outdoorpark - Comune di Calalzo di Cadore
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Cadore Un itinerario ideale ‘‘ Un itinerario ideale Il Cadore nell’ultimo mezzo secolo si è trasformato quasi del tutto. Ha aperto nuove vie, ha gettato de’ ponti, ha eretto de’ templi che sono meraviglie e capilavori dell’arte, ha ricostruito, o per causa d’incendi o per impulso diretto, gran parte de’ suoi villaggi. Il contatto cogli altri popoli, prima ristretto entro confini limitatissimi, ora si va allargando di molto e va aprendo la via alla civiltà. ’’ Citiamo ancora una volta queste belle parole di Antonio Ronzon, illustre storico e letterato, che troviamo nel suo Almanacco Cadorino del 1875, perché ci paiono molto attuali, pensando al nostro ultimo mezzo secolo e al Cadore così come lo vediamo oggi. Perché molte cose sono ulteriormente cambiate nel senso descritto ed auspicato più di un secolo fa, mentre la più importante è rimasta intatta, la bellezza, che deriva dalle nostre splendide montagne e dall’armonia del rapporto che i suoi abitanti hanno sempre avuto con esse. Nuovi musei, particolari itinerari e moderni impianti sportivi non hanno mutato o snaturato questo rapporto, ma lo hanno ulteriormente arricchito, aggiungendosi ad un patrimonio storico e culturale di notevole valore, il tutto sempre inserito in un contesto di montagne, cime, boschi, rifugi e paesaggi di una bellezza mozzafiato, fonte di emozioni sempre nuove. Questa pubblicazione serve ad aiutare il godimento di quanto c’è di bello da vedere e da vivere, che può ritemprare e quasi purificare le persone nel corpo e nello spirito. Se è vero, come dice Dostoevskij, che “La bellezza salverà il mondo”, il Cadore ha molto da dire e da mostrare sull’argomento. Presidente della Comunità Montana Centro Cadore Pier Luigi Svaluto Ferro 3 Il Cadore è bello Alto Adige M. POPERA M. PIANA TRE CIME DI LAVAREDO 2324 2998 3045 Austria C.MA D'AMBATA P. TA AGNELLO 2879 2723 M. CRISTALLINO 2786 Lago di M I S U R IN A C.MA CADINI MISURINA 3216 2839 GRU DE PPO GIRALBA IN I M. CRISTALLO I D CA M. AIARNOLA CASE LIGONTO REANE M. RUSIANA AURONZO 1767 FEDERAVECCHIA di CADORE VILLAGRANDE SOMPRADE 2456 VILLAPICCOLA M. PIEDO M. AGUDO 1585 M.TERZA GRANDE 2645 COL VIDAL M. CIARIDO C.DA MESCOLO CIMON D. FROPPA 2502 2932 2961 M. POPERA DI VALGRANDE 1887 COL NEGRO VIGO di CADORE M. CIANDERONA 2587 M. ANTELAO CRODE S. PIETRO 3264 2259 M. BRENTE LOZZO di CADORE 1785 1952 DEPPO RIZZIOS GREA M. RITE di CADORE DI i VA L L E VENÀS Ldi. dCADORE MASARIE' PIANAZZE LORENZAGO di CADORE di CADORE M. TIARFIN P.SSO D. MAURIA 2580 Friuli - Venezia Giulia C.MA MONFALCON 2548 P.CO DI RODA CADIN DI TORO 2229 2385 CARALTE 2181 2138 2417 M. CRIDOLA SACCO PERAROLO 2017 di CADORE TAI CADORE M. PALLONE M. COLRÒSOLO DOMEGGE PIEVE di CADORE VALLE 2548 ZERGOLON Lago di PIEVE di CADORE POZZALE NEBBIU M. BRENTONI LAGGIO DI C. VALLESELLA CALALZO di CADORE PEAIO PELOS 2586 2510 PINIE' M.TI D. MARMAROLE VALLE D'OTEN 1661 S. CATERINA CRODA ALTA PERON C.MA SELLA 2332 RUCORVO Come arrivare AUTOSTRADA: seguite l’autostrada A 27 fino all’ultima uscita, Pian di Vedoia. Da qui proseguite per 30 km circa, in direzione Pieve di Cadore. Tempo di percorrenza da Venezia-Mestre 1 ora e mezza. RIVALGO SASSO DI MEZZODI' 2034 M. DURANNO Veneto 4 2652 TRENO: dalle stazioni di Venezia, Mestre e Padova, vi sono numerosi treni diretti o con cambio a Ponte nelle Alpi-Belluno per la stazione di Calalzo di Cadore. Alla stazione di Calalzo coincidenze con servizio autobus per raggiungere tutti i paesi del Centro Cadore. Tempo di percorrenza da Venezia-Mestre 2 ore; da Padova 3 ore. 5 Sommario Pag. 8 - Itinerari Storici e Culturali 10 Monte Piana e il Museo della Grande Guerra 11 Museo Palazzo Corte Metto 12 Museo della Latteria 13 Roggia dei mulini lungo il Rio Rin 14 Biblioteca Storica Cadorina 15 Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore e Museo Archeologico Cadorino 16 Tiziano Vecellio e la sua casa natale 17 Museo dell'Occhiale 18 Museo del Cìdolo e del legname 19 Borgo di Costa e la strada Romana a Valle 20 - Itinerari Natulistici 22 Misurina: la “Perla delle Dolomiti” 23 Lago d’Antorno 24 Le Tre Cime di Lavaredo 25 La Foresta di Somadida 26 Lago di Santa Caterina - Auronzo 27 Bagni di Gogna 28 La via dei Papi 29 Altopiano di Razzo 30 Sentiero Botanico “Tita Poa” 31 Pian dei Buoi 32 Lago Centro Cadore 33 Lagole: archeologia e acque termali 34 I borghi rurali di Grea e Rizzios 35 Area Wilderness in Val Montina 36 - Le Chiese 38 Chiesa di S. Caterina - Auronzo 39 Cappella di Sant’Orsola - Vigo 40 Chiesa della Difesa - Vigo 41 Chiesa di S. Margherita - Laggio 42 Chiesa della Madonna della Difesa - Lorenzago 43 Santuario della Madonna di Loreto - Lozzo 44 Chiesa delle Grazie alla Molinà - Domegge 45 Chiesa di S. Anna - Rizzios 46 Chiesa Arcidiaconale - Pieve 47 Chiesa di S. Marco (organo) - Venas 48 Chiesa di Sant’Andrea - Damós 49 Chiesa di S. Candido (organo) - Tai 50 Chiesa di S. Lorenzo - Sottocastello - Pieve 52 - Sport e tempo libero 6 56 Parchi avventura 57 Pesca sportiva 58 Arrampicata sportiva 59 Percorsi cicloturismo 60 Passeggiate a cavallo 61 Tennis 62 Impianti di risalita 63 Ciaspe e scialpinismo 64 Piste da fondo 65 Stadi del ghiaccio 66 - Rifugi 68 Città di Carpi 69 Carducci 70 Auronzo 71 Fonda Savio 72 Maggiore A. Bosi 73 Col de Varda 74 Lavaredo 75 Monte Agudo 76 Tenente G. Fabbro 77 Padova 78 Ciareido 79 Baion - E. Boni 80 Cercenà 81 Eremo Romiti 82 Capanna degli Alpini 83 Chiggiato 84 Antelao 85 P. Galassi 86 Tita Barba 87 Costa Piana 89 Gnocchi di pane alle erbe 90 Capriolo in salmì con polenta 91 Strudel di mele 88 - Piatti tipici 92 - Cadore. Il fascino di un’antica storia e di una lingua originale 93 - I miei appunti 94 - Soccorso Alpino 118 54 Impianti multisportivi 7 Itinerari storici e culturali pag. 10 GRUPP O GIRALBA IN I Lago di MISURINA MISURINA DE I D CA CASE LIGONTO REANE FEDERAVECCHIA AURONZO di CADORE VILLAGRANDE SOMPRADE pag. 11 VILLAPICCOLA S. CATERINA PINIE' VIGO di CADORE pag. 12 LOZZO VALLE D'OTEN DEPPO RIZZIOS GREA CALALZO di CADORE POZZALE NEBBIU pag. 15 VALLE PEAIO MASARIE' PIANAZZE di CADORE DI L . d i VA LLE VENÀSpag. pag. di CADORE 18 19 SACCO PERAROLO di CADORE CARALTE PERON RIVALGO LAGGIO DI C. pag. 14 ZERGOLON LORENZAGO di CADORE DOMEGGE di CADORE VALLESELLA Lago di PIEVE di CADORE PIEVE di CADORE pag. TAI 17 CADORE RUCORVO 8 pag. 16 di CADORE pag. 13 PELOS P.SSO D. MAURIA Monte Piana e il Museo della Grande Guerra R Itinerari storici e culturali aggiungibile da Misurina attraverso una strada sterrata con servizio navetta nel periodo estivo, Monte Piana permette di ammirare un panorama di grande bellezza sulle Dolomiti fino ai confini con l'Austria. Proprio per la capacità di controllare il transito delle valli sottostanti, il Monte Piana è stato al centro degli aspri combattimenti della I° Guerra Mondiale fra truppe italiane e austriache. Oggi restano ancora le trincee, i camminamenti, le linee segnate da filo spinato a testimonianza del passato. Nel rifugio che ricorda il Maggiore Angelo Bosi è ospitato un piccolo museo che narra le vicende belliche dove è possibile vedere 10 alcuni dei reperti rinvenuti nella zona. L'itinerario associa le bellezze del paesaggio con i ricordi storici del primo conflitto mondiale, i cui segni sono ancora presenti su tutto l'arco dolomitico. Servizio navetta - Misurina cell. +39 338 5282447 cell. +39 336 309730 dalle ore 09.00 alle 17.00 [email protected] www.montepiana.com Rifugio Bosi tel . +39 0435 39034 cell . +39 338 4328424 Museo Palazzo Corte Metto I l Museo di Palazzo Corte Metto si articola su più piani, ognuno dei quali è dedicato a un aspetto importante dell'ambiente naturale e della storia del territorio di Auronzo e dell'intero Centro Cadore. Attraverso immagini e l'esposizione di alcuni campioni di rocce e fossili viene raccontata la formazione geologica delle Dolomiti. Nella sala dedicata alla mineralogia si possono osservare campioni di minerali raccolti nell'area cadorina, ma anche molti provenienti da territori lontani che permettono di illustrare i complessi fenomeni che hanno portato alla loro formazione. Al secondo piano si trova la sezione dedicata all'archeologia. I reperti provengono per lo più dal sito del Monte Calvario, situato a nord-est dell'abitato di Auronzo di Cadore. Gli scavi hanno portato alla luce un luogo di culto collocabile in un arco di tempo che va dal I secolo a.C. al V secolo d.C. Il terzo piano ospita la sede della locale sezione ANA, dove è stato allestita una ricca mostra fotografica dedicata alla prima Guerra Mondiale. Palazzo Corte Metto Via Corte Auronzo di Cadore (BL) (apertura estiva) Uff. Informazioni Turistiche Via Roma,24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] 11 Museo della Latteria Itinerari storici e culturali L 'esposizione è ospitata nella ex sede della Latteria sociale di Lozzo di Cadore, fondata nel 1884 e chiusa, dopo un secolo di attività, nel 1984 . L'edificio, costruito negli anni sessanta del '900, conserva al suo interno parte degli arredi e degli attrezzi originari: la vasca in cemento per la refrigerazione del latte, le grandi caldaie in rame per la cottura del formaggio, il tavolo in legno per la lavorazione della massa caseosa, la pressa, le fascere, gli stampi da burro e altro ancora. Gli oggetti sono accompagnati da grandi immagini storiche della prima metà del secolo scorso, che ritraggono alcuni allevatori locali al lavoro e da filmati-interviste dove un 12 anziano casaro e una donna raccontano, attraverso i loro ricordi, la vita in latteria, come si svolgeva dalla consegna del latte, alla stagionatura delle forme in cantina, alla distribuzione dei prodotti ai soci . L'illustrazione delle tecniche casearie per la produzione del formaggio, della ricotta e del burro è affidata a un filmato realizzato all'interno di un moderno caseificio locale. In una sala a sé stante trova spazio la storia dell'alpeggio in Centro Cadore, momento fondamentale delle attività di allevamento degli animali. Ufficio Turistico Piazza IV Novembre Lozzo di Cadore (BL) tel. 0435-76051 Roggia dei mulini lungo il Rio Rin L a via dei Mulini a Lozzo di Cadore è il simbolo di un passato pre-industriale dove l'acqua veniva sfruttata per macinare il grano, tessere la lana, lavorare il ferro e il legname. Lungo il Rio Rin restano i segni di questi opifici e la recente ricostruzione della roggia in legno e della ruota di uno dei mulini, effettuata grazie a finanziamenti dell'Unione Europea (programma Raffaello) e della Comunità Montana, permette oggi di comprendere meglio l'importanza storica del luogo e di ammirarne la bellezza. Lungo il rio Rin nel 1766 vi erano 10 ruote di mulino da grani, una sega da legname, un follo da panni di lana, 16 "telari" e cinque mole. Nel 1886 funzionavano ancora 5 mulini e una sega, nel 1903 cinque mulini, la sega, una bottega da fabbro e due folli da panni. Oggi, lungo il percorso realizzato, possiamo vedere ancora tre mulini, di cui uno dotato di ruota in legno funzionante, l'antica canalizzazione ricostruita e pannelli informativi che descrivono l'evoluzione storica del sito. Un "museo all'aperto" che testimonia un pezzo di storia che è stata fondamentale per la vita di ogni giorno della gente del Cadore nei secoli. Di notevole interesse la visita all'officina per la produzione d'energia elettrica "Baldovin Carulli" (privata), nata nel 1916 e ancora funzionante con l'acqua del Rio Rin. Ufficio Turistico Piazza IV Novembre Lozzo di Cadore (BL) tel. 0435-76051 13 Biblioteca Storica Cadorina L Itinerari storici e culturali a Biblioteca Storica Cadorina custodisce migliaia di documenti, testimonianza della storia millenaria di questa terra: pergamene, incunaboli, manoscritti, volumi a stampa dal XIV secolo ai giorni nostri. Un patrimonio ricchissimo aperto al pubblico dove studiosi e appassionati possono trovare idonea documentazione relativa a questo territorio che, fin dal 1300 era indipendente ed aveva sue proprie leggi che esprimevano una vera democrazia "ante-litteram". La biblioteca, fondata nel 1892 da Antonio Ronzon, è oggi centro culturale di notevole valore. Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore e Museo Archeologico Cadorino I l palazzo della Magnifica Comunità di Cadore costituisce il secolare simbolo dell’unità democratica del territorio cadorino. Via Cardinal Piazza, 14 Vigo di Cadore (BL) tel. 0435 77839 risalente alla fine del XVI, mentre nella sala della segreteria, in legno di noce del 1864, opera dell’artista zoldano Valentino Pancera Besarèl. Al secondo piano il palazzo ospita il Museo Archeologico Cadorino – MARC, dove si raccolgono le numerose testimonianze di epoca preromana e romana rinvenute in Cadore, principalmente nel sito archeologico di Lagole. Reperti di grande interesse che ci fanno comprendere come tutta l’area fosse abitata e conosciuta fin dall’antichità per la presenza di un santuario e di numerosi insediamenti preromani e romani. Nella sala al primo piano, dal XVI secolo si riuniscono i rappresentanti dei Comuni del Cadore e l’Arcidiacono, in passato con funzioni di governo del territorio, oggi culturali. Da ammirare gli splendidi soffitti lignei, nella sala presidenziale a cassettoni in legno di cirmolo Magnifica Comunità di Cadore Piazza Tiziano,2 Pieve di Cadore (BL) tel. 0435 32262 [email protected] 14 15 Tiziano Vecellio e la sua casa natale È Itinerari storici e culturali con orgoglio che i Cadorini parlano del grande pittore Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1477/90 - Venezia 1576), nato in questa terra, nella casa che oggi è aperta al pubblico. L'edifico, risalente al XV secolo è una tipica casa cadorina con ballatoio in legno che corre lungo la facciata, il tetto in scandole di larice e la travatura ben evidente e decorata. All'esterno ben visibile il muro del camino e la scala in legno che porta al primo piano. Al piano terra troviamo un ampio vano usato, al tempo di Tiziano, come deposito di attrezzi e stalla per cavalli e una seconda stanza dove venivano conservate le derrate alimentari. Al primo piano possiamo ammirare la cucina con il braciere rialzato sotto la cappa per il fumo, una stanzetta rive- 16 stita in legno di pino cembro, dove la tradizione vuole sia nato Tiziano e la sala detta "degli autografi" per la presenza di nove firme sulla parete e della copia del diploma con cui Carlo V nominava Tiziano "Cavaliere dello Speron d'Oro e Nobile dell'Impero" il cui originale è conservato nell'archivio della Magnifica Comunità. Dal 1922 con Regio Decreto la casa è stata dichiarata monumento nazionale. Museo dell’Occhiale L ’Occhiale è oggi il simbolo del Cadore per la presenza di un'industria che da oltre cento anni produce occhiali commercializzati in tutto il mondo. occhiali e degli altri strumenti basati sull’impiego delle lenti, nonché l’evoluzione storica degli astucci; il secondo piano è dedicato alla rappresentazione della storia dell’occhialeria cadorina e bellunese dalla fine del secolo XIX ai giorni nostri,storia raccontata attraverso documenti originali, immagini e filmati d’epoca, oggetti e macchine. Casa Natale di Tiziano Vecellio Via dell’Arsenale Pieve di Cadore (BL) Prenotazioni e informazioni: Magnifica Comunità di Cadore Piazza Tiziano Pieve di Cadore (BL) tel. 0435 32262 [email protected] www.magnificacomunitadicadore.it Il Museo dell'Occhiale raccoglie la storia facendoci comprendere la nascita di uno strumento oggi diventato indispensabile. La collezione del Museo è composta da oltre 3.500 reperti e in molti casi si tratta di pezzi assolutamente eccezionali, unici nel loro genere, preziosi documenti non solo della storia della tecnica e del costume ma anche dell’arte. Il museo è strutturato su due piani; il primo piano ha percorsi finalizzati a ricostruire la storia, la tipologia, l’uso sociale degli Museo dell'occhiale Via Arsenale, 15 32044 Pieve di Cadore (BL) tel.0435 32953 fax 0435 500213 www.museodellocchiale.it [email protected] 17 Museo del Cìdolo e del legname I Itinerari storici e culturali l Museo, situato in un piccolo edificio facente parte del complesso di Palazzo Lazzaris, è dedicato alla storia del commercio del legname in Cadore. Dopo una breve introduzione sugli aspetti legati al taglio e alla vendita dei boschi, l'esposizione si concentra a illustrare la fluitazione dei tronchi lungo il fiume Piave, il funzionamento dei cidoli e le attività di segagione nelle segherie “alla veneziana”. In comune di Perarolo erano in funzione due cidoli, due serre artificiali che, erette rispettivamente sul Piave e sul torrente Boite, avevano lo scopo di bloccare il legname fluitato. A monte dei cidoli, lungo i due corsi d'acqua, venivano accumulati migliaia di tronchi che, a tempo debito, una/due volte all'anno, dopo essere stati selezionati in base ai marchi di proprietà, 18 erano condotti lungo le rogge alle segherie "alla venenziana" dove venivano trasformati in tavole o squadrati. Sempre da Perarolo, quotidianamente, partivano sul Piave le zattere cariche di legname destinato alla pianura veneta e alla città di Venezia. Le attività di fluitazione e trasformazione del legname si protrassero fino ai primi decenni del '900 quando i profondi cambiamenti e le trasformazioni del mercato ne portarono al ridimensionamento e in fine alla scomparsa. Comune di Perarolo di Cadore Via Regina Margherita, 3 32010 Perarolo di Cadore (BL) tel. 0435 71036 Borgo di Costa e la strada Romana a Valle L a Borgata Costa nasce lungo l'antica via romana Claudia Augusta Altinate ed è oggi documento dell'antica storia di questo territorio. A Valle di Cadore lungo la statale spicca Palazzo Piloni-Costantini del '400, alloggio temporaneo d'importanti personaggi storici tra i quali l'imperatore Carlo V e Massimiliano I D'Asburgo, usato anche come prigione. Da ammirare l'elegante bifora gotica trilobata in pietra di Castellavazzo e lo stemma gentilizio sopra l'ingresso. Di fronte a palazzo Costantini troviamo Palazzo Piloni con tracce di affreschi risalenti al XVI sec. Di qui scendiamo lungo la borgata Costa dove tra strettoie e angusti passaggi, s'intravedono piacevoli particolari costruttivi, tra cui portali e inferriate lavorati a mano. Da osservare casa Barnabò con disegni a sinopia del XVII sec. Scendendo a destra arriviamo alla chiesa di S. Martino eretta nel 1718 sui resti di un antico castello romano al cui interno dal 1200 era presente una piccola chiesa gotica. Belli all'interno gli altari lignei ed i dipinti del XVIII sec. Da qui è raggiungibile in 30 minuti di passeggiata l'abitato, ora abbandonato, di Damos con la sua chiesa del '500. Ufficio Turistico (solo stagionale) via XX Settembre 75/A Valle di Cadore (BL) tel. 0435 501527 19 Itinerari naturalistici pag. 24 pag. 23 Lago di MISURINA MISURINA GRUPP O GIRALBA IN I pag. 22 DE I CA D CASE LIGONTO REANE VILLAGRANDE SOMPRADE FEDERAVECCHIA AURONZO di CADORE VILLAPICCOLA pag. 26 S. CATERINA pag. 25 pag. 27 PINIE' pag. 31 VIGO di CADORE pag. 30 LOZZO di CADORE VALLE D'OTEN CALALZO POZZALE NEBBIU VALLE di CADORE DI i VA L L E VENÀS Ldi. dCADORE pag. 34 DOMEGGE di CADORE VALLESELLA Lago di PIEVE di CADORE pag. 32 pag. 33 PIEVE di CADORE di CADORE MASARIE' PIANAZZE LAGGIO DI C. pag. 29 LORENZAGO di CADORE DEPPO RIZZIOS GREA PEAIO PELOS pag. 28 P.SSO D. MAURIA TAI CADORE SACCO PERAROLO di CADORE CARALTE PERON pag. 35 RUCORVO RIVALGO 20 21 Itinerari naturalistici Misurina: la “Perla delle Dolomiti” M isurina è sempre stupefacente nel suo contorno di Dolomiti che si colorano di rosa e arancio all'alba e al tramonto. Una cornice di monti che si toccano con mano, boschi verdi e un piccolo lago naturale dove si specchia l'ambiente circostante. La sua bellezza è incredibile in tutte le stagioni: durante l'inverno coperta di neve e con il lago gelato, in primavera quando i primi fiori sbocciano, durante l'estate dove il verde, il blu del cielo ed i colori della vegetazione si fondono insieme, in autunno con i suoi mille colori. Vale la pena fermarsi e girovagare per il lago, lungo il sentiero che lo costeggia e sulla strada che porta al lago d'Antorno. Sono belle intorno a noi le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini: imponenti e frastagliate vette che la circondano. E poi ammirare i pascoli, le Casere di un tempo dove ancora oggi si può trovare il formaggio 22 fatto sul posto e mangiare i piatti tipici. Misurina è punto di partenza per moltissime passeggiate, ferrate, ascensioni. Durante l’inverno piste da discesa, anelli per lo sci nordico, itinerari per lo sci alpinismo e per le “ciaspe” ci fanno scoprire la grande bellezza di questa piccola frazione del paese di Auronzo di Cadore. Ufficio Informazioni Turistiche Via Monte Piana - Loc.Misurina 32041 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 39016 [email protected] www.infodolomiti.it Lago d’Antorno S alendo lungo la strada che porta alle Tre Cime di Lavaredo partendo da Misurina val la pena fermarsi in una zona di notevole interesse naturalistico e paesaggistico: il lago d'Antorno. Intorno a questo piccolo specchio d'acqua che riflette i boschi dal verde intenso e i cieli blu di montagna, un sentiero si snoda fra una vegetazione caratteristica e rara. Da osservare in particolare la "lingua d'acqua" (Patamogeton natans) che appoggia le sue foglie ovali lanceolate sull'acqua e i tanti fiori tipici del paesaggio alpino d'alta quota. Un tempo era stata segnalata qui una pianta carnivora acquatica (Utricularia minor) oggi scomparsa. Durante il periodo invernale la zona assume un particolare fascino per la bianca coltre che copre ogni cosa: da qui si può partire per escursioni con sci da fondo o da alpinismo e in alcuni periodi dell'anno sono affittabili slitte e motoslitte per percorrere i dintorni. E’ possibile inoltre pattinare all’aperto sulla superficie ghiacciata del lago. Ufficio Informazioni Turistiche Via Roma, 24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] 23 Itinerari naturalistici Le Tre Cime di Lavaredo L a bellezza delle Dolomiti è riassunta nel panorama che può essere ammirato ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo: distese di monti bianchi e rosa che si colorano intensamente al tramonto sopra vallate verde scuro ed un cielo blu terso inconfondibile. Una bellezza che lascia senza fiato il visitatore che percorre la strada pianeggiante che circonda una parte delle Tre Cime e che collega il Rifugio Auronzo al Rifugio Lavaredo. Le pareti di roccia bianco-rosate sembrano enormi cattedrali incombenti ed il blu del cielo crea un forte contrasto di colori. In lontananza, l'altopiano brullo che porta alle altre montagne lungo una fitta rete di sentieri che si perde all'infinito. E sotto, la vallata che scende e il paese in lontananza, qualche volta coperto di nubi. Il fischio delle marmotte rompe un silenzio che rende queste montagne sempre 24 maestose di fronte all'uomo, mentre i corvi reali girano alla ricerca di un po’ di cibo. La zona è punto di partenza per numerose escursioni. Innumerevoli i percorsi di montagna di facile, medio e difficile livello, percorsi per la mountain bike, nordic walking. 200 km di sentieri segnati che vi porteranno in una natura incontaminata ed in rifugi ospitali, con panorami unici al mondo. Immancabile una gita alle celebri Tre Cime, raggiungibili a piedi seguendo i sentieri ed anche in auto, lungo la strada a pedaggio che parte da Misurina. Ufficio Informazioni Turistiche Via Roma, 24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] La Foresta di Somadida I l Cadore è stato famoso nei secoli per la qualità del suo legname e la foresta di Somadida è oggi una delle zone dove si possono ammirare gli altissimi abeti che in passato hanno reso celebre questo territorio. Questo bosco il 2 luglio 1493 venne donato dalla Comunità di Cadore, con atto scritto, alla Repubblica di Venezia che per secoli utilizzò i tronchi di quello che era un tempo il più pregiato bosco dell'area. Ci possiamo arrivare in auto percorrendo la statale che da Auronzo va a Misurina: in località Palus S. Marco troviamo a sinistra l'indicazione per la Foresta di Somadida. L'area, oggi gestita dal Corpo Forestale dello Stato, è una foresta naturale non orientata percorsa da una serie di strade sterrate che consentono al visi- tatore di ammirare la vegetazione caratteristica del territorio del Cadore. Al centro è situato un piccolo museo dove possiamo trovare notizie sugli aspetti geologici e faunistici dell'area, mentre pannelli all'esterno ne descrivono alcune caratteristiche naturali. Durante l'estate vengono organizzate visite guidate (chiedere informazioni all'Ufficio Turistico o al Corpo Forestale dello Stato). Ufficio Informazioni Turistiche Via Roma, 24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] Itinerari naturalistici Lago di S. Caterina Auronzo I l lago, con il suo piccolo e grazioso lido, d’estate offre agli amanti della montagna anche gradevoli momenti di vita balneare e innumerevoli opportunità: ogni genere di sport, passeggiate, escursioni, noleggio pedalò e barche a remi, occasioni culturali per una vacanza attiva e rigenerante. Inoltre a disposizione degli ospiti anche una piscina all’aperto dove immergersi durante le calde giornate estive. Una passeggiata attorno allo specchio d’acqua ci farà ammirare l’ambiente naturale circostante, le Tre Cime di Lavaredo e l’abitato di Auronzo in lontananza. Il percorso della Ciclabile costeggia per buona parte il lago ed è percorribile sia a piedi che in bicicletta. Lungo in totale 9 km, percorre quasi interamente Auronzo. Poco pendente, è completamente immersa nella natu- ra, lontana da pericoli e dal traffico, per questo è adatto anche a famiglie con bambini. La partenza è in Via Cella, da qui la pista percorre il greto del fiume Ansiei fino al ponte Transacqua e poi circonda tutto il lago di Auronzo. Ufficio Informazioni Turistiche Via Roma, 24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] Bagni di Gogna A Gogna, in prossimità del Bar Bianco, partono una serie di sentieri che conducono alle antiche terme di Gogna di cui si ha notizia fin dal 1590. Il 16 maggio 1672 il Consiglio della Comunità di Cadore