Periodico di cultura e informazione a cura dell`Agenzia delle Entrate

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Periodico di cultura e informazione a cura dell`Agenzia delle Entrate
A
Comunicazione
Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno decimo
Numero 2 - DICEMBRE 2016
Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna
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SOMMARIO
Amministrazione fiscale e accademia a confronto sul tema
dell’abuso del diritto
Viaggiare sicuri….. sul web, intervista al dott. Sergio
Russo, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato
Insieme per la Legalità 2
Il Fisco on line, a Bologna una giornata di confronto tra
Agenzia delle Entrate e professionisti
Rinnovata l’intesa in Emilia-Romagna tra Agenzia delle
Entrate e ANCI
Fiscalis 2016 ovvero tutte le facce del transfer pricing
Intesa tra Agenzia delle Entrate e Consigli notarili
Metamorfosi (al lavoro)
La comunicazione di crisi: un’occasione di dialogo tra
comunicatori, organizzazioni e giornalisti
Il “cambia verso” visto da un Ufficio Territoriale
“Un sogno che si realizza”: la giornata di accoglienza dei
funzionari neo assunti alla Direzione Provinciale di Modena
Incontri all’Università, l’iniziativa della Direzione
Provinciale di Parma
Concorso artistico “Scatta il libro” - La cerimonia di
COMUNICAZIONE
Registrazione Tribunale di Bologna
n. 7734 del 19.02.2007
Anno decimo - numero 2
Dicembre 2016
Legale Rappresentante
Antonino Di Geronimo
Direttore Responsabile
Biagio Cunsolo
Coordinatore Editoriale
Giovanna Regina
Responsabile Progetto Grafico
Giorgio Bertuzzi
Foto
Biagio Cunsolo
Stampa
In proprio
premiazione
redattori:
Sabrina Arcangeli
Pierluigi De Rosa
Antonella Pellegrino
Tiziana Sabattini
per questo numero
si ringrazia:
Federico Barigazzi, Daniele Bongiovanni
Paolo Buconi, Lea Camillini
Paolo Corsanici, Sonia Celozzi
Danila Di Stasi, Franco Farinella
Anna Florio, Giulietta Motola
Roberto Pocobelli, Licia Romagnoli
Sergio Russo, Arturo Veccia
EDITORIALE
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Antonino Di Geronimo
un po’ sofferti con le Organizzazioni Sindacali, oltre alla
riconferma di istituti innovativi come la delocalizzazione
della prestazione lavorativa, avviata nel 2015. Abbiamo
fatto formazione di qualità, coinvolgendo in maniera significativa risorse interne in svariati ambiti tecnici e di
ciò dobbiamo essere particolarmente soddisfatti oltre che
incoraggiati a proseguire in questa direzione. All’esterno
è continuata l’esperienza di successo di “Fisco & Scuola”
che nel 2016 è stata particolarmente brillante e promette di esserlo altrettanto l’anno venturo. Abbiamo creato
le condizioni per favorire un ampio dibattito culturale,
promuovendo noi tre convegni di ampio respiro (legge
sull’usura, abuso del diritto, servizi telematici dell’Agenzia), senza aspettare che sollecitazioni in tal senso
ci giungessero dall’esterno. Abbiamo “inventato” anche
due spettacoli teatrali, all’insegna della legalità e della
solidarietà, che hanno messo in mostra il nostro cuore e
i nostri talenti. Insomma, ci siamo giocati, con umiltà e
forza d’animo, oltre ad un elevato livello di professionalità, un ruolo da protagonisti che cercheremo di replicare
efficacemente anche nel futuro, con nuovi progetti e nuove idee. Ancora una volta, le persone saranno decisive: a
tutti Voi, donne e uomini dell’Agenzia delle Entrate, un
grande augurio di un futuro positivo. 2016
Questo numero di “ComunicAzione” chiude un 2016 assai complesso per l’Agenzia delle Entrate (e per il Paese).
Nonostante le tante difficoltà però, come Istituzione, in
Emilia-Romagna, abbiamo retto più che dignitosamente
le molteplici sollecitazioni che ci sono arrivate ma, anche, abbiamo ripreso l’iniziativa in mano, raggiungendo dei risultati assai positivi e gestendo tutta la vicenda
legata alla c.d. Voluntary Disclosure come forse meglio
era impossibile fare. Abbiamo riguadagnato terreno nella
prevenzione e contrasto all’evasione, abbiamo dato gambe, ritmo ed efficacia alle migliaia di comunicazioni preventive ai contribuenti che, su diverse fattispecie, erano
risultati inadempienti sul piano dichiarativo, consentendo
loro di avvalersi delle nuove forme di ravvedimento. Sul
versante dei servizi ci posizioniamo sistematicamente sui
migliori livelli dell’Agenzia delle Entrate, contribuendo a spingerne i risultati a livello nazionale. Le attività
dell’Area Territorio sono state svolte puntualmente e,
anche sotto questo profilo, otteniamo risultati largamente
soddisfacenti. Infine, la difesa in contenzioso dei nostri
atti vede, anche in questo caso, la nostra regione esprimere livelli quali/quantitativi di eccellenza. Sul piano
interno abbiamo raggiunto accordi importanti anche se
Comunicazione
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AMMINISTRAZIONE FISCALE E ACCADEMIA
A CONFRONTO SUL TEMA DELL’ABUSO
DEL DIRITTO
Tiziana Sabattini
Il 15 novembre scorso, presso l’Oratorio
San Filippo Neri, a Bologna, si è svolta
una giornata di studio con rappresentanti
dell’Agenzia delle Entrate e docenti universitari provenienti da diversi atenei italiani, dedicata all’istituto dell’abuso del
diritto. Gli aspetti teorici e applicativi della norma sono stati oggetto di un confronto articolato in due sessioni, con interventi
di inquadramento generale integrati da
analisi di alcuni temi specifici. Il seminario, aperto dagli interventi introduttivi di
Antonino Di Geronimo, Direttore dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, e
di Giusella Finocchiaro, Ordinario di Diritto privato presso l’Università di Bologna, ha registrato 11 interventi. L’istituto
dell’abuso del diritto (nuovo art. 10bis
della legge n. 212/2000), rispondendo
all’esigenza di assicurare la certezza del
diritto manifestata dal legislatore all’art.
5, comma 1, della legge delega n.23/2014,
ha riconfigurato i concetti di elusione e di
abuso, tendendo a circoscriverne l’ambito
applicativo.
Poiché la norma da sola non può essere
sufficiente, il seminario ha voluto mettere a fattor comune, perché il principio
possa tradursi in prassi, il contributo tanto dell’Amministrazione fiscale quanto
dell’Accademia e degli Ordini professionali. All’incontro organizzato dall’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna,
hanno preso parte il Generale di Divisione
Piero Burla, Comandante Regionale della
Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna,
il Colonnello della Guardia di Finanza,
Luca Cervi e il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Toscana, Carlo
Palumbo. Al termine sono state illustrate
le nuove frontiere dell’elusione fiscale
nelle politiche di finanza pubblica del terzo millennio, tra profili interni e la necessità della cooperazione internazionale.
Relatori intervenuti e argomenti trattati:
• Luigi Balestra, Ordinario di Diritto Civile - Università di Bologna, Genesi e attualità della categoria giuridica civilistica
dell’abuso del diritto;
• Giuseppe Zizzo, Ordinario di Diritto
tributario - Scuola di Diritto dell’Università Carlo Cattaneo - LIUC - Castellanza,
Clausola anti-elusione e capacità contributiva;
• Adriano Di Pietro, Ordinario di Diritto
tributario - Università di Bologna, Il legittimo risparmio d’imposta e l’interesse fiscale nell’interpretazione della fattispecie
impositiva e nell’attuazione del tributo:
dall’elusione fiscale al disconoscimento
delle ragioni economiche delle scelte del
contribuente, all’abuso del diritto. Profili
europei e nazionali;
• Thomas Tassani, Ordinario di Diritto
Tributario - Università di Bologna, L’art.
10 della L. n. 408 del 1990, l’art. 37-bis
del D.P.R. n. 600 del 1973 e l’art. 10-bis
dello Statuto dei diritti del contribuente: i
nuovi confini dell’abuso;
• Mario Santoro, Agenzia delle Entrate,
Responsabile Ufficio Consulenza - Direzione regionale Emilia-Romagna, L’art.
10bis dello Statuto dei diritti del contribuente nella prassi e nella giurisprudenza;
• Alessandro Giovannini, Ordinario di
Diritto Tributario - Università di Siena,
L’abuso del diritto tra autonomia del contribuente, principio di legalità dell’imposizione e discrezionalità amministrativa;
• Francesco Tundo, Ordinario di Diritto
Tributario - Università di Bologna, I profili procedimentali amministrativi dell’abuso nella giurisprudenza;
• Christian Attardi, Agenzia delle Entrate, Responsabile Ufficio Legale e Riscossione Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, Aspetti processuali tributari
dell’abuso;
• Antonio Cologno, Agenzia delle Entrate, Responsabile Ufficio Accertamento
Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, Le sanzioni amministrative avverso
i comportamenti abusivi del contribuente;
• Andrea Carinci, Ordinario di Diritto
Tributario - Università di Bologna, La
rilevanza degli effetti giuridici dei negozi
rispetto al presupposto impositivo: simulazione, interposizione ed equivoci storici. Interferenze (effettive o apparenti) con
l’art. 20 TUR;
• Giuseppe Anastasia, Agenzia delle
Entrate, Capo Ufficio Grandi Contribuenti
Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, La rilevanza penale dell’abuso.
