Periodico di cultura e informazione a cura dell`Agenzia delle Entrate
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Periodico di cultura e informazione a cura dell`Agenzia delle Entrate
A Comunicazione Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno decimo Numero 2 - DICEMBRE 2016 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna 2 SOMMARIO Amministrazione fiscale e accademia a confronto sul tema dell’abuso del diritto Viaggiare sicuri….. sul web, intervista al dott. Sergio Russo, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Insieme per la Legalità 2 Il Fisco on line, a Bologna una giornata di confronto tra Agenzia delle Entrate e professionisti Rinnovata l’intesa in Emilia-Romagna tra Agenzia delle Entrate e ANCI Fiscalis 2016 ovvero tutte le facce del transfer pricing Intesa tra Agenzia delle Entrate e Consigli notarili Metamorfosi (al lavoro) La comunicazione di crisi: un’occasione di dialogo tra comunicatori, organizzazioni e giornalisti Il “cambia verso” visto da un Ufficio Territoriale “Un sogno che si realizza”: la giornata di accoglienza dei funzionari neo assunti alla Direzione Provinciale di Modena Incontri all’Università, l’iniziativa della Direzione Provinciale di Parma Concorso artistico “Scatta il libro” - La cerimonia di COMUNICAZIONE Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno decimo - numero 2 Dicembre 2016 Legale Rappresentante Antonino Di Geronimo Direttore Responsabile Biagio Cunsolo Coordinatore Editoriale Giovanna Regina Responsabile Progetto Grafico Giorgio Bertuzzi Foto Biagio Cunsolo Stampa In proprio premiazione redattori: Sabrina Arcangeli Pierluigi De Rosa Antonella Pellegrino Tiziana Sabattini per questo numero si ringrazia: Federico Barigazzi, Daniele Bongiovanni Paolo Buconi, Lea Camillini Paolo Corsanici, Sonia Celozzi Danila Di Stasi, Franco Farinella Anna Florio, Giulietta Motola Roberto Pocobelli, Licia Romagnoli Sergio Russo, Arturo Veccia EDITORIALE 3 Antonino Di Geronimo un po’ sofferti con le Organizzazioni Sindacali, oltre alla riconferma di istituti innovativi come la delocalizzazione della prestazione lavorativa, avviata nel 2015. Abbiamo fatto formazione di qualità, coinvolgendo in maniera significativa risorse interne in svariati ambiti tecnici e di ciò dobbiamo essere particolarmente soddisfatti oltre che incoraggiati a proseguire in questa direzione. All’esterno è continuata l’esperienza di successo di “Fisco & Scuola” che nel 2016 è stata particolarmente brillante e promette di esserlo altrettanto l’anno venturo. Abbiamo creato le condizioni per favorire un ampio dibattito culturale, promuovendo noi tre convegni di ampio respiro (legge sull’usura, abuso del diritto, servizi telematici dell’Agenzia), senza aspettare che sollecitazioni in tal senso ci giungessero dall’esterno. Abbiamo “inventato” anche due spettacoli teatrali, all’insegna della legalità e della solidarietà, che hanno messo in mostra il nostro cuore e i nostri talenti. Insomma, ci siamo giocati, con umiltà e forza d’animo, oltre ad un elevato livello di professionalità, un ruolo da protagonisti che cercheremo di replicare efficacemente anche nel futuro, con nuovi progetti e nuove idee. Ancora una volta, le persone saranno decisive: a tutti Voi, donne e uomini dell’Agenzia delle Entrate, un grande augurio di un futuro positivo. 2016 Questo numero di “ComunicAzione” chiude un 2016 assai complesso per l’Agenzia delle Entrate (e per il Paese). Nonostante le tante difficoltà però, come Istituzione, in Emilia-Romagna, abbiamo retto più che dignitosamente le molteplici sollecitazioni che ci sono arrivate ma, anche, abbiamo ripreso l’iniziativa in mano, raggiungendo dei risultati assai positivi e gestendo tutta la vicenda legata alla c.d. Voluntary Disclosure come forse meglio era impossibile fare. Abbiamo riguadagnato terreno nella prevenzione e contrasto all’evasione, abbiamo dato gambe, ritmo ed efficacia alle migliaia di comunicazioni preventive ai contribuenti che, su diverse fattispecie, erano risultati inadempienti sul piano dichiarativo, consentendo loro di avvalersi delle nuove forme di ravvedimento. Sul versante dei servizi ci posizioniamo sistematicamente sui migliori livelli dell’Agenzia delle Entrate, contribuendo a spingerne i risultati a livello nazionale. Le attività dell’Area Territorio sono state svolte puntualmente e, anche sotto questo profilo, otteniamo risultati largamente soddisfacenti. Infine, la difesa in contenzioso dei nostri atti vede, anche in questo caso, la nostra regione esprimere livelli quali/quantitativi di eccellenza. Sul piano interno abbiamo raggiunto accordi importanti anche se Comunicazione PRIMO PIANO 4 AMMINISTRAZIONE FISCALE E ACCADEMIA A CONFRONTO SUL TEMA DELL’ABUSO DEL DIRITTO Tiziana Sabattini Il 15 novembre scorso, presso l’Oratorio San Filippo Neri, a Bologna, si è svolta una giornata di studio con rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate e docenti universitari provenienti da diversi atenei italiani, dedicata all’istituto dell’abuso del diritto. Gli aspetti teorici e applicativi della norma sono stati oggetto di un confronto articolato in due sessioni, con interventi di inquadramento generale integrati da analisi di alcuni temi specifici. Il seminario, aperto dagli interventi introduttivi di Antonino Di Geronimo, Direttore dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, e di Giusella Finocchiaro, Ordinario di Diritto privato presso l’Università di Bologna, ha registrato 11 interventi. L’istituto dell’abuso del diritto (nuovo art. 10bis della legge n. 212/2000), rispondendo all’esigenza di assicurare la certezza del diritto manifestata dal legislatore all’art. 5, comma 1, della legge delega n.23/2014, ha riconfigurato i concetti di elusione e di abuso, tendendo a circoscriverne l’ambito applicativo. Poiché la norma da sola non può essere sufficiente, il seminario ha voluto mettere a fattor comune, perché il principio possa tradursi in prassi, il contributo tanto dell’Amministrazione fiscale quanto dell’Accademia e degli Ordini professionali. All’incontro organizzato dall’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, hanno preso parte il Generale di Divisione Piero Burla, Comandante Regionale della Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna, il Colonnello della Guardia di Finanza, Luca Cervi e il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Toscana, Carlo Palumbo. Al termine sono state illustrate le nuove frontiere dell’elusione fiscale nelle politiche di finanza pubblica del terzo millennio, tra profili interni e la necessità della cooperazione internazionale. Relatori intervenuti e argomenti trattati: • Luigi Balestra, Ordinario di Diritto Civile - Università di Bologna, Genesi e attualità della categoria giuridica civilistica dell’abuso del diritto; • Giuseppe Zizzo, Ordinario di Diritto tributario - Scuola di Diritto dell’Università Carlo Cattaneo - LIUC - Castellanza, Clausola anti-elusione e capacità contributiva; • Adriano Di Pietro, Ordinario di Diritto tributario - Università di Bologna, Il legittimo risparmio d’imposta e l’interesse fiscale nell’interpretazione della fattispecie impositiva e nell’attuazione del tributo: dall’elusione fiscale al disconoscimento delle ragioni economiche delle scelte del contribuente, all’abuso del diritto. Profili europei e nazionali; • Thomas Tassani, Ordinario di Diritto Tributario - Università di Bologna, L’art. 10 della L. n. 408 del 1990, l’art. 37-bis del D.P.R. n. 600 del 1973 e l’art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contribuente: i nuovi confini dell’abuso; • Mario Santoro, Agenzia delle Entrate, Responsabile Ufficio Consulenza - Direzione regionale Emilia-Romagna, L’art. 10bis dello Statuto dei diritti del contribuente nella prassi e nella giurisprudenza; • Alessandro Giovannini, Ordinario di Diritto Tributario - Università di Siena, L’abuso del diritto tra autonomia del contribuente, principio di legalità dell’imposizione e discrezionalità amministrativa; • Francesco Tundo, Ordinario di Diritto Tributario - Università di Bologna, I profili procedimentali amministrativi dell’abuso nella giurisprudenza; • Christian Attardi, Agenzia delle Entrate, Responsabile Ufficio Legale e Riscossione Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, Aspetti processuali tributari dell’abuso; • Antonio Cologno, Agenzia delle Entrate, Responsabile Ufficio Accertamento Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, Le sanzioni amministrative avverso i comportamenti abusivi del contribuente; • Andrea Carinci, Ordinario di Diritto Tributario - Università di Bologna, La rilevanza degli effetti giuridici dei negozi rispetto al presupposto impositivo: simulazione, interposizione ed equivoci storici. Interferenze (effettive o apparenti) con l’art. 20 TUR; • Giuseppe Anastasia, Agenzia delle Entrate, Capo Ufficio Grandi Contribuenti Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, La rilevanza penale dell’abuso. PRIMO PIANO 2016 5 Comunicazione PRIMO PIANO 6 VIAGGIARE SICURI...SUL WEB ll seminario su