CAPITOLO III

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CAPITOLO III
Sistemi di controllo - Analisi economiche per le decisioni aziendali 2/ed
Robert N. Anthony, David F. Hawkins, Diego M. Macrì, Kenneth A. Merchant
Copyright © 2004 – The McGraw-Hill Companies srl
Capitolo 3
Problemi
Problema 3-1
Doyle Candy SpA è un’azienda commerciale che distribuisce caramelle all’ingrosso.
L’azienda ha come clienti drogherie, piccoli supermercati e negozi (di genere vario)
situati in una grande area metropolitana. Negli ultimi anni si è registrata una modesta ma
costante crescita dei ricavi e un aumento dei prezzi di vendita delle caramelle. L’azienda
sta formulando i propri programmi per il prossimo esercizio. Di seguito sono presentati i
dati utilizzati per programmare il risultato netto dell’esercizio in corso (€264.960 dopo le
imposte).
Prezzo medio di vendita per confezione
Costi variabili (medi):
Costo d’acquisto di una confezione
Costo di vendita di una confezione
Costo variabile unitario medio
Costi fissi annuali:
Costi commerciali
Costi amministrativi e generali
Totale costi fissi
Volume di vendite annuale previsto
Aliquota fiscale di imposta sul reddito
€9,60
€
€4,80
0,96
5,76
384.000
672.000
€ 1.056.000
€
390.000 scatole
40%
A causa degli aumenti delle materie prime (zucchero, cacao, noccioline, ecc.) e dei costi
della manodopera diretta, i fornitori di caramelle dell’impresa hanno annunciato che
aumenteranno nel prossimo esercizio il prezzo dei loro prodotti in media del 15%.
L’impresa ritiene invece che tutti gli altri costi rimarranno sostanzialmente quelli attuali.
Domande:
a. Quale è il punto di pareggio di Doyle Candy SpA (in termini di confezioni di
caramelle) per l’esercizio in corso?
b. Quale prezzo di vendita per confezione dovrebbe Doyle Candy SpA applicare per
coprire l’aumento del 15% dei costi variabili di acquisto (caramelle) mantenendo
invariato l’attuale margine di contribuzione percentuale?
c. Presentate il conto economico programmato per l’esercizio in corso.
d. Quale volume di ricavi (in €) dovrebbe raggiungere Doyle Candy SpA nel prossimo
esercizio per conseguire un utile netto dopo le imposte pari a quello previsto per
l’esercizio in corso, se il prezzo di vendita delle caramelle rimanesse di €9,60 per
confezione e i costi variabili d’acquisto aumentassero del 15%?
Problema 3-2
Roberto Vecchi ha avviato nel 2003 una pizzeria. A questo scopo ha preso in affitto un
immobile per €1.292 al mese, ha assunto due persone che lavorano a tempo pieno nel
locale e sei studenti universitari (impegnati mediamente 20 ore la settimana ciascuno) per
la consegna delle pizze. E’ inoltre stato reclutato - a un costo di circa €900 al mese - un
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contabile per la tenuta dei libri e la dichiarazione dei redditi. Le attrezzature della pizzeria
e gli scooter per le consegne sono state acquistati in contanti. Roberto Vecchi ha inoltre
constatato che i costi delle utenze e delle forniture rimangono sostanzialmente costanti nel
tempo. Il volume di attività è cresciuto fra il 2003 e il 2005, sicché gli utili sono più che
raddoppiati rispetto a quelli del 2003. Roberto Vecchi non comprende però perché il
reddito sia cresciuto più rapidamente del volume.
Viene riportato di seguito un conto economico di previsione - preparato dal contabile –
relativo all’esercizio 2006:
CONTO ECONOMICO DI PREVISIONE 2006 DELLA PIZZERIA
Ricavi
€
Costo del venduto
€ 92.400
Retribuzioni degli addetti al ristorante
26.650
Retribuzioni degli addetti alle consegne
54.100
Canone di locazione
Servizi di contabilità e fiscali
Ammortamento degli scooter
Ammortamento delle attrezzature di cucina
Utenze varie
Consumi vari (sapone, cera per i pavimenti, ecc.)
Reddito ante imposte
Imposte sul reddito (30%)
Reddito netto
15.500
10.900
16.000
8.000
7.165
10.645
€
308.000
241.360
66.640
19.992
46.648
Nota: Una pizza viene venduta a un prezzo medio di €8,50.
Domande:
1.
Per raggiungere il punto di pareggio economico quante pizze “medie” devono essere
vendute?
2.
Per raggiungere il punto di pareggio in termini finanziari, quante pizze “medie” devono
essere vendute?
3.
Se Roberto Vecchi prelevasse €14.400 per fini personale, quanta cassa rimarrebbe di
quella generata dalle attività che hanno prodotto l’utile del 2006?
4.
Roberto Vecchi vorrebbe conseguire un utile netto dopo le imposte di €60.000. Quale
volume si deve raggiungere, in numero di pizze vendute, per ottenere il reddito netto
auspicato?