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VIAGGIARE SICURI...SUL WEB
ll seminario su sicurezza informatica e privacy
Biagio Cunsolo
Si è svolto il 30 novembre 2016, presso
la Direzione regionale Emilia-Romagna,
il seminario “Sicurezza informatica e privacy”.
I recenti fatti di cronaca e i sempre più numerosi profili di rischio associati all’uso
di internet e dei nuovi media, hanno reso
indispensabile per tutti noi un momento di
riflessione sui rischi a cui siamo esposti,
sia come funzionari pubblici, sia come
cittadini.
All’evento informativo hanno partecipato esperti del settore e rappresentanti del
mondo istituzionale e accademico.
Entrate in sicurezza web
A margine dell’incontro svoltosi in Direzione regionale sui rischi connessi
all’utilizzo dei dispositivi informatici e
alla navigazione in internet, siamo lieti
d’intervistare il dott. Sergio Russo, Vice
Questore Aggiunto della Polizia di Stato
e Vicecomandante della polizia postale
e delle comunicazioni di Bologna, con il
quale affrontiamo alcuni temi legati all’azione di prevenzione e contrasto della criminalità informatica, a garanzia dei valori
costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di
comunicazione.
In Emilia Romagna, recentemente, quali
contromisure sono state prese dalla polizia
postale per prevenire le truffe e-commerce?
Per arginare il fenomeno delle truffe nel
settore dell’e-commerce, la Polizia di Stato ha avviato una serie di iniziative che
passano attraverso la sottoscrizione di
protocolli con enti pubblici, quali la Regione e il Corecom ovvero associazioni
di categoria quali quelle del consumatori,
organi ai quali sono stati inviati delle locandine con le indicazioni su come comportarsi per non rimanere truffati.
Inoltre, nell’epoca di internet, oltre al sito
istituzionale www.poliziadistato.it, sul
quale è possibile trovare un collegamento al sito www.commissariatodips.it nel
quale vengono dati consigli per evitare di
incorrere in truffe online, sono stati aperti
vari profili sui principali social sui quali
è possibile trovare preziosi consigli sulle
trappole del web:
•
L’agente Lisa
•
Commissariato di PS online
•
Una vita da social.
Per gli acquisti online, possiamo ritenere
un primo passo fondamentale, l’avere installato sul proprio dispositivo informatico
un buon antivirus aggiornato all’ultima
versione?
All’evento informativo hanno partecipato esperti del settore e rappresentanti del mondo istituzionale e
accademico.
I relatori:
Giusella Dolores Finocchiaro,
Ordinario di Diritto privato
e Diritto di Internet
Sergio Russo,
Vice Questore Aggiunto
Compartimento
di Polizia Postale ER
Alberto Di Gabriele,
Ispettore Capo Compartimento
di Polizia Postale ER
PRIMO PIANO
Visto che in rete è possibile trovare ottime
occasioni d’acquisto, quando un’offerta si
presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato, come possiamo
tutelarci per evitare di incorrere in possibili
falsi o eventuali truffe? Le regole di buon
senso valgono anche sul web!
Come non acquisteremmo mai la famosa
autoradio all’autogrill ricevendo in cambio un mattone, allo stesso modo offerte
sproporzionatamente basse e fuori mercato possono nascondere l’incognita che si
tratti di merce provento di altri reati (furti,
ricettazioni ecc.), di merce contraffatta
oppure di una truffa vera e propria.
Si ricordi anche che acquistare merce
provento di reato (circostanza desumibile
anche dal prezzo assolutamente fuori mercato) costituisce una violazione di legge
anche da parte dell’acquirente. Diffidare
assolutamente quindi di offerte “incredibili” che spesso vengono veicolate anche
attraverso i social network (Facebook in
primo luogo).
I commenti e i feedback di altri acquirenti
online possono esserci d’aiuto?
I feedback sono senz’altro uno strumento
efficace nella prevenzione delle truffe ed
infatti stanno venendo progressivamente
implementati su diversi siti di e-commerce. Ovviamente non può essere l’unico
criterio per determinare l’affidabilità di
un venditore, sia esso individuale che un
sito internet, in quanto, soprattutto quando si tratta di venditori con numero di feedback limitato, gli stessi possono essere
stati creati artificialmente, oppure, anche
se in maniera più residuale, può essere
rubato un account di un utente affidabile per proporre delle vendite in frode. In
quest’ultimo caso accertarsi, se possibile,
che non siano recentemente state cambiate coordinate per pagamenti o indirizzi di
riferimento. Altro criterio di cautela generale è di effettuare sempre una ricerca sui
principali motori quali google, bing ecc.
riguardo ai dati che si hanno del venditore. Spesso inserendo anche uno solo dato
quale ad esempio il recapito telefonico, il
numero di conto corrente, della carta di
credito ricaricabile, o il nome del venditore, si trovano numerose informazioni, fra
le quali anche la sua individuazione come
probabile autore di truffe ai danni di altri
utenti della rete.
Per completare una transazione d’acquisto
occorre inserire i dati di carte di credito,
bancomat o carte prepagate, come possiamo rimanere tranquilli quando ci appare
il fatidico messaggio che dice: occorrono
pochi attimi per concludere l’operazione?
Normalmente le transazioni con carta di
credito sulla rete internet sono le più sicure in assoluto. Generalmente le modalità
di clonazione delle carte di pagamento avviene per altri canali.
Per alzare il livello di sicurezza del proprio titolo di pagamento è senza ombra di
dubbio utile attivare servizi accessori di
autenticazione quali OTP (one time password) ovvero avvisi tramite sms delle
spese effettuate.
Acquistare da grandi negozi online o scaricare app ufficiali sono accorgimenti che ci
metterebbero al sicuro da brutte sorprese?
Sicuramente l’affidabilità del negozio su
cui si acquista è fondamentale; in rete proliferano siti web creati appositamente per
porre in essere delle truffe che dopo avere
effettuato delle vendite regolari per crearsi
un minimo di affidabilità nei commenti in
rete, improvvisamente smettono di inviare la merce venduta, incassando il denaro
e scomparendo nel nulla. Spesso è difficile tutelarsi da questi siti truffaldini che
offrono prodotti a prezzi più convenienti
della concorrenza ma solitamente non eccessivamente bassi da poter insospettire,
pertanto è fondamentale rivolgersi il più
possibile a siti di comprovata affidabilità
a costo di spendere qualche euro in più.
Rassicurati sulle precauzioni da adottare
per l’e-commerce e sull’utilizzo sicuro di
carte di credito e bancomat, affrontiamo
adesso un tema molto scottante come il
phishing e/o lo smishing, come possiamo
evitare di cadere nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti,
ci richiedono di cliccare su un link che
direttamente ci trasferisce su una pagina
web trappola?
L’argomento è piuttosto complesso ed ha
un impatto sulla sicurezza particolarmente rilevante. In generale non bisogna mai
cliccare sui link presenti nelle email. Si
consideri che gli istituti di credito non inviano mai email contenenti link o allegati,
quindi quando si ricevono messaggi da
parte di banche, poste, emittenti di carte di
credito o simili contenenti link o allegati,
queste sono sicuramente email truffaldine.
Diverso il discorso riguardante le email
ricevute da soggetti diversi quali Agenzie
delle Entrate, Enel, Tribunale, società di
spedizioni merce.
In questi casi osservare con attenzione il
mittente della email, il linguaggio utilizzato nel testo (se l’italiano è corretto o se
sono presenti anche piccoli errori), mantenere aggiornato l’antivirus, non farsi guidare dalla fretta o dalla curiosità.
Riguardo ai link presenti in queste email
osservare sempre con la massima attenzione l’URL ove si viene indirizzati (es.
www.xyz.it sito vero, www.2.xyz.it o
www.xyz.ru.it ecc. siti clone) perché non
sempre i programmi antivirus o i browser
sono in grado di rilevare che si tratta di un
sito clone. In ogni caso non inserire mai
le proprie credenziali di accesso nel sito
ove il link vi ha diretto, ma ricomporre
2016
Un antivirus e un antispyware sono indispensabili per tutelarsi dalle infezioni che
compromettono il funzionamento della
macchina o da intrusioni finalizzate al furto di dati sensibili quali codici home banking e credenziali di accesso a siti riservati
e personali.
L’effetto sulla prevenzione delle truffe
on-line rimane invece limitato alla segnalazione di siti internet e profili non autentici (fake) che vengono catalogati in base ai
feedback degli utenti ed inseriti in comuni
black-list presenti sulla rete e disponibili
per qualsiasi internauta.
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Comunicazione
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l’indirizzo a mano (es. il link vi rimanda
apparentemente al sito XYZ ove avete
un account, voi uscite dal link e digitate
www.xyz.it ed eseguite da li le eventuali
operazioni richieste nella email).
Infine concludiamo con due argomenti
di grande attualità e delicatezza quali il
cyber-bullismo e la pedofilia online, a tal
proposito esiste un decalogo della polizia
postale per aiutare giovani e genitori?
E’ fondamentale educare bambini e adolescenti alla prudenza, anche nell’utilizzo
della Rete, a non fornire indiscriminatamente proprie immagini fotografiche, dati
ed informazioni personali e a non incontrare persone conosciute in Internet senza averne prima parlato con gli adulti di
riferimento.
Bisogna sensibilizzare i giovani ad usare
e valutare criticamente ciò che incontrano
durante la navigazione, poiché non tutte le
informazioni on-line sono affidabili.
E’ bene che essi siano adeguatamente informati sul fatto che alcuni comportamenti illeciti nel mondo reale (per esempio insultare o procurare lesioni su una persona)
lo sono anche in Rete.
