il teatro disegnato di gek tessaro

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il teatro disegnato di gek tessaro
IL TEATRO DISEGNATO
DI
GEK TESSARO
www.gektessaro.it
https://www.facebook.com/pages/Gek-Tessaro/218301081537401
contatti: [email protected] Lella Marazzini 338 2751767
In un prato apparentemente
Sembra che non ci sia quasi niente
I fiori, gli steli, le foglie qua e là
Ma siamo sicuri che sia tutto qua?
Se in mezzo all’erba ti metti a cercare
Tanti piccolini potrai incontrare
Corrono, saltano, son birichini
Ecco a voi i bestiolini.
G e k Te s s a ro , I B e s t i o l i n i ,
F r a n c o C o s i m o P a n i n i E d i t o re ,
Modena, 2009
La danza sgangherata dei molesti
ma tenerissimi abitanti dei prati
Non abbiamo in bocca le tue stesse parole
Ma a riscaldarci è lo stesso sole
La stessa acqua a dissetarci
Siam bestiolini cosa vuoi farci?
Eccoci qua, siamo gli insetti
In verità assai piccoletti
Ma la statura è uno strano affare
Avvicinati e grandi ci farai diventare.
Il più piccino di voi bambini
È gigantesco per noi bestiolini
Se lo vediamo la cosa è sicura
Tremiamo di spavento, tremiamo di paura.
Dall’omonimo libro edito da Panini prendono vita storie
di insetti e di altri piccoli abitanti del prato.
La narrazione è allegra e giocosa, tenera talvolta,
semplice tanto da essere adatta ad un pubblico anche di
piccolissimi, ma ricca al contempo di spunti di riflessione
su temi molto impegnativi.
Nota tecnica
Indispensabile l’oscurabilità della sala
Montaggio: 2 ore
Durata: 40 min
Età: per tutti
Genere: “teatro disegnato”
narrazione con lavagna luminosa
Si spegne la luce, la notte è arrivata
si può dare inizio alla matta sfilata.
E come immaginerete già,
il circo delle nuvole eccolo qua.
Gek Tessaro, Il circo delle nuvole,
Lapis, Roma, 2007
“Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto / ma
per essere felice deve comperare tutto”.
Quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comperarsi
il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, ci sta un circo, un circo
molto speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici, scherzi
della natura e creature improbabili.
Adesso Giuliano è diventato il padrone del circo ed è anche
l’unico ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare
sulla pista. Ma governa qualcosa che è fatto di nuvole, di
niente, della materia dei sogni e alla fine si
dovrà rassegnare: non tutto si può comperare.
E’ facile sollevare un treno coi vagoni
quindici uomini anche se sono ciccioni
un sacco di patate, una mucca intera
un camion, una moto e una grassa parrucchiera
Ma prova a sollevare chi solo si sente
E vedrai che non è una cosa facile per niente
Ci vuole una forza davvero straordinaria
perché chi è a terra si senta per aria.
Questo è l’uomo più forte, più forte che ho incontrato
ha sollevato me che ero stato abbandonato
Questo è l’uomo più forte, più forte dell’universo
ha sollevato me, ma che mi ero perso
Nota tecnica
Indispensabile l’oscurabilità della sala
Montaggio: 2 ore
Durata: 50 min
Età: per tutti
Genere: “teatro disegnato”
narrazione con lavagna luminosa
Sono un drago, una bestia fumante,
una pancia gigantesca di asino,
una balena lenta, un lago rovesciato.
Sono per ciascuno la forma
dei suoi sogni diversi.
Nello spettacolo testi tratti da:
Gek Tessaro, Acquaria,
ed. Artebambini, Bazzano, 2009
Gek Tessaro, Il circo delle nuvole,
Lapis, Roma, 2015
Gek Tessaro, L’acqua è il cielo dei
pesci, premiato all’edizione 2001
del concorso “Libri mai visti”
Nota tecnica
Indispensabile l’oscurabilità della sala
Montaggio: 2 ore
Durata: 50 min
Età: per tutti
Genere: “teatro disegnato”
narrazione con lavagna luminosa
Acqua e aria. Tra mari e cieli prendono forma piccole storie di
nuvole, aironi, creature marine, ghiacci e lune.
Spettacolo di grande suggestione giocato prevalentemente sulla
forza evocativa delle immagini.
