Apostole della Sacra Famiglia Messina La Superiora Generale
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Apostole della Sacra Famiglia Messina La Superiora Generale
Apostole della Sacra Famiglia Messina La Superiora Generale Carissime famiglie, presento con viva gioia l’Itinerario spirituale – che è insieme documento statuario e manifesto programmatico- del Movimento per l’evangelizzazione delle Famiglie (MEF), recentemente costituitosi in seno all’Associazione della Sacra Famiglia per rendere ancora più concreta la sua ultracentenaria testimonianza. Dell’impegno che questo Movimento ha già iniziato a profondere v’era e v’è indubbia necessità, dati i vistosi guasti provocati dalla misconoscenza o dalla insufficiente valorizzazione del ruolo della famiglia come cellula fondamentale della società e dacchè è più illusorio pensare di costruire così un mondo più fraterno e solidale. Né può bastare un progetto vago o meramente teorico. Urge invece quella personale ed esemplare testimonianza che il Movimento vuol rendere ed aiutare a rendere Per manifestare a tutti il disegno di Dio. Insieme, genitori e figli, insieme, in attitudine di dialogo positivo e cordiale; insieme, per offrire amore e speranza. Ciò avrebbe di certo voluto il Cardinal Guarino, al quale i promotori hanno significatamente voluto intitolare l’iniziativa e la cui protezione invoco a sostegno della medesima. Messina, 21 settembre 1999 Suor Sara Faiello INTRODUZIONE “Nel disegno di Dio Creatore e redentore la famiglia scopre non solo la sua “identità”, ma anche la sua “missione”, ciò che essa può e deve fare. I compiti che la famiglia è chiamata da Dio a svolgere nella storia, scaturiscono dal suo essere e ne rappresentano lo sviluppo dinamico ed esistenziale. Ogni famiglia scopre e trova in se stessa l’appello insopprimibile, che definisce ad un tempo la sua dignità e la sua responsabilità: Famiglia “diventa” ciò che sei: comunità d’amore con la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa”. (Esortazione Apostolica Familiaris Consortio di Giovanni Paolo II, nr. 17). *** “Ad ognuno è noto che il bene individuale e pubblico dipendono principalmente dall’istituzione domestica…Perciò, Dio misericordioso nel dare compimento all’opera dell’umana redenzione, da secoli attesa, ne dispose in tal modo l’economia e l’ordine, da offrire al mondo, nella sua prima attuazione, l’angusta immagine di una famiglia divinamente costituita, nella quale tutti gli uomini potessero ammirare il più perfetto esemplare di famiglia e d’ogni virtù e santità. Tale famiglia si è manifestata. E’ quella di Nazareth”. ( Leone XIII, neminem fugit, 14.06.1982) Esprimendo così la propria sollecitudine pastorale in tempi in cui – non dissimilmente dal presente – la società versava in gravi difficoltà conseguenti ad una crisi dell’istituto matrimoniale e quindi della famiglia, il Sommo Pontefice Leone XIII, sul finire del secolo scorso fondò l’ASSOCIAZIONE DELLA SACRA FAMIGLIA allo scopo di “ Unire con più stretti vincoli di pietà le famiglie cristiane alla Sacra Famiglia, o per meglio dire, consacrargliele, “ ed affinchè le stesse, imitandone le virtù conformassero la propria vita a quel sublime modello. Negli anni seguenti, a Messina, il Servo di Dio Cardinale Giuseppe Guarino, “impareggiabile pastore d’anime”, non solo promosse e incrementò l’associazione nell’intera diocesi, ma volle fondare una Congregazione religiosa con la missione specifica della “ Santificazione della famiglia mediante l’educazione della gioventù”: le Piccole Serve, ora Apostole, della Sacra Famiglia. Da circa due anni, poi, in seno alla stessa Associazione è sorta e s’è spontaneamente sviluppata una componente, per così dire, di punta, che, per meglio rispondere alle esigenze di questi nostri tempi, vuole adoperarsi in modo ancora più fattivo e che ha assunto la denominazione di Movimento per l’evangelizzazione delle famiglie “Cardinal Guarino” ( MEF) Pertanto le figlie spirituali del servo di Dio, fedeli al carisma del loro fondatore intendono promuovere tale iniziativa ne promulgano gli atti costitutivi e programmatici