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Linguistica Generale AA2015-16 CdS in Lettere Curriculum Lettere Moderne Prima parte Lingue e linguaggi Massimo Moneglia [email protected] Ricevimento lunedì 11-13 Plesso Piazza Savonarola 1 aula 33 • Lunedì 12 ottobre non c’è lezione per coincidenza con le sessioni di tesi linguaggio / linguaggi /comunicazione • L’oggetto di studio della linguistica è il linguaggio naturale o linguaggio umano • Linguaggio umano: – struttura altamente specifica – molto diversa da altri sistemi di comunicazione («linguaggi» animali, dei computer ecc.) – solo la specie umana ha la capacità di acquisire il linguaggio umano nella sua interezza Il linguaggio è un sistema comunicativo Lo schema della comunicazione • Secondo R. Jakobson, le componenti necessarie per un atto di comunicazione linguistica sono sei: 1 parlante 2 referente 3 messaggio 4 canale 5 codice 2 Referente e/o Contesto 3 Messaggio 1 Emittente 4 Canale 5 Codice 6 ascoltatore 6 Ricevente Codice e messaggio (Jakobson 1960) • Codice: insieme di potenziali unità di comunicazione (astratto) • Messaggio: costruito con le unità fornite dal codice (concreto) • Anche le lingue umane funzionano così: – a livello di codice esistono unità astratte come /p/, /n/, /e/, /a/ – queste unità astratte possono combinarsi sulla base di determinate regole per formare atti concreti: • messaggi: pane, pena • non-messaggi: eanp, eapn, npae La comunicazione animale Sistemi di comunicazione animale studi etologici • Canale visivo • Canale acustico • Canale olfattivo • Insetti (api) • Uccelli • Primati Sistemi di comunicazione animale Segnali attraverso il canale visivo nelle api • La danza delle api • la comunicazione della localizzazione della fonte di cibo da parte dell’ape esploratrice Segnalazione dell’ape esploratrice sulle pareti dell’alveare -fonte di cibo nel raggio di 10 metri (funzione> distanza) - intensità (velocità e durata) segnala la ricchezza della fonte - la fragranza dell’ape segnala il tipo di cibo Cibo a distanza superiore di 100 metri - funzione: direzione e distanza -2 traiettorie: movimemto circolare intervallato da un tratto rettilineo con oscillazioni dell’ape -- rasoterra in direzione del sole > la parte rettilinea punta verso l’alto (A) -rasoterra allontanandosi dal sole > parte rettilinea verso il basso (C? -- parallelamente al sole > 80° alla sinistra della verticale (B) Dialetti Ape italiana tra i 10 e i 100 metri innato vs. acquisito • Esperienza relativa al movimento del sole per l’orientamento (poche ore) • Comportamento equivalente delle api allevate in isolamento • Ibridi italiani vs austriaci su distanze intermedie tra 10 e 100 m. (falce vs. circolare) Comunicazione degli uccelli attraverso canale acustico • Richiami (singole note o brevi sequenze) – Ambito di associazione • • • • • • • • volo allarme specifico / richiamo aggressivo piacere dolore difesa del territorio nutrizione Nidificazione Formazione stormo volo 3 richiami differenziati del Passero di bosco • funzioni: coordinamento dei membri della colonia (compattezza, movimenti di volo ecc) – prima di librarsi – durante il volo – prima di posarsi per il cibo o per la nidificazione Forma / Funzione • Richiami aggressivi – note acute in risposta ad un predatore – segnale breve – Risposta aggressiva del gruppo Segnale breve collocazione provenienza della sorgente localizzazione del predatore richiamando l’attenzione su di sé Carattere comune alle varie specie Allarme predatore alato inizio graduale e frequenza alta lungo Canti territoriali (maschio, per. es pettirosso) • Complessità – variabilità – definizione del territorio >insediato vs. forestiero – reazione aggressiva – accoppiamento e mantenimento della relazione (canto identico o diverso) – Canto antifonale • Controcanto nella femmina • Contatto nella vegetazione fitta innato e appreso canto della pioggia dei fringuelli innato e appreso nel canto dei fringuelli • Non chiara funzione • l giovane maschio impara il richiamo della zona in cui canta durante la prima stagione di riproduzione • La struttura del canto è appresa dopo i primi 4 mesi e serve un anno per completare • Gli uccelli tornano nei luoghi in cui sono stati allevati. – in zone limitrofe di dialetti diversi gli uccelli dello stesso nido imparano dialetti diversi a seconda delle zone nelle quali si stanziano sviluppo del canto del fringuello parti innate e parti apprese A- il fringuello allevato in isolamento ha canti di durata uguale ma privi della struttura