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Autorizzazione Tribunale Roma N. 382/97 - Poste Italiane S.P.A Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 - DRCB - Roma ANNO XVIII - N. 2 Rappresentanza Postemobile Mercato Privati Servizi Postali Liberalizzazione Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana 2014 ORGANO UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE AUTONOMA ITALIANA LAVORATORI POSTELEGRAFONICI Direttore Responsabile Francesco Cavallaro Condirettore Carlo Lima Direttore Walter De Candiziis Comitato di Redazione Walter De Candiziis, Carlo Lima, Massimiliano Leonardo, Salvatore Fasciana, Sergio Seminara, Maurizio Moriccioni. Editing testi e foto Massimiliano Leonardo Grafica E-graf - Roma Direzione e Redazione: Via dell’Amba Aradam, 24 - 00184 Roma Tel. 06.70454610 - 06.7002521 Fax 06.7005207 E-mail: [email protected] Internet: www.failp.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 00382/97 del 16.6 97 Iscrizione R.O.C. n. 005325 Stampa: Zesi Tipografia s.r.l. Via Case Rosse, 13 - 00157 Roma Finito di stampare Febbraio 2014 La Redazione augura un proficuo lavoro all’amico Sergio Seminara, componente del comitato di redazione. LA REDAZIONE uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu N° 2 - Anno XVIII - 2014 s3 s ommario 3 Editoriale Senza lavoro non c’è dignità 4 7 4 7 Liberalizzazione Alienazioni Compartecipazioni Statalizzazioni Il Mercato e la sua evoluzione. Prospettive 9 9 13 INSERTO - Servizi Postali ed occupazione 13 Servizi postali puntare sull’E-commerce 16 16 Da gennaio c’è il Regolamento Attuativo sulla rappresentanza sindacale firmato da Cisal e Confindustria 18 18 Il “telefono” vola Roberto D’Abbraccio, Segretario Provinciale della FailpCisal di Trieste, il giorno 7 febbraio 2014 ha concluso la sua vicenda terrena. Il ricordo del nostro amico sarà sempre nella nostra memoria e nel nostro cuore. Ha operato bene nel suo lavoro, sia come uomo che come sindacalista, lasciando una traccia importante. Esprimiamo il nostro cordoglio e restiamo vicini alla famiglia in questo momento di distacco dal loro caro. Segreteria Generale Failp-Cisal uuuuuuuu Walter De Candiziis e e ditoriale SENZA LAVORO NON C’È DIGNITÀ O Oggi parlano tutti di lavoro, quello da regolamentare meglio rispetto alle ultime modifiche normative introdotte dai vari Governi succedutisi e quello che non c’è o si è perduto e la difficoltà di potere ricollocarsi, sia per i giovani, sia per i più anziani. Allora, mettere il lavoro al primo punto dell’interesse sindacale costituisce un dovere e non soltanto una forma di propaganda. La FAILP, ultimamente, ha sottoscritto accordi che tutelano l’occupazione in Poste Italiane ed in altre aziende del Gruppo, come in Postel/PostelPrint e nelle Agenzie di Recapito Privato, di cui ci siamo fatti carico con la parte datoriale, in perfetta linea con le nostre affermazioni di sempre e cioè il ruolo che ciascuna Associazione sindacale deve avere per favorire una “Partecipazione Propositiva e Responsabile”. C’è bisogno di energia, di umiltà, di coraggio e di tanta pazienza, per convincere tutti gli attori economici che un paese incapace di produrre le condizioni per realizzare una buona occupazione è un paese che rischia di non ripartire e di non avere un futuro. Per questo, nel rammentare le nostre affermazioni al “Congresso FAILP di Fiuggi”, caratterizzato dallo slogan “Sinergia Pubblico e Privato” ed i vari punti delle proposte nate, discusse e da NOI tutti fatti propri in quella sede, non possiamo che ribadire la necessità di “sviluppare e dare impulso alla partecipazione dei lavoratori anche agli utili nel gruppo Poste”, come potrà avvenire, se il progetto della partecipazione dei lavoratori all’azionariato di Poste Italiane, preannunciato dal Governo Letta, andrà in porto. La FAILP continuerà a proporre scelte destinate a fare gli interessi dei lavoratori, del paese e dei servizi FAILPOGGI - 2/2014 che costituiscono il nerbo della nostra azienda, favorendo “scelte di trasparenza” nell’ottica della maggiore tutela di tutti, dello sviluppo e della tenuta occupazionale per cui ogni giorno diamo il nostro incondizionato contributo. “Senza lavoro non c’è dignità ed il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità di una persona, attraverso il quale è possibile mantenere se stessi, la propria famiglia e contribuire alla crescita della propria Nazione”, è quanto scritto da mons. Stephen Blaire (presidente della Commissione per la Giustizia e lo sviluppo umano della conferenza episcopale degli U.S.A.) citando le parole di papa Francesco all’udienza generale del primo maggio 2013. Ed allora, ci piace commentare che “la dignità della persona e le esigenze della giustizia richiedono scelte economiche che non facciano aumentare in modo eccessivo e moralmente inaccettabile le differenze di ricchezza e che si continui a perseguire quale priorità l’obiettivo dell’accesso al lavoro o del suo mantenimento per tutti”. È il migliore auspicio che vogliamo condividere. 3 uuuuuuu l l iberalizzazione LiberalizzazioneAlienazioni CompartecipazioniStatalizzazioni Mai come in queste settimane si sta rischiando di fare tanta confusione Il comunicato stampa su Poste Italiane della Failp riportato dalle Agenzie: I LAB0026 7 0 DNA POSTE: FAILP CISAL, CONDIVISA NECESSITA' DIALOGO PER TUTELA INTERESSI LAVORATORI = Roma, 6 feb. (Labitalia) - "Nel corso dell'incontro tenutosi il 5 febbraio, tra l'ad Massimo Sarmi e i segretari generali delle organizzazioni sindacali, sono stati esaminati i nuovi scenari aziendali a seguito della partecipazione del Gruppo Poste al capitale di Alitalia e alla preannunciata collocazione nel mercato del 40% dell'azienda. In tale occasione, è stato fatto il punto della situazione, condividendo la necessità di proseguire il dialogo per la tutela degli interessi dei lavoratori in un nuovo contesto sinergico tra pubblico e privato". Lo ha affermato Walter De Candiziis, segretario generale della Failp Cisal. "Infatti, come