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Settimanale di
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
9 dicembre 2011
ANNO XII N. 46
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Postale Regime libero Modena
tassa riscossa, Tax percue.
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di Modena Poste Italiane spa
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indignADOS A SCUOLA
gli studenti dell’istituto meucci,
dopo tre giorni di occupazione
hanno sfilato in corteo per le vie
del centro storico gridando tutta la
loro indignazione INSIEME A UN GRUPPO
DI COMPAGNI DEL VALLAURI
Monica
Marchi
Il pachistano aggredito
racconta come e’ andata
consiglio sul verde:
un’occasione sprecata?
monica marchi:
artista in creativita’
Mattia
Agnelli
mattia agnelli: il
dj delle emozioni
09.12.2011 n° 46
2
Tra le righe...
Nebbia fitta...
N
Foto della settimana...
ella notte tra sabato 3 e domenica
4 dicembre un manipolo di vandali
(scartata l’ipotesi di una rivendicazione a sfondo politico, più accreditata
invece l’idea di una “bravata” commessa
da un gruppo di giovanissimi) ha letteralmente messo a soqquadro il centro
storico cittadino. Vetrine spaccate, spazzatura sparsa ovunque, auto imbrattate
di vernice, cassonetti rovesciati, paraventi di dehor rotti, decorazioni natalizie
divelte, mattoni lanciati sulle carreggiate... come è possibile che nessuno abbia
sentito nulla? E, soprattutto, perchè
le telecamere della videosorveglianza
non hanno consentito alle Forze dell’Ordine di agire con tempestività durante lo
sfacelo? Qualcosa, evidentemente, non ha funzionato. Sono 14 le telecamere che
scrutano le vie del centro storico dall’agosto del 2008. Telecamere dotate di zoom
ottico e brandeggiabili, ovvero in grado di spostare il loro raggio d’azione lungo
un certo raggio di inquadratura, anche di notte e con qualsiasi temperatura. La
videosorveglianza (il cui costo complessivo è di ben 850mila euro) dovrebbe essere
uno strumento attivo di monitoraggio, per gestire i punti critici cittadini. Il sistema
dovrebbe identificare in tempo reale luoghi e cause di ingorghi sulle arterie viarie
principali, rappresentare un utile deterrente per prevenire atti vandalici e di danneggiamento al patrimonio storico-artistico e documentare eventuali eventi criminosi. La Sala Operativa della Polizia Municipale di via Tre Febbraio è dotata di un
monitor LCD a 42” per la visione contemporanea di tutti gli occhioni elettronici e di
un computer per il controllo e il brandeggio in tempo reale. Anche Polizia di Stato
e Carabinieri sono collegati alle telecamere per la visualizzazione delle riprese,
immagini che possono essere recuperate in caso di reati. E allora, cosa è accaduto?
Il comandante della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, Susi Tinti, ci spiega che
la PM è intervenuta domenica mattina, intorno alle “8,30-8,45, su segnalazione di
alcuni cittadini e che gli operatori hanno redatto l’inventario dei danni”, mentre la
Polizia di Stato si è recata in loco dopo che un agente residente in centro ha chiamato la centrale. Per quanto riguarda le telecamere, Tinti assicura che le immagini
del raid sono già al vaglio, nella speranza di “riconoscere” gli autori, anche se,
conclude, “la videosorveglianza è molto più utile a
livello preventino che repressivo”. Bastano un cappuccio o una sciarpa infatti, per mandare all’aria ogni
speranza... Ma perchè nessuno si è accorto di nulla? I
vigili sono rimasti in servizio fino all’1,30 di notte e, di
conseguenza, nessuno di loro poteva esaminare i monitor della centrale operativa rimasta deserta e accorgersi di quanto stesse accadendo in centro storico, ma
le altre Forze dell’Ordine? Perchè Carabieri e Polizia
di Stato non si sono accorti di nulla? Il problema pare
essere la scarsa nitidezza delle immagini rimandate dai
“sorveglianti” elettronici. Se anche l’operatore presente in centralino avesse guardato le immagini, probabilmente, a causa della scarsa visibilità, non sarebbe stato
in grado di cogliere l’illecito che si stava consumando.
Mentre chiudiamo il giornale (martedì 6 dicembre) è
in corso l’indagine della Polizia Giudiziaria e gli autori del raid non hanno ancora
un nome. Restano però rabbia, amarezza e tanta delusione, unitamente a una sola
certezza: sabato notte, in centro storico, nessuna pattuglia è passata...
Jessica Bianchi
Frase della settimana...
Alla diatriba relativa alla legittimità delle villette di Budrione costruite a 50 metri
dal cimitero frazionale, all’interno cioè della fascia di rispetto che lo Stato sancisce
in 200 metri, era stata messa la parola fine dal giudice civile del Tribunale di Carpi.
La sentenza emessa aveva infatti decretato la regolarità del complesso
residenziale, respingendo le accuse avanzate da Alleanza per Carpi, Popolo
delle Libertà e Lega nord, in raccoglimento delle istanze di Loris Vincenzi che,
da tempo, ne denunciava il presunto abuso edilizio. Ma Vincenzi non ci sta
e tappezza la città di manifesti.
“Vista l’oggettiva complessità della documentazione
da presentare , l’Amministrazione ha disposto la proroga
dei termini di presentazione delle offerte relative
al bando di gara per la costruzione e gestione della
nuova Piscina: queste dovevano essere inviate entro il 7
dicembre ora il termine è stato posticipato al 27 gennaio”.
Bando troppo complesso o troppo deserto?
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
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REDAZIONE
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Enrico Gualtieri, Federico Campedelli,
Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli,
Chiara Sorrentino.
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Chiuso in redazione il 6 dicembre 2011
09.12.2011 n° 46
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E’ sotto shock, la comunità pakistana di Carpi, per quanto accaduto la scorsa settimana al diciottenne Shgaib Ali,
che racconta di aver subito un tentativo di violenza sessuale da parte di due connazionali
Una storia di inaudita violenza
E
’ sotto shock, la comunità pakistana di Carpi, per quanto
accaduto la scorsa settimana
al diciottenne Shgaib Ali, che
racconta di aver subito un tentativo
di violenza sessuale da parte di due
connazionali, uno dei quali suo collega di lavoro. Il ragazzo racconta
la sua versione dei fatti, bloccato
sul letto dell’abitazione che divide
con la madre, il padre Arshad, i
sei fratelli e la sorellina. “Lavoro
a Fossoli nella tessitura Marbella. La settimana scorsa Qamar
Abbas – di 24 anni e suo collega da
circa un anno e mezzo – si è offerto
di accompagnarmi a casa in auto
dopo il lavoro, dicendo che c’era
troppo freddo perché andassi in
bicicletta. Ho accettato, ma quando
si è trattato di svoltare per entrare a
Carpi, ho visto che l’auto proseguiva per Cavezzo”. Ed è proprio a Cavezzo, in casa di Ahmed Ikhlaq,
un amico di Abbas, che iniziano,
stando al racconto di Ali, le avance
indesiderate. “Per farmi cedere mi
tiravano i capelli, mi torcevano il
braccio, continuavano a dire che mi
avrebbero dato una lezione”. Una
situazione troppo inaspettata per
poterla accettare. “Sino all’ultimo
ho pensato si trattasse di uno scherzo, perché era troppo incredibile da
accettare, e continuavo a non capire, a non rendermi conto che le loro
intenzioni erano serie”. Ma quel
perché potesse venire a prendermi.
A un certo punto, siccome sentivo
vampate di caldo, mi hanno detto
di andare sul balcone per prendere
un po’ d’aria”. Ed è sulla ringhiera
del balcone del secondo piano che
accade qualcosa che, se confermato dagli inquirenti, ha davvero
dell’inspiegabile. I due uomini,
poco più grandi di lui, lo spingono
di sotto, facendogli compiere un
volo di oltre cinque metri. Ora
Ali giace in un letto, le caviglie
rotte insieme a gomito e polso del
braccio sinistro. “Inizialmente non
voleva dire com’erano andate le
cose – raccontano intorno al letto
gli amici Mehmood, Hussain e Ali
Entesham - perché Abbas l’aveva
minacciato dicendogli che, se avesse denunciato l’accaduto, avrebbe
ucciso lui e fatto del male ai suoi
familiari”. Versione confermata da
comunità pachistana: una
storia di violenza
Leggi la notizia su:
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Aperto il sottopasso ferroviario ciclopedonale
Sicurezza garantita!
In alto Shgaib Ali circondato dagli
amici, a lato Zaheer Anjum
che stava avvenendo nell’appartamento, le porte chiuse per impedire
al ragazzo di uscire, della burla non
aveva proprio nulla. “Il braccio mi
si era gonfiato, ero pallido in viso
e stavo male. Continuavo a chiedere di essere condotto a casa mia,
oppure di telefonare a mio padre
Al di sotto di uno stabile in via della Rosa, passa uno dei due tubi principali dell’acquedotto di Carpi. Come è possibile che siano
stati rilasciati i permessi per costruire laddove non si poteva?
Il rimpallo delle responsabilità
I
n via della Rosa ci sono tante
belle abitazioni. Ville immerse
nel verde e nella quiete a cinque
minuti di macchina dal centro di
Carpi. Ce n’è una in particolare
che Barbara Pesenti ha acquistato, insieme al marito, nell’aprile
del 2007. Davvero una dimora da
sogno. Se non che, due anni fa,
si verifica un inconveniente: su
un lato del grande giardino, inizia
a formarsi un ristagno d’acqua.
Il fatto è che, appena al di sotto
della proprietà, passa uno dei due
principali tubi dell’acquedotto cittadino, che proprio in quel punto
si è guastato, causando perdite. I
tecnici intervengono a riparare la
falla. Ma i guai, per Barbara, sono
appena iniziati. A seguito di accertamenti – e nello sconcerto dei
nuovi proprietari - emerge infatti
come la tubatura passi esattamente al di sotto del fabbricato di servizio posto accanto alla costruzione
principale. “Se si dovesse rompere,
Aimag dovrebbe intervenire con
urgenza per il ripristino, non potendo certo lasciare Carpi senz’acqua”, commenta la proprietaria,
lasciando intendere che l’integrità
dello stabile non sarebbe, in quel
caso, una priorità. Ed è a questo
punto che viene chiamato in causa
Ali stesso: “oltre a questo, sosteneva che se non avessi raccontato di
essere stato investito da un’auto, mi
avrebbe fatto sicuramente perdere
il lavoro”. Grazie al sostegno di
amici, familiari e di Zaheer Anjum – uno dei leader più stimati
della comunità pakistana di Carpi
– Ali ha deciso di raccontare la sua
verità. “Chiediamo che le autorità
inquirenti prendano la questione
seriamente, che sia fatta giustizia
– dichiara Zaheer - e che la punizione sia esemplare. All’interno
della comunità c’è chi sostiene
che i panni sporchi si debbano
lavare in famiglia, ma la maggioranza, me compreso, non è d’accordo. I pakistani di Carpi sono
persone serie, rispettose delle
leggi. Siamo i primi a chiedere la
massima trasparenza”.
Marcello Marchesini
S
i sono conclusi i lavori della pista ciclabile tra il quartiere Due
Ponti e il centro. Sabato 3 dicembre è stato aperto il sottopasso
ferroviario ciclopedonale che consente
il collegamento tra questa zona e il
centro storico di Carpi. Il sottopasso è
riservato ai pedoni e alle biciclette ed
è monitorato da una telecamera che
ne permette il controllo da parte della
Polizia Municipale. L’illuminazione ne
rende possibile la percorrenza a qualunque ora del giorno.
il precedente proprietario, Matteo Ferrari, che quel fabbricato
lo ha fatto costruire nel ’98, e che
sostiene di non essere a conoscenza del passaggio. Come è possibile
che siano stati rilasciati i permessi
per costruire dove non si poteva? Interrogativi tutti da chiarire,
anche perché Ferrari ha chiamato
in causa in prima battuta proprio
Aimag, che però fa sapere di essere
soltanto la gestrice di una tubatura
di proprietà comunale. Per ora si
attende la chiusura della consulenza tecnica preventiva, che dovrà
stabilire chi si sobbarcherà la spesa
di diverse decine di migliaia di euro
per spostare il passaggio della
conduttura da sotto il fabbricato.
Sperando che, nel frattempo, non
si verifichino altri guasti.
Marcello Marchesini
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crisi e societa’
In occasione del Natale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi donerà 1.100 strenne natalizie a famiglie in difficoltà,
per un valore complessivo di circa 65mila euro
Un dono per le famiglie più indigenti
I
l Natale è alle porte e la Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi ha deciso di portare
una ventata di allegria anche a
chi, purtroppo, quest’anno ha ben
poco da festeggiare. L’ente, come
già annunciato in precedenza, donerà ben 1.100 strenne natalizie e
500 borse alimentari a tutti coloro
che si trovano in difficoltà a causa
della grave crisi economica che ci
ha colpiti. Gli oltre 1.000 pacchi
infatti, contenenti generi alimentari di base, dolci natalizi e qualche leccornia, saranno elargiti, a
partire dal 10 dicembre, attraverso la rete delle parrocchie di Carpi, Novi e Soliera, coordinate con
le realtà associative presenti nelle
varie aree parrocchiali, per riuscire a individuare anche quelle
persone o famiglie che si trovano
ad affrontare un momento di buio
Marino Malaguti
economico o sociale vissuto con
riservatezza e, quindi, in parte
poco visibili. Al fine di ampliar-
ne il più possibile la ricaduta, la
Fondazione ha affiancato all’iniziativa un intervento integrativo,
offrendo 500 borse alimentari
alla Caritas Diocesana di
Carpi, per raggiungere
le ulteriori situazioni di
indigenza non facenti
riferimento all’ambito
parrocchiale. A causa della
congiuntura economica
gravissima, la Fondazione
ha infatti ritenuto prioritario promuovere un’iniziativa di solidarietà (per
un valore di circa 65mila
euro), rivolta alle fasce più
deboli della popolazione
del territorio di Carpi, Novi
di Modena e Soliera, con
l’obiettivo di portare, oltre a
un aiuto materiale, anche un
segno di augurio, in occasione
delle imminenti festività. Si tratta
di un gesto di vicinanza rivolto
a chi si trova in una condizione
Il notaio Paolo Vincenzi di Carpi ha donato tredici computer all’associazione Africa Libera
Computer per l’Africa
A
iutare il continente nero è sempre stato il compito dell’associazione Africa Libera. Aiutare
però non significa fornire soltanto aiuti
di prima necessità, ovvero cibo, vestiti e medicinali. Certo, vi sono anche
queste tra le tipologie di intervento di
Africa Libera, che si prefigge però anche
un altro, forse più ambizioso, scopo:
quello di fornire alle popolazioni che
assiste, il know-how sufficiente per
essere indipendenti e poter prendere
in mano le redini del proprio destino.
Per far questo, la strada maestra pas-
sa per l’alfabetizzazione, anche quella
informatica. Un compito non facile,
ma meritorio. La cultura dell’altro
gira sul web: è questo il nome del
progetto che sta aprendo diverse sale
multimediali in Ghana, per mettere in
contatto i giovani africani con i ragazzi
degli istituti superiori carpigiani. Ora,
anche grazie alla mediazione della
Fondazione Casa del Volontariato, l’associazione carpigiana ha potuto
ricevere in donazione dal notaio Paolo
Vincenzi, 13 computer. “Gli strumenti
saranno destinati alla computer room
della scuola di Nkoranza, che si trova
in Ghana, a 400 km dalla capitale –
commenta il presidente di Africa Libera
Marino Malaguti - dove i ragazzi della
nostra associazione intendono creare
una biblioteca digitale per una cittadina
che, compreso il circondario, tocca i
140mila abitanti”. I computer partiranno col nuovo anno. “Questa donazione
è importante – continua Malaguti –
per far sì che i ragazzi africani abbiano
una piccola possibilità di riscatto, con
strumenti il più possibile simili a quelli
utilizzati dai giovani italiani”.
di disagio, che la Fondazione ha
voluto affiancare ai suoi interventi di sostegno sociale, per i quali
ha già stanziato oltre 2 milioni
di euro, come il progetto Affitto
casa garantito per rispondere al
bisogno abitativo della cosiddetta
fascia grigia della cittadinanza,
attraverso vantaggi reciproci per
inquilini e proprietari, tra cui la
riduzione del canone di affitto
a fronte di una garanzia sul suo
effettivo pagamento, il Fondo
straordinario anticrisi in aiuto
dei cittadini a rischio sfratto e
taglio delle utenze, e i sostegni
alle associazioni di solidarietà
sociale.
J.B.
la fondazione dona ceste
di natale ai più indigenti
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Paolo
Vincenzi
09.12.2011 n° 46
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crisi e societa’
T
ra i tanti effetti della crisi
economica si registra in tutta
Italia il boom di un’attività
commerciale di recente comparsa
sul mercato: i negozi di compravendita di oro e altri metalli preziosi.
Secondo il Rapporto Italia 2011
dell’Eurispes nell’ultimo biennio
i negozi Compro Oro presenti nel
Paese sono quadruplicati. In Emilia
Romagna l’incremento registrato tra
il 2009 e il 2011 è del 25% e si stima
che il numero complessivo di negozi
attivi in Regione si aggiri intorno
ai 600. In provincia ve ne sono già
171; solo a Carpi 8. A questi numeri
si devono aggiungere le numerose
gioiellerie che - anche e soprattutto
per offrono ai loro clienti il servizio
di permuta o acquisto di preziosi.
Famiglie e singoli individui - attanagliati da situazioni lavorative
sempre più precarie e scarsamente
remunerative - si rivolgono a tali
esercizi commerciali per vendere
anelli, catenine, braccialetti, orologi
e persino protesi dentarie in oro, oggetti di argenteria, e far fronte così
alle numerose e sempre più insostenibili spese quotidiane.