sicurezza informatica e privacy Biagio Cunsolo Si è svolto il 30 novembre 2016, presso la Direzione regionale Emilia-Romagna, il seminario “Sicurezza informatica e privacy”. I recenti fatti di cronaca e i sempre più numerosi profili di rischio associati all’uso di internet e dei nuovi media, hanno reso indispensabile per tutti noi un momento di riflessione sui rischi a cui siamo esposti, sia come funzionari pubblici, sia come cittadini. All’evento informativo hanno partecipato esperti del settore e rappresentanti del mondo istituzionale e accademico. Entrate in sicurezza web A margine dell’incontro svoltosi in Direzione regionale sui rischi connessi all’utilizzo dei dispositivi informatici e alla navigazione in internet, siamo lieti d’intervistare il dott. Sergio Russo, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato e Vicecomandante della polizia postale e delle comunicazioni di Bologna, con il quale affrontiamo alcuni temi legati all’azione di prevenzione e contrasto della criminalità informatica, a garanzia dei valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di comunicazione. In Emilia Romagna, recentemente, quali contromisure sono state prese dalla polizia postale per prevenire le truffe e-commerce? Per arginare il fenomeno delle truffe nel settore dell’e-commerce, la Polizia di Stato ha avviato una serie di iniziative che passano attraverso la sottoscrizione di protocolli con enti pubblici, quali la Regione e il Corecom ovvero associazioni di categoria quali quelle del consumatori, organi ai quali sono stati inviati delle locandine con le indicazioni su come comportarsi per non rimanere truffati. Inoltre, nell’epoca di internet, oltre al sito istituzionale www.poliziadistato.it, sul quale è possibile trovare un collegamento al sito www.commissariatodips.it nel quale vengono dati consigli per evitare di incorrere in truffe online, sono stati aperti vari profili sui principali social sui quali è possibile trovare preziosi consigli sulle trappole del web: • L’agente Lisa • Commissariato di PS online • Una vita da social. Per gli acquisti online, possiamo ritenere un primo passo fondamentale, l’avere installato sul proprio dispositivo informatico un buon antivirus aggiornato all’ultima versione? All’evento informativo hanno partecipato esperti del settore e rappresentanti del mondo istituzionale e accademico. I relatori: Giusella Dolores Finocchiaro, Ordinario di Diritto privato e Diritto di Internet Sergio Russo, Vice Questore Aggiunto Compartimento di Polizia Postale ER Alberto Di Gabriele, Ispettore Capo Compartimento di Polizia Postale ER PRIMO PIANO Visto che in rete è possibile trovare ottime occasioni d’acquisto, quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato, come possiamo tutelarci per evitare di incorrere in possibili falsi o eventuali truffe? Le regole di buon senso valgono anche sul web! Come non acquisteremmo mai la famosa autoradio all’autogrill ricevendo in cambio un mattone, allo stesso modo offerte sproporzionatamente basse e fuori mercato possono nascondere l’incognita che si tratti di merce provento di altri reati (furti, ricettazioni ecc.), di merce contraffatta oppure di una truffa vera e propria. Si ricordi anche che acquistare merce provento di reato (circostanza desumibile anche dal prezzo assolutamente fuori mercato) costituisce una violazione di legge anche da parte dell’acquirente. Diffidare assolutamente quindi di offerte “incredibili” che spesso vengono veicolate anche attraverso i social network (Facebook in primo luogo). I commenti e i feedback di altri acquirenti online possono esserci d’aiuto? I feedback sono senz’altro uno strumento efficace nella prevenzione delle truffe ed infatti stanno venendo progressivamente implementati su diversi siti di e-commerce. Ovviamente non può essere l’unico criterio per determinare l’affidabilità di un venditore, sia esso individuale che un sito internet, in quanto, soprattutto quando si tratta di venditori con numero di feedback limitato, gli stessi possono essere stati creati artificialmente, oppure, anche se in maniera più residuale, può essere rubato un account di un utente affidabile per proporre delle vendite in frode. In quest’ultimo caso accertarsi, se possibile, che non siano recentemente state cambiate coordinate per pagamenti o indirizzi di riferimento. Altro criterio di cautela generale è di effettuare sempre una ricerca sui principali motori quali google, bing ecc. riguardo ai dati che si hanno del venditore. Spesso inserendo anche uno solo dato quale ad esempio il recapito telefonico, il numero di conto corrente, della carta di credito ricaricabile, o il nome del venditore, si trovano numerose informazioni, fra le quali anche la sua individuazione come probabile autore di truffe ai danni di altri utenti della rete. Per completare una transazione d’acquisto occorre inserire i dati di carte di credito, bancomat o carte prepagate, come possiamo rimanere tranquilli quando ci appare il fatidico messaggio che dice: occorrono pochi attimi per concludere l’operazione? Normalmente le transazioni con carta di credito sulla rete internet sono le più sicure in assoluto. Generalmente le modalità di clonazione delle carte di pagamento avviene per altri canali. Per alzare il livello di sicurezza del proprio titolo di pagamento è senza ombra di dubbio utile attivare servizi accessori di autenticazione quali OTP (one time password) ovvero avvisi tramite sms delle spese effettuate. Acquistare da grandi negozi online o scaricare app ufficiali sono accorgimenti che ci metterebbero al sicuro da brutte sorprese? Sicuramente l’affidabilità del negozio su cui si acquista è fondamentale; in rete proliferano siti web creati appositamente per porre in essere delle truffe che dopo avere effettuato delle vendite regolari per crearsi un minimo di affidabilità nei commenti in rete, improvvisamente smettono di inviare la merce venduta, incassando il denaro e scomparendo nel nulla. Spesso è difficile tutelarsi da questi siti truffaldini che offrono prodotti a prezzi più convenienti della concorrenza ma solitamente non eccessivamente bassi da poter insospettire, pertanto è fondamentale rivolgersi il più possibile a siti di comprovata affidabilità a costo di spendere qualche euro in più. Rassicurati sulle precauzioni da adottare per l’e-commerce e sull’utilizzo sicuro di carte di credito e bancomat, affrontiamo adesso un tema molto scottante come il phishing e/o lo smishing, come possiamo evitare di cadere nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, ci richiedono di cliccare su un link che direttamente ci trasferisce su una pagina web trappola? L’argomento è piuttosto complesso ed ha un impatto sulla sicurezza particolarmente rilevante. In generale non bisogna mai cliccare sui link presenti nelle email. Si consideri che gli istituti di credito non inviano mai email contenenti link o allegati, quindi quando si ricevono messaggi da parte di banche, poste, emittenti di carte di credito o simili contenenti link o allegati, queste sono sicuramente email truffaldine. Diverso il discorso riguardante le email ricevute da soggetti diversi quali Agenzie delle Entrate, Enel, Tribunale, società di spedizioni merce. In questi casi osservare con attenzione il mittente della email, il linguaggio utilizzato nel testo (se l’italiano è corretto o se sono presenti anche piccoli errori), mantenere aggiornato l’antivirus, non farsi guidare dalla fretta o dalla curiosità. Riguardo ai link presenti in queste email osservare sempre con la massima attenzione l’URL ove si viene indirizzati (es. www.xyz.it sito vero, www.2.xyz.it o www.xyz.ru.it ecc. siti clone) perché non sempre i programmi antivirus o i browser sono in grado di rilevare che si tratta di un sito clone. In ogni caso non inserire mai le proprie credenziali di accesso nel sito ove il link vi ha diretto, ma ricomporre 2016 Un antivirus e un antispyware sono indispensabili per tutelarsi dalle infezioni che compromettono il funzionamento della macchina o da intrusioni finalizzate al furto di dati sensibili quali codici home banking e credenziali di accesso a siti riservati e personali. L’effetto sulla prevenzione delle truffe on-line rimane invece limitato alla segnalazione di siti internet e profili non autentici (fake) che vengono catalogati in base ai feedback degli utenti ed inseriti in comuni black-list presenti sulla rete e disponibili per qualsiasi internauta. 