dei canti dell’uccello B- Se reso sordo a tre mesi canterà con il richiamo del cibo del pulcino C- se tenuti in isolamento da settembre in primavera mantengono lo stesso canto D – le femmine con iniezione di testosterone emettono in primavera il richiamo del maschio Acquisizione richiami e canti • ricongiungimento con la prole – riconoscimento richiami caratteristici dei genitori e non degli altri individui della stessa specie • prima dello schiudersi delle uova (starna) alla fine della cova il piccolo pigola e innesca una reazione circolare (esperimento con l’altoparlante) Cuculo vs Ciufoletto • Il cululo reso sordo continua a emettere il richiamo caratteristico • Il ciufoletto emette il canto dei canarini con cui è allevato. • La sua prole trasmette alle generazioni successive lo stesso canto • Determinazione – Situazione stimolo / significato stimolo – corrispondenza biunivoca segnale/significato • Serie chiusa dei significati Primati • Canale visivo e acustico Segnali visivi nei primati SEGNALI NON INTENZIONALI COMUNI ALLE SCIMMIE NELLE POSTURE Postura sicureza vs. insicurezza •rilassatezza / tensione Coda •rigida / timore •penzula / sicurezza Maschio dominante di babbuino con coda arricciata RICHIAMI DI ALLARME (cercopiteco e resus) denti a ghigno bassa frequenza segale breve contatto visivo forte bassa frequenza forte segnalazioni vocali nel resus Friendly ‘coo’ calls, richiamo minaccioso antagonistico Forma / Funzione - Condizioni elicitanti nelle vocalizzazioni agonistiche (Rhesus) MINACCE ALLARMI MINACCE specs. Marcamento sconfitta Caratteristiche generali • Determinazione • Situazione stimolo / significato stimolo • corrispondenza biunivoca segnale/significato/funzione • serie chiusa dei significati • arbitrarietà vs continuità con stati fisiologici o emotivi o comportamenti funzionali •Quali sono gli elementi costitutivi della comunicazione? Sai definirli? •Sai fare esempi di sistemi di comunicazione animale? •Sai dire quali tipi di segnali sono utilizzati in quei sistemi e con quali funzioni? •Sai fare esempi di rapporto forma/funzione? •Sai elencare funzioni tipiche dei segnali nei diversi sistemi ? •Sai distinguere i segnali e i sistemi per quanto riguarda lo sfruttamento del canale? •Sai fare esempi di elementi innati e di elementi appresi nei sistemi di comunicazione animale? •Quali sono le caratteristiche generali dei sistemi di comunicazione animale? linguaggio Doppia articolazione (Martinet) Ogni lingua ha un numero limitato di fonemi (qualche decina) che permettono di formare un numero altissimo di segni linguistici diversi – i fonemi non hanno significato, ma hanno la capacità di distinguere significati • I linguaggi animali non hanno la doppia articolazione Discretezza Il linguaggio umano è un sistema discreto i linguaggi animali sono sistemi continui i suoi elementi si distinguono gli uni dagli altri per l’esistenza di limiti ben definiti: [p]atto vs. [b]atto [t]ardo vs. [d]ardo – non esistono nella mente del parlante e dell’ascoltatore, entità «intermedie», per es., tra [p] e [b], oppure tra [t] e [d]: • a un certo punto, bruscamente, l’ascoltatore percepirà batto invece di patto dardo invece di tardo Produttivita’ 1- lessicale – Il numero di segni in una lingua è potenzialmente infinito (nuovi segni si aggiungono costantemente) – Se il dizionario è una classe aperta, il numero dei concetti individuabili dai segni linguistici non è determinato 2-sintattica – Composizionalità: possono esprimersi nuovi significati attraverso la combinazione di segni dotati di significato Ricorsività – meccanismo che permette di costruire frasi nuove inserendo, in una frase data, un’altra frase, poi in quest’ultima un’altra frase ancora, e così via: a. a’. a’’. Maria mi ha colpito I ragazzi dicono che Maria mi ha colpito I vicini credono che i ragazzi dicano che Maria mi ha colpito b. b’. b’’. b’’’. Giorgio corre Giorgio corre e grida Giorgio corre e grida e suda Giorgio corre e grida e suda e inciampa... Lo schema di Chomsky • numero fisso di segnali vs non fisso • possibilità o meno di divisione del segnale in componenti discrete • associazione o meno a condizioni di elicitazione esterne o interne Matrice di tratti per la classificazione dei linguaggi • Limitato vs illimitato • Discreto vs non discreto Il linguaggio e le lingue • Linguaggio: – la capacità comune a tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di comunicazione con le seguenti caratteristiche • • • • • Discreto con doppia articolazione Libero da stimoli, ma