Comunità in cammino Comunità in cammino

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Comunità in cammino Comunità in cammino
ANNO 78 - N. 3
S OTTOBRE 2005
Comunità
Comunità
in
in
cammino
cammino
Giornalino parrocchiale di Castell’Alfero
Unità pastorale:
CASTELL’ALFERO - PORTACOMARO
ORARIO SANTE MESSE FESTIVE
CASTELL’ALFERO
Sabato
Serra Perno
Domenica
PORTACOMARO
Sabato
Domenica
SCURZOLENGO
Sabato
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
16,00
17,30
18,00
21,00
8,00
16,00
9,30
11,00
(invernale)
(estivo)
(invernale)
(estivo)
(estivo)
(invernale)
Stazione
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
16,30
18,30
17,30
9,30
11,15
16,30
18,30
(invernale)
(estivo)
Casa di Riposo
(estivo)
(invernale)
(invernale)
(estivo)
Domenica
ore 16,00 (invernale)
ore 17,00 (estivo)
ore 11,00
CANIGLIE
Domenica
ore
CASTIGLIONE
Domenica
ore 8,30
ore 10,15
MIGLIANDOLO
Sabato
Domenica
ore 17,00 (no luglio e agosto)
ore 11,15
PORTACOMARO Staz.
Sabato
ore 16,00 (invernale)
ore 17,00 (estivo)
ore 11,00
Domenica
CALLIANETTO
Sabato
Domenica
FRINCO
Domenica
ore
ore
ore
ore
ore
9,30
15,00
18,00
8,00
11,00
11,00
(invernale)
(estivo)
(estivo)
(estivo)
(invernale)
ore 9,30 San Defendente
ore 11,00
Questo orario delle Sante Messe Festive dell’Unità Pastorale di cui facciamo parte, intende
offrire un orientamento utile per quanti, in difficoltà con gli orari della propria parrocchia,
possano santificare il giorno festivo partecipando alla Messa in qualche altra parrocchia vicina.
AMIGLIA ALLA ZAPATERO?
Zapatero il torero ha matato la famiglia di Espagna!
Gli spagnoli potranno sposare gli spagnoli; le spagnole potranno sposare le spagnole.
Gli spagnolini potranno essere adottati da due spagnoli o da due spagnole sposati.
Gli spagnoli e le spagnole sposati tra loro, in municipio o in chiesa, potranno divorziare
entro tre mesi. Olè!
Le “buone” notizie sulla famiglia non
vengono solo dalla Spagna.
Tutta l’Europa crede di promuovere la
felicità dell’uomo e della donna scardinando leggi antiche pensate da Dio e derivate altresì dalla convinzione che il bene, la serenità della coppia umana e dell’amore coniugale avesse come condizione essenziale l’unità e la stabilità della
famiglia.
Adesso pare invece che il bene dell’uomo e della donna stia nel rompere la
loro alleanza matrimoniale con banale facilità, per andare incontro a nuove unioni
e l’operazione è considerata da molti una
conquista di libertà. Ohibò!
Evidentemente si chiudono gli occhi
su quelli che sono i prodotti negativi di un
tale disordine, soprattutto in relazione ai
figli...
Il resto del mondo? L’Europa e la ricca America lo stanno infettando con queste idee... da avanguardia! E tuttavia va riconosciuto che in Europa e nel resto del
mondo vive ancora una realtà meravigliosa: sono le famiglie unite in Cristo.
L’incontro d’amore dell’uomo e della
donna, capace di sfidare il tempo, capace di vincere l’egoismo, il consumismo, la superficialità, è ancora presente nel nostro contesto sociale e storico.
Con la grazia di Cristo. Le famiglie cristiane, dove l’amore è quello modellato sull’amore di Cristo alla Chiesa, sono la luce del mondo. Le tenebre sono
fitte, ma la luce risplende ancora nelle
tenebre, grazie alle famiglie unite e fe-
deli, consacrate nella grazia del Sacramento.
La cultura imperante del mondo ricco
che presume di sovvertire le regole per una
scorciatoia alla felicità, ha bisogno di essere illuminato, ma è incapace di ascoltare parole di Vangelo. Sovente agli annunciatori cristiani non è concesso neanche il
diritto della parola.
Ma la testimonianza degli sposi cristiani che, con il loro amore coniugale
vissuto in pienezza di fedeltà e di donazione, con il sostegno di Gesù, ha la possibilità di comunicare ancora l’attrattiva dei
valori perduti.
Sono gli sposi cristiani che possono dire la verità a quanti cercano la felicità,
vanamente, dopo aver distrutto la sorgente con il libero “capriccio”.
I coniugi che ogni anno, nella parrocchia, festeggiano nozze d’argento, d’oro,
di diamante, sono la gloria di Dio e meritano ammirazione.
I giovani sposi cristiani che in giorno di
festa abbelliscono le nostre assemblee con
la loro presenza e, magari, con i piccoli in
carrozzella, sono la gioia e la speranza
della comunità.
Luce del mondo! E sì! Questi sposi cristiani diventano spettacolo di amore in
mezzo a un mondo superficiale e violento e, per il solo fatto di amarsi, sono un segno visibile di Dio e creano una nostalgia,
anche inconscia, di Lui che è l’amore.
Olè! Questa è la famiglia in cui ci riconosciamo... Zapatero non fa al caso nostro!
Don Piero
1
LETTERA PASTORALE
DEL VESCOVO
La nuova Lettera Pastorale del nostro
Vescovo “L’avete fatto a me” porta come
sottotitolo “La famiglia cristiana, soggetto di vita sociale” e questo sta a indicare che la famiglia deve aprirsi alle esigenze, non solo della vita ecclesiale, ma
anche alle istanze complesse della vita
sociale.
Il Vescovo esprime così questo impegno: “Con questa Lettera propongo di
incamminarci come famiglie cristiane
per portare l’annuncio di Gesù Risorto
alla gente che vive accanto a noi, camminando con loro, cogliendo le istanze
più profonde e le domande sul senso della vita e della morte, sul bene e sul male, sulla salvezza e sulla rovina eterna. Insieme, pastori e laici, siamo chiamati ad
essere vicini all’uomo di oggi”.
Annuncia poi che nell’ottobre del prossimo anno si terrà a Verona il Convegno
Nazionale della Chiesa italiana sul tema
“Testimoni di Gesù Risorto, speranza del
mondo” e invita le famiglie a prendersi carico di questo impegno per essere presenza attiva nella società. “Le famiglie
cristiane sono nella possibilità concreta
di testimoniare con l’esempio i valori essenziali dell’esistenza: la condivisione,
l’accettazione della diversità, l’uguaglianza dei diritti”.
✠
✠ ✠
2
La Lettera poi, espone con precisione,
gli ambiti in cui la testimonianza solidale della famiglia deve essere manifestata:
sono le forme di povertà evidenziate dalle opere di misericordia corporale, dove si
parla di affamati, ammalati, immigrati,
carcerati, ecc.
Per entrare in questo dinamismo della
solidarietà, per scoprire il volto del Signore nei poveri e nei bisognosi del nostro
tempo, occorre però convertire il cuore.
Questo comporta la necessità di una maggior attenzione alla parola di Dio, una parola meditata e pregata con insistenza;
comporta altresì impostare una vita più
moderata nei consumi, una vita che rifugge dagli sprechi che sono una provocazione per i poveri.
“Non riusciremo a vivere le attuali
difficoltà ostinandoci a mantenere un tenore di vita superiore alle nostre possibilità e pretendendo fonti di reddito che
realisticamente non si possono sostenere”.
Sul finire della Lettera il Vescovo sintetizza così il suo messaggio: “Vorremmo
che tutta l’azione pastorale della nostra
Diocesi potesse strutturarsi come una
grande, ideale, casa della solidarietà.
Siamo certi infatti che il modo più concreto per far sentire che Cristo è vivo e
presente oggi nel mondo è quello di una
Chiesa unita in se stessa, attenta a cogliere le necessità dei fratelli e disponibile a trovare le risposte più concrete,
nella certezza che «ogni volta che avrete fatto queste cose ad uno solo di questi
fratelli più piccoli, l’avete fatto a me!»”.
Infine affida alla Madonna il cammino
pastorale della nostra chiesa locale, perché
sia attenta alle sollecitazioni della storia,
senza mai perdere di vista la meta definitiva della vita eterna.
UN DECALOGO
PER IL PAPÀ
di Bruno Ferrero
Decalogo significa dieci regole di vita.
Per un papà responsabile potrebbero essere dieci segreti per ben riuscire a fare il papà.
Per questa prima puntata ci fermiamo a cinque.
❶
Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la loro madre. La famiglia è un sistema che si regge sull’amore, quello reale, effettivo. Senza amore è impossibile sostenere a lungo
le sollecitazioni della vita familiare. Non
si può fare i genitori “per dovere”. E l’educazione è sempre un “gioco di squadra”.
Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un’intima
unione affettiva danno piacere e favoriscono la crescita, perché rappresentano
una base sicura. Un papà può proteggere
la mamma dandole il “cambio”, il tempo
di riprendersi, di riposare, di trovare un po’
di spazio per sé.
❷
Il padre deve soprattutto esserci.
Una presenza che significa “voi
siete il primo interesse della mia vita”.
Affermano le statistiche che, in media,
un papà trascorre meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo, con i propri figli.
Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra l’assenza del
padre e lo scarso profitto scolastico, il basso quoziente di intelligenza, la propensione all’aggressività. Esserci, per un papà, vuol
dire parlare con i figli, discorrere
del lavoro e dei problemi, farli
partecipare il più possibile alla
propria vita.
❸
Un padre è un modello,
che lo voglia o no. Oggi, la
figura del padre ha un’enorme importanza come esempio di comportamento, come stimolo a scegliere determinate condotte in accordo con i principi della correttezza e della civiltà. In breve come modello di onestà, di lealtà e di benevolenza.
Anche se non lo dimostrano, anche se lo
negano, i ragazzi badano molto a ciò che
il padre fa, a come lo fa, alle ragioni per
cui lo fa.
❹
Un padre dà sicurezza. Il papà è
il custode. Tutti in famiglia si aspettano protezione dal papà. Un papà protegge anche imponendo delle regole e dei
limiti di spazio e di tempo, dicendo ogni
tanto “no” che è il modo migliore per far
capire che “io ho cura di te”.
❺
Un padre incoraggia e dà
forza. Il papà dimostra il
suo amore con la stima, il rispetto, l’ascolto, l’accettazione. Dimostra la vera tenerezza di chi
dice “Qualunque cosa capiti io
sono con te”. Di qui nasce nei figli quell’atteggiamento vitale
che è la fiducia in
se stessi. Un padre è
sempre pronto ad
aiutare i figli, a compensare i punti deboli...
a cura del
prof. Luigi Verrua
(continua)
3
all’ombra del campanile
campanile
all’ombra
all’ombra del campanile
NOVEMBRE: RITORNO A CASA...
“Sono qui, mio Dio, mi cercavi, cosa volevi da me?
Non ho nulla da darti.
Dal nostro ultimo incontro non ho messo nulla da parte,
nulla, nemmeno una buona azione o una buona parola.
Ero troppo triste.
Nulla, se non il disgusto di vivere... nelle mie miserie...”.
Cristo mi disse: “Dammi le tue miserie!”.
Ed io: “Signore, allora tu, come uno straccivendolo
raccogli i nostri rifiuti. Che ne vuoi fare?”.
E il Signore rispose: “Il regno dei cieli!”.
MARIE NOEL
4
NOSTALGIA D’ESTATE
Quando l’estate finisce, mi è dato di ripercorrere tante strade, quante sono le
cartoline giuntemi dalle località turistiche
più diverse, raggiunte da amici e parrocchiani nel tempo delle loro vacanze... È un
modo simpatico di scoprire ancora una
volta le bellezze panoramiche e artistiche della nostra terra, un’occasione per
dire grazie a chi, in trasferta, ha avuto un
pensiero di amicizia per il Don di casa!
Avanti, partiamo insieme...!
Gino e Marinella Gianuzzi, Caorle - Edna Vaccaneo, Assisi - Stefano e Francesca Vaccaro, Gardaland - Paolo e Loredana Gerolla, Kizhi Russia - Elisa, Silvia e genitori, Gardaland - Don Franco Cartello, Santiago di Campostela (beato te che il sogno l’hai potuto realizzare!) - Barbano Pier Luigi e Franca, Livigno - Sandro Viano, Brusson - Onofrio, Erminia, Piero e Beatrice, Firenze - Claudio e Irene Di Lascio,
Tindari - Federica e Michela coi genitori, Elena e Gian, Emi
e Roberto, Caorle - Martinetto Eligio, Renata, Andrea, Cecilia
e Paolo, con Stefano ed Eleonora, Foggia - Angelino, Dimitri, Lea e famiglia, Luras Sardegna - Mons. Francesco Raviale,
Lourdes - Cesarina e Dario, Gressoney - Avidano Claudio, Maria Rosa, Tommaso e Filippo, Canadà - Pippione Lorenzino,
Valentino, Carlo con Accorsero Ercole, Col de l’Iseran - Formica Manuel e famiglia, Antey Saint Andrè - Matteo e Chiara Pia e famiglia, Borghetto S. Spirito - Bruno, Rosanna e Letizia Trinchero, Roma - Sguaizer Piero, Franca, Fabiola e Francesco, Franosa - Daniela Musso, Londra - Elisa Taffarello,
Grado - Paolo e Gabriella Longhi, Laigueglia - Nicola Lella
e famiglia, Bari - Gaia e Dalila Leva con genitori, Alassio Porporato Lino, Nice - Bruna e famiglia Pavese, Chanaz Savoia - Dapavo Renzo, Mariuccia, Filippo, Tommaso e Giulia, Crissolo - Mariella e Mauro Gamba, dal freddo della
Norvegia - Rita e Franco Musso, Diano Marina - Zappa Irma e famiglia con Andrea Caldera, Corsara Dolomiti - Suor
Rita Pellegrino, Bergeggi - Roberta, Piero e Matteo Balossino, Lago di Carezza - Adriana Gastino Pontacolone e famiglia, Pontechianale - Menicacci Lidia, Alassio - Micheletti
Adriana e famiglia, Bardonecchia - Riva Mario Francesca,
Reggio Calabria - Sergio e Armando, autisti, Medjugorie - Re
Umberto e famiglia, Grecia - Anna, Maria Chiara e Michele
Bombacigno, Spinazzola di Bari - Menicacci Lidia e Daniele, Menton - Daniela
Ivaldi, Valtellina - Domenica e Vincenzo,
Oropa - Enrico Iviglia, a risanare i polmoni alla Certosa di Pesio - Mariangela
Cotto, Torino - Bruno e Assunta Voglino,
Spotorno - Marello Adriana, Città del
Vaticano - Piero e Beatrice, Aquileia - Ornella, Chiara e Roland, Grecia - Rita Varvello Ferraris, Lourdes - Piero e Carla Gerolla, Finale Ligure - Lilia e Amici Aregentini, dalla Patagonia con i nostri canti - Renzo e Mariuccia, Barcellona - Fam.
Granchi e Monaco, Norcia - Maria e Giovanni Roero, Pietra Ligure - Don Renzo
Duretto, Brasile - Suor Maria Luisa, Moncalieri - Daniela, Elisa, Giorgia, ecc.
Svizzera - Re Umberto e famiglia, Argentina - Sanna Gabriella e Salvatore,
Imperia - Giuliana e Ercole Accornero,
Vulcano - Edna e Luigina, La Salette - Imelda, Sestri Levante.
- Enrico, California.
E poi... le cartoline della comitiva d’Egitto in compagnia
di Tutancamon e Nefertiti... Grazie tante... ma, mi avete lasciato a casa!
Ho cercato di conservare tutte le belle
cartoline giunte al mio indirizzo per questo appuntamento di gratitudine, se qualcuno però non trovasse qui il suo nome,
voglia scusarmi... Non l’ho proprio fatto
apposta!
“Se il piacere di esistere si trovasse soltanto oltre gli ottomila metri, negli abissi del mare o sulle contrade più splendide del pianeta, la vita
sarebbe una beffa universale! Ma non è così.
Un grande disegno di amore permette ad ogni uomo di incontrarsi con ciò che lo aiuta a vivere:
fiore, conchiglia, persona, purché abbia occhi
limpidi e cuore aperto!”.
RAGAZZI:
IL COLORE DELL’ESTATE
L’estate è un ricordo bello, ma ormai
lontano. È stata una stagione preconizzata
dai sedicenti profeti televisivi come infuocata e torrida, sotto un sole implacabile... In realtà tanti dei suoi giorni sono
stati invece opachi e ombrati da ricorrenti perturbazioni, con una temperatura
affatto oppressiva. Qualcuno in montagna
ha avuto freddo ed è rientrato alla base,
tanti altri, al mare, non hanno avuto ab-
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Il tutto è finito con la bella trasferta alle Caravelle di Ceriale Ligure e con la
premiazione:
CLASSIFICA
Ragazzi:
Azzarelli Benedetto e Alessandro Coppa
Pia Matteo
Coppa
Martinetto Paolo
Medaglia d’oro
Marata Michael
Medaglia d’oro
Omar e Ayub
Medaglia d’oro
Vaccaro Federico
Medaglia d’oro
bastanza sole per l’abbronzatura desiderata...
Ma, a parte questi aspetti marginali per
chi non ha potuto godere le vacanze, a
casa nostra non ce la siamo spassata male. Soprattutto i nostri ragazzi.
Loro, come sempre, hanno colorato l’estate con la loro vivacità e con il loro entusiasmo, frequentando per un mese il
Centro estivo organizzato dal Comune e i
Giovedì animati dalla Parrocchia. I giovanissimi hanno offerto un contributo importante agli incontri dei ragazzi e, in quel
contesto, la sorpresa è stata piacevole...
penso a Emanuel Fornaca, a Stefano Meli, a Davide Saviano, a Mauro Martinetto,
a Deborah e Luana Conti, a Marco Scarpulla, a Manuela Boero con i “veterani” –
si fa per dire – Stefano Varesio, Laura
Avidano, Matteo Barbano...