7 Comunicazione PRIMO PIANO 8 l’indirizzo a mano (es. il link vi rimanda apparentemente al sito XYZ ove avete un account, voi uscite dal link e digitate www.xyz.it ed eseguite da li le eventuali operazioni richieste nella email). Infine concludiamo con due argomenti di grande attualità e delicatezza quali il cyber-bullismo e la pedofilia online, a tal proposito esiste un decalogo della polizia postale per aiutare giovani e genitori? E’ fondamentale educare bambini e adolescenti alla prudenza, anche nell’utilizzo della Rete, a non fornire indiscriminatamente proprie immagini fotografiche, dati ed informazioni personali e a non incontrare persone conosciute in Internet senza averne prima parlato con gli adulti di riferimento. Bisogna sensibilizzare i giovani ad usare e valutare criticamente ciò che incontrano durante la navigazione, poiché non tutte le informazioni on-line sono affidabili. E’ bene che essi siano adeguatamente informati sul fatto che alcuni comportamenti illeciti nel mondo reale (per esempio insultare o procurare lesioni su una persona) lo sono anche in Rete. Sollecitare discussioni in ambito famigliare sui siti e sulle applicazioni che i ragazzi trovano interessanti e divertenti, ovvero che li hanno preoccupati o spaventati, consentirà ai genitori di capire i fenomeni della Rete e valutare l’opportunità di interessare le Autorità. Spesso, navigando su Internet ci si allontana molto dal punto dal quale si è partiti per effettuare una ricerca, e questo aumenta il rischio di accedere anche involontariamente a materiali non idonei a soggetti in età evolutiva. Qualora ci si imbatta in siti di carattere pedopornografico, è bene segnalarlo immediatamente alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche solo con una semplice e-mail. E’, inoltre, utile favorire l’utilizzo delle funzioni di sicurezza che ci offrono i social network al fine di scongiurare intrusioni agli account da parte di terzi, modificando periodicamente le password di accesso ai profili, che dovranno essere diversificate e create con criteri di sicurezza. Il bisogno di mostrarsi pubblicamente, al fine di acquisire consensi, deve essere necessariamente contemperata con l’esigenza di tutelare la propria privacy, e di conseguenza la propria sicurezza personale. A tal riguardo deve essere assolutamente contrastata la propensione di giovani e adulti ad utilizzare la Rete e le applicazioni per inviare proprie fotografie intime, anche solo al proprio partner, perché una volta cedute ed entrate nel circuito del web, se ne perde il controllo, con conseguenze penalizzanti ai fini della reputazione personale e professionale del soggetto raffigurato che, qualora minorenne, andrebbe peraltro ad alimentare il circuito della pedo-pornografia. I giovani devono essere consapevoli, inoltre, che tutto ciò che viene pubblicato nell’ambito della Rete, e dei social network in particolare, è oggetto di valutazione da parte delle aziende potenzialmente interessate ad una futura assunzione, le quali potrebbero essere disincentivate dal proporre offerte di lavoro a candidati che si mostrano nella “piazza virtuale” con contenuti, espressioni e comportamenti inadeguati per lo specifico settore professionale. Chi si trova oggetto di minacce, ingiurie e molestie sui propri spazi web è vittima di un reato denunciabile in qualsiasi ufficio della polizia postale? Per ciò che riguarda il reato di ingiuria, previsto dall’art.594 del codice penale, è stata abrogata la fattispecie di rilevanza penale nel febbraio di quest’anno e tale comportamento è ora perseguibile solo davanti al giudice civile. In questo caso la vittima non dovrà rivolgersi alla Polizia Giudiziaria ma ad un avvocato. Qualora le offese non siano rivolte in maniera diretta, ma inserite in uno spazio web pubblico, quali forum, blog o social network, si configura il reato di diffamazione, punito dall’art.595 comma 3 del codice penale, che prevede la presentazione di una querela da parte della vittima. Qualora la parte offesa sia infra-quattordicenne dovrà essere presentata dai genitori o dai tutori. Anche se riferita a fatti commessi on-line, la querela potrà essere presentata presso qualsiasi Ufficio di Polizia o dell’Arma dei Carabinieri. Anche le minacce, previste dall’art.612 del codice penale, sono perseguibili a querela di parte, sempreché non assumano un carattere di particolare gravità (es. minaccia di morte), nel qual caso si procederà d’Ufficio non appena ricevuta la notizia di reato. La procedibilità d’ufficio è prevista anche per il reato di molestia (art.660 c.p.). Sarà necessario presentare una denuncia alla Polizia di Stato o all’Arma dei Carabinieri dove dovranno essere indicate le piattaforme sulle quali si è consumata l’attività disturbante, la frequenza degli invii o delle telefonate ed i relativi riferimenti temporali, documentando, per quanto possibile, i fatti segnalati. Molti giovani sono particolarmente «gelosi» di questi strumenti informatici, nella maggior parte dei casi senza avere un motivo “distorto” da nascondere. I genitori come dovrebbero invece intercettare sulla rete utilizzata dai propri figli eventuali “storture online ”provenienti dall’esterno? L’utilizzo esasperato e spesso incauto dei dispositivi mobili da parte dei giovani deve essere necessariamente affiancato dal controllo dei genitori, che hanno la responsabilità dell’educazione, della tutela e del controllo dei propri figli. Proprio nell’esercizio di queste responsabilità il genitore ha, non solo la facoltà, ma anche il dovere di monitorare il comportamento on-line dei propri figli al fine di adottare eventuali correttivi e scongiurare l’aggravamento di situazioni che, prese in tempo, possono essere efficacemente risolte. La tutela della privacy, fattore non ritenuto un valore per il minore, si misura anche dal tempo dedicato dai genitori al controllo. E’ bene che i genitori conoscano le password utilizzate dai propri figli e sapere cosa pubblicano, dove si sono iscritti ecc, proprio al fine di esercitare il ruolo che il buon senso e la legge affida loro. Si tenga presente, inoltre, che la registrazione su un social network è un vero e proprio contratto e, come tale, non può essere sottoscritto da un soggetto che non ha la facoltà di agire giuridicamente, quale il minore. Oltre a ciò il genitore è, nella maggior parte dei casi, anche il titolare della SIM inserita nei dispositivi mobili dei figli ed ha quindi ogni diritto di gestione. Non a caso esistono i controlli parentali sui sistemi operativi ed applicazioni dedicate per il monitoraggio delle attività on-line dei minorenni, con possibilità di blocco delle chiamate provenienti da numerazioni anonime, o non inserite nella rubrica del dispositivo, nonché limitazioni orarie ed inibizione a siti ritenuti inadatti alla fascia d’età per contenuti o tipologia di servizi offerti. Questi accorgimenti agiscono, tuttavia, solo sui dispositivi che rientrano nella sfera di controllo del genitore, non eliminando il rischio che vengano utilizzati computer od altri dispositivi mobili ceduti al minore occasionalmente per le più svariate ragioni. Ringraziamo il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, dott. Sergio Russo per la preziosa disponibilità e ricordiamo che la polizia delle Comunicazioni è presente su tutto il territorio nazionale attraverso 20 compartimenti, con competenza regionale, e 81 sezioni con competenza provinciale, coordinati a livello centrale dal Servizio Polizia delle Comunicazioni. PRIMO PIANO 9 INSIEME PER LA LEGALITA’ 2 Paolo Corsanici Venerdì 11 novembre 2016, presso il Teatro “Alessandro Guardassoni” di Bologna, si è tenuto lo spettacolo “Insieme per la legalità 2”, serata di teatro, musica e danza, organizzato dalla Direzione regionale Emilia-Romagna e realizzato dagli artisti degli Uffici dell’Emilia Romagna. L’obiettivo della serata, che “replicava” l’evento dello scorso aprile con una scaletta completamente rinnovata, era duplice: da un lato raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto dell’Italia centrale, dall’altro rendere omaggio a tutti coloro che si sono prodigati in questi mesi nella “macchina dei soccorsi”. L’impegno di forze dell’ordine, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, associazioni, cittadini comuni, ha salvato molte vite e ha limitato i danni, materiali e non, di una sequenza sismica con pochi precedenti. Sotto la regia di Carlo Cammuso, e grazie all’organizzazione dei colleghi dell’Area di Staff, dopo un intenso pomeriggio di prove, la sera è andato in scena lo spettacolo. Importante il lavoro dietro le quinte di Maurilio Guidetti. Dopo una breve presentazione di Carlo Cammuso si è aperto il sipario con un brano di musica lirica cantato mirabilmente da Francesco D’Anna e Nadia Mastrini, dell’UPT Parma, accompagnati dalle mani esperte del maestro Gian Luca Faccini. “Là ci darem la mano” è tratto dal “Don Giovanni” di W.A. Mozart. Molto bravi i due artisti a rappresentare anche la scena, nella quale l’impenitente Don Giovanni vuole sedurre la contadinella Zerlina. A condurre lo spettacolo una coppia di presentatori molto “frizzante”, Sandro Mosca dell’UPT Piacenza e Sabrina Arcangeli della Direzione regionale, l’ironia napoletana e l’energia emiliana in un perfetto mix. 2016 Il secondo pezzo in scena è l’Ouverture/ Ensemble di Franco Farinella, una serie di citazioni di artisti, scrittori, personalità delle istituzioni e della scienza, sul tema Comunicazione PRIMO PIANO 10 del delicato rapporto tra l’uomo e la natura. Ad accompagnare la performance, il sottofondo musicale dello splendido violino di Paolo Buconi, dell’UT Bologna 2, con le voci narranti di: Ettore Vurchio, Giulia