appropriato a qualsiasi contesto Distanziabile - ma appropriato al contesto Non limitato Composizionale e ricorsivo • Lingua: – la forma specifica che questo sistema di comunicazione assume nelle varie comunità •Cosa si intende per “doppia articolazione” del linguaggio umano ? •Sai definire le proprietà di Discretezza, Produttività e Ricorsività ? •Sai descrivere la matrice di tratti detta Schema di Chomsky e collocare in essa i sistemi di comunicazione animale e il linguaggio umano? •Cosa significa che il linguaggio è “Non limitato”, “Libero da stimoli” e “appropriato contestualmente?” I segni linguistici • la specificità dei segni linguistici del linguaggio umano Il segno linguistico (Ferdinand de Saussure) • Le parole sono segni • Un segno è l’unione di: – un significante – un significato Il segno linguistico e i segni non-linguistici • I segni possono essere sia linguistici che non linguistici – Un vestito nero (significante) può voler dire ‘lutto’ (significato) – un cartello stradale unisce un significante (colori e forma stessa del cartello) a un significato (‘senso vietato’) • La disciplina che studia i segni linguistici è la linguistica • La disciplina che studia i segni in generale è conosciuta come semiologia o semiotica Inscindibilità di significante e significato • Significante e significato sono inscindibilmente uniti, (come i due lati di una moneta) Il segno come entità mentale (Simbolo verbale) Il segno linguistico • Arbitrarietà nel significante: non esiste alcuna legge «di natura» che imponga di associare un significante (per es. [libro]) a un certo significato (‘libro’) – allo stesso significato possono corrispondere significanti diversi in altre lingue: ingl. book, fr. livre, ted. buch ecc. • Convenzionalità: l’associazione tra significato e significante è convenzionale – per convenzione (e non per una legge di natura) • al concetto di ‘libro’ in Italiano… • corrisponde il significante [libro] Arbitrarietà nel significato Ipostesi Sapir-Wolf (1921 e seguenti) • Noi analizziamo la natura secondo le linee tracciate dalle nostre lingue materne • Le categorie e i tipi che noi isoliamo nel mondo non sono già là nel mondo • Il mondo si presenta come un flusso caleidoscopico di impressioni che deve essere organizzato, nella gran parte, dal sistema linguistico Segmentazione arbitraria del pensiero amorfo Proprietà del segno linguistico – inscindibilità – convenzionalità – realtà mentale – arbitrarietà del significante – arbitrarietà del significato – intenzionalità e rapporto intenzionale Proprietà del segno linguistico • Cosa determina un segno Teoria causale del significato Significato Naturale e Significato Non naturale • A significa “A” SSE attraverso A un emittente causa in un ricevente un effetto corrispondente ad “A” – Rapporto forma funzione – Significato stimolo • queste macchie significano “morbillo” • queste impronte significano “c’è passato un cinghiale” • questo richiamo significa “c’è un predatore alato” Il meccanismo stimolo-risposta e la relazione causale segnale-funzione / significantesignificato Produzione • rinforzo della una disposizione ad associare ad uno specifico stimolo (significato stimolo elicitante) un comportamento (segnaletico) Ricezione • rinforzo della disposizione ad associare un significato ad un comportamento (segnaletico) La teoria del significato non naturale (Grice) • Significato naturale • Significato non naturale (che può essere dedotto da un codice) Libro significa “LIBRO” capacità di sviluppare sistemi di comunicazione non naturali Il significato non naturale (significato-nn) • cosa determina il significato Non naturale e come si distingue dal significato Naturale ? L’inquilino del terzo piano si mette il vestito da sera significa “andrà ad una festa” La teoria causale del riferimento è troppo forte (sovraestende > prevede che siano segni cose che non lo sono) Intenzionalità • A significa “A” SSE attraverso A un emittente intende causare in un ricevente un effetto corrispondente ad “A” • mancanza di intenzionalità nel significato naturale L’intenzionalità specifica del significare non naturalmente Mario mi mostra intenzionalmente la foto di mia “moglie che bacia un altro uomo” ha l’intenzione di “ farmi sapere che lei mi tradisce” significato naturale o non naturale? significa “naturalmente” che mia moglie mi tradisce l’intenzione del parlante è ininfluente Mario mi mostra intenzionalmente un disegno in cui una donna che assomiglia a mia moglie bacia un altro uomo” ha l’intenzione