IA 02 CD
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Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 1 di 8 Dicembre 2011 IA.DS.02 Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Codice Documento Rev. N° Data emissione 00 29/12/2011 IA.DS.02 Motivo revisione Nuova istruzione per omogeneizzazione e coordinamento della stessa procedura a livello aziendale Verificato Approvato Resp. Sist. Qualità Direzione Generale Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 2 di 8 Dicembre 2011 SOMMARIO 1. SCOPO ....................................................................................................................................................................................... 3 2. APPLICABILITA’ .......................................................................................................................................................................... 3 3. Modalità Operative ................................................................................................................................................................... 3 Premessa .................................................................................................................................................................................. 3 Azioni ....................................................................................................................................................................................... 4 Disposizioni specifiche per l’isolamento funzionale in aggiunta alle precauzioni standard da contatto ...................................... 5 All’esterno della camera ................................................................................................................................................................. 5 All’interno della camera: ................................................................................................................................................................. 5 Efficace igiene delle mani .......................................................................................................................................................... 5 La sanificazione/disinfezione ambientale .................................................................................................................................. 5 Tabella 1 -‐ Detersione e disinfezione dell’ambiente in presenza di un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD ..... 6 Tabella 2 -‐ Ricondizionamento delle padelle, pappagalli, scovolini WC e DM non monouso eventualmente utilizzati da un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD .................................................................................................................... 6 Tabella 3 -‐ Detersione e disinfezione dell’ambiente alla dimissione e/o trasferimento di un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD ......................................................................................................................................... 7 Tabella 4 -‐ Al termine delle operazioni di pulizia dei locali che hanno ospitato un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD ............................................................................................................................................................................... 7 5. RESPONSABILITA' DELL’ INTERPRETAZIONE ............................................................................................................................... 8 6. LISTA DI DISTRIBUZIONE DOCUMENTO ...................................................................................................................................... 8 Componenti del gruppo di lavoro: Luciano Lippi Servizio Prevenzione e Protezione Coordinatore progetto Claudia Pili Zona Distretto VDN Elena Carucci Direzione Presidio Ospedaliero Pescia Elisabetta Sensoli Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Giuditta Niccolai Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Sara Melani Zona Distretto Pistoia Wanda Wanderling Dipartimento della Prevenzione Integrazione gruppo tecnico Elisabetta Raso Dipartimento della Prevenzione Franca Mazzoli Dipartimento della Prevenzione RINGRAZIAMENTI: la direzione aziendale ringrazia le persone dei gruppi di lavoro e tutti coloro che hanno contribuito all’elaborazione dei documenti ed alla definizione delle procedure Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 3 di 8 Dicembre 2011 1. SCOPO Lo scopo del presente documento è quello di definire comportamenti, azioni e misure di prevenzione, controllo e sorveglianza del Clostridium Difficile (CD): § intervenire in maniera tempestiva con le misure di prevenzione e controllo della diffusione ; § adottare interventi di prevenzione basati sulle evidenze scientifiche disponibili; § rendere sistematiche ed oggettive le azioni da intraprendere; § proteggere pazienti, personale sanitario e non-sanitario dal rischio di contagio. Data la rilevanza dello scopo è fondamentale che il personale che, a vario titolo, svolge attività sanitaria, assistenziale o effettua operazioni di supporto alle stesse nell’azienda USL n° 3 di Pistoia, sia esso personale dipendente o meno, deve attenersi al presente documento ed alle specifiche procedure aziendali e di presidio per prevenire la diffusione delle patologie infettive e per ridurre al minimo il rischio biologico occupazionale. 