Comunità in cammino Comunità in cammino
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Comunità in cammino Comunità in cammino
ANNO 78 - N. 3 S OTTOBRE 2005 Comunità Comunità in in cammino cammino Giornalino parrocchiale di Castell’Alfero Unità pastorale: CASTELL’ALFERO - PORTACOMARO ORARIO SANTE MESSE FESTIVE CASTELL’ALFERO Sabato Serra Perno Domenica PORTACOMARO Sabato Domenica SCURZOLENGO Sabato ore ore ore ore ore ore ore ore 16,00 17,30 18,00 21,00 8,00 16,00 9,30 11,00 (invernale) (estivo) (invernale) (estivo) (estivo) (invernale) Stazione ore ore ore ore ore ore ore 16,30 18,30 17,30 9,30 11,15 16,30 18,30 (invernale) (estivo) Casa di Riposo (estivo) (invernale) (invernale) (estivo) Domenica ore 16,00 (invernale) ore 17,00 (estivo) ore 11,00 CANIGLIE Domenica ore CASTIGLIONE Domenica ore 8,30 ore 10,15 MIGLIANDOLO Sabato Domenica ore 17,00 (no luglio e agosto) ore 11,15 PORTACOMARO Staz. Sabato ore 16,00 (invernale) ore 17,00 (estivo) ore 11,00 Domenica CALLIANETTO Sabato Domenica FRINCO Domenica ore ore ore ore ore 9,30 15,00 18,00 8,00 11,00 11,00 (invernale) (estivo) (estivo) (estivo) (invernale) ore 9,30 San Defendente ore 11,00 Questo orario delle Sante Messe Festive dell’Unità Pastorale di cui facciamo parte, intende offrire un orientamento utile per quanti, in difficoltà con gli orari della propria parrocchia, possano santificare il giorno festivo partecipando alla Messa in qualche altra parrocchia vicina. AMIGLIA ALLA ZAPATERO? Zapatero il torero ha matato la famiglia di Espagna! Gli spagnoli potranno sposare gli spagnoli; le spagnole potranno sposare le spagnole. Gli spagnolini potranno essere adottati da due spagnoli o da due spagnole sposati. Gli spagnoli e le spagnole sposati tra loro, in municipio o in chiesa, potranno divorziare entro tre mesi. Olè! Le “buone” notizie sulla famiglia non vengono solo dalla Spagna. Tutta l’Europa crede di promuovere la felicità dell’uomo e della donna scardinando leggi antiche pensate da Dio e derivate altresì dalla convinzione che il bene, la serenità della coppia umana e dell’amore coniugale avesse come condizione essenziale l’unità e la stabilità della famiglia. Adesso pare invece che il bene dell’uomo e della donna stia nel rompere la loro alleanza matrimoniale con banale facilità, per andare incontro a nuove unioni e l’operazione è considerata da molti una conquista di libertà. Ohibò! Evidentemente si chiudono gli occhi su quelli che sono i prodotti negativi di un tale disordine, soprattutto in relazione ai figli... Il resto del mondo? L’Europa e la ricca America lo stanno infettando con queste idee... da avanguardia! E tuttavia va riconosciuto che in Europa e nel resto del mondo vive ancora una realtà meravigliosa: sono le famiglie unite in Cristo. L’incontro d’amore dell’uomo e della donna, capace di sfidare il tempo, capace di vincere l’egoismo, il consumismo, la superficialità, è ancora presente nel nostro contesto sociale e storico. Con la grazia di Cristo. Le famiglie cristiane, dove l’amore è quello modellato sull’amore di Cristo alla Chiesa, sono la luce del mondo. Le tenebre sono fitte, ma la luce risplende ancora nelle tenebre, grazie alle famiglie unite e fe- deli, consacrate nella grazia del Sacramento. La cultura imperante del mondo ricco che presume di sovvertire le regole per una scorciatoia alla felicità, ha bisogno di essere illuminato, ma è incapace di ascoltare parole di Vangelo. Sovente agli annunciatori cristiani non è concesso neanche il diritto della parola. Ma la testimonianza degli sposi cristiani che, con il loro amore coniugale vissuto in pienezza di fedeltà e di donazione, con il sostegno di Gesù, ha la possibilità di comunicare ancora l’attrattiva dei valori perduti. Sono gli sposi cristiani che possono dire la verità a quanti cercano la felicità, vanamente, dopo aver distrutto la sorgente con il libero “capriccio”. I coniugi che ogni anno, nella parrocchia, festeggiano nozze d’argento, d’oro, di diamante, sono la gloria di Dio e meritano ammirazione. I giovani sposi cristiani che in giorno di festa abbelliscono le nostre assemblee con la loro presenza e, magari, con i piccoli in carrozzella, sono la gioia e la speranza della comunità. Luce del mondo! E sì! Questi sposi cristiani diventano spettacolo di amore in mezzo a un mondo superficiale e violento e, per il solo fatto di amarsi, sono un segno visibile di Dio e creano una nostalgia, anche inconscia, di Lui che è l’amore. Olè! Questa è la famiglia in cui ci riconosciamo... Zapatero non fa al caso nostro! Don Piero 1 LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO La nuova Lettera Pastorale del nostro Vescovo “L’avete fatto a me” porta come sottotitolo “La famiglia cristiana, soggetto di vita sociale” e questo sta a indicare che la famiglia deve aprirsi alle esigenze, non solo della vita ecclesiale, ma anche alle istanze complesse della vita sociale. Il Vescovo esprime così questo impegno: “Con questa Lettera propongo di incamminarci come famiglie cristiane per portare l’annuncio di Gesù Risorto alla gente che vive accanto a noi, camminando con loro, cogliendo le istanze più profonde e le domande sul senso della vita e della morte, sul bene e sul male, sulla salvezza e sulla rovina eterna. Insieme, pastori e laici, siamo chiamati ad essere vicini all’uomo di oggi”. Annuncia poi che nell’ottobre del prossimo anno si terrà a Verona il Convegno Nazionale della Chiesa italiana sul tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo” e invita le famiglie a prendersi carico di questo impegno per essere presenza attiva nella società. “Le famiglie cristiane sono nella possibilità concreta di testimoniare con l’esempio i valori essenziali dell’esistenza: la condivisione, l’accettazione della diversità, l’uguaglianza dei diritti”. ✠ ✠ ✠ 2 La Lettera poi, espone con precisione, gli ambiti in cui la testimonianza solidale della famiglia deve essere manifestata: sono le forme di povertà evidenziate dalle opere di misericordia corporale, dove si parla di affamati, ammalati, immigrati, carcerati, ecc. Per entrare in questo dinamismo della solidarietà, per scoprire il volto del Signore nei poveri e nei bisognosi del nostro tempo, occorre però convertire il cuore. Questo comporta la necessità di una maggior attenzione alla parola di Dio, una parola meditata e pregata con insistenza; comporta altresì impostare una vita più moderata nei consumi, una vita che rifugge dagli sprechi che sono una provocazione per i poveri. “Non riusciremo a vivere le attuali difficoltà ostinandoci a mantenere un tenore di vita superiore alle nostre possibilità e pretendendo fonti di reddito che realisticamente non si possono sostenere”. Sul finire della Lettera il Vescovo sintetizza così il suo messaggio: “Vorremmo che tutta l’azione pastorale della nostra Diocesi potesse strutturarsi come una grande, ideale, casa della solidarietà. Siamo certi infatti che il modo più concreto per far sentire che Cristo è vivo e presente oggi nel mondo è quello di una Chiesa unita in se stessa, attenta a cogliere le necessità dei fratelli e disponibile a trovare le risposte più concrete, nella certezza che «ogni volta che avrete fatto queste cose ad uno solo di questi fratelli più piccoli, l’avete fatto a me!»”. Infine affida alla Madonna il cammino pastorale della nostra chiesa locale, perché sia attenta alle sollecitazioni della storia, senza mai perdere di vista la meta definitiva della vita eterna. UN DECALOGO PER IL PAPÀ di Bruno Ferrero Decalogo significa dieci regole di vita. Per un papà responsabile potrebbero essere dieci segreti per ben riuscire a fare il papà. Per questa prima puntata ci fermiamo a cinque. ❶ Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la loro madre. La famiglia è un sistema che si regge sull’amore, quello reale, effettivo. Senza amore è impossibile sostenere a lungo le sollecitazioni della vita familiare. Non si può fare i genitori “per dovere”. E l’educazione è sempre un “gioco di squadra”. Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un’intima unione affettiva danno piacere e favoriscono la crescita, perché rappresentano una base sicura. Un papà può proteggere la mamma dandole il “cambio”, il tempo di riprendersi, di riposare, di trovare un po’ di spazio per sé. ❷ Il padre deve soprattutto esserci. Una presenza che significa “voi siete il primo interesse della mia vita”. Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo, con i propri figli. Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra l’assenza del padre e lo scarso profitto scolastico, il basso quoziente di intelligenza, la propensione all’aggressività. Esserci, per un papà, vuol dire parlare con i figli, discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla propria vita. ❸ Un padre è un modello, che lo voglia o no. Oggi, la figura del padre ha un’enorme importanza come esempio di comportamento, come stimolo a scegliere determinate condotte in accordo con i principi della correttezza e della civiltà. In breve come modello di onestà, di lealtà e di benevolenza. Anche se non lo dimostrano, anche se lo negano, i ragazzi badano molto a ciò che il padre fa, a come lo fa, alle ragioni per cui lo fa. ❹ Un padre dà sicurezza. Il papà è il custode. Tutti in famiglia si aspettano protezione dal papà. Un papà protegge anche imponendo delle regole e dei limiti di spazio e di tempo, dicendo ogni tanto “no” che è il modo migliore per far capire che “io ho cura di te”. ❺ Un padre incoraggia e dà forza. Il papà dimostra il suo amore con la stima, il rispetto, l’ascolto, l’accettazione. Dimostra la vera tenerezza di chi dice “Qualunque cosa capiti io sono con te”. Di qui nasce nei figli quell’atteggiamento vitale che è la fiducia in se stessi. Un padre è sempre pronto ad aiutare i figli, a compensare i punti deboli... a cura del prof. Luigi Verrua (continua) 3 all’ombra del campanile campanile all’ombra all’ombra del campanile NOVEMBRE: RITORNO A CASA... “Sono qui, mio Dio, mi cercavi, cosa volevi da me? Non ho nulla da darti. Dal nostro ultimo incontro non ho messo nulla da parte, nulla, nemmeno una buona azione o una buona parola. Ero troppo triste. Nulla, se non il disgusto di vivere... nelle mie miserie...”. Cristo mi disse: “Dammi le tue miserie!”. Ed io: “Signore, allora tu, come uno straccivendolo raccogli i nostri rifiuti. Che ne vuoi fare?”. E il Signore rispose: “Il regno dei cieli!”. MARIE NOEL 4 NOSTALGIA D’ESTATE Quando l’estate finisce, mi è dato di ripercorrere tante strade, quante sono le cartoline giuntemi dalle località turistiche più diverse, raggiunte da amici e parrocchiani nel tempo delle loro vacanze... È un modo simpatico di scoprire ancora una volta le bellezze panoramiche e artistiche della nostra terra, un’occasione per dire grazie a chi, in trasferta, ha avuto un pensiero di amicizia per il Don di casa! Avanti, partiamo insieme...! Gino e Marinella Gianuzzi, Caorle - Edna Vaccaneo, Assisi - Stefano e Francesca Vaccaro, Gardaland - Paolo e Loredana Gerolla, Kizhi Russia - Elisa, Silvia e genitori, Gardaland - Don Franco Cartello, Santiago di Campostela (beato te che il sogno l’hai potuto realizzare!) - Barbano Pier Luigi e Franca, Livigno - Sandro Viano, Brusson - Onofrio, Erminia, Piero e Beatrice, Firenze - Claudio e Irene Di Lascio, Tindari - Federica e Michela coi genitori, Elena e Gian, Emi e Roberto, Caorle - Martinetto Eligio, Renata, Andrea, Cecilia e Paolo, con Stefano ed Eleonora, Foggia - Angelino, Dimitri, Lea e famiglia, Luras Sardegna - Mons. Francesco Raviale, Lourdes - Cesarina e Dario, Gressoney - Avidano Claudio, Maria Rosa, Tommaso e Filippo, Canadà - Pippione Lorenzino, Valentino, Carlo con Accorsero Ercole, Col de l’Iseran - Formica Manuel e famiglia, Antey Saint Andrè - Matteo e Chiara Pia e famiglia, Borghetto S. Spirito - Bruno, Rosanna e Letizia Trinchero, Roma - Sguaizer Piero, Franca, Fabiola e Francesco, Franosa - Daniela Musso, Londra - Elisa Taffarello, Grado - Paolo e Gabriella Longhi, Laigueglia - Nicola Lella e famiglia, Bari - Gaia e Dalila Leva con genitori, Alassio Porporato Lino, Nice - Bruna e famiglia Pavese, Chanaz Savoia - Dapavo Renzo, Mariuccia, Filippo, Tommaso e Giulia, Crissolo - Mariella e Mauro Gamba, dal freddo della Norvegia - Rita e Franco Musso, Diano Marina - Zappa Irma e famiglia con Andrea Caldera, Corsara Dolomiti - Suor Rita Pellegrino, Bergeggi - Roberta, Piero e Matteo Balossino, Lago di Carezza - Adriana Gastino Pontacolone e famiglia, Pontechianale - Menicacci Lidia, Alassio - Micheletti Adriana e famiglia, Bardonecchia - Riva Mario Francesca, Reggio Calabria - Sergio e Armando, autisti, Medjugorie - Re Umberto e famiglia, Grecia - Anna, Maria Chiara e Michele Bombacigno, Spinazzola di Bari - Menicacci Lidia e Daniele, Menton - Daniela Ivaldi, Valtellina - Domenica e Vincenzo, Oropa - Enrico Iviglia, a risanare i polmoni alla Certosa di Pesio - Mariangela Cotto, Torino - Bruno e Assunta Voglino, Spotorno - Marello Adriana, Città del Vaticano - Piero e Beatrice, Aquileia - Ornella, Chiara e Roland, Grecia - Rita Varvello Ferraris, Lourdes - Piero e Carla Gerolla, Finale Ligure - Lilia e Amici Aregentini, dalla Patagonia con i nostri canti - Renzo e Mariuccia, Barcellona - Fam. Granchi e Monaco, Norcia - Maria e Giovanni Roero, Pietra Ligure - Don Renzo Duretto, Brasile - Suor Maria Luisa, Moncalieri - Daniela, Elisa, Giorgia, ecc. Svizzera - Re Umberto e famiglia, Argentina - Sanna Gabriella e Salvatore, Imperia - Giuliana e Ercole Accornero, Vulcano - Edna e Luigina, La Salette - Imelda, Sestri Levante. - Enrico, California. E poi... le cartoline della comitiva d’Egitto in compagnia di Tutancamon e Nefertiti... Grazie tante... ma, mi avete lasciato a casa! Ho cercato di conservare tutte le belle cartoline giunte al mio indirizzo per questo appuntamento di gratitudine, se qualcuno però non trovasse qui il suo nome, voglia scusarmi... Non l’ho proprio fatto apposta! “Se il piacere di esistere si trovasse soltanto oltre gli ottomila metri, negli abissi del mare o sulle contrade più splendide del pianeta, la vita sarebbe una beffa universale! Ma non è così. Un grande disegno di amore permette ad ogni uomo di incontrarsi con ciò che lo aiuta a vivere: fiore, conchiglia, persona, purché abbia occhi limpidi e cuore aperto!”. RAGAZZI: IL COLORE DELL’ESTATE L’estate è un ricordo bello, ma ormai lontano. È stata una stagione preconizzata dai sedicenti profeti televisivi come infuocata e torrida, sotto un sole implacabile... In realtà tanti dei suoi giorni sono stati invece opachi e ombrati da ricorrenti perturbazioni, con una temperatura affatto oppressiva. Qualcuno in montagna ha avuto freddo ed è rientrato alla base, tanti altri, al mare, non hanno avuto ab- 5 Il tutto è finito con la bella trasferta alle Caravelle di Ceriale Ligure e con la premiazione: CLASSIFICA Ragazzi: Azzarelli Benedetto e Alessandro Coppa Pia Matteo Coppa Martinetto Paolo Medaglia d’oro Marata Michael Medaglia d’oro Omar e Ayub Medaglia d’oro Vaccaro Federico Medaglia d’oro bastanza sole per l’abbronzatura desiderata... Ma, a parte questi aspetti marginali per chi non ha potuto godere le vacanze, a casa nostra non ce la siamo spassata male. Soprattutto i nostri ragazzi. Loro, come sempre, hanno colorato l’estate con la loro vivacità e con il loro entusiasmo, frequentando per un mese il Centro estivo organizzato dal Comune e i Giovedì animati dalla Parrocchia. I giovanissimi hanno offerto un contributo importante agli incontri dei ragazzi e, in quel contesto, la sorpresa è stata piacevole... penso a Emanuel Fornaca, a Stefano Meli, a Davide Saviano, a Mauro Martinetto, a Deborah e Luana Conti, a Marco Scarpulla, a Manuela Boero con i “veterani” – si fa per dire – Stefano Varesio, Laura Avidano, Matteo Barbano... Hanno organizzato i giochi, hanno tenuto le omelie nella Messa, hanno messo in scena il tema dell’estate, il racconto dei Magi in visita al Bambino Gesù, una presenza che ha messo le ali ai piedi ad Imelda, sempre al capolinea di ogni iniziativa. Meritano un plauso di gratitudine le persone che si sono preoccupate anche del buon appetito della truppa, offrendo abbondanti e gustose colazioni. Le ricordiamo con viva simpatia: Irene, Vanda, Onofrio, Luigina, Mariuccia, Don Piero, Chiesa di Serra Perno, Chiesa della Stazione. 