Strumenti d`epoca - Rivista "Campo de` Fiori"
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Strumenti d`epoca - Rivista "Campo de` Fiori"
Apple pies ed il disco “Strumenti d’epoca” Con i campioni della S.S. Lazio Furto delle reliqie dei SS Marciano e Giovanni Per ricordare don Mario Mastrocola VITA CITTADINA Feste e ricorrenze Campo de’ fiori 2 SOMMARIO Editoriale: Noi il passato...voi il futuro........................3 L’intervista: Apple pies.............................................4-5 Curriculum vitae: Mattia Cirelli e Raffaele De Bartolomeis......7 Santinelli Dance Academy....................9 Il risparmio ed i veri affari.................11 Roma che se n’è andata: Piazza de’ Cerchi................................12-13 Suonare Suonare: Peter Frampto...................................14-15 Ecologia e ambiente: Ecologia Profonda...................................16 S.S. Lazio.............................................18 Plantare funzionale di ROOT..............21 II edizione della sfilata di solidarietà ”Sotto le stelle”.............................23 Anche nella Tuscia prende piede la cremazione..........................................24 Come eravamo: La voglia, la gioia, il piacere, il dovere... di ricordare................................................25 Personal news organization...............26 Ass. Artistica IVNA: Arte, professionalità , integrazione.......28-29 Il Fumetto: Empowered............................................30 La rubrica dei cognomi.......................31 Solo chi sceglie il bene edifica...........32 Il furto dei Santi Giovanni e Marciano..............................................33 Il muro di Via del Forte.......................34 La storia locale...una storia maestra di vita.......................................................35 La bottega di Aldo Puzzello................36 L’angolo del Bon Ton: L’abito dello sposo e gli abiti degli invitati.........................................................37 I nostri amici.......................................38 L’angolo del poeta...............................39 Le storie di Max: Bobby Solo.............................................40 Lesione del legamento crociato.........41 Nel cuore.............................................42 Per ricordare Mons. Mario Mastrocola ..........................................43 Vita cittadina.............................44-45-46 Oroscopo .............................................47 Agenda.................................................48 Una “Fabrica” di ricordi: Vittorio da guardia..................................49 Messaggi....................................50-51-52 Roma com’era.....................................53 Album dei ricordi.........54-55-56-57-58-59 Annunci gratuiti..............................60-61 Selezione offerte immobiliari .......63-64 ECCO LA NOSTRA PAGINA DI FACEBOOK!!! SIAMO GIA’ OLTRE 1500, MA POSSIAMO ESSERE MOLTI, MOLTI DI PIU’!!!! TENETEVI AGGIORNATI SU TUTTE LE NOSTRE INIZIATIVE ED INVITATECI AI VOSTRI EVENTI!!! POTETE RICHIEDERE LA NOSTRA AMICIZIA ANCHE CLICCANDO SULL’ICONA CHE TROVATE NELL’HOMEPAGE DEL NOSTRO SITO WWW.CAMPODEFIORI.BIZ! COSA ASPETTATE??? TUTTI I NOSTRI RECAPITI UTILI PIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT) TEL/FAX 0761.513117 - [email protected] Siate protagonisti della rivista che amate di più!!! Campo de’ fiori 3 Noi il passato.. voi il futuro Avemmo gioia, rispetto, riconoscenza, amore. Trovammo fiori nel nostro giardino e lasciammo giovani virgulti, e nuovi germogli videro il sole. Acqua pura e grano maturo, e giorni arrivavano sereni. La verde età cresceva di sogni e sguardi lontani, e sull’alta vetta finiva il nostro volo! Questo avemmo, giovani di ieri. di Sandro Anselmi Incertezza, dubbio, avvilimento, questo hanno i giovani di oggi! Che fare? Pensiamo e ripensiamo a quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto, a quanto avremmo potuto dare e non abbiamo dato, a quello che abbiamo preso e non avremmo dovuto prendere. Il tempo corrode tutto, e sogni e desideri si scolorano, ma l’amore quello vero, puro, incontaminato, resta limpido, ed è capace di miracoli! DA TRIBUTE BAND DEI MITICI BEATLES A BAND EMERGENTE C’è stato un periodo in cui i Beatles sembravano essere tornati a vivere, grazie ad un gruppo di giovani, tutti italiani, che, agli inizi degli anni ’90, accomunati da una grande passione, decidono di imitare, in tutto e per tutto, il mitico gruppo inglese. Poi, come si sa, col passare del tempo, le cose cambiano ed i quattro giovani iniziano a prendere il volo, camminando con le proprie forze, o meglio con le proprie note! La tribute band, infatti, pur mantenendo il suo nome originario di Apple pies, propone i suoi brani inediti, non abbandonando comunque le dolci melodie inglesi. Ecco, così , che dopo mesi di duro e lavoro e lunghe prove riesce a creare il suo primo vero disco, dal titolo: “Strumenti d’epoca”, in uscita il 21 di Giugno. Per l’occasione non potevamo non incontrare Roberto Angelelli, Emanuele Angeletti e Renato Mordenti, che compongono il nuovo gruppo emergente, viste anche le origini terri- toriali che ci accomunano. Allora ragazzi, partiamo dagli inizi. Quando e come nasce il gruppo? Il gruppo è stato creato nei primi anni Novanta, da Luca Biagini, il nostro batterista, poi si è aggiunto Emanuele, a seguire io – dice Roberto - ed infine Renato. Luca, però , non fa parte della versione emergente del gruppo, poichè non se la sentiva di lanciarsi nell’avventura di proporre brani inediti, anche se rimane comunque a darci un grande sostegno. Noi, infatti, siamo nati come tribute band, ossia quella che ricrea lo spettacolo originale, curando tutti i particolari, dagli abiti, alle acconciature, agli strumenti, oltre che all’aspetto musicale. Noi in particolar modo abbiamo seguito il percorso dei Beatles dal ’62 agli anni ‘70, quindi da Love me too a Let it be. E questo lavoro ci ha portato in giro un po’ da per tutto, sia in Italia che all’estero. Come è avvenuto il passaggio da tri- bute band a band emergente? E’ avvenuto con Brizi, il regista di “Maschi contro Femmine”, il film con Ficarra e Picone, che ha scelto due nostri brani da inserire all’interno del lungometraggio. Poi abbiamo fatto ascoltare i nostri demo anche ad altri, tra cui Stefano Verderi, il chitarrista delle Vibrazioni, che dopo un anno ha deciso di produrre il nostro disco. Il fatto di essere appassionati dei Beatles e di aver suonato per tanto tempo la loro musica, ha influito nella composizione dei vostri brani? Assolutamente sì , le nostre sembrano delle canzoni anni Sessanta, con il sound tipico del Beatles e Stefano Verderi ci ha proprio aiutato a svecchiarle un pochino, riarrangiandole, ma mantenendo comunque quelle sonorità tipiche inglesi che piacciono a noi. Perché questo nome: Apple pies? E’ stato un omaggio alla Apple, la casa dis- Campo de’ fiori cografica dei Beatles. Il pies invece si rifà ad un aneddoto che riguarda Lennon. Il cantante, infatti, raccontò di aver visto un omino su di una torta fiammeggiante, il quale gli annunciava il successo futuro che avrebbero avuto come Beatles. L’unione di quste due cose ci ha portato ad essere “torta di mele”. Con questo salto di qualità , dovuto soprattutto al film “Mashi contro femmine”, come è cambiata la vostra vita? Non è cambiata poi tanto perché , già prima, eravamo spesso in giro per l’Italia, quasi tutte le sere su un palco diverso. Ci siamo sempre occupati da soli di tutto ciò che riguarda la nostra immagine, dal sito, alla promozione dei pezzi etc, anche perché nonostante ci sia qualcun altro dietro, siamo noi, poi, a rispondre di ciò che il pubblico vede, perciò dobbiamo controllare costantemente che tutto venga fatto bene. Siamo musicisti, e potrebbe sembrare poco, ma abbiamo delle giornate piene. Dov’è che si tengono le prove? A Civita Castellana, in una saletta di campagna, insieme alle galline (dice Roby ridacchiando) del nostro amico Giorgio, perfettamente attrezzata e soprattutto tranquilla e silenziosa, dove nessuno ci disturba. Sono circa dieci anni ormai che ci ospita. In questi anni di attività , c’è un avvenimento che ricordate con particolare simpatia? Sai, quando viaggi di cose buffe ne accadono un’infinità - racconta Roby –. Una volta stavamo cantando in una piazza, non ricordo bene dove, ad un tratto ci cadde addosso un’americana gigantesca. Il batterista era completamente coperto dal telo nero di fondo ed un asse di metallo sbattè sul pianoforte al quale fortunatamente non vi era nessuno, perché il pezzo che stavamo cantando non lo richiedeva. Ci prendemmo un bello spavento. Ma la cosa divertente fu che il giorno dopo, un po’ stressati ed arrabbiati, visti anche i danni subiti per quanto era avvenuto la sera prima, l’organizzatore della serata del paese in cui nel frattempo eravamo arrivati per un nuovo concerto, all’oscuro di tutto ci disse di tranquillizzarci. Noi, invece, stizziti, rispondemmo che eravamo in quelle condizioni perché la sera prima ci era caduta un’americana addosso. E lui, ingenuamente rispose: “E quanto pesava???”, non avendo capito che ci riferivamo all’attrezzatura del palco e non ad una donna originaria dell’America! Ma parliamo del vero motivo per cui siete qui: la promozione del vostro primo album uscito proprio il 21 di Giugno. Come s’intitola e perché avete scelto questo titolo? Lo abbiamo chiamato “Strumenti d’epoca”, rifacendoci alla frase di un brano contenuto al suo interno. Da quanti brani è composto? Ci sono dieci brani inediti, tutti scritti ed arrangiati da noi. Si può acquistare al costo di 9,90 euro, ma scaricandolo da Ermelinda Benedetti durante l’intervista con (da sx): Roberto Angelelli, Emanuele Angeletti e Renato Mordenti, gli Apple Pies 5 IN USCITA IL 21 GIUGNO IL LORO PRIMO ALBUM: STRUMENTI D’EPOCA internet, allo stesso prezzo è possibile avere in omaggio un altro brano, anch’esso scritto da noi e inedito – spiega Renato-. In concomitanza con l’uscita dell’album, uscirà anche un nuovo singolo, “Lontani e vicini noi”. Come e quanto avete lavorato a questo progetto? Ognuno di noi ha scritto dei brani, poi ce li siamo fatti ascoltare a vicenda scegliendo quelli sui quali ci sembrava più opportuno lavorare ed insieme abbiamo creato gli arrangiamenti. Il bello di questo disco è , infatti, che siamo tutti e tre cantautori. Poi da un demo di venti brani Verderi ne ha scelti dieci e tra la fase iniziale di registrazione del demo e quella in sala d’incisione per il cd definitivo è passato circa un anno. Il nostro primo singolo in realtà è uscito già il 4 Febbraio, “You and me”, che, come dicevamo prima,insieme ad un altro nostro brano, è stato scelto da Brizi per il suo film. Come è stata questa esperienza cinematografica? E’ stato molto divertente. Una scena del film ci ha visti veri protagonisti. La storia prevedeva, infatti, che Ficarra e Picone facessero parte di cover band dei Beatles, così il regista ci ha chiesto di poter usare il nostro nome, ed io (dice Roby) ed il batterista Luca, abbiamo recitato il nostro ruolo reale accanto a Ficarra, nei panni di Jhon Lennon, e Picone che imitava invece Paul Mc Carteney. Per l’occasione abbiamo fornito alla produzione i nostri abiti di scena ed i nostri strumenti. Stare sul set di un film non capita certo tutti i giorni! Quali sono state le esperienze più belle e gratificanti, finora? Sicuramente la presentazione di “Maschi contro Femmine”, sia a Milano che a Roma, all’Auditorium di Via della Conciliazione. Poi il Carnevale di Venezia, dove abbiamo suonato in Piazza San Marco davanti ad una folla inaspettata. Altra esperienza indimenticabile è stata a Piazza di Spagna, nel 2007, quando in occasione dei 40 anni dall’uscita del disco Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, l’allora sindaco Walter Veltroni ci ha invitato a ricreare il concerto sul tetto del gruppo, quello nel quale loro erano vestiti con le pellicce, dato che era Gennaio. Noi con lo stesso abbigliamento abbiamo però dovuto farlo a Giugno, e menomale che era un giornata ventilata. Lo stesso giorno abbiamo cantato anche nella sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma. E poi abbiamo voluto proporre i Beatles al Piper, quel concerto che tutti in Italia avrebbero voluto, ma che non c’è mai stato. In quella circostanza ha suonato con noi alla batteria Carlo Verdone, che è stato carinissimo! Che impegni avete per il momento? Abbiamo già prenotate varie serate per concerti di piazza e porteremo così avanti il nostro tour per promuovere al meglio questa nostra nuova creatura. Saremo sicuramente tra i primi ad acquistare “Strumenti d’epoca”, perché non vi nascondo che la curiosità è davvero tanta e consigliamo di farlo anche a tutti voi, cari lettori! Speriamo che il singolo in uscita diventi una delle hit del momento, magari la colonna sonora di questa estate 2011! ERMELINDA BENEDETTI Campo de’ fiori 7 Curriculum vitae Mattia Cirelli & Raffaele De Bartolomeis D opo tante bellezze femminili di cui si è occupata la nostra rubrica, questo mese vogliamo proporvi un duo formato da attori comici: Mattia Cirelli e Raffaele De Bartolomeis, ovvero, rispettivamente, Trippa e Babà . Da qualche anno formano un duo che unisce la comicità romana di uno a quella campana dell’altro. Entrambi laureati (Cirelli al Dams e De Bartolomeis in Giurisprudenza), provengono dal teatro, passando per il cabaret, l’imitazione e l’animazione nei villaggi turistici in Italia ed all’estero. Formatisi presso l’Accademia del Centro Cultura Popolare per il teatro di Ugo De Vita e la Bottega Teatrale diretta da Antonella Parisi, sono organizzatori di eventi di rilievo nazionale, presentatori di programmi televisivi Rai e Mediaset – “Sabato al Circo” (Canale 5, regia di Cesare Gigli); “Sanremo Village” (Rai Uno, regia di Danilo Zanon), etc. - nonchè autori e mattatori di numerosi programmi radiotelevisivi terrestri e satellitari tra cui ricordiamo “Uno mattina”, “Avanti tutti”, “Tutto fa Brodway”. Nel gennaio 2011 il loro talento comico incontra l’accattivante scrittura scenica dell’autore Salvatore Scirè con il quale nasce un sodalizio artistico che sfocia in due grandi successi teatrali con le commedie brillanti “C’è un morto al terzo piano” e “Professione: separata”. Dopo le ultime esperienze cinematografi- che con “Habemus Papam” e “Cadaveri a legna” e nel settore della fiction tv – “I liceali”, “Distretto di Polizia”, “Anna e i Cinque”- attualmente sono in scena, in tutta Italia, con il loro spettacolo di cabaret e animazione che gioca sull’ironia, gli equivoci, i doppi sensi, le riflessioni esistenziali ed il coinvolgimento del pubblico. E Per gli internauti, Trippa e Babà sono presenti anche su Facebook! Sandro Alessi 9 Campo de’ fiori SANTINELLI DANCE ACADEMY presenta “POP STAR WOMEN” Walter Santinelli e Sandro Alessi Grande successo di pubblico l’11 giugno scorso per il ritorno della Scuola di Danza Santinelli Dance Academy al Palazzetto dello Sport di Santa Marinella, che ha visto presentatore il sottoscritto, con oltre un’ora e mezzo di coreografie preparate magistralmente da Paola e Stefania Santinelli, attualmente alla guida della Scuola ereditata da diverse generazioni. Oltre 150 ballerine, dalle più piccole alle più grandi, accompagnate da diversi ballerini, hanno partecipato a “ Pop Star Women”, omaggio alle cantanti che hanno fatto la storia della musica negli ultimi dieci anni: da Jennifer Lopez a Beyoncè , da Adele a Lady Gaga… Ha presenziato la serata il Presidente della FITD – Federazione Italiana Tecnici Danza Paola e Stefania Santinelli con le insegnanti – il Maestro Walter Santinelli che, come il papà ha insegnato danza a diverse generazioni. A seguire le numerose allieve – due le Scuole a Roma – le insegnanti Francesca Antonelli, Serena Di Vincenzo ed Antonella Perazzo. Oltre un’ ora e mezzo di ritmi incalzanti sulle note dei più grandi successi da discoteca e pop, ed un finale da grandi applausi con le più piccoline (5 anni), che sono state le più applaudite. Tra gli ospiti numerose coreografe e ballerine che sono uscite dalla Scuola negli anni passati, come Francesca Cama – attualmente in tourneè con Giorgio Panariello-, Micaela Lancioni – coreografa di molti spettacoli ed attualmente al nuovo parco divertimenti di Roma Raimbow Magic Land – Martina Chiriaco – ballerina del Musical Winx a Valmontone – e molte altre di quelle che hanno frequentato la scuola, ma non sono potute intervenite, come Pamela Petrarolo – Non è la Rai - , Barbara Puccetti – coreografa di molti programmi televisivi. Insomma una serata indimenticabile per i molti spettatori che hanno rinunciato ad una giornata di sole (molti sono arrivati nelle prime ore del pomeriggio per accompagnare i propri figli alle prove), per giungere alla ridente cittadina laziale ed avvicinarsi ancora di più al fantastico mondo della danza moderna. Sandro Alessi www.campodefiori.biz Campo de’ fiori 11 Il risparmio ed i veri affari Chi non vuole spendere un po’ di più per lenti ad alta tecnologia, risparmia ma indossa sempre l’occhiale sbagliato Credo che in ogni famiglia corrano aneddoti, spesso veri, a volte un po’, diciamo così , enfatizzati, riguardanti qualche suo membro, che fanno parte della cultura famigliare. Ognuno ha le sue manie. Il nonno di Paolo Balzamo mia moglie aveva quella responsabile del risparmio, e spesso formazione e faceva affari lucrosi. Si informazione Centri Ottici Lisi narra in famiglia che una volta, in tempo di guere Bartolomei www.lisi-bartolo- ra, tornò a casa tutto contento di un acquisto mei.com fatto al mercato: ben dieci introvabili saponette dal delicato profumo di rosa, a meno della metà del prezzo consueto! Ed era sicuro, lui: ne aveva aperte due a caso ed erano proprio due belle, pesanti e profumatissime saponette! Peccato però che, al terzo lavaggio di mani, il sottile strato di sapone lasciava scoperto un altrettanto roseo blocchetto di gesso! Un’altra volta tornò a casa con due dozzine di calzini, acquistati anch’essi ad un prezzo stracciato da un ambulante incontrato per felice combinazione sotto casa. Nulla da dire sulla qualità del cotone, stavolta, però oltre al prezzo era stracciato anche il resto dei calzini, tutti rosi, sulla punta da topini famelici. Di quei tempi, si sa, la fame era cosa molto comune! E così gli acquisti di nonno Arturo erano diventati gli incubi di moglie e figli: scarpe di misura diversa, maglie fallate, mele tanto lucide quanto bacate (a parte le due sopra). La voglia, sacrosanta, di risparmiare, si traduceva spesso, troppo spesso, in acquisti di prodotti di scarto, difettosi e comunque inutilizzabili. A dire di quella malalingua di mia moglie, che non perde occasione per sparlare di me, io le ricordo spesso nonno Arturo, con i suoi temerari acquisti. Così non è . Io voglio risparmiare, sì , ma propendo piuttosto al bricolage. Perché spendere dieci euro per rifare i tacchi alle scarpe e fissarne meglio la suola, quando con una mezz’ora di lavoro ed un euro di materiale posso farlo da solo? Perché spendere trenta euro per una nuova