5.
Spiegare brevemente a Roberto Vecchi perché gli utili sono aumentati più rapidamente
dei ricavi.
6.
Spiegare brevemente a Roberto Vecchi perché la cassa generata nel 2006 è superiore al
reddito.
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Problema
3.3
A) Il signor Rezzònico è titolare di una catena di videonoleggio di nastri VHS operante in Lombardia. La
catena consta di 3 negozi principali, dotati di spazi interni per esposizione e di desk per il servizio ai
clienti, e di 20 distributori automatici posizionati in varie località.
L’accordo stipulato con la casa fornitrice dei VHS originali prevede una quota fissa annua di 20.000 € e
una royalty (il corrispettivo riconosciuto alla casa fornitrice dei VHS per l’utilizzo delle cassette) del 5%
sul ricavo del singolo noleggio.
Il costo annuale per stipendi, altri costi di periodo e gestione dei punti vendita risulta complessivamente
pari a 150.000 €. Un ulteriore elemento di costo è legato alla gestione del cliente, ovvero ai costi di
gestione dati, rimagnetizzazione e caricamento schede ecc… corrispondenti a servizi forniti gratuitamente
ai clienti (previa registrazione, anch’essa gratuita). Il valore unitario di tali costi ammonta a 4 €/cliente;
attualmente i clienti registrati sono 12.000.
Benché il prezzo di noleggio dipenda dalla durata del noleggio stesso (variabile da 6 ore a 30 gg), il
signor Rezzònico ha stimato un ricavo medio unitario di 3 € a noleggio.
Domanda:
Si calcoli il numero di noleggi annui corrispondenti al punto di pareggio.
B) Il profitto (prima delle imposte) realizzato dalla catena di Rezzònico nell’esercizio 2002 (per il quale
continuano a valere tutte le ipotesi in precedenza esposte) è stato pari a 28.000 €, risultato poco
soddisfacente se confrontato con quello del diretto concorrente, la VideoNoloGervasoni, che ha sfiorato i
100.000 €.
Per questo motivo, il signor Rezzònico si è convinto di ampliare la gamma dell’offerta, affiancando al
noleggio di VHS quello di DVD. Egli sa bene che – essendovi correlazione fra i due mercati, con parziale
sostituibilità di prodotto – ciò realisticamente comporterà una contrazione del numero di noleggi VHS.
Per il 2003, si ritiene di poter raggiungere i 40.000 noleggi di DVD, a fronte di una riduzione del 30% di
quelli di VHS registrati nel 2002.
Il contratto col fornitore di DVD è analogo a quello dei VHS: prevede cioè una “una-tantum” annua di
20.000 € e una royalty anch’ essa del 5% sul singolo noleggio. Si stima che i maggiori volumi di attività
determineranno un aumento dei costi del personale pari a 10.000 €.
Il prezzo di noleggio per i DVD viene fissato a 4 €, indipendentemente dalla durata del noleggio.
Il servizio di registrazione non sarebbe però più fornito gratuitamente: in pratica, per poter noleggiare un
articolo sarebbe necessario “abbonarsi” alla videoteca di Rezzònico, pagando una quota annua.
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Domanda:
Si calcoli l’ammontare della quota di abbonamento che consentirebbe alla catena di Rezzònico di
registrare un profitto di 100.000 € nel 2003, tenendo conto che la perdita della gratuità del servizio
implicherà un decremento del 10% del numero di clienti rispetto all’anno precedente.
Problema 3.4
Trans Western Airlines sta valutando la possibilità di avviare un nuovo volo tra Phoenix (Arizona) e Las
Vegas (Nevada), con una durata stimata del volo di 45 minuti. Il servizio dovrebbe servire
prevalentemente viaggiatori per turismo e tempo libero. Offrendo voli a basso prezzo, la compagnia aerea
spera di convincere persone che attualmente utilizzano altri mezzi di trasporto a utilizzare il proprio
servizio aereo.
In aggiunta a un tale proposito, la compagnia aerea intende attrarre anche persone che viaggiano per
lavoro dalle 7 a.m. alle 6 p.m. e dal lunedì al venerdì. Per scoraggiare il traffico turistico durante questa
fascia oraria, il prezzo di un biglietto business sarebbe più alto. Nello specifico, la Trans Western Airlines
ritiene adeguati un prezzo di 100$ per un volo di sola andata “business” e uno di 60$ (sempre di sola
andata) in quella “non-business”. I voli non-business sarebbero effettuati dalle 6 p.m. alla mezzanotte. Per
potere operare l’impresa avrebbe bisogno di due jet da 200 posti che potrebbero essere presi in leasing a
un costo annuo di 10.000.000$ ciascuno. Altri costi che la compagnia dovrebbe impegnare a terra per le
attività amministrative e di servizio ai voli ammonterebbero a 5.300.000$/anno. La possibilità di utilizzare
gli aerei richiederebbe, inoltre, un costo dell’equipaggio (dipendente essenzialmente dalle ore di volo) a
un costo 800$ per ora di volo.