6 Ragazze: Vaccaro Francesca Fornaca Alessia Saracco Elisa e Silvia Martinetto Cecilia De Marchi Samantha Virelli Giulia Coppa Coppa Medaglia d’oro Medaglia d’oro Medaglia d’oro Medaglia d’oro Dobbiamo osservare che nel periodo delle vacanze estive la frequenza agli incontri settimanali del Giovedì, con il tempo dedicato alla preghiera, ha compensato in certo modo l’assenza quasi sistematica della Messa festiva. Ma ora siamo ritornati alla... normalità! Si è tornati a scuola, è ripreso il Catechismo, si sono ripresi i vari tornei sportivi... Sembra perciò giusto che si torni anche alla Messa; e voi genitori, coscienti della vostra missione, aiutate i vostri ragazzi, con la parola, l’esempio, a riprendere questa doverosa frequentazione. Per il loro bene. LE NOSTRE CHIESE IN FESTA Sul nostro calendario parrocchiale ci sono scadenze talmente consuete da non meritare, in apparenza, l’onore della cronaca. In apparenza, ho detto! In verità, se pure il cliché può apparire usuale, impegna non poche persone cui è giusto offrire una parola di affettuosa riconoscenza, anche da queste pagine. Penso alla Festa della Chiesa di Serra Perno, preceduta, la sera prima, dall’ap- puntamento di preghiera attorno al Pilone di Sant’Antonino, nel primo anniversario del suo restauro. A sorpresa, quella sera, quanta gente a pregare, a onorare il santo Vescovo, famoso per la sua dedizione appassionata ai poveri che trovavano in lui, accoglienza, aiuto e consolazione. Ringrazio la famiglia Cavalli, sempre vigile e attenta al decoro di quell’edicola religiosa. La sera seguente, alla festa della Sacra Famiglia, la sorpresa è stata invece la pioggia che ha trattenuto molta gente a casa. E tuttavia, dopo la furia dell’acqua, si è potuto soddisfare il programma previsto, la fiaccolata, la preghiera con benedizione, l’incanto delle torte e il rinfresco, a suon di Banda. E siano ringraziate tutte le persone che si son date da fare per la buona riuscita della festa, Giovanna e Mauro in primo luogo, come responsabili della Chiesa. Un grazie all’Amministrazione comunale per la Banda musicale e alla Pro Loco per l’attrezzatura. Italo ha “incantato” le torte, mettendo nei suoi interventi quel pizzico in più di giovialità, per ovviare ai disagi della serata inumidita dalla pioggia. E penso alla Festa della Chiesa della Stazione. Anche là l’appuntamento è stato turbato dalla pioggia battente del mattino che ha inquietato i responsabili della manifestazione. Ma, dopo la Messa solennizzata dal Coro parrocchiale, la giornata si è via via schiarita ed il sole ha reso bello il pomeriggio e tiepida la sera, così che la partecipazione alla fiaccolata in onore del Cuore Immacolato di Maria è stata superlativa. Evidentemente c’è ancora tanto amore per la Madonna e la gente della Stazione è affezionata alla sua Chiesa che, nel corso degli anni si è abbellita sempre più. Gli ingredienti per vivacizzare la serata, predisposti da Dario, il Rettore e da Attilio, il segretario, insieme ai loro collaboratori, hanno dato risultato positivo. Anche alla Stazione la Banda di Corsione ha armonizzato l’ambiente con il suo ricco repertorio e Italo, con la solita verve, ha fatto lievitare in rialzo il prezzo delle torte-carità. Che bravo! Abbiamo così onorato Maria Immacolata che accoglie nel suo cuore di Madre, le ansie, i desideri, le speranze di tutta la comunità della Stazione e a Lei, regina del cielo, abbiamo affidato in preghiera tutti coloro che nel tempo, si sono dedicati al decoro dell’edificio di culto intitolato al suo nome. YYYY Y EL PILON Long ed na strà, che squasi gnun lo guarda a j’è ’n pilon mal ciatlà: senssa nòm... e senssa targa. As conòsso gnanca pi ’l figure Tant son macià, tant son escure. Mi soens, dnans a col ruchè, an preghiera son la some ’ndè. Pensava ’d vedi la Vergin Maria, forse San Giusep, o... la Consolà; j’heu pregà per mi, per la famija. N’avis pi nen lo ch’j heu ciamà. ... A l’èpassami ’d ment! Ma dop, quand son vnu via, seren e pasià i son turnà a cà mia: Cantava, per la strà, j’era content. La felicità, ant is mondas L’è nen oten-i tut lon ch’at pias L’important a l’è piela coma ch’a ven E basta che, la su, chijdun ad veuja ben! Pier Luigi Barbano YYYY Y 7 CROCE ROSSA in festa Domenica 16 giugno la Sezione della Croce Rossa locale ha celebrato i primi cinque anni di attività e l’ha fatto con particolare solennità, alimentando lo spirito di servizio dei suoi membri anche con un momento di preghiera e di riflessione alla Messa delle undici. In quel giorno, con la sua parola, Gesù Cristo invitava i suoi amici a gridare “dai tetti” ciò che lui insegnava lungo le strade, cioè a dire coi fatti il suo messaggio d’amore. Ci è parso che i Volontari della Croce Rossa, nella varietà dei loro interventi, abbiano tenuto conto di questo invito alla concretezza, a beneficio delle persone bisognose di assistenza, perché malate e anziane. Intervistando i responsabili della Sezione alberese, abbiamo raccolto questi dati significativi: gli iscritti sono 49, di cui cinque pionieri; tra questi, i quindici effettivi, sono sempre disponibili per qual- 8 siasi trasferta, più frequentemente ad Asti, ma anche a Torino, Alessandria, Milano. La disponibilità dei servizi, anche per le manifestazioni sportive, si estende a tutto il Nord d’Italia. La sezione è dotata di due mezzi di trasporto, uno nuovo di zecca, donato dal Comune e un altro, dopo opportuna revisione, acquistato dai Volontari e altri benefattori. Quel mattino, sulla piazza Castello, inondata di sole, c’è stata la benedizione dei mezzi, essendo Madrina la Signorina Valentina Ivaldi. Sul palco, circondato dai labari di tutte le Sezioni consorelle della Provincia, si sono susseguiti gli interventi delle Autorità comunali e dei Responsabili della Associazione di Asti, per evidenziare le benemerenze della Croce Rossa e per consegnare ai benemeriti della nostra Sezione omaggi e riconoscimenti. GITA A SAN LUCA E BOLOGNA Almeno la Gita della riconoscenza è salva, anche se dai due pullman del passato, siamo scesi ad uno soltanto, se pure traboccante. Tutto è andato a meraviglia e ve lo dicono i volti sorridenti di quanti hanno partecipato. La meta era alquanto lontana e forse, qualcuno, non si è sentito di macinare troppi chilometri... Gli è che non possiamo contentarci delle consuete località, a distanza ravvicinata. La Gita si fa anche per scoprire nuovi panorami, nuovi santuari, come è stato in tutti questi anni passati. Il 2005 ha segnato il 25° anniversario della “Riconoscenza” che abbiamo sempre vissuta su itinerari diversi... San Luca è un Santuario molto bello e fa da richiamo a molte comitive. Per la posizione panoramica in cui si trova e, soprattutto, per l’immagine miracolosa della Madonna che vi è onorata. Là abbiamo vissuto il momento della Preghiera eucaristica con un’altra Comitiva che proveniva dalla città di Fermo ed è stato bello stabilire un gemellaggio di La comitiva alla «Montagnola». 