2. APPLICABILITA’ La presente procedura deve essere applicata in tutte le strutture e servizi dell’ Azienda USL3 di Pistoia. La corretta prevenzione della trasmissione degli agenti infettivi costituisce un preciso dovere ed obbligo per tutti gli operatori che, a vario titolo, svolgono le attività̀ istituzionali nell’ambito interno ed esterno delle strutture dell’Azienda USL3 di Pistoia. Le disposizioni della presente istruzione devono essere recepite e applicate, per quanto di loro competenza, anche dal personale delle ditte appaltatrici, lavoratori autonomi, tirocinanti o comunque dai soggetti che a qualsiasi titolo svolgono attività̀ che possono essere esposte al rischio biologico. 3. Modalità Operative Premessa Il Clostridium difficile (CD) è un bacillo gram positivo, anaerobio, sporigeno, largamente diffuso nel suolo e presente nel nostro intestino senza causare alcun disturbo. Esistono diversi ceppi di Clostridium difficile, alcuni non producono tossine e non sono patogeni: i ceppi che hanno interesse clinico sono quelli che producono Tossina A e/o B. Il CD è considerato il principale patogeno delle epidemie di diarrea in ambito ospedaliero. Il CD si trasmette per contatto fecale-orale, per ingestione di spore che sopravvivono nell’ambiente acido dello stomaco e si trasformano nella forma vegetativa nel colon. Le spore di CD possono sopravvivere nell’ambiente anche 5 mesi. La sorveglianza delle infezioni da CD è considerata una misura atta alla riduzione del rischio biologico. Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 4 di 8 Dicembre 2011 Azioni 1. In caso di sospetto diagnostico di CD il soggetto essere posto tempestivamente in isolamento funzionale; 2. Le precauzioni d’isolamento possono essere revocate dopo 72 ore scariche diarroiche. dall’ assenza di 3. La notifica del “caso” è obbligatoria: ð in caso di sospetto diagnostico di CD ð in caso di certezza diagnostica di CD La notifica deve essere inviata dal medico, che effettua la diagnosi sospetta o certa, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica competente per zona con tutte le notizie utili ad individuare gli eventuali contatti; 4. Se il “caso” - sospetto o certo - è intraospedaliero il Coordinatore Infermieristico (o suo delegato) della struttura interessata alla gestione del paziente, provvederà a segnalare la presenza del caso alla Direzione Sanitaria del Presidio ospedaliero di appartenenza. Se il caso - sospetto o certo – afferisce ai presidi territoriali il Coordinatore Infermieristico territoriale provvederà a segnalare la presenza del caso alla Direzione della Zona/distretto; 5. Per i casi accertati, la Direzione Sanitaria del presidio interessato, ne darà informazione al Medico Competente di riferimento; 6. Chi presta assistenza ai casi certi o sospetti di CD deve essere dotato di appositi DPI: guanti, sovracamici monouso con manica lunga ed elastico sui polsi, da indossare sopra la divisa ordinaria. I DPI dopo l’uso devono essere eliminati nei contenitori per rifiuti infetti prima di uscire dalla stanza. Dopo la rimozione dei guanti effettuare lavaggio antisettico delle mani. 7. L’operatore deve indossare i D.P.I.:, guanti e sovracamici monouso con manica lunga ed elastico sui polsi anche durante la manipolazione di effetti letterecci, della biancheria usata dal malato e l’ambiente che lo circonda;. 8. Al soggetto con sospetta infezione deve essere eseguito tempestivamente il test per la ricerca della tossina; 9. Informare il paziente sulla necessità di eseguire una corretta igiene delle mani dopo l’utilizzo di servizi igienici e prima dei pasti. Indicargli anche di non utilizzare sapone solido, ma solo sapone liquido possibilmente antisettico; 10. Eseguire e concentrare le attività assistenziali all'interno della camera di isolamento dopo avere eseguito il giro delle altre camere di degenza. 11. Durante l’attività assistenziale sostituire immediatamente i guanti dopo un contatto con materiale potenzialmente infetto (feci, presidi contaminati, colostomie, ferite chirurgiche, medicazioni…) per limitare la contaminazione ambientale. Sostituire i guanti se si passa da un sito contaminato ad uno pulito. Rimuovere i guanti prima di lasciare la camera di degenza e, comunque, prima di qualsiasi altra attività assistenziale sugli altri pazienti. I guanti devono essere eliminati nel contenitore per rifiuti sanitari pericolosi infettivi posto all’interno della camera di isolamento. Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 5 di 8 Dicembre 2011 Disposizioni specifiche per l’isolamento funzionale in aggiunta alle precauzioni standard da contatto All’esterno della camera Ø collocare un carrello o un ripiano su cui posizionare guanti monouso non diversa taglia e camici monouso non sterili a manica lunga; sterili di regolamentare l’accesso di parenti e visitatori alla camera di isolamento, come da documento aziendale DA.081 che potrà avvenire solo dopo aver eseguito educazione sanitaria sulle misure igieniche da adottare; All’interno della camera: Ø ü collocare un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi infettivi; ü collocare un contenitore rigido per lo smaltimento di taglienti e pungenti; ü collocare una padella e pappagallo ad uso esclusivo del paziente ; ü dotare di sacchi speciali per la biancheria idrosolubili; ü limitare, nel servizio igienico della camera, le scorte di carta igienica, salviette asciugamani e sapone liquido; ü collocare il materiale sanitario dedicato ad uso esclusivo del paziente (es. sfigmomanometro, fonendoscopio, misuratore dei parametri glicemici, termometri, preferibilmente timpanici con dispositivi monouso, vassoio per medicazioni…); ü utilizzare per il paziente biancheria intima a perdere, se ciò non fosse possibile non appoggiare sul pavimento né su altra superficie gli indumenti del malato che verranno portati a casa; ü Sostituire giornalmente la biancheria del letto del paziente. La biancheria sporca deve essere maneggiata con cautela, non scuoterla, avendo cura di non contaminare l’ambiente (non appoggiare la biancheria sul pavimento o su altro suppellettile) e/o l’operatore. Introdurre la biancheria sporca all’interno dell’apposito sacco e provvedere alla chiusura dello stesso prima di trasportarlo fuori dalla stanza. Non entrare nella stanza con il carrello adibito al cambio biancheria. Efficace igiene delle mani Il personale deve attuare una efficace igiene delle mani dopo ogni contatto con il paziente e l’ambiente che lo circonda, effettuando un accurato lavaggio delle mani con acqua e sapone preferibilmente antisettico. Prima del contatto l’igiene delle mani può essere effettuata anche con frizione alcolica, ma dopo il contatto il lavaggio delle mani deve essere effettuato con acqua e sapone antisettico perché il gel alcolico non è efficace sulle spore del CD. La sanificazione/disinfezione ambientale Le spore di CD possono sopravvivere per periodi di tempo anche molto lunghi perciò l’attenzione alla decontaminazione ambientale ha un ruolo cardine ai fini della prevenzione. Tutto il personale addetto agli interventi di igiene ambientale, sia personale dell’azienda oppure appartenente alla ditta di pulizie in outsourcing, deve essere informato e formato sulle modalità con cui si devono effettuare le operazioni di pulizia e disinfezione dei locali che ospitano o che hanno ospitato pazienti con CD. Il personale addetto alle pulizie deve essere immediatamente avvertito di una contaminazione ambientale di origine fecale. 1 vedere allegato 1 al documento DA.08 Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 6 di 8 Dicembre 2011 Per gli interventi di pulizia e disinfezione di ambienti che ospitano pazienti, con sospetta o accertata patologia da CD, devono essere utilizzate attrezzature e materiali dedicati, preferibilmente monouso. Di seguito si riportano tabelle sintetiche per la corretta detersione e disinfezione: è fondamentale di indossare i DPI prima di ogni attività. Tabella 1 - Detersione e disinfezione dell’ambiente in presenza di un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD q Tutte le superfici orizzontali della stanza e gli oggetti posti in vicinanza del paziente devono essere detersi e disinfettati almeno 2 volte al giorno (letto e sbarre, interruttore luce, pulsantiera di chiamata, maniglie, rubinetti, piano del comodino, telefono, etc) q La detersione deve essere approfondita e accompagnata dall’azione meccanica dello sfregamento e del risciacquo q Dopo la detersione deve seguire una disinfezione con sodio ipoclorito 1000 ppm che deve essere lasciato in situ per 10’ q Se visibilmente sporche le superfici verticali (pareti) della camera devono essere trattate con lavaggio, risciacquo e disinfezione come suddescritto. q I servizi igienici utilizzati dal paziente devono essere trattati 2 volte al giorno e tutte le volte che la situazione lo richieda. ( tavoletta del wc, bidet, piano della comoda, dispenser del sapone, porta salviette, lavandino, rubinetto, interruttore della luce, maniglie, etc…) Tabella 2 - Ricondizionamento delle padelle, pappagalli, scovolini WC e DM non monouso eventualmente utilizzati da un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD q Lavare e detergere con acqua corrente, immergere compresi i manici in soluzione disinfettante con cloro derivato 1000 ppm e lasciare in situ per almeno 10’ q Sciacquare con acqua corrente e asciugare con salviette di carta monouso q Le apparecchiature di termo disinfezione per le lava padelle hanno un’azione di disinfezione ad alto livello ma non un’azione sporicida pertanto possono essere usate solo dopo aver attuato la detersione/disinfezione manuale q Ricondizionare i dispositivi medici utilizzati con cloro derivati da 1000 ppm in 5 litri di acqua fredda, utilizzando salviette monouso inumidite, tempo di contatto 10’, controllando comunque i manuali d’uso per verificare le indicazioni del produttore riguardo le modalità di disinfezione/sterilizzazione Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 7 di 8 Dicembre 2011 Tabella 3 - Detersione e disinfezione dell’ambiente alla dimissione e/o trasferimento di un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD q la sanificazione deve essere effettuata al termine della pulizia delle altre stanze di degenza Prima di iniziare le operazioni di pulizia/disinfezione: q rimuovere tutti gli effetti letterecci (coperte di lana, materasso e cuscino), compreso materassino antidecubito inserendoli negli appositi sacchi messi a disposizione dalle ditte fornitrici (lavanolo e service materassini antidecubito) q ricondizionare lava padelle, pappagalli, scovolini WC non monouso eventualmente usati, come descritto sopra ma aumentando la concentrazione del cloroderivato (5000 ppm) e il tempo di contatto a 30’ q rimuovere tutto il materiale monouso e di consumo presente nel bagno dedicato e gettarlo nell’apposito sacco per rifiuti speciali a rischio infettivo. q rimuovere i contenitori dei rifiuti q Detergere tutte le superfici iniziando dalle zone ipoteticamente meno contaminate (es. finestre). La detersione deve essere eseguita su tutte le superfici in modo capillare: pareti, pavimenti, letto, testaletto, campanello di chiamata, comodino, cassetti, armadio, sedia, tavolino, asta per flebo, monitor, tv, interruttori, maniglie, carrozzina, etc. q Dopo la detersione disinfettare con cloro derivato alla concentrazione di 5000 ppm e lasciare in situ per 10’. q Risciacquare le superfici metalliche. q Ripristinare la funzionalità dell’ambiente introducendo la sostituzione di tutti i materiali di consumo eliminati ( sapone liquido, salviette, etc.) Tabella 4 - Al termine delle operazioni di pulizia dei locali che hanno ospitato un paziente con sospetta/diagnosticata patologia da CD q I materiali riutilizzabili (carrelli, secchi…) devono essere detersi e disinfettati con cloro derivati 1000 ppm lasciando in situ per 10’, poi sciacquare se metallici, e lasciar asciugare q Se sono stati usati panni riutilizzabili, questi devono essere sottoposti a detersione e disinfezione con cloroderivati 1000 ppm lasciando in contatto per 20’; sciacquare e far asciugare q Tutti i materiali monouso devono essere immessi nei contenitori per rifiuti sanitari a rischio infettivo Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da clostridium difficile. IA.DS.02 Revisione 00 Pagina 8 di 8 Dicembre 2011 5. RESPONSABILITA' DELL’ INTERPRETAZIONE La responsabilità dell’interpretazione e della corretta applicazione della presente istruzione operativa è demandata alla Direzioni sanitaria di Presidio ospedaliero o territoriale, con riferimento agli ambiti di competenza, con la collaborazione dell’ U.O. Servizio di prevenzione e protezione e le strutture coinvolte nel processo specifico. Soggetti coinvolti nella responsabilità: DMP DUO CPSE SPP Direttore Medico di Presidio Direttori UU.OO. /SS.AA. Operatore /Infermiere Coordinatore delle varie UU.OO. Servizio Prevenzione e Protezione Elaborazione procedura Diffusione della procedura Attuazione modalità operative previste DMP R DUO CPSE SPP A/C R C C C C R C R C C Verifica dell’effettiva applicazione Revisione della procedura Archiviazione della procedura R A/C R R = Responsabile azione; C = collaboratore; A = approvazione 6. LISTA DI DISTRIBUZIONE DOCUMENTO La presente procedura è distribuita a: • Direttori di macrolivello • Direttori di tutte le strutture organizzative aziendali • Caposala e/o preposti di tutte le UU.OO. e Servizi aziendali • Direttore delle professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione • Direttore delle professioni infermieristiche e ostetriche • Medici Competenti • RLS aziendali • Responsabile Ditta Appaltatrice del Servizio di Pulizia • Responsabile Ditta Appaltatrice del Servizio smaltimento rifiuti