E’ un viaggio attraverso le trasformazioni dell’acqua, il mistero
del mare e il fascino del cielo. Un viaggio che diventa metafora
del percorso umano, fatto anch’esso di continue trasformazioni, di
scoperte e di occasioni di incontro con la bellezza intesa in senso
etico più che estetico.
Le immagini si trasformano e scompaiono, spesso cancellate
sotto gli occhi di chi guarda. A restare è solo il fragile eco di
un’emozione.
Molti ma molti anni fa, appena scesi dagli alberi, ci dobbiamo
essere sentiti oltremodo imbarazzati nello spiccicare le prime parole.
Qualcuno infine deve essersi preso la responsabilità e la briga di dare
i nomi alle cose: mano testa albero acquazzone piove porco cane.
Quando ci è toccato di battezzare il pianeta l’idea che ci veniva era
che si trattasse di un luogo di sassi, rocce, montagne e, qua e là,
pozzanghere e rivoli d’acqua. Sulla terra il nostro piede poggiava
bene mentre scivolava nell’acqua. Non ha, questo, aumentato la
simpatia per l’elemento liquido e dunque “Terra” si è deciso per il
nome e “Terra” è rimasto.
E’ una questione di punti di vista: fossero stati i tarli a scegliere il
nome, avrebbero detto “comò”.
Resta il fatto che nel mondo i mari la fanno da padrone. Dovevano
essere dunque i pesci a decidere e, se non fossero muti, avrebbero
detto “Acqua”.
Il
Il
Il
Il
cuore
cuore
cuore
cuore
dei matti
dei bambini
degli alberi
dei giardini
Il
Il
Il
E
cuore delle bestie
cuore dei vulcani
cuore delle dita
il cuore delle mani
GEK TESSARO
Il cuore dei ponti
Che uniscono i posti
I cuori che vanno
I cuori rimasti
Il
Il
Il
Il
cuore
cuore
cuore
cuore
di mia madre
della notte
generoso
di Chisciotte
Lo spettacolo propone un percorso di suggestioni liriche sul tema dei
cuori in viaggio. Il leitmotiv è il Don Chisciotte, il cuore del cavaliere
errante. E’ la lettura che lo farà diventare matto, la lettura come forza
travolgente ed inarrestabile, la lettura come magia.
E’ quindi il leggere ad acquistare un ruolo centrale in questa libera
rivisitazione dell’immortale personaggio di Cervantes
Il cuore di Chisciotte è uno spettacolo visionario e poetico. I cuori
diventano i diversi temi trattati dal Cervantes per descrivere la figura
del cavaliere errante.
L’omonimo libro, edito da
Carthusia, contiene il DVD
dello spettacolo
Nota tecnica
Indispensabile l’oscurabilità della sala
Montaggio: 2 ore
Durata: 50 min
Età: per ragazzi dai 8 anni e per adulti
Genere: “teatro disegnato”
narrazione con lavagna luminosa
Il cuore dei matti. Il tema della pazzia, ma anche del coraggio.
Il tema per eccellenza donchisciottesco, il combattere contro i mulini a
vento, l’inutilità del gesto ma anche la bellezza dell’ostinazione, della
resistenza, anche nella consapevolezza dell’impossibilità di vincere, il
tema dell’onestà, dell’etica.
Il tema del viaggio e della scoperta. Si sa, si conosce, si impara viaggiando.
Vedere è conoscere, è la curiosità che ci permette di imparare.
Il tema della diversità e dell’amicizia. Chisciotte e Sancho: l’uno
educato, colto e magro, l’altro villano, ignorante e grasso. Quale può
essere l’incastro felice per due figure così diverse e come proprio questa
diversità li possa rendere così indispensabili l’uno per l’altro.
Il tema dell’amore. Dulcinea, la figura femminile idealizzata, ma anche
la consapevole necessità indispensabile dell’altra metà del cielo.
La morte. Il fuoco che si spegne e le riflessioni del proprio essere,
esistere e del significato infine delle impronte lasciate.
Mi si riempie la testa, mi si riempie la testa / Di tutto il mare pacifico,
di tutto il mare in tempesta / Di contese, battaglie, duelli e incantamenti
/ Di giganti giganteschi, sfide e tradimenti / Di capricci, piagnistei e
degli amori tormentati / Dell’odore dei cavalli, del rumore dei soldati
/ Dell’odore di bruciato che dal libro pare esca / Tutto questo tutto
quanto sta qui dentro la mia testa? / A vederla sembrerebbe che non c’è
poi molto posto / Ma qui dentro c’è lo spazio più gigante che conosco.
Disegnare è una dolce malattia
Delle cose del mondo è fare scorta
Disegnare è un abbraccio alla poesia
È vedere cosa c’è dietro la porta
Spettacolo da:
Gek Tessaro, Io sono un ladro di
bestiame felice, ed. Il Castoro,
Milano, 2013
Nota tecnica
Indispensabile l’oscurabilità della sala
Montaggio: 2 ore
Durata: 55 min
Età: per bambini dai 6 anni e per tutti
Genere: “teatro disegnato”
narrazione con lavagna luminosa
Penso che all’inizio mi son provato a raccogliere quel che mi piaceva.
E ho provato a farlo con gli occhi.
Ma non puoi goderne appieno perché a noi, specie a noi maschi non ci
resta niente dentro (in memoria intendo).
Ecco dunque questo bisogno di riempire l’anima di cose, posti che mi
erano piaciuti (ma anche magari mi avevano spaventato).
Disegnare all’inizio è stato un po’ quello, dare una mano alla memoria,
trasportare dal cuore alla carta, avere qualcosa di tangibile che mi
riportasse ai luoghi.
Poi diventi grande, capisci che è una scrittura questa, l’unica che si fa
capire in tutto il mondo. È una magia, il disegno; ci si può parlare con
tutti, raccontare con chiunque e ovunque.
Alla fine che mi importa d’avere un cavallo vero? Posso disegnarli e
dunque prendermi tutti i cavalli, che dico, tutte le mandrie che voglio.
Ecco, fin dall’inizio e ancora adesso non sono stato altro che un ladro
di bestiame (felice).
IL TEATR O DI S EGNATO
Per chi disegna lasciarsi influenzare da una musica può risultare un
gioco affascinante.
Può diventare un tentativo di riprodurre i sentimenti che la musica
ispira.
In questi lavori il procedimento vuole essere ancora più suggestivo,
è il tentativo concreto di riprodurre in immagini i suoni, di trasformare
le note in segni, le pause in vuoti, i suoni gravi in pennellate più
dense, gli acuti in graffi. Figure d’ombra e sagome animate vengono
a completare l’interpretazione di alcuni brani, caratterizzando in
modo più esplicito le atmosfere delle storie.
La divisione degli spazi corrisponde alle diverse lunghezze delle
pause, alle cadenze dei segni. E’ la traduzione visiva del brano.
Le musiche determinano il flusso, il ritmo, il timbro delle storie,
costituite da narrazioni e filastrocche originali.
Guardare la musica, ascoltare le immagini.
La tecnica
Gli spettacoli consistono nella narrazione di alcune storie originali
dell’autore e illustratore di libri per bambini Gek Tessaro. I racconti
si “animano” mediante l’utilizzo della lavagna luminosa.
Nella grande magia della suggestione data dal buio, la lavagna
luminosa proietta le immagini ingigantendole. Queste, per la maggior
parte, vengono realizzate sul momento. Con tecniche diverse:
acrilico, collage, acquarello, inchiostri e sabbia, si sviluppano così
scenografie bizzarre, divertenti e poetiche. Costruzioni effimere che
vivono, crescono e si concludono con la fine del brano.
La lavagna luminosa costringe l’illustratore a disegnare al rovescio,
suggerendogli nuovi punti di vista e distorsioni rivelatrici; a volte
disegna con entrambe le mani, per creare particolari effetti di
simmetria, adottando una tecnica personale e molto efficace.
Ad arricchire ulteriormente la scena contribuiscono le ombre di
sagome animate, figurine e personaggi cesellati nel metallo o nel
cartoncino, che interagiscono fra loro, con la voce narrante e con
la musica.
Il risultato è quello di un gigantesco libro che si anima, si colora, e
si racconta.
I brani scelti non appartengono al consueto repertorio per
bambini ma a quello della musica del mondo, di paesi e lingue
anche sconosciute, ma che riescono a farsi comprendere da tutti,
sottolineando e valorizzando l’importanza delle differenze.