cornice del quadro di zio Andrea che incombe in salotto, quando con cinque euro di materiale posso restaurare quella che c’è ? Detto fatto. Certo, a guardarli da vicino, i lavori non sono poi perfetti, ma vuoi mettere la soddisfazione di risparmiare? E poi, cosa mai mi è costato? Per le scarpe, una incudine da calzolaio, qualche confezione di tacchi, colla artiglio, colla a caldo, accessorio da lucidatura per il fedele Black & Deker, supporto da tavolo per lo stesso, accessorio per scartavetratura, un po’ di semenza, lucido e cera, stendicera a caldo, una lesina, spago cerato, ed il gioco è fatto! Con un centinaio d’euro ho tutta l’attrezzatura necessaria. La stessa cosa per la cornice: stucco, turapori, minitrapano per scartavetrare, tendicornici, vinavil, vernice, porporina, set di sgorbie, scalpello, et voilà : in un paio d’ore è fatto tutto. Il materiale? Anche qui con meno di un centinaio d’euro ho tutto pronto. Proprio bello risparmiare col bricolage! Nessun problema certo se a vederli da vicino i tacchi non siano proprio identici e il loro colore non sia esattamente uguale a quello della tomaia; e poi chi vuoi che si metta a controllare da vicino il segno dello scalpello sfuggito di mano (capita, a chi non è del mestiere...) e noti il fatto che lo squadro della cornice non è esatto al centimetro. Peccato solo che, negli ultimi anni, tempo per il bricolage non ne ho proprio e che mia moglie mi tiene lontano dai lavori più impegnativi. Però gli strumenti continuo a comprarli. La malalingua di mia moglie sostiene che ho sempre speso molto più di strumenti, materiali e tempo per avere poi cose non perfette che non comprando cose nuove ed adeguate. La cosa di mia moglie che mi dà più fastidio è che paragona gli acquisti di nonno Arturo con quelli di chi pensa di risparmiare acquistando gli occhiali predisposti dalle farmacie o sulle bancarelle (che poi non mette perché fanno vedere, si, ma danno fastidio e danneggiano la vista) invece che su misura, e dice che la mia voglia di risparmio si traduce sempre in maggiore spesa e minor risultati, ed è uguale a quella di chi, per non spendere un po’ di più per lenti ad alta tecnologia che consentono di vedere confortevolmente lontano, vicino ed a media distanza e che diventano scuri al sole, compra un occhiale da sole, uno da lontano, uno da vicino ed uno da computer, alla fine spende molto di più e poi finisce che ha sempre sul naso l’occhiale sbagliato.. Mia moglie dice che è molto meglio fare un ottimo acquisto da cento euro che un pessimo acquisto da trenta euro, dice! Ma lei che ne sa? Io si che so risparmiare, io! Hasta la vista! Campo de’ fiori 12 Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi Piazza de’ Cerchi - 24 novembre 1868 L’esecuzione di Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti Come ricordato in altra occasione, mentre Garibaldi decideva di marciare su Roma e le sue colonne si avvicinavano, la notte del 23 ottobre 1867, un drappello di settantasei volontari guidati dal pavese di Riccardo Consoli Enrico Cairoli doveva tentare di penetrare in città allo scopo di preparare il terreno al generale, per questo motivo, raggiunta Villa Glori, una piccola altura sulla sponda sinistra del Tevere, in prossimità dei Monti Parioli, occupava un Casale. Il giorno precedente, Giuseppe Monti un muratore originario di Fermo di trentatre anni, sposato, padre di tre figli e Gaetano Tognetti, un giovane romano di appena ventitre anni, muratore pure lui, avevano il compito di far saltare con alcuni barili di esplosivo la Caserma Serristori degli zuavi pontefici, nel rione Borgo, a poche centinaia di metri dalla Basilica di San Pietro. L’attentato, però , non produsse l’effetto che la Giunta Rivoluzionaria Romana si aspettava, infatti, soltanto una parte della caserma crollò uccidendo ventitre zuavi e quattro popolani e questo perché , al momento dello scoppio, la maggior parte dei papalini era assente essendosi diretti alla volta di Porta San Paolo. I patrioti che accorsero al segnale dello scoppio furono arrestati dalle pattuglie che sbarravano le strade, gli insorti erano stati sbaragliati, resisteva soltanto un gruppo di essi e contro quell’ultimo baluardo della libertà si scagliarono le compagnie degli zuavi; intanto altre colonne sopraggiungevano per rinforzare l’attacco a quel drappello che continuava a resistere con la forza della disperazione, soltanto alle nove e mezzo della sera le truppe papali riuscirono a recuperare Porta San Paolo e, mentre i suoi difensori si disperdevano cercando rifugio nelle vigne circostanti, le porte della città venivano barricate e munite di artiglierie, i ponti sul Tevere minati, i posti di guardia raddoppiati, le pattuglie a piedi e a cavallo perlustravano la città . Piazza Colonna, piazza del Popolo, il Campidoglio, il Pincio, il Quirinale, insomma tutti i punti strategici, erano stati trasformati in altrettanti campi trincerati e quì si accampavano le colonne pontificie; la circolazione, già difficile di giorno, era impossibile la sera, Roma dopo l’imbrunire era deserta e occupata soltanto dai soldati. I gendarmi e i poliziotti andavano a bussare alle case chiuse e oscurate, abbattevano le porte, invadevano le dimore delle famiglie, strappavano i romani dalle braccia delle mogli, delle madri e dei figli per trascinarli nelle prigioni; bastava un solo sospetto o semplicemente una calunniosa delazione per incorrere in quella sorte. L‘arresto, il processo, la condanna, costituivano le tappe a seguire, le spie e i birri erano padroni della situazione, tutti coloro che erano segnati in nero nel libro della polizia, ed erano in molti, venivano ricercati, nessuno era sicuro nel proprio letto! Questo l’aspetto della città in quelle terribili giornate, la polizia proseguiva con gli arresti, le prigioni non bastavano più, i detenuti erano ammassati nei cameroni, nelle segrete, nei sotterranei, dappertutto. Cupo e silenzioso il 23 ottobre 1867 sulla città , quei patrioti che riuscirono a sottrarsi al carcere e passare illesi attraverso i fitti cordoni di truppa che barricavano in ogni parte le strade, accorrevano presso il Comitato sostenendo che bisognava continuare a combattere a qualunque costo, ma a quella insospettata forza di volontà si contrapponeva la fatalità che, nella fattispecie, era costituita dalla mancanza di armi. Fu allora che i fratelli Cairoli si accinsero a quell’ardua impresa che sarebbe costata la vita a uno di loro assieme ad altri settanta compagni. Questi, recuperati un buon numero di fucili, presero la Via Monti Parioli con l’intento di penetrare in città e portare soccorso ai cittadini di Roma, erano le quattro pomeridiane quando furono scoperti; Villa Glori venne assalita dagli zuavi del papa con un rapporto di forze dieci volte superiore, gli insorti si difesero eroicamente, ma furono schiacciati da quella forza preponderante, il sangue italiano scorreva sotto le baionette dei mercenari. Roma era dunque stretta in un cerchio di ferro e di fuoco e mentre gli sgherri stranieri ribadivano la loro forza e i feroci poliziotti esercitavano il loro ufficio di Caserma Serristori manigoldi, l’animo dei generosi combattenti resisteva, essi avevano giurato di vincere o di morire. Fatto memorabile di quei giorni è quello che ebbe come protagonista una figura femminile, quella di Giuditta Tavani Arquati, una donna bella, alta, aitante nella persona, dallo sguardo scintillante, romana di buona famiglia, seguace di Garibaldi, una donna che gli spioni del papa, nei loro rapporti, definivano: ”Sciagurata donna” oppure: “Ossessa rivoluzionaria”. Il nucleo di ribelli di Trastevere, raccolto attorno a Giuditta, era formato da figure non eminenti in città , ma attive negli ambienti popolari, fra questi: Pietro Luzzi era calzolaio; Romano Mariotti garzone calzolaio; i due fratelli Martinoli e i Sabbatucci padre e figlio cappellai, Giacomo Marcucci ebanista, Oreste Tacchini sarto, Luigi Albanesi maiolicaro. Trastevere era il quartiere di Roma che godeva di pessima fama tra gli aristocratici e negli ambienti borghesi, essendo considerato un covo di accoltellatori, la sua stessa composizione sociale ne faceva un luogo di agitazione e ribellione; nel cuore del quartiere, il lanificio di Giulio Ajani di Via della Lungaretta, era diventato uno dei principali punti di ritrovo che, insieme alle osterie trasteverine, erano tenuti d’occhio dalla polizia perché considerati luoghi di sovversione, non per caso i lavoratori lanari avevano una ricca tradizione di organizzazione e di proteste, l’industria tessile e, in particolare quella dei drappi di lana, era la più sviluppata in città . Giuditta Tavani Arquati, incinta di sei mesi, Campo de’ fiori 13 M o n t i e morì combattendo, pistola in pugno, uccisa a colpi di baionetta dagli zuavi pontifici venerdì 25 ottobre, mentre tentava l’ultima disperata resistenza che faceva seguito alla fallita sortita dei fratelli Cairoli; essa venne uccisa insieme al figlio appena undicenne, asserragliata in quel covo di ribelli dove potevano disporre soltanto di 28 fucili e 20 bombe. Traditi da una delazione, sorpresi senza scampo, i ribelli caddero uno dopo l’altro. In quello stesso giorno, quasi volesse vendicare gli assassinati di Casa Ajani, Garibaldi riportava una splendida vittoria a Monte Rotondo. Abbiamo visto come, a seguito del fallito attentato alla Caserma Serristori, i patrioti accorsi dopo scoppio furono arrestati dalle pattuglie degli zuavi papalini, tra questi, Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti; celebrato il processo, dopo tredici mesi di carcere, furono condotti al patibolo. Correva il 24 novembre dell’anno 1868 quando l‘orologio delle Carceri Nove suonò lentamente le cinque ore, non si vedeva ancora il primo chiarore del mattino, era ancor notte, notte profonda. Improvvisamente nella strada si sentì uno scalpito di cavalli e il ruotare di due carrozze, Monti e Tognetti rabbrividirono, erano i cavalli della scorta, erano le carrozze che dovevano condurli al patibolo. Scesero entrambi dalle scale, varcarono la porta delle Carceri Nove ed entrarono ciascuno in una carrozza che li avrebbe condotti fino a piedi della ghigliottina insieme al gesuita confessore e a due confratelli confortatori; le carrozze si avviarono lentamente verso Piazza de’ Cerchi, scortate da drappelli di dragoni e gendarmi a cavallo che facevano sgombrare la gente che era affluita lungo il percorso. Il corteo procedeva lentissimo, giunse a Piazza de‘ Cerchi dopo un’ora di cammino, erano le sei e mezza del mattino, la piazza era deserta, gli armati che occupavano gli sbocchi impedivano a chiunque l’accesso, era presente soltanto la truppa dei zuavi disposta in quadrato, il loro comandante aveva chiesto e il Papa aveva accordato, che essi potessero assistere al supplizio dei due condannati. In mezzo al quadrato militare un palco in legname e sopra la ghigliottina. Un uomo barbuto stava ritto in piedi con una mano appoggiata a uno dei bracci della ghigliottina, quell’uomo era il carnefice che, come d’uso, indossava una sontuosa veste scarlatta, altri due uomini erano seduti sulla scala che conduceva alla piattaforma, erano i suoi aiutanti. Le carrozze si fermarono presso al palco, Monti e Tognetti scesero aiutati dal confessore e dai confortatori, le carrozze ripartirono vuote; Monti per primo fu condotto a piedi della scala e gli fu ordinato di salire, giunto in cima alla piattaforma, il carnefice lo fece inginocchiare e posare il collo sul ceppo, quindi rialzò rapidamente la pesante lama di acciaio, Tognetti salì le scala a sua volta sospinto dal boia. In un attimo tutto fu finito. I due cadaveri furono chiusi nelle bare che partirono accompagnate dalla compagnia di San Giovanni Decollato, nella piazza guardata dai gendarmi rimanevano il carnefice e i suoi uomini intenti a smontare il palco. Questa in sintesi l’esecuzione della condanna che la Sacra Consulta aveva inflitto ai due martiri, due semplici giovani muratori. Da circa un decennio Piazza dei Cerchi era il luogo deputato alle condanne a morte e quel 24 novembre 1868 fu mobilitato tale Vincenzo Calducci successore di Giovanni T o g n e t t i Battista Bugatti, in arte Mastro Titta, boia dello Stato Pontificio dal 22 marzo 1796 al 17 agosto 1864. Il nuovo boia, fra il 20 maggio 1865 e il 9 luglio 1870 eseguì soltanto 14 condanne a morte. Ben poca cosa rispetto le 516 del suo predecessore! Scrive Indro Montanelli: I colpevoli della strage, subito catturati, confessavano e rivelavano imbarazzanti retroscena sui finanziamenti “Piemontesi”; dopo uno scrupoloso processo, durato oltre un anno, i due terroristi erano condannati a morte; singolare il fatto che i due condannati stessi, pentiti, rifiutassero di chiedere clemenza, vedendo nel patibolo il solo modo per espiare la colpa di ventisette assassinati. Due obiezioni. E’ verissimo che qualsiasi Stato in guerra, dopo un attentato come quello dei due giovanissimi Monti e Tognetti, si sarebbe comportato allo stesso modo, ma il fatto è che quello del Papa non era un “qualsiasi Stato”, era lo “Stato della Chiesa” secondo la quale la vita è un dono di Dio, che solo Dio ha il potere di concedere e di togliere. È su questo principio, se non erro, che si basa e si giustifica la grande protesta esplosa contro l’esecuzione capitale, non mi sembra questo il momento più adatto per rivangare certi precedenti del “Potere papalino” dai cui impegni temporali i cattolici italiani dovrebbero essere, come molti di essi sono, grati allo Stato di averli liberati. Sì ! Liberati! Chi scrive è un laico che non ha mai fatto professione di anticlericalismo, ma vorremmo che la Chiesa ci aiutasse a non far rinascere questa mala pianta che per un secolo e mezzo ha avvelenato e reso monca la vita di questo povero Paese. 14 Campo de’ fiori di Carlo Cattani Peter FRAMPTO In concerto - 23 marzo 2011 - Auditorium Parco Della Musica Un Jeans, una N el 1976 “cogliamo le prime mele” : nasce la Apple , la mitica azienda di computers Statunitense ….e vengono immessi sul mercato i suoi primi prodotti ……… di lì in poi la “mela “ non sarà più solo un modo per riferirsi alla città di New York , “The Big Apple” , o il frutto che <mangiato una volta al giorno scaccia il medico di torno> oppure “il frutto proibito” del peccato originale di Adamo ed Eva o ,ancora, la protagonista venefica della favola di Biancaneve …la mela si imporrà nell’immaginario collettivo come l’inconfondibile marchio di un produttore di oggetti informatici …da favola ! Il 1976 è anche l’anno di un “gran botto” discografico ,quello di un musicista venticinquenne di origine inglese , già ,all’epoca professionista da molti anni nel mondo della musica , manipolatore di strumenti musicali sin dalla tenera età di 7 anni: il suo primo strumento è fatto risalire maglietta & la chitarra a manetta ad un “banjolelee” , un ibrido tra il banjio e l’ukulele ,ritrovato in un baule riposto nella soffitta e donatogli amorevolmente dal papà , professore di liceo, che lo aveva conservato su espresso desiderio di sua madre nella speranza di un utilizzo successivo da parte del nipote Peter . Parliamo di Peter Frampton , chitarrista –cantante –compositore-produttore e del suo “multi million selling album “ FRAMPTON COMES ALIVE , un doppio lp dal vivo che impose la sua musica e l’ immagine belloccia di un ragazzo dai “riccioli d’oro” che,faccetta pulita ,sguardo estatico,la chitarra a tracollo, “spaccava” all over the world con le note di quel disco ,conseguendo vendite davvero strabilianti ! Quell’anno a Peter fu attribuito , nell’ambito dell’annuale contest “Rock Music Awards” ,il titolo di rock star dell’anno ; a livello internazionale i giornali musicali gli dedicarono copertine e corposi articoli (tra tante è memorabile l’immagine a petto nudo pubblicata in copertina da Rolling Stones ) e il doppio lp, così come alcuni singoli , restarono a lungo nelle zone alte delle classifiche : qualche dato ? Oltre 90 settimane di presenza nell’autorevole classifica di Billboard nel biennio 76-77 e album dell’anno 1976 decretato dall’ annuale “pool” indetto tra i lettori di Rolling Stones . Chi tra gli appassionati di musica rock non ricorda “Show Me the Way“, “Baby, I Love Your Way“, “Do You Feel Like We Do“, brani ancora oggi frequentemente trasmessi dalle radio a varie latitudini ? COMES ALIVE è stato per molti anni certificato come l’album dal vivo più venduto nel mondo: pensate , quindi ,ai milioni di copie diffuse dal quel 6 gennaio del ’76, data della prima immissione sul mercato negli States e , ancora oggi, è l’album più noto di Peter Frampton vantando riedizioni periodiche che assicurano una sua presenza costante sugli scaffali dei negozi ma anche l’ inserimento di “Show Me the Way“ e “Baby, I Love Your Way“ , senza dubbio i brani più famosi di Peter , in ogni raccolta “top rock hits anni 70” che si rispetti ! Si diceva , poc’anzi , che nel ’76 Frampton non era musicista di “primo pelo” ; aveva alle spalle diverse esperienze discografiche e centinaia di concerti : i suoi inizii professionali risalgono al 1966 quando,sedicenne , gli viene offerto di entrare nel gruppo beat dei “THE HERD” già in attività dalla prima metà dei ’60 .Con loro realizza alcuni singoli,che scalano la classifica Inglese, e l’unico lp del gruppo “Paradise lost” uscito nel ’68 (nda:il cd “The complete The Herd” offre un’ottima panoramica della musica prodotta dal gruppo ). In quello stesso ’68 Frampton ,per la sua avvenenza , viene nominato ,dai lettori di una rivista giovanile, “The Face of ’68” . Ma la musica in questo gruppo gli va stretta e inizia una collaborazione parallela con il chitarrista Steve Marriott , grande protagonista della scena rock Inglese ,già negli Small Faces ,che sfocerà nella fondazione degli Humble Pie, (super) gruppo che non può sfuggire all’ascolto di un vero cultore della musica rock ! Qui la musica suona decisamente più energica : la band ottiene grandi consensi soprattutto negli States dove sbarca nel ’69 con diverse trascinanti esibizioni live . Frampton conclude l’esperienza con gli Humble Pie nel ’71 e inizia una sua carriera solistica producendo 4 albums che ,però , non ottengono i riscontri commerciali di rilievo dei precedenti lavori in seno agli Humble Pie .Tra la primavera e l’autunno del ’75 intraprende una intensa attiva concertistica , girando in lungo e in largo gli States con posti esauriti in ogni arena (curiosità : Frampton incrocia le sue esibizioni anche con i nostri ragazzi della Premiata Forneria Marconi a quell’epoca in auge tra i rockers Americani) . Dai tanti concerti di quel periodo verrà selezionata la fulminante scaletta per il Campo de’ fiori doppio live Comes Alive che ,come si diceva , produrrà enormi vendite e grandissima popolarità al musicista , grazie alla formula di “armonie , melodie & potenza” affidata a brani dai refrain accattivanti ,con assoli concreti e ben costruiti ,una voce e un suono inconfondibili ….tutti elementi d’appeal per un pubblico giovanile spensierato e di garanzia anche per ottenere una rotazione