Pescatore, Giulia Vaccari e Sandra Mastrovalerio (DP Bologna), Adriana Linaroli e Sabrina Arcangeli, della Direzione regionale Emilia-Romagna; Nadia Mastrini, Francesco D’Anna e Paolo Corsanici, dell’UPT Parma. A seguire è andato in scena il suggestivo numero di danza del ventre di Milvia Guidetti, della DR, e Maria Concetta Ajello, che hanno rappresentato, con movenze e gesti carichi di armonia, la suadente musica di “Desert rose”, un brano di Sting che esprime un “romantico, filosofico desiderio” ambientato in uno scenario esotico. Il quarto numero è stato quello del bravissimo violinista Paolo Buconi che ha rappresentato, in compagnia dell’ottima Stefania Sapone (DP Modena) un duetto comico tratto dagli scritti di Giuseppe Giusti: un corteggiamento amoroso a base di cibo fra due golosi ghiottoni. Quinto numero, una suggestiva “Ave Maria” di G. Caccini, mirabilmente intepretata da Francesco D’Anna, accompagnato dalla magia del pianoforte di Gian Luca Faccini, un omaggio degli artisti alle vittime del terremoto e alle loro famiglie. A seguire Carlo Cammuso, Stefano Morgione e Stefania Sapone, dell’UT Modena, hanno rappresentato “Pericolosamente”, commedia di Eduardo De Filippo tratta dalla raccolta “Cantata dei giorni pari”, sul rapporto tra marito e moglie. La commedia ha coinvolto in un crescendo di emozioni il pubblico, grazie all’ottima interpretazione dei tre bravi attori. Con le poesie di Adriana Linaroli, tra temi ambientali e comici, il pubblico si è rilassato e divertito in attesa della musica del gruppo “I Canto libero”. Dopo la poesia di Adriana Linaroli, irrompono sul palco i “Canto Libero” con le tre voci battistiane di Emma Cavaliere, Patrizia Bozzani e Paola Perrone,accompagnate alla chitarra dal sempre “esuberante” (musicalmente parlando!) Renato Bonaiuti. I quattro della DP Parma hanno suonato e cantato un medley di Lucio Battisti che ha allietato il pubblico con un tuffo nei ricordi degli anni che furono. A seguire Nadia Mastrini, sempre accompagnata dalla maestria di Gian Luca Faccini al pianoforte, ha cantato “L’Aria di Berta”, tratta dal Barbiere di Siviglia. Nadia ha tenuto la scena con grande personalità ed espressività, dando prova di una ma un modo di intendere il proprio essere al servizio della comunità. I FATTI 11 professionalità che nulla ha da invidiare ai “veri” professionisti. Un fuoriprogramma gradito al pubblico è stato il brano “Tace il labbro”, tratto dalla “Vedova allegra” di F. Lehàr, eseguito da Nadia Mastrini e Francesco D’Anna, accompagnati dal maestro Gianluca Faccini. Il penultimo numero della spettacolo ha visto in scena ancora Carlo Cammuso con Stefano Morgione, stavolta accompagnati da Alessandro D’Orta, in un classico della letteratura napoletana, “A’ livella”, scritta da Antonio De Curtis, in arte Totò. La bravura dei tre attori ha dato al pubblico la sensazione di essere trasportati in una dimensione teatrale d’altri tempi, interpretando lo spirito autentico dell’opera napoletana, sempre sul filo tra realtà e finzione, amore per la vita e amarezza per le brutture del mondo. Ultimo numero in programma è stato quello del “fantasista” Paolo Corsanici, che ha reinterpretato in chiave moderna la telefonata della Sora Cecioni alla mamma, ambientandola in una famiglia nella quale il marito lavora all’Agenzia. Le situazioni e i paradossi della telefonata hanno divertito il pubblico. Subito a seguire, con un cambio di scena repentino, Paolo ha presentato Gastone Gesticola, pseudo cugino di uno dei cavalli di battaglia di Gigi Proietti, Pietro Ammicca. Gastone, anch’egli venditore tuttologo, ha cercato di piazzare i suoi “affari” con il suo linguaggio “gesticolato”, che ha trascinato il pubblico in un crescendo di risate. Dopo i saluti finali “gesticolati” di Paolo Corsanici agli organizzatori e al pubblico, è salito sul palco l’intero cast dello spettacolo per intonare il “Va’ Pensiero” splendida aria dall’opera il “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Le note verdiane hanno introdotto le immagini terremoto di Amatrice e del lavoro inesauribile dei soccorritori, a cui lo spettacolo era dedicato, con le parole di commento e di ringraziamento del Direttore regionale, Antonino Di Geronimo, e del regista, Carlo Cammuso. 2016 Circa 200 i presenti, per un incasso che – al netto delle spese vive – ha superato i mille euro, destinati al conto corrente unico della Protezione civile. Ancora una grande prova di generosità per l’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna e soprattutto ancora un’occasione per “stare insieme” al di fuori degli spazi lavoratori, per conoscersi e per fare squadra. Quella che ha intonato il Nabucco è davvero “l’anima dell’Agenzia”, un insieme di persone che non condividono solo il “posto” di lavoro Comunicazione I FATTI 12 IL FISCO ON LINE A Bologna una giornata di confronto tra Agenzia delle Entrate e professionisti Giorgio Bertuzzi Costruire una piattaforma di confronto tra l’Agenzia delle Entrate e i professionisti tributari, attraverso il potenziamento e la diffusione dei servizi telematici. È stato questo l’obiettivo del convegno svoltosi a Bologna il 13 dicembre , presso la Sala Bolognini del Convento San Domenico. L’evento, aperto dagli interventi di Antonino Di Geronimo, Direttore dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna e di Mario Spera, Vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bologna, ha visto la partecipazione di Paolo Savini, Direttore centrale Gestione Tributi dell’Agenzia delle Entrate. Sono stati affrontati diversi punti nelle due sessioni del convegno: dai servizi telematici (fiscali e catastali) come strumento di cooperazione tra Agenzia e intermediari al visto di conformità, dalle nuove frontiere dell’assistenza multimediale al cinque per mille, fino alla dichiarazione precompilata e alla registrazione dei contratti di locazione on line. “L’obiettivo che ci poniamo è quello di costruire un canale di comunicazione strutturale con tutti i soggetti che operano nella filiera fiscale in rappresentanza dei contribuenti – ha dichiarato il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Antonino Di Geronimo. Un dialogo, quindi, che non è limitato alle necessità contingenti ma che deve permeare la quotidianità del nostro lavoro. Da questo punto di vista i servizi telematici offrono opportunità enormi, che l’Agenzia intende capitalizzare, insieme con i propri interlocutori”. I FATTI 13 RINNOVATA L’INTESA IN EMILIA-ROMAGNA TRA AGENZIA DELLE ENTRATE E ANCI AUGURI Antonella Pellegrino Nell’attuale contesto normativo, tale collaborazione risulta importante per favorire lo sviluppo di un sistema integrato di conoscenze sul territorio, per ottenere una migliore qualità delle informazioni gestite dall’Agenzia delle Entrate ed una più ampia fruizione dei servizi catastali sul territorio comunale. La sinergia tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni consente di ottimizzare la quantità e la qualità delle informazioni catastali gestite, in allineamento e coerenza con quelle comunali, assicurando nello stesso tempo correttezza, trasparenza ed uniformità di comportamento negli Uffici dell’Agenzia e negli Uffici comunali. I contenuti dell’accordo. La Direzione Regionale e l’ANCI E.R. opereranno congiuntamente per l’aggiornamento e regolarizzazione catastale del patrimonio immobiliare comunale; il miglioramento della qualità dei dati e della fruibilità dei servizi catastali; la definizione delle modalità operative per attuare ulteriori interventi sulle banche dati catastali e comunali; la risoluzione delle problematiche di carattere tecnico; il miglioramento dei servizi di fiscalità immobiliare per i contribuenti e gli utenti professionali; l’esecuzione di monitoraggi volti ad intercettare criticità in ordine alla trattazione degli atti, sia catastali sia urbanistico-edilizi e toponomastici comunali; e la collaborazione nelle attività estimative svolte dall’Agenzia delle Entrate in ambito della fiscalità immobiliare. Allo scopo di coordinare, programmare e monitorare tali attività viene costituito un tavolo tecnico. Inoltre, al fine di promuovere una comune formazione, sono previsti momenti di studio e l’organizzazione di corsi, convegni e seminari, utili all’approfondimento delle tematiche oggetto del protocollo d’intesa. 