Club Adriatic d.o.o. la quale si occupa della gestione degli immobili ad uso turistico. Attualmente tale società gestisce 1.100 camere in alberghi e villaggi turistici e 2.079 posti nei campeggi. Vendita di azioni o quote del portafoglio del Fondo per la Privatizzazione La partecipazione di aziende straniere al processo di privatizzazione gestito dal Fondo per la Privatizzazione è stata poco numerosa. A tutto il 1997 sono stati effettuati complessivamente 60 investimenti stranieri per un valore totale di 228.075.548 Euro, soprattutto da Austria (26%), Svizzera (22%) e Svezia (16%), i dati non includono gli investimenti effettuati dai cittadini croati (persone fisiche) residenti fuori dalla Croazia; il valore complessivo di questi investimenti nel processo di privatizzazione ammonta a 150 milioni di DEM. L’Italia si colloca al nono posto; le aziende italiane hanno effettuato soltanto 3 investimenti (uno del 1992 e due nel 1993), intervenendo nel processo di privatizzazione per un totale di 3.610.743 Euro. Nel 1998 il Fondo per la Privatizzazione ha praticamente vuotato il proprio portafoglio detenendo ancora quote di minoranza (da 0% a 50%) in ca. 600 aziende e una quota di maggioranza (dal 50% al 99,99%) in sole 30 aziende. Nella tabella di seguito si trovano i risultati dell’attività del Fondo ottenuti nel periodo 1993–2003: 1993-1999 Bandi pubblici Numero di società Valore nominale Pagato Non pagato 342 2,5 mld Kune 1,667 mln Kune 840 mln Kune Borsa Numero di società Valore nominale Pagato con i crediti valutari © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 287 2,047 mld Kune 1,818 mld Kune Pag. 33 Business Guide - CROAZIA dei cittadini Contanti 230 mln Kune TOTALE 3,7 mld Kune 2000-2003 Bandi pubblici Numero di società 35 Valore nominale 1,26 mld Kune Prezzo realizzato 542 mln Kune Borsa di Zagabria Numero di società 469 Valore nominale 1,063 mld Kune Prezzo realizzato 58 mln Kune Borsa di Varazdin Numero di società 830 Valore nominale 2,6 mld Kune Prezzo realizzato 753 mln Kune TOTALE 1,353 mld Kune Nella tabella seguente sono riportati gli investimenti più importanti fatti dall’inizio del 2000 fino a settembre 2008: Investitore Descrizione Heidelberg Cement Acquisto di quote dell’Istra Cement 35 mln Kune Daimler-Chrysler (Euroline) Costruzione del Centro Daimler-Chrysler a Zagabria 20 mln DEM Ministero Affari Esteri del Canada Progetto di sminamento Società slovena di sviluppo Acquisto dell’ELAN dalla Privredna Banca 14 mln DEM Agenzia TDA Finanziamento dello studio per un nuovo impianto nella raffineria Urinj 500.000 USD CIE des Levures Lesaffre-Fra Acquisto della ditta Kvasac d.o.o. di Pliva d.d. 12 mln Euro OPIC-Agenzia del Governo USA Annuncio del finanziamento di 13 progetti che necessitano di ulteriori studi 1,2 mlrd USD © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Importo 2 mln USD Pag. 34 Business Guide - CROAZIA Unione Europea Finanziamento del ritorno dei profughi serbi, la strada Adriatico-Ionica, ecc… EBRD Investimento nell’infrastruttura turistica delle ditte Istraturist d.d. e Jadranturist d.d. Hypovereinsbank Credito a Pliva d.d per la fornitura del materiale granulare e della Biotecnologia da AeromaticFidler 96 mln Kune Exim banca (Turchia) Finanziamento della costruzione di un albergo e di un campo da golf nella contea DubrovackoNeretvanska. 100 mln USD Regent Europe Ltd. (Regeinvest d.d.) Acquisto del 10% di quote della Dalmatinska Banka d.d. Cca. 220 mln Kune Regent Europe Ltd. Ha annunciato investimenti che ammontano a 100 mln USD Edwin Roth Finanziamento del progetto di ricostruzione e costruzione di autentiche case dalmate 80 mln DEM Deutsche Investitions und Entwicklungsgesellschaft Aumento di capitale del cantiere navale Viktor Lenac 58,24 mln USD N.V. Beleggingmaatschappij Ela III Tondach (gruppo Ziegelwerke) Aumento di capitale del Ceter di Dakovo 26 mln Kune Gleinstatten Int. Lutimex Aumento di capitale della Fabbrica di filati di Fiume 40 mln Kune Unicredito Ottenimento del 63% delle quote della Splitska Banka* 48,4 mln USD Regent Europe Ltd. Ottenimento dell’87,15% delle quote di Istarska Banka 20,9 mln USD Endicott Acquisto del 71,41% delle azioni di Hoteli Cavtat 25,28 mln Euro Essential finance International Milano Acquisto del villaggio turistico Crvena Luka (Zadar) 31,45 mln Kune Walter Wolf, Austria Acquisto del pacchetto azionario (64,2%) di Puris 19 mln DEM Amga, Udine Acquisto del 17% delle quote della società municipale fornitrice del gas a Fiume Energo d.o.o. Gruppo Anker, Italia Acquisto dell’albergo Lafodija, isola Lopud Mecelj, Russia Acquisto delle quote dell’Acciaieria di Sisak** Ros Maris, Malta Acquisto dell’albergo Internacional, isola Hvar 2,5 mln Euro Jareb & Schloch Acquisto del 56% delle azioni dell’azienda turistica Vodicanka, Vodice 21 mln Kune Acquamarin, società croata a capitale ungherese Azienda turistica Jelsa, isola Hvar © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 134 mln Euro 60 mln DEM (da 200 mln Euro) 29 mln Kune 28 mln kn Pag. 35 Business Guide - CROAZIA Phoenix International, Geramania Acquisto azioni della società Farmacia d.d. MOL, Ungheria Acquisto del pacchetto azionario (25%) di INA d.d. Orco Property Group, Luxembourg Acquisto del pacchetto azionario (55%) della società turistica Suncani Hvar d.d. Same Deutz Fahr Group, Italia Acquisto del pacchetto azionario (86%) della società per la produzione delle attrezzature agricole Djuro Djakovic 8,4 mln Euro Gruppo Tulipan, (società croata partecipata da Jurgen Berth Steinke – Germania) Acquisto del pacchetto azionario (70,73%) della società alberghiera Kastelanska Rivijera 18 mln Kune Property Landmark, Gran Bretagna Aumento di capitale della Fabbrica Dalmazia, Dugi Rat 8,5 mln Euro Gruppo Sociètè Generale, Francia Ottenimento delle azioni di HVB Splitska Banka d.d. cca. 900 mln Euro Veneto Banca, Italia Ottenimento del 91,91% delle quote di Gospodarsko-kreditna Banka (adesso Veneto Banka d.d.) Banco Popolare di Verona e Novara Ottenimento del 78,43% delle quote di Banka Sonic d.d. (adesso Banco popolare Croatia d.d.) 23,7 mln Euro Barr Pharmaceuticals, Inc. Ottenimento del 92% delle quote di Pliva d.d. 2,5 mlrd USD Commercial Metals International Ottenimento del 100% delle quote di Valjaonica Cijevi Sisak 37 mln Kune Bilfinger Berger Power Services Acquisto del pacchetto azionario (50% + 1 azione) della ðuro ðaković montaža d.d. 63 mln Kune 505 mln USD ... * la partecipazione è stata già venduta ** il contratto è stato sciolto e le azioni sono state di nuovo passate al Fondo Attualmente il Fondo per la privatizzazione, per la vendita delle quote oppure azioni, utilizza due metodi: o bandi pubblici (raccolta pubblica delle offerte): nei casi dove il Fondo per la privatizzazione dispone con la quota di maggioranza nelle società; o offerte tramite la borsa: nei casi dove il Fondo per la privatizzazione dispone con pacchetti di minoranza. Con la data 31 marzo 2011 è entrata in vigore la decisione del Governo con la quale il Fondo per la privatizzazione cessa con la propria attività e le sue funzioni vengono prese dalla Agenzia per la gestione del patrimonio di stato. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 36 Business Guide - CROAZIA Privatizzazione di società pubbliche Il processo di privatizzazione finora realizzato ha coinvolto una sola società pubblica: Telekom. Per quanto riguarda le società pubbliche: • INA – Industrija nafte d.d. (società petrolifera) e • Hrvatska elektroprivreda d.d. (Ente croato distribuzione energia elettrica). Nella G.U. 32/02 sono state pubblicate le Leggi sulla privatizzazione delle due grandi società pubbliche menzionate sopra – INA e HEP. Come già detto precedentemente il 25% più una azione della società petrolifera è stato venduto all’ungherese MOL (prima fase della privatizzazione conclusa nell’anno 2003). Nell’anno 2005 il 7% delle azioni è stato concesso senza compenso al Fondo dei combattenti di guerra. Nell’anno 2006 sulla borsa è stato offerto e venduto il 17% delle azioni, mentre nella recente vendita agli attuali ed ex dipendenti della società è stato venduto un ulteriore 7% delle azioni. Nell’anno 2008 l’ungherese MOL ha lanciato l’offerta pubblica per l’acquisto delle azioni dell’INA (30,16% delle azioni – che non sono proprietà del Governo Croato e MOL). Dopo questa operazione MOL aveva il 44,3% delle azioni nell’INA. Attualmente le azioni sono divise tra MOL (47,155%), Governo Croato (44,836%) e investitori privati e istituzionali (8,009%). Per quanto riguarda la privatizzazione della HEP, con la Legge sulla cessazione dell’applicazione della Legge sulla privatizzazione della HEP (G.U. 21/10) la privatizzazione è stata interrotta. La società italiana Edison ha stipulato con INA (aprile 2002) il contratto sulla collaborazione nelle ricerche, sfruttamento e produzione sulle piattaforme posizionate nell’Adriatico. Va ribadito che la legge recita che la decisione sull’effettiva privatizzazione di ogni singolo ente dovrà essere deliberata direttamente dal Governo della Croazia su proposta dei ministeri competenti. La prima fase della privatizzazione della Telecom croata è stata conclusa nell’ottobre del 1999 quando la Deutsche Telekom ha acquistato il 35% del pacchetto azionario per un importo complessivo di 850 milioni di USD. La seconda parte della privatizzazione si è svolta nell’ottobre del 2001 quando è stato venduto un ulteriore 16% delle azioni per un valore complessivo di 500 milioni di Euro. Questa fase è stata conclusa nel settembre 2007. Nell’anno 2008 si è dato corso alla vendita dell’ulteriore 7% delle azioni ai dipendenti ed ex dipendenti della società. Attualmente le azioni © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 37 Business Guide - CROAZIA sono divise tra Deutsche Telekom (51,0%), Governo Croato (3,6%), investitori privati e istituzionali (38,4%) e il Fondo dei combattenti di guerra (7,0%). La privatizzazione della società Croatia Osiguranje d.d. (società che copre il 58,5% del mercato croato delle assicurazioni) avrebbe dovuto essere già completata ma il Governo non ha accettato le offerte pervenute dalle compagnie assicurative Allianz AG e Triglav. Al concorso per la concessione per la terza rete della TV nazionale è stata scelta l’offerta del consorzio composto da RTL ed alcune società croate. E’ stata inoltre portata a termine la gara per la concessione della terza rete mobile. L’unica offerta pervenuta è quella della società Tele 2 d.o.o., un consorzio composto da alcune società croate e dalla società Tele 2, gestore della rete mobile svedese. Tale operatore ha iniziato a svolgere l’attività nel terzo trimestre 2005. Per quanto riguarda concessioni UMTS, ad oggi sono state rilasciate tre concessioni. Privatizzazione dei cantieri navali Attualmente non ci sono bandi per la privatizzazione. Privatizzazione del sistema bancario Il capitale straniero (soprattutto quello italiano, tedesco ed austriaco) è fortemente presente nel sistema bancario croato. Sono state concluse le privatizzazioni della Rijecka, Splitska, Istarska, Privredna Banka, Dalmatinska Banka, Sisacka Banka. La Trgovacka, la Bjelovarska e la Cakovecka Banka sono state acquistate dall’Erste Bank di Wienna (40%) e dalla Steiermarkische Bank di Graz (40%) che hanno creato una sola banca, la Erste Steiermarkische Banka. Sono state inoltre privatizzate la Dubrovacka Banka, la Zagrebacka Banka, Medjimurska Banka e la Convest Banka. Dopo una sorta di incauto acquisto della Rijecka Banka da parte della Bayerische Landesbank, quest’ultima ha ceduto allo Stato le azioni (59,9%) dopo la scoperta di forti debiti. Lo Stato ha venduto poi la Rijecka all’austriaca Erste Bank. Per l’85% delle azioni, la Erste Bank ha pagato 55 milioni di Euro e si è impegnata a ricapitalizzare la banca con altri 100 milioni di Euro. Dopo il 1˚ agosto 2003 Erste Steiermarkische Bank ha sede a Fiume e comprende dunque, oltre alle banche menzionate prima, anche la Rijecka Banka con la quale è stata fusa. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 38 Business Guide - CROAZIA Il primo istituto di credito italiano presente in Croazia è stata la Cassa di Risparmio di Trieste. Una più forte presenza italiana sul mercato bancario croato è stata raggiunta con la privatizzazione della Privredna Banka di Zagabria, di cui il gruppo Intesa San Paolo ha acquistato il 76,3% delle azioni. La parte rimanente è posseduta dalla BERS. Tramite il pacchetto azionario di Privredna Banka, gruppo Intesa San Paolo possiede anche le altre banche del gruppo: RiAdria Banka, Laguna Banka (incorporate), Krapinsko-Zagorska Banka e Medjimurska Banka. Unicredito italiano è diventato proprietario della Splitska Banka acquistando il 63% delle azioni per un totale di 48,4 milioni di Euro, ed ha poi rivenduto le quote a Bank Austria (membro del gruppo tedesco HVB) e successivamente al gruppo francese Sociètè Generale. Tramite Bank Austria Creditanstalt Unicredito assieme con Allianz AG possiede la Zagrebacka Banka. Il 1° luglio 2004 la Varazdinska Banka d.d. è stata incorporata alla Zagrebacka Banka. Il 30 giugno la Dresdner Bank Croatia è stata incorporata alla Zagrebacka Banka d.d. e il 26.02.2005 la Banca Popolare di Verona e Novara ha acquistato il 78,43% delle azioni della Banco Popolare Croatia d.d.. Il 30.06.2008 le azioni in possesso della Banca Popolare di Verona e Novara erano il 99,44%. Il 26.03.2006 il Gruppo Veneto Banca ha acquistato il 76% delle azioni di Veneto Banka d.d., di cui possiede l’intero capitale dal 30.06.2008. A maggio 2007 la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino ha acquistato il 77,35% delle quote della Banka Kovanica d.d., dal 30.06.2008 la partecipazione è al 90,32%. Attualmente, i gruppi controllano il 50% ca. del mercato bancario croato. Charlemagne Capital (adesso SEEF Holding Ltd.), dopo l’acquisto delle singole banche: Istarska, Sisacka e Dalmatinska, ha proceduto alla fusione delle stesse ed è nata un’unica banca denominata Nova Banka d.d.. La Dubrovacka Banka d.d., che è posseduta al 100% da Nova Banka d.d. è stata incorporata alla Nova Banka d.d. il 1° ottobre 2004. Nova Banka d.d. è stata acquisita dall’istituto bancario ungherese OTP e adesso si chiama OTP Banka Hrvatska d.d. Le uniche due banche che sono rimaste di proprietà dello Stato, la Croatia Banka e la Hrvatska Postanska Banka probabilmente si fonderanno. La Kvarner Banka è stata acquistata nel febbraio 2007 da BKS Bank e dal 01.09.2008 ha assunto la nuova ragione sociale BKS Bank. Il sistema bancario croato è composto da 32 banche: 15 sono di proprietà straniera, 14 di proprietà privata croata e le rimanenti 2 sono ancora di proprietà dello Stato. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 39 Business Guide - CROAZIA Settore turistico Va rilevato che il settore turistico nel primo decennio delle privatizzazione non ha registrato sostanziali investimenti. Tra il 1993 fino alla prima metà del 2001 il valore complessivo degli investimenti esteri diretti nel settore turistico risultava pari ad appena il 2,68% degli IDE. Due villaggi turistici sono gestiti da un’imprenditore italiano, uno a Medulin e un’altro a Valbandon (Pula), quest’ultimo è aperto dall’anno 2000 ed è costruito su un terreno in concessione. L’imprenditore italiano Piovesana a settembre 2007 ha venduto le azioni di Arenaturist d.d. (una della più importanti società turistico-alberghiere in Istria) alla banca d’affari Goldman Sachs. Una nuova presenza degli imprenditori italiani in Istria è stata realizzata dall’imprenditore Filippo Horstmann che ha acquistato a Rabac un campeggio e un complesso di tre alberghi per un valore complessivo di 15 milioni di DEM. Vicino a Zadar, un'altra azienda italiana – Essential Finance International di Milano ha acquistato il vilaggio turistico Crvena Luka, il valore d’acquisto è di 31,45 milioni di Kune. Il 13.11.2000 è stato firmato il contratto (valore 20 milioni di USD) per il rinnovamento dell’albergo Imperial a Dubrovnik che in seguito farà parte della catena Hilton. La società turistica spagnola Endicott Compagnia de Turismo ha comprato dal Fondo croato per la privatizzazione il 71,45% delle azioni della società alberghiera Hoteli Cavtat di Cavtat per 25,28 milioni di Euro. Tale partecipazione è stata aumentata con le azioni provenenti dall’OPA all’80,81%. Sono state completate le privatizzazioni della società Hoteli Haludovo d.d. sull’isola di Veglia (Krk). Nell’agosto del 2002 è stato venduto il pacchetto azionario del 66,82% della società Hoteli Primosten per un valore complessivo di 1,6 milioni di Kune. Il compratore è la società di diritto croato Diamant marina posseduta da investitori ungheresi. Alla fine dell’anno 2003, la società austriaca Real 4 You/Magnum ha acquistato 3 alberghi ad Abbazia: Palma, Astoria e Opatija. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 40 Business Guide - CROAZIA La società Aesterna Alex, partecipata di capitale russo, ha acquistato la società alberghiera Baska Voda. Come già indicato, il gruppo lussemburghese Orco Property Management ha acquistato il pacchetto azionario del 55% della società Suncani Hvar, proprietaria di una catena alberghiera situata sull’isola di Lesina. Questa operazione di privatizzazione è il primo esempio dell’applicazione del sistema di partnership tra lo Stato ed il privato. Privatizzazione tramite voucher Una massiccia parte del portafoglio del Fondo per la Privatizzazione è stato riservato per la seconda fase del processo di privatizzazione in cui sono stati emessi voucher a favore di determinate categorie della popolazione che, in base alla legge sulla privatizzazione, hanno avuto il diritto ad acquisire gratuitamente partecipazioni nelle aziende prescelte. Va ribadito che, a causa della nota situazione venutasi a creare negli anni novanta in Croazia, è stato adottato il modello di privatizzazione con voucher che ha visto coinvolto soltanto il 5% della popolazione croata (invalidi di guerra, famiglie dei combattenti e civili deceduti o dispersi, profughi, altre persone penalizzate dalla guerra ecc.). la distribuzione dei voucher è stata realizzata in tre fasi, da giugno a settembre del 1998, e ha coinvolto azioni di ben 471 società croate. Il valore ufficiale complessivo di tali aziende è stato stimato in poco meno di 7 miliardi di USD, mentre sono state messe a disposizione del programma di acquisizione dei voucher azioni aventi un valore di ca. 2 miliardi di USD. Tra le azioni più appetibili messe in lizza vengono rilevate quelle appartenenti al settore turistico (23%) seguite da quelle dell’industria (16%), del settore chimico (13%), agro alimentare (9%) e del commercio (8%). Da rilevare che i beneficiari della privatizzazione tramite voucher hanno potuto aderire al processo in via autonoma oppure dare mandato ad uno dei sette Fondi d’investimento gestione voucher (PIF-Privatizacijski investicijski fondovi) la cui costituzione è stata approvata da apposita Legge varata nell’ottobre del 1997. Alla privatizzazione tramite voucher hanno aderito complessivamente 13.853 beneficiari in forma autonoma. I sette fondi (Pleter, Expandia, Velebit, Sunce, Dom, SNF e Slavonski PIF) successivamente si sono trasformati in fondi chiusi. Nella tabella sottostante si trova l’evidenza del numero dei fondi di investimento suddivisi in categorie. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 41 Business Guide - CROAZIA Fondi d'investimento aperti Con offerta pubblica 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 04/2011 41 56 72 100 126 130 130 124 41 56 62 83 98 103 103 101 Contanti 12 13 15 15 17 20 20 19 Obbligazioni 10 15 14 14 14 10 10 7 Misti 11 15 18 18 19 20 21 20 8 13 15 36 48 53 52 55 9 16 26 25 25 23 1 3 3 3 Azionari Con offerta privata Contanti Obbligazioni 1 1 1 1 1 1 Misti 6 6 9 10 10 9 Azionari 2 9 15 15 11 10 1 1 2 2 2 Fondi d'investimento aperti venture capital 2 5 6 7 9 11 10 8 8 Con offerta pubblica 4 4 4 4 4 4 4 4 Con offerta pubblica investimenti immobiliari 1 2 3 5 7 6 4 Fondi d'investimento chiusi 4 Fonte: HANFA (Agenzia croata per la supervisione dei servizi finanziari) Mercato dei capitali La privatizzazione ha posto le basi per lo sviluppo del mercato dei capitali in Croazia che in una prima fase vedeva operare due borse valori: la Borsa di Zagabria e la Borsa di Varazdin. La Borsa di Varazdin è nata dalla trasformazione del Mercato Over-The-Counter di Varazdin, con approvazione della Commissione di titoli il 03.07.2002 (G.U. 79/02), mentre la Borsa di Zagabria è stata fondata nel 1918 chiusa nel 1946 da parte del regime comunista e inaugurata nuovamente nel 1991 quale istituzione privata fondata da venticinque banche commerciali e due compagnie d’assicurazione. Alla fine di dicembre 2006 è iniziato il processo formale di fusione della borsa di Zagabria con la borsa di Varazdin. Dopo la finalizzazione di tale processo conclusa il 16.03.2007, in Croazia esiste solo una borsa, la quale svolge l’attività sotto la ragione sociale Zagrebacka burza d.d. con sede a Zagabria. Riferimenti normativi sulla privatizzazione: 1) Legge sulla privatizzazione (G.U. 21/96, 71/97, 73/00) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 42 Business Guide - CROAZIA 2) Legge sui Fondi di investimento della privatizzazione – PIF (G.U. 109/97, 114/01) 3) Legge sul Fondo della privatizzazione (G.U. 84/92, 70/93, 76/93, 19/94, 52/94, 87/96) 4) Legge sulla privatizzazione della Telecom croata (G.U. 65/99, 68/01) 5) Legge sulla privatizzazione dell’INA (G.U. 32/02) 6) Decisione sulle modalità della vendita, sul prezzo, termini e condizioni della vendita delle azioni di INA tramite il bando pubblico con le agevolazioni particolari ai cittadini croati (G.U. 104/06, 113/06, 122/06, 129/06) 7) Decisione sulle modalità della vendita, sul prezzo, termini e condizioni della vendita delle azioni di INA ai dipendenti ed ex-dipendenti della società e delle società del gruppo (G.U. 77/07, 94/07, 104/07) 8) Legge sulla cessazione dell’applicazione della Legge sulla privatizzazione della HEP (G.U. 21/10) 9) Regolamento sulla partecipazione dei PIF nella privatizzazione con i voucher (G.U. 125/97) 10) Interpretazione dell’articolo 24 della Legge sulla privatizzazione (G.U. 16/98) 11) Legge sull’acquisto delle società per azioni (G.U. 109/07, 36/09) 12) L’omologa della Commissione delle azioni per il passaggio delle azioni dal Fondo della privatizzazione al Ministero dei lavori pubblici, ricostruzione e costruzione (G.U. 96/00) 13) Legge sulla revisione della trasformazione e della privatizzazione (G.U. 44/01, 143/02, 115/05) 14) Legge sul mercato delle carte di valore (G.U. 84/02, 138/06) 15) della vendita delle azioni di T-HT tramite il bando pubblico con le agevolazioni particolari ai cittadini croati (G.U. 91/07, 94/07). 1.7.2. Quali sono le autorità competenti in materia di privatizzazione? Il Ministero della Privatizzazione è stato soppresso e le sue funzioni sono esercitate dal Ministero dell’Economia, del lavoro e dell’imprenditoria. Per informazioni può essere contattato il seguente riferimento presso il Fondo per la privatizzazione: Agenzia per la gestione del patrimonio di stato Ivana Lučića 6 - 10000 Zagabria Tel.: 00385 1 6343111 Club Adriatic d.o.o Ivana Lučića 6 - 10000 Zagabria Tel.: 00385 1 6111271 Fax: 00385 1 6111254 Persona di contatto: Ivica Prevolšek, direttore © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 43 Business Guide - CROAZIA 1.8. REGIME DELLA PROPRIETA’ 1.8.1. Qual è il regime della proprietà? Il diritto di proprietà in Croazia è tutelato dalla Costituzione e da apposite leggi: Legge sul diritto di proprietà ed altri diritti reali, Legge sulle Concessioni, Codice Marittimo, Legge sui terreni agricoli, ecc.. La normativa vigente definisce persona fisica straniera chi non è in possesso della cittadinanza della Repubblica di Croazia (ove non diversamente prescritto), mentre per persona giuridica straniera si intende un’entità la cui sede non è registrata sul territorio della Repubblica di Croazia (ove non diversamente prescritto dalla legge). Si sottolinea a tale proposito che la società costituita in Croazia con capitale straniero viene considerata, a tutti gli effetti, persona giuridica croata e non persona giuridica straniera. Non ci sono limitazioni per quanto concerne il diritto di proprietà di beni mobili. Immobili ad uso abitativo, commerciale ed industriale: La materia è definita dalla Legge sul diritto di proprietà ed altri diritti reali (G.U. 91/96, 73/00, 114/01, 79/06, 141/06, 146/08, 38/09 e 153/09), entrata in vigore il 01.01.1997. Dal 1° febbraio 2009 i cittadini dell'UE hanno lo stesso trattamento dei cittadini croati nella compravendita di immobili. Questo deriva dalle disposizioni di cui all'articolo 60 dell'Accordo di stabilizzazione ed associazione (ASA) tra la Repubblica di Croazia e le Comunità Europee e i loro Stati membri entrato in vigore il 1° febbraio 2005. Tramite la modifica e integrazione della Legge sul diritto di proprietà ed altri diritti reali pubblicata sulla G.U. 146/08 (art. 358) tale diritto è stato dato ai soli cittadini dell'UE, mentre per gli altri stranieri rimarranno in vigore le norme vigenti (necessario il consenso del Ministro di Grazia e Giustizia). La liberalizzazione non riguarda i terreni agricoli né ambiti di protezione naturale. Per le zone agricole, la Croazia ha chiesto una moratoria di 12 anni dalla data dell'entrata nell'UE, per mantenere le limitazioni vigenti all'acquisto di tali immobili. Con la liberalizzazione del mercato degli immobili per i cittadini membri Ue la Croazia eliminerà l’ultima barriera oggi esistente alla libera circolazione dei capitali, una delle libertà fondamentali interne all’UE. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 44 Business Guide - CROAZIA La persona fisica o giuridica straniera non può essere titolare di immobili ubicati in zone di interesse particolare per la sicurezza della Repubblica di Croazia, ove non diversamente prescritto dalla legge. Per la persona straniera che è diventata titolare di immobili in zona che successivamente è stata proclamata di interesse particolare per la sicurezza della Repubblica di Croazia, cessa il diritto di proprietà di tale immobile con diritto al risarcimento. Altresì, il risarcimento è previsto qualora la persona straniera non possa diventare titolare dell’immobile ereditato ubicato nelle zone successivamente proclamate di interesse particolare per la sicurezza della Repubblica di Croazia. Le concessioni sui beni demaniali vengono rilasciate in conformità con la Legge sui beni demaniali e porti marittimi (G.U. 158/03, 141/06, 38/09). I beni demaniali sono di esclusiva proprietà statale. Per utilizzare immobili e terreni situati sulla riva del mare è necessario ottenere la concessione dello Stato croato oppure della regione che amministra i beni demaniali per conto dello Stato. Le concessioni sui beni demaniali possono avere una durata da 5 anni fino ad un massimo di 99 anni. Le concessioni per lo sfruttamento economico dei beni demaniali vengono assegnate mediante bando pubblico in base alle offerte pervenute: • la concessione per lo sfruttamento del bene demaniale e per l’utilizzo e la costruzione degli immobili di importanza per la contea viene conferita dall’assemblea della Contea per un periodo massimo di 20 anni (tale termine può essere prolungato per ulteriori 10 anni, con l’autorizzazione del governo); • la concessione per lo sfruttamento del bene demaniale e per l’utilizzo e la costruzione degli immobili di rilevanza statale viene rilasciata dal governo per un periodo massimo di 50 anni; • la concessione per la costruzione di immobili nuovi di rilevanza statale, che richiedono investimenti elevati e che non produrranno benefici economici prima di 50 anni, viene conferita dal governo con il consenso del Parlamento per un periodo maggiore ai 50 anni; Per quanto riguarda, lo sfruttamento delle materie prime minerali e l’ottenimento della concessione per tale attività, l’autorità competente è il Ministero © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 45 Business Guide - CROAZIA dell’economia, del lavoro e dell’imprenditoria - Direzione energetica e mineraria -, oppure l’organo competente della Contea (durata massima della concessione: 40 anni). Nel valutare la richiesta di concessione l'organo competente esamina in particolare: • reputazione/referenze professionali del richiedente • capacità di realizzazione della concessione • convenienza dell'offerta (sia tecnica che finanziaria) • impatto ambientale. In caso di parere favorevole, viene stipulato un contratto di concessione. Per ciascuna concessione deve essere versato allo Stato un canone annuale. Per quanto riguarda le concessioni in generale il riferimento normativo è la Legge sulle concessioni (G.U. 125/08). Terreni agricoli (Legge sui terreni agricoli G.U. 152/08, 21/10): Il terreno agricolo è considerato un bene di interesse della Repubblica di Croazia ed è conseguentemente tutelato. Le persone fisiche e giuridiche straniere non possono diventare proprietari del terreno agricolo né possono acquisirlo tramite investimento di capitale o acquisto di persona giuridica locale, ad eccezione dei casi regolati da accordi internazionali. Quale “terreno agricolo” dalla Legge vengono considerate le seguenti superfici: campi da arare, orti, prati, pascoli, frutteti, uliveti, vigneti, canneti, vivai di pesci e paludi come pure altri terreni che possono essere utilizzati per la produzione agricola. Il terreno agricolo di proprietà dello Stato, in base alle disposizioni della Legge sui terreni agricoli, può essere: • venduto tramite bando pubblico o tramite trattativa privata (solo nei casi in cui l'acquirente può provare che tale vendita è di interesse della Repubblica di Croazia). La decisione viene emanata dal Governo; • dato in affitto (per il periodo massimo di 20 anni); • dato in affitto a lungo termine (per il periodo massimo di 50 anni). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 46 Business Guide - CROAZIA Il terreno agricolo incolto di proprietà privata può essere dato in affitto a terzi, con obbligo di versamento del canone di affitto al proprietario. Il prezzo iniziale per la vendita, l'affitto e l'affitto a lungo termine dei terreni agricoli è determinato dal Regolamento sul prezzo base del terreno agricolo di proprietà della Repubblica di Croazia nel bando per la vendita e per l’affitto, prezzo base per il bando per affitto a lungo termine e per la concessione di vivai di pesci (G.U. 52/10). Per poter disporre dei terreni agricoli è previsto l'istituto di bando pubblico. La legge prevede il diritto di prelazione a favore di alcune categorie (per es. proprietario dell'azienda agricola familiare iscritto nel Registro delle aziende agricole familiari, altre persone fisiche e giuridiche che intendono svolgere attività agricola). A partire dal 1 luglio 2010, la procedura di vendita dei terreni agricoli di proprietà delle persone fisiche e giuridiche (quindi terreni agricoli privati) verrà seguita dall’Agenzia per i terreni agricoli, istituto pubblico costituito in base alle disposizioni della Legge sui terreni agricoli. Con la Decisione sulla superficie massima di proprietà dello stato Croato che può essere venduta ad un’unica persona fisica o giuridica (G.U. 55/10) è definito che superficie massima che può essere venduta ad un singolo soggetto è di 200 ha. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 47 Business Guide - CROAZIA 2. Società e contratti 2.1. SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE 2.1.1. In quali forme giuridiche può essere costituita una società nel Paese? L'investitore straniero, a condizione di reciprocità, può costituire o partecipare alla costituzione di società commerciali in Croazia, ottenendo diritti ed assumendo obblighi alle stesse condizioni e con le stesse posizioni previste per le persone locali. In Croazia gli investimenti stranieri possono avvenire in denaro, beni o diritti. Gli investitori stranieri (persone fisiche o giuridiche) possono: • investire capitali su base contrattuale; • investire capitali in una società; • investire capitali in una banca o compagnia di assicurazione; • avviare un'attività artigianale e/o operare in qualità di commerciante individuale; • acquisire il diritto di sfruttamento delle risorse naturali e di altri beni (mediante concessioni); • partecipare a transazioni B.O.T. ("Build-Operate-Transfer") e B.O.O.T. (Build-Own-Operate-Transfer). Nel diritto croato le società si distinguono in società di persone e società di capitali. Società di persone sono: • Società in nome collettivo (javno trgovačko društvo) • Società in accomandita semplice (komanditno društvo) Società di capitali sono: • Società per azioni (dioničko društvo) • Società a responsabilità limitata (društvo s ograničenom odgovornošću). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 48 Business Guide - CROAZIA La Legge sulle società commerciali definisce inoltre: la società anonima (Tajno društvo) e l’associazione di interesse economico (Gospodarsko interesno udruženje). Rif. Leg.: Legge sulle società commerciali (G.U. n. 111/93 art. 2, 118/03 art. 2, 107/07, 146/08 e 137/09). Società in nome collettivo La società in nome collettivo è la società in cui due o più persone, fisiche o giuridiche, si associano per l'esercizio in comune di un'attività economica continua e i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali. La società è costituita con contratto (non necessariamente in forma di atto notarile) e registrata nel Registro delle Imprese. Se non pattuito diversamente, le quote conferite dai soci devono essere equivalenti. I conferimenti possono essere effettuati in denaro, beni, natura, diritti, propria attività o in altri servizi o beni. Il socio non può, salvo autorizzazione degli altri soci, esercitare un'attività concorrente ne assumere la qualità di socio con responsabilità illimitata in un'altra società. I rapporti finanziari principali sono: il bilancio, il conto economico e le note integrative. In caso la società sia classificata quale media o grande in base ai criteri definiti dalla Legge sulla contabilità, è tenuta a redigere anche il rapporto sul cash flow e rapporto delle modifiche sul capitale. La società deve tenere il libro giornale, il libro principale, i libri ausiliari e i libri degli inventari. Visto che si tratta di società di persone e non di capitali gli organi non esistono. Le cause di scioglimento sono le seguenti: • decorso del termine • delibera dei soci • sentenza del tribunale che dichiara la nullità dell'iscrizione nel registro • fallimento della società • apertura della procedura fallimentare di un socio • morte di un socio o scioglimento nel caso di persona giuridica, se non è pattuito diversamente • recesso di un socio © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 49 Business Guide - CROAZIA • decisione del tribunale. Società in accomandita semplice La società in accomandita semplice è la società in cui due o più persone si associano per l'esercizio di un'attività economica sotto una ragione sociale comune. Almeno uno dei soci (socio accomandatario) deve rispondere solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali mentre soci accomandanti rispondono limitatamente alla quota conferita. Alla società in accomandita semplice si applicano le disposizioni relative alla società in nome collettivo, se non diversamente previsto. L'atto costitutivo deve indicare i soci accomandatari e i soci accomandanti. L'amministrazione della società può essere conferita soltanto ai soci accomandatari. I soci accomandanti non possono compiere atti di amministrazione. Il socio accomandante non può opporsi alle delibere o agli atti dei soci accomandatari se non quando eccedono l'ordinaria amministrazione. Il socio accomandante ha diritto ad avere comunicazione dei rapporti finanziari annuali e di controllarne l'esattezza, consultando i libri e gli altri documenti della società. Il divieto di concorrenza previsto per i soci nella società in nome collettivo non si applica ai soci accomandanti. La rappresentanza della società spetta a ciascun socio se non è stato escluso dalla rappresentanza nel contratto sociale. I rapporti finanziari principali sono: il bilancio, il conto economico e le note integrative. In caso la società sia classificata quale media o grande in base ai criteri definiti dalla Legge sulla contabilità, è tenuta a redigere anche il rapporto sul cash flow e rapporto sulle variazioni del capitale. Le cause di scioglimento sono le seguenti: • decorso del termine • delibera dei soci • sentenza del tribunale che dichiara la nullità dell'iscrizione nel registro • fallimento della società • apertura della procedura fallimentare di un socio, se non è pattuito diversamente. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 50 Business Guide - CROAZIA Società anonima La società anonima si costituisce a seguito di stipula di contratto in base al quale un socio anonimo effettua un investimento nella società di un altro imprenditore. La quota di partecipazione del socio anonimo può essere apportata in denaro, beni o diritti e diventa parte della proprietà dell’imprenditore. La società anonima non ha status di persona giuridica e nella società dell’imprenditore non appaiono né il nome né la società del socio anonimo. Le attività vengono effettuate esclusivamente dall’imprenditore che si assume tutti i diritti e gli obblighi derivanti. Il socio anonimo può chiedere in visione copia delle relazioni finanziarie per accertare il corretto svolgimento dell’attività e può avere accesso ai libri contabili. La quota relativa al profitto e alle perdite spettanti al socio anonimo è regolata da contratto; in caso contrario si considera la quota adeguata alle specifiche situazioni. Se non diversamente prescritto, il socio anonimo partecipa con le medesime quote alla ripartizione dell’utile e delle perdite derivanti dall’attività della società anonima. Nel contratto deve essere espressamente indicato il diritto del socio anonimo ad ottenere la propria quota dell’utile; sempre da contratto il socio anonimo può essere esentato dall’obbligo di sopportare eventuali perdite. La morte del socio anonimo non comporta la cessazione della società, che cessa invece di esistere nei seguenti casi: • decorso del termine previsto da contratto; • realizzazione dello scopo per cui la società anonima è stata costituita oppure in caso di impossibilità, indipendentemente dalla durata del contratto (a tempo determinato o indeterminato); • morte dell’imprenditore o scioglimento della persona giuridica; • cessazione dell’attività dell’imprenditore; • avvio di procedura fallimentare. Società per azioni Viene definita società per azioni una società i cui membri (azionisti) partecipano al capitale azionario, diviso in azioni. La denominazione sociale deve contenere l'indicazione di società per azioni (d.d.). I soci non rispondono per le obbligazioni sociali. La società può avere anche solo un azionista e può essere costituita da una o più persone fisiche o giuridiche locali o straniere. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 51 Business Guide - CROAZIA La società deve costituirsi con un capitale non inferiore all’ammontare di 200.000 Kune. I conferimenti al capitale sociale possono essere effettuati in denaro o in natura. Il valore nominale minimo delle azioni non può essere inferiore all’ammontare di 10 Kune e deve essere espresso in numero intero divisibile per 10. Prima della registrazione della società, almeno ¼ del valore nominale di ciascuna azione deve essere versato presso una banca croata; qualora le azioni siano emesse per un ammontare superiore a quello del valore nominale, deve essere versato l’intero importo eccedente. In caso di conferimento in natura, l’investimento deve essere stabilito per contratto prima della registrazione della società. La valutazione del conferimento viene certificata da un perito nominato dal tribunale. Le azioni possono essere solo nominative. Le azioni sono nominative se vengono emesse prima del versamento dell’intero valore nominale o se hanno valore superiore a quello nominale: ogni versamento relativo ad azioni nominative viene registrato sul certificato azionario. Le azioni possono essere ordinarie o privilegiate. Le azioni ordinarie attribuiscono il diritto di voto in Assemblea, il diritto a percepire i dividendi deliberati e il diritto ad una quota del patrimonio della società. Le azioni privilegiate assegnano invece il diritto ad un ammontare fisso di dividendi nonché la precedenza nella distribuzione dei dividendi e nella liquidazione del patrimonio della società. Le azioni privilegiate possono essere emesse con o senza diritto di voto. Gli organi della società per azioni sono i seguenti: 1) Assemblea dei Soci - modifica lo statuto, approva i cambiamenti (aumenti/riduzioni) del capitale sociale, approva il bilancio (rapporti finanziari) e decide sulla distribuzione degli utili e l’eventuale liquidazione della società, elegge il Collegio Sindacale, ecc.; 2) Collegio Sindacale – Comitato di sorveglianza - nomina i membri del Consiglio di Amministrazione e ne controlla l'operato. Inoltre, nel corso dell'Assemblea dei Soci, riferisce sui rendiconti finanziari annui e sulle proposte di distribuzione degli utili. Ha il diritto di verificare tutti gli aspetti dell'attività societaria; 3) Organo Amministrativo – rappresenta la società e gestisce l’attività della società. Se i membri dell’Amministrazione hanno limiti nella gestione dell’attività, salvo le limitazioni che risultano dalla Legge. Se © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 52 Business Guide - CROAZIA l’atto costitutivo prevede i limiti, tali limiti non hanno valore nei confronti dei terzi, ma l’amministratore risponde all’assemblea. Con l’ultima modifica della Legge sulle società commerciali le società possono scegliere se continuare ad avere due organi (Amministrazione e Comitato di sorveglianza oppure possono scegliere di unire questi due organi in uno – Consiglio di amministrazione) E’ stata quindi prevista la possibilità di sostituire il Comitato di sorveglianza e l’Amministrazione con un unico organo chiamato Consiglio di amministrazione composto da almeno tre membri di cui uno è direttore esecutivo. Il numero massimo dei membri di Consiglio di amministrazione è fissato dall’articolo 254 della suddetta Legge. I rapporti finanziari principali sono: il bilancio, il conto economico e le note integrative. In caso la società sia classificata quale media o grande in base ai criteri definiti dalla Legge sulla contabilità, è tenuta a redigere anche il rapporto sul cash flow e rapporto sulle variazioni del capitale. Le cause di scioglimento sono le seguenti: • decorso del termine previsto dallo statuto • decisione dell’Assemblea dei Soci • sentenza del tribunale che dichiara la nullità dell'iscrizione nel registro • aggregazione o fusione con altra società • decisione del tribunale di respingere l’avvio della procedura fallimentare per l’impossibilità di coprire – con la massa fallimentare – le spese derivanti dalla procedura fallimentare stessa • apertura della procedura fallimentare • liquidazione della società. Per lo scioglimento e la liquidazione della società è necessaria (se non diversamente stabilito dall’atto costitutivo) una delibera a maggioranza di almeno ¾ dei voti, redatta in forma di atto notarile. Società a responsabilità limitata La tipologia di investimento più diffusa in Croazia è la società a responsabilità limitata (d.o.o.). Le caratteristiche essenziali di questo tipo di società sono le seguenti: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 53 Business Guide - CROAZIA • la società a responsabilità limitata ha il capitale sociale (capitale nominale); • il capitale è diviso in più parti (conferimenti); • nella costituzione, ogni socio partecipa al capitale con un solo conferimento; i conferimenti non sono necessariamente uguali; • la società può essere costituita da una sola persona; • i soci non sono illimitatamente responsabili per gli obblighi della società. La società a responsabilità limitata viene costituita mediante dichiarazione di costituzione (se il socio fondatore è unico) oppure, in caso di più soci fondatori, mediante contratto sociale (contratto sociale concluso tra i fondatori rappresentati eventualmente da mandatari). La dichiarazione di costituzione/contratto sociale assume la forma di un atto notarile e deve contenere determinati elementi previsti dalla legge (nome e cognome o ragione sociale, residenza/sede dei fondatori, ragione sociale e sede della società, oggetto dell’attività della società, totale del capitale sociale e conferimenti dei singoli fondatori con l’indicazione di eventuali beni e/o diritti, particolari diritti ed obblighi dei fondatori nei confronti della società, ecc.). Il capitale minimo richiesto per la costituzione di una società a responsabilità limitata è pari all’ammontare di 20.000 Kune almeno la metà di tale importo deve essere depositato prima dell'iscrizione (ogni socio deve versare almeno un quarto della propria quota di partecipazione). Le quote di partecipazione dei fondatori (non necessariamente eguali) devono essere registrate interamente e possono essere costituite da denaro, beni e diritti espressi nel loro valore monetario. Il valore minimo di una quota è pari all’ammontare di 200 Kune espresso in numero intero divisibile per 100. Gli organi di una Srl sono: • Direzione - organo di gestione composto da uno o più direttori. La Legge sulle Società stabilisce solo in parte le attività svolte dalla Direzione (gestione scrupolosa e aggiornata dei libri contabili e delle partite del patrimonio; convocazione dell’assemblea, ecc.), mentre l’organizzazione interna ed il funzionamento della Direzione sono stabiliti da contratto o da apposito atto della Direzione. La Direzione deve essere autorizzata a rappresentare la società; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 54 Business Guide - CROAZIA • Assemblea - organo supremo della srl, che decide in materia di rapporti finanziari della società, ripartizione del reddito/profitto e copertura delle perdite, nomina e revoca dei membri dell’amministrazione della società; • Comitato di sorveglianza – generalmente organo facoltativo della srl. L’esistenza del Comitato di sorveglianza è obbligatoria: - per le società con oltre 300 dipendenti; - in caso di disposizioni particolari che regolano determinate attività e richiedono la costituzione del comitato di sorveglianza; - se il capitale sociale della società è superiore a 600.000 Kune e la società ha oltre 50 soci; - se la società gestisce società per azioni o società a responsabilità limitata che devono avere obbligatoriamente un comitato di sorveglianza oppure se la società partecipa nel loro capitale con più del 50% e in ognuno dei due casi il numero dei dipendenti in una o in tutte le società nel complesso è superiore ai 300; - se la società è socio accomandatario della società in accomandita semplice e il numero dei dipendenti nella società e nella società in accomandita semplice insieme considerate è superiore a 200. I rapporti finanziari principali sono: il bilancio, il conto economico e le note integrative. In caso la società sia classificata quale media o grande in base ai criteri definiti dalla Legge sulla contabilità, è tenuta a redigere anche il rapporto sul cash flow e rapporto delle modifiche sul capitale. Le cause di scioglimento sono le seguenti: • decorso del termine stabilito dall’atto costitutivo/contratto sociale • delibera dei soci • aggregazione o fusione con altra società • sentenza del tribunale che dichiara la nullità dell'iscrizione nel registro • decisione del tribunale di respingere l’avvio della procedura fallimentare per l’impossibilità di coprire – con la massa fallimentare – le spese derivanti dalla procedura fallimentare stessa • apertura della procedura fallimentare © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 55 Business Guide - CROAZIA • liquidazione della società. Per lo scioglimento e la liquidazione della società è necessaria (se non diversamente stabilito dall’atto costitutivo) una delibera a maggioranza di almeno ¾ dei voti, redatta in forma di atto notarile. Imprenditore individuale Una persona fisica straniera ha facoltà di operare come imprenditore individuale nel territorio della Repubblica di Croazia, a patto che possieda un permesso di lavoro e sussista la condizione di reciprocità. Prima di avviare l’attività, il soggetto in questione deve ottenere il relativo permesso d’esercizio (previsto dalla legge sull’artigianato) e provvedere a registrarsi presso il Registro artigianale. 2.2. SOCIETA’ – COSTITUZIONE 2.2.1. Come si costituisce una società nel Paese? Quali sono le modalità di registrazione? Per costituire una società in Croazia la persona giuridica straniera è tenuta a presentare l’originale del certificato camerale (vecchio non più di 30 gg nel momento in cui viene presentato al Tribunale commerciale Croato) del Registro delle imprese del Paese in cui ha sede, mentre per le persone fisiche è necessario il passaporto o la carta d’identità. Con l’inizio dell’emissione del codice fiscale croato, sia le persone giuridiche straniere sia le persone fisiche straniere in qualità dei soci (oppure persone fisiche anche direttori) delle società croate devono chiedere ed ottenere dall’ufficio delle entrate il codice fiscale croato. È necessario inoltre stilare un atto costituivo/contratto sociale autenticato da notaio. Tale documento va inoltrato al Tribunale commerciale della città in cui avrà sede la società onde procedere all'iscrizione nel Registro delle Imprese in Croazia. L’atto costitutivo/contratto sociale deve contenere i seguenti elementi: • nome, cognome ed indirizzo ovvero ragione sociale e sede del/i fondatore/i • ragione sociale e sede della società • attività della società • importo del capitale sociale • durata della società © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 56 Business Guide - CROAZIA • diritti ed obblighi dei soci. Per quanto riguarda la ragione sociale della società va sottolineato che deve essere in lingua croata; essa può contenere alcune parole straniere se tali parole: • fanno parte del nome, della ragione sociale del socio; • non sono traducibili nella lingua croata; • provengono da lingue morte. Nella ragione sociale deve essere inoltre indicata la forma giuridica della società (d.d. per le società per azioni, d.o.o. per le società a responsabilità limitata). Ai sensi della Legge di modifica ed integrazione della Legge sul Registro Tribunale, pubblicata in G.U. 54/05 entrata in vigore il 27.04.2005, le attività che possono essere svolte da parte di soggetti locali non sono più distinte come riportato sulla “Classificazione Nazionale delle Attività”, pubblicato in G.U. 52/03, ma vengono iscritte liberamente, fermo restando le limitazioni nell’iscrizione delle attività per le quali, in base alle leggi specifiche, bisogna adempiere alle condizioni previste delle legge specifica. Il nuovo codice delle attività, pubblicato sulle G.U. 58/07 e 72/07, è entrata in vigore il 1° gennaio 2008. All’atto della registrazione della società è necessario indicare l’attività principale che verrà svolta, nonché eventuali attività secondarie. Una volta redatto l’atto costitutivo/contratto sociale, si deve notificare l’iscrizione nel Registro delle Imprese presso il Tribunale Commerciale. Onde procedere alla notifica di iscrizione nel Registro delle Imprese presso il Tribunale Commerciale, la richiesta va corredata dai seguenti documenti: • atto costitutivo/contratto sociale • certificato attestante il versamento del capitale sociale • elenco dei soci fondatori • elenco degli amministratori/membri dell’amministrazione, incluse le autorizzazioni di rappresentanza legale • firme depositate dei membri della direzione • in caso il fondatore sia persona giuridica l’originale del certificato del Registro delle imprese del Paese in cui ha sede, con l’apostille e traduzione giurata in lingua croata • documento che attesti il versamento delle tasse dovute. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 57 Business Guide - CROAZIA Se il socio fondatore è persona fisica straniera, davanti al notaio deve presentare il passaporto o la carta d’identità in corso di validità. Dopo aver regolarmente registrato la società nel Registro delle Imprese presso il Tribunale commerciale circondariale, è necessario aprire un conto corrente previa presentazione dei seguenti documenti: • certificato comprovante l’avvenuta registrazione della società; • numero statistico e codice dell’attività (ambedue rilasciati dal CROSTAT, in un unico documento). Le modifiche ed integrazioni della Legge sulle Società (G.U. 34/99) entrate in vigore il 17.04.1999 prescrivono che la società, onde poter svolgere la propria attività, debba stipulare un contratto di lavoro a tempo indeterminato con almeno un membro della direzione, mentre le società che dispongono di filiali devono assumere, per ogni singola filiale, almeno un dipendente a tempo indeterminato. Questa decisione è stata abolita con la sentenza della corte costituzionale del 23.05.2000. pubblicata sulla G.U. 52/00. È comunque sempre opportuno ricorrere all'intervento di un legale croato per facilitare l'espletamento delle procedure burocratiche. Uffici di rappresentanza L’apertura di uffici di rappresentanza è regolata attraverso l’art. 52 della Legge sul commercio (G.U. 87/08) e dal Decreto sulle condizioni per la costituzione e per l’attività degli uffici di rappresentanza delle persone estere in Croazia (G.U. 21/09). L’ufficio di rappresentanza viene iscritto nel registro del Ministero dell’Economia, del lavoro e l’imprenditoria e può svolgere solo attività di ricerche di mercato e di rappresentanza della persona estera che l’ha costituito. Filiali La normativa vigente stabilisce che la persona giuridica straniera può aprire, a condizione di reciprocità, una o più filiali in Croazia. La materia è regolata dalla Legge sulle società commerciali, articoli 613-618. Il principio di reciprocità non viene © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 58 Business Guide - CROAZIA richiesto come condizione per le persone giuridiche straniere aventi sede nei paesi membri della WTO, per le quali viene applicato il principio della nazione più favorita. La filiale di una persona giuridica straniera è parte “integrante” della stessa e non ha status di persona giuridica. Nel caso in cui la società fondatrice della filiale non abbia sede in un paese membro dell’UE oppure non faccia parte del Contratto sull’area economica europea, prima della costituzione della propria filiale in Croazia deve provare la propria esistenza da almeno 2 anni. La filiale deve essere iscritta nel Registro delle filiali delle società straniere tenuto presso il Tribunale commerciale. La domanda d’iscrizione deve contenere i seguenti dati: • ragione sociale, sede e descrizione dell’attività del fondatore (persona giuridica straniera); • sede dell’ufficio in Croazia; • principali dati sul responsabile dell’attività dell’ufficio in Croazia (nome, cognome, numero civile ovvero numero del passaporto per le persone straniere). La domanda di iscrizione può essere presentata sia direttamente dalla persona straniera sia da un mandatario/procuratore/delegato e deve essere corredata dalla seguente documentazione, presentata in originale e tradotta ed autenticata da un perito traduttore: • decisione dei fondatori sull’apertura della filiale in Croazia; • certificato attestante l’esistenza della ditta straniera (estratto dal Registro od altro documento valido); • copia autenticata dal notaio della dichiarazione della costituzione, del contratto sociale o dello statuto della società (casa madre); • copia autenticata dal notaio dell’ultimo bilancio della società (casa madre); • decisione sulla nomina del responsabile/direttore dell’ufficio; • documento che attesti il versamento delle tasse dovute. Il fondatore della filiale è tenuto ogni anno, nel termine di 15 giorni dall’avvenuta approvazione, a consegnare il proprio bilancio al tribunale commerciale croato presso il quale è registrata la filiale. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 59 Business Guide - CROAZIA 2.2.2. Quali sono le autorità competenti alla registrazione, e quale documentazione è richiesta? L’autorità competente è il Ministero dell’Economia, “Direzione per il Commercio ed il Mercato” per gli uffici di rappresentanza ed il Tribunale commerciale per le filiali. Documentazione richiesta: Ufficio di rappresentanza • La Scheda d’iscrizione deve contenere: ragione sociale, sede e oggetto sociale del fondatore, denominazione e sede dell’ufficio di rappresentanza in Croazia, dati della persona/persone responsabile/i dell’ufficio in Croazia, descrizione delle attività che svolgerà l’ufficio in Croazia; • decisione dei fondatori sull’apertura dell’ufficio in Croazia; • certificato attestante l’esistenza della ditta straniera (estratto dal Registro o altro documento valido); • documento che attesti il versamento delle tasse dovute. Tutta la documentazione deve essere presentata in originale con allegata la traduzione giurata in lingua croata. 2.2.3. Le società costituite nel Paese possono avere sedi all'estero? Le imprese possono trasferire la sede all'estero previa autorizzazione del Ministero delle Finanze. Il trasferimento della sede all’estero cancella lo status di soggetto giuridico croato. 2.2.4. Come si costituisce una succursale, filiale o sede di rappresentanza di una società straniera? Quali sono le principali differenze rispetto alla costituzione di una società nuova nel Paese ospitante? Per la costituzione della filiale bisogna inoltrare la richiesta presso il Tribunale commerciale competente presentando la documentazione elencata sotto il titolo Filiali in 3.2.1., mentre per la costituzione di un ufficio di rappresentanza la richiesta alla © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 60 Business Guide - CROAZIA quale si allega la documentazione elencata nel punto 3.2.3. va presentata al Ministero dell’economia, del lavoro e l’imprenditoria. La costituzione di un ufficio di rappresentanza o di una filiale comporta la responsabilità totale a carico della casa madre (visto che tali forme non sono persone giuridiche croate), mentre se si costituisce una nuova società la responsabilità è solo di tale società croata. 2.3. SOCIETA’ DI CAPITALE 2.3.1. Come avviene la sottoscrizione delle quote di una società di capitale? La sottoscrizione avviene al momento della costituzione della società presso il notaio. 2.3.2. Quali sono le modalità di versamento del capitale in denaro? E’ consentito versare e mantenere il capitale sociale in valuta estera? Prima di richiedere l’iscrizione della società presso il Tribunale commerciale bisogna versare su un conto transitorio di una banca locale l’importo minimo di capitale sociale della società a responsabilità limitata – 20.000 Kune (o almeno al metà). L’importo del capitale sociale iniziale deve essere versato in valuta locale quindi non è consentito mantenerlo in valuta estera, mentre l’importo di un eventuale aumento di capitale sociale può essere mantenuto in valuta estera. 2.3.3. E’ possibile vendere o trasferire quote a/da altre società? Sì. 2.3.4. Come vengono ripartiti gli utili? L’assemblea dei soci o degli azionisti delibera la ripartizione degli utili. L’art. 167 della Legge sulle società commerciali al comma 3 stabilisce che le azioni privilegiate dànno al proprietario diritti particolari quali: riscossione del dividendo di importo prestabilito o calcolato percentualmente sul valore nominale © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 61 Business Guide - CROAZIA dell’azione, diritto di percepire per primi il dividendo e diritto di prelazione nella liquidazione del capitale sociale. 2.4. BILANCIO E LIBRI CONTABILI 2.4.1. Quali sono i principali obblighi in merito alla formazione del Bilancio e alla tenuta dei registri e dei libri contabili? Esiste l’obbligo di certificare il bilancio? Le regole contabili e di tenuta delle scritture sono stabilite nella Legge contabile. Questa prevede che tutte le società “grandi” (quotate in borsa oppure che si preparano ad essere quotate in borsa) devono redigere un bilancio d’esercizio in conformità agli standard contabili internazionali IFRS. Gli altri soggetti possono scegliere tra applicare tali standard o gli standard croati HSFI. Gli Standard croati sulla compilazione dei bilanci sono stati pubblicati sulla G.U. 30/08, 4/09 ma si applicano già dai bilanci dell’esercizio 2008. Rif. Leg.: Legge sulla contabilità G.U. 109/07. Attualmente tutte le società per azioni (S.p.A. ovvero d.d.) hanno l’obbligo di revisione annuale del bilancio, mentre le società a responsabilità limitata e le società in accomandita hanno l’obbligo di revisione solo nel caso in cui il loro fatturato, nell’esercizio precedente superi 30.000.000 Kune. L’obbligo di revisione vale per gli istituti bancari, le assicurazioni, i fondi di investimento, i fondi pensionistici, come pure per le società collegate se la società principale ha l’obbligo di revisione. Rif. Leg.: Legge sulla revisione G.U. 146/05. 2.4.2. Entro quali scadenze deve essere presentato il bilancio? Il bilancio annuale deve essere presentato entro il 31.03 dell’anno successivo cui si riferisce, mentre il bilancio fiscale deve essere presentato entro il 30.04. La documentazione, che viene pubblicata sulle pagine Internet del Registro dei rapporto finanziari annuali, deve essere consegnata a FINA entro il 30.06 dell’anno successivo. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 62 Business Guide - CROAZIA 2.5. ACCESSO ALLE CARICHE 2.5.1. Lo straniero può essere socio di capitale? Anche con una quota superiore al 50%? Il cittadino straniero può essere socio anche al 100% di capitale. 2.5.2. Lo straniero può essere membro del Consiglio d’Amministrazione? Anche Presidente o Amministratore unico? Sì, è richiesto solo il permesso di lavoro nel caso in cui sia stato instaurato un rapporto di lavoro stabile con l'impresa. Altrimenti, se la persona fisica trascorre più di 90 giorni in Croazia bisogna che sia munita del permesso business. 2.5.3. Lo straniero può essere membro del Collegio Sindacale? Può essere Revisore dei Conti? Sì. In Croazia non esiste Collegio sindacale ma un organo simile – il Comitato di sorveglianza che ha potere direttivo e non solo di controllo. Per la legge croata i revisori possono essere solo persone fisiche oppure ditte croate con una persona fisica croata come socio con certificato di revisore dei conti. 2.6. BORSA VALORI 2.6.1. Esiste nel Paese una Borsa Valori? La privatizzazione ha posto le basi per lo sviluppo in Croazia del mercato dei capitali in cui operano la Borsa di Zagabria e la Borsa di Varazdin. Alla fine di dicembre 2006 è iniziato il processo formale di fusione della Borsa di Zagabria con la Borsa di Varazdin. Dopo la finalizzazione di tale processo, conclusa il 16.03.2007, in Croazia esiste solo una borsa, la quale svolge l’attività sotto la ragione sociale Zagrebačka burza d.d. con sede a Zagabria. In data 31.05.2011 la Borsa di Zagabria contava 33 soci. La funzione di regolamento e di supervisione del mercato dei capitali è svolta dall’Agenzia croata per la supervisione dei servizi finanziari. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 63 Business Guide - CROAZIA Gli investitori stranieri non sono soggetti a limitazioni per la costituzione di società di intermediazione finanziaria in Croazia. Per partecipare direttamente al mercato dei capitali, a prescindere dall’ovvia possibilità di partecipazione tramite i broker esistenti, gli investitori stranieri sono tenuti a costituire una società di diritto croato registrata presso il tribunale commerciale per le sole operazioni sui titoli e devono richiedere un’apposita autorizzazione all’agenzia Croata per il controllo dei servizi finanziari. Il 01.01.2009 è entrata in vigore la nuova Legge sul mercato dei capitali (G.U. 88/08, 146/08, 74/09), armonizzata con le tutte le direttive europee. Il periodo dal 01.01.2009 al 30.06.2009 è previsto per l’adeguamento degli attuali operatori alle nuove regole. Oltre alla borsa, quale mercato organizzato dei titoli la legge prevede anche il Mtf – Muultilateral trading facilities (Sistemi di scambio organizzati) e l’Otc – Over the Counter Market. Il capitale sociale minimo per le società di investimento è da 200.000 a 6.000.000 Kune e dipende dal tale tipo di attività che la società di investimento vuole esercitare. Oltre all’importo minimo del capitale sociale, le società di investimento devono adempiere alle disposizioni del Regolamento sulla liquidità delle società di investimento (G.U. 5/09). Ci sono, inoltre, tutta una serie di regolamenti che regolano la gestione del rischio, l’informativa ai clienti, la classificazione dei clienti, il capitale di garanzia, ecc.. ZAGREBACKA BURZA D.D. – Borsa di Zagabria Ivana Lučića 2a – 10000 Zagreb www.zse.hr Tel.: 00385 1 4686800 Fax. 00385 1 4677680 2.7. AUTORITA’ ANTITRUST 2.7.1. Esistono nel Paese autorità garanti della concorrenza e su quali settori esercitano il proprio controllo? Sì. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 64 Business Guide - CROAZIA Agencija za zastitu trzisnog natjecanja – Agenzia per la protezione della concorrenza sul mercato Agencija za zastitu trzisnog natjecanja Savska cesta 4 - 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 6176448 Fax: 00385 1 6176450 [email protected] www.aztn.hr In Croazia sono in vigore la Legge sulla protezione della concorrenza (G.U. 122/03) e tutta una serie di decreti specifici nel loro complesso conformi alle normative europee (es. Decreto sugli accordi di valore minore, Decreto sull’esenzione totale degli accordi di trasferimento di know-how, ecc.). 2.8. CONTRATTI 2.8.1. Il Paese ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di merci (Vienna, 1980)? Sì, in vigore dal 08.10.1991. 2.8.2. E’ disciplinata la responsabilità per danni da prodotti difettosi? La responsabilità per danni da prodotti difettosi è disciplinata dalla Legge sui rapporti obbligatori (contrattuali) (G.U. 35/05, 41/08) art. 423. La legge che disciplina la sicurezza generale dei prodotti è pubblicata sulla G.U. 30/09. Ci sono inoltre tutta una serie di regolamenti che regolano le caratteristiche dei prodotti che vengono venduti sul mercato croato (es. regolamento sui prodotti di cristallo, regolamento sul contrassegno dei prodotti tessili, regolamento sul contrassegno dei materiali utilizzati per la produzione delle scarpe, regolamento sulla correttezza sanitaria dei prodotti di uso generale, regolamento sulla correttezza sanitaria e sicurezza dei giocatoli, regolamento sulla correttezza sanitaria dei materiali e oggetti che sono in contatto diretto con gli alimentari ecc.). La Legge sulla tutela dei consumatori è stata pubblicata sulla G.U. 79/07 e la modifica della stessa sulla G.U.125/07, 79/09 e 89/09. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 65 Business Guide - CROAZIA La legge definisce gli obblighi dei commercianti rispetto ai prodotti e servizi venduti. Con la Legge sono definiti gli elementi della dichiarazione. E’ stato modificato il termine “deklaracija” nel termine “obavijest o proizvodu” ovvero informativa sul prodotto. Le disposizioni sulle svendite includono sia i saldi sia la vendita promozionale nel senso che tali prodotti devono riportare il prezzo prima e dopo il saldo e che devono essere fisicamente divisi dagli altri prodotti (art. 19 – 23). La Legge obbliga i commercianti a dare la possibilità di sottoporre i reclami scritti, presso il punto vendita, tramite posta, fax o posta elettronica; i commercianti sono tenuti a rispondere al più tardi entro 15 giorni dal ricevimento del reclamo. Inoltre, il comma 2 dell’art. 8 prevede l’obbligo di tenere l’evidenza dei reclami dei consumatori per un anno dal ricevimento del reclamo. 2.8.3. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di franchising? Con la Legge sul commercio (G.U. 49/03) è stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento croato il Contratto di franchising. Tuttavia, la regolamentazione di tale contratto rimane solo parziale ed alcuni elementi dello stesso sono stati stabiliti e consolidati dalla prassi. 2.8.4. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di mediazione? La Legge sui rapporti obbligatori (G.U. 35/05, 41/08) regola la mediazione agli art. 835-848. 2.9. CONTRATTO DI AGENZIA 2.9.1. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di agenzia? Il contratto di agenzia è disciplinato da alcuni articoli della Legge sui rapporti obbligatori (G.U. 35/05, 41/08 art.i 835-848). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 66 Business Guide - CROAZIA Alcune attività di intermediazione prevedono che l’agente commerciale abbia superato uno specifico esame; per esempio l’intermediario nelle assicurazioni deve superare l’esame presso l’Agenzia croata per la supervisione dei servizi finanziari (G.U. 45/06 e 76/06) e l’agente immobiliare deve superare l’esame in base al Regolamento sull’esame dell’agente di intermediazione immobiliare (G.U. 56/08). Il ruolo di agente può essere svolto anche dalle persone giuridiche che devono essere iscritte presso il Tribunale commerciale nel registro delle imprese. L’iscrizione/registrazione può essere fatta sia in forma di società sia in qualità di commerciante individuale – in quest’ultimo caso la domanda per l’iscrizione deve essere presentata di persona. Dopo la registrazione, il commerciante individuale stipula con il proprio mandante il contratto di rappresentanza commerciale (Contratto di Agenzia) in forma scritta. Con il contratto l’agente/rappresentante si obbliga a promuovere la conclusione di contratti tra il suo mandante e le persone terze mentre il mandante si impegna a pagare al rappresentante un determinato compenso (provvigione) per ogni contratto concluso. I compensi dell’agente non sono determinati dalla legge ma sono oggetto di contrattazione. L’agente non è dipendente del mandante. La differenza sostanziale tra la normativa croata ed il Codice Civile italiano risiede nel contenuto del diritto di esclusiva: la norma croata prevede infatti la possibilità per il mandante di avere più rappresentanti/agenti nella stessa zona, mentre l’agente non può rappresentare più mandanti nella stessa zona e per lo steso ramo di attività senza l’assenso del mandante. 2.9.2. Qual è lo status dell’agente commerciale? È considerato un lavoratore indipendente o un dipendente dell'azienda per la quale lavora? Il contratto di agenzia può essere stipulato da persone giuridiche o persone fisiche registrate presso il Registro degli artigiani. L’agente non è considerato dipendente dell’azienda per la quale lavora. 2.9.3. Qual è la commissione percentuale sul prodotto venduto normalmente riconosciuta a un agente commerciale? Dipende dal settore merceologico. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 67 Business Guide - CROAZIA Es.: vendita delle polizze vita: 3-5%, vendita delle polizze obbligatorie: 1%, vendita catalogo prodotti cosmetici: 20%, vendita prodotti vari di largo consumo: 10%. 2.9.4. Oltre alla commissione percentuale sul prodotto venduto, l'agente ha diritto ad altre indennità o compensi? L’agente o rappresentante commerciale non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per svolgere l’attività regolare, ma ha diritto di chiedere il rimborso per le spese straordinarie sostenute per il mandante o richieste dal mandante (art. 808). 2.10. MARCHI 2.10.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i marchi e il loro uso? Il sistema croato dei diritti industriali contiene le seguenti leggi: • Legge sui brevetti (G.U. 173/03, 87/05, 76/07, 30/09, 128/10, 49/11); • Regolamento sui brevetti (G.U. 117/07, le disposizioni riguardanti gli art. 30 e 31 del regolamento entreranno in vigore con l’entrata della Croazia nell’UE, 3/11); • Regolamento sulla tenuta del registro dei brevetti per le invenzioni segrete (G.U. 87/05) • Legge sui marchi (G.U. 173/03, 76/07, 30/09, 49/11); • Regolamento sui marchi (G.U. 117/07, art. 41–44 entreranno in vigore con l’entrata della Croazia nell’UE); • Legge sul design industriale (modelli, campioni, ecc. G.U. 173/03, 76/07, 30/09, 49/11); • Regolamento sul design industriale (G.U. 72/04, 117/07, art. 5 di quest’ultima modifica del Regolamento entrerà in vigore con l’entrata della Croazia nell’UE); • Legge sulla denominazione di origine geografica di prodotto o servizio (G.U. 173/03, 186/03, 76/07, 49/11); • Regolamento sulla denominazione di origine geografica di prodotto o servizio (G.U. 173/03, 72/04, 117/07); © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 68 Business Guide - CROAZIA 2.10.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un marchio? Qualsiasi persona fisica/giuridica locale/straniera può ottenere un marchio. Le persone straniere devono essere rappresentate da un avvocato croato o da un rappresentante autorizzato, il tutto secondo le disposizioni della Legge sulla rappresentanza nell’ambito della proprietà industriale (G.U. 54/05, 49/11). 2.10.3. Quali tipi di marchi possono essere registrati? Quali sono i requisiti per ottenere la registrazione? Quali sono le cause di decadenza del marchio registrato? Con il marchio si possono proteggere i segni quali: parole, lettere, numeri, abbreviazioni, grafiche, le combinazioni di colori e le loro sfumature, le forme tridimensionali, le forme dei prodotti o le loro confezioni. Tale protezione è condizionata al fatto che tali segni o combinazioni siano differenti. Secondo gli art. 45, 46 e 49 della Legge sul marchio (G.U. 173/03, 76/07, 30/09, 49/11) le cause di decadenza del marchio sono raggruppate nelle seguenti categorie: • rinuncia; • revoca; • annullamento. 2.10.4. Presso quale organismo vengono registrati i marchi? A chi ci si rivolge per far valere i propri diritti circa la tutela del marchio? La protezione del marchio viene regolarmente acquisita con la registrazione dello stesso presso l’Istituto statale per il diritto intellettuale attraverso regolare richiesta. Il marchio può essere richiesto anche come marchio “tale quale” in accordo con la Convenzione di Parigi. Una volta che l’Istituto statale per il diritto intellettuale, attraverso le procedure di verifica, determina che il marchio adempie a tutti i requisiti formali e sostanziali, concederà la protezione del marchio che verrà iscritto, assieme al suo detentore, al Registro dei Marchi. La concessione del marchio verrà pubblicata nella G. U. dell’Istituto statale per il diritto intellettuale. Se i diritti provenienti dalla registrazione del marchio vengono lesi, il proprietario può fare causa presso il foro competente. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 69 Business Guide - CROAZIA 2.10.5. A quali accordi internazionali sulla protezione dei marchi il Paese aderisce? La Croazia ha siglato i seguenti accordi in merito alla protezione dei marchi: • Accordo di Madrid sulla registrazione internazionale dei marchi (G.U. – contratti internazionali 12/08) • Accordo di Nizza sulla classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi per la registrazione del marchio (G.U. – contratti internazionali 6/65, 51/74, G.U. – contratti internazionali 12/93, 3/99) • Accordo di Vienna sulla costituzione della Classificazione internazionale degli elementi figurativi dei marchi (G.U. - contratti internazionali 9/04, 2/06). • Contratto di Singapore sul diritto di marchio (G.U. – contratti internazionali 9/10, 3/11) Per registrare il marchio internazionale secondo l’Accordo di Madrid, la registrazione del marchio non si pubblica sulla G. U. dell’Agenzia per la protezione della proprietà intellettuale ma sulla G. U. dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale. 2.11. BREVETTI 2.11.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i brevetti e il loro uso? In Croazia sono in vigore la Legge sui brevetti (G.U. 173/03, 87/05, 76/07, 30/09, 128/10, 49/11) ed il Regolamento sui brevetti (G.U. 117/07, 3/11; le disposizioni riguardanti gli art. 30 e 31 del regolamento entreranno in vigore con l’entrata della Croazia nell’UE). Con gli emendamenti del marzo 2009 alla Legge sui brevetti, per quanto concerne la procedura di estensione e validazione dei brevetti europei dell’Accordo di Londra, i soggetti interessati non devono sottoporre la traduzione in croato dell’intero testo del brevetto ma solo la traduzione della rivendicazione del brevetto. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 70 Business Guide - CROAZIA 2.11.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un brevetto? Qualsiasi persona fisica/giuridica locale/straniera può ottenere un brevetto. Le persone straniere devono essere rappresentate da un avvocato croato o da un rappresentante autorizzato, il tutto secondo le disposizioni della Legge sulla rappresentanza nell’ambito della proprietà industriale (G.U. 54/05, 49/11). 2.11.3. Quali diritti di proprietà industriale possono essere brevettati? Quali sono i requisiti per ottenere la registrazione? Quali sono le cause di decadenza del brevetto registrato? Gli oggetti che possono essere brevettati sono le nuove invenzioni applicabili in qualsiasi ramo dell’industria e che hanno un livello dell’invenzione. Sono esclusi: 1) invenzioni, teorie scientifiche e metodi matematici; 2) lavorazioni estetiche; 3) regole, direzioni o metodi per svolgere le attività intellettuali, giochi o per svolgere i lavori; 4) presentazioni delle informazioni definite dal contenuto di tali informazioni; 5) i programmi di computer. Dalla protezione che offre il brevetto sono ugualmente esenti: 1) invenzioni delle sorti animali e vegetali o le procedure per creare piante o animali; le invenzioni microbiologiche ed i prodotti che derivano da tali invenzioni si possono brevettare; 2) corpo umano, diversi gradi di sua formazione e di suo sviluppo o semplice scoperta di uno dei suoi elementi, incluso ritaglio o parte del ritaglio del gene; 3) invenzioni che si riferiscono ai procedimenti diagnostici o chirurgici o ai procedimenti di cure che si applicano direttamente sul corpo umano o sugli animali, eccetto i prodotti, soprattutto le materie e miscele che vengono utilizzate nei procedimenti di cui sopra; 4) invenzioni il cui utilizzo commerciale sarebbe contro la morale e l’ordine pubblico, e non solo per il fatto che tale utilizzo è vietato dalla legge o da altre norme. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 71 Business Guide - CROAZIA La richiesta per ottenere la registrazione deve contenere: • richiesta per l’ottenimento; • descrizione dell’invenzione; • richiesta del brevetto; • disegni relativi all’invenzione ed alla richiesta del brevetto; • riassunto sull'invenzione. La richiesta così formulata verrà pubblicata nella G. U. dell’Istituto statale per il diritto intellettuale entro 18 mesi dalla data di presentazione. Entro i sei mesi successivi alla pubblicazione, il richiedente può richiedere all'Istituto statale per il diritto intellettuale di ottenere la verifica completa dell'invenzione. Nel caso in cui non venga presentata tale richiesta entro il periodo previsto, la notifica viene considerata ritirata ed il procedimento verrà archiviato. Una volta provata la brevettabilità dell'invenzione attraverso le procedure sopra descritte, il brevetto verrà rilasciato e registrato al Registro Brevetti. La promulgazione del brevetto sarà pubblicata sulla G. U. dell’Istituto statale per il diritto intellettuale al più tardi entro 3 mesi dalla data dell’ottenimento. Secondo gli artt. 75 e 76 della Legge sui brevetti 173/03, 87/05, 76/07, 30/09, 128/10, 49/11) le cause di decadenza del brevetto registrato sono le seguenti: 1) se non viene versata la tassa e il rimborso per le spese; 2) se l’intestatario rinuncia alla registrazione del brevetto, tramite apposita dichiarazione autenticata dal notaio. 2.11.4. Presso quale organismo vengono registrati i brevetti? A chi ci si rivolge per far valere i propri diritti circa la tutela del brevetto? La richiesta per l'ottenimento dei brevetti deve essere inoltrata all'Istituto statale per il diritto intellettuale. Istituto statale per il diritto intellettuale (Drzavni Zavod za Intelektulano Vlasnistvo Republike Hrvatske) Ulica grada Vukovara 78 - 10000 Zagabria Tel.: 00385 1 6106000 Fax: 00385 1 6112017 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 72 Business Guide - CROAZIA www.dziv.hr Se i diritti provenienti dalla registrazione del marchio vengono lesi, il proprietario può far causa presso il foro competente. 2.11.5. A quali convenzioni internazionali sulla protezione dei brevetti il Paese aderisce? • Accordo di Budapest sul riconoscimento internazionale dei depositi di mircroorganismi per le necessità della procedura relativa ai brevetti (G.U. - contratti internazionali 11/99, 4/00, ) • Accordo di Strasburgo (G.U. - contratti internazionali 11/99, 4/00, 1/03). • Accordo tra il Governo croato e l’Organizzazione europea per i brevetti, sulla collaborazione in campo dei brevetti (G.U. - contratti internazionali 14/03, 2/04). • Convenzione sul riconoscimento dei brevetti europei e gli atti con i quali viene modificata la stessa (G.U. – contratti internazionali 8/07, 1/08) • Accordo sulla modifica dell’articolo 65 della Convenzione sul riconoscimento dei brevetti europei (G.U. - contratti internazionali 8/07, 4/08) • Contratto sul diritto dei brevetti (G.U. - contratti internazionali 10/04, 3/05) • Accordo di collaborazione nel campo dei brevetti (G.U. - contratti internazionali 3/98, 10/98, 3/01, 4/02, 15/02, 1/03, 18/03, 3/05, 3/06, 5/08, 12/08) • Accordo sulla reciproca tutela della segretezza dei brevetti che si riferiscono alla difesa e per le quali sono state sottoposte le richieste di registrazione del brevetto (G.U. - contratti internazionali 2/10, 4/10). La Croazia è membro dell’organizzazione OMPI - WIPO. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 73 Business Guide - CROAZIA 3. Regimi di import-export e dei flussi finanziari 3.1. REGIME DI IMPORT-EXPORT 3.1.1. Qual è la classificazione doganale delle merci? Qual è il regime doganale di importazione di merci nel Paese? Quali sono i dazi all’importazione? La classificazione doganale delle merci è contenuta nella Tariffa doganale della Repubblica di Croazia. Nella Tariffa doganale è stata interamente adottata la terminologia e la codifica della Nomenclatura Combinata UE, completata con terminologia e segni numerici della merce di importanza per l’economia nazionale. L’importazione nel Paese è libera. Esistono certe restrizioni in forma di quote, contingenti, permessi di importazione, speciale controllo di merce (controllo di qualità, controllo sanitario, veterinario, fito-patologico) per certi tipi di merce. Tutti gli importatori all’atto dell’importazione sono tenuti a presentare il certificato di origine della merce attestante il Paese in cui la merce è stata prodotta. Per tutelare la produzione locale è stato stabilito un sistema di dazi differenziato, sia a seconda della tipologia del prodotto (materie prime, prodotti intermedi, prodotti finiti), sia a seconda dell’esistenza o meno di una produzione locale dei prodotti importati. I dazi alle importazioni variano pertanto dallo 0% al 18% a seconda della voce/sottovoce doganale. I dazi doganali per le materie prime ed i prodotti intermedi sono abbastanza bassi (0-5%). I prodotti industriali importati, sono gravati da un dazio con una media del 4%, per pesce e prodotti di pesce una media dell’8%, e per prodotti dell’agricoltura si applica un dazio con una media del 16%. Per alcuni prodotti agro-alimentari esiste inoltre l’obbligo di pagare un dazio anche in base all’unità di misura della merce (espresso in Kune per unità di misura). Nella G.U. 73/02 e 33/03 è stato pubblicato il Decreto sulla protezione della produzione locale dall’importazione eccessiva. Tale decreto, in base all’art. 78 della Legge sul commercio, rimane in vigore fino all’entrata della Croazia nella UE. Inoltre, ci sono le quote per l’importazione dei prodotti agro-alimentari provenienti dai paesi membri della WTO e dai paesi con i quali la Croazia ha stipulato l’Accordo sullo scambio libero e l’Accordo sulla stabilizzazione e l’adesione e si tratta di quote con dazio doganale ridotto. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 74 Business Guide - CROAZIA Il 30.11.2000 la Croazia è diventata il 140° membro della WTO, tale fatto ha portato molti e continuativi cambiamenti che riguardano le tariffe doganali. Infatti, la tariffa doganale viene modificata una volta all’anno, e per certi prodotti (in gran parte agricoli) viene cambiata a seconda della necessità, generalmente di stagione. Rif. Leg.: Legge Doganale (G.U. 78/99, 94/99, 117/99, 73/00, 92/01, 47/03, 140/05, 138/06, 60/08, 45/09 e 56/10). La tariffa doganale per l’anno 2011 (G.U. 138/10), Decreto sull’applicazione della legge doganale (G.U. 161/03, 69/06, 5/07, 70/08, 76/09, 29/11). 3.1.2. Il regime doganale prevede franchigie o riduzioni dei dazi o delle imposte a favore di particolari prodotti? Esenzione dal dazio doganale 1) Esenzione dal pagamento del dazio doganale regolata dalle norme doganali: esenzione in base ai contratti internazionali, per bagagli personali e spedizioni gratuite, decorazioni e attestati, merce importata per ragioni umanitarie, per persone invalide, documenti ecc. La merce esente dai dazi doganali non può essere venduta o alienata, rimane sotto controllo doganale per il periodo prescritto della Legge. 2) Esenzione dal pagamento del dazio doganale regolato dai contratti internazionali – Diverse esenzioni vengono regolate dai contratti internazionali, convenzioni e accordi. 3) Esenzione dal pagamento del dazio doganale conforme ai regolamenti fuori sistema doganale – altre ragioni: economiche, sociali, umanitarie, ecc.. Attuali agevolazioni doganali: • Esenzione dal pagamento dei dazi doganali per gli investimenti stranieri (legge sull’incentivazione di investimenti G.U. 138/06 art. 6); • Esenzione dal pagamento dei dazi doganali per le importazioni temporanee di merci; • Per l’equipaggiamento importato in Croazia in base ad un contratto di leasing, il dazio doganale si applica su base annua su un imponibile pari al 20% del valore complessivo dell’equipaggiamento. Altre agevolazioni: il Governo della Croazia può prescrivere dazi doganali inferiori a quelli stabiliti dalla Tariffa doganale anche nei seguenti casi: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 75 Business Guide - CROAZIA • per le importazioni di merci non prodotte in Croazia o prodotte in quantità non sufficiente a soddisfare il fabbisogno dell’industria e/o della popolazione, ovvero in caso di carenze nel corso dell’anno; • per adempiere agli obblighi del WTO ed altri obblighi internazionali. 3.1.3. Esistono contingentamenti, divieti, restrizioni all’importazione o misure di effetto equivalente? Ci sono imposte addizionali da pagare all’importazione? Sì. Rif. Leg. per l’anno 2011: La tariffa doganale per l’anno 2011 (G.U. 138/10) Nel Decreto sulla determinazione delle merci che vengono esportate ed importate in base ai permessi (G.U. 77/10) sono elencate le merci la cui importazione e/o esportazione sono sottoposte all’ottenimento del permesso. All’importazione di alcuni prodotti oltre al pagamento del dazio bisogna pagare anche le accise o le tasse sul lusso (autoveicoli, barche, caffè, alcool, sigarette prodotti di lusso: profumi, pellicce, ecc.). Per determinati prodotti è necessario ottenere il certificato di qualità, certificato sanitario, veterinario e fito-patologico presso le istituzioni croate autorizzate. 3.1.4. Esiste l'obbligo di acquistare nel Paese prodotti o macchinari che siano prodotti sul mercato locale? No, non esiste l'obbligo di acquistare nel Paese prodotti o macchinari che siano prodotti sul mercato locale. 3.1.5. Esiste un regime per la temporanea esportazione/importazione, e per quali operazioni? Sì, la materia è regolata dalla Legge Doganale (G.U. 78/99, 94/99, 117/99, 73/00, 92/01, 47/03, 140/05, 138/06, 60/08, 45/09, 56/10), dalla Direttiva sull’applicazione della legge doganale (G.U. 161/03, 69/06, 5/07, 70/08, 76/09, © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 76 Business Guide - CROAZIA 29/11) e dalla Convenzione di importazione temporanea - Convenzione di Istanbul (G.U. - Contratti internazionali 16/98). La Convenzione di Istanbul definisce i procedimenti di importazione temporanea tramite 12 addendum: 1) documenti per importazione temporanea (ATA Carnet); 2) prodotti destinati per esposizione sulle mostre, fiere ecc.; 3) attrezzatura professionale; 4) imballaggio; 5) merce per attività produttive; 6) prodotti per educazione, scienza e cultura; 7) bagagli personali dei viaggiatori; 8) materiali di promozione turistica; 9) merce importata nella zona confinaria; 10) merce importata per ragioni umanitarie; 11) mezzi di trasporto; 12) animali; 13) merce importata con esenzione parziale dei dazi doganali e IVA. Nei primi 11 addendum la merce viene restituita non modificata all’estero. Nell’ultimo la merce è usata dal beneficiario di importazione temporanea perciò si deve pagare dazio e IVA per l’uso della stessa. Esempio: Importazione temporanea Addendum E Il caso di importazione temporanea di un bene può ravvisarsi per esempio quando deriva da un contratto di affitto o di comodato in via temporanea del bene medesimo. L’importazione temporanea non può eccedere i 24 mesi. Trascorso tale termine il bene deve essere importato o restituito. In caso di restituzione viene considerato come prezzo base il prezzo di ingresso del bene (fattura proforma) e viene calcolata una percentuale di utilizzo pari al 3% al mese. Qui di seguito formuliamo un esempio per meglio specificare quanto sopra riportato: Alla dogana bisogna presentare i seguenti documenti: 1) fattura proforma; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 77 Business Guide - CROAZIA 2) garanzia rilasciata dalla banca croata per l’importo riguardante la dogana (eventuale) e l’IVA del 23% sul valore della fattura proforma + la dogana; 3) contratto di locazione. Terminato il periodo di utilizzo se si vuole restituire il bene si fa il seguente calcolo: utilizzo di 24 mesi: 24% x 3% x 23% x valore dato dalla fattura proforma. Se al termine si importa il bene, si deve pagare sia l’IVA (PDV) che la dogana interamente. Normativa: Convenzione sull’importazione temporanea (Contratti internazionali: 16/98, 1/03, 8/03). Vengono inoltre applicate tutta una serie di altre convenzioni internazionali sull’importazione temporanea che trattano solo un gruppo di merci. Ad esempio è in vigore la Convenzione sulla A.T.A. per l’importazione temporanea dei beni (Contratti internazionali: 13/63 e 3/95). 3.2. AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE 3.2.1. Esistono zone che offrono incentivi, trattamenti preferenziali ed agevolazioni fiscali e doganali ? Come vi si accede? Quali sono le agevolazioni previste? In generale esistono due tipi di zone dedicate all’imprenditoria: • zone franche come territorio sotto regime doganale nelle quali gli imprenditori godono anche delle agevolazioni fiscali descritte in seguito. • zone imprenditoriali le quali non offrono nessun vantaggio fiscale ma sono attrezzate (in particolare: infrastrutture) in modo che l’imprenditore possa partire in tempi brevi con l’attività a prezzi convenienti. La Legge sulle Zone Franche (G.U. 44/96, 92/05, 85/08) definisce la Zona Franca come parte integrante del territorio della Repubblica di Croazia, debitamente recintata, nell’ambito della quale si possono svolgere attività a condizioni speciali. Le Zone Franche possono essere costituite nei comprensori dei porti marittimi e fluviali, © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 78 Business Guide - CROAZIA negli aeroporti, lungo le principali arterie stradali internazionali o in altri luoghi che dispongano delle condizioni richieste. Nelle Zone Franche si possono produrre merci, lavorare merci, immagazzinare merci all’ingrosso, svolgere attività strategiche di supporto all’attività aziendale, costituire centri di sviluppo e di innovazione, prestare servizi salvo quelli bancari e altre attività monetarie come pure i servizi di assicurazione e riassicurazione dei beni e delle persone. Nuove Zone Franche possono essere costituite sulla base di concessioni rilasciate a una o più persone giuridiche locali, a seguito di un apposito bando di gara o di una raccolta pubblica di offerte, ed approvate dal Governo della Croazia. Le operazioni per il rilascio della concessione sono gestite dal Ministero dell’Economia, del lavoro e dell’imprenditoria della Croazia (Direzione per l’incentivazione degli investimenti e promozione dell’esportazione, Reparto per lo sviluppo delle zone franche, dei cluster e per il sostegno all’esportazione). Il diritto di concessione, una volta approvato dal Governo della Croazia, non è trasferibile senza il consenso dell’autorità competente. La legge distingue tra concessionari (esclusivamente persone giuridiche locali) e utilizzatori della Zona Franca, che possono essere persone fisiche e giuridiche sia locali che straniere. Il concessionario e l’utilizzatore sono tenuti a sottoscrivere un contratto che regoli i diritti e gli obblighi reciproci. L’utilizzatore che costruisce o partecipa alla costruzione di infrastrutture all’interno della Zona Franca per un importo superiore a 1.000.000 Kune è esentato dal pagamento dell’imposta sull’utile per i primi cinque anni di attività. Tutti gli altri utilizzatori della Zona Franca sono tenuti a versare un’imposta sul reddito pari al 50% della quota prescritta. Per lo svolgimento di determinate attività considerate di particolare interesse per la Repubblica di Croazia possono – in via eccezionale e su specifico intervento del Governo – essere stabiliti maggiori incentivi. Per la merce in Zona Franca non destinata alla vendita sul mercato locale oppure utilizzata o consumata in conformità alle disposizione di legge, vige l’esenzione da dazi ed imposte. La merce può rimanere in Zona Franca per un periodo di tempo illimitato, fatta eccezione per alcuni prodotti che, eventualmente, possono venir appositamente definiti. La merce che lascia la Zona Franca può essere esportata o © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 79 Business Guide - CROAZIA riesportata dalla Croazia oppure importata in Croazia, nel qual caso è d’obbligo il versamento di dazi e imposte. Con le ultime modifiche ed integrazioni della Legge sulle zone franche (G.U. 85/08) sono state modificate le agevolazioni fiscali. L’esenzione dal pagamento dell’imposta sull’utile effettuato in zona franca viene limitato alla fine dell’anno 2016. Per quanto riguarda la riduzione nel pagamento dell’imposta sull’utile (precedentemente pari ad uno sconto del 50% sull’aliquota ordinaria e pari all’esenzione totale per le zone franche operanti nella città di Vukovar) ci sono state alcune modifiche. Le zone franche sono state suddivise in tre gruppi: • I gruppo: Zone franche del Nord-Ovest della Croazia • II gruppo: Zone franche della Croazia centrale e orientale • III gruppo: Zone franche dell’Adriatico. In seguito riportiamo le agevolazioni per ogni gruppo. I gruppo: Zone franche del Nord-Ovest della Croazia Periodo di sfruttamento delle agevolazioni Aliquota dell’imposta sull’utile Sconto rispetto all’aliquota ordinaria 2008-2010 10% 50% 2011-2013 15% 25% A partire dall'esercizio 2014 20% 0% II gruppo: Zone franche della Croazia centrale e orientale e III gruppo: Zone franche dell’Adriatico Periodo di sfruttamento delle agevolazioni Aliquota dell’imposta sull’utile Sconto rispetto all’aliquota ordinaria 2008-2013 10% 50% 2014-2016 15% 25% A partire dall'esercizio 2017 20% 0% Zone franche situate nella Città di Vukovar Periodo di sfruttamento delle agevolazioni Aliquota dell’imposta sull’utile © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Sconto rispetto all’aliquota ordinaria Pag. 80 Business Guide - CROAZIA 2008-2010 0% 100% 2011-2013 5% 75% 2014-2016 15% 25% A partire dall'esercizio 2017 20% 0% Delle otto zone doganali operanti in Croazia al tempo della Iugoslavia, solo 2 si sono conformate alla nuova legge, ottenendo il nullaosta per continuare ad operare: le Zone Franche di Rijeka-Luka e Zagreb-Jankomir. In Croazia sono attualmente operative 13 Zone Franche: SLOBODNA ZONA ZAGREB Concessionario: ROBNI TERMINALI ZAGREB d.o.o. Rappresentante del concessionario: “ZONA CON” d.o.o. Robni terminali - Jankomir 25 - 10090 ZAGREB Tel.: 00385 1 3496571 Fax: 00385 1 3871401 www.rtz.hr e-mail: [email protected] Persona di contatto: Sig. Marko Curkovic Superficie: 79.860 m2 La Zona Franca di Zagabria è situata all'interno dell'area industriale di Jankomir ad ovest della periferia di Zagabria. La zona dispone di un'area di ca. 10 ettari e verrà destinata alla produzione industriale e al reimballaggio per l’esportazione. L’attuale numero degli utenti della Zona è 125. SLOBODNA ZONA LUKE RIJEKA Fondatore: Lucka uprava RIJEKA Lucka Uprava Rijeka - Riva 1 - 51000 RIJEKA Tel.: 00385 51 351115 Fax: 00385 51 351114 Persona di contatto: Sig. Bojan Hlaca www.portauthority.hr/rijeka/info_slobodna_zona.shtml © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 81 Business Guide - CROAZIA Superficie: 1.635.000 m2 E’ situata all'interno dell'area portuale. Lo sviluppo della zona è orientato al potenziamento delle attività portuali, produttive e commerciali. Sono presenti anche tre società italiane. Alla zona franca di Luka Rijeka (porto di Fiume) appartiene anche la località geograficamente staccata (distanza di ca. 70 Km) che si chiama Brsica. Il numero degli utenti attuali è 9. SLOBODNA ZONA KUKULJANOVO Concessionario : Industrijska zona d.o.o. Industrijska zona bb -51233 ŠKRLJEVO Sede: Primorje 39 - 51222 BAKAR Tel.: 00385 51 253060 Fax: 00385 51 253061 [email protected] Persona di contatto: Sig. Srecko Markovic www.ind-zone.hr Superficie: 28.000 m2 La Zona Franca di Kukuljanovo è situata a 17 km dal porto di Rijeka e fa parte della zona industriale della città di Bakar. La zona è vicina all'autostrada Rijeka - Zagabria. Attualmente è utilizzata da 5 imprese. KRAPINSKO-ZAGORSKA SLOBODNA ZONA Concessionario: KRAPINSKO-ZAGORSKA SLOBODNA ZONA d.d. KRAPINA Frana Galovica 15 - 49000 KRAPINA Tel.: 00385 49 373351 Fax: 00385 49 373361 Persona di contatto: Sig. Branko Kunstek www.kzsz.hr Superficie: 70.000 m2 E’ situata sulla strada principale tra Zagabria e Maribor (SLO). La Zona Franca è adibita a scopi produttivi (lavorazione di metalli, tessile, mobili, ecc.) ed è dotata di infrastrutture. Attualmente la zona è utilizzata da 14 utenti. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 82 Business Guide - CROAZIA SLOBODNA ZONA OSIJEK Rappresentante del concessionario: SLOBODNA ZONA OSIJEK d.o.o. Istocno predgradje bb - 31000 OSIJEK Tel.: 00385 31 586027 Fax: 00385 31 586016 Persona di contatto: Sig. Zeljko Mandic www.szo.hr Superficie: 270.000 m2 La zona è collegata alle principali strade dirette in Ungheria e ai fiumi Drava e Danubio. Attuali utenti della Zona: 4. SLOBODNA ZONA OBROVAC Non è in funzione. SLOBODNA ZONA LUKE PULA Fondatore: Lucka uprava Pula Kandlerova 42 - 52100 PULA Tel.: 00385 52 383160 Fax.: 00385 52 383162 Persona di contatto: Sig. Mladen Cerni www.lup.hr [email protected] Superficie: 73.000 m2 Attualmente utilizzata da 19 utenti. SLOBODNA ZONA SPLITSKO-DALMATINSKA Concessionario: SPLITSKO-DALMATINSKA ZONA d.o.o. Ulica Domovinskog rata br. 2 - 21000 SPLIT Tel. cell.: 00385 98 433513 Fax.: 00385 21 300085 Persona di contatto: Sig. Ivan Milos Altri dati non disponibili. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 83 Business Guide - CROAZIA SLOBODNA ZONA LUKE PLOCE Fondatore: LUCKA UPRAVA PLOCE Trg Kralja Tomislava 21 Tel.: 00385 20 603180 Fax: 00385 20 670271 Persona di contatto: Sig. Svemir Zekulić www.port-authority-ploce.hr e-mail: [email protected] Superficie: 2.145.892 m2 Utenti attuali: 3 SLOBODNA ZONA BUJE Non è in funzione. SLOBODNA ZONA ðURO ðAKOVIĆ Dr. Mile Budaka 1 - Slavonski brod Fondatore: ðuro ðaković d.d. Tel.: 00385 35 218621 Fax: 00385 35 218807 Persona di contatto: mr. Josip Salentic www.freezone-dd-sb.htnet.hr Superficie: 262.493 m2 Utenti attuali: 27 PODUNAVSKA SLOBODNA ZONA VUKOVAR Vijeca Europe 28 - Vukovar Tel.: 00385 32 416871 www.podunavska-freezone.hr Fondatori: Fondo per la ricostruzione e lo sviluppo della città di Vukovar e Filir d.o.o. Superficie: 21.080 m2 Utenti attuali: 20 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 84 Business Guide - CROAZIA SLOBODNA ZONA VARAŽDIN Trg Kralja Tomislava 1 - Varazdin Tel.: 00385 42 213 700 Fax: 00385 42 210720 www.slobodna-zona.hr Superficie: 600.000 m2 Utenti attuali: 1 SLOBODNA ZONA RIBNIK Ribnik bb - Ribnik Tel.: 00385 47 601838 Fax: 00385 47 601839 Superficie: 32.000 m2 Utenti attuali: 7 SLOBODNA ZONA LUKE SPLIT Concessionario: Lucka uprava Split Gat Sv. Duje 1 - Split Tel.: 00385 21 390222 Fax: 00385 21 390239 Persona di contatto: Joško Berket Bakota www.portsplit.com Superficie: 259.900 m2 Utenti attuali: 23 SLOBODNA ZONA BJELOVAR Concessionario: Poslovni park Bjelovar d.o.o. Trg Eugena Kvaternika 6 - Bjelovar Tel./fax: 00385 43 221590 Tel./fax: 00385 43 221588 www.poslovni-park.hr Superficie: 21,88 ha © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 85 Business Guide - CROAZIA Autorità competente: MINISTARSTVO GOSPODARSTVA, RADA I PODUZETNISTVA – UPRAVA ZA POTICANJE ULAGANJA I IZVOZ. Direzione per l’incentivazione degli investimenti e incentivazione dell’export presso il Ministero dell’Economia, del lavoro e l’imprenditoria della Croazia Ulica Grada Vukovara 78 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 6106923 Fax: 00385 1 6109118 [email protected] Persona di contatto: Sig.ra Zdenka Mesic Le società che operano nella zona franca godono delle seguenti agevolazioni: Agevolazioni fiscali: • come riportato sopra; • se l’imprenditore costruisce nella zona franca delle infrastrutture che hanno un valore superiore ad 1 milione di Kune si applica un’esenzione dal pagamento dell’imposta sull’utile per i successivi 5 anni; • l’imprenditore che svolge attività nella zona franca non è contribuente dell’imposta sul valore aggiunto per quanto riguarda la merce che non si vende sul mercato croato e quella che si consuma nella zona. Agevolazioni doganali: • l’importazione dei beni nella zona è esente dal pagamento della dogana (sempre per la merce che non si vende sul mercato croato); • la merce può rimanere nella zona franca per un periodo illimitato (salvo i prodotti alimentari ed agricoli). Altre agevolazioni: • sulla merce che si importa nella zona franca non si applicano le quote, i contingenti, i permessi di importazione, le restrizioni commerciali o valutarie. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 86 Business Guide - CROAZIA Zone imprenditoriali Oltre alle sopra indicate zone franche, in quasi tutte le Contee croate esistono una o più zone imprenditoriali. Le Contee nelle quali sono state fondate più zone imprenditoriali sono quelle di Osjecko – Baranjska (11), quella istriana e la Medjimurska (9 zone ognuna). Lo svolgimento delle attività nelle zone imprenditoriali non dà diritto a nessuna agevolazione di tipo fiscale, ma lo Stato e le amministrazioni locali, tramite la costruzione di infrastrutture e altre condizioni generali nelle zone imprenditoriali, permette alle piccole e medie imprese di accedere all’infrastruttura di base a prezzi agevolati. 3.3. DOGANE 3.3.1. Quali sono le autorità doganali competenti? Gli uffici doganali del Paese hanno competenza territoriale riguardo alla residenza dell’importatore, oppure la scelta ove sdoganare la merce è libera? Ministarstvo financija - Carinska uprava Katančićeva 5 - 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 6102333 Fax: 00385 1 6154186 La scelta dove sdoganare la merce importata generalmente è libera, ma per alcune tipologie di merce sono state richiesti uffici doganali obbligatori (G.U. 119/33 e 189/03). 3.3.2. Quale documentazione è richiesta dalle procedure doganali? I documenti che si devono presentare alle autorità doganali all’importazione della merce sono: la fattura di provenienza della merce, certificato di origine della merce ed eventualmente altra documentazione in base alla tipologia della merce (permessi sanitari ecc.). La dichiarazione (bolla doganale – jedinstvena carinska deklaracija) può essere presentata solo dalle ditte specializzate che svolgono attività di spedizione © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 87 Business Guide - CROAZIA internazionale sotto le condizioni della Legge sui rapporti obbligatori (G.U. 35/05, 41/08), art. 849-868. 3.3.3. Sono previsti controlli dei requisiti tecnici dei prodotti da effettuarsi in dogana al momento dell’importazione? Sì, nel caso in cui la merce da importare debba venire controllata si applicano le norme del Regolamento sul prelevamento dei campioni e sulle etichette doganali (G.U. 63/92, 51/95), il quale prescrive la procedura e le quantità da prelevare. L’elenco delle merci per le quali si rende necessario il certificato di qualità si trova nella G.U. 127/99, 143/05 nel Decreto sulla determinazione dei prodotti per i quali è necessario il certificato di qualità. Il tariffario è stato pubblicato sulla G.U. 111/00. 3.3.4. Quale legislazione viene applicata relativamente all’imballaggio e all’etichettatura delle merci? La legislazione applicata varia a secondo della tipologia della merce importata. L’imballaggio è soggetto agli stessi regolamenti doganali come la merce con la quale viene importato, ad eccezione dell’imballaggio di ritorno (addendum B3 Convenzione di importazione temporanea). 3.4. ACCORDI COMMERCIALI 3.4.1. E' stata stipulata una convenzione per evitare la doppia imposizione fiscale con l'Italia? L’accordo Italia-Croazia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali del 27.10.1999 è entrato in vigore il 15.09.2009. La sua applicazione ha generalmente luogo dal 01.01.2010. L’accordo sostituisce così la Convenzione firmata tra l’ex Iugoslavia e l’Italia, entrata in vigore il 03.07.1985. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 88 Business Guide - CROAZIA 3.4.2. Esiste tra il Paese e l'Italia una convenzione bilaterale per la protezione degli investimenti? Sì. Accordo sulla promozione e protezione degli investimenti con protocollo, firmato a Zagabria il 05.11.1996. Legge italiana 47 del 02.03.1998 di ratifica, in vigore dal 12.06.1998 (G.U. 63/98). 3.4.3. Esistono altri accordi di carattere economico e commerciale sottoscritti con l’Italia? Sì, il Memorandum sul consenso per la cooperazione nel campo delle piccole e medie imprese sottoscritto in data 25.03.2003., pubblicato sulla G.U. contratti internazionali 01/04 in applicazione dal 15.03.2004. 3.4.4. Quali sono i principali accordi di carattere economico e commerciale sottoscritti con l’Unione Europea? Il 29.10.2001 a Lussemburgo la Croazia ha sottoscritto con l’Unione Europea l’Accordo di stabilizzazione ed associazione ASA e nel giugno 2004 la Croazia ha assunto lo status di paese candidato. L’ASA è entrato in vigore il 1° febbraio 2005 ed il 03.10.2005 sono stati formalmente aperti i negoziati d’adesione. I negoziati sono si son chiusi a fine 2009. 3.4.5. Esistono altri Paesi o aree geografiche con i quali il Paese possiede accordi preferenziali di commercio e quali sono le condizioni preferenziali? Il 30.11.2000 la Croazia è diventata a pieno diritto il 140° membro del WTO (G.U. 13/00 e 14/00), a partire da tale data sono iniziate ad applicarsi le nuove tariffe doganali riguardanti i prodotti alimentari e agricoli con dazi diminuiti dal 30 al 21,2%. Dal 1° marzo 2003 la Croazia fa parte del CEFTA Central-European Free Trade Agreement (oltre alla Croazia: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia, Moldova, Montenegro, Serbia, Kosovo). Accordi di libero scambio © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 89 Business Guide - CROAZIA Stato Data di applicazione U.E. 01.01.2002 EFTA Islanda Liechtenstein Norvegia Svizzera 01.08.2002 01.01.2002 01.04.2002 01.01.2002 CEFTA Albania Bosnia ed Erzegovina Montenegro Moldova Macedonia Serbia UNMIK Kosovo 22.08.2007 22.11.2007 22.08.2007 22.08.2007 22.08.2007 24.10.2007 22.08.2007 Turchia 01.07.2003 Fonte: Ministero dell’economia, del lavoro e dell’imprenditoria Accordi bilaterali in merito al divieto della doppia imposizione Gazzetta ufficiale Contratti internazionali Oggetto del contratto Data applicazione Albania 13/95 reddito/patrimonio 01.01.1998 2. Armenia 13/09 reddito 01.01.2011 3. Austria 3/01 reddito/patrimonio 01.01.2002 4. Belgio 06/03 reddito/patrimonio 01.01.2005 5. Bielorussia 3/04 reddito/patrimonio 01.01.2005 6. Bosnia Erzegovina 2/05 reddito/patrimonio 01.01.2006 7. Bulgaria 3/98 reddito/patrimonio 01.01.1999 8. Estonia 08/03 reddito 01.01.2005 9. Rep. Ceca 8/99 reddito/patrimonio 01.01.2000 10. Cile 10/04 reddito 01.01.2005 11. Francia 7/04 reddito 01.01.2006 12. Germania 9/06 reddito/patrimonio 01.01.2007 13. Giordania 11/05 reddito 01.01.2007 14. Grecia 18/97 reddito/patrimonio 01.01.1999 15. Indonesia non ancora pubblicato reddito Nr. Stato 1. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 90 Business Guide - CROAZIA 16. Iran 10/04 reddito/patrimonio 17. Irlanda 16/03 reddito/patrimonio 01.01.2004 18. Italia 10/00 reddito 01.01.2010 19. Israele 11/06 reddito/patrimonio 01.01.2007 20. Sud Africa 17/97 reddito/patrimonio 01.01.1998 21. Canada 12/99 reddito/patrimonio 01.01.2000 22. Cina 3/01 reddito 01.01.2002 23. Corea 7/06 reddito/patrimonio 01.01.2007 24. Lettonia 3/01 reddito 01.01.2002 25. Lituania 3/01 reddito 01.01.2002 26. Ungheria 11/97 reddito/patrimonio 01.01.1999 27. Kuwait 15/02 reddito/patrimonio 01.01.2004. 28. Macedonia 13/95 reddito/patrimonio 01.01.1997 29. Malesia 6/03 reddito 01.01.2005 30. Malta 7/99 reddito 01.01.2000 31. Mauritius 10/03 reddito 01.01.2004 32. Moldova 03/06 Reddito/patrimonio 01.01.2007 33. Paesi Bassi 3/01 reddito/patrimonio 01.01.2002 34. Polonia 13/95 reddito/patrimonio 01.01.1997 35. Romania 11/96 reddito/patrimonio 01.01.1997 36. Russia 11/96 reddito/patrimonio 01.01.1998 37. San Marino 10/05 reddito 01.01.2006 38. Slovacchia 11/96 reddito/patrimonio 01.01.1997 39. Slovenia 8/05 reddito/patrimonio 01.01.2006 40. Spagna 3/06 Reddito/patrimonio 01.01.2007 41. Svizzera 8/99 reddito/patrimonio 01.01.2000 42. Turchia 5/99 reddito 01.01.2001 43. Ucraina 11/97 reddito/patrimonio 01.01.2000 44. Jugoslavia 3/03 reddito/patrimonio 01.01.2005 45. Siria 12/08 reddito 01.01.2010. Fonte: Ministero delle Finanze © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 91 Business Guide - CROAZIA Accordi bilaterali dell’ex-Iugoslavia recepiti dalla Croazia (G.U. 53/91) Nr. Paese 1. Danimarca 2. Finlandia 3. Norvegia 4. Svezia 5. Regno Unito Fonte: Ministero delle Finanze 3.5. FLUSSI FINANZIARI 3.5.1. Qual è il regime di importazione dei capitali e delle risorse finanziarie necessarie per gli investimenti? Il regime di importazione di capitali e risorse finanziarie per gli investimenti in Croazia è libero. L'autorizzazione della Banca Nazionale di Croazia è obbligatoria solo nel caso di addebitamento all'estero del credito. Banca Nazionale della Croazia (Hrvatska Narodna Banka) Trg hrvatskih velikana 3 - 10000 Zagabria Tel.: 00385 1 4564555 Fax: 00385 1 4610591 3.5.2. Qual è il regime di esportazione delle risorse finanziarie? All'investitore straniero è garantito il libero rimpatrio del capitale investito sia in caso di cessione del conferimento che in caso di trasferimento del patrimonio netto a seguito di fallimento dell'impresa in cui lo straniero ha investito il proprio capitale. Il trasferimento degli utili e dei dividendi è libero. Prima del trasferimento degli utili all’estero bisogna saldare tutti i debiti verso lo Stato (tasse, contributi, imposte) e averne un relativo attestato. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 92 Business Guide - CROAZIA 3.5.3. Quali sono le autorità competenti in materia di import/export di risorse finanziarie? Banca Nazionale della Croazia (Hrvatska Narodna Banka) Trg hrvatskih velikana 3 - 10000 Zagabria Tel.: 00385 1 4564555 Fax: 00385 1 4610591 3.5.4. Per quanto riguarda i prodotti o servizi derivanti dall'investimento, è possibile la riesportazione anche del totale della produzione? Occorre che una parte della produzione sia venduta sul mercato locale? Si può riesportare la totalità della produzione senza limiti. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 93 Business Guide - CROAZIA 4. Regime fiscale 4.1. QUADRO NORMATIVO E PRINCIPALI IMPOSTE E TASSE Il sistema fiscale croato, introdotto il 01.01.1994, riconosce parità di status a tutti i contribuenti (nazionali ed esteri) persone fisiche e giuridiche. L’attuale sistema fiscale comprende le seguenti imposte: • imposta sull’utile (profitto) delle persone giuridiche - IRPEG; • imposta sul reddito delle persone fisiche - IRPEF; • imposta speciale sulle paghe, sulle pensioni e sugli altri redditi; • imposta sul valore aggiunto – IVA, in croato PDV; • accisa (su alcuni beni di consumo); • imposta sul trasferimento di proprietà; • imposta sul gioco di azzardo; • compenso per i servizi prestati nelle reti della telefonia mobile; • altre imposte di competenza delle amministrazioni locali. Imposta sull’utile delle persone giuridiche Imposta sul reddito delle persone fisiche Imposta sul valore aggiunto 20% 12-40% 23%, 10%, 0% Legge generale sulle imposte (G.U. 147/08, 18/11) Legge sull’imposta sull’utile (G.U. 177/04, 90/05, 57/06, 146/08, 80/10) Regolamento sull’imposta sull’utile (G.U. 95/05, 133/0, 156/08, 146/0, 123/10) Legge sulle aree di particolare tutela statale (G.U. 86/08, 57/11) Decisione sulla conferma dell’appartenenza dei comuni alla terza fascia delle aree di particolare tutela statale (G.U. 138/02) Regolamento sulle agevolazioni fiscali e doganali sulle aree di particolare tutela statale (G.U. 57/96) Regolamento sulle modalità di ottenimento degli sgravi fiscali per i contribuenti dell’imposta sull’utile nelle aree di montagna (G.U. 53/08) Regolamento sulle modalità di ottenimento degli sgravi fiscali per i contribuenti dell’imposta sull’utile nella città di Vukovar (G.U. 53/08) Regolamento sulle modalità di ottenimento degli sgravi fiscali per i contribuenti dell’imposta sull’utile nelle aree sotto particolare tutela dello Stato (G.U. 53/08) Legge sull’imposta sul reddito (G.U. 177/04, 73/08, 80/10) Regolamento sull’imposta sul reddito (G.U. 95/05, 96/06, 68/0, 146/08, 2/09, 9/09 – correzione, 146/09, 123/10) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 94 Business Guide - CROAZIA Legge sul compenso per i servizi prestati nelle reti della telefonia mobile (G.U. 94/09) Legge sul finanziamento delle amministrazioni locali (G.U. 117/93, 33/00, 73/00, 59/01, 107/01, 117/01, 150/02, 147/03, 132/06, 73/08) - regola tra l’altro: • sovrattassa sul reddito (prirez na porez na dohodak) - Art. 46 della suddetta Legge, Decisioni relative alle singole città); • tassa sui consumi (art. 31-34) • imposta sulla pubblicità (art. 39-41) • imposta sulle successioni e donazioni (art. 8-10) • imposta sui veicoli stradali a motore (art. 17-19) • imposta sui natanti (art. 20-22) • imposta sull’organizzazione di manifestazioni sportive e di svago (art. 2327) • imposta sulle case da villeggiatura (art. 35-38) • imposta sulle società e le denominazioni generiche (art. 42) Legge sull’imposta sui trasferimenti di proprietà (G.U. 69/97, 153/02, 22/11) Regolamento sul contenuto del modulo per la dichiarazione dell'imposta sui trasferimenti di proprietà (G.U. 28/01, 148/09) Legge sull’IVA (G.U. 47/95, 106/96, 164/ 98, 105/99, 54/00, 73/00, 48/04, 82/04, 90/05, 76/07, 94/09) Regolamento sull’IVA (G.U.149/09) Legge sui giochi d’azzardo (G.U. 87/09) Legge sull’imposta speciale sul caffè (G.U.31/11) Regolamento sull’imposta speciale sul caffè e sulla manipolazione con i bolli del monopolio per la marcatura di caffè (G.U. 31/11) Legge sull’imposta speciale sulle bevande analcoliche (G.U. 136/02 - testo emendato) Regolamento sull’imposta speciale sulle bevande analcoliche (G.U. 59/94, 109/96, 119/01) Legge sull’imposta speciale sulle automobili, altri veicoli a motore, natanti e aeroplani (G.U. 136/02 – testo emendato, 44/03, 95/04, 94/09, 21/10) Legge sull’imposta speciale sui prodotti di lusso (G.U. 136/02 – testo emendato) Regolamento sull’imposta speciale sui prodotti di lusso (G.U. 112/99, 119/01, /25/09, 26/09 correzione, 73/09) Legge sulle accise (G.U. 83/09) Regolamento sulle accise (G.U. 1/10) Regolamento sull’applicazione della Legge sulle accise sui derivati del petrolio che si riferisce a eurodiesel blu per l’agricoltura, pesca e maricoltura (G.U. 1/10, 44/10, 65/10 – correzione, 78/10, 131/10, 144/10, 4/11, 44/11) Decreto sull’importo delle accise per UNP (G.U. 4/10) Decreto sull’importo delle accise per le sigarette (G.U. 102/10) Decreto sull’importo delle accise per i motori a petrolio e gas liquido (G.U. 2/11) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 95 Business Guide - CROAZIA 4.2. LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE 4.2.1. Quali sono i soggetti passivi d’imposta?Qual è il regime fiscale per le stabili organizzazioni? Sono considerati soggetti passivi d'imposta, secondo l’articolo 2 della Legge sull’imposta sull’utile: • le persone giuridiche che svolgano un'attività economica allo scopo di realizzare utile attraverso la produzione e/o la vendita di beni o servizi sul mercato; • gli imprenditori la cui principale attività sia costituita dalla gestione del capitale, nonché le filiali di imprenditori esteri; • le persone fisiche che ricavino utili dallo svolgimento di attività artigianali e che scelgano di versare l'imposta sugli utili in sostituzione dell'imposta sul reddito, a condizione che tengano la loro contabilità secondo la normativa contabile aziendale; • le persone fisiche (imprenditori) che nell'anno precedente abbiano registrato entrate superiori a 2.000.000 Kune, oppure ricavato un reddito di oltre 400.000 Kune, o che abbiano un patrimonio durevole di oltre 2.000.000 Kune, o ancora abbiano più di 15 dipendenti. 4.2.2. Qual è l’aliquota d’imposta applicabile? Quali i redditi soggetti a tassazione e quelli esenti o esclusi dall’imposta? Esistono redditi soggetti a tassazione in più anni? • Imposta sull’utile • Imposta annuale sulla società (importo massimo 2.000,00 Kune). La base imponibile è l’utile il quale viene accertato secondo la normativa contabile come differenza tra i ricavi e i costi. I crediti di imposta possono essere riportati per un massimo di 5 anni. L’imposta è calcolata sugli utili realizzati sia in Croazia che all'estero, mentre l’imponibile per le filiali di società straniere è costituito unicamente dagli utili prodotti in Croazia. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 96 Business Guide - CROAZIA L'aliquota applicata è del 20% sull'imponibile accertato. L’imposta si calcola alla fine di ogni anno solare. Nel corso dell’anno si devono effettuare pagamenti anticipati, in base ai risultati della contabilità e dei rendiconti finanziari. Non esistono redditi soggetti a tassazione in più anni. 4.2.3. Esistono criteri territoriali per l’applicazione delle imposte dirette sulle persone giuridiche? Si veda il par. 5.3.4. 4.2.4. Sono previste agevolazioni fiscali per gli investitori? Il Governo croato può – per decreto – stabilire l'esenzione di determinati contribuenti dall'imposta sull’utile o la riduzione dell'aliquota, al fine di promuovere la ricostruzione e lo sviluppo di certe aree (zone danneggiate dalla guerra, aree sottosviluppate o sotto-popolate, ecc.), come previsto nella Legge in GU. 86/08, 57/11 (si veda il paragrafo 2.2.4). Per i contribuenti residenti in queste aree, è prevista la riduzione della base imponibile dell’imposta sull’utile, a condizione che: 1) il contribuente fiscale abbia residenza/sede nelle località menzionate; 2) occupi a tempo indeterminato almeno 6 persone delle quali almeno 50% hanno la residenza nelle zone citate per un periodo di almeno 9 mesi dell’anno solare. 4.3. TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA 4.3.1. Qual è il livello ordinario di tassazione delle attività di impresa per le società di persone e per le società di capitale? Qual è il livello di tassazione per la microimpresa e l’impresa agricola? Le società di capitali sono sottoposte a tassazione delle attività secondo le norme della “Legge sull’imposta sull’utile”, mentre le persone fisiche, soci delle società di persone (come anche gli artigiani) pagano le imposte secondo le norme della “Legge sull’imposta sul reddito”. E’ possibile che il contribuente richieda e che l’Ufficio delle © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 97 Business Guide - CROAZIA entrate approvi che il contribuente paghi l’imposta sull’utile e non l’imposta sul reddito. 4.3.2. Quali sono i costi indeducibili? Quali sono i costi deducibili e le modalità di deduzione? L’art. 7 della Legge sull’imposta sull’utile (G.U. 177/04, 90/05, 57/06, 146/08, 80/10) contiene l’elenco dei costi deducibili e delle modalità di deduzione. 4.3.3. Quali sono le aliquote di deduzione relative all’ammortamento fiscale ordinario? Quali sono i beni fiscalmente non ammortizzabili? Esiste un ammortamento fiscale anticipato? Le massime aliquote di ammortamento sono elencate nell’art. 12 della Legge sull’imposta sull’utile (G.U. 177/04, 90/05, 57/06, 146/08, 80/10) e si tratta delle aliquote fiscalmente deducibili. I beni non ammortizzabili sono le attrezzature il cui valore non supera le 3.500 Kune, il costo d’acquisto di tali beni è fiscalmente deducibile nell’arco dell’anno. Aliquote di ammortamento Bene Aliquota annuale Aliquota max. annuale 5% 10% Animali e autoveicoli 20% 40% Immobilizzazioni, attrezzature, autoveicoli (salvo le autovetture), macchinari 25% 50% Hardware, software, cellulari e reti informatiche 50% 100% Altro, non menzionato sopra 10% 20% Edifici e navi Fonte: art. 12 Legge sull’imposta sull’utile A partire dal 1 luglio 2010, con entrata in vigore delle Modifiche ed integrazioni della legge sull’utile pubblicate sulla gazzetta ufficiale nr. 80/10 sono stati aggiunti dei ricavi © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 98 Business Guide - CROAZIA minimi da realizzare utilizzando beni quali immobili destinati al turismo, natanti e aerei. Se sulle posizioni delle immobilizzazioni a lungo termine la società ha evidenziato natanti, aerei, appartamenti e case di villeggiatura, l’ammortamento di tali beni è fiscalmente deducibile se la società adempie alle seguenti condizioni: è registrata per lo svolgimento dell’attività di noleggio o di trasporto con i natanti e aerei, ovvero per l’attività di locazione dell’appartamento e case di villeggiatura; utilizzando natanti e aerei nell' esercizio fiscale realizza ricavi che ammontano ad almeno il 7% del valore d’acquisto dei beni utilizzando appartamenti e case di villeggiatura nell' esercizio fiscale realizza ricavi che ammontano ad almeno 5% del valore d’acquisto dei beni La società che non adempie alle condizioni di cui sopra nell'esercizio fiscale (non realizza i ricavi utilizzando i beni) è tenuta ad aumentare la base fiscale per l’importo dell’ammortamento e tutti i costi relativi all’utilizzo del bene. 4.3.4. Esistono altre imposte, tasse nazionali e locali applicabili all’attività di impresa? Tassa della camera di commercio: tale pagamento viene effettuato mensilmente ed il suo costo varia da un minimo di 55 Kune ad un massimo di 5.000 Kune a seconda della grandezza della società. Inoltre le persone giuridiche pagano in base al fatturato un contributo per le foreste e un contributo per l’ente turistico croato nella misura di 0,0525 % sul fatturato totale. Esistono due tipi di contributi che vengono calcolati sull’ammontare del fatturato delle imprese che svolgono certe attività (definite dalle rispettive leggi: Legge sul pagamento dei contributi agli enti turistici e Legge sulla protezione e sulla conservazione dei beni culturali ): • contributo per l’ente turistico (da 0,0080% a 0,20% sul fatturato totale, oppure, se la società svolge più attività, questi sono calcolati © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 99 Business Guide - CROAZIA solo sul fatturato dell’attività per la quale è prescritto il pagamento del contributo) • contributo per i beni culturali (0,05% sul fatturato totale, oppure, se la società svolge più attività, questi sono calcolati solo sul fatturato dell’attività per la quale è prescritto il pagamento del contributo). Esistono, inoltre, tutta una serie di tasse e contributi (particolarmente quelli che riguardano la gestione delle acque e i servizi comunali) i quali devono essere pagati dai soggetti proprietari o utenti degli immobili, in dipendenza dalle superfici degli stessi e dell’attività d’impresa. Gli importatori sono tenuti a pagare il contributo per lo smaltimento dell’imballaggio pari agli importi riportati nella tabella seguente: Materiale di imballaggio Kune/tonnellata Pet 410 Vetro 150 Barattoli in alluminio 410 Barattoli in ferro 225 Imballaggio multistrato 750 Carta/Cartone 375 Legno 150 Tessuto 150 Altri materiali polimeri 750 4.4. LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE 4.4.1. Qual è il regime delle imposte sulle persone fisiche? Quali sono le categorie di reddito assoggettate alla tassazione? Sono tenute a versare l'imposta sul reddito tutte le persone fisiche (croate e straniere) che realizzino un reddito in Croazia. La base imponibile è costituita dal reddito totale realizzato dal contribuente mediante lavoro dipendente (stipendi, pensioni), attività autonoma (artigianato, libere professioni, attività agricole e silvicole), redditi da proprietà e da diritti patrimoniali, da cui vengono detratte le seguenti ritenute fiscali: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 100 Business Guide - CROAZIA • ritenute personali, nella misura di 1.800 Kune/mese; • ritenute per il mantenimento del coniuge, dei figli e/o del familiare a carico: aliquota dello 0,40 sulla ritenuta personale di cui al primo punto ovvero 600 Kune. Per il secondo figlio la ritenuta fiscale è dello 0,42, per il terzo dello 0,59, per il quarto dello 0,84, per il quinto figlio dell’1,17 per ogni ulteriore figlio a carico l’aliquota aumenta: 2,09; 2,67; 3,34; 4,09; 5,00; • ritenute per il mantenimento del familiare disabile: fattore 0,25 su 1.500 Kune; • eventuali perdite fiscali dell'anno precedente. Sono esenti dal pagamento dell'imposta sul reddito (art. 9 della Legge sull’imposta sul reddito) ad esempio: • varie forme di assistenza sociale; • interessi derivanti da depositi di risparmio in valuta e in Kune e gli interessi maturati su conti correnti in valuta e in Kune; • dividendi; • pensioni fino a 3.200 Kune al mese. Nel caso di redditi da lavoro dipendente, si detraggono i contributi versati sugli stipendi ricevuti. Se il reddito è realizzato dallo svolgimento di attività artigianali o libere professioni, la base imponibile è data dalla differenza tra le entrate e le uscite verificatesi durante l'esercizio. Attività dell'agricoltura e foresteria comprende lo sfruttamento dei beni naturali e la vendita ovvero lo scambio dei frutti ricavati da tali attività in forma non lavorata. Le persone fisiche le quali svolgono attività dell'agricoltura sono contribuenti dell'imposta sul reddito. Nel caso di reddito derivante dallo sfruttamento di diritti patrimoniali (locazione di beni mobili ed immobili) la base imponibile viene determinata sulle entrate complessive diminuite di una quota forfetaria a titolo di spesa pari al 30%. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 101 Business Guide - CROAZIA Con l’entrata in vigore delle modifiche ed integrazioni alla Legge sul reddito (G.U. 150/02 ed il Regolamento 02/03), sono state introdotte nel sistema fiscale e contributivo croato tutta un serie di novità. La novità più importante è l’introduzione dell’obbligo di pagamento dei contributi per il fondo sanità e fondo pensionistico anche per i compensi percepiti nello svolgimento delle libere professioni. Lo stesso calcolo dei contributi viene applicato sui contratti di collaborazione coordinata e continuativa. 4.4.2. Quali sono le aliquote applicate? Come vengono tassati i dividendi? Come vengono tassate le cessioni delle partecipazioni? Secondo le modifiche ed integrazioni della Legge sull’imposta sul reddito entrata in vigore il 01.07.2010, le aliquote progressive sono le seguenti: 1) l’aliquota del 12% sarà applicata sulla base imponibile fino a 3.600 Kune mensili 2) l’aliquota del 25% sarà applicata sulla base imponibile eccedente 3.600 kn fino a 10.800 Kune mensili 3) l’aliquota del 40% sarà applicata sulla base imponibile oltre 10.800 Kune mensili. Inoltre, tutti i Comuni e le Città possono applicare una sovrattassa sul reddito – addizionale comunale (prirez na porez) variabile dal 1% al 18%. Esempi: Città % G.U. Dubrovnik 15,00 2/02, 4/03, 2/08 Karlovac 12,00 3/02 Osijek 13,00 115/01, 153/09 7,50 87/01 Rijeka 12,00 108/01, 45/07, 147/10 Split 10,00 93/01 Zagreb 18,00 87/01, 103/01 Varazdin 10,00 2/94, 4/97, 140/02 Vinkovci 10,00 81/05 8,00 36/10, 146/10, 14/11 12,00 115/01 Pula Slavonski Brod Velika Gorica © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 102 Business Guide - CROAZIA Sibenik 10,00 94/01 Tale sovrattassa addizionale comunale può essere applicata rispettando i seguenti criteri riportati nelle modifiche alla Legge sul finanziamento delle amministrazioni locali che è entrata in vigore in data 01.07.2001: • comuni fino al 10% • città con meno di 30.000 abitanti: fino al 12% • città con oltre 30.000 abitanti: fino al 15% • Zagabria: fino al 30%. Con le modifiche alla legge sopra menzionata alle amministrazioni locali è stata data la possibilità di introdurre le seguenti tasse: • addizionale comunale (già menzionato prima) • tassa sul consumo (massimo applicabile 3%) • tassa sulle case di villeggiatura (da 5,00 Kune a 15,00 Kune per mq) • 250,00 Kune per ettaro) • tassa sulla ragione sociale (massimo applicabile 2.000,00 Kune all’anno) • 4.5. tassa per l’utilizzo delle aree pubbliche. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 4.5.1. Com’è disciplinata l’Imposta sul Valore Aggiunto?Quali sono le principali differenze con la normativa italiana? L'Imposta sul Valore Aggiunto (porez na dodanu vrijednost, PDV) è stata introdotta in Croazia a partire dal 01.01.98 e ha sostituito due imposte: l’imposta sull’immissione al consumo e l’imposta sulla vendita di beni e servizi. 4.5.2. Quali sono le aliquote IVA applicate alla cessione di beni e alla prestazione di servizi e quali le eventuali esenzioni? Sono previste particolari agevolazioni in materia di IVA? Esistono condizioni di indetraibilità dell’imposta? Dal 1˚ agosto 2009 l'aliquota ordinaria è del 23% secondo le modifiche della legge sull’imposta sul valore aggiunto, pubblicate in G.U. 94/09 del 01.08.2009. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 103 Business Guide - CROAZIA Nel contesto del processo di adesione della Croazia all’UE, il 1˚ gennaio 2010 entrerà in vigore una serie di modifiche ed integrazioni della Legge sull’imposta sul valore aggiunto (G.U. 87/09), così da consentire una parziale armonizzazione con l’Acquis Communaitaire e con la direttiva 2006/112 dell’UE. L’armonizzazione definitiva con tutte le normative europee in materia dovrà essere fatta con la data di entrata della Croazia nell’UE. Riassunto delle principali modifiche ed integrazioni della Legge sull’imposta sul valore aggiunto: • non sarà più possibile detrarre il 30% dell’IVA derivante dalle fatture per la rappresentanza, né il 70% dell’IVA derivante dalle fatture per l’acquisto di autovetture; • l’imprenditore estero il quale fornisce merci e servizi all’interno della Croazia e ivi non ha sede, unità locale stabile organizzazione, diventerà obbligatoriamente contribuente IVA in Croazia e dovrà nominare un proprio rappresentante fiscale il quale per lo stesso provvederà al calcolo d’IVA e garantirà per il versamento della stessa (salvo il caso in cui il ricevente croato del servizio è tenuto a calcolare e pagare l’IVA sul valore del servizio acquistato). L’imprenditore estero diventa contribuente anche nel caso in cui acquista i beni in Croazia e in Croazia li vende; • sono state modificate alcune disposizioni in merito alle esenzioni del pagamento dell’IVA (trattasi di beni e di servizi di interesse pubblico); • sono state abolite alcune esenzioni dal pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (ad es. donazioni dall’estero) mentre sono state aggiunte alcune nuove esenzioni; • inserimento del nuovo codice fiscale sulle fatture (OIB a posto di MB); • è stato definito il diritto di rimborso dell’IVA calcolata da parte degli imprenditori croati agli imprenditori esteri (in precedenza tale diritto esisteva solo per le esposizioni nelle fiere svoltesi in Croazia. Tramite modifica pubblicata sulla G. U. 90/05, con applicazione dal 1° gennaio 2006, per il turismo viene applicata l’aliquota del 10%. L’ultima modifica entrata in vigore il 1° agosto 2007 aggiunge un’altra categoria tassata con l’aliquota del 10%: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 104 Business Guide - CROAZIA giornali e riviste cui vengono pubblicate giornalmente e periodicamente, salvo le riviste che contengono principalmente annunci o servono per gli annunci (G.U. 76/07). Si considera quale periodo d’esercizio fiscale l’anno solare, mentre il periodo di conguaglio si protrae dal primo all’ultimo giorno del mese. È obbligatorio consegnare la dichiarazione ai competenti Uffici delle Imposte entro la fine del mese successivo del periodo di conguaglio. Sono esenti dall’IVA alcuni beni e servizi, tra cui alcuni servizi di assistenza sociale, la locazione di immobili abitativi, le prestazioni bancarie ed assicurative, le cure mediche. Sono inoltre esenti da IVA: Servizi postali Cure mediche Servizi dei tecnici dentari e fornitura degli impianti dentistici Trasporto delle persone malate Servizi delle associazioni dei cittadini Servizi relativi all’assistenza sociale Servizi relativi alla protezione dei bambini e della gioventù Servizi di istruzione Cessione del personale delle istituzioni religiose Servizi dei enti non profit Servizi in cultura Servizi e fornitura dei beni relativi all’organizzazione dei eventi umanitari Canone tv e radio pubblica Servizi di assicurazione Finanziamenti Transazioni relative ai conti correnti e libretti di risparmio Transazioni relative alle valute, monete Transazioni relative alle azioni, quote ed altre carte di valore Servizi di gestione dei fondi d’investimento particolari Organizzazioni dei giochi d’azzardo Locazione degli appartamenti residenziali Esportazione Consegne nelle zone franche © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 105 Business Guide - CROAZIA Consegne (eccetto petrolio e derivati di petrolio) acquistate dai passeggeri e esportati dalla Croazia (importo minimo 740,00 kn) consegna di beni e servizi a corpi diplomatici e consolari, a condizione di reciprocità consegne di beni e servizi alle organizzazioni internazionali e ai loro soci consegne di beni e servizi per le necessità degli eserciti dei stati membri della Nato esenzioni particolari in base ai contratti internazionali e programmi di aiuto consegna di beni destinati al trasporto internazionale (navi, aerei..) L’aliquota 0% viene applicata sulle seguenti categorie: • pane; • latte; • libri con contenuto scientifico, scolastico, educativo, culturale (anche CD ROM, cassette e video cassette con lo stesso contenuto); • medicamenti in base alla lista dell’Ente croato per la sanità; • impianti in base alla lista dell’Ente croato per la sanità; • riviste scientifiche; • organizzazione di rappresentazione di film in pubblico. Rimborso dell’Imposta sul Valore Aggiunto per gli imprenditori stranieri Gli imprenditori stranieri che espongono in fiere nel territorio della Repubblica di Croazia e che non hanno sede, residenza, amministrazione né unità lavorativa in Croazia, hanno diritto al rimborso dell’IVA. Il rimborso dell’IVA riguarda servizi e forniture realizzati su loro richiesta da imprenditori locali: affitto dell’area espositiva; erogazione nell’area espositiva di corrente elettrica, acqua, gas, riscaldamento, aria condizionata; allacciamenti telefono e telecomunicazioni; allestimento, costruzione e ricostruzione dello stand espositivo; attrezzature necessarie all’allestimento e spese di parcheggio. La richiesta per il rimborso dell’IVA deve essere inoltrata al Ministero delle Finanze – Amministrazione delle Imposte - Sede di Zagabria, entro sei mesi dal © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 106 Business Guide - CROAZIA momento in cui si sono verificate le condizioni per il rimborso. L’imprenditore straniero deve comprovare il proprio status di contribuente fiscale allegando un certificato rilasciato dall’Ufficio Imposte del Paese in cui è registrato: il certificato si deve riferire al periodo per il quale viene richiesto il rimborso e non deve risalire ad oltre sei mesi. La richiesta può essere inoltrata, su delega dell’imprenditore straniero, anche da un suo rappresentante – procuratore, contribuente fiscale in Croazia. La richiesta può essere presentata solo per importi superiori a 1.000 Kune. Rif. Leg.: Regolamento sull’Imposta sul Valore Aggiunto (G.U. 149/09). 4.5.3. Quali criteri territoriali vengono adottati per l’applicazione dell’IVA? Esistono cessioni di beni o prestazioni di servizi escluse perché extra territoriali? Le Zone Franche sono esentate. 4.5.4. Qual è il trattamento delle importazioni/esportazioni ai fini dell’IVA? Non è previsto il pagamento di IVA all’esportazione, mentre si paga l’IVA sulle importazioni. 4.5.5. Quali sono i principali adempimenti contabili relativi all’IVA? La dichiarazione dell’IVA mensile ed il relativo pagamento devono essere eseguiti entro la fine del mese successivo a quello di riferimento. Il rendiconto annuale dell’IVA va presentato (con relativo pagamento in caso di differenze) entro il 30.04 dell’anno successivo. 4.5.6. Quali sono gli uffici competenti in materia di IVA? Ministero delle finanze (Ministarstvo financija) Direzione per le entrate (Porezna uprava) Katanciceva 5 - 10000 Zagreb Tel.: 00385 01 435333 Fax: 00385 01 424523 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 107 Business Guide - CROAZIA 4.6. ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI 4.6.1. Qual è il regime fiscale delle accise?quali sono le aliquote applicate? ACCISE Su alcuni prodotti grava, all'atto della fornitura, un’accisa (trošarina). I prodotti sottoposti a questa sovrattassa sono i seguenti: • caffé; • bevande (sciroppi, polveri e pastiglie solubili per la preparazione di bevande analcoliche, vari tipi di bevande analcoliche, bevande alcoliche); • sigarette; • carburanti (derivati del petrolio); • automobili, motocicli; • natanti; • aeroplani. Il pagamento delle accise avviene con le seguenti modalità1: • caffè: l’accisa varia a seconda del tipo del prodotto (caffè torrefatto o non; con o senza caffeina; estratti di caffè, ecc.) e varia da 5,00 a 20,00 Kune/kg; • bevande alcoliche ed analcoliche: sono attualmente soggetti al versamento delle accise i prodotti alle seguenti voci doganali: 2106.903, 2106.904, 2202.10, 2202.901, 2202.904, 2202.903, 2203.00, 2204.30, 2205, 2206, 2207 (ad eccezione dei prodotti di cui alla sottovoce 2207.20) e 2208. L’ammontare delle accise è di 60,00 Kune/ per litro di alcol assoluto presente nel liquido alla temperatura di 20º C. Ad eccezione dell’alcol contenuto nel vino, dove l’accisa non si paga. • • sigarette: 180 kn per 1000 pezzi oppure metodo proporzionale 33% del prezzo di vendita al dettaglio; 1 Suscettibile di variazioni. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 108 Business Guide - CROAZIA • automobili e motocicli: secondo i cambiamenti riportati nella G.U. 136/02, 95/04, 94/09, 21/10 le tasse speciali sull’importazione delle automobili (nuove e usate) e motocicli non vengono più calcolate sulla base della potenza del motore bensì sulla base del valore doganale aumentato dal valore del dazio. Lo stesso vale per i natanti e velicoli, come base viene preso il valore del bene. Le tasse speciali sono riportate nella tabella seguente: Valori espressi in Kune croate Base – prezzo d’acquisto da Tassa speciale a 0 50.000 13% 50.000 100.000 6.500 +18% per importi oltre 50.000 100.000 150.000 15.500 +23% per importi oltre 100.000 150.000 200.000 27.000 +28% per importi oltre 150.000 200.000 250.000 41.000 +33% per importi oltre 200.000 250.000 300.000 57.500 +38% per importi oltre 250.000 300.000 350.000 76.500 +43% per importi oltre 300.000 350.000 400.000 98.000 +48% per importi oltre 350.000 400.000 450.000 122.000 +53% per importi oltre 400.000 450.000 500.000 148.500 +58% per importi oltre 450.000 500.000 • 177.500 +63% per importi oltre 500.000 prodotti di lusso (prodotti di oreficeria, orologi, metalli preziosi, abbigliamento e calzature di pelliccia e di pelle di rettili), prodotti pirotecnici, armi (pistole, fucili, ecc.): a partire dal 01.11.1999 è stata istituita la sovrattassa del 30% sul valore dei beni di lusso che viene applicata sul prezzo di vendita (al netto di IVA locale). • RCT: 15% sulle polizze per la responsabilità civile per le autovetture (G.U. 107/01) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 109 Business Guide - CROAZIA 4.6.2. Come è disciplinata l’imposta di registro?quali sono gli atti soggetti a tassazione? Oggetto della tassazione con la tassa di registro sono le acquisizioni del diritto di proprietà sugli immobili siti in Croazia. Quale acquisizione s’intende: compravendita, permuta, ereditare, ricevere in dono, conferimento nella società, esclusione dalla società, acquisizione per uso campione, ottenimento nella procedura di liquidazione o fallimento, acquisizione in base alla sentenza del tribunale e ogni altro modo di acquisizione del diritto di proprietà. 4.6.3. Quali sono le principali tesse a livello nazionale e locale? Imposte statali: imposta sul valore aggiunto, imposta sull’utile, imposte speciali, accise. Imposte conteali: imposta sull’eredità e doni, imposta sulle autovetture, imposta sui natanti, imposta sulle macchine per i giochi. Imposte comunali: adizionale comunale, imposta sui consumi, imposta sulle case da villeggiatura, imposta sulla ragione sociale, imposta sull’utilizzo delle aree pubbliche. Imposte comuni (si dividono tra lo stato, contee e comuni nella percentuale prestabilità): imposta sul reddito e imposta di registro. IMPOSTA SUI TRASFERIMENTI DI PROPRIETÀ L’imposta viene versata a seguito del decreto che rilascia l’Ufficio delle entrate competente in base all’ubicazione dell’immobile. L'imposta è pari al 5% del valore di mercato (o del valore stimato dalle autorità fiscali) del bene immobile. IMPOSTA SUI GIOCHI D'AZZARDO La Legge sui giochi d’azzardo (G.U. 87/09) definisce quattro gruppi di giochi d’azzardo: • giochi del lotto: lotterie, lotto, toto, bingo, ecc.; • giochi d’azzardo: giochi a scommessa in tutte le forme, giochi svolti nelle case da gioco (roulette, boulle, chemin de fer, black jack, trente quarante, bacart, carps, ecc.); © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 110 Business Guide - CROAZIA • scommesse: tutti i tipi di scommesse; • giochi sulle slot-machines (multiplayer). La Lotteria della Croazia S.r.l. (Hrvatska lutrija d.o.o.) organizza i giochi classici in base ad un contratto di concessione stipulato con il Governo croato. L’organizzazione dei giochi speciali nelle case da gioco è un diritto esclusivo della Repubblica di Croazia e può essere trasferito tramite concessione. Il periodo massimo per il quale si può ottenere la concessione è 15 anni. Il diritto ad organizzare giochi d’azzardo in locali adibiti a club ed il diritto ad organizzare giochi a scommessa rientrano nelle competenze del Ministero delle Finanze che rilascia apposite autorizzazioni. La società che organizza i giochi di cui sopra è tenuta a: • avere un certo importo di capitale sociale (da 1.000.000 a 4.000.000 di Kune); • adempiere alle condizioni tecniche: lo spazio, numero di posti gioco ecc.; • autorizzazione del Ministero delle Finanze; • compenso per l’organizzazione dei giochi (variano in base alla tipologia del gioco organizzato). Altre condizioni riguardano: il deposito di garanzia presso una banca con la sede in Croazia, l’ammontare minimo dei contanti in casa etc. L’Imposta sui premi vinti nei giochi d’azzardo viene pagata sulla base che eccede l’importo di 30.000,00 kn fino a 500.000,00 kn applicando l’aliquota del 15%, mentre sugli importi che eccedono l’importo di 500.000,00 kn si applica l’aliquota del 20%. IMPOSTE LOCALI I comuni, le città e le contee possono stabilire il pagamento di alcune imposte a livello locale, in base alla Legge sul finanziamento delle amministrazioni locali (G.U. 117/93, 33/00, 73/00, 59/01, 107/01, 117/01, 150/02, 147/03, 132/06, 73/08). Soggetti passivi di tali imposte sono le persone fisiche e giuridiche croate e straniere. • Sui soggetti che prestano servizi alberghieri e di ristorazione grava la tassa sui consumi, applicata al prezzo di vendita delle bevande © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 111 Business Guide - CROAZIA all'interno dei locali. L'aliquota è variabile e può arrivare ad un massimo del 3%; • Sui soggetti che espongono messaggi pubblicitari in luoghi pubblici grava l'imposta sulla pubblicità, l’importo della quale viene deliberato autonomamente dalle città o dai comuni; • Tutte le città ed i comuni possono istituire una sovrattassa sul reddito (si veda il paragrafo dedicato all'imposta sul reddito delle persone fisiche), l’aliquota massima è del 18%; • Imposta sulle successioni e donazioni: le persone fisiche e giuridiche che ereditano o ricevono in dono una proprietà situata in Croazia sono soggetti ad un’imposta del 5%; l’imposta si applica al momento del trasferimento; gli eredi di primo grado sono esenti dall’imposta; • Imposta sui veicoli stradali a motore: le persone fisiche e giuridiche proprietarie di autoveicoli e motocicli registrati sono tenute al versamento di un’imposta il cui ammontare varia in base alla potenza del veicolo e all’anno di fabbricazione; • Imposta sui natanti: le persone fisiche o/e giuridiche proprietarie di natanti sono tenute al versamento di un’imposta il cui ammontare varia in base alla lunghezza del natante, all’allestimento e alla data di produzione; • Imposta sull’organizzazione di manifestazioni sportive e ricreative: pari al 5% dell’importo derivato dalla vendita dei biglietti d’ingresso; • Imposta sulle case di villeggiatura: l’ammontare dell’imposta viene stabilito dal Comune e può variare, da 5,00 a 15,00 Kune/mq su base annua; • Imposta su società e denominazioni: l’importo annuo viene stabilito dal Comune, non può comunque superare 2.000 Kune per singola società. 4.6.4. Quali sono le aliquote applicate? Le aliquote applicate dipendono dall’atto soggetto ad imposizione e dall’amministrazione comunale interessata. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 112 Business Guide - CROAZIA 5. Rapporti di lavoro 5.1. RECLUTAMENTO DEL PERSONALE 5.1.1. Qual è il regime di reclutamento del personale locale? C’è libertà di scelta nel reclutamento del personale? In base alla normativa vigente, il datore di lavoro può liberamente reclutare il personale (mediante trattative dirette, bandi di concorso, ecc.). La Legge sul Lavoro prevede che il rapporto di lavoro possa essere stipulato a tempo determinato o a tempo indeterminato; in ambedue i casi si può trattare di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale. In ogni caso il contratto deve essere stipulato in forma scritta. Qualora dovesse trattarsi di lavoro a tempo parziale il dipendente può prestare servizio presso diversi datori di lavoro. Lo stipendio e i relativi contributi vengono versati proporzionalmente al numero di ore lavorative, salvo nei casi dove lo stipendio lordo accordato risulta inferiore al minimo previsto; in questo caso i contributi sanitari sono comunque quelli previsti per lo stipendio lordo minimo. Le ferie annuali minime spettanti di diritto rimangono “intere” (4 settimane) anche se si stipula il contratto di lavoro part-time. La Legge sul Lavoro stabilisce inoltre l'obbligo per i datori di lavoro di emanare un regolamento sui rapporti di lavoro (se il datore di lavoro impiega più di 20 o più dipendenti). Nel caso in cui il contratto non sia stato stipulato in forma scritta, il datore di lavoro è comunque obbligato a rilasciare al dipendente il certificato di stipula del contratto di lavoro. Il datore di lavoro è obbligato a consegnare al dipendente anche la copia del modulo relativo alla registrazione del contratto di lavoro presso gli istituti previdenziali. Nel caso in cui l'imprenditore non abbia né stipulato il contratto né rilasciato un attestato scritto e se entro un anno non comprovi il contrario, qualsiasi rapporto di lavoro con il dipendente verrà considerato quale contratto a tempo indeterminato. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 113 Business Guide - CROAZIA Nel reclutamento del personale il datore di lavoro è tenuto a rispettare le disposizioni della Legge sull’uguaglianza dei sessi (G.U. 82/08) e la Legge sul divieto della discriminazione (G.U. 85/08). La Legge sul Lavoro prescrive inoltre quanto segue: • il datore di lavoro ed il dipendente possono concordare condizioni e modalità di lavoro diverse da quelle prescritte dalla Legge sul Lavoro, se più convenienti per il dipendente; • non possono essere impiegate persone al di sotto dei 15 anni; • il dipendente ha diritto alle ferie ordinarie (minimo 4 settimane). Se il servizio viene prestato in ambienti nocivi alla salute i cui effetti non possono essere evitati nemmeno con l’uso di misure protettive, tali dipendenti hanno diritto ad un periodo di ferie ordinarie di 5 settimane. Il numero di giorni di congedo di regola aumenta progressivamente con il numero di anni di servizio prestato. • le ferie annuali devono essere retribuite in base al salario medio degli ultimi tre mesi lavorativi; • il dipendente ha diritto ad un permesso retribuito in alcuni casi straordinari (matrimonio, nascita dei figli, decesso del coniuge, figli, genitori o genitori del coniuge, malattie gravi del coniuge, figli o genitori, trasloco, ecc). Il numero massimo di giorni viene stabilito dal regolamento sul lavoro ma di regola è pari a 7 giorni all’anno; • le ore lavorative settimanali sono fissate a 40 (G.U. 17/01) (ivi incluse le pause/intervalli); • il lavoratore soggetto ad orario continuato di un minimo di 6 ore al giorno ha diritto ad una pausa remunerata della durata minima di 30 minuti; • il lavoro notturno è proibito nel settore industriale per i minorenni e, salvo le eccezioni e con le modalità previste dalla Legge sul lavoro, per le donne; • le donne lavoratrici hanno diritto alla maternità dai 45 giorni precedenti alla data del parto (indicata dal certificato medico di gravidanza) fino al primo anno di vita del bambino o, su richiesta della madre, per i primi sei mesi. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 114 Business Guide - CROAZIA Rif. Leg.: Legge sul Lavoro (G.U. 149/09) La nuova Legge sul lavoro pubblicata sulla gazzetta ufficiale nr. 149/09 ed entrata in vigore il 1 gennaio 2010, salvo le disposizioni degli articoli che riguardano il libretto di lavoro, ha portato solo alcune modifiche alla normativa di lavoro: − − il datore di lavoro è obbligato a tenere l’evidenza di tutti i dipendenti e le loro ore lavorate (lavoro ordinario, lavoro straordinario, permessi retribuiti, ferie, giorni non lavorativi); come nella legge precedente, il lavoro a tempo determinato è l’eccezione ed è permesso stipulare contratti a tempo determinato solo nei casi in cui il termine del rapporto di lavoro è determinato in anticipo ed è definito secondo i motivi oggettivi; − il rapporto di lavoro a tempo determinato, nonostante quanto riportato sopra, non può superare il periodo di tre anni per il singolo dipendente ovvero trascorso il terzo anno, il rapporto di lavoro automaticamente passa a tempo indeterminato. − il lavoro straordinario è limitato a 8 ore alla settimana, 32 al mese e 180 all’anno; − i datori di lavoro il cui lavoro è organizzato in turni, ha la possibilità di organizzare il lavoro in modo che l'orario di lavoro non sia disposto ugualmente nelle settimane. In tale caso l’orario di lavoro viene accertato quale orario di lavoro settimanale nel periodo di 4 mesi, dove l’eccesso oltre l’orario massimo di 40 ore alla settimana viene pagato quale straordinario e non può superare le 12 ore al mese (prima di attuazione verificare il regolamento sul lavoro ed il contratto collettivo in applicazione); − nel caso in cui il lavoro in turni include anche il lavoro notturno, il datore di lavoro deve assicurare che il dipendente che ha lavorato nel turno notturno la settimana seguente sia impiegato nel lavoro pomeridiano o mattutino; − il dipendente ha diritto come minimo a 4 settimane di ferie all’anno; − il datore di lavoro presso il quale il lavoro è organizzato in 5 giorni della settimana deve concedere ai dipendenti minimo 20 giorni di ferie all’anno, mentre quello presso il quale il lavoro è organizzato in 6 giorni © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 115 Business Guide - CROAZIA alla settimana deve concedere ai dipendenti minimo 24 giorni di ferie all’anno. − il libretto di lavoro verrà sostituito dall’evidenza digitale, per cui il libretto di lavoro i datori di lavoro dovranno restituire ai dipendenti nel termine di 3 mesi dall’entrata della Croazia nell’UE. 5.2. REMUNERAZIONE DEL PERSONALE 5.2.1. Come viene fissata e quale è la struttura della remunerazione del personale? Esistono premi di produzione? I rapporti di lavoro sono regolati dalla Legge sul Lavoro e dai contratti collettivi validi per alcuni settori (settore edile, calzaturiero, del legno e dei mobili, agenzie di viaggio, cantieri navali, impieghi statali). I contratti collettivi che si estendono a tutti anche se non sottoscritti dal datore di lavoro sono quelli del commercio, del turismo e gli alberghi, delle agenzie turistiche, dell’edilizia, della lavorazione legno e carta e degli artigiani, settore edile. In base alla normativa vigente il datore di lavoro è tenuto a remunerare i lavoratori con uno stipendio che di regola comprende: • stipendio base definito in classi a seconda della complessità del servizio/lavoro prestato. Per “complessità” si intende l’importanza delle mansioni all’interno dell’azienda, il grado di educazione richiesto, il grado di responsabilità, l’esperienza lavorativa necessaria, il grado di creatività ed iniziativa; • incentivo stabilito in base ai risultati conseguiti; • retribuzione per anzianità di servizio (0,5% all’anno per ogni anno di servizio iscritto nel libretto di lavoro); • retribuzione a seconda delle condizioni di lavoro. L’importo mensile dello stipendio base minimo lordo viene stabilito con la Legge sulla paga minima (G.U. 67/08, 65/09). L’importo minimo lordo si calcola una volta all’anno nel mese di giugno, in base ai dati del CROSTAT (paga minima aumenta dell’incremento del PIL nell’anno precedente) e costituisce la base per il calcolo ed il © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 116 Business Guide - CROAZIA versamento dei contributi al Fondo pensione e al Fondo malattia per l’acquisizione dei relativi diritti. L’importo minimo lordo dal 1˚ giugno 2010 al 31 maggio 2011 ( è pari a 2.814 Kune per i dipendenti non qualificati, mentre per le altre categorie di dipendenti la base minima per il versamento dei contributi viene calcolata con l’ausilio dei seguenti coefficienti: Categoria Coefficiente Operai qualificati 2.814,00 Kune x 1,4 Diploma di scuola media 2.814,00 Kune x 1,6 Laurea breve 2.814,00 Kune x 2,1 Titolo universitario 2.814,00 Kune x 2,2 Vista la significativa intensità lavorativa di alcuni settori industriali, la Legge sulla paga minima prevede un periodo di transizione di 4 anni per i seguenti settori: • industria tessile • industria di lavorazione del legno • industria calzaturiera e lavorazione pelle. I settori elencati sopra godranno dell’applicazione graduale dell’importo della paga minima. L’applicazione graduale prevede i seguenti sconti per i datori di lavoro: • 1° anno di applicazione (dalla paga di luglio 2008): i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 94% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima ovvero 2.583,43 Kune; • 2° anno di applicazione: i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 96% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima; • 3° anno di applicazione: i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 97% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima; • 4° anno di applicazione: i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 98% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima. Nel rispetto dell’importo minimo di base e delle disposizioni dei contratti collettivi che, in alcuni settori, vincolano tutti i datori di lavoro, le singole aziende sono libere di stabilire i propri costi del lavoro. In realtà si riscontrano notevoli differenze tra gli stipendi dei dipendenti di aziende anche appartenenti allo stesso settore © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 117 Business Guide - CROAZIA merceologico. A volte gli stipendi superano di gran lunga il minimo previsto, ma ci sono pure casi in cui le aziende non riescono a soddisfare neanche tali importi. Per le mansioni che esulano dalla scala retributiva distinta in classi, le parti contraenti (datore di lavoro e dipendente) concordano l’importo dello stipendio mediante trattativa diretta. I criteri che regolano gli incentivi (premi) vengono stabiliti sulla base delle norme che disciplinano i vari tipi di lavoro. I dipendenti devono essere precedentemente informati sui criteri che verranno applicati per la valutazione dei risultati del lavoro. Lo stipendio base viene di regola aumentato dello 0,5% per ogni anno di servizio effettivamente prestato, a prescindere dal datore di lavoro. Tuttavia questo non è un obbligo legale derivante dalla Legge sul lavoro, ma nei casi in cui è obbligatoria l’applicazione dei contratti collettivi l’obbligo deriva da questi ultimi. Rif. Leg.: Legge sul Lavoro (G.U. 149/09) Legge sulla paga minima (G.U. 67/08) Il datore di lavoro è libero di stabilire i criteri per il pagamento dei premi. L’importo massimo sul quale non si pagano le imposte è di 2.500 Kune all’anno (G.U. 68/07). Oltre le 2.500 Kune annue per dipendente si pagano i contributi obbligatori e imposta sul reddito. 5.2.2. Qual è l'ammontare della indennità di fine rapporto? Le disposizioni base sull’indennità di fine rapporto sono contenute nella Legge sul Lavoro (art. 119), che recita: • in caso di cessazione del rapporto di lavoro dopo un periodo minimo di due anni di servizio ininterrotto (ad eccezione dei casi di licenziamento motivato dal comportamento del dipendente), il dipendente ha diritto all’indennità di fine rapporto; • l’indennità di fine rapporto non può essere inferiore ad un terzo di una mensilità media versata al dipendente nei 3 mesi precedenti alla cessazione del contratto di lavoro, per ogni anno di servizio effettivamente prestato presso tale datore di lavoro. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 118 Business Guide - CROAZIA La legge non prevede particolari disposizioni nel caso in cui il trattamento di fine rapporto venga richiesto unilateralmente dal dipendente – tale caso può essere disciplinato nel contratto di lavoro e/o nel contratto collettivo. 5.2.3. Qual è l'incidenza media degli oneri sociali in funzione del salario lordo annuo? Gli oneri previdenziali quali Fondo pensione e Fondo malattia sono obbligatori per tutte le categorie lavorative e vengono calcolati dal lordo (a carico del datore di lavoro) ovvero sul lordo (a carico del dipendente). Nella prassi quotidiana si verifica comunque la situazione per cui i datori di lavoro, a seguito del calcolo degli oneri, effettuano il versamento sia degli oneri a loro carico che quelli a carico del dipendente. Per facilitarne la comprensione, di seguito si riporta una “scheda tipo” dello stipendio in Croazia calcolata su un ipotetico stipendio lordo di 7.894 Kune (relativo a paga media per il mese di marzo 2011). % STIPENDIO LORDO In Kune 7.894,00 Contributi dalla paga (a carico del dipendente): 20 1.578,80 Fondo pensione I livello 15 1.184,10 Fondo pensione II livello 5 394,70 REDDITO 6.315,20 Ritenute erariali a carico del dipendente: Quota non imponibile = 1.800 Kune Base per il calcolo delle ritenute erariali: (6.315,20,40-1.800,00) 4.515,20 * Fino a 3.600,00 cioè l’importo non imponibile moltiplicato per 2 12 432,00 * Sulla differenza della base imponibile maggiore a 3.600,00 fino a 10.800,00 Kune al mese 25 228,80 * Sulla differenza della base imponibile maggiore a 10.800,00 Kune al mese 40 0,00 Totale ritenute erariali a carico del dipendente Addizionale comunale (12% di 660,80 Kune) 660,80 12,00 STIPENDIO NETTO 79,30 5.575,10 Contributi sulla paga (a carico del datore di lavoro): 17,20 1.357,77 Contributo per il Fondo sanità 15,00 1.184,10 0,50 39,47 Polizza infortuni sul lavoro © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 119 Business Guide - CROAZIA Fondo disoccupazione COSTO DEL LAVORO (totale a carico del datore di lavoro) 1,70 134,20 9.251,77 12% - addizionale comunale in vigore a Fiume (per es. Zagabria – 18%) Riforma del sistema pensionistico Dal 1° Gennaio 2002, è partita la riforma del sistema pensionistico. Il contributo destinato al fondo pensionistico statale viene versato in percentuale presso due diversi fondi: il 14,5% rimane presso il Fondo pensionistico statale mentre la rimanente quota del 5% viene versata al fondo privato scelto dal dipendente. Attualmente in Croazia operano 4 fondi obbligatori: Erste Plavi obvezni mirovinski fond, AZ obvezni mirovinski fond, PBZ Croatia osiguranje obvezni mirovinski fond e Raiffeisen obvezni mirovinski fond. Inoltre esistono 4 fondi pensionistici volontari (Raiffeisen DMD, Allianz ZB DMD, Croatia osiguranje DMD, Erste DMD), e 15 fondi pensionistici chiusi. Le banche depositarie sono le seguenti: Hypo Alpe-Adria-Bank, Sociètè Generale Splitska Banka e Hrvatska poštanska Banka. 