FLORES donne e minori dal mondo

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FLORES donne e minori dal mondo
FLORES
donne e minori dal mondo
M.A.I.S. - PUNTODOC
Rassegna di Cinema Documentario a Torino e Roma
18 documentari commentati in sala dagli autori con la partecipazione di esperti e del pubblico in sala
IV edizione - Torino, marzo/ maggio 2009
Villa5 - parco della Certosa Collegno (To)
Cinema Romano – Galleria Subalpina, Torino
Cinema Teatro Baretti - via Baretti 4 Torino
Centro Culturale Italo-Arabo Dar al Hikma - via Fiochetto 15 Torino
4 marzo / 6 maggio
Centro Culturale Italo-Arabo Dar al Hikma
Giovani Immagini dalla Palestina
mostra fotografica del gruppo di artisti palestinesi Ramallah Undergruond
Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano
L’ingresso a tutte le proiezioni è libero fino a esaurimento posti
L’ONG M.A.I.S e l’associazione culturale Puntodoc presentano la quarta edizione di FLORES, la rassegna di
documentari sui temi dei diritti delle donne e dei minori.
Proiezioni dal 4 marzo al 6 maggio presso il Cinema Massimo 3, il Cineteatro Baretti, il Centro Culturale Italo-Arabo
Dar al Hikma a Torino e l’associazione Villa 5 a Collegno.
FLORES si sposterà quindi a Roma con lo stesso programma, sempre a cura di M.A.I.S. e Puntodoc.
La rassegna si concentra quest’anno su alcuni temi particolarmente attuali e coinvolgenti: il lavoro, confrontando la
condizione di una donna maliana con quella delle braccianti vittime del caporalato in Puglia; l’immigrazione, con una
particolare attenzione alle vicende delle donne di cultura islamica; la genesi e la trasmissione della memoria, al
femminile; il disagio nella scuola, visto dalla parte degli insegnanti.
Una sezione della rassegna è dedicata alla condizione delle donne che vivono in prima persona le guerre in Palestina e
in Iraq, con il contributo di alcune geniali registe palestinesi che ci aiutano a riflettere sulla situazione di quei Paesi
attraverso il racconto della vita quotidiana, dei gesti comuni, dei sentimenti che sono di tutti.
FLORES vuole avvicinarsi alle storie di queste donne con partecipazione e discrezione: sono storie minime che
intersecano la storia ufficiale e la riportano ad una dimensione umana e personale, in cui ognuno di noi può
riconoscersi, tanto più se si mettono a confronto le situazioni che viviamo nell’Occidente ricco con quelle sempre
collegate, o collegabili, nel Sud del mondo.
Come nelle passate edizioni, ciò che scaturisce dall’approfondimento di queste storie al femminile sono la
determinazione e la capacità delle donne di essere propositive e di porsi come modelli positivi nelle loro società.
A ciascuna proiezione, della durata di un’ora o poco più, sono invitati gli autori ed “esperti” che abbiano conoscenza
diretta dei temi trattati per illustrare e dibattere con il pubblico gli aspetti più interessanti di ciascun film.
I film in rassegna provengono dall’archivio video di M.A.I.S., dal catalogo di Documè, da numerosi festival italiani e da
produzioni indipendenti, sono in lingua originale, sottotitolati in italiano.
FLORES è anche un’occasione per rendere fruibile al maggior numero possibile di persone l’archivio video di M.A.I.S.
composto da circa 200 video che riguardano le tematiche della cooperazione internazionale, con un catalogo
consultabile direttamente sul sito dell’ONG (www.mais.to.it), di PUNTODOC (www.puntodoc.org) e nella sezione Agorà
del sito della Regione Piemonte.
Durante tutta la durata di FLORES sarà visitabile, a Torino, presso il centro culturale italo arabo Dar al Hikma una
“piccola” ma significativa mostra fotografica che abbiamo intitolato Giovani Immagini dalla Palestina, con fotografie di
tre artisti palestinesi del gruppo Ramallah Underground tra cui la giovanissima Ruanne Abou-Rahme, autrice del film
in rassegna Double Exposure.