radiofonica a tambur battente ! Negli anni a seguire ,Frampton manterrà alta la sua attività concertistica e discografica ma con responsi commerciali alterni : piazzerà ancora degli hit single in classifica tratti da alcuni degli album pubblicati tra la fine dei ’70 e gli anni ’80 ma i livelli di vendite raggiunti da Comes Alive saranno un lontanissimo ricordo. Presterà la sua chitarra anche per la musica di altri artisti in qualità di “session man” di lusso : un esempio su tutti ,è la collaborazione con il suo compagno ed amico di liceo David Bowie per la realizzazione dell’ lp Never let me down del 1987 e la successiva partecipazione al monumentale “Spider Glass tour” (nda: quello per intenderci con l’enorme struttura a forma di ragno che sovrastava il palco e la band ) ,anche approdato in Italia e a Roma allo stadio Flaminio per l’organizzazione di David Zard . Negli anni anni ‘90 e fino ai primi del nuovo millennio la produzione discografica sarà limitata a poca cosa , affidata più che altro all’uscita di alcuni album dal vivo, che recuperano gli “highlights” del suo repertorio, unitamente alla pubblicazione di diversi dvd che testimoniano della sua costante attività concertistica e che ne confermano le qualità di onesto compositore e dotato performer alla chitarra . La storia discografica più recente “in studio” è rappresentata dalla pubblicazione dell’album di inediti Now nel 2003 , di Fingerprints nel 2006 , raccolta di cover in versione strumentale con il quale ottiene un Grammy Awards e, a concludere il primo decennio del 2000 , l’album di inediti Thank You Mr Churchill per la promozione del quale gira il mondo con un tour che approdato anche in Italia per 2 concerti,a Milano e a Roma, lo ha visto esibirsi il 23 marzo scorso presso l’Auditorium “Parco della Musica” . Il confort e l’ampio palco della Sala Sinopoli , affollata da un pubblico non proprio giovanissimo , accolgono la band e tutta l’attrezzatura al seguito : strumenti e amplificazione per 5 ! Alle 21 in punto le luci di sala si spengono e uno scroscio di applausi del pubblico accompagna l’illuminazione progressiva del palco ed accoglie i quattro musicisti accompagnatori che ,solleciti, sfilano raggiungendo i rispettivi strumenti ; qualche attimo di adattamento alle postazioni ,la sistemazione di tracolle e fili di connessione agli amplificatori e la musica parte con le note di “Off the hook” ,cover dei Rolling Stones dall’album del ’65 “Rolling Stones,Now ! ” ,qui eseguita in una versione strumentale e sostenuta da un suono decisamente hard rock . Pochi secondi e dalla destra del palco li raggiunge Frampton ,jeans scoloriti e una maglietta nera ,fisico asciutto ,attempato e calvo ma dal sorriso e dalla dolcezza del volto ancor lì a ricordare quel ragazzo del ’76 ; assistito da un roadie, imbraccia e collega al sound system la sua “fida” Gibson Les Paul Standard nera e agganciandosi al giro di accordi altamente distorto del brano inizia a deliziarci con i primi accenni di assolo con il suo classico suono e tocco che gran parte del pubblico ben conosce e applaude …la seratina si preannuncia infuocata ! Ma con il brano successivo respiriamo già l’atmosfera del grande classico “Comes Alive”….chiudo per qualche attimo gli occhi e mi immagino in un’affollata arena Americana dove il suono ha un certo piacevole riverbero e folatine di vento in una serata estiva mi spazzolano i capelli ... è da lì che viene “It’s a plain shame” un rock’n’roll introdotto da un giro di accordi della sola chitarra di Frampton presto raggiunto dal gruppo …. appena una strofa di canto e siamo già al refrain , impossibile da non “doppiare” . Il tempo per una ballad e il gran classico del canzoniere di Frampton ,”Show me the way” ,è servito sul…palco , con l’immancabile “talk box”, l’ effetto che ,reso proprio popolare dai solchi di Comes Alive , accoppiando la voce al suono della chitarra tramite una particolare circuitazione ,da l’impressione che lo strumento “prenda la parola” in relazione al movimento della bocca intorno ad un tubicino posto di fianco al microfono e collegato al “talk box” .Siamo già caldi e Frampton percepisce che tutti noi pendiamo dai suoi polpastrelli cosicchè affonda ben bene le dita sulle tastiere delle diverse chitarre che alterna in oltre due ore e mezzo di esibizione .Con lui si diverte e si dimena anche Stanley Sheldon, bassista di grande levatura e rinomato session man ,che fu della partita in Comes Alive ma anche partecipe di altri successivi lavori e tour di Frampton . Peter è ironico e riscontra le battute che il pubblico gli indirizza in vari momenti dello spettacolo, come quando presentando il suo ultimo disco, Thank you Mr.Churchil , mostra la copertina della versione in vinile e a qualcuno che gli urla di lanciarla lui ,prontamente, risponde che <it’s about me ,me,me>,intendendo che il disco è autobiografico ed aggiunge che è l’unica copia che possiede e con quella deve reclamizzare il disco per il resto del tour ….quindi non può disfarsene perché se non ci pensa lui alla promozione …e si lascia scappare un pesante giudizio verso le grandi multinazionali della musica : <music industries in the toilet….!> Aggiunge che presto lo rivedremo ,forse a novembre, per il tour dei 35 anni della pubblicazione di Comes Alive con uno show di tre ore che riproporrà l’intera scaletta del disco e altri successi della sua carriera . Lo spettacolo prosegue saltando da brani tratti dall’ultimo disco alla granitica cover in versione strumentale dei Soundgarden ,Black Hole Sun , tornando al suo repertorio degli anni settanta che risulta più noto e di maggior coinvolgimento per l’audience. Alle 23,40 dopo l’esecuzione di un solo bis e una scaletta complessiva di 16 brani lo show termina ,il pubblico è tutto in piedi e in tripudio …si tenta di ottenere un nuovo ritorno del grup- po in scena ma la band si è già spesa e starà ormai pensando ad appetitosi manicaretti da gustare in qualche trattoria della Città Eterna; la sala si illumina e il pubblico defluisce lentamente all’esterno ;percepisco ,con le orecchie ancora ronzanti, i commenti positivi di alcuni che mi passano di fianco e tra me ne concordo i giudizi . Certo i capelli biondi al vento sono andati….. con il vento, e la fisicità del personaggio è consegnata all’album dei ricordi che in tante foto scandisce il pugno di anni d’oro di Frampton ; noi questa sera ci siamo però goduti l’essenza di quel ragazzo del ’76 che con la sua testa all’indietro e gli occhi chiusi , le mani intente a “strizzar” le corde della sua chitarra preferita ,una Gibson Les Paul nera dotata di tre magneti ,ci ha sbattuto in faccia il suo genuino divertimento a 60 anni e ammaliato con il suo piacevole repertorio ricamato da una grande chitarra! C.C. © giugno 2011 Campo de’ fiori 16 Ecologia e Ambiente Ecologia profonda Nasce negli anni ‘70 grazie al filosofo norvegese Arne Naess un tempo. Il valore in sè della natura, è un modo di vedere le cose sotto un’altra lente. L’iniziatore di questa nuova filosofia fu il filosofo norvegese Arne Naess che iniziò negli anni Settanta a distinguere tra ecologia superficiale e ecologia profonda, che nella sua stessa definizione letteraria va ben oltre le solite analisi asettiche dei problemi ambientali, come spesso accade nella scienza classica. In pratica non c’è nessuna scissione ontologica nel campo dell’esistenza, non c’è Protegge i tuoi valori Silvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25 01033 Civita Castellana (VT) Tel.0761.599444 Fax 0761.599369 [email protected] nessuna biforcazione tra realtà , fra l’uomo e regni non umani. Nel momento in cui noi percepiamo questi confini, viene meno la nostra consapevolezza di ecologia profonda. Questa essenza di ecologia profonda, sembrerebbe ben antecedente alle idee del filosofo Arne, in quanto già nelle epoche storiche remote (cultura animista, indiana, ecc) erano evidenti atteggiamenti mentali unificatori, dove in realtà ogni elemento aveva valore in se e soprattutto universale. Per rendere meglio l’idea basta citare questa antica Preghiera Hopi: “sono parte della Madre Terra, sento il suo cuore battere sul mio, sento il suo dolore, la sua felicità , vivo la vita della roccia, sono una parte del Grande Mistero, ho sentito il suo lutto, ho sentito la sua saggezza, ho visto le sue creature che mi sono sorelle, gli animali, gli uccelli, le acque e i venti sussurranti, gli alberi e tutto quanto è in terra e ogni cosa nell’universo”. Mentre l’ecologia superficiale si ispira ad un’etica di conservazione e preservazione, l’ecologia profonda sostiene il valore intrinseco di tutti gli oggetti naturali. L’ecologia superficiale si può dire tranquillamente che è incentrata sull’uomo, considerando gli esseri umani al di sopra o al di fuori della Natura, come fonte di tutti i valori, assegnando alla Natura soltanto un valore strumentale o di utilizzo. L’ecologia profonda invece non separa gli esseri umani, nè ogni altra cosa del creato dall’ambiente naturale. Essa non vede il mondo come una serie di oggetti separati, ma come una vera rete di fenomeni che sono fondamentalmente interconnessi e interdipendenti. E’ bene quindi, come sostiene Naess, che l’uomo si ponga domande più radicali, che mettano in discussione le nostre certezze superficiali della nostra concezione del mondo, concezione che spesso e volentieri vede l’uomo come unico protagonista assoluto della Terra e dominatore di tutte le altre creature. Quindi l’uomo deve diventare da motore centrale a semplice elemento della “trama della vita di cui è parte”. E’ indispensabile quindi radicare nel pensiero una nuova etica universale e onnicomprensiva, una visione ecologica profonda, per poter di nuovo ritrovare equilibrio e positività nel nostro vivere. “ L’uomo deve diventare da motore centrale a semplice elemento della “trama della vita di cui è parte “ di Giovanni Francola Cosa si intende per Ecologia Profonda? Un qualcosa che collega minoranze religiose e filosofiche, in un certo senso può essere considerata come la saggezza che riesce a conservare il ricordo di ciò che gli uomini sapevano Campo de’ fiori 18 Casa S.S.Lazio-Centro sportivo di Formello 25 Maggio 2011: una giornata con i campioni della serie A Per chi, come me, ama lo sport e la natura visitare il Centro Sportivo di Formello è sicuramente un’esperienza indimenticabile e favolosa. La partenership tra la Previdorm, azienda leader nei sistemi di riposo ad alta tecnologia, e la S.S. Lazio, ha dato luogo all’evento “Previdorm apre le porte di Formello”, che ha permesso a grandi e bambini di incontrare i propri beniamini. La squadra, infatti, ha scelto i sistemi personalizzati Previdorm per i campioni e lo staff tecnico. A dare un po’ di refrigerio ad una giornata caldissima, i pini del Centro sportivo, completamente immerso nel verde, che fanno da cornice ai tanti campi in erba usati per gli allenamenti. La visita è iniziata con un piccolo rinfresco offerto ai tifosi, nel patio della bellissima struttura che ospita inoltre camere, zona relax e ristorante della squadra, accolti dalla gentile signora Laura Zaccheo. A ridosso del patio si trova la sala stampa,di solito usata per le interviste di Mister Reja e c.,dove ci siamo seduti facendo finta di essere noi gli intervistati. Uscendo dalla sala, c’è stato l’incontro con la prima star della giornata:l’AQUILA. Maestosa, affascinante, fiera, ma docile come un cucciolo, si è lasciata accarezzare e fotografare. I bambini presenti sono impazziti letteralmente(anche noi grandi a dire il vero). A piedi abbiamo raggiunto, poi, le tribune del campo di allenamento, dove, dopo qualche minuto di ansiosa attesa, è arrivata la squadra. Mister Reja in testa e a seguire: Biava, Scaloni, Diakitè , Stendardo, Bresciano, Foggia, Ledesma, Hernanes, Mauri, Zarate, Floccari, Del Nero, Rocchi. Assenti Muslera, Lichtsteiner, Dias e Radu . I giocatori hanno dato vita ad una partitella a campo ridotto con due portieri d’eccezione: Zarate da una parte, piuttosto bravo anche tra i pali (sarà lui il nuovo portiere titolare?), e Foggia dall’altra. Come avrete intuito, i ruoli dei giocatori in campo non erano quelli che siamo abituati a vedere. Ad ogni goal segnato seguiva un’ovazione del pubblico. Il “profeta” Hernanes ha strappato applausi e sorrisi a tutti i tifosi, fingendo prima di lisciare goffamente il pallone e finendo poi l’azione con il suo tipico salto mortale all’indietro. Un gesto da grande atleta. A fine partita, i bambini entusiasti si sono riversati in campo per gli autografi e le foto con i giocatori. Un grazie a tutti per la disponibilità , ma soprattutto ad Hernanes, che è rimasto fino alla fine a soddisfare anche l’ultimo Ernanes e Cristiana Barduani c on la nostra rivista dei tifosi presenti e che ha riportato la Lazio a volare in alto. E’ dedicata a lui la foto principale,lo merita anche perché con lui la Lazio è tornata a volare. E il volo ora deve essere anche più lungo, dato che il territorio da esplorare non è limitato solo all’Italia ma si estende all’Europa intera. Ora ragazzi l’Europa League vi aspetta, solo con la forza e il cuore che metterete in campo la Lazio potrà raggiungere obiettivi di prestigio. Cristiana Barduani Campo de’ fiori T 21 ecniche di rilevamento del negativo gessato e realizzazione del positivo in gesso per il Plantare Funzionale di Root In questa edizione il CENTRO ORTOPEDICO FLAMINIO vuole illustrare l’utilizzo di un’innovativa tecnica di realizzazione di un plantare funzionale, secondo la scuola americana di Root . Lo scopo di questa tecnica è quello di fornire la riproduzione del piede che può essere ottenuta con una suoletta funzionale. Una suoletta funzionale è un plantare che controlla il movimento e la posizione del piede durante la locomozione. La suoletta ristabilisce la normale funzione consentita dai limiti fisici del paziente. Un piede normale prona al contatto del calcagno al suolo, adattandosi perfettamente alle variazioni del terreno e alle posizioni del corpo, dopodiché , durante la fase di spinta, il piede supina per diventare come una leva rigida che sia stabile e tale da sopportare il peso senza tremolii di alcun genere. Il plantare dovrebbe agire sul calcagno in modo da creare una normale pronazione dell'articolazione Sottoastragalica e la supinazone durante la deambulazione. Dovrebbe inoltre agire sull'avampiede in modo da dare luogo a una posizione completamente prona (bloccata) dell'articolazione mediotarsale nella seconda parte dell’appoggio del piede durante il passo. Oltre a permettere un movimento "normale" del piede, il plantare dovrebbe prevenire: l. Il movimento eccessivo del piede. 2. L'errata direzione del movimento del piede in ogni fase del passo. 1 POSIZIONE DEL PAZIENTE Durante il casting il paziente dovrebbe stare in una posizione comoda e rilassata e tenere il piede rilassato senza assumere posizioni particolari. Dovrebbe stare seduto in posizione sufficientemente inclinata per ottenerne il massimo rilassamento. In caso di irrigidimento di qualche muscolo, reclinare il paziente completamente. 2 POSIZIONE DELLA GAMBA Il ginocchio viene esteso ed il piede portato in un piano sagittale ruotando la gamba. Controllo del soggetto in posizione rilassata 4 POSIZIONARE IL PIEDE IN NEUTRA • Portare il piede in estensione fino ad incontrare resistenza • Portare in “neutra” l’articolazione Sottoastragalica • Bloccare la mediotarsica a fine corsa pronatoria • “Sospendere” il piede allineando il 5°dito al Metatarsale • Controllare che non sia né addotto né abdotto posizione neutra né spinata né pronata Grazie all’utilizzo di questa metodica è possibile portare l’Articolazione Sotto Aastragalica in stato di quiete, anche nei piedi con funzionalità anomala. 3 Controllo del soggetto in posizione corretta 5 CONTROLLO DEI MOVIMENTI DI PRONO-SUPINAZIONE Completa pronazione Completa supinazione ESECUZIONE DEL CALCO IN GESSO Benda gessata in 2 o 3 strati Avvolgimento e modellatura Posizionamento del piede in “neutra” 6 STILIZZAZIONE DEL POSITIVO Piantare un chiodino al centro della testa del 1°e del 5°metatarsale, di cui sul 5°a quota 0 e sul 1°che sporga fino a far raggiungere la “posizione neutra”al retropiede.(fig.1). Costruire il “tacco” anteriore (fig.2) sul piano ottenuto e disegnare la “zona” di espansione. Applicare pasta di gesso colorato sulla zona di espansione e raccordare perfettamente con il “tacco” anteriore. Procedere alla termoformatura del plantare in carbonio. (fig.4) Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Dott. Daniele Cervoni Laureato in Tecniche Ortopediche Per maggiori informazioni o appuntamenti: Centro Ortopedico Flaminio Tel. 0761.517744 Cell. 339.1816523 Campo de’ fiori 23 II edizione della sfilata di solidarietà “Sotto le stelle” Il 14 Giugno a Sutri, organizzata dall’Associazione Arnies no profit a favore dei bambini del Congo Cambia location, quest’anno, la seconda edizione di “Sotto le stelle”, sfilata per la solidarietà , organizzata dall’Associazione Arnies no profit di Corchiano, in collaborazione con Ong Kakasu. Scenario deputato, una splendida villa di Sutri, elegante e raffinata, cornice perfetta per abiti da cerimonia, da sposo e sposa, di altrettanto fascino, messi a disposizione da un noto atelier di Corchiano. Ma la serata, animata anche da numerosi artisti, ha visto come suo obiettivo principale, la raccolta di offerte per la realizzazione di nuovi progetti da portare a termine nella terra del Congo. Un breve e significativo filmato ha illustrato ai numerosi partecipanti intervenuti all’evento, quanto l’associazione è riuscita a fare, grazie ai fondi recuperati lo scorso anno, nel centro di accoglienza per bambini di strada “Maison de la vie”, gestito dall’organizzazione non governativa Kakasu di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Dopo la ristrutturazione del tetto, l’intonacatura delle aule scolastiche, e la creazione di una piccola struttura sportiva, nonché la somministrazione delle cure mediche per i bambini ospitati, il ricavato della serata di quest’anno sarà destinato alla realizzazione di una cucina attrezzata con annesso refettorio, oltre che delle inevitabile assistenza di cui purtroppo i bambini hanno costante bisogno. Le serata si è aperta con un variegato buffet di prodotti tipici della Tuscia, di Orbetello, ma anche della comunità romena e pakistana di Corchiano, proprio in conformità con i Da sx: il sindaco di Corchiano, Dott. Battisti Bengasi, Gertrude principi cui si ispira l’Arnies. Profili, mamma di Maria Chiara, Marco Pasquetti e Padre L’intrattenimento iniziale è Celestino, dell’Associazione Ong Kakasu. stato affidato al gruppo Profili, mamma della presidentessa teatrale “Commedianti corchianesi”. dell’Associazione Arnies, Mariachiara Dopodiché , Marco Pasquetti, conduttore Segato, scomparsa un anno e mezzo fa. A per l’occasione, ha presentato, di volta in ricordarla, in questa circostanza anche volta, gli artisti che si sono alternati sul Padre Celestino, dell’associazione Kakasu palco, oltre agli indossatori: i ballerini con la quale l’Arnies collabora da anni, ed Matteo Tugnoli e Michela Bernardini, che il Dott. Battisti Bengasi, sindaco di hanno interpretato le coreografie di Corchiano, grandi sostenitori di progetti Massimiliano Pietrangeli; i cantanti umanitari per i più bisognosi. “Pensare Gabrielle Francia, Andrea Meli, Francesca globale, agire locale”, questo lo slogan che Piergentili ed Eugenio Picchiani; il pianista unisce tutti coloro che, in un modo o nelAlessio Nelli; Gianni D’Andria, Michael l’altro, vogliono portare avanti gli ideali di Jackson Tribute; ed i bambini di “Lo zaino Mariachiara. in coro con Chiara”, guidati da Gertrude Ermelinda Benedetti 24 Campo de’ fiori Dura da più di due secoli la lotta tra cristiani e massoni Anche nella Tuscia prende piede la cremazione Qualche centinaia nel 2010, ma è difficile dare una stima precisa poichè molti, forse in imbarazzo, si rivolgono a Roma o Terni Cremazione: una mati, sia per motivi igienici, poiché le battaglia infinita tra apparecchiature proposte erano ancora in cristiani e massoni, fase di sperimentazione e dunque non iniziata nel XIX facevano bene il loro lavoro. Ma anche per secolo. In realtà chi motivi culturali, perché la tradizione occisi batteva per ridurdentale dell’inumazione, aveva una storia re i cadaveri in lunga diciannove secoli. La prima cremacenere, sosteneva zione in età moderna avvenne a Milano che i cimiteri fossenel 1876, sulla salma dell’industriale ro gravi focolai di ALBERTO KELLER (parte della sua eredità , infezione e parlava doveva andare per la messa a punto d’un di Secondiano Zeroli delle pericolose moderno forno crematorio). La capitale conseguenze della lombarda fu la città pioniera della cremadecomposizione dei corpi sulle aree circozione. Roma, invece, fu la città che fece stanti a quella di sepoltura. Naturalmente maggior resistenza. Dal 1876, il governo, la Chiesa si opponeva alla cremaziopresieduto da DE PRETIS, autorizzò uffine, perché “era una empietà perpecialmente la cremazione in Italia. E solo trare un’azione contro il corpo nel 1963 la Chiesa modificò la sua posiumano, anche se privo di vita, poiché zione, concedendo che “la cremazione non esso era stato donato all’uomo diretveniva scelta in aperta negazione dei tamente da Dio e sarebbe risorto, dogmi cristiani e non era cosa intrinsecainsieme all’anima, per il Giudizio mente cattiva o di per sé contraria alla Universale”. religione cattolica”. La Chiesa era contraria Ai giorni nostri, anche In Italia venne soprattutto perché la cremanella Tuscia, sono sempre zione avrebbe condotto ad ammessa nel 1876, più i congiunti dei morti una laicizzazione della ceriche chiedono di ridurre le grazie al governo monia funebre, ma lo era salme dei loro cari, in De Pretis. anche l’opinione pubblica, sia cenere. Nell’anno 2010, per motivi religiosi, giacchè , se ne possono contare Ma la Chiesa ne come affermava la Chiesa, già alcune centinaia, concesse l’impiego veniva messa in dubbio la mentre nella sola Viterbo, solo nel 1963. resurrezione dei defunti creci sono circa mille funera- li l’anno. Stabilire la percentuale precisa delle cremazioni nell’intera Tuscia è difficile, poichè diversi congiunti preferiscono rivolgersi a Roma o a Terni, forse perché sussiste un certo imbarazzo nei confronti della comunità . Ad ogni modo, comunque si faccia, come scriveva il saggio SENECA, una cosa è certa, e cioè che “basta nascere per iniziare a morire!”. Campo de’ fiori 25 Come eravamo LA VOGLIA, LA GIOIA, IL PIACERE, IL DOVERE …., DI RICORDARE Dopo otto anni che di incrociare un vecchio amico che non curo questa rubrica su vedi da più di vent’anni, quella gioia che “Campo de’ fiori”, mi diventa commozione, quando rievochi una accorgo di aver trattaparticolare situazione che ti ha visto protato, più o meno bene, gonista con lui, tanti, tanti anni fa. Dalla tutti gli argomenti che gioia al piacere il passo è breve, è un hanno a che fare con passo importante, perchè ti permette, il titolo della stessa. supportato dagli altri sensi, quali l’olfatto, Allora perché contiil gusto e il tatto di dare un senso alla tua nuare? Perché scavaesistenza. “O’ profumo de’ cciammelle, di Alessandro Soli re ancora in quella che scappava dai forni a Pasqua e a San inesauribile miniera che sono i ricordi, le Marciano”, “’a domenica fatta de spinte pe’ sensazioni della mia generazione, per traentrà ar Cinema Flaminio” (versi tratti smetterli, come ho sempre sperato, ai giodalla mia poesia “Civita mia”). Ed ancora, vani di oggi? Ecco la voglia, quella che mi “ io vojo ballà co’ quella, perché te fa striprende quando decido di smettere, quangne”, quando si ballava nelle case, porta do voglio cambiare i miei scritti, parlare aperta, luce accesa, sotto la rigida presend’altro. Poi, magari, incontro per strada za dei genitori. Altri tempi, che ci facevano amici, coetanei che esternano la soddisfapassare per una generazione di stupidi, zione provata nel leggermi, che mi danno quando stupidi non eravamo, e Civita Castellana - primi anni ‘60. Spettacolo nella la spinta a farlo ancora, anzi, mi suggerinon siamo. Infine il dovere, quelParrocchia di San Lorenzo. Alessandro Soli, presentatore scono situazioni da me lo che avevamo I coetanei che dimenticate o ignorate. verso i genitori e per sua scelta) si impegnava da subito ad Così la ritrovata voglia, verso la società , quella esternano la aiutare economicamente, “a portà avanti diventa gioia, la gioia che società postbellica che si soddisfazione ‘a baracca”, e, perché no, “ a fà sse casa e si prova parlando con chi ti avviava, dopo la ricostruzioprovata nel legsposà sse”. Potrei andare avanti ancora per capisce, con chi gareggia ne, attraverso il cosiddetto mille pagine, ma come sempre, preferisco con te nel riconoscere i “boom economico”, a camgermi, mi danno centellinare questi miei scritti, per darVi volti di un’antica foto, biare i nostri usi e costumi. la spinta a conti- Chi studiava, capiva i sacrifi- modo, cari amici, di soppesare e riflettere ritrovata nel fondo di un su quanto sopra. Sono certo, comunque, nuare a cassetto e portata in redaci che la famiglia faceva per che mi lascerete la voglia, la gioia, il piazione da qualcuno che garantirti istruzione e futuscavare nei quei nomi non li sa, ma ro, chi lavorava (a volte non cere, il dovere… di ricordare. ricordi vorrebbe saperli. La gioia “ “ 26 Campo de’ fiori Personal news organization Come organizzare sul proprio computer un contenitore di news personalizzato Prima di inoltrarvi nel labirinto della ricerca delle informazioni ad personam, cioè dei tanti siti, portali e quant’altro possa essere utile al cittadino, voglio soffermarmi su un nuovo termidi Patrizia Caprioli ne che da pochissimi anni è stato introdotto soprattutto tra i giovani americani! “Personal news organization” sta per Organizzazione Personale per la raccolta delle Notizie Ogni uno di noi può accendere il proprio Computer e comportarsi come se stesse aprendo il quotidiano appena comprato. Solo che quando entrate nella Rete sarete di certo mitragliati da una raffica di informazioni, notizie ed eventi che neppure vi interessano alla lontana. Quando apriamo un giornale di solito leggiamo prima i titoli e poi diamo una sbirciatina a quello che potrebbe interessarci e lo approfondiamo. Possiamo architettare in Internet lo stesso sistema? Istallando un programma del tutto gratis e raccogliendo i link a quegli argomenti che ci interessano, possiamo realizzare il Nostro Giornale Ideale. Il programma che vi scaricherete, da Google oppure dal sito Freeonline (http://www.freeonline.org/ ), si chiama in gergo Feed Reader, ma viene anche nominato News Aggregator, oppure RSS Reader, e può essere paragonato ad un contenitore di notizie. Le notizie che voi catturerete vengono chiamate Feed RSS. Andiamo avanti con un esempio: scarico un software chiamato proprio Feed Reader, ma in rete ne potete trovare anche tanti altri con altrettanti nomi diversi. Seguo le istruzioni e lo istallo sul mio PC. A questo punto entro nel sito della Gazzetta dello sport (http://www.gazzetta.it/ ) e cerco un bottoncino con la scritta RSS, mi compare un elenco di RSS con a fianco le tematiche che possono interessarmi, tipo calcio, tennis, nuoto ect ect. Clicco sul link a fianco e poi quando mi si apre la pagina di riferimento clicco su Sottoscrizione al feed. Vi si aprirà una piccola finestra del vostro software e lì dovete confermare cliccando su Sottoscrivi. In questo modo quella news sarà presente all’interno del vostro contenitore. Per vederle tutte assieme ogni giorno basta aprire il vostro programmino e giorno per giorno potete leggervi solo quello che vi interessa. Le news potete scaricarle anche dal sito dell’ANSA (http://www.ansa.it/ ) dove le tematiche sono più ampie: politica, religione, tecnologia. Oppure potete sottoscrivere RSS ai tanti giornali locali che sono online che vi terranno informati sulle notizie della vostra cittadina. Per organizzare le vostre informazioni on line potete anche creare delle Cartelle a tema dal comando dei Preferiti che trovate sulla barra di navigazione del vostro Browser. Quando salvate un sito che vi interessa state attenti anche a crearvi subito una Cartella in cui metterlo, così non dovete impazzire per trovare ciò che avete salvato. Un’altra dritta che posso darvi per la creazione del vostro “Personal news organization” è la sottoscrizione alla Newsletter. Essa non è altro che un’email dettagliata di informazioni, notizie ed eventi di ciò che vi interessa. Arriva direttamente nella vostra posta elettronica ed anche qui vi suggerisco di crearvi più cartelle con più argomenti mirati. Insomma il vostro Computer è un po’ come il cassetto dei calzini: se non li mettete subito accoppiati vi troverete a girare con un calzino blu e l’altro verde. Buona navigazione! L’ANGOLO DEL PROF.A cura di Patrizia Caprioli Mini-spazio dedicato a siti, portali, risorse in rete (gratis!) da poter usufruire come supporto didattico per gli insegnanti interessati a dare sempre nuovi input ai loro piccoli studenti. Dipartimento della Protezione Civile – Sito per i bambini: http://www.protezionecivile.gov.it/sitobambini/home.html Il sito spiega i vari Rischi in ambito ambientale attraverso una serie di animazioni per attrarre l’attenzione dei più piccoli. VISITA IL NOSTRO SITO www.campodefiori.biz Campo de’ fiori 27 28 Campo de’ fiori Associazione Artistica Ivna ARTE, PROFESSIONALITA’, INTEGRAZIONE: TRE GIORNATE IN UN UNICO MOMENTO EDUCATIVO Contatti ministeriali in ambito didattico e lavorativo danno il giusto spunto e la giusta verve alla Prof.ssa Paola Di Dato, qui intervistata, responsabile del settore alterscuola-lavoro di Maria Cristina nanza dell’IPSEOA “A. Bigarelli Farnese”, di far acquisire esperienze lavorative direttamente all’interno delle aziende. Partendo dall’obbligatorietà dello sviluppo dell’alternanza come risposta alla legge degli Istituti Professionali, quindi prendendo il via da un semplice assolvere una funzione puramente tecnico-pratica, la Prof.ssa Paola Di Dato inserisce una sorta di organicità e produttività creativa che viene sviluppata nei vari ambiti della ristorazione e del ricevimento. L’organizzazione si identifica con esperienze di vario genere attribuendo alle attività degli studenti un “quid” in più caratterizzando il tutto in una produzione artistica nella professionalità alberghiera. Per quanto riguarda le attività della scuola quest’anno la Professoressa ha proposto, ai ragazzi del post qualifica, produzione e formazione soprattutto pratiche, spendibili sul mercato del lavoro senza le lezioni teoriche, e, se teoriche , dando la chance di far apprendere ai ragazzi una valenza professionale, ad esempio nella cerchia dell’HACCP, rilasciando loro il diploma di manipolatore di alimenti, valido ai fini di legge. Parlando con la docente si ha l’idea di una folata di novità all’interno dell’ Istituto Professionale per l’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera; si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un’imprenditrice d’avanguardia che sicuramente desidera portare novità , preparazione, competenze, freschezza di idee e di operatività : ci parla con passione e abilità delle tematiche che sono sviluppate in variegati circuiti dell’”hotellerie” e nel “catering and beverage manager on duty”. La proposta sopra citata è stata rivolta a tutti gli studenti del quarto e del quinto Operatore della Ristorazione e Turistico, perché comunque l’inserimento nei villaggi richiede competenze, formazione e abilità pratico-cognitive in modo diversificato: una preparazione a raggiera che lambisce la creatività e la fantasia in un ottimale connubio elaborativo di accoglienza e garbo eclettico, facendo del loro inserimento aziendale l’Arte della Cordialità dell’appagamento del tratto visivo, gustativo e olfattivo. Adattare il “food” a nuove richieste etniche, ambientali e culturali. La percentuale dei partecipanti è stata alta, tanto che sono stati istituiti cinque corsi. L’apice della soddisfazione per quest’anno si è raggiunto con l’intaglio artistico della frutta e della verdura per l’allestimento dei banchetti, anch’esso inserito nel book degli studenti. Tutto si sviluppa all’interno dell’alternanza con la competente e preziosa collaborazione degli insegnanti tecnico-pratici e dei tecnici di laboratorio. Si è inoltre ipotizzato il free style con attestato di frequenza. La specificità sensoriale di assaggiatore miele spendibile sul mercato di primo livello ha avuto, anch’esso, un gran successo. Il tutto si è svolto sotto l’occhio di un pubblico attento, competente ed autorevole: un fil rouge di giornate dedicate alla esternazione e all’esposizione iconografica, pratica e visiva suddivisa in tre momenti cronologici precisi ravvisabili nella “Giornata del Miele”, in quella di “Un anno insieme” ed infine in “Un giorno qualunque”. La trilogia cronologica ci è stata ben presentata ed introdotta da persone qualificate nel loro ruolo di insegnanti, esperti del settore alberghiero e cittadini di spicco del territorio attraverso le interviste a noi rilasciate in occasione dell’Evento “Una giornata qualunque” che ha avuto luogo presso l’Istituto Alberghiero di Caprarola in simbiosi con l’Istituto “F.Orioli” di Viterbo. ta e anche sofferta e adesso è il momento di godersela. L’impegno, l’amore, la passione, la dedizione impiegati dagli studenti, dal corpo docente, dai membri della Compagnia teatrale, dai Professori Gloria Costantini e Ugo Sani, supervisore di questa giornata che è un successo: io sono fiera e orgogliosa di loro. L’organizzazione è nata da un mix di idee: innanzitutto dalla volontà dell’Ufficio scolastico Provinciale come cammino verso l’integrazione, tenendo presente che ha trovato la collaborazione dell’Istituto Orioli e del nostro Istituto, che insieme rappresentano circa il 92% degli alunni diversamente abili della Provincia. Vorrei specificare una cosa insieme al Preside Luigi Valente con il quale ci siamo trovati, che questa giornata non è la giornata dell’Orioli o dell’Ipseoa, ma è la giornata di tutti i ragazzi diversamente abili che trovano e cercano un percorso per il loro futuro all’interno di una professionalità che si muove in tante direzioni, in tanti indirizzi come l’ enogastronomico, di ricevimento con l’importante rappresentanza della sede di Montalto, la grafica pubblicitaria dell’Orioli e tutte quelle aree che riguardano la specificità di studio per il domani. DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’IPSEOA “Alessandro Farnese” di Caprarola, Prof.ssa Andreina OTTAVIANI Questa giornata del 20 maggio è stata preparata da diverso tempo, è stata vissu- PROF. Aldo Bellocchio …integrazione con questi ragazzi… per far vedere nelle giornate normali come vengono integrati, come lavorano, mettendo poi in vetrina tutti i prodotti artistico-professionali in 11 stand “Farnese”-“Orioli” Campo de’ fiori 29 che sono dei veri e propri percorsi didattici e formativi. Vanno dal miele (attività curata dalla Prof.ssa P. Di Dato) alla lampada ( lavorazioni di piatti e bevande curati dalla Prof.ssa Luisa Di Mauro insieme agli esperti di laboratorio M. Esposito e A. Loppi) come peculiarità ristorativo-alberghiera, dai mosaici, alla moda, curati dall’Orioli. Per la realizzazione di tale evento sono stati coinvolti tutti gli insegnanti di sostegno, dei progetti e tutti coloro che si sono resi disponibili. Grande novità che ci fa vedere il “dietro le quinte” della scuola, mettendosi in mostra. Il bello, forse, è che per la prima volta due scuole con le loro succursali, con le loro realtà diverse si uniscono in un unico progetto con due dirigenti, invitando tutti i presidi, le autorità a condividere un grande e semplice momento umano e professionale. In un periodo in cui si parla di… scuola dei questionari…, questa iniziativa tenta di far emergere la vera essenza della scuola, fatta della partecipazione attiva dei ragazzi che fanno la parte della formazione. In questo modo prende forma l’insegnante che guida, accompagna e non impone. L’integrazione nella normalità , vivendola con spontaneità , con il sorriso, come è avvenuto per la nostra Compagnia Teatrale degli studenti del “Farnese” o nel progetto “Un anno insieme” Studenti che impiegando le loro abilità professionali e creative danno corpo ad un pranzo finale di alto valore artistico che incarna il percorso formativo, educativo scolastico. E’ bello poter pensare a questi percorsi dove i ragazzi stanno lì , vivono e spiegano quello che fanno. Un giorno dove i ragazzi sono tutti quanti protagonisti. NEOSINDACO DI CAPRAROLA DOTT. EUGENIO STELLIFERI Oggi mi piace ricordare che è la mia prima uscita come Sindaco del Comune di Caprarola e quindi già c’è una particolare emozione come intervento istituzionale che avviene in una Scuola a cui sono particolarmente legato da un affetto che viene da lontano. L’ emozione si è trasmessa ancora con più forza nel momento in cui ho avuto modo di poter vedere in tutti i suoi aspetti l’organizzazione di “Una giornata qualunque”, progetto che è fortemente positivo perché vede la collaborazione, la concentrazione e la condivisione di più scuole presenti sullo stesso territorio e quindi anche la collaborazione di più ragazzi il cui percorso si identifica in indirizzi didattici diversi uniti in unico momento, stimolando il più possibile l’inclusione tra i ragazzi diversamente abili con i ragazzi normodotati. Questo è un aspetto bellissimo, perché in realtà sono ricchi di tanto amore, di tanta passione, di tanta voglia di fare che possono riversare su tutti noi e su tutta la società . Oggi l’obiettivo è stato raggiunto e per questo un grande plauso va ai Dirigenti Ottaviani e Valente, al corpo docente, agli insegnanti tecnico-pratici, ai tecnici di laboratorio, agli insegnanti di sostegno che hanno prepara- to questi ragazzi in maniera veramente fantastica. Questa giornata qualunque per me è stata speciale perché ho ricevuto una forte emozione nel vedere la giusta via da percorrere: è compito delle Istituzioni stare a fianco