annunciato dall'azionista, l'interesse che si sta determinando verso il collocamento sul mercato di una quota di Poste Italiane e la compartecipazione dei lavoratori, nonché le aperture di nuovi capitali verso Alitalia, sono elementi su cui il sindacato non mancherà di fare le sue riflessioni, offrendo un determinante contributo alla crescita dell'impresa, per consentire maggiore sviluppo occupazionale e risultati positivi per i lavoratori" (Lab)06-FEB-14 12:21. Il Governo ha dato notizia dell’apprestarsi a mettere in cantiere l’inizio di alcuni processi di parziale alienazione della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di “Poste Italiane S.p.A.” individuandone i criteri. La volgarizzazione del processo in “privatizzazione di Poste italiane” ha finito per suscitare una confusione immane, a cui hanno contribuito un po’ tutti: giornali, stampa e mass media. La realtà dei fatti invece è collegata ad un lungo percorso (almeno sei mesi) durante cui probabilmente l’intero paese dovrebbe riflettere su quali e quanti servizi debbano essere considerati “strategici” e riservati al controllo totale o parziale dello Stato (addossandone gli oneri al bilancio statale e quindi all’intera collettività) e quali e quanti possano invece essere affidati al mercato, attraverso un processo di liberalizzazione oramai irreversibile, non fosse altro perché la Comunità Europea ne impone l’apertura sanzionando i paesi membri che frappongono resistenze, fino ad irrogare pesanti sanzioni, anche queste ricadenti sul groppone dei cittadini, in quanto sottraenti risorse finanziarie del paese. L’avviso della FAILP è che bisogna riflettere tutti insieme (sindacato e lavoratori) e che occorre sop- 4 FAILPOGGI - 2/2014 GLI SCENARI pesare ogni questione, la particolarità o complessità, le ricadute che potrebbero derivarne, fra cui c’è possibilmente la valorizzazione di un’azienda o di taluni suoi rami o asset, non sottovalutando che qualsiasi scelta venga compiuta determina sempre un intreccio fra vari soggetti con aspettative diverse: lavoratori, cittadini, azionisti ed istituzioni. In ogni caso, la scelta compiuta dal Governo e quindi dall’attuale azionista unico di Poste italiane è stata quella di mantenere il controllo dell’impresa riservando al M.E.F. la quota del 60% e ciò se da un lato rassicurerà tutti sul versante della stabilità, viene ampiamente criticato da molti economisti, perché non si consentirà ai nuovi azionisti di potere imprimere una qualsiasi svolta alla società, trattandosi comunque di proprietari con quote assolutamente minoritarie e suddivise fra investitori istituzionali, azionariato diffuso e lavoratori dipendenti. Con queste complessità, a torto o a ragione nella polemica apertasi fra conservatori e liberisti, sarebbe utile - prima di effettuare le scelte definitive - studiare più approfonditamente come aprire le Poste italiane alla partecipazione privata attraverso piani mirati, in grado di chiarire i percorsi e di contemperare preventivamente ogni prospettiva entro un orizzonte temporale bene definito. La fase della valutazione resta la più importante di tutta l’operazione di parziale privatizzazione, soprattutto in considerazione del coinvolgimento dei lavoratori nell’azionariato diffuso, pertanto sarebbe utile potere immaginare la costituzione di un gruppo di lavoro o di un tavolo tecnico, con compiti di supporto o suggerimenti all’attività della Commissione per le privatizzazioni insediatasi presso il M.E.F. e degli Advisor che verranno scelti nell’ambito dell’iter di valutazione e quotazione del Gruppo. FAILPOGGI - 2/2014 LIBERALIZZAZIONE Il tema della liberalizzazione all’interno dell’unione Europea è stato introdotto all’incirca negli anni ’90 ed è diventato di particolare attualità nell’anno 2000 con le prime discussioni sorte intorno alla direttiva Bolkenstein 2006/123/CE. Si è trattato di attuare l’apertura al mercato ed una riduzione dei vincoli fino allora esistenti in ogni Stato dell’U.E. in una serie di attività economiche, ma soprattutto nei servizi pubblici, per uniformare i comportamenti ed abbattere le diverse barriere che ogni paese aveva fino ad allora realizzato, frapponendo ostacoli alla libera circolazione delle imprese e dei capitali per sostenere la competitività e favorire il contenimento dei prezzi. La liberalizzazione ha investito i servizi postali, regolati dal decreto legge n.201 del 2011 che ha recepito la direttiva europea n. 97/67/CE, fino a quella n. 2008/6/CE, dando vita a specifici organismi quali l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed alla riserva di Poste Italiane nella fornitura del “Servizio Universale Postale”. ALIENAZIONE Il Governo a fine dicembre del 2013 ha reso nota l’intenzione di procedere ad un piano di progressive alienazioni del capitale detenuto in alcune aziende a totale partecipazione pubblica, per reperire risorse destinate a ridurre l’indebitamento dello Stato italiano che ammonta alla stratosferica cifra di oltre 2.094 miliardi che determinano oltre 90.000.000 destinati a pagare gli interessi sul debito pubblico (siamo secondi dietro alla Grecia e quindi 5 ma nel frattempo l’operazione “alienazione parziale” è già partita in Poste Italiane S.p.A., di cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze è azionista unico, con l’intenzione di porre sul mercato una quota, nell’ordine del 40% del capitale detenuto, favorendo anche la presenza nell’azionariato diffuso dei dipendenti del Gruppo. ogni cittadino nato si porta sul suo “groppone” il peso pro-quota del debito, oltre agli interessi che crescono anno per anno). L’intenzione si è trasformata in realtà allorché a gennaio 2014 il Governo ha annunciato l’inizio dell’operazione di una parziale alienazione di quote in possesso del Ministero dell’Economia e delle Finanze in alcune aziende (esempio, Poste Italiane S.p.a., Enav, Eni, Enel, Stm, Sace, Fincantieri, Cdp Reti, Grandi Stazioni, Snam). Se le intenzioni si tradurranno in realtà lo sapremo prossimamente dopo le