5.2.4. Quali sono le cause che possono determinare il licenziamento? Il licenziamento dei dipendenti è disciplinato dalla Legge sul Lavoro. Il datore di lavoro può annullare il contratto di lavoro nel periodo concordato per la revoca del contratto, se persistono cause giustificate e precisamente: • se cessa la necessità di determinate prestazioni (licenziamento condizionato da lavoro); • se il candidato non è in grado di adempiere agli obblighi lavorativi per motivi personali (licenziamento condizionato da motivi personali); • se il dipendente viola gli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro (licenziamento condizionato dal comportamento del dipendente). Nei casi di cui ai punti a) e b) il licenziamento è consentito soltanto se il datore di lavoro non può impiegare il dipendente in altre mansioni e se le condizioni sono tali da non consentire prospettive future in tal senso. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 120 Business Guide - CROAZIA In caso di grave lesione del rapporto di lavoro o di altre situazioni particolarmente gravi, il datore di lavoro può licenziare il dipendente anche senza rispettare i termini previsti dal contratto. Il licenziamento straordinario può subentrare soltanto entro 15 giorni dalla conoscenza dei fatti motivanti il licenziamento. La lettera di licenziamento va stilata in forma scritta indicando le motivazioni del licenziamento e va inviata al dipendente interessato. Il termine inizia a decorrere dal giorno della consegna. Il licenziamento non decorre nel periodo di gravidanza, puerperio, assenza per cura di bambini, temporanea impossibilità al lavoro, ferie, assenza remunerata, nonché in casi di assenza giustificata del dipendente. Il datore di lavoro che impieghi oltre 20 dipendenti e preveda di dover revocare - per motivi economici, tecnici od organizzativi - più del 10% dei contratti di lavoro (minimo 5 dipendenti), è tenuto a realizzare un piano per il collocamento dei dipendenti. Rif. Leg.: Legge sul Lavoro, artt.106-124 (G.U. 149/09). 5.3. PERSONALE STRANIERO 5.3.1. A quale normativa è assoggettato il personale straniero? Il reclutamento di personale straniero in Croazia è disciplinato dalla Legge sugli stranieri in G.U. 79/07, 36/09 in vigore dal 1˚ gennaio 2008. Tale legge ha sostituito la legge sull’impiego degli stranieri. La legge stabilisce le condizioni in base alle quali i cittadini stranieri (o apolidi) possono lavorare nella Repubblica di Croazia. Una persona fisica straniera che desideri gestire la propria società in Croazia o lavorare alle dipendenze di un datore di lavoro croato o straniero, deve disporre di un permesso di lavoro emesso dalla Stazione di polizia competente in base alla sede del datore di lavoro. Il datore di lavoro non può stipulare un contratto di lavoro con un cittadino straniero privo di tale permesso. Il rilascio dei permessi di lavoro è limitato dalla quote stabilite dal Governo. Sulla G.U. 19/11 sono state pubblicate le quote per l’anno 2010 suddivise per © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 121 Business Guide - CROAZIA professione e contee. Dopo l’ottenimento del permesso di lavoro è indispensabile ottenere il permesso di soggiorno/residenza temporaneo rilasciato dal Ministero degli Interni. Il permesso temporaneo di residenza viene rilasciato per il periodo relativo al contratto di assunzione (non superiore a 2 anni) e può essere prorogato diverse volte. Il permesso di residenza permanente è concesso al cittadino straniero che da cinque anni ha un permesso di residenza temporaneo. Inoltre lo straniero deve soddisfare le seguenti condizioni: 1) possedere un passaporto valido; 2) disporre di mezzi finanziari adeguati per la vita; 3) disporre dell’assicurazione sanitaria; 4) conoscere la lingua croata ed i caratteri latini; 5) non rappresentare un pericolo per l’ordine pubblico, per la sicurezza nazionale né per la salute pubblica. Il permesso di lavoro viene rilasciato alla persona fisica straniera per la durata del contratto di assunzione (max 2 anni). Se invece la persona fisica straniera ottiene il permesso di residenza permanente, l’obbligo di chiedere il premesso di lavoro decade. I permessi business sono previsti per: • soci delle società con sede in Croazia; • artigiani con attività registrata in Croazia; • professioni libere in conformità con la legislazione croata; • persone che prestano servizi per conto di datori di lavoro esteri (distacco). Il permesso business alle prime due categorie sopra menzionate viene rilasciato solo se la loro attività ha ricadute positive sull’economia croata, se vengono applicate nuove tecnologie o nuove attrezzature e se vengono creati nuovi posti per la forza lavoro locale. Per le professioni libere la condizione è che le persone abbiano una qualifica adeguata, mezzi finanziari e che la loro attività rappresenti un interesse per la Croazia. Il permesso viene rilasciato, dopo la valutazione, dall’Ufficio di economia conteale. Anche gli aventi degli incarichi presso le società croate che comunque non intendono passare in Croazia più di 90 giorni all’anno per l’espletamento di tale incarico sono tenuti a richiedere alla stazione di polizia competente il rilascio del © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 122 Business Guide - CROAZIA certificato con il quale viene accertato che possono fermarsi in Croazia per motivi di lavoro fino a 90 giorni all’anno senza dover chiedere il permesso business. I cittadini stranieri che lavorano in Croazia sono tenuti a stipulare una polizza assicurativa obbligatoria, in osservanza delle disposizioni relative al Fondo pensioni e alla previdenza sociale sanitaria. La Croazia ha sottoscritto con l'Italia la Convenzione sulla previdenza sociale entrata in vigore a partire dal novembre 2003. 5.3.2. Come viene fissata la remunerazione del personale straniero? Il personale straniero viene pagato secondo le condizioni ed i termini stabiliti nel contratto di lavoro e secondo le norme di legge croate. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 123 Business Guide - CROAZIA 6. Servizi alle imprese 6.1. BANCHE Introduzione nella legislazione croata delle nuove forme di istituti di credito Legge sulle unioni di credito (G.U. 138/06, 25/09) L'unione di credito è un’istituzione finanziaria, che ha ottenuto dalla Banca Nazionale Croata la licenza per lo svolgimento delle attività indicate in seguito. In conformità con quanto previsto nell’art. 3 della suddetta Legge, le unioni di credito possono svolgere solo le seguenti attività: 1) ricevimento dei depositi da parte dei soci, solo in valuta locale; 2) affidamento dei mutui ai soci, solo in valuta locale; 3) svolgimento dell’attività di cambio valute, limitata ai soli soci; 4) assegnazione del supporto finanziario ai soci; 5) rilasciare garanzie per gli obblighi dei soci, solo in valuta locale. L’unione di credito può essere costituita da 30 o più soci i quali soddisfano una delle seguenti condizioni: 1) sono assunti presso lo stesso datore di lavoro, ovvero nella stessa attività; 2) appartengono ad una certa categoria o professione; 3) risiedono nello stesso luogo (stessa contea); 4) sono collegate tra di loro in altro modo o da un comune interesse il che garantisce il principio di reciprocità. Inoltre, i soci delle unioni di credito possono essere solo gli artigiani con sede in Croazia oppure le persone fisiche residenti in Croazia. Il capitale sociale minimo ammonta a 500.000,00 Kune e deve essere versato interamente in denaro. L’ammontare della quota del singolo socio e persone a lui collegate è limitata al 5%. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 124 Business Guide - CROAZIA Sommati, gli investimenti delle unioni di credito in terreni, edifici, attrezzature e allestimenti di vani a uso commerciale non possono superare il 30% del valore delle quote totali e delle riserve. Nota: con l’entrata in vigore della suddetta legge (01.01.2007) è cessata la validità della Legge sulle cooperative di credito. Legge sugli istituti di credito (G.U. 117/08, 74/09, 153/09) La Legge sugli istituti di credito, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 117/08 ed entrata in vigore il 01.01.2009, definisce le condizioni per la costituzione, per lo svolgimento dell’attività, per la cessazione e per il controllo degli istituti di credito aventi sede in Croazia, come pure le condizioni alle quali le persone giuridiche aventi sedi all’estero possono prestare i servizi bancari e/o finanziari in Croazia. L’art. 2 della Legge definisce l’istituto di credito quale persona giuridica che ha ottenuto la licenza dall’organo competente e che svolge le seguenti attività: • raccolta dei depositi o altri mezzi finanziari dal pubblico e affidamento dei finanziamenti per conto proprio, oppure • Emissione dei mezzi di pagamento nella forma di moneta elettronica. L’istituto di credito può essere organizzato quale: banca, banca di risparmio, cassa di risparmio per le case oppure istituto per la moneta elettronica. Il servizio bancario consiste in raccolta dei depositi o altri mezzi finanziari dal pubblico e affidamento dei finanziamenti per conto proprio. Servizi finanziari principali sono: 1) raccolta dei depositi di denaro o altri mezzi finanziari; 2) affidamento dei finanziamenti, dei prestiti, credito al consumo e mutui, forfaiting; 3) factoring; 4) leasing finanziario; 5) commercio per conto proprio e per conto dei clienti con gli strumenti del mercato dei capitali, carte valori trasferibili, mezzi di pagamento stranieri, ufficio cambi, options e futures, strumenti valutari e quelli con interesse; 6) gestione pagamenti interni ed esteri; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 125 Business Guide - CROAZIA 7) attività relative agli affidamenti (per es. raccolta dati, analisi, rilascio delle informazioni sulla posizione finanziaria); 8) emissione di altri strumenti di pagamento; 9) emissione di altri strumenti di pagamento e la gestione degli stessi; 10) noleggio delle casseforti; 11) intermediazione nella stipula dei contratti sul mercato del denaro; 12) partecipazione nell’emissione degli strumenti finanziari e prestazione dei servizi relativi all’emissione delle carte valori in conformità con le leggi che regolano il mercato dei capitali; 13) gestione del patrimonio dei clienti e consulenze; 14) attività relative al deposito degli strumenti finanziari come pure i servizi relativi al deposito dei strumenti finanziari in conformità con le leggi che regolano il mercato dei capitali; 15) consulenze alle persone giuridiche in merito alla struttura del capitale, strategie e simili come pure i servizi relativi alle mergers & aquisitions e acquisto delle azioni e quote nelle altre società; 16) servizi legati agli investimenti definiti dalle leggi in materia. Il capitale sociale minimo per le diverse tipologie ammonta a: • banca: 40 milioni di Kune; • banca di risparmio: 8 milioni di Kune; • casse di risparmio per la casa: 20 milioni di Kune. La forma degli istituti di credito obbligatoria è la società per azioni, le azioni possono essere solo nominative e pagate per intero. 6.1.1. Quali sono le principali banche commerciali operanti con l'estero? In Croazia attualmente operano 33 banche commerciali (altre 10 banche e 1 casse di Risparmio sono sotto procedura fallimentare, 3 casse di risparmio e 3 banche sono in liquidazione). Delle 33 banche 15 sono di proprietà straniera, 16 di proprietà privata croata o proprietà mista e le rimanenti 2 sono ancora di proprietà dello Stato (Croatia Banka, Postanska Banka), 11 banche hanno capitale straniero superiore al 90%: (Erste and Steiermarkische Bank, Raiffeisen, Volksbank, Hypo Alpe-Adria Bank, Privredna Banka Zagreb, Sociétè Generale Splitska Banka, Zagrebacka Banka, © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 126 Business Guide - CROAZIA Primorska Banka, Veneto Banka, OTP Banka, Banco popolare Croatia). In tale ambito va notato che la prima presenza italiana in Croazia è stata la Cassa di Risparmio di Trieste che attraverso la costituzione di una società mista (ovviamente di diritto locale) – Cassa di Risparmio di Trieste Banka d.d., operava attivamente e con successo, ma con l’acquisto della Zagrebacka Banka, Unicredito ha deciso di unire le due banche. Nel febbraio 2007, Unicredito ha conferito l’81,9% della Zagrebacka Banka a Bank Austria Creditanstalt (94,98% proprietà Unicredito all’atto del conferimento). Nell’ambito del processo di privatizzazione Intesa BSI ha acquisito la quota di maggioranza della Privredna Banka di Zagabria mentre Unicredito quella della Zagrebacka Banka. Attualmente i gruppi bancari italiani controllano oltre il 50% del mercato bancario croato. Il gruppo Veneto Banca possiede il 100% della Veneto Banka d.d., la Banca Popolare di Verona e Novara il 91,44% delle azioni di Banco Popolare Croatia d.d. (, la Cassa di risparmio di San Marino il 90,32% delle azioni della Banka Kovanica d.d.. La Banca Nazionale Croata ha avviato il processo fallimentare per 11 banche e 5 casse di risparmio: Agroobrtnicka Banka Zagreb, Alpe Jadran Banka Split, Cibalae banka, Glumina Banka, Gradska Banka, Hrvatska gospodarska Banka, Ilirija Banka, Komercijalna banka, Neretvansko gospodarska Banka, Trgovacko turistica banka, Zupanjska Banka, Adria stedionica, Gospodarska stedionica, Invest stedionica, Medjimurska stedionica, Stedionica Gros Banak, e Stedionica Mediteran. Altri 5 istituti sono in processo di liquidazione: Krizevacka Banka, Primis Banka, Investicijskokomercijalna stedionica, Stedionica Dora, e Stedionica Zlatni vrutak. Hibis stedionica, Marvil stedionica e Zagrebacka stedionica hanno perso la licenza ma non hanno ancora avviato il processo di liquidazione. Le principali banche croate sono le seguenti: PRIVREDNA BANKA ZAGREB Rackoga 6 – 10000 Zagreb (sede centrale) Kralja Drzislava 5 – 10000 Zagreb (ufficio rapporti con l’estero) Tel.: 00385 1 6360000 Fax: 00385 1 6360063 Persona di contatto: Sig. John Knezovic (Inglese) Capitale al 76,59% straniero (Intesa BCI Holding International SA) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 127 Business Guide - CROAZIA ZAGREBACKA BANKA Paromlinska 2 – 10000 Zagreb (sede centrale) Tel.: 00385 1 6110500, 6104000 Fax: 00385 1 6110555 Persona di contatto: Sig.ra Marina Dijakovic (inglese) Proprietà di Bank Austria Creditanstalt ed Allianz AG: 95,9% ERSTE & STEIERMARKISCHE BANK D.D. Jadranski trg 3a – 51000 Rijeka Tel.: 00385 62 375000 Fax: 00385 62 376000 Persona di contatto: Sig.ra Sanja Jovanovic (inglese) Il 1° agosto la Erste & Steiermarkische Bank è stata incorporata alla Rijecka banka, dopo tale incorporazione il nome della banca è Erste & Steiermarkische Bank d.d. Proprietà di ESB Holding GMBH al 96,09% OTP BANKA D.D. Ulica Domovinskog rata 3 - 23000 Zadar Tel.: 00385 23 201500 Fax: 00385 23 201708 Persona di contatto: Vesna Pavleka 00385 62 201747 Capitale straniero (Banca Ungherese OTP Bank RT 100%) La nuova banca nata dall’incorporazione della Istarska Banka e Sisacka Banka nella Dalmatinska Banka, sucessivamente Nova Banka d.d. (1° ottobre 2004) ha incorporato anche la Dubrovacka Banka d.d. Dal 1° settembre la NOVA BANKA D.D. svolge l’attività sotto la denominazione OTP BANKA d.d. SOCIÈTÈ GENERALE SPLITSKA BANKA D.D. R. Boskovica 16 – 21000 Split Tel.: 00385 21 304304 Fax: 00385 21 547653 Persona di contatto: Sig. Neven Srdar (inglese) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 128 Business Guide - CROAZIA Tel.: 00385 21 304041 Proprietà di Societe Generale – 99,76% Alla Splitska Banka è stata incorporata la HVB Croatia Bank. Nel giugno 2006 il Gruppo Sociètè Generale ha acquistato le quote di Unicredito. MEDIMURSKA BANKA D.D. Valenta Morandinija 37 - 40000 Cakovec Tel.: 00385 40 370500, 370600 Fax: 00385 40 310971, 370623 Persona di contatto: Sig.ra Katica Legin (inglese) Proprietà di Privredna Banka Zagreb (Gruppo Intesa BCI) al 96% CREDO BANKA D.D. Zrinjsko Frankopanska 58 – 21000 Split Tel.: 00385 21 310410 Fax: 00385 21 380682 Persona di contatto: Sig.ra Monika Mratinovic (inglese) HRVATSKA POSTANSKA BANKA D.D. Jurisiceva 4 – 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 4804513 Fax: 00385 1 4810700, 4810773 Persona di contatto: Sig.ra Ivica Gerguric (tedesco) ISTARSKA KREDITNA BANKA UMAG D.D. E. Milosa 1 – 52470 Umag Tel.: 00385 52 702300 Fax: 00385 52 702388 Persona di contatto: Sig.ra Ivana Frankovic (italiano, inglese) BKS BANK D.D. Mljekarski trg 3 – 51000 Rijeka Tel.: 00385 51 353555 Fax: 00385 51 353566 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 129 Business Guide - CROAZIA Persona di contatto: Sig.ra Helena Seifert (inglese) Proprietà di BKS Bank AG al 99,79% RAIFFEISENBANK AUSTRIA D.D. Petrinjska 59 – 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 4566466 Fax: 00385 1 4811624 Persona di contatto: Sig.ra Zdenka Vuksan (tedesco, inglese) Proprietà di Raiffeisen International Bank-Holding AG al 75% e Raiffesienbank Zagreb Beteiligungs GmbH al 25% VOLKSBANK D.D. Varsavska 9 – 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 4801300 Fax: 00385 1 4801365 Persona di contatto: Sig.ra Nikolina Jerkin (tedesco, inglese) Proprietà di VB International AG al 98,18% HYPO ALPE-ADRIA-BANK D.D. Koturaska 47 – 10000 Zagreb Tel: 00385 1 6103666, 6103.660 Fax: 00385 1 6103555 Persona di contatto: Sig.ra Vlatka Pacelt (inglese, tedesco) Proprietà 100% straniera (Hypo Alpe-Adria-Bank International AG) La Banca Nazionale Croata ha pubblicato recentemente i dati definitivi e revisionati sui bilanci degli istituti bancari relativi all’esercizio 2009. I criteri più rilevanti presi in considerazione sono stati: attivo; utile/perdite (al lordo delle imposte); la crescita dell’attivo ed il capitale di garanzia. Le prime 5 banche croate in base all’attivo al 31.12.2010 n. Banca 1. ZAGREBACKA BANKA d.d. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Attivo (000 Kune) 96.159.942 Pag. 130 Business Guide - CROAZIA 2. PRIVREDNA BANKA ZAGREB d.d. 67.937.204 3. ERSTE & STEIERMÄRKISCHE BANK d.d. 50.717.699 4. RAIFFEISENBANK AUSTRIA d.d. 40.534.712 5. HYPO ALPE-ADRIA BANK d.d. 38.941.067 Fonte: Banca Nazionale della Croazia Le prime 5 banche croate in base all'utile al 31.12.2010 (al lordo delle imposte) n. Banca Utile (000 Kune) 1. ZAGREBAČKA BANKA d.d. 1.558.596 2. PRIVREDNA BANKA ZAGREB d.d. 1.035.505 3. ERSTE & STEIERMÄRKISCHE BANK d.d. 757.940 4. RAIFFEISENBANK AUSTRIA d.d. 449.957 5. HYPO ALPE-ADRIA BANK d.d. 279.072 Fonte: Banca Nazionale della Croazia 6.1.2. Quali sono le principali banche commerciali partecipate da banche straniere? Erste & Steiermarkische Bank, Hypo Alpe-Adria-Bank, Privredna Banka Zagreb, Raiffeisen Bank, Sociètè Generale-Splitska Banca, Volksbank, Zagrebacka Banka, Banco Popolare Croatia, Veneto Banka, Banka Kovanica, OTP Banka, BKS Bank, Banka Kovanica. 6.1.3. Quali sono le banche straniere che possiedono filiali o rappresentanze nel Paese? • BKS Bank AG • Commerz Bank Aktiengesellschaft • Deutsche Bank AG • LHB Internationale Handelsbank AG • Union de Banques Arabes et Francaises - UBAF © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 131 Business Guide - CROAZIA 6.2. APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO 6.2.1. Quali sono le disposizioni che regolano l’apertura di conti presso banche straniere o locali da parte di soggetti (persone fisiche o giuridiche) stranieri? Decisione sulle condizioni e modalità di apertura e tenuta dei conti correnti dei non residenti presso le banche (G.U. 124/06, 131/06, 5/07 e 74/07). 6.2.2. I soggetti nazionali (persone fisiche o giuridiche) possono aprire e detenere conti in valuta straniera su banche locali? Possono aprire conti presso banche estere in valuta estera? Le persone fisiche possono acquistare valuta straniera senza limiti in valore. Con l’entrata in vigore della Legge sul sistema valutario (G.U. 96/03, 140/05, 132/06 e 150/08, 153/09, 145/09) il regime valutario è stato liberalizzato e alle persone giuridiche croate sono consentite alcune possibilità in più: • la valuta straniera può essere acquistata non solo per effettuare i pagamenti verso l’estero ma anche per tenere conti in valuta; • non ci sono più limiti per la conversione delle valute. In base alla normativa vigente è consentito alle persone fisiche e giuridiche nazionali aprire conti su banche estere. I soggetti stranieri (persone fisiche o giuridiche) possono aprire o detenere conti in valuta locale su banche locali? Le persone fisiche o giuridiche straniere possono aprire conti per "nonresidenti" in valuta locale su banche croate. 6.2.3. I soggetti (persone fisiche o giuridiche) stranieri possono aprire o detenere conti in valuta estera su banche locali? Le persone fisiche straniere possono depositare valuta estera sul proprio conto “non residente” in una banca locale senza limitazioni. Con l’entrata in vigore della nuova Legge sul sistema valutario (G.U. 96/03, 140/05, 132/06 e 150/08, 153/09, 145/10 ) le persone fisiche straniere possono trasferire all’estero la valuta dal loro conto anche senza una causale di pagamento. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 132 Business Guide - CROAZIA 6.3. OPERAZIONI BANCARIE Le operazioni bancarie sono definite dalla Legge sui pagamenti (G.U. 133/09). 6.3.1. Le banche straniere possono concedere prestiti ed erogare finanziamenti allo stesso modo delle banche locali? Sì. Visto che le banche di proprietà straniera sono persone giuridiche croate, sono autorizzate ad operare allo stesso modo di quelle locali (a condizione che abbiano ottenuto l’autorizzazione dalla Banca Nazionale Croata). Gli uffici di rappresentanza non possono svolgere l’attività sopra menzionata. 6.3.2. Le banche del Paese possono concedere crediti e/o finanziamenti nel breve, medio e lungo termine o soltanto in una di tali categorie? Le banche croate concedono crediti e finanziamenti a breve (fino a 1 anno), medio (fino a 5 anni) e lungo termine (oltre 10 anni). Le condizioni del credito dipendono dalla banca che li concede e in misura particolare dalla solvibilità del cliente. 6.3.3. Le banche ordinarie possono acquisire partecipazioni dirette al capitale di imprese? Le banche possono acquistare partecipazioni dirette al capitale delle imprese ma il totale di tali partecipazioni non può superare il 30% del capitale di riserva. Se l’acquisto di una partecipazione in un altro soggetto supera il 10% del capitale di riserva la banca deve richiedere il consenso alla Banca nazionale croata. (Legge sugli istituti di credito G.U. 117/08, 74/09, 153/09). La decisione sulla limitazione degli investimenti delle istituzioni di credito nelle istituzioni non finanziarie e nelle immobilizzazioni (G.U. 1/09, 75/09) prevede la percentuale massima per l’investimento nella singola istituzione non finanziaria: 15% del capitale di garanzia dell’istituzione di credito, complessivamente per tutti gli investimenti dello stesso tipo il limite è di 30% del capitale di garanzia dell’istituzione di credito. Questa decisione entra in vigore a partire dal 31.03.2010. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 133 Business Guide - CROAZIA 6.3.4. Esistono operazioni o categorie di operazioni riservate ad una banca o a un gruppo di banche specificamente abilitate? Tipo operazioni Banche abilitate Finanziamento della ricostruzione e dello sviluppo delle zone devastate o danneggiate dagli eventi bellici HBOR - Hrvatska banka za obnovu i razvitak Zagreb Hrvatska Banka za obnovu i razvitak (HBOR) Strossmayerov Trg, 9 – 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 4591620, 4569106 Fax: 00385 1 4591 721 Persona di contatto: sig.ra Koraljka Perutka Fabijanic 6.4. LINEE DI CREDITO 6.4.1. Esistono banche nazionali di sviluppo con capacità di acquisire partecipazioni dirette in investimenti realizzati in joint venture tra partner locali e stranieri? La Banca Croata per la Ricostruzione e lo Sviluppo (HBOR) fondata nel 1992 con capitale iniziale di 100 mln DEM è di proprietà dello Stato (si veda il par. 7.3.4). 6.4.2. Esistono banche nazionali di sviluppo o istituti finanziari che erogano linee di credito? Hrvatska banka za obnovu i razvitak (HBOR) Strossmayerov Trg, 9 – 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 4591666, 4569106 Fax: 00385 1 4591721 [email protected] Persona di contatto: sig.ra Koraljka Perutka Fabijanic © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 134 Business Guide - CROAZIA 6.4.3. Quali sono le principali linee di credito indirette (on lending) messe a disposizione degli operatori economici dall’Italia? Come vi si accede? Attualmente non sono disponibili linee di credito. 6.4.4. Quali sono le linee di credito indirette (on lending) messe a disposizione degli operatori economici in ambito internazionale? Come vi si accede? FINANZIAMENTI DELLA BANCA MONDIALE Dal punto di vista finanziario, la Banca Mondiale (WB) supporta lo sviluppo della Croazia fin dal 1993, anno del suo ingresso nella WB. Tutte le attività della WB (supporto finanziario; assistenza tecnica; consulenza e servizi di analisi) si basano sulla Country Assistance Strategy (CAS), piano quadriennale concordato con il Governo e altri stakeholders (ultimo: 2004-2008). I prestiti della WB alla Croazia dal 1989 al giugno 2008 ammontano a 2,27 miliardi di Dollari per 38 operazioni. Al maggio 2011 sono attivi 17 Progetti per un valore complessivo di 1,294 milioni di Dollari. Progetti attivi – maggio 2011 Denominazione progetto 1 Economic Recovery Development Policy Loan (ERDLP) 2 EU Natura 2000 Integration Project 3 Ammontare originario milioni Dollari Maggio 2011 213 Febbraio 2011 28,8 Justice Sector Support Project Aprile 2010 36,3 4 Export Finance Intermediaton LoanGEF Agosto 2009 141,2 5 Coastal Cities Pollution Control Project 2 Dicembre 2008 87,5 6 Rijeka Gateway II Dicembre 2008 122,5 Development of Emergency Medical Services and Investment Planning Project Settembre 2008 28,3 7 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 135 Business Guide - CROAZIA 8 Agricultural Pollution Control Project Dicembre 2007 0 9 Revenue Administration Modernization Project Luglio 2007 68,0 10 Inland Waters Project Maggio 2007 133,41 11 Croatia Rijeka Gateway – Additional Financing Maggio 2006 48,03 12 Trade and Transport Integration Maggio 2006 75,3 13 Agricultural Acquis Cohesion Project Febbraio 2006 30,14 14 Education Sector Development Program Project Settembre 2005 85,0 15 Science & Technology Project Luglio 2005 40,0 Rijeka Gateway Project Luglio 2003 156,5 TOTALE 1,294 Fonte: The World Bank Office, Croatia FINANZIAMENTI DELLA BANCA EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO (BERS) La BERS supporta in Croazia la privatizzazione, lo sviluppo economico territoriale, gli investimenti diretti esteri, il turismo, le infrastrutture municipali e ambientali. Al 1˚ maggio 2011 i finanziamenti riguardano cumulativamente 73 Progetti del valore di 4,5 miliardi di Euro, per un finanziamento lordo di 6,5 miliardi di Euro. Nel corso del 2011 sono stati attivati i seguenti Progetti: • North Western Regional Waste Water Project • Split Wastewater Project • Ombla HPP • ATM Modernisation Project © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 136 Business Guide - CROAZIA 6.5. ASSICURAZIONI 6.5.1. Quali sono le principali compagnie di assicurazioni operanti nel Paese? CROATIA OSIGURANJE d.d. Miramarska 22 – 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 6332000 Fax: 00385 1 6332020 Principale società di assicurazione in Croazia; dispone di 23 filiali e 28 punti di vendita su tutto il territorio croato. www.crosig.hr [email protected] Persona di contatto: Sig. Ivan Boric (inglese) HELIOS VIENNA INSURANCE GROUP d.d. Poljicka ulica 5 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 6116766 Fax: 00385 1 6116951 Persona di contatto: Sig.ra Maja Sentinella-Jervic (inglese) Dispone di 5 filiali www.helios.hr [email protected] GRAWE HRVATSKA d.d. Ulica grada Vukovara 5 – 10 000 ZAGREB Tel.: 00385 1 3034000 , 00385 62 300301 Fax: 00385 1 3034500 Persona di contatto: Sig.ra Iva Naglic (tedesco, inglese) Dispone di 4 filiali www.grawe.hr [email protected] EUROHERC OSIGURANJE d.d. Ulica grada Vukovara 282 – 10000 ZAGREB © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 137 Business Guide - CROAZIA Tel.: 00385 1 6004209 Fax: 00385 1 6306920 Persona di contatto: Sig.ra Andrea Barbaric Lulic (inglese) Dispone di 9 filiali www.euroherc.hr [email protected] BASLER OSIGURANJE ZAGREB d.d. Radnička cesta 37 b – 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 6405000 Fax: 00385 1 6405003 Persona di contatto: Sig.ra Maja Borosa (inglese) Dispone di 11 filiali http://osiguranje-zagreb.hr [email protected] MERKUR OSIGURANJE d.d. Ulica grada Vukovara 237 – 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 6308333 Fax: 00385 1 6157130 Persona di contatto: Sig.ra Tamara Aye (inglese) Dispone di 7 filiali http://www.merkur.hr [email protected] UNIQA osiguranje d.d. Savska cesta 106 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 6324200 Fax: 00385 1 6324250 Persona di contatto: Sig.ra Dragica Marjanovic (inglese, tedesco) Dispone di 11 filiali www.uniqa.hr [email protected] © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 138 Business Guide - CROAZIA KVARNER VIENNA INSURANCE GROUP d.d. Osijecka 46 - 51000 RIJEKA Tel.: 00385 51 227896 Fax: 00385 51 227971 Persona di contatto: Sig. Kristijan Gasparini (inglese, italiano, francese) Dispone di 7 filiali www.kvarner-vig.hr [email protected] GENERALI OSIGURANJE d.d. Zavrtnica 17 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 4600444 Fax: 00385 1 4600600 Persona di contatto: Sig. Damir Vukic (inglese) Dispone di 5 direzioni regionali e 17 filiali www.generali.hr [email protected] 6.6. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA 6.6.1. Quali sono le principali associazioni imprenditoriali nel Paese e le loro competenze? HRVATSKA UDRUGA POSLODAVACA (Associazione dei Datori di Lavoro) Pavla Hatza 12 – 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 4897555 Fax: 00385 1 4897556 Direttore: Davor Majetic Persona di contatto: dott.ssa Lidija Horvatic (tel. 4897558) – responsabile rapporti estero www.hup.hr [email protected] © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 139 Business Guide - CROAZIA 6.6.2. Esiste una associazione degli importatori nel Paese? Non esistono specifiche associazioni di importatori, ma solo società registrate per l'esportazione e l'importazione, nonché un dipartimento della Camera dell’Economia della Croazia che si occupa di attività commerciale. 6.6.3. Quali sono i principali importatori che operano nel Paese? Principali società/gruppi commerciali in Croazia: KERUM Zrinsko-Frankopanska 68 - 21000 SPLIT Tel.: 00385 21 409111 Fax: 00385 21 409124 Persona di contatto: Sig.ra Irena Sestic (inglese) Catena alimentare presente specialmente in Dalmazia e sulle isole dalmate; possiede 30 punti vendita. BILLA Jadranska avenija 2 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 6595100 Fax: 00385 1 6595101 Persona di contatto: Sig.ra Sanja Gojnic Catena internazionale presente in Croazia con 20 ipermercati. MERCATOR-H Ljudevita Posavskog 5 – 10360 SESVETE Tel.: 00385 1 6572000 Fax: 00385 1 6221179 Persona di contatto: Sig.ra Petra Grkovic Possiede 11 centri commerciali ubicati a Dubrovnik, Metkovic, Split, Zadar, Pula, Karlovac, Zagreb, Čakovec, Osijek, Djakovo, Samobor e Rijeka e 10 centri commerciali più piccoli. PLODINE d.o.o. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 140 Business Guide - CROAZIA Ruziceva 29 - 51000 RIJEKA Tel.: 00385 51 352825 Fax: 00385 51 371184 Persona di contatto: Sig.ra Sanja Šukalo (inglese) Catena di ipermercati con 55 punti vendita KONZUM M. Cavica 1 A - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 2482222 Fax: 00385 1 2482525 Persona di contatto: Sig. Hrvoje Prkacin Azienda leader nel settore della vendita al dettaglio di una vasta gamma di prodotti di largo consumo (in particolare generi alimentari, bevande alcoliche e no). La rete distributiva della KONZUM si estende prevalentemente nella città di Zagabria e località limitrofe raggiungendo un numero complessivo di 163 unità, di cui un ipermercato a Zagabria (SUPER KONZUM) su una superficie di ca. 4.000 mq, e un supermercato del tipo Cash & Carry nella periferia di Zagabria. Ultimamente il gruppo Agrokor di cui la Konzum fa parte ha aperto un nuovo ipermercato a Fiume. In totale possiede circa 700 punti vendita BRODOMERKUR Poljicka cesta 35 - 21000 SPLIT Tel.: 00385 21 301111, Fax: 00385 21 460824 Persona di contatto: Sig.ra Senka Mrduljas - Pezzi Società commerciale di primaria importanza in Dalmazia, effettua importazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio di un vasto assortimento di prodotti; dispone di 52 punti vendita, ubicati a Spalato e dintorni. IRIS Kneza Branimira 24 - 10040 ZAGREB Tel.: 00385 1 2961888 Fax: 00385 1 2924066 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 141 Business Guide - CROAZIA Persona di contatto: Sig.ra Vesna Bisevac Azienda commerciale che dispone di una vasta catena di negozi nella città di Zagabria e dintorni, specializzata nell’importazione e successiva vendita di profumeria/cosmesi, prodotti da toilette, per l’igiene e di drogheria. KEMOBOJA A. Šenoe 30 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 2455281 Fax: 00385 1 2455281 Persona di contatto: Sig.ra Candrlic Sanja Importante ditta commerciale che tratta vari settori tra cui quello chimico (pitture e vernici di tutti i tipi), beni di largo consumo (con particolare riferimento a prodotti per la pulizia della casa e da toilette), articoli casalinghi, materiali edili, plastica, attrezzature/articoli antinfortunistici. Dispone di 40 punti vendita in Croazia di cui 35 ubicati nella città di Zagabria. GETRO’ Ljudevita Posavskog 5 - 10360 SESVETE Tel.: 00385 1 2030000 Fax: 00385 1 2008255 Ditta commerciale con che effettua l’importazione, il commercio all’ingrosso e al dettaglio di una vasta gamma di prodotti di largo consumo inclusi i prodotti alimentari. Con i propri centri distributivi a Osijek, Spalato, Fiume e Metkovic copre tutto il territorio della Croazia rifornendo oltre 450 negozi e grandi magazzini. La sede e l’amministrazione sono ubicati a Zagabria, dove si trovano anche i punti vendita Cash & Carry: GETRO SESVETE, con una superficie di ca. 9.000 mq e GETRO VRBANI, con una superficie di ca. 4.000 mq. Altri centri sono stati aperti a Dubrovnik, Karlovac, Osijek, Split, Zadar, Varaždin, Slavonski Brod e a Pola (totale 16 centri). Da dicembre 2009 Getro e Mercator hanno firmato un accordo di alleanza strategica (Mercator ha preso attività commerciale dalla Getro nel mercato croato). CADORO © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 142 Business Guide - CROAZIA Vincenta iz Kastva 12 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 3010446 Fax: 00385 1 3010448 Persona di contatto: Sig. Darko Loncar Dispone di un grande magazzino nella città di Zagabria, tratta mobili per interni (importazioni e vendita al dettaglio). ELEKTROPROMET Avenija Dubrovnik 6 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 6502333, 6502.310 Fax: 00385 1 6528483 Persona di contatto: Sig. Lucic Josip Importante ditta commerciale (importazioni, vendita all'ingrosso ed al dettaglio) operante nel settore delle macchine e attrezzature elettriche, macchine, attrezzature, materiale per la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica, materiale da installazione, prodotti e impianti per illuminazione (anche industriale), vari prodotti elettrici ed elettronici per uso industriale e no. EXPORTDRVO Marulicev trg 18 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 4560222 Fax: 00385 1 4829942 Persona di contatto: Sig. Kresimir Simatic Importante azienda commerciale operante in svariati settori merceologici: prevalentemente tratta mobili e articoli d’arredo, prodotti per l’illuminazione, elettrodomestici ed articoli/attrezzature audio–video. Dispone di numerosi punti vendita nelle principali città croate. MAŠINOIMPEX Kaptol 14 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 4920327 Fax: 00385 1 4920347 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 143 Business Guide - CROAZIA Persona di contatto: Sig. Vladimir Stazic Ditta commerciale operante in vari settori merceologici con particolare attenzione all’industria alimentare, chimica, grafica, per le quali tratta l’importazione per clienti famosi. Vengono importati vari tipi di macchine, attrezzature, accessori, dispositivi, pezzi di ricambio e prodotti intermedi. Vanta una clientela di 1.700 operatori. STANIC GRUPA Magistrala Solin bb - 21000 SPLIT Tel.: 00385 21 246700 Fax: 00385 21 245027 Persona di contatto: Sig. Slobodan Juracic Ditta privata commerciale operante su tutto il territorio della Croazia (in particolare generi alimentari) e della Bosnia ed Erzegovina. Dispone di ca. 7.000 acquirenti abituali in Croazia, di 1 grande magazzino a Zagabria e un punto vendita a Spalato. Tratta importazioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio. PP MAKSIMIR Trg Sv. Šimuna 1 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 4696800 Fax: 00385 1 4574222 Persona di contatto: Sig Ivan Hrastic Importante ditta commerciale con pluriennale presenza sul mercato croato. Effettua importazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio di una vasta gamma di prodotti. IN TREND Sv. Dominika 3 - 20000 DUBROVNIK Tel.: 00385 20 323936 Fax: 00385 20 416224 Persona di contatto: Sig. Tomislav Tomas © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 144 Business Guide - CROAZIA Azienda commerciale (import-export, vendita all’ingrosso ed al dettaglio) operante in svariati settori merceologici, in particolare quelli di largo consumo. LANTEA GRUPA Ulica grada Gospića 1A - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 2700333 Fax: 00385 1 2700702 Persona di contatto: Sig. Drago Sojat Ditta che effettua commercio con l'estero (importazioni ed esportazioni), commercio all'ingrosso e al dettaglio (numerosi punti vendita) di prodotti del settore tessile venduti in negozi specializzati: tessuti per abbigliamento, tessuti per arredamento, abbigliamento e relativi accessori, biancheria intima, biancheria per la casa, passamaneria, ecc.. ELEKTROMATERIJAL Cambierieva 13 - 51000 RIJEKA Tel.: 00385 51 650777 Fax: 00385 51 213670 / 212.699 Persona di contatto: Sig.ra Ljiljana Horvat Azienda commerciale operante nel settore dei materiali e attrezzature elettriche, apparecchi e accessori elettrici, elettrodomestici, materiale da installazione, articoli d’illuminazione, prodotti elettrici vari, ecc. Dispone di una catena di negozi ubicati principalmente nella zona del Quarnero, ma anche nelle altre principali città croate. INTERCOMMERCE EXPORT – IMPORT Ernesta Miloša 20b - 51470 UMAGO Tel.: 00385 52 703400 Fax: 00385 52 741392 Persona di contatto: Sig. Davor Kozlovic Ditta commerciale (import-export, vendita all’ingrosso) che tratta vari settori ed intrattiene anche contatti con ditte della Bosnia ed Erzegovina. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 145 Business Guide - CROAZIA MAGMA Bastijanova 52 - 10000 ZAGREB Tel.: 00385 1 3656888 Fax: 00385 1 3656888 Persona di contatto: Martina Lovric Società importatrice esclusiva per vari marchi di abbigliamento famosi. Possiede 100 punti di vendita propri sparsi per tutta la Croazia. 6.7. CAMERE DI COMMERCIO 6.7.1. Quali sono le Camere di Commercio, dell’Industria e dell’Artigianato operanti nel Paese e quali sono le rispettive competenze? In Croazia opera la Camera dell'Economia Croata (Hrvatska Gospodarska Komora) che annovera tra i propri soci la maggior parte delle aziende e delle società in Croazia. La sede centrale è a Zagabria. I suoi compiti principali sono i seguenti: • partecipa alla formazione del sistema economico e al processo di ristrutturazione; • organizza attività promozionali per l'economia croata all'estero e intraprende relazioni d'affari con l'estero per conto dei partner locali; • sviluppa e stimola l'imprenditoria locale; • partecipa alla distribuzione dei contingenti doganali per le merci importate; • partecipa alla distribuzione delle licenze internazionali nel trasporto su strada; • rilascia certificati di origine della merce e altri documenti nel commercio con l'estero su richiesta di partner locali e stranieri; • esamina ed informa sulla credibilità e solvibilità delle società locali e straniere. Presso la Camera dell'Economia Croata esiste il tribunale arbitrale competente in materia di controversie commerciali internazionali. La Camera dell'Economia Croata è suddivisa in 20 Camere di Commercio regionali: Zagreb, Karlovac, Osijek, Pula, Rijeka, Split, Zadar, Dubrovnik, Sibenik, © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 146 Business Guide - CROAZIA Sisak, Gospic, Bjelovar, Varazdin, Pozega, Cakovec, Slavonski Brod, Virovitica, Vukovar, Krapina, Koprivinica. Camera dell'Economia della Croazia (Hrvatska gospodarska komora – H.G.K.) Rooseveltov Trg 2 - 10000 ZAGREB Presidente: Dr. Nadan Vidosevic Persona di contatto: Sig.ra Dunja Konjevod (italiano) Tel.: 00385 1 4561555 Fax: 00385 1 4828380, 4828365 [email protected] Camera regionale di Pola (HGK –Zupanijska Komora Pula) Carrarina 5 - 52000 PULA Presidente: Dr. Šime Vidulin Persona di contatto: Sig.ra Alida Perkov (italiano) Tel.: 00385 52 378100 Fax: 00385 52 211875 [email protected] Camera Regionale di Fiume (HGK – Zupanijska Komora Rijeka) Bulevar oslobodenja 23 - 51000 RIJEKA Presidente: Dr. Vinko Micetic Persona di contatto: Sig.ra Sanda Filipovic (italiano, inglese) Tel.: 00385 51 209111 Fax: 00385 51 216033, 216926 [email protected] Camera Regionale di Bjelovar (HGK – Zupanijska Komora Bjelovar) Preradoviceva 4/I - 43000 BJELOVAR Presidente: Zlatko Kufner Persona di contatto: Sig.a Mara Milinovic (inglese) Tel.: 00385 43 274060 Fax: 00385 43 241908 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 147 Business Guide - CROAZIA [email protected] Camera Regionale di Cakovec (HGK – Zupanijska Komora Cakovec) I.G. Kovacica 2/II - 40000 CAKOVEC Presidente: Rajko Saric Persona di contatto: Sig. Silverije Petris (inglese e italiano) Tel.: 00385 40 311160 Fax: 00385 40 311161 [email protected] Camera Regionale di Koprivnica (HGK – Zupanijska Komora Koprivnica) Josipa Vargovica 11 - 48000 KOPRIVNICA Presidente: Dr. Miroslav Vitkovic Persona di contatto: Sig.ra Suzana Vlahinja (inglese e tedesco) Tel.: 00385 48 674560 Fax: 00385 48 674570 [email protected] Camera Regionale di Karlovac (HGK - Zupanijska Komora Karlovac) Kralja Tomislava 19 b - 47000 KARLOVAC Presidente: Zlatko Kuzman Persona di contatto: Sig.ra Daniela Peris (italiano) Tel.: 00385 47 612111 Fax: 00385 47 614720 [email protected] Camera Regionale di Krapina (HGK – Zupanijska Komora Krapina) Trg Ljudevita Gaja 5 - 49000 KRAPINA Presidente: Dr. Ivica Cerovecki Persona di contatto: Sig. Vid Šanjug Tel.: 00385 49 371883 Fax: 00385 49 371884 [email protected] © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 148 Business Guide - CROAZIA Camera Regionale di Osijek (HGK – Zupanijska Komora Osijek) Europske avenije 13 - 31000 OSIJEK Presidente: Dr. Zoran Kovacevic Persona di contatto: Sig.ra Ivana Erak (inglese) Tel.: 00385 31 223800 Fax: 00385 31 223824 Camera Regionale di Otocac (HGK – Zupanijska Komora Otocac) Kralja Zvonimira 16 - 53220 OTOCAC Presidente: Dr. Joso Brajkovic Persona di contatto: Sig.a Anka Kranjcevic (inglese, tedesco) Tel.: 00385 53 773307 Fax: 00385 53 771001 [email protected] Camera Regionale di Pozega (HGK – Zupanijska Komora Pozega) Vukovarska 6 - 34000 POZEGA Presidente: Luka Balenovic Persona di contatto: Sig.ra Marija Rehnicer (inglese) Tel.: 00385 34 273260 Fax: 00385 34 273360 [email protected] Camera Regionale di Sisak (HGK – Zupanijska Komora Sisak) Kranjceviceva 16 - 44000 SISAK Presidente: Boris Mesaric Persona di contatto: Sig.ra Brankica Grd (italiano e inglese) Tel.: 00385 44 522583 Fax: 00385 44 521531 [email protected] Camera Regionale di Slavonski Brod (HGK – Zupanijska Komora Slavonski Brod) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 149 Business Guide - CROAZIA Matija Mesica 9, 35000 SLAVONSKI BROD Presidente: Vlatko Blekic Persona di contatto: Sig. Krešimir Rudec (inglese) Tel.: 00385 35 448583 Fax: 00385 35 448591 [email protected] Camera Regionale di Spalato (HGK – Zupanijska Komora Split) Obala A. Trumbica 4 - 21000 SPLIT Presidente: Dott.ssa Jadranka Radovanic Persona di contatto: Sig.ra Goranka Kosta (inglese) Tel.: 00385 21 321100 Fax: 00385 21 346956 [email protected] Camera Regionale di Dubrovnik (HGK – Zupanijska Komora Dubrovnik) Pera Cingrije 6 - 20000 DUBROVNIK Presidente: Sig.ra Terezina Orlic Persona di contatto: Sig.Ivo Grkovic (inglese) Tel.: 00385 20 312099 Fax: 00385 20 312096 [email protected] Camera Regionale di Sebenico (HGK – Zupanijska Komora Sibenik) dr. fra Jerolima Milete 31 - 22000 SIBENIK Presidente: Dr. Petar Skender Persona di contatto: Sig.ra Magda Lakos - Mioc (inglese) Tel.: 00385 22 311600 Fax: 00385 22 311610 [email protected] Camera Regionale di Zara (HGK – Zupanijska Komora Zadar) Spire Brusine 16 - 23000 ZADAR Presidente: Sig. Dario Jurin © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 150 Business Guide - CROAZIA Persona di contatto: Sig. Denis Ikic (inglese) Tel.: 00385 23 211747 Fax: 00385 23 213923 [email protected] Camera Regionale di Varazdin (HGK – Zupanijska Komora Varazdin) Preradoviceva 17/II - 42000 VARAZDIN Presidente: Dr. Cedomil Cesarac Persona di contatto: Sig.ra Ksenija Miksaj (inglese) Tel.: 00385 42 405400 Fax: 00385 42 405401 [email protected] Camera Regionale di Virovitica (HGK – Zupanijska Komora Virovitica) Trg Kralja Tomislava 6 - 33000 VIROVITICA Presidente: Dr. Ivan Slamic Persona di contatto: Sig. Milan Vandura (inglese) Tel.: 00385 33 725150 Fax: 00385 33 722150 [email protected] Camera Regionale di Vukovar (HGK – Zupanijska Komora Vukovar) Zmajeva 1 - 32000 VUKOVAR Presidente: Dr. Vinka Ivankovic Persona di contatto: Sig. Jugoslav Holik (inglese) Tel.: 00385 32 441157 Fax: 00385 32 441463 [email protected] Camera Regionale di Zagabria (HGK – Zupanijska Komora Zagreb) Draskoviceva 45 (c/o Hotel Sheraton) - 10000 ZAGREB Presidente: Dr. Zlatan Frohlich Persona di contatto: Sig.ra Davorka Car (inglese, spagnolo, tedesco) Tel.: 00385 1 4606777 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 151 Business Guide - CROAZIA Fax: 00385 1 4606803 [email protected] © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 152 Business Guide - CROAZIA © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 153 Business Guide - CROAZIA 7. Quadro Economico 7.1. LA CROAZIA IN CIFRE QUADRO GENERALE Superficie 56.594 km² (Italia: 301.340 km²) Popolazione 4.429 mln. ab.- stime ufficiali 2009 (Italia: 58,13 mln. ab.) Capitale Zagreb – 790 mila ab. (Roma: 2.743.000 ab.) Principali città Split – 189 mila ab. Rijeka – 144 mila ab. Osijek – 115 mila ab. Suddivisione amministrativa Valuta nazionale 21 contea, 127 città, 429 comuni kuna 1€ = 7.29542 (02.01.2010) Tasso di cambio 1€ = 7.193455 (30.06.2010) 1€ = 7.385173 (31.12.2010) 1€ = 7.431895 (31.05.2011) Tasso di inflazione 1,1 (anno 2010) Tasso di disoccupazione 17,6% (anno 2010) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 154 Business Guide - CROAZIA QUADRO ECONOMICO Prodotto Interno Lordo (PIL) PIL nominale (2010) 45,302 Mld. € (Italia: Mld. €) PIL procapite (2010) 10.380 € (Italia: €, UE-27: €) Agricoltura: 3,9% Industria: 14,5% Servizi: 66,8% Origine del PIL (2009) -1,2% Tasso di crescita (2010) 2009 Produzione industriale Industria manifatturiera Industria chimica Gomma e plastica Mld. € 13,2 Quota % Var. % 09/08 82,5 -10,6 0,63 0,35 4 2,2 -9,8 -2,4 Esportazioni In Mld. € Commercio estero TOTALE (di cui) Unione Europea Ex URSS 8,902 5,439 0,22 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Quota % su tot.Export 61 2,5 Var % 2010/2009 In valuta In € locale 135,2 18,2 143,4 19,3 297,2 40 Pag. 155 Business Guide - CROAZIA Importazioni Var % 2010/2009 In Mld. € Quota % su tot. import In valuta locale In € 60 11,6 -4,45 -34,2 38,6 -0,6 -4,6 5,2 Commercio estero TOTALE (di cui) Unione Europea Ex URSS 15,127 9,106 1,7 1993-2009 Investimenti Diretti Esteri Rischio Paese 2010 Totali: 24.035 Mld. € Italia: 4,43 € (%) Totali: 439,9 Mld. € Italia:112,8 mln. € (25,6%) M3 Fonte: CROSTAT 7.2. STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI 7.2.1. Qual è la struttura delle importazioni per settore merceologico e per Paese di provenienza (in particolare dall’Italia)? Qual è il trend rispetto agli anni precedenti? Struttura merceologica delle importazioni (SITC Rev. 3) (.000 Euro) TOTALE 2009 (I-XII) 2010 (I-XII) Var. % 15.220.090 15.127.197 -0.6 Alimenti e bestiame 1.341.940 1.359.719 1.3 Bevande e tabacco 130.052 138.187 6.3 Materie prime grezze 244.966 254.954 4.1 2.565.993 2.835.519 10.5 58.478 56.547 -3.3 Prodotti chimici 1.885.158 2.137260 13.4 Prodotti classificati secondo il materiale 2.761.469 2.724.870 -1.3 Combustibili di origine minerale, lubrificanti Grassi e oli animali e vegetali © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 156 Business Guide - CROAZIA Macchine e mezzi di trasporto 4.337.163 3.879.755 -10.5 Prodotti finiti vari 1.878.201 1.735.895 -7.6 16.670 4.492 -73.1 Prodotti non menzionati altrove Fonte: CROSTAT Importazioni per Paesi di provenienza (.000 Euro) TOTALE, di cui: 2009 (I-XII) 2010 (I-XII) Var. % 15.220.090 15.127.197 -0.6 9.544.707 9.106.033 -4.6 764.325 720.901 -5.7 455.572 409.659 -10.1 2.342.577 2.306.042 -1.6 2.059.611 1.892.799 -8.1 871.123 885.829 1.7 396.408 307.074 -22.5 385.493 327.234 -15.1 218.267 440.759 101.9 778.939 811.698 4.2 406.767 461.767 13.6 201.585 230.544 14.4 1.448.417 1.360.500 -6.1 - PAESI INDUSTRIALIZZATI - Paesi dell’Unione Europea Austria Francia Italia Germania Slovenia - Paesi EFTA - Altri Paesi industrializzati Stati Uniti Turchia - PAESI IN VIA DI SVILUPPO - Paesi CEFTA Bosnia ed Erzegovina Serbia -Altri paesi europei in via di sviluppo Federazione Russa Fonte: CROSTAT © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 157 Business Guide - CROAZIA 7.3. STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI 7.3.1. Qual è la struttura delle esportazioni per settore merceologico e per Paese di destinazione (in particolare in Italia)? Qual è il trend rispetto agli anni precedenti? Struttura merceologica delle esportazioni (SITC Rev. 3) 2009 (I-XII) 2010 (I-XII) Var. % 7.529.396 8.902.383 18.2 740.649 760.185 2.6 163.639 189.006 15.5 459.754 598.133 30.1 977.543 1.110.464 13.6 17.973 20.503 14.1 726.398 1.016.598 40 1.133.301 1.260.876 11.3 2.233.821 2.819.549 26.2 1.073.275 1.120.127 4.4 3.042 6.941 128.2 (.000 Euro) TOTALE Alimenti e bestiame Bevande e tabacco Materie prime grezze Combustibili di origine minerale, lubrificanti Grassi e oli animali e vegetali Prodotti chimici Prodotti classificati secondo il materiale Macchine e mezzi di trasporto Prodotti finiti vari Prodotti non menzionati altrove Fonte: CROSTAT Esportazioni per Paesi di destinazione (.000 Euro) TOTALE 2009 (I-XII) 2010 (I-XII) Var. % 7.529.396 8.902.383 18.2 4.560.613 5.432.124 19.3 405.341 471.403 16.3 1.432.164 1.660.493 15.9 132.474 199.733 50.8 - PAESI INDUSTRIALIZZATI - Paesi dell’Unione Europea Austria Italia Ungheria © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 158 Business Guide - CROAZIA Germania Slovenia -Paesi EFTA 827.516 922.643 11.5 557.149 697.068 25.1 128.026 102.217 -20.2 168.850 222.028 31.5 1.601.885 1.665.439 4.0 965.852 1.033.934 7.0 400.793 349.179 -12.9 110.079 175.146 59.0 -Altri Paesi industrializzati Stati Uniti -PAESI IN VIA DI SVILUPPO - Paesi CEFTA Bosnia ed Erzegovina Serbia -Altri paesi europei in via di sviluppo Federazione Russa Fonte: CROSTAT Nel periodo gennaio-dicembre 2010 i trend del commercio estero della Croazia si è leggermente discostato da quelli consolidati negli ultimi anni. In base ai dati temporanei per l’anno 2010 si nota una leggere crescita delle esportazioni (18,2%) e una leggera flessione delle importazioni (0,6%). Il saldo negativo del bilancio commerciale è di 6,225 milioni di euro, rispetto ai 7,691 milioni di euro nell’anno 2009. Il debito estero nell’anno 2010 raggiunge il 99,7% del PIL rispetto al 97,7% nell’anno precedente. Per quanto concerne l’orientamento geografico degli scambi, i dati 2010 non presentano particolari novità rispetto gli anni precedenti confermando una netta prevalenza degli scambi con l’UE. L’UE si conferma il principale mercato di destinazione dell’export croato con una quota del 61,09% del totale (69,4% nel 2009). Dal lato delle importazioni, il 60,19% dell’import croato ha origini UE (72,5% nel 2009). Il leggero calo di entrambi i dati va ricondotto ai trend dell’ultimo trimestre 2008 quando i mercati sviluppati sono stati investiti dalla crisi finanziaria e reale. Interscambio Italia-Croazia L’interscambio commerciale tra la Croazia e l’Italia è – dal punto di vista croato – molto dinamico. Negli ultimi anni l’Italia risulta infatti il principale partner © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 159 Business Guide - CROAZIA commerciale della Croazia (per gli anni 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2010) contendendosi con la Germania questo primato. Quota dell’Italia (%): 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Nell’import croato 17,1 16,0 16,7 16,1 17,0 14,9 15,2 Nell’export croato 22,8 21,2 23,1 19,2 19,2 19,1 18,6 Fonte: CROSTAT Le forniture italiane verso la Croazia riguardano una gamma varia di prodotti, tra cui prodotti di largo consumo (in particolare calzature, tessuti, abbigliamento, giocattoli e prodotti cosmetici), alcuni prodotti siderurgici e lavorazioni metalmeccaniche, vari tipi di macchinari (macchine agricole, macchine per la lavorazione del legno, per la lavorazione della plastica, ecc.). Importanti sono anche i prodotti alimentari, specialmente frutta ed ortaggi e vari tipi di pasta alimentare. Per quanto riguarda gli acquisti italiani, prevalgono prodotti chimici e materie plastiche (polimeri di PE, cloruro di vinile), legno grezzo e semilavorati di legno (faggio e rovere), nonché alcuni prodotti di largo consumo (abbigliamento e calzature): nella maggior parte dei casi si tratta di esportazioni a seguito di lavorazioni per conto terzi. Nel corso del 2010 le importazioni croate dall’Italia risultano in lieve diminuzione, mentre le esportazioni croate sono cresciute del 15,9%. Esportazioni dell’Italia in Croazia – Aprile 2010 CTCI Rev. 4 0 Prodotti alimentari ed animali vivi 1 Bevande e tabacchi 2 Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 3 Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 4 Oli, grassi e cere di origine animale o vegetale 5 Prodotti chimici e prodotti connessi, n.c.a. 6 Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 7 Macchinari e materiale da trasporto 8 Prodotti finiti diversi 9 Articoli e transazioni non classificati altrove nella C.T.C.I. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati .000 Euro Var. % 41459,44 -29,52 1257,713 10,98 10217,8 20,05 62440,19 -17,63 597,815 34865,56 91801,98 26,39 168673,1 9,05 186197,6 34,82 119258,1 4,04 4009,873 1092,33 Pag. 160 Business Guide - CROAZIA TOTALE 685913,7 8,68 Importazioni dell’Italia dalla Croazia – Aprile 2010 CTCI Rev. 4 .000 Euro 0 Prodotti alimentari ed animali vivi 1 Bevande e tabacchi 2 Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 3 Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 4 Oli, grassi e cere di origine animale o vegetale 5 Prodotti chimici e prodotti connessi, n.c.a. 6 Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 7 Macchinari e materiale da trasporto 8 Prodotti finiti diversi 9 Articoli e transazioni non classificati altrove nella C.T.C.I. TOTALE Var. % 16646,78 1,87 123,115 -5,63 70036,98 -11,99 79289,43 21,81 1900,728 -38,90 28817,36 36,09 65295,59 -8,95 115198,8 -31,27 99495,51 -16,66 4030,508 -32,77 480834,8 -11,90 Fonte ISTAT 7.4. INVESTIMENTI STRANIERI 7.4.1. Quante sono le società straniere o miste (costituite tra soggetti stranieri e soggetti nazionali) impegnate nel Paese per settore e per Paese di provenienza? Il numero complessivo di società commerciali registrate in Croazia nel mese di marzo 2009 era pari a 129.500 di cui 99.500 attive. Il solo dato disponibile sul numero di soggetti a capitale estero o misto pubblicato dalle fonti statistiche ufficiali riguarda le succursali/filiali di società commerciali estere o di commercianti individuali esteri che, nel mese di marzo 2009, risultavano essere 429, di cui 304 attive. Tali dati non appaiono adeguati a rappresentare il quadro reale. 7.4.2. Qual è l’entità degli investimenti stranieri nel Paese? Risulta difficile quantificare il numero e il valore complessivo degli investimenti stranieri effettuati in Croazia, poiché dal 01.01.1995, con l’entrata in © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 161 Business Guide - CROAZIA vigore della Legge sulle Società, non è più necessario registrare gli investimenti presso il Ministero dell’Economia. Tuttavia, la Banca Nazionale segue i flussi e pubblica regolarmente i seguenti dati: Investimenti diretti esteri 1993-2010 Quote di partecipazione (milioni Euro) Utile Altri investimenti Totale Mezzi Obblighi non distribuito Mezzi Obblighi 1993 0,0 101,0 n.d. n.d. n.d. 101,0 1994 0,0 92,8 n.d. n.d. n.d. 92,8 1995 0,0 79,1 n.d. n.d. n.d. 79,1 1996 0,0 382,1 n.d. n.d. n.d. 382,1 1997 0,0 325,0 35,9 -7,1 126,4 480,2 1998 0,0 581,1 63,9 -12,8 217,6 849,7 1999 0,0 1.208,6 43,4 -0,6 116,9 1.368,3 2000 0,0 750,6 86,8 0,0 302,9 1.140,3 2001 0,0 910,8 187,9 0,1 414,5 1.513,3 2002 0,0 718,3 160,9 -0,3 323,3 1.202,2 2003 0,0 762,0 587,9 -1,5 440,9 1.789,2 2004 -0,2 319,9 291,7 -17,8 278,4 872,1 2005 0,0 793,0 570,5 0,0 63,2 1.426,7 2006 -0,1 1.710,2 701,2 18,1 271,5 2.700,9 2007 0,0 2.113,7 493,0 -2,6 992,4 3.596,6 2008 -0,1 1.800,8 509,5 -24,0 644,0 2.930,1 0,0 681,6 286,2 -32,1 1.160,3 2.096,0 0,0 237,3 73,8 -16,2 139,3 434,2 2009 2010 Q1 Fonte: Banca Nazionale Complessivamente, tra il 1993 e il Marzo 2010 sono affluiti nel Paese IDE per un valore complessivo di 23 miliardi di Euro. Secondo gli ultimi dati della Banca Nazionale croata, la quota maggiore degli investimenti diretti esteri tra il 1993 e la fine 2009 si è concentrata nel settore bancario (oltre 7,5 miliardi di Euro). Seguono l’industria chimica con 1,6 miliardi di Euro, © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati il settore delle poste e delle Pag. 162 Business Guide - CROAZIA telecomunicazioni con 1,4 miliardi di Euro, la produzione di coke, derivati del petrolio e combustibili nucleari con 1,4 miliardi di Euro. Per quanto riguarda i Paesi di provenienza degli investimenti, dominano i paesi dell’Unione Europea, seguiti dagli Stati Uniti. In particolare, l’Austria risulta il primo paese investitore con 5,8 miliardi di Euro investiti, mentre alle sue spalle si collocano i Paesi Bassi (3,3 mld), la Germania (2,4 mld), l’Ungheria (2,1 mld), la Francia (1,31 mld), il Lussemburgo (1,1 mld) e l’Italia, con 921,6 mln di Euro. La Banca Nazionale ha reso noto che nel 2009 l’afflusso di investimenti esteri diretti ha raggiunto i 2,1 mld Euro, con una flessione di oltre 800 milioni di Euro rispetto all’anno precedente, il 2008, e di oltre 1,5 miliardi rispetto al 2007, che è stato un anno record con 3,6 miliardi di Euro di afflusso di IDE. La maggior parte degli IDE nel Paese è giunta nel primo semestre, mentre nel secondo semestre l’afflusso si è indebolito per effetto della crisi finanziaria internazionale. Per quanto riguarda i flussi annuali per settore, nel 2009 l’afflusso maggiore (1,1 mld Euro) ha riguardato il settore dell’intermediazione finanziaria, seguito dalla produzione di coke, derivati del petrolio e combustibili nucleari (0,8 mld Euro), e il settore immobiliare (0,2 mld Euro). Nel 2008 i principali paesi investirori sono risultati l’Austria (1,0 mld Euro), l’Ungheria (0,9 mld di Euro, in particolare l’acquisizione della compagnia petrolifera ungherese MOL di una quota dell’INA), e l’Olanda (0,35 mld Euro). Secondo le statistiche della Hrvatska Narodna Banka l’Italia nel 2009 ha disinvestito 8 milioni di dollari. Investimenti diretti esteri cumulati per paese (1993-marzo 2010) Paese 1. Austria 2. Paesi Bassi 3. Germania 4. Ungheria 5. Francia 6. Lussemburgo 7. Italia 8. Slovenia 9. Gran Bretagna 10. Svizzera Altri paesi TOTALE © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Quota % 27,91 18,45 12,94 10,27 5,94 5,75 4,84 4,74 3,80 1,83 1,83 1,58 Pag. 163 Business Guide - CROAZIA Fonte: Banca Nazionale Investimenti diretti esteri cumulati 1993-2010 Settore Quota % Intermediazione finanziaria 48,57 Produzione di prodotti chimici Telecomunicazioni 9,06 7,73 Produzione coke, derivati del petrolio e combustibili nucleari Commercio immobiliare 7,10 6,55 Commercio all’ingrosso e rappresentanza in commercio Commercio al dettaglio 5,00 4,48 Estrazione petrolio e gas 3,35 Alberghi e ristoranti 2,91 Produzione di alimentari e bibite Altre attività 2,14 3,10 TOTALE 100,00 Fonte: Banca Nazionale 7.5. ANDAMENTO DEI CAMBI 7.5.1. Qual è stato negli ultimi due anni il corso dei cambi della moneta nazionale rispetto alle principali divise mondiali? La nuova moneta croata Kuna (sigla internazionale: HRK) è in circolazione dal 01.06.1994, quando ha sostituito il Dinaro croato (HRD). La vecchia moneta è stata cambiata in ragione di 1.000 HRD per 1 Kuna, senza provocare la svalutazione della moneta. La Kuna è convertibile a livello nazionale e può essere cambiata senza alcuna limitazione nelle banche locali. Da inizio aprile 2005 la Kuna è stata inclusa nell’Euro foreign exchange reference rates della Banca Centrale Europea. Cambio medio della Kuna © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 164 Business Guide - CROAZIA Valuta HRK al 31.12.2007 HRK al 31.12.2008 HRK al 31.3.2009 HRK al 31.12.2009 HRK al 31.7.2010 1 USD 4,985456 5,155504 5,660151 4,979623 5.576640 1 CHF 4,412464 4,911107 4,920977 4,850202 5.353805 1 EURO 7,325131 7,324425 7,457249 7,292240 7.248517 Fonte: Banca Nazionale Andamento del cambio della Kuna nel periodo settembre 2002 – Luglio 2010 Periodo 1 Euro 1 USD 30.09.2003 7,470000 6,478636 30.04.2004 7,410000 6,249579 30.09.2004 7,540000 6,086154 31.03.2005 7,420000 5,730393 30.09.2005 7,380000 6,094318 31.03.2006 7,270000 5,991384 30.09.2006 7,330000 5,763935 31.03.2007 7,310000 5,452126 30.09.2007 7,240000 5,06514 31.03.2008 7,230000 4,541077 30.09.2008 7,040000 4,857234 31.12.2008 7,324425 5,155504 31.03.2009 7,457249 5,660151 31.12.2009 7,292240 4,979623 31.07.2010 7.248517 5.576640 Fonte: cambio d’acquisto della Privredna banka Zagreb d.d. 7.6. RISCHIO PAESE 7.6.1. Com’è valutato il “Rischio Paese” dai principali organismi e osservatori internazionali? Il rischio-paese è definibile come il rischio (perdita, danno o costo) cui ci si espone, in un'attività commerciale o finanziaria all'estero, per effetto di eventi - di natura politica, sociale ed economica - che si verifichino in un Paese straniero e che siano in qualche misura dipendenti dalla volontà delle autorità di quel Paese. In © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 165 Business Guide - CROAZIA pratica, l'analisi di country risk si chiede quale sia la probabilità che le autorità del Paese non siano in grado di controllare le condizioni politiche, economiche e sociali del Paese stesso, al punto di pregiudicare la capacità o la volontà di un debitore di far fronte agli obblighi contratti verso un prestatore estero. Moody’s Standard & Poor’s FITCH – IBCA Baa3 (stabile) BBB (negativo) BBB- (stabile) (Luglio 2010) Coface Il Gruppo “Coface”, leader mondiale per le garanzie sui crediti all’esportazione, grazie a un’eterogenea combinazione di indicatori finanziari, rating di agenzie specializzate, valutazioni di operatori di mercato e le proprie esperienze di pagamento, ha sviluppato un apposito indice di Country rating. Secondo Coface la Croazia appartiene alla categoria A4 (min. A1 – max D). The Heritage Foundation L’Index of Economic Freedom analizza ogni anno il livello di “libertà economica” in oltre 180 Paesi del mondo, attraverso 10 specifici indici (libertà di business, di commercio, fiscale, monetaria, di investire, finanziaria, di lavoro, diritti di proprietà, peso della governance, libertà dalla corruzione), poi riuniti in un indice generale. Gli indici vanno da 0 (minimo) a 100 (massimo) e comprendono 5 categorie di Paesi: con libertà economica repressa (0-49,9), per lo più senza libertà (50-59,9), moderatamente liberi (60-69,9), per lo più liberi (70,79,9) e liberi (80-100). L’Indice 2010 per la Croazia è stato posto a 59,2, in significativo aumento. 