di questi progetti, di tutto il personale che si impegna e che troverà sempre una porta aperta nel mio Comune per cercare di ottenere sempre maggiori risultati verso questa direzione. In questa occasione il Dott. CESARE CIANFANA, dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, ringrazia entrambe le scuole per essere state trasmettitrici di emozioni e di professionalità con l’elegante sfilata di MODA dell’Orioli, con la splendida performance della Compagnia Teatrale dell’IPSEOA “A. Farnese” e dei bellissimi stand. La professionalità nella scuola viterbese si fa onore da tutti i punti di vista. L’unione tra questi due Istituti, mi auguro – continua il Dirigente Cianfanaserva a stimolare altre unioni di scuole non necessariamente professionali per mettere in campo le professionalità . Il Presidente della Provincia MARCELLO MEROI ci parla di una giornata qualunque,sì , ma molto speciale perché è stato dimostrato che la disabilità non può essere un problema sociale! Inoltre rivolge l’invito alla Compagnia Teatrale diretta dal Prof. A. Bellocchio con la collaborazione di altri colleghi, Santini, Roscani, Bigarelli e di Carassai, allo scopo di poter interpretare Rugantino New Generation a Viterbo. Così con lo sfondo scenografico artistico-pittorico realizzato dalla IVNA, dopo il suggestivo spettacolo all’aperto nella serata del 29 maggio a Caprarola, la sera del 03 giugno va in scena a Viterbo come portavoce vivo della vivacità intellettuale, culturale, creativa della scuola ed anche dell’integrazione, riscuotendo consensi e successo…i riflettori si spengono, ma tutti ci auguriamo che quelle luci illuminino ancora il futuro dei nostri giovani studenti, artefici preziosi per il futuro della società umana… Campo de’ fiori 30 “Il Fumetto” LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA EMPOWERED di Adam Warren Edito da Edizioni BD – 4 volumi, in corso S traordinario, davvero! L’opera ha l’impianto supereroistico, ma non è la classica storia di super uomini che vincono sempre e comunque… è la storia di Emp, super eroina con un costume che le conferisce incredibili poteri, ma ha anche un’altra singolare particolarità : il tessuto è fragilissimo e si lacera ad ogni scontro, facendo rimanere la protagonista mezza nuda e senza poteri. I nemici hanno, così , vita facile per di legarla e continuare le loro azioni crimiDaniele Vessella nali, finché non arrivano i super amici, colleghi di Emp, che la deridono facendole cadere l’autostima sotto i tacchi. Ecco, questo è uno dei punti di forza di questo fumetto: Emp dimostra un carattere umano, con pregi e difetti, che si deprime e si rialza. Questo la allontana molto dai super eroi invincibili e ci possiamo immedesimare meglio in lei. Un altro fattore originale è che tra un capitolo e l’altro, Emp parla al lettore e noi le rispondiamo. Ulteriore punto di forza è il disegno: a matita, questo rende il tutto con una morbidezza senza pari ed emana un calore che la fredda china non riuscirà mai a dare. Io me ne sono innamorato! Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/ Martedì e Mercoledì: antipasto, pizza e birra, 11 Campo de’ fiori 31 La rubrica dei cognomi I cinque cognomi più diffusi a C ome appare nella lista, il cognome più diffuso a Corchiano Crescenzi. è Adesso vediamo la diffusione e la disdi Arnaldo Ricci locazione a livello [email protected] nazionale. Crescenzi: (presente in soli 249 comuni d‘ Italia) questo cognome che risulta il primo di Corchiano in ordine di presenze, è mediamente diffuso in tutto il Lazio e sulla costa marchigiana, nel resto d’Italia è quasi inesistente o sporadicamente presente. Le sue origini, molto probabilmente, sono laziali. Prosperi: (presente in 400 comuni d’Italia) la sua presenza è maggiormente evidente e concentrata nel Lazio e sulla costa abruzzese – marchigiana; anche nell’alta Toscana vi è una buona concentrazione. Nel sud Italia comprese le isole è scarsamente presente; in Molise è praticamente inesistente. La sua origine è laziale. Corchiano Tali cognomi in ordine di diffusione sono i seguenti: 1° Crescenzi 2° Prosperi 3° Benedetti 4° Piergentili 5° Ceccarelli Benedetti: (presente in ben 1495 comuni d’Italia) esso è intensamente presente, nonché uniformemente distribuito sul tutto il territorio dell’Italia centro – settentrionale; nell’Italia meridionale comprese le isole è decisamente sporadico; è comunque presente in tutte le regioni. Data l’omogeneità di diffusione non si riesce a capire la sua zona di origine che ovviamente è in una regione dell’Italia centro – settentrionale. Piergentili: (presente in soli 140 comuni italiani) questo cognome è presente in modo non massiccio solo nel Lazio, Umbria e Marche. Nelle altre regioni è scarsamente diffuso. In particolare, in Sardegna, Puglia, Molise, Calabria e Valle d’Aosta, esso è totalmente assente. L’origine dovrebbe essere laziale. Ceccarelli: (presente in 745 comuni italiani) la presenza di questo cognome è concentrata solo nelle regioni Lazio, Umbria, Toscana, Marche, Emilia Romagna e nella zona di Milano; in tutto il resto d’Italia è scarsamente diffuso. In Basilicata è totalmente inesistente. Di origine sicuramente laziale e probabilmente dalla provincia di Roma. Seguirà sul prossimo numero lo stesso studio per il comune di Carbognano. Per la tua pubblicità scegli Campo de’ fiori IL NUMERO UNO 0761.513117 [email protected] Campo de’ fiori 32 Solo chi sceglie il bene edifica. Chi sceglie il male sfigura o distrugge. Chi non sceglie si lascia scegliere. L a maturità del male? Non è della vita possibile edificare richiede a cial’intelligenza manscuno di edificare. tenendo i piedi in C’è chi costruisce due staffe. Ecco case, c’è chi si dediperché nel ca all’arte e alla culVangelo si legge “ tura, chi all’insegnacon Dio o con mento, chi alla cucim a m m o n a ”. na, chi alla cura del L’edificazione che del Prof. Massimo proprio corpo…, avvenisse seguenMarsicola tutte attività che do ambedue le possono stare denpotenze è una tro il termine di edificazione. Ma ben pochi non-edificazione; sanno che l’esercizio e la cura esteriore e il suo prodotto è delle cose, sono, in effetti, una palestra nullo. Ogni passo per la cura e l’edificazione interiore. Ma fatto nella direziol’atto dell’edificare va soggetto alle potenne del bene viene ze del mondo, le potenze del bene e del annullato dal corrimale, e poiché una sola è la potenza chiaspondente passo fatto nella direzione del ro segno dell’edificazione, non potrà dire male. Per camminare in avanti, senza fare di stare edificando chi non ha espulso da giri viziosi, bisogna darsi una direzione ed sé la potenza del male. Il male infatti, non avanzare in essa. Non secondo opportuniedifica ma distrugge, sfigura. Solo il bene tà , l’opportunità del momento; ma seconcostruisce. Il conflitto deve poter servire do verità . Se ciò non avviene l’anima è per fare una scelta di sempre insoddisfatta e la campo. Solo quando hai persona è sofferente. L’esercizio e la cura Sono questi i segni della scelto potrai iniziare ad edificare. Per edificare esteriore delle cose doppiezza. L’anima è occorre nutrire l’intelligencome lacerata perché e sono una palestra tirata da due diverse za con pensieri buoni corroborati da opere buone. potenze in due diverse per la cura e Ma come potrà progredire direzioni. Un’anima lacel’edificazione nell’intelligenza del bene rata è quella che indirizza chi continua a tenere i ambiguamente nelle due interiore. piedi anche nella potenza direzioni la sua attività , che non distingue il bene dal male, che si barcamena, che vuole stare nel mezzo. E’ un anima che si lascia scegliere. E’ la condizione dell’ipocrita. Devi scegliere! Non puoi pensare di vivere nel gaudio, nella gioia se non scegli il bene. Un’anima cattiva e violenta esprime un’anima incattivita e violentata. Infligge tormenti agli altri volendo condividere con gli altri quelli che sono i suoi tormenti. Un’anima buona e tranquilla irradia intorno a sé bontà e tranquillità . I bambini, non avendo ancora conosciuto la malizia, procedono sempre in avanti, nella medesima direzione. Per ciò crescono. I santi, allo stesso modo, procedono sempre in avanti, forti e sicuri, alimentati dalla potenza del bene per avere scelto il bene. Ecco perché gli uni e gli altri sono simili. I santi e i bambini. I bambini sono santi perché non hanno ancora l’anima corrotta dalla malizia; i santi sono tali per averla vinta ed espunta da sé . L’anima degli uni e degli altri è vergine e pura e comprende la verità senza il dubbio, esprimendo una fede piena e matura. 33 Campo de’ fiori IL FURTO DEI SANTI GIOVANNI E MARCIANO Era il 1700. Ma dopo il ritrovamento delle reliquie, fu fatta grande festa N el 1700 successe un fatto molto grave che gettò nello sconforto i cittadini di Civita. Il 15 settembre, alla vigilia della festa dei santi patroni, dovendo esporre le reliquie e portare in processiodi Francesca ne l’urna, racchiusa Pelinga dentro una nicchia incavata al muro sopra l’altare, prima dei vespri, l’arciprete Domenico De Santis, con i canonici, gli altri del clero e Paolo Danesi, maestro delle cerimonie si apprestarono ad aprire la nicchia. Ma messa la chiave nella serratura, la porta non si aprì . Nel ritirarla si accorsero che era aperta e che le reliquie non vi erano piu e sugli stipiti vi erano segni di scalfitture. Grande fu lo sgomento! Immediatamente avvisato, il vescovo Simone Aleotti chiamò due fabbri chiavari che confermarono lo scasso fatto con uno scalpello. Dietro fondati indizi furono arrestati il 16 settembre due persone. Il furto era avvenuto il 31 agosto, i due ladri furono rinchiusi nel Forte e, dopo un lungo processo, il 14 giugno del 1701 furono condannati: uno alla pena dei triremi per dieci anni, l’altro all’ergastolo. Purtroppo non fu possibile ritrovare la cassetta alla quale era stato tolto l’argento che la ricopriva ma furono recuperate le reliquie. Iinfatti, il 15 aprile del 1701, fra’ Giacomo Fiorini, eremita della chiesa della Madonna delle Piaggie, che abitava nella sagrestia, andando ad aprire la porta della chiesa la mattina presto, vide per terra un involto di panno di seta. Lo raccolse, lo aprì e vi trovò un mucchio di ossa. Capì , allora, che erano le reliquie dei santi Giovanni e Marciano. Il giorno seguente si recò a casa del canonico Giovanni Curiola al quale raccontò il ritrovamento e, riconosciute le reliquie, il canonico ordinò al Fiorini di portarle al vescovo Aleotti che si trovava a Bassanello. Il 21 maggio 1701 i medici chirurghi Prospero Mazzoni e Bartolomeo De Angelis fecero un esame delle ossa, ripetuto, poi, il 28 maggio da altri due chirurghi, Arcangelo Testa e Michele Fantini, i quali stabilirono che quelle erano le ossa dei santi grazie anche alla confessione di uno degli autori del furto. Anche i canonici riconobbero il panno che ricopriva l’urna. Il 15 settembre del 1701, un anno dopo il furto, grazie alle offerte dei fedeli fu fatta una nuova urna d’argento. Il Vescovo, accompagnato dal Clero, dai Canonici, dal Governatore, dai Conservatori e da tutti i civitonici, trasportò , sotto il baldacchino, le reliquie alla cattedrale e le benedisse. Il 26 agosto 1720 Mons.Tenderini aprì l’urna, la ornò di fiori d’argento e di seta e la chiuse di nuovo apponendovi il suo sigillo. Nel 1903 solenni furono i festeggiamenti per la celebrazione del XVI centenario del loro martirio. Il Comitato per le feste che fu eletto fra il Clero e le varie classi dei civitonici sotto la presidenza del vescovo Ghezzi, fece le cose in grande. Fu fatto un grande manifesto a colori con illustrazioni rappresentanti la facciata della Cattedrale, il palazzo Municipale (era sindaco Ulderico Midossi), il Forte Sangallo e la Via Romana, che notificava il programma delle feste patronali. Nella Cattedrale fu realizzato uno straordinario addobbo; si celebrarono tre messe nei giorni 16,18,19 settembre presiedute da Mons.Parsi vescovo di Bagnoreggio, Mons.Gandolfi, vescovo di Poggo Mirteto, e, naturalmente, Mons. Ghezzi. Sotto la direzione del maestro Moriconi furono eseguite musiche da importanti artisti di Roma. Il Duomo fu illuminato con circa sessanta lampadari e moltissime cornucopie contenenti circa 1500 candele, disposte a disegno lungo la navata. Anche la facciata fu illuminata. Le feste religiose coincisero con quelle delle autorità cittadine: vi furono due tombole una di L.800, l’altra di L.250. Si svolsero, poi, corse con il fantino, corse dei fiori nella via Romana, e vennero lanciati globi aerostatici a sorpresa. Suonò la banda cittadina insieme alle bande municipali di Caprarola e Carbognano.Spettacoli pirotecnici furono ripuetuti più volte. Grande fu la soddisfazione dei cittadini per questa manifestazione e i Santi Patroni furono portati in trionfo per le vie di Civita. 34 Campo de’ fiori IL MURO DI VIA DEL FORTE Casa Masciolini e la determinazione di piazza di Massa del Prof. Architetto Enea Cisbani facente al suo strampalatissimo modo di pensare, minacciando a quest’ultimo anche la sospensione dall’ufficio di consigliere, ed imponendogli silenzio, cosa che concitò le risa dell’intero congresso. Dopo un lungo dibattimento poi, che durò per più ore, il sig. Gonfaloniere ordinò che si portasse a partito la sua proposta composta di termini gonfi e vuoti di buon senso e con qualche termine che indirettamente andava a tartassare quanto l’Ecc. Vostra operò e dispose in ordine alla vicenda….” Analizziamo adesso la proposta di conciliazione, così come risulta da un rapporto del 5 giugno 1856 e FOTO A: la casa Masciolini FOTO B: il piano urbanistico FOTO C: la nuova via ulteriormente chiarito da un grafico ...continua dal numero 81 allegato: “…….per conciliare la verle, ed anche scabioso per il piano che tenza tra il Pubblico e il Seminario, si proPrima di addentrarci nella disamina dell’insarebbe di qualche dispendio. Per il pone: riguardo alla vertenza del muro tero progetto di sistemazione urbanistica Venerabile Seminario, sarebbe bene onde resti libero il passo da una strada dell’area di piazza di Massa, è necessario lasciare una fetta di almeno quattro metri all’altra si farà acquisto dal Seminario identificare catastalmente l’abitazione al che dalla via del forte mettesse alla via del della casa intermedia per atterrarla, e il centro delle attenzioni, sia da parte della governo. Comprare una picciola casetta Pubblico cedendo pure una lingua dell’orto congregazione del Seminario che del della vedova Masciolini con sottoposta detto del Governatore si formerà la straMunicipio nella persona del suo stalla dello Spedale a ridosso della parte di da; la spesa per il proseguimento del muro Gonfaloniere, ovvero il Sindaco, Giacomo levante del Seminario, tagliare una fetta e per la casa da atterrarsi sarà a totale Franci. Attualmente, nel vigente catasto dell’orto del Governatore e formare un carico del Seminario; la spesa per la foredilizio ed urbano della provincia di vicolo che dalla strada del forte mettesse mazione della strada sarà a carico del Viterbo, l’immobile in oggetto è identificaalla corriera incrociando la strada del comune…”. La mappa allegata presenta lo to alla particella n.185 del foglio 27 del governo. Questa nuova apertura darebbe stato dell’area interessata dai lavori: il Comune di Civita Castellana. un giro d’aria maggiore agli abitanti di palazzo del Governatore, dove risiedeva il In origine era un fabbricato abitativo, comquella via e del Seminario stesso e così si delegato Pontificio con il giardino retroposto da una stalla al piano terra e la resiplacherebbero gli abitanti reclamanti e si stante detto orto del Governatore, le scudenza al piano primo, di proprietà di Maria quieterebbe l’intera popolazione per l’inderie di palazzo Andosilla, il Fontanone, la Masciolini, vedova e senza figli, posto tra terrotto giro delle solenni processioni che strada Romana, il Seminario e la nuova via una fitta schiera di abitazioni di origine ivi potrebbero passare. Su tali spese urbana direttamente collegata con via di medioevale e la possente sagoma del potrebbe supplire anche la comune, come Massa, la strada Romana e via del palazzo Andosilla, retto e di proprietà spero che il municipio l’ammettesse in via Governo (vedi foto B). dell’Amministrazione dei beni della mardi Conciliazione….”