concedeva a Giacomo da Ronco di Vigo l'investitura dell'acqua e 25 passi di terreno per costruirvi uno stabilimento di bagni, ma la grossa fama dei bagni di Gogna parte alla fine dell'800 quando nella zona era presente uno stabilimento con una trentina di camere e gli ospiti seguivano cure termali utilizzando le 4 sorgenti di acque solforose, magnesiache e ferrugginose. La fortuna delle terme di Gogna finì negli anni '30 e nel 1939 lo stabilimento venne venduto al patronato scolastico di Venezia per farne una colonia. Nel 1966 l'alluvione sommerse le polle di acqua termale e l'edificio venne distrutto. Ancor oggi si possono vedere i resti della pavimentazione dello stabilimento e due vasche in pietra, mentre lungo i vari sentieri che sono stati recentemente recupe- rati si passa in prossimità di due polle d'acqua sorgiva e si percorrono i boschi un tempo famosi per il loro legname. Dall'accesso dietro il Bar Bianco si giunge ad una chiesetta e da qui si scende rapidamente verso la zona termale, in alternativa a lato della statale parte la strada che un tempo permetteva alle auto e alle carrozze di arrivare all'albergo. Tempo necessario: 1 ora circa. Ufficio Informazioni Turistiche Via Roma, 24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] 26 27 La via dei Papi Altipiano di Razzo L R Itinerari naturalistici orenzago di Cadore è un tranquillo paesino posto a 900 metri sul livello del mare, fin dalla fine dell’Ottocento ricercato centro di villeggiatura. Chi arriva o transita viene attratto dalle grandi vetrofanie colorate raffiguranti il simbolo papale che campeggiano sulle vetrine prospicenti la strada principale e si rende conto di essere giunto nel “paese del Papa”. Sono lì dal luglio 1998, quando il Santo Padre soggiornò per l’ultima volta nel tranquillo paesino delle dolomiti, né i paesani le tolgono, certi che il “loro Papa” tornerà. Sulla facciata principale della Chiesa un busto e una lapide bronzei ricordano che Papa Wojtyla ha trascorso le sue vacanze in questo luogo per ben sette volte. Meta obbligatoria per tutti è la visita alla “Villa Mirabello”, dove il papa ha alloggiato e dalla quale si diparte il “Sentiero Papa Giovanni Paolo II”, frequentato abitual- mente da turisti e valligiani. È a tratti incuneato fra fitti boschi di abeti o di faggi, a tratti in mezzo a prati ricoperti dalle più svariate specie di fiori e frutti selvatici, dove lo sguardo può spaziare soffermandosi ad ammirare le vette del Montanel, del Miaron, dell’imponente gruppo del Cridola. Nel 2005, subito dopo la morte di Papa Wojtyla, il paese di Lorenzago ha allestito un museo in sua memoria, dove sono custodite molte foto delle Sue escursioni in montagna, una veste papale, i bastoni usati nelle passeggiate ed altri elementi a lui appartenuti. Dal 2007, il museo ospita, inoltre, le testimonianze della visita di Papa Benedetto XVI a Lorenzago. aggiungibile salendo lungo la strada dopo l'abitato di Laggio, Casera Razzo è una piacevole zona di pic-nic nel periodo estivo e punto di partenza per escursioni in quota fra Cadore e Carnia. Durante l'inverno alcuni anelli per lo sci da fondo e un impianto di risalita permettono agli appassionati dello sci di divertirsi in un panorama aperto sulle vallate circostanti e in un ambiente che mantiene la purezza delle zone ancora fuori dal grande turismo di massa. La pace e la traquillità del percorrere una pista assolata senza Pro Loco di Vigo Via Cardinal Piazza 14 Vigo di Cadore (BL) tel. e fax 0435 77058 [email protected] fare code è una sensazione bellissima per chi ama coniugare un ambiente ancora incontaminato alla "comodità" di un impianto di risalita che pare quasi "discreto" e rispettoso del territorio. Qui, due rifugi a conduzione familiare dove il turista può mangiare un boccone. Pro Loco Lorenzago Via Faureana, 111 tel. 0435 550016 Museo del Papa Via Costola, 26 Lorenzago di Cadore (BL) www.museodelpapa.it 29 Itinerari naturalistici Sentiero botanico “Tita Poa” I l sentiero botanico Tita Poa è un itinerario di circa 1400 m che percorre le pendici boscose sovrastanti il paese di Lozzo di Cadore, mantenendosi fra gli 825 e i 950 m slm. È stato realizzato nel 1991 per promuovere la conoscenza della vegetazione che si incontra durante le passeggiate in montagna. L’itinerario, facilmente raggiungibile dal paese di Lozzo, vuole essere uno stimolo per ammirare ed apprezzare l’ambiente naturale che ci circonda, conoscendolo. Il tragitto è stato realizzato lungo sentieri da sempre esistenti nel territorio come collegamento fra i vari tabià (rustici) utilizzati in passato per le attività silvopastorali. La vegetazione presente è quella spontanea, l’intervento dell’uomo si limita ad assicurare un agevole transito 30 del visitatore lungo il tragitto. Le specie vegetali individuate sono contraddistinte da un cartellino indicante la pianta, l’habitat, la diffusione, il periodo di fioritura ed alcuni aspetti che ne agevolano il riconoscimento. Lungo il percorso vi sono alcuni siti dedicati al “bird-watching” con indicazioni sulle specie di uccelli presenti sul territorio e sulle modalità per individuarle. Alcuni cartellini danno indicazione dell’uso tradizionale delle piante con scritte in ladino-cadorino e in italiano, altri riportano le caratteristiche e la toponomastica del luogo. Il sentiero è dedicato ad un anziano del paese che usava percorrerlo fino a 105 anni. Pian dei Buoi P ian dei Buoi è un altopiano situato a 1800 m di altitudine utilizzato in passato e ancor oggi per il pascolo del bestiame nel periodo estivo. E' raggiungibile attraverso una strada asfaltata che parte dall'abitato di Lozzo di Cadore e sale in quota (circa 1 ora in macchina) o con numerosi sentieri che raggiungono l'area partendo da Lozzo, Domegge e Auronzo. L'altopiano offre un bellissimo panorama sulle valli dolomitiche circostanti fino ai monti che segnano il confine con l'Austria: di particolare bellezza l'Antelao, le Tre Cime di Lava-redo, la Croda di Toni e tutto il gruppo delle Marmarole, le piccole Dolomiti che possono essere scalate partendo dall'altopiano. Comode strade permettono di raggiungere il Rifugio Bajon e il Rifugio Ciareìdo costruito su uno sperone roccioso proprio sotto il monte da cui prende il nome e che sovrasta l'altopiano. Interessanti le numerose escursioni che possono essere fatte e la visita ai forti di Col Vidal, insediamenti fortificati utilizzati nella 1° Guerra Mondiale in un'area che dominava le vallate sottostanti. Ufficio Turistico Piazza IV Novembre Lozzo di Cadore (BL) tel. 0435 76051 Ufficio Turistico Piazza IV Novembre Lozzo di Cadore (BL) tel. 0435 76051 31 Lago Centro Cadore Itinerari naturalistici I l lago del Centro Cadore è un'attrazione turistica per le passeggiate che si possono fare sulle sue sponde e per i panorami che si possono ammirare su tutta la vallata. Purtoppo la temperatura troppo fredda e la turbolenza delle acque non ne permettono l'uso a scopo balneare, ma nelle giornate estive è possibile prendere il sole sulle sue sponde. Da Domegge si può scendere velocemente al lago partendo dalla Chiesa e dopo aver attraversato il ponte si può percorrerere verso sinistra la strada che giun- 32 ge a Lorenzago. Lungo il percorso vi sono aree pic-nic, boschi e prati di grande bellezza e per i camminatori numerosi sentieri che permettono di salire in quota. Deviando a destra si può salire anche in auto ai rifugi Cercenà e Padova, sotto gli Spalti di Toro. Da Domegge una strada pianeggiante lungo il lago conduce all'abitato di Vallesella con il parco dove spesso vengono organizzate feste e serate danzanti. Nelle vicinanze è possibile fare passeggiate a cavallo attraversando prati e boschi intorno al lago. Ufficio Informazioni Turistiche Via Stazione, 37 Calalzo di Cadore (BL) tel. 0435 32348 [email protected] Lagole: archeologia e acque termali L agole deve considerarsi oggi il sito archeologico più importante del Cadore per la presenza in epoca preromana e romana di un tempietto votivo dedicato probabilmente alla dea della fertilità. Oggi tutti i ritrovamenti sono conservati nel museo archeologico del Cadore a Pieve e nell'area sono stati recuperati i sentieri che percorrono il laghetto delle "Tose" e l'area delle sorgenti di acqua solforosa utilizzata a scopo terapeutico. La zona porta con sè il fascino di questo passato anche se non restano segni visibili degli antichi insediamenti che la resero famosa. L'ambiente naturale è però di notevole interesse per la presen- za abbondante di acqua e di una vegetazione che caratterizza le aree umide di questo territorio. La zona di Lagole è raggiungibile seguendo le indicazioni dalla stazione ferroviaria di Calalzo di Cadore ed è situata in prossimità di uno chalet dove è possibile trovare ristoro. Una parte del sentiero è inoltre attrezzato per permetterne la percorrenza anche a persone portatrici di handicap. Ufficio Informazioni Turistiche Via Stazione, 37 Calalzo di Cadore (BL) tel. 0435 32348 [email protected] 33 Itinerari naturalistici I borghi rurali di Grea e Rizzios Q uesto itinerario ci porta a scoprire due borghi cadorini caratteristici con le case in pietra e legno, la stalla annessa, il fienile. Piccoli paesi che ancora sono uniti intorno alla piazza e alla chiesa e dove la modernità è entrata a fatica. E intorno la natura della nostra valle con grandi boschi di abeti, di larici, di faggi e il blu intenso del cielo di montagna. Il percorso parte dalla località "Pian Gran" alla fine del Percorso Vita (Domegge di Cadore) e sale dolcemente fino a raggiungere l'abitato di Grea nella parte più a nord. Passata Grea il sentiero scende gradualmente offrendoci scorci di panorama sulla valle del Piave e sul Lago del Centro Cadore fino a raggiungere l'abitato di Rizzios, frazione del comune di Calalzo di Cadore. Questo piccolo borgo è fra i più interessanti da girare per la presenza di antiche abitazioni cadorine scampate ai numerosi incendi che affliggevano questo territorio. Da visitare anche la chiesa di S. Anna con numerose opere d’arte del XVII secolo. Area Wilderness in Val Montina A Perarolo è visitabile una delle poche aree Wilderness dell’intero arco alpino: si tratta di una zona di selvaggia bellezza individuata dall’Azienda Regionale delle Foreste dove viene mantenuta l’assoluta integrità territoriale paesaggistica per ammirare attraverso i sentieri che la percorrono gli aspetti peculiari dell’ambiente naturale. La Wilderness di un territorio ha dimensione fisica che si traduce però in dimensione spirituale per l’uomo che la vive. La Val Montina è un ambiente selvaggio ed impervio, privo di vie adatte alla penetrazione motorizzata dove gli appassionati possono vivere l’ambiente montano in solitudine e nel quadro di una natura primordiale. Un ambiente dove, esaurita da decenni l’attività silvo pastorale, la natura ha ripreso il sopravven- to totale e le alterazioni indotte dall’uomo e intrecciate all’evoluzione naturale stanno pian piano scomparendo. Un ambiente dove la situazione fisica, a sentire il naturalista, si trova in uno stadio “…non molto dissimile da quello del tardo Mesolitico…”. Comprensibile appare perciò la decisione dell’amministrazione comunale di Perarolo di Cadore di approvare l’assegnazione ad area Wilderness della Val Montina. Comune di Perarolo (BL) Municipio Piazza Roma, 4 tel. 0435 71036 Ufficio Informazioni Turistiche Via Stazione, 37 Calalzo di Cadore (BL) tel. 0435 32348 [email protected] 35 Le Chiese GRUPP O GIRALBA IN I Lago di MISURINA MISURINA DE I D CA CASE LIGONTO REANE FEDERAVECCHIA AURONZO di CADORE VILLAGRANDE SOMPRADE VILLAPICCOLA pag. 38 pag. 43 LOZZO di CADORE VALLE D'OTEN DEPPO RIZZIOS GREA pag. 45 POZZALE pag. 46 NEBBIU VALLE PEAIO pag. 47 MASARIE' PIANAZZE LORENZAGO di CADORE DOMEGGE di CADORE Lago di PIEVE pag. di CADORE 44 di CADORE pag.PINIE' 39 VIGO di CADORE pag. LAGGIO DI C. 40 PELOS pag. 41 pag. 42 VALLESELLA CALALZO S. CATERINA P.SSO D. MAURIA PIEVE di CADORE pag. 49 TAI di CADORE DI CADORE i VA L L E VENÀS Ldi. dCADORE pag. 48 pag. 50 SACCO PERAROLO di CADORE CARALTE PERON RUCORVO RIVALGO 36 37 Chiesa di S. Caterina Auronzo N Le Chiese ella chiesa di S. Caterina d’Alessandria sostavano i viandanti prima di iniziare l’erta dell’antica strada che per il passo Zovo portava in Comelico. A tale scopo fu probabilmente costruito il romitorio documentato fin dal 1301. L’attuale edificio, eretto nel 1554 sulla preesistente cappella (1388), fu costruito e firmato dal carnico Nicolò Ruopèl. All’interno, la maggiore attrattiva è costituita dalla volta con il suo intreccio di linee e di giochi cromatici: dai peducci si dipartono le nervature che convergono in chiavi di varia forma. Il colore (rosso, ocra, blu) sottolinea e decora gli elementi architettonici ora con motivi figurativi di significato iconografico più o meno trasparente, ora con ghiere geometriche. Al 1632 risalgono i frammenti di affreschi, affiorati nell’abside durante il restauro del 1952, opera del carnico Pietro Fazut (XVII sec.). Anche l’esterno rivela l’intento del Ruopèl di integrare architettura e decorazione con sottolineature