Sollecitare discussioni in ambito famigliare sui siti e sulle applicazioni che i ragazzi
trovano interessanti e divertenti, ovvero
che li hanno preoccupati o spaventati,
consentirà ai genitori di capire i fenomeni
della Rete e valutare l’opportunità di interessare le Autorità.
Spesso, navigando su Internet ci si allontana molto dal punto dal quale si è partiti
per effettuare una ricerca, e questo aumenta il rischio di accedere anche involontariamente a materiali non idonei a soggetti
in età evolutiva. Qualora ci si imbatta in
siti di carattere pedopornografico, è bene
segnalarlo immediatamente alla Polizia
Postale e delle Comunicazioni, anche solo
con una semplice e-mail.
E’, inoltre, utile favorire l’utilizzo delle
funzioni di sicurezza che ci offrono i social network al fine di scongiurare intrusioni agli account da parte di terzi, modificando periodicamente le password di
accesso ai profili, che dovranno essere diversificate e create con criteri di sicurezza.
Il bisogno di mostrarsi pubblicamente, al
fine di acquisire consensi, deve essere necessariamente contemperata con l’esigenza di tutelare la propria privacy, e di conseguenza la propria sicurezza personale.
A tal riguardo deve essere assolutamente
contrastata la propensione di giovani e
adulti ad utilizzare la Rete e le applicazioni per inviare proprie fotografie intime,
anche solo al proprio partner, perché una
volta cedute ed entrate nel circuito del
web, se ne perde il controllo, con conseguenze penalizzanti ai fini della reputazione personale e professionale del soggetto raffigurato che, qualora minorenne,
andrebbe peraltro ad alimentare il circuito
della pedo-pornografia.
I giovani devono essere consapevoli,
inoltre, che tutto ciò che viene pubblicato nell’ambito della Rete, e dei social
network in particolare, è oggetto di valutazione da parte delle aziende potenzialmente interessate ad una futura assunzione, le
quali potrebbero essere disincentivate dal
proporre offerte di lavoro a candidati che
si mostrano nella “piazza virtuale” con
contenuti, espressioni e comportamenti
inadeguati per lo specifico settore professionale.
Chi si trova oggetto di minacce, ingiurie e
molestie sui propri spazi web è vittima di
un reato denunciabile in qualsiasi ufficio
della polizia postale?
Per ciò che riguarda il reato di ingiuria,
previsto dall’art.594 del codice penale, è
stata abrogata la fattispecie di rilevanza
penale nel febbraio di quest’anno e tale
comportamento è ora perseguibile solo
davanti al giudice civile. In questo caso
la vittima non dovrà rivolgersi alla Polizia
Giudiziaria ma ad un avvocato. Qualora
le offese non siano rivolte in maniera diretta, ma inserite in uno spazio web pubblico, quali forum, blog o social network,
si configura il reato di diffamazione, punito dall’art.595 comma 3 del codice penale, che prevede la presentazione di una
querela da parte della vittima. Qualora la
parte offesa sia infra-quattordicenne dovrà
essere presentata dai genitori o dai tutori.
Anche se riferita a fatti commessi on-line,
la querela potrà essere presentata presso
qualsiasi Ufficio di Polizia o dell’Arma
dei Carabinieri.
Anche le minacce, previste dall’art.612
del codice penale, sono perseguibili a querela di parte, sempreché non assumano un
carattere di particolare gravità (es. minaccia di morte), nel qual caso si procederà
d’Ufficio non appena ricevuta la notizia
di reato.
La procedibilità d’ufficio è prevista anche
per il reato di molestia (art.660 c.p.). Sarà
necessario presentare una denuncia alla
Polizia di Stato o all’Arma dei Carabinieri
dove dovranno essere indicate le piattaforme sulle quali si è consumata l’attività disturbante, la frequenza degli invii o delle
telefonate ed i relativi riferimenti temporali, documentando, per quanto possibile,
i fatti segnalati.
Molti giovani sono particolarmente «gelosi» di questi strumenti informatici, nella
maggior parte dei casi senza avere un
motivo “distorto” da nascondere. I genitori
come dovrebbero invece intercettare sulla
rete utilizzata dai propri figli eventuali
“storture online ”provenienti dall’esterno?
L’utilizzo esasperato e spesso incauto dei
dispositivi mobili da parte dei giovani
deve essere necessariamente affiancato
dal controllo dei genitori, che hanno la
responsabilità dell’educazione, della tutela e del controllo dei propri figli. Proprio
nell’esercizio di queste responsabilità il
genitore ha, non solo la facoltà, ma anche
il dovere di monitorare il comportamento
on-line dei propri figli al fine di adottare
eventuali correttivi e scongiurare l’aggravamento di situazioni che, prese in tempo,
possono essere efficacemente risolte.
La tutela della privacy, fattore non ritenuto un valore per il minore, si misura
anche dal tempo dedicato dai genitori al
controllo.
E’ bene che i genitori conoscano le password utilizzate dai propri figli e sapere
cosa pubblicano, dove si sono iscritti ecc,
proprio al fine di esercitare il ruolo che il
buon senso e la legge affida loro.
Si tenga presente, inoltre, che la registrazione su un social network è un vero
e proprio contratto e, come tale, non può
essere sottoscritto da un soggetto che non
ha la facoltà di agire giuridicamente, quale
il minore. Oltre a ciò il genitore è, nella
maggior parte dei casi, anche il titolare
della SIM inserita nei dispositivi mobili
dei figli ed ha quindi ogni diritto di gestione.
Non a caso esistono i controlli parentali
sui sistemi operativi ed applicazioni dedicate per il monitoraggio delle attività
on-line dei minorenni, con possibilità di
blocco delle chiamate provenienti da numerazioni anonime, o non inserite nella
rubrica del dispositivo, nonché limitazioni
orarie ed inibizione a siti ritenuti inadatti
alla fascia d’età per contenuti o tipologia
di servizi offerti. Questi accorgimenti agiscono, tuttavia, solo sui dispositivi che
rientrano nella sfera di controllo del genitore, non eliminando il rischio che vengano utilizzati computer od altri dispositivi
mobili ceduti al minore occasionalmente
per le più svariate ragioni.
Ringraziamo il Vice Questore Aggiunto
della Polizia di Stato, dott. Sergio Russo
per la preziosa disponibilità e ricordiamo
che la polizia delle Comunicazioni è presente su tutto il territorio nazionale attraverso 20 compartimenti, con competenza
regionale, e 81 sezioni con competenza
provinciale, coordinati a livello centrale
dal Servizio Polizia delle Comunicazioni.
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INSIEME PER LA LEGALITA’ 2
Paolo Corsanici
Venerdì 11 novembre 2016, presso il Teatro “Alessandro Guardassoni” di Bologna,
si è tenuto lo spettacolo “Insieme per la
legalità 2”, serata di teatro, musica e danza, organizzato dalla Direzione regionale
Emilia-Romagna e realizzato dagli artisti
degli Uffici dell’Emilia Romagna. L’obiettivo della serata, che “replicava” l’evento dello scorso aprile con una scaletta
completamente rinnovata, era duplice: da
un lato raccogliere fondi a favore delle
vittime del terremoto dell’Italia centrale,
dall’altro rendere omaggio a tutti coloro
che si sono prodigati in questi mesi nella “macchina dei soccorsi”. L’impegno di
forze dell’ordine, Protezione civile, Vigili
del Fuoco, Croce Rossa, associazioni, cittadini comuni, ha salvato molte vite e ha
limitato i danni, materiali e non, di una sequenza sismica con pochi precedenti.
Sotto la regia di Carlo Cammuso, e grazie
all’organizzazione dei colleghi dell’Area
di Staff, dopo un intenso pomeriggio di
prove, la sera è andato in scena lo spettacolo. Importante il lavoro dietro le quinte
di Maurilio Guidetti.
Dopo una breve presentazione di Carlo
Cammuso si è aperto il sipario con un brano di musica lirica cantato mirabilmente
da Francesco D’Anna e Nadia Mastrini,
dell’UPT Parma, accompagnati dalle mani
esperte del maestro Gian Luca Faccini.
“Là ci darem la mano” è tratto dal “Don
Giovanni” di W.A. Mozart. Molto bravi i
due artisti a rappresentare anche la scena,
nella quale l’impenitente Don Giovanni
vuole sedurre la contadinella Zerlina.
A condurre lo spettacolo una coppia di
presentatori molto “frizzante”, Sandro
Mosca dell’UPT Piacenza e Sabrina Arcangeli della Direzione regionale, l’ironia
napoletana e l’energia emiliana in un perfetto mix.
2016
Il secondo pezzo in scena è l’Ouverture/
Ensemble di Franco Farinella, una serie
di citazioni di artisti, scrittori, personalità
delle istituzioni e della scienza, sul tema
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del delicato rapporto tra l’uomo e la natura. Ad accompagnare la performance, il
sottofondo musicale dello splendido violino di Paolo Buconi, dell’UT Bologna 2,
con le voci narranti di: Ettore Vurchio,
Giulia Pescatore, Giulia Vaccari e Sandra Mastrovalerio (DP Bologna), Adriana
Linaroli e Sabrina Arcangeli, della Direzione regionale Emilia-Romagna; Nadia
Mastrini, Francesco D’Anna e Paolo Corsanici, dell’UPT Parma.
A seguire è andato in scena il suggestivo
numero di danza del ventre di Milvia
Guidetti, della DR, e Maria Concetta
Ajello, che hanno rappresentato, con
movenze e gesti carichi di armonia, la
suadente musica di “Desert rose”, un brano di Sting che esprime un “romantico,
filosofico desiderio” ambientato in uno
scenario esotico.