Hanno organizzato i giochi, hanno tenuto le omelie nella Messa, hanno messo
in scena il tema dell’estate, il racconto
dei Magi in visita al Bambino Gesù, una
presenza che ha messo le ali ai piedi ad
Imelda, sempre al capolinea di ogni iniziativa.
Meritano un plauso di gratitudine le
persone che si sono preoccupate anche
del buon appetito della truppa, offrendo abbondanti e gustose colazioni. Le ricordiamo con viva simpatia: Irene, Vanda,
Onofrio, Luigina, Mariuccia, Don Piero,
Chiesa di Serra Perno, Chiesa della Stazione.
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Ragazze:
Vaccaro Francesca
Fornaca Alessia
Saracco Elisa e Silvia
Martinetto Cecilia
De Marchi Samantha
Virelli Giulia
Coppa
Coppa
Medaglia d’oro
Medaglia d’oro
Medaglia d’oro
Medaglia d’oro
Dobbiamo osservare che nel periodo
delle vacanze estive la frequenza agli incontri settimanali del Giovedì, con il tempo dedicato alla preghiera, ha compensato in certo modo l’assenza quasi sistematica della Messa festiva. Ma ora siamo ritornati alla... normalità! Si è tornati a scuola, è ripreso il Catechismo, si sono ripresi i vari tornei sportivi... Sembra perciò
giusto che si torni anche alla Messa; e voi
genitori, coscienti della vostra missione,
aiutate i vostri ragazzi, con la parola, l’esempio, a riprendere questa doverosa frequentazione. Per il loro bene.
LE NOSTRE CHIESE
IN FESTA
Sul nostro calendario parrocchiale ci
sono scadenze talmente consuete da non
meritare, in apparenza, l’onore della cronaca. In apparenza, ho detto! In verità, se
pure il cliché può apparire usuale, impegna non poche persone cui è giusto offrire una parola di affettuosa riconoscenza,
anche da queste pagine.
Penso alla Festa della Chiesa di Serra
Perno, preceduta, la sera prima, dall’ap-
puntamento di preghiera attorno al Pilone di Sant’Antonino, nel primo anniversario del suo restauro. A sorpresa, quella sera, quanta gente a pregare, a onorare il santo Vescovo, famoso per la sua dedizione appassionata ai poveri che trovavano in lui, accoglienza, aiuto e consolazione. Ringrazio la famiglia Cavalli, sempre vigile e attenta al decoro di quell’edicola religiosa.
La sera seguente, alla festa della Sacra
Famiglia, la sorpresa è stata invece la
pioggia che ha trattenuto molta gente a casa. E tuttavia, dopo la furia dell’acqua, si
è potuto soddisfare il programma previsto,
la fiaccolata, la preghiera con benedizione, l’incanto delle torte e il rinfresco, a
suon di Banda.
E siano ringraziate tutte le persone che
si son date da fare per la buona riuscita
della festa, Giovanna e Mauro in primo
luogo, come responsabili della Chiesa.
Un grazie all’Amministrazione comunale per la Banda musicale e alla Pro
Loco per l’attrezzatura.
Italo ha “incantato” le torte, mettendo
nei suoi interventi quel pizzico in più di
giovialità, per ovviare ai disagi della serata inumidita dalla pioggia.
E penso alla Festa della Chiesa della
Stazione. Anche là l’appuntamento è stato turbato dalla pioggia battente del mattino che ha inquietato i responsabili della manifestazione.
Ma, dopo la Messa solennizzata dal
Coro parrocchiale, la giornata si è via
via schiarita ed il sole ha reso bello il pomeriggio e tiepida la sera, così che la
partecipazione alla fiaccolata in onore
del Cuore Immacolato di Maria è stata superlativa.
Evidentemente c’è ancora tanto amore
per la Madonna e la gente della Stazione
è affezionata alla sua Chiesa che, nel corso degli anni si è abbellita sempre più.
Gli ingredienti per vivacizzare la serata, predisposti da Dario, il Rettore e da Attilio, il segretario, insieme ai loro collaboratori, hanno dato risultato positivo.
Anche alla Stazione la Banda di Corsione ha armonizzato l’ambiente con il
suo ricco repertorio e Italo, con la solita
verve, ha fatto lievitare in rialzo il prezzo
delle torte-carità. Che bravo!
Abbiamo così onorato Maria Immacolata che accoglie nel suo cuore di Madre, le ansie, i desideri, le speranze di
tutta la comunità della Stazione e a Lei, regina del cielo, abbiamo affidato in preghiera tutti coloro che nel tempo, si sono
dedicati al decoro dell’edificio di culto
intitolato al suo nome.
YYYY
Y
EL PILON
Long ed na strà,
che squasi gnun lo guarda
a j’è ’n pilon mal ciatlà:
senssa nòm... e senssa targa.
As conòsso gnanca pi ’l figure
Tant son macià, tant son escure.
Mi soens, dnans a col ruchè,
an preghiera son la some ’ndè.
Pensava ’d vedi la Vergin Maria,
forse San Giusep, o... la Consolà;
j’heu pregà per mi, per la famija.
N’avis pi nen lo ch’j heu ciamà.
... A l’èpassami ’d ment!
Ma dop, quand son vnu via,
seren e pasià i son turnà a cà mia:
Cantava, per la strà, j’era content.
La felicità, ant is mondas
L’è nen oten-i tut lon ch’at pias
L’important a l’è piela coma ch’a ven
E basta che, la su, chijdun ad veuja ben!
Pier Luigi Barbano
YYYY
Y
7
CROCE ROSSA in festa
Domenica 16 giugno la Sezione della
Croce Rossa locale ha celebrato i primi
cinque anni di attività e l’ha fatto con
particolare solennità, alimentando lo spirito di servizio dei suoi membri anche con
un momento di preghiera e di riflessione
alla Messa delle undici.
In quel giorno, con la sua parola, Gesù Cristo invitava i suoi amici a gridare
“dai tetti” ciò che lui insegnava lungo le
strade, cioè a dire coi fatti il suo messaggio d’amore.
Ci è parso che i Volontari della Croce
Rossa, nella varietà dei loro interventi, abbiano tenuto conto di questo invito alla
concretezza, a beneficio delle persone bisognose di assistenza, perché malate e
anziane.
Intervistando i responsabili della Sezione alberese, abbiamo raccolto questi
dati significativi: gli iscritti sono 49, di cui
cinque pionieri; tra questi, i quindici effettivi, sono sempre disponibili per qual-
8
siasi trasferta, più frequentemente ad Asti,
ma anche a Torino, Alessandria, Milano.
La disponibilità dei servizi, anche per le
manifestazioni sportive, si estende a tutto il Nord d’Italia.
La sezione è dotata di due mezzi di trasporto, uno nuovo di zecca, donato dal Comune e un altro, dopo opportuna revisione, acquistato dai Volontari e altri benefattori.
Quel mattino, sulla piazza Castello,
inondata di sole, c’è stata la benedizione
dei mezzi, essendo Madrina la Signorina
Valentina Ivaldi.
Sul palco, circondato dai labari di tutte le Sezioni consorelle della Provincia, si
sono susseguiti gli interventi delle Autorità comunali e dei Responsabili della Associazione di Asti, per evidenziare le benemerenze della Croce Rossa e per consegnare ai benemeriti della nostra Sezione omaggi e riconoscimenti.
GITA A SAN LUCA
E BOLOGNA
Almeno la Gita della riconoscenza è
salva, anche se dai due pullman del passato, siamo scesi ad uno soltanto, se pure
traboccante. Tutto è andato a meraviglia e
ve lo dicono i volti sorridenti di quanti hanno partecipato. La meta era alquanto lontana e forse, qualcuno, non si è sentito di
macinare troppi chilometri... Gli è che
non possiamo contentarci delle consuete
località, a distanza ravvicinata. La Gita si
fa anche per scoprire nuovi panorami,
nuovi santuari, come è stato in tutti questi anni passati.
Il 2005 ha segnato il 25° anniversario
della “Riconoscenza” che abbiamo sempre vissuta su itinerari diversi... San Luca
è un Santuario molto bello e fa da richiamo a molte comitive. Per la posizione panoramica in cui si trova e, soprattutto, per
l’immagine miracolosa della Madonna
che vi è onorata.
Là abbiamo vissuto il momento della
Preghiera eucaristica con un’altra Comitiva che proveniva dalla città di Fermo ed
è stato bello stabilire un gemellaggio di
La comitiva alla «Montagnola».
9
amicizia anche con il sacerdote che l’accompagnava.
Il pasto in ristorante ci ha fatto rimpiangere altri appuntamenti conviviali assai più gustosi. Può capitare!
Bologna ci ha poi accolti in un pomeriggio soleggiato ma non afoso e, con calma, abbiamo visitato e scoperto le sue
più rinomate bellezze artistiche, come la
Basilica di San Petronio, le due Torri pendenti, il Palazzo comunale, la fontana del
Nettuno, ecc.
Uno dei punti della città che ha risvegliato in noi di Castell’Alfero, una particolare emozione è stato quello della cosiddetta «Montagnola», il luogo dove nell’aprile 1797, il nostro giovane concittadino, Giovanni Battista De Rolandis a seguito delle note vicende insurrezionali,
legate alla famosa coccarda tricolore, venne impiccato. E ci siamo sentiti di casa!