I destinatari
La rappresentazione mescola contenuti e linguaggi per bambini e
per adulti, permettendo a tutti un approccio semplice ma ricco di
suggestioni e spunti di riflessione.
SPETTACOLI CON LAVAGNA LUMINOSA
SCHEDA TECNICA
SALA
Non è indispensabile la presenza di un palcoscenico, ma occorre uno spazio libero davanti
alla platea di almeno 6 metri per sale con capacità max di 200 posti, di 8/10 metri per sale
più grandi.
Il luogo ideale è il teatro, ma lo spettacolo può essere realizzato anche in altri tipi di sala,
purchè oscurabili. Sono però da escludersi le palestre.
L’altezza necessaria dipende da vari fattori. Indicativamente, per sale diverse dal teatro,
un’altezza minima ottimale è 4-4,5 m, ma potrebbe essere sufficiente un’altezza inferiore in
presenza di una platea non in piano o in una sala di non grande capacità.
Nel caso di utilizzo di sale cinematografiche, in assenza di palcoscenico verificare la presenza
di un corridoio centrale.
IL BUIO E’ INDISPENSABILE.
Note per gli spettacoli all’aperto:
- assicurarsi che non vi siano luci significative nelle vicinanze, soprattutto dietro o in
prossimità dello schermo (o che queste possano venir spente).
- vanno verificate, caso per caso, le possibilità di ancoraggio della struttura autoportante che
utilizzeremo per montare lo schermo. E’ indispensabile una valutazione preventiva.
- non siamo in grado di garantire la messa in sicurezza dei cavi utilizzati se non a partire
dalla postazione in cui verrà posizionata la lavagna. In taluni casi può rendersi necessaria la
presenza di una seconda presa di corrente in prossimità della posizione dello schermo.
ATTREZZATURE
Un tavolo stabile indicativamente 80 x 160 minimo (o due più piccoli)
Un tavolo min 60x120
Una o due prese di corrente 220 v.
La compagnia è autonoma per le altre attrezzature occorrenti
TEMPI
L’allestimento richiede circa due ore, lo smontaggio un’ora.
Gek Tessaro è illustratore e autore di libri per bambini.
Ha collaborato con diverse case editrici ed i suoi libri
hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Tra gli altri
“Il salto. Di città in città” (ed. Artebambini) e il “Il circo
delle nuvole” (ed. Fanucci) sono stati selezionati tra i 12
migliori titoli italiani rispettivamente del 2005 e del 2008
dalla Biblioteca Internazionale di Monaco.
Nel 2010 ha ricevuto il Premio Andersen quale migliore
autore completo. Nel 2011 ha vinto il Premio nazionale
Nati per Leggere con “Il fatto è”. Nel 2012 “Il cuore
di Chisciotte” ha ricevuto il Premio Andersen come
miglior albo illustrato.
Il teatro
Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno
che racconta” nasce “il teatro disegnato”.
Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa,
con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni
tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e
di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti
ed efficaci.
Presenta regolarmente i suoi spettacoli in teatri, scuole
e biblioteche in tutta Italia. Ha partecipato a numerosi
festival e manifestazioni culturali (tra cui: Festival
della Mente di Sarzana, Festival letterario di Gavoi,
Burattinarte di Alba, Scrittori in Città di Cuneo, Lector in
fabula di Conversano, Storie di carta di Galliate, Buck di
Foggia)
Ha collaborato con:
Teatro Nuovo di Verona, con la Fondazione Arena e
con l’Orchestra “I virtuosi italiani” di Verona illustrando
dal vivo, con la lavagna luminosa, “Pierino e il lupo”, “Il
carnevale degli animali”, Britten, “Le quattro stagioni”,
“Romeo e Giulietta”, “La bisbetica domata”.
Ha realizzato le scenografie dal vivo per l’opera
“La bella dormente nel bosco” di Ottorino Respighi
prodotta dal Conservatorio di Musica “G. Verdi” di
Milano in collaborazione con il Conservatorio RimskijKorsakov di San Pietroburgo
Collabora con il Teatro dell’Archivolto di Genova, con
Arrivano dal mare e con il CTA di Gorizia.