Il quarto numero è stato quello del bravissimo violinista Paolo Buconi che ha
rappresentato, in compagnia dell’ottima
Stefania Sapone (DP Modena) un duetto comico tratto dagli scritti di Giuseppe
Giusti: un corteggiamento amoroso a base
di cibo fra due golosi ghiottoni.
Quinto numero, una suggestiva “Ave Maria” di G. Caccini, mirabilmente intepretata da Francesco D’Anna, accompagnato
dalla magia del pianoforte di Gian Luca
Faccini, un omaggio degli artisti alle vittime del terremoto e alle loro famiglie.
A seguire Carlo Cammuso, Stefano Morgione e Stefania Sapone, dell’UT Modena, hanno rappresentato “Pericolosamente”, commedia di Eduardo De Filippo
tratta dalla raccolta “Cantata dei giorni
pari”, sul rapporto tra marito e moglie. La
commedia ha coinvolto in un crescendo
di emozioni il pubblico, grazie all’ottima
interpretazione dei tre bravi attori.
Con le poesie di Adriana Linaroli, tra temi
ambientali e comici, il pubblico si è rilassato e divertito in attesa della musica del
gruppo “I Canto libero”.
Dopo la poesia di Adriana Linaroli, irrompono sul palco i “Canto Libero” con
le tre voci battistiane di Emma Cavaliere,
Patrizia Bozzani e Paola Perrone,accompagnate alla chitarra dal sempre “esuberante” (musicalmente parlando!) Renato
Bonaiuti. I quattro della DP Parma hanno suonato e cantato un medley di Lucio
Battisti che ha allietato il pubblico con
un tuffo nei ricordi degli anni che furono.
A seguire Nadia Mastrini, sempre accompagnata dalla maestria di Gian Luca Faccini al pianoforte, ha cantato “L’Aria di
Berta”, tratta dal Barbiere di Siviglia. Nadia ha tenuto la scena con grande personalità ed espressività, dando prova di una
ma un modo di intendere il proprio essere
al servizio della comunità.
I FATTI
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professionalità che nulla ha da invidiare ai
“veri” professionisti.
Un fuoriprogramma gradito al pubblico è
stato il brano “Tace il labbro”, tratto dalla
“Vedova allegra” di F. Lehàr, eseguito
da Nadia Mastrini e Francesco D’Anna,
accompagnati dal maestro Gianluca Faccini.
Il penultimo numero della spettacolo ha
visto in scena ancora Carlo Cammuso
con Stefano Morgione, stavolta accompagnati da Alessandro D’Orta, in un
classico della letteratura napoletana, “A’
livella”, scritta da Antonio De Curtis, in
arte Totò. La bravura dei tre attori ha dato
al pubblico la sensazione di essere trasportati in una dimensione teatrale d’altri
tempi, interpretando lo spirito autentico
dell’opera napoletana, sempre sul filo tra
realtà e finzione, amore per la vita e amarezza per le brutture del mondo.
Ultimo numero in programma è stato
quello del “fantasista” Paolo Corsanici,
che ha reinterpretato in chiave moderna la
telefonata della Sora Cecioni alla mamma,
ambientandola in una famiglia nella quale
il marito lavora all’Agenzia. Le situazioni
e i paradossi della telefonata hanno divertito il pubblico.
Subito a seguire, con un cambio di scena
repentino, Paolo ha presentato Gastone
Gesticola, pseudo cugino di uno dei cavalli di battaglia di Gigi Proietti, Pietro
Ammicca. Gastone, anch’egli venditore
tuttologo, ha cercato di piazzare i suoi
“affari” con il suo linguaggio “gesticolato”, che ha trascinato il pubblico in un
crescendo di risate. Dopo i saluti finali
“gesticolati” di Paolo Corsanici agli organizzatori e al pubblico, è salito sul palco
l’intero cast dello spettacolo per intonare
il “Va’ Pensiero” splendida aria dall’opera
il “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Le note
verdiane hanno introdotto le immagini
terremoto di Amatrice e del lavoro inesauribile dei soccorritori, a cui lo spettacolo
era dedicato, con le parole di commento e
di ringraziamento del Direttore regionale,
Antonino Di Geronimo, e del regista, Carlo Cammuso.
2016
Circa 200 i presenti, per un incasso che
– al netto delle spese vive – ha superato
i mille euro, destinati al conto corrente
unico della Protezione civile. Ancora una
grande prova di generosità per l’Agenzia
delle Entrate Emilia-Romagna e soprattutto ancora un’occasione per “stare insieme” al di fuori degli spazi lavoratori, per
conoscersi e per fare squadra. Quella che
ha intonato il Nabucco è davvero “l’anima
dell’Agenzia”, un insieme di persone che
non condividono solo il “posto” di lavoro
Comunicazione
I FATTI
12
IL FISCO ON LINE
A Bologna una giornata di confronto
tra Agenzia delle Entrate e professionisti
Giorgio Bertuzzi
Costruire una piattaforma di confronto tra
l’Agenzia delle Entrate e i professionisti
tributari, attraverso il potenziamento e la
diffusione dei servizi telematici. È stato
questo l’obiettivo del convegno svoltosi a
Bologna il 13 dicembre , presso la Sala
Bolognini del Convento San Domenico.
L’evento, aperto dagli interventi di Antonino Di Geronimo, Direttore dell’Agenzia
delle Entrate Emilia-Romagna e di Mario
Spera, Vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bologna, ha visto la partecipazione di
Paolo Savini, Direttore centrale Gestione
Tributi dell’Agenzia delle Entrate.
Sono stati affrontati diversi punti nelle due
sessioni del convegno: dai servizi telematici (fiscali e catastali) come strumento di
cooperazione tra Agenzia e intermediari al
visto di conformità, dalle nuove frontiere
dell’assistenza multimediale al cinque per
mille, fino alla dichiarazione precompilata
e alla registrazione dei contratti di locazione on line.
“L’obiettivo che ci poniamo è quello di
costruire un canale di comunicazione
strutturale con tutti i soggetti che operano
nella filiera fiscale in rappresentanza dei
contribuenti – ha dichiarato il Direttore
regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Antonino Di Geronimo. Un
dialogo, quindi, che non è limitato alle necessità contingenti ma che deve permeare
la quotidianità del nostro lavoro. Da questo punto di vista i servizi telematici offrono opportunità enormi, che l’Agenzia
intende capitalizzare, insieme con i propri
interlocutori”.
I FATTI
13
RINNOVATA L’INTESA
IN EMILIA-ROMAGNA
TRA AGENZIA DELLE ENTRATE
E ANCI
AUGURI
Antonella Pellegrino
Nell’attuale contesto normativo, tale collaborazione risulta importante per favorire lo sviluppo di un sistema integrato di
conoscenze sul territorio, per ottenere una
migliore qualità delle informazioni gestite dall’Agenzia delle Entrate ed una più
ampia fruizione dei servizi catastali sul
territorio comunale. La sinergia tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni consente
di ottimizzare la quantità e la qualità delle
informazioni catastali gestite, in allineamento e coerenza con quelle comunali,
assicurando nello stesso tempo correttezza, trasparenza ed uniformità di comportamento negli Uffici dell’Agenzia e negli
Uffici comunali.
I contenuti dell’accordo.
La Direzione Regionale e l’ANCI E.R.
opereranno congiuntamente per l’aggiornamento e regolarizzazione catastale del
patrimonio immobiliare comunale; il miglioramento della qualità dei dati e della
fruibilità dei servizi catastali; la definizione delle modalità operative per attuare ulteriori interventi sulle banche dati catastali
e comunali; la risoluzione delle problematiche di carattere tecnico; il miglioramento dei servizi di fiscalità immobiliare per
i contribuenti e gli utenti professionali;
l’esecuzione di monitoraggi volti ad intercettare criticità in ordine alla trattazione
degli atti, sia catastali sia urbanistico-edilizi e toponomastici comunali; e la collaborazione nelle attività estimative svolte
dall’Agenzia delle Entrate in ambito della
fiscalità immobiliare. Allo scopo di coordinare, programmare e monitorare tali
attività viene costituito un tavolo tecnico.
Inoltre, al fine di promuovere una comune
formazione, sono previsti momenti di studio e l’organizzazione di corsi, convegni
e seminari, utili all’approfondimento delle
tematiche oggetto del protocollo d’intesa.
2016
La Direzione Regionale e l’ANCI E.R., lo
scorso 7 dicembre, hanno sottoscritto un
protocollo d’intesa che integra le attività
contenute nell’accordo siglato nel 2008
finalizzato a rendere più efficiente ed efficace la partecipazione dei Comuni al
recupero dell’evasione fiscale dei tributi
erariali.
Comunicazione
I FATTI
14
FISCALIS 2016 OVVERO TUTTE LE FACCE
DEL TRANSFER PRICING
Anna Florio e Giulietta Motola
Nel solco di una tradizione ormai consolidata, anche quest’anno la Direzione regionale dell’Emilia Romagna, aderendo
al programma Fiscalis, ha ospitato, tra il
13 e il 15 settembre, la collega slovacca
Silvia Karelová, funzionaria dell’Ufficio
Tassazione Internazionale di Banská Bystrica - Direzione Finanziaria Nazionale
dell’Amministrazione fiscale.
Sin dalla prima lettura dell’Application
Form è emerso il profilo altamente specialistico di Silvia che si occupa da più di 15
anni di transfer pricing e ha partecipato
attivamente a diverse iniziative sul tema,
organizzate da prestigiose istituzioni internazionali quali l’ Oecd e lo Iota.