9 amicizia anche con il sacerdote che l’accompagnava. Il pasto in ristorante ci ha fatto rimpiangere altri appuntamenti conviviali assai più gustosi. Può capitare! Bologna ci ha poi accolti in un pomeriggio soleggiato ma non afoso e, con calma, abbiamo visitato e scoperto le sue più rinomate bellezze artistiche, come la Basilica di San Petronio, le due Torri pendenti, il Palazzo comunale, la fontana del Nettuno, ecc. Uno dei punti della città che ha risvegliato in noi di Castell’Alfero, una particolare emozione è stato quello della cosiddetta «Montagnola», il luogo dove nell’aprile 1797, il nostro giovane concittadino, Giovanni Battista De Rolandis a seguito delle note vicende insurrezionali, legate alla famosa coccarda tricolore, venne impiccato. E ci siamo sentiti di casa! L’IMPRESA DEL BANCO Mi permetto di “rubare” questo piccolo spazio sul Bollettino parrocchiale di Castell’Alfero per esprimere, a nome del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo “Tirone-Camana”, un affettuo- so ringraziamento ai castell’alferesi per il contributo dato al Banco di Beneficenza, allestito in occasione della Festa Patronale. Come molti sanno, ho ricevuto il mandato per la gestione contabile e amministrativa della locale Casa di Riposo dal giugno scorso e da allora, insieme al C.d.A. ho cercato di portare avanti con generosa dedizione il mio impegno al servizio dell’Ente. Tornando all’impresa del Banco e avendo io collaborato in quel medesimo ambito nel corso degli anni passati, e conoscendo la fatica necessaria per svolgere al meglio quell’iniziativa benefica, sento il dovere di dire il mio apprezzamento nei confronti di tutte le persone che hanno speso il loro tempo e fornito la loro opera per il proficuo svolgimento della manifestazione: su tutti, per l’impegno prolungato profuso, i coniugi Ravizza Luigi e Giulia e la signora Lidia Menicacci. Ringrazio Don Piero per aver preso l’iniziativa di devolvere alla Casa di Riposo la parte più rilevante degli introiti del Banco. Un contributo che – permettetemi – ne attende altri per portare avanti con più serenità la gestione della «Tirone-Camana». Grazie. Paolo Longhi CATECHISMO PARROCCHIALE È iniziato il Catechismo per i ragazzi dalla seconda Elementare alla seconda Media. Sono in totale 80 ragazzi, invitati a frequentare un incontro settimanale, nel pomeriggio del Lunedì dalle ore 15 alle 16 e del Sabato, dalle ore 14,30 alle 15,30. Le Catechiste a disposizione, anche per eventuali sostituzioni, sono: Gamba Simona, Occhiali Elena, Musso Barbara, Brovero Paola, Menicacci Lidia, Steffenino M. Teresa, Cavallero Rosanna, Boano Imelda, Matta Franca, Taffarello Elisa, Avidano Laura, Gianuzzi Giorgia, Barbano Eleonora, Fea Claudia, Cavagnero Rosanna, Caldera Emma. Le ringrazio per la loro disponibilità anche a nome di tutta la parrocchia. Chiedo alle famiglie dei ragazzi di favorire la partecipazione agli incontri necessari alla preparazione dei sacramenti e allo sviluppo della loro formazione cristiana. Anche per questo invito i genitori a incoraggiare la presenza alla Messa festiva, nel qual caso, l’esempio è l’incoraggiamento più efficace. Ho pregato i responsabili delle attività sportive di tenere conto di queste esigenze e spero proprio che lo faranno. Per questo, amichevolmente, ringrazio. 10 In memoria di Domenico Ravizza Anche se in questi ultimi anni Domenico, colpito da paralisi, viveva appartato, lontano dalla “sua” Gasera, impedito a partecipare di persona alle vicende del paese, tuttavia occupava ancora un posto rilevante nel cuore della nostra comunità cristiana, per ciò che ha significato la sua opera umanitaria, per ciò che adesso significava la sua vita di sofferenza, di preghiera, di fede gioiosa nel Signore. A lui accorrevano ancora in tanti, certi di tornare arricchiti di serenità e di consolazione. La morte lo ha colto in Sardegna, tra i parenti dove, in compagnia della fedele Lea, aveva trascorso qualche settimana di distensione. L’abbiamo accolto in parrocchia alcuni giorni dopo e la sua sepoltura è stata davvero una esplosione di partecipazione, di rimpianto e di preghiera. Erano presenti sacerdoti e diaconi per la solenne concelebrazione, tra questi, il Vicario Generale Mons. Vittorio Croce in rappresentanza del Vescovo, che ha poi voluto riportare sulla Gazzetta d’Asti alcuni stralci della omelia tenuta dal parroco durante la Messa funebre... «In questi ultimi 25 anni di vita, Domenico ha avuto il Vangelo come punto di riferimento, soprattutto sulla frontiera della carità, mettendo a disposizione dei fratelli più fragili e bisognosi tutte le sue energie, le energie del cuore, dell’intelletto, del braccio e del portafoglio. La sua dedizione inesauribile non era solo frutto di un sentimento di compassione umanitaria, bensì la conseguenza di una vita spirituale che cresceva sempre più nell’esperienza dell’amore, sotto i raggi dello Spirito; la preghiera personale, la preghiera di gruppo, la preghiera in famiglia, era la sua forza, lo studio della Parola di Dio, che gli permetteva di approfondire la conoscenza del Dio amore, era la sua passione. È da questa base di autenticità cristiana, di fedeltà alla Parola, che sono nate e sviluppate le sue iniziative, sfociate infine in quella realtà che tutti conosciamo, “la Comunità della Gasera” e il suo lento e sacrificato sviluppo. Ma Domenico mai si è esaltato per le imprese realizzate. Dio era il suo riferimento, e la sua volontà; la sua gloria stavano al primo posto. In quel cuore tanto disponibile, Dio portava avanti la sua azione santificante, anche con la dura esperienza della croce che a un certo punto lo ha bloccato su una carrozzella. BloccaDomenico e Lea con i «loro» ragazzi. to il suo fisico, ma non il suo spirito che si elevò sempre più vivace nella dimensione della fede, dell’amore, dell’abbandono in Dio. Ha scritto San Paolo: “Quando sono debole è allora che sono forte!”. La forza di Domenico si manifestava nella sua debolezza, nella sua immobilità, nella sua apparente insignificanza, da cui traeva il coraggio di dare coraggio a quanti lo andavano a visitare». E questo coraggio gli chiediamo ancora, per Lea, per la sua famiglia, per la “sua” Gasera, per la nostra comunità cristiana... Possiamo tutti insieme, nel ricordo di lui, della sua testimonianza, crescere nella fede e nella speranza, impegnati a seminare nella nostra storia locale quei germi di amore che Domenico ha gettato a larghe mani, con la sua vita, convertita a Cristo e al Vangelo. 