. Il piano urbanistico è estremamente chiachesa Orsola Andosilla. Va rilevato che l’intera vicenda aveva ro e semplice: chiusura totale della piazza Un semplice e modesto fabbricato che ormai assunto i toni di un affare di stato, con il giardino prospiciente il Seminario, successivamente, agli inizi del ‘900, venne tanto da arrivare sul tavolo dei massimi demolizione del fabbricato della vedova sopraelevato di due piani e internamente responsabili dello Stato Pontificio e deve Masciolini di cui alla particella n.185 e reamodificato nella sua originaria conformaessere sottolineato che anche all’interno lizzazione di una nuova strada del Governo zione (vedi foto A). dello stesso consiglio comunale la situaziorealizzata sul terreno retrostante all’edifiIn un rapporto del marzo 1856, vediamo ne non era certo una delle migliori, con cio del Governatore, con il nuovo ingresso come le autorità del tempo, intendevano l’intera amministrazione divisa in due dalla strada Romana posto accanto alle risolvere l’intera questione: “……..Non fazioni, tra favorevoli e nettamente contrascuderie del palazzo Andosilla, oggi adibiconoscendosi il piano di esecuzione della ri alla proposta di risoluzione, come si to a rimessa degli Uffici Comunali per le intrapresa chiusura, quei poveri abitanti evince da una lettera del consigliere relazioni con il pubblico (vedi foto C). mai si calmeranno e potrebbe darsi il caso Domenico Coluzzi, futuro sindaco di Civita Un piano urbanistico decisamente rivoluche uniti ad altra gente della popolazione Castellana, inviata alla sede territoriale di zionario, ma che non venne accettato dalle venissero a passi dispiacentissimi e clamoViterbo della Camera Apostolica, il 9 febparti in causa, anche per la semplice ragiorosi, costretti dalla disperazione, che oltre braio 1856: “……il sig. Giacomo Franci, ne che gli eredi della Masciolini si dimosempre capriccioso ed insolente, nell’aduad essere naturalmente un vicolo privo di strarono contrari alla vendita del fabbricananza consigliare tenuta il giorno 9 del sole e di aria, peggiore diverrebbe chiuto. Tra incontri, proposte alternative e corrente per prendere un provvedimento dendolo o restringendolo memori degli varie vicissitudini si arriva al 6 febbraio sulla nota questione, si scagliò con modi anni 1854 e 1855, perché ivi fece principio 1857, quando in Viterbo si celebra... impropri e villani contro Del Frate e Gori, e strage il colera per due anni consecutivi. perché proponevano un’arringa non conEcco perché dissi scabioso ed inconciliabi...continua sul prossimo numero Campo de’ fiori 35 La Resistenza a Corchiano raccontata dalla classe III A della scuola media “Dott. Carlo Urbani” LA STORIA LOCALE... UNA STORIA MAESTRA DI VITA Noi, i ragazzi della classe terza “A” coordinati dalla prof.ssa Rita Narduzzi, abbiamo realizzato un interessante tuffo nel passato attraverso una mostra di oggetti del 1900 e racconti sulla Resistenza a Corchiano. La mostra era basata su un tema: “La storia locale…una storia maestra di vita”. Abbiamo portato e sistemato dei reperti trovati nelle nostre case e in quelle dei nostri nonni. L’esposizione era allestita su dei tavoli di legno. Una bandiera tricolore italiana, campeggiava sulla parete interna all’aula, di fronte all’ingresso. Gli oggetti presenti alla mostra erano: ferri da stiro, libri, documenti, fotografie, pagelle scolastiche, utensili da cucina in metallo, calcolatrici, radio e giochi. La particolarità della mostra consisteva nel fatto che noi ragazzi, orgogliosi dei nostri nonni e zii, raccontavamo attraverso gli oggetti un frammento della storia della nostra famiglia. Il “passato” diventava visibile e attraverso gli oggetti presenti alla mostra potevamo con l’immaginazione riandare a tempi ormai trascorsi. Oltre alla mostra abbiamo realizzato una produzione in power-point sulla Resistenza locale (argomento che abbiamo sviluppato nel corso dell’anno scolastico nelle ore del laboratorio storico pomeridiano) e che abbiamo proiettato lo scorso venerdì (10 giugno 2011), presso la sala LIM della suddetta scuola alla presenza del preside, dei nostri nonni, genitori e delle autorità locali. Abbiamo ricercato informazioni attraverso le escursioni sul territorio, per documentare, tramite un repertorio fotografico, i “luoghi della memoria”. Nel paese, lungo le rive del Rio Fratta, il casale della famiglia Ortenzi e il “ Grottino”. I luoghi occupati dai Tedeschi, la targa, la via dedicata a Luciano Maffucci e il monumento eretto per “non dimenticare”. Abbiamo letto, inoltre, testi storici, letterari e storiografici che ci hanno permesso di conoscere quei protagonisti della Resistenza a Corchiano, che hanno contribuito a renderci oggi, liberi. Infine, abbiamo raccolto delle interviste: a Ivano Ortenzi, diretto discendente di una famiglia militante nella Resistenza locale e le interviste agli storici Livio Martini e Silvio Antonini che hanno ampliato il panorama della Resistenza a livello provinciale, nazionale e internazionale. Interessante ed unica è stata l’intervista al signor Alessandro De Angelis (nonno di Andrea, un nostro compagno di classe). Il frutto del nostro lavoro è stato un libricino, che speriamo venga presto pubblicato, nel quale è possibile leggere un inedito testo storico: “Il Memorandum” di Corrado Schiavone. Al termine della presentazione del nostro lavoro, per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati nella buona riuscita del “progetto”, abbiamo offerto ai presenti un gustoso rinfresco. Ringraziamo di cuore tutti, in particolare… la nostra professoressa. Attraverso gli oggetti presenti alla mostra potevamo, con l’immaginazione, riandare a tempi ormai trascorsi. Francesca Rossi, a nome della classe III A. Campo de’ fiori 36 La bottega di Aldo Puzzello Oggetti artistici di ogni tipo, creati nel laboratorio più piccolo del mondo Civita Castellana, conosciuta nel mondo per la presenza di importanti aziende che producono articoli igienico sanitari in ceramica, articoli di arredo bagno e cucina e qualche residua presenza di stoviglieria in ceramica, vanta anche una notevole produzione di oggetti artigianali/artistici in vari settori, quali la ceramica artistica, le sculture in tufo, le sculture in pietra, ma anche oggetti artistici in ferro battuto, lavorazione e decorazione del vetro e di Mario Sardi soprattutto nella creazione di piccoli oggetti di arredo in legno. Basta percorrere via del Forte, ribattezzata la via dell’ arte e dei mestieri, per rendersi conto di quanti bravi artigiani/artisti si dilettano a creare opere d’ arte, alcune delle quali molto belle ed interessanti. Visitando appunto la via dell’ arte e dei mestieri si trova, tra le altre, la bottega/esposizione di Aldo Puzzello, 65 anni, pensionato, ex ceramista. Aldo, di origini pugliesi, è arrivato a Civita Castellana intorno agli anni ‘60, e da oltre 25 anni ha la passione del legno e si diverte a creare oggetti di arredo per spazi particolari, anche su ordinazione. Lavora in un locale angusto, ricavato nelle scale che conducono in una cantina, tanto che potrebbe essere considerato il laboratorio più piccolo del mondo. Nella sua passione ha coinvolto anche la moglie, la signora Lucia, che lo aiuta nella sala mostra di via del Forte quando Aldo è impegnato al laboratorio. I prezzi degli oggetti artistici sono alla portata di tutti. “Faccio questi oggetti per passione - ci dice Aldo - e mi accontento di recuperare quantomeno quello che spendo per il materiale che utilizzo, perchè se dovessi calcolare anche il tempo che impiego per realizzarli il costo lieviterebbe di molto.” Ma in via del Forte è possibile trovare anche altri locali dove sono esposti oggetti artistici di ogni tipo realizzati in ferro, in ceramica, oggetti decorati quali pietre, tegole, bottiglie e damigiane, sculture in legno, lavorazioni su stoffa e tanti altri oggetti artistici creati dalle persone che nutrono una grande passione per l’ arte. Nelle foto: la sala mostra di Aldo Puzzello Campo de’ fiori 37 L’angolo del Bon Ton L’abito dello sposo e gli abiti degli invitati Dopo esserci occupati a lungo dell’abito della sposa, parleremo in questo nuovo nostro incontro dell’abito del futuro marito e degli invitati. Cominciamo, quindi, con piccoli consigli per un perfetto sposo. Il tight, giacca in lana (fresco lana in estate) grigio antracite o nera a code larghe fasciante sui fianchi, con pantaloni, senza risvolto, a righe grigie e nere e gilet in doppio petto in panno leggero grigio chiaro è vivamente consigliato per matrimoni di “un certo livello”, se la sposa è in abito lungo e se la cerimonia si svolge la mattina e non oltre le 18, in questo caso è meglio indossare un frac. Verrà indossato rigorosamente abbottonato e con un fiore all’occhiello (gardenia bianca o garofano con colori pastello); a questa scelta si dovranno adeguare anche i testimoni, il padre dello sposo, della sposa e i fratelli degli sposi. La camicia bianca avrà il collo rigido e i polsini doppi chiusi dai gemelli. La cravatta sarà grigia a plastron fermata da uno spillo con perla. I guanti e il cappello, verranno tolti al di Letizia Chilelli momento dell’ingresso in Chiesa e tenuti in mano. Per un matrimonio “meno impegnativo”, consigliato è il mezzo tight dove saranno rigorosamente aboliti guanti e cappello o un abito tre pezzi, in questo caso si opterà per una giacca monopetto senza spacchi, con tasche a filetto ed in tessuto pettinato, i colori saranno blu o grigio scuro, anche qui il risvolto dei pantaloni è severamente vietato, la camicia sarà con colletto morbido e la cravatta potrà avere una minuscola fantasia, indicata la pochette nel taschino in lino bianco, sono ammessi i gemelli. In estate si potrà osare anche l’abito bianco in seta o in lino, con cravatta grigia o fantasia. La cravatta, comunque, sarà sempre in seta e non dovrà mai per nessun motivo essere tagliata. Le calze, sia nella scelta del tight o del mezzo tight, saranno antracite, in seta o cotone, lunghe fino al ginocchio, le scarpe saranno stringate in pelle nera, Mai indossare lo smoking, abito adatto solo per la sera, nelle serate di gala. Ammesso l’orologio da polso coperto, però , dal polsino della camicia, non dovrà mai essere usato l’orologio con la catena da appendere al gilet dell’abito. Non ammessi gioielli, le uniche eccezio- ni sono l’anello del casato, la spilla fermacravatta e i gemelli. Passiamo ora ad occuparci degli invitati. Le donne In questo caso ci si dovrà informare sugli abiti che indosseranno le mamme e le sorelle degli sposi, si eviteranno così figure troppo dimesse o troppo eleganti. Stesso accorgimento verrà adottato nel caso si venga invitati ad un matrimonio dove è richiesto l’abito lungo. Rispettare sempre l’orario della cerimonia quando si sceglie un abito: mattina o pomeriggio sono ammessi abiti o tailleur non troppo eleganti, anche con stampe floreali, per la sera si potranno indossare colori tendenti allo scuro, tacchi alti e gioielli “vistosi” ma senza esagerare, la sposa non dovrà mai essere messa in secondo piano. Verranno esclusi il colore nero e il colore bianco, al massimo si potrà scegliere un beige, un marrone chiaro o un sabbia. Abolite le scollature troppo profonde e le minigonne troppo mini, soprattutto nel rispetto del luogo di culto dove verrà celebrata la cerimonia. Gli uomini Come abbiamo detto il tight è obbligatorio per i testimoni, per i fratelli e i papà della coppia se lo sposo opta per questa scelta. Abolite, per gli invitati, sono le giacche con colori sgargianti o con colori chiari. Le camicie avranno colori tenui e le cravat- te saranno rigorose. Anche in questo caso no ai gioielli, spille da cravatta, bracciali al polso, catenelle, ciondoli ed orecchini. (Fonte miomatrimonio; Ronchi Della Rocca) sito Barbara 38 Campo de’ fiori CERCHIAMO UN NUOVO PADRONE PER QUESTA CREATURA STUPENDA!!!!! HA DUE ANNI CIRCA, INCIDENTATO E RECUPERATO AL CANILE SANITARIO.... “Guardami che cosa ho fatto di male!!!!! Mi hanno cacciato? Mi hanno abbandonato? Ti sto cercando perche’ non mi aiuti......ti saro’ accanto tutta la vita te lo prometto!!!!!” Si affida solo averi amanti di animali, NO CACCIATORI.Per info nunzia 3408353646(civitacastellana-viterbo) PLUTO Giovane (entro l’anno di età), maschio, taglia medio/grande, Incrocio maremmano, bovaro, terranova.... CERCA CASA Io sono Pluto e non si sa chi mi ha messo questo nome visto che sono senza padrone.... Sono un randagione nel vero senso della parola, corro per monti e per valli, Come mai girovago in quel pezzo di campagna? Non lo so! Quello che so è che la vita mia potrebbe essere in pericolo perchè la mia libertà non è ben vista da tutti. So che esistono anche i bocconi avvelenati ma non me lo merito....Quello che invece merito è un giardino tutto mio, magari accompagnato da una femminuccia ( sterilizzata) per giocare ... 3316366721 Grazie a tutti per quello che potrete REX INCROCIO PASTORE TEDESCO – SIBERIAN HUSKY SEMPRE IN BALCONE. Un signore sincero e seriamente preoccupato per il suo cane ci ha chiamato: si chiama Rex meticcio tra Siberian Husky e Pastore Tedesco, bellissimo, di tre (3) anni di età e 30 kg di peso, un cane a cui piace sempre stare in compagnia di bambini o adulti, giocherellone, molto molto affettuoso. Per motivi seri di lavoro e impossibilità di prendersi adeguata cura di lui il proprietario lo cede in quanto è costretto dalla mattina alla sera a lasciarlo sul balcone e non ce la fa più…non vi chiedo di giudicare. Per adozione seria si affida il cane solo con controlli pre e post affido e FIRMA MODULO DI ADOZIONE. Attualmente si trova a Tarquinia nella provincia di Viterbo. Per info contattare Paola al 3271621670 - Oppure dopo le 19,00 Alessandra al 3398464824- [email protected] Quirino vagava senza meta sulla Provinciale che collega Vignanello a Fabrica di Roma (Viterbo) Lazio ...era stanco Quirino perchè è solo uno yorkino...senza denti e che per via di quella menomazione si è rotto la mandibola per aver avuto il coraggio di “masticare” qualcosa di molto duro. Ora è in stallo a Firenze dove ha sopreso tutti per la sua tranquillità all’interno della casa. Ma per lui lo stallo è quasi finito e si cerca una casa definitiva. Quirino è giovane nonostante l’assenza quasi totale dei dentini ma se la cava egregiamente:mangia e dorme. Chi cerca un canetto di taglia piccola non se ne pentirà...Quirino aspetta una vs telefonata: 3391123663 Tel. 339.1123663 www.incrociamolezampe.org VENDESI CUCCIOLI DI LABRADOR PER INFO 339/3611001 SALLY E’ AL SICURO IN UNA PENSIONE PRIVATA IN PROVINCIA DI VITERBO. Femmina di pastore tedesco pura, giovane. LE VOLONTARIE DELL’ASSOCIAZIONE INCROCIAMOLEZAMPE SE NE PRENDONO CURA OGNI GIORNO. VERRA’ AFFIDATA, STERILIZZATA E MICROCHIPPATA E SOLO CON FIRMA MODULI ADOZIONE E CONTROLLI NEL TEMPO. Rita STORRI-Presidente 3391123663 SIAMO ALLA RICERCA DI NUOVI VOLONTARI!!!! CONTATTACI Campo de’ fiori 39 L’angolo del poeta IMMAGINI DI UNA SERA D’ESTATE Civita Castellana, giugno 2010 Maria Del priore P LE 10 P IN FILA Pensa Prima Poi Parla Perchè Parola Poco Pensata Porta Pena A VOI GENITORI.. I TUOI FIGLI Non sono poetessa neppure scrittrice la mia mano scrive quel che il cuore dice. Di voi, mamma e papà esso vuole parlare, della nostra famiglia e di tutto il suo amore. Quattro figli sono tanti gioie e problemi persistenti, ma la vita si sa non è solo felicità. Ci avete cresciuti e guidato Ma abbiamo ancora bisogno, del vostro aiuto e del vostro sostegno. Difficile è il mestiere del genitore, e se ci fosse un oscar, sarebbe per voi quello del miglior attore. Nella sceneggiatura della vostra vita, c’era una scalinata ripida, tortuosa ed infinita. Ma al contrario di ogni Diva che scende con grazia e maestria, vi siete arrampicati per non scivolar via. La forza ed il coraggio che avete dimostrato è frutto dell’amore che vi ha sempre unito. Prego Dio d’avere la stessa possibilità di vivere la mia unione con la stessa intensità. E quindi che anch’io possa sempre avere una famiglia unita dall’onestà e l’amore.. I tuoi figli non sono figli tuoi... Laura…. Sono figli e figlie della vita sono vicini a te ma non sono cosa tua. Puoi dar loro tutto il tuo amore ma non le scelte tue per loro come fossero tuoi di proprietà. Perche la vita sai? Non ritorna indietro e non si ferma a ieri. Tu sei solo l’arco che lancia i tuoi figli verso il domani. E la ricompensa più bella... è una parola loro che solo resterà per sempre tua di proprietà: MAMMA Anna Ginevra Questo è lo spazio dedicato a tutti coloro che amano fissare i propri pensieri, sentimenti, emozioni, in versi!!! Inviateci le vostre composizioni e potrete avere il piacere di vederle pubblicate sulle pagine della nostra rivista! [email protected] Campo de’ fiori 40 di e i r o Le st x Ma BOBBY SOLO FU RIBATTEZZATO L’ELVIS PRESLEY ITALIANO Tra gli artisti del ha, però un testo divernostro panorama so da quello che conomusicale degli anni sciamo, poichè era stato ’60 non può certo un omaggio alla sorella passare inosservato Cinzia nel giorno del suo l’allora giovanissimo compleanno. Ma Bobby Roberto Satti, alias non è iscritto alla Siae e Bobby Solo, da tutti non può firmare il conosciuto come pezzo. Mogol allora ne di Sandro Anselmi l’Elvis Presley italiariscrive sul momento le no. Il cantante è parole e Pataccini lo passato alla storia per essere stato il firma con lo pseudonimo record man di dischi venduti di unica emisdi Lunero. Gianni sione, grazie alla famosissima Una lacrima Marchetti lo arrangia sul viso. magistralmente, inserenAgli inizi del ’64, infatti, il quarantacinque do gli archi ed un banjo giri fu il primo ad essere venduto a “borsa nel ritornello. Il brano è nera” e, quindi, anche falsificato. Ma in così pronto per la gara, realtà Bobby si era già fatto conoscere al per la quale Solo viene grande pubblico l’anno prima, con un altro affiancato da Frankie quarantacinque giri edito dalla Ricordi, sul Laine, il cantante italo quale aveva inciso due brani, tra cui Ora americano, famoso per che sei già donna, composta dal maestro aver portato al successo Iller Pataccini, su testo di Mogol. Il brano nella nostra penisola vene proposto all’interno della Ribalta per brani come Mezzogiorno Sanremo, una rassegna riservata ai nuovi di fuoco, Sfida all’O.K., artisti, che si teneva a Milano, con lo scopo Corral, Ballata selvaggia, Quel treno per di selezionare giovani da proporre al festiYuma, Jezebel. Ma accade un fatto, mai val. Bobby arriva in finale, insieme a avvenuto prima al festival. Il brano passa Fausto Lelai, Ricky Gianco, Remo Germani, in finale, ma il cantante colpito da una Lily Bonato, Fabrizio Ferretti. Tra gli escluforte faringite, non può replicarlo. Rivera, si, invece, Iva Zanicchi, Memo Remigi, l’organizzatore, ed i responsabili della Piero Focaccia ed il duo Guido e Maurizio. Ricordi decidono, allora, di farlo cantare in Alla fine dello stesso anno, intanto, in atteplayback, considerando però il brano fuori sa di debuttare nella rassegna canora più concorso. Nonostante vincitrice di quell’eimportante d’Italia, incide un dizione fosse A cusa di una forte Gigliola Cinquetti nuovo disco, contentente Blu è blu, traduzione italiana di Mogol con Non ho l’età , laringite, cantò in dell’originale Blue on blue di Burt il vero vincitore playback e non del dopo festival Bacharach e Marrone, molto più “prisliano”. Il giovane propone, vinse il Festival di fu proprio Bobby poi, ai suoi discografici il brano Solo, dato che il Sanremo del ‘64, col quale intende presentarsi al suo quarantacinfestival, Una lacrima sul viso, da que giri fu il più con la mitica lui stesso composto qualche anno richiesto in tutti i prima, appena dopo aver impara- Una lacrima sul viso negozi di dischi. to a strimpellare la chitarra, che L’amaro della mancata vittoria ufficiale della rassegna venne superato l’anno successivo, quando il cantante si aggiudica il premio della rassegna sanremese con il brano Se piangi, se ridi, che non raggiunge comunque il numero di copie vendute dal precedente. Pochi, forse, ma decisamente significativi i successi di Bobby Solo, rimasto nei ricordi anche per quel suo inconfondibile ciuffo nero. Ho avuto il piacere e l’onore di cooprodurre con la mia casa di edizioni musicali Casalba e la sua, allora, Nibbio, un disco da lui cantato insieme a Marco Del Freo, inciso magistralmente negli studi di Alberto Radius (mitico chitarrista della Formula Tre), a Milano. Il disco, tutt’ora inedito, narra i contrasti e l’amore fra padri e figli. Campo de’ fiori 41 Lesione del legamento crociato anteriore e riabilitazione Il legamento crociato anteriore (LCA) è un cordone fibroso del diametro di un centimetro teso dentro il ginocchio tra la tibiaed il femore. La lesione del legamento crociato anteriore può avvenire del Dottor Patrizio per bruschi moviLazzarini menti di torsione fisioterapista sull’arto inferiore o per trauma dall’esterno. La diagnosi di rottura è possibile con manovre cliniche e dev’essere sospettata se, dopo un trauma anche banale, il ginocchio si gonfia in breve tempo. La lassità di un ginocchio con LCA rotto si avverte soprattutto nelle attività di torsione con cedimenti seguiti da gonfiore e senso di insicurezza. La ripetizione dei cedimenti può provocare altre lesioni legamentose (la lassità aumenta) e/o lesioni meniscali (blocchi) e/o cartilaginee (dolore e versamento). Tale lassità legamentosa può essere affrontata chirurgicamente oppure può essere gestita senza intervento evitando le attività sportive che comportano torsioni al ginocchio in sport come il calcio, il basket, la pallavolo, lo sci, il tennis. Il semplice rinforzo muscolare in palestra può aiutare a convivere con la lassità praticando sport come la bicicletta e il nuoto. La cura chirurgica dell’insufficienza dell’LCA consiste nella sua ricostruzione con un innesto (trapianto) prelevato dallo stesso ginocchio o dal controlaterale. L’innesto consente di sostituire il legamento mancante. Come innesto, si può prelevare il tendine rotuleo oppure i tendini che stanno sulla faccia mediale della coscia e del ginocchio (semitendinoso e gracile). La rieducazione presso il centro fisioterapico inizia subito dopo la dimissione. L’articolazione ha bisogno di funzionare per vivere bene sono necessari movimenti, carico e gioco muscolare normali) e anche il trapianto deve essere giustamente stimolato per completare la sua maturazione che dura circa 6 mesi. Le stampelle andrebbero di norma abbandonate dopo 1-2 settimane e la ginocchiera quando la muscolatura controlla bene il movimento (circa 2-4 settimane). Dopo 23 mesi si può correre, nuotare e andare in bicicletta. Il programma di rinforzo muscolare deve riportare la forza nell’arto operato molto vicina a quella dell’arto sano nel giro di 4 mesi. Al 4°/5° mese si possono iniziare gli allenamenti (se calcio anche con la palla ma da soli non in squadra) e con gradualità anche movimenti di torsione tipo la corsa su terreno accidentato. La completa ripresa dell’attività agonistica è concessa alla fine del 6° mese dopo trapianto con tendine rotuleo, alla fine dell’8° mese con semitendineo/gracile. 