2016 La Direzione Regionale e l’ANCI E.R., lo scorso 7 dicembre, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che integra le attività contenute nell’accordo siglato nel 2008 finalizzato a rendere più efficiente ed efficace la partecipazione dei Comuni al recupero dell’evasione fiscale dei tributi erariali. Comunicazione I FATTI 14 FISCALIS 2016 OVVERO TUTTE LE FACCE DEL TRANSFER PRICING Anna Florio e Giulietta Motola Nel solco di una tradizione ormai consolidata, anche quest’anno la Direzione regionale dell’Emilia Romagna, aderendo al programma Fiscalis, ha ospitato, tra il 13 e il 15 settembre, la collega slovacca Silvia Karelová, funzionaria dell’Ufficio Tassazione Internazionale di Banská Bystrica - Direzione Finanziaria Nazionale dell’Amministrazione fiscale. Sin dalla prima lettura dell’Application Form è emerso il profilo altamente specialistico di Silvia che si occupa da più di 15 anni di transfer pricing e ha partecipato attivamente a diverse iniziative sul tema, organizzate da prestigiose istituzioni internazionali quali l’ Oecd e lo Iota. Così l’obiettivo della visita di lavoro si è focalizzato sulle le problematiche riconducibili al transfer pricing e sulla condivisione e sul confronto delle buone prassi amministrative e delle metodologie di controllo . La prima giornata è stata impegnata dalle presentazioni di rito, dalla descrizione della struttura (livello centrale, regionale e periferico) e dall’illustrazione della mission dell’Agenzia delle Entrate: contrasto all’evasione ed elusione fiscale e assistenza ai contribuenti al fine di migliorare la tax compliance. E’ stato poi presentato il sistema di tassazione in Italia con riferimento specifico alla tassazione diretta e indiretta oltre ad un breve cenno alle imposte locali e ad alcune imposte minori. Particolare rilievo è stato dato all’ introduzione nel sistema fiscale italiano della dichiarazione dei redditi precompilata. Nella seconda giornata Silvia ha illustrato preliminarmente le modalità di conduzione delle verifiche fiscali in tema di prezzi di trasferimento e il ruolo svolto dal suo gruppo di lavoro che è chiamato a fornire contributi ai verificatori, in termini di analisi e studio delle casistiche transfer pricing individuate. Si è così avuto modo di conoscere sia alcune peculiarità nell’esercizio del potere di accertamento dell’Amministrazione slovacca- quale, ad esempio, l’applicazione delle regole di determinazione dei prezzi di trasferimento anche alle transazioni svolte tra operatori nazionali- sia specificità dell’economia slovacca, caratterizzata dalla presenza di molte subsidiary di multinazionali estere, prevalentemente operanti nel settore manifatturiero. I colleghi dell’Ufficio Grandi Contribuenti hanno poi gestito un workshop nell’ambito del quale partendo da un caso pratico di procurement, attinente al settore dell’automotive proposto dalla collega slovacca, sono pervenuti a illustrare proposte finalizzate all’individuazione del corretto metodo di determinazione dei prezzi di trasferimento. I FATTI I lavori sono proseguiti con questo taglio concreto e operativo esaminando vari case studies di transfer pricing seguiti da veloci brainstorming che hanno fatto emergere nuovi suggerimenti e diversi punti di vista. La nostra ospite slovacca ha mostrato particolare interesse per le tecniche di analisi del rischio e di selezione dei contribuenti da assoggettare a controllo e per le procedure che regolano l’attività di accertamento e gli istituti definitori relativi alle fasi conclusive dell’ attività di controllo. A conclusione delle tre giornate il Direttore regionale ha voluto incontrare tutti i protagonisti (responsabili, funzionari ospiti e funzionaria ospitata) per “tirare le somme” dell’esperienza, donando a Silvia un libro sull’arte italiana. Ancora una volta il Programma Fiscalis ha centrato appieno il proprio obiettivo e ci ha confermato come anche brevi periodi di confronto tra funzionari di diverse Amministrazioni fiscali possano dare un tangibile contributo alle procedure lavorative degli Uffici di provenienza e costituire momenti di reciproco arricchimento. Attraverso la disamina degli interessanti case studies proposti Sonia Karelova ha avuto modo di apprezzare l’efficacia e la dinamicità delle metodologie di lavoro in tutte le fasi del controllo nonché l’ampiezza delle applicazioni informatiche e delle banche dati a disposizione dei funzionari dell’Agenzia; anche gli istituti presenti nell’ordinamento fiscale italiano, tesi a favorire il rapporto e il confronto con il contribuente in un’ottica di sempre più evoluta tax compliance, sono stati attentamente considerati. Ai funzionari ospitanti, d’altro canto, la profonda esperienza professionale acquisita dalla collega sia in ambito lavorativo che intorno ai tavoli tecnici internazionali, nel settore specifico del transfer pricing, ha consentito di aprire una “finestra”su tematiche fondamentali, al centro della nostra complessa quotidianità lavorativa. 15 INTESA TRA AGENZIA DELLE ENTRATE E CONSIGLI NOTARILI Antonella Pellegrino Presso la Direzione regionale, lo scorso 18 ottobre, è stato sottoscritto e presentato in conferenza stampa l’accordo tra Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna e Comitato Regionale dei Consigli notarili dell’Emilia-Romagna. Obiettivo di tale accordo è quello di assicurare uniformità dei comportamenti degli Uffici dell’Agenzia, con riguardo alla tassazione degli atti notarili e inquadrare, dal punto di vista giuridico-tributario, talune fattispecie negoziali, anche collegate tra di loro, che hanno creato e tuttora creano difficoltà interpretative, in assenza di consolidati indirizzi giurisprudenziali e/o di prassi amministrativa al riguardo . Rispetto al precedente protocollo sottoscritto nel 2009, a seguito dell’integrazione con l’ex Agenzia del Territorio, la nuova intesa estende la collaborazione anche ai servizi catastali e ipotecari, rappresentando così un traguardo importante nel processo di condivisione delle problematiche fiscali, connesse alle stipule sia immobiliari che mobiliari, e la risposta alle esigenze di collaborazione e di interpretazione condivisa emerse in tutta la Regione. I contenuti dell’accordo. I due soggetti si impegnano a elaborare documenti e proposte per la soluzione dei problemi di tipo civilistico, tributario e procedimentale nella tassazione degli atti e nell’attività dei servizi di Pubblicità immobiliare (ex Conservatoria). Per assicurare trasparenza e uniformità di comportamento da parte degli Uffici dell’Agenzia e dei Notai, in un’ottica di risoluzione condivisa dei problemi, viene inoltre istituito un tavolo tecnico composto da rappresentanti delle due parti volto ad interpretare in modo univoco la normativa fiscale, assicurando equità di trattamento tributario in tutti gli uffici della Regione. Compito del Tavolo ancora è quello di evidenziare problematiche interpretative, anche in riferimento ai servizi catastali e ipotecari. Particolare attenzione sarà data alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti, anche attraverso il ricorso a servizi telematici. 2016 Silvia è partita contenta dell’esperienza non solo lavorativa: il tempo libero dagli obblighi istituzionali ha consentito di mostrare alla nostra ospite le bellezze di Bologna, architettoniche e ...gastronomiche. Comunicazione I FATTI 16 METAMORFOSI (AL LAVORO) Licia Romagnoli Ho letto con piacere l’articolo di Rocco Pessolano pubblicato recentemente su Pagine (Metamorfosi di Rocco Pessolano – Pagine …) Avevo già letto, qualche tempo fa la sua tesi di laurea in antropologia, documento che ho trovato di grande interesse, sia sotto l’aspetto propriamente sociologico che sotto l’aspetto umano, per la vicenda autobiografica raccontata; sia, non da ultimo, per le considerazioni sul vissuto e sul contesto lavorativo, che, da colleghi, in qualche modo condividiamo. Nelle 32 pagine di tesi, il collega racconta la metamorfosi della sua vita, da vedente a non vedente: senza alcuna traccia di retorica né autocommiserazione, descrive il passaggio da una condizione di ”normalità” ad una condizione di instancabile ricerca della “normalità”, a seguito del trauma. La perdita della vista è una esperienza drammatica e destabilizzante ed impone , a chi la subisce, un lavoro di progressiva sostituzione sensoriale: non è una cosa banale risvegliare gli altri 4 sensi da quella sorta di torpore in cui si trovano, perché gusto, olfatto, udito e tatto sono relegati, sin dalla nascita, ad una funzione di fatto subalterna, quasi accessoria, rispetto alla vista. Quando il “senso egemone” viene accidentalmente a mancare, bisogna insegnare daccapo agli altri a fare ancor meglio il loro lavoro di recettori, responsabilizzarli e facendoli funzionare al massimo. Riappropriarsi dell’ autonomia personale costa tante sconfitte ma, come spiega l’autore, alla fine è possibile se c’è determinazione, esercizio, perseveranza. In parte dipende da sè.. Ma non basta. Poi c’è la società e il tutto si complica: i veri ostacoli per un non vedente sono quelli legati alla “riabilitazione pubblica” della propria immagine e il problema a questo punto, da se stessi si sposta sugli Altri: come ti vedono gli Altri. Un portatore di deficit sulla scena, per dirla con Goffman, porta con sè una modifica dello scenario d’azione e di fronte al bastone bianco, la vero, più o meno direttamente anche noi Uffici di staff, invitandoci a riflettere attentamente su alcuni “automatismi” del sistema, sulle cose che diamo per scontate, e su come possiamo farle funzionare meglio. relazione si incanala in solchi già tracciati: cambia il frame comunicativo tra gli attori, cambiano copioni e gli script d’azione, le interazioni diventano immediatamente goffe e falsate. Uno strano meccanismo, nelle dinamiche quotidiane, porta