11 XX G.M.G. “SIAMO VENUT Alla Giornata Mondiale della Gioventù 2005 ha partecipato anche Christian Boero un caro giovane di Castell’Alfero – al ritorno mi ha presentato una sua Testimonianza, come gli avevo chiesto – mi scuso con lui se, per esigenze di spazio, sintetizzo il documento. Nella vita ci sono momenti che ci segnano per sempre. Come la penna che incide il foglio del nostro diario, così noi percorriamo strade più o meno tortuose, lasciando segni indelebili nel nostro cuore. Una di queste strade è quella che mi ha portato a Colonia per la GMG. Ogni giovane ha lasciato in quella terra un frammento di sé, ha posto su di essa speranze nuove, fondate sulla comunione di fede con Dio. E vi racconto la nostra vicenda... All’alba dell’11 agosto, giorno del mio 24° compleanno, con altri 112 giovani astigiani, sono partito per Saarbrucken, nell’Ovest della Germania, accolti festosamente dalle famiglie che ci avrebbero ospitato. Il giorno dopo, dedicato all’impegno sociale, abbiamo potuto conoscere la storia di quella Regione durante il periodo nazista, con la visita al campo di raccolta dei prigionieri che venivano smistati nei lager e alla tomba di Willi Graf, un giovane appartenente al gruppo della Rosa Bianca, ucciso nella resistenza al nazismo. Le giornate si sono susseguite in una serie 12 incessante di visite, di incontri di catechesi e di preghiera. Uno dei momenti più emozionanti è stato l’annunzio dell’assassinio di Frère Roger di Taizé che aveva dato tutta la sua vita per raccogliere in unità i giovani di tutte le fedi, di tutte le culture del mondo. Interessante la catechesi del Vescovo di Altamura. Il suo discorso ha spiegato il senso del nostro andare in pellegrinaggio a Colonia, nella cui cattedrale gotica, da 941 anni, si trovano le spoglie dei Magi. Chi cerca Cristo come i Re d’Oriente, cerca la verità e noi giovani siamo chiamati a percorrere quello stesso cammino verso Gesù, anche se occorre andare controcorrente... Ma occorre andare, occorre cercare come i Magi, perché tutto ciò che non porta Cristo è tempo perduto; la spe- I PER ADORARLO” ranza è che Gesù continui a farci proposte ardite. Quella sera al Rhein Energie Stadion c’è stata la festa degli “Italiani”, presenti i cantanti Masini, Linda, Tosca, Marco Brusati, Povia, con Trapattoni e Don Benzi... Una serata fantastica che ha avuto un momento di preghiera guidata dal Card. Ruini. E venne il giorno di incontrare il Papa, era il giovedì 18 agosto. II pontefice giunse su una imbarcazione e parlò a 170 mila giovani che lo attendevano sulle rive del Reno: “Siate pienamente convinti, cari giovani che Cristo nulla toglie di quanto avete in voi di bello, ma porta tutto a perfezione... Spalancate il vostro cuore a Dio, lasciatevi sorprendere da Cristo! Concedetegli il diritto di parlarvi. Aprite le porte della vostra libertà al suo amore misericordioso!”. Finalmente venne la sera del Sabato 20 agosto, quando il gruppo dei 420 giovani di Asti, con una camminata di 7 chilometri, si unì agli altri 800.000 giovani di tutto il mondo, per la veglia di preghiera con Papa Benedetto, sulla spianata di Marienfeld. L’entusiasmo fu grande quando il Papa benedisse la campana intitolata al nome del suo predecessore, Giovanni Paolo II. In quella sera traboccante di suggestione, Benedetto XVI ci ha invitato alla santità della vita, perché solo i Santi sono veri riformatori del mondo. E ci ha rivolto una raccomandazione speciale a riscoprire il valore della domenica, come giorno del Signore... Nulla deve allontanarci dall’Eucaristia domenicale, anzi dobbiamo aiutare anche i nostri amici a scoprire questo grande dono del Signore... Sono stati 12 giorni che sono trascorsi velocemente e intensamente. Nessun momento è andato perduto. Anche i disagi causati dalla disorganizzazione, le code chilometriche per prendere i pasti, con le linee dei tram intasate, con pochi volontari disponibili, il pellegrinaggio ha assunto un valore più grande e ci ha permesso di comprendere quanto la nostra vita sia agiata. Penso che, nonostante la stanchezza, ognuno di noi è tornato a casa con la consapevolezza di aver vissuto un incontro intenso e trasfigurante con Gesù, stella e obiettivo fondamentale della nostra GMG 2005. Christian ✴ ✴ NELLA PROSPETTIVA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE IL GIORNALINO ANTICIPA PER TUTTI I LETTORI GLI AUGURI PER UN NATALE DI CRISTIANA FELICITÀ ✴ 13 Castell’Alfero: cantiere di lavoro Da qualche mese, nel centro storico del paese, è in atto una massiccia opera di ristrutturazione del fondo stradale, a seguito degli scavi operati precedentemente per rinnovare la canalizzazione della rete fognaria, dell’acquedotto e della linea del gas metano. L’Impresa P.C.N. della famiglia Piacenza di Nizza Monferrato, ha operato con i suoi potenti mezzi meccanici nelle vie adiacenti al Castello e alla Chiesa parrocchiale. Gli scavi, anche se portati avanti a ritmo serrato hanno creato un certo disagio ai passanti e gli automobilisti che, in mancanza di spazio, andavano a posteggiare in ogni angolo, magari precludendo i passaggi obbligati. Forse, in qualche occasione festiva sarebbe stata opportuna la presenza del vigile... Ma ora i fossati sono stati chiusi e va avanti la pavimentazione con i cubetti di porfido. Le strade interessate sono quelle del centro storico: Via De Rolandis, Via Veneto, Via Trieste, Via Trento, Via Fiume e la Via Fratelli Bechis Sacerdoti che collega la bella Piazza Mazzini all’altrettanto bella Piazza Castello, il nostro “salotto”. A cose finite Castell’Alfero apparirà all’occhio del visitatore sempre più ordinata e accogliente, degna della sua fama di... Capitale della Valle Versa! Dopo le strade e il rinnovato reticolo interrato, adesso è il tempo del grande restauro del Castello, nelle sue sale interne e, in seguito, nella struttura muraria esterna. Quest’opera particolarmente complessa sarà portata avanti dall’Impresa Congedi di Napoli vincitrice dell’appalto promosso dal Comune. C’è da immaginare quanto più interessante ed ammirata sarà la visita al nostro 14 antico “maniero”, riportato al suo primitivo splendore! Nell’attesa, mi pare sia giusto dare atto all’intraprendenza operativa delle Amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi decenni alla guida della cosa pubblica, anche nel reperire i fondi necessari, allo scopo di valorizzare, anche per scopi turistici, il già suggestivo “centro” di Castell’Alfero. Agli Amministratori del presente e del passato, non sempre gratificati dall’opinione pubblica, diciamo perlomeno un grazie. Al di là di tutto, queste opere sono destinate a fare storia. PALIO BAGNATO... Anche quest’anno abbiamo partecipato al Palio di Asti, ma non abbiamo vinto. Meno male ha detto qualcuno, sennò quante spese in più! Tuttavia, a livello di paese, è stata una bella manifestazione. La foto mostra il gruppo del Castell’Alfero alla funzione mattutina. Fuori pioveva a dirotto, per questo il cavallo è stato benedetto in chiesa ed abbiamo ammirato la sua compostezza... La sfilata per le vie di Asti non si è tenuta a causa del maltempo. La corsa invece c’è stata e il nostro bravo fantino è entrato nella finale. Poi hanno avuto ragione i cavalli e i fantini di razza, su tutti Bucefalo di Santa Maria Nuova. Onore al vincitore! Ma Sergio, il nostro Rettore, è stato pienamente soddisfatto e noi con lui. A Sergio Ravizza e alla sua giovane squadra di collaboratori, il nostro urrah di simpatia e di incoraggiamento. Alla prossima, ragazzi! 15 Anc Ta or mb i n : o io l l e p r u m a ca Il successo ottenuto dalla nostra squadra di tamburello a muro nel trentesimo torneo del Monferrato e nella coppa del Monferrato 2005 ha fatto rinascere nella nostra comunità antiche sensazioni di tripudio e di gioia. Questo sport, ben radicato nel nostro territorio, espressione di tradizione e di cultura, era diventato per Castell’Alfero, culla del tamburello, un dolce ricordo dei successi ottenuti in tempi ormai lontani. Unendo le sinergie del Comune, della polisportiva e del “Patron” Vigna Alessandro, si è potuto formare una squadra vincente che oltre alla provata esperienza ha unito carattere e coesione. I nostri campioni: Marello Aldo “Cerot”, Medesani Emilio, Stella Luca, Accossano Massimo, Mignani Umberto, Caggiano Matteo, Mignani Gianluca si sono espressi pienamente disputando un torneo impeccabile in crescendo, meritando ampiamente il titolo di “Campioni del Monferrato”. È stato un campionato equilibrato e svoltosi all’insegna dell’amicizia e del rispetto reciproco, disputato dalla nostra squadra con grande spirito collettivo, seguendo i preziosi consigli del nostro ap- 16 passionato Presidente Vigna Alessandro. Non ci rimane che continuare sulla stessa strada cercando di difendere il nostro titolo al fine di assicurare per Castell’Alfero quella consolidata tradizione di “Campioni”. Un grazie a tutti i tifosi ed ai sostenitori della nostra squadra. Rag. Renzo Negro Vignale: Il tripudio dopo la vittoria! SORRIDIAMO CON LA BIBBIA ❂ Un fondamentalista islamico suona alla porta del paradiso terrestre. Adamo risponde: “Chi c’è?”