di “ farmi sapere che lei mi tradisce” Significa Naturalmente che mia moglie mi tradisce? NO – quando e come il disegno significa “non naturalmente” che mia moglie mi tradisce? Intenzione e Riconoscimento dell’intenzione il segno non naturale raggiunge il suo effetto (significa non-naturalmente) se: • l’emittente intende causare un effetto sull’interlocutore (farmi sapere che lei mi tradisce) • raggiunge l’effetto attraverso il riconoscimento della sua intenzione (di farmi sapere, con quel segno, che mia moglie mi tradisce) (il disegno non significa che mia moglie mi tradisce se io non assegno a chi me lo dà l’intenzione di farmi sapere che mia moglie mi tradisce) Proprietà del segno linguistico • Cosa determina un segno – intenzionalità e rapporto intenzionale intersoggettivo •Sai definire il Segno secondo Saussure ? •Quali sono le proprietà del segno? •Perché si dice che significante e significato sono “inscindibili”? •Cosa è il “significante” e cosa è il “significato” ? •Perché sono entrambi arbitrari? •Cosa dice la “teoria causale del riferimento” ? •Cosa determina il significato secondo questa teoria? •Perché questa non è sufficiente a definire il significato non-naturale? •Sai dimostrarlo sulla scorta dell’argomento di Grice? •Che tipo di intenzionalità determina il significato non-naturale ? Significato Senso e denotazione Significato, denotazione e riferimento • Una stessa «realtà» può essere indicata in diversi modi anche all'interno della stessa lingua: – Roma – la capitale d'Italia – La sede del papato • Il modo di indicare la realtà mediante le espressioni del linguaggio è chiamato senso (o significato) • La realtà denotata da queste stesse espressioni è chiamata riferimento (o significato) Il modo di giungere alla denotazione: Le mediane del triangolo si incrociano nello stesso punto AZ-CX = AZ-BY = CX-BY = O A y X O B z C Frege: Senso (o significato), Denotazione (o riferimento), Rappresentazione • Senso > modo di giungere all’oggetto • Denotazione > oggetto • Rappresentazione > immagine soggettiva La stella del mattino La stella della sera Il maestro di Alessandro L’autore della Poetica Venere Aristotele metafora del canocchiale il senso come proprietà della lingua rappresentazione senso Il senso è intersoggettivo e appartiene alla lingua denotazione SENSO E IDENTIFICAZIONE • Senso: Modo di giungere alla denotazione – contenuto conoscitivo legato alla lingua – Criterio di indentificazione • qualità stabilite convenzionalmente che un oggetto deve avere per essere chiamato con quel nome – Definizione = condizione di applicazione » Gatto: QUADRUPEDE MAMMIFERO FELINO …. » Sedia: ARTEFATTO MOBILIO PER SEDERE Proprietà del segno linguistico • Cosa determina un segno – – – – – – – – intenzionalità e rapporto intenzionale inscindibilità distintività convenzionalità arbitrarietà del significante arbitrarietà del significato realtà mentale dimensione semantica (senso, denotazione, rappresentazione) La predicazione logica Proprietà semantiche dei tipi di espressioni lessicali del linguaggio umano • Nomi propri vs Descrizioni definite (nomi comuni determinati) • I nomi propri non hanno una condizione di applicazione La denotazione dei predicati • Tutte le espressioni linguistiche hanno senso e denotazione? • Aristotele, Venere, La stella del Mattino, Il maestro di Alessandro • è vecchio / è brillante / mangiare / pensare / è piccolo • Cosa denotano ? Composizionalità – Aristotele pensa – La stella del mattino brilla – La stella del mattino è bella • sono proposizioni • hanno senso e denotazione? Come e perché si formano le espressioni complesse (proposizioni) – Le proposizioni non sono elementi primitivi e non sono nel dizionario – Le proposizioni si formano per composizione di elementi primitivi che sono nel dizionario • Linearità: il segno si estende nel tempo (se è orale) o nello spazio (se è scritto) Significante /libro/ Significante /libro/ – I segni si compongono linearmente Significato Significato composizionalità e linearità – *Aristotele la stella del mattino – * la stella del mattino Venere – * il maestro di Alessandro la stella della sera – *pensa brilla – *mangia è vecchio due espressioni dello stesso tipo non si legano composizionalmente la struttura sintattica di predicazione • le espressioni del dizionario appartengono almeno a due tipi – termini (Aristotele, la stella del mattino, il maestro di Alessandro ecc) – predicati, relazioni (è brillante, mangia, è più grande di ecc.) • La proposizione si ottiene se si uniscono