PROGRAMMA
4 marzo 2009 - Villa 5 (Collegno) ore 21,15
Vjesh/Canto di Rossella Schillaci (Italia 2007, 57')
Le donne di San Costantino e San Paolo Albanese, in Basilicata, cantano con la loro voce acuta e lacerata. Cantano gli
antichi vjeshet, tramandati di madre in figlia, che raccontano la fuga degli albanesi rifugiatisi nell’Italia meridionale
cinque secoli fa. Storie di donne coraggiose e ironiche, storie di emigrazioni e di ritorni raccontate nello spazio di
un’estate, attraverso incontri semplici e quotidiani che svelano i ricordi, le gioie e le durezze della vita di ognuna di
loro. Rossella Schillaci: «L’idea è nata dalla mia volontà di capire cosa rappresentassero le tradizioni culturali per due
comunità lucane, soprattutto dal punto di vista delle donne, e quanto alcune imposizioni culturali potessero essere
opprimenti e dure. Ho voluto dare al documentario un taglio antropologico, trascorrendo molto tempo con i
personaggi, osservando in modo partecipe, seguendoli nella vita di tutti i giorni. [...] Nonostante le ritrosie iniziali, al
termine delle riprese mi ha colpito la voglia delle donne di confrontarsi e raccontare, in un modo ironico e al tempo
stesso partecipe, a volte toccante». Dal catalogo di Documè
Di madre in figlia: la trasmissione della cultura, al femminile – interviene Rossella Schillaci
8 marzo 2009 – cinema Romano, ore 10,00
Candid Islam – voci di donne musulmane a Torino
di Tomaso Brucato e Daniela Marchetto con la collaborazione di Diego Sarti (Italia 2008, 55’)
L’arrivo, la famiglia, il lavoro, il futuro, la religione nelle parole delle donne musulmane a Torino; i giudizi sull’Islam,
spesso negativi e violenti, dei Torinesi o di coloro che vivono in città, a qualsiasi nazionalità appartengano. Ne
scaturisce un lavoro sulla percezione reciproca che intende seminare dubbi più che fornire interpretazioni, dando
conto della complessità e delle diversità presenti all’interno della cultura islamica ma anche dell’assoluta “normalità”
della vita e dei sentimenti delle migliaia di persone comuni che provengono da mondi diversi e lontani ma vivono con
noi in questa città.
Iniziativa realizzata nell'ambito del bando Immigrati nuovi cittadini - Compagnia di San Paolo. Protocollo d'Intesa
Compagnia di San Paolo - Città di Torino in materia di immigrazione integrazione e interculturalità.
l’Islam delle donne. Intervengono alcune delle protagoniste del film e, per la Città di Torino, l’assessora
alle Politiche per l’ Integrazione Ilda Curti e l’assessora alle Pari opportunità Marta Levi.
9 marzo 2009 - cineteatro Baretti, ore 21,15
Ra, la réparatrice di Mamadou Cissé (Mali, 2007, 26’)
A Bamako, per strada, Ra, una ragazza di 25 anni madre di un bambino, svolge un lavoro tipicamente maschile:
ripara gruppi elettrogeni, lavorando al ritmo delle stagioni. Dà molta importanza anche ai rapporti sociali, infatti si
impegna ad insegnare il mestiere ai ragazzini tra i 12 e i 15 anni, che assume come apprendisti, e partecipa alle
“tontine” organizzate dalle ragazze del quartiere. Un’altra donna, Kaba, ricicla i gruppi elettrogeni recuperati per farne
utensili da cucina. Il giorno del matrimonio di Ra, durante la festa, tra i regali offerti ce ne saranno alcuni costruiti
riciclando i pezzi del gruppo elettrogeno venduto da Kaba.
Da Terra di Tutti Film Festival (Bologna)
DOCUME’ PRESENTA:
Sole di Mariangela Barbanente (Italia 2000, 52’)
Un film documentario coraggioso che ripercorre il dramma delle braccianti agricole in Puglia, vittime del caporalato. È
impressionante il fatto che sia stato girato nel 2000. Il documentario racconta i rischi e i ricatti quotidiani, la sconfitta
sindacale, i sogni di chi vuole sfuggire a
questa trappola in un vero e proprio road movie, al limite fra il viaggio nello spazio percorso
ogni giorno dalle braccianti e quello nel tempo statico e immobile della loro schiavitù.