che verranno successivamente integrati dal regolamento proprio. CAPO I Natura e finalità 1. Spiritualità Il Movimento,così come l’Associazione stessa, scaturisce dalla spiritualità salesiana delle Apostole della Sacra Famiglia, volute dal Card. Guarino, devotissimo estimatore di San Francesco di Sales, di cui incarnò lo spirito, tanto da lasciarne alle sue figlie la “preziosa eredità” per il difficile compito di educare la gioventù. Infatti, nelle Costituzioni delle Apostole della Sacra Famiglia si legge: “Nell’esaltarne lo spirito operativo ed ecclesiale volle che la nostra vita consacrata si esprimesse nello stile della sua spiritualità. Nella sua azione pastorale dimostrò equilibrio interiore, tratto affabile e delicato, grande capacità di sacrificio ed una carica esuberante e sempre nuova di amore alle anime” (art.3) E, conseguentemente , “ Facciamo partecipi del nostro progetto educativo le famiglie, per dare loro il messaggio di Gesù ed averne la collaborazione nell’educazione dei figli” (Art.59). Quindi, gli appartenenti al movimento devono far propria la spiritualità e la missione delle ASF e far sì che lo zelo apostolico del Guarino li spinga a santificare la famiglia per ottenere “l’altissimo scopo della santificazione dell’intera società”. 2. Finalità Nel presentare la missione della famiglia, Paolo VI aserisce: “la famiglia come la Chiesa deve essere uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia. Dunque nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non solo comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto. E una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte al_ tre famiglie e dell’ambiente nel quale è inserita”.(Esortazione Apostolica Evangelii nunziandi, 71). Il movimento, pertanto, ha lo scopo di promuovere la santificazione delle famiglie, seguendo gli esempi della Famiglia di Nazareth quale riflesso della dimensione trinitaria, nella consapevolezza di: A) – farsi discepoli di Cristo per fare altri discepoli; B) – essere testimoni dello Spirito nell’imitare e vivere lo stile della Famiglia di Nazareth; C) – diventare apostoli del Padre, proclamando con le parole e con le opere la ricchezza di questi valori alle altre famiglie. A. Farsi discepoli del Cristo Le famiglie che compongono il Movimento sentono il bisogno e l’urgenza di mettersi alla “ricerca della verità” per essere sempre più consapevoli di se stessi e dei grandi valori di cui sono depositari, confrontandosi con la parola di Dio in conformità alla Famiglia di Nazareth. • Come comunità di discepoli si impegnano ad ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica, conformemente all’atteggiamento di disponibilità che fu proprio della vita familiare di Gesù, Maria e Giuseppe. • Ogni famiglia aderente al MEF si impegna a riflettere sul progetto di Dio, rivelato nella S. Famiglia ed assume l’impegno di pregare personalmente e comunitariamente, affinché il Signore l’aiuti a vivere fedelmente la dignità e la responsabilità del suo essere “Chiesa domestica” secondo il Magistero della Chiesa. • Le famiglie aderenti al Movimento leggono assiduamente e commentano la Bibbia per approfondire la fede darne testimonianza e trasmetterla in maniera più autentica ai propri figli. • Accettano responsabilmente, come dono di Dio, i figli concepiti, li educano promuovendo la loro maturità umana e cristiana e li orientano nella vita secondo la propria vocazione e, con particolare gioia, quando il Signore li chiamasse ad una vita consacrazione verginale per il regno di Dio e della Chiesa. B. Essere testimoni dello Spirito. “Il dono dello Spirito è comandamento di vita per gli sposi cristiani, ed insieme stimolante impulso affinché ogni giorno progrediscano verso una sempre più ricca unione tra loro, rivelando così alla Chiesa e al mondo la nuova comunione d’amore donata dalla grazia di Cristo”. • La famiglia appartenente al MEF una comunità di testimoni dello Spirito Santo e della sacra Famiglia di Nazareth che, mediante l’imitazione, cerca di vivere nella propria casa l’esperienza spirituale della vita e santità della Sacra Famiglia. • I