H dopo referendum "II patto per Torino e la Città della salute non

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H dopo referendum "II patto per Torino e la Città della salute non
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Martedì
06/12/2016
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Direttore Responsabile
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Mario Calabresi
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"I fondi al Remonte non sono in
pericolo per l'addio di Renzi">
Chiamparino rassicura su alluvione
e Parco della Salute > "A rischio
solo i soldati al Moi: frutto di una
scelta politica"
TV T ESSUN rischio per il Patto
I \ I per Torino e per la Città 1 i
della salute: il presidente della
Regione Sergio Chiamparino non
teme che il cambio a Palazzo
Ghigi possa provocare gravi dani
a Torino e al Piemonte: «Gran
parte dei fondi di cui parliamo
sono già stanziati da anni e non
possono essere revocati. E per gli
altri faremo attenzione che non ci
facciano
scherzi». L'urgenza per
Chiamparino e la procamazione
dello stato di calamità post
alluvione, "ma abbiamo già fatto
tutti i passi necessari". A rischio
invece l'invio dei militari a
presidiare l'ex Moi: «Perché quella
è una decisione politica». SARA
STRIPPOLI A PAGINA II
H dopo referendum "II patto
per Torino e la Città della
salute non corrono
rischi"Chiamparino non teme
il cambio a Palazzo Ghigi
"L'urgenza è lo stato di
calamità post alluvione"
SARA STRIPPOLI VIGILEREMO, ma
d'altronde con qualunque governo si deve
vigilare. Non sono però preoccupato per le
risorse che aspettiamo dal governo». Il
giorno della riflessione dopo il voto,
Sergio Chiamparino non sembra sorpreso
del risultato uscito dalle urne di domenica,
riflette sul
Presidenti Regioni
futuro rilanciando il pungolo
mandato a Matteo Renzi
domenica scorsa, ma dice di non
temere scosse che possano
compromettere provvedimenti
importanti per il Piemonte.
Presidente Chiamparino, davvero
crede che i dossier aperti con
Matteo Renzi non saranno chiusi
con le sue dimissioni
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«Una crisi di governo porta
inevitabilmente con sé elementi
di incertezza che però non
mettono in discussione quello che
ci aspettiamo dal governo. La
questione più urgente è quella del
riconoscimento dello stato di
calamità, si tratta di pratiche che
vanno avanti automaticamente
anche se vanno seguite con
attenzione. A questo riguardo i
nostri uffici hanno già trasmesso
sia al dipartimento nazionale
della protezione civile che alla
presidenza del Consiglio la
relazione tecnica sui danni che
dovrà accompagnare la
dichiarazione di stato di
calamità». Un trasloco a Palazzo
Ghigi non potrebbe far
scomparire i fondi per U Parco
della Salute «Se parliamo dei 250
milioni necessari per partire,
ripeto che erano già accantonati:
se in passato non sono stati
erogati era perché non era stato
presentato un progetto credibile.
Quei fondi hanno resistito a cento
governi, non spariscono certo
adesso. Non ho timori su questo
punto» Sul pacchetto da 6
miliardi del Patto per Torino,
mancavano 3 miliardi e 600
milioni. Non era impresa facile
riuscire ad ottenerli. Non è utopia
pensare di vederli adesso «I fondi
di coesione sociale sono garantiti,
sono delle Regioni. Tra questi,
per fare un esempio, la
Pedemontanina Biella-Ghemme, i
140 milioni sullo sviluppo
intelligente della Città della
Salute, i 100 milioni contro il
dissesto idrogeologico, le
bonifiche e i 10 milioni per le
verifiche di sismicità sulle scuole.
Gli altri finanziamenti devono
invece essere trovati, e su questi
lavoreremo insieme al nuovo
governo. Quando ci sarà. Poi ci
sono fondi che dipendono da
contratti con Anas e con Ferrovie
dello Stato. Accordi già fatti, che
seguiremo con attenzione ma che
non c'è moti-
vo che vengano messi in
discussione da un nuovo
governo». I militari per U Moi
promessi dopo i fatti dei giorni
scorsi? «Quella è un'altra storia.
E' un atto politico. Vedremo cosa
deciderà il nuovo governo».
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Veniamo al voto e al futuro del
partito. Domenica sera, a urne
ancora aperte, ha detto che ci
saranno tempi e modi per una
riflessione più approfondita. E'
possibile farlo già ora
un passo avanti. Ma non credo sia
questa l'analisi da fare. Ogni
elezione è una storia a sé, se si
andasse oggi al voto per il
Parlamento l'esito potrebbe anche
essere molto diverso.
L'importante è che non ci si infili
«Posso ripetere quello che ho detto in operazioni politicistiche che
pochi capirebbero e che una volta
pubblicamente a Renzi la scor sa
approvata la legge di stabilità e
domenica nella Sala Gialla: che a
partita elettorale finita sarebbe stato una legge elettorale adeguata per
necessario mettere mano al partito. Camera e Senato, si ridia al più
Siamo forse il partito che, nel
presto la parola ai cittadini
dopoguerra,
elettori. A volte le batoste, le
sconfitte secche, posso persino
dopo la Democrazia cristiana di
essere utili». eftlPROOUZIONE
Fanfani e di Moro, ha più potere RISERVATA
politico in Italia. Bisogna a questo
punto ritrovare un luogo dove
costruire una cultura politica,
indispensabile per selezionare un' EXMOI La decisione
dimandare i militari è
adeguata classe diri
un atto politico e
gente» Renzi le ha risposto che
intanto la partita referendaria era potrebbe essere
cambiato ACCORDI
meglio vincerla. Non è andata
C'è qualche dubbio
così. Servono ripensamenti al
per contratti con Fs e
vertice del partito, anche in
Anas ma staremo
Piemonte
attenti
«A parte che mi sembra che Renzi
abbia condiviso quella mia
affermazione, non credo che
questo dei vertici Pd in Piemonte
sia il tema principale oggi. Il voto
è stato uniforme e ha avuto un
profilo politico netto contro la
riforma e il governo. A grandi
linee si può dire che il voto del
referendum rispecchi quello delle
ultime amministrative per il
Comune». Un ulteriore passo
avanti per il Movimento 5 Stelle?
Quali scenari intravede invista di
futuri appuntamenti elettorali, sia
amministrativi, sia politici in caso
di elezioni a breve termine? «Non
direi. Potremmo dire che rispetto
al voto amministrativo c'è un
leggero calo a Torino dei 5 Stelle
e che il Pd ha fatto
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IL RISULTATO A TORINO A
Torino il referendum si è
concluso con la netta vittoria del
No che ha avuto il 53,5 per cento
contro il 46,5 di chi invece voleva
la riforma I NUMERI
L'AFFLUENZA L'affluenza al
voto a Torino è stata molto alta il
72 per cento contro il 54 per
cento di elettori che si erano
recati alle urne per il ballottaggio
in Comune
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IL VERTICE Un recente
incontro tra Chiamparino,
la sindaca Appendino e
l'ex premier Renzi
Presidenti Regioni
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