7.6.2. Posizione SACE La SACE, Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero, è autorizzata ad assumere in assicurazione e riassicurazione le garanzie sui rischi di carattere politico, catastrofico, economico, commerciale e di cambio ai quali sono esposti gli operatori italiani nelle operazioni con l’estero (L. 24 maggio 1977 n. 227). Nell’attività assicurativa svolta dalla SACE la Croazia viene posizionata nella categoria OCSE 5/7, con categorie da 1 a 7 in ordine crescente di rischio. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 166 Business Guide - CROAZIA Nel 2010SACE ha elaborato un Indicatore di rischio politico (low: L1, L2, L3; medium: M1, M2, M3; high: H1, H2, H3) sulla base di 3 tipologie di rischio: di esproprio, di mancato trasferimento di capitali, di violenza politica. Categoria di rischio paese definita in sede OCSE 5/7 Indice di rischio politico M3 Categoria Consensus 1 Condizioni di assicurabilità, di cui: Operazioni con garanzie sovrane apertura Operazioni con garanzia bancaria apertura Operazioni con controparti private/corporate apertura © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 167 Business Guide - CROAZIA 8. Principali costi di attività Il Cambio medio €/kn della Banca Nazionale Croata in vigore in data 31 maggio 2011 è 1€ = 7,431895 kn 8.1. AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA' Costi : Costituzione della società a responsabilità limitata fino a 100.000,00 kn di capitale sociale: le spese complessive (notarili, legali, tasse amministrative) costano da 2.000,00 a 4.000,00 euro. Registrazioni sociali: non ci sono costi relativi al solo fatto che la società esiste. Esiste tutta una serie di compensi che variano dalla tipologia della società e attività che svolge, dalla grandezza, dal fatturato realizzato, oppure dalla città o comune dove è registrata la sede sociale (es. tassa sulla ragione sociale, compenso annuale alla camera di commercio, compenso all’ente turistico, compenso per i boschi etc.) Contratti di compravendita: si applica la Tariffa sugli compensi e rimborsi spese per i servizi prestati dagli avvocati oppure se il contratto viene steso dal notaio allora la Tariffa sui compensi notarili. La tassa amministrativa per l’iscrizione del diritto di proprietà presso i libri fondiari ammonta a 250,00 kn. Apertura conto bancario: gli istituti bancari non applicano spese relative all’apertura del conto bancario, applicano il compenso mensile il quale è solitamente composto da una parte fissa e dalla parte variabile che varia dai movimenti effettuati nel mese (numero e valore). Permessi costruzione e annessi: Prima del rilascio del permesso di costruzione deve essere pagato il compenso comunale, il compenso per le acque e la tassa amministrativa. Tutti questi costi dipendono dalla zona dove il terreno è ubicato e dalla tipologia di utilizzo del futuro immobile. Ad esempio per una casa di 130 mq questi costi possono variare da circa 14.000,00 a 90.000,00 kn. Oltre a questi costi bisogna pagare il progetto, le misurazioni del terreno, allacciamento all’energia elettrica etc. Chiusura attività Per chiudere l’attività di una società di capitali tramite la procedura di liquidazione vanno pagati i seguenti costi: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 168 Business Guide - CROAZIA − costi notarili (decisione sull’inizio della procedura di liquidazione e a seguito della procedura la cancellazione della società dal registro delle imprese): circa 3.000,00 kn / 412 € ; − pubblicazioni degli inviti ai creditori sulla gazzetta ufficiale (3 pubblicazioni): 600,00 kn / 83 € ; − tasse giudiziarie e pubblicazioni obbligatorie: circa 1.800,00 kn / 247 € (dipende da numero delle voci che vengono cambiate); − altre spese: nuovo numero statistico 55,00 kn, timbro 250,00 kn, chiusura conti in banca (dipende dall’istituto bancario in questione varia da 50,00 a 300,00 kn); Durante la procedura di liquidazione la società deve continuare ad adempiere agli obblighi fiscali, per cui avrà le spese di tenuta contabile, stesura dei bilanci dell’esercizio regolare (dall’inizio dell’esercizio fino alla data di entrata nella procedura di liquidazione), stesura dei bilanci finali. Da considerare anche il compenso dell’avvocato che viene pattuito separatamente. Contenziosi, liti giudiziarie, processi, ecc: Per quanto riguarda i costi da sostenere nei procedimenti davanti al tribunale a riguardo dei costi legali è in vigore la Tariffa sui compensi e rimborsi spese per i servizi prestati dagli avvocati (G.U. 148/09). Per quanto riguarda le tasse amministrative è in vigore la Legge sulle tariffe giudiziali (G.U. 137/02). Per la determinazione del costo finale delle pratiche ambedue le tariffe prendono in considerazione in valore dell’oggetto della lite giudiziaria. Ad esempio, per la stesura delle querele e atti da depositarie, il compenso dell’avvocato viene determinato come segue in base al Valore dell'oggetto della lite: DA KUNE A KUNE PUNTI (1 PUNTO = 10 kn) 0 2.500,00 25 2.500,00 5.000,00 50 5.000,00 10.000,00 75 10.000,00 100.000,00 100 100.000,00 250.000,00 250 250.000,00 500.000,00 500 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 169 Business Guide - CROAZIA Se il valore dell'oggetto della lite supera l'importo di 500.000,00 kn e va fino all'importo di 5,000.000,00 kn, l'avvocato oltre al compenso di 500 punti ha diritto a calcolare 1 punto per ogni 1.000,00 kn. Oltre il valore di 5,000.000,00 kn fin all'importo di 10,000.000,00 kn per ogni 2.000,00 kn l'avvocto ha diritto di calcolare il 1 punto. Per i valori che superano 10,000.000,00 kn per ogni 5.000,00 kn l'avvocato ha diritto a calcolare 1 punto, ma non oltre i 10.000 punti. 8.2. IMMOBILI Costo terreno uso industriale: costo m2 Nelle zone industriali/imprenditoriali il prezzo varia in base alle infrastrutture disponibili e ubicazione della zona industriale stessa, come pure dalla strategia della singola città/comune verso gli investimenti. I prezzi sono disponibili sulla pagina internet del Ministero dell’economia, del lavoro e dell’imprenditoria: http://zone.mingorp.hr/ Costo costruzione fabbricato industriale (edifici, impianti elettrici ecc.): costo m2 I costi per l’acquisto / affitto di un capannone variano a seconda della località e dell’ubicazione (periferia, zona industriale, centro città, ecc.) della struttura. Per un capannone ad uso industriale, completo di impianto elettrico e servizi sanitari, il costo medio al mq è il seguente: Città in regioni centrali: - Zagreb Città in regioni periferiche: Pula (Istria) Split (Dalmazia) Costo di acquisto Affitto mensile 800-1.400 Euro/m2 4-8 Euro/m2 600-1.000 Euro/m2 500-1.000 Euro/m2 3-4 Euro/m2 5-8 Euro/m2 Dati: maggio 2011 Affitto locali uso ufficio e acquisto locali uso ufficio: costo m2 Locazione locali ad uso Acquisto locali ad uso ufficio €/m2 ufficio €/m2 12 2.098 Rijeka 9 1.872 Pula 13 1.445 Split 10 2.067 Zadar 11 2.100 Zagreb © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 170 Business Guide - CROAZIA - Osijek* 1.350 Locazione capannoni e magazzini Zagreb - 7€/m2, bar, restaurant - 18€/m2 Dati: maggio 2011, fonte: www.crozilla.com portale per immobili, www.burzanekretnina.com Affitto locali uso commerciale e acquisto locali uso commerciale: costo m2 Per locali adibiti ad uso ufficio di circa 150-200 mq, completi di impianto elettrico e servizi igienici, il costo medio al mq è il seguente: Città Ubicazione Costo di acquisto Affitto mensile Zagreb Zagreb Zagreb Osijek Osijek 2.000-3.500 Euro/m2 1.500-1.800 Euro/m2 1.200-1.500 Euro/m2 1.200-1.500 Euro/m2 1.000 Euro/m2 15-20 Euro/m2 12-15 Euro/m2 10-15 Euro/m2 4,50-7,50 Euro/m2 3-4 Euro/m2 2.000-3.000 Euro/m2 15-18 Euro/m2 Split Centro città Zone tram Periferia Centro città Periferia Centro o zona residenziale Periferia 10-15 Euro/m2 Rijeka Centro città Rijeka Periferia Pula Pula Centro città Periferia 1.500-2.000 Euro/m2 1.500-3.500 Euro/m2 1.000-3.000 Euro/m2 1.200-2.000 Euro/m2 1.000-1.250 Euro/m2 Split 8.3. 15–20 Euro/m2 10-15 Euro/m2 15-18 Euro/m2 10-15 Euro/m2 COSTO DEL LAVORO Salario minimo mensile di legge: L’importo mensile dello stipendio base minimo lordo viene stabilito con la Legge sulla paga minima (G.U. 67/08, 66/10). L’importo minimo lordo si calcola una volta all’anno nel mese di giugno, in base ai dati del CROSTAT (paga minima aumenta dell’incremento del PIL nell’anno precedente) e costituisce la base per il calcolo ed il versamento dei contributi al Fondo pensione e al Fondo malattia per l’acquisizione dei relativi diritti. L’importo minimo lordo dal 1˚ luglio 2010 al 31 maggio 2011 è pari a 2.814,00 Kune (378,68 €) per i dipendenti non qualificati, mentre per le altre categorie di dipendenti la base minima per il versamento dei contributi viene calcolata con l’ausilio dei seguenti coefficienti: Categoria © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Coefficiente Pag. 171 Business Guide - CROAZIA Operai qualificati 2.814,00 Kune x 1,4 Diploma di scuola media 2.814,00 Kune x 1,6 Laurea breve 2.814,00 Kune x 2,1 Titolo universitario 2.814,00 Kune x 2,2 Vista la significativa intensità lavorativa di alcuni settori industriali, la Legge sulla paga minima prevede un periodo di transizione di 4 anni per i seguenti settori: -industria tessile -industria di lavorazione del legno -industria calzaturiera e lavorazione pelle. I settori elencati sopra godranno dell’applicazione graduale dell’importo della paga minima. L’applicazione graduale prevede i seguenti sconti per i datori di lavoro: 1° anno di applicazione (dalla paga di luglio 2008): i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 94% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima ovvero 2.583,43 Kune; 2° anno di applicazione: i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 96% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima; 3° anno di applicazione: i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 97% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima; 4° anno di applicazione: i datori di lavoro sono obbligati a pagare il 98% della paga minima prevista dalla Legge sulla paga minima. Salario lordo medio mensile per categorie: I dati statistici croati non fanno la suddivisione tra le paghe medie dei lavoratori che lavorano per i datori di lavoro privati e quelli statali. La statistica contiene la media delle paghe suddivise per il settore. Il dato annuale non viene pubblicato. Lo stipendio medio netto mensile a marzo 2011 era pari a 5.242 Kune – 710 € (risultati CROSTAT). Stipendi mensili medi netti e lordi (marzo 2011) Stipendio netto kn(€) TOTALE, di cui: Agricoltura, foreste e pesca Industria mineraria ed estrattiva Industrie trasformatrici Erogazione energia elettrica, gas, vapore e climatizzazione © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 5.242 4.481 6.089 4.529 Kn Kn Kn Kn (710€) (607€) (825€) (613€) 6.403 Kn (867€) Stipendio lordo kn (€) 7.438 Kn (1.013€) 6.111 Kn (828€) 8.795 Kn (1.191€) 6.366 Kn (1.235€) 9.121 Kn (952€) Pag. 172 Business Guide - CROAZIA Fornitura dell’acqua, gestione acque di scarico e rifiuti… Edilizia Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di automobili/motocicli Trasporto e magazzinaggio Alberghi e ristoranti 5.024 Kn (680€) 4.302 Kn (583€) 6.934 Kn (952€) 5.980 Kn (810€) 4.499 Kn (699€) 5.713 Kn (774€) 4.528 Kn (613€) Informazioni e comunicazioni 7.262 Kn (984€) 6.798 Kn (921€) 3.433 Kn (465€) 6.427 Kn (870€) 8.092 Kn (1.096€) 6.364 Kn (862€) 11.002 Kn (1.490€) 11.621 Kn (1.574€) 7.633 Kn (1.034€) 10.368 Kn (1.404€) 4.672 Kn (633€) 6.113 5.388 5.967 5.506 5.264 8.623 Kn (1.168€) 7.652 Kn (1.036€) 8.592 Kn (1.164€) 7.881 Kn (1.067€) 7.572 Kn (1.026€) Attività finanziaria ed assicurazioni Attività immobiliare Attività professionali, scientifiche e tecniche Attività amministrative e di supporto Pubblica amministrazione e difesa/fondi previdenziali Istruzione Salute e lavori sociali Arte, divertimento e ricreazione Altre attività / servizi vari 7.580 Kn (1.027€) 5.385 Kn (729€) Kn Kn Kn Kn Kn (828€) (730€) (808€) (746€) (713€) Fonte: CROSTAT, Rapporto statistico mensile nr. 04/2011 pagine 33 e 35 8.4. UTILITIES 8.4.1. Elettricità Costo connessione: Il prezzo per l’allacciamento alla rete elettro-energetica è definito dalla Decisione sull’importo del compenso per l’allacciamento alla rete elettroenergetica e per l’aumento della potenza di allacciamento (G.U. 52/2006). Il prezzo unitario è inteso al netto di IVA è ammonta a: 1. Allacciamento alla rete di bassa tensione: Potenza di allacciamento fino ed inclusi 30 kW CNN1 = 1.350,00 kn/kW (181,48€/kW) Potenza di allacciamento oltre 30 kW CNN2 = 1.350,00 kn/kW (181,48€/kW) 2. Allacciamento alla rete di media tensione CSN = 1.350,00 kn/kW (181,48€/kW) 3. Allacciamento alla rete di alta tensione CVN = 1.350,00 kn/kW (181,48€/kW) I prezzi di cui sopra valgono per tutto il territorio della Repubblica di Croazia salvo la città di Zagreb dove i prezzi sono più alti e ammontano a: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 173 Business Guide - CROAZIA 1. Allacciamento alla rete di bassa tensione Potenza di allacciamento fino ed inclusi 30 kW CNN1 = 1.700,00 kn/kW (228,53€/kW) Potenza di allacciamento oltre 30 kW CNN2 = 1.700,00 kn/kW (228,53€/kW) 2. Allacciamento alla rete di media tensione CSN = 1.700,00 kn/kW (228,53€/kW) 3. Allacciamento alla rete di alta tensione CVN = 1.700,00 kn/kW (228,53€/kW) Ente e/o enti erogatori: HRVATSKA ELEKTROPRIVREDA (monopolio di Stato) Avenija Vukovar 37 - 10000 Zagreb Tel. centr.: 00385 1 6322111 Fax: 00385 1 6170430 www.hep.hr HRVATSKA ELEKTROPRIVREDA ODS – Elektroprimorje Rijeka Viktora Cara Emina 2 - 51000 Rijeka Tel. centr.: 00385 51 204111 Sig.ra Knezevic: 00385 51 204136 Fax: 00385 51 336 731 Il costo complessivo dell’energia elettrica dipende dal consumo di energia e dalla potenza e si differenzia in base al tipo di utenza (privata o industriale). I prezzi sotto riportati attualmente in vigore. Dati IVA esclusa Voce del tariffario Categoria utente Modello tariffario Utenze BasSa private tensione Blu Compenso per la Potenza Energia di misurazione operativa scarto e fornitura Energia operativa Tariffa unica Tariffa alta Tariffa bassa kn/kWh (€/kWh) kn/kWh (€/kWh) kn/kWh (€/kWh) kn/kW (€/kW) kn/kvarh (€/kvarh) kn/mese (€/mese) 0,7042 (0,0948) - - - - 16,0000 (2,1529) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 174 Business Guide - CROAZIA Bianco 0,7439 0,3769 (0,1001) (0,0507) - Arancione 0,9224 (0,1241) Nero 0,3075 (0,0414) - - 16,0000 (2,1529) - - - - - - 5,4000 (0,7266) - Tariffario per i clienti privilegiati nel sistema di fornitura pubblica – in applicazione dal 01.08.2010: Voce del tariffario Compe nso per la Potenza Energia di misuraz operativa scarto ione e fornitur a Energia operativa Categoria utente Modello tariffario Tariffa unica Tariffa alta Tariffa bassa kn/kWh kn/kWh kn/kWh (€/kWh) (€/kWh) (€/kWh) kn/kW (€/kW) kn/mes kn/kvarh e (€/kvarh) (€/mes e) Voce del tariffario Alta tensione Bianco Tensione media Bianco Blu Bianco Utenze industriali Basa tensione Rosso Arancione Giallo (illuminazio ne pubblica Utenze private Basa tensione Blu - 0,38 (0,05) 0,36 (0,05) 56,55 (7,61) 0,15 (0,02) 92,00 (12,38) - 0,49 (0,07) 0,42 (0,06) 69,95 (9,41) 0,15 (0,02) 92,00 (12,28) 0,79 (0,11) - - - 0,15 (0,02) 70,70 (9,51) - 0,83 (0,11) 0,42 (0,06) - 0,15 (0,02) 70,70 (9,51) - 0,56 (0,08) 0,45 (0,06) 82,53 (11,10) 0,15 (0,02) 70,70 (9,51) - - - - - - 0,74 (0,10) - - - - 47,70 (6,42) 0,7042 (0,0948) - - - - 16,00 (2,15) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 175 Business Guide - CROAZIA Bianco 0,7439 0,3769 (0,1001) (0,0507) - - - 16,00 (2,15) Arancione 0,9224 (0,1241) - - - - - Nero 0,3075 (0,0414) - - - - 5,40 (0,73) Tariffario per i clienti privilegiati nel sistema di fornitura pubblica solo utilizzo rete (per cui trattasi solo di una parte del prezzo) – in applicazione dal 01.07.2010 Voce del tariffario Potenza operativa Energia operativa Categoria utente Modello tariffario Tariffa unica Tariffa alta Tariffa bassa kn/kWh (€/kWh) kn/kWh (€/kWh) kn/kWh (€/kWh) kn/kW (€/kW) Compen so per la Energia di misurazi scarto one e fornitura kn/kvarh (€/kvarh) kn/mese (€/mese ) Voce del tariffario Alta tensione Bianco Tensione media Bianco Blu Bianco Utenze industriali Rosso Basa tensione Arancione Giallo (illuminazion e pubblica Utenze private Basa tensione Blu Bianco - 0,04 (0,0054) 0,02 (0,0027) 12,78 (1,7196) 0,15 (0,0202) 57,00 (7,6696) - 0,15 (0,0202) 0,08 (0,0108) 26,18 (3,5227) 0,15 (0,0202) 57,00 (7,6696) 0,27 (0,0363) - - - 0,15 (0,0202) 35,70 (4,8036) - 0,29 (0,0390) 0,15 (0,0202) - 0,15 (0,0202) 35,70 (4,8056) - 0,22 (0,0296) 0,11 (0,0148) 38,76 (5,2154) 0,15 (0,0202) 35,70 (4,8036) 0,47 (0,0632) - - - - - 0,22 (0,0296) - - - - 12,70 (1,7089) 0,27 (0,0363) - © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 8,60 (1,1572) 0,29 (0,0390) 0,15 (0,0202) 8,60 (1,1572) Pag. 176 Business Guide - CROAZIA Arancione 0,47 (0,0632) - Nero 0,15 (0,0202) 5,00 (0,6728) Dati maggio 2011 *Con tutti i modelli tariffari utenti pagano compenso per petizione dei fonti rinnovabili (0,005kn/kWh), TA – tariffa alta (ora invernale: 07-21 h, ora legale: 08-22 h) TB – tariffa bassa (ora invernale: 21-07 h, ora legale: 22-08 h) 8.4.2. Acqua Ente e/o enti erogatori: VODOOPSKRBA I ODVODNJA Folnegovićeva 1 - 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 6163000 Fax: 00385 1 6163100 www.vio.hr Volumi/uso costo Volumi/uso Costo Utenze private 11,22 Kn/mc (1,51€/mc) Utenze industriali 28,69 Kn/mc (3,86€/mc) Dati ad maggio 2011 - IVA inclusa VODOVOD I KANALIZACIJA RIJEKA D.O.O. Dolac 14 Tel.: 00385 51 353222 Fax: 00385 51 353 207 www.kdvik-rijeka.hr Volumi/uso Costo Volumi/uso Costo Utenze private 9,49 Kn/mc (1,28€/mc) Utenze industriali 16,97 Kn/mc (2,28€/mc) Dati ad maggio 2011 - IVA inclusa Il prezzo dell’acqua varia notevolmente da comune a comune e viene fissato autonomamente da ogni acquedotto Costo connessione: il prezzo per la connessione non è forfetizzato e viene definito in base ai lavori che devono essere eseguiti. Il prezzo finale viene determinato tramite il contratto che utente finale firma con la società comunale preposta. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 177 Business Guide - CROAZIA 8.4.3. Gas, gasolio Gas naturale: Ente e/o enti erogatori: GRADSKA PLINARA ZAGREB Radnicka cesta 1 - 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 6302333 Fax: 00385 1 6302495 www.plinara-zagreb.hr Erogazione nella zona di Zagreb (utenze industriali e private). HEP PLIN OSIJEK Cara Hadrijana 3 - 31000 Osijek Tel.: 00385 31 244676 244776 Fax: 00385 31 213199 www.hep.hr Erogazione di gas naturale ad utenze industriali e private nella zona di Osijek (Croazia orientale). TERMOPLIN VARAZDIN Spinciceva 78 - 42000 Varazdin Tel.: 00385 42 231444 Fax: 00385 42 232636 www.termoplin.com Erogazione di gas naturale ad utenze industriali e private nella zona di Varazdin (Croazia settentrionale). ENERGO d.o.o. Dolac 14 - 51000 Rijeka Tel.: 00385 51 353006 Fax: +385 51 353007 www.energo.hr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 178 Business Guide - CROAZIA PLINARA d.o.o. PULA Industrijska 17 Tel.: +385 52 534944 Fax: +385 52 534804 www.plinara.hr Costo utenze (in Kn/m3, IVA inclusa) Località Utenze private Zagreb Osijek Varazdin Rijeka Pula Utenze industriali 2,921 kn (0,39€) 2,66 kn (0,36€) 2,85 kn (0,38€) 3,095 kn (0,42€) 2,53 kn (0,34€) 3,820 kn (0,51€) 3,57 kn (0,48€) n.d. 3,453 kn (0,46€) 3,68 kn (0,50€) Dati ad maggio 2011 Costo connesione Pula – 8.000 kn + IVA (1.076,44€+IVA) fino a 5 m di tubi. Oltre, 700 kn + IVA (94,19€+IVA) per m. Costo connessione altri erogatori: il prezzo per la connessione non è forfetizzato e viene definito in base ai lavori che devono essere eseguiti. Il prezzo finale viene determinato tramite il contratto che utente finale firma con la società erogatrice. Gasolio riscaldamento: Ente e/o enti erogatori: INA TRGOVINA Avenija V. Holjevca 10 - 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 6450000 Fax: 00385 1 6452100 www.ina.hr Gasolio riscaldamento 6.18 Kn/l (0,83€/l) Dati ad maggio 2011 IVA inclusa 8.4.4. Telecomunicazioni Telefonia fissa: Ente e/o enti fornitori: T- Hrvatski telekom d.d. Savska cesta 32 - 10000 Zagreb © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 179 Business Guide - CROAZIA Tel.: 00385 1 4911000 Fax: 00385 14911011 www.ht.hr Prezzo installazione – 500kn + IVA (67,28€+IVA) ABBONAMENTO PER I SERVIZI TELEFONICI Persone giuridiche – canone mensile 60,00 Kn (8,07€) Persone fisiche – canone mensile 70,00 Kune (9,42€) COSTI DELLA TELEFONIA Chiamate entro Croazia (rete fissa) Chiamate verso reti mobili nazionali A¹ 0,23 kn/min (0,0309€/min) 1,60 kn/min (0,22€/min) B² 0,115 kn/min (0,0155€/min) 0,80 kn/min (0,11€/min) ¹ Costi di telefonia dalle ore 07.00 – alle ore 19.00 giorni lavorativi + sabato ² Costi di telefonia dalle ore 19.00 – alle ore 07.00, includendo le domeniche e giorni festivi dalle 0 – alle 24 ZONE PAESI TARIFFA ORE 0 -24h COSTO EUROPA 1 Austria, Bosnia ed Erzegovina, Italia, Repubblica Ceca, Ungheria, Germania, Montenegro, San Marino, Serbia, Repubblica di Slovacchia, Slovenia, Vaticano 1,85kn/min (0,25€/min) EUROPA 2 Albania, Andorra, Belgio, Belarus, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Moldova, Macedonia, Malta, Monaco, Olanda, Spagna, Polonia, Norvegia, Portogallo, Romania, Gran Bretagna, Svizzera, Turchia, Ucraina 2,25kn/min (0,30€/min) MONDO 1 Alaska, Algeria, Australia, Bahrain, Brasile, Canada, Gibraltar, Georgia, Hawai, Libia, Marocco, Messico, Portorico, Russia, USA 3,50kn/min (0,47€/min) MONDO 2 Afganistan, Angola, Argentina, Armenia, Bangladesh, Barbados, Bolivia, Egitto, India, Filippine, Cina, Nepal, Tunisia... 7,00kn/min (0,94€/min) SATELLITE ZONA 1 - 5 12,00 – 44,00kn/min (1,61 – 5,92€/min) Dati ad maggio 2011 - IVA esclusa © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 180 Business Guide - CROAZIA Chiamate verso rete mobile Paese* Tariffa (ore 0-24h) Austria Bosnia ed Erzegovina, Repubblica Ceca, Italia, Serbia, Montenegro, Ungheria, Repubblica di Slovacchia, Germania, Slovenia Polonia, Grecia, Portogallo Francia 2,70kn/min (0,37€/min) 2,10kn/min (0,29€/min) 2,50kn/min (0,34€/min) 3,50kn/min (0,48€/min) Dati ad maggio 2011 - IVA esclusa * Sono elencati i Paesi i cui prezzi per le chiamate verso le reti mobili sono diversi dai prezzi delle chiamate verso rete fissa. L’unità di calcolo delle unità consumate dipende dal pacchetto pattuito (1 min, 15 sec, 1 sec) OT – Optima Telekom d.o.o. Bani 75 a, Buzin - 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 5492699 Fax: 00385 1 5492019 www.optima.hr Prezzo installazione 450,00kn + IVA (60,55€ + IVA) Persone giuridiche – canone mensile 55,00 Kn (7,40€) Persone fisiche – canone mensile 55,00 Kn (7,40€) COSTI DELLA TELEFONIA (Kune/min) Chiamate entro Croazia (rete fissa) A¹ 0,22 Kn/min (0,0296€/min) B² 0,11 Kn/min (0,0148€/min) Chiamate verso reti mobili nazionali 1,41 Kn/min (0,19€/min) 0,71 Kn/min (0,10€/min) ¹ Costi di telefonia dalle ore 07.00 – alle ore 19.00 ² Costi di telefonia dalle ore 19.00 – alle ore 07.00, includendo le domeniche e giorni festivi dalle 0 – alle 24 ZONE PAESI TARIFFA ORE 0 -24h COSTO EUROPA 1 EUROPA 2 Austria, Bosnia ed Erzegovina, Italia, Repubblica Ceca, Ungheria, Germania, San Marino, Repubblica di Slovacchia, Vaticano Albania, Andorra, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati 1,53kn/min (0,21€/min) 1,85kn/min (0,25€/min) Pag. 181 Business Guide - CROAZIA MONDO 1 MONDO 2 SATELLITE Moldova, Olanda, Spagna, Polonia, Norvegia, Portogallo, Romania, Gran Bretagna, Svizzera Alaska, Australia, Brasile, Hawaii, Canada, Libia, Marocco, Messico, Portorico, USA Afganistan, Angola, Argentina, Armenia, Bangladesh, Barbados, Bolivia, Egitto, India, Filippine, Cina, Nepal, Tunisia Zona 1 - 5 2,85kn/min (0,38€/min) 5,65kn/min (0,76€/min) 11,45 – 41,85kn/min (1,54 – 5,63€/min) Dati ad maggio 2011 - IVA (23%) esclusa Chiamate verso rete mobile Paese* Tariffa (ore 0-24h) Austria Bosnia Erzegovina, Repubblica Ceca, Italia, Serbia, Montenegro, Ungheria, Repubblica di Slovacchia, Germania, Slovenia Polonia, Grecia, Portogallo Francia 2,48Kn/min (0,33€/min) 1,94Kn/min (0,26€/min) 2,30Kn/min (0,31€/min) 3,20Kn/min (0,43€/min) Dati ad maggio 2011 - IVA esclusa * Sono elencati i Paesi i cui prezzi per le chiamate verso le reti mobili sono diverse dai prezzi delle chiamate verso rete fissa Telefonia mobile: Ente e/o enti fornitori: HT d.d. Savska cesta 32 - 10000 ZAGREB www.t-mobile.hr VIPnet d.o.o. Vrtni put 1 - 10000 ZAGREB www.vipnet.hr TELE2 d.o.o. Ulica Grada Vukovara 269d - 10000 ZAGREB www.tele2.hr Operatore Canone mensile T mobile Vip Tele 2 48,00 Kn (6,46€) 30,00 Kn (4,04€) 48,00 Kn (6,46€) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 182 Business Guide - CROAZIA Chiamate in rete Chiamate altre reti Croazia SMS MMS Data 1MB 0,90 1,98 0,40 1,98 5,00 Chiamate internazionali (regione A - INMARSAT) 3,05-67,101 Kn 3,07 - 75,76 Kn (0,41-9,03€) (0,41-10,19€), 2,45 - 59,00 Kn 2,56 - 61,002 Kn 2,69 - 68,19 Kn (0,33-7,94€) (0,35 -8,38€) (0,36-9,17€) Chiamate verso Italia (regione A) Kn Kn Kn Kn Kn (0,12€) (0,27€) (0,05€) (0,27€) (0,67€) 3,051 Kn (0,41€), 2,562 Kn (0,34€) 0,91 0,91 0,34 1,99 5,00 Kn Kn Kn Kn Kn (0,12€) (0,12€) (0,05€) (0,27€) (0,66€) 4,541 kn (0,61€), 4,042 Kn (0,54€) 0,39 1,39 0,33 0,99 0,20 Kn Kn Kn Kn Kn 3,45 Kn (0,46€) ¹ Costi di telefonia dalle ore 07.00 – alle ore 19.00 ² Costi di telefonia dalle ore 19.00 – alle ore 07.00, includendo le domeniche e giorni festivi dalle 0 – alle 24 Dati maggio 2011, IVA inclusa. Prezzi variano notevolmente da tariffa scelta, numero di utenti, tipologia di contratto ecc. Internet Ente e/o enti erogatori: HT d.d Savska cesta 32 - 10000 ZAGREB www.t-com.hr Iskon Internet Garićgradksa 18 - 10000 ZAGREB www.iskon.hr Optima telekom d.d. Bani 75/a Buzin – 10000 ZAGREB www.optima.hr Kn (€) / h Dial Up 07 – 19h (senza canone mensile) Dial Up 19 – 07h, domenica, giornate festive (senza canone mensile) ADSL 4 Mbitps download Flat Rate HT ISKON OPTIMA 10,80 Kn (1,45€) -- 6,00 Kn (0,81€) 5,40 Kn (0,73€) -- 3,00 Kn (0,40€) 226,01 130,06 88,72 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati (0,05€) (0,19€) (0,04€) (0,14€) (0,03€) Pag. 183 Business Guide - CROAZIA Kn/mese* (30,41€/mese) Kn/mese** (17,50€/mese) Kn/mese*** (11,94 €mese) Dati ad maggio 2011 – IVA inclusa * fino a 4 Mbps download e 256 Kbps upload ** fino a 3 Mbps download e 384 Kbps upload *** 2 Mbps download e 256 Kbps upload Prezzi dipendono dalla velocità e pacchetto dati incluso nel canone. 8.5. TRASPORTO 8.5.1. Trasporto su gomma Costo carburanti: Ente e/o enti erogatori: INA TRGOVINA Avenija V. Holjevca 10 - 10000 Zagreb Tel.: 00385 1 6450000 Fax: 00385 1 6452100 www.ina.hr Prodotto SUPER 95 ott. Costo 9,74 Kn/l (1,31€/l) EUROSUPER 95 BS (S≤0,01 pps) SUPER plus 98 9,79 Kn/l (1,32€/l) DIESEL 10,09 Kn/l (1,36€/l) 8,60 Kn/l (1,16€/l) EURODIESEL BS (S≤0,01 pps) 9,04 Kn/l (1,22€/l) Gas per auto (GPL) 5,01 Kn/l (0,67€/l) Prezzi maggio 2011 IVA inclusa Costo Taxi: Per il servizio taxi non esiste la tariffa la quale determinerebbe prezzi minimi e massimi. Il prezzo praticato dai tasisti varia, ad esempio a Rijeka spesso viene praticato il prezzo di 30,00 kn fino alla distanza di 5 km. Il prezzo può essere determinato diversamente, ad es: 19 kn importo fisso il quale viene aumentato per 7 kn per ogni chilometro. Costo rent a car Per giornata, senza limite di kilometraggio, IVA inclusa © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 184 Business Guide - CROAZIA − Piccole (Opel Corsa, Ford Fiesta, Fiat Punto Evo etc.) 390 – 770 kn (54106€) − Compatte (Opel Astra, VW Golf, Ford Focus etc.) 560 – 880 kn (77121€) − Medie (Opel Insignia, Ford Mondeo, Volkswagen Passat etc.) 800 – 1150 kn (110-158€) Costo trasporto internazionale su camion e sbarco-imbarco merci: Ente e/o enti fornitori: TRANSEAST d.o.o. Industrijska bb – 52431 Žminj Tel.: +385 52 846 005 Fax: +385 846 850 E-mail: [email protected] www.transeast.hr Collegamento giornaliero con Milano, Padova, Trieste. Collegamento settimanale Germania, Paesi Bassi e Belgio. RALU logistika d.o.o. Radnička cesta 47 10000 Zagreb Tel.: +385 1 6285 205 Fax: +385 1 6285 225 [email protected] www.ralu.hr Trasporto, distribuzione e immagazzinaggio della merce fredda. 9.5.2. Trasporto ferroviario Costo trasporto internazionale e sbarco-imbarco merci: Ente e/o enti fornitori: HŽ Cargo d.o.o. Ulica Antuna Mihanovića 12 – 10000 Zagreb Tel.: +385 1 4577 576 Fax: +385 1 4577 617 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 185 Business Guide - CROAZIA E-mail: [email protected] www.hznet.hr 8.5.2. Trasporto marittimo e fluviale Costo trasporto internazionale e sbarco-imbarco merci: Trasporto marittimo Ente e/o enti fornitori: ATLANTSKA PLOVIDBA d.d. Od Svetoga Mihajla 1 – 20000 Dubrovnik Tel.: +385 20 352 333 Fax: +385 20 356 148 E-mail: [email protected] www.atlant.hr JADROPLOV d.d Obala Kneza Branimira 16 – 21000 Split Tel.: +385 21 302 777 Fax: +385 21 398 382 E-mail: [email protected] www.jadroplov.hr LOŠINJPLOV Splitska 2/4 – 51000 Rijeka Tel.: +385 51 352 251 Fax: +385 51 319 003 E-mail: [email protected] www.losinjska-plovidba.hr TANKERSKA PLOVIDBA B.Petranovića 4 – 23000 Zadar Tel.: +385 23 202 202 Fax. +385 23 211 133 E-mail: [email protected] www.tankerska.hr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 186 Business Guide - CROAZIA Trasporto fluviale Ente e/o enti fornitori: DUNAVSKI LLOYD SISAK Rimska 28 – 44000 Sisak Tel.: +385 44 527 611 Fax: +385 44 527 633 E-mail: [email protected] www.dunavski-lloyd.hr 8.5.3. Trasporto aereo Ente e/o enti fornitori: CROATIA AIRLINES Bani 75b, Buzin 10010 ZAGREB Tel.: +385 1 6676555 Fax: +385 1 616 0152 www.croatiaairlines.com 8.5.4. Operazioni doganali Per il disbrigo delle pratiche di importazione ed esportazione le persone giuridiche devono incaricare uno spedizioniere. Il costo del servizio di spedizione non è definito dalla tariffa obbligatoria per cui varia dalla casa di spedizioni ed è soggetto alla contrattazione. Il servizio è solitamente determinato nella percentuale dal valore della merce da importare / esportare con dei valori minimi e massimi. Oltre al compenso allo spedizioniere bisogna considerare anche il costo dei controlli sanitari ed altri nel momento dell’importazione come pure le tasse doganali. Il compenso per i controlli è determinato tramite il Tariffario dei costi di svolgimento dei test nel laboratorio doganale (G.U. 111/00), mentre le tasse doganali vengono determinate tramite il Regolamento sulle modalità di calcolo e sulla procedura di incasso delle tasse doganali (G.U. 63/00). La tassa doganale ammonta a 10,00 kn / 1,40 € per ogni dichiarazione doganale. Nella tabella sottostante si trovano elencate le voci di cui al Tariffario dei costi di svolgimento dei test nel laboratorio doganale: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 187 Business Guide - CROAZIA Numero Voce di calcolo 1 2 3 4 5 6 7 Esame della documentazione Test organolettico Preparazione del campione da esaminare Analisi fisiche Analisi chimiche Analisi tramite uso degli strumenti Opinione sulla classificazione della merce all’interno della Tariffa doganale e determinazione della base legale per la classificazione della merce © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Compenso (kn / €) 20,00 30,00 20,00 50,00 120,00 200,00 100,00 / / / / / / / 2,7 4,1 2,7 6,9 16,5 27,5 13,7 Pag. 188 Business Guide - CROAZIA 9. Fiere ed esposizioni 9.1. ENTI FIERISTICI 9.1.1. Quali sono i principali enti fieristici del Paese? FIERA DI ZAGABRIA – ZAGREB FAIR Avenija Dubrovnik 15 - 10200 Zagreb Tel.: 00385 1 6503111 Fax: 00385 1 6550619 [email protected] www.zv.hr FIERA DI FIUME – RIJECKI SAJAM Trg Viktora Bubnja 2 - 51000 Rijeka Tel.: 00385 51 406777 Fax: 00385 51 406700 [email protected] www.rijecki-sajam.hr FIERA DI SPALATO – SAJAM SPLIT Zoraniceva 61 A - 21210 Solin (Split) Tel./fax: 00385 21 435530, 435533 [email protected] www.sajamsplit.hr FIERA DI BJELOVAR – BJELOVARSKI SAJAM A. Starcevica 8 - 43000 Bjelovar Tel.: 00385 43 238840 Fax: 00385 43 238841 [email protected] www.bj-sajam.hr Organizza diverse fiere nel campo dell’agricoltura © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 189 Business Guide - CROAZIA FIERA DI OSIJEK – OSJECKI SAJAM Samacka 9/II - 31000 Osijek Tel./fax: 00385 31 302433, 302441 [email protected] www.os-sajam.hr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Pag. 190