membri della famiglia, nel realizzare la loro vocazione e missione coniugale e familiare, ripieni dello Spirito di Cristo e illuminati dall’esempio della Famiglia di Nazareth, si aiutano reciprocamente nello sviluppo della propria personalità e santificazione. • Mediante il dialogo e l’amore scambievole rendono presente Dio uno e Trino nella propria casa e l’arricchiscono dello spirito della S. Famiglia di Nazareth, scuola autentica di vita e di virtù domestiche. • La famiglia aderente al MEF vive la sua consacrazione battesimale e matrimoniale rispecchiando nella quotidianità la comunione di vita, di preghiera e di lavoro della Famiglia di Nazareth. C. Diventare apostoli del padre in conformità della Famiglia di Nazareth La famiglia, comunità di discepoli di Cristo,. Testimone dello Spirito Santo, sul modello della famiglia di Nazareth, è chiamata ad essere anche una comunità di apostoli dell’amore del Padre… Essa testimonia il Vangelo nel luogo stesso dove vive e lavora il Vangelo che riceve e vive in casa. • La famiglia aderente al MEF, che vive una vita di fede e di amore non può non essere animata dallo slancio missionario e rispondere generosamente all’esplicita ed inequivocabile consegna di Cristo: “ andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” • La famiglia aderente al MEF si impegna ad attuare il Vangelo al suo interno e nella parentela con una testimonianza vissuta dalla sua fede per stimolare e sostenere, nel cammino verso la piena adesione a Cristo Salvatore, chi non ha la fede o non la pratica con coerenza. • La famiglia aderente al MEF, animata da spirito missionario che trova il suo fondamento nel sacramento del matrimonio e che riprende e ripropone il compito radicato nel battesimo e nella confermazione, s’impegna a difendere e diffondere la fede fino ai confini della terra. • A coronamento della sua dimensione apostolica, ogni famiglia aderente al Movimento deve mirare a fare esperienza missionaria anche in terra di missione per un periodo di tempo e coltivare le vocazioni missionarie, con un’opera educativa che disponga i propri figli fin dalla giovinezza, a riconoscere l’amore di Dio verso tutti gli uomini, ed a servirli con l’amore di Cristo Gesù. CAPO II La famiglia cristiana aderente al MEF alla gioiosa scoperta del suo matrimonio sacramento per dialogare con Dio Padre 4. La famiglia cristiana inserita nella chiesa, popolo sacerdotale, mediante il sacramento del matrimonio, nel quale è radicata e da cui trae alimento, viene continuamente vivificato dal Signore Gesù, e da lui chiamata e impegnata al dialogo con Dio mediante la vita sacramentale, l’offerta della propria esistenza e la preghiera. E’ questo il compito sacerdotale che la famiglia cristiana può e deve esercitare in intima comunione con tutta la chiesa, attraverso le realtà quotidiane della vita coniugale e familiare: in questo modo la famiglia cristiana è chiamata a santificarsi, a santificare la comunità ecclesiale e la società. Consapevole di questo, la famiglia aderente al MEF per raggiungere la santità si impegna a studiare, meditare ed approfondire il sacramento del matrimonio che ha celebrato, a riconoscerlo come dono del Signore, a professare la propria gratitudine con gioia per la vocazione ricevuta. 5. Eucaristia fonte e centro vivificante del Sacramento del matrimonio. Il Compito di santificazione della famiglia ha la sua prima radice nel battesimo e la sua massima espressione nell’Eucarestia, alla quale è intimamente legato il matrimonio cristiano. Pertanto la famiglia aderente al MEF: • S’impegna a vivere l’Eucarestia come alleanza d’amore di Cristo con la Chiesa e in questa i coniugi cristiani trovano la radice da cui è interiormente plasmata e continuamente vivificata la loro alleanza coniugale. • Consapevole poi che nel dono della carità trova il fondamento e l’anima della sua comunione e della sua missione la famiglia aderente al MEF s’impegna a vivere in perfetta unione ed essere come “un unico pane formato da tanti chicchi di grano”. 