decisioni che saranno prese una volta che il “Comitato Privatizzazioni” insediatosi presso il MEF avrà elaborato una sua proposta, 6 COMPARTECIPAZIONE La possibilità per i dipendenti del gruppo Poste Italiane di ottenere “forme di incentivazione, tenuto conto delle prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione, in termini di qualità dell’offerta riservata (tranche e lotti minimi garantiti) e/o di prezzo” potrà realizzare una forma di compartecipazione dei lavoratori nell’azienda; tale principio è contenuto nell’art. 46 della Costituzione italiana (…ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende). LA POSIZIONE DELLA FAILP Massima attenzione ai processi in atto e partecipazione delle rappresentanze dei lavoratori alle decisioni attraverso opportuni incontri, dialogo sociale, elaborazione di proposte, affinché tutto avvenga con la trasparenza prevista dalla legge, con l’ottica di consolidare il migliore risultato per i lavoratori, ma senza cedere quote contrattuali (rinnovo del CCNL) come merce di scambio per ottenere le quote azionarie previste per i lavoratori. FAILPOGGI - 2/2014 m m ercato privati uuuuuuuu Il “mercato” e la sua evoluzione Prospettive È difficile analizzare un’azienda che cambia pelle continuamente ne sono testimoni i repentini ordini di servizio che si susseguono in Poste Italiane. A All’interno della Divisione Mercato Privati di cui stiamo trattando, come di Poste Italiane, lavorano migliaia di addetti nei segmenti più trainanti dell’impresa, tutto si può accettare piuttosto che guardare al passato che non c’è più, suscitando false aspettative. Un sindacato moderno ed all’altezza dei tempi deve essere in grado di distinguere il grano dalla paglia, meglio se “cum sapientia”, esercitando ove necessario il diritto di critica e prendendo atto dell’evoluzione commerciale di tutti i segmenti in cui Poste Italiane si è ramificata. Intendiamo riferirci al variegato mondo di “Mercato Privati” che comprende gli uffici postali dove coesistono senza grandi distinzioni (… e forse non è un bene) i servizi postali insieme ai servizi finanziari e tutti i servizi di consulenza della gestione del risparmio, delle assicurazioni e dei prestiti, ecc… La gamma di attività che compiono gli uffici postali è quasi simile a quella delle Banche, ma ben diverso è il tratta- FAILPOGGI - 2/2014 mento economico riservato ai lavoratori degli uni e delle altre, come recitano tutti i commentatori, analisti, economisti, ne citiamo uno fra tutti: “… La redditività delle Poste si basa su tre pilastri fondamentali, nessuno dei quali è di mercato: compensi pubblici per la raccolta del risparmio, compensazioni pubbliche per il servizio universale e il fatto di svolgere servizi bancari utilizzando personale che gode di un contratto molto meno favorevole di quello dei bancari. Poiché solo lo Stato può garantire la permanenza nel tempo di questi tre pilastri, la privatizzazione parziale avrebbe per oggetto non un’azienda di mercato bensì un’azienda a redditività di Stato”. Ci fermiamo a tale paragrafo, ma potremmo proseguire in un’analisi su come e quanto l’evoluzione di Mercato Privati, di Poste Assicura, di Poste Mobile e di altri segmenti aziendali, abbiano inciso nei successi di Poste Italiane e nei suoi bilanci progressivamente positivi ed alla sua redditività. La FAILP è bene attenta a perseguire l’obiettivo di salvaguardare sì l’azienda in quanto casa di tutti, ma anche il personale di cui essa è composta e la fetta costituita da Operatori di sportello, Operatori specializzati Commerciali, Quadri, presenti nel segmento “Mercato Privati” è un argomento su cui puntualmente ci incontriamo con la parte datoriale. In queste settimane sono all’ordine del giorno questioni che riguardano l’organizzazione degli uffici postali, la lo- 7 ro evoluzione sia sotto il profilo del lay-out, sia delle specificità di lavoro, l’evoluzione del modello commerciale che non si arresta mai e diventa sempre più minuziosa e permeante, per continuare a … fare cassa. Inoltre sono già in ritardo i momenti di verifica connessi agli accordi in materia di “Proposizione commerciale” ed occorrerà fare il punto sull’organico degli uffici postali, che non ce la fanno più a sopportare le aperture, i doppi turni, le sovrapposizioni di direttive (le più disparate e diversificate in concomitanza con il rinnovo degli obiettivi commerciali, dei budget e delle campagne di vendita), mentre diventa sempre più una chimera potere accedere alle pause di applicazione ai videoterminali previste, regolamentate da specifici accordi sindacali in coerenza con le leggi sulla prevenzione al lavoro, che vengono puntualmente disattese con la complicità di tutti. Allora, avere ripreso il confronto nel 2014 con una riunione tenutasi il 12 febbraio potrà essere una cosa buona, se poi si continueranno ad affrontare tutte le altre questioni relative al personale ed all’organizzazione degli uffici. Ci rendiamo conto di come la nostra concorrenza (banche ed uffici di credito) stiano riorganizzando le proprie reti, da qualche parte allargando gli orari di apertura degli sportelli e stiamo assistendo che in Poste Italiane e da parte di “Mercato Privati” si prosegue ad aprire altri uffici postali ai turni pomeridiani, nonostante la scarsità di Operatori addetti già nel turno antimeridiano. Qualche mese fa abbiamo sentito l’azienda dirci che c’era disponibilità ad effettuare un incontro sugli organici (o chiamatele come volete consistenze) ed anche a ritoccare il perimetro numerico stabilito nel 2008 e trascinatosi negli anni successivi, nonostante la moltiplicazione dei servizi, di cui adesso c’è proprio bisogno e lo affermiamo forte e chiaro, perché tutti possano sentirci. 