Così l’obiettivo della visita di lavoro si
è focalizzato sulle le problematiche riconducibili al transfer pricing e sulla
condivisione e sul confronto delle buone
prassi amministrative e delle metodologie
di controllo .
La prima giornata è stata impegnata dalle presentazioni di rito, dalla descrizione
della struttura (livello centrale, regionale
e periferico) e dall’illustrazione della mission dell’Agenzia delle Entrate: contrasto
all’evasione ed elusione fiscale e assistenza ai contribuenti al fine di migliorare la
tax compliance. E’ stato poi presentato il
sistema di tassazione in Italia con riferimento specifico alla tassazione diretta e
indiretta oltre ad un breve cenno alle imposte locali e ad alcune imposte minori.
Particolare rilievo è stato dato all’ introduzione nel sistema fiscale italiano della
dichiarazione dei redditi precompilata.
Nella seconda giornata Silvia ha illustrato
preliminarmente le modalità di conduzione delle verifiche fiscali in tema di prezzi
di trasferimento e il ruolo svolto dal suo
gruppo di lavoro che è chiamato a fornire contributi ai verificatori, in termini di
analisi e studio delle casistiche transfer
pricing individuate.
Si è così avuto modo di conoscere sia
alcune peculiarità nell’esercizio del potere di accertamento dell’Amministrazione
slovacca- quale, ad esempio, l’applicazione delle regole di determinazione dei
prezzi di trasferimento anche alle transazioni svolte tra operatori nazionali- sia
specificità dell’economia slovacca, caratterizzata dalla presenza di molte subsidiary di multinazionali estere, prevalentemente operanti nel settore manifatturiero.
I colleghi dell’Ufficio Grandi Contribuenti hanno poi gestito un workshop nell’ambito del quale partendo da un caso pratico di procurement, attinente al settore
dell’automotive proposto dalla collega
slovacca, sono pervenuti a illustrare proposte finalizzate all’individuazione del
corretto metodo di determinazione dei
prezzi di trasferimento.
I FATTI
I lavori sono proseguiti con questo taglio
concreto e operativo esaminando vari
case studies di transfer pricing seguiti
da veloci brainstorming che hanno fatto
emergere nuovi suggerimenti e diversi
punti di vista.
La nostra ospite slovacca ha mostrato
particolare interesse per le tecniche di
analisi del rischio e di selezione dei contribuenti da assoggettare a controllo e per
le procedure che regolano l’attività di
accertamento e gli istituti definitori relativi alle fasi conclusive dell’ attività di
controllo.
A conclusione delle tre giornate il Direttore regionale ha voluto incontrare tutti
i protagonisti (responsabili, funzionari
ospiti e funzionaria ospitata) per “tirare le
somme” dell’esperienza, donando a Silvia un libro sull’arte italiana.
Ancora una volta il Programma Fiscalis
ha centrato appieno il proprio obiettivo e
ci ha confermato come anche brevi periodi di confronto tra funzionari di diverse
Amministrazioni fiscali possano dare un
tangibile contributo alle procedure lavorative degli Uffici di provenienza e costituire momenti di reciproco arricchimento.
Attraverso la disamina degli interessanti
case studies proposti Sonia Karelova ha
avuto modo di apprezzare l’efficacia e la
dinamicità delle metodologie di lavoro
in tutte le fasi del controllo nonché l’ampiezza delle applicazioni informatiche e
delle banche dati a disposizione dei funzionari dell’Agenzia; anche gli istituti
presenti nell’ordinamento fiscale italiano,
tesi a favorire il rapporto e il confronto
con il contribuente in un’ottica di sempre
più evoluta tax compliance, sono stati attentamente considerati.
Ai funzionari ospitanti, d’altro canto, la
profonda esperienza professionale acquisita dalla collega sia in ambito lavorativo
che intorno ai tavoli tecnici internazionali,
nel settore specifico del transfer pricing, ha
consentito di aprire una “finestra”su tematiche fondamentali, al centro della nostra
complessa quotidianità lavorativa.
15
INTESA TRA AGENZIA DELLE
ENTRATE E CONSIGLI NOTARILI
Antonella Pellegrino
Presso la Direzione regionale, lo scorso
18 ottobre, è stato sottoscritto e presentato
in conferenza stampa l’accordo tra
Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna
e Comitato Regionale dei Consigli
notarili dell’Emilia-Romagna. Obiettivo
di tale accordo è quello di assicurare
uniformità dei comportamenti degli Uffici
dell’Agenzia, con riguardo alla tassazione
degli atti notarili e inquadrare, dal punto
di vista giuridico-tributario, talune
fattispecie negoziali, anche collegate tra
di loro, che hanno creato e tuttora creano
difficoltà interpretative, in assenza di
consolidati indirizzi giurisprudenziali e/o
di prassi amministrativa al riguardo .
Rispetto al precedente protocollo
sottoscritto nel 2009, a seguito
dell’integrazione con l’ex Agenzia del
Territorio, la nuova intesa estende la
collaborazione anche ai servizi catastali
e ipotecari, rappresentando così un
traguardo importante nel processo di
condivisione delle problematiche fiscali,
connesse alle stipule sia immobiliari
che mobiliari, e la risposta alle esigenze
di collaborazione e di interpretazione
condivisa emerse in tutta la Regione.
I contenuti dell’accordo. I due soggetti
si impegnano a elaborare documenti e
proposte per la soluzione dei problemi di
tipo civilistico, tributario e procedimentale
nella tassazione degli atti e nell’attività
dei servizi di Pubblicità immobiliare (ex
Conservatoria). Per assicurare trasparenza
e uniformità di comportamento da parte
degli Uffici dell’Agenzia e dei Notai, in
un’ottica di risoluzione condivisa dei
problemi, viene inoltre istituito un tavolo
tecnico composto da rappresentanti delle
due parti volto ad interpretare in modo
univoco la normativa fiscale, assicurando
equità di trattamento tributario in tutti
gli uffici della Regione. Compito del
Tavolo ancora è quello di evidenziare
problematiche interpretative, anche in
riferimento ai servizi catastali e ipotecari.
Particolare attenzione sarà data alla
semplificazione delle procedure e degli
adempimenti, anche attraverso il ricorso a
servizi telematici.
2016
Silvia è partita contenta dell’esperienza
non solo lavorativa: il tempo libero dagli
obblighi istituzionali ha consentito di mostrare alla nostra ospite le bellezze di Bologna, architettoniche e ...gastronomiche.
Comunicazione
I FATTI
16
METAMORFOSI (AL LAVORO)
Licia Romagnoli
Ho letto con piacere l’articolo di
Rocco Pessolano pubblicato recentemente su Pagine (Metamorfosi di
Rocco Pessolano – Pagine …) Avevo
già letto, qualche tempo fa la sua tesi
di laurea in antropologia, documento che ho trovato di grande interesse,
sia sotto l’aspetto propriamente sociologico che sotto l’aspetto umano, per
la vicenda autobiografica raccontata; sia,
non da ultimo, per le considerazioni sul
vissuto e sul contesto lavorativo, che, da
colleghi, in qualche modo condividiamo.
Nelle 32 pagine di tesi, il collega racconta
la metamorfosi della sua vita, da vedente a non vedente: senza alcuna traccia di
retorica né autocommiserazione, descrive
il passaggio da una condizione di ”normalità” ad una condizione di instancabile ricerca della “normalità”, a seguito del
trauma.
La perdita della vista è una esperienza
drammatica e destabilizzante ed impone ,
a chi la subisce, un lavoro di progressiva
sostituzione sensoriale: non è una cosa banale risvegliare gli altri 4 sensi da quella
sorta di torpore in cui si trovano, perché
gusto, olfatto, udito e tatto sono relegati,
sin dalla nascita, ad una funzione di fatto
subalterna, quasi accessoria, rispetto alla
vista. Quando il “senso egemone” viene accidentalmente a mancare, bisogna
insegnare daccapo agli altri a fare ancor
meglio il loro lavoro di recettori, responsabilizzarli e facendoli funzionare al
massimo. Riappropriarsi dell’ autonomia
personale costa tante sconfitte ma, come
spiega l’autore, alla fine è possibile se c’è
determinazione, esercizio, perseveranza.
In parte dipende da sè.. Ma non basta. Poi
c’è la società e il tutto si complica: i veri
ostacoli per un non vedente sono quelli
legati alla “riabilitazione pubblica” della
propria immagine e il problema a questo
punto, da se stessi si sposta sugli Altri:
come ti vedono gli Altri. Un portatore di
deficit sulla scena, per dirla con Goffman,
porta con sè una modifica dello scenario
d’azione e di fronte al bastone bianco, la
vero, più o meno direttamente anche
noi Uffici di staff, invitandoci a riflettere attentamente su alcuni “automatismi” del sistema, sulle cose che diamo
per scontate, e su come possiamo farle
funzionare meglio.
relazione si incanala in solchi già tracciati: cambia il frame comunicativo tra gli
attori, cambiano copioni e gli script d’azione, le interazioni diventano immediatamente goffe e falsate. Uno strano meccanismo, nelle dinamiche quotidiane, porta
gli Altri a bypassare il disabile, “squalificandolo” come interlocutore. E’ un meccanismo involontario, dettato dall’intento,
benevolo, di dispensare il non vedente
dalla frustrazione e dall’imbarazzo, ma
che, di fatto, produce l’effetto opposto,
cioè proprio l’esclusione e la conferma
della diversità.
Noi Altri riusciremmo, dunque, involontariamente ma sistematicamente, in questo
rituale stigmatizzante. Queste dinamiche
ci sono anche nel contesto di lavoro? ?