Il numero delle persone che si recano
presso le attività di compravendita
di oro e altri metalli preziosi è raddoppiato nell’arco degli ultimi due
anni. Il proprietario di un negozio
Compro Oro di Carpi spiega: “negli
ultimi mesi l’utenza della mia attività è notevolmente aumentata e il
target è piuttosto eterogeneo. Esclusi i minorenni - ai quali, per ovvie
ragioni, non è consentito effettuare
lo scambio oro/denaro - si recano
presso il mio negozio persone di ogni
Con la crisi addio ad anelli e catenine. E’ boom dei Compro Oro. a carpi sono già otto
L’Età dell’Oro...
la crisi morde e i compro
oro “fioriscono”
Commenta la notizia su:
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età e sesso, forse con una leggera
predominanza delle donne, e una
minoranza dei ragazzi al di sotto dei
25 anni d’età”. Giovani coppie che
non riescono a sostenere le spese per
il mutuo o l’affitto dell’abitazione,
pensionati che faticano a pagare le
fatture di acqua, luce e gas, geni-
sei euro di differenza al grammo
V
enti euro di differenza nell’arco della stessa mattinata. Sono le valutazioni
ricevute da un anello in oro in un negozio Compro Oro e in una gioielleria
carpigiani selezionati casualmente. Presentandomi come giornalista porto
l’anello presso un negozio Compro Oro della città richiedendone una valutazione.
Il prezioso di 18 carati viene pesato dal negoziante con uno strumento di precisione
risultando essere di 3,3 grammi. “La quotazione del giorno - afferma il gestore
è pari a 27 euro al grammo, e quindi, con un leggero arrotondamento, il prezzo
pattuito per il prezioso è di 90 euro”. Lo stesso giorno, su un cartello all’interno di
una gioielleria a pochi chilometri di distanza, si indica come quotazione dell’oro:
28 euro al grammo. Apparentemente si tratterebbe di un euro in più rispetto al
primo esercizio, ma in realtà non è così, perchè “la tariffa - come ci spiega la titolare
dell’oreficeria - si riferisca al valore dell’oro zecchino 24 carati, e il prezzo finale
è quindi leggermente inferiore: 70 euro”. Vi sono quindi 20 euro di differenza
nella valutazione del medesimo pezzo di oreficeria. Per ricavare il prezzo esatto al
grammo occorre fare un semplice calcolo: 28 euro x 0,75= 21 euro. 28 e 21 euro
al grammo: ben 6 euro di differenza tra il Compro Oro e la gioelleria.
tori in ristrettezze economiche che
rinunciano ai gioielli di famiglia
per sostenere gli studi universitari
dei figli: scenari di una popolazione sempre più serrata dalla crisi.
“In concidenza con le scadenze dei
pagamenti di tasse e bollette - aggiunge il negoziante - si riscontra
quasi sempre un visibile incremento
degli scambi oro/contanti”.
“Alcuni - aggiunge - dicono di vendere l’oro per premunirsi da eventuali furti in casa che purtroppo
sono in costante aumento, e anche
questa situazione è evidentemente
un grave sintomo di generalizzata
crisi finanziaria. La maggior parte
delle persone però, vende il suo oro
per avere liquidità immediata. Per
effettuare lo scambio è necessario
presentare un documento di identità.
Noi titolari di Compro Oro siamo
infatti tenuti a registrare le generalità
del cliente, il materiale acquistato e
il prezzo pattuito su appositi registri
vidimati dalle Questure al fine di
tutelare l’ordine pubblico e impedire operazioni illecite. Purtroppo
è sempre difficile sapere davvero
chi ho di fronte, e se a un controllo
delle Forze dell’Ordine risulta che
l’oro che ho comprato in assoluta
buona fede, era in realtà stato rubato, questo viene posto sotto sequestro con la conseguente perdita
del denaro investito. Nonostante sia
garantito il massimo rispetto delle
norme a tutela della privacy, talvolta
Disagi per la Casa del Volontariato nella gestione del bilancio per la mancata consegna delle fatture mensili
“Da oltre un anno non riceviamo la fattura dell’energia elettrica”
E
’ dopo aver fatto almeno una
ventina di telefonate al numero
verde e due lettere di sollecito a
Hera – tutte senza successo – che la
Fondazione Casa del Volontariato
ha deciso di rendere nota una questione
che forse capita a molti, ma che causa
non pochi disagi all’ente di promozione
del volontariato carpigiano: dal 25 del
mese dell’ottobre 2010 Hera non invia
la fatturazione mensile alla Fondazione.
Il problema sorge nel momento in cui,
dovendo chiudere i bilanci, è impossibile compiere previsioni certe sulla spesa
legata al consumo energetico – energia
elettrica per luce e riscaldamento.
“Abbiamo provato a inviare a Hera
delle informazioni sui consumi della
Casa – commenta il presidente Mauro Benencasa - con le letture del
contatore Enel, sperando che in tal
modo si sarebbe potuta risolvere la
questione. Magari con il sistema della
fatturazione presunta, da regolare poi
con un conguaglio successivo”. Anche
questa strada, però, non ha sortito gli
esiti sperati: “la sensazione è quella di
averle tentate tutte, senza risultato.
Per questo ci rivolgiamo alla stampa,
affinché possa in qualche modo sollevare il problema”.
Va altresì specificato che le fatture energetiche sono state recapitate dal mese
di marzo 2010, interrompendosi poi
a ottobre. A una lettera di reclamo, il
gestore ha risposto che “il distributore
competente in materia (Enel) non ci
fornisce le letture dal 30/09/10, quindi
non ci è impossibile emettere fatturazioni”. Sia come sia, desta stupore e
indignazione il fatto che, per lungaggini di probabile natura burocratica,
un ente che si occupa di promuovere
la solidarietà debba essere costretto a
subire tale disagio. A maggior ragione
in un periodo come questo, nel quale
si parla sempre di aiutare il Terzo settore per il ruolo fondamentale svolto
all’interno della società. “Si tratta - si
legge in una nota diffusa da Hera in
risposta alla Casa del Volontariato di un cliente Hera Comm, a mercato
libero e in una zona in cui la rete non è
gestita dall’azienda. Il cliente è dotato
di un contatore di tipo Ceo (Contatore
Elettronico Orario), di solito a servizio
di grandi utenze e la cui lettura può
essere eseguita soltanto dalla società che gestisce la rete e distribuisce
il servizio a Carpi. Gli operatori Hera
Comm si sono rivolti al gestore, anche
su richiesta del cliente, per sollecitare
l’invio delle letture, in assenza di cui non
è possibile procedere alla fatturazione,
neppure riferendosi ai consumi stimati.
La situazione, quindi, danneggia anche
Hera Comm che, in questo caso, non
può procedere con regolarità all’invio
delle bollette”.
Nonostante la bolletta non arrivi però,
una bella notizia è giunta: la scorsa
settimana infatti, Enel ha consegnato alla Casa del Volontariato il primo
rimborso per la prima energia prodotta
mediante l’impianto fotovoltaico di cui
è dotato lo stabile.
avverto disagio e imbarazzo nelle
persone che portano il proprio oro
che, spesso, desiderano essere rassicurate su un aspetto in particolare:
non ricevere lettere pubblicitarie del
negozio a casa, per evitare domande al riguardo da parte degli altri
membri della famiglia”. Per aprire
un Compro Oro - spiega il gestore
del negozio - ci si deve attenere a
un preciso iter burocratico. Occorre infatti ottenere la licenza dalla
Questura e presentare il documento
di inizio attività presso gli Uffici di
Pubblica Sicurezza ove andrà vidimato il registro di carico e scarico.
Inoltre sono necessari determinati
requisiti fondamentali: fedina penale pulita, rispetto dei canoni di
sicurezza essenziali come parete
antisfondamento, porte blindate,
allarmi, videosorveglianza e cassaforte. Inoltre, per tutelare la privacy
di chi entra, è consigliabile ma non
obbligatorio ricoprire la vetrina con
manifesti del negozio”.
Il ricavo che è possibile ottenere
dalla vendita del proprio oro varia
in relazione alle oscillazioni giornaliere del mercato internazionale,
per cui non esiste un prezzo fisso, ma
la valutazione cambia ogni giorno,
e anche all’interno della medesima
giornata. “Occorre prestare molta
attenzione - sottolinea il nostro intervistato - a certe pubblicità che
esibiscono tariffe di cambio molto
elevate. In tali annunci non si specifica quasi mai che i prezzi esposti si
riferiscono all’oro puro a 24 carati,
mentre la comune oreficeria è in oro
18 carati, in quanto si tratta per il
75% di oro e per il restante 25% di
altre leghe metalliche. Pertanto, per
ottenere il prezzo effettivo occore
fare un semplice calcolo matematico: prezzo indicato (per esempio
30) moltiplicato per 0,75 cioè per la
quantità di oro presente in centesimi,
ottenendo in questo caso 22,5”.
Chiara Sorrentino
09.12.2011 n° 46
6
Si è svolto il 2 dicembre, un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza. Un momento di confronto sul futuro del verde a Carpi
Una partita ancora tutta da giocare
L
e istituzioni di Carpi
sono convinte che, al
contrario di quanto si
pensi, sia più rumorosa una
foresta che cresce rispetto a
un albero che cade. A questo
proposito sono due gli aspetti
principali – tra i tanti trattati
- emersi dal Consiglio Comunale sul verde aperto alla cittadinanza, tenutosi lo scorso
venerdì 2 dicembre: Carpi è
una città che può vantare risultati invidiabili dal punto
di vista ambientale, anche se
necessita, nel suo prossimo
futuro, di un grande polmone
verde. Indetto a partire – onore
al merito – da una richiesta
della Lega Nord, la serata è
stata organizzata, nelle modalità del suo svolgimento,
dal presidente del Consiglio
Giovanni Taurasi, che ha cercato di legarla a doppio filo col
convegno Il futuro del verde
urbano nella città sostenibile, organizzato dall’assessore
all’Ambiente Simone Tosi la
settimana precedente. 19 metri
il verde in consiglio
Leggi la notizia su:
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quadrati di verde pubblico per
abitante, 31mila piante censite
tra parchi e viali, 151 ettari a
verde in totale, 23 ettari di boschi sul territorio carpigiano:
sono questi i numeri di una città che, lo hanno riconosciuto
tutti i presenti, su questo tema
ha agito bene nel corso degli
anni. E se, in passato, l’obiettivo è stato quello di insediare un verde diffuso, con tanti
piccoli spazi sparsi in tutte le
zone della città, la sfida che si
profila all’orizzonte è quella
di creare un grande polmone.
Lo conferma anche il geometra Claudio Lodi, responsabile del verde pubblico del
Comune: “occorre riflettere
sulla possibilità di creare aree
verdi molto più grandi”. Ed è
a partire da questa considerazione che si apre la seconda,
più delicata questione. Fermo
restando che l’accordo sulla
necessità di un grande spazio
verde è pressoché unanime:
come, e soprattutto dove, crearlo? Tra i progetti in campo,
due paiono avere maggiori
chance: Parco Lama e Parco
della Cappuccina. Sul primo,
che si estenderebbe per oltre 1
milione di metri quadrati nella
zona est della città – quella
alle spalle della stazione
ferroviaria compresa, per
intendersi, tra via Tre e Due
Ponti – si è già detto molto.
Progetto, questo, che ha saputo guadagnarsi – complice
l’indubbia abilità comunicativa di Maurizio Marinelli,
presidente dell’Associazione
Parco Lama e dei suoi oltre
5mila aderenti – un crescente
appoggio della politica. A presentarlo al Consiglio è stato
lo stesso Marinelli. “Abbiamo
raccolto 5.300 adesioni, ma
per farlo divenire il ‘bosco’ di
Carpi occorre che la politica
metta sul piatto la sua sensibilità nei confronti dei proprietari dei terreni edificabili.
Le città che non progettano
il loro futuro, rinunciano ad
averlo”. Della validità del Parco è convinto Roberto An-
dreoli del PDL. “Questo è Il
progetto che la città ha davanti
per dare una svolta epocale al
suo sviluppo”. Interesse dimostrato anche da Gigliola
Pivetti di ApC: “apprezzo la
crescita di sensibilità che c’è
stata su Parco Lama. Dal ‘non
possiamo farlo’ si è passati al
comprendere la necessità di
privilegiare un bosco”. Se
anche nel Pd il progetto piace, all’interno del partito di
maggioranza le posizioni sono
più variegate. Anche perché
c’è un’altra idea che interessa
i consiglieri: quella del Parco della Cappuccina, che si
estenderebbe nella zona alle
spalle del cimitero, sul quale
avevano presentato un’interrogazione i consiglieri del Pd
Paolo Gelli e Maria Grazia
Lugli. Quale sarà dunque il
futuro verde di Carpi? Partita
aperta e ancora tutta da giocare. Nell’attesa di osservare
come si evolveranno i fatti, fa
però piacere notare come nella
nostra città la “lobby verde”
sia davvero attiva e piena di
entusiasmo. In conclusione poi, Tosi ha annunciato:
“faremo un Piano strutturale
comunale a volumi zero, che
non prevede un metro cubo
in più di espansione rispetto
a quanto previsto dal Piano
regolatore”. Speriamo che alle
parole seguano i fatti.
Marcello Marchesini
Il vademecum per una città verde
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Infrastrutture compatibili con la crescita della pianta (ovvero: aiuole sufficientemente grandi, no alberi con rami troppo
vicini ad abitazioni);
Barriere antiradici;
Più alberi e meno arbusti;
Incrementare la biodiversità;
Necessità di impianti di irrigazione;
Potature corrette;
Scelta appropriata delle specie arboree: “l’albero giusto nel
posto giusto”;
Non bastano parchi e spazi verdi, ma serve il concetto di
“rete ecologica”, ovvero gli spazi verdi vanno collegati tra
loro;
No a piante troppo vicine tra loro (come nei filari di alberi sui
viali);
Le piante più giovani producono più ossigeno (picco di produzione sui 10 anni d’età circa) rispetto a quelle più vecchie;
Falciare i prati massimo due volte l’anno, lasciando la possibilità all’erba di crescere. Specie inadatte rispetto al luogo della messa a dimora;
cosa non fare
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Aiuole inesistenti o troppo piccole;
Troppa vicinanza a edifici o infrastrutture (strade);
Scarsa attenzione durante i lavori nei pressi degli alberi, con
la seria possibilità di rovinare le radici;
Potature esagerate;
Spazi verdi scollegati tra loro;
Danni “da parcheggio” al tronco.
Deiezioni dei cani
A caccia di dna...
L
e deiezioni dei cani – e soprattutto la maleducazione
e l’inciviltà dei padroni – sono un problema? Gigliola
Pivetti di Alleanza per Carpi propone una soluzione.
“Ci sono città che hanno adottato un sistema di prelievo degli
escrementi confrontato con il Dna del cane, prelevato quando
l’animale viene registrato”. Il vigile di turno o un cittadino
zelante potrà prelevare un campione del ‘ricordino’ per sottoporlo a un confronto e individuare così il malaccorto proprietario del quadrupede. “Questo servizio si ripaga da solo, perché
le multe previste coprono le spese. La cosa può far sorridere,
ma è una misura che si può adattare e sarebbe un bene prenderla in considerazione”.
Vieni, anzi no: non venire!
Apc scivola su una buccia di banana
M
arino Malaguti, presidente dell’associazione di volontariato Africa Libera, è davvero molto
arrabbiato con Alleanza per Carpi. Il motivo di tanto risentimento risale a martedì scorso
quando Malaguti è stato invitato, da Giliola Pivetti, a una cena di ApC, presso la Chiesa di
Quartirolo. “Avevo già preparato una settantina di cartelline che spiegano le attività della nostra associazione in favore delle popolazioni africane, e stavo per recarmi all’appuntamento, quando mi arriva
una telefonata di Gigliola che, ritirando l’invito, mi dice che la mia presenza sarebbe stata poco opportuna”. Motivazione? “Sai, se invito te allora dopo dovrei invitare tutte le associazioni”. Inconcepibile,
secondo Malaguti: “siamo alle comiche. Come se le associazioni di volontariato fossero in competizione
tra loro. Quando un’associazione che non è la nostra, è invitata a una cena per una raccolta di fondi,
io sono contento, nient’affatto invidioso. Sono arrabbiatissimo per come sono stato trattato, nella mia
vita ho sempre lavorato per gli ultimi e per chi ha bisogno, e avrei desiderato un po’ di rispetto in più”.
Il ritirato invito alla cena lascia presagire il sospetto di un prevalente intento ‘elettoralistico’ piuttosto
che la volontà di aiutare un’associazione del Terzo Settore...
Un funzionario del Comune di Milano è stato beccato con una tangente in
mano, a incastrarlo un responsabile della nota griffe di moda Blumarine di Carpi
La Blumarine non ci sta e chiama i Carabinieri
E
’ stato beccato in ascensore con la tangente in mano. A fermare Gianluca Carta, funzionario
dell’urbanistica del Comune di Milano, sono stati i Carabinieri nel tardo pomeriggio di lunedì
5 dicembre. Aveva la mazzetta in mano nell’ascensore del palazzo di via Pirelli 39, dove si trova
l’ufficio protocollo del settore sportello unico per l’edilizia di Milano. Avrebbe dovuto incontrare un
geometra, un responsabile della Blumarine di Carpi, nota griffe di moda e intascare al volo la seconda
tranche di una mazzetta sollecitata dal telefono fisso del suo stesso ufficio di via Pirelli. “O mi pagate,
— aveva detto — o vi chiudo la boutique di via della Spiga”. Questa volta però è andata male perchè
prima di andare negli uffici del Comune, il geometra della Blumarine ha avvertito i Carabinieri che, in
poche ore, hanno messo in piedi la trappola e, coordinati dall’aggiunto di Milano Alfredo Robledo e
dal sostituto Grazia Colacicco, hanno arrestato il funzionario di Palazzo Marino per concussione. In
tasca gli hanno ritrovato i mille euro di banconote segnate prima di fare scattare il blitz. Ai magistrati e
ai militari, il geometra della casa di moda ha raccontato di una richiesta di denaro per non intralciare il
loro punto vendita in via della Spiga al numero 30. Ma il geometra della griffe, che racconta di avere già
versato nelle tasche del funzionario milanese una mazzetta di mille euro, ha registrato tutto e con quel
file audio s’è presentato ai carabinieri. Gianluca Carta, che soffre d’asma, si è sentito male in caserma
ed è stato accompagnato al pronto soccorso del Fatebenefratelli. Una visita e di nuovo in caserma in
via Moscova, davanti al pm che ha iniziato l’interrogatorio. “Io quei soldi me li sono ritrovati in mano,
mica li volevo, e nemmeno li ho chiesti…”, si è difeso Carta che nega le minacce, la voglia di creare
complicazioni alla Blumarine e tutto il resto. Le prossime ore serviranno a capire di più.