42 Campo de’ fiori Nel cuore RICORDO DI DON MARIO MASTROCOLA E’ stato il parroco della mia giovinezza e di Fabrica per 41 anni. Succedette a Don Silvano Francola il 18 Marzo 1961. Imponente, schietto, simpatico, vero. Gli articoli di Arnaldo Ricci tratternno approfonditamente della storia secolare e clericale del Mons. Mastrocola, ed io mi limiterò a ricordare alcuni aspetti personali del suo particolare carattere. Apparentemente burbero, era, invece, di una bontà ed altruismo unici. Si dice che abbia spesso rimesso il suo stipendio di insegnante di religione per rimpinguare le casse della chiesa, tanto era lontano dai propri interessi. La sua modestia era proverbiale, ma nascondeva l’uomo dalla profonda cultura, lo studioso proprietario di una vasta raccolta di libri importanti e rari, da lui donati, poi, al Serafico di Roma. Quello che mi piace ricordare è che lui permise che io, per primo, potessi cantare l’Ave Maria di Schubert in chiesa durante i matrimoni, visto che era stato sempre contrario perchè , diceva, composta da un profano. Altre due grandi soddisfazioni mi diede don Mario: organizzare un primo coro per l’animazione della messa, con chitarra, flauto ed organo, e cantare addirittura alcuni miei brani quali “Canto di pace”, del quale conservo gelosamente il ciclostile che lui aveva fatto perchè i fedeli potessero intonarlo in assemblea. L’altra era quella di organizzare gite al Terminillo dove partecipavamo sempre numerosi. Addio don Mario, ti saluta il ragazzo di allora, timido ed introverso, intimorito dalla tua tonaca lisa e dal tuo sigaro toscano fra le labbra. Il Signore aveva bisogno di un prete simpatico come te! Sandro Anselmi SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 I miei dati Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________ data di nascita_______________________Città ________________________________________________________Prov._______ ______________________________________________________________Telefono____________________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 Il regalo è per: Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________ _data di nascita_________________________Città ____________________________________________________Prov.________ Via_________________________________________________________________Telefono________________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Data______________Firma__________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data______________Firma__________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 43 Campo de’ fiori Ritornato alla casa del Padre il 21 maggio 2011 alle ore 19.30 Per ricordare Mons. Mario Mastrocola Parroco di Fabrica di Roma per 41 anni (dal 1961 al 2002) Prima parte Una delle foto più recenti di Don Mario Mastrocola Incontrai per la prima volta Don Mario nel lontano 1962 mentre frequentavo la scuola di avviamento industriale di Fabrica di Roma. Ricordo… avevamo da pochi giorni iniziato l’anno scolastico 1961/62 ed ancora non conoscevamo il nostro nuovo professore di Religione. L’anno precedente, avevamo avuto Don Silvano Francola, il quale era già destinatario di un altro incarico nella nostra Diocesi. Erano circa le 10.30 di un mattino della prima settimana di ottobre del 1962…non ricordo più la data esatta. Subito dopo la ricreazione entrò in aula il Professor Patera, vicepreside della scuola sovra citata; alle sue spalle era il nuovo professore di religione Don Mario. A quei tempi era un omone grande e grosso… col sigaro in bocca ed una penna a biro sull’orecchio sinistro…proprio come usavano fare i “pizzicaroli “. Seppi dopo, quando lo conobbi meglio che, quando entrò nella nostra aula aveva solo 38 anni. Noi eravamo quattordicenni, lo vedevamo come un professore anziano…ma non era così : era nel pieno delle sue forze fisiche giovanili! Il professor Patera ci presentò il nuovo insegnante di religione (tutti gli allievi rigorosamente in piedi) ed uscì immediatamente; Don Mario si sedette dietro alla cattedra e subito iniziò un vocio ad alto volume…come fanno immancabilmente tutti i ragazzi di quell’età di fronte al professore di religione, il quale, era considerato a quei tempi, l’insegnante più disposto a sopportare la nostra esuberanza di ragazzi. Don Mario, con voce possente e con volume nettamente sovrastante al nostro brusio, nonché con cadenza marchigiana (che io notai subito essendo di discendenza materna proveniente da Corridonia a 6 chilometri da Macerata) esclamò “hao….cocchi…...state calmi…...che li schiaffoni li so dà pure io……e de che tinda……e fanno pure male!……” il vocio s’interruppe immediatamente! Ecco, come conobbi per la prima volta il futuro Mons. Mario Mastrocola. Terminato il percorso scolastico dell’avviamento industriale a Fabrica di Roma, nel lontano giugno 1963, continuai gli studi prima a Viterbo, poi a Roma, dove iniziai successivamente anche la mia attività lavorativa. Ritrovai Don Mario nel 1987 (sempre con la stessa inconfondibile cadenza marchigiana maceratese, decisamente non difforme da quella del 1963) quando decisi di trasferirmi ed abitare a Fabrica con la mia famiglia. Don Mario Mastrocola nacque a Macerata città , il 4 settembre 1924; il papà si chiamava Pacifico e la mamma Gentilina Moretti. Egli visse la sua infanzia nei cortili di Macerata dove scorrazzava spensierato, come fanno quei bambini vivacissimi che non è facile tenere a bada. Un pomeriggio d’estate del 1989, mentre mi recavo Don Mario all’età di al bar nella piazza cinque anni vestito da centrale di Fabrica marinaretto di Roma, salutai Don Mario che era solito sedersi a quell’ora accanto all’entrata, vicino a quei tavolinetti di forma circolare con il suo immancabile sigaro in bocca; lo salutai con un “ ciao Don Mà …”, lui mi rispose “…….oh…bello “; iniziammo una lunga conversazione e parlammo anche di Macerata, dove lo zio di mia nonna materna (stiamo parlando degli inizi del Novecento), Don Filippo Miliozzi, chiamato affettuosamente da mia nonna Giuseppa Miliozzi (nonna che ho in comune con la cugina Silvia Quattrini), Zio Don Pippo fu per lunghi anni rettore dell’importante seminario diocesano di Macerata. Don Mario, aveva circa cinque anni quando morì questo illustre sacerdote, stimato ed amato da tutta la popolazione maceratese e non. Si ricordava però perfettamente la grande moltitudine di persone che partecipò al funerale di don Filippo Miliozzi e che fece notevolmente impressione a questo bambino da non poter più dimenticare l’episodio. Dopo questa conversazione che ebbi con lui fuori dal bar, l’affetto e la stima che mi legava a Don Mario aumentò notevolmente. In quell’occasione appresi anche della consistente biblioteca storica che Don Mario aveva costruito nel tempo con molti documenti da lui personalmente scritti. Capii solo dopo 25 anni circa che l’avevo conosciuto……..la sua vera identità di assiduo studioso storico; insomma non era assolutamente il semplice prete di campagna come egli stesso amava definirsi! Il bambino Mario era figlio unico; terminate le scuole elementari entrò nel seminario di Macerata; non mi parlò mai di questa sua scelta. Egli rischiò molte volte di essere mandato fuori, durante il corso liceale, per il suo esuberante comportamento che lo portava a fare non poche ra g a z z a t e … Ave va però a suo favore la bravura, l’intelligenza e la facilità di apprensione che gli agevolò notevolmente gli studi. Alla fine del liceo poteva iniziare a sostenere un discorso in italiano e terminarlo il latino, senza nessuna difficoltà . A 23 anni, era il 3 maggio Don Mario con la 1947, fu nominato mamma Gentilina sacerdote con una Moretti solenne cerimonia nella sua amata Macerata. Trascorse i primi mesi della sua carriera sacerdotale con un incarico presso il Duomo di Macerata; dopo qualche tempo ebbe un nuovo incarico in qualità di cappellano presso lo stabilimento penitenziario, sempre a Macerata. Si trasferì poi a Roma per frequentare il corso di Laurea in Teologia Dogmatica presso l’Università Gregoriana. Nel frattempo a Civita Castellana si era insediato Vescovo, nel 1948, Mons. Roberto Massimiliani, anche lui marchigiano e proveniente da Falerone, provincia di Ascoli Piceno, il quale conosceva già Don Mario. Dopo 3 anni, il neo Vescovo Massimiliani volle Don Mario Mastrocola in servizio nella sua Diocesi e nel 1951 gli dette l’incarico di parroco a Calcata. Arnaldo Ricci 44 Campo de’ fiori a vita cittadina vita cittadina vita cittadina vita cittadina 29 Maggio, Festa della Madonna al quartiere San Giovanni di Civita castellana In chiusura del mese mariano, la Parroccha di San Giuseppe Operaio, guidata da don Luca, ha portato preocessionalmente la statua della Madonna per le vie del quartiere, festosamente addobbate ed illuminate. Grande la partecipazione da parte degli abitanti della zona e non solo, accorsi anche per salutare Mons. Mario Valeri, tornato per l’occasione a presiedere la concelebrazione della santa messa che ha preceduto il corteo. Ad esso hanno prso parte tutte le confraternite della cittadina, oltre alla banda comunale. Un grandioso spettacolo pirotecnico ha chiuso l’avvenimento. ... c’erano anche gli artisti di “Campo de’ fiori in arte” In occasione dei festeggiamenti della Madonna, nella parrocchia di San Giovanni Operaio, alcuni pittori ed artisti locali del neocostituio gruppo “Campo de’ fiori in arte”, che fa capo alla nostra rivista, hanno potuto esporre le proprie pregiate opere. Ne fanno parte: Moreno Lanzi, Rita Romagnoli, Luisa Agostinelli, Massimo Rossi, Carla Vaccarelli, Giovanni Molinari, Marco Manocchio, Stefano Guerriero e Deborah Evangelisti. Per chi non avesse ancora avuto il piacere di vederli, le loro opere saranno esposte durante altre manifestazioni di cui sarete messi a conoscenza tramite la nostra rivista, il siot internete e la pagina di facebook. CORCHIANO. INFIORATA IN ONORE DELLA MADONNA Una vecchia tradizione popolare vuole che, a Corchiano, l’ultima domenica del mese di Maggio, la statua della Madonna venga portata processionalmente per le vie del paese, decorate da tappeti di fiori colorati, in chiusera dele mese ad Essa dedicato. Viene così anticipata la classica infiorata che negli altri paesi si svolge normalmente in occasione della festività del Corpus Domini. Campo de’ fiori 45 vita cittadina vita cittadina vita cittadina vita cittadina vi Restaurata l’antica chiesa di Sant’Egidio a Corchiano Venerdì 27 Maggio, la comunità di Corchiano si è ritrovata nell’antica chiesa di sant’Egio per festeggiarne l’ufficiale riapertura dopo il restauro, voluto dai soci della fratellanza, guidati dal presidente Massimo Zannotti. Il lavoro più impegnativo ed importanet è stato senz’altro quello di togliere l’umida, piaga dell’edificio, che sistematicamente rovinava l’intonaco interno e danneggiava fortemente le mura. Completamente ritenteggiate, le pareti sono state arricchite da immagini dei santi protettori di Corchiano. Anche il tetto, a capriate lignee, è stato consolidato, per evitare danni futuri. La celebrazione è stata presieduta dal Vicario del Vescovo ed arricchita dal gruppo musicale degli Smarties. Un riconoscimento particolare è stato consegnato al giovane Roberto Zannotti, per l’impegno profuso personalmente nel portare a termine i lavori di restauro. Gertrude Profili, ha voluto inoltre offrire una singolarie serie di Via Crucis realizzate, da lei realizzate, mentre Prospero Presperi ha voluto donare alla chiesa dei candelabri. La chiesa è tornata ad avere un volto nuovo. INFIORATA DEL CORPUS DOMINI A CIVITA CASTELLANA La solennità del Corpus Domini, che da sempre è considerato un evento di grande richiamo, in ogni centro è stata celebrata con una massiccia partecipazione di fedeli. Particolarmente suggestiva la processione che ovunque si è sviluppata lungo un percorso, nell’ occasione ricoperto da un tappeto variopinto di petali di fiori. Per realizzare la tradizionale infiorata numerose persone di ogni età e ceto hanno lavorato una notte intera creando vere e proprie opere d’ arte ammirate dai fedeli che hanno preso parte alla Processione e dai turisti che nel giorno di festa hanno lasciato la Capitale e raggiunto i vari centri limitrofi. A Civita Castellana un lavoro importante lo hanno svolto gli studenti del’ I.I.S. “G. Colasanti”, coordinati dall’ associazione culturale Ager Faliscus “Don Giacomo Pulcini” che hanno realizzato i la ”Infiorata dei Cosmati” lungo Corso Bruno Buozzi. Una trentina di ragazzi, e alcuni genitori, che hanno trascorso in allegria una notte diversa dalle altre. Questi ragazzi, finito il lavoro in Corso Buozzi, si sono adoperati anche ad aiutare gli altri gruppi impegnati nelle altre vie cittadine. Maroio Sardi 46 Campo de’ fiori na vita cittadina vita cittadina vita cittadina vita cittadina Festa Multiculturale della scuola dell’infanzia Gramsci Il giorno 8 giugno si è svolta, grazie alla collaborazione dei genitori, nei giardini adiacenti al Forte Sangallo la festa multietnica della scuola dell’infanzia Gramsci.Tutte le etnie, oltre a quella italiana, presenti nella scuola, hanno preparato cibi ed hanno indossato i costumi tipici dei loro paesi. La festa ha avuto grande successo e con la presenza del sindaco Angelelli e del direttore Francocci si è confermato l’ottimo lavoro svolto dalla scuola nel promuovere lo scambio e l’integrazione delle varie etnie residenti nel territorio di Civita Castellana. I genitori e le insegnanti ringraziano il Comune e tutte le persone che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento. PENSIONATI, CATEGORIA IN ESTINZIONE??? Un tavolo, quattro sedie ed un mazzo di carte. Ecco come i nostri pensionati trascorrono le loro giornate...non potendosi, forse, permettere altro. Ma, ancor peggio, i giovanni di oggi potranno mai raggiungere la pensione e godersi serenamente questa età ? Foto & fOTO La segnaletica ad altezza del guidatore, presente spesso sugli stop, ostruisce quasi completamente la visibilità, creando difficoltà al momento della ripartenza. Non sarebbe meglio posizionarla più in basso o più in alto??? In piazza del Bersagliere, a Civita Castellana, nonostante intorno alla rotatoria sia stata completamente rifatta la segnaletica, qualcuno continua ad andare come vuole, anche contro i segnali!!! Nel già pericoloso incrocio di località Quartaccio (Fabrica di Roma), l’erba ancora alta impedisce del tutto la visibilità per chi deve impegnare la carreggiata, scontringendo i guidatori ad avanzare oltre la linea dello stop. Ogni estate si ripete la stessa storia!!! A chi di dovere??? Campo de’ fiori Oroscopo di Luglio Ariete 21 marzo – 20 aprile Le stelle di luglio sono per voi positive, specialmente sul lavoro, dove sono previsti cambiamenti. In amore è tempo di consolidare i vostri rapporti, grazie agli influssi positivi di Venere, magari con una serata a teatro o con gi amici. Toro 21 aprile – 20 maggio Insieme al mare e alle vacanze, sono in arrivo per voi cambi di rotta su tutta la linea, in particolare per quanto riguarda la sfera professionale, ma non impuntatevi troppo. Piuttosto dedicate un po’ del vostro tempo agli affetti e al partner, talvolta due risate possono aggiustare tutto. Gemelli 21 maggio – 21 giugno Con Marte e Venere nel vostro segno è il momento di lanciarsi alle conquiste estive, ma senza esagerare con le scappatelle, perché la gelosia è sempre alle porte. Luglio è per voi propizio anche per le idee, la creatività e la fantasia. Cancro 22 giugno – 22 luglio Luglio è il vostro mese e quest’anno vi porta un quadro astrale particolarmente favorevole. In questo periodo sarete assai attratti dalle gioie della vita, dalla buona tavola alla sfera amorosa. Incontri importanti a metà del mese. Rilassatevi in coppia o con gli amici, cercando di lasciare da parte quei problemi che da unpo’ vi assillano. Leone 23 luglio – 23 agosto Un mese di tutte da opportunità cogliere. Promozioni, aumenti, incontri fortunati. Sta a voi essere in grado di prendere quel che il mondo ha da offrirvi: la fortuna aiuta gli audaci e a voi il coraggio per rischiare non manca. Godetevi le vacanze e scaricatevi con lunghe passeggiate Vergine 24 agosto – 22 settembre Questo è per voi un mese di riflessione e spiritualità . Se vi sentite in pace con il mondo, state però attenti alle finanze. La testa tra le nuvole, anche se positiva, non sempre giova al portafoglio. Abbandonatevi al mare ed al sole. Bilancia 23 settembre – 22 ottobre Aggressività e nervosismo non risolvono i vostri problemi, né sul lavoro e meno che mai in amore, anche se questo vostro lato meno equilibrato, preso a piccole dosi, potrebbe fare scintille. Cercate di placare un po’ i vostri bollenti spiriti e passare belle serata in allegria. Scorpione 23 ottobre – 22 novembre Le stelle non sono con voi. Potrebbero arrivare delusioni dal mondo professionale o da quello affettivo, ma non preoccupatevi perché la ruota gira. L’importante è che riusciate a superare lo stress e la negatività . Le vacanze vi aiuteranno sicuramente. 