Susanna Agnelli, la fine di un capitolo di storia italiana
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Susanna Agnelli, la fine di un capitolo di storia italiana
Susanna Agnelli, la fine di un capitolo di storia italiana che vestiva alla marinara Scritto da Eleonora Gitto Sabato 16 Maggio 2009 13:13 {mosimage}“Alta, capelli grigi, sempre abbronzata, sguardo chiaro e ironico, assomiglia molto al fratello Gianni. Tra i fratelli è lei quella che gode della maggior confidenza dell'Avvocato" . Questo scrisse di Susanna Agnelli Enzo Biagi, aggiungendo : “La chiamano Suni: è una donna coraggiosa che ha soprattutto un merito, la sincerità”. Suni, all’età di 87 anni, ha lasciato questo mondo e si è portata via con sé un pezzo di storia italiana che vestiva alla marinara. Le poche parole di Enzo Biagi spiegano in modo mirabile la donna Susanna Agnelli. “Don't forget you are an Agnelli”, ripeteva la voce autorevole di Miss Parker che incombeva sui bambini Agnelli ricordando loro un presente attento alla forma, in previsione di un futuro denso di obblighi. E nel futuro di Susanna Agnelli di obblighi e impegni ce ne sarebbero stati davvero tanti. Figlia di Edoardo e Virginia Bourbon del Monte, è stata da sempre una delle esponenti di spicco della storica famiglia torinese. Durante la Seconda guerra mondiale era stata nella Croce rossa per portare il suo aiuto sulle navi che trasportavano i feriti. {mosimage}Dopo il conflitto si sposò con il conte Urbano Rattazzi con il quale ha avuto sei figli. Una vita dedicata alla politica e al sociale la sua. Da sindaco del comune di Monte Argentario (Grosseto), a senatore nelle liste del Partito repubblicano italiano, da sottosegretario agli Esteri a ministro alla Farnesina. E' stata la prima e unica donna nella storia italiana ad accedere al dicastero: era il 1995 e capo del governo era Lamberto Dini. E ancora, parlamentare europeo, membro italiano della " Commi ssione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo ", Presidente del Comitato Telethon onlus dal 1990, e nel 1996 insignita dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana. 1/3 Susanna Agnelli, la fine di un capitolo di storia italiana che vestiva alla marinara Scritto da Eleonora Gitto Sabato 16 Maggio 2009 13:13 Nello stesso anno Suni ha ricevuto la cittadinanza onoraria di una delle perle della Costiera Amalfitana : Ravello . Dopo Jacqueline Kennedy e Hillary Clinton , anche Susanna Agnelli diventa cittadina onoraria della città della Musica dove lei, ospite spesso tra Amalfi Conca dei Marini e Ravello, si sente a casa. {mosimage}E fu proprio lei che, con la signorilità che la distingueva, da perfetta padrona di casa guidò a Ravello nella Chiesa di Santa Maria Gradillo, le delegazioni di ministri e funzionari di cinque paesi dell'area nord ( Francia, Grecia, Porogallo e Spagna ) e sei della sponda sud ( Algeria, Egitto, Malta, Marocco, Tunisia e Turchia ), in occasione del terzo Forum finalizzato al consolidamento del dialogo e della cooperazione politica, economica e culturale tra le due aree del Mediterraneo rivolgendo un’attenzione particolare agli sviluppi del processo di pace in Medio Oriente . Il resto della sua vita privata è cronaca di una famiglia che in Italia ha contato più dei Savoia. Ricchezza e forza industriale. Fiat, cattedrale del capitalismo, sogno di lavoro al nord e miraggio per i disoccupati del sud. Un porto sicuro, in quegli anni, per una marea di dipendenti diretti e indiretti, degli stabilimenti e della miriade di attività satellite della produzione Fiat. {mosimage}Fiat, e la prima Cinquecento dell'italiano in odor di benessere. Fiat, Seicento e le prime ferie al mare. Fiat, 1100 e la prima nota elegante nella linea di un Italiano imborghesito. Poi il declino. La morte di Gianni Agnelli, la Fiat che chiude stabilimenti e trasforma il sogno di lavoro quegli anni nell’incubo della disoccupazione dei giorni nostri. 2/3 Susanna Agnelli, la fine di un capitolo di storia italiana che vestiva alla marinara Scritto da Eleonora Gitto Sabato 16 Maggio 2009 13:13 Il 15 maggio 2009 muore Susanna Agnelli. Di lei ci resteranno i suoi libri “Vestivamo alla marinara”, "A ddio, addio mio ultimo amore ", " Gente alla deriva " " Ricordati di Gualeguaychu ", e il ricordo di una favola che parla di sogni, boom economico, lavoro, sindacato operaio e…di vestiti alla marinara . 3/3