09.12.2011 n° 46
7
Il Centro di aiuto alla vita Cav Mamma Nina è un’associazione di volontariato che tenta
di prevenire l’aborto, cercando di rimuovere le situazione che possono favorirlo
Una “crociata” per la vita?
I
l Centro di aiuto alla vita
Cav Mamma Nina di Carpi
è un’associazione di volontariato nata per tentare di prevenire
l’aborto ed evitare che la decisione se interrompere o no una gravidanza venga vissuta in solitudine
dalle donne o dalle loro famiglie.
“Il Cav - spiega il presidente del
centro, Benedetta Bellocchio - si
mette innanzitutto in ascolto delle
mamme e dei nuclei famigliari in
difficoltà di fronte all’arrivo di
un figlio. In collegamento con i
servizi del territorio, dall’ospedale
al Consultorio, ai Servizi Sociali
dell’Unione delle Terre d’Argine,
lavoriamo per rimuovere ogni tipo
di situazione, sia essa di natura
psicologica, sociale o economica, che possa indurre all’aborto.
Un’azione volta alla tutela della
vita sin dal concepimento, nella
convinzione che ogni nuovo nato
sia una gemma preziosa che deve
germogliare e vedere la luce”. Il
centro è intitolato alla figura di
Mamma Nina (madre per antonomasia e fondatrice della Casa
U
n altro Natale è la
canzone made in
Carpi all’insegna
della solidarietà, nata dalla
collaborazione tra il cantautore Giacomo Fusari, le
band carpigiane dei Jackie
Rose, Shining Lips, Fryzio
e Wild Rose, i musicisti
Francesco Tramontano e
Andrea Solieri, le cantanti
Betta Sacchetti e Chiara Crespi. Il brano, che
avvolge l’ascoltatore fin dai
primi secondi in un caldo
clima natalizio, non si esime
dal lanciare alcuni spunti
di riflessione sul significato
della festività, un ricordo
di quando da bambini
tutto era più emozionante
e innocente, un candore
della Divina Provvidenza, nella
quale accolse centinaia di bambine abbandonate) il cui sogno
di sostenere anche le madri in
difficoltà si è concretizzato nel
2003 con l’apertura della Casa di
Accoglienza per ragazze madri
Agape (attualmente sono tre, due
a Carpi e una a Modena, coordinate dalla carpigiana Rossella
Piana, coadiuvata da Federica
Morini) e oggi col Cav, prosegue
Bellocchio, “che, rispondendo a
un bisogno urgente del nostro tempo, si pone nel seno della Chiesa, al servizio dei bambini che
devono ancora nascere. I numeri
sono impressionanti: ogni anno in
Italia si registrano 120mila aborti,
ben 320 al giorno. Abortire non è
mai l’unica scelta possibile come
molti pensano: noi cerchiamo di
paventare una possibilità diversa”.
Il Cav, che ha sede nella Casa
di seconda accoglienza Agape
di via Puccini, raccoglie e offre
alle mamme, Progetto Gemma,
che prevede l’erogazione di 160
euro mensili per 18 mesi (dal
Da sinistra Rossella Piana, Federica Morini e Benedetta Bellocchio
terzo mese di gravidanza fino al
compimento dell’anno di vita del
neonato) a una donna che decide
di non abortire. Una vera e propria adozione a distanza, spiega
Bellocchio: “il donatore rimane
anonimo e conoscerà solo il nome
Sabato 17 dicembre, a partire dalle ore 22,
al Kalinka, si terrà l’evento Carpi Band Aid,
una serata di musica all’insegna della solidarietà
Un altro Natale...
Giacomo Fusari
della donna e la data di nascita
del figlio che avrà adottato. Con
l’avvicinarsi del Natale, un’azione del genere potrebbe davvero
essere un segno di solidarietà”.
In nove mesi di attività il Centro ha “accompagnato” quattro
donne che hanno poi deciso di
far nascere i propri bambini. Al
centro si rivolgono donne, italiane
e straniere, spesso sole, abbandonate dai loro compagni o con
relazioni molto complesse alle
spalle; e, ancora, famiglie, spesso
già numerose, assillate dalle difficoltà economiche. “Al momento
i volontari dell’associazione (una
quarantina circa) stanno seguendo
trenta famiglie che necessitano
di un sostegno e 4 donne incinte
ancora indecise sul da farsi. La
nostra speranza è quella di riuscire
a intercettare le adolescenti che, in
seguito a un’esperienza traumatica come un aborto, potrebbero poi
vivere pesantissime conseguenze
psicologiche”. Il centro si pone
quale rete di sostegno per chi non
ce l’ha. Un punto di riferimento,
dalla evidente matrice cattolica,
per coloro che hanno perduto speranza e progettualità. La scelta di
avere o non avere un figlio resta,
ovviamente, un diritto sacrosanto.
Inviolabile quanto la legge 194.
Sottrarsi alla maternità deve però
essere una scelta consapevole e
non il frutto della contingenza e
della disperazione. Perchè sentire
di non avere scelta è l’unico e vero
dramma di ciascun individuo.
Jessica Bianchi
unico offuscato negli anni,
ma capace, nonostante
tutto, di rinnovarsi nel
valore dell’amicizia e della
fratellanza. Di Un altro
Natale è stato realizzato
un videoclip ambientato
nelle vie cittadine e nella
splendida Piazza Martiri di
Carpi che vede protagonisti
gli artisti e le band aderenti
al progetto. Un quadro così
suggestivo come la Corte dei Pio incorniciato da un
virtuale abbraccio di musicisti uniti per lanciare il loro
messaggio di auguri. Per finalizzare il progetto è stato
organizzato un evento alla
sua prima edizione denominato Carpi Band Aid che si
auspica possa ripetersi negli
anni. La serata, a ingresso
gratuito, sarà all’insegna
del rock e della solidarietà presso il circolo Kalinka,
sabato 17 dicembre, dove,
a partire dalle 22, sfileranno
sul palco le singole band
esibendosi prima con brani
del loro repertorio e poi in
un finale dove tutti insieme
porteranno i propri auguri
con la canzone Un altro
Natale. Durante lo spettacolo sarà presente anche
un rappresentante dell’Associazione Malati Oncologici di Carpi al quale sarà
possibile lasciare un’offerta
per contribuire alla raccolta
benefica Progetto Risonanza Magnetica assistita
per i bambini.
09.12.2011 n° 46
8
Entro la fine di dicembre entreranno in funzione due telecamere di sorveglianza su via Berengario, assicura l’assessore
alla polizia municipale cARMELO ALBERTO D’ADDESE
Due “occhi” contro il degrado
F
inalmente una buona notizia
per abitanti e commercianti
della zona ovest del Centro storico di Carpi teatro, negli
ultimi anni, di numerosi episodi di
degrado. Entro il mese di dicembre infatti, entreranno in funzione
due telecamere di sorveglianza su
via Berengario. Nei giorni scorsi
abbiamo riportato le lamentele di
quanti, residenti nella zona compresa tra le vie Giuseppe Rocca,
Berengario e i giardini di San
Nicolò, facevano osservare come
da tempo avessero chiesto – anche
attraverso petizioni - l’installazione di una telecamera che potesse
contribuire a fare da deterrente
ai gruppi, di stranieri ma anche
italiani - che qui bivaccano tutto il
giorno sporcando, schiamazzando
e importunando i passanti, soprattutto se donne non accompagnate.
Ora la richiesta di videosorveglianza è stata accolta, ma non
solo. A descrivere il piano globale
“Le riprese
saranno
collegate
direttamente con il
comando dei Vigili
Urbani, e potranno
essere visionate
anche da tutti
gli altri organi
di sicurezza”.
In arrivo due telecamere
su via berengario
Leggi il programma su
www.temponews.it
I numeri
L
e due telecamere di videosorveglianza in corso di attivazione
su via Berengario andranno ad
aggiungersi alle altre 52 già attualmente posizionate a Carpi. Di queste, 19
sono situate lungo le principali direttrici
stradali, altrettante nel Centro Storico,
mentre le restanti 14 nei parchi cittadini. Gli strumenti sono attivi 24 ore
al giorno, e tutti i video affluiscono
alla Centrale operativa della Polizia
Municipale, presso la sede centrale
del Comando di Carpi.
di riorganizzazione dell’area è
l’assessore alla Polizia Municipale
Carmelo Alberto D’Addese: “le
due telecamere – una delle quali
è già stata installata – possono
ruotare di 360°, fornendo così una
copertura completa dell’area. Le
riprese saranno collegate direttamente con il comando dei Vigili
Urbani e potranno essere visionate
anche da tutti gli altri organi di
sicurezza”. Le misure predisposte
dal Comune non si fermano qui.
“Abbiamo
programmato una revisione dell’illuminazione
stradale, per rendere maggiormente visibili alcuni tratti che prima
restavano un po’ in ombra. Oltre
a questo, stiamo riorganizzando
i contenitori per la raccolta dei
rifiuti”. Telecamere per scoraggiare eventuali malintenzionati e
documentare i potenziali reati, ma
20mila euro di sanzioni a
laboratori cinesi
Centro storico, raid
vandalico
Nella notte tra sabato 3 e domenica
4 dicembre un manipolo di vandali
ha letteralmente messo a soqquadro
il centro storico cittadino. Vetrine
spaccate, spazzatura sparsa ovunque,
auto imbrattate di vernice, cassonetti
rovesciati, paraventi di dehor rotti...
come è possibile che nessuno abbia
sentito nulla? E, soprattutto, perchè
le telecamere della videosorveglianza non hanno consentito alle Forze
dell’Ordine di agire con tempestività
durante lo sfacelo?
Via Marx, chiuso per
prostituzione il Centro
Massaggi Tokio Spa
Dopo alcuni mesi di indagine i Carabinieri di Carpi hanno chiuso il Centro Massaggi Tokio Spa di Carpi per
favoreggiamento della prostituzione
delle due dipendenti massaggiatrici
cinesi. L’indagine è scaturita a seguito dei controlli eseguiti a gennaio di
anche un più frequente controllo
sul campo da parte degli organi
preposti. “La Polizia Municipale – continua D’Addese – agirà
di concerto con le altre Forze
dell’Ordine, Polizia e Carabinieri, presidiando maggiormente la
zona”. Alcuni residenti si dichiarano soddisfatti. “Almeno questa
richiesta è stata accolta”,
dicono. Resta da vedere
se le misure messe in
campo sortiranno i risultati sperati. Va ricordato
infatti che, tra gli altri,
c’è anche il divieto di
somministrare bevande
alcoliche in bottiglie
di vetro dalle 22 della
sera alle 6 del mattino,
proibizione sino a oggi non molto
rispettata – almeno a giudicare dalle numerose bottiglie vuote e dalle
segnalazione degli stessi residenti.
Tutti gli interventi in corso di
realizzazione sono stati finanziati
dal Comune.
Marcello Marchesini
Islam
e dintorni...
sicurezza a carpi - I fatti della settimana
Prosegue la collaborazione della Polizia Municipale dell’Unione delle Terre
d’Argine con i Carabinieri, in questo
caso la dipendenza territoriale di Soliera con la locale Stazione dell’Arma
(che si sono avvalsi in questo caso della
competenza del nucleo dell’Ispettorato
del Lavoro dei Cc di Modena). Nel giro
di pochi giorni sono state controllate
abitazioni private e laboratori dove si
riteneva fossero presenti extracomunitari irregolari e fenomeni di lavoro
nero. Nel mirino dei blitz, Soliera centro
ma anche le frazioni di Limidi e Sozzigalli. Identificate complessivamente
31 persone, tutte munite di regolare
permesso di soggiorno. In uno dei due
laboratori controllati, gestiti entrambi
da cittadini cinesi, l’attività si svolgeva
completamente ‘in nero’: ammonte-
Abbiamo in
programma
la revisione
dell’illuminazione
stradale, per
rendere più visibili
alcuni tratti che
prima restavano in
ombra”.
Di Francesca Zanni
Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna
Primavera araba e diritti umani
P
ranno a quasi 20mila euro le sanzioni a
carico dei titolari, che dovranno subire
inoltre ovviamente la chiusura dell’attività. Problemi di natura edilizia in merito
alle strutture dei laboratori sono poi al
vaglio del competente Ufficio edilizia
del Comune. Saranno inoltre verificate
le denunce di ospitalità da comunicare
come di norma all’autorità di pubblica
sicurezza.
quest’anno dai Carabinieri di Carpi con
il Nucleo Carabinieri Ispettorato del
Lavoro di Modena, quando emersero
alcune irregolarità nell’assunzione delle
massaggiatrici cinesi. In quell’occasione
il centro fu sanzionato con la chiusura e con una multa piuttosto salata,
per non aver assunto regolarmente le
dipendenti. Grazie ad alcune intercettazioni telefoniche e ambientali infatti
è stato dimostrato che le due massaggiatrici cinesi, col “favoreggiamento”
del titolare G.T, 41enne torinese, si
prostituivano all’interno del centro.
Le prestazioni sessuali fornite nella
formula del massaggio “romantico”
venivano pagate (40 euro) direttamente alla “cassa” in maggiorazione
al costo ordinario del “massaggio”.
Dopo alcuni mesi di indagini condotte
dai Carabinieri, il Tribunale di Modena
su richiesta del Sostituto Procuratore Niccolini, che ha diretto l’attività
investigativa, ha emesso un decreto
di sequestro preventivo, allo scopo di
impedire la prosecuzione del reato di
favoreggiamento della prostituzione.
Dalle indagini è anche emerso che il titolare aveva cercato, senza esservi ancora
riuscito, di arruolare ragazze dell’Est,
recandosi in Bulgaria e Romania. Al
momento non sono emersi coinvolgimenti della criminalità organizzata
nella gestione dell’attività. Novi: chiuso ristorante
abusivo
La Polizia municipale dell’Unione ha
portato a termine un’ispezione in un
pubblico esercizio affiliato a un circolo
sportivo. Da qualche tempo il locale,
novese pubblicizzava l’attività di ristorazione, con menù a tema e prezzi
modici. L’esame della documentazione
con relativa ricostruzione dell’iter cronologico dell’attività ha fatto emergere
una realtà completamente abusiva di
somministrazione di alimenti e bevande, in violazione delle vigenti norme
sulla regolamentazione dei pubblici
esercizi e delle leggi di pubblica sicurezza. Oltre alle sanzioni è scattata
l’ordinanza di cessazione immediata
dell’attività del locale.
rima delle proteste rivoluzionarie che hanno infiammato il Medio
Oriente negli ultimi mesi, i diritti umani erano purtroppo violati in vari
modi dai regimi autoritari che vi
regnavano. Nel caso dell’Egitto
per esempio, era soprattutto la polizia a esercitare
la violenza sui civili
dissidenti o sugli
oppositori politici
per conto del
regime. Arresti
ingiustificati,
processi ai
civili presso i
tribunali militari e diversi
abusi di potere
erano all’ordine del giorno.
A seguito delle
proteste, la speranza di tutti era che
il rispetto della dignità
umana potesse finalmente trionfare in questi territori.
Purtroppo, le aspettative sono state
tradite nella maggior parte dei casi. Le manifestazioni sono ricominciate in
Egitto per porre fine alla gestione militare dello Stato. L’esercito è salito al
potere a seguito della deposizione di Mubarak e, forte del nuovo potere
conquistato, commette ogni tipo di abuso sulla popolazione civile: torture
e percosse ai manifestanti, test della verginità alle ragazze, condanne sommarie di civili… Nabil, un ragazzo egiziano residente in Italia, sta facendo lo
sciopero della fame e della sete per denunciare violazioni dei più elementari
Diritti Umani nel suo Paese di origine, ma teme di avere ripercussioni una volta
tornato a casa. La sua è una delle tante voci che chiedono di essere ascoltate.
Con la Primavera araba, le popolazioni che hanno manifestato strenuamente sono riuscite ad abbattere i regimi al potere e a destabilizzare un tipo di
controllo politico che durava da decenni, ma la strada da percorrere verso il
totale rispetto dei diritti fondamentali della popolazione civile è ancora molta.
09.12.2011 n° 46
L
’occupazione dell’Istituto tecnico Meucci di
Carpi è terminata sabato
scorso con un corteo che, da
viale Peruzzi, ha raggiunto
il centro storico cittadino.
Un centinaio gli studenti, di
Meucci e Vallauri, che sono
scesi in piazza per gridare il
proprio malumore. “Abbiamo
occupato - spiegano i ragazzi
e il rappresentante di istituto
Luca Corradini - perché siamo indignati; indignati allo
stesso modo degli spagnoli, dei greci e dei lavoratori
italiani. La nostra non vuole
essere una protesta destinata
a restare al margine della coscienza sociale e nei giornali,
violentata da una mancanza
di informazione che, nella
realtà di Carpi crea un malessere ormai troppo presente:il
qualunquismo. Noi non occupiamo né per Monti, né per le
manovre programmate, come
credono molti concittadini pur
non volendo aprire un dialogo
con noi, ma per dire che noi
ci siamo e che non piegheremo la testa a questo sistema
di sangue e lacrime che non
può che peggiorare la situazione italiana, noi occupiamo
perché siamo convinti che il
sistema economico e politico
vada completamente riformato dal basso, partendo anche
dalle scuole, troppo a rischio
in un Paese che vuole chiamarsi civile, tutelando gli interessi
di tutti e non solo quelli dei
mercati. Noi occupiamo per
la democrazia”.