8 Parlare solo degli argomenti che stanno a cuore della parte datoriale non è possibile, perché ad ambedue le delegazioni che compongono il tavolo relazionale devono stare a cuore le condizioni di lavoro del personale, di quei lavoratori che sono la fonte di ricchezza dell’impresa, attraverso l’impegno quotidiano negli sportelli postali, finanziari, di consulenza, degli uffici d’impresa, di poste shop, ecc… Ultimamente abbiamo ricevuto nuove indicazioni sulla sperimentazione dell’evoluzione della rete degli “Specialisti Commerciali Promotori Finanziari” (denominazione impossibile, per fortuna comodamente abbreviata in “SCPF”) che vengono inseriti anche organizzativamente in alcuni uffici postali, con dipendenza gerarchica dal D.U.P., fermo restando il coordinamento funzionale ed il pieno supporto della funzione CP di Area Territoriale, a costituire il nuovo modello del “Commerciale”; così da avere n° 1 Direttore di ufficio postale con alle sue dipendenze il Referente Coordinamento UP e lo Specialista U.P. sotto cui opereranno: S.C.P.F., S.C.F., Specialista Partite IVA, Osp, Operatore di vendita PosteShop, Operatore di vendita PosteMobile. In corrispondenza con il nuovo modello si riallineeranno le funzioni fra Filiale ed SCPF (questi ultimi con orari sperimentali diversificati per territorio, in Lombardia 6 x 6 e nell’A.T. Centro a 7,42 su 5 giorni con la flessibilità di 60 minuti). Ovviamente stiamo riportando solo indicazioni aziendali su cui faremo i dovuti approfondimenti! L’esito della sperimentazione di cui sopra avrebbe portato l’azienda a decidere per tutti i Promotori Finanziari (104 risorse) l’orario su 5 giornate (09.00 – 16,42 con flessibilità di 60 minuti) quantificati come segue: Area territoriali Centro (n. 15), Centro 1 (n. 18), Centro Nord (n. 17), Lombardia (n. 15), Nord Est (n. 10), Nord Ovest (n. 9), Sud (n. 11), Sud 1 (n. 4), Sud 2 (n. 5). L’ultimo aggiornamento ricevuto in fase di confronto con Mercato Privati è stata l’evoluzione dei “CLUSTER” U.P. ovverossia la ricollocazione dei DUP (c’era tempo per implementarli entro dicembre 2013). Non ne forniamo l’esemplificazione perché l’azienda ha imposto il vincolo della riservatezza dei dati. Ci resta ancora da definire l’esito della sperimentazione del Progetto Semplificazione Uffici Postali, ma questo… è un altro film! Nel frattempo la FAILP rende omaggio alla professionalità di tutti i lavoratori che assicurando competenza, capacità di analisi, tempestività d'informazione e di previsione, velocità d'intervento, hanno saputo rispondere alle esigenze del segmento commerciale presente negli uffici postali. FAILPOGGI - 2/2014 SERVIZI POSTALI ED OCCUPAZIONE Nuovo accordo 14 Febbraio 2014 Il 14 febbraio la F.A.I.L.P. ha sottoscritto in Poste Italiane un verbale di accordo che mira a mantenere gli attuali livelli di efficienza e qualità dell’azienda in un’ottica di sviluppo di nuovi servizi e dell’innovazione dei processi e dell’individuazione di nuove opportunità offerte dal mercato. L’intesa segue quelle del 27 luglio 2010 e del 28 febbraio 2013 e conferma gli indirizzi già condivisi, prendendo atto dell’andamento dei volumi postali in ulteriore decremento e delle nuove possibilità di sviluppo (integrazione logistica pacchi, attività messi notificatori, e_commerce): dentro tale cornice si sono individuate soluzioni per la gestione del turn-over e la riqualificazione professionale, sia verso il front end uffici postali, sia nei servizi alla clientela. Infatti, come recita la premessa dell’accordo: “…la complessità del contesto economico e finanziario insieme alla contrazione delle attività delle imprese hanno comportato la necessità di individuare soluzioni idonee a rilanciare ed incrementare la competitività di Poste italiane, condizione fondamentale per cogliere tutte le opportunità di crescita. In particolare nel mercato dei Servizi postali, si sta confermando, una significativa contrazione dei volumi a livello internazionale ancora più accentuata a livello nazionale che, insieme alla liberalizzazione del settore, impone una profonda rivisitazione del modello operativo per individuare i necessari interventi di efficacia/efficienza e cogliere così tutte le occasioni di sviluppo del business. Con riferimento a queste dinamiche, le OO.SS. e Poste Italiane S.p.A. hanno sottoscritto il precedente accordo del 27 luglio 2010 successivamente integrato dall’intesa del 28 febbraio 2013. Particolare attenzione è stata dedicata alle azioni finalizzate all’individuazione di nuove opportunità di sviluppo del business: integrazione logistica pacchi, sviluppo attività dei messi notificatori e nuove iniziative in ambito e_commerce; con riferimento, invece, agli interventi volti ad ottenere un corretto dimensionamento degli organici nonché alle modalità per la gestione delle ricadute oc- InsertoINSERTOInsertoINSERTOInsertoINSERTOI NUOVO ACCORDO cupazionali e del riequilibrio delle risorse si sono realizzate, oltre alla normale gestione del turn-over, iniziative di reimpiego e di riqualificazione professionale, principalmente verso le attività di front-end, sia negli uffici postali sia nei servizi al cliente. Con l’intesa, le Parti hanno condiviso l’esigenza di avviare interventi mirati ad introdurre nell’ambito di Poste Italiane specifici momenti di valorizzazione delle risorse impiegate attraverso l’avvio di processi di politica attiva del lavoro come di seguito riportato…” Integrazione logistica pacchi. In tale ambito (consegna dei pacchi a marchio Poste fino a 3 kg da parte dei portalettere) si è proceduto ad arricchire l’offerta con prospettive di positive evoluzioni. Commercio elettronico. Nel campo dell’e_commerce la svolta positiva (accordo Poste- Amazon) si è condivisa l’opportunità di analizzarne gli impatti e le ricadute sui portalettere anche per l’effetto del processo dell’integrazione logistica pacchi. Messi notificatori. Nel settore sono impiegate 489 persone, oltre ad 87 addetti per il back office e abbiamo ottenuto che l’azienda presenterà uno specifico piano di incentivazione indirizzato al personale che vi opera, oltre che approfondire tutti gli aspetti dell’organizzazione. Occupazione. Per fare fronte alle necessità non strutturali del recapito si ricorrerà ad assunzioni a tempo determinato e ne sono già state effettuate 