verticali (spigoli) e orizzontali (linee di gronda), meglio conservate in facciata protetta dal portico costruito nel 1683. Sopra il portale sono tuttora leggibili lo stemma di Francesco Barbaro patriarca di Aquileia e il sovrastante affresco d’ignoto artista locale (XVII sec.) raffigurante S. Caterina. Via Cella Auronzo di Cadore (BL) Ufficio Informazioni Turistiche Via Roma, 24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] 38 Cappella di Sant’Orsola Vigo V oluta dal ricco Ainardo come cappella funeraria, appare già edificata nel 1345, quando viene istituito il beneficio per la sua manutenzione e officiatura. L’evento ebbe grande eco a riprova che già i contemporanei ne percepirono la straordinaria importanza, anche culturale, poichè innestava in un contesto rurale e periferico i modi innovativi della civiltà urbana propri delle famiglie detentrici del potere politico. Pensata secondo un modello diffuso nel Trecento, sant’Orsola si presenta come un’aula rettangolare con cripta, voltata in muratura a botte ogiva- le, tetto bifalde con incastellatura lignea a ripidi spioventi e profondo sporto per proteggere la facciata, campaniletto a vela con bifora. L’edificio non fu manomesso fino al XVII sec., quando furono modificate le aperture e aggiunte sul lato nord cappellina e sagrestia: interventi che intaccarono la decorazione pittorica. L’interno funziona come una macchina del tempo che restituisce fresco e intatto il Medio Evo, tradotto negli affreschi della leggenda di sant’Orsola, con i suoi arredi e rituali cortesi, gli spazi domestici e i lidi lontani, la fiaba e l’agiografia, il profano e il sacro. Nel suo insieme il ciclo rivela l’abilità dell’ignoto artista nell’integrare la narrazione con lo spazio architettonico. Fasce ornamentali a motivi fitomorfi e geometrici sottolineano la struttura della volta, scandiscono le proporzioni e conferiscono andamento unitario alla complessità del racconto. Piazza S. Orsola Vigo di Cadore (BL) Ufficio Turistico di Vigo c/o Biblioteca Storica Cadorina Tel. 0435 77058 Parrocchia di Vigo Via Cardinal Piazza, 18 tel. 0435 77006 39 Chiesa della Difesa Vigo Le Chiese V oluta dal pievano Giovanni de Clere e dalla popolazione come ex-voto per lo scampato pericolo rappresentato dalle soldatesche di Massimiliano I d’Asburgo, la Chiesa della Difesa fu eretta nel 1512 da Nicolò Ruopèl e fu consacrata nel 1515. Il carattere di cappella votiva si legge nella cubatura ridotta e nella semplicità di linee e d’impianto planimetrico, che ricordano da vicino l’edilizia rurale: corpo cubico in muratura intonacata accostata all’abside pentagonale, copertura lignea bifalde a ripidi spioventi, timpano chiuso Via Cardinal Piazza Vigo di Cadore (BL) Ufficio Turistico di Vigo c/o Biblioteca Storica Cadorina tel. 0435 77058 Parrocchia di Vigo Via Cardinal Piazza, 18 tel. 0435 77006 40 immantellato di tavole. Essenziale il sistema di aperture: portale archiacuto sormontato da un piccolo oculo in facciata, monofore strette e allungate nell’abside. L’apparenza modesta è temperata dalla modanatura a bastoncino intrecciato nella chiave del portale, dal traforo quadrilobato a fiamma e dalla decorazione ‘a fresco’ che corre alla base del tetto e sottolineava altri elementi (stipiti, angoli). All’interno l’intento ornamentale diventa prevalente nelle nervature a stella sottolineate dal colore e nella fioritura della volta disseminata di motivi naïf, originari e mai ritoccati, che attraggono lo sguardo verso l’alto in un gesto intriso anche di significato simbolico. Spira ancora il clima culturale gotico che sopravvive qui, come in tutta l’area montana, fino al XVIII secolo, senza accogliere l’influsso delle innovazioni rinascimentali. Chiesa di S. Margherita Laggio D ei nuclei storici di Vigo, Salagona è l’unico a non aver resistito all’usura del tempo, perchè distrutto dal fuoco a metà del XVI secolo. Oggi l’antica Saliconia, citata in un documento del 1205, è un’espansione residenziale dell’abitato di Laggio, priva di disegno urbanistico. Dall’incendio si salvò l’edificio in muratura, la chiesetta di S. Margherita (XIII sec.), centro della vita civile e religiosa della borgata. Il suo millenario respiro si concentra nell’essenzialità di linee e volumi e nella posizione isolata in mezzo a un prato, purtroppo violata dalla mancanza di un’area di rispetto ampia quanto richiesto dal suo dalla fondazione dell’Impero latino d’Oriente (1204), gli artisti illustrano i momenti più salienti della vita di Cristo, l’istituzione della Chiesa e il Giudizio finale. Il tema cristologico s’intreccia con quello mariano: una catechesi biblica e liturgica che attinge all’Antico e Nuovo Testamento senza trascu- rare la componente devozionale con i santi cari alla tradizione popolare: Margherita, titolare della chiesa, Cristoforo, Martino e altri. valore documentale e artistico. L’interno riserva la sorpresa di una ricca decorazione a fresco (XIV sec.) e di un pregevole soffitto ligneo a cassettoni con rosette (XVII sec.). Il ciclo pittorico delle quattro pareti è costituito da due fasce: quella inferiore con funzione decorativa e quella superiore descrittiva. Muovendosi nel clima di revival bizantino determinato Fraz. Laggio Vigo di Cadore (BL) Ufficio Turistico di Vigo c/o Biblioteca Storica Cadorina tel. 0435 77058 Parrocchia di Vigo Via Cardinal Piazza, 18 tel. 0435 77006 41 Le Chiese Chiesa della Madonna della Difesa - Lorenzago N el 1512 i Lorenzaghesi scampati alla peste finanziarono generosamente la costruzione di una cappella votiva dedicata alla Madonna della Difesa e a S. Rocco. In rovina per i numerosi incendi, fu ricostruita (1841-42) su disegno del curato Giovanni Maria Barbaria. L’attuale edificio è concepito con criteri di semplicità e funzionalità d’impronta razionalistica, eredità dell’illuminismo architettonico veneto. Due colonne lisce e trabeate suddividono lo spazio in aula e presbiterio, un gioco di volte (a specchio, botte, crocera) lo precisano dandogli carattere. In essa sono conservate numerose opere lignee e frammenti di affreschi appartenuti all’edificio cinquecentesco, nonché un piccolo organo del 1764 opera del maestro veneziano Nicolò Moscatelli. L’insieme è eccezionale se si pensa alla sua vetustà e al valore storico-artistico, alla precarietà dei materiali, ai criteri non conservativi delle ricostruzioni ottocentesche: elementi questi che inducono a considerare il complesso come unitario. Sui lati della navata entro grevi cornici lignee si fronteggiano due affreschi provenienti dalla cappella cinquecentesca e attribuiti, non unanimemente, a Giovanni Pietro da S. Vito al Tagliamento, attivo tra il 1492 e il 1529. Tra gli arredi lignei di notevole interesse artistico è la pala a sportelli, opera composita scolpita e dipinta di grande effetto visivo. Lorenzago di Cadore (BL) Ufficio Turistico di Lorenzago - c/o Municipio Via Faureana tel. 0435 75001 Pro Loco Lorenzago Via Faureana, 111 tel. 0435 550016 Parrocchia dei SS. Ermagora e Fortunato via Cesaroi, 92 Lorenzago di Cadore tel. 0435 75043 42 Sant. della Madonna di Loreto - Lozzo S ull’antica importante strada per Auronzo e Comelico, praticata fino agli inizi dell’Ottocento, sorge il Santuario del-la Madonna di Loreto (1658). Immersa nel verde della Vizza (bosco di sua dotazione, 1660) la chiesetta è preceduta da un rustico e profondo porticato con robuste colonne lignee; un basso muro perimetrale delimita l’area, un atrio coperto da un tetto a ripidi spioventi ad accogliere i fedeli. Il corpo principale (navata quadrata e abside pentagonale) è modellato nelle forme del gotico postumo frequente in tutta la zona e caratterizzato dal prevalente interesse per le coperture a volta con nervature che intrecciano stelle fantasiose. Sagrestia, altare laterale e corridoio di collegamento modificano anche ad ovest l’originario profilo. Gli altari a portale sono in legno intagliato e dorato alla maniera del Comuzzo. Le pale d’altare (1910-20) contengono due immagini devozionali: l’infanzia di Maria e la tradizionale raffigurazione della Vergine avvolta nella dalmatica riccamente decorata secondo il modello venerato nella basilica di Loreto. Opere contrassegnate da semplicità di composizione, luminosità chiara e serena, leggiadria dei tratti e colori uniformemente stesi: una pittura condotta con tecnica sapiente e ispirata ai modi veneziani rinascimentali, in una concezione invalsa tra Ottocento e Novecento, dell’“arte che genera arte” alternativa ai contemporanei movimenti d’avanguardia. Via Loreto Lozzo di Cadore (BL) Pro Loco Marmarole Piazza IV Novembre Lozzo di Cadore (BL) tel. 0435 76051 Parrocchia di S. Lorenzo Martire Via Arcidiacono Monti, 394 Lozzo di Cadore (BL) tel. 0435 76032 43 Le Chiese Chiesa delle Grazie alla Molinà - Domegge M ai come per questa chiesa si conviene l’aggettivo “singolare” per qualificarne l’inusuale struttura e l’ubicazione vertiginosa, sfida lanciata dalla fede alla natura e alle capacità costruttive dell’uomo. Pensata come ex-voto dopo la battaglia di Vallesella (1509) combattuta contro le truppe di Massimiliano I di Asburgo, la chiesa fu costruita tra il 1510 e il 1515 dal maestro carnico Nicolò Ruopèl probabilmente coadiuvato da Sebastiano Follador di Calalzo e dal figlio Lorenzo. Tra il 1579 e il 1580 la Confraternita dei Battuti di S. Giorgio edificò una cappella gemella con cripta sospesa nel vuoto. Questa la genesi di un monumento dotato di doppia abside ma privo delle facciate corrispondenti, con doppio ingresso laterale e planimetria irregolare per i vincoli imposti dalle asperità del sito: quanto basta per suscitare curiosità e stupore in coloro che, superando le attuali difficoltà d’accesso, ne varcano la soglia. Esternamente è caratterizzata dall’andamento spigoloso del corpo murato incappucciato dalla copertura che accompagna con morbide ondulazioni l’irregolarità delle absidi. Il colmo individua la linea di raccordo tra i due edifici e quattro falde spiovono sui tre lati restanti: un’ordura assai complessa e di rara suggestione se vista dalla soffitta con il fitto ventaglio delle travi insistenti sulla doppia incastellatura. izzios, o se si vuole dire all'antica, Rezuos, è un piccolo villaggio pittoresco e pulito arrampicato su un pendio a fare da confine tra il verde cupo delle abetaie e il verde più chiaro dei prati. Al centro dell'abitato si nota la bianca chiesetta con il campanile ed il sagrato davanti. La Chiesa di Sant'Anna di Rizzios (in Comune di Calalzo), risalente ai primi decenni del 1600, ha già visto l'ultimazione degli interventi sulle opere pittoriche che la rappresentano: santi, notabili, personaggi ecclesiali non solo locali. Sono significativi esempi di arte religiosa realizzati da pittori appartenenti alla scuola veneta. I quadri, gli affreschi, i paramenti sacri, le statue lignee della Chiesetta di Sant'Anna, sono l'espressione di un costume religioso che affonda le sue radici nelle più lontane epoche precristiane e simboleggia un piccolo, ma significativo spaccato della religiosità dei calaltini che si esprimeva anche attraverso la partecipazione corale alla costruzione degli edifici di culto e quindi, conseguentemente, anche al loro arredo ed abbellimento. Ponte Molinà Domegge di Cadore (BL) Uff. Turistico c/o Municipio Domegge di Cadore (BL) Via Roma, 1 tel. 0435 72061 (int.7) Parrocchia di S. Vigilio Piazza S. Vigilio Fraz. Vallesella di C. (BL) tel. 0435 72124 Parrocchia di S. Giorgio Via S. Giorgio Domegge di Cadore (BL) tel. 0435 72064 44 Chiesa di Sant’Anna Rizzios R Fraz. Rizzios Calalzo di Cadore (BL) Ufficio Informazioni Turistiche Via Stazione, 37 Calalzo di Cadore (BL) tel. 0435 32348 Parrocchia di S. Biagio Via Fanton, 26 Calalzo di Cadore (BL) tel. 0435 519856 45 Le Chiese 46 Chiesa Arcidiaconale Pieve È a chiesa madre di tutte le parrocchie del Cadore. L’Arcidiaconale, tempio neoclassico, offre moltissimi tesori. Sopra la trabeazione della porta vi sono le tre statue delle Virtù Teologali e, più in alto, in fila, le nicchie con dodici statue che raffigurano i santi delle principali chiese cadorine. Entriamo sotto la cantoria dove c’è ancora l’organo del Bassani del 1829; subito a destra è collocato un celebre piviale in velluto rosso veneziano, controtagliato; sul retro ha una delicatissima Madonna col bimbo, ricamata in fili d’argento ed oro di stile salisburghese. Risalendo la navata sulla destra incontriamo la cappella con il gruppo dell’Addolorata, opera di Egidio d’Alemagna. La splendida terracotta è costruita attorno alla figura del Cristo, così “gigante”, tenuto in braccio dalla madre così “minuta”: una contrapposizione adottata dagli artisti medievali per rendere meglio il messaggio sulla grandezza del Cristo. Sul retro della statua è incisa la data 1487. All’interno della seconda cappella detta del Sacro Cuore, la Pala che troviamo al suo interno raffi- gura “Un miracolo di San Valentino” ed è del pittore Giuseppe Lorenzi da Treviso. Un pulpito, contrapposto a quello di sinistra, ci prepara alla terza cappella dove troviamo una pala di Giovanni Battista Vicari (Valle di Cadore 