L’IMPRESA DEL BANCO
Mi permetto di “rubare” questo piccolo spazio sul Bollettino parrocchiale di
Castell’Alfero per esprimere, a nome del
Consiglio di Amministrazione della Casa
di Riposo “Tirone-Camana”, un affettuo-
so ringraziamento ai castell’alferesi per il
contributo dato al Banco di Beneficenza,
allestito in occasione della Festa Patronale. Come molti sanno, ho ricevuto il mandato per la gestione contabile e amministrativa della locale Casa di Riposo dal giugno scorso e da allora, insieme al C.d.A.
ho cercato di portare avanti con generosa
dedizione il mio impegno al servizio dell’Ente.
Tornando all’impresa del Banco e avendo io collaborato in quel medesimo ambito nel corso degli anni passati, e conoscendo la fatica necessaria per svolgere al
meglio quell’iniziativa benefica, sento il
dovere di dire il mio apprezzamento nei
confronti di tutte le persone che hanno
speso il loro tempo e fornito la loro opera per il proficuo svolgimento della manifestazione: su tutti, per l’impegno prolungato profuso, i coniugi Ravizza Luigi
e Giulia e la signora Lidia Menicacci.
Ringrazio Don Piero per aver preso l’iniziativa di devolvere alla Casa di Riposo la parte più rilevante degli introiti del
Banco. Un contributo che – permettetemi
– ne attende altri per portare avanti con più
serenità la gestione della «Tirone-Camana». Grazie.
Paolo Longhi
CATECHISMO PARROCCHIALE
È iniziato il Catechismo per i ragazzi dalla seconda Elementare alla seconda Media. Sono in totale 80 ragazzi, invitati a frequentare un incontro settimanale, nel
pomeriggio del Lunedì dalle ore 15 alle 16 e del Sabato, dalle ore 14,30 alle 15,30.
Le Catechiste a disposizione, anche per eventuali sostituzioni, sono: Gamba Simona, Occhiali Elena, Musso Barbara, Brovero Paola, Menicacci Lidia, Steffenino
M. Teresa, Cavallero Rosanna, Boano Imelda, Matta Franca, Taffarello Elisa, Avidano Laura, Gianuzzi Giorgia, Barbano Eleonora, Fea Claudia, Cavagnero Rosanna,
Caldera Emma. Le ringrazio per la loro disponibilità anche a nome di tutta la parrocchia. Chiedo alle famiglie dei ragazzi di favorire la partecipazione agli incontri necessari alla preparazione dei sacramenti e allo sviluppo della loro formazione cristiana. Anche per questo invito i genitori a incoraggiare la presenza alla Messa festiva, nel qual caso, l’esempio è l’incoraggiamento più efficace. Ho pregato i
responsabili delle attività sportive di tenere conto di queste esigenze e spero proprio che lo faranno. Per questo, amichevolmente, ringrazio.
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In memoria
di Domenico Ravizza
Anche se in questi ultimi anni Domenico, colpito da paralisi, viveva appartato, lontano dalla “sua” Gasera, impedito a partecipare di persona alle vicende del paese, tuttavia occupava ancora un posto rilevante nel
cuore della nostra comunità cristiana, per ciò che ha significato la sua opera umanitaria, per ciò che adesso significava la sua vita di sofferenza, di preghiera, di fede gioiosa nel Signore.
A lui accorrevano ancora in tanti, certi di tornare arricchiti di serenità e di consolazione.
La morte lo ha colto in Sardegna, tra i parenti dove, in compagnia della fedele Lea, aveva trascorso qualche settimana di distensione.
L’abbiamo accolto in parrocchia alcuni giorni dopo e la sua sepoltura è stata davvero una esplosione di partecipazione, di rimpianto e di preghiera. Erano presenti sacerdoti e diaconi per la solenne concelebrazione, tra
questi, il Vicario Generale Mons. Vittorio Croce in rappresentanza del Vescovo, che ha poi voluto riportare
sulla Gazzetta d’Asti alcuni stralci della omelia tenuta dal parroco durante la Messa funebre...
«In questi ultimi 25 anni di vita, Domenico ha avuto il Vangelo come punto di riferimento, soprattutto sulla frontiera della carità, mettendo a disposizione dei fratelli più fragili e bisognosi tutte le sue energie, le energie del cuore, dell’intelletto, del braccio e del portafoglio.
La sua dedizione inesauribile non era solo frutto di un sentimento di compassione umanitaria, bensì la conseguenza di una vita spirituale che cresceva sempre più nell’esperienza dell’amore, sotto i raggi dello Spirito;
la preghiera personale, la preghiera di gruppo, la preghiera in famiglia, era la sua forza, lo studio della Parola di Dio, che gli permetteva di approfondire la conoscenza del Dio amore, era la sua passione.
È da questa base di autenticità cristiana, di fedeltà alla Parola, che sono nate e sviluppate le sue iniziative, sfociate infine in quella realtà che tutti conosciamo, “la Comunità della Gasera” e il suo lento e sacrificato sviluppo. Ma Domenico mai si è esaltato per le imprese realizzate. Dio era il suo riferimento, e la sua volontà; la sua gloria stavano al primo posto.
In quel cuore tanto disponibile, Dio portava avanti la sua azione santificante, anche con la dura esperienza
della croce che a un certo punto lo ha
bloccato su una carrozzella. BloccaDomenico e Lea
con i «loro» ragazzi.
to il suo fisico, ma non il suo spirito che
si elevò sempre più vivace nella dimensione della fede, dell’amore, dell’abbandono in Dio.
Ha scritto San Paolo: “Quando sono debole è allora che sono forte!”. La
forza di Domenico si manifestava
nella sua debolezza, nella sua immobilità, nella sua apparente insignificanza, da cui traeva il coraggio di
dare coraggio a quanti lo andavano a
visitare».
E questo coraggio gli chiediamo
ancora, per Lea, per la sua famiglia,
per la “sua” Gasera, per la nostra comunità cristiana... Possiamo tutti insieme, nel ricordo di lui, della sua testimonianza, crescere nella fede e nella speranza, impegnati a seminare nella nostra storia locale quei germi
di amore che Domenico ha gettato a larghe mani, con la sua vita, convertita a Cristo e al Vangelo.
11
XX G.M.G.
“SIAMO VENUT
Alla Giornata Mondiale della Gioventù 2005 ha partecipato anche
Christian Boero un caro giovane di Castell’Alfero – al ritorno mi
ha presentato una sua Testimonianza, come gli avevo chiesto – mi
scuso con lui se, per esigenze di spazio, sintetizzo il documento.
Nella vita ci sono momenti che ci
segnano per sempre.
Come la penna che incide il
foglio del nostro diario, così noi percorriamo strade più o meno tortuose, lasciando segni indelebili nel nostro cuore.
Una di queste strade è quella che mi ha
portato a Colonia per la GMG.
Ogni giovane ha lasciato in quella terra un frammento di sé, ha posto su di essa speranze nuove, fondate sulla comunione di fede con Dio. E vi racconto la nostra vicenda...
All’alba dell’11 agosto, giorno del mio
24° compleanno, con altri 112 giovani astigiani, sono partito per Saarbrucken,
nell’Ovest della Germania, accolti festosamente dalle famiglie che ci avrebbero ospitato.
Il giorno dopo, dedicato all’impegno sociale, abbiamo potuto conoscere la storia di quella Regione durante il periodo nazista, con la visita al campo di raccolta dei prigionieri che venivano smistati nei lager e alla tomba di Willi Graf, un giovane appartenente al gruppo
della Rosa Bianca, ucciso nella resistenza al
nazismo.
Le giornate si sono
susseguite in una serie
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incessante di visite, di incontri di catechesi e di preghiera. Uno dei momenti
più emozionanti è stato l’annunzio dell’assassinio di Frère Roger di Taizé che aveva dato tutta la sua vita per raccogliere in unità i giovani di tutte le fedi, di tutte le culture del mondo.
Interessante la catechesi del Vescovo
di Altamura. Il suo discorso ha spiegato il
senso del nostro andare in pellegrinaggio
a Colonia, nella cui cattedrale gotica, da
941 anni, si trovano le spoglie dei Magi.
Chi cerca Cristo come i Re d’Oriente,
cerca la verità e noi giovani siamo chiamati a percorrere quello stesso cammino
verso Gesù, anche se occorre andare controcorrente... Ma occorre andare, occorre
cercare come i Magi, perché tutto ciò che
non porta Cristo è tempo perduto; la spe-
I PER ADORARLO”
ranza è che Gesù continui a farci proposte ardite.
Quella sera al Rhein Energie Stadion
c’è stata la festa degli “Italiani”, presenti i cantanti Masini, Linda, Tosca, Marco
Brusati, Povia, con Trapattoni e Don Benzi... Una serata fantastica che ha avuto
un momento di preghiera guidata dal
Card. Ruini.
E venne il giorno di incontrare il Papa, era il giovedì 18 agosto.
II pontefice giunse su una imbarcazione e parlò a 170 mila giovani che lo
attendevano sulle rive del Reno: “Siate
pienamente convinti, cari giovani che
Cristo nulla toglie di quanto avete in voi
di bello, ma porta tutto a perfezione...
Spalancate il vostro cuore a Dio, lasciatevi sorprendere da Cristo! Concedetegli
il diritto di parlarvi. Aprite le porte della vostra libertà al suo amore misericordioso!”.
Finalmente venne la sera del Sabato
20 agosto, quando il gruppo dei 420 giovani di Asti, con una camminata di 7 chilometri, si unì agli altri 800.000 giovani
di tutto il mondo, per la veglia di preghiera con Papa Benedetto, sulla spianata di Marienfeld.
L’entusiasmo fu grande quando il Papa benedisse la campana intitolata al nome del suo predecessore, Giovanni Paolo II.
In quella sera traboccante di suggestione, Benedetto XVI ci ha invitato alla
santità della vita, perché solo i Santi sono veri riformatori del mondo. E ci ha rivolto una raccomandazione speciale a riscoprire il valore della domenica, come
giorno del Signore... Nulla deve allontanarci dall’Eucaristia domenicale, anzi
dobbiamo aiutare anche i nostri amici a
scoprire questo grande dono del Signore...
Sono stati 12 giorni che sono trascorsi velocemente e intensamente. Nessun
momento è andato perduto. Anche i disagi
causati dalla disorganizzazione, le code
chilometriche per prendere i pasti, con le
linee dei tram intasate, con pochi volontari disponibili, il pellegrinaggio ha assunto un valore più grande e ci ha permesso di comprendere quanto la nostra
vita sia agiata.
Penso che, nonostante la stanchezza,
ognuno di noi è tornato a casa con la
consapevolezza di aver vissuto un incontro intenso e trasfigurante con Gesù,
stella e obiettivo fondamentale della nostra GMG 2005.
Christian
✴
✴
NELLA PROSPETTIVA
DELLE
FESTIVITÀ NATALIZIE
IL GIORNALINO
ANTICIPA
PER TUTTI I LETTORI
GLI AUGURI
PER UN NATALE
DI CRISTIANA FELICITÀ
✴
13
Castell’Alfero:
cantiere di lavoro
Da qualche mese, nel centro storico del
paese, è in atto una massiccia opera di ristrutturazione del fondo stradale, a seguito degli scavi operati precedentemente
per rinnovare la canalizzazione della rete
fognaria, dell’acquedotto e della linea del
gas metano. L’Impresa P.C.N. della famiglia Piacenza di Nizza Monferrato, ha
operato con i suoi potenti mezzi meccanici
nelle vie adiacenti al Castello e alla Chiesa parrocchiale.
Gli scavi, anche se portati avanti a ritmo serrato hanno creato un certo disagio
ai passanti e gli automobilisti che, in mancanza di spazio, andavano a posteggiare in
ogni angolo, magari precludendo i passaggi obbligati. Forse, in qualche occasione festiva sarebbe stata opportuna la
presenza del vigile...
Ma ora i fossati sono stati chiusi e va
avanti la pavimentazione con i cubetti di
porfido. Le strade interessate sono quelle del centro storico: Via De Rolandis, Via
Veneto, Via Trieste, Via Trento, Via Fiume e la Via Fratelli Bechis Sacerdoti che
collega la bella Piazza Mazzini all’altrettanto bella Piazza Castello, il nostro
“salotto”.
A cose finite Castell’Alfero apparirà
all’occhio del visitatore sempre più ordinata e accogliente, degna della sua fama
di... Capitale della Valle Versa!
Dopo le strade e il rinnovato reticolo
interrato, adesso è il tempo del grande restauro del Castello, nelle sue sale interne e, in seguito, nella struttura muraria
esterna.
Quest’opera particolarmente complessa sarà portata avanti dall’Impresa Congedi
di Napoli vincitrice dell’appalto promosso dal Comune.
C’è da immaginare quanto più interessante ed ammirata sarà la visita al nostro
14
antico “maniero”, riportato al suo primitivo splendore!
Nell’attesa, mi pare sia giusto dare atto all’intraprendenza operativa delle Amministrazioni che si sono susseguite in
questi ultimi decenni alla guida della cosa pubblica, anche nel reperire i fondi necessari, allo scopo di valorizzare, anche per
scopi turistici, il già suggestivo “centro”
di Castell’Alfero.
Agli Amministratori del presente e del
passato, non sempre gratificati dall’opinione pubblica, diciamo perlomeno un
grazie. Al di là di tutto, queste opere sono destinate a fare storia.
PALIO
BAGNATO...
Anche quest’anno abbiamo partecipato al Palio di Asti, ma non
abbiamo vinto. Meno male ha detto qualcuno, sennò quante spese in più! Tuttavia, a livello di paese, è stata una bella manifestazione. La foto mostra il gruppo del Castell’Alfero alla funzione mattutina.
Fuori pioveva a dirotto, per questo il cavallo è stato benedetto
in chiesa ed abbiamo ammirato la sua compostezza...
La sfilata per le vie di Asti non si è tenuta a causa del maltempo.
La corsa invece c’è stata e il nostro bravo fantino è entrato nella finale. Poi hanno avuto ragione i cavalli e i fantini di razza, su tutti Bucefalo di Santa Maria Nuova.
Onore al vincitore! Ma Sergio, il nostro Rettore, è stato
pienamente soddisfatto e noi con lui.
A Sergio Ravizza e alla sua giovane squadra di collaboratori, il nostro urrah di simpatia e di incoraggiamento.
Alla prossima, ragazzi!
15
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Il successo ottenuto dalla nostra squadra di
tamburello a muro nel trentesimo
torneo del Monferrato e nella
coppa del Monferrato 2005 ha
fatto rinascere nella nostra comunità antiche sensazioni di tripudio e di gioia.
Questo sport, ben radicato nel nostro
territorio, espressione di tradizione e di
cultura, era diventato per Castell’Alfero,
culla del tamburello, un dolce ricordo dei
successi ottenuti in tempi ormai lontani.
Unendo le sinergie del Comune, della
polisportiva e del “Patron” Vigna Alessandro, si è potuto formare una squadra
vincente che oltre alla provata esperienza
ha unito carattere e coesione.
I nostri campioni: Marello Aldo “Cerot”, Medesani Emilio, Stella Luca, Accossano Massimo, Mignani Umberto,
Caggiano Matteo, Mignani Gianluca si
sono espressi pienamente disputando un
torneo impeccabile in crescendo, meritando ampiamente il titolo di “Campioni
del Monferrato”.
È stato un campionato equilibrato e
svoltosi all’insegna dell’amicizia e del rispetto reciproco, disputato dalla nostra
squadra con grande spirito collettivo, seguendo i preziosi consigli del nostro ap-
16
passionato Presidente Vigna Alessandro.
Non ci rimane che continuare sulla stessa strada cercando di difendere il nostro titolo al fine di assicurare per Castell’Alfero quella consolidata tradizione di “Campioni”.
Un grazie a tutti i tifosi ed ai sostenitori
della nostra squadra.
Rag. Renzo Negro
Vignale: Il tripudio dopo la vittoria!
SORRIDIAMO CON LA BIBBIA
❂
Un fondamentalista islamico suona alla porta del paradiso terrestre. Adamo risponde: “Chi c’è?”. “Sono un fondamentalista islamico!”. “Ma questo è il paradiso, lei non può entrare qui” risponde Adamo. E lui con cipiglio: “Veramente io non
voglio entrare... Siete voi che avete 30 secondi per uscire con le mani alzate”.
❂ La moglie di Noè corre preoccupata
dal marito: “Aiuto, aiuto, il pitone abbaia!”. Noè con calma: “Dio non mi ha
parlato di questa specie di animali, che sia
una sorpresa?”. “Può darsi, dice la moglie,
ma prima tira fuori il coker che ha ingoiato”.
❂ Ora di religione. La maestra interroga
un bambino: “Come si chiamava il figlio
del Re Davide?”. “Osanna” risponde l’alunno. “Sei sicuro?”. “Certo, perché in
chiesa tutte le domeniche dico: Osanna al
figlio di David...”.
❂ Salomone, l’uomo più sapiente d’Israele, sta discutendo con il profeta Natan:
“Sai” gli dice con fare pomposo “ieri mi
ha telefonato il Padre eterno”. Natan con
una punta di invidia chiede: “E cosa ti ha
detto?”. “Niente, aveva sbagliato numero!”.
❂ Un papà sta portando a spasso il proprio
bambino, il quale vuole rotolarsi a terra,
e lui: “Giobbe, sta calmo”. Ma i capricci
continuano davanti a un dolce, e lui di
nuovo: “Pazienza Giobbe, ci vuole pazienza”. Poi il bambino tira un calcio ad
un cane, e lui ancora: “Giobbe, per carità,
controllati”. Fino a tanto che un uomo
che lo stava osservando da tempo, gli si avvicina e gli dice: “Ma lo sa che lei è veramente bravo a educare suo figlio Giobbe!”. E l’uomo sbotta: “Guardi che Giobbe sono io, non mio figlio!”.