106 (67 in Lombardia, 4 in Piemonte, 3 in Veneto, 32 in Emilia Romagna). Mobilità. Nelle regioni eccedentarie, in coerenza con le intese precedenti, i portalettere ed addetti di produzione stabilimenti, dal 15 al 31 marzo, potranno presentare domanda di trasferimento in deroga alle previsioni dell’accordo per la mobilità del 22 maggio 2013 verso una delle Province/sedi accipienti, indipendentemente dal requisito dell’anzianità di servizio/permanenza sede, previa verifica dell’idoneità alla mansione. Tali domande saranno ordinate sulla InsertoINSERTOInsertoINSERTOInsertoINSERTOI 14 FEBBRAIO 2014 base del criterio della maggiore anzianità di servizio (e anagrafica nei casi di parità di punteggio) con priorità di assegnazione nei confronti della mobilità volontaria ordinaria. L’intesa prevede la possibilità che i portalettere (max 670 risorse), con contratto indeterminato part-time, che formalizzeranno dal 1 al 15 maggio domanda di trasferimento da una delle regioni eccedentarie (prioritariamente Friuli V. G., Puglia, Sicilia ed a seguire Abruzzo, Campania, Calabria, valle d’Aosta, Liguria, Trentino A.A., Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna, Molise, Basilicata) verso una delle province accipienti, potranno ottenere la trasformazione dell’attuale rapporto di lavoro da part-time a full-time, previa verifica dell’idoneità alla mansione (a parità di punteggio prevarrà la maggiore anzianità anagrafica), con l’obbligo di non presentare domanda di trasferimento fuori dalla regione di nuova assegnazione per almeno 36 mesi dalla data di trasformazione del rapporto di lavoro. Riammissioni in servizio e gestione effetti. L’accordo prevede diverse leve gestionali atte a favorire il riposizionamento in azienda delle riammissioni derivanti da sentenze nei giudizi promossi da personale già assunto come CTD/ INTERINALE/SOMMINISTRATO. Si tratta della possibilità di utilizzare le riammissioni per sostenere lo sviluppo delle attività, nei comuni sedi di stabilimenti (CD, CDM, CPD,CSD in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto ed altre regioni che dovessero rendersi eccedentarie), attraverso il trasferimento verso i Comuni interessati delle risorse riammesse in servizio a seguito di sentenza (l’azienda fornirà trimestralmente apposito prospetto identificativo delle capienze). L’intesa prevede la possibilità che nei Comuni sedi degli stabilimenti di cui sopra, sarà possibile, ove necessario, superare la percentuale di copertura del 100% con personale stabile. Le modalità di gestione delle risorse eventualmente interessate sono specificate nel testo dell’accordo. nsertoINSERTOInsertoINSERTOInsertoINSERTOIn NUOVO ACCORDO 14 FEBBRAIO 2014 L’azienda si è impegnata a fornire trimestralmente al sindacato l’elenco dei Centri di Smistamento della Rete Logistica che saranno interessati da interventi di inserimento di personale con le relative capienze. In tale contesto sono state superate le intese precedenti e viene predisposto un percorso analitico di gestione degli effetti delle riammissioni in servizio disposte su sentenza (cfr. vedi criteri contenuti nel testo dell’accordo). L’intesa prevede anche azioni di riequilibrio che saranno soddisfatte con assunzioni (art. 1, comma 1 bis, lett. A, DLGS 368/2001 per max. 12 mesi), sia in Piemonte e Lombardia, o altri territori che fotografassero analoghe esigenze tecnico / organizzative. L’intesa modifica quanto precedentemente previsto sulle trasformazioni da PartTime in Full-Time nel biennio 2013-2014 e determina che compatibilmente con le esigenze tecnico, organizzative e produttive, nello stesso periodo si potranno accogliere fino ad un massimo di 2.000 trasformazioni (di cui 200 in ambito MP) comprensive di quelle previste per i casi di mobilità volontaria in deroga. Le parti hanno condiviso di istituire un Comitato di Monitoraggio che riprenderà l’analisi del settore servizi postali con inizio il 3 aprile prossimo e termine il 30 dello stesso mese; inoltre entro luglio prossimo sarà effettuata una verifica complessiva dell’accordo sottoscritto (verbale del 14 febbraio c.a.). Prossimamente le parti si sono impegnate ad effettuare un esame della situazione relativa al consolidamento dei rapporti di lavoro delle risorse che abbiano prestato servizio in Azienda in virtù di un contratto a tempo determinato e che vi stiano ancora operando alla data dell’accordo, sulla base di un provvedimento giudiziale non ancora passato in giudicato. InsertoINSERTOInsertoINSERTOInsertoINSERTO uuuuuuuu s s ervizi Postali SERVIZI POSTALI puntare sull’E-COMMERCE P Forse potrebbe essere la strada giusta e l’occasione mancata quella del commercio elettronico FAILPOGGI - 2/2014 Perché le vendite tramite internet aumentano di volume ed il trasporto/recapito degli articoli si sta rivelando un buon affare che impegna tutti i corrieri in grado di supportare un servizio di qualità. Magari occorreva pensarci prima come evidenziano tutti i commentatori che criticano il fatto che Poste Italiane, pur facendo ottimi affari nel campo dei servizi finanziari dal risparmio, alla telefonia, alle assicurazioni, poco si è curata di investire, supportare e sviluppare il prodotto “pacchi” e servizi accessori. Il “Servizio Universale” è stato il tema centrale più discusso ed oggetto di revisioni a causa delle progressive, costanti ed inarrestabili perdite di volumi determinate dalle nuove tecnologie e dal rafforzamento dei competitori privati; a ciò si è affiancato l’affare del servizio dei “Messi Notificatori” che ha consentito di realizzare buone performance, grazie all’acquisizione di nuove commesse. L’azienda da qualche anno si è cimentata nell’offerta commerciale rivolta all’utenza comune ed a supporto delle imprese (segmento Impresa M.P.), nonché nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, naturale partner di Poste Italiane, con alterne fortune; solo da pochi mesi sotto la spinta del sindacato è stato avviato un percorso di revisione del segmento “Pacchi” (intesa del 28 febbraio 