Protezione alberi cardanici_09_dts
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Protezione alberi cardanici_09_dts
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Protezione degli alberi cardanici di trasmissione dalla presa di potenza Leonardo Vita [email protected] Marco Pirozzi [email protected] L’albero cardanico é un organo meccanico atto a trasmettere il moto rotatorio fra due assi non allineati nello spazio anche in presenza di variazioni reciproche della posizione degli assi stessi che intervengano durante il moto, purché tali variazioni siano contenute entro un limite consentito dalle caratteristiche costruttive dichiarate dal costruttore. In agricoltura viene in genere impiegato per la trasmissione della potenza dal trattore: - ad una macchina agricola che lavora in posizione fissa (elevatore, pompa per liquami, ecc.); - a macchine agricole con ruote motrici (rimorchi, ecc.); - a macchine agricole trainate o portate che operano al seguito del trattore stesso. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza L’albero cardanico Il rapporto di trasmissione del giunto cardanico è unitario solamente nel caso di assi allineati. In tutte le altre configurazioni il suo valore è diverso dall’unità e funzione dell’angolo di snodo. In tali configurazioni la velocità di output, a fronte di una velocità di input costante, presenta un andamento sinusoidale la cui frequenza dipende dall’angolo di snodo. Tale comportamento determina vibrazioni e rumorosità. Per tali motivi gli angoli di snodo, pur potendo raggiungere i 35°, sono soggetti alle seguenti restrizioni: 16° a velocità di rotazione dell’albero di ingresso di 540 giri/min e 9° per velocità di rotazione pari a 1000 giri/min. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Il giunto cardanico Giunti omocinetici e grandangolari Permette la trasmissione del moto in maniera uniforme senza oscillazioni di velocità. Possono essere raggiunti disallineamenti di 40° Giunto grandangolare E’ impiegato per applicazioni che richiedono angoli di lavoro grandi, ma non superiori a 80° Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Giunto omocinetico A dischi d’attrito. per limitare il momento torcente al valore nominale trasmesso in maniera continua. I dischi slittano uno rispetto all’altro se viene superata la coppia massima applicata. A nottolini. Per limitare il momento torcente al valore nominale che viene trasmesso in maniera pulsante. A bullone. per limitare il momento torcente al valore nominale a seguito della tranciatura di un bullone. Una volta intervenuto, il limitatore non trasmette più alcuna coppia se non dopo avere rimpiazzato il bullone. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Limitatori di coppia La ruota libera è un dispositivo che consente la trasmissione del movimento solo in una direzione (dal trattore verso la macchina ricevente). E’ impiegata per proteggere la trasmissione dai ritorni di potenza dovuti a masse rotanti dotate di elevata inerzia. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Ruota libera SCUDO DI PROTEZIONE GHIERA DI CHIUSURA ALBERO CROCIERE PROTEZIONE Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Scudo di protezione Trattori e macchine agricole o forestali Alberi cardanici di trasmissione dalla presa di potenza (p.d.p.) e loro protezioni - Sicurezza La presente norma specifica i requisiti di sicurezza e la loro verifica per la progettazione e la costruzione di alberi cardanici di trasmissione dalla presa di potenza e loro protezioni che collegano macchine semoventi (o trattori) al primo supporto fisso delle macchine riceventi, descrivendo i metodi per eliminare o ridurre i rischi che necessitano di requisiti specifici Dipartimento Tecnologie di Sicurezza UNI EN 12965:2003 Sistema di trattenuta. Parte della protezione dell’albero cardanico di trasmissione dalla p.d.p. che impedisce la rotazione della protezione quando l’albero cardanico di trasmissione dalla p.d.p. ruota. Giunto cardanico grandangolare. Giunto omocinetico che consente il funzionamento con un angolo generalmente maggiore di 50°. Ruota libera. Dispositivo che consente la trasmissione del movimento solo in una direzione (dal trattore verso la macchina ricevente). La ruota libera è generalmente utilizzata con una macchina ricevente avente massa inerziale elevata. Limitatore di coppia. Dispositivo che interrompe o limita la trasmissione del movimento tra trattore e macchina ricevente quando la coppia raggiunge un valore prefissato. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Termini e definizioni 1. Presa di potenza (p.d.p.) 2. Albero ricettore della macchina (a.r.m.) 3. Forcella esterna del cardano corrispondente alla p.d.p. 4. Forcella esterna del cardano corrispondente alla a.r.m. 5. Estremità della forcella interna del giunto cardanico 6. Giunto cardanico 7. Forcella doppia 8. Estremità della forcella doppia del giunto cardanico 9. Giunto cardanico di trasmissione grandangolare 10. Cono di protezione 11. Tubo di protezione 12. Cuscinetto di protezione 13. Protezione separata del giunto cardanico di trasmissione grandangolare 14. Sistema di trattenuta 15. Protezione dell’albero cardanico di trasmissione della p.d.p. 16. Protezione dell’albero cardanico di trasmissione grandangolare dalla p.d.p. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Parti dell’albero di trasmissione e della protezione Ruota libera e limitatore di coppia Ruota libera 1. Albero ricettore macchina (a.r.m.) 2. Ruota libera della Limitatore di coppia 1. Albero ricettore della macchina (a.r.m.) 2. Limitatore di coppia • La protezione deve essere progettata in modo tale da prevenire il contatto con le parti mobili dell’albero mentre l’albero è in funzione in conformità al manuale di istruzioni e mentre l’albero è collegato nel modo appropriato tra un trattore o una macchina semovente e una macchina ricevente. • Le parti esterne della protezione non devono girare con l’albero di trasmissione. • Se è previsto un limitatore di coppia e/o una ruota libera sull’albero di trasmissione esso deve essere situato sul lato dell’albero ricettore della macchina (a.r.m.). • Salvo indicazioni contrarie fornite nella norma, tutte le aperture e le distanze di sicurezza devono essere conformi ai prospetti 1, 3, 4 e 6 della norma EN 294: 1992 (sostituita dalla UNI EN ISO 13857: 2008 Sicurezza del macchinario. Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori). Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Requisiti e/o misure di sicurezza Giunto cardanico La protezione deve ricoprire l’albero di trasmissione almeno fino Distanza massima tra l’estremità dell’albero cardanico di trasmissione dalla p.d.p. e l ’asse del dispositivo di bloccaggio (Dimensioni in millimetri) 1. Scudo di protezione della presa di potenza del trattore 2. Asse del dispositivo di bloccaggio Tipo di p.d.p. c (max.) 1 80 2 80 3 90 Dipartimento Tecnologie di Sicurezza all’estremità della forcella interna del giunto cardanico. Giunto cardanico grandangolare L’albero di trasmissione deve essere protetto in posizione orizzontale Distanza massima tra l’estremità dell’albero cardanico di trasmissione dalla p.d.p. e l ’asse del dispositivo di bloccaggio (Dimensioni in millimetri) Tipo di p.d.p. 1 2 3 c (max.) 80 80 90 1. Scudo di protezione della presa di potenza del trattore 2. Asse del dispositivo di bloccaggio Dipartimento Tecnologie di Sicurezza almeno fino all’estremità del giunto esterno della forcella doppia Quando un giunto grandangolare è protetto per mezzo di una protezione separata indipendente dalla protezione di altre parti dell’albero di trasmissione, la protezione di questo giunto grandangolare deve essere garantita come segue: • nella posizione angolare massima dell’albero di trasmissione rotante, come indicato dal costruttore nel manuale d’uso, la luce risultante dal movimento angolare non deve essere maggiore di 30 mm. 1. Angolo massimo del giunto 2. Luce massima Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Giunto cardanico grandangolare • una sovrapposizione tra la protezione separata e il cono di protezione deve risultare perpendicolare all’asse dell’insieme dell’albero di trasmissione quando si trova nella posizione angolare massima. 1. Angolo massimo del giunto 2. Luce massima Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Giunto cardanico grandangolare Giunto cardanico grandangolare protezione deve essere almeno di 50 mm con l’albero motore in posizione allineata Laddove la distanza tra la protezione dell’albero e la protezione del giunto grandangolare non è maggiore di 4 mm in qualunque posizione angolare fino a quella massima, la sovrapposizione di 50 mm può essere ridotta a 10 mm nella posizione allineata 1. Scudo di protezione della presa di potenza del trattore 2. Asse del dispositivo di bloccaggio Dipartimento Tecnologie di Sicurezza • la sovrapposizione tra la protezione separata e il cono di • La protezione deve essere progettata in modo da non poter essere smontata dall’albero di trasmissione senza l’ausilio di un attrezzo. • Per consentire il montaggio e il blocco, o lo smontaggio manuale dell’albero di trasmissione dalla p.d.p. e per ottenere una sufficiente sovrapposizione tra lo scudo di protezione della p.d.p. del trattore e la protezione del giunto cardanico o del giunto cardanico grandangolare la dimensione c deve essere max 80 mm per i tipi di p.d.p. 1 e 2 e 90 mm per il tipo 3 di p.d.p. • Le dimensioni del cono che protegge i giunti cardanici devono essere tali che il cono non sia danneggiato dal contatto con lo scudo di protezione della p.d.p. del trattore o delle macchine semoventi quando l’albero di trasmissione e la sua protezione si trovano nella posizione massima angolare indicata dal costruttore nel manuale di istruzioni. Per verificare tale requisito è prevista l’effettuazione di una specifica prova di cui al punto 5.2 della norma EN 12965. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Protezione Punti di intervento e sistema di trattenuta • Se delle operazioni di lubrificazione e/o ingrassaggio sono necessarie, i giunti cardanici e i cuscinetti tra l’albero e la protezione devono poter essere lubrificati e/o ingrassati facilmente per mezzo di accessi diretti a tutti i punti di ingrassaggio. • Se le operazioni di lubrificazione richiedono la presenza di fori, le loro dimensioni non devono essere maggiori di 25 mm. Sistema di trattenuta Deve essere previsto un sistema di trattenuta per prevenire la rotazione della protezione con l’albero. La/e parte/i del sistema di trattenuta (per esempio una catena o una fune metallica) deve/devono essere accuratamente fissata/e alla protezione e munita/e di un aggancio che le/gli consenta di essere fissata a una parte fissa della macchina senza poter esserne staccata se non volontariamente, per esempio un gancio con una molla a chiusura automatica o un anello di trazione. Il sistema di fissaggio non deve essere utilizzato come sostegno dell’albero. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Punti di intervento Rischio: condizioni di lavoro limite quali angoli eccessivi, brusche sterzate, superamento di fossi. Ciò può determinare usure eccessive o rotture di pezzi e loro proiezione. Rischio: Azionamento accidentale della macchina durante le fasi di aggancio – sgancio dell’albero cardanico alla p.d.p., manutenzione della macchina, disimpigliamento o altro. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Rischi residui Per ridurre tali rischi residui l’VIII Unità Funzionale del Dipartimento di Tecnologie di Sicurezza dell’ISPESL ha progettato e brevettato un dispositivo di protezione interbloccato per alberi cardanici di trasmissione dalla p.d.p. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Brevetto ISPESL Brevetto ISPESL - funzionamento Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Cuffie mobili Protezione albero cardanico Brevetto ISPESL - funzionamento Apertura della protezione Arresto della presa di potenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Raggiungimento angolo limite UNI EN ISO 5674:2004 Protezioni per alberi cardanici di trasmissione dalla presa di potenza (p.d.p.) Prove di usura e resistenza La norma europea descrive le metodologie di prova ed i criteri di accettabilità per la determinazione della resistenza all'usura, della robustezza e della durata delle protezioni non rotanti per alberi cardanici di trasmissione dalla presa di potenza (p.d.p.) La presente norma sostituisce la UNI EN 1152:1997. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Trattrici e macchine agricole e forestali Durante tutte le fasi della prova l’albero deve ruotare ed essere alternativamente allungato fino alla sua massima lunghezza per 1 min e ridotto alla lunghezza minima per 4 min. All’inizio ed alla fine di ogni fase deve essere misurata la coppia necessaria ad immobilizzare le protezioni mentre l’albero è posto in rotazione ad una velocità di 1000 giri/min. La sequenza di fasi è la seguente: a) Per 48 h operare a 85° C b) Per 48 h operare a temperatura ambiente c) Per 96 h operare a temperatura ambiente in atmosfera contenente 0.5 kg/m3 di polvere d) Per 24 h operare a 85° C e) Per 24 h operare a temperatura ambiente f) Per 48 h operare a temperatura ambiente in atmosfera contenente 0.5 kg/m3 di polvere Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Prova di usura Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Prove di resistenza Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Prove di carico delle protezioni Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Prova di carico assiale a basse temperature L’energia da impiegare nella prova d’urto deve essere la seguente: • per alberi con peso superiore a 200 N applicare una energia d’urto di 98 J • per alberi con peso di 200 N o inferiore applicare una energia d’urto espressa in J pari alla metà del peso espresso in N Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Prova di urto a bassa temperatura Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Schema A temperatura ambiente applicare al dispositivo di fissaggio una forza di 400 N per 60 s, una volta tangenzialmente ed una radialmente, in un piano perpendicolare all’albero cardanico. Dopo 60 s incrementare il carico fino a rottura del dispositivo di fissaggio. Il dispositivo deve rompersi in corrispondenza del punto di attacco alla protezione e non in altri punti. La forza a cui si verifica la rottura nel punto più debole deve essere inferiore a 800 N. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Prove sul dispositivo di fissaggio L’allegato B definisce la procedura di prova alla resistenza ai raggi ultravioletti delle protezioni in plastica. Il provino deve essere una sezione dei componenti in plastica della protezione dell’albero cardanico. Deve essere provato almeno un campione di dimensioni 10 mm per 10 mm per ogni differente materiale della protezione. Condizioni di prova Temperatura del pannello nero 65° ± 3° C Umidità relativa 65% ± 5% Radiazione UV 505 W/m2 Durata della prova 1000 h Risultati della prova Verifica del colore: variazioni nella scala dei grigi devono essere in accordo con la ISO 105-A02 Verifiche meccaniche: • non devono essere rilevate fratture ad un ingrandimento di 100 x. • Il provino deve essere flesso manualmente senza la comparsa di fratture visibili. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Raggi UV Criteri di accettazione a) Aver applicato la completa sequenza di prove alle protezioni ed ai sistemi di bloccaggio. b) I pittogrammi devono essere ancora presenti e leggibili. c) La protezione deve essere ancora funzionante dopo la sequenza di test e non deve presentare rotture, incrinature o separazioni di parti. Non vi devono essere fori o deformazioni tali da lasciare scoperte parti dell’albero normalmente protette. d) La protezione non deve essersi spostata sull’albero cardanico di trasmissione rispetto alla sua posizione iniziale. Dipartimento Tecnologie di Sicurezza I criteri di accettazione finali sono i seguenti: