Diapositiva 1

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Diapositiva 1
Linguistica Generale AA2015-16
CdS in Lettere
Curriculum Lettere Moderne
Prima parte
Lingue e linguaggi
Massimo Moneglia
[email protected]
Ricevimento lunedì 11-13
Plesso Piazza Savonarola 1 aula 33
• Lunedì 12 ottobre non c’è lezione per
coincidenza con le sessioni di tesi
linguaggio / linguaggi /comunicazione
•
L’oggetto di studio della linguistica è il linguaggio naturale o linguaggio umano
•
Linguaggio umano:
– struttura altamente specifica
– molto diversa da altri sistemi di comunicazione
(«linguaggi» animali, dei computer ecc.)
– solo la specie umana ha la capacità di acquisire il linguaggio umano nella sua interezza
Il linguaggio è un sistema comunicativo
Lo schema della comunicazione
• Secondo R. Jakobson, le componenti necessarie per
un atto di comunicazione linguistica sono sei:
1 parlante
2 referente
3 messaggio
4 canale
5 codice
2 Referente e/o Contesto
3 Messaggio
1 Emittente
4 Canale
5 Codice
6 ascoltatore
6 Ricevente
Codice e messaggio
(Jakobson 1960)
• Codice:
insieme di potenziali unità di comunicazione (astratto)
• Messaggio:
costruito con le unità fornite dal codice (concreto)
• Anche le lingue umane funzionano così:
– a livello di codice esistono unità astratte come /p/, /n/, /e/, /a/
– queste unità astratte possono combinarsi sulla base di determinate
regole per formare atti concreti:
• messaggi:
pane, pena
• non-messaggi:
eanp, eapn, npae
La comunicazione animale
Sistemi di comunicazione animale
studi etologici
• Canale visivo
• Canale acustico
• Canale olfattivo
• Insetti (api)
• Uccelli
• Primati
Sistemi di comunicazione animale
Segnali attraverso il canale visivo nelle api
• La danza delle api
• la comunicazione della localizzazione
della fonte di cibo da parte dell’ape
esploratrice
Segnalazione dell’ape esploratrice sulle pareti dell’alveare
-fonte di cibo nel raggio di 10 metri (funzione> distanza)
- intensità (velocità e durata) segnala la ricchezza della fonte
- la fragranza dell’ape segnala il tipo di cibo
Cibo a distanza superiore di 100 metri
- funzione: direzione e distanza
-2 traiettorie: movimemto circolare intervallato da un tratto rettilineo con oscillazioni
dell’ape
-- rasoterra in direzione del sole > la parte rettilinea punta verso l’alto (A)
-rasoterra allontanandosi dal sole > parte rettilinea verso il basso (C?
-- parallelamente al sole > 80° alla sinistra della verticale (B)
Dialetti
Ape italiana tra i 10 e i 100 metri
innato vs. acquisito
• Esperienza relativa al movimento del sole
per l’orientamento (poche ore)
• Comportamento equivalente delle api
allevate in isolamento
• Ibridi italiani vs austriaci su distanze
intermedie tra 10 e 100 m. (falce vs.
circolare)
Comunicazione degli uccelli
attraverso canale acustico
• Richiami (singole note o brevi sequenze)
– Ambito di associazione
•
•
•
•
•
•
•
•
volo
allarme specifico / richiamo aggressivo
piacere
dolore
difesa del territorio
nutrizione
Nidificazione
Formazione stormo
volo
3 richiami differenziati del Passero di bosco
• funzioni: coordinamento dei membri della
colonia (compattezza, movimenti di volo
ecc)
– prima di librarsi
– durante il volo
– prima di posarsi per il cibo o per la
nidificazione
Forma / Funzione
• Richiami aggressivi
– note acute in risposta ad un predatore
– segnale breve
– Risposta aggressiva del gruppo
Segnale breve
 collocazione provenienza della sorgente
 localizzazione del predatore
 richiamando l’attenzione su di sé
Carattere comune alle varie specie
Allarme predatore alato
inizio graduale e frequenza alta lungo
Canti territoriali
(maschio, per. es pettirosso)
• Complessità – variabilità
– definizione del territorio >insediato vs.
forestiero – reazione aggressiva
– accoppiamento e mantenimento della
relazione (canto identico o diverso)
– Canto antifonale
• Controcanto nella femmina
• Contatto nella vegetazione fitta
innato e appreso
canto della pioggia dei fringuelli
innato e appreso
nel canto dei fringuelli
• Non chiara funzione
• l giovane maschio impara il richiamo della zona in cui
canta durante la prima stagione di riproduzione
• La struttura del canto è appresa dopo i primi 4 mesi e
serve un anno per completare
• Gli uccelli tornano nei luoghi in cui sono stati allevati.
– in zone limitrofe di dialetti diversi gli uccelli dello stesso nido
imparano dialetti diversi a seconda delle zone nelle quali si
stanziano
sviluppo del canto del fringuello
parti innate e parti apprese
A- il fringuello allevato in isolamento ha canti di durata uguale ma privi della struttura dei canti
dell’uccello
B- Se reso sordo a tre mesi canterà con il richiamo del cibo del pulcino
C- se tenuti in isolamento da settembre in primavera mantengono lo stesso canto
D – le femmine con iniezione di testosterone emettono in primavera il richiamo del maschio
Acquisizione richiami e canti
• ricongiungimento con la prole – riconoscimento
richiami caratteristici dei genitori e non degli altri
individui della stessa specie
• prima dello schiudersi delle uova (starna) alla
fine della cova il piccolo pigola e innesca una
reazione circolare
(esperimento con l’altoparlante)
Cuculo vs Ciufoletto
• Il cululo reso sordo continua a emettere il
richiamo caratteristico
• Il ciufoletto emette il canto dei canarini con
cui è allevato.
• La sua prole trasmette alle generazioni
successive lo stesso canto
• Determinazione
– Situazione stimolo / significato stimolo
– corrispondenza biunivoca segnale/significato
• Serie chiusa dei significati
Primati
• Canale visivo e acustico
Segnali visivi nei primati
SEGNALI NON INTENZIONALI
COMUNI ALLE SCIMMIE
NELLE POSTURE
Postura
sicureza vs. insicurezza
•rilassatezza / tensione
Coda
•rigida / timore
•penzula / sicurezza
Maschio dominante
di babbuino con coda arricciata
RICHIAMI DI ALLARME
(cercopiteco e resus)
denti a ghigno
bassa frequenza
segale breve
contatto visivo
forte
bassa frequenza
forte
segnalazioni vocali nel resus
Friendly ‘coo’ calls,
richiamo minaccioso antagonistico
Forma / Funzione - Condizioni elicitanti nelle
vocalizzazioni agonistiche (Rhesus)
MINACCE
ALLARMI
MINACCE specs.
Marcamento
sconfitta
Caratteristiche generali
• Determinazione
• Situazione stimolo / significato stimolo
• corrispondenza biunivoca
segnale/significato/funzione
• serie chiusa dei significati
• arbitrarietà vs continuità con stati fisiologici
o emotivi o comportamenti funzionali
•Quali sono gli elementi costitutivi della comunicazione? Sai definirli?
•Sai fare esempi di sistemi di comunicazione animale?
•Sai dire quali tipi di segnali sono utilizzati in quei sistemi e con quali
funzioni?
•Sai fare esempi di rapporto forma/funzione?
•Sai elencare funzioni tipiche dei segnali nei diversi sistemi ?
•Sai distinguere i segnali e i sistemi per quanto riguarda lo sfruttamento del
canale?
•Sai fare esempi di elementi innati e di elementi appresi nei sistemi di
comunicazione animale?
•Quali sono le caratteristiche generali dei sistemi di comunicazione animale?
linguaggio
Doppia articolazione
(Martinet)
Ogni lingua ha un numero limitato di fonemi
(qualche decina) che permettono di formare un
numero altissimo di segni linguistici diversi
– i fonemi non hanno significato, ma hanno la capacità
di distinguere significati
• I linguaggi animali non hanno la doppia
articolazione
Discretezza
Il linguaggio umano è un sistema discreto i linguaggi animali
sono sistemi continui
i suoi elementi si distinguono gli uni dagli altri per l’esistenza di
limiti ben definiti:
[p]atto vs. [b]atto
[t]ardo vs. [d]ardo
– non esistono nella mente del parlante e dell’ascoltatore, entità
«intermedie», per es., tra [p] e [b], oppure tra [t] e [d]:
• a un certo punto, bruscamente, l’ascoltatore percepirà
batto
invece di
patto
dardo invece di
tardo
Produttivita’
1- lessicale
– Il numero di segni in una lingua è potenzialmente infinito
(nuovi segni si aggiungono costantemente)
– Se il dizionario è una classe aperta, il numero dei
concetti individuabili dai segni linguistici non è
determinato
2-sintattica
– Composizionalità: possono esprimersi nuovi significati attraverso la
combinazione di segni dotati di significato
Ricorsività
– meccanismo che permette di costruire frasi nuove
inserendo, in una frase data, un’altra frase, poi in
quest’ultima un’altra frase ancora, e così via:
a.
a’.
a’’.
Maria mi ha colpito
I ragazzi dicono che Maria mi ha colpito
I vicini credono che i ragazzi dicano che Maria mi ha colpito
b.
b’.
b’’.
b’’’.
Giorgio corre
Giorgio corre e grida
Giorgio corre e grida e suda
Giorgio corre e grida e suda e inciampa...
Lo schema di Chomsky
• numero fisso di segnali vs non fisso
• possibilità o meno di divisione del segnale
in componenti discrete
• associazione o meno a condizioni di
elicitazione esterne o interne
Matrice di tratti
per la classificazione dei linguaggi
• Limitato vs illimitato
• Discreto vs non discreto
Il linguaggio e le lingue
• Linguaggio:
– la capacità comune a tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di
comunicazione con le seguenti caratteristiche
•
•
•
•
•
Discreto con doppia articolazione
Libero da stimoli, ma appropriato a qualsiasi contesto
Distanziabile - ma appropriato al contesto
Non limitato
Composizionale e ricorsivo
• Lingua:
– la forma specifica che questo sistema di comunicazione assume nelle
varie comunità
•Cosa si intende per “doppia articolazione” del linguaggio umano ?
•Sai definire le proprietà di Discretezza, Produttività e Ricorsività ?
•Sai descrivere la matrice di tratti detta Schema di Chomsky e collocare in
essa i sistemi di comunicazione animale e il linguaggio umano?
•Cosa significa che il linguaggio è “Non limitato”, “Libero da stimoli” e
“appropriato contestualmente?”
I segni linguistici
• la specificità dei segni linguistici del
linguaggio umano
Il segno linguistico
(Ferdinand de Saussure)
• Le parole sono segni
• Un segno è l’unione di:
– un significante
– un significato
Il segno linguistico e i segni
non-linguistici
• I segni possono essere sia linguistici
che non linguistici
– Un vestito nero (significante) può voler dire
‘lutto’ (significato)
– un cartello stradale unisce un significante
(colori e forma stessa del cartello) a un
significato (‘senso vietato’)
• La disciplina che studia i segni linguistici è la linguistica
• La disciplina che studia i segni in generale è conosciuta
come semiologia o semiotica
Inscindibilità di significante e
significato
• Significante e significato sono
inscindibilmente uniti, (come i due lati di
una moneta)
Il segno come entità mentale
(Simbolo verbale)
Il segno linguistico
• Arbitrarietà nel significante:
non esiste alcuna legge «di natura» che imponga di
associare un significante (per es. [libro]) a un certo
significato (‘libro’)
– allo stesso significato possono corrispondere significanti
diversi in altre lingue:
ingl. book, fr. livre, ted. buch ecc.
• Convenzionalità:
l’associazione tra significato e significante è
convenzionale
– per convenzione (e non per una legge di natura)
• al concetto di ‘libro’ in Italiano…
• corrisponde il significante [libro]
Arbitrarietà nel significato
Ipostesi Sapir-Wolf (1921 e
seguenti)
• Noi analizziamo la natura secondo le linee
tracciate dalle nostre lingue materne
• Le categorie e i tipi che noi isoliamo nel mondo
non sono già là nel mondo
• Il mondo si presenta come un flusso
caleidoscopico di impressioni che deve essere
organizzato, nella gran parte, dal sistema
linguistico
Segmentazione arbitraria del
pensiero amorfo
Proprietà del segno linguistico
– inscindibilità
– convenzionalità
– realtà mentale
– arbitrarietà del significante
– arbitrarietà del significato
– intenzionalità e rapporto intenzionale
Proprietà del segno linguistico
• Cosa determina un segno
Teoria causale del significato
Significato Naturale e Significato
Non naturale
• A significa “A” SSE attraverso A un emittente causa
in un ricevente un effetto corrispondente ad “A”
– Rapporto forma funzione
– Significato stimolo
• queste macchie significano “morbillo”
• queste impronte significano “c’è passato un
cinghiale”
• questo richiamo significa “c’è un predatore alato”
Il meccanismo stimolo-risposta
e la relazione causale
segnale-funzione / significantesignificato
Produzione
• rinforzo della una disposizione ad associare ad
uno specifico stimolo (significato stimolo
elicitante) un comportamento (segnaletico)
Ricezione
• rinforzo della disposizione ad associare un
significato ad un comportamento (segnaletico)
La teoria del significato non naturale
(Grice)
• Significato naturale
• Significato non naturale (che può essere
dedotto da un codice)
Libro significa “LIBRO”
capacità di sviluppare sistemi di
comunicazione non naturali
Il significato non naturale
(significato-nn)
• cosa determina il significato Non naturale e
come si distingue dal significato Naturale ?
L’inquilino del terzo piano si mette il vestito
da sera significa “andrà ad una festa”
La teoria causale del riferimento è troppo
forte (sovraestende > prevede che siano
segni cose che non lo sono)
Intenzionalità
• A significa “A” SSE attraverso A un
emittente intende causare in un ricevente
un effetto corrispondente ad “A”
• mancanza di intenzionalità nel significato
naturale
L’intenzionalità specifica del
significare non naturalmente
Mario mi mostra intenzionalmente la foto
di mia “moglie che bacia un altro uomo”
ha l’intenzione di
“ farmi sapere che lei mi tradisce”
significato naturale o non naturale?
significa “naturalmente” che mia moglie mi tradisce
l’intenzione del parlante è ininfluente
Mario mi mostra intenzionalmente un
disegno in cui una donna che assomiglia
a mia moglie bacia un altro uomo”
ha l’intenzione di
“ farmi sapere che lei mi tradisce”
Significa Naturalmente che mia
moglie mi tradisce?
NO
– quando e come il disegno significa “non naturalmente”
che mia moglie mi tradisce?
Intenzione e Riconoscimento
dell’intenzione
il segno non naturale raggiunge il suo effetto (significa
non-naturalmente) se:
• l’emittente intende causare un effetto sull’interlocutore
(farmi sapere che lei mi tradisce)
• raggiunge l’effetto attraverso il riconoscimento della sua
intenzione
(di farmi sapere, con quel segno, che mia moglie mi
tradisce)
(il disegno non significa che mia moglie mi tradisce se io
non assegno a chi me lo dà l’intenzione di farmi sapere
che mia moglie mi tradisce)
Proprietà del segno linguistico
• Cosa determina un segno
– intenzionalità e rapporto intenzionale
intersoggettivo
•Sai definire il Segno secondo Saussure ?
•Quali sono le proprietà del segno?
•Perché si dice che significante e significato sono “inscindibili”?
•Cosa è il “significante” e cosa è il “significato” ?
•Perché sono entrambi arbitrari?
•Cosa dice la “teoria causale del riferimento” ?
•Cosa determina il significato secondo questa teoria?
•Perché questa non è sufficiente a definire il significato non-naturale?
•Sai dimostrarlo sulla scorta dell’argomento di Grice?
•Che tipo di intenzionalità determina il significato non-naturale ?
Significato
Senso e denotazione
Significato, denotazione e
riferimento
• Una stessa «realtà» può essere indicata in diversi modi anche
all'interno della stessa lingua:
– Roma
– la capitale d'Italia
– La sede del papato
• Il modo di indicare la realtà
mediante le espressioni del
linguaggio è chiamato senso
(o significato)
• La realtà denotata da
queste stesse espressioni è
chiamata riferimento (o
significato)
Il modo di giungere alla denotazione:
Le mediane del triangolo si incrociano nello stesso punto
AZ-CX = AZ-BY = CX-BY = O
A
y
X
O
B
z
C
Frege: Senso (o significato), Denotazione
(o riferimento), Rappresentazione
• Senso
> modo di giungere all’oggetto
• Denotazione
> oggetto
• Rappresentazione > immagine soggettiva
La stella del mattino
La stella della sera
Il maestro di Alessandro
L’autore della Poetica
Venere
Aristotele
metafora del canocchiale
il senso come proprietà della lingua
rappresentazione
senso
Il senso è intersoggettivo e appartiene alla lingua
denotazione
SENSO E IDENTIFICAZIONE
• Senso: Modo di giungere alla denotazione
– contenuto conoscitivo legato alla lingua
– Criterio di indentificazione
• qualità stabilite convenzionalmente che un oggetto deve
avere per essere chiamato con quel nome
– Definizione = condizione di applicazione
» Gatto: QUADRUPEDE MAMMIFERO FELINO ….
» Sedia: ARTEFATTO MOBILIO PER SEDERE
Proprietà del segno linguistico
• Cosa determina un segno
–
–
–
–
–
–
–
–
intenzionalità e rapporto intenzionale
inscindibilità
distintività
convenzionalità
arbitrarietà del significante
arbitrarietà del significato
realtà mentale
dimensione semantica (senso, denotazione,
rappresentazione)
La predicazione logica
Proprietà semantiche dei tipi di
espressioni lessicali del
linguaggio umano
• Nomi propri vs Descrizioni definite
(nomi comuni determinati)
• I nomi propri non hanno una condizione di
applicazione
La denotazione dei predicati
• Tutte le espressioni linguistiche hanno senso e
denotazione?
• Aristotele, Venere, La stella del Mattino, Il maestro di
Alessandro
• è vecchio / è brillante / mangiare / pensare / è
piccolo
• Cosa denotano ?
Composizionalità
– Aristotele pensa
– La stella del mattino brilla
– La stella del mattino è bella
• sono proposizioni
• hanno senso e denotazione?
Come e perché si formano le espressioni complesse
(proposizioni)
– Le proposizioni non sono elementi primitivi e non sono nel dizionario
– Le proposizioni si formano per composizione di elementi primitivi
che sono nel dizionario
• Linearità:
il segno si estende nel tempo (se è orale) o nello
spazio (se è scritto)
Significante /libro/
Significante /libro/
– I segni si compongono linearmente
Significato 
Significato 
composizionalità e linearità
– *Aristotele la stella del mattino
– * la stella del mattino Venere
– * il maestro di Alessandro la stella della sera
– *pensa brilla
– *mangia è vecchio
due espressioni dello stesso tipo non si
legano composizionalmente
la struttura sintattica di
predicazione
• le espressioni del dizionario appartengono almeno a due
tipi
– termini (Aristotele, la stella del mattino, il maestro di Alessandro
ecc)
– predicati, relazioni (è brillante, mangia, è più grande di ecc.)