linearmente espressioni di tipo diverso predicato • Il predicato può avere uno o più argomenti Q(arg1, argn)=p • Predicati nominali – (Aristotele è un filosofo / è bello) • Relazioni – (La stella del mattino è più grande di Aristotele) • Predicati verbali – Aristotele Pensa – Ariostotele scrive la Poetica Struttura di predicazione In una struttura di predicazione il predicato si applica a uno o più argomenti e predica di essi e ciò genera una proposizione regole • se a è un termine e Q è un predicato allora Q(a)=p dove p è una proposizione • se a è un termine, b è un termine e R una relazione allora R (a,b)=p dove p è una proposizione Denotazione delle proposizioni • Cosa è la denotazione delle proposizioni • Cosa è la denotazione dei predicati • Perché le espressioni di tipo diverso si legano composizionalmente Predicati naturali • Q(arg1, argn) per n<5 • Mario scambia con Antonio la penna per la gomma • Mario dà la penna a Antonio • Mario mette la penna sul tavolo • Mario mangia la minestra • Mario guarda il lago • Mario va a Roma • Mario corre • Mario stira semantica della relazione di predicazione • se il termine ha senso e denotazione di cosa predica il predicato? p= la luna è più piccola della terra – asserisce che “la denotazione dell’espressione luna” è più piccola della “denotazione dell’espressione terra” – la qualità espressa dal predicato è una qualità della denotazione dell’argomento La denotazione dei termini come proprietà linguistica • le proposizioni fanno riferimento alla denotazione degli argomenti • il predicato predica della denotazione • la proprietà dei simboli verbali di riferirsi ad entità del mondo è essenziale alla definizione delle relazioni linguistiche – senza questa proprietà non si può concepire la composizionalità linguistica Denotazione delle proposizioni • Cosa è la denotazione delle proposizioni • Cosa è la denotazione dei predicati • Perché solo le espressioni di tipo diverso si legano composizionalmente Denotazione delle proposizioni e stati di cose • La statua sta sul piedistallo • Il maestro di Alessandro è caduto • La statua non sta sul piedistallo • Il maestro di Alessandro non è caduto • La distruzione di Alessandria • La aridità del terreno Proposizione-Frase • La proposizione è una entità linguistica: – Satura (non necessita di altri elementi linguistici per completarsi) – Autonoma (può stare da sola) – Compiuta (è sufficiente ad esprimere un pensiero) la proposizione • proprietà semantiche • cosa denota? – la luna è più piccola della terra – la stella del mattino è un corpo illuminato dal sole – Aristotele pensa • esprime un pensiero (senso) • ha un valore di verità (vero o falso) proposizione e verità • le espressioni semplici non hanno valore di verità • quando si forma una struttura di predicazione le espressioni realizzate (proposizioni) sono passibili di un giudizio di verità La stella del mattino > La stella del mattino è un corpo illuminato dal sole Aristotele > Aristotele pensa > Aristotele è più grande della stella del mattino proposizione e verità • Le proposizioni tendono verso la verità • Quando asserisco una proposizione dico che è vera – non mi limito a esprimere un pensiero – non dico che è falsa • C’è lo sciopero dei professori universitari • Le tasse universitarie sono aumentate Denotazione delle proposizioni • Cosa è la denotazione delle proposizioni • Cosa è la denotazione dei predicati • Perché le espressioni di tipo diverso si legano composizionalmente Requisiti della composizionalità semantica • Composizionalità (Principio di Frege) – La denotazione dell’insieme è funzione della denotazione delle parti e del modo in cui si compongono – Il senso dell’insieme è funzione del senso delle parti, e del modo in cui si compongono • Sostitutività degli identici (Principio di Leibniz) se sostituisco ad un elemento un altro elemento di uguale valore il risultato (la denotazione dell’insieme) non cambia Le frasi possono denotare il pensiero che esprimono? Se sostituisco a un elemento un altro elemento con identica denotazione la denotazione dell’insieme non deve cambiare • stella del mattino è un corpo illuminato dal sole • la stella della sera è un corpo illuminato dal sole • Venere è un corpo illuminato dal sole - Il pensiero cambia, non può essere ciò a cui le frasi si riferiscono Le frasi denotano ciò che non cambia sostituendo a un elemento un altro elemento con la stessa denotazione >>>> il valore di verità non cambia Valore conoscitivo e giudizio • Tutte le frasi vere hanno la stessa denotazione • Io non conosco la denotazione di tutti gli oggetti che sono nella denotazione di “tavolo” – La conoscenza della denotazione non ha valore conoscitivo – Il valore conoscitivo sta nel saper passare dalla conoscenza del senso alla conoscenza della denotazione – Conoscenza del senso di un termine >> oggetto >giudizio >> >se l’oggetto è o non è una denotazione del termine – Conoscenza del senso di una proposizione > > stato di cose >giudizio > > >se la proposizione è vera o falsa Denotazione delle frasi e denotazione del predicato • I termini sono entità sature • I predicati sono entità insature • Le proposizioni sono entità sature • • pensa • stima le donne • Il maestro di Alessandro • Il maestro di Alessandro pensa • il maestro di Alessandro stima le donne • Nella struttura di predicazione il predicato si satura con un termine • Il predicati sono funzioni che prendono in entrata denotazioni di argomenti (termini) e producono in uscita valori di verità Denotazione delle proposizioni • Cosa denotano le proposizioni ? – > Valori di verità • cosa è la denotazione dei predicati ? – > Funzioni che per ogni termine danno un valore di verità • perché le espressioni di tipo diverso si legano composizionalmente e le espressioni dello stesso tipo no? – > la composizionalità linguistica dipende dalla natura del predicato che è una entità insatura e funzionale • Il predicato è predicativo per sua natura •Quali sono le componenti del significato secondo Frege ? •Perché è necessario distinguere tra “senso” e “denotazione”? •Cosa distingue il “senso” dalla “rappresentazione” ? •Sai definire “Senso”, “denotazione” e “rappresentazione”? •Cosa è la “composizionalità” ? •Quali sono le condizioni per avere “composizionalità”? •Sai dire come si forma una “proposizione”? •Sai cosa è la “struttura di predicazione”? •Sai cosa sono i limiti naturali elementari della struttura di predicazione rispetto alla predicazione logica? •Sai porre il problema della denotazione della proposizione e della denotazione dei predicati? •Sai dire di cosa predica il predicato e sai dimostrarlo ? •Sai dire perché non è possibile concepire la “composizionalità” senza far riferimento alla denotazione? •Che rapporto c’è tra proposizione e verità ? •Cosa significa che le frasi/proposizioni “tendono verso la verità”? •Cosa è la denotazione della proposizione secondo Frege ? •Sai dimostrare l’ipotesi di Frege attraverso il suo ragionamento per assurdo? •Cosa vuol dire “Saturo”, “Autonomo” e “Compiuto” •Sai dire cosa è la denotazione del predicato secondo Frege ? •Perché la denotazione delle frasi e dei termini non ha valore conoscitivo? •Cosa ha valore conoscitivo nelle proposizioni e nei termini ? L’atto linguistico Alcune frasi (autonome e compiute) non sono passibili di giudizio di verità • Aristotele: le preghiere e le invocazioni al dio non possono essere dette né vere né false • sono molte le frasi che non sono passibili di giudizio di verità ti Prometto divenire alle 5 – Questa corte dichiara l’imputato innocente – Mi scuso di essermi comportato così – vi dichiaro marito e moglie – ti condanno a 10 anni di galera – modalità di frase • Ti domando chi è venuto alla conferenza • ti ordino di uscire formule di cortesia •Ti saluto •Ti do il benvenuto •ti benedico •ti maledico • proprietà negativa: non sono passibili di giudizio di verità • proprietà positiva: compiono un’azione con le parole: • promettere • liberare l’imputato dalle accuse • fare le scuse al nostro interlocutore ecc. • Quale azione? > l’azione indicata dal verbo Frase constativa vs. frase performativa • il computer è sul tavolo • vi dichiaro marito e moglie •Descrivere uno stato di cose > vera o falsa •Compie un atto > Austin (1962) How to do things with words • Quando si compie un’azione con una frase? • Contengono i cosiddetti verbi performativi (dall'inglese to perform ‘compiere, eseguire’) • non con tutti i verbi si possono fare frasi performative • I verbi performativi hanno anche un uso constativo, nel quale non compiono alcun atto linguistico: – Ieri ho promesso a Paolo di partire – Il prete dichiara Maria e Massimo marito e moglie • Le frasi performative hanno una forma normale – Prima persona (singolare o plurale ) al presente semplice verità e felicità • La frase performativa può essere infelice – vialazione delle condizioni intenzionali – violazione delle condizioni sociali – vi dichiario marito e moglie – vi condanno ai lavori forzati nullità – vi prometto che vi porterò pasticcini e spumante – ti promettto che se mi dai la caparra poi ti venderò la casa abuso ATTI LINGUISTICI • cosa serve per fare atti con le parole? – Espressioni convenzionali • parole che hanno forza > verbi performativi – procedure sociali – Ti do il benvenuto (ma non sono contento che tu sia venuto) • esegue necessariamente l’atto – Sono contento che tu sia venuto (ma non ti do il benvenuto) • non esegue necessariamente l’atto i modi di esprimere il performativo • Puoi uscire • Devi uscire • Potresti uscire ? Modali • Voglio che tu esca la porta! Intonazione ti avverto che c’è un serpente serpente ! mi meraviglio che cé un serpente serpente ! ti ordino di darmi il serpente serpente ! Atti linguistici in forma primitiva • Serpente INTONAZIONE CONTESTO equivalenza • • • • Ti avverto che Ti ordino di darmi Mi meraviglio che Asserisco che ontogenesi della comunicazione (9-12 mesi) • deissi (richiamo dell’attenzione sull’oggetto) • richiamo dell’attenzione su se stessi • richiesta • commento • protesta Intonazione morfemi gesto postura contatto oculare Context bound • rifiuto Atti linguistici primitivi e comunicazione • La comunicazione prevede un numero di atti tra loro diversi • questi si distinguono non solo per contenuto simbolico ma anche per tipologia dell’attività comunicativa • Nell’ontogenesi del linguaggio umano la capacità di eseguire atti di comunicazione diversi viene prima della capacità simbolica Atto linguistico / Frase performativa • Atti linguistici senza frase performativa • Generalizzazione della nozione di atto linguistico La definizione dell’atto linguistico • Quando usiamo il linguaggio eseguiamo vari atti contemporaneamente: – L’atto di dire (proferire parole e sintagmi, il riferimento a entità e la predicazione di determinate proprietà) – => atto locutorio – L’atto che si fa nel dire (una constatazione, ordine, consiglio, promessa ecc) => atto illocutorio - L’atto che si fa attraverso il dire (il tentativo di produrre un determinato effetto sul nostro interlocutore (ottenere informazioni, fargli compiere un'azione ecc.) => atto perlocutorio atto locutorio • Atto Fonetico • Atto morfosintattico • Atto semantico • Simultaneità vs. sequenzialità Illocuzione • Uno stesso atto illocutorio può corrispondere ad atti locutori (proposizionali) diversi: – Gianni ha telefonato vs. La terra è rotonda (asserzioni) • Uno stesso atto proposizionale può comparire in diversi atti illocutori: – Gianni ha telefonato – Gianni ha telefonato? – Gianni, telefona! (asserzione) (domanda) (ordine) l’atto proposizionale è identico: entità = Gianni, predicato = telefonare illocuzione • convenzionale • indipendente dalla significato della locuzione Perlocuzione vs atto che si fa nel dire • Effetti della comunicazione – effetti convenzionali – effetti non convenzionali • Scopi della comunicazione – scopi convenzionali – scopi non convenzionali Perlocuzione • convincere Illocuzione / ordinare • ingannare / asserire • umiliare / insultare • indurre a fare / permettere • dissuadere / rifiutare • aiutare / concludere • scandalizzare Determinazione linguistica • La perlocuzione non è determinata a livello del segnale linguistico • Retorica La classificazione degli atti linguistici (Searle) • Asserire / dedurre / ipotizzare / concludere • Ordinare / pretendere / domandare / comandare / richiedere / permettere / proporre – Modo di realizzare un tipo di atto linguistico – E’ possibile determinare una lista chiusa di tipi di atti linguistici? Principio di esprimibilità Se c’è un atto linguistico allora c’è un verbo performativo possibile che lo realizza Definizione di enunciato: p=Q(a1, an) F(p)=u • Classificazione indiretta degli atti linguistici possibili attraverso il significato dei verbi performativi La classificazione di Searle • Parametri essenziali • Convenzioni relative a: – Scopo illocutorio (convenzionale) – Condizione di sincerità / o intenzionale – Direzione di adattamento I parametri essenziali non possono essere negati Tipi di atti linguistici • Rappresentativi – Asserire / dedurre / ipotizzare / concludere … • Direttivi – Ordinare / pretendere / domandare / comandare / richiedere / permettere / … Rappresentativi vs Direttivi • Scopo illocutorio – impegnare il parlante sulla verità del contenuto proposizionale – Indurre l’interlocutore a fare qualcosa * …, ma non è vero p * …, ma non fare Q Rappresentativi vs. direttivi • condizione di sincerità – credere che p – volere che il parlante faccia Q * …, ma non credo che p * …, ma non voglio che