❂
Il profeta Isaia promette a Israele che
verrà un tempo in cui il lupo e l’agnello vivranno insieme. Il popolo ha molti dubbi.
Allora Isaia chiarisce: “Basta cambiare
l’agnello ogni mattina...!”.
❂ Durante un safari estivo, due europei
vengono catturati da una tribù di cannibali.
“Se siete due cristiani vi mangeremo a
Natale, altrimenti vi cuociamo subito”.
Spiegano loro. “Perché?” domandano i
due, incuriositi. “Perché a Natale voi cristiani essere più buoni!”.
❂ Giuseppe e Maria in procinto di partorire, vagano alla ricerca di un alloggio.
Giuseppe bussa ad una locanda e chiede
se c’è una stanza libera. “No” risponde il
proprietario. “Per favore” replica Giuseppe “Mia moglie è incinta al nono mese”. “Ed io cosa c’entro!”. “Non dirlo a
me” risponde Giuseppe.
❂ Gesù sta giocando nel cortile di casa, insieme ai suoi piccoli amici, quando corre
in bottega da Giuseppe: “Papà, son qui, mi
hai chiamato?”. “No, torna pure a giocare; mi sono soltanto dato una martellata sopra un dito”.
❂ “Simon Pietro” dice Gesù, quando il
suo apostolo arriva in Paradiso “toglimi
una curiosità: perché sul monte Tabor, durante la mia trasfigurazione, hai detto: facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia, senza pensare ad una
quarta per te?”. E Pietro: “Sai, io puntavo
al Vaticano!”.
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LE NOSTRE SCUOLE
Istituto Comprensivo: Direttrice Prof.ssa Longo Alessandra
Diamo uno sguardo alle nostre Scuole, una presenza importante nella realtà sociale ed umana
del nostro paese, per esprimere alla popolazione scolastica, dirigenti, docenti ed alunni, il nostro sentimento di cordiale amicizia e solidarietà e l’augurio di una feconda e serena fatica.
Abbiamo constatato un sensibile aumento degli alunni, anche in virtù di un discreto numero di
famiglie di extracomunitari che vivono sul nostro territorio, una presenza che si è inserita bene
nelle nostre convivenze e godono di buona reputazione.
SCUOLA MEDIA
• Corso A: tre Prime,
con un totale di 54 alunni
• Corso B: tre Seconde, con un totale di 58 alunni
• Corso C: due Terze,
con un totale di 48 alunni
Totale di 160 alunni
Insegnanti.
Lettere: Bagni Patrizia - Bruno Donata - Margarino Cinzia - Musso Claudia Nivolo Gemma - Varvelli Mirando.
Matematica: Cavagnero Franca - Baiocco Rosalia - Peresson Rosanna.
Italiano: Cordoni Patrizia.
Inglese: Coltella Anna.
Francese: Zicchi Caterina - Arri Marisa.
Educazione Tecnica: Gianzini Mario - Triberti Maria Grazia.
Educazione Musicale: Meda Paolo.
Educazione Artistica: Raviola Antonella.
Educazione Fisica: Rossi Paolo.
Religione: Don Scilla Igor.
Sostegno: Barrera Paolo - Bosia Sandra - Girardino Edoardo.
SCUOLA ELEMENTARE
•
•
•
•
•
Prima Elementare
Seconda Elementare
Terza Elementare
Quarta Elementare
Quinta Elementare
n. 20 alunni
n. 21 alunni
n. 22 alunni
n. 15 alunni
n. 15 alunni
Totale n. 93 alunni
Insegnanti.
Matta Franca - Morreale Calogera - Faccaro Federica - Varvello Gabriella - Albano
Ercolina - De Maio Rosalinda - Gardino Marina - Favetta Cinzia - Micca Rodetta Catorzo Silvia.
Religione: Bluffo Rinaldo.
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SCUOLA DELL’ INFANZIA
• Alunni iscritti
Gruppo azzurro.
Insegnanti: Cavagnero M. Grazia e Forciniti Teresa.
• Nido bimbi: iscritti
n. 56
Gruppo giallo.
Insegnanti: Grosso Renata e Rainero
Anna.
Insegnante di religione: Adelaide.
Collaboratrici: Bianca e Maria.
Cuoche: Loredana ed Eleonora.
n. 25
Insegnanti: Gamba Simona - Pavese Sara - Vaccaro Carmelina.
Come già era stato pubblicato sul
Giornalino, la Scuola Materna è diventata statale ed ora si chiama Scuola dell’Infanzia, a totale carico dello Stato. Il passaggio non è stato indolore nel senso che ha comportato
il sacrificio di rinunciare a Maestre
d’Asilo, affiatate ed esperte come
Caldera Giovannina e Zuccaro Marinella che, tuttavia, sono state appoggiate ad altre sedi, la prima a
Tonco, la seconda a Mombercelli.
Le ricordiamo con tanta simpatia e riconoscenza per la competenza didattica e la grande sensibilità umana con cui hanno lavorato qui a Castell’Alfero.
È altresì doveroso il sentimento della gratitudine per la
“piccola” e grande Giovanna
Marino, la cuoca che ha consumato le sue energie nel servizio
delicato e impegnativo della mensa.
Dal cielo di Dio accompagni il cammino di crescita di quei bimbi a cui
ha voluto un bene grande e silenzioso...
Alle nuove Insegnanti, esperte e
gentili, alle loro collaboratrici, alle
due cuoche che ben conosciamo,
l’augurio di trovarsi bene e, pur in
mezzo alle fatiche del loro servizio,
possano gustare le gioie che solo i
bimbi con la loro innocenza e spontaneità, sanno offrire.
La Scuola dell’Infanzia.
Il nido dei «cuccioli».
19
Dedicato a . . .
Il saluto
della maestra Giovannina
Dopo lunghissimi mesi di attesa e di notizie contrastanti, è giunta la conferma ufficiale:
a settembre si aprirà, come di fatto si è aperta la Scuola statale dell’Infanzia di Castell’Alfero ed io e Marinella non siamo più lì. Nei mesi precedenti ho vissuto con lei, un
periodo lunghissimo di incertezze: tutti i giorni sempre le stesse domande: “sarà vero?”,
“cosa succederà”, “dove andrò?”... Al di là del timore di rimanere senza lavoro, ho vissuto l’angoscia di non riuscire ad immaginare una qualunque situazione alternativa...
Del resto ho cominciato a lavorare a Castell’ Alfero quando ancora andavo a scuola e
dopo 13 anni di stabilità, era ovvio che la notizia di un cambiamento non poteva lasciarmi
indifferente.
La mia sofferenza, però, è andata ben al di là del “non restare indifferente”, ad un certo punto l’idea di perdere quella che egoisticamente ho finito per chiamare “la mia scuola” è diventata un’ossessione.
Ho continuato a rivivere nella mia mente tutte le cose belle fatte in questi lunghi anni, ho pensato e ripensato ai bambini a cui ho dato qualcosa di me e dai quali ho ricevuto molto, mi sono fatta male immaginando la fine dei bei rapporti che nel corso del tempo avevo costruito.
Purtroppo le reazioni non sono mai semplicemente razionali. Ciò che ci lega alle abitudini fa sì che ogni cambiamento, per quanto in prospettiva positiva, generi ansia e malinconia.
Il periodo trascorso presso la Scuola materna di Castell’Alfero è stato così vario e ricco che, ora che è terminato, a parte l’inevitabile rincrescimento, suscita dentro di me il
desiderio di ringraziare alcune persone che là ho incontrato. Quando ho iniziato a lavorare, nel settembre 1992, ero appena diplomata e alla materna mi recavo per “dare una
mano” alle maestre Giovanna e Tiziana. “Dare una mano?”. A dire il vero la mano me
l’hanno data loro! Ricordo con allegria quel periodo, ogni giorno era una scoperta nuova! Avevo in affidamento due ore al giorno i bambini più piccoli, quelli che a stento pronunciavano le prime parole, quelli che mi chiamavano “Nananna”; poi, poco alla volta
e grazie alla pazienza delle “mie maestre”, ho imparato certi piccoli trucchi del mestiere, ho acquistato maggiore sicurezza e un bel giorno sono diventata la “maestra Giovannina”.
Da quel momento è stato un susseguirsi di esperienze, di episodi che mi hanno aiutata a
maturare, anche perché vicina a persone meravigliose, prima tra tutte una “piccola-grande” donna che mi ha insegnato, giorno dopo giorno, cosa sono la vera amicizia, lo spirito di sacrificio e la disponibilità... Adesso che non c’è più, non mi resta che ricordarla
come la persona più generosa che io abbia incontrato e cercare di fare miei i suoi insegnamenti. A lei va il mio primo, più devoto pensiero: grazie “cuoca!”.
Un caro ricordo va poi alle colleghe che si sono susseguite le quali, pur nella loro diversità, sono sempre state a me complementari e mi hanno trasmesso professionalità, tenacia, determinazione e, perché no... quel pizzico di esuberanza che non guasta mai.
20
Si sono creati inoltre dei bei rapporti con le famiglie dei piccoli, ricordo con simpatia
i genitori più “frizzanti” che portavano alla Materna una ventata di allegria... Risate ne
ho fatte tante! E mi commuovo pensando alle tante manifestazioni di stima avute. Ma non
dimentico neppure le persone più riservate e tante altre care presenze silenziose che sono diventate per me un punto di riferimento.