. “Sono un fondamentalista islamico!”. “Ma questo è il paradiso, lei non può entrare qui” risponde Adamo. E lui con cipiglio: “Veramente io non voglio entrare... Siete voi che avete 30 secondi per uscire con le mani alzate”. ❂ La moglie di Noè corre preoccupata dal marito: “Aiuto, aiuto, il pitone abbaia!”. Noè con calma: “Dio non mi ha parlato di questa specie di animali, che sia una sorpresa?”. “Può darsi, dice la moglie, ma prima tira fuori il coker che ha ingoiato”. ❂ Ora di religione. La maestra interroga un bambino: “Come si chiamava il figlio del Re Davide?”. “Osanna” risponde l’alunno. “Sei sicuro?”. “Certo, perché in chiesa tutte le domeniche dico: Osanna al figlio di David...”. ❂ Salomone, l’uomo più sapiente d’Israele, sta discutendo con il profeta Natan: “Sai” gli dice con fare pomposo “ieri mi ha telefonato il Padre eterno”. Natan con una punta di invidia chiede: “E cosa ti ha detto?”. “Niente, aveva sbagliato numero!”. ❂ Un papà sta portando a spasso il proprio bambino, il quale vuole rotolarsi a terra, e lui: “Giobbe, sta calmo”. Ma i capricci continuano davanti a un dolce, e lui di nuovo: “Pazienza Giobbe, ci vuole pazienza”. Poi il bambino tira un calcio ad un cane, e lui ancora: “Giobbe, per carità, controllati”. Fino a tanto che un uomo che lo stava osservando da tempo, gli si avvicina e gli dice: “Ma lo sa che lei è veramente bravo a educare suo figlio Giobbe!”. E l’uomo sbotta: “Guardi che Giobbe sono io, non mio figlio!”. ❂ Il profeta Isaia promette a Israele che verrà un tempo in cui il lupo e l’agnello vivranno insieme. Il popolo ha molti dubbi. Allora Isaia chiarisce: “Basta cambiare l’agnello ogni mattina...!”. ❂ Durante un safari estivo, due europei vengono catturati da una tribù di cannibali. “Se siete due cristiani vi mangeremo a Natale, altrimenti vi cuociamo subito”. Spiegano loro. “Perché?” domandano i due, incuriositi. “Perché a Natale voi cristiani essere più buoni!”. ❂ Giuseppe e Maria in procinto di partorire, vagano alla ricerca di un alloggio. Giuseppe bussa ad una locanda e chiede se c’è una stanza libera. “No” risponde il proprietario. “Per favore” replica Giuseppe “Mia moglie è incinta al nono mese”. “Ed io cosa c’entro!”. “Non dirlo a me” risponde Giuseppe. ❂ Gesù sta giocando nel cortile di casa, insieme ai suoi piccoli amici, quando corre in bottega da Giuseppe: “Papà, son qui, mi hai chiamato?”. “No, torna pure a giocare; mi sono soltanto dato una martellata sopra un dito”. ❂ “Simon Pietro” dice Gesù, quando il suo apostolo arriva in Paradiso “toglimi una curiosità: perché sul monte Tabor, durante la mia trasfigurazione, hai detto: facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia, senza pensare ad una quarta per te?”. E Pietro: “Sai, io puntavo al Vaticano!”. 17 LE NOSTRE SCUOLE Istituto Comprensivo: Direttrice Prof.ssa Longo Alessandra Diamo uno sguardo alle nostre Scuole, una presenza importante nella realtà sociale ed umana del nostro paese, per esprimere alla popolazione scolastica, dirigenti, docenti ed alunni, il nostro sentimento di cordiale amicizia e solidarietà e l’augurio di una feconda e serena fatica. Abbiamo constatato un sensibile aumento degli alunni, anche in virtù di un discreto numero di famiglie di extracomunitari che vivono sul nostro territorio, una presenza che si è inserita bene nelle nostre convivenze e godono di buona reputazione. SCUOLA MEDIA • Corso A: tre Prime, con un totale di 54 alunni • Corso B: tre Seconde, con un totale di 58 alunni • Corso C: due Terze, con un totale di 48 alunni Totale di 160 alunni Insegnanti. Lettere: Bagni Patrizia - Bruno Donata - Margarino Cinzia - Musso Claudia Nivolo Gemma - Varvelli Mirando. Matematica: Cavagnero Franca - Baiocco Rosalia - Peresson Rosanna. Italiano: Cordoni Patrizia. Inglese: Coltella Anna. Francese: Zicchi Caterina - Arri Marisa. Educazione Tecnica: Gianzini Mario - Triberti Maria Grazia. Educazione Musicale: Meda Paolo. Educazione Artistica: Raviola Antonella. Educazione Fisica: Rossi Paolo. Religione: Don Scilla Igor. Sostegno: Barrera Paolo - Bosia Sandra - Girardino Edoardo. SCUOLA ELEMENTARE • • • • • Prima Elementare Seconda Elementare Terza Elementare Quarta Elementare Quinta Elementare n. 20 alunni n. 21 alunni n. 22 alunni n. 15 alunni n. 15 alunni Totale n. 93 alunni Insegnanti. Matta Franca - Morreale Calogera - Faccaro Federica - Varvello Gabriella - Albano Ercolina - De Maio Rosalinda - Gardino Marina - Favetta Cinzia - Micca Rodetta Catorzo Silvia. Religione: Bluffo Rinaldo. 18 SCUOLA DELL’ INFANZIA • Alunni iscritti Gruppo azzurro. Insegnanti: Cavagnero M. Grazia e Forciniti Teresa. • Nido bimbi: iscritti n. 56 Gruppo giallo. Insegnanti: Grosso Renata e Rainero Anna. Insegnante di religione: Adelaide. Collaboratrici: Bianca e Maria. Cuoche: Loredana ed Eleonora. n. 25 Insegnanti: Gamba Simona - Pavese Sara - Vaccaro Carmelina. Come già era stato pubblicato sul Giornalino, la Scuola Materna è diventata statale ed ora si chiama Scuola dell’Infanzia, a totale carico dello Stato. Il passaggio non è stato indolore nel senso che ha comportato il sacrificio di rinunciare a Maestre d’Asilo, affiatate ed esperte come Caldera Giovannina e Zuccaro Marinella che, tuttavia, sono state appoggiate ad altre sedi, la prima a Tonco, la seconda a Mombercelli. Le ricordiamo con tanta simpatia e riconoscenza per la competenza didattica e la grande sensibilità umana con cui hanno lavorato qui a Castell’Alfero. È altresì doveroso il sentimento della gratitudine per la “piccola” e grande Giovanna Marino, la cuoca che ha consumato le sue energie nel servizio delicato e impegnativo della mensa. Dal cielo di Dio accompagni il cammino di crescita di quei bimbi a cui ha voluto un bene grande e silenzioso... Alle nuove Insegnanti, esperte e gentili, alle loro collaboratrici, alle due cuoche che ben conosciamo, l’augurio di trovarsi bene e, pur in mezzo alle fatiche del loro servizio, possano gustare le gioie che solo i bimbi con la loro innocenza e spontaneità, sanno offrire. La Scuola dell’Infanzia. Il nido dei «cuccioli». 19 Dedicato a . . . Il saluto della maestra Giovannina Dopo lunghissimi mesi di attesa e di notizie contrastanti, è giunta la conferma ufficiale: a settembre si aprirà, come di fatto si è aperta la Scuola statale dell’Infanzia di Castell’Alfero ed io e Marinella non siamo più lì. Nei mesi precedenti ho vissuto con lei, un periodo lunghissimo di incertezze: tutti i giorni sempre le stesse domande: “sarà vero?”, “cosa succederà”, “dove andrò?”... Al di là del timore di rimanere senza lavoro, ho vissuto l’angoscia di non riuscire ad immaginare una qualunque situazione alternativa... Del resto ho cominciato a lavorare a Castell’ Alfero quando ancora andavo a scuola e dopo 13 anni di stabilità, era ovvio che la notizia di un cambiamento non poteva lasciarmi indifferente. La mia sofferenza, però, è andata ben al di là del “non restare indifferente”, ad un certo punto l’idea di perdere quella che egoisticamente ho finito per chiamare “la mia scuola” è diventata un’ossessione. Ho continuato a rivivere nella mia mente tutte le cose belle fatte in questi lunghi anni, ho pensato e ripensato ai bambini a cui ho dato qualcosa di me e dai quali ho ricevuto molto, mi sono fatta male immaginando la fine dei bei rapporti che nel corso del tempo avevo costruito. Purtroppo le reazioni non sono mai semplicemente razionali. Ciò che ci lega alle abitudini fa sì che ogni cambiamento, per quanto in prospettiva positiva, generi ansia e malinconia. Il periodo trascorso presso la Scuola materna di Castell’Alfero è stato così vario e ricco che, ora che è terminato, a parte l’inevitabile rincrescimento, suscita dentro di me il desiderio di ringraziare alcune persone che là ho incontrato. Quando ho iniziato a lavorare, nel settembre 1992, ero appena diplomata e alla materna mi recavo per “dare una mano” alle maestre Giovanna e Tiziana. “Dare una mano?”. A dire il vero la mano me l’hanno data loro! Ricordo con allegria quel periodo, ogni giorno era una scoperta nuova! Avevo in affidamento due ore al giorno i bambini più piccoli, quelli che a stento pronunciavano le prime parole, quelli che mi chiamavano “Nananna”; poi, poco alla volta e grazie alla pazienza delle “mie maestre”, ho imparato certi piccoli trucchi del mestiere, ho acquistato maggiore sicurezza e un bel giorno sono diventata la “maestra Giovannina”. Da quel momento è stato un susseguirsi di esperienze, di episodi che mi hanno aiutata a maturare, anche perché vicina a persone meravigliose, prima tra tutte una “piccola-grande” donna che mi ha insegnato, giorno dopo giorno, cosa sono la vera amicizia, lo spirito di sacrificio e la disponibilità... Adesso che non c’è più, non mi resta che ricordarla come la persona più generosa che io abbia incontrato e cercare di fare miei i suoi insegnamenti. A lei va il mio primo, più devoto pensiero: grazie “cuoca!”. Un caro ricordo va poi alle colleghe che si sono susseguite le quali, pur nella loro diversità, sono sempre state a me complementari e mi hanno trasmesso professionalità, tenacia, determinazione e, perché no... quel pizzico di esuberanza che non guasta mai. 20 Si sono creati inoltre dei bei rapporti con le famiglie dei piccoli, ricordo con simpatia i genitori più “frizzanti” che portavano alla Materna una ventata di allegria... Risate ne ho fatte tante! E mi commuovo pensando alle tante manifestazioni di stima avute. Ma non dimentico neppure le persone più riservate e tante altre care presenze silenziose che sono diventate per me un punto di riferimento. A parte il mio stato d’animo, credo proprio che il passaggio alla Scuola statale sia positivo: magari all’inizio i genitori si sentiranno un po’ confusi ma col tempo si farà l’abitudine e credo che i bimbi già si siano ambientati. È l’augurio che faccio a tutti. Dal canto mio, credo di aver capito una cosa: ho idealizzato il passato, mi sono aggrappata all’idea di una realtà che ormai non esiste più; anche se fossi rimasta, per forza di cose, l’organizzazione sarebbe cambiata, e della “mia scuola” non sarebbe rimasto che un... triste ricordo. Devo invece custodire gelosamente i bei rapporti che si sono venuti a creare e che, ormai, proprio per il loro grande valore, non temono cambiamenti; del resto le stelle non smettono di brillare soltanto perché le guardiamo da un altro punto di vista... Questa mia riflessione è dedicata alle persone che nel corso degli anni ho incontrato tra le mura della Scuola materna di Castell’Alfero e ai bambini, quelli di oggi e quelli di ieri i quali, quando mi incontrano per strada, ancora mi chiamano “Giovannina” come se questi 13 anni non fossero passati! Giovanna Caldera DIPLOMI CONSEGUITI NELL’ANNO SCOLASTICO 2004-2005 v • Terza Media: Avidano Filippo - De Gerolamo Stefano - Grosso Alessandro - Kociu Fathiona - Iovine Rosanna - Loi Simone - Martinetto Serena - Ravizza Mirko Tirone Barbara - Vaccaro Federico. Complimenti, cari ragazzi e buona prosecuzione nella scuola superiore! • Maturità linguistica: Plado Marianna. • Laurea breve in Architettura: Musso Daniela. Complimenti e auguri! La Festa Patronale è soprattutto gastronomia! 21 Anagrafe Parrocchiale BATTESIMI • MASOERO ELEONORA, di Ugo e di Vettori Simona, nata ad Asti il 10 aprile e battezzata il 17 luglio 2005. Padrini: Durando Mauro e Giacon Cinzia. • MERLINI GIANLUCA, di Natalino e di Mazzocchi Elena, nata ad Asti il 29 aprile e battezzata il 3 luglio 2005. Padrini: Lanni Mauro e Bardi M. Teresa. • GEROLLA ARIANNA, di Massimi e di Barbero Loretta, nata ad Asti il 7 marzo e battezzata a Callianetto il 28 agosto. Padrini: Negro Riccardo Borio Irene. • BOANO NICCOLÒ GIOVANNI, di Marco e di Bria Eliana, nato ad Asti il 21 marzo e battezzato il 10 settembre 2005. Padrini: Bria Fabrizio e Boano Sonia. • MARENGO RICCARDO, di Angelo e di Scalco Paola, nato ad Asti il 24 giugno e battezzato il 2 ottobre 2005. Padrini: Scakco Paolo e Ravizza Nadia. • TESTOLINA GIORGIA, di Luca e di Pinna M. Maddalena, nata ad Asti il 16 aprile 2005 e battezzata il 2 ottobre 2005. Padrini: Testolina Stefano e Zapponi Barbara. MATRIMONI • GENOVESE ROBERTO e RANIERI LAURA, sposi il 2 ottobre 2005. • SQUARZINO ALESSIO e RAVIZZA RICCARDA, sposi il 24 settembre 2005 a Montechiaro. • PIPPIONE MARCO e BERRUTI ANNA, sposi l’8 ottobre 2005 a Crea. DEFUNTI • ROSSI MASSIMO e BOANO SONIA, sposi il 17 luglio 2005. • BARRERA PAOLO e COLLETTI ANTONINA, sposi il 23 luglio 2005. • ZAPPA DAVIDE e BRUSCO SILVIA, sposi il 17 settembre 2005. RAVIZZA PRIMO anni 77 deceduto il 5 febbraio 2005 22 SQUARZINO GIULIA MARIA anni 97 deceduta il 30 marzo 2005 GRAZIANO PIETRO anni 78 deceduto il 12 giugno 2005 DEFUNTI CALDERA IRENE Ved. Colosso anni 79 deceduta il 26 giugno 2005 RAVIZZA DOMENICO anni 68 deceduto il 16 luglio 2005 OCCHIENA DOMENICO anni 65 deceduto il 23 luglio 2005 MARINO GIOVANNA anni 46 deceduta il 26 luglio 2005 PORPORATO PIETRO anni 85 deceduto il 30 agosto 2005 SAPPA ELVIRA in Zaberto anni 80 deceduta il 30 agosto 2005 MARCHIANDO GIOVANNI anni 94 deceduto l’11 settembre 2005 TOSETTO LUIGI anni 90 deceduto il 2 ottobre 2005 PIPPIONE GIUSEPPINA ved. Bione anni 83 deceduta il 18 giugno 2005 23 DEFUNTI Addio Pierino della tua scomparsa ha come trasfigurato. Eri “ , , l’uomo dai lunghi siuno spirito semplice ma non banale, ostinato lenzi e di infinita pazienza, di sguardi rivolti ma in fondo ragionevole. Ina orizzonti lontani, chiari come dulgevi alla meditazione con la tua anima. Involontariagesti lievi e malinconici come mente simile ai personaggi poin un soliloquio, dei quali, tu sitivi che adoravi, suggerivi la solo conoscevi i segreti. stessa sensazione di asciutta Mancherai alla tua famiglia, concretezza mista ad una iroalla Muraglia, dove sei ritornia a tratti sognatrice. nato richiamato da un passato Hai vissuto, lavorato e sofferche purtroppo non ritorna, se to come tanti della tua genenon attraverso l’ingannevole razione, sempre con stile limpanacea della memoria, forse pido ed onesto che hai riverrimosso per sempre dalle prisato nel ruolo di marito e di me nebbie di fine estate, che padre. nascondono immaginarie batIncapace di serbare rancore, tute di caccia sospese tra albe CANTARELLA PIERINO hai preteso più da te stesso che e tramonti. Come la vita! ”. dagli altri, perché avevi un anianni 77 Gianni Gerolla mo generoso che il rimpianto deceduto il 7 settembre 2005 CRESTO ADELINA ved. Lanfranco anni 90 deceduta il 9 luglio 2005 BIASI GINO anni 62 deceduto l’8 luglio 2005 VtÄxÇwtÜ|É CELEBRAZIONI (sono possibili ritocchi alle date) 13 Novembre: Festa del CIAO Ragazzi ACR 20 Novembre: Festa del Ringraziamento e di Santa Cecilia 16 Dicembre: Concerto di Natale in Chiesa 1° Gennaio 2006: Giornata della Pace 5 Febbraio: 12 Febbraio: 18 -19 Marzo: Giornata del malato Sante Quarantore 30 Aprile: Festa degli Anniversari di Matrimonio 21 Maggio: Messa di Prima Comunione 28 Maggio: Cresima per 1A e 2 A Media 2 Luglio: 24 Giornata della Vita con le primule Festa dei Patroni Pietro e Paolo (sono possibili ritocchi alle date) Collaborazione al 31 ottobre 2005 Pro Giornalino Pro Chiesa Stazione Cussotto