Tre giorni di occupazione
che si sono svolti in un clima
tranquillo. Circa 150, i ragazzi
che hanno preso possesso dei
locali del Meucci. “Abbiamo
pulito la scuola, controllato
che nessuno combinasse guai,
fatto la raccolta differenziata e, attraverso una colletta,
abbiamo chiamato il padre
di uno studente, muratore di
professione, per aggiustare
un buco che da tempo si era
creato in una parete. Per tre
giorni abbiamo raccolto il denaro necessario per cucinare
9
L’occupazione dell’Istituto tecnico Meucci di Carpi è terminata sabato scorso con un corteo che, da
viale Peruzzi, ha raggiunto il centro storico cittadino. Un centinaio gli studenti, di Meucci e Vallauri,
che sono scesi in piazza per gridare tutta la propria indignazione
Gli indignados della scuola
gli indignados della
scuola, scendono in piazza
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
Cristina M.,
Arianna, Gennaro,
Jessica e Cristina V.
e, con dei fornellini da campo,
abbiamo preparato le pietanze
per tutti gli occupanti. Cucinavamo circa 5 chili di pasta
al giorno... E’ stata un’esperienza importante - continuano i quindicenni Cristina M.,
Arianna, Gennaro, Jessica e
Cristina V. - durante la quale abbiamo conosciuto tanta
gente e ci siamo confrontati
anche con i nostri compagni
contrari all’occupazione. Ci è
stata spiegata la crisi dal punto
di vista tecnico da un docente
di economia dell’istituto, abbiamo ascoltato un portavoce
universitario e un professore
precario e abbiamo dato vita
ad accesi dibattiti”. Il bilancio della “presa” del Meucci è
dunque positivo: nessuna testa
calda ha combinato guai, come
accertato anche dalle Forze
dell’Ordine e dalla preside
Paola Campagnoli.
“Abbiamo occupato per esprimere il nostro dissenso ai tagli
che la scuola sta subendo e
per tutelare il nostro diritto ad
avere un futuro”, concludono
alcuni studenti del Meucci. A
loro si unisce anche il coro di
voci proveniente dal vicino
Vallauri. Una quarantina circa, i ragazzi del professionale
che hanno disertato le lezioni
e sono scesi in piazza, sabato 3
dicembre. “Noi frequentiamo
un istituto professionale - ci
raccontano due studentesse
dell’indirizzo Moda - e a causa
della Riforma abbiamo subito
dei tagli alle ore di laboratorio,
in favore di Chimica e Fisica.
Nonostante gli insegnanti si
facciano in quattro, il tempo è
poco. La scuola non ha soldi, i
macchinari sono vecchi...”. Il
Vallauri, che conta circa 500
iscritti, ha fatto un solo giorno
di occupazione, organizzando,
lo scorso venerdì, un’assemblea permanente per discutere dei problemi della scuola.
“Tagliare le ore di laboratorio,
significa tagliare la nostra formazione e, di conseguenza,
il nostro futuro. Di certo non
avremo la stessa professionalità di chi si è diplomato qui
Luca
Corradini
gli anni scorsi”, concludono. E
dopo le parole scambiate con
noi, il corteo parte alla volta
del centro storico, tra slogan
e striscioni. Una protesta pacifica, per dire no ai tagli, no
al dominio dei mercati e per
riaffermare il proprio diritto
ad avere un futuro.
Jessica Bianchi
Alcuni studenti del Vallauri
09.12.2011 n° 46
10
S
econdo il filosofo tedesco
Ernst Bloch, la musica
più di qualsiasi altra arte,
consente l’espressione dell’inesprimibile, risvegliando la propria dimensione più profonda
e irriducibile. Ne sa qualcosa il
26enne carpigiano Mattia Agnelli che nutre un amore profondo
per la musica e desidererebbe
trasformare la sua attività da dj
in un lavoro a tempo pieno. “La
passione per la musica - racconta
Mattia, diplomatosi presso un
istituto professionale - mi è stata
trasmessa dai miei genitori che
vantano una variegata collezione
di vinili e musicassette di ogni
genere. Fin da bambino ho divorato innumerevoli canzoni e melodie, imparando a riconoscere e
apprezzare i diversi stili musicali.
Contrariamente ai miei coetanei
ascoltavo anche pezzi degli Anni
Settanta e Ottanta, che tuttora
trovo estremamente suggestivi e
che spesso ripropongo in chiave
moderna durante i miei djset”.
Per Mattia - che alterna all’attività
di deejay quella di disegnatore
meccanico in un’azienda di Correggio - la musica è essenzialmente un mezzo per esprimere sensazioni e stati d’animo, nonché per
raccontare pensieri ed esperienze.
“Ho iniziato quasi per gioco nel
1999 - ci spiega Agnelli che ha
imparato i trucchi del mestiere
velocemente e autonomamente - facendo djset in alcune feste
private, e da lì ho iniziato a farmi
conoscere ai gestori di caffè e
discoteche della zona. L’approvazione e il passaparola del pubblico
mi hanno consentito di ampliare
Da 12 anni il dj carpigiano Mattia Agnelli anima le serate cittadine con il suo sound raffinato
Il deejay delle emozioni
Mattia Agnelli
mattia agnelli: il dj
delle emozioni
Leggi la notizia su:
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il mio raggio d’azione, e il mio
sogno è di allargarlo sempre di
più nei prossimi anni”, confessa
sorridendo.
Il giovane dj annovera infatti
esperienze non solo a Carpi - in
particolare presso il locale Cookies dove lavora quasi ogni
settimana - Modena e dintorni, ma
anche sulla riviera adriatica dove
ha suonato in diversi bar sulla
spiaggia, e precisa: “ho scelto di
anteporre la qualità alla quantità
e, pertanto, preferisco talvolta
suonare meno per dedicarmi alla
programmazione di serate alternative in cui selezionare musica
più sofisticata rispetto alla solita
commerciale”.
L’attività di Mattia - che predilige
i generi funky e deep house - prevede ovviamente un’approfondita
ricerca di brani musicali. “Sono
sempre alla ricerca di novità e
perciò consulto regolarmente
i principali social network di
musica per guardare le classifiche
e decidere i pezzi da inserire in
scaletta, cercando di assecondare
le preferenze delle persone senza
tuttavia contraddire troppo il mio
gusto personale. Credo di essere
uno dei pochi deejay che oggi
non lavora solo in digitale, ma
ama ancora, di quando in quando,
assaporare il piacere di suonare un
disco”. Secondo Mattia, un buon
deejay si riconosce oltre che per le
sue abilità tecniche nel miscelare
brani in sequenza e senza brusche variazioni di tempo, anche
e soprattutto per la ricercatezza
nella selezione dei brani e la
capacità di trasmettere emozioni.
“E’ fondamentale - spiega Mattia - riuscire a creare l’atmosfera
giusta in relazione alla location, al
tipo di serata e principalmente al
pubblico. Occorre prestare molta
attenzione ai segnali che la gente
involontariamente invia e interpretare opportunamente i suoi
desideri. Quando vedi le persone
divertirsi, rilassarsi e stare bene in
compagnia vuol dire che stai facendo bene il tuo lavoro”. Agnelli
- che si definisce controcorrente
per il suo dissociarsi dalle mode
del momento - consiglia ai ragazzi
che vogliono intraprendere la sua
stessa carriera di non improvvisarsi deejay, ma di studiare e
formarsi una vasta cultura musicale, creandosi uno stile unico e
inconfondibile. “Spesso qualcuno
riconosce le mie sonorità prima
ancora di vedermi impegnato
alla consolle e quando ciò accade
provo un’immensa soddisfazione
”. Tra i progetti di Mattia - che ha
scolpito l’amore per la musica
persino sulla pelle, tatuandosi un
pentagramma sul braccio sinistro
- c’è anche quello di registrare
un disco interamente suo: non
possiamo che fargli un grande in
bocca al lupo!
Chiara Sorrentino
09.12.2011 n° 46
U
n mondo variopinto. Creativo e bellissimo, E’ quello
della comunità delle “crocettine”. Chi sono? A spiegarcelo
è proprio una di loro, la carpigiana
Monica Marchi, eclettica ed
estrosa artista nel ricamo a punto
croce. “Vent’anni fa una collega mi
ha fatto conoscere l’arte del ricamo ed è stato amore a prima vista.
Ricamare e cantare (Monica infatti,
soprano autodidatta, da anni canta
nel Coro Gospel Soul di Carpi
che, giovedì scorso ha presentato in
Officina, il nuovo disco contenente
11 brani) sono le due attività che
mi rilassano maggiormente e mi
consentono di esprimere liberamente tutta me stessa”. In punta di
piedi, così è iniziata l’avventura
di Monica nel mondo del ricamo.
Sottovoce. Come tutte le cose belle.
E grazie al suo blog (www.armoniedimo.blogspot.com) le si sono
dischiuse preziose e inaspettate
opportunità. “In rete, da “piccola”
blogger - sorride Monica - ho avuto
modo di conoscere Nives Marchi,
stimatissima creatrice italiana di
Teddy Bears. Dall’amicizia nata on
line, Nives mi ha invitata a partecipare al Salotto delle Artiste, uno
spazio allestito all’interno della
manifestazione fieristica modenese
Curiosa”. Hanno inventato e affinato tecniche, applicato le nuove
tecnologie ad antichi mestieri dando vita a nuove forme di manualità,
hanno lanciato mode e conquistato
11
Un mondo variopinto. Creativo e bellissimo, E’ quello della comunità delle
“crocettine”. Chi sono? A spiegarcelo è proprio una di loro, la carpigiana
Monica Marchi, eclettica ed estrosa artista nel ricamo a punto croce
Artista in creatività
Monica
Marchi
riconoscimenti internazionali:
sono le specialiste della creatività, artiste del taglio e cucito,
custodi dei segreti di tessuti e
materiali che possono essere
trasformati in una infinità di
oggetti. Dal riciclo creativo
all’art bijoux, dall’home decor
al patchwork le migliori esperte d’Italia, a Curiosa, hanno
Verrà presentato mercoledì 14 dicembre alle 21, presso il Teatro Comunale, il secondo tomo
del terzo volume della Storia di Carpi, nel lungo Ottocento (1796-1914)
Una donazione per il Ramazzini...
V
errà presentato mercoledì 14 dicembre alle 21,
presso il Teatro Comunale,
il secondo tomo del terzo volume
della Storia di Carpi, nel lungo
Ottocento (1796-1914). L’opera fa parte della collana di studi
realizzata dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi per indagare e divulgare aspetti inediti o non
sufficientemente esplorati della
realtà cittadina. I saggi affrontano il
periodo che va dal 1786 al 1914, in
cui avviene il passaggio cruciale dal
dominio estense al Regno d’Italia.
Se il primo tomo aveva affrontato
questa età da un punto di vista
economico e politico, nel secondo
si ritrovano invece gli aspetti della
società e della cultura carpigiana.
Gli autori, quasi una ventina tra docenti universitari e ricercatori, han-
no studiato le modalità con cui si è
formata nei carpigiani la consapevolezza della loro identità, le forme
attraverso cui i poteri locali hanno
saputo incidere su questo complesso fenomeno e gli aspetti con cui
tale identità si è manifestata nei diversi campi delle arti e della cultura.
Un cammino fatto di tanti tasselli
che gli autori hanno assemblato
in un quadro d’insieme inedito e
approfondito. Anche questo volume della Storia di Carpi presenta
importanti novità e aggiornamenti
sui temi proposti insieme a un nutrito apparato iconografico. L’opera
è a cura della professoressa Anna
Maria Ori, direttrice editoriale
della collana della Fondazione, e
dei professori Giorgio Montecchi,
dell’Università di Milano, e Angelo
Varni dell’Università di Bologna.
Dopo i saluti del vicepresidente
della Fondazione, avv. Riccardo
Pelliciardi, e del consigliere di amministrazione, dottor Silvio Pederzoli, la presentazione del volume
è affidata ai curatori e al professor
Elia Taraborrelli, coordinatore
del progetto editoriale. Al termine
della presentazione, il volume sarà
consegnato in omaggio a ogni
nucleo famigliare. La distribuzione
continuerà nei giorni successivi in
corso Cabassi 4, dove per poterlo
ricevere sarà richiesta una donazione di 7 euro che la Fondazione farà
pervenire interamente all’Ospedale Ramazzini. Dalla distribuzione
dei precedenti volumi sono stati
raccolti oltre 7.500 euro destinati a
questa primaria struttura sanitaria.
L’ingresso in teatro è libero fino a
esaurimento posti.
incontrato appassionati e creativi
alle prime armi, per condividere
la loro passione e svelare alcuni
dei loro segreti. “Essere tra le 15
creative selezionate, provenienti
da ogni parte d’Italia, per rappresentare la categoria del ricamo a
punto croce - continua Monica - è
stato per me un grandissimo onore.
Ho incontrato donne straordinarie,
generose nel condividere il loro
sapere, umili. Quello della creatività e della manualità è davvero un
bel mondo. Tutto da scoprire e da
gustare”. Sfatiamo poi il mito che a
ricamare siano solo le nostre nonne,
la comunità delle crocettine infatti,
è costituita “da tantissime giovani
donne, che
dialogano,
si confrontano, creano
e ricamano
tanto anche
nel nome
della solidarietà e della
beneficenza”. Il loro,
è un lavoro
difficilmente
stimabile: ore
e ore passate a
ricamare per dar forma e vita a preziosi oggetti. “Miniature” davvero
senza prezzo! Unica carpigiana in
fiera, Monica ama sperimentare:
“nonostante io sia nata col ricamo
a punto croce, adoro provare tutte
le tecniche possibili e lanciarmi in
vari abbinamenti per creare oggetti
diversi e reinventare, con fantasia,
l’arte del ricamo”. Dimenticate infatti quadri e quadretti, col ricamo
Monica realizza gli oggetti più impensati: dalle decorazioni natalizie
ai puntaspilli, dalle ghirlande alle
trousse... e, a gennaio, per Monica,
di professione impiegata, un sogno
si concretizzerà. “Grazie al sostegno di mio marito Stefano, aprirò
un negozio in via Ugo da Carpi di
Bomboniere, articoli da regalo e
creazioni in libertà. Un angolo nel
quale la mia passione, finalmente,
si trasformerà in un vero e proprio
lavoro. Un luogo nel quale vorrei
che tutta la comunità di creative,
carpigiane e non solo, potesse
incontrarsi, per mettere a confronto
idee, fantasia e manualità”.
Jessica Bianchi
09.12.2011 n° 46
12
Ricchissimo il cartellone di eventi legato alle
festività natalizie
Tutte le luci del Natale
S
i respira già aria di
Natale. A parte il
freddo, a farla da padrona è la luce delle luminarie che, anche quest’anno, abbellisce le vie del
centro di Carpi. Il merito
di aver dotato la città delle
luminarie natalizie, anche
per il 2011 e anche in tempi
di crisi, va alle associazioni
di categoria, all’Amministrazione Comunale e,
soprattutto, alla sensibilità
di circa 200 negozi ed
esercizi commerciali, ma
anche degli studi e degli
uffici che si affacciano sulle
vie centrali della città, che
hanno finanziato le luci,
realizzate con tecnologia a
Led e, quindi, a basso consumo (tecnologia che ne ha
permesso l’accensione con
una settimana di anticipo
rispetto agli scorsi anni).
Oltre alle luminarie, le feste
godranno di molto altro ancora. E’ stato infatti presentato il programma di Natale
a Carpi, il cartellone di
eventi che, come di consue-
to, propone appuntamenti
per i bambini, iniziative
di richiamo commerciale,
incontri culturali e musicali, mostre ed eventi, senza
dimenticare la programmazione del Teatro Comunale
e, ovviamente, gli appunta-
menti legati alle tradizioni
religiose. Natale a Carpi
proporrà un cartellone che
avrà come punto di riferimento il centro storico. Già
inaugurata la pista di pattinaggio di Piazza Garibaldi
(che resterà attiva fino a
gennaio), sabato 3 dicembre sarà la volta di un’altra
novità, ovvero i grandi vasi
luminosi e addobbati posti
in corso Pio, corso Fanti,
corso Cabassi e Piazza
Martiri. In corso Roma,
corso Fanti, corso Cabassi
e corso Pio, l’8 dicembre
avrà poi luogo, alle 17, l’accensione dei quattro grandi
abeti di Natale. Il 10 dicembre si celebrerà la Giornata
internazionale dei Diritti
umani, il 13 si festeggerà
Santa Lucia con tanto di
corteo di cavalieri in costume e, al Comunale, tornerà
il tradizionale appuntamento con il dialetto di Fer filos
sota l’elber. Il 17, infine,
in programma c’è la serata
Downtown, con negozi e
bar del centro storico aperti
fino alle 22 e tante animazioni itineranti. Altra novità
di quest’anno è il Trenino di
Natale (iniziativa realizzata
col contributo della Casa
del volontariato), che
percorrerà le vie del centro
portando a spasso gratuitamente adulti e bambini.
In via Guaitoli si potrà
visitare (l’8-10-11-17-24
dicembre) il Mercato degli
hobbisti e in corso Fanti
Continua a pagina 13
09.12.2011 n° 46
Continua da pagina 12
vi sarà uno spazio dedicato alla
solidarietà e al volontariato.