gli Altri a bypassare il disabile, “squalificandolo” come interlocutore. E’ un meccanismo involontario, dettato dall’intento, benevolo, di dispensare il non vedente dalla frustrazione e dall’imbarazzo, ma che, di fatto, produce l’effetto opposto, cioè proprio l’esclusione e la conferma della diversità. Noi Altri riusciremmo, dunque, involontariamente ma sistematicamente, in questo rituale stigmatizzante. Queste dinamiche ci sono anche nel contesto di lavoro? ? Sembrerebbe di sì. Ma dopotutto, non ci sorprende, perché i contesti lavorativi sono prima di tutto contesti sociali, e le regole sono in fondo le stesse. Anzi, certe volte anche più dure.. Non ci aspettiamo, di certo, il racconto di episodi discriminatori eclatanti, in un contesto come il nostro che garantisce sicurezza e tutela del lavoratore. In questi casi, il rischio per il non vedente è piuttosto quello cioè finire vittima dell’iper protezionismo, di essere chiuso nel “ghetto” della tutela legislativa, dentro recinti sociali limitati, in quelle che il collega chiama, con ironia, “riserve” protette (il riferimento è alla legge 29/3/85 n.113, che obbliga i DdL all’assunzione dei centralinisti non vedenti). Nelle riserve sei al sicuro, ma confinato. Sei tutelato, ma puoi essere esposto ad altre forme più sottili e subdole di emarginazione: piccole iniquità, differenze di trattamento, disparità nelle opportunità .. Sentire che esistano, almeno a livello percepito, queste “ingiustizie” tocca, a dire il Abbiamo censito la popolazione dei non vedenti/ipovedenti: i colleghi con deficit della vista, in regione sono circa 30. Quasi tutti centralinisti . La prima riflessione (attualizzata in considerazione delle mutate necessità a seguito dell’introduzione del voip), è se l’attività di centralinista sia ancora l’unica mansione possibile, oppure se nei nostri uffici ci siano altre opportunità per un non vedente. La seconda riflessione, inevitabilmente legata alla prima, è sulle cosiddette skills: quali sono le competenze dei colleghi non vedenti che potremmo valorizzare (valorizzare meglio) e utilizzare più proficuamente? Per saperlo lo abbiamo fatto, in via preliminare, con un questionario, per sondare ambizioni, aspettative, motivazioni degli interessati. Il deficit visivo in questa prima fase esplorativa, è stato , per forza di cose, il filtro di ricerca e unico trait d’union del nostro campione. Come prevedibile, ci siamo imbattuti in una platea fortemente disomogenea di persone con storie diverse, deficit visivi, competenze, background, e anche motivazioni diverse al cambiamento. Pochi elementi si similarità , dunque, tra le persone, se non la stessa condizione. Questo è l’asset di partenza: con alcuni di loro, per chi ha motivazione al cambiamento e desiderio di mettersi in gioco, il percorso continuerà sul versante della differenziazione, cioè come opportunità di riqualificazione professionale. Negli step successivi il progetto prevede una sorta di “analisi del potenziale” che offrirà, a chi è interessato, la possibilità di farsi conoscere meglio, di approfondire alcuni aspetti del lavoro, e di investire in modo diverso le proprie competenze. Questo è, a nostro avviso, il primo passo per sentirsi non più “obbligo di legge”, ma “risorsa” per l’organizzazione. I FATTI 17 LA COMUNICAZIONE DI CRISI Un’occasione di dialogo tra comunicatori, organizzazioni e giornalisti Pierluigi De Rosa Ne hanno discusso rappresentanti del mondo del giornalismo e della comunicazione, con la moderazione di Tino Ferrari, già Professore dell’Università di Bologna ed esperto di comunicazione e marketing. Sono intervenuti Beppe Boni, Vice direttore de Il Resto del Carlino, Giovanni Landolfi, esperto di comunicazione finanziaria e di PR litigation, Stefano Martello, giornalista e co-autore del testo Comunicazione di Crisi nei disastri naturali, Biagio Oppi, delegato Ferpi per l’Emilia-Romagna, Pierluigi De Rosa, funzionario comunicatore dell’Agenzia delle Entrate Emila-Romagna, Fabio Montella, capo ufficio stampa del Comune di Mirandola. L’incontro, introdotto da un videomessaggio del Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Di Geronimo, ha sviluppato il concetto di “crisi” per le organizzazioni nelle sue diverse declinazioni: dalle crisi determinate da indagini giudiziarie a quelle innescate da utenti insoddisfatti o da problemi nell’erogazione dei servizi, fino alle crisi generate da fenomeni naturali – terremoti e alluvioni in primis. Diversi i contesti, diverse le strategie e gli strumenti da utilizzare per poterle gestire, partendo però da una premesssa comune: la crisi non va solo gestita ma va soprattutto prevenuta. Compito oggi sicuramente più difficile rispetto al passato, a causa della moltiplicazione di soggetti in grado di veicolare informazioni e delle piattaforme (in particolare social network) attraverso cui i contenuti possono essere irradiati. Nell’attuale contesto mediatico, in occasione di una situazione di crisi le organizzazioni non si interfacciano unicamente con l’interlocutore tradizionale, la stampa, ma devono interagire con un universo di soggetti variegato: blogger, siti specializzati, associazioni di cittadini e consumatori, ecc. Occorre quindi, prima di tutto, conoscere il proprio “territorio” mediatico, mapparlo, ascoltarlo, costruire una rete di “antenne” in grado di intercettare anche i segnali deboli. Soprattutto, è necessario che l’organizzazione si doti di profili social con cui presidiare le arene virtuali, senza trascurare – come ha ricordato il Vice direttore del Resto del Carlino – le richieste che provengono dalla stampa, e fornendo delle risposte il più possibile complete in tempi brevi. Il fattore tempo è una variabile cruciale nella gestione di una crisi, ancor più oggi, quando le informazioni possono diventare virali nel giro di pochi minuti. La stessa “viralità” è un concetto con cui i comunicatori devono inevitabilmente fare i conti: come ammoniva qualche mese fa il direttore del Guardian, Katharine Viner, siamo ormai in un’epoca in cui ciò che è vero tende a coincidere con ciò che è virale (a prescindere dal suo statuto di verità). L’elemento di novità portato dal seminario, che ha visto la partecipazione in platea di un centinaio di giornalisti, risiede tuttavia altrove. L’obiettivo di lungo termine è infatti costruire una piattaforma di confronto costante, e non occasionale, tra giornalisti e comunicatori. La crisi in quest’ottica diventa l’occasione per sviluppare relazioni durature tra i due attori in gioco, per conoscersi meglio e per evitare fraintendimenti, per comprendere le esigenze degli uni e degli altri. Questa idea di giornalismo costruttivo o “partecipato” è la traiettoria di sviluppo di un mondo della comunicazione che altrimenti rischia di finire inghiottito nella spirale delle mezze verità o delle falsità, perdendo fatalmente la propria credibilità. L’obiettivo non è “nascondere” i problemi o camuffare gli errori, ma far sì che il racconto giornalistico dia conto anche di come quegli stessi problemi sono stati affrontati e risolti. La notizia, specie nelle situazioni di crisi e quando ha un impatto forte per la reputazione dell’organizzazione, deve essere il più possibile partecipata, non solo nell’interesse dell’organizzazione stessa, ma soprattutto a beneficio del lettore. Oltre ai fannulloni c’è di più, parafrasando un ritornello di molti anni fa. Compito dei comunicatori e dei giornalisti è dare conto della complessità delle organizzazioni (comprese quelle pubbliche), spiegando e aiutando a capire: non possono farlo i comunicatori da soli (perché altrimenti entriamo nello storytelling), né i giornalisti (perché dall’esterno non possono conoscere esattamente la realtà interna dell’organizzazione). Se si riuscisse a superare questo muro, si potrebbe scoprire che anche le amministrazioni pubbliche hanno i loro lati positivi, che ci sono esempi di innovazione e spirito di servizio, dedizione e attenzione all’utente, e che nelle comunità in cui viviamo non c’è solo isolamento ed egoismo, come insegnano le comunità colpite dal terremoto e il loro spirito di resilienza. E’ una strada lunga e tortuosa, ma val la pena percorrerla. 