Eugenio (Penango) € 30 - Fam. Ronchetti 50 Leva Francesco 50 - Verruca Luigi 20 - Montaldo Enzo 50 Vaccaro Franco 50 - Cussotto Giuseppe 15 - Massolo Gino 20 - Accornero Ercole 20 - N.N. 150 - Carni Ines 20 - Caldera Piera 20 - Martinetto Giulia 25 - Siccardi Carla 25 - Chiesa della Stazione 25 - Conti Clementina (TO) 25 - Arri Roberto (GE) 30 - Ravizza Maddalena (TO) 50 - Vercelli Agostino (Frinco) 25 - Zaberto Luigi 15 - Staffenino Roberto (TO) 50 - Iviglia Francesco (Calliano) 25 - Ferrero Maddalena (TO) 20 - Fam. Giacobbe-Pero (GE) 50 - Raviola Renzo (AT) 50 - Bugnano Olga 20 - Campini Edna 30 - Fam. Bormida (Sestri Lev.) 50 - Voglino Bruno 15 - Avidano Ester 10 - Sorelle Caldera (GE) 30 - Serale Marisa (BO) 20 - Parlamento Pietro (MI) 35 - Degiani Alfonsina 10. Incanto torte: Avidano Alessandro € 50 - Negro Renzo 30 - Boano Imelda 35 - Gamba Mauro 50 - Rocco Virelli 100 - Micheletti Graziella 35 - Mallamace Franco 40 - Avidano Manuela 40 - Menicacci Lidia 45 - Carni Diego 40 - Musso Valter 40 - Marengo Angelo 50 - Sorelle Avidano 60 - Amerio Albano 30 - Martinetto Mauro 30 - Cavagnero Attilio 40 - Ravizza Luciano 30 - Fratelli Zoccarato 20 - Gruppo Giovani 20 - Caldera Virelli 100 - Cussotto Felice 40 - Re Umberto 20 - Pontacolone Italo 40 - Gamba Rina 60 - Cenato Carlo 30 - Squarzino Giovanni 50 - Ravizza Dario 40 - Musso Daniela 40 - Salame offerto da Bagazzoli Graziano 23 - Le bevande del rinfresco sono state offerte da Italo. Offerte: Siccardi Carla in suffr. Genitori € 400 - Corino Maria, per i fiori 50 - N.N. 15 - Casetta Maria 25. Totale entrate € 1.718,00. Pro Chiesa Parrocchiale In m. Rustichelli Guido, la moglie € 100 - In occ. Battesimo Fea Samuel 100 - Leva Francesco 100 - In m. Colosso Irene, famiglia 300 - In m. Colosso Irene, Elsa 100 - In m. Calosso Irene, Vigna Sandro 100 - In occ. Battesimo Merlini Gianluca 50 - In occ. Battesimo Masoero Eleonora, nonni 50 - In occ. Battesimo di Masoero Eleonora, i genitori 100 - In m. Graziano Pierino 50 - Occ. Nozze Rossi Massimo e Boano Sonia 150 - Occ. Nozze Barrera Paolo e Colletti Antonina 100 - In occ. Nozze Cominato Andrea e Bagazzoli Stefania 150 - Binelli Fabrizio e Laura 100 - In m. Occhiena Domenico 50 - Massirio, nonni, per nipoti Flavia e Niccolò 20 - In m. Elvira Sappa, la famiglia 50 - In m. Ravizza Domenico, Claudio e Luigina 50 - In m. Ravizza Domenico, la famiglia 500 - In m. Porporato Pietro, la famiglia 50 - Polisportiva Tamburello, occ. Vittoria Torneo del Monferrato 200 - In m. Porporato Pietro, Clemente e Clarina, 50 - In Occ. Battesimo Boano Niccolò Giovanni, genitori 100 - In m. Gerolla Giuseppe, Gigi 150 - In m. Mauro o Renato Regge 30 - In m. Marchiando Giovanni, la figlia 100 - Occ. Nozze Zappa Davide e Brusco Silvia 100 - Forno Maria Martinetto 50 - Occ. Nozze Genovese Roberto e Raineri Laura 100 - Occ. Nozze di Roberto e Laura, nonni Raineri 50 - In occ. Battesimo Marengo Riccardo 100 - Occ. Batt. Testolina Giorgia 50 - In m. Tirello Ernestina 50 - In m. Tosetto Luigi, moglie e figlio 200 - Occ. Nozze Pippione Marco e Berruti Anna 100 - In m. nonni Pippione Francesco e Ida, la nipote Anna 50 - In m. defunti sorelle Caldera (GE) 100 - Amertio Adriana, occ. Cresima Matteo 50 - Cussotto Luigia 50. Pro Chiesa Serra Perno Incanto torte: Ravizza Dari € 20 - Pontacolone Italo 20 - Leva Federico 40 -Zanco Maurizio 25 - Don Piero 45 - Cussotto Teresina 20 - Tonilo Carlo 25 - Fornaca Emilo 20 - Bonello Giorgio 30 - Fam. Occhiena 35 - Leva Gigi 20 - Cavendi Ortensia 20 - Avidano Mariella 20 - Fornaca Silvano 20 - Cussotto Felice 20 - Menicacci Lidia 25 - Chiesa Stazione 15 Leva Carlo 15 - Boero Marco 15 - Cavagnero Rosanna 10 Cussotto Giuseppe 15. Offerte manuali: Morra Ottavia € 20 - Fraquelli Maria 50 - Bruni Pierino 15 - Spataro Benedetto 20 - La Torre Antonio 30 - Cussotto Franca 15 - Rissone Elsa 30 - Roero Giovanni 25 - Savian Alice 20 - Fam. Lavagnino 50 - Cordero Sara e Luca 10 - Toniolo Mauro e Giovanna 20 - Offerte per fiaccolata 39 - Questua Messa di Sant’Antonino 46. Totale entrate € 865 - Totale Uscite € 299. Pro Caritas Questue funerarie: fu Graziano Pietro € 33 - fu Biasi Gino 35 - fu Cresto Adele 15 - fu Ravizza Domenico 150 - fu Occhiena Domenico 45 - fu Porporato Pietro 32 - fu Sappa Elvira 35 - fu Cantarella Pierino 35 - fu Colosso Irene 45 fu Tosetto Luigi 35. Offerte: In m. Argenta Vincenzo, la sorella € 70 - In m. Caldera Irene, classe 1926, 35 - In m. Sappa Elvira, classe 1925, 40 - In m. Occhiena Domenico, classe 1940, 30 - In m. Cantarella Pierino, classe 1928, 60 - In m. Sappa Elvira, la Cappelletta 25 - Quota Banco di Beneficenza 500. Pro Casa di Riposo In m. Occhiena Domenico, il fratello Mario e famiglia € 50 - In m. Occhiena Domenico, i cognati di Leva Ezio, Nino, Paola, Tommasino, Adriana, Mario, Lina 150 - In m. Occhiena Domenico, i cognati 200. Giornata di Beneficenza Nella domenica 10 luglio, l’amico Don Renzo Duretto mi ha sostituito nelle funzioni festive ed ha profittato per lanciare il suo messaggio a favore dei ragazzi che ha in cura nel lontano Brasile. I fedeli presenti alle funzioni hanno aderito al suo invito, mettendo a sua disposizione la cifra di € 703,50 Nella stessa occasione sono state fatte alcune Adozioni a distanza. Don Renzo saluta e ringrazia. Siano ringraziate tutte le persone che hanno espresso la loro beneficenza per il decoro e la funzionalità delle nostre Chiese ed anche per gli interventi della Caritas. Sia detto che le esigenze, per l’ambito specifico della carità, sono più impegnative delle risorse messe a disposizione. Comunque sono ringraziate quelle leve che, oltre a richiedere la celebrazione di Messa per i loro coetanei, sanno anche donare qualche cosa in più per opere di bene. Anche questi gesti costituiscono un suffragio molto prezioso. Un particolare ringraziamento per chi ha inteso beneficare anche la nostra Casa di Riposo. Chiediamo scusa per le eventuali dimenticanze. Il Parroco e il Consiglio Economico SERVIZI PUBBLICI • MUNICIPIO - UFFICI COMUNALI - Piazza Castello - Tel. 0141.20.41.27 / 0141.20.43.16 • PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO - Don Piero Gagliardi - Piazza Castello 11 Tel. 0141.20.41.00 • UFFICIALE SANITARIO - Dott. Bonino - Calliano - Tel. 0141.92.86.11 • CARABINIERI - CASERMA A PORTOCOMARO - Piazza Marconi - Tel. 0141.20.21.33 • GUARDIA MEDICA - CALLIANO - Tel. 800.700.707 • SERVIZIO SANITARIO - Dott. Dapavo - Tel. 0141.20.41.51 - Dott. Ercole - Tel. 0141.29.84.50 Dott. Avidano - Tel. 0141.20.43.96 - Dott. Dresda - Tel. 0141.20.41.16 Dott. Tirone Mario - Tel. 0141.40.59.20 - Dott. Tirone Antonio - Tel. 0141.20.47.36 • FARMACIA - Dott. Benso A. - Piazza Mazzini - Tel. 0141.20.41.40 • Sezione CROCE ROSSA - Via Pastrone - Tel. 0141.20.48.42 • SCUOLA MEDIA STATALE - Via Casale 97 - Tel. 0141.20.41.72 • CASA DI RIPOSO - Via Casale 12 - Tel. 0141.20.42.20 • ASILO INFANTILE - Via De Rolandis 15 - Tel. 0141.20.41.55 • UFFICIO POSTALE - Via Roma 23 - Tel. 0141.20.41.45 • CASSA DI RISPARMIO DI ASTI - Via Roma 21 - Tel. 0141.40.51.04 • POMPE FUNEBRI «LA CATTOLICA» - Viarengo - Mossino - Tel. 0141.30.264 Asti Copertina: Chiesa dei “Battuti” (XVI sec.) - Centro storico - Tramonto dalla “Muraglia”. Per inviare offerte servirsi del C.C.P. n. 12096145 intestato a Don PIETRO GAGLIARDI, parroco di Castell’Alfero (Asti). Sped. in Abbon. Post. con agevolaz. di cui al comma 20/c, art. 2 della legge 662/96 - Filiale di Asti. Aut. Trib. di Asti 14-10-1997 - Dirett. respons. Don Vittorio Croce. Stampa: Scuola Grafica Salesiana - Torino. Per mancato recapito restituire al Mittente: Parrocchia SS. Pietro e Paolo - Piazza Castello,11 - 14033 Castell’Alfero (AT) che si impegna a pagare la tassa dovuta.