Previsti anche mercati ambulanti
straordinari in Piazza Martiri e
in corso Fanti (quest’ultimo con
stand alimentari del Consorzio Il Mercato) in varie
giornate di dicembre. Per
tutto il mese, poi, i negozi
resteranno aperti anche nei
giorni festivi (escluso Natale, S.Stefano e Capodanno)
e sarà sospesa la chiusura
infrasettimanale. Lo staff di
Babbo Natale e Lady Claus
ingaggiato dal Consorzio
Con CARPI sarà impegnato nel tradizionale servizio
di animazione rivolto a
grandi e piccini per le vie
del centro. Nelle strade del
cuore della città si potrà
inoltre ascoltare l’emittente a circuito chiuso del centro commerciale naturale Downtown Radio
(in collaborazione con Radio
Bruno e Visio Spot). Non possono non essere menzionati, infine,
il Mercatino missionario in Sala
Duomo fino all’8 dicembre, i
presepi realizzati dalle parrocchie
visibili in tutte le chiese cittadine
e quello in grandezza naturale sul
sagrato della Cattedrale, oltre al
programma di celebrazioni religiose messo a punto dalla Diocesi
e che culminerà il 25 dicembre.
Natale a Carpi è promosso dal
Consorzio ConCarpi, costituito dai rappresentanti dell’ente
locale, da Confesercenti, Confcommercio, Cna, Lapam e il
Comitato per il Patrono. Un
fondamentale contributo è stato
inoltre fornito dagli Assessorati
13
alle Politiche Culturali e Giovanili e al Commercio e Centro
storico del Comune, dalle istituzioni culturali cittadine, dalla
Diocesi, dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi, da Radio
Bruno e dalle tante associazioni.
Valeria Cammarota
tutte le luci del natale
carpigiano
Leggi il programma su:
www.temponews.it
In occasione delle festività natalizie le associazioni
di volontariato di Carpi incontreranno la città
Il Trenino del Volontariato
L
a Fondazione Casa
del Volontariato, insieme all’Assessorato
all’Economia del Comune
di Carpi, al Consorzio Con
Carpi, e in collaborazione
con il Centro Servizi per il
Volontariato di Modena
e la Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi
quest’anno promuove - in
occasione delle festività natalizie - un momento di incontro tra il volontariato locale e la cittadinanza. In centro storico, lungo il portico di Corso Fanti, nel tratto
compreso tra via Loschi e via Santa Chiara, saranno allestite le bancarelle delle
associazioni di volontariato per le finalità di vendita dei loro prodotti e iniziative
di promozione. Le Bancarelle per la solidarietà si terranno per cinque giornate,
più precisamente: il 9, l’11, il 17 e il 18 dicembre dalle 9 alle 19.
Accanto ai banchetti delle associazioni saranno organizzati momenti di animazione, tra i quali il Trenino del Volontariato, che circolerà per il centro e sul
quale sarà possibile salire gratuitamente.
Un modo in più per essere solidali e “aiutare chi aiuta”, facendo sentire alle
tante associazioni di volontariato di Carpi, la vicinanza, il calore e la gratitudine
dell’intera comunità.
Cena fashion al ristorante La Bastia di Bastiglia
A scuola di stile con Carla Gozzi
C
arla Gozzi è l’eclettica conduttrice di
Ma come ti vesti? con Enzo Miccio
su Real Time. Biondissima e impeccabile, distrugge e ricrea i look dando preziosi
consigli di stile. Carla è modenese d’origine,
ha lavorato per anni a Max Mara e oggi vive
in un paesino del reggiano; non rinuncia alla
sua emilianità anche se trascorre gran parte
del tempo a Milano e in auto per raggiungere i luoghi dove tiene corsi, lezioni e iniziative
pubbliche. E’ stata una rimpatriata, dunque,
per lei, quella di venerdì scorso presso il ristorante La Bastia di Bastiglia dove alcuni esercenti (White, Bliss e Evos parrucchieri di
Mirandola, Le madeleine de Petra di Carpi
e Modena, La Truccheria di Sassuolo e Casa
Chic di Medolla) hanno promosso una divertente cena in sua compagnia. Carla Gozzi
ha dispensato consigli di stile, reinventato il
look di alcune partecipanti e mostrato slide
sugli oggetti di culto per le “fashioniste” spiegandone storia e caratteristiche.
Soprendente constatare la massiccia presenza di ragazzine preadolescenti (1213enni) tremanti all’idea di ottenere un giudizio sul proprio look e attentissime
ai dettagli. “Non è necessario spendere molto per vestire bene - ha spiegato
Carla - l’importante è avere uno stile che rispecchi la propria personalità”. Qualche dritta? Di sera total look nero, accessori luccicanti, borsa rigorosamente piccola (solo di giorno le borse grandi!), scarpe con tacco alto (detesta le ballerine).
Sì alle calze anche col sandalo a condizione che non si vedano le cuciture.
Al Borgogioioso atmosfera natalizia con l’installazione degli
artisti carpigiani
Il presepe è intagliato nell’albero
P
otrebbe essere un racconto per bambini, la favola di un albero vecchio
d’anni, ben 90, che dopo avere visto tante cose e persone stava per essere
tagliato e finire in discarica. Finale un po’ mesto anche se nobilitato dallo
scopo: fare spazio alla nuova ala per la Radioterapia dell’ospedale cittadino di
Carpi. Ma l’albero, un orgoglioso platano rosso, non subirà l’ultima onta, un
infermiere del nosocomio cittadino venuto a conoscenza del progetto, pensa
che il vecchio albero che ha fatto compagnia a tanti anni di lavoro meriti una
fine più degna. E, infatti, grazie al progetto del geometra Giuseppe Lugli l’artista lo intaglia e crea piccole strade a gradini, e casette, un borgo sparso tra il
saliscendi dei rami e tanti personaggi, decorati dall’orafa Sabrina Cornia, e poi
al centro, nel cuore dell’albero, trova ospitalità una natività. Adesso è in mostra
presso la galleria del Borgogioioso dove la notte di Natale arriverà la piccola riproduzione del bambino mentre il 6 gennaio, i tre magi concluderanno davanti
alla mangiatoia il loro lungo viaggio dietro la cometa. Così grazie all’intelligente lavoro delle mani e al grande cuore dell’artista carpigiano, Romano Cornia,
il grande albero racconta l’ultima storia della sua vita: la storia di una speranza
che il mondo, in modi diversi, celebra ogni anno e forse continua ad aspettare.
14
09.12.2011 n° 46
09.12.2011 n° 46
Domenica 11 dicembre alle
16,30, nella cornice della
Chiesa di San Francesco
d’Assisi, appuntamento con
le Corali G.P. da Palestrina e
Regina Nivis di Carpi
Concerto di Natale
L
e Corali G.P. da Palestrina
e Regina Nivis di Carpi, si
uniscono, per dare vita a un
grande Concerto di Natale di
sicuro effetto. Gli oltre 60 coristi
saranno accompagnati da un gruppo strumentale e si alterneranno al
coro le voci del soprano Daniela
Zerbinati e del tenore Danilo Formaggia. Saranno eseguiti brani di
autori conosciuti in tutto il mondo:
Mozart, Bach, Haendel,Vivaldi,
B. Marcello nella più classica
tradizione natalizia. L’atmosfera del
Natale infatti ha sempre qualcosa
di magico. Il Concerto di Natale è
reso possibile grazie al contributo
di Banca Popolare dell’Emilia e di
Blumarine. Il concerto è a ingresso
gratuito.
I Lions Club Carpi Host e
Carpi Alberto Pio hanno
selezionato 6 opere che,
attraverso il distretto di
Carpi, potranno accedere,
se meritorie, alle selezioni
nazionali e internazionali
del concorso Un poster per
la Pace
I bimbi e la pace
A
nche quest’anno i Lions
Club Carpi Host e Carpi
Alberto Pio hanno coinvolto i ragazzi delle Scuole Medie
di primo grado dell’Unione delle
Terre d’Argine, nell’iniziativa denominata Un poster per la pace.
Ben 132 le opere pervenute ai due
club, opere che hanno sviluppato
il complicato tema dell’edizione
2011: I bambini conoscono
la pace. Tra queste sono state
selezionate 6 opere che, attraverso
il Distretto di Carpi, potranno accedere, se meritorie, alle selezioni
nazionali e internazionali. L’opera
vincitrice giungerà poi a essere
esposta nel palazzo dell’Onu.
Le opere scelte quest’anno sono
quelle di: Vittoria Ferrari della
3°C della scuola media Gasparini
di Novi di Modena, Marcello Ranuzzi della 3°B della scuola media
Sassi di Soliera di Modena; Asia
De Panicis della 2°C della scuola
media G. Bosco di Campogalliano,
Benedetta Papotti della 2°A della
scuola media S. Cuore di Carpi,
Sara Ascari della 2°A della scuola
media G. Fassi di Carpi, Valentina
Gei della 2°F della scuola media
A.Pio di Carpi. La commissione ha
inoltre segnalato l’opera dell’alunna Aslam Naila della 3°E della
scuola media G. Fassi di Carpi per
l’interessante contenuto artistico e
tematico.
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Un nuovo spazio per l’arte in Piazza Martiri
Q
uattro nuovi appuntamenti per le feste di Natale
nelle sale del Civico 46 di
Piazza Martiri, lo spazio espositivo aperto di recente. L’organizzatrice Angela Benetti presenterà
due rassegne di pittura. La prima
denominata Donne magiche proporrà opere dell’artista carpigiana
Valentina Lugli, la seconda
invece ospiterà quadri dell’artista
Massimo Brani. L’esposizione
aprirà sabato 10 quando, alle 18,
vi sarà il vernissage e proseguirà
nei giorni 13, 14 e17 dicembre,
sempre dalle 18 alle 22. Le opere
Dettaglio di un’opera della Lugli
Valentina Lugli
Lapam Carpi ospita Crepet
Figli: istruzioni per l’uso
M
ercoledì 14 dicembre alle 20.45 presso il Cinema
Eden di Carpi, in via Santa Chiara 22, si terrà
l’incontro dal titolo: Facciamoli crescere - Figli: istruzioni per l’uso. Ospite d’onore lo psicologo e
psicoterapeuta Paolo Crepet (in foto) che dialogherà con
Don Claudio Pontiroli, parroco di Quartirolo di Carpi. Il
tema principale sarà il rapporto genitori-figli: autonomia,
responsabilità e rispetto delle regole. L’iniziativa è a ingresso
gratuito ed è rivolta a tutta la cittadinanza.
Alta cucina all’Osteria dell’Aviatore
di Valentina Lugli si fanno simbolo della voce delle donne che appartengono a un archetipo misterioso che racchiude e offre forza
vitale, mentre le opere di Massimo
Brani, tratte dalla serie Africa,
narrano di una grande danza cui
erano presenti molti guerrieri e
altrettante guerriere.
N
uovo exploit di Stefania Camurri che, nel locale che gestisce da
qualche tempo, l’Osteria dell’Aviatore dell’aeroporto di Fossoli, ha
preparato e servito una sofisticata cena a tema. Questa volta incentrata
sui formaggi francesi che sono stati serviti alle decine di convenuti abbinati a
ricercate marmellate e a importanti vini fermi. Qualche tempo fa aveva proposto una cena interamente a base di carne di maiale, secondo la più genuina
tradizione culinaria della Bassa. Molti buongustai sono intervenuti alla cena
che ha celebrato i raffinati formaggi francesi, dal Camembert ai Caprini di vario
genere, dal Tete de Moine al Bric, dal Brie de Jussac al Blue de Chevre e al Luesjlton. I vini che hanno accompagnato la cena sono stati il Cabernet, il Sauvignon,
il Gewurztraminer con un finale a base di Passito di Albana. E nelle prossime
settimane Stefania, insieme al proprio staff di cucina e di sala, proporrà altre
serate a tema su piatti specifici della cucina italiana e internazionale.
C.P.
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09.12.2011 n° 46
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Per voi gustose idee regalo all’erboristeria e parafarmacia
La Camomilla in via Cuneo, 17. Scoprite FiltroScrigno® e Silver Tin,
confezioni che vi permettono di apprezzare l’autentica natura di
ogni tipo di tè e tisana e, ancora, le scatole di legno o in latta che
racchiudono tutti i sapori per riscaldare l’inverno di dolcezza
Il caldo sapore del
Natale...
P
er rendere
ancora più caldo
e prelibato il
vostro Natale perché
non regalare gustosi
tè o infusi di frutta da
assaporare con calma
nei freddi pomeriggi
invernali? Per questo
Natale, l’erboristeria
La Camomilla vi ha
preparato delle succose novità, targate
Neavita. Espressione
di una cultura evoluta
e complessa, da millenni il tè e gli infusi
accompagnano la vita
dell’uomo in molti momenti della giornata.
Con rispetto e dedizione nei confronti di queste bevande preziose, Neavita seleziona e
propone le migliori varietà, per
offrire intatte tutte le loro propretà
benefiche. Il FiltroScrigno® Neavita accoglie in sé foglie intere,
cariche di aroma e di sostanze
integre, che permettono di apprez-
parti vegetali, permette
poi a foglie, piante, fiori
e frutti di espandersi in
modo omogeneo e completo diffondendo così
tutto il loro sapore. In
una perfetta “in fusione” tra natura e sensi,
FiltroScrigno® Neavita
suscita un emozionante
incontro, che precede e
compenetra il carattere
dell’infuso, permettendo
di vivere l’essenza autentica del rito e di riscoprirla in ogni occasione. I
filtri scrigno racchiudono
sapori da scoprire a base
di tè nero, verde,
bianco, rooibos e tisane. E se siete più
dinamici e moderni, perchè
non scegliere le Silver Tin?
Eleganti lattine in alluminio
contenenti grandi tesori, tutti
da degustare... Il prezioso
Tè Bianco Melange, tesoro
riservato anticamente alla
corte dell’imperatore della
zare l’autentica natura di ogni
tipo di tè e tisana. Il tessuto
neutro esalta tutte le note aromatiche e fruttate, a differenza del comune filtro in carta
spesso contaminato da carta,
colla e sbiancanti. Favorendo
il contatto dell’acqua con le
Cina, dalle note delicatamente
agrumate o il Tè nero Melange
dalla gradevole essenza speziata.
E, ancora, il Tè della fortuna, miscela di tè verde e nero dal sapore
fiorito e arricchito da farfalline
di zucchero e il Tè degli Amanti
con petali di fiordaliso e cuori
di zucchero. E per impreziosire
il vostro regalo, il tè o l’infuso
potrà trovare posto all’interno di
preziose scatole di legno colorato
o in latta accanto a una tazza, una
tisaniera o un thermos salvacalore,
rigorosamente in tinta, per assicurare così ai vostri amici un caldo
corredo per far fronte all’inverno
con tutta la dolcezza della frutta.
per un regalo originale: preziosi cofanetti
di sali dal mondo e sale rosa dell’Himalaya
L’affascinante
mondo del sale
P
rezioso dono del mare o di
miniere millenarie, il sale
conserva memoria delle
origini dei territori del mondo e
delle tradizioni dei suoi popoli, differenziandosi per colore,
sapidità e carattere. Neavita ve lo
propone in soffi, fiocchi e cristalli
pregiati, affiancati da originali
miscele che sposano spezie, tè,
fiori o alghe alle note equilibrate
del sale rosa Himalayano.
Esaltano sapientemente i
sapori degli alimenti e decorano con eleganza le portate,
esprimendo la sensibilità,
la raffinatezza e la fantasia
di gourmet esperti o affascinanti. I soffi di sale sono
tocchi preziosi di sapidità
da spargere a mano sulle
portate, in pizzichi leggeri come un volo. Salish
Fumèe è un sale marino dal
sapore affumicato ottenuto
attraverso l’essiccazione con fumo del legno
d’olmo rosso, ottimo
sul pesce. Palm Island è un sale
marino integrale estratto a mano
che, in fase di essiccazione viene
mischiato alla lava vulcanica purificata e al carbone vegetale; nero
ed elegante è un prezioso alleato
nel decorare i vostri piatti di pesce,
crostacei, sushi e sashimi. Alatea
è invece il sale da tavola tradizionale hawaiano, ricco di argilla
rossa di origine vulcanica aggiun-
ta al sale al momento dell’essiccazione, contiene una quantità
di ferro cinque volte superiore a
quella presente nel sale comune:
ottimo con le carni rosse. I fiocchi
di sale sono invece delicati petali
dalla particolare consistenza da
spargere a mano sulle portate.
Delizioso il Murray River, dal
tenue color albicocca, fiocchi che
nascono dall’evaporazione delle
acque saline del millenario bacino
sotterraneo del fiume australiano
Murray. Dolce e delicato è ottimo per cotture di pesci e carni al
forno. Zafferano invece è costituito da luminosi fiocchi di sale di
Cipro dalla forma piramidale impreziositi dall’aroma di stigmi di
zafferano. L’ideale in piatti di riso,
zuppe di pesce e cruditè. Ottimo
per preparare marinate, piatti in
crosta, patate e crostini. I cristalli
di sale sono invece gemme preziose da macinare sugli alimenti o da
utilizzare come decoro. Il Blu di
Persia lascia in bocca un graduale
sapore speziato; il Tè Matcha è un
sale himalayano unito a foglie di
tè Matcha, in un raffinato connubio di sapidità e delicatezza; Peperoncino invece, è un sale himalayano vivacizzato dalle calde note
del peperoncino di Espelette, rara
varietà coltivata nei Paesi Baschi.
Ardito in pizzichi nelle ricette con
cioccolato. E,
infine, preziosi
grani di sale
himalayano
frammisti a
spezie, fiori
e alghe, per
conquistare
occhi e palato.
In Peperoncino, rossi
anelli piccanti
abbelliscono
i cristalli di
sale; in Erbe
di Provenza, la
fragranza delle
erbe aromatiche pervade
con le sue note
fresche la sapidità dei cristalli; in
Alghe Marine, alghe verdi e brune
decorano con eleganza il sale rosa
himalayano, mentre in Cachemire,
gioiosi petali di fiori rallegrano di
spensieratezza la sobria trasparenza del sale. Insomma un mondo
tutto da scoprire...