2016 Nell’era dei social-network e della “post-verità”, vi sono ancora spazi di dialogo tra giornalisti e comunicatori? Quali possono essere le evoluzioni della comunicazione di crisi? Il seminario organizzato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 10 giugno, in collaborazione con Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana e con Aser – Associazione Stampa Emilia-Romagna, si è posto come obiettivo quello di provare a fornire una prima risposta a queste domande. Comunicazione I FATTI 18 IL “CAMBIAVERSO” VISTO DA UN UFFICIO TERRITORIALE Roberto Pocobelli “Nuova tranche di 90mila lettere per segnalare ai contribuenti possibili anomalie nei redditi 2012” “Più dialogo e meno controlli all’insegna della compliance. In arrivo 156mila lettere a chi ha dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi” “60mila nuove lettere in arrivo per segnalare possibili anomalie sui redditi 2012. Aggiornato l’applicativo per calcolare gli importi del ravvedimento in caso di cedolare secca. Disponibile anche una guida che spiega come rimediare agli errori” “Operazioni intra Ue: in partenza 60mila lettere di esclusione dal Vies. Conclusi i controlli sugli elenchi Iva, possibile chiedere la riammissione” “Lavoratori autonomi, più dialogo e meno controlli all’insegna della compliance. In arrivo le lettere per i compensi certificati dai sostituti d’imposta” Sono questi i titoli dei comunicati stampa che negli ultimi 2 mesi sono apparsi sul nostro sito, per informare i contribuenti della campagna di lettere a loro indirizza- te volta a favorire la tax compliance. Del resto, l’obiezione che più spesso dovevo fronteggiare nel passato era quasi sempre la stessa: voi avete tutte le notizie sul mio conto, avete accesso a tutti i miei conti correnti (ehm signora…non è proprio così), ho sentito in TV che esiste un super programma con cui potete vedere tutti i miei movimenti, si si…quel super programma che si chiama come il poliziotto del film di Al Pacino (devo ammettere che l’acronimo Serpico ha sempre il suo fascino)… e così via!! E si arrivava quindi alla fatidica domanda: ma se avete già tutte le informazioni in mano ...perché aspettate tutti questi anni per farmi poi un accertamento condito da sanzioni, multe e interessi? Devo ammetterlo: effettivamente il comportamento del contribuente più che dettato da una volontà di evadere, era dovuto ad una vera e propria dimenticanza, o ancor più spesso ad una non perfetta conoscenza delle norme tributarie che affollano il nostro ordinamento. Pur non essendo il nostro Serpico il famigerato super motore di ricerca al cui “occhio” nulla sfug- ge e che tutto può intercettare, era spesso fondata l’obiezione che ci veniva rivolta; perché effettivamente dall’incrocio dei dati in nostro possesso, dall’analisi delle nostre banche dati, era possibile risalire al comportamento omissivo del contribuente anche prima dell’emissione dell’atto di accertamento. In questo contesto, si inserisce l’iniziativa delle lettere volte a sanare errori quali la mancata esposizione di un reddito in dichiarazione o la totale assenza di invio della dichiarazione stessa. Utilizzando lo slogan di questa campagna, era arrivato il momento di cambiare verso per la nostra amministrazione, di immaginare un diverso rapporto Fisco e contribuente, evitando di ridurre lo stesso all’usurato binomio controllore/controllato, ma piuttosto ponendoci come guida per il cittadino nel corretto adempimento tributario. In un’ottica di potenziamento dei servizi telematici la comunicazione viene resa disponibile all’interno del cassetto fiscale, unitamente ad un prospetto riepilogativo delle anomalie che l’hanno generata; attraverso il canale CIVIS il contribuente può così quindi comodamente da casa propria inviare la documentazione volta a specificare la sua posizione. Ed evitare quindi di essere sottoposto ad un accertamento sbagliato. PS: è vero, siamo una amministrazione molto telematica, abbiamo sviluppato il canale CIVIS, il cassetto fiscale, i CAM sono un prezioso aiuto per i cittadini, ecc. ecc. ma…. la maggior parte dei contribuenti ha deciso comunque di venire presso i nostri sportelli. Anzi, ora scappo, al front office c’è una signora che vuol sapere perché l’abbiamo mandata a chiamare sebbene…. sebbene abbiamo a nostra disposizione un super programma, quello che incrocia i dati e con il quale possiamo sapere ogni cosa, si, proprio quello col nome strano preso da un film… I FATTI 19 “UN SOGNO CHE SI REALIZZA” La giornata di accoglienza dei funzionari neo assunti alla Direzione Provinciale di Modena Sonia Celozzi e Federico Barigazzi Anche io ero presente presso la sede della Direzione Provinciale per fare l’accoglienza ai 29 funzionari assegnati alla struttura. Per me è’ stato inevitabile ripensare ad una altra data: il primo aprile del 1996, quando pure io, con lo stesso sguardo, lo stesso smarrimento, lo stesso stupore, la stessa emozione, la stessa gioia, lo stesso entusiasmo, le stesse preoccupazioni, le stesse paure ho fatto il mio ingresso presso l’Amministrazione. Devo dire però che loro sono stati più “fortunati” hanno trovato una struttura pronta ad accoglierli, un’organizzazione curata nei minimi dettagli e il Direttore Provinciale che ha dedicato loro l’intera giornata, conoscendoli personalmente, ascoltando le loro aspettative personali. Durante il giorno i nuovi funzionari oltre che compilare moduli, firmare contratto, ricevere informazioni effettuare dichiarazioni, hanno anche compilato un foglio in cui attraverso: pensieri, emozioni e sensazioni hanno raccontato il loro primo giorno a Modena. Leggerli è stato emozionante! Un coro unanime di Finalmente il fatidico giorno è arrivato a testimonianza di quanta voglia ci fosse di cominciare, di dare concretezza ad un percorso che qualcuno ha sottolineato essere stato faticoso, duro, impegnativo ma altamente soddisfacente: “un sogno che si realizza”! Arturo ha scritto: “oggi è uno dei giorni più belli della mia vita: si avvera un sogno” Caterina : “ l’inizio di questo nuovo percorso ha un sapore particolare: quello della fatica, dell’impegno che da i suoi frutti, delle rinunce che vengono ricompensate“ Luisa: “Il tanto atteso giorno della firma del contratto è giunto” L’organizzazione della giornata non è passata inosservata, all’unanimità hanno apprezzato l’accoglienza loro rivolta, l’hanno definita: ottima, gentile, cordiale, hanno apprezzato la disponibilità evidentemente non scontata! Luigi ha scritto “abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza” Mario: “Siamo stati accolti con grande cordialità, la mia impressione principale riguarda l’attenzione che ci è stata rivolta” Simona: “piacevolmente colpita dalla gentile accoglienza e dalla disponibilità dei funzionari” Leonardo: “piacevolmente colpito dall’accoglienza la quale mi ha fatto sentire più come una risorsa che come un numero” Enzo ha sottolineato : “ L’organizzazione molto precisa e un clima ordinato e sereno” Marialaura: “L’ambiente è parso molto accogliente” Lucia: “Accoglienza calorosa e ben organizzata” Tanti hanno appezzato l’attenzione del Direttore Provinciale Lorenzo Trabucco che a loro ha dedicato un discorso di benvenuto, un colloquio individuale ed un giro ricognitivo per l’Ufficio in piccoli gruppi, accompagnandoli personalmente. Infine i funzionari hanno manifestato la volontà di crescere professionalmente, di mettersi al servizio dell’Amministrazione, di essere orgogliosi di farne parte consapevoli che questo orgoglio è anche fonte di responsabilità e dovere ma ricco forse, anche, di soddisfazioni! Simona: “Sono entusiasta ed impaziente di entrare effettivamente in servizio, nella consapevolezza delle responsabilità che deriveranno dall’incarico e dell’impegno che richiederà” Francesca: “Tanta voglia di crescere professionalmente e di lavorare in una realtà dinamica ed in continuo movimento” Caterina: “Spero di poter contribuire al meglio al lavoro d’Ufficio, di collaborare con i colleghi di riuscire ad arricchirmi delle esperienze che ogni giorno mi troverò ad affrontare” Luisa: “Lontana dalla mia terra d’origine mi accingo ad iniziare un percorso lavorativo che ho tanto agognato e che auspico si rileverà ricco di soddisfazioni professionali” Cosa aggiungere ancora? “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita” (Confucio) Buon Lavoro a tutti e benvenuti! E’ stata una piacevole giornata anche per me! Enzo ha scritto: “Ho apprezzato il richiamo ai valori della correttezza, dell’umiltà e del rispetto” Francesca: “Interessante discorso di benvenuto” Cristina: “Ho apprezzato il discorso del Direttore sull’attenzione all’utenza” Luigi: “è stato molto disponibile ad ascoltare le nostre esigenze personali e aspirazioni tramite un apposito e mirato colloquio individuale” 2016 Il 2 novembre sarà un giorno che molti neo funzionari dell’Agenzia ricorderanno per sempre, il loro primo giorno di lavoro a tempo indeterminato! Comunicazione 20 LA GIOIA DI ARTURO, NEO ASSUNTO AL TERRITORIO IL VIOLINO DEL WEB Franco Farinella Arturo Veccia e Daniele Bongiovanni “Sin da quando il primo giorno ho varcato la soglia d’ingresso dell’Ufficio ho trovato un ambiente lavorativo accogliente e stimolante, ricco di persone molto disponibili, votate al dialogo costante e ben contente di accogliermi tra loro. Non avrei potuto immaginare un impiego più consono alla mia formazione ed alle mie aspirazioni. Mi ritengo molto fortunato di essere entrato a far parte di questa grande famiglia e di poter condividere la quotidianità al fianco sia di Responsabili che di colleghi depositari di un’elevata preparazione e di siffatta passione per il proprio lavoro”. Queste le impressioni di Arturo, il nuovo collega del concorso delle Entrate, “finito” al “Territorio”. Il recente concorso dell’Agenzia delle Entrate, infatti, ha portato 29 nuovi assunti a Modena. Fra questi uno è giunto all’Ufficio del Territorio. Fatto in sé notevole, visto che il