tu faccia Q Direzione di adattamento • Adattare le parole al mondo • Adattare il mondo alle parole La Lista di Searle • • • • • Carote Cipolle Fagiolini Sedano Broccoli • • • • • Carote Cipolle Fagiolini Sedano Topinanbur 2,30 1,40 4,20 1,10 3,20 La classificazione di Searle • Parametri essenziali • Convenzioni relative a: – Scopo illocutorio (convenzionale) – Condizione di sincerità / o intenzionale (convenzionale) – Direzione di adattamento (convenzinale) I parametri essenziali non possono essere negati Tipi di atti linguistici • Rappresentativi – Asserire / dedurre / ipotizzare / concludere – Impegno del parlante con la verità del contenuto proposizionale – il parlante Credere il contenuto proposizionale – si tende ad adattare le parole al mondo • Direttivi – Ordinare / pretendere / domandare / comandare / richiedere / permettere / proporre – l’interlocutore fa ciò che è predicato – il parlante vuole – si tende ad adattare il mondo alle parole Commissivi (?) • Promettere – Impegno del parlante sulla propria condotta futura – avere l’intenzione – adatta il mondo alle parole Tipi di atti linguistici Espressivi • Meravigliarsi / sorprendersi / rammaricarsi / ringraziare / maledire / protestare Dichiarazioni • Dichiarare marito e moglie / condannare / assolvere / battezzare / salutare Direzioni di adattamento possibili • • • • P>M P<M P>< M P/ M Atti linguistici Espressivi Meravigliarsi / sorprendersi / rammaricarsi / ringraziare / maledire / protestare – esprime uno stato intenzionale – lo stato intenzionale varia ed è indicato dal verbo – presuppone la varità del contenuto proposizionale (non ha adattamento) Fattività degli espressivi • Asserisco che c’è lo sciopero dell’autobus • Non asserisco che c’è lo sciopero dell’autobus • Mi meraviglio che c’è lo sciopero dell’autobus • Non mi meraviglio che c’è lo sciopero dell’autobus –> lo sciopero c’é Dichiarazioni • Dichiarare marito e moglie / condannare / assolvere / battezzare / salutare – eseguire l’atto predicato – possedere le qualità richieste convenzionalmente per compiere l’atto – mondo e parole coincidono Lo schema della comunicazione 1 Emittente 1 2 Referente e/o Contesto 3 Messaggio 2 referente 3.1 Tipo di enunciato 4 Canale parlante 5 Codice 3 messaggio 4 canale 5 codice 6 Ricevente 6 ascoltatore Rappresent ativi Direttivi Commissivi Espressivi Dichiarazio ni Scopo illocutorio il parlante si impegna con la verità della proposizione l’interlocutore fa l’azione predicata il parlante si impegna con la propria condotta Esprimere la condizione intenzionale espressa dal predicato eseguire l’atto predicato (Variabile) Condizione di sincerità Il parlante crede la proposizione il parlante vuole che l’azione sia fatta il parlante intende fare lo stato intenzionale varia ed è indicato dal verbo Direzione di adattamento adatta le parole a come è il mondo adatta il mondo alle parole adatta il mondo alle parole > < presuppone la verità del contenuto proposizionale e non ha adattamento) 0 avere le qualità previste per l’atto mondo e parole coincidono <> Atti linguistici indiretti: • quando l’atto linguistico espresso da una frase non corrisponde alla sua forma grammaticale – Puoi passarmi il sale? • (f. interrogativa) – Adesso faresti bene ad andartene • (f. dichiarativa) – Vuole uscire? – (f. interrogativa) => l’atto illocutorio compiuto da tutte tre è lo stesso: un ordine o una richiesta •Sai fare esempi di frasi che non tendono verso la verità? •Di quanti tipi sono ? •Quali proprietà hanno le frasi “performative”? •Come si distingue una frase “performativa da una “constativa”? •Cosa è la “forma normale” della frase performativa? •Come si definisce una frase performativa ? •Quali sono i difetti possibili della frase performativa? •Cosa vuol dire che “il performativo” si può esprimere in vari modi? •Cosa è un “atto linguistico primitivo” •Cosa permette l’espressione del performativo nell’atto linguistico primitivo? •Come si definisce un atto linguistico ? Quali sono le sue componenti? •Cosa è la “simultaneità” ? •Come si definiscono “locuzione”, “illocuzione” e “perlocuzione”? •Cosa è lo “scopo convenzionale” dell’atto rispetto al suo scopo non convenzionale? •Perché un atto perlocutivo non può essere convenzionale ? •Cosa è un “atto linguistico indiretto”? •Di quanti tipi sono gli atti linguistici ? Sai elencarli ? •Sai cosa distingue i diversi tipi di atti linguistici ? •Sai cosa è la direzione di adattamento ? •Sai inserire il concetto di atto linguistico nello schema della comunicazione?