In commercio esistono vari videogiochi che si

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In commercio esistono vari videogiochi che si
VARIE TIPOLOGIE DI VIDEOGIOCHI
di Alessia Rosi
In relazione ai contenuti possiamo distinguere i videogiochi in:
1. Giochi d’azione
Sono caratterizzati da una breve durata e richiedono una certa abilità manuale per portare a termine il gioco stesso. Si
suddividono nelle seguenti categorie:
- Picchiaduro. Attraverso la tastiera, il mouse o il joystick il giocatore può far compiere al suo personaggio
(generalmente guerrieri o mostri) una serie di movimenti per sconfiggere il nemico
- Sportivi. Il giocatore può sfidare il computer o un altro giocatore a calcio, pallavolo, basket, golf. Sono anche
ricostruite discipline sportive meno popolari, come bowling, rugby, wrestling, pesca, biliardo. I videogiochi di questo
genere sono dominati da atleti celebri.
- Simulazioni. Ricreano virtualmente situazioni reali. Il giocatore indossando un casco o appositi guanti può
addirittura provare sensazioni simili a quelle reali. Riguardano simulatori di volo, carri armati, astronavi, sottomarini,
automobili,…
- Spara-spara. Scopo del gioco è quello di uccidere, con le innumerevoli e svariate armi, il maggior numero di nemici,
senza essere colpiti dai loro proiettili.
- Piattaforme e Labirinti. Il giocatore deve sconfiggere nemici e superare gli ostacoli che trova nel suo cammino. Può
avere un aiuto da alcuni oggetti che deve raccogliere, mentre altri devono essere evitati perché dannosi.
2. Giochi di riflessione
Sono tutti quei giochi elettronici che richiedono concentrazione e tempo; sono ampiamente diffusi grazie ai computer. Si
suddividono nelle seguenti categorie:
- Giochi di avventura. Il giocatore muove il proprio personaggio all’interno di un contesto narrativo, cercando di
risolvere enigmi, trovare oggetti, ottenere informazioni per risolvere dei rompicapo.
- Rompicapo elettronici. Fine ultimo del gioco è risolvere degli esercizi
- Giochi di strategia. Sono giochi che richiedono una strategia specifica, come avviene ad esempio nel gioco degli
scacchi o delle carte.
- Giochi di ruolo. Il giocatore interpreta un personaggio ed utilizza le caratteristiche di questo per giungere alla fine
del gioco.
- Giochi educativi o didattici. Hanno l’intento di insegnare divertendo. Vengono chiamati edutainment, con una
contrazione lessicale e semantica tra i termini educational ed entertainment, in quanto sollecitano le abilità cognitive,
la curiosità, la capacità di inventare strategie per risolvere dei problemi, mantenendo l’aspetto ludico.
I videogiochi si differenziano anche per caratteristiche tecnico-fisiche:
1. Arcade. Grandi macchine costose presenti nelle sale giochi dedicate ad un solo gioco e assai sofisticati sul versante
visivo sonoro manipolativo; con Euro 1, il prezzo di una partita (sono rimasti pochi i videogiochi che richiedono un solo
gettone, cioè Euro 0,50, per giocare), si può giocare poche decine di secondi, come anche molti minuti: il tutto dipende
dalla destrezza e dall’esperienza del giocatore. Tra le caratteristiche principali delle macchine da sala figurano quelle di:
“durare poco, essere velocissime e massacranti per i riflessi e i nervi, costringere il partner umano ad una estenuante lotta
per prevedere le mosse della macchina...per questo il videogame arcade è il più veloce, il più stressante, il più dispendioso
in tutti i sensi, ma anche, almeno all’inizio, il più avvincente” (CARLA’ F., Space Invaders, Castelvecchi, Roma, 1996, pp.910).
2. Consolle. Da collegare al televisore domestico (Sega Mega Drive, Nintendo, Playstation). Le ultime generazioni sono
molto sofisticate: alta definizione delle immagini, suono stereo e un’ampia offerta di cartucce con giochi di tutti i tipi e aperti
a tutti gli usi, per una spesa che parte da Euro 130 (per l’unità base, ma che può salire anche di molto per i più aggiornati)
alla quale si aggiunge il prezzo delle cartucce (a partire da Euro 40).
3. Software. In dischetto o cd-rom per il computer. Questi sono, in genere, meno articolati, sul piano visivo, delle consolle,
anche se spesso più complessi sul piano della struttura e della dinamica di gioco. Il loro costo si aggira intorno a Euro 50.
Molti sono, inoltre, scaricabili da Internet.
4. Macchinette tascabili. Dotate di un piccolo schermo, in genere monocromatico, di 3-4 cm, sono a bassa definizione,
relativamente economiche (intorno a Euro 15). Tali macchinette, programmate per un solo gioco (solitamente semplice),
sono la soglia di accesso al mondo dei videogame da parte dei più piccoli. Possono essere comprati anche nelle
cartolibrerie.
5. Minicomputer tascabili. Hanno, come i precedenti, un piccolo schermo (i più recenti sono a colori), sono però
tecnologicamente più evoluti: presentano infatti buona definizione video, notevoli effetti sonori e musicali, grande varietà
di giochi, di destrezza ma anche di simulazione e di avventura; i più moderni hanno anche la possibilità di collegare una
piccola lampada che illumina lo schermo e facilita la visione degli stessi. Sono costosi: ad una spesa che varia da Euro 50 ad
Euro 150 per il minicomputer, si devono aggiungere le spese per i vari accessori e le cartucce dei giochi.
(© Copyright 2003 Fondazione Carlo Caetani della Fargna. Tutti i diritti sono riservati.)