Bibliografia
1992 – “Mandagiù e altre storie” – Bertani Editore, Verona
1994 – “Abbecedario” – Demetra, Verona
1994 – “Uno due tre – Numeri” – Demetra, Verona
1994 – “La casa bambina” – Legambiente, Verona
1996 – “Il libro delle fiabe” – Demetra, Verona (illustrazioni)
1998 – “Il cantico delle creature” – Demetra, Verona (illustrazioni)
1999 – “L’incredibile viaggio di Pepita Flint” – Imaging, Salerno (illustrazioni)
1999 – “Il mare rubato” – Edicolors, Genova
2000 – “Sogno di un pipistrello…” – GB Edizioni, Padova
2000 – “Forse, di sicuro” – West Press Editrice, Verona
2000 – “Il fatto è” – West Press Editrice, Verona
2000 – “Più in alto” – West Press Editrice, Verona
2000 – “Storia d’acqua” – West Press Editrice, Verona
2000 – “Lo struzzo” – West Press Editrice, Verona
2000 – “La città e il drago” – West Press Editrice, Verona
2002 – “Foto di gruppo” – West Press Editrice, Verona
2002 – “Patatrac guida il trattore” – La Coccinella, Varese (idea e illustrazioni)
2003 – “Quattro animali e un buco” – La Coccinella, Varese
2004 – “Storia matta” – Tutti i colori del mondo, Napoli (illustrazioni)
2004 – “Cantare gli alberi” – West Press, Verona
2005 – “Enciclopedia Treccani per Ragazzi” – Treccani, Roma (illustrazioni)
2005 – “Il salto. Di città in città” – Artebambini, Bazzano 2006 – “Uomini sottosopra” – Artebambini, Bazzano
2006 – “Il segreto dei ciclopi” – Nuove Edizioni Romane (illustrazioni)
2007 – “Il cavallo e il soldato” – Artebambini, Bazzano
2007 – “L’albero e la strega” – Artebambini, Bazzano
2007 – “Il circo delle nuvole” – Fanucci Editore, Roma
2008 – “L’Amore forte forte” – Fanucci Editore, Roma (illustrazioni)
2009 – “Cin Ciao C’è” – Fanucci Editore, Roma
2009 – “Priscilla e Gurdulù. Lo sguardo delle mani” – Artebambini, Bazzano
2009 – “I bestiolini” – Panini Editore, Modena
2009 – “Ptac19 - Un amore spaziale” – Edizioni Anicia, Roma
2009 – “Mio fratello rinoceronte” allegato ad “Animali” - Artebambini, Bazzano
2009 – “Acquaria” – Artebambini, Bazzano
2010 – “La (s)fortuna di Ganda” - Artebambini, Bazzano (illustrazioni) - testi di Giorgio Scaramuzzino
2010 – “Il fatto è” – Edizioni Lapis, Roma
2010 – “La mostra in mostra” – Carthusia, Milano (illustrazioni)
2011 – Jaipur - Kite edizioni, Padova (illustrazioni)
2011 – “Foto di gruppo” – Edizioni Lapis, Roma
2011 – “Manifesti” – Panini Editore, Modena (illustrazioni) - testi di Bruno Tognolini
2011 – “Il cuore di Chisciotte” – Carthusia, Milano
2012 - “Quattro storie quasi vere” - Editoriale Scienza (illustrazioni)
2012 - “Il viaggio di Ulisse” - Edt, Torino (illustrazioni)
2012 - “La città e il drago” - Edizioni Lapis, Roma
2012 - “Rimanere” - Carthusia, Milano
2012 - “Tanti tanti tanti” - Carthusia, Milano
2013 - “Io sono un ladro di bestiame felice” - Il Castoro, Milano
2013 - “Un asino a strisce” - Salani, Milano (illustrazioni) - testi di Giorgio Scaramuzzino
2013 - “Quando Noè cadde dall’arca” - Edizioni Lapis, Roma (illustrazioni) - testi di Nicola Cinquetti
2014 - “Buchi e bruchi” - Edizioni Lapis, Roma
2014 - “Gigina e Gigetta” - Carthusia, Milano
2015 - “Il viaggetto del ragnetto” - Edizioni Lapis, Roma
2015 - “Più si che no” - Lo Stampatello, Milano (illustraioni) - testi di Francesca Pardi (in preparazione)
2015 - “Il museo immaginario” - Carthusia, Milano
2015 - “Il circo delle nuvole” - Edizioni Lapis, Roma - nuova edizione