2013). È nostro avviso che l’investimento nel “Postino telematico” fatichi ancora a completare il suo ciclo evolutivo, anche a causa delle difficoltà collegate all’usura dei terminali (durata delle batterie), ma tale strumento è essenziale per competere con la concorrenza ed assicurare il tracciamento completo ed in tempo reale delle consegne (monitoraggio del ciclo impostazione, trasporto, lavorazione, recapito). D’altra parte, per quanto ci si possa affliggere a causa della contrazione dei volumi postali, non possiamo nasconderci che gruppi concorrenti come DHL, TNT, UPS, 13 fanno buoni affari senza giovarsi di affiancare al loro core business i beneamati servizi finanziari che piacciono tanto al management di Poste Italiane. E allora? Allora è il caso di riconoscere che avere trascurato il settore della Logistica e dei Pacchi è stato un grosso errore per un’azienda nata per fare POSTA, come il suo nome presupporrebbe, ma per fortuna a tutto ciò si sta ponendo qualche rimedio, sulla spinta che il sindacato ha dato nel convincere la dirigenza postale a riprendere coraggio nel filone dei servizi postali. I volumi attuali: - 1,3% per la posta business transazionale (e-substitution puro con estratti conto on line) - 1,3% per posta prioritaria (e-substitution di email, social network) -1,8% per la posta registrata (tagli alla spesa pubblica spingono le amministrazioni a contenere il suo utilizzo, PEC) + 1,4% per il Direct mail (anche in parte per effetto spostamento volumi da editoria sempre meno sussidiata). (dati di analisi riportati su internet come fonte TNT) Ad avviso della FAILP il rimedio c’è e sta nel migliorare le performance del servizio, per convincere tutti a riprendere l’abitudine di gustarsi la buona lettura di un foglio cartaceo che può riportare fedelmente stati d’animo, sentimenti e idee con dovizia di particolari, piuttosto che l’astruso linguaggio sforbiciato di qualche SMS o di immateriali “nuvole” che comunque hanno un senso concreto in altri contesti. Poste Italiane ha ricevuto dal Governo il regalo di diventare l’unico fornitore del “Servizio Universale” in Italia almeno fino al 2025 ma non può cullarsi sugli allori o pensare solo ad effettuare tagli su tagli, fino a rendere commercialmente sproporzionato il rapporto costi/benefici fa- 14 cendo disamorare i cittadini nell’utilizzo della corrispondenza cartacea. L’azienda Poste Italiane ha ricevuto dal Governo un ruolo dominante, forse perché attualmente non ci sono altri operatori in grado di gestire una rete di penetrazione del territorio italiano altrettanto efficace come la sua “Rete Universale” e ciò ci sta consentendo di sopravvivere nel campo postale, pur se con notevoli difficoltà. Però occorre ripensare tutto nell’ottica di una resa del servizio più profittevole, sicura, tempestiva e compatibile con le energie che ciascun operatore è in grado di sopportare nei limiti contrattualmente dovuti e ciò ma non soltanto attraverso i tagli continui dell’organico a discapito dell’efficienza dell’intera rete. È avviso della FAILP che la Divisione “Servizi Postali” debba puntare a supportare maggiormente i propri livelli territoriali (macro e micro) con più presenze (figure di coordinamento – monitoraggio – raccordo – controllo) della rete fisica vera e propria; ciò ultimamente è avvenuto nei Centri di Meccanizzazione, ma a livello più decentrato occorrerebbe investire di più in posti di programmazione, analisi e controllo qualità, arricchendo le figure di coordinamento ed adeguandole sotto l’aspetto formativo al loro ruolo. Nell’ultimo incontro che la FAILP ha avuto con Poste Italiane per fare il punto sui servizi postali (riunione del 4 febbraio) si sono fatti focus sull’insourcing dei pacchi a marchio Poste, come sul prodotto per i clienti Amazon ed una vista sui “Messi Notificatori” e raccolto dati sui processi formativi, raccogliendo con soddisfazione che si sta mettendo a punto la revisione del “Manuale dei CD” ampliandolo con tutte le cognizioni relative ai vari processi operativi. L’azienda, come richiesto dalle intese sottoscritte, ci ha fornito uno spaccato della situazione delle risorse umane dedicate ai servizi postali che scontano, purtroppo, tutta una serie di carenze che dovrebbero consigliare di effettuare inserimenti nel settore. FOCUS PACCHI Il processo di internalizzazione dei pacchi (intra bacino ed extra bacino) sta proseguendo dopo la conclusione del primo step di interventi che ha consentito di effettuare tale azione in 29 provincie nel 2013 e si prevede di completarne il ciclo con ulteriori implementazioni che interesseranno: Firenze, Pisa, Prato, Pistoia, Arezzo, Lucca, Rieti, Terni, Viterbo, Napoli, Salerno, Alessandria, Asti, Genova, Como, Varese, Roma, Milano Borromeo, Milano, Pavia, con tempistiche che variano dalla fine di gennaio ai primi giorni di FAILPOGGI - 2/2014 marzo per l’extra bacino, su una stima di oltre 122.000 affidati. FOCUS AMAZON Questa commessa ha restituito vigore al servizio di raccolta, trasporto e consegne pacchi (per le tipologie previste) ed investe l’e_commerce: si è registrato un volume a regime di affidamenti in rete Poste Italiane di oltre 520.000 pezzi per le settimane trascorse fino a gennaio di quest’anno (SLA J+4 e J+5). SERVIZIO NOTIFICHE PER EQUITALIA Le commesse ottenute hanno consentito di organizzare i relativi processi in SLA di notifica di 40 giorni per gli atti prioritari e 70 giorni per gli atti ordinari (lavorazione, notifica, rendicontazione, gestione documentale, restituzioni). Diversi interventi sono stati compiuti a supporto dell’organizzazione (automazione, monitoraggio, strumentazioni, modellistica, ecc…) e per l’anno in corso si stima un consistente ingresso di volumi. REGIONE Liguria 27 -153 -53 -7 / -375 76 34 17 9 68 Veneto -50 61 Emilia R. -82 -17 Marche -24 3 Toscana 2 -14 Umbria 10 12 Abruzzo 59 31 Lazio -23 -9 Sardegna 16 68 Calabria -26 53 Campania 37 2 Basilicata -7 7 Molise 6 / Puglia 212 17 Sicilia 49 42 -330 391 Valle d'Aosta Lombardia Friuli