A parte il mio stato d’animo, credo proprio che il passaggio alla Scuola statale sia positivo: magari all’inizio i genitori si sentiranno un po’ confusi ma col tempo si farà l’abitudine e credo che i bimbi già si siano ambientati. È l’augurio che faccio a tutti. Dal
canto mio, credo di aver capito una cosa: ho idealizzato il passato, mi sono aggrappata
all’idea di una realtà che ormai non esiste più; anche se fossi rimasta, per forza di cose,
l’organizzazione sarebbe cambiata, e della “mia scuola” non sarebbe rimasto che un... triste ricordo. Devo invece custodire gelosamente i bei rapporti che si sono venuti a creare e che, ormai, proprio per il loro grande valore, non temono cambiamenti; del resto le
stelle non smettono di brillare soltanto perché le guardiamo da un altro punto di vista...
Questa mia riflessione è dedicata alle persone che nel corso degli anni ho incontrato
tra le mura della Scuola materna di Castell’Alfero e ai bambini, quelli di oggi e quelli di
ieri i quali, quando mi incontrano per strada, ancora mi chiamano “Giovannina” come se
questi 13 anni non fossero passati!
Giovanna Caldera
DIPLOMI CONSEGUITI
NELL’ANNO SCOLASTICO 2004-2005
v
• Terza Media: Avidano Filippo - De Gerolamo Stefano - Grosso Alessandro - Kociu Fathiona - Iovine Rosanna - Loi Simone - Martinetto Serena - Ravizza Mirko Tirone Barbara - Vaccaro Federico. Complimenti, cari ragazzi e buona prosecuzione nella scuola superiore!
• Maturità linguistica: Plado Marianna.
• Laurea breve in Architettura: Musso Daniela. Complimenti e auguri!
La Festa
Patronale
è soprattutto
gastronomia!
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Anagrafe Parrocchiale
BATTESIMI
• MASOERO ELEONORA, di Ugo e di
Vettori Simona, nata ad Asti il 10 aprile e
battezzata il 17 luglio 2005. Padrini: Durando Mauro e Giacon Cinzia.
• MERLINI GIANLUCA, di Natalino e di
Mazzocchi Elena, nata ad Asti il 29 aprile e
battezzata il 3 luglio 2005. Padrini: Lanni
Mauro e Bardi M. Teresa.
• GEROLLA ARIANNA, di Massimi e di
Barbero Loretta, nata ad Asti il 7 marzo e
battezzata a Callianetto il 28 agosto. Padrini: Negro Riccardo Borio Irene.
• BOANO NICCOLÒ GIOVANNI, di Marco e di Bria Eliana, nato ad Asti il 21 marzo e battezzato il 10 settembre 2005. Padrini: Bria Fabrizio e Boano Sonia.
• MARENGO RICCARDO, di Angelo e di
Scalco Paola, nato ad Asti il 24 giugno e battezzato il 2 ottobre 2005. Padrini: Scakco
Paolo e Ravizza Nadia.
• TESTOLINA GIORGIA, di Luca e di Pinna M. Maddalena, nata ad Asti il 16 aprile
2005 e battezzata il 2 ottobre 2005. Padrini: Testolina Stefano e Zapponi Barbara.
MATRIMONI
• GENOVESE ROBERTO e RANIERI
LAURA, sposi il 2 ottobre 2005.
• SQUARZINO ALESSIO e RAVIZZA RICCARDA, sposi il 24 settembre
2005 a Montechiaro.
• PIPPIONE MARCO e BERRUTI
ANNA, sposi l’8 ottobre 2005 a Crea.
DEFUNTI
• ROSSI MASSIMO e BOANO SONIA, sposi il 17 luglio 2005.
• BARRERA PAOLO e COLLETTI
ANTONINA, sposi il 23 luglio 2005.
• ZAPPA DAVIDE e BRUSCO SILVIA, sposi il 17 settembre 2005.
RAVIZZA PRIMO
anni 77
deceduto il 5 febbraio 2005
22
SQUARZINO GIULIA
MARIA
anni 97
deceduta il 30 marzo 2005
GRAZIANO PIETRO
anni 78
deceduto il 12 giugno 2005
DEFUNTI
CALDERA IRENE
Ved. Colosso
anni 79
deceduta il 26 giugno 2005
RAVIZZA DOMENICO
anni 68
deceduto il 16 luglio 2005
OCCHIENA DOMENICO
anni 65
deceduto il 23 luglio 2005
MARINO GIOVANNA
anni 46
deceduta il 26 luglio 2005
PORPORATO PIETRO
anni 85
deceduto il 30 agosto 2005
SAPPA ELVIRA
in Zaberto
anni 80
deceduta il 30 agosto 2005
MARCHIANDO GIOVANNI
anni 94
deceduto l’11 settembre 2005
TOSETTO LUIGI
anni 90
deceduto il 2 ottobre 2005
PIPPIONE GIUSEPPINA
ved. Bione
anni 83
deceduta il 18 giugno 2005
23
DEFUNTI
Addio Pierino
della tua scomparsa ha come trasfigurato. Eri
“
,
, l’uomo dai lunghi siuno spirito semplice ma non banale, ostinato
lenzi e di infinita pazienza, di sguardi rivolti
ma in fondo ragionevole. Ina orizzonti lontani, chiari come
dulgevi alla meditazione con
la tua anima. Involontariagesti lievi e malinconici come
mente simile ai personaggi poin un soliloquio, dei quali, tu
sitivi che adoravi, suggerivi la
solo conoscevi i segreti.
stessa sensazione di asciutta
Mancherai alla tua famiglia,
concretezza mista ad una iroalla Muraglia, dove sei ritornia a tratti sognatrice.
nato richiamato da un passato
Hai vissuto, lavorato e sofferche purtroppo non ritorna, se
to come tanti della tua genenon attraverso l’ingannevole
razione, sempre con stile limpanacea della memoria, forse
pido ed onesto che hai riverrimosso per sempre dalle prisato nel ruolo di marito e di
me nebbie di fine estate, che
padre.
nascondono immaginarie batIncapace di serbare rancore,
tute di caccia sospese tra albe
CANTARELLA PIERINO
hai preteso più da te stesso che
e tramonti. Come la vita! ”.
dagli altri, perché avevi un anianni 77
Gianni Gerolla
mo generoso che il rimpianto
deceduto il 7 settembre 2005
CRESTO ADELINA
ved. Lanfranco
anni 90
deceduta il 9 luglio 2005
BIASI GINO
anni 62
deceduto l’8 luglio 2005
VtÄxÇwtÜ|É
CELEBRAZIONI
(sono possibili ritocchi alle date)
13 Novembre:
Festa del CIAO Ragazzi ACR
20 Novembre:
Festa del Ringraziamento e di Santa Cecilia
16 Dicembre:
Concerto di Natale in Chiesa
1° Gennaio 2006: Giornata della Pace
5 Febbraio:
12 Febbraio:
18 -19 Marzo:
Giornata del malato
Sante Quarantore
30 Aprile:
Festa degli Anniversari di Matrimonio
21 Maggio:
Messa di Prima Comunione
28 Maggio:
Cresima per 1A e 2 A Media
2 Luglio:
24
Giornata della Vita con le primule
Festa dei Patroni Pietro e Paolo
(sono possibili ritocchi alle date)
Collaborazione
al 31 ottobre 2005
Pro Giornalino
Pro Chiesa Stazione
Cussotto Eugenio (Penango) € 30 - Fam. Ronchetti 50 Leva Francesco 50 - Verruca Luigi 20 - Montaldo Enzo 50 Vaccaro Franco 50 - Cussotto Giuseppe 15 - Massolo Gino
20 - Accornero Ercole 20 - N.N. 150 - Carni Ines 20 - Caldera
Piera 20 - Martinetto Giulia 25 - Siccardi Carla 25 - Chiesa
della Stazione 25 - Conti Clementina (TO) 25 - Arri Roberto (GE) 30 - Ravizza Maddalena (TO) 50 - Vercelli Agostino (Frinco) 25 - Zaberto Luigi 15 - Staffenino Roberto (TO)
50 - Iviglia Francesco (Calliano) 25 - Ferrero Maddalena
(TO) 20 - Fam. Giacobbe-Pero (GE) 50 - Raviola Renzo
(AT) 50 - Bugnano Olga 20 - Campini Edna 30 - Fam. Bormida (Sestri Lev.) 50 - Voglino Bruno 15 - Avidano Ester 10
- Sorelle Caldera (GE) 30 - Serale Marisa (BO) 20 - Parlamento Pietro (MI) 35 - Degiani Alfonsina 10.