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L’associazione Sportiva Dilettantistica Moving Art’s organizza, domenica 11 dicembre, a partire dalle 10, presso la palestra
dell’Istituto G. Vallauri, uno stage di Sistema Commando Krav Maga della durata di 6 ore
Tecniche di sopravvivenza
D
opo lo strepitoso successo del Master class di
Zumba, l’Associazione
Sportiva Dilettantistica Moving
Art’s organizza, domenica 11 dicembre, a partire dalle 10, presso
la palestra dell’Istituto G. Vallauri di viale Peruzzi 13, uno Stage
di Sistema Commando Krav
Maga, della durata di 6 ore. Una
giornata davvero imperdibile,
dal momento che per l’occasione
sarà presente anche Moni Aizik,
il fondatore del metodo di combattimento che, più di ogni altro,
sta prendendo piede in Italia e nel
mondo. Di cosa si tratta esattamente? “Il CKM, Commando
Krav Maga – puntualizza Alfonso Del Vecchio, istruttore certificato di Commando Krav Maga,
affiliato alla A.S.D. Combat
Survival Italia, nonché presidente
di A.S.D. Moving Art’s - non è
un’arte marziale, ma un effettivo
sistema di combattimento per la
sopravvivenza da strada, basato
sulla realtà. Nello specifico si
tratta di un metodo pratico ed
efficace in grado di prepararci
fisicamente e mentalmente a una
reale aggressione. La sua validità tattica si basa nella praticità,
nell’innovazione e nell’effettività
di tattiche militari che mirano al
maggiore danno, nel minor tempo
possibile. Rivolto a qualsiasi persona, indifferentemente dal peso,
dal sesso o dalla forza fisica, la
validità del CKM poggia su un si-
sono difendersi dai pericoli cui,
sempre più spesso, sono esposti
(molestie, pedofilia, tentativo di
rapimento, bullismo, adescamenti via Internet). Presso A.S.D.
Moving Art’s è infatti operativo
WIN!, il rivoluzionario Sistema
Antipedofilia e Antibullismo Reality Based appositamente studiato
per i bambini dai 4 ai 13 anni.
Con WIN! il bambino impara i
fondamentali comuni a tutte le
arti marziali (calci, pugni, cadute:
tecniche difensive “school friendly e assolutamente non aggressive), ma soprattutto impara a
diffidare degli sconosciuti e degli
atteggiamenti equivoci. Tutto
questo mentre gioca e si diverte,
guadagnando in armoniosità,
equilibrio psico-fisico e coordinazione neuromuscolare. Con
stema di sopravvivenza – engage
and disengage – che si sviluppa in
situazioni di forte stress e minaccia”. Una giornata importante,
anche perché sarà l’occasione per
conoscere più a fondo B.A.C.A.
– Bikers Against Child Abuse
(www.bacausa.com), associazione nata con l’intento di creare un
ambiente più sicuro per i bambini
abusati, cui andrà parte degli
incassi di domenica 11 dicembre
e per sapere qualcosa di più su
come anche i più giovani pos-
WIN! il bambino impara anche
ad assumere atteggiamenti propositivi e di collaborazione con
chi lo circonda, per essere sempre
vincente nella vita e impara a nutrirsi correttamente per prevenire
le patologie sempre più frequenti
in età scolare. Lo Stage di Sistema Commando Krav Maga, che
attirerà atleti e persone da tutta
Europa, è rivolto a tutti, senza
alcuna distinzione. Al termine
verrà rilasciato un diploma di
partecipazione. Per iscrizioni
(consentite fino al giorno stesso
dello stage, salvo raggiungimento posti disponibili) è possibile
chiamare il 338.2061855. Per
informazioni, www.israelifightingsystem.it e www.commandokravmaga.com.
Valeria Cammarota
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il giornalista Enrico Gualteri risponde all’assessore a sport e benessere alberto d’addese
“…la critica è solamente alle parole…”
C
arissimo Assessore,
La ringrazio anzitutto dell’attenzione che mi concede. E
poi per il doppio complimento che mi
fa: vado molto orgoglioso di piacerLe
moltissimo come “articolista sportivo”
e pochissimo come “commentatore
politico”. Sapere di essere gradito a chi
ama molto lo sport non può che farmi
piacere. E altrettanto, la distanza da
parte di un’istituzione è prerogativa di
qualsiasi buon giornalista. Che - diceva
Montanelli e ribadisce spesso Travaglio
- ha sempre da porsi come “cane da
guardia del potere”, e mai come “cane
da compagnia”. Fatta questa premessa
vorrei sottolineare nuovamente il mio
personalissimo e modestissimo punto
di vista sulla questione Cabassi, riprendendo il precedente articolo (Tempo n.
42 – 11/11/2011). Dove sì, ho “omesso” “le procedure che hanno portato
al via dei lavori”, ma solo dopo averle
descritte in altri frangenti su questo
stesso giornale (si veda ad es. n. 37
– 7/10/2011). Nell’evitare di ribadirle,
non credo comunque di aver fuorviato
il lettore. In nessun modo. Nessuna
mozione è stata fatta all’iter. E meno
che mai è stato messo in discussione
il Vostro rigore burocratico. Ciò, anzi,
va a pieno merito del Comune che Lei
rappresenta. Ma proprio a maggior ragione del fatto che conoscete ed applicate bene i regolamenti, la critica è
e resta alle parole. Ovvero: sulle valutazioni e sulle stime di cui, avendone
paternità, dovete assumere responsabilità. Soprattutto nei confronti degli
imprenditori che sono stati disposti a
partecipare onerosamente all’opera,
coerentemente agli accordi. Cioè, bud-
getizzando non più di 4 gare in affitto
al Giglio. Per non parlare dei tifosi che
hanno sottoscritto l’abbonamento in
condizioni disattese. Per non tacere,
infine, di quelli che hanno rinunciato
a farlo, intravedendo molta nebulosità
nelle intenzioni. E così si sono allontanati dal Carpi. Mi permetto di riempire
qualche buco di sceneggiatura con lo
stesso zelo con cui Lei ha ricostruito le
ultime tappe. Cominciando a elencare
le prime. E ricambiando l’apprezzamento per la capacità di “dribbling”,
perlomeno pari alla mia.
L’8 maggio il Carpi vince il primo campionato professionistico nazionale
dopo 102 anni di storia e sale in Lega
Pro I Divisione; lo stadio è fuori dai
criteri di norma previsti dai regolamenti
federali, e inoltre scadono le deroghe
di agibilità concesse dagli Enti preposti. Diventa perciò immediatamente un
problema per l’iscrizione al campionato
2011-2012;
- il 1° giugno l’Amministrazione e il
CdA biancorosso raggiungono l’intesa:
il Carpi rinuncia ai contributi convenzionati fino al 2013, l’Amministrazione provvede alla ristrutturazione del
Cabassi;
- il 2 giugno esce il comunicato ufficiale
congiunto;
- il 3 giugno il Comune spiega i dettagli
dell’intervento ai giornalisti (in presenza dell’allora presidente del Carpi Fc
1909 Marcello Rossi): cantierizzazione
entro luglio, taglio del nastro ai primi di
novembre, protocollo d’intervento con
nuove tribune in tubolari e possibilità
d’ampliamento successivo;
- il 24 luglio il progetto non è ancora
definito, ma gli schemi sono profondamente cambiati:
scompaiono i tubolari
(e con essi la versatilità), tornano le vecchie
curve in cemento, lievita il costo rispetto al
prospetto iniziale (da
700mila a 1.5 milioni
di euro);
- il 17 agosto, in
un’intervista a
“L’informazione” Lei sposta
il termine lavori
a ridosso di Dicembre;
- oggi, al momento in cui Le
scrivo, non c’è
nemmeno una
gru in opera. Si
studia la messa
in sicurezza dei
primi ponteggi.
Per questo, e in
ragione di quanto richiede la Soprintendenza (che si spinge un po’ oltre
la prassi, prescrivendo condivisioni e
garanzie molto precise), continuo a dubitare sull’ennesima previsione: tre mesi
a partire dal 10/11/2011, consegna
febbraio 2012. Mi pare disinvoltamente
ottimistica. Ma questo non è un dato,
è semplicemente la mia opinione. Beninteso: da fruitore dello stadio spero
sia sbagliata.
Riguardo alle strategie, condividiamo
un punto su cui già mi ero espresso
senza mezzi termini: l’ineluttabilità
d’intervento su un bene pubblico deteriorato da anni d’insufficiente manutenzione. Fino al paradosso per cui
l’utilizzo cominciava a diventare più
costoso dell’estrema cosmesi. Convergo naturalmente sul dovere di garantire
un patrimonio storico. E aggiungo la
necessità di tutelare un’eccellenza
sportiva, quale è il Carpi nella terza
serie professionistica pedatoria. Non
è affatto poco. E non vedo francamente altro. Credo che il Comune debba
trovare la forza di dire che il Cabassi
è un grande problema di pochi. Interessa a una minoranza di cittadini, e
ne riguarda ancora meno. Ma non per
questo è trascurabile: resta comunque
un grande problema. Va perciò rimesso
in ordine per evitare che diventi enorme. E per consentire calcio di livello
ad una società che ne avrà la naturale
esclusiva sobbarcandosene la gestione. E che a sua volta può contribuire
all’indotto e al lustro del tessuto sociale.
Questo, e non altri, è il messaggio che
deve arrivare alla città. E’ l’unico che
può essere accettato. Non meno che
sufficiente a giustificare la spesa, non
più che necessario per salvaguardare
la Vostra credibilità.
Tutti gli altri non sono argomenti.
Accetti il consiglio, e mi creda: non
insista con il recupero dello spazio polifunzionale. Conosco i carpigiani da
più tempo di Lei: non la berranno mai.
Specie dopo aver preso
atto che le riserve sono
state sciolte a Prato. Non
un minuto prima della
promozione in C1. Quali
“numerose attività” che
non riguardino la Lega Pro
esigono una capienza recuperata a 4.000 posti?
Telesorveglianza degli
spalti? Prefiltraggio degli ingressi? Torri-faro
adeguate alle esigenze tv? Modernizzazione della tribuna stampa? Per
altro, da anni il Cabassi è pure privo
di pista d’atletica. E sorge da sempre
intorno ad un velodromo inutilizzabile
per ragioni architettoniche. Una volta
messo a nuovo, tornerà ad essere la
casa dei biancorossi. Ma al portafoglio
d’attrezzature sportive non aggiungerà
praticamente nulla. Il Carpi continuerà
a ottimizzarne la custodia, come logico che sia. Seguiterà a far riposare il
terreno di gioco durante la settimana, risparmiandolo per le gare interne
della prima squadra. E proseguirà a
dirottare l’addestramento del proprio
vivaio presso gli altri campi del territorio. Mentre le altre polisportive se ne
guarderanno bene di chiedere asilo e
condividerne i costi di gestione.
Per quanto riguarda il calcio, dunque,
l’attuale equilibrio richieste-servizi non
muterà, né in attivo né in passivo. Non
discuto, infine, sulle esigenze delle altre discipline, e sulla “sete di strutture
sportive”. Ed è senz’altro virtuosa “la
crescita esponenziale delle attività, pari
al 20% negli ultimi due anni, che ha
comportato la richiesta di spazi che
non riusciamo a esaudire completamente”: significa, tra le altre cose, che
il Suo Assessorato ha operato bene.
Ma mi consenta di concludere che,
sottolineando ciò, proprio in questo
contesto, Lei realizza “il più classico
degli autogol”. Prendendone atto, diventa estremamente difficile spiegare ai
ragazzi, ai genitori, e prim’ancora a tutti
gli altri attori dello sport carpigiano, che
è stata spesa una parte consistente del
bilancio comunale per un’opera unica
gestita da una sola società. Che tra
l’altro, nel caso dovesse salire in categorie superiori, nemmeno potrà più
usufruirne. La saluto rimettendomi al
lavoro che preferiamo entrambi: quello
di “articolista sportivo”. E augurandomi di vederLa presto, come promesso,
al seguito del nostro Carpi.
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A San Marino, presso il Cinema Ariston, domenica 11
dicembre, alle 20,30, proiezione del film Il villaggio di
cartone di Ermanno Olmi
Piccole gang crescono...
La lezione del Maestro
U
n anziano prete a riposo assiste
incredulo allo sgombero della chiesa,
di cui è stato parroco per tanti anni,
perché l’edificio non serve più per gli scopi
del clero. Disperato, il religioso fugge e non
riesce a fare altro che rintanarsi in sacrestia.
Un forte temporale notturno spinge poi
un gruppo di clandestini in fuga a ripararsi
all’interno di quella stessa chiesa ormai dissacrata… Non più una chiesa delle cerimonie liturgiche e degli ori, bensì la casa di Dio
dove trovano rifugio i miseri e i derelitti. Ha
inizio un tempo che chiede al mondo uomini
nuovi e giusti. Fresco ottantenne, il maestro
Ermanno Olmi ritrova Rutger Hauer 23
anni dopo La leggenda del santo bevitore
e trova tanti migranti clandestini, ma l’accoglienza cristiana non conosce passaporto.
Tra immagini caravaggesche, potere alla Parola , teatralità e affabulazione
umanista, Olmi abbatte le chiese ed esalta la fede. E rimane una lezione: non la
vita come il cinema, ma il cinema come la vita. Perché non ci sono né migranti
né stanziali, ma solo uomini. E sono tutti di passaggio.
Lunedì 12 dicembre, alle 21, proiezione del film Tutta colpa
di Giuda, per la regia di Davide Ferrario, all’Auditorium della
Biblioteca
Si può pensare a Cristo senza Giuda?
I
rena Mirkovic è una giovane
regista teatrale da sempre attenta alla sperimentazione e in
fase di distacco sentimentale dal
suo compagno attore Cristiano.
Decide di accettare la proposta
dal cappellano di un carcere,
don Iridio: mettere in scena
con i detenuti un musical sulla
passione di Cristo. Il direttore del
penitenziario è favorevole, molto
meno lo è la rigida, ma in fondo
molto pragmatica, suor Bonaria. I
carcerati accettano di partecipare
al progetto ma quando giunge
il momento di assegnare le parti
nessuno intende interpretare
Giuda. Per il semplice motivo
che l’apostolo è il traditore, cioè
l’infame per eccellenza. Come
risolvere il problema? Irena sente
nascere dentro di sé una domanda: si può pensare a Cristo senza
Giuda? Forse sì. Davide Ferrario realizza un film importante per il cinema
italiano. Un film nel carcere e non sul carcere come egli stesso ama sottolineare.
Da ateo convinto Ferrario non rinuncia a interrogarsi sul senso profondo della
religione e sulle risposte che in essa gran parte dell’umanità cerca. Consapevolmente o no prende le mosse da quanto dice Gesù nel Vangelo di Matteo: “ero
carcerato e siete venuti a trovarmi”. Ferrario opera nelle carceri da un decennio
circa ma lo fa lontano dai riflettori, con pudore. Qui va a trovare i carcerati in
piena luce non per suscitare un pietismo ipocrita offrendo invece l’occasione
alla ventina di detenuti della sezione VI, blocco A della Casa Circondariale Lo
Russo e Cutugno di Torino per confrontarsi con un complesso lavoro di messa
in scena e con una domanda: è possibile evitare il negativo della vita, ciò che ti
trascina in basso, è indispensabile sprofondare in ciò che ti annulla per poi poter
rinascere? Si può pensare a un colpevole senza il carcere e, più filosoficamente,
a un Cristo senza la Croce?
a cura di Clarissa Martinelli
[email protected]
Cara Clarissa,
in centro di Carpi
ci sono alcune
gang di ragazzini
pericolosi. Qualcuno è carpigiano,
qualcuno figlio
di campani, qualcun altro figlio di
pakistani, tutti
evidentemente
un po’ disadattati:
mio figlio ha 15
anni e mi dice che
son pericolosi,
spacciano, sono
rissosi e i ragazzini come lui han
paura di loro. Non
si può far nulla?
Maria Grazia
ara Maria Grazia, quel che
mi segnali me lo ha riferito qualche giorno fa una
cara amica agente della Polizia
Municipale.
Mi ha spiegato quanto sia
frustrante non poter far nulla
nonostante la divisa, raccontandomi un episodio: davanti all’ex
cinema Supercinema 70 lei e un
suo collega sono stati insultati
da un gruppo di quei ragazzini.
Erano tanti. I due agenti si sono
rivolti gentilmente a loro e con
le buone, dopo un po’, sono
C
riusciti a convincerli a buttare
nel cestino i rifiuti che avevano
accumulato per terra. E’ il massimo cui potevano arrivare, mi ha
spiegato. Perchè? Perchè sono minorenni. Non si possono caricare
sull’auto di servizio e portare al
Comando: sarebbe sequestro di
persona. Non si possono prendere per un braccio o strattonare:
sarebbe aggressione.
Si avvisano le loro famiglie e
spesso son peggio di loro. Così
si cerca di spiegargli come
dovrebbero comportarsi, senza
eccessi per evitare che abbiano
una reazione. Sono tanti contro due. Se gli agenti venissero
aggrediti e reagissero contro
minorenni le complicazioni
sarebbero enormi.
Così quei ragazzini agiscono
indisturbati. Si sa che ci sono,
che creano problemi, che
si macchiano di piccoli crimini
e che rappresentano un problema
per la città. Ma restano lì e
nessuno li disturba.
Sinora è andata così.
Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 11 dicembre, alle 15, arriva Kung fu Panda 2
Il cinema dei piccoli
I
l kung fu forse è arrivato alla fine
dei suoi giorni, l’era industriale
incalza nella figura del perfido
Shen, figlio dei reggenti, cacciato
dal palazzo reale per aver voluto
trasformare l’uso della polvere pirica
dei fuochi d’artificio in quello della
polvere da sparo dei cannoni. Ma il
reietto non si arrende, e nell’oscurità
accumula metallo per forgiare un
esercito di cannoni, un’arma contro
cui nemmeno i maestri kung fu possono fare nulla e che gli consentirà
di avere la rivincita che cerca. Unica
voce dissonante è una vecchia indovina che gli predice la sconfitta per
mano di una forza bianco e nera
in grado di accomunare ying e
yang come nel simbolo del tao.
A poco servirà lo sterminio di
una villaggio di panda perchè,
come in una tragedia greca, nel
tentativo di allontanarsi da sè il
destino indesiderato Shen non
farà che creare la sua nemesi:
Po. Intanto il Guerriero Dragone si gode la sua fama ignaro
dell’attacco imminente e quando sarà chiamato a intervenire
contro il malvagio che minaccia la
Cina sarà assalito da ricordi in 2D
dello sterminio che lo ha reso (forse)
orfano. Solo la conquista della pace
interiore potrà dargli la forza per
combattere i cannoni.
Tempo... di quiz!
Sudoku
Come si gioca
PALINDROMO
Frase (6 3) :
Sono lo scultore dell’impossibile
Sagomo gas
Un insegnante discute con la classe
su cosa avesse fatto Noè sull’arca.
“Magari pescava”, dice una ragazza.
“Con due vermi?, replica un compagno.
Questo gioco di logica
propone una griglia di 9×9
celle, ciascuna delle quali
può contenere un numero
da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da
bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di
3×3 celle contigue. Le griglie
proposte al giocatore hanno
da 20 a 35 celle contenenti
un numero. Scopo del gioco
è quello di riempire le caselle bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale che in
ogni riga, colonna e regione
siano presenti tutte le cifre
da 1 a 9, e pertanto senza
ripetizioni.
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L’aforisma della settimana...
“Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande”.
appuntamenti
Teatro
CARPI
9 e 10 dicembre - ore 21
11 dicembre - ore 16 e ore 21
Stagione Prosa
Aladin il Musical
Testo e liriche di Stefano
D’Orazio
Con Flavio Montrucchio nel
ruolo di Aladin
Musiche dei Pooh
Con la partecipazione
di Stefano Masciarelli
nel ruolo del Genio
Regia e coreografie
di Fabrizio Angelini
Teatro Comunale
R. W. Emerson
Il musical Aladin, con musiche dei Pooh, approda in Teatro Comunale. Con
Flavio Montrucchio e con la partecipazione straordinaria di Stefano
Masciarelli nel ruolo del Genio
La magia di Aladin...
14 dicembre - ore 21
Presentazione del libro
La città e il territorio nel
lungo Ottocento 1796-1914
A cura di Giorgio Montecchi,
Anna maria Ori e Angelo
Varini
Saluto e introduzione:
Riccardo Pelliciardi,
vicepresidente Fondazione
Cassa di Risparmio di Carpi
Silvio Pederzoli, consiglio di
amministrazione Fondazione
Coordinamento:
Elia Taraborrelli, consiglio
di indirizzo Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi
Interventi:
Angelo Varni, Università
di Bologna
Anna Maria Ori, direttore
editoriale
A cura della Fondazione CRC
Teatro Comunale
Fino al 26 febbraio
La casa dei suoni
Sala Estense di Palazzo dei Pio
E
’ curioso e intraprendente
l’eroe della bella favola voluta da Stefano D’Orazio:
una specie di folletto allegro e esuberante che si innamora della bella
principessa Jasmine, la quale,
però, dovendo sottostare alle leggi
del Sultanato, è destinata a sposare
un nobile entro i diciott’anni, per
dare un erede alla sua dinastia. Ed
ecco allora, date queste premesse,
palesarsi accanto ai protagonisti
una serie di personaggi divertenti,
esasperati nei loro caratteri: c’è
il sultano annoiato ed irascibile,
incapace di comprendere i dubbi e
le speranze della figlia, ci sono lo
sventagliatore Andalù e la veggente Lunatica, sempre in contrasto tra loro, ci sono i “cattivi” Jafar
e Jago, interessati ad impadronirsi
del trono con nefandezze e crimini di ogni sorta e c’è il Genio
logorroico e spaccone, ironico e
intelligente, ligio e rassegnato al
suo destino di recluso periodico.
Le musiche dei Pooh, le splendide
coreografie di Fabrizio Angelini,
le maschere, i costumi preziosi
e gli eclatanti effetti speciali che
consentono ai protagonisti addirittura di volare su un tappeto,
regalano un’aura magica a questa
storia, ispirata ai fasti de Le mille
e una notte. Ancora una volta un
musical per chiunque abbia voglia
di entrare in un mondo fiabesco,
avvolto nei fasti, nei colori, nei
profumi d’oriente.
Mercoledì 14 dicembre, alle 20.30, appuntamento con la cena di solidarietà organizzata dai
volontari dell’Associazione Buonanascita onlus, presso la Parrocchia di Quartirolo
Ostetrici in cucina
Il ricavato servirà a finanziare iniziative in favore di mamme e bambine.
Fino al 29 gennaio
Ad Hoc. Francesco Nonino.
Il testimone
Fino all’8 gennaio
Home Sweet Home
Mostra fotografica in
memoria di Barbara Cuppini
Cortile d’Onore
di Palazzo Pio
Fino all’8 gennaio
Luce in scena
La stagione teatrale del
Comunale di Carpi nel 150°
Mostra fotografica
di Marzia Lodi
Palazzo Pio
Fino all’ 8 gennaio
Indistinti confini
Metamorfosi e altre
mutazioni
La mostra percorre attraverso
una selezione di opere d’arte
antiche e moderne, ma anche
brani letterari, tavole di fumetti,
spezzoni cinematografici come
gli artisti hanno rappresentato
la metamorfosi, il momento del
passaggio di stato dall’umano
all’animale o al vegetale
o al minerale
Da Cranach a Picasso,
passando per Gustave Dorè,
Bilal e Moebius, un scelta
di opere dalle forme disfatte
e dai confini sfaldati
Palazzo Pio
Fino al 29 gennaio
Oreste Baccolini
E ha piombo dentro la canna
Secondo appuntamento del
ciclo di mostre Ad Hoc
Palazzo Pio
CARPI
Fino all’8 gennaio
Bianco e nero e un colore:
disegni e serigrafie
Mostra personale
di Alessandro Baronciani
Spazio Meme
Fino al 29 gennaio
Mario Cresci. Dentro le cose
Loggia di Palazzo dei Pio
Fino al 30 dicembre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Giancarlo
Sartore
O&A Centro Affari
Mostre
8 dicembre - 6 gennaio
Presepi in città
Sedi varie
Sala dei Nomi
Museo del Deportato
Fino al 24 dicembre
L’Aquila che non riesce a
volare
Mostra fotografica sul
terremoto che ha colpito il
territorio aquilano
Sala espositiva Biblioteca Loria
12 dicembre - ore 21
Dolcenera in concerto
Teatro Comunale
13 dicembre - ore 21
Fêr Filôs Sòtà l’Êlbêr
Poesie, Comicità, Musica
Coordinatori: Massimo Loschi
- Renato Corsi
Presenta: Dante Colli
Con: Jolanda Battini,
Giacinto Bruschi, Alessandro
Flisi, Riccardo Loschi, M.
Teresa Lugli, Sauro Roveda,
Dafne Savani, Luciana Tosi
Pianoforte M° Alessandro
Pivetti
Il ricavato sarà devoluto
al Gruppo Parkinson
Teatro Comunale
appuntamenti
Immagini della scorsa edizione
G
inecologi, personale
ostetrico e infermieristico
dell’Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia di Carpi e
Mirandola, del Consultorio familiare di Carpi e i volontari dell’Associazione Buonanascita onlus
daranno prova, anche quest’anno,
della loro abilità tra i fornelli, nella
decorazione dei piatti e nel servizio ai tavoli, grazie all’iniziativa
Ostetrici in Cucina, che si terrà
mercoledì 14 dicembre, alle 20.30,
presso la Parrocchia di Quartirolo.
La cena (40 euro il costo) è finalizza-
Il presidente de la Buonanascita
Masellis
e la Depietri
Eventi
CARPI
Fino al 12 dicembre
Circo Medrano
Piazzale delle Piscine
9 dicembre - ore 22
Valerian Swing
Kalinka Arci Club
ta alla raccolta di fondi per finanziare iniziative in favore di mamme
e bambine. Per informazioni e
prenotazioni: 366.9911228.
9 dicembre - ore 19
Pollaz: con la faccia sul
cuscino
Spazio Meme
09.12.2011 n° 46
appuntamenti
10 dicembre - ore 18
Liberi dentro
Sala delle Vedute
di Palazzo Pio
10 dicembre - ore 16.30
Sulle tracce di Babbo Natale
Biblioteca Il falco magico
11 dicembre - ore 16.30
Concerto di Natale
Corali: G.P. da Palestrina e
Regina Nivis di Carpi
Solisti: Daniela Zerbinati
(soprano)
Danilo Formaggia (tenore)
Direttori: Andrea Beltrami
e Tiziana Santini
Saranno eseguiti brani di:
Mozart, Bach, Haendel,
Vivaldi, B. Marcello
Chiesa di San Francesco
d’Assisi
11 dicembre - dalle 11
Inaugurazione del
monumento ai caduti di
Migliarina e Budrione,
dopo la ristrutturazione
Circolo Arci Ciro Menotti
11 dicembre - ore 10/17
Stage di Commando
Krav Maga
Palestra Vallauri
12 dicembre - ore 21
Tutta colpa di Giuda
Regia di Davide Ferrario
Auditorium Biblioteca Loria
13 dicembre - ore 20.30
Io, la mia famiglia Rom e
23
Martedì 13 dicembre, a partire dalle ore 21, in Teatro Comunale, torna
l’appuntamento con il Gruppo dialettale carpigiano Al Filos. Il ricavato
sarà devoluto interamente al Gruppo Parkinson
Fêr Filôs Sòtà l’Êlbêr si
tinge di tricolore
L
’Assessorato alle Politiche
Culturali del Comune di
Carpi e il Gruppo dialettale carpigiano Al Filos - e
grazie all’instancabile opera dei
coordinatori Massimo Loschi
e Renato Corsi – propongono
nell’ambito delle iniziative del
cartellone natalizio, il tradizionale
varietà Fêr Filôs Sòtà l’Êlbêr che,
quest’anno, raggiunge il ragguardevole traguardo della quattordicesima edizione. Un’edizione
del tutto straordinaria, all’insegna
dei festeggiamenti legati al 150°
anniversario dell’Unità d’Italia.
Protagonisti i grandi personaggi
del Risorgimento italiano, da
Giuseppe Mazzini a Garibaldi, da Vittorio Emanuele II a
Camillo Benso Conte di Cavour,
a Manfredo Fanti.... E su tutti la
nostra bandiera: l’amato tricolore: “Tri culòr, al rais ed ‘na
libêrtèe per n’Italia d’argòj,
ch’alvêva têsta dègnà dla
sò storia, riscat e vant d’un
popol ch’vliva èsèe italian”. L’appuntamento è
martedì 13 dicembre, a
partire dalle ore 21, in
Teatro Comunale, dove
saranno proposte poesie
dialettali - testi di Jolanda Battini, Giacinto
Bruschi, Alessandro
Flisi, Massimo e Riccardo Loschi, Maria
Teresa Lugli, Sauro
Roveda, Luciana
Tosi - ed esilaranti
gag comiche con
Dafne Savani,
Renato Corsi
e Giacinto
Bruschi.
A impreziosire la
serata,
intermezzi al pianoforte insieme
al Maestro Alessandro Pivetti,
che presenterà un repertorio
dedicato a Nino Rota, di cui
ricorrono i 100 anni dalla
nascita. La serata presentata da Dante Colli è a
ingresso gratuito ma i
presenti – che riceveranno in omaggio
il volumetto della
14^ edizione di
Fêr Filôs Sòtà
l’Êbêr – potranno fare
un’offerta
libera che
sarà interamente
devoluta al
appuntamenti
Woody Allen
Di Laura Halilovic
Centro Borgofortino
13 dicembre - ore 16.30
Serenata per Santa Lucia
Sala Estense
14 dicembre - ore 21
West Papua
Di Giovanni Sacchetti
Sala Congressi
14 dicembre - ore 20.30
Ostetrici in cucina
Cena di solidarietà
organizzata dai volontari
dell’Associazione
per le festività natalizie
Parrocchia di Quartirolo
Fino al 24 dicembre
La bancarella della Biblioteca
Punto vendita di libri, riviste,
cd. vhs. dvd usati
Sedi varie in centro storico
Fino al 24 dicembre
Spettacoli e animazioni per le
strade del Centro Storico
Centro
Fino all’8 gennaio
Animazioni permanenti in
centro storico e negozi aperti
Centro Storico
Fino all’8 gennaio
Vieni a divertirti pattinando... con la nuova pista di
pattinaggio
Piazza Garibaldi
09.12.2011 n° 46
24
Calcio – I biancorossi sperperano il doppio vantaggio e vengono beffati dal Pisa al 94’ (2-2)
Paura di vincere
Debutta al gol Poli e torna Eusepi. Ma non basta, la gestione del finale tradisce insicurezza irrisolta.
Preoccupa Cesca: gli restano due partite per riprendersi il Carpi.
Domenica l’ultima trasferta dell’anno solare a Foligno.
A
l bivio della quindicesima, il campionato si
svela più ricco avendo
raccontato tutte le verità annunciate. E’ credibile, e diventa
estremamente larga, la fuga
della Ternana. Che va oltre
l’avversario più in forma (Pro
Vercelli) irrobustendo una striscia casalinga impressionante.
E’ una, ma non una in più, la rivale diretta: ovvero il Taranto,
faticosamente impaludato nelle
incertezze societarie, ma sempre
stabile sopra la media inglese.
E’ rispettata l’attesa per Sorrento e Lumezzane, risaliti tre
passi sopra la crisi. Ed è fermo
all’opposizione il Carpi, ancora
troppo fragile per ambire ad un
posto di governo. I biancorossi
bruciano un’altra straordinaria
prestazione dei due grandi musicisti del momento (Concas, di
nuovo dominante al sax; Memushaj, sempre inarrestabile al
violino rock). Vanificano il battesimo al gol di Poli (suggello
d’un autunno strepitoso; dodicesimo marcatore stagionale), e il
ritorno di Eusepi (quinto centro,
dopo un penalty fallito). E pagano una patrimoniale salatissima
ad un Pisa che ne tassa i limiti di
personalità tuttora irrisolti.
75’ preparati bene, interpretati
meglio e comandati alla grande. Poi, sul Giglio è scesa una
nebbia tanto fitta quanto angosciosa. E non soltanto in senso
meteorologico. Nell’ultimo
quarto d’ora è evaporata la capacità gestionale, si sono spenti
In foto Giuntoli e Notari
i collegamenti. E’ scomparsa
l’iniziativa, crollato il palleggio, defunto il ragionamento.
Il black-out non può imputarsi
alle gambe: troppo improvviso e
verticale, dunque grave. Molto
più verosimile la paura di vincere. Sintomo esatto d’inconfutabile conclusione: la distanza con
prossimo avversario – FOLIGNO
femminile carpi
Nulla di fatto
Sporting - Femminile Carpi: 0 - 0
I
l Carpi prova a partire con un po’
di grinta. Al 5° cross di Paoluzzi
per Montebugnoli, ma Bacci
para. Dopo 5 minuti scambio Paoluzzi- Ruosi, ma quest’ultima viene
colta in fuorigioco. Al 15° un tiro di
Dondi svetta davanti alla porta. Al 30°
Ruosi non riesce a finalizzare. Nel 2°
tempo la partita prosegue sottotono
da entrambe le parti. Al 50° Ruosi di
nuovo vicina al gol, ma senza riuscirvi.
Al 60° occasione per la squadra di casa
che centra il palo sinistro. Al 70° e al
75° altre due occasioni mancate per le
biancorosse: prima un bel passaggio
di Montebugnoli per Ruosi ancora in
fuorigioco e a seguire passaggio esterno di Ruosi per Paoluzzi che mette in
area un cross da manuale, ma le compagne non colgono l’occasione. Un
Carpi che non riesce a far risaltare le
proprie qualità.
Chiara Bonanni
le prime è tuttora giustificata
da qualcosa d’importante. Per
avere continuità manca senz’altro sicurezza. I nerazzurri
sono avversario inferiore. Non
sfigurano mai. Ma nemmeno
riempiono gli occhi. Sono un
esercito di buoni caporali, privo
però di comandanti. Restano
Ultimissimo e con poche speranze.
Ma è in gran forma
T
ra le due ultime curve dell’anno solare, la prossima è senza dubbio quella
più sdrucciolevole. Se non altro perché apparentemente scontata. Il Foligno
si presenta con numeri praticamente privi di speranza. Esprime gli stenti di
una società molto precaria. Ed è certamente la peggior squadra del campionato:
ha raccolto meno punti di chiunque (7), più della metà dei quali gabellati dalle
sentenze federali per inadempienze economiche. Segna pochissimo (8, peggior
attacco), concede tanto, e perde con sanguinosissima regolarità (12 volte su 15,
altro record). Paga in esperienza (età media sotto i 24 anni) e qualità (il solo punto
luce è Coresi, classe 80, esterno creativo di buona gamba). Tardano a fiorire i
gol di Guidone: centravanti duro, di discreto temperamento, ex Pisa, Grosseto e
Carrarese, unico possibile trascinatore. Ma quel che peggio, oltre ai valori e alla
chiarezza programmatica, manca stabilità. Dopo l’esonero in corsa, mister Giovanni Pagliari (fratello patinato del più focoso Dino, appena incrociato col Pisa)
è stato richiamato al posto del subentrante Lamberto Magrini.