• La proposizione si ottiene se si uniscono linearmente
espressioni di tipo diverso
predicato
• Il predicato può avere uno o più argomenti
Q(arg1, argn)=p
• Predicati nominali
– (Aristotele è un filosofo / è bello)
• Relazioni
– (La stella del mattino è più grande di Aristotele)
• Predicati verbali
– Aristotele Pensa
– Ariostotele scrive la Poetica
Struttura di predicazione
In una struttura di predicazione il predicato si applica a uno o
più argomenti e predica di essi e ciò genera una proposizione
regole
• se a è un termine e Q è un predicato allora
Q(a)=p dove p è una proposizione
• se a è un termine, b è un termine e R una relazione allora
R (a,b)=p dove p è una proposizione
Denotazione delle proposizioni
• Cosa è la denotazione delle proposizioni
• Cosa è la denotazione dei predicati
• Perché le espressioni di tipo diverso si
legano composizionalmente
Predicati naturali
• Q(arg1, argn) per n<5
• Mario scambia con Antonio la penna per la gomma
• Mario dà la penna a Antonio
• Mario mette la penna sul tavolo
• Mario mangia la minestra
• Mario guarda il lago
• Mario va a Roma
• Mario corre
• Mario stira
semantica della relazione di
predicazione
• se il termine ha senso e denotazione di cosa predica il
predicato?
p= la luna è più piccola della terra
– asserisce che “la denotazione dell’espressione luna” è più
piccola della “denotazione dell’espressione terra”
– la qualità espressa dal predicato è una qualità della
denotazione dell’argomento
La denotazione dei termini come
proprietà linguistica
• le proposizioni fanno riferimento alla denotazione
degli argomenti
• il predicato predica della denotazione
• la proprietà dei simboli verbali di riferirsi ad entità
del mondo è essenziale alla definizione delle
relazioni linguistiche
– senza questa proprietà non si può concepire la
composizionalità linguistica
Denotazione delle proposizioni
• Cosa è la denotazione delle proposizioni
• Cosa è la denotazione dei predicati
• Perché solo le espressioni di tipo diverso
si legano composizionalmente
Denotazione delle proposizioni e
stati di cose
• La statua sta sul piedistallo
• Il maestro di Alessandro è caduto
• La statua non sta sul piedistallo
• Il maestro di Alessandro non è caduto
• La distruzione di Alessandria
• La aridità del terreno
Proposizione-Frase
• La proposizione è una entità linguistica:
– Satura (non necessita di altri elementi
linguistici per completarsi)
– Autonoma (può stare da sola)
– Compiuta (è sufficiente ad esprimere un pensiero)
la proposizione
• proprietà semantiche
• cosa denota?
– la luna è più piccola della terra
– la stella del mattino è un corpo illuminato dal sole
– Aristotele pensa
• esprime un pensiero (senso)
• ha un valore di verità (vero o falso)
proposizione e verità
• le espressioni semplici non hanno valore
di verità
• quando si forma una struttura di predicazione le espressioni
realizzate (proposizioni) sono passibili di un giudizio di verità
La stella del mattino > La stella del mattino è un corpo illuminato
dal sole
Aristotele
> Aristotele pensa
> Aristotele è più grande della stella del
mattino
proposizione e verità
• Le proposizioni tendono verso la verità
• Quando asserisco una proposizione dico che è
vera
– non mi limito a esprimere un pensiero
– non dico che è falsa
• C’è lo sciopero dei professori universitari
• Le tasse universitarie sono aumentate
Denotazione delle proposizioni
• Cosa è la denotazione delle proposizioni
• Cosa è la denotazione dei predicati
• Perché le espressioni di tipo diverso si
legano composizionalmente
Requisiti della composizionalità
semantica
• Composizionalità (Principio di Frege)
– La denotazione dell’insieme è funzione della
denotazione delle parti e del modo in cui si compongono
– Il senso dell’insieme è funzione del senso delle parti, e
del modo in cui si compongono
• Sostitutività degli identici (Principio di Leibniz)
se sostituisco ad un elemento un altro elemento di uguale
valore il risultato (la denotazione dell’insieme) non cambia
Le frasi possono denotare il pensiero
che esprimono?
Se sostituisco a un elemento un altro elemento con identica
denotazione la denotazione dell’insieme non deve cambiare
• stella del mattino è un corpo illuminato dal sole
• la stella della sera è un corpo illuminato dal sole
• Venere
è un corpo illuminato dal sole
- Il pensiero cambia, non può essere ciò a cui le frasi si riferiscono
Le frasi denotano ciò che non cambia sostituendo a un
elemento un altro elemento con la stessa denotazione
>>>> il valore di verità non cambia
Valore conoscitivo e giudizio
• Tutte le frasi vere hanno la stessa denotazione
• Io non conosco la denotazione di tutti gli oggetti che sono nella
denotazione di “tavolo”
– La conoscenza della denotazione non ha valore conoscitivo
– Il valore conoscitivo sta nel saper passare dalla conoscenza del senso alla
conoscenza della denotazione
– Conoscenza del senso di un termine >> oggetto
>giudizio >>
>se l’oggetto è o non è una denotazione del termine
– Conoscenza del senso di una proposizione > > stato di cose
>giudizio > >
>se la proposizione è vera o falsa
Denotazione delle frasi e
denotazione del predicato
• I termini sono entità sature
• I predicati sono entità insature
• Le proposizioni sono entità sature
•
• pensa
• stima le donne
• Il maestro di Alessandro
• Il maestro di Alessandro pensa
• il maestro di Alessandro stima le donne
• Nella struttura di predicazione il predicato si satura con un termine
• Il predicati sono funzioni che prendono in entrata denotazioni di argomenti
(termini) e producono in uscita valori di verità
Denotazione delle proposizioni
• Cosa denotano le proposizioni ?