47 by Cosmo Sagittario 23 novembre – 21 dicembre Se il vostro scopo è un cambiamento, luglio è senza dubbio il mese più propizio. Siete pieni di energia e di vitalità e soprattutto aperti al nuovo. Tuttavia non è il momento giusto per prendere decisioni: ma solo di cavalcare l’onda della leggerezza. Mese ricco di incontri. Capricorno 22 dicembre – 20 gennaio Al top la sfera privata. Finalmente riuscirete a sistemare tutte quelle questioni lasciate in sospeso da tempo. Nel lavoro, invece, c’è da stringere un po’ i denti, potrebbero arrivare sorprese poco piacevoli, ma con la vostra consueta perseveranza saprete affrontarli Acquario 21 gennaio – 19 febbraio La passione domina la vostra proverbiale temperanza. E se in amore un po’ di romanticismo non guasta mai, fareste meglio a stare più attenti alle vostre responsabilità lavorative. Non sfidate troppo la sorte e rilassatevi con un po’ di buona musica. Pesci 20 febbraio – 20 marzo Siete facilmente irritabili e suscettibili, ma evitate di chiudervi in voi stessi, altrimenti potreste creare futili incomprensioni e litigi. Molto meglio in campo professionale, dove avete concentrato la vostra energia. Lasciatevi andare, ne avete bisogno ogni tanto. Campo de’ fiori 48 AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti La fantasia naviga sul lago con I Pirati del Lago e il Battelloraccontastorie presente con Metalchemica alla Un musical e favole per bimbi la proposta della stagione estiva 2011 dell’associazione Teatro Helios a bordo della motonave Sabazia del Consorzio di Navigazione Lago di Bracciano Lago di Bracciano. Un’estate di fantasia navigando sulle placide acque del lago di Bracciano. Dopo i successi della passata stagione, la compagnia Teatro Helios propone infatti appuntamenti di grande svago e divertimento rivolti a grandi e bambini. Musical e favole i veicoli per dare sfogo all’immaginazione facendosi cullare dal rollio della motonave Sabazia II per scopire palmo a palmo uno dei laghi più belli d’Italia. Questo il calendario degli spettacoli I Pirati del Lago, Una fantastica avventura alla ricerca del forziere fantasma tra pirati, musica e… brindisi finale Domenica 19 giugno ore 21,00 imbarco molo di Anguillara Domenica 3 luglio ore 21,00 imbarco molo di Anguillara Sabato 23 luglio ore 21,00 imbarco molo di Trevignano Domenica 7 agosto ore 21,00 imbarco molo di Bracciano Domenica 11 settembre. ore 21,00 imbarco molo di Anguillara 54esima Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia Padiglione Italia – Regione Lazio Biglietti 15 euro in vendita presso l’Ufficio Turistico di Anguillara – viale Reginaldo Belloni – Info 06/99900016 e (dopo le ore 15) 329/3106062. La mostra resterà aperta dal 23 giugno al 25 luglio 2011 Il Battelloraccontastorie Giovedi 16 giugno ore 18,00 La leggenda del mostro di lockness - imbarco molo di Bracciano Giovedi 7 luglio ore 18,30 Il pirato remato - imbarco molo di Anguillara Giovedi 4 agosto ore 18,30 Il pirata remato - imbarco molo di Trevignano Giovedi 11 agosto ore 18,30 La leggenda del mostro di lockness - imbarco molo di Anguillara Giovedi 15 settembre ore 18,00 Il re del lago - imbarco molo di Bracciano Biglietti 10 euro Per ulteriori informazioni: [email protected] +39 06 94518387 +39 393 9622665 Dal lunedì al venerdì 16.00 - 20.00 sabato su appuntamento Informazioni: 360/805841 Ufficio Stampa: Villani Comunicazione FONTANONESTATE Sedicesima edizione 21 giugno – 11 settembre 2011 Giardino della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo via Garibaldi 30 – 00153 ROMA Orario degli spettacoli: ore 21 info e prenotazioni: 06.5883226 / [email protected] Prezzi da 12 a 20 Euro Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni 06 3225044 - 328 4112014 - [email protected] Dal 23 giugno al 22 settembre 2011 Museo Nazionale di Palazzo Venezia Via del Plebiscito, 118 00186 Roma ALFREDO MORONCELLI Il rumore di una mano sola Opere recenti GIARDINO COMUNALE “PUBLIO MURATORE” PIAZZA DELLA LIBERAZIONE Campo de’ fiori 49 Una “Fabrica” di ricordi Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma Vittorio da guardia Vittorio Pacelli, Vittorio da guardia, figlio di Peppe da guardia, e padre dell’attuale comandante della Polizia di Fabrica di Roma, capitano Stefano Pacelli. di Sandro Anselmi Tre generazioni al servizio del comune di Fabrica di Roma, tre identici modi di correlarsi con i cittadini: vigilare con onestà e coscienza sulla cosa pubblica e sulla sicurezza dei compaesani, ricordandosi sempre di essere uno di loro. Vittorio prende servizio nel 1956, l’anno della grande nevicata e da lì , per quarantaquattro anni ininterrotti, resta la guardia di Fabrica. Ha come colleghi, in periodi diversi, Luigi Ricci ed Orlando Alessi, ed intrattiene con loro un ottimo rapporto di lavoro ed amicizia. Era partito bene lui, figlio del mitico Peppe, ma non farà mai rimpiangere l’operato di cotanto padre, perché la sua dedizione al servizio, sarà sempre esemplare, all’altezza del confronto, quasi l’avesse ereditata nel DNA. Sposa nel 1960 Annunziata Fochetti, che gli sarà sempre accanto, fino a quando una subdola, lunga malattia, lo porterà a finire i suoi giorni il 29 Maggio 2011. Vittorio ha vestito la divisa con orgoglio e soddisfazione ed i suoi modi veloci e, comunque gentili, hanno contraddistinto la sua figura. L’enorme quantità dei compiti delle guardie di un tempo, ci fa immaginare quanto impegno fosse necessario per arrivare a tutto. Pensare che un comune vasto nel territorio e denso di popolazione come Fabrica, aveva al massimo due guardie e tutto funzionava. Altri tempi! Ciao Vittorio, ti vedo nei miei anni più belli, quando frequentavo spesso gli uffici comunali per il modesto incarico di censore dell’Istat per i censimenti della popolazione, dell’agricoltura e delle forze del lavoro e perchè amico degli impiegati di allora, Pasquale Pacelli, Valerio Giovagnoli, Giuseppe Pierantonelli e Franco Mizzelli. Quante volte mi aspettasti per chiudere il comune oltre l’orario d’ufficio perché finissi il mio lavoro…e con la tua disponibilità , affabilità ed educazione non me lo facevi mai pesare. In tempi in cui non esistevano parcometri, autovelox e quant’altre diavolerie moder- Fabrica di Roma. Fondamento scuola media. Anni ‘60. Da sx: Pasquale Pacelli, Mario Tirittera, Aurelio Tozzi, Paolo Marcelli, Vittorio Pacelli, don Mario Mastrocola, Vittorio Patera, Mauro Zappia, Paolo Monfeli, Vescovo Roberto Massimiliani, Flavio Mattioli, Orlando Alessi, Vittorio Francola. Fabrica di Roma, 1958. Vittorio e la moglie Annunziata Fochetti ne, la guardia, insieme ad altre poche figure del paese, era l’educatore e non il repressore, soprattutto per i giovani. Fabrica di Roma, Anni ‘60. Vittorio e Franco Sciosci con il Palio di San Matteo. Campo de’ fiori 50 La Redazione di Campo de’ fiori si associa agli auguri Auguri di buon compleanno a Martina Dobboloni che l’8 giugno ha compiuto 10 anni. Con tanto amore per la nostra “stellina”, papà Emanuele, nonno Piero, nonna Rosalba e tutta la famiglia Dobboloni Auguroni NONNA! Rimani sempre cosi’!!!! Il 15 giugno hai compiuto gli anni, buon compleanno!!!!Adelmo Alla più gnocca dei giardinetti, lei che non manca mai, che non se ne perde mai una, alla nostra simpatica e vulcanica Elisa...Betta! Auguri per i tuoi 18 anni!!!!!!!!!!!!!!!!! Dai nonni, gli zii ed i cuginetti Chiara, Giulio e Paolo 23 giugno 2011... ALESSSIIOOO tantissimi auguri di un fantastico compleannoooo!!!! Adelmo & company La piccola Cristina Capodimonte, di Ronciglione il 21 giugno ha compiuto un anno. Agli auguri del papà Federico, della mamma Giulia, delle nonne Cristina e Santina, del nonno Ezio, dello zio Fabio, delle zie Paola e Simonetta, dei cugini Andrea e Martina e dei parenti tutti, aggiungiamo anche i nostri. Il 25 giugno 2011 a Caltagirone (Ct) Amanda Del Corso e Luca Di Martino hanno coronato il loro sogno.... “I sogni son desideri” recita una famosa canzone. Evviva, la vita reale, che a volte può trasformarsi in un bel sogno. Vi raccomando di viverlo in perfetta simbiosi senza dimenticarvi di renderci partecipi dei vostri futuri eventi felici. Un urrà agli sposi e tanti affettuosi auguri. Adelmo e company Tanti auguri al piccolo Tiziano Bacchiocchi, che il 13 Luglio compie il suo primo compleanno! Un abbracTanti Auguri ad Elena cio grande Crescenzi, che il 7 giugno ha dal papà compiuto 4 anni. Un abbraccio Andrea, dai genitori Candido e dalla mamma Silvia, dai nonni e dagli Daniela, dalla sorella Elisa, dai zii tutti. nonni e dagli zii. Campo de’ fiori 30 Aprile 1961 30 Aprile 2011 DEDICATO A EDDA ed ERALDO Le vostre Nozze d’oro hanno significato stare bene insieme, pur con tanti sacrifici, tante pene, ansie e anche gioie, ma sopratutto equilibrio eccezionale perché il vostro matrimonionon è stato “una fede al dito, ma due cuori uniti dalla stessa fede”. Maria Cristina, Alessandro,Claudio, unitamente ai parenti tutti A papà Sandro e mamma Alfonsa che il 10 giugno hanno festeggiato il loro 49° anniversario di Matrimonio, TANTI AUGURIIII!!!!!!!!!!!!!!!! Dalle figlie, i generi ed i nipoti Chiara, Elisa e Giulio 17 Giugno 2006 - 17 Giugno 2011 e 5... anni matrimonio. Bravi!!!! Continuate sempre così nella vostra lunga strada INSIEME. Auguri da tutti ma soprattutto da mamma Brunella e mamma Maria Chiara Tanti auguri al mio papi Gabriele che il 29 giugno ha compiuto 37 anni, dalla tua patatina Sara e da mamma Sabrina!!!! 51 Foto Evangelisti I migliori auguri di una vita serena e ricca di grandi soddisfazioni, a Maria Luisa Lai ed Alberto Sciardiglia che il 18 Giugno si sono felicemente uniti in matrimonio!!!! Auguri dai genitori, i parenti e gli amici!!!! Siete bellissimi...un abbraccio speciale da Ermelinda Affinchè la lampada possa continuare a far luce, non dovete scordarvi di aggiungere olio. Un caloroso augurio a Mary e Stefano per il loro primo anniversario di matrimonio da mamma e papà e Johnny Tanti tantissimi auguri ad Onorio Sanna che il 28 luglio compie 80 anni . Buon compleanno da tutta la famiglia. 52 Campo de’ fiori Un grosso in bocca al lupo, a tutti i ragazzi della classe del 2000 che il 10 giugno hanno terminato la scuola elementare, soprattutto a quelli di Corchiano e principalmente a mio figlio. Forza ragazzi che presto inizierete una nuova esperienza scolastica!!!! Laura......... Il 23 Giugno 2011 si è laureata in Scienze Religiose Eleonora Formichetti con l’ottimo punteggio di 81 novantesimi. Dopo tanto studio e tanto sacrificio sei finalmente diventata la Nostra Dottoressa!! Siamo tutti orgogliosi di te.... mamma, papà, Rebecca, Giordano, Gianluca e la tua Miss!!! Tantissimi auguri a Margot Romano che il 25 Giugno ha festeggiato il suo primo compleanno. Con affetto da mamma, papà, i nonni, la bisnonna e gli zii Tanti auguri a Palmiro e Lena che il 30 Luglio festeggiano i loro 50 anni di matrimonio. Con tanto amore dai figli, i generi, le nuore, i nipoti e tutti i parenti. Tanti auguri a Eraldo Santini e Alina Mancini che il 4 Giugno hanno festeggiato i loro splendidi 50 anni di matrimonio, dai figli, i nipoti e gli amici Campo de’ fiori Roma com’era La Rupe Tarpea, in latino Saxum Tarpeium, si trova sul lato meridionale del Campidoglio. Da essa venivano gettati i traditori condannati a morte e coloro che si rifiutavano di testimoniare, essendo la testimonianza l’unica prova per contrattti, allora, esclusivamente orali. 53 Campo de’ fiori 54 Album d Campo de’ fiori Civita Castellana. Anni '50. Le pantalonaie di don Checchino. In piedi da sx: Rosalba Pazielli, Elena Proietti, Maria Rita Lerin, Anna Santori, Rosanna Maurizio, Giuseppa Sacchetti, Sonia Angeletti. Campo de’ fiori ATTENZIONE!!! QUESTA FOTO CI E’ STATA RECAPITATA IN REDAZIONE POICHE’ E’ STATA CASUALMENTE RITROVATA. CHIUNQUE SI RICONOSCESSE O CONOSCESSE IL PRPRIETARIO PUO’ VENIRE A RITIRARLA IN REDAZIONE. Campo de’ fiori 55 dei ricordi Campo de’ fiori Civita Castellana. 1960 - 964. Squadra di rugby In piedi da sx: Sergio Conti, Gianni Calisti, Luciano Paolelli. In basso da sx: Fernando Nobili, ... Grassi, Giuseppe Profili, Guido Milazzo. Campo de’ fiori Civita Castellana. 1960 - 1964. Squadra di Rugby. In piedi da sx: Romolo Angelozzi, Stelvio Carabelli, Marco Angeletti, Bruno Montoresi, ...Grassi, Fabio Nesta, Ermanno Lanzi, Franco Santini, Marco Scafati. In bassso da sx: ... Lipari, Giuseppe Profili, Giuliano Farina, ..., Fernando Nobili, Sandro Radanich. Foto tratta dal libro “50 annidi strani rimbalzi a Civita Castellana” di Ugo Baldi 56 Campo de’ fiori Album d Campo de’ fiori Fabrica di Roma - Agosto 1979. II trofeo Festival dell'Unità. In piedi da sx: Sergio Tabacchini, Luciano Mastrantoni, Andrea Spadoni, Alessio Trombetta, Enrico D’Antonangelo, Gianni Bernacchi. In basso da sx: Donato De Luca, Gino Guidi, Eraldo Biondini, Giovanni Magrelli, Filiberto Valentini. Foto di Eraldo Biondini Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anni ‘80. Sfilata di moda. Foto della Sig.ra Anna Ginevra Campo de’ fiori 57 dei ricordi Fabrica di Roma. Anni ‘60. Ciro Marinelli accompagna la figlia Carmelita all’altare. Dietro Francesca Anselmi. Campo de’ fiori Campo de’ fiori 4 3 5 Fabrichesi al mare. Anni ‘70. 2 1. Giuseppe Braccini, 2. Tonina Costantini, 3. Sandro Sciosci, 4. Fabrizio Ciaffardini, 5. Gianni Sciosci, 6. Carlo Pacelli. 1 6 Carbognano. Anno santo 1950. Campo de’ fiori Campo de’ fiori 58 Album d dei ricordi Campo de’ fiori 59 Campo de’ fiori Corchiano 1976. Processione dell'Infiorata Campo de’ fiori Corchiano. Primi anni ‘40. Foto ricordo di fine mietitura della Sig.ra Milena Marconi (davanti a tutti) 60 Campo de’ fiori Annunci LAVORO CERCO - LAVORO PER PULIZIE uffici e studi, mobilifici. No perditempo. Lavoro in propio. Automunita. Tel. 338.3238042 ore pasti. -RAGAZZA PARTICOLARMENTE SENSIBILE per attività di socializzazione con un giovane ragazzo con disabilità . Preferibilmente automunita. Tel. 339.4060663. - LAVORO COME BADANTE giorno e notte, pulizie ad ore, privatamente o con ditte, cameriera lungo orario. Tel. 329.9526312. - SIGNORA 50ENNE ITALIANA di Civita Castellana, cerca lavoro come baby sitter. Esperienza con bambini. Tel. 347.4016708. - UOMO 58ENNE cerca lavoro come giardiniere, pittore, agricoltore. Zona Civita Castellana e d’intorni. Urgente!Tel. 331.8753786 - RAGAZZO 18ENNE cerca lavoro come commesso, cameriere o altro. Serio e onesto, zona Roma Nord. 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Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. Campo de’ fiori non è responsabile per la qualitià e la veridicità delle inserzioni, non effettua commerci e non riceve provvigioni. A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”. COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................Via............................................................... Città ......................................................Tel...................................Firma................................................................ 62 Campo de’ fiori LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo è un libro unico nel suo genere. Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante! E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo nel proprio programma di studio annuale, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali. Un nobile brigante Il nuovo successo editoriale dell’Accademia Internazionale d’Italia L’apparenza, a volte, è la maschera perfetta di una realtà ben diversa. L’incontro con un giovane che racconta di essere quello che non è, stravolgerà, almeno temporaneamente, la vita di una famiglia perbene, che si offre di accoglierlo ed ospitarlo. La fine di un vecchio amore da parte del protagonista, per la nascita di uno nuovo e non ricambiato, spezzerà il cuore della giovane che lo aspettava da tempo e spaventerà l’ingenua fanciulla, che diventa l’oggetto di un suo desiderio morboso. La descrizione accurata e particolareggiata che l’autore fa della storia, rende la narrazione coinvolgente ed intrigante. Sembra di essere lì presenti, e, quasi come spettatori di una rappresentazione teatrale, i lettori possono immaginare i personaggi muoversi su di un palcoscenico ben allestito. Una storia ambientata in un tempo neanche troppo lontano, che ci ricorda i racconti dei nostri nonni di campagna. Ermelinda Benedetti NOTA DELL’EDITORE In questo romanzo Augusto Stefanucci narra il sentimento morboso e mortale di un personaggio fantastico della sua Fabrica di altri tempi. La scrittura bella e diretta tratta la forza dell’egoismo di un amore ossessionato, che fa ineluttabilmente scivolare nella disperazione e nel dramma il protagonista. Qui c’è tormento, ambiguità e violenza, ma soprattutto amor fatale! Sandro Anselmi PRESTO IN EDICOLA E NELLE LIBRERIE!!! AVETE UN VOSTRO SCRITTO NEL CASSETTO E VORRESTE VEDERLO PUBBLICATO??? CHIAMATECI SUBITO!!!! REALIZZEREMO IL VOSTRO DESIDERIO! 0761.513117 - [email protected] Campo de’ fiori 63 AFFITTO CEDO Patrocinio Caprarola Civita Castellana LIcenza commerciale per tutte le tabelle merceologiche su quattrocento mq. Cod. At69 OTTIMO AFFARE! Laboratorio di stampi in gesso avviatissimo. Cod. At38 Negozio di abbigliamento da cerimonia uomo/donna con merce e stigliatura. Avviatissimo. Cod. At45 Trattative riservate. 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Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Campo de’ fiori Periodico Sociale di Arte, Cultura, Spettacolo ed Attualità edito dall’Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) senza fini di lucro Reg.Trib. VT n. 351 del 2/6/89 Presidente Fondatore: Sandro Anselmi Direttore Editoriale: Sandro Anselmi Direttore Responsabile: Stefano De Santis Consulente Editoriale: Enrico De Santis Segreteria di Redazione Coordinamento Impaginazione e Grafica: Cristina Evangelisti Sonia Bonamin Ermelinda Benedetti Stampa: La realizzazione di questo giornale e la stesura degli articoli sono liberi e gratuiti ed impegnano esclusivamente chi li firma. Testi, foto, lettere e disegni, anche se non pubblicati, non saranno restituiti se non dopo preventiva ed esplicita richiesta da parte di chi li fornisce. I diritti di riproduzione e di pubblicazione, anche parziale, sono riservati in tutti i paesi. Direzione Amministrazione Redazione Pubblicità ed Abbonamenti: Piazza della Liberazione, 2 01033 Civita Castellana (VT) Tel. e Fax 0761.513117 e-mail: [email protected] Redazione di Roma: Viale G. Mazzini 140 Abbonamenti Rimborso spese spedizione Italia: 12 numeri 25,00 Estero: 12 numeri 60,00 Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 42315580 intestato all’Associazione Accademia Internazionale D’Italia. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi momento dell’anno ed avrà , comunque, validità per 12 numeri. Garanzia di riservatezza per gli abbonati Si garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’editore. Le informazioni custodite nello archivio di Campo de’ fiori verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati il giornale e gli allegati, anche pubblicitari (legge 675/96 tutela dati personali). Sandro Anselmi P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) Tel./Fax 0761.51.31.17 e-mail : [email protected] Da 40 anni al vostro servizio Pubblicizza una selezione di offerte immobiliari VENDO Civita Castellana Via del Forte. App.to al II° piano, 55 mq, composto da salone con angolo cotura, 2 camere, 1 bagno. Luminosissimo e con rifiniture di pregio. Cod. V60 Appartamento Loc. Sassacci al secondo piano con cucina, salone, 2 camere, 1 bagno. Garage. Termoautonomo. Terreno di proprietà di mq. 270. Cod. V57 Fabbricato allo stato grezzo di 550 mq ca. su 3 piani, con ampio terreno fronte strada, anche frazionabile. Cod. V65 Appartamento al centro storico di mq 55, 3° piano. Composto da sala, cucina, camera e bagno + cantina piano strada. 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