Sembrerebbe di sì. Ma dopotutto, non
ci sorprende, perché i contesti lavorativi
sono prima di tutto contesti sociali, e le
regole sono in fondo le stesse. Anzi, certe
volte anche più dure.. Non ci aspettiamo,
di certo, il racconto di episodi discriminatori eclatanti, in un contesto come il nostro che garantisce sicurezza e tutela del
lavoratore. In questi casi, il rischio per il
non vedente è piuttosto quello cioè finire
vittima dell’iper protezionismo, di essere
chiuso nel “ghetto” della tutela legislativa, dentro recinti sociali limitati, in quelle
che il collega chiama, con ironia, “riserve”
protette (il riferimento è alla legge 29/3/85
n.113, che obbliga i DdL all’assunzione
dei centralinisti non vedenti). Nelle riserve sei al sicuro, ma confinato. Sei tutelato,
ma puoi essere esposto ad altre forme più
sottili e subdole di emarginazione: piccole
iniquità, differenze di trattamento, disparità nelle opportunità ..
Sentire che esistano, almeno a livello percepito, queste “ingiustizie” tocca, a dire il
Abbiamo censito la popolazione dei
non vedenti/ipovedenti: i colleghi con deficit della vista, in regione sono circa 30.
Quasi tutti centralinisti . La prima riflessione (attualizzata in considerazione delle
mutate necessità a seguito dell’introduzione del voip), è se l’attività di centralinista sia ancora l’unica mansione possibile,
oppure se nei nostri uffici ci siano altre
opportunità per un non vedente. La seconda riflessione, inevitabilmente legata alla
prima, è sulle cosiddette skills: quali sono
le competenze dei colleghi non vedenti
che potremmo valorizzare (valorizzare
meglio) e utilizzare più proficuamente?
Per saperlo lo abbiamo fatto, in via preliminare, con un questionario, per sondare
ambizioni, aspettative, motivazioni degli
interessati. Il deficit visivo in questa prima
fase esplorativa, è stato , per forza di cose,
il filtro di ricerca e unico trait d’union del
nostro campione. Come prevedibile, ci
siamo imbattuti in una platea fortemente
disomogenea di persone con storie diverse, deficit visivi, competenze, background, e anche motivazioni diverse al
cambiamento. Pochi elementi si similarità
, dunque, tra le persone, se non la stessa
condizione. Questo è l’asset di partenza:
con alcuni di loro, per chi ha motivazione
al cambiamento e desiderio di mettersi in
gioco, il percorso continuerà sul versante
della differenziazione, cioè come opportunità di riqualificazione professionale.
Negli step successivi il progetto prevede
una sorta di “analisi del potenziale” che
offrirà, a chi è interessato, la possibilità
di farsi conoscere meglio, di approfondire alcuni aspetti del lavoro, e di investire
in modo diverso le proprie competenze.
Questo è, a nostro avviso, il primo passo
per sentirsi non più “obbligo di legge”,
ma “risorsa” per l’organizzazione.
I FATTI
17
LA COMUNICAZIONE DI CRISI
Un’occasione di dialogo tra comunicatori,
organizzazioni e giornalisti
Pierluigi De Rosa
Ne hanno discusso rappresentanti del
mondo del giornalismo e della comunicazione, con la moderazione di Tino Ferrari,
già Professore dell’Università di Bologna
ed esperto di comunicazione e marketing.
Sono intervenuti Beppe Boni, Vice direttore de Il Resto del Carlino, Giovanni
Landolfi, esperto di comunicazione finanziaria e di PR litigation, Stefano Martello,
giornalista e co-autore del testo Comunicazione di Crisi nei disastri naturali, Biagio Oppi, delegato Ferpi per l’Emilia-Romagna, Pierluigi De Rosa, funzionario
comunicatore dell’Agenzia delle Entrate
Emila-Romagna, Fabio Montella, capo
ufficio stampa del Comune di Mirandola.
L’incontro, introdotto da un videomessaggio del Direttore regionale dell’Agenzia
delle Entrate, Antonino Di Geronimo,
ha sviluppato il concetto di “crisi” per le
organizzazioni nelle sue diverse declinazioni: dalle crisi determinate da indagini
giudiziarie a quelle innescate da utenti insoddisfatti o da problemi nell’erogazione
dei servizi, fino alle crisi generate da fenomeni naturali – terremoti e alluvioni in
primis. Diversi i contesti, diverse le strategie e gli strumenti da utilizzare per poterle
gestire, partendo però da una premesssa
comune: la crisi non va solo gestita ma va
soprattutto prevenuta. Compito oggi sicuramente più difficile rispetto al passato, a
causa della moltiplicazione di soggetti in
grado di veicolare informazioni e delle
piattaforme (in particolare social network)
attraverso cui i contenuti possono essere
irradiati. Nell’attuale contesto mediatico,
in occasione di una situazione di crisi le
organizzazioni non si interfacciano unicamente con l’interlocutore tradizionale,
la stampa, ma devono interagire con un
universo di soggetti variegato: blogger,
siti specializzati, associazioni di cittadini
e consumatori, ecc. Occorre quindi, prima
di tutto, conoscere il proprio “territorio”
mediatico, mapparlo, ascoltarlo, costruire
una rete di “antenne” in grado di intercettare anche i segnali deboli. Soprattutto,
è necessario che l’organizzazione si doti
di profili social con cui presidiare le arene virtuali, senza trascurare – come ha
ricordato il Vice direttore del Resto del
Carlino – le richieste che provengono dalla stampa, e fornendo delle risposte il più
possibile complete in tempi brevi. Il fattore tempo è una variabile cruciale nella gestione di una crisi, ancor più oggi, quando
le informazioni possono diventare virali
nel giro di pochi minuti. La stessa “viralità” è un concetto con cui i comunicatori
devono inevitabilmente fare i conti: come
ammoniva qualche mese fa il direttore del
Guardian, Katharine Viner, siamo ormai
in un’epoca in cui ciò che è vero tende a
coincidere con ciò che è virale (a prescindere dal suo statuto di verità).
L’elemento di novità portato dal seminario, che ha visto la partecipazione in platea di un centinaio di giornalisti, risiede
tuttavia altrove. L’obiettivo di lungo termine è infatti costruire una piattaforma
di confronto costante, e non occasionale,
tra giornalisti e comunicatori. La crisi in
quest’ottica diventa l’occasione per sviluppare relazioni durature tra i due attori in
gioco, per conoscersi meglio e per evitare
fraintendimenti, per comprendere le esigenze degli uni e degli altri. Questa idea di
giornalismo costruttivo o “partecipato” è
la traiettoria di sviluppo di un mondo della comunicazione che altrimenti rischia di
finire inghiottito nella spirale delle mezze
verità o delle falsità, perdendo fatalmente la propria credibilità. L’obiettivo non
è “nascondere” i problemi o camuffare
gli errori, ma far sì che il racconto giornalistico dia conto anche di come quegli
stessi problemi sono stati affrontati e risolti. La notizia, specie nelle situazioni di
crisi e quando ha un impatto forte per la
reputazione dell’organizzazione, deve essere il più possibile partecipata, non solo
nell’interesse dell’organizzazione stessa,
ma soprattutto a beneficio del lettore. Oltre ai fannulloni c’è di più, parafrasando
un ritornello di molti anni fa. Compito dei
comunicatori e dei giornalisti è dare conto
della complessità delle organizzazioni
(comprese quelle pubbliche), spiegando
e aiutando a capire: non possono farlo i
comunicatori da soli (perché altrimenti
entriamo nello storytelling), né i giornalisti (perché dall’esterno non possono conoscere esattamente la realtà interna dell’organizzazione). Se si riuscisse a superare
questo muro, si potrebbe scoprire che anche le amministrazioni pubbliche hanno
i loro lati positivi, che ci sono esempi di
innovazione e spirito di servizio, dedizione e attenzione all’utente, e che nelle comunità in cui viviamo non c’è solo
isolamento ed egoismo, come insegnano
le comunità colpite dal terremoto e il loro
spirito di resilienza. E’ una strada lunga e
tortuosa, ma val la pena percorrerla.
2016
Nell’era dei social-network e della
“post-verità”, vi sono ancora spazi di
dialogo tra giornalisti e comunicatori?
Quali possono essere le evoluzioni della
comunicazione di crisi? Il seminario organizzato dall’Agenzia delle Entrate lo
scorso 10 giugno, in collaborazione con
Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche
Italiana e con Aser – Associazione Stampa
Emilia-Romagna, si è posto come obiettivo quello di provare a fornire una prima
risposta a queste domande.
Comunicazione
I FATTI
18
IL “CAMBIAVERSO”
VISTO DA UN UFFICIO TERRITORIALE
Roberto Pocobelli
“Nuova tranche di 90mila lettere per segnalare ai contribuenti possibili anomalie
nei redditi 2012”
“Più dialogo e meno controlli all’insegna
della compliance. In arrivo 156mila lettere a chi ha dimenticato di presentare la
dichiarazione dei redditi”
“60mila nuove lettere in arrivo per segnalare possibili anomalie sui redditi 2012.