– > Valori di verità
• cosa è la denotazione dei predicati ?
– > Funzioni che per ogni termine danno un valore di verità
• perché le espressioni di tipo diverso si legano
composizionalmente e le espressioni dello stesso tipo
no?
– > la composizionalità linguistica dipende dalla natura del
predicato che è una entità insatura e funzionale
• Il predicato è predicativo per sua natura
•Quali sono le componenti del significato secondo Frege ?
•Perché è necessario distinguere tra “senso” e “denotazione”?
•Cosa distingue il “senso” dalla “rappresentazione” ?
•Sai definire “Senso”, “denotazione” e “rappresentazione”?
•Cosa è la “composizionalità” ?
•Quali sono le condizioni per avere “composizionalità”?
•Sai dire come si forma una “proposizione”?
•Sai cosa è la “struttura di predicazione”?
•Sai cosa sono i limiti naturali elementari della struttura di predicazione
rispetto alla predicazione logica?
•Sai porre il problema della denotazione della proposizione e della
denotazione dei predicati?
•Sai dire di cosa predica il predicato e sai dimostrarlo ?
•Sai dire perché non è possibile concepire la “composizionalità” senza far
riferimento alla denotazione?
•Che rapporto c’è tra proposizione e verità ?
•Cosa significa che le frasi/proposizioni “tendono verso la verità”?
•Cosa è la denotazione della proposizione secondo Frege ?
•Sai dimostrare l’ipotesi di Frege attraverso il suo ragionamento per assurdo?
•Cosa vuol dire “Saturo”, “Autonomo” e “Compiuto”
•Sai dire cosa è la denotazione del predicato secondo Frege ?
•Perché la denotazione delle frasi e dei termini non ha valore conoscitivo?
•Cosa ha valore conoscitivo nelle proposizioni e nei termini ?
L’atto linguistico
Alcune frasi (autonome e compiute)
non sono passibili di giudizio di verità
• Aristotele: le preghiere e le invocazioni al dio non
possono essere dette né vere né false
• sono molte le frasi che non sono passibili di giudizio di verità
ti Prometto divenire alle 5
– Questa corte dichiara l’imputato innocente
– Mi scuso di essermi comportato così
– vi dichiaro marito e moglie
– ti condanno a 10 anni di galera
–
modalità di frase
• Ti domando chi è venuto alla conferenza
• ti ordino di uscire
formule di cortesia
•Ti saluto
•Ti do il benvenuto
•ti benedico
•ti maledico
• proprietà negativa: non sono passibili di
giudizio di verità
• proprietà positiva: compiono un’azione con
le parole:
• promettere
• liberare l’imputato dalle accuse
• fare le scuse al nostro interlocutore ecc.
• Quale azione? > l’azione indicata dal verbo
Frase constativa vs. frase
performativa
• il computer è sul tavolo
• vi dichiaro marito e moglie
•Descrivere uno stato di cose > vera o falsa
•Compie un atto >
Austin (1962) How to do things with words
•
Quando si compie un’azione con una frase?
•
Contengono i cosiddetti verbi performativi
(dall'inglese to perform ‘compiere, eseguire’)
•
non con tutti i verbi si possono fare frasi
performative
• I verbi performativi hanno anche un uso
constativo, nel quale non compiono alcun
atto linguistico:
– Ieri ho promesso a Paolo di partire
– Il prete dichiara Maria e Massimo marito e
moglie
• Le frasi performative hanno una forma
normale
– Prima persona (singolare o plurale ) al
presente semplice
verità e felicità
• La frase performativa può essere infelice
– vialazione delle condizioni intenzionali
– violazione delle condizioni sociali
– vi dichiario marito e moglie
– vi condanno ai lavori forzati
nullità
– vi prometto che vi porterò pasticcini e spumante
– ti promettto che se mi dai la caparra poi ti
venderò la casa
abuso
ATTI LINGUISTICI
• cosa serve per fare atti con le parole?
– Espressioni convenzionali
• parole che hanno forza > verbi performativi
– procedure sociali
– Ti do il benvenuto (ma non sono contento che tu sia
venuto)
• esegue necessariamente l’atto
– Sono contento che tu sia venuto (ma non ti do il
benvenuto)
• non esegue necessariamente l’atto
i modi di esprimere il performativo
• Puoi uscire
• Devi uscire
• Potresti uscire ?