6. Nella conversione e nella riconciliazione, la famiglia incontra la misericordia del Padre Parte essenziale e permanente del compito di santificazione della famiglia cristiana è l’accoglienza dell’appello evangelico alla conversione rivolto a tutti i cristiani che non sempre rimangono fedeli alla “novità” di quel battesimo, che li ha costituiti santi. Perciò famiglia aderente al MEF, consapevole che non sempre è coerente con la legge della grazia e della santità battesimale, proclamata nuovamente dal sacramento del matrimonio, si impegna ad accostarsi assiduamente al sacramento della riconciliazione e del perdono. Così facendo potrà scoprire l’immenso dono del perdono vicendevole e creare un clima di comprensione, di solidarietà e di pace. 7. La famiglia aderente al MEF riunita in preghiera Quando la famiglia cristiana si riunisce in preghiera, risponde alla vocazione di Dio, perché vive la vita familiare in tutte le sue circostanze che ne derivano, certa della presenza di Gesù in mezzo ad essa. • Per questo, ogni famiglia aderente al MEF si impegna alla preghiera in comune, perché la comunione nella preghiera è frutto ed esigenza di quella comunione che viene donata dai sacramenti del battesimo e del matrimonio. • Essa Rende lode al Signore per ogni nascita, compleanno e per tutti gli avvenimenti che segnano l’intervento dell’amore di Dio nella sua storia e celebra con particolare attenzione l’anniversario del matrimonio. 8. La famiglia aderente al MEF educatrice dei figli alla preghiera In forza della loro dignità e missione, i coniugi cristiani hanno il compito specifico di educare i figli alla preghiera, di introdurli nella progressiva scoperta del mistero di Dio e nel colloquio personale con lui. • La famiglia aderente al MEF s’impegna a svolgere il delicato compito di educare i figli, fin dalla più tenera età, a partecipare il senso di Dio ed a venerarlo nonché ad amare il prossimo secondo la fede che hanno ricevuto nel battesimo. • Pertanto la famiglia si impegna a far vivere con gioia la domenica ai propri figli, come “giorno del Signore”, la sacramentale e avviarli al servizio, alla rinuncia e al sacrificio. CAPO III La famiglia aderente al MEF, comunità al servizio di Dio e dei fratelli 9. La famiglia cristiana che viene animata e guidata con la legge nuova dello Spirito Santo ed in intima comunione con la Chiesa, popolo regale, è chiamata a vivere il suo “servizio” d’amore a Dio e ai fratelli. Nella consapevolezza della sua missione, la famiglia aderente al MEF si impegna ad offrire il proprio servizio al suo interno, nella Comunità parrocchiale, e nella società, in collaborazione reciproca con le Apostole della Sacra Famiglia. 10.Un servizio d’amore alla propria famiglia sull’esempio della famiglia di Nazareth. Il servizio reciproco che Gesù, Maria e Giuseppe facevano per puro amore nella loro casetta era motivo per gustare una rara “beatitudine”, poiché c’è sempre più gioia nel dare che nel ricevere. E poi lo spirito di servizio era motivo di tanta comprensione e comunione. • Sul modello della famiglia di Nazareth, ogni famiglia aderente al MEF si impegna a prestare il proprio servizio al suo interno, mediante il quotidiano impegno a promuovere un’autentica comunità di persone, fondata e alimentata dall’interiore comunione d’amore. • Maria e Giuseppe hanno esercitato la loro autorità peraltro conferita loro da Dio stesso, con grande umiltà ed amorevolezza, nella collaborazione, nella disponibilità e sempre con il sorriso. • Perciò i genitori aderenti al MEF, sull’esempio di Maria e Giuseppe s’impegnano ad esercitare la loro autorità con senso di responsabilità, creando fra loro un rapporto sereno, aperto e leale, per offrire ai figli un servizio d’amore di pace e di giustizia. 11. La famiglia cristiana in serena disponibilità per un servizio alla comunità ecclesiale. Alla famiglia cristiana, in forza del matrimonio-sacramento viene conferita da Cristo Signore una peculiare missione apostolica, in modo tutto speciale tra i propri familiari, mettendo a frutto i doni di ciascuno. • In forza di questa missione, la famiglia aderente al MEF s’impegna ad offrire un servizio pastorale all’interno dell’Istituto delle Apostole della Sacra Famiglia per l’educazione dei giovani nelle varie attività e nella parrocchia d’appartenenza, mediante la catechesi ai vari livelli, privilegiando la pastorale familiare. • Maggiore sensibilità, la famiglia aderente al MEF deve nutrire verso ogni forma d’impegno al servizio dei poveri, degli emarginati e degli oppressi. 