V.G. Trentino A.A. OCCUPAZIONE La foto scattata dall’azienda presenta un quadro di carenze/eccedenze nei settori Portalettere e degli Stabilimenti postali, ovviamente trattasi di dati di cui il sindacato non ha controllo/verifica che cercheremo di controllare e che comprendono “teste” di lavoro, al di là dell’effettivo impiego/presenza degli stessi. L’azienda ha comunicato che attraverso una gestione “territoriale” delle eccedenze / carenze si potranno sanare le situazioni di criticità, segnalando difficoltà solamente su due regioni (Puglia, Campania Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Calabria). Ecco l’analisi tratta dalle tabelle che Poste Italiane ha rappresentato alla FAILP. La voce eccedenze/carenze è calcolata dall’azienda come somma algebrica delle eccedenze e carenze per singola regione; da parte della Divisione S.P. è stato anche riportato il dato analitico delle “Teste” recuperabili a copertura delle carenze, attraverso gli idonei al ciclomotore/motociclo e le risorse liberabili dalle mobilità (tabelle consultabili direttamente presso le strutture territoriali della FAILP). Su tali questioni sitamo facendo gli opportuni approfondimenti. FAILPOGGI - 2/2014 STABILIMENTI Eccellenze/ carenze -17 Piemonte MONITORAGGIO E QUALITÀ L’accordo del 28 febbraio 2013 ha previsto l’inserimento di 560 risorse nei monitoraggi/qualità attraverso l’individuazione di figure specialistiche cui sono stato dedicati i percorsi formativi prestabiliti. PORTALETTERE Eccellenze/ carenze Totali S.P. 15 r r appresentanza uuuuuuu Da gennaio c’è il Regolamento Attuativo sulla rappresentanza sindacale firmato da CISAL e Confindustria Il 14 gennaio la Confederazione Cisal ha sottoscritto con Confindustria il “Testo Unico sulla Rappresentanza” che attua quanto già firmato il 28 giugno dello scorso 2011 ed il 31 maggio 2013. S Si tratta della regolamentazione di quanto previsto in materia di “misura e certificazione della rappresentanza ai fini della contrattazione collettiva nazionale di categoria - Regolamentazione delle Rappresentanza Sindacali in azienda - Titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale di categoria e aziendale - Disposizioni relative alle clausole e alle procedure di raffreddamento e alle clausole sulle conseguenze dell’inadempimento”. In pratica le parti firmatarie si sono accordate su alcuni temi che coinvolgono Datori di lavoro e Sindacati nel riconoscersi vicendevolmente, mettendo mano ai temi più pressanti e determinanti per la sottoscrizione e l’efficacia dei contratti erga omnes. Fra tutte le questioni regolamentate, spicca che ai fini della futura legittimazione al tavolo delle trattative contrattuali, si metterà mano ad un sistema di misura e certificazione della maggiore rappresentatività nella categoria interessata: rilevazione del nu- 16 mero di iscritti al sindacato e sua certificazione, misurazione e certificazione della rappresentanza conseguita nelle ultime elezioni per il rinnovo/elezione delle R.S.U., soglia del 5% necessaria per essere ammessi al tavolo negoziale contrattuale intesa come “media semplice fra la percentuale degli iscritti (sulla totalità degli iscritti) e la percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle r.s.u. sul totale dei votanti, quindi con un peso del 50% per ciascuno dei due dati”. Il sistema congegnato e condiviso fra Confindustria e le maggiori Associazioni Sindacali Confederali dovrebbe mettere fine alle discussioni infinite alla vigilia e durante i tavoli negoziali ed alla proliferazione delle piccole entità associative - prive di effettivo peso fra i lavoratori – che adesso dovranno dimostrare, nel rispetto dei principi di democrazia, pluralità e libertà, di essere effettivamente portavoci degli interessi dei lavoratori, i quali peraltro dovranno pronunciarsi con il voto sui rinnovi contrattuali: “…I contratti collettivi aziendali per le parti economiche e normative sono efficaci ed esigibili per tutto il personale in forza e vincolano tutte le associazioni sindacali, espressione delle Confederazioni sindacali firmatarie dell’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011, del protocollo d’intesa del 31 maggio 2013 e del presente Accordo, o che comunque tali accordi abbiano formalmente accettato, operanti all’interno dell’azienda, se approvati dalla maggioranza dei componenti delle rappresentanze sindacali unitarie elette secondo le regole interconfederali convenute con il presente accordo…”. FAILPOGGI - 2/2014 Ne ce ssu se ver n l co rva e sa avo ra mm nze nzi rato m ppr es de oni re al unq ese se l t per pot di ue nt da es le rà ss a l t en gar nze le O o U ino riso an e O ni s/s tit vi .SS co cio o en . pe i l d e c o ri. iri otto Un’ voloassoci seg nego azione spe ga un ziale c sinda a m cifico a ra ontra cale p dac età franon in ppresettuale otrà se vot alizzat la pe feriore ntativ solo q dersi cipai ripor i ed a rcentu al 5% ità n ualora al taciat to. Ta tati ne metà ale de (valo el se poside iva, m le sce lle ele con la gli isc re calc ttore pre ntifica a è c lta no zioni perc ritti su olato R n sen e r tati e il reoerent limita SU cu ntualei sinvità i e q in c uisito con l la libe ha par dei t iasc del a n rtà la m ece ass eun o s sett ore aggior sità d i /ca teg e raporia . Le RSU prese d possono stip u Per la pi loro compet lare accordi e r l’inosse ima volta si nza, vincolan con le imt s “Testo rvanza delle tabiliscono s i per tutti. a U goli Co nico” che sa regole conc nzioni per ntratti o r r d a te a n no con Colletti pulati: nel t e n u v m t i sospen ulte per l Nazionali di e nei sine s contrat ione tempor imprese in Lavoro stia o t sentan uali sia per le nea dei dirit sservanti, z t gono sa e elette inoss OO.SS., sia pe i sindacali r e l v le rapp r vanti preced aguardati i enti (es diritti s . Comunque rev ficazion a . i conten Legge 300/19 nciti dalle nor en70) salv m ute nel o le spe e Testo U cinico. ten i s e id ll’ de onal ine zi is l on sti ti na ogn on i i e c e n qu at la ontr nes i