Aggiornato l’applicativo per calcolare gli
importi del ravvedimento in caso di cedolare secca. Disponibile anche una guida
che spiega come rimediare agli errori”
“Operazioni intra Ue: in partenza 60mila
lettere di esclusione dal Vies. Conclusi i
controlli sugli elenchi Iva, possibile chiedere la riammissione”
“Lavoratori autonomi, più dialogo e meno
controlli all’insegna della compliance. In
arrivo le lettere per i compensi certificati
dai sostituti d’imposta”
Sono questi i titoli dei comunicati stampa
che negli ultimi 2 mesi sono apparsi sul
nostro sito, per informare i contribuenti
della campagna di lettere a loro indirizza-
te volta a favorire la tax compliance. Del
resto, l’obiezione che più spesso dovevo
fronteggiare nel passato era quasi sempre
la stessa: voi avete tutte le notizie sul mio
conto, avete accesso a tutti i miei conti correnti (ehm signora…non è proprio
così), ho sentito in TV che esiste un super
programma con cui potete vedere tutti i
miei movimenti, si si…quel super programma che si chiama come il poliziotto
del film di Al Pacino (devo ammettere che
l’acronimo Serpico ha sempre il suo fascino)… e così via!!
E si arrivava quindi alla fatidica domanda: ma se avete già tutte le informazioni in
mano ...perché aspettate tutti questi anni
per farmi poi un accertamento condito da
sanzioni, multe e interessi?
Devo ammetterlo: effettivamente il comportamento del contribuente più che dettato da una volontà di evadere, era dovuto
ad una vera e propria dimenticanza, o ancor più spesso ad una non perfetta conoscenza delle norme tributarie che affollano il nostro ordinamento. Pur non essendo
il nostro Serpico il famigerato super motore di ricerca al cui “occhio” nulla sfug-
ge e che tutto può intercettare, era spesso
fondata l’obiezione che ci veniva rivolta;
perché effettivamente dall’incrocio dei
dati in nostro possesso, dall’analisi delle
nostre banche dati, era possibile risalire al
comportamento omissivo del contribuente anche prima dell’emissione dell’atto di
accertamento.
In questo contesto, si inserisce l’iniziativa delle lettere volte a sanare errori quali
la mancata esposizione di un reddito in
dichiarazione o la totale assenza di invio
della dichiarazione stessa. Utilizzando lo
slogan di questa campagna, era arrivato il
momento di cambiare verso per la nostra
amministrazione, di immaginare un diverso rapporto Fisco e contribuente, evitando
di ridurre lo stesso all’usurato binomio
controllore/controllato, ma piuttosto ponendoci come guida per il cittadino nel
corretto adempimento tributario.
In un’ottica di potenziamento dei servizi
telematici la comunicazione viene resa
disponibile all’interno del cassetto fiscale,
unitamente ad un prospetto riepilogativo
delle anomalie che l’hanno generata; attraverso il canale CIVIS il contribuente
può così quindi comodamente da casa
propria inviare la documentazione volta
a specificare la sua posizione. Ed evitare
quindi di essere sottoposto ad un accertamento sbagliato.
PS: è vero, siamo una amministrazione
molto telematica, abbiamo sviluppato il
canale CIVIS, il cassetto fiscale, i CAM
sono un prezioso aiuto per i cittadini, ecc.
ecc. ma…. la maggior parte dei contribuenti ha deciso comunque di venire presso i nostri sportelli. Anzi, ora scappo, al
front office c’è una signora che vuol sapere perché l’abbiamo mandata a chiamare sebbene…. sebbene abbiamo a nostra
disposizione un super programma, quello
che incrocia i dati e con il quale possiamo sapere ogni cosa, si, proprio quello col
nome strano preso da un film…
I FATTI
19
“UN SOGNO CHE SI REALIZZA”
La giornata di accoglienza dei funzionari neo
assunti alla Direzione Provinciale di Modena
Sonia Celozzi e Federico Barigazzi
Anche io ero presente presso la sede della Direzione Provinciale per fare l’accoglienza ai 29 funzionari assegnati alla
struttura.
Per me è’ stato inevitabile ripensare ad
una altra data: il primo aprile del 1996,
quando pure io, con lo stesso sguardo, lo
stesso smarrimento, lo stesso stupore, la
stessa emozione, la stessa gioia, lo stesso
entusiasmo, le stesse preoccupazioni, le
stesse paure ho fatto il mio ingresso presso
l’Amministrazione.
Devo dire però che loro sono stati più
“fortunati” hanno trovato una struttura
pronta ad accoglierli, un’organizzazione
curata nei minimi dettagli e il Direttore
Provinciale che ha dedicato loro l’intera
giornata, conoscendoli personalmente,
ascoltando le loro aspettative personali.
Durante il giorno i nuovi funzionari oltre
che compilare moduli, firmare contratto,
ricevere informazioni effettuare dichiarazioni, hanno anche compilato un foglio
in cui attraverso: pensieri, emozioni e
sensazioni hanno raccontato il loro primo
giorno a Modena.
Leggerli è stato emozionante! Un coro
unanime di Finalmente il fatidico giorno è arrivato a testimonianza di quanta
voglia ci fosse di cominciare, di dare concretezza ad un percorso che qualcuno ha
sottolineato essere stato faticoso, duro,
impegnativo ma altamente soddisfacente:
“un sogno che si realizza”!
Arturo ha scritto: “oggi è uno dei giorni
più belli della mia vita: si avvera un sogno”
Caterina : “ l’inizio di questo nuovo percorso ha un sapore particolare: quello
della fatica, dell’impegno che da i suoi
frutti, delle rinunce che vengono ricompensate“
Luisa: “Il tanto atteso giorno della firma
del contratto è giunto”
L’organizzazione della giornata non è
passata inosservata, all’unanimità hanno apprezzato l’accoglienza loro rivolta,
l’hanno definita: ottima, gentile, cordiale,
hanno apprezzato la disponibilità evidentemente non scontata!
Luigi ha scritto “abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza”
Mario: “Siamo stati accolti con grande
cordialità, la mia impressione principale
riguarda l’attenzione che ci è stata rivolta”
Simona: “piacevolmente colpita dalla
gentile accoglienza e dalla disponibilità
dei funzionari”
Leonardo:
“piacevolmente
colpito
dall’accoglienza la quale mi ha fatto sentire più come una risorsa che come un
numero”
Enzo ha sottolineato : “ L’organizzazione
molto precisa e un clima ordinato e sereno”
Marialaura: “L’ambiente è parso molto
accogliente”
Lucia: “Accoglienza calorosa e ben organizzata”
Tanti hanno appezzato l’attenzione del Direttore Provinciale Lorenzo Trabucco che
a loro ha dedicato un discorso di benvenuto, un colloquio individuale ed un giro
ricognitivo per l’Ufficio in piccoli gruppi,
accompagnandoli personalmente.
Infine i funzionari hanno manifestato la
volontà di crescere professionalmente, di
mettersi al servizio dell’Amministrazione,
di essere orgogliosi di farne parte consapevoli che questo orgoglio è anche fonte
di responsabilità e dovere ma ricco forse,
anche, di soddisfazioni!
Simona: “Sono entusiasta ed impaziente
di entrare effettivamente in servizio, nella
consapevolezza delle responsabilità che
deriveranno dall’incarico e dell’impegno
che richiederà”
Francesca: “Tanta voglia di crescere professionalmente e di lavorare in una realtà
dinamica ed in continuo movimento”
Caterina: “Spero di poter contribuire al
meglio al lavoro d’Ufficio, di collaborare
con i colleghi di riuscire ad arricchirmi
delle esperienze che ogni giorno mi troverò ad affrontare”
Luisa: “Lontana dalla mia terra d’origine mi accingo ad iniziare un percorso
lavorativo che ho tanto agognato e che
auspico si rileverà ricco di soddisfazioni
professionali”
Cosa aggiungere ancora?
“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai
neppure un giorno in tutta la tua vita”
(Confucio)
Buon Lavoro a tutti e benvenuti! E’ stata una piacevole giornata anche per me!
Enzo ha scritto: “Ho apprezzato il richiamo ai valori della correttezza, dell’umiltà
e del rispetto”
Francesca: “Interessante discorso di benvenuto”
Cristina: “Ho apprezzato il discorso del
Direttore sull’attenzione all’utenza”
Luigi: “è stato molto disponibile ad ascoltare le nostre esigenze personali e aspirazioni tramite un apposito e mirato colloquio individuale”
2016
Il 2 novembre sarà un giorno che molti
neo funzionari dell’Agenzia ricorderanno
per sempre, il loro primo giorno di lavoro
a tempo indeterminato!
Comunicazione
20
LA GIOIA DI ARTURO,
NEO ASSUNTO AL TERRITORIO
IL VIOLINO
DEL WEB
Franco Farinella
Arturo Veccia e Daniele Bongiovanni
“Sin da quando il primo giorno ho varcato
la soglia d’ingresso dell’Ufficio ho trovato
un ambiente lavorativo accogliente e stimolante, ricco di persone molto disponibili, votate al dialogo costante e ben contente di accogliermi tra loro.
Non avrei potuto immaginare un impiego
più consono alla mia formazione ed alle
mie aspirazioni.
Mi ritengo molto fortunato di essere entrato a far parte di questa grande famiglia
e di poter condividere la quotidianità al
fianco sia di Responsabili che di colleghi
depositari di un’elevata preparazione e di
siffatta passione per il proprio lavoro”.
Queste le impressioni di Arturo, il nuovo
collega del concorso delle Entrate, “finito” al “Territorio”. Il recente concorso dell’Agenzia delle
Entrate, infatti, ha portato 29 nuovi assunti a Modena. Fra questi uno è giunto
all’Ufficio del Territorio. Fatto in sé notevole, visto che il precedente arrivo di un
neo assunto risale ormai ad oltre un anno
fa, dopo ben venti anni di nessun nuovo
arrivo per concorso. Il nuovo collega è
proprio lui, Artuto che ha chiesto espressamente di venire a lavorare con noi, dimostrando di avere le idee ben chiare in
campo lavorativo.