Modali
• Voglio che tu esca
la porta!
Intonazione
ti avverto che c’è un serpente
serpente !
mi meraviglio che cé un serpente
serpente !
ti ordino di darmi il serpente
serpente !
Atti linguistici in forma primitiva
• Serpente
INTONAZIONE
CONTESTO
equivalenza
•
•
•
•
Ti avverto che
Ti ordino di darmi
Mi meraviglio che
Asserisco che
ontogenesi della comunicazione
(9-12 mesi)
• deissi (richiamo dell’attenzione sull’oggetto)
• richiamo dell’attenzione su se stessi
• richiesta
• commento
• protesta
Intonazione
morfemi
gesto
postura
contatto oculare
Context bound
• rifiuto
Atti linguistici primitivi e
comunicazione
• La comunicazione prevede un numero di atti tra
loro diversi
• questi si distinguono non solo per contenuto
simbolico ma anche per tipologia dell’attività
comunicativa
• Nell’ontogenesi del linguaggio umano la
capacità di eseguire atti di comunicazione
diversi viene prima della capacità simbolica
Atto linguistico / Frase performativa
• Atti linguistici senza frase performativa
• Generalizzazione della nozione di atto
linguistico
La definizione dell’atto linguistico
•
Quando usiamo il linguaggio eseguiamo vari atti
contemporaneamente:
– L’atto di dire (proferire parole e sintagmi, il riferimento a
entità e la predicazione di determinate proprietà)
– => atto locutorio
– L’atto che si fa nel dire (una constatazione, ordine,
consiglio, promessa ecc)
=> atto illocutorio
- L’atto che si fa attraverso il dire (il tentativo di produrre un
determinato effetto sul nostro interlocutore (ottenere
informazioni, fargli compiere un'azione ecc.)
=> atto perlocutorio
atto locutorio
• Atto Fonetico
• Atto morfosintattico
• Atto semantico
• Simultaneità vs. sequenzialità
Illocuzione
• Uno stesso atto illocutorio può corrispondere ad atti locutori
(proposizionali) diversi:
– Gianni ha telefonato vs. La terra è rotonda (asserzioni)
• Uno stesso atto proposizionale può comparire
in diversi atti illocutori:
– Gianni ha telefonato
– Gianni ha telefonato?
– Gianni, telefona!
(asserzione)
(domanda)
(ordine)
 l’atto proposizionale è identico:

entità = Gianni,
predicato = telefonare
illocuzione
• convenzionale
• indipendente dalla significato della
locuzione
Perlocuzione vs atto che si fa nel dire
• Effetti della comunicazione
– effetti convenzionali
– effetti non convenzionali
• Scopi della comunicazione
– scopi convenzionali
– scopi non convenzionali
Perlocuzione
• convincere
Illocuzione
/
ordinare
• ingannare
/
asserire
• umiliare
/
insultare
• indurre a fare
/
permettere
• dissuadere
/
rifiutare
• aiutare
/
concludere
• scandalizzare
Determinazione linguistica
• La perlocuzione non è determinata a
livello del segnale linguistico
• Retorica
La classificazione degli atti
linguistici (Searle)
• Asserire / dedurre / ipotizzare / concludere
• Ordinare / pretendere / domandare / comandare
/ richiedere / permettere / proporre
– Modo di realizzare un tipo di atto linguistico
– E’ possibile determinare una lista chiusa di tipi di atti
linguistici?
Principio di esprimibilità
Se c’è un atto linguistico allora c’è un verbo
performativo possibile che lo realizza
Definizione di enunciato:
p=Q(a1, an)
F(p)=u
• Classificazione indiretta degli atti linguistici
possibili attraverso il significato dei verbi
performativi
La classificazione di Searle
• Parametri essenziali
• Convenzioni relative a:
– Scopo illocutorio (convenzionale)
– Condizione di sincerità / o intenzionale
– Direzione di adattamento
I parametri essenziali non possono essere negati
Tipi di atti linguistici
• Rappresentativi
– Asserire / dedurre / ipotizzare / concludere …
• Direttivi
– Ordinare / pretendere / domandare /
comandare / richiedere / permettere / …
Rappresentativi vs Direttivi
• Scopo illocutorio
– impegnare il parlante sulla verità del
contenuto proposizionale
– Indurre l’interlocutore a fare qualcosa
* …, ma non è vero p
* …, ma non fare Q
Rappresentativi vs. direttivi
• condizione di sincerità
– credere che p
– volere che il parlante faccia Q
* …, ma non credo che p
* …, ma non voglio che tu faccia Q
Direzione di adattamento
• Adattare le parole al mondo
• Adattare il mondo alle parole
La Lista di Searle
•
•
•
•
•
Carote
Cipolle
Fagiolini
Sedano
Broccoli
•
•
•
•
•
Carote
Cipolle
Fagiolini
Sedano
Topinanbur
2,30
1,40
4,20
1,10
3,20
La classificazione di Searle
• Parametri essenziali
• Convenzioni relative a:
– Scopo illocutorio (convenzionale)
– Condizione di sincerità / o intenzionale
(convenzionale)
– Direzione di adattamento (convenzinale)
I parametri essenziali non possono essere negati
Tipi di atti linguistici
• Rappresentativi
– Asserire / dedurre / ipotizzare / concludere
– Impegno del parlante con la verità del contenuto proposizionale
– il parlante Credere il contenuto proposizionale
– si tende ad adattare le parole al mondo
• Direttivi
– Ordinare / pretendere / domandare / comandare /
richiedere / permettere / proporre
– l’interlocutore fa ciò che è predicato
– il parlante vuole
– si tende ad adattare il mondo alle parole
Commissivi (?)