12. La famiglia cristianaal servizio della società per il suo rinnovamento e la sua santificazione. La famiglia costituisce il fondamento della società e l’alimento continuo della stessa. I cittadini infatti trovano nella famiglia la prima scuola di quelle virtù sociali, che sono l’anima della vita e dello sviluppo della società stessa. Cosciente della sua natura e della sua vocazione, la famiglia aderente al MEF si impegna ad aprirsi alle altre famiglie e alla società, assumendo il proprio compito sociale, mediante la stessa esperienza di comunione e di partecipazione che deve caratterizzare la vita quotidiana della famiglia stessa e che ne rappresenta il suo primo e fondamentale contributo alla società. • S’impegna altresì a dedicarsi alle molteplici opere di servizio sociale, specialmente a vantaggio dei poveri, e comunque di tutte quelle persone e situazioni che l’organizzazione previdenziale ed assistenziale delle pubbliche autorità non riesce a raggiungere. • Questo servizio sociale, la famiglia aderente al MEF lo può realizzare solo se è ispirata alla legge della “ gratuità” che, rispettando e favorendo in tutti ed in ciascuno la dignità personale come unico titolo di valore, in spirito di accoglienza cordiale, incontro e dialogo, disponibilità disinteressata, servizio generoso, solidarietà profonda e santità di vita. CAPO IV Appartenenza formazione e adesione 13. Appartenenza Ogni famiglia cristiana, sensibile alle esigenze in cui versa la nostra società, può avviarsi all’appartenenza al MEF con scelta libera, maturata alla luce della fede e sotto la mozione dello Spirito Santo. La famiglia, a tal fine, si obbliga ad un adeguato periodo formativo che consta di studio e incontri per l’acquisizione della spiritualità specifica, sul modello della famiglia di Nazareth. 14. Piano do formazione Il MEF offre alle famiglie la possibilità di seguire un piano progressivo di formazione dottrinale, spirituale e morale. Si propone di suscitare nelle famiglie lo spirito missionario, per essere segno luminoso della presenza di Cristo e del suo amore, per i lontani e per le famiglie in difficoltà o che non vivono più in coerenza con la fede ricevuta (cfr FC n°54). Quest’obbiettivo si può raggiungere con la collaborazione prestata da altre qualificate famiglie appartenenti al Movimento, dalla Delega ASF e dalla guida spirituale del presbitero. 15. Programma formativo Il programma per il cammino formativo si propone un’assimilazione della spiritualità di S. Francesco di Sales, del Cardinale Guarino e dell’azione pedagogica del sistema preventivo di don Bosco e prevede le seguenti iniziative: • Incontri quindicinali o mensili; • Giornate di studio, di riflessione e di preghiera nei momenti forti dell’anno liturgico; • L’annuale convegno-festa della famiglia a vari livelli (zonale,regionale e nazionale); • Comunicazione e scambi d’esperienza ( con altri gruppi famiglia del MEF, dell’Associazione della S. Famiglia, della Diocesi e della Famiglia Salesiana); 16. Adesione al MEF L’adesione definitiva al MEF avviene mediante l’atto di affidamento alla Sacra Famiglia, con la quale si esprime la volontà di vivere la vocazione matrimoniale secondo il presente statuto-itinerario. In quell’occasione si riceve un’immagine della S. Famiglia e la tessera d’appartenenza. INDICE Presentazione…………………………………………………………………. pag. 3 Introduzione………………………………………………………………….. pag. 5 Capo I – Natura e finalità……………………………………………………. pag. 7 Capo II – La famiglia cristiana aderente al MEF alla gioisa scoperta del suo matrimonio sacramento per dialogare con Dio Padre………………………… pag. 12 Capo III – La famiglia aderente al MEF, comunità al Servizio di Dio e dei fratelli…………………………………….. pag. 15 Capo IV – Appartenenza, formazione e adesione…………………………. pag 18