ria, ivo d re a t o c m e it o fin ei teg en cid a De ne d erga e/ca prev a de sse sio oro ttor ento ati L me sinda a lav lo se ciam hiam CCN ioni e d go nun ori c i di ciaz tive pro orat otes Asso enta de. s lav lle ip alle pre zien p d ra iali/a su nto ù i pu i p ator l ca elle d o tiv qu let ri: l co fatto so e t at cuni eve lle r t al L d de l on l c da CCN 1 ta a i e d de + i c os ità ipen iva d 0% ttop ratri tl i b 5 s o i o ig ale d nclu al i e s lav ato o ce s e L’ zion i co ta d ttric tori/ plic pli ina otes rma scri vora re ap sem dec l’ip e fi sotto i i la esse anza sono moda r se .SS. tutt eve ggior pos ulle OO to di NL d ma S.U. za s n vo i il CC o la le R . osta cu end o e circ ni. ten l vot ogni tazio de re in le vo de del nza lità nta onese ppr uono c ali a r c a g sull distin sinda tto e l e u o reg ne che entanz bili fr ssi. e t a n tazio es p i ù l ro m e i l lme t ppr Fina contra le ra quelle comp i anno S. e dei o ogn a OO.S za e la ament e, da o v t n n i nn cre ificat tica era ciascu esenta leh i c l n i sig a po certif itti di rappr per l’e no r dell /Cnel gli isc della tazioni menta o s a e Inp ero d il dat ime vo i regol o t s num isend elle ul di cui e. u v acq nuta n R.S.U. rogati e otte e delle e e pr zion ituzion t cos uuuuuuu p p ostemobile Il “TELEFONO” vola P È sul mercato dalla fine del 2007, e conta attualmente circa 3 milioni di clienti attivi. 18 Presente sia sul segmento consumer sia su quello business, la Società si avvale della rete commerciale dei circa 14.000 uffici postali italiani ed è il maggiore operatore virtuale ESP italiano per numero di clienti. La caratteristica distintiva dei suoi servizi è rappresentata da un’offerta che unisce i tradizionali servizi di comunicazione mobile di voce, dati e sms, con una gamma di servizi finanziari, informativi e dispositivi di m-payment, m-banking e m-commerce, fruibili mediante l’associazione della SIM con gli strumenti di pagamento del Bancoposta, integrando, quindi, i propri servizi di telefonia mobile con il mondo dei servizi finanziari e postali di Poste Italiane. Il prossimo obiettivo della Società è diventare leader anche nei Mobile Proximity Services, tramite la commercializzazione, già avviata a fine 2012, di SIM di nuova generazione che integrano la nuova tecnologia NFC. Per mezzo di tale tecnologia, che può integrare nella SIM una carta Postepay digitale, i clienti in possesso di un cellulare NFC potranno fare acquisti in tutti i punti vendita in Italia abilitati, semplicemente avvicinando il proprio telefono al POS, in modalità contacless. Inoltre la tecnologia abiliterà un vero e proprio portafoglio elettronico virtuale di carte e servizi "smaterializzati", come il biglietto dell’autobus, il badge aziendale e i documenti d’identità. FAILPOGGI - 2/2014 PosteMobile come altri MVNO italiani, ha anche iniziato le operazioni di passaggio a “Full MVNO”. Tra i principali MVNO in Italia oggi il primo posto spetta proprio a PosteMobile che è passata da una quota del 45,6% del secondo trimestre 2010 al 50,6% del secondo trimestre 2011 e come unico operatore detiene, quindi più della metà dei clienti in questo settore (1.984.532 pari al 50.6% della quota dell’attuale mercato). Nell’incontro che abbiamo avuto ad ottobre 2013 con L’A.D. della Società, oltre ad esprimere soddisfazione per i risultati raggiunti da PosteMobile, abbiamo chiesto all’A.D di valorizzare le Relazioni Sindacali come elemento essenziale che presidia i rapporti tra Società, Sindacati e Lavoratori per un corretto equilibrio di rapporti in questo grande processo di sviluppo e di cambiamento. Occorre infatti ricordare che nel mese di marzo 2011 è stato attuato, ai sensi dall'art. 47 L. 29.12.1990 n. 428, il trasferimento di ramo d'Azienda della Rete TLC da Poste Italiane alla società Poste Mobile. Per effetto di questa cessione i Lavoratori di Poste Italiane prima applicati presso le Reti TLC Territoriali di Venezia (6 unità ), Milano (7 unità), Torino (5 unità), Genova (4 unità), Napoli (6 unità), Bari (6 unità), Palermo (4 unità), Roma Tor Pagnotta (3 unità ), Bologna (6 unità), Firenze (5 unità) e i lavoratori di Rete TLC Centrale (55 unità) sono transitati da Poste Italiane a Postemobile con l’impegno da parte della Società “ricevente” che il loro rapporto di lavoro sarebbe proseguito senza soluzione di continuità, salvaguardando in questo modo anzianità, livelli inquadramentali e retributivi. In realtà il trasferimento di ramo d’Azienda ha comportato automaticamente il passaggio dei dipendenti appartenenti al ramo ceduto all’impresa acquirente, senza che tale effetto sia stato condizionato in alcun modo dal consenso dei dipendenti stessi. Se anche l’operazione contrattuale è sembrata, almeno da quanto appariva, legittima e i lavoratori che ne sono stati coinvolti hanno salvaguardato la loro anzianità ed i loro livelli inquadramentali e retributivi, abbiamo fatto rilevare a Postemobile che LA TUTELA DEI RAPPORTI DI LAVORO di questi lavoratori DOPO LA CESSIONE DI RAMO D’AZIENDA, non si può limitare solo agli aspetti “formali”, ma deve riguardare FAILPOGGI - 2/2014 anche quelli “sostanziali” che dai primi direttamente discendono, e cioè che questa tutela deve essere estesa anche alle attività che questi lavoratori sono chiamati a svolgere in PosteMobile, da individuare in base alle qualifiche professionali possedute, e agli inserimenti professionali che agli stessi competono per le capacità ed i livelli professionali ricoperti prima In Poste Italiane. Questo non è per niente avvenuto e i lavoratori “ceduti” lamentano tutti il demansionamento e la dequalificazione patita a seguito del trasferimento di ramo d’azienda. La Failp ha fatto richiesta a Postemobile e all’A.D. dell’apertura di un tavolo negoziale per la verifica di queste “tutele” di cui siamo in attesa di convocazione. 19 marzo 20 14 Segreteria Generale FAILP-CISAL Via dell'Amba Aradam 24 - 00184 Roma Tel. 06.7002521 - 06.7005103 - 06.70454610 - Fax 06.7005207 [email protected] www.failp.it