1815-Venezia 1883) racchiusa in una gradevole cornice dorata. Questi naturalmente solo alcuni dei tesori che ci offre l’Arcidiaconale di Pieve. Piazza Tiziano Pieve di Cadore (BL) Info Turismo Pieve Piazza Tiziano, 3 Pieve di Cadore (BL) tel.0435 32556 [email protected] Parrocchia di S. Maria Piazza Tiziano, 41 Pieve di Cadore (BL) tel. 0435 32261 Chiesa di S. Marco (Organo “G.B. De Lorenzi” 1859) - Venas “ 1859 - I.R. Privilegiata Fabbrica di Organi Fonocromici e Comuni - Di Giovanni Battista De Lorenzi - in Vicenza” questa iscrizione è riportata su una targa a stampa posta all’interno del somiere e sopra la tastiera dello strumento. L’organo, gravemente modificato alla metà di questo secolo, è stato da pochi anni riportato alla fisionomia sonora originaria e presenta alcuni tipici registri ottocenteschi “da concerto”, che rendono molto interessante la sua tavolozza timbrica. La facciata, a cuspide con ali, è formata da 23 canne di Principale. Il manuale ha 56 tasti (Do1 - Sol5) ed è cromatico. La pedaliera, costantemente collegata al manuale, è a leggio con la prima ottava corta ed ha 18 tasti (Do1 - La2) di cui, quello corrispondente al Sol2 comanda la “Terza Mano” e quello del La2 il “Rollante”. Due file di tiranti a pomello, a destra della tastiera, azionano i registri. Divisione tra bassi e soprani ai tasti Do#3 Re3. Accessori: Tiratutti a pedaletto; combinazione libera “alla lombarda” a pedaletto; terza Mano; Rollante. Venas di Cadore (BL) Ufficio Turistico (solo stagionale) via XX Settembre 75/A Valle di Cadore (BL) tel. 0435 501527 Municipio di Valle di Cadore (BL) tel. 0435 505411 Parrocchia di S. Marco Via Roma, 61 Venas di Cadore (BL) tel. 0435 940896 47 Le Chiese Chiesa di Sant’Andrea Damós Chiesa di S. Candido A L i tempi in cui la gente andava a piedi, Damós era il punto d’incrocio della strada regia, proveniente dal Tirolo col ramo di strada della Carnia, detto corso patriarcale, che scendeva da Pieve. Per i pellegrini che risalivano la valle, Damós era il punto di approdo dopo una salita faticosa. In questo incrocio di strade venne eretta già nel 1300 la piccola chiesetta con il camposanto. Col tempo attorno crebbe e prosperò un villaggetto. La fine delle Fraz. Damós Valle di Cadore (BL) Info Turismo Pieve Piazza Tiziano, 3 Pieve di Cadore (BL) tel.0435 32556 [email protected] Parrocchia di Tai di Cadore (BL) Via Cà di Polo, 23 tel. 0435 32278 48 fortune di Damós iniziò, nel 1823, con la frana staccatasi dall’incombente monte Zucco e lo spostamento della viabilità che isolò il paese oggi scomparso. Per la visita occorre rivolgersi al parroco di Tai che, occasionalmente, scende a dirvi la messa. L’incomodo ne vale davvero la pena. La cappella ha il tetto in scandola a due falde e un campanile armonicamente contrapposto alla sagrestia lillipuziana, sul lato a monte. L’aula ha la forma di un rettangolo irregolare, di circa otto metri per quattro, con il soffitto di legno. La lettura delle pitture dell’abside risponde ad una logica religiosa. Sull’arco trionfale è raffigurata l’Annunciazione, sull’archivolto vi sono quattro scene: la nascita di Gesù; la circoncisione; la visita dei re orientali; il Fanciullo con i Dotti nel tempio di Gerusalemme. (Organo “A. e A. Callido” - 1820) ’attribuzione dello strumento ad Antonio e Agostino, figli di Gaetano Callido, non è del tutto certa, ma è suffragata da alcuni particolari costruttivi. Si tratta infatti di un tipico organo di Scuola veneta dove, accanto ai classici Tromboncini, Flauti in ottava e Cornetta, troviamo alcuni registri particolari, come la Fraz. Tai Pieve di Cadore (BL) Info Turismo Pieve Piazza Tiziano, 3 Pieve di Cadore (BL) tel.0435 32556 [email protected] Parrocchia di Tai di Cadore (BL) Via Cà di Polo, 23 tel. 0435 32278 Tai Flutta reale, la Violetta e il Clarinetto, che cominciavano ad essere introdotti nel primo Ottocento. Facciata di 23 canne di Principale, con labbro superiore a mitria, disposte a cuspide con ali, davanti alle quali si trovano i Tromboncini e il Clarinetto. Manuale di 50 tasti (Do1 - Fa5), con prima ottava corta, come anche la pedaliera a leggio di 17 note (Do1 - Sol#2) che è costantemente unita al manuale. Due file di tiranti a pomello, sul fianco destro della tastiera, comandano i registri. Divisione tra bassi e soprani ai tasti Do#3 - Re3. Accessori: Tiratutti del Ripieno a manovella; Rollo azionato dall’ultimo tasto della pedaliera (La2). 49 Le Chiese Chiesa di S. Lorenzo Sottocastello - Pieve S an Lorenzo con la graticola del martirio, affrescato sulla facciata esterna, ci preannuncia la chiesa di Sottocastello. Per essere la cappella di una borgata che, come dice il nome è nata e vissuta all’ombra del poderoso castello di Pieve, è piuttosto ampia. Ma essa è testimonianza della fede degli antichi originari del paesello, cioè i regolieri. L’edificio è in stile gotico, anche se la costruzione risale appena al 1680. Peraltro lo stile è molto bello e tutta la serie di archi a sesto acuto merita d’essere ammirata. Sullo stesso sedime della chiesa attuale esisteva in precedenza un modesto tempietto che viene ricordato su documenti fin dal 1507. Camminando sulle pietre dal colore di vecchio argento della navata, issate con tanto sacrificio dalle cave della lontana Castellavazzo, la visita porta soprattutto alla contemplazione della struttura gotica, una delle più pulite del Cadore. È ammirevole ciò che è riuscita a compiere l’intera frazione da sola, senza l’aiuto di finanziatori. Per elencare i tesori della chiesa cominciamo dal Cristo ligneo sotto l’arcosoglio che sovrasta l’abside, così accurato nei dettagli anatomici da far correre la mente al Brustolón. Salendo poi 50 sul coro si devono notare la scacchiera di pietre grigio-rosse di Castellavazzo del pavimento e gli splendidi lampari antichi in argento veneziano. Per finire, ricordiamo fra gli arredi custoditi nella sacrestia, “un piviale di broccato d’oro del 1600, bellissimo”, così definito da Fabbiani, di colore rosso con borchie d’argento. Fraz. Sottocastello Pieve di Cadore (BL) Info Turismo Pieve Piazza Tiziano, 3 Pieve di Cadore (BL) tel.0435 32556 [email protected] Parrocchia di S. Maria Piazza Tiziano, 41 Pieve di Cadore (BL) tel. 0435 32261 Sport e tempo libero pag. 62 Lago di M I S U R IN A GRUPP O FEDERAVECCHIA GIRALBA IN I MISURINA DE I CA D CASE LIGONTO REANE pag. 65 AURONZO di CADORE pag. 61 VILLAPICCOLA pag. 56 pag. pag. 59 S. CATERINA 57 pag. 62 VILLAGRANDE SOMPRADE pag. 64 pag. 60 pag. 58 pag. 58 PINIE' VIGO di CADORE LOZZO di CADORE pag. pag. 54 58 VALLE D'OTEN pag. 54 RIZZIOS GREA pag. 58 PEAIO MASARIE' PIANAZZE CALALZO DOMEGGE di CADORE pag. 58 VALLESELLA Lago di PIEVE di CADORE pag. 57 di CADORE pag. 61 POZZALE pag. NEBBIU 59 PIEVE di CADORE pag. VALLE pag. TAI 61 65 pag. di CADORE DI CADORE 58 i VA L L E VENÀS Ldi. dCADORE pag. 61 PELOS LAGGIO DI C. ZERGOLON LORENZAGO di CADORE pag. 55 pag. 64 pag. 62 P.SSO D. MAURIA SACCO PERAROLO di CADORE pag. 55 CARALTE pag. 56 PERON RUCORVO RIVALGO 52 53 Impianti multisportivi Sport e tempo libero PISTA ATLETICA LEGGERA DI VALLESELLA IMPIANTI SPORTIVI DI CARALTE Vallesella gode di un’area sportiva comprensiva di campo di calcio e pista d’atletica, ultimata di recente, in cui è possibile praticare corsa di velocità, mezzofondo, fondo, salto in alto, salto in lungo, salto triplo, salto con l’asta, marcia e corsa a ostacoli. La struttura è composta da campo da calcetto regolamentare e omologato secondo le direttive F.I.G.C., bocciodromo, minigolf dotato di 17 buche, parco giochi attrezzato, campo da tennis regolamentare con fondo in resina e 4 reti elastiche. Via San Lorenzo Loc. Vallesella Domegge di Cadore (BL) A.S.D. Domegge Calcio cell. +39 333 7115961 cell. +39 338 3180072 54 Loc. Caralte Perarolo di Cadore (BL) A.S.D. Caralte cell. +39 346 7925072 PALA FEDON CENTRO SPORTIVO “CRIDOLA” DI LORENZAGO Il “Pala Fedon” di Domegge è un nuovissimo impianto multi sportivo coperto composto da un campo polivalente utilizzabile per il tennis, il calcio a 5 , la ginnastica ed il fitness. La struttura, completamente rinnovata negli impianti e servizi, è composta da due campi di calcetto, cinque campi da tennis, due campi di bocce, un campo di basket e due di volley. Via Gei,1 Domegge di Cadore (BL) Via del Lago Lorenzago di Cadore (BL) A.S.D. TENNIS CLUB TIZIANO tel. +39 0435 31913 www.tennisclubtiziano.it Comune di Lorenzago tel. +39 0435 75001 55 Sport e tempo libero Parchi avventura Pesca sportiva PARCO AVVENTURA CARALTE L Nel Parco Avventura Caralte ci si diverte, in totale sicurezza, passando da un albero all'altro grazie a piattaforme sospese, cavi d'acciaio, ponti tibetani, carrucole, corde e scale, mettendo alla prova equilibrio e concentrazione. Il Parco offre tre percorsi a difficoltà crescente, pensati per grandi e piccini. Comune di Perarolo di Cadore tel. +39 0435 71036 Pro Loco Perarolo [email protected] ’area di pesca sportiva del Centro Cadore è suddivisa 3 bacini: il bacino di pesca n.2 comprende il bacino del torrente Ansiei dalla sorgente alla confluenza con il fiume Piave; il n. 3 comprende bacino del torrente Boite dalle sorgenti al ponte di Perarolo dell’ex S.S. 51, escluso il parco delle Dolomiti d’Ampezzo; il n. 4 comprende fiume Piave dalla confluenza del torrente Ansiei al confine nord del comune di Ospitale di Cadore, incluso il tratto terminale del torrente Boite dal ponte di Perarolo dell’ex S.S. n. 51. Nei diversi bacini è possibile trovare le seguenti specie: trota fario, trota marmorata, trota di lago, temolo, salmerino alpino, persico reale, barbo comune, tinca, carpa, cavedano. Alcune zone sono riservate a regimi di pesca No kill, dove non è consentito trattenere il pescato, che deve essere immediatamente slamato e liberato in acqua e Catch & Release ovvero cattura e liberamento. TRE CIME ADVENTURE PARK In località Taiarezze, presso la partenza degli impianti del Monte Agudo, sorge il nuovissimo Tre Cime Adventure Park, nato per soddisfare le voglia di avventura che accomuna adulti e bambini. Quattro percorsi aerei tra gli alberi da affrontare utilizzando scale dei pirati, ponti tibetane e liane, da esplorare singolarmente o in successione. Tre Cime Adventure Park tel. +39 389 9129368 www.trecimeadventurepark.it Bacino di Pesca N.2 - Ansiei I.A.T Auronzo di Cadore (BL) - tel. +39 0435 9359 FUN BOB Il Fun Bob di Auronzo, con i suoi 3.000 metri di lunghezza ad alta velocità, è una delle piste su rotaie più lunghe al mondo; un’esperienza imperdibile per chi ama le emozioni adrenaliniche. 56 Impianti di risalita M.te Agudo tel. +39 0435 99908 [email protected] www.auronzodinverno.com Bacino di Pesca N.3 - Valle del Boite Borca di Cadore (BL) - tel. +39 0436 890603 cell. +39 339 8511857 - [email protected] Bacino di Pesca N.4 - Centro Cadore Cadore Sport Camping - Loc. Tai di Pieve di Cadore (BL) tel. +39 0435 30251 - [email protected] www.cadorepesca.com 57 Arrampicata sportiva Sport e tempo libero LAGGIO NORD Falesia; roccia calcarea Accesso: 20 minuti a piedi dal parcheggio Periodo indicato : da aprile a ottobre Difficoltà: dal 6° in su In prevalenza monotiri PINIÈ (Laggio di Cadore) Falesia; roccia calcarea Accesso: 10 minuti dal parcheggio Periodo indicato: da aprile a ottobre Difficoltà: dal 3° in su In prevalenza monotiri LANDRO (Lozzo di Cadore) Falesia; conglomerato in strapiombo Accesso: 20 minuti dal paese Periodo indicato: da aprile a ottobre Difficoltà: dal 5A in su Monotiri VALLESELLA (Domegge di Cadore) Falesia; conglomerato Accesso: 5 minuti dal parcheggio della pista di atletica Periodo indicato: da aprile a ottobre Difficoltà: dal 2° in su Monotiri Ferrata sportiva con carrucole (solo con Guida Alpina) 58 PERON DEL MOZ (Fraz. Pozzale - Pieve di Cadore) Falesia; dolomia Accesso: 15 minuti dal paese Periodo indicato: da aprile a ottobre Difficoltà: dal 5A in su Monotiri CREPO (Fraz. Sottocastello - Pieve di Cadore) Falesia; dolomia Accesso: 5 minuti dal centro di Sottocastello Periodo indicato: da aprile a ottobre Difficoltà: dal 3° in su Monotiri ARENA CLIMBER - DIGA ENEL (Fraz. Sottocastello - Pieve di Cadore) Per i più piccoli, ai piedi della grande diga del lago Centro Cadore, è stata allestita una grande area dedicata all’arrampicata sportiva a cielo aperto, comprensiva di parete artificiale sulle pareti stesse della diga e struttura modulare coperta. L’area è accessibile liberamente da aprile a ottobre. Gruppo Rocciatori Ragni di Pieve di Cadore [email protected] www.grupporagni.it Percorsi cicloturismo LUNGA VIA DELLE DOLOMITI L'itinerario, seguendo il tracciato della ferrovia delle Dolomiti costruita durante la prima guerra mondiale e dismessa nel 1964, collega Calalzo a Cortina d’Ampezzo, proseguendo poi verso Dobbiacco attraversando boschi di conifere e fiancheggiando in tutto il tragitto aree naturalistiche di particolare pregio. Il percorso, interamente asfaltato, ben si presta per lunghe passeggiate e per la pratica del pattinaggio a rotelle. Uff. Informazioni Turistiche via Stazione, 37 Calalzo di Cadore (BL) tel. 0435 32348 [email protected] PISTA CICLABILE AURONZO La pista ciclopedonale segue il corso dell'Ansiei dalla diga di Santa Caterina fino alla località di Giralba per una lunghezza totale di 9 km. Il cammino è in leggera pendenza e si presta, in ogni stagione, per belle passeggiate ed escursioni in nordic walking. Uff. Informazioni Turistiche Via Roma, 10 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] 59 Passeggiate a cavallo Sport e tempo libero Tennis Campi da tennis Calalzo 2 campi in terra rossa con piccolo bar a disposizione dei giocatori. Apertura: da maggio a settembre. Via Lagole Calalzo di Cadore (BL) Comune di Calalzo di C. tel. 0435 519522 Palus San Marco è una splendida località immersa nel verde posta a circa 13 Km dal centro abitato di Auronzo di Cadore in direzione Misurina e si raggiunge percorrendo la S.R. 48 "delle Dolomiti". Qui si può segnalare la presenza di numerose attrattive turistico-ricettive-ambientali che sia nel periodo estivo, che in quello invernale fanno della località una delle mete più ambite dai turisti e dai residenti. Proprio in questa zona si trova il Maneggio dell’Agriturismo CORTE’S RANCH. L'agriturismo (1100 m s.l.m.) sorge a metà strada tra Auronzo e Misurina, sul lato sinistro della carreggiata provenendo da Auronzo, ed è punto di partenza ideale per passeggiate a cavallo nei vasti prati e nei boschi circostanti, con accompagnatore per principianti e non. Campi da tennis Perarolo Campo in erba sintetica, dotato di impianto di illuminazione. Apertura: da aprile a ottobre. Via Regina Margherita Perarolo di Cadore (BL) Bar “Covo dei Zatter” tel. 0435 501339 Campi da tennis Pieve La struttura dei campi da tennis di Pieve di Cadore si compone di 2 campi in terra rossa. Apertura: da aprile a settembre. A.S.D. Tennis Club Tiziano P.le Martiri della Libertà Pieve di Cadore (BL) tel. 0435 31913 www.tennisclubtiziano.it Campi da tennis Auronzo 3 campi in terra rossa, dotati di impianto di illuminazione. Apertura: dal 15 maggio al 30 settembre. Tennis Club Auronzo Via Roma Auronzo di Cadore (BL) cell. 348 0858447 Agriturismo Corte's Ranch loc. Palus San Marco - Val d'Ansiei, 33 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435-497060 www.cortesranch.it [email protected] 60 61 Impianti di risalita Sport e tempo libero La ski area di Auronzo si trova a due passi dal centro del paese ed è raggiungibile con uno skibus. Le piste da sci godono di un innevamento artificiale e sono abbastanza facili ed ampie, perfette per chi non è molto esperto o è alle prime armi. La stazione sciistica di Misurina dispone di alcuni impianti situati sulle sponde opposte del lago che portano in cima al Col de Varda da dove partono le piste di varie difficoltà che scendono in mezzo ai boschi. Gli impianti sciistici di Casera Razzo, sviluppati su declivi poco scoscesi, si prestano particolarmente per i principianti e per gli amanti della tranquillità. 62 Comprensorio Monte Agudo Localita' Taiarezze 32041 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 99908 Comprensorio Misurina Neve Via Monte Piana, 9 32041 Misurina di Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 39013 cell. 348 7077967 Auronzo d’Inverno tel. 0435 400522 [email protected] www.auronzodinverno.com Casera Razzo m. 1800 Baita Ciampigotto 32040 Vigo di Cadore (BL) cell. 347 0052117 Ciaspe e scialpinismo Cadore è diventato ormai sinonimo di “Regno delle Ciaspe”. La vasta area propone annualmente, infatti, un crescente numero di itinerari escursionistici di media difficoltà ai piedi delle cime più belle delle Dolomiti: le Tre Cime di Lavaredo e gli Spalti di Toro, il Cridola e l’Antelao, le Marmarole e i Cadini di Misurina. Gli itinerari proposti, tracciati lungo le strade battute dai gatti delle nevi, sono pensati per gli amanti delle ciaspe e delle passeggiate sulla neve; ma si prestano per gli amanti dello sci alpinismo in quota, che trovano vie di accesso scorrevoli per raggiungere in fretta il manto nevoso immacolato. I percorsi sono segnati con indicazioni specifiche (cartello con logo delle ciaspe e numero del percorso) e la loro sicurezza viene rigorosamente tenuta sotto controllo dalle Guide Alpine. www.rifugidelcadore.it 63 Sport e tempo libero Piste da fondo Stadi del Ghiaccio L I e piste per lo sci di fondo di Auronzo, situate in località Palus San Marco e a Misurina, coprono diverse lunghezze, dai 7 ai 52 km, offrendo allo sciatore non solo la possibilità di scegliere tra diversi tracciati ma anche la possibilità di praticare questo bellissimo sport sulle stesse piste che hanno visto sciare atleti di fama mondiale. l Centro Cadore gode di due grandi Stadi del Ghiaccio comunali coperti: il primo ad Auronzo, il secondo a Tai (di nuovissima realizzazione). su ghiaccio in inverno e pattinaggio a rotelle in estate, anche per l’organizzazione di manifestazioni culturali, mercati coperti e spettacoli vari. Via Stadio Auronzo di Cadore (BL) Auronzo d’Inverno tel. 0435 400522 [email protected] L a pista Pineta è situata nel comune di Lorenzago di Cadore. Ha una lunghezza di km. 2.5, 3, 4 ed 5 ed è adatta per la pratica sia della tecnica classica sia della tecnica libera. È dotata di impianto di innevamento artificiale e di illuminazione per l'anello di km 2.5. La pista, dotata di omologazione nazionale, offre la possibilità per gli sci club interessati di organizzare gare. Ufficio Informazioni Turistiche Via Roma, 24 Auronzo di Cadore (BL) tel. 0435 9359 [email protected] Le strutture, dotate di tribune laterali per una capienza di oltre 1200 spettatori, si prestano, oltre alla pratica del pattinaggio Via campo sportivo Fraz. Tai - Pieve di Cadore (BL) Hockey Club Pieve tel. 0435 30045 [email protected] Ufficio Turistico di Lorenzago c/o Municipio Via Faureana Lorenzago di Cadore (BL) tel. 0435 75001 64 65 I Rifugi pag. 72 pag. 70 pag. 74 pag. 69 pag. 73 GRUPP O DE I CA D CASE LIGONTO REANE pag. 68 FEDERAVECCHIA GIRALBA IN I Lago di pag. M I S U R I N A71 MISURINA AURONZO di CADORE VILLAGRANDE SOMPRADE VILLAPICCOLA pag. 75 S. CATERINA LEGENDA T =Percorso Turistico E =Percorso Escursionistico EE =Percorso per Escursionisti Esperti EEA =Percorso per Escursionisti Esperti Attrezzato A =Percorso Alpinistico biv. =Bivacco rif. =Rifugio rist. =Ristorante s. a. =Sentiero Alpino s. attr. = Sentiero Attrezzato v. f. =Via Ferrata pag. 78 pag. 82 pag. 85 pag. 83 pag. 79 CALALZO di CADORE POZZALE NEBBIU di CADORE DI i VA L L E VENÀS Ldi. dCADORE MASARIE' PIANAZZE LAGGIO DI C. pag. 76 ZERGOLON LORENZAGO di CADORE VALLE PEAIO PELOS LOZZO DEPPO RIZZIOS GREA pag. 87 VIGO di CADORE di CADORE VALLE D'OTEN pag. 84 PINIE' DOMEGGE di CADORE VALLESELLA Lago di PIEVE di CADORE pag. 81 P.SSO D. MAURIA pag. 80 PIEVE di CADORE TAI CADORE SACCO PERAROLO di CADORE pag. 77 pag. 86 CARALTE PERON RUCORVO RIVALGO 66 67 Città di Carpi Carducci m 2.110 I rifugi Il rifugio situato nella splendida cornice delle Dolomiti a Misurina è accessibile per un comodo sentiero in falso piano che parte dal rifugio Col de Varda (raggiungibile in seggiovia). La Sez. CAI di Carpi lo ha dedicato alla memoria del capitano degli alpini Manfredo Tarabini Castellani. Bel panorama sui Cadini e, dalla vicina Forc. Maràia, sulle Marmaròle. 22 posti letto in camerette e camerate + 8 posti d'emergenza. Cucina tipica locale. APERTURA In estate dalla metà di giugno al 20 settembre; in inverno vacanze natalizie e pasquali + fine settimana. ACCESSI •Da Auronzo di Cadore Giralba. (T) segn. 121 ore 3,45-4. •Da Auronzo Val d'Onge ore 3,0 •Dalla Val d’Ansièi Palùs San Marco. (E) segn. 120 - ore 3-3,30. •Dalla Val d’Ansièi Federavecchia. (E) segn. 1120-120 - ore 2,30. •Da Misurina per Col de Varda e Pogofa. (T) segn. 120 ore 2,30-2,45. •Da Misurina - per il Ciadin e la Forc. de la Neve. (E) segn. 118 - ore 3-3,30. 68 COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rif. Col de Varda per Pogofa. (T) segn. 120 rosso - ore 1-1,30. •Al Rif. Col de Varda per la Forc. de la Neve. (EEA) segn. 118-117 ore 2,30-3. •Al Lago di Misurina. (E) segn. 118 - ore 2,30-3. •Al Rif. Fonda Savio per la Forc. de la Neve. (EEA) segn. 118-117 ore 2,30-2,45. •Al Rif. Fonda Savio per la Forc. del Nevaio. (EEA) segn. 118-112 ore 2,30-3. •Al Rif. Fonda Savio per la Forc. della Torre. (EEA) segn. 118-112 ore 2,30. •Alla Croda de Cianpoduro. (EEA) segn. 116- ore 0,45. Comune di Auronzo di Cadore (BL) Proprietà della Sezione CAI di Carpi tel. rifugio: 0435 39139 [email protected] m 2.297 Croda dei Toni - Monte Giralba Comune di Auronzo di Cadore (BL) Proprietà della Sezione CAI “Cadorina” tel. rifugio: 0435 400485 [email protected] Dedicato a Giosuè Carducci, grande letterato e poeta, cantore anche delle bellezze del Cadore, è situato nel cuore dell’imponente circo formato dalle bastionate della Croda dei Toni e del Monte Giralba di Sopra. Accessibile dal Rifugio Lavaredo percorrendo lo splendido scenario dell’altopiano sovrastante le Tre Cime di Lavaredo su un sentiero in falso piano (tempo di percorreneza 1 ora). 25 posti letto in cuccetta + 26 posti di emergenza. Ricovero di fortuna con 4 posti letto. Cucina locale. APERTURA Da metà maggio ai primi di ottobre. ACCESSI •Da Auronzo di Cadore Giralba. (E) segn. 103 ore 4,30. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Bivacco De Toni. (EE) segn. 107 - ore 3,30-4. •Al Rifugio Pian di Cengia. (E) segn. 103-101 - ore 1,45. •Al Rifugio Zsigmondy-Comici. (E) segn. 103-101 - ore 1. •Al Bivacco Battaglion Cadore. (EEA) segn. 110 - ore 3,30-4. •Al Bivacco Mascabroni di Cima Undici. (A) segn. 103 101 - ore 3.45. •Ai Rifugi ai Prati di Croda Rossa. (EE) segn. 103- 101-124-100 ore 3,30-4. •Al Rifugio al Popera-A. Berti per Forc. Giralba (EEA) segn. 103-101 ore 5-5,30. •Al Rifugio al Popera-A. Berti per la Cengia Gabriella (EEA) segn. 110 rosso ore 7-8. 69 Fonda Savio Auronzo m 2.367 m 2.330 I rifugi È un grande edificio situato sulla forcella Longeres sotto le Tre Cime di Lavaredo e offre l’incredibile panorama sui monti dolomitici e sulla Valle del fiume Ansiei verso Auronzo. Lo si raggiunge seguendo la strada a pedaggio che da Misurina sale alle Tre Cime o lungo numerosi sentieri. 14 posti letto in camere da 2 letti. APERTURA Da fine maggio ai primi di ottobre. ACCESSI •Da Misurina - Casera de Rinbianco per la Val Longeres. (T) segn. rosso - ore 1,30. •Da Misurina Casera de Rinbianco per la Val de l’Aga. (E) senza segn.- ore 1,45. •Da Misurina Casera de Rinbianco per Forc. de l’Arghena de Col de Mezo. (E) segn. bianco-rosso - 105 ore 2-2,30. •Da Misurina Casera de Rinbianco per la Forc. di Rinbianco e la Forc. Longeres. (EEA) segn. 119-117 ore 2,30. 70 •Dal Lago di Misurina o dal Lago d’Antorno per la Forc. de la Neve. (EEA) segn. 115-118-112 ore 3,30-4. •Da Misurina Rinbianco. (E) segn. 119-117 ore 1,30-1,45. •Da Auronzo di Cadore Giralba (E) segn. 119-117 ore 4,30. •Da Auronzo di Cadore - Giralba (T) segn. 1104 - ore 4-4,30. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rifugio Fonda Savio. (EEA) segn. 117 - ore 2,30-3. •Al Rifugio Lavaredo. (T) sesegn. nt. 101 - ore 0,30. •Al Rifugio Tre Cime-Locatelli per la Forc. Col de Mezo. (E) segn. 105-102 - ore 1,45-2. •Al Rifugio Tre Cime-Locatelli per la Forc. Lavaredo. (E) segn. 101 - ore 1,45. •Al Rifugio Monte Piana A. Bosi - per Rinbianco, Antorno e Forc. Bassa. (T) segn. 122 rosso - ore 2-2,15. •Al Rifugio Monte Piana A. Bosi - per la Forcella de Col de Mezo, la Forcella de l’Arghena e il Vallon dei Castrati. (E) segn. 105-bianco rosso 108-111-rosso - ore 2,45-3. •Giro delle Tre Cime. (E) segn. 101-105 ore 3,30-3,45. •A Leandro. (E) segn. 105 bianco rosso-108-102 ore 2,30 Tre Cime di Lavaredo Forcella Longeres Comune di Auronzo di Cadore (BL) Proprietà: Sezione CAI “Cadorina” di Auronzo tel. rifugio: 0435 39002 [email protected] Sorge sul crinale del passo dei Toci e offre uno stupendo panorama su tutte le Dolomiti circostanti. È punto di partenza per numerose escursioni che in quota lo collegano agli altri rifugi. Ricorda tre fratelli triestini caduti per la Patria nella seconda guerra mondiale. 18 confortevoli letti e 25 cuccette. Cucina casalinga. APERTURA Da metà giugno fino ai primi di ottobre. ACCESSI •Dal Lago di Misurina o dal Lago d’Antorno per il Ciadin dei Toci. (T) segn. 115 ore 1,30-1,45. •Dal Lago di Misurina o dal Lago d’Antorno per il Ciadin de la Neve. (EEA) segn. 115-118-117 ore 2,15-2,30. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rifugio Col de Varda. (EEA) segn. 117 - ore 1,45-2. •Al Rifugio Città di Carpi per la Forc. del Diavolo segn. 117-118 ore 2,15-2,30. •Al Rifugio Città di Carpi per la Forc. del Nevaio. (EEA) segn. 112-118 ore 3,30-4. •Al Rifugio Città di Carpi per la Forc. della Torre. (EEA) segn. 117-112-118 ore 4. •Al Rifugio Auronzo. (EEA) segn. 117 - ore 2. •Alla Cima Cadin Nord-Est. (EEA) segn. bianco-blu - ore 2. Gruppo dei Cadini di Misurina Passo dei Toci Comune di Auronzo di Cadore (BL) Proprietà: Sezione CAI XXX Ottobre di Trieste tel. rifugio: 0435 39036 71 Maggiore A. Bosi Col de Varda m 2.205 I rifugi Situato sul pianoro sud del Monte Piana. È dedicato alla memoria del maggiore Angelo Bosi, eroicamente caduto sul Monte il 17 luglio 1915. Vi si può accedere da Misurina con servizio navetta. 