Vita, Teresa, Daniela e tante altre donne vivono una vita da terzo mondo senza alternativa, come già le loro nonne e
le loro madri prima di loro. E pochi lo sanno fuori dai confini della loro terra. Sono braccianti agricole. L'80% dei
braccianti di queste zone sono donne e lavorano "grazie" ai caporali. dal catalogo Documè
Il lavoro delle donne – intervengono Mariangela Barbanente e alcune protagoniste del film con
testimonianze e dati aggiornati sul caporalato in Puglia
11 marzo 2009 – Villa 5 , ore 21,15
Out of place di Farian Sabahi (Italia 2008, 23’)
La storia di un'iraniana che nel 1987 decise di lasciare Teheran per trasferirsi in Israele. Dopo tanti anni, ora vorrebbe
ritornare in Iran, un paese di cui rimpiange il calore umano e dove ancora vivono i suoi genitori e fratelli. Quella di
Rachel è una storia sulla maternità e le identità multiple dei migranti. E' la storia di una donna che ha perso le radici e
il suo mondo, per andare alla ricerca di una patria ideale che non ha corrisposto alle sue aspettative e che, anzi, si
trova quasi ad odiare perché le ha portato via il figlio. Rachel è una donna forte e volitiva che soffre e fa fatica a
perdonare se stessa perché decidendo di emigrare ha cambiato la vita anche ai figli e al marito. Un personaggio,
quest'ultimo, meno combattivo ma con una sua dignità e solidità affettiva. Una storia umana, dove l'impulsività di una
giovane donna è contrapposta alle riflessioni della persona matura. E dove la politica internazionale e i difficili rapporti
tra la Repubblica islamica e lo Stato ebraico restano, per una precisa volontà della regista, sullo sfondo.
Rough cut di Firouzeh Khosrovani (Iran, 2007, 26’)
Le vetrine dei negozi d’abbigliamento di Teheran attraggono gli occhi curiosi degli iraniani che si soffermano,
indugiano davanti agli abiti esposti per imbattersi negli sguardi di grotteschi manichini, inquietanti riproduzioni di
figure femminili divenute la metafora del corpo velato e mutilato, ridefinito secondo i dettami della legge. Negli anni
Ottanta i manichini scomparvero dalle vetrine per ricomparire dopo la guerra Iran-Iraq, prima quelli maschili e poi
quelli femminili, modificati dalle industrie produttrici in modo tale da minimizzare gli attributi femminili, quasi come un
monito per le donne e la società iraniana. Un assurdo totem che dovrebbe perpetuare l’ordine sociale.
Testimonianze dall’Iran - Intervengono Farian Sabahi e Firouzeh Khosrovani
18 marzo 2009 - cineteatro Baretti, ore 21,15
La strada dei capelli di Fredo Valla (Italia, 2005, 20')
Nel ricordo di chi ha l’ha vissuta direttamente o l’ha sentita raccontare, rivive l’epopea di Elva, capitale mondiale della
lavorazione dei capelli umani. Un’attività nata dalla necessità di trovare sbocchi economici al di fuori di quanto offriva
il paese, che pian piano è diventata un’eccellenza artigianale, quasi un’industria, senz’altro un segno di prestigio in
tutto il mondo, da Parigi a Londra, agli Stati Uniti. Sullo sfondo la strada di casa che scorre via, percorsa così tante
volte da chi se ne andava altrove per necessità, portandosi Elva nel cuore.