I risultati non migliorano granché. Tuttavia, la forma sì. E’ questo il momento
peggiore per affrontare gli umbri. Sono dannati dalla disperazione, motivati dalla
gamba buona. E dalla libertà di chi, ormai, non ha più nulla da perdere. Traducono
perciò l’urgenza in agonismo. Corrono bene, riempiono il campo, e fanno soffrire
le grandi. Hanno espugnato Vercelli, inaridito la Tritium, e ben figurato a Taranto da
dove sono tornati con una sconfitta molto stretta. Più che un rischio, sottovalutarli
sarebbe un vero e proprio errore.
E.G.
imbattuti senza rubare nulla,
avendo trovato il pari all’ultimo metro dell’ultimo secondo.
Cioè, esattamente dove il Carpi
li ha portati, molto colposamente. Sono un gran gruppo: hanno
forza, orgoglio, toscanità pura, e
buona corsa. Ma palesano diversi deficit: scarso cambio passo,
lunghe pause, e una qualità molto mediana, senza individualità
particolari in grado d’elevarla
significativamente. Salvo razzie
di mercato, non saranno una
minaccia playoff. Al momento,
con onestà intellettuale, non gli
s’accredita più d’un settimoottavo posto.
Per questo, i due punti sperperati peseranno molto più sul
morale che sulla classifica. E’
uno stop che spezza l’ottimo
momento, e dimezza il patrimonio di certezze ed entusiasmo
guadagnato a Benevento. Riporta il sapore dell’amarezza. Rompe il gusto dell’impresa dolce,
fortunata, e liberatoria appena
conquistata in trasferta. Rianima tarli, apre alcuni processi.
Ai centrali di difesa, mai prima
d’ora così disorientati e vacui,
soprattutto dentro l’area di
rigore. E al linguaggio di Cesca,
CLASSIFICA
Ternana Taranto (-1) Carpi Pro Vercelli Sorrento (-2) Como (-1) Lumezzane Pisa Tritium Avellino Benevento (-6) Reggiana (-2) Foggia (-1)
Monza Viareggio (-1) Spal (-2) Pavia Foligno (-4)
34
30
26
26
25
24
24
24
22
22
16
16
15
12
11
10
8
3
prossimo turno
Domenica 11/12/2011, ore
14.30, 16a giornata.
Foligno-Carpi;
Avellino-Spal; BeneventoViareggio; Como-Lumezzane;
Foggia-Ternana; Pisa-Monza;
Pro Vercelli-Sorrento; ReggianaTaranto; Tritium-Pavia.
partito di corsa e finito a vagare come un estraneo. Fiacco, e
privo dell’urgenza di dimostrarsi in missione. Gli restano due
partite convincere tutti che la
sua storia biancorossa non può
finire a causa d’un “cerchietto
da capelli”. Con Foligno e Pro
Vercelli dovrà riprendersi il
Carpi. E aiutarlo a riconquistare
quell’inerzia interrotta, sopra
cui si può ancora costruire un
grande inverno.
Enrico Gualtieri
Regionali – Finalmente è super Correggese
Eccellenza. E’ senz’altro della Correggese l’impresa più bella e importante
della domenica. I ragazzi di Belletti si confermano in ottima salute, ed abbandonano finalmente gli ultimi scomodissimi posti andando oltre il quotatissimo
Formigine (che, in precedenza, aveva perso soltanto una volta). Decidono il
baby Lazzaretti e il funambolo Sackey (in grande forma), con un gol per tempo (2-0). Domenica prossima, un altro test a elevato coefficiente di difficoltà nel
fortino della capolista Colorno (7 vittorie su 7 tra le mura amiche).
Promozione. La Solierese inciampa in casa col modesto Reggiolo (1-1), e
fa un passo indietro sia nel gioco che nella classifica. Torna al gol Vernacchia,
alla vecchia maniera, con fulmineo spunto in velocità. Ma non è sufficiente, né
bastano i plurimi miracoli di Neri.
Prima. Perdura la crisi della Virtus che non riesce a dare continuità al bel successo di Villa Cella, e capitola per la settima volta sul terreno del Cittadella (0-2).
La resistenza degli aquilotti dura poco più di un’ora. Poi, il muro retto di fronte a
Gualdi si sgretola. Per mister De Laurentis, il prossimo scontro-salvezza con la
Quarantolese somiglia molto a un’ultima irreversibile spiaggia.
Provinciali – Fossolese e Cabassi non si fanno male
Seconda. Termina con un pareggio abbastanza prevedibile il derby della
paura tra Fossolese e Cabassi (1-1). Apre Mottolese, impatta De Noia. Le
cugine non si fanno male, e condividono salomonicamente un punto e molti
problemi. I Blues sono incerottati e decimati. La truppa di De Nardo fatica
a levarsi di dosso il complesso d’una classifica inaspettatamente povera e
difficile.
Terza. Ricchissima giornata delle nostre. Delude solo la Cortilese, salva al
90’ con il mediocre Pianacci grazie a Spallanzani (2-2). Risale il Limidi, scatenato a Rivara (3-1: Leggiero, Trevisani, Gualdi). Si riscatta il S.Marino
trascinato dal solito Benatti, castigatore del Mirandola con brillante doppietta. Compie un mezzo miracolo la Carpine, che supera il Villadoro (2-0)
pur chiudendo in 8. A rete Esposito e Malvezzi.
Enrico Gualtieri
09.12.2011 n° 46
25
Liu Jo Volley e Farmac Zabban
Unione di carattere
“
Il presidente Rino Astarita ha in
mente, e lo sta già mettendo in atto,
un grande progetto per questo team.
Noi della Farmac Zabban cercavamo una
squadra dinamica e giovane, ma allo stesso
tempo con una lunga storia alle spalle. Da
qui è nata la partnership.
In questa emozionante stagione di Serie
A1, le aspettative sono davvero tante. Il
campionato è lungo e pieno d’insidie, ci
sono squadre forti ma le ragazze si stanno
comportando benissimo sul campo da gioco. La Liu Jo Volley è un grande gruppo,
il campionato è sicuramente difficile ma la
sfida è appena iniziata. Ecco, noi ci riconosciamo pienamente in questa caratteristica:
la sfida. Anche noi, come la Liu Jo, abbiamo un grande progetto di crescita. Il mercato è difficile e la competizione è alta, e
anche per noi è iniziata la grande sfida. Tutti
elementi che ci accomunano con questa
squadra di pallavolo. Se mi dovesse chiedere quale pallavolista ho nel cuore, senza
dubbio risponderei: tutte. Nel nostro cuore
abbiamo tutte le ragazze. E’ una squadra
splendida. Forza Liu Jo”.
Giangiacomo Zabban ha voluto esprimere
il suo entusiasmo sin da subito. Lui tifa Liu
Jo Volley da Calderara di Reno in provincia di Bologna, dove opera la sua azienda:
Farmac Zabban. L’attività imprenditoriale
ha origini dal 1895, quando i due fratelli Filippo e Gino Zabban, avviano a Bologna
un’azienda che non ha precedenti in Italia
con la produzione industriale di materiali
per la medicazione negli ospedali. Riusciranno a trasformare un leggero tessuto di
cotone di bende e compresse idrofilizzate e
medicate. Il nuovo materiale viene chiamato garza. L’apprezzamento è tale che il noto
ortopedico Rizzoli sollecita lo studio di
una versione di tessuto in garza inamidata
adatto all’ingessatura. Zabban riconferma
la sua capacità innovativa diventando così
la prima azienda italiana a realizzare queste
bende. Il portafoglio prodotti si arricchisce nel tempo di numerosi altri dispositivi
medici, dando vita a una crescita costante.
Attualmente Farmac Zabban, diventata
S.p.A., è attiva nella produzione di articoli
per la medicazione e di dispositivi chirurgici e sanitari che distribuisce a ospedali,
case di cura, farmacie e sanitarie fino a
contare circa 10mila clienti e circa 180 fra
dipendenti e forza vendite. Il know how si
inserisce in una politica di investimenti in
impianti, tecnologia, risorse umane e servizi informatici.
La sede delle attività produttive è uno
stabilimento di 41mila metri quadri con
attrezzature di alto profilo tecnologico
proiettate ai più elevati standard di efficacia
e sicurezza. L’intero ciclo produttivo degli
articoli di medicazione è effettuato e controllato all’interno dell’azienda per corrispondere alle caratteristiche qualitative che
mantengono Farmac Zabban azienda leader
nel mercato nazionale. L’attuale produzione comprende nel dettaglio medicazioni,
allattamento, elettromedicali, cosmetica,
ortopedia, mamma e bambino. Farmac
Zabban è una garanzia e un primato nel
suo settore, anche per la politica aziendale
effettuata dall’area manager. La direzione è
fermamente convinta che, per raggiungere
e consolidare buoni risultati economici, sia
indispensabile migliorare costantemente
gli standard qualitativi dei propri prodotti.
Fin dall’inizio della propria attività il tipo
di organizzazione utilizzato si è evoluto nel
corso del tempo, permettendo di soddisfare
e proporre prodotti di elevata qualità. Farmac Zabban è stata la prima azienda italiana nella medicazione a ottenere la Certificazione del proprio Sistema di Controllo della
Qualità rilasciata dall’Istituto Superiore
di Sanità nel marzo 1997; ha pubblicato
ricerche e studi su riviste specializzate internazionali, conseguendo la certificazione
ISO 1992. Ora l’azienda è certificata ISO
9001/2008 e 13485/2004. Inoltre, Farmac
Zabban, ha adeguato il suo modello organizzativo in tema di Etica Sociale adottando
e approvando il modello di organizzazione
e controllo ai sensi del Decreto Legislativo
n. 231 dell’8 giugno 2001. Il 5 novembre ha
ricevuto il premio come azienda ultracentenaria da Bruno Filetti, presidente della
Camera di Commercio di Bologna. Dal 23
e 26 gennaio parteciperà all’Arab Health
Dubai 2012, allo stand SAE54 Sheikh Saeed
Hall Arena.
Francesca Succi
cec - pallavolo maschile
3 a 1 contro il Brescia
E
’ giustamente soddisfatto, coach Luciano
Molinari (in foto) dopo la vittoria della
sua Cec sul campo di Brescia: “Non era
facile venire a vincere qui, dove nessuno aveva
ancora battuta la Centrale del Latte – attacca
il tecnico carpigiano – La squadra è però stata
brava a tenere alto il livello di gioco per tutta
la partita e a non farsi mettere sotto nel terzo
set, dopo che Brescia aveva impattato sull’1-1.
Siamo partiti bene vincendo ai vantaggi un
primo set combattuto ma comunque ben gestito da noi, poi nel secondo abbiamo sbagliato
qualcosa di troppo e la Centrale del Latte ne ha
approfittato. A decidere la partita è stato il terzo
set, perchè poi nel quarto loro si sono sciolti e
per noi è stato relativamente facile arrivare al
3-1″. Per la Cec è così arrivata la terza vittoria
consecutiva dopo quella per 3-2 a Biella e il 3-0
interno su Brugherio.
“Stiamo crescendo e i risultati ci stanno
dando ragione – continua Molinari – Ora
dobbiamo continuare a lavorare come stiamo
facendo per provare a prendere il massimo dalle
due gare che ci separano al Natale”. In arrivo ci
sono infatti il derby con Mirandola sul campo di
casa e quindi la trasferta di Olbia contro la capolista Meridiana: “Sono due partite difficili, il derby è
sempre il derby mentre per Olbia parlano i risultati che stanno raccogliendo. Ma noi siamo in un buon
momento e faremo il massimo per farlo durare il più a lungo possibile”.
09.12.2011 n° 46
26
Il 25enne Sergio Campana, di Campogalliano, è il nuovo campione d’Italia di Formula 3
incidenti, Sergio perde il campionato 2010. “Ho passato davvero un
brutto periodo, la delusione è stata
tanta – ripercorrendo quei momenti la sua voce si fa cupa – anche
perché, paradossalmente, lo scorso
campionato ho vinto più gare che
nell’ultimo. Devi essere allenato anche a questo – conclude – quel che
non ti distrugge forse non ti rende
più forte, però ti può cambiare”.
Ora che il sogno è divenuto realtà,
sono tante le opportunità che si
spalancano nel futuro di Sergio.
Con un sogno nel sogno: arrivare,
un giorno, in Formula 1. “Recentemente ho avuto la possibilità di
guidare la mitica Ferrari F60, ed
è stata un’esperienza indimenticabile. Sin da piccolo, andando a
scuola in corriera, passavo davanti
agli stabilimenti della Ferrari. E li
guardavo come si guarda un luogo
incantato”.
Marcello Marchesini
Il mio sogno? La Formula 1
L
a nostra, si sa, è terra di motori. Oltre a Maranello, però, c’è
un altro paese della Provincia
di Modena che potrebbe presto
divenire celebre per aver dato i
natali a un astro nascente dell’automobilismo. Si tratta di Campogalliano, terra del 25enne Sergio
Campana, campione d’Italia di
Formula 3 nel 2011. Ed è proprio a
Campogalliano che, domenica 16
ottobre, le campane hanno suonato
a festa per annunciare a tutti gli
abitanti che un loro concittadino
si era appena aggiudicato, dopo la
gara di Monza, l’ambito titolo. Sergio – Sergino per gli amici – è figlio
d’arte: il padre Lauro è stato pilota
di Formula Italia e Formula 3, oltre
che di Go Kart. Ed è proprio su di un
Kart che il piccolo Sergio sale per la
prima volta a otto anni. “Ho amato
il mondo dei motori sin da bambino, moto comprese. D’altronde
anche mio nonno è un appassionato, e tra gli amici di famiglia c’è
Riccardo Patrese”. Ma attenzione:
chi pensa che la carriera Sergio la
debba all’insistenza di un padre che
ha voluto imporgli la propria passione, si sbaglia di grosso. “All’inizio
i miei genitori hanno cercato di
pormi un freno perché, dal momento che avevo anche una moto da
cross, volevano mi divertissi, senza
per forza entrare nell’agonismo.
A me però piaceva essere il più
veloce di tutti”, racconta sornione. Ora mamma e papà, che non
si perdono una gara, sono i suoi
primi tifosi. “Stanno male per me”,
aggiunge. Il risultato nell’ultimo
campionato è frutto di un impegno
costante, un lavoro duro che questo
SG La Patria
Luppi e Mazzi vittoriosi
nella Campestre
S
abato 26 novembre a Castelfranco Emilia si è svolta la 3°
prova di Campestre valevole
per il Campionato Provinciale di
Modena. Le gare si sono svolte su un
terreno in ottime condizioni e con
giovane dal viso pulito ha portato
avanti, negli anni, senza esitazione. “Affrontare una gara è molto
faticoso, sia sul piano fisico che su
quello mentale. Forse chi guarda
dall’esterno non se ne rende conto
fino in fondo, ma una vittoria la si
prepara nell’inverno precedente,
con test, prove, lenti miglioramenti.
In più non è che d’estate si possa
far baldoria, dato che praticamente
ogni weekend da aprile a ottobre
è dedicato al campionato, e devi in
qualche modo isolarti per mantenere la concentrazione”. Dietro a un
mestiere che molti giovani invidiano
ci sta la serietà di chi è pronto a fare
parecchie rinunce pur di raggiungere l’obiettivo. Anche perché non
sempre le cose vanno per il meglio:
dopo tante vittorie infatti, a causa
di una serie di guasti meccanici e
una temperatura ideale per la
corsa.
I ragazzi della S.G. La Patria
si sono ben comportati nelle
rispettive prove.
In campo femminile Alice
Biagioni è giunta 6^ nella Categoria Esordienti A (600 metri
percorsi) mentre Giorgia Luppi
ha conquistato una splendida
vittoria nella Categoria Ragazze
(1.200 metri). Tra gli uomini
Diego Di Palma è arrivato
6° nella Categoria Esordienti
C (600 metri) mentre nella
Categoria Junior (5.200 metri)
Giacomo Vascotto e Lorenzo
Gambaiani hanno ottenuto
rispettivamente un buon 2°
e 3° posto. Nella Categoria
Amatori B (5.200 metri) vittoria
per Gianluca Mazzi e nella Categoria Amatori C (5.200 metri)
6° piazza per Carlo Gabbi.
Tanti altri atleti carpigiani hanno
portato punti importanti alla
S.G. La Patria pur non piazzandosi
nei primi posti, per quel che è stato
un bel pomeriggio di sport!
Ginnastica Artistica
Bravo Andrea!
S
i è tenuta a Mestre la Gara
Gam 3° livello, fase interregionale Nord/Est.
Il ginnasta Andrea De Pietri (14
anni) ha conquistato il 5° posto in
classifica comportandosi in modo
straordinario con esercizi liberi di
buon livello ai 6 attrezzi. Questo
risultato lo qualifica per la Finale
Nazionale che si terrà a Carate Brianza il 17 e 18 dicembre. La S.G.La
Patria 1879 lo seguirà con interesse
perché da tempo non viene ottenuto
un tale risultato da un ginnasta nella
Categoria Allievi 3°livello.
Handball
Biancorossi superlativi
Handball - Ferrara: 36 - 23
P
restazione superlativa dei
biancorossi. Era la gara spartiacque della stagione e i
ragazzi di Serafini hanno risposto
con una difesa solida e imperniata
su un monumentale Malavasi e con
un attacco penetrante. I ferraresi
scesi al Vallauri con il primato in
classifica, si sono dovuti inchinare
al predominio carpigiano. Carpi
conquista una vittoria importantissima per il morale e per la classifica
che vede oggi i ragazzi di Serafini
rilanciarsi in campionato, ma occorre
mantenenere la concentrazione e
superare il mal di trasferta già da sabato prossimo con Emmeti Group
Mestrino, stessi punti (12) dei
carpigiani . La dirigenza biancorossa
auspica poi che questa settimana
possa finalmente concludersi positivamente il tesseramento di Tonj
Pavic, una forza in più per continuare a scalare la classifica.
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