Dell’arrivo di Arturo dobbiamo ringraziare soprattutto il Direttore Provinciale
Lorenzo Trabucco che, pur con tutti i problemi di organico presenti nella Direzione Provinciale, è riuscito a darci l’opportunità di allargare la nostra “Famiglia”.
Già, perché come dice lo stesso Arturo,
questa è una famiglia che ha saputo dare
un caldo benvenuto al nuovo arrivato,
cercando appunto di farlo sentire da subito a proprio agio. E da quel che sembra,
pare che ci siamo proprio riusciti. Arturo
ritiene di essere stato molto fortunato ad
aver trovato un bell’ambiente, ad onor del
vero, devo dire che la fortuna è reciproca,
perché certamente anche lui ci ha fatto
una buonissima impressione.
Che dire ancora se non incitarlo a proseguire in questo nuovo cammino che speriamo non sia avaro di soddisfazioni. Allora, “ad maiora” come si brindava una
volta, verso nuovi e più alti traguardi!
Si tratta del primo violino dell’Agenzia delle Entrate (ER). Sempre
disponibile agli spettacoli di beneficenza. Qualche anno fa si è fatto
conoscere dai bambini italiani e
non, partecipando allo Zecchino
d’oro con il suo pezzo “ il Bradipo”… Quest’anno con CERCO UN
CIRCO è addirittura arrivato primo
… nel WEB !!
Primo nel WEB significa che la sua
canzone è stata la più cliccata, la
più vista, la più apprezzata: e questo ripaga il grande Paolo …alla
grande.
Paolo Buconi è un uomo mite e appassionato, io lo conosco da tempo
…da ultimo ha suonato “La ciaccona” per i terremotati e per l’Agenzia. Ha persino adottato Jack,
un gattino con tre sole zampe...
Quest’altro anno con un pezzo ancora in cantiere (forse sulle tasse
…o sui tassi …o sulla tosse…) cercherà ancora di arrivare nei cuori
dei bambini …che è poi quel che
conta per davvero.
Paolo Buconi (dell’Ufficio Territoriale
di BO 2) mostra soddisfatto il premio
WEB confertitogli dallo Zecchino d’oro 2016 - ed. n. 59
21
INCONTRI...ALL’UNIVERSITÀ
L’iniziativa della Direzione provinciale di Parma
Lea Camillini
...alla fine siamo tornati in Ufficio contenti
e soddisfatti, anche se non era andata esattamente come volevamo.
Ogni volta che si tratta di organizzare gli
incontri diretti con il pubblico, vengo presa sempre da una specie di furore mistico:
vorrei organizzare tutto al meglio, immaginando di dover gestire orde di persone
tipo quella del Salone del Libro a Torino o
del Festival dell’Economia a Trento. E da
li parte tutto. La ricerca di un posto, non
solo bello, ma anche grande, il giorno giusto, finanche l’orario giusto, Ma soprattutto, l’argomento giusto. E ovviamente, la
composizione di una squadra affiatata e
pronta ad affrontare la sfida!
Poi, inutile dirlo, organizzare eventi con
l’Università è sempre un piacere perché
quel sottile legame con uno dei periodi più
belli e spensierati della nostra vita è sempre duro a recidersi…quindi ogni scusa è
buona per respirare ancora l’aria di quelle
aule, l’attesa delle lezioni e degli esami.
Ed in fondo, questo incontro non è tanto
differente da un esame: è l’Ufficio però ad
“offrirsi volontario”, pronto a rispondere
a domande, curiosità (e gli incontri precedenti avevano insegnato da questo punto
di vista!), ma soprattutto a dare soluzioni.
Tutto, fino ad al massimo una settimana
prima dell’incontro, procede sempre per il
meglio, poi iniziano a verificarsi gli intop-
pi. E anche questa volta, non poteva essere
da meno.
Eravamo riusciti ad avere l’Aula Magna
dell’Università di Parma, bella, prestigiosa, solenne, in cui il nostro Direttore
Territoriale, Roberto Pocobelli giovane
tra i giovani, assieme al Responsabile del
team, si occupa tra l’altro della registrazione dei contratti di locazione, Davide
Messina, avrebbero risposto a tutte le domande che gli fossero state poste.
Ed era arrivato anche l’apparente colpo di
fortuna: la nostra stupenda presentazione avrebbe coinciso con l’inaugurazione
dell’anno accademico per gli stranieri.
Evento importantissimo, congiunzione
astrale perfetta. Peccato che, ovviamente,
in una giornata di presentazioni, il pubblico di riferimento ha finito inevitabilmente
per disperdersi tra le diverse offerte informative, rendendo quella che doveva essere nelle nostre aspettative una folla oceanica, un piccolo ruscello.
Ma non ci siamo persi d’animo e come
sempre, dalle difficoltà le opportunità: ci è
sembrato naturale – anche grazie all’italica arte dell’intrufolarsi – unirci all’evento
organizzato dall’Università e proporre anche li la nostra offerta di servizi e gettare
le basi per una proficua collaborazione.
Alla fine, proprio questo momento è stato
il vero culmine della giornata, perché ha
permesso di prendere contatti, di stringere alleanze, di gettare basi e programmare
protocolli. Ma soprattutto rispondere alle
domande del pubblico che volevamo raggiungere in maniera massiccia: quello degli studenti stranieri che per la prima volta
mettevano piede nel Ducato.
Una volta in più, non è stata la strada più
breve a portare a destinazione…ma d’altronde, l’importante è arrivare no?!
Alla fine, sulla strada di casa. Soddisfatti,
felici, cartellina con nomi e numeri alla
mano e tanta voglia di programmare le
prossime iniziative.
2016
Quest’anno, oltre al collaudato appuntamento con gli adempimenti relativi
all’Ufficio territoriale, la Nostra direzione
provinciale ha pensato - anche nell’ottica di sviluppare il protocollo d’intesa con
l’Università al fine di garantire una collaborazione strutturale sul processo della
registrazione dei contratti di locazione un incontro con gli studenti, in particolare
quelli stranieri, che ignorano anche tutti
gli altri adempimenti a cui sono tenuti
quando si devono interfacciare con le pubbliche amministrazioni, come ad esempio
il rilascio del codice fiscale.
Comunicazione
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CONCORSO ARTISTICO
“SCATTA IL LIBRO”
Redazione
Primo classificato
Montedidio
Paolo D’Amore (DP Bologna)
La foto esprime, attraverso un suggestivo
chiaroscuro, le contraddizioni e lo spirito
della Napoli più nascosta, che accompagnano il percorso di vita di un garzone
di bottega. Il contrasto tra la fissità degli
attrezzi in primo piano, quasi da natura
morta, e il tagliuzzare dell’artigiano, imprimono all’opera una straordinaria forza
evocatrice, facendo assistere lo spettatore,
come in presa diretta, alla creazione artigianale.
23
Secondo classificato
Il Punto di vista
Emilia Iannuzziello
(DR – Grandi contribuenti)
L’opera rappresenta, attraverso una soluzione artistica molto originale, il tema
del relativismo, con un richiamo pirandelliano alla soggettività del punto di vista.
Sul fondo si staglia la forma di un piede
che, anziché affondare nella sabbia, sembra venire incontro allo spettatore, come
a scuoterlo dallo stato di indifferenza e di
torpore di fronte a una realtà modellata su
algoritmi solo apparentemente oggettivi.
Terzo classificato
Il silenzio degli innocenti
Giorgia Martino (DP Bologna)
La foto interpreta in modo profondo il
senso di angoscia del romanzo, da cui è
stato tratto il celebre film, con un sapiente
ricorso al bianco e nero. La giovane figura
in primo piano, parzialmente oscurata dalle ombre di una umanità a tratti feroce e
priva di ogni sensibilità, sembra suggerire
con la dolcezza dei suoi lineamenti una
pausa di riflessione, quasi una sospensione di giudizio di fronte al dramma delle
vittime e dei carnefici.
Menzione speciale
Nick
Davide Corsanici (DP – UPT Parma)
2016
L’opera rappresenta compiutamente e
in modo anche sorprendente, vista l’età
dell’autore, il grande tema dell’inquinamento ambientale, qui sviluppato attraverso un sottile gioco di rimandi da ciò
che è naturale a ciò che è artificiale. Tra le
montagne generate dalla natura e quelle,
fatte di spazzatura, costruite dall’uomo,
il gabbiano reclama un punto di approdo
sicuro per le future generazioni. I colori
accesi sembrano denunciare, attraverso
una trasfigurazione cromatica, i danni,
forse irreversibili, che l’uomo ha arrecato
all’ecosistema.
Comunicazione
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Menzione speciale – Stardust – Adelio
Papa (DP Modena)
La foto si distingue per una abilità tecnica non comune, che consente all’autore di
cogliere la “magia” di uno spettacolo di
fuochi d’artificio. Su uno sfondo di grande
presa estetica, la figura descritta dai fuochi
richiama la stella che il protagonista del
romanzo ha promesso in dono alla donna
amata. Tra atmosfere fantasy e rievocazioni medievali, l’opera regala una parentesi
di magia in un mondo sempre più dominato dal disincanto.
Menzione “specialissima”
L’autunno del patriarca
Anonymous
Al direttore regionale, per aver reso con
un’immagine di grande forza prospettica
la possibilità di un nuovo inizio, come nel
continuo alternarsi delle stagioni, attenuando la visione pessimistica del romanzo… ma soprattutto per il suo mettersi in
gioco e per la sensibilità verso questa iniziativa. Grazie direttore.
(Immagine in copertina)