Incanto torte: Avidano Alessandro € 50 - Negro Renzo
30 - Boano Imelda 35 - Gamba Mauro 50 - Rocco Virelli 100
- Micheletti Graziella 35 - Mallamace Franco 40 - Avidano
Manuela 40 - Menicacci Lidia 45 - Carni Diego 40 - Musso
Valter 40 - Marengo Angelo 50 - Sorelle Avidano 60 - Amerio Albano 30 - Martinetto Mauro 30 - Cavagnero Attilio 40
- Ravizza Luciano 30 - Fratelli Zoccarato 20 - Gruppo Giovani 20 - Caldera Virelli 100 - Cussotto Felice 40 - Re Umberto 20 - Pontacolone Italo 40 - Gamba Rina 60 - Cenato Carlo 30 - Squarzino Giovanni 50 - Ravizza Dario 40 - Musso
Daniela 40 - Salame offerto da Bagazzoli Graziano 23 - Le
bevande del rinfresco sono state offerte da Italo.
Offerte: Siccardi Carla in suffr. Genitori € 400 - Corino
Maria, per i fiori 50 - N.N. 15 - Casetta Maria 25. Totale entrate € 1.718,00.
Pro Chiesa Parrocchiale
In m. Rustichelli Guido, la moglie € 100 - In occ. Battesimo Fea Samuel 100 - Leva Francesco 100 - In m. Colosso
Irene, famiglia 300 - In m. Colosso Irene, Elsa 100 - In m. Calosso Irene, Vigna Sandro 100 - In occ. Battesimo Merlini
Gianluca 50 - In occ. Battesimo Masoero Eleonora, nonni 50
- In occ. Battesimo di Masoero Eleonora, i genitori 100 - In
m. Graziano Pierino 50 - Occ. Nozze Rossi Massimo e Boano Sonia 150 - Occ. Nozze Barrera Paolo e Colletti Antonina 100 - In occ. Nozze Cominato Andrea e Bagazzoli Stefania 150 - Binelli Fabrizio e Laura 100 - In m. Occhiena Domenico 50 - Massirio, nonni, per nipoti Flavia e Niccolò 20
- In m. Elvira Sappa, la famiglia 50 - In m. Ravizza Domenico, Claudio e Luigina 50 - In m. Ravizza Domenico, la famiglia 500 - In m. Porporato Pietro, la famiglia 50 - Polisportiva Tamburello, occ. Vittoria Torneo del Monferrato 200
- In m. Porporato Pietro, Clemente e Clarina, 50 - In Occ. Battesimo Boano Niccolò Giovanni, genitori 100 - In m. Gerolla Giuseppe, Gigi 150 - In m. Mauro o Renato Regge 30 - In
m. Marchiando Giovanni, la figlia 100 - Occ. Nozze Zappa Davide e Brusco Silvia 100 - Forno Maria Martinetto 50 - Occ.
Nozze Genovese Roberto e Raineri Laura 100 - Occ. Nozze
di Roberto e Laura, nonni Raineri 50 - In occ. Battesimo Marengo Riccardo 100 - Occ. Batt. Testolina Giorgia 50 - In m.
Tirello Ernestina 50 - In m. Tosetto Luigi, moglie e figlio 200
- Occ. Nozze Pippione Marco e Berruti Anna 100 - In m. nonni Pippione Francesco e Ida, la nipote Anna 50 - In m. defunti
sorelle Caldera (GE) 100 - Amertio Adriana, occ. Cresima Matteo 50 - Cussotto Luigia 50.
Pro Chiesa Serra Perno
Incanto torte: Ravizza Dari € 20 - Pontacolone Italo 20
- Leva Federico 40 -Zanco Maurizio 25 - Don Piero 45 - Cussotto Teresina 20 - Tonilo Carlo 25 - Fornaca Emilo 20 - Bonello Giorgio 30 - Fam. Occhiena 35 - Leva Gigi 20 - Cavendi
Ortensia 20 - Avidano Mariella 20 - Fornaca Silvano 20 - Cussotto Felice 20 - Menicacci Lidia 25 - Chiesa Stazione 15 Leva Carlo 15 - Boero Marco 15 - Cavagnero Rosanna 10 Cussotto Giuseppe 15.
Offerte manuali: Morra Ottavia € 20 - Fraquelli Maria
50 - Bruni Pierino 15 - Spataro Benedetto 20 - La Torre Antonio 30 - Cussotto Franca 15 - Rissone Elsa 30 - Roero Giovanni 25 - Savian Alice 20 - Fam. Lavagnino 50 - Cordero Sara e Luca 10 - Toniolo Mauro e Giovanna 20 - Offerte per fiaccolata 39 - Questua Messa di Sant’Antonino 46. Totale entrate € 865 - Totale Uscite € 299.
Pro Caritas
Questue funerarie: fu Graziano Pietro € 33 - fu Biasi Gino 35 - fu Cresto Adele 15 - fu Ravizza Domenico 150 - fu
Occhiena Domenico 45 - fu Porporato Pietro 32 - fu Sappa
Elvira 35 - fu Cantarella Pierino 35 - fu Colosso Irene 45 fu Tosetto Luigi 35.
Offerte: In m. Argenta Vincenzo, la sorella € 70 - In m.
Caldera Irene, classe 1926, 35 - In m. Sappa Elvira, classe
1925, 40 - In m. Occhiena Domenico, classe 1940, 30 - In m.
Cantarella Pierino, classe 1928, 60 - In m. Sappa Elvira, la Cappelletta 25 - Quota Banco di Beneficenza 500.
Pro Casa di Riposo
In m. Occhiena Domenico, il fratello Mario e famiglia
€ 50 - In m. Occhiena Domenico, i cognati di Leva Ezio, Nino, Paola, Tommasino, Adriana, Mario, Lina 150 - In m. Occhiena Domenico, i cognati 200.
Giornata di Beneficenza
Nella domenica 10 luglio, l’amico Don Renzo Duretto mi
ha sostituito nelle funzioni festive ed ha profittato per lanciare
il suo messaggio a favore dei ragazzi che ha in cura nel lontano Brasile. I fedeli presenti alle funzioni hanno aderito al
suo invito, mettendo a sua disposizione la cifra di € 703,50
Nella stessa occasione sono state fatte alcune Adozioni a distanza. Don Renzo saluta e ringrazia.
Siano ringraziate tutte le persone che hanno
espresso la loro beneficenza per il decoro e la funzionalità delle nostre Chiese ed anche per gli interventi della Caritas. Sia detto che le esigenze,
per l’ambito specifico della carità, sono più impegnative delle risorse messe a disposizione.
Comunque sono ringraziate quelle leve che, oltre a richiedere la celebrazione di Messa per i loro coetanei, sanno anche donare qualche cosa in
più per opere di bene. Anche questi gesti costituiscono un suffragio molto prezioso. Un particolare ringraziamento per chi ha inteso beneficare anche la nostra Casa di Riposo. Chiediamo scusa per le eventuali dimenticanze.
Il Parroco e il Consiglio Economico
SERVIZI PUBBLICI
• MUNICIPIO - UFFICI COMUNALI - Piazza Castello - Tel. 0141.20.41.27 / 0141.20.43.16
• PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO - Don Piero Gagliardi - Piazza Castello 11
Tel. 0141.20.41.00
• UFFICIALE SANITARIO - Dott. Bonino - Calliano - Tel. 0141.92.86.11
• CARABINIERI - CASERMA A PORTOCOMARO - Piazza Marconi - Tel. 0141.20.21.33
• GUARDIA MEDICA - CALLIANO - Tel. 800.700.707
• SERVIZIO SANITARIO - Dott. Dapavo - Tel. 0141.20.41.51 - Dott. Ercole - Tel. 0141.29.84.50
Dott. Avidano - Tel. 0141.20.43.96 - Dott. Dresda - Tel. 0141.20.41.16
Dott. Tirone Mario - Tel. 0141.40.59.20 - Dott. Tirone Antonio - Tel. 0141.20.47.36
• FARMACIA - Dott. Benso A. - Piazza Mazzini - Tel. 0141.20.41.40
• Sezione CROCE ROSSA - Via Pastrone - Tel. 0141.20.48.42
• SCUOLA MEDIA STATALE - Via Casale 97 - Tel. 0141.20.41.72
• CASA DI RIPOSO - Via Casale 12 - Tel. 0141.20.42.20
• ASILO INFANTILE - Via De Rolandis 15 - Tel. 0141.20.41.55
• UFFICIO POSTALE - Via Roma 23 - Tel. 0141.20.41.45
• CASSA DI RISPARMIO DI ASTI - Via Roma 21 - Tel. 0141.40.51.04
• POMPE FUNEBRI «LA CATTOLICA» - Viarengo - Mossino - Tel. 0141.30.264 Asti
Copertina: Chiesa dei “Battuti” (XVI sec.) - Centro storico - Tramonto dalla “Muraglia”.
Per inviare offerte servirsi del C.C.P. n. 12096145
intestato a Don PIETRO GAGLIARDI, parroco di Castell’Alfero (Asti).
Sped. in Abbon. Post. con agevolaz. di cui al comma 20/c, art. 2 della legge 662/96 - Filiale di Asti.
Aut. Trib. di Asti 14-10-1997 - Dirett. respons. Don Vittorio Croce.
Stampa: Scuola Grafica Salesiana - Torino.
Per mancato recapito restituire al Mittente:
Parrocchia SS. Pietro e Paolo - Piazza Castello,11 - 14033 Castell’Alfero (AT) che si impegna a pagare la tassa dovuta.