• Promettere
– Impegno del parlante sulla propria condotta
futura
– avere l’intenzione
– adatta il mondo alle parole
Tipi di atti linguistici
Espressivi
• Meravigliarsi / sorprendersi / rammaricarsi
/ ringraziare / maledire / protestare
Dichiarazioni
• Dichiarare marito e moglie / condannare /
assolvere / battezzare / salutare
Direzioni di adattamento
possibili
•
•
•
•
P>M
P<M
P>< M
P/ M
Atti linguistici Espressivi
Meravigliarsi / sorprendersi / rammaricarsi
/ ringraziare / maledire / protestare
– esprime uno stato intenzionale
– lo stato intenzionale varia ed è indicato dal verbo
– presuppone la varità del contenuto proposizionale
(non ha adattamento)
Fattività degli espressivi
• Asserisco che c’è lo sciopero dell’autobus
• Non asserisco che c’è lo sciopero dell’autobus
• Mi meraviglio che c’è lo sciopero dell’autobus
• Non mi meraviglio che c’è lo sciopero dell’autobus
–> lo sciopero c’é
Dichiarazioni
• Dichiarare marito e moglie / condannare /
assolvere / battezzare / salutare
– eseguire l’atto predicato
– possedere le qualità richieste convenzionalmente per
compiere l’atto
– mondo e parole coincidono
Lo schema della comunicazione
1 Emittente
1
2 Referente e/o Contesto
3 Messaggio
2 referente
3.1 Tipo di enunciato
4 Canale
parlante
5 Codice
3 messaggio
4 canale
5 codice
6 Ricevente
6 ascoltatore
Rappresent
ativi
Direttivi
Commissivi
Espressivi
Dichiarazio
ni
Scopo
illocutorio
il parlante si
impegna con la
verità della
proposizione
l’interlocutore
fa l’azione
predicata
il parlante si
impegna con la
propria
condotta
Esprimere la
condizione
intenzionale
espressa dal
predicato
eseguire
l’atto
predicato
(Variabile)
Condizione
di sincerità
Il parlante
crede la
proposizione
il parlante
vuole che
l’azione sia
fatta
il parlante
intende fare
lo stato
intenzionale
varia ed è
indicato dal
verbo
Direzione di
adattamento
adatta le parole
a come è il
mondo
adatta il mondo
alle parole
adatta il mondo
alle parole
>
<
presuppone la
verità del
contenuto
proposizionale
e non ha
adattamento)
0
avere le
qualità
previste
per l’atto
mondo e parole
coincidono
<>
Atti linguistici indiretti:
• quando l’atto linguistico espresso da una frase non
corrisponde alla sua forma grammaticale
– Puoi passarmi il sale?
• (f. interrogativa)
– Adesso faresti bene ad andartene
• (f. dichiarativa)
– Vuole uscire?
– (f. interrogativa)
=> l’atto illocutorio compiuto da tutte tre è lo stesso:
un ordine o una richiesta
•Sai fare esempi di frasi che non tendono verso la verità?
•Di quanti tipi sono ?
•Quali proprietà hanno le frasi “performative”?
•Come si distingue una frase “performativa da una “constativa”?
•Cosa è la “forma normale” della frase performativa?
•Come si definisce una frase performativa ?
•Quali sono i difetti possibili della frase performativa?
•Cosa vuol dire che “il performativo” si può esprimere in vari modi?
•Cosa è un “atto linguistico primitivo”
•Cosa permette l’espressione del performativo nell’atto linguistico primitivo?
•Come si definisce un atto linguistico ? Quali sono le sue componenti?
•Cosa è la “simultaneità” ?
•Come si definiscono “locuzione”, “illocuzione” e “perlocuzione”?
•Cosa è lo “scopo convenzionale” dell’atto rispetto al suo scopo non
convenzionale?
•Perché un atto perlocutivo non può essere convenzionale ?
•Cosa è un “atto linguistico indiretto”?
•Di quanti tipi sono gli atti linguistici ? Sai elencarli ?
•Sai cosa distingue i diversi tipi di atti linguistici ?
•Sai cosa è la direzione di adattamento ?
•Sai inserire il concetto di atto linguistico nello schema della comunicazione?