Anche il costo del carburante sarebbe proporzionale alle ore di volo e pari a 1.000$ per ora. I costi
riconducibili alle attività di gestione del passeggero (procedura d’imbarco, commissioni alle agenzie di
viaggio e movimentazione del bagaglio) sarebbero di 5$/passeggero. Il servizio a bordo (cibo e bevande)
avrebbe, invece, un costo di 10$/passeggero e sarebbe offerto gratuitamente ai passeggeri business. Per
quanto riguarda i voli non-business, la compagnia aerea ipotizza, invece, di bilanciare il costo di questo
servizio con la vendita di bevande alcoliche.
Ipotizzando che le tariffe siano tali da portare a un riempimento degli aereomobili (nr. passeggeri
viaggianti per volo) equivalente sui voli business e non business, si chiede di:
– calcolare il fattore di riempimento dell’aereo [(numero medio di passeggeri che dovrebbero
mediamente viaggiare su ogni volo)/posti totali disponibili sull’aereomobile] che consente il pareggio
economico, nell’ipotesi che la compagnia offra: 6 voli giornalieri business e 4 voli giornalieri nonbusiness dal lunedì al Venerdì + 12 voli giornalieri non-business al sabato e alla domenica (tutti questi
voli prevedono andata e ritorno).
– presentare il conto economico con il numero di passeggeri di pareggio
Se la compagnia offrisse voli tra Phoenix e Las Vegas tra la mezzanotte e le 6 del mattino avrebbe,
verosimilmente, aerei sempre vuoti. La Western Airlines sta allora considerando la possibilità di offrire
tutti i giorni della settimana un servizio andata e ritorno “Red Eye”: partenza da Phoenix a mezzanotte e
rientro da Las Vegas alle sei del mattino (verrebbe pertanto utilizzato uno solo dei due aereomobili). Il
Marketing giudica che il prezzo di andata e ritorno per questa corsa notturna non dovrebbe superare i 50$
e che, in tal modo, si potrebbe ottenere un riempimento del 50% dell’aereomobile. I costi operativi
rimarrebbero gli stessi, ma sarebbe necessario spendere 10.000$/settimana per promuovere il volo.
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Nessun tipo di servizio a bordo verrebbe in questo caso offerto e, trattandosi di un volo di andata e ritorno
senza bagaglio etc., i costi variabili d’imbarco si limiterebbero a 5$.
Domanda:
calcolare il prezzo minimo per ottenere il pareggio economico del volo Red Eye nell’ipotesi che le
previsioni del Marketing siano corrette? Presentare il C/E con il prezzo di pareggio.
Problema 3.5
S. Giacomo Salumi srl produce e vende 4.000 q.li di mortadella all'anno utilizzando un impianto avente
una capacità produttiva pari a 30 q.li/giorno per una media di 220 giorni/anno. Il prezzo di vendita del
prodotto è di 5 € al Kg., i costi variabili sono 3 € al Kg. mentre i costi fissi annui ammontano a 750.000 €.
Al fine di sfruttare meglio la capacità produttiva disponibile e considerata l'impossibilità di espandere la
vendita di mortadella, viene esaminata la possibilità di produrre anche würstel. Il prezzo di vendita del
prodotto sarebbe di 3,5 € al Kg. mentre i suoi costi variabili unitari 2,5 €/kg. Eseguendo alcuni
adattamenti per costi fissi aggiuntivi di 300.000 €/anno, la nuova produzione di würstel potrebbe essere
realizzata con la medesima produttività oraria (30 q.li/giorno) sino al pieno sfruttamento della capacità
produttiva. Qualora invece la produzione dovesse superare la capacità produttiva installata, sarebbe
necessario il ricorso a lavoro straordinario e ciò causerebbe un incremento dei costi variabili unitari, per la
sola produzione eccedente, di 0,25 € al Kg. La direzione ritiene inoltre che, per evitare conflittualità con
la forza lavoro, l'impegno eccedente la capacità produttiva ordinaria non potrebbe superare il 10%
dell'orario previsto dal contratto. Il potenziale mercato raggiungibile dall'impresa con i würstel (mercato
in crescita) è già oggi pari a 5.000 q.li/anno. Viene chiesto:
– di calcolare l’utile aziendale in assenza di würstel;
– di valutare se, e a quale condizione (in termini di q.li venduti), é conveniente avviare la produzione
di würstel;
– di calcolare la quantità annua di würstel da produrre e vendere per massimizzare l'utile d'esercizio
dell'impresa;
– di calcolare la riduzione massima % di prezzo effettuabile sulla vendita nell’ipotesi di poterne
vendere 7.260 q.li al fine di ottenere l’utile corrispondente a 4.000 q.li di mortadella e 3.260 q.li di
Würstel (producendosi solo mortadella i costi fissi aggiuntivi per 300.000 € non sarebbero
evidentemente necessari).