precedente arrivo di un neo assunto risale ormai ad oltre un anno fa, dopo ben venti anni di nessun nuovo arrivo per concorso. Il nuovo collega è proprio lui, Artuto che ha chiesto espressamente di venire a lavorare con noi, dimostrando di avere le idee ben chiare in campo lavorativo. Dell’arrivo di Arturo dobbiamo ringraziare soprattutto il Direttore Provinciale Lorenzo Trabucco che, pur con tutti i problemi di organico presenti nella Direzione Provinciale, è riuscito a darci l’opportunità di allargare la nostra “Famiglia”. Già, perché come dice lo stesso Arturo, questa è una famiglia che ha saputo dare un caldo benvenuto al nuovo arrivato, cercando appunto di farlo sentire da subito a proprio agio. E da quel che sembra, pare che ci siamo proprio riusciti. Arturo ritiene di essere stato molto fortunato ad aver trovato un bell’ambiente, ad onor del vero, devo dire che la fortuna è reciproca, perché certamente anche lui ci ha fatto una buonissima impressione. Che dire ancora se non incitarlo a proseguire in questo nuovo cammino che speriamo non sia avaro di soddisfazioni. Allora, “ad maiora” come si brindava una volta, verso nuovi e più alti traguardi! Si tratta del primo violino dell’Agenzia delle Entrate (ER). Sempre disponibile agli spettacoli di beneficenza. Qualche anno fa si è fatto conoscere dai bambini italiani e non, partecipando allo Zecchino d’oro con il suo pezzo “ il Bradipo”… Quest’anno con CERCO UN CIRCO è addirittura arrivato primo … nel WEB !! Primo nel WEB significa che la sua canzone è stata la più cliccata, la più vista, la più apprezzata: e questo ripaga il grande Paolo …alla grande. Paolo Buconi è un uomo mite e appassionato, io lo conosco da tempo …da ultimo ha suonato “La ciaccona” per i terremotati e per l’Agenzia. Ha persino adottato Jack, un gattino con tre sole zampe... Quest’altro anno con un pezzo ancora in cantiere (forse sulle tasse …o sui tassi …o sulla tosse…) cercherà ancora di arrivare nei cuori dei bambini …che è poi quel che conta per davvero. Paolo Buconi (dell’Ufficio Territoriale di BO 2) mostra soddisfatto il premio WEB confertitogli dallo Zecchino d’oro 2016 - ed. n. 59 21 INCONTRI...ALL’UNIVERSITÀ L’iniziativa della Direzione provinciale di Parma Lea Camillini ...alla fine siamo tornati in Ufficio contenti e soddisfatti, anche se non era andata esattamente come volevamo. Ogni volta che si tratta di organizzare gli incontri diretti con il pubblico, vengo presa sempre da una specie di furore mistico: vorrei organizzare tutto al meglio, immaginando di dover gestire orde di persone tipo quella del Salone del Libro a Torino o del Festival dell’Economia a Trento. E da li parte tutto. La ricerca di un posto, non solo bello, ma anche grande, il giorno giusto, finanche l’orario giusto, Ma soprattutto, l’argomento giusto. E ovviamente, la composizione di una squadra affiatata e pronta ad affrontare la sfida! Poi, inutile dirlo, organizzare eventi con l’Università è sempre un piacere perché quel sottile legame con uno dei periodi più belli e spensierati della nostra vita è sempre duro a recidersi…quindi ogni scusa è buona per respirare ancora l’aria di quelle aule, l’attesa delle lezioni e degli esami. Ed in fondo, questo incontro non è tanto differente da un esame: è l’Ufficio però ad “offrirsi volontario”, pronto a rispondere a domande, curiosità (e gli incontri precedenti avevano insegnato da questo punto di vista!), ma soprattutto a dare soluzioni. Tutto, fino ad al massimo una settimana prima dell’incontro, procede sempre per il meglio, poi iniziano a verificarsi gli intop- pi. E anche questa volta, non poteva essere da meno. Eravamo riusciti ad avere l’Aula Magna dell’Università di Parma, bella, prestigiosa, solenne, in cui il nostro Direttore Territoriale, Roberto Pocobelli giovane tra i giovani, assieme al Responsabile del team, si occupa tra l’altro della registrazione dei contratti di locazione, Davide Messina, avrebbero risposto a tutte le domande che gli fossero state poste. Ed era arrivato anche l’apparente colpo di fortuna: la nostra stupenda presentazione avrebbe coinciso con l’inaugurazione dell’anno accademico per gli stranieri. Evento importantissimo, congiunzione astrale perfetta. Peccato che, ovviamente, in una giornata di presentazioni, il pubblico di riferimento ha finito inevitabilmente per disperdersi tra le diverse offerte informative, rendendo quella che doveva essere nelle nostre aspettative una folla oceanica, un piccolo ruscello. Ma non ci siamo persi d’animo e come sempre, dalle difficoltà le opportunità: ci è sembrato naturale – anche grazie all’italica arte dell’intrufolarsi – unirci all’evento organizzato dall’Università e proporre anche li la nostra offerta di servizi e gettare le basi per una proficua collaborazione. Alla fine, proprio questo momento è stato il vero culmine della giornata, perché ha permesso di prendere contatti, di stringere alleanze, di gettare basi e programmare protocolli. Ma soprattutto rispondere alle domande del pubblico che volevamo raggiungere in maniera massiccia: quello degli studenti stranieri che per la prima volta mettevano piede nel Ducato. Una volta in più, non è stata la strada più breve a portare a destinazione…ma d’altronde, l’importante è arrivare no?! Alla fine, sulla strada di casa. Soddisfatti, felici, cartellina con nomi e numeri alla mano e tanta voglia di programmare le prossime iniziative. 2016 Quest’anno, oltre al collaudato appuntamento con gli adempimenti relativi all’Ufficio territoriale, la Nostra direzione provinciale ha pensato - anche nell’ottica di sviluppare il protocollo d’intesa con l’Università al fine di garantire una collaborazione strutturale sul processo della registrazione dei contratti di locazione un incontro con gli studenti, in particolare quelli stranieri, che ignorano anche tutti gli altri adempimenti a cui sono tenuti quando si devono interfacciare con le pubbliche amministrazioni, come ad esempio il rilascio del codice fiscale. Comunicazione 22 CONCORSO ARTISTICO “SCATTA IL LIBRO” Redazione Primo classificato Montedidio Paolo D’Amore (DP Bologna) La foto esprime, attraverso un suggestivo chiaroscuro, le contraddizioni e lo spirito della Napoli più nascosta, che accompagnano il percorso di vita di un garzone di bottega. Il contrasto tra la fissità degli attrezzi in primo piano, quasi da natura morta, e il tagliuzzare dell’artigiano, imprimono all’opera una straordinaria forza evocatrice, facendo assistere lo spettatore, come in presa diretta, alla creazione artigianale. 23 Secondo classificato Il Punto di vista Emilia Iannuzziello (DR – Grandi contribuenti) L’opera rappresenta, attraverso una soluzione artistica molto originale, il tema del relativismo, con un richiamo pirandelliano alla soggettività del punto di vista. Sul fondo si staglia la forma di un piede che, anziché affondare nella sabbia, sembra venire incontro allo spettatore, come a scuoterlo dallo stato di indifferenza e di torpore di fronte a una realtà modellata su algoritmi solo apparentemente oggettivi. Terzo classificato Il silenzio degli innocenti Giorgia Martino (DP Bologna) La foto interpreta in modo profondo il senso di angoscia del romanzo, da cui è stato tratto il celebre film, con un sapiente ricorso al bianco e nero. La giovane figura in primo piano, parzialmente oscurata dalle ombre di una umanità a tratti feroce e priva di ogni sensibilità, sembra suggerire con la dolcezza dei suoi lineamenti una pausa di riflessione, quasi una sospensione di giudizio di fronte al dramma delle vittime e dei carnefici. Menzione speciale Nick Davide Corsanici (DP – UPT Parma) 2016 L’opera rappresenta compiutamente e in modo anche sorprendente, vista l’età dell’autore, il grande tema dell’inquinamento ambientale, qui sviluppato attraverso un sottile gioco di rimandi da ciò che è naturale a ciò che è artificiale. Tra le montagne generate dalla natura e quelle, fatte di spazzatura, costruite dall’uomo, il gabbiano reclama un punto di approdo sicuro per le future generazioni. I colori accesi sembrano denunciare, attraverso una trasfigurazione cromatica, i danni, forse irreversibili, che l’uomo ha arrecato all’ecosistema. Comunicazione 24 Menzione speciale – Stardust – Adelio Papa (DP Modena) La foto si distingue per una abilità tecnica non comune, che consente all’autore di cogliere la “magia” di uno spettacolo di fuochi d’artificio. Su uno sfondo di grande presa estetica, la figura descritta dai fuochi richiama la stella che il protagonista del romanzo ha promesso in dono alla donna amata. Tra atmosfere fantasy e rievocazioni medievali, l’opera regala una parentesi di magia in un mondo sempre più dominato dal disincanto. Menzione “specialissima” L’autunno del patriarca Anonymous Al direttore regionale, per aver reso con un’immagine di grande forza prospettica la possibilità di un nuovo inizio, come nel continuo alternarsi delle stagioni, attenuando la visione pessimistica del romanzo… ma soprattutto per il suo mettersi in gioco e per la sensibilità verso questa iniziativa. Grazie direttore. (Immagine in copertina)