20 confortevoli posti letto. Ristorante. APERTURA In estate da metà giugno ai primi di ottobre e tutti i fine settimana di ottobre; in inverno dal 26 dicembre all'Epifania e tutti i fine settimana fino a marzo. ACCESSI •Da Misurina. (T) per la rot. italiana di guerra - ore 1,30. •Dal Lago d’Antorno. (T) segn. 122 - ore 1,30. •Dalla Casera de Rinbianco. (E) segn. 108-111-rosso ore 2,30-3. 72 m 2.115 •Da Carbonin. (EE) segn. 6-122 - ore 3-3,30. •Dal Lago di Landro. (EEA) segn. 6-122 - ore 3-3,30. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Accesso alle sommità del Monte Piana. (T) segn. 122-111 ore 0,30-1. •Visita alle posizioni di guerra. (EE) segn. 6a - ore 2,30-3. •Traversata del Monte Piana con discesa a Leandro. (EEA) segn. 122-111-6 ore 2,30-3. •Traversata del Monte Piana con discesa a Carbonin. (EE) segn. 122-111-6a ore 2,30. •Al rif. Auronzo per il Vallon dei Castrati, la Val de l’Arghena e la Forc. de Col de Mezo. (E) segn. rosso-111-108 bianco rosso-105 ore 3,30-4. •Al rif. Auronzo per Antorno. (T) segn. 122-119-rosso ore 2,30. Gruppo Monte Piana Comune di Auronzo di Cadore (BL) tel. rifugio: 0435 39034 cell. 338 4328242 Alle pendici dei Cadini di Misurina. Offre uno splendido panorama sui monti circostanti ed è punto di partenza per escursioni e discese con gli sci. Dotato di un’ampia terrazza panoramica è luogo ideale per l’abbronzatura. È raggiungibile in seggiovia da Misurina. Nel periodo invernale il Col de Varda offre piste da discesa in una cornice suggestiva. 24 confortevoli posti letto. Cucina locale. APERTURA Estate ed inverno. ACCESSI •Dal Lago di Misurina. (T) segn. bianco-rosso ore 1-1,15. •Dal Lago di Misurina per il Ciadin de la Neve ed il Sentiero Attrezzato Bonacossa. (EEA) segn. 118-117 ore 2,30-3. •Dalla Val d’Ansiei Palus San Marco. (E) segn. 120-rosso ore 3-3,30. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rif. Città di Carpi per Pogofa e Forc. Maraia. (T) segn. rosso-120 ore 1,30. •Al Rif. Città di Carpi per Forc. Misurina. (EEA) segn. 117-118 ore 2,30-3. •Al Rif. Fonda Savio. (EEA) segn. 117 ore 2-2,15. •Al Lago di Misurina. (EEA) segn. 117-118 ore 2-2,30. Cadini di Misurina Comune di Auronzo di Cadore (BL) tel. rifugio: 0435 39041 [email protected] 73 Monte Agudo Lavaredo m 1.573 m 2.344 I rifugi Situato sui Piani di Lavaredo a ridosso delle Tre Cime può essere agevolmente raggiunto percorrendo la strada carrareccia pianeggiante che parte dal Rifugio Auronzo e raggiunge la Forcella Lavaredo in 30 minuti. 24 posti letto in camera. Cucina locale. APERTURA Estate. ACCESSI •Dal Rif. Auronzo. (T) segn. 101 - ore 0,30. •Da Auronzo di Cadore Giralba - per la Val Marzon. (T) segn. 1104-101 ore 4-4,30. •Da Auronzo di Cadore Giralba - per la Val de Zengia. (E) segn. 1104-1107-104 ore 4,30-5. 74 COLLEGAMENTI •Al Rif. Auronzo. (T) segn. 101 - ore 0,30. •Al Rif. Tre Cime A. Locatelli per Forc. Lavaredo. (T) segn. 101 - ore 1,15. •Al Rif. Tre Cime A. Locatelli per Forc. Passaporto, Forc. del Camoscio e per il percorso delle Gallerie di Guerra del Paterno. (EEA) segn. 101-rosso ore 2,30. •Al Rif. Pian di Cengia Gruppo delle Marmaròle Comune di Auronzo di Cadore (BL) Proprietà del Comune di Auronzo tel. rifugio: 0435 400522 - 99908 [email protected] per Forc. Passaporto, Forc. del Camoscio e il Sentiero delle Forcelle. (EEA) segn. 101 - rosso ore 3,15-3,30. •Al Rif. Pian di Cengia per i Piani de Zengia. (T) segn. 101-104 - ore 2. •Al Biv. De Toni. (E) segn. 101-104-107 ore 3,30. •Giro delle Tre Cime. (E) segn. 101-105 ore 3,30-3,45. •Giro del Paterno. (T) segn. 101-104 ore 3,45-4. •Al Monte Paterno. (EEA) segn. 101-rosso ore 1,45-2. Situato in posizione panoramica in Cima a Monte Agudo è punto di ristoro per gli sciatori durante la stagione invernale e per gli escursionisti estivi. È raggiungibile in seggiovia partendo dalle località Taiarezze ad Auronzo e percorrendo un breve sentiero (5-10 minuti). Offre un ampio panorama sulle montagne della Val d’Ansièi: dalle Tre Cime di Lavaredo alla Croda dei Toni, al Popèra con Cima Bagni, Croda da Campo e Aiàrnola. Punto d’appoggio dell’Alta Via n. 5. 21 posti letto. APERTURA In estate da giugno a settembre; In inverno in concomitanza con gli impianti. ACCESSI •Da Auronzo, località Reàne m 864 (anche con seggiovia). (T) sent. 271 - ore 2. •Da Auronzo, località Ponte Malon m 859. (T) segn. 271 - ore 2. •Da Auronzo, località Ponte Da Rin m 893. (T) sent 6 e 271 - ore 2,30. COLLEGAMENTI Al Rifugio Ciareìdo. (T) sent 271 e 1262 ore 2,30. Tre Cime di Lavaredo - Paterno Comune di Auronzo di Cadore (BL) tel. rifugio: 349 6028675 [email protected] 75 Padova Tenente G. Fabbro I rifugi Collocato sul margine occi-dentale dell’Altopiano di Razzo, è il punto di partenza consigliato a coloro che vogliono scoprire la rilassante atmosfera dei pascoli m 1.783 m 1.287 (segn. 332 ore 1- 1,30) (rotabile asfaltata) •Dall’alta Valle del Tagliamento (Comeglians-UD) per la Val Pesarina (rotabile asfaltata) •Da Sauris durante il periodo estivo con strada rotabile asfaltata. Natale all'Epifania (su prenotazione). COLLEGAMENTI •Al Bivacco Spagnolli (EE) segn. 332, 328 e 330 ore 3,30. •Al Bivacco Ursella Zandonella (EE) segn. 332 e 330 - ore 5,30. •Al Rifugio De Gasperi segn. 203. d’alta quota, con varie possibilità di escursioni sui circostanti rilievi del Tiàrfin, del Bìvera e dei Brentoni. Siamo ai margini orientali delle Dolomiti, dove le articolate balze rocciose lasciano posto ai tondeggianti e franosi monti della Carnia. Possibilità di degustazione di prodotti caseari alla vicina Casera Razzo. È punto d’appoggio dell’Alta Via n. 6. Camere confortevoli con servizio di alberghetto. Cucina tipica. APERTURA Annuale da dicembre a ottobre ACCESSI •Da Laggio 76 Gruppo del Tudaio-Brentoni Comune di Vigo di Cadore (BL) Proprietà e gestione: Fam. Baldan cell: 328 8657326 [email protected] ACCESSI • Da Domegge per Val Talagona (rotabile asfaltata). (T) ore 3. •Da Vallesella “Camping Cologna” (T) ore 3. Gruppo Monfalconi - Spalti di Toro Comune di Domegge di Cadore (BL) Proprietà del Comune di Domegge di Cadore Gestore: Paolo De Lorenzo tel. rifugio: 0435 72488 cell. 338 4763400 [email protected] Sorge in una radura ai piedi della catena dei Monfalconi - Spalti di Toro. Gli fa’ da splendida corona un bosco dove aceri di monte, ontani e betulle si mescolano a faggi ed abeti in un ambiente dove è ancora possibile assaporare dimenticate sensazioni di tranquillità e serenità. Punto d’appoggio dell’Alta Via n. 6. Camere confortevoli con letti a castello. Specialità tipiche del-la cucina locale. APERTURA In estate dai primi di maggio ai primi di novembre; in inverno nei fine settimana da COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Bivacco Perugini/Campanile di Val Montanaia. (EE) segn. 357 - ore 2,30. • Alla Tacca del Cridola (EE) segn. 346 e 344 ore 3,30. •Al Rifugio Giaf (E) segn. 346 - ore 3. •Al Bivacco Gervasutti (E) segn. 352 - ore 3. •Al Rifugio Tita Barba (E) segn. 352 - ore 3. 77 Ciareìdo Baion - Elio Boni m 1.969 I rifugi Trasformazione di un vecchio ricovero militare del 1890, è collocato in posizione dominante su di un roccione ai piedi del Monte Ciareìdo. Lo si può definire un nido d’aquila a controllo del vasto altopiano di Pian dei Buoi, che si estende più sotto. Bello il panorama sui monti del Comèlico e sulle Dolomiti d’Oltrepiave. Punto d’appoggio dell’Alta Via n. 5 e di interessanti escursioni. Possibilità di pernottamento. Cucina casalinga APERTURA In estate dai primi di giugno a metà ottobre; in inverno da Natale all'Epifania e tutti i fine settimana fino a Pasqua. 78 ACCESSI •Da Lozzo (rotabile asfaltata fino a Pian dei Buoi). (T) - 20 minuti da Pian dei Buoi. •Da Lozzo, località S. Rocco m 800 (E) segn. 268 - ore 3,30. •Da Auronzo per Val Da Rin (rotabile asfaltata fino allo Chalet La Primula m 1.060 (E) segn. 273 e 272 ore 4 dallo Chalet. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rifugio Bajon (T) segn. 272 - ore 0,45. •Al Rifugio Monte Gudo (T) sent. 1262 e 271 ore 2. •Al Col Vidàl (T) ore 1. •Alla Forcella Paradiso (T) segn. 272 - ore 1. •Giro del Monte Ciareìdo (sent. attrezzato “Amalio Da Pra” EEA) ore 3. Gruppo delle Marmaròle Comune di Lozzo di Cadore (BL) Proprietà della Sezione CAI di Lozzo Gestore: fam. Dal Pont Enzo tel. rifugio: 0435 76276 cell. 347 5356448 [email protected] m 1.828 Ricavato dalla ristrutturazione di una vecchia casera, vi si può ancor oggi percepire l’accattivante atmosfera del pascolo alpino. Ogni cosa all’intorno, dalle panche vicino al focolare, alla rustica terrazza-belvedere contribuisce a rasserenare gli animi. Adatto a tutti coloro che vogliono ritagliarsi uno spazio di tranquillità, rappresenta anche ottima base per escursioni ed arrampicate nel Gruppo delle Marmaròle. Punto d’appoggio dell’Alta Via n. 5. Possibilità di pernottamento. 24 posti letti in camerette, 22 in camerata. Cucina tipica accurata. APERTURA Da metà maggio a fine ottobre. ACCESSI •Da Lozzo (rotabile asfaltata fino a Pian dei Buoi quindi sterrata) (T) ore 0,45 da Pian dei Buoi. •Calalzo per Val Vedessana (rotabile asfaltata fino ai Fienili Stua m 1.125) (E) segn. 248 e 265 ore 1,30 dai Fienili Stua. •Da Domegge, località Deppo Gruppo delle Marmaròle Comune di Domegge di Cadore (BL) Proprietà del Comune di Domegge di Cadore, in concessione alla locale Sezione CAI Gestore: Dino Nassivera tel. rifugio: 0435 76060 tel. privato: 0433 87131 cell. 338 5402920 [email protected] m 890 (E) segn. 265 - ore 2,30. •Da Grea (E) segn. 264 e 265 - ore 2,30. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rifugio Chiggiato (E) segn. 262 - ore 2. • Al Rifugio Ciarèido (T) segn. 272 - ore 4,45. •Al Bivacco Fanton (E) segn. 262 e 270 - ore 3. •Al Bivacco Tiziano (EEA) segn. 262 e 260 ore 5,30. •Giro del Monte Ciareìdo (sent. attrezz. “Amalio Da Pra” EEA) ore 3,30. 79 Cercenà Eremo Romiti m 1.050 I rifugi Immerso nel verde bosco di abeti alle pendici dei Monfalconi il rifugio è un posto di ristoro per gli amanti del verde e della tranquillità. È raggiungibile agevolmente in macchina da Domegge di Cadore. APERTURA Da fine giugno a fine settembre tutti i giorni; dai primi di maggio agli ultimi di giugno e dagli ultimi di settembre a fine ottobre solo i fine settimana. ACCESSI •Da Domegge di Cadore per strada rotabile della Val Talagona. •Da Domegge di Cadore per tratto di s.a. n. 345 dai fienili di Dálego, per sentiero numerato. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rifugio Padova per la strada rotabile. • Alla Casera Montanel per sentiero non numerato, ai fienili di Dálego per s.a. n. 345. Gruppo dei Monfalconi e Spalti di Toro Comune di Domegge di Cadore (BL) Proprietà del Comune di Domegge di Cadore tel. rifugio: 0435 72283 [email protected] m 1.395 Il Rifugio affonda le radici nella storia. Le sue mura infatti sono quelle di un antico eremo risalente all’inizio del XVIII secolo. Per 90 anni ha ospitato una piccola comunità di monaci che poi hanno lasciato il posto alle leggende e alle storie misteriose. Il complesso architettonico comprende anche una chiesa dedicata a San Giovanni Battista. E’ grazie a questa articolazione strutturale che il Rifugio si presenta come una forza propositiva che non ha pari in ambito dolomitico. 25 posti letto. APERTURA Da fine giugno a fine settembre. ACCESSO • Da Domegge per Val Talagona (rotabile asfaltata). (T) ore 1. 80 COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al rifugio Cercenà (E) segn. 347 - ore 2,5. Gruppo Monfalconi - Spalti di Toro Comune di Domegge di Cadore (BL) Proprietà del Comune di Domegge di Cadore Gestore: Fam. De Bernardo tel. rifugio: 0435 520010 cell. 349 1526160 [email protected] 81 Capanna degli Alpini Chiggiato m 1.911 m 1.395 I rifugi Incastonata in fondo al verde Pian de la Gravina (alta Val d’Oten) in ambiente severo ai piedi di un suggestivo anfiteatro di crode. Lunghi conoidi di ghiaia ostacolano la percorribilità della piccola rotabile d’accesso, rendendola comunque percorso ideale per una facile APERTURA Da fine giugno a fine settembre. ACCESSO •Da Calalzo per Val d’Oten (rotabile asfaltata fino a Praciadelàn, quindi sterrata) (T) ore 1 da Praciadelàn. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Alla Cascata delle Pile (E) - ore 0,15. • Al Ghiacciaio inferiore dell’Antelao (EE) segn. 255 e 250 - ore 3. •Al Rifugio Galassi (E) segn. 255 - ore 1,30. ed appagante escursione, adatta anche a nuclei familiari. Possibile punto di partenza per itinerari di varie difficoltà nei Gruppi dell’Antelao e delle Marmaròle. 