Hair India di Raffaele Brunetti, Marco Leopardi (Italia, 2008, 75’)
Il viaggio dei capelli di una giovane donna indiana. Offerti al tempio da una famiglia povera e devota e poi trasformati
in preziose “hair extension” in Italia, gli stessi capelli torneranno in India per soddisfare la vanità di una donna in
carriera di Mombay. Un racconto sul culto della bellezza nell’era della globalizzazione. Un inedito ritratto dell’India
d’oggi con le sue contraddizioni, tra modernità, crescita economica e tradizioni millenarie. Dal 49° Festival dei Popoli
di Firenze
La strada dei capelli, tra Elva e Mombay - interviene Fredo Valla
25 marzo 2009 – centro culturale italo arabo Dar al Hikma ore 21,15
Habl Al-Ghaseel (The Clothesline) di Alia Arasoughly (Palestina, 2006, 14’)
Da 21 giorni una donna é imprigionata nel suo appartamento durante l’invasione israeliana a Ramallah nel marzo del
2002. In un’atmosfera di angoscia e terrore, caratterizzata dalla presenza dei carri armati fuori dalle finestre, la donna
cerca di continuare a svolgere le sue attività quotidiane. I panni stesi mettono in contrasto scene di vita domestica e
guerra, diventando testimoni del lotta all’esterno e del conflitto emotivo che la donna vive dentro se stessa a causa di
un rapporto finito. da Terra di Tutti Film Festival, Bologna
Welcome to Hebron di Terjie Carlsson (Svezia, 2007, 55’)
Conosciamo la realtà di un paese occupato dai militari israeliani attraverso gli occhi di Leila, una diciassettenne dal
carattere forte e ironico che porta il velo per scelta e chatta in
internet con le amiche. Leila subisce frequentemente all’uscita della scuola gli attacchi dei militari e dei coloni
israeliani, anche bambini; nonostante questo crede nella possibilità di una vita priva di oppressione e violenza. da
Terra di Tutti Film Festival, Bologna
Donne in guerra – intervengono Terjie Carlsson e alcune donne palestinesi.
1 aprile 2009 - cineteatro Baretti, ore 21,15
Reinalda del Carmen, mi mamá y yo di Lorena Giachino Torrens (Cile,2006, 85’)
Una riflessione sull’amicizia, la maternità, la perdita. L’autrice cerca di recuperare e ricostruire la storia di amicizia tra
sua madre, Jacqueline Torréns, che ha perso la memoria due anni prima a seguito di uno scompenso diabetico, e
Reinalda del Carmen Pereira, la sua migliore amica ai tempi dell’Università, detenuta e scomparsa durante la feroce
repressione cilena. Intensa e coraggiosa la ricerca di Lorena Giachino, attraverso testimonianze, viaggi e rivelazioni
che pian piano riportano a galla la profondità del rapporto tra Jaqueline e Reinalda, che era incinta al momento
dell’arresto. Dal catalogo di Documè
L’amicizia ai tempi del golpe – Testimonianze di donne cilene.
8 aprile 2009 - cineteatro Baretti, ore 21,15
Dimmi qual è il colore del cielo di Marco Pozzi (Italia, 2007, 53')
Quattro ragazze sedicenni si raccontano e svelano il proprio rapporto con l’amore, l’affettività e il sesso. Una sorta di
piccolo comizio d’amore incentrato sull’adolescenza.
L’obiettivo è conoscere, non spiare: «Un film attaccato ai corpi e agli ambienti di quattro ragazze che crescono. Chiuso
sulla loro scuola: aule, classi. corridoi, balconi. Chiuso sulle loro stanze singole, così private e così personali. Dove
sono spesso gli spazi, abitati e vissuti, spogli e stracolmi insieme, gli spazi praticati e percorsi giorno dopo giorno, a
parlare.
Il primo bacio, Il primo bacio saffico. Il sesso senza sesso. Il colore del cielo. Il giorno. La
notte. Il suicidio. Appunto. Adolescenti. Forti. Fragili. Che corrono» (Marco Pozzi).
dal 9° Sottodiciotto Film Festival - Torino Schermi Giovani
Giovani donne si raccontano. Intervengono Marco Pozzi e alcune studentesse.
15 aprile 2009 - centro culturale italo arabo Dar al Hikma, ore 21,15
Tomorrow’s memory di Nabil Maleh (work in progress, Siria, 2008, 26’)
Questa versione del film di Nabil Maleh è un montaggio provvisorio di parte del girato. La fotografia è la
documentazione immortale della memoria umana, attraverso essa possiamo sondare eventi sociali e storici, e
rileggere i destini.