12 posti letto. Cucina casalinga. Gruppo dell’Antelao e delle Marmaròle Comune di Calalzo di Cadore (BL) Proprietà e gestione: famiglia Vascellari cell. 346 1689455 [email protected] Luogo dove si assapora ancora il gusto della montagna vera e dove anche i più scettici vengono coinvolti nello spirito d’avventura e di contemplazione. Sono asfaltata fino ai Fienili di Stua m 1.125) - (T) segn. 261 - ore 2 dai Fienili Stua. •Da Calalzo per Val Diassa (rotabile asfaltata fino ormai pochi i rifugi che, come questo, riescono a riconciliare l’uomo con la natura. Si trova ai margini del bosco ai piedi della magiche Marmaròle e vi si giunge unicamente a piedi. Costituisce punto di partenza per numerose escursioni su percorsi poco frequentati ricchi di straordinaria flora e fauna selvatica e osservatorio privilegiato per scrutare la volta celeste. Punto d’appoggio dell’Alta Via n. 5. Camere confortevoli con letti a castello. Cucina tipica. APERTURA Da giugno a settembre tutti i giorni; da ottobre a maggio i fine settimana. ACCESSI •Da Calalzo per Val Vedessana (rotabile 82 a Praciadelàn e quindi sterrata a Ponte Diassa m 1.133) (E) segn. 260 ore 2 dal Ponte Diassa. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Bivacco Fanton (E) segn. 262 e 270 - ore 3. • Al Bivacco Tiziano (EEA segn. 2860 - ore 4. •Al Rifugio Bajon “Elio Boni” (E) segn. 262 - ore 1,50. Gruppo delle Marmaròle Comune di Calalzo di Cadore (BL) Proprietà della Sezione CAI di Venezia Gestore: Barbara Zanvettor cell. 346 1817182 [email protected] 83 P. Galassi Antelao m 2.018 m 1.796 I rifugi È adagiato sui prati di Sella Pradònego, ai piedi del versante sud-orientale dell’Antelao, il re delle montagne cadorine. Bello il colpo d’occhio sulla ca-tena delle Marmaròle, sulle Dolomiti d’Oltrepiave e sulla possente piramide della Cima Fanton. Punto di partenza per escursioni di ogni grado e difficoltà, dalle passeggiate rilassanti all’impegnativa via ferrata sui ghiacciai dell’Antelao. Costituisce punto d’appoggio per le Alte Vie n. 4 e n. 5. 27 posti letto in camere confortevoli. Cucina casalinga. APERTURA Tutti i giorni da fine maggio a fine settembre; tutti i giorni da S. Stefano all'Epifania; tutti i fine settimana di bel tempo. ACCESSI •Da Pozzale (rotabile sterrata fino a Prapiccolo m 1360). (T) segn. 250 - ore 1,30 da Prapiccolo. •Da Pozzale per Costanuda (E) segn. 253 e 250 - ore 2,30. •Da Pozzale per la rotabile sterrata (solo fuoristrada) del Monte Trànego. (T) - ore 2,30. •Da Nebbiù per Val Marilòngo (E) segn. 254 e 250 - ore 3. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rifugio Costapiana. (T) segn. 251 - ore 1,30. •Alla Val d’Oten, loc. Praciadelàn. (E) sent. 250 e 258 - ore 2,30. •A Vìnigo o Venàs di Cadore. (E) sesegn. nt. 250, 230 e 236 - ore 4. •Al Rifugio Galassi. (EEA) segn. 250 ore 4,30. Gruppo dell’Antelao Comune di Pieve di Cadore (BL) Proprietà: Sezione CAI di Treviso tel Rifugio 0435 75333 cell. 348 4423611 [email protected] Grande edificio in pietra su tre piani, ricavato da una casermetta militare risalente ai primi del novecento. È situato nei pressi della Forcella Piccola (varco divisorio tra la catena delle Marmaròle e l’Antelao) e costituisce base ideale per affrontare l’impegnativa via Normale di salita alla cima dell’Antelao (m 3.264). Interessante anche l’escursione ai due ghiacciai orientali (via ferrata). È punto d’appoggio delle Alte Vie n. 4 e n. 5. 99 posti letto. Cucina tipica. Sala videoconferenze. m 1.580 (E) segn. 229 e 227 - ore 1. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rifugio S. Marco (T) segn. 227 - ore 1. • Al Rifugio Antelao (EEA) segn. 250 - ore 4,30. •Alla vetta dell’Antelao m 3.264 per la via Normale (A) ore 4. Gruppo dell’Antelao Comune di Calalzo di Cadore (BL) Proprietà del Demanio in concessione alla Sezione CAI di Mestre tel. rifugio: 0436 9685 [email protected] APERTURA Da fine giugno a fine settembre. ACCESSI •Da Calalzo per Val d’Oten (rotabile asfaltata fino a Praciadelàn, quindi sterrata fino a Capanna degli Alpini m 1.395) (E) segn. 255 ore 3 da Praciadelàn, ore 1,30 dalla Capanna degli Alpini. •Da S. Vito - Rifugio Scottèr 85 Tita Barba Costapiana m 1.821 I rifugi m 1.570 da metà giugno a fine settembre tutti i giorni; da ottobre a metà novembre tutti i fine settimana. ACCESSO Da Valle (rotabile sterrata). (T) - ore 2. Sorge su una piccola insellatura nella parte settentrionale della Costa Vedorcia, a breve distanza dal Monte Vedorcia 1852m, eccezionale punto panoramico sul Centro Cadore e sulle Dolomiti circostanti. 16 confortevoli posti letto. Cucina casalinga. •Da Domegge di Cadore per Coliniei e Pian dell’Oppa. (E) segn. 343-350 ore 4,30. •Da Domegge di Cadore per Casera Valle e Casera Vedorcia. (T) segn. biancorosso-350 ore 2,30. APERTURA Da giugno a settembre. COLLEGAMENTI ED ESCURSIONI CONSIGLIATE •Al Rif. Padova. (E) segn. 350-biancorosso ore 1,45-2. •Al Biv. Gervasutti. (T) segn. 350-352 ore 1,15-1,30. •Alla Casera del Cavalet. (EE) segn. 350-355-372 ore 2,30-3,00. •Al Rif. Casera Laghet de Sora. (EE) segn. 350-355-372 tracce-389 ore 3,30-4. ACCESSI •Da Pieve di Cadore Diga di Sottocastello. (E) segn. 350 - ore 4. Gruppo Dei Monfalconi Spalti Di Toro Comune di Pieve di Cadore (BL) tel. rifugio: 0435 32902 86 Completamente rinnovato nel 1997, è posto in posizione panoramica sulle più maestose vette delle Dolomiti Orientali: Antelao, Pelmo, Civetta e sulle Dolomiti dell’oltre Piave. Ideale per soggiorni e vacanze di escursionisti e famiglie. Camere particolarmente confortevoli, matrimoniali e da 4-6-8 posti letto, riscaldate e dotate di servizi. Parco giochi, solarium. APERTURA Da Pasqua a metà giugno tutti i fine settimana; COLLEGAMENTI • Al Rifugio Antelao. (T) sent. 251 ore 1,30. • Alla Chiesetta di S. Dionisio. (T) sent. 251 ore 1. Gruppo dell’Antelao Comune di Valle di Cadore (BL) Proprietà e gestione: famiglia Gei cell. 335 8115470 [email protected] 87 Piatti tipici R istorazione e Cadore: un legame che diventa sempre più significativo in ragione della proposta articolata che questa terra è in grado di avanzare sul versante del mangiar bene. I migliori ristoranti, e davvero non sono pochi almeno a giudicare dai riconoscimenti conquistati da alcuni di essi a livello nazionale e internazionale, spaziano dalla nouvelle cuisine alla cucina locale: quella veneta e quella dolomitica certamente, ma anche quella più tipicamente locale. Quest'ultima è un patrimonio diffuso fra i ristoranti, le trattorie tipiche, gli esercizi agrituristici e i rifugi alpini. La cucina cadorina infatti è una cucina semplice: povera per gli ingredienti di cui fa uso, assolutamente distante da elaborazioni complesse e sofisticate, gustosa per i piatti che propone. Al suo successo attendono gli operatori della ristorazione con il compito importante di custodire e praticare ricette e piccoli segreti culinari che incontrano il consenso di larghe schiere di appassionati locali e di turisti. Gnocchi di pane alle erbe Ingredienti: •gr 500 pane raffermo a dadini •2 uova intere •q.b. latte per ammorbidire il pane •gr 150 erbette cotte (spinaci, bietoline, dotte...) •1 cipolla tritata fine •2 cucchiai di parmigiano grattugiato •2 cucchiai di farina •q.b. olio e burro •q.b. sale, pepe e noce moscata Procedimento: Sbattere le uova con il latte tiepido, mettere il sale, il pepe, la noce moscata e versare il tutto sul pane; coprire e lasciare ammorbidire. Stufare la cipolla con olio e burro, unire la verdura tritata fine, insaporire e cuocere per alcuni minuti. Unire al pane ammollato la verdura, il formaggio, la farina e mescolare il tutto, provare a cuocere uno gnocco in acqua per vedere la consistenza; se troppo teneri unire della farina o del pane grattugiato. Con le mani inumidite nell’acqua formare delle palline dando una forma ovale; poi cuocere gli gnocchi in acqua bollente salata per 15-20 minuti. Scolare, mettere nel piatto, cospargere con formaggio e versare sopra del burro fuso. 88 89 Piatti tipici Capriolo in salmì con polenta Strudel di mele Ingredienti Ingredienti: •capriolo (petto, spalla o collo) •vino rosso di qualità • 2 cipolle •2 carote •2 gambi di sedano •due foglie di alloro •due rametti di timo •due di rosmarino •uno spicchio d’aglio •10 grammi di pepe •5 bacche di ginepro schiacciate •due chiodi di garofano •poca buccia di limone • gr 100 di pancetta • q.b. olio • farina per infarinare •un cucchiaio di concentrato di pomodoro •un bicchierino di cognac Procedimento: Tagliare il capriolo a pezzi regolari e mettere a marinare per 24 ore con del buon vino rosso, le verdure e gli aromi e poca buccia di limone (solo la parte gialla). Terminata la marinatura versare il tutto in un setaccio, separare la carne dai legumi e raccogliere il vino con gli aromi. Bollire e ridurre il vino con gli aromi. Macinare i legumi con la pancetta e fare rosolare in una casseruola con poco olio. Infarinare la carne di capriolo e rosolare in padella con olio molto caldo, scolare dall’unto e unire alle verdure, salare, pepare aggiungere il concentrato di pomodoro. Bagnare con la riduzione di vino e con acqua o brodo. Verso fine cottura unire un bicchierino di cognac. Servire sul piatto con polenta nostrana. 90 PER LA PASTA •gr 250 farina •gr 50 zucchero •2 uova •gr 50 burro morbido •1/4 bustina lievito •q.b. sale PER IL RIPIENO •6 mele •gr 100 uvetta •5 savoiardi •gr 40 zucchero •1/2 limone (succo) Procedimento: PER LA PASTA Fare una fontana con la farina e unire gli altri ingredienti. Amalgamare il tutto in modo da ottenere una pasta liscia e omogenea. Lasciare riposare per 15-20 minuti, al fresco. PER IL RIPIENO Tagliare le mele a fettine, mettere l’uvetta a bagno, aggiungere lo zucchero e il succo di limone e mescolare. Passare il tutto per 2/3 minuti sul fuoco fintanto che le mele risultino morbide e asciutte. Lasciare intiepidire e aggiungere i savoiardi sbriciolati o del pan di Spagna. Con il mattarello tirare la pasta, pennellare i bordi con l’uovo sbattuto, mettere al centro il ripieno; arrotolare il tutto. Pennellare lo strudel con l’uovo, mettere un filo di zucchero sopra, disporlo su di una placca e poi in forno per 30/40 minuti a 170°. 91 Cadore Il fascino di un’antica storia e di una lingua originale La terra cadorina è stata abitata situato a Pieve di Cadore. fin dall’epoca preromana, doe era meta di pellegrinaggi per la presenza del Santuario di Lagole. I reperti archeologici testimoniano la presenza romana e gli insediamenti che successivamente rimasero sul nostro territorio. Ma il Cadore nasce come unità politica nel XIII secolo ed è del 1235 il primo “Statuta et Banna” del popolo Cadorino. A questo periodo risalgono le “Laudi”, gli statuti delle Regole del Cadore, ancor oggi conserati negli archivi dei comuni cadorini. Nel 1338 viene approvato lo Statuto della Comunità di Cadore, che raggruppava con un sistema democratico i rappresentanti di tutto il territorio compreso fra Cortina d’Ampezzo, Selva, Oltrechiusa, Centro Cadore e Comelico. Da allora la storia e la cultura del Cadore ruoterà intorno alla Comunità di Cadore di cui ancora resta a simbolo il Palazzo 92 I miei appunti La gente del Cadore parla Ladino-Cadorino, una lingua di derivazione ladina con una musicalità e immediatezza di grande fascino, che accumuna tutte le genti da Cortina al Comelico con piccole sfumature che differenziano i vari paesi fra di loro. Ponete attenzione al modo di parlare fra la gente nei negozi e nei bar per cercare di comprendere questa parlata e per entrare nell’”atmosfera” di questa terra dal grande fascino. sane - è il modo tradizionale per salutarsi se vedon - arrivederci volarae di a vede algo de bel - vorrei andare a vedere qualcosa di bello me piasarae magnà algo de na ota - mi piacerebbe mangiare qualcosa di tipico agnò puoi zercà na cambra per dormì sta nuote - dove posso trovare una camera per dormire questa notte? Cuanche l Tudaio mete l ciapel, dò la fau e su al restel quando il Tudaio mette il cappello (nuvoloso), smetti di falciare e inizia a rastrellare (lavori nei campi). 93 Soccorso alpino 118 COME SI EFFETTUA LA CHIAMATA Dire sempre chi chiama (nome e cognome). Da dove chiama: precisare il luogo da dove viene effettuata la chiamata e il numero dell’apparecchio. Se il luogo dell’incidente è lontano dal posto telefonico, prima di allontanarsi, memorizzare o annotare i riferimenti visivi utili al ritrovamento. Spiegare sommariamente che cosa è accaduto e dove è accaduto. Riferire l’ora in cui è avvenuto l’incidente. Precisare il numero degli infortunati e le loro condizioni. Precisare il numero degli eventuali dispersi e, possibilmente, indicare il colore del loro abbigliamento. Descrivere le condizioni meteorologiche del luogo e, in particolare, se c’è visibilità. Non allontanarsi dal posto di chiamata per rendere possibile un nuovo collegamento con i soccorritori. 94 Si ringrazia quanti hanno contribuito, in qualsiasi forma, nella revisione dei contenuti, in particolare: Consorzio Pro Loco Centro Cadore, Consorzio Turistico Auronzo Misurina, Scuola di Alpinismo Tre Cime, Guida naturalisticoambientale Gianfranco Valagussa, Gruppo Rocciatori Ragni di Pieve di Cadore, Bacino di Pesca n° 4, A.S.D. Tennis Club Tiziano, CAI Sezioni Cadorine, Rifugi del Cadore, Fabio Baggio fotografo, Letizia Lonzi, Matteo Da Deppo, Iolanda Da Deppo, Francesco Cervo, Giorgio Viani, Guido Frescura, Associazione Italiana per la wilderness, Danilo De Martin, Roberto Tabacchi. Realizzato con il contributo della Regione del Veneto "Programma di iniziative integrate per lo sviluppo dell'economia turistica delle Dolomiti e della montagna veneta D.G.R. n.2425 del 14/10/2010"