Grazie all’esperienza di un fotografo iracheno, diventato testimone della vita in Iraq prima e dopo la guerra,
catturando i momenti di gioia e tristezza dentro e fuori l’Iraq, il film vuole costruire un’ immagine sfaccettata delle
donne irachene che cercano di continuare a vivere. L’autore cerca di dare alcune risposte: cosa forza le persone a
lasciare l'Iraq? Come era la loro vita prima della guerra e ora cosa è cambiato? Quale futuro per l’Iraq? da Terra di
Tutti Film Festival Bologna
Double Exposure di Ruanne Abou-Rahme (2008, UK/Palestine, 50’)
Nel 2000 la seconda intifada scoppia in Palestina; dopo otto anni l’intero paesaggio è cambiato, politicamente e
geograficamente. Il film racconta la storia di una generazione di Palestinesi che emigrano verso Londra trovandosi
dislocati in una patria che non riconoscono, in esilio. Ispirato dall’immediato bisogno dei protagonisti di esprimere la
nuova realtà, e accompagnato dalle note dei Ramallah underground, il film si colloca durante la terza ondata della
diaspora palestinese. da Terra di Tutti Film Festival, Bologna
Ruanne Abou-Rahme è una dei tre artisti palestinesi del gruppo Ramallah Underground che espongono le loro
fotografie nella mostra Giovani Immagini dalla Palestina al Dar al Hikma.
Donne in guerra – Testimonianze di donne palestinesi e irachene.
22 aprile 2009 - cineteatro Baretti, ore 21,15
Signori professori di Maura Delpero (Italia 2008, 92’)
La giovane laureata Lisa Bentini ottiene la sua prima supplenza in una scuola media di Bologna. A Napoli la
professoressa Silvana De Fazio prepara la sua ultima classe alla maturità prima di andare in pensione. Il professor
Dario Tulipano, precario palermitano, si trasferisce a
Bolzano per una supplenza annuale. Tre esperienze differenti che raccontano il mondo della scuola dalla parte dei
professori, tra aspettative e realizzazione, vocazione e frustrazione, passione e smarrimento. Premio Avanti! e Premio
UCCA Venti Città al 26°Torino Film Festival
La scuola malata: insegnanti allo sbaraglio – interviene Maura Delpero. Sono invitati gli insegnanti delle
scuole della città.
29 aprile 2009- cineteatro Baretti, ore 21,15
Xiao Pengke (Piccola Punk) di Davide Arosio, Alberto Gerosa (Italia, 2008, 25’)
Xiao Pengke è una cantante ventenne che si esibisce nei concerti rock a Shangai. I suoi testi sono poesie che parlano
delle ceneri del mito della rivoluzione culturale Attraverso il racconto della sua vita da vagabonda emerge il ritratto
della Cina contemporanea, dall’importanza del consumismo alla sempre maggior perdita di valori che caratterizza un
Paese in forte trasformazione. Xiao Pengke è cresciuta con la paura di essere una donna in un sistema nel quale per le
ragazze il destino sembra già scritto. Ha deciso che per lei le cose sarebbero andate diversamente e ha fatto della
musica la sua compagna, diventando una delle icone di quel movimento punk che, con trent’anni di ritardo, sta
arrivando adesso in Cina.
dal 26° Torino Film Festival
Tutto è possibile a cura di Ernaldo Data per Almateatro (Italia, 2008, 40’)
Un gruppo di adolescenti di origine straniera ci racconta la propria vita quotidiana, fra scuola, amicizie, famiglia e
lavoro. Il ritratto di una realtà poco esplorata, dove il cliché dei giovani d’oggi coccolati e irresponsabili è abbattuto
dalla concreta consapevolezza di ragazze e ragazzi che hanno saputo prendere in mano la propria vita e farne
qualcosa di unico.
Il documentario è il risultato finale del progetto La casa dov’è? di Almateatro-Associazione Almaterra. Iniziativa
realizzata nell'ambito del bando Immigrati nuovi cittadini - Compagnia di San Paolo. Protocollo d'Intesa Compagnia di
San Paolo - Città di Torino in materia di immigrazione integrazione e interculturalità.
dal 9° Sottodiciotto Film Festival - Torino Schermi Giovani
Giovani immigrati della generazione ponte: intervengono Vesna Scepanovic di Almateatro e alcuni dei
ragazzi protagonisti del film.
6 maggio - centro culturale italo arabo Dar al Hikma, ore 21,15
FLORES ospita:
Come un uomo sulla terra di Riccardo Biadene, Andrea Segre, Dagmawi Yimer
(Italia 2008, 60’)
Dal 2003 Italia ed Europa chiedono alla Libia di fermare i migranti africani. Ma cosa fa realmente la polizia libica? Cosa
subiscono migliaia di uomini e donne africane? E perché tutti fingono di non saperlo?
Come un uomo sulla terra è un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla
memoria quasi impossibile di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non
possono rimanere ancora a lungo nascoste. Il documentario si inserisce in un progetto di Archivio delle Memorie
Migranti che dal 2006 l’associazione Asinitas Onlus, centri di educazione e cura con i migranti (www.asinitas.net), sta
sviluppando a Roma in collaborazione con ZaLab (www.zalab.org), gruppo di autori video specializzati in video
partecipativo e documentario sociale e con AAMOD – Archivio Audioviso Movimento Operaio e Democratico. Le attività
della “scuola di italiano” Asinitas Onlus sono portate avanti con il sostegno della Fondazione Lettera 27 e della Tavola
Valdese. Il film è stato prodotto da Marco Carsetti e Alessandro Triulzi per Asinitas Onlus e da Andrea Segre per
ZaLab. Si ringrazia per la collaborazione al progetto Mauro Morbidelli.
Intervengono Dagmawi Yimer, Stefania Di Campli per MAIS e Paolo Pozzo per COP.
FLORES - donne e minori dal mondo
M.A.I.S. - PUNTODOC
Rassegna di Cinema Documentario a Torino e Roma
ideazione e organizzazione:
M.A.I.S. Movimento per l’Autosviluppo l’Interscambio e la Solidarietà
PUNTODOC documentazioni visive www.puntodoc.org
www.mais.to.it
con la collaborazione di
Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte
Assessorato alle Politiche per l’ Integrazione della Città di Torino
Assessorato alle Pari Opportunità della Città di Torino
Associazione BARETTI www.cineteatrobaretti.it
Associazione DOCUME’ circuito indipendente del documentario etico e sociale www.docume.org
Associazione Villa5 Collegno (To) www.artedonne.villa5.it
Associazione Almaterra - Almateatro www.almaterratorino.org
Centro Culturale italo arabo Dar al Hikma www.daralhikma.it
Chambra d’oc e Museo dei capelli di Elva (Cn) www.chambradoc.it
CIRSDe Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne www.cirsde.unito.it
Doc Video - Documentari sociali e d'autore in DVD www.docvideo.it
GVC-Italia Gruppo di Volontariato Civile www.gvc-italia.org
SCAMBIAIDEE associazione di donne per le donne www.scambiaidee.info
FLORES ringrazia
Centro Amilcar Cabral del Comune di Bologna www.centrocabral.com
Festival dei Popoli Firenze www.festivaldeipopoli.org
Sottodiciotto Film Festival Torino schermi giovani www.sottodiciottofilmfestival.it
Terra di Tutti Film Festival Bologna www.terradituttifilmfestival.org
Torino Film Festival www.torinofilmfest.org
con il contributo di: Circoscrizione 8 della Città di Torino
programma a cura di Daniela Marchetto
organizzazione:
- a Torino Daniela Marchetto e Alessia Smaniotto
- a Roma Valentina Pescetti, Cristina Cecchini, Elisa Fiore, Cristina Gasperin e Simona Tarantino
ufficio stampa: Valentina Arnello CineTeatro Baretti
grafica e comunicazione visiva: Studio Omodeo www.omodeo.eu
nella foto: Ayat Akhras. elaborazione grafica di Stefania Omodeo da una foto di Tano D’Amico